Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati – 1905 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. XV N. 168 VOL. II BILANCIO CONSUNTIVO 2017 BILANCIO CONUNTIVO 2015 baritono Domenico Balzani ha dimostrato una buona capacità di fraseggio e ha convinto dal punto di vista scenico: “(…) si dimostra pienamente consapevole e padrone della situazione, trovando sempre le giuste sfumature e bei colori. Il suo canto è virile ed appassionato però mai spinto all’eccesso, risolvendo con finezza la figura più sfaccettata – vocalmente psicologica – di quest’opera” (Gilberto Mion, Torna a Trieste il lavoro giovanile di Bizet, in “Teatro.it”, 14/03/2017). Nel principale ruolo femminile, Léïla, Mihaela Marcu ha incantato il pubblico: “(…) le sue qualità mostrano come ella sia ad oggi una cantante dalle capacità attoriali sopraffine, anche senza considerare un carisma scenico che le consente di attirare l'attenzione dello spettatore fin dal suo primo incedere sul palco del Verdi. Artista completa, è capace di gestire il timbro rotondo e una voce dal colore inconfondibile grazie a un’emissione morbida, a una tecnica raffinata e a una gestione dei fiati sempre più convincente, a riprova del grande studio prima di ogni produzione” (Andrea R. G. Pedrotti, Le perle di Leila, in “L’Ape musicale”, 13/03/2017). Nel secondo cast i principali ruoli maschili sono stati interpretati da Merto Sungu (Nadir), apprezzato nella produzione di Die Zauberflöte di gennaio, e da Stefano Meo (Zurga), già sul palco triestino nel Rigoletto del 2016, mentre nel ruolo di Léïla troviamo il soprano coreano Hye myung Kang. In tutte le rappresentazioni Gianluca Breda ha interpretato un Nourabad di personalità. - Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari: nel terzo appuntamento della rassegna “L’Opera in un atto”, una delle novità più apprezzate della Stagione Lirica e di Balletto, ha debuttato al Teatro Verdi Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf–Ferrari con una produzione nuova, internazionale e di ottimo livello. La regia è stata affidata a Daniele Guerra, romano d’origine e con una solida esperienza nei teatri europei, che ha ben curato i caratteri dei personaggi, le interazioni tra di loro e tutti i movimenti. Le scene, pulite ed essenziali arricchite da giochi d’ombra, e i costumi, sobri ma funzionali, sono stati realizzati da Angelo Canu. La raffinata partitura di Ermanno Wolf-Ferrari è stata affidata alla bacchetta del Maestro Takayuki Yamasaki che “ben si disimpegna nella prova” (Matteo Firmi, Divertente e travolgente questo segreto di Susanna, in “Radio In Corso”, 19/03/2017) e l’Orchestra, nel complesso, ha avuto un rendimento positivo (Paolo Bullo, Teatro Verdi: il segreto di Susanna, in “OperaClick”, 21/03/2017). Nel cast figurano tre eccellenti artisti: il personaggio di Susanna è stato interpretato da Marie Fajtova; “La voce del soprano è di bel colore, di buon volume, e nonostante un vibrato stretto piuttosto pronunciato rimane sempre gradevole. L’attrice è spigliata, convincente e dinamica e perciò il personaggio è stato risolto sia nella civettuola malizia sia nel malinconico abbandono” (Paolo Bullo, Teatro Verdi: il segreto di Susanna, in “OperaClick”, 21/03/2017). La protagonista è stata affiancata dal baritono Alessio Cacciamani, al suo debutto sul palcoscenico del Verdi, nel ruolo del gelosissimo Conte Gil: Cacciamani “(…) con disinvoltura sfoggia una bella voce rotonda (…)” (Matteo Firmi, Divertente e travolgente questo segreto di Susanna, in “Radio In Corso”, 19/03/2017) e ha impersonificato in maniera efficiente il suo personaggio. Completa il cast, nel ruolo di Sante, Motoharu Takei, cantante ormai famigliare al pubblico triestino, che si è fatto notare e apprezzare per le sue doti attoriali, e in questa occasione è stato divertente ed indispensabile nella storia dell’Opera. - Tristan und Isolde di Richard Wagner: nella nuova produzione di Tristan und Isolde della Fondazione triestina, la regia, affidata a Guglielmo Ferro, si è ben adattata al nuovo, raffinato ed essenziale allestimento firmato da Pier Paolo Bisleri per le scene e da Virginia Carnabuci per i costumi. L’allestimento, nel complesso, ha sottolineato nel più profondo gli elementi intimi e tragici della storia dei due protagonisti, con pochi elementi, ma ben organizzati nello spazio scenico; “(…) un allestimento di “Tristan und Isolde” che fa riflettere, che altrettanto sa commuovere, rapire e trascendere nella sostanza metafisica del capolavoro assoluto” (Dejan Bozovic, Da non perdere – “Tristan und Isolde” al Teatro Verdi di Trieste, in “Circuito Musica, 11/04/2017). Sul podio, il ritorno del Maestro Christopher Franklin, presenza ormai famigliare al pubblico triestino, che, con la sua direzione, ha contribuito enormemente al successo della produzione. “Energico, profondo conoscitore del compositore tedesco. Instancabile e ben visibile al pubblico in ogni sua evoluzione, Franklyn ha dato nuova luce all’orchestra del teatro lirico triestino, essa infatti ha davvero superato se stessa in questa difficile partitura rendendola fluida e travolgente” (Alessandra Ressa, “Tristan und Isolde” al “Verdi” conferma con lunghi applausi la passione dei triestini per Wagner, in “Trieste Prima”, 11/04/2017); “(…) il maestro si abbandona con dottrina e con anima alla sublime partitura, raccogliendone i molteplici fili in un’unica trama cangiante, pulsante, e a momenti deflagrante, eppure sempre solida, compatta, priva di sfaldature e benché minime crepe. Esemplare è la sua attenzione ai cantanti nonché la sicurezza nel coordinare il golfo mistico e il palcoscenico (…)”” (Dejan Bozovic, Da non perdere – “Tristan und Isolde” al Teatro Verdi di Trieste, in “Circuito Musica, 11/04/2017). In scena una compagnia di grande prestigio e affiatamento, dove i due protagonisti sono apparsi in armonia tra loro. Nel ruolo di Tristano Bryan Register, tenore americano dal timbro fresco e luminoso e dall’impostazione canora di forte drammaticità, “(…) possiede la voce adeguata alla parte, che richiede un colore baritonale ed un registo acuto luminoso; l’interpretazione, la scansione della frase musicale, è pure stata all’altezza del ruolo che, nel terzo atto, esige una vera e propria prova di forza” (Andrea Merli, Tristano e Isotta, in “Impiccione viaggiatore”, 16/04/2017); ed è stata molto apprezzata anche la performance del secondo Tristano di Hans-Georg Wimmer. Il principale ruolo femminile, Isotta, è stato affidato al soprano britannico Allison Oakes, vincitrice di numerosi premi internazionali, ha riscosso un enorme successo sia di pubblico che di critica; è stata apprezzata soprattutto per il timbro e le molte sfumature della voce sapendo far emergere i caratteri contrastanti del suo personaggio: “(…) domina senza problemi la parte di Isolde; voce possente, a tratti ferrigna, canta con grande musicalità e buon controllo del suo strumento che sa piegare a tutte le sfumature, arrivando alla scena finale della trasfigurazione d’amore sorprendentemente riposata così da offrire una coinvolgente esecuzione della celebre pagina” (Stefano Bisacchi, Trieste, Teatro Verdi . Tristan und Isolde, in “Connessi all’Opera”, 08/04/2017). Nel secondo cast, Isotta è stata interpretata dal soprano serbo Ana Petricevic, già apprezzata dal pubblico triestino nel Die Fledermaus nella Stagione Lirica 2015-2016. Nel ruolo di Re Marke il basso bielorusso Alexey Birkus, membro dell’Ensemble del Nuremberg National Theater e vincitore, nel 2015, del titolo di “Best Young Male Singer’” nell’Austrian Music Theater Awards (Vienna), si è distinto per l’elegante presenza scenica e il buon volume della voce. Nel ruolo di Kurwenal Nicolò Ceriani baritono triestino molto amato dal pubblico per la voce corposa e ben proiettata e per le sue doti di attore: “Ceriani si esprime con il canto ma anche con la gestualità, con il linguaggio del corpo, con una mimica (…)” (Rossana Poletti, Tristan und Isolde nella bella messa in scena del regista Guglielmo Ferro. Il Register e la Oakes portentosi, in “Amici della Musica”). A completare la compagnia di canto Motoharu Takei nel ruolo di Melot, Susanne BILANCIO CONUNTIVO 2015 Pag. 66 di 147 Camera dei Deputati – 1906 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. XV N. 168 VOL. II BILANCIO CONSUNTIVO 2017 BILANCIO CONUNTIVO 2015 Resmark e Daniela Denschlag in quello di Brangäne, Andrea Schifaudo come giovane marinaio, Dax Velenich un pastore e Hitoshi Fujiyama un timoniere. - La sonnambula di Vincenzo Bellini: con La sonnambula di Vincenzo Bellini, il Teatro Verdi approda al penultimo appuntamento del cartellone della Lirica 2016-2017. A distanza di una decina d’anni dall’ultima messinscena sul palcoscenico del Verdi, l’Opera vede per la prima volta sul podio triestino il Maestro Guillermo García la cui direzione è stata definita da Gilberto Mion “superlativa” in quanto “il senso del racconto non manca mai, l’abbandono al canto e la leggerezza nel sostenere il cast neppure” (Gilberto Mion, Dalla Polonia, un’Amina dai tratti dolci e soavi, in “Teatro.it”, 09/05/2017). “L’Orchestra del Verdi si conferma, come al solito, formazione di assoluto affidamento” (Paolo Locatelli, La sonnambula al Verdi di Trieste, in “Il Discorso”, 07/05/2017). In scena al Teatro Verdi l’allestimento della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari la cui ambientazione della storia avviene in un mondo irreale, ossia in stanze con mobili di dimensioni gigantesche dove i diversi artisti fungono da bambole, mentre davanti vi è un mondo in miniatura