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Arturo Schwarz Cronologia

In coda ad alcune voci di questa mia cronologia ho Stati Uniti ag giunto, per inte g rarla, de gli estratti della cronologia A New York mostra del gruppo Younger American de l catalo go de lla m o stra “Dada” curata da Laure nt Le - Painter (G. Putnam Brinley, Arthur B. Carles, Arthur Do- bo n e te nutasi al Ce ntre Po m pido u dal 5 o tto bre 2005 ve, Lawrence Fellows, Marsden Hartley, John Marin, Al- al 9 ge nnaio 2006. G li e stratti so no qui ripo rtati in co r- fred Maurer, Eduard Steichen e Max Weber) alla Gal- sivo e tra virgolette in g rassetto, se guiti dalle iniziali [C.P.] leria 291, di (12-21 marzo 1910): si trat- ta della prima mostra dell’avanguardia americana più 1910 avanzata. In un articolo su Camera Work (New York, n. 31, Belgio luglio 1910, pp. 27-28) Benjamin de Casseres sottolinea Primi dipinti di Paul Joostens, in stile impressioni- l’importanza dell’individuo e dell’introspezione, e met- sta e puntillista. te in dubbio il comune concetto di pazzia, punti sui qua- li insisteranno più tardi i dadaisti. Francia In novembre Duchamp incontra Picabia al Salon URSS d’Automne di Parigi. Apollinaire inizia la sua collabo- A Pietroburgo, in aprile, prima manifestazione col- razione a L’Intransigeant quale critico d’arte. Chagall lettiva del gruppo futurista russo (Viktor Chlèbnikov, Va- giunge a Parigi dove si fermerà sino al 1914. sílij Kamènskij, e i tre fratelli Burljùk) costi- tuitosi alla fine del 1909: ignaro del futurismo italiano (il Germania primo manifesto futurista di Marinetti precede di pochi me- , che all’università di Monaco prepara si la costituzione del gruppo), pubblica il primo almanac- una tesi su Nietzsche, abbandona l’università e in set- co, Sadòk Sudèj (titolo ambiguo che si presta a due lettu- tembre si reca a Berlino dove per un anno studierà re- re: “Trappola per giudici” oppure “Vivaio di giudici”). citazione alla Scuola drammatica di Max Reinhardt. Nel Non appena viene a conoscenza del contenuto dei suo diario (Die Flucht aus der Zeit, pubblicato nel 1927) manifesti futuristi di Marinetti, il gruppo prende le distanze. scrive: “Dal 1910 al 1914 tutto quanto, per me, era cen- A Mosca, in dicembre, prima mostra del gruppo trato sul teatro: la vita, la gente, le persone, l’amore, la Fante di Quadri (Lariònov, Goncˇaròva, i fratelli Burljùk, moralità. Per me il teatro significava una libertà incon- , Kandinsky, Tàtlin e altri). cepibile”. Walden fonda a Berlino il periodico , al- 1911 l’inizio settimanale (I:1, 3 marzo 1910-1932) e la Gal- leria omonima. Cile Cinque anni prima, nel 1905, Hausmann aveva in- Huidobro ha diciotto anni; pubblica a Santiago il contrato in un tram Baader. suo primo libro, Ecos del alm a, una raccolta di poesie.

Italia Germania De Chirico, L’enigma di un pomeriggio d’autun- Berlino no, L’enigma dell’oracolo. Hugo Ball è direttore di scena allo Stadt-theater di Plauen.

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Monaco tunno Apollinaire, Duchamp, Picabia e Gabrielle Buf- Arp incontra Kandinsky che esercita su di lui una fet Picabia si recano insieme nel Giura. profonda influenza. Si lega agli artisti del Blaue Reiter. Germania Italia Berlino De Chirico parte per Parigi dove si fermerà sino “Aprile: lascia Vienna e si stabili- al 1915; in questo periodo dipinge le opere più pregnanti sce in Germania per passare un dottorato in diritto. Co- della sua carriera. m incia a scrivere su Die Aktion, giornale d’arte e di cri- tica artistica pubblicato da Franz Pfemfert, militante po- Stati Uniti litico ostile a qualsiasi autorità. Prima della guerra, il Benjamin de Casseres torna sul tema della sanità circolo dei collaboratori di Die Aktion comprendeva e dell’insanità mentale, esalta il ruolo dell’inconscio Hugo Ball, , Franz Jung e Hans nell’atto creativo e anticipa così un concetto base del Richter. Dadaismo (Camera Work, New York, n. 36, ottobre Settembre: , architetto esercitan- 1911, p. 17). Prima mostra di Picasso alla Galleria 291: te a Berlino, è da qualche anno appassionato di esote- i critici la definiscono “una spaventevole accozzaglia rism o e m isticism o (co nce pisce ne l 1906 il pro ge tto di di opere” (New York Herald Tribune), “le farnetica- un “Tempio del Mondo”); le sue idee influenzano Raoul zioni di un pazzo” (Arthur Hoebe in The New York Hausm ann, co n cui stringe am icizia ne l 1905. In un cli- Globe). ma politico che non smette di deteriorarsi, Baader de- Prima opera astratta di , Tappezzeria. creta che il 26 settembre di ogni anno sarà un giorno Primi dipinti astratti di Marsden Hartley. per “seminare la pace nel mondo” e propone una co- smogonia secondo cui egli sarebbe il garante di questa 1912 pace. Autunno: Hannah Höch e Georg Gross cominciano Cile gli studi in una scuola colle gata al Museo di arti appli- Huidobro fonda a Santiago il periodico Musa Jo- cate di Berlino-Charlottenburg”. [C.P.] ven, vicino alla corrente modernista. Questa corrente assume in America Latina due aspetti diversi: in Brasi- Colonia le (come in Portogallo) si identifica più genericamente partecipa alla mostra “Rheinische Ex- con il termine “avanguardia”; nel resto dell’America La- pressionisten” alla Galerie Feldman, a Colonia. tina (come in Spagna) il Modernismo ha le sue radici nel Simbolismo francese. Monaco Incontro di Ball e Huelsenbeck, che frequentano Francia il gruppo Der Blaue Reiter. Si legano di amicizia con Aprile: pubblica a Parigi il primo Kandinsky. fascicolo del primo periodico proto-Dada, Maintenant. Arp partecipa alla seconda mostra del Blaue Rei- L’ultima frase dell’ultima pagina riassume perfettamente ter a Monaco. Fa la conoscenza di . la filosofia di Cravan e dei dadaisti: “La gloria è uno scandalo”. Romania Erik Satie pubblica la prima parte di Mémoires d’un (Samuel Rosenstock), Amnésique, un’autobiografia in puro stile Dada, in SIM e Ion Vinea fondano il periodico Simbolul (Il simbolo); (Journal de la So cié té Musicale Indé pe ndante , Parigi, Tzara vi pubblica le sue prime poesie con lo pseudoni- 15 aprile 1912). mo S. Samyro. Picabia dipinge le prime opere proto-Dada: Dan- ses à la source, La procession à Seville, Figure triste. In Stati Uniti giugno incontro con Apollinaire. In un articolo su Camera Work (New York, n. 37, Viaggio di Picabia e Apollinaire a Londra. In au- gennaio 1912, pp. 17-18) Benjamin de Casseres sotto-

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linea l’aspetto non utilitario dell’arte, il valore del pa- fa parte il poeta e critico d’arte . radosso, la necessità di mettere perennemente in di- Duchamp, Picabia e Georges Ribemont-Dessaignes si scussione le conquiste dell’intelletto. so no inco ntrati pe r la prim a vo lta ne l 1911, ne l g rup- Nel fascicolo seguente (n. 38, aprile 1912, pp. 17- po dei “Cubisti di Puteaux”, noto centro del cubismo 18) de Casseres continua ad anticipare i temi centrali francese. dello spirito Dada sottolineando il ruolo dell’ironico in Ducham p realizza alcuni studi prelim inari per la arte. Sposa messa a nudo dai suoi celibatari, anche (Il Gran- de Vetro). 1913 No ve m bre : G razie alle re lazio ni di Picabia, Du- champ trova un impiego a mezza giornata alla biblio- Cile teca Sainte-Gene viève, a Parigi, lavoro che m anterrà fi- Huidobro pubblica a Santiago due raccolte di poe- no a quando no n lasce rà la Francia in gue rra, ne l 1915”. sie, Canciones en la noche e La G ruta de l sile ncio , e un [C.P.] lavoro teatrale, Cuando el amor se vaya. Con Pablo de Rokha, in settembre, fonda la rivista Azul / El arte li- Germania bre. Il gruppo Die Brücke si scioglie a Monaco. Hugo Ball si lega a un gruppo di scrittori espressionisti; fon- Francia da, con Hans Leybold, il periodico Revolution. Picabia dipinge quadri ai quali dà titoli Dada: Ud- Max Ernst partecipa alla mostra “Rheinische Ex- nie (Jeune fille américaine, Danse), Edtaonisl (ecclésia- pressionisten” allestita alla libreria Cohen di Bonn (10 stique), Catch as Catch Can, Culture physique ecc. luglio – 10 agosto). crea il primo oggetto proto-Da- da, il famoso Readymade aiutato Ruota di Bicicletta,e Berlino dipinge la Macinatrice di Cioccolata in cui una mac- Settembre-novembre: “Erster Deutscher Herbst- china comune, senza nessun valore “estetico”, è resa con salon” [Primo salone d’autunno tedesco] organizzato da la stessa cura che un artista d’avanguardia dedichereb- Herwarth Walden nelle sale della Potsdamer Strasse 75, be a una natura morta, un paesaggio o un nudo. Con con la partecipazione di artisti americani, austriaci, fran- Erratum musicale scrive la prima partitura musicale in cesi, olandesi, indiani, italiani, rumeni, russi, svizzeri e cui è il caso a determinare le note della composizione. spagnoli. Per l’Italia espongono i futuristi (Marinetti terrà Con Incontro di pugilato anticipa i personaggi mecca- due conferenze, il 27 e il 30 novembre). Tra gli artisti nomorfi di Picabia. tedeschi sono presenti anche Arp e Max Ernst. Erik Satie scrive una commedia musicale in un at- Al Café des Westens, Hausmann fa la conoscenza to, Le Piège de Méduse, che costituisce il primo lavoro di alcuni futuri dadaisti. teatrale proto-Dada di questi anni. Seconda puntata degli appunti autobiografici di “Aprile: Lo psicanalista austriaco Otto Gross ha Erik Satie in SIM (Parigi, 15 febbraio 1913). raggiunto il circolo di Die Aktion attorno a Pfemfert. Arthur Cravan attacca dadaisticamente André Gi- In un aricolo intitolato “Zur U˝berwindung der kultu- de, il mostro sacro della letteratura francese, su Main- rellen Krise” (Per superare la crisi culturale), che esce tenant (n. 2, luglio 1913, p. 4). Nel fascicolo successivo nel numero di aprile della rivista, rifiuta il punto di vi- Cravan continua i suoi attacchi umoristici contro la let- sta di Sigmund Freud secondo cui i conflitti psichici tro- teratura e l’arte imperanti, con uno stile che diventerà vano il loro fondam ento in strutture fam iliari “natura- tipico dei manifesti Dada (Maintenant, n. 3, ottobre-no- li”, e incrim ina invece lo Stato borghese e patriarcale, vembre 1913, p. 3). che re prim e i propri cittadini: “La psicologia dell’in- co nscio è la filo so fia de lla rivo luzio ne ”. I suo i libri e i “Marcel Duchamp, e suoi saggi eserciteranno una grande influenza sul futu- assistono a delle cene-conferenze organizzate dagli Ar- ro gruppo Dada. tisti di Passy, gruppo deliberatamente modernista di cui Autunno: a Monaco, Huelsenbeck, che studia or-

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m ai filo so fia e le tte ratura, co no sce Ball, am bizio so po e - lon. L’avanguardia americana è mal rappresentata, par- ta e regista teatrale, e la cantante , che tecipano solamente: Oscar Bluemner, Arthur B. Davies, si esibisce al cabaret Sim plizissim us”. [C.P.] Marsden Hartley, Morton Schamberg, , Morgan Russel, Walkowitz e William Weber. Italia Marius de Zayas sottolinea la superiorità del men- De Chirico, L’Incertezza del poeta, La torre rosa, tale sul visivo in arte (Camera Work, n. 44, ottobre 1913, Malinco nia di una be lla gio rnata. p. 13). Mostra personale alla 291 (marzo-aprile), con una serie di caricature che anticipano i personaggi mecca- Polonia nomorfi di Picabia (vedi Camera Work, n. 46, ottobre Jèrzy Jankowski pubblica in vari periodici dei testi 1914, tavv. V-X). il cui carattere assurdo-satirico lo fanno considerare un Benjamin de Casseres sottolinea l’importanza di al- precursore della variante polacca di Dada o, più co- tre componenti dello spirito Dada: l’irrazionale e il ca- munemente, del futurismo. Jankowski, personaggio tra- so (Camera Work, n.s., giugno 1913, pp. 22-24). gico, morirà pazzo qualche anno più tardi. I testi scrit- Charles Damel, già proprietario di un bar, dà ini- ti tra il 1913 e il 1920 saranno pubblicati nel 1920 sot- zio in dicembre alla Daniel Gallery, affidandone la di- to il titolo Tram popszek ulicy [Il tram di traverso per rezione al poeta Alison Hartpence. la strada], titolo che allude al tram utilizzato come bar- ricata operaia. “Else Plötz, artista pittrice, divorziata e con una per- sonalità stravagante, si stabilisce a Ne w York; aveva già Stati Uniti avuto l’occasione di scoprire la città arrivando dalla Ger- Il 14 gennaio Picabia arriva a New York e vi si fer- m ania ne l 1910. Ha 39 anni. In no ve m bre spo sa un ari- ma quattro mesi per l’. Concede tre in- stocratico tedesco vivace m a in rovina, che le dà il no- terviste (al New York Times, 16 febbraio; The New York m e con cui la si conosce m e glio: baronessa Elsa von Fre y- Trib u n e , 9 marzo; The New York American, 30 mar- tag-Loringhoven. zo). Nel marzo allestisce la sua prima mostra alla 291. Febbraio-marzo (New York/Parigi): l’esposizione Pubblica il primo manifesto proto-Dada (Camera Work, dell’Armory Show da un giorno all’altro assicurerà la n.s., giugno 1913, p. 57). celebrità in America di Picabia, Marcel Duchamp e al- Gabrielle Buffet Picabia pubblica, nello stesso fa- cuni altri giovani artisti europei. La m ostra, che apre il scicolo, un’anticipazione teorica del Dadaismo (p. 11). 17 febbraio (e finisce il 15 m arzo), riunisce quasi m ille- Dal 17 febbraio al 15 marzo, negli immensi locali settecento opere e attira a New York circa novantami- dell’Arsenale (Armory) del 69° Reggimento, all’angolo la visitatori. Il Nu descendant l’escalier di Duchamp pro- della Lexington Avenue con la 25a Strada, viene alle- voca un successo scandaloso. Picabia, da parte sua, è cor- stita la Mostra Internazionale di Arte Moderna (Armory teggiato dalla stampa, poiché è uno dei pochi “artisti Show) organizzata da Arthur Davies, Walt Kuhn e Walt ribelli” europei fisicamente presenti in città. Il 4 marzo Pach. La mostra comprende 1046 opere catalogate e 600 Theodore Roosevelt manca all’investitura del presidente (alcuni indicano 1000) opere fuori catalogo, in preva- Woodrow Wilson per visitare l’Armory Show. lenza di artisti americani. Gli artisti europei, rappre- Marzo-aprile: Picabia scopre le composizioni sentati da una media di 3-5 opere ciascuno, sono: Bon- “meccanomorfe” di Marius de Zayas, socio di Stieglietz, nard, Brancusi, Braque, Cézanne, Corot, Courbet, De- dire tto re de lla G alle ria 291. V i tro va l’ispirazio ne pe r i gas, Robert Delaunay, Maurice Denis, Duchamp (4 ope- quadri che creerà nel corso degli anni a venire. Picabia re fra cui Il nudo che scende le scale, No. 2, che fece torna a Parigi poco dopo la fine della Mostra”. [C.P.] scalpore), Gauguin, Goya, Ingres, Kandinsky, Léger, Maillol, Manet, Matisse, Monet, Munch, Pascin, Pica- URSS bia (4 dipinti tra cui la celebre Danza in primavera e Gennaio: Krucˇënych pubblica Po m ada (Po m ata), La processione a Sevilla), Picasso, Pissaro, Odilon Re- una breve raccolta di dodici poesie illustrate da Lariò- don (La scelta più vasta: 40 opere), Henri Rousseau, Re- nov. Le prime tre poesie della raccolta sono scritte “in noir, Signac, Sisley, Toulouse Lautrec, Van Gogh e Vil- un linguaggio diverso dagli altri: le parole non hanno

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un significato preciso” (dalla brevissima introduzione di porta come sottotitolo: Antologia de gli unici futuristi dei Krucˇënych). Pochi mesi dopo Krucˇënych, nei suoi scrit- mondo. Di particolare interesse la poesia di Krucˇëny- ti teorici La paro la co m e tale e La dichiarazione della ch di soli otto versi, intitolata Cime (linguaggio univer- paro la co m e tale , scritti con Chlèbnikov, conia il voca- sale) e composta unicamente di vocali. bolo zaùm no e (“transmentale”) per definire questo nuo- 5 novembre: Il’ja Zdanèvicˇ (Il’jàzd o Iliazd) tiene vo linguaggio, e puntualizza il valore fonetico della pa- a Mosca una conferenza in cui difende la nascita di una rola, la necessità di inventare nuove parole onomato- nuova corrente artistica, Vsesˇcˇestvo [Tuttismo]. In un peiche, di utilizzare frammenti di parole o mezze parole altro manifesto Zdanèvicˇ proclama che una scarpa ame- e le loro combinazioni. “Le parole muoiono, il mondo ricana è superiore alla Venere di Milo. è eternamente giovane […]. Le consonanti ci danno la Dicembre: nel numero di natale de periodico Ar- vita quotidiana, la nazionalità, il peso; le vocali – al con- gus Zdanèvicˇ pubblica il manifesto, firmato anche da trario – ci danno il linguaggio universale […]. Una nuo- Lariònov: Pocˇemu my raskrasˇivae m sja [Perché dipin- va forma verbale crea un nuovo contenuto e non vice- giamo le nostre facce]. Come esempi vengono dati l’i- versa […]. Dando parole nuove, io offro un contenuto scrizione sulle guance di geroglifici, numeri o lettere del- nuovo, in cui tutto comincia a scivolare […]; l’artista è l’alfabeto, e l’atto viene giustificato come la fusione tra libero di esprimersi non soltanto nel linguaggio comu- arte e vita, l’intrusione dell’arte nella vita. ne (i concetti), ma anche in un linguaggio personale (il Zdanèvicˇ pubblica quest’anno il suo primo (e uni- creatore è individuale), e anche in un linguaggio privo co) testo teorico stampato in URSS: si tratta di una mo- di un determinato significato definito (non rappreso), nografia dedicata ai suoi due amici Lariònov e Goncˇarò- transmentale. Il linguaggio comune inceppa, quello li- va. Primi rilievi dipinti e primi dipinti “costruttivisti” di bero consente di esprimersi in maniera più compiuta” Tàtlin. (La dichiarazio ne de lla paro la co m e tale, estate 1913). Questo linguaggio, lo zaùm ’, e questi concetti saranno 1914 ripresi dai poeti del gruppo 41° nel 1918. Un trio di poeti futuristi, Dàvid Burljùk, Majakov- Cile skij e Kamènskij (1864-1961), iniziano una serie di re- Huidobro pubblica a Santiago Las Pagodas ocul- cital in diciassette città per propagandare il loro movi- tas, che chiude la sua stagione poetica estetizzante. Pub- mento (prima tappa Char’chov, il 14 dicembre). L’at- blica anche una raccolta di articoli e testi teorici, Pe sando mosfera di questi recital precorre quella delle Serate Da- y pasendo, in cui attacca violentemente il futurismo di da e la reazione del pubblico non è meno violenta: ve- Marinetti. Nel corso di una conferenza all’Ateneo di San- nivano recitate poesie simultanee, spesso un pianoforte tiago legge il suo primo manifesto, Creacionismo. era sospeso, capovolto, sulla testa degli spettatori. I co- stumi non erano da meno: il trio portava rapanelli al- Francia l’occhiello e Burljùk, oltre ad avere la faccia infarinata, Arp tornato a Parigi vi incontra Apollinaire, il naso dorato e un occhialino all’occhio destro, si era Arthur Cravan, Viking Eggeling, , Modigliani fatto scrivere in fronte: “Io sono Burljùk”. Era lui che (che esegue un suo ritratto) e Picasso. presiedeva le discussioni, ristabilendo l’ordine con un Duchamp elabora la prima opera plastica pura- campanello da messa. mente concettuale di questo secolo utilizzando il caso Luglio: a Mosca il gruppo La Coda dell’Asino pub- come mezzo artistico in 3 Rammendi-tipo. Sceglie lo blica La co da de ll’asino e l’o cchio de l to ro, un’antologia Scolabottiglie, primo Readymade in cui non vi è nes- di testi tra cui il Manifesto raggista, poesie di poeti rag- sun intervento dell’artista, salvo: la scelta dell’oggetto co- gisti che s’ispirano alla poesia in zaùm ’ di Krucˇënych. mune manufatto in serie, la firma di quest’oggetto e il Agosto: il gruppo Gilèja, futurista de facto ma non titolo che deve dare un nuovo significato all’oggetto scel- de jure, accetta questo appellativo per ragioni di op- to (vedi Duchamp, Il Caso Mutt, 1917, in Schwarz 1976). portunità (la stampa definiva futurista tutto quanto era Arthur Cravan recensisce il Salon des Indépendants a all’avanguardia) e si autodefinisce futurista. La raccol- Parigi in stile puramente Dada (Maintenant, n. 4, mar- ta Do chlaja luna [Luna storta], pubblicata in autunno, zo-aprile 1914, pp. 1-20).

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(Ribem ont-Dessaignes e Picabia si le gano di una desca). Breton, allora studente di medicina, viene chia- solida am icizia, che avrà un ruolo essenziale nella di- m ato so tto le arm i ne l fe bbraio 1915. Passa gli anni de l- namica del Dadaismo a Parigi. A quest’epoca Ribemont- la guerra negli ospedali di Nantes, Saint-Dizier e Pari- Dessaignes traversa tuttavia una crisi intellettuale e ab- gi, e serve sul fronte durante num erose settim ane alla bandona per un po’ la pittura.) fine de l 1916”. [C.P.]

“Mag gio: unendo in uno stesso processo il caso e Germania la scienza, Duchamp definisce la “misura standard” per Berlino certe forme del Grande Vetro: tre pezzi di filo da cuci- Max Ernst partecipa in gennaio alla mostra “Die re di un metro che lascia cadere su una tela al suolo e Neue Malerei” (Expressionistische Ausstellung) alla Ga- che fissa esattamente nella posizione dove il caso li ha lerie Ernst Arnold di Dresda; in giugno è presente alla posizionati. collettiva “Rheinische Expressionisten” presso la Neue Ago sto : sco ppia la gue rra. Ne l 1909 Ducham p e ra Galerie di Berlino. stato giudicato inadatto al servizio militare, e così an- Hugo Ball legge gli anarchici (Bakunin e Kropotkin) co ra ne l ge nnaio 1915. Tuttavia, e ntram bi i suo i frate l- e un mistico neocristiano russo (Merezhkovsky). Si pre- li Raymond e Gaston () vengono arruo- senta come volontario nell’esercito ma è respinto per ra- lati. Gaston sopravvivrà alla guerra ma Raymond mo- gioni mediche. Dopo una visita a un campo di batta- rirà ne ll’o tto bre 1918 di una fe bbre tifo ide co ntratta du- glia nel Belgio in novembre è sconvolto e scrive a Franz rante l’esercizio delle sue funzioni di chirurgo militare. Pfempfert: “Il mio patriottismo non va sino al punto di In que l pe rio do la lo ro so re lla Suzanne s’im pe gna co - giustificare una guerra ingiusta”. m e aiuto-inferm iera a Parigi, attività che continuerà an- che a guerra finita. “Agosto: scoppia la guerra. Baader, che dà l’im - Grazie alla sua ragazza, Gabrielle Buffet, Picabia pressione di non essere com pletam ente in sé, è dichia- trova un impiego in una caserma di Parigi come auti- rato inadatto al servizio. Rinuncia alla professione di ar- sta di un generale, che accompagnerà a Bordeaux quan- chitetto, che qualifica di “costruzione tecnologico-bor- do il governo vi si istallerà provvisoriam ente. Essa stes- ghese”, e si consacra ai suoi progetti di costruzione spi- sa si im pe gna nella Croce Rossa. In novem bre il padre rituale. Huelsenbeck si arruola nell’esercito il 3 agosto, di Picabia, che ha un posto all’ambasciata cubana, ot- ma ben presto inizierà a soffrire di nevralgie dovute a tiene per suo figlio un lavoro in una missione di ap- una malattia del sistema nervoso, e viene riformato a provvigionamento militare a Cuba. Picabia abbando- fine ottobre senza aver mai preso veramente parte a del- na la m issio ne arrivando a Ne w Yo rk ne l giugno 1915, le azioni m ilitari. Durante gli studi di m edicina che in- m a la com pleterà in autunno, ferm andosi al passag gio trapre nde rà in se guito, fra il 1917 e il 1919 se rvirà in di Panama. qualità di assistente medico di guerra. Hausmann rie- Ribe m o nt-De ssaigne s, m o bilitato ne l 1915, vie ne sce a sfug gire alla coscrizione. Pensa in ogni caso di ar- indirizzato al servizio di inform azione alle fam iglie, at- ruo larsi ne l 1916, curio so di te stare le sue re azio ni sul tività sinistra che consiste nell’annunciare ai civili che campo di battaglia. un essere caro è stato ucciso o interrato. Viene sm obi- Quando chiude la sua scuola d’arte, Hannah Hö- litato ne l 1917. ch si impegna per qualche tempo nella Croce Rossa, poi Nove mesi dopo l’inizio delle ostilità, Crotti parte s’iscrive (di nuovo insiem e a Gross) in una nuova scuo- per gli Stati Uniti. In quanto cittadino elvetico, sfug ge la ne lla quale gli stude nti re alizzano de i carte llo ni di gue r- alla coscrizione, m a si sente probabilm ente a disagio a ra e dei quadri per gli ospedali. Inviato al fronte nella non portare l’uniforme come tutti gli uomini atti al ser- prim ave ra de l 1915 e po i ne l ge nnaio 1917, G ro ss fa due vizio. sog giorni all’ospedale, il prim o per una febbre che ri- A lla fin e d e l m e se d i ag o sto A n d ré Bre to n sc riv e al chiede una dolorosa operazione al seno, il secondo per suo amico e poeta Théodore Fraenkel che è naif con- un accesso di psicosi. Trattenuto in un m anicom io, Gross siderare la guerra – secondo un’opinione diffusa – co- si sottomette a un esame psichiatrico al solo scopo di evi- m e un c o n flitto fra la c ultura (fran c e se ) e la b arb arie (te - tare o gni ge ne re se rvizio m ilitare. Ne l 1916, pe r m ani-

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festare il suo profondo disgusto per la guerra, angliciz- servizio’, consiste nell’occuparsi dell’ubicazione delle la- za il suo nome in . trine”. [C.P.] Helmut Herzfelde, apprendista modellista, è di corvé di guardia per circa un anno a Berlino, poi simula Colonia dei problem i m entali. Riasse gnato, passa il resto della Arp incontra alla Galerie Feldmann Max Ernst. guerra a distribuire la posta (o a “sm arrirla”, per spiri- to di ribe llio ne ). Ne l 1916 anche lui ado tta un no m e in- “Agosto: scoppia la guerra. Alfred E.F. Gruenwald, glese: . Suo fratello Wieland, che ap- che prenderà il nome di Johannes Baargeld, si arruola porterà anche lui una leggera modifica al nome di fa- volontario il 2 agosto e rag giunge il re g gim ento dei co- m iglia, si era offerto volontario nel servizio m edico al razzieri a Cologna. Sarà promosso luogotenente (nel feb- momento della dichiarazione di guerra, ma prende ra- braio 1917) ne lla divisio ne ae ro po rtuale de ll’Ese rcito Te- pidamente posizione contro il conflitto. Mandato di nuo- desco. vo a co m batte re all’inizio de l 1917, He rzfe lde te nta di Anche Ernst si arruola, così come suo fratello Carl, disertare, poi effettua un anno di servizio, quasi sem pre che com incia i suoi studi in m edicina; l’uno e l’altro ven- sul fronte, prim a di iniziare uno sciopero della fam e di gono destinati a un reggimento locale d’artiglieria di cinque settimane. Viene allora mandato in un ospeda- cam pagna. Ne l ge nnaio 1915 Ernst vie ne m andato al le di Be rlino e finalm e nte rifo rm ato. fro nte ne l no rd de lla Francia, po i trasfe rito ne l 1917 a La carriera militare del pittore è total- Danzica, sul fronte orientale. Come Baargeld, Ernst di- mente differente. Si arruola il 22 agosto e segue un ad- ve nte rà luo go te ne nte prim a de lla fine de lla gue rra”. destramento di mitragliere. Mobilizzato nel settembre [C.P.] 1915, si batte fino alla fine de lla gue rra e in partico la- re parte cipa, ne l 1916, alla battaglia de lla So m m e, che Hannover durò dei m esi. Con re golarità si form a a nuove tecni- “Agosto: , studiando all’Accademia che di guerra (difesa antiaerea, per esempio); alla fine di Be lle Arti di Dre sda fino all’ago sto de l 1915, vie ne de l 1917 chie de di e sse re inco rpo rato ne ll’aviazio ne. Si- chiamato sotto le armi molto tardi. Presta servizio per curamente il più militarizzato dei dadaisti, Dix dipinge po co più di due m e si (12 m arzo – 19 giugno 1917) in le de vastazio ni de lla gue rra a partire dal 1916 e pe r tut- un re g gim ento di fanteria prim a di essere dichiarato ina- ti gli anni ’20 con una intensità che non si affievolirà datto al servizio attivo – forse per aver simulato un’in- più. capacità, o corrotto dei funzionari – e viene quindi de- Cre sciuto in una fam iglia catto lica de l sud de lla G e r- stinato a un posto di disegnatore in un’impresa side- mania che detesta i Prussiani almeno tanto quanto le rurgica di Hannover. “Durante la guerra ci fu un ter- forze alleate, Rudolf Schlichter riesce a evitare il servi- ribile fe rm e nto ”, rico rde rà ne l 1930. “Q ue llo che ave - zio m ilitare fino al 1916. V ie ne quindi inviato sul fro n- vo imparato all’accademia non mi era per niente utile. te o ccide ntale m a, ne l 1917, rito rna a K arlsruhe, vici- La novità alla quale aspiravo era ancora in gestazione no alla sua città natale, in se guito a uno scio pe ro de lla quando si scatenò tutt’intorno a me una lotta imbecil- fam e. Georg Scholz, che studia nella stessa sua scuola le per delle ragioni che mi sono del tutto indifferenti”. d’arte e d è già rise rvista ne l giugno 1914, passa tutta la [C.P.] guerra al fronte, essenzialmente in Galizia. L’esperien- za de lla spo rcizia o nnipre se nte e de lla m alattia (vie ne Italia m e sso in quarante na pe r salm o ne llo si ne l 1916 e d o spe - Giorgio de Chirico: prime opere della serie degli dalizzato in seguito per ferite di guerra) gli rimangono Interni Metafisici. fo rte m e nte im pre sse quando, ne l 1920, scrive ne l gio r- nale proto-dadaista Der Gegner [L’oppositore] che i te- Romania de schi giudicano le culture de l m o ndo se co ndo un m e - Ultimo anno di attività letteraria di Urmuz, la cui tro infallibile: “le toilette […]. Così i medici militari fan- produzione si colloca tra il 1906 e il 1914. Allo stesso no la figura di preti di cultura tedesca, perché la loro titolo di Jarry e di Cravan è da considerarsi un precur- principale funzione, oltre a dichiarare le truppe ‘atte al sore del Dadaismo. Questo episodio isolato è l’unica ma-

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nifestazione dello spirito Dada in Romania, forse per- Autunno: Walter e Louise Arensberg si trasferiscono ché gli unici due rumeni (Tzara e Janco) che avrebbe- a New York. Il loro appartamento al 33 West nella 67a ro potuto propagarne il verbo erano a Zurigo e perché Strada diverrà uno dei luoghi chiave del Dadaismo”. in Romania, che riconquistò la sua unità nel 1918, non [C.P.] esistevano le condizioni storiche per lo sviluppo dello spi- rito Dada. Quando Janco torna in Romania nel 1922 Svizzera non era più dadaista bensì costruttivista. Tzara si iscri- “Giugno: Marcel Iancu (che prenderà il nome di ve all’Università di Bucarest per seguire i corsi di ma- Janco ) e suo frate llo Jule s lasciano Bucare st, lo ro città tematica e filosofia. natale, per stabirlirsi a Zurigo. Jules ci arriva il 26 giu- gno; Marcel lo raggiunge senza dubbio più tardi, per- Stati Uniti ché non viene registrato dalla polizia (procedura obbli- “Marzo: a Chicago esce The Little Review, fon- gatoria per tutti gli stranieri in caso di cam bio d’indi- data dal pianista e critico letterario Margaret Anderson. rizzo o di passaggio di frontiera) che il 14 dicembre. Quando la pittrice Jane Heap ne diviene la codirettri- Agosto: Hugo Ball si arruola con entusiasmo il 6 ce, ne l 1916, la rivista si apre alle arti plastiche. The Lit- agosto a Monaco di Baviera, l’esercito lo riforma per tle Review stabilisce la pro pria se de a Ne w Yo rk ne l 1917 motivi di salute. Senza scoraggiarsi, decide di raggiun- e, a partire dal 1920, pre se nta re go larm e nte o pe re de l- g e re il fro n te o c c id e n tale . Un m e se p iù tard i in v ia al suo la baronessa Elsa così com e opere di Picabia, Man Ray gio rnale lo cale un co rto artico lo intito lato “Zwische n e Duchamp. Dieuze und Lunéville” [Fra Dieuze e Lunéville], nel qua- Agosto: data la neutralità de gli Stati Uniti Ne w le lascia trasparire il suo orrore crescente per la guer- York, com e Zurigo, attira i principali m em bri del Da- ra. Em m y Hennings risponde alla chiam ata sotto le ar- daism o internazionale; Ducham p, Picabia, Jean Crotti mi fabbricando dei falsi passaporti per aiutare gli op- e Yvo nne Chaste l arrivano tutti ne l 1915. Frattanto, co n positori all’esercito, cose che le vale un sog giorno in pri- le lo ro discussio ni e le lo ro attività, i dadaisti am e rica- gione. ni te stim o niano la lo ro pre sa di co scie nza de lla m ilita- Tristan Tzara (pseudonimo di Samuel Rosenstock), rizzazione del mondo, situazione che commentano pub- i fratelli Janco e Arthur Segal – tutti rumeni – si reca- blicamente o contro la quale si rivoltano. no in Svizzera prima che il loro paese entri in guerra Due dei m em bri del g ruppo sono, dall’inizio, in- ne ll’ago sto de l 1916. Tzara de ve ne goziare co n l’adde tto teressati dalla guerra. Il m arito di Elsa, Léopold, buon m ilitare rum e no a Parigi; gli scrive ne l no ve m bre 1916, am ante m a cattivo finanziere, lascia Ne w York con una in m arzo 1917 e anco ra ne l ge nnaio 1918 prim a di e s- barca piena di volontari per raggiungere la Germania, sere liberato dai suoi obblighi militari. Quanto a Segal, portando con sé le economie della sua signora. Il bat- considerato come un disertore, gli viene revocata la cit- tello sarà intercettato e Léopold sarà prigioniero di guer- tadinanza. ra dei Francesi per quattro lunghi anni. Portato alla fi- Hans Richter viene arruolato il 15 settembre, poi ne della guerra in un campo di internamento in Sviz- inviato come artigliere sul fronte orientale. A Vilnius, ze ra, si spara un co lpo in te sta ne ll’aprile de l 1919. La all’inizio de l 1915, sarà co lpito da paralisi parziale ; uno baronessa resta a Ne w York, dove inizia a portare de- dei suoi fratelli è gravemente ferito e un altro ucciso. gli abiti m ilitari in pubblico. Co nside rato un rise rvista ne l m arzo 1916, Richte r la- Quanto a John Covert, cugino tedesco di Walter scia la Germ ania in settem bre. L’austriaco Walter Ser- A COSA?? Arensberg, ritorna nella sua città natale di Pittsburgh ne r fug ge dalla G e rm ania ne l 1915, fo rse in se guito ac- dopo avere studiato pittura a Monaco di Baviera e a Pa- cadutogli nel dicembre dell’anno precedente: effettiva- rigi, durante quasi tutti i sei anni precedenti. In “The mente aveva abusato del suo titolo di dottore (in dirit- Real Smell of War: A Personal Narrativa” [Il vero odo- to!) per preparare una falsa attestazione di problemi car- re della guerra: un racconto personale], apparso in no- diaci in favore di Franz Jung, futuro membro del mo- vembre nella rivista newyorkese Trend, racconta delle vimento Dada. Anche Christian Schad, bavarese di na- scene traumatizzanti di patriottismo isterico a Parigi e scita, riesce a evitare la coscrizione a Monaco di Baviera di carneficine al fronte. grazie a un falso certificato. Otto Van Rees, cittadino

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olandese, non ha questa fortuna; presta servizio per di- stampi maschi e dei progetti per Il Grande Vetro pro- versi mesi al fronte prima di finire all’ospedale riformato priamente detto. La nave parte da Bordeaux – poiché ne l m arzo 1915, in parte fo rse pe r ave r re alizzato un co l- Le Havre, da cui si effettuano abitualmente le parten- lag e ch e se m b rav a m e tte re in e v id e n za un d ise q uilib rio ze, si tro va a una distanza pe rico lo sa dalla line a de l fro n- mentale. te – e non accende i suoi fari di posizionamento che in Jean (Hans) Arp ha un passaporto tedesco (anche pieno oceano, per le misure di sicurezza contro gli at- se sua m adre vive in Svizze ra, a We g gis, dal 1906) e si tacchi dei sottomarini”. [C.P.] trova a Colonia quando scoppia la guerra. Passa circa un anno a Parigi per evitare la coscrizione, poi si tra- Germania sferisce a Zurigo dopo aver subito un interrogatorio dal- Berlino la polizia francese. Là, sim ula probabilm ente dei pro- Richard Huelsenbeck organizza una serata espres- blem i m entali davanti alle autorità tedesche. Sophie sionista nell’Harmoniumsaal nel corso della quale Hu- Taeuber, cittadina svizzera, vive a Zurigo, dove inse gnerà go Ball recita delle poesie. Lo stesso Huelsenbeck reci- dise gno te ssile all’unive rsità a partire dal 1916. ta le sue prime Po e sie ne g re , nelle quali ogni verso ter- Novem bre: a Berlino Ball fonda un giornale inti- mina con un fragoroso “Umba, umba”. m o – dom inato dalle sue intuizioni prem onitrici e da una Hausmann incontra Hannah Höch, che sarà sua forte coscienza di sé – che manderà avanti anche du- compagna sino al 1922. rante tutto il suo im pe gno nel Dadaism o zurighese. Non Oehring e Jung pubblicano il primo numero di Die pubblicherà i suoi scritti che qualche settimana prima freie Strasse (l’ultimo uscirà nel 1918). di m o rire, ne l 1927, co n il tito lo di Flucht aus der Zeit (Fuga fuori dal tempo)”. [C.P.] “Febbraio: Ball, che ha lasciato Monaco per Ber- lino in ottobre, prende la parola durante la cerimonia URSS commemorativa che lui e Huelsenbeck hanno organiz- A Mosca viene pubblicata, a cura del gruppo Li- zato il 12 febbraio in onore de gli scrittori m orti in guer- rena (Aseèv, G.N. Pètnikov e Bozˇidàr), la prima e uni- ra, tra cui Hans Le ybold, am ico intim o di Ball, che si ca raccolta di poesie di Bozˇidàr (Bogdan Petrovicˇ Gor- è suicidato dopo essere stato ferito al fronte alla fine del deev, 1894-1913), Buben [Tamburello], una breve rac- 1914. In una le tte ra a sua so re lla Maria Hilde bdrand- colta di sole nove poesie che evidenziano caratteristiche Dall (il 13 aprile ), Ball pe nsa che Le ybo ld si sare bbe “vi- che ritroveremo più tardi nelle poesie dei dadaisti, in par- vamente felicitato” per le sue dichiarazioni, definite dal ticolare l’assenza di ogni tessuto logico e la ricerca del- giornale Berliner Börsen-Courier (n.d.) come un’e- l’assurdo. spressione di “derisione, odio, dubbio, urgenza”. Marzo: Hennings raggiunge Ball a Berlino. Il 26 1915 Ball e Huelsenbeck organizzano una “politische Soirée” all’Austria Café , durante la quale Ball tie ne un disco r- Austria-Ungheria so premonitore sul “Die revolutionäre Idee Russlands” In Ungheria Kassák pubblica il primo numero di [L’idea rivoluzionaria in ]. “Q uesta guerra è una Te t t [Atto], importante portavoce dell’avanguardia. guerra di gabinetto, una guerra di governo”, scrive a sua sorella Maria (il 13 marzo). “La mostruosa bruta- Francia lità con cui si opprime l’umanità, il genere umano, l’e- Apertura della libreria Maison des Amis des Livres ducazio ne e la cultura […] avrà la sua ve nde tta”. di Adrienne Monnier, in rue de l’Odeon, in novembre. A p rile : Hausm an n e Hö ch e v o lv o n o in un’altra sfe - Diventerà presto un luogo di ritrovo per gli esponenti ra della nascente comunità Dada. Si incontrano pro- dell’avanguardia letteraria degli anni Venti, in partico- babilmente in occasione di una manifestazione artisti- lare Breton, Soupault, Aragon. ca o rganizzata dall’“im pe rato re de lla cultura”, He rwarth Walden. Quest’ultimo è a capo di Der Sturm [La Tem - “Giugno (Parigi/New York): Duchamp parte per pesta], che fu inizialm ente una galleria e una rivista New York portando con sé uno studio in vetro, Nove (1910), po i una casa e ditrice e, a partire dal 1916, una

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scuola d’arte e una libreria che attirò una grande par- Il 29 dicembre arriva Edgard Varèse. te de ll’inte llighe nzia be rline se. L’appartamento di di- Mag gio: l’altro nucleo di Dada Berlin com prende venta il luogo di ritrovo dell’avanguardia di New York; Gross, che ritorna momentaneamente alla vita civile l’11 vi si incontrano pittori, poeti, scrittori: Charles Demuth, m ag gio, e i fratelli Herzfelde. Si incontrano durante una Duchamp, Picabia, Man Ray, Joseph Stella, Morton serata organizzata da una conoscenza di Hausmann, Schamberg, Edgard Varèse, ecc. Ludwig Meidner, pittore espressionista e incisore. Nel La Modern Gallery, finanziata da Walter C. Aren- locale che affitta da poco nel quartiere di Südende, al- sberg e diretta da Marius de Zayas, si inaugura in ot- la periferia della città, Gross inizia a dipingere la vita tobre con una mostra collettiva (opere di Braque, Pica- frenetica di Berlino in guerra, poi le sue prostitute, fino bia e Picasso). agli approfittatori della guerra. Duchamp sceglie i suoi due primi Readymade ame- All’ultim o po sto ne l carte llo ne di una “e spre ssio - ricani: Pulled at 4 Pins [Tirato a lucido]; (fumaiolo di nistiche Soirée” (il 12 maggio), Ball e Huelsenbeck pre- latta girevole) e In Advance of the Broken Arm [Anti- sentano un’arte prim itivista che, se è debitrice dell’e- cipo per il braccio rotto] (badile da neve). spressionism o, è nuova per il suo carattere apertam en- Prima intervista di Duchamp in America: “A Com- te provocatorio. Huelsenbeck declama delle “poesie ne- plete Reversal of Art Opinions by Marcel Duchamp Ico- g re”, m entre Ball recita versi alogici. Il critico del Ber- noclast”, in Arts and Decoration, New York, V:11, set- liner Börsen-Courier (14 maggio) si limita a scuotere il tembre 1915, pp. 427-28, 442. Alfred Kreymborg e Fre- capo:“Poi vennero gli espressionisti senza rim a né ra- derick Macmonnies citano interviste con Duchamp in gione. Il pubblico cominciò a prendere in giro questi gio- The Boston Transcript, Current O pinions (New York) vani m o lto se ri sul palco e i lo ro po m po si no n-se nse”. e New York Tribune. Partecipa a una mostra collettiva [C.P.] alla Carroll Gallery di New York. Duchamp e Grotti sono intervistati da The Evening Hannover Wo rld (New York). Dopo aver frequentato l’Accademia di Dresda Man Ray scrive, illustra e pubblica il primo e uni- (1909-1913) e di Berlino (1914) Kurt Schwitters si sta- co numero del primo periodico proto-Dada americano, bilisce ad Hannover e sposa Helma Fischer. The Ridgefield Gazook (31 marzo 1915). Prima mostra personale dell’artista alla Daniel Gallery di New York. Italia Prime opere di Picabia nello stile meccanomorfo De Chirico rientra in Italia e dipinge Il cattivo ge- proto-Dada: Très rare tableau sur la terre, Fille né e sans nio di un re, Il ve g gente e Il duo. mère, Ici, c’est ici Steiglitz, Gabrielle Buffet, Elle co rri- ge les m œ urs en riant, Machine sans nom ecc. Olanda Allen e Louise Norton pubblicano The Rogue (New Mondrian inizia la serie dei Plus et m oins. I coniugi York), un periodico proto-Dada che avrà vita breve. Van Rees (Otto e Adja) partecipano, con Arp, alla col- lettiva presso la Galerie Tanner di Zurigo (14-30 no- “Marzo: Stie glitz lancia 291. La rivista diventa un vembre). Primi contatti dei due artisti olandesi con i fu- punto di incontro e discussione per de Zayas, Picabia e turi dadaisti che, negli anni seguenti, si trasformeranno Paul Haviland, il quali ve do no ne lla fo rm a de lle m ac- in un’assidua collaborazione alle manifestazioni dadai- chine una fonte di rinnovamento estetico. ste a Zurigo. Giugno: Picabia sbarca a New York, inviato in mis- sione dal governo francese. Una volta arrivato, barat- Stati Uniti ta i doveri di Dio e della nazione per i piaceri del sa- Si ritrovano o si incontrano a New York i tre prin- lotto di Walter Arensberg e dell’equipe editoriale di 291. cipali protagonisti del Dada: Picabia vi arriva in mar- Più tardi, lo stesso m ese, Ducham p passa dal centro zo, seguito in giugno da Duchamp e da Jean Crotti. Po- di im m ig razione di Ellis Island, com e tutti gli stranieri, co dopo il suo arrivo Duchamp incontra Man Ray a Rid- prim a di poter entrare in città con il certificato di buona gefield. salute e con cinquanta dollari in tasca. Viene accolto da

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Walte r Pach, uno de gli o rganizzato ri de ll’Arm o ry Sho w, York, contribuiscono a rafforzare la comunità dei da- e introdotto dagli Arensberg. Duchamp e Man Ray si in- daisti”. [C.P.] contrano quell’estate a Ridgefield, nel New Jersey, vici- no alla colonia artistica dove Man Ray ha casa. Svizzera Settembre: dopo aver fatto visita in aprile a suo fra- Giungono a Zurigo i fondatori del Cabaret Voltaire: tello m ag giore, divenuto un em inente chirurgo a Co- Arp arriva da Parigi durante l’estate, Ball e Hennings lum bus, nell’O hio, e aver passato un’estate con lui a She- in maggio dalla Germania, Tzara e Janco in autunno tler Island, Jean Crotti arriva a New York in compagnia da Bucarest. di sua moglie Yvonne, portando così a termine quella Tzara si iscrive alla facoltà di Filosofia e Lettere. Nel- che in se guito verrà chiam ata l’im m ig razione dadaista. l’ottobre firma per la prima volta con lo pseudonimo Tri- In un’intervista rilasciata al New York Tribune (12 se t- stan Tzara un testo pubblicato da Ion Vinea su Che- tembre), Duchamp dichiara che la guerra produrrà “un’ar- marea [L’Appello]. Janco intraprende gli studi di ar- te severa, diretta”, perché le persone diventano dure, e per- chitettura all’Istituto federale svizzero (ETH), dove ef- fino “spietate” di fronte alla “m orte dei loro cari”. fettua i quattro anni del corso. Nel periodo Dada, la sua Ottobre: de Zayas apre la Modern Gallery (7 ot- formazione architettonica gli ispirerà una serie di as- tobre). Il vernissage dell’esposizione porta a nuove in- semblaggi e di rilievi in gesso; viceversa, il suo impegno terviste, di cui una sul Tribune (24 ottobre) a cui par- nel gruppo di Zurigo lo porta a presentare, nel piano tecipano insieme Duchamp, Picabia, de Zayas e Crot- di studi all’ETH, soggetti riguardanti l’arte astratta. ti, da poco arrivato. “Ho arruolato la sala macchine del Ball e Emmy Hennings vivono in condizioni di mondo moderno, confida Picabia, e l’ho introdotta nel estrema indigenza a Ginevra: “Ero più povero di un pe- m io atelier”. Riprendendo il linguag gio m ilitare di Pi- sce. Non potevo muovermi. Sedevo in riva al lago vici- cabia (l’arte per “l’arruolamento”), Duchamp, una vol- no a un pescatore e invidiavo al pesce l’esca che gli but- ta di più, parla direttamente della guerra. Lui è venu- tavano”. Ball scrive nel suo diario, il 30 giugno: “Vi è to a Ne w York, dichiara, perché ha trovato Parigi “spa- qualcosa di marcio e di senile in questo mondo […]. È ventosamente vuota”, “come una casa disertata” le cui necessaria una grande cospirazione della gioventù eter- luci sono spente. “In un’atmosfera simile, soprattutto per na per difendere tutto quanto è nobile”. Il 9 luglio an- qualcuno che considera la guerra un abominio, è faci- nota il suo interesse per Paro le in libe rtà inviatogli da le capire che l’esistenza è cupa e pesante”. Marinetti. “Sono soltanto delle lettere dell’alfabeto su Novembre: prima esposizione di Man Ray, alla Da- una pagina”, scrive Ball nel suo diario (il 9 luglio); “Non niel Gallery, a New York. esiste più il linguaggio […] bisogna completamente rein- Dicembre: l’agenzia di stampa International News ventarlo”. Photography espone foto della baronessa Elsa che po- In ottobre Ball e la Hennings tornano a Zurigo. Ball sa conciata in diversi costum i, probabilm ente nel suo ate- tenta di suicidarsi. lier del Lincoln Arcade Building, dove vivono anche Du- Scrive sconsolato il 15 ottobre: “Se volessi scappa- champ e Crotti. In quest’epoca la baronessa attira l’at- re di nuovo dove potrei andare? La Svizzera è una gab- tenzione del circolo degli Arenberg per le sue opere ses- bia di uccelli circondata da leoni ruggenti”. sualmente provocanti e il suo modo “spudorato” con cui Si uniscono a una troupe di teatranti (vaudeville) dà spettacolo in strada. con i quali vanno a Basilea. In dicembre Ball e la Hen- Inve rno 1915-1916: Ducham p e Cro tti co ndivido no nings sono di nuovo a Zurigo. un atelier per un periodo. Visibilmente influenzato dai Novembre: mostra di Arp (con Otto e Adja van suoi colle ghi francesi, Crotti crea de gli assem blag gi Rees) alla Galleria Tanner di Zurigo (15 novembre – 1 astratti su vetro che integrano elementi presi da mac- dicembre). Arp vi incontra Sophie Taeuber che diven- chine, e coltiva i tem i dell’um orism o e del m ovim ento, ta la sua compagna. La mostra suscita violente reazio- per esempio in Il Clown e in Les Forces mécaniques de ni della critica. l’amour en mouvement. Q uesti due assem blag gi, così come l’omaggio scultoreo intitolato Portrait sur mesu- “Marzo: un m ese dopo la sua re gistrazione a Zu- re de Marcel Duchamp, esposto a più riprese a New rigo (l’11 febbraio), Walter Serner raggiunge il gruppo

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di Der Mistral, “giornale di guerra letteraria”. Parten- pone incisioni su le gno in stile espressionista, il secon- do dall’idea che le istituzioni borghesi – giuridiche, po- do saggi critici e articoli sulle nuove forme d’arte e di litiche, culturali – costituiscono “una grammatica di guer- letteratura. Ivan Goll (poeta e pacifista recentemente ar- ra”, i caporedattori, Hugo K ersten e Em il Szittya, con- rivato da Strasburgo), Arp e Van Rees compaiono tra testano non tanto il conflitto in sé quanto il linguaggio i co llabo rato ri. e la struttura sociale che lo appoggiano. Alcune poesie Novembre: tutti gli artisti presenti alla mostra or- di Filippo T. Marine tti e di G uillaum e Apo llinaire, che ganizzata alla galleria Tanner degli arrangiamenti ispi- sconvolgono la sintassi convenzionale, completano il pro- rati al Cubismo, che vanno dalle ai col- g ram m a editoriale. lages astratti: tra essi com pare il m anifesto dell’esposi- A p rile : O tto Van R e e s si re c a in q u e sto p e rio d o ad zione realizzata da Van Rees. È in quest’occasione che Ascona, centro di vita alternativa e pacifista, dove la sua Arp e Taeuber si incontrano per la prima volta. famiglia si è rifugiata per sfuggire alla guerra. Come Arp, Dicem bre: Brodnitz, am ica di Ball, arriva dalla Ger- Tzara, Ball e altri dopo di loro, i Van Rees frequenta- mania in visita a Zurigo. Aiuta Ball e Hennings a or- no la casa in cui Se gal e sua m oglie Ernestine si sono ganizzare una serata di lettura il 17 dicembre. Lei e al- stabiliti nell’autunno precedente. In settem bre, la cop- tri sug geriscono loro di fondare il proprio cabaret. Più pia va ad abitare vicino a Zurigo. tardi, nello stesso m ese, Ball presenta il suo progetto di Mag gio-giugno: Ball e Hennings, che vivono in “Taverna de gli Artisti”, sul genere del “Sim plizissim us” estrem a povertà, rag giungono Zurigo, invitati da Ser- [il lo ro principale luo go di inco ntro a Mo naco ] m a pe r ner a collaborare a Der Mistral, m a la rivista sm ette di di più artistica e con un disegno meglio definito”. [C.P.] uscire con il terzo num ero, il 26 aprile. Ball ha utiliz- zato due passaporti di transito e si è fatto re gistrare sot- URSS to falso nome per evitare noie. Sperando di mantenere Krucˇënych pubblica Zaumnaja K niga [Libro tran- l’incognito, si stabilisce a Gine vra, m a viene ritrovato e smentale], raccolta di poesie scritte in zaùm ’ e illustra- passa una settim ana in prigione in agosto. te da , che ha disegnato anche la coper- Luglio: Marinetti invia a Ball il suo m anifesto Pa- tina incollandovi sopra un asso di cuori con applicato un role in libertà di cui alcuni estratti sono comparsi in Der grosso bottone bianco. I testi e le illustrazioni si alternano, Mistral. spesso alla rovescia, in un voluto disordine. Le pagine del Agosto: Schad arriva a Zurigo. Il dise gnatore po- libro sono di formato variabile e di colore diverso. L’ul- lacco Marce l Slo dki lo pre se nta alla co m unità de gli im - tima pagina è occupata da una poesia in zaùm ’ firma- m ig rati, e in particolare a Serner, che diventerà il suo ta Alyagrov, pseudonimo di Romàn Jakobson. mentore e il suo legame con il gruppo Dada. Ottobre: Ball e Hennings mettono a punto uno spet- 1916 tacolo di cabaret intitolato Maxim; Ball scrive anche al- cuni sketch parodistici e suona il pianoforte per la trou- Austria-Ungheria pe. “Abbiam o incantatori di serpenti, m angiatori di fuo- In piena guerra, Lajos Kassák pubblica un “numero co, funam boli, tutto quello che si può im m aginare”, scri- internazionale” di Te t t (1° agosto 1916), che si avvale ve Ball alla sua amica K äthe Brodnitz il 16 novembre. di contributi di russi, francesi, belgi, italiani, inglesi e ser- Il gruppo parte in tournée durante l’inverno. bi. Tzara e il suo compagno di liceo Ion Vinea lanciano Quando Te t t viene soppresso, Kassák pubblica in a Bucarest la rivista Chemarea [L’Appello], che adotta novembre il primo fascicolo di Ma [Oggi], che diventa una posizione editoriale pseudo militarista e sovversiva: il più importante periodico dell’avanguardia unghere- “Camminiamo nella nostra bella armatura […]. Come se (62 fascicoli pubblicati, l’ultimo il 15 giugno 1925). passaporto, [dateci] un arsenale. […] Bom be fum oge- Ma diventa presto un luogo d’incontro e di espressione ne in cestini per la carta, m atite fornite di lam e […]. di tutti i movimenti dell’avanguardia europea: Futuri- O g gi tocca a questi giovani partiti d’urgenza in batta- smo, Espressionismo, Costruttivismo, Dadaismo e Sur- glia domandarsi dove li hanno mandati”. realismo. Schad e Serner collaborano a Sirius: il prim o pro- Ma è tra i primi periodici d’avanguardia a occu-

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parsi di cinema, teatro, architettura, musica, e a rico- Luglio: Barger e Herzfelde pubblicano il primo nu- noscere l’importanza che può assumere l’arte grafica, mero (7) della nuova serie di Neue Jugend. I fratelli Herz- anche nelle sue applicazioni pubblicitarie. felde (Wieland Herzfelde e Helmut Herzfeld = John Moholy-Nagy è co-fondatore del periodico d’a- Heartfield) fondano la casa editrice Malik Verlag (il cui vanguardia Je l e n k o r , e aderisce al gruppo degli artisti e nome deriva dal titolo di un romanzo di Else Lasker- letterati che gravitano attorno a Ma. Schuler, Der Malik). Il Malik Verlag pubblicherà quasi tutti i periodici Dada o simpatizzanti di Dada e politi- Belgio camente impegnati: Neue Jugend (a partire dal 7, 1916), Prime opere astratte di Joostens, primi collage con Jederm ann sein eigner Fussball (numero unico, febbraio cartine colorate. 1919), Der Dada (solamente il terzo numero, aprile 1920), Die Pleite (febbraio 1919 – giugno 1924), Der Ge- Cile gner (1919-1922), Erste internationale Dada-Messe (nu- Huidobro decide di partire per l’Europa. Passan- mero unico-catalogo per la mostra omonima, giugno do da Buenos Aires vi tiene una conferenza sul Crea- 1920). Pubblicherà anche i principali testi dadaisti ber- cionismo. Dopo un breve soggiorno in Italia arriva a Pa- linesi. Di Herzfelde: Sulamith, 1917; Schutzhaft (che so- rigi e si lega subito a – che, probabil- stituisce il 2 di Die Pleite), 1919; Trag ig ro te sk e n d e r N a- mente, lo aiuta a pubblicare Nord-Sud – e a Pierre Al- cht, 1920; Gesellschaft, Künstler und Kommunismus, bert-Birot. 1921; Die Kunst ist in Gefahr, illustrato da Grosz, 1925. Di Huelsenbeck, nel 1920: Dada Siegt, Deutschland Francia muss untergehen e Phantastische Gebete; di Hausmann: All’ospedale di Nantes André Breton incontra Jac- Hurra! Hurra! Hurra!, 1921; di Grosz tutte le cartelle ques Vaché, medicato per una ferita alla gamba, e a Pa- di litografie e disegni: Erste Georg Grosz-Mappe, 1917; rigi, in maggio, Apollinaire. Scopre e Sig- Kleine Grosz-Mappe, 1917; Gott mit uns, 1920; Im mund Freud. Pierre Albert-Birot inizia la pubblicazio- Schatten, 1920; Das Gesicht der herrschenden K lasse, ne del periodico Sic. 1921; Ecce homo, 1922; Mit Pinsel und Schere, 1922; Die Raüber, 1922; Abrechnung folgt!, 1923; di Jung, nel “Durante il servizio m ilitare, Ribem ont-Dessaignes 1921; Die Kanaker, Wie lange noch?, Proletarier, Die scrive L’Empereur de Chine [L’imperatore della Cina], rote Woche; nel 1922; Annemarie, Arbeitsfriede, Hun- considerata la prima pièce Dada. ger an der Wolga; nel 1923: Die Eroberung der Ma- Febbraio: Vaché incarnerà agli occhi di Breton l’i- schinen; Die Technik des Glücks. deale dello humour (o piuttosto dell’“umour”, come scri- Nel 1920 Herzfelde inizia la collana Kleine revolu- ve) cinico e nichilista, dell’irriverenza verso i valori sta- tionäre Bibliothek [Piccola biblioteca rivoluzionaria]; nel biliti, che siano sociali o artistici. Alla m orte di Vaché, 1921 la Rote Roman-Serie [Collana di romanzi rossi]. ne l ge nnaio 1919, Bre to n trasfe rirà la sua ado razio ne Luglio-agosto: a una collettiva di pittori espressio- quasi immediatamente su Tristan Tzara. nisti allestita alla Galerie Der Sturm espone anche Pi- Autunno: realizza Un et une cabia. menacés [Uno e una minacciati], dipinto-assemblaggio composto da un filo a piombo, da un movimento a oro- “Gennaio (Berlino/Colonia): Max Ernst incontra logeria e da altri elementi meccanici. Esprime con que- Gross e i fratelli Herzfelde in occasione della sua espo- st’opera una sensibilità – ispirata senza dubbio al lavo- sizione alla Galerie Der Sturm (2-31 gennaio). ro di Crotti, da poco tornato a Parigi – per la recente Höch trova un im pie go stabile (il 1° gennaio) nel evoluzione della scena artistica newyorkese”. [C.P.] gruppo editoriale Ullstein, dove crea dei modelli di ri- cami e di pizzi per giornali femminili. Ullstein pubbli- Germania ca un numero crescente di riviste illustrate: è il caso di Berlino BIZ [Giornale illustrato berlinese], Der Querschnitt [Il Gennaio: personale di Marx Ernst alla Galerie Der m o de llo ] e Uhu [Gufo], che offriranno a Höch degli Sturm. spunti per i suoi fotom ontaggi.

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Marzo : Hans Rich te r è o g g e tto di un num e ro spe - Herzfelde). Si iscrive all’Accademia dell’Arte di Berli- ciale diDie Aktion, e di un panegirico del critico Theo- no, frequenta il Café des Westens, luogo di ritrovo pre- dor Däubler. Viene sm obilitato lo stesso m ese. ferito degli artisti e degli scrittori d’avanguardia, dove Mag gio: i fratelli Herzfelde acquistano i diritti di incontra anche Hausmann, Baader e l’olandese Jan Neue Jugend, casa editrice e giornale appartenente a un Bloomfield (che in seguito germanizzerà il proprio no- compagno di liceo. me in Erwin Blumenfeld). Giugno: esposizione personale di Richter alla gal- è smobilitato e torna a vivere leria Neue K unst di Hans Goltz, dove presenta settan- a Leiden, dove dipinge, scrive le prime “poesie ele- ta opere. “La complessità al prezzo dell’immobilità è il mentari” e collabora con l’architetto Oud. Mondrian è risultato della vigliaccheria borghese”, scrive Richter nel- a Laren, esegue variazioni cubiste sui temi delle To r r i la prefazione del catalogo dell’esposizione. In settem bre, e dei Po rti. parte precipitosam ente per Zurigo, dove rag giunge im - mediatamente il circolo Dada. Spagna Ottobre: Baader indirizza un appello temerario al Picabia arriva a Barcellona in agosto e vi ritrova K aiser affinché metta fine immediatamente alla guer- una piccola colonia di fuoriusciti francesi (Arthur Cra- ra. Si dichiara lui stesso “signore del re gno dello spiri- van, , ) e Charchoune. to” e si esonera a tale titolo da ogni impegno nel con- Picabia fa la conoscenza di José Dalmau, titolare flitto. della migliore galleria di Barcellona, che già aveva espo- Inverno: Herzfelde e Grosz (è così che egli ormai sto opere dei cubisti, di Duchamp e dello stesso Pica- scrive il proprio nome) riuniscono nella Erste George bia. Grosz-Mappe [Primo portfolio George Grosz], pubbli- Segue un fruttuoso periodo di collaborazione nel cato ne lla prim ave ra de l 1917, no ve lito g rafie sull’ano - corso del quale Dalmau esporrà, oltre a Francis Pica- mia urbana disegnate in uno stile che Grosz definisce bia, anche . ne l 1925 co m e un “taglio di co lte llo ”, e che si richiam a ai “dise gni popolari ne gli orinatoi”. [C.P.] Stati Uniti Marcel Duchamp, Man Ray, Walter C. Arensberg Hannover e altri fondano a New York la Society of Independent Fondazione della società artistica Kestner-Gesell- Artists [Società degli artisti indipendenti]. schaft, che organizzerà molte e importanti mostre e con- Man Ray partecipa alla “Forum Exhibition of Mo- ferenze dell’avanguardia internazionale. A partire dal dern American Painters” a New York. In un breve testo 1917, Schwitters parteciperà alle mostre della Hanno- scritto per il catalogo della mostra sottolinea l’importanza ver Sezession organizzate da questa società. Con l’av- dello humour, dell’immaginazione e difende la sua vo- vento del nazismo nel 1933, la Kestner-Gesellschaft sarà lontà di non lasciarsi intrappolare da un solo mezzo di costretta a rallentare la propria attività, che chiuderà nel espressione. Seconda mostra personale alla Daniel Gal- 1936 (con una mostra di ) per riprenderla lery, dove espone Self-Portrait [Autoritratto], il primo as- soltanto dopo il ’45. semblage americano proto-Dada. Inizia la serie dei col- lage con carte colorate: Revolving Doors [Porte girevo- Italia li]. Dipinge The Rope Dancer Accompanies Herself De Chirico, Malinconia di una partenza, La guer- With Her Shado ws [La danzatrice sulla corda si ac- ra, Interno metafisico con grande stabile, Natura mor- compagna alle sue ombre] in cui è il caso, anziché con- ta metafisica. Carrà, Com posizione TA, Gentiluomo siderazioni estetiche, che determina la composizione. ubriaco. Duchamp e Crotti, assieme ai cubisti Metzinger e Gleizes, espongono alla Montross Gallery, in aprile, in Olanda una mostra intitolata “I 4 moschettieri”. Paul Citroen parte per Berlino e viene presentato Duchamp sceglie o elabora quattro Readymade: dall’amico Walter Mehring ai futuri dadaisti berlinesi: Comb [Pettine], With Hidden Noise [Con rumore se- Grosz e i fratel Herzfelde (John Heartfield e Wieland greto], Trave lle r’s Fo lding Ite m [Pieghevole da viaggio]

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e The Battle Scene [Scena di battaglia]. Viene intervi- Autunno: Crotti e Chastel tornano a Parigi. stato con Crotti da Nicola Greeley-Smith per The Eve- Man Ray realizza una serie di dieci collage intito- ning World (New York, 4 aprile 1916, p. 16). Partecipa lata co lle ttivam e nte Revolving Doors, approfondendo con quattro dipinti e due Readymade alla Exhibition of così la sua ricerca di un’arte astratta che fosse trascen- Modern Art, presso la Bourgeois Gallery, 3-29 aprile. dente ma radicata nella vita quotidiana e nell’esperienza Picabia, in preda a una depressione nervosa (abu- moderna: Long Distance [Grande distanza], Decanter so di alcool e di stupefacenti), in estate lascia New York [Decanter] e Concrete Mixer [Betoniera] sono alcuni per Barcellona. dei titoli. Man Ray apprezza anche il procedimento ra- Prima intervista di Varèse negli Stati Uniti: egli pro- dicale e sconcertante che consiste nel ribattezzare og- pone l’uso di nuovi mezzi tecnici per creare un nuovo getti ordinari con term ini astratti. Così, scrive a proposito universo di suoni (The New York Telegraph and Mor- di Decanter ne l 1919: “Il suo cam biam e nto im pro vvi- ning Telegraph, marzo). so di funzione le ha dato corag gio: conce pita per espel- Primi contatti (epistolari) fra Marius de Zayas e Tri- lere, diventa uno strumento di accettazione”. stan Tzara in settembre. Novembre (New York/Zurigo): Lo scrittore Hen- Progetto di uno scambio di mostre (“arte astratta ri-Pierre Roché incontra Duchamp e si unisce al circo- americana”, gruppo Dada svizzero). lo degli Arensberg. Coady, un mercante d’arte newyorkese, pubblica, De Zayas scrive (il 16 novembre) a Tristan Tzara, in dicembre, il primo fascicolo di The Soil [La Terra] che gli ha appena inviato dieci esemplari di quello che (5 fascicoli in tutto, l’ultimo nel luglio 1917). Oltre a di- è probabilmente La Première Aventure céléste [sic] de fendere le idee Dada, Coady pubblicherà anche dei te- M. Antipyrine, in cui com pare una versione del pri- sti e fotografie di Cravan. missimo manifesto dadaista. Duchamp ricorderà negli anni Sessanta che è attraverso questo libro che ha sen- “Gennaio: Picabia espone alla Modern Gallery (5- tito parlare del movimento per la prima volta. 26 gennaio). I quadri chiam ati m eccanom orfi sono pre- Djuna Barnes, che diventerà l’assistente di Elsa, par- senti in g ran num ero per la prim a volta, e l’e vento su- la per la prima volta dei travestimenti della baronessa scita sulla stam pa num erose critiche ne gative e verbose. in un artico lo de l New York Morning Telegraph Sun- Gennaio (Ne w York/Parigi): il 15 gennaio Du- day Magazine (26 novembre): “[S]i vede la baronessa champ indirizza una lettera a sua sorella Suzanne, a Pa- uscire rapidamente da uno di quei nuovi taxi bianchi rigi, chiedendole di creare un “ready-made a distanza”. con settanta braccialetti neri e viola tintinnanti intorno Dopo aver indicato la presenza di una ruota di bicicletta alle sue caviglie pro fane, un franco bo llo stranie ro, o bli- e di un portabottiglie nel suo appartamento parigino or- terato, incollato su una guancia; una parrucca viola e mai vuoto, chiede a Suzanne di firmare quest’ultimo ag- d’oro […] un vecchio quaderno umano su cui sono sta- giungendovi un’iscrizione che le com unicherà in una let- te scritte tutte le follie di una generazione passata”. [C.P.] tera successiva (oggi persa). Aprile: per la prima volta, Duchamp presenta al Svizzera pubblico la sua idea di “ready-m ade” in un’intervista al 5 febbraio: si apre al numero 1 della Spiegelgasse, Evening World (4 aprile) che coincide con le due espo- una stradina malfamata della vecchia Zurigo, il Caba- sizioni collettive a cui partecipa. In totale, vengono espo- ret Voltaire (durerà sei mesi), su iniziativa di Hugo Ball ste dodici opere, di cui due semplicemente intitolate e Emmy Hennings. “ready-made” – Traveller’s Foldin Item [Pie ghe vole da “La sala era strapiena”, ricorda Ball nel suo diario viaggio] e un oggetto non identificato. L’articolo del- il 5 febbraio, “molte persone non poterono trovare un l’Evening World insiste sul sensazionalism o dell’evento. posto a sedere. Verso le 6 del pomeriggio, mentre era- “Questa grande pala da neve brillante è la cosa più bel- vamo ancora indaffarati a martellare e ad affiggere ma- la che abbia mai visto” avrebbe detto Crotti a proposi- nifesti futuristi, arrivò una delegazione dall’aria orien- to di In Advance of the Broken Arm [In anticipo del tale composta di quattro piccoli uomini con cartelle e braccio rotto] di Duchamp, appeso al soffitto dell’ate- dipinti sotto il braccio. Salutarono educatamente con lier che condividevano. molti inchini e si presentarono: Marcel Janco pittore, Tri-

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stan Tzara, Georges Janco, e un quarto di cui non af- ricevette in tempo il testo. Arp legge invece brani dal- ferrai il nome. Per caso era presente anche Arp e po- l’Ubu Roi di Jarry. Oser e Rubinstein suonano il primo temmo comunicare senza molte parole. Presto gli Ar- tempo della Sonata per piano e cello op. 32 di Saint- cangeli sontuosi di Janco furono appesi con altri begli Saëns. Mme Leconte canta canzonette francesi. oggetti, e la sera stessa Tzara lesse alcune poesie di sti- 29 marzo: Huelsenbeck, Janco e Tzara leggono L’A- le tradizionale andandole a pescare, con modi affasci- miral cherche une maison à louer, una loro poesia “si- nanti, nelle varie tasche della sua giacca”. multanea” (pubblicata poi nel numero unico di Caba- Inizia così l’attività Dada a Zurigo con Hans Arp, ret Voltaire). Seguono, ispirati dal precedente di Henri Hugo Ball, Richard Huelsenbeck, che arriva pochi gior- Barzun e Fernand Divoire, Canto negro Ie Il su musi- ni dopo da Berlino, Marcel Janco e Tristan Tzara. Il Ca- ca di Ian Ephraim. baret Voltaire offre tutte le sere un programma diver- Aprile: inizia l’intensa attività epistolare di Tzara. so. A Parigi, tramite il mercante d’arte Paul Guillaume, al- Il 6 febbraio lettura di poesie di Kandinsky, Else La- laccia contatti con Apollinaire (che lo presenterà a Pier- sker e Wedekind. Canti (con il concorso di un coro ri- re Reverdy) e Max Jacob. In Italia corrisponde con Gior- voluzionario) e balli. Partecipano anche molti rifugiati gio de Chirico e Alberto Savinio che vivono a Ferrara. russi, che organizzano un’orchestra con venti suonato- In una lettera a Doucet datata 30 ottobre 1922 Tzara ri di balalaika. Il 7 febbraio lettura di poesie di Blaise scrive: “Tramite suo [Savinio] il mio indirizzo si sparse Cendrars e Jacob Van Hoddis. Debutto di Madame Le- in Italia come una malattia contagiosa. Fui bombarda- conte, cantante francese. Scenette umoristiche di Reger. to di lettere da tutte le province d’Italia. Quasi tutte ini- L’arrivo di Huelsenbeck da Berlino (“a lui piacciono i ziavano con ‘Caro amico’, ma la maggior parte dei miei ritmi più forti, ritmi negri, preferisce far entrare in ter- corrispondenti mi chiamava ‘carissimo e illustrissimo ra la letteratura a suon di tamburo”, Ball, 11 febbraio) poeta’. Questo mi indusse a rompere presto i rapporti determina una svolta meno conformista delle serate al con questo popolo troppo entusiasta” (Sanouillet 1965, Cabaret Voltaire. Si continuano le letture di poeti tra- p. 571). dizionali (Werfel, Max Jacob, André Salmon, Laforgue 11 aprile: l’idea di un movimento Dada e la stessa ecc.) ma si leggono anche i satirici e gli umoristi (Mor- parola Dada non sono ancora nate, come risulta da que- genstern, Lichtenstein, Jarry ecc.). Alla musica dei clas- sta annotazione nel diario di Ball: “Ci sono progetti per sici dell’Ottocento (Liszt e altri) subentrano i moderni una ‘Società Voltaire’ e una mostra internazionale (que- (Debussy, Skriabin, Rachmaninoff, Saint-Saëns, Strawin- sta sarà realizzata nel gennaio dell’anno successivo). Gli sky, ecc.). Alle serate partecipano dilettanti con lettura utili di queste serate serviranno a finanziare un’antolo- di poesie, canti, balli, danze estemporanee. gia che pubblicheremo presto. (Si tratta del numero uni- 1° marzo: Ball annota nel suo diario: “Arp si leva co di Cabaret Voltaire, pubblicato in giugno e nella cui contro l’ampollosità degli dei della pittura (gli espres- prefazione, scritta da Ball e datata 15 maggio, si ado- sionisti). Dice che i tori di Marc sono troppo grassi, le pera per la prima volta la parola Dada) H. [Huelsen- cosmogonie e le stelle fisse pazze di Baumann e Meid- beck] è contro l’organizzazione; la gente ne ha abba- ner gli ricordano le stelle di Bölsck e Carus. Vorrebbe stanza di organizzazioni, dice. Anch’io la penso in que- che tutte le cose fossero più ordinate e meno capriccio- sto modo. Non bisogna trasformare una fantasia in una se, meno grondanti di colore e di poesia. Preferisce la scuola artistica”. Tre giorni dopo Ball annota ancora: semplicità della geometria alle versioni dipinte della “Il nostro cabaret è un gesto”. 18 aprile: una frase del Creazione e dell’Apocalisse… Se lo capisco corretta- diario di Hugo Ball sembra indicare che la parola Da- mente, egli s’interessa di più alla semplificazione piut- da è stata trovata tra il 12 e il 17 aprile; il 18 egli scri- tosto che alla ricchezza”. ve nel suo diario: “Tzara continua a preoccuparsi per 12 marzo: “Bisogna essere totalmente nuovi e in- il periodico [Dada, il cui primo numero sarà pubblica- ventivi. Riscriviamo la vita tutti i giorni” (Ball). to in luglio]. La mia proposta di chiamarlo ‘Dada’ è ac- 14 marzo. Serata francese: Tzara legge poesie di cettata”. La scoperta della parola Dada è stata rivendi- Max Jacob, André Salmon o Lafargue. Ball avrebbe vo- cata anche da Tzara (la parola sarebbe stata trovata da luto tradurre e leggere poesie di Lautréamont, ma non lui, presenti alcuni dadaisti, al Café de la Terrasse di Zu-

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rigo, infilando un temperino in un dizionario). Per do- cali è pesato e distribuito soltanto secondo il valore del- vere di cronaca, e anche se la cosa ha scarsa importan- l’inizio della sequenza”. Prima della lettura delle poe- za, anche Huelsenbeck ha avanzato la stessa rivendica- sie egli spiega al pubblico che “in queste poesie foneti- zione. Molto lascia supporre che Ball non menta: il dia- che rinunciamo totalmente al linguaggio che il giorna- rio fu completato e pubblicato tre mesi prima della sua lismo ha svilito e corrotto. Dobbiamo tornare all’alchi- morte (14 settembre 1927) e cioè diversi anni dopo aver mia più profonda della parola”. Tre giorni prima an- perso ogni interesse per il movimento Dada. Non avreb- notava nel diario: “Il nome di Arthur Rimbaud non de- be dunque avuto nessuna ragione di rivendicare un ge- ve essere omesso dalla nostra galassia. Siamo rimbau- sto che apparteneva a un passato che aveva completa- diani che a noi piaccia o no”. Ball aveva in mente il te- mente rinnegato (Ball morì cattolico osservante). Sem- sto di Rimbaud, Alchim ia del verbo, dove è scritto: “[…] bra più probabile che la parola sia stata trovata da Ball mi lusingai di inventare un verbo poetico accessibile, un e Huelsenbeck in un dizionario francese-tedesco che Ball giorno o l’altro, a tutti i sensi, dobbiamo persino ri- utilizzava per scrivere il suo saggio Zur K ritik der deut- nunciare alla parola stessa per preservare alla poesia il schen Intelligenz. suo ultimo e più sacro rifugio. Dobbiamo rinunciare a 24 maggio: Ball annota nel suo diario: “Siamo in scrivere di seconda mano: cioè accettare parole (per non cinque, e la cosa più strana è che non siamo mai si- parlare di frasi) che non abbiamo inventato noi stessi”. multaneamente in accordo completo, nonostante siamo 14 luglio: allo Zunfthaus zur Waag (un palazzo del d’accordo sulle questioni principali. Le costellazioni cam- Seicento, sede delle corporazioni) ha luogo l’“Autoren- biano. A volte Arp e Huelsenbeck sono d’accordo e sem- Abend / I Dada Abend” [Serata degli autori / prima brano inseparabili, ora Arp e Janco si uniscono contro serata Dada]: si tratta della prima manifestazione pub- H. [Huelsenbeck], poi H. e Tzara sono contro Arp ecc. blica di Dada, e il programma è il seguente: Vi è un cambiamento continuo di attrazione e repul- Primo tempo: Hans Heusser, ritmi di danze esoti- sione. Un’idea, un gesto, un nervosismo sono sufficien- che e alcune composizioni; Emmy Hennings: Due don- ti a cambiare la costellazione senza disturbare seriamente ne (prosa) e quattro poesie; Hans Arp e Marcel Janco: il nostro piccolo gruppo. In questo momento mi trovo presentazione di alcune opere; Hugo Ball: Gadji Beri molto vicino a Janco”. Bim ba [Versi senza parole] (poesia fonetica) recitati “nel 4 giugno: è posta in vendita Cabaret Voltaire, l’an- costume appropriato” (Ball reciterà anche il primo Ma- tologia di 32 pagine con contributi di Apollinaire, Arp, nifesto Dada – per il testo integrale si veda Schwarz 1976 Ball, Cangiullo, Cendrars, Hennings, Hoddis, Huel- – che sarà accolto con freddezza dagli altri dadaisti poi- senbeck, Janco, Kandinsky, Marinetti, Modigliani, Op- ché è contro la trasformazione del Dada in una nuova penheimer, Picasso, van Rees, Slodky e Tzara. Si trat- tendenza artistica); Tzara: La febbre puerperale (poe- ta, scrive Ball, della “prima sintesi delle scuole moder- sia simultanea, interpretata da Ball, Huelsenbeck, Jan- ne d’arte e di letteratura. Vi hanno contribuito i fondatori co e Tzara); Canti ne g ri I (su motivi di Ball, Huelsen- dell’espressionismo, del futurismo e del cubismo”. Ot- beck, Janco e Tzara); Canti ne g ri II (su motivi sudane- to giorni più tardi Ball scrive: “Quello che chiamiamo si, cantati da Huelsenbeck e Janco). Dada è una farsa fatta di nulla che coinvolge tutti i pro- Il secondo tempo si apre con musiche di Heusser; blemi più importanti”. poi Huelsenbeck e Tzara (portando maschere dipinte da 16 giugno: un appunto del diario di Ball spiega la Janco) recitano “poesie fonetiche”, “poesie movimenti- ragione della scelta del nome del Cabaret Voltaire: “Gli ste”, “concerto di vocali”, “poesia della vocale”, “poe- ideali della cultura e dell’arte come programma per uno sia bruitista”; Hennings esegue tre “Danze Dada” su mu- spettacolo di varietà, questa è la nostra variante del Can- siche di Ball e con maschera di Janco; Huelsenbeck re- dide per i nostri tempi”. cita una poesia fonetica (Mpala Tomo). La serata si chiu- 23 giugno: Ball legge al Cabaret Voltaire le sue pri- de con danze cubiste eseguite da Ball, Hennings, Huel- me poesie fonetiche (Canto di Labada alle nuvole e Ca- senbeck e Tzara (costumi e coreografia di Ball, musica ravanna d’elefanti). Scrive nel diario: “Ho inventato un di von Andrejew). nuovo tipo di poesia, ‘Poesie senza parole’ o Lautgedi- Luglio: primo titolo detla Collection Dada: La pre- chte [“poesia fonetica”], nelle quali l’utilizzo delle vo- mière aventure celeste de Monsieur Antipyrine, testo di

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Tzara illustrato da Janco. Fine luglio: la condotta disa- Il 12 febbraio, il Cabaret presenta poesie futuriste strosa, sul piano finanziario, del Cabaret Voltaire (nes- e sim boliche e, la settim ana successiva, canti folcloristi- suno si preoccupava di incassare i biglietti d’ingresso) e ci francesi e russi: un mélange eclettico di avanguardie le reazioni negative degli zurighesi (avevano sfasciato tut- internazionali e di culture non germ aniche. ti i mobili) portano il Cabaret Voltaire al fallimento e Mag gio: il 30 m ag gio, sono in cartellone al Caba- alla chiusura. Ball e Hennings si ritirano nel Ticino, a ret alcune poesie sim ultanee, un concerto “bruitiste” [ru- Vira-Magadino. Il 6 agosto Ball scrive nel suo diario: m orista] e danze “su tem i sudanesi” con m aschere di “Il mio manifesto alla prima serata Dada pubblica (nel- Janco. I balle rini so no ve ro sim ilm e nte allie vi de l co - la sala Waag) costituiva una rottura con gli amici ap- reografo Laban, che, oltre al suo lavoro di composito- pena velata”. re, inizia delle ricerche sul m odo di trascrivere il lin- Settembre: secondo titolo della Collection Dada: guag gio “prim o, unive rsale ” de lla danza in un “alfabe - Phantastische Gebete [Preghiere fantastiche], una poe- to” astratto di simboli scritti – progetto che non è sen- sia di Huelsenbeck illustrata da sette xilografie di Arp. za co lle gam e nto co n le rice rche dadaiste sull’astrazio - Ottobre: terzo titolo della Collection Dada: Scha- ne. labe n Schalo m ai Schalam ezo m ai, di Huelsenbeck, illu- La parola Dada appare per la prima volta in for- strato da Arp. ma stampata in Cabaret Voltaire, la prim a pubblicazione 3 ottobre: Ball annota nel suo diario: “Tzara, Arp del gruppo. e Janco mi hanno scritto da Zurigo dicendo che devo G iugno : Ball, rigido ne l suo “co stum e cubista” co - assolutamente tornare; la mia presenza è urgentemen- stituito da un cilindro di cartone blu sormontato da un te desiderata”. Probabilmente per indurre Ball a tornare, m ante llo ro sso e o ro, co n alle m ani acce sso ri e vo canti Huelsenbeck, inviandogli Schalaben Schalabai Schala- chele di gambero, e acconciato con un cappello bian- mezomai, gli scrive: “Alcune settimane fa ho deciso di co e blu, legge la sua prima “poesia senza parole” (il 23 tornare in Germania, ma non posso farlo in questo mo- giugno). “Gadji beri bimba/glandridri lauli cado- mento dato che soffro di un grave disturbo nervoso al- ri/gadjam a bim beri glassala…”, intona, e annoterà in lo stomaco. È terribile, un triplice inferno, forse il ca- dettaglio come quella sera, nel desiderio di evitare la ver- stigo per questa presunzione Dada che pensi avere ri- gogna di questa esperienza incerta, avesse adottato “le conosciuto. Anch’io sono sempre stato fermamente con- m odulazioni dei lam enti ieratici dell’Antichità”. trario a quest’arte. Ho trovato un francese ed è straor- Luglio: nel m anifesto di Tzara, La Première Aven- dinario: Leon Bloy. Vedrai dal mio libro che anch’io de- ture céléste [sic] de Monsieur Antipyrine, si le g ge: “Un sidero diventare un gesuita”. cattivo ragazzo è morto da qualche parte / e noi la- Ball accetterà l’invito dei suoi amici e tornerà in no- sciam o i cervelli continuare / il topo corre in diagona- vembre, per pochi mesi, a Zurigo. In una lettera data- le sul cie lo / la se nape co la da un ce rve llo quasi schiac- ta 28 giugno 1916, il mercante parigino Paul Guillau- ciato / siamo diventati dei riverberi”. L’opuscolo con- me consiglia a Tzara di prendere contatto con Marius tiene la prima spiegazione in forma stampata di ciò che de Zayas (“è l’uomo più conosciuto negli ambienti avan- è Dada: “Dada è la nostra intensità […] è ugualmente zati degli Stati Uniti”). Tzara gli scrive il 30 settembre. della m erda, m a noi vogliam o d’ora in poi cagare con colori diversi per ornare il giardino zoologico dell’arte “Febbraio: “I giovani artisti di Zurigo di tutte le ten- con tutte le bandiere dei consolati…”. denze sono invitati a presentare i propri suggerimenti Luglio-novembre: lontano da Zurigo, Ball e Hen- e contributi di qualsiasi genere”, si può leggere su un nings tentano di organizzare una tournée in cui Ball, gio rnale che annuncia l’ape rtura de l Cabare t Vo ltaire mascherato, avrebbe recitato le sue poesie sonore. Il ruo- in febbraio. Proprio sull’altra sponda del fiume si trova lo di He nning sare bbe stato que llo di risve gliare la cu- la scuo la di “danza, so no rità, paro la e fo rm a” dire tta riosità del pubblico distribuendo volantini contenenti da Rudolf von Laban, i cui studenti partecipano agli estratti di articoli di giornali: “Fa bene e le persone pen- spe ttaco li e allacciano le gam i se ntim e ntali co n gli o r- seranno che siam o m ondialm ente celebri”. Tuttavia, gli ganizzatori. Ball, Arp, Tzara, Taeuber, Janco e Henning articoli in questione non sono particolarmente elogia- si associano presto per riform are l’insiem e dagli inizi. tivi. Un giornalista ritiene che le idee di Ball sul cubi-

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sm o e il o siano il “prodotto di una fantasia sbri- letto Parade , con musica di Satie, coreografia di Leo- gliata e di una sensualità perversa” (Volksrecht, Zurich, nida Massine e scene di Picasso. n.d.); altri qualificano Hennings come un “[ragazzino] di quattro anni matto” (Die Action, Berlin, n.d.), dota- “Marzo: Ribem ont-Dessaignes pubblica su 391, il to di una voce “espressiva in m ancanza di essere bella” periodico di Picabia, un breve testo polemico intitola- e di un viso sfigurato dalla m orfina (Nieuwe Amsterda- to “Civilizzazione”: “orm ai è accertato che il m ezzo più mer, n.d.). puro per testimoniare l’amore al prossimo è mangiar- Settembre: Hans Richter arriva dalla Germania più lo. […] Possedere con il cuore, o possedere con lo sto- o meno in questo periodo. maco? Quest’ultimo è più sicuro. E poi, in caso di con- Settembre-ottobre: Le poesie pubblicate nei due vo- trordine, c’è sempre la nausea”. lum i succe ssivi ne lla “Co llana Dada” unisco no pro vo - Ne l prim o num e ro de lla rivista di Pie rre Re ve rdy, cazioni volgari e l’evocazione astratta di lingue non oc- Nord-Sud, Paul Dermée difende l’idea che i tempi sia- cidentali: “Le prêtre ferme la braguette de son pan-ta- no m aturi pe r “l’o rganizzazio ne, la classificazio ne, la lon rataplan rataplan la braguette de son pan-talon / scienza, ovvero per un’età classica”. Questo segnale di et des poils jailli-issent de ses oreilles / chupuravanta bur- “ritorno all’ordine” si esprimerà più tardi nella rivista roo pupaganda burroo…”12 (“A v io n ”). di Dermée L’Esprit Nouveau, complementare di Dada Novem bre: Schad si stabilisce a Gine vra. ne lla Parigi de l do po -gue rra. De rm é e e la sua co m pa- Dicembre: Tzara abbandona la pubblicazione di gna Céline Arnauld sono tuttavia attori secondari di Da- Mpala garoo, raccolta poetica che doveva costituire il da . Intrattengono legami particolari con Tristan primo tomo della “Collana Dada”. Alla biblioteca di Zu- Tzara, di cui Apollinaire (in quanto membro del comi- rigo legge delle poesie africane e oceaniche, proseguendo tato di redazione) sollecita la partecipazione per il nu- gli esem pi prim itivism i di Huelsenbeck nel senso di un mero seguente di Nord-Sud, in aprile. ve ro e pro prio studio antro po lo gico. Ne l 1917 inizia a Giugno: Les Mamelles de Tirésias, farsa di Apol- pubblicare queste poesie originarie su riviste d’avan- linaire, ha una prima movimentata. La pièce, che in- guardia, e fa lo stesso con le sue critiche d’arte africa- troduce la parola “surrealismo”, contiene numerose in- na”. [C.P.] novazioni – e soprattutto la dissociazione tra il linguaggio e l’intrigo – che saranno riprese da Dada Paris e avran- 1917 no ripercussioni in tutta Europa. Tuttavia, il suo mes- sag gio patriottico sem bra rispondere a una convinzio- Belgio ne profonda: i francesi dovrebbero fare più bambini per Clément Pansaers pubblica a Namur il primo nu- contrastare la minaccia tedesca. mero di Résurrection l’ultimo numero, II:6, esce nel Ottobre: conosce Breton alla libre- maggio 1918): l’orientamento è chiaramente espressio- ria di Adrienne Monnier, la Maison des amis des livres. nista. È l’unico periodico d’avanguardia pubblicato in I due studenti di medicina proseguono il loro servizio Vallonia durante la guerra. m ilitare insie m e all’o spe dale Val-de -G râce, a Parigi. Primi oggetti costruttivisti di Joostens. Novembre: Picabia passa giusto abbastanza tem- po a Parigi per fare la conoscenza di un’elegante gio- Francia vane donna belga, Germanie Erveling. Partono insie- André Breton scopre l’opera di Sade. Conosce Sou- m e pe r la Svizze ra, do v e g ià viv o no la m o glie e i figli di pault (presentatogli da Apollinaire al Café de Flore) e Picabia. Everling è ormai entrata a far parte, e lo sarà Aragon. per lungo tempo, della vita privata del pittore e poeta. Pierre Reverdy pubblica il primo fascicolo di Nord- Apollinaire tiene una conferenza sul “Nuovo Spi- Sud. rito e i poeti”, in cui spie ga cosa intende con “nuovo 12 “Il prete chiude la patta dei suoi pan-taloni rataplan rataplan la Prima raccolta di poesie di Soupault, Acquarium, spirito”: “Il buon senso francese” e un “orrore del caos” patta dei suoi pan-taloni / e dei pubblicata per conto dell’autore dallo stampatore Paul o del “disordine”. Il testo della conferenza verrà pub- peli zampillano dalle sue orecchie / chupuravanta burroo pupa- Birault. blicato ne l dice m bre 1918, po co do po la m o rte de l po e - ganda burroo…”. Al Théâtre du Chatelet, il 18 maggio, prima del bal- ta”. [C.P.]

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Germania progetta insieme a Hausmann di creare una società ano- Berlino nima chiamata Christus-GmbH. “Gennaio (Berlino/Colonia): Paul Westheim , cri- Grazie al conte Harry K essler, aristocratico e me- tico d’arte alla Frankfurter Zeitung, fonda un mensile cenate dell’avanguardia, Grosz e Heartfield ottengono intitolato Das Kunstblatt [Il G io rnale de lle arti] che di- un im pie go nel servizio cinem atog rafico di propagan- venterà a Berlino il pilastro della cultura di Weimar da de ll’e se rcito, che dive nta (il 18 dice m bre ) l’UFA, la (1917-1923). So cialista prude nte, We sthe im m antie ne le prima società cinematografica tedesca. Heartfield vi la- distanze da Dada. È tuttavia amico di Grosz e del cri- vo re rà fino all’inizio de l 1919. tico d’arte Carl Einstein, e pubblica di tanto in tanto del- Ottobre: Baader si presenta come candidato di Sa- le critiche elogiative su Dix, Schlichter e Ernst. rebruck alle elezioni parlamentari nazionali che si ten- Gennaio (Berlino/Zurigo): Huelsenbeck, che ha la- gono il 9 ottobre”. [C.P.] sciato Zurigo l’inverno precedente per intraprendere gli studi di m edicina in Germ ania, si stabilisce a Berlino Hannover questo mese (o il seguente). Ritrova presto Hausmann Marzo-novembre: Schwitters è arruolato nell’eser- e Franz Jung, a cui fornisce notizie del Cabaret Voltai- cito (con mansioni burocratiche). Primi dipinti astratti. re e del suo se guito. “Schwitters incontra Christof Spengem ann, criti- Marzo: la casa editrice Neue Jugend, acquisita da co di Hannover am ico di Herwarth Walden. I due uo- Wie land He rzfe lde, suo frate llo John He artfie ld (co m e mini resteranno amici tutta la vita”. [C.P.] si fa ormai chiamare) e George Grosz con lo scopo an- nunciato di sostenere un’arte e una letteratura radical- Spagna mente di sinistra, prende il nome di Malik. Questo ter- A Barcellona da gennaio a marzo Picabia pubbli- m ine (dall’e braico melech, “re” o “capo”) è tratto dal ca i primi quattro numeri di 391 (ve ne saranno in tut- titolo di un rom anzo espressionista di Else Lasker-Schü- to 19, l’ultimo datato ottobre 1924), che verranno di- ler, che, fin dall’inizio, sostiene quest’avventura e gli ar- stribuiti da José Dalmau. 391 vuole essere il successore tisti che vi prendono parte. di 291, l’ultimo numero del quale (12) è uscito nel feb- Giugno: la censura proibisce l’uscita di Neue Jugend braio dell’anno precedente. durante tutta la guerra. Escono due num eri, uno in m ag- J.-M. Junoy e J.-V. Foix pubblicano, in settembre, gio, l’altro in giugno, in un form ato che sfida im pudente- il primo numero di Trossos, al quale collaboreranno i m ente il divieto: si tratta in effetti di un “tabloid” in stile dadaisti (in particolare, sul 5, dell’aprile 1918, un testo americano, di circa sessanta centimetri per quarantacin- di Tzara, Vas travessar apacible). que (piegato). Per il numero di giugno, il titolo è stampa- to in verde e rosso vivo, e la prima pagina comporta una Stati Uniti g rande foto del Flatiron Building, a Ne w York – gli Stati Arthur Cravan arriva a New York. Invitato da Du- Uniti hanno appena dichiarato guerra alla Germania. champ a tenere una conferenza il 12 giugno, si presen- Agosto (Berlino/Zurigo): nella sua corrisponden- ta ubriaco, si spoglia davanti al pubblico: tumulti in sa- za, Huelsenbeck tiene Tristan Tzara al corrente delle at- la. Prima e ultima serata in stile Dada a New York. tività di Herzfelde, Hausmann, Grosz e altri, e si pone Picabia torna a New York il 4 aprile (ripartirà in com e interm ediario tra Berlino e Zurigo. ottobre per Parigi, via Barcellona). Autunno: Malik pubblica un secondo portfolio di Duchamp pubblica (con H.P. Roché) The Blind trenta litografie, la Kleine Groszmappe [Piccolo portfo- Man (due numeri, aprile e maggio). lio di Grosz]. Con il suo disordine intenzionale di let- Roché e Picabia affidano a una partita a scacchi la tere sbilenche, di immagini di pubblicità riciclate e di decisione di quale dei due periodici concorrenti (The tipog rafie eteroclite, la copertina ben corrisponde al con- Blind Man e 391) debba cessare la pubblicazione. Vin- tenuto. “Vivisezione senza imbarazzo della grande città” ce Picabia, che pubblica a New York tre numeri di 391 (Das Kunstblatt, dice m bre 1917). (5, 6 e 7). Duchamp elude il verdetto e pubblica l’uni- Desiderando fornire un fondam ento com m erciale co fascicolo di Rongwrong (luglio) dove, a pagina 2, ri- al suo spirito critico e alla sua visione spirituale, Baader porta le mosse della partita Picabia-Roché.

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Duchamp elabora altri quattro Readymade: Apo- Edgar Varèse incontra Louise Norton, che diven- linère Enam aled, [Fontana: il famoso orina- terà sua moglie. toio], Tré b u c h e t [Trabocchetto] e Hat Rack [Attac- Man Ray elabora nuovi oggetti Dada: l’assembla- capanni]. Costruisce una scultura totalmente incon- ge Boardwalk e New York, una scultura ottenuta strin- sueta legando l’una all’altra strisce di gomma ritaglia- gendo in un morsetto pezzetti di legno di varie gran- te da cuffie da bagno colorate; la costruzione viene dezze, anticipando così l’utilizzo, da parte dei dadaisti quindi tesa in mezzo alla stanza legando un’estremità e dei surrealisti, di oggetti trovati e materiali di scarto. a ciascuno dei quattro angoli del suo studio al nume- Prime aerografie. ro 33 della W. 67a Strada. Rassegna le dimissioni dal- “Gennaio: Arthur Cravan e Leon Trotski arriva- la Society of Independent Artists quando Fo u n tain (che no a New York sulla stessa nave. Cravan, poeta e boxeur firma con lo pseudonimo R. Mutt) viene rifiutato. Bea- che, nella primavera precedente a Barcellona, ha tenu- trice Wood così ricorda la discussione tra Walter C. to testa per sei round al cam pione dei pesi m assim i Jack Arensberg e George Bellows (in una lettera indirizza- Johnson, si farà conoscere ancora di più com e socio del tami a distanza di qualche anno dalla prima, nella qua- Dadaism o ne wyorkese, soprattutto quando, in aprile, si le l’interlocutore di Arensberg era invece Rockwell spo glia rivo lge ndo si al pubblico. Fo rse ge ttato in acqua Kent). “Ascoltai un’accesa discussione tra Walter da una barca in Me ssico, ne l 1918, il suo co rpo no n ve rrà Arensberg e George Bellows circa l’opportunità o me- m ai form alm ente identificato. Trotski, sem pre vestito im - no di mostrare una certa scultura. ‘È indecente, gros- peccabilmente quando pronunciava i discorsi, rag- solanamente offensivo’, urlò Bellows, scostandosi or- giunge rà, più tardi ne l co rso de ll’anno, il co lle ga e ri- ripilato da un apparecchio sanitario di porcellana bian- vale Vladimir Lenin a Mosca. I due hanno potuto scam- ca esposto rovesciato su una base di legno. ‘Questo di- biare le proprie opinioni su Dada, che Lenin ha scoperto pende dal punto di vista’, rispose calmo Arensberg – a Zurigo. In se guito, Lenin nom inerà Trotski com m is- ‘Non possiamo mostrarlo, esiste una cosa chiamata de- sario degli Affari esteri. Dopo la sua morte, la situazio- cenza e vi è un limite oltre il quale non ci si può spin- ne non cesserà di de gradarsi per Trotski, che verrà in- gere’ – ‘Dobbiamo. Egli ha mandato 6 dollari. Il no- fine esiliato e privato della nazionalità. Anche lui vedrà stro regolamento dice che noi dobbiamo accettare qual- una tragica fine in Messico, dove agenti di Stalin gli con- siasi cosa una persona sceglie come opera d’arte. È pro- ficche ranno un’ascia ne l cranio, ne l 1940. prio lo scopo della nostra iniziativa’. La discussione con- Da Barcellona, Picabia pubblica il primo numero tinuò in un crescendo, fino a quando Bellows esplose, di 391, il m eno effim ero dei periodici dadaisti. I num eri ‘vuol dire che se un tale ci manda dello sterco di ca- successivi verranno stam pati a Ne w York, Zurigo e Pa- vallo, incollato su una tela, noi dovremmo appendere rigi. “Riceverà una rivista, 391, che fa il doppio del suo anche quello?’ – ‘Temo di sì’, rispose Arensberg com- 291” si vanta Picabia in una lettera a Stieglitz. In apri- prensivo. ‘Poiché se questa – per quel tale – è l’e- le, i Picabia porteranno a New York esemplari dei pri- spressione della bellezza, non possiamo fare altro che mi quattro numeri. rispettare la sua scelta. Inoltre, se guardi con oggetti- A p rile -m ag g io : Marg are t A n d e rso n re ag isc e al cli- vità questo pezzo di R. Mutt, vedrai che ha una bella ma di crescente intolleranza che caratterizza gli Stati linea scorrevole, e dato che quest’uomo ha rivelato que- Uniti – ad esempio, la Società per l’eliminazione del vi- sta forma pulita rovesciando l’oggetto, egli ci ha fatto zio e ffe ttua de lle “irruzio ni” ne i luo ghi di inco ntro tra notare qualcosa di nuovo’. L’oggetto aveva sì una bel- omosessuali – pubblicando su The Litte Review un ar- la linea. Era bianco, brillava di una purezza intatta, era ticolo composto da una pagina bianca accompagnata un orinatoio per uomini quando rimesso nella posizione da questa legenda: “Senza dubbio verremo perseguita- giusta. Nel modo in cui era esposto, con la luce che ca- ti per questo”. deva gentilmente sulle sue curve ricordava con nostalgia Aprile: 9 aprile: la Società de gli artisti indipendenti l’umore di una Madonna velata. Quando Stieglitz fo- (gli Indipendenti) prepara la sua prima mostra. La So- tografò l’oggetto, lo chiamò appunto Madonna della cietà conta diversi membri del Dadaismo newyorke- camera da bagno”. se. Katherine Dreier, Arensberg e Stieglitz fanno par- Duchamp incontra Katherine Dreier. te del comitato consultivo. Duchamp è il direttore del

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comitato dell’esposizione, e John Covert ne è il segre- tra-bohèm e, preistorico, post-alcolico”. Ducham p si ar- tario. ram pica su un palo, Wood balla su “ritm i sincopati con- Rifiutata Fountain, e dim essosi Ducham p, i critici tinui” in una toga di broccato. La festa si prolunga fi- po rtano la lo ro atte nzio ne su un’altra o pe ra le gata al- no a tardi nella notte. l’igiene corporale, A Little Water in Some Soap [Un po’ Lo stesso m ese, Wood, Ducham p ed Henri-Pierre d’acqua in un po’di sapone] di , che rap- Roché pubblicano Rongwrong, titolo che deriva da un presenta una tavoletta di sapone smerlato inchiodata sul refuso dello stampatore – il titolo inizialmente previsto disegno di una donna nuda nel suo bagno in modo da era WrongWrong. accentuarne le parti intim e. Q uesto m odo di rivisitare, Settem bre: Picabia e sua m oglie Gabriella Buffet in chiave com ica e volgare, la Nascita di Venere di San- lasciano Ne w York, lei per rag giungere i figli in Sviz- dro Botticelli – assaggio dei capolavori maltrattati di Al- zera, lui per Barcellona, dove vuole preparare la sua pri- brecth Dürer, Paul Césanne e altri, con cui i dadaisti di- ma raccolta di poesie, Cinquante-deux miroirs. vertiranno più avanti il pubblico europeo – “dà l’idea Dicembre: Crotti e Chastel hanno deciso di di- dell’im m aginazione infantile, della stravaganza sbrigliata, vorziare m a tornano lo stesso brevem ente a Ne w York dell’impudenza selvaggia e dell’ignoranza immatura” (29 dice m bre )”. [C.P.] che caratterizza l’esposizione degli Indipendenti (Phi- ladelphia Public Ledger, 10 aprile ) Svizzera In questo clima di costernazione generale, Du- Gennaio-febbraio: prima mostra Dada alla Gale- champ e Picabia invitano Arthur Cravan a tenere una rie Corray (Bahnhofstrasse 19, Zurigo). Vi partecipano: conferenza su “gli Artisti indipendenti in Francia e Ame- Arp, Helbig, Janco, Lüthy, J.W. Tscharner, Otto van Rees rica” (19 aprile) sapendo perfettamente che Cravan non e Adja sua moglie (con tappezzerie). Tzara vi tiene tre è il genere di persona che calma le acque. Viene por- conferenze, Il o, L’arte vecchia e l’arte moder- tato via con la forza dai guardiani dell’esposizione quan- na, L’arte del presente. I manifesti per la mostra sono do comincia ad avere intenzioni oscene e a spogliarsi; disegnati da Janco e Richter. Arensberg dovrà versare una cauzione per farlo uscire Gennaio: Huelsenbeck torna a Berlino e vi porta di prigione. “Che m agnifica conferenza!” esclam erà Du- il verbo dadaista. cham p la sera stessa. Marzo: Hans Corray cede i locali della sua galle- Maggio: l’esercito organizza un reclutamento se- ria a Ball e Tzara. In tre giorni viene decisa la prima lettivo che riguarderà in tutto circa tre milioni di uomini, mostra nella galleria, ribattezzata Galerie Dada. m a nessuno della cerchia di Arensberg. Non sappiam o 17 marzo – 7 aprile: vernice (circa 40 visitatori) del- in che modo Man Ray e Morton Schamberg siano riu- la prima mostra della Galerie Dada, dedicata agli arti- sciti a e vitarlo. Covert lavora già per il Com itato d’infor- sti del gruppo Sturm. Vi partecipano, tra gli altri, Cam- mazione pubblica, organo di propaganda governativo. pendonk, Jacoba van Heemakerck, Kandinsky, Klee, Are nsbe rg e Jose ph Ste lla, nati into rno al 1870, hanno Mense e Münter. Per Ball si tratta di “continuare l’idea superato il lim ite di età (così com e Stie glitz). Ducham p, del Cabaret dell’anno scorso”. Con una differenza si- che ha un colloquio con le autorità francesi, viene de- gniflcativa, annota Ball: “Abbiamo superato i barbari- stinato a una missione del governo francese e trasfor- smi del Cabaret. C’è un lasso di tempo tra Voltaire e la m ato in “m iserabile burocrate”, com e si definirà in una Galerie Dada durante il quale tutti hanno lavorato mol- lettera a Ettie e (8 ottobre). to e hanno raccolto nuove esperienze e impressioni” (22 , rivista la cui prim a uscita ave va marzo). coinciso con l’inaugurazione della m ostra de gli Indi- Dal 21 marzo Arp, L.M. Neitzel e Tzara accom- pendenti, pubblica un secondo numero dedicato al “Ca- pagnano i visitatori della Galleria, commentando e spie- so Richard Mutt”. Alcuni articoli difendono Fountain gando. e Stie glitz fo to g rafa l’o g ge tto e spo sto alla G alle ry 291. 24 marzo: conferenza di Tzara: L’Espressionism o L’équipe editoriale, guidata da Ducham p e Wood, or- e l’Arte astratta. ganizza inoltre un ballo in maschera completamente 28 marzo: conferenza di Tzara: L’Arte nuo va. stram palato (il 25 m ag gio ) al We bste r Hall, luo go “ul- 29 marzo: festa per l’apertura della Galerie Dada.

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Programma: Sophie Taeuber esegue danze astratte (su getti) e brani da un testo di Bloy (Ese gesi del luogo co- poesie di Ball e indossando maschere di Arp); Frédéric mune); Ball in costume recita il suo Grande albergo me- Clauser: poesie; Heusser: composizioni; Hennings: tafisico. La seconda parte della serata si apre con una poesie; Olly Jacques: prose di Mynona; H.L. Neitzel: conferenza di Janco (Sul cubismo e sui miei dipinti); S. poesie di Arp; Mme Perrottet: nuova musica; Tzara: poe- Perrottet esegue nuovamente composizioni di Von La- sie negre; Claude Walter: danze espressioniste. Alla fe- ban, Schönberg e proprie; Hennings recita due suoi te- sta intervengono, secondo Ball, circa 90 persone (secondo sti (Critica del cadavere e Note); Tzara, con la collabo- Tzara 400, un’ovvia esagerazione). Tra gli intervenuti razione di altre sei persone, legge Luce Fredda (poesia Mary Wigman, Von Laban, Leonhard Frank e mem- simultaneista per sette recitanti). Anche questa serata è bri del Club psicoanalitico. un successo; tra gli spettatori il pittore Jawlensky, Harry 9-30 aprile: seconda mostra alla Galerie Dada, Kessler e la ballerina Mary Wigman. “Sturm – Seconda serie”. Partecipano: Albert Bloch, 2-29 maggio: terza mostra della Galerie Dada, Fritz Baumann, Max Ernst, , Johannes “Graphik, Broderie, Relief ”, con opere di Arp, Bau- Itten, Vasilij Kandinsky, , Oskar Kokoschka, mann, de Chirico, Goetz, Helbig, Janco, J. Israelewitz, Alfred Kubin, Georg Muche, Maria Uhden. Klee, Lüthy, Macke, Modigliani, Nadelmann, Pram- 14 aprile: seconda serata (“Sturm-Soirée”) alla Ga- polini, Otto e Adja van Rees, H. von Retay, Richter, Se- lerie Dada. Programma: Tzara, introduzione; Hans gall, Slodki, L. von Tscharner; completano la mostra di- Heusser suona due sue composizioni (Luna sull’acqua segni di bambini. e Preludio); Ball legge il testo di Marinetti (Letteratura 12 maggio: quarta serata della Galerie Dada, “Al- futurista) e testi di Kandinsky (Fagotto Gabbia, Sguar- te und Neue Kunst” [Arte vecchia e nuova]. Program- do e lampo); Clauser legge due testi di Apollinaire (Rot- ma: Ball recita delle poesie negre e alcune sue poesie fo- soge e La schiena del doganiere) e un testo di Blaise Cen- netiche (Elefante I, La morte cinese, Plimplamplasko, Lo drars (Crépitements). Il primo tempo si conclude con spirito alto e Danza); Spaini recita brani di Jacopone da musiche e danze negre eseguite da cinque ragazze del- Todi e di anonimi popolari del XIII secolo, legge un te- la scuola di ballo di von Laban e con la partecipazione sto di Corrado Alvaro (Cantata) e uno di Francesco Me- di Jeanne Rigaud e Maria Cantarelli (tutte le ballerine riano (Gemma); Heusser esegue due sue composizioni indossano maschere disegnate da Janco). Secondo tem- (Preludio e fuga e Corteo esotico); Hennings legge una po: H.S. Sulzberger esegue una sua composizione (Cor- stucchevole serie di testi mistici; Arp legge brani da un teo e festa); Hennings recita poesie di Van Hoddis; Clau- testo del Quattrocento (Cronache del Duca Ernst: Co- ser legge tre testi di Herwarth Walden scritti in memo- m e com batté su un’isola uccelli giganti e li sconfisse), dal ria di Macke (morto nel 1914), Marc (morto nel 1916) Diario di Dürer (Il viag gio in O landa) e dall’Aurora Con- e Stramm (morto nel 1915); Heusser esegue sue com- surgens di Jakob Böhme sulla qualità dell’amaro e sulla posizioni (Burlesche Liriche, Festival su Capri); Albert descrizione del freddo (1612). Il secondo tempo si apre Ehrenstein recita sue poesie dedicate a Kokoschka. con Tzara che legge le sue trascrizioni di poesie negre Il terzo tempo è interamente occupato dalla prima (delle tribù Aranda, Ewe, Bassuto), un estratto dalle pro- di un lavoro teatrale di Kokoschka (La Sfinge e l’uomo fezie di Nostradamus (1555) e tre sue poesie (Circuit to- di paglia) interpretato da Ball, W. Hartmann, Hennings tal, Amer aile soir, Danse blanc sage); segue Arp che re- e Clauser. Tutti gli attori portano maschere (salvo Hen- cita alcune sue poesie e conclude la serata Janco con una nings) illuminate elettricamente e disegnate da Ball e da conferenza sui Principi dell’architettura antica concer- Janco. Quella di Ball è talmente grande che può legge- nente la pittura e l’arte astratta. re la sua parte all’nterno della maschera stessa. Nono- 19 maggio: ripetizione della quarta serata con due stante l’alto prezzo del biglietto d’ingresso, si deve iman- aggiunte: Hardekopf legge Manon dai Lesestücke e An- dare indietro della gente tanto grande è l’affluenza. gela Hubermann legge racconti di fate cinesi. A con- 28 aprile: terza serata della Galleria Dada, “Art clusione della serata dibattito psicoanalitico. Nouveau”, sullo stile della precedente. Programma: S. 25 maggio: ultima serata della Galerie Dada, in- Perrottet esegue composizioni proprie e di Von Laban teramente dedicata a musiche di Heusser eseguite dal- e Schönberg; Clauser recita due sue poesie (Padre e Og- lo stesso compositore e con la partecipazione dei soprano

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Emmy Kaeser e Meta Gump, e di Käthe Wulff, allieva Le tele di Kandinskij, Klee e Münter esposte alla della scuola di danza Laban. Galerie Dada servono da sfondo a una serie di confe- La Galerie Dada ha molti debiti (313 franchi). Ball renze e di spettacoli di danza – come danze astratte di si sente sempre più estraneo allo spirito Dada. Il 23 mag- Taeuber su un testo astratto di Ball intitolato “Gesang gio scrive nel suo diario: “Dadaismo – un gioco in co- der Flugfische und Seepferdchen” [Canto dei pesci vo- stume, una presa in giro? E dietro ad esso una sintesi lanti e degli ippocampi] (29 marzo). delle teorie romantiche, dandystiche, demoniache del- Novem bre-dicem bre: in se guito alla chiusura del- l’Ottocento?”. Una seconda rottura, questa volta defi- la G ale rie Dada il K unstsalo n Wolfsbe rg dive nta il nuo - nitiva, è inevitabile. vo luogo di ritrovo dei dadaisti di Zurico. Qui si tiene Le differenze di carattere e di pensiero fra Ball e anche un’esposizione con opere di Arp e Segal (14 no- Tzara sono troppo profonde per permettere la conti- vembre –10 dicembre). nuazione della loro collaborazione. Huelsenbeck, che da Dicembre: fra le opere riprodotte nel secondo nu- Berlino è in corrispondenza con Ball, scrive a proposi- mero di Dada, bisogna citare Tableau en papier di Arp, to della rottura: “L’insoddisfazione finì con una batta- che oggi fa parte dei suoi “Collagen nach dem Gesetz glia tra Tzara e Ball, una vera lotta di tori tra dadaisti, de s Zufalls ge o rdne t” [Co llage pro do tti se co ndo le le g- condotta, come sono queste lotte, con tutte le risorse del- gi del caso]. Arp e Taeuber esplorano gli effetti dell’in- l’impertinenza, della falsificazione, della brutalità fisica. contro fra l’astrazione geometrica, che sembra prodot- Ball, memore della sua natura interiore, si ritira defini- ta in modo meccanico, e la cultura antimeccanica de- tivamente da Dada e dall’arte” (En avant Dada). Suc- gli effetti aleatori, anche spersonalizzante”. [C.P.] cube della futura moglie, Emmy Hennings, in preda a frenesia mistica, Ball abbandona gli amici dadaisti e, il URSS 28 maggio, torna a Vira-Magadino. In settembre si sta- Novembre, Tiflis: Krucˇënych e I. Zdanevicˇ intra- bilisce a Berna e collabora al giornale radicale Die Freie prendono una serie di recite delle loro poesie zaùm ’. Zeitung. Sempre a Tiflis, in dicembre, Krucˇënych con i fra- 1° giugno: Tzara annuncia: “Ferie illimitate” telli Zdanevicˇ (il poeta Il’jà e il pittore Kirill) e Igor’ Ge- (chiusura) della Galerie Dada. rasimovicˇ Terent’ev forma il Gruppo 41° (41° forse per- Luglio: a Zurigo pubblicazione del primo fascico- ché un grado più forte della vodka). lo di Dada. Dicembre: pubblicazione del secondo fascicolo di 1918 Dada (Zurigo). Entrambi i fascicoli portano come sottotitolo: Re- Argentina cueil Littéraire et Artistique, e non si discostano né per Marcel Duchamp si imbarca a New York il 13 ago- il contenuto né per la composizione tipografica dalle al- sto per Buenos Aires – l’unica direzione verso la quale tre pubblicazioni genericamente d’avanguardia. Dada poteva rivolgersi per essere in un paese neutrale dopo deve ancora nascere. l’ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondia- Arp: serie di incisioni “secondo le leggi del caso”. le – vi arriva a metà settembre (ripartirà per Londra il 22 luglio dell’anno seguente). Prende contatti con gli am- “Marzo -aprile :il gio rno de ll’ape rtura de lla galle ria bienti scacchistici – giocherà furiosamente a scacchi du- Dada Tzara esprime il suo interesse per gli avanguardi- rante tutta la sua permanenza in Argentina; non risul- sti italiani (Enrico Pram polini e Giorgio Morandi) in una ta invece che abbia frequentato gli ambienti letterari e lettera a Giuseppe Raimondi, direttore della rivista ro- artistici. mana Avanscoperta, chiedendogli anche delle riprodu- zioni: “Le cose devono essere astratte e m ostrare un ve- Francia ro valore”. Nei prim i quattro num eri della rivista Dada André Breton scopre Lautréamont. In casa di Apol- si trovano dunque molte opere e poesie di Prampolini, linaire trova i primi due numeri di Dada (Zurigo), da- Raimondi e altri, accompagante da brevi estratti da ri- tati luglio e dicembre 1917, ma non ne rimane colpito. viste italiane, specialm ente da Noi, organo dei futuristi. Invece il terzo numero di Dada (dicembre 1918) che ri-

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porta il Manife sto Dada 1918 di Tzara lo conquista e, “I rumeni venivano dalla Francia, amavano Apol- in una lettera scritta ad Aragon (21 dicembre 1918), de- linaire, Max Jacob, conoscevano Barzun, poemi e dram- finisce il manifesto “prodigioso”. mi, e i cubisti. Il 24 giugno prima rappresentazione, al Théâtre “Marinetti, Palazzeschi e Savinio ci scrivevano dal- Maubel di Parigi, di Les Mam elles de Tirésias, “dram- l’Italia. ma surrealista in due atti e un prologo” di Apollinaire. “Noi tedeschi non eravamo brillanti. Primo concerto del gruppo “Les Nouveaux Jeunes”, “In effetti, solo Ball aveva assimilato i problemi fu- fondato da Erik Satie. turisti e cubisti. Forse tra noi c’è qualcuno che l’ha sen- Il 9 novembre muore Apollinaire. tito parlare qui a Berlino nel 1915, alla serata espres- sionista che avevo organizzato con lui. Erano veramente Germania le poesie più espressioniste mai sentite in Germania. Berlino “Ball ha recitato il suo cane che abbaia in Svizze- Hausmann, Huelsenbeck e Jung fondano, in casa ra, un fantasma di una potenza tale che delle piccole in- di Jung, il Club Dada, che inizia la sua attività con la telligenze come Korrodie e Rubiner ne soffrono anco- collaborazione di Baader, Golyscheff, Grosz, Heartfield, ra oggi. Herzfelde, Höch e altri. “La particolarità tipicamente “Il Cabaret Voltaire era un teatro d’essai, dove ab- dadaista di questo Club è che non esisteva, non vi era biamo cercato a tastoni di comprendere le nostre affi- quindi né un ufficio, né un’insegna, né una lista né una nità. tessera o altri distintivi. Ci si riuniva alla casa editrice “Facevamo insieme dei meravigliosi canti negri con [Malik Verlag], in uno studio, o al caffè, si facevano pro- delle raganelle, delle nacchere di legno e molti strumenti getti che non legavano nessuno” (Herzfelde 1967, p. 24). primitivi. Io rappresentavo il cantore, personalità qua- Febbraio: nella sala della Nuova Secessione, al 23 si mitica. della Kurfürstendamm, Huelsenbeck tiene una breve “Trabaya, Trabaya la mojere – con molta vaselli- conferenza sul Dadaismo. Ne riportiamo il testo inte- na – grale: “Gli adepti delle ‘Arts déco’ della Zurigo bene con- “Signore, Signori, ducevano una campagna serrata contro di noi. Questo “La serata di oggi è intenzionalmente una mani- era il più bello: ma ora noi sappiamo con chi avevamo festazione di simpatia per il Dadaismo, una nuova ten- a che fare. denza internazionale dell’arte, che è nata a Zurigo due “Noi eravamo contro i pacifisti, perché la guerra anni fa. ci aveva dato la possibilità di esistere in tutta la nostra “Tra gli istigatori di questa bella cosa figuravano gloria. E in quel tempo i pacifisti erano ancora più one- Hugo Ball, Emmy Hennings, il pittore Slodki, i rume- sti di oggi, che ogni ragazzino vuole sfruttare la con- ni Marcel Janco e Tristan Tzara, e infine io stesso, che giuntura con i suoi libri contro l’epoca. Noi eravamo per oggi ho qui l’onore di fare propaganda per i miei vec- la guerra, e il Dadaismo è ancora oggi per la guerra. chi compagni e per le nostre opinioni vecchie e nuove. Le cose devono urtarsi: non ci sono ancora abbastanza “Hugo Ball, grande artista e uomo ancora più gran- crudeltà. de, uomo assolutamente non snob e non letterario, ha “Al Cabaret Voltaire avevamo prima provato le no- fondato nel 1916 a Zurigo il Cabaret Voltaire, a parti- stre danze cubiste con delle maschere di Janco, dei co- re dal quale si è sviluppato, col nostro aiuto, il Dadai- stumi fatti da noi di cartone e lustrini. Tristan Tzara, smo. che ora pubblica i quaderni dadaisti a Zurigo, ha in- “Il Dadaismo era per forza un prodotto interna- ventato la rappresentazione sulla scena del poema si- zionale. Bisognava trovare qualcosa di comune tra i rus- multaneo, poema recitato in differenti lingue, ritmi e suo- si, i rumeni, gli svizzeri e i tedeschi. Questo era un sab- ni da più persone alla volta. Io ho inventato il concer- ba di tutte le stregonerie, non potete immaginarvelo, un to di vocali e il poema rumorista (bruitista), mescolan- baccano dalla mattina alla sera, l’esaltazione con la gran- za di poesia e di musica rumorista, quest’ultima dive- cassa e i tamburi dei Neri, l’estasi per gli Steps e le dan- nuta celebre con il Risve glio de lla capitale dei futuristi. ze cubiste. “Piovevano invenzioni, Tzara ha inventato il poe-

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ma statico, una specie di poema ottico, che si guarda co- bardamenti da Zang Tumb-Tumb; Paolo Buzzi, Po rta me si guarda una foresta; io ho inventato il poema mo- di Brandeburgo / Cambio della guardia: Berlino; Libero vimentista, récital con dei movimenti primitivi, come non Altomare, Le case parlano; Luciano Folgore, La mar- era mai stato fatto fino allora. cia; Corrado Govoni, L’anim a; , La- “Signore, Signori, sciatem i il piacere; Tristan Tzara, Ritirata); George Gro- “Così nacque il Dadaismo, focolaio di energie in- sz legge le proprie poesie; la serata termina con la let- ternazionali. Noi eravamo sazi del Cubismo, l’astratto tura da parte di Hausmann del suo manifesto Il nuovo puro cominciava ad annoiarci. Si arriva automatica- materiale nella pittura. Hausmann ricorda: “Il pubbli- mente alla realtà, quando ci si muove e quando si è vi- co era numeroso perché i quotidiani berlinesi avevano vi. Il Futurismo, così com’era, era una faccenda esclu- pubblicato parecchi articoli su Dada. La serata si svol- sivamente italiana, una lotta contro l’orribile antichità se nella grande sala piena di quadri postimpressionisti. e la sua tecnica leccata e commerciale, che uccide ogni La lettura di Huelsenbeck della sua dichiarazione sul- talento. Il Futurismo che, qui in Germania, dove ab- l’essenza del Dadaismo lasciò l’uditorio calmo e indif- biamo l’onore di arrivare sempre per ultimi, è stato di- ferente, si sentivano solamente mormorii nella sala. Il sprezzato dagli ignoranti e dalle teste vuote, come fre- tumulto si scatenò solamente quando Huelsenbeck co- gnacce, perché i suoi versi erano brutti o incomprensi- minciò ad accompagnare la lettura delle poesie di guer- bili, Signore, Signori, questo Futurismo era la lotta con- ra dei futuristi con delle trombette per bambini e dei ba- tro la statua di Apollo, contro la cantilena e il bel can- locchi. Il pubblico la prese come un’enorme offesa, poi- to. Ma noi, dadaisti, che cosa avevamo a che fare con ché eravamo in piena guerra patriottica. Alcuni ab- tutto ciò? bandonarono le loro sedie e un soldato in uniforme cad- “Col Futurismo, o col Cubismo? de in preda ad una crisi epilettica. Dovettero traspor- “Noi eravamo qualcosa di nuovo, noi eravamo i Da- tarlo fuori dalla sala. Seguirono le ‘poesie pulite’ di Gro- da, Ball-Dada, Huelsenbeck-Dada, Tzara-Dada. sz. Ma poi seguirono dei soliloqui deliranti e osceni che “Dada è una parola che esiste in tutte le lingue – esasperarono ulteriormente il pubblico e il tumulto di- non esprime nient’altro che l’internazionalità del mo- ventò sempre più forte. La gente gridò, gesticolò e quan- vimento, non ha niente a che fare con il cicaleccio in- do arrivò il momento per il Dadasophe [Hausmann] di fantile al quale lo si è voluto degradare. leggere il ‘manifesto sul nuovo materiale nella pittura’ “Che cos’è allora il Dadaismo per il quale io pe- la baraonda era così forte che la direzione della sala, per roro stasera? Vuole essere la fronda dei grandi movimenti proteggere le tele dell’esposizione, non trovò di meglio d’arte internazionali. Rappresenta la transizione a una che togliere la luce. La sala si vuotò allora nell’oscurità. nuova gioia delle cose reali. Ci sono dei tipi che si so- Ma Huelsenbeck intanto era sparito e alla cassa ci infor- no battuti con la vita, ci sono degli uomini con i loro marono che si era portato con sé l’incasso” (Hausmann destini e la loro capacità di vivere. 1975). “Degli uomini dotati di acuta intelligenza, che com- Il manifesto Il nuovo materiale nella pittura, letto prendono, che sono a una svolta dell’epoca. in questa prima serata del Club Dada, fu pubblicato con “Eravamo a un passo dalla politica, domani mini- le firme, tra le altre, di Tzara, Jung, Grosz, Janco, Huel- stro o martire alla Schlüsselburg. senbeck, Preisz e Hausmann (ibid., p. 97). “La parola Da- “Il Dadaismo ha vinto in se stesso gli elementi del da simbolizza la relazione più primitiva con la realtà; con futurismo e i teoremi cubisti. il Dadaismo una nuova realtà si afferma […]. Il Dadai- “Deve essere qualcosa di nuovo, poiché è alla te- smo non si pone più in maniera estetica di fronte alla vi- sta dello sviluppo, e il mondo cambia con gli uomini che ta. Distrugge tutte quelle grandi parole: etica, cultura, sono capaci di essere cambiati”. introspezione, che non sono altro che alibi per muscoli 12 aprile, ore 20.15, sala della Nuova Secessione: deboli […]. Dada è l’espressione internazionale del no- prima Serata del Club Dada. Programma: Richard stro tempo, la grande Fronda dei movimenti artistici […]. Huelsenbeck, Il Dadaism o nella vita e nell’arte (primo Qui ciascuno è presidente e ciascuno può votare […]. manifesto del Dada berlinese); Else Hadwiger, poesie fu- Dada è uno stato d’animo che può rivelarsi in ogni con- turiste e Dada (F.T. Marinetti, Trasporto di feriti / Bom- versazione che fa esclamare: ‘Costui è dadaista, quello

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là no?’ […] Essere dadaisti può – qualche volta – voler le) perché un quotidiano berlinese era uscito con la frot- dire essere commerciante, politico, piuttosto che artista, tola della morte di Baader avvenuta in quella data. L’en- o essere artista solo per caso […]. Si dice SÌ a una vita trata era libera, ma ognuno doveva comprare il mani- che si vuole elevare attraverso la negazione […]. Esse- festo-programma. Naturalmente il pubblico rifiutava di re contro questo manifesto vuol dire ‘essere dadaista’ ” pagare e ciò scatenò quasi delle risse. Nondimeno la se- (per il testo integrale vedi Rosci 1973, pp. 50-53). In ac- rata cominciò con la dichiarazione di Baader sul nuo- cordo con le idee espresse in questo testo, Hausmann uti- vo calendario, sulla sua dichiarazione ‘gli uomini sono lizza nuovi mezzi espressivi ed elabora le sue prime poe- angeli e vivono in cielo’ e sul ‘Consiglio degli operai non- sie-manifesti (“le mie poesie-manifesti, fatte con lettere salariati’. In seguito io recitai per la prima volta in pub- tipografiche di corpi diversi, abbandonavano il linguag- blico i miei Seelenautomobil. Ma la mattinata lasciò l’au- gio corrente e indicavano, al contrario, in virtù del loro ditorio insoddisfatto. Erano dei borghesi indifferenti” ordine optofonetico, dei cambiamenti di sonorità”) e le (Hausmann 1975). sue prime poesie fonetiche che chiama Seelenautomo- In estate Schwitters parte per Berlino per conoscere bil[automobili d’anima] (vedi Hausmann 1958, pp. 51- Herwarth Walden, proprietario della Galerie Der 68): “Ho creato la poesia fonetica dichiarando che le let- Sturm ed editore del periodico omonimo. Inizia a col- tere stesse dell’alfabeto devono essere considerate come laborare a Der Sturm (Berlino) con poesie e prose, e par- l’espressione di un atteggiamento musicale”; i suoi pri- tecipa a una collettiva allestita in giugno alla Galerie Der mi fotomontaggi: “Preso da uno zelo rinnovatore avevo Sturm. A fine ottobre fa la conoscenza, al Café des We- bisogno anche di un nome per questa tecnica, di comu- stens, di Arp e di Hausmann. Hausmann ricorda: “Ci ne accordo con Grosz, Heartfield, Baader e Hoech de- siamo conosciuti nel 1918 a Berlino [al Café des We- cidemmo di chiamare questi lavori ‘fotomontaggi’. Que- stens] […]. ‘Cosa fate?’ – ‘Sono pittore, inchiodo i miei sto termine esprimeva la nostra avversione a giocare al- quadri’. Questo era nuovo e simpatico. Proseguimmo l’artista, e considerandoci ingegneri (da qui veniva la no- le nostre reciproche domande e seppi che egli scriveva stra preferenza per le tute da lavoro) pretendevamo di anche poesie. Me ne recitò alcune […]. Poi… disse ‘mi costruire, montare i nostri lavori” (Hausmann 1958, p. piacerebbe essere accettato nel Club Dada’. Natural- 42); i suoi primi collages che chiama Klebebild [quadro mente non potevo decidere da solo, e gli dissi che ne avrei incollato] che firmerà spesso con lo pseudonimo Alger- parlato al Club e gli avrei saputo dire qualche cosa. Il noon Syndetikon (la marca di colla che adoperava si chia- giorno dopo, al Consiglio generale, da Huelsenbeck, sep- mava Syndetikon). pi che Schwitters era già conosciuto, ma non so per qua- In aprile Baader comincia a partecipare attivamente le ragione Huelsenbeck nutriva un’avversione verso di alle manifestazioni Dada. Chiede l’attribuzione del pre- lui. Inoltre non voleva accettare al Club Dada ‘il primo mio Nobel al suo manifesto Gli uomini sono angeli che venuto’, in breve Schwitters non gli conveniva […]. Que- vivono in cielo che leggerà in giugno alla Serata Dada sti accettò la notizia senza batter ciglio, ad ogni modo al Caffé Austria. senza lasciar apparire un’emozione (fu il punto di par- Giugno, Caffé Austria nella Potsdamerstrasse: se- tenza della sua grande indipendenza, poiché Schwitters conda manifestazione del Club Dada. Anche per que- trovò la propria via, trovò Merz)” (Hausmann 1958, pp. sta manifestazione, come per le altre quattro che se- 109-110). guono, abbiamo la testimonianza diretta di Hausmann: Ad Hannover Schwitters incontra Kate Steinitz, ar- “Questa mattinata […] ebbe un carattere completa- rivata da Berlino, e che va a trovarlo in gennaio-febbraio. mente diverso. Baader e io eravamo i soli organizzato- 17 novembre: Baader provoca uno scandalo nel ri di questa manifestazione per la quale avevo fatto un duomo di Berlino, interrompendo il predicatore, Dr. manifesto che serviva anche da programma. In esso vi Dryander: “Un momento! Voglio chiedervi cosa signi- erano anche delle informazioni sulla nostra fondazione fica per voi Gesù Cristo. Voglio dirvi che ve ne fregate del ‘Consiglio degli operai non-salariati’ e accennava al completamente di lui” (in tedesco “fregare” è un term- nostro nuovo calendario Dada che introduceva una nuo- me molto volgare). Hausmann racconta: “Successe un va epoca cominciante con ‘l’anno della morte del Su- pandemonio. Baader fu arrestato e lo si volle processa- perDada Baader’ A d 1 (A-anno, d-aprile, 1-primo apri- re per bestemmia, ma dato che aveva con sé il testo del-

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la sua arringa [Jesus-Christ ist m ir wurscht: ‘Me ne fre- com piuto. In m ezzo a questa eruzione di attività, Huel- go di Gesù Cristo’] nella quale affermava che il cristia- senbeck, contro qualsiasi pre visione, lascia il Club; non nesimo non rispettava più gli insegnamenti di Cristo, non riapparirà che alla fine dell’anno. gli si poté far niente” (Hausmann 1958, p. 77). Giugno (Berlino/Hannover): Kurt Schwitters espo- Dicembre: Grosz, Heartfield, Herzfelde e Piscator ne pe r la prim a vo lta a Be rlino, alla G alle ria Sturm , che si iscrivono alla Lega Spartakista che nel mese seguen- diventerà il suo luogo di esposizione privilegiato negli te, gennaio 1919, diventa il KPD (Partito Comunista del- anni Dada; non è ancora nel periodo Merz, ma si diri- la Germania). ge sempre di più verso l’astrazione. Pubblicazione di un numero speciale (7-8) di Die Luglio: la Berliner Zeitung am Mittang de l 30 lu- freie Strasse: Club Dada, con testi di Hausmann, Huel- glio pubblica Acht Weltsätze [Otto teoremi del mondo] senbeck e Jung. firm ati Baader, serie di proposizioni rag gianti e m isti- (Gennaio: il 26 gennaio il Vossische Zeitung men- che che iniziano con questa afferm azione redentrice: “Le ziona per la prima volta l’esistenza di un “Club Dada” persone sono angeli e vivono in cielo”. Baader adatta i in un articolo dal titolo canzonatorio: “O Burrubuh hi- suoi teorem i ai prestigiosi prem i Nobel di chim ica, fisi- bi o burrubuh hihi o hojohojolodomodoho”. ca, letteratura, medicina e pace. Avendo “risolto” tutti i problem i per cui il com itato cerca una soluzione, pro- “Aprile-maggio: a partire da questo periodo e per pone allegramente di ricevere quell’anno i cinque pre- tutta l’estate, Hausmann compone una serie di poesie mi. fonetiche, visivamente sorprendenti e con titoli come Luglio o Agosto: Hausmann e Höch intraprendo- “grrrün” [verrrde] o “bbbb”, e quattro Plakat-gedich- no un viaggio nel mar Baltico. Durante queste vacan- te [Poesie-manifesto]. Queste ultime sono “strofe” co- ze, la coppia abborda per la prima volta il soggetto del stituite da lettere, se gni di punte g giatura e sim boli che fo to m o ntag gio, che co stituirà il lo ro g rande co ntributo lo stampatore, su richiesta di Hausmann, prende a ca- visivo al Dadaism o internazionale. Höch ne farà d’al- so dal suo piano di tipografo. Hausmann ne fa la lettu- tra parte il suo principale linguaggio di creazione per ra a voce alta, verosim ilm ente il 6 giugno, durante la tutta la sua vita. Tra le numerose radici possibili di que- serata Dada al Café Austria. sta tecnica nella cultura popolare, Höch ne cita una che Aprile -luglio : uscita de lla rivista Club Dada, che appare pertinente: si tratta di un’immagine comme- conta 16 pagine. Esplosioni tipog rafiche, sparpagliate co- morativa militare che aveva acquistato e che era com- me scoppi di granata attraverso le pagine della coper- posta da teste di soldato incollate su uniform i. tina, annunciano le pubblicazioni e le attività del Club, Settembre: con l’articolo “Vom Sticken” [Sul ri- e urlano slogan privi di senso: “Sorve gliate la vostra sa- cam o], uscito sulla rivista specializzata Stickerei – und lute!” “Cosa vogliam o? Cosa possiam o?”. Spitzen-Rundschau [Panorama del ricamo e del pizzo], Club Dada viene messo in vendita durante la pri- Höch inizia una serie di articoli sulla legittimità artisti- ma grande serata Dada a Berlino, organizzata al Ber- ca del pizzo e sulla sua astrazione intrinseca. I suoi com - line r Seze ssio n (il 12 aprile ). G ro sz ade sso ha rag giun- piti all’inte rno de l g ruppo e dito riale Ullste in la po rta- to Huelsenbeck e Hausmann, che animano i loro discorsi no a disegnare numerosi modelli per opere di ricamo, con canti e danze “sincopate”, e fanno rimbalzare uncinetto, m aglia, pizzo e altri lavori con l’ago. A par- un pallo ne da fo o tball sulla te sta de gli spe ttato ri. Il suc- tire dal 1919, utilizze rà que sti m o tivi pe r cre are fo to - cesso porta il gruppo a proseguire gli spettacoli. Grosz montaggi astratti. allestisce num erose serate di “Futuristisches Cabaret” Ottobre: il libro di Hausmann Material der Male- con degli “Apachentänze” [danze apache] futuriste. Hau- rei Plastik und Architektur [I materiali della pittura, del- sm ann e Baader com inciano ad alim entare il quotidia- la scultura e de ll’archite ttura], pubblicato so ltanto in ve n- no Berliner Zeitung am Mittag con annunci magnilo- titré esemplari, costituisce la terza pubblicazione del Club quenti. Prevedono anche un “romanzo simultaneo” se- Dada. L’im paginazione spoglia pre vede quattro le gni in- condo un piano che sarà sviluppato l’anno successivo cisi a colori e un appello dinamico, in una prosa senza da André Breton e e, il 23 luglio, le g- punteggiatura, in favore di un’arte e di un’architettura gono in strada testi composti per questo progetto in- che siano i vettori di un’astrazione esuberante.

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Dicem bre: il Novem berg ruppe nasce a Berlino. Febbraio-luglio: quattro anni dopo aver abbando- Prendendo il suo nome dagli avvenimenti politici me- nato la pittura, Duchamp esegue Tu m’ in risposta a una morabili del mese precedente, questa alleanza artistica domanda di Katherine Dreier. In questa composizione utopistica, che si appoggia su una larga piattaforma, si su “pietra tombale” – il suo ultimo olio – Duchamp sti- impegna a sbarazzarsi delle accademie di belle arti, a la un inventario dei procedim enti casuali o selettivi che socializzare i teatri e le professioni liberali e a sposare ha utilizzato nelle opere precedenti e crea una sorta di la causa di un’arte progressiva per “fraternità” con la ready-made tracciando sulla tela l’ombra proiettata da causa operaia. La maggior parte delle persone associa- alcuni oggetti posti sotto una luce a rasoterra. Un pit- te a Dada Berlin raggiungono il gruppo e vi collabora- tore di insegne viene incaricato di creare il dito punta- no durante i primi anni che seguono la fine della guer- to in mezzo all’opera, che firma in modo molto visibi- ra, anche se i dadaisti nell’insiem e rim proverano al No- le; altri elem enti sono stati dipinti da Yvonne Chastel, vembergruppe di non essere abbastanza radicali”. [C.P.] diventata la compagna di Duchamp. Giugno: “Love-Chemical Relationship” [Realzio- Colonia ne amore-chimica] (ispirata al Grande Vetro) e sc e su The “Novembre: una forza di occupazione alleata si in- Litte Review; è la prima di una serie di una ventina di stalla in territorio tedesco a ovest del Reno. Il trattato poesie della baronessa Elsa, che usciranno sulla rivista di Ve rsaille s, re ttificato ne l 1919, po ne Co lo nia so tto il ne l co rso de l 1925. “Baciam i […] sulla co llina luce nte controllo militare britannico per cinque anni. […]”; “De ve essere scivoloso – io scivolando m ’insinuerò Fine dell’anno: Baargeld aderisce al Partito social- […]. A-H-H-H…” e “Dio brillo – pallo ncino scarlat- democratico indipendente (USPD), partito di sinistra, to” sono tra i prim i versi che turbano i censori così co- e ne diviene funzionario. Resterà attivo nel suo impe- m e i conform isti per il loro m isticism o estatico. gno po litico fino alla fine de l 1920”. [C.P.] Agosto: per Ducham p, l’Am erica in tem po di guer- ra è quasi altrettanto soffocante della Francia; si stabi- Hannover lisce dunque a Buenos Aires, dove resterà per nove me- “Novembre: a poche settimane dall’armistizio e dal- si in un ritiro volontario. l’abdicazione del Kaiser, Schwitters si dimette dal suo Ottobre: Morton Schamberg muore di influenza impiego di disegnatore per dedicarsi completamente al- spagnola. L’e pidem ia farà tra i venticinque e i cinquanta la carriera artistica”. [C.P.] milioni di vittime nel mondo”. [C.P.]

Italia Svizzera Primi contatti di Marasco con i dadaisti di Zurigo. Luglio: pubblicazione di 25 poèmes di Tzara illu- Marasco e Prampolini partecipano alla mostra dadai- strati da dieci xilografie di Arp. sta alla Monbijoustrasse di Berna. 23 luglio: Tzara legge nella sala Zur Meise a Zu- De Chirico, Interno metafisico con cascata. rigo il Manifesto pubblicato poi su Dada (Zurigo, n. 3, Giorgio Morandi, Natura morta metafisica. dicembre 1918). 21 agosto: prima lettera di Tzara a Picabia, an- Stati Uniti ch’egli in Svizzera (Bex-les-Bains, Losanna, Bénings), che Morte di Morton L. Schamberg. segna l’inizio di una fitta corrispondenza. Duchamp il 13 agosto si imbarca da New York per Tzara e Picabia si incontreranno solamente nel gen- Buenos Aires. naio del 1919. Arthur Cravan sparisce nel golfo del Messico. Settembre: mostra collettiva dì Arp, Baumann, Jan- Man Ray scatta le prime fotografie Dada: Uomo co, Richter e altri alla galleria Wolfsberg di Zurigo. e Donna. Nuove sculture elaborate con oggetti trovati, Dicembre: pubblicazione del terzo fascicolo di Da- Sculture by Itself, I e II. da (Zurigo), il primo che riflette lo spirito Dada sia nel contenuto sia nella presentazione tipografica. “Man Ray ese gue i suoi prim i dipinti con l’aero- Verso la fine dell’anno Tzara comincia a corrispon- grafo. dere con il gruppo parigino (Aragon, Breton, Soupault).

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“Febbraio (Zurigo/Parigi): in una lettera a Tzara, gno che porta il nom e dell’ospedale in cui Jung ha sta- Guillaume Apollinaire rifiuta di contribuire al terzo nu- bilito la sua clinica. “Uccidetem i, uccidetem i”, g rida al- mero di Dada, adducendo a motivazione la preoccu- la fine Tartaglia, il cattivo m inistro. “No n so no stato in pazione per la sua immagine in un momento in cui pre- analisi e non ne posso più!”. vale il sentim ento nazionalista: “Credo che potrebbe es- Arp, Janco e Richter si sforzano di rendere più al- sere compromettente per me […] collaborare a una ri- to il livello di una mediocre esposizione di pittura mo- vista, per quanto buono possa essere il suo spirito, che de rna o rganizzata al K unstsalo n, da Wolfsbe rg. Anche abbia come collaboratori dei tedeschi, per quanto pos- Picabia è stato invitato a inviare dei quadri, ma il pro- sano essere favorevoli all’Intesa”. prietario della galleria decide alla fine di non esporli. Tut- Francis Picabia si stabilisce a Losanna per curare tavia, Tzara e gli altri hanno il tempo di ammirarli, co- una depressione (e forse un problema di alcolismo). sa che rafforza l’ammirazione per Picabia in seno al Giugno (Zurigo/Parigi): in una lunga lettera a Paul gruppo. “Il direttore del Salone è un abominevole e pre- Dermée – il suo primo contatto serio con il futuro cir- tenzioso insetto la cui impotenza e mancanza di talen- colo Dada a Parigi –, Tzara espone in dettaglio (il 24 to si sono im presse sotto form a di parassiti sulla sua de- giugno) le proprie idee per i numeri 3 e 4-5 del gior- bole qualità di pensare”, afferma Tzara in una lettera nale Dada. Vi descrive i capricci degli ispettori delle po- indirizzata al pittore furioso (26 settembre). ste, dei censori, degli ufficiali di dogana e delle librerie Novembre: Serner ritorna a Ginevra (il 30 no- pieni di pregiudizi contro le idee provenienti dall’este- vembre). Dopo numerose settimane di negoziazione (le ro, ma evoca anche la necessità di controllare il budget autorità gli rifiutano il visto), ritornerà a Zurigo verso della pubblicazione e di sorvegliarne accuratamente l’im- il 1 m arzo dell’anno successivo. pressione: “Gli affari, afferma, sono anch’essi elemen- Dicem bre: il terzo num ero di Dada, che si apre con ti poetici, com e il dolore o la farsa”. il “Manife sto Dada 1918” di Tzara, se gna un im po rtante 23 luglio : Tzara le g ge il “Manife sto Dada 1918” e cambiamento di impaginazione. Da piccola brochure fa scalpore in occasione di una serata personale alla Mei- quasi quadrata, la rivista si trasforma in una pubblica- se Halle. Lo sco po di que sta m anife stazio ne è di fare la zione dai colori vivi, con la form a di un periodico illu- promozione di un nuovo libro di Tzara e Arp, ma il ma- strato, che m ischia gli stili di tipog rafia e inte g ra le il- nifesto costituisce il tem a forte della serata; avrà una ri- lustrazioni. La copertina riassum e la posizione radica- sonanza determinante sulla popolarità di Dada a livel- le adottata citando questa frase poco modesta di De- lo internazionale. Tzara e voca il bisogno di spontaneità, scartes, m essa in diagonale: “Non voglio neanche sapere di astrazione, di disponibilità al rischio, e il disgusto sa- si ci sono stati de gli uom ini prim a di m e” ”. [C.P.] lutare ne i co nfro nti de lla lo gica e de ll’o rdine stabilito. La fo rm a de l te sto è to talm e nte ne llo spirito de l co nte - URSS nuto: “Tranquillità tristezza la diarrea è un sentimento Il gruppo 41° si esibisce in una serie di recital alla guerra gli affari elemento poetico elica infernale spiri- Taverna fantastica di Tiflis. to economico fregarsene inno nazionale affissione per Maggio, Tiflis: Zdanevicˇ pubblica il primo della se- i bordelli…”, scrive, in guisa di sinopsi nella sua “Cro- rie dei suoi dra (nome che egli dà alle sue opere teatra- naca Zurighese” l’anno seguente. li), Yanko Krul Albanskai [Yanko, re di Albania], scrit- Settembre: un adattamento della pièce della com- to apparentemente in albanese ma in realtà in zaùm ’. media dell’arte Il Re Cervo scritta da Carlo Gozzi, sa- Vi si riscontrano molti degli elementi caratterizzanti il tirista veneziano del XVIII secolo, costituisce l’ouver- teatro Dada: l’assurdo, l’umorismo nero, la trama qua- ture del Teatro delle marionette svizzero a Zurigo (l’11 si inesistente che serve solo da pretesto per sviluppare settembre). Sofia Taeuber (la cui sorella lavora per Carl una serie di situazioni una più improbabile dell’altra, Jung) realizza le scenografie e le marionette di questa l’impiego di personaggi e oggetti irreali (in questo dra produzione che, per la prima volta, associa pubblica- figurano tra i personaggi una pulce che non pronuncia m ente Dada alla psicanalisi. Personag gi com e il Dr. una sola parola e qualcosa che Zdanevicˇ chiama “tre- Com plesso d’Edipo, Freud Analyticus e la fata Ur-Li- mentine libere”). bido si battono per un re e la sua beneamata in un re-

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1919 made, LHOOO, Asse gno Tzanck e Aria di Parigi.Pri- ma sua manifestazione di Body Art documentata dalla Belgio foto Tonsure 1919. Pubblicazione delle Lettres de guer- Pansaers scrive Le Pan-Pan au cul du Nu Nè g re , re di Jacques Vaché con prefazione di André Breton. che sarà pubblicato l’anno seguente, e inizia il roman- In marzo primo numero di Littérature, fondata da zo Lamprido, di cui usciranno estratti in Ça Ira e Litté- Louis Aragon, André Breton e Philippe Soupault. rature. Carl Einstein, collaboratore assiduo di Résur- Primo testo automatico, Usine, di André Breton, rection, che pubblica ora con Grosz a Berlino il perio- pubblicato in settembre su Littérature. dico Der blutige Ernst, lo mette al corrente dell’attività Suicidio di Jacques Vaché. Arrivo a Parigi di Mirò. dei dadaisti berlinesi e gli invia i primi tre numeri di Da- da (Zurigo). Pansaers è colpito e conquistato dal Mani- “Gennaio (Parigi/Zurigo): “Mi sono realm ente en- fe ste Dada 1918 di Tzara, che trova nel terzo numero tusiasmato per il Suo manifesto; non sapevo più da chi di Dada. Decide di prendere contatto con i direttori dei aspettarm i il corag gio che Lei m ostra”, esclam a Breton periodici d’avanguardia e scrive ad Albert-Birot (Sic), Re- (il 22 gennaio) nella sua primissima lettera a Tzara, in verdy (Nord-Sud), Tzara (Dada) e Breton (Littérature) cui vede il faro della ribellione d’avanguardia. per proporre loro di creare una sezione belga, o alme- Marzo: nel corso dei suoi venti num eri, l’ultim o dei no bruxellese, di Dada, di mettere in vendita i loro pe- quali uscirà ne ll’ago sto 1921, Littérature, rivista essen- riodici. zialmente letteraria, diventerà un pilastro del Dadaismo L’unica reazione positiva è quella di Breton, che parigino e il nucleo del futuro gruppo surrealista. pubblica su Littérature (14 giugno 1920) la poesia da- Marzo (Parigi/Zurigo): Picabia torna dalla Svizzera daista di Pansaers, Ici finit la sentim entalité. e si stabilisce a Parigi con Everling. Paul Van Ostaijen inizia a scrivere, e concluderà Aprile: Jean Crotti e Susanne Ducham p si sposa- l’anno seguente, Feesten van Angst en Pijn [Feste del- no a Parigi. l’angoscia e del dolore], che costituisce una svolta dal- Luglio (Parigi/New York): Duchamp torna a Pari- le precedenti posizioni espressioniste verso il nichilismo gi dopo una traversata di un mese tra Buenos Aires e Dada. Londra. E.L.T. Mesens, molto vicino al Dadaismo per via Agosto: esce a Parigi Pensée sans langage, prim o della sua ammirazione per Satie, incontra Magritte con volume delle poesie di Picabia. La breve introduzione il quale costituirà, nel 1925, un piccolo gruppo Dada a di “Udnie”, creazione fittizia degli anni dell’ante-guer- Bruxelles. ra di Picabia, appartiene alla stirpe dei riferimenti er- metici delle sue “pitture meccanomorfe”: “Un conden- Francia satore di corrente smagnetizza la scintilla”, un “vuoto In una lettera datata 22 gennaio Breton esprime a uguale alla so m m a de lle e ne rgie fuo ri uso ”, e co sì via. Tzara il suo entusiasmo per il Manife sto Dada 1918. Le poesie, invece, sono liriche e a volte quasi tenere: Eluard, presentato da Jean Paulhan, incontra in pri- “Una carazza mi riporta a guardarla / le sue mani bat- mavera Aragon, Breton e Soupault. tono come un cuore / sull’idolo grasso dagli occhi lu- Duchamp, Picabia e Ribemont-Dessaignes si rive- centi […] la pelle poesia accaparrata / sorride come un dono a Parigi. Primo incontro di Duchamp con André ragazzo / che è appena stato presentato / e discreto co- Breton e gli altri poeti del gruppo (Louis Aragon, Paul me una vetrina povera”. Eluard, Philippe Soupault, Jacques Vaché) al Café Cer- Ottobre: Littérature lancia un’inchiesta provocatrice ta, abituale luogo di riunione del gruppo Littérature. tra gli scrittori, giovani o affermati: essa assume la for- In dicembre primo incontro di Picabia con il grup- ma di un’unica domanda: “Perché scrivete?”. po di Littérature (vedi lettere di Breton a Tzara dell’8 Novembre: quattro opere di Picabia sono esposte novembre e del 26 dicembre 1919, in Sanouillet 1965, al Salone d’autunno (1° novembre –10 dicembre). Que- pp. 451-53). sti sono i primi esemplari visibili a Parigi dei suoi qua- Nel corso della sua breve permanenza a Parigi Du- dri-m acchine, m a gli organizzatori li appendono sotto champ elabora tre ulteriori varianti sul tema dei Ready- una scala. In risposta, Picabia si rivolge a Dada Paris

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cre ando uno scandalo pubblico. Una le tte ra ape rta vie - tri dodici nel periodo 1920-21, gli ultimi tre usciranno ne indirizzata al presidente del Salone, che è il bersa- nel 1922 – curati da Gumperz e Herzfelde), con il sup- glio di un attacco in piena regola su 391; il tutto è or- plemento satirico Die Pleite, pubblicato da Herzfelde chestrato da Picabia, ma firmato dal direttore della ri- (cinque numeri entro l’anno, uno nel 1920, l’ultimo 10- vista, Ribemont-Dessaignes, che dà prova di tanto ta- 11, nel giugno 1924). lento nella gestione di questo scandalo da farsi la repu- 6 febbraio, Sala imperiale del Rheingold, Belle- tazione di polemista ufficiale di Dada. vuestrasse, ore 19.30: l’OberDada (il “SuperDada”: Baa- Dice m bre -fe bbraio 1920: pe r tre num e ri, Littéra- der) viene proclamato “presidente del globo terrestre”. ture pubblica le risposte al suo questionario “Perché scri- Il volantino che invita a questa manifestazione è firmato vete?”. Le ottantatré risposte conferiscono uno sguar- “Consiglio Centrale Dadaista per la Rivoluzione Mon- do d’insieme completo ma deprimente dell’ambiente let- diale / Baader, Hausmann, Tzara, Grosz, Janco, Arp, terario parigino, contento di sé e poco aperto al mon- Huelsenbeck, Jung, Eugen Ernst, A.R. Meyer”. L’appello do. Le risposte sincere appaiono ridicole o sentimenta- è indirizzato a “tutti i lavoratori spirituali e clericali, i li, mentre personaggi noti come Jean Giradoux testi- deputati, i borghesi, i compagni dei due sessi (i soldati moniano di una disinvoltura o di una xenofobia come non graduati) e tutti quelli che s’interessano alla felicità que lle ch e si ritro vano spe sso ne gli attacch i m o ssi in Fran- dell’umanità”. L’appello promette: “Faremo saltare Wei- cia contro Dada: “Scrivo in francese non essendo né sviz- mar. Berlino è il luogo da…da… Niente e nessuno sarà zero né ebreo, e perché possiedo tutti i miei diplomi risparmiato”. […]”. Tra le risposte più sem plici, che sono anche le m i- Hausmann scrive Pamphlet contro il punto di vi- gliori, citiam o: “Per scrivere m e glio!” (Max Jacob); “Per- sta di Weimar, che viene pubblicato su Der Einzige del ché” (Blaise Cendras); “Per abbre viare il tem po” (K nut 20 aprile: “Io annuncio il mondo Dada! Rido della scien- Hamsun, l’ultimo ad avere risposto). za e della cultura, miserabili assicurazioni di una società Dicembre (Parigi/New York): Duchamp disegna dei condannata a morte […]. I letterati, fabbricanti di ver- baffi e una barbetta su una riproduzione de La Gio- si, soffrono della loro triste serenità biliosa, coprono, co- conda, che intitola L.H.O.O.Q. Dopo questo gesto spi- me se fosse lebbra, le deformità intellettuali del gover- rituale ma altamente scandaloso, Duchamp si imbarca no Ebert-Scheidemann, in unisono con la cacofonia di per New York alla fine del mese, proprio quattro setti- questo povero disco di grammofono weimariano […]. mane prima che a Parigi scoppi la tempesta provocata Vogliamo creare da noi il nostro nuovo mondo. Dada da Dada”. [C.P.] si è battuto come unica forma d’arte del presente per un rinnovamento dei mezzi formali e contro l’ideale clas- Germania sico del borghese amante dell’ordine. Dada si è battu- Berlino to contro il suo ultimo rappresentante, l’espressionismo! Quest’anno e il seguente segnano il culmine del- Il Club Dada rappresentava durante la guerra l’inter- l’attività Dada a Berlino. Nascono una pleiade di pe- nazionalismo: è un movimento internazionale e anti- riodici Dada, in primo luogo Der Dada di Hausmann borghese” (per il testo integrale vedi Rosci 1973, pp. 54- i cui tre numeri (i primi due escono in giugno e dicem- 57). bre, il terzo e ultimo uscirà nell’aprile dell’anno seguente) Sul primo numero di Der Dada (giugno) viene pub- sono l’espressione più autentica dello spirito Dada a Ber- blicato il manifesto Che cos’è il Dadaismo e che cosa lino. Grosz e i fratelli Herzfelde (John Heartfield e Wie- vuole in Germania (i 13 punti di Hausmann, ironica ri- land Herzfelde) esprimono l’aspetto più politicamente sposta ai 14 punti di Wilson), scritto da Hausmann e fir- impegnato del Dada berlinese con la pubblicazione di mato “Il Consiglio Centrale Dadaista / Hausmann, periodici o numeri unici ferocemente satirici. Je d e r m a n n Huelsenbeck, Golyscheff ” (per il testo integrale vedi sein eigner Fussball (numero unico pubblicato in febbraio Schwarz 1976). Sul secondo numero di Der Dada (di- da Herzfelde), Der blutige Ernst (sei numeri pubblica- cembre) viene pubblicato l’importante articolo di Hau- ti da Carl Einstein e Grosz, tutti nel 1919), Der Gegner smann, Il filisteo tedesco si arrabbia (per il testo inte- (dodici numeri nel 1919, i primi sei pubblicati da Julian grale vedi Schwarz 1976). Gumperz e Karl Otten, in seguito – ve ne saranno al- Primi collage di materiali stampati elaborati da Baa-

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der e Hausmann in collaborazione partendo dai mate- “Baader scriveva. riali stampati più correnti: ad esempio, frammenti di ma- “‘Bene, ma non vedo ancora come tu…’ nifesti, cartoline, annunci nelle vetrine. Hausmann ri- “‘Stai tranquillo, noi vogliamo, te l’ho già detto, da- corda: “Passeggiavamo la notte nelle strade di Berlino re l’esempio che si può, senza violenza, rovesciare l’or- e staccavamo i manifesti dalle Litfassäulen [colonne pub- dine pubblico. blicitarie] e gli annunci sulle vetrine. Più tardi li utiliz- “‘La sera del 1° aprile noi arriveremo alle sei me- zavamo nei nostri collage”. no un quarto a Nikolassee e incolleremo i nostri ordini Fine marzo: Hausmann e Baader progettano di pro- sui muri e sulle piante, poi andremo dritti in Municipio. clamare la “Repubblica Dadaista di Nikolassee”: “Le no- Là noi chiederemo di parlare al Sindaco e gli diremo: Si- stre attività Dada non si limitavano solamente a delle gnore, noi abbiamo proclamato Nikolassee Repubblica serate e altre cose simili. indipendente. Restituiteci il potere, dateci la cassa della “Un pomeriggio ero seduto con Baader al Café Jo- città, ordinate agli impiegati di obbedire ai nostri ordi- sty alla Potsdamerplatz, nostro quartier generale. Era ver- ni. Abbiamo fuori 2000 uomini di truppa con fucli e bom- so la fine di marzo del 1919. Da tutte le parti rivolte e be a mano. Ogni resistenza è inutile. Naturalmente noi colpi di forza esplodevano, repressi in maniera più o me- saremo soli, ma vedrai che questo lo impressionerà’. no sanguinosa. “Baader era entusiasta. “In un lampo mi viene un’idea: “‘Permettimi di mettere il mio amico M. al cor- “ ‘Portami la guida stradale di Nikolassee’, dico a rente, propongo di nominarlo Ministro delle finanze’. Baader. “Io ero d accordo, ma questo doveva rivelarsi un “‘Cosa ne vuoi fare?’ errore. Il buonuomo prese paura e svelò il segreto in Mu- “‘Ascolta: noi fonderemo una repubblica Dada a nicipio. Più tardi un’amica, la baronessa de Glumer, che Nikolassee’. lavorava in Municipio, m’ha raccontato che i Consiglieri “‘E in che modo?’ municipali ebbero una tale fifa che il 1 aprile c’era ve- “‘Non lo so ancora, ma lo sapremo presto’. ramente un reggimento di soldati a Nikolassee, non per “Baader se ne va e ritorna due minuti dopo con la noi, ma contro di noi. Non credettero che noi volessi- guida. mo venire in due, armati solamente di una macchina “ ‘Bene, ora fai attenzione. Noi dimostreremo che da scrivere. si possono fondare delle repubbliche senza violenza, sen- “Così la bella occasione di mostrare al mondo che za spargimento di sangue, senza armi, senza nient’al- si può fare qualche cosa con niente venne a mancare e tro che una macchina da scrivere. Ma prima dammi la niente potrà testimoniare le nostre intenzioni pacifiche” guida e segna i nomi che ti dirò e le multe che inflig- (Hausmann 1958, pp. 86-88). geremo loro’. 19 aprile: dal balcone dell’Assemblea nazionale di “Baader fiuta l’aria libera e si mette all’opera con Weimar Baader butta manciate del volantino Referen- ardore. Scriveva sul suo blocco: Signor Caio 10.000 mar- dum / Il cadavere verde sul cavallo bianco Dada: “Il chi di multa ecc. ecc. Dopo aver stabilito una buona li- popolo tedesco è d’accordo per lasciare la mano libera sta di nomi io dissi: ‘Basta, ora vengono gli ordini rivo- al SuperDada [Baader]? In caso di voto positivo Baa- luzionari: la Repubblica Dadaista di Nikolassee è pro- der creerà l’ordine, la libertà e darà il pane […]. Vo- clamata dal Consiglio Generale Dada il 1° aprile 1919. gliamo fare saltare Weimar, Berlino è il luogo Dada”. “‘Il traffico ferroviario tra Nikolassee e Wansee da Heartfield e Grosz pubblicano su Der Gegner (I:1, una parte e Schlachtensee dall’altra è definitivamente 1919) l’importante articolo La canaglia artistica. interrotto. I pompieri dovranno stare in allerta, per prin- Nel corso dell’anno vengono allestite le prime due cipio, a tutte le ore. Gli uscieri sono chiamati a incas- mostre Dada al gabinetto grafico di J.B. Neumann. Vi sare le ammende fissate presso gli accusati menzionati partecipano Baader, Golyscheff, Grosz, Hausmann, nella lista. Heartfield, Höch e Mehring. Si svolgono anche altre “‘Questi sono dichiarati Borghesi futili perché so- quattro manifestazioni del Club Dada: il 30 aprile, il 24 no proprietari di ville e in caso di resistenza devono ar- maggio, il 7 e il 13 dicembre. Eccone il resoconto nel- restarli e metterli in prigione’. la rievocazione di Hausmann:

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“La terza manifestazione Dada, quella del 30 apri- no sui loro strumenti e facevano un chiasso enorme. le 1919, segnava la fine della prima esposizione Dada “Ma la descrizione che Mehring ci dà nel suo li- nel ‘Graphisches Kabinett J.B. Neumann’ al Kurfür- bro Berlin Dada è falsa, egli descrive questa dimostra- stendamm di Berlino. zione, in realtà senza parole, come se fosse stata ac- “Il pubblico era numeroso e fin dall’inizio di buon compagnata da un poema-dialogo tra lui e Grosz. Ol- umore. tre a questa ‘corsa’, ci furono delle ‘canzoni della giun- “I partecipanti erano: Huelsenbeck, Hausmann, gla’ di Mehring, della musica di Golyscheff, e per la pri- Golyscheff e una giovane pianista in abito bianco pre- ma volta una danza con maschere di carta create da me. sentata da quest’ultimo. “Questa rappresentazione mise il pubblico di cat- “Huelsenbeck, come al solito, lesse una dichiara- tivo umore, che espresse con grida ostili. L’atmosfera era zione sul movimento Dada, che ottenne l’approvazio- molto agitata, ma la danzatrice, molto nota, Valeska ne generale. Gert, approfittò dell’occasione per salire sulla scena ed “Seguì l’esecuzione di un poema simultaneo che io eseguire alcune delle sue danze grottesche che non man- accompagnai alla grancassa. Domandai poi il più gran- cavano mai di entusiasmare il pubblico. [Il volantino per de silenzio ‘perché dovevo fare delle dichiarazioni deli- questa serata annuncia il seguente programma: Huel- cate’. Il pubblico allora osservò il silenzio e in quell’i- senbeck, Introduzione / Mehring, Po e sie / Danze Da- stante io cominciai a urlare a squarciagola le mie nuo- da con maschere / Baader, Po litica / Poesia simultanea ve Seelenautomobil [“Automobili d’anima”, poesie fo- per dieci persone / Hausmann, Dalla nuo va libe ra G e r- netiche]. mania / Golyscheff, Manovre ansimanti (Keuchma- “Passata la sorpresa, ottenni un torrente d’applausi. neuver) / Chaoplasma (2 timpani, 10 raganelle) con la Venne poi il numero musicale di Golyscheff. Noi co- collaborazione di 10 donne e 1 postino.] noscevamo fin dal 1912 la musica di Schönberg e di Sk- “La mattinata del 7 dicembre al teatro d’avan- riabin e più tardi quella di Bartók. La composizione di guardia ‘Die Tribune’ [quinta manifestazione del Club Golyscheff ‘L’Anti-Symphonie’, suonata dalla giovane Dada a Berlino] fu la manifestazione Dada che ebbe il ragazza in bianco, aveva un carattere ‘atonale’ e pro- maggior successo. vocò un entusiasmo delirante. “L’indomani il celebre critico d’arte Alfred Kerr “L’intero programma si svolse in un’atmosfera di scriveva: ‘I dadaisti hanno messo in piedi un vero ca- soddisfazione e di approvazione e fu un pieno succes- baret letterario’. so. [Il volantino per questa manifestazione annuncia il “La scena era decorata con dei grandi schizzi su seguente programma: Huelsenbeck: Proclam a Dada carta che Baader aveva realizzato per il parco degli ani- 1919 / Huelsenbeck: Machinel, poesia simultanea per mali di Hagenbeck a Stellingen vicino ad Amburgo, e 7 persone / Huelsenbeck: poesia bruitista / Hausmann: Huelsenbeck e io avevamo distribuito dei volantini sul Seelenautomobil / Golyscheff: Anti-Sinfonia, 3 parti: a) nostro lavoro ‘Bureau de Publicité Dada’. Pompa provocante, b) Cavità bucale caotica o l’aereo “Questo lavoro fu eseguito da Huelsenbeck, Meh- sottomarino, c) Hiper-Fa maggiore pieghevole.] ring e me. Dopo ci fu un ‘Dialogo tra vecchioni’ ese- “La serata del 24 maggio alla ‘Meistersaal’ [‘Sala guito in falsetto da Mehring e Grosz nascosti dietro un dei Maestri’, quarta manifestazione del Club Dada a paravento. Berlino] che avrebbe dovuto aver luogo una decina di “Io lessi la mia satira Il ristorante spirituale della clas- giorni prima [il 15 maggio], era stata ritardata a causa se borghese nella quale mi burlavo soprattutto di Alfred di un ‘lutto nazionale’, credo per la morte del deputa- Kerr, che si vendicherà nella sua critica dandomi dell’a- to Erzberger, assassinato da due studenti di destra. nimale. Secondo lui al posto di Raoul avrei dovuto chia- “Questa serata ebbe un mediocre successo, trovò marmi Rolf, sinonimo di cane lupo. Ci fu poi uno ‘step’ molte resistenze presso gli spettatori. danzato da Grosz e un ‘sixty-one-step’ eseguito da me. “Il pezzo forte non era altro che la ‘corsa tra una “La mattinata si svolse a meraviglia e il pubblico macchina da scrivere e una macchina da cucire’ eseguita prese finalmente sul serio i dadaisti. da Mehring alla macchina da scrivere e da Grosz alla “Questo successo, soprattutto di stampa, incorag- macchina da cucire. I due dadaisti battevano a tutto spia- giò la direzione della ‘Tribune’ a ingaggiarci per una re-

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plica una settimana più tardi, il 13 dicembre 1919 [se- “Gennaio: Grosz, Heartfield e Herzfelde si uni- sta manifestazione del Club Dada a Berlino]. scono al partito comunista alla sua fondazione o poco “Ma noi eravamo scioccati dagli elogi e dal successo dopo. Baader, nel frattempo, scrive a Tzara il 19 febbraio e decidemmo di vendicarci. La replica perciò prese per parlargli di “un’offensiva di pace” che intende lan- tutt’altro aspetto. ciare in modo che essa coincida con le prime elezioni “Cominciammo ogni numero del programma il più dell’assemblea nazionale di Weimar, elezioni che devo- seriamente possibile per poi dopo qualche istante confon- no tenersi quel giorno. Il suo discordo d’apertura pren- derlo noi stessi facendo altre cose, urlando invettive con de la fo r m a di un te le g ram m a indirizzato al m inistro de l- lo scopo di esasperare gli spettatori. Lo scopo fu rag- la Cultura Hans Siko vitc: “BAADER und nicht WIL- giunto quando John Heartfield salito sulla scena co- SON schafft Frieden I N O R DEUTSCHland” [È Baa- minciò a leggere il mio Manifesto contro i piccolo-bor- der e non Wilson che fa la pace per la Germania]. ghesi tedeschi nel quale io ritenevo responsabile la scuo- Febbraio: g razie a un finanziam ento del conte K eis- la elementare dell’imbecillità del popolo tedesco. sle r, Malik pubblica Jedermann sein eigner Fussball [A “Alla fine ci togliemmo i vestiti e, in riga, ci av- ciascuno il suo football], in formato tabloid come Neue venturammo verso il pubblico minacciando di prenderlo Jugend, con in copertina un ventaglio di uomini politi- a pugni. La gente allora se ne andò in tumulto, ma noi ci e l’annuncio di un concorso: “Chi è il più bello?”. fummo molto soddisfatti della nostra ‘mattinata man- Herzfelde passerà due settimane in prigione (7-20 mar- cata’. zo) per tale pubblicazione. “Attenzione: Aprile: Scholz e Schlichter espongono a Karlsruhe “Il Cabaret Dada del Club Dada di Berlino non è con il Gruppo Rih [Venti] recentemente creato, dal no- mai esistito. Questa nozione fu lanciata da Alfred Kerr me di uno stallone arabo in un romanzo d’avventure di in seguito alla mattinata del 7 dicembre alla ‘Tribune’ ”. K arl May, uno de gli eroi personali di Schlichter. Le in- Pubblicazione del manifesto Dadaisten gegen Wei- dicazioni per recarsi all’esposizione vengono segnate con mar [I dadaisti contro Weimar] firmato da Arp, Baa- il gesso sulle case della città, accom pagnate da un m o- der, E. Ernst, Grosz, Hausmann, Huelsenbeck, Janco, tivo rappresentante il fallo cubista. Jung, A.R. Meyer e Tzara. Dada Berlin tiene una prima esposizione di breve Grosz e Heartfield montano degli spettacoli satiri- durata, ancora nella galleria di stampe di Isaac Neumann ci di marionette nel Cabaret Schall und Rauch [Suoni (28 al 28 aprile). Nonostante le opere astratte presen- e fumo] nella cantina del teatro di Max Reinhardt. tate da Höch, la stam pa classifica la m ostra com e sati- Mostra di de Chirico, organizzata da “Valori Pla- rica, senza dubbio a causa del quadro di Grosz Deut- stici”. chland, ein Wintermärchen [Germania, un racconto Rudolf Belling, Oswald Herzog e Moriz Melzer d’inverno]. L’insiem e prende d’altra parte un’im portanza fondano il Novembergruppe (Associazione degli Artisti particolare, soprattutto grazie a Jefim Golyscheff, mem- Radicali) che sarà attivo sino al 1931. Partecipano alle bro passeggero ma essenziale del dadismo berlinese che, sue mostre Arp (nel 1925 e ’26), Dix (1920, ’21, ’29 e sembra, comporrà almeno un’opera a partire da gio- ’31), Van Doesburg (1923, ’25), Eggeling (1922, ’26), catto li pe r bam bini (anch’e ssa pe rduta) e un co llage m o l- Freundlich (1921), Golyscheff (è tra i fondatori nel 1919, to denso fatto di ritagli di giornali. 1920-’26), Grosz (1929), Hausmann (1921), Höch Baader chiede a Tzara (il 28 giugno) di fare pub- (1920-’23), Meidner (dal 1919 in poi), Moholy-Nagy blicità a un’opera intitolata HADO, o Handbuch des (1923, ’24, ’29, ’31), Richter (1920, ’22, ’23), Rudolf Sch- OberDada [Manuel OberDada]. Questo progetto, lichter (1921, ’28, ’29), Arthur Segal (1921-’25, 1927- uno degli impegni più puri nel mondo della stampa, con- ’31), Stuckenschmidt (compositore, collabora con la No- cepito espressamente per opporsi al trattato di pace di vembergruppe a partire dal 1923). Versailles firm ato quello stesso giorno, è com posto da Hannah Höch aderisce al Novembergruppe. prime pagine di grandi quotidiani tedeschi di ogni orien- Piscator crea il Teatro proletario. tam ento politico. Non si sa se quest’opera unica sia m ai Creazione dell’Arbeitsrat für Kunst [Consiglio del stata terminata. lavoro per l’arte]: lo presiede Richter. Luglio: sem pre offensivo, Baader penetra nell’As-

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sem blea Nazionale, a Berlino, il 16 luglio, con volanti- vim ento’ ” (L.R., “Dada Tribüne”, ritaglio di un gior- ni intitolati “Die g rüne Leiche” [Il cadavere verde], che nale no n ide ntificato, dice m bre 1919). legge ad alta voce e disperde poi a bracciate da un bal- Dicembre: Grosz e Heartfield azionano le mario- cone sulle teste dei rappresentanti eletti della nazione. nette della pièce di Mehring Einfach klessisch! Orestie Agosto (Berlino/Zurigo/Parigi): avviamento di un mit einem glücklichem Aus gang [Semplicemente clas- progetto di pubblicazione di un’ambizione senza pre- sico! Oreste con un lieto fine], m esso in scena in occa- cedenti, il Dadaco, o “Grande atlante mondiale Dada” sio ne de lla riape rtura ufficiale de l cabare t Schall und il cui titolo fa ironicamente allusione a un progetto com- Rauch [Suo no e fum o ] inizialm e nte fo ndato ne l 1901 m erciale. L’idea, lanciata da Huelsenbeck e arricchita dall’im presario teatrale Mer Reinhardt”. [C.P.] da Tzara, è di stilare la carta del movimento Dada nel- le sue ramificazioni mondiali e nella sua dimensione sto- Colonia rica riunendo decine di contributi provenienti dai diversi All’inizio dell’anno Max Ernst incontra e si lega d’a- rami Dada. L’editore di Monaco Kurt Wolff prepara micizia con Johannes Theodor Baargeld (pseudonimo un contratto e la pubblicazione è annunciata per gen- di Alfred Grünwald, fondatore della sezione renana del naio. Sfortunatamente, il progetto finirà in nulla a cau- Partito comunista tedesco). Assieme pubblicano un pe- sa di dissensi editoriali, delle reticenze di Wolff sul con- riodico politico, Der Ventilator (cinque fascicoli dal feb- tenuto e, soprattutto, del crollo dell’economia tedesca. braio al marzo), che viene soppresso dalle autorità di oc- Fine autunno: Schlichter si stabilisce a Berlino, po- cupazione britannrche. nendo la sua personalità decadente – feticismo degli sti- Aprile: Karl Nierendorf fonda fl periodico Der vali, pedofilia, avventure sanguinarie, sadismo – all’e- Strom [Il fiume] e la Gesellschaft der Künste [Società pice ntro rico no sciuto de l vizio e de ll’im m o ralità ne lla delle Arti] che organizza nelle sale del Kunstverein una Germania moderna. Lo raggiungono Scholtz e altri mostra delle nuove tendenze, alla quale vengono invi- membri del Grippo Rih, che si è affiliato al Novem- tati anche Max Ernst e Baargeld. Quando le opere dei bergruppe. due dadaisti arrivano, Nierendorf si spaventa e vuole Novem bre: il critico e m ilitante politico Carl Ein- rifiutarle. Interviene Walter Klug, direttore del Kunst- stein si associa a Grosz per pubblicare “il settim anale sa- verein, che propone un compromesso: le opere dei due tirico” Der blutige Ernst [Terribilm ente serio], succes- dadaisti saranno presentate in una sala separata. Anche sore del giornale ormai proibito Die Pleite [Il fallim e nto ]. il catalogo e i manifesti sono diversi. All’ingresso della Il ritm o de lle pubblicazio ni è m o lto irre go lare : se i nu- mostra Baargeld e Max Ernst fanno affiggere un car- m e ri e sco no fino al ge nnaio 1920, data in cui il gio rnale tello con la scritta: “Su richiesta della Società delle Ar- è vittima a sua volta degli attacchi della censura. Gro- ti / Nessun collegamento esiste tra Dada e la Società sz e Heartfield adottano di nuovo un formato tabloid delle Arti / Dada non ha niente in comune con il di- per diffondere le stampe caricaturali di Grosz. lettantismo della predetta Società / Firmato: J.T. Baar- 30 Novembre: per la prima volta, tutta la truppa geld, Max Ernst”. La critica attacca violentemente i due di Dada Berlin si ritrova sul palco in occasione di una dadaisti (vedi Kölner Stadt-Anzeiger del 1° maggio e Dada-Matinée al Tribüne Theater. Il giorno dopo, Al- Kölner Tageblatt del 7 maggio). fred K err scrive un ritratto dettagliato senza il permesso Autunno: Arp arriva a Colonia da Zurigo, il duo del gruppo sul Berliner Tageblatt. Fa in particolare l’e- si trasforma in un trio e nasce così il gruppo Dada di logio del poeta e autore di Cabaret Walter Mehring, no- Colonia che adotta come denominazione “Zentrale te vo le co m pagno di viag gio di Dada, in cui si rive la “il W/3” (Weststupiden zentrale: sede di stupidità dell’o- talento satirico del gruppo”. In compenso, manca ai da- vest, diviso 3, i 3 essendo: Arp, Ernst, Baargeld). daisti una vera organizzazione collettiva e una “vera cul- Novembre: la prima manifestazione del gruppo è tura artistica”; hanno bisogno di “un genio, non di un’as- l’allestimento, al Kunstverein di Colonia, della prima mo- sociazione”. Un altro giornalista crede al contrario di stra Dada a Colonia. Vi partecipano Arp, Baargeld, vedere una potente critica collettiva dietro la provoca- Hans Bolz, Max Ernst, Angelika Hoerle, Paul Klee e An- zione dei dadaisti, pensando che “c’è in loro una forza ton Räderscheidt. Vengono esposti anche disegni di bam- su cui bisogna fare affidam ento: forza e, in effetti, ‘m o- bini, sculture africane e fotografie espressioniste. In oc-

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casione della mostra viene pubblicato il numero unico dono, in quello che essi chiamano arte, un campo da di Bulle tin D, che ne costituisce il catalogo, e a cui col- gioco per una psichiatria sperim entale, e in particolare laborano Jacob Van Hoddis (un suo verso è stampato per una psychopathia sexualis, e che vanno in estasi da- in epigrafe al catalogo: “La mia gioia di vivere ti dà for- vanti al Futurismo, al Cubismo, al Dadaismo e all’E- se fastidio”), Baargeld, Ernst, Otto Freundlich, Angelika spre ssio nism o de lirante …” (Büche rwe lt, m ag gio 1919). e Heinrich Hoerle; le illustrazioni riproducono opere di Maggio: creazione dell’Arbeitsgemeinschaft Kölner Baargeld, Ernst, Raderscheidt, Angelika Hoerle, Franz K ünstler [Sindacato degli artisti di Colonia] (che com- W. Seiwert, Heinrich Hoerle. Nonostante che H. Hoer- prende alcuni futuri dadaisti), in parte per approfittare le e F.W. Seiwert siano citati anche tra gli espositori di una nuova sovvenzione pubblica (controversa) desti- (avrebbero dovuto esporre sette opere ciascuno), en- nata ad aiutare gli artisti locali. Ernst utilizza questi fon- trambi, spaventati dal carattere avanzato delle opere di di per realizzare il suo portfolio di litografie Fiat modes Baargeld e di Ernst, si ritirano dalla mostra, il primo sen- pereat ars [Che la m oda resti, che l’arte m uoia], in cui za una parola di spiegazione, il secondo con il pretesto la rivista Dada Die Schammade vedrà “il primo caso che “Dada è troppo borghese”. Tra i visitatori della mo- conosciuto di un’amministrazione comunale che ha com- stra vi è anche Katherine S. Dreier, amica di Duchamp, missionato un’opera d’arte dadaista. Colonia è al pas- che nell’aprile dell’anno seguente, con l’apporto anche so [con Dada]”. di Man Ray, fonderà la Société Anonyme (Museum of Agosto-settembre (Colonia/Zurigo): gli Ernst e Modern Art). Entusiasmata dalla mostra, propone a Max Baargeld fanno visita a Paul K lee, a Monaco, e ripor- Ernst di trasferirla nella sua Galleria a New Haven, tano una trentina di sue opere per una mostra prevista Conn. Le autorità d’occupazione britanniche si op- per l’autunno a Colonia. Da K lee sentono parlare del- pongono all’esportazione di questa mostra “scandalo- la partecipazione di Arp al Dadaismo zurighese. Ernst sa” e il progetto quindi non può realizzarsi. La mostra scopre così il lavoro di Giorgio de Chirico, riprodotto ebbe una vasta risonanza anche in Europa, oltre che a ne lla rivista Valori Plastici. La scoperta di Dada e de Chi- New York, e l’eco raggiunse Parigi e Zurigo, così che la rico traspare nelle opere realizzate nel corso dei mesi suc- seconda e ultima mostra Dada che sarà allestita a Co- cessivi, e in particolar m odo in Fiat modes. lonia l’anno seguente avrà un carattere internazionale. Autunno: (Colonia/Zurigo): Arp è di nuovo a Co- Questo primo anno dell’attività Dada a Colonia si lonia, dove visita suo padre. Lui ed Ernst stringono una chiude con la pubblicazione di Fiat Modes, cartella di ot- stretta collaborazione, che sarà al centro di Dada Co- to litografie originali (più la litografia del frontespizio) di lo nia Max Ernst, pubblicata da Schlömilch Verlag di Colonia Novembre: entrata ufficiale di Dada a Colonia. Arp, in una edizione nùmerata limitata a pochi esemplari. Ernst, Baargeld e Heinrich Hoerle prendono le distanze I primi collage e assemblage nell’opera di Max Ern- dal Sindacato degli artisti di Colonia per esporre con il st arricchirono le tecniche e le tematiche dadaiste. E con nome di “Gruppo D” (“D” come “Dada”), pubblicando i suoi primi Readymades stampati (Le Mugissem ent des in guisa di m anifesto e di catalogo un Bullettin D. O ltre féroces soldats ecc.) inventa un nuovo mezzo espressivo. agli assemblaggi e ai disegni, il gruppo presenta in par- ticolare due opere di un “maestro sconosciuto dell’inizio “Febbraio-m arzo: il neologism o “Stupidien” com - de l XX se co lo ”, una scultura africana e un m o de llino in pare sulla rivista Der Ventilator per la prima volta co- fil di ferro prestata dall’industria meccanica Leyboldt. me nome di un luogo in codice, ad indicare una Ger- Novembre (Colonia/Zurigo/Parigi): Tristan Tza- mania contemporanea immersa nell’ignoranza; ribal- ra scrive probabilmente per la prima volta a Ernst, che tando ironicam ente l’insulto, i dadaisti di Colonia assi- gli risponde in dicem bre. La corrispondenza che se gue, m ile ranno lo ro ste ssi alla “stupid-land”. abbastanza re go lare fino al 1922, stabilisce un le gam e Marzo: Ernst, sua m oglie Luise Straus e altri gio- tra Dada Paris e Dada Colonia; poesie, idee, riviste, col- vani artisti disturbano uno spettacolo al teatro munici- lage vengono spediti da una parte all’altra per essere ri- pale fischiando e fornendo un’interpretazione parodi- prodotti o venduti. Tali scambi sono all’origine di nu- stica dell’inno nazionale, orm ai screditato. I guardiani merosi progetti comuni durante questi anni, dalla pri- del buon gusto si lamentano di “questi circoli che ve- ma esposizione personale di Ernst (a Parigi) fino alla sua

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collaborazione con Eluard e Tzara, dato che la posta per- “Aprile: Paul Steegeman descriverà più tardi la se- metteva di sormontare le difficoltà di spostamento tra rie di opere più celebri pubblicate dalla sua casa editri- i paesi”. [C.P.] ce in una brochure pubblicitaria: “La Silbergäule è il no- m e (o g g i) fam iliare d i un a c o llan a in c ui […] so n o p ub - Hannover blicati, apparentemente sconsideratamente, autori con Kurt Schwitters inizia la sua attività Dada. Primi una visione m età um oristica, m età seria. Tale sconsi- collage (Merz) e assemblage. “Ho chiamato il mio nuo- deratezza nasconde tuttavia un sistema, il grande caos vo modo creativo con qualsiasi materiale ‘Merz’. Que- della nostra struttura mentale. Ci spogliamo ogni gior- sto è il secondo componente di ‘Kommerz’ [commer- no della nostra pelle: da Lao-tseu a Dada. È un idiota cio]. Il nome trae origine dal mio quadro Merzbild, un chi confonde il caos con un cumulo di letame!”. quadro nel quale la parola ‘Merz’ appariva tra forme Q uesto m ese, o il se guente, Schwitters realizza il suo astratte. La parola era stata ritagliata e incollata da una più grande assemblaggio fino ad allora compiuto, Das pubblicità della banca Kommerz und Privatbank” Arbeiterbild [Il quadro dei lavoratori]. Il titolo fa rife- (Schwitters, in Merz, n. 20, 1927). Nel 1919, in vari pe- rim ento al m assacro perpetuato all’inizio di m ag gio dai riodici, fu pubblicato il testo Merzmalerei in cui corpi franchi contro il soviet dei lavoratori a Monaco. Schwitters si spiega: “I quadri Merz sono opere d’arte Luglio-agosto (Hannover/Berlin): nel numero di lu- astratta. Quello che la parola Merz denota essenzial- glio di Der Sturm, Schwitters spie ga il significato del ter- mente è il combinare qualsiasi materiale immaginabi- mine “merz”, che ha iniziato a usare nell’inverno pre- le per scopi artistici e la valutazione egualitaria di tutti cedente. “La parola Merz designa fondamentalmente i materiali individuali. La pittura-Merz non utilizza so- l’assem blag gio di tutti i m ateriali conce pibili per fini ar- lamente il colore a olio, la tela, il pennello e la tavoloz- tistici, e, tecnicam ente, il principio dell’uguale valore di za, ma utilizza tutti i materiali percepiti dall’occhio”. ogni materiale”. Il suo progetto somiglia a una missio- Novembre: primo numero di Der Zwee-mann (di- ne di salvataggio, un mezzo per nobilitare il mondo tra- rettore Christof Spengemann, 8 fascicoli, l’ultimo da- sformando in arte la sua materia quotidiana; tuttavia, tato estate 1920), al quale collabora regolarmente an- nel piacere che egli prova nell’enumerare i materiali, che Schwitters. Schwitters sem bra anche m anifestare un gusto sovver- Paul Steegeman fonda l’omonima casa editrice che sivo per gli oggetti di scarto. pubblica nella collana Die Silbergäule [Il cavallo d’ar- Ago sto : la po e sia “An Anna Blum e ” [A Anna Fio - gento] alcuni tra i più significativi testi dei dadaisti te- re], di amore libertino e grammaticalmente ribelle, esce deschi. Di Schwitters, Anna Blume (poesie e prose) e Die su Der Sturm. “Anna, fiore, m alore, o benam ata dei m iei Kathedrale (8 litografie). L’anno seguente, nella stessa col- ventisette sensi, io ti amo, ti amo – tu dei tuoi ti tuoi, io lana, tre classici: la raccolta di poesie di Arp, Die Wolken- ti, tu m e. Noi ci?”. pumpe [Il pompanuvole], di Huelsenbeck la storia del Novembre (Hannover/Berlino/Zurigo): con l’aiu- Dadaismo, En avant Dada, e il manifesto Letzte Locke- to di Schwitters e di Tzara, Spengemann lancia la sua rung [Ultima liberazione], di Serner, di cui pubblica an- rivista Der Zweemann con un numero dedicato a Da- che, nel 1921, Zum blauen Affen [Alla scimmia blu]. da internazionale. Il fascicolo contiene un m anifesto fir- La poesia intitolata Anna Blume fa conoscere mato dai membri di Zurigo e di Berlino (ma non da Schwitters agli esponenti più avanzati del momento. Il Schwitters) e riproduce il manifesto Merz di Schwitters, 24 maggio Schwitters scrive a Tzara: “Seguo Dada con che, lo stesso m ese, invia d’altra parte delle illustrazio- grande interesse, sarei immensamente felice di corri- ni a Der Zeltweg, l’ultimo periodico pubblicato da Da- spondere con lei”. Tzara risponde positivamente, e nel- da Zurich. l’ultimo periodico pubblicato a Zurigo dai dadaisti, Der Fine dell’anno: capitalizzando sulla popolarità del- Zeltweg (novembre 1919), viene ripresa una poesia di la poesia, Steegemann intitola Anna Blume un’antolo- Schwitters illustrata da riproduzioni di due sue opere. gia di poesie di Schwitters. Il term ine “Dada” si esten- Prima mostra (con Klee e Molzahn) alla Galleria de sulla copertina, piccolo attacco lanciato al gruppo ber- Der Sturm di Berlino. linese, che lo rifiuta ancora più violentemente a causa Gropius fonda il Bauhaus a Weimar. de l succe sso de lla po e sia. Ne l libro, Schwitte rs spie ga che,

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pe r lui, la scrittura e le arti plastiche so no una so la e uni- di dadaisti, tra cui Tzara e Guillermo de Torre. ca cosa: “La poesia Merz è astratta. Così com e la pit- A Madrid i periodici Cervantes e Pe rse o simpatiz- tura Merz, essa utilizza come elementi dati delle frasi zano con i dadaisti. già fatte prese da giornali, m anifesti, cataloghi, con- versazioni ecc., con o senza modifiche”. Stati Uniti Data sconosciuta (Hannover/Berlino): Alfred Sauer- In marzo Man Ray pubblica con Harry S. Reynolds mann e Fried Hardy-Worms, scrittori ignoti (o pseudo- e Adolf Wolff il primo e unico numero di TNT. Mo- nimi) probabilmente legati a Schwitters (Hardy-Worms stra alla Daniel Gallery, dove espone diciassette aero- fa pubblicità ad Anna Blume e Die Kathedrale; Sauer- grafie e la serie dei dieci collages dei Revolving Doors. m ann cura la prom ozione di un’esposizione di dise gni da- Elabora Lampshade (una lunga spirale di carta appesa daisti per conto di “Kurt Carré e il suo circolo”) pubbli- a un’asta verticale). L’opera viene accidentalmente di- cano tra la fine de l 1919 e la m e tà de l 1920 num e ro si strutta l’anno seguente dal custode della prima mostra pamphlet che fanno eco all’interesse di Schwitters per lo della Société Anonyme che pensa che si tratti di carta sm ante llam e nto de l linguag gio. In O Siris. Was ist Dadais- da imballo. mus? Oder der verruche einfaches ei-weis darzustellen di Edgard Varèse forma la New Symphony Orchestra Sauerm ann [O Siris. Che cos’è il Dadaism o? O il tenta- a New York; primo concerto l’11 aprile al Carnegie Hall, tivo di rappresentare un semplice bianco d’uovo]: “Il Da- con musiche di Debussy, Casella, Bartók, Dupont e Ba- da ismo è l’espressione nUda [sic], non velata dalla no- ch. stra e poca in tUTTA la sua bruttezza [sic] e la sua bel- lhezza [sic], in tutta la sua infam ia e nella s u a [sic] m a- “Agosto: Katherine Dreier torna in Europa per la gnanim ità [sic] più profonda, nel suo gigantesco scate- prima volta dopo la guerra. Duchamp la incontra a Rot- narsi e nel suo assog gettam ento m eschino”. [C.P.] terdam . Lei fa visita alla sua fam iglia, che non vede da molto tempo, a approfitta di questo viaggio – così co- Italia me dei seguenti – per cercare nuove opere d’arte che Primo contatto (epistolare) di Evola con Tzara, in potrebbero essere esposte a New York. Grazie ai viag- ottobre. gi a Berlino, Colonia e Hannover, e ai consigli accorti De Chirico, Melanconia ermetica. di Duchamp e Man Ray, diventa suo malgrado una per- sonalità importante nella rete internazionale Dada – una Olanda sorta di Margaret Dumont per i Marx Brothers del Da- Primo fotomontaggio di Paul Citroen, La grande daismo. città / Amsterdam. Novembre: esposizione personale di Man Ray al- I fotomontaggi di Citroen si distinguono dai foto- la Daniel Gallery, che presenta opere degli ultimi sei an- montaggi degli altri dadaisti in quanto le fotografie ri- ni. I suoi aerog rafi vi sono esposti per la prim a volta, coprono l’intera superficie dell’opera e il tema è unita- così come i dieci pannelli di Revolving Doors”. [C.P.] rio (prevalentemente case e più raramente paesaggi), sen- za la ricerca dell’assurdo o della satira. Svizzera Van Doesburg prende contatto con pittori d’avan- Gennaio: primo incontro a Zurigo di Picabia e Tza- guardia in Belgio, Francia, Germania, Italia, e cerca di ra (vedi lettera di Picabia del 9 febbraio 1919, in Sa- mettersi in contatto con esponenti dell’avanguardia so- nouillet 1965, p. 478), dopo un fitto scambio di corri- vietica. spondenza iniziato nell’agosto dell’anno precedente. Mostra collettiva di Arp, Bailly, Baumann, Giaco- Spagna metti, Picabia, Richlin e altri al Kunsthaus di Zurigo. Ladocdel del Vando-Villar pubblica a Siviglia una 16 gennaio: conferenza di Tzara Sull’arte astratta “piccola antologia Dada” sul fascicolo datato 20 no- al Kunsthaus di Zurigo. vembre di Grecia. Augusto Guallart pubblica a Ovie- Febbraio: Picabia pubblica a Zurigo l’ottavo numero do Ultra, un periodico che ospiterà in tutti i fascicoli del- di 391. la prima serie (novembre 1919-20) importanti contributi 9 aprile: serata Dada nella sala Kaufleuten di Zu-

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rigo: “Regista: Walter Serner / Domatore di acrobati: Novembre: pubblicazione del numero unico di Der Tzara”. Programma: Primo tempo: Viking Eggeling, Zeltweg (direttori: Otto Flake, Walter Serner e Tzara). Sull’arte astratta (conversazione); Suzanne Perrottet in- Dicembre: Tzara concorda epistolarmente con terpreta composizioni di Cyrill Scott, Arnold Schön- Eluard il testo di papillons (manifestini) Dada che farà berg e Erik Satie; Käte Wulff recita poesie di Huel- stampare a Zurigo e invierà a Eluard che provvederà senbeck e Kandinsky; Tzara chiude il primo tempo re- ad assicurare loro una larghissima diffusione. citando (con la collaborazione di venti persone) la poe- Hugo Ball, dopo aver perso l’interesse per il Da- sia simultaneista La fiè vre du m âle [La febbre del ma- daismo, si disinteressa ora anche della politica. Ceden- schio]. Il secondo tempo si apre con un testo di Hans do alla deleteria influenza di Emmy Hennings (che spo- Richter, Sull’arte e altro (pubblicato con il titolo Con- serà il 22 febbraio dell’anno seguente), si rivolge al mi- tro, senza, per Dada, in Dada, n. 4-5, 15 maggio); Hans sticismo e si riconverte al cattolicesimo. Morirà il 14 set- Heusser suona due sue composizioni; Hans Arp legge tembre 1927 di un cancro allo stomaco. la poesia Wo lk e n p u m p e [Pompanuvole]; Suzanne Per- Mostra di Arthur Segal alla galleria Wolfsberg di rottet suona composizioni di Schönberg; Walter Serner Zurigo in febbraio e, in marzo, mostra di Viking Egge- legge un suo manifesto (Letzte Lockerung, pubblicato ling. su Dada, n. 4-5). Il terzo tempo si apre con il ballo Noir Cacadou eseguito da cinque persone dirette dalla Wulff; “Gennaio-febbraio: dopo Basilea (nel novembre Walter Serner legge alcune sue poesie; Tzara legge il 1918), l’e spo sizio ne inaugurale de l co lle ttivo di artisti Das manifesto Pro clam atio n Dada 1919 e alcune poesie; neue Leben arriva al Kunthaus de Zurich (12 gennaio Hans Heusser chiude la serata suonando tre sue com- – 5 febbraio). Picabia presenta undici “Compositions”; posizioni. La serata riscuote un grosso successo, grazie è la sua più grande partecipazione a una manifestazio- anche al contributo di Eggeling, Richter, Serner e al- ne organizzata in Svizzera, tenuto conto del fiasco da l’influenza di Picabia, e chiude in bellezza l’attività pub- Wolfsberg. Nel suo m anifesto, il gruppo abolisce le ge- blica di Dada a Zurigo (Ball e Huelsenbeck erano già rarchie tra le arti plastiche e invita ognuno “a mettere partiti da Zurigo, Picabia parte per Parigi in marzo, Arp in pratica nuove idee con materiali migliori”. Tzara si per Colonia alla fine dell’anno e Tzara andrà a Parigi serve di queste opere per illustrare la sua conferenza sul- nel gennaio dell’anno seguente). Così Tzara descrive la l’arte astratta (il 16 gennaio). serata: “La sala era piena (1000 persone) e il tumulto Gennaio-febbraio (Zurigo/Parigi): in occasione di iniziò con il manifesto del Dr. Serner, si trasformò in questa esposizione, Picabia passa tre settimane a Zuri- psicosi che spiega guerra ed epidemie. Tanto più co- go. Il suo incontro con Tzara sfocia nella pubblicazio- raggioso fu l’atto di Auguste Giacometti e ne in com une del num ero VIII di 391, che m antiene che portarono a Tzara, dopo la poesia simultaneista a un equilibrio tra le opere provenienti dalle enclavi Da- 20 voci, un omaggio di 7 metri di lunghezza ‘Viva Da- da di Zurigo e di Parigi. In uno dei testi, Tzara e Pica- da’ […]. bia dividono una pagina a metà e scrivono da una par- Al momento riservato per le poesie di Serner, que- te e dall’altra in direzio ni o ppo ste. Paralle lam e nte, han- sti si accontenta di deporre un mazzo di fiori ai piedi di no luogo la performance di strada di un manichino piantato sulla scena. Le maschere degli e Johanne s Baade r (ne l giugno 1918) e l’uscita de l ro - autori erano di Arp. La danza Nero cacadou (5 perso- manzo Champs magnétiques di André Breton e Philippe ne) con la Signorina Wulff fu il ritmo nuovo dei fornelli Soupault (in maggio-giugno), primissimo esempio di su una palude. Mme Suzanne Perrottet interpretò mu- scrittura automatica. sica nuova; – Zurigo non aveva ancora vissuto un’im- Nello stesso tempo, Segal presenta quarantasette pressione così forte” (Tzara, Chronique Zurich,in Da- opere nel quadro di un’esposizione personale al Kunst- da, Zurich, n. 4-5, 15 maggio 1919). salo n Wolfsbe rg (18 ge nnaio – 16 fe bbraio ). Ne l cata- Maggio: pubblicazione dell’Anthologie Dada (Da- logo spie ga il credo socialista che sottende il suo nuovo da, n. 4-5) in collaborazione con Picabia, il gruppo fran- stile in pittura: “Equivalenza significa giustapposizione cese (Aragon, Breton, Ribemont-Dessaignes, Soupault, e sovrapposizione. […]. Tutte le parti hanno la stessa ecc.) e quello tedesco (Hausmann, Huelsenbeck ecc.). importanza – una per tutte, tutte per una”.

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Marzo: il pittore svedese Viking Eggelin si fa regi- no alla detonazione (la rivista di Picabia 391 ne costi- strare a Zurigo (il 17 marzo), poi visita le città circostanti tuisce il m otore). nel mese di agosto prima di tornare in Germania. Du- Settem bre: le azioni di sabotag gio giornalistico di rante tutto questo periodo, partecipa alle manifestazio- Serner rag giungono un nuovo stadio di m istificazione ni Dada a Zurigo. Tzara, che lo ha verosimilmente pre- con il resoconto che egli fa (nel Neues Wiener Journal sentato a Richter, pubblica nel numero 4 di Dada (in del 20 settembre) di una nona “Dada-Serata”, finta ma m ag gio ) due sue lito g rafie sul te m a “Basse gé né rale de l- plausibile a tutti gli effetti. Tra l’altro, conferisce ad Arp la peinture” [Basso generale della pittura]. Il progetto il ruolo del “parrucchiere centrifugo” – che brandisce di animare immagini astratte per mezzo di un “basso spilloni giganti sulla testa di una bambola pettinata con figurato”, o di una successione di form e visive che cor- una parrucca di capelli rossi, verdi e gialli –, e a Tzara rispondono al contrappunto in armonia, dà a Eggeling quello di inventore di un’idea, “senza dubbio in istan- e Richter l’idea di lanciarsi insieme nelle esperienze ci- za di essere brevettata”: un disco metallico con una fes- nematografiche. sura la cui rotazione provoca un assortimento cangiante Aprile: Serner e Tzara riempiono la sala Kau- di lettere colorate che possono essere utilizzate come pa- fleurten per l’ottava e ultima serata Dada, facendo en- ro le pe r una “po e sia cale ido -m o bile ”. trare Dada Zurich nel reame del grande divertimento. Ottobre (Zurigo/Parigi/Berlino): Serner lascia I prim i num eri dello spettacolo, scrive un certo M. Ch. nuovamente Zurigo in uno degli ultimi giorni di set- nel quotidiano Berliner Börsen-Courier (il 17 aprile ), su- tembre e si stabilisce a Ginevra in compagnia di Schad, scitano un “entusiasm o ironico rum oroso”, in partico- con cui inizia forse una relazione. Fin dall’inizio del m e- lare la lettura eseguita da venti persone – sotto la dire- se di ottobre bombarda Tzara con lettere contenenti zione di Tzara – di una poesia simultanea. Serner leg- esemplari delle ultime opere di Schad, una serie di pic- ge in se guito “con tono tagliente” il proprio m anifesto coli fotogrammi (fotografie senza macchina fotografica), “Letzte Lockerung” [Dissoluzione finale]; scoppia allora sui quali sono “im pressi” og getti dom estici, detriti e im - uno scandalo di tali proporzioni che i “vecchi Zurighesi” ballaggi. Tzara invia a Huelsenbeck, a Berlino, parec- non avevano ancora mai visto. Mentre Serner legge cal- chie di queste immagini – che soprannominerà più tar- mo, il pubblico lancia bucce d’arancia, monetine e in- di “schadografie” – per la seconda antologia Dadaco; sulti; sigarette e altri proiettili salutano il “Manifesto ne porterà anche alcune con sé a Parigi. 1918” di Tzara, che vie ne zittito ne l giro di qualche se - Novembre: fa la sua comparsaDer Zeltweg, che de- condo. “I Signori dadaisti, che non sono m ai stati più ve il nom e alla via che ha ospitato il m ovim ento Dada inutili di adesso, dovranno lim itare le proprie m anife- di Zurigo. È l’ultima pubblicazione Dada a Zurigo. stazioni alle loro numerose riviste […] e non importu- Dice m bre : alla fine de l m e se, do po m o lte ne go - nare il pubblico con queste cose”. Tale resoconto riflet- ziazioni con le autorità, Tzara, ottiene un visto e lascia te abbastanza bene la realtà, tranne per il fatto che l’au- Zurigo per Parigi. tore è Serner stesso, che si prende così gioco della stam - Per il suo ultimo e più importante scherzo giorna- pa scandalistica. listico, Serner invia ad alcuni quotidiani di Praga e di Mag gio (Zurigo/Parigi/Ne w York): nel num ero Be rlino una se rie di artico li su un Este r Dada We ltko n- doppio Dada 4-5 o Antologia Dada, Tzara si lancia nel gress [Prim o congresso m ondiale Dada] totalm ente fa- prim o dei suoi num erosi tentativi internazionali di sin- sullo. Si dice che vi abbiano preso parte lo scultore tetizzare Dada e di riassumere la sua influenza nel mon- Alexandre Archipenko e il compositore . do. La “Cronaca Zurighese”, che apre la rivista, non Quest’ultimo, sempre secondo Serner (nel Berliner Bör- è che una mezza battuta all’interno dell’esposizione del- sen-Courier del 29 dicembre) avrebbe dato in tale oc- la sua ambizione storica: “Merda nacque per la prima casione la prim a della sua “poesia sinfonica” Il Canto volta…”. Sulla pagina opposta, Picabia schematizza il dell’Usignolo, che sarà in effetti suonata per la prima “Movimento Dada” come un meccanismo – a metà vo lta il 2 fe bbraio 1920 a Parigi. Le false vo ci pro se guo no strada tra una bomba a scoppio ritardato e un orolo- in febbraio, con la descrizione di Serner di un duello tra gio da nonna – sul quale i nomi dei dadaisti di New lui e Tzara, che avrebbe scatenato un disordine incre- York, Parigi e Zurigo segnano lo scorrere delle ore fi- dibile e inte ntato azio ni le gali”. [C.P.]

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Ungheria 1920 Kassák pubblica su Ma in omaggio a Rosa Luxem- burg e Karl Liebknecht, assassinati, poesie di Apollinaire Austria e riproduzioni di opere di Marc, Picasso e Derain. Vienna, maggio: Kassák pubblica il primo nume- ro (V:1-2) di Ma in esilio; la pubblicazione di Ma a Vien- URSS na continuerà ininterrotta sino al fascicolo X:3-4, da- 10 febbraio: manifesto antisimbolista e antifuturi- tato 15 giugno 1925. Kassák prende contatto con i da- sta del gruppo Immaginista, Dichiarazione, firmata an- daisti, che collaboreranno regolarmente a partire dal- che da Esènin, Sˇersˇenèvicˇ e Jakùlov. l’anno seguente. Luglio: pubblicazione dell’unico fascicolo di 41° (Ti- flis), diretto da Zdanévicˇ, che comprende il manifesto Belgio del gruppo 41° firmato da Zdanévicˇ, Krucënych, Igor’ Maurice Van Essche, Paul Neuhuys, Willy Ko- G. Terent’ev e Nikolaj Cernjavskij: “La compagnia 41° ninckx, Georges Marlier, Paul Manthy e Jacques riunisce i futuristi della riva sinistra e afferma che lo Lothaire, staccatisi dalla rivista Lumière diretta da Ro- zaùm ’ è la forma obbligatoria di ogni manifestazione ar- ger Avermaete, pubblicano in aprile ad Anversa il pri- tistica. Lo scopo di 41° è di utilizzare tutte le grandi sco- mo numero di Ça Ira. perte dei suoi collaboratori e di mettere il mondo su un Notevole il numero speciale (II:16, novembre nuovo asse”. 1921) che uscirà l’anno seguente, dedicato a Dada, sa Zdanévicˇ pubblica a Tiflis altre due dra, Asel Na- naissance, sa vie, sa m ort (l’ultimo numero, 20, esce nel prakat [Inzuppato da noleggiare] e Ostraf Paski[Ter- gennaio 1923). rocchio pasquale]. Nel primo aggiunge una nuova di- Pansaers parte per Parigi in luglio nella speranza mensione allo zaùm ’ e tenta di inventare un linguag- di partecipare all’attività dei dadaisti parigini. Ma il pe- gio onomatopeico per le scene d’amore. Inoltre adot- riodo non è propizio. L’unico dadaista ad accoglierlo, ta nuovi accorgimenti tipografici (tra l’altro, grandez- e molto calorosamente, è Soupault (Breton è in vacan- ze variabili dei caratteri per indicare ciò che va parla- za a Lorient; Aragon a Perros-Guirec, in Bretagna; Tza- to e ciò che va cantato) che caratterizzeranno tutte le ra ha iniziato un lungo viaggio che lo porterà dalla Sviz- sue ulteriori impaginazioni tipografiche. Terent’ev zera alla Turchia: rientrerà a Parigi soltanto a metà ot- pubblica 17 Erundovyk O rudii [17 utensili assurdi]; il tobre). Verso la metà di agosto va a trovare Picabia. Al- lettore viene subito avvisato: prima ancora di aprire il l’inizio di settembre Pansaers torna a Bruxelles, soddi- libro legge in copertina: “Non ci sono refusi in questo sfatto, nonostante la scarsità dei risultati di questi pri- libro”. Questo testo teorico è perfettamente in armo- mi contatti. Decide di organizzare una Serata Dada a nia con gli scritti dei dadaisti dello stesso periodo (in Bruxelles e di iniziare un’attività editoriale: ne discute, particolare con quelli di Duchamp): dopo un’apologia per lettera, i dettagli con Picabia, che lo incoraggia a dell’errore, Terent’ev invita a “pensare con l’orecchio mettere in esecuzione questi progetti. e non con la testa”, sottolinea che “suoni simili hanno La Serata Dada avrebbe dovuto svolgersi verso la simili significati” e che soltanto quando la dittatura del- metà di dicembre al Théâtre de la Bonbonnière di Bruxel- la ragione sarà abolita potrà nascere l’arte che è l’as- les. La scelta proposta da Pansaers è troppo eclettica: ol- surdo, il nonsenso, il miracolo nudo. Terent’ev difen- tre ad Albert-Birot (il meno Dada dei dadaisti parigini), derà anche, in un articolo pubblicato nel 1923, l’im- Pansaers si propone di invitare anche Reverdy e Max Ja- portanza del caso nell’arte. cob (che non erano mai stati dadaisti, ma per i quali Bre- Il pittore espressionista Boris Zemenkov anticipa ton e i suoi amici nutrono grande stima) e Cocteau (di- uno dei punti teorici dei nullisti (la morte dell’arte è con- sprezzato quale personaggio equivoco e più mondano che seguenza della ricerca) nel suo scritto Trogolo di con- letterario dai dadaisti parigini). Il progetto quindi fallisce clusioni (dicembre 1919 – gennaio 1920). a seguito del rifiuto di collaborazione da parte degli ani- Tàtlin: progetto del monumento alla Terz Inter- matori di Littérature (Aragon, Breton, Eluard e Soupault) nazionale (mai realizzato). e persino di Picabia, che lo annuncia a Pansaers il 10 di- Lisickij: primo Proun. cembre, pochi giorni prima della prevista serata.

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Il progetto per la casa editrice (che avrebbe per- un mio compito farlo, e ancora oggi sono stupito di ave- messo a Pansaers di pubblicare i propri testi) fallisce do- re potuto farlo senza batter ciglio. Salivo sul podio e co- po che Picabia, che gli aveva assicurato il suo appoggio minciavo: ‘Signore e Signori’ – la mia cortesia era en- (desiderava pubblicare il suo Jésus-Christ Rastaquouè- fatica, la voce formale – ‘se pensate che siamo venuti re, rifiutato da Grasset e da Albin Michel), lo ritira, aven- qui per cantare, recitare o leggervi qualcosa allora sie- do trovato un altro editore per il suo libro. te vittime di uno sfortunato errore. Sarebbe stato me- In dicembre Pansaers torna a Parigi e incontra Tza- glio se foste andati invece al cinema’. Se la platea non ra, con il quale stabilisce rapporti cordiali. Decide di fer- reagiva mi facevo più aggressivo. Criticavo quelli che uti- marsi a Parigi per qualche mese. lizzano l’arte come dessert della loro vita borghese […]. Prime opere Dada di Joostens. Inizia un periodo Al silenzio iniziale seguivano ora delle proteste più o me- molto produttivo che si estende sino al 1922. no violente. Paul Van Ostaijen pubblica Bezette Stad, l’unica “La gente gridava che voleva vedere Dada. ‘Dada opera Dada scritta in fiammingo. L’opera viene an- niente’, dicevo, ‘noi stessi non sappiamo che cos’è Da- nunciata come “indispensabile come un libro di cucina da’. Uno spettatore gridò: ‘Imbroglioni, ridateci i no- (ciò che ogni ragazza deve sapere)”: Victor J. Brunclair stri soldi’. Altri lo presero come uno scherzo […]. A Pra- la definisce “una tabula rasa dadaista” (citato da Sauwen ga avemmo parecchie migliaia di spettatori furenti. Era 1969, p. 212). Mesens pubblica la sua composizione mu- come lo scoppio di una rivoluzione, la folla reclamava sicale Danse pour piano, di netta ispirazione Dada. At- la strage […]. Ora avevamo quello che volevamo. Era traverso Der Ararat si inizia al Dadaismo tedesco. venuto il momento di versare olio sulle acque agitate […]. Cecoslovacchia “Uno dei miei espedienti era di proporre una di- Febbraio-marzo: tournée Dada in Cecoslovacchia scussione su Dada. Il mio suggerimento era general- di Baader, Hausmann e Huelsenbeck, organizzata da un mente accolto e numerosi erano quelli che volevano par- impresario di concerti di Dresda conosciuto tramite Baa- lare. Naturalmente erano seriamente comici nel loro ten- der. Huelsenbeck ricorda: “La troupe era composta da tativo di capire il fenomeno Dada. L’impossibilità di de- Hausmann, Baader e io – ma amici ci raggiunsero ovun- finire Dada aumentava il caos e il senso di frustrazione que: i dadaisti del luogo, artisti, gente che presentiva che […]. In fondo avremmo dovuto simpatizzare con que- qualcosa stava succedendo. Cominciammo con una let- sti tentativi, spesso impazienti e sregolati, di capire. Nes- tura a Lipsia [24 febbraio] e poi recitammo a Praga (nel- suno può biasimare queste persone se valutavano la no- la sala della Borsa dei prodotti agricoli). Dopo aver sta- stra ‘performance’ col metro del divertimento abituale. bilito il nostro quartier generale a Praga, visitammo pic- Avevano acquisito la loro statura intellettuale attraver- cole città della Boemia (Teplice-Sanov il 26 febbraio, so valori convenzionali. Ora erano confrontati con per- quindi prima di arrivare a Praga; il 5 marzo a Karlsbad sone che, deliberatamente, tagliavano il nesso causale – oggi Karlový Vary – in posti dove la gente non ave- tra pagamento e merce, tra aspettative e esaudimento, va naturalmente mai sentito parlare di Dada e dove a insicurezza e affermazione. Eravamo degli irrazionali- malapena aveva qualche cognizione artistica). Avevamo sti ma non ci accontentavamo di offrire alla gente del- l’impressione di esserci imbarcati in un safari nel profon- le ‘follie piacevoli’ che avrebbero potuto portare a casa do dell’Africa. Per riassumere il nostro giro di letture in come regali di Natale. Tagliavamo il legame tra credi- una sola frase: annoiammo e meravigliammo i nostri udi- to e debito, tra un essere umano e l’altro, contestavamo tori. L’unica cosa comune a tutte le nostre recite è che la necessità di trasmettere dei valori quando toglieva- non sapevamo mai in anticipo quello che avremmo det- mo ogni contenuto da quello che facevamo. Il ‘nulla’, to. Io leggevo d’abitudine le mie Phantastische Gebete il ‘non-essere’ del quale parla Sartre, sostituiva il ‘qual- [Preghiere fantastiche], Hausmann, per quanto ricor- cosa’. Evidenziavamo il nostro disprezzo per la sostan- di, aveva sempre le sue poesie fonetiche sotto mano. Ma za convenzionale, proclamavamo la perdita di un cen- questo materiale non poteva naturalmente riempire una tro”. (Huelsenbeck 1974, pp. 67-68, 70-71). Secondo serata. Così, sin dall’inizio, dovevamo far capire alla pla- Chalupecky (1975) l’eco di questa serata non riuscì a var- tea che non doveva aspettarsi un gran che da noi. Era care la cerchia della comunità tedesca di Praga, non so-

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lo perché questa comunità viveva completamente iso- sprit Nouveau (il cui primo fascicolo esce in ottobre), Les lata, ma anche perché l’animo ceco era ancora total- Fe uille s Libre s (Parigi), The Little Review (New York) mente indifferente allo spirito Dada, e nessuno degli ar- ecc. tisti vi si avvicinò. Sul piano delle manifestazioni pubbliche l’attività non è meno intensa. Francia Venerdi 23 gennaio, ore 16.30, al Palais des Fêtes, Gennaio: i protagonisti del gruppo Dada parigino 199, Rue Saint-Martin, primo venerdì di Littérature. Il sono tutti riuniti a Parigi; sabato 17 arriva Tzara da Zu- programma, stabilito prima dell’arrivo di Tzara, è an- rigo, ospite in casa di Picabia, dove ha luogo il giorno cora eterogeneo e lontano dallo spirito delle serate Da- stesso il primo incontro con Aragon, Breton, Eluard e da di Zurigo e delle successive manifestazioni Dada pa- Soupault. rigine. Per attirare il pubblico, fu annunciato che il po- Non a caso il 1920 è l’anno culminante dell’atti- meriggio si sarebbe aperto con una conferenza di An- vità Dada a Parigi. La casa editrice del gruppo di Litté- dré Salmon, annunciata col titolo Crise du change [“Cri- rature, Au Sans Pareil (102, rue du Cherche Midi) di si del cambio”, sottinteso: della valuta] mentre in effet- René Hilsum, che era un vecchio compagno di scuola ti Salmon trattò della crisi del simbolismo. Il program- di Breton, si amplia e diventa anche libreria (al 37 del- ma si articolava in altre tre parti, e la seconda parte com- l’Avenue Kléber). La “Collana di letteratura” sarà il se- prendeva la lettura di poesie di Max Jacob, André Sal- guito della “Collana Dada” di Tzara. mon, Pierre Reverdy, e Maurice Rey- In questa nuova sede saranno allestite molte im- nal. Nella terza parte Breton presentò opere di , portanti mostre Dada. de Chirico, Léger, Lipschitz. Quando venne il momento Benjamin Péret, presentato a Picabia da Max Ja- di presentare l’opera di Picabia, Le Double monde, in cob nel marzo, si unisce al gruppo Dada parigino (ve- cui si staglia in verticale il gioco di parole osceno di lettera a Picabia del 9 marzo 1920, in Sanouillet 1965, LHOOQ [Lei ha caldo al culo], si scatenò il finimon- p. 557). do, e la confusione aumentò quando Breton presentò Durante l’anno arriveranno Arp e Serner (primo Ta b le a u n o ir [quadro nero o lavagna], una lavagna sul- incontro con Breton il 12 ottobre). Primi collage Dada la quale Picabia aveva abbozzato col gesso un disegno di Picabia, fra cui il celebre Portrait de Cézanne con una confuso e un gioco di parole (Riz au nez) chiaramente scimmia in peluche. insultante. Secondo le istruzioni di Picabia, Breton can- Nascono una serie di effimeri periodici Dada: Can- cellò il tutto. A questo punto, per calmare il pubblico, nibale, diretto da Picabia (due fascicoli datati 25 aprile fu anticipata l’ultima parte del programma, che preve- e 25 maggio); Picabia pubblica inoltre quattro numeri deva l’esecuzione di musiche di Erik Satie, Georges Au- di 391 (febbraio, marzo, luglio e novembre) e un testo ric, Darius Milhaud, Francis Poulenc e Henri Cliquot. importante, Jésus-Christ rastaquouère, che costituisce l’e- Il pomeriggio si chiuse con la lettura di testi di Albert- sposizione più completa dell’a-filosofia dadaista; Tzara Birot, Aragon, Breton, Cocteau, Drieu La Rochelle, Paul prosegue con la pubblicazione di Dada e pubblica due Dermée, Eluard, Picabia, Radiguet, Ribemont-Dessai- numeri intitolati Bulle tin Dada (n. 6, 5 febbraio) e Da- gnes e Soupault. Il pubblico manifestò rumorosamen- daphone (n. 7, marzo); Ribemont-Dessaignes progetta te la propria insofferenza quando Aragon lesse il poe- un periodico, D d O 4 H2, che però non viene realizzato; ma Lépreux du paysage di Tzara ed esplose quando lo Projecteur, diretto da Céline Arnauld (n.u., maggio); Pro- stesso Tzara lesse l’ultimo discorso alla Camera di Léon verbe, diretto da Paul Eluard (6 numeri, il primo in feb- Daudet, idolo di quel pubblico di bottegai patriottardi. braio); Z, diretto da Paul Dermée (due fascicoli, il pri- Gli spettatori cominciarono ad andarsene e fu davanti mo datato marzo e il secondo, ciclostilato e di sole 4 pa- a una sala quasi completamente deserta che Aragon les- gine, non datato ma contemporaneo); il fascicolo di mag- se l’ultimo testo in programma, una poesia di Albert- gio di Littérature (13) è un numero speciale dedicato a Birot. 23 Manifestes du Mouvement Dada (durante l’anno Giovedì 5 febbraio, ore 16.30, al Salon des Indé- escono sette numeri di Littérature). pendants al Grand Palais des Champs-Elysées, in Ave- I dadaisti collaborano inoltre a Action (Parigi), L’E- nue d’Antin, seconda manifestazione già più ortodos-

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samente Dada. Il programma comprende la letura di feste cannibale dans l’obscurité di Picabia (su musica del- tutti i manifesti Dada che verranno pubblicati il mese lo stesso Picabia); Aragon, Giochi di prestigio; Musidora seguente nel numero speciale di Littérature. (celebre attrice-vamp protagonista di film di Feuillade), La lettura dei manifesti è affidata a un numero cre- Ultima creazione Dada; Soupault, Manifesto; Ribemont- scente di attori: il manifesto di Picabia viene letto da die- Dessaignes, Le Sérin muet (un atto; gli attori sono Bre- ci persone, quello di Ribemont-Dessaignes da nove, di ton, Soupault e Louis Barclay secondo il programma, Breton da otto, di Paul Dermée da sette, di Eluard da M.lle Avalère secondo Ribemont-Dessaignes). Parte ter- sei, di Aragon da cinque, di Tzara da “4 più un gior- za: Breton e Soupault, S’il vous plait (commedia in un nalista” ecc. atto; tra gli attori gli stessi autori più Théodore Sabato 7 febbraio, ore 15.30, al Club du Faubourg, Fraenkel, Henry Cliquennois, Eluard e Ribemont-Des- rue de Putaux, su invito di Leo Poldes, presidente del- saignes); Eluard, Exemples; Ribemont-Dessaignes, Ma- l’associazione, i dadaisti decidono di ripetere il loro pro- nifeste à l’huile; Picabia, Quadro (il Ritratto di Cézan- gramma. Aragon, Breton, Ribemont-Dessaignes e Tza- ne); Tzara, La première Aventure celeste de M. An- ra si vedono confrontati da un pubblico di mille perso- tipyrine (letta da Soupault, Aragon, Celine Arnauld, Paul ne! La lettura da parte di Breton del Manifesto Dada Eluard, Ribemont-Dessaignes, Fraenkel e Tzara, in- del 1918 di Tzara basta a scatenare le violente reazio- somma il grande finale con il gruppo Dada al comple- ni del pubblico. to). Giovedì 19 febbraio, ore 20.30, Università popo- 16-30 aprile: prima personale di Picabia dall’ini- lare del Faubourg Saint Antoine. Questo secondo in- zio della guerra a Parigi, alla Libreria-Galleria Au Sans contro con un pubblico operaio e anarchicheggiante è Pareil. Testo per l’invito di Tristan Tzara. anch’esso fallimentare. Il programma prevedeva nuo- A questa mostra, che riunisce 7 tele e 16 disegni, vamente la lettura dei manifesti Dada, ma il pubblico vengono presentati alcuni tra i più noti capolavori di Pi- operaio dimostra la stessa insofferenza del pubblico bor- cabia, quali Très rare tableau sur la terre, Prenez gar- ghese. de à la peinture, Novia, Petite solitude au milieu des so- 8 marzo: prima audizione della Musique d’ameu- le ils. blement di Erik Satie alla Galerie Barbaranges. Il tito- Maggio: prima mostra personale di Serge Char- lo deriva dal fatto che questa musica doveva occupare choune, alla libreria André Forny, 46, Rue Dauphin. lo spazio (“ammobiliare”) degli intervalli dei concerti tra Mercoledì 26 maggio, ore 15, Festival Dada alla Sal- un pezzo e l’altro, idea ripresa da Picabia nel 1929 per le Gaveau, 45-47, rue La Boetie, sede di concerti clas- il titolo del suo balletto Entr’acte. Così come questa af- sici e di manifestazioni per “un public comme il faut” fermazione di Satie deve certamente averlo trovato pie- (lettera di E. Gaveau, in Sanouillet 1965, p. 554). Il pro- namente d’accordo: “In arte non deve esserci schiavitù. gramma annuncia che tutti i dadaisti si faranno rapa- Ho sempre cercato di far perdere le tracce ai miei sui- re i capelli sulla scena. Parte prima: Paul Dermée. Le veurs, per quanto riguarda la forma e la sostanza, a ogni sexe de Dada e Pugilat sans douleur; Soupault, Le celè- nuova opera. È l’unico modo che un artista ha per evi- bre illusio niste ; Eluard, Manière forte; Ribemont-Des- tare di diventare caposcuola – vale a dire pedina” (Sa- saignes, Le nombril interlope (composizione musicale in- tie, “Pas de caserme”, in Le Coq, Parigi, I:1, maggio terpretata da Marguerite Buffet); Picabia, Fe stiv al m a- 1920). nifeste presbyte (interpretato da Breton e Henri Houry); Sabato 27 marzo, ore 20.15, “Manifestation Da- Walter Serner, Corridor; Breton, Le Rastaquouère; Paul da” alla Maison de l’Œuvre (Salle Berlioz), 55, Rue de Draule, Vaste opera; Tzara, La deuxième aventure de Clichy. Programma: Parte prima: MacRobber presen- Monsieur Aa l’antipyrine (interpretato da Eluard, Bre- ta i dadaisti; Paul Dermée, Le ventriloque désaccordé ton, Marguerite Buffet, Ribemont-Dessaignes, Théodore (un atto); Ribemont-Dessaignes, Pas de la chicorée fri- Fraenkel, Louis Aragon). Parte Seconda: Breton e Sou- sée (composizione musicale per la quale le note erano pault, Vous m’oublierez (un atto; personaggi e interpreti: state scelte a caso, eseguita da Marguerite Buffet); Tza- Vestaglia: Soupault, Ombrello: Breton, Macchina da cu- ra, Dadaphone. Parte seconda: André Breton, accom- cire: Berthe Tessier); Picabia, La nourrice américaine pagnato al piano da Marguerite Buffet, legge il Mani- (musica sodomista interpretata da M. Buffet); Ribemont-

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Dessaignes, Manifeste baccarat (personaggi e interpre- tutta Parigi il 5, il 7 e il 19 di questo m ese. Un’altra pub- ti: Sinistra: Breton, Destra: Ribemont-Dessaignes, Cen- blicazione, Bulletin Dada (il num e ro 6 de l Dada di Tza- tro: Tzara, Ossigenata: Soupault); Céline Arnault, Je u ra), viene venduto all’entrata al posto del programma. d’échecs; Ribemont-Dessaignes, Danse frontière; Ara- “Sapete che c’è stato un ‘movimento Dada’” gon, Système DD; Picabia, Je suis des Javanais; Eluard, (Eclair, 1° febbraio). “C’è un m ovim ento Dada. Non si Poids public (personaggi e interpreti: L’imbecille: tratta, come si potrebbe pensare, di una società per il Eluard, L’idiota: Sig.ra Eluard, i loro figli: Soupault); Tza- miglioramento della razza equina, ma piuttosto di una ra, Vaseline symphonique (suonata da 20 persone). Inu- compagnia per lo stordimento della specie umana”. tile precisare che tutte queste manifestazioni scatenavano Un pubblico preparato e tuttavia curioso assiste as- i fischi, le urla e la rabbia del pubblico. sai numeroso ai tre spettacoli; si raggiunge talvolta il mi- Breton ricorda per esempio che Vous m’oublierez gliaio di persone, che, aspettandosi di vedere Charlie fu accolta con un lancio di uova, pomodori e bistecche. Chaplin, vengono accolte da aggressioni verbali come 28 maggio – 10 giugno: mostra di Ribemont-Des- questa interpellanza del pubblico, fatta da Ribemont- saignes (8 dipinti e 15 disegni), presentata da Tzara, al- Dessaignes: “Prim a di disinfettarvi con il vetriolo e di la Libreria-Galleria Au Sans Pareil. rendervi così puliti e di riverniciarvi con passione – […] 7 giugno: festival Erik Satie alla Sala Erard di Pa- Faremo un grande bagno antisettico – E vi avvertiamo rigi. – Siam o noi gli assassini – Di tutti i vostri piccoli neo- 10-25 dicembre: mostra di Picabia (53 opere) alla nati – […]”. Galerie de la Cible di Jacques Powlosky. Alla vernice Tza- Marzo: “Q uesto spettacolo è la dem enza assoluta, ra legge il suo manifesto Sur l’am o ur faible e t l’am o ur la pazzia integrale”, scrive Alfred Bicard (“Una sera dai amer. Dada”, Œuvre, 28 m arzo) dopo aver assistito la sera pri- ma, al teatro dell’Œuvre, a una serata di nuove pièce “Gennaio: Mesi di scam bi e pistolari e di attesa si organizzata in occasione del venticinquesim o anniver- concludono (il 17 gennaio) con un evento messianico: sario di Ubu re di Alfred Jarry. Le accuse di follia cir- l’arrivo a Parigi di Tristan Tzara, che riceve un’acco- colano in gran parte della stampa: “Conferenze tenute glienza trionfale nonostante la sorpresa che creano ini- da dem enti”, dicono i critici, che riportano le urla del zialmente la sua bassa statura e l’accento straniero: “[L]e pubblico: “Al manicomio!”. Queste accuse di follia so- poesie di Tzara, che non si distinguevano all’epoca né no accompagnate da avvertimenti relativi alla minac- dai suoi scritti critici, né dai m anifesti, ebbero l’effetto cia teutonica contro la civilizzazione francese. Così, una di una dichiarazione di guerra”. lunga denuncia di Dada da parte del giornale di destra La battaglia diventa pubblica il 23 con l’apparizione L’Ordre public trasforma il Salone in un nuovo cam- di Tzara alla “Prima matinée di Littérature”. La fo rza po di battaglia: “E mentre si mercanteggiano – con il di Dada colpisce Parigi come un colpo di frusta. Tzara marchio francese – questi insani prodotti, di ispirazio- legge una poesia sullo sfondo di tintinnii di campane e ne straniera, le scuole di Monaco, Dresda, Berlino, Leip- di urla che quasi coprono la sua voce. Picabia presen- zig e Vienna, proseguono il loro tenace sforzo di rin- ta un q uad ro re c e n te isp irato al Le o n ard o Da V in c i Baf- novamento dello stile, si preparano a invadere il mer- futo di Duchamp, e che stupisce quelli che lo vedono: cato universale, a scapito dei nostri artisti e della nostra “Una [de lle te le ] di M. Picabia, ‘m o lto be lla’ assicura cultura!”. lo speaker, si chiam ava L.H.O.O.Q. Provate a leggerlo Aprile : Picabia e spo ne al Sans Pare il (16-30 apri- ad alta voce. Sono sicuro che vi contorcerete come pic- le ). Pu b blic a an c h e (ap r ile -m a g g io ) d u e n u m e r i d i Can- co li fo llli” (Les Soirée de Paris, 29 gennaio). Gli artisti nibale, rivista che consacra la supremazia della violen- si battono a colpi di “Tornate a Zurigo!”. Per alcuni gior- za prim itivista sul convenzionalism o civilizzato. Picabia ni, questo e vento farà la fortuna dei giornali. apre il primo numero con un attacco contro Mme Ra- Febbraio: Breton scrive per 391 e Picabia per Litté- childe, “donna di lettere e buona patriota”, insistendo rature. Il suo Unique eunuque esce par Sans Pareil. Il sul valo re de lla m e sco lanza de lle razze : “Io, so no di di- gruppo Dada è unito, nei suoi scritti com e sulla scena, verse nazionalità e Dada è come me”. Dopo questo ini- nel dar vita ad alcuni eventi deliranti che sconvolgono zio, Louis Aragon continua con una poesia di una sem-

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plicità sconcertante: Suicidio, composta solamente dal- Germania le le tte re de ll’alfabe to. Tournée Dada di Baader, Hausmann e Huelsen- Mag gio: 26 m ag gio: Il Festival Dada viene annu- beck: in gennaio a Dresda e Amburgo, il 24 febbraio al nicato da “uom ini-sandwitch”. Con giubilo, il pubbli- Teatro centrale di Lipsia, il 26 febbraio a Teplice-Sa- co ag g redisce gli attori lanciandogli uova, verdure, m o- nov, l’1 e il 2 marzo a Praga, il 5 marzo a Karlsbad, Hau- netine e carne. In uno dei num eri, intitolato “Il celebre smann ricorda: illusionista”, Philippe Soupault, truccato da nero, lan- “A Dresda e a Amburgo non ci permettono di co- cia cinque palloncini da una valigia, poi, con l’aiuto di minciare il nostro programma. Una folla frenetica ci un grande coltello da cucina, ne scoppia uno con scrit- aspettava per scaricare la sua collera politica su di noi. to “Jean Cocteau”. Gli spettatori si gettano allora gioio- “Qualche volta ci occorreva veramente del corag- sam ente sugli altri palloncini, com presi i due con i no- gio per apparire in una sala, dove più di 2000 persone mi di Georges Clemenceau, ministro della Guerra, e del si eccitavano già prima dell’inizio della serata. A Dre- m aresciallo Philippe Pétain, com andante in capo delle sda la folla urlava: ‘Picchiateli, impiccateli, hanno cac- forze arm ate. ciato il nostro re! Al palo, sono dei comunisti’ e altre O ttobre (Parigi/Berlino): Walter Serner va a Pari- ‘amabilità’ […]. gi; vi si trova ancora in dicem bre. Prom ette di raffor- “Ma a volte anche questi tumulti avevano un lato zare la collaborazione tra Dada Paris e Dada Berlin, ma divertente. A Lipsia, nel febbraio del 1920, la polizia, dà a Breton un indirizzo sbagliato. avendo subodorato che gli studenti avevano deciso di De rm é e, che, ne l 1919, ave va fo ndato la casa e di- aspettarci a pie’ fermo, aveva preso le sue precauzioni. trice L’Esprit nouveau per pubblicare i suoi prim i scrit- Meglio prevenire che reagire a cose avvenute. Sapeva- ti, raggiunge Amedée Ozenfant e Charles-Edouard Jean- mo che gli studenti erano venuti alla battaglia con del- neret per inaugurare una rivista con lo stesso nom e. Q ue- le uova marce (ne avevano trovate poche per fortuna a sto nuovo periodico consolida l’estetica della macchina, causa del razionamento), delle mele e delle patate mar- estetica che è indiscretamente legata all’iconografia Da- ce. Ed è per questo che un vero tenente di polizia salì da – a New York come a Parigi – ma che viene consi- sul palcoscenico, prima della rappresentazione, nella spe- derata qui in un senso diametralmente opposto, quello ranza di calmare e di preparare il pubblico. Fu saluta- dell’armonia, della standardizzazione, del “richiamo al- to da un formidabile tuono di grida e di risa, perché gli l’ordine”. I dadaisti parigini compaiono tutti tra i “so- studenti credettero che si trattasse di un dadaista ma- ci” elencati nell’Esprit nouveau, ma solo alcuni perso- scherato da rappresentante dell’ordine. Il povero tenente nag gi secondari com e Derm ée, Arnauld o Ivan Goll vi tentò invano di far loro capire che egli era e che qui e co llabo rano e ffe ttivam e nte. che là ecc. Non riuscì a pronunciare una sola parola. Dicembre: la seconda esposizione personale di Pi- Già le prime patate volavano da tutte le parti – egli al- cabia quest’anno si tiene nella libreria di Jacques Po- lora rinunciò e abbandonò la scena. vo lozky. Durante la se rata di inaugurazio ne (il 9 di- “Malgrado tutto, questa farsa involontaria aveva cembre), a cui partecipa una parte dell’alta società pa- provocato una gaiezza più sana che ci permise, a Huel- rigina, dalla principessa Murat a e Erick senbeck, a Baader e a me, di eseguire il nostro pro- Satie – senza contare i soliti individui sospetti del cam - gramma. Di tanto in tanto, allorché il nostro program- po Dada – Tzara legge il suo Manifeste sur l’amour fai- ma superava la capacità di pensare delle scatole crani- ble et l’amour amer. Q uesta “com unicazione” com - che dei signori studenti, essi ci bombardavano con le ar- prende le leggendarie istruzioni per fare una poesia da- mi portate. Noi rimanemmo imperturbabili fino alla fi- daista mettendo in un sacco le parole ritagliate da un ne cercando di acchiappare al volo e di rilanciare i proiet- articolo di giornale: “Prendete poi un ritaglio dopo l’al- tili nella sala” (Hausmann 1958, pp. 81-82). tro. Copiate coscienziosamente nell’ordine in cui esse “La serata di Dresda fu l’unica manifestazione Da- hanno lasciato il sacco. La poesia vi assom iglierà. Ed ec- da dove si ebbe un dibattito pubblico. covi uno scrittore infinitam ente originale e di una sen- “In primo luogo fu annunciata come una serata di sibilità affascinante, benché incom presa dal volgo”. Baader solo, ma quando ne ebbi sentore andai a cer- [C.P.] care Huelsenbeck e lo persuasi ad accompagnarmi a

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Dresda, e avvertii Baader che non c’era una serata so- “Era venuto il momento di trovare una via d’usci- lo sua, ma di noi tre. ta. Proposi ai miei compagni: ‘Iniziamo un dibattito’, e “Il pubblico di questa città comprendeva molti in- voltandomi verso il pubblico urlai con tutte le mie for- tellettuali, che si opponevano vivamente a Dada, e io ze: ‘Per noi è stato un massaggio gradevole, ma per voi volevo mostrare qualcosa di insolito. Acquistammo due una vergogna! Ma per farvi piacere, apriamo una di- sacchetti di petardi e io affittai un grammofono sor- scussione in cui ciascuno può prendere la parola per 3 montato da un enorme altoparlante come un immen- minuti!’. Poi, rivolgendomi al più vicino, gli domandai so imbuto. La serata aveva luogo nella grande sala del- il suo nome e annunciai: ‘Un tale ha la parola’. Que- la Borsa agricola, e quando arrivammo c’erano circa st’individuo cominciò a gridare: ‘Questi dadaisti sono 2000 spettatori. La scena abbastanza alta era chiusa da dei bolscevichi, hanno cacciato il nostro re, impiccate- un grande sipario di velluto verde. Chiesi un sofà, che li, uccideteli!’, ne spinsi allora prontamente un altro, ma misero sulla scena, e dissi a Huelsenbeck e a Baader: ‘Io il risultato non fu migliore perché costui ci accusò di es- e Richard ci siederemo là e tu, Baader, ci presenterai al sere dei monarchici. Uno solo, il poeta Lukken, parlò pubblico’. Cosa che era già inusuale per quell’epoca. Poi in nostro favore. installai il grammofono tra le pieghe del sipario e misi “Dall’alto della piccionaia qualcuno gridò: ‘Voi scri- un disco, nello stesso momento gettai qualche mancia- vete che le vacche sono sedute sui fili telegrafici e gio- ta di petardi sulla scena. cano a scacchi, cosa vuoi dire questo?’. Lo scandalo cre- “Questi antipasti provocarono subito l’effervescenza sceva sempre più – allora io dissi a Baader: ‘Tu devi sal- del pubblico, la gente si ammassava davanti alla scena, varci, parla loro da uomo pio’. Al che Baader comin- erano pigiati sui gradini delle ultime file e abbarbicati ciò ad arringare questa folla scatenata assicurandola che ai bordi delle finestre. Quando entrammo in scena, Huel- noi non eravamo dei truffatori, che eravamo contro il senbeck e io prendemmo posto sul sofà fumando siga- cinema e il circo – le passioni a poco a poco si calma- rette, e Baader ci presentò, mentre io gridavo il più for- rono facendo posto all’indecisione e io scelsi questo mo- te possibile: ‘Richard, guarda questi mocciosi!’. La ri- mento per trascinare gli altri due al vestiario. Ma, spia- sposta fu immediata e si levò un enorme tumulto. Huel- cevole sorpresa, il vestiario era chiuso. Io allora diedi un senbeck, che aveva cominciato il suo discorso, non poté po’ di soldi a uno dei guardiani perché ci rendesse i no- terminarlo. Allora io mi alzai, lessi il mio manifesto: ‘Cir- stri abiti e gli chiesi di condurci alla scala di servizio, che condatevi dei vostri generali e dei vostri soldati, Voi che scendemmo a rompicollo, perché davanti al portone si Vi chiamate il popolo dei poeti e dei pensatori – i Vo- era già ammassata una folla intenzionata a darci una stri poeti sono buoni, giusto per essere buttati nei ces- punizione” (Hausmann 1958, pp. 142-144). si’, il che condusse la rivolta al suo parossismo. Aprile: prima mostra personale di Kurt Schwitters “Come se rispondessero a un segnale, alcune doz- alla Galerie Der Sturm. zine di giovani si abbatterono su di noi. Io mi difende- 5 giugno – 25 agosto: Erste Internationale Dada- vo meglio che potevo, ma erano troppo numerosi e mi Messe [Prima Fiera Internazionale Dada] alla Galleria scaraventarono giù dalla scena nella sala, dove la folla Otto Burchard. Curata da Grosz, Hausmann e Heart- si mise a calpestarmi, rompendo i miei occhiali, strap- field, si tratta della più importante mostra Dada di que- pando i miei pantaloni. Io urlavo: ‘Lasciatemi, sono uno gli anni. Vi partecipano quasi tutti i dadaisti tedeschi, straniero!’, e questa formula magica li fermò. unica eccezione (ma clamorosa) quella di Schwitters che, Risalendo sulla scena, vi ritrovai Huelsenbeck e nonostante la sua amicizia con Hallsmann, non viene Baader, che avevano anch’essi preso parte alla rissa e che invitato a causa del veto di Huelsenbeck (che disap- ora discutevano con dei giovani che si rivelarono come provava il rifiuto di Schwitters di impegnarsi politica- appartenenti alla gioventù socialista. Noi li assicuram- mente). La mostra comprende almeno 174 opere (tan- mo che erano pazzi, che anche noi eravamo socialisti. te sono descritte nel catalogo, ma molte furono esposte Ciò bastò a calmarli, invece nella sala il pubblico, reso fuori catalogo) tra le quali molte impaginazioni e foto- furioso, cominciava a rompere le sedie e le panche, ma grafie (per ignorare differenziazioni tra opere d’arte e la polizia, che era stata avvertita, si limitò a dire: ‘Ah, opere d’arte applicata). Nonostante la qualifica “inter- sono solo i dadaisti’, e se ne andò. nazionale” della mostra, gli unici non tedeschi, e pre-

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senti con una sola opera, sono Arp, Langlais Becket, Ben Architettura Monumentale Dadaista in 5 Piani, 3 Hecht (con un saluto dall’America per Grosz), Hans Ci- Giardini, un Tunnel, 2 Ascensori e una chiusura a For- troen (fratello di Paul, è il più giovane espositore pre- ma di Cilindro. sente, 14 anni, in rappresentanza dell’inesistente Ju- Descrizione dei Piani gendgruppe Dada con tre opere), Otto Schmalhausen Il Pianterreno dove il pavimento è la Predestina- (che invia due opere da Anversa). L’unica partecipazione zione straniera più consistente è quella di Picabia, con quat- prima della nascita e non appartiene alla Storia. tro opere. Per i tedeschi espongono, in rappresentanza 1° Piano: La Preparazione di Super-Dada del gruppo di Colonia: Ernst (sei opere), Baargeld (tre 2° Piano: La prova metafisica opere), Ernst-Baargeld (un’opera); da Magdeburgo, do- 3° Piano: L’iniziazione ve si è svolta una manifestazione Dada, Stuckenschmidt 4° Piano: La guerra mondiale invia quattro opere; da Karlsruhe, altra sede di una ma- 5° Piano: La Rivoluzione mondiale nifestazione Dada, Rudolf Schlichter invia sei opere. I Super-Piano: Il cilindro si avvita nel cielo e annuncia protagonisti del gruppo Dada a Berlino sono ovviamente la Resurrezione della Germania per mezzo dell’Istitu- tutti presenti: Baader (con 14 opere), Grosz (con 26 ope- tore Hagendorf e del suo leggio. re), Golyscheff (anche con opere eseguite in collabora- Eternamente”. zione con Hausmann), Hausmann (con 20 opere), Heart- (Hausmann 1958, pp. 79-80). field (con 16 opere), Herzfelde (con un’opera), Hannah Sul muro maestro della mostra vi era un enorme Höch (con 4 opere). Vi sono anche opere eseguite a quat- striscione con queste parole: “Dada lotta a fianco del pro- tro mani: Grosz-Heartfield (con otto opere), Hausmann- letariato rivoluzionario”. Questo slogan sintetizza la ra- Heartfield (con cinque opere), Hausmann-Höch (con due gione della fine del Dada berlinese: un impegno politi- opere). Finalmente sono presenti anche dei simpatizzanti co così preciso era incompatibile con lo spirito Dada. Dada: il pittore espressionista Otto Dix (con due ope- Hausmann scriverà: “Ad eccezione di Heartfield nessuno re), il fotografo Carl Boesner (con una “Dadaphoto- tra noi era membro del Partito comunista: ci tenevamo graphie” di Heartfield con il figlio Tom), il fotografo troppo a salvaguardare la nostra indipendenza di pen- Johannes Alberts e Georg Koble, e personaggi pittore- siero e d’azione. La nostra volontà creativa provocava schi quali Georg Koch (soprannominato Der Ma- essa stessa la rivoluzione attiva e spirituale” (Hausmann skenkoch, “il cuoco mascherato”), Max Schlichter (so- 1958, p. 24). prannominato Dadameisterkoch, “capocuoco Dada”), Si può dire quindi che, a Berlino, Dada come mo- nonché Maud E. Grosz e Otto Else Lasker-Dix (Otto vimento ebbe solamente tre anni di vita: iniziò con la Dix – Else Lasker-Schüler). (Questo inventario è stato conferenza di Huelsenbeck nel febbraio 1918 e la fon- fatto sulla base di un catalogo della mostra nel quale gli dazione del Club Dada e terminò con questa mostra che autori delle opere dal n. 77 al 102 erano purtroppo il- ne fu la manifestazione più spettacolare. leggibili.) Il secondo importante avvenimento dell’anno fu la Una delle opere di Baader è la più grande costru- pubblicazione della prima antologia di scritti Dada, il fa- zione Dada eseguita sino ad allora. Il Merzbau di Schwit- moso Dada Almanach, curato da Huelsenbeck “per il ters (che continuava per i tre piani della casa di Schwit- Comitato Centrale del Movimento Dada tedesco”, e con ters) può darci un’idea del concetto architettonico del- testi di Arp, Baader, Ball, Hans Baumann, Paul Citroen, l’opera. Dobbiamo a Hausmann la descrizione che ne Daimonides, D’Arezzo, Dermée, Max Goth, Hausmann, fece lo stesso Baader. Hausmann scrive: “Siccome non Huidobro, Adon Lacroix, Mehring, Partens, Picabia, Ri- esiste una riproduzione ecco qui la descrizione o me- bemont-Dessaignes, Soupault, Alexander Sesqui, Tzara. glio l’‘istruzione per la contem plazione’ concepita dal- Nella sua prefazione all’Almanacco, Huelsenbeck riaf- lo stesso Baader: ferma: “Dada è uno stato d’animo indipendente dalle Il Grande Plasto-Dio-Dada Drama scuole o dalle teorie; coinvolge la personalità senza vio- grandezza e caduta della Germania lentarla […]. Non si può capire il Dada, bisogna viver- dell’Istitutore Hagendorf lo. Dada è immediato ed evidente […]. Dada non è né La Storia fantastica della vita di SuperDada politica né stile artistico […]. Dada è anche un’attività,

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la più pericolosa e la più sfibrante di tutte. Il dadaista ha una nuova obiettività nata dal disgusto della società bor- scelto di operare nell’area culturale, anche se avrebbe po- ghese dello sfruttamento – o con delle ricerche prepa- tuto benissimo operare quale affarista transatlantico, ratorie sull’ottica (ricerche visuali: fotomontaggio, op- agente di cambio o direttore di una catena di cinema- tofonetica) informale che, a partire dal rifiuto di questa tografi […]. Il dadaista è l’uomo più libero che esista sul- estetica e di questa società cerca anche di superare l’in- la superficie della terra”. L’attività storico-letteraria di dividualismo in nome di un nuovo tipo d’uomo. Il Grup- Huelsenbeck è intensa quest’anno; pubblica Dada po di Novembre, così come è composto attualmente, non Siegt! Eine Bilanz und Geschichte des Dadaismus [Da- ha né la comprensione né il posto per tali prospettive; da vince! Un bilancio e una storia del Dadaismo], En l’élite considerava una tale volontà come kitsch e sen- avant Dada. Eine Geschichte des Dadaism us [Avanti Da- za senso e vi opponeva violentemente il suo punto di vi- da. Una storia del Dadaismo] e Deutschland m uss un- sta estetizzante, ciò che equivale a una dittatura delle tergehen [La Germania deve perire]. persone ‘di buon gusto e di buona educazione’ e di com- “L’Opposizione del Gruppo di Novembre” pubblica mercianti […]. una lettera aperta (firmata da Dix, Max Dungert, Gro- “Ai membri che comprendono che oggi l’arte è la sz, Hausmann, Höch, Ernst Krantz, Mutzembecher, protesta contro il sonnambulismo borghese, contro la pe- Thomas Ring, Rudolf Schlichter, Georg Scholz, Willy rennità dello sfruttamento e l’individualismo piccolo- Zierath) che è una violenta presa di posizione contro la borghese, noi chiediamo di unirsi alla nostra opposizione vacua fraseologia pseudo-rivoluzionaria del Novem- per fare un lavoro di necessaria purificazione. Noi sap- bergruppe: “Cosa facevano questi Signori per la rea- piamo di dover essere l’espressione delle forze creative, lizzazione delle loro idee espresse con tanta foga nelle lo strumento delle necessità del nostro tempo e delle mas- loro circolari e nei loro manifesti? All’inizio dell’anno se, e noi neghiamo ogni affinità con questi trafficanti e 1921 l’élite sottopose al comitato di lavoro del Gruppo accademici di domani. L’adesione alla rivoluzione, al- di Novembre il grazioso progetto di fondare un’Acca- la nuova comunità non è per noi un credo puramente demia saxo-weimariana i cui membri diventerebbero verbale, ma noi prendiamo sul serio ciò che abbiamo professori […]. riconosciuto come nostro compito: collaborare alla co- “Come segno di riconoscimento si porterebbe un struzione di una nuova comunità umana, la comunità piccolo nastro all’occhiello. Questi professori sarebbe- dei lavoratori” (Der Gegner, II:8-9, 1920-21). ro allora i rappresentanti ufficiali del Gruppo di No- Moholy-Nagy arriva a Berlino, incontra Hausmann vembre aventi la funzione di far eleggere per la nuova e inizia a partecipare alla vita dei dadaisti berlinesi. Ela- Accademia l’élite degli altri eminenti professori […]. bora alcuni collage (tra cui 25 Pleite Geier, 1922) che “Non uno dei membri dirigenti ha avuto in nessun sono la testimonianza più diretta del suo impegno Da- momento e in nessun modo l’idea di chiarire il suo rap- da e dipinge qualche opera (ad esempio Gelbe Schei- porto con la rivoluzione proletaria, per esempio, di met- be, 1921, in cui le lettere del suo nome, Moholy, sono tere in pratica queste idee rinunciando alla situazione utilizzate per creare una composizione costruttivista). élitaria che è d’obbligo in tutti i gruppi di artisti borghesi Grosz viene condannato per vilipendio dell’eserci- […]. to e multato di 5000 marchi per la sua raccolta di dise- “Noi ci sentiamo solidali con gli sforzi e le nostal- gni Gott mit uns [“Dio con noi”, motto dell’esercito te- gie del proletariato che vuole creare una comunità uma- desco] Grosz e Heartfield disegnano la sceneggiatura per na senza falsi capoccia e nella quale non si lavorerà, co- il Cesare e Cleopatra di Shaw prodotto da Max me oggi, per opposizione alla società, per finire come Reinhardt. un parassita che vive delle sue grazie; noi siamo coscienti Hausmann annuncia la fine di Dada a Berlino con della responsabilità che ci impone la lotta del proleta- il manifesto Dada è più che Dada, pubblicato poi su De riato nel mondo intero per una vita penetrata di spiri- Stijl (Leiden, IV:3, marzo 1921). to puro. Noi sappiamo che nostra responsabilità è di camminare con le masse per realizzare questa comunità. Berlino Ed è per questo che noi diciamo all’élite: il nostro sco- “Gennaio (Berlino/Zurigo): Arp va a Berlino e in- po è di superare le meschinerie estetiche della forma per contra Hausmann e Höch.

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Gennaio-m arzo: Baader, Presidente del Mondo, estrem a, in seno al Dada Berlin, tra la politica com u- Hausmann, il Dadasofo, e Huelsenbeck, il Dada-Glo- nista e l’iconoclastia estetica. be, organizzano una tournée Dada di sei settimane nel- Aprile: il quinto num ero di Schall und Rauch, l’or- l’e st de lla G e rm ania e in Ce co slo vacchia. Una fo lla nu- gano del cabaret nuovamente riaperto da Max merosa, forse fino a duemila persone, arriva armata di Reinhardt, è illustrato in copertina da m arionette di Hö- rag an e lle , p ro n ta a in v ad e re la sc e n a. Il p ro g ram m a, v a- ch a colori. Höch le ha probabilm ente utilizzate in que- riabile, com prende discorsi e poesie prim itiviste di Huel- st’e po ca – de lle fo to la m o strano in uno spe ttaco lo in senbeck con accompagnamenti musicali di percussioni, occasione della grande esposizione Dada che si tiene in scambi verbali tra Hausmann e Baader, e, soprattutto, estate. il Dada-Trot (Sixty-One Step) di Hausmann, descritto Aprile-maggio: prima esposizione personale di Gro- in modo mite dall’Hamburger Nachrichten (19 fe bbraio ) sz alla galle ria Ne ue K unst, a Mo naco. co m e una “paro dia ve ram e nte sple ndida de lle danze de l- Mag gio-giugno: O tto Burchard, gallerista cono- le società esotico-erotiche moderne che ci hanno inva- sciuto com e specialista di bronzi cinesi e di fantasie orien- so com e la peste…”. taliste, si mette immediatamente a difendere gli artisti Si notano bene, nel fiume di commenti che ac- radicali, a com inciare da Schlichter (15 m ag gio – 15 giu- compagna la tournée, le preoccupazioni profonde che gno), i cui titoli sono molto eloquenti: Die Mordepide- suscita Dada, perce pito com e un sistem a organizzato di mie [L’Epidem ia di assassini], Vergewaltigung [Stupro], contam inazione. Un autore, Felix Neum ann, si lascia tra- Cowboys und Mexikaner. sportare dai suoi tim ori in un m agm a di m etafore ete- Giugno: Eggeling e Richter cercano di elaborare roclite: “Q ueste persone, per quanto siano insignificanti dall’inverno precedente, nella casa di famiglia di Rich- prese isolatamente, sono tuttavia pericolose per il ca- ter, un linguaggio cinematografico astratto e geometri- ratte re siste m atico de lle lo ro azio ni. Co n m ille arm i di co. Indirizzano allora un prospetto ad alcuni produtto- persuasione, intaccano le radici della nostra forza spi- ri e ottengono una sovvenzione dalla società di cinema rituale” (Die Post, 6 ge nnaio 1920). UFA per sperimentare quello che la loro brochure (og- Febbraio: reagendo all’iniziativa di Hitler di crea- gi perduta) chiam a “Universelle Sprache” (lingua uni- re il NSDAP (Partito nazional-socialista tedesco dei la- versale). voratori), Baader fonda la Deutsche Freiheitspartei [Par- Giugno-luglio (Berlino/Colonia/Parigi): Max Ern- tito tedesco della libertà]. st assiste a un consiglio di guerra, il 6 giugno, per m et- Febbraio (Berlino/Zurigo): le Phantastische Gebe- tere in piedi il più grande progetto concepito fino ad al- te [Preghiere fantastiche] di Huelsenbeck escono in una lora dai dadaisti di Berlino: la Erste Internationale Da- seconda edizione, pubblicata da Malik a Berlino. Illu- da-Messe [Prima fiera internazionale Dada]. L’esposi- strata originariam ente con incisioni su le gno astratte di zione, che apre il 30 giugno e riunisce quasi duecento Marc e l Jan c o, il lib ro c o n tie n e ad e sso c aric ature d i G ro - opere, non è che moderatamente internazionale, con sz, e sposta così l’astrazione acustica dei poem i stessi su Francis Picabia, Arp, Ernst, Johannes Baargel e (so- una melodia di apocalisse volgare: “Grande culo pen- prattutto) il costruttivista russo Vladimir Tatline. Schli- sie ro so pe r se co li di fila […]. Ha! Egli viag gia là (no n chter, Scholz e Dix – come nuovi arrivati – apportano potete vederlo) con il cadavere nell’angolo / Sbatten- una formidabile presenza, Dix con il suo collage di più do die tro le sue palpe bre de lle sm o rfie filo so ficam e nte di un metro e cinquanta di lunghezza, intitolato Krieg- deformi” (“La morte del capo cantante”). skrüppel (45% erwerbsfähig!) [Invalidi di guerra (capa- Marzo: sul Der Gegner, Grosz e Hearfiel chiama- cità al 45%)] e Schlichte r co n la sua “scultura da so ffit- no il pittore Oskar Kokoschka “Kustlump” [mendicante to” suina Preußischer Erzengel [Arcangelo prussiano]. artistico], per essersi lam entato dei danni accidentali cau- Höch espone numerose opere, e in particolare il suo ca- sati ad alcune opere in occasione di una som m ossa po- polavoro, Schnitt mit dem Küchenmesser [Taglio con col- litica recente. “Noi siam o entusiasti, scrivono i due uo- tello da cucina] e una scultura autonoma (poi perduta) m ini, che i pro ie ttili fischino ne lle galle rie e ne i palazzi composta da scampoli di tessuto, di piume e di forme me- […] e non nelle case dei poveri dei quartieri operai”. talliche astratte. Il catalogo, realizzato da Malik, esce so- Questa scambio cementa una nuova convergenza lo a m età luglio, m a costituisce un’opera d’arte in sé.

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Durante questi mesi, il Dadaismo raggiunge una giorno a Berlino e al Bauhaus recentemente nato a Wei- visibilità internazionale senza precedenti, con il Festi- mar (20 dicembre –3 gennaio). Incontra numerose per- val Dada de Paris, la recente esposizione Dada-Vor- sone, in particolare Hausmann e la troupe del film di früling a Colonia, l’uscita di e questa Richter e Eggeling”. [C.P.] mostra a Berlino. Il movimento sembra diventare una m inaccia m ondiale, che i critici prendono sul serio. “Al Colonia posto di avere un Ufficio centrale a Berlino, sarebbe più Febbraio: la mostra “Bulletin D” viene ripetuta al utile avere un Sanatorio centrale per gli arretrati men- Graphisches Kabinet di Düsseldorf. tali. Queste persone potrebbero trarre giovamento dal Aprile-maggio: il Sindacato degli artisti di Colonia lavoro fisico, ad esempio pulendo le strade o spalando organizza per i propri soci una mostra al Museo delle carbone” (Kölnische Volkszeitung, 22 giugno 1920). Le arti decorative. Il nuovo direttore del Museo rifiuta di autorità vanno nella stessa direzione: la casa di Baaler esporre le opere di Baargeld e di Ernst. Questi noleg- viene perquisita in novembre, mentre Herzfelde, Gro- giano allora un cortile ricoperto da una vetrata sul re- sz, Schlichter e Burchard verranno trascinati in tribu- tro della birreria Winter (al quale si accede attraverso i nale nel giugno seguente. gabinetti). Nasce così, al 37 della Schildergasse, la se- Luglio o Agosto: dalle ceneri del progetto abortito conda e ultima mostra Dada a Colonia, “Dada Vor- Dadaco nasce il Dada Almanach, sorta di sguardo d’in- frühling” [Dada primavera precoce]. Il manifesto del- sieme del movimento, la cui pubblicazione coincide con la mostra proclama: “Eccovi Dada Baargeld il benea- la Fiera Dada. Diretta da Huelsenbeck, questa antolo- mato. Eccovi Dadamax Ernst, il temuto”. La mostra gia riprende i contributi di Dadaco, soprattutto quelli comprende, il primo giorno, 37 opere di Arp, Baargeld, che derivano dalle diramazioni svizzere e francesi, ma Ernst e Picabia. Ma il pubblico reagisce violentemente alcuni giudizi di parte denigrano o escludono numero- e molte opere vengono distrutte. Gli organizzatori non si contributi – tra cui quelli dei partecipanti alla Fiera si perdono d’animo e provvedono subito a sostituirle. Tra stessa. I testi e le illustrazioni cercano tuttavia di dare a le opere che suscitano maggiore indignazione ricordia- Dada una prospettiva storica, con ritratti fotografici, ri- mo, di Baargeld, il rilievo intitolato Il verm e solitario an- tagli stam pa, riproduzioni di docum enti, una lunga “Cro- tropofilo e Fluidoskeptric di Rotzwitha von Gander- naca Zurighese” scritta da Tzara, e un’introduzione ge- scheim (un acquario riempito di acqua colorata dal qua- nerale, scritta da Huelsenbeck. le emergeva una mano femminile di legno), e di Max Giugno-agosto (Berlino/New York/Colonia): Ernst: Rilievo originale trovato nel polmone di un fu- Katherine Dreier attraversa la Germania (28 giugno – m ato re di 47 anni, Macinino a osso dei parrucchieri non 21 agosto) fermandosi a Berlino e a Colonia. Incontra violenti. La mostra provoca un tale scandalo che la po- Ernst e Grosz e progetta in se guito, con Ernst, un’e- lizia ne ordina la chiusura con il pretesto di “esposizio- sposizione Dada a Ne w York per l’inverno se guente; sfor- ne di materiale osceno”. Il corpo del reato risulta esse- tunatamente, questo progetto non si realizzerà. re un’incisione di Dürer (Adamo ed Eva): dopo aver ac- Settembre-ottobre: la polizia berlinese confisca tut- cettato di ritirarla, la mostra viene riaperta al pubblico ti gli esemplari che trova dell’ultimo portfolio di stam- in maggio. Il padre di Max Ernst, furibondo per lo scal- pe di Grosz, intitolato Gott mit uns [Dio sia con noi], pore provocato dal figlio, gli scrive: “Ti maledico, ci hai rappresentazione mordace della vita dell’esercito espo- disonorati”. sta alla Fiera Dada dell’estate precedente. L’esercito si In concomitanza con la mostra esce il numero uni- impadronirà dei diritti dell’opera: le lastre saranno pre- co Die Schammade che testimonia dell’apertura inter- se e distrutte in un tentativo isterico di impedire qual- nazionale del gruppo di Colonia e che costituisce una siasi ristam pa. piccola antologia di testi dei dadaisti europei più attivi: Ottobre: Huelsenbeck, dopo aver ottenuto il di- Aragon, Arp, Baargeld, Breton, Ernst, Huelsenbeck, Pi- ploma di medico (il 28 giugno), comincia a fare avanti cabia, Ribemont-Dessaignes, Schwitters, Serner, Sou- e indietro tra Berlino e Danzica per perfezionare la sua pault e Tzara. Die Schammade è illustrato da riprodu- formazione pratica. zioni di opere di Arp, Baargeld, Max Ernst e Picabia. Dicembre: Theo Van Doesburg fa un breve sog- Anche i coniugi Hoerle contribuiscono con un testo (di

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Heinrich) e un’illustrazione (di Angelika). La pubblica- “environment”, al quale lavorerà per 16 anni e che chia- zione viene finanziata dal padre di Baargeld (un ban- merà anche Kdee, abbreviazione di Kathedrale des ero- chiere). tischen Elends [Cattedrale della miseria erotica] perché, L’ultima manifestazione collettiva di Dada a Co- spiega Schwitters, “viviamo in un’epoca di abbrevia- lonia è la pubblicazione di W 5 (Weststupiden), una rac- zioni”. Dopo aver occupato lo studio al pianterreno, colta di manifesti tipografici di Baargeld e di Ernst. Kdee continuerà il suo sviluppo in verticale, verso l’al- Max Ernst utilizza la tecnica di un gioco infantile to attraverso due piani e in basso verso la cantina. Fu (“frottage”) per elaborare un particolare del Typoskript- distrutto da un bombardamento alleato nel 1943. Manifest. Tierkopf auf Sockel [Testa d’animale su zoc- Christof Spengemann scrive un’appassionata difesa colo], dell’anno successivo, è un’opera intera, ottenuta di Kurt Schwitters, Die Wahrheit über Anna Blume [La sempre col frottage. Nel 1925, con la serie Histoire Na- verità su Anna Blume], che verrà pubblicata dalla sua ture lle , la tecnica del frottage raggiunge il suo acme. In casa editrice, Zweemann-Verlag. collaborazione con Baargeld e Arp produce i primi Fa- In gennaio Schwitters partecipa a una collettiva di tagaga (FAbrication de TAbleaux GArantes GAsomé- opere grafiche degli artisti collaboratori dello Zwee- triques): collage e assemblage a quattro mani. mann-Verlag. Paul Steegemann pubblica l’unico numero (doppio) “Febbraio: pubblicazione dei portfolio Fiat modes di Der Marstall, numero speciale dedicato all’Anna Blu- preat ars di Ernst e Die Krüppelmappe [Il po rtfo lio de - me di Schwitters, al quale collaborano molti dadaisti. gli storpi] di Hoerle, g razie alle sovvenzioni della m u- In novembre Steegemann pubblica il primo fascicolo di nicipalità di Colonia. Arp fornisce alcuni testi parigini Die Pille (un settimanale artistico-letterario che durerà per il progetto di rivista Die Schammade, pubblicazio- sino al 1922), al quale collaboreranno saltuariamente ne di vocazione internazionale nello spirito dell’Anto- Schwitters e altri dadaisti. logia Dada (Zurigo) o di Dadaco (Be rlin o ). Prima personale di Schwitters alla Galerie Der Aprile: Die Schammade rappresenta molto bene il Sturm di Berlino e prima presenza a New York alla quin- Dadaismo parigino, con alcuni elementi di Dadaismo ta mostra collettiva della Société Anonyme. zurighese, m a Ernst recluta i principali artisti di Berli- no e di Hannover, dato che ha incontrato personalmente “Gennaio: le critiche su “Anna Blum e” si m olti- la maggior parte di loro. plicano con l’uscita del libro. Insiem e ai suoi giudizi scon- Mag gio: il Dada-Vorfrüling, tem poraneam ente volti su Dada Berlin, Felix Neum ann cita interam ente chiuso per motivi di oscenità, riapre con un gioioso gri- la poesia, che d’altronde disapprova (i versi “Anna Fio- do di vittoria: “Dada trionfa!”. Tuttavia, il gruppo si sfa- re / Tu animale sgocciolante” lo disturbano partico- scia, perché Baader e gli Hoerle decidono, ciascuno per larmente). Schwitters risponde con una decostruzione motivi diversi, di mettere fine alla propria affiliazione. singolarmente divertente della prosa di Neumann sul nu- Giugno (Colonia/Berlino): Ernst va alla fiera Da- mero di febbraio di Der Sturm. Un altro critico, K arl da di Berlino. Neurath, preferisce la parodia al lamento. Annuncia che Novembre (Colonia/Parigi): “FaTaGaGa è la Fa- non scriverà più frasi come “La K unsthalle espone ciò brication de tableau gazométriques garantis” scrive Ern- che offre oggi il mercato dell’arte…” ma piuttosto: “Hal- st a Tzara per annunciare il suo nuovo progetto in col- le io ti am o io tu? O g gi? O g g i? Cosa offre? Il! Cas- laborazione con Arp; invia alcuni esemplari per farli pub- saforte! Era? Eria? […] Ecco come scriverò, Kurt blicare a Parigi. Ernst chiede tuttavia allo stam patore Schwitters! E tu m i capirai! […] Tu, am abile m iserabi- di retrofotografare i collage per occultare ogni traccia le! Tu sentirai la grandezza della mia ostentazione” (We- di intervento manuale e per “mantenere il segreto di Fa- ser-Zeitung, Brê m e, 20 ge nnaio 1920). TaGaGa!”. [C.P.] Aprile (Hannover/Colonia): Schwitters si reca da Max Ernst a Colonia. I due artisti sembrano stringere Hannover am icizia, m a il le gam e di Schwitters con la galleria Sturm All’inizio dell’anno Schwitters comincia il Merzbau, gli costerà, più tardi in questo stesso m ese, delle canzo- una straordinaria scultura-assemblage, vero e proprio nature sulle pagine de l Die Schammade.

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Giugno: Schwitters e Steegemann ricoprono la città Piccolo vertice dadaista a Venezia tra Tzara, Fioz- di Hannover con manifesti della poesia “Anna Blume”, zi e Cantarelli. In dicembre, a Roma, riunione tra il grup- stam p ata a c aratte ri g o tic i in m o d o d a so m ig liare ai m a- po dei dadaisti di Mantova (Cantarelli, Fiozzi e Bacchi) nife sti pe r la cam pagna e le tto rale de lle e lezio ni le gisla- e Evola, per dar vita a un movimento Dada in Italia. tive, che si tengono in questo mese. Schwitters pubbli- ca anche degli annunci nei giornali invitando gli elet- Olanda tori a votare per Anna Blume. Maggio: Paul Citroen scrive a Huelsenbeck la let- Giugno-luglio: la Fiera Dada di Berlino compren- tera, che viene ripresa in Dada Almanach, con la qua- de un’opera di Rudolf Schlichter intitolata Der Tod der le gli dà notizie su quanto succede in Olanda e lo infor- Anna Blume [La morte di Anna Blume]. Schwitters va ma che nel paese ci sono solamente tre dadaisti: Citroen, all’esposizione. Lo stesso m ese pubblica Die Kathedra- Jan Bloomfield [Ervin Blumenfeld] e Sieg Van Menk. le da Steegemann, ad Hannover. Questo libro è in realtà Van Doesburg visita il Belgio e la Germania per pro- un piccolo portfolio di litografie realizzate divertendo- pagare le idee di ; prende contatto in particola- si con del materiale tipografico, ad esempio dei carat- re con architetti. Torna a scrivere poesie e pubblica su teri di spaziatura o delle tavole da stampa. Forse in ri- De Stijl le prime X-beelden [Immagini-X], una varian- sposta all’ultimo affronto del gruppo di Berlino, Schwit- te Dada, più astratta e convulsa del calligramma, con in- ters ricopre il libro con una fascetta dove si può legge- serimento di parole in lingue non olandesi. Sempre su re: “Attenzione. Anti-Dada”. De Stijl pubblica brani dalla sua novella Het andere ge- Novembre (Hannover/Zurigo): Schwitters pubbli- zicht [L’altra faccia] e aforismi (il primo dei quali è de- ca nel settimanale di Hannover Die Pille [La Pillo la] le dicato al Dadaismo). Per non confondere i lettori prefe- prime due lettere delle tre che indirizzerà ad Arp, uno risce firmare tutta la sua produzione letteraria puramente dei suoi più cari am ici tra i dadaisti riconosciuti. Schwit- dadaista con lo pseudonimo I.K. Bonset, mentre conti- ters vi rimette fondamentalmente in causa la gramma- nua a firmare i suoi quadri (nello stile astratto-costrutti- tica e l’ortografia. La seconda lettera, ad esempio (25 no- vista di De Stijl) con l’altro suo pseudonimo, Theo Van vembre), degenera progressivamente fino a trasformar- Doesburg (il suo vero nome è Christian E.M. Kupper). si in un flusso di parole incollate tra loro, prim a di in- terrompersi a “dilemadiemadedilemma”; il direttore del- Stati Uniti la rivista racconterà che il tipografo aveva avuto una cri- Katherine S. Dreier, aiutata da Marcel Duchamp si di nervi e aveva m inacciato di scioperare se avesse do- e da Man Ray (che ne suggerisce il nome), fonda la So- vuto continuare a stampare quel genere di cose”. [C.P.] ciété Anonyme (Museum of Modern Art) il 20 aprile. L’attività della Société Anonyme inizia il 30 aprile con Italia una mostra collettiva (opere di Duchamp, Ribemont- In una lettera datata 5 gennaio an- Dessaignes, Picabia, Man Ray, Morton Schamberg, uni- nuncia a Tzara la sua adesione al movimento Dada. Di tamente a opere di Van Gogh, Villon, Joseph Stella, conseguenza Evola viene citato (assieme a Maria D’A- Brancusi: una scelta piuttosto eclettica). I collage di Kurt rezzo, Cantarelli e Meriano) tra i presidenti del movi- Schwitters vengono esposti per la prima volta negli Sta- mento Dada (in Dada, Zurigo, n. 6, febbraio 1920, p. ti Uniti in un’altra collettiva a fine anno (1° novembre 3). Mostra di Evola alla Casa d’Arte Bragaglia di Ro- – 15 dicembre). ma (20-31 gennaio). Collaborazione di Evola a Da- Il catalogo della biblioteca della Société Anonyme daphone (marzo). Primo manifesto di Evola, L’Arte co- dimostra che i contatti con i gruppi dadaisti europei so- me libertà e egoismo, pubblicato su Noi (Roma, IV:1, no stretti; di fatto sono elencati tutti i principali perio- gennaio 1920). Con questo fascicolo Evola entra a far dici Dada europei: Bleu (Mantova), Ma (Vienna), Da- parte della redazione di Noi, ma nel marzo cessa la col- da (Zurigo), Sic (Parigi), nonché i periodici tedeschi Der laborazione. Ararat, Der blutige Ernst, Der Dada, Der Zeltweg, In luglio primo numero di Bleu (Mantova), pub- Merz, ecc. La biblioteca possiede anche una buona scel- blicato da Cantarelli, con la collaborazione di Fiozzi, in ta dei principali testi Dada: Schwitters, Anna Blume e concomitanza con l’arrivo di Tzara a Milano. Die Kathedrale; Huelsenbeck, Dada Siegt e En avant

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Dada; Tristan Tzara, Anthologie Dada e La première cializzato nel congelamento della carne. aventure céleste di M. Antipyrine; di Picabia le raccol- Febbraio: in una lettera a Parigi, Ducham p espri- te di poesie L’Athlète des Pompes Funèbres, Poèmes et me con questi termini gli effetti del Divieto sulla vita so- de ssins de la fille né e sans m è re , Poésies Ron Ron, Uni- ciale (26 febbraio): “Calma, troppa calma”. que Eunuque, Pensées sans langage. Probabilmente si Mag gio: Gabrielle Buffet-Picabia parte per la Fran- tratta della raccolta di testi Dada più completa negli Sta- cia; è incaricata di chiedere a Tzara di scrivere per la ti Uniti. Il motto adottato dalla Société Anonyme rias- Societé Anonyme da poco creata una “lettera pubblica sume perfettamente i suoi intenti: “Le tradizioni sono m ensile” sull’arte m oderna in Europa (Tzara ha m olto belle, ma da creare e non da seguire” (da una lettera di probabilmente rifiutato). Franz Marc). La raccolta è stata donata nel 1941 alla Luglio-agosto: nuovi e pisodi sul sesso e sulle tuba- Yale University. L’attività della Société Anonyme fu in- ture da parte della baronessa Elsa. “Il comfort dell’A- tensa: 84 mostre organizzate sino al 1939, oltre a nu- merica – i sanitari – macchinari esterni – hanno fatto merose conferenze e pubblicazioni. dim enticare all’Am erica il suo stesso corpo-m acchine” L’attività artistica di Man Ray durante l’ultimo an- (“T h e Mo d e st Wo m an ”, The Little Review). no della sua permanenza a New York (partirà per Pa- Agosto: la terza esposizione della Societé anony- rigi nel luglio dell’anno seguente) è puramente dadai- me comprende À Bruit secret (1916), re ady-m ade di sta ed è dedicata principalmente alla fotografia (Tran - Duchamp composto da un gomitolo contenente un og- satlantique, L’Inquiètude ecc.), alle sculture, agli as- getto sconosciuto e posto tra due lastre di rame. “L’i- semblage (Compass, Ne w Yo rk 1920, L’Enigm e d’Isi- dea è di indovinare che cos’è, in senso artistico” scri- dore Ducasse), alla scelta di Readymade o di oggetti tro- ve il critico dell’Evening World (il 2 agosto) “e se ci si vati (8th Street, una lattina schiacciata da un’auto e tro- riesce, bisognerebbe vincere un premio. Lo si merita vata nella Ottava Strada; Obstruction, una progressio- in ogni caso”. ne geometrica di ometti agganciati a ogni estremità ecc.). Novem bre: K urt Schwitters presenta un’esposizio- Duchamp, che arriva a New York in gennaio, as- ne personale alla Societé Anomyme (1° novembre –15 sume lo pseudonimo di Rose Selavy (verso la metà del- dicembre)”. [C.P.] l’anno seguente “Rose” diventerà “Rrose”) ed elabora due ulteriori varianti sul tema dei Readymade: Fre sh Wi- Svizzera dow e Elevage de Poussière (“Allevamento di polvere”, Alla Galerie Dada (l’ex Galerie Moos) di Ginevra, fotografia del Grande Vetro che riposa in piano mo- in febbraio, mostra cubista con la partecipazione di Pi- strando l’accumulazione della polvere nella regione dei cabia. setacci). Costruisce il suo primo apparecchio ottico mo- 5 marzo: grande Ballo Dada a Ginevra nella sala torizzato, Lastre rotanti di vetro (ottica di precisione). comunale del Plainpalais organizzato da Walter Serner e con la partecipazione di Arp, Gustave Buchet, Schad “Gennaio (Ne w York/Parigi): Ducham p torna a e Soupault (giunto da Parigi per l’occasione). Il pro- New York, porta con sé Air de Paris, souvenir ready- gramma comprende la lettura di un monologo di Tza- made transatlantico che regalerà ai suoi mecenati, gli ra (Rêverie du brontosaure délaissé). Arensberg. Al Salon Neri di Ginevra mostra Dada in marzo, Gennaio: con “The Art of Madness” [L’Arte del- con opere di Arp, Buchet, Picabia, Ribemont-Dessai- la fo llia], la baro ne ssa Elsa e Jane He ap dife ndo no l’i- gnes e Schad (Schadografie). dea, su The Little Review, che si possa dom inare un trau- Partecipazione dei dadaisti Evola e Fiozzi e dei Fu- m a psichico per ricavarne intuizioni originarie. Heap turisti Balla, Boccioni, E. Prampolini, L. Russolo, M. Si- dice della sua co-autrice: “Quando una persona si crea roni e altri alla mostra nel padiglione italiano dell’E- uno stato di coscienza che è la follia, ed essa adatta (con- sposizione d’Arte Moderna di Ginevra (26 dicembre). cepisce e esegue) ogni forma e ogni aspetto della pro- Prampolini è segretario del padiglione italiano. pria vita in modo da corrispondere a tale stato, non vi è più disordine”. Contemporaneamente, la baronessa vi- “Uscita ad Hannover di Letzte Lockerung di Ser- ve miseramente nel fetore sordido di un quartiere spe- ner, in collaborazione con Paul Steegemann.

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Febbraio: Serner organizza una serie di esposizio- Viene costituito un Tribunale rivoluzionario dei ni di arte Dada a Ginevra, al Salone Néri. Schad vi espo- Nicˇevòki composto da Boris Zemenkov, Rok e Sadikov. ne Trépanation indienne e altri rilie vi con incrostazioni Il TRB viene invece costituito da Mar, Nikolaeva, Ra- di tesori trovati nelle spazzature o nelle chincaglierie. nov, Umanskij, Rok, Ehrberg; primo segretario: Sa- Ball ed Henning si sposano a Berna il 21 febbraio. dikov. Marzo: Serner esagera l’importanza del Grande Il De cre to sui nullisti de lla po e sia viene esposto nel- Ballo Dada a Ginevra nei comunicati stampa pubbli- la vetrina della sede dell’Unione dei poeti, nella strada cati sotto pseudonim o. Il suo scopo è raccogliere fondi principale di Rostov sul Don. Provoca un assembra- per lasciare Ginevra, poiché “restare qui” come scrive mento: tra la folla vi è anche un attore del teatro d’e- a Tzara in una lettera del 2 febbraio, “è un’idiozia sen- state di Rostov, Aleksieev, che si mette a leggere il de- za lim iti”. creto commentandolo, provocando così l’intervento del- Aprile (Zurigo/Parigi): la seconda esposizione Da- la polizia politica e il proprio arresto. da o rganizzata da Se rne r al Salo ne Né ri apre il 1 apri- Ranov e Rok pubblicano a Mosca Pe r vo i / Ma- le. Le opere di Picabia e Georges Ribemont-Dessaignes nifesto e versi dei nullisti. Nell’estate Zdanévicˇ viene a suscitano m olto interesse; secondo una lettera di Tza- conoscenza dell’esistenza di Dada da una lettera di un ra, Sermont vi appende anche esemplari di 391 e del amico artista residente a Parigi. num e ro 7 de lla rivista Dada. 24 agosto: emissione, in nome del TRN, del certi- Luglio (Zurigo/Parigi): dopo un sog giorno di sei ficato rilasciato al cittadino che aderisce ai Nullisti com- mesi a Parigi, Tzara attraversa la Svizzera per recarsi in provante che “ha smesso di essere un animale e che è Romania; si deprime pensando alla miopia culturale che diventato un nullista”. lo atte nde ne lle “te ne bre balcaniche ”, m a Zurigo no n In settembre Zdanévicˇ pubblica a Tiflis l’ultimo dei è affatto m e glio. “Vista da questo buco provinciale, Pa- suoi dra stampati in URSS: zga YAkaby (zaùm ’ intra- rigi sem bra m eravigliosa” scrive a Picabia (l’11 luglio). ducibile). Zga è un vocabolo russo molto raro il cui si- “Tutti i film che danno qui sono truccati, tagliati, cen- gnificato va da “oscurità” a “un poco”. Zga è il nome surati. Che paese idiota! […] Non posso pensare che so- del personaggio centrale di questo dra: un ermafrodi- no stato qui per anni”. [C.P.] ta; l’altro personaggio chiave è uno specchio che si tra- sforma in un personaggio “come se fosse Zga”, che bal- URSS la con lui (lei). Nascono così altri due personaggi; fi- Giugno: a Rostov sul Don, su iniziativa del poeta nalmente lo specchio si rompe e il primo Zga può tor- Sergèj Vladimirovicˇ Sadikov, si costituisce il primo (e uni- narsene a dormire. co) gruppo Dada in URSS, che si autodefinisce 5 dicembre: l’Ufficio Creativo dei Nicˇevòki decide Nicˇevòki [Nullista]. Ne fanno parte i poeti Susanna Gri- la pubblicazione dell’almanacco Cassetta per cani, per gor’evna Mar, Elena Aleksandrovna Nikolaeva, Alek- “rovesciare la degenerazione e la demoralizzazione del- sandr Isaakovicˇ Ranov, Davis Umanskij, Rjurik Jur’e- la letteratura”. Il nome “Cassetta per cani” viene scel- vicˇ Rok e Oleg Efraimovicˇ Ehrberg. Nello statuto or- to perché “ci è piaciuta la combinazione delle due pa- ganizzativo, pubblicato il 30 agosto (per il testo integrale role” (che in russo sono “Sobacij Jascik”). vedi Schwarz 1976), viene precisato, tra l’altro, che Terent’ev pubblica un secondo importante testo teo- chiunque può essere un nullista e che i nullisti si divi- rico, Traktat o splosˇnom ne prilicˇii [Trattato sull’inde- dono in due categorie: nullisti della creatività e nullisti cenza totale], in cui la forma tipografica è un riflesso della vita. I nullisti della vita hanno il titolo di Chobo, del contenuto ideologico del testo: le lettere sono ca- cioè “vagabondo rivoluzionario”. Viene costituito il TBN povolte oppure coricate, i caratteri latini sono mesco- (Tvorcˇeskoe Bjuro Nicˇevokoc: Ufficio Creativo dei lati a caratteri cirillici, nella stessa parola sono impie- Nicˇevòki). Il 30 agosto il TBN emette il Decreto sui nul- gati corpi diversi: tutti i mezzi tipografici sono utilizza- listi de lla po e sia, che ordina: “Non scrivete nulla! Non ti per creare un’atmosfera assurda nella quale l’attacco leggete nulla! Non dite nulla! Non stampate nulla!” poi- di Terent’ev alla ragione diventa non soltanto plausibi- ché la ricerca in arte non conduce a nulla, anzi l’anni- le ma giusto. chilisce.

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1921 contato l’accaduto (vedi l’articolo di Picabia su Comoe- dia dell’11 maggio: “M. Picabia se sépare des ”). Austria In un articolo, “Iles sous le vent”, pubblicato su 391 Il primo fascicolo di Ma del 1921 (VI:3, gennaio) (III:15, luglio 1921), Pansaers ribadisce la sua critica de- è largamente dedicato a Schwitters. Seguono fascicoli gli avvenimenti della serata al Café Certa. dedicati a Grosz (VI:7, giugno) e a Moholy-Nagy (VI:9, Il numero speciale di Ça Ira (II:16, novembre 1921), settembre). Collaborano a Ma durante l’anno Arp, Eg- Dada, sa naissance, sa vie, sa m ort, sanziona, anche in geling, Grosz, Hausmann, Huelsenbeck, Moholy-Nagy, Belgio, la morte di Dada a Parigi. Da notare l’assenza, Richter, Schwitters, Tzara. tra i collaboratori di questo numero, di tutti i dadaisti più A Vienna Moholy-Nagy pubblica il suo primo li- impegnati: Aragon, Breton, Fraenkel, Soupault da un la- bro, Horizont. to, e Tzara dall’altro. Partecipano invece i dissidenti: Pan- Kassák pubblica a Vienna Világanyám [Mia ma- saers e, evidentemente, Picabia con i suoi amici: Chri- dre terra], la sua prima raccolta di poesie che comprende stian, Pierre de Massot, Crotti e Ribemont-Dessaignes; testi Dada. Seguiranno altre due raccolte di poesie di il piccolo gruppo formato da Albert Birot, Dermée e sua sapore Dada, Uj Versek [Nuove poesie], pubblicato a moglie Céline Arnauld; i simpatizzanti Renée Dunan e Vienna nel 1923, e Tisztaság konyve [Il libro della pu- Ezra Pound. Sorprende meno la presenza di Eluard e rezza], pubblicato a Budapest nel 1926. In Kassák si ri- di Péret, del gruppo Littérature, quando si tenga presente scontra lo stesso fenomeno che abbiamo segnalato in che entrambi avevano aderito all’invito di inviare una Theo Van Doesburg: la loro opera pittorica è costrut- poesia senza per questo prendere posizione. La parteci- tivista, la loro poesia e i loro collage sono Dada. pazione di Ribemont-Dessaignes, amico anche di Tza- ra, si concretizza con un articolo sullo stesso Tzara. Belgio Gennaio: Pansaers è tra i firmatari del volantino Cecoslovacchia Dada soulève tout, e partecipa regolarmente alle riunioni 6-7 settembre: due serate: “Il Presentismo, la pro- dei dadaisti al Café Certa. Verso la fine del mese par- pagazione mondiale, l’antiDada”, di Kurt e Helma tecipa anche ad una riunione alla Taverne Holsters di Schwitters, Raoul Hausmann e Hannah Höch a Praga. Anversa del Comitato di Redazione di Ça Ira. Hausmann ricorda: “Alle nostre due serate di Praga [tut- 12 aprile: Pansaers, che è andato a prendere il fi- ti i giornali dell’epoca che ho potuto consultare annun- glio a Bruxelles, scrive all’amico Maurice Van Essche: ciano e parlano di una sola serata, il 6 settembre. Hau- “Lascio il Belgio definitivamente alla fine del mese, i miei smann ha probabilmente confuso con le manifestazioni amici a Parigi mi hanno convinto – andrò a stabilirmi del 1921 (vedi oltre), la cui prima serata ebbe tanto suc- lì” (citato da Sauwen 1969, p. 65). cesso da venire effettivamente ripetuta] recitammo a tur- 25 aprile: Pansaers rompe con il gruppo Dada di no La Grande Rivoluzione a Revon di Schwitters, pez- Parigi. La rottura era “già nell’aria” da alcune settima- zo che io amo molto per la sua retorica elementare e il ne (come scrive il 18 maggio a M. Van Essche). Tra i mo- suo linguaggio, che danno alle parole una impronta nuo- tivi della rottura vi è anche l’incompatibilità di caratte- va estremamente funzionale. Sempre alternativamente re: Pansaers, di carattere taciturno e introverso, disap- recitammo il poema di Schwitters composto unicamen- prova alcuni aspetti spettacolari e “scandalosi” delle ma- te dalla parola Cigarren. In seguito cantai da solo le fo- nifestazioni Dada. L’ultima goccia che fa traboccare il netiche Kperioum e fm sbwté e fu in questa occasione che vaso è una discussione al Café Certa su cosa fare di un Schwitters s’innamorò del poema fonetico. Non c’era si- portafoglio dimenticato da un cameriere su una sedia. no allora che un solo poema che si potesse a rigore con- Restituire o no il portafoglio implica il riconoscimento siderare fonetico: l’alfabeto recitato dalla Z alla A. Tut- di una morale, mentre il Dadaismo rifiuta ogni codice tavia questo lo riavvicinava alle mie intenzioni e già si – morale o artistico. Non approvando i bizantinismi di entusiasmava per fm sbwté che non lascerà più. questa discussione, Pansaers litiga con Breton e si ritira “Due anni più tardi egli aveva fatto del mio poe- dal gruppo. Sarà seguito poco dopo da Picabia, non pre- ma il ritornello di Ursonate [Suonata primordiale]…” sente alla serata al Certa, ma al quale Pansaers aveva rac- (Hausmann 1958, pp. 62-63).

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“Il programma fu elaborato a fine agosto. Schwit- cosa? Di Dada”) firmato da Aragon, Arensberg, Arp, ters mi mostrò quello che avrebbe recitato, tra l’altro l’Al- Baargeld, Breton, Gabrielle Buffet, Marguerite Buffet, fabeto letto all’inverso che era il suo primo passo verso Cantarelli, Crotti, Duchamp, Suzanne Duchamp, il poema fonetico. Gli mostrai i miei poemi-manifesto Eluard, Ernst, Evola, Huelsenbeck, Pansaers, Péret, Pi- del 1918 che egli non conosceva […]. [Partimmo] il 31 cabia, Man Ray, Ribemont-Dessaignes, Rigaud, Sou- agosto poiché la nostra serata alla Borsa dei prodotti agri- begran, Soupault, Tzara, Varèse. coli era prevista per il 1° settembre. Avevamo un bel- In settembre esce Dada in Tirol / Au grand Air (che lissimo manifesto in lingua ceca del quale non com- costituisce il n. 8 di Dada). Aragon, Crevel, Dermée e prendevamo che le parole dnes [oggi], Merz e AntiDada. Tzara collaborano al periodico di Roger Vitrac, Aven- Il resto lo capiva la nostra agenzia di concerti. ture, il cui primo fascicolo esce in novembre. Durante “La serata si svolse a meraviglia. Il pubblico che ri- l’anno escono solamente un numero di 391, in marzo, cordava bene lo scandalo Dada del febbraio 1920 e che e tre numeri di Littérature (l’ultimo, 20, datato agosto, avrebbe volentieri visto un nuovo scandalo, fu sorpre- è anche l’ultimo della prima serie ed è dedicato al pro- so e immediatamente conquistato dalla novità e perfe- cesso Barrès. Avrebbe dovuto essere seguito da un se- zione del nostro programma. Sulla scena bassa della sa- condo numero sullo stesso argomento che rimase ine- la, due uomini semplici, con voci chiare, cominciarono dito). Tra i progetti non maturati, quello di un’antolo- a recitare alternativamente, e con intonazioni diverse, gia dadaista internazionale (il dattiloscritto nella raccolta la Rivoluzione a Revon di Schwitters. La prima frase: Tzara conta circa 150 pagine) che doveva intitolarsi “Da- ‘Mamma là si alza un uomo’, Hausmann, ‘Mamma là daglobe”. Al calo delle pubblicazioni Dada corrispon- si alza un uomo’, Schwitters, ‘Lascialo là’, Hausmann de il calo delle manifestazioni Dada, indice della pros- e così fino alla fine. Applausi entusiasti. Stesso procedi- sima cessazione dell’attività del gruppo. mento con il poema Cigarren di Schwitters. L’alternarsi Giovedì 14 aprile, ore 15: visita alla chiesa di Saint delle nostre due voci a modulazione molto variata ar- Julien le Pauvre. L’appuntamento venne fissato nel giar- ricchiva la ripetizione della stessa parola. Il program- dino della chiesa. La visita fu guidata da Aragon, Arp, ma continuava con i poemi fonetici intitolati Anime di Breton, Gabrielle Buffet, Eluard, Fraenkel, J. Hussak, Pé- automobili di Hausmann, compreso quello divenuto ce- ret, Picabia, Ribemont-Dessaignes, Rigaut, Soupault e lebre più tardi per la sequenza f ms b t ö z ä u ecc. Che Tzara. “Di passaggio a Parigi, e volendo rimediare al- Schwitters recitasse Anna Blume e L’Alfabeto all’inverso l’incompetenza delle guide e dei ciceroni sospetti, i da- era naturale. In poche parole: fu un completo succes- daisti hanno deciso di organizzare una serie di visite a so. Nessuno scandalo, il successo, un grande successo. luoghi scelti, in particolare a quelli che non hanno ve- Merz più AntiDada, 1 settembre 1921, Praga” (Hau- ramente nessuna ragione di esistere” (dal volantino di- smann 1958, pp. 112-115). stribuito per l’occasione). La visita – che fu un fiasco dal punto di vista della provocazione Dada – iniziò con una Cile violenta pioggia e fu preceduta da discorsi improvvisa- Jacques Edwards, che con Guillermo de Torre di- ti di Breton e Tzara. Della cinquantina di persone pre- rigeva Vertical a Madrid, trasferitosi in Cile pubblica a senti all’inizio, alla fine non rimase quasi nessuno: piog- Santiago Metamorfosis, raccolta di poesie “Dadaiste e gia, discorsi e insulti avevano avuto il loro effetto. ultraiste”. Tzara lo nomina pomposamente console ono- 2 maggio, ore 22: la vernice della prima mostra a rario di Dada in Cile con il titolo di “Chargé d’affaires Parigi di Max Ernst (43 dipinti, otto disegni, tre opere Dada à Santiago du Chili”. in collaborazione con Arp, una in collaborazione con Baargeld, e una scultura) alla Libreria-Galleria Au Sans Francia Pareil (3 maggio – 3 giugno) fornisce ai dadaisti l’occa- Secondo e ultimo anno di attività collettiva unita- sione per una nuova manifestazione. “I Dada, senza cra- ria dei dadaisti parigini. vatta e in guanti bianchi passavano e ripassavano. An- 12 gennaio: pubblicazione del manifesto Dada dré Breton mangiava dei fiammiferi. Georges Ribemont- soulève tout (in cui apparse la frase indice della rottu- Dessaignes urlava ogni momento: ‘Piove su un cranio’, ra tra i dadaisti e i futuristi: “Il futurismo è morto. Di Philippe Soupault giocava a nascondino con Tristan Tza-

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ra, mentre Benjamin Péret e Charchoune si stringeva- mi insegnamenti, accusa Maurice Barrès di delitto con- no la mano in continuazione. Sulla soglia, dove si driz- tro la sicurezza dello spirito” (dal volantino distribuito zava un manichino dal sorriso enigmatico, Jacques Ri- per l’occasione e ristampato in Littérature, n. 20, ago- gaut contava a voce alta le automobili e le perle delle sto 1921). Tzara, quando fu chiamato a testimoniare, si visitatrici” (Comoedia, n. 7, maggio 1922, p. 2). Ag- esibì in un monologo pietoso e terminò con una can- giungiamo che un dadaista chiuso in un armadio an- zonetta insulsa. nunciava il nome degli intervenuti qualificandoli estro- 11 maggio, “M. Picabia se sépare des Dadas”: que- samente, dalla cantina salivano rumorosi muggiti di Ara- sto articolo di Picabia pubblicato su Comoedia (p. 2) an- gon, Eluard organizzò delle sorprese e Tzara annunciò nuncia la prima defezione. che in uno dei bicchieri del rinfresco era stata mesco- 24 maggio: Le Piège de la Meduse di Erik Satie, lata una potente purga. Nonostante l’assenza di Max composto nel 1913, va finalmente in scena al Théâtre Ernst (impossibilitato a venire per mancanza del visto Michel. Tra i personaggi di questa “Commedia musi- consolare) circa 150 persone vennero alla vernice. cale in un atto”, una scimmia meccanica che balla in Venerdi 13 maggio, ore 20.30: processo a Mauri- sette scene. ce Barrès, nella sala delle Sociétés Savantes, 8, Rue Dan- Maggio: Duchamp è tornato a Parigi da New York. ton. Questa manifestazione fu l’ultima alla quale pre- Elabora La Bagarre d’Austerlitz (una variante sul tema sero parte tutti i dadaisti parigini. Nel corso dei dicias- di Fre sh Wido w). sette mesi di collaborazione tra Breton e i suoi amici Lunedì 6 giugno, ore 15: vernice del Salon Dada (Aragon, Péret, Soupault ecc.), da un lato, e Tzara con (Exposition Internationale) alla Galerie Montaigne Ribemont-Dessaignes, dall’altro, si erano manifestate del- (più che di una Galleria si trattava più modestamente le divergenze che si possono ricondurre a una sola: al- del salone dello Studio des Champs-Elysées, al settimo le esigenze di carattere morale e costruttivo di Breton e ultimo piano, senza ascensore, dello stabile al 13, Ave- e dei suoi amici si opponeva il disimpegno totale e il ni- nue Montaigne, e trasformato per l’occasione in galle- chilismo di Tzara, Picabia e Ribemont-Dessaignes. In ria). Non partecipano a questa manifestazione Breton questo senso il processo a Barrès era destinato fatalmente (memore del sabotaggio di Tzara al Processo Barrès), Du- a provocare la rottura in seno al gruppo. Maurice Barrès champ (che da anni rifiutava di esporre in mostre) e Pi- era il tipico rappresentante dell’intellettuale voltagabbana cabia (che aveva rotto pubblicamente con i dadaisti tre piccolo-borghese: progressista in gioventù e acceso rea- settimane prima). La mostra, che avrebbe dovuto du- zionario nella maturità. Giudicare Barrès significava rare sino al 30 giugno, fu chiusa d’autorità il 18 giugno prendere posizione sul ruolo e sulla responsabilità del- da Jacques Hébertot, proprietario delle sale del Théâ- l’intellettuale. Il “tribunale” era così composto: Presi- tre des Champs-Elysées in seguito a un diverbio con Tza- dente, André Breton; Assessori: Théodore Fraenkel e ra, che aveva organizzato una contromanifestazione fu- Pierre Duval; Pubblica Accusa: Georges Ribemont-Des- turista in occasione del concerto bruitista di Russolo, che saignes; Difesa: Aragon e Soupault; Testimoni: Tzara, si svolgeva al Théâtre des Champs-Elysées. Rigaut, Péret, Marguerite Buffet, Pierre Drieu la Ro- Così, delle tre manifestazioni Dada previste per ve- chelle, Ungaretti, ecc. Questo estratto dall’atto di accusa nerdì 10 giugno, sabato 18 giugno e giovedì 30 grugno, dimostra che Breton e i suoi amici si erano stancati del una sola, quella del 10 giugno, poté svolgersi. La ver- velleitarismo protestatario e desideravano passare a un’at- nice del Salon Dada fu naturalmente l’occasione per una tività più militante: “Dada, ritenendo che è arrivato per esilarante manifestazione. In occasione della mostra fu lui il momento di mettere al servizio del suo spirito ne- pubblicato un catalogo di 16 pagine con testi di alcuni gatore un potere esecutivo […]. Considerando che una tra i più noti dadaisti: Aragon, Arp, Eluard, Evola, Pé- data persona in una data epoca, in grado di risolvere ret, Man Ray, Ribemont-Dessaignes, Rigaut e lo stes- certi problemi, è colpevole se, per amore di quieto vi- so Tzara. Il catalogo era illustrato da opere di Arp, Du- vere, per esigenza d’azione, per autocleptomania o per champ (anche se non era presente), Ernst e Ribemont- ragioni morali, rinuncia a ciò che può avere di unico in Dessaignes. sé […] se svia l’attività – potenzialmente rivoluzionaria La mostra, la più vasta antologia Dada riunita in – di quelli che sarebbero tentati di attingere ai suoi pri- quegli anni (con quella di Berlino) comprendeva 77 ope-

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re e, a giustificare il sottotitolo di mostra internaziona- e con le intonazioni più contrarie al senso” (telegram- le, presentava opere di molti dadaisti stranieri. L’Italia ma a Tzara citato da Sanouillet 1965, p. 282). era rappresentata da Cantarelli (2 pastelli), Evola (4 di- La prima parte della serata si chiuse con la trou- pinti) e Fiozzi (3 “ceralacche”); la Svizzera da Arp (an- pe al completo che interpretò Diableret di Soupault, du- che se Arp era alsaziano); la Germania da Baargeld, Max rante il quale si insultava il pubblico quasi ininterrot- Ernst e Walter Mehring; l’URSS da Charchoune; gli Sta- tamente. Inutile sottolineare che il pubblico, infuriato, ti Uniti da Joseph Stella e Man Ray (due celebri foto- rendeva pan per focaccia. Un certo Jolibois (e non Jo- grafie: La Donna e L’Uo m o ). I contributi dei dadaisti liboit come erroneamente scritto nel programma), ag- francesi, tutti poeti, erano forse quelli più rispondenti giustatore ambulante di porcellane, che era intervenu- allo spirito Dada: Aragon era presente con dieci opere, to anche dopo il numero della Bujaud, riuscì a salvare tra cui un ritratto a grandezza naturale dell’amico Theo- la situazione cantando a squarciagola arie di operette. dore Fraenkel; Eluard con due opere, più una fatta in La seconda parte del programma fu interamente oc- collaborazione con la moglie Gala, la futura Gala Dalì; cupata dalla rappresentazione del Cœ ur à Gaz di Tza- Fraenkel con cinque, più un’opera firmata “Franton et ra. Personaggi e interpreti: Soupault-Orecchio, Ribe- Brekel” (ovvia fusione dei due nomi Fraenkel e Breton) mont-Dessaignes-Bocca, Fraenkel-Naso, Aragon-Oc- che rivelava la presenza indiretta di Breton; Péret era chio, Péret-Collo, Tzara-Sopracciglia, Parnak-Danza- presente con tre opere tra cui una tela intitolata Une bel- tore. L’opera – un classico del teatro Dada – fu natu- le m o rte che rappresentava uno schiaccianoci e una spu- ralmente accolta con fischi, urla e diserzione quasi to- gna di gomma; Ribemont-Dessaignes con sei tra dise- tale del pubblico. gni e dipinti (tra cui L’Arbre à violon) più una scultura Agosto: primo incontro di Tzara con Ernst a Tar- (L’ex-assassin à tête d’épingle) allestita in collaborazio- renz, in Tirolo. Raggiunti da Arp, i tre pubblicano il nu- ne con Tzara; le tre opere di erano in- mero unico Dada au Grand air datato “16 settembre titolate Cosa?, Chi, Quando; le tre di Tzara Mio, Ca- 1886-1921”. In settembre sono raggiunti da Breton (ver- ro e Amico; tra le nove opere di Soupault due in parti- so il 20), in viaggio di nozze con Simone. Paul e Gala colare polarizzavano l’attenzione: Ritratto di una sco- Eluard arrivano anch’essi a Tarrenz pochi giorni dopo, nosciuta (un pallone che galleggiava davanti a uno spec- ma nel frattempo Arp, Ernst e Tzara erano già riparti- chio prezioso) e Città del Retiro (una cornice vuota al ti. Proseguono insieme le vacanze in Austria e poi in Ger- centro della quale era sospeso un pezzo di asfalto); un mania. omaggio postumo era riservato a Jacques Vaché, il poe- Settembre: Breton incontra Freud a Vienna. ta sucidatosi tre anni prima, del quale erano esposte due 4 ottobre: primo incontro di Eluard con Max Ern- opere intitolate Mio frate llo il curato, m ia so re lla la do l- st, a Colonia. ce puttana e Battaglia de lle So m m e e de l re sto (gioco 12 ottobre: rientro di Breton e Eluard a Parigi do- di parole su “Somme”: “somma”; e località e nome di ve ritrovano Tzara. un fiume francese scena di una cruenta battaglia dal lu- 21 ottobre: serata Dada al Café Caméléon orga- glio al novembre 1916). nizzata da Charchoune e Iliazd, con un pubblico com- Venerdi 10 giugno, ore 21: “Serata Dada” alla Ga- posto in prevalenza da fuoriusciti russi. Partecipavano: lerie Montaigne. La prima parte del programma com- Marguerite Buffet (al piano), Valentin Parnak (danza) e prendeva interventi di Madame E. Bajaud (una cantante Man Ray. Lettura di testi di Aragon, Breton, Char- che, sulle note di una musica Dada, recitava i testi del choune, Eluard, Fraenkel, Ribemont-Dessaignes, Rigaut catalogo); Soupault, truccato da nero, impersonava il Pre- e Soupault. sidente della Repubblica di Liberia e distribuiva a ogni Le due opere, Les Yeux chauds e L’œ il cacodyla- partecipante una candela accesa che spegneva subito per te, che Picabia invia al Salon d’Automne (vernice il 31 rimettersela in tasca); Aragon, che fece la parodia de- ottobre) provocano uno scandalo. gli evangelisti tipo Cocacola; Valentin Parnak si esibì in Crotti stampa il suo manifesto TA BU (un volanti- un numero di danza; Ribemont-Dessaignes recitò una no giallo). lunga poesia; Benjamin Péret recitò un testo di Eluard Dicembre: prima mostra di Man Ray in Europa al- (assente) seguendo le istruzioni dell’autore: “Immobile la libreria Six (di proprietà della moglie di Soupault) or-

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ganizzata dal gruppo dei dadaisti parigini. Il catalogo G iugno : ne l pro g ram m a de lla Se rata Dada alla G a- della mostra riporta brevi testi di Arp, Eluard, Ernst, Ri- lerie Montaigne compaiono un “autentico riparatore di bemont-Dessaignes, Soupault e Tzara. Prime rayogra- po rce llana” (un ve ro ve ndito re am bulante chiam ato M. fie di Man Ray. Joliboit e dotato di una voce roboante), una falsa ispe- zione da parte del presidente della Liberia (Soupault, “Febbraio (Parigi/New York): Tzara scrive a Man di nuovo vestito da nero), e una rappresentazione del- Ray a New York (il 3 febbraio), ringraziando il suo omo- la pièce di Tzara Le Cœur à gaz, che fu un flop. Per m an- logo americano “a nome di tutti i dadaisti” per farsi man- tenere alto il morale, M. Jobliboit e i suoi assistenti Da- dare dei contributi per . da chiudono la serata cantando La Marseillaise. Marzo: Picabia resta a letto un mese a causa di un Luglio (Parigi/Ne w York/Colonia): Man Ray ar- he rpe s o ftalm ico. Pe r riso lle vargli il m o rale, i visitato ri riva a Parigi, dove viene accolto da Duchamp, che è ap- che si succedono lo aiutano a creare L’Œil cacodylate, pena tornato da New York. Duchamp lo porta da lui, una grande tela piena di firme e di diversi interventi at- ovvero in una camera d’hotel che Tzara ha lasciato da torno al grosso occhio che ne è il soggetto principale. poco, soprattutto per raggiungere Ernst in vacanza, nel In novembre, Picabia osa esporre quest’opera, frutto di Tirolo. un lavo ro co lle ttivo, al Salo ne d’Autunno. Novem bre: Crotti distribuisce il suo “Manifesto Ta- Aprile: Suzanne Duchamp e Jean Crotti espongo- bu” all’inaugurazio ne de l salo ne d’Autunno (1° no - no la quasi-to talità de lle lo ro o pe re Dada alla galle ria vembre); vi espone – così come Suzanne Duchamp – Montaigne (4-16 aprile), ma, in occasione di questa ma- parecchi quadri. nifestazione, si congedano da Dada e annunciano uffi- Novem bre (Parigi/Ne w York): gli Arensberg, un cialmente la creazione di un nuovo movimento a due: tempo mecenati di Dada a New York, sembrano parti- Tabu. Il nom e è stato scelto da Crotti, che ha avuto un’e- colarmente desiderosi di avere notizie del movimento, sperienza mistica, quasi religiosa, durante il suo sog- ora che la coppia si è stabilita a . Duchamp giorno a Vienna, in febbraio. scrive lo ro (il 15 no ve m bre ) pro m e tte ndo di inviare Durante la visita alla Chie sa Saint-Julie n-le -Pauvre, un’antologia di scritti del conte di Lautréamont, pub- Breton dichiara: “Tutto quello che è stato fatto fin’ora blicata da Sans Pareil con la prefazione di Philippe Sou- sotto l’insegna di Dada non aveva che il carattere di una pault: “Vi troverete in nuce tutti i semi del Dadaismo”. parata”. Dice m bre : ne lla pe rso nale alla Librairie Six, ge sti- Mag gio-giugno (Parigi/Colonia): l’esposizione per- ta da Soupault, Man Ray espone i suoi dipinti a aero- sonale di Max Ernst al Sans Pareil (3 maggio – 3 giu- grafo, il portfolio Revolving Doors e una nuova opera, gno ) è una re tro spe ttiva de l suo lavo ro a partire dal 1919. Cadeau, che è un ready-made aiutato composto da un Il pittore invia le opere ma non può andare personal- ferro da stiro dall’utilizzo piuttosto pericoloso. Nella fe- mente in Francia, perché le autorità britanniche di oc- lice installazione di Duchamp, gruppi di palloncini co- cupazione a Colonia rifiutano di accordargli il visto. La lorati nascondono i quadri fino a che gli invitati non de- serata di apertura attira molte persone e, come previ- cidono di farli scoppiare”. [C.P.] sto, dà luo go a un de lirio all’altezza de llo slo gan de ll’e - sposizione: “La Mise sous Whisky m arin / se fait en kaki Germania & en cinq anatomies / Vive le sport”13. Ultimo anno dell’attività Dada a Berlino e a Co- Mag gio: al Processo Maurice Barrès Tzara parte- lonia. Il gruppo di Berlino si scioglie e, con la partenza cipa come “testimone”, ma contesta Breton nel suo ruo- di Max Ernst da Colonia per Parigi, soltanto Hanno- lo d i g iud ic e : “N o n h o alc un a fid uc ia n e lla g iustizia, an - ver rimane un centro Dada attivo grazie a Kurt Schwit- che se questa giustizia è fatta da Dada” (Littérature, ago- ters. sto 1921). Picabia, ne l fratte m po, fa scandalo abban- donando il processo, due giorni dopo aver pubblicato Berlino una dichiarazione solenne con cui prende congedo da 17 gennaio: Hausmann scrive il manifesto Mag- 13 “La messa sotto whisky marino / si fa in cachi e in 5 anatomie / Dada. Le liti e i dissensi in seno al gruppo si stagliano giolino vola che sarà pubblicato su Zenit (Belgrado) nel Viva lo sport!”. o rm ai sulla piazza pubblica. ’22.

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Giovedì 20 gennaio, ore 19, Marmorsaal, Bankett- “Due stranieri che hanno guardato i fogli si sono saal e Rote Veranda am Zoo: primo grande ballo Da- molto rallegrati di questi disegni. da organizzato dall’OberDada [Baader]. “Tutta Berli- “Gli accusati Grosz e Herzfelde si sono difesi ener- no sarà messa a testa in giù […]. Si viene in costume, gicamente dall’aver avuto l’intenzione di ridicolizzare la con o senza maschera, quelli che non saranno in costume Reichswehr. Si trattava, secondo loro, di una satira so- saranno decorati dal Dada-Cerbero”. Il “contro-comi- lo artistica. tato” è composto da Grosz, Hausmann, Huelsenbeck e “L’avvocato Grünspach ha chiesto l’aggiorna- Heartfield. mento e ha citato alla sbarra il delegato generale del- Su Der Ararat (II:4, aprile 1921) viene pubblicato l’arte, Dott. Redslab, che ha dichiarato dopo una peri- il seguente resoconto del processo (febbraio) promosso zia scritta che si tratta, per l’artista grafico George Gro- dalla Reichswehr contro gli organizzatori della Dada- sz, di una rappresentazione artistica, che deve essere giu- Messe accusati di vilipendio dell’esercito e di pornografia: dicata diversamente da una semplice arma satirica. “Lo scrittore Johannes Baader “Citato come perito, il direttore dei Musei muni- “il mercante d’arte Dott. Otto Burchard cipali di Dresda, Dott. Paul Schmidt, ha così definito l’es- “l’artista pittore George Grosz senza del Dadaismo: ‘È impossibile definire che cosa sia “lo scrittore Wieland Herzfelde il Dadaismo. È la reazione a tutte le spiacevoli apparenze “il pittore Rudolf Schlichter temporali. Il suo principale strumento di lotta è la sati- “rispondono all’accusa della Reichswehr. ra e lo humour. Il carattere della mostra era assoluta- “Baader, soprannominato ‘Ober-Dada’ [Super mente umoristico e canzonatorio. Il Dadaismo prende Dada], il Dott. Burchard, Grosz e Schlichter hanno or- in giro se stesso’. ganizzato dal primo al 5 agosto 1920 una mostra, 13 “Il Tribunale ha rifiutato l’audizione di altri peri- Lützowuger, ‘Prima Fiera Internazionale Dada’. Al sof- ti, ma su richiesta dell’avvocato Martin Bernat lo scrit- fitto della sala d’esposizione era sospeso un soldato im- tore Stephan Broszmann è ascoltato come testimone. Ha pagliato grigioverde con le spalline da ufficiale, una ma- visitato la mostra e prevedeva che fosse un’occasione per schera da maiale e il berretto da militare. Contro il mu- ridere. I manichini gli hanno procurato disagio, ma in ro c’era un busto di donna impagliato, senza braccia né quell’atmosfera di burla non si è indignato. gambe. Al posto dei seni erano cuciti un coltello ar- “Il Procuratore Ortmann sostiene l’accusa di dif- rugginito e una forchetta, su una spalla un campanello famazione. Ma non si può provare che l’accusato Baa- elettrico e sull’altra un fornello ad alcool. Dietro la don- der abbia partecipato all’organizzazione della mostra. na si trovava la ‘croce di ferro’. Il Procuratore propone l’assoluzione di ‘Ober-Dada’. “Inoltre era esposto un album intitolato Dio con noi “Il Tribunale condanna Grosz, che ha superato i che conteneva delle caricature e dei testi ingiuriosi per limiti, a 300 marchi, Herzfelde a 600 marchi di am- i soldati e gli ufficiali della Reichswehr. menda, e assolve gli altri tre accusati. “All’apertura della serata l’‘Ober-Dada’ Baader, in- “È stata inflitta qualche ammenda supplementare, terrogato, ha dichiarato che è estremamente difficile af- la confisca e la distruzione delle lastre e delle forme, ed ferrare l’essenza del Dadaismo. Il titolo ‘Ober-Dada’, è stato accordato al Ministro della Reichswehr il dirit- secondo lui, non avrebbe un significato giuridico ma rap- to di pubblicazione”. presenterebbe un certo valore pubblicitario. Il Dott. Bur- Febbraio: Hausmann scrive il manifesto PREsen- chard ha dichiarato di aver messo le sue sale a disposi- tisme che viene pubblicato su De Stijl (IV:9, 1921). zione dei dadaisti per simpatia per le loro idee. Tutta la 6 marzo: Hausmann scrive il manifesto Vittoria, faccenda gli è costata 5000 marchi di spese! Trionfo, Tabacco e Fagioli che verrà pubblicato su Ze- “Il testimone, colonnello Matthäi, che ha visitato nit nel 1922. la mostra, ha avuto l’impressione che la mostra fosse una L’appello “A tutti gi artisti e intellettuali” lanciato sistematica provocazione contro gli ufficiali e i soldati dal Comitato d’aiuto degli artisti per le vittime della ca- dell’esercito. I disegni di George Grosz, secondo lui, so- restia in Russia (di cui fanno parte Erwin Piscator qua- no rappresentazioni di ufficiali e sottufficiali infami e abo- le segretario, Käte Kollowitz, Grosz, Paquet e Arthur minevoli, come non si sono mai visti. Holitscher) è pubblicato su Der Gegner, 1921.

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“Gennaio: durante il carnevale, Baader organiz- le – e da Paul e Gala Eluard, che arrivano più tardi lo za il ballo Dada allo zo o di Be rlino (il 20 ge nnaio ). Una stesso m ese. brochure presenta l’invito che indirizza al presidente e Ottobre (Colonia/Parigi): Dada au grand air è ac- a tutte le personalità nazionali e municipali, accompa- colto da Baargeld “e i m iei pochi altri am ici” con un gnati dalle m ogli. “Avranno ing resso libero se, dopo il “grido di gioia”, racconta Ernst a Tzara il 4 ottobre; ne ballo, concederanno anche loro ingresso libero”. invia cinquanta esemplari ad Arp e spartisce il resto – Aprile (Berlino/Hannover): Hausmann dedica il così come le fatture – tra Tzara, Chruecz e sé. A parte suo co llage de l 1920 Dada Cino [Film Dada] a Schwit- quest’avventura “ci si annoia come non è possibile”, ag- ters, m anifestando così l’am icizia sem pre più profonda giunge Ernst, e conclude: “Voglio à tout prix [a tutti i che lega i due uomini. co sti] uscire da Co lo nia e dalla G e rm ania”. I principali organizzatori della Fiera Dada vengo- Novem bre (Colonia/Parigi): gli Eluard passano una no processati per aver calunniato e diffamato l’eserci- settimana da Ernst. Paul Eluard compra due quadri par- to. Le pe ne so no le g ge re, in parte pe rché gli accusati si ticolarmente importanti, Oedipus rex e Der Elefant Ce- dichiarano pentiti durante la difesa. Il critico letterario lebes [L’Ele fante Ce le be s], e co llabo ra co n Ernst al lo - socialista K urt Tucholsky gli rimprovera di aver ab- ro prim o libro in com une, Répétition (p u b blic ato n e l bandonato il loro radicalismo: “Il processo diluisce il san- m arzo 1922). G li Ernst e gli Eluard vanno ino ltre co n gue pe r trasfo rm arlo in lim o nata. Se G ro sz no n la pe n- Baargeld a Düsseldorf, dove Ernst ha organizzato (tra- sava così, noi invece, noi la pensavam o proprio così” (Die mite Tzara) una mostra per Man Ray”. [C.P.] Weltbüne, 1921). Giugno: Baader annuncia la sua ultima grande idea: Hannover la creazione di un Dadaistiche Akademie a Postdam. Schwitters attacca le tendenze politiche di alcuni 20 giugno: Hausm ann, Höch, Scholz, Schlichter, dadaisti berlinesi, in particolare di Huelsenbeck, la cui Grosz, Dix e altri firmano, su Der Gegner, una lettera attività è orientata “verso la politica e contro l’arte e con- di protesta contro l’esclusione da parte del November- tro la cultura”. Schwitters giustifica quindi il suo distacco gruppe di opere di Dix e di Schlichter che dovevano es- dai dadaisti berlinesi: “È una questione di principio, sere esposte in una m ostra a venire”. [C.P.] Merz si preoccupa solamente dell’arte, poiché nessun uomo può servire due padroni” (“Merz”, in Der Ara- Colonia rat, Il:2, febbraio 1921). “Mag gio: (Colonia/Parigi): Ernst invia a Tzara ope- Invece i rapporti con Raoul Hausmann e Hannah re da esporre e alcune poesie per il primo progetto di Höch sono ottimi, tanto che in settembre le due coppie pubblicazione di Tzara, Dadaglobe (n o n re alizzato ), e (Hausmann e la Höch, Schwitters e la moglie Helma) annuncia che passerà l’estate vicino a Imst, nelle Alpi partono per Praga per una serie di conferenze sul Da- tirolesi. “Dopo penso di andare a Parigi come figlio mag- daismo. Nel corso di questo viaggio Schwitters sente il giore di Voltaire e di una Acrobata. […] In Dada sem- poema fonetico fm sbw di Hausmann, che ispirerà la sua pre vostro”. Sonate in Urlauten [Sonata in suoni primitivi]. Agosto (Colonia/Parigi): Tzara arriva con Maya Una personale di Schwitters alla Galleria Goltz di Chrusecz a Imst, dove Arp li raggiunge. Il gruppo pre- Monaco suscita, come sempre, violente reazioni da par- para un nuovo numero della rivista Dada, dal titolo Da- te della critica: tra le poche eccezioni, la recensione po- da au grand air – omaggio gioioso di questi abituali fre- sitiva di Leopold Zahn (Der Cicerone, XIII:3, 1921). que ntato ri di caffè alla salubre lo calità vacanzie ra. È ap- parentemente Chrusecz a inventare il sottotitolo in te- “Fine 1920-inizio 1921: Le e dizio ni Sturm pub- desco, Der Sängerkieg im Tirol [La battaglia dei can- blicano una m onog rafia su K urt Schwitters, illustrata da tanti in Tirolo], immagine di uno jodler iperbolico che, una buona dozzina di montaggi in cui si mischiano sca- con i toni della derisione propri a Dada, trasforma la rabocchi, francobolli ed etichette con nomi come “stam- cultura in una guerra sim ulata. Nuovi contributi arri- pato” o “specim en”. Nella sua prefazione, Schwitters vano da Parigi grazie ad André Breton – che si ferma espone la sua idea di un “quadro totale Merz. Citazio- al passo, a inizio settem bre, durante la sua luna di m ie- ni nelle poesie, immagini kitsch come componenti del-

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la pittura, utilizzo nell’opera d’arte di parti intenzio- Bleu, I:3, gennaio 1921, dove viene pubblicato il ma- nalmente kitsch e di altre intenzionalmente brutte ecc”. nifesto di Evola, Note per gli amici). Gennaio (Hannover/Berlino): il fascicolo di que- Cantarelli e Evola firmano il manifesto Dada an- sto m ese di Der Ararat contiene un articolo intitolato tifuturista Dada soulève tout (gennaio). “Merz” in cui Schwitters, per la prim a volta, tratta il sog- Prima mostra del gruppo Dada italiano (Cantarelli, getto relativamente nel dettaglio. Per l’autore, il movi- Evola, Fiozzi) alla Galleria Bragaglia. Per la vernice, il mento Dada si divide in due: ci sono i “Kerndadaisti” 15 aprile, viene organizzata la prima Serata Dada in Ita- [il cuore dei dadaisti], guidati da Tzara, che predicano lia: lettura di poesie di Aragon, Cantarelli, Evola e Tza- l’astrazione, il non-senso e un’apertura rigorosa sui nuo- ra; musica di Auric, Schönberg e Strawinsky; conferenza vi materiali e le nuove forme di espressione, e il “Huel- di Evola nel corso della quale attacca duramente il Fu- senDadaism o” [l’involucro del Dadaism o], personificato turismo. La serata termina, in stile perfettamente Da- in Huelsenbeck, che si occupa di propaganda politica da, con tumulti e escandescenze da parte del pubblico. ed è condannato a un’esistenza effimera. Il 30 aprile seconda Serata Dada in occasione del- Aprile (Hannover/Berlin): prima esposizione per- la chiusura della mostra da Bragaglia. In programma: so nale di Schwitte rs alla galle ria Sturm ; e ssa riunisce una lettura di due manifesti di Tzara, Manifeste Dada e La selezione rappresentativa di settanta assem blag gi, dise- première aventure celeste de M. Antipyrine; poesie di gni e collages che forniscono lo sguardo d’insieme più Aragon, Evola, Tzara; musiche di Bartók, Casella, Ko- com pleto di Merz fino ad allora realizzato. daly, Schönberg e Strawinsky. I futuristi, in puro stile fa- Mag gio-giugno: Schwitters le g ge poesie a Iena, scita, tentano una spedizione punitiva. Bragaglia, ter- Dresda, Erfurt, Weim ar e Leipzig. In luglio i suoi scrit- rorizzato, rompe i rapporti con i dadaisti italiani. ti compaiono per la prima volta sulla rivista De Stijl di In maggio si inaugura una personale di Evola (di- Theo van Doesburg. I due artisti si incontrano quell’e- pinti e manifesti) nella Galleria d’arte annessa al caba- state, insiem e ad Arp, e iniziano a m ettere in piedi del- ret Grotta dell’Augusteo (di Arturo Ciacelli). le manifestazioni Dada in Olanda. Il 9 maggio terza manifestazione Dada con la re- Settem bre: Schwitters, sua m oglie Helm a, Hau- cita simultanea a 3 voci del Manifeste sur l’am our fai- smann e Hannah Höch intraprendono un viaggio ble et l’amour amer di Tzara, con accompagnamento “Merz-Anti-Dada” a Praga dove si esibiscono il 6 set- “bruitista”; quindi poesie di Dermée, Evola e Picabia; tembre. Schwitters recita, tra le altre poesie, Alphabet V. Parnak danza e recita Macchina di ghisa ubriaca ed von hinten [Alfabe to le tto al co ntrario ] e Cigarren [Si- innamorata; musiche di Satie, Schönberg, Strawinsky. gari], com posta esclusivam ente dai suoni che com paiono Il 18 maggio quarta manifestazione Dada, sempre ne lla paro la de l tito lo. Hausm ann le g ge il suo po e m a alla Grotta dell’Augusteo: recita (a 4 voci) di La parole sonoro “fm sbw”, che darà a Schwitters lo spunto iniziale obscure du paysage intérieur di Evola; lettura di poesie per la sua poesia concreta “Die Ursonate” [Suonata pri- di Picabia, Ribemont-Dessaignes e Tzara; musiche di mordiale]. Declama anche il manifesto “PRÉsentismu”, Auric, Casella, Kodaly, Strawinsky e Walden. in cui descrive una macchina capace di convertire i se- La quinta Serata Dada si tiene il 23 maggio al Cir- gni visivi in se gni sonori e vice versa, e che chiam erà più colo danzante Giovanelli. Evola fa suonare dei foxtrot tardi “optofonetica”. Lo scopo di Hausmann è di giun- dadaisti su musiche di Auric, Casella e Strawinsky; re- ge re a un’appre nsio ne tattile de lla luce e de l suo no, a cita di testi di Dante nello stile Dada simultaneista. una presa di coscienza estetica della produzione ener- Una settimana prima, il 16 maggio, Evola tiene una getica del corpo: “Grazie all’elettricità, siamo capaci di conferenza su Dada nell’Aula Magna dell’Università di trasformare le nostre emanazioni aptiche in colori mo- Roma e dà lettura anche del Manife sto Dada de l 1918 bili, in suoni, in nuova m usica”. [C.P.] di Tzara. In giugno Evola ripete la conferenza in vari circoli culturali romani. Italia In giugno Evola, Cantarelli e Fiozzi partecipano al- Promossa da Walden si inaugura alla Galleria Der la Exposition Internationale Salon Dada a Parigi (6-30 Sturm di Berlino una mostra (60 opere) di Evola. In gen- giugno). naio Evola aderisce al gruppo Dada di Mantova (vedi In luglio, la breve primavera Dada in Italia si chiu-

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de; dopo lo scioglimento del gruppo Dada di Mantova, Tytus Czyzewski pubblica Hym do maszyny me- ora tocca a Evola: cessa di dipingere, annuncia la ces- go ciala [Inno alla meccanica del mio corpo] e Anatol sazione di ogni attività Dada e il suo prossimo suicidio. Stern Po ezja zie m i [Poesia della terra] in Jedniodniowka Evola morirà invece 53 anni dopo fascista incallito. futurysto w [Efemeride dei futuristi] che, in qualche mo- Carrà, L’Amante dell’ingegnere. do, sono l’equivalente poetico delle pitture meccano- morfe di Picabia. Olanda Con lo pseudonimo di Aldo Camini, Van Doesburg Spagna firma una novella che pubblica sul suo mensile. Scrive Huidobro tiene una conferenza all’Ateneo di Ma- le prime Letterklankbeelden, una forma totalmente nuo- drid che eserciterà una profonda influenza sui giovani va di poesie musicali. Formula il progetto di pubblica- poeti madrileni: il movimento Ultraísmo, che segna la re “uno splendido bollettino sulla carta più scadente che nascita della poesia moderna spagnola, si ispira al Crea- esista, ma nonostante tutto molto moderno. Se per ca- cionismo di Huidobro. Nell’altro continente, in Messi- so hai un pezzo spiritualmente dadaista”, scrive a co, l’Estridentismo deve anch’esso molte delle sue pre- Anthony Kok, “mandamelo per questo bollettino” (da messe teoriche a Huidobro. In Argentina Jorge-Luis Bor- Jaffé 1969, p. 21). Questo bollettino sarà Mecano, pub- ges, in un articolo su Nosotros, nel definire il movimento blicato l’anno seguente. Ultraísta argentino delinea i temi teorici basilari del Creacionismo di Huidobro. Polonia 21 settembre: Witkiewicz pubblica a Zakopane il pri- Stati Uniti mo manifesto Dada, Papierek lakmusowy [Cartina tor- Marcel Duchamp e Man Ray pubblicano l’unico nasole], e lo firma parafrasando in polacco il nome di numero di New York Dada. The Little Review (New Duchamp (Marceli Duchanski): “Dobbiamo considera- York) pubblica il primo di una serie di fascicoli ai qua- re il concetto della Pure Blague [Frottola Pura] come no- li collaboreranno per due anni i dadaisti europei. Nel zione definitiva. Bugia e Verità sono talmente intreccia- primo fascicolo (datato gennaio-marzo 1921, VII:4) so- te nella natura dell’uomo che presentare la Verità nella no pubblicati, tra gli altri, testi dei dadaisti parigini Ara- sua Forma Pura (ma in una forma diversa da come la gon e Soupault e, con tempestività, il manifesto Dada usa lei, Sig. Witkiewicz) significa non dire una sola pa- soulève tout. Picabia entra a far parte della redazione rola di verità, non eseguire la più insignificante pennel- della rivista, con il fascicolo successivo (VIII:1, autun- lata sinceramente, non fare un solo taglio nella creta – no 1921) dedicato a Brancusi. Collaborano a questo fa- bene, ma questo non è affatto facile. Sembra persino che scicolo, tra gli altri, Picabia, Man Ray e Clément Pan- sia impossibile. Ma noi, i frottolisti puri, amiamo le co- saers. La rivista, accusata di essere diventata dadaista, se impossibili. Da questo momento (le 11 del 13 settembre difende la sua scelta in questi termini: “Saremo accu- 1921) – mai più, mai più niente, la Fine. Blagujem y, nous sati di lanciare i dadaisti… perché no?… Abbiamo stam- blaguons, wir blagiren, we are blaging” [“raccontiamo pato più ismi che altri dieci giornali messi assieme, e non frottole” in polacco, francese, tedesco, inglese]. ne siamo mai stati contagiati. Le nostre pagine sono aper- Novembre: a Cracovia viene pubblicato il secon- te agli ismi, isti, iti… noi cerchiamo il lavoro, non il no- do volantino, Nuz w Brzuxhu [Un coltello nella pan- me (Jane Heap, “Comments” in The Little Review, cia], firmato da Tytus Czyzewski, Bruno Jasienski, Alek- IX:4, autunno-inverno 1923-24). sander Wat, L. Chwistek. Vi si legge nell’introduzione: Duchamp elabora due ulteriori varianti sul tema “La bestia grassa dell’arte polacca, trafitta da una col- dei Readymade, Be lle Hale ine , Eau de voilette e Why tellata nella pancia, vomita un rigurgito di Futurismo. Not Sneeze Rose Selavy? [Perché non starnutire Rose Cittadini, aiutateci a strapparvi le vostre pelli usate”. Selavy?]. In maggio Duchamp torna a Parigi, seguito il Dicembre: mostra di gruppo a Varsavia di Szczuka, 14 luglio da Man Ray. Stuart Davis dipinge Itlksez e Ci- Stazewski, Edmund Miller. Vengono esposte le prime garettes, che si ispirano alle esperienze Dada, e in par- opere astratte e costruzioni, anche cinetiche, fatte con ticolare agli assemblages di Picabia. fil di ferro, legno, ferro e vetro. Nel suo libro Adventures in the Arts (Boni and Li-

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veright, New York, 1921) Marsden Hartley dedica al Da- prattutto della baronessa Elsa, il cui parlar schietto è de- da un capitolo apologetico intitolato Sull’importanza di gno di quello di un uomo. essere Dada. Man Ray e Ducham p iniziano a vendere nuove Simposio “Che cos’è il Dadaismo” organizzato dal- pubblicazioni Dada a New York; Duchamp manda a Pi- la Société Anonyme in aprile, con la partecipazione di cabia, a Parigi (8 febbraio), un asse gno corrispondente Marsden Hartley. Fine dell’attività Dada organizzata a al denaro ricavato. New York: “E la battaglia finì per mancanza di com- Aprile: il sim posio pesce d’aprile sul tem a “Che co- battenti”. Nel corso degli ultimi anni tutti i protagoni- s’è il Dadaismo?” viene organizzato contestualmente al- sti e i simpatizzanti americani si sono ritirati, sono par- la se co nda e spo sizio ne di Schwitte rs (15 m arzo – 12 apri- titi oppure sono morti: gli Arensberg si sono trasferiti le) alla Societé Anonime. Un commentatore disgustato in California (1920), Stieglitz ha chiuso la sua Galleria scrive l’indom ani sull’American Art News: “La filoso- 291 (1917) e sospeso la pubblicazione dei due periodi- fia Dada è la cosa più scoraggiante, più paralizzante e ci 291 (1916) e Camera Work (1917), Morton Scham- più distruttrice che sia mai nata dallo spirito dell’uo- berg è morto (1918), Arthur Cravan è scomparso nel mo…”. Golfo del Messico (1918), John Covert ha abbandona- La copertina di New York Dada rappresenta Ro- to la pittura per dedicarsi agli affari, Charles Burchfield se Sélavy, l’alter ego di Duchamp – ebreo e travestito ha rinnegato le proprie opere Dada definendole “un pe- da donna – che funge da logo per una marca di profu- riodo di degenerazione nella mia arte” (vedi “On the mi vagamente iconoclasta. Middle Border”, in Creative Act, III, settembre 1928, Giugno: Man Ray scrive a Tristan Tzara (l’8 giu- p. XXIX). gno): “Dada non può vivere a New York. Tutta New Il rientro in Francia dei dadaisti francesi e la par- York è Dada e non può tollerare un rivale, non può no- tenza di Duchamp e di Man Ray danno il colpo di gra- tare Dada. È vero che non è stato fatto nessuno sforzo zia all’attività Dada a New York. per renderlo pubblico […] ma nessuno qui è pronto a lavorare per lui, e non c’è denaro che si possa racco- “Gennaio: “Dada vi prenderà se non fate atten- gliere, o donare. Dada a Ne w York è destinato a rim a- zione: sta arrivando”. Con questo titolo la giornalista nere un se g reto”. Q uesto giudizio m inim izza le riper- Mergery Rex annuncia il primo grande articolo dedi- cussioni dei recenti avvenim enti. Tuttavia, Man Ray sta- cato a Dada da un quotidiano americano (New York bilisce un paralle lo m o lto inte re ssante tra Dada e la g ran- Evening Journal, 29 gennaio). Re x cita spesso il “Ma- de città che, entrambi, si nutrono del mercato del lavoro nife sto Dada 1918” di Tzara, il “padre ” rico no sciuto di e de lla pubblicità”. [C.P.] Dada. Raccoglie inoltre le ese gesi di altri protagonisti. “Dada è ironia”, dichiara Katherine Dreier. “Dada non URSS è nulla”, dice Duchamp, che aggiunge: “I dadaisti so- 7 aprile, Rostov sul Don: manifesto nullista Appello stengono che tutto è niente: niente è buono, niente è in- ai dadaisti. teressante, niente è importante”. “Dada è uno stato d’a- 14 aprile: manifesto nullista Funerale di terza nimo”, pensa dal canto suo Man Ray, che, senza volerlo, classe. fornisce per alcuni decenni il ritornello preferito dagli 15 aprile: il pittore espressionista Boris Zemenkov spe cialisti de l m o vim e nto. Re x pro po ne la sua de fini- rivendica la paternità della formula “La morte dell’ar- zione: “Dada […] è un non-senso che ha o no un sen- te è conseguenza della ricerca” che ha adoperato nel di- so”. cembre 1919 nel suo scritto Trogolo di conclusioni (di- Febbraio: Heap e Anderson perdono una battaglia cembre 1919 – gennaio 1920), rinuncia alla qualifica di storica non ottenendo l’autorizzazione a pubblicare, su espressionista e chiede di far parte del gruppo nullista. The Little Review, dei brani dell’Ulisse di James Joyce. 21 aprile: riunione del TRN per discutere della poe- Il processo riguarda apparentemente una questione di sia nullista. oscenità, m a nasconde in realtà il problem a del com - 1° maggio: manifesto nullista Dal TRN de l Cam - portamento “deviante” delle responsabili della pubbli- po Russo dei nullisti. cazio ne (che so no le sbiche ) e de lle lo ro co llabo ratrici, so - 2 luglio: il pittore espressionista Boris Zemenkov,

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che ha aderito ai nullisti, entra a far parte del TRN e p. 1). Difatti la morte di Pansaers non suscita nessuna pubblica il De cre to sulla pittura. reazione in Belgio. In Francia Littérature (n.s.: n. 8, gen- 3 luglio: il gruppo nullista scrive il Decreto con- naio 1923) è l’unico periodico ad annunciarne la scom- ce rne nte la se parazio ne de ll’arte dallo Stato che viene parsa. sottoscritto dal TRN (Zemenkov, Nikolaeva, Ranov, Rok, Viene pubblicata l’unica raccolta di testi di Joostens Ehrberg e Sadikov in qualità di Primo Segretario). che esca in questi anni, Salopes / Le quart d’heure de Settembre: il nullista Khitrou Ruinok, appartenente rage ou soleil sans chapeau. al gruppo “geyser sovietico”, chiarisce in un comunicato Seuphor si reca a Berlino all’inizio dell’anno; rive- che il nome Nicˇevòki [Nullisti] è stato suggerito dallo de Marinetti alla Casa Futurista, ascolta una sua con- slogan dei dadaisti “Dada è senza significato”. ferenza e ha una reazione molto critica. L’8 aprile ar- Krucˇënych pubblica a Baku il suo secondo mani- riva a Parigi dove incontra, tra gli altri, Tzara e Zdané- festo, Dichiarazio ne de lla Lingua Transm e ntale , che ri- vicˇ; vede assiduamente Dermée e Céline Arnauld; sim- prende e sviluppa le idee del primo manifesto del 1913 patizza con i dadaisti. A partire dal n. 16 di Het Over- scritte in collaborazione con Chlèbnikov. Tra gli scrit- zicht, pubblicato l’anno seguente (maggio-giugno 1923), tori di poesie in zaùm ’ vi sono ora anche molti pittori, l’influenza Dada si fa sentire. Nella poesia Te Pa r ijs in tra i quali Malèvicˇ, Filonov, Rozanova. Zdanévicˇ viene Tro m b e Seuphor inserisce per la prima volta dei Ready- inviato a Parigi per organizzare una mostra d’arte d’a- made verbali: slogan pubblicitari (seguendo l’esempio vanguardia. La mostra è poi disdetta; Zdanévicˇ decide di Apollinaire e di Duchamp, poi ripreso e sistematiz- di non tornare in URSS, si stabilisce a Parigi e vi crea zato dai dadaisti). l’“Università del grado 41”. 10 aprile: primo concerto musicale Dada in Belgio (composizioni di Mesens), nella sala dell’Union Colo- 1922 niale Belge. Evelyne Brelia, accompagnata al piano da Mesens, canta le musiche di questi per le poesie di Apol- Austria linaire (A la santé, La Carpe), Huidobro (Piano), Péret Vienna: Matthew Josephson pubblica in inglese il (Réforme), Cocteau (Ouest), Soupault (Garage) e tre poe- primo fascicolo di Secession (primavera) che ospiterà te- sie malgasce (tradotte da Jean Paulhan). La serata, co- sti di Aragon (pagine dal Télémaque) e di Tzara. me tutte le Serate Dada, suscita violente reazioni osti- Kassák pubblica alcuni importanti numeri specia- li. li di Ma; Arp (VII:4, 15 marzo), Van Doesburg (VII:7, Mesens, impegnato in un intenso giro di conferenze luglio), Avanguardia Sovietica (VIII:2-3, dicembre). e concerti, partecipa al terzo congresso d’arte moder- La collaborazione dei dadaisti a Ma si intensifica; na a Bruges (5-6 agosto): il suo intervento suscita vio- vi collaborano Arp, Aleksicˇ, Van Doesburg, Hausmann, lente critiche (persino di Seuphor che, su Het Overzi- Huelsenbeck, Huidobro, Picabia, Man Ray, Richter. Il cht, II:11-12, settembre 1922, definisce l’intervento “una fascicolo di maggio è l’ultimo in cui l’orientamento è pre- fanfaronata”). valentemente dadaista. Da luglio in poi prevale un’im- Magritte, che ha appena terminato il servizio mi- postazione costruttivista. litare, va a lavorare in una fabbrica di carta da parati. Lajos Kassák e Moholy-Nagy pubblicano l’impo- Vi cosce Victor Servranckx ed è influenzato per un bre- rante antologia di arte e poesia moderna Buch Neuer ve periodo dal suo stile mecanomorfo. Quando Marcel Künstler [Libro dei nuovi artisti]. Lecomte gli fa conoscere l’opera di de Chirico, avvie- ne una svolta decisiva nella sua evoluzione. Belgio 31 ottobre: Clément Pansaers muore nella miseria Brasile più completa all’ospedale Saint Pierre di Bruxelles. L’an- 11-18 febbraio: si svolge a San Paolo la Settimana no precedente Paul Neuhuys aveva scritto profetica- d’arte moderna. Le manifestazioni comprendono: una mente: “Clément Pansaers è l’unico rappresentante di mostra d’arte modernista, un concerto che segna l’ini- Dada in Belgio, ed è probabile che non gliene saremo zio del successo di Villa-Lobos, una conferenza di Gra- mai grati” (Neuhuys 1922, p. 86, citato da Sauwen 1969, ca Aranha (“L’emozione estetica nell’arte moderna”),

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una lettura di poesie (loro e dei loro amici) di Ronald Ottobre: Max Ernst, non riuscendo a ottenere il vi- de Carvalho e G. de Almedica, una conferenza di Me- sto per la Francia, vi entra illegalmente. notti del Picchia (sui rapporti tra Futurismo e arte mo- 8 dicembre: anteprima di Locus Solus di Raymond derna brasiliana). Questa conferenza è di particolare in- Roussel al Théâtre Antoine. In seguito all’insuccesso, al- teresse in quanto, mentre del Picchia è considerato il “ca- cuni dadaisti (tra gli altri Aragon, Breton, Desnos, Pi- po” del Futurismo in Brasile, egli prende posizione con- cabia e Vitrac) si disperdono nella sala la sera della pri- tro Marinetti (“il dogmatismo e la liturgia della scuola ma pubblica (11 dicembre) per manifestare rumorosa- di Marinetti mi fanno orrore, noi non siamo, non sia- mente il loro appoggio a Roussel e il loro disprezzo per mo mai stati futuristi […] il nostro individualismo este- il pubblico. La serata termina prima della conclusione tico rifiuta la gabbia di una scuola”). In maggio esce il e in mezzo alla confusione più completa, esasperata dal- primo numero del periodico modernista Klaxon. Nel- l’intervento della polizia. l’editoriale viene subito precisato, a scanso di equivoci, “noi non siamo futuristi”. Quando, quattro anni dopo, “Gennaio: concentrandosi essenzialmente sulla fo- Marinetti verrà in Brasile, sarà accolto con grida di “fa- tog rafia, Man Ray crea i suoi prim i fotog ram m i, senza scista” e bombardato con uova marce, patate e rapanelli. dubbio dopo che Tzara gli ha mostrato le sue piccole esperienze di Christian Schad, che aveva chiamato “sha- Francia dog rafie”. Con lo stesso spirito, Man Ray chiam a pre- Pubblicazione di Les champs délicieux, album di sto le proprie opere “rayografie” o “rayogrammi”. rayografie di Man Ray con prefazione di Tristan Tza- Agosto: Man Ray ha terminato, o quasi, i suoi ra. Man Ray elabora il famoso metronomo Objet à dé- Champs délicieux, serie di rayog ram m i in cui esprim e truire. il suo interesse per le astrazioni realizzate a partire da Gennaio: pubblicazione a Parigi del primo saggio oggetti ordinari o da mezzi meccanici. Il portfolio pub- su Dada, De Mallarm é à 391 (il primo sguardo d’insieme blicato è accompagnato da una prefazione di Tzara in- mai presentato sulla storia del movimento), di Pierre de titolata “La fotografia al contrario”. Massot. Tentativo di André Breton di organizzare un Settem bre (Parigi/Hannover/Berlino): Tzara, che Congresso internazionale per la determinazione delle ha già parlato del Dadaismo a Weimar e a Iena, tie- direttive e la difesa dello spirito moderno. Il rifiuto di ne una conferenza (il 25 settembre) su “Dada a Pari- aderire di Tristan Tzara (in febbraio) provoca il fallimento gi”, patrocinata dalla rivista di Theo Van Doesburg, del tentativo e la rottura definitiva in seno al gruppo. Mécano. Breton risponde a Tzara con un articolo dove lo defi- Settembre (Parigi/New York): in una lettera a Tza- nisce un egoista “venuto da Zurigo”. ra, Duchamp propone forse la più grandiosa idea im- 25 febbraio: Picabia pubblica a St. Raphaël il nu- m aginata fino ad allora per federare Dada su scala in- mero unico di La Pomme de Pinse dà alle stampe il vo- ternazionale: la creazione di una società segreta, i cui lantino-manifesto Plus de Cubisme. In risposta, Tzara membri avrebbero posseduto un distintivo a forma di e i suoi amici pubblicano in aprile a Parigi il numero di un do llaro, in m e tallo prezio so, co n la paro la “Dada”. Le cœ ur à barbe al quale collaborano Duchamp, Eluard, Questo piccolo amuleto avrebbe potuto essere portato Fraenkel, Huidobro, Josephson, Péret, Ribemont-Des- “come braccialetto scapolare, bottone da polsino, spil- saignes, Satie, Serner, Soupault e Tzara. la da cravatta”. “Il fatto di accettare il distintivo con- Aprile: conferenze di Il’ja Zdanévicˇ al Café sacrerà l’acquirente Dada. […][Il] distintivo lo proteg- Caméléon: “La casa sul mare” (16 aprile) e “La poesia gerà contro determinate malattie, contro le noie mul- dopo il bagno” (28 aprile). tiple de lla vita, qualco sa co m e le pillo le Pink pe r tutto, Luglio-agosto: vacanze in comune nel Tirolo (Im- […], panacea universale, feticcio”. st sul lago Tarrenz) di Arp con la moglie Sophie Taeu- O ttobre-Dicem bre: Ernst, orm ai stabilitosi da ber, Eluard con la moglie Gala, Ernst con moglie e fi- Paul e Gaia Eluard, dipinge Au Rendez-vous des amis, glioletto, e Tzara. Fallisce il progetto di una nuova pub- che consacra la fraternità Dada, da Arp a Dostoevskij. blicazione sul modello di quella dell’anno precedente Novem bre: il 26 novem bre Eluard, Soupault e Tza- (complicazioni sentitali tra Ernst e Gala). ra assistono a un’esposizione di Iliazd (Ilia Zdanévitch)

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sul Dadaism o russo. Dada guadagna terreno tra gli im - Aprile: il nuovo libro di Grosz, intitolato Mit Pin- migrati russi a Parigi. sel und Schere [Co n un pe nne llo e de lle fo rbici], anche Importante esposizione di Picabia a Barcellona, al- se non è esclusivamente composto da fotomontaggi, met- le galle rie Dalm au (18 no ve m bre – 8 dice m bre ). Il gio r- te tuttavia in opera questa tecnica molto più esplicita- no dell’inaugurazione André Breton tiene una conferenza mente e largamente di qualsiasi altra pubblicazione del- sui pittori e poeti Dada, da Duchamp a Ernst a Aragon, la rete internazionale Dada. Diverse opere portano, al passando per Richard Huelsenbeck e Tzara”. [C.P.] posto della firma, il timbro “George Grosz Konstruk- teur”. Germania Estate-autunno: Grosz va in Russia per cinque m e- Berlino si: è rice vuto da Lenin e Trotski, tra gli altri, e viene trat- Loeb e Josephson pubblicano alcuni fascicoli di tato con molto rispetto. Incontra due volte, a Mosca, Vla- Broom (III:3, ottobre 1922; IV:4, marzo 1923). Char- dimir Tatline, “l’artista-macchina” tanto declamato al- choune pubblica i primi numeri di Tran sb o rd e u r D a- l’e po ca de lla Fie ra Dada de l 1920. Cio no no stante, ri- da (giugno e novembre, come tutti gli altri in caratteri torna deluso e abbandona da quel momento il Partito cirillici). comunista tedesco, cosa che non diminuisce in nulla il Il gruppo Dada si sfascia completamente: Goly- suo impegno per la causa del proletariato. scheff si ritira discretamente dal Club Dada, Huelsen- Giugno: Hausmann e Höch si separano. beck parte per Lipsia per diventare l’assistente del pro- G iugno o Luglio : ne lla ve rsio ne libre sca di Methu- fessor Wallenberg (a Lipsia incontrerà e sposerà Beate; salem oder der ewige Bürger [Matusalemme o l’eterno ritornerà a Berlino l’anno seguente), Grosz si separa dal borghese], scritto da Ivan Goll, compaiono dei costu- gruppo Dada. Contrasto tra Huelsenbeck e Tzara che m i c re ati d a G ro sz. Il m o d o d isum an o e c aric aturale c o n si manifesta nell’articolo di Huelsenbeck, “En avant” cui rappresenta la società della sua epoca trova in ef- (Littérature, n.s.:4, settembre 1922). fetti un’eco nelle idee di Goll, poeta e drammaturgo di A Düsseldorf si svolge il congresso internazionale Strasburgo che ha vissuto in Svizzera durante la guer- degli artisti progressisti. Tra gli altri partecipano anche ra e che fa adesso la spola tra Parigi e Berlino, avendo Hausmann e Berlewi. amici dadaisti in tutte le città. Il Matusalemme di Gro- Ottobre: congresso costruttivista dadaista a Weimar. sz è flemmatico e meccanomorfo, come Goll l’aveva im- I costruttivisti che risiedono in Germania: Van Doesburg, maginato, ma è più violento, con un macinino da caffè El Lissitzkij, Max Burchartz, Cornelius Van Eesteren, Al- al po sto de l ce rve llo, de lle assi inchio date al viso e un fred Kemeny, Richter e Moholy-Nagy, organizzano un im m e nso co lte llo da cucina che gli taglia la pancia in congresso costruttivista. Moholy-Nagy ricorda: “Con no- diagonale, al posto della sua sciarpa di patriarca. Gro- stra viva sorpresa vedemmo arrivare anche Arp e Tzara. sz ha inoltre l’idea, che non realizzerà m ai, di creare as- Questo provocò una ribellione contro il nostro ospite, Van semblaggi a forma di scudo, più grandi del normale, fat- Doesburg, perché pensavamo allora che il Dadaismo era ti di pezzi meccanici e di altri oggetti montati su legno una forza distruttrice e superata a paragone con il nuovo e tela, e dietro i quali gli attori avrebbero recitato i lo- atteggiamento dei costruttivisti. Doesburg, che era una for- ro testi”. [C.P.] te personalità, riuscì a calmare la tempesta, e gli ospiti fu- rono accettati a dispetto della costernazione dei giovani Colonia puristi che si ritirarono gradatamente, lasciando che il con- “Aprile-settem bre: Ernst, Arp, Eluard e altri si in- gresso si trasformasse in una manifestazione Dada. Non co ntrano più vo lte durante l’e state ne l po sto de lle va- sapevamo allora che lo stesso Doesburg era costruttivista canze tirolesi dell’anno precedente. Ernst e Eluard pre- e dadaista e che scriveva poesie Dada firmandole con lo parano, in collaborazione m olto stretta, un libro intito- pseudonimo I.K. Bonset” (Moholy-Nagy 1965, p. 315). lato Les Malheurs des immortels; ognuno dei due sce- glie i testi e i collages dell’altro, sia quando si incontra- “Gennaio: orm ai m edico diplom ato, Huelsenbeck no, sia via posta. L’opera esce intorno al 25 giugno. Do- apre uno studio, prim a a Danzica, poi (a partire dal- po alcune nuove visite di Eluard in luglio, Ernst lascia l’autunno 1923) a Be rlino. sua moglie e, non avendo potuto ottenere un visto tu-

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ristico, prende il treno clandestinam ente. Attraversa la ca, Aleksicˇ risponde: “Noi abbandoniamo la lotta in- frontiera francese servendosi del passaporto del suo am i- domiti […] ma che la nostra elasticità spirituale ci ser- co, sim bolo annunciatore della sim biosi che si svilupperà va per essere prestigiatori in tutti i campi dell’attività pub- tra le identità dei due uom ini. Ernst esprim e questa re- blica”. lazione in diversi quadri e anche negli affreschi a mu- Nei suoi testi teorici Aleksicˇ difende una completa ro eseguiti da Eluard a Eaubonne, che segnano la fine identificazione tra l’arte e la vita: l’anonimità dell’e- del suo periodo dadaista”. [C.P.] spressione artistica (“un dipinto non deve essere firma- to”), rifiuta tutta la tradizione artistica e culturale (“La Hannover cultura dovrebbe essere distrutta essendo una pazzia bor- “Nella nuova edizione di Anna Blume, Schwitters ghese, e così i bei dipinti […]; bisogna cominciare la di- inserisce una “novelletta” intitolata Die Geheimlade [Il struzione dalla base: lasciamo che la lingua scoppi e che Cofanetto segreto] in cui modifica il senso dell’acroni- rimanga solamente il grande Dada”). In un testo auto- mo KAPD (Partito tedesco dei lavoratori comunisti) per biografico del 1933 egli scrive: “Il Dadaismo è stato, ed farne il “Partito imperiale tedesco di ANNA BLUME”. è quanto molte persone non hanno capito, un movi- Aprile (Hannover/Berlin): George Grosz espone al- mento più filosofico che artistico […]. È veramente stra- la galleria von Garvens, a Hannover. no che certe persone vedano in Dada solamente una ma- Se tte m bre : alla fine de l co ng re sso di We im ar, nifestazione artistica […] poiché per Dada l’arte era un Schwitters intraprende con Arp, Tzara e Van Doesburg mezzo e non il fine”. una breve tournée, che termina ad Hannover. La sera Le condizioni storiche del nuovo stato jugoslavo (si- de l 30 dice m bre, la so lidarie tà inte rnazio nale si m uo ve mili a quelle della Polonia, della Romania, della Ceco- interam ente in favore di Dada Hannover; infatti, gli ar- slovacchia e dell’Ungheria) spiegano perché in questo tisti di cui sopra sono rag giunti da Hausm ann e Höch, paese non nacque un movimento Dada. e il gruppo allestisce una serata di letture e di spettacoli alla galle ria vo n G arve ns dal tito lo “Dada-Re vo n” (“Re - Olanda von” corrisponde ad Han-NOVER al contrario). El Lis- Theo Van Doesburg tenta di divulgare le idee Da- sitzky vi assiste, invitato da Schwitters”. [C.P.] da in Olanda scrivendo articoli che vengono pubblica- ti su De Stijl e sul quotidiano De Groene Amsterdam- Jugoslavia mer. Dragan Aleksicˇ pubblica a Zagabria il numero uni- Kurt Schwitters incontra i coniugi Van Doesburg co di Dada-Tank con testi anche di Tzara, Schwitters e (Theo e Petro = Nelly): ha inizio un fecondo periodo di Huelsenbeck, e di Dada-Jazz. amicizia e di collaborazione. Viene pubblicata su Ma (Vienna, VII:5-6, maggio Primo numero di Mecano, l’unico periodico Da- 1922) “Taba ciclon”, una poesia fonetica in “lingua in- da olandese, fondato da I.K. Bonset (pseudonimo di ternazionale Dada” di Aleksicˇ. La poesia è un gioco fo- Theo Van Doesburg). Entro l’anno saranno pubblicati netico sulle parole “Taba/Tabu” e finisce con l’inter- tre numeri del periodico, i primi contraddistinti da un rogativo “parlevufranse” [parlez-vous français]. colore anziché dalla data o dal numero: Blu, Giallo, Ros- 1° ottobre, ore 20, Hotel Slavonija, Vinikov: sera- so. L’ultimo numero, Bianco e Nero (4/5), sarà pubbli- ta Dada con musica “Dada Jazz” organizzata da Alek- cato l’anno seguente. sicˇ per lanciare il suo periodico Dada-Tank. La tournée Matura il progetto di una “Campagna Dada” in prosegue, con i suoi amici, a Osijek e Subotica. Fanno Olanda. Il 13 settembre Schwitters scrive a Van Doesburg, parte del gruppo Dada jugoslavo: Mihajlo S. Petrov (pit- che risiedeva ancora a Weimar: “Caro Doesburg, la Sua tore e grafico, collaboratore anche di Zenit), Dragan proposta relativa alla tournée Dada in Olanda mi fa mol- Sˇlezinger (fu tra gli organizzatori della mattinata Dada to piacere. Sono pronto a partecipare e mi affretto a scri- a Osijek), Vido Lastov, Dragan Sremac, Slako Stanicˇ e verLe. Lei mi chiede che cosa potrei fare nella tournée, A. Milinkovicˇ. ma forse sarebbe il caso di discuterne insieme. Io posso In risposta all’invito inviato da Hausman a tutti i fare molte e bellissime cose e avrei materiale sufficiente dadaisti di smettere ogni manifestazione programmati- per più serate. Ma suppongo che, se tutti i partecipanti

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che Lei mi cita faranno la loro parte, resterà per ciascu- Spagna no non più di un quarto d’ora. Se avessimo il tempo di Barcellona: mostra di Picabia alla galleria José Dal- fare delle prove, potremmo organizzare qualcosa insie- mau in novembre. La prefazione al catalogo è di Bre- me, forse uno sketch in cinque lingue, in cui nessuno ca- ton. Il 17 novembre, alla vigilia della vernice, conferenza pisce l’altro. La compagnia è buona… Quanto meno di Breton nella sala dell’Ateneo di Barcelona: “Ca- Hausmann e io potremmo provare insieme, tanto più che ractères de l’evolution moderne et ce qui en participe”. avevamo comunque in mente di lavorare su una pièce a percussione. Se Hausmann, come penso, ha tempo, lo fa- Stati Uniti remo senz’altro. Si tratta di una rappresentazione di poe- Duchamp torna a New York in gennaio. Risposta sia astratta e danza con accompagnamento percussivo. iconoclasta a un’inchiesta promossa dal periodico Ma- Un nostro sistema. Ma se invece dovessi fare da solo, non nuscripts (New York, n. 4, dicembre 1922, p. 2). In pri- so se potrò parlare tedesco in Olanda. Vorranno co- mavera viene pubblicato un numero speciale di The Lit- munque sentire la mia Anna Blume e potrei recitarla al- tle Review dedicato a Picabia (VIII:2). Vi collaborano, ternativamente in tedesco, inglese e francese. Altrimen- tra gli altri, i dadaisti Picabia, Christian, Tzara, Ribe- ti potrei recitare la poesia Wan d (di una parola sola), 3 mont-Dessaignes e Jean Crotti. Il fascicolo seguente (da- poesie numeriche, se mi insegnate i numeri in olandese, tato autunno 1922 e numerato per errore vol. IX anzi- oltre che qualche poesia fonetica che può essere capita ché VIII:3) è dedicato a Joseph Stella. Fra i collabora- da ogni olandese essendo senza senso e senza lingua. Dds- tori, Man Ray con una foto in cui si vedono Duchamp snnr-Je-M-Mp-Mpf-Mpft-Mpftl-ecc. Se ci pensiamo un e Joseph Stella e una rayografia intitolata Rrose Selavy momento troviamo senz’altro la cosa giusta. Per quanto (pseudonimo di Duchamp), Pierre de Massot e Picabia. concerne il compenso spero e suppongo che sarà ugua- Al fascicolo successivo (inverno 1922, numerato per er- le per tutti e mi andrà bene se, pagato il viaggio, l’allog- rore IX:2, anziché 1) collaborano, tra gli altri, André Bre- gio e i pasti, resterà qualcosa per noi”. ton (con un testo su Picabia), Christian e la baronessa Si progetta di far venire anche Arp, Hausmann, Pi- Else von Freytag Loringhoven. Con questo numero Pi- cabia, Ribemont-Dessaignes e Tzara ma, per mancan- cabia si ritira dalla redazione della rivista. za di fondi, verrà solamente Schwitters con la moglie. Ha inizio una fitta corrispondenza per mettere a punto i par- “Febbraio: Ducham p a Ne w York annuncia che il ticolari della tournée: il problema principale è quello di suo alter ego Rrose (il cui nome si è arricchito di una trovare un impresario che la finanzi (l’ufficio teatrale De nuova “r”) sta per fondare una fabbrica di tintura di tes- Haan, l’Aia). La prima serata avrebbe dovuto svolgersi suti con un certo Leon Hartl: “Se riusciremo, non sap- all’Aia il 27 dicembre, ma è rimandata al 10 gennaio, piamo cosa faremo”. Per fortuna, l’affare tramonta in Schwitters non avendo ottenuto in tempo il passaporto. meno di sei mesi. Van Doesburg ottiene la collaborazione di El Lis- Marzo: nel numero di The Little Review dedicato sitzkij per De Stijl. Partecipa in maggio al Congresso in- a Picabia viene pubblicata anche un’arringa in favore ternazionale degli artisti progressisti a Düsseldorf, otti- della baronessa Elsa, “la prima donna americana […]. ma piattaforma per stabilire nuovi contatti e propa- Q uando le i è Dada, le i è la so la pe rso na al m o ndo che gandare le idee di De Stijl. si veste Dada, ama Dada, vive Dada”. Giugno: Duchamp prepara una raccolta di artico- Romania li scritti dal critico d’arte Henry Mc Bride e finanzia- Ion Vinea (direttore letterario), con la collabora- riamente sostenuta dalla Societé Anonyme. Discute via zione di J.G. Costin, fonda a Bucarest il primo periodi- le tte ra (il 14 giugno ) co n McBride sulla sce lta de lle il- co d’arte d’avanguardia in Romania, Contimporanul lustrazioni: “Riguardo a Picabia, ho un numero di 391 (verranno pubblicati 102 fascicoli, l’ultimo XI:102, da- dove compare un suo disegno che è una semplice mac- tato gennaio 1932). Marcel Janco si unisce a loro e, qua- chia d’inchiostro […] e che lui chiama La Santa Ver- le direttore artistico, a partire dal gennaio 1923, darà gine. Pensa che sia troppo Dada?”. un’impronta più artistica al periodico che sino allora si Novem bre (Ne w York/Parigi): per il num ero di di- dedicava prevalentemente alla letteratura. cembre di Littérature, Duchamp e Robert Desnos cor-

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rispondono “telepaticamente”, per mezzo di cablo- entrambi le stesse domande. Allo scoraggiamento di Bre- grammi, per creare una serie di poesie-giochi di paro- ton (“Ormai, desidero ignorare tutto: riviste, libri, gior- le attribuite a Rrose Sélavy. Ancora un esempio d’arte nali ecc. Non avrò più nessuna attività letteraria, Litté- per corrispondenza: “Le parole, del resto, hanno finito rature non uscirà più”) fa contrasto l’ottimismo di Tza- d i g io c are . Le p aro le fan n o l’am o re ”, sc riv e Bre to n n e l- ra. Alla domanda “Avete considerato il Dadaismo co- la prefazione a queste poesie”. [C.P.] me un fine?” Tzara risponde: “Mai, desidero d’altron- de non pronunciare più questa parola. Dada è stata Svizzera un’avventura puramente personale, la materializzazio- “20 ottobre: Sophie Taeuber e si sposa- ne del mio disgusto… Forse ha avuto dei risultati, del- no nel Ticino”. [C.P.] le conseguenze… Dopo Dada l’indifferenza attiva, il me- nefreghismo attuale, e la relatività entrarono nella vita” URSS (citato da Sanouillet 1965, pp. 378-79). Nel periodo che va dal secondo semestre del 1921 Venerdi 6 luglio, al Théâtre Michel, ore 21, sera- al primo semestre del 1922 i poeti nullisti sono molto ta del Cœur à Bàrbe. Il programma, articolato in tre par- prolifici e vengono pubblicati, di Zemenkov, due raccolte ti, prevedeva, nella prima parte, musiche di Strawinsky, di poesie, un poema, un racconto e tre testi teorici; di Darius Milhaud e Georges Auric, e letture di testi a cu- Nikolaeva, tre poesie, un testo in prosa, uno scenario e ra di Ribemont-Dessaignes e Marcel Herrand (poesie un testo teorico; di Sadikov un testo teorico; di Rok cin- di Cocteau, Soupault e Tzara). La seconda parte com- que testi teorici, due poesie e una novella; di Ranov tre prendeva musiche di Erik Satie (Morceaux en forme de testi in prosa e altri articoli vari. poire) e di Darius Milhaud, una danza su musica di Pubblicazione del primo fascicolo di Sobacij Jascik Georges Auric interpretata da Lizica Codreano, lettu- [Cassetta per cani], organo del gruppo Nicˇevòki. ra di poesie a cura di Pierre Bertin (Apollinaire, Reverdy, Baron) e di Iliazd (le sue poesie fonetiche Zaoum), la 1923 proiezione di film di Man Ray (La retour à la raison)e Hans Richter (Film abstrait) e un film girato in colla- Austria borazione da Charles Scheeler e Paul Strand (Fumées Kassák continua a pubblicare su Ma contributi di de New York). La terza parte doveva essere interamente dadaisti anche se la cornice è costruttivista. Durante l’an- dedicata alla ripresa del lavoro teatrale di Tzara, Le no vengono pubblicati interventi di Van Doesburg, Eg- Cœ ur à Gaz (che era già stato montato due anni pri- geling, Fiozzi, Grosz, Hausmann, Malespine, Richter e ma, il 10 giugno 1921, in occasione del Salone Dada, Schwitters. alla Serata Dada alla Galerie Montaigne). Gli organiz- zatori della serata (lliazd e Tzara) avevano commesso Belgio l’imprudenza di includere nel programma la lettura di Febbraio: Duchamp arriva a Bruxelles; diventa poesie di Cocteau e l’esecuzione di opere dei composi- membro della squadra del Club degli Scacchi. tori del Groupe des Six (Auric e Milhaud), personaggi Mesens pubblica il suo primo testo Dada, Waar de che erano stati pesantemente attaccati dai dadaisti. Sti- maes k en Scheldwoorden (il titolo è una parodia del ti- mando che questa eterogeneità falsasse l’immagine Da- tolo di una canzone popolare fiamminga, Waar de Maas da, Breton, Desnos, Eluard e Péret intervennero alla se- en Schelde vloien [Dove scorrono la Mosa e la Schel- rata con risultati facilmente immaginabili: anche que- da]), sull’ultimo numero della rivista Dada olandese Me- sta serata si concluse con l’intervento della polizia (chia- cano (4-5, 1923). mata da Tzara) e con una gazzarra generale. Fu im- possibile attuare tutto il programma, e la replica dello Francia spettacolo, fissata per il giorno successivo, sabato 7 lu- Man Ray produce il suo primo film, che è anche glio, fu annullata dal direttore del teatro. il primo film Dada, Le Retour à la Raison. Zdanévicˇ pubblica a Parigi Ledentu le phare [Il fa- Roger Vitrac intervista per il Journal du Peuple pri- ro Ledentu] in cui l’invenzione tipografica è felicissima ma Breton (7 aprile) e poi Tzara (14 aprile), ponendo a e ricchissima; lo zaùm ’ si arricchisce ulteriormente con

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l’invenzione di un gran numero di segni tipografici per Hannover esprimere tutte le sfumature fonetiche della pronuncia Gennaio: primo numero di Merz (direttore Kurt delle lettere. “Per quanto riguarda la tipografia, il libro Schwitters): verranno pubblicati in tutto 17 numeri, com- è probabilmente il più lussuoso esistente con centinaia presi un disco e due raccolte di litografie; l’ultimo fa- di tipi diversi di lettere utilizzate in modo che le pagi- scicolo, n. 24, esce nel 1932. ne diventano delle opere d’arte visive nelle quali le let- Aprile: pubblicazione del manifesto Proletkunst, fir- tere e le pagine si scontrano, volano, saltano e capi- mato da Arp, Van Doesburg, Schwitters, Spengemann tombolano” (Markov 1968, p. 354). Zdanévicˇ firma que- e Tzara (in Merz, n. 2), contro l’arte politica: “L’arte è sto libro con lo pseudonimo che in seguito utilizzerà sem- una funzione spirituale dell’uomo, compito dell’arte è pre, Iliazd. liberare l’uomo dal caos della vita (tragedia). L’arte de- ve essere libera di utilizzare i propri mezzi e soggetta al- “Febbraio: l’Unione de gli artisti russi, guidati da le proprie leggi […]. Per quanto triviale questo possa Iliazd e Mikhail Laroniov, organizza un ballo in m a- sembrare, non c’è differenza reale tra dipingere l’armata schera “transmentale” in onore della poesia russa e del- imperiale di Napoleone e l’armata rossa di Trotzky… le sue affiliazio ni Dada. Ne l catalo go Tzara pubblica una “L’artista non è né proletario né borghese, e quan- poesia disseminata di minuscole immagini pubblicita- to egli crea non appartiene né al proletariato né alla bor- rie de l XIX se co lo : un vio lino, de lle fiale da speziale, un ghesia, ma a tutti noi” (per il testo integrale vedi Schwarz ciclista su un ve lo cipe de de gli anni 1870 e cc. 1976). Luglio: a proposito della Serata del Cœ ur à barbe, Luglio: il fascicolo 4 di Merz evidenzia l’interesse che vo le va se gnare il rito rno alle g randi se rate de l 1920- di Schwitters per i problemi tipografici, interesse che cul- 1921, Van Do e sburg (in una te stim o nianza pubblicata minerà con l’11 (1924), dedicato interamente all’arte ti- so ltanto ne l 1987 sulla rivista Jong Holland) r iv e la c h e pografica e alla pubblicità. niente è andato come previsto, compresa la proiezione 29 dicembre, ore 10.30: prima e unica mattinata dei film , a causa dell’incredibile confusione che ha con- Merz organizzata in collaborazione con Raoul Hau- traddistinto la serata: “I dadaisti in sala [Breton, Ara- smann nello stabilimento Tivoli. Si balla il rag-time al gon e altri, ostili a Tzara] hanno marciato contro i da- ritmo di un’orchestrina jazz. Schwitters recita sue poe- daisti sul palco. […] Gli uomini hanno abbandonato le sie fonetiche, Hausmann spiega le leggi della poesia fo- loro ele ganti com pagne e, abbassandosi il vestito, sono netica, e viene rappresentato un lavoro teatrale di Hans saltati sui dadaisti del pubblico. […] Gli attori hanno ri- Havemann. L’accoglienza è molto fredda e un gran nu- preso la pièce, ma i dadaisti in sala l’hanno resa im- mero di spettatori approfitta dell’intervallo per eclissarsi possibile da seguire. Questi si sono rifiutati di andarse- (vedi la recensione della mattinata, a cura di K.S. = Karl ne e hanno liberamente fornito i loro nomi e i loro in- Schodder, in Störtebeker, n. 1, 1924). Hausmann con- dirizzi alla po lizia. […] A m ezzano tte e m ezza auto - serva della serata un ricordo diverso: mobili eleganti sono cominciate ad arrivare alla porta “Un’altra volta, nel dicembre 1923, demmo una del Théâtre Michel. Nessun passante avrebbe pensato mattinata Merz ad Hannover. La rappresentazione fu che quel pubblico chic aveva appena assistito a uno spet- molto riuscita. Uno dei numeri si svolgeva in questo mo- tacolo così tumultuoso”. [C.P.] do: la scena era oscura, nella mano sinistra tenevo il pul- sante di una lampada elettrica. Schwitters recitava nel- Germania l’oscurità uno dei suoi poemi, io a ogni seconda frase Berlino accendevo la luce e mi si vedeva in una posa grottesca, Luglio: primo numero di G (Material zur elemen- così l’oscurità sonora e la luce silenziosa cambiavano di taren Gestaltung); editore: Hans Richter; Redazione: volta in volta nel corso delle 20 righe del suo poema” Werner Graeff, El Lissitzkij, Hans Richter (saranno pub- (Hausmann 1958, p. 117). blicati 5 fascicoli, l’ultimo nel 1926). Inizia la collaborazione (durerà sino al 1927) di Gro- “Gennaio: nel numero inaugurale di Merz Schwit- sz e Heartfield al settimanale satirico Der Knüppel [Il ters racconta il suo primo spettacolo in Olanda con Nel- manganello]. ly e Theo Van Doesburg (10 gennaio): “La nostra appa-

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rizione […] ha avuto l’effetto di una potente marcia trion- Doesburg, Kurt e Helma Schwitters), alle quali si uni- fale. Il nostro pubblico […] crede di dover urlare Dada, sce anche il pittore ungherese membro del gruppo De g ridare Dada, sussurrare Dada, cantare Dada, m ug gire Stijl, Vilmos Huszar, si esibiscono in una serie di rap- Dada, grugnire Dada. […] Noi siamo la banda dadaista presentazioni Dada nelle principali città olandesi: e v i so ffie re m o d e n tro ”. La to ur n é d i Dad a Ho llan d e so l- L’Aia, Haarlem, Amsterdam, Rotterdam, ’s-Hertogen- ca il paese fino al 14 febbraio, e alcuni spettacoli supple- bosch, Delft, Leida, Utrecht, Tilburg e Drachten. In una mentare avranno luogo il 12 marzo e il 13 aprile. lettera (1946-47) scritta all’amico Raoul Hausmann da Primavera (Hannover/Berlino/Zurigo): Schwitters Ambleside (Inghilterra) dove risiedeva, Schwitters ricorda inizia, in questa data o poco dopo, a sviluppare l’idea in questi termini la Campagna Dada in Olanda: “Ini- del Merzbau, sviluppo architettonico metastatico che fi- ziammo all’Aia in modo costruttivista. Doesburg an- nirà per investire totalm ente la residenza di fam iglia. Ab- nunciò un ottimo programma Dada, preannunciando bastanza presto Höch lo aiuta a concepire un “bordel- che i dadaisti avrebbero fatto qualcosa d’inatteso. In quel lo con una donna con tre gambe”; Schwitters e/o Hau- momento ero tra il pubblico, mi alzai e cominciai ad ab- smann aggiungono una riproduzione di Monna Lisa su baiare fortemente. Alcune persone svennero e furono cui è stata incollata la faccia di Hausmann e, in un’al- portate fuori; i giornali riportarono che Dada significa tra cavità, Schwitters posiziona un reggiseno che ha pre- abbaiare. Ottenemmo subito delle scritture per Haar- so a So phie Taube r. Altre “co lo nne ” o “g ro tte ” si ag- lem e Amsterdam. A Haarlem si registrò un ‘tutto esau- giungono a dividere questo spazio brulicante, e soprat- rito’, io camminai così che tutti potessero vedermi, e tut- tutto (co m e spie ga ne l 1931) “la cave rna pe r o m icidio ti si aspettavano che io abbaiassi. Doesburg disse di nuo- sadico contenente il corpo gravemente mutilato e tin- vo che avrei fatto qualcosa di inatteso. Questa volta mi to di pomodoro di una giovane fanciulla pietosa, e nu- soffiai il naso. I giornali riportarono che io non avevo merose offerte”; una grotta Goethe, che si supponeva abbaiato, che mi ero soffiato il naso. Ad Amsterdam ci contenesse come reliquia una gamba del poeta, e “un fu un tale pienone che la gente pagò prezzi altissimi per invalido di guerra al dieci per cento […] che non ha più ottenere un posto a sedere. Non abbaiai e non mi sof- la te sta m a fa anco ra be lla figura…” fiai il naso, recitai invece la Rivoluzione [il poema Ur- Luglio: il quarto num ero di Merz si concentra sul- sachen und Beginn Grossen der Glorreichen Revolu- le “banalità”, che designano all’occorrenza tutto un ven- tion in Revon (“Origine e inizio della grande e glorio- taglio di aforism i reali o inventati, ad esem pio “Philip sa rivoluzione a Revon”, anagramma per Hannover)]. kissed her and held her warm cheek against his for a Una signora fu presa da un irrefrenabile attacco di ri- m o m e nt” [Philip la baciò e te nne la sua guancia calda sa e dovettero portarla fuori. Poi facemmo delle confe- un m om ento contro la sua], frase originale in inglese at- renze a Rotterdam, ’s-Hertogenbosch, Utrecht, Drach- tribuita a Goethe, o “Adesso, de vo ritornare nel panta- ten e Leida. Gli operai e gli studenti cantarono canzo- no ” (so ldato in co nge do che riparte pe r il fro nte, 1917). ni olandesi, gli studenti ci invitarono nelle loro case a Agosto (Hannover/Zurigo/Berlino): Höch, Schwit- Utrecht, Delft e Leida per discutere Dada. A Utrecht ters, Arp e Taeuber passano le vacanze insieme sull’iso- vennero sulla scena e mi offrirono un mazzo di fiori sec- la di Rüge n, sul Mar Baltico. Pro babilm e nte subito pri- chi e di ossa sanguinanti, e iniziarono a leggere al po- ma di questo viaggio, Schwitters pubblica il portfolio di sto nostro, ma Doesburg li buttò nella fossa dell’orche- Arp 7 Arpaden, progressione di forme astratte ispirate stra e tutto il pubblico reagì dadaisticamente. Fu come da alcune parti del corpo, come l’ombelico, o da moti- se lo spirito Dada si fosse impadronito di un centinaio vi come dei baffi che fanno da manubrio a una bicicletta. di persone che si accorsero tutto a un tratto che erano Dicem bre: dise gna il m anifesto per la esseri umani. Nelly accese una sigaretta e disse al pub- Merz-Matinée”. [C.P.] blico che, dato che il pubblico era diventato completa- mente Dada, noi saremmo ora diventati il pubbllico. Ci Olanda sedemmo e guardammo i nostri fiori e le belle ossa”. Schwitters arriva in gennaio in Olanda con la mo- 10 gennaio: “Kleine Dada Soirée” [Piccola serata glie (vi si fermerà sino alla primavera) per dare inizio Dada], prima manifestazione Dada in Olanda, allo alla Campagna Dada. Le due coppie (Theo e Nelly Van Haagsche Kunstkring [Circolo artistico dell’Aja], Bin-

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nenhof 8. Sul palcoscenico un tavolino, con un abat- del Circolo artistico dell’Aia ripetendo la sola parola dom jour e un bicchiere d’acqua. Entra Theo Van Doesburg [stupidità] e merdandom [più che stupido], anch’egli su con monocolo, abito nero e camicia nera, cravatta bian- tutti i toni. Nonostante il finale convulso c’è da crede- ca, taschino bianco e scarpe bianche (sembrava un per- re che la manifestazione sia stata un successo, poiché ven- sonaggio uscito da un negativo fotografico, scriverà un ne ripetuta il 28 gennaio. critico) e dà inizio alla serata con la lettura del suo ma- 20 gennaio: invitato dal quotidiano Haagsche Po- nifesto Wat is Dada? [Che cos’è il Dadaismo?]. Per mo- st, Schwitters vi pubblica un importante testo teorico. vimentare la lettura, Schwitters, che nessuno conosce- 26 gennaio: in risposta allo stesso invito, Theo Van va e che era seduto tra il pubblico, cominciò ad abbaiare, Doesburg pubblica sul medesimo quotidiano un im- miagolare e a emettere altri strani suoni (gracidava, fi- portante testo. schiava come un serpente ecc.). Non appena termina- 28 gennaio, ore 14: mattinata Dada alla Diligen- ta la lettura del manifesto, seguì un breve applauso e tia, L’Aia. I posti, sia in balconata sia in platea, sono qua- Schwitters salì sul palcoscenico per recitare l’Ursachen si tutti esauriti nonostante l’alto prezzo del biglietto d’in- und Beginn der Grossen Glorreichen Revolution in Re- gresso. Anche qui il pubblico reagì rumorosamente e si von, un lungo testo poetico-assurdo che, nelle intenzioni attuò l’avvertimento di Schwitters: “Ogni qualvolta sa- dell’autore, doveva rispecchiare il clima della rivoluzio- remo disturbati dalle vostre grida interromperò lo spet- ne artistica iniziata da Schwitters ad Hannover. Il pub- tacolo per cinque o dieci minuti per dar modo ai di- blico reagì tumultuosamente, non solamente perché non sturbatori di andarsene”. Diede il via al programma capiva una parola (il testo era in tedesco) ma anche per- Schwitters con la recita di alcune poesie. Poi Van Doe- ché provocato dall’atteggiamento di Schwitters. Egli ini- sburg lesse il suo manifesto Wat is D ad a?. Lo seguì nuo- ziò allora a leggere brani dal suo romanzo Franz Mül- vamente Schwitters che scatenò prima l’ira e poi risate le rs Drahtfrühling, mentre Vilmos Huszar proiettava su isteriche con la recita di Das Thema! [Il tema!] in cui uno schermo bianco le ombre danzanti dei suoi mani- tre personaggi (il Rosso, il Verde, il Bruno) discutono sa- chini meccanici i cui piani, verdi e rossi, erano traspa- pientemente e lungamente sulle virtù, le qualità e i di- renti: i movimenti di queste figure non erano acciden- fetti di un forno. Dopo un intervallo di una decina di tali ma comandati da una tastiera a dieci tasti. Il primo minuti (provocato dalle proteste veementi di alcuni spet- tempo della serata si concluse con Nelly (Petro) Van Doe- tatori che, andandosene indignati, esprimevano la loro sburg che suonò al piano con grande virtuosismo tre pez- rabbia per la spesa del biglietto), il programma prose- zi del compositore italiano Vittorio Rieti: Marcia nuziale guì. Sulla scena Schwitters, in compagnia di un mani- per un coccodrillo, Marcia funebre per un uccellino, chino, lancia ogni sorta di grida ed emette strani rumori, Marcia militare per le formiche. Durante l’intervallo le roteando gli occhi e assumendo le espressioni più grot- due coppie vendettero in sala il periodico Mecano non- tesche e impensabili. A questo punto il pubblico comincia ché alcune pubblicazioni: Wat is D ad a?, Anna Blume a partecipare, unendo le propria urla a quelle di Schwit- e Memorie di Anna Blume. Il secondo tempo fu inte- ters. Finisce così il primo tempo della mattinata Dada. ramente occupato da Schwitters che recitò alcune sue Il secondo tempo si apre con un discorso in francese di poesie accompagnandole con una raganella che faceva Van Doesburg sui dadaisti parigini. Il discorso è illustrato girare energicamente e intermezzando la recitazione con da Schwitters che, accompagnato al piano da Nelly Van suoni inconsueti. Iniziò con la sua composizione più no- Doesburg, recita poesie di Heine! Le interruzioni di- ta e più popolare, Ad Anna Blume, alla quale seguì una ventano nuovamente violente, Van Doesburg, con tono poesia numerica composta esclusivamente dai numeri molto serio, ammonisce: ricordatevi che non siete qui dall’uno al dieci, Wan d [Muro] con la ripetizione su tut- per far rumore. Per questo ci siamo noi! Schwitters ri- ti i toni della sola parola Wan d preceduta da un conto prende recitando la traduzione inglese e poi l’originale alla rovescia da cinque a uno, Register [Lista] compo- tedesco della poesia Ad Anna Blume. Il pubblico, que- sta dalle sole lettere dell’alfabeto pronunciate ora pia- sta volta, partecipa con calore. Segue Nelly Van Doe- nissimo ora fortissimo, Gedicht 25[Poesia 25] compo- sburg che suona al piano le tre marce di Vittorio Rieti sta da numeri semplici, di due cifre, e inframmezzati da eseguite anche nella prima serata, mentre Theo Van frazioni. Chiuse la serata, dadaisticamente, un membro Doesburg legge poesie in tedesco, attirandosi le prote-

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ste del pubblico: “Non potete leggere in olandese? ab- vitali. Un’altra volta, mentre Van Doesburg leggeva dal- biamo pagato soldi olandesi!”. Conclude la manifesta- la balconata, in pessimo francese, alcuni aforismi Da- zione Schwitters che recita l’alfabeto alla rovescia, ac- da, il pubblico rumoreggiò e fu redarguito con la bat- compagnato dal pubblico che ripete in coro le lettere tuta già ricordata: “Ricordatevi che non siete venuti qui dopo di lui. A questo punto il cronista al quale dobbia- per fare rumore, ma noi sì”. Il pubblico era d’altronde mo la descrizione di questa manifestazione se ne va. In- sollecitato a partecipare a queste serate. Ad Amsterdam, contra nel salone d’ingresso il direttore del manicomio al teatro Bellevue, per esempio, Schwitters ebbe molto Peer Gynt, che gli dice: “Voi sapete che questo pome- successo invitando il pubblico a rumoreggiare quando riggio, alle due precise, è morta la Ragione.” – “Sì, lo alzava una mano, a intensificare il rumore quando al- so, io vengo proprio di lì”, risponde il cronista, “le per- zava entrambe le mani e a osservare il più rigoroso si- sone che erano matte sono diventate normali e i cosid- lenzio quando le abbassava. Altre volte, quando il pub- detti saggi sono diventati matti “ (resoconto uscito sul- blico rumoreggiava fuori tempo, Schwitters, senza mai l’Algemeen Handelsblad, 29 gennaio 1923). perdere la calma, saliva sul palcoscenico per dare il so- 8 febbraio: la Serata Dada al teatro Concordia di lito annuncio: ogniqualvolta ci fosse stato troppo rumore Bussum in programma viene annullata data la scarsità vi sarebbe stato un intervallo di cinque o dieci minuti. del pubblico: solamente una trentina di spettatori ai qua- A volte Schwitters leggeva, in un modo che possiamo li è rimborsato il prezzo del biglietto. intuire, la romantica poesia di Heine intitolata Es fiel Inizia poi il giro delle città olandesi, sempre con pro- ein Reif in der Frühlingsnacht [Cadde la brina nella not- grammi diversi; Schwitters non si era vantato quando te di primavera], accompagnato da Nelly Van Doesburg aveva scritto all’amico Van Doesburg l’anno prima che che suonava un notturno o un valzer di Chopin. poteva eseguire “tantissime belle cose” per queste se- A Haarlem Schwitters recitò, cantandole su musi- rate. Il repertorio musicale di Nelly Van Doesburg era ca di sua composizione, alcune poesie che costituirono quasi altrettanto esteso, tanto che non riuscì ad esaurirlo il pezzo forte della serata; altre volte leggeva un testo pro- nel corso delle serate: Satie, Honneger, Milhaud, Pou- grammatico intitolato Eine leichtfassliche Methode zur lenc, Strawinsky e Rieti erano i suoi compositori prefe- Erlernung des Wahnsinns für Jederm ann [Metodo ra- riti. Le uniche componenti fisse dei programmi delle ma- pido e facile per tutti per imparare la pazzia], oppure nifestazioni Dada erano la lettura da parte di Theo Van recitava Das Thema! [Il Tema!]. Per Schwitters la se- Doesburg del suo manifesto Wat is Dada? e i ballerini rata più esaltante fu quella di Utrecht, dove il pubblico meccanici di Vilmos Huszar, accompagnati da un com- partecipò con entusiasmo alla rappresentazione (vedi let- mento “musicale” eseguito con un clacson e pezzi di le- tera citata di Schwitters a Hausmann). gno oppure dalle urla di Schwitters o anche da un pez- Venerdi 13 aprile, ore 20: Serata Dada a Drach- zo suonato al pianoforte da Nelly Van Doesburg. Theo ten nella sala dell’ex albergo Phoenix. Fu organizzata Van Doesburg recitava anche occasionalmente le pro- grazie all’aiuto dei fratelli Rinsema, calzolai e conoscenti prie poesie, audaci quanto quelle di Schwitters: X-Beel- di Theo Van Doesburg: Thijs dipingeva ed Evert scris- den (1920), Ruiter (1916, una poesia onomatopeica del- se due libri di aforismi. Nelly Van Doesburg ricorda che la serie “Soldati”, composta dalle sole parole Stap, Stap- Theo e Evert si conobbero durante il servizio militare pe, Stippe, Paard e, l’ultima, Wo lk ), De Misdadiger ecc. (Evert risuolava le scarpe dei suoi commilitoni). Ed è in Lo scambio di battute tra pubblico ed esecutori mo- omaggio a Evert che Van Doesburg decise di organiz- vimentava ulteriormente queste manifestazioni. Una zare una Serata Dada a Drachten. Questa serata, l’ul- poesia di Van Doesburg, della serie X-Beelden, termi- tima manifestazione Dada in Olanda, sanzionò anche nava con il verso “i frammenti del cosmo sono caduti la fine del Dadaismo olandese. nel mio tè”, al che c’era sempre qualcuno fra il pubbli- La cosa più paradossale di questa Campagna Da- co che gridava “allora la signora Van Doesburg dovrebbe da in Olanda è che essa ebbe luogo un anno dopo che, imparare a fare il tè”. La lettura delle poesie di Theo a Weimar, Tzara aveva annunciato la morte di Dada co- Van Doesburg era spesso “illustrata” dai tableaux-vivants me movimento organizzato e che i due protagonisti del- eseguiti da Nelly, che ballava silenziosamente reggendo la Campagna si definivano entrambi “non-dadaisti”: una lampada che accendeva e spegneva nei momenti Schwitters apparteneva a Merz e Van Doesburg a De

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Stijl! Sul primo numero di Merz, dedicato appunto al- 1924 la Campagna Dada in Olanda, Schwitters poté nondi- meno scrivere che la Campagna si era risolta in una cla- Austria morosa vittoria: tutta l’Olanda era ora Dada poiché lo Penultimo anno di pubblicazione di Ma: nel fasci- era sempre stata. colo datato febbraio 1924 due importanti testi di Trot- (Devo alle due opere di K. Schippers, Ho lland Da- sky e di Zinoviev. I contributi dei dadaisti si limitano a da e Dada in Orachten, gran parte dei ragguagli sul Da- quelli di Grosz, Moholy-Nagy, Prampolini e Schwitters. da in Olanda nel 1923). Importante numero speciale sulla musica e il teatro (IX:6-7, luglio). Stati Uniti Per sottolineare l’aspetto fantomatico della sua pre- Belgio senza nel campo dell’arte, Duchamp elabora il Ready- Tre raccolte di poesie di Michel Seuphor vengono made Wan te d [Ricercato]. In febbraio s’imbarca per pubblicate dalla casa editrice della rivista Het Overzi- Bruxelles. Decide di abbandonare nel suo stato di in- cht e testimoniano l’impegno Dada di Seuphor che, su completezza Il Grande Vetro. Het Overzicht, pubblica anche un saggio di Schwitters, Dopo l’assenza dei dadaisti da The Little Review Kunst und Zeiten. per due numeri, il fascicolo datato autunno-inverno Conferenza di Satie alla Lanterne Sourde di Bruxel- 1923-24 (numerato IX:4, ma in realtà 3) esce con una les. copertina che è un classico esempio di tipografia Dada; Invitato da Satie a collaborare a 391, Mesens in- vi collaborano, fra gli altri, Pierre de Massot, Tzara, Ri- via dieci aforismi suoi e sette di Magritte (391, IV:19, bemont-Dessaignes, Eluard, Aragon, Baron, Soupault, ottobre 1924). Péret, Crevel e Rigaut. Illustrazioni di Arp, Man Ray Nasce il progetto di pubblicare a Bruxelles un pe- e Ribemont-Dessaignes. riodico Dada, Période, e Mesens ne annuncia la pros- sima pubblicazione in un volantino ampiamente distri- “Febbraio (Ne w York/Parigi): “Dada is Dead” [Da- buito: “Faites vivre PERIODE vous fera vivre” [Fate vi- da è morto] esce nella rivista newyorkese The Freeman vere PERIODE vi farà vivere], con testi di René Ma- (8 fe b b raio ). L’au to re , V in c e n t O ’S u lliv an , r ie v o c a u n o gritte, Camille Goemans, Marcel Lecomte. Ma Paul spettacolo di vaudeville a Parigi che prevedeva un cor- Nougé, di tendenza surrealista e quindi anti-Dada, fa teo funebre per seppellire le idee defunte dell’anno pre- naufragare il progetto facendo allontanare Goemans e cedente. “Tra esse, c’era il nostro vecchio am ico Dada. Lecomte da Mesens; i tre pubblicheranno assieme Cor- Fatto che prova due cose: 1) Dada era diventato noto respondence. al grande pubblico; 2) Dada è veramente morto”. A Parigi Mesens si assicura l’appoggio di Picabia Febbraio: Ducham p lascia Ne w York per Rotter- e l’anno seguente riesce a pubblicare Œsophage, dal rit- dam . È la sua se ttim a trave rsata dal 1915, e l’ultim a pe r mo decisamente Dada. Elabora i suoi primi collage. parecchi anni. Aprile: la baronessa Elsa si im barca per la Ger- Cile m ania; non tornerà m ai più ne gli Stati Uniti. A Santiago si pubblica il periodico Ariel che sim- Agosto: Covert accetta un impiego come agente di patizza con i dadaisti. commercio a New York per la Vesuvius Crucible Com- pany, con sede in Pennsylvania. Rinuncia alla creazione Francia artistica e rifiuta anche l’invito di Dre ie r, ne l 1924, a diri- Georges Ribemont-Dessaignes scrive la prima mo- ge re la galle ria de lla So cie té Ano nym e. Torne rà se riam e nte nografia su Man Ray, pubblicata a Parigi da Gallimard. al disegno e alla pittura solo vent’anni più tardi”. [C.P.] Duchamp esegue l’Obbligazione per la roulette di Monte Carlo. Progetto per la Semisfera rotante (ottica URSS di precisione), che monta l’anno seguente. In dicembre Pubblicazioni della seconda edizione di “Cassetta appare, con Man Ray, nel film Entr’acte (scenario di Pi- per cani” (per il testo integrale vedi Schwarz 1976). cabia e realizzazione di René Clair) e nel tableau-vivant

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di Brogna Perlmutter allestito per Cinésketch (spettacolo- ques Doucet, Duchamp fa appello a Man Ray per pro- rivista) di Picabia (il 24 dicembre, al Théâtre des Cham- se guire le esperienze iniziate a Ne w York quattro anni ps-Elysées). prima. Fabbrica così un nuovo dispositivo meccanico Prima della “tragedia in 15 atti” di Tzara, Mou- battezzato Rotative demisphère (Optique de précision); choir de nuages, al Théâtre de la Cigale, il 17 maggio. questa macchina, accompagnata da un gioco di paro- 14 marzo, Bulliez: Iliazd dipinge il sipario di sce- le firmato Rrose Selavy, ispirerà le astrazioni a spirali na per uno dei tableaux vivants (Le triomphe du cubi- di Anémic Cinema (1926). sm e) eseguiti in occasione del Bal Bannal organizzato O ttobre: Breton, Eluard, Soupault, Aragon e alcuni dall’Unione degli artisti russi a Parigi. altri scrittori e artisti promuovono l’Ufficio di ricerche Luglio: pubblicazione dei Sept Manifestes Dada di surrealiste (11 ottobre), istituzione fondatrice del sur- Tzara illustrati da Picabia. realism o internazionale. “Bisogna notare che all’e poca 11 luglio, Taverna dell’Olympia, Parigi: Iljazd ese- del Dadaism o nessuno voleva essere Dada” afferm a Tza- gue delle “poesie in rilievo” per i muri della sala che ospi- ra in un’intervista per Les Nouvelles littéraires (25 o t- ta il “Vero ballo sportivo in maschera” (organizzato an- tobre). “Ora invece, ecco il Surrealismo, e tutti cerca- ch’esso dall’Unione degli artisti russi a Parigi). Il pro- no di farne parte, tanto che bisognerà prendere dei ti- gramma di varietà della serata comprende, tra altri in- toli, e in m ancanza di diplom i surrealisti si verrà m i- terventi, quello di Tristan Tzara che fa rappresentare il nacciati di essere presi a pugni. […] È dal Surrealismo suo Spectacle sur l’echelle [Spettacolo sulla scala]. co sì co m e lo inte nde va G uillaum e Apo llinaire che Da- Ottobre: pubblicazione del primo Manifesto del da è partito, tendendo all’allargamento dei principi del- Surrealismo di André Breton. Ultimi quattro numeri di la spo ntane ità”. 391 (n. 16, maggio-n. 19, ottobre). Picabia pubblica il diciannovesimo e ultimo numero di 391. “Mag gio: René Clair realizza Entr’acte. Ne lla sce - Novembre: George Grosz espone opere vecchie e na di apertura, Duchamp e Man Ray giocano a scacchi nuo ve alla galle ria Jose ph Bille t, a Parigi. sul tetto del teatro degli Champs-Elysées. La partita ter- Rrose Sélavy, presidente, e Marcel Duchamp, am- mina improvvisamente quando i giocatori e le loro pe- ministratore, fondano una società che emetterà trenta dine vengono proiettati nell’oblio da un getto d’acqua. titoli da cinquecento franchi per sottoscrivere il progetto Luglio: Tzara riunisce i suoi principali discorsi de- di Duchamp di vincere la fortuna a Monte Carlo, e ne- gli ultimi anni e alcuni importanti ritratti nel libro inti- gli altri casinò della Costa Azzurra. I titoli riporteran- tolato Sept manifestes Dada. Lampisteries [Sette ma- no il venti per cento di interesse. La fortuna è le gata al nifesti Dada. Lampisterie]. Ripercorre il percorso del- denaro, il denaro all’arte e l’arte a Eros, che è la vita le sue scelte critiche, da Apollinaire e l’arte africana fi- stessa. Jean Heap difende il progetto su The Little Re- no a Picabia, Huelsenbeck, Arp e i fotogrammi di Man view “La sola firma di Marcel vale molto di più dei 500 Ray, ma anche le proprie strategie in materia di poesia franchi chiesti per l’azione”. e spettacolo, dando così una forma storica al periodo Dicembre: la prima della pièce di Picabia ironica- Dada. Una prefazione, scritta per una nuova edizione, mente intitolato Relâche [Riposo] ha luogo il 4 dicem- ne chiarisce gli intenti: “Q uesti scritti [si] possono con- bre. Il cinema e la danza si uniscono in modo spetta- siderare come specifici dal punto di vista di una certa colare, ad esempio nell’“ouverture” filmata, in cui Pi- coerenza di Dada [che] ha per oggetto semplicemente cabia e Satie scendono dal cielo per sparare un colpo quello di fissare […] un momento definito da determi- di cannone in direzione del pubblico. Durante l’inter- nate reazioni personali di fronte a un mondo barcollante. vallo, René Clair e Picabia proiettano il già menziona- Le date che li hanno visti nascere dicono abbastanza sul to Entr’acte, film ato in m ag gio. Nel m om ento della ri- genere di torbido e insieme violento rifiuto da cui esse presa, alla vigilia di Capodanno, un nuovo numero vie- sono state fondate. Così esse non pretendono di porta- ne a rafforzare questo dialogo tra la realtà filmata e il re de lle so luzio ni a pro ble m i che, e vide nte m e nte, so no gioco sul palco. Si tratta di un balletto chiamato Ciné- appena stati formulati”. sketch, che com prende delle didascalie, com e nei film Luglio-novem bre: finanziato dal collezionista Jac- muti, ma annunciate ad alta voce con l’aiuto di un me-

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g afo n o ; in p iù, le luc i si ac c e n d o n o e si sp e n g o n o in fun - Schwitters crea l’Aposs-Verlag, una casa editrice zione dell’azione, a im itazione delle scene del cinem a. specializzata in letteratura per l’infanzia che pubblicherà Duchamp e una giovane donna di nome Brogna Peri- i nn. 12, 14-15 e 16-17 di Merz. Il nome della casa edi- m utter appaiono per un istante com e Adam o ed Eva, trice deriva dalle iniziali delle parole: aktiver Paradox adottando una posa ispirata da Lucas Cranach. Men- ohne Sentimentalität [e] sensibel [Paradosso attivo sen- tre la scena ricade nell’oscurità, il narratore g rida: “Il za sentimentalismo sensibile]. poliziotto, che non capisce, vuole arrestare tutti”. Pierre Naville e Benjamin Péret lanciano una nuo- “Fine 1923 o inizio 1924: Schwitte rs pre se nta pe r va rivista, La Révolution surréaliste, di cui Breton as- la prima volta la sua “Ursonate” a Potsdam, a casa del- sum e la re dazio ne ne l luglio de ll’anno se gue nte. Man l’editore Gustav Kiepenheuer. Un brevissimo estratto di Ray illustra questo primo numero con una foto tratta questa poesia di mezz’ora, che è costituita da combi- dal suo film Le Retour à la raison e con l’immagine di nazioni di lettere articolate ritmicamente e senza un si- un oggetto dadaista composto da lui (oggi perso), New gnificato particolare, appare nel numero 6 di Merz nel- York (1920)”. “Biso gna arrivare a una nuo va dichiara- l’o tto bre 1923, e un altro fram m e nto in Mecano n. 4- zione dei diritti dell’uomo”, viene detto in copertina, sot- 5 (ge nnaio 1924). to una foto che m ostra un’adunanza di surrealisti com e Ne l 1925 Schwitte rs de cide di re gistrare il m o vi- se fo sse una riunio ne de lla So cie tà de lle Nazio ni”. [C.P.] mento scherzo della poesia e di fare del disco il nume- ro 13 di Merz. La poesia continua a uscire in form a Germania fram m entaria prim a di venire pubblicata per intero, im - Berlino paginata dal tipografo costruttivista Jan Tachichold: è Grosz viene condannato per vilipendio della mo- l’ultimo numero di Merz (1932). ralità pubblica e multato di 6000 marchi per la pubbli- Aprile -luglio : in co llabo razio ne co n El Lissitzky, cazione della sua raccolta di disegni Ecce homo. È co- Schwitters prepara un doppio numero di Merz (8-9), p iù stretto a eliminarne alcune tavole. sobrio rispetto ai precedenti nell’impaginazione e più se- rio nei contenuti. Sottotitolato “Nasci” [Nascente], que- “Febbraio: insieme a Grosz vengono processati an- sto numero in in-folio è un credo di esperienze forma- che Herzfelde e il loro associato, Julian Gumperz, e de- li, ripo santi sulla le g ge intrinse ca de lla cre de nza o de l- vo no pagare ciascuno un’am m e nda di 500 m archi. l’e quilibrio. Co m e a so tto line are il le gam e che e siste tra Luglio-agosto: Dix pubblica Der Krieg [La Guer- Dada e il Costruttivism o sul piano intenzionale, “Na- ra], cinquanta acqueforti rappresentanti la vita nelle trin- sci” contiene delle riproduzioni di opere di Kasimir cee dai due lati del fronte occidentale, vita in cui si mi- Malévitch, Vladim ir Tatline, Piet Mondrian e Lissinsky, schiano il lavoro forzato e i sentim enti di terrore che così come un assemblaggio di Schwitters, un rayo- prendono alle budella. Tale impresa ambiziosa esce al- gramma di Man Ray e un Collage nach dem Gesetz des l’e po ca de l de cim o annive rsario de ll’inizio de lla G ran- Zufalla geordnet [Co llage co m po sto se co ndo le le g gi de l de Guerra. Dix conserva una neutralità disturbante nei caso] di Arp”. [C.P.] confronti de gli e venti rappresentati: “Vole vo assoluta- mente vedere come qualcuno cade improvvisamente ac- Romania canto a me, colpito da un proiettile in pieno cuore. Vo- Ilarie Voronca, Stephane Roll e Victor Brauner pub- levo assolutamente conoscere questa esperienza in mo- blicano a Bucarest in ottobre il numero unico del pe- do preciso. Lo volevo. Altrimenti detto, non sono affatto riodico Dada-costruttivista 75 HP. L’editoriale precisa un pacifista”. [C.P.] “Per collaborare a 75 HP bisogna: saper ballare bene / pisciare su tutto / rispettare i genitori / avere avuto un Hannover incidente aereo / non fare della letteratura / avere un Mostra del gruppo della rivista G alla Kestner-Ge- certificato di buona condotta / bere dell’acido solforico sellschaft con opere di Max Burchartz, Werner Graeff, / tirare di boxe / farsi decapitare due volte la settima- Hilberseimer, Mies van der Rohe, Hans Richter e na / Il candidato dovrà dimostrare: che al posto del cuo- Schwitters. re ha un cappello di paglia, che ha utilizzato la gutta-

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perca per l’intestino, che ha manie religiose. Viene an- Œsophage raccomanda la lettura di Merz, Little nunciata l’organizzazione di un grande teatro anti-tea- Review, 391, Manomètre, e degli scritti di Arp, di de trale con rappresentazioni di fulmini, asfalti, epatismi, dia- Massot e, in particolare (l’invito è ripetuto 16 volte), dei termie, acido carbonico. Gli spettatori devono interve- Sept manifestes Dada di Tzara. Anche il testo di Ma- nire con speciali toilette, devono avere guantoni da boxe, gritte, Jusqu’où l’évolution peut mener, che sostiene il scarpe di patate, clacson, trombette, segnali, rivoltelle pre- primato della negazione, è di chiara impronta dadaista. feribilmente browning, parrucche di amianto”. Il periodico Marie (giugno 1926-27), diretto dallo stes- so Mesens, è invece di orientamento nettamente sur- Stati Uniti realista, anche se vi collaborano ancora Man Ray, Ri- Ultimi due fascicoli della Little Review ai quali col- bemont-Dessaignes, de Massot e Tzara. Gli attacchi ai laborano i dadaisti. Nel fascicolo di primavera (X:1) con- surrealisti sono completamente assenti e vi sono anzi de- tributi di Tzara, Crevel, Baader, Huelsenbeck, Arp e gli approcci verso il gruppo di Correspondance. Varèse. Illustrazioni, tra gli altri, di Schwitters. Il fasci- Per concludere questa cronistoria del Dadaismo in colo autunno-inverno 1924-25 (X:2) è un numero spe- Belgio è doveroso ricordare il concerto dato nel 1927 a ciale dedicato a Juan Gris: si apre con un ritratto foto- Bruxelles dei due belgi André Souris e Paul Hooreman: grafico di Juan Gris di Man Ray, poi testi di Pierre de il rotolo perforato di un organino fu suonato iniziando Massot, Eluard, Crevel, Ribemont-Dessaignes e Pica- dalla fine. (Sono debitore a Rik Sauwen [v.] per gran bia, oltre a estratti del manifesto Un cadavere (contro parte dei particolari della cronistoria di Dada in Belgio.) Anatole France) di Aragon, Breton, Eluard e Soupault. Francia 1925 “G iugno : all’Ho te l Marsiglia, a Mo nte carlo, Du- champ inizia a testare la sua strategia ipotetica per vin- Austria cere alla roulette”. [C.P.] Negli ultimi due numeri di Ma (gennaio e giugno) viene dato spazio al Surrealismo, con contributi di Eluard Germania e Soupault e un articolo di Joseph Ernst intitolato Sur- Berlino realismo. I dadaisti sono presenti con Picabia e Tzara. Nel suo libro Die Kunst ist in Gefahr [L’arte è in pericolo] Herzfelde spiega in questi termini la fine di Da- Belgio da a Berlino: “Il Dadaismo, tra urla e risate sarcastiche, Ultimo fascicolo di Het Overzicht (III:22-24, feb- è stato un atto di rottura con il suo ambiente limitato, braio 1925), il più dadaista di tutti; di particolare effi- presuntuoso e sovrastimato, che volendo essere sospeso cacia il testo di Seuphor. Manifeste-Conférence sur l’im- tra le classi sociali non riconosceva nessuna responsa- possible. A questo fascicolo collaborano anche Schwit- bilità dell’individuo verso la vita e la società. Noi ve- ters, Ion Vinea (condirettore con Janco del periodico demmo allora i risultati demenziali dell’ordine sociale Contimporanuldi Bucarest). Ruggero Vasari e Paul Van esistente e scoppiammo dalle risate. Ignoravamo anco- Ostajen. L’interesse di Seuphor per la musica è testi- ra che vi era un sistema sul quale si basava questa fol- moniato dalla presenza di partiture musicali di Manuel lia […]. Non era più possibile ridere; vi erano proble- de Falla e Prokof ’ev. mi molto più importanti di quelli dell’arte; se l’arte do- E.L.T. Mesens e René Magritte pubblicano il nu- veva avere un qualsiasi significato, bisognava che si sot- mero unico di Œsophage (marzo) che si avvale della col- tomettesse a questi problemi […]. Nel vuoto dove ci tro- laborazione di Arp, Ernst, Picabia, Schwitters, de Mas- vavamo, dopo aver superato la fraseologia sull’arte, per- sot, Ribemont-Dessaignes e Tzara: si tratta dell’ultima demmo una parte dei nostri dadaisti”. fiammata dadaista in Belgio. Dall’editoriale di Œsopha- “In Die Kunst ist in Gefahr [L’arte è in pericolo], ge: “Come politica pratichiamo l’autodistruzione a tut- pubblicato da Grosz insieme a Herzfelde, si può legge- ta forza e la fiducia nelle virtù umane […]. Tutti i no- re il se guente passo sul ruolo della creazione nella so- stri collaboratori devono essere belli affinché possiamo cietà contemporanea: “A meno che non voglia essere inu- pubblicare i loro ritratti”. tile, restare un emarginato completamente superato, l’ar-

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tista di oggi non può far altro che scegliere tra la tec- 1926 no lo gia e la pro paganda pe r la lo tta di classe ”. Mag gio: il Novem berg ruppe organizza una proie- Stati Uniti zione di cinema sperimentale dal titolo di Der Absolu- “Novem bre (Ne w York/Parigi): la Societé Anony- te Film (3 maggio), durante la quale vengono proietta- me accoglie (il 19 novembre) una ambiziosa “Interational ti Entr’acte di Picabia e René Clair e Symphonie dia- Exhibition of Moder Art” che riunisce trecento opere gonale di Eggeling. Quest’ultimo soffre di un avvele- di una ventina di paesi. Una grande importanza viene nam ento del sangue; m uore il 19 m ag gio, all’età di 39 data alle creazioni più recenti, ma il pezzo forte di que- anni. “La sua Symphonie diagonale non ha certo mes- sto evento è Il Grande Vetro, in serbo da tre anni. Du- so fine a tutti i pro ble m i de l film asso luto, m a pe nso […] champ è tornato a New York, soprattutto per l’allesti- che egli si sia impegnato su questa strada nel modo più mento di una grande esposizione dedicata al suo caro semplice, più radicale, e che l’abbia perseguita con gran- am ico Constantin Brancusi, e che inaugura due giorni de disciplina” (Adolf Behne, Die Welt am Abend, 23 prima. m ag gio 1925)”. [C.P.] Duchamp porta probabilmente con sé il film Ané- mic cinéma, di una durata di sette minuti, che viene Stati Uniti proiettato per la prima volta al Fifth Avenue Theater Il numero unico dell’ultimo periodico Dada ame- poco dopo il suo arrivo, alla fine di ottobre. Le astra- ricano viene pubblicato a New York in febbraio: Aesthete zio ni pulsanti de ll’o pe ra e i gio chi di paro le lice nzio si 1925. Burke vi pubblica l’articolo: “Dada, Dead or Ali- non hanno l’effetto previsto su questo pubblico stranie- ve”. ro”. [C.P.]

Bibliografia Richard Huelsenbeck, Memoirs of a Dada Paul Neuhuys, Poètes d’aujourd’hui. L’o- Drummer, con prefazione e cura di Hans J. rie ntatio n actue lle de la co nscie nce lyrique , Hugo Ball, Die Flucht aus der Zeit, Joseph Kleinschmidt, The Viking Press, New York in Ça Ira, Anvers 1922. Stocker, Luzern 1927 (traduzione inglese: 1974. Marco Rosci, Arte e rivoluzione. Documenti Flight Out of Time: A Dada Diary, The H.L.C. Jaffé, De Stijl 1917-1931. The Dut- delle avanguardie tedesche e sovietiche Viking Press, New York 1974). ch Contribution to Modern Art, Alec Ti- 1918-1932, a cura di P. Dragone, A. Negri Jindrich Chalupecky, O Dada surrealismu ranti, London, s.d. (trad. it. De Stijl, Il Sag- e M. Rosci, CUEM, Milano 1973. a cˇeském umeni, 1975 (testo inedito, tradu- giatore, Milano 1969). Michel Sanouillet, Dada à Paris, Pauvert, zione di Marina Paggi). Man Ray: Self Portrait (1959), trad. it. Maz- Paris 1965. Raoul Hausmann, Courrier Dada, Le Ter- zotta, Milano 1975. Rik Sauwen, L’esprit Dada en Belgique, te- rain Vague, Paris 1958. Laurent Le Bon, “Introduction”, per il ca- si di laurea inedita, Katholieke Universiteit –, Dada Be rlin 1916-1924, n. 1 della serie talogo della mostra Dada, Centre Pompidou, Leuven, settembre 1969. Documents d’art contemporain, Arc 2. Parigi 2005, pp. 218-250. K. Schippers, Ho lland Dada, Querido, –, Centre de recherches d’art contemporain, Vladimir Markov, : a Hi- Amsterdam 1974. Université de Paris 1, 1975. story, University of California, Berkeley-Los Arturo Schwarz, Almanacco Dada, Feltri- Wieland Herzfelde, Der Malik-Verlag (testo Angeles 1968; MacGibbon & Kee, London nelli, Milano 1976. del catalogo della mostra alla Deutsche Aka- 1969 (trad. it. Storia del futurism o russo, Ei- Miklos Szabolcsi, L’Avant-garde littéraire et demie der Künste, Berlino), Aufbau Verlag, naudi, Torino 1973). artistique comme phénomène international, Berlin-Weimar 1967. László Moholy-Nagy, Vision in Motion Swets & Zeitlinger, Amsterdam 1969 (“Ac- Wieland Herzfelde e George Grosz, Die (1947), Paul Theobald, Chicago 1965. tes du Congrès de l’Association Internatio- K unst ist in Gefahr, Malik Verlag, Berlino V.M. Nebesky, L’art moderne tchécoslova- nale de Littérature Comparée”, Université 1925. que (1905-1933), Alcan, Paris 1937. de Belgrade).

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