42O ANNO NO 1/2015

Allenamento Le basi biologiche della periodizzazione

Paltrinieri La preparazione per il titolo mondiale

Verso Rio 2016 Linee guida di pianifi cazione

La mia esperienza con Simone Sabbioni

L’effi cienza propulsiva nello stile libero

Recupero post-gara con il costume a compressione

Pallanuoto Profi lo di giocatori di diverso livello

Il calendario SIT

Il Convegno di - N. 1/2015 - prezzo di copertina € 15,00 - Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma DCB VERONA - N. 1/2015 prezzo di copertina € 15,00 Poste Italiane spa spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. o Simone Sabbioni Chianciano ANNO 42 SPORT COMMUNICATION S.R.L. COMMUNICATION SPORT EDITORIALE - SOMMARIO

EDITORIALE LA TECNICA DEL NUOTO ON LINE Rivista fondata nel 1974 da Camillo Cametti Sì, questa è la novità. D’ora in avanti La Tecnica del Nuoto va on line ed è leggibile da ANNO 42O - N. 1/2015 tutti coloro che sono interessati alle tematiche natatorie ai vari livelli. Non solo sul sito mondonuoto.it, ma anche nel sito della Federnuoto, in modo da permettere alla Sport Communication srl più vasta platea di lettori di approfondire aspetti tecnico-scientifici-metodologici. Via Leopardi, 2 - 37138 Verona Da oltre 40 anni la rivista si pone l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale del mondo natatorio e continueremo a farlo proseguendo con lo stesso entusiasmo di Direzione sempre. Anche questo numero propone contributi importanti, grazie ai contenuti da autori conosciuti per la loro professionalità e preparazione specifica. Da Marco tel. 045 577399 (tutte le linee) Bonifazi, Coordinatore Tecnico-Scientifico Settori Agonistici e Responsabile del Centro Studi e Ricerche della Fin, a Stefano Morini che parla della preparazione del Copie singole: € 15,00 suo pupillo Gregorio Paltrinieri, a Matteo Giunta allenatore di e Filippo Magnini. Luca Corsetti approfondisce la sua esperienza con il dorsista Si- Autorizzazione del Tribunale di Verona mone Sabbioni, fra i protagonisti dei recenti Campionati Europei in Vasca Corta n. 302 in Israele. Sempre prezioso l’apporto di docenti universitari, come quello di Paola Stampa CR 1808 in data 15-3-1974 Zamparo e collaboratori, e di Giorgio Gatta con il suo staff di esperti. Viene anche ri- proposto un articolo di pallanuoto pubblicato su La Tecnica nel 2011; si tratta di una scelta che mira a sottoporre ad un vasto pubblico argomenti ritenuti ancora di at- Impaginazione e stampa tualità e valenza. Infine c’è spazio anche per il calendario del SIT e per una relazione a cura di Scripta sc sul convegno di nuoto di Chianciano riservato ai Tecnici di primo e secondo livello. Buona lettura, dunque, con i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Via Albere, 18 - 37138 Verona [email protected] Alberto Nuvolari

Direttore responsabile Camillo Cametti

Condirettore SOMMARIO Alberto Nuvolari Le basi biologiche Coordinatori gruppo di lavoro della periodizzazione dell’allenamento ...... 3 Marco Bonifazi di Marco Bonifazi Roberto Del Bianco La preparazione per il titolo mondiale ...... 10

42O ANNO NO 1/2015 di Stefano Morini Linee guida di piani cazione e periodizzazione ...... 17 Allenamento Le basi biologiche della periodizzazione di Matteo Giunta

Paltrinieri La preparazione per il titolo mondiale La mia esperienza Verso Rio 2016 Linee guida di piani cazione con Simone Sabbioni ...... 22

La mia esperienza di Luca Corsetti con Simone Sabbioni

L’ef cienza propulsiva nello stile libero Effetti di età e genere sull’ef cienza Recuper post-gara con il costume a compressione propulsiva nello stile libero ...... 32 Pallanuoto Pro lo di giocatori di Paola Zamparo, Giulio Tebaldi, Giorgio Gatta, Francesca Nardello di diverso livello

Il calendario SIT Il convegno di Effetti migliorativi post-gara

Chianciano

- N. 2/2014 - prezzo di copertina € 10,00 - Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB VERONA VERONA DCB 1, comma 1, art. n.46) 27/02/2004 L. in (conv. 353/2003 D.L. - postale abbonamento in spedizione - spa Italiane Poste - 10,00 € copertina di prezzo - 2/2014 N. - o

Simone Sabbioni SPORT COMMUNICATION S.R.L. - in caso di mancato recapito inviare al CMP di Verona per la restituzione al mittente previo pagamento resi pagamento previo mittente al restituzione la per Verona di CMP al inviare recapito mancato di caso in - S.R.L. COMMUNICATION SPORT ANNO 41 ANNO con il costume a compressione ...... 39 di M. Raguzzoni, F. Campa, S. Servadei, M. Cortesi, G. Gatta, A. Piras In copertina Simone Sabbioni, qui in una partenza a dorso Calendario SIT ...... 43 durante i Campionati Europei in Vasca Corta di Netanya, fra i protagonisti del nuoto italiano nel 2015. La bella foto è di Giorgio Scala/ Pro lo di giocatori di diverso Deepbluemedia. Le fotogra e di questo numero, ove non livello agonistico ...... 44 altrimenti speci cato, sono di Giorgio Scala, di Giovanni Melchiorri, Valerio Viero, Sandro Campagna, Desirée De Sanctis, Tamara Andrea Masini, Giorgio Perottino, Andrea Triossi, Marco Bonifazi Staccioli/ Deepbluemedia.eu-inside.com

2 La Tecnica del Nuoto APPUNTI E SPUNTI

La suddivisione dei cicli di lavoro Le basi biologiche della periodizzazione dell’allenamento di Marco Bonifazi1 1 Coordinatore tecnico-scienti co dei settori agonistici

Il termine periodizzazione è usato soprat- di esplorare le risposte del proprio atleta a tutto dagli storici. Esso significa, infatti, carichi di lavoro proposti in modi diversi. la suddivisione della Storia in periodi, in modo che ciascuno di essi sia contraddi- stinto da una serie di caratteri peculiari LA TEORIA DELL’ALLENAMENTO tali da renderlo individuabile rispetto ai periodi immediatamente precedenti e La teoria dell’allenamento si basa su tre successivi. Per esempio, l’Età della Pietra concetti principali: e l’Età dei Metalli. I metodologi dell’allenamento e gli allena- 1. L’interazione fra carico e recupero. tori dovrebbero usare lo stesso criterio per 2. La struttura ciclica della periodizzazione. definire le fasi diverse dell’allenamento in 3. La struttura gerarchica dei cicli di allena- funzione di obiettivi che siano chiaramen- mento. te definiti e distinti in ciascuna fase. contro una sua applicazione rigida indi- pendente dallo stato di salute e d’umore dell’atleta. A questo proposito, Filostrato 1. Concetto generale dell’interazione Non è un’idea nuova… cita la disgrazia del lottatore Gereno che, fra carico e recupero per festeggiare la vittoria di un torneo in Lucio Flavio Filostrato (Lemno, 170 circa Atene, trascurò il riposo e esagerò con il La figura 1 mostra la relazione classica fra – Atene, 245 circa) è stato uno scrittore cibo. Il suo allenatore, in modo inflessibi- carico e recupero secondo la teoria della greco antico. Nel ΠΕΡΙ ΓΥΜΝΑΣΤΙΚΗΣ le, lo sottopose lo stesso a una durissima super-compensazione. Secondo questa teo- (La Ginnastica), l’unico trattato antico tetrade e Gereno ne ebbe problemi di salu- ria, il carico di lavoro determina un distur- sull’agonismo e l’arte di allenare, Flavio te tanto da andare incontro alla morte. Di bo dell’equilibrio omeostatico che a sua Filostrato descrive dall’interno le gare là della veridicità dell’episodio narrato da volta è causa di riduzione della capacità di olimpiche, ma soprattutto le doti neces- Filostrato, il suo messaggio sulla necessa- prestazione. Durante la successiva fase di sarie all’atleta e i sistemi per conservarle ria flessibilità e capacità di adattamento recupero (che, come suggeriva Filostrato, e accrescerle. La descrizione particolareg- dell’allenatore per programmare in base è parte indispensabile del processo alle- giata che Filostrato fa delle gare, degli at- alle condizioni dell’atleta, è molto chiaro. nante) la capacità di prestazione recupera leti e del loro allenamento suggerisce che La tetrade descritta da Filostrato rappre- sino a superare i livelli iniziali (super-com- egli abbia vissuto dall’interno l’esperien- senta un vero e proprio microciclo mo- pensazione). Poi, in mancanza di nuovi za olimpica tanto che alcuni ritengono derno. Nella sua rappresentazione ci sono stimoli allenanti, la capacità di prestazione che egli stesso, probabilmente, fosse un due aspetti da rilevare. Il primo riguarda si stabilizza nuovamente al livello iniziale allenatore oppure un organizzatore. il fatto che il giorno di riposo sia il terzo determinato dalle caratteristiche geneti- Nel suo trattato, Filostrato descrisse anche della tetrade: il riposo è quindi inserito che dell’atleta. Il modello della super-com- il metodo di allenamento usato, all’epoca, nel contesto del microciclo indicando pensazione è teorico e di tipo qualitativo: dagli allenatori Teone e Trifone. Esso era come gli antichi greci avessero ben pre- non è ben determinabile il periodo neces- basato su cicli di quattro giorni - detti te- sente che il recupero è parte integrante e sario per il recupero in cui gli adattamenti tradi - da ripetere rigidamente nello stesso inscindibile del processo di allenamento. avvengono o quello in cui la prestazione ordine. Filostrato, pur approvando la te- Il secondo aspetto concerne che l’applica- raggiunge l’apice. Anche la durata di quel- trade dal punto di vista teorico, si espresse zione rigida del microciclo non permette lo che in figura 1 è descritto come carico

La Tecnica del Nuoto 3 APPUNTI E SPUNTI

gior parte dei sistemi di controllo dei meccanismi biologici umani furono sele- zionati durante il tardo Paleolitico (40.000 – 10.000 a.C.). Si ritiene che, durante quel periodo, gli uomini andassero a caccia per 1 - 4 giorni non consecutivi la settimana e che le donne curassero la raccolta del cibo nei 2 - 3 giorni dopo. Di conseguen- za, almeno negli uomini, gli adattamenti maggiori per la sopravvivenza, in rappor- to al cibo raccolto, erano verosimilmente correlati con l’attività fisica della caccia che comprendeva endurance e sprint in alternanza con il riposo (Chakravarthy et al, 2004). Tali adattamenti, secondo que- sta ipotesi, sono legati all’esistenza di geni detti “parsimoniosi” e alla loro attivazio- ne conseguente al continuo svuotamento delle riserve energetiche legato all’attività di caccia. Gli individui dotati di maggiore capacità di rigenerare e gestire in modo Figura 1. Interazione fra carico e recupero e principio della supercompensazione efficiente le proprie riserve energetiche avevano maggiori probabilità di soprav- vivere a quel tempo e avrebbero traman- dato sino ai giorni nostri questa qualità. Secondo questa affascinante ipotesi, noi saremmo quindi dotati di alcuni geni che hanno necessità di essere attivati, attra- verso lo svuotamento ciclico delle riser- ve energetiche mediante l’esercizio, per poter migliorare l’efficienza dell’utilizzo delle riserve stesse.

II. Principio della struttura ciclica della periodizzazione dell’allenamento

Il razionale per quest’approccio riguarda due aspetti principali (Issurin, 2010):

a. Il fatto che il calendario delle compe- tizioni è prevalentemente concentrato nei fine settimana e in determinati pe- riodi dell’anno (dicembre, aprile, ago- sto). b. Il carattere ciclico degli adattamenti Figura 2. Ripristino del glicogeno muscolare dopo deplezione. Da: Goforth et al, Am J Physiol Endocrinol Metab 2003 che presuppone, secondo quanto già detto, un’alternanza adeguata di sfor- di lavoro non è determinabile: potrebbe re sia maggiore nel gruppo di soggetti che zo e recupero (struttura “a onda” dei essere una sola sessione di allenamento (o è andato precedentemente incontro a de- carichi di allenamento). un breve microciclo), ma il modello è ap- plezione di glicogeno durante una sessio- plicabile, per effetti di sommazione, anche ne di esercizio intenso e prolungato (Go- Nella periodizzazione classica si distinguo- a periodi più lunghi. In realtà, non è facile forth et al, 2003). Anche se il processo di no periodi di preparazione generale e spe- neanche individuare processi biologici che ripristino del glicogeno non va incontro a cifica, un periodo di competizione e uno seguono abbastanza fedelmente la teoria processi di sommazione degli adattamen- di transizione. Essi si ripetono in modo ci- della super-compensazione. ti, che invece sono previsti nella teoria clico. Di solito, i cicli sono caratterizzati da Uno di questi potrebbe essere rappresen- della super-compensazione, il fenomeno una prima fase di volume elevato seguita tato da ripristino del glicogeno muscolare descritto è molto interessante e merita un da un’altra nella quale il volume di lavoro dopo l’esercizio. Nella figura 2 è mostrato approfondimento. si riduce e l’intensità aumenta. Negli anni come il ripristino del glicogeno muscola- Alcuni ricercatori sostengono che la mag- ’50, i metodologi sovietici proponevano un

4 La Tecnica del Nuoto APPUNTI E SPUNTI

della secrezione dell’ormone cortisolo) di conservazione delle riserve energetiche (Bonifazi et al, 2000). Questa risposta, una vera e propria sindrome d’adattamento, è impegnativa per l’organismo e non può essere attivata troppo frequentemente pena la perdita dei sistemi di controllo della risposta allo stress. Quindi è impor- tante che la quantità totale e soprattutto la frequenza settimanale dei lavori in regi- me di potenza aerobica sia attentamente valutate. Sempre in quest’ambito è im- portante controllare anche l’intensità dei lavori aerobici più leggeri, normalmente chiamati di resistenza aerobica. L’allena- mento di resistenza aerobica dovrebbe es- sere usato quando il nuotatore ha bisogno di ridurre il proprio sforzo. Se d’intensità corretta, questo tipo di allenamento con- tribuisce ai fenomeni adattativi garanten- do il recupero e permettendo di mantene- re le qualità tecniche e motorie attraverso ciclo annuale con una sola finalizzazione UN ESEMPIO DI MICROCICLO volumi adeguati di nuoto. L’intensità di stagionale, ma già negli anni ’60 si conside- NEL NUOTO questo tipo di lavoro deve quindi essere rava la possibilità di una preparazione con tale da garantire la rigenerazione delle due o tre picchi di prestazione annuali. Il microciclo, come Filostrato ci insegna, scorte di glicogeno muscolare e, quindi, il deve essere composto in modo da garan- carburante utilizzato per questa tipologia tire il recupero necessario per il ripristi- di allenamento deve essere rappresentato III. Struttura gerarchica dei cicli di no delle riserve energetiche (in primis il principalmente dai grassi. allenamento glicogeno muscolare). Questa condizio- Nella Figura 3 è rappresentato il micro- ne è fondamentale per limitare lo stress ciclo settimanale applicato da Alberto Nella periodizzazione classica i vari tipi metabolico al quale l’atleta è sottoposto. Castagnetti sui propri atleti durante la di cicli (Tabella 1) hanno una struttura L’intensità dell’allenamento dipende da sesta settimana del primo macrociclo del- gerarchica al vertice della quale ci sono molti fattori, ma uno dei più importanti la stagione 2008/2009. Come si può facil- i cicli di maggiore durata. Questo signi- nel programma del nuotatore è, a mio pa- mente apprezzare dalla figura, dopo due fica che l’allenatore dovrebbe program- rere, la quantità assoluta di lavoro svolto giorni di doppio allenamento giornaliero mare prima sul lungo periodo (possibil- in regime aerobico intenso. Questo meto- di volume elevato e con una parte di lavo- mente pluriennale) e da quello scendere do di lavoro, che comprende sia gli allena- ro aerobico intenso importante, segue un a impostare i cicli via via più brevi. In menti a intensità di soglia anaerobica sia giorno con una singola sessione di lavoro pratica, gli obiettivi dei vari macrocicli quelli al massimo consumo di ossigeno, è, nella quale il carico di potenza aerobica si vanno stabiliti sulla base della pianifi- probabilmente, il più stressante fra quel- riduce e, pur aumentando il lavoro anae- cazione annuale o pluriennale, quelli le praticabili dal nuotatore. Il motivo sta, robico, si riduce probabilmente anche il dei mesocicli in relazione ai macrocicli probabilmente, nel fatto che l’allenamen- consumo delle riserve energetiche di gli- e così via. La singola seduta di allena- to di potenza aerobica determina un rapi- cogeno. mento dovrebbe essere quindi piani- do e importante consumo delle riserve di ficata per ultima, solo quando il piano glicogeno muscolare e ciò attiva i sistemi complessivo è definito. metabolici e endocrini (con l’aumento

Periodo di preparazione Caratteristiche del periodo Pluriennale (anni) Programmazione per un ciclo olimpico o parte di esso (2 anni). Periodo lungo (da tre mesi a un anno) che è caratterizzato da una suddivisione in altri periodi Macrociclo (mesi) con caratteristiche differenti (generale, specifico, di gara e di transizione), detti mesocicli. Periodo di media durata (da due a sei settimane) caratterizzato da obiettivi definiti che lo differenziano Mesociclo (settimane) dal periodo precedente e da quello successivo; è diviso in microcicli. Periodo breve (più frequentemente di una settimana ma anche di 3-4 giorni) all’interno del quale si prevede Microciclo (giorni) un’alternanza di carico e recupero per favorire gli adattamenti.

Allenamento (ore) Una seduta singola di allenamento o esercitazione al suo interno.

Tabella 1. Differenti tipologie di cicli di allenamento nella periodizzazione classica.

La Tecnica del Nuoto 5 APPUNTI E SPUNTI

Le conseguenze di tali strategie potrebbe- ro essere (Issurin, 2010):

• Un’insufficiente disponibilità di ener- gia, per la richiesta eccessiva di pre- stazioni elevate concomitanti, con aumento dello stress e del rischio di sovrallenamento dell’atleta. • Il fatto che metodi diversi di allena- mento possono interagire negativa- mente fra loro per motivi tecnici e di affaticamento neuromuscolare. • La difficoltà di mantenere un livello elevato di concentrazione mentale, poiché essa non può essere diretta a molti obiettivi allo stesso tempo.

Si deve ricordare che l’allenamento è un insieme di fattori di stress (metabolici, meccanici, psicologici) che si aggiungono agli altri fattori di stress (extrasportivi) ai quali l’individuo è normlmente sottopo- Figura 3. Esempio di microciclo per nuotatori di alto livello sto. Come già ricordato, lo stress cronico consiste principalmente in una attivazio- LIMITI DELLA PERIODIZZAZIONE I. Per evitare di inibire le capacità spe- ne del sistema endocrino con un aumento TRADIZIONALE PER GLI ATLETI DI cifiche durante il periodo generale della produzione dell’ormone cortisolo. ALTO LIVELLO (e viceversa), tutti le fasi della prepa- Nel sistema nervoso centrale ci sono re- razione finiscono per contenere gli cettori per il cortisolo (e altri ormoni) Alcuni limiti principali della periodizza- stessi mezzi allenanti seppure con una che rendono anche i neuroni coinvolti zione tradizionale per gli atleti di alto li- distribuzione differente. nel movimento, sensibili allo stress. Se la vello sono stati decritti nel modo seguen- II. Nel tempo (anni) si tende a sommare secrezione elevata (più del solito) di corti- te (Issurin, 2010): esercitazioni di crescente volume e in- solo si protrae nel tempo, si possono alte- tensità. rare i parametri spaziali e temporali della

Arianna Castiglioni

6 La Tecnica del Nuoto APPUNTI E SPUNTI prestazione motoria. Le abilità motorie di grado elevato – probabilmente quelle che determinano la cosiddetta “acquaticità” sono fra queste - sembrano le più suscetti- bili a disturbi indotti dallo stress cronico (Metz et al, 2007). Ciò potrebbe spiegare il peggioramento della prestazione che il nuotatore mostra quando è “carico di lavoro” (secondo il linguaggio degli alle- natori). Questa ipotesi sembra in accordo con la Fitness-fatigue Theory di Zatsior- sky (1995) secondo la quale la variazione della prestazione dopo un carico di alle- namento dipende dalla somma algebrica di fattori positivi (la fitness cioè gli adat- tamenti organici conseguenti l’allena- mento) e di fattori negativi rappresentati dalle conseguenze della fatica (Figura 4). Fra questi, aggiungo io, potrebbero esserci le alterazioni del controllo motorio con peggioramento del costo energetico della nuotata. Peraltro, è comunemente ritenu- Figura 4. Rappresentazione della Fitness-fatigue Theory di Zatsiorsky (1995) to (ma non chiaramente dimostrato) che il peggioramento di prestazione “sotto carico” sia una condizione necessaria per ottenere un miglioramento successivo.

MODELLI ALTERNATIVI DI PERIODIZZAZIONE

Nel corso degli anni, per ovviare ai limiti descritti della periodizzazione tradiziona- le, i metodologi dell’allenamento hanno proposto modelli di periodizzazione dif- ferenti da quella classica. In generale, i modelli alternativi di periodizzazione si basano su due concetti principali (Issurin, 2010): I. Effetti cumulativi dell’allenamento, cioè i cambiamenti nelle capacità or- ganiche e nelle abilità tecniche deter- minati dall’allenamento a lungo ter- mine (anni). II. Effetti residui dell’allenamento, cioè Figura 5. Applicazione della periodizzazione a blocchi secondo Issurin (2010) nel corso di una stagione agonistica (da: Issurin, Sports Med 2010) il mantenimento degli adattamenti indotti da carichi di lavoro sistema- tici entro un certo periodo di tempo • Gli allenamenti per stimolare forza Autore, posso molto sommariamente ac- dall’interruzione di quel tipo di alle- muscolare e potenza aerobica hanno cennare che nel ciclo di Accumulo (della namento. Alcuni fattori condizionano effetti residui più lunghi di quelli per durata di 2-4 settimane) si svolge il lavo- gli effetti residui dell’allenamento. Fra stimolare rapidità e qualità anerobiche ro generale, in quello di Trasformazione questi: (di durata analoga) quello specifico e nel Fra i modelli alternativi di periodizza- ciclo di Trasformazione (di una o due set- • La durata degli effetti residui è propor- zione uno dei più significativi è quello timane) si rende concreto, con i dovuti zionale alla durata degli stimoli alle- proposto da Issurin (2010). Esso è stato accorgimenti tecnici e la riduzione del ca- nanti chiamato “periodizzazione a blocchi”. rico di lavoro, il miglioramento della pre- • L’allenamento molto concentrato de- Secondo questo modello si distinguono stazione di gara. La principale differenza termina effetti residui di minore durata tre mesocicli specializzati detti di Accu- rispetto alla periodizzazione classica con- • Gli atleti più “anziani” hanno effetti mulo, Trasformazione e Realizzazione. siste nella separazione netta dei contenuti residui più lunghi Rimandando a quanto scritto dallo stesso di ciascun mesociclo. La loro breve dura-

La Tecnica del Nuoto 7 APPUNTI E SPUNTI

sovrallenamento. • Sfruttare maggiormente l’effetto alle- nante delle competizioni.

A titolo di esempio, nella Figura 6, è rap- presentato il volume settimanale di alle- namento (in km totali) svolto da Gregorio Paltrinieri, secondo il programma stabi- lito dal tecnico federale Stefano Morini, nel corso della stagione appena terminata e culminata nella vittoria dei 1500 metri ai Campionati Mondiali di Kazan. Nella figura sono facilmente visualizzabili i pe- riodi di preparazione generale (nei quali una parte dell’allenamento è stato fatta in altura a 2000 m) e quelli di preparazione specifica, separati dai primi da una o due settimane di riduzione del volume. I tre periodi di tapering sono altrettanto facil- mente identificabili. È interessante notare come la riduzione del carico di allenamen- to prima dei Mondiali di Kazan sia avve- Figura 6. Andamento del volume di lavoro settimanale svolto da Gregorio Paltrinieri nel corso della stagione nuta in maniera più progressiva a indicare agonistica 2014/2015 una maggiore finalizzazione all’evento. ta e la permanenza degli effetti residui troduzione dei Campionati Italiani inver- dell’allenamento dovrebbe consentire di nali, la Federazione Italiana Nuoto ha in- ALCUNE SEMPLICI INDICAZIONI lavorare in modo molto concentrato su dirizzato la preparazione dei nuotatori di PER LA PROGRAMMAZIONE IN ETÀ pochi obiettivi per volta. La prestazione alto livello verso la suddivisione dell’an- GIOVANILE è verificata ogni volta al termine dei tre no agonistico in tre (talvolta quattro) ma- mesocicli. crocicli completi di allenamento. Ciascun Gli anglosassoni distinguono differenti fasi La periodizzazione a blocchi, composta dai macrociclo, diviso in quattro mesocicli (o di sviluppo dell’atleta a lungo termine. Per tre mesocicli descritti, può, secondo l’Auto- periodi), è finalizzato alla migliore pre- i primi anni di attività, sino alle soglie della re, essere riproposta anche sei e più volte stazione possibile dell’atleta. La durata pubertà, usano il neologismo “FUNdamen- nel corso della stagione agonistica (Figu- complessiva del macrociclo è di 10 - 18 tal” che significa imparare i fondamentali ra 5). Personalmente, ritengo che questa settimane. Ogni mesociclo è a sua volta dello sport attraverso il divertimento. In teoria può essere di supporto quando l’al- diviso in microcicli di durata variabile fra seguito, la fase puberale e quella imme- lenatore si trova a dover programmare la 3-4 giorni e una settimana. I criteri della diatamente post-puberale serviranno per preparazione per obiettivi particolarmen- programmazione descritta sono schema- imparare a allenarsi (l’esercitazione ha te ravvicinati nel tempo (4-6 settimane), tizzati nella Tabella 2. scopo addestrativo e non di stimolo meta- condizione nella quale la periodizzazione bolico) e poi per “allenarsi” all’allenamen- classica non può essere applicata. Si ritiene che l’organizzazione dell’allena- to in modo da abituarsi correttamente a In sintesi, i principi della periodizzazione mento in tre o quattro macrocicli durante volumi crescenti di lavoro. Solamente più dell’allenamento a blocchi proposto da Is- l’anno aiuti nel controllo dell’allenamen- tardi, dai 16 anni d’età (pur con differenze surin (2010) sono i seguenti: to perché permette di: individuali che possono anticipare o posti- cipare di uno-due anni in rapporto al grado • Concentrazione elevata degli stimoli • Valutare più frequentemente le rispo- di sviluppo biologico) si inizia a finalizzare allenanti. ste dell’atleta. l’allenamento per la gara. • Numero limitato di obiettivi tecnici • Correggere gli eventuali errori d’im- Ne consegue che, nell’allenamento in età (non più di tre o quattro) all’interno postazione del programma e del rap- puberale, le varie esercitazioni dovreb- dello stesso mesociclo porto fra carico e recupero. bero avere obiettivi tecnici e di addestra- • Sviluppo consecutivo di più qualità • Evitare di sottoporre l’atleta a periodi mento, piuttosto che di carattere metabo- attraverso mesocicli specializzati suc- prolungati di carico con il rischio di cessivi di durata limitata a due-quattro settimane al massimo. mesociclo I II III IV Preparazione Preparazione Di gara tipo Ripresa LA PERIODIZZAZIONE DELLA generale specifica (tapering) FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO durata PER I NUOTATORI DI ALTO LIVELLO 1-3 4-6 4-6 1-3 (settimane)

A partire dalla fine degli anni ’90, con l’in- Tabella 2. Struttura del mesociclo proposto dalla Federazione Italiana Nuoto.

8 La Tecnica del Nuoto APPUNTI E SPUNTI

Ilaria Bianchi lico. Ciò dovrebbe avvenire tramite:

• una struttura flessibile del program- ma di allenamento, modulata al mo- mento dall’allenatore nel volume e negli intervalli di recupero per favori- re l’apprendimento dell’atleta; • un volume ridotto di lavoro, rispetto ai modelli fisiologici previsti, per non mettere inutilmente in crisi le riserve energetiche ed i meccanismi di recu- pero; • un’intensità appropriata, corrispon- dente ad un determinato impegno metabolico, ma applicata a scopo ad- destrativo e non per generare adatta- menti dei sistemi energetici; • una frequenza degli stimoli allenanti non strutturata, perché non interessa esaltare gli adattamenti, ma garantire ses and pre-competition plasma cortisol Issurin VB. New horizons for the me- l’apprendimento. concentrations in elite male swimmers. thodology and physiology of training Solamente quando la taglia corporea del Eur J Appl Physiol. 82:368-373, 2000. periodization. Sports Med. 40:189-206, giovane atleta sarà quella definitiva, si Chakravarthy MV, Booth FW. Eating, 2010. potranno applicare i principi della perio- exercise, and “thrifty” genotypes: con- Metz GA. Stress as a modulator of mo- dizzazione dell’allenamento per trarne il necting the dots toward an evolutionary tor system function and pathology. Rev massimo vantaggio. understanding of modern chronicdisea- Neurosci. 18:209-22, 2007. ses. J Appl Physiol. 96:3-10, 2004. Zatsiorsky VM. Science and Practice Goforth HW Jr, Laurent D, Prusaczyk of Strength Training. Champaign IL: Hu- BIBIOGRAFIA WK, Schneider KE, Petersen KF, Shul- man Kinetics, 1995. man GI. Effects of depletion exercise and Bonifazi M, Sardella F, Lupo C. Pre- light training on muscle glycogen super- paratory versus main competition: diffe- compensation in men. Am J Physiol En- rences in performances, lactate respon- docrinol Metab. 285:1304-11, 2003.

La Tecnica del Nuoto 9 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Campioni sotto i riflettori La preparazione per il titolo mondiale

di Stefano Morini1 1 Tecnico federale - Allenatore di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti

La preparazione è stata articolata in tre • Lunedì 15 dic. Sabato 19 dic. Km 58 PERIODO DI RIPRESA macrocicli: 08/09 - 08/12 (12 settimane (19/20 assoluti open ) Mondiali vasca corta Doha 14 settimane Obiettivi Italiani Open); 05/01 - 14/04 (14 settima- Totale km 949,400 • Analisi e interventi sulla tecnica; ne Italiani Assoluti primaverili); 20/04 - • Sviluppo delle qualità condizionali ge- 02/08 (16 settimane Mondiali Kazan). Le percentuali su un totale di 3510 Km nerali; Ciascun macrociclo era suddiviso in pe- nuotati sono state: riodi di ripresa, di preparazione generale, • 57% nuoto completo Mezzi specifica e di gara (tapering). • 10% nuoto solo pull • Sessioni orientate sulla resistenza ( dal Nel primo macrociclo sono stati nuotati • 7% nuoto solo palette passo costante alle progressioni in nega- 950 km; nel secondo macrociclo sono sta- • 8% nuoto palette e pull tive split ) - forza - velocità sprint. ti nuotati 1200 km; nel terzo macrociclo • 8% nuoto completo con pinne sono stati nuotati 1360 km. • 10% solo gambe Nel programmare cerco di trovare uno sti- Nei tre macrocicli sono state effettuate le di allenamento che rispetti la persona- 198 ore di palestra. I dati qualitativi generali della stagione lità e le qualità individuali dei miei atleti 2014-2015 hanno visto queste percentuali: L’allenamento sarà sempre personalizza- Questo il dettaglio dei Km nuotati nel 1o • 70% lavori in A (aerobico leggero) to e cucito per ogni atleta. macrociclo: • 24% lavori in B (aerobico intenso) Non smetto mai di autovalutarmi e even- • 8 settembre - 13 settembre km 30,500 (circa il 10% del totale è stato nuotato tualmente apportare aggiustamenti al • 16 settembre - 20 settembre km 34,500 al passo di gara dei 200 o dei 400 metri) programma quando ritengo che sia ne- • 22 settembre -27 settembre km 54,400 • 6% lavori in C (anaerobico e velocità). cessario. Inoltre ho la consapevolezza che • 29 settembre - 4 ottobre km 73,500 solo perché qualcosa ha funzionato negli • 6 ottobre ultimi anni non vuol dire che è garanzia 11 ottobre km 76,100 STRUTTURA DELLA SUDDIVISIONE nel continuarlo a farlo. Non dormire sugli + domenica 12 km 4 DEL MACROCICLO DI ALLENAMENTO allori, valutare i recenti risultati , saper • 13 ottobre - 18 ottobre km 74,600 cosa si vuol ottenere, decidere e agire. • 20 ottobre - 25 ottobre km 80,700 • 1° periodo di ripresa 1-2 settimane • 27 ottobre - 1 novembre km 73,200 • 2° periodo generale 3-6 settimane SVILUPPO E MIGLIORAMENTO • Domenica 2 novembre • 3° periodo specifico 3-6 settimane DELLA TECNICA km 5,000 Trofeo Nico Sapio • 4° periodo pre-gara da 2 settimane a 7-8 • 3 novembre - 8 novembre km 77,200 giorni • 1° ricerca dell’ampiezza ottimale dell’at- • 10 novembre - 15 novembre km 77,300 leta; • 17 novembre - 22 novembre km Il programma costruito su periodi brevi • 2° incremento della distanza percorsa 68,900+domenica 23 km 4 è più efficace e mi permette di iniziare per ciclo di bracciata, migliorando il • 24 novembre - 29 novembre km il lavoro specifico fin dall’inizio della drag con un efficace rollio; 66,500+domenica 30 km 4 stagione, di verificare e correggere il • 3° abituare l’atleta a contare le bracciate • Lunedì 1 dic. Partenza x DOHA gare lavoro programmato, di garantire ade- per vasca e cercare di mantenere sempre domenica 5 km 44 guate fasi di recupero e di programmare lo stesso numero, senza aumentare la • Mercoledì 10 dicembre prestazioni di alto livello più volte nella forza applicata; domenica 14 dic.km 43 stagione. • Esercizi di coordinazione.

10 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

SCHEMA SETTIMANALE 100 farf/ds + 50 sl Mercoledì 10 settembre 2014 + 2 x 150 farf/ds/rn – sl/farf/ds) rec. 15” Mattina 100 es. Lunedì Mattino - Palestra/Nuoto Ore palestra 12 x 50 a 45” 100 lenti Ore 10.30 nuoto Martedì Mattino - Nuoto 3700 mt. Riscaldamento: Mercoledì Mattino - Palestra/Nuoto 400 sl 4 x 50 rn 4 x 100 ds/sl Martedì 9 settembre 2014 Completo : Giovedì Mattino - Nuoto Mattina 10 x 50 25 farf/ds rec. 15” Venerdì Mattino - Palestra/Nuoto Ore 9.00 10 x 50 25 ds/25 rn rec. 15” Sabato Riposo Riscaldamento: 400 sl 4 x ( 200 mx c/50 + 100 ds/rn 4 x 100 misti c/25 4 x 50 sl + 2 x50 sl sost. A 50”) Domenica Riposo Gambe: 4 x (3 x 25 veloci rec. 20”+75 in Gambe: 400 a piacere + 10 x 50 progr. 1 ->4 rec. 20”) + 8 x 50(15 mt. in ap- (25 in apnea/25lunghe) Lunedì 8 settembre 2014 nea veloci /35 mt. lunghi 200 es. Mattina + 200 sost. sl 100 dorso lungo 4.300 mt. Ore 9.00 palestra Palette: 8 x 100 a 1’30” Ore 10.30 nuoto Completo: Giovedì 11 settembre 2014 Riscaldamento A1 : 400 sl 3 x 1 x 100.200.400.200.100 rec. 15” Mattina (6 x 50 mx c/25 a 60” + 100 sl a 1’30”) 200’ esercizi Ore 9.00 Gambe: 8 x 50 ( 12,5 in apnea + 12,5 g / 12,5 4.200 mt. Riscaldamento: in apnea + 12,5 g testa alta veloci ) 400 pinne sl 3 x 100 mx 2 x 50 es. Palette: 8 x 100 (50 completo/25 es. ad un Pomeriggio Palette e pull: br. /25 l’altro br.) Ore 17.30 10 x 100 (50 rn 50 sl) 1’40” Palette e pinne : 4 x 150 ( farf. Ds. Sl ) rec. Riscaldamento: 400 sl 4 x 100 Palette: 15” + 12 x 50 a 45” dorso 4 x 50 rn 16 x 50 (25 rn veloci 200 sl con es. Pinne completo : + 25 sl lunghi) a 60” 100 lenti 4.400 mt. 16 x 25 a 20” ogni 3 uno veloce Completo: 16 x 25 a 20” ogni 2, 2 veloci 1 x ( 600 sl a 6’30” Pomeriggio 16 x 25 a 20” tutti veloci, 100 lenti + 4 x 50 sl a 45” Ore 17.30 Pull: + 300 sl 3’25” + 4 x 50 farf. A 50”+ Riscaldamento: 300 sl 4 x 50 ds 6 x ( 4 x 75 a 15” in prog. 200 sl a 2’20” 100 misti c/25 da 1->4 + 1 x 150 in prog. + 4 x 50 ds a 50”) Gambe : 8 x 100 a sl rec. 15” in progr. 1 -> 4 interna a 2’15”) 200 lenti 200 esercizi Palette : 4 x (200 sl + 50 g. ordine dei mx + 3700 mt. 4.500 mt.

Gregorio Paltrinieri

La Tecnica del Nuoto 11 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Gabriele Detti

Pomeriggio Palette: 3 x ( 150 1’45” 100 ds 1’30” 3 x 50 Lunedì 2 marzo 2015 - vasca 50 mt Ore 17.30 45” 45” 60” 2 veloci 1 lento) Mattina 400 sl 4 x 100 mx 4 x 50 sl/ds rn/sl Completo: 4 x (3 x 50 a 45” 3 x 100 farf/ds a Riscaldamento: 1 x 200 x ogni stile (c. g. Completo: 16 x 50 mx c/25 a 55”+ 3 x 100 1’30” 200 mx c/50 2’50”) 100 lenti br. c.) a 1’30” con 15 mt. finali di ogni 50 mt. ve- Gambe completo: 200 esercizi loci 100 lenti 4 x (2 x 100 g a 2’ + 2 x50 sl a 45”) 30 x 50 a 45” 200 pinne di recupero 400 sl Gambe / completo: 400 aerobici con boccaglio 6 x 200 ( 100 g. 100 sl ) a 3’15” 100 lenti 5.500 mt. 30 x 50 a 40” 200 g. con boccaglio di recu- Palette e pinne : pero 6 x 200 (100 ds / 100 sl ) a 2’50” 200 esercizi 400 br. Palette pull laccio 4.900 mt. PERIODO GENERALE 30 x 50 a 45” uno lungo uno veloce 200 g. senza tavola 16 x 50 a 50” Venerdì 12 settembre 2014 Obiettivi 200 esercizi Mattina • Sviluppo delle qualità fisiologiche adat- 8.100 mt. Ore 9.00 palestra te alla prestazione di gara Ore 10.30 nuoto • Ricerca della migliore efficienza tecnica Pomeriggio Riscaldamento: 400 pinne 4 x 100 farf/ds Mezzi Riscaldamento: 400 sl 4 x 100 mx 4 x 50 es. 4 x 50 rn • Aumento del volume e delle intensità in Gambe: (2 x 150 in prog. 1->2 + 100 lunghi Completo: funzione della distanza di gara 2’+ 3 00 forti + 4 x 100 a 2’ in prog. 1->4) 1 x ( 50 farf. 50” 100 mx 1’40” 3 x 50 farf 50” • Esercizi di tecnica e coordinazione 100 lenti 100 mx 1’40” Pull palette laccio: (2 x 150 in prog.1->2 + 4 x 50 farf. 50”100 mx 1’40” 5 x 50 farf 50” 100 lenti 1’30”+400 forti + 4 x 100 a 1’30” 100 sl lunghi) SCHEMA SETTIMANALE in prog. 1->4) Pinne : 4 x ( 3 x 50 ) 45” 50” 55” in prog. Da 100 lenti 1->4 ripartire ogni 2’45” 100 lenti Lunedì Palestra/Nuoto - Nuoto Completo: 2 x 1500 rec. 30” 100 lenti 20 x Palette: 4 x ( 2 x 50 ds 60”+ 3 x 100 a 1’15”) 50 a 40” 100 lenti 100 lenti Martedì Nuoto - Nuoto Paltrinieri 16”13 - 16”03 latt. 1.8 300 aerobici Mercoledì Palestra Biomec. - Nuoto - Riposo Detti 16’14” - 15’58” latt. 2.0 4.600 mt. Caramignoli 17’46” - 17’13” latt. 1.7 Giovedì Nuoto - Nuoto

Pomeriggio Venerdì Palestra/Nuoto - Nuoto Martedì 3 marzo 2015- vasca 50 mt ore 17.30 Sabato Nuoto - Riposo Mattina Riscaldamento: Riscaldamento: Domenica Riposo 400 sl/ds 4 x 100 mx 4 x 50 rn 4 x (4 x 50 1 sl 2 es +100 mx +100 ds)

12 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Completo: 4 x 500 a 5’50” in prog. 1->4 Pomeriggio 1 x 200 a 2’20” + 3 x 100 a 1’05” Andature effettuate: Riscaldamento: 400 sl + 100 mx c/25 + 200 1 x 300 a 3’20” + 2 x 100 a 60” da 5’20” a 5’07” -> 4’58” mx c/50 +300 mx c/75 + 50 lenti 1 x400 a 4’20” + 1 x 100 veloce Completo: 4 x 400 a 4’40” in prog.1->4 Gambe con boccaglio : 400 piacere + 4 x - 100 lenti 100 esercizi Andature effettuate: (50 veloci a 55” + 25 velocissimo a 30” + Gambe: 2 x ( 100 a 1’45” + 200 a 3’30” da 4’10” a 4’05” -> 3’58” 125 lunghe rec. 15”) + 300 a 4’45”) Completo: 4 x 300 a 3’30” in prog. 1->4 Pinne completo: 8 x 150 = 100 aerobico + 600 aerobici Andature effettuate: 25 velocissimi + 25 lenti ogni 2’ 100 lenti da 3’06” a 3’00” -> 257” Completo: 6 x 250 = 200 sost.+50 delf. A Completo: 4 x 200 a 2’20” in prog. 1 ->4 3’15” ANDATURE Andature effettuate: 100 lenti pull + completo: da 2’02” a 1’59” -> 1’55”7 400 pull a 5’20” + 1000 veloci a 11’ Gabriele Detti Completo: 4 x 100 a 1’10” in prog. 1->4 Paltrinieri 10’21 - Detti 10’31 4’07” - 57”8 Andature effettuate: da 60” a 58”5 -> 55”6 400 pull a 5’20” + 500 veloci a 6’ 3’03” - 58”2 - 57”4 Completo: 200 sciolti Paltrinieri 5’06” - Detti 5’09” 1’58” - 9 57” - 1 57” 57” Completo: Gambe: 10 x 100 a 1’45” 400 pull a 5’20” + 100 veloci a 1’30” 1’58” - 1 57” - 7 57” - 8 57”1 Completo: 400 esercizi Paltrinieri 57” - Detti 56” 2’59” 57”1 57”4 Completo: 9.400 mt 400 pull a 5’20” + 50 veloci 4’00” 57”1 Latt. Paltrinieri 2.4 Paltrinieri 27” - Detti 26” Latt. Detti 2.3 8.600 mt. Gregorio Paltrinieri Latt. Caramignoli 2.2 4’00”3 57”3 Venerdì 6 marzo 2015 - vasca 25 mt 2’59”5 57”5 56”9 Pomeriggio Mattina 1’57”2 57”6 56”9 57”1 Riscaldamento: 10’ sciolti Riscaldamento: 400 sl + 4 x 150 (50 es. 50 1’58”7 57”5 57”4 57”7 Gambe: 10 x 100 a 1’45” 100 esercizi sl 50 mx) 2’58’ 4 58”257”5 Completo : 10 x 300 uno sl 3’45” uno mx 200 esercizi 3’59” 57”8 c/75 4’30” 4 x ( 100 ds 1’30” + 100 mx 1’30” +2 x 150 100 lenti farf/ds/rn a 2’15” ) 100 lenti Palette pull laccio 6 x ( 300 3’20” + 1 x 100 a 1’30” in prog. PERIODO SPECIFICO 1 x 1500 ogni 100 mt. 25 mt. senza respirare 1->6) 200 esercizi 100 esercizi 300 g. 300 pull 300 g. 300 pull 300 g. 300 Obiettivi 20 x 50 a 40” 2 lenti uno sostenuto - 200 pull rec. 15” in prog. Interna 100 lenti • Sviluppo dei ritmi specifici di gara; lenti 4 x ( 5 x 50 a 45” 40” 35” 30” 55” ) • Mantenimento delle qualità generali; 7.600 mt. 200 esercizi Mezzi Mercoledì 4 marzo 2015 - vasca 50 mt Pomeriggio • Aumento del lavoro di qualità (attra- Mattina Riscaldamento: circa 2000 mt verso i frazionati); Riscaldamento: 10’ sciolti 3 x 400 g./es. Completo: 14 x 300 a 3’20” primi 4 aerobi- • Sessioni dedicate ai ritmi di gara (da 4 a Completo: 1 x ( 800 2 x 400 4 x 200 8 x 100) ci il 5° veloce 6 per settimana). Base 9’ 4’30” 2’20” 1’15” 100 lenti 6° e il 7° aerobici 8° veloce 9° e 10° aerobici Pull e palette: 8 x 200 rec. 20” 100 lenti Dall’11° al 14° in progressione 100 lenti 30 x 50 a 40” 200 g. 200 pull Pull: 500.400.300.200.100 rec. 15” con l’ul- SCHEMA SETTIMANALE 8 x 25 uno lungo uno velocissimo timo 100 veloce x ogni distanza 300 eser- c.p. 200 lenti cizi 8.300 mt. Lunedì Palestra - Nuoto - Nuoto Percorrenza: 3’07” 3’04” 3’03”3 3’03” 2’56”6 3’01”7 3’01” 8’38” 4’12” 4’10” 2’01” 2’02” 2’01”5 2’00”8 2’58” 3’02” 3’00” 2’58” 2’57” 2’57”9 2’56”8 Martedì Nuoto - Nuoto 59”6 59”4 59”2 59”2 59”1 59”5 59”1 Latt. 1.9 Paltrinieri Latt. 1.6 Mercoledì Palestra - Nuoto - Nuoto Sabato 7 marzo 2015 - vasca 25 mt Giovedì Nuoto - Nuoto Giovedì 5 marzo 2015 - vasca 50 mt Mattina Mattina Riscaldamento: 300 sl + 2 x 300 pull a 4’ + Venerdì Palestra - Nuoto - Nuoto Riscaldamento: 10’ sciolti 3 x 100 g. Gambe pinne: 3 x (100 lunghi+4 x 50 velo- 1’45” + 4 x 50 es. Sabato Nuoto - Riposo ci a 10” + 100 lunghi ) 100 lenti Pull: 3 x ( 100 a 1’15” + 200 a 2’20” + 300 a Domenica Nuoto - Riposo Completo: 20 x 200 = 6 x 2’25” 14 x 2’20” 3’30”) 100 lenti Tenere sempre lo stesso passo del 1° 100 Medie 2’08”5 latt. 0.9 100 esercizi Completo: SETTIMANA DAL 20/26 LUGLIO 2015 Palette e pinne 10 x 100 a 1’15” 100 lenti 1 x 400 a 4’20” + 1 x 100 a 1’20” sotto il pas- Lunedì 20 luglio - vasca 50 mt 20 x 50 a 40” uno lento uno veloce so dei 1500 Mattina 200 esercizi 1 x 300 a 3’20” + 2 x 200 a 1’15” Lavori di tecnica e riprese filmate 8.300 mt. 1 x 200 a 2’20” + 3 x 100 a 1’10” + discussione

La Tecnica del Nuoto 13 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Pomeriggio Giovedì 23 luglio 2015 - vasca 50 mt Domenica 26 luglio 2015 - vasca 50 mt Riscaldamento: Mattina Mattina 400 sl 3 x 100 g./sl 2 x 50 farf. Riscaldamento: 1 x 200 x ogni stile (50 c. 4 km aerobici a piacere Pinne: 6 x ( 3 x 50 g. a 50” 60” 1’10” + 1 x 50 g. 50 br. 50 c. ) a 3’30” 100 completo a 1’20”) 100 lenti Gambe: 100.200.400.200.100 Completo: 6 x 75 a 50” 60” 1’10” rec. 15” 100 lenti PERIODO PRE-GARA O TAPERING in prog. Da 1 ->3 Palette e pull: Pull / completo: 5 x (100 200 300) base 20 x 100 2 sl 1 ds ogni 1’30” 100 lenti Obiettivi 1’10” 2’20” 3’30” due serie con il pull 3 se- 1 x 1500 aerobico cura della tecnica con 6 • Perfezionare i ritmi e la tecnica di gara rie completo da 100 in progressione da virata a virata - • Favorire gli adattamenti con un adegua- 200 lenti 200 lenti to recupero Palette: 4 x 150 a 2’ 200 lenti 300 esercizi 5.600 mt. 7.150 mt. Mezzi Pomeriggio • Riduzione complessiva del volume Martedì 21 luglio - vasca 50 mt Riscaldamento: 300 sl 300 ds • Aumento dell’intensità delle sessioni Mattina Gambe: senza tavola 6 x 100 rec. 15” - 100 specifiche Riscaldamento: 2 x (200 mx iniziando dal- lenti • Recupero delle sedute di recupero attivo lo sl a 3’20” + 3 x 100 es. cavatappi a 2’) - Palette e pull: 800.400.200.100 rec. 20” 100 lenti 100 lenti 4 x 50 palette cambio di velocità a 60” Completo: 8 x ( 100.50.50 ) 1’20” 40” 35” SCHEMA SETTIMANALE Gambe/ completo: 100 lenti 2 x (4 x 200 = 100 g. 100 completo a 3’30” 20 x 50 a 35” uno lento uno passo 200 Lunedì Palestra - Nuoto - Nuoto + 3 x 300 a 3’20” con l’ultimo 50 con 6 bat- lenti tute di g. da velocistà + 1 x 400 completo 5.800 mt. Martedì Nuoto - Nuoto +20” sopra de personale a 4’30” + 4 x 50 es. Mercoledì Riposo - Nuoto a 60”) 100 lenti Venerdì 24 luglio 2015 - vasca 50 mt Pinne e palette: 12 x 100 con 25/30/35 mt. Mattina Giovedì Nuoto - Nuoto velocissimi rimanente lungo - 100 lenti Riscaldamento: Venerdì Nuoto - Riposo 7.300 mt. 600 mt. con esercizi Sabato Nuoto - Riposo 8 x 50 a g. br. ( 25 vel 25 lenti ) Pomeriggio rec. 15” - 100 lenti Domenica Libero - Riposo Riscaldamento: 10’ sciolti 4 x 100 mx 4 x 10 x 150 fraz. a 50 a 5” ogni 2’ - 100 lenti 50 es. 4 x 50 a 45” 8 x 50 g. 55” 8 x 100 br. 1’20” - 100 lenti Gambe: 200 g.+2 x 100 g. a 10” 20 x 50 a 40” due veloci 1 lento 1000 ae- ULTIMA SETTIMANA veloci + 4 x 50 g. a 15” veloci + 200 g. robici Lunedì 27 luglio 2015 - vasca 50 mt Palette e pinne: 8 x 50 a 45” 100 lenti 6.400 mt. Mattina Completo: 3 x 800 a 30” Un richiamo in palestra di forza Andature: 8’28” 8’19”2 8’14” latt. 2.0 Pomeriggio Nuoto esercizi di tecnica e riprese filmate 100 lenti palette pull e laccio: 100.200.300 Riscaldamento: 10’ sciolti gambe 2 x rec. 15” (100.200.100) rec. 15” 100 lenti Pomeriggio 12 x 50 a 40” uno lento uno veloce 200 es. Completo 8 x 300 a 3’20” aerobici 10’ sciolti 3 x ( 100 g. l 2 x 50 g. a 10” ) 100 6.700 mt. Passi da 3’15” a 3’03” lattato 1.6 lenti 100 lenti 100 esercizi 800 aerobico cura della tecnica Mercoledì 22 luglio 2015 - vasca 50 mt 20 x 50 40” 45” 35” 60” in progressione 8 x 200 a 2’20” uno lungo uno sost. Mattina fino al passo ideale di gara Lunghi da 2’01”/ 2’00” sost. Sul passo da Dopo la palestra 4 km a piacere aerobici 100 lenti 1’58”0/ 1’54”6 5.200 mt. 100 lunghi 200 g. 200 br. 100 es. Pomeriggio 8 x 200 fraz. a 50 a 5” ogni 2’45” Riscaldamento: 400 sl 400 pinne 10 mt. Sabato 25 luglio 2015 - vasca 25 mt 200 lenti solo g. 40 mt. completo Mattina 6 x 50 con partenza veloci Esercizi: Scioglimento pre-gara 200 ex. 4 x 200 es. 50 es. ad un br./ 50 8 x 50 a scalare da 1 a 4 a 50” - 100 lenti l’altro br. 50 doppia br a ds 50 g. 18 x 100 a scalare ogni 6 da 1’20” 1’30” Martedì 28 luglio 2015 - vasca da 50 mt sul fianco rec. 15” 1’40” Mattina 4 x ( 1 x 100 = 25 mt. remate (andature 60” 56”3 delle prime 10’ sciolti 12 x 50 g. a 55” 4° 8° 12° veloci avanti 25 mt. remate sul ds 50 mt. 2 serie la terza serie andatura 54”3 100 lenti cavatappi ) rec. 15” ultimo 100 52”8 latt 3.3 ) 12 x 100 a 1’20” uno lungo uno 50 lenti/50 Sprint: 4 x 15 esplosivi con ritorno 100 lenti 100 esercizi sost. Curando la virata e con l’arrivo al lento ogni 45” senza apnea 8 x 25 con partenza tutti veloci piede ( 29”) Completo 12 x 100 a 1’10” aerobici 100 lenti 100 lenti 200 esercizi 5.600 mt. 5 x 150 braccia rec. 20” 100 lenti

14 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

8 x 25 veloci finire lungo la vasca 400 esercizi (Universiadi Gwangju 200 lenti 16’06”71 (1°) 8’28”48 (2°) Pomeriggio Venerdì 31 luglio 2015 Martedì 4 agosto 2015 10’ sciolti 16 x 50 gambe a 60” 16 x 50 br. Mattina Batteria 800 sl Paltrinieri Gregorio A 45” Scioglimento pre-gara 7’45”15 (2°) 3 x 800 1 lungo 1 100lunghi/100 sostenuti 1 x 800 400 200 100 rec. 15” Mercoledì 5 agosto 2015 1 100 lunghi 50 sostenuti rec. 15” 2 x800 a 30” uno lunghissimo uno 100 Finale 800 sl Paltrinieri Gregorio Andature : 8’01” 57”1 27”1 lungo 100 sost. 7’40”81 ( 2° R.E) 200 gambe 200 br. Venerdì 7 agosto 2015 Mercoledì 29 luglio 2015 16 x 50 uno l uno sost. 400 esercizi FINALE 1500 sl Paltrinieri Gregorio vasca 25 mt. ore 7.00 Pomeriggio 14’39”67 ( 1° R.E) Mattina Scioglimento pre-gara In Italia ai campionati italiani di categoria 600 lenti 4 x 100 mx 8 x 50 g. 8 x 50 br. 20 x 50 a 40” Detti Gabriele 6/8 da 100 in progr. A 1’10” Esercizi 400 sl 4’47”05 1500 14’53”89 100 lenti 3 x 400 a 4’30” in prog. Da 1 ->3 Sabato 1 agosto 2015 100 lenti 200 g. 200 br. Scioglimento pre-gara TEST DI VALUTAZIONE 10 x 200 a 2’30” 2 l 1 sost passo 1500 8 x 100 1’20” + 8 x 50 a 40” 100 lenti AL TERMINE DI OGNI PERIODO 16 x 25 uno lento uno veloce 6 x 200 a 15” in prog. Interna ed esterna 200 esercizi 200 g 200 br 200 es. Test aerobico : 5 x 300 mt. rec. 1’ Ore 12.00 viaggio per Kazan 20 x 40 a 40” uno lungo uno veloce Nel primo 300 viene richiesta un’andatu- Sabato e domenica solamente scioglimen- ra +/- del 90% della velocità di gara sui 400 Giovedì 30 luglio 2015 to pre-gara mt. – i successivi 300 mt. devono essere Mattina nuotati da 5 a 8 secondi + veloci del prece- Primo scioglimento a Kazan dente. Prelievo e misurazione del lattato Scioglimento pre-gara REPORT SETTIMANA DI GARE dopo ogni ripetizione. 3 x 16x 50 a 40” tra ogni serie 200 g. 400 Alla fine del quinto 300 misurazione del br. 200 es. Domenica 2 agosto 2015 lattato a 1-3-5, 7 minuti per ricercare la Pomeriggio batteria 400 SL Carli Diletta: 4’07”15 ( 7°) misura del massimo lattato prodotto. Scioglimento pre-gara FINALE: 4’07”30 (7°) Con questo test possiamo calcolare le 20 x 100 3 aerobici 1 sost. Lunedì 3 agosto 2015 andatura più adatte per lo sviluppo delle 100 lenti 200g. 200 br. 100 es. Batteria 1500 sl Caramignoli Martina qualità aerobiche. 20 x 50 a 40” uno lungo uno sul passo 16’27”13 ( 13°)

Risultati del test a 15 giorni dai mondiali di DUBAI Paltrinieri Tempo Lattato (mmol/l) Velocità (m/s)

1o 3’15”0 1.6 1,54

2o 3’10”5 1.8 1,57

3o 3’05”4 2.3 1,62

4o 3’00”0 3-3 1,67

5o 2’51”4 7-6 1,75

Previsioni alle diverse andature in vasca da 25 e da 50 mt.

Serie A2 (mmol/l 1.5) B1 (mmol/l 3.0) B2 (mmol/l 6.0) 50 mt 30” – 30”2 28”1 – 28”8 27”3 – 27”9 100 mt 1’01”5 – 1’02”7 58”2- 58”7 56”7- 57”7 200 mt 2’05”6 – 2’06”9 1’58”3 – 1’59”3 1’56”2- 1’56”9 300 mt 3’07”7 – 3’09”1 3’00”1 – 3’05”4 2’56”6 – 2’59”8 400 mt 4’10”0 – 4’13”8 4’01”5 – 4’06”9 3’58”9 – 4’00”4 Lavoro in continuo 32’’7 30’4 29’’5

Campionato del mondo vasca corta - DOHA 7 dicembre 2014 Paltrinieri: 14’16”10 ( 1°) e Detti: 14’29”9 (5°)

La Tecnica del Nuoto 15 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015 GREGORIO PALTRINIERI - TABELLA ANDATURE DI PERCORRENZA previsionale Distanza itnaTmoTempo Tempo Distanza Tempo Quadro 1000 1200 1500 100 150 200 250 300 400 500 600 800 900 m mn s mn s mn s mn s mn s mn (s) (min) (s) (min) (s) (min) (s) (min) (s) (min) (s) (min) (m) 50 75

3 47,90 135,34 11 431,69 14 400 26,60 0 40,60 0 54,73 0 23,20 1 51,87 1 20,66 2 49,54 2 47,50 3 45,65 4 43,94 5 40,81 7 39,36 8 37,97 9 olrnaltaiaptnaltaiacpct atcd oez eoiarssez aerobica resistenza aerobica potenza lattacida capacità lattacida potenza lattacida tolleranza 60 20 20 ,080 ,040 ,020 1,00 2,00 2,00 4,00 4,00 8,00 8,00 12,00 12,00 16,00 7 40,81 138,54 11 435,35 14 800 27,56 0 41,86 0 56,24 0 24,70 1 53,32 1 22,57 2 51,86 2 49,74 3 48,60 4 46,82 5 42,77 7 42,04 8 41,92 9 Tl 142,35 11 439,71 14 27,76 0 42,12 0 56,56 0 25,38 1 54,35 1 23,61 2 52,91 2 51,32 3 50,19 4 48,84 5 46,06 7 45,24 8 44,68 9 Tu att erc mmol/l teorico lattato 146,85 11 444,86 14 28,17 0 42,65 0 57,20 0 26,40 1 55,69 1 25,06 2 54,47 2 53,39 3 52,40 4 51,49 5 49,81 7 49,03 8 48,28 9 Ta 0,99 152,75 11 451,60 14 Tom 29,03 0 43,76 0 58,51 0 28,09 1 57,71 1 27,36 2 57,04 2 56,44 3 55,90 4 55,39 5 54,44 7 54,00 8 53,57 9 158,75 11 458,44 14 29,95 0 44,92 0 59,90 0 29,84 1 59,79 1 29,74 2 59,69 2 59,58 3 59,48 4 59,37 5 59,17 7 59,06 8 58,96 9 Tol

16 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Verso i Giochi Olimpici di Rio 2016 Linee guida di piani cazione e periodizzazione

di Matteo Giunta1 1 Tecnico federale - Allenatore di Federica Pellegrini; Filippo Magnini; Gianluca Maglia

INTRODUZIONE DA DOVE PARTIRE? Lo sviluppo dell’atleta avviene attraverso Analisi stagione precedente una scelta attenta e metodica della strada da percorrere fin da quando si è piccoli. Quali obbiettivi pre ssati sono stati raggiunti e quali non Ho sentito spesso discussioni sulla pos- Dove poter intervenire e come fare per migliorare la sibilità di un’atleta di emergere sempre e comunque grazie al proprio talento pre- performance scindendo dal percorso più o meno cor- Importanza Tabella piani cazione annuale retto che gli si è proposto. Sicuramente ci sono persone predisposte geneticamente, che sono destinate a praticare lo sport ad UNITÀ DI TEMPO DA GENERALE A SPECIFICO altissimo livello; è anche vero però che la loro longevità e il limite massimo di per- Piani cazione ciclo olimpico (4anni) formance sarà determinato dalle scelte di Piani cazione annuale programmazione dell’allenatore durante gli anni. La scelta di sviluppare le capacità Macrociclo - Mesociclo - Microciclo - Allenamento condizionali in modo graduale tenendo conto dell’età e dello sviluppo dell’atleta, optando per la giusta progressione nella meno gravi. Il nuoto, essendo praticato in parte dei casi il lavoro è stato condiziona- creazione di una pianificazione plurien- acqua, riduce al minimo gli infortuni di to da problemi fisici che ne limitavano nale, porterà sicuramente ad un più alto tipo traumatico, che se da un lato solita- l’operatività. Ne deduco che negli ultimi livello di performance. La bravura di mente costringono a lunghi stop, dall’al- anni non si è lavorato nel cercare di con- ognuno di noi sta nel non cedere alla tenta- tro portano ad un recupero quasi sempre trastare i processi di usura alle articolazio- zione di cercare di raggiungere il risultato completo. Noi diversamente ci troviamo a ni, cartilagini etc. tipici del nostro sport, o subito, spingendo troppo precocemente, fronteggiare problematiche da “over use”, comunque non si è fatto abbastanza. sfruttando volumi ed intensità di lavoro che non si manifestano nell’immediato, Dopo questa mia personale riflessione che non tengono conto delle esigenze di ma insorgono nel medio/ lungo termine e su quelli che sono i punti cardine di un sviluppo fisico dell’atleta. Il nostro lavo- spesso, proprio perché è il risultato di un corretto sviluppo dell’atleta, voglio con- ro dovrebbe essere quello di AIUTARE lungo processo, sono difficili da risolvere. centrarmi sulla programmazione della l’atleta a maturare in prospettiva futura, Sto pensando alla spalla del nuotatore e stagione più importante per un nuotatore creare delle fondamenta solide sulle quali alla schiena; dobbiamo sforzarci di capire di alto livello, quella olimpica. poi costruire il Campione di un domani. che un lavoro di prevenzione e potenzia- C’è un secondo fattore molto importan- mento mirato a preservare in ottimo stato te che spesso viene sottovalutato, quello il nostro atleta, garantirà una maggiore PROGRAMMAZIONE (CHECK LIST) degli infortuni. Quasi tutti gli sport prati- longevità e la possibilità di non avere li- cati a livello agonistico portano il nostro mitazioni nell’affrontare i carichi di lavo- La prima valutazione da fare è analizzare fisico a dei sovraccarichi del sistema. Se ro di una programmazione ad alto livello. a fondo la stagione che si è appena conclu- non sono gestiti con attenzione attraver- Nella mia personale esperienza ho avuto a sa. In questo senso è fondamentale l’ausi- so un solido programma di prevenzione, che fare con atleti già “formati” con un’età lio della tabella di pianificazione annua- provocano l’insorgere di patologie più o quasi mai inferiore ai 20, e nella maggior le, uno schema nel quale devono essere

La Tecnica del Nuoto 17 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015 riportati tutti i dati e le informazioni più PROGRESSIONE non rischiare di avere problemi nella prose- importanti, riguardanti i cicli di lavoro, i cuzione della stagione. Anticipare quello a carichi gli obbiettivi a breve e a lungo ter- Come vi ho accennato prima è importan- cui si andrà incontro lo prepara psicologica- mine, insomma un riassunto abbastanza te che ogni ciclo di lavoro sia funzionale mente e gli permette di avere una valutazio- dettagliato di tutto quello che si è fatto. all’obiettivo più importante della stagio- ne più obiettiva e non troppo condizionata Questo facilita enormemente il nostro ne; devo gestire l’anno nel migliore dei dalla performance. Spesso la ricerca di risul- compito di analisi e ci permette d’indivi- modi se voglio essere al top della forma a tati nell’immediato, accelerando i tempi di duare eventuali errori che sono stati com- fine stagione, ed è per questo che la mia lavoro, può portare subito a dei benefici ri- messi aiutandoci in futuro ad impostare programmazione è basata interamente ducendo però la possibilità di un picco pre- una modulazione più corretta dei carichi. sul concetto di progressione suddividen- stativo a lungo termine. do così la stagione in tre fasi: • Primo Ciclo = Leggero PIANIFICAZIONE ANNUALE • Secondo ciclo= Medio MESOCICLO • Terzo ciclo=Pesante Individuare le gare nelle quali si vuole All’inizio preparo dettagliatamente il primo Ogni macrociclo ha come obiettivo il avere un picco prestativo. Tutta la stagio- ciclo di lavoro e solo quando ho fatto un’at- picco prestativo in una gara, non è però ne si baserà sul raggiungimento della con- tenta valutazione dei risultati dello stesso possibile lavorare su tutti gli aspetti con- dizione ideale in questi appuntamenti. e del livello che ha raggiunto l’atleta, entro dizionali che c’interessano per lo svilup- Nello specifico di questa stagione sono 3 nello specifico elaborando il ciclo di lavoro po della prestazione, allo stesso tempo. gli appuntamenti più importanti: successivo. È solo così che posso avere un’i- È necessario quindi, suddividere questo • Campionati Europei vasca corta dea più chiara su quali aspetti lavorare, per periodo in blocchi (mesocicli) ciascuno (Israele dicembre) poter migliorare. dei quali focalizzato in obiettivi specifici. • Campionati Italiani vasca lunga (qua- Ogni blocco deve essere di durata variabi- lificazione Olimpiadi a Riccione in le da un minimo di 3 ad un massimo di 7 aprile) MACROCICLO settimane. All’interno di ogni blocco, an- • Olimpiadi (Rio 2016). che se gli obiettivi sono gli stessi, è impor- Una volta stabilite le priorità è necessario Ogni Macrociclo è suddiviso i tre momen- tante differenziare le proposte di lavoro inserire nella programmazione nelle gare ti fondamentali: per aumentare le capacità di adattamento d’importanza secondaria per valutare al me- • Periodo allenamenti di costruzione e ridurre al minimo la possibilità di so- glio lo stato dell’atleta lungo la stagione. È • Periodo allenamenti pre e durante la vraccarico del sistema. Anche in questo preferibile farle coincidere con la fine di un gara (scarico) caso ogni mesociclo deve avere un perio- ciclo di lavoro per meglio capire se si sono • Periodo di transizione post gara. do di recupero quantificabile solitamente ottenuti gli adattamenti che ci eravamo pre- Ognuna di queste tre fasi è fondamentale; con una settimana, prima di affrontare il fissati. Là dove non fosse possibile gareggia- in base al programma che sono riuscito a ciclo di lavoro successivo. Questo periodo re, nessun problema, basta semplicemente sviluppare durante il periodo di “costru- di recupero spesso viene sottovaluto e da effettuare dei “test race” in allenamento. zione”, imposto la successiva fase di sca- molti considerato non necessario. Io lo Uno degli elementi più importanti è quello rico. Partendo dal presupposto che ogni ritengo fondamentale per rigenerare l’at- inerente la modulazione dei carichi di lavo- atleta ha necessità proprie che dipendono leta e permettergli di affrontare il ciclo di ro. La stagione è molto lunga, spingere trop- da molteplici variabili (età, caratteristiche lavoro successivo in ottime condizioni. po sull’acceleratore fin dall’inizio può avere fisiche, approccio mentale, etc), la fase di Qui di seguito trovate un esempio di sche- come risultato quello di arrivare all’appun- scarico sarà impostata tenendo conto della matizzazione per obiettivi riferita alla pri- tamento più importante un po’ stanchi. È durata e del volume del periodo preceden- ma parte di questa stagione. prioritario dosare bene le energie fisiche e te. In linea di massima più si è lavorato e Primo Mesociclo psichiche durante l’arco di tutto l’anno ed più il fisico ha bisogno di un lungo perio- • Valutare stato atleta dopo periodo di è per questo che a periodi con un grosso do di scarico. Anche il successivo periodo “transizione” volume di lavoro devono essere alternati di transizione sarà gestito considerando il • Allenamenti aspecifici bassa/modera- periodi di recupero che sono altrettanto periodo in cui ci troviamo (breve in mezzo ta intensità importanti. Inoltre per avere qualche dato alla stagione, lungo a fine, dopo l’appunta- • Ottimo momento per iniziare a lavo- in più che ci possa aiutare a capire lo stato mento più importante), i risultati ottenuti, rare sulla tecnica attuale dell’atleta è utile avvalersi di test di il livello di stress accumulato dai nostri atle- • Intenso lavoro a secco. Prima fase cir- controllo medici e prestativi (Analisi del ti e non solo. Se durante il percorso che ab- cuiti e poi sviluppo forza massima sangue, test lattato, test sulla forza, analisi biamo impostato, i test non danno i risultati Secondo Mesociclo composizione corporea etc). Un aspetto sul sperati, è opportuno rivalutare la program- • Mantenimento volume raggiunto al quale spingo molto è quello di condivisione mazione e aggiustarla o modificarla profon- termine del primo mesociclo con l’atleta del percorso che ho in mente di damente tenendo anche conto dei feedback • Inserimento di lavori a più alta intensità sviluppare, partendo dal generale (pianifi- dell’atleta. Detto ciò bisogna essere consape- • Per evitare di “imballare” l’atleta inse- cazione annuale) per arrivare nello specifi- voli del fatto che determinati adattamenti rire qualche serie di capacità anaerobi- co alle singole unità d’allenamento. La sua richiedono tempo, soprattutto se il lavoro ca e sprints consapevolezza lo aiuta a interpretare al proposto differisce molto da quello che l’at- • In palestra continuare sviluppo forza meglio le mie richieste di lavoro e quindi ad leta era abituato a fare. È consigliabile far massima ottenere un migliore risultato. comprendere all’atleta questo concetto, per (segue a pagina 21)

18 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

PRIMO MACROCICLO 2014 settembre ottobre novembre dicembre World Test race Massarosa Gare Nessuna champioship allenamento 25 mt Doha Lavoro Obiettivi Ripresa costuzione di una Lavoro alta intensità Specifico Picco generali base (tempo limitato) tecnica (riprese video) Mantenimento Prestativo Tecnica Numero di allenamenti 6 8 9 6 settimanali Tipo di Aerobico Soglia Race pace Tapering allenamento Velocità Vo2 Dry land Circuiti Sviluppo forza massima Forza esplosiva Forza veloce

MESOCICLI Ogni blocco focalizzato a obiettivi speci ci La differenziazione aumenta la capacità di adattamento e riduce i rischi di un sovraccarico del sistema Durata variabile da un minimo di 2/3 ad un massimo di 7 settimane Ogni mesociclo deve avere un periodo di recupero prima di affrontare un nuovo ciclo.

MACROCICLI STAGIONE 2014/2015 Strettamente connessi con il numero di gare che si vogliono preparare 3 fasi Doha (dicembre) - Campionati Italiani (aprile) - Campionati del mondo di Kazan (agosto) Concetto di progressione applicata ai 3 cicli Light-Medium-Heavy

La 4x100 sl maschile a Kazan: pronti al via per poi conquistare la medaglia di bronzo

La Tecnica del Nuoto 19 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

MICROCICLO Le unità che lo compongono sono organizzate per raggiungere l’obbiettivo che ci si è pre ssssati nel mesociclo La modulazione del carico deve tener conto della capacità di adattamento e di come l’atleta risponde all’allenamento proposto Fondamentale il recupero attivo e passivo, cambia da atleta ad atleta

Esempio mesociclo di 4 settimane. Il volume totale del lavoro aumenta gradualmente raggiungendo il picco massimo la terza setti- mana per poi diminuire nella settimana di recupero e tornare a livelli leggermente inferiori a quelli della prima settimana.

PLANNING SETTIMANALE lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica Acqua - Braccia Acqua Acqua Acqua Gambe Acqua Acqua Aer Passi gara, Passi 6500 mt Passi Potenza Mattina Tech simul off gara Dryland - gara aerobica Sprint gara 500 mt Balance 500 mt 6500 mt 6500 mt 4000 mt Core - Work Acqua Acqua Dry land Aer Aer Dry land Pomeriggio off off off Forza esplosiva Recupero Recupero Forza esplosiva 6000 mt 6000 mt

Da notare come le sessioni di lavoro più intense, che si tratti di lavoro in acqua o in palestra, sono seguite da lavori di bassa intensità.

Federica Pellegrini

20 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

(da pagina 18)

Terzo Mesociclo • Allenamenti specifici per la gara ad alta intensità • Focalizzare l’attenzione su tecnica di nuotata, frequenza e ampiezza • Enfatizzare allenamenti capacità ana- erobica • A “secco” sviluppo forza esplosiva ed in prossimità alla gara forza veloce

PLANNING SETTIMANALE

È molto importante avere un’ottima di- stribuzione degli allenamenti e dei cari- chi di lavoro durante la settimana. Penso che tutti abbiano chiaro il concetto di La 4x50 sl donne ai campionati europei in vasca corta a Netanya: super-compensazione che rimane il pro- medaglia d’oro cesso “chiave” di ogni ciclo di lavoro. Solo attraverso un ottimo bilanciamento delle fasi di carico e di recupero si possono ot- STRUTTURA DELL’ALLENAMENTO tenere dei risultati di assoluta eccellenza. Riscaldamento Anche in questo caso la modulazione dei carichi deve tener conto delle capacità Primo blocco: contiene esercitazioni ad alto contenuto di adattamento dell’atleta. Il fatto che ci tecnico, richiedono atleta fresco e mentalmente pronto siano due atleti che nuotano le stesse di- stanze di gara, non necessariamente vuol (lavori velocità/capacità anaerobica) dire che reagiscono ai carichi di lavoro Successivo lavoro di recupero: più è alta l’intensità del allo stesso modo, o che abbiano bisogno primo lavoro, più l’atleta necessita di recupero dei medesimi tempi di recupero. La specificità della preparazione non può Secondo blocco: questa seconda parte può contenere prescindere dalle differenti caratteristi- lavori di endurance (serie Aerobiche/soglia) che che rendono ogni atleta unico. Un esempio di planning settimanale tipo. Scioglimento: molto importante per accellerare I tempi di recupero e favorire i processi di super compensazione CONCLUSIONI ESEMPIO ALLENAMENTO Ci sono tantissime variabili che possono condizionare in positivo o in negativo l’andamento di una stagione. Dobbiamo 400mt (100 sl/100mix) recupero 30” 4x100 Palette (25mono/25dxs/25mono/25overkick) rec 20” cercare di ridurre al minimo le probabili- Riscaldamento tà d’errore attraverso una pianificazione il 2x200 gb (50tavola/25sub/25lato) rec 20” più possibile dettagliata di quello che an- 8x50 (1ex/1minor numero resp) 1’ dremo a fare. Allo stesso tempo dobbiamo 4x25 pr 1-4 a 30” essere in grado di riconoscere gli errori Primo blocco 4x20 mt pinne max secondo 25 easy che eventualmente commettiamo duran- Sprint 4x25 con partenza max secondo 25 easy+100 easy te la stagione e correggere la rotta là dove ce ne sia la necessità. Capacità Il fattore più importante resta comunque 3x(4x50) 1’ rec tra i 50 2’ tra le serie passo 100 mt Anaerobica la fiducia dell’atleta, si deve affidare com- pletamente a noi e credere nel lavoro che gli è stato proposto se vogliamo avere la Recupero 20x50 gb a 1’ do possibilità di raggiungere l’obiettivo pre- fissato. 4x200 a 2’40 Secondo blocco 4x100 a 1’20 Cap Aerobica x2

Scioglimento 1x400 easy - tot 6100 mt

La Tecnica del Nuoto 21 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

L’importanza di uno staff coeso La mia esperienza con Simone Sabbioni

di Luca Corsetti1 1 Allenatore di II livello - Allenatore dei Team Gens Aquatica e San Marino Nuoto

Dal 2002 faccio l’allenatore tutto il necessario per svolgere ferenza sta nel farla svolgere; preso dall’esperienza a bordo di nuoto, ma a tempo pieno al meglio qualsiasi attività. In io cerco di tirare fuori da ogni vasca, grazie al confronto con (da professionista) ho iniziato realtà la mia carriera si è sem- allenamento il cento per cen- altri tecnici, italiani e stranie- nella stagione 2007. Ho sem- pre suddivisa tra queste due to, cosa non facile e scontata. ri. Per far crescere gli atleti fin pre allenato gruppi numerosi piscine poichè, fino alla scorsa Sono anche convinto che non dai loro inizi lavoro in team. e di diversi livelli, da ragazzi stagione, nel periodo inver- tutti gli allenamenti vadano Sono forte di due convinzioni: che frequentano la piscina nale avevamo la possibilità bene per ogni atleta; fortu- personalizzazione dell’alle- solo per stare in compagnia, di fare qualche allenamento natamente ho quasi sempre namento; l’atleta deve essere a ragazzi che vogliono prova- in vasca lunga a San Marino. cresciuto i miei atleti fin da portato a dare il massimo di se’ re a fare qualcosa di serio. Tra Dal momento che ritengo im- giovani e questo mi ha dato la anche in allenamento. questi sono emersi 3 atleti che portante nuotare sia in lunga possibilità di conoscerli al me- Cerco di svolgere la settimana hanno vestito la maglia azzur- che in corta, anche quest’anno glio e trovare il “vestito giusto” di lavoro sempre molto co- ra assoluta Gianlorenzo Par- alterno sedute tra San Marino per loro. stante durante l’anno, in modo migiani (nuoto di fondo) Elisa e Riccione. Credo che per poter seguire at- che i ragazzi sappiano più o Celli (detentrice della migliore La mia filosofia d’allenatore è leti di livello ci sia bisogno di meno quello che gli aspetta! prestazione in tessuto sui 200 stata influenzata da tanti col- uno staff completo e coeso nel Negli anni ho scelto di dedica- rana) e Simone Sabbioni (de- leghi. Ho avuto il piacere nella perseguire lo stesso obiettivo. re una giornata di lavoro solo tentore del record Italiano dei mia carriera di poter osservare sulle gambe, il mercoledì; nel- 100 dorso). all‘opera tanti grandi allena- lo specifico lavoriamo prima a Ho avuto la fortuna di lavora- tori e altri stranieri. Da tutti COME LAVORO secco e poi in acqua, arrivando re in strutture adatte per alle- questi ho appreso qualcosa e anche a 3 km di volume, con nare. Per 20 anni a Riccione, creato il mio modo d’allenare, Il mio lavoro è sempre stato particolare attenzione anche che più o meno tutti conosco- un mix di scienza e arte. basato non solo su quanto ho alla parte subacquea. Nella no, ed ora nell’impianto di San Penso che tutti noi siamo bra- imparato dai libri di metodo- pagina accanto è illustrato un Marino che comprende una vissimi a stendere una setti- logia dell’allenamento, ma esempio di due settimane di vasca da 50 metri stupenda e mana d’allenamento ma la dif- soprattutto su quanto ho ap- lavoro.

LO STAFF DI LAVORO

Preparatore atletico Mental Coach Marco Lancissi Mirco Mazzoli

Fisioterapista Primo allenatore Marcello Righetti Luca corsetti assistente Loris Talacci

Osteopata Nutrizionista Filippo Saulle Silvia Belli

22 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Lunedì, Ottobre 26, 2015 Martedì, Ottobre 27, 2015 Mercoledì, Ottobre 28, Giovedì, Ottobre 29, 2015 Venerdì, Ottobre 30, 2015 Sabato, 2015 Ottobre 31, 2015 MATTINO VASCA DA 25 MATTINO VASCA DA 25 POMERIGGIO VASCA MATTIANO VASCA DA 25 MATTINO VASCA DA 25 POMERIGGIO RIPOSO 400 sl DA 50 200 sl 200 g 200 remate 300 sl VASCA DA 50 POMERIGGIO VASCA DA 50 12x50 a 45” 10 m di corsa 6x100 mx 2 mono laterale 1 16x50 p+pn+boccaglio 25 400 sl palestra 30’ di tecnica slanci delle gambe comp - br df 25 monolaterali 16x50 ex sulla rematore 4x6 ad aumentare 8x100 g 8xsali e scendi veloce dai 8x50 1 virata su 1 virta vel (50-100-150-200-150-100- mano il peso (25+75/50+50/75+25/100)2 gradini 400 25 br in prog+25 all 25 g in 50) tutti sl con pb+e 2 resp 1x50 max spinte a terra 2x6 1x6 con (2x50 a 50” - br +200 a2 4x25” salto sui gradoni a prog 25 tutto solo con p a 25 16x50 g con peso aumentato 2.40+6x50 1- br 1 prog gambe alternate (100-200-300)5 pse 1.30/2.50/4. 16x25 sub pn pn sempre 15 squat 3x6 ad aumentare peso 50”+4x100 2 sl rsp 5 2 ps 4x25” squat pb+p il 100 ps (100-200-300-400-300-200- m ex (squat spinta con manubrio 1.30)3 4x25” affondi 400 g simo 100) pb+p 1x50 max 8,trazioni con asciugamano 100 scilto 4x25” salto sul gradone a 12x100 2 g 1 ex 3 a 2/3 a 1.55/3 16x25 sub vuoti 16x50 1xstile 8dx 8sx,burpees 10 POMERIGGIO VASCA piedi pari e torno a terra con 1.50/3 1.45 eli POMERIGGIO VASCA pb+p renegade row 10dx 10 sx,mb DA 50 doppio rimbalzo (3x50 1 a 3 a 60”+100 DA 50 1x50 max roll back 20)2 rec 2’ 400 sl 4x25” squat bulgaro sciolti+3x100 1 a 3 2’+100 palestra 1x800 vuoto 800 sl (200 sl 200 mx 200 ex 12x50 2 a2 1 b1 45” p+pn 4x10” skip basso sciolti+3x200 1 a 3 3.30) rematore 3x6 3/4/5/6 200 remate) (20” elastico a df fuori 4x30” corda 2x100 g 2 x100 pb squat 3x8 1x50 max 20x50 1 df 1 25 df -br 25 ex dall’acqua a df+15 max 600 sl (3x50 1 a 3 a 60”+100 (renegade row/jackknife Simone non al (10 pn/10 pn+p) a 60” frequenza 20 all 15 vel)4 (1xandata e ritorno vel con sciolti+3x100 1 a 3 2’+100 trx/mb pullover sit up/ max 8x25 vel (20”gambe df sul posto con elastico+25 vel+75 sciolto)4 sciolti+3x200 1 a 3 3.30) addoninali sbarra/tenuta 12x100 4 1.30/4 1.25/4 1.20 b1 palla+50 sub con pn)4 400 ex sulle g POMERIGGIO VASCA DA 50 gomiti 12x100 p+pn 4 1.30/4 1.25/4 200 ex 6x15” con elastico in tiro poi 400 sl burpees/slam ball)tutto di 1.20 (20”tre tempi+50 - br finire 50 sciolto+50 g tutto 16x50 3 mono laterali 1 -br con seguito 30” per stazione 2’ 16x50 g 3 n 1 vel 2 n 2 vel velocità media a df)4 gambe 3 con pn (m E) anti palette di recupero alla fine (30”planck+75 vel+25 600 g con boccaglio 8x100 g con pn 25 sub 50 ex 400 sl lento)4 100 sciolti 25sub (10x50 1 p sl 1 f df p+pn 200 ex 2x50 g f 200 remate +200 ex )3 12x50 g 2 n 1 prog 3x200 pb+e+p 12x50 15/20/25 sciolto 4x30 con virata con 24x50 pb+p 4 a 55”/4 a 50”/4 6x100 pb+p 200 sciolti marsupio+p a 45” (3x50 60” 1a3+100 sciolti+3x75 6x100 1.30+300 g +6x100 1.30 1a3+100 sciolti+3x100 2’ 1.25+300 g +6x100 1.30 1a3+100 sciolti+ 200 +100 sciolti+3x100 a 2 1a3+100 sciolti+3x75 a 1.30 1a3+100 sciolti+3x50 f) solo eli altri finito dopo i 200 sciolti

Lunedì, Novembre 02, Martedì, Novembre 03, Mercoledì, Novembre 04, Giovedì, Novembre 05, Venerdì, Novembre 06, Sabato, 2015 2015 2015 2015 2015 Novembre 07, 2015 MATTINO VASCA DA 25 MATTINO VASCA DA 25 MATTINO VASCA DA 50 MATTINO VASCA DA 25 MATTINO VASCA DA 25 gara 300 sl 200 g 400 sl 10 m di corsa 200 sl 400 sl (50 ex 1xstile+100 mx)4 20x50 4 ex 1 - br slanci delle gambe 4x50 mx cambio 25+2x100 (50 ex+100 mx)4 6x75 50 monolaterali 25 - 4x100 virata sub, virata a 4x20” salto sui gradoni a mx cambio 25+200 mx 400 ex sul rollio con pn 200 br con p variando la presa vuoto, virata vel gambe alternate 12x50 pb+p 2 a2 1 b1 solo g 200 con br 12x50 g virata vel e sub vel (50 1 resp a 25+100 mx 4x20” squat 16x25 g 1p 1 f 16x50 1 II 25 sub 1 ipox 8 pn 4 vuoti +150)5 4x20” affondi 8x25 ex sulla vel+100 sciolti 100 sciolto 200 remate pb caviglie (2x25 1 f 1 p+150)5 4x20” salto sul gradone a 4x15 con virata a vuoto ritmo 8x100 4 pb+p 4 p+pn a (50-100-150-200-250-300- 16x25 1 partenza 1 25 in piedi pari e torno a terra gara rotazione 25 vel 350-400) pb+p fino al 13 ai piedi 1 sciolto 1 vel con doppio rimbalzo 2x100 p+pn+boccaglio palestra 200 dr cp a 40” 4x20” squat bulgaro 4x15 con virata al muro ritmo rematore (4x80 kg 1’ rip gara (50-100-150-200-250-300- 200 ex a sentimento corda 6x55 kg )2 2’ rip 2x100 p+pn+boccaglio 350-400) p fino al 200 dr 16x25 1 partenza 1 25 in 600 sl 4x15 cp ritmo gara (4xspinte a terra + POMERIGGIO VASCA 13 ai piedi 1 sciolto 1 vel 400 g 100 tav 10 no tav 2x100 p+pn+boccaglio 15xjackknife)2 DA 50 cp a 35” 6x20” di gambe sul posto 4x25 cp max 3’ di lavoro di seguito 3 Palestra POMERIGGIO VASCA 8x25 sub con 4 tav pn 4 16x50 1 g1 br trazioni 5 jackknife su rematore (1x4 80kg 1’ rip DA 50 vuoti Elisa 16x100 1 g 1 ps 2 sl swiss ball 1x6 55kg 1’)3 2’ rip tra le 400 sl (200 ex sulle g+3x100 g POMERIGGIO VASCA DA 50 2’ rip serie 12x50 2 a2 1 b1 45” p+pn scala 1 a 3+100 sciolti+4x50 400 sl 3’di lavoro di seguito 3 add. (spinte a terra 3x4 30 kg (20” elastico ps+15 max max a 2’)2 16x50 ogni 4 variazione della Sbarra 5 slam ball +jackknife 3x15) frequenza 20 all 15 vel)4 100 sciolti p e pn solo 1 (3xtrazioni alla sbarra+5 (20”affonfi con pesi+50 sub 400 braccia 12x50 g 2 n 1vel burpees ) 2’ rip (renegade con pn)4 200 remate pb+boccaglio 4+5 add a libretto) 3’di 200 ex 8x50 lenti a 1.10 lavoro (20”mano gomito+25 vel 8x50 scala 1 a 3 il quarto facile 800 sl (200 sl 200 mx 200 25 lento+30”planck+75 (2x50 con I 25 ritmo+2x50 rip ex 200 remate) vel+25 lento)4 15”)10 solo 6 12(6 br veloci+15 vel 200 ex intervallati dallo sciolto completi) 4 con p 4 con 24x50 pb+p 4 a 55”/4 a Elisa 37.5/Bea 30.5 sl 34 df/ anti 4 vuoti 50”/4 a 45” Marco 34/Carli 35 dr 30.5 sl/ 400 g con sub lunghe Simo 27./fabri 26.5 (4x25 ps+2x150 a in b1)5 10x50 1prog 1 vel m g

La Tecnica del Nuoto 23 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

SIMONE SABBIOINI - PROGRAMMAZIONE FINO A DICEMBRE

TIPO TIPO MICRO MATTINO POMERIGGIO LAVORO N° N° GIORNO PERIODO D’ALLENAMENTO D’ALLENAMENTO GARE CICLO VASCA VASCA A SECCO sett. GIORN. MATTINO POMERIGGIO C.p. (4x20” Lunedì, Settembre 07, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 50 50 -86 12 stazioni) Martedì, Settembre 08, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 50 50 -85 C.p. (4x20” Mercoledì, Settembre 09, 2015 RIPRESA aerobico e misti RIPOSO CARICO 50 riposo -84 12 stazioni) Giovedì, Settembre 10, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 50 50 -83 PALESTRA Venerdì, Settembre 11, 2015 RIPRESA aerobico e misti RIPOSO CARICO 50 RIPOSO -82 resisenza Sabato, Settembre 12, 2015 RIPRESA RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO -81 Domenica, Settembre 13, 2015 RIPRESA RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO -80 C.p. (4x20” Lunedì, Settembre 14, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 25 50 -79 12 stazioni) Martedì, Settembre 15, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 25 50 -78 gambe e Mercoledì, Settembre 16, 2015 RIPRESA aerobico e misti RIPOSO CARICO 50 RIPOSO -77 addominali Giovedì, Settembre 17, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 25 50 -76 PALESTRA Venerdì, Settembre 18, 2015 RIPRESA aerobico e misti aerobico e misti CARICO 25 50 -75 resisenza Sabato, Settembre 19, 2015 RIPRESA RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO -74 Domenica, Settembre 20, 2015 RIPRESA RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO 2 -73 trx (4x20” Lunedì, Settembre 21, 2015 GENERALE aerobico aeorobico/soglia CARICO 25 50 -72 12 stazioni) Martedì, Settembre 22, 2015 GENERALE power set vo2 CARICO 25 50 -71 C.p. (4x25” Mercoledì, Settembre 23, 2015 GENERALE velocita/gambe RIPOSO CARICO 50 RIPOSO -70 12 stazioni) Giovedì, Settembre 24, 2015 GENERALE aerobico vo2 CARICO 50 50 -69 PALESTRA Venerdì, Settembre 25, 2015 GENERALE velocita/soglia forza resistenta CARICO 25 50 -68 resisenza Sabato, Settembre 26, 2015 GENERALE RIPOSO vo2 CARICO RIPOSO 50 -67 Domenica, Settembre 27, 2015 GENERALE RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO 1 -66 C.p. (4x25” Lunedì, Settembre 28, 2015 GENERALE aerobico aeorobico/soglia CARICO 25 50 -65 12 stazioni) Martedì, Settembre 29, 2015 GENERALE visita medica vo2 CARICO RIPOSO 50 -64 PARTENZA PER allenamneto in Mercoledì, Settembre 30, 2015 GENERALE TRANZIZIONE RIPOSO PALESTRA -63 LIVIGNO altura allenamneto in Giovedì, Ottobre 01, 2015 GENERALE allenamneto in altura TRANZIZIONE altura/ 25 altura/ 25 -62 altura allenamneto in Venerdì, Ottobre 02, 2015 GENERALE allenamneto in altura TRANZIZIONE altura/ 25 altura/ 25 PALESTRA -61 altura Sabato, Ottobre 03, 2015 GENERALE allenamneto in altura RIPOSO TRANZIZIONE altura/ 25 RIPOSO -60 Domenica, Ottobre 04, 2015 GENERALE RIPOSO RIPOSO TRANZIZIONE RIPOSO RIPOSO 2 -59 allenamneto in Lunedì, Ottobre 05, 2015 GENERALE allenamneto in altura TRANZIZIONE altura/ 25 altura/ 25 PALESTRA -58 altura allenamneto in Martedì, Ottobre 06, 2015 GENERALE allenamneto in altura TRANZIZIONE altura/ 25 altura/ 25 -57 altura allenamneto in Mercoledì, Ottobre 07, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 RIPOSO PALESTRA -56 altura allenamneto in Giovedì, Ottobre 08, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 -55 altura allenamneto in Venerdì, Ottobre 09, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 PALESTRA -54 altura allenamneto in Sabato, Ottobre 10, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 RIPOSO -53 altura allenamneto in Domenica, Ottobre 11, 2015 GENERALE RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO 3 -52 altura allenamneto in Lunedì, Ottobre 12, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 PALESTRA -51 altura allenamneto in Martedì, Ottobre 13, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 -50 altura Mercoledì, Ottobre 14, 2015 GENERALE allenamneto in altura RIPOSO CARICO altura/ 25 RIPOSO PALESTRA -49 allenamneto in Giovedì, Ottobre 15, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 -48 altura allenamneto in Venerdì, Ottobre 16, 2015 GENERALE allenamneto in altura CARICO altura/ 25 altura/ 25 PALESTRA -47 altura Sabato, Ottobre 17, 2015 GENERALE allenamneto in altura RIPOSO CARICO altura/ 25 RIPOSO -46 Domenica, Ottobre 18, 2015 GENERALE RIPOSO RIPOSO CARICO RIPOSO RIPOSO 4 -45 Lunedì, Ottobre 19, 2015 GENERALE aerobico forza/soglia CARICO 25 50 PALESTRA -44 Martedì, Ottobre 20, 2015 GENERALE aerobico POWER SET CARICO 25 50 -43 CORPO Mercoledì, Ottobre 21, 2015 GENERALE velocita/gambe RIPOSO CARICO 50 RIPOSO -42 LIBERO G Giovedì, Ottobre 22, 2015 GENERALE VO2 esercizi CARICO 25 50 -41 Venerdì, Ottobre 23, 2015 GENERALE aerobico forza/soglia CARICO 25 50 PALESTRA -40 Sabato, Ottobre 24, 2015 GENERALE facile RIPOSO CARICO 25 RIPOSO -39

24 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

TROFEO DI Domenica, Ottobre 25, 2015 GENERALE GARA GARA TRANZIZIONE 25 25 5 -38 RICCIONE Lunedì, Ottobre 26, 2015 GENERALE RIPOSO forza/soglia TRANZIZIONE 50 PALESTRA -37 Martedì, Ottobre 27, 2015 GENERALE aerobico POWER SET TRANZIZIONE 25 50 -36 down CORPO Mercoledì, Ottobre 28, 2015 GENERALE velocita/gambe RIPOSO TRANZIZIONE 50 RIPOSO -35 down LIBERO G Giovedì, Ottobre 29, 2015 GENERALE aerobico esercizi TRANZIZIONE 25 50 -34 down Venerdì, Ottobre 30, 2015 GENERALE aerobico facile forza/aerobico TRANZIZIONE 25 50 PALESTRA -33 down Sabato, Ottobre 31, 2015 GENERALE RIPOSO aerobico velocità TRANZIZIONE RIPOSO 50 -32 down Domenica, Novembre 01, 2015 GENERALE RIPOSO RIPOSO TRANZIZIONE RIPOSO RIPOSO 6 -31 down Lunedì, Novembre 02, 2015 SPECIALE aerobico forza/soglia CARICO 25 50 PALESTRA -30 up up mattino/ Martedì, Novembre 03, 2015 SPECIALE aerobico/ritmo gare POWER SET CARICO 25 50 -29 down pomeriggio CORPO Mercoledì, Novembre 04, 2015 SPECIALE gambe RIPOSO CARICO 50 RIPOSO -28 down LIBERO G Giovedì, Novembre 05, 2015 SPECIALE velocità vo2 CARICO 25 50 -27 Venerdì, Novembre 06, 2015 SPECIALE pre gara viaggio CARICO 50 25 PALESTRA -26 TROFEO Sabato, Novembre 07, 2015 SPECIALE GARA GARA CARICO 25 25 -25 DI BOLZANO TROFEO DI Domenica, Novembre 08, 2015 SPECIALE GARA GARA CARICO 25 25 1 -24 BOLZANO Lunedì, Novembre 09, 2015 SPECIALE aerobico forza/soglia CARICO 25 50 PALESTRA -23 Martedì, Novembre 10, 2015 SPECIALE aerobico/ritmo gare POWER SET CARICO 25 50 -22 Mercoledì, Novembre 11, 2015 SPECIALE gambe RIPOSO CARICO 50 RIPOSO PALESTRA -21 Giovedì, Novembre 12, 2015 SPECIALE pre gara viaggio CARICO 25 -20 MUSSI Venerdì, Novembre 13, 2015 SPECIALE GARA GARA CARICO 25 25 -19 LOMBARDI MUSSI Sabato, Novembre 14, 2015 SPECIALE GARA GARA CARICO 25 25 -18 LOMBARDI Domenica, Novembre 15, 2015 SPECIALE RIPOSO RIPOSO CARICO 2 -17 Lunedì, Novembre 16, 2015 SPECIALE CARICO -16 Martedì, Novembre 17, 2015 SPECIALE CARICO -15 Mercoledì, Novembre 18, 2015 SPECIALE CARICO -14 Giovedì, Novembre 19, 2015 SPECIALE CARICO -13 Venerdì, Novembre 20, 2015 SPECIALE CARICO -12 TROFEO DEL Sabato, Novembre 21, 2015 SPECIALE CARICO -11 TITANO TROFEO DEL Domenica, Novembre 22, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE 3 -10 TITANO Lunedì, Novembre 23, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -9 Martedì, Novembre 24, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -8 Mercoledì, Novembre 25, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -7 Giovedì, Novembre 26, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -6 Venerdì, Novembre 27, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -5 Sabato, Novembre 28, 2015 SPECIALE TRANZIZIONE -4 Domenica, Novembre 29, 2015 SPECIALE VIAGGIO 4 -3 Lunedì, Novembre 30, 2015 GARA GARE -2 Martedì, Dicembre 01, 2015 GARA GARE -1 EUROPEI Mercoledì, Dicembre 02, 2015 GARA GARE VASCA CORTA EUROPEI Giovedì, Dicembre 03, 2015 GARA GARE VASCA CORTA EUROPEI Venerdì, Dicembre 04, 2015 GARA GARE VASCA CORTA EUROPEI Sabato, Dicembre 05, 2015 GARA GARE VASCA CORTA EUROPEI Domenica, Dicembre 06, 2015 GARA GARE VASCA CORTA Lunedì, Dicembre 07, 2015 GARA VIAGGIO Martedì, Dicembre 08, 2015 GARA SCARICO Mercoledì, Dicembre 09, 2015 GARA SCARICO Giovedì, Dicembre 10, 2015 GARA SCARICO Venerdì, Dicembre 11, 2015 GARA SCARICO Sabato, Dicembre 12, 2015 GARA SCARICO Domenica, Dicembre 13, 2015 GARA SCARICO

Lunedì, Dicembre 14, 2015 GARA SCARICO

Martedì, Dicembre 15, 2015 GARA SCARICO

Mercoledì, Dicembre 16, 2015 GARA GARE CAMPIONATO Giovedì, Dicembre 17, 2015 GARA GARE ASSOLUTI CAMPIONATO Venerdì, Dicembre 18, 2015 GARA GARE ASSOLUTI CAMPIONATO Sabato, Dicembre 19, 2015 GARA GARE 3 ASSOLUTI

La Tecnica del Nuoto 25 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Non tratto Simone come un di pancafit, ecc.) . Questo è un fuori e dentro la vasca sono puro velocista, infatti il chi- anno molto particolare poiché state possibili grazie ad un lometraggio è sopra la media. prima bisogna cercare la qua- lavoro d’ equipe che vede il L’APPROCCIO Ritengo che la pura velocità lificazione per le Olimpiadi di contributo di diverse profes- si sviluppi più avanti nel tem- Rio e poi di dare il massimo in sionalità. ALLA GARA - po e sono convinto che questi Brasile. Sono consapevole che OBIETTIVO allenamenti di base aerobica questo è un obiettivo molto possano servire per il futuro. ambizioso ma solo pensando ESEMPI Questo non preclude allena- in grande si possono raggiun- DI PROGRAMMAZIONE Non solo lavoro menti specifici per la velocità. gere grandi risultati. in vasca Un aspetto importante di ogni Seguo Simone Sabbioni da Il primo obiettivo della stagio- allenamento è la cura dei det- quando aveva 13 anni, ovvero ne 2015-2016 sono stati i CAM- Lavoro con tagli: non solo il gesto tecnico dalla Cat. Ragazzi 1. PIONATI EUROPEI IN VASCA mental coach ma anche frequenza e numero Da “giovane” ,come è giusto CORTA di Natanya dal 2 al 6 di bracciate, tempi di uscita e che sia, non si è subito specia- dicembre. durante tutta la numero di gambate nelle su- lizzato sul dorso. L’avvicinamento ha visto la se- preparazione bacquee ecc.. in modo tale da La sua crescita si è evoluta in guente programmazione sulla arrivare al giorno della gara maniera graduale fino all’e- base di microcicli settimanali: In maniera avendo acquisito i giusti auto- splosione avvenuta nella Cat. • n. 2 settimane di ripresa; sintonica con matismi. Ragazzi 3. • n. 5 settimane di preparazio- l’allenamento in In tutti questi anni ho cercato ne generale; di dare sempre stimoli nuovi Questi i suoi attuali PB: • n. 4 settimane di preparazio- vasca a Simone e a tutti i miei atleti mt. 50 dorso 24.99 ne speciale; Competizioni di con collegiali all’estero, gare a mt. 100 dorso 53.46/53.49 • n. 3 settimane di periodo livello internazionale, allena- mt. 200 dorso 1.58.43 agonistico che si conclude avvicinamento menti alternativi(come allena- con i campionati italiani as- menti di taichi, pilates, sedute La progressione e la crescita soluti.

TEST A SUPPORTO

SERIE STANDARD DI CONTROLLO 6X50 MT - VASCA DA 50 MT

SABBIONI SIMONE GS ESERCITO il 27/06/2015 alle ore 10:00 vasca da 50 rsm

distanza frequenza di bracciata numero stimata per numero di indice di tempo (cicli/min) di 15 M. bracciata respirazioni efficienza bracciate (m/ciclo)

1° 25 2° 25 media

1° 50 27,1 48,0 47,0 47,5 2,33 32 15 7,93 6,6

2° 50 27,2 48,0 48,5 48,3 2,29 33 16 7,72 6,4

3° 50 27,1 48,5 48,0 48,3 2,29 33 16 7,81 6,4

4° 50 27,4 50,0 47,5 48,8 2,25 33 16 7,48 6,4

5° 50 27,3 47,5 47,0 47,3 2,33 32 16 7,80 6,4

6° 50 27,4 48,5 47,0 47,8 2,29 33 16 7,64 6,5

media 27,3 48,4 47,5 48,0 2,30 33 16 7,73 6,45

l.t. 8,1 13,3

I dati relativi al tempo di percorrenza, frequenza media nel 1° e nel 2° tratto di 25 metri, numero di bracciate e numero di respirazioni per ciascun 50 metri devono essere inseriti nel foglio. Il foglio calcola i valori medi relativi alla frequenza di bracciata nei 50 metri, la distanza media per ciclo di bracciata (che è sovrastimata perché calcolata sulla velocità media nei 50 metri e non sulla velocità reale di nuoto) e un indice di efficienza (prodotto della velocità al quadrato per la distanza per ciclo) che esprime il lavoro meccanico esterno per ciclo per unità di drag. I valori sono paragonabili fra loro a patto che la lunghezza dello scivolamento nella fase subacquea dopo la spinta dal bordo e nell’arrivo siano analoghe.

26 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

SABBIONI SIMONE SWIM PRO SS9 Il 16/02/2015 alle ore 10.00 - Vasca da 50

distanza numero frequenza di bracciata stimata per numero di indice di tempo di 15 M. (cicli/min) bracciata respirazioni efficienza bracciate (m/ciclo)

1° 25 2° 25 media

1° 50 27,8 49,0 46,8 47,9 2,26 33 15 7,32 6,8

2° 50 27,9 47,8 45,9 46,9 2,30 34 16 7,38 6,6

3° 50 27,6 49,5 47,2 48,4 2,24 34 16 7,35 6,7

4° 50 27,7 49,3 47,2 48,3 2,24 34 16 7,31 6,6

5° 50 27,9 49,5 47,0 48,3 2,23 34 16 7,16 6,7

6° 50 27,9 49,8 47,3 48,6 2,21 35 16 7,11 6,8

media 27,8 49,2 46,9 48,0 2,25 34 16 7,27 6,70

l.t. 11,3 12,4

I dati relativi al tempo di percorrenza, frequenza media nel 1° e nel 2° tratto di 25 metri, numero di bracciate e numero di respirazioni per ciascun 50 metri devono essere inseriti nel foglio.

Simone Sabbioni

La Tecnica del Nuoto 27 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

SERIE STANDARD DI 8X50 mt CON RECUPERO CRESCENTE CON CONTROLLO DEL NUMERO DI BRACCIATE

RICCIONE 23-06-2015

8x50 A 60” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 30,8 30,2 30,3 29,7 30 29,8 29,8 29,8 30,05

N° BR 30 30 30 30 30 30 30 30 30 7

8x50 A 90” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 29,1 28,8 28,9 28,6 28,8 28,8 28,9 28,6 28,81

N° BR 31 31 31 31 31 31 31 31 31 9,9

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 120” TEMPO 28,5 27,9 28,2 28,2 28,1 27,9 28,2 28,1 28,13

N° BR 32 32 32 32 32 32 33 32 32 12,1

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 180” TEMPO 27,9 27,9 27,9 27,9 28,2 28,1 28,3 28 28,02

N° BR 33 33 33 33 33 33 33 33 33 11,6

RICCIONE 08-07-2015

8x50 A 60” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 30,8 32,6 30,8 30,7 29,8 30,2 29,8 30,4 30,6

N° BR 30 30 30 30 30 30 30 30 30 4,8

8x50 A 90” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 29,4 29 28,7 28,9 28,6 28,9 28,4 28,7 28,82

N° BR 31 31 31 31 31 31 31 31 31 7,3

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 120” TEMPO 27,9 28,7 27,5 28 27,8 28,4 27,9 28 28,02

N° BR 32 32 32 32 32 32 33 32 32 8,8

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 180” TEMPO 27,8 27,6 27,3 27,7 27,5 27,9 27,8 27,4 27,62

N° BR 33 33 33 33 32 33 33 33 33 12,3

28 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

RICCIONE 14-07-2015

8x50 A 60” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 29,9 30,7 30,4 30 29,9 29,5 0 0 30,06

N° BR 30 30 30 30 30 30 0 0 30 4,9

8x50 A 90” I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t.

TEMPO 28,7 28,5 28,3 28,4 28,9 28,5 0 0 28,55

N° BR 31 31 31 31 31 31 0 0 31 6

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 120” TEMPO 27,7 28,4 28,2 28 28,2 27,9 0 0 28,06

N° BR 32 32 32 32 32 32 0 0 32 7

8X50 A I II III IV V VI VII VIII MEDIA l.t. 180” TEMPO 27,9 27,9 27,8 28,5 28,2 27,8 0 0 28

N° BR 33 33 33 33 32 33 0 0 33 7,9

La staffetta azzurra maschile 4x50 mista, oro agli Europei di Netanya (vasca 25)

La Tecnica del Nuoto 29 CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015 L’ANALISI EX POST DELLE COMPETIZIONI DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO DORSO AADATA GARA 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 91/04F5/ICOE55 12 .84.72.81.13.563 .64.13.01.25.31.328.05 54.23/15.43 38.80/12.62 1.26/47.61 32.55/6.39 26.18/14.91 1.28/46.87 11.27 5.50 50/RICCIONE F 19/12/2014 4621 0RM .91.212/95 65/51 29/.012/80 88/25 49/58 28.45 54.96/15.89 38.85/12.54 1.25/48.00 32.90/6.60 26.51/15.10 1.21/49.58 11.52 5.79 50/ROMA F 14/6/2014 4621 0RM .41. .64.12.11.03.567 .74.43.01.95.61.628.35 55.36/15.76 39.60/12.59 1.27/46.94 33.55/6.74 27.01/15.30 1.26/47.61 11.7 5.74 50/ROMA Q 14/6/2014 8621 0OTA63 25 ,24.52.01.13.076 ,33,14.01.05.01.029.70 58.20/15.70 42.50/14.00 1,53/39,21 36.10/7.65 28.50/15.91 1,42/42.25 12.59 6.30 50/OSTIA A 28/6/2014 0721 0Drrct57 13 .04.02.01.03.665 .84.73.01.05.51.527.65 54.25/15.25 39.00/12.40 1.28/46.87 33.06/6.54 26.60/15.30 1.30/46.10 11.30 5.77 50/Dordrecht F 10/7/2014 2721 T5/odeh .71.01284.42.01.03.267 92/24 45/53 27.86 54.56/15.33 39.23/12.43 / 33.42/6.72 26.70/15.20 1.278/46.94 11.50 5.97 50/Dordrecht ST 12/7/2014 3721 T5/odeh .41.01284.72.11.03.061 .64.13.91.85.31.428.12 54.43/15.54 38.89/12.58 1.26/47.61 32.50/6.19 26.31/15.10 1.248/48.07 11.20 5.74 50/Dordrecht ST 13/7/2014 7821 0NNIG58 15 70/54 38/.81364.13.41.35.71.328.46 55.47/15.53 39.94/12.93 1.336/44.91 33.89/6.88 27.01/15.48 / 11.53 5.84 50/NANJING Q 17/8/2014 7821 0NNIG56 13 .64.12.81.83.066 .84.73.01.25.81.828.00 54.48/15.48 39.00/12.52 1.28/46.87 33.10/6.62 26.48/15.18 1.26/47.61 11.30 5.60 50/NANJING S 17/8/2014 7821 0NNIG55 12 .44.82.51.53.163 .44.83.81.35.41.627.89 54.24/15.46 38.78/12.43 1.24/48.38 32.71/6.36 26.35/15.15 1.24/48.38 11.20 5.50 50/NANJING f 17/8/2014 4421 0RCIN .11.913/61 67 32/.713/583.01.75.91.128.26 54.99/15.41 39.60/12.87 1.31/45.8 33.20/6.47 26.73 1,30/46.15 11.29 5.71 50/RICCIONE Q 14/4/2015 4421 0RCIN .91.612/952.81.23.565 .54.73,71.65.91.227.61 53.49/14.92 38,57/12.76 1.25/47.77 32.45/6.57 25.88/14.82 1,21/49,5 11.06 5.59 50/RICCIONE F 14/4/2015 3621 0RM .41. .05 61/50 26/.312/77 86/25 41/54 27.99 54.15/15.48 38.66/12.50 1.25/47.77 32.60/6.63 26.16/15.05 1.20/50 11.1 5.54 50/ROMA F 13/6/2015 3621 0RM .61.84,42.668 47.09 6.84 26.76 48,54 11.48 5.76 50/ROMA Q 13/6/2015 //04Q5/odeh .01.513/51 71/54 38/.913/58 04/32 55/51 28.35 55.53/15.11 40.42/13.24 1.31/45.80 33.87/6.79 27.18/15.43 1.33/45.11 11.75 6.00 50/Dordrecht Q 9/7/2014 //04S5/odeh .41.013/55 66/53 30/.913/483.81.55.91.127.86 54.49/15.31 39.18/12.55 1.35/44.8 33.09/6.59 26.63/15.33 1.31/45.59 11.30 5.74 50/Dordrecht S 9/7/2014 //04F5/OA58 15 .64.12.81.83.063 .0/61 93/27 45/52 27.96 54.54/15.24 39.30/12.72 1.301/46.11 32.90/6.32 26.58/15.08 1.26/47.61 11.50 5.80 50/ROMA F 6/8/2014 //04Q5/OA59 18 ,9/64 71/53 41/.81314.14.11.45.31.228.66 55.83/15.42 40.41/13.24 1.301/46.11 34.15/6.98 27.17/15.37 1,292/46,43 11.80 5.92 50/ROMA Q 6/8/2014 //04S 0RM .01.01284.72.11.13.065 .84.73.61.65.71.128.35 55.07/15.51 39.56/12.86 1.28/46.87 33.30/6.59 26.71/15.21 1.248/48.07 11.50 5.90 50/ROMA ST 6/8/2014 AC/UG 5M2 IL LSC5 5MCCIA E 75 M CICLI AL SEC 65 M 50 M CICLI AL SEC 25 M 15 M VASCA/LUOGO 39.48 0 RIT. 100 M 49 28.21 54.97

30 La Tecnica del Nuoto CONVEGNO ALLENATORI - CHIANCIANO 20-21-22 NOVEMBRE 2015

PUNTI DI ATTENZIONE

Chilometraggio medio elevato: La struttura degli allenamenti non è tipicamente da velocista puro, con un chilometraggio medio importante;

Sedute speci che: la velocità viene allenata e sviluppata nell’ambito di speci che sedute;

Focus : Gesto tecnico Frequenza ed ampiezza della bracciata Tempi di uscita Numero di gambate durante le fasi subacquee

In maniera tale da acquisire i necessari Simone Sabbioni con i ranisti Elisa Celli automatismi da mettere in atto in gara e Marco Paganelli e con una nuotatrice master brasiliana

Simone Sabbioni

La Tecnica del Nuoto 31 RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

Lo studio dei parametri per la performance nel nuoto Effetti di età e genere sull’ef cienza propulsiva nello stile libero

di Paola Zamparo1, Giulio Tebaldi1, Giorgio Gatta2, Francesca Nardello1 1Dipartimento di Scienze Neurologiche e del Movimento, Università di Verona 2Dipartimento per gli Studi sulla Qualità della Vita, Università di Bologna

ABSTRACT per coprire una data distanza (e.g. per- 1977; Poujade e coll., 2002; Ratel e Pouja- formance = velocità massima). Pertanto de, 2009; Tsalis e coll., 2012; Zamparo e La performance nel nuoto (la massima è abbastanza semplice studiare gli effetti coll., 2008; Zamparo e coll., 2012b). Gli velocità di nuoto) è influenzata sia da fat- di età e di genere sui record del nuoto an- studi che si sono occupati di investigare i tori fisiologici che da fattori biomeccanici. che perché questi sono disponibili in rete parametri biomeccanici che influenzano Molti hanno studiato gli effetti di età e ge- (e.g. Bongard e coll., 2007; Donato e coll., la performance nel nuoto in funzione di nere sui fattori fisiologici, ma ancora poco 1985; Elmenshawy e coll., 2015; Konig età e genere sono, invece, scarsi anche per- è noto riguardo ai fattori biomeccanici. In e coll., 2014; Medic e coll., 2009; Rubin e ché questi fattori sono difficili da misura- questo studio, abbiamo misurato/calcola- Rahe, 2010; Rust e coll., 2014a; Rust e coll., re (e.g. Caspersen e coll., 2010; Kjendle e to i seguenti parametri: frequenza di brac- 2014b; Tanaka e Seals, 1997; Vaso e coll., Stallman, 2008; Toussaint e coll., 1990; ciata (SF), lunghezza di bracciata (SL) ed Zamparo, 2006; Zamparo e coll., 2008; efficienza propulsiva (Ep) in maschi (M) e Zamparo e coll., 2009). femmine (F) di diverse età (N = 185, 7÷75 Nello stile libero, gli arti superiori genera- anni) a sei diverse velocità di nuoto (da len- “Nello stile libero, gli no la maggioranza delle forze propulsive: ta a massimale). I risultati riportati in que- arti superiori generano il contributo delle gambe alla propulsione sto studio confermano ed estendono pre- è del 10% circa. Pertanto, nel nuoto, la fre- cedenti conclusioni: 1) SF è maggiore nei la maggioranza delle quenza (SF) e la lunghezza (SL: la distanza bambini che negli adulti ed è più alta nei forze propulsive: il percorsa per bracciata) di bracciata costitu- maschi che nelle femmine; essa diminui- contributo delle gambe iscono i principali parametri biomeccanici sce linearmente in funzione dell’età; 2) SL che influenzano la performance stessa: sia ed Ep sono maggiori negli adulti rispetto alla propulsione è del un aumento di SF che di SL portano ad un ai bambini; nell’età adulta tendono a dimi- 10% circa” aumento della velocità di nuotata (V). nuire dopo i 50 anni; le differenze legate al genere sono minori di quelle osservate per SF · SL = V la SF; 3) nell’infanzia e nell’adolescenza, la curva che mette in relazione velocità ed SF 2013; Wolfrum e coll., 2013; Zamparo e SF e SL sono abbastanza facili da misurare si “muove verso l’alto” così come avviene coll., 2012a). e quindi ci sono diversi studi che ripor- durante allenamento (questo “shift” av- In letteratura è stato ampiamente sug- tano le variazioni di questi parametri in viene temporalmente prima nelle femmi- gerito/dimostrato come le differenze nei funzione sia dell’età che del genere, per lo ne che nei maschi); dopo i 50 anni, questa record di nuoto dovute ad età e genere più a velocità massimali (e.g. Gatta e coll., curva si “muove verso il basso” così come possano dipendere da fattori fisiologici: 2006; Jurimae e coll., 2007; Kjendle e coll., avviene nel de-training. ad esempio, da differenze nella massima 2004b; Pelayo e coll., 1997; Seifert e coll., Parole chiave: Nuoto; Età; Differenze di ge- potenza aerobica e/o anaerobica o dal co- 2008; Vorontsov e Binevsky, 2003). nere; Frequenza di bracciata; Ampiezza di sto energetico (e.g. Donato e coll., 1985; Già negli anni ’70 East ha dimostrato che bracciata; Efficienza propulsiva. Tanaka e Seals, 1997; Zamparo e coll., si può aumentare la velocità di nuoto au- 2012a). Esperimenti che evidenziano gli mentando la SF, mentre la massima SL adattamenti fisiologici in funzione di età si raggiunge alle velocità più basse. Poco INTRODUZIONE e genere sono stati effettuati, però, solo dopo Craig e Pendergast (1979) hanno in piccoli gruppi di nuotatori (e.g. Juri- dimostrato che, ad una data velocità, i La performance nel nuoto può essere de- mae e coll., 2007; Kjendle e coll., 2004a; nuotatori maschi hanno una SF più bas- finita come il più breve tempo necessario Kjendle e coll., 2004c; Pendergast e coll., sa (e di conseguenza una SL maggiore) in

32 La Tecnica del Nuoto RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

Lo studio dei parametri per la performance nel nuoto

Martina Caramignoli

confronto alle femmine, e che gli atleti di MATERIALI E METODI velocità media per la rispettiva frequenza elité hanno valori più bassi di SF rispetto di bracciata. agli atleti con meno esperienza (vedi Figu- Soggetti Tutti i test sono stati registrati con una ra 1). Ne consegue che, con l’allenamento In questo studio sono stati ri-organizzati videocamera (NV-GS180EG-S, Panasonic, (training), la relazione V vs. SF si “muove dati raccolti in differenti sessioni spe- USA, frequenza di acquisizione: 50 Hz) verso l’alto” (Craig e coll., 1985; Termin e rimentali. Nello specifico, si riportano collocata 0.5 m sotto la superficie dell’ac- Pendergast, 2001). In Figura 1 la pendenza i dati di 185 nuotatori (124 femmine e qua, frontalmente al nuotatore. Dopo le della retta che mette in relazione V ed SF 61 maschi), le cui misure antropometri- sessioni sperimentali, i dati sono stati rappresenta la distanza percorsa per brac- che sono riportate in Tabella 1. I nuota- analizzati utilizzando il software Twin ciata (SL = V/SF); questa rappresentazione tori sono stati suddivisi in 8 gruppi in pro (SIMI, G) per calcolare l’angolo al go- consente quindi di apprezzare come SL sia base all’età: 7÷10, 11÷13, 14÷18, 19÷24, mito (un parametro necessario per il cal- massima a basse velocità ma tenda a dimi- 25÷30, 31÷40, 41÷50 e 51÷75 anni. Tutti colo dell’efficienza propulsiva, vedi sot- nuire con l’aumento della velocità. Inoltre, i nuotatori si allenavano regolarmente to). L’angolo al gomito è stato misurato dato che la SL è un indice di efficienza pro- (da un minimo di 3 anni, come riporta- con braccio ed avambraccio perpendico- pulsiva (e.g. Craig e Pendergast, 1979; Tous- to in Tabella 1) e gareggiavano a livel- lari alla telecamera, per entrambi gli arti saint e Beek, 1992; Zamparo e coll., 2005), lo locale e/o regionale. La loro tecnica e per differenti cicli di bracciata. l’analisi della relazione V vs. SF permette di di nuoto, come riportato dai rispettivi L’efficienza propulsiva è stata calcolata, ottenere maggiori informazioni sulla per- allenatori, era di medio-buon livello. come proposto da Zamparo e coll. (2005) formance che la sola misura di SF e di SL Ciascun soggetto è stato informato ri- e Zamparo (2006) mediante la seguente alla massima velocità di nuoto. guardo le metodologie e gli scopi dello formula: Nel 2005 Zamparo e collaboratori hanno studio e ciascuno ha firmato un consen- proposto un semplice modello per cal- so informato (i genitori hanno firmato Ep = (0.9 · V)/(2π · SF · L) · 2/ π colare l’efficienza propulsiva (Ep) della per i soggetti minorenni). bracciata nello stile libero che si basa su dove V è la velocità di nuoto, SF la fre- misure di V, SF e di “lunghezza spalla-ma- Protocollo sperimentale quenza di bracciata ed L la distanza “spal- no”. Nell’anno successivo uno studio ha Ai soggetti è stato chiesto di nuotare lo la-mano”. La velocità di nuoto è stata mol- mostrato come questo parametro varia in stile libero in una vasca da 25 o 50 metri tiplicata per 0.9 per tenere conto del fatto funzione di età e genere su di un gruppo (con spinta da bordo vasca) ad una veloci- che, nello stile libero, gli arti superiori di 63 nuotatori, a velocità sub-massimali tà ed una frequenza di bracciata costanti e contribuiscono per il 90% alla progressio- (Zamparo, 2006). di ripetere il tutto a 6 diverse velocità (V1- ne in termini di velocità (e.g. Hollander e Lo scopo di questo studio è stato quello V6, scelte dagli stessi soggetti): V1 corri- coll., 1988); il termine 2/π tiene conto del di misurare SF, SL e V (e di calcolare Ep) a sponde alla velocità più bassa, V6 alla ve- fatto che viene considerata solo la fase su- diverse velocità di nuoto (da lenta a mas- locità massimale (V6 = Vmax). La velocità bacquea. La distanza spalla-mano (L), nel- simale) in un nutrito gruppo di nuotato- mantenuta dai nuotatori è stata calcolata lo specifico, è stata calcolata conoscendo ri maschi e femmine di differenti età per a partire dal tempo impiegato per percor- la lunghezza di braccio e avambraccio di valutare come la curva V vs. SF cambi in rere i 10-15 metri centrali della vasca e la ciascun nuotatore e l’angolo al gomito a funzione dell’età e del genere e per meglio frequenza di bracciata (SF, cicli/s, Hz) dal ciascuna velocità di nuoto (vedi Zamparo comprendere gli effetti di questi parame- tempo impiegato per completare un certo e coll., 2005 e Zamparo, 2006 per dettagli). tri sull’efficienza propulsiva, uno dei pa- numero di bracciate (sempre nella zona rametri biomeccanici più importanti nel centrale dalla vasca). L’ampiezza di brac- Analisi statistica determinare la prestazione nel nuoto. ciata (SL, m) è stata calcolata dividendo la I risultati sono presentati come medie

La Tecnica del Nuoto 33 RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

÷ 1 deviazione standard (SD). Mentre in cità aumentano nell’infanzia-adolescen- mente nei nuotatori maschi) fino all’età tabella si sono riportati i dati di maschi za, rimanendo abbastanza stabili durante di 50 anni; superata questa età la relazio- e femmine assieme, l’analisi statistica è l’età adulta e tendono a diminuire dopo i ne si “muove verso il basso” (ad una stes- stata svolta sui singoli dati individuali. 50 anni. In Figura 2 sono riportati i dati di sa SF la velocità è minore). Inoltre, si può Ciascuna variabile è stata analizzata se- velocità (V) massima, di frequenza (SF), di osservare che, nell’infanzia-adolescenza, paratamente (SF, SL, Ep, Vmedia e Vmax). lunghezza di bracciata (SL) e di efficienza lo “shift”/lo spostamento maggiore verso L’analisi statistica utilizzata è stato un test propulsiva (Ep) alla Vmax, divisi per ma- l’alto avviene tra i 11÷13 ed i 14÷18 anni ANOVA per misure ripetute (2x8 dove 2: schi e femmine. di età per i maschi e che questo shift è genere (M e F) e 8: classi di età). Il livello di I risultati dell’ANOVA indicano che l’età anticipato per le femmine (tra i 7÷10 ed i significatività è stato posto pari a 0.05. Le costituisce un fattore determinante per 11÷13 anni di età). analisi sono state condotte con il software tutti i parametri (V, SF, SL e Ep; P < 0.001), SPSS (versione 21.0 per Windows). mentre si sono trovate differenze di gene- re solamente per V e SF (P < 0.001); questo DISCUSSIONE sia per la velocità media che per quella RISULTATI massimale I dati di questo studio evidenziano l’in- Le curve che rappresentano la relazione V fluenza dell’età e del genere sui principali Le caratteristiche antropometriche dei vs. SF sono riportate in Figura 3 (riquadro fattori biomeccanici che influenzano la soggetti sono riportate in Tabella 1 (dati superiore: infanzia-adolescenza; riquadro performance nel nuoto. Come indicato combinati di maschi e femmine). Si può inferiore: età adulta): in giovane età tale nell’introduzione, in letteratura ci sono osservare che gli anni di esperienza au- relazione si “muove verso l’alto” (ad una diversi studi che hanno analizzato come mentano con l’età dei nuotatori: da 3.65 stessa SF la velocità è maggiore), mentre V, SF e SL cambino in funzione dell’età e anni per la classe 7÷10 anni a 21.77 anni in età adulta essa rimane stabile (special- del genere in una prestazione massimale per la classe 41÷50 anni, con una tenden- (analizzando principalmente i record nel za a diminuire nelle classi successive (7.84 nuoto). Solo pochi studi hanno però stu- anni nella classe 51÷75). Pertanto, i cam- “Si può aumentare diato come cambia Ep in funzione di età biamenti nella performance con l’età pos- la velocità di nuoto e genere (e.g. Zamparo, 2006; Zamparo et sono essere parzialmente attribuiti pro- al., 2008; Zamparo et al., 2012a; Zamparo prio alle differenti esperienze di nuoto. aumentando la SF, et al., 2012b); e, a nostra conoscenza, non I dati di velocità (V) media e massima, di mentre la massima vi sono studi che analizzano gli effetti di frequenza (SF) e di lunghezza di bracciata età e genere sulla curva V vs. SF. (SL) così come quelli di efficienza propul- SL si raggiunge alle I nostri risultati mostrano che: siva (Ep) sono riportati in Tabella 2 (2a per velocità più basse” a. SF è maggiore nei bambini rispetto le velocità medie, e 2b per le massime). I agli adulti; essa diminuisce linear- valori medi sono stati calcolati conside- rando tutte le velocità (dalla V1 alla V6); i valori massimi sono quelli misurati alla Gruppo massa Esperienza età Statura di età soggetti corporea di nuoto velocità maggiore (V6). Sia i valori medi (anni) (cm) che quelli massimi presentano un trend (anni) (kg) (anni) simile: mentre la frequenza di bracciata 8 9.90 143.10 38.20 3.65 diminuisce linearmente con l’età, sia nei 7÷10 (3M/5F) (0.22) (2.98) (4.44) (0.53) Figura 1 maschi che nelle femmine, l’ampiezza di bracciata, l’efficienza propulsiva e la velo- 11 11.80 158.39 44.7 3.96 11÷13 (7M/4F) (0.60) (8.08) (8.19) (1.89) 2,4 F 29 15.57 169.68 57.94 5.94 2,2 14÷18 M (17M/12F) (1.47) (6.35) (5.14) (2.63) 2 M (elite) 29 21.90 171.11 64.65 7.69 1,8 19÷24 (19M/10F) (1.20) (5.41) (5.88) (4.72) 1,6

1,4 32 27.74 171.83 66.33 9.17

V (m/s) (m/s) V 25÷30 (23M/9F) (1.52) (7.65) (7.55) (7.56) 1,2 1 42 34.60 172.93 66.03 10.94 31÷40 0,8 (34M/8F) (2.50) (4.22) (5.16) (7.00)

0,6 19 46.07 169.32 65.61 21.77 41÷50 0,4 (15M/4F) (3.18) (5.01) (6.71) (14.60) 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 SF (Hz) 15 60.08 169.35 73.40 7.85 51÷75 Figura 1. La relazione V vs SF nello stile libero (ridi- (6M/9F) (5.98) (5.70) (9.17) (5.78) segnata da Craig e Pendergast, 1979). Cerchi vuoti: nuotatrici; cerchi pieni: nuotatori; triangoli pieni: Tabella 1. Caratteristiche antropometriche dei soggetti e anni di esperienza. I valori sono medie ÷ 1 SD (tra nuotatori di elité parentesi) e si riferiscono a maschi (M) e femmine (F) assieme.

34 La Tecnica del Nuoto RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

ficative di velocità tra M e F). Nell’età Gruppo di età Vmedia SFmedia SLmedia Epmedia (anni) (m/s) (Hz) (m) adulta, la diminuzione nella velocità è più evidente dopo i 50 anni e presenta 1.13 0.83 1.38 0.26 un trend simile in maschi e femmine; 7÷10 (0.03) (0.05) (0.09) (0.02) nell’adolescenza, le femmine supera- no in velocità i maschi proprio per il 1.19 0.75 1.64 0.28 11÷13 loro prematuro sviluppo di crescita: (0.07) (0.10) (0.21) (0.03) questo vantaggio, però, viene perso ra- 1.28 0.66 1.98 0.32 pidamente. 14÷18 (0.08) (0.06) (0.21) (0.04) Paragonata a studi precedenti, questa ricer- 1.16 0.59 2.00 0.33 19÷24 ca rappresenta una novità principalmente (0.18) (0.07) (0.22) (0.04) perché i dati si riferiscono ad un ampio range di velocità, e non solo a quella mas- 1.17 0.62 1.89 0.31 25÷30 (0.15) (0.07) (0.22) (0.04) simale. Questo ha permesso di analizzare come si comporta la relazione V vs. SF in 1.11 0.62 1.82 0.29 funzione dell’età e del genere; ovvero come 31÷40 (0.15) (0.07) (0.29) (0.05) essa si sposti verso l’alto, come avviene du- rante l’allenamento, e come essa si sposti 1.16 0.63 1.88 0.29 41÷50 verso il basso nell’invecchiamento, come (0.20) (0.10) (0.30) (0.05) avviene in caso di de-training. Questo studio costituisce un’evoluzione 0.76 0.53 1.44 0.21 51÷75 (0.18) (0.08) (0.21) (0.03) di una precedente ricerca (Zamparo, 2006) nella quale si erano analizzati gli effetti di Tabella 2a. Valori medi (da V1 a V6) di velocità (Vmedia) e corrispondenti valori di frequenza di bracciata età e di genere in 63 nuotatori (maschi e (SFmedia), ampiezza di bracciata (SLmedia) ed efficienza propulsiva (Epmedia). I valori sono medie ÷ 1 SD (tra femmine). Nel presente studio, si è con- parentesi) e si riferiscono a maschi (M) e femmine (F) assieme. siderato un numero maggiore di soggetti (185) e di velocità (6 invece di 3) in modo da “ricostruire” l’andamento della relazio- ne V vs. SF. Riguardo alla suddetta relazione V vs. SF, le modifiche durante la crescita sono pa- rallele agli effetti dell’allenamento e quel- le durante l’invecchiamento (dopo i 50 anni) agli effetti del de-allenamento. Per quanto riguarda i nuotatori “più anzia- ni”, molti studi sottolineano come sia ne- cessario studiare i master proprio perché questo consente di studiare l’effetto dell’e- tà per sé, essendo questi atleti ben allenati come quelli più giovani (Lazarus e Harrid- ge, 2007; Rittweger e coll., 2009; Tanaka e Seals, 2008). I nostri nuotatori più anzia- ni sono in effetti nuotatori master, ma gareggiano a livello regionale (non sono nuotatori di elité) e hanno un numero mi- nore di anni di pratica rispetto alle classi di età più giovani. Ciononostante, i nostri Figura 2. Velocità massima (Vmax), frequenza (SFmax) e lunghezza di bracciata (SLmax) ed efficienza propulsi- va (Epmax) alla Vmax, in maschi (cerchi pieni) e femmine (cerchi vuoti) in funzione all’età. risultati confermano che il declino della massima velocità di nuoto, così come la mente con l’età (sia nei maschi che probabilmente a causa di una “non netta inversione nella relazione V vs. SF, nelle femmine); SF è maggiore nei ma- omogeneità” nelle capacità tecniche si verifica in corrispondenza dell’età (50 schi che nelle femmine a tutte le età; dei nostri nuotatori (si vedano, difatti, anni) in cui i record iniziano a peggiorare b. viceversa, SL è maggiore negli adulti le elevate deviazioni standard); (Zamparo et al., 2012a) e in cui le velocità che nei bambini e tende a diminuire c. i cambiamenti in Ep sono simili ai massime iniziano a diminuire anche in dopo i 50 anni; inoltre, le differenze cambiamenti in SL sia per quanto ri- nuotatori master più allenati dello stesso tra maschi e femmine sono minori guarda l’età che il genere; range di età (50÷80 anni) (Zamparo et al., delle differenze osservate nella SF. In d. le differenze nella velocità di nuoto 2012b). Tutto questo a sostegno dell’ipo- diversi studi è stata riscontrata una tra maschi e femmine sono evidenti tesi che il “punto di rottura” dipenda sia differenza di SL tra maschi e femmine. solo dopo la pubertà (nel periodo pre- dagli effetti dell’allenamento che dagli ef- Questo non accade nel nostro studio puberale non vi sono differenze signi- fetti dell’età, per sè.

La Tecnica del Nuoto 35 RICERCA - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E VERONA

sessuale rappresenta un vantaggio per le femmine. Questo iniziale vantaggio viene perso rapidamente a causa di un maggior sviluppo nei fattori fisiologici e biomec- canici nei maschi dopo la pubertà (Fox et al., 1989). I cambiamenti nell’efficienza propulsiva in funzione dell’età e del genere sono si- mili a quelli riportati da Zamparo (2006): non vi sono differenze tra generi e valori minori si osservano nei nuotatori più gio- vani e/o anziani (0.20-0.26) rispetto agli adulti (0.30-0.32). I valori di efficienza propulsiva riportati in questo studio sono minori di quelli riportati nello studio di Zamparo (2006) e questo può essere attri- buito a differenze nell’esperienza tecnica dei nuotatori. È interessante notare come i valori di efficienza propulsiva alla ve- locità media (Tabella 2) siano maggiori di quelli registrati a velocità massimale Figura 3. La relazione V vs. SF in funzione dell’età in nuotatori maschi (riquadri a destra) e femmine (riquadri a (Tabella 3). Questo perché l’efficienza sinistra); riquadri superiori: infanzia-adolescenza, riquadri inferiori: età adulta. propulsiva (così come SL) diminuisce al crescere della velocità e perché SL è un Per quanto riguarda i nuotatori più giova- dei maschi. Abbiamo ritenuto opportuno indice di efficienza propulsiva (come in- ni, il maggiore “spostamento” nella rela- suddividere i nostri più giovani nuotato- dicato nell’Introduzione). La relazione tra zione V vs. SF avviene per i maschi tra gli ri in più classi di età, anche se in questo SL ed Ep (a tutte le velocità, da V1 a V6) 11÷13 ed i 14÷18 anni, mentre è più preco- modo il campione non è numericamente è ben descritta dalla seguente equazione: ce nelle femmine (tra i 7÷10 ed gli 11÷13 omogeneo, proprio per sottolineare questo Ep = 0.025 + 0.145 SL, N = 1100, R = 0.893. anni). Una simile differenza di genere si fenomeno. Una sostanziale uguaglianza Questa equazione è stata calcolata su di osserva anche nella lunghezza di brac- nella performance di maschi e femmine un range esteso di valori di SL (1-3 m) ed ciata che è simile in maschi e femmine di è stata osservata e discussa nell’età pre- Ep (0.15-0.50): può essere utilizzata per 7÷10 e 14÷18 anni, mentre a 11÷13 anni puberale (Zamparo et al., 1996), mentre in stimare l’efficienza propulsiva basandosi le femmine hanno valori di SL maggiori età puberale la più precoce maturazione su semplici misure di SL. Inoltre, questa

Diletta Carli

36 La Tecnica del Nuoto RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

Elmenshawy AR, Machin DR, Tanaka H Gruppo di età Vmax SFmax SLmax Epmax (2015) A rise in peak performance age in fema- (anni) (m/s) (Hz) (m) le athletes. Age (Dordr) 37(3):9795 Fox EL, Bowers RW, Foss ML (1989) The 1.22 0.98 1.24 0.24 7÷10 physiological basis of physical education and (0.06) (0.05) (0.09) (0.02) athletics. Brown publishers, Dubuque, Iowa Gatta G, Benelli P, Ditroilo M (2006) The 1.34 0.91 1.50 0.26 11÷13 decline of swimming performance with advan- (0.10) (0.09) (0.20) (0.03) cing age: a cross-sectional study. J Strength Cond Res 20(4):932-938 1.51 0.85 1.78 0.29 14÷18 Hollander AP, De Groot G, VAn Ingen (0.10) (0.07) (0.13) (0.02) Schenau GJ, Kahman R, Toussaint HM (1988) 1.40 0.81 1.76 0.29 Contribution of the legs to propulsion in front 19÷24 (0.20) (0.11) (0.23) (0.04) crawl swimming. Swimming Science V (pp. 39- 42), Human Kinetics Publisher, Champaign IL 1.39 0.82 1.73 0.28 Jürimäe J, Haljaste K, Cicchella A, Lätt E, 25÷30 (0.14) (0.09) (0.24) (0.04) Purge P, Leppik A, Jürimäe T (2007) Analysis of swimming performance from physical, 1.30 0.76 1.72 0.27 physiological, and biomechanical parameters 31÷40 (0.14) (0.09) (0.26) (0.04) in young swimmers. Pediatric Exercise Scien- ce 19:70-81 1.32 0.78 1.71 0.27 41÷50 Kjendlie PL, Ingjer F, Madsen Ø, Stallman (0.15) (0.10) (0.29) (0.05) RK, Stray-Gundersen J (2004a) Differences in the energy cost between children and adults 0.78 0.79 1.03 0.16 51÷75 during front crawl swimming. Eur J Appl (0.20) (0.13) (0.14) (0.02) Physiol 91(4):473-480 Kjendlie PL, Stallman RK, Stray-Gunder- Tabella 2b. Valori massimi di velocità (Vmax) e corrispondenti valori di frequenza di bracciata (SFmax), am- sen J (2004b) Adults have lower stroke rate du- piezza di bracciata (SLmax) ed efficienza propulsiva (Epmax). I valori sono medie ÷ 1 SD (tra parentesi) e si ring submaximal front crawl swimming than riferiscono a maschi (M) e femmine (F) assieme. children. Eur J Appl Physiol 91(5-6):649-655 Kjendlie PL, Ingjer F, Stallman RK, Stray- Gundersen J (2004c) Factors affecting swim- invecchiamento e de-allenamento e con- ming economy in children and adults. Eur J “I dati di questo sentono di identificare delle “età chiave” Appl Physiol 93(1-2):65-74 studio evidenziano nel determinare differenze di prestazio- Kjendlie PL, Stallman RK (2008) Drag cha- ne dovute al genere. Questi dati possono racteristics of competitive swimming children l’in uenza dell’età e del essere di utilità pratica per gli allenatori and adults. J Appl Biomech 24(1):35-42 genere sui principali perché spiegano le variazioni nella presta- König S, Valeri F, Wild S, Rosemann T, zione dovute al genere e all’età. Rüst CA, Knechtle B (2014) Change of the age fattori biomeccanici and performance of swimmers across World che in uenzano la Championships and Olympic Games finals from 1992 to 2013 - a cross-sectional data BIBLIOGRAFIA performance nel nuoto” analysis. Springerplus 3:652 Astrand PO, Rodahl K, Dahl HA, Stromme SB Lazarus NR, Harridge SD (2007) Inherent ageing in humans: the case for studying ma- equazione è molto simile a quella riporta- (2003) Textbook of work physiology. Human Ki- ster athletes. Scand J Med Sci Sports 17: 461- ta da Zamparo e coll. (2014) in una gara si- netics, 4th Edition, Champaign, pp 226-269 Bongard V, McDermott AY, Dallal GE, 463 mulata sulla distanza dei 200 m (stile libe- Schaefer EJ (2007) Effects of age and gender on Margaria R, Aghemo P, Rovelli E (1966) ro): Ep = 0.045 + 0.151 SL, N = 232, R = 0.899. physical performance. Age 29:77-85 Measurement of muscular power (anaerobic) Infine, come suggerito in uno studio prece- Caspersen C, Berthelsen PA, Eik M, in man. J Appl Physiol 21:1662-1664 dente (Zamparo, 2006) i cambiamenti di SL Pâkozdi C, Kjendlie PL (2010) Added mass in Medic N, Young BW, Starkes JL, Weir PL, ed Ep sono simili ai cambiamenti di forza human swimmers: age and gender differences. Grove JR (2009) Gender, age, and sport diffe- e potenza muscolare in funzione dell’età e J Biomech 43(12):2369-2373 rences in relative age effects among US Ma- del sesso riportati in letteratura (Astrand e Craig AB, Pendergast DR (1979) Rela- sters swimming and track and field athletes. J coll., 2003; Margaria e coll., 1966) e quindi tionships of stroke rate, distance per stroke, Sports Sci 27(14):1535-1544 danno informazioni sulla capacità dei nuo- and velocity in competitive swimming. Med Pelayo P, Wille F, Sidney M, Berthoin S, La- tatori di esprimere bracciate non solo “effi- Sci Sports 11:278-283 voie JM (1997) Swimming performances and stroking parameters in non skilled grammar cienti” ma anche “potenti”. Craig AB, Skehan PL, Pawelczyk JA, Boo- mer WL (1985) Velocity, stroke rate, and di- school pupils: relation with age, gender and stance per stroke during elite swimming com- some anthropometric characteristics. J Sports petition. Med Sci Sports Exerc 17(6):625-634 Med Phys Fitness 37(3):187-193 CONCLUSIONI Donato AJ, Tench K, Glueck DH, Seals DR, Pendergast DR, Di Prampero PE, Craig AB Eskurza I, Tanaka H (1985) Declines in physio- Jr, Wilson DR, Rennie DW (1977) Quantitati- Le curve V vs. SF riportate in questo stu- logical functional capacity with age: a longitu- ve analysis of the front crawl in men and wo- dio sottolineano la inter-relazione tra dinal study in peak swimming performance. J men. J Appl Physiol Respir Environ Physiol maturazione-crescita e allenamento e tra Appl Physiol 94(2):764-769 43(3):475-479

La Tecnica del Nuoto 37 RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA E VERONA

Poujade B, Hautier CA, Rouard A (2002) cise performance in Master athletes: age-asso- Pendergast DR (1996) Effects of body size, body Determinants of the energy cost of front-crawl ciated changes and underlying physiological density, gender and growth on underwater tor- swimming in children. Eur J Appl Physiol mechanisms. J Physiol 586:55-63 que. Scand J Med Sci Sports 6:273-280 87(1):1-6 Termin B, Pendergast DR (2001) Training Zamparo P, Pendergast DR, Mollendorf J, Ratel S, Poujade B (2009) Comparative using the stroke frequency-velocity rela- Termin B, Minetti AE (2005) An energy balan- analysis of the energy cost during front crawl tionship to combine biomechanical and meta- ce of front crawl. Eur J Appl Physiol 94:134-144 swimming in children and adults. Eur J Appl bolic paradigms. J Swim Res 14:9-17 Zamparo P (2006) Effects of age and gender Physiol 105(4):543-549 Toussaint HM, Beek PJ (1992) Biomecha- on the propelling efficiency of the arm stroke. Rittweger J, di Prampero PE, Maffulli N, nics of competitive front crawl swimming. Eur J Appl Physiol 97:52-58 Narici MV (2009) Sprint and endurance po- Sports Med 13:8-24 Zamparo P, Lazzer S, Antoniazzi C, Ce- wer and ageing: an analysis of master athletic Tsalis G, Toubekis AG, Michailidou D, dolin S, Avon R, Lesa C (2008) The interplay world records. Proc R Soc B 276:683-689 Gourgoulis V, Douda H, Tokmakidis SP (2012) between propelling efficiency, hydrodynamic Rubin RT, Rahe RH (2010) Effects of aging Physiological responses and stroke-parameter position and energy cost of front crawl in 8 in masters swimmers: 40-year review and sug- changes during interval swimming in diffe- to 19-year-old swimmers. Eur J Appl Physiol gestions for optimal health benefits. Open Ac- rent age-group female swimmers. J Strength 104(4):689-699 cess Journal of Sports Medicine 1:39-44 Cond Res 26(12):3312-3319 Zamparo P, Gatta G, Capelli C, Pendergast Rüst CA, Knechtle B, Rosemann T, Lepers Vaso M, Knetchtle P, Rust C, Rosemann T, DR (2009) Active and passive drag, the role of R (2014a) The changes in age of peak swim Lepers R (2013) Age of peak swim speed and trunk incline. Eur J Appl Physiol 106:195-205 speed for elite male and female Swiss freestyle sex difference in performance in medley and Zamparo P, Gatta G, di Prampero PE swimmers between 1994 and 2012. J Sports Sci freestyle swimming - A comparison between (2012a) The determinants of performance in 32(3):248-258 200 m and 400 m in Swiss elite swimmers. J master swimmers: an analysis of master world Rüst CA, Rosemann T, Knechtle B (2014b) Hum Sport Exerc 8(3):954-965 records. Eur J Appl Physiol 112(10):3511-3518 Sex difference in age and performance in elite Vorontsov AR, Binevsky DA (2003) Swim- Zamparo P, Dall’Ora A, Toneatto A, Cor- Swiss freestyle swimmers competing from 50 ming speed, stroke rate and stroke distance tesi M, Gatta G (2012b) The determinants of m to 1.500 m. Springerplus 3:228 during maximal 100m freestyle swim in boy- performance in master swimmers: a cross-sec- Seifert L, Boulesteix L, Chollet D, Vilas- swimmers 11-16 years of age. in Chatard JC, tional study on the age-related changes in pro- Boas JP (2008) Differences in spatial-temporal (eds) Biomechanics and Medicine in Swim- pelling efficiency, hydrodynamic position and parameters and arm-leg coordination in but- ming IX, 195-200, Université de St. Etienne energy cost of front crawl. Eur J Appl Physiol terfly stroke as a function of race pace, skill Wolfrum M, Knechtle B, Rüst CA, Rose- 112(12):3949-3957 and gender. Hum Mov Sci 27(1):96-111 mann T, Lepers R (2013) Sex-related differen- Zamparo P, Swaine I (2012c) Mechanical Tanaka H, Seals DR (1997) Age and gender ces and age of peak performance in breaststro- and propelling efficiency in swimming de- interactions in physiological functional capa- ke versus freestyle swimming. BMC Sports Sci rived from exercise using a laboratory-based city: insight from swimming performance. J Med Rehabil 5(1):29 whole-body swimming ergometer. J Appl Appl Physiol 83:846-851 Zamparo P, Antonutto G, Capelli C, Fran- Physiol 113:584-59 Tanaka H, Seals DR (2008) Endurance exer- cescato MP, Girardis M, Sangoi R, Soule RG,

Aurora Ponselè

38 La Tecnica del Nuoto RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

Al termine di una prestazione intensa Effetti migliorativi post-gara con il costume a compressione

di Raguzzoni M.1, Campa F.1, Servadei S.1, Cortesi M.1, Gatta G.1, Piras A.1 1Scuola di Farmacia, Biotecnologia e Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Bologna

ABSTRACT gomento - al 2013 erano già stati pub- santi e prolungati, tali da produrre stress blicati più di 500 lavori di interesse cruenti sulla muscolatura (Chatard 2008). Gli effetti funzionali che si hanno usan- scientifico - non hanno portato a facili Risulta invece meno utile indossarli nella do indumenti “a compressione graduata” interpretazioni a causa del sommarsi fase pre-competitiva, dove il loro effetto sono noti ed utilizzati da tempo in medi- di effetti di molteplici elementi, quali: è principalmente orientato al manteni- cina vascolare. Il termine “graduata” sta • il tipo di capo indossato (31 diversi mento del riscaldamento corporeo. Le ad indicare che l’indumento è costruito in studi con maglia, calzamaglia, tuta indicazioni più interessanti vengono da- modo tale da comprimere (la compressio- completa, manicotti, pantaloncini, gli studi che hanno indagato l’azione pro- ne è misurabile in mmHg) con intensità calze, gambali), dotta dal vestiario a compressione come maggiore i distretti periferici del corpo, • il livello di compressione (indicati- coadiuvante la fase di recupero post gara per poi ridurre gradualmente la sua azio- vamente con valori da 10 fino a 40 (Jakeman 2010, Born, 2013). ne avvicinandosi al cuore: esempio ne è la mmHg), calza elastica, che diminuisce la sua com- • il tipo di sport e la durata dell’attività pressione nel passaggio piede-polpaccio- studiata (sport di forza, di resistenza, RECUPERO E COSTUMI coscia. Anche in ambito sportivo si prova di combattimento, …. ), A COMPRESSIONE da tempo a sfruttare queste proprietà. • l’utilizzo per il quale viene indossato In questo articolo è presentato uno studio (prima, durante, dopo la gara o negli A seguito di una attività sportiva, la me- sull’utilizzo di questi indumenti, per aiu- allenamenti) todologia dell’allenamento individua tre tare il recupero post gara del nuotatore. • la scelta del marcatore più indicato per tipologie di recupero, che possiamo clas- verificare lo stato di affaticamento e quin- sificare a seconda della loro durata tem- di gli eventuali effetti prodotti dal vestito. porale: COSTUMI A COMPRESSIONE E SPORT Secondo diversi autori, indossare un a) la prima immediata (immediate reco- indumento a compressione durante la very), individuabile nelle inevitabili • Nello sport la prima applicazione di competizione non porta ad un vantaggio pause per ristorare le singole azioni un indumento a compressione cono- migliorativo (Doan 2003, Duffield 2008, motorie che l’atleta ripete per allenar- sciuta è stata ai mondiali di calcio del Ali 2010). L’atleta in gara percepisce un si. Il nuoto, per sua ciclicità motoria, 1998, quando i giocatori della naziona- maggiore controllo propriocettivo dei alterna contrazioni e decontrazioni le francese hanno indossato durante il movimenti e una minore vibrazione muscolari e nelle seconde si individua torneo calze elastiche, con l’obiettivo muscolare, mostrando però scarsi effetti il recupero immediato. di migliorare la prestazione, attraverso sulla qualità ed il rendimento del gesto. b) la seconda a breve termine (short-term una maggior ossigenazione ed un più Inoltre, è eticamente molto discusso, in recovery), riveste un ruolo molto im- rapido smaltimento delle tossine nella particolare nelle discipline del ciclismo e portante durante le fasi di ristoro nei muscolatura del polpaccio. A seguire, dell’atletica, il vantaggio che si può otte- blocchi di lavori intervallati e coinvol- si è sviluppato sull’argomento un no- nere dall’indossare questo abbigliamento ge tutti i parametri che rispondono in tevole interesse e vi è stata un’ampia in gara, perché ritenuto in grado di fornire “per primi” contro lo stress da sforzo. diffusione in diverse discipline sporti- un’azione meccanica “non naturale” sup- c) la terza a lungo termine (training re- ve; al tempo stesso, tuttavia, si è crea- plementare allo sforzo dell’organismo. A covery), tiene in considerazione l’ac- ta molta confusione sugli effetti ed il seconda dell’intensità e della durata dello cumulo dei fattori stressanti non rein- corretto utilizzo di questo tipo di ve- sforzo, pare possa essere utile indossarli tegrati e degli effetti cronici dovuti stiario. Le molteplici ricerche sull’ar- in allenamenti particolarmente stres- all’allenamento.

La Tecnica del Nuoto 39 RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

I nuotatori hanno il problema di recupe- rare al meglio gli sforzi effettuati in tempi ravvicinati e nelle diverse fasi delle com- petizioni. Si trovano quindi il problema del recupero “a breve termine” - che in- dicativamente dipende dal livello di alle- namento del soggetto e mantiene alterato l’organismo per circa 1,30/2 ore nel post- gara - ma al tempo stesso anche agli effetti sommatori che diversi affaticamenti “a breve termine” determinano nei giorni a seguire la prima prova. Tra le diverse pratiche di recupero le più comunemente usate nel nuoto sono le modalità di recupero attivo (Toubekis, 2005/2006/2008) - ginnastica/stretching e nuoto di defaticamento - e di recupero pas- sivo – con vari tipi di massaggi -, mentre si stanno sperimentando altre tecniche, come l’elettrostimolazione (Neric 2009), i Grafico 1 trattamenti con bagni a contrasto di tem- peratura e l’uso dei costumi a compressio- ne. In questi ultimi la scelta sul materiale da indossare è orientata verso quello che il mercato, principalmente dell’abbiglia- mento del ciclismo, fornisce. Lo sviluppo tecnico però non poteva esimersi dallo studiare un materiale specifico per i nuo- tatori, tenendo in particolare attenzione le peculiarità della performance natatoria e tra queste, non di poco conto, la diver- sa influenza dell’azione gravitaria, con la posizione del corpo dell’atleta che passa dall’ortostatismo al clinostatismo. Arena Italia ha studiato per due anni il proprio costume a compressione e il prodotto fi- nale è stato testato nei laboratori di Scien- ze Motorie dell’Università di Bologna.

Grafico 2 IL TEST

Il protocollo definito per il test consisteva nel monitorare l’andamento di alcuni in- dicatori dell’affaticamento, dopo aver fat- to eseguire, a 12 nuotatori di buon livello, una prova massimale di nuoto sulla di- stanza dei 400m a crawl. La prova di nuo- to veniva ripetuta in due giornate diverse, una volta indossando il costume a com- pressione (Powerskin Recovery Compres- sion, Arena, Macerata, ) ed una volta senza. L’obiettivo era quello di verificare se, indossando il costume a compressione durante la fase di recovery, si ottenevano delle variazioni (statisticamente signifi- cative: p > 0.05) nei parametri monitorati, rispetto alla condizione di controllo cioè senza indossare il costume. Prima di ogni prova veniva definita la “baseline”, cioè la situazione di completo stato di riposo del Grafico 3

40 La Tecnica del Nuoto RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA corpo, monitorato in “continuum” per 15 le fasi di controllo del recupero sia statisti- minuti, in una camera con temperatura “Quando i soggetti camente diversa nei primi 3 step, mentre confortante, luci soffuse e priva di distur- indossano il costume, indossando il costume questa differenza bi sonori. non risulti significativa. Gli indicatori neuro-fisiologici presi in ritornano alla Nel grafico 2 è riportato l’andamento del- considerazione sono stati diversi Parame- condizione pre- la pressione diastolica. tri Emodinamici (pressioni, volumi, flussi, Appena terminato lo sforzo, la pressio- resistenza) e del Sistema Nervoso Autono- esercizio in un tempo ne diastolica del gruppo di “controllo” mo (azione orto/parasimpatico). minore rispetto alla scende a 50 mmHg, per poi evidenziare Dopo la registrazione della “baseline” i condizione senza una cinetica simile a quella vista prece- soggetti eseguivano un riscaldamento dentemente per la pressione sistolica, standardizzato e, a seguire, una prova di costume” ma con differenze significative rispetto nuoto massimale di 400m, dove erano alla condizione di baseline nei primi 2 misurati i tempi (totali e parziali) e le step. frequenze di bracciata. Conclusa la prova sione), mentre quelle rosse si riferiscono Gli andamenti visualizzati nei grafici 1 e di nuoto, i soggetti tornavano nella situa- alla giornata in cui gli atleti indossavano 2 evidenziano come l’azione meccanica del zione di completo riposo e veniva moni- il costume a compressione graduata. costume a compressione abbia permesso di torata la fase di recupero. Come riportato mantenere il livello delle pressione “non diver- sopra, gli stessi soggetti venivano testati, Nel grafico 1 sono riportati i dati della so” dalla baseline, intervenendo a “sostegno” con la medesima procedura, in due gior- pressione sistolica (asse delle ordinate in dell’azione omeostatica impegnata nel recupe- nate differenti, con e senza il costume a mmHg). È possibile notare che i soggetti ro post-sforzo. compressione. Dell’andamento dei diver- partono da una condizione di baseline si parametri misurati riportiamo qui alcu- uguale ma, dopo aver effettuato la prova Nel grafico 3 è riportata la cinetica dell’ ni più significativi. di nuoto gli atleti che non indossano il NN50. Questo parametro è indicativo Dai grafici (1 e 2) sono visibili le dinami- costume nel primo controllo (20/30 min) dell’intervento del Sistema Nervoso Pa- che della “blood pressure”. In tutti i gra- presentano un valore medio di pressione rasimpatico misurato nella dominio del fici il primo step a sinistra sull’asse delle sistolica sceso fino a circa 90 mmHg. tempo sul parametro della Variabilità ascisse è la baseline. A seguire, l’analisi Cardiaca. La Variabilità Cardiaca (HRV = temporale riporta i 4 periodi di recupe- Dopo un intenso stress fisico i valori pres- Heart Rate Variability) è la naturale varia- ro investigati: da 20 a 30 min, da 40 a 50, sori diminuiscono (vedi grafici), per poi zione nel tempo che intercorre tra un bat- da 60 a 70 e da 80 a 90 dopo lo sforzo. Le risalire e ritornare alla condizione pre- tito cardiaco e il successivo. Èconosciuta barre azzurre indicano i valori medi dei prestazione (baseline) in circa 80/90 mi- anche come variabilità RR, dove per R si parametri registrati durante la giornata nuti. Nel grafico si evidenzia come la dif- intende il picco del complesso QRS di un di “controllo” (senza costume a compres- ferenza tra i valori pressori alla baseline e onda ECG, e per RR la distanza tra due

Matteo Rivolta

La Tecnica del Nuoto 41 RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA picchi R. Il parametro NN50 è indicativo short-term recovery. Nei soggetti del test tent exercise performance and recovery on del numero di intervalli consecutivi (RR) risultano particolarmente alterati i fattori consecutive days. Int J Sports Physiol Perform. con differenza maggiore di 50 msec. L’a- emodinamici ed è evidente l’attivazione 2008;3(4):454–468. nalisi di questo parametro è un metodo del sistema nervoso autonomo per aiutare 6. Jakeman JR, Byrne C, Eston RG. Lower di valutazione dello stato dei meccanismi l’organismo al ritorno alla normalità. In limb compression garment improves recove- ry from exercise-induced muscle damage in di regolazione delle funzioni fisiologiche questa situazione il costume a compressio- young, active females. Eur J Appl Physiol. 2010; dell’organismo umano. L’equilibrio di ne graduata sembra svolgere un importan- 109(6):1137–1144. tali sistemi (Simpatico E Parasimpatico) te ruolo di supporto. I risultati degli studi 7. Toubekis A, Douda H, Tokmakidis S, determina la capacità e il tipo di adatta- condotti presso i laboratori di Scienze Mo- Smilios I, Douda H, Kourtesis T, Tokmakidis mento ad uno stimolo esterno, ciò che torie dell’Università di Bologna indicano S. Swimming performance after passive and viene comunemente chiamata reazione che indossare il costume a compressione active recovery of varius durations. Int J Sports di stress. L’adattamento, sia esso positivo provoca un effetto migliorativo di circa 20 mi- Physiol Perform 3: 375-86, 2008. o negativo è in funzione al grado di distur- nuti sui tempi di recupero post gara, dopo una 8. Toubekis A, Douda H, Tokmakidis bo di tali meccanismi. - Grafico 3 prestazione intensa di nuoto. S. Influence of different rest intervals du- L’andamento è graficamente leggibile: nei ring active or passive recovery on repeated primi 2 step del recupero la differenza con la sprint swimming performance. Eur J Appl baseline è significativa in entrambe le con- Physiol.2005;93(5-6):694–700. BIBLIOGRAFIA 9. Toubekis A, Smilios I, Bogdanis G, Ma- dizioni (con e senza costume), ma nel terzo vridis G, Tokmakidis S. Effect of different step (60/70 min dopo lo sforzo) rimane signi- 1. Ali A, Creasy R, and Edge J. Physiological intensities of active recovery on sprint swim- ficativa solo nella condizione “senza indu- effects of wearing graduated compression sto- ming performance. Appl Physiol Nutr Metab. mento a compressione”. Questo significa che, ckings during running. Eur J Appl Physiol 109: 2006;31:709–716. quando i soggetti indossano il costume, ritornano 1017-1025, 2010. 10. Neric FB, Beam WC, Brown LE, Wier- alla condizione pre-esercizio in un tempo minore 2. Born D, Sperlich B, and Holmberg H. sma LD. Comparison of swim recovery and rispetto alla condizione senza costume. L’attività Bringing light into the dark: effects of com- muscle stimulation on lactate removal after meccanica del costume sembra incida sull’attività pression clothing on performance and recove- sprint swimming. J Strength Cond Res 23: 2560– parasimpatica cardiaca, riportando il cuore alla ry. Int J Sports Physiol Perform 8: 4-18, 2013 2567, 2009. 3. Chatard, JC, Atlaoui, D. et al., Elastic condizione di riposo in quanto agisce sulla riduzio- stockings, performance and leg pain recovery ne della frequenza cardiaca (azione vagale). in 63-year-old sportsmen, Eur J Appl Physiol, 93(3), 347–52, 2004. 4. Doan BK, Kwon YH, Newton RU, et al. CONSIDERAZIONI Evaluation of a lowerbody compression gar- ment. J Sports Sci. 2003;21(8):601–610. I parametri da noi osservati indagano 5. Duffield R, Edge J, Merrells R, et al. The l’andamento del ristoro post-sforzo nella effects of compression garments on intermit-

Andrea Toniato

42 La Tecnica del Nuoto SETTORE ISTRUZIONE TECNICA

IL CALENDARIO SIT 2015

DATE CORSO SEDE 16/01 MONOTEMATICO ALLENATORI NUOTO Cagliari 21-24/01 COORDINATORE SCUOLA NUOTO Jesi 23/01 MONOTEMATICO ALLENATORI NUOTO SINCRONIZZATO Ostia 28 – 31/01 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI REGIONALI DI NUOTO Ostia 30/01 MONOTEMATICO “ACQUA FLUID PILATES” Roma 6-7/02 CRITERIUM INVERNALE DI GINNASTICA IN ACQUA ALTA E BASSA Torino 8-10/02 ALLENATORE PALLANUOTO I LIVELLO – I PARTE Ostia 13/02 MONOTEMATICO “ACQUA CHOREOGRAPHY” Roma 14/02 CONVENTION GINNASTICA IN ACQUA Olgiate Comasco 15-17/02 ALLENATORE PALLANUOTO I LIVELLO – II PARTE Ostia 18-21/02 DIRETTORE SPORTIVO Cagliari Marzo CONVENTION GINNASTICA IN ACQUA Roma 2-6/03 PREPARATORE ATLETICO DI BASE Ostia 3-6/03 ISTRUTTORE SPECIALISTICO DI FITNESS IN ACQUA Roma 11-12/03 ESAMI RECUPERO NUOTO – PALLANUOTO – NUOTO SINCRONIZZATO Ostia 13/03 MONOTEMATICO “ACQUA FLUID PILATES” Cernusco sul Naviglio 14/03 ESAMI ALLENATORE PALLANUOTO I LIVELLO Ostia 19-20/03 MANUTENTORI IMPIANTI Trieste 5-10/04 ALLENATORE TUFFI Ostia 9/04 MONOTEMATICO ALLENATORI NUOTO Parma 19-24/04 ALLENATORE NUOTO PER SALVAMENTO Ostia 21-24/4 ISTRUTTORE SPECIALISTICO DI FITNESS IN ACQUA Catania 23-24/4 MANUTENTORI IMPIANTI Bari 6-7/05 RECEPTIONIST Bologna 20-21/05 ESAMI ALLENATORE TUFFI Ostia 26-29/05 DIRETTORE SPORTIVO Riccione 27-28/05 ESAMI ALLENATORE NUOTO PER SALVAMENTO Ostia 2-5/06 PARTECIPAZIONE RIMINI WELLNESS Rimini 18-19/06 CRITERIUM ESTIVO DI GINNASTICA IN ACQUA ALTA E BASSA Calenzano 5-11/09 ALLENATORE NUOTO I LIVELLO CENTRO/SUD Ostia 12-18/09 ALLENATORE NUOTO I LIVELLO CENTRO/NORD Torino 19-25/09 ALLENATORE PALLANUOTO I LIVELLO Ostia 19-25/09 ALLENATORE NUOTO SINCRONIZZATO I LIVELLO Ostia 24/09 MONOTEMATICO “FITNESS AGONISTICO, PREPARAZIONE DELLA SQUADRA” Ponte S. Pietro 25/09 CONVENTION “8^ AQUA CHALLENGE” Ponte S. Pietro 26/09 – 2/10 ALLENATORE PALLANUOTO II LIVELLO Ostia 26/09 – 2/10 ALLENATORE NUOTO SINCRONIZZATO II LIVELLO Ostia 3-9/10 ALLENATORE NUOTO II LIVELLO Ostia 9/10 CONVENTION GINNASTICA IN ACQUA Matera 13-15/10 ESAMI NUOTO I LIVELLO Ostia 13-16/10 ISTRUTTORE SPECIALISTICO DI FITNESS IN ACQUA Sardegna 20-23/10 COORDINATORE SCUOLA NUOTO Napoli 27-30/10 ISTRUTTORE SPECIALISTICO DI FITNESS IN ACQUA Ponte S. Pietro 28-29/10 ESAMI ALLENATORE PALLANUOTO E NUOTO SINCRONIZZATO I E II LIVELLO Ostia 4-5/11 ESAMI NUOTO II LIVELLO Ostia 13/11 MONOTEMATICO “BIKE: IL LAVORO INTERVAL-TRAINING” Torino 18-20/11 CONVEGNO DI NUOTO Treviso 25-27/11 CONVEGNO DI PALLANUOTO Ostia 25-27/11 CONVEGNO DI NUOTO SINCRONIZZATO Ostia

La Tecnica del Nuoto 43 FISIOLOGIA - RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TOR VERGATA E DI SIENA (da La Tecnica del Nuoto/ Annual n. 2/2011) Pallanuoto allo specchio Pro lo di giocatori di diverso livello agonistico

di Giovanni Melchiorri1-2 - Valerio Viero2 - Sandro Campagna2 - Desirée De Sanctis2 - Tamara Triossi1 - M. Bonifazi2-3 1 Università di Tor Vergata, Roma 2 Federazione italiana Nuoto - 3 Università di Siena

RIASSUNTO NT, 166÷10 battiti·min-1 per la navetta per la pallanuoto forni- facile da somministrare ed uti- squadra giovanile NJ (differen- sce agli allenatori e agli studio- le per l’allenatore.1,3 Obiettivo za non significativa, P>0.05) e si di sport dati utili sulla veloci- La letteratura internazionale Lo scopo di questo studio era 179÷9 battiti·min-1 per la squa- tà di movimento specifica dello contiene pochi studi riguardan- quello di determinare se esistono dra non professionista AC (dif- sport e sulla capacità di resi- ti la pallanuoto. In alcuni di que- differenti caratteristiche fisiolo- ferenza significativa da NT e stenza alla fatica specifica del- sti sono stati analizzati gli sposta- giche in giocatori di pallanuoto NJ, P<0.05). Le velocità di so- la competizione dei vari atleti. menti medi dei giocatori dei vari di tre diversi livelli competitivi glia aerobica e anaerobica era- ruoli: per esempio sappiamo che (squadra nazionale assoluta NT, no significativamente più alte durante le competizioni un’at- squadra nazionale giovanile NJ e nella squadra nazionale assolu- INTRODUZIONE taccante copre una distanza me- squadra non professionista AC). ta rispetto a quelle di AC e di NJ dia di 1.050 metri ad una veloci- (P<0.05). Non sono state trova- La pallanuoto è classificata co- tà media di 1.35 m·s-1.4,5 L’analisi Metodi te differenze significative nel- me sport a richiesta metabolica delle partite ha dimostrato che la Per definire correttamente il le velocità di soglia aerobica e aerobica ed anaerobica alterna- pallanuoto è uno sport ‘intermit- livello di preparazione di gio- anaerobica tra AC e NJ (P>0.05). ta, con l’uso di un’alta percen- tentÈ formato da sforzi intensi di catori di pallanuoto che com- Le velocità medie durante il tuale di massa muscolare e una attività della durata inferiore ai petevano a livelli così differen- test di nuoto a navetta erano si- abbastanza elevata forza dei 15 secondi, divisa da intervalli di ti, abbiamo somministrato un gnificativamente più alte in NT distretti interessati.1,2 Così co- attività inferiore che durano me- test di nuoto a navetta (SST, e in NJ rispetto ad AC (P<0.05). me succede per gli altri sport diamente meno di 20 secondi.2 un test specifico utilizzato da- I valori di lattato erano simi- dello stesso gruppo di classifi- Misurazioni fisiologiche effet- gli allenatori italiani) e un clas- li in tutti i gruppi: NT, AC e NJ cazione, ci sono difficoltà nel tuate durante partite indica- sico test velocità-lattato. Il test (P>0.05). La velocità media del proporre test di valutazione ef- no un’effetto cumulativo delle di nuoto a navetta è basato su testa a navetta era significati- ficaci per questa disciplina. Tali sequenze ripetute di attività e azioni alla massima intensità vamente correlata con le velo- test dovrebbero valutare le ca- suggeriscono esserci un’elevata seguite da recuperi incomple- cità di soglia aerobica (P<0.01) ratteristiche fisio-metaboliche domanda metabolica per gli at- ti. Per paragonare gli atleti ab- ed anaerobica (P<0.05) in tutti e degli atleti così come il condi- leti.2,6 I livelli medi di lattato in biamo considerato le loro ca- tre i gruppi. In tutti e tre i grup- zionamento atletico (inteso co- atleti italiani si attestano tra le ratteristiche morfologiche, la pi non sono state rilevate signi- me allenamento specifico) e 7 e le 9 mmol/L.4,6 velocità durante un test incre- ficanti correlazioni tra il lattato aspetti delle abilità tecniche ti- Gli articoli sopra citati e gli an- mentale associato con concen- del test a navetta e le velocità di piche dello sport.3 I parametri cora più dettagliati studi della trazioni di lattato ematico fisso soglia aerobica ed anaerobica rilevati dai test dovrebbero in- Smith del 19982 hanno dimo- a 2 mmol·l-1 (Soglia Aerobica, (P>0.05). cludere la velocità, le variazio- strato l’importanza degli aspet- SA) e a 4 mmoli·l-1 (Soglia Anae- ni di direzione e le pause brevi ti di ‘lotta’, ‘arresto e riparten- robica, SAn) e i dati del test SST Conclusioni tra un’azione ed un’altra (ele- za’, variazione della direzione (velocità, frequenza cardiaca e Alcune differenze sono state menti tipici degli sport aerobi- di nuoto, passaggi ripetuti dal- concentrazione di lattato). trovate tra giocatori di palla- ci-anaerobici alternati) e i pa- la posizione orizzontale a quel- nuoto senior e junior professio- rametri metabolici indicativi la verticale in acqua durante le Risultati. La frequenza cardia- nisti e amatoriali, sia nella pre- delle possibili percentuali di fasi di nuoto e l’intenso lavoro ca alla fine del test a navetta stazione sul test a navetta che intervento metabolico dei vari degli arti inferiori nel posizio- era di 164÷12 battiti·min-1 per nelle velocità di soglia aerobica meccanismi energetici. In ag- namento e nell’esecuzione di la squadra nazionale assoluta e anaerobica. Il test di nuoto a giunta il test dovrebbe essere gesti tecnici specifici.

44 La Tecnica del Nuoto FISIOLOGIA - RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TOR VERGATA E DI SIENA

Pallanuoto allo specchio Pochi autori hanno cercato di mato un modello di consenso Senior (N.=18) Amatori (N.=18) Junior (N.=18) determinare le caratteristiche informato. Statura (cm) 186.6÷6.9 186.6÷6.9 185.8÷5.2 fisiologiche che contribuisco- Peso (kg) 88.5÷10.3 83.5÷15.2 85.7÷8.5 no al successo nella pallanuo- Procedure pre-test Massa grassa to prima dei cambiamenti del- Allenamenti di familiarizzazio- 18÷2 25÷5 17÷4 (% del peso) le regole di gioco, comparando ne sono stati effettuati durante giocatori di pallanuoto d’elite le 2 settimane precedenti l’ini- Tabella 1. Caratteristiche antropometriche. con giocatori di livello medio. zio delle procedure sperimen- In questi studi un importante tali. Le sessioni di test hanno Senior Amatori Junior fattore limitante la capacità di avuto luogo alla stessa ora del- (N.=18) (N.=18) (N.=18) SA: velocità alle 2 1.31÷0.08 1.21÷0.11*S 1.20÷0.07**S raggiungimento di alti livelli di le sessioni di allenamento (po- mmol/L (m/s) prestazione nei giocatori di pal- meriggio) per evitare la possibi- SAn: velocità alle 4 1.37÷0.07 1.27÷0.10*S 1.28÷0.06*S lanuoto era la capacità di ripe- le influenza dei ritmi circadiani mmol/L (m/s) tizione dello sprint (RSA).7 Do- sui parametri investigati (÷2 SST: lattato ematico po l’introduzione delle nuove ore). dopo la prima serie 6.0÷2.5 6.9÷1.9 5.7÷1.2 regole di gioco nel 2006, ancora Gli atleti si sono astenuti da (mmol/L) 8 SST: lattato ematico più che in passato, si può ipo- bevande alcooliche e a base di dopo la seconda 9.2÷2.5 11.0÷2.5 9.7÷2.1 tizzare che nella pallanuoto l’a- caffeina e hanno evitato alle- serie (mmol/L) bilità di aumentare la frequen- namenti pesanti nelle 24 ore SST: Velocità media 1.82÷0.07 1.63÷0.09**S,J 1.76÷0.09 za di tali azioni ad alta intensità precedenti le sessioni speri- (m/s) potrebbe migliorare la presta- mentali. Gli atleti avevano con- SA: Soglia Aerobica; SAn: Soglia Anaerobica; SST: test di nuoto a navetta; zione delle squadre già in com- sumato il loro ultimo pasto al- S: Senior; J: Junior; Asterischi seguiti da una lettera indicano differenze significative tra i gruppi. *P<0.05; **P<0.01. petizione ad alti livelli. Perciò, meno 3 ore prima del test e un lo scopo di questo studio era di resoconto sui componenti ali- Tabella 2. Caratteristiche fisiologiche. identificare gli aspetti fisiologi- mentari dei pasti ha garanti- ci della prestazione nella mo- to una sufficiente assunzione SA velocità 2mmol/L (m/s) SAn velocità 4mmol/L (m/s) derna pallanuoto. È stata ipo- di carboidrati durante la setti- R CI (95%) R CI (95%) tizzata l’esistenza di marcate mana precedente il test. Gli at- superiore-inferiore superiore-inferiore SST: Velocità media differenti caratteristiche fisio- leti sono stati equipaggiati con 0.52* (0.74-0.24) 0.56# (0.75-0.29) logiche tra giocatori di palla- un trasmettitore e un ricevito- (m/s) SST: lattato ematico nuoto in competizione a livel- re di frequenza cardiaca (PO- -0.28ns (0.55-0.05) -0.31a (0.58-0.01) (mmol/L) li diversi. LAR ELECTRO S610, Kempele, SA: Soglia Aerobica; SAn: Soglia Anaerobica; SST: test di nuoto a navetta; Finland) per accertare i cam- *P<0.01; #P<0.05; aP=0.06. biamenti della frequenza car- Tabella 3. Correlazione di Pearson (r) tra le prestazioni aerobiche MATERIALI E METODI diaca ogni 5 secondi durante i e i parametri del test a navetta (SST). test. Per misurare la concentra- Campione zione di lattato ematico indivi- Sono stati testati atleti maschi duale durante i test, abbiamo i test si sono svolti nel novem- Gli atleti hanno eseguito un praticanti competizioni a 3 dif- usato un sistema enzimatico- bre 2008, quando i giocatori test incrementale sui 200 me- ferenti livelli. Sono stati scelti amperometrico (SUPER GL, erano impegnati nella prima tri per costruire la curva veloci- tra la nazionale italiana di pal- DiaSys, ) utilizzan- parte del campionato ed aveva- tà-lattato. Hanno nuotato i 200 lanuoto (gruppo NT, naziona- do la raccolta di piccole quan- no un buon livello di forma fi- m stile libero 5 volte, rispetti- le assoluta), la squadra nazio- tità di sangue capillare (20µL) sica. vamente al 60, 70, 80, 90, 100% nale giovanile italiana (gruppo dal lobo dell’orecchio che veni- della massima velocità (rileva- NJ, nazionale giovanile) e una vano subito inserite in specifi- Procedure ta una settimana prima sulla squadra amatoriale (gruppo che provette dotate di apposi- Le procedure di test sono state stessa distanza) con 10, 10, 20 e AC, squadra amatori). Tutti gli ta soluzione di mantenimento. somministrate in ordine casua- 30 min di riposo passivo tra le atleti nazionali (NT e NJ) appar- I soggetti erano ben motivati le, con un minimo di 4 giorni di ripetizioni.9 tenevano a squadre professio- e durante le sessioni di test so- distanza tra di loro e consiste- Nei 4 giorni precedenti il test nistiche. Gli atleti della squa- no stati dati incoraggiamen- vano di: sui 200 m gli atleti non aveva- dra nazionale assoluta avevano ti verbali per garantire lo sfor- - un test incrementale di nuo- no eseguito allenamenti pesan- 27.9 ÷ 2.1 anni di età, quelli del zo massimale. Prima dell’inizio to sui 200m per costruire la ti. Le concentrazioni di lattato gruppo NJ 23.5÷ 1.7 anni di età, dei test gli atleti avevano svol- curva velocità-lattato;9 ematico alle varie velocità han- e quelli del gruppo AC 24,8÷ 1. to un riscaldamento codificato - un test SST (test di nuoto a no consentito di determinare Tutti gli atleti hanno completa- di 15 min seguito da un perio- navetta) con azioni alla mas- le caratteristiche individuali di to l’intera sessione di test senza do di riposo di 5 min. Tutte le sima intensità seguite da re- lattato ematico (velocità alle 2 alcuna interruzione. In totale procedure di test si sono svol- cuperi incompleti per la de- e alle 4 mmol·l-1) tramite inter- sono stati testati 54 atleti. te in una piscina climatizzata terminazione della soglia polazioni esponenziali.11 La più Tutti gli atleti partecipanti so- dove le temperature (18-20° C) anaerobica.10 alta frequenza cardiaca misura- no stati informati sugli obiet- e umidità (45-50%) erano con- ta durante il test massimale in- tivi e le procedure e hanno fir- trollate elettronicamente. Tutti Test di nuoto incrementale crementale è stata usata come

La Tecnica del Nuoto 45 FISIOLOGIA - RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TOR VERGATA E DI SIENA

SPEED Inc., Chicago, IL, USA) è stato tiva, P>0.05). Nei soggetti del utilizzato per tutti i calcoli sta- gruppo AC abbiamo registra- 2,2 tistici. to 179 ÷9 battiti al min (signifi- 2,1 2 cativamente differente da NT e 1,9 NS NJ, P<0.05). 1,8 NJ RISULTATI Le velocità di SA e di SAn era-

m/s 1,7 DC no significativamente più alte 1,6 Alcune differenze sono state ri- in NT che in AC e NJ (P<0.05). 1,5 levate nel peso corporeo e nel- Gli ultimi due gruppi non dif- 1,4 la percentuale di massa grassa. ferivano significativamente 40m 20m 10m Gli atleti senior avevano un pe- per queste variabili (P>0.05). Le so maggiore e una percentua- velocità medie durante il test DISTANCE le minore di massa grassa del SST erano significativamente Figura 1. NJ: atleti junior della squadra nazionale italiana maschile ; NS: at- gruppo amatoriale (88,5÷10,3 più alte in NT e in NJ che in AC leti della nazionale assoluta maschile; DC: atleti dilettanti di una squadra Kg e 18.0÷3% per i senior e (P<0.05). I valori di lattato era- di serie B. 83.5 ÷15.2Kg e 25.0÷5.0% per no simili nei gruppi NT, AC e gli amatori, P<0.05). Non sono NJ (tabella 2). Le correlazioni valore massimo di riferimento cedenti test per la curva del lat- state rilevate differenze signifi- nelle prestazioni di tipo aerobi- (FCmax). tato). I tempi di nuoto durante i cative nella massa grassa tra il co e i parametri del test SST so- test erano rilevati dall’operato- gruppo senior e quello giova- no mostrati nella tabella 3. Test di nuoto re (primo autore di questo stu- nile (17,0÷4.0% di massa gras- a navetta (SST) dio) con i segnali di partenza e sa per gli atleti giovani, P>0,05). Il test di nuoto a navetta consi- arresto dati da un altro operato- Differenze di peso corporeo so- DISCUSSIONE steva di 2 serie separate di 120 re posizionato nei punti delimi- no state registrate fra i sogget- m di nuoto alla massima ve- tanti la distanza da percorrere. ti del gruppo senior e junior Questo è il primo studio che ha locità per un totale di 240 m. I Agli atleti è stato chiesto di toc- (88.5÷10.3 Kg e 85.7÷8.5 Kg ri- esaminato i fattori fisiologici soggetti hanno nuotato 7 ripe- care ogni volta i cavi di corsia spettivamente, P<0.05). È stata determinanti la prestazione in tizioni per serie: una di 40 m, con la mano. I tempi realizza- trovata significanza statistica giocatori di pallanuoto di dif- due di 20 m e quattro di 10 m. ti sono stati misurati in secon- nella differenza tra la percen- ferenti livelli. In Italia ci sono Dopo un recupero di 90 secon- di con un cronometro digitale tuale di massa grassa tra junior 4 serie nazionali di pallanuoto di, hanno nuotato la seconda (EPSAN, Lelystad, Netherlan- e amatori (17.4÷4.0% e 25÷5% (A1, A2, B, C). A1 è la serie mag- serie con le seguenti ripetizioni ds). L’affidabilità e la validità di rispettivamente, P<0.05). Non giore, dove giocano gli atle- (40, 20, 20, 10, 10, 10, 10 m). Il questa procedura di test è stata sono state trovate differenze ti migliori. Tutti i membri del- tempo di recupero tra una ripe- altrove relazionata.10 statistiche di altezza tra i tre la nazionale italiana assoluta tizione e la successiva era ugua- gruppi (186.6÷6.9 cm per i se- (NT) e di quella giovanile (NJ) le al tempo impiegato a nuota- Analisi statistica nior, 186.6÷6.9 cm per ama- giocavano in serie A1, mentre re la ripetizione precedente. Lo I risultati sono espressi in me- tori e 185.8÷5.2 cm per gli i giocatori del Club Amatoriale spazio nel quale venivano svol- die ÷ deviazione standard. Per junior, P>0.05). NT e NJ differi- (AC) giocavano in serie C. Per- te le serie era delimitato da due verificare la distribuzione “nor- vano significativamente in età ciò i gruppi differivano sia nel corsie distanti 10 m, cosicché male” dei dati è stato utilizza- (27.9÷2.1 anni e 23.5÷1.7 anni tempo di allenamento (media gli atleti fossero obbligati a toc- to il test di Shapiro-Wilks. La rispettivamente, P>0.05). Gli at- di 13 ore a settimana per NT e care i cavi e a ripartire nella di- relazione tra le variabili è sta- leti del gruppo AC (24.8÷1 an- NJ contro le 7 ore di AC) e per li- rezione opposta quando nuota- ta valutata con il test di Pear- no) erano più giovani del grup- vello tecnico-competitivo. vano le frazioni più lunghe di son. Secondo le indicazioni di po senior (P<0.05). Non è stata I due test sono stati usati per 10 m; perciò, le ripetizioni di Hopkins,12 la grandezza dei co- trovata differenza di età fra i stabilire le differenze nelle ca- 20 e 40 m erano eseguite ripe- efficienti di correlazione è sta- gruppi junior e amatori (tabel- pacità di nuoto generali (cur- tendo il percorso dei 10 m va- ta considerata banale (r<0,1), la 1). va velocità lattato) e specifiche rie volte in modalità “stop and piccola (0,10,9) e perfetta (r=1). centrazioni di lattato ematico po NT mostra più alte velocità per fermarsi e ripartire dal ca- Per confermare la validità, le di 2 mmol·l-1 (Soglia Aerobi- di soglia alle 2 e alle 4 mmol·l-1 vo di corsia. La concentrazione variabili dei test sono state ana- ca, SA) e alle 4 mmol·l-1 (Soglia che il gruppo NJ e quello AC di lattato è stata misurata pri- lizzate con analisi della varian- Anaerobica, SAn) e i dati del (P<0.05). Inoltre, la velocità me- ma del test (valore basale), alla za unidirezionale (ANOVA); è test di nuoto a navetta sono ri- dia durante il test SST era signi- fine della prima serie di 120 m stata controllata l’omogeneità portati nella tabella 2. ficativamente più alta in NT e (entro 1 min) e alla fine della se- della varianza dei gruppi com- La frequenza media alla fine del NJ che in AC (P<0.01). Nono- conda serie di 120 m (al quarto parati. L’analisi Post-hoc è sta- Test SST era 164÷12 battiti al stante la differenza di età, la min di recupero, il tempo che ta realizzata con il test Tukey min per il gruppo NT e 166÷10 maggiore esperienza sporti- aveva dato significativamente HSD. La significanza è stata fis- battiti al min per il gruppo NJ va e il più elevato tempo di al- più alti livelli di lattato in pre- sata a 0.05 (P≤0.05). SPSS (SPSS (nessuna differenza significa- lenamento di NT rispetto a NJ

46 La Tecnica del Nuoto FISIOLOGIA - RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TOR VERGATA E DI SIENA e a AC pensiamo possa spiega- re questa differenza. C’era an- c’è una bassa correlazione fra Richardson AB, editors. Medicine and re le più alte velocità di SA e che una differenza significativa concentrazione di lattato ema- science in aquatic sports. Med Sport Sci. Basel, Karger, 1994;39:172-7. SAn. È sorprendente che AC e nella velocità media tra NT e tico e muscolare quando i sog- 7. Melchiorri G, Castagna C, Sorge R, NJ non differiscano significa- AC e tra NJ e AC (P<0.01). Il test getti eseguono esercizi intensi Bonifazi M. Game-activity and Blood tivamente per queste variabili a navetta può meglio riflettere e ripetuti. La mancanza di dif- Lactate in men’s Elite Water Polo Play- (tabella 2). Dal momento che i le differenze tecnico-competiti- ferenza significativa nelle con- ers. J Strength Conditioning Res giocatori NJ hanno dimostrato ve tra gli atleti o i differenti li- centrazioni di lattato ematico 8. Olbrecht J. The Science of Winning. buone capacità competitive ai velli di allenamento specifico alla fine del test SST potrebbe Luton: Swimshop; 2000. 9. Melchiorri G, Manzi V, Padua E, Sar- campionati mondiali giovani- dovuto al maggior numero di rispecchiare questa situazione. della F, Bonifazi M. Shuttle Swirn Test li nel 2008, dove hanno vinto gare giocate durante l’anno in I risultati suggeriscono che dif- for water polo players: validity and re- la medaglia d’argento, e si sono NT e NJ (tra partite di campio- ferenti approcci di allenamento liability. J Sports Med Phys Fitness allenati per lo stesso tempo set- nato nazionale e partite inter- dovrebbero essere adottati per 2009;49:327-30. timanale del gruppo NT, è pos- nazionali). Ci si aspetterebbe giocatori senior o junior o quan- 1O. Banister EW. Modeling elite athletic performance. In: Green H, McDougal J, sibile che la carriera più lunga dal gruppo senior una maggio- do l’obiettivo è di aumentare il Wenger H, editors, Physiological testing dei giocatori di NT sia la cau- re economicità nella tecnica livello competitivo. Nei gioca- of elite athletes. Champaign (IL): Hu- sa delle differenze tra NJ e NT. del nuoto e questo potrebbe tori junior, un maggiore allena- man Kinetics; 1991. p. 403-4244. Comunque, le velocità di soglia spiegare le differenze nella cur- mento alle soglie di 2-4 mmol·l-1 11. Hopkins WG. Measures of relia- aerobica e anaerobica sono so- va velocità lattato. Nella proce- è necessario per incrementare le bility in sports medicine and science. Sports Med 2000;30: 1-15. lo due delle molte variabili in- dura per definire la curva ve- capacità generali di nuoto. 12. Bangsbo J. The physiology of soccer- teressanti per studiare le diffe- locità lattato, gli atleti hanno I risultati di questo studio e la -with special reference to intense inter- renze nelle qualità di nuoto fra nuotato alla distanza dei 200 m nostra precedente esperien- mittent exercise. Acta Physiol Scand giocatori di pallanuoto di dif- più volte, delle quali la prima za con il test di nuoto a navet- SuppI 1994;619:1-155. ferenti livelli agonistici. Perciò abbastanza lentamente. I livelli ta suggeriscono che è facile da 13. Hoffman JR, Epstein S, Einbinder M, Weinstein Y. The influence of aero- come proposto per altri sport di di lattato misurati in NJ e in AC usare e rilevante per gli indica- bic capacity on anaerobic performance squadra, abbiamo usato un test dopo la ripetizione lenta erano tori fisiologici tipici della gara. Il and recovery indices in basketball play- (SST) che più da vicino riassu- più alti che in NT, indicando test SST per la pallanuoto forni- ers, J Strength Cond Res 1999;13:407-11 me le richieste energetiche di che i giocatori della nazionale sce ai preparatori e agli studiosi 14. Bishop D, Lawrence S, Spencer M. una partita di pallanuoto. Il test giovanile e degli amatori han- di sport dati sulla velocità di mo- Predictors of repeated-sprint ability in di nuoto a navetta è stato scel- no una tecnica natatoria me- vimento specifica dello sport e elite female hockey players. J Sci Med Sport 2003;6: 199-209. to perché è usato già da tempo no economica dei giocatori sulla resistenza alla fatica tipica 15. Spencer M, Bishop D, Dawson B, Go- dagli allenatori italiani, è facile senior e genericamente un in- della competizione per ogni at- odman C. Physiological and metabo- da somministrare ed ha buona feriore livello di allenamento leta. Analizzando i risultati mas- lic responses of repeated-sprint activi- affidabilità e validità. I valori di di nuoto. Quando i test riguar- simali e di sforzo ripetuto nel ties specific to field-based team sports. lattato ematico sia della prima dano distanze corte e massima test, il preparatore può valutare Sports Med 2005;35:1025-44. 16. lmpellizzeri FM, Marcora SM, Ca- che della seconda serie erano in velocità, come nel test SST, l’e- strategie individuali di allena- stagna C, Reilly T, Sassi A, Iaia FM et al. -1 linea (7-9 mmol·l ) con quelli conomia della nuotata è meno mento per gli atleti. In conclu- Physiological and performance effects registrati durante le partite. Le importante. Durante il test a sione i nostri dati valorizzano of generic versus specific aerobic trai- concentrazioni di lattato ema- navetta il tempo medio per per- l’uso del test a navetta di nuoto ning in soccer players. Int J Sports Med tico nel test SST erano più alte correre la distanza era significa- per la determinazione obiettiva 2006; 27:483-92. 17. Hollander AP, Dupont SHJ, Volke- dopo la seconda serie che al ter- tivamente correlato con il livel- dello stato di allenamento dei rijk SM. Physiological strain during mine della prima (P<0.05 figura lo competitivo. Il tempo medio giocatori di pallanuoto. competitive water polo games and trai- 1). Forse un effetto cumulativo per i giocatori senior era signi- ning. In: Miyashita M, Mutoh Y, Ri- di sprint ripetuti con recupe- ficativamente differente da BIBLIOGRAFIA chardson AB, editors. Medicine and ro incompleto può spiegare le quello del gruppo amatori ma Science in Aquatic Sports. Med Sport Sci. Basel: Karger 1994;39: 178-85. concentrazioni più alte di latta- non da quello del gruppo del- 1. Dal Monte A., Faina M. Valutazione dell’atleta. Turin: Unione Tipografico- 18. Platanou T, Geladas N. The influen- to dopo le seconde serie. la nazionale giovanile che gio- Editrice Torinese (UTET); 1999 ce of game duration and playing po- ca nello stesso campionato. La 2. Smith HK. Applied physiology of wa- sition on intensity of exercise during La frequenza cardiaca era diffe- più alta velocità media dei gio- terpolo. Sports Med 1998;26:317-34. match-play in elite water polo play- rente tra i tre gruppi (P<0.05). I catori della nazionale assolu- 3. Gore C.J. Physiological tests for elite ers. J Sports of Sports Sciences 2006;24: valori medi per tutti e tre i grup- ta e l’inferiore velocità media athletes. 2000; Human Kinetics, Cham- 1173-81. 19. Maglischo EW. Swimming fastest. pi durante il test SST (170÷10 degli amatori può rappresen- paign, IL, USA 4. Sardella F, Alippi B, Rudic R, Castel- Champaign, IL: Hurnan Kinetics; 1993. battiti al min) erano apparen- tare un buon indice di presta- lucci G, Bonifazi M. Analisi fisiometa- 20. Krustrup P, Mohr M, Steensberg A, temente più alti dei valori re- zione per giocatori di pallanuo- bolica della partita. La Tecnica del Nuo- Bencke J, Kjaer M, Bangsbo J. Muscle gistrati in gara. La frequenza to. I livelli di lattato durante il to (Quaderno Centro Studi e Ricerche and blood metabolites during a soccer cardiaca media, più alta in AC test SST non erano diversi tra i F.I.N.) 1992;19:21-4. game: implications for sprint perfor- mance. Med Sci Sports Exerc 2006;38: (179÷9 battiti al min) che ne- tre gruppi. Comunque, diversa- 5. Rudic R, D’Ottavio S, Bonifazi M, Alippi B, Gatta G, Sardella F. II model- 1165-74. gli altri due gruppi, era proba- mente dall’esercizio continuo, lo funzionale nella pallanuoto. La Tec- 21. Helgerud J, Engen LC, WisloffU, bilmente dovuta ad una mag- nel quale le concentrazioni di nica del Nuoto 1999;26:21-4. Hoff J. Aerobic endurance training im- gior fatica cardiovascolare e il lattato ematico sono inferio- 6. Rodriguez FA. Physiological testing proves soccer performance. Med Sci differente tempo di allenamen- ri ma molto simili alle concen- of swimmers and water polo players Sports Exerc 200 1;33:1925-31. to settimanale potrebbe spiega- trazioni di lattato muscolare, in . In: Miyashita M, Mutoh Y,

La Tecnica del Nuoto 47 CONVEGNO NUOTO - CHIANCIANO TERME 20-21-22 NOVEMBRE 2015

Formazione e aggiornamento per tecnici di 1o e 2o livello Stefano Morini “Allenatore dell’anno”

Chianciano Terme dal 20 al 22 novem- base; dall’intervento di Paolo Benini, profes- ricercatori” e sui dettami per ridurre al mini- Abre si sono riuniti circa 250 allenatori sore aggregato di psicologia clinica all’Univer- mo la resistenza. Ivan Petrov, capo allenatore di I e II livello per l’annuale Convegno di for- sità di Siena e consulente per la preparazione del Győri Úszó Sportegyesület che ha tra i suoi mazione e aggiornamento curriculare di nuo- mentale della FIV, che ha guidato la platea atleti , ha raccontato l’espe- to. Il consigliere federale Roberto Del Bianco, lungo un percorso di riflessioni sui mecca- rienza nel team magiaro, l’organizzazione e responsabile del Settore Istruzione Tecnica nismi di funzionamento della mente quale gestione tecnica del nuoto in Ungheria ed ha e coordinatore della commissione nuoto, ha opportunità e non limite prestativo, sull’in- illustrato le sue metodologie di allenamento. aperto i lavori dopo di che si sono succeduti terazione tra preparazione atletica e mentale Poi Gian Mario Migliaccio, dottore di ricer- numerosi interventi di carattere scientifico e sulla figura del mental coach, che dovrebbe ca in scienza dello sport e sport physiologist ed esperienziale. Le prime relazioni, ad opera consentire all’atleta di sviluppare il massimo presso lo Sport Science Lab, ha portato l’espe- del direttore tecnico della nazionale Cesare potenziale, riducendo al minimo gli elementi rienza personale e dei suoi colleghi ricercatori Butini e del tecnico federale responsabile delle di interferenza considerati e valutati anche gli per tendere a massimizzare l’allenamento at- nazionali giovanili Walter Bolognani, hanno stimoli ricevuti da condizioni ambientali e di traverso tecniche di lavoro e verifica.L’ultima approfondito i risultati della scorsa stagione e gara; da Antonio La Torre, allenatore dell’olim- sessione del meeting ha previsto una serie di illustrato la programmazione verso le manife- pionico Ivano Brugnetti nella 20 km di marcia relazioni prettamente tecniche. In apertura il stazioni internazionali della prossima estate, ai Giochi di Atene 2004, professore associato cittì della nazionale di nuoto di fondo Massi- con particolare attenzione alle Olimpiadi di di metodi e didattiche delle attività sportive mo Giuliani, ha analizzato i risultati ottenuti Rio de Janeiro. Il tecnico federale Stefano Mo- all’Università di Milano, nonché membro nella scorsa stagione e ha illustrato la pro- rini – che per il secondo anno consecutivo ha del comitato tecnico-scientifico e coordina- grammazione nella stagione olimpica. Matteo vinto il premio allenatore dell’anno “Alberto tore advisor della FIDAL, che ha parlato dei Giunta, tecnico di Federica Pellegrini e Filippo Castagnetti”; in finale erano giunti anche Mat- benefici, delle criticità e degli svantaggi degli Magnini,e Luca Corsetti (che segue anche Si- teo Giunta e a Emanuele Sacchi - ha illustrato allenamenti in altura nell’ambito di diverse mone Sabbioni) hanno condiviso le loro me- la preparazione di Gregorio Paltrinieri, cam- preparazioni; da Marco Bonifazi, coordinatore todologie di allenamento per obiettivi a breve pione del mondo in vasca lunga e vasca corta tecnico-scientifico dei settori agonistici e del e medio-lungo termine. Il direttore sportivo nella scorsa stagione e la gestione del lavoro centro studi e professore associato di fisiolo- Gianfranco Saini ha mostrato lo sviluppo cro- degli atleti stanziali al centro federale di Ostia. gia all’Università di Siena, che ha illustrato le nometrico del nuoto attraverso lo studio ana- Andrea Di Nino, direttore tecnico A.D.N Swim basi biologiche della periodizzazione, ovvero litico dei tempi e una serie di interessanti stati- Project ed allenatore di medagliati olimpici e delle fasi e dei cicli di allenamento in diversi stiche; infine Giovanni Dolfini, consigliere na- mondiali, e Marco Aloi, direttore operativo periodi storici e nell’ambito di una pianifica- zionale del Gruppo Ufficiali Gara, ha espresso della Consultinvest Basket Pesaro, hanno pro- zione pluriennale.Successivamente sono state delle considerazioni sulle recenti modifiche posto una tematica dall’accento manageriale presentate tre relazioni di carattere scientifico apportate al regolamento tecnico. Durante sulla gestione economica/operativa di un club e dall’eco internazionale. Giorgio Gatta, do- il convegno, il sindaco di Chianciano Terme, (basket/nuoto).La seconda sessione del con- cente di scienza e tecnica degli sport natatori Andrea Marchetti, ha portato i saluti dell’am- vegno è stata arricchita dalle relazioni del di- all’Università di Bologna, ha parlato degli ministrazione comunale e ringraziato il presi- rettore sportivo del settore nuoto Gianfranco aspetti biomeccanici della preparazione del dente Barelli per la scelta di Chianciano quale Saini che ha presentato una app disponibile nuotatore, ponendo l’accento sulle strumen- sede di importanti appuntamenti federali. da dicembre per facilitare la proiezione cro- tazioni più evolute “spesso elaborate da alle- nometrica attraverso l’inserimento di tempi natori statunitensi, che rivestono il ruolo di

48 La Tecnica del Nuoto