N UMERO 3 MARZO 2012 - ANNO 54 Per Salerno si parte! GIOVANNI MORELLO

La grande avventura è iniziata. Ci at- “Poli di eccellenza”. Ogni Regione, e quindi tendono a Salerno, dal 19 al 21 ottobre ogni Comunità delle singole Regioni, è invia- prossimo, “Piazze, Trivi e Quadrivi” per ta ad elaborare e maturare la propria esperienza discutere, programmare e fare festa in- ed il proprio impegno riguardo ad una di que- torno ad un tema impegnativo: “Abitare ste tematiche per presentarli poi alla riflessione la Città dell’Uomo”. Tutte le Comunità e al confronto pubblico dell’intero Movimento. del Masci sono invitate a partecipare a Nella rivista, come al solito, trovate molte altre questo evento che sarà come una sorte di cose. La Redazione considera suo impegno parti- PERIODICO MENSILE DEL fotografia del Movimento, che si offre agli sguar- colare quello di offrire mensilmente a tutti i soci MASCI (MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI) di e all’interesse della Chiesa e della Società. Tro- del MASCI, una rivista il più possibile varia ed DI EDUCAZIONE PERMANENTE, vate all’interno della rivista la scheda di iscrizione, interessante. Vorrei segnalarvi innanzitutto l’ar- PROPOSTA E CONFRONTO con relative modalità, che potete fotocopiare, se ticolo di p. Justin Schembri, che sostituisce de- volete conservare integro il numero del giorna- gnamente il nostro don Lucio Gridelli, al quale le, oppure scaricare dal sito. Il nostro Presidente auguriamo un pronto ritorno su queste pagine, ci offre le prime sue considerazioni riguardo alle con un interessante articolo riguardo ai testi del quattro Piazze, intitolate ad altrettanti personag- Vangelo di Marco relativi alla Risurrezione del Si- gi significativi: precisamente Giuliana di Carpe- gnore. Nando Paracchini interviene invece nella gna, una delle fondatrici del Guidismo in Italia; discussione innescata da Romano Forleo, con il Aldo Capitini, teorico italiano della non-violenza suo Controcorrente “Pochi ma buoni”: un tema ed ideatore della Marcia Perugia-Assisi; don Pep- che ha sollevato diverse risposte ed interventi (al- pe Diana, scout ed assistente scout, ucciso dalla cuni pubblicati anche e solo in “Strade Aperte criminalità organizzata nelle terre martoriate del- on-line”), segno che la provocazione ha colto nel la camorra; Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, segno. In questo numero trovate la foto di una comune del Cilento in provincia di Salerno, ucci- nuova Comunità, sorta a Cesena tra genitori di so in un attentato da parte di ignoti il 5 settembre scouts e guide. Si tratta di una iniziativa partico- 2010, per il suo impegno ambientalista e per una lare assai significativa, meritevole di attenzione. SPEDIZIONE IN A.P. 45% politica “pulita”. Nella rivista trovate una breve Vorremmo pubblicare in ogni numero della rivista ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 DAL C.M.P. PADOVA presentazione su queste quattro personalità, scelti le foto delle nuove Comunità che nascono: è un in qualche modo ad incarnare i quattro temi che modo simpatico per augurare loro Buona Strada! EURO 2,00 LA COPIA verranno trattati nelle Piazze, rispettivamente: lo A proposito di strada, trovate anche diversi inviti EDITORE, AMMINISTRAZIONE Scautismo per gli adulti, la Mondialità, la Spiri- di attività ed incontri, come la Route in Piemonte E PUBBLICITA’: Strade Aperte tualità e catechesi per gli adulti, l’impegno nel so- e, soprattutto, il Campo lungo la “Via Francige- Soc. coop. a.R.L., ciale, sintetizzato dall’impegnativo slogan “Entra na” che conclude, dopo 1200 kilometri a piedi, il Via Picardi, 6 - 00197 Roma, www.masci.it nella Storia”. Anche la preparazione delle Regio- cammino lungo la via degli antichi pellegrini per ni all’’incontro di Salerno si articolerà su queste raggiungere la Tomba di Pietro. Certamente ne SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA quattro direzioni, in cui sono stati convogliati i riparleremo. Buona lettura. Nuove Comunità MARZO 2012 Benvenuto alla nuova Comunità Cesena 6

La foto, qui a fianco. Scattata apposi- tamente per “Strade Aperte”, davanti alla chiesa di S. Paolo a Cesena, ritrae la nuova Comunità Masci Cesena 6. Si tratta di un gruppo di genitori, tra i 35 e i 55 anni, fotografati insieme ai propri figli Scout, che hanno voluto dare vita alla nuova Comunità MASCI. Di seguito l’intervista ne spiega le mo- tivazioni. intervista a cura di don Romano Nicolini.

A Cesena, nella parrocchia di San In cosa consiste la differenza fra il “gioco” lo scautismo. Paolo, nasce la comunità MASCI gruppo di allora ed il presente? Avete molti contatti con la Age- “Cesena 6”. Quanti siete? Ora la nostra scelta è più ricono- sci? 25 iscritti. scibile, c’è un magister ufficiale Certamente! Oltre a dare una Che età avete? (ma l’animazione è curata da una mano quando essi lo richiedono Siamo tutti fra i 37 e i 55 anni. staff), un assistente ecclesiastico (fino al punto di tesserarci con Complimenti! Mi sembra che la (D.Tarcisio Spinelli , nostro par- essi se c’è bisogno), ci occupia- media dell’età sia molto bassa! Chi roco) e c’è un cammino forma- mo della pulizia generale della di voi proviene alle fila della AGE- tivo sistematico che si ricollega casa scout di Donicilio prima dei SCI ? alle tre caratteristiche del metodo campi estivi e siamo disponibili a Siamo in 16 . Tutti però abbiamo Masci : “Fare strada nel Cuore coordinare con essi tutte le atti- ora uno o più figli iscritti alla Age- (catechesi), nel Creato (contatto vità che intendono portare avanti sci. Anzi ti facciamo vedere una con la natura), nella Città (esse- nella parrocchia. foto con la quale, sulla scalinata re presenti alla collettività ovun- Avete trovato un bel numero di della chiesa, ci siamo fatti foto- que c’è bisogno ma in particolar aderenti : ci sono anche altri che grafare ciascuno vicino al proprio modo al mondo scout quando ce sono in procinto di entrare? figlio. lo richiede)”. Non lo sappiamo ma siamo al cor- Una scelta molto intelligente! Come Avete già un programma? rente che diversi capi AGESCI, siete arrivati a questo traguardo? Sì: all’incirca una volta al mese ci dopo essersi staccati per motivi Fin dal 2004 ci trovavamo come riuniamo, ma ad ogni piè sospin- assolutamente cogenti, vedono Comunità Adulti Scout, anche to ci troviamo insieme: in par- che le situazioni sono cambiate per opera di Don Vito Gentili (ora rocchia, nel quartiere, nella visita per cui – ci sembra – guardano deceduto) e di p. Giorgio Busni; a comunità significative, eccetera. con molta stima al ritorno nello col tempo siamo giunti alla deci- Curiamo molto il gusto della vita scautismo attivo passando attra- sione di iscriverci ufficialmente al all’aria aperta e della festa, perché verso la opzione del MASCI. MASCI. ci ricordiamo che BP ha definito

2 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 Abitare la città dell’uomo: le Piazze

RICCARDO DELLA ROCCA Presidente Nazionale

Il cammino verso Salerno è co- minciato; il programma è defini- to, tutte le regioni stanno lavo- rando ai propri Poli di Eccellenza per farli diventare patrimonio di tutto il movimento nei Trivi di Salerno; tutte le comunità si pre- parano a vivere questo importante momento della nostra esperienza comune. Vorrei cominciare con questo ar- ticolo a riflettere con tutti voi sui vari momenti che vivremo a Sa- lerno, e vorrei cominciare proprio dalle Piazze. de difficoltà e sofferenza. dedicata alla Traccia dello “Scau- L’idea della piazza ricorda l’”ago- Le nostre Linee Programmatiche tismo per Adulti”: esamineremo rà” degli antichi: il luogo del mer- vogliono assumere in pieno la re- il libro dove abbiamo cercato di cato, del confronto, del dibattito, sponsabilità della nostra missione raccogliere le riflessioni che ab- della partecipazione, il luogo dove educativa confrontandosi sempre, biamo svolto insieme sul metodo si annunciavano i grandi momen- nella loro realizzazione, con una e sui contenuti particolari dello ti della guerra e della pace, dove realtà in continua evoluzione sia Scautismo per adulti. si rifletteva insieme sull’identità e al nostro interno sia nel contesto Abbiamo voluto intitolarla a Giu- sulla missione, dove ci si ricono- che ci circonda. liana di Carpegna una delle don- sceva come popolo. Occorre, perciò, il coinvolgimen- ne che nel 1943 con l’AGI die- Nelle nostre Piazze ci confronte- to di tutto il Movimento. dero vita con grande coraggio al remo sul cammino fatto in questi L’impegno di questo nuovo trien- guidismo in Italia; vogliamo così anni, esaminando, commentan- nio sarà quindi quello di fornire non solamente celebrare i 100 do e cercando di far diventare a tutte le Comunità e a tutti gli anni del guidismo ma soprattutto alimento per la vita delle nostre A.S., nonchè a tutti gli adulti che ritrovare quello spirito profetico comunità quelle Tracce alle qua- guardano alla nostra esperienza con il quale quel piccolo gruppo li ci hanno impegnato le Linee ed alla Chiesa italiana delle Trac- di giovani donne riunite nelle ca- Programmatiche che ci sono state ce sulle quali camminare e sulle tacombe di Priscilla vollero offrire consegnate dall’Assemblea Na- quali confrontarsi, aprendoci alle una proposta coraggiosa ed origi- zionale di Principina: risorse esterne per diventare noi nale alle giovani del nostro paese. “Se non ora quando! stessi “risorsa”disponibile.” Nella piazza che sarà dedicata a La società, il mondo ed anche la La prima Piazza, che chiameremo don Peppino Diana, riflettere- Chiesa vivono momenti di gran Piazza Giuliana di Carpegna, sarà mo sulla Traccia “Spiritualità e

3 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012

Catechesi degli Adulti” . Pollica (SA), è stato ucciso in un Su queste Tracce ci confrontere- Don Peppino Diana, assistente attentato di matrice camorristica. mo nelle Piazze di Salerno che sa- scout, animatore della Comunità Era soprannominato il “sindaco ranno parte importante di questa Foulard Blanc, sacerdote di Ca- pescatore” per la vicinanza agli esperienza che abbiamo chiamato sal di Principe, è stato assassinato uomini della sua terra. “abitare la città dell’uomo”. Vo- nella sacrestia della chiesa mentre Era un uomo che si è battuto gliamo confermare in esse il no- si accingeva a celebrare la Santa contro l’illegalità, sempre in pri- stro modo specifico ed originale, Messa. ma linea. secondo il metodo scout, di rea- Prendiamo spunto dal suo scritto “Non hanno ucciso solo un lizzare la nostra missione di “edu- PER AMORE DEL MIO PO- uomo, - ha affermato il sostituto cazione degli adulti”. POLO NON TACERÒ: procuratore di Vallo della Luca- Non ci confronteremo solo tra di “Siamo preoccupati nia- hanno ucciso una speranza noi, ma la nostra riflessione sarà Assistiamo impotenti al dolore di per il Cilento. Era un simbolo di aperta ai cittadini di Salerno, agli tante famiglie che vedono i loro legalità. Hanno voluto colpire chi amici che porteremo con noi, ai figli finire miseramente vittime si opponeva all’illegalità”. testimoni che vorremo invitare, o mandanti delle organizzazioni Abbiamo scelto Angelo Vassallo perché l’educazione degli adulti della camorra. perché ci sembra che rappresenti riguarda tutti gli uomini e le don- Come battezzati in Cristo, come bene quell’impegno ad “abitare ne del nostro tempo. pastori della Forania di Casal di la frontiera” che abbiamo indi- L’educazione nello scautismo Principe ci sentiamo investiti in cato nella nostra Traccia “Entra non si realizza infatti nel chiuso pieno della nostra responsabilità nella Storia” di un’aula scolastica, ma vivendo di essere “segno di contraddizio- Infine abbiamo intitolato la Piaz- e coinvolgendoci con la storia ne”. za dove rifletteremo sulla Mon- dell’uomo, con il suo ambiente, Coscienti che come chiesa “dob- dialità ad Aldo Capitini, un con il nostro tempo; l’educazione biamo educare con la parola e la uomo che ha dedicato la propria si realizza sperimentando la fatica testimonianza di vita alla prima vita alla pace e alla non violen- e la gioia del vivere, verificando e beatitudine del Vangelo che è la za. Aldo Capitini nel 1961 ebbe riflettendo comunitariamente sul povertà, come distacco dalla ri- l’intuizione di proporre la Marcia “senso” di questa esperienza. cerca del superfluo, da ogni am- Perugia-Assisi, Marcia per la Pace Questo nostro percorso educativo biguo compromesso o ingiusto e la fratellanza dei popoli. non è un quaresimale di prediche privilegio, come servizio sino al Questa esperienza continua anco- sapienti ed esortazioni morali, nè dono di sé, come esperienza ge- ra oggi e ci vede partecipi con mi- la riflessione e la meditazione ap- nerosamente vissuta di solidarie- gliaia di uomini donne e di giovani profondita all’interno di un cena- tà”. per affermare che un mondo mi- colo, ma è un cammino attento Abbiamo scelto don Peppino gliore e diverso è possibile. Aldo sul sentiero della storia, è abitare perché siamo convinti che la spi- Capitini con Ghandi, Martin Lu- la città dell’uomo in modo con- ritualità e la catechesi degli adulti ther King, Baden Powell rappre- sapevole e responsabile, è porsi al si realizza nella vita quotidiana, senta uno dei grandi testimoni di servizio del prossimo come strada uscendo dalle sagrestie per porci un mondo senza barriere verso la felicità. alla sequela di Gesù di Nazareth Abbiamo scelto Aldo Capitini Lungo questo percorso di tanto nel sagrato, nelle piazze, sulla perché ci sembra che testimoni, in tanto ci si ferma per riflettere strada dell’uomo. pur non essendo stato scout, il e verificare il senso e la direzio- La terza piazza, nella quale riflet- senso vero del 4° articolo della ne del cammino fatto e di quello teremo sulla Traccia “Entra nella Legge degli Scout e delle Guide da fare, un cammino alimentato Storia”, sarà dedicata a Angelo che è alla base della nostra Traccia sempre dall’unica Parola che con- Vassallo. Sindaco del comune di sulla Mondialità. ta.

4 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 Testimoni in piazza La prima guida

Giuliana di Carpegna, nipote di de e Scouts Cattolici Italiani Mario di Carpegna, primo Capo (AGESCI). Ecco come, vent’anni Scout dell’ASCI e fondatore del dopo le prime guide, ricordavano movimento internazionale del- quei momenti nel loro giornale lo scautismo cattolico, nacque a “La Guida”: “Insieme a Giuliana Roma nel 1915. Il fratello Nolfo, di Carpegna (che dallo zio Ma- che sarà attivo alla ripresa dello rio aveva attinto il sacro fuoco), scautismo nella stessa ASCI, aveva si passava ore ad ascoltare Padre partecipato, insieme ad altri suoi Ruggi, il vecchio lupo, scout e due amici, con un avventuroso domenicano, che ci parlava di viaggio, al Jamboree di Vogelen- questo metodo meraviglioso di zang (Olanda) nel 1937, durante educazione della gioventù. Po- La foto ritrae Giuliana di Carpegna insieme agli altri sette “Scoiattoli” attorno a Padre lo scioglimento dell’associazione, meriggi palpitanti, che avremmo Ruggi. voluto dal regime fascista. La sua voluto durassero ore e ore, e in- Quell’incerta luce sotterranea, vita era dunque imbevuta di ide- vece passavano in un lampo, con che richiamava all’animo il lonta- ali e racconti scout e non c’è da il monito dell’orologio che esor- no eroico sacrificio dei martiri e meravigliarsi se toccò a lei l’onore tava a correre a casa prima del le incombenti angosciose vicende di pronunciare la Promessa scout, terribile coprifuoco … cercavamo della guerra, dava al rito della Pro- prima donna della futura AGI. perfino di non arrivare o ripartire messa un’atmosfera indimentica- Era il 28 dicembre 1943, nella cap- tutte insieme, perché i raggrup- bile, solenne, leggendaria …”. pella eucaristica delle Catacombe pamenti erano sempre sospetti, e Nella primavera gli eventi politi- di Priscilla, mentre Roma giaceva si rischiava di finire in Questura ci ci permisero di risalire, come sotto l’oppressione dell’occupa- o al Comando Militare. Ma che talpe alla luce del sole: ma se gli zione nazista, Giuliana di Carpe- grande serenità ci davano questi Scouts potevano riprendere vita gna pronunciava la sua Promes- incontri, man mano che appariva soffiando sulla brace di un fuoco sa nelle mani di Padre Agostino più chiaro che potevamo vera- che non si era mai spento, per le Ruggi d’Aragona, che aveva vis- mente lavorare, anche nel nostro Guide, che in Italia non erano mai suto l’avventura dello scautismo piccolo, per ricostruire il nostro esistite, tutto era da cominciare. prima dello scioglimento e prima povero Paese, aiutando la gioven- Ahimè, presentarsi agli Italiani, di entrare nell’ordine domenica- tù cresciuta tra lo sbandamento di così critici, sensibili al ridicolo e al no. Subito dopo Giuliana riceve- una guerra civile tanto triste ! rispetto umano, e per di più stu- va la promessa di altre sette giova- Abbiamo così avuto il privilegio fi di uniformi e di organizzazio- ni e volenterose donne, note poi di diventare Guide per meditata e ni per troppe recenti esperienze, come i “Trifogli di legno”, che decisa scelta. Chi di noi otto può con tutte le nostre usanze, origi- costituirono la prima squadriglia dimenticare anche un solo istante nalità e stramberie … Non era fa- da cui prese vita l’Associazione della cerimonia del 28 dicembre cile trovare il “tipo italiano” del Guide Italiane, il ramo femminile 1943 nelle Catacombe di Priscil- Guidismo. Giuliana di Carpegna dello scautismo cattolico che, nel la, quando Giuliana pronunciò la fu attiva, anche a livello naziona- 1974 diede vita insieme ai fratelli sua Promessa nelle mai di Padre le, nell’AGI negli anni seguenti. dell’ASCI, all’Associazione Gui- Ruggi, e noi nelle sue ? … Morì a Roma il 1985.

5 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 Testimoni in piazza Un prete di frontiera

Don Giuseppe Diana, era nato a 1991 in tutte le chiese di Casal di Casal di Principe, una delle loca- Principe e della zona venne letto lità del casertano maggiormente una lettera indirizzata a tutti i fe- infestate dalla camorra, il 4 luglio deli, dal titolo emblematico “Per 1958. A dieci anni entra in semi- amore del mio popolo non tace- nario ad Aversa dove consegue rò”, - di cui sono riportati alcuni la maturità classica e, successiva- passi significativi nell’articolo a mente segue gli studi teologici fianco di Riccardo Della Rocca-, presso la Pontificia facoltà teolo- scritta insieme a tutti i parroci gca dell’Italia meridionale a Posil- della Forania ecclesiastica di Casal lipo. Consegue quindi la laurea in di Principe, che costituì un vero filosofia presso l’Università degli e proprio manifesto dell’impegno Studi di Napoli “Federico II”. a cui veniva chiamata la società in prima linea contro il racket e Entrato a far parte del movimen- civile e la comunità ecclesiale a lo sfruttamento degli extracomu- to scout svolge il servizio di Capo lottare contro il sistema criminale nitari, pur consapevole di espor- Reparto nell’AGESCI e, succes- della camorra. Si impegna anche si a rischi mortali, non esitava a sivamente di Assistente Ecclesia- contro lo sfruttamento degli ex- schierarsi nella lotta alla camorra, stico del Gruppo scout di Aversa, tracomunitari, particolarmente cadendo vittima di un proditorio dopo la sua ordinazione sacerdo- fiorente nella zona di Aversa. agguato mentre si accingeva ad tale, avvenuta nel 1982. È attivo, Il giorno del suo onomastico, il officiare la messa. Nobile esem- come Assistente Ecclesiastico, an- 19 marzo 1994, la camorra deci- pio dei più alti ideali di giustizia che nel settore dei Foulards Bian- de di spegnere la voce profetica di e di solidarietà umana. Casal di chi. Il 19 settembre 1989 è nomi- don Peppe. Mentre si apprestava Principe, 19 ottobre 1994”. Re- nato parroco nella parrocchia di a celebrare, come il solito, la San- centemente è stata introdotta, in San Nicola di Bari nel suo paese ta Messa mattutina, due killer lo ambito diocesano, la sua causa natale di Casal di Principe, a quel colpiscono con cinque proiettili di beatificazione. Ricordiamo le tempo dominato dagli uomini nella sagrestia della sua parroc- sue parole: “Il nostro impegno del clan di Francesco Schiavone, chia, lasciandolo morto all’istante. profetico di denuncia non deve noto come Sandokan, che aveva L’omicidio desta grande scalpore e non può venire meno. Dio ci assunto, con metodi spietati, il e immediata condanna in tutta la chiama ad essere profeti. Il Profe- controllo non solo delle attività nazione. Lo stesso Pontefice Gio- ta fa sentinella: vede l’ingiustizia, criminali della zona, ma che ave- vanni Paolo II vuole ricordare, la denuncia e richiama il progetto va anche pesantemente infiltrato durante la preghiera dell’ Ange- originario di Dio. Coscienti che sia le istituzioni locali che il tes- lus il sacrificio di don Giuseppe “il nostro aiuto è nel nome del suto economico e imprenditoria- Diana. Il Presidente della Repub- Signore” come credenti in Gesù le. Don Peppe Diana si impegnò blica Italiana, pochi mesi dopo, Cristo il quale “al finir della notte fortemente, sia sul piano ecclesia- ha concesso la medaglia d’oro al si ritirava sul monte a pregare” ri- le che civile, contro la Camorra, valor civile a don Giuseppe Diana affermiamo il valore anticipatorio da lui indicata come “una forma con la seguente motivazione: della Preghiera che è la fonte del- di terrorismo”. Nel Natale del “Parroco di un paese campano, la nostra Speranza.

6 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 Testimoni in piazza Il Gandhi italiano

Aldo Capitini nacque in una mo- Nell’agosto del 1943 prende vita desta famiglia di Perugia il 23 il Partito d’Azione, il cui gruppo dicembre 1899; il padre era un dirigente proviene in gran parte semplice impiegato comunale, dal Movimento Liberalsocialista mentre la madre esercitava il me- che Capitini, insieme a Gui- stiere di sarta. do Calogero, aveva fondato nel Avviato inizialmente, per motivi 1937, a cui però non aderisce, economici, agli studi tecnici, si ri- rifiutando le logiche partitiche. volge come autodidatta agli studi letterari, ricevendo una borsa di Nel 1944 Capitini fonda a Perugia studio nel 1924 presso la Scuola il Centro di Orientamento Socia- Normale di Pisa. le con cui tenta un primo esperi- Fu tra i primi in Italia a cono- mento di democrazia diretta e di scere ed approfondire il pensiero decentralizzazione del potere. non violento di Gandhi, tanto da Rettore dell’Università per Stra- scritti, con il titolo Le ragioni del essere indicato come il “Gandhi nieri di Perugia nel primo dopo- la nonviolenza. italiano”. guerra, incarico che sarà costret- In occasione del quarto anniver- to ad abbandonare anche per la sario dell’uccisione del Mathama Nel 1930 è nominato Segretario pressione di ambienti curiali. Gandhi, nel 1952, Capitini orga- della Normale di Pisa dove avvia nizza a Perugia un convegno in i suoi contatti e incontri con gio- Nel 1948 il giovane Pietro Pinna, ternazionale in coincidenza con vani e docenti diffondendo gli dopo aver ascoltato Capitini in un la creazione del “Centro per scritti sulla non violenza. Richie- convegno, matura la scelta non la nonviolenza”I suoi ideali di sto di iscriversi al partito fascista violenta rifiutando di prestare il pace e di non violenza si af- Capitini rifiuta e perde l’incarico, servizio militare obbligatorio: è fiancano alla pratica del vege- tornando a Perugia dove vive di il primo obiettore di coscienza tarianismo, di cui è convinto lezioni private. in Italia. Incarcerato e condanna- propugnatore, rifiutando l’ucci- Qui intensifica la sua opposizio- to, diventerà il suo collaboratore sione di qualsiasi essere vivente. ne al regime. Nel 1936 conosce principale. a Firenze Benedetto Croce che lo Ricordiamo le sue parole: “Io appoggia presso l’editore Laterza Il 24 settembre 1961 Capitini or- non dico: fra poco o molto tem- per la pubblicazione del suo vo- ganizza la Marcia della Pace e la po avremo una società che sarà lume Elementi di un’esperienza fratellanza dei popoli, da Perugia perfettamente nonviolenta … a religiosa, che ottiene una larga ad Assisi, che nel 2011 ha cele- me importa fondamentalmente diffusione. brato il suo cinquantesimo anni- l’impiego di questa mia modestis- versario. sima vita, di queste ore o di questi Nel febbraio del 1942 è imprigio- Aldo Capitini si definiva un “re- pochi giorni; e mettere sulla bi- nato nelle carceri fiorentine delle ligioso laico”. Ha pubblicato lancia intima della storia il peso Murate e l’anno dopo a Perugia e numerosi libri. Nel 2004 è stata della mia persuasione”. liberato dopo il 25 luglio. pubblicata un’antologia dei suoi

7 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 Testimoni in piazza Il Sindaco pescatore

Angelo Vassallo, sindaco del co- mune di Pollica, per molti anni, era nato nella ridente cittadi- na del Cilento il 22 settembre 1953. Dopo essere stato alla gui- da dell’amministrazione cittadina quasi ininterrottamente dal 1995 al 2010, venne rieletto il 30 mar- zo del 2010 con il 100 % dei voti, essendo l’unico candidato. Il 5 settembre di quell’anno è rimasto vittima di un attentato, raggiunto da sette proiettili men- tre rincasava alla guida della sua auto. Sebbene l’attentatore, o gli attentatori, siano al momento an- cora ignoti, la matrice camorristi- ca della sua uccisione è oggetto delle indagini della magistratura. La sua morte ha prodotto una era stata avanzata proprio dal Sin- di elementi della camorra per il notevole emozione e indigna- daco di Pollica. Conosciuto come controllo del porto, situato nella zione nell’opinione pubblica, te- il “sindaco pescatore”, sia per la frazione di Acciaroli. La sua atti- stimoniata dalla grande folla che sua attività lavorativa ma anche vità politica si è svolta prima nel- ha partecipato ai suoi funerali, ed per il suo attivo impegno ambien- la “Margherita”, nelle cui liste fu è ancora presente nella memoria talista, Angelo Vassallo probabil- eletto consigliere nel Consiglio collettiva, come testimonia la de- mente è stato ucciso perché si era provinciale di Salerno, e poi nel dica del fortunato film “Benvenu- opposto a tentativi di infiltrazioni Partito Democratico. ti al sud” e l’inserimento del suo nome nel lungo elenco dei morti ad opera delle mafie che “Libera” ricorda ogni anno nel “Giorno SOSTIENI della Memoria e dell’Impegno”. Il suo impegno ambientalista “ECCOMI” ha ricevuto un importante rico- con il tuo 5 X 1000 noscimento postumo da parte indicando con precisione il codice fiscale: dell’UNESCO che a Nairobi, il 16 novembre 2010, ha inserito 97418410581 tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità la dieta mediterra- nea, accogliendo la proposta che

8 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 SCHEDA ISCRIZIONE

9 STRADE APERTE Dossier:Piazze,Trivi e Quadrivi MARZO 2012 REGOLAMENTO

10 STRADE APERTE Commento alle scritture MARZO 2012 Il Signore è risorto! Gioite e rallegratevi! Alleluja!

Un commento ai testi del Vangelo di Marco sul tema della Risurrezione P. JUSTIN SCHEMBRI, O.P.

Alleluia! Cristo è risorto! Alleluia! sione di Cristo e la nostra sequela no proposte con l’obiettivo di Questo mese di aprile si celebra la cristiana. Infatti, questi due inte- rendere un livello più profondo festa che dà senso alla nostra vita: ressi sono presentati dallo stesso di comprensione e di impegno la Pasqua! Marco all’inizio del suo vangelo: possibile per i discepoli di Cristo, La Resurrezione di Gesù segnala “Inizio della Buona Novella di e che troviamo adesso all’interno la realizzazione della speranza del Gesù Cristo, Figlio di Dio”. (Mc della Chiesa. Il centro del messag- popolo di Israele: il Dio della vita 1,1). L’inizio si riferisce alle di- gio evangelico in sé è il racconto non ha voluto farci morire nel no- chiarazioni fondamentali e alle della Passione (Mc 14,1-16,8) stro peccato ma invece, attraverso esperienze formative che vengo- dove si scopre chi è Cristo vera- suo Figlio, ci chiama alla vita, alla vita piena! Non meravigliamoci se cantiamo e gridiamo Alleluia la domenica di Pasqua; la desola- zione della notte ci ha lasciato e ora viviamo completamente alla luce di Dio – Alleluia! Visto che siamo nell’anno B del calendario liturgico, la Chiesa propone che si rifletta sulla scena della Resur- rezione come narrata nel Vangelo di Marco (Mc 16,1-8). Gli evan- gelisti non sono stati soltanto rac- coglitori della tradizione evange- lica, ma sapevano anche ‘copiare e incollare’ insieme le tradizioni tramandate loro. Infatti, l’unici- tà del messaggio evangelico è che le tradizioni della buona novella di Gesù sono state messe insie- me in un modo unico rivelando uno specifico progetto; l’evan- gelista ha modellato la tradizione secondo uno specifico scopo te- ologico. Cosa ha fatto Marco? Il disegno di Marco è stato duplice: approfondire la nostra compren- Raffaello Sanzio, Risurrezione

11 STRADE APERTE Commento alle scritture MARZO 2012

mente e qual è il ruolo del seguace Marco, è vista attraverso la tomba ma il giovane comunica loro la di Cristo. Marco ci aiuta ad arri- vuota. In essa, troviamo le verità sua Resurrezione, sia con le pa- vare al suo culmine gradualmente fondamentali della fede cristiana: role che con la sua persona. (3) costruendo la sua narrazione at- (1) Dio ha risuscitato Gesù dal- Cristo risorto riunisce gli aposto- traverso l’uso del termine “con- la morte – una confessione senza li e dà loro la speranza e la gioia segnare a”. Gesù comincia a pre- la quale la fede cristiana sarebbe di predicare il Vangelo. In 14,28 dicare il vangelo di Dio in 1,14 e vuota. (2) Cristo risorto non è al- Egli promette ai suoi discepoli si conclude con lui che è “conse- tro che Gesù crocefisso. Marco che li avrebbe incontrati in Gali- gnato nella mani degli uomini” in dimostra questo in molti modi: in lea dopo che fosse risorto – e ab- 9,31; 10,33; 14,43-52 (l’arresto). primo luogo le donne che si re- bandonato da tutti; la promessa si Anche la chiesa partecipa a questo cano alla tomba vuota (Mc 16,1) rinnova in 16,7 ed effettivamente movimento: predica il Vangelo di – Maria di Magdala, Maria di Gia- la Galilea è il luogo dove gli apo- Gesù Cristo, il figlio di Dio (1,1) como e Salome – sono le stesse stoli riceveranno il ministero per e finisce, attraverso i suoi fedeli, tre donne che, in Mc 15,40, os- predicare il Vangelo. Infine, c’è lo a essere“consegnata ai sinedri” in servano la crocefissione di Cristo sconcertante terrore, lo stupore e 13,9-12, a cui fa seguito la venu- da lontano. In questo modo, que- la fuga finale delle donne fedeli. ta finale di Gesù, atteso come il fi- ste stesse donne che vedono Cri- Incastonato nel Vangelo di Mar- glio di Dio (13,26-27). Dopo aver sto morto sulla croce diventano i co è il segreto messianico: Gesù costruito la narrazione, Marco af- primi testimoni della sua Resur- non è stato riconosciuto come il fronta il cuore del suo messaggio, rezione. In secondo luogo, esse Messia dai discepoli prima della cioè la conseguenza dell’ essere si recano molto presto la mattina Resurrezione; solo dopo la Re- consegnato: la Passione e morte. nel primo giorno della settimana surrezione egli è riconosciuto La passione e la morte sono l’in- in cui il sole era sorto. La desola- come tale. Lo stupore delle don- carnazione della buona novella; la zione e la disperazione della not- ne è quindi una risposta adeguata croce di Cristo è il luogo centrale te è passata; Cristo – la luce del a un Dio che distrugge il confine della rivelazione. Tuttavia, questa mondo – ha vinto le tenebre e la tra la morte dell’uomo e la vita; rivelazione sarebbe priva di signi- morte! Inoltre, quando le donne un limite che si pensava fosse im- ficato e di speranza se la storia fi- entrano nella tomba vedono un possibile da rompere. La comu- nisse lì, se egli non fosse risorto, giovane, seduto sulla destra, che nità post-pasquale, fu testimone sarebbe morto invano. E’ solo la indossa una veste bianca. Questo dell’ “impossibile”: il Dio della risurrezione di Cristo che dona il giovane è simbolicamente simile a vita è risorto, colui che era morto significato alla sua Passione e alla Gesù risorto: la sua veste bianca ci ora non lo è più, ma ha la vita sua Morte; un significato di spe- ricorda la trasfigurazione che an- in pienezza. La Buona Novella è ranza, gioia e salvezza trasmessa ticipa lo stato glorificato di Gesù proclamata e adesso può essere in nome dello stesso Cristo Gesù: dopo la sua morte, mentre il gio- predicata a tutte le nazioni – que- Salvatore e Messia. È questo il vane seduto sulla destra indica sto è il progetto della Chiesa; un significato pasquale che ci dà un che adesso Gesù siede alla destra progetto che è possibile solo per- posto nella Chiesa. Cristo muore di Dio. Infine, le sue parole (“sie- ché Cristo è morto e ora vive, un per i nostri peccati ed è resusci- te alla ricerca di Gesù di Nazareth progetto che vuole trasmetterci la tato per darci la vita: anche noi che è stato crocifisso. Egli è ri- stessa pienezza di vita, un proget- siamo destinati a morire nel pec- sorto, egli non è qui”) non solo to che è intriso di gioia e felicità, cato per vivere con Dio. Marco è rivela che egli sa perché le donne perché “Egli è risorto, egli non è stato l’erede della proclamazione si recano alla tomba, ma afferma qui”… e così cantiamo: Gioite e stupefacente che Dio ha resusci- anche che sono alla destra del- rallegratevi! tato Gesù dalla morte. Questa la tomba – la tomba vuota! Le Il Signore è risorto! buona novella, come previsto da donne non vedono Gesù risorto, Alleluia!

12 STRADE APERTE Vita associativa MARZO 2012 Con il MASCI sulla Via Francigena

Si conclude l’Impresa Nazionale dopo 1200 Kilometri a piedi.

LUCIANO PISONI

E’ proprio così: quest’anno, dopo (BZ), Piacenza, Lodi, Como, 1200 km. percorsi a piedi, in 57 Collegno Grugliasco e Rivo- pellegrini, Adulti Scout ed altri li (TO), Torino, Alzano Lomb., amici che si sono affiancati lungo Clusone, Solza, Dalmine e Rani- il cammino, concluderemo que- ca (BG), Bergamo. Tutti hanno sta esperienza. dato un contributo importante Ci incontreremo a Sant’Antimo, per le varie necessità organizzati- straordinario Centro di Spiritua- ve e logistiche. lità in provincia di Siena il giorno Abbiamo iniziato nel 2008 e, 11 agosto e chiuderemo la Route con tappe annuali di circa 200 a Roma il 24. I partecipanti pro- km., avremo percorso tutta la Via vengono da varie parti d’Italia e Francigena del Nord che conduce dalla Slovenia: Lubiana (SLO), alla tomba di Pietro, centro della Massafra e Mottola (TA), Viter- cristianità. bo, San Giovanni Valdarno (AR), Le tappe sono state: Gran San Sestri Levante (GE), Genova, Bernardo-Vercelli nel 2008, Mugnai (BL), Belluno, Schio e Monginevro-Vercelli e Vercelli- Malo (VI), Treviso, Verona, Aba- Fidenza nel 2009, Fidenza-Lucca no Terme (PD), Parma, Merano nel 2010, Lucca-Sant’Antimo (SI) nel 2011 e quest’anno sarà Sant’Antimo-Roma. Certamente non è la stessa cosa fare tutto il percorso ininterrotta- mente come facevano gli antichi pellegrini e molti ancor oggi lo fanno, ma questa formula l’avevo proposta per tenere in conside- razione esigenze quali la dispo- nibilità di tempo e l’età, ovvero l’impegno fisico di molti, non più giovanissimi. Il modello organizzativo si è man mano evoluto poiché il numero dei partecipanti è continuamente cresciuto fino a dover comporre 2 gruppi di camminatori che, di- stanziati di 1 giorno, seguono lo stesso percorso, utilizzano le stes- se strutture di ospitalità e svolgo-

13 STRADE APERTE Vita associativa MARZO 2012

no le medesime attività. strazioni locali e sacerdoti. grazie! I luoghi che attraversere- Ciò ha comportato la formazione In alcuni tratti il CAI ci ha con- mo sono carichi di storia, arte e di uno staff allargato e in grado di dotto per sentieri poco noti, dan- spiritualità: Acquapendente, Bol- affrontare sia le necessità comuni do esempio di disponibilità e ci sena, Sutri, La Storta, per citarne che all’interno del singolo grup- accompagnerà anche quest’anno solo alcuni. Il pellegrino quando po. nel tratto Campagnano Romano- torna a casa scopre che la mèta, L’aspetto spirituale di questa La Storta-Roma. alla fine, non è stata la tomba di esperienza è nel bagaglio perso- Nei vari incontri e posti-tappa ab- Pietro o Roma. nale di ciascuno ma è certo che biamo lasciato una pergamena-ri- La vera mèta è stata un insieme tutti ce lo portiamo dentro di noi cordo del MASCI con tutte le no di riscoperte: il cammino, il con- in modo indelebile. stre firme. tatto con la natura, l’essenzialità, Alcuni hanno anche esternato Per ogni tappa annuale abbiamo l’ospitalità, la strada, il supera- riflessioni ed emozioni che sono messo in un punto significativo e mento dei disagi, i momenti di si- state raccolte in fascicoli annuali e di passaggio dei pellegrini, la Cro- lenzio e di ascolto del Verbo che, che andranno a comporre un “li- ce della Route MASCI, a perenne come ci ha promesso, camminava bro di bordo” finale. memoria ed a sostegno nella fati- vicino a ciascuno di noi. I temi che ci hanno accompagna- ca del viandante. Ma siamo tutte persone assetate, to e sollecitato sono stati, rispet- L’attraversamento del Lazio e alla continua ricerca della Verità tivamente: l’arrivo a Roma ha dato occasio- che sta in noi e intorno a noi e “Gesù, un uomo che cammina”, ne al MASCI di questa regione di allora ci chiediamo tutti ed an- “San Paolo”, “Il Volto di Cristo”, mettersi a disposizione per acco- che altri chiedono: quali strade “Vogliamo essere sale della Terra? glierci ed aiutarci a risolvere alcu- percorreremo l’anno prossimo, e Come? ne necessità logistiche: dopo ancora? Se non ora, quando?” e quest’anno sarà “Tu sei Pietro. Pietro, uomo come me; io, uomo come Pietro” Abbiamo vissuto, al meglio che potevamo, la “Spiritualità della strada”, in maniera idonea a per- sone adulte, dedicando i tempi alla preghiera, al dialogo, al silen- zio, al canto, all’incontro degli al- tri, all’Eucarestia oltre ai momen- ti di festa e conviviali. Anche sotto l’aspetto umano ab- biamo vissuto situazioni molto si- gnificative per alcuni disagi di ac- cantonamento, incomprensioni, fatica fisica, caldo, a volte carenza d’acqua, assenza di segnaletica, pioggia, ma anche esempi mirabili di ospitalità, di servizio impegna- to di alcune Comunità MASCI o assenza di altre, accoglienza sin- cera e anche generosa di ammini-

14 STRADE APERTE Vita associativa MARZO 2012 Sentieri di Resistenza. Tra storia e attualità

Una proposta di route del Masci Piemonte

Mentre si stanno concludendo i fe- cati. Dovunque è morto un italiano montagna dove l’aria è più fine e steggiamenti del 150° anniversario per riscattare la libertà e la dignità, favorisce la riflessione e il pensiero. dell’Unità d’Italia, riteniamo do- andate lì, o giovani, col pensiero per- Ripercorrendo quei sentieri, rivisi- veroso fare alcune considerazioni. ché lì è nata la nostra costituzione”. tando quei luoghi, ci accorgeremo L’Italia simbolicamente è stata unita Coloro che caddero lottando per che la memoria non è un ricordo no- dalla nascita del Regno d’Italia nel costruire un’altra storia vanno ricor- stalgico, ma diventa un evento attra- 1861, ma in realtà i vari passaggi del- dati perché il silenzio non chiuda la verso il quale portare riconoscenza la unificazione sono venuti in tem- bocca ai morti e dove non è arrivata alle donne e gli uomini che hanno pi successivi. La Grande Guerra del la giustizia arrivi la memoria perché fatto parte di quella storia e contem- ‘15-’18 è stato certamente un punto un popolo senza memoria non ha poraneamente dare vita alle azioni fondamentale di unificazione con la futuro! di oggi che devono essere capaci di sconfitta della dominazione asburgi- “La memoria conta veramente - per rinnovare quella storia e di indicare ca, ma la vera unità si è avuta solo gli individui, le collettività, le civil- un futuro con forza viva e vivida. In meno di 70 anni fa con la Resistenza tà - solo se tiene insieme l’impronta un presente dove le rotte sono con- e la Lotta di Liberazione e la nascita del passato e il progetto del futuro, fuse e le strade sembrano annebbiate della Costituzione della Repubblica se permette di fare senza dimenticare sentiamo il bisogno di ritrovare e ri- Italiana che è uno dei migliori testi ciò che si voleva fare”. affermare il valore inclusivo della cit- esistenti tra tutti quelli europei. Il E’ questo – come indicato nella cita- tadinanza come appartenenza e par- Masci ha avuto occasione di ricor- zione di Italo Calvino – il senso della tecipazione di tutti e di ciascuno alla dare la Grande Guerra con le Route route che proponiamo agli A.S. Ri- vita della società. Perché “vivere la fatte sul Pasubio e sull’Ortigara ed cordare, restituire valore alla memo- memoria” significa andare alla ricer- i 150 anni dell’Unità d’Italia con la ria, è attività centrale per la costru- ca della verità in ogni gesto quotidia- Route della primavera del 2011. Per zione di processi di cittadinanza che no, in ogni situazione, attraverso la proseguire questo percorso abbia- riconoscano e tutelino i diritti, per quale si cerca di costruire insieme il mo pensato di proporre una Route costruire percorsi di cambiamento, domani, consapevoli, però, che l’im- “sui sentieri della Resistenza” in Pie- per sostenere responsabilità ed im- pegno dei singoli non è sufficiente monte e a Torino dove nacque que- pegno. Ancora una volta scegliamo e che il luogo della realizzazione sto fenomeno di coesione nazionale di metterci sulla strada, questa volta di questi intenti è la politica, quella che ha portato l’Italia a ridefinire percorrendo sentieri alpini oggi un vera, quella che Paolo VI definì “la una sua identità. Tre giorni saranno po’ in disuso. Vogliamo ritornare in forma più alta di carità”. pochi ma possono essere sufficienti a far proprie le parole di Piero Ca- La data: 14 – 17 giugno 2012 - Termine per le iscrizioni: 15 maggio 2012 Numero massimo partecipanti 30 - Quota euro 120 lamandrei: “Se voi volete andare in Il percorso si svolge su sentieri di montagna adatti a camminatori medi e raggiunge pellegrinaggio nel luogo dove è nata la quota 2000 m. Per informazioni e iscrizioni: la nostra costituzione, andate nelle Giuseppe Viotto Cell. 3358458299 E-mail [email protected] montagne dove caddero i partigiani, Gianluigi Forgia Cell. 3357799195 E-mail [email protected] Modalità di iscrizione, dettagli e notizie logistiche su equipaggiamento e percorso nelle carceri dove furono imprigio- verranno fornite in seguito direttamente ai partecipanti nati, nei campi dove furono impic-

15 STRADE APERTE Vita associativa MARZO 2012 Gli Scout Adulti nel mondo

62 Associazioni Nazionali Scout and Guide 32 Paesi nella Central Branch 5 Regioni, 4 Sub-Regioni

AFRICA ARABA ASIA EUROPA EMISFERO 8 Associazioni 10 Associazioni PACIFICO 29 Associazioni OCCIDEN- Nazionali Nazionali 8 Associazioni Nazionali TALE Nazionali 5 Associazioni Benin Baharain 4 Sub-Regions Nazionali Burkina Faso Jordan Australia Congo (DROC) Kuwait Bangladesh Nordico Baltica Canada Gambia Saudi Arabia India Denmark Curacao Ghana Indonesia Finland Haiti Ivory Coast Malaysia Iceland Mexico Nigeria New Zealand Lithuania Panama Senegal Pakistan Norway Uganda Sri Lanka Sweden Central Branch Zambia Europa Occi- dentale Aruba Brazil Iraland Canada* Chile Central Branch Central Branch Netherlands Costa Rica Burundi Cambodia United Kingdom Cuba Cameroon Iran Europa Cen- Ecuador Cape Verde Japan trale Nicaragua Congo Maldives Peru Kenya Nepal Czech Republic Surinam Liberia Philippines Estonia Trinidad & Tob. Malawi Taiwan Germany Uruguay Rwanda USA South Africa Latvia Venezuela Tanzania Liechtenstein Togo Romania Slovakia Switzerland Slovenia** Europa Meridio- Algeria nale Area Cyprus Egypt Mediterranea Lebanon Libya Greece Morocco Italy Tunesia Portugal Central Branch Central Branch Iran Azerbaijan Sudan Israel Turkey Canada* - Francophone and Trefoil guild Slovenia** - Operates without belonging to a sub-region © International Scout and Guide Felloship

16 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012 Pochi ma buoni: il mio contributo NANDO PARACCHINI

Lo scambio di pareri in corso, nato evidenziarla opportunamente e di farla lo Scautismo nel quotidiano. Perché essi dall’articolo di Romano Forleo su Strade diventare una impostazione associativa. sono – attivamente -- nella realtà dei vari Aperte e dalla risposta di Paolo Linati, E specificherei, meglio se ciò avviene aspetti della loro vita: sono nel lavoro, ha evidenziato l’argomento dell’atteg- senza slogan, senza proclami, quasi in sono nella famiglia (che vuol dire anche giamento dello Scautismo degli adulti un operoso e riservato procedere. Tra paternità e maternità), sono nella chie- di fronte ai problemi della società in cui le due impostazioni di modi – che sono sa, sono nella vita sociale e per qualcu- vivono. La differenza tra i pareri dei due ambedue sullo stesso argomento – una no nella politica attiva, sono nel servizio autori sta nel “modo” e nel chi lo fa: certa preferenza esprimerei a quella che individuale, continuato o saltuario che Romano considera che questo compito assegna ai singoli A.S. questo compito di sia, e anche attraverso la professione che tocchi al MASCI come tale (come as- presenza e di comportamento. Per i due può essere un occasione e una fonte di sociazione, come Movimento), mentre seguenti motivi: Servizio. E’ in questi ambienti che può Paolo ritiene che siano i singoli A.S. che 1. Che il Movimento, il MASCI come esercitarsi la “missione” dell’A.S. Chi abbiano questo compito. tale, non ha una funzione politica e deve più convinto chi meno, chi tanto impe- Una novità che non è nuova restare quello che è e per cui è nato: di gnato chi poco, a seconda delle situazio- Tale argomento non è altro che la spe- raccogliere gli adulti che intendono fare ni e delle indole: non siamo tutti uguali, cificazione di un orientamento abba- Scautismo attivo e di aiutarli nel curare cia-scuno di noi è un “caso”. stanza diffuso nel Movimento: che lo la loro formazione permanente. Quello che può apparire una novità è Scautismo degli adulti prenda posizioni, 2. Che in pratica è già così: gli Scout soltanto riconoscimento/accentuazione atteggiamenti, debba esprimere parere a adulti sono nel quotidiano della vita, di un fatto che, da tempo, nasce sponta- fronte di problemi della società e si com- con tutte le con-seguenze. E’ un aspet- neamente, come conseguenza del vivere porti di conseguenza. Come dire che sia to sul quale si può aggiungere qualche il proprio Scautismo nella vita di tutti i presente in essa, anche attivamente. Una commento. giorni. Si tratterebbe soltanto di chiarire tale tendenza – che è sempre stato pre- Ciò che già avviene alcuni aspetti: sente in diversi Associati, almeno come Per altro è già come viene detto in quei I) di precisare che, oltre ad essere uno desiderio o speranza -- si sta eviden- due articoli pubblicati su S.A. E’ già così stile di vita, lo Scautismo nel quotidiano ziando, con sempre maggiore precisio- e, in fondo, non è una novità. Voglio dire dell’adulto può anche essere la base sulla ne, anche negli ultimi eventi associativi che è quello che molti di noi tentano di quale appoggiarsi di fronte alle situazio- nazionali, negli ultimi numeri di Strade fare nella loro vita, anche come conse- ni del sociale; Aperte e in qualcuno dei relativi “qua- guenza e continuazione per la vita, del II) di evidenziare (o di ricordare) le ori- derni”, oltre che nei documenti diramati Roverismo praticato da giovane. E ciò gini di questi comportamenti; via mail e tramite la rete dei Magister, in via spontanea, senza che sia necessaria III) di darvi il dovuto peso e ufficialità, un po’ alla spicciolata, da parte dei no- una “campagna” del Movimento. Infatti confermando che è questa la “missione” stri Responsabili nazionali. Si riscontra lo Scout nella vita (proveniente o meno dello Scautismo degli adulti; in tutti questi fatti -- che sono il riflesso dal Roverismo) ha un atteggiamento IV) di esercitarlo anche usufruendo di una maturazione in corso nel Movi- dettato dall’etica dello Scautismo, Pro- dell’appoggio di un gruppo di riferi- mento -- come anche nei due articoli messa e Legge. E di conseguenza gli vie- mento, come possono essere le Comu- su Pochi Ma Buoni, la tendenza sempre ne, si potrebbe dire automatico, di avere nità del MASCI; più accentuata, che lo Scautismo degli pareri personali circa i fatti del vissuto, di V) di collegarsi su tali temi con altri uo- adulti sia attivamente presente nella so- esprimerli e, se il caso, di comportarsi di mini e altre donne, di buona volontà, già cietà. Si tratta, a questo punto, di asse- conseguenza. Per buona parte degli A.S. orientati o disposti a orientarsi in que- condare questa tendenza, di seguirla, di è già così. E’ la conseguenza diretta del- sto senso. Ben venga perciò la presenza

17 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012

individuale nelle varie competenze della che sappia essere anche discreto. Non alcune nostre impostazioni: vita sobria, vita sociale. Abbiamo tanti esempi con- degli obblighi per le Comunità ma dei essenzialità, creatività e inventiva, un creti da citare. Ricorderei solo il titolo suggerimenti. Puntando, anche tramite certo stile, perfino anti consumismo, ri- di un vecchio articolo apparso anni fa su questi suggerimenti, a che le Comunità sparmio energetico. E forse anche -- o RS-Servire (N° 1 – 1997): ”Questi adul- siano, in contemporanea, di Scautismo ne fanno parte -- educazione degli adul- ti che vivono lo Scautismo nel quotidia- adulto, di attenzione alle persone, di vita ti, vita all’aperto, servizio, spiritualità, no”. Vi apparivano, già allora, alcuni de- all’aperto, di preghiera, di spiritualità, di cristianesimo vissuto, ecc. Vengono tutti gli aspetti di cui stiamo parlando. ricerca e studio (pure di piacere di stare da quella fonte come causa, o ne sono Le conseguenze per le Comunità insieme, di gioco e di letizia), e anche di gli effetti. Pur folkloristico che sia, è un Ciò può avvenire anche con la parteci- predisposizione e preparazione alla pre- bagaglio che è bene conservare. Direi a pazione a Comunità di fratelli, pronte senza individuale nella società, nelle loro due condizioni: all’aiuto reciproco, che siano soprattut- singole posizioni di vita: qui e adesso. E • una, che non sia esclusivamente l’imi- to degli ambienti tonificanti, che diano che divengano di richiamo alle persone, tazione di quanto avviene nello Scau- il sostegno al comportamento indivi- donne e uomini non associati, che perse- tismo giovanile. Occorre individuare/ duale, che permettano il ricarico e chia- guono gli stessi indirizzi o che l’esempio adottare un modo adulto di fare queste riscano le motivazioni. Oltre ad essere convince. Per concludere cose; ambienti gioiosi, allegri e piacevoli da Tutto questo è una visione eccessiva- • due, che non ci sia solo quello o che frequentare. (Alle quali – lo sappiamo mente ottimistica? O che sia fuori dalla non sia preponderante. -- diversi, per loro ragioni, non hanno realtà? Può darsi. Sono però del parere Voglio dire: ben venga un modo nostro, voluto appartenere, alcuni ne sono sta- che non bisogna forzare. Solo indirizza- nella tradizione dello Scautismo, di esse- ti delusi, altri sono rimasti lo stesso pur re, spiegare, giustificare, far venir voglia, re allegri e di passare le serate (anche per riconoscendone le carenze, altri ancora finché la gente capisca la “missione” e non cadere nell’eccessiva “seriosità”), aderiscono con convinzione e soddisfa- sia invogliata a fare. A mettere in atto anzi che sia come un contorno che serva zione. Molto dipende dalla Comunità di questo doppio, e in parte nuovo, aspetto a sentirci a casa nostra e che faccia da appartenenza.) Le Comunità per essere del nostro Movimento. Il quale potreb- sfondo ai contenuti maggiori. tali hanno bisogno di essere aiutate, af- be avere trovato la sua strada odierna. 2) Qualcuno, nelle sue proposte sull’ar- finché possano e sappiano diventare dei Aggiungo poi, nel Post Scriptum, due gomento in discussione, ha accennato veri Cenacoli di formazione e di appog- argomenti di dettaglio che esulano un ad un modo più sobrio di portare l’uni- gio. Servirebbe per questo inserire in po’ dal tema di cui stiamo parlando forme, senza tanti distintivi. Potrebbe Strade Aperte, in più di quelle propo- ma sui quali, giacché accennati da altri bastare il giglio-trifoglio, segno del- ste da Paolo Linati – oltre, perciò, alle all’occasione di questo scambio, tengo la Promessa. Anche in questo non è il tante pagine destinate all’apertura sul ad esprimere un parere. caso di imitare lo Scautismo giovanile. mondo circostante e a quelle limitate di P.S. - Due argomenti di dettaglio C’è una maggiore semplicità che si ad- “vita del movimento” -- una pagina di 1) Romano, pur sommessamente, cri- dice agli adulti. Aggiungerei un detta- “come si fa che cosa”. Si tratterebbe di tica il folklore scautistico (la nostalgia glio, collegato a quanto sopra, anch’esso una pagina “tecnica”, nell’antica usanza dei bivacchi). E con ragione: abbiamo di modesta importanza ma che occorre delle riviste scout, di conduzione delle spesso detto – o cercato di dire – che lo dire: il fazzolettone blu chiede di essere attività, rivolta a far diventare le Comu- Scautismo degli adulti non doveva ne- portato con riguardo e distinzione: sen- nità quello che devono essere in questa cessariamente essere una copia di quello za quegli aggeggi di fantasia che tanti prospettiva. Non più di una pagina (o giovanile. Ma non è che si possa vietar- vi attaccano. Una certa sobrietà nelle mezza) ma che ci sia sempre, in ogni nu- lo. Se ci sono degli A.S. che ci tengo- piccole cose risulta, di gran lunga, più mero della Rivista, al fine di costituire no, lasciamoli fare, almeno loro saranno “stiloso” e più da adulto. Per chiudere un bagaglio sempre disponibile, come contenti del MASCI. Aggiungerei però tengo a ringraziare il cortese lettore/la fossero degli elementi di un metodo di che è il nostro stile, una caratteristica di gentile lettrice che ha avuto la costanza conduzione. Senza slogan o proclami. tutto lo Scautismo, ed è dall’ambiente di leggere fin in fondo questo testo. Con Ma con una forma di attivismo fattivo così creato che partecipano/derivano i miei complimenti.

18 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012 Il mondo Scout aperto al Mondo

PINO BENAGIANO

Ci giunge questa proposta di Pino Benagiano, scout e personalità di primo piano nel mondo medico e scientifico, che potrebbe apparire un po’ al di sopra delle nostre forze, ma che accogliamo con convinzio- ne, anche perché si pone nello stesso cammino che il MASCI ha intra- preso, attraverso ECCOMI, per le iniziative di cooperazione inter- nazionale. Invitiamo tutti coloro che conosco- no, o sono attivi, in iniziative di che nel mondo. in grado di far conoscere quanto questo tipo a comunicarle alla Re- Nel mondo scout sono nate ini- viene fatto o si vorrebbe fare. dazione di Strade Aperte. ziative ed organizzazioni senza Una struttura di questo genere Il mondo scout nelle sue varie scopo di lucro degne di ogni elo- non dovrebbe entrare nella ge- manifestazioni, quali le Associa- gio e sostegno. stione delle iniziative. zioni giovanili, quelle degli adulti, Ciò che ancora manca è riunire Dovrebbe propagandarle in modo la galassia degli ex con bei ricordi tutte queste iniziative sotto un unitario, con grandi iniziative na- o i semplici amici, conta forse un “ombrello comune”, capace di zionali per la raccolta di fondi e milione di persone in Italia. presentarle al mondo scout per idee. Si tratta di persone che, in un ottenerne l’appoggio. È chiaro che se l’iniziativa doves- modo o nell’altro, si rifanno ad Detto in parole povere manca un se partire ed avere successo, un alcuni principi di base dello scau- “Telethon Scout” capace di mo- punto fondamentale dovrebbe tismo: sono cioè persone sensibili bilitare tutte le persone del mon- essere la trasparenza finanziaria. all’aiuto verso i più deboli e meno do scout e non a sostegno delle Telethon, dimostra che - se gli fortunati. iniziative esistenti e di nuove da Italiani si convincono che i loro Persone che per educazione sono creare. soldi sono investiti bene- sanno “pratiche” e “con i piedi per ter- Il potenziale, anche solo dal pun- aprire i cordoni della borsa anche ra”. to di vista finanziario, è grande in tempo di crisi. Persone che amano essere attivi ma del tutto inesplorato. Come punto di partenza dovreb- nella società e soprattutto vorreb- È quindi necessario che tutti co- be essere organizzata una riunio- bero essere utili, ma sanno anche loro che nel mondo scout hanno ne di coloro che sono già attivi essere disinteressati. già in essere iniziative o vorrebbe- in iniziative di solidarietà in Italia La prova migliore di questa real- ro crearne di nuove, si riuniscano o nel mondo, in modo che tutti tà sono le miriadi di iniziative a per valutare la possibilità di creare siano partner paritari della nuova favore dei più deboli sia in Italia una struttura comune di sostegno iniziativa.

19 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012 Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le ge- nerazioni

LUIGI CONFALONI

Sempre più apprezzato il contri- Inoltre, la definizione di “vec- del numero di persone anziane buto offerto dalle persone della chio” e “giovane” varia molto nella nostra società. età matura e il 2012 è stato pro- da paese a paese, ma “in media Ciò richiede, tra l’altro, l’adegua- clamato Anno europeo dell’in- i cittadini europei ritengono che mento delle condizioni di lavoro, vecchiamento attivo e della soli- si inizi a essere considerati anzia- la lotta contro gli stereotipi nega- darietà tra le generazioni, il cui ni poco prima dei 64 anni e che tivi e la discriminazione in base principale obiettivo è agevolare la non si sia più considerati giovani all’età, il miglioramento della sa- creazione di una cultura dell’in- a partire dai 42 anni”. lute e della sicurezza sul luogo di vecchiamento attivo in Europa, Oggi nella nostra società troppo lavoro, l’adattamento dei sistemi basata su una società per tutte le spesso l’invecchiamento è perce- di apprendimento alle esigenze di età con la crescita della aspettati- pito come una minaccia, un one- una manodopera anziana e la ga- va di vita, “un’occasione per tutti re a carico dei più giovani e dei ranzia che i sistemi di protezione noi per riflettere su come oggi gli lavoratori. sociale siano adeguati e offrano europei vivono e restano in salute gli opportuni incentivi. più a lungo, nonché per cogliere Per questo motivo, l’Unione eu- In Italia, il coordinamento nazio- le opportunità che ne derivano” ropea ha proclamato il 2012 Anno nale dell’Anno europeo è affida- (si legge sul sito europeo dedica- europeo dell’invecchiamento atti- to al Dipartimento per le Politi- to). vo e delle solidarietà tra le genera- che della Famiglia che assicura un zioni, nell’intento di sostenere gli raccordo tra le amministrazioni Secondo recenti dati dell’Istat, in sforzi profusi dagli Stati, dalle au- interessate e tutti gli altri attori Italia a fine 2010 un cittadino ogni torità regionali e locali, dalle par- coinvolti per la programmazione cinque ha più di 65 anni mentre ti sociali e dalla società civile per delle attività nazionali. gli ultraottantenni rappresentano promuovere l’invecchiamento at- ormai il 6% della popolazione. tivo e la solidarietà tra le genera- L’Osservatorio nazionale sulla In una recente indagine di Euro- zioni e sfruttare maggiormente il famiglia, organismo di supporto barometro emerge che il 71% dei potenziale delle generazioni nate tecnico-scientifico per l’elabora- cittadini europei è consapevole durante gli anni dell’esplosione zione del Dipartimento, è parte che la popolazione europea sta demografica. attiva nel promuovere le iniziative invecchiando (entro il 2060, le Oltre alla promozione di una cul- previste per il 2012. persone ultra sessantacinquenni, tura dell’invecchiamento attivo In Europa l’ “AGE Platform in Europa, saranno il doppio di che valorizzi l’utile contributo Europe” è il network formato quelle in età lavorativa), ma sol- degli anziani alla società e all’eco- da circa 165 organizzazioni che tanto il 42% è preoccupato per nomia, l’iniziativa mira a mante- si occupano degli over 50 e che tale sviluppo (il 52% degli italia- nere la solidarietà tra le genera- rappresentano direttamente oltre ni). zioni di fronte al rapido aumento 30 milioni di persone.

20 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012 Adulti Scouts calabresi impegnati nel territorio

MARIA LAURA TORTORELLA

Il 15 gennaio scorso si è riunita di un bene confiscato quale sede rimento. a Locri l’Assemblea regionale del Masci. Don Ernesto, nuovo AER • la promozione della cultura Masci Calabria. alla sua prima Assemblea, scout da della legalità e della giustizia E’ stato un incontro particolar- sempre, ha accompagnato i lavori sociale mente significativo arricchito dal- concludendoli con la celebrazio- Gli AS calabresi hanno voluto la presenza del nostro Segretario ne dell’Eucarestia nella quale ha attribuire un’attenzione specia- Nazionale. ricordato la fiducia con cui i di- le alla promozione della cultura I lavori sono stati introdotti dal scepoli hanno seguito Gesù, dan- della legalità in senso ampio, una Vescovo di Locri, Mons. Morosi- do forza alla speranza! legalità che letta e vissuta unita- ni, che ci ha spronato a divenire i L’Assemblea ha consentito, dopo mente alla giustizia sociale acqui- cristiani del cambiamento: “dob- un confronto all’interno dei grup- sisce uno speciale significato, più biamo interrogarci – ha detto – pi di lavori costituiti per ambiti ricco e più vero. sul perché, nella nostra regione, (cuore, creato e città), l’appro- Tale esigenza ha trovato fonda- la fede abbia consentito illegalità, vazione delle linee programmati- mento e forza anche nei conte- violenza e faide” ed ha aggiun- che per il prossimo triennio (per nuti delle linee programmatiche to “puntiamo ora ad un impegno la lettura integrale vedi il sito del nazionali, varate all’Assemblea più forte che dia buoni frutti”! Masci Calabria). di Principina (in particolare nel- Quindi Alberto, indossando l’or- Con riferimento all’ambito città, la specifica mozione approvata ad mai noto grembiule, a ricordare lo tre gli obiettivi principali: ampia maggioranza, con la quale spirito di servizio a cui dobbiamo • l’attenzione alle realtà di di- il Movimento tutto ha ribadito, sempre ispirare il nostro agire, ha sagio ed il sostegno ai soggetti quasi ve ne fosse bisogno, l’impe- abbracciato l’appello all’assunzio- deboli ed emarginati gno specifico del Masci a favore ne di responsabilità formulato dal Le comunità calabresi, mosse dal- della legalità). Vescovo ed ha lanciato il prossimo la necessità di impegnarsi nei con- Avere recepito a livello locale tale importante appuntamento nazio- fronti delle varie realtà di disagio indicazione, potrà aiutare gli AS nale “Piazze, trivi e quadrivi”. e povertà presenti nel territorio calabresi a calarsi nel territorio, Un evento che, già dal nome, regionale, hanno scelto di inserire per sperimentare quella speran- richiama il proposito del Movi- la problematica dell’immigrazio- za cristiana che si concretizza mento di aprirsi sempre più al ter- ne (centrale nelle linee program- nell’impegno personale per la ritorio per esserne parte… matiche del precedente triennio) costruzione di una “città dell’uo- E la bella Comunità di Locri ha in un contesto più ampio, con- mo” scevra da mali, fra i quali la dimostrato di esserci nel territo- sentendo a ciascuna comunità di ‘ndrangheta, che ne minano lo rio, con i messaggi affettuosi delle trovare la propria occasione di sviluppo e la libera attività. istituzioni e la testimonianza, of- risposta alla chiamata del Signore Ogni Comunità potrà scegliere ferta ai partecipanti, sull’utilizzo negli ultimi, nel contesto di rife- le modalità migliori per vivere

21 STRADE APERTE Il giornale dei lettori MARZO 2012

nuovi percorsi di liberazione del territorio, senza dimenticare l’im- portanza di divenire testimoni credibili a servizio della verità: ci riconosceranno da come vivremo “Del sud mi piace chi se ne sta a mani nude, disarmate; e testimonieremo il nostro essere chi non si lascia tentare a opporsi ai violenti con i loro stessi metodi. adulti scout! Mi piace ascoltare la gente parlare le sue parole. • la promozione dell’impegno Del sud mi piace chi fa il padrino senza fare il padrone, di cittadinanza attiva e di par- chi fa doni per amicizia e non per legarti al suo clan. tecipazione democratica Mi piacciono le madri che non dimenticano i figli, Sia le linee guida nazionali che qualunque cosa abbiano combinato; i più recenti documenti propo- madri che supplicano i boss di ‘ndrangheta sti dalla nostra Chiesa italiana, ci di svelare il luogo dove hanno buttato o seppellito i loro figli, hanno più volte, come cristiani, spariti di lupara bianca, per portarci un fiore. spronati all’impegno politico a fa- Del sud mi piacciono le donne, attente e appassionate, con cuori grandi. vore del bene comune. Mi piace vedere i giovani con l’utopia di rinnovare i partiti e la politica. Quel bene comune che possiamo Mi piacciono quelli che in tribunale si ricordano le facce e le parole tutelare e promuovere solo impe- di chi ha chiesto loro il pizzo, indicandoli davanti a tutti.” gnandoci ad essere dei bravi citta- dini, informandoci, documentan- “In questa terra dove mi è piaciuta l’idea di emigrare a rovescio, doci e partecipando alle decisioni dove ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso.” che si ripercuotono sulla nostra vita, in un’ottica non egoistica, (Don Giacomo Panizza a Vieni via con me, novembre 2010) ma di rete con gli altri, singoli, associazioni ed istituzioni. Per entrare nella storia, percependo l’essere parte del nostro contesto Don Giacomo Panizza, bresciano, nel 1976 ha fondato a Lamezia Terme temporale e territoriale. “Progetto Sud”, una comunità autogestita insieme a persone con disabi- Fra le possibili modalità di rea- lità e collabora con la Caritas nella gestione di diverse iniziative. lizzazione del secondo obiettivo, E’ nel mirino delle cosche dal 2002, quando spezzò il cerchio della paura promozione della legalità e della prendendo in gestione il palazzo confiscato alla cosca dei Torcasio, la fa- giustizia sociale, vi è la diffusione miglia malavitosa più temuta della zona. Non solo, lo stabile assegnatogli della conoscenza e la realizzazio- dista pochi metri dalle abitazioni dei mafiosi a cui è stato sequestrato ed ne di incontri con testimoni del ogni volta che deve accedere alla struttura deve bussare proprio a loro. nostro tempo e buoni esempi da Ha ricevuto molte minacce (l’ultima risale a pochi giorni fa), la sede è imitare. A tal fine, in attesa di po- stata più volte danneggiata, qualcuno è arrivato a sabotare i freni dell’au- ter condivivere esperienze comu- to di un disabile ed è stato sottoposto ad un programma di protezione. ni, stiamo provando a scambiarci Ma don Giacomo non ha mai smesso di metterci coraggio e di lottare. le “storie” dei testimoni del no- “Bisogna che tanti facciano poco, più che pochi facciano molto. Contro stro tempo nel nostro territorio le mafie serve che tutti ci impegniamo per la libertà di tutti e la legalità con l’obiettivo di stilare una sorta è cosa nostra, un tassello di questo impegno”... solo così il sud potrà di elenco virtuoso di uomini spe- sprigionare pienamente la propria bellezza. ciali che hanno donato o ci stanno donando dei segni di speranza… perché il seme sparso possa ger- minare nei cuori disponibili!

22 STRADE APERTE Vita dell’Associazione MARZO 2012 CALENDARIO ATTIVITA’ 2012 DATA EVENTO LOCALITA’

17-18 marzo Incontro per aree Nazionale SVILUPPO AREA Sud-Centro e Nord Est Incontro 17 - per aree Nazionale SVILUPPO AREA Nord Ovest 23- 25 marzo Isole della Competenza – “Scout Adulti nella FEDE” Assisi 27-29 aprile INCONTRO NAZIONALE COMUNICAZIONE Roma marzo-giugno 1° TAPPA PIAZZE (in concomitanza agli incontri AREA di primavera) 11-13 maggio Rotta di competenza - Campo Bibbia “L’Apocalisse” Cesclans 18-20 maggio Consiglio Nazionale Roma 25-27 maggio Isole della Competenza - Ambiente e sostenibilità Sala 25-27 maggio Isole della Competenza- Educazione Cittadinanza Calabria Responsabile e alla legalità 01-03 giugno Comitato Esecutivo Salerno 22-24 giugno Isole della Scoperta 22-24 giugno Isola della Responsabilità Marche 22-24 giugno Isole della Competenza - Espressione 22-24 giugno Rotta di competenza - PC per comunicare il Masci 28 luglio-4 agosto Campo di servizio Lourdes treno 4-17 agosto Via Francigena S.Antimo-Roma 7-15 luglio Via Francigena - Masci Goum S.Antimo-Roma agosto Route Burkina Faso 24-26 agosto Isole della Scoperta su richiesta 24-26 agosto Isola della Responsabilità su richiesta 21-23 settembre Minicampo CN-CE Sala 30 sett.-02 ott. Comitato Esecutivo Roma 19-21 ottobre PIAZZE, TRIVI E QUADRIVI Salerno 31 ott.-05 nov. Incontro del Mediterraneo Cadice 21 ott.-04 nov. Isola della Responsabilità su richiesta 02-04 novembre Isole della Scoperta su richiesta 02-04 novembre Rotta di competenza “Adulti scout – donne e uomini di speranza” 15 dicembre ARRIVO LUCE DI BETLEMME treno 15 dicembre Fraternità Alpe Adria SCAMBIO ITALIA

23 STRADE APERTE Controcorrente MARZO 2012 DI ROMANO FORLEO

“Aldilà degli effetti, assai pesanti, della crisi quel rivoluzionario giornale dei rovers e delle finanziaria in corso (ormai globale ed este- scolte che fu “Camminiamo Insieme”. Quel- sa all’economia reale) è da molti anni che il la umiltà dello studioso, quel rispetto assolu- STRADE APERTE reddito degli italiani non cresce più. Tra le to di idee e progetti degli altri, unito ad un N° 3 . Anno 54 Marzo 2012 ragioni, ve ne sono di antiche (lacci e laccioli gusto per l’ esplorazione del mondo e nello

della amministrazione e dei servizi pubbli- stesso tempo unito alla conservazione della SCRITTO AL TRIBUNALE DI ROMA Al n°. 6920/59 del 30/05/1959 ci, l’insufficienza dei servizi privati, in parte, forza dei sogni, equilibrata da una rilevante PERIODICO MENSILE DEL MASCI non trascurabile, un ambiente socioeconomi- concretezza operativa, è per noi esempio, (MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE co ostile ed un basso “capitale sociale”), e di ma anche punto di riferimento. per capire PERMANENTE, PROPOSTA E CONFRONTO relativamente nuove (l’alto debito pubblico, l’economia prima di giudicarla, per impedi- PRESIDENTE NAZIONALE: il deterioramento delle infrastrutture , la sta- re che il sistema del quale assistiamo (senza Riccardo della Rocca SEGRETARIO NAZIONALE: si della produttività) “…Queste parole non rammarico) la scomparsa, ( soffocato da una Alberto Albertini DIRETTORE RESPONSABILE: sono mie, ma di Ignazio Visco, Governatore assurda “deregulation” ), ci impedisca di co- Pio Cerocchi DIRETTORE: della Banca d’Italia, ed aprono le pagine di struire una società più equa, più attenta alla Giovanni Morello Via Ludovico Micara, 34 uno stupendo ed agile libro, che nel titolo voce dei poveri, più sobria e solidale. Rima- 00165 Roma Tel. 06. 68193064 stesso manifesta la sua formula per guarire i niamo quindi in cammino lungo una strada Fax 06. 68131673 Cell. 320. 5723138 - 339. 6541518 guasti economici del nostro Paese: “Investire che ci vuole, nel nostro piccolo, costruttori e-mail: [email protected]

in conoscenza” (Il Mulino Ed.). Conosce- di una mondo nuovo, in cui si ribalti il do- COLLABORANO IN REDAZIONE Giorgio Aresti re vuol dire essere disponibile a cambiare la minio del mercato sulla politica, e di questa Carlo Bertucci Paola Busato Bertagnolio nostra impostazione ideologica, a rivedere le sulla educazione.Il primato della educazione, Matteo Caporale Gaetano Cecere nostra analisi del reale, a mantenere la cu- come aumento delle conoscenze e nello stes- Carla Collicelli Paola Dal Toso riosità verso il nuovo, a dedicare alla ricerca so tempo formazione permanente, su una Maurizio de Stefano Vincenzo Flavi ed alla osservazione uno spazio più largo del politica capace di rispondere ai bisogni fon- Romano Forleo Dora Giampaolo nostro tempo. Da quel bravo Capo Clan che damentali dell’uomo e non tanto dei deside- Mario Maffucci Franco Nerbi è stato, Ignazio nelle sue riflessioni fa sentire ri individualistici, che non consumi la natura Maurizio Nocera Mario Sica il gusto dell’avventura (ad ventura), il piacere e le relazioni fra gli uomini, ci deve spingere Sergio Valzania

di giocarsi nel gioco della vita, la volontà di a regolare l’economia, con precisi interventi REDAZIONE Via Picardi, 6 - 00197 Roma porsi sulla “strada”. Ebbi la fortuna di aver- politici dettate dalla equità e dalla valorizza- STAMPA lo insieme a Giulia, nelle prime redazioni di ione di “tutto l’uomo e di tutti gli uomini”. T. Zaramella Real. Graf. s.n.c. Caselle di Selvazzano (PD) E-mail: [email protected] Sommario EDITORE, AMMINISTRATORE E PUBBLICITÀ: Strade Aperte Soc. coop. a.r.l. Via Picardi, 6 - 00197 Roma Tel. 06. 8077377 - Fax 06.8077047 Per Salerno si parte Giovanni Morello 1 Benvenuta la nuova Comunità Cesena 6 d. Romano Nicolini 2 Iscritta al registro degli operatori Dossier: Piazze, Trivi e Quadrivi di comunicazione al n. 4363 Abitare la città dell’uomo: le Piazze Riccardo Della Rocca 3 ABBONAMENTO ORDINARIO La prima Guida 5 A 11 NUMERI: Euro 20,00 da versare sul Don Peppe Diana 6 ccp. n. 75364000 Aldo Capitini 7 INTESTATO: Aldo Vassallo 8 Strade Aperte Soc. coop. a.r.l. Via Picardi, 6 - 00197 Roma Scheda di iscrizione 9 Il Signore è risorto … p. Justin Schembri o.p. 11 ASSOCIATO ALL’USPI Con il MASCI sulla Via Francigena Luciano Pisoni 13 TIRATURA: 5.000 copie Sentieri di resistenza … 15 Gli Scouts Adulti nel Mondo 16 Chiuso in redazione il 29 febbraio 2012 Pochi ma buoni: il mio contributo Nando Paracchini 17 QUESTO NUMERO È STATO SPEDITO Il mondo scout aperto al Mondo Pino Benagiano 19 DALL’ UFFICIO POSTALE DI PADOVA Quando, da Adulto e Scout Francesco Marchetti 19 CENTRALE IN DATA Anno Europeo dell’invecchiamento attivo … Luigi Confaloni 20 Adulti scouts calabresi impegnati … Maria Laura Tortorella 21 Un anno di attività 23 Controcorrente Romano Forleo 24

24 STRADE APERTE