venerdì 8 maggio sabato 9 maggio domenica 10 maggio 14.00 » Sala conferenze del Mart 10.30 » Sala conferenze del Mart film film 10.30 » Sala conferenze del Mart I MISTERI L’ACCORDATORE film DEL GIARDINO DI DI TERREMOTI SANS SOLEIL COMPTON HOUSE Stephen e Timothy Quay Chris Marker 14.00 » Sala conferenze del Mart 14.00 » Sala conferenze del Mart film film 16.30 » Sala conferenze del Mart giovedì 7 maggio film NIGHTWATCHING CORTOMETRAGGI WAKING LIFE Peter Greenaway Jan Švankmajer Richard Linklater 16.00 » Sala conferenze del Mart 16.30 » Sala conferenze del Mart 16.30 » Sala conferenze del Mart film film film 18.00 » Sala conferenze del Mart L’ULTIMA TEMPESTA incontri GOODBYE ’S Peter Greenaway La narrazione DRAGON INN J’ACCUSE Tsai Ming-Liang Peter Greenaway 18.00 » Sala conferenze del Mart cinematografica incontri nella Hollywood 18.00 » Sala conferenze del Mart 18.00 » Sala conferenze del Mart IL FUTURO contemporanea incontri incontri È NEL DIGITALE tra cinema, IL CINEMA 2.0 LA MIA MUSICA DOMENICO DE GAETANO NUOVI LUOGHI E PER IL CINEMA piccolo schermo e PC NUOVE ESPERIENZE 21.00 » Auditorium Melotti leonardo gandini DI VISIONE PETER FRANCESCO CASETTI 21.00 » Auditorium Melotti concerto GREENAWAY 21.00 » Auditorium Melotti conferenza spettacolo MICHAEL Vj performance 21.00 » Auditorium Melotti Il cinema è morto, lunga concerto NYMAN band vita allo schermo PETER Music for films film GREENAWAY GIOVANNI man with a Movie Rosa SOLLIMA camera Il cinema ha aperto fin dalle sue che appariva sempre più fragile e origini – indipendentemente dagli inconsistente. L’attesa finalmente si intenti dei suoi inventori e di chi era conclusa. Il cinema diveniva al lo ha frequentato a partire dalla contempo l’arte di tutte le arti e il fine dell’Ottocento considerandolo creatore di una cultura per tutti che opportunità avventurosa per tutti potevano comprendere. navigare nei territori magmatici Come sappiamo questa convinzione e instabili della modernità – il ricca di ottimismo (come tante altre lungo tormentato percorso che lungo il secolo breve) si è dimostrata ha segnato la scomparsa di quella semplicistica e fallace. Anche a che è stata definita la galassia causa dell’affermarsi di nuovi media Gutenberg. Fino a quel momento i linguaggi si sono moltiplicati (i dintorni del primo Novecento) e differenziati. La ricerca di la stampa aveva rappresentato il sintesi diverse ha evidenziato primo sistema comunicativo della l’impossibilità di giungere a società industriale, sviluppatasi un’arte delle arti e a un linguaggio producendo profondi cambiamenti di tutti. Eppure gli intrecci e le sul versante culturale ed economico, contaminazioni continuano ad sociale e personale. Un sistema essere praticate, sperimentate, che il dinamismo crescente che abbandonate, riesumate e stava caratterizzando la nuova rielaborate. Sono anzi divenute il epoca del progresso trascinato dalla modo di essere dell’estetica e delle scienza e dalla tecnica rendeva culture delle contemporaneità. È sempre più insufficiente. Le una ricerca perenne al contempo masse metropolitane che avevano influenzata dagli umori del abbandonato le campagne e che momento; finalizzata a individuare spesso migravano lasciandosi alle qualche strumento efficace per spalle antiche identità regionali districarsi in un presente complesso, e nazionali necessitavano di una labile e confuso, che di continuo cultura e di forme di comunicazione esorcizza le prevedibili delusioni a adeguate alle mutate condizioni, più cui andrà incontro quando si sforza in sintonia con le peculiarità della di decifrare gli orizzonti del futuro: società che si stava configurando. Il Futuro Presente. Festival delle arti cinema parve rispondere a questa contemporanee è sempre stato esigenza e nello schermo le masse si sostanzialmente un’affascinante riconobbero immediatamente, con esplorazione degli esiti di alcune di le loro aspirazioni e i loro sogni. I queste ricerche. teorici di quella che venne celebrata Il cinema lungo la sua storia ha come la settima arte ragionarono in dovuto riconsiderare le proprie maniera lineare (erano tempi in cui ambizioni. Quando si è dovuto si pensava al futuro come insieme ammettere che era uno dei tanti di innovazioni che avrebbero possibili media della società ineluttabilmente riscattato gli esseri moderna e che lo schermo della umani da tutte le miserie delle televisione lo avrebbe sostituito epoche precedenti) lungo varie in alcune sue funzioni si è direzioni. incominciato a parlare di crisi e Il cinema poteva essere la sintesi poi, con l’affermarsi dell’elettronica linguistica ed estetica di tutte le e della telefonia per e con le forme artistiche con cui le civiltà immagini dei loro schermi, di morte. si erano fino a allora espresse, Non solo, è parso a molti che le ma al contempo poteva indagare nuove tecnologie delle immagini e documentare fisicamente la avrebbero divorato il cinema e con realtà con un occhio oggettivo, esso i linguaggi che aveva cercato scientificamente più accurato e di fare propri offrendo loro una efficace. Il cinema era finalmente nuova possibilità. Ed invece per il mezzo tecnico che poteva l’ennesima volta sta sviluppando pragmaticamente dare unità a una originale mutazione verso un quanto era nato nella pittura e futuro dai molteplici schermi di cui nella letteratura, nella danza e nella rappresenterà solo una parte. Con musica, nell’architettura e nella SCREEN. Gli schermi del futuro, con scultura con specifiche differenti il lavoro a tutto campo (o meglio, a identità, che si erano consolidate tutti schermi) di Greenaway, con il nei secoli e che si erano frantumate contributo di molti altri (cineasti, nell’impatto con le ricorrenti sfide musicisti, studiosi) ci potremo della contemporaneità. Sfide che avventurare in questo universo avevano sconvolto le specificità sicuramente ricco di sorprese, tappa delle singole forme d’arte e inaridito successiva di un percorso iniziato la loro capacità di proporre percorsi cinque anni fa. vitali di senso in base ai quali orientarsi nei territori di un presente Gianluigi Bozza Figura di spicco del cosiddetto “rinascimento” del cinema inglese, Peter Greenaway è un regista prolifico che in oltre venticinque anni di attività, sedici lungometraggi e uno sterminato numero di cortometraggi, ha tracciato un percorso artistico esemplare nel quale sono confluiti non solo il suo straordinario eclettismo e i suoi interessi ma anche una naturale predisposizione ad avventurarsi Il cinema è morto, lunga vita allo schermo verso nuove frontiere. conferenza spettacolo Amante ed esperto di pittura, concepisce il cinema come arte Rosa film figurativa. Il suo sguardo si volge all’indietro, ai suoi pittori preferiti giovedì 7 maggio – Tiepolo, Veronese, Bronzino e Rovereto » Auditorium Melotti » ore 21 più in generale tutto il barocco e il manierismo – ma la sua creatività riesce a dare nuova vita a quei capolavori trasformandoli in scenari Tulse Luper VJ performance naturali o riferimenti per le storie raccontate dal suo cinema. venerdì 8 maggio Basta percorrere sommariamente Rovereto » Auditorium Melotti » ore 21 la sua grande produzione per cogliere, accanto alla centralità dell’elemento iconografico, anche un confronto continuo con il concetto di sperimentazione. Da I misteri del giardino di Compton House (1982) a Lo zoo di Venere (1985), da Il ventre dell’architetto (1987) a Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989) passando poi per L’ultima tempesta (1991), I racconti del cuscino (1995), Le valige di Tulse Luper (2003) o Nightwatching (2007) e Rembrandt’s J’accuse (2008), Greenaway cerca di superare i limiti del cinema tradizionale. Una tensione, questa, che lo spinge anche a ricorrere alla tecnologia digitale nell’intenzione di dare forma a un genere di opera cinematografica non vincolata a un solo punto di vista, ma fruibile in maniera multidimensionale. Sono i nuovi orizzonti della settima arte e di questi il regista inglese parla nell’incontro dal titolo Il cinema è morto, lunga vita allo schermo – durante il quale viene proiettato anche il cortometraggio Rosa realizzato assieme alla coreografa Anne Teresa de Keersmaeker della compagnia belga Rosas – e ne fornisce anche un esempio concreto nella VJ performance Tulse Luper. Un progetto multimediale, quest’ultimo, messo in scena per la prima volta nel 2005 durante una serata al Club 11 di Amsterdam, dedicata alle arti visive. Grazie a un particolare sistema composto da uno schermo touchscreen, Greenaway seleziona e mixa in diretta le immagini tratte dalle 92 storie di Tulse Luper che vengono proiettate su maxischermi accompagnate dalle musiche del dj Serge Dodwell, più noto col nome d’arte di Radar. È il nuovo cinema – o almeno una delle sue declinazioni – capace di creare e raccontare storie in tempo reale, di sondare e percorrere in continuazione nuove traiettorie, di liberarsi dalla narrazione predefinita.

Peter Greenaway VJ Radar (a.k.a. Serge Dodwell) DJ Photo by www.notv.com Ascoltando Giovanni Sollima si di Stoccarda con Antonio Janigro capisce che la musica, quando e Milko Kelemen, il musicista passa per le sue mani, è sempre siciliano collabora fin da giovane qualcos’altro da quello che fino a con musicisti del calibro di Giuseppe prima si è conosciuto. Questo perché Sinopoli, Bruno Canino, Jorg Demus è un violoncellista e compositore di e Martha Argerich. Accanto a questa fama internazionale che ha saputo attività di solista, Sollima esplora fondere, in una particolare identità, continuamente nuove direzioni, una formazione classica di assoluto trovando spunti non solo nella livello e una curiosità che l’ha spinto contaminazione di generi musicali tra a esplorare frontiere a dir poco loro diversi ma anche nel confronto anticonvenzionali. con altri linguaggi creativi. Il rock, il jazz, l’elettronica, il L’eclettismo di Sollima, la sua capacità minimalismo anglosassone così come di cogliere spunti vitali nella vita la musica etnica della Sicilia e di che lo circonda, la curiosità che lo tutta l’area mediterranea si fondono spinge al confronto con i più svariati nello stile unico e inconfondibile linguaggi dell’arte sono la linfa di di un musicista che si avvale un percorso artistico votato alla spesso anche di strumenti acustici sperimentazione e al centro anche del occidentali e orientali, di strumenti progetto ideato per Futuro Presente. elettrici ed elettronici, e di altri Una performance dedicata al cinema di sua invenzione. L’ispirazione, e alle arti visive che vede il musicista poi, proviene e si lega al più vasto e compositore di Palermo immergersi mondo della creatività umana sia e tessere un dialogo tra musica e essa letteratura o cinema, teatro immagini. “Piccoli viaggi”, come ama o epica. Nel 2004 compone ed definirli lui, della vista e dell’udito, esegue con la sua band Songs from percorsi imbracciando il cello come The Divine Comedy, basato sulle se fosse un’imbarcazione e giocando cantiche dantesche. Successivamente con le onde sonore e le fonti visive, collabora con Bob Wilson, Peter Stein registrandole, assemblandole e e Alessandro Baricco, per quanto ricomponendole in diretta, per poi riguarda il teatro, e abbina la sua sovrastarle, magari, con nuovi brani musica alle immagini di film come suonati. I cento passi e La meglio gioventù di Diplomatosi in Violoncello con Marco Tullio Giordana, Le valigie di Giovanni Perriera e in Composizione Tulse Luper e Nightwatching di Peter con il padre Eliodoro Sollima, Greenaway, Il Bell’Antonio di Maurizio perfezionandosi al Mozarteum di Zaccaro e, più recentemente, Palermo Giovanni Sollima violoncello Salisburgo e alla Musikhochschule Shooting di Wim Wenders.

Concerto sabato 9 maggio Rovereto » Auditorium Melotti » ore 21 Music for Films Man with a Movie Camera concerto per immagini domenica 10 maggio Rovereto » Auditorium Melotti » ore 21

La , formazione riconosciuto autore di alcune delle più divertimento, lo sport, lo sferragliare che riunisce il noto compositore belle colonne sonore della storia del di un treno. All’inizio e al termine inglese e i musicisti coi quali ha cinema. della pellicola, però, appare una sala concepito gran parte della propria Da L’ultima tempesta di Peter da cinema e sul finale la macchina da musica approda al Festival con uno Greenaway a Lezioni di piano di Jane presa finisce per avere vita propria. spettacolo ideato specificatamente per Campion passando per Si capisce allora che l’opera che Futuro Presente, per sondare ancora di Michael Winterbottom e ha segnato l’apice della carriera di una volta tutte le potenzialità del l’hollywoodiano Gattaca, l’elenco dei Vertov non è solo l’espressione più rapporto tra pellicola e musica, tra successi di questo abile tessitore di compiuta del kinoglaz (cineocchio), il immagini e colonna sonora. paesaggi sonori è davvero sbalorditivo. movimento artistico che sosteneva la Accanto a parti selezionate dalle Tiene concerti in tutto il mondo, i superiorità del cinema documentario colonne sonore che hanno reso famoso registi lo vorrebbero come autore delle sulla finzione, ma è una riflessione il connubio artistico con Greenaway musiche dei propri film e lui, sempre più ampia sull’arte, “sull’illusione come Il mistero del giardino di Compton più artista a trecentosessanta gradi, cinematografica e sulla fabbrica delle House, primo notevole frutto di un sperimenta strade nuove come la immagini” (P. Mereghetti). sodalizio proseguito per una dozzina fotografia e la regia senza dimenticare di opere, Lo zoo di Venere e L’ultima l’amore per la musica nella quale tempesta, viene musicato dal vivo Man sa fondere con grande abilità folk, with a Movie Camera (L’uomo con la elettronica, musica sacra e classica. macchina da presa), il celebre film girato dal regista sovietico Dziga Vertov nel 1929 che racconta la giornata di un cineoperatore mentre riprende scene di Music for films vita quotidiana a Mosca. Una pellicola I misteri del giardino di Compton House che Nyman aveva già musicato nel 2001 Lo zoo di Venere Michael Nyman pianoforte e direzione e una delle molte tappe che hanno L’ultima tempesta Gabrielle Lester violino segnato la lunga esperienza creativa Catherine Thompson violino dell’artista inglese, fatta di incontri con Man with a Movie Camera James Boyd viola grandi registi e di un’idea di musica Anthony Hinnigan violoncello Dziga Vertov, 1929 come esperienza personale nella quale Martin Elliott basso elettrico “Io sono un occhio. Un occhio David Roach sax soprano/alto trovano spazio “potenza, passione, meccanico e sono in costante Simon Haram sax soprano/alto istinto e dolore”. Andrew Findon sax baritono/flauto/ottavino movimento!” (D. Vertov) Considerato uno tra i massimi Simon Munday tromba Paul Gardham corno francese compositori viventi, maestro del Un cameramen documenta la vita Nigel Barr trombone e tuba/euphonium minimalismo – la scena musicale nella frenetica di una metropoli sovietica. quale si collocano Philip Glass, Steve La trama del capolavoro di Vertov, uno Ralph Harrison fonico di sala Reich e Wim Mertens –, personalità dei film più importanti della storia del John Greenough fonico di palco eclettica e dall’onnivoro appetito cinema, sta tutta qui: documentare Si ringrazia l’Associazione Filarmonica artistico, Michael Nyman è oggi il il risveglio della città, il traffico, il di Rovereto

Rovereto » Sala Conferenze del Mart INCONTRI film

Quattro giorni dedicati alla proiezione di alcune delle pellicole più rappresentative e recenti di Peter Greenaway – da I misteri del giardino di Compton House a Nightwatching, da L’ultima tempesta a Rembrandt’s J’accuse – e di una selezione di opere raffinate capaci di stimolare una riflessione sull’evoluzione del cinema, sul suo rapporto coi nuovi media e col rinnovamento degli scenari narrativi. Un viaggio attraverso differenti modelli di messinscena (dalla finzione al documentario, dall’animazione digitale al passo uno), alla scoperta di pellicole osannate dalla critica internazionale ma poco note al nostro pubblico. Il tutto all’insegna di un’esperienza visiva intensa e avvolgente.

giovedì 7 maggio » ore 16 successivamente, un team di artisti sabato 9 maggio » ore 16.30 domenica 10 maggio » ore 14 ha disegnato, usando il computer, L’ultima tempesta linee stilizzate e colori per ogni Goodbye cortometraggi Peter Greenaway, 120’ fotogramma. Si tratta di una tec- Jan Švankmajer, 120’, v. o. sott. it. nica chiamata Rotoshop che, per Dragon Inn Il vecchio Prospero, spodestato dal certi aspetti, è simile a quella roto- Tsai Ming-Liang, 82’, v. o. sott. it. Come è stato scritto sul New Yor- fratello Antonio e dal Re di Napoli, ker, “il mondo si divide in due ca- scope, inventata negli anni Venti, Una sala cinematografica fati- vive con la figlia su un’isola abitata tegorie di diversa ampiezza… quelli nella quale il disegnatore ricalca scente con pochi spettatori. Sullo solo da spiriti che ha sottomesso che non hanno mai sentito parla- le scene a partire da una pellicola schermo una pellicola vecchia di con l’uso di arti magiche. Il vec- re di Jan Švankmajer e quelli che filmata in precedenza. oltre trent’anni e, tutt’attorno, un chio re si trova nella condizione di hanno visto i suoi lavori e sanno impenetrabile silenzio. Una volta potersi vendicare dei suoi nemici di essersi trovati faccia a faccia di più Tsai Ming-Liang affronta il scatenando una tempesta ma, per con un genio”. In Italia il nome di tema dell’assenza, quella presen- magnanimità, rinuncia. Film che si sabato 9 maggio » ore 10.30 Švankmajer, uno dei maestri indi- te e quella di un mondo in via di popola fino all’inverosimile di im- scussi della gloriosa tradizione del estinzione, e la collega alla storia magini e attori, si presenta come L’accordatore cinema di animazione boemo, è di un luogo dedicato alla settima una sorta di spettacolo di corte. disgraziatamente relegato alla cer- di terremoti arte. Siamo di fronte al racconto L’estetica barocca di Greenaway, chia degli irriducibili appassionati Stephen e Timothy Quay, 99’ dell’ultima giornata di vita di una qui in una delle sue vesti più felici, v. o. sott. it. di cinema. Il suo percorso artistico sala prima della sua chiusura defi- si fa riflessione sulla grande trage- intreccia con finezza stupefacente Alla vigilia del suo matrimonio, la nitiva. Una riflessione sul cinema dia rinascimentale delle illusioni cinema, pittura, scultura e poesia. splendida Malvina, cantante lirica, che, prima di scomparire, racconta perdute, sul miraggio dell’onni- Prima di tutto Švankmajer è uno viene uccisa sul palco. Il corpo vie- se stesso. Nei ritmi lenti del cinea- scienza simbolicamente rappre- straordinario animatore di oggetti, ne portato su una misteriosa isola sta taiwanese, così come nei dialo- sentato dagli inserti sui 24 libri di un raffinato creatore di fantastici dall’inquietante Dottor Droz che, ghi radi ed essenziali dei suoi film, Prospero nei quali è raccolto tutto mondi abitati da piante, pupazzi nella sua dimora in riva all’oceano, domina una forza comunicativa il sapere umano dell’epoca. e arnesi di ogni tipo. Il suo im- ha dato vita a un piccolo microco- quasi ipnotica. Un grande omaggio maginario attinge a piene mani smo composto di boschi, servitori alla sala cinematografica firmato da Bosch, Arcimboldi e Giger, dai ed automi che producono musica. da uno dei “pochissimi cineasti quali recupera suggestioni figura- venerdì 8 maggio » ore 14 Figura indispensabile per far fun- che fanno delle proprie opere una tive che mescola con registri grot- zionare questo strano mondo è Fe- vera esperienza per lo spettatore” teschi e seducenti teatrini animati. lisberto, un accordatore di piano- (Luca Pacillo). I misteri Sospeso tra lucidità e follia, quello forte che passo dopo passo capirà di Švankmajer è un cinema sen- del giardino di la ragione per cui gli automi sono za eguali, che non può essere né stati costruiti. Il realismo magico Compton House domenica 10 maggio » ore 10.30 raccontato né descritto e va assa- Peter Greenaway, 103’ di Timothy e Stephen Quay si muo- porato in tutta la sua travolgente ve in un’opera sospesa tra realtà e Opera elegante e di grande ori- fantasia. sogno, tra musica e atmosfere im- Sans Soleil ginalità, I misteri del giardino di Chris Marker, 110’, v. o. sott. it. pressioniste. Menzione speciale al Compton House è la pellicola che Festival di Locarno, un film avvol- Cineasta misterioso della cui vita all’inizio degli anni Ottanta rivela gente e fuori dal tempo, imprezio- non si sa quasi nulla e di cui esisto- domenica 10 maggio » ore 16.30 Greenaway al pubblico internazio- sito da una cura per le forme che no pochissime foto, spesso nasco- nale. Nell’Inghilterra di fine Sei- ha dell’incredibile. sto dietro una sfilza di pseudonimi cento un pittore viene ingaggiato Rembrandt’s ed eteronimi alla Pessoa, venera- per dipingere alcuni paesaggi della to da registi come Wenders, Reitz J’accuse dimora di Compton House. I gior- Peter Greenaway, 100’, v. o. sott. it. e Gilliam, Chris Marker è una di ni passano quieti, fino a quando sabato 9 maggio » ore 14 quelle leggende cinefile più citate A un anno di distanza da la quotidianità viene bruscamente che viste effettivamente. Nei primi Nightwatching, Peter Greenaway interrotta dal ritrovamento di un Nightwatching anni Ottanta gira Sans Soleil, un torna a occuparsi di Rembrandt cadavere in un canale. Nel film, Peter Greenaway, 134’, v. o. sott. it. oggetto cinematografico non iden- e del suo dipinto La ronda di not- sostanzialmente un thriller, sono Non poteva che essere un regista tificato, un diario di viaggio per im- te. Dietro a questo capolavoro già evidenti alcuni degli elementi come Greenaway a cimentarsi con magini dal Giappone alla Guinea del Seicento si cela un’intricata caratteristici del cinema di Gree- Rembrandt, il pittore che più di Bissau, realizzato agli albori della cospirazione fatta di giochi di po- naway, in particolare l’attenzione ogni altro ha influenzato, col suo rivoluzione elettronica ma prima tere, corruzione e vendetta, di cui alla pittura e al suo linguaggio, sapiente uso della luce, la storia dell’era digitale. “Mi domando”, il pittore olandese lascia segni e l’uso della luce di impronta cara- del cinema. La vicenda ruota attor- dice Marker, “come facciano a ri- indizi nel dipinto. L’occhio di Gre- vaggesca, il rapporto tra l’artista e no alla genesi del dipinto La ron- cordarsi delle cose, quelli che non enaway conduce lo spettatore a il mondo reale. La colonna sonora da di notte. Ovviamente la pittura, fotografano, che non filmano, che scoprirli uno dopo l’altro. Rispetto di Michael Nyman segna l’inizio di sciolta nella trama e in uno stile non registrano al video, come face- a Nightwatching mutano tempi e un felice connubio artistico. carico di chiaro-scuri e affascinanti va l’umanità prima di questi appa- forme della rappresentazione. Ne trasposizioni cinematografiche dei recchi a coltivare la memoria... Ora deriva un’attenta ricostruzione del- dipinti del pittore olandese, è l’oc- lo so, scrivevano la Bibbia, banda le vicende legate al dipinto, che di- venerdì 8 maggio » ore 16.30 casione per riflettere sulla figura magnetica dell’eternità, di un tem- venta una riflessione sulla funzio- di un artista emblematico, passa- po che dovrà rileggersi senza sosta, ne dell’arte e dell’artista, mettendo Waking Life to dalla fama alla disgrazia, e per per sapere di essere esistito”. a nudo come la società contempo- Richard Linklater, 99’ osservarlo nella sua quotidianità. ranea, inondata di immagini, abbia Dietro alla nascita de La ronda di in realtà perso la capacità di legge- Film sul sogno e la reincarnazione, notte c’è la scoperta di una cospi- re le immagini. Avere gli occhi non Waking Life è allo stesso tempo razione, ci sono misteri criminali, comporta necessariamente il saper una scommessa sul cinema che passioni amorose, tocchi di satira e guardare. affronta temi filosofici – dal libero un intenso spaccato di vita di metà arbitrio alle relazioni e al rappor- Seicento. Un “film prezioso e mi- to tra realtà e apparenza – e felice sterioso, elegante e appassionante” incontro tra tecniche tradizionali (La Repubblica). e nuovi media. Film d’animazione del 2001, è stato girato interamen- te usando video digitale sul quale, Quali sono le nuove strade percorse dal cinema contemporaneo? È sempre uguale a sé stesso o le nuove tecnologie e i nuovi INCONTRI modelli di fruizione delle immagini influenzano le stesse strutture narrative con cui il cinema racconta la realtà?

Rovereto » Sala Conferenze del Mart Partendo da un esame dell’estetica di Greenaway, in grado ingresso libero di fondere lo sguardo del cinema con quello dei grandi pittori della tradizione barocca e di aprirsi con pari convinzione alle seduzioni del digitale, studiosi ed esperti riflettono sul presente e sul futuro del cinema. Dal destino delle tecniche analogiche al rapporto con i nuovi media, dall’uso del digitale al mutamento dell’esperienza della visione, sarà l’occasione per effettuare una suggestiva ricognizione dei cambiamenti cui è sottoposto in questi anni il dispositivo cinematografico. Una riflessione sul cinema è al tempo stesso una riflessione sull’uomo, sulla società, sul nostro modo di guardare al mondo e alle cose della vita.

giovedì 7 maggio » ore 18 Domenico De Gaetano Il futuro è nel digitale sabato 9 maggio » ore 18 Parte dalle opere di Peter Greena- way cui ha dedicato studi e saggi, Francesco Domenico De Gaetano per affron- Casetti tare il presente e futuro di un ci- nema sempre più rivolto alla tec- Il cinema 2.0. Nuovi luoghi e nologia digitale. Prende spunto dai nuove esperienze di visione film del regista inglese per la loro Un viaggio alla scoperta dei nuovi connotazione di esperienze totali, modi di vedere il cinema. Questo in cui pittura, teatro, letteratura, è quello che propone Francesco musica e nuove tecnologie conflui- Casetti, docente di Filmologia scono in un felice esempio di este- all’Università Cattolica, partendo tica neobarocca, dedicando parti- dal cortometraggio di Atmom Ego- colare attenzione alla sua nuova yan Artaud double Bill. fase cinematografica-multime- Casetti concentra la propria atten- diale, quella inaugurata nel 2000 zione sui mutamenti più significa- domenica 10 maggio » ore 18 con l’avvio del grandioso progetto tivi rispetto alla visione classica in Tulse Luper e proseguita con il film sala che riguardano l’oggetto della Micheal Nightwatching e l’installazione Ri- visione, il modo della visione e il Nyman popolare la Reggia. venerdì 8 maggio » ore 18 luogo della visione. In particolare Questo permette a De Gaetano di quest’ultimo aspetto diventa occa- La mia musica per il cinema fare alcune considerazioni sulle leonardo sione per svelare la grande diffu- Quello di Nyman con il cinema è aspettative che oggi il pubblico ha gandini sione degli schermi sia nella vita un legame a filo doppio, testimo- rispetto alle immagini grazie a inter- privata sia nei luoghi pubblici. niato da oltre trent’anni di attività, net, computer portatili, telefonini, La narrazione C’è ancora spazio per il cinema successi e riconoscimenti e da un YouTube. Una sfida e una trasfor- cinematografica nella in una città schermica – che of- lungo elenco di film per i quali ha mazione che il cinema sa affrontare Hollywood contemporanea. fre cioè una molteplicità di spazi, ideato e realizzato la parte sonora: solo in parte perché, come sostiene Tra cinema, piccolo schermo reali, narrati o virtuali – o in una da quelli con Peter Greenaway a Greenaway, “il cinema è morto. I e PC società piena di oggetti, dal telefo- Lezioni di piano di Jane Campion, creativi non fanno più cinema in Leonardo Gandini è professore as- nino al DVD, in grado di ospitare da Wonderland e Tristram Shan- senso tradizionale, ma investono le sociato di Storia e critica del cine- esperienze filmiche? Dal film di dy di Winterbottom a Fine di una loro energie nelle nuove tecnologie. ma presso l’Università di Trento e Egoyan una possibile risposta. storia di Neil Jordan passando per Il futuro è nel digitale”. docente di Iconografia del cinema Francesco Casetti, negli ultimi l’hollywoodiano Gattaca e L’insa- Direttore artistico di Volumina al DAMS di Bologna. Ha scritto sag- anni ha insegnato a Yale. I suoi ziabile di Antonia Bird, a quattro (www.volumina.net), Domenico gi e monografie sul film noir, sul interessi riguardano le strategie di mani con l’amico Damon Albarn. De Gaetano si dedica allo studio cinema hollywoodiano classico e comunicazione e le forme di im- L’amato e innovativo compositore, dell’universo artistico di Greena- contemporaneo, sulla regia cine- patto sociale dei media audiovisi- musicista, direttore d’orchestra, way sin dall’università. Per oltre matografica e sull’immaginario vi, in particolare del cinema e della pianista, autore, musicologo, e ora dieci anni ha organizzato rassegne urbano nei film. Collabora con le televisione. Può vantare un’ampia anche fotografo e regista, parla del cinematografiche per il Museo Na- riviste Panoramiche e Cineforum. bibliografia con titoli come Dentro suo modo di intendere la musi- zionale del Cinema di Torino e altri La sua opera più recente, curata lo sguardo. Il film e il suo spettatore ca per il cinema, ripercorrendo il musei europei, coordinato le atti- assieme ad Andrea Bellavita, si in- (Bompiani, 1986), Teorie del cinema. proprio cammino artistico iniziato vità della Mediateca del Cinema titola Ventuno per Undici; in questa 1945-1990 (Bompiani, 1993), L’occhio proprio grazie alla collaborazione indipendente della Città di Torino i film divengono punto di partenza del Novecento. Cinema, esperienza, con il regista inglese ospite a que- e curato cd di musica contempo- per un’attenta analisi sugli scon- modernità (Bompiani, 2006), tutti sta edizione di Futuro Presente. Un ranea e musiche per film per Dec- volgimenti, narrativi, visivi e distri- tradotti in diverse lingue stranie- legame artistico, quello con Gree- ca, Universal e Felmay. Notevole è butivi, che il cinema ha subito in re. Tra le sue ultime pubblicazioni: naway, che ha segnato una dozzina anche la sua produzione saggistica seguito all’evento dell’11 settembre. Spettatori italiani. Riti e ambienti di pellicole, è stato caratterizzato tra cui si ricorda Il cinema di Peter Sempre attento alle evoluzioni e del consumo cinematografico. 1900- da una grande libertà creativa e Greenaway (Lindau, 1995-2008), Ci- agli stretti rapporti tra realtà attua- 1950 con Elena Mosconi e Terre l’ha proiettato tra i più noti com- nema e Rock (con Simone Arcagni, le e settima arte, Gandini affronta incognite. Lo spettatore italiano e positori neoclassici. Oggi Nyman GS, 1999), Dietro la cinepresa (con il tema dell’evoluzione del con- le nuove forme dell’esperienza di può essere considerato un “uomo Nello Rassu, Lindau, 2008) e Torino. cetto di narratività nel panorama visione del film, con Mariagrazia rinascimentale”, un artista in grado Ciak si gira! Breve storia del cinema contemporaneo alla luce delle in- Fanchi (Carocci, 2006), sulle forme di confrontarsi con sfide e linguag- a Torino da Profondo rosso a Dopo tersezioni intertestuali fra cinema, storiche e attuali di consumo del gi sempre nuovi al fianco di altri mezzanotte (Lindau, 2008). televisione e nuovi media. cinema in Italia. registi, musicisti, creativi.

7, 8, 9 maggio Rovereto » Piazza Loreto » ore 17 ingresso libero Festival Mart QUINTETTO ARCHITORTI Formula Festival Mart Presentando un biglietto a pagamento per gli spettacoli o i concerti di Futuro Presente Musica da ascoltare e da vedere. Quello proposto da Architorti – quintetto all’Auditorium Melotti d’archi che nella sua storia ha messo d’accordo amanti della classica e è possibile acquistare del rock per le sue scorribande sonore sempre di alta qualità – è un vero un biglietto d’ingresso e proprio viaggio nel cinema e in particolare nelle colonne sonore che alle mostre del Mart a 7 euro hanno accompagnato le pellicole più celebri. Da Nino Rota ai Sex Pistols, da anziché 10. Nicola Campogrande ai Clash passando per Rossini, Ravel e Ciaikovski, uno Presentando un biglietto spettacolo musicale con immagini tratte dalle più belle pellicole apparse sul d’ingresso a pagamento grande schermo. alle mostre del Mart è possibile acquistare un biglietto per gli spettacoli o i concerti di Futuro Presente giovedì 7 maggio all’Auditorium Melotti a 15 euro anziché 20. Musica dai film di Peter Greenaway Ripopolare la Reggia: la processione Ripopolare la Reggia: la cucina European Showerbath Futurismo 100 Punk music for films Illuminazioni con immagini dei film sul mondo del Punk Avanguardie a confronto: God Save the Queen dei Sex Pistols Italia - Germania – Russia Stay Free dei Clash Fino al 7 giugno 2009 Marquee Moon dei Television A cura di Ester Coen

La Guerra Fredda venerdì 8 maggio Arte e design in un mondo diviso Musica dai film di Peter Greenaway 1945 – 1970 Ripopolare la Reggia: la processione Fino al 26 luglio 2009 Ripopolare la Reggia: la cucina Mostra organizzata da Victoria European Showerbath and Albert Museum, Londra Musiche per Film A cura di Jane Pavitt and David Otto e mezzo di Federico Fellini, musiche di Nino Rota Crowley sublime Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, musiche di Nino Rota mostra fotografica Jurassic Park di Steven Spielberg, musiche di John Williams Michael Nyman Giorno di paga di Charlie Chaplin, musiche di Nicola Campogrande Habla con ella di Pedro Almodovar, musiche di Alberto Iglesias anteprime

7 – 10 maggio Italia Contemporanea Rovereto » sabato 9 maggio Officina San Lorenzo Auditorium Melotti Dal 16 maggio ingresso libero Musica dai film di Peter Greenaway al 27 settembre 2009 Ripopolare la Reggia: la processione A cura di Daniela Lancioni Ripopolare la Reggia: la cucina European Showerbath Immaginare New York Artista eclettico, musicista, Opere dal MoMA Cartoon compositore, Michael Dall’11 luglio all’11 ottobre 2009 La gazza ladra di Rossini, dall’omonimo film di Emanuele Luzzati Nyman ha voluto Mostra organizzata da The Walzer dei fiori di Ciaikovski, dal film Fantasia di Walt Disney sperimentarsi anche con la Museum of Modern Art, Bolero di Ravel, dal film Allegro ma non troppo di Bruno Bozzetto fotografia. Un’esperienza New York e patrocinata nata quasi per caso, dall’International Council of come ha dichiarato in The Museum of Modern Art una recente intervista, A cura di Sarah Hermanson quando si è ritrovato tra Meister le mani una macchina fotografica digitale. Da Capolavori allora, era il 2003, ha dalla modernità collezionato migliaia di Opere dalla collezione scatti: gesti ripetitivi, del Kunstmuseum riflessi improvvisi, volti di di Winterthur persone, dettagli di oggetti, Dal 19 settembre 2009 paesaggi notturni, vetrine al 10 gennaio 2010 di negozi. A cura di Dieter Schwarz Pagine di diario, e Christoph Vitali testimonianze dei viaggi che lo hanno portato in diverse parti del mondo: da Parigi a New York, da Hong Kong a Città del Messico, da Barcellona a Venezia. Raccolte in un volume dal titolo Sublime le fotografie compongono ora anche una mostra dallo stesso titolo che non manca di incuriosire e stupire non solo per l’occhio singolare di Nyman ma anche per l’andamento musicale dell’intera esposizione. Efix Puleo e Marco Gentile violini Mart Rovereto Elena Saccomandi viola Corso Bettini, 43 Marco Robino violoncello 38068 Rovereto (Trento) Paolo Grappeggia contrabbasso Aline Privitera violoncello Info numero verde 800.397760 Musiche originali di Marco Robino [email protected] Produzione Volumina www.mart.trento.it StarBene ticket

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La Festival Card è in vendita Lanfranco Cis, Paolo Manfrini, Pernottamento per due persone, fino al 7 maggio Roberto Keller, Dario Piconese Associazione B&B due notti in camera doppia con di Qualità in Trentino colazione, cena di quattro portate con la collaborazione di Francesca Ingresso gratuito alla sezione Per chi ama la vita all’aria aperta , la presso il ristorante IndoVino, due Aste, Nicola Chemotti, Micol Incontri e alla Conferenza semplicità e l’accoglienza degli am- biglietti di ingresso a uno degli Cossali, Dalia Macii, Alessio Periotto, spettacolo del 7 maggio bienti familiari, alcuni dei migliori spettacoli dell’Auditorium Melotti Anna Pisetti, Nicola Sartori, Marco B&B della zona hanno aderito ad e due biglietti di ingresso al Mart Segabinazzi, Matteo Zadra una vantaggiosa iniziativa che con- e alla Casa d’Arte Depero, un pome- In vendita dal 20 aprile sente a chi ha acquistato un bigliet- riggio nel centro wellness e altri Direzione organizzativa Allo 0464 431660 (dal lunedì to per uno degli spettacoli dell’Au- vantaggi, al costo totale di 320 €. 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