Le Vie Della Musica I Migliori Protagonisti Di Area 'Progressive'e Il
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26 Giovedì 26 maggio 2005 Le Vie della Musica Il Sannio quotidiano Stefano Bollani, Notturno Concertante, Mariposa, Goad e numerosi altri musicisti di talento italiani riuniti in un cd «The Letters», omaggio ai King Crimson da 30 artisti I migliori protagonisti di area ‘progressive’e il loro tributo allo storico gruppo inglese degli anni ‘70 di Donato Zoppo a senso un ca della band. Il misterioso tributo ai trio L’Imbroglio ci colpi- King Crim- sce con una sinistra «Pro- GLI ESECUTORI DEL CD H son? Credia- vidence» (1974). Atmo- H mo di no: la sfere simili anche per i maggioranza di dischi pro- Comfort, che donano a gressive (e generi affini) è «We’ll let you know» un consapevole o inconsa- (1973) un feeling sinistro, pevole omaggio al genio tra post rock, psichedelia e dei King Crimson. Sono jazz d’avanguardia, sulla una delle band più influen- scia delle produzioni Bas- ti, a partire dall’epocale sesfere. esordio di «In the court of Tornano dalle nebbie the Crimson King» del passato gli Spirosfera (1969): le numerose incar- ma è solo un’illusione: la nazioni dei KC hanno rap- loro «Cat food» (1970) è presentato un punto di ri- prelevata da un vecchio ferimento per intere gene- nastro del 1994 ed è trop- razioni di gruppi, dal rock po anonima per convince- sinfonico euro-americano re. Preferiamo Giorgio degli anni ‘70 all’attuale Brugnone negli ottimi Stefano sound metallico di Tool, Soundvision, autori di Bollani Maurilio Rossi dei 'Goad' The Mars Volta e giovani un’agguerrita «One more compagni. red nightmare» (1974), ar- Ha senso questo tributo ricchita dalla bella voce di ai King Crimson? La ri- Sladjana e da inedite in- sposta è sì. «The Letters» è fluenze new wave. Gli una parata di talenti trico- Psychonoesis non poteva- lore, una sorta di ideale no che optare per la malin- «esposizione» dei gioielli La copertina di 'The Letters' conica «Starless» (1974), di casa nostra, uniti dalla un brano molto vicino alla comune passione crimso- Stefano Bollani apre l’o- un’arpa e le donano un’au- Tiziano Rea - uno dei mu- loro sensibilità, ulteriore niana. Trenta artisti italia- pera con una deliziosa ra misteriosa e sospesa. Ai sicisti italiani di maggior prova per l’influenza ni hanno omaggiato il Re «Frame by frame» (1981) pisani Germinale spetta fede crimsoniana - non po- crimsoniana nel campo del Il Notturno Cremisi: alcuni hanno reso al pianoforte. Non si di- un’operazione complessa: tevano mancare: «For- «post rock». La tromba di Concertante onore al gruppo-simbolo stacca molto dalla struttu- prelevare la misconosciuta mentera Lady» (1971) col- Michele Nastasi rende la della loro crescita musica- ra originale e ne cattura «Doctor Diamond» (regi- pisce per la purezza delle loro cover pieno di poesia. le, altri hanno sfidato le tutto il senso frenetico. strata dal vivo nel 1974) intenzioni e dei risultati, I Caboto rivoltano proprie capacità cimentan- Agli attivissimi Anatrofo- ed elaborarla inserendovi davvero soddisfacenti per «Moonchild» (1969) co- dosi con un repertorio im- bia tocca stravolgere «The frammenti di Battisti, Mc una one man-band. I redi- me un calzino, proponen- pegnativo, altri ancora sailor’s tale» (1971), rea- Cartney e nuovi King vivi romani del Nodo Gor- done una versione rivedu- hanno inteso l’operazione lizzando una versione ana- Crimson, Projeckt com- diano sfornano una schi- ta, corretta e nevrotica. come semplice «divertis- trofobica assai, free presi. Due di loro (Lazzara zoide «Lament» (1972). Quei mattacchioni dei Ma- sement». Il minimo comu- rock/jazz ispido e pungen- e Masoni) formano i Three Dopo lo spumeggiante di- riposa non potevano che ne denominatore è comun- te. Più frizzante la «Pictu- Of A Charming Pair con sco d’esordio i baresi tributare «Sex Sleep Eat que l’incondizionata stima res of a city» (1970) dei Massimo Necchi (Mary Floating State bissano con Drink Dream» (95): tra art verso l’opera crimsoniana. jazz rockers calabresi Jet Newsletter): «Inner gar- una felice e intensa inter- rock, jazz e cabaret, sono Purtroppo la pubblica- Lag, paladini del groove; den I & II» (1995) ha uno pretazione di «Exiles» uno dei pochi gruppi che zione del triplo cd avviene la «Matte kudasai» (1981) sviluppo lento, calmo, con (1973). Altrettanto riuscita stupisce anche con brani in un periodo critico: da dei fumosi Slowmovies è un sound meditativo e vi- è la «Larks’ tongues in altrui. poco la sanremese Mellow intrisa di sfumature sionario.Malibran e Not- aspic part 1» (1973) dei Tributo ad una leggen- Records ha annunciato la «bohemien». turno Concertante si ap- Greenwall: per loro una daria rock band, certo. Ma chiusura delle attività e La summa crimsoniana, propriano delle due grandi versione quasi da camera, «The Letters» è anche una dunque il tributo ha il sa- ovvero «In the court of the ballate crimsoniane: i sici- un’operina che ingloba suggestiva fotografia di pore di un epitaffio. E’ un crimson king» (1969) è as- liani sorprendono con «Walking on air» (1995) e tante realtà italiane, alcune peccato: unire tanti gruppi segnata agli Zaq: i jazz un’intima «I talk to the rivela il talento del settetto più nascoste, altre longe- non è stato facile e la Mel- rockers pugliesi abbando- wind» (1969), gli irpini romano. ve, altre ancora in via di low avrebbe potuto conti- nano la variopinta fusion confermano il loro «nuovo maturazione. Tutte però in nuare a sostenerne le pro- per realizzare una cover corso» con una vellutata I «CURIOSI» grado di dire qualcosa, con duzioni, come ha fatto con canonica, pur segnata dal- «Cadence and cascade» DELL’ART ROCK personalità, tenacia, fanta- BIO KING CRIMSON dedizione durante gli anni la verve del bravo fiatista (1970). sia. E’ sicuramente questo ‘90. In ogni caso il cofa- Gianluca Milanese. Il gio- Ottimi i gruppi di area Nema Niko: uno dei l’aspetto più positivo del- I King Crimson esordiscono nel Queen”, parzialmente registrato dal netto è la degna conclusio- vane flautista è anche in lombarda. Mancano i gruppi più interessanti de- l’opera. La Mellow Re- 1969 con “In the Court of the Crimson vivo, nel quale l’artista sperimenta ne di un’onorata carriera forza agli ottimi Aria Pa- Moongarden ma il loro gli ultimi tempi, sebbene cords è in procinto di chiu- King”, riconosciuto capolavoro del una bizzarra strumentazione denomi- in campo discografico, an- lea: una band così «medi- leader Cristiano Roversi, poco prolifico. Stupefa- dere e l’ultima produzione rock progressivo, nel quale trovano nata “Frippertronics”. che con gruppi locali co- terranea» non è molto a con Caimi e Menotti, in- centi: la loro versione di sarà un tributo internazio- spazio lunghe escursioni strumentali, Dopo la breve parentesi del proget- me Algebra e Notturno suo agio con la tagliente treccia un ipnotico mantra «The talking drum» (73) nale ai leggendari Moody suite evocative e dissonanti, graffianti to “The League of Gentlemen”, che Concertante. Contravve- «The great deceiver» con «Discipline» (1981): sfiora il kraut rock. Corag- Blues. Un atto d’amore: atmosfere surreali, testi sognanti e annovera tra le sue fila un giovane e nendo alle intenzioni dei (1973), interrotta da spraz- percussioni indiane, chi- giosi: hanno rinunciato ai come questo splendido, psichedelici. La stessa copertina, raf- allucinato David Byrne, Fripp riesu- compilatori della raccolta, zi improvvisi nel miglior tarra e stick per un episo- testi declamati da Marco imperdibile omaggio ai figurante un volto urlante ed inquie- ma il marchio King Crimson con una vogliamo segnalarne il stile «popolaresco» degli dio curioso ma non privo Tuppo, marchio di fabbri- King Crimson. tante, dalla bocca spalancata, resterà nuova formazione di altissimo profilo, contenuto seguendo l’ispi- Osanna. La Mosaic Or- di fascino. Dalle ceneri dei scolpita nell’immaginario di un’inte- che allinea il geniale chitarrista razione stilistica e la pro- chestra (con due nomi “di gloriosi Prowlers sono na- ra generazione e riveste a tutt’oggi un Adrian Belew (dai Talking Heads), il venienza dei partecipanti, peso” come Luca Calabre- ti i Tilion, che per l’occa- ruolo di primissimo piano nell’icono- bassista Tony Levin e il batterista Bill non il singolo brano e l’ap- se e Giovanni Maier) cam- sione sfoderano una sottile grafia rock. La band ha un immediato Bruford. I tre album che escono tra partenenza ad una fase bia drasticamente la cele- «One time» (1995), ade- successo di critica e di pubblico e 1981 e 1984, “Discipline”, “Beat” e della carriera crimsoniana. bre «Red» (1974): dallo rente al loro stile «vintage rafforza la sua popolarità partecipan- “Three of a Perfect Pair”, sono più vi- E’ un modo per entrare spigoloso rock d’assalto prog». Parte dei vecchi do al grande raduno di Hyde Park da- cini alla forma canzone e svelano al meglio nello spirito del tri- ad un jazz da big band, Prowlers rivive poi nel trio vanti a più di 600.000 persone riunite pubblico lo straordinario talento di buto, che raccoglie artisti brioso e scorrevole. Costa/Mombrini/Piazza, a commemorare la scomparsa di Belew e Levin. di disparata estrazione che all’opera con «Lady of the Brian Jones dei Rolling Stones. La Dopo un’effimera collaborazione si cimentano con il com- I SIGNORI dancing water» (1970): il prima formazione del gruppo si avva- con la moglie Toyah Wilcox, anch’es- plesso «canzoniere» di DEL NEW PROG connubio pianoforte-chi- le di Greg Lake (che darà vita in se- sa musicista di vaglia, un album com- Robert Fripp. Proviamo a tarra è tra i più complessi e guito a Emerson, Lake & Palmer), Ian posto insieme a David Sylvian e una raggrupparli in categorie, Non potevano mancare il trio elabora un brano dai Mc Donald, Mike Giles, oltre natural- feconda assistenza alla nascente sce- anche arbitrarie, solo per le «vecchie glorie», i pa- lievi sapori jazz.