LA BIOGRAFIA DI BUKHARIN DI STEPHEN COHEN: Uno Studio Sulla Falsità Delle «Rivelazioni» Dell'era Khrushchev GROVER FURR E VLADIMIR L

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LA BIOGRAFIA DI BUKHARIN DI STEPHEN COHEN: Uno Studio Sulla Falsità Delle «Rivelazioni» Dell'era Khrushchev GROVER FURR E VLADIMIR L NOICOMUNISTI LA BIOGRAFIA DI BUKHARIN DI STEPHEN COHEN: Uno studio sulla falsità delle «Rivelazioni» dell'era Khrushchev GROVER FURR E VLADIMIR L. BOBROV Traduzione di Davide Spagnoli, revisione testo di Mila Danesi 03/10/2015 LA BIOGRAFIA DI BUKHARIN DI STEPHEN COHEN: UNO STUDIO SULLA FALSITÀ DELLE «RIVELAZIONI» DELL'ERA KHRUSHCHEV1 GROVER FURR E VLADIMIR L. BOBROV TRADUZIONE DI DAVIDE SPAGNOLI FONTE Nel 1929 Jules Humbert-Droz era membro del Partito comunista svizzero e rappresentante dell'Internazionale. Era anche amico intimo e alleato politico di Nikolai Bukharin, uno dei più importanti leader bolscevichi. All'epoca Bukharin era diventato un oppositore politico di Josiph Stalin, con il quale era stato fino a poco tempo prima alleato. Humbert-Droz incontrò e parlò con Bukharin per l'ultima volta all'inizio del 1929. Il comunista svizzero era in procinto di partire per partecipare ad una conferenza dei partiti comunisti dell'America latina. Nelle sue memorie, pubblicate in Svizzera nel 1971, Humbert-Droz ricorda l’incontro in questo modo: “Prima di partire, andai a vedere un'ultima volta Bukharin, non sapendo se l'avrei rivisto al mio ritorno. Avemmo una lunga e franca conversazione. Mi mise al corrente dei contatti presi dal suo gruppo con la frazione Zinov'ev-Kamenev per coordinare la lotta contro il potere di Stalin. Non gli nascosi che non approvavo questo legame delle opposizioni: “La lotta contro Stalin non è un programma politico. Abbiamo combattuto con ragione il programma dei trotzkisti sui problemi fondamentali, il pericolo dei kulak in Russia, la lotta contro il fronte unico con i socialdemocratici, i problemi cinesi, la prospettiva rivoluzionaria a breve scadenza, ecc. All'indomani di una vittoria comune contro Stalin, questi problemi politici ci divideranno. Questo blocco è un blocco senza principi, che si disgregherà ancor prima di ottenere alcun risultato.” “Bukharin mi disse anche che avevano deciso di usare il terrorismo individuale per liberarsi di Stalin. Anche su questo punto feci delle precise riserve: l'introduzione del terrorismo individuale nelle lotte politiche nate dalla rivoluzione russa rischiava molto di volgersi contro coloro che l'avessero usato. Esso non è mai stato un'arma rivoluzionaria. “La mia opinione è che noi dobbiamo continuare la lotta ideologica e politica contro Stalin. La sua linea porterà, in un avvenire vicino, a una catastrofe che aprirà gli occhi dei comunisti e sfocerà in un cambiamento di 1 Una versione in lingua russa, edita un po’ prima di questa in inglese, è stata pubblicata in Grover Furr and Vladimir Bobrov, 1937. Pravosudie Stalina. Obzhalovaniiu ne podlezhit! Moscow: Iauza-Eksmo, 2010 pp. 195-333. The present essay has been revised for publication in Cultural Logic. orientamento. Il fascismo minaccia la Germania e il nostro partito di chiacchieroni sarà incapace di resistergli. Di fronte alla disfatta del Partito comunista tedesco e all'estensione del fascismo alla Polonia, alla Francia, l'Internazionale dovrà cambiare politica. Quello sarà il nostro momento. È quindi necessario rimanere disciplinati, applicare le decisioni della nostra frazione dopo aver combattuto ed essersi opposti agli errori e alle misure della sinistra, ma continuare la lotta sul terreno strettamente politico.” Bukharin ha indubbiamente capito che non mi legavo strettamente alla sua frazione, il cui solo programma era di eliminare Stalin. È stato questo il nostro ultimo incontro. Chiaramente, non aveva fiducia nella tattica che proponevo. Naturalmente, sapeva anche, meglio di me, di quali delitti era capace Stalin. Insomma, coloro che dopo la morte di Lenin avrebbero potuto, sulla base del suo testamento, liquidare Stalin politicamente, cercavano di eliminarlo fisicamente, quando egli deteneva fermamente in mano il partito e l'apparato poliziesco dello stato. (Il corsivo è mio)2 Humbert-Droz pubblicò questo resoconto nel 1971, e lo scrisse senza alcuna pressione da parte dell'NKVD nella sua nativa Svizzera, dove trascorse la maggior parte della propria vita. Era un amico ed un alleato politico di Bukharin. All'epoca in cui scrisse le proprie memorie odiava Stalin, come risulta chiaro dal suo commento a proposito «di quali delitti era capace Stalin». Egli non aveva alcun motivo a noi noto di mentire o esagerare quanto conosceva. Inoltre, Humbert-Droz afferma di aver sentito di piani per uccidere Stalin dalle labbra di Bukharin. 2 Jules Humbert Droz, L'Internazionale comunista tra Lenin e Stalin, Memorie di un protagonista 1891/1941, 1974, Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, pp. 263-264, il corsivo è mio. Il testo originale in francese, tratto da Mémoirs de Jules Humbert-Droz. De Lénine à Staline. Dix ans au service de l’internationale communiste 1921-1931. Neufchâtel: A la Baconnière, 1971, pp. 379-80, recita: vant de artir ’allai voir une derni re ois ou arine ne sachant si je le reverrais mon retour. ous e mes une lon ue et ranc e conversation. l me mit au courant des contacts pris par son groupe avec la fraction Zinov'ev-Kamenev pour coordonner la lute contre le pouvoir de Staline. Je ne lui cac ai as que e n’a rouvrais as cette liaison des o ositions: «La lute contre Staline n’est as un programme politique. Nous avons combattu avec raison le programme des troskystes sur des problems essentiels, le danger des koulaks en Russie, la lute contre le front unique avec les social-démocrates les ro lems c inois la ers ective révolutionnaire tr s courte etc. u lendemain d’une victoire commune contre Staline ces ro lems politiques nous diviseront. Ce loc est un loc sans rinci les qui s’e ritera meme avant d’a outir. ou arine me dit aussi qu’ils avaient decide d’utiliser la terreur individuelle our se dé arrasser de Staline. Sur ce oint aussi e is d’ex resses reserves: l’introduction de la terreur individuelle dans les lutes olitiques nées de la évolution russe risquait ort de se tourner contre ceux qui l’em loieraient. lle n’a amais été une arme révolutionnaire. « on o inion est que nous devons continuer la lute idéolo ique et olitique contre Staline. Sa li ne conduira dans un avenir roc e à une catastro e qui ouvrira les eux des communists et a outira à un c an ement d’orientation. Le fascism menace l’ llema ne et notre arti de raseurs sera inca a le de lui resister. Devant la de acle du Parti communiste allemande et l’extension du ascism à la Polo ne à la rance l’ nternationale devra c an e de olitque. Ce moment-là sera notre eure. l aut donc rester disci lines a liquer les decisions sectaires a r s les avoir com tatues et s’o oser aux autes et aux measures auc istes mais continue la lute sur le terrain strictement olitique. ou arine a sans doute com ris que ue ne me liais as ave lément à sa raction don’t le seul ro ramme était de air dis ara tre Staline. Ce ut notre derni re entrevue. ani estement il n vait as con iance dans la tactique que e ro osais. l savait aussi ien s r mieux que moi de quells crimes Staline était ca a le. re ceux qui a r s la mort de Lénine sur la base de son testament, auraient pu liquider politiquement Staline c erc aient à l’élimier siquement alors qu’il tenait ermement en main le arti et l’a areil olicier de l’ tat. Molti penseranno che questa dichiarazione sia l'unico pezzo forte disponibile a conferma delle prove che Bukharin era colpevole delle accuse mossegli al Terzo Processo di Mosca del 1938, tuttavia è la conferma che Bukharin non solo non aveva alcuna obiezione alla formazione di un blocco con chi faceva affidamento sull'assassinio (la miglior traduzione del termine russo «terrore individuale»), ma a sostenerlo egli stesso. Se era in grado di tramare per assassinare Stalin all'inizio del 1929, evidentemente era capace di atti di questa natura negli anni successivi. A sostegno di questa affermazione, ora abbiamo a disposizione la confessione di Valentin Astrov, uno degli studenti e seguace di Bukharin, che nel gennaio 1937, accusa specificamente Bukharin di aver progettato l'omicidio di Stalin nel 1932. Quando viene messo di fronte alle dichiarazioni di Astrov, Bukharin nega ripetutamente. Nella sua prima confessione, che abbiamo scoperto e pubblicato su questa rivista [Cultural Logic, NDT] qualche anno fa, Bukharin ammette di far parte di un blocco assieme ai trotskysti ed altri fautori del terrore, confessando anche che all'interno della fazione, i Destri (le Destre), «crescevano gruppi terroristi». Ma anche allora Bukharin non ammise di essere a favore dell'assassinio dello stesso Stalin.3 Eppure Humbert-Droz afferma che lo era. Mentre era in carcere, il 10 dicembre 1937, Bukharin scrive una lettera a Stalin in cui ritratta tutte le confessioni fatte in precedenza. Alla pagina 7 di questa «toccante» missiva, Bukharin scrive: So che N[atasha] S[ergeevna Allilueva] non avrebbe mai creduto che avessi ordito qualcosa di malvagio contro voi... Se la leggiamo in senso letterale questa frase deve essere considerata la verità, perché Bukharin non ha scritto che non ha preso parte ai preparativi per uccidere Stalin. Bukharin ha scritto che la moglie di Stalin (all'epoca morta) non avrebbe creduto che lui fosse stato parte di una tale congiura! La differenza di significato tra queste due affermazioni è evidente. Bukharin ha usato «parole ambigue» - dicendo una cosa («vostra moglie non avrebbe mai creduto che avessi complottato qualcosa di male contro di voi»), mentre intendeva far capire a Stalin qualcos'altro («Non ho mai complottato nulla di male contro di voi») Ancora una volta, grazie alla memorie di Humbert-Droz, ora abbiamo elementi sostanziali che dimostrano che Bukharin stava mentendo.
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