La Fondazione ha lo scopo di diffondere la cultura dell’olio EVO (Extra Vergine di Oliva) e delle olive da tavola di qualità. è un progetto culturale nazionale, promosso da Coldiretti e dal Collegio nazionale degli Agrotecnici che coinvolge partner nazionali ed internazionali, imprenditori, Istituti di Ricerca ed Istituzioni. I principali obiettivi sono: diffondere una maggiore consapevolezza tra i consumatori e sostenere lo sviluppo del settore olivicolo attraverso un’attenta e costante formazione dei produttori e dei professionisti. in collaborazione con

Evoo School dispone di una scuola nazionale, con sede a Roma, che attraverso la stretta collaborazione con Unaprol e Campagna Amica organizza diverse tipologie di corsi, tra i quali:

CORSI Tecnici • Corso di Idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio L’Olio EVO • Corso per Assaggiatore di olive da tavola • Sedute di assaggio dell’olio certificate • Corsi per frantoiani parcocolosseo.it e Roma CORSI DIVULGATIVI e Evo webinar • per consumatori e per operatori della filiera olivicola • per studenti di scuole superiori • specifici per istituti Agrari ed Alberghieri alla scoperta • per alunni di scuole elementari e medie • per operatori della ristorazione e personale di sala degli olivi del Palatino • per responsabili acquisti e manager

ATTIVITà FORMATIVE ESTERNE lazio.coldiretti.it • Visite guidate didattiche in frantoio • Visite guidate didattiche presso aziende olivicole

FOndazione evoo school Via XXIV Maggio, 43 | 00187 Roma Tel. +39 06 78469004 | [email protected] www.evooschool.it | #oliandosimpara unaprol.it Domus augustana cittadini illustri e i vincitori. L’olivo di Minerva Gli olivi presenti sulla Domus L’olivo è considerato, nelle fonti Augustana, il grande classiche, come la pianta sacra a palazzo imperiale fatto Le 5 tappe Minerva, donata agli uomini dalla costruire da Domiziano dea quando, colpendo la roccia con sul Colle Palatino su edifici la sua lancia, fece nascere dalla terra precedenti, ricordano la il primo albero di olivo. L’olio divenne devozione che l’imperatore FRONTE Clivo Palatino una delle principali ricchezze dei Domiziano rivolgeva a Minerva Gli alberi Sacri di Roma Le antiche tecniche Romani: usato per illuminare la a cui aveva dedicato numerosi templi produttive dell’olio notte, per medicare le ferite e per Le fonti antiche, tra cui Plinio nella e omaggi, come testimonia anche la Vigna Barberini sua “Storia Naturale” (15,77-78; I Fin dall’antichità gli olivi hanno fatto offrire nutrimento alla popolazione; rappresentazione della dea in molte L’olivo, albero della salute d.C.), tramandano la presenza nella parte del paesaggio del Colle Palatino. le fronde di olivo onoravano i monete coniate sotto il suo regno. e della prosperità piazza del Foro di tre piante, simbolo La civiltà romana fu quella che più Il Colle Palatino, cuore dell’Impero della cultura romana, Ficus, Olea, d’ogni altra contribuì alla diffusione Romano, si offre come contesto Vitis. L’agricoltura, rappresentata dell’olivo e al perfezionamento delle ideale per promuovere il consumo con l’olivo e la vite, era considerata relative tecniche di coltivazione e di dell’olio, un ingrediente che è il l’attività moralmente più degna del estrazione. I Romani conoscevano I via dei Fori Imperiali cuore della dieta mediterranea e, fin cittadino romano, espressione dei talmente bene l’olio d’oliva da dalle origini, una delle fonti principali valori dei padri e della prosperità mettere a punto tecniche e strumenti della prosperità dei Romani. Il della nazione. I Romani introdussero rimasti quasi invariati fino al XIX Parco archeologico del Colosseo, la la coltivazione dell’olivo anche nei secolo e, per primi, classificarono gli Coldiretti Lazio e UNAPROL sono i territori conquistati e l’olio di oliva oli in base alle loro caratteristiche promotori di un progetto didattico divenne uno dei prodotti cardine organolettiche. In età Repubblicana, per la promozione della cultura dell’economia della città: era Marco Porcio Catone (234-149 a.C.) CLIVO DI SAN GREGORIO dell’Olio Extra Vergine di Oliva [EVO] utilizzato anche per l’illuminazione, la e Marco Terenzio Varrone (116-27 INGRESSO Un patrimonio da curare attraverso un percorso didattico per cosmesi, la medicina e la meccanica. a.C.) scrissero i primi “disciplinari Via Foro Romano 1 Questi olivi piantati negli anni 60/70 la conoscenza delle caratteristiche L’olivo era così importante da essere di produzione” olivicoli, delineando del secolo scorso, appartengono della coltivazione dell’olivo e il posto piantato vicino al fico, albero sacro i fondamenti teorici e tecnici che alla cultivar (varietà) Leccino, una che questa antica pianta rivestiva perchè legato al mito delle origini ancora oggi sono alla base delle varietà ampiamente diffusa in Italia, nella cultura antica. secondo il quale la cesta, in cui furono produzioni di oli d’oliva di qualità. definita “a duplice attitudine” in abbandonati i divini gemelli Romolo quanto dai suoi frutti si possono e Remo, figli del dio Marte e della ottenere sia olio sia olive da tavola. THE OLIVE, TREE OF HEALTH vestale Rea Silvia e futuri progenitori V - L’Italia possiede un patrimonio AND PROSPERITY di Roma, si ancorò sotto un fico olivicolo unico, il più cospicuo del The , heart and soul of the selvatico, detto ficus ruminalis. mondo, circa 540 diverse cultivar, Roman Empire, offers itself as the ideal II frutto di un’opera plurimillenaria di location to tell the story of the olive tree selezione per permettere di arrivare and to promote the properties of extra virgin olive oil (EVOO), a foodstuff at V a una produzione di eccellente the very core of the Mediterranean diet I - THE SACRED TREES OF ROME qualità. Tale biodiversità olivicola and, from our very beginnings, one of Ancient sources, including Pliny the consente all’Italia di produrre the Romans’ main sources of prosperity. Elder’s “Naturalis Historia” (Liber XV,77- innumerevoli oli, che esprimono The Parco archeologico del Colosseo 78; I AD), inform us that three plants una gamma inimitabile di sentori, has teamed up with Coldiretti Lazio and grew in the square, the Unaprol to promote a project to raise symbol of Roman culture: Ficus, Olea, flavour, sfumature sensoriali e gradi awareness of EVOO culture through Vitis. Agriculture, represented by the IV di intensità. an educational itinerary that teaches olive tree and the grape vine, was II - ANCIENT OIL PRODUCTION III visitors all about the characteristics of considered the activity most morally TECHNIQUES the olive tree and olive oil, as well as befitting of the Roman citizen. Itwas Olive trees have been an integral part the central role that this ancient plant seen as an expression of the values of of the Palatine Hill landscape since IV- A HERITAGE WORTH played in ancient culture. PROTECTING one’s ancestors and the prosperity of antiquity. Roman civilization contributed III - MINERVA’S OLIVE TREE the first olive tree to spring from the the nation. The Romans introduced more than any other to the spread of ground. Olive oil became one of the These olive trees planted in the olive cultivation to the territories they the olive tree and to the perfection of Classical sources consider the olive 1960’s-70’s belong to the Leccino cultivar, tree sacred to Minerva, as the goddess Romans’ greatest treasures, used to conquered and olive oil production techniques related to its cultivation and light up the night, treat wounds and an olive variety that is widespread soon became a key component of to the extraction of olive oil. The Romans bestowed it upon humankind when she throughout Italy and which is often struck a rock with her spear and caused offer sustenance to the populace; olive the city’s economy: in addition to its were so adept at olive oil production branches honored illustrious citizens and defined “dual-purpose”, due to the fact culinary applications, it was also used that the techniques and tools they victors. The olive trees present on the that its fruit can be pressed for oil or for illumination, cosmetics, medicine developed remained largely unchanged Domus Augustana, the great imperial eaten as table olives. Italy possesses and mechanics. The olive tree was so up to the 19th century. They were also palace built under Domitian on the a peerless olive-growing heritage: the important that it was planted next to the the first to classify oils on the basis of Palatine Hill atop previous constructions, largest in the world with roughly 540 fig tree, considered sacred due to its links their organoleptic properties. In the commemorate the emperor Domitian’s different cultivars that are the fruit to the city’s foundation myth. The legend Republican era, Marcus Porcius Cato devotion to Minerva. of millennia of selection, allowing for tells us that the basket containing the (234-149 BC) and Domitian dedicated numerous temples productions of excellent quality. Such divine twins , sons of (116-27 BC) penned the first ever olive- and homages to the goddess, as we can biodiversity allows Italian olive growers the god Mars and the Vestal virgin Rhea growing “production protocol”, outlining see by the great number of coins minted to produce countless different oils that Silvia and future progenitors of the city the theoretical and technical foundations during his reign that bear her likeness. express an inimitable range of aromas, of Rome, washed ashore at the foot of a that remain at the basis of quality olive flavors, sensory nuances and levels of wild fig tree known as the ficus ruminalis. oil production to this very day. intensity.