RASSEGNA STAMPA del 15/09/2010 Sommario Rassegna Stampa dal 14-09-2010 al 15-09-2010

Il Campanile: Un'altra frana si abbatte sulla linea Benevento-Foggia ...... 1 Il Campanile: TORREMAGGIORE: ...... 2 Il Centro: petracca: più esercitazioni a scuola - mario lucci fabio iuliano...... 3 Il Centro: sisma e pianificazione territoriale convegno a castiglione a casauria...... 4 Il Centro: abruzzo engineering, è scontro...... 5 Il Centro: un solo commissario per ricostruire l'aquila ...... 6 Il Centro: piano case e map, caccia ai furbi - giustino parisse ...... 7 Il Centro: i teatri dell'aquila - mario mazzocca sindaco di caramanico ...... 8 Il Centro: emergenza case, arrivano i soldi - fabio iuliano...... 9 Il Centro: peppe barra, le poesie e le musiche spettacolo di solidarietà per l'aquila - jolanda ferrara ...... 10 La Gazzetta di Parma Online: Terremoti: scossa di magnitudo 3,9 in provincia di Trieste...... 11 Gazzetta di Reggio: omicido gatti: i tabulati telefonici contro il testimone...... 12 Il Giornale della Protezione Civile.it: Contro gli incendi il gemellaggio Puglia-Piemonte...... 13 Il Giornale della Protezione Civile.it: Il Presidente Napolitano: "Prevenire è una priorità"...... 15 Il Giornale della Protezione Civile.it: Atrani: l'idea dei presìdi territoriali Amalfuturo: possibile insieme ai sindaci. 16 Il Messaggero (Abruzzo): Antonello Ciccozzi, ricercatore di Antropologia culturale all'Università dell'Aquila,...... 17 Il Messaggero (Abruzzo): Niente sprechi e massima trasparenza sui puntellamenti . L'assessore comunal...... 18 Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - L'assessore alle Strutture informatiche, Alfredo Castiglione, interviene su ..... 19 Il Messaggero (Abruzzo): Si allarga l'inchiesta della Procura dell'Aquila volta ad accertare presunte irreg...... 20 Il Messaggero (Abruzzo): Sfidando la fama del venerdì 17, proprio in questa data alle ore 21 al Massimo, i so...... 21 Il Messaggero (Frosinone): Appicca un incendio e manda in fumo 15 ettari di bosco con le fiamme che hanno ...... 22 Il Messaggero (Latina): Due donne sono rimaste intossicate dal fumo in seguito ad un incendio divampato ieri alle.. 23 Il Messaggero (Marche): Una debacle. Ieri mattina al Cup si è quasi arrivati alla rissa e qualcuno voleva ...... 24 La Nazione (Empoli): «Catignano distrutta da un terremoto»...... 25 La Nazione (Empoli): La protezione civile a Filippo Torrigiani...... 26 La Nazione (La Spezia): Conoscere il terremoto senza averne più paura ...... 27 La Nazione (Pisa): Simulato incidente aereo a Camp Darby...... 28 La Nazione (Pistoia): Protezione civile Volontari della Cri ...... 29 La Nazione (Pistoia): Solidarietà per Haiti Sabato la lotteria...... 30 La Nazione (Siena): Inaugurati tre nuovi mezzi per aiutare chi ha bisogno...... 31 La Nazione (Umbria): La nuova «casa» della Protezione civile Cresce l'attesa per il via dei lavori...... 32 La Nazione (Viareggio): Cri: corso per volontari ...... 33 Quotidiano.net: Cile, è nata Esperanza figlia di un minatore intrappolato a 700 metri ...... 34 Il Resto del Carlino (Ferrara): Picchetto d'onore per Giuseppe D'Agostino ...... 40 Il Resto del Carlino (Ferrara): Pergamena al merito per la solidarietà verso città e popoli colpiti dal terremoto ...... 41 RomagnaOggi.it: Ad una anno di distanza è completata la transizione della val Marecchia ...... 42 Il Tempo: Pakistan una tragedia dimenticata...... 43 Il Tempo: Un premio ai geometri sabini...... 44 Il Tempo: Dai soci di coop adriatica 76 mila euro per sostenere l'atam ...... 45 Data: 15-09-2010 Il Campanile Un'altra frana si abbatte sulla linea Benevento-Foggia

Aggiornamento 2 settembre Previsti tagli per circa 40 milioni di euro nel il 2010

Un'altra frana si abbatte sulla linea Benevento-Foggia

Soppressi da Trenitalia ben 32 convogli e sono solo i primi effetti dei tagli sui collegamenti regionali.

La Regione Campania a seguito della crisi, ha deciso di tagliare del 30% il trasporto regionale pertanto da Lunedì prossimo 06 Settembre cesseranno le corse sulla linea ferroviaria Benevento Foggia. I tagli avranno ricadute sullo stato sociale ed occupazionale, colpiranno esclusivamente un pezzo del territorio che Ferroviarmente è di competenza della Regione Campania, ma interessa in modo particolare il comprensorio Sannitico-Foggiano. “Le due Regioni hanno già tentato di trovare un'intesa per risolvere detto problema ma la risposta è stata (negativa) in quanto le condizioni economiche sono una più disastrosa dell'altra, dichiara il Segretario UGL, Giulio Scalera, che sottolinea, concludendo: “A questo punto, a parere di questa O.S., sembra che l'unica soluzione è farsi carico delle due Provincie interessate,( Foggia e Benevento), con un accordo fra enti bilaterali regioni limitrofe; pertanto si sollecitano le parti ad intervenire, per la tutela e interesse del territorio.”. Una ecatombe di treni regionali, almeno 32 per cominciare, in partenza da stazioni campane in tutte le fasce orarie, dalle 6 del mattino alle 19 ed in stragrande parte utilizzati dai pendolari. La protesta della Filt Cgil Campania cominciata a luglio non ha sortito alcun effetto. Dal 5 settembre prossimo saranno soppressi da Trenitalia ben 32 convogli e sono solo i «primi effetti dei tagli sui collegamenti su ferro ad opera dell'assessorato regionale ai Trasporti», denuncia il segretario Filt Angelo Lustro, allegando la lunga lista delle “sospensioni” Trenitalia. “La Regione sembra non poter garantire nemmeno il Contratto di servizio sottoscritto con Trenitalia dall'ex assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, prosegue Lustro, e siamo estremamente preoccupati anche per le aziende del trasporto pubblico locale su ferro e gomma, sono previsti tagli di circa 40 milioni di euro per il 2010 ai quali si somma il mancato finanziamento al Consorzio Unico Campania». Il sindacato vede un futuro nitidamente nero: «Meno servizio di trasporto pubblico, tariffe più alte , riduzione dell'occupazione». Intanto sono soppressi quasi tutti i treni sulla tratta Benevento-Foggia , ancora tagli sulla Napoli-Sapri , quasi azzerata la Napoli-Cassino. E le previsioni Filt non promettono niente di buono, infatti, fino a gennaio sono anche più preoccupanti, secondo Lustro entro l'inizio del 2011 dovrebbero essere «142 i treni soppressi nella sola Campania».

Argomento: CENTRO Pag. 1 Data: 15-09-2010 Il Campanile TORREMAGGIORE:

Aggiornamento 31 agosto

Scuole a rischio terremoti

Per rendere le scuole più sicure dal punto di vista sismico, occorrono circa 5 milioni di euro, ma la Regione non dispone di tale copertura finanziaria.

di Elisabetta Ciavarella L'anno scolastico sta per cominciare, ma le scuole italiane non sono sicure. In Italia, infatti, soltanto il 46% delle scuole ha il certificato di agibilità statica, contro il 98% della Germania, il 93% della Francia, il 92% dell'Inghilterra, l'89% della Spagna, il 77% della Polonia, il 71% del Portogallo, il 64% della Romania, il 58% della Bulgaria e il 53% dell'Albania. E' quanto emerge da uno studio della KRLS Network of Business Ethics, commissionato da Contribuenti.it, l'associazione dei contribuenti italiani che chiede di mettere subito in sicurezza il 65% delle scuole italiane. A Torremaggiore, al momento, il Comune non può soddisfare la richiesta finanziaria occorrente al miglioramento della sicurezza antisismica degli edifici scolastici che ospitano le scuole elementari “don Bosco”, le medie “Padre Pio” (sede distaccata) e la materna comunale “De Sangro”. Per rendere le scuole più sicure dal punto di vista sismico, occorrono circa 5 milioni di euro, ma la Regione non dispone di tale copertura finanziaria, per cui il Comune di Torremaggiore, come solito, resta ancora fuori dai finanziamenti. Il contentino sarebbe quello di essere stati inclusi nell'elenco degli edifici scolastici più a rischio, con l'attesa di poter ricevere, un giorno..., dei finanziamenti attivabili con il Piano Regionale di interventi di adeguamento antisismico dal “Fondo per gli interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Governo ha stanziato però per la Puglia solo un milione e centomila euro di cui la Regione ha assegnato 750mila euro al Comune di Lesina per la scuola elementare “Centonza”, risalente agli anni '30-40 e 300mila euro al Comune di Apricena per la scuola elementare “Pitta” edificata nel 1961, considerate situazioni rischiose a cui porre urgente rimedio. Inoltre le autorità regionali hanno informato del fatto che il Piano antisismico è suscettibile di variazioni sulla base di eventuali valutazioni tecniche specifiche e che per le due scuole tale finanziamento è da considerarsi contributo parziale del complessivo costo proposto per l'intervento, nell'ambito della quota massima finanziabile in teoria. Devono dunque essere assicurati gli interventi funzionali, mentre rimane onerato dell'ammontare rimanente per il completamento del progetto, l'ente beneficiario. Per le scuole di Torremaggiore invece, chissà quanto bisognerà aspettare...augurandoci che gli eventi sismici restino lontano almeno quanto le aspettative di finanziamento...

Argomento: CENTRO Pag. 2 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 6 petracca: più esercitazioni a scuola - mario lucci fabio iuliano

- Altre Petracca: più esercitazioni a scuola Lo sciame sismico sollecita i presidi a intensificare i piani di sgombero MARIO LUCCI FABIO IULIANO L'AQUILA. Percorsi informativi, esercitazioni e piani di evacuazione saranno intensificati nelle scuole abruzzesi sulla base di una circolare del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Carlo Petracca. «La cultura della sicurezza rappresenta un obiettivo prioritario», si legge nella nota divulgata a tutti i dirigenti scolastici, ai prefetti dell'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, nonché a Gianni Chiodi, presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione. Argomento tornato di attualità anche in virtù del nuovo sciame sismico nell'Alta Valle dell'Aterno. LA SCOSSA. Ieri l'unica scossa, magnitudo 2.4, ha riguardato il Velino-Sirente alle 17.43. La circolare ricorda che, con la riapertura delle scuole, c'è da fare i conti con la preoccupazione per il terremoto da parte degli studenti, dei genitori e del personale scolastico. Il direttore generale mette in evidenza che tale situazione richiede, pertanto, la necessità e l'urgenza di dedicare fin dai primissimi giorni dall'inizio delle lezioni un adeguato spazio temporale alla realizzazione di percorsi formativi, rivolti agli alunni, al personale docente e Ata, sui comportamenti da tenere, durante le ore di lezione, in caso di eventi sismici. I dirigenti scolastici vengono invitati «a organizzare le esercitazioni di evacuazione, da migliorare progressivamente sulla base delle eventuali criticità riscontrate». Petracca mette in rilievo l'importanza di tali attività, che i capi di istituto devono curare con il contributo del responsabile della sicurezza designato. Si tratta di parametri che di fatto attribuiscono la responsabilità diretta del dirigente scolastico, quale datore di lavoro. Importante anche l'obbligo giuridico, ma anche educativo, di salvaguardare la tutela delle persone e della loro salute e incolumità negli ambienti di apprendimento. Altro obiettivo è quello di assicurare un clima il più possibile sereno nella comunità scolastica che inevitabilmente si riflette sulla qualità dell'apprendimento dei giovani e dell'intero loro percorso formativo. Per avere un indirizzo sulle attività di prevenzione si può fare ricorso al materiale inviato già lo scorso anno a tutte le scuole, oppure ci si può rivolgere agli esperti della Protezione civile regionale, provinciale e comunale. C'è soddisfazione, intanto, tra i membri del Comitato scuole sicure che la scorsa settimana aveva incontrato Petracca proprio per discutere dei piani di evacuazione degli edifici e dei comportamenti da adottare in caso di emergenza sismica. «Di fatto», ha valutato Titti Cervale, «con questa circolare, il direttore recepisce le nostre indicazioni, a partire dalla necessità di responsabilizzare i singoli dirigenti scolastici». Del resto, l'obiettivo primario resta quello di rassicurare genitori, studenti e personale scolastico a fronte di timori e ansie che lo sciame sismico di questi giorni sta indubbiamente provocando. «Ma prim'ancora», proseguito la Cervale, «c'è l'esigenza di potenziare la cultura della sicurezza e della prevenzione che deve essere sempre presente nei territori a elevato rischio sismico come il nostro, con iniziative da organizzare ogni anno all'apertura delle scuole. Abbiamo poi rilevato», aggiunge, «che tutte le scuole dovrebbero adottare criteri comportamentali il più possibile uniformi e pianificare evacuazioni in simultanea di più scuole, soprattutto dove la densità della popolazione scolastica è particolarmente elevata». Un percorso da fare in rete con le altre associazioni. Intanto, all'Aquila, i 14 plessi scolastici in muratura, tra scuole primarie e d'infanzia, sono stati tutti dotati di tensostrutture, ove mancavano, secondo le indicazioni della Protezione civile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 3 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 19 sisma e pianificazione territoriale convegno a castiglione a casauria

- Pescara

CASTIGLIONE A CASAURIA. Vulnerabilità sismica e pianificazione territoriale sono stati i temi del workshop tenuto a Castiglione a cura del gruppo di Protezione civile comunale, con l'intervento della Scuola interdisciplinare studi mitigazione ambientale (Sisma). Il meeting aveva come finalità la divulgazione delle conoscenze nel campo della riduzione del rischio sismico nei territori della Val Pescara, «ma anche», spiega Ugo Esposito, della Protezione civile, «dare indicazioni per sul prima e dopo un evento sismico». «Il nostro Comune», spiega il sindaco Gianmarco Marsili, «si farà capofila di un progetto culturale che coinvolgerà i centri del circondario». Ha partecipato Raymond Lorenzo, presidente della cooperativa ABCittà di Milano, membro del comitato scientifico del Child Friendly Cities Initiative Unicef. (w.te.)

Argomento: CENTRO Pag. 4 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 6 abruzzo engineering, è scontro

- Altre

Castiglione-Stati, un diverbio sugli incarichi PESCARA. Si accende lo scontro politico in vista del consiglio regionale straordinario del 21 settembre sul caso Abruzzo Engineering (Ae). Aveva chiesto chiarezza, l'ex assessore Daniela Stati, costretta a dimettersi dopo l'avvio dell'inchiesta su presunte tangenti nella Ricostruzione, sul ruolo della società che fa capo a Finmeccanica e Regione Abruzzo, ma un intervento del vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione, non sembra per il momento aver riportato omogeneità di giudizio. «Abruzzo Engineering», afferma Castiglione, «è stata costituita nel corso della precedente consiliatura che mi vedeva sedere tra i banchi dell'opposizione. Aveva, ed ha, tra gli scopi statutari, la sicurezza ambientale e territoriale, oltre alla Protezione civile e l'e-government». Castiglione spiega che, sempre dal precedente governo regionale, la società «aveva avuto incarichi per realizzare l'anello principale e secondario per la banda larga, oltre che per un centro servizi e un centro tecnico per un importo pari a circa 53 milioni di euro, a valere sui programmi Docup e Por Fesr, oltre a un progetto finanziato dal Cipe». Progetti in parte realizzati, mentre altri sono in fase di completamento. «Il mio assessorato», sottolinea il vicepresidente, «non ha conferito alcun incarico alla società e, circa tre mesi fa, si stava valutando la possibilità di affidare, attraverso la procedura dell'house providing, l'incarico di redigere il piano cave ma l'affidamento non c'è stato, perché il dirigente rilevava l'impossibilità di considerare Abruzzo Engineering società in house providing». Castiglione aggiunge che il «direttore regionale dell'Informatica ha subito rinunciato all'incarico». Immediata la replica della Stati. «Se è vero», si chiede l'ex assessore, «che il dirigente del servizio Informatica rinunciò subito all'incarico nel Cda, perché mai partecipava non solo da uditore alle riunioni di Abruzzo Engineering? L'assessore Castiglione dice che il suo dirigente, nel redigere il piano cave, rilevava l'impossibilità di considerare Ae società in house providing. Bene, ma allora tutti i lavori che Ae, dalla sua nascita, ha svolto anche per la Regione Abruzzo, lavorando sotto varie giunte regionali, come sono stati dati? Con bandi di evidenza pubblica o affidamenti diretti? Chi li dovrà rendicontare e come dovranno essere rendicontati? Da consigliere regionale, Stati chiede la consegna di tutti gli atti e le delibere di affidamento diretto che la Regione ha fatto nei confronti di Ae, dalla sua nascita, prima del consiglio regionale di martedì prossimo. «Solo così», aggiunge, «potremmo fare veramente chiarezza e rendere trasparente agli occhi dei cittadini abruzzesi tutta la storia di Ae». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 5 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 3 un solo commissario per ricostruire l'aquila

- Altre «» Fondazione 6 aprile: Bertolaso rinunci all'Africa e torni in città Vincenzo Vittorini «Bisogna lavorare giorno e notte» L'AQUILA. Nella polemica su commissari e vicecommissari per la Ricostruzione c'è un intervento di Vincenzo Vittorini della Fondazione 6 aprile. «Leggiamo» scrive Vittorini «che all'Aquila dovrebbe arrivare un nuovo vice commissario per supportare le due figure già esistenti. Tutto ciò viene giustificato dai mille impegni dei commissari in carica. Si pensa ad un affermato manager che però ha lasciato all'Aquila un ricordo non limpido. Ed allora, la proposta della Fondazione 6 aprile per la vita è la seguente. Perché non racchiudere tutte le funzioni commissariali in un'unica figura che possa dedicarsi al gravoso problema della ricostruzione dell'Aquila e del suo territorio con professionalità, efficacia e trasparenza, 24 ore al giorno e per 365 giorni l'anno per i prossimi quindici anni? Secondo noi questa figura potrebbe essere rappresentata, senza ombra di dubbio, da Guido Bertolaso in odore di pensionamento da capo della Protezione Civile Nazionale e che vorrebbe dedicare i suoi anni futuri ai problemi dell'Africa. In questo momento, l'Africa, con tutte le sue problematiche, è qui all'Aquila. L'Aquila è da ricostruire non solo materialmente ma soprattutto socialmente ed economicamente. L'Aquila non può permettersi altri mesi di rimpalli di responsabilità. L'obiettivo non deve essere quello di ricostruire L'Aquila con delle toppe e con le maioliche nuove ma è quello di costruire una città, con il suo centro storico, che sia riconosciuta a livello mondiale come simbolo ed esempio della più elevata sicurezza antisismica. Siamo certi che solo così consegneremmo alle future generazioni una città nuova e vera ed il grande sacrificio dei nostri angeli non sarà stato vano. Bertolaso raccolga la nostra sfida».

Argomento: CENTRO Pag. 6 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 2 piano case e map, caccia ai furbi - giustino parisse

- Altre Piano Case e map, caccia ai furbi Sistema informatico per scovare chi è negli alloggi ma non ne ha diritto In futuro possibili anche regolamenti condominiali per le spese comuni GIUSTINO PARISSE L'AQUILA. Se si leggono i dati degli ultimi 3 «report su popolazione assistita» c'è da rischiare il capogiro. L'impressione è che ci siano cento-duecento persone “ballerine” o “inquiete” che vanno e vengono da alberghi, piano Case e map, autonoma sistemazione. I dati infatti anche a distanza di 15 giorni non sono mai uguali. Ora aumentano un po', ora diminuiscono. L'ultimo report (14 settembre) dà il totale (55.987) della popolazione assistita in diminuzione rispetto a una settimana fa (56.068) ma in aumento rispetto al 31 agosto (55.903). Nel dettaglio relativo all'Aquila il report - che porta la data del 14 settembre - reso noto dalla Sge (struttura gestione emergeza) parla di 25.844 beneficiari del contributo di autonoma sistemazione; di 14.315 persone alloggiate attraverso il progetto Case; 2.690 attraverso i Map; 791 persone in abitazioni acquisite dal fondo immobiliare e concesse in affitto; di 927 persone in abitazioni in affitto con contratto concordato con la Protezione Civile. Nelle strutture ricettive si trovano 2.865 persone; 483 nelle strutture di permanenza temporanea, come la Caserma della Guardia di Finanza e la Caserma Campomizzi. Infine, nei comuni del cratere che hanno fornito i dati gli assistiti risultano 8.072. La gestione dell'assistenza alla popolazione (che è affidata al Comune dell'Aquila) è quella che crea più problemi. Fra case map ancora da assegnare, autonoma sistemazione da pagare, albergatori che aspettano la liquidazione della fatture, primi problemi di tenuta degli alloggi e case occupate abusivamente, ogni giorno bisogna avere a che fare con una montagna di problemi. «Il Comune» ha detto l'assessore Stefania Pezzopane «sta predisponendo un sistema informatico che ha l'obiettivo di scovare i furbi, coloro che cioè si sono fatti assegnare un allloggio del Case o un map non avendone diritto». Finora la lista dei furbi è “corta”. Ne sono stati scovati nell'ordine delle decine. Alcuni hanno fatto anche ricorso al Tar che ha sospeso lo “sfratto” da parte del Comune. Ma si presume che il fenomeno sia molto più ampio e allora grazie all'informatica e incrociando i dati prima o poi chi ne sta approfittando salterà fuori e se gli va bene riceverà l'invito ad andarsene con le buone ma potrebbe rischiare anche la denuncia penale. «Siamo convinti» dice la Pezzopane «che verremo a capo di tutte le situazioni anomale, va detto che fra decine di migliaia di persone una piccola percentuale che ne approfitta è fisiologica. Noi vogliamo garantire i diritti di tutti ma è giusto perseguire chi non si sta comportando bene». In questi giorni si moltiplicano le segnalazioni di problemi agli alloggi del Case e nei map. Ci sono numeri verdi da chiamare ma non sempre - a sentire i cittadini - l'intervento è immediato. A chi si staccano sportelli e mensole, a chi manca l'energia elettrica per ore e in modo inspiegabile, chi all'improvviso si trova la casetta allagata, chi ha la lampadina “fulminata” e non sa se deve ricomprarla o farsela sostituire senza spese. Per non parlare di map che non si riescono ad assegnare per difetti nella costruzione. Non è escluso che in futuro si arrivi, almeno nel piano Case, a veri e propri regolamenti condominiali che prevederanno la ripartizione delle spese comuni. Insomma il tutto gratis potrebbe presto finire. STUDENTI E SINDACO. Intanto l'Unione degli Universitari ha lanciato una petizione (firmata anche dal sindaco Cialente) per chiedere al Comune un servizio di navette all'interno della città “dispersa”. L'Udu chiede al Comune che lo stanziamento dell'Anci-città universitarie (dirottato altrove) sia utilizzato per la creazione di 4 linee di navette che mettano in collegamento direttamente le varie zone della città nelle ore diurne e notturne. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 7 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 14 i teatri dell'aquila - mario mazzocca sindaco di caramanico

- Pagina Aperta I teatri dell'Aquila MARIO MAZZOCCA SINDACO DI CARAMANICO I teatri dell'Aquila terremotata Sai che soddisfazione, quando piove! Ma dove la pescheranno la gente per mandarla a teatro? Precetteranno tutti i terremotati? Già, perché prima del sisma all'Aquila si davano tre o quattro teatri (il Comunale, il Ridotto, il San Filippo, ed il Sant'Agostino) più quello di Paganica, costato una fortuna e mai aperto. Dopo il sisma, ne sarebbero cinque o sei (compresa l'incompiuta, s'intende). Perché ai suddetti se ne aggiungerebbe uno nuovo nuovo, da costruire a Piazza d'Armi Ma siccome è difficile pensare che ci sia così tanta gente che vada a teatro, allora si insinua il dubbio che quelli in centro verranno abbandonati a loro stessi. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta di farne uno ex-nov a Piazza d'Armi. Non avrebbe senso qualora si mettessero a posto quelli storici. E non possono nemmeno accampare la scusa della mancanza di soldi, perché come saltano fuori quelli (tanti) per costruire il nuovo ben si potrebbero trovare i fondi per riparare i vecchi. Allora è proprio una scelta politica: abbandonare il centro storico. Con una piccola postilla. Qualora si dovesse dare in concessione Piazza d'Armi, di fatto, vorrebbe dire privatizzare quel suolo per sempre. Così le future generazioni potranno vantarsi di aver ricevuto in eredità un parcheggio sotterraneo probabilmente a pagamento. Sai che soddisfazione, quando piove! Ugo Centi L'Aquila Più poteri al premier Più poteri al premier. Così, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, annuncia il suo prossimo obiettivo dalle pagine dell'ultimo libro di Bruno Vespa «Nel segno del Cavaliere» rispondendo alle domande del giornalista. «Fa parte della riforma della seconda parte della Costituzione che abbiamo in programma, riforma necessaria per rendere efficace ed incisiva l'azione del governo, dotando il presidente del Consiglio di poteri che oggi non ha». Leggendo queste poche righe, sorge spontanea una domanda e mi metto nei panni di Paolino, un mio amico fraterno di Milano. Paolino mi raccontava come, dopo anni di sacrifici, prova ad accendere un mutuo per l'acquisto della sua prima casa. Si imbatte in una raffica di proposte di appartamenti siti in «Milano 2» e «Milano 3», in palazzi tutti costruiti da una società di cui è azionista il presidente del Consiglio. La sua vecchia Panda non andava più, ed allora opta per la rottamazione acquistando una nuova utilitaria. Avendo già affrontato una spesa per lui rilevante, prova a rivolgersi ad altri per l'assicurazione della nuova auto; sottoscrive la proposta migliore che è quella di una società il cui azionista di maggioranza è il presidente del Consiglio. Inoltre, il mio amico Paolino legge (e compra) il giornale di cui è proprietario il fratello del presidente del Consiglio. Ha il conto corrente in una banca del presidente del Consiglio. Fa shopping in un ipermercato del presidente del Consiglio. Va al cinema in una sala del circuito di una società del presidente del Consiglio per vedere un film distribuito da una impresa del presidente del Consiglio. Il canale televisivo preferito di Paolino è di proprietà del presidente del Consiglio; per vedere i film, realizzati da una società del presidente del Consiglio, ha comprato un decoder prodotto da una società del presidente del Consiglio. Ma Paolino si sintonizza spesso anche sulla Rai, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il presidente del Consiglio, che è anche presidente del partito di maggioranza relativa, ha contribuito in maniera determinante a far eleggere. E quando si dedica alla lettura, gli capita spesso di leggere un libro della casa editrice di proprietà del presidente del Consiglio. Dimenticavo: Paolino tifa per la squadra di cui il presidente del Consiglio è proprietario e presidente. E allora mi tornano in mente le parole riportate nel libro di Vespa: «per rendere efficace ed incisiva l'azione del governo» si ritiene necessario dotare di nuovi ed ulteriori poteri il presidente del Consiglio, affinché si possa governare l'Italia, il nostro Paese. Ovviamente, nel nostro esclusivo interesse.

Argomento: CENTRO Pag. 8 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 4 emergenza case, arrivano i soldi - fabio iuliano

- Altre Emergenza case, arrivano i soldi De Matteis: «Altri 54 milioni di euro, priorità all'autonoma sistemazione» Pronto il decreto attuativo per la Zona franca Sono inutili gli appelli al presidente Napolitano FABIO IULIANO L'AQUILA. «Arriveranno presto altri 54 milioni per tamponare le spese legate all'emergenza post-sisma, prime fra tutte il contributo di autonoma sistemazione». L'annuncio è del vicepresidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, che ha presentato anche proposte di intervento a favore della ripresa economica del cratere, da inoltrare direttamente a Tremonti. ZONA FRANCA. Consapevole che la prima domanda dei giornalisti convocati in sala Silone all'Emiciclo sarebbe stata sulla Zona franca urbana, De Matteis ha assicurato che «il decreto attuativo per L'Aquila è in fase di redazione proprio in questi giorni», parlando della Zona franca aquilana come «l'unica rimasta in Italia, dopo che tutte le altre aree individuate dal governo Prodi, tra cui Rancitelli a Pescara, sono state trasformate in zone a burocrazia zero». I 54 MILIONI. Boccata d'ossigeno in arrivo, dunque, per il pagamento delle spese legate all'emergenza. «I 54 milioni li abbiamo ottenuti», ha sottolineato De Matteis, «non con solleciti estemporanei, ma chiedendo a chi può erogarli, cioè il ministro dell'Economia. Perché fare richieste di questo tipo al presidente della Repubblica Napolitano può andare bene per tenere alta l'attenzione a livello mediatico, ma il capo dello Stato non può certo mettere mano alle risorse. Chiodi ha parlato più volte con Tremonti», ha aggiunto, «sarebbe però molto importante, e oggi le condizioni ci sono, se il ministro venisse qui a rendersi conto personalmente della situazione e magari ad annunciare i provvedimenti adottati». L'obiettivo primario è quello di colmare parte dei ritardi nell'autonoma sistemazione, ma sarà importante anche far fronte ai ritardi nel pagamento degli alberghi. NUOVE MISURE. De Matteis ha quindi sottolineato la possibilità di rilanciare l'economia, non chiedendo nuove risorse ma proponendo «di spendere diversamente quelle già stanziate: una quota, che le associazioni di categoria dovranno indicare, da prendere dai 700 milioni dei fondi Fas ricostruzione, che non credo riusciremo a spendere «tutti entro l'anno e perciò possono essere usati per altri scopi. Quindi», ha continuato De Matteis, «sarà richiesta una deroga per la zona del cratere al credito d'imposta che, in base alla Finanziaria 2007, dovrebbe essere anticipato nel 2013/2014 alle aziende che hanno investito nel 2007. Una data improba già in situazione normale, figuriamoci dopo il terremoto: chiediamo un anticipo al 2011». Un'altra misura proposta dal vice presidente è «la proroga, sempre per le zone terremotate, della Tremonti-ter, scaduta il 30 giugno scorso, che prevede una deduzione per le aziende su Ires e Irpef pari al 50 per cento del costo d'acquisto di alcuni beni individuati in un'apposita tabella». Infine, De Matteis ha annunciato un provvedimento legislativo proposto da Confindustria e Piccole e medie imprese da sottoporre a Tremonti, riguardante la detassazione dal reddito d'impresa di una quota degli investimenti che si faranno sulla ricerca industriale e lo sviluppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 9 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Il Centro 23 peppe barra, le poesie e le musiche spettacolo di solidarietà per l'aquila - jolanda ferrara

- Cultura e Spettacoli Peppe Barra, le poesie e le musiche spettacolo di solidarietà per L'Aquila JOLANDA FERRARA PESCARA. Peppe Barra porterà a Pescara (teatro Massimo) venerdì alle 21 il suo spettacolo di poesie e musiche della tradizione napoletana e mediterranea «Armunia» per una serata speciale organizzata da Coop Adriatica a sostegno dell'Atam, l'associazione teatrale abruzzese molisana. Lo spettacolo è a ingresso gratuito e vuole essere un segno tangibile della volontà di aiutare la ripresa della vita culturale nei territori aquilani ancora martoriati dal terremoto. «Coop per l'Aquila» è appunto il progetto portato avanti con Legacoop Abruzzo che prevede iniziative di promozione sociale come la donazione di 76mila euro per il rilancio delle attività dell'Atam per la stagione 2010-2011. Alla presentazione del progetto sono intervenuti Marco Gaiba, direttore delle politiche sociali di Coop Adriatica, Marco Fanfani, presidente di Atam e Fernando Di Fabrizio, presidente di Legacoop Abruzzo; presente anche l'assessore alle attività sociali del Comune di Pescara, Carla Di Santo Panzino. Sul palco del Massimo Barra sarà affiancato da Paolo del Vecchio alle chitarre, Ivan Lacagnina alle percussioni, Sasà Pelosi al basso acustico, Luca Urciuolo al pianoforte e fisarmonica, e Riccardo Veno ai fiati etnici. A novembre - ha annunciato Fanfani - ripartirà la stagione Atam portando nei teatri d'Abruzzo opere di teatro moderno e di tradizione, con attori del calibro di Ottavia Piccolo, Gianmarco Tognazzi e Pietro Sermonti, e titoli come «Capasciacqua», premio Gassmann 2008 per il miglior testo italiano, per la regia di Marina Confalone. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 10 Data: 15-09-2010 La Gazzetta di Parma Online Terremoti: scossa di magnitudo 3,9 in provincia di Trieste

15/09/2010 - Italia-Mondo | Condividi! Stampa Invia ad un amico

(ANSA) - ROMA, 15 SET - Una scossa sismica di magnitudo 3,9 si e' verificata questa mattina in provincia di Trieste., L'epicentro e' stato individuato in prossimita' di Trieste e delle localita' di San Dorligo della Valle e Bagnoli della Rosandra. Dalle verifiche effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risultano al momento danni a persone e/o cose.

Argomento: CENTRO Pag. 11 Data: Estratto da pagina: 15-09-2010 Gazzetta di Reggio 21 omicido gatti: i tabulati telefonici contro il testimone

- Provincia

CASALGRANDE. Caso Gatti: la difesa di Vittorio Miani acquisisce i tabulati del cellulare di Dante Vecchi, il supertestimone che ha indirizzato i carabinieri al ritrovamento del cadavere e scoprono che nella prima serata del 29 luglio - all'ora dell'omicidio - questi non si trovava a Magreta, come ha sempre affermato. Una crepa nella sua testimonianza. Dove si trovava quella sera? Gli avvocati Mario Marchiò e Gianluca Scalera - difensori di Vittorio Miani, indagato per l'omicidio del rappresentante - sono entrati in possesso dei tabulati del telefono cellulare di Dante Vecchi, il supertestimone che fece scoprire che Franco Gatti era stato ucciso. I tabulati del suo cellulare indicano che la sera del 29 luglio tra le 17 e le 18 - lo spazio orario indicato come quello dell'omicidio - Vecchi non era a Magreta, come ha sempre affermato nelle deposizioni. Sapere dove fosse, a questo punto diventa rilevante. Dante Vecchi ha deposto ben quattro volte davanti ai carabinieri. L'audizione più importante è stata la seconda, all'indomani dell'incendio doloso della Musa della figlia di Franco Gatti. Quel gesto, che ha tradito l'impazienza di un assassino che voleva cancellare le tracce, ha spinto i carabinieri a riascoltarlo. Come nella precedente dichiarazione, resa il giorno prima spontaneamente, ha spiegato di aver dato un passaggio a Vittorio Miani su richiesta di questi, la sera stessa della sparizione di Gatti. Ha detto anche di averlo visto nei paraggi della Lancia Musa e di avergli chiesto come mai fosse a Magreta a piedi da solo. Ma in questa seconda deposizione ha aggiunto una serie di frasi sibilline - secretate dalle indagini - che hanno indirizzato i militari alla casa colonica di Miani a Sant'Antonino. Proprio dove è stato trovato il cadavere di Gatti, dentro un pozzo. Il punto è però che Dante Vecchi ha sempre affermato di trovarsi a Magreta, a parte i pochi minuti del passaggio in auto fornito a Miani proprio verso Sant'Antonino. La difesa pare quindi intenzionata ad utilizzare questa discrepanza non da poco per verificare quanto è attendibile il supertestimone. Nel frattempo proseguono le indagini, dopo che il sangue raccolto dall'auto di Miani è risultato di provenienza animale e quindi estraneo al delitto. (carlo gregori) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 12 Data: 14-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Contro gli incendi il gemellaggio Puglia-Piemonte

Contro gli incendi il gemellaggio Puglia-Piemonte Campagna AIB - Anti Incendio Boschivo: si è conclusa dopo dieci settimane la missione dei volontari della Protezione Civile e del Corpo Antincendi Boschivi piemontesi, impegnati insieme ai volontari pugliesi a contrastare la piaga del fuoco che affligge specialmente nei mesi estivi l'intera regione del sud Italia

Articoli correlati Lunedi 30 Agosto 2010 Anche i volontari vercellesi in Puglia per la Campagna AIB tutti gli articoli » Martedi 14 Settembre 2010 - Dal territorio È stato rinnovato per il terzo anno consecutivo il gemellaggio stipulato tra le Regioni Puglia e Piemonte, avviato dopo i roghi che nel 2007 hanno distrutto Peschici e il Gargano con il loro pesantissimo bilancio di perdite di vite umane e di danni al territorio. Anche quest'anno la Regione Piemonte è intervenuta con uomini e mezzi per supportare l'attività di controllo del territorio e per intervenire efficacemente nelle primissime fasi dello sviluppo degli incendi. Dal 4 luglio al 10 settembre oltre 500 volontari si sono avvicendati in turni settimanali presso la base operativa della caserma del distaccamento aeronautico Jacotenente, situata nella riserva naturale della Foresta Umbra; seguendo itinerari prefissati e con l'utilizzo di mezzi antincendio agili e veloci è stato monitorato gran parte del territorio Garganico, dal lago di Varano a San Giovanni Rotondo, con circa 75.000 km di percorrenza totale e oltre 80 interventi su incendi che in 4 casi hanno richiesto l'intervento dei Canadair della flotta aerea antincendio per essere posti sotto controllo, con una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti sia del numero degli incendi che della superficie percorsa dal fuoco. Alla cerimonia di chiusura della missione è intervenuto Fabiano Amati, assessore alla Protezione Civile della Regione Puglia, che ha visitato il campo e la sala operativa e che, nel portare il saluto e il ringraziamento del Governatore Vendola a tutti i volontari e al comandante della Base Col. Antonio Francesco di Paola, ha precisato che "la Protezione civile è tante cose, non soltanto attività di sala Operativa e volontari, che pur rappresentano un tassello fondamentale nella lotta alle emergenze, ma è anche urbanistica, ambiente, servizi sociali". E nel ricordare le vittime di Peschici ha aggiunto: "la Protezione Civile non si fa sulla disgrazia ma sulla prevenzione. Un operatore di Protezione civile ha raggiunto il suo obiettivo se riesce a stare in ozio il più possibile". "Con una consapevolezza acquisita grazie all'esperienza da assessore con questa delega" - ha concluso Amati - "colgo inoltre l'occasione per ringraziare il Comandante della caserma di Jacotenente, tutti gli amministratori locali, il Capo Dipartimento di Protezione civile Guido Bertolaso e tutti i volontari della Puglia e del Piemonte che alimentano in tutti noi una profonda riflessione sulla necessità di potenziare il sistema di protezione civile regionale negli aspetti operativi e del contingente umano. Ai volontari e a tutti i cittadini infine vorrei ricordare che la vera realizzazione del concetto di cittadinanza avviene anche attraverso l'azione di denuncia nei confronti di tutti coloro i quali commettono reati contro l'ambiente e la natura". Nel suo intervento, il Sindaco di Vico del Gargano Luigi Damiani ha valutato in termini molto positivi i risultati della campagna antincendi che ha contribuito a salvaguardare l'integrità del territorio, risorsa fondamentale in termini di agricoltura e richiamo turistico per l'economia della provincia, auspicando inoltre che il distaccamento di Jacotenente possa divenire base permanente della Protezione Civile per gli interventi relativi alle emergenze legate al dissesto idrogeologico oltre che alla prevenzione incendi. Anche per Luigi Scotti, ispettore Regionale A.I.B. - Anti Incendi Boschivi - il bilancio della missione è stato in questi tre anni largamente positivo anche in termini di acquisita capacità dei volontari pugliesi di agire autonomamente nell'affrontare le emergenze. Il responsabile regionale della Protezione Civile Giuseppe Tedeschi e il responsabile del campo Raffaele Celeste hanno commentato positivamente i risultati ottenuti, lanciando la proposta di estendere questo tipo di sinergia tra regioni ad altre zone della Puglia, come ad esempio le Murge, dove continua ad essere grave la situazione di pericolo dovuta agli incendi nei mesi estivi. Anche l'ing. Sorrentini, stretto collaboratore di Guido Bertolaso, nell'esprimere il plauso ed il ringraziamento del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale per gli eccellenti risultati ottenuti, ha parlato della componente del volontariato non solo in termini di "braccio operativo" ma come "vero e proprio cuore" del sistema Protezione Civile del paese.

Argomento: CENTRO Pag. 13 Data: 14-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Contro gli incendi il gemellaggio Puglia-Piemonte

"Una volta esaurito il loro impegno operativo, i volontari del Coordinamento delle Associazioni di Protezione Civile di Vercelli hanno provveduto allo smontaggio del campo e riportato in Piemonte con un Autoarticolato e un altro mezzo pesante l'officina mobile, le cisterne d'acqua e di carburante e le altre attrezzature utilizzate per il supporto tecnico-logistico e i rifornimenti ai 14 mezzi antincendio impegnati nelle operazioni" - ha spiegato Roberto Bertone, responsabile della colonna mobile impegnata nella missione che ha guidato la squadra dei volontari. "Anche questa operazione è stato banco di prova per valutare il livello di preparazione e la capacità di operare dei nostri volontari e verificare sul campo la validità dei protocolli di intervento che vengono simulati nelle esercitazioni"

Michele Catalano - Coord. Associazioni di Volontariato di Protezione Civile di Vercelli Profilo Volontari AIB Alice

Argomento: CENTRO Pag. 14 Data: 14-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Il Presidente Napolitano: "Prevenire è una priorità"

Il Presidente Napolitano: "Prevenire è una priorità" Dopo i fatti di Atrani, il Capo dello Stato ha sottolineato l'importanza di "mettere in sicurezza la vita delle nostre popolazioni". La Protezione Civile: "Bisogna pianificare e investire nella prevenzione contro il rischio sismico e idrogeologico" Martedi 14 Settembre 2010 - Attualità Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi a Salerno, ha sottolineato l'importanza di "mettere in sicurezza la vita delle nostre popolazioni" e l'esigenza di investire nella prevenzione per tutelare la popolazione dal rischio sismico ed idrogeologico che caratterizzano il nostro Paese, ed in particolare il Mezzogiorno, "anche per effetto di un vero e proprio dissesto prodottosi nei decenni". "E' tempo che nel nostro Paese si faccia uno sforzo per riuscire finalmente a parlare di priorità" - ha dichiarato - "Sia che si tratti di tagliare, sia che si tratti di spendere, non si può continuare a mettere tutto sullo stesso piano, bisogna vedere quali sono le esigenze assolute". "Siamo davvero grati al Presidente della Repubblica per questo ennesimo incitamento" - si legge in una nota della Protezione Civile, secondo cui le parole di Napolitano "danno nuovo impulso alla battaglia che il Dipartimento porta avanti da nove anni proprio su questo tema". Quella del Capo dello Stato è una presa di posizione "forte e chiara, che deve anche servire a far comprendere a tutti i cittadini la reale portata del rischio a cui sono esposti molti territori del Paese nei quali serve applicare sempre più e meglio le conoscenze sviluppate a livello nazionale e riconosciute a livello mondiale". È quindi importante ora "pianificare, impegnare e spendere in tempi rapidi le non irrilevanti somme stanziate dal Governo per la prevenzione dal rischio sismico e idrogeologico": il Ministero dell'Ambiente ha infatti a disposizione un miliardo di euro, attualmente in fase di ripartizione tra le regioni a maggior rischio idrogeologico, mentre entro l'anno un miliardo di euro - stanziato dopo la tragedia de L'Aquila - dovrà essere assegnato dal Dipartimento della Protezione Civile agli Enti locali per la messa in sicurezza degli edifici strategici pubblici e di quelli privati nelle regioni a maggior rischio sismico. Elisabetta Bosi

Argomento: CENTRO Pag. 15 Data: 14-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Atrani: l'idea dei presìdi territoriali Amalfuturo: possibile insieme ai sindaci

Atrani: l'idea dei presìdi territoriali Amalfuturo: possibile insieme ai sindaci Il GiornaledellaProtezioneCivile.it fa sua la proposta avanzata da Francesco Russo, presidente dei Geologi campani, di istituire "presidi territoriali" di controllo. Obiettivi: combattere il dissesto e l'inquinamento ambientale. Il parere dell'associazione amalfitana "Amalfuturo" Martedi 14 Settembre 2010 - Attualità "Da soli non ce la facciamo, ma si tratta di una buona idea, realizzabile insieme ai sindaci dei paesi della Costiera Amalfitana". Franco Gargano è presidente di "Amalfuturo", associazione di volontari che da anni si batte per contrastare i crimini ambientali perpetrati, quasi impunemente, nel territorio in cui vive. Uno spicchio di paradiso a ridosso del mare, che il 9 settembre scorso si è però trasformato nel suo opposto: ad Atrani è straripato il torrente Dragone - probabilmente a causa dei rifiuti che ne ostruivano lo scorrimento, come denunciato a questo giornale dal vicesindaco Emidio Proto - riversando in paese fango e detriti. Nell'alluvione ha perso la vita una ragazza, Francesca Mansi, il cui corpo si cerca da giorni. "Quello che è successo ad Atrani potrebbe capitare ovunque, sulla Costiera - ci dice Gargano - : tutti i paesi sono a rischio". "Amalfuturo" ha in questi giorni dato il via ad una raccolta fondi per la popolazione di Atrani: chi lo volesse, può contribuire alle spese per gli interventi urgenti e la fornitura di beni di prima necessità alla popolazione, effettuando un bonifico sul Conto Corrente postale del Comune di Atrani, n° 18949842, causale: "Raccolta fondi pro alluvionati Atrani". A Gargano "giriamo" la proposta avanzata da Francesco Russo proprio ieri a questo giornale: l'istituzione di presìdi territoriali, formati da cittadini e amministrazioni pubbliche locali, in grado di monitorare il territorio, per evitare abusi, scempi ambientali e in generale comportamenti scorretti. "Insieme ai sindaci l'idea diventa più concreta: solo così si può punire chi contravviene ai buoni precetti della convivenza civile". "Il problema è però il modello organizzativo da attribuire loro - continua Gargano - . A me piacerebbe organizzare i presidi sull'esempio delle associazioni di Protezione Civile, in cui ognuno degli appartenenti interpreta un ruolo ben definito. Ciò aiuta anche a "vivere dentro di sé" i temi per cui ci si batte". A conferma delle parole di Gargano c'è un dato ancora più inquietante, se preso in considerazione con il senno di poi. Il giorno dell'alluvione di Atrani si sono succedute ben cinque frane. Come dire: il torrente Dragone non è l'unico responsabile della tragedia di Atrani. Intanto, è di queste ore la notizia secondo cui il fax firmato dalla Protezione Civile, contenente l'avviso di preallerta e indirizzato al Municipio di Atrani, sarebbe arrivato, o sarebbe stato letto, in ritardo. Gianni Zecca

Argomento: CENTRO Pag. 16 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Abruzzo) Antonello Ciccozzi, ricercatore di Antropologia culturale all'Università dell'Aquila,...

Mercoledì 15 Settembre 2010 Chiudi

Antonello Ciccozzi, ricercatore di Antropologia culturale all'Università dell'Aquila, dopo aver criticato l'articolo di Gareth Fabbro, in cui il geologo gallese metteva a confronto gli eventi sismici dell'Aquila e di Christchurch, individuando la causa della differenza del numero di vittime (308 in Abruzzo, due soli feriti gravi in Nuova Zelanda) nella corretta applicazione dei regolamenti edilizi, replica anche al dirigente dell'Ingv, Warner , e a Giulio Petrilli del Pd, che l'hanno un po' “pizzicato”. «Se Petrilli avesse letto con attenzione - dice - avrebbe constatato che ho scritto che quello che ritengo inaccettabile è attribuire i danni del terremoto “esclusivamente” a fattori di cattiva costruzione. La carenza nella costruzione degli edifici è un fattore, ma lo è insieme all'intensità dello scuotimento: attribuire tutto alla qualità scadente delle costruzioni non è corretto. Un principio cardine della disastrologia dice che il danno dipende dalla combinazione tra l'intensità fisica dell'evento naturale e gli elementi di vulnerabilità sociale (quali ad esempio la qualità delle costruzioni). Questo principio dimostra che non si può ridurre l'esito di un cataclisma esclusivamente a fattori di vulnerabilità, ma che, viceversa, questi sono al contempo una concausa necessaria che determina il danno finale. Forse qualcuno ha bisogno dello stereotipo del terremotino per scaricare una serie di responsabilità». «La Casa dello studente è uno scandalo, ma L'Aquila intera non è la Casa dello studente - prosegue -. L'Aquila ha subito uno scuotimento tremendo, ma ha riportato crolli sporadici». «A Marzocchi - conclude Ciccozzi -, ribadisco che ho basato la mia critica su due punti: è inappropriato comparare due terremoti omettendo il parametro della distanza dei luoghi colpiti dall'epicentro del sisma; la scala Mercalli non misura l'intensità del movimento, ma i danni sulle costruzioni. Marzocchi asserisce che si tratta di analisi “sbagliate”. Di fatto, sul primo punto mi dà poi celatamente ragione dicendo che “la distanza epicentrale può essere importante”. Così, mentre si scandalizza platealmente, riconosce che l'analisi del geologo gallese omette una variabile, ma non chiarisce quanto rilevante questa sia. Riguardo alla scala Mercalli, Marzocchi sostiene che la mia critica «è sbagliata» solo controbattendo che tale scala «è stata calibrata per “classificare” il danno agli edifici», ma viene usata anche «per produrre in tempo reale scenari di danni probabilistici». La questione dell'intensità di movimento non è nemmeno nominata. Ho l'impressione che il fastidio e la preoccupazione del dirigente derivi non tanto dal valore delle mie analisi, ma dal fatto che il mio discorso seguirebbe “un anno e più di critiche piovute sul mondo scientifico”».

Argomento: CENTRO Pag. 17 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Abruzzo) Niente sprechi e massima trasparenza sui puntellamenti . L'assessore comunal...

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di ANTONELLA CALCAGNI «Niente sprechi e massima trasparenza sui puntellamenti». L'assessore comunale alla Ricostruzione, Piero Di Stefano, e il dirigente comunale, Mario Di Gregorio, ieri hanno veicolato questo messaggio alla commissione Garanzia e Controllo. Finora il Comune dell'Aquila ha sborsato per i puntellamenti 48 milioni e 149.175 euro, restano da liquidare ulteriori 45 milioni di euro che fanno riferimento al periodo che va dal maggio 2010 ad agosto. In compenso però gli interventi nel centro storico sono praticamente finiti. «Stiamo riaprendo via Garibaldi - ha spiegato Di Gregorio - siamo all'80 degli interventi ed entro dicembre anche i puntellamenti di periferia e borghi limitrofi saranno conclusi». Dal gennaio scorso la metodologia di scelta delle ditte assicura una maggiore trasparenza: abrogata la lista del prefetto Gabrielli, si è proceduto a emanare un avviso per censire le ditte specializzate nei puntellamenti che, secondo quanto riferito da Di Gregorio, vengono invitate a turno nelle gare ristrette che prevedono la partecipazione di cinque ditte ogni volta. La società che vince prepara il progetto ed esegue i lavori; al Comune rimane una funzione di controllo sia durante e sia a lavori finiti. Se vengono riscontrate anomalie il Comune taglia i compensi decurtando dal totale i lavori svolti in eccesso o il tipo di materiale utilizzato e non richiesto. Grazie a questi controlli 11 ditte si sono viste decurtare i compensi per svariati milioni di euro. Anche i tipi di puntellamenti sono cambiati: quelli invasivi hanno sostituito quelli più discreti che lasciano liberi i vicoli. L'assessore Di Stefano ha sottolineato che il Comune non ha voce in capitolo sui puntellamenti di palazzi vincolati che sono, invece, di competenza del vice commissario straordinario ai Beni culturali. Sempre l'assessore ha poi annunciato che sta per essere pubblicato l'avviso pubblico che invita i proprietari delle case del centro storico a proporre i progetti di recupero dei propri aggregati. In sostanza, si applicherà per il resto del centro la stessa procedura adottata per le sei aree a breve intervento. Durante i lavori della commissione è emersa anche la preoccupazione per le lungaggini nell'esame dei progetti per abitazioni classificate E. «Si sta verificando il solito traccheggio con Cineas. Il Comune si trova in una situazione paradossale con questa società - ha spiegato Di Stefano -. La Cineas ha sottoscritto la convenzione con la Protezione civile per cui non ritiene di dover rispondere del suo operato all'amministrazione comunale. D'altro canto, però, le fatture vengono inviate a noi per il pagamento. Abbiamo deciso di non pagare la fattura numero 3 poiché nella convenzione non è ben specificato il minimo e il massimo da chiedere per ciascuna pratica fissando solo un massimo di 300 euro per ogni progetto B e di 1.000 euro per ogni progetto E. Cineas ha applicato sempre il massimo quindi abbiamo preso carta e penna chiedendo spiegazioni. Pagheremo quando ci saranno fornite e soprattutto quando ci sarà assicurata maggiore celerità». In commissione è approdata anche la relazione sulle Spa comunali. Tante le criticità evidenziate in attesa della riorganizzazione. Per l'Asm - ha scritto il presidente Enzo Lombardi nella sua relazione - per l'anno 2010 si registra un aumento di costi che si attesta sui 14 milioni di euro, ma la situazione più critica resta quella del Centro turistico del Gran Sasso sempre appeso al filo dei lavori della funivia. RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 18 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Abruzzo) PESCARA - L'assessore alle Strutture informatiche, Alfredo Castiglione, interviene su Abruzzo E...

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PESCARA - L'assessore alle Strutture informatiche, Alfredo Castiglione, interviene su Abruzzo Engineering per rispondere alle accuse neppure troppo velate rivoltegli dall'ex assessore Daniela Stati. «AE - spiega Castiglione - è stata costituita, con legge regionale, nel corso della precedente consiliatura ed aveva, ed ha, tra gli scopi statutari, la sicurezza ambientale e territoriale, oltre alla Protezione Civile ed E-Government. Nel 2007 la Regione Abruzzo le ha conferito, “diritti speciali ed esclusivi al fine di dare concreta attuazione alla sicurezza ambientale e territoriale, nonché per la realizzazione e gestione di una infrastruttura a banda larga”. In tutto 53 milioni di euro per la realizzazione di un centro servizi ed un centro tecnico. Il mio assessorato non ha conferito alcun incarico alla società e la possibilità di affidare ad Ae in House Providing, l'incarico di redigere il piano cave tre mesi fa è stata bocciata perché il dirigente rilevava l'impossibilità di considerare AE società, “in House Providing”. In ordine alla composizione del cda - conclude l'Assessore - informo che il direttore regionale dell'Informatica ha da subito rinunciato all'incarico che, dunque, non ha mai svolto nello stesso Cda». Secca la replica della Stati: «Se è vero che il dirigente del Servizio informatica, di competenza di Castiglione, rinunciò subito all'incarico nel Cda, perchè mai partecipava non solo da uditore alle riunioni di Abruzzo Engineering? L'Assessore dice che il Suo dirigente rilevava l'impossibilità di considerare AE società, appunto, “in House Providing”. Bene, ma allora tutti i lavori che AE, dalla sua nascita, ha svolto anche per la Regione Abruzzo come sono stati dati ? con bandi di evidenza pubblica o affidamenti diretti? E quindi i 53 milioni di lavori per la banda larga, sono affidamenti diretti? E chi li dovrà rendicontare e come dovranno essere rendicontati? Inoltre tutti i dubbi e le perplessità su AE che il Vice Presidente Castiglione nutriva, perchè non li ha mai riportati in Giunta regionale?». La Stati conclude chiedendo a Castiglione prima del consiglio straordinario di martedì 21, «tutti gli atti e le delibere di affidamento diretto che la Regione Abruzzo ha fatto nei confronti di AE dalla sua nascita».

Argomento: CENTRO Pag. 19 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Abruzzo) Si allarga l'inchiesta della Procura dell'Aquila volta ad accertare presunte irreg...

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di MARCELLO IANNI Si allarga l'inchiesta della Procura dell'Aquila volta ad accertare presunte irregolarità nei lavori di ristrutturazione del nosocomio aquilano, gravemente danneggiato a seguito del devastante sisma del 6 aprile scorso e che con difficoltà cerca di ritornare alla normalità. L'ospedale figura nella lista di quelli che per primi ha potuto beneficiare di 22 milioni di euro per il ripristino funzionale post terremoto, una cifra che si aggiunge ai 12 milioni di euro già spesi. Denaro utilizzato per una serie di lavori tra cui la ristrutturazione di otto sale operatorie, l'acquisto di diversi macchinari. Inizialmente era questo l'aspetto sul quale la magistratura aquilana ha deciso di veder chiaro, incaricando i carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di acquisire documenti relativi al rifacimento delle due sale operatorie. Ma nei giorni scorsi qualcosa è cambiato tanto che gli investigatori hanno allargato l'interesse, andando a spulciare e ad acquisire tutti i lavori eseguiti e da eseguire sul “San Salvatore”. Tra le carte finite sotto la lente di ingrandimento anche i pareri tecnici e le concessioni in materia di edilizia. I militari dell'Arma hanno fatto visita agli uffici della Asl e del Comune per avere copia o acquisire la documentazione necessaria per poter compiere una serie di controlli incrociati e accertare eventuali irregolarità nell'assegnazione di alcuni appalti e come conseguenza, la spendita di denaro pubblico. La parola spetta ora al titolare dell'inchiesta che ha già sul proprio tavolo le carte richieste. Il magistrato potrebbe decidere di convocare in qualità di persone informate dei fatti i rappresentanti di Asl, Comune e ditte impegnate nella ristrutturazione del fabbricato. In settimana sul caso potrebbe esserci un pronunciamento del pm titolare dell'inchiesta, Fabio Picuti, che attende ancora alcune perizie conclusive della voluminosa indagine sul “San Salvatore” in cui non ci furono morti. RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 20 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Abruzzo) Sfidando la fama del venerdì 17, proprio in questa data alle ore 21 al Massimo, i so...

Mercoledì 15 Settembre 2010 Chiudi

Sfidando la fama del venerdì 17, proprio in questa data alle ore 21 al Massimo, i soci di Coop Adriatica presentano il récital a ingresso libero “Armunia” di Beppe Barra. Si tratta dell'ennesima iniziativa dei soci di Coop Adriatica che hanno appena donato 76mila euro per sostenere l'attività teatrale dell'Atam, l'associazione teatrale abruzzese e molisana. «L'obiettivo di Coop per l'Aquila è proprio investire nella rinascita della cultura e della comunità aquilana e abruzzese - assicura Paola Davani, presidente dei 45 mila soci dell'Ipercoop Centro d'Abruzzo - investendo sulla cultura come strumento di aggregazione e promozione sociale. I fondi, per un totale finora di 106 mila euro, sono stati raccolti grazie al contributo di decine di migliaia di soci della cooperativa di consumatori, che hanno scelto di destinare all'Aquila parte dei punti raccolti facendo la spesa in 157 negozi Coop in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo». «Finalmente un'iniziativa concreta - commenta soddisfatto Marco Fanfani, presidente Atam -. Si parla tanto si sponsorizzazioni ma di genti concreti se ne vedono pochi, basti pensare a certi autorevolissimi capi di Stato che si sono liberamente e pubblicamente impegnati per il restauro di monumenti per poi defilarsi. Ci vorrebbe una legislazione di sgravi a favore di imprenditori mecenati. Fa riflettere poi come a fine ottocento si contassero in Abruzzo ben 24 teatri comunali, mentre oggi ce ne sono appena 4. Il teatro è una magia insostituibile e, grazie a questi fondi, abbiamo messo a punto un calendario che da novembre coinvolgerà i teatri dell'Aquila e di piccoli centri, con opere moderne e della tradizione, attori del calibro di Ottavia Piccolo, Gianmarco Tognazzi e Pietro Sermonti». A maggio la Cooperativa ha già donato due macchine del valore di 30 mila euro per pulire e restaurare i libri danneggiati dal terremoto della biblioteca provinciale dell'Aquila e ha incrementato il patrimonio della “Salvatore Tommasi” con una donazione di oltre 10 mila volumi. Venerdì esordirà all'Iper Coop di San Giovanni Teatino il servizio libri, ovvero l'opportunità di prendere in presto libri gratuitamente e di effettuare eventuali donazioni. La sera poi tutti al Massimo per gustare l'emozionante spettacolo di Beppe Barra, fatto di poesie e musiche della tradizione napoletana e mediterranea. L'artista sarà affiancato da Paolo Del Vecchio alle chitarre, Ivan Lacagnina alle percussioni, Sasà Pelosi al basso acustico, Luca Urciuolo al pianoforte e fisarmonica e Riccardo Veno ai fiati etnici, un appuntamento cui parteciperanno anche il presidente di Coop Adriatica Gilberto Coffari, e i sindaci dell'Aquila e di Pescara Massimo Cialente e Arbore Mascia. L.Val.

Argomento: CENTRO Pag. 21 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Frosinone) Appicca un incendio e manda in fumo 15 ettari di bosco con le fiamme che hanno lambito numer...

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di MARIA LUISA LANCIA Appicca un incendio e manda in fumo 15 ettari di bosco con le fiamme che hanno lambito numerose abitazioni. Poi si dà alla fuga, sperando di farla franca. Ma viene tempestivamente intercettato ed arrestato dai carabinieri di Arce che già da tempo lo tenevano sotto controllo. Le sue responsabilità saranno accertate e valutate alla Procura della Repubblica di Cassino. Si tratta di F.S. sessantaduenne residente nella cittadina. Le manette si sono strette intorno ai suoi polsi alle 13,30 di ieri, quando da circa mezz'ora l'incendio che è sospettato di aver appiccato aveva iniziato a divorare il declivio del Monte Arcano e a minacciare le abitazioni ubicate a confine tra Arce e Roccadarce, tra la località Sant'Antonio e la località Giardini. Stando ad una prima ricostruzione, l'uomo che da tempo si occupa della pulizia dei fondi agricoli e del taglio del legname, era stato visto operare su un fondo privato prossimo all'area dalla quale si è sviluppato l'incendio. Coincidenza, questa, che sarebbe stata notata anche in occasione di altri incendi, l'ultimo dei quali risale al mese di agosto. Proprio mentre si affrettava a rientrare presso la propria abitazione, a bordo del suo ciclomotore, con addosso ancora gli abiti da lavoro, è stato bloccato dai Carabinieri della locale Stazione comandati dal maresciallo Gaetano Evangelista. Il tempestivo intervento dei Militi dell'Arma di Arce -che si sono prestati pesino ad allontanare dalle case alcune bombole del gas- unitamente all'intervento dei Vigili del Fuoco, dei Volontari della Protezione Civile, di due elicotteri e di un Canadaire ha scongiurato il peggio per i residenti nella zona. L'incendio è stato domato solo nella tarda serata di ieri. L'uomo è in stato di fermo. Le modalità di esecuzione della misura restrittiva ( detenzione in carcere o, data l'età, arresti domiciliari) saranno valutate dall'Autorità Giudiziaria. RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 22 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Latina) Due donne sono rimaste intossicate dal fumo in seguito ad un incendio divampato ieri alle 13,30 a Fo...

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Due donne sono rimaste intossicate dal fumo in seguito ad un incendio divampato ieri alle 13,30 a Formia in un appartamento al pianoterra di un edificio in via Appia lato Napoli, di fronte alla stazione di carburante Erg. Le fiamme, che si sono sviluppate all'interno di un ripostiglio, probabilmente in seguito al calore trasmesso da un ferro da stiro ancora caldo ad una bomboletta spray (poi esplosa) e ad alcuni indumenti e pannoloni, hanno lesionato un tramezzo rischiando di estendersi anche in altri ambienti, invasi da un fumo acre e denso. In quel momento erano in casa la proprietaria, Mirella Mastrogiovanni, 88 anni, di Formia, e la badante, Sofia, una polacca di 50 anni. Quest'ultima ha gridato attirando l'attenzione di un carabiniere in borghese che stava transitando in quel momento e insieme hanno messo in salvo l'anziana proprietaria. La badante, svenuta per lo shock e le esalazioni del fumo, è stata soccorsa dal 118 e accompagnata in ospedale. I vigili del fuoco di Gaeta hanno domato l'incendio.

Argomento: CENTRO Pag. 23 Data: 15-09-2010 Il Messaggero (Marche) Una debacle. Ieri mattina al Cup si è quasi arrivati alla rissa e qualcuno voleva chiamare i ca...

Mercoledì 15 Settembre 2010 Chiudi

Una debacle. Ieri mattina al Cup si è quasi arrivati alla rissa e qualcuno voleva chiamare i carabinieri. Scene di ordinaria follia in ospedale. Il numero del centro unico prenotazioni regionale (800.098.798) è andato di nuovo in tilt e la cassa dell'ospedale di Macerata ha registrato un nuovo terremoto. Gente in fila per ore, disagi a non finire, proteste finite a insulti. La situazione viene definita «tremenda». Al Cup non riescono a dare appuntamenti e l'utenza è su tutte le furie. Ieri ci sono andati di mezzo anche i centralinisti dell'ospedale. «Noi del servizio 2571 siamo sprovvisti di tutto dice, molto arrabbiata, Rita Papini, veterana del centralino, da 41 anni voce storica della Asl, sempre gentile e puntuale nelle risposte all'utenza, mai un'inesattezza, mai una parola fuori posto Una cosa così in tanti anni di servizio non mi è mai capitata, io ed i miei colleghi siamo esterrefatti, non abbiamo un'ordine scritto che ci dica cosa dire e cosa fare. Pensi che abbiamo detto alle persone di venire all'ospedale a prenotare, poi scopriamo che non si può più fare. Io voglio chiedere scusa per questo, ma nessuno ci ha detto che informazioni dare». Se al centralino, che è una sorta di semaforo dell'ospedale, non sanno che pesci pigliare, alla barriera casse non va meglio. Ieri mattina c'era una coda di 200 persone: chi doveva pagare il ticket, chi prenotare e ci stavano per scappare le botte. Nel pomeriggio la situazione non è migliorata, sempre gente in fila con tempi biblici di smaltimento della coda. Pietro Campetella, 67 anni, di Macerata è in coda dal mattino: «Sono arrivato alle 9 dice alle 11 me ne sono andato, davanti avevo 200 persone. Sono ritornato nel pomeriggio, alle 16, e devo solo pagare un'impegnativa, ci sono ancora 100 persone prima di me. Ho assistito a un litigio tra due persone, un signore voleva chiamare i carabinieri. Il numero verde quando telefoni è intasato, c'è molta confusione». «Non sapevo del nuovo funzionamento del Cup ammette Lucia Crucianelli, maceratese di 55 anni Lunedì mattina me ne sono andata perché c'erano 150 persone, lo stesso il pomeriggio. Nel pomeriggio di ieri sono tornata, ma ancora non è il mio turno, mi scade il parcheggio, tra poco me ne vado. Però non è accettabile, devo prenotare una visita urgente». Il numero verde per le prenotazioni, poi, è sempre occupato. «Lunedì mattina fino allo sei di pomeriggio ho provato a chiamare per prenotare una visita spiega Elena Vincenzetti, 36 anni, Corridonia ma non ho trovato mai libero. Ieri mattina lo stesso discorso, nel pomeriggio sono venuta di persona, ma se continua così me ne vado, c'è troppa gente, anche se molti se ne vanno per la troppa attesa». Anche Gabriella Massaccesi, 65 anni protesta: «Sono venuta per prenotare una visita da Camerino, lì mi è stato impossibile. Tutte le Asur hanno questo problema, il numero verde è sempre occupato. Quando il sistema era gestito singolarmente creava disagi, figuriamoci ora che è centralizzato. E poi se posso dire Ancona ci sta portando via tutto, tra un po' anche i pannoloni per anziani dovranno partire da lì». Al. Br. RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomento: CENTRO Pag. 24 Data: 14-09-2010 La Nazione (Empoli) «Catignano distrutta da un terremoto»

VALDELSA pag. 9 Archeologi d'accordo: «Un evento traumatico ha cancellato questa comunità» GAMBASSI TERME ALLA TERZA CAMPAGNA DI RICERCHE PRENDE FORMA L'ATLANTIDE DELLA VALDELSA SCAVI ARCHEOLOGICI Nell'area del castello sono venuti alla luce sorprendenti reperti medioevali di ANDREA CIAPPI GAMBASSI TERME L'ATLANTIDE della Valdelsa, alla terza campagna di scavo conclusasi lo scorso finesettimana, comincia a prendere forma. E' l'antichissima cittadella attorno e dentro al Castello di Catignano, che sta tornando alla luce pressoché dal nulla. Solo 2 anni fa, sul sito c'erano resti di due torri in cotto mangiate dalla vegetazione e stop. Ora, alla base delle torri, vediamo che affiorano mura di abitazioni, alloggi, fortificazioni, silos per conservare le derrate, opere idrauliche, ciò che avanza di una porta d'accesso. Secondo quanto appurato dagli archeologi, la vita in questa "civitas" deve essersi fermata d'improvviso per un fatto traumatico: una grossa frana o un terremoto, avvenuto nel periodo di passaggio tra medioevo e rinascimento. Le mura a sud sono letteralmente piegate verso l'esterno, e si notano segni di grosse crepe su alcune strutture. Si vedono anche scale che portano verso sotterranei ancora da scandagliare: sono giunti in superficie pregevoli reperti di manufatti in ceramica dal XIV al XVI secolo, d'uso all'epoca comune. Piatti, bicchieri, contenitori di acqua e vino. Questo, forse, sino al 400. Poi l'oblio. Sino a quando volontari ed archeologi hanno deciso che lì, alla base delle torri, dove erano evidenti alcune stranezze' del terreno, valeva la pena scavare. Siamo ad oggi. Ed ecco riemergere la storia e la vita di questa cittadella di cui si ha notizia dal 1007, XI secolo, come feudo dei Conti Cadolingi. Dopo di che, il patronato passa agli Alberti, quindi a cosiddetti Nobili da Catignano, segno che la piccola "civitas" aveva nel medioevo una sorta di signoria sua propria. I volontari che hanno svolto la campagna primavera-estate a Catignano sono americani, come tutti gli anni. Poi ci sono quelli dell'Associazione archeologica Valdelsa Fiorentina, con Sabrina Bartoli. La direttrice dello scavo è olandese: signora Marja Mendera. Carlo Tronti, dell'Università di Siena, ha seguito lo scavo in questi mesi. Prima della chiusura ufficiale, volontari e professionisti hanno fatto una visita guidata per i turisti e per gli abitanti di Gambassi sul sito archeologico. E' stata, per molti, una scoperta. «Alla terza campagna di scavo spiega Tronti comincia ad essere delineato il profilo di questo castello e della cittadella che vi faceva capo. Sarebbe interessante proseguire lo scavo anche oltre le mura castellane, sui pendii del colle, per trovare altre abitazioni. Ci sono senz'altro. Ci sarebbero sorprese». Sia Tronti che Marja Mendera sono d'accordo su un fatto: «In base alle nostre ricerche, la vita in questo castello si è interrotta per un evento traumatico, forse un sisma». Image: 20100914/foto/2857.jpg

Argomento: CENTRO Pag. 25 Data: 15-09-2010 La Nazione (Empoli) La protezione civile a Filippo Torrigiani

CRONACA EMPOLI pag. 4 COMUNE IL SINDACO Luciana Cappelli con un suo decreto ha disposto un cambio nelle deleghe assegnate agli assessori Filippo Torrigiani e Niccolò Balducci. In base alle disposizioni del primo cittadino, Torrigiani assume anche l'incarico di sovrintendere alla protezione civile, mentre a Balducci viene assegnata la delega alla cooperazione internazionale. La decisione di Cappelli parte dalla considerazione della stretta connessione con le altre deleghe attribuite a Torrigiani, che già si occupa di polizia municipale, manutenzioni, vivibilità e sicurezza civica. Inoltre si punta a una razionalizzazione nei rapporti istituzionali con le varie forze operative.

Argomento: CENTRO Pag. 26 Data: 15-09-2010 La Nazione (La Spezia) Conoscere il terremoto senza averne più paura

LUNIGIANA pag. 15 In programma quattro incontri con specialisti del settore VILLAFRANCA PARTE OGGI L'INIZIATIVA AL CINEMA TEATRO SISMA Il ruolo della Protezione civile è importante nel caso di un sisma, in Lunigiana come altrove QUATTRO incontri dedicati alla prevenzione e alla conoscenza dei fenomeni sismici. Questo è «Apriamoci al terremoto», promosso dal comune Villafranca in collaborazione con Fiabeefrane' e il patrocinio della Provincia. A 90 anni dal terremoto della Lunigiana e della Garfagnana, uno dei più forti del secolo scorso, arrivano una serie di appuntamenti suddivisi per tipologie e fasce di età: un convegno scientifico, un incontro propedeutico all'esercitazione di protezione civile internazionale, un dibattito sulla vulnerabilità dei fabbricati ed infine uno spazio dedicato ai bambini. Il via alla manifestazione oggi alle 15 al Cinema teatro città di Villafranca, con un convegno dedicato al geologo David Giuntini (recente scomparso in un tragico incidente in montagna) moderato da Paolo Cortopassi, geologo del Genio civile di Massa. Aprirà i lavori il sindaco Pietro Cerutti, seguiranno gli interventi di Massimo Bernini, Giovanni Papani e Paolo Vescovi dell'università di Parma, Stefano Solarino, primo ricercatore dell'Ingv di Genova, Claudio Eva professore di fisica ordinaria, Patrizio Signanini dell'università di Chieti, Etta Patacca e Paolo Scandone dell'università di Pisa. Altro importante appuntamento mercoledì 22 settembre alle 10 con un incontro moderato da Gianluca Barbieri, dirigente delle difesa del suolo e protezione civile della nostra provincia e dedicato all'esercitazione internazionale di protezione civile Terex 2010. Nel pomeriggio, al Museo etnografico tavolo tecnico sulla vulnerabilità degli edifici. Moderati da Leonardo Ricci, consigliere comunale di Villafranca, parleranno Piero Coppini, Nicola Signorini e Walter Salvatore. Domenica 26 settembre alle 15, nell'ambito della giornata del riuso a Filetto, in programma attività dal titolo Caccia al tremore', per far conoscere ai più piccini il fenomeno del terremoto, in modo simpatico. «Scopo della manifestazione dice Paolo Cortopassi, geologo del Genio Civile di Massa è coinvolgere tutta la popolazione per sensibilizzarla senza demonizzare il problema-terremoto». M.L. Image: 20100915/foto/5179.jpg

Argomento: CENTRO Pag. 27 Data: 14-09-2010 La Nazione (Pisa) Simulato incidente aereo a Camp Darby

CRONACA PISA pag. 8 Successo dell'esercitazione italo-americana. Ipotizzata la diffusione di sostanze velenose SI È SVOLTA ieri mattina all'interno e nelle vicinanze di Camp Darby un'esercitazione congiunta di Protezione Civile con la partecipazione dei Comandi Statunitense e Italiano di Camp Darby, del Comune di Pisa (Protezione Civile e Vigili del Fuoco), di Prefettura, Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, associazioni del volontariato (Croce Rossa Italiana, Pubblica Assistenza, Misericordia coordinati dal 118) L'esercitazione aveva lo scopo di testare sia le unità di primo intervento, italiane e statunitensi, che in caso di emergenza dovranno agire in modo coordinato e integrato sia l'interazione tra le autorità della base e quelle delle comunità locali. La situazione simulata riguardava l' incidente di un aereo carico di sostanze velenose provocato da terroristi e fatto precipitare deliberatamente su Camp Darby. La scena iniziale è stata una colonna di fumo che usciva dal relitto di un aereo. Intorno i corpi di 15 persone che potrebbero essere ferite o morte. Un passante lancia l'allarme: parte l'esercitazione. Vengono allertate le sale operative di tutti gli enti preposti, mentre arrivano sul luogo dell'emergenza le prime squadre di soccorso e sanitario. La procedura indica chi deve avere il coordinamento delle operazioni, chi deve assumere il comando delle operazioni, definire la zona rossa, stabilire il luogo dove istituire il posto di Comando Avanzato, dove confluiscono i referenti dei comandi di Camp Darby, il responsabile dell'ordine e della sicurezza e il responsabile della viabilità. Presso il Comando italiano della base il Sindaco (o chi per lui) attiva l'Unità di Crisi per la gestione e la pianificazione dell'emergenza. Alla fine molta soddisfazione per il lavoro svolto, per i risultati ottenuti anche in termini di individuazione di aspetti da migliorare. IL VICESINDACO con delega alla Protezione Civile Paolo Ghezzi: "L'esercitazione ha evidenziato la necessità di un continuo raccordo tra Enti, Istituzioni e Volontariato al fine di ottimizzare le capacità di intervento e di colmare le distanza che ancora ci sono tra scenari reali e capacità del sistema collettivo di risposta. Sono emerse indicazioni operative che costituiscono patrimonio di lavoro e di crescita, pur nella consapevolezza di alcuni punti di criticità su cui sarà indispensabile continuare a fare attenzione. Il comandante di Camp Darby Colonnello Kevin Bigelman: "E' indispensabile prima di ogni emergenza verificare la capacità di comunicazione e coordinazione tra Camp Darby, le forze militari e civili presenti all'interno di Camp Darby, gli enti, le istituzioni, le associazioni di volontariato incaricati della protezione civile del territorio. Se la comunicazione è buona allora possiamo continuare a lavorare verso l'obiettivo, altrimenti abbiamo un problema. Il momento per prepararci non è quando l'emergenza si è verificata" . Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Claudio Chiavacci: "L'esercitazione ha presentato elevate caratteristiche di severità sia sotto il profilo operativo che dal punto di vista del coordinamento e del sistema di comunicazioni tra enti e soggetti preposti ai soccorsi. Sono emerse diverse criticità che confermano l'esigenza di proseguire il lavoro congiunto di pianificazione ed il dialogo tra i vari soggetti nonché quella di ripetere con sistematicità l'attività esercitativa al fine di verificare i miglioramenti conseguiti e farsi trovare pronti in eventuali emergenze". Il Comandante Italiano di Camp Darby Colonnello Raffaele Iubini: "Ancora una volta la comunità militare e civile di Camp Darby ha avuto modo di verificare la propria preparazione interna e le proprie capacità di reazione nella sfortunata ipotesi di incidenti di varie tipologie. Questo particolare caso ha visto lavorare a strettissimo contatto le forze di sicurezza e soccorso della base in un primo tempo e le agenzie di sicurezza e di protezione civile , prontamente intervenute, in un secondo tempo. Come prima impressione si può tranquillamente affermare che l'integrazione tra le componenti esterne ed interne è consolidata. E' ovvio che esistono spazi di miglioramento che verranno accertati e opportunamente affrontati".

Argomento: CENTRO Pag. 28 Data: 14-09-2010 La Nazione (Pistoia) Protezione civile Volontari della Cri

AGLIANA / MONTALE / QUARRATA / SERRAVALLE pag. 10 QUARRATA VENTICINQUE volontari del Croce Rossa hanno conseguito l'attestato di I livello secondo le linee della Protezione Civile. Ecco l'elenco: Andrea Agati, Luca Biancalani, Emiliano , Fabrizio Borelli, Alberto Ceccatelli, Stefano Chiari, Daniele Cibella, Umberto Colaone, Luisella Drovandi, Simone Drovandi, Valentino Drovandi, Alessandro Gacci, Jonata Giuntini, Massimo Laschi, Niccolò Pareti, Paolo Alfredo Simon, Paolo Toccafondi, Giulia Vannucci, Caterina Venturi, Riccardo Barbini, Franco Bartoletti, Maria Maura Begliomini, Elena Ciampi, Caterina Commaudo, Roberta Soldi.

Argomento: CENTRO Pag. 29 Data: 15-09-2010 La Nazione (Pistoia) Solidarietà per Haiti Sabato la lotteria

AGLIANA / MONTALE / QUARRATA / SERRAVALLE pag. 13 AGLIANA SABATO alle 11, nella saletta incontri della biblioteca comunale Angela Marcesini' (via Goldoni ad Agliana), ci sarà l'estrazione della lotteria pro terremotati di Haiti. Nell'occasione, il sindaco Eleanna Ciampolini, l'assessore Fabrizio Magazzini e l'assessore provinciale Chiara , consegneranno a Unicef, Caritas ed Arci di Pistoia la somma raccolta nell'ambito del ciclo di iniziative di solidarietà svoltesi ad Agliana e destinata ai progetti di aiuto per la popolazione di Haiti.

Argomento: CENTRO Pag. 30 Data: 14-09-2010 La Nazione (Siena) Inaugurati tre nuovi mezzi per aiutare chi ha bisogno

POGGIBONSI pag. 10 MISERICORDIA TRADIZIONE La Misericordia «cresce» LA CITTÀ ha partecipato con entusiasmo alla Festa di San Gregorio Magno, patrono della Misericordia. Tanta gente, iniziative e novità, a partire dai tre nuovi mezzi in dotazione alla Confraternita: un pulmino Peugeot per il trasporto disabili, una Renault regalata dal gruppo donatori di sangue Fatres e un fuoristrada per la protezione civile. La benedizione dei tre nuovi veicoli è stata uno dei momenti clou della giornata, iniziata alla 9,30 con il ricevimento delle autorità a San Lucchese. Qui, dopo la distribuzione del «Pane della fraternità», si è svolta la cerimonia della vestizione dei nuovi confratelli della Misericordia. Poi, come da tradizione, prima del pranzo sociale, le ambulanze e gli altri mezzi della Misericordia hanno sfilato per le vie della città. Image: 20100914/foto/7569.jpg

Argomento: CENTRO Pag. 31 Data: 15-09-2010 La Nazione (Umbria) La nuova «casa» della Protezione civile Cresce l'attesa per il via dei lavori

ASSISI / TODI / BASTIA pag. 13 TODI TODI E' GIUNTO il momento della posa della prima pietra per il nuovo centro di coordinamento delle attività della protezione civile che sarà ubicato nell'area industriale di Bodoglie, nella frazione di Pian di Porto. La cerimonia è in programma per domani a partire dalle 16, quando verranno inaugurati i lavori alla presenza del sindaco Antonino Ruggiano e della giunta al completo. «Possono finalmente partire afferma l'assessore ai lavori pubblici Antonio Serafini le opere sulle strutture che vedranno convogliate le attività dei gruppi della protezione civile che operano nel nostro territorio». Si tratta di un'area di circa tremila metri quadrati, di proprietà comunale, dove saranno realizzate anche tutte le opere infrastrutturali e viarie di collegamento, comprese le apposite aree per concentrare uomini e mezzi nell'eventualità di calamità. «In questo nuovo centro aggiunge Serafini saranno convogliate, in particolare, le attività del nucleo comunale della Protezione Civile, Rosa dell'Umbria', la sezione dell'associazione nazionale Carabinieri in congedo, nonché la sede della Croce Rossa». Croce Rossa che, ad oggi, si trova ancora negli spazi ristretti e disagiati di Corso Cavour. Il costo complessivo dell'intera operazione ammonterà a circa 67mila euro: a questo proposito, l'assessore ha tenuto a precisare che l'architetto Fabrizio Comodini si è messo a disposizione del Comune per la progettazione delle opere dal punto di vista tecnico ed operativo a titolo assolutamente gratuito. Entro il mese di novembre i lavori dovrebbero essere ultimati. S.F.

Argomento: CENTRO Pag. 32 Data: 14-09-2010 La Nazione (Viareggio) Cri: corso per volontari

AGENDA VERSILIA pag. 19 LA CROCE Rossa Italiana, delegazione di Ripa, sta organizzando un corso di base, che partirà il 15 settembre alle 20.30, per i nuovi volontari. «Vista la crisi del volontariato spiegano i promotori vogliamo reperire persone e soprattutto giovani, anche per attività di protezione civile, sociale e per il gruppo cinofilo». Il corso, che prevede dieci lezioni per due volte alla settimana, ha il patrocinio del Comune di Seravezza. Per informazioni ed iscrizioni, contattare Lucia al 349 / 50.94.663, fax 0584 / 76.80.76.

Argomento: CENTRO Pag. 33 Data: 14-09-2010 Quotidiano.net Cile, è nata Esperanza figlia di un minatore intrappolato a 700 metri

Quotidiano Net - La piccola è venuta al mondo nella città di Copiapò ed è stata battezzata prendendo ispirazione da Campo Esperanza, l'accampamento allestito dalle famiglie dei minatori alle porte del giacimento di San Josè " /> Quotidiano.net "Cile, è nata Esperanza figlia di un minatore intrappolato a 700 metri" Data: 15/09/2010 Indietro

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Cile, è nata Esperanza figlia di un minatore intrappolato a 700 metri La piccola è venuta al mondo nella città di Copiapò ed è stata battezzata prendendo ispirazione da Campo Esperanza, l'accampamento allestito dalle famiglie dei minatori alle porte del giacimento di San Josè

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Argomento: CENTRO Pag. 34 Data: 14-09-2010 Quotidiano.net Cile, è nata Esperanza figlia di un minatore intrappolato a 700 metri

Alla fine del riquadro di spiegazione ne sarà proposta anche la traduzione in inglese, ripresa dal lemmario Italiano-Inglese del Ragazzini 2010.

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Elizabeth Segovia, moglie di un minatore intrappolato, e la figlia Esperanza (Reuters)

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Argomento: CENTRO Pag. 39 Data: 14-09-2010 Il Resto del Carlino (Ferrara) Picchetto d'onore per Giuseppe D'Agostino

COMACCHIO pag. 25 Oggi alle 15, nella chiesa dei Cappuccini, i funerali del presidente della protezione civile Terzo da destra nella foto Giuseppe D'Agostino, alla sua sinistra il figlio Marco con la divisa della protezione civile SI SVOLGERANNO oggi alle 15, nella chiesa dei Cappuccini a Comacchio, i funerali di Giuseppe D'Agostino, 51 anni, presidente dell'associazione di protezione civile «Trepponti», stroncato sabato da un infarto cardiaco che non gli ha lasciato scampo. D'Agostino lascia la moglie Franca Cavallari, i figli Marco, 26 anni e Rossella 29, ma lascia un vuoto incolmabile anche tra i volontari di protezione civile di cui era presidente e di cui fa parte il figlio Marco; e tra i volontari delle Guardie ecologiche di Legambiente di cui era il coordinatore provinciale e nei colleghi della Guardia di finanza dove aveva prestato servizio per una quindicina di anni, prima a Comacchio, poi a Ravenna e infine a Porto Garibaldi. Era un uomo generoso, D'Agostino che del suo impegno al servizio degli altri aveva fatto ragione di vita, spendendosi nella difesa della legalità, quando vestiva la divisa da finanziere, e nella tutela dell'ambiente con l'uniforme da da Guardia ecologica e da volontario di protezione civile. Questa mattina alle 9 è in programma il picchetto d'onore all'ospedale San Camillo a cui partecipano i responsabili di protezione civile, il sindaco di Comacchio Paolo Carli con il gonfalone del Comune e i rappresentanti delle forze di polizia. «Ho iniziato con lui il percorso che ha visto nascere la protezione civile a Comacchio dice commossa l'ex sindaco lagunare Cristina Cicognani e sono orgogliosa di aver lavorato al suo fianco. Giuseppe era una persona davvero straordinaria che lascia un grande vuoto». Banchisio Pura, ex collega, lo ricorda così: «Era un bravo ragazzo. Ricordo che arrivò a Comacchio alla fine degli anni '70 e lo impiegarono subito come autista da inseguimento. Era una persona estremamente attiva, che non se ne stava mai senza fare niente, tanto che ancora qualche mese fa, alla nascita del gruppo di protezione civile, qui a Comacchio, è parso normale nominarlo presidente. Ci siamo poi rivisti pochi giorni fa e ricordo che smaniava dalla voglia di acquistare un cane da salvataggio. Purtroppo sapevo che aveva avuto problemi di cuore...». Erano tanti gli amici Giuseppe frequentava e tra questi Massimo Antonelli, medico ortopedico in pensione da poco: «Ci conoscevamo da oltre 20 anni, da quando era venuto ad abitare a Comacchio, in Raibosola - ricorda Antonelli - e non era soltanto un vicino di casa ma era anche un prezioso amico». La protezione civile di Comacchio conta oltre settanta iscritti e sta lavorando per realizzare un campo di addestramento per i cani, a Comacchio. La figlia Rossella ha proposto una raccolta di fondi che saranno devoluti alla protezione civile in modo da portare avanti il lavoro iniziato dal padre e ricordarlo così nel migliore dei modi.

Argomento: CENTRO Pag. 40 Data: 15-09-2010 Il Resto del Carlino (Ferrara) Pergamena al merito per la solidarietà verso città e popoli colpiti dal terremoto CENTO pag. 15 CENTO PRIMA DEL CONSIGLIO COMUNALE IL PREMIO ALLA SCUOLA CALCIO INSTANCABILE Marco Amelio, presidente della Centese calcio LUNEDÌ sera, prima dell'inizio dei lavori del Consiglio, l'amministrazione ha voluto premiare la Scuola calcio centese, presieduta da Marco Amelio, per le iniziative di solidarietà svolte in questi anni a partire dal progetto "Un campus per l'Abruzzo", attraverso il quale 34 ragazzi abruzzesi, colpiti dal terribile terremoto dell'aprile del 2009, sono stati ospitati nella Città del Guercino nel luglio dello scorso anno per una settimana di sport e di svago per cercare di distogliere almeno un attimo la loro attenzione dalla tragedia vissuta. Una settimana nella quale, oltre ai momenti di socializzazione, si è dato vita anche ad un libro, «Spero che non faccia più il terremoto», una raccolta di racconti dei giovani abruzzesi che hanno espresso paure, speranze per il loro futuro dopo la tremenda notte del 5 aprile, quando la terra ha tremato mettendo in ginocchio L'Aquila e gran parte dei paesi vicini. In questi mesi è stato avviato un altro progetto in favore di un'altra popolazione martoriata dal terremoto, quella haitiana: "Kan esportif pour Ayiti" il nome del progetto con la finalità di organizzare un Campus di calcio a Port au Prince che coinvolga i ragazzi appartenenti alle fasce più deboli della popolazione con attività sociali e ludiche che offrano un diversivo ed un aiuto per superare il trauma legato al drammatico evento. Il sindaco Flavio Tuzet ha consegnato una pergamena a Marco Amelio e al suo staff, un riconoscimento simbolico ad esprimere apprezzamento da parte di tutto il territorio centese all'attività sociale svolta dall'associazione calcistica. Image: 20100915/foto/3771.jpg

Argomento: CENTRO Pag. 41 Data: 14-09-2010 RomagnaOggi.it Ad una anno di distanza è completata la transizione della val Marecchia

14 settembre 2010 - 19.49 (Ultima Modifica: 14 settembre 2010)

BOLOGNA - La commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha ascoltato la vicepresidente della Giunta regionale Simonetta Saliera che ha riferito sullo stato degli atti e sugli interventi in fase di attuazione concernenti il distacco dei 7 comuni dell'Alta Valmarecchia dalle Marche e la loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, ad un anno distanza dalla legge 117/2009 e dall'adozione della relativa norma regionale (L.r.17/2009).

La vicepresidente Saliera ha comunicato che con l'intesa tra le Marche e l'Emilia-Romagna riguardante il settore della sanità si è conclusa anche l'ultima parte del passaggio esclusa dalla precedente intesa. "Si chiudono così tutti i rapporti negoziali con la Regione Marche relativi alla Valmarecchia - ha detto Saliera - e siamo soddisfatti perché nel tempo esatto di un anno le questioni sono tutte normate e stanno andando a regime".

La legge che sanciva il passaggio dei 7 comuni, non stabiliva come questo dovesse materialmente avvenire, pertanto con la principale intesa del febbraio scorso, le Regioni Emilia Romagna e Marche, - ha spiegato Saliera - hanno lavorato per garantire la continuità dei servizi ai cittadini ("che non dovevano essere penalizzati dai passaggi burocratici"), la continuità degli investimenti e per assicurare una fase transitoria tra le diverse legislazioni regionali con atti e procedure burocratiche veloci per la popolazione.

Di fatto dall'1 gennaio 2010 tutti i servizi vengono erogati dalla nostra Regione, anche quelli sanitari per i quali rimaneva il problema della copertura finanziaria. Le risorse del Fondo sanitario infatti sono corrisposte alla Regioni sulla base dei dati Istat relativi alla popolazione residente del 2008, e quindi la quota relativa ai comuni trasferiti (18 mila abitanti) è stata computata alle Marche per un ammontare complessivo di 31 milioni circa di euro. Ora, con la recente intesa, (dedotti 6 milioni di euro "a titolo di compensazione una tantum" per l'ammortamento di mutui che resteranno a carico delle Marche), i fondi per la sanità (circa 25 milioni) saranno quindi riversati alla Regione Emilia-Romagna.

La vicepresidente Saliera ha quindi ricordato gli interventi già previsti nei bilanci 2009-2010 nei singoli capitoli dei vari settori e in fase di attuazione. Tra questi: fondi per un primo intervento da parte della Protezione civile per circa 700 mila euro per i comuni di Maiolo, Casteldelci, San Leo e S.Agata Feltria; 900 mila euro per l'ampliamento dell'istituto superiore 'Einaudi' a Novafeltria; 1 milione di euro per il riassetto idrogeologico; 400 mila euro per il parco Simone e Simoncello; 2 milioni di euro per interventi in sanità (ospedale e residenza sanitaria protetta a Novafeltria), 1milione e 200 mila euro per l'agricoltura (contributi Fesr).

In proposito, sottolineando che, per quanto a sua conoscenza, "le popolazioni dei comuni in questione continuano, ad un anno di distanza, ad essere felici della loro scelta e mantengono un'alta considerazione della nostra Regione, il presidente Lombardi ha concluso: "Posso dire per esperienza diretta che la Regione Emilia Romagna si è comportata in modo ineccepibile in tutta la vicenda del passaggio, mentre al contrario la Regione Marche si è comportata piuttosto male dal punto di vista istituzionale".

Per chiarimenti e osservazioni nel corso della commissione sono intervenuti i consiglieri Silvia Noè (udc); Mauro Manfredini (lega nord); Andrea Pollastri (pdl); Marco Monari (pd).

Argomento: CENTRO Pag. 42 Data: 14-09-2010 Il Tempo Pakistan una tragedia dimenticata

Venti milioni di persone sfollate, senza acqua, generi alimentari e assistenza sanitaria. Dal 22 luglio Paese nel caos a causa delle piogge monsoniche.

Home prec succ Contenuti correlati Tragedia in note. È l'11 settembre Attentato kamikaze in Pakistan43 morti in un corteo pro-Palestinesi STATI UNITI Inventata (e dimenticata) la macchina che fa partorire con la forza centrifuga L'hanno brevettato come «Apparato per facilitare il parto grazie alla forza centrifuga», ma a vedere il progetto sembra una via di mezzo tra una macchina di tortura Ambiente, «città dimenticata» Ambiente, «città dimenticata» La finta carità uccide i rom

Una catastrofe apocalittica ignorata, facciamo mea culpa, dai media. Da quasi due mesi il Pakistan è nel caos: piogge torrenziali, inondazioni, raccolti distrutti, senza acqua potabile. Oltre 20 milioni di persone sfollate, migliaia di morti, sconosciuto il numero dei dispersi. La situazione è sempre più critica in Pakistan. E noi continuiamo a ignorarla. A guardare dall'altra parte. A cambiare canale quando, per caso, un tg ci mostra le immagini della tragedia. Dopo le piogge monsoniche ora a preoccupare sono la crisi alimentare, la crisi idrica e quella sanitaria: per il premier Zardari, occorreranno almeno tre anni perché il Paese possa rimettersi in piedi. Gli appelli del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e del Papa non sono valsi a sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale. Persino dai Paesi arabi più ricchi, quelli dell'area del Golfo, non sono arrivati contributi importanti. Quegli stessi Paesi donarono per le vittime dell'uragano Katrina che colpì gli Stati Uniti, centinaia di milioni di dollari. Oggi per il Pakistan hanno versato appena due milioni. L'Italia ha inviato alcuni mezzi ed esperti della Protezione Civile ma non c'è stata la mobilitazione che ci fu per il terremoto ad Haiti. In prima linea, però, molte ong italiane e la Caritas: soffermiamoci sulle foto che pubblichiamo e mettiamo mano al portafogli e sosteniamo il loro impegno in Pakistan. Qualcuno ha trovato l'alibi dei talebani che minacciano gli operatori stranieri. Non lasciamo spazio proprio a quelle forze oscurantiste ed estremiste così che diventino l'unico riferimento credibile per quelle popolazioni martoriate. Vai alla homepage

Maurizio Piccirilli

14/09/2010

Argomento: CENTRO Pag. 43 Data: 15-09-2010 Il Tempo Un premio ai geometri sabini

Nella prestigiosa cornice del Teatro Flavio Vespasiano, si svolgrà domani, 16 settembre a partire dalle ore 9, la cerimonia di consegna degli attestati di merito degli iscritti al Collegio provinciale dei geometri e geometri laureati di Rieti, alla presenza delle più alte cariche istituzionali (Prefetto Chiara Marolla, Presidente della Provincia Fabio Melilli, il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili, i consiglieri regionali, il Presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini) e di autorevoli rappresentanti del Collegio nazionale e regionale. Home Lazio nord Contenuti correlati Che Strega! Premio Laurentum anche per gli italiani all'estero In un mare di film drammaticamente complessi che hanno caratterizzato la 67esima Mostra di Venezia, è apparsa naturale la vittoria di un'opera soft sentimentale come «Somewhere» del premio Oscar Sofia Coppola. Ferrari Assolta «Quelle strane contraddizioni che penalizzano tutti i sabini» Siglato l'accordo tra Acea Ato 5 e Istituto per Geometri

Una giornata particolarmente importante per la categoria, che diventerà anche momento di riflessione sull'evoluzione e il futuro della figura professionale del geometra. Alla presenza del rappresentante del Consiglio Nazionale, delegato dalla Protezione Civile, Geom.Giuseppe Merlino, verranno consegnati attestati per i geometri che, in modo volontario, hanno prestato la loro attività alla popolazione aquilana colpite dal terremoto. Verranno premiati per i 60 anni di attività Bruno Paparoni che ha lasciato il testimone al geometra in attività, Giovanni Cattani, decano provinciale dei Geometri con il più alto grado di anzianità. Fascia 50 anni di attività: 19 premiati. Fascia 40 anni di attività: 40 premiati. Fascia 25 anni di attività: 84 premiati.Vai alla homepage

15/09/2010

Argomento: CENTRO Pag. 44 Data: 15-09-2010 Il Tempo Dai soci di coop adriatica 76 mila euro per sostenere l'atam

L'AQUILA I soci della Coop Adriatica donano 76 mila euro per sostenere l'attività teatrale di Atam. Home Abruzzo succ Contenuti correlati Ue: in Italia ripresa moderata Il mercato del lavoro resta fragile Fao: diminuiscono gli affamati sono meno di un miliardo Mille euro per la testa del bengalese Integrazione sociali, arrivano i fondi dalla Regione Giuseppe Grifeo Guadagnano fra i cinque e i settemila euro al mese, molte sono ragazze madri e romene, molti dei loro parenti sanno che sono prostitute ma lo tollerano a fronte dei forti guadagni. Milan "sinistri" presagi

Prosegue l'impegno della cooperativa di consumatori per la rinascita della cultura e della comunità aquilana e abruzzese. La stagione 2010-2011 riprende il via venerdì 17 settembre con “Armunia” di Peppe Barra, spettacolo gratuito e aperto a tutti i cittadini, alle 21 al Teatro Massimo di Pescara. «Ricostruire la comunità aquilana e abruzzese, investendo sulla cultura come strumento di aggregazione e promozione sociale»: è l'obiettivo di “Coop per l'Aquila”, la serie di iniziative realizzate da Coop Adriatica a sostegno dei territori colpiti dal terremoto, che proseguono con una donazione di 76 mila euro per il rilancio delle attività di Atam, l'Associazione Teatrale Abruzzese Molisana. I fondi - per un totale finora di 106 mila euro - sono stati raccolti grazie al contributo di decine di migliaia di soci della Cooperativa di consumatori, che hanno scelto di destinare all'Aquila parte dei punti raccolti facendo la spesa in 157 negozi Coop in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo.Vai alla homepage

15/09/2010

Argomento: CENTRO Pag. 45