UNDERDOG

La produzione

Una nazione. Pazza per un cane.

Non c’è da avere paura… Underdog vi rassicura! Il supereroe canino che tutti amano è tornato e sta per volare in cielo come mai prima d’ora, mostrato in maniera esilarante in questa commedia avventurosa live-action ispirata al classico cartone. UNDERDOG racconta come una nazione ha trovato un salvatore improbabile: un umile, adorabile Beagle che diventa un eroe volante, in grado di combattere il crimine mentre parla in rima. UNDERDOG vede un cast di talenti umani e canini, tra cui Jim Belushi (“La vita secondo Jim”), Jason Lee (“My Name Is Earl”), Patrick Warburton (“Seinfeld”), Peter Dinklage (“Elf”, “The Station Agent”), Brad Garrett (“Tutti amano Raymond”) e la candidata agli Academy Award® Amy Adams (“Junebug”, “Come d’incanto”), assieme ai giovani attori in ascesa Alex Neuberger e Taylor Momsen (“Il Grinch”). Ma le vere star del film sono gli adorabili e addestratissimi cani che conquistano tutti, tra cui Leo il Beagle nel ruolo di Shoeshine/Underdog; Ginger, una Cavalier King Charles Spaniel nei panni di Polly Purebred; e Bronco il Rottweiler, che interpreta il malvagio Riff Raff. La storia delle misteriose origini di Underdog incomincia subito dopo un incidente all’avveneristico laboratorio di uno scienziato pazzo, il dottor Simon Barsinister (Dinklage). Improvvisamente, un giovane Beagle normale senza casa si ritrova con dei poteri straordinari, senza dimenticare l’incredibile abilità di trasformare il suo modo di abbaiare in un discorso umano. Ora, dotato di un attraente costume da supereroe, questo improbabile crociato intabbarrato, che si autodefinisce umilmente Underdog (e che ha la voce di Jason Lee) giura di proteggere i cittadini indifesi di Capitol City, in particolare una bellissima Spaniel chiamata Polly Purebred (a cui Amy Adams presta la sua voce). Quando il piano inquietante di Barsinister e del suo massiccio scagnozzo Cad (Warburton) minaccia di distruggere Capitol City, soltanto Underdog può salvare la situazione. La Walt Disney Pictures presenta, in associazione con la Spyglass Entertainment, UNDERDOG, ispirato alla fortunata serie di cartoni animati. Il regista Frederik Du Chau (“Striscia, una zebra alla riscossa”) porta in vita il mondo di Shoeshine, Polly Purebred, il dottor Simon Barsinister, Riff Raff e Cad con degli effetti visivi all’avanguardia, che aggiungono un nuovo spessore al racconto senza tempo di un cucciolo che inizia a credere alla famiglia, all’amicizia e in se stesso, nonostante sia un cane comune. UNDERDOG è diretto da Frederik Du Chau da una sceneggiatura di Adam Rifkin e Joe Piscatella & Craig A. Williams e una storia di Piscatella, Williams e Rifkin. I produttori sono Gary Barber, Roger Birnbaum, Jay Polstein e Jonathan Glickman, mentre Eric Ellenbogen, Bob Higgins e Todd Arnow sono i produttori esecutivi. La squadra di professionisti dietro le quinte comprende il direttore della fotografia David Eggby (“Striscia, una zebra alla riscossa”, “Interceptor”), lo scenografo Gareth Stover (“L’asilo dei papà”), l’ideatore dei costumi, candidato agli Academy Award®, Gary Jones (“Spiderman 2”), il montatore Tom Finan (“Striscia, una zebra alla riscossa”, “Stuart Little - un topolino in gamba”) e il compositore nominato ai Golden Globe Randy Edelman (“The Mask – da zero a mito”).

HIP! HIP! HIP! E LONTANO IO VADO! LE ORIGINI DI UNDERDOG

“Guardate in cielo! E’ un uccello. E’ un aereo. E’ una rana”. Con queste fantasiose parole, il mondo ha conosciuto il prodigio volante con le orecchie soffici noto come Underdog. Fedele al suo nome, è arrivato in scena nella maniera più umile possibile, come un personaggio dei cartoni disegnato semplicemente, ma che è a sorpresa si è rivelato un grande successo duraturo. Tuttavia, per un’intera generazione, lo sfortunato eroe Underdog è diventato molto di più ed è stato associato negli Stati Uniti con le gioie dei sabato mattina passati in pigiama e con un mondo in cui anche il più umile e semplice cane può diventare un grande eroe che regolarmente salva la situazione. La nascita di questa serie di cartoni è avvenuta nel 1960, quando Buck Biggers, un responsabile amministrativo della società pubblicitaria di New York Dancer Fitzgerald Sample, ha fatto squadra con il collega pubblicitario Chet Stover e con l’illustratore Joe Harris per creare dei cartoni animati che contribuissero a vendere i cereali per la colazione del loro miglior cliente, General Mills. Il gruppo avrebbe portato in televisione un’intera serie di personaggi memorabili, tra cui Tennessee Tuxedo e King Leonardo, ma il loro personaggio più fortunato era il cane dai modi gentili che sarebbe diventato noto nel mondo come Underdog, l’unico eroe che dà voce ai piccoletti. La serie ha esordito sulla NBC nell’ottobre del 1964 ed è durata quasi un decennio, incantando ragazzi ed adulti per 121 episodi fino al 1973. Il pubblico si innamorò di questo eroe improbabile che, chiamato in azione dalla sua ragazza Polly Purebred, entrava in una cabina telefonica e si trasformava nel ‘cucciolo d’acciaio’ per combattere le macchinazioni malvagie del dottor Simon Barsinister e del boss della malavita Riff Raff. La popolarità dei cartoni animati della serie di “Underdog” colse praticamente tutti di sorpresa. In poco tempo, è diventato il primo personaggio dei cartoni ad apparire sulla copertina della sofisticatissima rivista New Yorker. E anche quando gli episodi sono arrivati alla fine, il fascino di Underdog è rimasto immutato. Le sue frasi celebri, come “Quando Polly è in difficoltà, io sono rapido. Quindi, hip! hip! hip! E lontano io vado!” e “Non c’è da avere paura, Underdog è qui!”, entrarono nel lessico di tutti i giorni. Nel 1965, Underdog fece la sua prima apparizione alla Parata del giorno del Ringraziamento di Macy, diventando rapidamente un beniamino e uno dei simboli più popolari dell’evento. Talmente popolare che, in un classico episodio di “Friends”, il pallone di Underdog vola via durante la Parata di Macy! L’immagine notissima di Underdog fa parte anche della cultura popolare, visto che il personaggio è apparso nelle pubblicità delle carte di credito Visa. La sigla di Underdog, scritta da W. Watts Biggers, Treadwell D. Covington, Joseph B. Harris e Chester A. Stover, e piena di frasi memorabili come “velocità del lampo/rombo di tuono/combattendo tutti quelli che rapinano e saccheggiano/Underdog!”, ha fatto sensazione quanto il personaggio di Underdog e si è imposta anch’essa nell’immaginario popolare, venendo riproposta recentemente in una nuova versione nel fortunato telefilm “Scrubs” grazie al gruppo di Ted Buckland, i Blanks. Per attualizzare la canzone in UNDERDOG c’è una versione della poliedrica star adolescente Kyle Massey, protagonista del fortunato telefilm del Disney Channel “Cory in the House”.

DAI CARTONI DEGLI ANNI SESSANTA AD EROE DEL CINEMA: UNDERDOG E’ TORNATO!

All’inizio del ventunesimo secolo, sembra che il mondo abbia veramente bisogno del ritorno di Underdog. Alla Classic Media, una società del gruppo Entertainment Rights di New York che detiene i diritti di Underdog, così come di quelli di un’ampia gamma di classici personaggi della cultura popolare, tra cui Lassie, Mr. Magoo, Lone Ranger e Boris & Natasha, la sensazione era che Underdog, con il suo desiderio di non mollare mai in nessuna circostanza, fosse un eroe particolarmente adatto ai nostri tempi. Quindi, i responsabili erano eccitati di lavorare con il produttore Jay Polstein della Maverick Films per portare finalmente Underdog sul grande schermo. Polstein e la Classic Media hanno contattato la squadra di produttori della Spyglass Entertainment, valutando l’opportunità di adattare il classico comico e d’avventura in maniera innovativa. La loro idea era di far conoscere Underdog ad una nuova generazione di famiglie di appassionati di cinema, in un’avventura moderna che fosse anche un omaggio alle sue umili origini. “Molti di noi ricordano con affetto il cartone”, nota Roger Birnbaum della Spyglass, che ha messo assieme due cose che la gente amerà sempre, i cani e i supereroi, “quindi era una cosa naturale. Ma la domanda era: come reinventare Underdog in questo momento? Alla fine, abbiamo preso il materiale di riferimento, con tutti i suoi personaggi magnifici e lo abbiamo trasformato in un film che abbiamo immaginato come il prequel della storia di Underdog”. Fin dall’inizio, sia la Classic Media che la Spyglass erano d’accordo nel ritenere che con il nuovo UNDERDOG bisognava trasportare il personaggio oltre i limiti dei cartoni, in una realtà fatta di carne e pelo. Il concetto di raccontare la storia con dei veri cani ha stimolato l’immaginazione creativa della squadra. “Abbiamo visto l’opportunità di realizzare la fantasia di ogni proprietario di cani, che sogna che i loro animali possano veramente comunicare, che il loro cane capisca veramente quello che avviene nel mondo e che diventi un supereroe in grado di salvare la situazione”, rivela il dirigente della Spyglass Jonathan Glickman. “Ci sono delle meravigliose ed emozionanti tematiche che il film mostra chiaramente”, aggiunge Glickman. “E’ veramente la storia di un cane normale, un piccolo animale che inizia a pensare di essere un fallimento, ma che scopre anche di poter fare grandi cose”. Con una sceneggiatura che metteva in risalto la comicità di Underdog, assieme ad una storia contemporanea sulla famiglia, la Spyglass ha portato il progetto alla Walt Disney. “Noi abbiamo sempre saputo che potevamo fare qualcosa di notevole, unendo il divertimento di Underdog con il meraviglioso marchio per famiglie della Walt Disney”, spiega Gary Barber della Spyglass. Così, è iniziata la ricerca del regista giusto, qualcuno in grado di infondere uno stile giocoso alla vita di Underdog a Capitol City. In breve tempo, è diventato evidente che Frederik Du Chau, un artista nato in Belgio che ha iniziato la sua carriera facendo degli storyboard per il leggendario animatore Chuck Jones e che recentemente ha diretto la commedia animalesca “Striscia, una zebra alla riscossa”, era la persona giusta per questo materiale. Lui è arrivato con una passione evidente per i personaggi di UNDERDOG, ma aveva anche un’idea precisa di come trasformarli in questa versione. Pronto a creare un mondo realistico per UNDERDOG fin dalle fondamenta, Du Chau ha portato al primo incontro con i produttori una serie di storyboard dettagliati che aveva già disegnato in un momento di ispirazione. Inoltre, è arrivato preparato con alcune idee originali non presenti nella sceneggiatura, tra cui la sequenza che più tardi sarebbe diventato il ‘primo volo’ di Underdog, un eroe sempre incline agli incidenti. Il produttore esecutivo Todd Arnow, parlando di Du Chau, rivela che “Frederik è veramente un tipo creativo. Lui porta con sé un notevole senso dell’animazione e del live-action. E’ decisamente pronto a cambiare una cosa al volo e quando si lavora con animali e bambini questo è veramente un dono indispensabile”. Da parte sua, Du Chau era eccitato di affrontare la sfida di aggiornare un personaggio classico. “E’ sempre stato importante per me che UNDERDOG fosse ancorato alla realtà”, dichiara il regista della sua visione del film. “Volevo che desse la sensazione di essere un supereroe contemporaneo, ma con la comicità tipica del personaggio di Underdog, quindi era questo il tono che cercavo. Sapevo che sarebbe stato molto più eccitante e divertente per il pubblico vedere un autentico cane volare, piuttosto che un animale animato con un portamento perfetto che si comporta proprio come un cartone”. Per raggiungere questo obiettivo, Du Chau ha diretto una squadra di notevoli professionisti cinematografici, il cui lavoro fondeva in maniera creativa gli effetti concreti e gli stunt tradizionali con i più moderni effetti visivi. Inoltre, il regista ha anche collaborato a stretto contatto con il coordinatore degli animali Boone Narr per creare un’azione canina eccitante e delle espressioni animali dettagliate, tutto sotto la supervisione dell’American Humane Association, che ha assicurato la sicurezza completa sia degli animali che degli attori. Mentre stava ancora preparando i suoi storyboard, Du Chau ha visitato il ranch di Narr nella California meridionale per capire bene quello che i suoi cani addestrati erano in grado di fare. Dopo aver capito la situazione e con un rinnovato apprezzamento per il coraggio e la determinazione degli attori canini, ha creato i suoi storyboard. Il produttore esecutivo rivela che “Boone riesce a far fare delle cose ai cani che io non avrei mai immaginato di vedere. Penso che sconvolgeranno il pubblico”. Utilizzare dei cani reali ha permesso a Du Chau di creare un’esperienza più viscerale, portando il pubblico per la prima volta all’interno del mondo della malavita canina di Underdog. Il regista spiega che “abbiamo creato una situazione in cui il pubblico scopre, assieme ad Underdog, che lui ha un superudito e un superolfatto, può correre molto velocemente, volare e distruggere i muri. E’ veramente divertente”. Ma prima che tutti questi elementi potessero essere messi insieme nella produzione piena d’azione del film, il passo successivo consisteva nello scegliere gli esseri umani che avrebbero reso il racconto di un supereroe canino più realistico.

IL CAST UMANO DI UNDERDOG

Le voci che abbaiano L’affetto duraturo per il personaggio di Underdog ha spinto molti attori verso questa nuova avventura, sia per dare voce ai personaggi canini che per ritrarre i cittadini e i cattivi umani di Capitol City. Ovviamente, il primo problema era trovare un attore che potesse dar vita ad Underdog. Le persone cresciute con il cartone ricordano con piacere la voce timida dell’attore Wally Cox, che rendeva il personaggio irresistibilmente divertente, e i realizzatori del nuovo UNDERDOG volevano qualcuno che avesse lo stesso fascino, ma con uno stile particolare. La ricerca si è conclusa con il candidato ai Golden Globe Jason Lee, uno dei talenti comici più popolari in circolazione, che è emerso grazie alle pellicole indipendenti di Kevin Smith ed è attualmente il protagonista dell’acclamata serie della NBC “My Name Is Earl”, nei panni di un criminale infelice che decide di redimersi per tutte le malefatte che ha compiuto. Lee si è anche fatto notare nel campo dell’animazione, fornendo la sua voce al blockbuster della Disney•Pixar, vincitore dell’Academy Award®, “Gli incredibili”. Lee non ha avuto dubbi. “Come molte persone della mia età, ero un grande fan del cartone e amo svolgere delle interpretazioni vocali”, rivela l’attore. Tuttavia, Lee ha dovuto passare diverso tempo a lavorare sull’approccio migliore per aggiornare un personaggio così amato. “Il film è ispirato al cartone originale, ma in una versione moderna della storia. Così, alla fine, ho deciso di essere semplicemente me stesso, sapendo che parte del fascino sarebbe dipeso dalla mia voce che emerge da qualcosa che non sono io e giocando con questa idea”. L’interprete prosegue, sostenendo che “una cosa che rende speciale Underdog è che è veramente goffo e gradevole, fino a quando non diventa un supereroe, assumendosi le sue responsabilità in maniera riluttante. E’ qualcuno normale che diventa straordinario. Così, trovare le inflessioni, l’energia, il ritmo e il timing giusto per la sua trasformazione è stato molto divertente”. Lee era anche appassionato della tensione romantica tra Shoeshine/Underdog e l’affascinante, ma apparentemente irraggiungibile, Polly Purebred. “Lui non è all’altezza di Polly”, ammette Lee, “quindi cerca sempre di essere molto cortese con lei. Fa delle cose spericolate, ma è ancora innocente e grazioso e ritengo che sia questa la ragione per cui lui ci piace così tanto”. A recitare con Lee, nei panni della voce di Polly Purebred, c’è la candidata agli Academy Award® Amy Adams, che ha ottenuto grandi consensi nella pellicola malinconica “Junebug” ed è recentemente stata la protagonista di “Come d’incanto”. Come capitato con Lee, anche lei si è fatta subito notare nel processo di casting. “E’ stata veramente un’ispirazione”, sostiene Glickman. “In effetti, quando ha iniziato a registrare la sua prova, ha sciolto la sua capigliatura, che di solito è legata, e l’aspetto combaciava perfettamente con le orecchie del nostro cane. Una coincidenza imprevista, ma che si è rivelata magnifica”. Era comunque la sceneggiatura ad incuriosire la Adams. “Mi sono assolutamente innamorata dei cani, di Polly e di come era stata resa attuale. Mi è sempre piaciuto interpretare delle ragazze impertinenti”, scherza l’attrice. “Polly è decisamente irritabile e non ha paura di rivelare quello che pensa. Lei è in cerca di avventure, ma è difficile da conquistare”. Essendo lei stessa proprietaria di cani, la Adams ha adorato avere la possibilità di esplorare quello che potrebbe dire un cane se avesse una voce umana. “Credo che si possa pensare che Polly voglia semplicemente avere la libertà di essere se stessa”, osserva la Adams. “Per prepararmi meglio, non solo ho osservato il mio cane, ma sono anche andata a Central Park e ho guardato alcuni esemplari di Cavalier King Charles Spaniel per capire meglio le loro personalità. Quello che è divertente di questo film è che i cani ci vengono presentati con un misto di comportamenti animali realistici ed emozioni tipicamente umane”. A unirsi al cast di voci, nei panni nel cane malvagio Riff Raff, c’è Brad Garrett, conosciuto per il ruolo che ha in “Tutti amano Raymond”, così come per le sue interpretazioni vocali nelle pellicole animate della Disney•Pixar “Alla ricerca di Nemo” e il recente successo “Ratatouille”.

La famiglia Unger Mentre le straordinarie doti di Underdog permettono di mostrare delle avventure supereroistiche nel film, è la normale famiglia Unger, che ha adottato il beagle Shoeshine, a fornire il cuore della storia. Per interpretare Dan Unger, il padre vedovo che lavora come guardia di sicurezza nell’edificio in cui Barsinister conduce i suoi discutibili esperimenti, i realizzatori sapevano di aver bisogno di un attore che potesse passare in un attimo dalla comicità al dramma. Conosciuto per la sua sagacia e il realismo che fornisce al ruolo di un padre di famiglia nella fortunata serie “La vita secondo Jim” e da molto tempo amante dei cani, Jim Belushi è stata la prima scelta dei creatori della pellicola. “Quando ho sentito parlare del nuovo UNDERDOG, ho avvertito una sensazione di gioia che mi riportava alla mia infanzia”, rivela Belushi. “Il cartone originale mi ha permesso di passare tante ore spensierate e quando ho letto la sceneggiatura, ho pensato che fosse veramente ben scritta. E’ un viaggio incredibile sia per i ragazzi che per gli adulti. C’è dell’azione, ma anche dei rapporti magnifici tra un padre e un figlio, tra un cane maschio e un cane femmina, e ovviamente tra la gente e i cani, un aspetto che il film coglie perfettamente. E considerando che tutti noi, prima o poi, ci sentiamo in difficoltà come Underdog, è magnifico vederlo trionfare”. Non ha certo rappresentato uno svantaggio che Belushi, che ha un pastore tedesco chiamato Truly Scrumptious (letteralmente, ‘Veramente splendido’), ha lavorato spesso con attori dotati di una folta pelliccia. “Sono veramente bravi ad improvvisare. Non importa quanto ti sia preparato, quando stai in scena con un cane, devi lasciarti andare ed essere reattivo. E’ allora che nasce la magia”. E bisogna dire che il coordinatore degli animali Boone Narr ha visto una notevole quantità di magia in Belushi. “Talvolta, alcuni attori sono freddi con i cani, ma Belushi era sempre stimolante, anche nelle scene in cui i Pastori tedeschi con i superpoteri stavano proprio di fronte a lui”, rivela l’esperto. Per interpretare il figlio di Dan Unger, Jack, la cui vita cambia per sempre quando scopre che il suo cane in realtà combatte contro il crimine e salva il mondo, i realizzatori hanno deciso di affidarsi ad una nuova giovane star: Alex Neuberger, che era soltanto al suo secondo ruolo al cinema. Loro sono rimasti impressionati non solo dall’ampia gamma di emozioni, ma anche dalla capacità di rimanere serio di fronte a dei cani buffissimi. Nonostante la giovane età, Neuberger aveva visto il cartone in televisione, ma è rimasto attirato soprattutto dalla sceneggiatura. “Era piena di azione”, rivela l’interprete, che era anche interessato al personaggio, molto diverso da come è lui veramente. “Sua madre è morta e il padre ha abbandonato il lavoro di poliziotto, quindi Jack è decisamente triste quando la storia ha inizio, almeno fino a quando non incontra Underdog. Ovviamente, c’è anche un’altra grande differenza tra noi: Jack ha un cane, mentre io no”, spiega Neuberger. All’inizio, c’erano delle preoccupazioni su come Neuberger avrebbe affrontato le sue numerose scene con dei cuccioli turbolenti, ma lui ha provato a trattare gli animali in maniera naturale. “Gli addestratori mi hanno fatto nutrire e lavorare con i cani ogni giorno, quindi ho sviluppato un rapporto magnifico con Leo”, rivela il giovane attore. Nei panni dell’interesse amoroso di Jack, Molly (un rapporto che rispecchia il corteggiamento tra i loro cani, Underdog e Polly Purebred) c’è la star emergente Taylor Momsen. Nonostante abbia solo quattordici anni, ha già interpretato un’ampia gamma di ruoli, tra cui quello di Cindylou Who al fianco di Jim Carrey nella pellicola di Ron Howard “Il Grinch” e la figlia di Mel Gibson in “We Were Soldiers”. La Momsen ha conosciuto i cartoni originali di Underdog grazie a suo padre, che era cresciuto guardandoli. Ma quando ha letto la sceneggiatura, si è innamorata di Molly, che è una delle ragazze più ricche e popolari alla scuola di Jack. La Momsen era attirata dalla sua determinazione e dal senso di avventura e ha apprezzato il fatto di ritrarre il comportamento di una ragazza ricca sofisticata ed educata. “Io dovevo sempre ricordarmi quanto era importante l’etichetta per lei, essendo una ragazza molto formale e conservatrice”. A completare il cast umano di UNDERDOG c’è un interessante elenco di attori non protagonisti, tra cui la celebre star del teatro e della televisione John Slattery (“Desperate Housewives – i segreti di Wysteria Lane”, “Jack and Bobby”), che interpreta il sindaco di Capitol City che si trova nei guai; Samantha Bee, che è l’unica corrispondente femminile del “The Daily Show with Jon Stewart”, nei panni della preside scolastica di Jack e Molly; e Susie Castillo, presentatrice del popolare programma di MTV “TRL (Total Request Live)” ed ex Miss USA, che interpreta la cronista di Capitol City, sempre al posto giusto per raccontare le incredibili e misteriose apparizioni di Underdog.

Lo scienziato pazzo E poi ci sono gli umani che interpretano effettivamente degli esseri umani in UNDERDOG. Al centro del cast c’è la diabolica nemesi di Underdog: Simon Barsinister, uno scienziato brillante ma pazzo, la cui mente e il corpo vengono colpiti quando un esperimento va storto. E’ Barsinister che crea Underdog e che lo deve affrontare nella battaglia finale. Per interpretare il ruolo, i realizzatori si sono rivolti a Peter Dinklage, che si è imposto a livello internazionale grazie al ruolo nella malinconica pellicola indipendente “The Station Agent” e che ha ottenuto grandi consensi nella fortunata commedia “Elf” con Will Ferrell. Dinklage era un altro grande fan della serie di cartoni e riteneva che interpretare il malvagio Barsinister fosse una sfida interessante. “Il personaggio è divertentissimo”, rivela l’attore. “Il bello di Barsinister è che in ogni scena viene definito dal suo enorme ego. La stessa ironia che troviamo nei cattivi di James Bond o di Batman si applica anche per Simon Barsinister, perché lui sta costantemente cercando di convincere tutti del suo genio”. Dinklage ha anche apprezzato il fatto che Barsinister non è tanto malvagio, quanto troppo ambizioso e in maniera pericolosa. “E’ decisamente incompreso, lui vuole solo creare un mondo migliore e portare la società a nuovi traguardi”, spiega l’attore. Tuttavia, Dinklage, amante degli animali, ammette che non è stato semplice interpretare un uomo che sfrutta queste creature per raggiungere i suoi scopi. “Sono ossessionato dai cani, quindi è stato veramente duro per me essere minaccioso nei loro confronti”. A creare una classica coppia di cattivi con Dinklage c’è Patrick Warburton, nei panni dello stupido scagnozzo di Barsinister Cad. Warburton, l’attore versatile conosciuto soprattutto per il ruolo del ragazzo di Elaine Puddy in “Seinfeld” e veterano dell’animazione che ha prestato la sua voce a fortunati telefilm come “I Griffin”, rappresentava una scelta perfetta per Dinklage, grazie alla loro notevole differenza di statura e all’abilità comune di affrontare la scatenata commedia fisica. Warburton nota di avere un collegamento karmico con il celebre cane, perché “io e Underdog siamo nati lo stesso anno”, fa notare l’attore, “quindi sono cresciuto con lui”. Ma era la visione toccante e innovativa della storia che ha impressionato maggiormente Warburton. “Penso che gli sceneggiatori abbiano creato una fantasia senza tempo, perché tutti ricordano il loro primo cane e quanto sia un’esperienza eccitante e speciale. In questa storia, Jack ha un cane che è letteralmente un supereroe, che è quello di cui ha bisogno nella sua vita”, prosegue Warburton. “Ritengo che la storia sia divertente, ma anche toccante”.

TROVARE I CANI: IL FANTASTICO CAST CANINO DI UNDERDOG

L’elemento fondamentale per trasformare UNDERDOG in un’avventura live-action era mettersi nelle mani (meglio, nelle zampe) degli attori canini del film, che sono diventati i veri eroi della storia. Per svolgere il compito di fare ricerche nei canili, nelle associazioni di soccorso, tra gli allevatori e nei parchi canini e trovare così degli animali fotogenici, i realizzatori hanno assunto Boone Narr, il cui lavoro con gli animali è leggendario, considerando che è iniziato con decine di piccole produzioni fino ad arrivare agli epici film di “Pirati dei Caraibi”. Narr era eccitato di sentir parlare della produzione. “Non potevo resistere all’idea di creare un eroe canino”, ha confessato lui. Il primo importante test che Narr ha dovuto fronteggiare era trovare il cane protagonista che avrebbe interpretato Underdog. La sua missione era di scoprire un cane che non solo avesse una somiglianza fisica con l’originale personaggio con le orecchie lunghe e color carne, ma anche tutte le sue qualità. La storia di come Leo il Beagle è stato scelto è paragonabile a scoperte come quella di Lana Turner al Drug Store Schwab. All’inizio, Narr non era neanche sicuro di quale fosse la razza migliore per Underdog. Lo specialista ricorda che “ho considerato una ventina di razze diverse. Volevamo che il nostro cane assomigliasse decisamente ad un animale comune, così sentivamo di dover avere un cane piccolo e incapace di difendersi, come un Clark Kent canino. Stimolato dal personaggio dei cartoni, che assomiglia un po’ ad un Beagle, ho contattato la Beagle Buddies, un rifugio per Beagle ad Orange County, in California. Ed è stato allora che ho visto una foto di Leo”. La fotografia esprimeva grazia, simpatia ed intelligenza. O almeno era quello che pensava Narr. “E’ stato un po’ come un appuntamento al buio andato male, perché quando il cane si è presentato alla mia porta, non assomigliava affatto alla foto! Era sovrappeso e rotondo almeno quanto era lungo, completamente incontrollabile”, ricorda divertito Narr. “Ma, a suo merito, va detto che aveva una grande personalità in questo piccolo corpo e così abbiamo deciso di vedere se poteva raggiungere la forma giusta”. Leo aveva così la grande opportunità di mostrare di possedere le doti giuste per la parte ed è andato ad un ‘campo di addestramento’ dove, come Underdog, ha iniziato in forma mediocre, ma poi ha dimostrato di essere perfetto per rappresentare un eroe. “Leo si è rivelato un piccoletto favoloso”, scherza Narr. “E’ irascibile ed indipendente, ha una personalità notevole, che, quando la cinepresa è in funzione, spicca chiaramente”. Anche se Leo era il principale attore canino ad interpretare Shoeshine/Underdog, c’erano in realtà quattro Beagle che hanno contribuito al ruolo. “Leo metteva il suo volto, ma aveva anche bisogno di alcune controfigure che corressero, saltassero e svolgessero questo genere di cose”, prosegue Narr. “Sono arrivati da tutta la nazione: uno dall’Alaska, uno dal Texas e un altro dal North Carolina, tutti con un aspetto simile a Leo”. Narr è passato attraverso un processo simile nella ricerca per Polly, ma qui entrava in gioco anche l’affinità di coppia. Infatti, i due cani dovevano avere un’indescrivibile ‘sintonia animale’. “Abbiamo fatto conoscere a Leo tanti cani differenti per trovare quello che avrebbe formato la coppia migliore”, spiega l’addestratore di animali. “Non volevamo utilizzare la razza Poodle, ma un tipo di cane che non si era mai visto al cinema. Alla fine, abbiamo optato per un Cavalier King Charles Spaniel, che ha un aspetto decisamente dolce e carino”. Così, Narr ha scelto Ginger, una Spaniel che proviene da San Diego e che vanta non solo un pelo setoso, ma anche una personalità estroversa inusuale e che era in sintonia con il personaggio. “Ginger aveva un aspetto magnifico e insieme a Leo erano splendidi”, ricorda Narr. “Il Cavalier King Charles è spesso una razza timida, ma Ginger è arrivata di corsa da noi, così abbiamo capito che era quella giusta”. A siglare l’accordo, c’era il fatto che Ginger e Leo scodinzolavano fin da quando si sono incontrati. “C’era una grande sintonia sullo schermo tra loro”, nota Todd Arnow. “Avevano una scena dove dovevano mettere le zampe uno sopra l’altro e non solo lo hanno fatto, ma Ginger ha posto la sua proprio sulla spalla di Leo. Si piacevano proprio e hanno recitato benissimo assieme”. Nel frattempo, per interpretare Riff Raff, Narr ha trovato tre Rottweiler dall’aspetto inquietante nei rifugi cittadini e li ha fatti diventare delle star canine viziate. Contrariamente alle loro dimensioni imponenti e alla loro presenza in scena, Narr rivela che i Rottweiler erano gli animali più dolci sul set! In effetti, tutti i cani hanno fatto una grande impressione durante le riprese e molti di loro sono stati adottati dai membri del cast e della troupe quando la produzione si è conclusa. Alla fine, circa 25 cani sono stati scelti per il film e come capita per ogni attore che si prepara ad una parte, hanno svolto un addestramento intensivo, imparando tutte le azioni ed espressioni complesse di cui c’era bisogno per portare i personaggi in vita. Narr, che ha lavorato nell’industria per più di 30 anni, era meravigliato dal talento e dalle doti di questo cast. “Ho addestrato dei cani che sembravano magnifici, ma che una volta che si trovavano di fronte alla cinepresa, rimanevano immobili. Ma tutti i cani di UNDERDOG amavano recitare”, rivela lo specialista. “Adoravano il loro lavoro, stare di fronte alla cinepresa ed apparire sullo schermo”. Uno dei primi compiti di Narr era di trasformare rapidamente i ragazzi, Alex e Taylor, e i loro rispettivi cani, Leo e Ginger, in ottimi amici, con il tipo di legame che normalmente richiede anni di conoscenza. “Far sì che un cane sembri recitare come se appartenesse ad una persona in particolare è una delle cose più difficili da insegnare”, spiega Narr. “Devi costruire un rapporto tra l’attore e il cane in un breve periodo di tempo”. Nel corso di tutta la produzione, la American Humane Association aveva un rappresentante sul set per assicurarsi che sia gli animali che gli umani fossero al sicuro nelle loro scene insieme. Non solo la American Humane ha analizzato la sceneggiatura e gli storyboard per prevenire ogni potenziale problema, ma una rappresentante della AHA, Marisa Bellis, era presente in ogni scena che comprendeva degli animali. “Questo film è stata un’esperienza incredibile”, rivela l’addetta dell’AHA. “Gli addestratori sono stati straordinari e hanno fatto molta attenzione. Loro sono tra gli addestratori più responsabili con i quali abbia mai lavorato e non volevano correre nessun rischio”. La American Humane era anche entusiasta dei temi di UNDERDOG. “Una delle ragioni per cui sono così eccitata della pellicola, è che la American Humane crede molto nell’idea che i film possano essere un ottimo strumento per mostrare il potere del legame tra animali ed esseri umani”, sostiene Jone Bouman della American Humane. “UNDERDOG parla di un eroe canino che ha un’influenza positiva su una famiglia. E’ un messaggio fantastico e che avrà tutto il nostro supporto”.

GUARDA SU NEL CIELO: FAR VOLARE UNDERDOG

Fin dall’inizio, il regista Frederik Du Chau sapeva che la riuscita di UNDERDOG sarebbe dipesa dal fatto di creare un vero cane che sembrasse in grado di parlare e di volare alla velocità del suono, anche senza avere il controllo della situazione! Lui e la sua squadra hanno passato diversi mesi per ideare e affinare il processo che forniva l’incredibile illusione di un cane mascherato che sfrecciava nel cielo. E’ iniziato tutto con dei cani reali ed è finito con delle stregonerie digitali. “Per prima cosa, abbiamo addestrato Leo per stare seduto su una struttura che permette di volare, di fronte ad un green screen e con delle macchine del vento che soffiano verso di lui”, spiega Du Chau. “Abbiamo adoperato queste inquadrature in diverse scene fondendole con quelle degli sfondi girati da un elicottero in città. Poi, per renderlo veramente perfetto, abbiamo utilizzato un cane completamente in CGI che sembra realistico come Leo”. L’aspetto dell’addestramento è stato eccitante per il coordinatore degli animali Boone Narr, che rivela che “nessuno è in grado di resistere ad un cane che vola”. Lui spiega come Leo abbia sviluppato la capacità di volare: “avevamo creato un’attrezzatura volante speciale che potevamo sollevare dal terreno, facendola ruotare ed inclinandola per far sembrare che Leo volasse veramente. Ma, ovviamente, al cane doveva piacere! Per fortuna, Leo amava volare. Penso che per lui fosse come mettere la testa fuori dal finestrino, ma dieci volte più eccitante”. Du Chau ha anche lavorato a stretto contatto con il supervisore agli effetti visivi, Hoyt Yeatman, un veterano dell’industria, che grazie al lavoro rivoluzionario nel mondo sottomarino di “The Abyss” di James Cameron ha ottenuto un Academy Award®. “Frederik ha una visione magnifica e nei film pieni di effetti speciali, in cui ci sono tante cose da costruire, questo è molto importante. E’ un regista che rispetta e comprende la complessità del tuo lavoro”, rivela Yeatman. Il compito principale di Yeatman era di dar vita alla versione digitale di Underdog. “Leo, il vero Beagle, era il nostro modello che abbiamo sempre cercato di emulare e copiare fedelmente”, spiega Yeatman. “Ma abbiamo anche avuto l’eccitante opportunità di superare la realtà per far sì che lui potesse compiere le azioni tipiche dei supereroi senza farlo sembrare un cartone. Era una linea sottile creativa che abbiamo dovuto percorrere, una cosa veramente eccitante”. Anche se solo Shoeshine/Underdog può volare e comunicare con gli esseri umani, tutti i cani nel film sono in grado di parlare, almeno tra loro. Creare un cane che parla in maniera credibile, con dei movimenti della bocca realistici, era un’altra sfida per Yeatman. Lui sostiene di aver “utilizzato un processo per UNDERDOG in cui, per prima cosa, si riprende il vero cane che fa i suoi movimenti e le torsioni con la testa, poi il montatore lo collega ad una pista sonora, in modo che il movimento sia in sintonia con le motivazioni del personaggio. In seguito, proiettiamo quell’immagine su un modello tridimensionale, realizzando una testa al computer, una sorta di decalcomania che si forma intorno al vero personaggio, dopo di che il computer sviluppa del pelo sul modello. Una volta completata questa operazione, un animatore può veramente formare delle vocali e le espressioni con il volto dell’animale. Da lì in poi, viene attaccato con il compositing con il cane in live-action. Fatto correttamente, non si nota nulla, ma richiede un’enorme quantità di lavoro e tempo. Sono state necessarie centinaia di ore per mettere a punto il compositing e il 3D”. Du Chau ha anche fatto molta attenzione agli effetti speciali vecchio stile. “Volevo che tutta la nostra azione fosse piena di stunt ed effetti concreti che facessero pensare al pubblico che questo stesse avvenendo realmente”, nota Du Chau, “il che significa che se Shoeshine vola via, c’è un’enorme macchina del vento che è in azione nei paraggi. Se sbatte contro dei vasi di fiori, delle vere piante vengono gettate in giro e così via”. Du Chau sottolinea come uno degli esempi migliori di come i realizzatori abbiano mischiato tecniche della vecchia scuola con degli effetti digitali all’avanguardia nel corso del film, avviene quando il nostro eroe superpeloso entra in una cabina telefonica come un cane normale ed emerge come un potente supereroe. “Quella scena è un esempio perfetto di come abbiamo ideato tutto il film, perché abbiamo utilizzato il vero Beagle addestrato ad entrare nella cabina. Poi, lo abbiamo fuso con un cane in CGI dotato di un costume digitale che vola fuori dalla cabina e abbiamo inserito degli effetti speciali concreti, facendo esplodere la vera cabina telefonica. L’unione rapida di tutti questi elementi fa credere al pubblico che un vero cane si trasforma in Underdog e vola realmente, che è poi il punto fondamentale di tutta la storia!”. Un altro contributo all’aspetto di UNDERDOG è arrivato dallo scenografo Garth Stover, che ha trasformato la capitale del Rhode Island, Providence, in Capitol City, e al direttore della fotografia David Eggby, che ha posto la sua attenzione sui cani trovando degli angoli e delle inquadrature uniche per esprimere il punto di vista di questi animali nei confronti di una metropoli. “Una delle sfide maggiori come direttore della fotografia è quando mostriamo i cani, perché buona parte dei nostri angoli di ripresa sono in linea con i loro occhi o anche più in basso”, spiega Eggby. “Dopo che io e Frederik abbiamo osservato ‘Lilli e il vagabondo’ e abbiamo notato che il 99% delle inquadrature degli animali erano realizzate da quelle posizioni, abbiamo deciso che non avremmo mai mostrato i cani dall’alto in basso. Questo significa che la cinepresa molto spesso si trova a trenta centimetri da terra! E quando riprendevamo Polly, lei era anche più in basso di Shoeshine. Così, siamo veramente in un mondo canino, una cosa divertente per il pubblico”.

# # # # IL CAST

JASON LEE (la voce di Shoeshine/Underdog) ha una carriera in crescita costante, che gli ha anche permesso di ottenere un Independent Spirit Award per la sua interpretazione di “In cerca di Amy” (Chasing Amy) di Kevin Smith. Ha ricevuto due candidature come miglior attore in una serie televisiva sia ai Golden Globe che ai SAG grazie al ruolo di Earl Hickey nel fortunato telefilm comico della NBC “My Name Is Earl”. Lee non solo è il protagonista, ma anche il produttore della serie, che racconta come uno sventurato truffatore cambi vita dopo aver vinto una piccola fortuna alla lotteria. Durante la pausa estiva da "Earl”, Lee ha recitato nella pellicola in animazione CGI e live- action “Alvin Superstar” (Alvin and the Chipmunks), in cui interpreta Dave Seville, un compositore e la figura paterna degli scoiattoli canterini Alvin, Simon e Theodore, un film uscito a dicembre dello scorso anno negli Stati Uniti. Lee aveva già prestato la sua voce al personaggio di Syndrome nella pellicola animata della Walt Disney Pictures e della Pixar, vincitrice dell’Academy Award, “Gli incredibili” (The Incredibles), e ha fatto lo stesso per “Monster House”, la storia di tre adolescenti che scoprono come la casa del loro vicino sia in realtà un mostro. Nato e cresciuto a Huntington Beach, in California, Lee ha trasformato un passatempo d’infanzia, quello dello skateboard, in una carriera da professionista. Tuttavia, dopo essersi trasferito a Los Angeles quando era ventenne, ha iniziato a sviluppare un interesse per la recitazione. “Dopo aver visto Steve Buscemi nei panni di un fattorino in ‘Barton Fink’, sapevo di voler fare cinema”, sostiene Lee. La svolta nella carriera di Lee è avvenuta nel 1995, con il ruolo da protagonista nella commedia dello sceneggiatore-regista Kevin Smith “Generazione X” (Mallrats), in cui ritrae con coraggio un imprudente sfigato, Brodie. Lee poi ha recitato ancora per Smith, grazie a “In cerca di Amy” (che gli ha permesso di ottenere un Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista per la parte di Banky) e nei panni del demoniaco Azrael nella commedia sovrannaturale “Dogma”. Ha ritrovato questo regista per la commedia della Dimension Films “Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!” (Jay and Silent Bob Strike Back) e, più recentemente, ha svolto un cammeo in “Clerks II”. Lee ha anche partecipato alla pellicola di Cameron Crowe, vincitrice di un Golden Globe, “Quasi famosi” (Almost Famous), nel ruolo di Jeff Bebe, il cantante del gruppo rock degli anni settanta Stillwater e ha poi ritrovato il regista per il suo film successivo, “Vanilla Sky”. Anche con Lawrence Kasdan ha lavorato a due pellicole: la commedia corale “Mumford” e il thriller “L’acchiappasogni” (Dreamcatcher). Tra gli altri titoli della filmografia di Lee, ricordiamo “The Ballad of Jack and Rose” della sceneggiatrice-regista Rebecca Miller (con Daniel Day-Lewis e Catherine Keener), la commedia corale di Barry Sonnenfeld “Big trouble - Una valigia piena di guai” (Big Trouble), “Nemico pubblico” (Enemy of the State) e “Amore tra le righe” (Kissing a Fool). Nell’estate del 2006, Lee ha scritto e diretto il cortometraggio “The White Door”, con protagonisti Giovanni Ribisi e Beth Riesgraf, che in futuro uscirà in DVD. Lee è anche un fotografo professionista, così come un grande appassionato e collezionista d’arte. Attualmente, sta realizzando dei ritratti con la Polaroid per un’imminente esposizione e una serie di libri. Quando non lavora a dei progetti personali, Lee scatta fotografie per la rivista Anthem, che ha sede a Los Angeles. E’ anche molto coinvolto con la sua società di skateboard, la Stereo Skateboards, che recentemente ha celebrato il suo quindicesimo anniversario.

LEO (Shoeshine/Underdog) è un piccolo Beagle di talento, una variazione dell’amichevole razza dei bracchetti, di cui fanno parte tanti famosi cani, tra cui anche Snoopy. Ora è difficile crederci, ma Leo solo poco tempo fa era nei guai, essendo stato recuperato dalla Beagle Buddies, un’organizzazione di soccorso della Orange County che aiuta a trovare una casa ai bracchetti di strada. La Beagle Buddies ha inviato al coordinatore degli animali di UNDERDOG, Boone Narr, delle fotografie di Leo che lo hanno conquistato, ma quando Boone ha incontrato Leo non era esattamente pronto per fare dei primi piani. Infatti, era sovrappeso, fuori forma e incontrollabile! Ma, proprio come Underdog, Leo stava per scoprire le sue enormi potenzialità. Dopo alcune settimane di addestramento, esercizi e affetto, era un nuovo cane pronto ad affrontare tutte le espressioni comiche, le emozioni mutevoli e anche gli stunt di volo, che Leo adorava, per dar vita al suo personaggio.

L’attrice nominata agli Academy Award® AMY ADAMS (la voce di Polly Purebred) si è costruita un impressionante curriculum di lavori in un breve periodo di tempo, mettendosi alla prova in ogni ruolo. Per “Junebug” di Phil Morrison, ha ottenuto delle candidature agli Academy Award ® e ai SAG Award. Inoltre, si è aggiudicata l’Independent Spirit Award, il Broadcast Film Critics Association Award, il National Society of Film Critics Award, il San Francisco Film Critics Society Award, così come il Gotham Award per la miglior attrice emergente. Infine, al Sundance Film Festival del 2005, la Adams ha ottenuto il premio speciale della giuria per il ruolo dell’infantile donna incinta Ashley, che rimane colpita dall’arrivo della sua affascinante cognata. Ha poi recitato con Will Ferrell nella commedia “Ricky Bobby: La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno” (Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby) ed è apparsa recentemente nella fortunata fiaba romantica della Disney “Come d’incanto” (Enchanted), assieme a Patrick Dempsey, James Marsden, Idina Menzel e Susan Sarandon. Inoltre, sarà al fianco di Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman nell’adattamento per il grande schermo del testo, vincitore del premio Pulitzer, “Doubt” per la Miramax Films. Nella filmografia della Adams, figurano anche “Un amore in prestito” (The Wedding Date) di Clare Kilner con Debra Messing e Dermot Mulroney, “Prova a prendermi” (Catch Me If You Can), di Steven Spielberg, “Tutta colpa di Sara” (Serving Sara) di Reginald Hudlin, “Pumpkin” di Anthony Abrams, “Bella da morire” (Drop Dead Gorgeous) e “Psycho Beach Party”. Ha anche partecipato ad alcune serie televisive, tra cui “The Office” e “The West Wing”.

GINGER (Polly Purebred) è una notevole Cavalier King Charles Spaniel che proviene da San Diego. Sebbene possa essere descritta come una ‘mini-Spaniel’ e pesi solo cinque chili, Ginger ha destato una grande impressione con la sua bellezza e personalità. I suoi antenati risalgono all’Inghilterra dell’undicesimo secolo e agli Spaniel che erano di casa nelle famiglie reali europee. Con i suoi grandi occhi espressivi e la sua abbondante pelliccia aveva l’aspetto giusto, ma è stato quando è corsa felice verso Boone Narr durante il loro primo incontro, sfidando la personalità di questa razza (talvolta un po’ timida), che l’addestratore ha iniziato a pensare che Ginger fosse perfetta a livello romantico per Underdog. Quando l’ha messa vicina a Leo, la sintonia era evidente. Nonostante le differenza di razza e dimensioni, è stato amore alla prima annusata.

JIM BELUSHI (Dan Unger) è impegnato nella sua settima stagione come protagonista e produttore esecutivo della fortunata serie comica della ABC “La vita secondo Jim” (According to Jim), in cui è coinvolto in un matrimonio che, nonostante tutto, riesce a funzionare bene ed è il padre di tre ragazzi. Assieme a lui, recitano anche Courtney Thorne-Smith, Kimberly Williams-Paisley e Larry Joe Campbell. Nato a Chicago, Belushi ha iniziato la sua carriera come membro fisso del celebre gruppo Second City, dal 1976 al 1980. Nel 1979, è andato a Hollywood, quando la sceneggiatrice-produttrice Garry Marshall lo ha scelto per il telefilm della Paramount Television “Who’s Watching the Kids” e in seguito in “Working Stiffs” con Michael Keaton. Per il piccolo schermo, Belushi è stato coinvolto anche come attore e autore del “Saturday Night Live”, in “Parallel Lives”, nella miniserie di Oliver Stone e della ABC “Wild Palms”, nel film della Showtime “Sahara” e nell’acclamata serie “Beggars and Choosers”. Nel 2000, Belushi ha partecipato alla pellicola della MGM “Return to Me”, per la regia di Bonnie Hunt, interpretata anche da David Duchovny e Minnie Driver, e ha ottenuto grandi consensi per il suo lavoro con Gregory Hines in “Who Killed Atlanta’s Children?” della Showtime. E’ stato “A proposito della notte scorsa... ” (About Last Night) di Edward Zwick, assieme a Rob Lowe e Demi Moore, che ha fatto conoscere Belushi per la prima volta agli appassionati di cinema. Nel 1986, ha ripreso il ruolo che aveva interpretato sul palcoscenico nello spettacolo di David Mamet, vincitore dell’Obie Award, “Sexual Perversity in Chicago”, da cui è stato tratto l’omonimo film. In seguito, ha mostrato un’ampia gamma espressiva in ruoli molto diversi tra loro, come quello dell’amico drogato di James Woods, il dottor Rock, in “Salvador” di Oliver Stone; il lavapiatti con un handicap mentale amico di Whoopi Goldberg nella pellicola di Andrei Konchalovsky “Homer and Eddie”; e il coraggioso preside scolastico che si mette contro degli spacciatori in “The principal - una classe violenta” (The Principal). Inoltre, ha lavorato a “Joe Somebody”, alla serie di “Poliziotto a quattro zampe” (K-9), “Danko (Red Heat), “La tenera canaglia” (Curly Sue), “Filofax, un'agenda che vale un tesoro” (Taking Care of Business), “Sette criminali e un bassotto” (Once Upon a Crime), “Mr. Destiny”, “Cara mamma, mi sposo” (Only the Lonely), “Strade violente” (Thief) di Michael Mann, “L’uomo con la scarpa rossa” (The Man with One Red Shoe), “Real men - noi uomini duri” (Real Men), “Jumpin’ Jack Flash”, “Una promessa è una promessa” (Jingle All the Way), “Retroactive” e “Istinti criminali” (Gang Related). Belushi ha recitato a Broadway nell’acclamato lavoro di Herb Gardner “Conversations with My Father” al Royal Theatre ed off-Broadway in “Vero West” (True West), al Cherry Lane Theatre nella produzione del Williamstown Theatre Festival di “Appuntamento a Miami” (Moon Over Miami) di John Guare e nella rappresentazione di Joseph Papp, nei panni del re dei pirati, in “Pirates of Penzance”. Inoltre, ha prestato la sua voce per numerosi prodotti cinematografici, televisivi e pubblicitari. Oltre alla recitazione, Belushi ama la musica. I Sacred Hearts sono una band rhythm-and-blues che è insieme da molto tempo e che si esibisce in 40 serate l’anno in club, casinò ed eventi aziendali in tutti gli Stati Uniti. Sono la band ufficiale della House of Blues, di cui Belushi è socio, e hanno suonato davanti all’ex Presidente Clinton e al Vicepresidente Gore. Big Men Big Music è invece un progetto che Belushi sta portando avanti con il suo amico Dan Aykroyd, che ha permesso loro di esibirsi al concerto di beneficenza del SARS a Toronto di fronte ad oltre 400.000 persone con i Rolling Stones e che la scorsa estate ha portato il loro CD al primo posto nelle classifiche di blues. Belushi ha attualmente tre lavori in circolazione: “Blues Brothers Live from Chicago”, “36 x 22 x 36” dei The Sacred Hearts e l’album dei Big Men Big Music “Have Love Will Travel”.

A quattordici anni, il nativo del Minnesota ALEX NEUBERGER (Jack Unger) sta lasciando un segno a Hollywood come giovane attore protagonista. Grazie al ruolo di Jack in UNDERDOG, conquisterà il cuore del pubblico. La sua interpretazione, nei panni del figlio di Paul Walker, in “Running Scared” per la New Line gli ha permesso di ottenere grandi consensi. Buzzine.com ne ha parlato come di una “performance eccellente”, sostenendo che fosse “il primo ruolo importante di Neuberger e lui era perfetto”. Inoltre, la sua prova in questo film gli è valsa una candidatura agli Young Artist Awards per la miglior interpretazione di un giovane attore in un film. Neuberger è un attore da tenere d’occhio mentre rafforza la sua posizione a Hollywood come giovane protagonista.

Un’attrice con una sicurezza ed una gamma espressiva che va ben al di là dei suoi anni, TAYLOR MOMSEN (Molly) si sta facendo notare a Hollywood. Avendo lavorato con registi come Ron Howard e Gus Van Sant, è una delle giovani attrici più rispettate e richieste dall’industria. Recentemente, la Momsen è diventata una delle protagoniste del nuovo telefilm della CW “Gossip” (Gossip Girl), in cui interpreta Jenny Humphrey, la matricola di Downtown Soho che cerca di integrarsi con i ragazzi ricchi dell’Upper East side di New York. Girato nelle autentiche location della città, “Gossip” è sbarcato a settembre del 2007 negli Stati Uniti, dove viene trasmesso dopo il popolare programma “America's Next Top Model”. La Momsen è anche apparsa in “Paranoid Park” di Gus Van Sant per la IFC Films, un film che descrive un giovane skateboarder, la cui vita inizia ad andare a pezzi dopo essere stato coinvolto nella morte accidentale di una guardia di sicurezza. Il film è stato presentato al Festival di Cannes, dove ha ottenuto ottime recensioni e si è aggiudicato il premio per la 60esima edizione della manifestazione. Nel 2000, ha interpretato il ruolo che l’ha fatta conoscere ne “Il Grinch” (How the Grinch Stole Christmas) di Ron Howard, nei panni di Cindy Loo Who al fianco di Jim Carrey per la Imagine Entertainment e gli Universal Studios. La pellicola ha raccolto oltre 340 milioni di dollari nel mondo. Tra gli altri film a cui ha partecipato, ricordiamo “Spy kids 2 - L'isola dei sogni perduti” (Spy Kids 2) di Robert Rodriguez e “We Were Soldiers” di Randall Wallace assieme a Mel Gibson. La Momsen è nata a St. Louis, in Missouri, e attualmente risiede a Maryland.

PETER DINKLAGE (Dottor Simon Barsinister) Grazie al suo ruolo nella pellicola di Tom DiCillo “Si gira a Manhattan” (Living In Oblivion), Peter Dinklage, nei panni di un attore nano, ha inveito pubblicamente contro un’intera generazione di aspiranti realizzatori, rifiutando di venire utilizzato come un oggetto di scena o per suscitare una risata facile, mentre onorava il suo lavoro con un’orgoglio e una dignità indimenticabili. In seguito, Dinklage ha contribuito a ridefinire il concetto di attore protagonista con la sua partecipazione alla pellicola, vincitrice nel 2003 del premio del pubblico al Sundance Film Festival, “The Station Agent”. Grazie alla sua prova in “The Station Agent”, Dinklage ha ottenuto una candidatura come miglior attore agli Independent Spirit Awards del 2003 ed è stato considerato una delle cinque “star emergenti” dell’anno da parte della rivista Entertainment Weekly. Sempre nel 2003, Dinklage ha ottenuto grandi consensi critici per la sua apparizione nella fortunata pellicola con Will Ferrell “Elf”, in cui interpretava il notevole ruolo dell’autore di libri per bambini Miles Finch. Recentemente, Dinklage ha partecipato a “Prova a incastrarmi” (Find Me Guilty) di Sidney Lumet assieme a Vin Diesel; “Lassie” con Peter O’Toole, Samantha Morton e Kelly Macdonald; “The Baxter” di Michael Showalter; e “Penelope” assieme a Christina Ricci, James McAvoy e Reese Witherspoon. Dinklage è entrato nel cast di “3/5 a Man”, pellicola su Nat Turner e sulla ribellione degli schiavi che venne promossa nel 1831. Inoltre, è prevista la sua partecipazione a diversi titoli importanti, tra cui “Mendel’s Dwarf”, prodotto dall’etichetta di Barbara Streisand Barwood, e la serie “Affair of the Sorcerers”. Tra gli altri titoli della sua filmografia, ci sono “Human Nature” di Michel Gondry, tratto da una sceneggiatura di Charlie Kaufman, “Safe Men” di John Hamburg, “Never Again” di Eric Shaeffer, “13 Moons” di Alexandre Rockwells e “Surviving Eden” di Greg Pritikin. In televisione, è apparso nella serie di fantascienza della CBS “Threshold” e in un ruolo fisso del popolare telefilm “Nip/Tuck”. Sul palcoscenico, Dinklage ha partecipato recentemente alla produzione di “Endgame” con Gary Oldman, che faceva parte del Festival dedicato ai cent’anni delle nascita di Samuel Beckett e che si è svolto a Dublino. Nel 2005, Dinklage ha ricevuto una nomination ai Drama League Awards per la sua interpretazione in “Riccardo III” (Richard III) al Public Theater di New York e ha partecipato al dramma radiofonico di Charlie Kaufman “Hope Leaves the Theater” (che faceva parte della serie New Ear), assieme a Meryl Streep e Hope Davis. E’ apparso in numerose produzioni Off-Broadway come “I Wanna Be Adored” di Marc Spitz, “Imperfect Love” di Brandon Cole ed “Evolution” di Jonathan Marc Sherman.

BRAD GARRETT (La voce di Riff Raff) ha interpretato il fratello maggiore di Ray Romano, Robert, nella fortunata serie “Tutti amano Raymond” (Everybody Loves Raymond), conquistando cinque candidature agli Emmy Award e vincendo il premio nel 2002, 2003 e 2005 come miglior attore non protagonista in una serie comica. Attualmente, partecipa al telefilm della FOX “Til Death . . .”. Garrett, cresciuto a Woodland Hills, in California, è nato il 14 aprile del 1960. Dopo aver finito il liceo, ha cominciato a migliorare le sue doti di cabarettista in vari club comici di Los Angeles, iniziando all’Ice House di Pasadena e al The Improv di Hollywood. La sua prima apparizione al “The Tonight Show Starring Johnny Carson” all’età di 23 anni lo ha reso uno dei più giovani comici ad aver mai partecipato al programma. Così, la sua carriera ha preso il via, permettendogli di ottenere incarichi da protagonista in locali nazionali e di aprire per diverse leggende, tra cui Frank Sinatra, Diana Ross, Julio Iglesias, Liza Minnelli e Sammy Davis Jr. Nel 1989, il Las Vegas Review Journal ha valutato Garrett il “miglior comico” che lavorava in città. Garrett si è poi fatto notare nel mondo della televisione. Infatti ha partecipato a “Pappa e ciccia” (Roseanne) e “Innamorati pazzi” (Mad About You) fino ad arrivare al ruolo che ha lasciato un ricordo indelebile, quello del meccanico ossessionato di “Seinfeld”. Durante le sue nove stagioni, “Tutti amano Raymond” è stato un successo di critica e di pubblico. Garrett interpretava il fratello di Ray Barone (Ray Romano), Robert, il poliziotto del NYPD la cui esistenza viene costantemente messa in ombra dal fratello che si occupa di giornalismo sportivo. La loro rivalità ha contribuito a fornire il titolo alla serie, appunto “Tutti amano Raymond”. Garrett ha prestato la sua voce a diversi personaggi, tra cui Fatso, il fantasma della pellicola del 1995 “Casper”; “Dim”, lo scarafaggio di “A Bug's Life - Megaminimondo” (A Bug's Life); “Bloat”, il pesce palla di “Alla ricerca di Nemo” (Finding Nemo); e, recentemente, lo chef Gusteau in “Ratatouille”. Garrett è anche apparso nel film per la televisione via cavo “Don King - Una storia tutta americana” (Don King: Only in America). Nella sua filmografia, figurano “George B” con David Morse, presentato in concorso nel 1997 al Sundance Film Festival; “Suicide Kings” con Christopher Walken; “Club Land” della Showtime con Alan Alda; e “Accordi e disaccordi” (Sweet & Lowdown) di Woody Allen con Sean Penn e Uma Thurman. Garrett è anche stato il presentatore del “The Late Show” durante un periodo di assenza di David Letterman. Nel 2002, Garrett ha interpretato Jackie Gleason nell’acclamato film per la televisione “Gleason”, che gli è valso delle candidature agli Emmy Award e agli Screen Actors Guild Award come miglior attore di un film o di una miniserie. Ha partecipato alla fortunata commedia “Missione Tata” (The Pacifier) e a Broadway allo spettacolo di Neil Simon “La strana coppia” (The Odd Couple). Recentemente, è apparso nella pellicola “Scrivimi una canzone” (Music and Lyrics By) assieme a Hugh Grant e Drew Barrymore.

BRONCO (Riff Raff) entra nel ristretto novero dei grandi cani malvagi al cinema grazie al ruolo di Riff Raff, ma in realtà è un cane dolcissimo. Le cose sembravano mettersi male per Bronco, che era senza una casa in un rifugio, quando la squadra di Boone Narr lo ha salvato e la sua vita è cambiata dopo che sono state scoperte le sue potenzialità di star. Come molti Rottweiler, Bronco è grande, intelligente, potente e dotato di un muso magnifico. Inoltre, si è dimostrato molto rapido nell’imparare nuovi trucchi, cosa che gli ha permesso di interpretare un ruolo molto diverso da come è lui realmente!

PATRICK WARBURTON (Cad) è conosciuto soprattutto per il ruolo che ha ricoperto nella fortunata serie “Seinfeld”, Puddy, l’enigmatico ed incerto ragazzo di Elaine, che in un solo episodio la molla almeno 12 volte. I suoi lavori televisivi comprendono delle serie come “Dave’s World” e “NewsRadio”, così come l’interpretazione del personaggio principale della commedia supereroistica di culto “The Tick”. Da tempo, presta la sua voce a Joe nella popolare serie di animazione della FOX “I Griffin” (Family Guy), oltre ad aver interpretato il Salvatore dell’Universo nel telefilm della Disney “Buzz Lightyear of Star Command” e il signor Barkin in “Kim Possible” del Disney Channel. Attualmente, è il protagonista della serie di successo della CBS “Rules of Engagement”, al fianco di David Spade e Oliver Hudson, che è tornata per la sua seconda stagione nel settembre del 2007. Sul grande schermo, Warburton è apparso in una grande varietà di pellicole. Il suo talento comico lo ha reso molto popolare con i registi di questo tipo di film e ha prestato la sua voce a “Kronk” ne “Le follie dell’imperatore” (The Emperor’s New Groove) e ad una nuova versione del lupo cattivo in “Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti” (Hoodwinked). Recentemente, ha doppiato uno dei protagonisti della pellicola d’animazione “Bee Movie”, in cui interpreta il ragazzo di Renée Zellweger, che in realtà cerca di conquistare il cuore di Jerry Seinfeld. Per quanto riguarda i film live-action, è passato dai blockbuster alle commedie indipendenti e ai drammi, avendo lavorato a “Men in Black II”, “The Dish”, “Joe Somebody”, “Angels” (Angels in the Infield), “Big trouble - Una valigia piena di guai” (Big Trouble) e “The Woman Chaser”. E’ anche il protagonista del giallo comico sulla caccia ad un presunto alieno che vive in una cittadina, “I’ll Believe You”, uscito nel settembre del 2007.

JOHN SLATTERY (Il sindaco) è recentemente apparso in “Flags of Our Fathers” di Clint Eastwood, “La guerra di Charlie Wilson” (Charlie Wilson’s War) di Mike Nichols e “Reservation Road” di Terry George. La sua filmografia comprende anche titoli come “Mona Lisa Smile”, “Bad company - Protocollo Praga” (Bad Company), “Traffic”, “The Station Agent” e “Sleepers”. In televisione, ha un ruolo importante nella fortunata serie “Desperate housewives - I segreti di Wisteria Lane” (Desperate Housewives), oltre ad aver partecipato al film “The Brooke Ellison Story”, alle serie “Jack and Bobby”, “K Street” e “Ed” ed essere apparso come ospite in “Sex and the City” e “Will & Grace”.

SUSIE CASTILLO (Diana Flores) sta rapidamente emergendo come uno dei volti più riconoscibili in televisione. Nata a Methuen, in Massachusetts, Castillo è di origini portoricane e dominicane e parla correttamente lo spagnolo. E’ conosciuta soprattutto per essere la presentatrice del programma più popolare di MTV, “TRL” (Total Request Live), ma ha anche condotto diversi speciali per lo stesso canale, tra cui “Hits”, “TRL New Year’s Eve” e i Video Music Award. La Castillo è diventata anche il nuovo volto di Neutrogena. Come portavoce del marchio, è la protagonista di una campagna televisiva nazionale che è iniziata la scorsa primavera. Hollywood ha scoperto questa attrice emergente quando era agli inizi della sua carriera, quando ha partecipato ad importanti programmi come “Tutto in famiglia” (My Wife and Kids) e “Half & Half”. La sicurezza della Castillo di fronte alle telecamere ha anche portato alla conduzione di diversi programmi, compresa nel 2005 la diretta del concorso di “Miss Teen USA”, “The I Do Diaries: Instant Wedding” sul canale Lifetime e lo speciale del TV Guide Channel su Miss USA. Castillo è anche stata ospite nel 2004 al concorso di “Miss USA” e ha condiviso il palco con Regis Philbin presentando “Live! With Regis and Kelly”. Nel 2003, la Castillo è diventata la terza ragazza di origini latine nella storia a vincere il titolo di Miss USA, spingendo la versione spagnola di People ad eleggerla una delle “25 persone più belle del mondo”.

SAMANTHA BEE (La preside) è la corrispondente del programma, vincitore di un Emmy, “Comedy Central’s The Daily Show” con Jon Stewart. Nata a Toronto, Samantha ha iniziato la sua carriera apparendo in diverse produzioni teatrali sui palcoscenici dell’Ontario. Oltre al suo impegno teatrale, è molto coinvolta nel cabaret. Infatti, la Bee è un membro della popolare troupe comica di Toronto The Atomic Fireballs, la cui reputazione ha attirato l’attenzione della Broadway Video di New York (che produce il “Saturday Night Live”), che nel 2002 hanno offerto loro un accordo. La sua crescente popolarità ha portato molti responsabili del casting di Toronto ad interessarsi a lei e così ha iniziato ad essere protagonista di numerose pubblicità. E’ anche apparsa nel film della Showtime “Jasper Texas” con Jon Voight, nel cortometraggio “Fat Kid” e ha esordito in un film canadese grazie all’acclamata pellicola “Ham and Cheese”, per la quale ha ottenuto una nomination ai Canadian Comedy Award. I REALIZZATORI

FREDERIK DU CHAU (Regista) in precedenza aveva diretto (ed era stato cosceneggiatore) dell’avventura per famiglie “Striscia, una zebra alla riscossa” (Racing Stripes), il popolare film su una giovane zebra che aspira a diventare una celebrità e che comprendeva le voci di artisti come Whoopi Goldberg, Dustin Hoffman e Joe Pantoliano. Du Chau è nato in Belgio, dove ha studiato all’Accademia Reale delle belle arti, mentre contemporaneamente ha viaggiato nel mondo come assistente operatore per importanti organizzazioni giornalistiche europee. In seguito, ha iniziato la sua carriera come animatore e regista per la televisione e le pubblicità in Europa. Nel 1989, il suo cortometraggio “The Mystery of the Lamb” (Het Mysterie van het lam), è stato selezionato dal Festival di Los Angeles Animation Celebration, evento che lo ha portato negli Stati Uniti. Ai Baer Animation Studio di Los Angeles, ha lavorato come animatore in numerose pubblicità che fondevano animazione e live-action. In seguito, ha codiretto l’animazione per il fortunato video “Land Before Time: Time of the Great Giving”. Dopo aver passato un periodo come artista storyboard per la leggenda dell’animazione Chuck Jones, ha diretto “La spada magica - alla ricerca di Camelot” (Quest for Camelot), che ha ricevuto un Vision Award per il miglior film nel 1999. Inoltre, ha anche diretto una presentazione pilota per lo Spirit Dance Entertainment di Forest Whitaker intitolata “Stripped”, per il quale ha creato una nuova tecnologia che trasforma in tempo reale il live action in animazione. Nel 2000, Du Chau, assieme a Kirk DeMicco, ha scritto “Hong Kong Phooey”, una commedia live action su un cane campione di Kung Fu, ispirato alla popolare serie di cartoni di Hanna-Barbera, un progetto poi venduto alla Alcon Entertainment. Quando non dirige film, disegna e scrive il suo fumetto personale, “Fish out of Water”. Inoltre, sta anche lavorando ad un libro per bambini basato sui personaggi che ha creato, i Menehunes.

ROGER BIRNBAUM (Produttore) ha fondato la società di produzione e finanziamento Spyglass Entertainment con il suo socio Gary Barber. I due sono coproprietari ed amministratori delegati della società, che sviluppa e finanzia tutti i suoi progetti a livello indipendente. I successi al botteghino della società spaziano da “Il sesto senso” (The Sixth Sense) con Bruce Willis, che ha conquistato 661 milioni di dollari nel mondo, alla fortunata commedia “Una settimana da Dio” (Bruce Almighty) con Jim Carrey, che ha conquistato 485 milioni. Tra gli altri prodotti della Spyglass, figurano le pellicole candidate all’Oscar® “Seabiscuit - Un mito senza tempo” (Seabiscuit) con Tobey Maguire, e “Insider – dietro la verità” (The Insider) con protagonisti Russell Crowe e Al Pacino. In totale, la Spyglass ha conquistato 26 candidature agli Oscar®, vincendo tre statuette. Tra gli altri successi della società, ricordiamo “Montecristo” (The Count of Monte Cristo) con Jim Caviezel e Guy Pearce, “Tentazioni d'amore” (Keeping the Faith) interpretato da Ben Stiller ed Edward Norton, i due fortunati film “Pallottole cinesi” (Shanghai Noon) e il suo sequel “Due cavalieri a Londra” (Shanghai Knights) con Jackie Chan e Owen Wilson, “La regola del sospetto” (The Recruit), che vedeva la presenza di Al Pacino e Colin Farrell, “Guida galattica per autostoppisti” (Hitchhiker’s Guide to the Galaxy) con Sam Rockwell e Mos Def, e la fortunata pellicola per famiglie “Missione tata” (The Pacifier) con Vin Diesel. La Spyglass ha anche cofinanziato e si è occupata della produzione esecutiva di “The Legend of Zorro”, il sequel de “La maschera di Zorro” (The Mask of Zorro) con Catherine Zeta-Jones, Antonio Banderas e Martin Campbell come regista, e “Memorie di una Geisha” (Memoirs of a Geisha), l’adattamento del celebre romanzo diretto da Rob Marshall (“Chicago”). Entrambi i film sono usciti a livello internazionale grazie alla Spyglass e hanno incassato oltre 150 milioni di dollari nel mondo. “Memorie di una Geisha” ha anche conquistato numerosi riconoscimenti, tra cui tre Academy Awards®. Nel 2006, Birnbaum ha cofinanziato e prodotto l’avventura d’azione “Otto amici da salvare” (Eight Below), basato sulla vera storia di sopravvivenza di un gruppo di cani da slitta in Antartico. Il film si è comportato molto bene al botteghino, conquistando oltre 120 milioni di dollari nel mondo. Inoltre, la Spyglass ha prodotto e finanziato il thriller criminale “Sguardo nel vuoto” (The Lookout), diretto dall’acclamato sceneggiatore, che in quell’occasione esordiva alla regia, Scott Frank. All’inizio del 2007, sono usciti “Invisible” (The Invisible) e “Un’impresa da Dio” (Evan Almighty). Attualmente, la Spyglass è impegnata con “27 volte in bianco” (27 Dresses) interpretato da Katherine Heigl e “The Ruins”, un horror-thriller in associazione con la DreamWorks. Prima di fondare la Spyglass Entertainment, Birnbaum è stato uno dei creatori della Caravan Pictures, dove è stato responsabile di grandi successi come “Rush Hour - Due mine vaganti” (Rush Hour), “Sei giorni sette notti (Six Days/Seven Nights), “Inspector Gadget”, “L’ultimo contratto” (Gross Pointe Blank), “I tre moschettieri” (The Three Musketeers), “Angels” (Angels in the Outfield) e “Un amore tutto suo” (While You Were Sleeping). Prima della Caravan, Birnbaum è stato il Presidente mondiale della produzione e vicepresidente esecutivo della Twentieth Century Fox, dove ha sviluppato alcuni film come “Mamma, ho perso l’aereo” (Home Alone), “A letto con il nemico” (Sleeping with the Enemy), “Edward, mani di forbice” (Edward Scissorhands), “Hot Shots”, “Mio cugino Vincenzo” (My Cousin Vinny), “L’ultimo dei mohicani” (The Last of the Mohicans), “Die hard 2 - 58 minuti per morire” (Die Hard 2) e “Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre” (Mrs. Doubtfire). In precedenza, è stato Presidente della produzione alla United Artists, dove ha sviluppato l’amatissima pellicola, che ha vinto l’Oscar® come miglior film, “Rain man - l'uomo della pioggia” (Rain Man). All’inizio della sua carriera, ha prodotto “Sacco a pelo a tre piazze” (The Sure Thing), di Rob Reiner e “Piramide di paura” (Young Sherlock Holmes), realizzati in associazione con la Amblin Entertainment di Steven Spielberg. In televisione, è stato produttore esecutivo dei film “Scandal Sheet”, “Happily Ever After”, “When Your Lover Leaves” e del pluripremiato “All The Kids Do It”. Nato a Teaneck, in New Jersey, ha frequentato la University of Denver, costruendosi in seguito una carriera di successo come vicepresidente della A&M Records e della Arista Records, prima di entrare nell’industria cinematografica per produrre film. Attualmente, è coresponsabile artistico del conservatorio dell’AFI e fa parte del consiglio di amministrazione della UCSB al Center for Film, Television, and New Media. E’ anche un mentore del programma di protezione della USC intitolato a Peter Stark, così come del programma di laurea cinematografica alla UCLA.

GARY BARBER (Produttore) ha fondato la società di produzione, finanziamento e distribuzione Spyglass Entertainment, di cui è coresponsabile e amministratore delegato assieme al socio Roger Birnbaum. Le scelte sagge della società hanno portato al grande risultato de “Il sesto senso” (The Sixth Sense), con protagonista Bruce Willis, che ha conquistato oltre 661 milioni di dollari e sei candidature agli Academy Award®. Tra gli altri loro successi, ricordiamo “Montecristo” (The Count of Monte Cristo), con Jim Caviezel e Guy Pearce, “Tentazioni d’amore” (Keeping the Faith), con protagonisti Ben Stiller e Edward Norton, “Pallottole cinesi” (Shanghai Noon), interpretato da Jackie Chan e Owen Wilson, e il suo sequel “Due cavalieri a Londra” (Shanghai Knights), senza dimenticare l’affascinante coppia formata da Al Pacino e Colin Farrell ne “La regola del sospetto” (The Recruit). Barber è stato produttore esecutivo di due titoli importanti come “Una settimana da Dio” (Bruce Almighty), con Jim Carrey e Jennifer Aniston, che ha incassato oltre 485 milioni ai botteghini mondiali ed è considerata una delle commedie di maggiore successo della storia, e “Seabiscuit - Un mito senza tempo” (Seabiscuit), il racconto di un leggendario cavallo da corsa, con Tobey Maguire, Chris Cooper e Jeff Bridges, che ha ottenuto sette nomination agli Oscar® con la sua commovente storia di un trionfo che supera tutte le avversità. Barber ha poi prodotto “Missione tata” (The Pacifier) e “Guida galattica per autostoppisti” (The Hitchhiker's Guide to the Galaxy). “Missione tata”, una commedia per famiglie con protagonista Vin Diesel, ha conquistato circa 200 milioni nel mondo, mentre “Guida galattica per autostoppisti”, un adattamento del bestseller di Douglas Adams, ha superato la soglia dei 100 milioni. Tra le pellicole che la Spyglass ha finanziato e che Barber ha prodotto, ci sono “The Legend of Zorro”, il sequel del fortunato film del 1998, con protagonisti Catherine Zeta-Jones, Antonio Banderas, e con Martin Campbell dietro alla macchina da presa, e “Memorie di una Geisha” (Memoirs of a Geisha), basato sul fortunato romanzo omonimo e diretto da Rob Marshall (“Chicago”), con un cast che comprendeva anche Ziyi Zhang e Ken Watanabe. “Memorie di una Geisha” è valso alla Spyglass tre Oscar® e sei nomination complessive, che hanno portato il totale di candidature a questo premio della società a 26. La fortunata pellicola della Walt Disney Pictures, uscita nel 2006, “Otto amici da salvare” (Eight Below) era finanziata anche dalla Spyglass e Barber ne è stato produttore esecutivo. Nella primavera del 2007, la Spyglass ha prodotto e finanziato l’uscita di “Invisibile” (The Invisible) e “Sguardo nel vuoto” (The Lookout), rispettivamente grazie alla Miramax Films e alla Touchstone Pictures. Quest’anno la società ha realizzato due pellicole: “27 volte in bianco” (27 Dresses), con Katherine Heigl e “The Ruins”, un horror-thriller in associazione con la DreamWorks. Un veterano esperto dell’industria, Barber è stato direttamente responsabile della gestione di diverse società (che ha fondato dal nulla) nel campo della produzione e distribuzione cinematografica, per la distribuzione estera, in home video e televisiva, così come della creazione e pubblicazione di opere musicali. Nella gestione di questi affari, Barber ha ricoperto un ruolo fondamentale nel creare molti accordi che hanno fatto la storia, scoprendo e facendo emergere nuovi talenti e producendo dei grandi successi. La sua esperienza internazionale è considerata una delle più vaste nell’industria, oltre ai rapporti notevoli che ha stretto nel mondo per quando riguarda l’uscita in sala, in home video e in televisione. Come responsabile con un’esperienza senza eguali e una grande conoscenza economica, Barber ha anche sviluppato delle importanti relazioni nella comunità che si occupa di commercio e investimenti bancari e ha ottenuto il rispetto di questo gruppo molto ristretto grazie a numerosi e costanti accordi di successo. Barber è stato Vice responsabile e Responsabile esecutivo della Morgan Creek Productions. Nel corso degli otto anni e mezzo passati nella società, ha diretto tutte le operazioni quotidiane per le entità commerciali della Morgan Creek, comprese la produzione cinematografica, la distribuzione all’estero, la musica e il reparto interattivo. Barber è stato produttore o produttore esecutivo di oltre 50 tra film e serie televisive, tra cui il fortunato successo del 1994 che ha reso Jim Carrey una star, “Ace Ventura - l'acchiappanimali” (Ace Ventura: Pet Detective), e l’altrettanto fortunato sequel, “Ace Ventura: missione Africa” (Ace Ventura: When Nature Calls), così come il blockbuster del 1991, “Robin Hood principe dei ladri” (Robin Hood: Prince of Thieves), con protagonista Kevin Costner.

JONATHAN GLICKMAN (Produttore) è il responsabile dello sviluppo e della produzione di tutti i film della Spyglass. Nel 1993, Glickman è entrato a far parte della Caravan Pictures come stagista e solo quattro anni più tardi era diventato il Presidente della società. In questo periodo, ha lavorato a progetti come “Gangster per gioco” (The Jerky Boys) e “Un amore tutto suo” (While You Were Sleeping) con l’incarico di produttore associato. In seguito, è stato produttore esecutivo de “L’ultimo contratto” (Grosse Pointe Blank) e della pellicola della Walt Disney “Inspector Gadget”. Inoltre, ha prodotto i fortunati successi internazionali “Rush Hour - Due mine vaganti” (Rush Hour) e il suo sequel “Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2” (Rush Hour II). Nel 1998, Glickman è stato nominato Presidente della produzione alla Spyglass Entertainment, mentre cinque anni più tardi è diventato il Presidente della società. In questo periodo, ha prodotto “Pallottole cinesi” (Shanghai Noon), “Montecristo” (Count of Monte Cristo), “Connie & Carla”, “Mr. 3000”, “Missione tata” (The Pacifier), “Guida galattica per autostoppisti” (Hitchhiker’s Guide to the Galaxy) e “Invisible” (The Invisible). Recentemente, è stato produttore esecutivo di “Stay Alive”, “Stick it - Sfida e conquista” (Stick It) e “Sguardo nel vuoto (The Lookout). Glickman ha anche prodotto la commedia sul ping-pong “Balls of Fury” e “Rush hour: missione Parigi” (Rush Hour 3). Glickman, che è sposato con la sceneggiatrice televisiva Christy Callahan, si è laureato con lode in letteratura inglese alla University of Michigan e ha frequentato il programma Peter Stark alla Southern California.

JAY POLSTEIN (Produttore) è un produttore indipendente di Los Angeles. Assieme alla Maverick Films, ha prodotto “My Sassy Girl”, per la regia di Yann Samuel, un remake della fortunata commedia coreana che parla di un tipo che ha la sfortuna di innamorarsi di una ragazza malinconica. In precedenza, si era occupato del film che ha conquistato due Oscar®, “Frida”, un’acclamata biografia della pittrice Frida Kahlo, che vedeva Salma Hayek nel ruolo della protagonista. In passato, è stato responsabile di produzione della società di rappresentanza e produzione Handprint Entertainment, dove ha supervisionato lo sviluppo di numerosi progetti, tra cui “The Fighting Temptations”, con Cuba Gooding Jr., Steve Harvey e Beyonce Knowles. Prima di lavorare alla Handprint, Polstein è stato vicepresidente della produzione alla Trimark Pictures, dove ha prodotto diverse pellicole, tra cui l’acclamata “La baia di Eva (Eve’s Bayou), di Kasi Lemmons. Polstein ha iniziato la sua carriera come avvocato specializzato in leggi sullo spettacolo, prima di entrare a far parte dell’agenzia di talenti ICM come supervisore alle sceneggiature. Dopo il periodo passato alla ICM, è entrato nella Goldwyn Films, in cui era il responsabile di produzione. Polstein si è laureato alla Georgetown University e alla scuola di Legge della UCLA .

Laureato alla Georgetown University, JOE PISCATELLA (Sceneggiatore) ha frequentato un master nel programma di scrittura professionale alla University of Southern California, dove ha incontrato CRAIG A. WILLIAMS (Sceneggiatore). Dopo aver esordito in televisione, grazie a diversi telefilm per la NBC, Warner Brothers e Nickelodeon, i due sono passati al mondo del cinema, scrivendo diversi progetti per 20th Century Fox, Dreamworks, Spyglass e Starz Animation. Attualmente, si stanno occupando di un pilota per la Touchstone Television e una pellicola animata alla Sony. Prima di diventare sceneggiatore, Piscatella era un giornalista specializzato in cibo e viaggi, che una volta ha fatto un provino per la Canadian Football League per il ruolo di punter. Dopo essere nato nella California meridionale e aver conseguito la laurea alla University of California di Irvine, le avventure di Craig come rock star adolescente durante il periodo del glam metal di Hollywood sono descritte nel suo libro “Mom, Have You Seen My Leather Pants?”, pubblicato dalla Crown nell’agosto del 2007.

ADAM RIFKIN (Sceneggiatore) è uno sceneggiatore/regista/produttore, la cui eclettica carriera spazia dalle commedie per famiglie, ai classici di culto e i foschi drammi urbani. Come sceneggiatore, si è fatto notare grazie a pellicole come “Un topolino sotto sfratto” (Mousehunt), con Nathan Lane, e “Small Soldiers”, con protagonista Tommy Lee Jones per la Dreamworks. Tra i suoi lavori più recenti, figura anche “Capitan Zoom - Accademia per supereroi” (Zoom) della Sony, interpretato da Tim Allen. Nel 1991, Rifkin si è fatto notare quando il suo film “Destino trasversale” (The Dark Backward), da lui sceneggiato e diretto, è stato considerato una delle dieci migliori pellicole dell’anno dal New York Post. In seguito, è diventato famoso come il regista di “Detroit Rock City” della New Line, un classico di culto che ha fatto conoscere ad una nuova generazione di appassionati la “più importante band nel mondo… i Kiss!!!”. Rifkin ha ricevuto grandi consensi per “Night at the Golden Eagle”, un film che non solo ha sceneggiato e diretto, ma che ha anche prodotto. La pellicola è stata presentata in concorso al London Film Festival e ha esordito ottenendo ottime recensioni. Il 26 ottobre del 2007, Rifkin ha fatto uscire il suo ultimo film. Consapevole che gli americani vengono ripresi dalle telecamere di sorveglianza almeno 200 volte al giorno, nella maggior parte dei casi senza esserne consapevoli, ha scritto e diretto “Look”. Il film, che si è aggiudicato il gran premio della giuria al CineVegas Film Festival del 2007, racconta una storia esclusivamente dal punto di vista delle telecamere di sorveglianza della città, portando alla luce la dura realtà di quello che significa essere sorvegliati 24 ore su 24, sette giorni alla settimana. Inoltre, sempre nel 2007, Rifkin esordirà come attore, assieme ad Ali Larter, nei panni di un uomo delle caverne idealista e in cerca di amore e di un’esistenza che vada al di là delle caverne, in “Homo Erectus” del National Lampoon. Rifkin, che ha scritto e diretto il film, si è ispirato alle prime commedie di Woody Allen, tra cui “Il dormiglione” (Sleeper), “Il dittatore dello stato libero di Bananas” (Bananas) e “Amore e guerra” (Love and Death). Questa pellicola preistorica sarà anche l’occasione per rilanciare il marchio Lampoon.

BOONE NARR (Coordinatore degli animali) è il responsabile della Boone's Animals For Hollywood, Inc., una struttura per l’addestramento degli animali molto rispettata e conosciuta anche all’estero. Negli ultimi tre decenni, la società e i suoi istruttori hanno collaborato con tutte le major in centinaia di film, serie televisive e pubblicità. I loro cani e gatti, assieme a tanti altri animali esotici, hanno lavorato in ogni parte degli Stati Uniti e in tutto il mondo. I periodi passati in Canada, Repubblica Ceca, , Messico, Africa, Corea, India, Nuova Zelanda, Israele, Nuova Guinea, Germania e Italia hanno permesso di sviluppare delle importanti conoscenze per ottenere permessi e importare/esportare animali per diversi incarichi cinematografici. La Boone's Animals For Hollywood ha una grande esperienza con gli stunt e con le rivoluzionarie tecnologie cinematografiche digitali. Nella sua filmografia, figurano “Catwoman”, i tre episodi di “Pirati dei caraibi” (Pirates of the Caribbean), i due capitoli di “Stuart Little”, “Come cani & gatti” (Cats and Dogs), “Troy”, “Il mistero dei templari” (National Treasure), “The Forgotten”, “Quando meno te lo aspetti” (Raising Helen), “Peter Pan”, “Fuga dal Natale” (Skipping Christmas), “Around The Bend”, “Terra di confine - Open range” (Open Range), “Il miglio verde” (Green Mile), “Un topolino sotto sfratto” (Mouse Hunt), “Missione tata” (The Pacifier), “Paulie - il pappagallo che parlava troppo” (Paulie), “Batman and Robin”, “Il padre della sposa” (Father of the Bride), “Willard”, “Buddy - un gorilla per amico” (Buddy), “La casa dei fantasmi” (Haunted Mansion), “Rat Race”, “Bingo - senti chi abbaia” (Bingo), “Looney Tunes: Back In Action”, “I perfetti innamorati” (America’s Sweethearts), “The Ring”, “Kate and Leopold”, “What Women Want” e “Partnerperfetto.com” (Must Love Dogs).

TOM FINAN (Montaggio) ha lavorato in tanti film notevoli, tra cui “Sinbad: La leggenda dei sette mari” (Sinbad: Legend of the Seven Seas), “Le follie dell’imperatore” (The Emperor’s New Groove), “Stuart Little - un topolino in gamba” (Stuart Little), “Hercules”, “Il re leone” (The Lion King), “Cimitero vivente 2” (Pet Cemetery II), “L’isola dell’amore” (Grand Isle), “La piccola peste” (Problem Child), “It Had to Be You”, “Wizard” e “Striscia, una zebra alla riscossa” (Racing Stripes), la sua prima collaborazione con il regista Frederik Du Chau. In televisione, si è occupato di “36 ore di paura” (They’ve Taken Our Children: The Chowchilla Kidnapping), “Delitti secondo copione” (Writer’s Block), “Racconti di mezzanotte” ( Tales From the Crypt) e “Alfred Hitchcock Presents”. Come montatore associato, Finan ha lavorato alle pellicole di Oliver Stone “Platoon” (che ha vinto l’Oscar® per il miglior film, la miglior regia e il miglior montaggio) e “Salvador”. Tra le pellicole in cui era assistente montatore, figurano “Gremlins” e “La ragazza di Nashville” (Coal Miner’s Daughter).

DAVID EGGBY, ACS (Direttore della fotografia) ha iniziato la sua carriera come fotografo, per poi prestare servizio come fotografo della marina con la Royal Australian Navy per 6 anni. In seguito, ha lavorato a diversi prodotti per la televisione, come film, drammi, miniserie e pubblicità. Il suo primo lavoro al cinema è stata l’innovativa pellicola di George Miller, l’avventura futuristica “Interceptor” (Mad Max), nel 1977. Da allora, si è costruito una solida reputazione ed è ben noto negli Stati Uniti e nel mondo per il suo stile innovativo. La sua predisposizione per gli effetti visivi e i film di azione gli ha permesso di collaborare più volte con alcuni registi, tra cui , con cui ha lavorato in “Daylight - Trappola nel tunnel” (Daylight), “” e “Dragon: la storia di Bruce Lee” (Dragon: The Bruce Lee Story); , per “Harley Davidson e Marlboro Man” (Harley Davidson & The Marlboro Man), “Carabina Quigley” () e “Jack colpo di fulmine” (); e ora Frederik Du Chau, per il quale si era già occupato di “Striscia, una zebra alla riscossa” (Racing Stripes). Nella sua filmografia, ricordiamo anche “Scooby Doo”, “Pitch Black”, “Horseplay”, “Da ladro a poliziotto” (Blue Streak), “Virus”, “2013: la fortezza” (Fortress), “Warlock”, “Giochi di morte” (The Blood of Heroes), “Terra selvaggia” (The Naked Country), “Buddies”, “Kansas”, “Euro Trip”, “Fuoco incrociato” (), “Monte Walsh” e “Presa mortale” (The Marine).

GARRETH STOVER (Scenografie) tra i film di cui si è occupato come scenografo, figurano “Fuga dal Natale” (Christmas with the Kranks) e “I perfetti innamorati” (America’s Sweethearts) di Joe Roth; “Big trouble - Una valigia piena di guai” (Big Trouble) di Barry Sonnenfeld; “L’asilo dei papà” (Daddy Day Care) di Steve Carr; “Faccia a faccia” (The Kid), “Instinct - istinto primordiale” (Instinct), “Phenomenon” e “Un amore tutto suo” (While You Were Sleeping) di Jon Turtletaub, “Lost Souls - La profezia” (Lost Souls) di Janusz Kaminski e “Eroi di tutti i giorni” (Unstrung Heroes) di Diane Keaton. Oltre che negli Stati Uniti, il suo lavoro lo ha portato in Giamaica, l’isola di Curaçao, Russia, Francia, Portogallo e Islanda.

Il candidato agli Academy Award® GARY JONES (Ideatore dei costumi) si è occupato di un’ampia gamma di pellicole, tra cui “Spiderman 2”, “Quando meno te l’aspetti” (Raising Helen), “Two weeks notice - Due settimane per innamorarsi” (Two Weeks Notice), “Pretty Princess” (The Princess Diaries), “Principe azzurro cercasi” (The Princess Diaries 2: Royal Engagement), “I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters” (Divine Secrets of the Ya-Ya Sisterhood), “Secondhand Lions”, “Vanya on 42nd Street”, “The Mosquito Coast” e “In viaggio verso Bountiful” (The Trip to Bountiful). Jones ha anche collaborato a lungo con la scenografa Ann Roth e insieme condividono una nomination agli Academy Award® per “Il talento di Mr. Ripley” (Talented Mr. Ripley), oltre ad aver lavorato in pellicole come “Il paziente inglese” (The English Patient), “I colori della vittoria” (Primary Colors), “Sabrina”, “I re del mambo” (The Mambo Kings) e “Vestito per uccidere” (Dressed to Kill). Recentemente, ha ideato i costumi di “Georgia Rule” di Garry Marshall, interpretato da Jane Fonda, Lindsay Lohan e Felicity Huffman. Tra i suoi ultimi film, figurano “Definitely Maybe” con Ryan Reynolds, Rachel Weisz e Abigail Breslin; così come “All About Steve” con protagonista Sandra Bullock.

HOYT YEATMAN (Supervisore effetti visivi) ha contribuito al concepimento, all’ideazione, alla supervisione e alla produzione degli effetti speciali di più di 100 tra progetti cinematografici, televisivi e pubblicitari. E’ anche stato uno dei fondatori originali della Dream Quest Images, una società di effetti visivi che si è aggiudicata l’Academy Award®. E’ sempre stato portato per le opere visive e tecnicamente complesse, così come per la sfida di fondere senza problemi questi due mondi. L’utilizzo drammatico di Yeatman delle miniature e della fotografia con bluescreen subacqueo nel film del 1989 “Abyss” (The Abyss) gli ha permesso di vincere un Oscar® per i migliori effetti speciali. Attualmente, sta sviluppando una pellicola ibrida d’animazione CGI e live action, “G-Force”, di cui sarà anche regista, mentre è stato il responsabile degli effetti visivi e dell’animazione fotorealistica dei personaggi in 3D nella produzione di Jerry Bruckheimer “Kangaroo Jack”. E’ anche stato il supervisore agli effetti visivi nella pellicola del 1998, nominata agli Academy Award®, “Il grande Joe” (Mighty Joe Young), così come di “The Rock”, “Allarme rosso” (Crimson Tide) e “Armageddon - giudizio finale” (Armageddon). Nel marzo del 2000, Yeatman e la Eastman Kodak Company sono stati premiati con un Scientific and Technical Achievement Certificate da parte dell’Academy per il loro sviluppo congiunto di una nuova pellicola per gli effetti visivi, la SFX 200T. Inoltre, ha diretto dei filmati speciali per Warner Bros. Recreation, Sony Wonder, Imax Corp. e Samsung. Yeatman è stato tra i fondatori della Dream Quest Images, acquistata dalla Walt Disney Company nel 1996 e che è diventata tre anni più tardi The Secret Lab, lo studio di produzione digitale del reparto di animazione della Walt Disney.

PAUL LOMBARDI (Coordinatore effetti speciali) è cresciuto nel campo degli effetti speciali, perché i lavori della sua famiglia in questo ambito risalgono al 1947, quando suo padre ha iniziato alla Desilu. Tra i suoi lavori, figurano “L’ultimo samurai” (The Last Samurai), “Charlie’s Angels”, “Il coraggio della verità” (Courage Under Fire), “Con Air”, “Babbo bastardo” (Bad Santa) e le serie televisive “X-Files” e “Superstition”.