00 Copertina DEP N.39 2019
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Numero 39 – Gennaio 2019 Numero miscellaneo Issue 39 – January 2019 Miscellaneous Issue ISSN: 1824-4483 DEP 39 Numero miscellaneo Indice Introduzione/Introduction p. 1 Ricerche Arianna Ceschin, “ Sento che occorre un mutamento nel paesaggio”: viaggio nel giornalismo degli anni cinquanta di Anna Maria Ortese p. 4 Alessandra Trevisan, “Bisogna che ci vogliamo un po’ bene”. Anna Maria Ortese e la casa editrice Pellicanolibri di Beppe Costa, con un carteggio d’autrice p. 15 Veronica Stefani, L’urlo di FEMEN. I primi dieci anni dello sextremism nella lotta femminista contemporanea p. 31 Marta Sottoriva, L’eredità dimenticata: l’umanesimo democratico radicale di Ella Baker p. 57 Documenti Ruth First: le campagne giornalistiche sudafricane 1947-1963 , a cura di Anna Scandolin p. 82 “Lamenti di pietà”: poesie e drammi pacifisti di Margaret Sackville (1915-1920) a cura di Bruna Bianchi p. 123 Vernon Lee, La musica di Natale di Bach in Inghilterra e in Germania , 1915 Traduzione di Egle Costantino, cura di Bruna Bianchi p. 145 Vernon Lee, Satana il distruttore , parte prima Traduzione di Egle Costantino, cura di Bruna Bianchi p. 149 Interviste Al servizio delle donne in Himalaya. Intervista con Radha Bhatt a cura di Chiara Corazza p. 168 Strumenti di ricerca-Donne umanitarie Sara Valentina Di Palma, Matilde Cassin. Una vita tra Sionismo, Resistenza ed educazione giovanile p. 174 Recensioni, interventi, resoconti Sara Valentina Di Palma, Ricordi Emilia? Lei e gli altri bambini laggiù, nella Shoah p. 177 Anna Paola Moretti, Considerate che avevo quindici anni. Il diario di prigionia di Magda Minciotti tra Resistenza e deportazione (S. Lunadei) p. 182 Elisa Guida, La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah (M. Ermacora) p. 185 Elizabeth Gaskell, Lady Ludlow (B. Tarozzi) p. 187 Bruna Bianchi, Nella terra di nessuno . Uomini e donne di nazionalità nemica nella Grande guerra (S. De Vido) p. 191 Bianca Tarozzi, Una luce sottile. Storia di Eddo e Mary (A. Ievolella) p. 194 Neelam Srivastava, Italian Colonialism and Resistances to Empire, 1930-1970 (E. Bellia) p. 198 Emilio Redondo Carrero, Migrantes y refugiados en la posguerra mundial. La corriente organizada de españoles hacia Argentina,1946-1962 (E. Scarzanella) p. 201 Zoran Lapov-Giovanna Campani, Donne africane oltre le frontiere. Percorsi partecipativi in prospettiva di genere (C. Corazza) p. 204 Lihong Shi, Choosing Daughters: Family Change in Rural China , Stanford (S. Graziani) p. 207 Meenal Shrivastava, Amma’s Daughters (S. MacDonald) p. 209 Introduzione/Introduction In questo numero miscellaneo la rivista riprende alcuni temi già trattati in pre- cedenza e ne affronta di nuovi. La rubrica Ricerche si apre con due saggi dedicati alla scrittrice e poetessa italiana Anna Maria Ortese. Il primo, di Arianna Ceschin, analizza la pratica letteraria innovativa di alcuni suoi scritti, una pratica capace di combinare tratti tipici dello stile narrativo con il gusto del visivo tipico del giorna- lismo. Il secondo saggio, di Alessandra Trevisan, indaga il legame intellettuale e fraterno tra Anna Maria Ortese e Beppe Costa, fondatore della Pellicanolibri, casa editrice e grande progetto culturale che vide coinvolta anche la scrittrice italiana. Il saggio è arricchito da un’intervista a Beppe Costa e da alcune lettere inedite di An- na Maria Ortese. Anche il saggio che segue tocca un tema nuovo per la rivista. Veronica Stefani ripercorre un decennio di attività di Femen – il movimento transnazionale femmi- nista emerso con la rivoluzione arancione in Ucraina –, ne discute punti di forza e di debolezza e si interroga sull’efficacia dell’uso della nudità come mezzo di rivo- luzione sessuale. L’ultimo saggio raccolto nella rubrica traccia un profilo biografi- co dell’attivista per i diritti civili degli afroamericani Ella Baker, figura recente- mente rivalutata dalla storiografia femminista nera, soffermandosi in particolare sulla sua etica organizzativa basata sui valori del mutualismo e della democrazia diretta. Nella rubrica Documenti il numero riprende temi già affrontati, li amplia e li approfondisce. Anna Scandolin presenta e suddivide per temi una vera e propria raccolta di articoli di Ruth First – l’attivista e sociologa sudafricana a cui DEP ha dedicato un numero speciale (n. 26, 2014) – apparsi tra il 1957 e il 1953 su varie testate e conservati prevalentemente nell’archivio Ruth First Papers presso l’ Institute of Commonwealth Studies a Londra. A conclusione del centenario della Grande guerra, inoltre, la rubrica ritorna sul tema del pacifismo femminista presentando in traduzione italiana alcune poesie e un dramma della poetessa britannica Margaret Sackville, l’articolo La musica di Natale di Bach in Inghilterra e in Germania della scrittrice cosmopolita Vernon Lee e, della stessa, la prima parte dell’opera Satana il distruttore la cui parte cen- trale, il Balletto delle nazioni , è già apparsa nel n. 31 del 2017. Il tema delle donne che lottarono a fianco di Gandhi – oggetto del numero mo- nografico n. 37 del 2018 – è qui ripreso nell’intervista a Radha Bhatt, attivista im- pegnata da anni nella diffusione del Programma costruttivo di Gandhi. Infine, in questo numero che, come di consueto, si pubblica nell’imminenza del Giorno della Memoria, due contributi di Sara Valentina Di Palma si soffermano sul © DEP ISSN 1824 - 4483 destino dell’infanzia nella Shoah. Nella rubrica Donne umanitarie la studiosa trac- cia un profilo di Matilde Cassin concentrandosi sull’aiuto ai bambini ebrei, mentre nell’intervento incluso nella rubrica Recensioni , Interventi, resoconti , attraverso i frammenti di alcune esperienze infantili, presenta le difficoltà di ricostruire l’identità e il vissuto dei bambini assassinati nella Shoah, una sfida e un dovere per la storiografia. *** This miscellaneous issue of DEP returns to themes the journal has already dealt with as well as introducing new ones. The Ricerche section opens with two essays dedicated to the Italian poet and writer Anna Maria Ortese. The first, by Arianna Ceschin, analyses the innovative literary practice of some of Ortese’s writings, which combines typical aspects of her narrative style with her journalistic love for the visual. The second essay, by Alessandra Trevisan, explores the intellectual and fraternal bond between Anna Maria Ortese and Beppe Costa, the founder of Pelli- canolibri, a publishing house and noteworthy cultural project to which Ortese con- tributed. The piece is accompanied by an interview with Beppe Costa and by some unpublished letters by Anna Maria Ortese. The following essay also introduces a new theme for the journal. Veronica Ste- fani reports on a decade of activity carried out by Femen – the transnational femi- nist movement that grew from the Orange Revolution in Ukraine – discussing its strengths and weaknesses, and exploring the effectiveness of nudity as a means of sexual revolution. The last essay in this section provides a biography of the Afri- can-American civil rights activist Ella Baker, who has recently been reconsidered by Black feminist historiography. She focuses in particular on Baker’s organisa- tional ethics based on values of mutualism and direct democracy. The Documenti section expands and elaborates on themes already dealt with in past issues. Anna Scandolin introduces a collection of articles by Ruth First, the South African activist and sociologist to whom DEP dedicated a Special Issue in 2014 (n. 26). These articles were published in different newspapers between 1957 and 1953, and are mainly conserved in the Ruth First Papers archive at the Insti- tute of Commonwealth Studies in London. At the end of the centenary of the Great War, Documenti returns to the theme of feminist pacifism with the Italian translation of some poems and a play by the Brit- ish poet Margaret Sackville, Vernon Lee’s article Bach’s Christmas Music in Eng- land and in Germany (La musica di Natale di Bach in Inghilterra e in Germania ) and the first part of Satan, the waster (Satana il distruttore ) the central part of which, The Ballet of the Nations (Balletto delle nazioni ), was published in 2017 (n. 31). The theme of the women who worked alongside Gandhi – dealt with in the monographic issue n. 37 in 2018 – is taken up again in an interview with Radha Bhatt, an activist who has been involved in propagation of Gandhi’s Constructive Program. Finally, this issue that appears each year close to Holocaust Memorial Day pub- lishes two articles by Sara Valentina Di Palma that explore childhood in the Shoah. In the Donne umanitarie section, she provides a biography of Matilde Cassin, fo- 2 cusing on her aid for Jewish children, while in the Recensioni , Interventi, resoconti section she explores the difficulties in reconstructing the identity and experience of the children killed in the Shoah through some fragments of childhood memories, both a challenge and a duty for historiography. 3 “Sento che occorre un mutamento nel paesaggio”: viaggio nel giornalismo degli anni cinquanta di Anna Maria Ortese di Arianna Ceschin* Abstrac t: Anna Maria Ortese’s work demonstrates the existence of a link between literature and journalism. In the 1950s, her Il mare non bagna Napoli and Silenzio a Milano can be con- sidered as an example of innovative literary practice capable of combining unique features of her narrative style with a visual style, typical of journalism. Il treno russo confirms and rein- forces this practice at its best. Multifaceted author and full of creativity, Anna Maria Ortese has too often been neglected and has been a victim of misunderstandings. La prosa giornalistica di Anna Maria Ortese, una “palestra di scrittura” alla ricerca della realtà La pagina narrativa non fu l’unico spazio dove Anna Maria Ortese, eclettica firma della letteratura italiana novecentesca, seppe offrire una lezione in fatto di originalità stilistica e schiettezza di contenuti. Una realtà riportata con piglio sincero dalla penna ortesiana riaffiora anche e soprattutto tra le pagine dei periodici. Risulta cospicuo il numero di collaborazioni presso diversi giornali, testimoniato dall’intensa biografia dell’autrice.