Da oltre un secolo non veniva pubblicato un catalogo della flora del Ferrarese. Risale infatti al 1909 L017046 ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI, CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA il Contributo alla flora vascolare della Provincia di Ferrara di Pietro Revedin. Da quel tempo ormai molto lontano molte cose sono avvenute e i cambiamenti hanno influito anche sulla flora che – sapendola leggere ed interpretare – è un fedele indicatore dello stato del territorio e delle sue modificazioni. La Flora del Ferrarese di Filippo Piccoli, Mauro Pellizzari e Alessandro Alessandrini (con la colla- borazione di Lisa Brancaleoni, Giampaolo Balboni e Nicola Merloni) è frutto di un progetto pluride- cennale ed è risultato di esplorazioni sistematiche e quanto più accurate possibile del territorio. Sono stati analizzati sia i lembi di maggiore e più noto valore naturalistico, come il Delta del Po (il Gran Bosco della Mesola, le zone umide salmastre, le dune costiere), le Dune di Massenzatica, la Foresta Panfilia, Campotto e Valle Santa. Ma sono stati esplorati anche luoghi meno importanti, in quanto più modificati, ma ricchi di specie diverse e per gran parte di origine esotica: le aree urbane, i canali, i campi, le aree industriali dismesse, le aree ferroviarie. Flora del Ferrarese Confluiscono qui anche i dati raccolti dai predecessori, a partire dai botanici ottocenteschi, esponenti della Scuola Botanica Ferrarese che tanto lustro ha dato alla città. Le loro opere a stampa, ma anche i campioni essiccati oggi conservati nell’Erbario ferrarese sono stati analizzati e archiviati. È stata così trovata testimonianza della presenza, storica e attuale, di oltre 1300 entità sistematiche di- Filippo Piccoli verse. Un numero considerevole che ha stupito gli stessi autori di questa opera. Mauro Pellizzari Tra queste un numero significativo è oggi scomparso; soprattutto si tratta di piante di ambienti umidi, ma anche commensali di colture. Molte piante sono state rinvenute per la prima volta e se ne dà notizia Alessandro Alessandrini proprio in questa sede. L’analisi delle modificazioni della flora permette di trarre alcune conferme del considerevole aumento Flora delFerrarese della pressione dell’uomo sull’ambiente, che viene testimoniato dall’impoverimento della flora origi- naria e dal forte incremento della flora esotica, ma anche di quella genericamente ruderale. Sono fenomeni generali che anche nel Ferrarese si esprimono con evidenza. La Flora del Ferrarese non è una guida al riconoscimento; tuttavia un significativo apparato fotografico permette di farsi un’idea di alcune delle piante trattate e anche della loro rasserenante bellezza. Longo EditoreRavenna

ISBN 978-88-8063-781-3

€ 35,00 LONGO EDITORE RAVENNA Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna Flora del Ferrarese

Filippo Piccoli Mauro Pellizzari Alessandro Alessandrini

Con la collaborazione di Giampaolo Balboni Lisa Brancaleoni Nicola Merloni

Uomo e natura

ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Flora del Ferrarese

Filippo Piccoli Mauro Pellizzari Alessandro Alessandrini

Con la collaborazione di Giampaolo Balboni Lisa Brancaleoni Nicola Merloni

LONGO EDITORE RAVENNA Credits fotografici Alessandro Alessandrini: 2, 3, 4, 7, 8, 10, 11, 12, 14, 15, 19, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 40, 42, 44, 45, 47, 49, 51, 52, 54, 55, 58, 61, 62, 65, 66, 69, 72, 75, 78, 79, 81, 82, 85, 86, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 98, 99, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 108, 109, 110, 112, 114, 115, 116, 117, 118, 120, 121, 122, 124. Lisa Brancaleoni: 53. Remo De Togni: 13, 113. Attilio Marzorati e Mirna Medri: 1, 9, 16, 17, 20, 27, 30, 39, 43, 46, 48, 50, 56, 57, 59, 60, 63, 64, 67, 70, 71, 74, 76, 77, 80, 83, 84, 87, 89 (particolare) 97, 100, 107. Nicola Merloni: 5, 6, 18, 41, 68, 73, 95, 96, 111. Mauro Pellizzari: 19 (particolare), 38, 119, 123

ISBN 978-88-8063-781-3

© Copyright 2014 Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e © A. Longo Editore snc Via P. Costa, 33 – 48121 Ravenna Tel. 0544.217026 – Fax 0544.217554 e-mail: [email protected] www.longo-editore.it All rights reserved Printed in Italy Gli Autori

FILIPPO PICCOLI, già docente di Botanica Sistematica presso l’Università di Ferrara, in molti anni di atti- vità scientifica ha rivolto la sua attenzione su argomenti floristici e vegetazionali, con indagini su ambienti naturali e antropizzati, dalla pianura alla montagna. Tali ricerche si sono tradotte in numerose pubblica- zioni di carattere geobotanico e in Carte della Vegetazione a piccola e grande scala.

MAURO PELLIZZARI, docente di scienze nella scuola secondaria, svolge da molto tempo ricerche in campo botanico, finalizzate alla conoscenza della flora, della vegetazione e degli habitat, soprattutto nel territo- rio della pianura e della costa dell’Emilia-Romagna. Università ed altri Enti si avvalgono della sua colla- borazione, espressa anche con numerose pubblicazioni scientifiche.

ALESSANDRO ALESSANDRINI, ricercatore presso l’Istituto Beni Culturali, indaga da diversi decenni la flora dell’Emilia-Romagna, attraverso l’esplorazione territoriale e la raccolta di dati attuali e storici; la sua at- tività si concretizza spesso in collaborazione con altri esperti. Su questi argomenti ha pubblicato numerosi lavori in diverse sedi, da singole segnalazioni ad alcune flore provinciali.

Ringraziamenti

Questa opera è nata anche grazie all’aiuto di istituzioni e persone che in modo del tutto disinteressato ne hanno reso possibile o in qualche modo facilitato la realizzazione. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara per aver sostenuto il progetto di revisione dell’Erbario storico dell’Università di Ferrara; Il personale dell’Orto Botanico di Ferrara per avere “ospitato” esemplari vegetali in attesa di fioritura e della relativa identificazione; Il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara, che ha reso disponibili le strut- ture della Sezione di Botanica; Enrico Banfi, Paolo Cuccuini, Franco Fenaroli, Gabriele Galasso che hanno rivisto diversi campioni d’er- bario di specie critiche; Fabrizio Bonali e Franco Giordana che hanno trasmesso all’Istituto Beni Culturali i dati del censimento della flora del Cremonese relativi al territorio dell’Emilia-Romagna; Carla Corazza del Museo di Storia Naturale di Ferrara, per le segnalazioni tratte dal censimento dei maceri ferraresi; Giovanni Da Re e Giovanni Nobili del Corpo Forestale dello Stato per averci in ogni modo agevolato nei sopralluoghi all’interno delle Riserve Naturali Statali; Francesco Farinelli, custode della Salina di Comacchio e cuoco sopraffino; Duilio Iamonico per i numerosi approfondimenti e suggerimenti su Amaranthus, Chenopodium s.l. e altre “erbacce”; Annalisa Managlia che ha favorito la consultazione dell’Erbario dell’Università di Bologna (BOLO); Attilio Marzorati, Mirna Medri, Remo de Togni, che hanno gentilmente messo a disposizione numerose immagini qui pubblicate; Daniele Saiani per il proficuo approfondimento sul genere Salsola; Fausto Bonafede, Sergio Montanari, Robert Wagensommer, Andrea Borghi per dati, notizie, opinioni, con- sigli; Hanno collaborato con continuità e con contributi particolarmente significativi: Giampaolo Balboni (WWF, Ferrara), Lisa Brancaleoni (curatrice dell’Erbario dell’Università di Ferrara) e Nicola Merloni (insegnante ed esperto in flora e vegetazione, Cervia); a tutti un cordiale e sincero ringraziamento. Collocazione geografico-amministrativa del Ferrarese. Estensione: oltre 2600 kmq. Abitanti: oltre 350000. Densità: quasi 140 ab/kmq. Territorio pianeggiante. Quota min: -3,4 m slm; max: 26. (da “Wikimedia commons”; file di pubblico dominio)

6 PRESENTAZIONE

I vegetali sono intorno a noi, quasi dovunque; sono quella parte della diversità biologica che è in grado di produrre sostanza organica utilizzando l’energia solare e l’anidride carbonica. Il patrimonio energetico e materiale così sintetizzato diviene la base di vita per le altre componenti della biodiver- sità: gli animali e quindi anche l’uomo. Il Ferrarese è un territorio del tutto pianeggiante, delimitato da un grande fiume a Nord e dal mare a Est; è stato formato dall’energia dell’acqua che ha trasportato i sedimenti, di cui è costituito, e dal vento che ha accumulato le dune, le attuali e ancor prima le antiche. Gli ambienti umidi e i litorali sono quindi la sua caratteristica più tipica e le piante di questi ambienti sono le più importanti e anche le meglio conosciute della sua flora. Ma, a distanza di oltre cento anni dal primo censimento della flora ferrarese, era necessario un ag- giornamento generale delle conoscenze che desse conto di come le enormi trasformazioni, che que- sto territorio ha subito soprattutto per azione dell’uomo, hanno modificato il patrimonio vegetale. Le modificazioni del territorio sono infatti messe in evidenza anche dai cambiamenti quantitativi e qualitativi della diversità vegetale: specie un tempo note sono oggi scomparse; specie assenti hanno invece colonizzato il territorio diventando a volte dominanti su estensioni amplissime. Tra le componenti della flora che hanno subito un chiaro impoverimento emergono le piante di am- bienti umidi che in molti casi sono del tutto scomparse o che hanno subito una forte rarefazione. Hanno invece tratto evidente vantaggio dalle trasformazioni quelle specie vegetali favorite diret- tamente dall’uomo in quanto coltivate o che per vivere richiedono ambienti disturbati, ruderali, urbani. Una componente sulla quale nei tempi recenti si è concentrata l’attenzione dei ricercatori è quella delle “esotiche”, cioè le piante che provengono da altri continenti come conseguenza spesso invo- lontaria degli scambi commerciali. Questa componente ha aumentato e di molto la sua incidenza; le specie esotiche, a volte molto invadenti, si trovano e diventano dominanti anche in ambienti semina- turali come quelli fluviali, minacciando la copertura vegetale originaria. Il censimento della flora che viene qui presentato dimostra che anche nel Ferrarese sono docu- mentati due fenomeni generali entrambi preoccupanti: la diminuzione o marginalizzazione della flora originaria e il forte incremento della flora esotica e ruderale. Per quantificare questi fenomeni è stato necessario archiviare ordinatamente i dati storici e recenti, noti in bibliografia o inediti e conservati sotto forma di campioni essiccati negli erbari. La mole di dati disponibili è risultata considerevole e il ruolo dei ricercatori-esploratori attuali è risultato insostitui- bile. Si tratta, è da sottolineare, di appassionati non professionisti, eccellenti conoscitori del territo- rio e della flora e non di rado scopritori di novità. I dati storici sono poi stati confrontati con le conoscenze attuali e da questo confronto sono nate le conclusioni cui si è accennato. Ritengo, per concludere, che la Flora del Ferrarese sia un esempio di come l’Istituto che presiedo, in stretta collaborazione con altri soggetti istituzionali, possa utilmente mettere a disposizione stru- menti di conoscenza per la migliore gestione del patrimonio regionale di diversità biologica, orien- tata alla sua illuminata e lungimirante conservazione. Il Presidente dell’Istituto Beni Culturali Prof. Angelo Varni

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1. INTRODUZIONE

Lo spirito che ha animato la realizzazione di questo lavoro è il medesimo con cui sono state redatte altre flore provinciali di recente pubblicazione (Alessandrini & Branchetti 1997; Romani & Alessan- drini 2001; Alessandrini & al. 2010; Bracchi & Romani 2010). Esse hanno colmato lacune relative a territori regionali scarsamente indagati dal punto di vista floristico o hanno registrato le variazioni av- venute sulla componente vegetale a distanza di lunghi periodi di tempo. In particolare il territorio della Provincia di Ferrara era stato incluso nella categoria delle “aree con conoscenza generica appena in- formativa” (Filipello 1977), giudizio confermato anche in tempi recenti (Scoppola, 2005). Comune è dunque l’intento di presentare non solo l’aspetto descrittivo, ma anche quello di assumere il valore di censimento della diversità biologica, di valutare le variazioni che inevitabilmente sono av- venute (scomparsa o rarefazione di specie, acquisizione di nuovi taxa, etc.) e di cercare le ragioni di tali variazioni, come la perdita o il declino di habitat adatti al loro sviluppo, i cambiamenti climatici, l’alterazione ambientale causata da molteplici attività umane di sfruttamento delle risorse e dallo scarso rispetto per la natura che ci circonda. Le flore si prefiggono lo scopo di costituire documenti validi per futuri confronti, utili a contenere e contrastare le perdite di biodiversità. Al fine di conservare questa risorsa gli inventari floristici aggiornati sono ritenuti indispensabili da varie convenzioni internazionali, fra le quali la più importante è la Convenzione sulla biodiversità di Rio de Janeiro del 1992, che riconosce la necessità di interventi sostanziali per far fronte al depaupe- ramento e alla conservazione della diversità biologica, dai quali ci si attende una vasta gamma di be- nefici ambientali, economici e sociali. Tale Convenzione è stata preceduta da quella di Berna che, proteggendo gli habitat, indirettamente ha favorito la biodiversità. In questo panorama numerosi pro- getti italiani rafforzano le attività di conoscenza e protezione attraverso sinergie tra soggetti istituzio- nali ed universitari; si ricordano “Completamento delle conoscenze naturalistiche di base” (Blasi 2003) e “Flora alloctona d’Italia” (Celesti-Grapow & al. 2010). A tale proposito si rammenta che il 2010 è stato dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite anno della biodiversità.

Origine ed evoluzione del territorio ferrarese

L’origine del territorio provinciale ferrarese è comune a quella dell’intera Padania, occupata in tempi remoti da un vasto golfo. Il grande spazio triangolare corrispondente al Golfo Padano è stato riem- pito nel tempo dai materiali che l’erosione ha strappato alle catene montuose alpina ed appenninica, alle quali si deve la costruzione di sedimenti di enorme spessore. Il Golfo Padano, presente ancora all’ini- zio del Quaternario, attuale era geologica, è stato in tal modo colmato dai materiali detritici traslati dai corsi d’acqua provenienti dagli adiacenti rilievi, soprattutto nell’ultimo milione di anni. Nell’evoluzione di questa grande pianura che veniva lentamente a formarsi hanno poi influito la subsidenza e i mutamenti climatici dell’ultimo milione di anni, corrispondenti all’alternarsi di periodi glaciali ed interglaciali che provocarono abbassamenti e risalite del mare. Tali variazioni sono da ri- collegarsi con le forti differenze riscontrabili nei sedimenti (Bondesan 1990). Le fasce pedemontana e di alta pianura sono state costruite con materiali grossolani, ciottoli, ghiaie e sabbie. Più lontano dalle

9 montagne si passa alla bassa pianura, formata soprattutto da materiali più fini come limi ed argille, con conseguente scarsa permeabilità, difficoltà di drenaggio e permanenza di umidità del suolo. Oscillazioni climatiche si sono verificate anche in epoca più recente: nell’Olocene (periodo attuale) si sono alternati intervalli di clima freddo e piovoso con intervalli più caldi e semiaridi; in corrispon- denza dei primi i fiumi hanno intasato di sedimenti i tratti inferiori dei loro alvei e sono straripati, de- terminando maggiori estensioni di zone paludose; durante i periodi caldi e secchi il territorio è stato interessato da maggior stabilità e semplicità delle rete fluviale e da parziale invasione delle acque ma- rine nelle aree depresse in vicinanza della costa. Circa 6.000 anni fa la linea di costa passava ad ovest di Lugo, proseguiva a nord fra Codigoro e Mas- safiscaglia, passava per Adria e si inoltrava verso la Laguna di Venezia. Successivamente, nel processo di avanzamento della pianura verso il mare, dovuto sempre all’apporto dei sedimenti fluviali, sono state individuate nuove linee di costa; la loro traccia è oggi rappresentata dai cordoni litoranei, com- posti da sabbie di spiaggia e di duna. L’esempio più appariscente è rappresentato dalle dune fossili di Massenzatica, originatesi circa 3.000 anni fa, che raggiungono attualmente altezze ragguardevoli (oltre 8 m). Altri cordoni più antichi e soggetti per questo a un’azione più prolungata della subsidenza sono oggi sepolti da sedimenti fluviali e palustri (Bondesan 2001). I fenomeni ora descritti, unitamente alla subsidenza, hanno determinato la formazione di aree più o meno depresse, interessate da ristagno di acque salmastre a ridosso della costa e di acque dolci in si- tuazione più arretrata. In tempi relativamente recenti l’evoluzione del territorio ha poi risentito più delle attività umane che dei processi naturali: i fiumi, mutevoli nei loro tracciati, sono stati imbrigliati e la rete idrografica è stata stabilizzata a mezzo di argini artificiali, mentre enormi estensioni di zone inondate in modo tempora- neo o permanente sono state oggetto di bonifica e trasformate in terreni adatti alle colture agrarie. Da quanto detto si possono comprendere le ragioni per le quali la Provincia di Ferrara presenti una fisionomia del tutto pianeggiante; i dislivelli sono minimi: la quota massima si riscontra nel Comune di Cento (+ 26 m), mentre la quota minima si trova a nord-est di Jolanda di Savoia (- 4 m circa sotto il livello del mare). Le aree depresse sono molto diffuse nel Ferrarese; si calcola che circa il 40% del territorio, che ri- cade per intero nel settore orientale, si trovi al di sotto del livello del mare. Dal punto di vista geomorfologico nel territorio si può riconoscere una trama formata dai letti dei fiumi, dai paleoalvei, dai ventagli di rotta e, nel settore orientale, dai cordoni dunosi litoranei; nei tratti compresi tra queste maglie si estendono i terreni che si sono originati dall’azione di deposito di acque più tranquille (Bondesan 2001). La superficie occupata corrisponde a 263.151 ettari ( Malagù 1967).

Clima

Il territorio ferrarese condivide le caratteristiche climatiche della Pianura Padana emiliano-roma- gnola. Il clima, infatti, rientra nel tipo di transizione tra il mediterraneo e il continentale, cioè con escur- sione termica annua di tipo continentale e precipitazioni che si concentrano prevalentemente nei periodi primaverile ed autunnale (Prodi & al. 2001). Le temperature massime si aggirano sui 33-34 °C, quelle minime possono essere anche molto basse; nel 1984-85 è stata registrata a Ferrara una minima asso- luta di – 21.5 °C. Le precipitazioni variano mediamente da 500 a 700 mm annui. Questa situazione presenta una disomogeneità di un certo rilievo nel settore litoraneo rispetto alle zone interne. Ciò è confermato da Galliani & Filippini (1984) che evidenziano un valore assoluto di escursione termica più alto nelle zone che meno risentono della vicinanza del mare. Anche Zanforlini (1987) riconosce tale differenza e inserisce il territorio costiero ferrarese in un’area omogenea assieme alla Riviera Romagnola. L’umidità relativa è elevata con una media annuale del 75%; poiché la Padania è caratterizzata dalla presenza di intense inversioni termiche nei bassi strati dell’atmosfera, che impediscono l’insorgere di moti verticali ascendenti e quindi la dispersione dell’umidità, il fenomeno delle nebbie invernali è molto frequente (oltre 100 giorni in un anno a Ferrara). La nevosità è scarsa e tende a diminuire pro-

10 cedendo verso la costa (a Ferrara in media 4 giorni all’anno). I venti prevalenti, di solito di moderata intensità, provengono dai settori di nord-est (16,8%) e ovest (16,1%) ( Zanella 1990). In questi ultimi anni l’ISAO-CNR di Bologna evidenzia che il clima tende ad un inaridimento com- plessivo per simultaneo aumento di temperature e diminuzione delle precipitazioni.

Bioclima

Dai calcoli effettuati da Biondi & Baldoni (1993, 1995), che hanno applicato l’indice ombroter- mico estivo (Iov) di Rivas-Martinez (1993), il territorio ferrarese appartiene alla Regione con bioclima temperato (o centroeuropeo) e al piano bioclimatico collinare con ombrotipo subumido.

Fitoclima

Per apprezzare in modo più approfondito le condizioni ambientali a cui è sottoposta la flora ferra- rese è bene tener conto del paesaggio fitoclimatico dell’Emilia-Romagna (Ubaldi & al., 1996), dal mo- mento che gli inquadramenti del clima in generale e del bioclima descritti in precedenza non permettono, o consentono in parte, di discriminare settori floristici territoriali diversificati. Relativa- mente alla pianura, poichè sono assenti sufficienti estensioni di vegetazione forestale naturale, gli Au- tori citati ricorrono alla distribuzione un certo numero di specie spontanee termofile, la cui diffusione viene considerata predittiva e correlabile con il gradiente climatico che si realizza in funzione della di- stanza dalla costa. La presenza o l’assenza di queste specie permette di ripartire la pianura emiliano-romagnola in aree con diverso grado di mediterraneità e di distinguere anche per la provincia di Ferrara un’area occi- dentale, dove le specie termofile considerate mancano o sono molto rare, e un’area orientale costiera, dove queste specie sono presenti e abbondanti. Le specie individuate sono le seguenti: Paliurus spina-christi Mill., Clematis viticella L., Dittri- chia viscosa (L.) Greuter (= Inula viscosa (L.) Aiton), Diplotaxis tenuifolia (L.) DC., Botriochloa ischaemum (L.) Keng, Rubia peregrina L., Cistus creticus L. (= Cistus incanus L.), Arundo plinii Turra e Bellevalia romana (L.) Sweet. In funzione della distribuzione di questi taxa nella pianura ferrarese sono riconoscibili 2 delle 4 zone individuate da Ubaldi (1996) e precisamente: - aree litoranee ferraresi e ravennati; - aree planiziali tra il Fiume Secchia e le Valli di Comacchio. Nella zona A la temperatura media annua è compresa tra 13° e 13,5° C, mentre la media della tempera- tura minima di dicembre è compresa tra 0,1° e 0,8°C. L’escursione termica annua varia tra 20,5° e 21,8°C. le precipitazioni medie annue vanno da 620 a 770 mm. Il periodo xerotermico si realizza nei mesi estivi e in particolare nel mese di luglio. Nel territorio considerato non solo sono abbondanti le specie succitate, ma a queste si affiancano altre specie termofile, quali Quercus ilex L., Phillyrea angustifolia L., Ruscus aculeatus L., Asparagus acutifo- lius L., Lonicera etrusca Santi, Rosa sempervirens L., Clematis flammula L., Teucrium capitatum L., Py- racantha coccinea M.J. Roemer, Trisetaria michelii (Savi) D. Heller e Osyris alba L. La zona C vede una forte diminuzione del numero di specie termofile indicatrici, una parte delle quali scompare totalmente, come Rubia peregrina e Cistus creticus, o mantiene una presenza sporadica, possibile in situazioni protette, come Arundo pliniana, Bellevalia romana e Dittrichia viscosa. La temperatura media annua e la media delle minime invernali, in particolare dicembre, sono inferiori a quelle della zona A. Le ge- late primaverili sono più frequenti (marzo). L’escursione termica è maggiore ( 21,6 – 23°C ). Le precipita- zioni al contrario sono analoghe così come il periodo xerotermico. Dalla figura 1 ripresa da Ubaldi & al. (1996) si può dunque osservare che il territorio provinciale risulta suddividibile in due settori: un settore in- terno, che ricade nella zona di pianura compresa tra il Secchia e le Valli di Comacchio, e un settore litora- neo, compreso tra il primo e la linea di costa. Quanto riferito conferma le affermazioni di Zanforlini (1987) che riconosce affinità fra la zona A e la Ri-

11 viera Romagnola, a cui vanno riconosciuti, senza dubbio, connotazioni di mediterraneità maggiori. Un’ulteriore integrazione viene fornita dalla mappa bioclimatica di Rivas-Martinez & al. (2004. accessed 2009: fig. 2) nella quale si può riconoscere che il territorio ferrarese è interessato da due va- rianti del bioclima temperato: uno temperato continentale (Tco, con Ic > 21 e Io > 3,6), relativo al set- tore interno, e uno temperato-oceanico (Toc, con 11 < Ic < 21 e Io > 3,6) relativo al al settore costiero.1

Fig. 1. Stralcio della Carta del Fitoclima dell’Emilia-Romagna Fig. 2. Stralcio della Carta del Bioclima (Ubaldi & al., 1996). d’Europa (Rivas-Martinez & al., 2004- 2009, ridisegnato).

Classificazione ecoregionale

La classificazione ecoregionale corrisponde a una classificazione ecologica del territorio e costi- tuisce un quadro di riferimento adatto per indagini ambientali, valutazioni di risorse e programmi di monitoraggio (Blasi & al., 2010). La gestione delle risorse trae vantaggio dall’approccio ecosiste- mico, favorito dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (2000), che richiede che gli ecosistemi vengano individuati e delimitati nello spazio (Cartografia Ecoregionale) e che il loro stato di conser- vazione venga tenuto in considerazione per indirizzare azioni di tutela e sviluppo. Le ecoregioni sono ampie aree della superficie terrestre ecologicamente omogenee, entro le quali specie e comunità naturali interagiscono in modo discreto con i caratteri fisici dell’ambiente. L’individuazione delle ecoregioni e di tutte le unità gerarchicamente inferiori tiene conto dei se- guenti attributi biofisici: bioclima, biogeografia, geomorfologia, vegetazione e copertura del suolo. Dallo schema proposto da Blasi & al. (2010), adattato per l’Italia, si deduce che il territorio della pro- vincia di Ferrara ricade nella Divisione Temperata, nella Provincia del Bacino Ligure-Padano e nella Sezione della Pianura Padana. La Divisione Temperata, che secondo le classificazioni a livello globale rientra nel Dominio Tem- perato-Umido (Bailey, 1996), è caratterizzato da pronunciata stagionalità per temperature e precipi- tazioni. Questa Divisione è qualificata climaticamente da aridità estiva breve o assente, da concentrazione delle precipitazioni nel periodo primaverile estivo e da una forte differenza fra tem- perature invernali ed estive. In particolare la Sezione della Pianura Padana rientra nel tipo climatico subcontinentale con differenze che vanno da 21 a 25 °C.

1 Ic = indice di continentalità - Differenza fra la T° media del mese più caldo e quella del mese più freddo. Io = indice ombrotermico - Rapporto fra la somma delle precipitazioni medie dei mesi con T° media positiva e la somma delle T° medie mensili positive..

12 La vegetazione potenziale è prevalentemente forestale, con l’eccezione degli arbusteti e delle prate- rie delle linee di costa. Il settore italiano della Divisione Temperata appartiene alla regione Biogeografica Euro-Siberiana e alla Subregione Alpino-Caucasica, caratterizzata da latifoglie decidue dei generi Quercus, Fagus, Car- pinus, Acer e Fraxinus ( Classe di riferimento Querco roboris-Fagetea sylvaticae ). La Provincia del Bacino Ligure-Padano è caratterizzata da vari tipi vegetazionali. Il territorio ferra- rese è compreso nella Sezione della Pianura Padana ed è connotato, come detto in precedenza, da un bio- clima temperato subcontinentale, potenzialità per foreste neutro-basifile a Quercus robur e Carpinus betulus, e mosaici di vegetazione igrofila nelle pianure alluvionali, con boschi paludosi e boschi ripa- riali, e infine con praterie e giuncheti alofili e subalofili lungo la costa.

Pedologia

Prima di descrivere le diverse tipologie dei suoli presenti nella provincia ci sembra utile accennare all’inquadramento geomorfologico del territorio in esame che risulta compreso nella Pianura Emiliano- Romagnola. La Pianura Emiliano-Romagnola deve la sua formazione a processi e ambienti sedimentari diversi che hanno indotto alla differenziazione della pianura in tre sistemi deposizionali distinti dal punto di vista genetico: - il sistema della Pianura Alluvionale, dominato da processi alluvionali di provenienza alpina (Fiume Po) e appenninica (fiumi e torrenti appenninici); - i sistemi della Pianura Deltizia e della Pianura Costiera, dominati dall’interazione e dall’alter- nanza di processi alluvionali e marini con ambienti sedimentari del tipo deltizio e interdeltizio o litorale. Il sistema della Pianura Alluvionale comprende una limitata superficie della provincia ferrarese, posta a sud e a sud-ovest rispetto al capoluogo; tale area ricade nella Piana Alluvionale a crescita verticale. Comprende inoltre una ancor più ridotta area posta a nord, a contatto con il fiume Po, che va a costituire l’ambiente della Piana a meandri. La crescita verticale ha preso origine dalle frequenti e ripetute tracimazioni dei fiumi durante le piene stagionali. Le acque fuoriuscite inondavano i territori adiacenti e depositavano i materiali in sospen- sione con una graduazione decrescente man mano che il deflusso diminuiva. In tal maniera i fiumi co- struivano i loro argini naturali. Questi, in occasione di piene eccezionali, potevano essere rotti e la corrente defluiva verso aree più depresse, colmando le piane inondabili e originando nuovi percorsi e nuovi argini naturali. I sedimenti degli argini naturali sono costituiti da sabbie e sabbie limose con strati limoso-argillosi nelle zone prossimali, dall’alternanza di strati limoso-argillosi e di strati argilloso-limosi nelle zone di- stali. L’ambiente della Pianura a meandri ha preso origine dall’ampio canale del fiume Po che durante la piene normali era in grado di contenerle. Le tracimazioni erano rare o assenti. I canali del fiume, durante i periodi di magra, si muovevano da un lato e dall’altro dando origine alla formazione di meandri. In questo caso i sedimenti sono costituiti in gran parte da sabbie medie, sabbie fini e, in subordine, da limi e limi argillosi. Il sistema della Pianura Deltizia occupa gran parte del Ferrarese a oriente del capoluogo ed è da met- tere in relazione con l’antico apparato deltizio del Po. In questo caso si possono ricoscere: - la piana deltizia superiore che occupa il settore occidentale della Pianura Deltizia ed è stata co- struita da processi di origine continentale. Anche in questo caso si distinguono argini naturali e bacini inondabili con sedimenti paragonabili a quelli descritti per la piana alluvionale a crescita verticale; - la piana deltizia inferiore, posta ancor più ad oriente, che rappresenta un ambiente di transizione dove hanno agito processi continentali e processi marini. Si tratta delle paludi salmastre attraver- sate da una fitta rete di canali distributori che corrispondono alle ultime propaggini dell’antico ap-

13 parato deltizio. I depositi sono variabili: sabbie limose di argine, sabbie dei cordoni litorali sepolti o semi-affioranti, argille e anche torbe. Il sistema della Pianura Costiera occupa una larga fascia dell’estremo territorio orientale della pro- vincia, a contatto con il mare. Si distinguono: - una piana costiera costituita da superfici sabbiose rilevate a sviluppo longitudinale (cordoni li- torali, dune eoliche e spiaggia attuale); - una piana di fango a cordoni costituita da un ambiente di paludi, sbarrate verso il mare da cor- doni dunosi litorali. I sedimenti di origine fluviale e marina si alternano e sono ora limoso-ar- gillosi, intercalati talvolta da torbe nell’ambiente di palude, ora sabbiosi con abbondante bioclasto di gusci di molluschi in corrispondenza dei cordoni litorali.

Dalla Carta dei Suoli dell’Emilia-Romagna (Regione Emilia-Romagna 1994) si evince che il ter- ritorio ferrarese è interessato da tre raggruppamenti che comprendono esclusivamente suoli di pianura.

Gruppo 1 Suoli nella Pianura Deltizia e nella Pianura Costiera, ad idromorfia poco profonda. La conformazione del rilievo è caratterizzata da argini naturali e bacini inondabili nella Pianura Deltizia, in molti casi sotto il livello del mare, e da cordoni dunosi, di solito spianati dalle attività agrarie, nella Pianura Costiera. Estese aree sono state prosciugate dalle acque mediante opere di bo- nifica. Tali suoli presentano un’elevata variabilità essendosi formati in depositi fluviali, in sedimenti ma- rini rielaborati dal vento o in materiali organici. Per questo sono stati distinti quattro sottogruppi. Sottogruppo 1A Suoli molto profondi, con orizzonti torbosi intercalati a sedimenti minerali, da moderatamente a estremamente acidi, salini. Essi si sono formati in sedimenti minerali con intercalazioni di strati tor- bosi, costituiti da vegetali più o meno decomposti. La locale presenza di sali e solfuri, associata alle opere di drenaggio, favorisce l’acidificazione solfatica, mentre la bonifica ha consentito la desaliniz- zazione degli orizzonti superficiali. Tale tipologia è assai diffusa a ovest di Pomposa e di Comacchio. Secondo la Legenda FAO rientrano nei Thionic Fluvisols e nei Thionic Histosols. Localmente si trovano suoli salini per sali sodici (Calcaric Fluvisols) e suoli formati in sedimenti sabbiosi (Haplic Arenosols). Sottogruppo 1B Suoli nella Pianura Deltizia, con idromorfia poco profonda, a tessitura contrastante (fine sopra media), diverse evidenze di riorganizzazione interna dei carbonati e di contrazione e rigonfiamento delle argille. La conformazione del rilievo è caratterizzata da depressioni delimitate da un insieme di dossi ab- bandonati dell’antico delta. Le depressioni impaludate sono state prosciugate dalla bonifica idrau- lica. I suoli, formatisi in sedimenti fluviali, sono molto profondi, a tessitura fine o fine sopra media, calcarei e moderatamente alcalini. Secondo la Legenda FAO rientrano negli Haplic Calcisols, nei Calcaric Cambisols, Gypsic Verti- sols e Eutric Vertisols. Sono diffusi in tutta la provincia a est e a nord del capoluogo. Sottogruppo 1C Suoli nella Pianura Deltizia, con idromorfia poco profonda, tessitura media, alterazione biochimica, diverse evidenze di riorganizzazione interna dei carbonati. La conformazione del rilievo è caratterizzata da un complesso di dossi dell’antico delta e ampie aree paludose bonificate nel tempo. I suoli, molto profondi, a tessitura media, calcarei e moderata- mente alcalini, si sono formati in sedimenti fluviali. Nel territorio provinciale sono diffusi attorno alle superfici del sottogruppo 1B. Essi rientrano nei Calcaric Cambisols e negli Haplic Calcisols. Sottogruppo 1D Suoli nella Pianura Costiera, con idromorfia poco profonda, prevalente tessitura grossolana e bassa differenziazione del profilo.

14 La conformazione del rilievo è caratterizzata da sistemi dunosi disposti in direzione nord-sud, in- tervallati da depressioni e dossi fluviali. I suoli sono molto profondi, a tessitura grossolana, calcarei e moderatamente alcalini; localmente la tessitura è media. Essi si sono formati in sedimenti sabbiosi (sabbie fini e medie). Questi suoli presentano elevata per- meabilità e bassa capacità di ritenzione idrica oltre che per i sali nutritivi. Estesi nella fascia orientale della provincia, rientrano nei Calcaric Arenosols.

Gruppo 2 Suoli in aree morfologicamente depresse della Pianura Alluvionale, con fenomeni più o meno ac- centuati di contrazione e rigonfiamento delle argille. La conformazione del rilievo è caratterizzata da depressioni (bacini interfluviali e piane inondabili). I suoli, molto profondi, a tessitura fine, calcarei e moderatamente alcalini, si sono formati in sedimenti fluviali: Nella provincia è rappresentato un solo sottogruppo. Sottogruppo 2A Suoli con debole evidenza di riorganizzazione dei carbonati, a desalinizzazione degli orizzonti su- perficiali, con frequente accumulo di gesso nel substrato. Essi corrispondono a Eutric Vertisols e Gyp- sic Vertisols. Questi tipi sono distribuiti nel territorio a nord-ovest, ovest e a sud del capoluogo.

Gruppo 3 Suoli in aree morfologicamente rilevate della Pianura Alluvionale, ad alterazione biochimica con riorganizzazione interna dei carbonati. La conformazione del rilievo è caratterizzata da aree rilevate (argini naturali nella piana alluvionale a crescita verticale, di pertinenza dei fiumi appenninici e nella piana a meandri del Po). I suoli, molto profondi, a tessitura media, di solito calcarei e moderatamente alcalini, si sono formati in sedimenti fluviali a tessitura media. Dei tre sottogruppi che sono stati distinti a livello regionale sono rappresentati nel Ferrarese il 3A e il 3B. Sottogruppo 3A Suoli a moderata differenziazione del profilo, con evidenze molto deboli di riorganizzazione interna dei carbonati. Essi rientrano nei Calcaric Cambisols e sono distribuiti a occidente e a sud del capoluogo. Sottogruppo 3B Suoli a moderata differenziazione del profilo con parziale decarbonatazione degli orizzonti superfi- ciali ed accumulo di carbonati in profondità. Essi rientrano negli Haplic Calcisols e sono rappresentati in un limitato territorio a ovest di Bondeno.

Il paesaggio

Il paesaggio attuale si presenta con connotazioni profondamente modificate rispetto ai millenni e ai secoli passati per cause naturali e, più recentemente, per cause antropiche. Fra le prime quella prin- cipale va attribuita al fiume Po unitamente ad altri corsi d’acqua, al loro mutevole comportamento nel tempo e alle loro divagazioni. Circa 3000 anni fa la linea di costa era molto più arretrata rispetto a quella attuale e i cordoni dunosi, costruiti dall’Adriatico e dall’attività eolica, si estendevano da Cer- via, passando a ovest di Ravenna, nei pressi di Codigoro, raggiungendo la Laguna Veneta. Parte di que- sti risultano oggi sepolti a causa della subsidenza e dei sedimenti successivi, parte sono al contrario ancora affioranti, come ad esempio nel bacino del Mezzano, presso Codigoro e a sud di Massenza- tica. Estesissime erano le paludi, confinate nelle zone depresse, così come le torbiere e gli stagni sal- mastri a ridosso della costa (Bondesan 2001). Nelle zone più rilevate crescevano boschi rigogliosi, dei quali si hanno testimonianze paleontologiche e storiche (Stampi 1966). Delle antiche selve padane

15 fanno cenno storici quali Tito Livio, Svetonio e Polibio (Piccoli & Pellizzari 2001). In età etrusca, a causa di un peggioramento climatico, si verificarono ripetute e disastrose rotte; come conseguenza aumentarono le zone paludose. Il paesaggio doveva essere ancora dominato da boschi, paludi e torbiere, mentre le linee di costa trattenevano all’interno lagune. In età romana, grazie ad un miglioramento del clima, si assiste ad una diminuzione delle aree inon- date, ad un incremento delle foreste e allo sviluppo dell’agricoltura. L’Alto Medioevo è, al contrario, di nuovo caratterizzato da un peggioramento del clima che pre- senta particolare piovosità, tanto che questo periodo viene indicato come Diluvio di Paolo Diacono, dal nome dello storico che descrisse rotte, esondazioni e dissesti idraulici con conseguente aumento delle zone umide in genere. Nel Basso Medioevo il miglioramento del clima favorisce l’agricoltura e le opere di bonifica; le prime notizie precise di un’attività rivolta a migliorare le condizioni idrauli- che al fine di ottenere campi coltivabili si riferiscono alla bonifica benedettina, organizzata già un millennio fa dall’autorità monastica dell’Abbazia di Pomposa. La conquista del territorio fu opera collettiva, vincolata da una sorta di solidarietà idraulica regolata da leggi che si manterranno sostan- zialmente inalterate fino alla fine del Settecento. Tale situazione non dura tuttavia a lungo: nuovi mu- tamenti climatici provocano un aumento delle zone paludose. Gli eventi più importanti sono stati le rotte di Ficarolo che provocarono enormi mutamenti nel corso del Po (Bondesan 2001). Per quanto riguarda le formazioni forestali è stato ricostruito che i boschi della Bassa Pianura Pa- dana dominavano il paesaggio fino al secolo XII, ma già nel XIV secolo erano tanto diminuiti da in- durre le comunità urbane e rurali ad assumere misure severe per salvaguardare quelli che rimanevano. All’inizio dell’era moderna resistevano foreste paludose e ripariali e quelle che costituivano una ri- sorsa irrinunciabile per l’uomo e per gli animali. Al fine di ovviare a questo fenomeno di contrazione boschiva, nel corso del ’500 si diffusero forme contrattuali, come la mezzadria, e si affermò la pian- tata di alberi, cioè l’impianto di essenze arboree, di solito pioppi, salici, olmi e gelsi, allineati lungo le rive dei fossi, posti a distanze regolari, e destinati il più delle volte a sostenere le viti (viti maritate). Questa operazione, che in qualche modo sostituiva l’incessante decremento delle foreste, si rivelò funzionalmente valida per fornire legname da opera, combustibile, foraggio, olio dai noci, e come tale si mantenne a lungo per decadere, con l’avvento della meccanizzazione, solo dopo il secondo conflitto mondiale (Cazzola 1996). Il periodo rinascimentale è caratterizzato da un miglioramento climatico; con l’affermarsi del do- minio Estense inizieranno imponenti opere di bonifica nei territori di proprietà del casato, attribuibili al suo crescente fabbisogno finanziario, in quanto i nuovi territori, resi coltivabili, erano fonte di un ragguardevole flusso di entrate in danaro e in natura. È forse anche per questa ragione che Lionello e Borso d’Este, con la tecnica dello scolo naturale, realizzarono il primo intervento bonificando le de- pressioni paludose di Casaglia (negli anni tra il 1447 e il 1460), situate a nord-ovest della città. Il suc- cessore di Borso, Ercole I°, proseguì il progetto con la bonificazione della Sammartina, posta a sud del capoluogo (1473-1500), mentre il fratello Sigismondo e il di lui figlio Ercole si incaricheranno di prosciugare il possedimento della Diamantina (1498-1523), situato ad ovest, e di immettere il Reno nel Po di Ferrara a Porotto (1522-1526). L’impresa fu completata anche con l’intervento finanziario di Lucrezia Borgia, andata in sposa al nuovo duca Alfonso I. Tuttavia altri territori paludosi e improduttivi reclamavano lavori di bonifica, in particolare le aree comprese tra il Po di Volano a sud e il Po Grande a nord: proprio in queste plaghe gli Estensi vollero iniziare l’ambizioso progetto di bonificazione, realizzato fra il 1564 e il 1580 e che portò al prosciu- gamento del territorio compreso fra Copparo, Mesola e Pomposa. Questo lavoro malauguratamente non era destinato a durare a lungo; in pochi decenni le fatiche di molti uomini furono in pratica rese vane dal costipamento naturale dei suoli torbosi essiccati, da rovinose rotte del Po (Berra, 1595; Me- sola, 1705) e da mareggiate violente. Nel 1598 gli Estensi perdono per diritto dinastico la Signoria di Ferrara, si rifugiano a Modena e da questo momento l’assetto territoriale sarà modificato con l’intervento di altri attori: il Legato Pon- tificio e la confinante Repubblica di Venezia. Fra le opere più importanti si ricorda il taglio di Porto Viro, effettuato dai Veneziani tra il 1600 e il 1604, per evitare la chiusura delle bocche lagunari di Ve- nezia. Questo intervento segnerà l’inizio del delta moderno. Contemporaneamente (1604) durante il Pontificato di Clemente VIII, il Reno fu tolto dal Po e lasciato spagliare naturalmente nella valle Sam-

16 martina, che in pochi decenni fu colmata da uno spesso strato di alluvioni. Tuttavia, solo nel 1767, la questione fu avviata alla risoluzione con l’immissione del Reno nel ramo del Po di Primaro, propo- sta da A. Lecchi (1773). Tale proposta prevedeva il ripristino del Cavo Benedettino e l’immissione in esso del Reno alla Panfilia. Da Traghetto verso valle il Po di Primaro divenne il tratto terminale del nuovo Reno. Con queste importanti modifiche fu possibile le bonifica delle Valli di Poggio, Marrara, Malalbergo e Argenta. Con l’avvento delle macchine idrovore, verso la fine del 1800, iniziò un periodo molto intenso e felice per la bonifica. Una data molto importante fu il 1871, anno in cui partì la Società di Bonifica dei Terreni Ferraresi che diede l’avvio alla Grande Bonificazione Ferrarese. Dopo un inizio non privo di difficoltà, il territorio del Polesine di Ferrara diveniva un’area fra le più produttive d’Italia. Suc- cessivamente, con il prosciugamento meccanico, si iniziava a rendere coltivabile il Polesine di S. Giorgio e l’enorme bacino di Valle Gallare. All’inizio del ’900 partiva la Bonifica di Burana, per la prima volta ad opera dello Stato, sorretta dalla convinzione che il prosciugamento avesse una portata igienica ed agraria di preminente interesse pubblico. All’inizio degli anni ’20 prese l’avvio la bonifica di parte delle Valli di Comacchio: furono così bonificate le Valli Pega, Rillo, Zavelea, Ponti ed altre minori. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la riforma fondiaria avviò la bonifica nei territori di Mesola e Goro. Infine attorno alla metà degli anni ’60 venne prosciugata l’enorme estensione della Valle del Mezzano. Nel 1970, con il prosciugamento di Valle Falce, a ovest del Bosco della Mesola, terminano le opere di bonifica, in quanto si è nel frattempo affermata una nuova sensibilità ecologica ed econo- mica che mette in evidenza come possa essere negativo rinunciare a determinati habitat naturali, nei quali la diversità biologica è fortemente rappresentata (Cazzola 1989). Il prosciugamento degli specchi d’acqua ha in pratica eliminato tutti i bacini dulciacquicoli e gran parte di quelli salmastri. Si calcola che nella provincia di Ferrara i 40.000 ha di zone umide d’acqua dolce si siano ridotti a poco più di 750 ha, mentre quelle salmastre da 50.000 ha si siano contratte a circa 13.000 ha (Bondesan 2001) Il paesaggio così drasticamente mutato vede il predominio delle colture agrarie, a favore delle quali sono caduti sotto la scure dell’uomo numerosi boschi per lo più costieri, quali il Bosco Eliceo e il Bosco Pomposiano. Riguardo al paesaggio attuale Bassi & Bondesan (2001) offrono un’accurata analisi dei panorami che si possono osservare percorrendo la provincia. Questi autori mettono in evidenza come accanto ad elementi, purtroppo rari, caratteristici di una situazione originaria, anche se non del tutto indistur- bata, e situati quasi totalmente nella zona costiera, si siano affermati paesaggi definiti “umanizzati”. Possono così essere distinti: - un paesaggio agrario dominante, nel quale si riconoscono diversi sottotipi determinati dal periodo in cui sono sorti, dalle modalità di sfruttamento, dal tipo di coltura; accanto alle specie coltivate si svi- luppa tutta una serie di comunità vegetali infestanti dove le specie che vi prendono parte sono sog- gette a continue variazioni in rapporto alla lotta per eliminarle e agli scambi divenuti ormai globali; - un paesaggio litorale non colonizzato, caratterizzato da spiagge, dune embrionali, dune bianche, dune consolidate ricoperte da vegetazione psammofila, depressioni interdunali, arbusteti e prati re- trodunali spesso a contatto con pinete artificiali. Estesissime superfici un tempo connotate da questi ambienti sono attualmente occupate da un paesaggio colonizzato da centri turistici e attrezzature bal- neari; - un paesaggio lagunare, ristretto alla sola Sacca di Goro, dove lo spessore dell’acqua ospita co- munità di alghe e erbe sommerse, mentre i margini sono caratterizzati ancora da un paesaggio lito- rale non colonizzato e da aspetti simili a quelli degli stagni salmastri (le valli salmastre); - un paesaggio degli stagni salmastri che ospitano vegetazione alofila e alotollerante assai diver- sificata e di elevatissimo interesse naturalistico. Le opere di bonifica hanno prodotto un’ingente con- trazione di questi ambienti che oggi sono rappresentati dalle Valli di Comacchio, Valle Bertuzzi, le Vene di Bellocchio e pochi altri bacini minori; - un paesaggio palustre dulciacquicolo, relitto di vaste superfici acquitrinose prosciugate dalle bo- nifiche, oggi rappresentato dalle Valli di Argenta, biotopo di origine artificiale, ma che è divenuto un ambiente importantissimo per la biodiversità. Questi bacini colmi d’acqua dolce ricca in nutrienti,

17 con funzione di casse di espansione in caso di piene, unitamente a zone umide minori, quali i maceri da canapa, le cave abbandonate e le vasche di decantazione di zuccherifici dismessi ospitano specie vege- tali acquatiche rare e minacciate di scomparsa; - un paesaggio fluviale, visibile lungo il Po Grande e il Po di Goro, caratterizzato da ampie golene coltivate a pioppeto e da rigogliosi boschi ripariali; verso la foce si sviluppano canneti, cariceti e vege- tazione di idrofite. Questi aspetti scarseggiano lungo il Reno, con l’eccezione del Bosco Panfilia presso S.Agostino, lungo il Panaro, il Po di Volano e l’Idice. Nei canali, pur non potendo riconoscere un pae- saggio fluviale, si rifugiano tuttavia numerose specie vincolate all’ambiente acquatico; - un paesaggio forestale, ridotto ormai a pochi lembi, il più esteso dei quali, noto con il nome di Bosco della Mesola, e il suo naturale prolungamento settentrionale, Bosco di Santa Giustina o della Fa- sanara, rimangono a testimonianza delle estese foreste costiere oggi scomparse per fare posto alle col- ture. Altri biotopi boschivi importanti compresi nelle formazioni forestali ripariali sono il Bosco della Panfilia, citato in precedenza, e il Bosco del Traversante, posto a separare le Valli di Argenta. Veri e pro- pri boschi planiziari, riconducibili a querco-carpineti, sono ormai solo un ricordo del passato. Alcune pi- nete, essenzialmente composte da pino domestico e pino marittimo, risalgono a impianti iniziati attorno al 1930. Pur essendo di origine artificiale alcuni lembi, come le Pinete Ribaldesa e Motte del Fondo presso Mesola, hanno assunto aspetti di naturalità e acquisito un innegabile fascino paesaggistico. Altre, al contrario, come la splendida Pineta dello Scaglione, hanno subito profonde opere di urbanizzazione e ora ospitano note località balneari; - un paesaggio urbano, riscontrabile nei centri abitati, dove accanto a innumerevoli specie sovente eso- tiche, coltivate per ornamento nei giardini, nei parchi, lungo i viali, si possono osservare specie ruderali, nitrofile, spesso alloctone, sia arboree che arbustive ed erbacee, talora con caratteristiche di invasività, che si insediano nei più disparati ambienti: fessure dei muri e dei marciapiedi, vecchi tetti, sentieri cal- pestati, terreni abbandonati, sbancamenti e margini delle strade.

Storia delle esplorazioni floristiche

Un primitivo nucleo di flora ferrarese, notevole per quel tempo, è contenuto nell’opera più importante di Antonio Musa Brasavola (1536), medico alla Corte Estense. Fra le sue annotazioni sono frequenti gli accenni alle piante che crescono nel Ducato Estense (Brighenti 1947); tuttavia le diagnosi sono troppo brevi ed incomplete per cui è arduo se non impossibile identificare con precisione le specie riportate. Il primo documento pubblicato di un certo interesse per la flora ferrarese si rintraccia in un catalogo dell’Orto Botanico di Ferrara (Campana 1812). In una nota l’autore avverte che nell’elenco sono con- trassegnate con un asterisco tutte le piante “ quae indigena sunt, et etiam exoticae, quae sponte vivunt et crescunt in agro Ferrariensi “. La veridicità delle sue affermazioni non può essere confortata dal suo erbario, in quanto gli exsiccata sono privi delle classiche annotazioni su località, data e habitat del materiale collezionato; queste lacune si possono spiegare per il fatto che Campana, medico e autore di una Farmacopea di notevole successo (1803), utilizzava l’erbario essenzialmente a scopo didattico, in pratica per il riconoscimento delle piante quali fonti di sostanze medicamentose. Il catalogo riporta 4200 taxa di rango specifico e sottospecifico, fra i quali 783 (778 se non si consi- derano 5 specie algali) risultano presenti nel territorio ferrarese di quei tempi, in quanto i confini non erano del tutto corrispondenti a quelli attuali. Questo ammontare non si discosta di molto da quello ri- ferito nella prima flora ferrarese (Revedin 1909) nel quale vengono censite 837 entità. La gran parte delle entità citate nel catalogo, con alcune eccezioni, risulta attendibile poiché trova riscontro nell’erbario storico che iniziò a prendere corpo, ad opera di altri botanici floristi, negli anni in cui Campana fu attivo nell’Ateneo ferrarese. Si può dunque concludere che le sue osservazioni sulla consistenza della flora locale sono valide ed interessanti per valutare le successive inevitabili variazioni. Dall’esame di questo documento emerge che nei primi anni dell’800 risultano presenti specie di am- bienti ecologicamente fragili, che nel tempo subiranno drastiche riduzioni o scompariranno del tutto. Fra questi le zone umide, sia dulciacquicole che salmastre, a cui si possono aggiungere gli ambienti delle sabbie litorali, devastati poi dal turismo balneare, i campi coltivati, avvelenati da pesticidi e da eccessive

18 quantità di concimi, e le superfici boscate aggredite da tagli tanto diffusi che a buona ragione quelle esi- stenti attualmente possono essere definite relitte. Il primo tentativo di offrire un quadro della flora ferrarese sufficientemente completo, organico ed in linea con le conoscenze sistematiche di quel tempo si deve a Revedin (1909). Nel suo contributo, che si avvale di osservazioni personali e di numerosi altri raccoglitori, compaiono anche i contributi succes- sivi all’elenco di Campana. Revedin li utilizza per completare anche con dati bibliografici la sua flora: alcuni sono importanti (Bertoloni 1833-1854; Fiori & Paoletti 1896-1908) e corrispondono a flore na- zionali nelle quali compaiono citazioni riguardanti il Ferrarese; altri sono pubblicazioni più contenute, ma ugualmente utili, per lo più rivolte a ricerche di tipo agrario, dove incidentalmente si citano specie spontanee. Degna di menzione è la nota di Peglion (1908) che annovera nei prati di Casaglia e Diamantina, si- tuati a nord-ovest di Ferrara e distanti dal mare circa 50 Km, 25 specie alofile o alotolleranti, a somi- glianza di quanto riporta Béguinot (1905) per due colonie eterotopiche della flora mantovana nelle Valli di Sermide. Il fondamentale contributo di Revedin non si avvale però dell’Erbario Storico di A. Felisi, presente nell’Istituto Botanico Ferrarese, che a quel tempo era, a suo dire, in condizioni di abbandono e per que- sto non facilmente consultabile; di questa importante collezione si tratterà più avanti. Relativamente alle specie dubbie, Revedin ammette che queste sono state rivedute da Massalongo, Béguinot e Fiori. Anche se le lacune non mancano, la superficie territoriale appare ampiamente indagata, così come gli habitat più diffusi che egli suddivide, secondo gli usi dell’epoca, in 11 “stazioni botaniche“: campe- stre (campi coltivati e temporaneamente incolti), ruderale e pratense (pascoli e prati), palustre (fossi e terreni allagati durante la cattiva stagione), lacustre (terreni sempre sommersi nell’acqua dolce: canali, stagni, maceri), salmastra (terreni sempre sommersi nell’acqua salsa), alveale (boschi e terreni umidi sab- bioso-argillosi lungo i fiumi ed i canali), siepiaria (siepi), littoranea boschiva, della macchia mediterra- nea (per lo più associata alla precedente), littoranea scoperta (sabbie scoperte, spiagge, margini e dossi delle lagune, vigne lungo l’Adriatico). I taxa censiti, come accennato in precedenza, ammontano a 837. La nomenclatura adottata segue quella della “Flora analitica d’Italia” (Fiori & Paoletti 1896-1908) Oltre alle specie spontanee sono com- prese nell’elenco anche quelle più comunemente coltivate, quelle sfuggite alla coltura e quelle intro- dotte casualmente. L’autore avvertiva, già circa un secolo fa, che le specie esotiche non erano trascurabili e che la flora locale era soggetta a lente modificazioni, anche in ragione delle opere di prosciugamento di vastissime zone umide. Nelle considerazioni sulla flora Revedin dimostra doti predittive in quanto, conscio delle modificazioni ambientali che avvenivano al suo tempo, si rendeva conto che, a causa delle loro partico- lari esigenze ecologiche, molte specie da lui osservate erano minacciate e non avrebbero avuto in futuro grandi probabilità di conservazione. Si tratta di un lavoro importante, anche in considerazione del fatto che Revedin non era un botanico inquadrato nell’ambito universitario, bensì uno studioso autonomo, frequentatore dell’Istituto Botanico, come del resto anche Felisi, che circa un secolo prima iniziava il suo prezioso erbario e una fitta rete di scambi e corrispondenze con botanici che diverranno famosi. Egli stesso ammette che il suo contributo non voleva essere di certo esaustivo, tanto che una breve escursione effettuata poco più tardi da Béguinot (1910) nella zona costiera della provincia ferrarese ag- giunge, considerando generi, specie, sottospecie e varietà non ancora segnalate, 61 entità nuove. Nei decenni successivi le note floristiche non sono abbondanti e riportano un limitato numero di se- gnalazioni (Ferioli 1909-1921; Ferioli & Béguinot 1909-21; Ferioli & Fiori 1921; Ferioli & al. 1908), che testimoniano, tuttavia, un non sopito interesse per il patrimonio vegetale del territorio.

Gli erbari

L’Erbario Estense

Il primo erbario composto a Ferrara, nell’ambito della Corte Ducale, è l’Erbario Estense, attual-

19 mente conservato nell’Archivio di Stato a Modena. Si tratta di un documento storicamente molto ri- levante in quanto, secondo Camus & Penzig (1885), gran parte del materiale è stato messo insieme tra il 1585 e il 1598 e probabilmente, per un limitato numero di esemplari, in epoca anteriore al 1560. L’Erbario Estense consiste in un codice cartaceo formato da 146 fogli sui quali sono incollate 182 piante, fornite di denominazione volgare. Le specie presenti corrispondono a piante coltivate sia per uso medicinale, sia per ornamento. Alcune sono esotiche, provenienti dall’Oriente o dall’America e di recente introduzione in Italia, come il pomodoro e il tabacco, mentre numerose sono le specie ita- liane spontanee, fra le quali un certo contingente fa parte della flora locale. Tuttavia a causa dell’as- senza delle località di raccolta tale documento non si dimostra utile al nostro scopo, ma testimonia, unitamente ad altri documenti, la profonda considerazione in cui erano tenute le piante dalla corte Estense in quel periodo (Brighenti 1947; Luzzato 1951). A questo proposito sembra che uno dei primi erbari in senso moderno, purtroppo perduto, sia stato quello dell’inglese J. Falconer (Arber 1986), a cui fa cenno con grande ammirazione A. Lusitano (1553) durante il suo soggiorno a Ferrara nel periodo 1540-47. D’altra parte è noto che nel Rinascimento, ma anche in precedenza, Ferrara era considerata centro di cultura e sede di importanza internazionale per le scienze mediche, semplicisti- che e botaniche, che traevano dalle piante sostanze terapeutiche (Bruni 1991).

L’Erbario Campana

Il secondo erbario è quello di A. Campana, composto a Ferrara tra il 1810 e il 1815, che com- prende piante spontanee ed esotiche coltivate nell’Orto Botanico del quale fu prefetto (Baroni 1929). Secondo questo revisore l’erbario è costituito da 829 generi e oltre 3200 specie, ordinate secondo il sistema linneano. Un esame del reperto ci ha confermato che molti taxa appartengono a specie spon- tanee comuni nel territorio ferrarese, ma, nel contempo, è emerso che i campioni sono del tutto privi delle classiche notizie sulle località di raccolta. Per tale ragione anche l’erbario di Campana, pur man- tenendo un apprezzabile valore storico, risulta scarsamente utile per valutazioni sulla componente floristica locale di quel periodo.

L’Erbario Storico Felisi (Erbario Generale)

Con questa denominazione ci si riferisce a una delle collezioni più importanti presenti presso l’Università di Ferrara. Esso prende nome dallo studioso A. Felisi (1803-1869?), medico ferrarese, che a partire dal 1817 raccolse e identificò una grande quantità di piante, spontanee e coltivate, provenienti da varie località italiane, ma in particolare dalla provincia ferrarese. Mediante una fitta rete di scambi egli incrementò la collezione, nella quale troviamo campioni di noti botanici di quel periodo, come ad esempio: Meneghini, De Notaris, Bracht, Bertoloni, Bubani, Parolini, Puccinelli, Cesati ed altri an- cora. I primi campioni, non firmati da Felisi, ma riconoscibili dalla calligrafia, risolgono al 1817, mentre quelli in cui è apposta la firma iniziano nel 1822. Il suo lungo lavoro di florista ha prodotto una collezione di oltre 3000 taxa da lui raccolti ed identificati. Questi sono corredati, oltre che da no- tizie sulla località, data di raccolta e habitat, da accurate note riguardanti l’interesse pratico: agrario, pabulare, medicinale o dell’uso popolare. Il suo erbario venne presentato pubblicamente nel 1851, in occasione di una giornata di promozione della Scuola di Agraria, aperta già dal 1843 a Ferrara presso la prestigiosa sede del Palazzo dei Diamanti. Nella sua interezza l’Erbario Felisi è costituito da 53 pacchi e 9142 campioni, in quanto in esso sono confluiti anche quelli collezionati successivamente da Revedin, Ferioli, Béguinot, Peyronel ed altri, introdotti più tardi fino ad arrivare al 1950, anno in cui questo erbario è stato considerato con- cluso. Lo stato attuale dell’erbario in esame si deve in gran parte ad A. Ferioli, tecnico conservatore, che ne ha curato la risistemazione nella prima metà del ’900. Di recente è stata effettuata una revisione dei campioni presenti anche al fine di stralciare quelli raccolti nella provincia ferrarese.

20 L’Erbario Moderno

L’Erbario Moderno prende corpo ad iniziare dal 1951, in concomitanza di un rinnovato interesse per la floristica e la fitogeografia dopo il travagliato periodo della Seconda Guerra Mondiale. Attual- mente esso comprende oltre 4000 campioni in gran parte relativi a piante spontanee italiane, con par- ticolare riguardo a quelle della provincia ferrarese. Un limitato numero di taxa è stato raccolto in altre province italiane o in territori europei ed extraeuropei. Si tratta di un erbario aperto a nuove introdu- zioni.

Cause della scomparsa o rarefazione di taxa segnalati in precedenza

Le cause che hanno provocato la scomparsa o quantomeno la rarefazione di numerose specie se- gnalate in passato come presenti o talvolta come “copiosissime” nel territorio ferrarese, sono molte- plici e quasi del tutto imputabili all’azione antropica, che ha prodotto profonde modificazioni ambientali in diversi periodi storici. All’origine delle variazioni floristiche stanno: - le opere di bonifica e successiva trasformazione dei terreni prosciugati in campi coltivabili; - le opere idrauliche di stabilizzazione dell’idrografia superficiale; - la semplificazione morfologica degli ambienti umidi; - le pratiche agrarie; - l’eutrofizzazione dei suoli e delle acque; - l’urbanizzazione in termini di aumento della superficie edificata e trasformazioni della viabi- lità e dei servizi ai nuclei abitati; - l’inquinamento ambientale; - l’introduzione di specie alloctone invasive.

A titolo di esempio, viene riportato di seguito un elenco di specie desunte dall’Erbario Storico non più segnalate di recente.

21 Elenco delle specie presenti nell’Erbario Storico Felisi non più segnalate di recente (124 taxa)

Agrostemma githago L. Malcolmia nana (DC.) Boiss. Aira elegantissima Schur = A. elegans Willd. Malcolmia ramosissima (Desf.) Gennari Allium angulosum L. Medicago carstiensis Wulfen Alopecurus bulbosus Gouan Medicago orbicularis (L.) Bartal. Ambrosia maritima L. Medicago turbinata (L.) All. = M. tuberculata verticillata (Ard.) Lam. (Retz.) Willd. Artemisia alba Turra Melampyrum arvense L. subsp. arvense Asperula arvensis L. Nigella damascena L. Astragalus hamosus L. Orlaya grandiflora (L.) Hoffm. Baldellia ranunculoides (L.) Parl. Petasites fragrans (Vill.) C. Presl Bidens cernuus L. Plantago media L. subsp. media Bidens tripartitus L. subsp. bullatus (L.) Rouy Poa palustris L. Bromus arvensis L. Polycnemum majus A. Braun Bupleurum subovatum Link ex Spreng. Ranunculus lingua L. Calendula arvensis L. Ranunculus ophioglossifolius Vill. Callitriche brutia Petagna Rubia tinctorum L. Caltha palustris L. Rumex hydrolapathum Huds. Campanula trachelium L. subsp. trachelium Scrophularia auriculata L. subsp. auriculata Carex halleriana Asso Scutellaria columnae All. subsp. columnae Carthamus lanatus L. Serapias lingua L. Centaurea solstitialis L. subsp. solstitialis Sideritis romana L. subsp. romana Chaerophyllum aromaticum L. Silene gallica L. Chenopodium opulifolium Schrad. ex W.D.J. Succisella inflexa (Kluk) Beck Koch & Ziz. Symphyotrichum lanceolatum (Willd.) G.L. Cirsium italicum DC. Nesom = Aster lanceolatus Willd. Cota altissima (L.) J. Gay = Anthemis cota Thymelaea passerina Coss. & Germ. Euphorbia dulcis L. Trifolium hybridum L. subsp. elegans (Savi) Euphorbia stricta L. = E. serrulata Thuill. Asch. & Graebn. Festulolium loliaceum (Huds.) P. Fourn. Trifolium hybridum L. subsp. hybridum Filago arvensis L. Trifolium incarnatum L. Fimbristylis annua (All.) Roem. & Schult. Trifolium micranthum Viv. Galeopsis angustifolia Hoffm. subsp. angustifolia Trifolium patens Schreb. Galeopsis tetrahit L. Trifolium squamosum L. = T. maritimum Huds. Hieracium umbellatum L. Turgenia latifolia (L.) Hoffm. Lactuca virosa L. Typha minima Funk Lappula squarrosa (Retz.) Dumort. Vaccaria hispanica (Mill.) Rauschert Leonurus cardiaca L. subsp. cardiaca Valeriana dioica L. Lindernia palustris Hartmann = L. procumbens Veronica chamaedrys L. (Krocker) Philcox Veronica scutellata L. Linum catharticum L. Veronica triphyllos L. Lotus corniculatus L. subsp. preslii (Ten.) P. Vicia incana Gouan Fourn. Vicia lutea L. incl. subsp. vestita (Boiss.) Rouy Ludwigia palustris (L.) Elliott Viola elatior Fr. Lythrum hyssopifolia L. Viola pumila Chaix Malcolmia maritima (L.) R. Br. Zostera marina L.

22 Variazioni della flora negli ultimi due secoli

Le variazioni della componente floristica del territorio ferrarese negli ultimi due secoli possono es- sere desunte da campioni di erbario e da segnalazioni presenti in contributi specifici. I cambiamenti che si verificano nella flora sono da ricondursi a variazioni ambientali naturali ma, più comunemente, a cause antropiche. Queste ultime sono particolarmente sentite a causa della stessa natura del territo- rio, che presenta una forte vocazione allo sfruttamento agricolo in generale e a quello turistico bal- neare messo in opera sulla fascia costiera. Per questo numerosi habitat sono scomparsi o, nella migliore delle ipotesi, sono andati incontro a forte contrazione di superficie. Come già detto in precedenza, tralasciando la pur pregevole opera di Brasavola che risulta quasi sempre approssimata nella identificazione delle specie, il documento più antico e interessante è il ca- talogo di Campana (1812) rispetto al quale, delle 783 specie distinte come indigene o esotiche spon- taneizzate nel territorio ferrarese, ben 90 non sono più state citate successivamente e si può supporre che siano scomparse dalla flora provinciale. Si tratta di Pteridofite legate a biotopi boschivi (Athyrium filix-femina (L.) Roth, Polypodium vul- gare L., Polystichum lonchytis (L.) Roth ), di Angiosperme tipiche delle zone umide d’acqua dolce (Li- paris loeselii (L.) Rich., Caldesia parnassifolia (Bassi ex L.) Parl., Catabrosa aquatica (L.) P. Beauv., Callitriche hamulata Kuetz. ex W.D.J. Koch, Carex elongata L., Cirsium palustre (L.) Scop., Rumex aquaticus L., Eleocharis acicularis (L.) Roem. et Schult., Blysmus compressus (L.) Panz. ex Link, Iso- lepis setacea (L.) R.Br.), di specie nemorali (Festuca gigantea (L.) Vill. , Buxus sempervirens L., Cy- tisus nigricans L., Iris foetidissima L., Lamium galeobdolon L., Luzula pilosa (L.) Willd., Melica uniflora Retz., Platanthera bifolia (L.) Rchb., Silene viridiflora L.) e infine di entità di praterie, pa- scoli e luoghi erbosi in genere (Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv., Leontodon autumnalis L., Cir- sium eriophorum (L.) Scop., Euphrasia officinalis L., Geum rivale L., Medicago coronata (L.) Bartal. e M. intertexta (L.) Mill., Phleum pratense L.) Gli habitat menzionati stanno a testimoniare come un tempo il paesaggio fosse ben più articolato e adatto ad ospitare una maggior biodiversità. Il catalogo di Campana, basato solamente su osservazioni dell’Autore, risulta largamente credibile, con alcune eccezioni: sembra infatti altamente improbabile la presenza, per esempio, di Cistus crispus L., specie attualmente diffusa solo nella macchia mediterranea siciliana, di Cynoglossum montanum L., specie nemorale diffusa oltre gli 800 m, di Avenula pratensis (L.) Dumort. che vive tra 1000 e 1800 m di altitudine e di Ranunculus aconitifolius L., specie che vegeta nei prati torbosi tra 500 e 2200 m. E’ doveroso anche citare l’elenco di Casazza (1845), redatto a completamento di un saggio agra- rio-economico relativo al Ferrarese. L’Autore menziona 405 specie spontanee e coltivate per uso agri- colo, divise in 6 gruppi: cereali e legumi, piante dannose ai cereali, erbe utili, erbe inutili e nocive, piante palustri, alberi ed arbusti. La nomenclatura nel lavoro originale è linneana. Le citazioni non sono supportate da esemplari di erbario, tuttavia gran parte delle specie segnalate risultano credibili e pre- senti attualmente nella provincia. Fanno eccezione 17 specie elencate di seguito che non risultano più segnalate: Bifora testiculata (L.) Spreng., Cerastium arvense L., Lathyrus linifolius (Reichard) Bässler, Phleum pratense L., Stellaria holostea L. subsp. holostea, Stellaria graminea L., Buphthalmum sali- cifolium L., Bromus scoparius L., Cynoglossum cheirifolium L., Echinops ritro L., Euphorbia amyg- daloides L., Hieracium dubium L., Ononis spinosa L. subsp. antiquorum (L.) Arcang., Verbascum pulverulentum Vill., Peucedanum cervaria (L.) Lap., Ulex europaeus L., Eleocharis ovata (Roth) Roem. & Schult.

23 2. ELENCO DELLA FLORA

Il capitolo consiste nell’elenco completo e aggiornato delle entità sistematiche vegetali appartenenti alle Tracheophyta, cioè alle piante con apparato vascolare ben differenziato. Sono quindi comprese le Pteridophyta (Felci e affini) e le Spermatophyta (piante con semi: Gymnospermae e Angiospermae).

Nomenclatura La nomenclatura segue principalmente Conti & al. (2005) e modifiche e integrazioni (Conti & al. 2007), Celesti-Grapow & al. (2009, 2010), oltre a repertori online (Euro+Med Plantbase, The List); si è cercato di aggiornare la nomenclatura alle monografie più recenti ed è stato tenuto come ri- ferimento anche l’Index Plantarum Florae Italicae (Acta Plantarum). Per permettere una migliore interpretazione, alle entità trattate sono stati associati, se necessario, simboli che ne mettono sinteticamente in evidenza caratteristiche ritenute importanti in riferimento alla loro situazione nel Ferrarese.

Lista dei nomi La lista è organizzata in ordine alfabetico ed è costituita sostanzialmente dall'elenco dei nomi, de- sunto dall’analisi della letteratura, sia storica che recente, e degli erbari, da osservazioni e documen- tazioni degli autori e collaboratori. I nomi sono di cinque tipi: 1. Generi, con la collocazione sistematica nella Famiglia, in accordo con APG III (Stevens 2001-). 2. Nomi accettati: specie e sottospecie presenti (neretto). Costituiscono la ragione sostanziale della presente opera e ad essi sono associati, come si vedrà meglio, i dati generali e i riferimenti di- stributivi nel Ferrarese. 3. Idem, ma relativi a specie e sottospecie indicate per errore. Sono indicate con un punto interro- gativo [?] le entità segnalate per errore. 4. Altre denominazioni. Compaiono, laddove necessario, dopo i dati generali. In alcuni casi si tratta di veri e propri sinonimi, in altri di denominazioni corrispondenti, che provengono dalla tradizione floristica italiana. 5. Rimandi. Stabiliscono, attraverso il simbolo → un nesso tra una denominazione utilizzata nelle fonti, e quella qui adottata. Grazie a questa modalità per ciascun nome cercato è immediatamente possibile individuare quello corrispondente adottato. In questo modo l'elenco svolge quindi anche la funzione di indice dei nomi. Va precisato che sono state omesse, con poche eccezioni, denominazioni per le quali non è stato possibile stabilire una corrispondenza con quella attuale, ovvero combinazioni nomenclaturali molto simili al nome attuale per le quali il nesso è intuibile con facilità.

Status di presenza ? Entità indicata per errore o la cui presenza è dubbia. Le motivazioni su cui si basa tale valu- tazione sono sempre espresse. Queste entità non sono corredate dei dati generali. Ex Entità un tempo presente e documentata ma scomparsa dal territorio ferrarese. Per gran parte si tratta di specie di ambienti umidi.

24 ◆ Entità nota anticamente, ma non ritrovata; si presume che sia ancora presente, in quanto non sono note cause che possono averne causato la scomparsa.

Esotiche e Introdotte Questo gruppo di simboli compare dopo il nome italiano, tra parentesi quadre. Indica le piante esotiche (alloctone, xenofite) per l’area italiana (Celesti-Grapow & al. 2009, 2010), o in specifico per il Ferrarese; in questo caso si tratta di piante autoctone italiane, ma introdotte come coltivate e poi di- venute spontanee.

X Xenofita (alla lettera “pianta straniera”). Pianta esotica a livello italiano ovvero locale. C Coltivata. Entità presente in quanto coltivata e più o meno ampiamente naturalizzata (nel qual caso è associato anche X). Se è scomparsa (cioè non più coltivata), compare anche Ex. Salvo rare eccezioni, si è preferito non trattare piante presenti solo come coltivate. CAS Casuale. Presente in quanto coltivata e resasi spontanea; la presenza richiede reiterate intro- duzioni derivanti da pool di individui coltivati; scomparirebbe nel caso di abbandono della col- tura. NAT Naturalizzata. Presente nel territorio con popolazioni indipendenti da nuovi apporti di ori- gine antropica.

Ambienti di vita A ciascuna entità sono infine associati gli ambienti, con riferimento al comportamento ecologico nel Ferrarese. Gli ambienti sono stati classificati secondo repertori generali relativi all’Europa e al- l’Italia, riportandoli a un numero limitato di categorie, in modo da rendere possibile l’elaborazione di statistiche espressive e utili. L’analisi ha richiesto un notevole lavoro di precisazione del comportamento effettivo delle piante nel Ferrarese. Alcune categorie tuttavia risultano piuttosto generiche e apparentemente vaghe. In que- ste sono comprese piante che non presentano particolari esigenze, con ampio spettro ecologico e in grado di vivere in tipologie ambientali anche piuttosto varie, sia in termini di luminosità che di tipo di suolo; sono le cosiddette “euriecie”. Altre categorie sono invece meglio identificate e caratterizzate da un popolamento floristico piut- tosto specializzato, che talvolta richiede particolari adattamenti anatomico-funzionali (es. la crassu- lenza).

Boschi: formazioni forestali di diversa tipologia e con diverso governo; sono compresi anche boschi chiari, boschi aperti e luminosi, e i boschi artificiali presenti soprattutto lungo la costa. Margini: categoria molto ampia, che comprende cenosi al margine di compagini forestali, radure e in generale ambienti di passaggio tra formazioni forestali e altre, in condizioni intermedie di tipi di suoli e luminosità. Boscaglie, cespuglieti: ambienti che derivano spesso dall’abbandono di pascoli e prati da sfalcio, ca- ratterizzati dalla presenza di arbusti e piccoli alberi in formazione discontinua con un continuum di copertura erbacea. Sono qui incluse anche le boscaglie fluviali. Prati: categoria molto ampia che comprende situazioni ambientali dominate da specie erbacee. Sono incluse formazioni molto diversificate dal punto di vista ecologico, da pratelli dominati da spe- cie annuali fino a praterie continue a graminoidi cespitose perenni. Si fa riferimento a una va- stissima gamma di situazioni discontinue e instabili, spesso su suoli rimaneggiati e/o ricchi di nitrati; si tratta di ambienti legati alle attività umane o derivati da queste. Dune, sabbie: ambienti costieri o di rado continentali caratterizzati dalla presenza di apparati dunosi, bassure interdunali, spiagge. Muri, Pozzi: ambienti costruiti dall’uomo, a volte di un certo interesse in quanto ospitano specie ve- getali rare e localizzate; per le loro caratteristiche morfologiche sono riconducibili ad ambienti rocciosi seppur di origine artificiale.

25 Rive e alvei: ambienti, soprattutto lineari, di passaggio tra acqua e terra, situati lungo corsi d’acqua e caratterizzati dalla presenza di piante di ripa. Ambienti umidi: categoria ampia di ambienti caratterizzati da presenza permanente o temporanea di acqua. Comprende paludi, torbiere, prati palustri, prati e boscaglie umidi. Acque lotiche: ambienti acquatici con acque correnti. Acque lentiche: ambienti acquatici con acque ferme o debolmente fluenti, laghi, stagni, maceri, pozze, canali a lento deflusso. Ambienti umidi salmastri: ambienti umidi costieri con acque a tenori significativi di cloruri. Anti- camente presenti anche in alcune limitate zone continentali. Fondali marini: ambienti marini costieri con presenza di fanerogame. Coltivi: suoli coltivati attivamente, comprese risaie e loro margini. Caratterizzati da forte disturbo e immissione di concimi, diserbanti, ecc. Incolti: categoria strettamente legata alle dinamiche delle pratiche agricole; ambienti momentanea- mente non coltivati, situazioni da post-coltura con sviluppo di un secondo ciclo di commensali. Rudereti: insieme complesso di ambienti che comprende un gran numero di formazioni vegetali, di- scontinue e instabili, spesso legate anche se indirettamente alle attività umane e sottoposte a di- sturbo più o meno intenso. I suoli sono da completamente minerali fino a ipertrofici. Le comunità sono spesso dominate da annuali (Terofite) e da specie nitrofile, cioè indicatrici di suoli ricchi di nutrienti.

Elemento corologico Ciascuna specie si distribuisce in funzione di diversi fattori legati sia alla storia naturale che alle esigenze ecologiche, occupando un areale che può essere limitatissimo (una o poche località), confi- nato in un’area (es. l’area mediterranea) o estendersi per diversi continenti (cosmopolite). Alcune spe- cie si distribuiscono in aree con climi caldi; altre preferiscono climi freddi. La classificazione degli areali, nelle sue linee generali, è condivisa da tutti gli studiosi, mentre può es- sere variabile l’attribuzione delle varie specie oppure l’identificazione delle categorie minori. Con riferimento alla situazione italiana e in particolare a quella dell’Emilia-Romagna, è possibile classificare le tipologie di areale delle specie presenti in alcune categorie elencate nella Tabella I (da Pignatti 1982, semplificato e adattato).

Forma biologica La forma biologica indica sinteticamente caratteristiche biologiche generali della specie; in parti- colare le sue modalità di superare la stagione sfavorevole (l'inverno e/o l'estate). Rappresenta quindi modalità simili di adattamento all'ambiente; l'analisi statistica delle forme biologiche permette di ri- cavare rapidamente informazioni sull'ambiente. I cosiddetti “spettri biologici”, cioè le rappresentazioni dell'incidenza percentuale delle diverse forme biologiche, offrono la possibilità di utili interpretazioni soprattutto se vengono confrontati ambiti territoriali diversi o diversi momenti storici dello stesso ter- ritorio. Le forme e sottoforme biologiche (limitatamente a quelle rinvenute nel Ferrarese) sono le seguenti:

Terofite (T) Erbe a ciclo annuale. Sopravvivono al periodo sfavorevole solo sotto forma di seme. Sono tipiche di ambienti con forti stress sia naturali che artificiali; caesp: cespitosa (con pa- recchi fusti); rept: reptante; scap: scaposa (con un solo fusto); par: parassita Elofite (He) Erbe riparie, con radici e gemme in acqua e foglie e fiori subaerei; sono in grado di sop- portare periodi di sommersione. Idrofite (I) Erbe acquatiche perenni o annuali; possono essere natanti o radicate sul fondo; rad: ra- dicante; nat: natante. Geofite (G) Erbe con organi perennanti sotterranei, costituiti da rizomi, bulbi o tuberi; rad: radici- gemmata; bulb: bulbosa; rhiz: rizomatosa. Emicriptofite (H) Erbe perenni con gemme al livello del suolo; caesp: cespitosa (con parecchi fusti); rept: reptante; scap: scaposa (con un solo fusto); ros: rosulata; bienn: biennale; scand: scan- dente (rampicante erbacea).

26 Tab. I. Elenco degli elementi corologici sintetici e delle tipologie elementari comprese

Camefite (Ch) Arbusti nani, con gemme perennanti a pochi decimetri dal suolo; suffr: suffruticosa (arbusto nano); succ: succulenta; rept: reptante; frut: fruticosa. Nano-Fanerofite (NP): fanerofite di piccole dimensioni con portamento arbustivo. Fanerofite (P) Piante perenni legnose (alberi e arbusti), con gemme perennanti a molti decimetri dal suolo: SV: sempreverde; caesp: cespitosa (con parecchi fusti); scap: scaposa (con un solo fusto); lian: lianosa (rampicante legnosa); succ: succulenta; rept: reptante.

Località e riferimenti Segue l’elenco delle località di presenza note in letteratura edita o in altre fonti scritte, in base a campioni d’erbario o dati contenuti in database elettronici. La lista è presentata in ordine cronologico. Le fonti sono indicate per massima parte attraverso abbreviazioni, la cui spiegazione si trova nella Bi- bliografia. La sigla inizia con H quando si tratta di erbario, con TU nel caso di Tesi di Laurea o TD di Dottorato. In un capoverso successivo possono comparire le sigle di pubblicazioni che riportano il nome del- l’entità senza il riferimento topografico. In un secondo capoverso a parte, tra parentesi tonde, sono elencati rinvenimenti inediti e relativi autori.

27 A sta Panfilia di S. Agostino) PEM1 (Bonifica del Mezzano); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUPF Abutilon Mill. () (Bosco della Mesola). MAC. Abutilon avicennae → Abutilon theophrasti Acer negundo L. – Negundo, Acero americano Abutilon theophrasti Medik. – Cencio molle [X [C NAT] NAT] [Nordamer.] P scap – Boschi e margini, luoghi an- (Abutilon avicennae, Sida abutilon) tropizzati. Comune. [S-Siber. (Subpontico)] T scap – Commensale HHF (Francolino, giardino Costabili, Felisi 1846; delle colture sarchiate, incolti. Comune. Ferrara, Ferioli 1907); PE2 (Ex-zuccherificio di HHF (Ferrara, “riva Po”, Felisi 1848; id., “Tenuta Codigoro); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca l’Olmo del Sig. Gulinelli”, Ferioli 1907: sempre di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); come Sida abutilon L.); REV, 318: “Benvignante PEM1 (Bonifica del Mezzano); TUPM (Dune di e Diamantina (Ferioli !)” (come A. avicennae Ga- Massenzatica). ertn.); HFE (tra Ambrogio e Cesta); N2000 (Vene di Bellocchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Introdotto come coltivato per usi ornamentali, albe- goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano). rature stradali e in parchi e giardini; oggi è natura- CSZ (sub Sida abutilon); GP1; TDZE. lizzato soprattutto in ambienti disturbati e lungo i (Coltivi attorno a Sant’Agostino, frequentissimo: fiumi. PM; Dintorni di Poggio Renatico: AA) Acer platanoides L. – Acero riccio [C CAS] Nella pianura regionale e in particolare nel Ferra- [Europeo-Caucas.] P scap – Raro. rese, segnalato agli inizi del Novecento e poi appa- HHF (Francolino, giardino Costabili, Felisi rentemente scomparso o estremamente rarefatto. Nei 1853; “viali e parchi”, Ferioli 1907); PI6; PP2 decenni più recenti la sua presenza è aumentata in (Mura Estensi); TUPF (Bosco della Mesola). modo evidente, tanto che oggi è ampiamente dif- fuso. Tende a inselvatichire presso i luoghi di coltura. Acer pseudoplatanus L. Acero di monte. [C Acacia julibrissin → Albizia julibrissin CAS] Acalypha L. (Euphorbiaceae) [Europeo-Caucas.] P scap – Parchi e ambienti si- nantropici. Raro. Acalypha virginica L. – Acalifa [X NAT] HHF (“viali e parchi”, Ferioli 1907); PP2 [Nordamer.] T scap – Luoghi disturbati. Rara. (Mura Estensi). HHF (Ferrara, avventizia su rottami, Ferioli s.i.d.; altri esemplari, probabilmente coevi, posti per er- Tende a inselvatichire presso i luoghi di coltura. rore assieme a un campione di Parietaria offici- nalis L.); HFE (Ro Ferrarese). Achillea L. (Asteraceae/Compositae) (Ferrara: PM) Achillea collina Becker ex Rchb. – Millefoglio Piuttosto rara in regione; nel Ferrarese era stata do- comune cumentata agli inizi del Novecento, ma il dato era [SE-Europ.] H scap – Prati aridi. Comune. rimasto inedito. Rinvenuta nuovamente nel 2009 HHF (Francolino, Felisi 1854; “assai comune in come presenza casuale in Orto Botanico, riconfer- tutta la Provincia”, Ferioli 1906; Pomposa, Reve- mata nel 2010 lungo strade cittadine e in giardini din 1908; “lungo la strada tra Portomaggiore e Ri- privati. papersico”, Ferioli s.i.d.: tutte sub A. millefolium L., l’ultima sub A. millefolium L. var. tanacetifo- Acer L. (Sapindaceae) lia All., l’attribuzione ad A. collina come da rev. Acer campestre L. – Acero comune PF); HFE (Mura Estensi); PE2 (Ex-zuccherificio [Europeo-Caucas. (Subpontico)] P scap – Boschi di Codigoro); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD e macchie. Comune. (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- HHF (Rivana, siepi, Revedin 1900; Francolino, stino); TDPM (ambienti alofili del Delta del Po); Ferioli 1903); REV, 316: “Siepi nei dintorni di TUCE (Bosco di S. Giustina); TULA (Mendica). Ferrara ! boschi nelle golene del Po di Goro !”; Secondo alcuni Autori Achillea collina sarebbe si- HFE (Bosco S. Giustina); PE4 (Vallette di Ostel- nonimo di A. millefolium subsp. millefolium. Le due lato); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Fore- entità – che sono molto affini – sone state tenute di-

28 stinte seguendo CHK; non è tuttavia da escludere Adonis L. (Ranunculaceae) che qualche segnalazione della prima sia da attri- buire alla seconda, e viceversa. FFR considera la var. Adonis “aestivalis” → Adonis annua tanacetifolia sinonimo di A. distans Waldst. et Kit. Adonis annua L. – Adonide annua ex Willd., ma la presenza di questa entità è da esclu- (Adonis “aestivalis”, A. “autumnalis”) dere, come da revisione del campione in HHF. [Europ. occ.] T scap – Infestante le colture estive. Achillea millefolium L. – Millefoglio montano Rara. [Eurosib.] H scap Prati e luoghi erbosi. Comune. HHF (“Campagna ferrarese”, Felisi 1832; Fran- REV “Prati, pascoli, luoghi erbosi nei dintorni di colino, “campi”, Felisi 1854; Sammartina-Rivana, Ferrara ! Berra (Brighetti); dossi delle valli tra Revedin 1905; “in tutti i raccolti della provincia”, Pomposa e Volano !” (forse A. collina); HFE (Po- Ferioli 1906: come A. aestivalis L., tranne in Re- rotto, S. Biagio); LAG (Zona Vignole); COR; vedin, come A. autumnalis L.: rev. PF e BL); FGP; TUDV (valli salse del Delta del Po); MAC REV, 306: “Nei campi: dintorni di Ferrara ! Ostel- (Baura, Cesta, Formignana, Masi Torello, Quar- lato !” (come A. annuus L. var. autumnalis L.); tesana, Sabbioncello S. Vittore, Sandolo, Villa- HFE (Bonifica del Mezzano; Ferrara, zona Aero- nova); PGF; ST; TUPF (var. asplenifolia Vent.) porto: subsp. annua); TUCS (Poggio Renatico). (Bosco della Mesola); PI4 (Valle Santa); TDZE Le Adonidi commensali delle colture sono forte- (Sandolo; Cornacervina; Migliarino; Migliaro; mente minacciate. Nel Ferrarese è accertata la pre- Alberlungo; Lago Gattola); TUBM (Foresta Pan- senza antica della sola A. annua, attualmente filia di S. Agostino); TUCS (Bondeno; Casaglia; confermata, sebbene rara e localizzata. Ferrara; Poggio Renatico). → PI2; TUMM; TUUV. Adonis “autumnalis” Adonis annua Aegilops geniculata → Triticum ovatum Vedi la nota alla specie precedente. Aegilops neglecta → Triticum neglectum → Achillea nobilis L. – Millefoglio nobile Aegilops ovata Triticum ovatum [S-Europ.-S-Siber.] H scap – Prati aridi. Rara. Aegopodium L. (Apiaceae/Umbelliferae) HFE (Goara di Goro). Aegopodium podagraria L. – Girargina silve- Achillea roseoalba Ehrend. – Millefoglie stre bianco-roseo [Eurosib.] G rhiz – Boschi e luoghi ombrosi. Non [Centro-Europ.] H scap – Prati disturbati. Rara. comune. HFE (Mura Estensi). HHF (Aguscello, Ferioli 1910); REV, 314: “Din- (Poggio Renatico lungo gli argini del Reno: torni di Ferrara: fuori della Porta Reno ! presso AA) Focomorto !”. HFE (Foresta Panfilia di S. Ago- Acinos arvensis → Clinopodium acinos stino); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Fo- resta Panfilia di S. Agostino). Adiantum L. (Pteridaceae) Aeluropus Trin. (Poaceae/Gramineae) Adiantum capillus-veneris L. – Capelvenere [Pantropic.] – G rhiz – Pozzi, muri ombrosi e stil- Aeluropus littoralis (Gouan) Parl. – Pannoc- licidiosi. Raro. china HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1907); (Dactylis littoralis) REV, 283: “In un pozzo fuori Porta Romana (Ti- [N-Medit.-Turan.] G rhiz – Arginelli e superfici roni !); nei pozzi dei dintorni di Ferrara (Fe- prevalentemente emerse di valli salmastre. Non rioli !)”; BOP (S. Bianca di Bondeno; S. Martino; comune. Abbazia di Pomposa; Chiesanuova di Poggio Re- HHF (Diamantina, “diffusissima nelle vie ovun- natico; S. Bartolomeo in Bosco; Portorotta; Deli- que”, Felisi 1838, come Dactylis littoralis Willd.; zia di Benvignante). Ferrara, Diamantina, Mesola, “prati”, Felisi 1843, come Dactylis littoralis Willd.; Valli tra Ostellato Il drastico declino del capelvenere è da imputarsi e Comacchio, Revedin 1907; Casaglia e Diaman- alla eliminazione dei rari habitat adatti disponibili tina, Ferioli 1907; Mesola, Ferioli 1947); VP (Ca- sul territorio, costituiti dalle cavità dei pozzi, le cui saglia – Diamantina: come A.l. Parl.); REV, 287: bocche vengono chiuse con sistemi che impediscono il passaggio della luce. “Mesola (Savi ex Bertol.); Casaglia e Diamantina (Ferioli !); Comacchio ! Pomposa ! Volano !”.

29 BEG (Valli di Comacchio; Pomposa); BEM Agropyron repens var. glaucum → Elymus hispidus (Bosco della Mesola; Casaglia; Diamantina); HFE Agrostemma L. (Caryophyllaceae) (Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); Agrostemma githago L. – Gittaione [Ex] PMP1 (Salina di Comacchio); COR; TDPM [Centrosib. (Archeofita?)] T scap – Commensale (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio). delle colture; probabilmente scomparsa. Alcune stazioni interne al territorio provinciale (Ca- HHF (Francolino al Giarone, Felisi s.i.d.; Mesola, saglia, Diamantina), grazie ad una falda alina ospi- “prati asciutti”, Ferioli 1908); BEG (Dune tra Co- tavano una flora alofila, che oggi risulta scomparsa macchio e Po di Volano). per l’avvenuta bonifica a scopo agricolo. Un tempo relativamente comune nelle colture di ce- reali; oggi ovunque in regresso e scomparsa in Aesculus L. (Sapindaceae) ampie aree, come probabilmente anche nel Ferra- Aesculus hippocastanum L. – Ippocastano, rese. Castagno d’India [C CAS] Agrostis L. (Poaceae/Gramineae) [Illir.] P scap – Parchi e giardini. HHF (“Giardini”, Ferioli 1906); REV, 316: “Col- Agrostis alba e subsp./var. maritima e vinealis → Agrostis tivato lungo i viali e nei giardini; non di rado in- stolonifera var. stolonifera selvatichito nelle siepi”. PI6; PP2 (Mura Estensi). Agrostis “canina var. mutica” → Agrostis stolonifera var. Tende a inselvatichire presso i luoghi di coltura. stolonifera Agrostis capillaris L. – Cappellini delle praterie Aethusa L. (Apiaceae/Umbelliferae) [Ex?] Aethusa cynapium L. – Cicuta aglina (Agrostis tenuis, A. vulgaris) [Eurosib.] T scap – Boschi umidi. Molto rara [Circumbor.] H caesp – Prati umidi, argini, fossi. HHF (Ospitale di Bondeno, “orti e dintorni di casa Scomparsa? Boscaccio”, Ferioli 1909); HFE (Porporana). HHF (Diamantina, “macero”, Felisi 1838; Fran- colino, “riva fossi, gorghi”, Felisi 1839; id., “gor- Piuttosto rara in Regione; il campione storico ine- ghi”, Felisi 1848; Ferrara, Felisi aprile s.i.d.: dito e quello più recente costituiscono le prime se- gnalazioni per il Ferrarese. sempre come A. vulgaris Smith; rev. PF e BL come A. tenuis Sibth. = A. capillaris L. sensu Agrimonia Spach (Rosaceae) CHK). CSZ (sub A. vulgaris). Agrimonia eupatoria L. – Agrimonia comune (Agrimonia “odorata”) Probabilmente scomparsa dal Ferrarese, le ultime [Subcosmop.] H scap – Prati, argini, siepi, luoghi segnalazioni datano a più di un secolo e mezzo fa. erbosi. Comune. Agrostis interrupta → Apera interrupta HHF (Francolino, “ovunque riva fossi”, Felisi Agrostis maritima → A. stolonifera var. stolonifera 1839; “luoghi erbosi e prati assai comune”, Ferioli Agrostis semiverticillata → Polypogon viridis 1907: come A. odorata Miller; rev. PF e BL); REV, Agrostis spica-venti → Apera spica-venti 308: “Prati e luoghi erbosi nella Provincia !”; HFE (Brazzolo; Sandolo; Valle Bertuzzi); LAG (Argine Agrostis stolonifera L. var. stolonifera – Cap- Po di Marozzo); N2000 (Valli di Comacchio; pellini comuni Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa); (Agrostis alba e var. vinealis, A. “canina var. mutica”, A. PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di maritima) S. Agostino); TUPF (Bosco della Mesola). [Circumbor.] H rept – Prati, argini, luoghi erbosi MAC. umidi. Poco comune. HHF (Ferrara, “dintorni”, Revedin 1905; id., Agrimonia “odorata” → Agrimonia eupatoria “valle del Conte Revedin”, Ferioli 1905; Gallo, Agropyron caninum → Elymus caninus “nel Reno”, Revedin 1908; Sammartina-Rivana, Agropyron elongatum → Elymus elongatus Ferioli 1909; Mesola, Pomposa, Ferioli 1909, Agropyron junceum → Elymus farctus subsp. farctus come A. canina L. var. mutica Gaudin; rev. PF; Agropyron litorale → Elymus athericus Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Ferioli 1911, come Agropyron pungens → Elymus athericus A. alba L. var. vinealis; Mesola, “Taglio della Agropyron repens → Elymus repens subsp. repens Falce”, Peyronel 1947-48, come A. alba L. var. Agropyron repens L. var. litorale → Elymus athericus maritima Lam.: quasi sempre come A. alba L., ec-

30 cetto i casi specificati); REV, 286: “Fossi e prati schi, lungo le strade e in tutti i terreni abbandonati e umidi e paludosi nei dintorni di Ferrara ! ed alla disturbati. Fortunatamente non è abbastanza com- Mesola ! nel Reno al Gallo !” (come A. alba L.); petitivo per penetrare all’interno dei boschi naturali BEG (Pomposa, come A. alba L.); HFE (Canne- chiusi; in determinate stazioni (Dune di Massenza- vié; Foce del Po di Volano; Valle Santa; anche tica) è soggetto a misure di contenimento o di era- Valle Bertuzzi, come A. maritima Lam.); CAN dicamento. (Lido di Volano: subsp. maritima (Lam.) Meyer); Ailanthus glandulosa → Ailanthus altissima COR (Valle Bertuzzi); MAC (12 località in tutta la Provincia); PEP; PG2; PGF**; ST*; TULA; Aira L. (Poaceae/Gramineae) TUPF* (Bosco della Mesola: *come A. alba L.; Aira capillaris → Aira elegantissima **anche come A. maritima Lam.); PI4; TUPR* Aira caryophyllea L. – Nebbia maggiore; Pab- (Campotto e Valle Santa: *come A. alba L.); PP; ◆ TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino: da bio [ ] TUBM, come A. alba L.); PMP2; TDPM (luoghi [Paleosubtrop.] T scap – Prati e pascoli. alofili del Delta del Po: come A. maritima); TUCS REV, 286: “Bonifiche di Gallara (Brighetti)”. (Poggio Renatico; S. Bartolomeo in Bosco: come CSZ. A. alba L.). Segnalata anticamente (ma mancano documenta- CSZ (considerata erba utile da pascoli e prati fal- zioni obiettive) e non confermata. A. alba ciabili); PI2; TUMM* (*come L.). Aira elegantissima Schur – Nebbia minore [◆] (Porporana: PM; Cona: BGP). (Aira capillaris) Agrostis tenuis → A. capillaris [Euri-Medit.] T scap – Prati, margini, luoghi an- Agrostis vulgaris → Agrostis capillaris tropizzati. HHF (“nelle vie”, Felisi 1830, come A. capillaris Ailanthus Desf. (Simaroubaceae) Host.; Ferrara, “prati Pallarano vicino alla sta- Ailanthus altissima (Mill.) Swingle – Ailanto, zione”, Ferioli 1911, come A. capillaris Host. var. albero del Paradiso [C INV] hirsuta; rev. PF); BEG (Pomposa, come A. capil- (Ailanthus glandulosa) laris L.: binomio linneano non rintracciato in let- [Asia orientale] P scap – Margini boschivi, prati, teratura, ma corrispondente ad A. c. Host). argini, ambiti ruderali. Molto comune. Specie non più segnalata sul territorio da circa un HHF (“coltivato”, Felisi s.i.d.; “inselvatichito in secolo. La località “Prati di Pallarano” corrisponde vari posti della provincia”, Ferioli 1907: sempre ai “Prati di Palmirano”, lungo il Canale “Pallarano” come A. glandulosus Desf.); REV, 317: “Coltivata e nei pressi della Staz. di Gaibanella sulla linea fer- ed anche più spesso inselvatichita: sulle mura di roviaria FE-RA. Ferrara ! nei dintorni ! largamente diffusa nei luo- ghi incolti a Mesola ! Pomposa !” (come A. glan- Ajuga L. (Lamiaceae/Labiatae) dulosa Desf.); BPM; TUPM (Dune di Ajuga chamaepitys (L.) Schreb. subsp. chamae- Massenzatica); PE1 (Delta del Po); PEM1 (Boni- pitys – Iva artritica fica del Mezzano); PGF; TUPF* (Bosco della [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e incolti aridi su Mesola: *come A. glandulosa Desf.); PI6; PP2 suolo sabbioso. Non comune. (Mura Estensi); PGD (Sacca di Goro); PP; HHF (Francolino, Felisi 1839; Massenzatica, “vi- TUBM* (Foresta Panfilia di S. Agostino: *come cino a Monticelli”, Felisi 1839; Ferrara, “coltivi A. glandulosa Desf.). dei dintorni”, Ferioli 1906); REV, 323: “Sammar- PE3. tina (Vaccari ! e Ferioli !)”; HFE (Uccellino di Pianta di origine cinese, introdotta in Europa per or- Poggio Renatico); ST; TUPF (Bosco della Me- namento; fu avviata la coltivazione come foraggio sola); TUCS (Pontelagoscuro; Vigarano Pieve; per la farfalla Samia cynthia Drury, produttrice di Chiesuol del Fosso; S. Martino; Poggio Renatico; una seta di qualità inferiore, anche se più robusta, ri- Lagosanto; Pomposa; Lido degli Scacchi); TUPM spetto a quella del baco da seta (Bombyx mori L.) (Dune di Massenzatica). L’insuccesso portò l’abbandono della coltura pro- GP1. duttiva, ma l’albero, e in misura minore la farfalla, si (Monticelli; Salina di Comacchio: P.P.A.B.) sono naturalizzati in tutto il territorio italiano. Nel Ferrarese l’ailanto rappresenta un temuto invasore, Ajuga reptans L. – Bugula; Iva comune che ricopre ampie superfici ai margini dei pochi bo- [Europeo-Caucas.] H rept – Prati, luoghi erbosi,

31 siepi, macchie, giardini urbani. Diffusa. Idrofita molto rara sia nel Ferrarese che in tutta la HHF (Francolino, “frequentissima nelle vie”, Fe- pianura emiliana. lisi 1841; Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; id., Alisma lanceolatum With. – Mestolaccia lan- “prati e lungo le rive dei dintorni, pascoli”, Ferioli ceolata 1906); REV, 323: “Prati e luoghi erbosi comune (Alisma plantago-aquatica var. stenophyllum) nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Mura Estensi; [Subcosmop.] I rad – Suoli inondati o intrisi d’ac- Porporana; Formignana); N2000 (Bosco S. Giu- qua. Non comune. stina; Bosco della Mesola; Salina di Comacchio); N2000 (Campotto); MAC (Gambulaga; Tresi- MAC (Baura); PGF; TUPF (Bosco della Mesola); gallo); PEP; TULA (Bosco della Mesola); PI4; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia TUPR (Valle Santa: come A. plantago-aquatica di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina); L. var. stenophyllum Asch. et Gr.); PP (Foresta TUCS (Ferrara; S. Nicolò). Panfilia di S. Agostino). Albizia Durazz. (Fabaceae/Leguminosae) PG3; PI2; TUMM; TUUV. (Ferrara, zona aeroporto: BGP e PM) Albizia julibrissin Durazz. – Albizzia; Gaggia [C CAS] Alisma plantago-aquatica L. – Mestolaccia. (Acacia julibrissin) [Subcosmop.] I rad – Canneti, canali, fossi e luo- [Paleotrop.] P scap. – Coltivata e raramente sfug- ghi umidi. Abbastanza comune. gita. HHF (in 3 casi come A. plantago L.: Ferrara, HHF (Francolino, “Coltivata giardino Costabili”, “ovunque nei fossi”, Felisi s.i.d.; Rivana, “fossi Felisi 1830; “Coltivata giardini”, Ferioli 1907). Sammartina”, Revedin 1902; Gallo, Ferioli 1907; Ferrara, Ferioli 1906, erroneamente come A. plan- CSZ la elenca tra gli alberi, anche ornamentali, uti- tago L. var. lanceolatum: rev. PF); REV, 294: lizzati nelle campagne e non solo nei giardini, sub “Copiosa nei fossi e lungo i canali dei dintorni di Acacia julibrissin. Tende a inselvatichire nei luoghi Ferrara ! lungo il Po a Pontelagoscuro ! Mesola ! di coltura. lungo il Cavo Aldobrandi al Gallo (Ferioli !)” L. (Malvaceae) (come A. plantago L.); HFE (Valli di Argenta); LAG (Volania, zona Motte); BDFP (Gaibanella; Alcea biennis L. – Malvarosa [C CAS] Medelana; Mezzogoro; Monestirolo; Pescara; S. [Pontica]H bien / H scap. Ambienti antropizzati. Egidio; Serravalle; Valpagliaro); MAC (Masi S. Rara. Giacomo); PEP; ST; TULA; TUPF (Bosco della (Pontelangorino: BGP) Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa: come A. plan- Coltivata e sfuggita alla coltura in luoghi antropiz- tago-aquatica L. var. latifolium Gilib.); PP (Fore- zati. Non indicata per la regione in Celesti-Grapow sta Panfilia di S. Agostino); PEM1 (Bonifica del & al. (2009), è stata rilevata anche nel Piacentino Mezzano); TDZE (Caprile). (Bracchi & Romani 2010) ma è sicuramente più dif- PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. fusa. Alisma plantago-aquatica L. var. stenophyllum → Alisma Alcea rosea L. – Malvarosa, Malvone roseo, lanceolatum Rosone [C NAT] Alisma plantago-aquatica var. latifolium → Alisma plan- [Origine ignota] H scap. Luoghi antropizzati. Rara tago-aquatica fuori dai giardini. Alisma ranunculoides → Baldellia ranunculoides (Lidi Comacchiesi: PM) Alliaria Sternb. & Hoppe (Brassicaceae / Nota in diverse località regionali. Sembra partico- Cruciferae) larmente frequente in ambiti ferroviari (AMV). Alliaria officinalis → Alliaria petiolata Alchemilla arvensis → Aphanes arvensis Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara & Grande – Alisma L. (Alismataceae) Alliaria Alisma gramineum Lej – Mestolaccia sottile (Alliaria officinalis) [Eurasiat. (subtrop.)] I rad – Piane e canalini di ri- [Paleotemp.] H bienn – Boschi, siepi, luoghi om- saia. Rarissima. brosi nitrofili. Poco comune. PG3; PI3; TUMM (risaie ferraresi). HHF (Quartesana, Ferioli s.i.d., come A. officina- lis Andrz. ex M. Bieb.); HFE (Ferrara; Bosco di S.

32 Giustina); PI6; PP2 (Mura Estensi); TUCE MAC. (Bosco di S. Giustina). (Pineta di Volano; Argine Valle Zavelea: BGP) Allium L. (Alliaceae) Allium vineale var. compactum → Allium vineale Allium acutangulum → Allium angulosum Alnus Mill. (Betulaceae) Allium angulosum L. – Aglio angoloso [◆] Alnus glutinosa (L.) Gaertn. – Ontano nero (Allium acutangulum) (Betula alnus) [Euro-Sib.] G bulb – Prati umidi. [Paleotemp.] P scap (P caesp) – Boschi umidi ri- HHF (Mura Estensi, Ferioli 1908, come A. acu- pariali o golenali; talora introdotto. Raro. tangulum Schlecht.); REV, 295 (var. acutangulum HHF (Ferrara, lungo il Po, Felisi, s..i.d., sub Be- Schrad.) “Ferrara alla Porta degli Angeli (Fe- tula alnus; Mesola, Felisi 1839, sub Betula alnus; rioli !)” Pontelagoscuro, lungo il Po, Ferioli 1907); REV, 297: “Boschi lungo il Po di Goro presso Mesola ! Tipico di prati umidi e un tempo relativamente dif- lungo il Po tra Pontelagoscuro e Francolino !”. fuso nella pianura emiliana continentale, è in preoc- cupante rarefazione a causa della scomparsa o PG2; TUPF (Bosco della Mesola); PGD (Pineta degradazione degli habitat idonei. di Volano verso la Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina). Allium carinatum L. – Aglio delle streghe [Submedit.-Subatl] G bulb – Margini di boscaglie Alopecurus L. (Poaceae/Gramineae) termofile. Molto raro. Alopecurus agrestis → Alopecurus myosuroides HFE (Bosco di S. Giustina). Alopecurus bulbosus Gouan – Coda di topo Estremamente raro in Emilia-Romagna, dove bulbosa [Ex?] l’unico rinvenimento certo e recente per l’intero ter- ritorio è questo, del 2010. [Euri-Medit.-Subatlant.] H caesp – Fossi, argini, prati umidi. Anticamente rara. Allium neapolitanum Cirillo – Aglio napoletano HHF (Sammartina, (“Ferrara, busa della San Mar- [C NAT] tina”), Felisi 1831; Cona e Diamantina, “riva del [Steno-Medit.] G bulb. – Giardini e luoghi antro- Poatello”, Felisi 1834; Ferrara, “diffusissima in pizzati. un fosso di fronte Palazzo Revedin”, Felisi 1846; HFE (Mura Estensi; Lido di Spina). id., “prato Lazzaretto proprietà Revedin”, Ferioli Allium oleraceum L. – Aglio selvatico 1905; Sammartina-Rivana, Revedin 1905); BER [Euras.-Temp] G bulb – Luoghi erbosi. Molto 1: 372-373: Habui ex agro Ferrariensi transrhe- raro. nano a Felisio; REV, 285: “Lungo i fossi nei prati HFE (Masi S. Giacomo) della Sammartina ! nel Ferrarese (Felisi ex Ber- tol.)”; FIE 1410 bis: “Ferrara, in pratis loco Sam- Piuttosto raro anche nel resto della Regione, dove è martina dicto”. presente soprattutto nell’area collinare e montana; CSZ. estremamente raro nella pianura. Le numerose segnalazioni per l’alto Ferrarese si ri- Allium vineale L. – Aglio delle vigne. feriscono a poche località. Mancano conferme della [Euri-Medit.] G bulb – Prati, sabbie litoranee, luo- presenza da parecchi decenni, così come è avvenuto ghi antropizzati. Comune. nelle province emiliane vicine, per cui è ipotizzabile HHF (Argenta, Ferioli 1905; Ferrara, Revedin la sua scomparsa. In Emilia-Romagna attualmente 1905; Rivana, Revedin 1906); REV, 295: “Sulle è accertato solo per le Salse di Nirano nel Modenese mura di Ferrara ! Sammartina presso le siepi !”; (FMO). HFE (Mura Estensi; Ruina; Valle Bertuzzi: var. Alopecurus geniculatus L. – Coda di topo gi- compactum); N2000 (Dune di Massenzatica; nocchiata Dune della Puia; Salina e Valli di Comacchio; [Subcosmop.-Temper.] H caesp – Fossi, argini, Valle Bertuzzi; Vene di Bellocchio); COR; FGP; prati umidi, bordi di stagni. Rara. PE1; PMP2; TDPM; TUDV (luoghi alofili del HHF (Ferrara, “fossa a Porta S. Paolo”, Felisi Parco del Delta del Po); PI6; PP2 (Mura Estensi); 1843; Francolino, “acqua stagnante dei gorghi”, PMG (Sacca di Goro); PMP1 (Salina di Comac- Felisi 1848; Ferrara, “pontino di S. Luca stradone chio); TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di che porta a Rivana”, Ferioli 1904); REV, 285: Massenzatica). “Presso S. Luca e in Casaglia (Ferioli !)”; FIE

33 1409: “Prov. di Ferrara: secus fossas prope Agos- Soland. in Russ.); HFE (Formignana: come A. sello, 3 km circiter a Ferrara urbe”; HFE (Risaie utriculatus (L.) Pers.). del Basso Ferrarese). CSZ (sub Phalaris utriculata); MAC (sub A. utri- CSZ; PG3; PI3; TUMM. culatus (L.) Soland. in Russ.). In rarefazione in tutta la pianura emiliana; la sua pre- Alopecurus utriculatus → Alopecurus rendlei senza nel Ferrarese è limitata agli ambienti di risaia. Alsine tenuifolia → Minuartia hybrida subsp. hybrida Alopecurus myosuroides Huds. – Coda di topo Althaea L. (Malvaceae) dei campi (Alopecurus agrestis) Althaea cannabina L. – Altea canapina, Malva [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T scap – Prati, canapina coltivi, incolti e ambiti marginali anche disturbati. [S-Europ. W-Asiat. (Subpontica)] H scap – Luo- Molto comune. ghi umidi, bordi di maceri, fossi. Rara. HHF (Ferrara, “campi diffusissima tra le siepi”, HFE (Cologna Ferrarese); PM1 (Cologna Ferra- Felisi 1828; id., “ovunque nei prati e riva fossi”, rese). Felisi 1831; id., “rive”, Felisi 1834; Sammartina- Rara, ma anche poco osservata; nel resto della pia- Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “assai comune in nura emiliana è piuttosto frequente e in espansione. tutti i coltivi”, Ferioli 1906: sempre come A. agre- stis L.); BER 1: 370-372: ex agro Ferrariensi a Fe- Althaea officinalis L. – Altea; Bismalva lisio; REV, 285: “Campi e prati nei dintorni di [SE-Europ.-Sudsib. (Subpontica) divenuta Sub- Ferrara ! a Berra e nelle bonifiche di Gallara (Bri- cosmop.] H scap – Fossi, argini di canali, luoghi ghetti)” (come A. agrestis L.); BEG (Valli di Co- umidi, canneti. Comune. macchio, come A. agrestis L.); HFE (Francolino; HHF (Ferrara, “diffusissima riva fossi”, Felisi Ambrogio); N2000 (Bosco della Mesola; Isola s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1900; “fossi, Bianca; Valle Bertuzzi); MAC (20 località in tutta argini, strade, comune vicino all’abitato”, Ferioli la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); 1906); REV: “Comune nei prati, pascoli, luoghi PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Valle Santa); erbosi ed incolti della provincia !”; BEG (Argini PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di Po di Volano; Pomposa); HFE (Mura Estensi; S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della Mesola); Valli di Argenta); LAG (Argine Po di Marozzo); TUCS (30 segnalazioni in tutta la Provincia). COR; FGP; TDPM; TUDV (luoghi alofili del CSZ (sub A. agrestis L.); GP1. Delta del Po); MAC (Ambrogio; Baura; Cassana; (S. Carlo; Tenuta Sanguettola: AA). Formignana; Gaibanella; Masi Torello; S. Biagio d’Argenta); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; Alopecurus pratensis L. subsp. pratensis – Coda TUPR (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura di topo comune Estensi); PGD (Sacca di Goro); PP; TUBM (Fo- [Euro-Sib.] H caesp – Argini e prati umidi. Rara. resta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Migliarino; HHF (“Argine del Po”, Ferioli 1909); FIE 1408: Lago Gattola); TUPF (Bosco della Mesola). “Prov. di Ferrara: in herbosis subhumidis secun- (Poggio Renatico, via Uccellino: PM) dum Padum flumen inter Pontelagoscuro et Ra- valle”; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). Alyssum Desv. (Brassicaceae/Cruciferae) CSZ. Alyssum alyssoides (L.) L. – Alisso annuo Alopecurus rendlei Eig – Coda di topo ovata (Alyssum calycinum) (Alopecurus utriculatus, Phalaris utriculata) [Euri-Medit.] H bienn – Prati aridi litoranei. Non [Euri-Medit.] T scap – Fossi, argini, bordi di sta- comune. gni, prati umidi, luoghi disturbati. Poco comune. HHF (Pomposa, Ferioli 1909, come A. calycinum HHF (Ferrara, “ruderi Porta degli Angeli”, Felisi L.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano, 1844; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Cop- come A. calycinum L.); HFE (Bosco della Me- paro, “prato Zavaglia Sig. Mazzanti”, Ferioli sola; Dune della Puia; Lidi Comacchiesi); PG1; 1906: sempre come A. utriculatus, per Revedin PGF; TUPF (Bosco della Mesola); TUMS (Dune “S. et S.”, per Ferioli “Pers.”); REV, 285: “Sam- della Puia). martina nei prati ! altri prati e luoghi erbosi fuori GP2; TUPE. dalla Porta Reno nei dintorni di Ferrara ! fuori (Porto Garibaldi: BGP). Porta Mare (Ferioli !)” (come A. utriculatus (L.) Alyssum calycinum → Alyssum alyssoides

34 Amaranthus L. (Amaranthaceae) [Neotropic.] T scap – Luoghi umidi, disturbati e antropizzati. Tutti i campioni di HHF e HFE sono stati revisio- nati seguendo le chiavi di AMA e IAMA. HHF (Francolino, Felisi s.i.d.: come A. panicula- tus L. o come A. patulus Bert.; Ferrara, “deposito Amaranthus albus L. – Amaranto bianco [X rottami”, Ferioli 1911: come A. paniculatus L.); NAT] BER 10: 193-194: “[Habui] Comaclo ab Eq. Ca- [Nordamer.] T scap – Infestante le colture sar- millo Salina” (come A. patulus Bert.); REV, 300: chiate. Comune. “Comacchio (Salina ex Bertol.)” (come A. retro- HHF (Ferrara, Ferioli 1907); REV, 301: “Lungo flexus L. var. patulus Bert.). l’argine Ducale (Ferioli !)”; HFE (Poggio Rena- tico, Stazione Ferroviaria; id., Sabbioni; Ferrara, Coltivato anticamente e occasionalmente naturaliz- zato; oggi non sono note conferme della presenza; Staz. Ferroviaria, erroneamente sub A. blitoides scomparso con l’abbandono della coltivazione. S. Watson; rev. PF e PM); TUCS (Volania; Poggio Renatico; S. Agostino); TUPF (Bosco della Me- Amaranthus deflexus L. – Amaranto prostrato sola). [X INV] GP1. [Neotrop.] T scap – Incolti e luoghi antropizzati. (Cantiere Cispadana tra Poggio Renatico e S. Comune soprattutto nelle aree urbane. Carlo: AA) HHF (Ferrara, “cortili di campagna di tutta la pro- vincia”, Ferioli 1907); REV, 301: “Luoghi incolti Di ambienti molto disturbati. Comune nelle stazioni presso Ferrara (Ferioli !)”; HFE (Ferrara); PE1 ferroviarie. Non è da escludere la presenza di A. bli- toides, piuttosto diffuso, ma non riconosciuto. (Delta del Po); TUPF (Bosco della Mesola). Amaranthus ascendens →Amaranthus blitum subsp. blitum Amaranthus graecizans L. – Amaranto blito- Amaranthus “blitoides” → Amaranthus albus minore [X NAT] (Amaranthus sylvestris) Amaranthus blitum L. subsp. blitum – Ama- [Paleosubtrop.] T scap. Macerie, ruderi, orti. Poco ranto livido comune. (1Amaranthus ascendens, 2A. graecizans var. silvestris,3A. HHF (Francolino, Felisi 1839: nella var. sylve- lividus) stris, come A. sylvestris Desf.; FFR cita A. grae- [Euri-Medit. divenuta cosmopol.] T scap – Luoghi cizans subsp. silvestris (Vill.) Brenan; Ferrara, antropizzati. Comune. “deposito rottami fuori Porta Mare”, Ferioli s.i.d.: HHF (“Borgo S. Luca”, Ferrara, Ferioli 19072, come A. ascendens Loisel.); REV, 301: “Borgo S. rev. PM e PF); HFE3 (Valli di Argenta; Le Con- Luca (Ferioli !)”; PE1 (Delta del Po: erronea- tane; Mirabello); PMP13 (Salina di Comacchio); mente dato come autoctono !) TUCS1 (Lido delle Nazioni); TUPM3 (Dune di Massenzatica). Amaranthus hybridus L. – Amaranto ibrido [X GP13. NAT] (Porporana; Ferrara: PM) (A. chlorostachys, A. retroflexus var. chlorostachys, A. spicatus) Non è accertata, ma molto probabile la presenza [America] T scap – Incolti e luoghi antropizzati. della subsp. emarginatus (Moq. ex Uline & W.I. Comune. Bray) Carretero, Muñoz Garm. & Pedrol, rinvenuta HHF (Francolino, “ovunque nelle vie”, Felisi nel territorio di Alfonsine (RA) e segnalata da Ar- 1839: come A. spicatus, secondo FFR = A. viridis denghi & Rossi (2012). L.; Melara (RO), Felisi s.i.d.: come A. retroflexus; Amaranthus caudatus L. – Amaranto coda Ferrara, “deposito rottami fuori Porta Mare”, Fe- rossa [C CAS] rioli 1911: come A. retroflexus L. var. chlorosta- [Paleotrop.] T scap. Coltivato e rinselvatichito. chys W.); HFE (Jolanda di Savoia: erroneamente Raro. come A. retroflexus L.; rev. PM e PF); N2000 (Vo- HFE (Delta del Po; Gorino). lano; Isola Bianca); PE1 (Delta del Po: come A. → chlorostachys Willd.); PI6; PP2 (Mura estensi: Amaranthus chlorostachys Amaranthus hybridus come A. chlorostachys Willd.); PP (Foresta Panfi- Amaranthus cruentus L. – Amaranto cruento lia di S. Agostino: come A. chlorostachys Willd.); [C CAS ◆] TUCS (S. Agostino; Pontelagoscuro). (A. paniculatus, A. patulus, A. retroflexus var. patulus) (Ferrara, coltivi: PM)

35 La sua presenza è forse sottostimata sia per la diffi- infestante in campo di soia; Francolino, identifi- cile determinazione che per le sinonimie, ridondanti cato dubitativamente come A. paniculatus L.; tre e discordanti. campioni erroneamente come A. cruentus L.: Amaranthus hypochondriacus L. – Amaranto a Sacca di Goro; Ravalle; Isola Bianca; tre cam- spiga verde [C CAS ◆] pioni erroneamente come A. chlorostachys L.: [Neotrop.] T scap – Coltivato e sfuggito. Non se- Mura di Ferrara; Lido di Volano; Foresta Panfilia. gnalato da tempo. Per tutti; rev. PF e PM 2010); (Golena e greto del HHF (Ferrara, “deposito rottami”, Ferioli 1911: Po: confermato da G. Galasso in verbis). come A. hypochondriachus L.; per Pignatti = A. Per l’identificazione è stata usata la chiave di AMA; chlorostachys Willd. var. erythrostachys (Moq.) per ora gli amaranti dioici sono stati attribuiti a que- Aellen). sta specie decisamente molto diffusa, ma non è da escludere che si possano individuare altre entità (D. Segnalato più volte in passato nel territorio regio- Iamonico, com. pers.) Specie sfuggita all’identifica- nale, dove pare quasi ovunque scomparso. L’unica zione nel nostro territorio sino al 2008, quando nel conferma di presenza proviene dal Ravennate, dove corso di una provvidenziale escursione floristica questa rara specie è stata segnalata nel forum tele- lungo il Po è stata messa in luce la sua diffusa pre- matico Acta Plantarum, topic 13443 (A. Marzorati e senza, che è stata riscontrata anche in altre situa- M. Medri), con documentazione fotografica. zioni. Diffusissimo lungo il Po anche più a monte Amaranthus lividus → Amaranthus blitum subsp. blitum sia nella sponda emiliana che in quella veneta e lom- Amaranthus paniculatus → Amaranthus cruentus barda. Amaranthus patulus → Amaranthus cruentus Ambrosia L. (Asteraceae/Compositae) Amaranthus retroflexus L. – Amaranto comune Ambrosia artemisiifolia L. – Ambrosia con fo- [X INV] glie di artemisia [X NAT] [Nordamer. divenuta cosmopol.] T scap – Incolti [Nordamer.] T scap – Sabbie, golene, luoghi di- e luoghi antropizzati. Diffusissimo, forse il più co- sturbati. Non comune. mune degli Amaranthus. HFE (Codigoro; greto del Po a Ravalle); PE2 (Ex- HHF (Francolino, Felisi 1839; Rivana, Revedin zuccherificio di Codigoro). 1904; Ferrara, Borgo S. Luca, Ferioli 1907); REV, (Po a Pontelagoscuro: PM; Cologna; Stazione di 300: “Luoghi incolti e macerie presso Ferrara !”; Poggio Renatico: AA). HFE (Ferrara; Benvignante; Jolanda di Savoia; Quartesana: rev. PF e PM); N2000 (Bosco della Per ora localizzata ma in rapida espansione: si tratta Mesola; Dune di Massenzatica; Isola Bianca); di una delle più temute allergofite della Pianura Pa- PE1 (Delta del Po); PEM1 (Bonifica del Mez- dana, tanto che in Lombardia ne è obbligatoria l’estirpazione, ma purtroppo con scarsi risultati. zano); PI6; PP2 (Mura Estensi di Ferrara); TDZE (Verginese; Migliarino; Massenzatica; Filo d’Ar- Ambrosia coronopifolia → Ambrosia psilostachya genta; Lagosanto); TUCS (16 segnalazioni in tutta Ambrosia maritima L. – Ambrosia marittima la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola); [Ex?] TUPM (Dune di Massenzatica). [Euri-Medit] T scap Sabbie costiere, dune. Raris- GP1; MAC. sima, forse scomparsa. Amaranthus retroflexus L. var. chlorostachys → Ama- HHF (Mesola, Volano, Felisi 1843; id., Ferioli ranthus hybridus s.i.d.) (immagine campione Ferioli: identifica- Amaranthus retroflexus L. var. patulus → Amaranthus zione certa ! rev. PF, PM, AA); BER 10: 185-186: cruentus → Comaclo ab Eq. Camillo Salina f. r.: REV, 331: Amaranthus rudis Amaranthus tuberculatus “Comacchio (Salina ex Bertol.)”; HDP (“Pom- Amaranthus “spicatus” → Amaranthus hybridus Amaranthus sylvestris → Amaranthus graecizans posa (spiaggia)”, 1913). Un tempo sicuramente presente e diffusa, oggi è Amaranthus tuberculatus (Moq.) J.D. Sauer – quasi certamente scomparsa, soppiantata dalle con- Amaranto dioico [X INV] generi esotiche; è in forte regresso in tutta l’Italia. In (Amaranthus rudis) CAN per il Lido di Volano e in ST e TUPF per il [Nordamer.] T scap – Luoghi umidi disturbati, go- Bosco della Mesola è citata A. maritima, ma proba- lene del Po. Comune. bilmente per errata determinazione rispetto alle due HFE (Via Uccellino, svincolo Cispadana, identi- specie seguenti. ficazione corretta secondo AMA; Ferrara zona S,

36 Ambrosia psilostachya DC. – Ambrosia con fo- [Euri-Medit.] T scap – Infestante delle colture. glie di Coronopus [X INV] Comune. (Ambrosia coronopifolia) HHF (Francolino, Felisi 1849; Ferrara, Ferioli [Nordamer.] G rhiz – Sabbie costiere, dune. Molto 1907); REV, 313: “Nei coltivati dei dintorni di comune. Ferrara (Ferioli!)”; HFE (Ferrara; Rero; S. Vito di HFE (Lido di Volano; Lidi Comacchiesi; Salina Ostellato); LAG (Marozzo, Valle Oppio); PEM1 di Comacchio); PG1 (Lido di Volano; Lido di (Bonifica del Mezzano); TUCS (Bondeno; Ra- Spina); PMG (Sacca di Goro); PMP2; TUPM valle; Vigarano Pieve; Pontelagoscuro; Codigoro; (ambienti alofili del Delta del Po); TDPM (Dune Lido di Volano; S. Giovanni di Ostellato). di Massenzatica); TUMS (Dune della Puia). CSZ (“Capo bianco”); GP1; MAC. GP2; PE1; TUPE; KUM (Filo d’Argenta: PM; Stellata; Poggio Renatico: Ambrosia tenuifolia Spreng. – Ambrosia a fo- AA) glie sottili [X NAT] Ammi visnaga (L.) Lam. – Visnaga comune [Neotrop.] G rhiz – Sabbie costiere, dune. Molto [Euri-Medit] T scap – Infestante delle colture. comune. Rara. HFE (Lido di Volano); PG1 (tutti i Lidi Comac- HHF (Francolino, Felisi 1839; Ferrara, Ferioli chiesi); PMG (Sacca di Goro); TDPM (Dune di s.i.d.); BER 3: 254-255: Habui ex agro Ferrariensi Massenzatica); TUMS (Dune della Puia). al Doccione a Felisio; REV, 313: “Doccione (Fe- GP2; KUM; PE1; TUPE. lisi ex Bertol.)”; HFE (S. Carlo). CSZ (“Strale”). Ammannia L. () Nel territorio regionale la situazione è simile a quella Ammannia “auriculata” → Ammannia coccinea del Ferrarese. In base ai dati noti, sono infatti regi- Ammannia coccinea Rottb. – Ammania arros- strate presenze antiche e poche conferme recenti, sata [X NAT] oltre a questa, per il Ravennate (Montanari & Mar- coni 2010) e la Valmarecchia nel Riminese (Mattoni (* err. sub A. “auriculata”) & Molari 2006). [Origine ignota] T scap – Paludi e fossi, risaie. Rara. Ammophila Host (Poaceae/Gramineae) HFE* (Massafiscaglia; tra Massenzatica e Italba). PG3*; PI2*; PI5; TUPB; TUUV*. Ammophila arenaria (L.) Link subsp. australis (Mabille) Lainz – Sparto pungente Tutti i campioni recenti del Ferrarese, in precedenza (Ammophila littoralis, "Elymus arenarius”, Psamma are- attribuiti ad A. auriculata Willd., in seguito a revi- naria) sione di A. Soldano, sono stati attribuiti ad A. cocci- [Euri-Medit.] G rhiz – Fascia sommitale delle nea, presunto ibrido anfidiploide fra A. auriculata dune vive litoranee, pianta edificatrice. Diffusa Willd. e A. robusta Heer et Regel (Graham 1979). solo sulla costa. Da PI5: “Nel territorio ferrarese investito a riso A. HHF (Lido di Magnavacca, Revedin 1907, come coccinea ha avuto uno sviluppo improvviso e pre- occupante che è stato rapidamente contenuto per Psamma arenaria (L.) R. et S.; id., Ferioli 1909, azione di diserbanti verso i quali la specie si è di- erroneamente come Elymus arenarius L., que- mostrata assai sensibile; ora si presenta con esem- st’ultimo sinonimo di Leymus arenarius (L.) plari sporadici e isolati specialmente al margine Hochst); REV, 286: “Sulle sabbie del littorale delle colture risicole”. (Campana 1); arene marittime lungo l’Adriatico a Magnavacca ! e a Volano !” (come Psamma are- Ammannia verticillata (Ard.) Lam. – Ammania ◆ naria (L.) R. et S.); HFE (Lido di Volano); N2000 a fiori sessili [X NAT ] (Litorale di Bellocchio; Sacca di Goro; Lido di [SW-Asiat.] T scap – Paludi e fossi, risaie. Non Volano); CAN (Lido di Volano); COR (luoghi alo- segnalata di recente. fili del Delta del Po); PMG (Sacca di Goro). HHF (Francolino, “boschetto”, Ferioli 1909). TUPE. La antica presenza di questa specie nel Ferrarese è Non è una pianta rara, ma è esclusiva di un habitat, documentata da un campione d’erbario inedito. la sommità delle dune vive, estremamente vulnera- Ammi L. (Apiaceae/Umbelliferae) bile: direttamente a causa del disturbo antropico sulle dune vive e indirettamente per la generale di- Ammi majus L. – Ammi; Visnaga maggiore minuzione del deposito sabbioso da trasporto eolico.

37 Ammophila littoralis → Ammophila arenaria subsp. au- Lido di Spina; Bosco della Mesola: sempre subsp. stralis fragrans (Pollini) Sudre); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino: subsp. fragrans (Pollini) Richter); Amorpha Fabr. (Fabaceae/Leguminosae) TUPF (Bosco della Mesola: var. fragrans Pollini). Amorpha canadensis → Amorpha fruticosa (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) Amorpha fruticosa L. – Indaco bastardo [C La subsp./var. fragrans (Pollini) Richter non ha va- INV] lore sistematico (CHK). Distribuzione prevalente- (Amorpha canadensis) mente costiera. [Nordamer.] P caesp – Argini, ambiti golenali, Anacamptis laxiflora (Lam.) R.M. Bateman, luoghi umidi, bassure interdunali. Comune. Pridgeon & M.W. Chase – Orchide acquatica HHF (Ferrara, “coltivata giardino Parolini”, Fe- (Orchis laxiflora e var. ensifolia) lisi 1853; Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Ferioli [Euri-Medit.] G bulb – Prati umidi, terreni intrisi 1907, come A. canadensis L.: un probabile vec- d’acqua. Rara. chio sinonimo per la stessa specie); REV, 311: HHF (Ferrara, “fosse di S. Paolo”, Felisi s.i.d., er- “Copiosissima lungo il Po di Goro ! lungo il Po roneamente come Serapias palustris L.; rev. PF; grande ! lungo il Panaro a Bondeno ! lungo il Vo- Francolino, “prato”, Felisi 1853, erroneamente lano (Ferioli !) Venuta probabilmente con le acque come Orchis l. Lam. var. palustris Jacq.: rev. PF e si è in pochi anni largamente naturalizzata”; CAN BL; Ferrara, “prati dei dintorni, dalle mura, prato (Lido di Volano); COR; PE1 (Valli salmastre del Zavaglia di Mazzanti”, Ferioli 1906; Uccellino, Delta del Po); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 Poggio Renatico, Revedin 1906); REV, 296: (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Argini di “Fuori della Porta Mare (Vaccari !); Sammartina ! Campotto e Valle Santa); PP; TUBM (Foresta prati dell’Uccellino assai copiosa !” BEG (Dune Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); tra Comacchio e Po di Volano); ABF (Bosco di S. TUCS (Campotto); TUPM (Dune di Massenza- Giustina; Valle Bertuzzi; Lago delle Nazioni); tica). N2000 (Mendica; Bosco della Mesola; Lido di PE3; TUPE. Volano); WWF (Bosco S. Giustina; Valle Ber- Una delle specie più invasive negli ambienti gole- tuzzi; Lago delle Nazioni); COR (Valli salse del nali. Tende a formare popolamenti puri ma non rie- Delta del Po); PI5 (giuncheti ex-valle Volano); sce a colonizzare boschi e macchie chiuse. TUPF (Bosco della Mesola: Orchis laxiflora var. ensifolia Vill.). Ampelopsis quinquefolia → Parthenocissus quinque folia Amygdalus persica → Prunus persica Le documentazioni più antiche erano attribuite ad A. (Orchis) palustris, specie piuttosto simile e che in Anacamptis Rich. (Orchidaceae) passato era sottovalutata; il controllo dei campioni Genere interamente protetto, come tutte le Orchida- ha permesso la corretta identificazione. A. laxiflora ceae, in Emilia-Romagna. In origine era costituito era un tempo presente anche nell'Alto ferrarese dove da una sola specie; secondo la concezione attuale, è per le successive modificazioni sono venute a man- molto ricco, annoverando numerose specie un tempo care le condizioni per la sua presenza. Scomparsa comprese in Orchis. anche nel resto della pianura emiliana. Anacamptis coriophora (L.) R.M. Bateman, Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Prid- Pridgeon & M.W. Chase – Orchide cimicina geon & M.W. Chase – Orchide minore (Orchis coriophora e subsp./var. fragrans) (Orchis morio) [Euri-Medit.] G bulb – Prati stabili anche con [Europ.-Caucas.] G bulb – Prati stabili, terreni falda prossima alla superficie. Rara. aperti, sabbie. Poco comune. HHF (Uccellino, “prati”, Ferioli 1907; Bosco HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Argenta, “prati Dugana della Mesola, “luoghi erbosi”, Ferioli 1947, var. e dei dintorni”, Ferioli 1905; Sammartina-Rivana, fragrans Pollini); REV, 296: “Prati dell’Uccellino Revedin 1906); REV, 296: “Prati della Sammar- (Ferioli !)” BEG (Argini Po di Volano; Pomposa); tina !”; HFE (Bosco della Mesola; Lago delle Na- HFE (Lido di Volano; Lago delle Nazioni); ABF zioni; Dune della Puia); ABF (S. Agostino, Argine (Lido degli Scacchi; Lido di Spina; Vene di Bel- Reno; Pineta di Mesola; Bosco di S. Giustina; Pi- locchio); N2000 (Lido di Volano; Bosco della Me- neta di Volano; Bosco Spada; Dune della Puia; sola; Vene di Bellocchio); WWF (Lido degli Lido degli Scacchi); N2000 (Vene di Bellocchio; Scacchi; Lido di Spina); PI5 (ex-valle Volano; Bosco della Mesola; Lido di Volano; Dune della

38 Puia; Lido degli Scacchi); WWF (Bosco di S. Distribuzione prevalentemente costiera. Giustina; Pineta di Mesola; Bosco Spada; Lago Anacharis canadensis → Elodea canadensis delle Nazioni; Pineta di Volano; Dune della Puia; Lido degli Scacchi); PI5 (Dune della Puia; Pineta Anagallis L. (Primulaceae) di Volano; ex-valle Volano; Bosco di S. Giustina); Anagallis arvensis L. s.l. – Centonchio dei PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUMS campi (Dune della Puia). (Anagallis arvensis varr. monelli e phoenicea) CSZ. [Euri-Medit. divenuta Subcosmop.] T rept – Com- (Lido di Pomposa; Valle Pega: BGP; Lido di Vo- mensale delle colture, incolti, prati e luoghi di- lano: PM; Lido di Spina: PF, PM, AA e BGP). sturbati, orti e cortili urbani. Molto comune. Nonostante si tratti di una specie localizzata, è forse HHF (Francolino, Felisi 1834; id., Felisi 1842; la più diffusa orchidea del Ferrarese. Quartesana, “terreni arati e soggetti alle acque”, Anacamptis palustris (Jacq.) R.M. Bateman, Felisi 1843; Quacchio (Ferrara), Don Antonetti Pridgeon & M.W. Chase – Orchide palustre s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, (Orchis palustris) “assai comune in tutti i coltivi dei dintorni”, Fe- [Euri-Medit] G bulb – Prati umidi, terreni intrisi rioli 1906; “assai comune con la specie arvensis”, d’acqua. Molto rara. Ferioli 1907, come A.a. var. monelli L.); REV, α HHF (Tra S. Giuseppe di Comacchio e Pomposa, 319: “Campi e prati nei dintorni di Ferrara !” ( Palude Fontana, Ferioli 1909, come Orchis laxi- phoenicea Scop.); HFE (Ferrara; Rero); PEM1 flora Lam. var. palustris Jacq.); HFE (Bosco della (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Argini di Mesola; Lago delle Nazioni); ABF (Mendica; Valle Santa); TDZE (Vigarano Pieve; Verginese; Bosco della Mesola; Pineta di Volano; Lido di Filo d’Argenta); TUCS (38 segnalazioni in tutta Spina; Vene di Bellocchio); N2000 (Vene di Bel- la Provincia come A. phoenicea Scop.); TUPF locchio; Bosco della Mesola; Lido di Volano); (Bosco della Mesola: var. phoenicea Gouan). WWF (Bosco di S. Giustina; Lago delle Nazioni; GP1; MAC. Vene di Bellocchio; Lido di Spina); PG1 (Bosco (Poggio Renatico, varie; Scolo Scorsuro: AA) della Mesola; Lago delle Nazioni). Anagallis coerulea → Anagallis foemina Una delle orchidee più rare e di maggior valore eco- Anagallis foemina Mill. – Centonchio azzurro logico, essendo localizzata in praterie umide, am- (Anagallis coerulea) biente poco rispettato e fortemente minacciato. Le [Steno-Medit. divenuta subcosmop.] T rept – In- popolazioni emiliane (ferraresi e ravennati) costitui- festante le colture, incolti, prati e luoghi distur- scono un componente molto significativo del con- tingente italiano (Alessandrini & Medagli 2008). bati, orti e cortili. Diffusa. HHF (Sammartina-Rivana, “in mezzo al fru- Anacamptis pyramidalis (L.) L.C. Rich. – Or- mento”, Revedin 1906: come A. coerulea chide piramidale Schreb.); REV, 319: “Con la precedente nei semi- (1Orchis pyramidalis) nati presso Ferrara !” (come A. arvensis L. β coe- [Euri-Medit.] G bulb – Prati stabili, sentieri e ra- rulea Schreb.); HFE (“Campo di frumento”, loc. dure nei boschi. Non comune. imprecisata, 1979); TUCS (16 località in tutta la HHF1 (Bosco della Mesola, Revedin 1906; id., Provincia come A. coerulea). Peyronel 1947); REV1, 296: “Boschetto di Me- (Poggio Renatico, varie; Scolo Scorsuro: AA) sola !”; ABF (Bosco di S. Giustina; Dune della Puia; Valle Gaffaro; Lido degli Scacchi; Lido di Anchusa L. (Boraginaceae) Spina; Foce Reno); N2000 (Bosco di S. Giustina; Anchusa arvensis → Lycopsis arvensis Vene di Bellocchio; Bosco della Mesola; Dune della Puia); WWF (Bosco S. Giustina; Lido degli Anchusa azurea Mill. – Lingua di bue, buglossa Scacchi; Dune della Puia; Lido di Spina); PI5 (Anchusa italica) (Lido degli Scacchi; Dune della Puia; Lido di [Euri-Medit.] H scap – Incolti, margini, prati aridi; Spina); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); ST; moderatamente comune. TUPF1 (Bosco della Mesola); TUMS (Dune della HHF (Francolino, “in mezzo al frumento”, Felisi Puia). s.i.d.; Ferrara, Felisi 1838; Sammartina-Rivana, (Mura Estensi: PM; Porto Garibaldi: C. Corazza; Revedin 1905; Ferrara, “tenuta Rivana, ma co- Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) mune in tutta la Prov.”, Ferioli 1906: sempre come

39 A. italica Retz.); REV, 321: “Campi e luoghi er- Ferioli 1906); BER: 3: 412-414 (var. β): “Legi … bosi nei dintorni di Ferrara ! Mesola ! Bondeno ! Ferrariae in canali di Cento. Habui … Ferrariâ ad Poggio Renatico ! Vigarano !” (come A. italica fossas extra portam Rhenanam, et secus aggerem Retz.); HFE (Ferrara; a volte come A. italica Padi a Francolino a Felisio”; REV, 314: “Canale Retz.); ST; TUPF (Bosco della Mesola). di Cento (Bertol.); nei fossi fuori Porta Reno e GP1. lungo l’argine di Po a Francolino (Felisi ex Ber- (Poggio Renatico, Tenuta Sanguettola: AA) tol.); lungo il Po a Pontelagoscuro (Vaccari !); sotto le mura di Ferrara alla Porta degli Angeli Anchusa italica → Anchusa azurea (Ferioli !)”; LAG (Boschetto, zona Sacchi); Anchusa officinalis L. – Buglossa comune N2000 (Isola Bianca); PI4; TUPR (Valle Santa). [Pontica] H scap (H bienn) – Prati, argini, suoli CSZ. sabbiosi. Rara. HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, Anisantha K. Koch (Poaceae/Gramineae) Revedin 1905; Mesola, Revedin 1905; “argine Anisantha diandra (Roth) Tutin – Forasacco di Po”, Revedin 1906; Comacchio e Pomposa, Fe- Gussone rioli 1909); REV, 321: “Come la precedente (Bromus diandrus, B. gussonei/gussonii) presso Ferrara ! e nelle sabbie dei dintorni di Me- [Euri-Medit.] T scap – Prati, argini, scarpate, luo- sola dove è più comune della precedente ! a Pom- ghi disturbati. Comune. posa (Dall’Agata ex Bertol.)” BEG (Dune tra HHF (Ferrara, “muri antichi”, Felisi s.i.d.: come Comacchio e Po di Volano); HFE (Barco di Fer- B. gussoni Parl.); HFE (Mura Estensi: abbon- rara; tra Jolanda di Savoia e Codigoro; Pontelan- dante; Diamantina); TUCS (Poggio Renatico; S. gorino; Caprile: rev. PF); TUMS (Dune della Nicolò; Portomaggiore; Campotto; Ostellato; Puia); TUPM (Dune di Massenzatica: erronea- Lido delle Nazioni; Lido di Spina: come B. gus- mente come A. italica Retz.). sonei Parl.) Andropogon angustifolium → Botriochloa ischaemum (Ferrara: via Spartaco, via Veneziani, giardino Pal. Andropogon ischaemum → Botriochloa ischaemum Ludovico il Moro; Salina di Comacchio: PM). Specie in forte espansione negli ambienti urbani e Angelica L. (Apiaceae/Umbelliferae) lungo i margini stradali, con caratteristiche quasi da Angelica archangelica L. – Angelica arcange- invasiva. A Ferrara caratterizza una comunità pra- lica [C CAS Ex] tiva sinantropica delle scarpate delle Mura Estensi : [(Circum.) Artica] H scap. Coltivata, talora sfug- Aveno barbatae – Brometum diandri. gita. Scomparsa. Anisantha sterilis (L.) Nevski – Forasacco rosso HHF (Boccaleone di Argenta, Ferioli 1908); FIE (Bromus sterilis) 1887 “Prov. di Ferrara: in sabulosis secundum [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Bordi di vie, mace- Reno flumen prope Argenta, loco Consandolo rie, luoghi aridi. Comune. dicto”; REV, 314: “Lungo il Reno a Boccaleone HHF (Francolino, “diffusissima ovunque, riva fossi (Ferioli !). campi”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “diffusissima negli CSZ. orti”, Felisi s.i.d.; Ferrara, Pontelagoscuro, Reve- Specie ben nota per le sue proprietà aromatizzanti din 1905; Ferrara, Argenta, “assai comune sotto le nella preparazione di liquori, era un tempo coltivata siepi in altri luoghi”, Ferioli 1906); REV, 288: “Nei e quindi localmente naturalizzata ma in modo effi- prati e lungo le strade dei dintorni di Ferrara !” mero. Nelle flore regionali antiche la sua presenza BEG (Magnavacca); HFE (Mura Estensi; S. Maria viene sempre citata anche se non è possibile discer- Codifiume; Dune della Puia); N2000 (Golena e nere se si tratti di esemplari coltivati o spontanei. Da Isola Bianca; Sacca di Goro; Bosco della Mesola; oltre un secolo mancano conferme della presenza in Valle Bertuzzi; Lido di Volano; Dune di Massen- regione e nel Ferrarese; trattandosi di pianta di no- zatica; Lido degli Scacchi; Salina di Comacchio); tevoli dimensioni (alta fino a 2 metri) e quindi di fa- MAC (Alberone; Baura; Cologna; Ro); PE2 (ex- cile avvistamento, si può ritenere scomparsa. zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Angelica sylvestris L. – Angelica selvatica Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM [Eurosib.] H scap – Boschi e luoghi umidi. Poco (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di comune. Goro); PMP2; TDPM (luoghi alofili del Delta del HHF (Ferrara, Felisi 1837; id. e Pontelagoscuro, Po); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE (La-

40 gosanto); TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune Poggio Renatico !”; HFE (Lido delle Nazioni); di Massenzatica). COR; TDPM (luoghi alofili del Delta del Po); GP2; TUPE. MAC (12 località in tutta la Provincia); PGF; ST; (Francolino; staz. Ferroviaria Poggio Renatico; TUPF; UGA (Bosco della Mesola); PGD (Sacca Mendica: PM) di Goro); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- stino); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS Anisantha tectorum (L.) Nevski subsp. tectorum (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica). – Forasacco dei tetti (Bromus tectorum subsp. tectorum) CSZ; GP2; TUPE. [Paleotemp.] T scap – Incolti aridi. Non comune. (Poggio Renatico: AA) HHF (Magnavacca, Ferioli 1909; Bosco della Me- Anthriscus Pers. (Apiaceae/Umbelliferae) sola, Peyronel s.i.d.); BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro; Dune tra Comacchio e Po di Volano; Anthriscus caucalis M. Bieb. – Cerfoglio lap- Magnavacca); FIE 1219: “Prov. di Ferrara: Co- pola macchio … prope Magnavacca”, “et … inter Ma- (Anthriscus vulgaris) gnavacca et Po di Volano”; HFE (Bosco della [Paleotemp.] T scap – Luoghi disturbati del lito- Mesola; Dune di Massenzatica); N2000 (Bosco rale. Rara. della Mesola; Dune di Massenzatica; Dune della HHF (Ferrara, Felisi s.i.d., sub A. vulgaris Pers.; Puia); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); Comacchio e Pomposa, Ferioli 1908, sub A. vul- PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PMG garis B.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- (Sacca di Goro); TUMS (Dune della Puia). lano; Magnavacca: come A. vulgaris); HFE GP2; TUPE. (Pomposa; Valle Bertuzzi); N2000 (Salina di Co- (Ferrara, stazione FS; Lido di Volano: PM). macchio; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); PMP1; TDPM (Salina di Comacchio); TUPF Tutte le segnalazioni sub B. tectorum. (come A. vulgaris Pers.; Bosco della Mesola). Anthemis L. (Asteraceae/Compositae) Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. subsp. Anthemis arvensis L. – Camomilla bastarda sylvestris – Cerfoglio silvestre [Steno-Medit. divenuta Subcosm.] T scap (H [Paleotemp.] H scap – Prati e luoghi ombrosi. Rara. scap). Coltivi e incolti. Poco comune. HFE (Mura Estensi). HFE (Lido di Spina); PE2 (ex-zuccherificio di Anthriscus vulgaris → Anthriscus caucalis Codigoro); TUCS (Bondeno; Vigarano Pieve; Poggio Renatico; Codigoro; Lido di Volano). Anthyllis L. (Fabaceae/Leguminosae) GP2. Anthyllis vulneraria L. subsp. polyphylla (DC.) Anthemis cota → Cota altissima Nyman – Vulneraria [Steno-Medit.-Occid.] H scap – Sabbie retrodu- Anthemis cotula L. – Camomilla fetida nali. Molto rara. [Euri-Medit.] T scap – Luoghi disturbati, incolti. HHF (Massenzatica, Felisi 1839; id., Ferioli Poco comune. s.i.d.); HFE (Lido di Spina: rev. PF e PM); PM1 HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Pontelagoscuro, (Lido di Spina). Ferioli 1909); HFE (Pontelagoscuro; Ambrogio; TUPE. Tresigallo). Entità nuova per la flora dell’Emilia-Romagna; è (Zuccherificio di Jolanda di Savoia: BGP) stata rinvenuta anche, rarissima, sugli argini a mare Anthemis tinctoria → Cota tinctoria nel Delta Veneto (MDV). Anthoxanthum L. (Poaceae/Gramineae) Antirrhinum linaria → Linaria vulgaris Antirrhinum minus → Chaenorhinum minus Anthoxanthum odoratum L. – Paleo odoroso Antirrhinum orontium → Misopates orontium [Eurasiat.] H caesp – Incolti, prati anche subalo- Apargia hirta → Leontodon saxatilis Lam. subsp. saxatilis ? fili. Comune. Apargia hispida → Leontodon hispidus HHF (Ferrara, “ovunque nei prati”, Felisi s.i.d.; Apera Adans. (Poaceae/Gramineae) Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “prati Conte Revedin e in tutti i prati dei dintorni”, Ferioli Apera interrupta (L.) P. Beauv. – Cappellini sot- 1906); REV, 285: “Prati e pascoli dei dintorni di tili [◆] Ferrara ! Bonifica di Gallara, Berra (Brighetti); (Agrostis interrupta)

41 [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e incolti, termofila. Apios tuberosa → Apios americana Rara. HHF (Comacchio, Mesola, Pomposa, Ferioli Apium L. (Apiaceae/Umbelliferae) 1909: come Agrostis interrupta L.); BEG; TUPE Apium graveolens L. – Sedano. [◆] (da BEG) (Pomposa; Caprile). [Paleotemp. (?)] H scap. Oggi solo coltivato Apera spica-venti (L.) P. Beauv. – Cappellini dei HHF (Mesola, Massenzatica, Felisi 1839; Mas- campi senzatica, Ferioli s.i.d.); BER 3: 258-260: Legi ... (Agrostis spica-venti) in agro Ferrariensi in valle di Boscarolo; [Habui] [Eurosib.] T scap – Coltivi e incolti, termofila. ex palustribus Ferrariensibus extra portam S. Jo- Rara. annis a Felisio; REV, 313: “Valli di Boscarolo HFE (Lido di Spina; Stazione di Poggio Rena- (Bertol.); paludi fuori Porta S. Giovanni (Felisi ex tico); PG1 (“campi di frumento presso la costa”); Bertol.); coltivasi”. TUCS (Lido di Spina). Apocynum venetum → Trachomitum venetum La rarità è indubbiamente causata dalla scarsità in Arabidopsis L. (Brassicaceae/Cruciferae) Provincia di suoli acidi o subneutri. Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. – Arabetta co- Aphanes Mill. (Rosaceae) mune Aphanes arvensis L. – Ventaglina comune (Arabis thaliana) (Alchemilla arvensis) [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T scap – In- [Subcosmop.] T scap – Luoghi erbosi disturbati, colti, luoghi disturbati e antropizzati, centri ur- con copertura discontinua. Rara. bani. Comune. HHF (Aguscello, “giardino Sig. Trentini”, Ferioli HHF (Francolino, “orto di casa”, Felisi s.i.d.; Fer- 1909: come Alchemilla arvensis Scop.); BEG rara, “coltivi dei dintorni”, Ferioli 1904: sempre (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (S. come Arabis thaliana L.); REV, 303: “Nei colti- Biagio di Bondeno; Bosco della Mesola, Parco vati dei dintorni di Ferrara (Ferioli !)” (come Ara- delle Duchesse: sub A. microcarpa (Boiss. et bis thaliana L.); HFE (Mura Estensi; Ferrara; Reut.) Rothm., l’equivoco è da attribuirsi alle di- Bosco della Mesola); BPM (Dune di Massenza- mensioni del campione, crescente su suolo po- tica); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfi- vero; Lido di Spina). lia di S. Agostino); ST; TUPF (come Arabis (Ferrara, giardini privati: PM; Taglio della Falce: thaliana L.). AA; Pineta di Mesola: BGP) GP2. (Bosco di S. Giustina: PM) È specie di dimensioni ridotte e a sviluppo precoce, quindi potrebbe sfuggire all’osservazione: forse Conclude il suo ciclo in poche settimane all’inizio meno rara di quanto farebbero supporre le poche se- della primavera e quindi sfugge all’osservazione per gnalazioni. gran parte dell’anno. Apios Fabr. (Fabaceae/Leguminosae) Arabis Mill. (Brassicaceae/Cruciferae) Apios americana Medik. – Glicine tuberoso [X Arabis glabra (L.) Bernh. – Arabetta glabre- NAT] scente (Apios tuberosa) [Circum-Artico-Alpina] H bienn – Prati su sabbie [Nordamer.] G rhiz – Scarpate arginali del Po. Lo- consolidate costiere. Molto rara. calizzato, ma abbondante nei luoghi di crescita. BPM (Dune di Massenzatica). HHF (Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Ferioli 1907, Specie molto rara anche a livello regionale e in di- come A. tuberosa Moench.); REV, 312: “Lungo il versi casi non confermata. La località ferrarese è Po a Pontelagoscuro (Ferioli !)” (come A. tube- l’unica della fascia di pianura. La sua presenza as- rosa Moench.); HFE (Cologna Ferrarese; Ponte- sume un notevole valore, trattandosi dell’unica lagoscuro); N2000 (Isola Bianca); PE1 (Rami specie del Ferrarese ad areale Artico-Alpino. La terminali del Po); PMG (Sacca di Goro: come A. sua presenza è da intepretare come relitto di fasi tuberosa Moench.). climatiche più fredde di quella attuale. Presente da molti anni nelle golene del Po, nel Fer- Arabis hirsuta (L.) Scop. – Arabetta irsuta rarese non si comporta da invasiva ma rimane piut- [Europ.] H bienn/H scap – Radure boschive, prati. tosto controllata. Rara.

42 HHF (Bosco della Mesola, Peyronel s.i.d.); TUCS Arenaria leptoclados (Rchb.) Guss. – Arenaria (Bosco S. Giustina); TUPF; UGA (Bosco della a rami brevi Mesola). [Paleotemp.] T scap – Coltivi, incolti, prati. Rara. In TUPF è menzionata A. hirsuta Scop. var. corym- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come biflora Vestx, sin. di A. ciliata Clairv., entità molto A. serpyllifolia L. var. leptoclados Reichenb.; rev. rara in regione, dubbia per CHK, segnalata antica- PF; Quacchio “lungo il Po”, Ferioli 1906); REV, mente per il Bolognese da Cocconi (1882) e recen- 301: “Prati e luoghi sterili a Ferrara (sulle mura !) temente per il Modenese (FMO). Trattandosi di e nei dintorni !” (var. tenuior Koch); BEG (Prati un’orofita Sud-Europea, e in assenza di materiale tra Pomposa e Codigoro); HFE (Cocomaro di Fo- raccolto, sussistono seri dubbi sulla effettiva identità comorto). e quindi si preferisce non ammetterla in questa Flora. Arenaria marina → Spergularia media Arabis sagittata (Bertol.) DC. – Arabetta saet- Arenaria marina → Spergularia salina tata (Arabis hirsuta subsp. sagittata) Arenaria serpyllifolia L. subsp. serpyllifolia – [SE-Europ.] H bienn/H scap – Radure boschive e Arenaria serpillifolia prati. Molto rara. [Subcosmop.] T scap – Incolti e prati sabbiosi. TUPF (Bosco della Mesola, come A. hirsuta Scop. Comune. subsp. sagittata DC.) HHF (Ferrara, “luogo detto Belvedere nell’antico Po”, Felisi 1841); BEG (Dune tra Comacchio e Po Arabis thaliana → Arabidopsis thaliana di Volano; Magnavacca); HFE (Mura Estensi; Tra- Arabis turrita L. – Arabetta maggiore ghetto; Bivio Massenzatica; Bosco della Mesola); [S-Europ.] H bienn/H scap – Radure boschive, N2000 (Dune di Massenzatica; Salina di Comac- prati. Piuttosto rara. chio); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 N2000 (Bosco di S. Giustina; Bosco della Me- (ex-zuccherificio di Codigoro); PGF; TUPF sola); ST; TUPF (Bosco della Mesola). (Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS (Lido Arctium L. (Asteraceae/Compositae) delle Nazioni; Lido degli Estensi; Lido di Spina). Arctium lappa L. – Bardana maggiore GP2; TUPE. (Arctium majus) (Poggio Renatico, argine Sanguettola: AA). [Eurasiat.-temp.] H bienn – Prati e incolti anche Arenaria tenuifolia → Minuartia hybrida subsp. hybrida disturbati. Raro. HHF (Pontelagoscuro, Ferioli 1909: come A. Aristolochia L. (Aristolochiaceae) majus L.); TUCS (S. Giovanni di Ostellato). Aristolochia clematitis L. – Aristolochia clema- Arctium majus → Arctium lappa tite Arctium minus (Hill) Bernh. – Bardana minore [Submedit.] G rad – Fossi, luoghi erbosi, siepi. (Lappa minor) Comune. [Europeo (Euri-Medit.)] H bienn – Prati e incolti HHF (Francolino, Felisi 1849; Pontelagoscuro, anche disturbati. Diffuso. Revedin 1905; Ferrara, Ferioli 1906); REV, 298: HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.: come A. lappa L. o “Lungo le strade e gli argini presso Ferrara ! Argini come Lappa minor DC.; rev. PF; “comunissima del Po di Goro ! e strada tra Ariano e Mesola ! in ogni luogo”, Ferioli 1907: come A. m. Schk.); lungo il Panaro a Bondeno ! e lungo il Po tra Pon- REV, 331: “Comune lungo le strade e nei luoghi telagoscuro e Francolino !” BEG (Pomposa); incolti nei dintorni di Ferrara !” (come A. lappa N2000 (Isola Bianca; Sacca di Goro; Bosco della L. var. minus Bernh.); HFE (Porotto); LAG (Ma- Mesola; Pineta di Volano; Dune di Massenzatica; rozzo, Valle Oppio); PEM1 (Bonifica del Mez- Valli di Comacchio; Lido di Spina); COR (Valli zano); PI6; PP2 (Mura Estensi di Ferrara); PP salse); MAC (Ca’ Matte); PE2 (Ex-zuccherificio (Foresta Panfilia di S. Agostino). di Codigoro); PE3 (Argini Po di Volano); PEM1 CSZ (“erbe dannose alle colture”); GP1; MAC. (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Campotto e (Poggio Renatico: AA) Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Arenaria L. (Caryophyllaceae) Massenzatica).

43 PI2; TUPE. antropizzati. Localizzata e rara. HHF (Orto Botanico di Ferrara, Antonelli 1838; Aristolochia rotunda L. – Aristolochia rotonda “avventizia su rottami fuori Porta Po”, Ferioli [Euri-Medit.] G bulb – Fossi, luoghi erbosi, siepi, s.i.d.); HFE; N2000 (Salina di Comacchio). boschi. Non comune. HHF (Ferrara, Revedin 1906; S. Carlo, “argine Artemisia alba Turra – Assenzio maschio, Erba Reno Napoleone” [Cavo Napoleonico, n.d.A.], regina [◆] Ferioli 1921); REV, 298: “Margine dei fossi e [N-Eurimedit.] Ch suffr – Prati aridi. prati umidi fuori della porta Reno ! prati dell’Uc- HHF (Bosco della Mesola, Ferioli 1908: come A. cellino !”; HFE (Foresta Panfilia; Valle Santa; Uc- campestris L.; rev. PF e BL). cellino); N2000 (Isola Bianca; Campotto; Sacca Di un certo interesse la antica presenza, finora non di Goro; Bosco S. Giustina; Bosco della Mesola; nota, di questa specie in una località della zona co- Foce Po di Volano); PI4; TUPR (Campotto e Valle stiera. Il campione in precedenza era stato identifi- Santa); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); ST; cato non correttamente. Specie non rara negli TUPF (Bosco della Mesola); TUCE (Bosco di S. ambienti aridi semirupestri della collina regionale. Giustina). Artemisia annua L. – Assenzio annuale [X (Scolo Scorsuro: AA; Poligono via Uccellino, NAT] Poggio Renatico: PM; Valle Pega: BGP) [Eurasiat. (Steppica)] T scap – Luoghi disturbati, Le piante del genere Aristolochia costituiscono golene. Comune. l’unico alimento della larva della farfalla Zerynthia HFE (Ferrara; Pontelagoscuro; Porporana; Ariano polyxena Denis & Schiffermüller (Papilionidae, Ferrarese); N2000 (Isola Bianca); PP2 (Mura Parnassiinae). Questa specie rara, protetta ai sensi Estensi); PM1 (Porporana; Francolino). della Direttiva “Habitat”, è in grado di segregare al- (Malcantone di Bondeno; Stazione di Poggio Re- cuni composti tossici come l’acido aristolochico (Rotschild & al. 1972). natico: PM; Stellata; Golena del Po a Cologna: AA) Armoracia (C.A. Meyer) Hayek (Brassica- ceae/Cruciferae) Artemisia caerulescens L. subsp. caerulescens – Assenzio litorale Armoracia rusticana G. Gaertn., B. Mey. & (Artemisia coerulea) Scherb. – Cren [C CAS] [Euri-Medit.] Ch suffr – Ambienti salmastri. Poco (Nasturtium armoracia) comune. [E-Europ.] G rhiz – Coltivato e di rado naturaliz- HHF (Volano, Felisi 1830; Orto Botanico di Fer- zato. rara, Antonelli 1852; Pomposa Volano, Revedin REV: “Coltivasi” (come Nasturtium armoracia 1908; Mezzano, Ferioli 1909 sub A. coerulea L.); (L.) Fr.) BER 9: 130-132: ex maritimis Comaclensibus ab (Poggio Renatico, Golena del Reno: AA) Eq. Salina, ex Mesola, et Volano agri Ferrariensi Arrhenatherum P. Beauv. (Poaceae/Gra- a Felisio; REV, 329: “Mesola, Volano (Felisi ex mineae) Bertol.), marittima di Comacchio (Salina ex Ber- tol.); tra Pomposa e Volano ! tra Ostellato ! Co- Arrhenatherum elatius (L.) P. Beauv. ex J. & C. macchio ! e Magnavacca !” (var. latifolia DC.); Presl – Avena altissima BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio; Argini [Paleotemp.] H caesp – Argini, prati soggetti a Po di Volano; Pomposa; Magnavacca: var. latifo- sfalcio. Localizzata ma non rara. lia DC.); HFE (Foce del Po di Volano; Salina di HHF (Consandolo, “argine del Reno abbando- Comacchio); N2000 (Bosco della Mesola; Salina nato”, Ferioli 1909, come A.e. M. et K.); HFE di Comacchio; Vene di Bellocchio; Valle Bertuzzi; (Lido degli Scacchi; Bosco S. Giustina); TUCS Sacca di Goro); COR (Valle Bertuzzi); FGP; (S. Nicolò). KUM; PMP2; TUDV (Valli salse e ambienti alo- (Cona, via Palmirano: BGP; Lido di Volano: PM; fili del Delta del Po); PGD (Sacca di Goro); PMP1 Argine Sanguettola: AA) (Salina di Comacchio); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDPM (Vene di Bellocchio). Artemisia L. (Asteraceae/Compositae) Specie caratteristica dell’associazione Limonio nar- Artemisia absinthium L. – Assenzio bonensis – Artemisietum coerulescentis. Entità stret- [E-Medit. (?) divenuta Subcosmop. (?)] Ch suffr. tamente legata ad ambienti salati costieri; la sua Coltivata in passato e rinselvatichita in ambienti distribuzione regionale è quindi confinata alla zona

44 litoranea. Negli ambienti alomorfi interni (special- Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- mente calanchi su argille plioceniche) vive la subsp. stino); TDZE (Settepolesini; Vigarano Pieve; San- cretacea (Fiori) Brilli-Catt. & Gubellini. dolo; Migliarino; Alberlungo; Lago Gattola; Artemisia campestris L. – Assenzio campestre Lagosanto); TUCS (Diamantina; Ferrara; Berra; (Artemisia inodora) Goro; Lido delle Nazioni; Lido degli Scacchi; [Circumb.] Ch suffr – Prati costieri, argini. Non Lido degli Estensi; Lido di Spina); TUPF (Bosco rara ma localizzata. della Mesola); TUPM (Dune di Massenzatica). BER 9: 120-121: ex agro Comaclensi alla Scaglia GP1; KUM. a Dall’Agata; REV, 329: “Alla Scaglia presso Co- Arthrocnemum Moq. (Chenopodiaceae) macchio (Dall’Agata ex Bertol.); nei coltivati presso Mesola (Ferioli !)”; BEG (Dune tra Co- Arthrocnemum fruticosum → Sarcocornia fruticosa macchio e Po di Volano); HFE (Dune della Puia; Arthrocnemum glaucum → A. macrostachyum Salina di Comacchio); N2000 (Bosco della Mesola; Arthrocnemum macrostachyum (Moric.) Moris Dune della Puia; Lido degli Scacchi); ST; TUPF – Salicornia glauca (Bosco della Mesola); TUCS (Ferrara; Bando; Co- (Arthrocnemum glaucum) digoro: come A. inodora M. Bieb.); TUMS (Dune [Medit. Macarones. e Messico] Ch succ/P succ – della Puia). Valli salmastre, ambienti alofili. Diffusa GP2; KUM. HHF (Strada Ostellato-Comacchio, Revedin 1907; Artemisia coerulea → Artemisia caerulescens subsp. cae- id., Ferioli 1909; id., “Magnavacca”, Ferioli 1909, rulescens esemplare nel fascicolo di Salicornia fruticosa L.); Artemisia inodora → Artemisia campestris REV, 300: “Copioso nelle vicinanze di Comac- Artemisia verlotiorum Lamotte – Assenzio dei chio !” BEG (Argini Po di Volano; Pomposa); fratelli Verlot [X INV] HFE (Valli di Comacchio; Salina di Comacchio; [Asia-Orient.] H scap/G rhiz – Luoghi disturbati, Vene di Bellocchio); N2000 (Bosco della Mesola; margini di boschi e siepi, golene. Comune. Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio; Salina di Co- HFE (Mura Estensi; tra Ambrogio e Cesta; Lido macchio; Vene di Bellocchio); COR (Valli di Co- delle Nazioni); N2000 (Isola Bianca; Dune di Mas- macchio); FGP; PMP2; TUDV (ambienti alofili senzatica; Lido di Volano; Valli di Comacchio); del Delta del Po); PMP1 (Salina di Comacchio); PE1 (Delta del Po); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDPM (Valli e (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio). stino); TDZE (Verginese; Migliarino; Migliaro; Specie caratteristica dell’associazione Puccinellio Lago Gattola); TUMS (Dune della Puia); TUPM convolutae – Arthrocnemetum macrostachyi. Pre- (Dune di Massenzatica). sente in Emilia-Romagna solo nelle aree salmastre GP1; KUM; TUPE. costiere del Ferrarese e del Ravennate. (Lido di Spina: PM) Arthrocnemum perenne → Sarcocornia perennis Artemisia vulgaris L. – Assenzio comune Arum L. (Araceae) [Circumb.] H scap. Ovunque in ambienti antro- pizzati e disturbati. Comunissima. Arum italicum Mill. subsp. italicum – Gigaro; HHF (Ferrara “campi e vie, diffusissima”, Felisi Pan di serpe 1850; id., “ovunque”, Felisi s.i.d.; id. “assai co- [Steno-Medit.] G rhiz – Boschi, siepi, luoghi om- mune c/o l’abitato, canale Burana, Darsena”, Fe- brosi, fossi. Comune ovunque. rioli 1906); BER 9: 126-128: [Habui] Ferrariâ, ubi HHF (Ferrara, “diffusissima sui margini dei communis, a Felisio, Filius attulit ex agro Bono- fossi”, Felisi 1826; “sotto le siepi ovunque”, Fe- niensi a S. Maria Capo di fiume; REV, 329: “Sulle rioli 1906); REV, 293: “Sotto le siepi e nei luoghi mura di Ferrara ! siepi, campi e luoghi incolti in ombrosi, frequente!”; N2000 (Isola Bianca); PI6; quasi tutta la provincia ! a S. Maria Capo di Fiume PP2 (Mura Estensi). (Bertol. fil. ex Bertol.)” N2000 (Isola Bianca; MAC. Dune di Massenzatica; Bosco della Mesola; Valli Arundo L. (Poaceae/Gramineae) di Comacchio); MAC (Alberone; Baura; Cologna; Portomaggiore; Ro; Ruina; Villanova); PE2 (Ex- Arundo “calamagrostis” → Calamagrostis epigejos zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Arundo donax L. – Canna domestica [C NAT] [Centroasiat. divenuta Subcosmop.] G rhiz – Ar-

45 gini, bordi di canali e maceri, terreni di riporto. Asclepias vincetoxicum → Vincetoxicum hirundinaria Comune. HHF (Ferrara, “orti”, Felisi s.i.d.); REV, 286: Asparagus L. (Asparagaceae) “Coltivata e non di rado subspontanea intorno ai Asparagus acutifolius L. – Asparago pungente maceri o lungo i corsi d’acqua”; N2000 (Pineta di [Steno-Medit.] G rhiz/NP – Boschi, macchie e Volano); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 siepi, termofilo. Comune. (Canali Boicelli e Navigabile; Po di Volano); HHF (Mesola, Revedin 1905; “da Pomposa fino a PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Valle Santa); Mesola”, Ferioli 1908); REV, 295: “Casaglia (Ti- PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). roni !); boschi della Mesola ! Pomposa (Ferioli !)” MAC; TUPE. BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Pom- Favorita dai contadini che ne ricavano tutori per le posa); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco S. colture orticole, è ampiamente diffusa soprattuto in Giustina; Bosco della Mesola; Pineta di Volano; ambiente golenale e lungo gli argini fluviali oltre- Valle Bertuzzi; Foce Po di Volano; Lido degli ché naturalmente presso gli orti. Scacchi; Dune della Puia; Valli di Comacchio; Lago di Spina); BPM; TUPM (Dune di Massen- Arundo epigejos → Calamagrostis epigejos → zatica); CAN (Lido di Volano); COR; PGP1; Arundo litorea Calamagrostis pseudophragmites PMP2; TDPM; TUDV (valli salse del Delta del Arundo phragmites → Phragmites australis → Po); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Arundo pliniana Arundo plinii Mesola); PMG (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di Arundo plinii Turra – Canna del Reno S. Giustina); TUMS (Dune della Puia). (Arundo pliniana) GP2. [Steno-Medit.] G rhiz – Argini e scarpate di fiumi, La distribuzione di questa specie si concentra sulla canali, zone umide, strade. Diffusa. costa, dove è comune, mentre è sporadica all’in- HHF (Melara (RO), Felisi 1823; “molto comune terno. lungo il Reno dal ponte di Gallo fino ad Argenta”, Ferioli 1906; Bondeno, “lungo il Panaro”, Reve- Asparagus maritimus Mill. – Asparago amaro din 1907); REV: “Copiosa lungo il Reno al ponte (Asparagus officinalis var. maritimus) del Gallo (Ferioli !); lungo il Panaro a Bon- [N-Medit.-CentroAsiat.] G rhiz. – Bassure umide deno !”; HFE (Campotto; Salina di Comacchio); costiere. Molto rara. N2000 (Salina di Comacchio); PMP1 (Salina di COR (Valli salse, come A. officinalis L. var. mari- Comacchio). timus); HFE (Boscoforte). (Cavo Napoleonico a S. Agostino; Gallo: PM) Asparagus officinalis L. – Asparago coltivato Termofila, concentrata nella parte meridionale della [C NAT] Provincia. Una recente revisione compiuta da PF e [Euri-Medit.] G rhiz – Terreni sabbiosi costieri. PM secondo Danin & al. 2005 permette di confer- Poco comune. mare i campioni in HHF e HFE, escludendo al mo- HHF (Cannevié, Felisi 1839; Mesola, boschi go- mento dalla flora ferrarese Arundo collina Ten. lenali, Revedin 1906; Casaglia, Revedin 1906; S. Lungo l’argine del Reno (ad esempio nel territorio di Agostino, “inselvatichita”, Ferioli 1907; Argenta, Poggio Renatico) è in fase di diffusione rapidissima, tenuta Fantina, Ferioli 1908; Pomposa-Volano, Re- riducendo la biodiversità delle praterie arginali, ha- vedin 1908); REV, 295: “Coltivato, ma talora in- bitat importanti e ricchi di specie notevoli per la flora selvatichito o spontaneo presso Ferrara ! Casaglia ! ferrarese. nelle golene del Po di Goro presso la Mesola ! tra Asclepias L. (Apocynaceae) Pomposa e Volano !” BEG (Pomposa); N2000 (Bosco della Mesola; Bosco S. Giustina; Valle Asclepias syriaca L. – Albero della seta; Lino Bertuzzi; Vene di Bellocchio); MAC (Masi To- d’India [C CAS] rello); PE2 (Ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 [Nordamer.] G rhiz – Coltivata qua e là; avventi- (Bonifica del Mezzano); PGF; ST; TUPF* (Bosco zia casuale nei retroduna. Rara. della Mesola: *var. altilis L.); PI4; TUPR (Valle (Lido di Spina: PM) Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Bosco Pan- In Pignatti 1982, 2: 351 viene indicata come “Bo- filia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); PMP2; schi rivieraschi del Ferrarese, comune”, ma questa TDPM (ambienti alofili del Delta del Po); TUCE notizia non è confermata e non è stato possibile tro- (Bosco di S. Giustina); TUCS (S. Nicolò); TUMS vare la fonte di questa informazione. (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica).

46 (Poggio Renatico lungo lo Scolo Scorsuro e sul- Asplenium onopteris L. – Asplenio maggiore l’argine del Reno; Cento sull’argine del Reno: [Ex] AA) [Subtropic.-nesicola] H ros – Muri ombrosi. Una Ampiamente coltivato su terreni sabbiosi, l’asparago sola stazione cittadina recentemente distrutta. si presenta anche spontaneo sia presso le coltivazioni BOP (Ferrara). che del tutto naturalizzato, soprattutto nelle praterie Asplenium ruta-muraria L. subsp. ruta-mura- arginali del settore interno. ria – Ruta di muro Asparagus officinalis var. maritimus → A. maritimus [Circumbor.] H ros – Muri ombrosi; pozzi. Rara. Asparagus tenuifolius Lam. – Asparago selva- HHF (Ferrara, Ferioli 1907); REV, 282: “Sui muri tico [SE-Europ.-W-Asiat. (Pontico)] G rhiz – Bo- a Ferrara e nei dintorni (Tironi !); nei pozzi dei schi termofili. Raro. dintorni di Ferrara (Ferioli !)”; HDP (Ferrara: N2000 (Bosco S. Giustina; Pineta di Volano; Dune “Colonna di Piazza Ariostea”); FAD: Ferrara e della Puia; Salina di Comacchio); TUCE (Bosco dintorni nei muri e pozzi; BOP (Castello e Mura di S. Giustina). di Ferrara [confermato da AA, 2010]; Cimitero di Mesola). Asperula L. (Rubiaceae) (Ferrara, Chiesa S. Maria della Consolazione: Asperula arvensis L. – Stellina dei campi [◆] PM). [Euri-Medit.] T scap – Incolti, luoghi disturbati. Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. subsp. Rara. septentrionale – Felcetta sassatile HHF (Ferrara, “rottami fuori Porta Mare”, Ferioli [Circumbor.] H ros – Muri. Rarissimo. 1912). (Ferrara, via Capo delle Volte: PM) Asperula cynanchica L. – Stellina comune Si tratta della prima segnalazione per la pianura emi- [Euri-Medit.] H scap – Prati stabili semiaridi, ra- liano-romagnola, in una stazione ecologicamente dure nei boschi termofili. Non comune. molto difforme dal consueto per questa specie: un HHF (Comacchio, “sette castelli, campagna”, Bu- vecchio muro urbano di Ferrara, interessato dal goc- bani 1827; Mesola, “al bosco ovunque diffusis- ciolio di una grondaia corrosa, condiviso con A. sima”, Felisi 1837; Mesola, Ferioli s.i.d.); BER 2: adiantum-nigrum, A. ceterach, A. trichomanes. 81-84: [Habui] ex Mesola, et Palù ad ostia Padi a Asplenium trichomanes L. – Asplenio tricomane Felisio; REV, 327: “Mesola ! Palù alla foce del Po [Cosmop.-temp.] H ros – Muri ombrosi; pozzi. (Felisi ex Bertol.)”; N2000 (Bosco della Mesola); Rara. ST; TUPF (Bosco della Mesola). HHF (Ferrara, Felisi 1838; Bondeno, Ferioli (Pineta di Mesola; Dune della Puia: PM; Pineta di 1908); REV, 282: “Sui muri a Ferrara e nei din- Volano: BGP). torni (Tironi!); in un pozzo nei prati della Sam- Aspidium thelypteris → Thelypteris palustris martina (Ferioli!)”; FAD: Ferrara e dintorni sui muri; in un pozzo a Sammartina; BOP (Zerbinate Asplenium L. (Aspleniaceae) di Bondeno; Stellata; Vigarano Mainarda; Mira- Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. adian- bello; Mura di Ferrara; Cimitero di Mesola; Be- tum-nigrum – Adianto nero vilacqua; Chiesanuova di Poggio Renatico; [Subcosmop.] H ros – Muri. Molto raro. Voghiera). (Ferrara, viale Alfonso d’Este: BGP; id., via Capo (Ferrara, Chiesa S. Maria della Consolazione; via delle Volte; via Cortevecchia: PM) Capo delle Volte; via Cortevecchia; Chiesa S. Do- menico: PM; id., Viale Alfonso d’Este: BGP) Asplenium ceterach L. subsp. ceterach – Ce- dracca comune Asplenium trichomanes L. subsp. quadrivalens [Eurasiat.-Temper.] H ros; Muri – Molto raro. D.E. Mey. – Asplenio tricomane (Ceterach officinarum) [Cosmop.-temp.] H ros – Muri ombrosi; pozzi. (Ferrara, via Cortevecchia; via Capo delle Volte: Rara. PM; Lido di Spina, muretto di tufo nell’abitato: PM1 (Bondeno). PF, PM, AA e BGP). (Gallo, argine Reno alla Rotta del 1951: AA; Me- sola, AA, BGP e PM). La sua presenza, per quanto situata in un ambiente artificiale, è del tutto spontanea, grazie alle naturali Molto probabilmente sono da ricondurre a questa capacità di diffusione della specie. subsp. anche le segnalazioni della specie.

47 Aster annuus → Erigeron annuus alofili del Delta del Po); PI6; PP2 (Mura Estensi); Aster novi-belgii → Symphyotrichum novi-belgii TUPF (Bosco della Mesola). Aster squamatus → Symphyotrichum squamatum (Stagni Cavedazzina presso Goro: BGP) Aster tradescanti → Symphyotrichum tradescantii → Astragalus hamosus L. – Astragalo falciforme Aster tripolium Tripolium pannonicum [◆] Asterolinon Hoffmanns. & Link (Primula- [Medit.-Turan.] T scap – Sporadico in ambienti ceae) cittadini. HHF (Ferrara, Mura S. Benedetto, Felisi 1845; Asterolinon linum-stellatum (L.) Duby in DC. – id., Ferioli s.i.d.). Lino stellato CSZ. [Steno-Medit.] T scap – Prati di terofite su sabbie litoranee da aride a subumide. Rarissimo. Molto raro in regione, ma anche poco osservato. BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE Atriplex L. (Chenopodiaceae) (Lido di Spina). Genere ricco di specie polimorfe e di difficile di- Pianta di dimensioni minuscole che ne rendono dif- scernimento, spesso esclusive o di preferenza in am- ficile l'osservazione. Nel Ferrarese era nota per una bienti antropogeni o ricchi di cloruri. Atriplex è stato segnalazione pubblicata nel 1910 ed è stata rinve- considerato anche maschile o neutro, per cui gli epi- nuta nuovamente nel 2010, nel corso di un’escur- teti risultano di volta in volta modificati. sione per la raccolta di dati per questa Flora. Nel frattempo la stazione italiana più settentrionale è di- Atriplex angustifolia → Atriplex patula Atriplex hastata/hastatum e sue varr. angustifolium, ma- venuta la Rocca di Monfalcone, sul Carso (Poldini → & al. 1997). crotheca sativum, triangulare, typicum Atriplex pro- strata Astragalus L. (Fabaceae/Leguminosae) Atriplex hastatum var. patulum → Atriplex patula Atriplex laciniata/um/us → Atriplex tatarica Astragalus cicer L. – Astragalo cece-selvatico Atriplex laciniatum var. roseum → Atriplex rosea [Sudsiber.-Pontico] H scap – Prati, argini, scar- Atriplex latifolia → Atriplex prostrata pate erbose. Raro e localizzato. Atriplex patula L. – Atreplice correggiola HHF (Sammartina-Rivana, “vicino al Reno”, Fe- (Atriplex angustifolia) lisi 1839; Ferrara, “prati di S. Paolo”, Felisi s.i.d.; [Circumbor.] T scap – Luoghi disturbati, prati e Argenta, “ferrovia”, e Gallo, “rampa del Reno”, incolti, nitrofila. Non comune. Ferioli 1906; Bondeno, “lungo il Panaro”, Reve- HHF (Ferrara, “ovunque negli orti”, Felisi s.i.d., din 1907); REV, 311: “Lungo la ferrovia d’Ar- come A. angustifolia Sm.; id., “vie, coltivi”, Felisi genta (Ferioli !); nel Panaro a Bondeno ! nel Reno s.i.d.; Cannevié, Felisi 1839; Volano, “vicino a ca- al Gallo !”; HFE (Ferrara; Argine Reno a Tra- nali marittimi”, Felisi 1839; Francolino, “ovunque ghetto); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). riva fossi”, Felisi 1839, come A. angustifolia Sm.; (Tra Poggio Renatico e Sanguettola, Argine del Ferrara, “circondario fuori Porta Mare fosso a dx Reno; Scolo Scorsuro; Argine del Reno a Cento e andando a Porta Po”, Ferioli 1906); BER 10: 418- a Sant’Agostino: AA) 420: “Legi ... Ferrariae in valle di Boscarolo. Habui Astragalus glycyphyllos L. – Astragalo falsa li- ... Comaclo prope arcem a Dall’Agata”; REV, 299: quirizia “Lungo le strade nei dintorni di Ferrara ! Valle di Boscarolo (Bertol.); Comacchio (Dall’Agata ex [Europ-Sudsiber.] H rept – Prati, argini, scarpate γ erbose. Diffuso ma non comune. Bertol.)” (come A. hastatum L. patulum L.); PP HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi s.i.d.; Ponte- (Foresta Panfilia di S. Agostino). lagoscuro, “argine del Po”, Revedin 1906; id., Atriplex portulacoides L. Atreplice portula coide “lungo il Po”, Ferioli 1907, come A. glycyphylloi- (Halimione portulacoides, Obione portulacoides) des L.); BER 8: 60-62: Ferrariâ al Montagnone a [Circumbor. (alofila)] Ch frut/P rept – Luoghi alo- Felisio; REV, 311: “Al Montagnone (Felisi ex Ber- fili, valli salse. Comune. tol.); nei coltivati (Felisi ex Massalongo2); Sam- HHF (Mesola, Volano, Cannevié, Felisi 1839; martina (Tironi !); intorno alle mura di Ferrara ! Pomposa-Volano, Revedin 1908; Magnavacca, lungo gli argini di Po tra Pontelagoscuro e Casa- Ferioli 1909; Mesola, Ferioli 1947; Bosco della glia ! tra Pontelagoscuro e Francolino (Ferioli !)”; Mesola, Peyronel 1947); BER 10: 410-412: “Co- HFE (Ferrara; Pomposa); N2000 (Bosco della Me- maclo ab Eq. Camillo Salina, et ad Capuccinos a sola; Foresta Panfilia); FGP; TUDV (Ambienti Dall’Agata”; REV, 299: “Comacchio (Salina ex

48 Bertol.); ai Cappuccini presso Comacchio (Dal- PEM1 (Bonifica del Mezzano: come A. latifolia l’Agata ex Bertol.); Comacchio ! Pomposa ! Vo- Wahlenb.); PI4 (come A. latifolia Wahlenb.); lano !” BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio; TUPR (come A. hastatum) (Valle Santa); PGD Diga tra Comacchio e Magnavacca); N2000 (Sacca di Goro: come A. latifolia Wahlenb.); ST; (Sacca di Goro; Lido di Volano; Bosco della Me- TUPF (Bosco della Mesola: come A. hastatum L., sola; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comacchio; in TUPF var. macrotheca Rafn. e var. angustifo- Vene di Bellocchio: come Halimione portulacoi- lium Sm.); TDPM (Valle Bertuzzi; Valle Campo: des (L.) Aellen); CAN (Lido di Volano: come Ha- come A. latifolia Wahlenb.); TUCS (Tra Casu- limione portulacoides (L.) Aellen); COR (Sacca maro e S. Bianca di Bondeno: come A. hastatum); di Goro; Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio: come TUPE (sabbie litoranee, come A. latifolia Wa- Obione portulacoides (L.) Mocq.); FGP; PMP2; hlenb.); PI3 (come A. latifolia Wahlenb.); TUMM TUDV (ambienti alofili del Delta del Po, come (come A. hastata). Halimione portulacoides (L.) Aellen); PMG Piuttosto diffusa lungo la costa, è rara in regione (Sacca di Goro: come Halimione portulacoides nella zona continentale. (L.) Aellen); PMP1 (Salina di Comacchio: come Halimione portulacoides (L.) Aellen); ST; TUPF Atriplex rosea L. – Atriplice rosea (Bosco della Mesola); TDPM (Valle Bertuzzi; (Atriplex laciniatum var. roseum) Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio: [Centroasiat. Euri-Medit.] T scap – Luoghi alofili come Halimione portulacoides (L.) Aellen); disturbati, spiagge. Rara. TUPE (suoli sabbiosi litorali, come Halimione HHF (Diamantina, “riva fossi”, Felisi s.i.d.; Fran- portulacoides (L.) Aellen). colino, “frequente, vie”, Felisi s.i.d.; Francolino e Diamantina, Ferioli s.i.d.); HFE (Bonifica del Tipica di ambienti umidi salmastri, è presente in Mezzano; Goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Emilia-Romagna solo nella zona costiera del Ferra- TDPM (Valle Campo); TUPF (Bosco della Me- rese e del Ravennate. sola: come A. laciniatum L. var. roseum L.). Atriplex prostrata Boucher ex DC. – Atreplice Specie alonitrofila, diffusa su accumuli di detrito comune lungo i litorali e nelle valli salse. In regione le loca- (Atriplex hastata e varr. triangulare, angustifolia/-um, ma- lità del Ferrarese sono le sole accertate. crotheca, Atriplex latifolia, Atriplex triangulare) [Circumbor.] T scap – Habitat alofili o nitrofili, Atriplex tatarica L. – Atriplice tatarica ambienti disturbati litoranei. Comune. [Centroasiat. Euri-Medit.] T scap – Luoghi alofili HHF (Mura di Ferrara, Casaglia, Ferioli 1907, disturbati, spiagge. Rara. come A. astata L.; Pomposa, Volano, Revedin BER 10: 414-415: “Habui ... Comaclo prope 1908, come A. triangulare Willd.; “tra Volano e arcem a Dall’Agata,” (come A. laciniata); REV, Mesola”, Ferioli s.i.d., come A. triangulare; Sa- 299: “Comacchio (Dall’Agata ex Bertol.)” (come letta, “terreni forti e salati del Dott. Giuseppe M.”, A. laciniatum L.); BEG (Argini Po di Volano; Ferioli 1948, come A. hastata L. var. sativum Pomposa; Diga tra S. Giovanni e Comacchio: Wallr.); VP (Casaglia – Diamantina: come A. ha- come A. laciniatum L.); FR3 (Pontelagoscuro: stata L.); REV, 299: “Borgo S. Luca (Tironi !); come A. laciniatum L.); HHF (Mesola, Torre Palù, Casaglia e Diamantina (Ferioli !)” (come A. ha- Felisi 1839, come A. laciniata; Argenta, “valli statum L. α typicum) “Tra Pomposa e Volano !” salse”, Ferioli 1909, come A. laciniatus; Bosco (come A. hastatum L. β triangulare W.); BEG della Mesola, Peyronel 1947, come A. laciniatum (Stazione di Codigoro; Argine Po di Volano; Pom- L. var. roseum L.; rev. PF); HFE (Bonifica del posa; Diga tra S. Giovanni e Comacchio: come A. Mezzano; Valli di Comacchio); N2000 (Vo- hastatum L. var. triangulare W.); HFE (Volano; lano; Salina di Comacchio). Valle Santa; Boscoforte: come A. latifolia Wa- Va tenuto presente che secondo alcuni Autori (es. hlenb.); BEM (Casaglia; Diamantina: come A. ha- FFR, ), A. laciniata L. è binomio va- statum L., da Ferioli); N2000 (Sacca di Goro; lido, mentre A. laciniata L. subsp. diffusa (Ten.) Gorino; Bosco della Mesola; Taglio della Falce; Arcang., risulta sinonimo di A. tatarica. Vista la no- Volano; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comac- tevole complessità del gruppo si preferisce attenersi chio); CAN (Lido di Volano: come A. hastata); alla sistemazione adottata in CHK; la questione COR (Sacca di Goro; Vene di Bellocchio: come resta comunque da approfondire. Rara in regione, A. hastatum); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alofili dove è presente solo nella parte orientale. Sono noti dati recenti solo per il Ferrarese. del Delta del Po: come A. latifolia Wahlenb.);

49 Atriplex triangulare → Atriplex prostrata Willd.) – Azolla maggiore [X NAT] Avellinia michelii → Trisetaria michelii (Azolla caroliniana) [Neotropic.] I nat / T – Acque stagnanti o debol- Avena L. (Poaceae/Gramineae) mente fluenti, soggette a riscaldamento estivo. Co- Avena barbata Pott. ex Link – Avena barbata mune. (Avena fatua var. hirsuta, Avena hirsuta) REV, 283: “Mesola (Briosi e Farneti in Hb. Hort. [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Prati, argini, margini Bot. Tic. ex Bég. e Trav.)”; “Naturalizzata: nelle stradali, luoghi erbosi anche disturbati. Molto co- fosse di circonvallazione di Ferrara !; nei fossi e mune. stagni presso la città (Fiori); nei canali dei dintorni HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905, come A. hir- (Ferioli !)” (come A. caroliniana W.); FAD: Po di suta Moench.; Strada tra Ferrara e Pontelagoscuro, Marrara; Po di Volano; Fossi attorno a Ferrara, sub Revedin 1905, erroneamente come A. fatua L.; rev. A. caroliniana W. Mesola; HDP (Ferrara, canali PF; Mura di Ferrara, Ferioli 1907, come A. fatua fuori Porta S. Giovanni, 1913); HBO (Canali L. var. barbata); REV, 286: “Colla precedente [A. presso Palmirano); BOP (Nei dintorni di Ruina fatua α typica, v. qui oltre, n.d.A.] nelle stesse lo- verso Ro, verso Boara, verso Fossadalbero, verso calità” (come A. fatua L. β hirsuta Moench.); HFE Zocca; Cologna; Coccanile; Casaglia; Ospital Mo- (Mura Estensi); N2000 (Valle Bertuzzi; Salina di nacale; Consandolo); MAC (Masi S. Giacomo; Comacchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); Guarda Ferrarese; Cologna; Masi Torello; Alberone PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura di Ro; Coccanile; Quartesana; Tamara); (Tamara; Estensi); PGD (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfi- Voghiera; Masi Torello; Masi S. Giacomo; Baura: lia di S. Agostino); TDPM (luoghi alofili del Delta come A. caroliniana Willd.); PI4; TUPR (Valle del Po); TUCS (tra Comacchio e S. Giovanni di Santa: come A. caroliniana Willd.); TUZA (Am- Ostellato). brogio; Brazzolo; Quartesana; Jolanda di Savoia: come A. caroliniana Willd.). Avena fatua L. – Avena selvatica [Eurasiat.] T scap – Prati, argini, luoghi erbosi B anche disturbati. Diffusa. HHF (Ferrara, Felisi maggio s.i.d.); REV, 286: Baldellia Parl. (Alismataceae) “Lungo le strade e nei seminati dei dintorni di Fer- rara ! sulle mura della città ! sugli argini del Reno a Baldellia ranunculoides (L.) Parl. – Mestolaccia Poggio Renatico ! Mesola ! copiosa lungo la strada [Ex] tra Ostellato e Magnavacca !” (α typica); HFE (Alisma ranunculoides) (Baura); MAC (13 località in tutta la Provincia); [Medit. Atl.] I rad – Luoghi umidi. Probabilmente TDZE (Verginese; Alberlungo); TUCS (19 località scomparsa. in tutta la Provincia). HHF (tra Comacchio e Pomposa, Ferioli 1909, GP1; GP2. come Alisma ranunculoides L.); BEG (Dune tra (Mura Estensi; Malborghetto: PM) Comacchio e Po di Volano, come Alisma ranuncu- loides L.). Avena fatua β hirsuta → Avena barbata Avena flavescens → Trisetaria flavescens Idrofita in forte rarefazione in tutta l’area italiana. In Avena fragilis → Gaudinia fragilis regione, un tempo nota anche per alcune località della Avena hirsuta → Avena barbata pianura emiliana continentale, ma qui del tutto scom- Avena sativa L. – Avena comune; Biada [C CAS] parsa. Accertata di recente nel Ravennate a poca di- stanza dal confine provinciale (Tenuta Augusta). [Avv.] T scap – Coltivata e inselvatichita, sempre in ambiti agricoli. Non comune. Ballota L. (Lamiaceae/Labiatae) HHF (Francolino, “coltivi”, Felisi 1848, erronea- mente come A. fatua L.; rev. PF e BL; “inselvati- Ballota nigra L. – Marrubio selvatico; Cimi- chita e coltivata”, Ferioli 1905); REV, 286: ciotta comune “Coltivata e talora subspontanea”. TUCS (18 loca- [Euri-Medit. (Archeofita?)] H scap – Incolti, mar- lità in tutta la Provincia). gini stradali, luoghi disturbati, nitrofila. Comune. HHF (Ferrara, “ovunque, riva fossi”, Felisi 1839; Azolla Lam. (Salviniaceae) id., “assai comune fra le siepi”, Ferioli 1907); REV, 324: “Lungo le strade, le siepi e nei luoghi Azolla caroliniana → Azolla filiculoides incolti frequente a Ferrara e nei dintorni ! copiosa Azolla filiculoides Lam. (incl. A. caroliniana lungo la strada tra Ostellato e Magnavacca !”;

50 HFE (Mura Estensi; Valle Bertuzzi; Valle Santa); è nota solo per poche località, dal Ravennate setten- N2000 (Dune di Massenzatica; Salina di Comac- trionale al Ferrarese. chio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 Bassia laniflora (S.G. Gmel.) A.J. Scott – Gra- (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); nata arenaria TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di Mas- (Kochia arenaria) senzatica). [S-Europ. (steppica)] T scap – Sabbie costiere ric- Generalmente si tratta della subsp. meridionalis che di nutrienti. Poco comune. (Bég.) Bég., = var. foetida Hayek. HHF (Mesola, Ferioli 1908; id., Botter s.i.d.: in entrambi i casi come Kochia arenaria (Gaertn.) Barbarea P. Gaertn. & al. (Brassica- Roth); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; ceae/Cruciferae) Magnavacca); HFE (Dune di Massenzatica; Pi- Barbarea stricta Andrz. ex Besser – Erba di neta di Mesola; Dune della Puia); N2000 (Lido di Santa Barbara stretta Spina; Pineta di Mesola; Bosco della Mesola; [Eurosib.] H scap – Fanghi, incolti umidi. Rara Dune di Massenzatica; Dune della Puia; Vene di (Argine Agosta: Daniele Saiani, com. pers.). Bellocchio); BPM; TUPM (Dune di Massenza- tica); PG1 (Dune di Massenzatica; Pineta di Me- Specie piuttosto rara, rinvenuta finora in una sola lo- sola; dune consolidate del litorale); ST; TUPF calità. (Bosco della Mesola); TUMS (Dune della Puia). Barbarea vulgaris R. Br. – Erba di Santa Bar- GP2; TUPE. bara comune Lungo la costa emiliana è nota solo per poche loca- [Eurosib. divenuta Cosmop.] H scap – Incolti e lità del Ravennate e del Ferrarese. Mancano con- prati, argini. Poco comune ferme per la costa forlivese, dove era anticamente HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905); REV, nota, ma che oggi risulta fortemente impoverita dal 304: “Campi e luoghi erbosi nella Sammartina !” punto di vista ecologico e biologico. (Porporana: PM; Foresta Panfilia: BGP). Bassia scoparia (L.) Voss – Granata comune [C Barkhausia “hyemalis” → Crepis vesicaria L. subsp. ta- CAS ◆] raxacifolia (Kochia scoparia) Barkhausia foetida → Crepis foetida [Centroasiat.] T scap. Oggi solo coltivata, occa- Barkhausia setosa → Crepis setosa sionalmente può sfuggire dai giardini. Barkhausia taraxacifolia → Crepis vesicaria L. subsp. ta- HHF (Ferrara, “ruderi fuori Porta Mare”, Ferioli raxacifolia 1907); REV, 300: “Coltivata per far scope; sub- Bartsia latifolia → Parentucellia latifolia spontanea negli orti e presso le case !”. Bassia All. (Chenopodiaceae) Un tempo coltivata e naturalizzata. Mancano con- ferme della presenza, che tuttavia non è da esclu- Bassia hirsuta (L.) Asch. – Granata irsuta dere. È stata infatti rinvenuta da AA alla stazione (Kochia hirsuta) ferroviaria di Rimini. [Centroasiat.-Europea (alofita)] T scap – Depositi di materiali organici nelle valli salse. Rara. Bellevalia Lapeyr. (Hyacinthaceae) HHF (Argenta, “valle salsa”, Ferioli 1909, come Bellevalia romana (L.) Sweet – Giacinto ro- Kochia hirsuta); HFE (Valle Bertuzzi); N2000 mano (Sacca di Goro; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di (Hyacinthus romanus) Comacchio; Boscoforte; Vene di Bellocchio); [Centro-Medit.] G bulb – Prati, luoghi erbosi, COR (Valli di Comacchio: come Kochia hirsuta fossi, siepi, boschi aperti. Non rara ma localizzata. (L.) Nolte); FGP; TUDV (ambienti alofili del HHF (Ferrara, “prati dei dintorni”, Ferioli 1905, Delta del Po); PEM1 (Bonifica del Mezzano); come Hyacinthus romanus L.); REV, 295: “Co- TDPM (Valle Bertuzzi; Valle Campo). mune nei prati e pascoli dei dintorni di Ferrara !” Specie caratteristica dell'associazione Suaedo mari- (come Hyacinthus romanus L.); HFE (Mura timae-Bassietum hirsutae. Estensi; Copparo); N2000 (Salina di Comacchio); MAC (Alberone; Ca’ Matte; Ro; Ruina; Tamara); Specie molto rara e localizzata in tutta l’area italiana, TDPM (Parco del Delta del Po). dove è accertata per le coste friulane, venete, emi- (Porporana; Ferrara zona S; Poligono via Uccel- liane e pugliesi, oltreché per la Sardegna; in regione lino, copiosa; Pineta di Volano: PM).

51 Bellis L. (Asteraceae/Compositae) 299: “Coltivasi per estrarne, dalla radice, lo zuc- chero e come ortaggio” (α cicla L.;β rapa Dm.); Bellis perennis L. – Pratolina, margheritina BEG; TUPE (da BEG) (Diga tra S. Giovanni e [Europeo-Caucas. divenuta Circumbor.] H ros – Comacchio: come subsp. maritima L.); CAN Prati, luoghi calpestati. Molto comune, sinantro- (Lido di Volano). pica. (Mezzano, argini canale Circondariale, subsp. ma- HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; id., Giardino Scu- ritima (L.) Arcang., BGP; Poggio Renatico, scar- tellari, Felisi 1853; “in tutti i prati e pascoli della pata della Cispadana: AA). Provincia”, Ferioli 1906); REV, 329: “Comune nei prati, pascoli e luoghi erbosi !” BEG (Pom- Specie molto variabile, estesamente coltivata, è pre- posa; Tra S. Giovanni di Ostellato e Comacchio); sente spontanea in ambienti ruderali e aree di can- HFE (Mura Estensi); N2000 (Bosco della Me- tiere, quasi certamente derivata da popolazioni sola); MAC (Alberone; Cologna; Masi S. Gia- coltivate. La subsp./var. maritima sembra di scarso como; Masi Torello; Ruina; Sabbioncello S. valore sistematico. Vittore; Tamara; Villanova); PI6; PP2 (Mura Betula alnus → Alnus glutinosa Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- stino); TUPF (Bosco della Mesola). Bidens L. (Asteraceae/Compositae) (Mendica di Mesola: PF e PM) Nome attualmente considerato di genere maschile, ma in precedenza femminile, quindi con possibilità Berberis L. (Berberidaceae) di desinenze alternative -ata / -atus. Berberis vulgaris L. – Crespino Bidens bipinnatus L. – Forbicina bipennata [X [Eurasiat.] NP – Boschi, siepi. Poco comune. NAT] HHF (Pineta di Mesola, Ferioli s.i.d.); REV, 307: [Nordamer.] T scap – Luoghi disturbati umidi, si- “Boschi e macchie della Mesola (Campana 2, Fe- nantropica. Rara. lisi ex Massalongo 2)”; N2000 (Bosco della Me- HHF (Zuccherificio di Pontelagoscuro, Ferioli sola; Bosco di S. Giustina); PG2; PGF; TUPF; 1945); HFE (Stazione di Ferrara). UGA (Bosco della Mesola); TUCE (Bosco di S. Sono questi i primi rinvenimenti, ma inediti, per la Giustina). regione, dove è stata segnalata come nuova da Ales- La sua presenza è limitata a boschi e siepi presso la sandrini 2007b per la stazione ferroviaria di Bolo- costa. Lo stesso avviene nel Ravennate. gna. Berula W.D.J. Koch (Apiaceae/Umbellife- Bidens bullata/-us → Bidens tripartita subsp. bullata rae) Bidens cernuus L. – Forbicina intera [◆] Berula erecta (Huds.) Coville – Sedanina [Eurasiat. divenuta circumbor.] T scap – Prati (Sium angustifolium, Sium erectum) umidi, fossi, golene. Rara. [Circumbor.] G rhiz – Fossi, canalini e luoghi HHF (Zuccherificio di Pontelagoscuro, Ferioli umidi. Rara. 1911). HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1909: in en- CSZ (“erbe utili” di prati e pascoli). trambi i casi come Sium angustifolium L.); BER Molto rara in tutta la regione. Nel Ferrarese man- 3: 276-278: „Ex fossis Ferrariensibus, praesertim cano conferme recenti, ma la presenza è probabile. extra portam S. Pauli a Felisio,“ (come Sium an- gustifolium L.); REV, 313 (come Sium erectum Bidens connatus Muhl. ex Willd. – Forbicina Huds.) “Nei fossi fuori Porta S. Paolo (Felisi ex saldata [X CAS] Bertol.)”. PI4; TUPR (come Sium erectum Huds.: [America] T scap – Greti fluviali, sabbie del Po. Valle Santa); PEP (Bosco della Mesola). Molto rara. (Vidara di Mesola: PF e PM) (Porporana: PM). Beta L. (Chenopodiaceae) Specie rarissima in regione, nota attualmente per 2 sole località, entrambe nell’area del Po, una nel reg- Beta vulgaris L. – Barbabietola [C CAS] giano (Sturloni, ined.) e l’altra nel Ferrarese. La pre- [Euri-Medit.] H scap/T scap. Coltivata per la pro- senza in Emilia-Romagna registrata in CGR deriva duzione dello zucchero; la var. maritima sponta- dal rinvenimento qui presentato. nea lungo il litorale, ma molto rara. Bidens frondosus L. – Forbicina peduncolata HHF (Ostellato-Comacchio, Ferioli 1909); REV, [X INV]

52 [Nordamer.] T scap – Greti fluviali, golene, bo- Bilderdyckia aubertii → Fallopia baldschuanica schi umidi, fossi. Comune. HFE (Isola Bianca; Masi S. Giacomo); MAC (Ca’ Blackstonia Huds. (Gentianaceae) Matte; Casaglia; Gaibanella; Masi S. Giacomo; Blackstonia perfoliata (L.) Huds. – Centauro Tresigallo); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); giallo TUCS (Pontelagoscuro). (Chlora perfoliata e subsp. serotina) (Pontelagoscuro; Mesola: PM). [Euri-Medit.] T scap – Prati da umidi a semiaridi Alla luce delle conoscenze attuali, questo è il Bidens soprattutto in ambito costiero. Poco comune. più diffuso in Regione. HHF (Ferrara, “Darsena”, Revedin 1905; Argenta, “lungo il Reno Tenuta Clombarina Conte Reve- Bidens tripartitus L. subsp. tripartitus – Forbi- din”, Ferioli 1906: sempre come Chlora perfoliata cina L.); REV, 320: “Darsena ! Arene marittime lungo [Eurasiat.] T scap – Luoghi umidi, golene, fossi. il dosso di Cannevié ! lungo l’alveo del Reno ab- Comune. bandonato, nella Sammartina (Ferioli !); prati di HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1906); BER Poggio Renatico (Ferioli !)” (come Chlora perfo- 9: 75-77: “ex agro Ferrariensi a Felisio, Ferrariae liata L.); HFE (Valle Santa; ex-valle Volano, come in canali di Cento”; REV, 331: “Nel canale di subsp. serotina); N2000 (Scanno di Goro; Valle Cento (Bertol. e Felisi ex Bertol.); fossi fuori della Bertuzzi; Salina di Comacchio; Vene di Belloc- Porta Mare e della Porta Po (Ferioli !); lungo il Po chio); BEM (Diamantina; Casaglia); CAN (Lido (Ferioli !)”; HFE (Valli di Campotto); N2000 di Volano); COR*; TDPM (“Valli salse” e am- (Isola Bianca; Bosco della Mesola); MAC (Masi bienti alofili: *come Chlora perfoliata L.); PI4 e S. Giacomo; Medelana); PE4 (Vallette di Ostel- TUPR (sub Chlora perfoliata L.) (Valle Santa); lato); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR PGD (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Agostino); TDZE (Lago Gattola). Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Bosco della Mesola: DAL; Ferrara, Parco Ur- stino); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE bano; Lido delle Nazioni: PM) (Settepolesini; Sandolo; Migliaro). PI2; TUUV. Bolboschoenus Palla (Cyperaceae) Un tempo molto più diffusa, ma probabilmente al- La distinzione delle specie entro il gruppo di B. ma- cune antiche segnalazioni sono da attribuire ad altre ritimus segue il lavoro di Hroudová & al. 2007; alla specie simili ma al tempo non riconosciute dagli luce di questa risistemazione, sarà necessario un ap- esploratori della flora ferrarese. posito approfondimento per comprendere meglio la reale situazione nel territorio ferrarese. Alcuni dati Bidens tripartitus L. subsp. bullatus (L.) Rouy – preliminari, frutto delle esplorazioni più recenti e del- Forbicina ovalifolia [◆] l’esame dei campioni, sono comunque disponibili e (Bidens bullatus) risultano in buon accordo con quanto indicato dalla [NW-Medit.] T scap – Luoghi umidi, fossi. Rara. monografia citata. HHF (Pescara di Sabbioni, Felisi 1853: come B. Bolboschoenus glaucus (Lam.) S.G. Sm. – tripartita; Ferrara, Felisi s.i.d.; Francolino, Ferioli Cipollino glauco 1908); BER 9: 79-81: “a Melara, et ex agro Fer- [Eurasiat.] G rhiz – Acque ferme o debolmente rariensi in ripis Padi, ubi copiosa, a Felisio”; REV, fluenti. Non comune. 331: “Copioso sulle rive del Po (Felisi ex Bertol.)” HFE (S. Carlo; Gattola – Ostellato) Bifora Hoffm. (Apiaceae/Umbelliferae) Bolboschoenus laticarpus Marhold, Hroudova, Bifora radians M. Bieb. – Coriandolo puzzo- Zakravsky & Duchacek – Lisca [◆] lente [X NAT] [CentroEuropeo] G rhiz – Acque ferme o debol- [Centroasiat.] T scap – Infestante delle colture. mente fluenti. Molto raro. Non comune HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905 (erro- HHF (Ferrara, Ferioli 1905; Sammartina-Rivana, neamente sub Scirpus sylvaticus L., rev. Béguinot Revedin 1906); BER 3: 248-249: “ex arvis Ferra- 1906 sub Scirpus maritimus, con un’annotazione riensibus a Felisio”; REV, 315: “Nei campi (Felisi di Ferioli che lo riconduce a “maritimus”). ex Bertol.); tra le messi presso Ferrara !”; HFE Confermato per l’Emilia-Romagna, anche se in ri- (Valle Bertuzzi; Traghetto). ferimento a campioni non recenti, da revisione di Galasso e Banfi (2011).

53 Bolboschoenus maritimus (L.) Palla – Cipol- Bothriochloa Kuntze (Poaceae/Gramineae) lino, scirpo marittimo (Scirpus maritimus1 e varr. compactus2 e macrostachys3) Bothriochloa ischaemum (L.) Keng. – Barbon- [Cosmopol.] G rhiz – Stagni, fossi, canali, specchi cino digitato d’acqua anche salmastri. Comune. (Andropogon angustifolium, Andropogon ischaemum) [Termocosmop.] H caesp – Prati, scarpate aride e HHF (Ferrara, “ovunque riva fossi”, Felisi s.i.d.1; margini stradali. Non comune. Francolino, “riva fossi”, Felisi 18481; Mizzana HHF (Ferrara, “canale Burana dal mulino alla dar- (Ferrara), Revedin 19051; “fossi della villa del sena”, Ferioli 1906: come Andropogon ischae- Conte Revedin”, Ferioli 19061; Diamantina, Fe- mum L.); BER 10: 456-457: “ex agro Ferrariensi rioli s.i.d.3); BER 1: 298-301: ex ora circumpa- in ripis Padi a Francolino a Felisio” (come An- dana alla Mesola a Prof. Campana, in agro dropogon angustifolium); REV, 284: “Sulle rive Ferrariensi alla Valle di Boscarolo1; REV, 290: del Po a Francolino (Felisi ex Bertol.); prati della “Valle di Boscarolo (Bertol.); copioso nei fossi e Sammartina (Brighetti); Mizzana (Tironi !)” luoghi umidi e paludosi dei dintorni di Ferrara ! (come Andropogon ischaemum L.); HFE (San- Bondeno ! Mesola ! Pomposa ! Volano !”1; BEG t’Agostino); PI4 (Valle Santa); PP (Foresta Panfi- (Diga tra S. Giovanni e Comacchio; Argini Po di lia di S. Agostino). Volano; Pomposa2); FIE 1629 bis: “Prov. di Fer- MAC. rara: secundum Burana canalem”1; HFE (Codi- (Boscoforte: BGP). goro; Ex-valle Volano; Valle Santa; risaie del Ferrarese); N2000 (Bosco della Mesola; Canne- Specie a fioritura tardiva, diffusa soprattutto verso il vié; Foce Po di Volano; Salina di Comacchio; Reno, nella parte meridionale della Provincia. 2 Vene di Bellocchio); BEM (Casaglia ); CAN Brachypodium P. Beauv. (Poaceae/Grami- (Lido di Volano); COR (Sacca di Goro; Vene di neae) Bellocchio1); FGP; PMP2; TDPM; TUDV (luo- ghi alofili e valli salse); MAC (17 località in tutta Brachypodium “pinnatum” → Brachypodium rupestre la Provincia); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Brachypodium rupestre (Host) Roem. & Schult. PEP; PG2; PGF; ST2,3; TULA; TUPF2,3 (Bosco 1 – Paleo rupestre della Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa); PP (Fo- (Brachypodium “pinnatum”) resta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di [Subatl.] H caesp – Prati stabili aridi, margini bo- Goro); TDZE (Sandolo; Migliaro; Caprile; Filo schivi, cespuglieti termofili, siepi. Diffuso. d’Argenta). HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1906; Fer- 1 CSZ ; GP1; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. rara, Argenta, “comune lungo i fossi luoghi ste- (Porto Garibaldi: PM; Tenuta Sanguettola: AA). rili”, Ferioli 1906; Bosco della Mesola, Peyronel Le indicazioni precedenti la monografia di Hrou- 1947); REV, 289: “Prati ombrosi della Sammar- dová & al. 2007 sono da riferire alla specie in senso tina ! lungo le strade nei dintorni di Ferrara ! bo- ampio. Il vero B. maritimus è specie prevalente- schi lungo il Panaro a Bondeno !”; HFE (Foresta mente litoranea, di preferenza in acque salmastre. Panfilia); PG2; PGF (Bosco della Mesola); PI4; Bolboschoenus planiculmis (F. Schmidt) T.V. TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP Egorova – Lisca (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUPF (Bosco [Eurasiat.] G rhiz – Stagni, fossi, canali, specchi della Mesola: come B. pinnatum L. var. rupestre d’acqua. Raro. R. et S.). HFE (Gattola). CSZ (sub Bromus pinnatus L.) (Argine Sanguettola: AA; Foresta Panfilia di S. Borago L. (Boraginaceae) Agostino: PM). Borago officinalis L. – Borragine Quasi sempre sub Brachypodium pinnatum (L.) P. [Euri-Medit. (ma probabilm. in molte zone solo Beauv., la confusione si è protratta fino ai tempi e alle naturalizzata)] T scap – Campi, incolti, orti. Rara. segnalazioni recenti. HHF (Ferrara, “fuori da S. Benedetto”, Felisi Brachypodium sylvaticum (Hudson) P. Beauv. – 1839; id., “montagnola”, Felisi s.i.d.; id., “depo- Paleo silvestre sito rottami fuori Porta Mare”, Ferioli s.i.d.); (Festuca gracilis) REV: “Campi e luoghi incolti presso Ferrara !”; [Paleotemp.] H caesp – Boschi, macchie, siepi, HDP (Mura Estensi); HFE (Mura Estensi). prati, talora anche in ambiti antropici. Comune.

54 HHF (Ferrara, “riva fossi, ovunque”, Felisi 1842, In Italia nota in precedenza solo per alcune regioni come Festuca gracilis Moench; id., “diffusissima del Meridione, le grandi Isole e il Lazio. Questo rin- provincia riva fossi”, Felisi s.i.d.; Sammartina-Ri- venimento, fortemente disgiunto, sposta di molto vana, Revedin 1905; Mizzana (Ferrara), “lungo le verso nord il limite settentrionale di presenza. siepi”, Ferioli 1909; Bosco della Mesola, Peyronel Brassica sinapistrum → Sinapis arvensis subsp. arvensis 1947); REV, 289: “Lungo le mura di Ferrara ! le siepi dei dintorni ! boschi e macchie a Mesola !”; Briza L. (Poaceae/Gramineae) HFE (Poggio Renatico, argine canale); N2000 Briza maxima L. – Sonaglini maggiori (Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola); PEM1 [Paleo-Subtrop.] T scap – Incolti, prati stabili. (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF; ST; TUPF Molto rara. (Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); REV, 287: “In un prato presso la stazione di Ferrara PGD (Sacca di Goro); PP; TUBM (Foresta Panfi- (fide Calzolari)”; HFE (Lido di Spina). lia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina). Briza media L. – Sonaglini comuni [◆] Brassica C. Presl (Brassicaceae/Cruciferae) [Euro-Sib.] H caesp – Incolti, prati stabili. Un Brassica arvensis → Sinapis arvensis subsp. arvensis tempo rara. Brassica campestris → Brassica rapa HHF (Ferrara, Francolino, “frequente in campi e Brassica eruca → Eruca sativa prati”, Felisi 1836; Sammartina-Rivana, Revedin Brassica napus L. – Cavolo navone [C CAS] 1905; “comune in tutti i prati”, Ferioli 1906); REV, [Hybr/Cult.] T scap/H scap. Coltivata. 287: “Nei prati dei dintorni di Ferrara ! e di Berra HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905); REV: (Brighetti); Bondeno !” BEG (Dune tra Comacchio “Coltivata, ma spesso trovata inselvatichita nei e Po di Volano). campi e luoghi incolti presso Ferrara !”. CSZ. Brassica nigra (L.) Koch – Senape nera Briza minor L. – Sonaglini minori [Medit (?)] T scap – Coltivi, incolti, margini, luo- [Subcosmop. (regioni calde)] T scap – Prati anche ghi disturbati. Comune. subalofili, incolti. Rara. HHF (Bondeno, c/o ospedale, probabilmente av- HHF (Magnavacca, Ferioli 1909); REV, 287: “Sam- ventizia, Ferioli 1909); HFE (Ferrara). martina, Cassana (Brighetti); e presso la stazione di (Torre Uccellino: PM) Ferrara (fide Calzolari)” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Gorino; Lido di Spina); Brassica oleracea L. – Cavolo (comprese varietà) N2000 (Vene di Bellocchio). [C CAS] [Medit. Atl. (Steno)] Ch suffr (esemplari coltivati Tra le commensali delle colture annuali è sicuramente anche annuali o bienni). Coltivata e talvolta sfug- una delle più rarefatte. gita alla coltura. Bromopsis Fourr. (Poaceae/Gramineae) REV, 304: “Comunemente coltivata”; HFE (Pog- gio Renatico, cv. ramosa DC.) Bromopsis erecta (Huds.) Fourr. subsp. erecta – (Sfuggita alla coltura a Traghetto: BGP; lungo la Forasacco eretto Autostrada 13: AA) (Bromus erectus/erectus) [Paleotemp.] H caesp – Prati, incolti. Comune. Brassica rapa L. – Cavolo rapa [C CAS] HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, anche var. (Brassica campestris) hirsutus Cav.; Ferrara, “prati Conte Revedin”, Ferioli [Medit. (?)] T scap – Coltivata e talvolta sfuggita 1906; id., “Borgo S. Luca, lungo le siepi”, Ferioli 1906, alla coltura. var. hirsutum Cav.); REV, 288: “Prati della Sammar- REV, 304: “Coltivata comunemente” (come B. tina ! (la forma hirsutus Cocc. per lo più nei luoghi campestris L.); BEM (Comacchio: come B. cam- ombrosi); in Borgo S. Luca (Ferioli !)”; HFE (Mura pestris L.); HFE (Jolanda di Savoia). Estensi; Foresta Panfilia, anche confusa con Bromus (Porto Garibaldi: BGP). erectus subsp. longiflorus; Valle Santa); N2000 Brassica tournefortii Gouan – Cavolo di Tour- (Bosco della Mesola; Salina di Comacchio); PE2 nefort (ex-zuccherificio di Codigoro); PI6; PP2 (Mura [Medit. -Saharo-Sind.] T scap/H bien – Prati aridi, Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); sabbie maritt. Molto rara. TDPM (luoghi alofili del Delta del Po); TUPF MM: “Saline di Comacchio, strada di accesso dalla (Bosco della Mesola). S.S. Romea”. MAC.

55 (Lido di Volano: PF e PM; Argine del Reno: AA) soggetti a disturbo. Diffuso. HFE (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Bromus L. (Poaceae/Gramineae) Dune della Puia); N2000 (Dune di Massenzatica; Bromus arvensis L. – Forasacco dei campi [◆] Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); PGF (Bosco [Eurosib.] T scap – Macerie, campi, orti, vigne. della Mesola); PGD (Sacca di Goro); PMP1 (Sa- Raro. lina di Comacchio); TUMS (Dune della Puia); HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Argenta, TUPM (Dune di Massenzatica). “golene del Reno, dalla parte delle risaie”, Ferioli GP2; TUPE. 1911); REV, 288: “Sammartina !”. (Lido di Volano: PF e PM). Bromus commutatus Schrad. subsp. commuta- Sottospecie termofila, osservata solamente lungo la tus – Forasacco allungato costa. Il vero B. molliformis = B. hordeaceus L. subsp. [Europ.] T scap – Bordi di vie, campi. Raro. molliformis (Billot) Maire & Weller è un'entità esclu- HHF (Francolino, “riva fossi dei gorghi”, Felisi siva della Francia. 1850, come B.c. Parlatore; Sammartina-Rivana, Re- Bromus madritensis L. – Forasacco dei muri vedin 1905; Francolino, “argine del Po”, Ferioli [Euri-Medit.] T scap – Sabbie litoranee, dune con- 1911, come B. mollis L. var. commutatus Schrad.); solidate o erose. Raro. REV, 288: “Col tipo [B. mollis L. α typicus, n.d.A.] HHF (Comacchio, “dune del litorale Magnavacca”, nei dintorni di Ferrara !” (come B. mollis L. β com- Ferioli 1909); BEG (Dune tra Comacchio e Po di mutatus Schrad.); HFE (Gattola). Volano); HFE (Gorino); TUPF (Bosco della Me- Bromus diandrus → Anisantha diandra sola: come B. sterilis L. var. madritensis L.) → Bromus erectus subsp. erectus Bromopsis erecta subsp. Bromus molliformis → Bromus hordeaceus subsp. thominei erecta Bromus mollis → Bromus hordeaceus Bromus gussonei/gussonii → Anisantha diandra Bromus ramosus Hudson – Forasacco maggiore Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus – Fo- [Eurasiat.] H caesp – Boschi umidi. Molto raro. rasacco peloso (Bromus mollis) ST; TUPF* (Bosco della Mesola: *var. serotinus [Subcosmop.] T scap – Prati aridi. Comune. Sol.) HHF (Ferrara, Felisi 1832; id., “prati da S. Giovanni Unica località nota in regione aldifuori della fascia Battista dietro i rampari” e “S. Giovanni Battista vi- collinare. cino ai foraggi”, Felisi 1838; Diamantina, Felisi Bromus secalinus L. – Forasacco delle messi 1838; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “comu- [Euro-Sib.] T scap – Colture di cereali. Non co- nissima in tutti i prati”, Ferioli 1906: sempre come B. mune. mollis L.); REV, 288: “Comune in tutti i prati e luo- ghi erbosi dei dintorni di Ferrara ! a Berra e nelle bo- HHF (Francolino, “campi” e “ovunque nei col- nifiche di Gallara (Brighetti); arene marittime lungo tivi”, Felisi s.i.d.; “riva Eridani luogo detto la For- il lido di Magnavacca !” (come B. mollis L. α typi- nace”, Felisi 1848; “valletta del Conte Revedin”, cus); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Ferioli 1909; campioni confermati da PF); TUCS Valli di Comacchio, fo. leptostachys Beck.; Pom- (Monestirolo; S. Nicolò; Campotto; Taglio della posa, var. nanus Weig.); HFE (Francolino; Valle Falce; Lido delle Nazioni). Santa); N2000 (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; In rarefazione nella Regione; manca una docu- Salina di Comacchio); MAC (13 località in tutta la mentazione recente per il Ferrarese. Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); Bromus squarrosus L. – Forasacco pendolino PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMP1 [Paleotemp.] T scap – Bordi di vie, macerie, luo- (Salina di Comacchio: come B. mollis L.); TUMS ghi aridi. Non comune. (Dune della Puia); TUPF (Bosco della Mesola). HHF (Diamantina, Felisi 1829; Mesola, Volano, CSZ (sub B. mollis L.) “sabbie marittime”, Revedin 1906; Bosco della (Argine Po di Goro: PF e PM; Argine Sanguettola: AA). Mesola, Ferioli s.i.d.); REV, 288: “Arene marit- time tra Mesola e Volano !”; HFE (Bosco della Bromus hordeaceus L. subsp. thominei (Har- Mesola; Bonifica del Mezzano); PEM1 (Bonifica douin) Braun-Blanq. – Forasacco mediter raneo del Mezzano); PGF; ST; TUPF (Bosco della Me- (Bromus “molliformis”) sola). [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi anche salmastri e GP2.

56 Bromus sterilis → Anisantha sterilis di Spina); N2000 (Dune di Massenzatica); PI6; PP2 Bromus tectorum → Anisantha tectorum (Mura Estensi); TUCS (Ferrara; Lido delle Nazioni; Lido degli Scacchi; Lido di Spina: come Lithosper- Broussonetia Vent. (Moraceae) mum arvense L.); TUPM (Dune di Massenzatica). Broussonetia papyrifera (L.) Vent. – Gelso da (Porto Garibaldi: BGP) carta [C INV] Buglossoides purpurocaerulea (L.) I.M. Joh- (Morus papyrifera) nston – Erba-perla azzurra [Asia orient.] P caesp (P scap) – Coltivata in qual- (Lithospermum purpureo-caeruleum) che giardino; naturalizzata in ambienti antropici. [S-Europ.-pontico] H scap – Boschi misti, luoghi Diffusa. ombrosi. Rara. HHF (Ferrara, Felisi s.i.d., come Morus papyri- HFE (Bosco della Mesola); N2000 (Bosco della fera L.; “coltivata”, Ferioli 1907-08); REV, 297: Mesola; Bosco di S. Giustina); PG2; PGF; ST*; “Coltivato; rinselvatichito sulle mura di Ferrara ! TUPF* (Bosco della Mesola: * come Lithosper- e molto spesso nelle siepi presso la città.”; HDP mum purpureo-caeruleum L.); TUCE (Bosco di (Ferrara: “Comunissima da noi”); HFE (Mura S. Giustina). Estensi); PE3 (Argini e scarpate Canale Boicelli, (Lagosanto, Marozzo: BGP) Po di Volano); PI6; PP2 (Mura Estensi). (Malborghetto di Boara; Chiesuol del Fosso; Nel Ferrarese la presenza è limitata al settore co- Rero: PM). stiero. Comune lungo argini di canali, fossi, scarpate stra- Bunias L. (Brassicaceae/Cruciferae) dali e sulle Mura di Ferrara. Si rinvengono soltanto → esemplari maschili riprodotti vegetativamente. Bunias cochlearioides Calepina irregularis Brunella → Prunella Bunias erucago L. – Cascellore [N-Medit. (Euri-)] T scap – Coltivi, incolti. Poco Bryonia L. (Cucurbitaceae) comune Bryonia dioica Jacq. – Brionia, vite bianca REV, 305: “Sabbie tra Mesola e Volano !” BEG [Euri-Medit.] G rhiz/H scand – Boschi, macchie, (Caprile); N2000 (Dune di Massenzatica); TUCS siepi. Comune. (Ferrara; Goro); TUPM (Dune di Massenzatica). HHF (Francolino, Felisi s.i.d., erroneamente sub PI2. B. alba L.; rev. PF; Sammartina-Rivana, Revedin Bunias orientalis L. – Cascellore orientale [X 1900; Ferrara, “assai comune fra le siepi”, Ferioli CAS] 1906); BER 10: 287-289: “Argentâ a TASSINA- [Sudsiber. (Steppica)] H scap – Coltivi, incolti. RIO”; REV, 328: “Siepi, boscaglie e macchie in Rara. quasi tutta la provincia !”; HFE (Mura Estensi); HHF (Francolino vicino a Pontelagoscuro, Felisi N2000 (Golene del Po e Isola Bianca); PE2 (ex- s.i.d.; Pomposa e Codigoro, Ferioli 1908: sempre zuccherificio di Codigoro); PE4 (Vallette di Ostel- sub B. erucago L.; rev. PF); HFE (Caprile). lato); PI4; TUPR (Campotto e Bosco del Traversante); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- Alloctona neofita, in Italia accertata nelle regioni a N del Po e per il Ferrarese. Quelli qui presentati sono sta Panfilia di S. Agostino). i primi rinvenimenti pubblicati per la Regione. Buglossoides Moench (Boraginaceae) Bupleurum L. (Apiaceae/Umbelliferae) Buglossoides arvensis (L.) I.M. Johnston subsp. Bupleurum baldense Turra – Bupleuro odontite arvensis – Erba-perla [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi lungo la costa. (Lithospermum arvense) Rara. [Euri-Medit.] T scap – Incolti, coltivi, prati ab- HFE (S. Giuseppe di Comacchio; Lido di bandonati. Non comune. Spina); N2000; GP2; PG1 (Dune della Puia). HHF (Rivana, “tra le messi”, Revedin 1905; Fossa- nova S. Marco, “tenuta valle del Cuore Sig. Siniga- Bupleurum subovatum Link ex Spreng. – Bu- glia”, Ferioli 1906: sempre come Lithospermum pleuro granaiolo [Ex] arvense L.); REV, 320: “Tra le messi della Sam- (Bupleurum “rotundifolium, B. “protractum”, B. “rotundi- martina !” (come Lithospermum arvense L.); HFE folium L. var. subovatum”) (Mura Estensi; Chiesuol del Fosso; Vaccolino; Lido [Medit.-Turan.] T scap – Incolti, coltivi, prati. Non segnalato da tempo; probabilmente scomparso.

57 HHF (Francolino, Felisi 1841, anche come B. ro- mente nella letteratura floristica regionale, ma per tundifolium; Ferrara, “diffusissimo tra i seminati”, massima parte si tratta di confusione con B. tenuissi- Felisi s.i.d., ancora come B. rotundifolium; “Pro- mum o, in collina e montagna, con B. falcatum subsp. prietà valle del Cuore Sig. Sinigaglia”, Ferioli cernuum. 1906: come B. protractum Hoffm. et Link); BER Butomus L. (Butomaceae) 1845: ex arvis Ferrariensibus a Felisio, (come B. protractum, v. nota sopra); REV: “Nei campi (Fe- Butomus umbellatus L. – Giunco fiorito lisi ex Bertol.); nei seminati dei dintorni di Ferrara [Eurasiat.] I rad – Fossi, canali con acque ferme. (Vaccari !)” (come B. rotundifolium L. var. subo- Diffuso. vatum). HHF (Ferrara, Rivana, “macero Lupa, tenuta conte Revedin, tutti i fossi della Provincia e maceri”, Fe- Nonostante le diverse denominazioni utilizzate dagli rioli 1906); REV, 294: “Colla precedente [Alisma Autori ferraresi, in coerenza con le sistemazioni adot- tate nei diversi periodi, i campioni in HFE sono ri- plantago L., n.d.A.] nei dintorni di Ferrara ! lungo conducibili a B. subovatum. B. protractum in senso il Po ! Mesola ! Massenzatica ! Bondeno !” (incluso proprio sarebbe sinonimo di B. lancifolium, la cui pre- nella fam. Alismataceae); HFE (Jolanda di Savoia; senza non viene ammessa in Italia nella monografia di Valle Santa); N2000 (Campotto; S. Giustina); Snogerup & Snogerup 2001. Tuttavia con questo bi- BDFP (in tutti i corpi idrici della Provincia, nume- nomio in ambiente italiano è stato invece trattato B. rose località: si tratta in effetti di una specie larga- subovatum, che condivide con l’affine B. rotundifo- mente diffusa !); MAC (12 località in tutta la lium l’ambiente e il destino, essendo oggi in generale Provincia); PE4 (Vallette di Ostellato); PI4; TUPR quasi scomparso e non confermato nel Ferrarese. (Valle Santa). Le antiche segnalazioni per il Ferrarese sono le uniche PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. per l’Emilia; mentre Snogerup & Snogerup l’hanno (Coronella; Madonna Boschi: Scolo Cominale; rinvenuto in Romagna a San Marino. Chiesanuova: PM). Bupleurum tenuissimum L. – Bupleuro grappo- loso C [Euri-Medit.] T scap – Ambienti salsi del litorale. Raro. Cakile Mill. (Brassicaceae/Cruciferae) HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Casaglia “prati Sig. Bo- netti”, Ferioli 1906, erroneamente come B. gerardi Cakile maritima Scop. subsp. maritima – Rava- All.: rev. PF e PM secondo Snogerup & Snogerup strello marittimo 2001; “prati di Pallarano”, Ferioli 1911); VP (Ca- [Medit.-Atl. (Alofita)] T scap – Sabbie litoranee. saglia, erroneamente come B. gerardi Jac., v. Diffusa. HHF); REV (Nell’Introduzione, “regione Casaglia- HHF (Magnavacca, Ferioli 1908; Mesola, Ferioli Diamantina”, da VP; 313: “Prati di Casaglia (Fe- 1940; Bosco Mesola, Peyronel 1940); BER 6: 613- rioli !)”, erroneamente come B. gerardi All., v. 615: “ex litore di Comacchio ab Eq. Camillo Sa- HHF); FIE 1709: “Ferrara, in pratis subsalsis, loco lina”; REV, 304: “A Comacchio, sul litorale (Salina Casaglia dicto” (n° 1709 del luglio 1911: stessa lo- ex Bertol.); arene marittime tra Goro e Volano al- calità, forse un ripensamento rispetto al 1906; cam- l’Ancanone ! Magnavacca ! Volano !” BEG (Ar- pione esaminato e confermato da Snogerup & gini Po di Volano; Pomposa; Magnavacca); HFE Snogerup 2001); BEM (Casaglia, probabilmente (Lido di Volano; Lido di Spina); N2000 (Gorino; da REV o da FIE); HFE e N2000 (Valli di Comac- Scannone di Goro; Bosco della Mesola; Lido di Vo- chio; Salina di Comacchio; Valle Bertuzzi; Vene di lano; Lido degli Scacchi); CAN (Lido di Volano); Bellocchio); PMP1 (Salina di Comacchio); ST; COR (Valli di Comacchio); PMG (Sacca di Goro); TUPF (Bosco della Mesola); TDPM (Vene di Bel- ST; TUPF (Bosco della Mesola). locchio). TUPE. Attualmente noto solo per ambienti salati del litorale, Caratteristica del Salsolo – Cakiletum maritimae, mentre un tempo era stato rinvenuto anche in alcune nella fascia tra la linea di battigia e le prime dune. La stazioni interne, caratterizzate da suoli con forte con- sua presenza, non particolarmente rara, è limitata al- centrazione di cloruri. Ivi la falda alina non influenza l’habitat peculiare. più i terreni a seguito delle opere di bonifica. In re- Cakile rugosa → Rapistrum rugosum gione è presente anche nei calanchi, specialmente pliocenici. Il binomio B. gerardi compare ampia- Calamagrostis Adans. (Poaceae/Gramineae)

58 Calamagrostis arundinacea (L.) Roth – Cannella (come C. litorea (Schrad.) DC.); TUPF (Bosco dei boschi della Mesola). [Euras.-Temp.] H caesp – Fossi, boschi umidi, ri- saie. Rara. Calamintha Mill. (Lamiaceae/Labiatae) N2000 (Bosco della Mesola); PI4 (Valle Santa); Calamintha acinos → Clinopodium acinos ST; TUPF (Bosco della Mesola). Calamintha clinopodium → Clinopodium vulgare PI2. Calamintha nepetoides → Clinopodium nepetum Pianta vistosa e non particolarmente rara in Regione. Calamintha parviflora → Clinopodium nepetum Singolare il fatto che nel Ferrarese sia stata rinvenuta Calendula L. (Asteraceae/Compositae) solo di recente. Calendula arvensis L. – Calendula, fiorrancio Calamagrostis epigejos (L.) Roth – Cannella [C CAS ◆] delle paludi [Euri-Medit.] T scap (H bienn). Coltivata e talora (Arundo “calamagrostis”, Arundo epigejos) sfuggita. Non segnalata recentemente allo stato [Eurosib.] H caesp – Prati umidi, rive, boscaglie. spontaneo. Comune. HHF (Canalino di Cento, Felisi 1842; Po di Vo- HHF (Francolino, “Giarone”, Felisi 1848, come lano, Ferrara, Felisi 1848); BER 9: 494-496: “Fer- Arundo calamagrostis L.; rev. PF; Pontelagoscuro, rariâ in ripis del Po di Volano a Felisio”; REV, 331: “comunissima lungo il Po”, Ferioli s.i.d.; Po di “Sulle rive del Po di Volano (Felisi ex Bertol.)” Goro, Revedin 1906; Sammartina-Rivana, Revedin (come C. officinalis L. var. arvensis L.). 1907; Bosco della Mesola, Ferioli 1947-48); BER 10: 467: “Ferrariâ in alveo Padi al Giarone prope Calepina L. (Brassicaceae/Cruciferae) Francolino a Felisio,” (come Arundo epigejos); REV, 286: “Nell’alveo di Po al Giarone presso Calepina irregularis (Asso) Thell. – Miagro ro- Francolino (Felisi ex Bertol.); lungo il Po di Goro stellato tra Ariano e Mesola ! Sammartina !”; HFE (Bosco (Bunias cochlearioides, Calepina corvini, Laelia cochlea- rioides) della Mesola; Lido di Volano; Valle Bertuzzi; Lido [Medit.-Turan.] T scap – Coltivi, incolti. Comune. di Spina; Valle Santa); N2000 (Bosco della Mesola; HHF (Ferrara, Felisi s.i.d., come Laelia cochlea- Dune di Massenzatica; Valle Bertuzzi); FGP; rioides W. o Bunias cochlearioides Waldst. & Kit.; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); PEM1 (Bo- Ferrara, “dintorni”, Revedin 1905, come C. cor- nifica del Mezzano); PGF; ST; TUPF (Bosco della vini (All.) Desv.; id., “canale Burana, assai comune Mesola); PMG (Sacca di Goro); TUMS (Dune in tanti luoghi”, Ferioli 1906, come C. corvini della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica); TUPR Desv.); REV, 305: “Campi, prati e luoghi incolti (Valle Santa). comune nei dintorni di Ferrara !” (come C. corvini CSZ (sub Arundo epigejos); GP2; TUPE. (All.) Desv.); HFE (Mura Estensi; Baura; Ponte- (Bosco di S. Giustina; Pineta di Mesola: DAL; gradella; Le Contane; Quartesana); MAC (Albe- Porto Garibaldi; Litorale di Bellocchio: PM). rone; Ca’ Matte; Fossalta; Guarda Ferrarese; A. calamagrostis L. sarebbe sinonimo di C. canescens Sabbioncello S. Pietro); PI6; PP2 (Mura Estensi); (Weber) Roth subsp. canescens, specie di torbiere e PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS (Pon- ontaneti, rarissima e minacciata: ma la revisione del telagoscuro; Ferrara; Poggio Renatico). campione di Felisi in HHF (purtroppo !) esclude che GP1 possa trattarsi di questa entità. (Pineta di Mesola: BGP). Calamagrostis litorea → Calamagrostis pseudophrag mites Calepina corvini → Calepina irregularis Calamagrostis pseudophragmites (Haller f.) Callitriche L. (Plantaginaceae) Koeler – Cannella spondicola (Arundo litorea, Calamagrostis litorea) Genere di idrofite che recentemente ha conosciuto [Eurosib.] H caesp – Rive, alvei di fiumi e canali. nella pianura emiliana una forte contrazione. Nel Ferrarese mancano conferme di presenza da alcuni Rara. decenni. HHF (Francolino, “Giarone”, Felisi 1839, come C. litorea DC.; id., “Giarone, parte settentrionale”, Fe- Callitriche autumnalis → Callitriche hermaphroditica lisi 1848, come Arundo litorea R. et S.; Gallo, Callitriche brutia Petagna – Gamberaja cala- “lungo il Reno”, Ferioli 1911, come C. litorea brese [Ex] P.B.); REV, 286: “Copiosa nel Reno al Gallo !”

59 [Subatlant.] I rad – Fossi, canalini, stagni. Mesola); PI4; TUPR1 (Valle Santa e Traversante); HHF (Francolino, “fossi dietro la strada Costa- PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM1 (Foresta bili”, Felisi 1838: come C. autumnale Bert.; rev. Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); PF). TDZE (12 località in tutta la Provincia); TUCS1 (Ferrara; Vigarano Mainarda; S. Agostino; Pog- Callitriche hermaphroditica L. – Gamberaja er- gio Renatico; S. Nicolò; Bonifica del Mezzano; mafrodita [Ex] (Callitriche autumnalis) S. Giovanni di Ostellato; Lido degli Scacchi); [Circumbor.?] I rad – Fossi, canalini, stagni. TUPM (Dune di Massenzatica). Anche in passato sporadica. GP1; TUMM. BER 1: 29-32: “Habui ex Polesine Ferrariensi (Mendica di Mesola; Valle Bertuzzi: PF e PM; transpadano a Prof. Campana” (come C. autum- Bosco del Traversante: DAL; Argine tra Poggio nalis). Renatico e Sanguettola; Scolo Scorsuro; Cantiere Cispadana verso S. Carlo: AA, subsp. sepium). Callitriche palustris L. – Gamberaja comune [Ex] Calystegia soldanella (L.) Roem. & Schult. – (Callitriche verna) Convolvolo delle spiagge 1 [Circumbor.] I rad – Fossi, canalini, stagni. Rara ( Convolvulus soldanella) e forse scomparsa. [Cosmopol.-litorale] G rhiz – Dune vive, dune HHF (Francolino “nei fossi”, Ferioli giugno consolidate e retroduna. Non comune. HHF1 (Volano, Felisi 1829; Magnavacca, Ferioli s.i.d.); BER 1: 25-29: “ex Polesine Ferrariensi 1 transpadano a Prof. Campana” (come C. verna). 1909); BEG (Magnavacca); HFE (Lido di Vo- lano; Lido delle Nazioni); N2000 (Vene di Bel- Callitriche verna → Callitriche palustris locchio; Sacca di Goro; Lido di Volano; Dune Caltha L. (Ranunculaceae) della Puia; Lido degli Scacchi); BDFP (Tra Po di Volano e Goro; Lido delle Nazioni; Lido di Pom- Caltha palustris L. – Farferugine [Ex] posa; Lido degli Scacchi; Lido degli Estensi; Lido [Circumbor.] H ros – Fossi e luoghi umidi con di Spina); CAN (Lido di Volano); COR1 (valli acque oligo-mesotrofiche. Non più segnalata. salse); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF1 (Bosco HHF (Mesola, “luoghi paludosi”, Ferioli 1908). della Mesola). Specie di climi freddi, un tempo nota, per quanto TUPE. rara e relittuale, per alcune località della pianura (Vidara: PF e PM). emiliana da cui è scomparsa in conseguenza delle Camelina O. Kuntze (Brassicaceae/Cruci- radicali trasformazioni che questo territorio ha su- ferae) bito e per l’aumentata trofìa delle acque della rete scolante. Oggi la sua presenza in regione è limitata Camelina sativa (L.) Crantz var. pilosa DC. – alla fascia montana. Attualmente presente nel Delta Dorella coltivata [◆] veneto a Rosolina Mare (RO) (MDV). (Myagrum sativum) Calystegia R. Br. (Convolvulaceae) [Europa Asia Temperata] T scap – Incolti termo- fili. Molto rara. Calystegia sepium (L.) R. Br. – Vilucchione BEG (Caprile: come C. s. var. silvestris). (1Convolvulus sepium) CSZ (sub Myagrum sativum) [Paleotemp.] H scand – Siepi, cespuglieti, boschi, Per il Ferrarese sono disponibili una segnalazione e canneti. Comune. 1 una vaga citazione; mancano conferme recenti della HHF (“assai comune fra le siepi”, Ferioli 1907); presenza. REV1, 321: “Siepi e boscaglie in tutta la provin- cia !”; N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Campanula L. (Campanulaceae) Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Ta- Campanula rapunculus L. – Raperonzolo glio della Falce; Valle Bertuzzi; Vene di Belloc- [Paleotemp.] H bienn – Prati, incolti sabbiosi. chio); COR1 (Sacca di Goro; Vene di Bellocchio); Rara. FGP; PMP2; TDPM; TUDV (luoghi alofili del HHF (Ferrara, “montagnone” [Mura Estensi, Delta del Po); MAC (23 località in tutta la Pro- n.d.A.], Felisi 1826; id., Revedin 1905; id., Ferioli vincia); PE3 (Argini Po di Volano, Canale Boi- 1907); REV, 328: “Sulle mura di Ferrara !”; HFE celli e Navigabile); PEM1 (Bonifica del (Mura Estensi; Campotto); N2000 (Vene di Bel- Mezzano); PG2; PGF; ST1; TUPF1 (Bosco della

60 locchio); PI6; PP2 (Mura Estensi); PI4; TUPR Ro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Argini di Valle Santa) (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- (Lido degli Scacchi: PM). stino); TDZE (Verginese); TUCS (23 segnalazioni in tutta la Provincia); TUMS (Dune della Puia); Campanula trachelium L. subsp. trachelium – TUPF (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Campanula selvatica [◆] Massenzatica). [Paleotemp.] H scap – Prati, argini. Molto rara. GP1; GP2; PI2. HHF (Lungo il Reno a S. Agostino e a Gallo, Fe- (Tra Poggio Renatico e Sanguettola. AA) rioli 1910: quest’ultima come “var. dasycarpa Gren. et Godron”). Capsella rubella Reut. – Borsa del Pastore an- Segnalazioni inedite e molto datate. Si riferiscono nuale probabilmente a casi di fluitazione e presenza effi- [Euri-Medit.] T scap – Ruderi, incolti. Poco co- mera. Tuttavia testimoniano l’importanza dei fiumi mune. come efficienti vettori nella diffusione delle piante. HFE (Mura Estensi; Gorino; Valle Isola); PI6; PP2 (Mura Estensi). Campsis Lour. (Bignoniaceae) Cardamine L. (Brassicaceae/Cruciferae) Campsis radicans (L.) Bureau – Bignonia [C CAS] Cardamine hirsuta L. – Billeri primaticcio [Nordamer.] P lian – Coltivata e raramente sfug- [Cosmopol.] T scap – Incolti, coltivi, luoghi di- gita alla coltura. sturbati anche in città. Molto comune. (Ferrara, incolti presso aeroporto; Poggio Rena- HHF (“Nel Reno”, Antonelli 1831; Ferrara, tico, incolti: PM) “ovunque”, Felisi s.i.d.; id., “Bosco Nagliati”, Fe- lisi 1852; id., Ferioli 1904; Sammartina-Rivana, Cannabis L. (Cannabaceae) Revedin 1905: sempre sub C.h. Weber); REV, 304: Cannabis sativa L. – Canapa [C CAS] “Luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara !”; HFE [Centroasiat. (?)] T scap – Coltivata e occasional- (Mura Estensi; Ambrogio); N2000 (Isola Bianca; mente sfuggita. Bosco della Mesola); MAC (Ca’ Matte); PE2 (ex- HHF (Coltivata, Ferioli 1906); REV: “Largamente zuccherificio di Codigoro); PI6; PP2 (Mura coltivata”; HFE (Bonifica del Mezzano, sfuggita Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); ST; alla coltura). TUPF (Bosco della Mesola). Coltura molto diffusa nel Ferrarese fino alla metà Cardamine pratensis L. – Billeri dei prati del ’900 per la produzione di fibra, poi abbandonata [Europ.] H scap – Luoghi umidi, fossi. Rara. per motivi legali; è ripresa nell’ultimo decennio del HHF (Ferrara, “Porta S. Paolo lungo il fosso che secolo scorso, con cultivar selezionate e livelli insi- conduce alla fortezza”, Felisi aprile s.i.d.; id., gnificanti di cannabinoli, e continua tuttora nel ter- “lungo i fossi fuori Porta Reno”, Ferioli aprile ritorio della Bonifica del Mezzano. s.i.d.); HFE (Valli di Campotto); PG2; PGF (Bosco Capsella Rchb. (Brassicaceae/Cruciferae) della Mesola); PI4; TUPR (Valli di Campotto). Si tratta delle sole località accertate per la pianura emi- Capsella bursa-pastoris (L.) Medik – Borsa del liana dove invece si trova, rara e in diminuzione, C. pastore matthioli. (Thlaspi bursa-pastoris) [Cosmopolita (Sinantr.)] H bienn – Incolti, luoghi Cardaria draba → Lepidium draba erbosi anche disturbati, prati cittadini. Comunis- Carduus L. (Asteraceae/Compositae) sima. HHF (Ferrara, Francolino, “ovunque”, Felisi s.i.d., Carduus acanthoides L. – Cardo branca-orsina sub Thlaspi bursa-pastoris L.; Sammartina-Ri- [Europ.-Caucas.] H bienn – Incolti, argini, prati, vana, Revedin 1905; Ferrara, “assai comune ovun- luoghi disturbati e antropizzati. Comune. que spec. vicino all’abitato”, Ferioli 1906); REV, HHF (Ferrara, dintorni, Ferioli 1909; id. “assai co- 305: “Prati, campi, ecc., comunissima !”; HFE mune”, Ferioli 1946); REV, 332: “Lungo il canale (Mura Estensi; S. Maria Codifiume); LAG (Ma- di Burana alla Darsena (Ferioli !)”. FIE 1987: rozzo, Valle Oppio); N2000 (Isola Bianca; Dune “Ferrara, secundum Canale di Burana alla Dar- di Massenzatica; Bosco della Mesola; Valle Ber- sena”; FR3 (Pontelagoscuro presso Ferrara); HFE tuzzi); MAC (Guarda Ferrarese; Masi Torello; (Mura Estensi; tra Copparo e Ro); PEM1 (Boni- fica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi).

61 (Ex-zuccherificio di Jolanda di Savoia; Le Con- Carex L. (Cyperaceae) tane; Monticelli: PM, AA e BGP; Poggio Rena- Carex acuta L. – Carice palustre [◆] tico, via Uccellino: PM e via Bosco Salici: AA) [Eurasiat.] G rhiz – Fossi, bordi di canali, aree go- La presenza in regione è storicamente concentrata lenali. Rara. nel Ferrarese (Pignatti 1982, 3: 145). Tuttavia, negli HHF (Ferrara, “riva fossi frequente”, Felisi, s.i.d.); anni più recenti, questo grande cardo è stata rilevato CSZ (“Carice sala di palude”) anche in altre province, come il Piacentino (Romani & Alessandrini 2002), il Reggiano (G. Fontanesi, Un tempo definita “frequente”, denota una spiccata ined.) e il vicino Bolognese (AA). Si può dedurre preferenza per i suoli torbosi; rarefatta e forse scom- che la specie si trovi in una fase di espansione. Os- parsa parallelamente al suo habitat preferito. servati sulle Mura di Ferrara esemplari a fiori com- Carex acutiformis Ehrh. – Carice tagliente pletamente bianchi. [Eurasiat.] He/G rhiz – Fossi, prati umidi, stagni, Carduus lanceolatus → Cirsium vulgare maceri. Diffusa. Carduus nutans L. subsp. macrolepis (Rchb. & HHF (Ferrara, “riva fossi”, Felisi 1841, come C. Saut.) Nyman – Cardo rosso acuta Good.; Pontelagoscuro “lungo il Po”, Reve- [W-Europ.] H bienn – Incolti, argini. Raro e loca- din 1906; Ferrara, “dintorni”, Ferioli 1909, erro- C. acuta lizzato, molto più della subsp. nominale. neamente come L.: rev. PF); REV, 291: HFE (Traghetto). golene del Po tra Casaglia e Pontelagoscuro (come C. caespitosa L. var. acuta (L.); FIE 2368: Prov. di Estremamente rara in regione, dove il Ferrarese co- Ferrara: “in oryzetis circa Argenta prope Reno flu- stituisce una delle poche province di presenza ac- men” (1914, erroneamente come C. acuta L.); certata per questa subsp. HFE; N2000 (Bosco della Mesola); PEM1 (Boni- Carduus nutans L. subsp. nutans – Cardo rosso fica del Mezzano); PG1; PG2; PGF (Bosco della [W-Europ.] H bienn – Incolti, argini, prati suba- Mesola); TULA (Mendica). ridi, bordi di strade. Comune. (Vidara: PM) HHF (Ferrara, “diffusissima nelle vie”, Felisi Carex ampullacea → Carex rostrata 1849; Francolino, “riva Eridano ovunque abbon- Carex caespitosa L. var. stricta → Carex elata dante”, Felisi s.i.d.; Mesola, Felisi s.i.d.; “assai co- mune”, Ferioli 1907); BER 8: 617-620: “Ferrariâ, Carex caryophyllea Latourr. – Carice prima- et ex districtu Ferrariensi alla Mesola a Felisio”; ticcia REV, 332: “Luoghi incolti, pascoli e lungo le (Carex praecox, Carex verna) strade, comune !”; FIE 1987 “Ferrara, secundum [Euroasiat.] G rhiz – Prati umidi, scarpate om- Canale di Burana alla Darsena”; HFE (Pilastri; brose. Rara. Argenta; Foresta Panfilia di S. Agostino); N2000 HHF (Ferrara, “prati umidi”, Felisi 1839, come C. (Bosco della Mesola); MAC (Alberone; Cologna; praecox L.; id., “via degli Angeli”, Felisi s.i.d., er- Masi Torello; Ro); PGF; TUPF (Bosco della Me- roneamente sub C. ericetorum Pollich; id., “prati C. praecox sola); TUPR (Valle Santa). Belvedere”, Felisi 1841, come Jacq.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come C. CSZ (sub C. natans (sic!) verna Chaix in Vill.; Ferrara, “prato Zavaglia Sig. (Mirabello: AA) Mazzanti fuori Porta Mare”, Ferioli 1907, come Carduus pycnocephalus L. subsp. pycnocephalus C. verna Vill.); BER 10: 87-89: “Ferrariâ prope la – Cardo saettone Porta degli Angeli a Felisio” (come C. praecox [(Euri-)Medit.-Turan.] H bienn – Incolti, argini, L.); REV, 291: “Pascoli e fossi nei dintorni di Fer- siepi, bordi di strade, luoghi disturbati. Comune. rara: alla Porta degli Angeli (Felisi ex Bertol.); HHF (Ferrara, “campagna nelle vie diffusissimo”, Sammartina ! prati Zavaglia fuori Porta Mare (Fe- Felisi 1830; dintorni di Ferrara, Revedin 1905; id., rioli !)” (come C. verna Chaix in Vill.). Ferioli 1908); BER 8: 625-627: “Ferrariâ a Feli- (Mura Estensi 2009: PM) sio”; REV, 332: “Luoghi incolti, pascoli e lungo le Dopo una serie di segnalazioni storiche coeve ai strade, comune !” BEG (Tra S. Giovanni di Ostel- campioni in HHF, è stata ritrovata sulle Mura Estensi lato e Comacchio); HFE (Valle Bertuzzi; Salina nel 2009. CSZ la cita tra le “erbe utili” di prati e pa- di Comacchio); N2000 (Salina di Comacchio); scoli, sub C. praecox: riteniamo si tratti di C. prae- PEM1 (Bonifica del Mezzano). cox Jacq. = C. caryophyllea Latourr., anziché di C. (Ferrara; Golena Bianca: PM) praecox Schreber, specie mai segnalata da alcuno nel Ferrarese.

62 Carex contigua → Carex spicata lano); HFE (Mura Estensi; Cologna Ferrarese; Bosco della Mesola; Lido di Volano; Salina di Co- Carex distans L. – Carice a spighe distanziate macchio); N2000 (Salina di Comacchio); MAC [Euri-Medit.] H caesp – Prati umidi, fossi, luoghi (Alberone; Baura; Cologna; Ro); PI6; PP2 (Mura depressi con ristagno d’acqua, anche subalofili. Estensi). Comune. HHF (Ferrara, “Belvedere”, Felisi 1841; id., “riva Carex divulsa Stokes – Carice separata fossi, campi, diffusissima in provincia”, Felisi (Carex muricata var. divulsa) s.i.d.; id., “paludi”, Antonelli s.i.d.; Ferrara-Me- [Euri-Medit.] H caesp – Prati umidi, scarpate om- sola, De Notaris s.i.d.; Sammartina-Rivana, Re- brose, soprattutto in ambiti urbani. Non comune. vedin 1905; id., Revedin 1906; Ferrara, “paludi HHF (Ferrara, “fuori Porta Mare”, Ferioli 1906, del sottomura”, Ferioli 1906); BER 10: 105-106: come C. muricata L. var. divulsa Good.); BER 10: “Ferrariâ al Montagnone, et alla Porta degli An- 61-63: “Habui ... Ferrariâ ad S. Joannem Bapti- geli a Felisio”; REV, 292: “Frequente a Ferrara e stam a Felisio” (come C. muricata); REV, 291: nei dintorni: al Montagnone e alla Porta degli An- “Prati ombrosi e siepi nella Sammartina ! Fuori geli (Felisi ex Bertol.); nei prati di Belvedere 1841 Porta Mare (Ferioli !)” (come C. muricata L. var. (Felisi ! in hb. Ist. Tecn.); a Ferrara in città (Ti- divulsa Good.); HFE (Ferrara, Parco Massari). roni !); nel canale Panfilio ! Sammartina ! Poggio Carex elata All. – Carice spondicola Renatico ! paludi sotto le mura di Ferrara (Fe- (Carex caespitosa L. var. stricta, Carex stricta) rioli !)” BEG (Pomposa); FIE 1410 bis: “Ferrara, [Europ.-Caucas.] H caesp – Fossi, bordi di canali, in pratis loco Sammartina dicto”; HFE (Fondo paludi, stagni. Rara, ma in popolamenti cospicui. Reno; Bosco della Mesola; Bosco S. Giustina; HHF (Ferrara, “paludi da S. Giovanni Battista”, Foce Po di Volano; Ruina); N2000 (Asinara di Felisi 1841; Pontelagoscuro, Francolino, “lungo Mesola; Bosco della Mesola; Bosco di S. Giu- il Po”, Revedin 1906; “Paludi di Gallo e valli di stina; Valle Bertuzzi; Vene di Bellocchio); COR Poggio Renatico”, Ferioli 1907: sempre come C. (Valle Bertuzzi); PG2; PGF; ST; TULA; TUPF stricta Good.); REV, 291: “Sammartina; Golene (Bosco della Mesola; in ST e TUPF è citata anche del Po tra Casaglia e Francolino; valle Torniana una var. hostiana DC., però non riconducibile a nei pressi di Poggio Renatico” (come C. caespi- C. hostiana DC.); PMG (Sacca di Goro); TDPM tosa L. var. stricta Good.); HFE (Mendica di Me- (valli salse del Delta del Po). sola; Valle Santa); MAC (Copparo); PI4; TUPR MAC. (Campotto e Valle Santa). (Lido di Volano: DAL; Lago delle Nazioni, Spiag- PI2. gia Romea: PM) (Scolo Scorsuro: AA) Carex diversicolor → Carex flacca Tradizionalmente utilizzata per l’impagliatura delle Carex divisa Huds. – Carice scirpina sedie, pratica attualmente in declino. [Euri-Medit.-Atlant. (anche in Sudafr.)] G rhiz – Carex extensa Good. – Carice delle lagune Prati umidi, fossi, luoghi depressi con ristagno [Medit.-Atlant.] H caesp – Lagune salmastre, prati d’acqua, anche subalofili. Diffusa. umidi. Non comune. HHF (Mesola, Campana s.i.d., come C.d. Good.; HHF (Mesola, Cannevié, (vari esemplari), Felisi Ferrara, “Montagnone”, Felisi 1846, come C.d. 1839, come C. flava L.; rev. PF; id., Ferioli s.i.d., Good.; id., Felisi 1847, come C.d. Goodin.; Sam- come C. flava L.; rev. PF; id., Revedin 1906; martina-Rivana, Revedin 1905, come C.d. Good.; Bosco della Mesola, Peyronel 1948, come C. id. Revedin 1906, come C.d. L.; Ferrara, “paludi flava L. var. oederi Retz.; rev. PF); REV, 292: delle mura da Porta Po a Porta Mare”, Ferioli “Luoghi salso-paludosi tra Mesola e Cannevié !”; 1906); BER 10: 51-54: “Ferrariâ prope S. Bene- HFE (Bosco della Mesola; Asinara di Mesola; dictum, et prope il Montagnone a Felisio, ex oris Foce Po di Volano); N2000 (Sacca di Goro; Foce Padi alla Mesola a Prof. Campana”; REV, 291: Volano; Lago delle Nazioni; Valle Bertuzzi; Valli “Mesola (Campana ex Bertol.); a Ferrara presso di Comacchio; Vene di Bellocchio); CAN (Lido la Porta S. Benedetto e presso il Montagnone (Fe- di Volano); COR (Valle Bertuzzi); FGP; PMP2; lisi ex Bertol.); paludi sotto le mura di Ferrara tra TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); PEP; Porta Po e Porta Mare (Ferioli !); fossi nei prati TULA (Bosco della Mesola); PMG (Sacca di della Sammartina !”; BEG (Diga tra S. Giovanni Goro); TDPM (Lido di Spina). e Comacchio; Dune tra Comacchio e Po di Vo-

63 (Porto Garibaldi: PF e PM) HHF (Comacchio, “Fontana”, Ferioli 1909, come È l’unica carice decisamente alofila del territorio, lo- C. nitida Host; Bosco della Mesola, Peyronel s.i.d., calizzata solo negli habitat di elezione, i suoli emersi sub C. verna Chaix, ma con un “?”, a seguito del di lagune e valli salmastre, dove però è abituale. quale Peyronel ha scritto “probabilmente C. pun- ctata Gaud.”: rev. PM); BEG (Dune tra Comac- Carex flacca Schreb. – Carice glauca chio e Po di Volano: come C. nitida Host); HFE (Carex diversicolor, Carex glauca) (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica); [Europ.] G rhiz – Prati ombreggiati, siepi, boschi N2000 (Vene di Bellocchio; Pineta di Mesola; e macchie, golene. Comune. Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; Foce HHF (Diamantina, Felisi 1839; Francolino, Felisi Po di Volano; Dune di Massenzatica; Dune della 1842; id., Felisi 1846; Ferrara, Pontelagoscuro, Re- Puia); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PG2; vedin 1905: come C. glauca Scop., tranne Revedin PGF; UGA (Bosco della Mesola); TUCE (Bosco 1905 come C. glauca Murr.); REV, 292: “Diaman- di S. Giustina); TUMS (Dune della Puia). tina 1843 (Felisi ! in herb. Ist. Tecn.); nel canale GP2; TUPE. Panfilio tra Ferrara e Pontelagoscuro ! Sammartina ! (Fondo Reno: BGP e PM; Lido degli Scacchi; Golene del Po presso Pontelagoscuro !” (come C. Lido di Spina: PM; Pineta di Mesola: DAL) glauca Murr.); HFE (Foresta Panfilia; Bosco della Mesola; Volano); N2000 (Bosco della Mesola); Carex muricata → Carex divulsa o C. pairae BEM (Diamantina: come C. glauca Murr.); PGF; Carex nitida → Carex liparocarpos ST*; TUPF* (Bosco della Mesola: *come C. di- Carex oederi → Carex viridula versicolor Crantz); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- Carex otrubae Podp. – Carice volpina stino). 1(Carex vulpina L.) Carex glauca → Carex flacca [Euri-Medit.-Atl.] H caesp – Fossi, margini di ca- nali, prati umidi, bordi di stagni. Abbastanza dif- Carex halleriana Asso – Carice di Haller [◆] fusa. [Euri-Medit.] H caesp – Prati, argini. Sporadica. HHF1 (Ferrara, “riva fossi ovunque”, Felisi 1846; HHF (Quacchio, Ferioli 1906, confermata da Bé- Sammartina-Rivana, Revedin s.i.d.; Ferrara, “assai guinot); REV, 291: “Quacchio (Ferioli !)”. comune”, Ferioli 1906); BER1 10: 63-65: “Ferra- Si tratta della sola località, non confermata di re- riâ a Felisio”; REV1, 291 “Comune nei fossi e pa- cente, nella pianura regionale. La specie è ben nota ludi dei dintorni di Ferrara !”; HFE1 (Formignana); nei prati aridi della collina. BEM1 (Casaglia); N2000; MAC1 (19 località in tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Carex hirta L. – Carice villosa goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG21; [Europ.-Caucas.] G rhiz – Fossi, prati umidi, zone PGF1; ST1; TUPF1 (Bosco della Mesola); PI41 con ristagno d’acqua. Diffusa. (Valle Santa); PM1 (“numerosi corpi d’acqua e HHF (Mesola, “riva fossi”, Felisi 1839; Ferrara, prati umidi, su suolo limoso e argilloso”); PMG “ovunque in luoghi umidi”, Felisi 1839; Sam- (Sacca di Goro). martina, Revedin 1905; Ferrara, “paludi sotto le (Poggio Renatico: AA) mura da Porta Mare a Porta Po”, Ferioli 1906); BER 10: 152-154: “Ferrariâ in muro oppidi ad Carex pairae F.W. Schultz – Carice di Paira portam degli Angeli a Felisio”; REV, 292: “Fosse (Carex muricata) di circonvallazione di Ferrara ! Berra (Brighetti); [Eurasiat.] H caesp – Prati umidi, luoghi ombrosi. Sammartina ! Canale Panfilio ! lungo il Po presso Non comune. Pontelagoscuro !”; FIE 1410 bis: “Ferrara, in pra- HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi 1846, come tis loco Sanmartino [sic!] dicto; FIE 2235: “Fer- C. muricata L.; Sammartina-Rivana, Revedin rara, in herbosis umidis loco dicto Sammartina”; 1905, come C. muricata L.); REV, 291: “Alla HFE (Mura Estensi; Zenzalino); MAC (12 località Porta S. Giovanni (Felisi ex Bertol.); al Monta- in tutta la Provincia); PI6; PP2 (Mura Estensi). gnone 1840 (Felisi ! in hb. Ist. Tecnico); prati della GP1. Sammartina ! Diamantina !” (con il binomio C. (Scolo Scorsuro: AA; Fondo Reno: BGP) muricata L., a cui si adegua BEM); BEM (Dia- mantina: come C. muricata L.); HFE (Mura Carex liparocarpos Gaudin – Carice lustra Estensi; Cologna Ferrarese; Poggio Renatico, sub (Carex nitida) C. contigua Hoppe); MAC (Alberone; Baura; Co- [Europ.] G rhiz – Sabbie consolidate costiere o in- logna; Guarda Ferrarese; Masi Torello; Villa- terne, prati stabili, boschi termofili. Non rara.

64 nova); PI6; PP2 (Mura Estensi). “lungo il Po”, Revedin 1906); BER 10: 141-143: (Gradizza: BGP) “Ferrariâ, ubi copiosissima praesertim ad S. Be- nedictum, a Felisio”; REV, 292: “Fosse di circon- Carex panicea L. – Carice migliacea vallazione di Ferrara ! Sammartina nei fossi ! tra [Eurosib.] G rhiz – Fossi, siepi, macchie, luoghi l’Uccellino e Poggio Renatico ! lungo il Po tra ombrosi. Rara. Pontelagoscuro e Francolino ! copiosissima spe- HHF (Ferrara, “prato Conte Revedin presso la cialmente alla Porta S. Benedetto (Felisi ex Ber- valle”, Ferioli 1906); REV, 292: “Valle della Sam- tol.)”; HFE (Rovereto; Gradizza; Valle Santa); martina (Ferioli !)”; HFE (Ferrara, Fiera; Bosco N2000 (Isola Bianca); MAC (Ca’ Matte; Casaglia; della Mesola); TUPF (Bosco della Mesola). Cassana; Cesta; Formignana; Masi S. Giacomo; Carex pendula Huds. – Carice maggiore Masi Torello; S. Biagio; Villanova); PE3 (Po di [Eurasiat.] He/H caesp – Boschi di terrazzo flu- Volano); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; viale con falda prossima alla superficie. Rara. TUPR (Valle Santa, Campotto, tributari del- HHF (Mesola, “nel bosco”, Felisi 1829; Ferrara, l’Idice). “paludi”, Ferioli 1912); PP; TUBM (Foresta Pan- PI2; TUMM. filia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della Me- (Poggio Renatico, Tenuta Sanguettola: AA) sola). Carex rostrata Stokes – Carice rigonfia (Poggio Renatico, fosso stradale lungo la circon- (Carex ampullacea) vallazione: AA) [Circumbor.] He/G rhiz – Fossi, argini, siepi, luo- Molto localizzata, ma presente nei luoghi di cre- ghi ombrosi. Rara. scita con cospicui popolamenti. Nella foresta Pan- HHF (Ferrara, “riva fossi”, Felisi 1842; id., Felisi filia costituisce un elemento dominante nello 1846; id., “Montagnone”, Felisi 1847: sempre strato erbaceo del bosco maturo. come C. ampullacea Good.); REV, 292: “A Fran- Carex praecox Jacq. → Carex caryophyllea colino, copiosa sulle rive dei fossi 1846 (Felisi ! in hb. Ist. Tecn.)”; TUPF (Bosco della Mesola). Carex pseudocyperus L. – Carice falso-cipero [◆Ex?] Carex spicata Huds. – Carice contigua [Subcosmop.] He/H – Fossi, stagni e paludi. Pro- (Carex contigua) babilmente scomparsa. [Euroasiat.] H caesp – Prati umidi, scarpate er- BER 10: 148-149: “[Habui...] ex paludibus Ferra- bose. Non comune. riensibus in canali di Boscarolo a Prof. Campana, HFE (Formignana; Mura Estensi). et Ferrariâ secus fossas, ubi copiosissima, a Feli- MAC. sio”; REV, 292: “Canale di Boscarolo (Campana Carex stricta → Carex elata ex Bertol.); copiosissima nei fossi presso la città (Felisi ex Bertol.)”. Carex tomentosa L. – Carice canuta CSZ. [Eurosib.] H caesp/G rhiz – Fossi, argini, paludi, luoghi umidi. Rara. È una delle Carex che più ha risentito della degra- HHF (Ferrara, “S. Giovanni Battista”, Felisi 1844; dazione degli ambienti umidi. Molto rarefatta nella “Riva Padui”, Felisi 1846; Sammartina-Rivana, pianura regionale e scomparsa da vaste aree. Revedin 1905; Ferrara, “paludi sotto le mura”, Fe- Carex remota L. – Carice ascellare rioli 1906); REV, 291: “Copiosa nei prati della [Europeo-Caucas.] H – Boschi di terrazzo fluviale Sammartina ! paludi sotto le mura di Ferrara (Fe- con falda prossima alla superficie. Rara, molto lo- rioli !)”; FIE 2235: “Ferrara, in herbosis umidis calizzata. loco dicto Sammartina”; HCAT (Sammartina, Fe- HFE (Valli di Argenta); PM1 (Bosco del Traver- rioli 1914); HFE (Poggio Renatico). sante); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). (Poggio Renatico via Bosco Salici a ovest della Cispadana: AA) Carex riparia Curtis – Carice spondicola [Eurasiat.] He/G rhiz – Fossi, prati umidi, stagni, Carex verna → Carex caryophyllea maceri. Moderatamente comune. Carex vesicaria L. – Carice vescicosa HHF (Francolino, “riva fossi”, Felisi 1841; Sam- [Circumbor.] He/G rhiz – Fossi, argini, stagni, pa- martina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “assai co- ludi, luoghi umidi. Rara. mune”, Ferioli 1906; Pontelagoscuro, Francolino, PI4; TUPR (Valle Santa). PI2.

65 Carex viridula Michx. – Carice di Oeder e di Cento, Ferrara, Ferioli 1906; Comacchio, Re- (Carex oederi) vedin 1907; Pomposa e Volano, Revedin 1908; [Eurasiat.] H caesp – Fossi, siepi, macchie, luo- Ferrara, Ferioli 1946); BER 9: 66-68: “Ferrariâ in ghi ombrosi. Rara. maritimis di Canneviè prope la Mesola a Felisio” HHF (Mesola, “al bosco grande”, Felisi 1839; (come Kentrophyllum l.); REV, 332: “Marittima Valli di Comacchio, Felisi s.i.d.); PG2; PGF di Cannevié presso Mesola (Felisi ex Bertol.); (Bosco della Mesola). lungo il canale di Burana presso la Darsena (Fe- (Asinara di Mesola: PF e PM) rioli !); Comacchio ! Magnavacca ! Codigoro ! Pomposa ! Volano !”. Carex “vulpina” → Carex otrubae CSZ. Carlina L. (Asteraceae/Compositae) Un tempo piuttosto diffuso nel Ferrarese. Noto in re- Carlina vulgaris L. – Carlina comune [◆] gione soprattutto nella parte occidentale eccettuato [Eurosib.] H scap – Incolti, coltivi, luoghi antro- un rinvenimento recente nel Ravennate (IBIS4). pizzati. Non segnalata da lungo tempo. Catapodium Link (Poaceae/Gramineae) BER 9: 54-57: “ex agro Ferrariensi a Felisio”; REV, 331: “Nel Ferrarese (Felisi ex Bertol.)”. Catapodium balearicum (Willk.) H. Scholz – CSZ (tra le “erbe inutili e nocive” di prati e pa- Logliarello marino scoli). (Catapodium marinum) [Medit.-Atlant.] T scap – Prati aridi, sabbie co- Carpinus L. (Betulaceae) stiere. Molto raro. Carpinus betulus L. – Carpino bianco HFE (Gorino). [Centro-Europ. Caucas.] P scap (P caesp) – Bo- (Lido di Spina: PF e BGP; Asinara di Mesola: PF, schi mesofili. Raro. come C. marinum) HFE (Mura Estensi); N2000 (Bosco della Me- Specie presente lungo le coste dell'Italia penisulare sola); PG2; PGF; ST; TUPF* (Bosco della Me- (incerta nel Veneto) e del Friuli-Venezia Giulia. Per sola: *var. serrata Beck); PI6; PP2 (Mura Estensi); l’identificazione ci si è avvalsi dei caratteri ultra- PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCE (Bosco strutturali rilevati al SEM, e della chiave di Brullo di S. Giustina). & al. 2003. (Bosco Spada: PM) Catapodium “marinum” → Catapodium balearicum Utilizzato anche per alberature stradali e parchi. Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubb. – Loglia- Carpinus orientalis Mill. subsp. orientalis – rello ruderale Carpino orientale [Euri-Medit.] T scap – Sabbie, prati aridi, bordi di [Pontico] P scap (P caesp) – Boschi mesofili co- vie. Comune. stieri. Raro. (Sclerochloa rigida) HFE (Bosco della Mesola); N2000 (Bosco della HHF (Ferrara, “ruderi”, Felisi 1835, come Festuca Mesola; Bosco di S. Giustina); PG2; PGF; ST; rigida; id., “ruderi Porta Po”, Felisi 1839, come TUPF (Bosco della Mesola). Sclerochloa rigida Presl.; Mura di Ferrara, Reve- (Bosco Spada: PM) din 1905, come Sclerochloa rigida P.B.; Quacchio, “rive del Po di Volano”, Ferrara, “mura dal Mon- Fino a pochi anni fa le stazioni ferraresi costitui- tagnone a Porta Mare”, Ferioli 1906, come Scle- vano le sole note in regione. Tuttavia è stata rin- rochloa rigida Panz.); REV, 288: “Sulle mura di venuta anche lungo la costa ravennate (varie fonti, ma la più antica è Zangheri 1936 sub C. betulus Ferrara !” (come Sclerochloa rigida (L.) P.B.); var. serrata) e in alcune località della collina ro- BEG (Magnavacca, come Sclerochloa rigida magnola. P.B.); HFE (Bosco della Mesola; Pineta di Volano; Valli di Comacchio; Lido degli Estensi); N2000 Carthamus L. (Asteraceae/Compositae) (Bosco della Mesola); PE2 (ex-zuccherificio di Carthamus lanatus L. – Zafferanone selvatico Codigoro); PGF; ST*; TUPF* (Bosco della Me- [◆] sola: *come Sclerochloa rigida Lk.). [Euri-Medit.] T scap – Commensale delle colture GP2; TUPE. cerealicole, ma anche in incolti disturbati. (Lido di Spina: PM; Cocomaro di Focomorto: HHF (Cannevié, Felisi 1839; argini canali Burana BGP; Poggio Renatico: AA)

66 Caucalis latifolia → Turgenia latifolia [America trop. e Subtrop.] T scap – Dune vive, Caucalis nodosa → Torilis nodosa consolidate ed erose, anche interne. Comune. HFE (Lido delle Nazioni); Erbario di Berlino Celtis L. (Cannabaceae) (Lido degli Scacchi, Scholz 1969); Erbario di Fi- Celtis australis L. – Bagolaro, spaccasassi [C renze (Bosco della Mesola, Stampi 1964; id., Ric- NAT] ceri & Debolini 1975); ST1; TUPF2 (Bosco della [Euri-Medit. con baricentro nella zona orientale] Mesola: 1come C. pauciflorus Benth., 2come C. P scap – Parchi, Ambienti antropizzati. Diffuso. tribuloides L.). HHF (Francolino, “Coltivato da Graziadei”, Fe- Cenchrus tribuloides → Cenchrus spinifex lisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1906); BER 10: 424-426: “ex agro Ferrariensi a Dal- Centaurea L. (Asteraceae/Compositae) l’Agata”; REV, 297: “Coltivato e spesso sponta- Centaurea amara → Centaurea jacea subsp. gaudinii neo o rinselvatichito nelle siepi”; PE3 (Argini Centaurea bracteata → Centaurea jacea subsp. gaudinii canale Boicelli e Po di Volano); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi). Centaurea aspera L. subsp. aspera – Fiordaliso ispido Molto utilizzato per alberature stradali e parchi, si è diffuso autonomamente grazie alla facilità con cui [Stenomedit.] H scap – Prati su sabbie costiere. viene disseminato dall’avifauna. Da ricercare anche Molto rara. C. occidentalis, coltivato e naturalizzato in aree vi- HFE (Goro) cine (Bolognese). In Italia la presenza era nota soprattutto lungo le coste del versante occidentale, con qualche località Cenchrus L. (Poaceae/Gramineae) nell’interno di Piemonte e Lombardia. È stata rin- Le due specie del genere presenti sul territorio sono venuta di recente anche nel Delta del Po veneto giunte in Italia nel corso della seconda guerra mon- presso Grillara (RO) (MDV); in Emilia-Romagna è diale e oggi sono diffuse soprattutto nei litorali sab- stata di recente accertata anche nel Ravennate (Laz- biosi. Di recente in regione si sono registrate prime zari & al. 2011). colonizzazioni all’interno, sempre in aree ferrovia- rie (AMV). La distinzione, recentissima, alla luce Centaurea calcitrapa L. – Fiordaliso stellato della revisione compiuta da Verloove & Sanchez [Euri-Medit. divenuta Subcosmop.] H bienn – Pa- Gullon (2012), consente di attribuire all’una o al- scoli aridi, soprattutto costieri. Rara. l’altra entità gli esemplari d’erbario (HFE), ma non HHF (Cannevié, Felisi 1839; Mesola, Revedin le segnalazioni bibliografiche di seguito elencate: 1905; lungo il Canale Burana, Ferioli 1906); BER 9: 483-485: “Ferrariâ, et ex maritimis della Me- N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Lido di Volano; Salina di Comacchio); CAN (Lido sola a Felisio”; REV, 331: “Pascoli e luoghi in- di Volano: come C. pauciflorus Benth.); PE1 (Parco colti presso Ferrara ! a Mesola copiosissima ! del Delta del Po); PGD (Sacca di Goro); TUPM Volano ! intorno alla città e alla marittima di Me- (Dune di Massenzatica). sola (Felisi ex Bertol.); Magnavacca ! Codigoro ! Pomposa !” BEG (Tra S. Giovanni di Ostellato e TUPE. Comacchio); HFE (Bosco della Mesola). (Lido di Spina; Litorale di Bellocchio: PM). Centaurea cristata → Centaurea tommasinii Cenchrus longispinus (Hack.) Fernald – Lap- Centaurea cyanus → Cyanus segetum pola delle spiagge [X INV] Centaurea jacea L. subsp. gaudinii (Boiss. & [America trop. e Subtrop.] T scap – Dune vive, Reut.) Gremli – Fiordaliso bratteato consolidate ed erose, anche interne. Comune. (Centaurea bracteata, Centaurea amara; Centaurea jacea HFE (Lido di Volano). subsp. angustifolia) In base a Verloove & Sanchez Gullon (2012) questa [SE-Europ.] H scap – Prati, luoghi erbosi. Rara. risulta essere la specie più diffusa in Italia. HHF (Francolino, Felisi 1842: come C. jacea L.; id., Felisi 1848; id., Felisi 1849; Ferrara, Ferioli Cenchrus pauciflorus → Cenchrus spinifex 1906: sempre come C. amara L., tranne Felisi Cenchrus racemosus → Tragus racemosus 1842); BER 9: 461-464: “Ferrariâ a Francolino a Cenchrus spinifex Cav. – Lappola delle spiagge Felisio” (come C. amara L.); REV, 331: “Comune [X INV] nei prati della provincia !” (come C. jacea L. β (Cenchrus incertus Auct. Ital.) amara L.); HFE (Ferrara sud; Rero, sub C. jacea

67 L. subsp. angustifolia Gremli: rev. PF e PM; Tra- Pianta tipicamente legata ai movimenti delle greggi; ghetto); MAC. attualmente in regione è divenuta molto rara e loca- lizzata. La presenza, non confermata, è documentata Sono state riferite qui le segnalazioni antiche di C. da un campione finora inedito. amara, che corrisponderebbe a C. jacea subsp. an- gustifolia Gremli; quest'ultima infatti non è accertata Centaurea tommasinii A. Kern. – Fiordaliso di in Regione (CHK). Allo stato attuale delle cono- Tommasini scenze, la subsp. gaudinii è l'unica nota per l'Emilia. (Centaurea cristata) Tuttavia, alla luce di quanto affermato da Barbo & [Endem.] H bienn – Sabbie litorali. Rara e loca- Cela Renzoni (1997), la subsp. gaudinii (Boiss. & lizzata. Reut.) Gremli risulta associata soprattutto ai prati HHF (Comacchio, Ferioli 1905: come C. panicu- aridi montano-collinari e di terrazzo fluviale, e meno lata L., senza indicazioni della sottospecie, ma la legata ad ambienti antropici di pianura rispetto alla specie nominale appare quanto meno improbabile subsp. angustifolia (Schrank) Gugler, un paio di va- rietà della quale sono definite “ruderali”. In sintesi, la trattandosi di specie piemontese-ligure); BER 9: presenza nel Ferrarese della subsp. angustifolia non 443-444: “ex districtu Ferrariensi in maritimis di è improbabile. Messanzatica (sic!) prope la Mesola a Felisio” (come C. cristata); REV, 331: “Marittima di Mas- Centaurea jacea var vochinensis → Centaurea nigrescens senzatica presso Mesola (Felisi ex Bertol., sub C. Centaurea nigra → Centaurea nigrescens cristata Bartl.)” (come C. paniculata L. var. tom- Centaurea nigrescens Willd. – Fiordaliso nera- masinii Kern.); BEG; TUPE (da BEG) (Magna- stro vacca); HFE (Dune della Puia; Salina di (1Centaurea jacea var. pratensis, 2C. jacea var. vochinen- Comacchio); N2000 (Salina di Comacchio; Vene di sis, 3C. nigra, 4C. pratensis) Bellocchio; Dune della Puia; Bosco della Mesola; [Europ.] H scap – Prati e luoghi erbosi, pianeg- Pineta di Mesola; Lido degli Scacchi); BPM (Dune gianti o acclivi, sia in città che in campagna. Co- di Massenzatica). munissima. (Bosco della Mesola: BGP) HHF (Ferrara, Felisi 18393; lungo il Po a Franco- 3 Endemica italica di ambiente dunoso, osservata dalle lino, Ferioli s.i.d. ; Villa Belvedere, Revedin 1904; coste del Friuli fino a quelle marchigiane. In Emilia- Ferrara, “assai comune nei prati”, Ferioli 1906); Romagna è rara, nota lungo la costa; di recente rin- BER 9: 432-435: “Ferrariâ, ubi communis, a Feli- venuta nel Riminese (Bagli & Alessandrini 2007). sio”; REV2, 331 “Prati e luoghi erbosi della pro- Specie di habitat minacciati, meritevole di attenzione vincia ! comune” (ricondotta qui in base al fatto e protezione. che FIT cita una C. vochinensis Bernh. e la pone in sinonimia con C. jacea L. γ rotundifolia Hayek e Centaurium Hill (Gentianaceae) con C. nigrescens W.); HFE (Mura Estensi; Po- Centaurium erythraea Rafn – Centauro mag- rotto4; Francolino; anche come subsp. ramosa Gu- giore gler); LAG (Argine Po di Marozzo); N2000 (Erythraea centaurium) (Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi: [Paleotemp.] H bienn/T scap – Prati da umidi a anche come subsp. ramosa Gugler); PP (Foresta subaridi, sabbie retrodunali. Diffusa. Panfilia di S. Agostino); ST1; TUPF1 (Bosco della HHF (Francolino, “terreni sterili”, Felisi 1839; Mesola); TDZE (Alberlungo; Migliarino); TUCS1 Mesola, “diffusissima al bosco”, Felisi 1839; Fer- (Ferrara; S. Giovanni di Ostellato). rara, “assai comune in prati e pascoli dei din- CSZ3 (“erbe inutili e nocive” di prati e pascoli”); torni”, Ferioli 1906: sempre come Erythraea MAC1. centaurium (L.) Pers.); REV, 320: “Luoghi erbosi nella Sammartina ! alla Darsena ! lungo il Reno ad Centaurea paniculata var. tommasinii → Centaurea tom- Argenta (Ferioli !)” (come Erythraea centaurium masinii (L.) Pers.); HFE (Lago delle Nazioni); N2000 Centaurea pratensis → Centaurea nigrescens (Bosco della Mesola); ST; TUPF (Bosco della Centaurea solstitialis L. subsp. solstitialis – Mesola: come Erythraea centaurium (L.) Pers.); Fiordaliso giallo [Ex] TUMS (Dune della Puia). [Steno-Medit. divenuta Subcosmop.] H bienn (Ferrara, Parco urbano: PM) Prati, argini. Probabilmente scomparsa dal Ferrarese. Centaurium pulchellum (Sw.) Druce – Centauro HHF (“Melara, sub argine Eridani” (RO), Felisi elegante s.i.d.; “lungo il Po”, Ferioli s.i.d.).

68 [Paleotemp.] T scap – Prati umidi o mesofili, Cephalanthera rubra (L.) L.C. Rich. – Cefa- anche suburbani e urbani. Poco comune. lantera rossa (Erythraea pulchella) [Eurasiat.] G rhiz – Boschi radi, macchie. Molto HHF (Ferrara, “prati Conte Revedin”, Ferioli 1907; rara. Bosco della Mesola, “Taglio della Falce”, Peyro- HHF (Bosco della Mesola, Peyronel 1947); ABF nel 1947: sempre come Erythraea pulchella); REV, (Bosco della Mesola; Lido di Spina); N2000 320: “Prati Sammartina (Ferioli !)” (come Ery- (Bosco della Mesola; Pineta di Volano); WWF thraea pulchella (Sw.) Horn .); HFE (Ferrara; Pon- (Lido di Spina); PI5 (Pineta di Volano); TUPF telagoscuro; Porotto; Valli di Argenta); N2000 (Bosco della Mesola). (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); CAN (Lido (Mura di Ferrara: PM) di Volano); PG2; PGF; TUPF* (Bosco della Me- sola: *come Erythraea pulchella (Sw.) Horn.); PI4 Cephalaria Roem. & Schult. (Dipsacaceae) (Valle Santa); TDZE (Settepolesini); TUCS (Fer- Cephalaria transsylvanica (L.) Roem. & Schult. rara, via Sammartina: come Erythraea pulchella – Vedovina maggiore (Sw.) Horn.). [SE-Europ. – Caucas. (Pontica)] H bien – Argini Centaurium spicatum → Schenkia spicata e prati aridi, tardiva. Non comune. HHF (Ferrara e Francolino, Felisi s.i.d.; Rivana, Centaurium tenuiflorum (Hoffmanns. & Link) Revedin 1904; Casaglia, Ferioli 1907); REV, 327: Fritsch – Centauro tenue “Argini e margini dei fossi nella Sammartina !” [Paleotemp.] T scap – Prati umidi anche subalofili (come C. transsylvanica (L.) Schrad.); HFE (Ca- costieri. Localizzato ma non raro. sumaro; Campotto; Gorino); PP (Foresta Panfilia (Erythraea pulchella var. tenuiflora) di S. Agostino). HFE (Bosco della Mesola; Lido di Spina; Salina di Comacchio); N2000 (Sacca di Goro; Lidi Co- Specie a fioritura tardiva (settembre), la sua presenza macchiesi; Salina di Comacchio; Vene di Belloc- sfugge facilmente e può risultare sottostimata. chio); PMP1 (Salina di Comacchio); ST1; TUPF2 Cerastium L. (Caryophyllaceae) (Bosco della Mesola: 1come Erythraea pulchella Fr. var. tenuifolia H. et L.; 2come Erythraea pul- Cerastium brachypetalum Desportes ex Pers. – chella Fr. var. tenuiflora Hoffm. et Lk.); TDPM Peverina a petali brevi (ambienti alofili del Delta del Po). [Euri-Medit. (Subpontico)] T scap – Incolti, prati stabili. Molto rara. Cephalanthera Rich. (Orchidaceae) HHF (Francolino, “orti e campi”, Felisi 1848); Tutte le Orchidaceae sono protette dalla Legge Re- REV, 301: “Prati della Sammartina ! Bonifiche di gionale 2 del 1977. Gallara, Berra (Brighetti)”. (Pineta di Bosco Mesola: DAL e S.C.) Cephalanthera damasonium (Mill.) Druce – Ce- falantera giallognola Cerastium campanulatum → Cerastium ligusticum [Eurimedit.] G rhiz – Boschi radi, siepi. Rara. Cerastium glomeratum Thuill. – Peverina dei ABF (Bosco della Mesola; Pineta di Volano); PP2 campi (Mura Estensi). [Euri-Medit. divenuta Subcosmopo.] T scap – In- Cephalanthera ensifolia → Cephalanthera longifolia colti, prati, margini di fossi, siepi. Comune. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch – Cefa- rara, Ferioli s.i.d., var. elongatum); REV, 301: lantera maggiore “Prati nei dintorni di Ferrara !”; BEM (Ostellato); [Eurasiat.] G rhiz – Boschi radi, macchie. Rara. HFE (Mura Estensi; Foresta Panfilia; Sabbion- (Cephalanthera ensifolia) cello S. Pietro; Bosco della Mesola); N2000 ABF (Lido di Volano; Lido degli Scacchi; Lido di (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); PE2 (ex- Spina); N2000 (Vene di Bellocchio; Pineta di Vo- zuccherificio di Codigoro); PGF (Bosco della Me- lano); WWF (Bosco della Mesola; Pineta di Vo- sola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta lano; Lido degli Scacchi; Lido di Spina); PG2; Panfilia di S. Agostino). PGF; ST*; TUPF* (Bosco della Mesola: *come MAC. C. ensifolia Rich.). (Mendica; Volano: PFe PM; Poggio Renatico: AA (Lido di Spina: PM e AA) e Branchetti)

69 Cerastium glutinosum Fries – Peverina gluti- prati, luoghi erbosi anche disturbati, preferibil- nosa mente su sabbie. Comune. [Euri-Medit. (Subpontico)] T scap – Prati termo- HHF (Sammartina-Rivana, “ciottolato intorno ai fili. Raro. pozzi”, Revedin 1905; Comacchio-Magnavacca, BEG; TUPE (da BEG) (Pomposa). Ferioli 1909, come C. triviale Link var. glandulo- HFE (Ferrara). sum (Boenn.) Reichb.; rev. PF); REV, 302: “Sulle mura di Ferrara ! Luoghi erbosi o sassosi nei din- Cerastium holosteoides Fr. – Peverina dei prati torni !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- [Eurasiat. divenuta Cosmop.] H scap – Incolti e lano; Pomposa; tra Pomposa e Codigoro; prati umidi, fossi, argini. Poco comune. Magnavacca); HFE (Mura Estensi; Bosco della (1Cerastium triviale, 2C. viscosum, 3C. vulgatum) HHF (Ferrara, “ovunque lungo i fossi”, Felisi Mesola); N2000 (Bosco della Mesola: Dune di 18273; id., “nelle vie”, Felisi 18392; id., “prati Massenzatica; Valle Bertuzzi); BPM; TUPM ovunque”, Felisi s.i.d.2; Mesola, “zone ruderali”, (Dune di Massenzatica); PGF; ST; TUPF (Bosco Felisi s.i.d.2; Sammartina-Rivana, Revedin 19051; della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); TUMS Ferrara, “prati Tenuta Fortezza Sig. Revedin”, Fe- (Dune della Puia). rioli 19061); BER 4: 749-752: “ex agro Ferrariensi GP2; TUPE. a Felisio2 “; REV1, 302: “Diamantina, Sammar- (Mendica; Bosco di S. Giustina; Volano: PF e PM) tina (Ferioli !)”; HFE (Copparo); BEM1 (Dia- La citazione in TUPF fa riferimento alla var. ligu- mantina); MAC (Alberone; Baura; Ca’ Matte; sticum Viv. (sensu FIT), ma non è attendibile, va per- Cologna; Guarda Ferrarese; Masi S. Giacomo; tanto riferita al tipo. 1 Ruina; Sabbioncello S. Vittore; Villanova); TUPF Cerastium triviale → Cerastium holosteoides (Bosco della Mesola). Cerastium viscosum → Cerastium holosteoides Cerastium ligusticum Viv. – Peverina ligure Cerastium vulgatum → Cerastium holosteoides [W-Medit.] T scap – Prati, incolti, scarpate erbose. Ceratochloa P. Beauv. (Poaceae/Grami- Rara. (1Cerastium campanulatum) neae) HHF (Ferrara, “Piazza Ariostea”, Felisi 18221; Ceratochloa cathartica (Vahl) Herter – Fora- Francolino, Felisi 18451; Sammartina-Rivana, Re- sacco purgante [X NAT] vedin 19051; Ferrara, “raccolto della Sig.ra Turgi [Neotropic.] H bien – Prati, incolti e margini stra- fuori Porta Po”1; Bosco della Mesola, Peyronel dali. Rara. 1947); BER 4: 755-757: “[Habui] Ferrariâ in pro- (Bromus willdenowii) pugnaculis ad S. Benedictum, et in viis ad domum HFE (Ferrara, S. Bartolo) 1 1 Areostam a Felisio ”; REV , 302: “Prati, pascoli e Dopo le segnalazioni per la Romagna (IBIS4; lungo le strade di campagna presso Ferrara ! lungo IBIS6) e per il Parmense (Bonali & al., ined.) que- le mura di Ferrara presso la casa d’Ariosto (Felisi sta xenofita neotropicale sta ampliando la sua distri- ex Bertol.)”; BEG1 (Diga tra S. Giovanni e Co- buzione in Regione. macchio); HFE (Poligono via Uccellino; Ferrara c/o aeroporto). Ceratophyllum Salisb. (Ceratophyllaceae) Cerastium pumilum Curtis – Peverina piccola Ceratophyllum demersum L. – Ceratofillo [Euri-Medit.] T scap – Incolti, prati, luoghi erbosi [Subcosmop.] I rad – Acque da meso- a eutrofiche anche disturbati. Poco comune. anche ombreggiate. Comune. BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio; Dune HHF (“fossi e canali”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “fossa tra Comacchio e Po di Volano; Pomposa) TUPE di circonvallazione”, Revedin 1906; id., canale Bu- (da BEG); HFE (Foresta Panfilia; Francolino; rana, Revedin 1908; id., canale Burana, Ferioli Bosco S. Giustina; ex-valle Volano; Lido di Spina; 1947; Lagosanto, “vicino a Comacchio”, Trevi- Salina di Comacchio); N2000 (Salina di Comac- sani s.i.d.); BER 10: 195-196: “Legi … Ferrariae chio); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). in Poatello”; REV, 306: “Nel Poatello (Bertol.); (Lido di Volano: PF e PM) fosse di circonvallazione di Ferrara ! nei canali di Burana ! e di Cento !” (α typicum); HFE (Codi- Cerastium semidecandrum L. – Peverina an- goro; Valli di Argenta); MAC; TUZA (Quasi ovun- nuale que nei maceri e nel sistema idrico della provincia, [Eurasiat. divenuta Cosmopol.] T scap – Incolti, numerose segnalazioni in numerose località); PE3

70 (Po di Volano); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 rhis aromatica (L.) Sprengel; Quartesana, Ferioli (Bonifica del Mezzano); PEP (Bosco della Me- 1911); BER 3: 215-216: “ex agro Ferrariensi a sola); PI4; TUPR (Valle Santa); TDZE (Migliaro). Quartesana in cultis a Felisio" (come Myrrhis aro- PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. matica (L.) Sprengel); REV, 315: “Quartesana nei Specie caratteristica del Ceratophylletum demersi, coltivati (Felisi ex Bertol.)”. comunità favorita dall’aumento di trofia delle acque. Chamaesyce Gray (Euphorbiaceae) Ceratophyllum submersum L. subsp. submersum Genere sinantropico, tipicamente legato a luoghi cal- – Ceratofillo sommerso pestati, rudereti e ambienti molto disturbati; nume- [Europ.-Nordafr.] I rad – Acque mesotrofiche o de- rose specie sono alloctone e in attiva espansione. bolmente eutrofiche. Poco comune. Molto affine a Euphorbia (di cui era considerata una HHF (Ferrara, “fosse circondario e canale Burana”, sezione). Tutte le segnalazioni e i campioni negli er- Ferioli 1906); REV, 306: “Nel canale di Burana e bari ferraresi sono trattati come Euphorbia. nel canale di Cento (Ferioli !)” (come C. demersum β Chamaesyce canescens Prokh. – Euforbia fico L. submersum L.); HFE (Masi Torello; Masi S. per terra Giacomo); MAC (Brazzolo; Casaglia; Cassana; (Euphorbia chamaesyce, E. canescens) Copparo; Formignana; Masi S. Giacomo; Masi To- [Euri-Medit.] T rept – Incolti e luoghi disturbati, si- rello; Roncodigà); TDZE (Migliarino). nantropica. Poco comune. (Via Sammartina, macero: C. Corazza). HHF (Francolino, “orto di casa in luoghi sterili”, La minor diffusione rispetto al congenere C. demer- Felisi 1839, erroneamente come E. exigua: rev. PF sum è da attribuire alle esigenze di miglior qualità e BL; id., “giardino Costabili”, Felisi 1841, come delle acque. E. canescens; Ferrara, “lungo le vie della città”, Fe- rioli 1907); REV, 318: “Francolino (Felisi ex Mas- Cerinthe L. (Boraginaceae) salongo); nel cortile dell’Università a Ferrara Cerinthe minor L. – Erba-vajola minore (Tironi !), e nell’orto botanico (Vaccari !); per le ; ( [SE-Europ.-Pontica] (T scap) H bienn – Incolti, strade in città (Ferioli !)” HFE Ferrara; Salina di Comacchio). siepi. Molto rara. HHF (Francolino, Felisi 1841; Ferrara, Barchetto, Chamaesyce humifusa (Willd.) Prokh. – Eufor- Ferioli s.i.d.; Rivana, Ferioli 1906); REV, 320: bia atterrata [X NAT] “Campi e luoghi erbosi nella Sammartina !”; HFE (Euphorbia humifusa) (Ostellato); TUCS (Diamantina; Ferrara; Chiesuol [Asiat.] T rept – Coltivi, incolti e luoghi disturbati, del Fosso; Francolino) sinantropica. Rara. (Poggio Renatico, via Bosco Salici: AA) HFE (Torbiera). GP1. Chaenorhinum Rchb. (Plantaginaceae) Pianta apparentemente rara, ma soprattutto non rico- Chaenorhinum minus (L.) Lange – Linaiola co- nosciuta, potendo essere facilmente confusa con spe- mune cie simili. In Regione sono note anche diverse località [Euri-Medit.] T scap – Colture sarchiate, incolti nella bassa pianura parmense (Bonali & al. 2006), ma aridi, orti e giardini. Poco comune. sicuramente questa annuale sinantropica è molto più (Antirrhinum minus, Linaria minima) diffusa. HHF (Melara (RO), “ruderi”, Felisi s.i.d., come An- Chamaesyce maculata (L.) Small – Euforbia tirrhinum minus L.; Gallo, “lungo il Reno”, Ferioli macchiata [X NAT] 1911, come Linaria minima L.); HFE (Casumaro; (Euphorbia maculata) Francolino). [Nordamer.] T rept – Ruderi, luoghi disturbati e GP1. calpestati, sinantropica. Comune soprattutto in Chaerophyllum L. (Apiaceae/Umbelliferae) ambito urbano. HHF (Ferrara, “ciotolato, lungo le vie”, Ferioli Chaerophyllum aromaticum L. – Cerfoglio aro- 1909); REV: “Nel ciottolato a Ferrara (Ferioli !)”; matico [◆] HFE (Ferrara; Pontelagoscuro). [SE-Centro-Europ. (Sub-pontica)] H scap – Infe- stante dei coltivi. Chamaesyce nutans (Lag.) Small – Euforbia (Myrrhis aromatica) delle ferrovie [X NAT] HHF (Cona, Felisi 1827: “assai rara”, come Myr- (Euphorbia nutans) [Nordamer.] T scap – Ruderi, luoghi disturbati e

71 calpestati, sinantropica. Non comune, sembra pre- nuta Sbarrino di ferro”, Ferioli 1906); REV, 300: diligere le massicciate ferroviarie. “Lungo la strada di circonvallazione tra Porta Mare HHF (Stazione di Pontelagoscuro e Ferrovia di e Porta Po (Ferioli !)”; TUCS (Ferrara; Bando; Bo- Argenta, Ferioli s.i.d.); REV, 318: “Naturalizzata nifica del Mezzano; Lido delle Nazioni; Codi- nell’orto botanico di Ferrara (Ferioli !); lungo la goro). ferrovia d’Argenta (Ferioli !)”; HFE (Francolino); Chenopodiastrum murale (L.) S. Fuentes, Uo- PE1 (Parco del Delta del Po). tila & Borsch – Farinello murale (Stazione di Poggio Renatico: AA) (Chenopodium murale) Chamaesyce peplis (L.) Prokh. – Euforbia delle [Subcosmop.] T scap – Luoghi incolti disturbati, spiagge sinantropico. Non comune. (Euphorbia peplis) HHF (Francolino, Felisi 1839; Sammartina-Ri- [Euri-Medit.] T rept – Dune vive costiere. Loca- vana, Revedin 1904; Ferrara, “rottami, qua e là nei lizzata e piuttosto rara. dintorni”, Ferioli 1908); REV, 300: “Luoghi in- HHF (Mesola e Volano, “sabbie marittime”, Felisi colti e macerie nei dintorni di Ferrara !”; HFE; 1839; id., Ferioli 1907); HFE (Goro; Gorino; An- MAC (Quartesana). cona di Bellocchio); N2000 (Gorino; Bosco della (Traghetto: BGP) Mesola); PGD (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola). Chenopodium L. (Chenopodiaceae) TUPE. Chenopodium album L. – Farinello bianco Chamaesyce prostrata (Aiton) Small – Euforbia [Subcosmop.] T scap – Coltivi e luoghi incolti, prostrata [X INV] ovunque. Comunissimo. (Euphorbia prostrata) (Chenopodium viride) [Nordamer.] T rept – Ruderi, luoghi disturbati e HHF (Francolino, “ovunque nelle vie”, Felisi 1839; calpestati, sinantropica. Comune soprattutto in Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “nei ambito urbano. coltivi, fuori Porta Mare, nella Darsena”, Ferioli HFE (Ferrara); PE1 (Parco del Delta del Po); PE2 1906; id., “fuori Porta Mare e Porta Po”, Ferioli 1907, come var. viridis L.) REV, 300: “Luoghi col- (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica α del Mezzano); PP2 (Mura Estensi). tivati ed incolti presso Ferrara ! Codigoro !” ( ty- (Stazione di Poggio Renatico: AA) picum); “Col tipo presso Ferrara !” (come Ch. album L. β viride L.); HFE (Mura Estensi; Gai- Chelidonium L. (Papaveraceae) bana; S. Nicolò; S. Maria Codifiume); N2000 (Isola Bianca; Bosco della Mesola; Bosco di S. Chelidonium majus L. – Celidonia Giustina; Sacca di Goro; Valle Bertuzzi; Valli e Sa- [Euras. divenuta Circumbor.] H scap – Luoghi er- lina di Comacchio); MAC (Cassana); PE2 (ex-zuc- bosi, ombrosi, disturbati, siepi, macchie. Comune. cherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del HHF (Ferrara, “ovunque luoghi ombrosi diffusis- Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta sima”, Felisi s.i.d.; id., “fuori Porta Po lungo i Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); muri e su rottami, vigna Montagnola Sig. Sani”, TDPM (Salina di Comacchio); TDZE (Settepole- Ferioli 1905); REV, 305: “Luoghi incolti ombrosi sini; Vigarano Pieve; Verginese; Migliarino; Mi- e macerie presso Ferrara !”. PI6; PP2 (Mura gliaro; Massenzatica; Lagosanto; Borgo Manara; Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). Filo d’Argenta); TUCE (Bosco di S. Giustina); Chenopodiastrum S. Fuentes, Uotila & TUCS (38 segnalazioni in tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola, anche come Ch. album Borsch (Chenopodiaceae) L. var. viride L.); TUPM (Dune di Massenzatica). Chenopodiastrum hybridum (L.) S. Fuentes, CSZ (sub Ch. viride); TUPE. Uotila & Borsch – Farinello ibrido (Valle Bertuzzi: PF e PM). (Chenopodium hybridum) La scelta di inserire le citazioni della var. viride è [Circumbor.] T scap – Incolti, luoghi disturbati e ispirata da FFR, per cui la subsp. viride (L.) Arcan- antropizzati. In passato comune, non segnalato di geli, oppure J. Murr., è sinonimo del tipo, in con- recente. trapposizione con CHK, per cui la subsp. viride L. = HHF (Francolino, “argine del Po”, Felisi 1839; Ch. suecicum Murr. Si aggiunga che quest'ultima en- Mesola, “prati”, Felisi 1839; Ferrara, “strada cir- tità secondo Med-checklist è “doubtfully occurring condaria tra Porta Mare e Porta Po vicino alla Te- in Italy”.

72 Chenopodium album var. viride → C. album Chondrilla juncea L. – Lattugaccio comune Chenopodium ambrosioides → Dysphania ambrosioides [Euri-Medit.-S-Siber. (Subpontica)] H scap – Prati Chenopodium botryoides → Oxybasis chenopodioides e luoghi erbosi. Non comune. Chenopodium botrys → Dysphania botrys HHF (Ferrara “diffusissima”, Felisi 1840; Mura Chenopodium chenopodioides → Oxybasis chenopodioi- di Ferrara, Ferioli 1907); BER 8: 415-416: “Fer- des rariâ in muro oppidi a Felisio”; REV, 333: “Sulle mura di Ferrara (Felisi ex Bertol.); al Montagnone Chenopodium ficifolium Sm. – Farinello con fo- (Felisi ex Massalongo 2); e presso il Manicomio glie di fico (Ferioli !)”; HFE (Mura Estensi; Mesola; Lido di [Paleotemp.] T scap – Luoghi umidi, fanghi gole- Volano; Valle Bertuzzi); N2000 (Bosco della Me- nali, scarpate ombrose. Raro. sola; Salina di Comacchio); PI6 (Mura Estensi); HFE (Mura Estensi; S. Maria Codifiume); PI6; TUPF (Bosco della Mesola). PP2 (Mura Estensi). TUPE. GP1. Chrysanthemum leucanthemum → Leucanthemum vul- Raro e non segnalato altrove in Emilia-Romagna (CHK); in HFE sono tuttavia presenti non solo i gare subsp. vulgare → campioni del Ferrarese, ma anche alcuni della pia- Chrysanthemum parthenium Tanacetum parthenium nura bolognese. Chrysanthemum vulgare → Tanacetum vulgare Chenopodium hybridum → Chenopodiastrum hybridum Chrysopogon Trin. (Poaceae/Gramineae) Chenopodium maritimum → Suaeda maritima Chrysopogon gryllus (L.) Trin. – Trebbia mag- Chenopodium murale → Chenopodiastrum murale giore Chenopodium olidum → Chenopodium vulvaria [S-Europ.-S-Siber. (steppico)] H caesp – Prati Chenopodium opulifolium Schrader ex Koch & aridi su sabbie costiere. Raro e localizzato. Ziz – Farinello con foglie di Viburno [◆] HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ma- [Paleotemp.] T scap – Ruderi, incolti, luoghi di- gnavacca, Ferioli 1909); REV, 284: “Prati della sturbati. Sammartina ! alla Mesola e comune nelle sabbie HHF (Ferrara, “fuori Porta Mare”, Ferioli 1907); del littorale adriatico (Campana 1)” BEG (Dune REV, 300: “Fuori Porta Po (Ferioli !)” (come Ch. tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Dune della album L. γ opulifolium Schrad.). Puia); N2000 (Dune della Puia; Lido degli Scac- chi); PG1; TUMS (Dune della Puia). Chenopodium polyspermum Lipandra polysperma (Lido di Spina: PM e AA) Chenopodium rubrum → Oxybasis rubra Chenopodium urbicum → Oxybasis urbica Cichorium L. (Asteraceae/Compositae) → Chenopodium viride Chenopodium album Cichorium intybus L. – Cicoria, radicchio Chenopodium vulvaria L. – Farinello puzzo- [Cosmopol.] H scap – Prati, incolti, coltivi, luo- lente ghi antropizzati. Comunissima. [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e luoghi incolti, ni- HHF (Francolino, Felisi 1829; “tutti i prati e pa- trofilo. Piuttosto raro. scoli della Provincia”, Ferioli 1906; coltivata, (Chenopodium olidum) “assai comune”, Ferioli 1946); REV, 332: “Pa- HHF (Ferrara, “provincia ovunque nelle vie”, Fe- scoli e luoghi erbosi, comune !” (α typicum); lisi 1834, come Ch. olidum Smith; id., “ruderi “Coltivasi” (β indivisum Vis.); N2000 (Bosco fuori Porta Mare”, Ferioli 1907, come Ch. olidum della Mesola; Salina di Comacchio); PE2 (ex-zuc- Curtis); REV, 300: “Fuori Porta Po e nella Sam- cherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- martina (Ferioli !)”; HFE (Vigarano Mainarda). zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta GP1. Panfilia di S. Agostino); TDPM (Luoghi alofili del Un tempo più diffuso; oggi in forte rarefazione e Delta del Po); TDZE (Cornacervina); TUCS sporadico. (Ospitale di Bondeno; Pontelagoscuro; Vigarano Pieve; S. Martino; Poggio Renatico; Codigoro; S. Chlora perfoliata → Blackstonia perfoliata Giovanni di Ostellato; Lido di Volano); TUPF Chlora perfoliata subsp. serotina → Blackstonia perfo- (Bosco della Mesola). liata GP1; MAC. Chondrilla L. (Asteraceae/Compositae) Circaea L. (Onagraceae)

73 Circaea lutetiana L. subsp. lutetiana – Erba Cirsium italicum DC. – Cardo italico [◆] maga comune [SE-Europ.] H bienn – Prati, incolti. [Circumbor. (Subatl.)] H scap – Boschi umidi. (Cnicus italicus) Molto rara. HHF (Francolino, Felisi 1840; id., Ferioli s.i.d.: N2000 (Foresta Panfilia di S. Agostino); PP (Fo- come Cnicus italicus (DC.) Sebastiani e Mauri); resta Panfilia di S. Agostino). BER 9: 10: “Ferrariâ a Francolino a Felisio” (Bosco di S. Giustina: AA) (come Cnicus italicus); REV, 332: “Francolino Specie molto rara in pianura; quelle qui presentate (Felisi ex Bertol.)” sono le prime segnalazioni pubblicate per il Ferra- Cirsium vulgare (Savi) Ten. – Cardo asinino rese. [Paleotemp. divenuto Subcosmop.] H bienn – In- Cirsium Mill. (Asteraceae/Compositae) colti, luoghi erbosi disturbati. Comune. (Carduus lanceolatus, Cnicus lanceolatus) Cirsium arvense (L.) Scop. – Stoppione HHF (Francolino, Felisi 1839: come Carduus lan- [Eurasiat. Temp. divenuta Subcosmop.] G rad – ceolatus L.; Borgo S. Luca, Ferrara, Ferioli 1907: Incolti e luoghi disturbati. Molto comune. come Cnicus lanceolatus (L.) Roth); REV, 332: (Serratula arvensis) “Nei fossi (Felisi ex Bertol.); prati della Sammar- HHF (“diffusissima in campi e vie”, Felisi s.i.d.; tina (Brighetti); Borgo S. Luca (Ferioli !)” (come “assasi comune in tutti i luoghi”, Ferioli 1906; C. lanceolatum (L.) Scop. var. vulgare Naeg.); Ferrara, “paludi Mura da Porta degli Angeli a FER: “Ferrara, secundum Canale di Burana alla Porta Po”, Ferioli 1907, var. setosum M.B.); REV, Darsena” (come C. lanceolatum); HFE (Porotto; 332: “Nei campi, luoghi incolti e lungo le strade, Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); N2000 comune !”; HFE (Albarea; Campotto); N2000 (Valle Bertuzzi); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- (Isola Bianca; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; goro); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 (Boni- Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); fica del Mezzano); ST; TUPF (Bosco della MAC (Alberone; Baura; Cesta; Cologna; Formi- Mesola, come C. lanceolatum Hill.) gnana; Fossalta; Guarda Ferrarese; Masi S. Gia- MAC; TDPM. como; Masi Torello; Quartesana; Ro; Ruina; (Golena Bianca; Mesola; Banca Reno: PM) Sabbioncello S. Vittore; Sandolo; Tamara; Villa- nova); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PE4 Cistus L. (Cistaceae) (Vallette di Ostellato); PEM1 (Bonifica del Mez- Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv.) zano); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Greuter & Burdet – Cisto rosso Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Cistus incanus, Cistus villosus) stino); TDPM (Valli di Comacchio); TDZE (13 [Steno-Medit.] NP – Sabbie retrodunali costiere. località in tutta la Provincia); TUCS (32 località in Raro. tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola: HHF (Mesola, “visto un cespo solo a Volano sulla var. setosum M.B.). spiaggia”, Felisi 1839, come C. villosus L.; Fer- CSZ (sub Serratula arvensis); GP1; MAC; PI3; rara, “coltivato giardino Parolini”, Felisi 1854, TUMM. come C. villosus L.; Mesola e Volano, Ferioli s.i.d., Cirsium canum (L.) All. – Cardo biancheg- come C. villosus; Mesola, “boschi prossimi al giante [Ex] mare”, Revedin 1906); BER 5: 341: “ex ora cir- [SE-Europ.-Pontico] G rhiz – Prati lungo la costa. cumpadana prope Magnavacca a Dall’Agata”; Non più segnalato. REV, 303: “Littorale presso Magnavacca (Dal- (Cnicus canus) l’Agata ex Bertol.), Boschi della Mesola nella BER 9: 15: “ex districtu Ravennati ai Fienili di parte più prossima al mare !”; HFE (Dune della Magnavacca a Dall’Agata” (come Cnicus canus); Puia); N2000 (Lido di Spina; Bosco della Mesola; REV, 332: “Fienili di Magnavacca (Dall’Agata ex Dune della Puia; Lido degli Scacchi; Vene di Bel- Bertol.)” locchio); ABF; WWF (Bosco della Mesola; Taglio della Falce; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; È specie già anticamente rara e oggi del tutto estinta Lido di Spina; Vene di Bellocchio); PG1 (Bosco nel territorio regionale. Anche le localizzazioni mo- della Mesola; Dune di S. Giuseppe; Lido di denesi, da cui venne tratto materiale distribuito nella Flora Italica Exsiccata, non sono oggi più adatte ad Spina); ST; TUPF (Bosco della Mesola: anche var. ospitarla (FMO). villosus L.); TUMS (Dune della Puia). TUPE.

74 (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) (Dune della Puia). Questa entità è protetta dalla Legge Regionale. Al- TUPE. cuni anni or sono è stato realizzato un progetto di Clematis vitalba L. – Vitalba reintroduzione di piante ottenute ex situ. [Europeo-Caucas.] P lian – Boschi, boscaglie e Cistus incanus → Cistus creticus subsp. eriocephalus siepi, anche in ambito urbano. Comune. HHF (“Campagna ferrarese, nelle siepi ovunque”, Cistus salviifolius L. – Cisto femmina [Ex?] Felisi 1839; Mura di Ferrara, Ferioli 1907); REV, [Steno-Medit.] NP – Sabbie costiere, macchie e 306: “Siepi nei dintorni di Ferrara ! e lungo le garighe. Rarissimo. mura della città !”; HFE (Mura Estensi); N2000 ST; TUPF (Bosco della Mesola, da Sestini, 1940?). (Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola); BPM Entità considerata rarissima anche nei territori co- (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zuccherificio di stieri limitrofi; per il Delta Veneto è segnalata sol- Codigoro); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); tanto alle dune interne storiche di Donada (RO) PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta (MDV), mentre nel Ravennate, ritenuta estinta da Panfilia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giu- Zangheri (1936), è stata rinvenuta con pochissimi stina); TUCS (S. Biagio di Salvatonica). esemplari alla Pineta di Cervia (IBIS4). (Bosco Collegio ENAOLI: DAL) Cladium P. Browne (Cyperaceae) Clematis viticella L. – Clematide paonazza Cladium mariscus (L.) Pohl – Falasco [S-Europ.-Centroasiat.] P lian – Boschi, boscaglie [Subcosm.] G rhiz – Luoghi umidi torbosi litorali. e siepi, lungo fiumi, canali e fossi. Rara. Raro. HHF (Sammartina-Rivana, “argine che divide le HHF (Ferrara, “Zanzalino” ?, Felisi 1846, come proprietà di Revedin e Gulinelli”, Felisi 1839; C. m. R. et S.; Mesola, Felisi s.i.d., come C. m. R. “Boschi golenali lungo il Po di Goro”, Revedin et S.; id., Revedin 1906, come C. m. R. Br.; Bosco 1905; Argenta, “lungo ferrovia e strada S. Luca”, della Mesola, Peyronel 1947, come C. m. (L.) Ferioli 1906); REV, 306: “Boschi lungo il Po R.B.); BER 1: 252-254: “ex ora circumpadana grande presso Pontelagoscuro ! e lungo il Po di alla Mesola a Prof. Campana”; REV, 291: “Me- Goro a Mesola !” BEG (Pomposa); HFE (Cam- sola (Campana ex Bertol.); fossati presso la Me- potto, bosco del Traversante); N2000 (Campotto e sola !”; HFE (Bosco di S. Giustina); N2000 Traversante; Bosco di S. Giustina; Foresta Panfi- (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina); PEP; lia di S. Agostino); BDFP (Foresta Panfilia di S. PG2; PGF; ST; TULA; TUPF (Bosco della Me- Agostino; Golena di Serravalle); COR (“Valli sola); TUCE (Bosco di S. Giustina). salse” del Delta del Po); PI4 (Campotto e Valle Santa); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- Clematis L. (Ranunculaceae) stino); TUCE (Bosco di S. Giustina). (Pineta di Mesola: DAL; Poggio Renatico lungo Clematis flammula L. – Clematide fiammola ferrovia: AA) [Euri-Medit.] P lian (H scap) – Boschi termofili, macchie e siepi. Diffusa. Clinopodium L. (Lamiaceae/Labiatae) HHF (Mesola, “nel bosco”, Felisi s.i.d.*; Mas- senzatica, Felisi 1839; id., Ferioli s.i.d.; Mesola, Clinopodium acinos (L.) Kuntze – Acino an- “siepi e macchie”, Revedin 1906; Comacchio, nuale (Acinos arvensis, Calamintha acinos, Satureja acinos) Pomposa, Ferioli 1909*; Bosco della Mesola, [Euri-Medit.] T scap Boschi luminosi, macchie, Peyronel 1947*: * var. maritima (L.) DC.); REV, siepi, luoghi erbosi, talvolta in ambito urbano. 306: “Siepi e macchie nelle vicinanze di Me- Non comune. sola !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- HHF (Codigoro, “coltivi a dx della strada verso lano); HFE (Dune di Massenzatica); LAG (Argine Pomposa”, Ferioli 1908, erroneamente come Sa- Po di Marozzo); N2000 (Dune di Massenzatica; tureja graeca L.; rev. PF); REV, 325: “Codigoro e Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola; Valle Pomposa (Ferioli !)” (come Satureja acinos (L.) Bertuzzi; Dune della Puia; Salina di Comacchio); Sch.); HFE (Bosco della Mesola); ST1; TUPF2 BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); FGP; (Bosco della Mesola: 1come Satureja acinos TDPM; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); Scheele; 2come Satureja acinos (L.) Sch.). PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Me- GP2. sola: anche var. maritima L. e var. caespitosa (Ferrara, Parco Massari: PM) Scop.); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS

75 Clinopodium nepetum (L.) O. Kuntze – Men- Cnicus canus → Cirsium canum tuccia Cnicus italicus → Cirsium italicum (Calamintha nepeta, Calamintha nepetoides, Calamintha Cnicus lanceolatus → Cirsium vulgare parviflora, Satureja calamintha, Satureja nepeta) Cochlearia coronopus → Lepidium coronopus [Medit.-Mont. (Euri-)] H scap (Ch suffr) – Incolti Cochlearia draba → Lepidium draba erbosi, luoghi disturbati. Comune. Cochlearia procumbens → Lepidium coronopus HHF (Ferrara, “comune lungo le strade, prati, pa- scoli della provincia”, Ferioli 1906, come C. par- Colchicum L. (Colchicaceae) viflora Lam.); REV, 325: “Luoghi erbosi aridi nei Colchicum “autumnale” → Colchicum lusitanum dintorni di Ferrara ! tra Pomposa e Volano !” (come Satureja nepeta (L.) Scheele); HFE (Mura Colchicum lusitanum Brot. – Colchico portog- Estensi; Porotto); LAG (Zona Vignole); N2000 hese 1 (Bosco della Mesola; Valli e Salina di Comac- ( Colchicum “autumnale”) chio); COR*; FGP; TUDV (luoghi salmastri del [W-Medit.-Mont.] G bulb – Prati, scarpate, argini. Localmente diffuso. Delta del Po; *come Satureja calamintha); PG2*; 1 PGF; ST*; TUPF* (Bosco della Mesola: *come HHF (Ferrara, “assai comune in tutti i prati e pa- Satureja calamintha Scheele var. nepeta Scheele); scoli”, Ferioli 1906, rev. da F. D’Amato dell’Orto Botanico di Pisa); BER1 4: 271-276: “Vidi quo- PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca di Goro); 1 PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). que Ferrariae al Montagnon”.; REV , 295: “Prati e pascoli nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Mura MAC (come C. nepetoides Jord.). 1 (Villa Giglioli, Serravalle: BGP; Argine Sanguet- Estensi); N2000 (Valli di Comacchio); BDFP tola: AA). (Porporana; Francolino; Foresta Panfilia di S. Agostino; Mura di Ferrara); MAC1 (Cologna; L’assegnazione al genere Clinopodium segue Pe- Fossalta); PI61; PIP21 (Mura Estensi). ruzzi & Conti 2008). CSZ1. Clinopodium vulgare L. – Clinopodio dei boschi (Poligono via Uccellino: PM; Poggio Renatico, (Calamintha clinopodium, Satureja vulgaris) via Bosco Salici: AA) [Circumbor.] H scap – Incolti, argini, siepi, mac- chie, boscaglie, luoghi disturbati. Comune. Colutea DC. (Fabaceae/Leguminosae) HHF (Ferrara, Magnoni 1830; Uccellino, “prati”, Colutea arborescens L. – Vescicaria Ferioli 1906, come Calamintha clinopodium [Euri-Medit. (Subpontica)] P caesp – Boschi e bo- Bernh.); REV, 325: “Prati e luoghi erbosi presso scaglie termofili. Rara. Ferrara ! prati della Stanga presso la torre del- HHF (Francolino, “giardino Costabili”, Felisi l’Uccellino (Ferioli !)” (come Satureja vulgaris 1838; Mesola, “boschi”, Revedin 1905; Pomposa, (L.) Bég.); HFE (Mesola, Boschetto Colucci); Mesola, Ferioli 1908); REV, 311: “Boschetto di N2000 (Bosco di S. Giustina; Bosco della Me- Mesola !” N2000 (Bosco della Mesola; Taglio sola); PI6; PP2 (Mura Estensi); ST*; TUPF*; della Falce; Foresta Panfilia di S. Agostino); AGO; UGA (Bosco della Mesola: *come Satureja vul- PG2; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PP (Fore- garis Fritsch); TUCE (Bosco di S. Giustina). sta Panfilia di S. Agostino: introdotta, rinnova (Consandolo: BGP) spontaneamente). Clypeola R. Br. in Aiton (Brassicaceae/Cru- Commelina L. (Commelinaceae) ciferae) Commelina communis L. – Erba miseria asia- Clypeola jonthlaspi L. – Clipeola tica [C NAT] [Steno-Medit.] T scap – Sabbie litoranee. Molto [Est-Asiat.] G bulb – Giardini, ambienti antropici rara. urbani. Rara. HFE; N2000 (Dune della Puia); PI5; TUMS (Dune HFE (Gattola). della Puia). (Ferrara, avventizia sfuggita alla coltura nei giar- dini: PM) Si tratta dell’unica località accertata di recente in Re- gione, dove è nota anche per il Ravennate, ma con Altrove, es. nella pianura piemontese-lombarda, in- segnalazioni non recenti. Presente e localmente dif- festa le colture sarchiate, mentre nel Ferrarese è per fusa nel Delta Veneto (MDV). ora circoscritta ai giardini urbani.

76 Conium L. (Apiaceae/Umbelliferae) Codigoro); PE3 (Argini Po di Volano, Canale Boi- celli e Navigabile); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Conium maculatum L. subsp. maculatum – Ci- PGF; TUPF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR cuta maggiore (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] H scap – Luo- TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE ghi disturbati, sinantropica. Comune. (10 località in tutta la Provincia); TUCS (37 loca- HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1906); lità in tutta la Provincia). REV, 315: “Luoghi ombrosi umidi e incolti, tra le GP1; TUPE. macerie e lungo le strade nei dintorni di Ferrara ! Mesola ! Ostellato !”; PE2 (Ex-zuccherificio di Convolvulus sepium → Calystegia sepium Codigoro); PE4 (Argini di canali e strade presso le Convolvulus soldanella → Calystegia soldanella Vallette di Ostellato); PEM1 (Bonifica del Mez- Conyza albida → Erigeron sumatrensis zano); PI6; PP2 (Mura Estensi). Conyza canadensis → Erigeron canadensis (Tra Copparo e Jolanda di Savoia; Fondo Reno; Corispermum L. (Chenopodiaceae) Gallo; golene del Po: PM) Corispermum bracteatum → Corispermum marschallii Recentemente ha sfruttato canali e strade come cor- → ridoi biologici per una rapidissima diffusione. Corispermum hyssopifolium Corispermum marschallii Consolida Mill. (Ranunculaceae) Corispermum marschallii Steven – Erba cimice di Marshall [X CAS] Genere di commensali delle colture non sarchiate, (Corispermum bracteatum, C. hyssopifolium) ormai molto rarefatte come altre (es. Adonis annua, [Pontica, Avv. nell’Eur. Centr.] T scap – Sabbie Agrostemma githago, Cyanus segetum) a causa delle costiere e fluviali. Molto raro. moderne tecniche di diserbo. HHF (Francolino, Felisi 1839, come C. hyssopi- Consolida ajacis (L.) Schur – Speronella folium L.; Francolino e Pontelagoscuro, “golene e (Delphinium ajacis) ghiaioni del Po”, Ferioli 1909, come C. hyssopi- [Euri-Medit.] T scap – Infestante le colture non folium L. var. marschallii Steven); FIE 1447: sarchiate. Rara. “Prov. di Ferrara: in arenosis insulae Giarone dic- HHF (Argenta, “Tenuta Fantina seminati”, Ferioli tae secundum Padum flumen inter Pontelagoscuro 1906, come Delphinium ajacis L.); REV, 307: et Francolino” (come C. hyssopifolium L.); HFE “Tra il frumento presso Ferrara (Ferioli !)” (come (Scannone di Goro); N2000 (Isola Bianca; Golena Delphinium ajacis L.); HFE (Lagosanto). del Po presso Isola Bianca; Scannone di Goro; Golena del Po di Goro); PGD; TUPE (da PGD) Consolida regalis S.F. Gray – Speronella con- (Sacca di Goro. Nella stessa località, anche in solida PMG, TUPE (da PMG), N2000 (da PMG), citato (Delphinium consolida) erroneamente come C. leptopterum (Asch.) Ilijn). [Euri-Medit. (Archeofita?)] T scap – Infestante le CSZ (sub C. bracteatum). colture non sarchiate. Rara. (Ancona di Bellocchio, argine Gobbino: D. Sa- HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; id., Fe- rioli 1909: sempre come Delphinium consolida iani). L.); HFE (Ambrogio). In Emilia tipico delle sabbie del Po, dove un tempo era segnalato con una certa frequenza mentre oggi Convolvulus L. (Convolvulaceae) sembra piuttosto raro. Felisi, attivissimo esploratore Convolvulus arvensis L. – Convolvolo, vilucchio della flora ferrarese, fu il secondo in Italia a racco- [Paleotemp. divenuta Cosmopol.] G rhiz – Incolti, gliere la specie. prati, siepi, recinzioni. Molto comune. Cornus L. (Cornaceae) HHF (Ferrara, “ovunque nelle siepi”, Felisi s.i.d.; id., “assai comune nei coltivi”, Ferioli 1907); REV, Cornus mas L. – Corniolo 321: “Campi, strade e luoghi incolti ovunque co- [SE-Europ. Pontico] P caesp/P scap – Boschi e mune !”; HFE (Mura Estensi); N2000 (Bosco della macchie. Raro. Mesola; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comac- HHF (Mesola, “bosco maggiore e bosco di pini”, chio; Vene di Bellocchio); FGP; TDPM; TUDV Felisi 1839; id., “bosco di pini”, Ferioli 1909, (ambienti alofili del Delta del Po); MAC (15 loca- come C. mascula); N2000 (Bosco del Traver- lità in tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di sante; Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina;

77 Foresta Panfilia di S. Agostino); PG2; PGF; ST; (Poaceae/Gramineae) TUPF (Bosco della Mesola); PP; TUBM (Foresta Corynephorus articulatus (Desf.) P. Beauv. – Panfilia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giu- Panico articolato stina). (Corynephorus “divaricatus”) (Pineta di Mesola; Bosco Spada: DAL) [Steno-Medit.] T scap – Prati aridi su sabbie co- Cornus sanguinea L. subsp. hungarica (Kar- stiere. Raro. pati) Soó – Sanguinella, sanguinello HFE (Bosco della Mesola; Dune di Massenza- [Eurasiat.-Temper.] P caesp – Boschi, macchie, tica); N2000 (Bosco della Mesola; Pineta di Vo- cespuglieti, siepi. Comune. lano; Dune di Massenzatica); BPM; TUPM (Dune HHF (Ferrara, “siepi”, Felisi 1823; Francolino, di Massenzatica); PG1 (Dune di Massenzatica; “siepi”, Felisi 1842; Ferrara, “siepi”, Ferioli Bosco della Mesola); PMG (Sacca di Goro). 1905); REV, 315: “Siepi nei dintorni di Ferrara ! GP2; TUPE. Boschi lungo il Po ! e il Po di Goro !” N2000 Tutti i campioni e le segnalazioni recano il binomio (Isola Bianca e Golene del Po; Bosco di S. Giu- C. divaricatus (Pourr.) Breistr. perché l’identifica- stina; Bosco della Mesola; Lido di Spina); PE2 zione è stata effettuata secondo Pignatti (1982), ma (ex-zuccherificio di Codigoro); PE4 (Vallette di sono indubbiamente riferiti a questa entità, la cui Ostellato); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG2; presenza è accertata nel Ravennate sia storicamente PGF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Valle (Zangheri 1966) che di recente (Saiani, com. pers.), Santa e Traversante); PI6; PP2 (Mura Estensi); e nel Ferrarese. PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); Cota J. Gay ex Gussone (Asteraceae/Com- TDZE (Cornacervina; Migliaro); TUCE (Bosco positae) di S. Giustina). MAC. Cota altissima (L.) J. Gay – Camomilla brucia- occhi [◆] Sempre citato senza epiteti sottospecifici. L’attribu- (Anthemis cota) hungarica zione alla subsp. , probabilmente l’unica [S-Europ.-W-Asiat. (Archeofita?)] T scap – Col- presente sul nostro territorio, è certa, dopo revisione, per gli esemplari raccolti in HHF. In base a questi tivi, incolti. accertamenti, è assai probabile che anche le segna- HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, Revedin lazioni più recenti ma non documentate siano da ri- 1905; id., Ferioli 1907: come Anthemis cota L.); ferire alla stessa entità. BER 9: 357-359: “Ferrariâ a Francolino a Feli- sio”; REV, 329: “Nei campi e lungo le strade dei Coronilla L. (Fabaceae/Leguminosae) dintorni di Ferrara ! Francolino (Felisi ex Bertol.); Coronilla scorpioides (L.) W.D.J. Koch – Cor- Ostellato !” (come Anthemis cota L.) netta coda di scorpione Cota tinctoria (L.) J. Gay – Camomilla per tin- [Euri-Medit.] T scap – Prati. Molto rara. tori HFE (Mendica di Mesola). (Anthemis tinctoria) Coronilla emerus → Emerus major [Centro-Europ.-Pontica] H bienn/Ch suffr – Luo- Coronilla varia → Securigera varia ghi erbosi, anche disturbati. Poco comune. Coronopus didymus → Lepidium didymum HHF (Francolino, “alveo del Po al Giarone”, Fe- Coronopus squamatus → Lepidium coronopus lisi 1852; Darsena di Ferrara, Revedin 1905; id., Ferioli 1907); REV, 330: “Alla Darsena presso Corylus L. (Betulaceae) Ferrara !”; HFE (Bivio Collinara; Strada Accia- Corylus avellana L. – Nocciolo ioli; Lido di Pomposa); N2000 (Dune della Puia). [Europeo-Caucas.] P caesp – Boschi, macchie, ce- (Ferrara, Stazione e zona Aeroporto: PM) spuglieti, siepi, spesso coltivato. Non comune. Cotoneaster pyracantha → Pyracantha coccinea HHF (S. Agostino, “lungo il Reno”, Ferioli 1905); REV, 297: “Lungo il Reno a Sant’Agostino (Fe- Crataegus L. (Rosaceae) rioli !)”; N2000 (Bosco del Traversante; Foresta Crataegus monogyna Jacq. – Biancospino co- Panfilia); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PP; mune TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). (Crataegus “oxyacantha”) [Paleotemp.] P caesp – Boschi, macchie, cespu- Corynephorus P. Beauv. glieti e siepi, ovunque. Comune.

78 HHF (Francolino, “al Giarone”, Felisi 1848; “av- Crepis pulchra L. – Radicchiella dolce ventizia qua e là”, Ferioli 1906: come C. oxya- [Euri-Medit.] T scap – Ambienti ruderali, campi. cantha L.); REV, 308: “Comune nelle siepi di tutta Diffusa. la provincia ! è pure comunemente coltivato a tale HHF (Francolino, Felisi 1838; Argenta, tenuta scopo” (sub C. oxyacantha L.); BEG (Pomposa: Fantina, Ferioli 1907); REV, 334: “Sammartina come C. oxyacantha L. subsp. monogyna Jacq.); (Ferioli !)”; HFE (Mura Estensi; Masi S. Giacomo; HFE (Mura Estensi); N2000 (Golene del Po e Lido di Spina); N2000 (Salina di Comacchio); PI6; Isola Bianca; Dune di Massenzatica; Bosco di S. PP2 (Mura Estensi). Giustina; Bosco della Mesola; Foce Po di Volano; MAC. Dune della Puia; Lido degli Scacchi); BPM; (Contrapò: PM) TUPM (Dune di Massenzatica); CAN (Lido di Vo- Crepis sancta (L.) Babc. subsp. nemausensis (P. lano); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 Fourn.) Babc. – Radicchiella di Terrasanta [X (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF; ST*; TUPF*; NAT] UGA (Bosco della Mesola: *sub C. oxyacantha L. [Turan. divenuta Euri-medit.] T scap – Prati, ar- var. laciniata DC.); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD gini, incolti. Non comune. (Pineta di Volano); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- (Valle Santa 1993; Lido di Spina 1995; Lido di stino); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS Volano 2004; Valli di Comacchio 2005; Lago- (Dune della Puia). santo, Marozzo 2008: BGP) (Pineta di Mesola; Bosco collegio ENAOLI: DAL); Le segnalazioni in Provincia aumentano in rapida progressione, segno che la specie si sta diffondendo Favorito in passato, mentre oggi si evita l’introdu- velocemente. Secondo gli aggiornamenti in CHK2, zione in quanto potenziale vettore della malattia nota questa è la sola subsp. presente in Italia. come “colpo di fuoco batterico”, causata da Erwi- nia amylovora. Crepis setosa Haller – Radicchiella cotonosa (Barkhausia setosa) Crataegus “oxyacantha” → Crataegus monogyna → [Euri-Medit.-Orient.] T scap – Incolti, luoghi er- Crataegus pyracantha Pyracantha coccinea bosi. Comune. Crepis L. (Asteraceae/Compositae) HHF (Ferrara, Felisi 1839, come Barkhausia se- tosa DC.; Ferrara, “campagna ferrarese”, Felisi Crepis biennis L. – Radicchiella dei prati 1839; Francolino, Felisi 1839; Massenzatica, Fe- [Centro-Europ.] H bienn – Prati, incolti. Rara. lisi 1839; Sammartina, Revedin 1902; Argenta, te- HFE (Sabbioncello S. Pietro) nuta Fantina, Ferioli 1903; Ferrara, Ferioli e CSZ (“erbe inutili e nocive” di prati e pascoli). Béguinot s.i.d., var. glabra Sang.); BER 8: 525- Crepis foetida L. – Radicchiella selvatica 527: “Ferrariâ a Francolino a Felisio” (come Bar- (Barkhausia foetida) khausia setosa); REV, 334: “Prati e luoghi erbosi [Euri-Medit.] T scap (H bienn) – Prati, incolti. comune nei dintorni di Ferrara ! Francolino (Fe- Rara. lisi ex Bertol.); Mesola ! La forma glabra Sang. HHF (Ferrara, Felisi 1839; Monticelli di Massen- sotto le mura di Ferrara alla Porta Mare (Fe- zatica, Felisi 1839: in entrambi i casi come Bar- rioli !)”; HFE (Ex-zuccherificio di Codigoro). khausia foetida (L.) Schmidt; Codigoro verso (Ferrara, distilleria: AA e BGP; id., prati, comu- Pomposa, Ferioli 1908); HDP (Codigoro-Pom- nissima: PM; Comacchio: BGP) posa, 1901, legit Ferioli); REV, 334: “Marittima Crepis tectorum L. – Radicchiella dei tetti [◆] della Mesola (Felisi ex Bertol.); tra Codigoro e [Euro-Sib.] T scap – Incolti, greti, lungo le vie. Pomposa (Ferioli !)”; AMP: “Ferrara, stazione Già molto rara. ferroviaria (in particolare: lato est verso dirama- BER 8: 537-539: “ex agro Ferrariensi a Franco- zione per Codigoro)”. lino in alveo Padi al Giarone a Felisio” (come var. In regione è specie piuttosto diffusa in ambienti ru- β); REV, 334: “Francolino nell’alveo di Po al Gia- derali. Recentemente rilevata, anche a Ferrara, come rone (Felisi ex Bertol.)”. piuttosto frequente negli ambienti ferroviari (AMV). Crepis vesicaria L. subsp. taraxacifolia (Thuill.) Crepis neglecta L. – Radicchiella minore Thell. – Radicchiella a foglie di tarassaco [Euri-Medit.-Nordorient.] T scap – Ambienti ru- (Barkhausia “hyemalis”, Barkhausia taraxacifolia) derali, campi. Rara. [Submedit. – Subatl.] T scap/H bienn – Prati, in- TDZE (Alberlungo).

79 colti, aree marginali. Comune. Cruciata pedemontana (Bellardi) Ehrend. – HHF (Francolino, Ferrara, Felisi 1848, come Bar- Crocettona piemontese khausia taraxacifolia DC.; Francolino “al Gia- [Eurimedit.] T scap – Prati aridi cespugliati. rone”, Felisi s.i.d., anche erroneamente come Molto rara. Barkhausia hyemalis Biv.; Pontelagoscuro lungo HFE (Dossi della Celletta, Caprile: BGP) il Po, Ferioli s.i.d.); BER 8: 519-521: “Ferrariâ in β Molto rara in Emilia-Romagna e non segnalata per viis a Felisio” (come Barkhausia hyemalis var. ); diversi decenni; questo rinvenimento, il primo nel REV, 334: “Per le vie (Felisi ex Bertol.)”; HFE Ferrarese, ne conferma la presenza in Regione. (Francolino; Sabbioncello S. Pietro); MAC (Al- berone; Baura; Cologna; Fossalta; Masi S. Gia- Crypsis Aiton (Poaceae/Gramineae) como; Masi Torello; Ruina; Tamara; Villanova: Crypsis aculeata (L.) Aiton – Brignolo spinoso sempre come C. taraxacifolia Thuill.). [Ex] Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria – Radic- [Paleosubtrop.] T – Incolti anche subalofili. chiella vescicosa HHF (Saletta, Felisi 1839; Diamantina, Ferioli [Submedit.-Subatl.] T scap/H bienn – Prati, in- 1907); VP; BEM (Diamantina); REV, 285: “Dia- colti. Poco comune. mantina (Ferioli !)”; FIE 1208: “Prov. di Ferrara: HHF (Sammartina, Revedin 1905; Ferrara, Ferioli Bondeno, … prope pagum Scortichino” 1906); REV, 334: “Pascoli, prati e luoghi erbosi CSZ. comune in tutti i dintorni di Ferrara ! Berra, Bo- Segnalata anticamente per alcune località, la sua pre- nifiche di Gallara (Brighetti).”; HFE (Mura senza nel Ferrarese non viene confermata da diversi Estensi; Bonifica del Mezzano; Lido di Spina); decenni. Si tratta di specie di ambienti fragili, in N2000 (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio); forte regresso, scomparsa dalla pianura emiliana PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura continentale, mentre sopravvive lungo la costa ra- Estensi). vennate (IBIS3; IBIS4; IBIS5). (Porto Garibaldi: BGP) Crypsis alopecuroides (Piller & Mitterp.) Crithmum L. (Apiaceae) Schrader – Brignolo [Ex] [Medit.-Turan.] T scap – Incolti anche subalofili. Crithmum maritimum L. – Finocchio marino HHF (Scortichino di Bondeno, “paludi”, Ferioli [Euri-Medit.] H scap – Muri e ruderi a contatto 1907); VP (Diamantina: come C.a. Schrank); con aerosol salino nelle valli salse. Molto raro. REV, 285: “Scortichino presso Bondeno (Pe- HFE (Lavoriero in Valle Campo) glion !); Diamantina (Peglion 4)”; FIE 1210: Tipica di scogliere mediterranee; in Emilia-Roma- “Prov. di Ferrara: Bondeno, … prope pagum gna mancano gli ambienti tipici e la specie, rarissima, Scortichino”; BEM (Scortichino, da VP; Dia- è presente solo in ambienti secondari su manufatti. mantina; Casaglia). Cruciata Mill. (Rubiaceae) In forte rarefazione in tutta l'area italiana; per l'Emi- lia mancano conferme recenti: analogamente alla Cruciata laevipes Opiz – Crocettona comune specie precedente, può essere ritenuta scomparsa dal (Galium cruciata/-tum) Ferrarese. [Euro-Asiat.] H scap – Prati, argini, bordi di fossi, Crypsis schoenoides (L.) Lam. – Brignolo ovato luoghi erbosi. Diffusa. HHF (Ferrara, “ovunque siepi e riva fossi”, Felisi [Paleosubtrop.] T scap – Prati su sabbie anche su- s.i.d., come Galium cruciatum L., o come Valan- balofile. Molto rara. tia cruciata L.; Strada Ferrara – Pontelagoscuro, HHF (Ferrara, Francolino, Felisi s.i.d.; Diaman- Revedin 1905, come Galium cruciata Scop.; Fer- tina, Ferioli 1907); VP; BEM (Diamantina); REV, rara, “strada del circondario” e Copparo, Ferioli 285: “Diamantina (Ferioli !)”; FIE 1209: “Prov. 1905, come Galium cruciata Scop.); REV, 326: di Ferrara: Bondeno, … prope pagum Scorti- “Luoghi erbosi lungo le strade, le siepi ed i fossi chino”. nei dintorni di Ferrara !” (come Galium cruciata CSZ. (L.) Scop.); HFE (Mura Estensi; Ambrogio; Ma- (Litorale di Bellocchio: PM) iero; Gattola); PI6; PP2 (Mura Estensi). Sicuramente scomparsa da alcune stazioni interne, MAC. per le profonde alterazioni subite dagli habitat, è an- (Migliaro: PM) cora presente in nuclei isolati sul litorale, non solo

80 ferrarese ma anche ravennate (IBIS1; IBIS5). ad esempio a proposito del suo indigenato o meno. C. campestris Yunck. è invece sicuramente alloc- Cucubalus L. (Caryophyllaceae) tona, invasiva e infestante coltivi e incolti, mentre la vera C. cesattiana, pur presente nell’Italia setten- Cucubalus baccifer L. – Erba cucco trionale, è molto più rara. [Euro-Sib.] H scap – Boschi umidi, fossi, siepi. Raro. Cuscuta epithymum L. – Cuscuta epitimo HHF (S. Martino, “siepi diffusissima”, Felisi s.i.d.; [Eurasiat. Temper.] T par – Oloparassita, cresce Mura di Ferrara, Ferioli 1907); REV, 302: “Lungo su piante spontanee e coltivate. Non comune. le mura di Ferrara (Ferioli !)”; HFE (Mura HHF (Ferrara, “nei coltivi”, Ferioli 1908); REV, Estensi); N2000 (Argini e golene del Po; Isola 321: “Parassita sopra diverse piante, specialmente Bianca); PI6 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia Leguminose, in tutta la provincia !” N2000 (Bosco di S. Agostino). della Mesola; Vene di Bellocchio); TDZE (Sette- (Cologna: AA) polesini; Verginese; Borgo Manara); TUPF (Bosco della Mesola). Cupularia graveolens → Dittrichia graveolens Cupularia viscosa → Dittrichia viscosa Cuscuta europaea L. – Cuscuta europea [◆] [Paleotemp.] T par – Oloparassita, cresce su Cuscuta L. (Convolvulaceae) piante spontanee e coltivate. Sporadica. Genere di specie parassite del tutto prive di attività HHF (Ferrara, “strada Boschetto”, Ferioli 1911). fotosintetica, che crescono su piante erbacee selva- Cuscuta gronovii Willd. ex Roem. & Schult. – tiche e anche coltivate, creando a volte problemi in ◆ agricoltura. Recentemente in regione sono state ac- Cuscuta di Gronovius [X NAT ] certate diverse specie in precedenza non note; non è [Nordamer.] T par – Oloparassita, cresce su piante da escludere che lo stesso possa avvenire in seguito spontanee e coltivate. Sporadica e non ritrovata da anche nel Ferrarese. tempo. REV, 321: “Codigoro (Ferioli !) Scoperta nel Fer- Cuscuta campestris Yunck. – Cuscuta dei campi rarese dal Prof. Peglion (1908)”. [X INV] VPC. (Cuscuta australis; C. “cesatiana”; C. cesattiana; C. obtu- siflora subsp. cesatiana; C. scandens subsp. cesatiana) La presenza italiana di questa specie è accertata solo [Nordamer.] – Oloparassita, cresce su piante spon- nel Veneto (CGR), mentre nella Lombardia è stata tanee e coltivate. Comune. segnalata per errore (Banfi & Galasso 2010). Man- HHF (Codigoro, “lungo la ferrovia di fronte allo cano conferme recenti della effettiva presenza nel zuccherificio”, Ferioli 1908, come C. obtusiflora Ferrarese e quindi in Emilia-Romagna. H.B.K. subsp. cesatiana (Bertol.) Arcangeli); FIE Cutandia Willd. (Poaceae/Gramineae) 2514: “Prov. di Ferrara: Codigoro, inter viam fer- ream (tramvia padana) prope Zuccherificio”; Cutandia divaricata (Desf.) Bentham – Loglia- HCAT (Codigoro, Zuccherificio, Ferioli 1908: v. rello divaricato HHF; S. Martino, Ferioli 1920); HFE (Poggio Re- [Steno-Medit.-sudoccident.] T scap – Prati e ar- natico; Lido di Spina); N2000 (Isola Bianca; Vene gini aridi, scarpate soleggiate. Molto rara. di Bellocchio; Sacca di Goro; Lido di Volano; HFE (Gorino). Dune della Puia); PE1 (Delta del Po); PE2 (ex- Specie nuova per l’Emilia-Romagna (CHK). In Italia zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del è molto rara e accertata in Lazio, Sicilia e Sardegna. Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Questo primo rinvenimento per la regione, fortemente Panfilia di S. Agostino); TUMS (Dune della Puia); disgiunto dalle aree di presenza note, costituisce GP1 (come C. australis); TUPE. anche l’unico rinvenimento adriatico e il limite set- (Tra Poggio Renatico e Gallo: AA). tentrionale e orientale dell’areale italiano. Recentemente rivalutata da Banfi e Galasso (2010), Cyanus Mill. (Asteraceae/Compositae) che riprendono una lunga precisazione esposta da FIT nelle note finali, in base a quanto comunicato Cyanus segetum Hill – Fiordaliso da Campanile & Traverso (1923) e Campanile (Centaurea cyanus) (1926). A seguito di ciò, sotto questa entità sono da [Steno-Medit. divenuta Subcosmop.] T scap – considerare i campioni, le citazioni e le segnalazioni Commensale di coltivi, incolti. Raro. attribuiti sino a tempi recenti a C. cesattiana Bertol., HHF (Francolino, Felisi 1851; Ferrara, Felisi sulla quale in effetti erano note posizioni discordanti 1853; id., Ferioli 1906); REV, 331: “Tra le messi

81 nei dintorni di Ferrara ! Magnavacca ! Ostel- l'Agata”); tuttavia l’identità resta da confermare, lato !”; HFE (Migliarino; Massenzatica; Lido vista la possibile confusione nomenclaturale con Zo- degli Scacchi); LAG (Zona Vignole); N2000 stera marina; i sinonimi riportati da Bertoloni evi- (Dune di Massenzatica); BPM; TUPM (Dune di denziano infatti che i limiti tra le due specie non Massenzatica). erano al tempo ben noti. Era stata raccolta di recente sulla spiaggia di Riccione da uno di noi (PM), ma il Già comune commensale delle colture, a causa delle dato era inedito. Il rinvenimento qui presentato co- moderne tecniche di diserbo è divenuta rara, come stituisce quindi conferma per la regione e primo ac- altre entità dei generi Adonis, Consolida, Legousia, certamento per il Ferrarese. etc. Cynanchum vincetoxicum → Vincetoxicum hirundinaria Cycloloma Moq. (Chenopodiaceae) Cynara L. (Asteraceae/Compositae) Cycloloma atriplicifolium (Sprengel) Coulter – Cynara cardunculus L. subsp. scolymus (L.) Cicloloma [X NAT] Hayek – Carciofo [C CAS] (Cycloloma platyphyllum) [Nordamer.] T scap – Sabbie vive marine e flu- [Steno-Medit.] H scap. Coltivato; occasional- viali. Comune. mente sfugge. HHF (Francolino, “giarone”, Ferioli 1909, come REV: “Coltivasi”. (come var. scolymus L.) C. platyphyllum Moq.); FIE 1446 (come C. pla- (Salina di Comacchio: PM) typhyllum Moq.); N2000 (Isola Bianca; Scanno di Cynodon Rich. (Poaceae/Gramineae) Goro; Gorino; Bosco della Mesola; Lido di Spina); COR (valli salse, come C. platyphyllum Cynodon dactylon (L.) Pers. – Gramigna ram- Moq.); PE1 (Parco del Delta del Po); PMG (Sacca picante di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come (Digitaria filiformis, Digitaria stolonifera, Panicum dac- C. platyphyllum Moq.) tylon, Paspalum dactylon) TUPE. [Termo-Cosmop.] G rhiz/H rept – Incolti, prati calpestati, luoghi disturbati. Molto comune. Cycloloma platyphyllum → Cycloloma atriplicifolium HHF (Ferrara, “diffusissima nelle vie”, Felisi Cymbalaria Hill (Plantaginaceae) s.i.d., sin. Panicum dactylon; Francolino, Felisi s.i.d.; Mesola, “litorale”, Felisi s.i.d., sin. Paspa- Cymbalaria muralis G. Gaertn., B. Mey & lum dactylon DC., Digitaria stolonifera, Panicum Scherb. – Ciombolino comune dactylon L.; “litorale adriatico”, Revedin 1905, (Linaria cymbalaria) sin. Digitaria filiformis; “assai comune in quasi [Subcosmop.] H scap – Sui muri di edifici e ru- tutti i coltivi terre magre”, Ferioli 1906); REV, deri, o ai piedi degli stessi. Comune negli abitati. 286: “Comune nei campi, prati, pascoli e lungo le HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905; id., “da strade di tutta la provincia ed anche nelle arene Porta Mare a Porta Po”, Ferioli 1906: sempre marittime lungo l’Adriatico !”; HFE (Ambrogio; come Linaria cymbalaria Mill.); REV, 322: “Sulle Lido di Volano); N2000 (Scanno di Goro; Bosco mura di Ferrara !” (come Linaria cymbalaria (L.) della Mesola; Dune di Massenzatica; Lido di Vo- Mill.); PI6; PP2 (Mura Estensi). lano; Lido degli Scacchi; Valli e Salina di Co- Specie caratteristica dell’associazione Cymbalario macchio; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di muralis – Parietarietum judaicae, vegetazione mu- Volano); COR (luoghi alofili del Delta del Po); ricola soprattutto su manifatti antichi. PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PP2 (Mura Estensi); Cymodocea K.D. Koenig (Cymodoceaceae) PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca Cymodocea nodosa (Ucria) Asch. – Cimodocea di Goro); TDPM (Lido di Spina); TDZE (15 lo- [Medit.-Atl.] I rad – Praterie sottomarine, Lagune calità in tutta la Provincia); TUCS (13 località in retrodunali. Rarissima. tutta la Provincia); TUPM (Dune di Massenza- HFE (Lago di Spina) tica). CSZ (come Panicum dactylon); GP1; GP2; MAC; Specie considerata comunissima in tutti i mari ita- PI2; TUMM; TUPE; TUUV. liani da Pignatti (1982); l’unica segnalazione pub- (Argine Sanguettola: AA; Bosco di S. Giustina: blicata per la regione era molto antica e derivava da un campione di Dall’Agata pubblicato in Bertoloni DAL; Valli di Comacchio, Argine Agosta: PM) (10: 5-6 “ex litore Ravennati rejectam a mari a Dal- Cynoglossum L. (Boraginaceae)

82 Cynoglossum creticum Mill. – Lingua di cane a Cyperus badius Desf. – Zigolo [◆] fiori variegati [Paleotemp.] G rhiz/He – Greti fluviali. Spora- (Cynoglossum pictum) dico. [Euri-Medit.] H bienn – Prati, argini, luoghi er- HHF (Bondeno, “lungo il Panaro”, Ferioli 1909, bosi. Rara. come C. longus L. subsp. badius (Desf.) Bonnier HHF (Ferrara, “diffusissima nelle vie”, Felisi s.i.d., & Layens). come C. pictum Will.; Mesola, Revedin 1905; id., Revedin 1906; Quacchio, lungo il Volano, Ferioli Si tratta dell’unica e datata documentazione relativa a questa specie per l’Emilia-Romagna. Una cita- 1906, come C. pictum Aiton); REV, 321: “Lungo zione per la pianura alta forlivese (Zangheri 1950) è il Volano tra San Giorgio e il Ponte Prineglia ! da rivedere, non essendo stata successivamente ri- (Vaccari !); lungo le strade nei dintorni della Me- presa dallo stesso Autore nel suo “Repertorio” (Zan- sola ! tra Codigoro e Pomposa !” ST; TUPF gheri 1966). Oggi in Italia è nota dalla Liguria e (Bosco della Mesola). Toscana verso sud. Poco distinto da C. longus (di cui (Traghetto: BGP) può essere considerato subsp.), tanto che in alcune fonti [Jiménez-Mejías, Luceño (2011)] ne è consi- Cynoglossum officinale L. – Lingua di cane vel- derato sinonimo. lutina [Eurasiat.] H bienn – Prati, argini, luoghi erbosi. Cyperus capitatus Vand. – Zigolo delle sabbie Rara. (Cyperus kalli, C. aegyptiacus, C. mucronatus, Schoenus HHF (Francolino, “lungo il Po”, Ferioli s.i.d.); mucronatus) HFE (Bosco della Mesola). [Steno-Medit.] G rhiz – Dune vive e consolidate litoranee, indice di disturbo. Comune. Cynoglossum pictum → Cynoglossum creticum HHF (“A Cannevié, via circumpadana”, Felisi Cynosurus L. (Poaceae/Gramineae) 1839, come Schoenus mucronatus L.; Lido di Ma- gnavacca, Revedin 1907, come C. aegyptiacus Cynosurus cristatus L. – Covetta dei prati Glox.; S. Giuseppe di Comacchio, Ferioli 1909, [Europ.-Caucas.] H caesp – Prati e incolti distur- come C. aegyptiacus Glox.; Bosco della Mesola, bati. Diffusa. “litorale”, Ferioli 1947, come C. aegyptiacus HHF (Ferrara, “diffusissimo orti e vie”, Felisi Glox.); BER 1: 247-248: “[Habui] ex ora circum- 1848; id., “dintorni, prato Uccellino”, Revedin padana inter Primaro, et Magnavacca a Bubanio” 1905; id., “prato Sig.ra Turgi fuori Porta Po verso (come Schoenus mucronatus); REV, 290: “Arene Pontelagoscuro”, Ferioli 1905); REV, 287: “Prati marittime tra Magnavacca e Primaro (Bubani ex e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara ! Prati del- Bertol.); e tra Magnavacca e Volano !” (come C. l’Uccellino ! lungo gli argini del Po a Franco- aegyptiacus Glox.); HFE (Lido di Volano; Lido lino !”; HFE (varie del Ferrarese, margini di delle Nazioni; Lido di Spina: sempre come C. maceri); MAC (Alberone; Ruina; Sabbioncello S. kalli (Forssk.) Murb.); N2000 (Volano; Bosco Vittore). della Mesola; Lido degli Scacchi); CAN (Lido di Cynosurus echinatus L. – Covetta comune Volano: come C. kalli (Forsskal) Murb.); PMG [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi, margini di sen- (Sacca di Goro, come C. kalli (Forssk.) Murb.); tieri. Specie termofila. Diffusa lungo la costa. ST; TUPF (Bosco della Mesola, come C. mucro- HHF (Codigoro, Pomposa, “coltivi”, Ferioli natus Mab.). 1908); BEG (Magnavacca); HFE (Lido di Spina). GP2; TUPE (come C. kalli (Forssk.) Murb.) (Lido di Spina; Litorale di Bellocchio: PF e PM). Cyperus L. (Cyperaceae) Cyperus difformis L. – Zigolo delle risaie [X Genere di ambienti umidi, in forte espansione so- NAT] prattutto nelle componenti alloctone, sia in Italia che [Paleotemp. divenuta Subcosm., da noi Avv.] T nel Ferrarese. Si inserisce in ambienti con elevato caesp. – Infestante delle colture risicole. Diffuso. disturbo, sia seminaturali (es. sabbie umide) che ar- HFE (varie: risaie; Porporana). tificiali (es. risaie). Anche per il Ferrarese molte spe- PG3; PI2; TUPB; TUMM; TUUV. cie sono state rinvenute solo di recente, a confema del crescente impatto delle specie esotiche negli ha- La presenza di questa alloctona è stata rilevata solo bitat umidi. da qualche decennio, come commensale delle colti- vazioni di riso; sembra limitata a questo ambiente Cyperus aegyptiacus → Cyperus capitatus da cui non sfugge. Cyperus aristatus → Cyperus squarrosus

83 Cyperus eragrostis Lam. – Zigolo [X NAT] HHF (Francolino, “frequente lungo le rive del [Neotrop. e Subtrop.] G rhiz – Luoghi disturbati Po”, Felisi 1837; id., “rive Po”, Felisi 1840; Pon- umidi, suoli grossolani di riporto. Raro. telagoscuro, “fossa a destra lungo la strada”, Fe- HFE (Ravalle). rioli 1906); BER 1: 259-260: “Ego observavi ad Prima segnalazione pubblicata per la Regione; è Padum di Francolino prope Ferrariam”; REV, nota una località, per ora inedita, nel Parmense 290: “Francolino presso il Po (Bertol.); nel canale (Adorni, Ghillani, com. pers.). Panfilio tra Ferrara e Pontelagoscuro (Ferioli !); fosse di circonvallazione di Ferrara (Ferioli !)”; Cyperus esculentus L. – Zigolo dolce [X NAT] FIE 745 bis: “Prov. di Ferrara: … secundum Po [Subcosmop. Trop. e Subtrop.] G rhiz/He – Sab- prope Pontelagoscuro” “Prov. di Ferrara: in are- bie fluviali e terreni di riporto disturbati. Diffuso. nosis humidis secundum Padum (Po), prope Pon- HFE (Fossalta; Ravalle; Porporana; Lido di Vo- telagoscuro”; HFE (Mura Estensi; Porporana; lano). Ravalle; Valli di Campotto); N2000 (Bosco della Localizzato, ma in forte espansione, soprattutto lungo Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta l’asta del Po; è stato rinvenuto anche in ambienti lito- Panfilia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della ranei. Mesola); TDZE (Settepolesini; Caprile; S. Biagio d’Argenta). Cyperus flavescens L. – Zigolo giallastro [Subcosmop.] T caesp – Fanghi umidi disseccan- Probabilmente lo zigolo più diffuso in Provincia, co- tisi in estate, golene del Po. Raro. lonizza rapidamente i fanghi esposti in estate for- HHF (Francolino, “alveo del Po nel luogo detto mando cospicui popolamenti. ghiaia”, Felisi 1839; id., “riva e alveo po diffusis- Cyperus kalli → Cyperus capitatus sima”, Felisi 1848; Ferrara, “paludi Porta degli Angeli e fossa del circondario”, Ferioli 1907); Cyperus laevigatus L. subsp. distachyos (All.) REV, 290: “Fuori della Porta Po presso Ferrara Ball – Zigolo levigato [Ex] (Felisi !? in hb. Ist. Tecn.); Sammartina e fosse di [Mediterraneo-Turaniana] G rhiz – Luoghi umidi. circonvallazione di Ferrara (Ferioli !)”. FIE 745 Sporadico e non segnalato da tempo. bis: “Prov. di Ferrara: in arenosis humidis secun- BER 1: 255-256: “Obtinui quoque ex ora circum- dum Padum (Po), prope Pontelagoscuro”; HFE; padana alla Mesola a Prof. Campana” (come C. N2000 (Bosco della Mesola); ST; TUPF (Bosco mucronatus); REV, 290: “Mesola (Campana ex della Mesola). Bertol.)” (come C. l. var. distachyus All.) Cyperus fuscus L. – Zigolo brunastro Segnalato anticamente, ma mai confermato da ri- [Paleotemp.] T caesp – Fanghi umidi disseccantisi cerche successive. È da considerare scomparso, sia in estate, golene del Po, acquitrini, risaie. Diffuso. dal Ferrarese che dalla Regione, di cui questa è HHF (Francolino, “alveo del Po nel luogo detto l’unica segnalazione nota. Attualmente la presenza di questa entità è accertata solo per alcune regioni ghiaia”, Felisi 1839; id., “frequente riva Po”, Fe- dell’Italia centrale e meridionale. lisi 1840; Ferrara, “fosso, strada x Bologna, Te- nuta Giaione Conte Revedin”, Ferioli 1908); BER Cyperus longus L. – Zigolo comune 1: 263-264: “Ego observavi ... Ferrariae secus il [Paleotemp.] G rhiz/He – Luoghi umidi, margini Poatello, sive Po di Volano”; REV, 290: “Volano di canali, stagni, maceri, ambiti golenali. Diffuso. (Bertol.); Sammartina (Ferioli !)”; HFE (Mura HHF (Ferrara, “diffusissimo”, Felisi 1839; Mas- Estensi; Porporana; Ravalle; Bosco della Mesola; senzatica e Ferrara, “campagna”, Felisi 1839; Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- Gallo, “fonte”, Felisi 1839; Sammartina-Rivana, sta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Settepolesini). Revedin 1905; Ferrara, “fosso a destra, a sinistra, lungo la strada del ponte”, Ferioli 1906); REV, Cyperus glaber L. – Zigolo glabro 290: “Comune nei fossi e lungo i canali dei din- [Paleotemp.] T scap – Stagni, paludi, canali. Raro. torni di Ferrara ! ed alla Mesola !” FIE 1629 bis: HFE (Valli di Campotto); PM1 (Valli di Argenta: “Prov. di Ferrara: secundum Burana canalem”; Idice abbandonato). HFE (Valle Santa); N2000 (Golene del Po e Isola Cyperus glomeratus L. – Zigolo ferrugineo [X Bianca; Vene di Bellocchio); PEP (Bosco della NAT] Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 [Paleosubtrop.] He (T scap) – Fossi, margini di (Mura Estensi); TULA (Mendica; Bosco della stagni, fanghi umidi in alvei fluviali. Comune. Mesola).

84 MAC; PI2. [Amer.] T caesp – Sabbie e fanghi umidi fluviali, golene del Po. Raro. Cyperus michelianus (L.) Link (spesso (L.) De- HFE (Porporana; come C. aristatus Rottb.) lile) – Zigolo di Micheli (Scirpus michelianus) In Regione è accertato sia nel Ferrarese che nel Pia- [Paleosubtrop.] T caesp – Fanghi umidi dissec- centino, sempre lungo il Po. cantisi in estate, golene del Po. Non raro. Cyrtomium C. Presl (Dryopteridaceae) HHF (Francolino, “alveo Po, bosco Pellucchi”, Felisi 1839; Contrapò, “Po di Volano”, Felisi Cyrtomium falcatum (L.f.) C. Presl – Felce fal- 1841; Francolino, “alveo Po”, Felisi 1844; Por- cata [C CAS] porana, “terreni paludosi”, Ferioli 1907: sempre [E-Asia] H ros – Muri di giardini; pozzi. Rara. come Scirpus michelianus L.); BER 1: 303-304: BOP (A: S. Martino). “Observavi copiosissimum Ferrariae in canali (Orto Botanico e giardini privati a Ferrara: PM) dicto Poatello, vel Po di Volano” (come Scirpus Coltivata e raramente naturalizzata; le prime segna- michelianus L.); REV, 290: “Copiosissimo nel lazioni per l’Italia (Bonafede 1993) provengono pro- Poatello (Bertol.); valli di Porporana (Tironi !); prio dall’Emilia, dove è attualmente nota per il prati acquitrinosi presso Mizzana ! Sammartina Bolognese e il Ferrarese. Nell’area italiana è stata nei fossi ! tra l’Uccellino e Poggio Renatico nei nel frattempo accertata per diverse altre regioni. fossi ! lungo il Po !” (come Scirpus michelianus L.); FIE 745 bis: “Prov. di Ferrara: in arenosis hu- midis secundum Padum (Po), prope Pontelago- D scuro” (come Scirpus michelianus L.); HFE (Porporana; Ravalle); N2000 (Golena del Po); PP Dactylis L. (Poaceae/Gramineae) (Foresta Panfilia di S. Agostino). Dactylis glomerata L. – Erba mazzolina CSZ (come Scirpus michelianus). [Paleotemp.] H caesp – Prati e luoghi erbosi in ge- Cyperus microiria Steud. – Zigolo giapponese nere. Comune. [X NAT] HHF (Ferrara, “prati e riva fossi diffusissima”, Fe- [Est Asia] T scap – Sabbie e fanghi fluviali, go- lisi 1829; Sammartina-Rivana, Revedin 1905); lene. Raro. REV, 287: “Comune nei pascoli, prati e luoghi er- HFE (Golena del Po a Ravalle). bosi !”; N2000 (Scanno di Goro; Bosco di S. Giu- Specie che tende ad assumere comportamento inva- stina; Bosco della Mesola; Foce Po di Volano; sivo. In Regione è nota e a volte frequente sia nelle Pineta di Volano; Valle Bertuzzi; Dune della Puia; province rivierasche del Po che nel Modenese. Lido degli Scacchi; Valli e Salina di Comacchio; Lago di Spina; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Cyperus monti → Cyperus serotinus Volano); COR; FGP; PMP2; TDPM; TUDV (luo- Cyperus mucronatus → Cyperus capitatus ghi alofili del Delta del Po); MAC (14 località in Cyperus serotinus Rottb. – Zigolo tardivo [X tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Co- NAT] digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG2; (Cyperus monti) PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI4; [Paleosubtrop.] G rhiz – Paludi, stagni, risaie, mar- TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; gini di canali. Diffuso. TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG HHF (Ferrara, “paludi della Fossa”, Felisi 1842; (Sacca di Goro); PMP1 (Salina di Comacchio); “Canale Burana e canale di Cento”, Ferioli 1907: TDZE (Settepolesini; Cornacervina; Migliarino; sempre come C. monti L.); BER 1: 272-273: “Fer- Lago Gattola; Lagosanto; S. Biagio d’Argenta); rariae in canali di Cento” (come C. monti L.); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUCS (Pontelago- REV, 290: “Canale di Cento (Bertol.); (Felisi !? scuro; S. Bartolomeo in Bosco; Consandolo; Co- in hb. Ist. Tecn.); (Ferioli !); canale di Burana (Fe- macchio; Lido di Spina); TUMS (Dune della rioli !)” FIE 1629 bis: “Prov. di Ferrara: secun- Puia). dum Burana canalem”; HFE (risaie del basso GP2; TUPE. ferrarese). (Argine Sanguettola: AA; Mendica; Porto Gari- PG3; PI2; TUMM; TUUV. baldi; Comacchio, Valle Capre: PM) Cyperus squarrosus L. – Zigolo pavese [X NAT] Specie molto polimorfa, nella quale sono state de- (Cyperus aristatus) scritte numerose entità sottoordinate. Nel Ferrarese

85 è per ora accertata solo la subsp. seguente. La mas- Dasypyrum villosum (L.) P. Candargy, non Bor- sima parte dei rinvenimenti è attribuibile alla subsp. bàs – Grano villoso nominale. (Triticum villosum) Dactylis glomerata L. subsp. hispanica (Roth) [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Prati aridi su sabbie Nyman – Erba mazzolina costiere. Localmente diffuso. [Euri-Medit.] H caesp – Prati e luoghi erbosi, più HHF (“litorale adriatico”, Revedin 1905; Pom- termofila del tipo. Rara. posa, Mesola, “assai comune”, Ferioli 1908; HFE (Pineta di Volano) Bosco della Mesola, Peyronel 1947-48: sempre come Triticum villosum L. oppure P.B.); REV, 289: Dactylis littoralis → Aeluropus littoralis “Arene marittime tra Mesola e Volano ! a Codi- Dactylorhiza Neck. ex Nevski (Orchida- goro, Pomposa e Mesola (Ferioli !)” (come Triti- cum villosum (L.) N.B.); BEG (Dune tra ceae) Comacchio e Po di Volano; Magnavacca: come Dactylorhiza incarnata (L.) Soó – Orchide pal- Triticum villosum M.B.); N2000 (Dune di Mas- mata senzatica; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; (Orchis incarnata) Dune della Puia; Lido degli Scacchi); BPM; [Euro-Sib.] G bulb – Prati umidi, cariceti, giun- TUPM (Dune di Massenzatica); ST; TUPF (Bosco cheti. Rarissima. della Mesola: come Triticum villosum N.B.); BER 9: 551-554: “Ferrariâ ad fossas a Felisio” TUMS (Dune della Puia). (come Orchis latifolia L. ); REV, 296: “Fossi (Fe- GP2; TUPE. lisi ex Bertol.)” (come Orchis latifolia L.); HFE (Pineta di Mesola; Lido di Volano: PF e PM; Lido (Mendica di Mesola); ABF; WWF (Mendica di degli Estensi: PF, PM, AA e BGP; Prati su paleo- Mesola: subsp. incarnata); N2000; PM1 (Men- dune 1 km N ex ENAOLI: AA) dica di Mesola: come Orchis incarnata L.). È in forte espansione negli anni più recenti soprat- Attualmente nota in regione per la fascia altocolli- tutto in praterie e luoghi disturbati nella zona co- nare, dal Piacentino al Modenese. La località ferra- stiera sia del Ravennate che del Ferrarese. rese è l’unica della pianura, dove peraltro un tempo era nota anche per almeno una località nel Bolo- Datura L. (Solanaceae) gnese. Orchis latifolia varietà β di Bertoloni, in base all'esame dei sinonimi, corrisponde a D. incarnata. Datura stramonium L. subsp. stramonium – Stramonio [X NAT] Dactylorhiza maculata (L.) Soó – Orchide mac- [Amer., ormai Cosmopol.] T scap – Colture sar- chiata chiate, incolti, ruderi, luoghi disturbati. Comune [Paleotemp.] G bulb – Prati, sentieri boschivi. HHF (Ferrara, “comune in tutta la provincia”, Fe- Molto rara. rioli 1907); BER 2: 606-609: “[Observavi] et in ABF (Bosco di S. Giustina). agro Ferrariensi” (come var. β); Betti G. 1900: (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) Supplemento alla flora bolognese (Scolo Aldro- Molto rara lungo la costa dell’Emilia-Romagna, dove vandi); REV, 321: “Luoghi incolti e dissodati a è stata rinvenuta anche al Bardello nel Ravennate. Mesola ! presso Ferrara: fuori della Porta Reno ! intorno alle mura della città specialmente presso Danthonia DC. (Poaceae/Gramineae) la Porta Romana ! Codigoro ! (α typica); “Nel β Danthonia decumbens (L.) DC. subsp. decum- Ferrarese (Bertol.)” ( tatula L.); LAG (Lagosanto, bens – Danthonia minore zona Vignole); N2000 (Bosco della Mesola; Dune (Triodia decumbens) di Massenzatica; Salina di Comacchio); PEM1 (Bo- [Europ.] H caesp – Boschi chiari e prati (silice). nifica del Mezzano); PP; TUBM (Foresta Panfilia Rara. di S. Agostino); TDZE (Verginese; Massenzatica; HHF (Magnavacca, Ferioli 1909: come Triodia Lagosanto; Borgo Manara); TUCS (Pontelago- decumbens (L.) Beauv.); BEG (Dune tra Comac- scuro; Ferrara; Poggio Renatico; Volania; Lido di chio e Po di Volano; Pomposa: come Triodia de- Volano; Porto Garibaldi); TUPF (Bosco della Me- cumbens P.B.); HFE; N2000 (Bosco della sola); TUPM (Dune di Massenzatica). Mesola); PGF (Bosco della Mesola). GP1; PE1. Dasypyrum T. Durand (Poaceae/Grami- Daucus L. (Apiaceae/Umbelliferae) neae)

86 Daucus carota L. – Carota selvatica HHF (Massenzatica, Felisi 1839; Ferrara, “ovun- (Daucus mauritanicus) que”, Felisi s.i.d.; id., “rottami fuori Porta Mare”, [Paleotemp. divenuta Subcosmopol.] H bienn – Ferioli 1906: sempre come Sisymbrium sophia Incolti e prati aridi. Comunissima L.); REV, 303: “Intorno alle mura di Ferrara tra HHF (Ferrara, Felisi 1817, sub Daucus maurita- Porta Mare e Porta Po (Ferioli !)” (come Sisym- nicus L.: subsp. carota, rev. PF, BL e PM; Fran- brium sophia L.); BEG (Pomposa; Magnavacca); colino, Felisi 1839; Ferrara, Ferioli 1906); REV, HFE (Porto Garibaldi); N2000 (Valle Bertuzzi); 314: “Comunissimo nei prati e luoghi erbosi od TUCS (Taglio della Falce; Dogato; Volania; La- incolti ! Coltivasi.” N2000 (Isola Bianca; Sacca di gosanto; Lido di Volano; Lido delle Nazioni: Goro; Dune di Massenzatica; Bosco della Mesola; come Sisymbrium sophia L.). Pineta di Volano; Valle Bertuzzi; Lido degli Scac- Trattandosi di pianta di esilissima conformazione e chi; Valli di Comacchio; Vene di Bellocchio); a ciclo precoce e brevissimo, passa facilmente inos- CAN (Lido di Volano); FGP; PMP2; TDPM; servata. TUDV (Delta del Po); MAC (Alberone; Baura; Fossalta; Masi Torello; Ruina; Sabbioncello S. Dianthus prolifer(um) → Petrorhagia prolifera Vittore; Villanova); PE2 (Ex-zuccherificio di Co- Dianthus saxifraga → Petrorhagia saxifraga digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 Dichondra J.R. & G. Forst. (Convolvula- (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. ceae) Agostino); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE (13 località in tutta Dichondra micrantha Urban – Dicondra [C la Provincia); TUCS (24 località in tutta la Pro- NAT] vincia); TUPM (Dune di Massenzatica). [Eurasiat.] G rhiz. Coltivata e sfuggita alla coltura. CSZ (sub Daucus mauritanicus); GP1; TUPE. Non comune. La revisione effettuata sul campione in HHF (Felisi (Pinete e marciapiedi del Lido di Spina: PM e 1817) sub D. mauritanicus L. = D. carota L. subsp. BGP; Francolino: PF) maximus (Desf.) Ball ha consentito di ricondurre Coltivata come tappezzante dei giardini, negli ultimi l’esemplare alla subsp. nominale e quindi di esclu- anni mostra tendenza a diffondersi anche in am- dere per ora la subsp. maximus, a cui il campione biente aperto; in regione è attualmente inoltre nota era stato attribuito, dalla flora ferrarese. nella pianura parmense (Bonali, Giordana, com. Daucus carota L. subsp. maritimus (Lam.) Batt. pers.) e nel Ravennate (IBIS4). H bienn – Incolti e prati aridi. Molto rara. Digitaria Haller f. (Poaceae/Gramineae) HFE (Portomaggiore). MAC. Digitaria ciliaris (Retz) Koeler – Sanguinella ci- gliata [X NAT] Accertata in regione finora solo nel Ferrarese, ma [Pantrop. e Subtrop.] T scap – Prati e incolti ric- forse solo perché trascurata. Si tratta peraltro di en- chi di nutrienti, anche subalofila. Non comune. tità di scarso valore sistematico, tanto da essere ri- dotta a sinonimo della subsp. nominale in Hand HFE (Risaie del Ferrarese; Lido di Volano; Scan- (2011). Peraltro Daucus carota, specie ad amplis- none di Goro: rev. PM); N2000 (Golene del Po e sima diffusione, è molto polimorfa e le diverse e nu- Isola Bianca). merose entità intraspecifiche non sono facilmente Digitaria debilis (Desf.) Willd. – Sanguinella de- riconoscibili né riconosciute da tutti gli Autori. bole [X NAT] Daucus grandiflorus → Orlaya grandiflora [Steno-Medit. e Sudafr.] T scap – Prati, incolti, ar- Daucus mauritanicus → Daucus carota gini, specie termofila. Rara. Delphinium ajacis → Consolida ajacis HFE (Lido di Volano). → Delphinium consolida Consolida regalis Termofila, in Italia nota finora per le regioni penin- Descurainia Fabr. (Brassicaceae/Crucife- sulari tirreniche da Toscana a Basilicata. Questa è la rae) prima segnalazione per l’Emilia-Romagna, che co- stituisce il primo rinvenimento per l’Italia adriatica Descurainia sophia (L.) Webb ex Prantl – Erba e il limite settentrionale dell’areale italiano. sofia Digitaria disticha → Paspalum distichum (Sisymbrium sophia) → [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T scap/H Digitaria filiformis Cynodon dactylon bienn – Incolti, coltivi. Rara.

87 Digitaria sanguinalis (L.) Scop. – Sanguinella Diplachne uninervia (J. Presl) Parodi – Pani- comune cella uninervia [X NAT] (Panicum sanguinale) (Leptochloa fusca subsp. uninervia) [Cosmop.] T scap – Prati, incolti, colture sar- [Neotropic.] T – Piane e margini di risaia. Non co- chiate, luoghi antropizzati. Molto comune. mune. HHF (Francolino, “abbondante negli orti e nelle HFE (Jolanda di Savoia; Codigoro; Corte Cen- vie”, Felisi 1839; Mesola, “sabbie marittime”, Fe- trale); MBPP (Jolanda di Savoia; Codigoro; Ostel- lisi 1841; Ferrara, “comunissima vicino all’abi- lato); TUPB (Risaie a Corte Centrale, Jolanda di tato”, Ferioli 1906); REV, 285: “Campi e luoghi Savoia, Codigoro). erbosi nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Pineta di Xenofita delle risaie, in Italia nota per ora solo per Volano; Pontelagoscuro; Ferrara; Poggio Rena- l’Emilia-Romagna e il Lazio. tico: rev. PM); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola); PI4 (Valle Santa); Diplotaxis Mill. (Brassicaceae/Cruciferae) PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Diplotaxis erucoides (L.) DC. subsp. erucoides - Agostino); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come Ruchetta violacea Panicum sanguinale L.); TDZE (Filo d’Argenta); [W-Medit. (Steno)] T scap – Incolti sabbiosi aridi. TUCS (13 località in tutta la Provincia: come Pa- Rara. nicum sanguinale L.); TUMS (Dune della Puia). HFE (Vene di Bellocchio). GP1; PI2; TUMM. Presente in tutta l’Italia, si colloca nelle aree più La revisione di Wilhalm (2009) ha chiarito la di- calde, e in Regione soprattutto in Romagna. Primo stinzione tra D. sanguinalis e D. ciliaris: quest'ul- rinvenimento per il Ferrarese. tima entità è stata trattata in maniera imprecisa in Flore europee recenti, ad es. in Zangheri (1976) e Diplotaxis tenuifolia (L.) DC. – Ruchetta selva- Pignatti (1982) per l'Italia, Bolòs & Vigo (2001) per tica la Catalogna, Hohenester & Welss (1993) per le (Sisymbrium “murale”) Isole Canarie. Conseguentemente, campioni d'erba- [Sub-medit-Subatl.] H scap – Incolti, coltivi, ru- rio attribuiti a D. ciliaris possono corrispondere a D. deri, prati aridi, argini, sabbie e dune. Molto co- sanguinalis subsp. pectiniformis Henrard, come ri- mune. conosciuto anche in CHK. Inoltre, Wilhalm (2009) Sisym- afferma che il carattere delle “lunghe setole ialine” HHF (Mura di Ferrara, Felisi s.i.d., come inserite sui nervi del lemma inferiore, e che servi- brium murale L.; id., Revedin 1905; id., Ferioli rebbe a distinguere D. sanguinalis subsp. (o var.) 1906; Gallo, “nel Reno”, Revedin 1908; Bosco pectiniformis dal tipo, e parallelamente la var. chry- Mesola, Peyronel 1947); REV, 304: “Comune soblephara (Fig. & De Notv) R.R. Stewart di D. ci- sulle mura di Ferrara ! alla Darsena ! sugli argini liaris, appare esagerato per la distinzione di un'entità del Reno a Poggio Renatico ! e al Gallo ! sugli ar- di rango sottospecifico, essendo spesso imperfetta- gini del Panaro a Bondeno ! arene marittime a mente sviluppato. Mesola ! Codigoro ! Pomposa ! Magnavacca ! Vo- Digitaria stolonifera → Cynodon dactylon lano ! argini del Po ! e del Po di Goro !”. BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Mura Diplachne Desf. (Poaceae/Gramineae) Estensi); N2000 (Isola Bianca; Dune di Massen- Diplachne fascicularis (Lam.) P. Beauv. – Pani- zatica; Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola; cella fascicolata [X NAT] Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comacchio); PE2 (Leptochloa fusca subsp. fascicularis) (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica [Neotropic.] T – Piane e margini di risaia, oltre i del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD quali non sembra affermarsi in altri habitat. Non (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- comune. stino); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come D. HFE (Jolanda di Savoia) muralis DC. var. tenuifolia DC.); TDZE (Viga- rano Pieve); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS Osservata per la prima volta nel 2011, nello stesso (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenza- ambiente della congenere D. uninervia; entrambe tica). istituite come specie indipendenti e successivamente considerate sottospecie di D. fusca (L.) P. Beauv. ex GP1; GP2; MAC. Roem. et Schult. (CHK), recentemente è stato loro (Pineta di Mesola; Mendica; Lido di Volano; restituito il rango specifico (CGR). Borgo Manara; Vene di Bellocchio: PF e PM).

88 Dipsacus L. (Dipsacaceae) PMP2 (luoghi alofili del Delta del Po); TDPM (Lido di Spina). Dipsacus fullonum L. – Cardo dei lanaioli (Dipsacus sylvestris) La conferma della subsp. viscosa segue Iamonico & [Euri-Medit.] H bienn (T scap) – Prati e incolti, Alessandrini 2008. argini, luoghi disturbati. Comune. Dorycnium → Lotus HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi, s.i.d., come D. sylvestris; id., “assai comune”, Ferioli 1907, come Il genere Dorycnium Mill. è stato completamente D. sylvestris L.; Diamantina, Ferioli s.i.d., come incluso in Lotus L. (Degtjareva & al. 2006, 2008; D. sylvestris Huds. var. laciniatus K. et Rich: rev. Peruzzi 2010). PF e BL); REV, 322: “Luoghi incolti, siepi e mar- Dorycnium herbaceum → Lotus herbaceus gini dei fossi, frequente nella provincia !” (come Dorycnium hirsutum → Lotus hirsutus D. silvestris Huds.); PE2 (ex-zuccherificio di Co- Dorycnium pentaphyllum → Lotus dorycnium digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PP (Foresta Pan- Draba L. (Brassicaceae/Cruciferae) filia di S. Agostino). Draba muralis L. – Draba murale MAC. [Circumbor.] T scap – Ruderi, incolti. Non rara (Pescara: PF) ma localizzata. Dipsacus sylvestris → Dipsacus fullonum HHF (Ferrara, “dintorni”, Ferioli s.i.d.); PI6; PP2 (Mura Estensi). Dittrichia Greuter (Asteraceae/Composi- → tae) Draba verna Erophila verna subsp. verna e subsp. prae- cox Dittrichia graveolens (L.) Greuter – Enula ces- Dracunculus Mill. (Araceae) pita [◆] (Cupularia graveolens, Erigeron graveolens, Inula gra- Dracunculus vulgaris Schott – Dragontea veolens) [Steno-Medit.] G rhiz – Talvolta coltivato; spon- [Medit.-Turan.] T scap – Luoghi erbosi disturbati. taneo nei boschi. Rarissimo. HHF (“Cotignola” (sic !), “al Gallo in fondo al (Pineta di Mesola: BGP) Reno Dott. Canuti”, Felisi s.i.d., come Erigeron Pianta di grandi dimensioni e di incerto indigenato, graveolens L.; Ferrara, prati Diamantina, Ferioli essendo anche coltivata per la sua particolare infio- 1907, come Inula graveolens (L.) Desf.); BER 9: rescenza; sicuramente autoctona nel Sud, segnalata 195-197: “ex provincia Ferrariensi al Gallo a Fe- in Regione per diverse località, dalle quali tuttavia lisio” (come Cupularia graveolens); REV, 330: sembra rapidamente scomparire. “Al Gallo (Felisi ex Bertol.); Diamantina (Fe- rioli !)” (come Inula graveolens (L.) Desf.) Dryopteris Adans. (Dryopteridaceae) Dittrichia viscosa (L.) Greuter subsp. viscosa – Dryopteris filix-mas (L.) Schott – Felce maschio Enula cepittoni [Subcosmop.] G rhiz – Muri ombrosi e stillici- (Cupularia viscosa, Inula viscosa) diosi. Rara. [Euri-Medit.] H scap – Luoghi disturbati anche FAD: Ferrara, tra Porta Po e Porta Mare; BOP subsalsi, nitrofila. Comune. (Mirabello; Fossanova S. Biagio; Ferrara Chiesa HHF (S. Martino “rive Reno”, Felisi 1838; Gallo S. Benedetto). e Francolino “lungo il Reno e il Po”, Ferioli s.i.d.); (Ferrara, Chiesa S. Maria della Consolazione; via BER 9: 197-198: “Ferrariâ a S. Martino a Felisio, Cortevecchia; Chiesa S. Domenico: PM) ex paludibus di Comacchio ab Eq. Camillo Sa- Talora coltivata nei giardini, da cui si è irradiata in lina” (come Cupularia viscosa); VP (Diaman- ambienti adatti, spesso su grondaie con stillicidio. tina); REV, 330: “Paludi di Comacchio (Salina ex Duchesnea indica → Potentilla indica Bertol.); S. Martino (Felisi ex Bertol.)”; HFE (Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); N2000 Dysphania R. Br. (Chenopodiaceae) (Bosco della Mesola; Sacca di Goro; Valle Ber- Dysphania ambrosioides (L.) Mosyakin & Cle- tuzzi; Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bel- mants – Farinello aromatico [X NAT] locchio); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF (Chenopodium ambrosioides) (Bosco della Mesola); PMG (Sacca di Goro); [Neo-tropic. divenuto Subcosmopol.] T scap –

89 Coltivi e luoghi incolti, nitrofilo. Diffuso. fluviali, anche commensale delle colture sar- HFE (Mura Estensi; Foresta Panfilia di S. Ago- chiate. Comune. stino); N2000 (Isola Bianca; Bosco della Mesola); HHF (Ferrara, “lungo l’arginone”, Revedin 1905; PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di id., “frequente intorno ai maceri”, Ferioli 1906: S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della Mesola). sempre come Panicum crus-galli L.); REV, 285: (Gorino: BGP) “Lungo i fossi e i canali nei dintorni di Ferrara ! La nomenclatura segue IAN. Codigoro !” (come Panicum Crus Galli L.); BEM (Arene del Po a Pontelagoscuro: forma aristata, Dysphania botrys (L.) Mosyakin & Clemants – come Panicum crux galli L.); HFE (Mura Estensi; Farinello botri Brazzolo; Montesanto; Valle Santa, quest’ultima (Chenopodium botrys) come E. crus-pavonis H.B.K. Schultes); N2000 [Eurasiat. Divenuto Subcosmop.] T scap – Coltivi (Bosco della Mesola; Golene del Po e Isola e luoghi incolti, nitrofilo. Raro. Bianca); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 HHF (Gallo, “terra nuda”, Felisi 1839; Gallo e Ar- (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- genta, “lungo il Reno”, Ferioli 1911). stino); PM1 (Valle Santa: come E. crus-pavonis (Poggio Renatico, Stazione ferroviaria: AA). H.B.K. Schultes); TDZE (10 località in tutta la La nomenclatura segue IAN. La presenza lungo le Provincia); TUCS (16 località in tutta la Provin- ferrovie prefigura una futura espansione. cia: come Panicum crus-galli L.); TUPF (Bosco della Mesola: come Panicum crus-galli L.) Dysphania pumilio (R. Br.) Mosyakin & Cle- GP1; MAC; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. mants – Farinello nano [X CAS] (Comacchio: PM; Poggio Renatico, canali: AA) [Australia] T scap – Luoghi disturbati, sinantro- pico. Sporadico. Specie molto variabile e di grande ampiezza ecolo- HFE (Ferrara, ospedale). gica. Le forme con reste molto lunghe e spighe ri- curve erano state interpretate come E. crus-pavonis Entità nuova per il Ferrarese, individuata solo nel H.B.K. Schultes, ma per errore (Banfi in litt.). Que- 2010: si tratta della seconda località segnalata per sta specie infatti in Italia non è presente. l’Emilia-Romagna, dopo Bologna (AA, det. G. Ga- lasso, in Acta Plantarum, topic 6071; vedi anche Echinochloa “crus-pavonis” → Echinochloa crusgalli Alessandrini & al. 2011). La specie, presente anche Echinophora L. (Apiaceae/Umbelliferae) in Lombardia e Sicilia (CGR), ha fatto di recente la sua comparsa in Campania (Del Guacchio 2010) ed Echinophora spinosa L. – Carota spinosa è sicuramente in espansione. [Euri-Medit.] H scap – Spiagge e dune. Diffusa. HHF (Volano spiaggia, Felisi 1831; Mesola, ma- rittimi, Felisi 1840; Volano spiaggia, Revedin E 1908; Comacchio, litorale Magnavacca, Ferioli Ecballium A. Rich. (Cucurbitaceae) 1909); BER 3: 153-154: “Mesola, ex ora circum- padana a Comacchio, et Volano a Felisio”; REV, Ecballium elaterium (L.) A. Rich. – Cocomero 315: “Comacchio, Mesola, Volano (Felisi ex Ber- asinino tol.); arene marittime presso Volano !”; BEG [Euri-Medit.] G bulb – Sabbie litorali, luoghi di- (Dune a Magnavacca); HFE (Lido di Volano); sturbati, incolti. Raro. N2000 (Gorino; Volano; Bosco della Mesola); HHF (Francolino, “giardino”, Felisi 1819 (?); Fer- CAN (Lido di Volano); COR (Valli salse); PMG rara, “Borgo S. Luca dove c’era il camposanto”, (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola). Ferioli 1907); REV, 328: “Nell’ex camposanto di CSZ; GP2; TUPE. S. Luca (Ferioli !)”; BDFP (Ex-zuccherificio di Specie caratteristica dell’Echinophoro spinosae – Codigoro; Bosco Spada). Am mophiletum arundinaceae, vegetazione delle (Ferrara, avventizio nei giardini: PM; Bosco di S. dune costiere. La sua presenza è quindi limitata alle Giustina: DAL) sabbie litoranee, dove peraltro è frequente. Echinochloa P. Beauv. (Poaceae/Grami- Echinops L. (Asteraceae/Compositae) neae) Echinops sphaericus → Echinops sphaerocephalus Echinochloa crusgalli (L.) P. Beauv. – Giavone (Echinochloa “crus-pavonis”, Panicum crus-galli) Echinops sphaerocephalus L. – Cardo-pallot- [Subcosmop.] T scap – Fossi, luoghi umidi, alvei tola

90 (Echinops sphaericus) Elaeagnus L. (Elaeagnaceae) [Paleotemp.] H scap – Incolti erbosi. Raro. → HHF (Reno vecchio, Felisi 1837: come E. sphae- Elaeagnus argentea Elaeagnus angustifolia ricus L.; Boccaleone di Argenta, Ferioli 1908); Elaeagnus angustifolia L. – Olivagno, olivo di BER 9: 509-511: “Ferrariâ a S. Martino secus Boemia [C NAT] Rhenum veterem a Felisio”; REV, 331: “Presso S. (Elaeagnus argentea) Martino lungo il Reno abbandonato (Felisi ex [Asia-Temper.] P scap – Parchi, zone sabbiose co- Bertol.); lungo il Reno ad Argenta (Ferioli !)”; stiere. Comune. HFE (Campotto; Boccaleone); PI5 (Argenta, ar- HHF (coltivato, Felisi 1824); HFE (Foce Po di Vo- gine del canale Lorgana; S. Martino). lano; Lido delle Nazioni); N2000 (Sacca e Scan- none di Goro; Lido di Volano; Valli e Salina di Echinospermum lappula → Lappula squarrosa Comacchio; Lido di Spina); PE1 (Scannone di Echium L. (Boraginaceae) Goro); PMG (Sacca di Goro: anche come E. ar- Echium plantagineum L. – Viperina piantagi- gentea Moench); PMP1 (Salina di Comacchio). nea [Ex?] TUPE. [Euri-Medit.] T scap/H bienn – Incolti, prati. Coltivato negli abitati e introdotto nelle aree natu- Molto rara. rali della costa, talvolta naturalizzato. REV: “Sammartina (Brighetti)”. Elatine L. (Elatinaceae) Nonostante sia considerato presente in regione in CHK, le poche segnalazioni disponibili sono tutte Elatine ambigua Wight. – Pepe d’acqua [X molto datate. NAT] [Pantrop.] I rad/T scap – Limitata alle piane di ri- Echium vulgare L. – Erba viperina saia. Rara. [Europ.] H bienn – Incolti, margini, prati aridi, ar- PG1; PI3 (Iolanda di Savoia, risaie). gini. Diffusa. HHF (Francolino, “prato detto I salmastri”, Felisi Xenofita di ambienti umidi (risaie), in Italia nota 1835; Bergantino (RO), argine del Po (sponda sx), solo per Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, dove la stazione ferrarese costituisce l’unica loca- Felisi 1836; Ferrara, “assai comune”, Ferioli lità. 1904; Sammartina-Rivana, Ferioli s.i.d., var. pilo- sissimum Fiori); REV, 320: “Campi, luoghi erbosi Elatine triandra Schkuhr – Pepe d’acqua a 3 od incolti in tutta la provincia !” (α typicum); “Ar- stami gini della valle di Burana a Bondeno (Bertol.)” (β [Circumbor.] I rad/T scap – Piane di risaia. Dif- pilosissimum Fiori); HFE (Mura Estensi; Lido di fusa. Volano); N2000 (Bosco della Mesola); PI6; PP2 HFE (varie località del Ferrarese). (Mura Estensi); TUMS (Dune della Puia); TUPF PG1; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. (Bosco della Mesola). Più diffusa della precedente; in Italia presente anche GP2. in Calabria e Sardegna. In regione è nota anche per (Argine del Po a W di Pontelagoscuro; Salina di il Reggiano. Limitata alle piane di risaia dove svolge Comacchio: PM) l’intero ciclo vegetativo in sommersione. Eichhornia Kunth (Pontederiaceae) Eleocharis R. Br. (Cyperaceae) Eichhornia crassipes (Mart.) Solms – Giacinto [“Heleocharis”] d’acqua. [X CAS Ex] Eleocharis acicularis (L.) Roem. & Schult. – [Neotrop.] I nat – Canali, fossi. Sporadica. Giunchina aghiforme [Ex?] Neofita casuale in Lombardia, Friuli-Venezia Giu- (Scirpus acicularis) lia, Emilia-Romagna, Toscana e Sicilia (CGR), è in- [Subcosmop.] G rhiz/T scap – Fanghi umidi, su- vasiva in Lazio, nell’Agro Pontino (Anzalone & al. perfici coperte da un velo d’acqua. Rarissima e 2010). È stata rinvenuta nell’estate-autunno del 2004 forse scomparsa. come casuale in un canale a Porotto; ancora presente BER 1: 308-310: “ex palustribus Ferrariensibus a nell’estate-autunno 2005, è scomparsa l'anno se- Prof. Campana”; REV, 291: “Nelle paludi (Cam- guente.Trattandosi dell’unica località nota in Emi- pana ex Bertol.)” (come Heleocharis acicularis lia-Romagna, deve essere considerata scomparsa R. Br.) anche dalla regione. CSZ (“erbe inutili e nocive” di prati e pascoli, sub

91 Scirpus acicularis). HHF (“Canalino di Cento, fossa del circondario”, Ferioli 1905; “Po di Marrara, fossa circondario e Presente in quasi tutte le regioni d’Italia, ma raris- 1 sima e non sempre confermata da rinvenimenti re- canale di Cento”, Ferioli 1906); REV , 294: “Na- centi. In regione è nota solo del Bolognese per una turalizzata presso Ferrara: nelle fosse di circon- sola località (campioni in HFE, raccolti da PF e PM vallazione della città, nel canalino di Cento e nel nel 1994). canale di Burana (Ferioli !); nel Poatello (Ti- roni !)”; HDP (Ferrara: Fuori P. S. Giovanni”, Eleocharis obtusa (Willd.) Schult. – Giunchina 1913; Canalino di Cento, 1914); HFE (varie del delle risaie [X NAT] Ferrarese, risaie). [Nordamer.] T scap – Piane e canalini di risaia. PG3; PI21; TUMM; TUPB; TUUV1. Rara. HFE (margine di risaia, non meglio localizzata). La affine E. nuttallii (Planch.) H. St.John è in forte PI3; TUMM; TUPB. espansione e in molte aree sta rapidamente sosti- tuendo E. canadensis. E’ stata rinvenuta nel Delta Nota in poche regioni dell’Italia settentrionale. Le del Po veneto (MDV) e la presenza nel Ferrarese è località ferraresi sono le sole in Emilia-Romagna. assai probabile. Eleocharis palustris (L.) Roem. & Schult. – Elymus L. (Poaceae/Gramineae) Giunchina comune → [Subcosmop.] G rhiz – Prati umidi, paludi, risaie. “Elymus arenarius” Ammophila arenaria subsp. au- Poco comune. stralis HHF (Ferrara, “vie uliginose”, Felisi 1846; id., Elymus athericus (Link) Kerguélen – Grami- “riva fossi prati umidi, provincia”, Felisi s.i.d.; Ri- gna litoranea vana, “macero della Lupa”, Revedin 1905, come (Agropyron litorale, Agropyron pungens, Elymus pyc- E. p. R. Br.; Ferrara, “fossi paludosi e prati Conte nanthus, Elytrigia atherica) Revedin”, Ferioli 1906, come E.p. R.Br.); BER 1: [Euri-Medit.] G rhiz – Incolti, prati, argini, luoghi 305-307: “Ferrariâ a Prof. Campana”; REV, 291: alofili. Comune. “Comune nelle paludi, fossi, maceri, ecc. nei din- HHF (Mesola, Revedin 1905, erroneamente come torni di Ferrara ! Bondeno ! lungo il Po presso Agropyron junceum P.B.: rev. BL; Cannevié, “sab- Pontelagoscuro !”; HFE (Masi Torello; Valli di bie marittime”, Revedin 1906, come Agropyron Argenta); N2000 (Bosco della Mesola; Cam- repens var. litorale; Comacchio, Revedin 1907, potto); MAC (Ducentola; Gaibanella; S. Biagio); come Agropyron glaucum: rev. Béguinot come PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF; TUPF Agropyron litorale; Pomposa, Ferioli 1909, come (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Campotto e Agropyron litorale); REV, 289: “Cannevié ! Co- Valle Santa). macchio ! Pomposa ! Volano !” (come Agropyron repens L. litorale Dum.); BEM (Comacchio); Eleusine Gaertn. (Poaceae/Gramineae) HFE* (ma nell’erbario informatizzato come Ely- Eleusine indica (L.) Gaertn. – Gramigna in- trigia atherica (Link) Kerguélen) (Valli di Co- diana [X NAT] macchio; Sacca di Goro; Lido di Volano); CAN [Termocosmop.] T scap – Vie, strade, ambiti ur- (Lido di Volano: come Elymus pycnanthus (Go- bani e marginali disturbati. Comune. dron) Melderis); FGP*; PMP2; TUDV* (luoghi HFE (Ferrara; Mura Estensi; Lido di Spina); alofili del Delta del Po); PE3 (Argini canale Na- N2000 (Bosco della Mesola); PE1 (Delta del Po); vigabile a Valle Lepri e Comacchio; Argini Valle PI5 (Ferrara; Taglio della Falce); PP2 (Mura Fattibello); PEM1 (Bonifica del Mezzano: come Estensi). Elytrigia atherica (Link) Kerguélen ex Carreras Martinez); PGF*; ST1; TUPF1; UGA (Bosco della Dalle prime segnalazioni in Provincia (fine anni ’80 Mesola: 1come Agropyron repens L. var. litorale del XX secolo) ha mostrato una costante tendenza a Dum.); PMG* (Sacca di Goro); PMP1* (Salina di diffondersi soprattutto negli ambienti urbani. Comacchio); TDPM (Valle Bertuzzi; Valli di Co- Elodea Michx. (Hydrocharitaceae) macchio; Vene di Bellocchio); TUCS2 (Dogato; S. Giovanni di Ostellato; Comacchio; Lido delle Na- Elodea canadensis Michx. – Peste d’acqua [X zioni; Lido di Spina: 2come A. litorale Auct., non NAT] Dumort.); TUMS* (Dune della Puia); TUPM* 1 ( Anacharis canadensis) (Dune di Massenzatica). [Nordamer.] I rad – Fossi, canali, stagni, risaie. GP2*; TUPE*. Diffusa.

92 Entità caratteristica di Elymetum atherici, vegeta- [S-Europ.-Sudsib.] G rhiz – Argini fluviali. Rara. zione delle dune costiere. (Agropyron repens var glaucum) La presenza della specie si concentra lungo il lito- REV, 289: “Sulle mura di Ferrara ! lungo il Po a rale, mentre più all’interno in habitat analoghi è fre- Pontelagoscuro (Ferioli !)” (come Agropyron re- quente E. repens. Nella Bonifica del Mezzano gli pens (L.) P.B. β glaucum Roem. & Schult.). areali delle due specie si compenetrano. Citato in HFE e in altri casi (*) come Agropyron pungens Entità estremamente complessa e alla quale sono da (Pers.) R. et S., binomio da ritenersi non valido per- riferire numerose denominazioni, tra cui Agropyron ché è da riferire correttamente ad altra specie a di- glaucum è quella più utilizzata nella letteratura flo- stribuzione boreoatlantica. ristica emiliana. Nel Ferrarese le antiche segnala- zioni non sono state confermate con rinvenimenti Elymus caninus (L.) L. – Gramigna dei boschi recenti. [◆] (Agropyron caninum, Roegneria canina, Triticum cani- Elymus pycnanthus → Elymus athericus num) Elymus repens (L.) Gould subsp. repens – [Circumbor.] H caesp – Prati, boscaglie, macchie. Gramigna comune Rara. (1Agropyron repens (L.) Beauv., 2Elytrigia repens, HHF (Francolino, “alveo Po al Giarone”, Felisi 3Triticum repens) 1848, come Triticum caninum Huds.); REV: [Circumbor.] G rhiz – Prati, incolti, argini, luoghi “Sammartina !”. TUPE. disturbati. Comune. 3 Elymus elongatus (Host) Runemark subsp. HHF (Ferrara, Felisi s.i.d. ; Francolino, “riva Eri- 3 elongatus – Gramigna allungata dani”, Felisi 1848 ; Mura di Ferrara, Revedin 1 (1Agropyron elongatum) 1905 ; “assai comune sotto le siepi”, Ferioli [Euri-Medit.] H caesp – Dossi e barene nelle valli 19061; Pontelagoscuro, Ferioli 19071, var. glau- salmastre. Rara. cum R. et S.; rev. Béguinot); REV1, 289: “Comune HFE1 (ex-valle Volano); N20001 (Valli di Comac- nei campi, prati, margini delle vie nei dintorni di chio; Vene di Bellocchio; Valle Bertuzzi); COR1 Ferrara ! ed alla Mesola !” α typicum); BEM1 (Valle Bertuzzi); PMP11 (Salina di Comacchio); (Nuove bonifiche ferraresi); HFE1,2 (S. Maria Co- PMP2 (Valli e Salina di Comacchio); TDPM; difiume1; Bonifica del Mezzano2); MAC1 (Am- TUDV1 (luoghi alofili del Delta del Po). brogio; Ca’ Matte; Cologna; Formignana; TUPE1. Gambulaga; Masi S. Giacomo; Portomaggiore; Quartesana; Sabbioncello S. Vittore; Sandolo; Ta- Elymus farctus (Viv.) Runemark ex Melderis mara; Tresigallo); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- subsp. farctus – Gramigna delle spiagge goro); PEM12 (Bonifica del Mezzano); PI61; PP2 (Agropyron junceum) (Mura Estensi); PIPI2 (Foresta Panfilia di S. Ago- [Euri-Medit.] G rhiz – Dune vive embrionali, spe- stino); TDZE1 (Alberlungo; Lagosanto; Borgo cie pioniera. Non comune. Manara); TUCS1 (28 segnalazioni in tutta la Pro- HHF (Mesola, Peyronel 1948); REV: “Arene ma- vincia). rittime presso la Mesola !”; HFE (Scannone di CSZ3; GP11; PI21; TUMM1; TUUV1. Goro; Lido di Volano; Lido delle Nazioni); N2000 (Spiaggia di Bellocchio; Sacca di Goro; Lido di Elytrigia atherica → Elymus athericus Volano); CAN (Lido di Volano); COR (valli Elytrigia elongata → Elymus elongatus salse); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco Elytrigia intermedia → Elymus hispidus della Mesola). Elytrigia juncea → Elymus farctus TUPE. Elytrigia repens → Elymus repens subsp. repens Specie caratteristica di Echinophoro spinosae – Ely- Emerus Mill. (Fabaceae/Leguminosae) metum farcti. Emerus major Mill. – Cornetta dondolina Tipica delle dune litoranee, inizia i primi stadi di edi- (Coronilla emerus) ficazione dei cordoni dunosi precedendo il più con- [Centro-Europ.] NP – Macchie e boschi luminosi sistente contributo di Ammophila arenaria. Piuttosto soprattutto lungo la costa. Rara. diffusa, ma minacciata sia dalla gestione delle HHF (Gallo, “golene del Reno vicino al ponte”, spiagge a fini balneari sia dall’erosione. Ferioli 1911); N2000 (Bosco di S. Giustina; Valle Elymus hispidus (Opiz) Melderis – Gramigna Bertuzzi); PG2; PGF; ST; TUPF (Bosco della Me- intermedia [Ex?] sola); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino: da Cor-

93 betta); TUCE (Bosco di S. Giustina). Epilobium tetragonum L. – Garofanino qua- (Bosco Spada: DAL) drelletto [Paleotemp.] H scap – Fossi, margini di corpi Endymion non-scriptum → Hyacinthoides non-scripta idrici, luoghi umidi. Non comune. Epilobium L. (Onagraceae) HHF (Casaglia, “Tenuta Blaio, Sig. Muratori”, Ferioli 1914); HFE (Gavello; Quartesana); PEM1; Epilobium hirsutum L. – Garofanino d’acqua TUCS (Bonifica del Mezzano); TUPF (Bosco [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] H scap – della Mesola: var. decurrens Spr.). Fossi, margini di corpi idrici, luoghi umidi. Dif- (Poggio Renatico: AA) fuso. HHF (Pontelagoscuro, “riva del Po”, e Mura di Epipactis Zinn (Orchidaceae) Ferrara, Ferioli 1907); REV, 313: “Sotto le mura di Ferrara all’antica Porta degli Angeli, e lungo il Epipactis atropurpurea → Epipactis atrorubens Po a Pontelagoscuro (Ferioli !)”; HFE (Masi S. Epipactis atrorubens (Hoffm. ex Bernh.) Besser Giacomo; Campotto); MAC (Masi Torello); PI4; – Elleborine violacea TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Epipactis atropurpurea) (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (S. Biagio [Europeo-Caucas.] G rhiz – Prati stabili, bordi di d’Argenta); TUPF (Bosco della Mesola: var. sub- boschi. Rarissima. glabrum Koch). PGD (Margini Sacca di Goro: come E. atropur- Epilobium obscurum Schreb. – Garofanino purea Rafin.) scuro Epipactis helleborine (L.) Crantz – Elleborine [Europ.] H scap – Fossi, margini di corpi idrici, comune luoghi umidi. Raro. (Epipactis latifolia) HFE (varie); MAC (Baura; Masi Torello; Villa- [Paleotemp.] G bulb – Sentieri boschivi, radure. nova); PI6; PP2 (Mura Estensi). Rara. Epilobium palustre L. – Garofanino turgoncello ABF; WWF (Parco Villa Bernaroli, Fondo Reno); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come E. latifolia [Circumbor.] H scap – Fossi, corpi idrici, luoghi All.). umidi. Raro. PI4; TUPR (Valle Santa). Epipactis latifolia → Epipactis helleborine In regione è specie oggi presente soprattutto nella Epipactis microphylla (Ehrh.) Sw. – Elleborine fascia montana centrale e occidentale, mentre è ra- minore rissima (relittuale?) nella pianura; Valle Santa è [Europeo-Caucas.] G rhiz – Boschi termofili. Ra- l’unica località nota della parte orientale. Altre sta- rissima. zioni nei fontanili piacentini, in tutt’altro contesto (Pineta di Volano: BL) ambientale. Da monitorare. Lungo la costa è presente, per quanto rara, in alcune Epilobium parviflorum Schreb. – Garofanino località del Ravennate. minore [Paleotemp.] H scap – Fossi, margini di corpi Epipactis palustris (L.) Crantz – Elleborine pa- idrici, luoghi umidi. Non comune. lustre [?] HHF (Tra Gallo e Poggio Renatico, “lungo il (Serapias palustris) Reno”, Ferioli 1911); HFE (Campotto); PEM1 [Circumbor.] G rhiz – Prati umidi stabili. Molto (Bonifica del Mezzano); ST; TUPF (Bosco della rara. Mesola). WWF (“Foci Reno”). TUMM. CSZ (sub Serapias palustris) Epilobium roseum Schreb. subsp. roseum – La presenza nel Ferrarese è possibile, ma non ac- Garofanino roseo certata. La stazione segnalata è tuttavia molto pros- [Eurasiat.] H scap – Fossi, margini di corpi idrici, sima al territorio indagato. Non è da escludere che il rilevatore abbia collocato erroneamente il rinveni- luoghi umidi. Non comune. mento che si trova a nord del Reno, ma in provincia N2000 (Bosco della Mesola); PG2; PGF (Bosco di Ravenna. della Mesola); TDZE (Settepolesini; Sandolo; Mi- gliarino; Alberlungo; Caprile; S. Biagio d’Ar- Equisetum L. (Equisetaceae) genta).

94 Equisetum arvense L. – Coda cavallina, equi- Equisetum limosum → Equisetum fluviatile seto dei campi Equisetum maximum → Equisetum telmateia [Circumbor.] G rhiz – Campi sarchiati, fossi, mar- gini stradali, siepi. Molto comune. Equisetum palustre L. – Equiseto palustre HHF (Rivana, Sammartina, Revedin 1905); REV, [Circumbor.] G rhiz – Canali, fossi e superfici an- 283: “Sammartina ! Darsena ! nei binari della fer- fibie. Non comune. rovia presso la Stazione di Ferrara ! lungo il Po ! HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1906; e il Po di Goro ! lungo il Panaro a Bondeno ! Gallo, Revedin 1908); REV, 283: “Alveo del Reno lungo la strada Catena !”; FAD: Ferrarese in più abbandonato ! Mizzana ! nel Reno al Gallo ! in- luoghi; BOP (Zerbinate di Bondeno; Stellata; Sal- torno alle Mura di Ferrara tra Porta Po e Porta vatonica; Ravalle; Francolino; Guarda Ferrarese; Mare (Ferioli !)”; FAD: Ferrarese in più luoghi; Pescara; Alberone di Ro; Berra; Cesta; Jolanda di N2000 (Bosco della Mesola); BOP (Mendica; Savoia; Mezzogoro; S. Giustina; Bondeno; Ma- Bosco della Mesola; Valle Santa); PEP; PGF; donna Boschi; Casaglia; Coronella; Boara; Braz- TUPF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Valle zolo; Formignana; Migliaro; Codigoro; Torbiera; Santa); TUCE (Bosco S. Giustina); TULA (Men- Chiesanuova di Poggio Renatico; S. Martino; dica; Bosco della Mesola). Torre Fossa; Masi Torello; Voghiera; Porto Rotta; CSZ. S. Vito di Ostellato; Migliarino; Campotto di Ar- È pianta soprattutto montana; le stazione ferraresi, genta); BPM (Dune di Massenzatica); PEM1 (Bo- peraltro ormai non molto numerose, sono tra le po- nifica del Mezzano); PGF (Bosco della Mesola); chissime accertate di recente nella pianura e lungo la PI6; PP2 (Mura di Ferrara); PP (Foresta Panfilia di costa. S. Agostino); PMP2 (Lidi Comacchiesi); TDZE Equisetum ramosissimum Desf. – Equiseto ra- (Settepolesini; Vigarano Pieve; Migliarino; Mi- mosissimo gliaro; Ostellato). [Circumbor.] G rhiz – Suoli asciutti, margini stra- Equisetum fluviatile L. – Equiseto fluviatile dali, massicciate ferroviarie. Molto comune. (Equisetum limosum) HHF (Mura Estensi, Revedin 1905; Casaglia, Fe- [Circumbor.] G rhiz – Fanghi umidi, suoli talvolta rioli 1907; Reno a Gallo, Revedin 1908); REV, inondati in alvei fluviali e depressioni. Molto raro. 283: “Nei prati a Berra (Brighetti !); lungo la HHF (Rivana, Revedin 1905: come E. limosum strada di Casaglia (Ferioli !); nel Reno al Gallo !”; L., confermato da rev. di PF); REV, 283: “Alveo FAD: Berra; Casaglia; Reno al Gallo; HFE (Fer- del Reno abbandonato ! Darsena !” (come E. li- rara; Francolino; S. Maria Codifiume; Valle Ber- mosum L.); ST; TUPF (Bosco della Mesola) tuzzi; Lido delle Nazioni); HBO (Cento; Gualdo); (come E. limosum L. var. fluviatile L.; anche var. N2000 (Sacca di Goro; Bosco S. Giustina; Dune linneanum Doell.). di Massenzatica; Lido di Volano; Lago di Spina; Lido degli Scacchi; Vene di Bellocchio); BOP Sporadico in pianura, si tratta delle uniche segnala- (Bondeno; Zerbinate; Stellata; Ravalle; Casaglia; zioni per la pianura emiliano-romagnola (per BOP la specie è rara e limitata alla fascia montana). Guarda Ferrarese; Fossadalbero; Alberone di Ro; Ponte S. Pietro; Jolanda di Savoia; Serravalle; Equisetum hyemale L. – Equiseto invernale [◆] Mezzogoro; Mesola; Scortichino; Bondeno; Set- [Circumbor.] G rhiz – Boschi umidi, suoli talvolta tepolesini; Madonna Boschi; Ferrara; S. Martino; inondati in alvei fluviali e depressioni. Raro. Boara; Brazzolo; Formignana; Migliaro; Torbiera; HHF (Lungo il Po a Francolino, Ferioli 1909: var. Codigoro; Vaccolino; Volano; Gorino Ferrarese; schleicheri Milde, confermato da rev. di PF); Chiesanuova di Poggio Renatico; Torre Fossa; S. REV, 283: “Lungo le Mura di Ferrara!”; FAD: Bartolomeo in Bosco; Voghenza; Masi Torello; Mura di Ferrara, fo. paleaceum. Montesanto; Migliarino; Libolla; Lagosanto; Sporadico in pianura, si tratta delle uniche segnala- Ostellato; Lidi Comacchiesi; Benvignante; Cam- zioni per la pianura emiliano-romagnola. Per BOP le potto di Argenta; Porto Garibaldi; Anita); BPM; segnalazioni bibliografiche per il Ferrarese sono inat- TUPM (Dune di Massenzatica); CAN (Lido di tendibili e da riferire, presumibilmente, ad altre en- Volano); PGF; UGA (Bosco della Mesola); PP2 tità; Zangheri (1936) lo cita per le Pinete Ravennati, (Mura di Ferrara); PMG (Sacca di Goro); TUCE riprendendo il dato da Ginanni (1774), e da Del Testa (Bosco di S. Giustina); TUCS (22 località in col- (1897), poi lo trova anche lui, ma non sporificato, e ture sarchiate). con alcuni caratteri tendenti ad E. ramosissimum. GP1; GP2; TUPE.

95 (Stazione di Poggio Renatico; Sanguettola: AA) Secondo CHK segnalata per errore in regione. Tutta- via l’identità certa del campione documenta l’antica Nei tempi più recenti, la diffusione di questo equi- presenza, probabilmente effimera e non confermata seto ha conosciuto un incremento impressionante di recente. soprattutto in aree agricole e ferroviarie. È possibile che parte di queste segnalazioni siano da ricondurre Eragrostis cilianensis (All.) Janch. – Panicella ad Equisetum ×moorei Newman, ibrido naturale tra maggiore [X NAT] E. ramosissimum ed E. hyemale L., diffuso nel Ra- (Eragrostis megastachya, “Poa eragrostis”, Poa macro- vennate (IBIS6). stachya) Equisetum telmateia Ehrh. – Equiseto massimo [Termocosmop.] T scap – Ruderi, ambienti umidi, (Equisetum maximum) amb. urbani. Diffusa. [Circumbor.] G rhiz – Fossi, luoghi umidi, siepi, HHF (Francolino, “orti diffusissima” e “orti e vie”, boschi ripariali. Molto comune. Felisi 1839, come Poa macrostachia o Poa eragro- HHF (Rivana, Ferrara, Revedin 1905); REV, 283: stis L.; Ferrara, “prati Tenuta Blaio Sig. Muratori”, “Frequente lungo le siepi ed i fossi e nei luoghi Ferioli 1908, come E. major Hort.: revisionate da ombrosi umidi in tutti i dintorni di Ferrara e lungo Ricceri nel 1976); REV, 287: “Nei coltivati (Fe- β le Mura della città ! Mesola !” (come E. maximum rioli !)” (come E. poaeoides megastachya Lk.); Lam.); FAD: Ferrarese frequente (come E. maxi- HFE (Valpagliaro: come E. megastachya (Koeler) mum); HFE (Bondeno; Copparo); LAG (Bo- Link). schetto, zona Sacchi); BOP (Ravalle; Casaglia; (Conca Valle Lepri: PM) Guarda Ferrarese; Pescara; Ro; Alberone di Ro; Eragrostis megastachya → Eragrostis cilianensis Berra; Serravalle; Coccanile; Jolanda di Savoia; Mesola; Scortichino; Settepolesini; Casumaro; Eragrostis minor Host – Panicella minore Madonna Boschi; S. Martino; Ferrara; Boara; Tre- (Poa eragrostis) sigallo; Torbiera; Gorino Ferrarese; Bevilacqua; [Subcosmop.] T scap – Ruderi, ambienti urbani Torre Fossa; Voghenza; Masi Torello; Monte- calpestati. Poco comune. REV, 287: “Nella piazza d’armi di Ferrara (Fe- santo; Portorotta; San Vito di Ostellato; Miglia- α rino; Libolla; Ostellato; Benvignante; Campotto; rioli !)” (come E. poaeoides P.B. typica); HFE Filo d’Argenta; Anita); MAC (Baura; Fossalta; (Ferrara; Gorino); N2000 (Golene e greti del Po; Gambulaga; Masi S. Giacomo; Quartesana; Ro; Isola Bianca); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro). Sabbioncello S. Vittore; Tamara; Villanova); PE3 CSZ (sub Poa eragrostis). (Argini Po di Volano); PGF (Bosco della Mesola); Eragrostis pectinacea (Michx.) Nees – Panicella PI6; PP2 (Mura di Ferrara); PP; TUBM (Foresta americana [X NAT] Panfilia di S. Agostino); TDZE (S. Biagio di Ar- [Nordamer.] T scap – Ruderi, ambienti urbani cal- genta; Cornacervina; Settepolesini; Migliaro; Mi- pestati. Comune. gliarino; Vigarano Pieve; Ostellato); TUCS (16 HFE (Ferrara; Mura Estensi; Porporana; Ravalle; località in colture sarchiate: come E. maximum Gorino); PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfi- Duval-Jouve); TUPR (Valle Santa: come E. ma- lia di S. Agostino). ximum Lam.). (Ferrara, Stazione: PM) GP1. Eragrostis pilosa (L.) P. Beauv. – Panicella pe- Eragrostis Wolf (Poaceae/Gramineae) losa (Poa pilosa) Genere che in Italia è costituito da specie ruderali di ambienti urbani o altri ambienti molto disturbati. Per [Termocosmop.] T scap – Prati, incolti, fossi, alvei gran parte si tratta di cosmopolite o di specie esoti- fluviali. Comune. che di provenienza nordamericana. HHF (Francolino, Ferrara, “luoghi ombrosi”, Fe- lisi s.i.d.; Uccellino, Poggio Renatico, Ferrara, Eragrostis caroliniana (Spreng.) Scribn. – Pa- “strada piazza d’armi”, Ferioli 1908, come E. po- nicella americana [X CAS ◆] aeoides P.B. ex R. et S., sinonimo di E. minor; [Nordamer.] T scap – Incolti. Sporadica e non se- “lungo il Reno e il Po”, Ferioli 1909; la determi- gnalata da molto tempo. nazione corretta di tutti gli esemplari risale a Ric- HHF (Sammartina-Rivana, “forse scappata dal- ceri, 1976); HFE (Serravalle); PI6; PP2 (Mura l’Orto Botanico”, Ferioli 1907, come E. nigricans Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). (Kunth) Steud.; rev. Ricceri nel 1978). CSZ (sub Poa pilosa).

96 Erianthus ravennae → Tripidium ravennae fili del Parco del Delta del Po); PE21 (ex-zucche- rificio di Codigoro); PEM11 (Bonifica del Mez- Erigeron L. (Asteraceae/Compositae) zano); PI41 (Valle Santa); PI61; PIP21 (Mura Erigeron acris L. subsp. acris – Erigeron acre Estensi); PP1 (Foresta Panfilia di S. Agostino); [Circumbor.] H scap – Prati umidi, fossi. Non co- PMG1 (Sacca di Goro); TDPM1 (Valle Bertuzzi); mune. TDZE1 (13 località in tutta la Provincia); TUCS HFE (Valle Santa: come E. acer L.); PI4 (Cam- (19 località in tutta la Provincia); TUPF (Bosco potto). della Mesola); TUPM1 (Dune di Massenzatica). MAC; PI3; TUMM. GP11; GP21; MAC1; TUPE1. Confermato solo nell’area di Campotto e Valle Erigeron crispus → Erigeron bonariensis Santa; si tratta dell’unica località nota per la pianura emiliana. Erigeron sumatrensis Retz. – Saeppola di Nau- din [X NAT] Erigeron annuus (L.) Desf. – Cespica annua [X (Conyza albida) NAT] [America tropic.] T scap – Coltivi e incolti. Non (Aster annuus) comune. [Nordamer.] T scap – Incolti e luoghi disturbati. HFE; N2000 (Salina di Comacchio); PE1 (Parco Comune. del Delta del Po) HHF (Ferrara, Felisi 1832; id., Felisi 1839; S. (Ferrara; Golene del Po a Porporana e Ravalle; Martino, Felisi s.i.d.: sempre come Aster annuus Lido di Volano; Pineta di Volano: PM) L.; “lungo la strada di S. Martino”, Revedin 1905, sub E.a. (L.) Pers.; Argenta, “lungo la ferrovia Eriobotrya Lindl. (Rosaceae) valle del Cuore”, Ferioli 1906, sub E.a. Pers.); Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl. – Nespolo REV, 329: “Francolino (Felisi ex Bertol.); luoghi del Giappone [C CAS] umidi presso S. Martino ! e lungo il Po di Goro [Asia Or.] P scap – Coltivato per ornamento. presso Mesola ! lungo la ferrovia d’Argenta (Fe- Molto raro fuori dai giardini. rioli !)” (come E. annuus (L.) Pers.); HFE (Mura (Bosco di S. Giustina: AA e PM) Estensi); N2000 (Isola Bianca); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); Erodium L'Hér. (Geraniaceae) TDZE (10 località in tutta la Provincia). Erodium ciconium (L.) L’Hér. – Becco di gru Erigeron bonariensis L. – Saeppola di Buenos maggiore Aires [X CAS] [Euri-Medit.-Pontico] T scap/H bienn – Prati e ar- (Erigeron crispus) gini ricchi di nutrienti. Raro. [Neotrop.] T scap – Incolti e luoghi disturbati. HHF (Cento, “diffusissima”, Felisi 1830; Ferrara, Raro. “diffusissima”, Felisi 1833; Mura di Ferrara, Re- TUMM (margini di risaie: come Erigeron cri- vedin 1905; Ferrara, “abbondante sulle mura e nei spus Pourret). pascoli dei dintorni”, Ferioli 1905; id., “lungo il Erigeron canadensis L. – Saeppola canadese [X Volano a S. Giorgio”, Ferioli 1947: in Felisi come INV] E.c. L., negli altri come E.c. W.); REV, 316: “Sulle (1Conyza canadensis) mura di Ferrara !” (come E.c. (L.) W.); HFE (Bo- [Nordamer. divenuto Cosmopol.] T scap – Coltivi scoforte; Mura Estensi) e incolti. Comunissimo. (Poggio Renatico, Argine Reno: AA) HHF (Ferrara, “inselvatichito per tutta la Provin- Specie segnalata per le mura di Ferrara, oggi am- cia”, Ferioli 1906); BER 9: 184-186: “Ferrariâ a piamente presente nei ruderi della zona meridionale, Felisio”; REV, 329: “Luoghi coltivati od incolti e lungo i Rampari di San Paolo. macerie nei dintorni di Ferrara ! a Mesola !”; Erodium cicutarium (L.) L’Hér. – Becco di gru HFE1 (Mura Estensi; Volano; Salina di Comac- 1 comune chio); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Go- [Subcosmop. (Sinantrop.), ma probab. all’origine rino; Dune di Massenzatica; Bosco della Mesola; Euri-Medit.] T scap (T caesp/H ros) – Prati aridi Pineta di Volano; Valle Bertuzzi; Lido degli Scac- o comunque ben drenati, sabbie costiere o interne. chi; Valli e Salina di Comacchio); CAN1 (Lido di 1 1 1 1 Comune. Volano); FGP ; PE1 ; PMP2 ; TUDV (luoghi alo- HHF (Cento, “diffusissima nelle vie”, Felisi 1831;

97 Ferrara, “S. Paolo”, Felisi 1835; Mura di Ferrara, dell’Università e sulle mura (Ferioli !)” (come Ferioli 1905; Darsena di Ferrara, Revedin 1905); Draba verna L.); HFE (Ferrara, “fessure di mar- REV, 316: “Sulle mura di Ferrara ! alla darsena ! ciapiedi”; Mura Estensi; Bondeno; Bosco della sugli argini di Po tra Pontelagoscuro e Franco- Mesola; Lido di Spina). lino ! arene marittime tra Goro e Volano, all’An- La nomenclatura segue FFR. canone ! argini del Panaro a Bondeno !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Pomposa: Erophila verna (L.) Chevall. subsp. verna – var. chaerophyllum DC.); HFE (Mura Estensi; Draba primaverile Lido di Spina); N2000 (Dune di Massenzatica; (Draba verna p.p.) Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); BPM; [Circumbor.] T scap – Ruderi, incolti, luoghi di- TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zucche- sturbati. Comune. rificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi s.i.d.: come zano); PGF; ST; TUPF* (Bosco della Mesola: Draba verna L.); REV, 305: “A Ferrara nel cortile *var. chaerophyllum DC.); PI6; PP2 (Mura dell’Università e sulle mura (Ferioli !)” (come Estensi); TUMS (Dune della Puia). Draba verna L.); HFE (Ferrara; Mura Estensi; GP2; TUPE. Bosco della Mesola). (Bosco di S. Giustina; Lido di Volano: PF e PM) (Poggio Renatico; Mirabello: AA) Erodium malacoides (L.) L’Hér. – Becco di gru Eruca DC. (Brassicaceae/Cruciferae) malvaceo Eruca vesicaria (L.) Cav. – Rucola [C CAS] [Medit.-Macaronesico] T scap/H bienn – Prati. (1Brassica eruca, 2Eruca sativa) Raro. [Medit.-Turan.] T scap. Coltivata e talora sfuggita HHF (Francolino, “dietro la laguna del Po dal presso gli orti. Non comune. ponte” e “riva Po vicino a Pontelagoscuro”, Felisi HHF (Coltivata2, Ferioli 1908; Ferrara1, “fuori 1841; Ferrara, “mura dal Montagnone a Porta Porta Mare su rottami”, Ferioli 1912); REV2, 324: Mare”, Ferioli 1905-1906, come E.m. W.); REV, “Coltivasi”; HFE (Vaccolino); PI42 (Valle Santa); 316: “Sulle mura di Ferrara dal Montagnone alla TUCS2 (Taglio della Falce; Lido di Spina) Porta Mare (Ferioli !)” (come E.m. (L.) W.); HFE (Porto Garibaldi: BGP 2) (S. Giustina). Eruca sativa → Eruca vesicaria Ritrovato nel 2012 dopo oltre un secolo, in un'aiuola → stradale frammisto a esemplari di E. cicutarium in Ervum hirsutum Vicia hirsuta due varianti di colore. Eryngium L. (Apiaceae/Umbelliferae) Erophila Medicus (Brassicaceae/Crucife- Eryngium campestre L. – Calcatreppola cam- rae) pestre [Euri-Medit.] H scap – Luoghi erbosi. Non co- Erophila verna (L.) Chevall. – Draba primave- mune rile HHF (“rive del Po”, Ferrara, Felisi 1853; Ferrara, [Circumbor.] T scap – Ruderi, incolti, luoghi di- Felisi 1907; id., Ferioli 1947); REV, 313: “Pascoli sturbati. Comune. e luoghi aridi incolti nei dintorni di Ferrara ! sulle (Draba verna p.p.) mura della città ! Massenzatica ! Mesola ! Codi- N2000 (Bosco della Mesola); PGF (Bosco della goro ! Pomposa !”. BEG (Dune tra Comacchio e Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Po di Volano); HFE (Traghetto); PI6 (Mura Panfilia di S. Agostino). Estensi). GP2; TUPE. (Ferrara, zona Aeroporto; Contrapò: PM; Poggio Inizia e conclude prestissimo il ciclo vegetativo, co- Renatico, argine del Reno: AA; Lagosanto, Ma- sicché spesso sfugge alle osservazioni. Le citazioni rozzo: BGP) non riportano indicazione della sottospecie. Eryngium maritimum L. – Calcatreppola ma- Erophila verna (L.) Chevall. subsp. praecox rittima (Steven) Walp. – Draba precoce [Medit.-Atl.(costiera)] G rhiz – Spiagge e dune. [Circumbor.] T scap – Ruderi, abitati, luoghi di- Diffuso. sturbati. Rara. HHF (Volano, Felisi 1831; Lagosanto, Trevisani ? HHF (Ferrara, Università, Ferioli 1904: come 1833; “litorale adriatico”, Revedin 1905; Comac- Draba verna L.); REV, 305: “A Ferrara nel cortile chio, Ferioli 1911; Bosco Mesola, Peyronel-Fe-

98 rioli 1947); REV, 313: “Arene marittime tra Goro 1906); BER 9: 84-85: “Ferrariâ a Felisio”; REV, e Volano ! Magnavacca !” BEG (Dune a Magna- 328: “Siepi e fossi frequente nei dintorni di Fer- vacca); HFE (Lido di Volano); BDFP (Scanno di rara ! e presso l’Adriatico !”. N2000 (Bosco di S. Gorino; Foce Po di Volano; Lido delle Nazioni; Giustina; Bosco della Mesola; Dune di Massen- Lido di Pomposa; Lido degli Scacchi; Lido degli zatica; Sacca di Goro; Valle Bertuzzi; Pineta di Estensi; Lido di Spina); WWF (1986: Lido delle Volano; Salina di Comacchio; Vene di Belloc- Nazioni, Lido degli Scacchi, Lido degli Estensi; chio); FGP; TUDV (ambienti alofili del Delta del 1988: Foce Po di Volano, Lido di Spina); CAN Po); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 (Bonifica (Lido di Volano); COR (Valli salse); PMG (Sacca del Mezzano); PGF; TUPF (Bosco della Mesola); di Goro); TUPF (Bosco della Mesola). PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 TUPE. (Mura Estensi di Ferrara); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); TDZE (12 Erythraea centaurium → Centaurium erythraea località in tutta la Provincia); TUCE (Bosco di S. Erythraea pulchella var. tenuiflora → Centaurium tenui- Giustina); TUCS (Porto Garibaldi); TUPM (Dune florum di Massenzatica). Erythraea pulchella → Centaurium pulchellum MAC; PI2. Erythraea spicata → Schenkia spicata Euonymus L. (Celastraceae) Euphorbia L. (Euphorbiaceae) Euonymus europaeus L. – Fusaggine, berretta Euphorbia acuminata → Euphorbia falcata subsp. falcata da prete. Euphorbia canescens → Chamaesyce canescens [Eurasiat.] P caesp (P scap) – Boschi, siepi, ce- Euphorbia chamaesyce → Chamaesyce canescens spuglieti. Diffusa. Euphorbia cyparissias L. – Euforbia cipressina HHF (Francolino, Felisi 1839; Ferrara, “siepi”, [Centro-Europ.] H scap – Prati stabili e argini Felisi 1853; Mura di Ferrara, Revedin 1905; id., aridi. Comune. Ferioli 1907); REV, 316: “Abbondante lungo i HHF (Ferrara, “Reno vecchio”, Felisi 1839; id., fossi e nelle siepi (Campana 2); sulle mura di Fer- “ovunque”, Felisi s.i.d.; Mizzana (Ferrara), rara !” N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco della “strada sabbiata”, Revedin 1905; Ferrovia di Ar- Mesola; Bosco di S. Giustina; Valle Bertuzzi); genta, argine del Reno a S. Carlo, Ferioli 1906); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PG2; PGF; REV, 318: “Per lo più nei luoghi sabbiosi: lungo TUPF; UGA (Bosco della Mesola); PI6; PP2 la sabbiata di Mizzana, copiosa ! Pontelagoscuro ! (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- mura di Ferrara ! Darsena ! Sammartina ! alveo stino); TDPM (ambienti salmastri del Delta del del Reno abbandonato ! alveo del Reno ed argini Po); TUCE (Bosco di S. Giustina). a Poggio Renatico ! lungo il Panaro a Bondeno ! (Bosco collegio ENAOLI: DAL; Montesanto: PF) arene marittime tra Mesola e Volano ! Magna- Ha una certa diffusione solo nelle siepi, con prefe- vacca ! Pomposa !” BEG (Pomposa); N2000 renza per il settore costiero. (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; Dune di Massenzatica; Vene di Bellocchio); BPM; Euonymus japonicusL. f. – Evonimo del Giap- TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zucche- pone [C CAS] rificio di Codigoro); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA [W-Asiat.] NP – Coltivata; molto raramente sfug- (Bosco della Mesola); PI4 (Argini di Valle Santa); gita in boschi disturbati. PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCE (Lido di Spina; nel tratto compreso tra le abita- (Bosco di S. Giustina). zioni ed il “lago”: S. Montanari, Acta Plantarum CSZ; GP2; MAC; PI2; TUPE. topic 32976; Pineta litoranea di Spina: PM e AA) (Lido di Volano; Lido di Spina: PM) Eupatorium L. (Asteraceae/Compositae) Euphorbia dulcis L. – Euforbia bitorzoluta [◆] Eupatorium cannabinum L. – Canapa acqua- (Euphorbia purpurata) tica [Centro-Europ. mont] G rhiz – Incolti, luoghi di- [Paleotemp.] H scap – Luoghi umidi e ombrosi. sturbati. Sporadica. Comune HHF (Francolino, Ferrara, Felisi s.i.d.: come E. HHF (Ferrara, “ovunque in campagna riva fossi”, purpurata Thuill.) Felisi s.i.d.; id., Mura e “lungo i fossi”, Ferioli E. purpurata è entità di scarso rilievo, sinonimo di E. dulcis.

99 Euphorbia esula L. – Euforbia acre acuminata Lam.); TUCS (9 località nella parte oc- [Eurosiber.] H scap – Prati, margini erbosi di mac- cidentale della Provincia: come E. acuminata chie e boschi. Diffusa. Lam.). HHF (Francolino, “coltivi”, Felisi 1841, come E. CSZ; GP1. triunfetti Bert., sulla cui cartellina altri hanno (Francolino: PF) scritto E. esula var. triunfetti.; Francolino, “ovun- Euphorbia helioscopia L. subsp. helioscopia – que”, Felisi 1852; Ferrara, “coltivi”, Felisi s.i.d.; Euforbia calenzuola Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, [Cosmopol.] T scap – Prati, incolti soleggiati. Co- “assai comune”, Ferioli 1906); REV, 318: “Pa- mune. scoli, prati, luoghi erbosi od incolti frequente nei HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- dintorni di Ferrara ! (dov’è più comune della pre- rara, Ferioli 1906); REV, 318: “Comune nei cedente [E. cyparissias, n.d.A.]); nei prati a Berra campi, luoghi erbosi ed incolti della provincia!”; (Brighetti); Pontelagoscuro ! Francolino ! Poggio HFE (Borgo S. Luca; Fossalta); MAC (Ruina; Renatico ! Massenzatica ! Mesola !”; FIE 1328: Sabbioncello S. Vittore); PI4 (Valle Santa); PI6; “Ferrara, locis San Martino, Rivana et Dugana PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia dictis”; HFE (Ferrara; Foresta Panfilia di S. Ago- di S. Agostino); TDZE (Settepolesini; Verginese). stino; Ruina; Dune di Massenzatica; Campotto); CSZ; GP1; GP2. MAC (Fossalta; Guarda Ferrarese; Masi S. Gia- como; Ruina); PG2 (Bosco della Mesola; PI4; Euphorbia humifusa → Chamaesyce humifusa TUPR (Valle Santa); PP (Foresta Panfilia di S. Euphorbia lathyris L. – Euforbia catapuzia Agostino). [Medit.-Turan. divenuta Cosmop.] H bienn – (Poggetto di S. Egidio: BGP; Tra Poggio Rena- Fossi, luoghi marginali presso gli abitati, scarpate tico e Sanguettola; Scolo Scorsuro: AA) ferroviarie. Non comune. La segnalazione di PG2 è sub Euphorbia virgata, bi- (Spontaneizzata vicino agli orti e giardini, es. a nomio che CHK indica come sinonimo di E. esula Francolino: PF e a Poggio Renatico: AA; Argine L. subsp. tommasiniana (Bertol.) Kuzmanov, entità Reno a S. Maria Codifiume: PM) presente in Val d’Aosta, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia. In attesa di eventuali conferme, l’indicazione In HHF ci sono campioni di Felisi e di Ferioli, ma viene riferita alla subsp. nominale. senza alcuna indicazione della località. Euphorbia exigua L. subsp. exigua – Euforbia Euphorbia lucida Waldst. & Kit. – Euforbia lu- sottile cida [Euri-Medit.] T scap – Infestante dei coltivi. Non [S-Europ.-Sudsiber.] H scap – Prati umidi, am- comune. bienti palustri. HHF (Fossanova S. Marco, “Tenuta Valle del HFE; N2000 (Bosco della Mesola); Debolini & Cuore Sig. Sinigaglia”, Ferioli 1906; “Rarissima Ricceri 1976; PG1; PGF; TUPF (Bosco della Me- nel Ferrarese”, Ferioli 1944); REV, 318: “Fra la sola). canapa nella Sammartina e a Fossanova S. Marco Una sola stazione puntiforme entro il Bosco della Me- (Ferioli !)”; HFE (S. Carlo; Poggio Renatico). sola; indagini accurate, svolte nel 2013, hanno per- GP1. messo di confermarne la attuale presenza nella località dove era stata rinvenuta per la prima volta. Euphorbia falcata L. subsp. falcata – Euforbia La località ferrarese e alcune stazioni nel Veneto (Bas- falcata sano del Grappa, Busnardo 2000; Cavarzere, Masin & (Euphorbia acuminata) Scortegagna 2012) sono le sole stazioni note in Italia [Eurimedit.-Turan.] T scap – Colture estive, in- di questa specie, distribuita principalmente nell’Eu- colti. Piuttosto diffusa. ropa centrale e orientale, nei Balcani e in Turchia. Va tuttavia fatto presente che l’antica segnalazione HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- di Bertoloni (1833-1854, 5: 85) ex Gozzi per le Pi- rara, “coltivi del Sig. Mazzanti fuori Porta Mare”, nete ravennati di Euphorbia triumfetti potrebbe es- Ferioli 1906; S. Carlo, “coltivi”, Ferioli 1946; Fer- sere riferita a questa specie. Lo stesso Pignatti rara, “qua e là nei coltivi della provincia”, Ferioli (1982) adombra questa possibilità. A sostegno di 1947); REV, 318: “Campi nei dintorni di Fer- questa ipotesi va sottolineato che E. triumfetti in rara !”; HFE (Chiesanuova di Poggio Renatico, Euro+Med Plantbase è considerato sinonimo di E. Rero: come E.f. var. acuminata); MAC (come E. lucida.

100 Euphorbia maculata → Chamaesyce maculata Euphorbia platyphyllos L. – Euforbia rognosa Euphorbia nutans → Chamaesyce nutans [Euri-Medit. (Archeofita?)] T scap – Prati, scar- pate erbose, margini di macchie e boschi. Co- Euphorbia palustris L. – Euforbia lattaiola mune. [Eurosib.] G rhiz – Fossi, scarpate arginali, ma- HHF (Francolino, “ovunque nei coltivi”, Felisi ceri, luoghi umidi in genere. Diffusa. 1837; id., “coltivi”, Felisi 1842, ma var. stricta; HHF (Ferrara, “riva fossi”, Felisi 1834; “Reno”, id., “ovunque”, Bertoloni 1852; id., “Prato del- Felisi 1835; Francolino, “frequente”, Felisi s.i.d.; l’olmo”, Bertoloni 1854; Sammartina-Rivana, Re- Ferrara, “ovunque in luoghi umidi”, Felisi 1846; vedin 1904; Argenta, “Tenuta Fantina”, Ferioli Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Poggio Re- 1907); BER 5: 92-94: “in agro Ferrariensi in valle natico, “assai comune nella valle Tormian”, Ar- di Boscarolo”; REV, 318: “Luoghi erbosi lungo i genta, “lungo la ferrovia”, Ferioli 1906); REV, fossi della Sammartina ! Valle di Boscarolo (Ber- 318: “Nei fossati presso S. Martino ! tra la via Im- tol.); Bondeno !” (come E. platyphylla L. α ty- periale e Poggio Renatico ! lungo il Po tra Ponte- pica); HFE (Foresta Panfilia; Bosco S. Giustina; lagoscuro e Francolino ! fuori della Porta Reno ! Bonifica del Mezzano; Lido di Spina); PEM1 Sammartina ! Bondeno ! Pomposa !”; HFE (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); (Bosco della Mesola); N2000 (Campotto e Valle PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). TUCS (22 Santa; Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; località in tutta la Provincia: come E. platyphylla). Foresta Panfilia di S. Agostino); MAC (Ca’ (Poggio Renatico, Madonna della Neve: AA) Matte); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); TUPF (Bosco della Mesola). Euphorbia prostrata → Chamaesyce prostrata CSZ. Euphorbia purpurata → Euphorbia dulcis subsp. purpu- (Medelana, via Matrana: AA; Poligono via Uc- rata cellino: PM) Euphorbia serrulata → Euphorbia stricta Euphorbia paralias L. – Euforbia marittima Euphorbia stricta L. – Euforbia stretta [◆] [Euri-Medit.-Atlant.] G rhiz – Sabbie di dune vive (Euphorbia serrulata) litoranee. Molto rara. [Europeo-Caucas.] T scap – Incolti. HHF (Volano, Felisi 1830; “Sabbie marine presso HHF (Sammartina/Rivana, Revedin 1902-1905); l’Adriatico”, Revedin 1905; Comacchio, “litorale REV, 318: “Col tipo nella Sammartina !” (come Magnavacca”, Ferioli s.i.d.; Mesola, Ferioli 1947; E. platyphylla β stricta L.). id., Ferioli 1948); BER 5: 68-70: “Comaclo ab Eq. Per il territorio regionale sono disponibili diverse se- Camillo Salina, ex ora circumpadana inter Me- gnalazioni, ma tutte molto datate. Mancano con- sola, et Volano a Felisio”; REV, 318: “Arene ma- ferme recenti della presenza. rittime a Comacchio (Salina ex Bertol.); tra → Mesola e Volano (Felisi ex Bertol.); Magnavacca ! Erigeron graveolens Dittrichia graveolens → Volano ! tra Goro e Volano all’Ancanone !” BEG Euphrasia odontites Odontites vulgaris → (Porto Garibaldi); CAN (Lido di Volano); ST; Evonymus Euonymus TUPF (Bosco della Mesola); TUPE (ma “non più rintracciata” !). F Pressoché scomparsa dal Ferrarese (l’ultima segna- Fallopia Adanson (Polygonaceae) lazione è in CAN 1983), è invece ancora diffusa sulle spiagge del litorale veneto e del Ravennate. Fallopia aubertii → Fallopia baldschuanica Euphorbia peplis → Chamaesyce peplis Fallopia baldschuanica (Regel) Holub – Poli- gono di Aubert [C NAT] Euphorbia peplus L. – Euforbia minore (Bilderdyckia aubertii, Fallopia aubertii, Polygonum bal- [Eurosib. divenuta Cosmop. (Archeofita)] T scap dschuanicum) Prati, incolti soleggiati. Comune. [Centroasiat.] P lian. – Sfuggita alla coltura. Poco HHF (Francolino, “alveo Padi bosco Pelucchi”, comune. Felisi 1852; Ferrara, “fuori Porta Mare Tenuta HHF (“Coltivato”, Ferioli s.i.d., come Polygonum detta Orto Sig. Mazzanti”, Ferioli 1904); REV, baldschuanicum Regel); HFE (Ferrara, via Pa- 318: “Sammartina, Cona (Tironi !); orto botanico dova; Bondeno, come Bilderdyckia aubertii (L. di Ferrara e fuori della Porta Mare (Ferioli !)”; Henry) Moldenke); N2000 (Salina di Comacchio: HFE (Ferrara: Parco Massari; Lido di Spina). come Fallopia aubertii (L.Henry) Holub, dal-

101 l’elenco inedito associato a PMP1). Ferula L. (Apiaceae/Umbelliferae) (Consandolo, Argine Primaro: BGP) Ferula communis L. subsp. communis – Ferula Si considerano sinonimi F. baldschuanica (Regel) [S-Medit. (Euri-)] H scap – Argini, incolti. Molto Holub e F. aubertii (L. Henry) Holub, nonostante al- rara. cuni Autori le ritengano specie distinte, basandosi sul (Ferrara, scarpate autostradali tra FE nord e FE colore dei fiori, carattere poco affidabile; con fiori sud: PM) rosa/rossi sarebbe F. baldschuanica, bianchi F. au- bertii. In espansione verso N lungo la rete autostradale. Fallopia convolvulus (L.) Love – Poligono con- Festuca L. (Poaceae/Gramineae) volvolo → (Polygonum convolvulus) Festuca arundinacea Schedonorus arundinaceus subsp. [Circumbor.] T scap – Coltivi, incolti, prati, luo- arundinaceus → ghi aperti, golene. Comune. Festuca arundinacea subsp. fenas Schedonorus arundi- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, naceus subsp. fenas → “comune in tutta la provincia, nei campi di ca- Festuca cristata Rostraria cristata → napa”, Ferioli 1906: sempre come Polygonum con- Festuca “duriuscula” Festuca robustifolia → volvulus L.); REV, 298: “Boscaglie lungo il Reno Festuca elatior Schedonorus arundinaceus subsp. arun- abbandonato ! a Francolino (Felisi ex Massal. 2); dinaceus → nei dintorni di Ferrara (Tironi !); nei coltivati Festuca elatior Schedonorus pratensis → presso Ferrara (Ferioli !); lungo il Panaro a Bon- Festuca elatior x Lolium perenne Festulolium lolia- deno !” (come Polygonum convolvulus L.); HFE ceum → (Ca’ Matte; Poggio Renatico; Campotto; Bosco- Festuca gracilis Brachypodium sylvaticum forte); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Festuca heterophylla Lam. – Festuca dei boschi Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; Dune [◆] di Massenzatica); PEM1 (Bonifica del Mezzano); [Europeo-Caucas.] H caesp – Prati, cespuglieti. PI4; TUPR* (Campotto e Valle Santa: *come Po- Molto rara. lygonum convolvulus L.); PI6; PP2 (Mura Estensi); HHF (Marrara, “pascoli”, Felisi s.i.d.) ST; TUPF (Bosco della Mesola: come Polygonum convolvulus L.); TDZE (Settepolesini; S. Biagio Festuca ovina L. d’Argenta: come Polygonum convolvulus); TUCE [Centro e Nordeurop.] H caesp – Prati, luoghi er- (Bosco di S. Giustina); TUCS (31 località in tutta bosi. Molto rara. la Provincia: come Polygonum convolvulus L.); HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905; rev. Bégui- TUPM (Dune di Massenzatica). not; Focomorto, Revedin 1905; rev. Béguinot; GP1; MAC. Sammartina-Rivana, Revedin s.i.d.); REV, 288: (Traghetto: BGP) “Prati della Sammartina ! prati e luoghi erbosi a Focomorto ! sulle mura di Ferrara !”; TUPF Fallopia dumetorum (L.) Holub – Poligono delle (Bosco della Mesola: var. duriuscula L.) siepi (Polygonum dumetorum) Si accoglie provvisoriamente la presenza di questa [Eurosiber.] T scap – Coltivi, incolti, prati, luoghi specie nel Ferrarese. Il binomio è infatti utilizzato nella letteratura floristica in senso talmente ampio e aperti, golene. Non comune. difforme, da non essere interpretabile secondo la si- HHF (Ferrara, “lungo la siepe Tenuta Revedin S. stematica attuale. Giacomo” e “strada del circondario fra Porta Po e Porta Mare Tenuta Mazzanti”, Ferioli 1906: come Festuca loliacea → Festulolium loliaceum Polygonum dumetorum L.); REV, 298: “Fra le Festuca myuros → Vulpia myuros siepi lungo l’Arginone e lungo la strada di circon- Festuca pratensis → Schedonorus pratensis vallazione tra Porta Mare e Porta Po (Ferioli !)” Festuca robustifolia Mgf.-Dbg. – Festuca a fo- (come Polygonum dumetorum L.); HFE (Mura glie robuste [◆] Estensi); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; (Festuca “duriuscula”) Bosco della Mesola); BPM (Dune di Massenza- [Endem] H caesp – Prati, cespuglieti. Molto rara. tica); PI6 (Mura Estensi); TUPF (Bosco della Me- HHF (Francolino, “nei coltivi”, Felisi 1839, come F. sola: come Polygonum dumetorum L.) duriuscula L.; S. Giuseppe di Comacchio, Pomposa, Fallopia japonica → Reynoutria japonica var. japonica Ferioli 1909, come F. ovina L. var. duriuscula L.)

102 Festuca rubra L. – Festuca rossa Filago germanica (L.) Huds. – Bambagia co- [Circumbor. in via di divenire Subcosm.] H caesp mune – Prati, argini. Rara. [Paleotemp.] T scap – Prati sabbiosi, incolti. Rara. HHF (Argenta, “lungo la ferrovia Tenuta Fantina HHF (Golene del Reno a Poggio Renatico e e prati Revedin”, Ferioli 1906, come F. ovina L.; Gallo, Ferioli 1911); BER 9: 157-160: “Ferrariâ a rev. PF); ST; TUPF (Bosco della Mesola). Francolino a Felisio”; REV, 330: “Francolino (Fe- lisi ex Bertol.)” Festuca rubra L. subsp. juncea (Hack.) K. GP2. Richt. – Festuca rossa [Circumbor.] H caesp – Prati, scarpate. Rara. Filipendula L. (Rosaceae) HFE (Mura Estensi: come subsp. juncea (Hackel) Mgf.); PP2 (Mura Estensi). Filipendula vulgaris Moench – Olmaria pepe- rina Festuca trichophylla (Ducros & Gaudin) K. (Spiraea filipendula) Richt. – Festuca dei molinieti [Centro-Europ.] H scap – Prati umidi, margini di [S-Europ.] H caesp – Prati, argini, luoghi umidi. fossi. Molto rara. Rara. HHF (Tra Uccellino e Poggio Renatico, Revedin HFE (Bosco S. Giustina). 1906; Poggio Renatico, “prati”, Ferioli s.i.d.: sem- (Ferrara, zona Aeroporto: PM) pre come Spiraea filipendula L.); REV, 308: Festulolium loliaceum (Huds.) P. Fourn. – Fe- “Prati tra l’Uccellino e Poggio Renatico, co- stuca logliacea [◆] piosa !” (come Spiraea filipendula L.). [ibrido] H caesp – Argini, scarpate, golene. (Poggio Renatico, via Bosco Salici: AA) (Festuca elatior × Lolium perenne, Festuca loliacea, Fe- Una segnalazione recentissima dopo un secolo in cui stuca pratensis (subsp. pratensis) × Lolium perenne) se ne erano perse le tracce. Nella vicina pianura bo- HHF (Bondeno, “lungo il Panaro”, Revedin lognese è presente nelle praterie arginali del Reno, 1907); REV, 288: “Lungo il Panaro a Bondeno !” anche in prossimità del Ferrarese. (sub Festuca elatior × Lolium perenne (= Festuca loliacea Huds.) Fimbristylis Vahl (Cyperaceae) Ibrido naturale tra Schedonorus (Festuca) pratensis Fimbristylis annua (All.) Roem. & Schult. – Zi- e Lolium perenne. golo dicotomo [Ex?] (Fimbristylis bisumbellata, Fimbristylis dichotoma) Ficaria verna → Ranunculus ficaria [Pantrop. e Subtrop.] T scap – Fanghi umidi in Ficus L. (Moraceae) ambito golenale. Probabilmente scomparsa. HHF (Francolino, “alveo Padui al Giarone”, Felisi Ficus carica L. – Fico comune [C NAT] 1849; Ferrara, “golene del Po a dx a 2 km da [Medit.-Turan.] P scap – Abitati, fattorie, muri. Stienta”, Ferioli 1908: sempre come F. dichotoma Comune. (L.) Vahl.). HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi s.i.d.; Colti- vata, Ferioli 1907); REV, 297: “Coltivasi” (α sa- Pianta annuale sicuramente molto rara e in diverse regioni italiane apparentemente scomparsa. Inoltre, tiva); “Sulle mura di Ferrara ! Arene marittime tra β per la sua taglia ridotta facilmente passa inosservata. Goro e Volano, all’Ancanone !” ( caprificus Vive in pratelli disturbati su sabbie umide. Proba- Risso); HDP (Mura Estensi, 1914); N2000 (Go- bilmente scomparsa dal Ferrarese, è ancora presente lene del Po e Isola Bianca; Salina di Comacchio); in Romagna nel Ravennate (Pineta di San Vitale); PE3 (Argini Canale Boicelli e Po di Volano); un campione del 2010 è infatti conservato in HFE. PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Per la stessa località è stata pubblicata una docu- Estensi). mentata segnalazione nel forum Acta Plantarum (topic 20840) (Saiani & al. 2011). Filago L. (Asteraceae/Compositae) Fimbristylis bisumbellata → Fimbristylis annua Filago arvensis L. – Bambagia campestre [◆] Fimbristylis dichotoma → Fimbristylis annua (Logfia arvensis) [Euri-Medit.-Sudsiber. (Subpontica)] T scap – Foeniculum Mill. (Apiaceae/Umbelliferae) Prati, incolti. Un tempo rarissima. Foeniculum vulgare Mill. – Finocchio [C CAS] HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.) [S-Medit.] H scap. Coltivato e raramente sfuggito.

103 HHF (S. Giovanni di Ostellato, Revedin 1907); (1Fraxinus angustifolia, 2Fraxinus excelsior var. oxycarpa, REV, 308: “Comunemente coltivato e talora sub- 3Fraxinus oxycarpa) spontaneo od inselvatichito qua e là nei campi ed [SE-Europ.- (Pontica)] P scap – Boschi mesofili o alla Darsena ! presso Ferrara; S. Giovanni igrofili, sia costieri che interni, a volte introdotto d’Ostellato !” (var. capillaceum Gilib.) per rimboschimenti, ripristini, alberature. Co- mune. Fragaria L. (Rosaceae) BEG2 (Pomposa); REV2, 320: “Boschi lungo il Po Fragaria sterilis → Potentilla sterilis di Goro a Mesola ! Siepi nei dintorni di Ferrara ! lungo il Po tra Pontelagoscuro e Francolino ! Col- Fragaria vesca L. – Fragola [C CAS] tivasi.”; HFE3 (Foresta Panfilia di S. Agostino; Pi- [Eurosib.] H rept – Coltivata anche in numerose neta di Volano; Valle Santa); N20003 (Golene del cultivar, su vasta scala. Occasionalmente sfugge Po e Isola Bianca; Bosco di S. Giustina; Bosco alla coltura. della Mesola); PEM13 (Bonifica del Mezzano); HHF (Argenta, “prato Dugana e tenuta Fantina”, PG21; PGF3; TUPF2 (Bosco della Mesola); PI41; Ferioli 1907); REV, 308: “Nel prato Dogana TUPR1 (Bosco del Traversante); PIPI3; TUBM1 presso Ferrara, e a Benvignante (Ferioli !)” (α ty- (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS3 (Bosco pica); “Coltivata negli orti” (β grandiflora Ehrh.); di S. Giustina). PI6; PP2 (Mura Estensi). MAC1 Frangula Mill. (Rhamnaceae) (Pomposa, Collegio ENAOLI; Pineta di Mesola: DAL). Frangula alnus Mill. subsp. alnus – Frangola 1 È il frassino delle pianure alluvionali, spesso in pre- ( Rhamnus frangula) cedenza confuso con il frassino maggiore, Fraxinus [Centro-Europ.-Caucas.] P caesp (P scap) – Bo- excelsior, che è invece albero della fascia altocolli- schi umidi, abbastanza comune; boschi mesofili, nare, presente in pianura solo come coltivato. rara. HHF1 (Argenta, “risaie”, Ferioli 1906); REV1, Fraxinus excelsior L. – Frassino [C CAS] 315: “Argini e paludi ad Argenta (Ferioli !)”; [Europeo-Caucas.] P scap – Solo introdotto artifi- N2000 (Foce Po di Volano; Valle Bertuzzi; Bosco cialmente o coltivato. di S. Giustina; Bosco della Mesola); BDFP (Foce HHF (coltivato e inselvatichito); PP2 (Mura Po di Volano; Bosco della Mesola; Foresta Panfi- Estensi); ST; TUPF (Bosco della Mesola). lia di S. Agostino; Campotto); PG2; PGF; ST1; (Pomposa, Bosco Collegio ENAOLI: DAL) TUPF1; UGA (Bosco della Mesola); PI4; TUPR1 Fraxinus ornus L. – Orniello, frassino da (Bosco del Traversante); PGD (Pineta di Volano); manna PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia [Euri-N-Medit.-Pontico] P scap (P caesp) – Bo- di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina). schi termofili. Diffuso. (Pineta di Mesola: DAL; Litorale di Bellocchio: N2000 (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giu- PM) stina); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Frankenia (Frankeniaceae) Mesola); PGD (Pineta e Scannone di Volano); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino: intro- Frankenia pulverulenta L. – Erba franca annua dotto); TUCE (Bosco di S. Giustina). [Steno-Medit.] T scap – Suoli sabbiosi alonitro- Allo stato spontaneo si concentra maggiormente nel fili. Molto rara. settore costiero. PEP06 (Salina di Comacchio). Specie termofila di piccole dimensioni e di suoli sab- Fumana Spach (Cistaceae) biosi salati e ricchi di nitrati. In Italia è presente lungo Fumana procumbens (Dunal) Gren. & Godr. – le coste in numerose regioni. In Emilia-Romagna è Fumana stata scoperta solo di recente e le Saline di Comac- (Helianthemum fumana) chio ne rappresentano l’unica località accertata. [Eurimedit.-Pontica] Ch suffr – Prati aridi su sab- Fraxinus L. (Oleaceae) bie costiere consolidate ed erose. Poco comune. HHF (Massenzatica, Monticelli, Felisi 1839; Me- Fraxinus angustifolia Vahl subsp. oxycarpa sola, “al bosco vicino al mare”, Felisi s.i.d.; Mas- (Willd.) Franco & Rocha Afonso – Frassino senzatica, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; Mesola, meridionale, F. ossifillo Ferioli s.i.d.: sempre come Helianthemum fumana

104 Mill.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano: G come Helianthemum fumana Mill.); HFE (Lido di Volano; Dune di Massenzatica; Dune della Galactites Moench (Asteraceae/Composi- Puia); N2000 (Pineta di Mesola; Bosco di S. Giu- tae) stina; Foce Volano; Lido di Volano; Dune di Mas- Galactites elegans (All.) Soldano – Scarlina senzatica; Dune della Puia; Lido degli Scacchi); (Galactites tomentosa, Lupsia galactites) BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PG1 (Pi- [Stenomedit.] H bienn – Prati, scarpate soleggiate. neta di Mesola, Dune della Puia); PGD (Sacca di Rara. Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola: erronea- BER 9: 491-493: “in ripis Padi prope S. Alberto a mente come Helianthemum fumana Mill. var. eri- Bubanio”; REV, 332: “Sulle rive del Po presso S. coides Dum.); TUMS (Dune della Puia). Alberto (Bubani ex Bertol.)” (come Lupsia ga- GP2; TUPE. lactites (L.) Kuntze); FGP; TUDV (ambienti alo- Fumaria L. (Papaveraceae) fili del Delta del Po: come G. tomentosa Moench). (Bosco della Mesola: PF e PM; Gorino: BGP) Fumaria capreolata L. subsp. capreolata – Fu- La antica segnalazione di Bubani in Bertoloni non è maria bianca attribuibile con certezza al Ferrarese. La specie è [Euri-Medit.] T scap – Incolti, luoghi antropizzati. rara in regione e nota per poche località della Ro- Molto rara. magna, soprattutto antiche e non confermate. I re- HFE (Lido di Spina). centi accertamenti per le Pinete di San Vitale (Bassi (Porto Garibaldi: S. Montanari, in Acta Plantarum 2004) e per il Ferrarese rappresentano il limite set- topic 46618) tentrionale dell’areale italiano. Termofila, in regione è presente, rara e con distribu- Galactites tomentosa → Galactites elegans zione discontinua, soprattutto nella fascia collinare. Recentemente le segnalazioni dimostrano un incre- Galanthus L. (Amaryllidaceae) mento della presenza, dopo molti decenni in cui la Galanthus nivalis L. – Bucaneve [C NAT] specie sembrava scomparsa. Lungo la costa è nota [Europeo-Caucas.] G bulb. Sfuggito alla coltura e solo per il Ravennate (un recente campione inedito da Cervia in HFE) e per quest’unica località nel Fer- rinselvatichito. Raro. rarese. PP2 (Mura Estensi). Fumaria officinalis L. – Fumaria comune Specie protetta dalla L.R. Emilia-Romagna. [Paleotemp. ora Subcosmop.] T scap – Incolti, Galega Podl. (Fabaceae/Leguminosae) abitati, luoghi antropizzati. Comune. HHF (Ferrara, Ferioli 1906); REV, 305: “Prati e Galega officinalis L. – Galega, capraggine luoghi incolti frequente a Ferrara e dintorni !”; [E-Europ.-Pontica] H scap – Prati e luoghi umidi, HFE (Cologna Ferrarese); LAG (Volania, zona nitrofila. Poco comune. Motte); N2000 (Bosco della Mesola; Valle Ber- HHF (Ferrara, “molti luoghi della provincia, tuzzi); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- lungo i fossi”, Ferioli 1906); REV, 311: “Fre- filia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della quente nei pascoli, prati, luoghi erbosi ed incolti, Mesola); TUCS (Pontelagoscuro; Diamantina; lungo i fossi e canali nei dintorni di Ferrara ! e di Ferrara; Francolino; Lido degli Estensi). Mesola !”; HFE (Mura Estensi; Masi S. Giacomo; MAC; PI2. Quartesana; Valli di Argenta); MAC (Ambrogio; (Tra Poggio Renatico e Sanguettola: AA) Masi S. Giacomo; Masi Torello; Tresigallo); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia Fumaria parviflora Lam. – Fumaria a fiore pic- di S. Agostino); TDZE (Migliarino; Migliaro; Al- colo berlungo); TUCS (Poggio Renatico). [Medit.-Turan. (Archeofita?)] T scap – Luoghi di- (Mendica di Mesola: PF e PM) sturbati, incolti, coltivi. Molto rara. BEG (Coltivi tra C. Rizzato e Caprile); HFE (Sa- Galeopsis L. (Lamiaceae/Labiatae) lina di Comacchio). Galeopsis angustifolia Hoffm. susbp. angustifo- La località ferrarese rappresenta l’unica attualmente lia – Canapetta a foglie strette [◆] certa di questa specie per la regione, segnalata altri- (Galeopsis ladanum var. angustifolium) menti solo molti decenni fa in poche località della [N-Medit. (Euri-)] T scap – Terrazzi fluviali. sua parte orientale. Molto rara.

105 HHF (Gallo lungo il Reno, Ferioli 1911, come G. lisi s.i.d.; Mura di Ferrara, Revedin 1905; Copparo, ladanum L. var. angustifolium Wallr.) “molto comune”, Ferioli 1905); REV, 327: “Co- mune sulle mura di Ferrara ! Nelle siepi e macerie Galeopsis ladanum L. – Canapetta violacea dei dintorni !”; HFE (Mura Estensi); FGP; TUDV [Euras.] T scap – Infestante i coltivi, incolti con (luoghi alofili del Delta del Po); PE2 (ex-zucche- substrato grossolano. Molto rara. rificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- ST; TUPF (Bosco della Mesola). zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Galeopsis pubescens Besser – Canapetta pube- Panfilia di S. Agostino); TUCS (14 località in tutta scente la Provincia); TUPM (Dune di Massenzatica). [Centro-Europ.] T scap – Siepi, ruderi, campi. GP1; MAC. Rara. Galium constrictum → Galium debile HHF (Ferrara, “diffusissima nei fossi”, Felisi Galium constrictum var. congestum → Galium debile 1848). Galium cruciata/cruciatum → Cruciata laevipes (Stellata di Bondeno: R. Curti) Galium debile Desv. – Caglio debole Galeopsis tetrahit L. – Canapetta comune [◆] [Euri-Medit.] H scap – Prati e argini umidi. Raro. [Eurasiat.] T scap – Incolti, siepi. In passato dif- (Galium constrictum e var. congestum, Galium palustre fusa. var. constrictum) HHF (Ferrara, “riva fossi”, Felisi 1841; id., “siepi HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come dei dintorni”, Ferioli 1907); BER 6: 128-131: “ex G. constrictum Chaub.; Mesola, Comacchio, Fe- districtu Ferrariensi al Buondeno in valle Borrana rioli 1909, come G. constrictum Chaub. var. con- ab herborario nostro”; REV, 324: “Bondeno in gestum (Jordan) Béguinot); REV, 327: “Nei prati valle Burana (Bertol.); sotto le siepi nei dintorni di della Sammartina !” (come G. constrictum Chaub. Ferrara (Ferioli !)”. in St. Am.); BEG (Diga tra S. Giovanni e Comac- Galinsoga Ruiz & Pavon chio; Dune tra Comacchio e Po di Volano: come (Asteraceae/Compo sitae) G. constrictum Chaub. in St.-Am.); HFE (Cona; Poggio Renatico); ST; TUPF (Bosco della Mesola: Genere interamente esotico come G. palustre L. var. constrictum Chaub.) Galinsoga ciliata → Galinsoga quadriradiata Galium elongatum → Galium palustre subsp. elongatum Galinsoga parviflora Cav. – Galinsoga comune Galium mollugo L. subsp. erectum Syme – Ca- [X NAT] glio bianco [Sudamer.] T scap – Argini, golene, giardini e luo- (Galium album) ghi antropizzati. Comune. [Euro-Asiat.] H scap – Prati, siepi, fossi, margini HHF (Orto Botanico di Ferrara, Ferioli 1911); boschivi. Molto diffuso. HFE (Ferrara); PE1 (Parco del Delta del Po); HHF (Ferrara, “ovunque riva fossi”, Felisi s.i.d.*; TDZE (Verginese). Sammartina-Rivana, Revedin 1905*; Mura di Fer- rara, Ferioli 1906*; Ferrara, “riva sx del Po di Vo- Galinsoga quadriradiata Ruiz & Pav. – Galin- lano da S. Giorgio a S. Paolo”, Ferioli 1909, come soga ispida [X NAT] G. mollugo L. var. erectum Huds.); REV*, 326: (Galinsoga ciliata) [Sudamer.] T scap – Infestante di giardini e luoghi “Prati, pascoli e siepi quasi ovunque frequente !” antropizzati. Diffusa. (var. elatum Thuill.); HFE (Mura Estensi*; Alba- HFE (Pontelagoscuro; Ferrara: come G. ciliata; rea*; Ca’ Matte*; Ferrara: come G. album Mill.); Guarda Ferrarese). N2000* (Pineta di Mesola; Bosco di S. Giustina; (Stazione di Ferrara: AA) Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); LAG* (Ar- gine Po di Marozzo); FGP*; TUDV* (luoghi alo- Galium L. (Rubiaceae) fili del Delta del Po); MAC* (15 località in tutta la Provincia); PE2* (ex-zuccherificio di Codigoro); → Galium album Galium mollugo subsp. erectum PGF*; TUPF*(Bosco della Mesola); PI6*; PP2* Galium aparine L. – Attaccamani (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- [Euro-Asiat.] T scap – Luoghi disturbati, nitrofilo stino: come G. album Mill.); TDZE* (Lago Gat- e spesso sinantropico. Molto comune. tola); TUCE* (Bosco di S. Giustina); TUCS* HHF (Francolino, Felisi 1842; Ferrara, “siepi”, Fe- (Bondeno; Diamantina; Ferrara; S. Agostino; Pog- gio Renatico).

106 CSZ*. Galium palustre var. constrictum → Galium debile (Valli di Comacchio Zona SIVALCO: PF e PM, come G. album Mill.). Galium parisiense L. – Caglio sottile [Euri-Medit.] T scap – Selciati, ambienti disturbati. La subsp. erectum corrisponde a G. album Mill. Raro. Sono state attribuite a questa subsp. anche tutte le HFE (Ferrara). indicazioni di G. mollugo L. (indicate con *), in ac- cordo con la trattazione di Pignatti (1982, sub G. Entità in forte espansione, raccolta in ambienti molto album) che ammette la presenza in regione solo di disturbati presso la Darsena del Po di Volano. questa entità. Tuttavia la questione resta da appro- Galium verum L. – Caglio zolfino fondire. [Europ.-Caucas.] T scap – Prati, argini aridi, luo- Galium murale (L.) All. – Caglio dei muri ghi erbosi in genere. Comune. [Steno-Medit.] T scap – Marciapiedi, ambienti HHF (Mesola, Felisi 1831; id., “comune in tutto il marginali disturbati. Raro. paese”, Felisi 1839; id., “diffusissimo”, Felisi s.i.d.; HFE (Ferrara) Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “assai co- mune in tutti i prati della provincia”, Ferioli 1905; Specie nuova per l’Emilia-Romagna. Termofila di Sammartina-Rivana, Ferioli s.i.d., var. praecox ambienti disturbati, è probabilmente in attiva espan- sione, essendo stata rinvenuta più o meno contempo- Lag.); REV, 326: “Prati, luoghi erbosi e pascoli nei raneamente nel Piacentino (Romani, in Acta dintorni di Ferrara ! Poggio Renatico ! Berra e Bo- Plantarum) e nel Ferrarese, dove è noto per ora in due nifiche di Gallara (Brighetti); Mesola ! Ostellato !” località. BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Mura Estensi; Focomorto); N2000 (Bosco della Galium palustre L. – Caglio delle paludi Mesola; Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bel- [Europ.-Caucas.] H scap – Luoghi umidi, fossi, locchio); FGP; PMP2; TDPM; TUDV (luoghi alo- bordi di maceri e stagni. Non comune. fili del Delta del Po); MAC (Baura; Cologna; HHF (Francolino, “al Giarone”, Felisi 1829; Sam- Guarda Ferrarese; Ruina; Villanova); PE2 (ex-zuc- martina-Rivana, Revedin 1905; “Prato del Conte cherificio di Codigoro); PGF (Bosco della Mesola); Revedin aree paludose”, Ferioli 1906); REV, 326: PI4 (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fo- “Fossi nella Sammartina ! Cassana (Brighetti); resta Panfilia di S. Agostino); TUCS (Ferrara; Vi- Boara (Tironi !); Mesola ! lungo il Po ! ed il Po di garano Pieve; S. Bartolomeo in Bosco); TUMS Goro ! Ostellato ! sotto le mura di Ferrara alla Porta (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica). α degli Angeli (Ferioli !)” ( typicum); BEG (Pom- (Lido di Volano: PF e PM; Argine Sanguettola: posa); PG2; PGF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR AA) (Valle Santa); TULA (Mendica). MAC. Gaudinia P. Beauv. (Poaceae/Gramineae) (Scolo Scorsuro: AA) Gaudinia fragilis (L.) P. Beauv. – Forasacchino Qui viene trattata anche la subsp. nominale. [◆] Galium palustre L. subsp. elongatum (C. Presl) (Avena fragilis) [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti. Rara. Lange – Caglio tardivo (Galium elongatum) HHF (Francolino, Ferrara, Felisi 1843; Francolino, [Euri-Medit.] H scap – Luoghi umidi, fossi, bordi Felisi 1847, come Avena fragilis; Ferrara, “prati del di maceri e stagni. Non comune. Conte Revedin”, Ferioli 1906); REV, 286: “Sam- HHF (Massenzatica, “diffusissima riva fossi”, Fe- martina, Bonifiche di Gallara (Brighetti); Sammar- lisi 1839; Ferrara, “da S. Paolo luoghi ombrosi”, tina (Ferioli !)”. Felisi 1839; Mesola, Felisi s.i.d.; Ferrara, “da S. Pianta sicuramente assai rara, ma anche di difficile Giorgio nelle fosse”, Felisi s.i.d.; Francolino, “al avvistamento. In regione rinvenuta di recente solo Giarone”, Felisi 1848: in tutti questi casi come G. nelle colline bolognesi (AA, Bonafede e Vignodelli: palustre L.; rev. PF e BL; Bondeno, Ferioli 1909); Acta Plantarum, topic 5094). REV, 326: “Lungo il canale di Burana (Ferioli !)” Genista L. (Fabaceae/Leguminosae) (come G. palustre L. β elongatum Presl. var. maxi- mum Moris); N2000 (Bosco della Mesola: come Genista tinctoria L. – Ginestra minore; Gine- G. elongatum Presl.) strella [Eurasiat.] Ch suffr – Prati stabili soggetti a sfal-

107 cio, sia in ambito costiero che su terrazzi fluviali Berra, Bonifiche di Gallara (Brighetti)”. BEG interni. Localizzata ma non rara. (Prati tra Pomposa e Codigoro; Dune tra Comac- HHF (Poggio Renatico, “prati Conte Revedin”, chio e Po di Volano); HFE (Mura Estensi; Bosco Ferioli 1906; Bosco della Mesola, “luoghi non della Mesola; Lido delle Nazioni; Vaccolino); troppo aridi”, Peyronel 1947, come G.t. L. elata N2000 (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); Asch. et G.); BER 7: 351-354: “in agro Ferrariensi PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura a Sabbioncello, ubi copiosa. et alla Cassa Argen- Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); tana”; REV, 309: “Siepi e pascoli nei dintorni di TUCS (Bando); TUPF (Bosco della Mesola: var. Ferrara ! Sabbioncello copiosa (Bertol.); paludi di brutium Gasp.) Longastrino e Cassa argentana (Bertol. fil. ex Ber- GP2. tol.); boschi nelle golene del Po presso Pontela- (Pineta di Mesola: DAL) goscuro ! e Francolino ! e del Po di Goro tra Geranium purpureum Vill. – Geranio purpureo Ariano e Mesola ! nell’alveo del Panaro a Bon- [Euri-Medit.] T scap – Prati disturbati, luoghi er- deno !”; HDP (Ferrara: “Fuori Porta S. Giovanni, bosi, ferrovie. Diffusa. Tenuta Braghini”, 1913); HFE (Valli di Argenta; HFE (Lido di Volano; Lidi di Comacchio); PP2 Lido di Spina); N2000 (Bosco della Mesola; Vene (Mura Estensi, erroneamente come G. robertia- di Bellocchio); PI4; TUPR (Argini di Valle Santa); num L.) PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUPF (Stazione di Ferrara; Stazione di Poggio Renatico: (Bosco della Mesola: var. elata Asch. et Gr.) AA; Porto Garibaldi; Bosco di S. Giustina: PM) MAC. (Ferrara, Fiera: PM) È una delle specie che in tempi recenti ha ampliato la sua presenza, soprattutto negli ambienti ferroviari Geranium L. (Geraniaceae) (AMV). Geranium columbinum L. – Geranio colombino Geranium pusillum L. – Geranio minore [Europeo-Sud-siber. (substeppico)] T scap – Prati [Europeo-W-Asiat.] T scap – Prati, scarpate er- e luoghi erbosi, anche disturbati. Comune. bose. Non segnalato da tempo. HHF (Fossanova S. Marco, “bivio Gaibanella- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come Aguscello”, Ferioli 1911); BEG (Pomposa); HFE G. pusillum Burm.; Ferrara, “mura di città”, Fe- (Lido di Spina). rioli 1910); REV, 316: “Luoghi erbosi lungo le Poche le segnalazioni e le raccolte per una specie strade dei dintorni di Ferrara ! e sulle mura della frequente e sottostimata che si può facilmente con- città !” (come G. pusillum Burm. f.); AMP: “Fer- fondere con altre. rara, Stazione ferroviaria”. Geranium dissectum L. – Geranio sbrindellato Pianta di piccole dimensioni e a fioritura tarda, ri- [Eurasiat. divenuto Subcosmop.] T scap – Prati, spetto al comportamento tipico dei Geranium, e che incolti, luoghi erbosi, sinantropica. Comune. quindi facilmente può sfuggire all'osservazione; piuttosto rara, è stata rivenuta in 7 diverse località HHF (Ferrara, “lungo il Po di Volano”, Ferioli regionali nel corso dell'indagine sulla flora degli am- 1905; Sammartina-Rivana, Revedin 1905); REV, bienti ferroviari, ma sicuramente è più diffusa. Alla 316: “Prati e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara ! stazione di Ferrara è stata rinvenuta su un cumulo di comune.”; HFE (Ambrogio; Francolino; Zenza- ghiaia lungo il margine orientale. lino); MAC (14 località in tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica Geranium rotundifolium L. – Geranio malvac- del Mezzano); PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta cino Panfilia di S. Agostino). [Paleotemp.] T scap – Prati, incolti, luoghi erbosi. Raro e localizzato. Geranium molle L. – Geranio volgare N2000 (Bosco della Mesola); ST; TUPF (Bosco [Eurasiat. divenuto Subcosmop.] T scap (H della Mesola). bienn/H scap) – Prati, incolti, argini, ambiti ur- bani, sinantropica. Comune. Geum L. (Rosaceae) HHF (Ferrara, “diffusissima” e “ovunque”, Felisi Geum urbanum L. – Cariofillata comune 1841; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- [Circumb.] H scap – Boschi, siepi, prati ombrosi. rara, “prato Dogana e del Sig. Mazzanti lungo il Non comune. Volano”, Ferioli 1906); REV, 316: “Comunissimo HHF (Francolino, “da Graziadei”, Felisi 1839; nei prati e luoghi erbosi dei dintorni di Ferrara !

108 Aguscello, “giardino”, Ferioli 1909); N2000 [Circumbor.] H rept – Luoghi ombrosi, boschi, (Bosco di S. Giustina); PGD (Margini della Sacca siepi, macchie e prati. Comune. di Goro); PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfi- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, lia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina). “siepi e strade della provincia”, Ferioli 1906); REV, 324: “Luoghi erbosi umidi ed ombrosi nei Gladiolus L. (Iridaceae) dintorni di Ferrara !”; HDP (Mura Estensi); HFE Gladiolus “communis” → Gladiolus italicus (Mura Estensi); LAG (Marozzo, Valle Oppio); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco di S. Giu- Gladiolus italicus Mill. – Gladiolo dei campi stina); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PI4; (Gladiolus “communis”, Gladiolus segetum) TUPR (Valle Santa e Bosco del Traversante); PI6; [Euri-Medit.] G bulb – Incolti, coltivi, prati umidi, PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia golene. Molto raro. di S. Agostino); TDZE (Cornacervina; Migliaro; HHF (Francolino, “coltivi”, Felisi s.i.d., come G. Lago Gattola); TUCE (Bosco di S. Giustina); communis L.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; MAC (Alberone; Baura; Casaglia; Cologna; Fos- Ferrara, “raccolti della provincia”, Ferioli 1905: salta; Masi S. Giacomo; Ruina; Sabbioncello S. tranne Felisi, sempre come G. segetum Ker- Vittore; Tamara; Villanova). Gawrl.); REV, 296: “Campi coltivati presso Fer- (Pineta di Mesola: PM; Scolo Scorsuro: AA) rara ! Boschi nell’alveo del Panaro a Bondeno !” (come G. segetum Ker. Gawl.); HDP (Ferrara: Gleditsia L. (Fabaceae/Leguminosae) “Prati del C. Revedin fuori P. S. Paolo”); HFE Gleditsia triacanthos L. – Spino di Giuda [C (Masi S. Giacomo). NAT] (Ferrara: PM) [Nordamer.] P caesp/P scap – Coltivato nei parchi Commensale delle colture di grano. Fortemente ra- e talvolta naturalizzato. Poco comune. refatto in tempi recenti. HHF (Coltivata in diversi luoghi, Ferioli 1907); Gladiolus segetum → Gladiolus italicus REV, 309: “Coltivata per far siepi nei dintorni di Ferrara!”; LAG (Zona Vignole); N2000 (Dune di Glaucium Mill. (Papaveraceae) Massenzatica); BPM; TUPM (Dune di Massenza- Glaucium flavum Crantz – Papavero cornuto tica); PE1 (Parco del Delta del Po); PI6; PP2 [◆] (Mura Estensi). (Glaucium luteum) (Poggio Renatico verso Aeroporto: AA; S. Giu- [Euri-Medit.] H scap – Sabbie litoranee o interne. seppe di Comacchio, Valle Isola: PF, BGP e PM) Molto raro. Glyceria R. Br. (Poaceae/Gramineae) HHF (Mesola, Volano, Cannevié, “frequentis- sima”, Felisi s.i.d., come G. luteum L. o anche Glyceria aquatica → Glyceria maxima Pers.; Mesola, Massenzatica, Ferioli 1908, come Glyceria distans subsp./var. borreri → Puccinellia fasci- G. luteum Scop.; Bosco della Mesola, Peyronel culata 1948); REV, 305: “Arene marittime tra Goro e Vo- Glyceria festuciformis → Puccinellia festuciformis lano !” ST; TUPF (Bosco della Mesola: segnala- Glyceria fluitans (L.) R. Br. – Gramignone na- zione ripresa da Ferioli). tante Specie anticamente presente e documentata lungo il (Poa fluitans) litorale regionale. La presenza attuale è possibile, ma [Subcosmop.] I rad/G rhiz – Canali, fossi e luoghi non confermata. umidi. Rara. Glaucium luteum → Glaucium flavum HHF (Ferrara, “ovunque in fossi”, Felisi s.i.d., come Poa fluitans Scop.; id., “assai comune canale Glebionis Cass. (Asteraceae/Compositae) circondario da Porta Mare a Porta Po”, Ferioli Glebionis coronaria (L.) Spach – Fior d'oro, 1905; id., “fossi Lupa e Fortezza”, Revedin 1905); Crisantemo giallo [C CAS] REV, 287: “Sammartina nei fossi ! fossa del Cir- [Coltiv.] T scap – Ambienti ruderali. condario (Ferioli !); lungo la strada tra Ferrara e HFE (Mendica di Mesola) Francolino !”; HFE (Jolanda di Savoia). Glyceria maxima (Hartm.) Holmb. – Grami- Glechoma L. (Lamiaceae/Labiatae) gnone maggiore Glechoma hederacea L. – Edera terrestre (Glyceria aquatica, Poa aquatica)

109 [Circumbor.] I rad/G rhiz – Fossi, canali, maceri. Gratiola L. (Plantaginaceae) Comune. Gratiola officinalis L. – Graziella HHF (Ferrara, “luoghi paludosi” e “ovunque riva fossi”, Felisi s.i.d., come G. aquatica Smith; Sam- [Circumbor.] H scap – Luoghi umidi, bordi di ma- martina-Rivana, Revedin 1905, come G. aquatica ceri, greti fuviali, stagni. Rara. Wahlb.; “comune nei fossi della valle del cuore”, HHF (Mesola, “Torre Palù”, Felisi s.i.d.; Ferrara, Ferioli 1905, come G. aquatica Wahlb.); BER 1: “riva fossi, S. Paolo”, Felisi 1838; Sammartina- 513-515: “Habui ex agro Ferrariensi ... a Felisio” Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “abbondante nella (come Poa aquatica); REV, 287: “Frequente nei valle del Conte Revedin”, Ferioli 1906; Bosco fossi: Sammartina ! fosse di circonvallazione di della Mesola, “luoghi paludosi”, Peyronel 1947); Ferrara ! nel canale Panfilio tra Ferrara e Pontela- REV, 323: “Fossi e luoghi paludosi nella Sam- goscuro ! Mesola ! Bondeno ! valle del Cuore martina ! Bondeno !” N2000 (Golena del Po; presso Fossanova S. Marco (Ferioli !)” (come G. Bosco della Mesola; Campotto); BDFP (Golena aquatica (L.) Wahlb.); HFE (Jolanda di Savoia; di Porporana); PI4; TUPR (Valle Santa); ST; Villanova di Denore; Valle Santa); MAC (Am- TUPF (Bosco della Mesola). brogio; Casaglia; Ducentola; Gaibanella; Masi S. CSZ. Giacomo; Masi Torello; Quartesana; Ruina; Tre- (Poggio Renatico, via Uccellino: PM) sigallo; Villanova); PI4; TUPR* (Valle Santa: Groenlandia J. Gay (Potamogetonaceae) *come G. aquatica (L.) Wahlb.); TDZE (Miglia- rino; Alberlungo; Lago Gattola; Lagosanto); Groenlandia densa (L.) Fourr. – Brasca a foglie TUZA (Torbiera). opposte PG3; PI2; TUMM*; TUPB; TUUV (*come G. (Potamogeton densum/densus) aquatica (L.) Wahlb.). [Euro-Sib.] I rad – Stagni e maceri. Molto rara. (Scolo Scorsuro: AA) BER 2: 228-229: “ex Po di Volano in agro Ferra- riensi a Prof. Campana” (come Potamogeton den- Glycyrrhiza L. (Fabaceae/Leguminosae) sum); REV, 293: “Nel Po di Volano (Campana ex Bertol.)” (come Potamogeton densus L.) Glycyrrhiza glabra L. – Liquirizia (Albarea: R. Fabbri). [Asiat.-Steno-Medit.] G rhiz – Luoghi sabbiosi costieri, termofila. Rara. Idrofita un tempo nota per diverse località e oggi REV, 311: “Bastia di Longastrino (Bertol. fil. ex estremamente rarefatta sia a livello regionale che Bertol.)”; N2000 (Lido di Volano; Vene di Bel- provinciale. Ritrovata dopo un secolo nel 2009 in un locchio). macero di via Pachenia, Albarea. (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP.; Lago di Spina: PM; Boscoforte: BGP) H Concentrata lungo la costa, anche sulle dune vive. Hainardia Greuter (Poaceae/Gramineae) Gnaphalium L. (Asteraceae/Compositae) → Hainardia cylindrica (Willd.) Greuter – Loglie- Gnaphalium “angustifolium” Helichrysum italicum rella cilindrica Gnaphalium luteo-album → Laphangium luteo-album (Lepturus cylindricus) Gnaphalium uliginosum L. – Canapicchia pa- [Euri-Medit.] T scap – Incolti aridi su suoli di bo- lustre nifica anche subsalsi. Non comune. [Eurosib.] T scap – Sabbie fluviali e bassure di N2000 (Valli e Salina di Comacchio; Sacca di dune fossili. Raro. Goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PMG HHF (Massenzatica, Felisi 1839; id., Ferioli s.i.d.; (Sacca di Goro); TDPM (luoghi alofili del Delta Francolino, Ferioli s.i.d., var. ramosissimum); del Po). BER 9: 150-151: “ex provincia Ferrariensi in sa- TUPE bulosis maritimis a Massenzatica a Felisio”; REV, (Poggio Renatico: AA; Gorino: BGP; Porto Gari- 330: “Sabbie marine di Massenzatica (Felisi ex baldi: PM) Bertol.)” (var. ramosum Lam.); HFE (Isola Halimione portulacoides → Atriplex portulacoides Bianca); N2000 (Porporana; Isola Bianca). “Gnaphalium stoechas” → Helichrysum italicum Halocnemum M.Bieb. (Chenopodiaceae)

110 Halocnemum cruciatum (Forssk.) Tod. – Sali- [SW-Europ.] Ch suffr – Sabbie dunali e retrodu- cornia crociata nali costiere e interne. Poco comune. (Halocnemum strobilaceum) HHF (S. Giuseppe di Comacchio, “strada comu- [StenoMedit.] Ch frut/P succ – Valli salse, suoli nale Comacchio-Pomposa”, Ferioli 1909); REV, iperalini. Rarissima. 303: “Arene marittime a Magnavacca !” BEG HFE (Salina di Comacchio; Sacca di Bellocchio); (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Lidi N2000 (Salina di Comacchio; Sacca di Belloc- Comacchiesi; Dune della Puia); N2000 (Pineta di chio); PMP1 (Salina di Comacchio); TDPM Mesola; Lido di Volano; Vene di Bellocchio; Dune (Parco del Delta del Po). della Puia; Lido degli Scacchi); BPM (Dune di Specie caratteristica dell’Associazione Arthrocnemo Massenzatica); PG1; TUMS (Dune della Puia). macrostachyi – Halocnemetum strobilacei. GP2. Diffusa lungo le coste del Mediterraneo e del Mar Helianthemum chamaecistus → Helianthemum nummu- Nero, in Italia è oggi accertata per la Sicilia, la To- larium scana e l’Emilia-Romagna. Qui è stata rinvenuta per → la prima volta da Corbetta (COR) alle Vene di Bel- Helianthemum fumana Fumana procumbens locchio; la costa ferrarese rappresenta il limite set- Helianthemum jonium Lacaita – Eliantemo jo- tentrionale dell’areale adriatico e italiano. nico Recentissima la distinzione rispetto ad H. strobila- (Helianthemum chamaecistus var. jonium) ceum (Pallas) Bieb., quest'ultimo binomio utilizzato [Endem.] Ch suffr – Sabbie retrodunali e interne. classicamente per tutti i rinvenimenti italiani e in Rarissimo. tutte le flore nazionali, e riferito ad un'entità diffusa dalla Grecia all'Asia centrale (Bacchetta & al. 2012). TUPF (Bosco della Mesola: sub H. chamaecistus Mill. var. jonium Lac. et Gross.) Halocnemum strobilaceum sensu Auct. Flor. Ital. → Ha- Molto raro, questo endemismo italiano è presente in locnemum cruciatum Puglia e Basilicata e, con notevole disgiunzione Hedera L. (Araliaceae) verso nord, anche in Romagna nelle Pinete raven- nati (qui di recente confermato anche in IBIS4) e sui Hedera helix L. – Edera Gessi faentini (Zangheri 1966). Nel Ferrarese, è se- [Submedit.-Subatl.] P lian – Boschi, siepi, luoghi gnalato per il Bosco della Mesola, ma la rarità della ombrosi; spesso coltivata nei giardini, sfugge alla specie e la mancanza di conferme recenti richiedono coltura dovunque. Molto comune. approfondimenti per accertarne la presenza. HHF (Mura di Ferrara, Felisi 1831; “assai comune Helianthemum nummularium (L.) Mill. – su muri ed alberi”, Ferioli 1907); REV, 313: “Co- Eliantemo maggiore mune sulle mura di Ferrara ! sui vecchi muri, al- (Helianthemum chamaecistus, Helianthemum vulgare) beri e nel suolo nei luoghi ombrosi a Ferrara e [Europeo-Caucas.] Ch suffr – Sabbie dunali e re- nella provincia !”; HDP (Mura Estensi); HFE trodunali costiere e interne. Poco comune. (Ferrara); N2000 (Bosco S. Giustina; Bosco della HHF (Mesola, Massenzatica, “luoghi sabbiosi so- Mesola; Dune della Puia); AGO; PG2; PGF; ST; leggiati marittimi”, Felisi 1839, come H. vulgare; TUPF; UGA (Bosco della Mesola); PE4 (Vallette Mesola, Ferioli s.i.d., come H. vulgare; id., “bo- di Ostellato); PI6; PP2 (Mura Estensi di Ferrara); schi”, Revedin 1905, come H. chamaecistus Mill.; PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); “da Pomposa a Mesola”, Ferioli 1908, come H. TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS (Dune della chamaecistus Mill. × H. vulgare L.; “strada Co- Puia). macchio-Pomposa a Fontana”, Ferioli 1909, come MAC. H. chamaecistus Mill. × H. vulgare Gaertn. var. Altre specie di Hedera sono coltivate nei giardini, hyssopifolium, det. O.B. PD; Bosco della Mesola, ma non sono noti casi di naturalizzazione. Peyronel 1947, come H. chamaecistus Mill.); REV, 303: “Boschi della Mesola ! Pomposa (Fe- → Hedysarum coronarium Sulla coronaria rioli !)” (come H. chamaecistus Mill. var. vulgare → Hedysarum onobrychis Onobrychis viciifolia Gaertn.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- → Heleocharis Eleocharis lano; Pomposa: come H. chamaecistus Mill. var. Helianthemum Mill. (Cistaceae) vulgare Gaertn.); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco di S. Giustina; Pineta di Mesola); BPM; Helianthemum apenninum (L.) Mill. – Elian- TUPM (Dune di Massenzatica); PGD (Sacca di temo degli Appennini Goro); ST1; TUPF1; UGA2 (Bosco della Mesola:

111 1come H. chamaecistus Mill. var. tomentosum; (Bosco della Mesola; Foce Po di Volano; Pineta 2subsp. obscurum (Celak.) Holub); TUCE (Bosco di Volano; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; di S. Giustina). Vene di Bellocchio); PMG (Sacca di Goro); ST; GP2. TUPF (Bosco della Mesola). (Fondo Reno: AA e BGP) TUPE. Specie molto complessa e nella quale sono state ri- Questa è l’unica specie presente nel Ferrarese e conosciute numerose sottospecie. L’identità delle quindi qui sono state riferite tutte le diverse deno- popolazioni del Ferrarese è in corso di accertamento. minazioni che compaiono nella bibliografia. Helianthemum vulgare → Helianthemum nummularium Heliotropium L. (Boraginaceae) Helianthus L. (Asteraceae/Compositae) Heliotropium europaeum L. – Eliotropio selva- Helianthus annuus L. – Girasole [C CAS] tico [Sudamer.] T scap. Solo coltivato, a volte residuo [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Coltivi, incolti, luo- della coltura, mai veramente naturalizzato. ghi disturbati. Comune. HHF (Ferrara, campagna, Felisi s.i.d.; id., Ferioli HHF (Francolino, orti, Felisi 1829; “litorale adria- 1947); REV, 331: “Coltivasi”. tico”, Revedin 1905; Ferrara, “comune nei din- torni della città, nei coltivi”, Ferioli 1907); REV, Helianthus tuberosus L. – Topinambur [C INV] 321: “Arene marittime tra Mesola e Volano ! nei [Nordamer.] G bulb. Un tempo coltivato e sub- coltivati della Diamantina, Sammartina e fuori spontaneo, oggi naturalizzato negli incolti, fossi, della Porta Mare ! (Ferioli !)”; HFE (Ferrara; Pon- margini stradali. Comune. telagoscuro; Bosco della Mesola; Rero; S. Carlo); HHF (“orti coltivato”, Felisi 1847); REV, 331: TDZE (Verginese; Massenzatica); TUCS (Ra- “Coltivasi”.; HFE (località varie del Ferrarese, in valle; Pontelagoscuro; Ferrara; Poggio Renatico). argini di corsi d’acqua); PE1 (Parco del Delta del GP1; MAC. Po); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PI4 (Traghetto: BGP) (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura → Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); Helminthia echioides Helminthotheca echioides MAC. Helminthotheca Zinn (Asteraceae/Com- (Ferrara, zona Stazione; Coronella; Poggio Rena- positae) tico: PM) Helminthotheca echioides (L.) Holub – Asprag- L’identificazione degli ultimi ritrovamenti con H. tu- gine volgare berosus è confermata anche rispetto all’eventuale (1Helminthia echioides, 2Picris echioides) presenza di due entità alloctone già segnalate nel ba- cino del Po in Lombardia ed Emilia-Romagna, H. [Euri-Medit. (baricentro orient.)] T scap – Incolti decapetalus L. ed H. pauciflorus Nutt., come sug- e luoghi disturbati, nitrofila. Molto comune. 1 gerito da G. Galasso (com. verb.). HHF (Francolino, Felisi 1842; id., Felisi 1848; Mesola, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; Ferrara, Helichrysum Mill. (Asteraceae/Composi- lungo le Mura, Ferioli 1906); REV1, 333: “Bastia tae) di Longastrino (Bertol. fil. ex Bertol.); Sammar- Helichrysum italicum (Roth) G. Don – Perpe- tina ! lungo le mura di Ferrara (Ferioli !)”; HFE2 tuini d’Italia (Rero; Ruina; Salina di Comacchio; Campotto); (Gnaphalium "angustifolium”, Gnaphalium "stoechas”) N2000 (Bosco della Mesola; Valli e Salina di Co- [S-Europ.] Ch suffr – Sabbie litoranee. Raro. macchio; Vene di Bellocchio); MAC2 (Gambu- HHF (Ferrara, Felisi 1831, come Gnaphalium an- laga; Masi S. Giacomo; Sandolo; Tamara); PE22 gustifolium Lam.; Mura di Ferrara, Revedin 1905; (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM12 (Bonifica id., Ferioli 1906, sub H.i. Roth.; Volano, Revedin del Mezzano); PI42; TUPR1 (Campotto e Valle 1908, sub H.i. G. Don); BER 9: 138-140: “Ferra- Santa); PP2 (Foresta Panfilia di S. Agostino); ST1; riâ in muro oppidi a Felisio” (come Gnaphalium TUPF1 (Bosco della Mesola); TDZE2 (11 località stoechas); REV, 330: “Sulle mura di Ferrara in tutta la Provincia); TUCS1 (15 località in tutta presso la scalinata che sta in fondo a Giovecca ! la Provincia). pure sulle mura (Felisi ex Bertol.); arene marit- GP12 time a Volano !” BEG (Dune tra Comacchio e Po (Cantiere Cispadana a S. Carlo; Poggio Renatico, di Volano); HFE (Lido e Pineta di Volano); N2000 Tenuta Sanguettola: AA)

112 Hemerocallis L. (Hemerocallidaceae) Hibiscus glaucophyllus → Hibiscus trionum → Hemerocallis fulva (L.) L. – Giglio di S. Giu- Hibiscus pentacarpos Kosteletzkya pentacarpos seppe [C NAT] Hibiscus syriacus L. – Ibisco [C CAS] [S-Europ.] G bulb – Coltivata e rinselvatichita in [E-Asiat.] P caesp. Coltivato nei giardini e nelle ambito urbano e suburbano. Rara fuori dai giar- siepi per ornamento. Occasionalmente rinnova dini. anche fuori dei giardini. HHF (Coltivata, Felisi s.i.d.) HHF (Ferrara, Felisi 1841; id., Ferioli 1907); (Lido di Spina: AA) REV, 318: “Frequentemente coltivato per far siepi soprattutto presso l’abitato”. PP (Foresta Panfilia Herniaria L. (Caryophyllaceae) di S. Agostino: un solo esemplare, con tutta pro- Herniaria glabra L. subsp. glabra – Erniaria babilità introdotto). glabra Hibiscus trionum L. – Ibisco vescicoso [Paleotemp.] T scap/H caesp – Vie, strade, ruderi, (Hibiscus glaucophyllus) ambienti urbani. Rara. [Paleotrop. e Subtrop.] T scap – Infestante le col- HFE (Lido di Spina) ture sarchiate. Diffuso. Herniaria hirsuta L. subsp. hirsuta – Erniaria HHF (Ferrara, Felisi 1841, come H. glaucophyl- irsuta lus, coltivato ?); PEM1 (Bonifica del Mezzano). (Herniaria glabra var. hirsuta) Probabilmente anche coltivato in passato per orna- [Paleotemp.] T scap/H caesp – Vie, strade, ruderi, mento. ambienti urbani. Rara. HHF (Ferrara, “deposito rottami a Porta Mare e Hieracium L. (Asteraceae/Compositae) Porta Po”, Ferioli 1909, come H. glabra L. var. Hieracium florentinum → Pilosella piloselloides hirsuta); HFE (Ferrara, pavimentazioni stradali). Hieracium florentinum var. praealtiforme → Pilosella pi- Heteranthera Ruiz & Pav. (Pontederia- loselloides subsp. praealta ceae) Hieracium pilosella → Pilosella officinarum Hieracium piloselloides → Pilosella piloselloides Genere del tutto alloctono, rappresentato da specie Hieracium praealtum → Pilosella piloselloides subsp. commensali delle risaie. praealta Heteranthera reniformis Ruiz & Pavon – Ete- Hieracium sabaudum L. – Sparviere di Savoia rantera [X INV] [Europ.-Caucas.] H scap – Prati sabbiosi. Raro. [Neotrop.] I rad – Infestante le colture risicole. HFE; BDFP (Vene di Bellocchio). Diffusa. HFE (Jolanda di Savoia; altre del Ferrarese). Hieracium umbellatum L. – Sparviere ad om- PI3; TUPB. brella [◆] Strettamente limitata alle piane di risaia, solo una [Circumbor.] H scap – Prati termofili. Molto raro. volta è stata avvistata in un canaletto esterno al- HHF (Bosco della Mesola, Ferioli s.i.d.); BER 8: l’ambito colturale. Rinvenuta dapprima nel Ferra- 506-508: “ex ora circumpadana alla Mesola a Palù rese, in regione è stata di recente accertata anche nel a Felisio”; REV, 334: “Mesola a Palù (Felisi ex Piacentino (E. Romani in Acta Plantarum). Bertol.)”. Heteranthera rotundifolia (Kunth) Griseb. – Hippocrepis L. (Fabaceae/Leguminosae) Eterantera a foglie rotonde [X NAT] [Neotrop.] I rad – Infestante le colture risicole. Hippocrepis comosa L. subsp. comosa – Sfer- Rara. racavallo comune HFE (Jolanda di Savoia; Le Contane; Massafisca- [S- e C-Europ.] H caesp – Prati retrodunali. Molto glia); PG1 (Massafiscaglia: erroneamente come H. rara. limosa Willd., corr. in PI5); PI5 (Codigoro; Jo- HFE (Lido degli Estensi). landa di Savoia); TUPB. Piuttosto frequente nella fascia collinare, nel litorale regionale è molto rara, presente anche nelle Pinete Strettamente limitata alle piane di risaia. Le località ravennati di San Vitale e di Classe. ferraresi sono le uniche per l’Emilia-Romagna. Hibiscus L. (Malvaceae) Hippophaë L. (Elaeagnaceae)

113 Hippophaë fluviatilis (Soest) Rivas Mart. – Oli- TDZE (Borgo Manara); TUCS (Taglio della vello spinoso Falce; Lido di Spina); TUPM (Dune di Massen- (Hippophaë rhamnoides) zatica). [Eurasiat.-Temper.] P caesp – Dune consolidate, (Mendica; Porto Garibaldi: PF e PM). cespuglieti retrodunali. Raro. → HHF (Mesola, “boschetto”, Felisi 1839; Gallo, Holoschoenus australis Scirpoides holoschoenus Holoschoenus romanus → Scirpoides holoschoenus “lungo il Reno”, Bosco della Mesola, Ferioli → 1911); HFE (Lido di Volano); N2000 (Lido di Vo- Holoschoenus vulgaris Scirpoides holoschoenus lano; Lido degli Scacchi; Vene di Bellocchio); Hordeum L. (Poaceae/Gramineae) PGD (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della → Mesola). Hordeum leporinum Hordeum murinum subsp. lepo- rinum Specie caratteristica di Junipero – Hippophaëtum fluviatilis. Localmente (es. Lido degli Scacchi) tende Hordeum marinum Huds. – Orzo marittimo a diffondersi in popolamenti densi. (Hordeum maritimum With.) [Euri-Medit. Occid. (Subatlant.), forme affini Hippophae rhamnoides → Hippophae fluviatilis anche nell’America Sett.] – Prati e incolti sabbiosi Hippuris L. (Plantaginaceae) anche subsalsi. Comune. HHF (Diamantina, Felisi 1838; Casaglia, “prati”, Hippuris vulgaris L. – Coda di cavallo acqua- Ferioli 1906); REV, 290: “Casaglia (Ferioli !); tica [Ex] prati e strade della Sammartina ! comune nelle [Cosmopol.] I rad – Acque ferme di stagni e pa- arene marittime a Comacchio ! Magnavacca ! S. ludi. Scomparsa dal territorio provinciale. Giovanni di Ostellato !” BEG (Diga tra S. Gio- N2000; HFE (Valle Santa); PI4; TUPR (Stagni vanni e Comacchio; Diga tra Comacchio e Ma- entro il Bosco del Traversante, a Campotto di Ar- gnavacca); BEM (Casaglia); HFE (Gavello; genta). Gorino; Foce Po di Volano; Valli e Salina di Co- Idrofita in rapido declino in tutta l’area italiana, a macchio; Longastrino); N2000 (Salina di Comac- causa della scomparsa degli ambienti idonei. La sta- chio); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PMP1 zione ferrarese era l’unica nel territorio regionale, (Salina di Comacchio); TDPM (luoghi alofili del storicamente confermata sino alla fine degli anni ’80 Delta del Po); TUCS (Dogato; S. Giovanni di del XX secolo, poi scomparsa. Ostellato; Bonifica del Mezzano; Comacchio). Holcus L. (Poaceae/Gramineae) TUPE. (Lido di Volano; Porto Garibaldi: PF e PM; Pog- Holcus halepensis → Sorghum halepense gio Renatico, Podere Sanguettola; Cantiere Ci- spadana: AA) Holcus lanatus L. – Bambagione pubescente [Circumbor.] H caesp – Prati, incolti, luoghi di- Hordeum maritimum → Hordeum marinum sturbati. Comune. Hordeum murinum L. subsp. leporinum (Link) HHF (Ferrara, Felisi 1822; Sammartina-Rivana, Arcang. – Orzo mediterraneo Revedin 1905; Ferrara, “assai comune in tutti i (Hordeum leporinum) prati dei dintorni”, Ferioli s.i.d.); REV, 286: [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- “Sammartina ! lungo le mura di Ferrara ! lungo il sturbati, margini stradali. Specie nitrofila e sinan- Panaro a Bondeno ! nel Reno al Gallo ! lungo il tropica. Comunissimo. canale di Burana alla Darsena !”; HFE (Lido di HHF (Ferrara, “ovunque prati, vie”, Felisi s.i.d.; Volano; Valle Santa); N2000 (Isola Bianca; Dune id., “assai comune vicino all’abitato in prati di Massenzatica; Pineta di Volano; Bosco della grassi”, Ferioli 1905; Sammartina-Rivana, Reve- Mesola; Valle Bertuzzi; Lago di Spina; Salina di din 1905, det. Béguinot; Mura di Ferrara, Reve- Comacchio; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di din 1905); REV, 289: “Comune a Ferrara sui Volano); COR; FGP; TDPM; TUDV (luoghi alo- muri ! nei luoghi erbosi incolti specialmente fili del Delta del Po); MAC (Alberone; Baura; presso l’abitato e lungo le strade in tutta la pro- Masi S. Giacomo; Ro); PE2 (ex-zuccherificio di vincia !” (come H. murinum L.); HFE (Mura Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF; Estensi; Ambrogio, quest’ultimo sub H. muri- ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI4 (Argini di num); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Valle sta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro);

114 Bertuzzi; Salina di Comacchio); PE2 (ex-zucche- (Hymenolobus procumbens1) rificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- [Subcosmop.] T scap – Suoli salmastri disseccan- zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta tisi in estate. Molto rara. Panfilia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della HFE (Valli di Comacchio; Salina di Comacchio1; Mesola: come H. murinum L., sia il tipo che la var. Boscoforte); PEP06 (Salina di Comacchio). leporinum Lk.); TDZE (Alberlungo; Borgo Ma- Specie di piccole dimensioni che può passare inos- nara: sub H. murinum L.); TUMS (Dune della servata. Rara in Italia e con distribuzione frammen- Puia); TUPM (Dune di Massenzatica). taria, strettamente limitata agli habitat salati. In CSZ (come H. murinum); GP2; MAC; TUPE. Emilia-Romagna nota per ora solo nelle stazioni fer- (Mendica: PF e PM) raresi. Le indicazioni della subsp. nominale (molto spesso Hottonia L. (Primulaceae) come H. murinum) sono state ricondotte alla subsp. leporinum, entità più termofila e ampiamente pre- Hottonia palustris L. – Feltro, Erba scopina sente nel Ferrarese. Ulteriori approfondimenti per- [Ex?] metteranno di accertare la eventuale presenza della [Eurosib.] I rad – Stagni e paludi. Rarissima e forse subsp. murinum. scomparsa. Hordeum secalinum Schreb. – Orzo perenne; HHF (“luoghi paludosi”, Ferioli s.i.d.); HFE; Segale selvatica N2000; BDFP (Valle Santa); WWF; PI4 (Valle [Euri-Medit.-Occid. (Subatlant.)] H caesp – Prati, Santa). incolti. Poco comune. Gli ultimi avvistamenti risalgono al 1975, nonostante HHF (Ferrara, “prati Conte Revedin”, Ferioli la specie venga attivamente ricercata. Risulta perico- 1906; Sammartina-Rivana, Revedin 1907); REV, losamente rarefatta e al limite della scomparsa anche 289: “Nei prati e lungo le strade dei dintorni di Fer- in territori viciniori come il Ravennate e il Bolo- rara ! e nelle bonifiche di Gallara (Brighetti)”; HFE gnese, in cui è stata tentata la reintroduzione, e in (Ferrara aeroporto; Sant’Egidio); ST; TUPF (Bosco tutta l’Italia. In Emilia-Romagna è attualmente nota della Mesola.). solo per due località del Modenese (FMO). CSZ. Humulus L. (Cannabaceae) Specie in rarefazione. In molte aree della pianura emi- Humulus japonicus Siebold & Zucc. – Luppolo liana mancano conferme recenti. giapponese [X INV] Hordeum vulgare L. – Orzo coltivato [C CAS] (Humulus scandens) (Hordeum distichum) [Giappone] T scap – Boschi ripariali e golenali, [probabilm. originario dell’Africa orientale] T scap comunuità di megaforbie. Diffuso. – Coltivato e solo occasionalmente sfuggito. HFE (Porporana, come H. scandens (Lour.) Mer- HHF (Ferioli, 1907); REV, 289: “Coltivato; qua e rill); PE1 (Rami terminali del Po nel Delta, come là subspontaneo come nei prati delle Bonifiche di H. scandens (Lour.) Merrill). Gallara (Brighetti)” (α typicum); “Coltivato” (β di- (Ravalle; Isola Bianca: PM; Cologna; Poggio Re- stichum L.); HFE (Massenzatica; Borgo Manara natico, cantiere Cispadana: AA; Bosco di S. Giu- sub H. distichum L.) stina: PM e BGP) Hornungia R. Br. in Aiton Entità invasiva lungo l’asta del Po e suoi rami ter- (Brassicaceae/Cruci ferae) minali, inizia solo ora a penetrare più diffusamente nel territorio. Nella sponda emiliana è stato rinve- Hornungia petraea (L.) Rchb. – Iberidella ru- nuto dapprima nel Reggiano (FRE) e successiva- pina mente in numerose altre località. [Euri-Medit.] T scap – Sabbie litoranee. Rara. Humulus lupulus L. – Luppolo HFE (Bosco della Mesola); GP2; PG1 (Bosco della [Europeo-Caucas. o Circumbor. (?)] P lian – Siepi Mesola). e recinzioni, macchie, boschi. Diffuso. Poco frequente, ma anche sottovalutata in quanto la HHF (??? “lungo le siepi”, Ferioli 1909); REV, sua presenza può passare inosservata. La stazione fer- 298: “Siepi lungo la ferrovia di Suzzara ! Boschi rarese è l’unica della regione fuori della fascia colli- nelle golene del Po a Pontelagoscuro ! a Franco- nare e montana. lino ! Borgo S. Luca (Ferioli !); lungo le mura di Hornungia procumbens (L.) Hayek – Iberidella Ferrara (Ferioli !)”; HFE (Ferrara; Pontelago- maggiore scuro; Campotto); N2000 (Golene del Po; Isola

115 Bianca); PI4 (Bosco del Traversante); PI6; PP2 Specie caratteristica di Hydrocharitetum morsus- (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. ranae. Attualmente più rara di quanto farebbe sup- Agostino). porre la quantità di segnalazioni, anche recenti. (Lagosanto, Marozzo: BGP; Reno presso Poggio Hydrocotyle L. (Araliaceae) Renatico: AA) → Hydrocotyle sibthorpioides Lam. – Soldinella Humulus scandens Humulus japonicus delle Mascarene [C NAT] Hyacinthoides Medik. (Hyacinthaceae) [Paleotrop.] H rept – Giardini urbani umidi. Molto rara. Hyacinthoides hispanica (Mill.) P. Fourn. – Gi- HFE (Ferrara, giardini) acinto a campanelle [C NAT] (Scilla hispanica) Naturalizzata in Lombardia (MI, PV) da oltre cin- [W-Medit.] G bulb – Luoghi erbosi anche distur- quant’anni (Cattorini 1952; FES), comparsa di re- bati. Molto raro. cente come ospite tappezzante in giardini urbani. (Mura Estensi; Pineta di Mesola: PF) Prime segnalazioni per l’Emilia-Romagna. Coltivata come bulbosa ornamentale, raramente Hydrocotyle vulgaris L. – Soldinella acquatica sfugge formando piccole popolazioni spontanee. [Europeo-Caucas. (Submedit.-Subatl.)] G rhiz – Luoghi umidi e palustri. Rara e localizzata. Hyacinthoides non-scripta (L.) Chouard ex BEG (Pomposa); N2000 (Bosco della Mesola); Rothm. – Scilla giacintoide [C NAT] PG2; PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola). (Endymion non-scriptum, Scilla non-scripta) [W-Europ] G bulb – Giardini urbani, luoghi er- Specie in forte rarefazione. Nota in Regione solo in bosi, di solito sfuggito alla coltura. Comune in poche località costiere, scomparsa dalle stazioni città, raro altrove. continentali. Presente nel Ferrarese in una sola sta- PI6; PP2 (Mura Estensi: come Endymion non- zione, è rarissima anche per il Delta Veneto (MDV) e per il Ravennate (IBIS4). scriptum (L.) Garcke). Come la precedente. Hylotelephium H. Ohba (Crassulaceae) Hyacinthus romanus → Bellevalia romana Hylotelephium maximum (L.) Holub – Borra- cina massima [C CAS?] Hydrocharis L. (Hydrocharitaceae) (Sedum maximum) Hydrocharis morsus-ranae L. – Morso di rana [Centro-Europ.] H scap – Luoghi erbosi. Raro e [Eurasiat.-Temp.] I nat – Acque a lento scorri- localizzato. mento o stagnanti. Diffusa ma in regresso. BDFP (Marozzo, argine Volano vecchio: come HHF (Ferrara, Francolino, “fossi ovunque”, Fe- Sedum maximum L.) lisi s.i.d.; Ferrara, “sotto il ponte Tenuta Blaio, (Bosco di S. Giustina: BGP) strada comunale di Casaglia, Ferioli 1908); BER Noto soprattutto in scarpate sassose o rupi collinari 10: 374-375: “Ferrariâ a Francolino a Felisio”; e montane, le popolazioni ferraresi probabilmente REV, 294: “Francolino (Felisi ex Bertol.); Casa- derivano da esemplari sfuggiti a coltivazione. glia (Ferioli !)”; HFE (Valli di Argenta; “varie del Hymenolobus procumbens → Hornungia procumbens Ferrarese”); N2000 (Campotto e Valle Santa); BDFP (numerose località in tutta la Provincia, tra Hyoscyamus L. (Solanaceae) cui Ferrara, via Conchetta; Pescara, fossa Lavez- Genere presente sul territorio provinciale con due zola; S. Bartolo; Gaibanella; S. Egidio; Gualdo, specie che, nonostante il carattere nitrofilo e sinan- condotto Belriguardo; Scolo Vallicelle; Fosso Ca- tropico, hanno visto ridurre fortemente fin quasi ad nale a Codigoro; Passo Pomposa); MAC (Ducen- azzerarsi la loro presenza. tola; Gaibanella; Masi S. Giacomo; Masi Torello; S. Biagio; Sabbioncello S. Pietro; Villanova; Vo- Hyoscyamus albus L. – Giusquiamo bianco ghiera); PE3 (Po di Volano); PI4; TUPR (Cam- [Euri-Medit.] T scap/H bienn (Ch frut) – Incolti, potto e Valle Santa); TUZA (13 località in tutta la luoghi antropizzati e disturbati. Raro e localizzato. Provincia). HHF (Francolino, “nelle vie campagna ferrarese”, PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. Felisi 1849; Ferrara, “deposito rottami fuori Porta (Primaro a Bova: PM) Po e Porta Mare”, Ferioli 1911); ST; TUPF (Bosco della Mesola).

116 Hyoscyamus niger L. – Giusquiamo nero [◆] Hypochaeris L. (Asteraceae/Compositae) [Eurasiat.] T scap/H bienn – Incolti, luoghi antro- Hypochaeris glabra L. – Costolina liscia pizzati e disturbati. Raro e localizzato. [Euri-Medit.] T scap – Sabbie costiere. Poco co- HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “vicino al- mune. l’abitato Chiesa di S. Luca”, Ferioli 1906); REV, HHF (Pomposa Comacchio, Ferioli 1909); BEG 322: “Fuori della Porta Reno lungo la strada pro- (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Dune vinciale che mena a Bologna ! presso S. Luca (Fe- di Massenzatica; Pineta di Mesola); N2000 (Dune rioli !)”. di Massenzatica; Dune della Puia); BPM; TUPM CSZ. (Dune di Massenzatica); TUPF (Bosco della Me- Noto attualmente in Regione per poche località col- sola: incl. var. minima Cyr.). linari, è stato ritrovato da uno di noi (AA) nella pia- nura bolognese presso San Pietro in Casale. La sua Hypochoeris minima → Hypochoeris radicata presenza nel Ferrarese non è quindi da escludere. Hypochoeris radicata L. – Costolina giuncolina Hypericum L. (Hypericaceae) (Hypochoeris minima) [Europ.-Caucas.] H ros – Luoghi sabbiosi, litora- Hypericum perforatum L. – Iperico; erba di S. nei ed interni. Comune. Giovanni HHF (Mesola Cannevié, Felisi 1839, come H. mi- [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] H scap – In- nima W.; Francolino, “al Giarone e ovunque”, Fe- colti, prati, argini, siepi, boscaglie. Comune. lisi 1848; Ferrara, “prati e pascoli nei dintorni”, HHF (Francolino, “nei coltivi”, Felisi s.i.d.; Me- Ferioli 1906); BER 8: 573-575: “Ferrariâ in pra- sola, “al bosco maggiore ovunque”, Felisi 1839; tis ad S. Paulum, a Francolino, et in maritimis alla Mura di Ferrara, Ferioli 1905; Pomposa, Volano, Mesola a Felisio”; REV, 333: “Prati nei dintorni di Revedin 1908, var. veronense; Ferrara, “un po’ Ferrara (Ferioli !); prati fuori della Porta Reno, ovunque nei dintorni”, Ferioli 1909); REV, 302: Francolino, marittima della Mesola (Felisi ex Ber- “Prati, campi, luoghi incolti a Ferrara e dintorni ! tol.); arene marittime presso Cannevié ! e Volano ! La forma veronense Schrank, nelle arene marit- argini del Panaro a Bondeno ! e del Po tra Ponte- time tra Mesola e Volano ! e tra Pomposa e Vo- lagoscuro e Francolino !”; HFE (Massenzatica; lano !”; HFE (Mura Estensi, anche con la subsp. Lido di Volano); N2000 (Bosco della Mesola; veronense (Schrank) Cesati in Cattaneo; Coro- Dune di Massenzatica; Valle Bertuzzi; Lido degli nella; Masi S. Giacomo; Campotto); LAG (Zona Scacchi; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Vo- Vignole); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco lano); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); di S. Giustina; Bosco della Mesola; Salina di Co- PMG (Sacca di Goro); TUMS (Dune della Puia); macchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); TUPM (Dune di Massenzatica). PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Argini di GP2; TUPE. Valle Santa); PGD (Sacca di Goro); PP2 (Mura (Argine del Reno a Cento: AA) Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- stino); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE (Sandolo; Migliarino; Alberlungo; Lago Gattola); I TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di Mas- senzatica). Inula L. (Asteraceae/Compositae) MAC; PI2. Inula britannica L. – Enula laurentiana Tradizionalmente suddivisa in numerose entità in- [Medioeuropeo] H scap – Fossi e luoghi umidi. traspecifiche, tra cui “H. veronense” citato anche Poco comune. nelle fonti ferraresi, che attualmente vengono con- HHF (Mesola, Cannevié, Felisi 1839; Ferrara siderate prive di valore. “ovunque riva fossi”, Felisi 1841; Melara e Fer- Hypericum tetrapterum Fr. – Erba di S. Gio- rara “luoghi umidi”, Felisi s.i.d.; Ferrara, Revedin vanni alata 1902; “Valle Revedin”, Ferioli 1906; Poggio Re- [Paleotemp.] H scap – Incolti e prati umidi, argini, natico, Ferioli 1911, var. discoidea Tausch.); BER boschi ripariali. Raro. 9: 272-274: “Filius attulit ex ripis Rheni prope HFE (Foresta Panfilia di S. Agostino); PP; TUBM Longastrino, et Argentam. [Habui] ex pratis Fer- (Foresta Panfilia di S. Agostino). rariensibus a Felisio”; REV, 330: “Sulle rive del (Golena Bianca: PM) Reno presso Longastrino ed Argenta (Bertol. fil. ex Bertol.); luoghi erbosi e lungo le strade presso

117 Ferrara ! S. Martino ! nei prati del Ferrarese (Fe- Iris germanica L. – Giaggiolo [C CAS] lisi ex Bertol.)”; HFE (Mura Estensi; Ferrara; [Origine ignota] G rhiz – Coltivato e raramente Rero; Valli di Argenta); N2000 (Campotto e Valle sfuggito. Raro fuori dai giardini. Santa); MAC (Villanova); PI4; TUPR (Cam- HHF (Coltivato, Ferioli 1907). potto); PP2 (Mura Estensi). Iris pseudacorus L. – Giglio giallo; spadone (Poggio Renatico, Segadizzo e Via Bosco Salici: [Eurasiat.-Temp.] G rhiz – Fossi, bordi di canali, AA) stagni, paludi. Comune. Inula conyzae (Griess.) Meikle – Enula bac- HHF (Ferrara, “fossi paludosi dei dintorni”, Fe- cherina rioli 1905; id., “canale Panfilio”, Revedin 1905); (Conyza squarrosa, Inula conyza) REV, 296: “Fossi, scoli, canali e luoghi palustri; [Medioeuropeo – W-Asiat.] H bienn (H scap) – nei dintorni di Ferrara ! Casaglia ! Poggio Rena- Incolti, prati disturbati. Rara. tico ! lungo il Po a Pontelagoscuro !”; HDP (Pon- HHF (Francolino, Felisi 1839; Mura di Ferrara, telagoscuro); N2000 (Bosco della Mesola); BDFP Ferioli 1906); BER 9: 175-176: “ex agro Ferra- (numerose località in tutta la Provincia, tra cui Al- riensi a Felisio” (come Conyza squarrosa L.); berazzo; Renazzo; Canale di Cento; Casumaro; REV, 330: “Nel Ferrarese (Felisi ex Bertol.); sulle Golena di Porporana; Scolo Ladino; Ferrara Ince- mura di Ferrara tra Porta Mare e Porta Po (Fe- neritore; Gaibana, Po di Primaro; Tamara, scolo rioli !)”; HFE; N2000 (Salina di Comacchio); Castello; Fossa di Formignana; Gradizza; Porto- PMP1 (Salina di Comacchio). verrara; Cavo Caprara; Scolo Reghizza; Valpa- Inula crithmoides → Limbarda crithmoides gliaro; Medelana, via Matrana; Golena di Inula dysenterica → Pulicaria dysenterica Cologna; Golena di Serravalle; Ripapersico; Inula graveolens → Dittrichia graveolens Tieni; Codigoro; Pontemaodino; Condotto Lo- vara-Pomposa; Torre Abate; Canale Reale; Canale Inula helenium L. – Enula campana di Goro); CAN (Lido di Volano); MAC (Ca’ [Orof.-SE-Europ. (?)] H scap – Incolti e margini Matte; Masi S. Giacomo; Ruina); PEM1 (Boni- stradali. Coltivata in passato. Rara. fica del Mezzano); PG2; PGF (Bosco della Me- HHF (Ferrara “campagna fossi e riva Po”, Felisi sola); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PP luglio s.i.d.); BER 9: 267-269: “Legi in agro Fer- (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUZA (Tor- rariensi in marginibus agrorum a Sabioncello, ubi biera). copiosa”; REV, 330: “Sabbioncello, copiosa sul PI2; TUMM; TUUV. margine dei campi (Bertol.)”; HFE (Filo d’Ar- (Vidara di Mesola: DAL; Poggio Renatico lungo genta); LAG (Marozzo, Valle Oppio). lo Scolo Scorsuro: AA) (Codrea: PM) Isnardia palustris → Ludwigia palustris Inula pulicaria → Pulicaria vulgaris Inula salicina L. – Enula aspra J [Europ.-Caucas.] H scap – Fossi, argini, luoghi umidi. Non comune. Jacobaea Mill. (Asteraceae/Compositae) HHF (Ferrara, Sammartina, Felisi 1848; Mura di Ferrara, Revedin 1905; Ferrara-Rivana, “tenuta Jacobaea aquatica (Hill) G. Gaertn., B. Mey. & vicino al macero e alla ferrovia di Argenta”, Fe- Scherb. – Senecione dei rivi rioli 1911); BER 9: 278-280: “Ferrariâ a S. Mar- (Senecio barbareifolius, S. aquaticus, S. erraticus) [Centro-Europ.] H bienn – Fossi e luoghi umidi. tino prope il Gallo a Felisio”; REV, 330: “S. Poco comune. Martino, al Gallo (Felisi ex Bertol.); sulle mura di HHF (Mesola Volano, Felisi 1839; Gallo “bo- Ferrara ! alla Darsena !”; HFE (Francolino; Ruina; schetti del Reno”, Felisi 1839; Darsena e Po di Valle Santa); N2000 (Bosco di S. Giustina); Marrara, Ferioli 1906: sempre come Senecio er- TUCE (Bosco di S. Giustina); TUPF (Bosco della raticus Bertol.); BER 9: 237-239: “ex districtu Mesola). Ferrariensi alla Mesola, al Gallo, a Volano a Feli- MAC. sio” (come Senecio erraticus); REV, 328: “Luoghi Inula viscosa → Dittrichia viscosa umidi nei dintorni di Ferrara ! al Gallo, Mesola, Iris L. (Iridaceae) Volano (Felisi ex Bertol.); tra Codigoro e Pom- posa !” (come Senecio jacobaea L. var. barbare-

118 aefolius Krock.); HFE (Bosco di S. Giustina, ghi salsi e subsalsi. Diffusa sulla costa. Campotto: come Senecio erraticus Bertol.). HHF (Pomposa, Mesola, Ferioli 1908); VP (Ca- CSZ (come Senecio erraticus). saglia); REV, 294: “Arene marittime lungo l’Adriatico ! dossi delle valli di Cannevié ! Vo- Jacobaea erucifolia (L.) G. Gaertn., B. Mey. & lano ! Pomposa ! Comacchio ! Mesola ! Casaglia Scherb. – Senecione serpeggiante (Senecio erucifolius) (Peglion 4)” BEG (Argini Po di Volano; Pomposa; [Eurasiat.] H scap – Prati e incolti. Poco comune. Diga tra S. Giovanni e Comacchio); BEM (Casa- HFE (Pontelagoscuro); PP (Foresta Panfilia di S. glia); N2000 (Bosco della Mesola; Taglio della Agostino). Falce; Valle Bertuzzi; Lago delle Nazioni; Sacca di Goro; Lido di Volano; Valli e Salina di Comac- Jacobaea paludosa (L.) G. Gaertn., B. Mey. & chio; Lidi Comacchiesi; Vene di Bellocchio); Scherb. subsp. angustifolia (Holub) P. Nord. & CAN (Lido di Volano); COR (Sacca di Goro; Valli Greuter – Senecione palustre di Comacchio); PMP2 (luoghi salmastri del lito- (Senecio paludosus) rale); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF* (Bosco [Eurosib.] He – Fossi e luoghi umidi. Raro. della Mesola; * come J. a. var. megalocarpus HHF (Ferrara, “dietro il Po in golena, Felisi 1846; Asch. et Gr.); TDPM (Vene di Bellocchio). id., rive Po, Felisi s.i.d.; “boschi di Golena lungo il (Lido di Spina; Comacchio, Valle Capre: PM) Po di Goro”, Ferioli 1905); BER 9: 240-241: “Fer- rariâ in ripis Padi, ubi frequens, a Felisio, et prope Specie caratteristica dello Juncetum maritimo-acuti. Argenta ab herborario nostro”; REV, 329: “Fre- Juncus articulatus L. – Giunco nodoso quente sulle rive del Po (Felisi ex Bertol.); presso (Juncus lamprocarpus) Argenta (Bertol.); boschi lungo il Po di Goro tra [Circumbor.] G rhiz – Fossi, paludi, stagni, fan- Ariano e Mesola ! nell’alveo del Panaro sotto Bon- ghi umidi. Diffuso. deno ! luoghi paludosi presso Poggio Renatico !”; HHF (Francolino, “giarone”, Felisi 1839; Ferrara, HFE (Campotto e Valle Santa); N2000 (Bosco Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, “Borgovecchio”, della Mesola; Campotto e Valle Santa; Traver- Revedin 1905; “qua e là fossi acquitrinosi”, Re- sante); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa). vedin 1906; “paludi sotto le Mura da Porta Mare Entità che nei decenni più recenti ha conosciuto una a Porta Po”, Ferioli 1906; Bosco della Mesola, drastica rarefazione, per scomparsa degli habitat o Peyronel 1947: in quest’ultimo caso come J. arti- per la loro degradazione. culatus L. var. lamprocarpus Ehrh., negli altri come J. lamprocarpus Ehrh.); REV, 295: “Fre- Jacobaea vulgaris Gaertn. – Erba di S. Giacomo quente nei fossi e luoghi paludosi dei dintorni di (Senecio jacobaea) Ferrara !” (var. lamprocarpus Ehrh.); HFE (Bosco [Paleotemp.] H scap/H bienn – Prati, siepi, luoghi della Mesola; Lago delle Nazioni; Lido di Spina; erbosi. Raro. Valle Santa); N2000 (Vene di Bellocchio); CAN HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Sammartina, Revedin (Lido di Volano); PEP; PGF; TULA (Bosco della 1904; id., Ferioli 1909); HFE (Porotto); PI4 (Valle Mesola); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PP Santa). (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Settepo- MAC. lesini; Migliaro; Caprile; S. Biagio d’Argenta). Juglans L. (Juglandaceae) MAC; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. (Poggio Renatico: AA) Juglans regia L. – Noce [C CAS] [SW-Asiat. (?)] P scap – In genere coltivato; alcuni Juncus bufonius L. – Giunco annuale esemplari isolati nelle aree boscate. Raro. [Cosmop.] T caesp – Fossi, paludi, stagni, fanghi HHF (“Nei campi”, Ferioli 1907); REV, 296: “Co- umidi. Non comune. munemente coltivata a sostegno delle viti, per il HHF (Ferrara, “vie e campi”, Felisi 1841; id., “pa- frutto e per il legno da lavoro”; PP2 (Mura ludi sotto le mura da Porta Mare a Porta Po”, Fe- Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). rioli 1906); REV, 295: “Fosse di circonvallazione MAC. di Ferrara (Ferioli !)”; HFE (Porto Garibaldi; Lago delle Nazioni; Ex-zuccherificio di Codi- Juncus L. (Juncaceae) goro); N2000 (Bosco della Mesola); PE2 (ex-zuc- cherificio di Codigoro); TUCS (Lido degli Juncus acutus L. – Giunco acuto Estensi); TUPF (Bosco della Mesola). [Euri-Medit.] H caesp – Prati umidi costieri, luo-

119 Juncus compressus Jacq. – Giunco compresso Juncus glaucus → Juncus inflexus [Eurasiat.] G rhiz – Argini, fossi, paludi, stagni anche subsalsi. Non comune. Juncus hybridus Brot. – Giunco ibrido HHF (Ferrara, “Ponte Impero, sbanco canale Bu- [Medit.-Atl.] T caesp – Fossi, paludi, stagni re- rana, strada che va al molinetto Rosa”, Ferioli trodunali, fanghi umidi disseccantisi in estate. 1947); BEG (Pomposa); HFE (Bosco della Me- Raro. sola; ex-valle Volano; Lido di Spina); CAN (Lido HFE (Gorino; Lido di Spina; Valli di Comacchio; di Volano); MAC (Gaibanella); PG2 (Bosco della Vene di Bellocchio). Mesola). Pianta litoranea, presente in Italia lungo le coste (Porto Garibaldi: PF e PM) della Penisola e in regione solo nel Ravennate e Fer- rarese, dove è stato rinvenuto solo di recente. Juncus conglomeratus L. – Giunco contratto [Eurosib.] H caesp (G rhiz) – Stagni, paludi, zone Juncus inflexus L. – Giunco tenace umide. Molto raro. [Paleotemp.] H caesp (G rhiz) – Argini, fossi, ca- TUMM. nalini, paludi, stagni. Non comune. (Jolanda di Savoia, loc. “il Cappellone” : PM) (Juncus glaucus) HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- In Regione diffuso nella fascia collinare e montana. rara, “canale Burana”, Ferioli 1906; id., “Ponte Nella pianura noto solo per la località ferrarese. Impero sbanco stradale Mulinetto F.lli Rosa”, Fe- Juncus effusus L. – Giunco comune rioli 1947: sempre come J. glaucus Ehrh.); REV, [Cosmopol.] H caesp (G rhiz) – Argini, fossi, ca- 294: “Sammartina nei fossi ! lungo il canale di nalini, paludi, stagni. Raro. Burana presso Ferrara (Ferioli !)” (come J. glau- HHF (Ferrara, Francolino, “riva fossi”, Felisi cus Ehrh.); BEM (Canale Burana: come J. glau- 1838); HFE (Campotto); PM1 (Cassa di Lugo, cus Ehrh.); HFE (Cento, area Morando; Valle piccoli bacini presso Argenta). Santa); PI4; TUPR (Valle Santa). Juncus gerardii Loisel. – Giunco di Gerard Juncus lamprocarpus → Juncus articulatus [Alof. Circumbor.] G rhiz – Argini, fossi, paludi, Juncus littoralis C.A. Meyer – Giunco di Tom- stagni anche subsalsi. Diffuso. masini HHF (Casaglia, “paludi”, Ferioli 1906, come J. (Juncus tommasinii) compressus Jacq. var. gerardi Lois.; Ferrara, [Medit.-Turan. (Alofita)] H caesp – Paludi sub- “Mura tra Porta Po e Porta degli Angeli”, Ferioli salse, stagni retrodunali. Non comune. 1907, come J. compressus Jacq. var. gerardi Lois.; BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano: come Ostellato, Comacchio, Revedin 1907); VP (Casa- J. tommasinii Parl.); HFE (ex-valle Volano); glia : come J. compressus); REV, 295: “Comac- N2000 (Valle Bertuzzi; Sacca di Goro; Bosco chio ! prati di Casaglia (Ferioli !); sotto le mura di della Mesola; Taglio della Falce; Lido di Volano; Ferrara (Ferioli !)” (come J. compressus Jacq. var. Lago delle Nazioni; Lido degli Scacchi; Valli di gerardi Lois.); BEG (Diga tra S. Giovanni e Co- Comacchio; Lido di Spina; Vene di Bellocchio); macchio); FIE 1024: “Ferrara, …, loco Casaglia FGP; TDPM; TUDV (luoghi alofili del Delta del dicto”; “inter Porta Po et Porta degli Angeli”; Po); PG2; PGF; TUPF* (Bosco della Mesola: BEM (Casaglia; Mura Estensi tra Porta Po e Porta *come Juncus acutus L. var. tommasinii Parl.); degli Angeli; lungo il Canale Burana); HFE (Mura PMG (Sacca di Goro). Estensi; Mendica di Mesola; Foce del Po di Vo- lano; Lido di Spina); N2000 (Bosco della Me- Presente in Regione solo lungo la costa ravennate e sola); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6 (Mura ferrarese. Estensi : Ex !); PMG (Sacca di Goro); TDPM Juncus maritimus Lam. – Giunco marittimo (luoghi alofili del Parco del Delta del Po); TUPF [Subcosmop.] G rhiz – Paludi e valli salmastre, (Bosco della Mesola, come J. compressus Jacq. stagni retrodunali. Diffuso. var. gerardi Lois.) HHF (Francolino, “giarone”, Felisi 1839; “litorale TUPE. adriatico”, Revedin 1905, erroneamente come J. (Lido di Volano: PM; Asinara di Mesola: DAL) glaucus Ehrh: rev. Béguinot; Casaglia, “prati”, Fe- In regione è presente lungo la costa ravennate e fer- rioli 1907); BER 4: 174-176: “ex paludibus di Co- rarese. Rare presenze continentali (bassa collina ro- macchio ab Eq. Camillo Salina”; REV, 294: magnola). “Paludi di Comacchio (Salina ex Bertol.); col pre-

120 cedente [J. acutus L., n.d.A.] nelle arene marit- HHF (Mesola/Comacchio, Ferioli 1909); REV, time tra Goro e Volano ! e nei dossi delle valli a 284: “Boschi e macchie della Mesola! e di Pom- Volano ! Cannevié ! Comacchio ! Pomposa ! prati posa !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- di Casaglia (Ferioli !); Bando (Ferioli !)” BEG lano); N2000 (Bosco della Mesola; Bosco S. (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Argini Po Giustina; Pineta di Volano; Lido degli Scacchi); di Volano; Pomposa); BEM (Casaglia); HFE PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Me- (Bosco della Mesola; Salina di Comacchio); sola); PGD (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. N2000 (Sacca e Scannone di Goro; Taglio della Giustina); TUMS (Dune della Puia). Falce; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comacchio; Specie caratteristica di Junipero – Hippophaëtum Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Volano); COR fluviatilis. (Sacca di Goro; Valle Bertuzzi; Valli di Comac- chio; Vene di Bellocchio); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); PEP; PG2; PGF; K ST; TULA; TUPF (Bosco della Mesola); PMG (Sacca di Goro); TDPM (Valle Bertuzzi; Vene di Kickxia Dumort. (Plantaginaceae) Bellocchio). Kickxia commutata (Bernh. ex Rchb.) Fritsch – (Asinara di Mesola: DAL; Porto Garibaldi; Co- Cencio perennante macchio, Valle Capre; Lido di Spina: PM) (Linaria commutata, Linaria graeca) Specie caratteristica di Puccinellio festuciformis – [Steno-Medit.] H rept – Colture sarchiate e incolti, Juncetum maritimi. prati disturbati. Poco comune. HHF (Ferrara, “lungo il Po di Volano di fronte a Juncus obtusiflorus → Juncus subnodulosus Quacchio”, Ferioli 1904, come Linaria commu- Juncus subnodulosus Schrank – Giunco sub- tata Bernh. in Rchb.; id., “lungo il canalone da S. nodoso Giorgio”, Ferioli 1906, come Linaria graeca); (Juncus obtusiflorus) REV, 322: “Lungo il Volano a Quacchio (Vac- [Europeo-Caucas.] G rhiz – Stagni e paludi inter- cari !)” (come Linaria commutata Bernh. in dunali. Raro. Rchb.); HFE (Poggio Renatico). HHF (Ferrara, “zone paludose”, Felisi s.i.d., come J. obtusiflorus Ehrh.); HFE (Mendica di Mesola; Kickxia elatine (L.) Dumort. – Cencio minore Ca’ Bernardi, Iolanda di Savoia); N2000 (Bosco (Linaria elatine) della Mesola); PEP; ST*; TULA; TUPF* (La- [Euri-Medit.] T scap – Colture sarchiate e incolti, ghetto Elciola al Bosco della Mesola: * come J. prati disturbati. Comune. obtusiflorus Ehrh.); PM1 (Bosco della Mesola; HHF (Ferrara, “comune nei coltivi soprattutto di Mendica di Mesola); TUCE (Bosco di S. Giu- grano”, Ferioli 1906, come Linaria elatine Mill.); stina). REV, 322: “Lungo il canale di Burana e le mura di (Mesola, Boschetto Panfilia; Boschetto Colucci: Ferrara (Vaccari !)” (come Linaria elatine (L.) BGP) Mill.); HFE (Sammartina; Vigarano Mainarda; Benvignante); TUCS (Bondeno; Ravalle; Viga- Juncus tenageia Ehrh. – Giunco delle pozze rano Pieve; Pontelagoscuro; Poggio Renatico; S. [Paleotemp.] T caesp – Fossi, paludi, stagni, fan- Martino; Codigoro; Lido di Volano: come Lina- ghi umidi. Molto raro. ria elatine (L.) Mill.) HFE (Lido di Spina); TUCS (S. Bartolomeo in GP1. Bosco; Monticelli di Mesola; Comacchio). Kickxia spuria (L.) Dumort. – Cencio molle Molto raro in regione, ma forse anche non ricono- (Linaria spuria) sciuto; accertato attualmente solo nel Piacentino e [Euro-Asiat.] T scap – Colture sarchiate e incolti, nel Ferrarese, dove è stato scoperto solo di recente. prati disturbati. Comune. Juncus tommasinii → Juncus littoralis HHF (Francolino, Ferioli s.i.d., come Linaria spu- ria Mill.); HFE (Poggio Renatico; Jolanda di Sa- Juniperus L. (Cupressaceae) voia); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS Juniperus communis L. – Ginepro (10 località in tutta la Provincia: come Linaria [Circumbor.] P caesp – Cespuglieti e boschi co- spuria (L.) Miller). stieri su sabbie consolidate. Diffuso. GP1.

121 Knautia L. (Dipsacaceae) della Mesola); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come Hibiscus pentacarpos L.) Knautia arvensis (L.) Coult. – Ambretta co- (Foce Po di Volano: BL). mune [Eurasiat.] H scap/H bienn – Prati aridi e semia- Questa specie di importanza comunitaria (per la ridi, argini, spiazzi sabbiosi. Rara. designazione dei siti Natura 2000) è molto rara in HFE (Valli di Comacchio, Idrovora Fosse; Salina generale e in regresso. In Italia non è confermata di Comacchio); TUPF (Bosco della Mesola: var. per vaste aree ed è nota attualmente solo per Ve- silvatica neto, Puglia e Lazio (CHK). Ritenuta ormai scom- (Coult.) Duby). parsa dal Ferrarese, quindi dall’Emilia-Romagna, Kochia arenaria → Bassia laniflora e forse anche dal Delta del Po veneto, dove da di- Kochia hirsuta → Bassia hirsuta versi anni non viene osservata (MDV), è stata ri- Kochia scoparia → Bassia scoparia confermata a fine estate 2012 sullo Scanno di Volano, suscitando grande entusiasmo in tutti gli Koeleria C. Presl (Poaceae/Gramineae) Autori di questa Flora. Koeleria subcaudata (Asch. & Graebn.) Ujhelyi [S-Europ.] H caesp – Prati aridi. Rarissima. L (Meandro relitto antico del Reno presso Coro- nella, AA) Lactuca L. (Asteraceae/Compositae) L’identificazione è di E. Banfi e G. Galasso (Milano, Lactuca saligna L. – Lattuga salcigna Museo Civico di Storia Naturale sul campione rac- [Euri-Medit.-Turan.] T scap/H bienn – Incolti e colto da AA nel corso di un’esplorazione dell’Alto argini nitrofili, margini stradali. Comune. Ferrarese insieme a PM e BGP). La specie è stata indicata in Italia da parte di Brullo & al. 2009 ed è HHF (Francolino, Felisi 1839; Francolino e Pon- nota per diverse regioni italiane in stazioni collinari telagoscuro, Ferioli 1911; dintorni di Ferrara, Fe- o montane. Il rinvenimento è di notevole valore in rioli s.i.d., var. virgata Tausch.); BER 8: 409-411: quanto è avvenuto in un’esigua area seminaturale “Ferrariâ ad ripas Padi a Felisio”; REV, 334: circondata da coltivi. Si tratta evidentemente di un “Sulle rive del Po (Felisi ex Bertol.)”; HFE (Fer- relitto di prati aridi continentali su suolo sabbioso rara); ST; TUPF (Bosco della Mesola; anche var. che nella pianura emiliana sono del tutto scomparsi. virgata Tausch.). Va notato che non tutte le fonti ritengono valida la (Cantiere Cispadana verso S. Carlo: AA; Traver- specie; in alcuni casi, come in The Plant List (2010), sante: S. Corticelli) viene considerata sinonimo di K. lobata. Nonostante lo scarso numero di segnalazioni recenti, Koeleria phleoides → Rostraria cristata è pianta diffusissima soprattutto in ambienti urbani. Koelreuteria Laxm. (Sapindaceae) Lactuca scariola → Lactuca serriola Koelreuteria paniculata Laxm. – Koelreuteria Lactuca serriola L. – Lattuga selvatica; Scarola [C CAS] (Lactuca scariola) [E-Asia] P scap – Coltivata in parchi e giardini. [Euri-Medit.-S-Sib.] H bienn/T scap – Incolti e Sfuggita lungo ambiti fluviali urbani. prati. Comune. (Ferrara, sponde del Po di Volano, assieme ad HHF (Francolino, Felisi 1839, come L. scariola Acer negundo, Amorpha fruticosa, Celtis austra- L.; Coltivata, Felisi s.i.d., come L. sativa L. var. lis, Populus canadensis, Robinia pseudoacacia: crispa Will.; Stazione di Ferrara, Ferioli 1906, PM) come L. scariola L.); BER 8: 407-409: “Ferrariâ in Koniga maritima → Lepidium ruderale ripis Padi a Felisio, in agro Ferrariensi in valle di Kopsia ramosa → Orobanche ramosa Boscarolo” (come L. scariola L.); REV, 334: “Valle di Boscarolo (Bertol.); lungo le siepi nei Kosteletzkya C. Presl (Malvaceae) dintorni di Ferrara (Ferioli !)” (come L. scariola α Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. – Ibisco li- L. silvestris Lam.); HFE (Portomaggiore); torale N2000 (Isola Bianca; Bosco della Mesola; Valle (Hibiscus pentacarpos) Bertuzzi; Salina di Comacchio); FGP; TDPM; [Pontico] H scap – Canneti subalofili costieri. Ra- TUDV (ambienti alofili del Delta del Po); PEM1 rissima. (Bonifica del Mezzano); PI4 (Campotto e Valle HFE; N2000 (Bosco della Mesola); PG1 (Bosco Santa); TUCS (11 località in tutta la Provincia:

122 come L. scariola L.); TUPF (Bosco della Mesola: [Steno-Medit.] T scap – Incolti e prati termofili. come L. scariola L. var. silvestris Lam.) Rara. CSZ (sub Lactuca scariola); GP1; MAC. HFE (Lido di Volano). (Cantiere Cispadana verso S. Carlo: AA) (Codigoro; Bosco Spada: PF e PM; Ferrara po- steggio S. Guglielmo: BGP) Lactuca virosa L. – Lattuga velenosa [◆] [Medit.-Atl.] T scap/H bienn – Prati, incolti ni- Queste sono le prime segnalazioni per l’Emilia-Ro- trofili. Rara. magna (Piccoli & Pellizzari 2002). Successivamente HHF (Francolino, Felisi 1839; id., Ferioli 1911); rinvenuta anche nelle colline del Cesenate (Ales- BER 8: 406-407: “Ferrariâ a Francolino a Feli- sandrini & Sirotti 2011). La specie è in espansione sio”; REV, 334: “Francolino (Felisi ex Bertol.)”. verso Nord. → Le segnalazioni antiche per il territorio regionale Lamium hybridum Lamium purpureum sono relativamente numerose. Oggi la specie appare Lamium maculatum L. – Falsa ortica mac- in forte regresso; nel Ferrarese mancano conferme chiata recenti. [Eurasiat.-Temper.] H scap – Margini erbosi ni- Laelia cochlearioides → Calepina irregularis trofili. Molto rara. HHF (Ferrara, “boschetto di Porta S. Giorgio”, Lagurus L. (Poaceae/Gramineae) Felisi 1840; id., “strada circondario da Porta Mare Lagurus ovatus L. – Piumino a Porta Romana”, Ferioli 1906); REV, 324: [Euri-Medit.] T scap – Sabbie litoranee. Diffuso. “Strada di circonvallazione presso il cimitero di HHF (Mesola, “spiagge”, Felisi 1839; id., “bosco Quacchio (Ferioli !)”. dei pini e littorale diffusissima”, Felisi 1842; id., (Poggio Renatico: AA) “Motte del Fondo”, Revedin 1906; id., “strada”, Da notare la scarsa diffusione di questa specie si- Ferioli 1908; Bosco della Mesola, Ferioli s.i.d.); nantropica, che invece è ben rappresentata nelle REV, 286: “Comune nelle arene marittime tra Me- Province circostanti sola e Volano ! Comacchio ! Pomposa !” BEG Lamium purpureum L. – Falsa ortica purpurea (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Lido (Lamium hybridum) di Volano); N2000 (Bosco della Mesola; Valle [Eurasiat.] T scap – Incolti, prati, luoghi distur- Bertuzzi; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; bati, pianta sinantropica a sviluppo precoce. Dif- Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); fusissima soprattutto negli abitati. AGO; PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); HHF (Ferrara, “via degli Angeli”, Felisi 1830; CAN (Lido di Volano); COR (“valli salse” lito- Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, rali); PMG (Sacca di Goro); TUMS (Dune della “strada vicino all’abitato, siepi”, Ferioli 1906, var. Puia). album senza autore, che forse è solo una forma); GP2; TUPE. REV, 324: “Comune nei luoghi erbosi a Ferrara e (Comacchio, Valle Spavola; Salina di Comacchio: dintorni !”; HFE (Ferrara; Lido delle Nazioni; PM) Marozzo, Lagosanto: sub L. hybridum Vill.); PI4 Considerato un indicatore di disturbo antropico al- (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- l'interno delle comunità psammofile. sta Panfilia di S. Agostino). (Ferrara: PF e PM) Lamium L. (Lamiaceae/Labiatae) Lamium amplexicaule L. – Falsa ortica reni- Laphangium (Hilliard & B.L. Burtt) forme Tzvelev (Asteraceae/Compositae) [Paleotemp.] T scap – Prati e incolti aridi, ruderi, Laphangium luteo-album (L.) Tzvelev – Cana- muri, anche sinantropica. Comune. picchia pagliata HHF (Ferrara, “orti”, Felisi 1830; Pomposa, Fe- (Gnaphalium luteo-album) rioli 1908); REV, 324: “Per le strade (Tironi !)” [Sub-cosmop.] T scap – Sabbie umide litoranee. BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE Rara. (Mura Estensi); PI6; PP2 (Mura Estensi). HHF (Mesola “vicino a Volano diffusissima”, Fe- (Ferrara, cortili: PM; Poggio Renatico: AA) lisi 1839; Mesola Massenzatica Ferioli 1909); Spesso cleistogama, fiorisce in stagione precoce. BER 9: 142-144: “ex provincia Ferrariensi alla Mesola, ubi vulgatissimum, a Felisio”; REV, 330: Lamium bifidum Cirillo – Falsa ortica bifida

123 “Volgarissimo alla Mesola (Felisi ex Bertol.)”; [Euri-Medit.] T scap – Commensale delle colture TUPF (Bosco della Mesola). cerealicole. Raro. Le segnalazioni si riferiscono tutte a un’area piutto- HHF (Ferrara, “nei dintorni”, Ferioli 1905); HFE sto ristretta (Mesola-Volano). Nel resto della Re- (Valle Bertuzzi); FGP; TUDV (Luoghi alofili del gione è specie rarissima, spesso scomparsa o non Delta del Po). segnalata da molti decenni. Spicca la notevole rare- CSZ. fazione di un'entità indubbiamente molto più diffusa Lathyrus aphaca L. – Cicerchia bastarda in passato. [Euri-Medit.] T scap – Commensale delle colture Lappa minor → Arctium minus cerealicole. Raro. Lappago racemosa → Tragus racemosus HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- Lappula Moench (Boraginaceae) rara, “coltivati della provincia, assai comune”, Fe- rioli 1906); REV, 312: “Tra le messi nei dintorni Lappula myosotis → Lappula squarrosa di Ferrara ! Ostellato ! Comacchio ! nel Reno al Gallo !”; HFE (Ferrara, Fiera); TUCS (Borgo Lappula squarrosa (Retz) Dumort. – Lappolina Scoline). comune [◆] (Echinospermum lappula, Lappula myosotis, Myosotis CSZ (“Squaquerino”). lappula) Un’altra entità che è stata danneggiata dal migliora- [Paleotemp.] T scap (H bienn) – Sabbie fluviali e mento delle tecniche di diserbo; le segnalazioni e i litoranee, prati. Rara. campioni d’erbario dimostrano infatti che in passato HHF (Rive del Po, Felisi s.i.d., come Echinosper- era molto più diffusa. mum lappula (L.) Lehm.; “litorale adriatico”, Re- Lathyrus hirsutus L. – Cicerchia pelosa vedin 1906, come Myosotis lappula L.; Codigoro, [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e incolti, sinantro- Ferioli 1908, come Echinospermum lappula (L.) pica. Comune. Lehm.); REV, 321: “Arene marittime tra Mesola e HHF (Francolino, “vie”, Felisi s.i.d.; Sammartina- Volano ! tra Codigoro e Pomposa (Ferioli !)” Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “coltivati dei din- (come L. myosotis Moench.). torni”, Ferioli 1905); REV, 312: “Siepi, prati e Nel territorio regionale sono molte le segnalazioni luoghi coltivati qua e là nei dintorni di Ferrara ! antiche, ma le conferme sono limitate a poche loca- Porto di Primaro (Bubani ex Bertol.); boschi nelle lità del Reggiano e Modenese (Branchetti, ined.). La golene del Po di Goro presso Mesola !”; HFE forte rarefazione o scomparsa deriva dall’abbandono (Ambrogio; Gorino; Masi S. Giacomo; Valle Ber- del pascolo e della transumanza. tuzzi; Bonifica del Mezzano); FGP; TUDV (Luo- Lapsana L. (Asteraceae/Compositae) ghi alofili del Delta del Po); MAC (Alberone; Ca’ Matte; Cologna; Fossalta; Masi S. Giacomo; Ro; Lapsana communis L. subsp. communis – Las- Sabbioncello S. Pietro; Sandolo; Tamara; Villa- sana nova); PEM1 (Bonifica del Mezzano); TUCS [Paleotemp.] T scap – Incolti e luoghi erbosi. (Diamantina; Borgo Scoline; Monestirolo; Bando; Poco comune. Consandolo; S. Nicolò; Campotto; Monticelli di HHF (Ferrara, “ovunque in campagna riva fossi e Mesola; Anita); TUPF (Bosco della Mesola). vie”, Felisi 1840; Fossanova S. Marco, “tenuta CSZ. valle del Cuore S. Sinigalli”, Ferioli 1906); BER (S. Egidio: BGP; Ferrara, Cadoro: PM; Poggio 8: 579-580: “ex agro Ferrariensi, ubi copiosa, a Renatico, varie: AA) Felisio”; REV, 332: “Copiosa nel Ferrarese (Fe- lisi ex Bertol.); Fossanova S. Marco (Ferioli !); Lathyrus palustris L. – Cicerchia palustre [Ex] Bondeno !”; HFE (Masi Torello; Lido di Spina); [Circumbor.] H scap – Argini e prati umidi. PEM1 (Bonifica del Mezzano); PP2 (Mura HHF (“Lungo il Panaro a Bondeno”, Revedin Estensi); TUCS (Boara); TUPF (Bosco della Me- 1907); REV, 312: “Nel Panaro a Bondeno !” sola: var. hirta Ten.). Si tratta dell’unica località nota per la regione, pe- CSZ. raltro non confermata. (Scolo Scorsuro: AA) Lathyrus pratensis L. – Cicerchia dei prati Lathyrus Mill. (Fabaceae/Leguminosae) [Paleotemp.] H scap – Incolti e luoghi erbosi. Dif- fusa. Lathyrus annuus L. – Cicerchia pallida HHF (Francolino, “bosco Pelucchi”, Felisi 1848;

124 Mura di Ferrara, Revedin 1905; Argenta, Consan- La specie sembra oggi relegata alle piane di risaia, dolo, “luoghi erbosi”, Ferioli 1907); REV, 312: dove peraltro è molto diffusa. “Lungo le mura di Ferrara ! comune nei boschi lungo il Po di Goro nelle vicinanze di Mesola ! bo- Legousia Durande (Campanulaceae) schi lungo il Panaro a Bondeno !”; HFE (Tieni; Legousia speculum-veneris (L.) Chaix – Spec- Mendica di Mesola; Mura Estensi); N2000 (Bosco chio di Venere della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); TUPF (Specularia speculum (veneris)) (Bosco della Mesola). [Euri-Medit.] T scap – Infestante delle colture non CSZ. sarchiate. Rara. (Tra Poggio Renatico e Sanguettola: AA) HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Argenta, Tenuta Fan- tina Conte Revedin, Ferioli 1906: come Specula- Lathyrus sphaericus Retz. – Cicerchia sferica ria speculum DC.); REV, 328: “Comune nei [Euri-Medit.] T scap – Incolti e luoghi erbosi ter- seminati della provincia !” (come Specularia spe- mofili. Rara. culum (L.) DC. f.); HFE (Albarea; S. Agostino; HFE (Bosco Mesola, Dossi del Gaffaro). Idrovora S. Zagno); TUCS (16 località in tutta la GP2. Provincia: come Specularia speculum (L.) DC.). (Dune di Massenzatica; Salina di Comacchio: MAC. PM; Bosco di S. Giustina: BGP) La significativa rarefazione di questa entità, come di Lathyrus tuberosus L. – Cicerchia tuberosa altre con lo stesso habitat, è da attibuirsi al diserbo [Paleotemp.] H scap – Incolti, argini e luoghi er- delle colture. bosi umidi. Non comune. HHF (Francolino, “al Giarone”, Felisi 1848; “Go- Lemna L. (Araceae) lena Po di Goro”, Revedin 1906; Pontelagoscuro, Idrofite natanti, di cui alcune specie sono in rarefa- “vicino alla fabbrica di saponi”, Ferioli 1907; zione anche a causa della concorrenza con specie Gallo, “nel Reno”, Revedin 1908); REV, 312: esotiche più aggressive. Tra queste nel Ferrarese è “Boschi delle golene del Po di Goro tra Ariano e in forte espansione L. minuta, riconosciuta in tempi Mesola ! nel Reno al Gallo ! lungo il Po a Ponte- recenti e oggi molto diffusa. Non è da escludere la lagoscuro (Ferioli !)”; HFE (Burana; Valli di presenza nel Ferrarese di altre specie alloctone, pe- Campotto); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa). raltro di non facile distinzione, accertate in Italia. (Poggio Renatico, canale Segadizzo: AA) Lemna gibba L. – Lenticchia d’acqua spugnosa Laurus L. (Lauraceae) [Subcosmop.] I nat – Acque lentiche di fossi, ca- nali, stagni, maceri, risaie, termofila. Comune. Laurus nobilis L. – Alloro [C CAS] HHF (“Maceri della provincia assai comune”, Fe- [Steno-Medit.] P caesp (P scap) – Coltivato e rioli 1908); REV, 293: “Nelle acque stagnanti spesso sfuggito alla coltura. Comune in ambienti della provincia (Ferioli!)”; FIE 1020: “Ferrara, in urbani. foveis in quibus Cannabis maceratur”; BDFP HHF (“coltivato”, Ferioli 1907); N2000 (Salina di (Ferrara via Conchetta; Pescara; S. Bartolo; Gai- Comacchio: introdotto); PP2 (Mura di Ferrara); banella; Scolo Oppio – Poggetto; Monestirolo; UGA (Bosco della Mesola). Montalbano; Medelana, via Matrana; Valpagliaro; (Pineta del Lido di Spina: PM, AA) Ripapersico; Fosso Canale, Codigoro; Pontemao- dino); MAC (11 località in tutta la Provincia); PE3 Leersia Sw. (Poaceae/Gramineae) (Po di Volano, diversivi); PEM1 (Bonifica del Leersia oryzoides (L.) Sw. – Riso selvatico; Mezzano); PI4; TUPR (Valle Santa); TUZA (13 Asperella località in tutta la Provincia). (1Oryza clandestina) PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. [Subcosmop.] G rhiz – Canali, fossi, risaie. Dif- Specie caratteristica del Lemnetum gibbae. fusa. HHF (Cento1, “canale presso l’argine ducale”, Fe- Frequente nelle acque a forte riscaldamento estivo e rioli 1908, campione assente, presente solo la fa- decisamente eutrofiche. scetta con i dati); REV1, 285: “Canali Gramicia, di Lemna minor L. – Lenticchia d’acqua comune Burana e di Cento (Ferioli !)”; FIE1 1612: “Fer- [Subcosmop.] I nat – Acque lentiche di fossi, ca- rara, ad margines Burana canalis”). nali, stagni, maceri, risaie. Comune. PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. HHF (Ferrara, “fosse di circonvallazione”, Reve-

125 din 1906; id., “paludi fuori Porta Po e altri luo- Leontodon L. (Asteraceae/Compositae) ghi”, Ferioli s.i.d.); REV, 293: “Fosse di circon- → vallazione di Ferrara !” BDFP (Pescara; S. Egidio; Leontodon hirtus Leontodon saxatilis subsp. saxatilis Condotto Belriguardo; Medelana, via Matrana; o L. rosanii Valpagliaro; Codigoro, Fosso Canale; Passo Pom- Leontodon hispidus L. – Dente di leone comune posa; Lido delle Nazioni); MAC (20 località in (Apargia hispida, Leontodon protheiforme) tutta la Provincia); PE3 (Po di Volano e diversivi); [Europeo-Caucas.] H ros – Luoghi erbosi, anche PEM1 (Bonifica del Mezzano); PEP (Bosco della disturbati. Poco comune. Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 HHF (Francolino, Felisi 1839, come Apargia hi- (Mura Estensi); TDZE (Migliaro); TUZA (17 lo- spida Will.; Ferrara, Felisi s.i.d., come L. prothei- calità in tutta la Provincia). forme Vill.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; PG4; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. id., Ferioli 1906, var. crispus Griseb.; “comune (Comacchio: PF e PM) nei prati dei dintorni”, Ferioli 1916); BER 8: 432- → 436: “Ferrariâ a Francolino in pratis a Felisio” Lemna minuscula Lemna minuta (come Apargia hispida Willd.); REV, 333: “Prati Lemna minuta Kunth – Lenticchia d’acqua mi- e pascoli nei dintorni di Ferrara! sulle mura della nuscola [X INV] città (Ferioli !); a Francolino nei prati (Felisi ex (Lemna minuscula) Bertol.)”; HFE (Mura Estensi; Lido delle Nazioni; [Nordamer.] I nat – Acque lentiche di fossi, ca- Lido di Pomposa); CAN (Lido di Volano); PGF; nali, stagni, maceri. Non comune ma in espan- TUPF (Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura sione. Estensi). HFE (Bosco della Mesola); PEP; PPM (Bosco (Ferrara ex-Montedison: PM) della Mesola). → (Massenzatica: PM) Leontodon leysseri Leontodon saxatilis subsp. saxatilis Leontodon paludosus → Taraxacum palustre Specie caratteristica di Azollo filiculoidis – Lemne- Leontodon palustris/paludosum → Taraxacum palustre tum minusculae. Leontodon protheiforme → Leontodon hispidus Avventizia di recente ingresso in Italia, invasiva in molti corpi idrici della Provincia e dell’Italia setten- Leontodon saxatilis Lam. subsp. saxatilis – trionale e centrale; rispetto alle congeneri tollera Dente di leone dei sassi maggiormente sia l’ombreggiamento che le basse (Apargia hirta, Leontodon leysseri, Leontodon hirtus, temperature. Thrincia hirta) → [W-Europ-Medit.] T scap – Prati e luoghi erbosi Lemna polyrhiza/polyrrhiza Spirodela polyrhiza lungo la costa. Diffuso. Lemna trisulca L. – Lenticchia d’acqua spato- HHF (Massenzatica, Felisi s.i.d., come Apargia lata hirta; Mesola, Felisi 1838, come Thrincia hirta; [Cosmop.] I nat – Stagni, maceri, fossi e canalini. Francolino, Felisi 1848, come Thrincia hirta Non comune. Will.; Sammartina-Rivana, Ferioli 1907, come HHF (“Canale Trotti”, Felisi 1837; Contrapò, “Po Thrincia hirta Roth) ; BER 8: 445-447: “ex mari- di Volano”, Felisi 1841; Ferrara, “fossa circonval- timis della Mesola in districtu Ferrariensi a Feli- lazione fuori P.ta Mare a P.ta Romana” e “canale sio” (come Thrincia hirta); REV, 333: “Marittima circondario, doccione macello e altri scoli”, Fe- della Mesola (Felisi ex Bertol.); Darsena ! Sam- rioli 1906); BER 1: 123-125: “Legi in agro Ferra- martina ! Pomposa ! Ostellato ! Casaglia (Fe- riensi in canali, qui dicitur Poatello, vel Po di rioli !)”; HFE (Ex-valle Volano; Pineta di Volano; Volano”; Cocconi 1883: Canalino di Cento; REV, Argine Acciaioli; Vene di Bellocchio: come L. 293: “Nel Po di Volano (Bertol.); fuori dalla Porta leysseri (Wallr.) Beck); N2000 (Bosco della Me- S. Benedetto (Tironi!); Mizzana (Vaccari !); fosse sola; Lido degli Estensi; Valle Bertuzzi; Vene di di circonvallazione (Ferioli !); canali di Burana ! Bellocchio: come L. leysseri (Wallr.) Beck); PI5 e di Cento !”; HFE (varie del Ferrarese); BDFP (Ex-valle Volano: come L. leysseri (Wallr.) Beck). (Medelana, via Matrana); MAC (22 località in La notevole ricchezza di sinonimi dà conto della tutta la Provincia); PEP (Bosco della Mesola); estrema diversità di forme che sono state ricondotte TUPR (Valle Santa); TUZA (Guarda Ferrarese). a questa entità. Nella trattazione sono stati tenuti PI3; TUMM. come riferimento i repertori più recenti (in partico- lare Greuter 2006-2009).

126 Leontodon taraxacum → Taraxacum officinale (Ferioli !)” (come C. procumbens Gilib.); HFE (Francolino; Corte Tagliata; S. Martino); TUCS Leonurus L. (Lamiaceae/Labiatae) (Francolino; S. Martino: come C. procumbens Leonurus cardiaca L. subsp. cardiaca – Car- Gilib.) diaca comune [C CAS ◆] GP1. [Asia Temp.] H scap – Campi, incolti, luoghi di- (Cortili privati a Ferrara: PM; Poggio Renatico sturbati e antropizzati. Non segnalato da molto alla Tenuta Raveda: AA) tempo. Lepidium didymum L. – Lappolina americana HHF (Francolino, “vie, bosco Pelucchi”, Felisi [X NAT] 1848; Ferrara, “sottomura Borgo S. Luca”, Ferioli (Coronopus didymus) 1907); REV, 324: “Borgo S. Luca (Ferioli !)”; FIE [Nordamer. divenuta Subcosmop.] T rept – Luo- 2345: “Ferrara, in ruderatis, locis Borgo S. Luca ghi disturbati e calpestati, sinantropica. Comune. et Borgo S. Giorgio dictis”. HFE (Mura Estensi; Ferrara); PI6; PP2 (Mura In tutta la regione sono note alcune segnalazioni an- Estensi). tiche, ma mancano conferme recenti, salvo che nel- (Cortili privati a Ferrara: PM e AA; Cannevié: l’alta collina piacentina (Bracchi & Romani 2010). AA) Un tempo coltivato come erba medicinale e proba- bilmente avventizio, ma oggi quasi ovunque scom- In Regione presente soprattutto nel Ferrarese, spo- parso. radica altrove. Leonurus marrubiastrum L. – Cardiaca nepe- Lepidium draba L. – Lattona 1 2 tellona ( Cardaria draba, Cochlearia draba) [SE-Europ.-Sudsiber.] H bienn – Campi, incolti, [Medit-Turan.] G rhiz/H scap – Prati, argini, scar- pate stradali, incolti. Comune. luoghi disturbati e antropizzati. Raro. 2 HHF (Casaglia e Ferrara (Borgo S. Luca), Ferioli HHF (Mura di Ferrara, Felisi 1830 ; “Zuccherifi- 1907); REV, 324: “Borgo S. Luca, Casaglia (Fe- cio agricolo”, Revedin 1905; “Tenuta fortezza Re- rioli !)”; FIE 2347: “Ferrara, rarus in ruderatis vedin vicino Arginone Ducale”, Ferioli 1905); Porta Po prope le case operaie”; HFE (Italba). REV, 305: “Luoghi erbosi incolti allo zuccherifi- GP1. cio agricolo presso Ferrara ! a Pontelagoscuro ! Casaglia ! nella piazza d’armi a Ferrara ! presso S. Leopoldia comosa → Muscari comosum Luca !”; HFE1 (Mura Estensi; Idrovora S. Zagno); 1 1 Lepidium Fabr. (Brassicaceae/Cruciferae) PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bo- nifica del Mezzano); PI61; PIP21 (Mura Estensi); Lepidium campestre (L.) R. Br. – Lepidio cam- PIPI1; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). pestre [Europeo-Caucas.] T scap – Prati, incolti, argini. Lepidium graminifolium L. – Lepidio gramini- Raro. foglio (Lepidium iberis) HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Rivana, Revedin 1905; [Euri-Medit.] H scap – Prati, incolti, argini, luoghi id., Ferioli 1906; Ferrara, “c/o il Mulino fuori antropizzati. Piuttosto raro. Mura”, Ferioli s.i.d.); REV, 305: “Campi e luoghi HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1904, come incolti nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Poggio Re- L. iberis L.; Ferrara, “lungo il canalone della dar- natico, Poligono via Uccellino). sena, Po di Marrara c/o cimitero di S. Giorgio”, GP2. Ferioli 1906); REV, 305: “prati e luoghi incolti nei Lepidium coronopus (L.) Al-Shehbaz – Lappo- dintorni di Ferrara” (come L. iberis); HFE (Mura lina gramignola Estensi); PI6; PP2 (Mura Estensi). (Cochlearia coronopus, Cochlearia procumbens, Corono- CSZ (come L. iberis). pus squamatus, Senebiera procumbens) [Euri-Medit., divenuto Subcosmop.] T rept – Luo- Lepidium latifolium L. – Lepidio latifoglio ghi disturbati e calpestati, sinantropica. Comune. [Pontico-Centroasiat.] H scap – Prati, incolti, ar- HHF (Diamantina, Felisi s.i.d., come Cochlearia gini. Non comune. coronopus; Ferrara, “assai comune”, Ferioli 1907, HHF (Longastrino, Bubani s.i.d.; Lagosanto, Fe- come Senebiera procumbens Poir.); REV, 305: lisi 1833; S. Giovanni di Ostellato, Revedin 1907; “Porotto (Tironi !); nei cortili campestri presso Comacchio e Ostellato, Ferioli 1909); REV, 305: Ferrara (Ferioli !); presso la torre dell’Uccellino “S. Giovanni d’Ostellato !” BEG (Diga tra S. Gio-

127 vanni e Comacchio); HFE (Boscoforte); COR themum leucanthemum L. var. vulgare Fiori); HFE (Valli salmastre); PEM1 (Bonifica del Mezzano). (Sabbioncello S. Pietro); MAC (Alberone; Guarda (Argine del Reno a Cento: AA) Ferrarese; Ruina; Villanova); PI4; TUPR* (*come Noto soprattutto lungo la costa; all’interno la sua pre- Chrysanthemum leucanthemum L.) (Valle Santa); senza è concentrata nella pianura lungo il Reno, sia PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE; TUCS nel Bolognese che nel Ferrarese a Cento. (colture sarchiate, come Chrysanthemum leucan- themum L. var. vulgare). Lepidium iberis → Lepidium graminifolium MAC. Lepidium ruderale L. – Lepidio dei calcinacci (Argine vecchio Mezzano; Boscoforte: BGP; Ar- [X NAT] gine Sanguettola: AA) [Europeo-S-Siber.] T scap – Prati, incolti, argini, Lepigonum marinum → Spergularia salina luoghi disturbati. Comune. Leptochloa fusca subsp. uninervia → Diplachne uniner- HHF (Cannevié, “diffusissima”, Felisi s.i.d., sub via Koniga maritima Smit; rev. PF; Francolino, “ovun- Lepturus cylindricus → Hainardia cylindrica que”, Felisi s.i.d.; Cannevié, Mesola, Ferioli s.i.d., Lepturus filiformis → Parapholis strigosa sub Alyssum maritimum; rev. PF; Ferrara, “fuori Lepturus incurvus/incurvatus → Parapholis incurva Porta Mare su rottami”, Ferioli 1906); REV, 305: “Fuori della Porta Mare (Ferioli !)” BEG (Diga tra Leucojum L. (Amaryllidaceae) S. Giovanni e Comacchio); HFE (Goro; Salina di Leucojum aestivum L. subsp. aestivum – Cam- Comacchio; Valli di Comacchio; Valli di Argenta); panellino maggiore PEM1 (Bonifica del Mezzano); TDPM (Valle [Centroeuropeo-Caucas.] G bulb – Boschi gole- Campo). nali, cariceti. Raro. Lepidium sativum L. – Agretto [C CAS] HHF (Pontelagoscuro, Ferioli 1906; Porporana, [Afr.] T scap – Coltivato negli orti e raramente Ferioli 1909); REV, 295: “Golene del Po presso sfuggito. Pontelagoscuro ! Francolino ! Casaglia !”; FIE HHF (Francolino, “vicino al Po”, Ferioli s.i.d.); 2021: “Prov. di Ferrara: in arenosis secundum Po REV, 305: “Coltivato, qua e là sfuggito alla col- flumen prope pagum Pontelagoscuro”; HFE (Valle tura e rinselvatichito.” Santa e Campotto); ABF (Porporana; Serravalle; (Tieni: PF e PM) Bosco S. Giustina; Dindona; Campotto e Bassa- rone); N2000 (Porporana; Isola Bianca; Bosco del Lepidium virginicum L. – Lepidio della Virginia Traversante; Campotto; Sacca di Goro; Bosco [X INV] della Mesola; Vene di Bellocchio); WWF (1986: [Nordamer.] T scap – Prati, incolti, argini, luoghi Campotto; 1987: Bosco S. Giustina, Dindona di disturbati. Comune. Goro; 1988: Golena di Serravalle); PG1; PI4; REV: “Prati e luoghi incolti nei dintorni di Fer- TUPR (Valle Santa); PI5 (Bosco S. Giustina; Po rara !” (come L. iberis L.); HFE (Mura Estensi; di Goro: Valle Dindona e Isola Mezzanino). Stazione di Ferrara; Valle Campo); PE2 (ex-zuc- cherificio di Codigoro); PI6; PP2 (Mura Estensi); Specie caratteristica dell’associazione Leucojo – Ca- TUCS (Ferrara; Comacchio). ricetum elatae. Protetta dalla L.R. dell’Emilia-Romagna, è oggetto (Torre Abate; Boscoforte: BGP; Coronella; Sta- di particolare attenzione da parte degli esploratori zione di Poggio Renatico: AA) floristi e quindi il numero delle segnalazioni appa- Leucanthemum Mill. (Asteraceae/Compo- rentemente smentisce la sua effettiva rarità. sitae) Ligustrum L. (Oleaceae) Leucanthemum vulgare (Vaill.) Lam. subsp. vul- Ligustrum lucidum Aiton – Ligustro lucido [C gare – Margherita CAS] (Chrysanthemum leucanthemum) [Cina, Corea, Giappone] P scap – Coltivato o in- [Euro-Sib.] H scap – Prati, argini e luoghi erbosi. trodotto in aree boschive, localmente sfuggito. Comune. PP2 (Mura Estensi). HHF (Ferrara ”prati ovunque”, Felisi s.i.d., come (Reno a Cento: AA) Chrysanthemum leucanthemum L.; id., “assai co- mune nei prati dei dintorni”, Ferioli); REV, 329: Ligustrum ovalifolium Hassk. – Ligustro a fo- “Prati e pascoli della provincia !” (come Chrysan- glie ovali [C CAS]

128 [Giappone] P scap – Boscaglie termofile. Raro. litus Adriacum a Felisio”; REV, 330: “Mesola, Vo- (Pineta di Lido di Spina: PM e AA) lano, presso il lido adriatico (Felisi ex Bertol.); Comacchio ! tra Pomposa e Volano ! ed a Pom- Ligustrum sinense Lour. – Ligustro cinese [C posa presso la chiesa (Ferioli !)”; HDP (Pomposa; NAT] Bosco Mesola); BEG (Argini Po di Volano; Pom- [Asia Or.] NP – Siepi, macchie, coltivato e sfug- posa; Diga tra S. Giovanni e Comacchio; Diga tra gito. Raro. Comacchio e Magnavacca); HFE (Lido di Vo- (Ferrara, distilleria: AA, BGP e PM) lano); N2000 (Gorino; Bosco della Mesola; Lido Rinvenuto da A. Borghi che l’ha segnalato in Acta di Volano; Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio; Plantarum (topic 26669). Ampiamente utilizzato per Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Volano); COR costituire siepi in parchi e giardini, mostra una no- (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio); FGP; tevole capacità di rinnovamento autonomo in PMP2; TUDV (ambienti alofili del Delta del Po); un’area abbandonata alla periferia di Ferrara, dove PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PMG costituisce macchie arboreo-arbustive di specie in prevalenza zoocore, assieme a bagolaro, bianco- (Sacca di Goro); PMP1 (Salina di Comacchio); spino, sanguinello, alloro, vite del Canada, negundo, TDPM (Valli di Comacchio; Vene di Bellocchio). robinia. Si tratta del primo accertamento come na- TUPE. turalizzato per l’Emilia-Romagna, ma certamente Limnanthemum nymphoides → Nymphoides peltata presente anche in altre aree . Limnophila R. Br. (Plantaginaceae) Ligustrum vulgare L. – Ligustro [Europeo-W-Asiat.] NP – Boschi più o meno ter- Limnophila indica × sessiliflora → Limnophila × ludovi- mofili, siepi. Comune. ciana HHF (Francolino, “siepi”, Felisi 1852; id., “giar- Limnophila × ludoviciana Thieret – Limnofila dino Costabili”, Felisi 1853, erroneamente come [X NAT] Phillyrea latifolia; rev. PF; Sammartina-Rivana, [Ibrido] I rad – Risaie. Diffuso. Revedin 1900; Ferrara, “in quasi tutte le siepi, (Limnophila indica × sessiliflora) mura da Porta Mare a Porta Po”, Ferioli 1906; HFE (Italba; Jolanda di Savoia). Mesola, Ferioli s.i.d., erroneamente come Philly- PG3; PI1; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. rea latifolia; rev. Peyronel); REV, 319: “Siepi e boscaglie in tutta la provincia”. N2000 (Bosco Genere noto agli acquariofili, presente in Italia solo della Mesola; Bosco di S. Giustina; Foce Po di con questa entità, ibrido stabilizzato tra Limnophila Volano; Valle Bertuzzi; Dune della Puia); AGO; indica e L. sessiliflora, riconosciuto negli anni ’70 del secolo scorso da uno degli Autori (PI1) e identi- PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Me- ficato da D. Philcox, autore di una revisione del ge- sola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca di nere (1970). Una delle più comuni infestanti delle Goro); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- risaie ferraresi, sembra indifferente alle azioni di di- stino); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS serbo che hanno drasticamente ridotto la biodiver- (Dune della Puia). sità di questi ambienti. Le località ferraresi sono per (Lido di Volano; Pomposa, Collegio ENAOLI: ora le uniche note in Italia, assieme ad una risaia reg- DAL; Pinete di Bellocchio: PM) giana ove la presenza è documentata da un campione inedito del 1984 custodito in HFE. Limbarda Adanson (Asteraceae/Composi- tae) Limodorum Boehm. (Orchidaceae) Limbarda crithmoides (L.) Dumort. – Enula ba- Limodorum abortivum (L.) Sw. – Fior di Legna cicci [Euri-Medit.] G rhiz – Sentieri boschivi, radure. (Inula crithmoides) Raro. [Alof.SW-Europ.] Ch suffr – Ambienti alofili e HHF (Bosco della Mesola, “parassita di Junipe- alonitrofili, sabbie costiere. Comune rus”, Peyronel 1947); ABF; WWF; N2000 (Bosco HHF (Mesola Volano, Felisi 1831; Mesola spiag- della Mesola); PI5; ST; TUPF (Bosco della Me- gia, Felisi 1839; Pomposa, Ferioli 1908; id., Re- sola). vedin 1908; Mesola, Ferioli/Peyronel 1947; Bosco della Mesola, litorale a SE Taglio della Mill. () Falce, Peyronel 1948); BER 9: 287-289: “ex di- Si tratta di un genere interamente di ambienti co- strictu Ferrariensi a Volano et alla Mesola prope stieri mediterranei, costituito da un gran numero di

129 specie apomittiche, spesso endemiche puntiformi. demiche di coste rocciose insulari. Tuttavia, sempre Lungo la costa regionale (soprattutto nel Ferrarese e in FIT, si dà menzione di quattro Statice presenti nel nel Ravennate) sono presenti diverse specie, una litorale emiliano, di cui tre sicure e la quarta proba- delle quali scoperta solo di recente. Tutte le specie bilmente da attribuire a L. densissimum. L’assegna- del genere Limonium sono protette in Emilia-Ro- zione della citazione da BEG è supportata magna da un aggiornamento della L.R. 2/1977. dall’esistenza tra i sinonimi di L. confusum (Gren. et Godr.) Fourr. subsp. densissimum Pignatti, e di L. Limonium bellidifolium (Gouan) Dumort. – Li- confusum (G. et G.) Küntze subsp. densissimum Pi- monio del Caspio gnatti. (1Statice bellidifolia, 2Statice caspia) Le località ferraresi sono le sole note per il litorale [Medit.-Turan.] H ros – Luoghi alofili, barene e dell’Emilia-Romagna. argini di valli salmastre. Raro. HHF (Volano2, “prati salsi” e “bosco”, Felisi Limonium narbonense Mill. – Limonio comune 1831; Magnavacca, Ferioli 1909; Mesola, Ferioli (Limonium serotinum, Statice limonium) 1947; Bosco della Mesola, Peyronel1 1947: in Fe- [Euri-Medit.] H ros – Luoghi alofili, valli salma- rioli e Peyronel); BER2 3: 530-531: “ex ora mari- stre e lagune, su suoli temporaneamente inondati. tima circumpadana a Comacchio ab Eq. Camillo Diffusa. Salina, alla Mesola et a Volano a Felisio”; REV1, HHF (Volano, “aree salse”, Felisi 1830; Diaman- 319: “Littorale adriatico, Comacchio (Salina ex tina, “assieme a Salicornia veneta”, Felisi 1838; Bertol.); Mesola, Volano (Felisi ex Bertol.)”; Casaglia e Diamantina, “prati”, Ferioli 1906; BEG1 (Diga tra Comacchio e Magnavacca; HFE Pomposa, Volano, Revedin 1908; Mesola, Ferioli (Lago delle Nazioni; Salina di Comacchio; Vene 1947: sempre come Statice limonium L.); BER 3: di Bellocchio); ABF (Valle Molino; Valle Spavola; 514-515: “ex Mesola a Volano, et ex paludibus di Valli e Salina di Comacchio; Lido di Spina; Vene Comacchio in ora Circumpadana a Felisio, et ab di Bellocchio; Boscoforte); N2000 (Valli e Salina Eq. Camillo Salina” (come Statice limonium L.); di Comacchio; Vene di Bellocchio; Sacca di Goro; VP (Casaglia – Diamantina: come Statice limo- Foce Po di Volano); WWF; PMG (Sacca di Goro); nium L.); REV, 319: “Mesola, Volano, paludi di PMP1 (Salina di Comacchio); PMP2 (luoghi alo- Comacchio (Felisi e Salina ex Bertol.); Diaman- 1 tina (Felisi ex Massalongo 2); tra Pomposa e Vo- fili del Delta del Po); ST; TUPF (Bosco della Me- α sola); TDPM (Vene di Bellocchio). lano !” (come Statice limonium L. typica); (Porto Garibaldi: PM) “Prati di Casaglia e della Diamantina (Ferioli !)” (come Statice limonium L. β serotina Rchb.); Presente con numerosi individui ma in poche sta- BEG (Argini Po di Volano; Pomposa; Diga tra S. zioni. Giovanni e Comacchio; Diga tra Comacchio e Limonium densissimum (Pignatti) Pignatti – Magnavacca: come Statice limonium L. var. sero- Limonio densissimo tina Rchb.); FIE 2387: “Ferrara, … loco dicto (Statice oleifolia) Prati di Casaglia” (come Statice limonium L.); [NW-Steno-Medit.] H ros – Luoghi alofili, barene BEM (Casaglia; Diamantina, “non rinvenuta”: e argini di valli salmastre. Raro. come Statice limonium L. var. serotina Rchb.); BER 3: 516-518: “ex paludibus di Comacchio a HFE (Valle Bertuzzi: come L. serotinum (Rchb.) Dallagata” (come Statice oleifolia); BEG (Diga Pignatti); ABF (Vallette di Ostellato; Lido di Vo- tra Comacchio e Magnavacca: come Statice olei- lano; Valle Molino; Valle Spavola; Valle Capre; folia α confusa Gr. et Godr.); HFE (Lido degli Salina di Comacchio; Lido di Spina; Boscoforte: Estensi; Salina di Comacchio; Vene di Belloc- come L. serotinum (Rchb.) Pignatti); N2000 (Valli chio); PEP98; PMP2 (Salina di Comacchio; Vene e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio; Sacca di Bellocchio); TDPM (Lido di Spina). di Goro; Valle Bertuzzi; Lago delle Nazioni; Foce Po di Volano); CAN (Lido di Volano: come L. vul- Questa entità è presente con numerosi individui in gare Miller); COR (Valle Bertuzzi; Valli di Co- poche stazioni, dove si comporta da specie pioniera colonizzando terreni con macerie e manufatti in ro- macchio: come L. vulgare Miller); FGP; PMP2; vina. La distribuzione è limitata alle lagune salma- TUDV (luoghi alofili del Delta del Po: come L. stre associate ai delta dei fiumi mediterranei in Italia, serotinum (Rchb.) Pignatti); PEM1 (Bonifica del Francia e Spagna. Presumiamo che la citazione di Mezzano: come L. serotinum (Rchb.) Pignatti); CSZ “Statice reticulata” possa qui ascriversi, anche PMG (Sacca di Goro: come L. serotinum (Rchb.) se in FIT tale binomio è attribuito ad altre entità, en- Pignatti); PMP1 (Salina di Comacchio: come L.

130 serotinum (Rchb.) Pignatti); ST; TUPF (Bosco Lindernia All. (Linderniaceae) della Mesola: come Statice limonium L., anche → var. serotina Rchb.); TDPM (Valle Bertuzzi; Valli Lindernia anagallidea Lindernia dubia e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio: come Lindernia dubia (L.) Pennell – Vandellia delle L. serotinum (Rchb.) Pignatti). risaie [X NAT] CSZ (sub Statice limonium). (incl. Lindernia anagallidea) (Rotta Zambusi; Porto Garibaldi: PM) [Avv.] T scap – Sabbie e fanghi umidi, stagni, ri- saie, fossi. Rara. Un tempo presente anche in stazioni continentali su suoli salati, che sono scomparse in seguito a bonifi- HFE (Alveo del Po: Porporana, Pontelagoscuro; che agrarie. Reno a Cento). PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV Limonium serotinum → Limonium narbonense Rinvenuta nel territorio regionale in tempi relativa- Limonium virgatum (Willd.) Fourr. – Limonio mente recenti, si è diffusa rapidamente, tanto da es- virgato sere oggi nota in quasi tutte le province emiliane. Il (Statice minuta, Statice virgata) binomio Lindernia anagallidea, citato e distinto da [Euri-Medit.] H ros (Ch suffr) – Luoghi alofili, alcuni Autori, è sinonimo di Lindernia dubia var. barene e argini di valli salmastre. Raro. anagallidea (Michx.) Cooper. HHF (Comacchio, Revedin 1907; Volano, Reve- Lindernia palustris Hartmann – Vandellia pa- din 1908: sempre come Statice virgata W.); REV, lustre [Ex] 319: “Paludi di Comacchio (Dall’Agata ex Ber- [Euro-Asiat.] T scap – Sabbie dell’alveo del Po. tol.); sulla spiaggia del mare a Volano ! lungo la Probabilmente scomparsa. strada tra Ostellato e Magnavacca !” (come Statice HHF (Melara (RO), “boschetto in mezzo al Po”, minuta L. var. virgata W.); HFE (Valle Bertuzzi; Felisi s.i.d., come Anagallis linifolia L.; Lungo il Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); ABF Po, Ferioli 1911, erroneamente come L. pyxida- (Taglio della Falce; Salina di Comacchio); N2000 ria L., sin. di L. dubia (L.) Pennell; rev. PF) (Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio; Valle Bertuzzi); WWF; PMP1 (Salina di Comac- Anticamente nota lungo tutto il Po dal Piacentino al chio); PMP2 (luoghi alofili del Delta del Po); ST; Ferrarese. Mancano conferme della presenza ed è da TUPF (Bosco della Mesola: come Statice minuta ritenere scomparsa dalla flora regionale. L.); TDPM (Lido di Spina). Linum L. (Linaceae) (Comacchio, Valle Spavola: PM). Linum angustifolium → Linum bienne Linaria Mill. (Plantaginaceae) Linum bienne Mill. – Lino selvatico Linaria commutata → Kickxia commutata (Linum angustifolium) Linaria cymbalaria → Cymbalaria muralis [Euri-Medit.-Subatl.] H bienn/ H scap (T scap) – Linaria elatine → Kickxia elatine Prati e argini su suoli umidi, termofilo. Diffuso. Linaria graeca → Kickxia commutata HHF (Francolino, “aree lungo il Po, molto co- Linaria minima → Chaenorhinum minus mune assieme a graminacee”, Felisi 1854; Fer- Linaria spuria → Kickxia spuria rara, Darsena, Revedin 1905; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; id., “prati Conte Revedin, assai co- Linaria vulgaris Mill. subsp. vulgaris – Linaiola mune”, Ferioli 1906: sempre come L. angustifo- comune lium Hudson); REV, 317: “Luoghi erbosi a (Antirrhinum linaria) Bondeno ! Darsena ! Sammartina ! prati dell’Uc- [Euro-Asiat.] H scap – Incolti, margini stradali, cellino ! argini del Po presso Pontelagoscuro ! e terrapieni. Comune. Francolino ! lungo il Reno al Gallo ! Dossi delle HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1900); REV, valli presso Cannevié ! Codigoro ! Diamantina !” 322: “Campi e luoghi erbosi nei dintorni di Fer- (come L. usitatissimum L. var. angustifolium Hud- rara ! Portomaggiore ! Codigoro ! Pomposa !”; son); HFE (Masi S. Giacomo; ex-valle Volano); HDP (Mura Estensi); HFE (Mura Estensi; Valli di N2000 (Foce Po di Volano; Valle Bertuzzi; Salina Argenta); LAG (Lagosanto, zona Vignole); MAC di Comacchio; Vene di Bellocchio; Sacca di (Cologna; Ruina); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; Goro); PGD (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfi- PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. lia di S. Agostino). Agostino); TDZE (Cornacervina). MAC. CSZ (come Antirrhinum linaria); PI2; TUUV.

131 (Lido di Volano: PF e PM) TUPR (Valle Santa). Linum catharticum L. – Lino purgativo [◆] Lipandra Moq. (Chenopodiaceae) [Euri-Medit.-Europeo] T scap/H scap – Prati umidi. Raro. Lipandra polysperma (L.) S. Fuentes, Uotila & HHF (Ferrara, “sotto le mura da Porta Mare a Borsch – Farinello polisporo Porta Po”, Ferioli 1908); REV, 317: “Sotto le (Chenopodium polyspermum) mura di Ferrara alla Porta degli Angeli (Ferioli !)”; [Paleotemp. divenuto Circumbor.] T scap – Col- TUPF (Bosco della Mesola, da Sestini). tivi e luoghi incolti, sinantropico. Comune. HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi 1839; Franco- Pur non essendo stato confermato da molto tempo, lino, “riva fossi”, Felisi 1839; Ferrara, “coltivi di la sua presenza, per quanto rara, è molto probabile; canapa e barbabietola”, Ferioli 1907; un esem- ma il mancato rinvenimento è forse dovuto alle pic- plare raccolto da Canuto Canuti, senza data né lo- cole dimensioni di questa specie, che passa facil- calità); REV, 300: “Sammartina nei coltivati mente inosservata. (Ferioli !)”; HFE (Benvignante; Mirabello; Rero; Linum corymbulosum Rchb. – Lino minore Foresta Panfilia di S. Agostino; Francolino); MAC (Linum strictum subsp. corymbulosum) (Ca’ Matte); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta [Steno-Medit.] T scap – Prati e argini, il più ter- Panfilia di S. Agostino); TUCS (10 località in tutta mofilo dei lini ferraresi. Molto raro. la Provincia). HFE (Valle Santa; Valli di Comacchio; Salina di GP1. Comacchio); N2000 (Salina di Comacchio); PMP1 (Salina di Comacchio). Listera R. Br. (Orchidaceae) Linum maritimum L. – Lino marittimo Listera ovata (L.) R. Br. – Listera maggiore [W-Medit.] H scap – Prati salmastri e argini, ter- [Eurasiat.] G rhiz – Sentieri boschivi, radure. mofilo e subalofilo. Raro. Rara. HHF (Mesola, Volano, “prati marittimi”, Felisi N2000 (Bosco di S. Giustina). 1831; Massenzatica, “diffusissima”, Felisi 1839; (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) Tra Mesola e Cannevié, Revedin 1906; Ferrara, Lithospermum L. (Boraginaceae) “paludi giù dalle mura di fronte a Porta degli An- geli”, Ferioli 1907; Pomposa, “bosco”, Revedin Lithospermum arvense → Buglossoides arvensis subsp. 1908); BER 3: 553-554: “ex Mesola in ora cir- arvensis cumpadana a Felisio”; REV, 317: “Per lo più as- Lithospermum officinale L. – Migliarino sociato alla Carex extensa Good. ed ai giunchi nei [Eurosib.] H scap – Incolti, coltivi, terreni margi- luoghi salso-acquitrinosi tra Mesola e Volano ! nali e di riporto. Non comune. Mesola (Felisi ex Bertol.); Pomposa ! paludi sotto HHF (Porotto, Reno vecchio, e Francolino, strada le mura di Ferrara alla Porta degli Angeli (Fe- Pavonara, Ferioli s.i.d.); BEG (Pomposa); HFE rioli !)”; HFE (Bosco della Mesola; Valle Ber- (Mura Estensi; Fossalta; Sabbioncello S. Vittore); tuzzi; Lago delle Nazioni); N2000 (Bosco della LAG (Marozzo, Valle Oppio); N2000 (Bosco Mesola; Valle Bertuzzi; Vene di Bellocchio); COR della Mesola); MAC (Tamara); PI6; PP2 (Mura (Valle Bertuzzi); PGF; ST; TUPF (Bosco della Estensi); TUPF (Bosco della Mesola). Mesola); PMG (Sacca di Goro); TDPM (luoghi alofili del Delta del Po). Lithospermum purpureo-caeruleum → Buglossoides pur- In passato più diffuso, oggi localizzato in ambito co- purocaerulea stiero, nei prati umidi salmastri. Lobularia DC. (Brassicaceae/Cruciferae) Linum usitatissimum L. – Lino coltivato [C Lobularia maritima (L.) Desv. subsp. maritima CAS] – Filigrana comune [C NAT] [Coltiv.] T scap – Coltivato e rinvenuto spontaneo [Steno-Medit.] H scap/Ch suffr – Ambienti rude- in passato, oggi quasi scomparso dal territorio rali. Rara. provinciale. HFE (Lido di Volano); CAN (Lido di Volano). HHF (Ferrara, “riva fossi”, Felisi s.i.d.); REV, 317: “Coltivasi. Subspontaneo nei prati della Logfia arvensis → Filago arvensis Sammartina ! a Berra ed a Cassana (Brighetti)”; Lolium italicum → Lolium multiflorum

132 Lolium L. (Poaceae/Gramineae) molto rarefatta anche per il miglioramento delle tec- niche di diserbo. Lolium multiflorum Lam. – Loglio maggiore (Lolium italicum) Lomelosia Raf. (Dipsacaceae) [Euri-Medit.] T scap/H scap – Prati, argini, incolti, luoghi disturbati. Poco comune. Lomelosia argentea (L.) Greuter & Burdet – HHF (Francolino, “riva fossi dei gorghi”, Felisi Vedovina argentata (Scabiosa argentea) 1848; id., “ovunque diffusissima”, e “riva Po”, Fe- [S-Europ. S-Siber.] H bienn (H scap) – Sabbie lisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905, consolidate litorali, prati aridi. Diffusa lungo la come L. italicum A.Braun; Argenta, “Tenuta Fan- costa. tina Conte Revedin”, Ferioli 1906, come L. itali- HHF (Mesola, “sabbie vicino al mare”, Felisi cum A. Braun); REV, 289: “Col tipo nei dintorni 1831; id., Felisi 1839, erroneamente come Ce- di Ferrara ! a Berra” (Brighetti)” (β italicum A. phalaria leucantha Schrad.: rev. PF; Francolino, Br.); HFE (Albarea; Ferrara: S. Giorgio); PE2 (ex- “prati salmastri”, Felisi 1839; Massenzatica, zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del “prati ovunque”, Felisi s.i.d.; Mesola, “boschi e Mezzano). litorale adriatico”, Revedin 1905, come S. argen- GP1; MAC. tea × wulfenii Kerner; Pomposa, Mesola, “in gran- Lolium perenne L. – Loglio comune dissima quantità”, Ferioli 1908; Mesola, Ferioli [Eurasiat. divenuto Circumbor.] H caesp – Prati, 1947); BER 2: 57-60: “ex pratis di Mesanzatica bordi di vie. Molto comune. prope la Mesola in ora circumpadana a Felisio”; HHF (Ferrara, Felisi 1839; Francolino, Felisi REV, 328: “Presso Mesola nei prati di Massenza- s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “co- tica (Felisi ex Bertol.); nelle macchie e sabbie del munissima vicino all’abitato, prati e pascoli”, Fe- littorale presso Pomposa ! Mesola ! e Volano !” rioli 1906); REV, 289: “Prati, campi e luoghi (come var. wulfenii Kerner); BEG (Dune tra Co- erbosi a Ferrara e dintorni ! a Berra e nelle Boni- macchio e Po di Volano; Magnavacca: var. wulfe- fiche di Gallara (Brighetti)” (α typicum); BEM nii Kerner); HFE (Lido di Volano; ex-valle Falce; (Bonifiche di Ostellato: subsp. tenue); HFE (Mura Dune di Massenzatica; Bonifica del Mezzano); Estensi; Cologna; Cocomaro di Focomorto; S. Ni- N2000 (Dune di Massenzatica; Dune della Puia; colò); N2000 (Bosco della Mesola; Salina di Co- Pineta di Mesola; Bosco della Mesola; Bosco di S. macchio); MAC (15 località in tutta la Provincia); Giustina; Lido degli Scacchi; Vene di Bellocchio); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Ar- BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); CAN gini di Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura (Lido di Volano); PGD (Sacca di Goro); ST; Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- TUPF (Bosco della Mesola, come var. alba stino); TUCS (29 località in tutta la Provincia); Scop.); TUMS (Dune della Puia). TUPF (Bosco della Mesola). GP2; TUPE. GP1; GP2; PI2. (Argine Po di Goro: PM) (Argine Po di Goro: DAL; Argine Sanguettola: AA; Lido di Volano: PM) Loncomelos Raf. (Hyacinthaceae) Lolium rigidum Gaudin – Loglio rigido Loncomelos brevistylus (Wolfn.) Dostál – Latte [Paleosubtrop.] T scap – Prati, argini, incolti. di gallina maggiore Raro. (Ornithogalum pyramidale) TUCS (Berra). [W-Asiat.] G bulb – Incolti, fossi, prati ricchi di nutrienti. Raro. Specie piuttosto rara ma anche trascurata. HHF (Francolino, “comunissima nei coltivi”, Fe- Lolium temulentum L. [◆] – Loglio inebriante lisi 1875; Ferrara, “prati e coltivi di tutta la pro- [Subcosmop.] T scap – Infestante le colture ce- vincia”, Ferioli 1905: in entrambi i casi però come realicole. O. narbonense L.; rev. PF); HFE (Albarea: come HHF (Argenta, “Tenuta Fantina Conte Revedin”, Ornithogalum pyramidale L.). Ferioli 1908); REV, 289: “Tra le biade nei dintorni MAC (come Ornithogalum pyramidale L. subsp. di Ferrara !”. pyramidale). CSZ (“loglio zucco”). (Poggio Renatico: AA) L’attuale presenza, da confermare, è sicuramente Loncomelos narbonensis (Torn. in L.) Raf. –

133 Latte di gallina spigato Lophochloa cristata → Rostraria cristata (Ornithogalum narbonense) Lophochloa pubescens → Rostraria litorea [Euri-Medit.] G bulb – Prati, bordi di fossi e scar- pate erbose. Poco comune. Lotus L. (Fabaceae/Leguminosae) REV, 295: “Prati e pascoli nei dintorni di Ferrara ! I generi Dorycnium Mill. e Tetragonolobus Scop. più comune del precedente [O. umbellatum L., sono stati completamente inclusi in Lotus L. (Degt- n.d.A.]”; LAG (Massafiscaglia). jareva & al. 2006, 2008; Peruzzi 2010). CSZ. Lotus angustifolius → Lotus tenuis (Tratto ferrovia FE-BO; S. Bianca di Bondeno; tra Fondo Reno e Coronella; tra S. Martino e S. Egi- Lotus angustissimus L. – Ginestrino sottile dio: PM) (Lotus diffusus) [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi su sabbie litora- Lonicera L. (Caprifoliaceae) nee. Raro e localizzato. Lonicera caprifolium L. – Caprifoglio HHF (Bosco della Mesola, raccogl. ignoto, 1839: [SE-Europ. (Pontica)] P lian (P caesp) – Boschi, come L. diffusus Sm. in Sibth. & Sm.); REV, 311: siepi. Raro. “Arene marittime tra Mesola e Volano !; arene ma- HDP (Mura Estensi); HFE (Bosco della Mesola); rittime tra Volano e Magnavacca !”; TUPF (Bosco N2000 (Bosco di S. Giustina; Bosco della Me- della Mesola: var. hispidus Desf.). sola); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Lotus corniculatus L. – Ginestrino, trifoglio Mesola); TUCE (Bosco di S. Giustina). giallo Localizzato nelle poche aree boschive costiere. [Paleotemp. divenuta Cosmopol.] H scap – Luo- ghi erbosi, incolti, anche soggetti a forte disturbo. Lonicera etrusca Santi – Caprifoglio etrusco Comunissimo. [SE-Europ. (Pontica)] P lian – Boschi e siepi so- HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; Mesola, prattutto del settore costiero. Localmente diffuso. “diffusissimo”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “prati, pa- HHF (Cannevié, Felisi 1839; Mesola, Felisi 1839; scoli”, Ferioli 1906); REV, 311: “Prati e luoghi Mura di Ferrara, Revedin 1905; id., Ferioli 1909; erbosi ovunque comunissimo” (α arvensis Pers.); Bosco della Mesola, Peyronel 1947); REV, 327: HFE (Poggio Renatico; Bosco della Mesola; Vo- “Sulle mura di Ferrara !” BEG (Dune tra Comac- lano); N2000 (Sacca di Goro; Taglio della Falce; chio e Po di Volano); HFE (Mura Estensi; Foce Bosco della Mesola; Valli e Salina di Comacchio; del Po di Volano; Bosco della Mesola); N2000 Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Volano); (Sacca di Goro; Bosco della Mesola; Pineta di Vo- MAC (Alberone; Baura; Cologna; Guarda Ferra- lano; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; Pinete rese; Masi S. Giacomo; Ruina; Villanova); PE2 di Bellocchio); AGO; ST; TUPF (Bosco della Me- (ex-zuccherificio di Codigoro); PGF; ST; TUPF sola); PI6 (Ex) (Estinto sulle Mura Estensi); PMG (Bosco della Mesola); PI4 (Campotto e Valle (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina). Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- Lonicera japonica Thunb. – Caprifoglio giap- filia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); ponese [C NAT] PMP2; TDPM (luoghi alofili del Delta del Po); [E-Asiat.] P lian – Coltivato e raramente rinselva- TDZE (Settepolesini; Sandolo; Migliarino; Mi- tichito. Non comune. gliaro; Alberlungo; Lago Gattola; Borgo Manara; HFE (Mura Estensi; Lido degli Scacchi); PI6; PP2 S. Biagio d’Argenta; Filo d’Argenta); TUCS (11 (sfuggito alla coltura sulle Mura Estensi). località in tutta la Provincia). (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) GP1; TUPE. (Asinara di Mesola; Mendica; Porto Garibaldi; In altre aree questa specie mostra comportamento Vene di Bellocchio: PM; Argine tra Poggio Rena- invasivo, specialmente in ambienti perifluviali, come tico e Sanguettola: AA) ad es. nel Bolognese e Modenese. Qui viene trattata implicitamente anche la subsp. no- Lonicera periclymenum L. – Caprifoglio atlan- minale, di gran lunga la più diffusa. Gruppo di spe- tico cie estremamente complesso e ricco di forme anche [W-Europ. (Subatl.)] P lian – Boschi ripariali. di origine artificiale; è infatti utilizzato per inerbi- Molto raro. menti e quindi oggetto di selezioni di ceppi più effi- PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). cienti dal punto di vista pratico e più redditizi. Le stirpi autoctone sono ormai confinate in ambienti

134 particolari, su suoli argillosi anche ricchi di cloruri. zatica, Felisi 1839; Sammartina-Rivana, Revedin 1904; Argenta, “prati Tenuta Fantina di Revedin e Lotus corniculatus L. subsp. preslii (Ten.) P. Sig.ra Turgi”, Ferioli 1906; Bosco della Mesola, Fourn. [◆] – Ginestrino, trifoglio giallo Peyronel 1947); REV1, 311: “Berra (Brighetti); [Euri-Medit.] H scap. Prati aridi alofili. prati e margini dei fossi dove copiosissimo, dove HHF (Comacchio, Revedin 1907: come L. c. L. raro, nella Sammartina ! prati dell’Uccellino ! var. decumbens); REV, 311: “Comacchio !” Mesola !”; BEG1 (Dune tra Comacchio e Po di (come L. c. L. β decumbens (Poir.). Volano); HFE3 (Goro; ex-valle Volano); N20001 Benché non segnalato da tempo, è probabile la sua (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); COR2 (Valli presenza lungo la costa. salse del Delta del Po); PGF1; TUPF* (Bosco 1 Lotus diffusus → Lotus angustissimus della Mesola; *var. siliquosus L.); PI4 ; TUPR (Valle Santa); PP3 (Foresta Panfilia di S. Ago- Lotus dorycnium L. – Trifoglino legnoso stino); PMG3 (Sacca di Goro). (Dorycnium pentaphyllum) (Lido di Volano: PF e PM) [SE-Europ.-Steppico] H scap – Prati e luoghi er- bosi soleggiati lungo la costa. Raro. La denominazione 2 si riferisce a una specie assente ST; TUPF (Bosco della Mesola, come var. suffru- dal territorio in esame: riteniamo perciò si tratti di una svista di COR. ticosum Vill.) Lotus siliquosus → Lotus maritimus Lotus herbaceus (Vill.) Peruzzi – Trifoglino er- → baceo Lotus tenuifolius Lotus tenuis (Dorycnium herbaceum, Dorycnium pentaphyllum var. Lotus tenuis Waldst. & Kit. ex Willd. – herbaceum) Ginestrino comune [S-Europ.- Pontico] H scap – Prati e luoghi erbosi (Lotus angustifolius, Lotus tenuifolius) soleggiati lungo la costa. Raro. [Paleotemp.] H scap – Incolti e luoghi erbosi, HHF (Sammartina, Felisi 1839; Francolino, “gia- anche debolmente alofili. Diffuso, più comune nel rone”, Felisi 1840; id., Ferioli s.i.d.; Bosco della settore costiero. Mesola, Peyronel 1947-48: sempre senza indica- HHF (Francolino, Felisi 1832: come L. angusti- zione della varietà); HFE (Lido di Spina); PGF; folius L.; Po di Goro, Ferioli s.i.d.; Argine del Po, ST; TUPF (Bosco della Mesola). Revedin s.i.d.: come L. corniculatus L. var. tenui- Lotus hirsutus L. – Trifoglino irsuto folius); BER 8: 227-228: “ex palustribus di Co- (Dorycnium hirsutum) macchio ab Eq. Camill. Salina”; REV, 311: [Euri-Medit.] Ch suffr – Prati e luoghi erbosi so- “Paludi di Comacchio (Salina ex Bertol.); Sam- leggiati lungo la costa. Non comune. martina ! boschi lungo il Po di Goro a Massenza- HHF (Francolino, “al bosco detto il Giarone”, Fe- tica ! e presso Mesola !” (come L. corniculatus L. γ lisi 1839; Mesola, Felisi 1839; Argenta, “lungo la tenuifolius (L.) Rchb.); HFE (Ostellato; Gattola; ferrovia”, Ferioli 1904; Mesola, “boschi”, Reve- Foce del Po di Volano; Lago delle Nazioni); PE2 din 1905; Bosco della Mesola, Peyronel 1947); (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica REV, 311: “Nelle macchie tra Mesola e Volano ! del Mezzano); TDPM (Lido di Spina). lungo la ferrovia d’Argenta (Ferioli !)”; HFE Lotus tetragonolobus → Tetragonolobus maritimus (Foce del Po di Volano; Valli e Salina di Comac- chio); N2000 (Sacca di Goro; Valli e Salina di Co- Ludwigia L. (Onagraceae) macchio); AGO; ST; TUPF (Bosco della Mesola, Ludwigia palustris (L.) Elliott – Porracchia dei con 2 var.: hirtum Rikli e incanum Ser.); PMG fossi [◆ (Ex?)] (Sacca di Goro). (Isnardia palustris) TUPE. [Subcosmop. Temper. (Subatl.)] T rept – Fossi e (Lido di Spina: PM) piccoli corsi d’acqua. Molto rara e probabilmente Lotus maritimus L. – Ginestrino marittimo estinta. (1Lotus siliquosus, 2Lotus tetragonolobus, 3Tetragonolo- HHF (Francolino, “ghiaione”, Ferioli s.i.d., come bus maritimus) Isnardia palustris L.). [Medit.-Pontico] H scap – Incolti e prati sfalciati, Entità molto rara anche nel Bolognese, segnalata alla più diffuso in ambito costiero. Comune. Valle La Comune (Malalbergo: Piccoli e Gerdol HHF2 (Ferrara, “nelle vie”, Felisi 1832; Massen- 1979). Un’altra popolazione, rinvenuta più di re-

135 cente presso Mezzolara, è stata distrutta dalla risa- Lycopsis arvensis L. – Buglossa minore gomatura del canale in cui viveva. (Anchusa arvensis) Ludwigia peploides (Kunth) P.H. Raven subsp. [Eurasiat. (Archeofita?)] T scap – Coltivi, incolti. montevidensis (Spreng.) P.H. Raven – Porrac- Rara. chia di Montevideo [X INV] HHF (Melara (RO), vie, ruderi, Felisi s.i.d.); HFE Anchusa arvensis [Neotropic.] T rept – Acque stagnanti o debol- (Mezzano, come (L.) Bieb.); mente fluenti in ambito fluviale o golenale. Loca- PEM1 (Bonifica del Mezzano). lizzata. (Mesola, Dune del Moraro: BGP) HFE (Porporana; Ravalle; Portoverrara); Bonali Lycopus L. (Lamiaceae/Labiatae) & al. 2006 (Alveo e golene del Po a Poporana, Ra- valle, Pontelagoscuro) Lycopus europaeus L. – Erba-sega comune (Primaro a Ospital Monacale: C. Corazza, 2009) [Paleotemp. divenuta Circumbor.] H scap (I rad) – Incolti e prati umidi o subumidi, anche disturbati, Identificata correttamente solo di recente; in prece- fossi, canneti. Comune. denza nella letteratura italiana e locale veniva indi- HHF (Francolino, Felisi 1839; “Pianta comune”, cata sotto altre denominazione, specialmente L. urugayensis o L. grandiflora. In attiva espansione Ferioli 1907; Pomposa, “bosco”, Revedin 1908); nel bacino del Po da occidente verso oriente (Bonali REV, 325: “Sammartina (Vaccari e Ferioli !); & al. 2006), in alcuni siti forma popolazioni estesis- bosco di Pomposa !” BEG (Pomposa); HFE (Fer- sime che costituiscono un ulteriore fattore di mi- rara; Mura Estensi); N2000 (Golene del Po e Isola naccia per la flora delle aree umide. In altri Stati, es. Bianca; Bosco della Mesola); COR; FGP; TUDV Francia, è una pericolosa invasiva, così come in aree (Ambienti salmastri del Delta del Po); MAC (21 più vicine (Punte Alberete, RA). località in tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherifi- cio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Lunaria L. (Brassicaceae/Cruciferae) PG2; PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI4 Lunaria annua L. – Monete del Papa [C CAS] (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura (Lunaria biennis) Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- [SE-Europ.] H scap – Orti, giardini. Coltivata e stino); TDZE (11 località in tutta la Provincia); raramente sfuggita alla coltura. TUCE (Bosco di S. Giustina); TUCS (Pontelago- HHF (Coltivata, Ferioli 1907, come L. biennis scuro). Moench). GP1; PI2; TUMM; TUUV. (Cortili a Ferrara: PM) (Mendica; Vidara: PF e PM) Lunaria biennis → Lunaria annua Lycopus exaltatus Ehrh. – Erba-sega maggiore Lupsia galactites → Galactites elegans [Eurosib.] H scap – Prati umidi, fossi. Diffuso. Luzula DC. (Juncaceae) HHF (Gallo, “vicino al Reno”, Felisi 1839; Pog- gio Renatico, “valli”, Ferioli 1907); REV, 325: Luzula campestris (L.) DC. – Erba lucciola co- “Valle di Poggio Renatico (Ferioli !)”; FIE 1950: mune “Prov. di Ferrara: in herbosis umidis prope Pog- [Europeo-Caucas.] H caesp – Boschi e cespuglieti giorenatico”; HFE (Ferrara; Lago delle Nazioni; termofili in ambito costiero. Rara. Valle Santa); N2000 (Campotto; Golene del Po); HFE; N2000 (Bosco di S. Giustina; Bosco della BDFP (Golena di Porporana); PP; TUBM (Fore- Mesola); BPM (Dune di Massenzatica); PG2; sta Panfilia di S. Agostino). ST*; TUPF**; UGA (Bosco della Mesola: * di MAC. Lam. et DC.; ** var. vulgaris Gaud.); TUCE (Poggio Renatico: Tenuta Sanguettola; Scolo (Bosco di S. Giustina). Scorsuro; tra Cispadana e linea ferroviaria: AA) (Pineta di Mesola: PM) Lysimachia L. (Primulaceae) Lychnis alba → Silene latifolia subsp. alba Lychnis cyrilli → Silene flos-cuculi Lysimachia nummularia L. – Quattrinella Lychnis dioica → Silene dioica [Europeo-Caucas. divenuta circumbor.] H scap – Lychnis flos-cuculi → Silene flos-cuculi Boschi umidi, fossi, margini di risaia. Non co- Lychnis rubra → Silene dioica mune. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1900; Ar- Lycopsis L. (Boraginaceae) genta, “Tenuta Fantina Conte Revedin”, Ferioli

136 1905); REV, 319: “Prati umidi e lungo i fossi nei “ovunque”, Felisi s.i.d.; “comune lungo i fossi dintorni di Ferrara ! Bondeno !”; HFE (Codigoro); dove ci sono sterpi”, Ferioli 1905); REV, 312: MAC (Ambrogio; Ducentola; Gaibanella; S. Bia- “Fossi e luoghi umidi frequente: Poggio Rena- gio; Tresigallo; Villanova); PI4; TUPR (Campotto tico ! Canale Panfilio ! lungo il Po di Goro ! Por- e Valle Santa); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. tomaggiore !” BEG (Pomposa); HFE (Mura Agostino). Estensi; Masi S. Giacomo; Valli di Argenta); CSZ; PI2; TUMM; TUUV N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Po di Goro; (Porporana; Poligono via Uccellino: PM; Scolo Bosco della Mesola; Vene di Bellocchio); PE3 Scorsuro: AA) (Argini canale Boicelli; Po di Volano; Canale Na- vigabile); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PEP; Lysimachia punctata L. – Mazza d’oro punteg- ST; TULA; TUPF (Bosco della Mesola); PI4; giata TUPR (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura [SE-Europ.-Pontica] H scap – Boschi umidi, Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- alvei. Rara. stino); PMG (Sacca di Goro); TDZE (Sandolo; HHF (Argenta, “risaie”, Ferioli 1911); HFE (Valle Migliarino; Migliaro; Alberlungo; Lago Gattola); Santa); PM1 (Valle Santa e Bosco del Traver- TUCE (Bosco di S. Giustina); TUCS (Poggio Re- sante) natico); MAC (Baura; Casaglia; Cassana; Masi (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro: AA) Torello; Quartiere; S. Biagio; Sandolo; Villanova). Lysimachia vulgaris L. – Mazza d’oro PI2; TUMM; TUUV. [Eurasiat.] H scap – Bordi di fossi, canali e ma- (Mendica; Vidara: DAL e PF) ceri, prati umidi, golene. Diffusa. HHF (Sammartina-Rivana, “al castello bruciato”, Revedin 1902; “fosso confine tra due Tenute: M Mazzanti (Orto) e Gulinelli (Morari)”, Ferioli 1905); REV, 319: “Boschi nelle golene del Po di Maclura Nutt. (Moraceae) Goro tra Ariano e Mesola ! luoghi umidi nella Maclura aurantiaca → Maclura pomifera Sammartina ! Porotto (Tironi !); fossi fuori della Porta Mare e a Poggio Renatico (Ferioli !)”; HFE Maclura pomifera (Raf.) C.K. Schneid. – Ma- (Ferrara; Porotto; Valle Santa); N2000 (Bosco clura [C CAS] della Mesola); PGF; ST; TUPF* (Bosco della Me- (Maclura aurantiaca) sola: *var. westphalica Weihe); PI4; TUPR (Cam- [Nordamer.] P scap – Coltivata per siepi e talora potto e Valle Santa); PI6 (Mura Estensi); PP; naturalizzata. Abbastanza diffusa. TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS HHF (Ferrara, “siepi”, Ferioli s.i.d., come M. au- (Ferrara); TULA (Mendica; Vidara). rantiaca Nut.); HFE (Stellata); PI6; PP2 (Mura MAC. Estensi). Lythrum L. (Lythraceae) Mahonia Nutt. (Berberidaceae) Lythrum hyssopifolia L. – Salcerella con foglie Mahonia aquifolium (Pursh) Nutt. – Maonia [C d’Issopo [◆] NAT] [Subcosmop.] T scap – Fanghi umidi, greti flu- [Nordamer.] P caesp – Ambienti ruderali. Rara. viali. Molto raro. PP2 (introdotta sulle Mura Estensi). HHF (Francolino, “lungo il Po”, Ferioli s.i.d.). (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP; Pineta del Lido di Spina: PM e AA). La presenza non può essere esclusa, trattandosi di una pianta annuale spesso difficilmente rilevabile Malachium aquaticum → Stellaria aquatica per le sue piccole dimensioni. In passato se ne era te- Malcolmia R. Br. (Brassicaceae/Crucife- muta la scomparsa dal territorio regionale (Alessan- rae) drini 2003), ma rinvenimenti successivi in diverse province ne hanno confermato la presenza, anche in Malcolmia confusa → Malcolmia nana aree prossime nel Ravennate (IBIS4). Malcolmia maritima (L.) R. Br. – Malcolmia Lythrum salicaria L. – Salcerella maritima [Ex] [Subcosmop.] H scap – Fossi, bordi di canali, luo- [SE-Europ] T scap – Arene litorali. Scomparsa dal ghi umidi. Molto comune. Ferrarese. HHF (Francolino, “fossi”, Felisi 1839; Ferrara, HHF (Dune di S. Giuseppe o della Puia, Ferioli

137 1909, come Malcolmia maritima (L.) R. Br. in (salvo auspicate conferme) scomparsa dal Ferrarese Aiton fil. var. confusa Boiss.; rev. PF e BL). e dalla flora regionale. Pianta rara e sporadica ma anche di piccole dimen- Malus Lindley (Rosaceae) sioni e poco visibile. In Italia la sua distribuzione è discontinua e in alcune regioni mancano conferme Malus domestica (Borkh.) Borkh. – Melo [C recenti. La presenza in Emilia-Romagna, sinora non CAS] nota, è stata desunta dall’esame dei campioni con- (Pyrus malus) servati nell’Erbario ferrarese. Da notare che il cam- [Avv.] P scap – Coltivato in orti e frutteti. Occa- pione in HHF era stato attribuito a M. maritima var. sionalmente sfuggito. Comune. confusa, un’entità di cui non si trova traccia nelle HHF (“coltivato”, Ferioli 1908: come Pyrus Flore, ma eventualmente riferibile a Malcolmia con- malus L.); REV, 324: “Coltivasi” (come Pyrus fusa = M. nana; in sede di revisione dei materiali malus var. dasyphylla Bluff et Fing.); PE2 (ex- d’erbario è stato accertato che tale identificazione zuccherificio di Codigoro); PI6; PP2 (Mura era errata in quanto si tratta di M. maritima. Co- Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). munque, mancano conferme recenti e presumibil- mente è scomparsa. Malus sylvestris (L.) Mill. – Melo selvatico Malcolmia nana (DC.) Boiss. – Malcolmia nana (Pyrus malus var. sylvestris) [Ex] [Centro-Europ.] P scap – Boschi mesofili. Molto (Malcolmia confusa; Maresia nana) raro. [SE-Europ] T scap – Arene litorali. Scomparsa dal N2000 (Bosco della Mesola); TUPF (Bosco della Ferrarese. Mesola: come Pyrus malus L. var. silvestris (L.) BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Me- Gray). sola: come M. confusa Boiss.; il secondo si riferi- Malva L. (Malvaceae) sce ad un campione di Felisi “ex maritimis di Mesola”, custodito a Milano nell’ “erbario Zanar- Malva sylvestris L. subsp. sylvestris – Malva dini”, che è andato distrutto durante la II Guerra [Eurosib. divenuta Subcosmop.] H scap (T scap) Mondiale, Galasso in verbis); TUPE (da BEG, ma – Prati, incolti, luoghi disturbati, sinantropica. come Maresia nana (DC.) Boiss., e inoltre mai Molto comune. più ritrovata dopo il 1910). HHF (Ferrara, “comune vicino all’abitato, mura”, Ferioli 1906; Francolino, “argine del Po”, Ferioli L’assenza di esemplari d’erbario impone cautela nel s.i.d., come M. pusilla With., rev. PF e BL, v. nota; confermare questa presenza nel Ferrarese, docu- mentata solo dalla citazione di Béguinot poiché Pomposa, Volano, Revedin 1908); REV, 317: (vedi la nota alla specie precedente) non può essere “Comune nei prati e luoghi erbosi !”; LAG (Vola- esclusa la confusione con M. maritima. nia, zona Motte); N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Valle Bertuzzi; Salina di Malcolmia parviflora → Malcolmia ramosissima Comacchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); Malcolmia ramosissima (Desf.) Gennari – Mal- PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura colmia ramosissima [Ex] Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); (Malcolmia parviflora) TDPM (luoghi alofili del Delta del Po); TDZE [W-Medit.] T scap – Arene litorali. Scomparsa dal (Verginese; Massenzatica; Filo d’Argenta; S. Bia- Ferrarese. gio d’Argenta); TUCS (Ferrara; Bando; Comac- HHF (Volano, “spiagge”, Felisi 1839, come M. chio; Lido delle Nazioni; Lido degli Scacchi); parviflora DC.); BER 7: 111-112 (‘Malcomia’): TUPF (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di “Habui ex litore Adriatico inter Primaro, et Ma- Massenzatica). gnavacca a Bubanio”; REV, 303: “Littorale adria- GP1; MAC; PI2; TUUV. tico tra Primaro e Magnavacca (Bubani ex (Porto Garibaldi: PM). Bertol.)” (come M. parviflora DC.). Campana (1812) cita, oltre a M. sylvestris, anche una Delle antiche segnalazioni di Bubani pubblicate da M. rotundifolia, s.a., che potrebbe corrispondere sia Bertoloni s’era perduta memoria e quindi la specie a M. neglecta Wallr. che a M. pusilla Sm. in So- non compare come segnalata in Emilia nelle Flore werby. Poiché entrambe le specie sono indicate per nazionali più recenti, mentre in FIT, 1: 423 la pre- la Regione e mancando un campione di riferimento, senza viene accennata, seppur con la imprecisa di- la effettiva identità di questa citazione non può es- zione “ dalla Romagna in giù”. Anche per questa sere accertata. specie mancano conferme, ed è da considerare

138 Marrubium L. (Lamiaceae/Labiatae) cia); TUPF (Bosco della Mesola). GP1; MAC. Marrubium vulgare L. – Marrubio comune (Cantiere Cispadana verso S. Carlo: AA) [Euri-Medit.-Sudsiber. diven. Subcosmop.] H scap – Sabbie costiere, dune interne consolidate Matricaria discoidea DC. – Camomilla falsa [X ed erose. Molto raro. NAT] HHF (Monticelli, Felisi 1839; Comacchio, “a [NE-Asiat.] T scap – Luoghi calpestati, incolti. Fontana”, Ferioli 1906); BEG (Dune tra Comac- Non comune. chio e Po di Volano); ST; TUPF (Bosco della Me- HFE (Diamantina; S. Bartolomeo in Bosco) sola). In regione poco frequente, ma a giudicare dal sus- Marsilea L. (Marsileaceae) seguirsi di rinvenimenti, è in espansione. → Marsilea quadrifolia L. – Quadrifoglio d’acqua Matricaria inodora Tripleurospermum inodorum → [Ex] Matricaria parthenium Tanacetum parthenium [Circumbor.] G rhiz – Paludi, stagni, canali di Medicago L. (Fabaceae/Leguminosae) scolo. Estinta ? → HHF (Gallo, canale Cavo, Ferioli 1907; Porto- Medicago apiculata Medicago turbinata maggiore, fossa circondaria, Ferioli 1907); REV, Medicago arabica (L.) Huds. – Erba medica 283: “Nel Cavo Aldobrandi al Gallo (Ferioli !)”; araba FIE 1605: “Prov. di Ferrara: in fossis prope Gallo, (Medicago maculata) loco Cavo Aldrovandi dicto”; FAD; BDD (Cavo [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti anche distur- Aldrovandi al Gallo); BOP; BDD (Bib: Campotto bati. Poco comune. e Valle Santa). HHF (Francolino, “diffusissima”, Felisi 1841, Questa entità è una tra le più ricercate dai floristi ita- come M. maculata; Ferrara, “prati, vie ovunque”, liani: in Emilia-Romagna le ultime segnalazioni ri- Felisi s.i.d., come M. maculata Wil.; Sammartina- salgono alla fine degli anni ’90 (province di MO e Rivana, Revedin 1905, come M.a. All.; Ferrara, RE) e al 2004 (PR) (Gentili & al. 2010). Fotografata “Porta Mare”, Ferioli 1905, come M.a. L.); REV, a Valle Santa intorno al 1970 da dipendenti del Con- 309: “Prati della Sammartina ! e delle bonifiche sorzio Bonifica Renana, ma non ritrovata anche a se- di Gallara (Brighetti); sulle mura di Ferrara (Fe- guito di approfondite ricerche negli anni successivi. rioli !)”; HFE (Mura Estensi, sottomura; Cologna; Nel 1997 è stata osservata anche alla Valle La Co- Ambrogio; Boscoforte; Valli di Comacchio); mune presso il Reno a Malalbergo (BO) (PM, ined.): MAC (Alberone; Baura; Ca’ Matte; Cologna; è perciò una specie “limitrofa”. Le ragioni del suo Guarda Ferrarese; Masi S. Giacomo; Masi To- rapidissimo regresso non sono note, ma si ritiene che un ruolo decisivo sia stato svolto da erbivori, come rello; Ruina; Tamara; Villanova); PEM1 (Bonifica la nutria, oggi diffusi con grave impatto sulla flora di del Mezzano); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- ambienti umidi. stino). CSZ (Tra le “erbe utili” sub M. maculata). Matricaria L. (Asteraceae/Compositae) Spesso in ambienti artificiali, prati nei parchi citta- Matricaria chamomilla L. – Camomilla dini, lungo le strade. Viene infatti da alcuni anni uti- [SE-Asiat. (?) divenuta Subcosmop.] T scap – lizzata nei miscugli di semi per inerbimenti. Coltivi, incolti, luoghi erbosi disturbati. Comune Medicago carstiensis Wulf. – Erba medica del HHF (Francolino, Felisi 1848; Ferrara, Ferioli Carso [C CAS ◆] 1906; id., Ferioli 1946); BER 9: 350-352: “Ferra- [Illirico-S-Alpina] H scap. Luoghi erbosi. Co- riâ a Francolino, ubi vulgatissima in hortis, a Fe- mune al tempo dell’unica antica segnalazione, ma lisio”; REV, 329: “Luoghi erbosi incolti, presso le mai più ritrovata. case, negli orti e nei coltivati, comune !” BEG HHF (Ferrara, “nelle vie, diffusissima”, Felisi (Diga tra S. Giovanni e Comacchio); HFE (Ro; S. 1848, come M.c. Jacq.) Maria Codifiume); N2000 (Bosco della Mesola; Per il Ferrarese si tratta realisticamente di un caso di av- Salina di Comacchio); PE2 (ex-zuccherificio di ventiziato effimero; la specie è infatti stata segnalata una Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; sola volta in ambito urbano e mai confermata. In Emilia PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia rinvenuta anche nel Modenese (FMO), probabilmente de- di S. Agostino); TDZE (Settepolesini; Verginese; rivante da inerbimenti artificiali. La specie è naturalizzata Migliarino); TUCS (30 località in tutta la Provin- persino in Giappone, come si desume dal sito www.rib.

139 okayama-u.ac.jp/wild/kika/kika_table.htm Medicago maculata → Medicago arabica Medicago falcata L. – Erba medica Medicago marina L. – Erba medica marina (M. sativa subsp. falcata) [Euri-Medit.] Ch rept – Dune litoranee vive o par- [Eurasiat.] H scap – Coltivi (associata a M. sa- zialmente erose. Poco comune. tiva), incolti, prati, argini. Diffusa. HHF (Bosco della Mesola, Felisi 1839; Magna- HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; Fran- vacca, Revedin 1907; id., Ferioli 1909); REV, colino, Felisi 1841; id., “ovunque nelle vie”, Fe- 309: “Arene marittime a Magnavacca !” BEG lisi 1849; Sammartina-Rivana, Revedin 1902; (Magnavacca); HFE (Lido di Volano; Lido delle Mura di Ferrara, Revedin 1905; “prati e pascoli”, Nazioni; Lido degli Estensi); N2000 (Lido di Vo- Ferioli 1906; entrambe le denominazioni); REV, lano; Lido degli Scacchi; Porto Garibaldi); CAN 309: “Comune sulle mura di Ferrara ! e nei prati (Lido di Volano); PMG (Sacca di Goro). dei dintorni ! Mesola ! Volano ! Bondeno ! nel TUPE. Reno al Gallo !” BEG (Diga tra S. Giovanni e Co- (Dune della Puia; Bosco della Mesola; Lido degli macchio); HFE (Mura Estensi; Porporana; Po- Scacchi; Lido di Spina: PM) rotto); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). Medicago minima (L.) L. – Erba medica mi- CSZ; MAC. nima (Codigoro: BGP; Argine tra Poggio Renatico e [Euri-Medit.-Centroasiat. (steppica)] T scap – Sanguettola; Scolo Scorsuro: AA) Prati aridi su sabbie prevalentemente in ambito costiero. Diffusa. Medicago gerardi → Medicago rigidula HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; Mura di Medicago littoralis Loisel. – Erba medica lito- Ferrara, Revedin 1905; id., Ferioli 1907; Bosco rale della Mesola, Peyronel 1947); REV, 309: “Sulle (Medicago litoralis Rohde) mura di Ferrara !”; HFE (Mura Estensi; Ferrara; [Euri-Medit. (lit.)] T scap – Sabbie costiere retro- Bosco della Mesola); PE2 (ex-zuccherificio di dunali. Rara. Codigoro); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); HHF (Magnavacca, Ferioli 1909); REV, 309: PMG (Sacca di Goro); TUPM (Dune di Massen- “Arene marittime a Magnavacca !” (var. arenaria zatica). Ten.); HFE (Lido di Spina). GP2; TUPE. GP2; TUPE. (Lido di Volano: PM) (Lidi Ferraresi: PM) Medicago orbicularis (L.) Bartal. – Erba me- Medicago lupulina L. – Erba medica lupulina dica orbicolare [◆] [Paleotemp.] T scap (H scap) – Incolti e margini [Euri-Medit.] T scap – Coltivi, incolti, argini di di coltivi, prati anche urbani, luoghi disturbati. canali, prati. Comune in passato. Molto comune. HHF (Autori Willd. o All.: Ferrara, Felisi s.i.d.; HHF (Ferrara, “S. Giovanni Battista”, Felisi 1838; Francolino, Felisi 1848; Ferrara, Quacchio “lungo id., “campagna”, Felisi maggio s.i.d.; Francolino, il Volano”, Ferioli 1903); BER 8: 269-271: “Fer- “rive Po”, Felisi 1846; Sammartina-Rivana, Re- rariâ al Montagnone a Felisio”; REV, 309: “Al vedin 1905; Ferrara, “prati e pascoli”, Ferioli Montagnone (Felisi ex Bertol.); lungo il Volano a 1906); REV, 309: “Prati e luoghi erbosi, frequente Quacchio (Vaccari !)”. in tutti i dintorni di Ferrara ! a Berra e nelle boni- CSZ (“Trifoglio storto”). fiche di Gallara (Brighetti); nell’alveo del Reno al Medicago polymorpha L. – Erba medica poli- Gallo !” N2000 (Bosco della Mesola); PE2 (ex- morfa zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti. Rara. Mezzano); PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- (1M. apiculata, 2M. denticulata, 3M. hispida var. denticu- filia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); TDZE lata, 4M. nigra) (Settepolesini; Verginese; Sandolo; Caprile; Mi- HHF2 (Ferrara, “orti e coltivi”, Felisi 1842; Sam- gliarino; Alberlungo; Lago Gattola; Borgo Ma- martina-Rivana, Revedin 1904; Prati dell’Uccel- nara; S. Biagio d’Argenta); TUCS (25 località in lino, Revedin 1906); BER1 10: 512: Ferrariâ a tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola: Francolino, ubi copiosa, a Felisio; REV3: “Sam- var. cupaniana Guss.). martina ! Bonifiche di Gallara (Brighetti); prati CSZ; GP1; MAC; TUPE. dell’Uccellino !”; HFE (Ferrara, prati Aeroporto). GP14. (*v. anche M. turbinata, oltre).

140 FFR e altri repertori distinguono 2 taxa di livello va- [Ibrido] T scap. Entità diffusa in passato come le rietale o subspecifico: “denticulata” e “polymor- progenitrici. pha”. Alla prima si riconducono M. denticulata HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905, come M. Willd. e M. hispida Gaertn. var. denticulata Willd.; varia Martyn (falcata × sativa)); REV, 309: “Sulle alla seconda M. apiculata Willd. e M. nigra (L.) mura di Ferrara !” (come M. sativa β varia (Mar- Krocker. Altre M. simili in HHF e REV sono state tyn) Arcangeli); BEG (come M. sativa × falcata). incluse, dopo revisione, in M. turbinata (L.) All. (v.). Entità ibridogena tra M. sativa e M. falcata. La pre- Medicago prostrata Jacq. – Erba medica pro- senza è possibile, essendo entrambi i genitori am- strata piamente presenti nel Ferrarese. [S-Europ.] H scap – Coltivi, incolti, prati. Rara. HFE (Cona). Medicago terebellum → Medicago turbinata (Pontelagoscuro, argini e golene del Po: PM) Medicago tuberculata → Medicago turbinata Entità molto rara in Regione e spesso non confer- Medicago turbinata (L.) All. – Erba medica tu- mata con ritrovamenti recenti, più diffusa nelle Pro- bercolata [◆] vince limitrofe. (Medicago apiculata, Medicago terebellum, Medicago tu- berculata) Medicago rigidula (L.) All. – Erba medica ridi- [Steno-Medit.] T scap – Coltivi, incolti. Un tempo getta diffusa. (Medicago gerardi) HHF (Francolino, “tra le messi”, Felisi 1848; id., [Euri-Medit.] T scap – Prati e incolti, suoli di bo- Felisi s.i.d.; Quacchio, “lungo il Volano”, Ferioli nifica, anche subalofila. Rara. 1906: come M. apiculata Willd.* o M. terebellum HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi 1846; id., Willd. o M. tuberculata (Retz) Willd.) (*v. anche “Montagnone”, Ferioli 1911: sempre come M. ge- M. polymorpha denticulata, sopra); BER 10: 512: rardi W. et K.); HFE (Bonifica del Mezzano; Pi- “Ferrariâ a Francolino inter segetes, ubi rara, a Fe- neta di Volano; Boscoforte); PEM1 (Bonifica del lisio” (come M. tuberculata); REV, 309: “Copiosa Mezzano). a Francolino (Felisi ex Bertol.); lungo il Volano (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP; Lido di presso Quacchio (Ferioli !)” (come M. hispida Ga- Spina: BGP) ertn. β apiculata W.*); “Rara, a Francolino tra le Medicago sativa L. subsp. sativa – Erba medica biade (Felisi ex Bertol.)” (come M. tuberculata [Euro-Asiat] H scap – Largamente coltivata come (Retz) Willd.). foraggio, sfugge alla coltura colonizzando tutti i Oggi anche in Regione, come nel Ferrarese, appare prati e margini stradali, anche nelle aree urbane e scomparsa. lungo fiumi e canali. Comunissima. HHF (Ferrara, “lungo il Volano”, Ferioli 1906, Melampyrum L. (Orobanchaceae) come M. varia Mart.; “coltivata in tutta la provin- Melampyrum arvense L. – Spigarola campestre cia”, Ferioli 1906); REV, 309: “Coltivata comu- [◆] nemenmte e largamente naturalizzata nei prati di α [Euro-Asiat.] T scap – Infestante dei coltivi, in- tutta la provincia !” ( typica); HFE (Porporana; colti. Molto rara. Mura Estensi); N2000 (Valle Bertuzzi; Taglio HHF (Francolino, “nel frumento”, Felisi 1839; della Falce); FGP; TDPM; TUDV (luoghi alofili Ferrara, “orto Sig. Mazzanti fuori Porta Mare”, del Delta del Po); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Ferioli 1905); BER 6: 302: “Filius attulit ex cul- goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 tis di Cento”; REV, 323: “A Cento, nei coltivati (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- (Bertol. fil. ex Bertol.); tra il frumento fuori della stino); PMG (Sacca di Goro); TDZE (Settepole- Porta Mare presso Ferrara (Ferioli !)”. sini; Migliarino; Alberlungo; Caprile); TUCS (13 CSZ. località in tutta la Provincia). GP2; TUPE. Commensale delle colture, ovunque in rarefazione. (Lido di Volano: PM; Argine tra Poggio Renatico Melandrium album → Silene latifolia subsp. alba e Sanguettola: AA) Melica L. (Poaceae/Gramineae) Medicago sativa L. subsp. varia (Martyn) Ar- cang. – Erba medica [◆] Melica ciliata L. – Melica barbata (Medicago ×varia; M. sativa subsp. falcata × subsp. sa- [Euri-Medit.-Turan.] H caesp – Argini e prati tiva) aridi. Molto rara.

141 HFE (Gorino). degli Scacchi); N2000 (Dune della Puia; Lido degli Scacchi); PGD (Sacca di Goro); TUCS (Fer- Melilotus L. (Fabaceae/Leguminosae) rara; Serravalle; Monestirolo; tra Mesola e Goro; Melilotus albus Medik. – Meliloto bianco Taglio della Falce; Pomposa; S. Giovanni di (Medicago alba) Ostellato; Lido di Spina; Longastrino); TUMS [Euras. divenuta Subcosmop.] T scap – Incolti, (Dune della Puia). luoghi nitrofili disturbati. Comune. TUPE. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1904; Quac- (Bosco di S. Giustina: DAL; Pineta di Mesola: chio, “comune in molti luoghi, lungo il Volano”, PM) Ferioli 1906); REV, 310: “Colla precedente [M. Melilotus italicus (L.) Lam. – Meliloto italico α officinalis (L.) Lam. petitpierreanus W., n.d.A.] [Ex?] nei dintorni di Ferrara ! Ostellato ! Pontelago- [N-Medit.] T scap – Incolti, prati, argini. Molto β scuro !” (come M. officinalis (L.) Lam. albus raro, probabilmente scomparso. Desr.); HFE (Ferrara; Lido di Volano; Foce del Po BER 8: 81-83: “ex agro Ferrariensi ab Eq. Paroli- di Volano); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco nio”; REV, 310: “Nel Ferrarese (Parolini ex Ber- della Mesola; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Co- tol.)”. macchio; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Vo- lano); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 Melilotus macrorrhiza → Melilotus altissimus (Bonifica del Mezzano); PP2 (Mura Estensi); PP Melilotus neapolitanus Ten. – Meliloto napole- (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di tano Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDPM [Steno-Medit.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- (luoghi alofili del Delta del Po); TDZE (Settepo- sturbati, specie termofila. Diffuso. lesini; Sandolo; Migliarino; Migliaro; Lago Gat- HFE (Lido di Volano; Dune della Puia; Lido degli tola; Caprile; Borgo Manara); TUCS (Lido di Estensi); N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Spina: come Medicago alba (Medik.) Krause in Massenzatica); ST; TUPF (Bosco della Mesola); Sturm) TUPM (Dune di Massenzatica). TUPM (Dune di Massenzatica). MAC; TUPE. GP2. (Golene del Po; Comacchio, Valle Capre: PM) Melilotus officinalis (L.) Pallas – Meliloto co- Melilotus altissimus Thuill. – Meliloto altissimo mune (Melilotus macrorrhiza) [Euras. divenuto Subcosmop.] H bienn – Prati, in- [Eurosib.] G rhiz – Coltivi, incolti, prati. Non co- colti, luoghi disturbati. Comune. mune. HHF (Francolino, “argine del Po diffusissima”, HHF (Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Ferioli 1907, Felisi s.i.d.; Ferrara, “nelle vie”, Felisi 1839; id., come M. macrorrhiza Pers.; id., “golene del Po”, “campi in tutta la provincia”, Ferioli 1906; Bosco Ferioli s.i.d.); REV, 310: “Cassa argentana (Ber- della Mesola, Peyronel 1947); REV, 310: “Prati e tol. fil. ex Bertol.); lungo il Po a Pontelagoscuro campi nei dintorni di Ferrara ! Mesola ! Ostellato (Vaccari !); nel Reno abbandonato a Porotto (Fe- ! sulla spiaggia del mare a Magnavacca ! nel Reno rioli !)”; HFE (Pontelagoscuro). al Gallo !” (α petitpierreanus W.); HFE (Masi S. (Tenuta Sanguettola: AA) Giacomo); N2000 (Bosco della Mesola; Salina di Melilotus elegans Ser. – Meliloto elegante Comacchio); LAG (Boschetto, zona Sacchi); [S-Medit.] T scap – Incolti e prati. Raro e localiz- CAN (Lido di Volano); FGP; TUDV (luoghi alo- zato. fili del Delta del Po); PE2 (ex-zuccherificio di Co- PI6; PP2 (Mura Estensi). digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PP2 (Lido di Spina: PM) (Mura Estensi); TDZE (Settepolesini; Sandolo; Migliarino; Migliaro; Lago Gattola; Lagosanto; Melilotus indicus (L.) All. – Meliloto d’India Borgo Manara); TUPF (Bosco della Mesola: [Medit.-Turan. divenuto Subcosmop.] T scap – come var. petitpierreanus W.) Coltivi, incolti e prati, sentieri calpestati, preva- CSZ; MAC. lentemente su sabbie. Diffuso. (Porto Garibaldi: PM) HHF (Casaglia, “prati”, Ferioli 1907); VP (Casa- glia); REV, 310: “Bonifiche di Gallara (Brighetti); Melilotus sulcatus Desf. – Meliloto solcato Casaglia (Ferioli !)” BEG (Diga tra S. Giovanni e [S-Medit.] T scap – Prati e incolti, termofilo. Dif- Comacchio); HFE (Foce del Po di Volano; Lido fuso.

142 HHF (Argenta, “prati salati”, Ferioli 1908); BEG Ferioli 1907); REV, 325: “Orto Mazzanti fuori (Diga tra S. Giovanni e Comacchio); HFE (Salina della Porta Mare e nella Sammartina (Ferioli !)”; di Comacchio); PEM1 (Bonifica del Mezzano). HFE (Ferrara). Raro in regione, dove anche all’interno sembra pre- Mentha hirsuta → Mentha aquatica subsp. aquatica ferire stazioni salate. Mentha longifolia (L.) Hudson – Menta selva- Melissa L. (Lamiaceae/Labiatae) tica (Mentha sylvestris) Melissa officinalis L. – Melissa [Paleotemp.] H scap – Prati umidi, rive, rudereti. [W-Asiat. divenuta Euri-Medit.] H scap – Boschi Diffusa. umidi, siepi, argini ombrosi. Rara. HHF (Francolino, “diffusissima”, Felisi 1839; HHF (“Poco comune nei dintorni copiosa a S. Ferrara, “riva fossi diffusissima”, Felisi 1839; id., Carlo”, Ferioli 1906); BER 6: 229-231: “Filius at- Revedin 1905; id., “lungo il Po di Marrara, co- tulit ex planitie Bononiensi a S. Maria Capo di mune vicino all’abitato”, Ferioli 1906: sempre fiume”; REV, 325: “S. Maria Capo di fiume (Ber- come M. sylvestris L.); REV, 325: “Luoghi erbosi tol. fil. ex Bertol.); Sammartina (Ferioli !)”; HFE lungo le strade nei dintorni di Ferrara ! Porto- (Cona, parco di villa); PP (Foresta Panfilia di S. maggiore ! Codigoro !”; HFE (Brazzolo di For- Agostino). mignana). (Poligono via Uccellino: PM) CSZ (come M. sylvestris); GP1; MAC. Mentha L. (Lamiaceae/Labiatae) Mentha ×niliaca → Mentha rotundifolia Genere molto diffuso, ma difficile e insufficiente- Mentha pulegium L. subsp. pulegium – Menta mente indagato. poleggio Mentha aquatica L. subsp. aquatica – Menta [Euri-Medit. divenuta Subcosmop.] H scap – Prati d’acqua; mentastro. umidi, argini. Rara. (Mentha hirsuta) HHF (Ferrara, “ovunque in aree paludose”, Felisi [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] H scap – Prati 1839; Sammartina-Rivana, Revedin 1904; “assai umidi, fossi, stagni, greti fluviali, risaie. Diffusa. comune nei terreni bassi”, Ferioli 1906); REV, HHF (Ferrara, “riva fossi diffusissima”, Felisi 325: “Prati e pascoli nei dintorni di Ferrara !” (var. 1841, come M. hirsuta Smith; Sammartina-Ri- erecta Mill. sub Pulegio); HFE (Porotto; S. Bia- vana, Revedin 1904; Ferrara, “da Porta Mare a gio). Porta Romana fosso circondariale”, Ferioli 1906; CSZ; MAC. Pomposa, “bosco”, Revedin 1908; Ferrara, “fossa Mentha ×rotundifolia (L.) Huds. – Menta del circondario”, Felisi 1946); REV, 325: “Sam- [Ibrido] H scap – Prati, argini, luoghi umidi. Dif- martina nei fossi ! Bergantina (Felisi ex Massa- fusa. longo 2); Pomposa ! Immediatamente fuori dalla (Mentha ×niliaca) Porta Mare (Ferioli !)”; HFE (Rero; Lido di HHF (Pontelagoscuro, “lungo l’argine del Po Spina); N2000 (Bosco della Mesola); MAC presso fabbrica saponi”, Ferioli 1907; Codigoro, (Baura; Cassana; Cologna; Gaibanella; Gambu- Pomposa, Revedin 1908); REV, 325: “Dintorni di laga; Masi Torello; Ro; Sabbioncello S. Vittore); Ferrara (Vaccari !); lungo il Po a Pontelagoscuro PEP; PG2; PGF; ST; TULA; TUPF* (Bosco della (Ferioli !); tra Codigoro e Pomposa !”; HFE Mesola: *var. hirsuta Huds.); PI4; TUPR (Valle (Mura Estensi: come M. niliaca Juss.); PI6; PP2 Santa); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Mura Estensi); TUCS (Codigoro); TUPF (Bosco stino); TDZE (Vigarano Pieve; Verginese; San- della Mesola: var. macrostachya Ten.); TUPR dolo; Migliarino; Alberlungo; Lago Gattola; S. (Campotto e Valle Santa). Biagio d’Argenta). CSZ; PI2; TUMM. Ibrido identificato secondo FFR. (Mendica di Mesola: DAL; Vidara: PF e PM) Mentha gr. spicata – Menta romana Mentha arvensis L. – Menta campestre [Euri-Medit.] H scap [Circumbor.] H scap – Prati umidi, argini. Rara. PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bo- HHF (Ferrara, “riva fossi, riva Eridani”, Felisi nifica del Mezzano). 1837; id., “luoghi sterili vicino al Padus”, Felisi Mentha spicata L. – Menta romana [◆] 1844; id., “tenuta detta Orto fuori Porta Mare”, (Mentha viridis)

143 [Euri-Medit.] H scap – Prati umidi e argini. Rara. Crantz); BEG (Pomposa; Dune tra Comacchio e HHF (Ferrara, “mulino di fronte alla darsena”, Fe- Po di Volano: come Alsine tenuifolia Crantz); rioli 1907); REV, 325: “Presso il mulino Rosa HFE (Ferrara: vecchi tetti e marciapiedi; Bosco fuori della Porta Reno (Ferioli !)”. della Mesola); COR (luoghi salmastri; come Al- La vera M. spicata L. non figura tra le specie di se- sine tenuifolia (L.) Crantz); PG1 (Bosco della Me- gnalazione recente; nell’ambito del gruppo, ricco di sola); PI5 (Ferrara: vecchi tetti). forme di non sempre facile discernimento, esiste tut- GP2. tavia la possibilità di sovrastimare o sottostimare la Campana (1812) distingue una Arenaria saxatilis L. presenza delle diverse entità. e una Arenaria tenuifolia L., riferendosi a Willde- Mentha suaveolens Ehrh. subsp. suaveolens – now; entrambe vengono elencate, assieme ad Are- Menta a foglie rotonde naria hybrida Vill., da Magazin für die neuesten Entdeckungen in der gesammten Naturkunde, Vo- [Euri-Medit.] H scap – Prati ombreggiati, margini lume 7, Berlin 1816, nella medesima ridda di sino- boschivi. Rara. nimi, da cui probabilmente è scaturita Minuartia HFE (Foresta Panfilia di S. Agostino); PP (Fore- hybrida (Vill.) Schischkin). I binomi degli esemplari sta Panfilia di S. Agostino). in HHF sono per FFR tutti sinonimi di M. hybrida tenuifolia Mentha sylvestris → Mentha longifolia subsp. (L.) Kerg., non elencata in CHK e probabilmente da considerare alla stregua di uno dei Mentha ×verticillata L. – Menta tanti sinonimi opportunamente accorpati. [Ibrido] H scap – Incolti, prati umidi. Rara. Minuartia mediterranea (Link) K. Malý – Mi- HFE (Tra Cologna e Berra). nuartia mediterranea GP1. [Nordovest-Medit.] – Sentieri sabbiosi aridi. Rara. Si tratta del solo accertamento per l’Emilia-Roma- HFE (Lido di Spina). gna; da ricercare con maggior attenzione. Ibrido na- turale tra M. aquatica e M. arvensis. Specie comune nell’Italia mediterranea, diviene molto rara al Nord. Nell’Emilia non era finora nota Mentha viridis → Mentha spicata e questo è il primo rinvenimento. Mercurialis L. (Euphorbiaceae) Misopates Raf. (Plantaginaceae) Mercurialis annua L. – Mercorella Misopates orontium (L.) Raf. – Gallinetta co- [Paleotemp.] T scap – Prati, incolti, coltivi, luo- mune ghi disturbati, molto diffusa negli abitati. Co- (Antirrhinum orontium) mune. [Euri-Medit.] T scap – Incolti, prati, argini. Molto HHF (Francolino, “ovunque negli orti”, Felisi rara. s.i.d.; Mura di Ferrara, Revedin 1905; “Comune in HHF (Gallo, “lungo il Reno”, Ferioli 1911: come tutti i coltivi della provincia”, Ferioli 1905); REV, Antirrhinum orontium L.). 319: “Luoghi erbosi sulle mura di Ferrara ! e nei HFE (Mendica di Mesola) dintorni fuori della Porta Reno (Massalongo)”; Un tempo piuttosto diffusa in regione, attualmente è HFE (Ferrara); MAC (Masi Torello); PI6; PP2 molto rarefatta e sono disponibili accertamenti re- (Mura Estensi); TDZE (Verginese; Massenzatica); centi anche per il Piacentino (Romani & Alessandrini TUCS (21 località in tutta la Provincia). 2002) e il Reggiano (Sturloni in AMP). GP1. (Scolo Scorsuro: AA) Molinia Schrank (Poaceae/Gramineae) → Minuartia L. (Caryophyllaceae) Molinia altissima Molinia caerulea subsp. arundinacea Minuartia hybrida (Vill.) Schischkin subsp. hy- Molinia caerulea (L.) Moench subsp. arundina- brida – Minuartia ibrida cea (Schrank) K. Richt. – Gramigna altissima (1Molinia altissima, 2Molinia arundinacea, 3Molinia cae- (Alsine tenuifolia, Arenaria tenuifolia) rulea) [Paleotemp.] T scap – Vecchi tetti, sabbie, sub- [Europeo-Caucas.] H caesp – Prati umidi, depres- strati grossolani, pianta nitrofila. Rara. sioni con ristagno d’acqua. Rara. HHF (Ferrara, “mura diffusissima”, Felisi s.i.d., HHF (Mesola, “Torre Palù”, Felisi 18493; Argenta, come Arenaria tenuifolia L.; id., “Mura e din- “risaie”, Ferioli 1911); N20002 (Bosco della Me- torni”, Ferioli s.i.d., come Alsine tenuifolia sola); PG21; PGF2; ST3; TUPF3; WWF3 (Bosco

144 della Mesola); TULA2 (Mendica). erbosi presso Ferrara !”; HFE (Mura estensi; Co- drea: come Leopoldia comosa (L.) Parl.); N2000 Entità non di rado considerata specie buona; poiché è questa la sola subsp. accertata nel Ferrarese, sono (Dune di Massenzatica; Dune della Puia: come state ricondotte qui anche le indicazioni di M. cae- Leopoldia comosa (L.) Parl.); PI6; PP2 (Mura rulea. Estensi, come Leopoldia comosa (L.) Parl.); PP (Argini del Reno a S. Agostino, come Leopoldia Mollugo L. (Molluginaceae) comosa (L.) Parl.); TUMS (Dune della Puia, come Mollugo verticillata L. – Mollugo [X NAT] Leopoldia comosa (L.) Parl.); TUPM (Dune di [Neotrop.] T scap – Greti e sabbioni fluviali. Rara. Massenzatica, come Leopoldia comosa (L.) Parl.). HFE (Alveo del Po a Ravalle). CSZ; GP2 (come Leopoldia comosa (L.) Parl.). (Lagosanto, Marozzo: BGP; Argine tra Poggio Piuttosto rara in regione e nota solo per l’area flu- Renatico e Sanguettola: AA; Ferrara, via Modena; viale del Po. Alla prima segnalazione del 1996 per il Pineta di Mesola: PM) Piacentino ne sono seguite altre che ne hanno regi- strato la diffusione progressiva verso valle. Muscari neglectum Guss. – Muscari ignorato (1Muscari atlanticum, 2Muscari racemosum) Morus L. (Moraceae) [Euri-Medit.] G bulb – Prati, argini erbosi, siepi. Morus alba L. – Gelso bianco [C NAT] Diffusa. (Morus “nigra”) HHF (Ferrara, “diffusissimo al montagnone”, Fe- [Asia orient.] P scap – Coltivato per l’allevamento lisi s.i.d.2; Consandolo, “Tenuta Bondanza Conte dei bachi da seta, e talora naturalizzato. Comune. Revedin, e Ripapersico, “alla Mulinella”, Ferioli HHF (Francolino, Felisi 1834, anche coltivato; 1908, erroneamente come M. commutatum Guss.; coltivato, Ferioli 1906 (anche sub M. nigra, 1907); rev. PF); REV1, 295: “Sammartina (Ferioli !)”; REV, 297: “Coltivasi”. Ibid., ma sub M. nigra: HFE (Ferrara2; Quartesana); N20001 (Dune di “Rinselvatichito qua e là come presso S. Luca ! Massenzatica); PIP21 (Mura Estensi); PP (Foresta ed altrove !” N2000 (Golene del Po e Isola Panfilia di S. Agostino); TUPM2 (Dune di Mas- Bianca; Bosco della Mesola; Bosco di S. Giu- senzatica). stina); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 CSZ2. (Argini Canale Boicelli e Po di Volano); PEM1 (Porto Garibaldi; Serravalle, Centro di potabiliz- (Bonifica del Mezzano); PI4 (Valle Santa); PI6; zazione; Cento, campo sportivo: PM) PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia Nomenclatura secondo Garbari 2003. di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUPF (Bosco della Mesola). Muscari racemosum → Muscari neglectum (Cento, Ferrara, siepi: PM, Bosco di S. Giustina: Myagrum L. (Brassicaceae/Cruciferae) DAL) Myagrum perfoliatum L. – Miagro liscio [X Qui da riferire anche le segnalazioni di Morus nigra, NAT] che in Italia è accertato come coltivato e di rado na- [SW-Asiat.] T scap – Incolti, coltivi, prati. Dif- turalizzato al Sud. Nel resto dell’Italia è presente solo M. alba che si presenta anche con more nere; da fusa. qui la confusione con M. nigra. HHF (Ferrara, “ovunque nei coltivi e vie”, Felisi s.i.d., come Cakile perfoliata Dec.; Sammartina- Morus “nigra” → Morus alba Rivana, Revedin 1905; id., Ferioli 1906); REV, Morus papyrifera → Broussonetia papyrifera 305: “Campi nei dintorni di Ferrara !” TUCS Muscari Mill. (Hyacinthaceae) (Pontelagoscuro; Poggio Renatico; Bando); TUPM (Dune di Massenzatica). Muscari atlanticum → Muscari neglectum GP1; MAC. Muscari comosum (L.) Mill. – Cipollaccio; gia- (Poggio Renatico, Tenuta Sanguettola: AA; id., cinto col pennacchio Via Uccellino: PM; Poggetto: BGP) (Leopoldia comosa) Myagrum rugosum → Rapistrum rugosum [Euri-Medit.] G bulb – Prati ben drenati, lungo la Myagrum sativum → Camelina sativa costa e in città. Poco comune. HHF (Ferrara, “diffusissimo”, Felisi s.i.d.; Agu- Myosotis L. (Boraginaceae) scello, Ferioli 1906); REV, 295: “Campi e luoghi Myosotis arvensis (L.) Hill – Nontiscordardimé

145 [Europeo – W-Asiat.] T scap – Incolti, prati. Co- gulosa Rchb.); PI4; TUPR* (Campotto e Valle mune Santa; * come M. palustris (L.) Lam.) HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “in tutti i PI2; TUMM*; TUUV (* come M. palustris (L.) prati”, Ferioli s.i.d.); REV, 321: “Prati e luoghi er- Lam.) bosi frequente nei dintorni di Ferrara !” (α inter- Myosotis sylvatica Hoffm. – Nontiscordardimé media Link.); HFE (Mura Estensi; Bosco Spada; dei boschi [?] Campotto; Lidi Comacchiesi); MAC (Cologna; [Paleotemp.] H scap – Boschi, radure. Fossalta); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PI4 REV, 320: “Bonifiche di Gallara (Brighetti !) ” (Argini di Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); come M. pyrenaica Pourr. v. silvatica (Hoffm.). PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS (Bon- deno; Ferrara; Gaibana; Bando; Pomposa; Lido Segnalazione probabilmente errata, trattandosi di degli Scacchi). specie montana; mancando il campione non è stato (Mendica di Mesola: PF e PM; Tra Poggio Rena- possibile verificare l’identità. tico e Sanguettola: AA; Poggetto: BGP) Myosoton aquaticum → Stellaria aquatica Myosotis hispida → Myosotis ramosissima Myriophyllum L. (Haloragaceae) Myosotis intermedia → Myosotis ramosissima Myosotis lappula → Lappula squarrosa Myriophyllum spicatum L. – Millefoglio d’ac- Myosotis palustris e var. strigulosa → Myosotis scorpioi- qua des subsp. scorpioides [Subcosmop.-Temper.] I rad – Acque ferme o de- bolmente fluenti, da meso- a eutrofiche, anche sal- Myosotis ramosissima Rochel ex Schultes – mastre. Comune. Nontiscordardimé ramosissimo HHF (Ferrara, “canale Burana”, Ferioli 1907); (Myosotis hispida, Myosotis intermedia) REV, 313: “Nel canale di Cento (Ferioli ! Ti- [Europeo-W-Asiat.] T scap – Campi, incolti, prati roni !); nel canale di Burana (Ferioli !)”; HFE aridi. Comune. (Gambulaga); MAC (13 località in tutta la Pro- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come vincia); PEP (Bosco della Mesola); TDZE (Sette- M. intermedia Link; id., Revedin 1905, come M. polesini; Gambulaga; Migliarino; Migliaro; collina Hoffm., ma con un’annotazione tra paren- Caprile; Filo d’Argenta); TUZA (11 località in tesi “hispida” che permette di ricondurlo a questa tutta la Provincia). specie; Argenta, “prato detto Dogana e tenuta Fan- PG4; PI3; TUPB. tina”, Ferioli 1905, come M. intermedia Link; Mura di Ferrara, Ferioli 1909, come M. hispida Myriophyllum verticillatum L. – Millefoglio Schlecht.); REV, 321: “Col tipo !” (come M. ar- d’acqua vensis (L.) Lam. β collina Hoffm.); HFE (Viga- [Circumbor.] I rad – Acque ferme o debolmente rano Pieve; Lido di Volano; Valle Bertuzzi; Lido fluenti, mesotrofiche. Raro. delle Nazioni); PEM1 (Bonifica del Mezzano); HHF (Diamantina, “fossi paludosi”, Ferioli TUPF (Bosco della Mesola: come M. arvensis 1909); REV, 313: “Nel Poatello a S. Luca (Ti- (L.) Lam. var. collina Hoffm.) roni !)”; HFE (Codigoro; Valle Santa); N2000 GP1. (Campotto); PI4; TUPR (Valle Santa). PG3; PI2; TUMM; TUUV. Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides – Nontiscordardimé delle paludi Rispetto al congenere M. spicatum risulta più esi- (Myosotis palustris e var. strigulosa) gente in termini di qualità delle acque. [Europ.-W-Asiat.] H scap – Luoghi umidi, boschi Myrrhis aromatica → Chaerophyllum aromaticum ripariali. Poco comune HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Ferrara, “lungo il ca- nale Burana”, Ferioli s.i.d., come M. palustris Hill N var. strigulosa (Rchb.) Rouy [sinonimo non cor- retto in quanto corrispondente a M. nemorosa Najas L. (Hydrocharitaceae) Besser subsp. nemorosa]; id., “canale di Burana”, Najas major → Najas marina Revedin 1908, come M. palustris (L.) Lam.); REV, 320: “ Paludi sotto le mura di Ferrara (Ti- Najas marina L. – Ranocchia maggiore roni ! e Ferioli !); lungo il canale di Burana alla (Najas major, Najas tetrasperma) Darsena !” (come M. palustris (L.) Lam. var. stri- [Cosmop.] I rad – Acque stagnanti: stagni, maceri,

146 risaie. Poco comune. Nasturtium officinale R. Br. subsp. officinale – HHF (Ferrara, “canali”, Felisi 1841, come N. Crescione [◆] major All.; Contrapò, “Po di Volano”, Felisi 1841, [Cosmop.] H scap – Attualmente è noto solo come come N. tetrasperma W.; Ferrara, “porto canale coltivato; in passato anche spontaneo. di Burana”, Ferioli 1907); BER 10: 294-295: HHF (Ferrara, “paludi sotto le Mura”, Ferioli “Legi Ferrariae in Canalino di Cento, et in Po di 1904); REV, 304: “Fosse di circonvallazione di Volano prope Sabbioncello”; REV, 294: “Nel ca- Ferrara (Ferioli!)”. nalino di Cento e nel Po di Volano presso Sab- Nasturtium palustre → Rorippa palustris bioncello (Bertol.); nel Poatello e nel Primaro a → Marrara (Tironi !); nel canale di Burana alla Dar- Nasturtium sylvestre Rorippa sylvestris sena (Ferioli !)”; HFE (Valli di Argenta; “varie del Neotinea Rchb. f. & Poll. (Orchidaceae) Ferrarese, canali d’irrigazione”); N2000 (Cam- Neotinea tridentata (Scop.) R.M. Bateman, potto e Valle Santa); PI4; TUPR (Campotto e Pridgeon & M.W. Chase Valle Santa); TUZA (Casaglia; Runco; S. Giu- (Orchis tridentata, Orchis variegata) seppe di Comacchio). [Euri-Medit.] G bulb – Boschi costieri, Prati. Dif- PG3; PG4; PI2; TUMM; TUUV. fusa. Najas minor All. – Ranocchia minore HHF (Ferrara, “diffusissima in prati umidi Parco [Paleotemp.-Subtrop.] I rad – Acque stagnanti: Nagliatti”, Felisi 1839; id., “prati da S. Bene- stagni, maceri, risaie. Diffusa. detto”, Felisi s.i.d., in entrambi i casi come O. va- HHF (Contrapò, “diffusissima”, Felisi 1841; Fer- riegata Will.; id., “vigna Montagnola del Sig. rara, “Po di Marrara a 1 km da S. Giorgio”, Fe- Arrigo Sani”, Ferioli 1950); REV, 296: “A Ferrara rioli 1908); REV, 294: “Nel Volano in Borgo S. in una vigna sotto la Montagnola (Ferioli !)”; HFE Giorgio (Tironi !); nel Primaro (Ferioli !)”; HFE (Bosco della Mesola); ABF; WWF (Bosco di S. (Le Contane; “varie del Ferrarese, risaie e ca- Giustina; Boscoforte; Argine Reno); N2000 (Vene nali”); N2000 (Campotto); PEP (Bosco della Me- di Bellocchio; Bosco di S. Giustina; Boscoforte); sola); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PP PI5 (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina); (Fiume Reno presso la Foresta Panfilia di S. Ago- TUMS (Dune della Puia). stino); TUZA (Massafiscaglia; Runco). CSZ (come O. variegata). PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. (Boscoforte; Valle Pega: BGP; Argine del Reno a Sanguettola: AA; Ferrara, casuale in giardino pri- Specie caratteristica del Najadetum minoris. vato: PM) → Najas tetrasperma Najas marina Presente con una certa continuità lungo gli argini del Nanozostera Toml. & Posl. (Zosteraceae) Reno. Nanozostera noltii (Hornem.) Toml. & Posl. – Neottia Guett. (Orchidaceae) Zostera nana Neottia nidus-avis (L.) L.C. Rich. – Nido d’uc- (1Zostera noltii, 2Zostera nana) [Medit.-Subatl.] I rad – Acque salmastre di valli e cello lagune. Rara. [Eurasiat.] G rhiz – Sentieri boschivi, radure. BER2 10: 7-8: “ex paludibus salsis Comaclensi- Molto rara. bus ab Eq. Camillo Salina”; REV2, 293: “Paludi N2000 (Bosco della Mesola); PI5 (Bosco della salse di Comacchio (Salina ex Bertol.)”; HFE1 Mesola). (Valli di Comacchio; Lago di Spina); GIP1 (Valli Piuttosto diffusa nei boschi di tutta la Regione. Oltre di Comacchio). a un riferimento datato per le Pinete ravennati (Zan- gheri 1936), il Bosco della Mesola è l’unica località Specie caratteristica dello Zosteretum noltii. di segnalazione recente lungo la costa e l’unica lo- Nasturtium L. (Brassicaceae/Cruciferae) calità nota per il Ferrarese. Nasturtium amphibium → Rorippa amphibia Nepeta L. (Lamiaceae/Labiatae) Nasturtium amphibium var. austriacum → Rorippa au- Nepeta cataria L. – Gattaia comune striaca [E-Medit.-Turan.] H scap – Prati disturbati, in- Nasturtium armoracia → Armoracia rusticana colti. Molto rara. Nasturtium austriacum → Rorippa austriaca ST; TUPF (Bosco della Mesola); TUCS (Tra S.

147 Martino e Poggio Renatico). Nymphaea L. (Nymphaeaceae) Nephrodium thelypteris → Thelypteris palustris Nymphaea alba L. – Ninfea bianca Nicandra Adans. (Solanaceae) [Euras.] I rad – Acque stagnanti, più di rado de- bolmente fluenti di canali, talvolta introdotta. Non Nicandra physalodes (L.) Gaertn. – Nicandra comune. [C CAS ◆] HHF (“in tutti i fossi assai comune”, Ferioli [Sudamer. (Perù)] T scap – Incolti, luoghi antro- 1907); REV, 305: “Nel Primaro ! acque stagnanti pizzati e disturbati. Rara e localizzata, non segna- presso Poggio Renatico ! Sammartina nei fossi ! lata da tempo. Mesola ! Bondeno !”; ABF; WWF (Bondeno, HHF (Francolino, “giardino Costabili”, Felisi cavo Reghizza; Cavo Napoleonico; Fossa Lavez- s.i.d.; Ferrara, “deposito rottami fuori Porta Po”, zola; Canal Bianco; Torre Palù; Monticelli; Bosco Ferioli 1909). della Mesola; Dindona; S. Martino; Spinazzino; Segnalata anticamente in diverse località della re- Medelana, via Matrana; Vallette di Ostellato; gione, ma oggi quasi ovunque scomparsa. Un rinve- Campotto e Valle Santa, anche scolo Sesto Alto); nimento relativamente recente a Bagnacavallo nel N2000 (Campotto e Valle Santa); PI4; TUPR Ravennate (Contarini 1999). (Campotto e Valle Santa). (Diamantina: PM) Nigella L. (Ranunculaceae) La specie è protetta dalla Legge Regionale 2/1977 Nigella damascena L. – Damigella; fanciullac- dell’Emilia-Romagna. La sua diminuzione è conse- cia [◆] guenza della degradazione degli ambienti acquatici [Euri-Medit.] T – Commensale delle colture di ce- e soprattutto nella azione della Nutria, che se ne ali- reali. Rara. menta. La rarefazione della Ninfea bianca produce HHF (Francolino, “frequente”, Felisi s.i.d.; Quac- un grave danno al Mignattino piombato (Chlidonias chio (Ferrara), Ferioli 1906); REV, 307: “Lungo il hybridus) uccello acquatico che costruisce il nido proprio sulle sue foglie galleggianti. Volano a Quacchio e tra le biade presso Ferrara (Ferioli !)”. Nymphoides Ség. (Menyanthaceae) Anche coltivata nei giardini con forme a fiori doppi. Nymphoides peltata (S.G. Gmel.) Kuntze – La presenza nelle colture è possibile, ma di sicuro Genziana d’acqua questa bella specie ha conosciuto una forte ridu- (Limnanthemum nymphoides, Villarsia nymphoides) zione, così come tutte le altre commensali tradizio- [Eurasiat.] I rad – Canali e corsi d’acqua a lento nali. scorrimento, stagni, maceri, a forte riscaldamento Nuphar L. (Nymphaeaceae) estivo. Localmente comune. HHF (Marrara, Ferrara, “assai comune”, Ferioli Nuphar lutea (L.) Sm. – Nannufero, carfano, 1907; Burana, “canale Burana”, Revedin 1908: ninfea gialla sempre come Limnanthemum nymphoides (L.) [Euras.] I rad – Acque stagnanti, o debolmente Hoffm. et Lk.); BER 2: 408-409: “[Legi] Ferra- fluenti di fiumi e canali profondi. Non raro ma lo- riae in Po di Volano” (come Villarsia nymphoi- calizzato. des); REV, 320: “Po di Volano (Bertol.); HHF (Bondeno, “Reno di Napoleone” (sic!), Fe- Bergantina (Felisi ex Massal. 2); fuori Porta Reno rioli 1907); BER 5: 331-332: “ex paludosis Fer- (Massal. 2); Marrara (Tironi !); canale di Burana rariensibus a Argenta ab herborario nostro”; REV, alla Darsena ! nel Volano a Massafiscaglia !” 306: “Ad Argenta nelle paludi (Bertol.); nel Cavo (come Limnanthemum nymphoides (L.) Hoffm. et Napoleone a Bondeno (Ferioli !)”; HFE (Valli di Lk.); HDP (Canale di Burana, senza determina- Argenta); BDFP (Canale NW di Ferrara; Valpa- zione); HFE (Valle Santa); N2000 (Campotto e gliaro; Rovereto; Canali Botte e Lorgana; Valle Valle Santa); BDFP (44 località in tutta la Pro- Santa); PE3 (Po di Volano); PI4; TUPR (Cam- vincia); MAC (Ducentola; Sandolo; Villanova); potto e Valle Santa). PE3 (Po di Volano; Canale Navigabile Migliarino Specie tipica delle acque lentiche, in evidente dimi- – Porto Garibaldi); PI4; TUPR* (Valle Santa: nuzione per diversi motivi tutti riconducibili al ge- *come Limnanthemum nymphoides (L.) Hoffm. nerale degrado della qualità delle acque. Inoltre et Lk.); TUZA (Ambrogio; Berra; Campotto; Ca- questa specie fa parte dell’alimentazione della Nu- saglia; Coccanile; Guarda Ferrarese; Le Contane; tria.

148 Masi Torello; Portomaggiore; S. Bartolomeo in razzo; Pontelagoscuro; Ferrara via Gramicia; Bosco; Torbiera). Fossa Lavezzola; Malborghetto di Boara; Mede- PG4; PI2; TUUV. lana; S. Bartolo; Monestirolo; Gaibana; Gaiba- Specie considerata rara su scala nazionale a diffe- nella; Fossanova S. Marco); MAC (Ca’ Matte; renza di quanto mostra nel Ferrarese. Formignana; Gaibanella; Masi S. Giacomo; Masi Torello; Portomaggiore; Quartiere; Tamara); PE4 O (Vallette di Ostellato). PI2; TUMM; TUUV. Obione portulacoides → Atriplex portulacoides (Poggetto; Dune di Monticelli: BGP) Odontites Ludw. (Orobanchaceae) Specie caratteristica dell’associazione Oenantho – Rorippetum amphibiae. Odontites rubra → Odontites vulgaris Odontites serotina → Odontites vulgaris Oenanthe fistulosa L. – Finocchio-acquatico tu- buloso Odontites vulgaris Moench – Perlina rossa (Euphrasia odontites,Odontites rubra, Odontites serotina) [Euras.] H scap – Fossi, paludi. Molto rara [Euro-Asiat.] T scap – Prati e luoghi erbosi umidi. HHF (Ferrara, “comunissima nei dintorni”, Fe- Non comune. rioli 1911); REV, 315: “Comune nei fossi e luoghi HHF (Ferrara, “campagna ferrarese”, Felisi 1839, paludosi nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Poggio come Euphrasia odontites L.; rev. PF e BL; Ca- Renatico). saglia, “prati”, Ferioli 1907, come O. serotina CSZ. Dum.; “Barchetto”, Ferioli 1946, come O. sero- (Mendica di Mesola: PF e PM) tina Dum.); REV, 323: “S. Martino, Sammartina Specie soggetta a fortissima rarefazione rispetto al e Casaglia (Ferioli !)” (come O. serotina (Lam.) passato. Dum.); HFE (Mura Estensi; Valle Bertuzzi; Lago Oenanthe lachenalii C.C. Gmel. – Finocchio- delle Nazioni: come O. rubra (Baumg.) Opiz; acquatico di Lachenal O. verna anche Barco, come (Bellardi) Dumort. [Medit.-Atl.] H scap – Fossi, paludi anche debol- serotina subsp. ); N2000 (Bosco della Mesola; mente salmastre. Rara Valle Bertuzzi; Vene e litorale di Bellocchio: come HHF (Ferrara, Felisi 1832; id., Ferioli 1906; Sam- O. rubra (Baumg.) Opiz); PI6; PP2 (Mura martina-Rivana, Revedin s.i.d.); BER 3: 239-241: O. serotina Estensi: come Dumort); TUPF (Bosco “ex agro Ferrariensi secus canalem di Cento a Fe- O. serotina della Mesola: come (Lam.) Dum. var. lisio”; REV, 315: “Lungo il canale di Cento (Fe- verna Dum.). lisi ex Bertol.); prati umidi e fossi fuori della Porta (Parco Urbano di Ferrara: PF) Reno ! Sammartina ! Poggio Renatico !” (come FFR presenta la specie con il binomio O. vernus O. pimpinelloides L. β lachenalii C.C. Gmel.); (Bellardi) Dumort., e le attribuisce due varietà: var. HFE (Goro); N2000 (Sacca di Goro; Dindona); vernus = O. rubra (Baumg.) Opiz e var. serotinus PGD; PM1 (Sacca di Goro). (Coss. et Germ.) Corb. = O. serotina Dum. CSZ (sub Oe. lachenelli [sic!]) Oenanthe L. (Apiaceae/Umbelliferae) Oenanthe pimpinelloides L. – Finocchio-acqua- Tutte specie di ambienti ripari e umidi. Quasi tutte tico comune rare e in rarefazione. [Medit.-Atl.] H scap – Prati e boschi umidi, fossi. Molto rara. Oenanthe aquatica (L.) Poir. – Finocchio-ac- HHF (Mesola, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; Sam- quatico cicutario martina-Rivana, Revedin 1905); BER 3: 236-238: [Eurasiatica] H scap – Fossi, canali, golene, pa- “ex Mesola in sylva prope Palu a Felisio”; REV, ludi e risaie. Non comune 315: “Con la precedente ed anche in luoghi più HHF (Pontelagoscuro, lungo il Po, Revedin 1906; asciutti presso Ferrara ! a Mesola nel bosco presso altri campioni di Felisi, ma senza data né località); Palù (Felisi ex Bertol.)” (α typica); ST; TUPF REV, 315: “Golene ed alluvioni del Po tra Ponte- (Bosco della Mesola). lagoscuro e Casaglia ! canale Panfilio ! fossi CSZ. presso la stazione di Ferrara ! Mesola ! Quarte- sana !”; HFE (Francolino; Masi S. Giacomo); Oenothera L. (Onagraceae) N2000 (Campotto; Golena del Po); BDFP (Albe- Genere difficile: il riconoscimento si basa su carat-

149 teri sfumati e di non sempre facile interpretazione originatesi di recente nel territorio ospite. (SOL). Oenothera suaveolens Desf. ex Pers.- Enagra Oenothera biennis L. – Enagra comune [X profumata [C CAS] NAT] [Europ.] H Bien – Prati aridi, disturbati. [Subcosmop.] H bienn – Incolti, luoghi disturbati, MM: “Saline di Comacchio, strada di accesso sinantropica. Non comune. dalla S.S. Romea”. Identificazione certa: Coltivata per i bei grandi fiori gialli e profumati, la PEM1 (Bonifica del Mezzano). sua presenza come spontanea è per ora da ritenersi (Golena del Po a Ravalle: PM) casuale. Allo stato delle conoscenze, è questo il Identificazione dubbia: primo rinvenimento per la regione. Va tuttavia ac- HHF (Ferrara, “lungo l’argine del Po, frequentis- cennato che questa specie è assai prossima a Oe. sima”, Felisi s.i.d.; Pontelagoscuro, “assai fre- biennis, tanto che alcuni la considerano sinonimo; quente”, Ferioli 1903; Volano, “spiaggia”, Revedin cfr. ad es. http://www.theplantlist.org. 1908); REV, 313: “Lungo il Po presso Pontelago- scuro (Vaccari !); lungo il Po di Goro a Massenza- Onobrychis Mill. (Fabaceae/Leguminosae) tica ! sulla spiaggia del mare presso Volano !”; Onobrychis viciifolia Scop. – Lupinella comune HFE (Lido di Volano); (Hedysarum onobrychis) Fonti bibliografiche o informazioni non sufficienti: [Medit.-Mont. (?)] H scap – Coltivata fino al se- N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Sacca di colo scorso come foraggera, attualmente rara. Goro; Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come Lido di Volano; Valle Bertuzzi; Lido degli Scac- α sativa Lam.; “coltivato in tutta la provincia”, Fe- chi; Dune della Puia; Salina di Comacchio; Lido di rioli 1906, sinonimo Hedysarum onobrychis L.); Spina; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Volano); REV, 311: “Coltivata; qua e là spontanea od in- COR; PE1 (Parco del Delta del Po); PP (Foresta selvatichita nei prati !” (var. sativa Lam.); HFE Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); (Mura Estensi). TDZE (Caprile; Lagosanto; Borgo Manara); CSZ (come Hedysarum onobrychis). TUMS (Dune della Puia); TUPF (Bosco della Me- sola); TUPM (Dune di Massenzatica). Ononis L. (Fabaceae/Leguminosae) TUPE. Ononis natrix L. subsp. natrix – Ononide bacaja La maggior parte delle segnalazioni si riferiscono (Ononis natrix “var. ramosissima”) all’intero gruppo di O. biennis, in quanto precedenti [Euri-Medit. (con baricentro occid.)] H caesp/Ch agli approfondimenti di Soldano in SOL. Si può pre- suffr – Luoghi erbosi da subaridi a subumidi, mar- sumere che la diffusione della vera O. biennis sia gini di boschi. Non comune. sporadica, in confronto alla diffusissima O. stucchii HHF (Monticelli, Massenzatica, Felisi 1839; Fer- (v.). rara, “Reno vecchio”, Felisi 1839; Mesola, Reve- Oenothera stucchii Soldano – Enagra di Stuc- din 1905; Argenta, “argine del Reno”, var. chi [X INV] ramosissima Desf.); REV, 309: “Macchie ed arene α [Europ.] H bienn – Incolti, margini stradali, ambiti marittime presso la Mesola ( typica); “Argini del β dunali e retrodunali, luoghi disturbati, sinantro- Reno presso Argenta (Ferioli !)” ( ramosissima pica. Molto comune. Desf.). FIE 1700: “Prov. di Ferrara: secundum HFE (Ferrara 1987, sub O. biennis L.); SOL Rhenum (Reno) flumen prope Argenta” (var. (Bosco della Mesola; Comacchio; Superstrada media Boiss.); HFE (Pineta di Mesola; Bosco della FE-mare). Mesola; Lido di Spina); N2000 (Bosco della Me- (Ferrara periferia S; Golene del Po tra Porporana sola); ST; TUPF (Bosco della Mesola: var. major e Isola Bianca; Lido di Spina: PM) Boiss.). (Fondo Reno: BGP e AA; Bosco di S. Giustina: In base alle conoscenze attuali, si presume che qui PM) sia da riferire buona parte delle citazioni di Oe. bien- nis. È sicuramente la Oenothera più ampiamente Sono state qui ricondotte anche le citazioni della var. diffusa lungo le coste regionali e in generale nel ter- (=subsp.) ramosissima, che non è nota per la regione, ritorio dell’Emilia-Romagna. essendo accertata solo in Sicilia e Sardegna. In virtù del particolare comportamento genetico di Ononis reclinata L. – Ononide reclinata Oenothera, questa e le altre entità sono da conside- rare xenofite in quanto derivate da Oe. biennis, ma [S-Medit.-Turan.] T scap – Prati su sabbie, argini

150 di riporto. Rara. Ophioglossum vulgatum L. – Ofioglosso co- HFE (Lido di Spina; Salina di Comacchio). mune [Ex] In regione, se si esclude una incerta citazione per il [Circumbor.] G rhiz – Prati umidi. Scomparso Modenese, è nota solo per la Romagna e il Ferrarese. BER, campione del 1830 raccolto a Montesanto “ex districtu ferrariensi a Montesanto prope Ar- Ononis spinosa L. – Ononide spinosa gentam ab herborario nostro”; REV, 283: “Mon- [Euri-Medit.] Ch suffr – Prati stabili, argini. Dif- tesanto (Bertol.)”; FAD: Ferrarese a Montesanto fusa. presso Argenta; BOP (Montesanto, da BER e HHF (“Prati e pascoli”, Ferioli 1906); REV, 309: REV). “Pascoli e luoghi incolti aridi comune ! arene ma- rittime tra Mesola e Volano !”; HFE (Ferrara sud; Il dato originale è solo uno ed è anche documentato dal campione conservato nell’Erbario Bertoloni a Argine Reno a Traghetto); N2000 (Bosco della Bologna. Importante la antica presenza di questa Mesola; Vene di Bellocchio); PI4; TUPR (Valle specie microterma anche in pianura, mentre oggi è Santa) PGD (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia molto rara e presente solo nella fascia altocollinare di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della Mesola: e montana. Ciò dimostra che le condizioni termiche var. spinosa L.); TUMS (Dune della Puia). della pianura ferrarese presentano somiglianza con MAC. quelle di altitudini piuttosto elevate, a causa del ben (Lido di Volano: PM; Scolo Scorsuro: AA) noto fenomeno di inversione termica per cui la pia- nura, soprattutto nei mesi invernali, risulta più fredda Onopordum L. (Asteraceae/Compositae) rispetto ad aree di altitudine più elevata. Oggi nel Ferrarese Ophioglossum vulgatum è del tutto scom- Onopordum acanthium L. – Cardo asinino parso. [E-Medit.-Turan.] H bienn – Argini, prati, luoghi erbosi disturbati. Diffuso. Ophrys L. (Orchidaceae) HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Revedin 1905; id., Genere interamente protetto, come tutte le Orchida- Ferioli 1907); BER 9: 42-43: “Ferrariâ, ubi co- cee, in Emilia-Romagna. Nel Ferrarese presente piosum, a Felisio”; REV, 332: “Più o meno co- quasi esclusivamente lungo la costa. pioso nei luoghi incolti e macerie: sotto le mura di Ferrara ! alla Darsena ! Mesola ! tra Comacchio e Ophrys apifera Huds. – Ofride fior delle api Magnavacca !” (come Onopordon acanthium L.); [Euri-Medit.] G bulb – Sentieri boschivi, radure, HDP (Pomposa, 1913); N2000 (Dune di Massen- prati. Poco diffusa. zatica); PI6; PP2 (Mura Estensi); TUCS (Lido di HHF (Ferrara, “prato vicino all’osteria”, Botter Spina); TUPM (Dune di Massenzatica). 1844); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano); (Ferrara, Ingegneria; linea ferroviaria Ferrara-Bo- HFE (Lago delle Nazioni); ABF; WWF (Pineta di logna; Poggio Renatico: PM; Le Contane: AA, Volano; Lago delle Nazioni); N2000 (Pineta di Vo- PM e BGP) lano); PI5 (Giuncheti ex-valle Volano); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). Onopordum tauricum Willd. – Onopordo (Mura Estensi: F. Pirone, confermata da PM; Lido ◆ marchigiano [ ] degli Estensi, stazione di numerosi esemplari in par- [SE-Europ.-Pontico] H bienn – Luoghi erbosi di- cheggio condominiale; Lido di Spina: PF, PM, AA sturbati. Raro. e BGP) BER 9: 43-44: “Habui ex agro Comaclensi al Passo di Primaro a Bubanio”; REV, 332: “Passo di Ophrys bertolonii Moretti – Ofride di Bertoloni Primaro (Bubani ex Bertol.)” (come Onopordon [Steno-Medit.-W] G bulb – Prati e argini erbosi tauricum W.). litoranei. Molto rara. HFE (Lido delle Nazioni). All’unica segnalazione di Bubani in Bertoloni non (Ferrara, giardino privato, esemplare trasferito in sono seguite conferme della presenza nel Ferrarese. Orto Botanico; Gorino: BGP; Lido di Spina: PF, Secondo Pignatti (3: 1982) “in molti luoghi della Pen. segnalato probabilmente per errore”. Va anno- PM, AA e BGP) tato che per l’Emilia è disponibile un rinvenimento Il popolamento più numeroso, al Lido delle Nazioni, certo e documentato da fotografie di G. Fontanesi, in è stato recentemente semidistrutto da attività antro- Acta Plantarum, topic 11800, relativo alla collina piche di vario genere. reggiana. Ophrys sphegodes Mill. subsp. araneola (Rchb.) Ophioglossum L. (Ophioglossaceae) M.Laínz – Ofride piccolo ragno

151 (Ophrys sphegodes subsp litigiosa) cee, in Emilia-Romagna. [Euri-Medit.] G bulb – Prati stabili, dune, sabbie → costiere. Rara. Orchis coriophora e subsp./var. fragrans Anacamptis (Quasi sempre frammista al tipo: Dune della Puia; coriophora Orchis incarnata → Dactylorhiza incarnata Lido di Volano; Lido delle Nazioni; Lido di Pom- → posa; Porto Garibaldi: PM e PF) Orchis latifolia Dactylorhiza majalis Orchis laxiflora e var. ensifolia → Anacamptis laxiflora Ophrys sphegodes Mill. subsp. sphegodes – Orchis laxiflora var. palustris → Orchis palustris Ofride verde-bruna Orchis morio → Anacamptis morio [Euri-Medit.] G bulb – Prati stabili, sabbie dunali Orchis palustris → Anacamptis palustris e retrodunali. Diffusa. ABF; WWF (Pineta di Mesola; Pineta di Volano; Orchis purpurea Huds. – Orchide maggiore Dune della Puia; Bosco di S. Giustina; Bosco Co- [Eurasiat.] G bulb – Radure boschive, prati om- lucci; Bosco della Mesola; Lido degli Scacchi; breggiati. Rara. Lido di Spina; Bocca Martella, paleoalveo del HHF (Francolino, “strada verso Zavaglia”, Caroli Reno); N2000 (Bosco della Mesola; Dune della (Ferioli) s.i.d., erroneamente come O. pyramidalis Puia; Lido degli Scacchi); PG1 (Bosco della Me- L.; rev. PF e BL; Argenta, “prato Dugana”, Ferioli sola); TUMS (Dune della Puia). 1907); ABF; WWF; N2000 (Pineta di Volano); PI5 (Lido di Pomposa; Porto Garibaldi; Boscoforte: (Pineta di Volano); PP2 (Mura Estensi). BGP; Lido degli Estensi: PM). (Denore: BGP) Orchis pyramidalis → Anacamptis pyramidalis Ophrys sphegodes subsp litigiosa → Ophrys sphegodes subsp. araneola Orchis simia L. – Orchide scimmia Ophrys tenthredinifera Willd. – Ofride fior di [Euri-Medit.] G bulb – Radure boschive. Molto vespa rara. [Steno-Medit.] – G bulb – Prati. Estremamente (Lido di Spina: BGP) rara. Orchis spiralis → Spiranthes spiralis (Lido di Spina: BGP) Orchis tridentata → Neotinea tridentata → Specie nuova per l’Emilia-Romagna e limite setten- Orchis variegata Neotinea tridentata trionale attuale in Italia; la presenza è per ora limi- Origanum L. (Lamiaceae/Labiatae) tata a un solo esemplare e non può essere escluso che si tratti di una colonizzazione effimera destinata Origanum vulgare L. – Origano [C CAS] a soccombere. È da precisare che si assiste a una ge- [Euras.] H scap – Ambienti aridi (sfuggito). Raro. nerale espansione verso nord di specie termofile di HHF (Ferrara, “comune fuori da Porta S. Bene- cui O. tenthredinifera è un esempio. detto”, Felisi s.i.d.; Argenta, “lungo il Reno”, Fe- rioli 1908); REV, 325: “Lungo il Reno ad Argenta (Ferioli !)” N2000 (Bosco della Mesola); TUPF Orchidaceae (Bosco della Mesola).

Le orchidee sono generalmente rare e localizzate Orlaya Hoffm. (Apiaceae/Umbelliferae) nel Ferrarese; tuttavia, il fatto di essere state ricer- Orlaya grandiflora (L.) Hoffm. – Lappola mi- cate attivamente dà ragione dell’elevato numero di nore [◆] segnalazioni e dell’inclusione in varie banche dati. La trattazione che viene seguita riflette molto da vi- (Daucus grandiflorus) cino quella adottata in World Checklist of Selected [S-Europ.-Sudsib.] T scap – Lungo i fossi. Raro. Plant Families (2010). HHF (Francolino, Ferioli 1912: come Daucus Molte specie sono rare o minacciate e hanno subito grandiflorus (L.) Scop. subsp. platycarpus Scop.) rapide contrazioni d’areale, specialmente quelle le- gate ad ambienti umidi. Spesso quindi compaiono Ornithogalum L. (Hyacinthaceae) nelle Liste rosse europee nazionali o locali. Ornithogalum divergens Boreau – Latte di gal- Tutte le orchidee sono protette in Emilia-Romagna lina dalla L.R. 2/1977. [S-Europ.] G bulb – Prati, siepi, scarpate, anche Orchis L. (Orchidaceae) in ambito urbano. Diffuso. HFE (Mura Estensi, rev. PF e PM secondo Marti- Genere interamente protetto, come tutte le Orchida- nez-Azorin & al. 2010).

152 Distinto solo recentemente da O. umbellatum, dif- HFE (Lido di Volano; Dune della Puia); N2000 fuso negli stessi habitat. (Dune della Puia). Ornithogalum exscapum Ten. – Latte di gallina Orobanche elatior Sutton – Succiamele della [S-Europ.] G bulb – Prati aridi costieri. Raro. Centaurea N2000 (Pineta di Volano; Borgo Manara; Lago [Centro-Europ.-Sudsiber.] T par – Prati, parassita delle Nazioni); TUMS (Dune della Puia) su Centaurea, e Thalictrum. Rara. (Lido di Volano: PM) (Valli di Comacchio sud, argine sinistro fiume Ornithogalum narbonense → Loncomelos narbonensis Reno: Maura Nosenzo) Ornithogalum pyramidale → Loncomelos brevistylus La segnalazione si trova in Acta Plantarum, topic 11057; identificazione di G. Corazzi. Ornithogalum umbellatum L. – Latte di gallina [Euri-Medit.] G bulb – Prati, incolti, macchie, Orobanche hederae Duby – Succiamele del- siepi, anche in ambito urbano. Comune. l’edera HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; id., “prati [Euri-Medit.] T par – Boschi ombrosi, parchi e e coltivi dei dintorni”, Ferioli 1905: conferma PF giardini, parassita su Hedera helix e altre Aralia- e PM); REV, 295: “Campi e prati presso Fer- ceae. Rara. rara !”; HFE (Mura Estensi); PI6; PP2 (Mura HFE (Ferrara, Parco Massari; Lido di Spina). Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); (Ferrara, Mura Estensi, su Hedera; id., giardino MAC (Sabbioncello S. Pietro; Sabbioncello S. privato, su Fatsia japonica: PM; Poggio Renatico, Vittore; Tamara) parco: AA) (Parchi e giardini a Ferrara: PM; Poggio Renatico, Orobanche lutea Baumg. – Succiamele prata- Argini del Reno: AA; Pineta di Mesola: DAL) iolo Parte delle segnalazioni non supportate da campioni [Centro-S-Europ.] T par – Prati falciati e argini, d’erbario potrebbero essere relative ad O. divergens parassita su varie leguminose. Rara. (v.), specie sulla quale solo di recente è stata puntata (Argine Sanguettola, “su Medicago falcata”: AA) l’attenzione. La segnalazione si trova in Acta Plantarum, topic Ornithopus Medik. (Fabaceae/Legumino- 3440; identità confermata da G. Corazzi. sae) Orobanche loricata → Orobanche artemisiae-campestris Ornithopus compressus L. – Uccellina comune Orobanche minor Sm. – Succiamele minore [Euri-Medit.] T scap – Prati. Molto rara. [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T par – Prati e HFE (Mendica di Mesola). argini di fiumi e canali. Rara. In regione questa specie è nota per rinvenimenti re- HHF (Gallo, “argini del Reno”, Revedin 1908); centi solo nol Bolognese. REV, 323: “Su diverse piante lungo gli argini del Reno a Gallo !”; HFE (Lido di Volano). Orobanche L. (Orobanchaceae) Orobanche ramosa L. – Succiamele ramoso [◆] Genere oloparassita, molto ricco di specie e in (Kopsia ramosa, Phelypaea ramosa) precedenza poco indagato. Molte specie sono [Paleotemp.] T par – Parassita infestante di varie state infatti segnalate solo di recente nel Ferrarese. Qui si segue la sistemazione di Domina, Raab- colture. Straube (2010). HHF (Francolino, “su Nasturtium in un vaso”, Fe- lisi 1838; Ferrara, “frequente fra la canapa”, Fe- Orobanche artemisiae-campestris Gaudin – rioli 1906, come Phelypaea ramosa C.A. Meyer); Succiamele della Aspraggine REV, 323: “Parassita sulla canapa nei dintorni di (Orobanche loricata) Ferrara !” (come Kopsia ramosa (L.) Dum.). [Euri-Medit.] T par – Prati stabili su sabbie co- CSZ. stiere, parassita su Artemisia. Rara. HFE (Dune della Puia). Nel Ferrarese era segnalata come commensale delle GP2. colture di Canapa, oggi quasi inesistenti. Tuttavia si tratta di parassita di diverse specie e quindi la sua Orobanche crenata Forsskal – Succiamele delle presenza attuale non è da escludere. fave Oryza L. (Poaceae/Gramineae) [Euri-Medit.-Turan.] T par – Prati aridi litoranei, dune erose. Rara. Oryza clandestina → Leersia oryzoides

153 Oryza sativa L. – Riso [C CAS] (Lido degli Estensi: PF, PM, AA e BGP) [SE-Asiat.] T scap – Solo coltivato (risaie). Nel corso della stesura di quest’opera è stata rico- HHF (anche se Ferioli dice “pianta non coltivata in nosciuta questa entità, in precedenza confusa con O. questa Provincia” !: Ferrara, Felisi s.i.d., “Oryza corymbosa DC. = O. debilis Kunth subsp. corym- mutica tipo chinensis”, probabilmente solo una cul- bosa DC. tivar; id., Ferioli 1907); REV, 285: “Coltivasi nei co- muni di Cento e d’Argenta”; HFE (Varie del Oxalis corniculata L. – Acetosella dei campi Ferrarese: anche var. sylvatica). [Euri-Medit. divenuta Cosmop.] H rept – Incolti, PG3; TUMM; TUPB (incl. var. sylvatica); TUUV. coltivi, ruderi, margini stradali, luoghi urbani, si- nantropica. Comunissima. Il riso diviene importante in Pianura Padana già sul fi- HHF (Ferrara, “ovunque, alla montagnola”, Felisi nire del '400, a seguito del miglioramento delle tecni- 1831, come O.c. Jacq.; Francolino, “riva fossi”, che d'irrigazione; nel 1475 era venduto sulla piazza di Felisi 1839; Ferrara, “rive fossi, abbondante a S. Ferrara riso coltivato in loco (Muratori, bibl.). La col- tura risicola è servita per lungo tempo al fine di mi- Carlo, ma poco comune”, Ferioli 1906; id., “fosso gliorare la condizione dei terreni salsi. stradale del circondario da Porta Mare a Porta Nonostante si tratti di un'entità coltivata si segnala la Po”, Ferioli 1906; id., “lungo le vie in città”, Fe- presenza di un ecotipo (“riso crodo”) che compie il rioli 1907, var. purpurea Hudson); REV, 317: proprio ciclo lasciando cadere le cariossidi prima della “Luoghi erbosi od incolti, giardini ecc. a Ferrara ! raccolta, e quindi diffondendosi spontaneamente nel- e Mesola ! La forma purpurea Parl. nel ciottolato l’ambiente di risaia. Per la perdita di produttività è a Ferrara (Ferioli !)”; HFE (Argini di Valle Santa); combattuto con vari metodi dai risicoltori, che lo con- PI4; TUPR (Valle Santa); PP2 (Mura Estensi); siderano alla stregua di un’infestante. TUCS (14 località in tutta la Provincia). Osyris L. (Santalaceae) GP1; MAC. → Osyris alba L. – Ginestrella Oxalis “corymbosa” Oxalis articulata [Euri-Medit.] NP – Leccete e altri boschi termofili Oxalis dillenii Jacq. – Acetosella di Dillenius [X costieri, semiparassita in contatto con l’apparato ra- NAT] dicale del leccio. Non comune. [Sudamer.] H scap – Prati, scarpate, siepi. Rara. HHF (Pomposa, Comacchio, Ferioli 1909; anche (Poggio Renatico: AA) campioni di Felisi del 1835, ma senza località); BER 10: 340-341: “Comaclo a Scaglia a Dal- La valutazione della frequenza è incerta, a causa della difficile distinzione da O. stricta L. l’Agata”; REV, 298: “Comacchio alla Scaglia (Dal- l’Agata ex Bertol.)” BEG (Dune tra Comacchio e Oxalis fontana → Oxalis stricta Po di Volano); N2000 (Pineta di Mesola; Pineta di Oxalis stricta L. – Acetosella minore [X NAT] Volano; Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; (Oxalis fontana) Sacca di Goro; Dune della Puia; Lidi Comacchiesi); [Subcosmop.] H scap – Prati, margini stradali, ST; TUPF; UGA (Bosco della Mesola); TUCE scarpate, siepi. Comune. (Bosco di S. Giustina); TUMS (Dune della Puia). HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- GP2. rara, “fosso strada del circondario da Porta Mare (Litorale di Bellocchio: PM) a Porta Po”, Ferioli 1906); REV, 317: “Campi nei Entità tipica di boschi e boscaglie termofile, in Re- dintorni di Ferrara ! sulle mura della città !” PE2 gione è presente con stazioni disgiunte anche all’in- (ex-zuccherificio di Codigoro); PI6; PP2 (Mura terno, dove si spinge fino ai Gessi bolognesi. estensi: come O. fontana Bunge); PP (Foresta Oxalis L. (Oxalidaceae) Panfilia di S. Agostino: come O. fontana Bunge); TDZE (come O. fontana Bunge). Oxalis articulata Savigny – Acetosella rosa [C (Golene del Po a Cologna: AA) NAT] (Oxalis “corymbosa”, O. “deppei”) Oxybasis Kar. & Kir. (Chenopodiaceae) [Sudamer.] G rhiz – Ambiti urbani e suburbani. Co- Oxybasis chenopodioides (L.) S. Fuentes, Uotila mune. & Borsch – Farinello a grappolo PE1 (Parco del Delta del Po: come O. corymbosa (Chenopodium botryoides, Chenopodium chenopo di- DC.); PI6; PP2 (Mura Estensi: come O. deppei oides) Lodd.) [Subcosmop. Temper.] T scap – Luoghi incolti e

154 disturbati, sporadico. Pontelagoscuro sulle rive del Po (Bertol.); Casa- HFE (Bonifica del Mezzano). glia (Ferioli !)”. Sporadico nell’Emilia-Romagna, dove è attualmente (Ferrara: PF) accertato solo per la costa ravennate (Bassi 2004; Ia- Poco segnalato in tempi recenti, ma forse solo per monico & Montanari 2010). La distinzione con O. insufficiente attenzione da parte degli attuali esplo- rubra non sempre è facile, per cui non è da escludere ratori della flora ferrarese. che segnalazioni di O. rubra possano essere riferite qui o viceversa. Attualmente considerate specie se- parate, nella letteratura floristica non mancano trat- P tazioni che non distinguono le due entità ovvero che ne considerano una subsp. o var. dell’altra. Allo stato Paliurus Mill. (Rhamnaceae) attuale delle conoscenze, questi sono tra i primi ac- certamenti pubblicati per l’Emilia-Romagna. Paliurus australis → Paliurus spina-christi Oxybasis glauca (L.) S. Fuentes, Uotila & Paliurus spina-christi Mill. – Marruca, soldino, Borsch – Farinello glauco cappellini (Chenopodium glaucum) (Paliurus australis) [Subcosmop.] T scap – Luoghi umidi, fanghi. [SE-Europ.-Pontico] P caesp – Siepi e cespuglieti. Raro. Diffuso. (Margini Sacca di Goro: da una foto di A. Nofe- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1900; “colti- rini del 2006, frammisto a Schenkia spicata). vato e inselvatichito”, Ferioli 1907: sempre come P. australis Gaertner); REV, 315: “Siepi nei din- Si tratta dei primi accertamenti per il Ferraese e di torni di Ferrara ! boschi di Mesola ! coltivasi”; conferma della presenza in Emilia-Romagna, dove risultava segnalato anticamente ma non confermato HFE (Dune di Massenzatica); N2000 (Dune di nel Piacentino (Romani & Alessandrini 2001). Una Massenzatica; Bosco della Mesola); BPM; TUPM segnalazione inedita nel Parmense (Adorni & Ghil- (Dune di Massenzatica); PE3 (Argini Canale Boi- lani, ined. 2008). celli e Po di Volano); PEM1 (Bonifica del Mez- zano); ST; TUPF (Bosco della Mesola). Oxybasis rubra (L.) S. Fuentes, Uotila & (Siepi tra Poggio Renatico, Coronella e Madonna Borsch – Farinello rosso Boschi: PM; Ferrara, Parco Urbano: PF) (Chenopodium rubrum) [Circumbor.] T scap – Luoghi umidi disturbati, Favorito per la costituzione di siepi campestri e di fossi, argini. Non comune. frangivento ai lati delle strade, si osserva molto più HHF (Francolino, “lungo il canal Bianco”, Felisi frequentemente in ambito agrario che nei biotopi na- 1839; id., “riva fossi ovunque”, Felisi 1839; Pon- turali, dove si può considerare raro. telagoscuro, “bassone dirimpetto stabilimento Pancratium L. (Amaryllidaceae) concimi chimici”, Ferioli 1911); BEG (Stazione di Codigoro); TDZE (Caprile). Pancratium maritimum L. – Giglio di mare (Traghetto: PM) [Steno-Medit.] G bulb – Dune vive con vegeta- zione erbacea. Rarissimo. In espansione recente nel Bolognese, nei fanghi Wagensommer & al.: Volano Spiaggia. degli zuccherifici dismessi. Vedi anche la nota in Ch. (Lido di Spina: PF) chenopodioides. Una delle specie più tipiche dei litorali sabbiosi, ap- Oxybasis urbica (L.) S. Fuentes, Uotila & prezzata per la sua bellezza. Sulle coste del Ferra- Borsch – Farinello piè d’oca rese la sua presenza è stata accertata solo di recente, (Chenopodium urbicum) ma risulta segnalata con una certa continuità sulle [Eurosib. divenuta Subcosmop.] T scap – Coltivi spiagge romagnole (Zangheri 1936; Sirotti & Fari- e luoghi incolti anche umidi, sinantropico. Poco selli 2000; Merloni, com. pers.); recentemente ritro- comune. vata anche nel Delta del Po Veneto (MDV). HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Pontelagoscuro, Felisi 1849; Ferrara, “Porta Romana”, Ferioli Panicum L. (Poaceae/Gramineae) 1907; Casaglia, “cortile della tenuta”, Ferioli Panicum capillare L. – Panico capillare [X 1907); BER 3: 26-27: “Legi … Ferrariae in valle NAT] di Boscarolo, et ad ripas Padi a Lagoscuro”; VP [Nordamer.] T scap – Golene e greti fluviali, ter- (Casaglia); REV, 300: “Valle di Boscarolo ed a reni di riporto, incolti, colture sarchiate. Comune.

155 HHF (Ferrara, “deposito rottami fuori Porta Mare Comacchio e Po di Volano); HFE (Lido degli e Porta Po”, Ferioli 1908); HFE (Porporana); Estensi); TUCS (Lido delle Nazioni; Lido degli BDFP (Carrareccia presso Foresta Panfilia di S. Estensi; Lido di Spina). Agostino); PP (da TUBM, ma confermato da ri- Papaver hybridum L. – Papavero spinoso trovamento recente); TUBM (Foresta Panfilia di [Medit.-Turan.] T scap – Coltivi e incolti. Raro e S. Agostino). a rischio di scomparsa. GP1. BEG (Coltivi tra C. Rizzato e Caprile); HFE Panicum crus-galli → Echinochloa crusgalli (Francolino; Monticelli; Valli di Comacchio; Lido Panicum dactylon → Cynodon dactylon degli Estensi); TUCS (Lido degli Estensi; Lido di Spina). Panicum dichotomiflorum Michx. – Panico delle risaie [X NAT] Papaver rhoeas L. – Rosolaccio [Amer.] T scap – Golene e greti fluviali, terreni di [E-Medit. sempre sinantropica] T scap – Coltivi, riporto, incolti, colture sarchiate. Comune. incolti, prati, margini stradali, scarpate, luoghi an- HFE (Mura Estensi; Foresta Panfilia; tra Berra e tropizzati. Comune. Serravalle); N2000 (Golene del Po e Isola HHF (Francolino, “coltivi di frumento”, Felisi Bianca); PI6 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia s.i.d.; Quartesana, Felisi s.i.d.; Ferrara, “dietro le di S. Agostino). mura della città, luoghi umidi”, Felisi 1846; Mura (Porporana: PM; Reno a Cento: AA) di Ferrara, Revedin 1905, erroneamente come P. Rinvenuto nel territorio regionale e nel Ferrarese dubium L.: rev. Béguinot; Ferrara, “in tutta la pro- solo di recente. vincia assai comune, nelle biade”, Ferioli 1906); BER 5: 324-326: “Ferrariâ ad propugnacula S. → Panicum glaucum Setaria pumila Pancratii a Felisio”; REV, 305: “Sulle mura di → Panicum italicum Setaria italica Ferrara ! sui muri in città ! campi e prati nella pro- Panicum miliaceum L. – Panico coltivato [C vincia ! comune”.; HDP (Mura Estensi); HFE CAS] (Albarea); LAG (Marozzo, Valle Oppio); N2000 [Asia Centr. (?)] T scap – Coltivi, incolti, ambiti (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Valle marginali. Raro. Bertuzzi; Salina di Comacchio); MAC (Alberone; HHF (Ferrara, “strada dal Palazzo Revedin alla Baura; Guarda Ferrarese; Masi S. Giacomo; Ro; Tenuta Fortezza”, Ferioli 1907); REV, 285: “Col- Ruina); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); tivato; sfuggito talora alla coltura rinselvatichi- PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura sce”. N2000 (Bosco della Mesola); TUPF (Bosco Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); della Mesola). TDZE (Settepolesini; Vigarano Pieve; Verginese; Lagosanto); TUCS (29 segnalazioni in tutta la Cereale minore, intensamente coltivato durante il Ri- Provincia: anche come P. strigosum (Boennin- nascimento. gshausen) Schur); TUPF (Bosco della Mesola); Panicum sanguinale → Digitaria sanguinalis TUPM (Dune di Massenzatica). Panicum verticillatum → Setaria verticillata GP1. Panicum viride → Setaria viridis (Tra Poggio Renatico e Sanguettola; Cantiere Ci- Papaver L. (Papaveraceae) spadana: AA; Lido di Volano; Argine Po di Goro: DAL) Genere che in Emilia-Romagna è rappresentato Papaver somniferum L. – Papavero domestico esclusivamente da specie legate all'agricoltura e ad ◆ ambienti ruderali; per gran parte si tratta di archeo- [C CAS ] fite, giunte in Europa attraverso la coltivazione dei [Euri-Medit. divenuta Subcosmop. (forse derivato cereali. Con l'esclusione di P. rhoeas (il Papavero per coltura da Papaver setigerum DC.)] – Ruderi comune o Rosolaccio), si tratta di specie in regresso e ambiti marginali, sfuggito alla coltura. Non se- o addirittura scomparse da ampi territori in conse- gnalato da tempo. guenza delle modifiche delle tecniche colturali, prin- HHF (Ferrara, “fuori Porta Mare e Porta Po, de- cipalmente per l'uso di diserbanti. posito rottami”, Ferioli s.i.d.). Papaver argemone L. – Papavero selvatico [Medit.-Turan.] T scap – Coltivi e incolti. Raro e Parapholis C.E. Hubb. a rischio di scomparsa. (Poaceae/Gramineae) BEG (Coltivi tra C. Rizzato e Caprile; Dune tra

156 Parapholis incurva (L.) C.E. Hubb. – Loglierella [Medit.-Atlant.] T scap – Prati e incolti umidi. Ra- comune rissima. (Lepturus incurvus/incurvatus) HFE (Vene di Bellocchio). [Medit.-Atlant.] T scap – Sabbie costiere, soprat- Il rinvenimento costituisce novità per la flora regio- tutto presso le valli salmastre. Diffusa. nale in quanto le precedenti segnalazioni (Alessandrini HHF (Magnavacca, Ferioli 1909, come Lepturus & Scaravelli 1998) derivano da errata identificazione incurvus Trin.: rev. P. Cuccuini 1991); BEG (Ar- di forme a corolla gialla di Bellardia trixago, piuttosto gini Po di Volano; Diga tra S. Giovanni e Comac- diffuse nel Riminese e a San Marino. chio; Pomposa: come Lepturus incurvatus Trin.); HFE (Volano; Pineta di Volano; Salina di Comac- Parietaria L. (Urticaceae) chio); N2000 (Bosco della Mesola; Salina di Co- Parietaria diffusa → Parietaria judaica macchio); CAN (Lido di Volano); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica Parietaria judaica L. – Vetriola minore del Mezzano); PMG (Sacca di Goro); PMP1 (Sa- (Parietaria diffusa) lina di Comacchio); PMP2 (luoghi alofili del Delta [Euri-Medit.-Macarones.] H scap – Muri, ruderi, del Po); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come incolti e luoghi disturbati, sinantropica. Comune Psilurus incurvus Schinz et Tell.); TDPM (Lido di negli abitati. Spina); TUCS (Bonifica del Mezzano: come Lep- HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1906, come P. of- turus incurvatus (L.) Trin.). ficinalis L. var. judaica L.); REV, 298: “Comune GP2; TUPE. nei luoghi incolti, lungo le strade e tra le mace- (Porto Garibaldi: PM) rie ! sui muri a Ferrara ! e nei dintorni !” (come P. officinalis L. subsp. judaica L. var. ramiflora Mo- Presente in regione e nel Ferrarese solo lungo la ench.); HDP (Mura Estensi); HFE (Mura Estensi); costa. PI6; PP2 (Mura Estensi: come P. diffusa M. et K.); Parapholis strigosa (Dumort.) C.E. Hubb. – Lo- KUM (come P. diffusa M. et K.). glierella sottile Parietaria officinalis L. – Vetriola comune (Lepturus filiformis) [Centro-Europ.-W-Asiat.] H scap – Boschi igro- [Medit.-Atlant.] T scap – Sabbie costiere, soprat- fili, siepi, argini, parchi, suoli ricchi e disturbati, tutto presso le valli salmastre. Non comune. nitrofila. Comune. HHF (Magnavacca, Ferioli 1909, come Lepturus HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; Mura di filiformis Trin.: rev. P. Cuccuini 1991); BEG (Diga Ferrara, “pozzi e muri”, Ferioli 1907); HDP (Mura tra Comacchio e Magnavacca: come Lepturus fili- Estensi); LAG (Volania, zona Motte); N2000 (Go- formis Trin.); HFE (Lago delle Nazioni; Lido di lene del Po e Isola Bianca); PI6; PP2 (Mura Volano; Lido di Spina); N2000 (Sacca di Goro e Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). Foce Po di Volano; Valli e Salina di Comacchio; MAC; KUM. Vene di Bellocchio); PEM1 (Bonifica del Mez- zano); PMG (Sacca di Goro); PMP1 (Salina di Co- Entrambe le entità del genere sono molto frequenti, macchio); TDPM (Luoghi alofili del Delta del Po). ma alcune segnalazioni in ambito urbano potrebbero TUPE. più facilmente riferirsi a P. judaica. (Porto Garibaldi; Valle Spavola: PM) Parthenocissus Planch. (Vitaceae) Parentucellia Viv. (Orobanchaceae) Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon – Parentucellia latifolia (L.) Caruel – Perlina ros- Vite del Canada [C NAT] siccia (Ampelopsis quinquefolia) (Bartsia latifolia) [Nordamer.] P lian – Siepi, ecc. in luoghi antro- [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi termofili. Rara. pizzati. Non comune. HHF (Cento, “riva canale”, Felisi s.i.d.: come Bar- HHF (“in diversi giardini per coprire i muri”, Fe- tsia latifolia S. et S.); HFE (Lido delle Nazioni; rioli 1907, come Ampelopsis quinquefolia Michx.); Lido di Volano); PI5 (Lago delle Nazioni, ex-Valle REV, 315: “Coltivata qua e là per coprire muri; rin- Volano). selvatichita sulle mura di Ferrara !” PI6; PP2 (Mura (Lido degli Estensi: PM) Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). (Poggio Renatico: PM) Parentucellia viscosa (L.) Caruel – Perlina maggiore Parthenocissus tricuspidata (Sieb. & Zucc.)

157 Planchon -Vite americana [C CAS] regione per la Romagna, ma forse più diffusa e non [E-Asiatica] P lian – Coltivata e talora sfuggita in rilevata. luoghi abbandonati. Rara. N2000 (Golene del Po e Isola Bianca). Paulownia Siebold & Zucc. (Paulownia- ceae) Paspalum L. (Poaceae/Gramineae) Paulownia tomentosa (Thunb.) Steud. – Pau- Paspalum dactylon → Cynodon dactylon lownia [C CAS] Paspalum distichum L. – Panico acquatico [X [Est-Asiat.] P caesp/P scap – Coltivata e talvolta INV] sfuggita alla coltura in luoghi abitati. Rara. (1Digitaria disticha, 2Paspalum paspaloides) PI6; PP2 (Mura Estensi). [Neotrop. divenuta Subcosmop.] G rhiz – Fossi, (Bondeno, alveo Panaro: PM) canali, maceri, risaie, prati umidi, golene. Co- Periploca L. (Apocynaceae) mune. HHF1 (Ferrara, “lungo il Po di Volano, cimitero di Periploca graeca L. – Periploca maggiore [C S. Giorgio”); FIE 1403bis1: “Ferrara, secundum CAS] Po di Volano inter Borgo S. Luca et Borgo S. [NE-Medit. (Steno-)] P lian – Ambienti antropiz- Giorgio”; N20002 (Golene del Po e Isola Bianca); zati (una sola località). Distribuzione puntiforme. MAC2 (Baura; Ducentola; Formignana; Gambu- (Salina di Comacchio: PF e PM) 2 laga; Masi Torello; Villanova; Voghiera); PEM1 Si tratta del primo rinvenimento per la regione. Av- (Bonifica del Mezzano); PI42; TUPR (Campotto e ventizia casuale. Valle Santa); PP2 (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE2 (Cornacervina; Migliaro; Alberlungo); Persicaria (L.) Mill. (Polygonaceae) 2 TUZA (Tamara; Gorgo; S. Egidio; Portomag- Persicaria amphibia (L.) Delarbre – Poligono giore; S.Nicolò – Medelana; Ostellato; Massafi- anfibio scaglia; Codigoro). (Polygonum amphibium) GP12; PE12; PG32; PI2; TUMM; TUPB1; TUUV1. [Subcosmop.] G rhiz – Fossi, stagni, maceri, luo- Forma pratelli monofitici che impediscono lo svi- ghi umidi con acque ferme, con forme radicanti luppo delle altre specie. in superfici non inondate. Non comune. HHF (Francolino, Felisi 1827; id., “campagna, → Paspalum paspaloides Paspalum distichum diffusissimo”, Felisi 1837; id., Felisi 1838; Fer- → Passerina annua Thymelaea passerina rara, “nei coltivati dei dintorni”, Ferioli 1906; id., Pastinaca L. (Apiaceae/Umbelliferae) “macero tenuta del Cuore Sig. Sinigaglia”, Ferioli 1906; in alcuni casi distinta una var. terrestre Le- Pastinaca sativa L. – Pastinaca comune erst, che dovrebbe essere soltanto una forma); (Peucedanum sativum) REV, 299: “Nello stagno di S. Luca ! sotto le mura [Eurosib. divenuta Subcosmop.] H bienn – Incolti, di Ferrara (Ferioli !); nel Volano a Massafisca- prati, margini di boschi. Comune glia !”; HFE (Vallo delle Mura Estensi; Valle HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; id., Ferioli 1906, sub Santa); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca); Peucedanum sativum (L.) S. Watson); REV, 314: BDFP (Ferrara, Parco Urbano; Ferrara, Inceneri- “Luoghi erbosi e lungo i fossi nei dintorni di Fer- tore; Malborghetto di Boara; Torre Abate; Canale rara ! lungo il Po ! e il Po di Goro ! Portomag- di Goro; Le Contane; Fossanova S. Marco; Fos- giore ! Pomposa !”; HFE (Mura Estensi); MAC sanova S. Biagio; Gaibanella; S. Egidio; Cona; (Alberone; Baura; Ca’ Matte; Cologna; Masi To- Condotto Pallarano; Spinazzino; Pomposa; Ma- rello; Ro; Sabbioncello S. Pietro; Tamara; Villa- cero Faccini; Valle Santa); MAC (25 segnalazioni nova); PI4 (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 in tutta la Provincia); PI4; TUPR (Valle Santa); (Mura Estensi di Ferrara); PP (Bosco Panfilia di S. PI6 (Vallo delle Mura Estensi); TUZA (Dosso; Agostino); TDZE (Cornacervina); TUCS (Buo- Porotto; Gaibanella; Runco; Ponte S. Pietro; nacompra; Boara; Saletta; Poggio Renatico; S. Ostellato; Torbiera). Giovanni di Ostellato; Lido delle Nazioni). GP1; PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. (Poggio Renatico: AA) Nonostante le numerose segnalazioni si può consi- Oltre alla subsp. nominale potrebbe essere presente derare una specie in via di rarefazione. anche la subsp. urens (Req. ex Godr.) Celak., nota in

158 Persicaria decipiens (R. Br.) K.L. Wilson – Po- MAC (Masi Torello); PEM1 (Bonifica del Mez- ligono seghettato zano); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura (Polygonum salicifolium) Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); [Subcosmop.] H scap – Piane e canalini di risaia. PMG (Sacca di Goro); ST (Bosco della Mesola); Raro. TDZE (Filo d’Argenta); TUZA (Ferrara canale PI2; TUMM; TUUV. Naviglio; Boara; Formignana; Baura; Iolanda di Le fonti note non riportano località precise per que- Savoia; Masi Torello; Maiero). sta specie, in generale piuttosto rara nella pianura GP1; PG3; PI2 (incl. P. pallidum); TUMM; emiliana. TUUV (incl. P. pallidum). (Poggio Renatico: Cantiere Cispadana e Tenuta Persicaria dubia (Stein.) Fourr. – Poligono mite Sanguettola: AA) (Polygonum laxiflorum, Polygonum mite) [Europeo-Caucas.] T scap – Fossi, maceri, golene, Persicaria maculosa (L.) Gray – Poligono per- fanghi umidi ricchi di nutrienti. Diffuso. sicaria HHF (Francolino, Felisi 1849, come Polygonum (Polygonum laxum, Polygonum persicaria) laxiflorum Weihe; id., Felisi 1849, come Polygo- [Subcosmop.] T scap – Infestante le colture sar- num hydropiper var. mite Schrank; Ferrara, “fuori chiate, colonizza anche fossi e luoghi umidi in ge- Porta Mare sui rottami”, Ferioli 1906, come Poly- nere, terreni di riporto soggetti a disturbo, pioppeti gonum hydropiper L. var. mite Schrank; id., golenali. Molto comune. “lungo il Po di Volano”, Ferioli 1909, come Poly- HHF (Francolino, “campagna riva fossi fre- gonum hydropiper var. mite Schrank); PP (Foresta quente”, Felisi 1849, come Polygonum laxum; Panfilia di S. Agostino). Ferrara, “darsena”, Revedin 1905); REV, 299: GP1; MAC; PG3; PI3. “Col tipo! [Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre = P. lapathifolium L. α typicum, n.d.A.]” (come P. Persicaria hydropiper (L.) Delarbre – Poligono lapathifolium L. β persicaria L.); HFE (Masi S. pepe d’acqua Giacomo; Sandolo; Torbiera; Campotto); N2000 (Polygonum hydropiper) (Sacca di Goro; Bosco della Mesola); MAC (Masi [Circumbor.] T scap – Fossi, maceri, golene, fan- Torello; Tresigallo); PE2 (ex-zuccherificio di Co- ghi umidi ricchi di nutrienti. Raro. digoro); PI4 (Valle Santa); PGD (Sacca di Goro); HHF (Ferrara, “fuori Porta Reno”, Revedin 1904; TDZE (Settepolesini; Verginese; Migliarino; Mi- id., “lungo le fosse del circondario”, Ferioli s.i.d.); gliaro; Massenzatica; Caprile; Borgo Manara; Filo REV, 229: “Nei fossi fuori della Porta Reno ! d’Argenta); TUCS (29 località in tutta la Provin- lungo il canale di Burana (Ferioli !)”; FIE 1629 cia); TUPF (Bosco della Mesola: come P. lapa- bis: “Prov. di Ferrara: secundum Burana cana- thifolium L. var. persicaria L.). lem”; HFE (Campotto); N2000 (Golene del Po e GP1; MAC; PI3. Isola Bianca); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa). Persicaria minor (Huds.) Opiz – Poligono mi- PI3. nore (Polygonum minus) Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre – Poligono [Subcosmop.] T scap – Fossi, maceri, golene, fan- nodoso ghi umidi ricchi di nutrienti. Non comune. (Polygonum lapathifolium, Polygonum pallidum) HHF (Ferrara, “campagna ferrarese, frequente [Paleotemp. divenuta Cosmop.] T scap – Fossi e lungo i fossi delle Mura”, Felisi s.i.d.); HFE (Ca’ luoghi umidi in genere; anche infestante le colture Bernardi, Iolanda di Savoia); PP (da TUBM); sarchiate e i terreni di riporto soggetti a disturbo. TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). Molto comune. PI3; TUMM; TUPB. HHF (Ferrara, “ovunque riva Po”, Felisi s.i.d.; Francolino, “riva Eridano”, Felisi 1845; Sammar- Persicaria orientalis (L.) Spach – Poligono tina-Rivana, Revedin 1905; “Comune lungo il Po orientale [C CAS] di Volano e in altri luoghi”, Ferioli 1907); REV, (Polygonum orientale) 299: “Luoghi incolti e macerie nei dintorni di Fer- [Asia tropic.] T scap – Avventizia casuale in luo- rara” (α typicum); FIE 1629 bis: “Prov. di Ferrara: ghi disturbati. Rara. secundum Burana canalem”; HFE (Jolanda di Sa- HHF (Ferrara, “sui rottami fuori Porta Po”, Fe- voia; Portomaggiore; Lido di Spina); N2000 (Go- rioli 1907); REV, 299: “Rinselvatichito nei ruderi lene del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola); fuori della Porta Po e della Porta Mare (Ferioli !)”

159 N2000 (Isola Bianca). Ferioli 1908: sempre come Tunica saxifraga (L.) Scop., in Felisi 1839 anche come Dianthus saxi- Entità non segnalata in Emilia-Romagna da CHK, ma nota per antiche segnalazioni ferraresi e am- fraga L., in Ferioli 1908 anche come Gypsophila messa in CGR. saxifraga (L.) L.); REV, 302: “Mesola ! Volano ! tra Pomposa e Codigoro (Ferioli !); Magna- Petasites Mill. (Asteraceae/Compositae) vacca !” (come Tunica saxifraga (L.) Scop.); Petasites fragrans (Vill.) C. Presl – Farfaraccio N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenza- maggiore [X NAT Ex?] tica; Sacca di Goro; Foce Po di Volano; Dune (Petasites officinalis var. communis, Petasites vulgaris, della Puia; Lido degli Scacchi); AGO; PGF; ST*; Tussilago petasites) TUPF* (Bosco della Mesola: * come Tunica sa- [Eurasiat.] G rhiz – Prati umidi, fossi. Molto raro xifraga (L.) Scop.); BPM; TUPM (Dune di Mas- e forse scomparso. senzatica); CAN (Lido di Volano); PGD (Sacca di HHF (Canale di Cento, Felisi 1829, come P. vul- Goro); TUMS (Dune della Puia). garis Desf., o come Tussilago petasites Will.); GP2; TUPE. BER 9: 208-209: “ex districtu Ferrariensi al Canal (Pineta di Mesola; Bosco di S. Giustina; Vene di di Cento a Felisio” (come P. vulgaris); REV, 329: Bellocchio: PF e PM) “Canale di Cento (Felisi ex Bertol.)” (come P. of- Peucedanum palustre → Thyselium palustre ficinalis Moench. var. communis G. Beck). Peucedanum sativum → Pastinaca sativa In Italia indigeno solo in Sicilia e Sardegna. Colti- Peucedanum venetum → Xanthoselinum venetum vato e di rado spontaneo ma in ambienti secondari o Peucedanum verticillare → Tommasinia verticillaris presso giardini. Phalaris arundinacea → Phalaroides arundinacea subsp. arundinacea Petasites officinalis var. communis → Petasites fragrans Phalaris utriculata → Alopecurus rendlei Petasites vulgaris → Petasites fragrans Phalaris L. (Poaceae/Gramineae) Petrorhagia L. (Caryophyllaceae) Phalaris canariensis L. – Scagliola comune [X Petrorhagia prolifera P.W. Ball & Heywood – NAT] Garofanina annuale [Macarones.] T scap – Argini e scarpate. Rara. (Dianthus prolifer(um), Tunica prolifera) [Euri-Medit.] T scap – Luoghi erbosi aridi. Non HHF (Ferrara, “Borgo S. Luca vicino ai pozzi comune. neri”, Ferioli 1906); REV, 285: “Inselvatichita HHF (Ferrara, “Reno vecchio”, Felisi 1839, come presso S. Luca (Ferioli !)”; HFE (Francolino, ar- Dianthus proliferum L.; Mura di Ferrara, Ferioli gine maestro fiume Po). s.i.d., come Dianthus proliferum L.; id., Revedin Phalaris paradoxa L. – Scagliola sterile 1905, come Tunica prolifera (L.) Scop.); REV, [Steno-Medit.] T scap – Sabbie di riporto fluviali 302: “Sulle mura di Ferrara: all’antica Porta degli o litoranee. Molto rara. Angeli ! ed al Montagnone (Felisi ex Bertol.)” HHF (Francolino, “all’Ubaldina”, Felisi s.i.d.; id., (come Tunica prolifera (L.) Scop.); BEG (Dune Ferioli s.i.d.); HFE (Lido degli Estensi, Ferrara). tra Comacchio e Po di Volano: come Tunica pro- lifera (L.) Scop.); HFE (Ferrara zona industriale; Phalaroides Wolf (Poaceae/Gramineae) Pontelagoscuro; Volano); PI6 (Mura Estensi, però Phalaroides arundinacea (L.) Rauschert subsp. su tetti di case); PM1 (Volano, argini aridi del set- arundinacea – Scagliola palustre tore costiero). (1Phalaris arundinacea, 2Typhoides arundinacea) (Fondo Reno: PM e BGP; Aguscello: BGP; Lidi [Circumbor.] He – Prati umidi, argini, golene, Ferraresi: PM) fossi, canali. Comune. 1 Petrorhagia saxifraga (L.) Link – Garofanina HHF (Francolino, “Giarone”, Felisi 1838; Pon- spaccasassi telagoscuro, “boschi lungo il Po”, Revedin 1906; (Dianthus saxifraga, Tunica saxifraga) S. Bartolo (Ferrara), “fosso del manicomio”, Fe- [Euri-Medit.] H caesp – Prati aridi, dune consoli- rioli 1906); REV1, 285: “Bergantino, Francolino date ed erose. Diffusa. (Felisi ex Massal. 2); lungo il po tra Francolino e HHF (Monticelli di Mesola, “boschetto di pini al Casaglia ! lungo il Po di Goro tra Ariano e Me- bosco maggiore”, Felisi 1839; Mesola, Revedin sola ! lungo il Burana alla Darsena ! Bondeno ! 1905; Volano, Revedin 1908; Codigoro-Pomposa, Sammartina ! Stradone di S. Bartolommeo (Fe-

160 rioli !)”; HFE2 (Foresta Panfilia; Valle Santa); GP2; TUPE. N20001 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco (Pineta di Mesola; Bosco di S. Giustina: DAL; Ar- 1 2 della Mesola); MAC (Cesta); PG2 ; PGF2 gine canale Bajon Salina di Comacchio; Litorale (Bosco della Mesola); PI41; TUPR1 (Valle Santa e di Bellocchio: PM) Bosco Traversante); PI62; PIP22 (Mura Estensi); 2 1 Specie caratteristica di Bromo tectorum – Phleetum PIPI (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE arenarii. (Lagosanto). La subsp. caesium, l’unica accertata nel territorio PI21. italiano secondo CHK, è stata descritta solo di re- (Scolo Scorsuro: AA; Vidara: PF e PM) cente e non è mai citata in bibliografia. Nonostante → la presenza in campioni d’erbario la specie non com- Phelypaea ramosa Orobanche ramosa pare in REV. Phillyrea L. (Oleaceae) Phleum asperum → Phleum paniculatum Phillyrea angustifolia L. – Ilatro sottile Phleum paniculatum Huds. – Codolina lima [Steno-W-Medit.] P caesp – Boschi termofili ca- [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Incolti erbosi. ducifogli o sempreverdi. Non rara ma localizzata Molto rara. lungo la costa. (Phleum asperum) HHF (Mesola, “pineta”, Felisi 1839, come Ph. la- HHF (Francolino, Ferrara, “orti, ovunque dif- tifolia; rev. PF; id., “boschi”, Revedin 1905, come fusa”, Felisi 1837; id., Felisi 1846; Francolino, Ph. media L.; rev. Béguinot; id., “macchia nel sot- “credo rarissima”, Ferioli s.i.d.: sempre come P. tobosco a Q. ilex abbastanza diffuso”, Peyronel asperum Willd.); HFE (Buonacompra). 1947, con una var. lanceolata Ait.); REV, 319: “Boschi e macchie della Mesola !”; HFE (Bosco Phragmites Adans. (Poaceae/Gramineae) della Mesola); N2000 (Bosco di S. Giustina; Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. – Bosco della Mesola; Pineta di Volano; Sacca di Cannuccia di palude Goro; Cannevié; Valle Bertuzzi; Lidi Comac- (Arundo phragmites, Phragmites communis) chiesi; Dune della Puia); BDFP (Pineta di Mesola; [Subcosmop.] He/G rhiz – Corpi idrici d'acqua Bosco della Mesola; Lido di Volano; Bosco Dos- dolce e salmastra, anche artificiali; luoghi umidi, sone; Bosco Colucci; Bosco Spada; Valle Ber- argini. Comunissima. tuzzi; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; Lido HHF (“Argine del Po fra i saliceti”, Felisi 1850, di Spina); COR (“Valli salse”); PG2; PGF; ST*; come Arundo phragmites L.; Ferrara, “riva Po”, TUPF*; UGA (Bosco della Mesola: * con le var. Felisi s.i.d., come Arundo phragmites L.; Valli di lanceolata Ait. e rosmarinifolia Mill.); PMG Comacchio, Revedin s.i.d.; Poggio Renatico, (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina); “Valle Torniamo”, Ferioli 1906; ???, Ferioli 1946: TUMS (Dune della Puia). in Revedin e Ferioli come P. communis Trin.); (Litorale di Bellocchio: PF e PM). BER 1: 741-743: “[Observavi in paludibus] Fer- Specie caratteristica del Viburno lantanae - Philly- rariensibus” (come Arundo phragmites L.); REV, raeetum. 286: “Comune nelle valli, nelle paludi intorno alle mura di Ferrara ! lungo i fossi ed i corsi d’acqua Phleum L. (Poaceae/Gramineae) ed anche nei prati umidi ! Trovata pure nelle valli Phleum arenarium L. subsp. caesium H. Scholz salse !” (come P. communis Trin.); BEM (come P. – Codolina delle spiagge communis Trin. v. typica Beck f. genuina Asch. et [Medit.-Atlant.] T scap – Dune costiere e interne, Graeb.); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; terreni sabbiosi retrodunali. Non comune. Sacca di Goro; Bosco della Mesola; Taglio della HHF (Codigoro, Pomposa, Mesola, Ferioli 1908); Falce; Cannevié; Lido di Volano; Valle Bertuzzi; BEG (Magnavacca; Dune tra Comacchio e Po di Valli e Salina di Comacchio; Lago e Lido di Volano); HFE (Dune di Massenzatica; Bosco Spina; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Vo- della Mesola; Lido di Volano); N2000 (Bosco lano); COR (Sacca di Goro; Valli di Comacchio; della Mesola; Dune di Massenzatica; Dune della Vene di Bellocchio: come P. communis Trin.); Puia); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alofili del Delta del CAN (Lido di Volano); PGF; ST; TUPF (Bosco Po); MAC (22 località in tutta la Provincia); PE2 della Mesola); PMG (Sacca di Goro); TUMS (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 (Po di Vo- (Dune della Puia). lano; Canali Boicelli e Navigabile); PEM1 (Boni-

161 fica del Mezzano); PEP; PG2; PGF; ST1; TULA; [Eurasiat. Temp.] H scap – Incolti, siepi e luoghi TUPF2; UGA (Bosco della Mesola: 1come ombrosi. Rara e localizzata. Arundo phragmites L.; 2come Arundo phragmites HHF (Ferrara, “ferrata siepe vicino Borgo Argi- L. var. legitima Asch. et Gr.); PI4; TUPR (Cam- none e siepe ferrovia Suzzara-Ferrara”, e “sotto le potto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; siepi da Porta Mare a Porta Po argine ducale”, Fe- TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG rioli 1906); REV, 322: “Siepi lungo l’Arginone e (Sacca di Goro); PMP1 (Salina di Comacchio); la ferrovia di Suzzara (Vaccari ! e Ferioli !)”; HFE TDPM (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio; Vene (Mura Estensi); BDFP (Borgo Scoline; Porotto; di Bellocchio); TDZE (14 località in tutta la Pro- Sabbioncello S. Vittore, Villa Mensa); PI6; PP2 vincia); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUCS (Mura Estensi). (Pontelagoscuro; Ferrara; Gaibana; Argenta; Bo- È possibile che in molti casi si tratti di popolamenti nifica del Mezzano; Goro; Lido di Volano: come sfuggiti alla coltura. Fragmites communis); TUZA (Gorgo; Runco; Io- landa di Savoia; Massafiscaglia; Torbiera; Cam- Phytolacca L. (Phytolaccaceae) potto). Phytolacca americana L. – Fitolacca, uva turca GP1; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUPE; TUUV. [X NAT] (Mendica; Porto Garibaldi; Valle Capre; Bosco- (Phytolacca decandra) forte: PF e PM) [Nordamer.] G rhiz – Incolti, luoghi disturbati, Specie caratteristica dell'associazione Phragmitetum siepi, macchie, boschi; nitrofila. Comune. vulgaris. HHF (Ferrara, “lungo le mura da Porta Po a Porta Un tempo largamente utilizzata per lavori artigia- Mare”, Ferioli 1907, come P. decandra L.); REV, nali, quali la realizzazione di cannicciati per l'edili- 301: “Lungo le mura di Ferrara tra la Porta Mare zia. e la Porta Po (Ferioli !)” (come P. decandra L.); Nonostante si tratti di una specie diffusa quasi ovun- HFE (Mura Estensi); N2000 (Golene del Po e que, a livello europeo mostra segni di declino nei ti- pici ambienti naturali (Fogli & al. 2002). Isola Bianca; Bosco di S. Giustina; Valle Ber- tuzzi); PE1 (Delta del Po); PE2 (ex-zuccherificio Phragmites communis → Phragmites australis di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; Phyllitis Hill (Aspleniaceae) PP2 (Mura Estensi); TDZE (Migliaro; Lago- santo); TUCE (Bosco di S. Giustina). Phyllitis scolopendrium (L.) Newman subsp. (Pineta di Mesola: DAL) scolopendrium – Lingua cervina, scolopendria → comune Phytolacca decandra Phytolacca americana (Scolopendrium officinale/officinarum, Scolopendrium Picris L. (Asteraceae/Compositae) vulgare) [Circumbor.-temp.] H ros – Pozzi; muri ombrosi. Picris echioides → Helminthotheca echioides Rarissima. Picris hieracioides L. – Aspraggine comune HHF (Rivana, Ferrara, Revedin 1907: come Sco- [Eurosib.] H scap/H bienn – Incolti e luoghi di- lopendrium officinale DC. o S. officinarum sturbati, prati, argini. Comune Swartz); REV, 282: “In un pozzo della Sammar- HHF (Cannevié, Felisi 1829; Francolino, Felisi tina !” (come Scolopendrium vulgare Sm.); FAD: 1839; “assai comune lungo le vie”, Ferioli 1907); Sammartina, in un pozzo; BOP (Vigarano Mai- REV, 333: “Comune nei campi e prati presso Fer- narda; Mirabello; Ferrara; Castello e Mura di Fer- rara !”; HFE (Cannevié; Foresta Panfilia; Mura rara). Estensi; Porotto); N2000 (Bosco della Mesola; (Foresta Panfilia di S. Agostino, Botte: PM; Fer- Valli di Comacchio); PEM1 (Bonifica del Mez- rara, viale Alfonso d’Este: BGP) zano); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Protetta in Emilia-Romagna, questa bella felce è Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); piuttosto rara nella fascia collinare e montana della TDZE (Sandolo; Cornacervina; Migliarino; Borgo Regione. In pianura è sporadicamente presente su Manara; Alberlungo; Lagosanto; S. Biagio d’Ar- manufatti in microambienti umidi. genta); TUCS (Golena del Panaro a Ospitale; Pon- telagoscuro; Ferrara; Codigoro; S. Giovanni di Physalis L. (Solanaceae) Ostellato; Lido di Volano); TUPF (Bosco della Physalis alkekengi L. – Alchechengi [C NAT?] Mesola). GP1; MAC.

162 Sono state descritte numerose subspp. ma le popo- luoghi ombrosi. Diffusa. lazioni del Ferrarese per ora sono ascrivibili alla sola HHF (Francolino, riva fossi, Felisi s.i.d.; Ferrara, subsp. nominale. “ovunque siepi e fossi”, Felisi s.i.d., subsp. rubra Pilosella Vaill. (Asteraceae/Compositae) (Hoppe) O. Schwartz; id., fuori Porta Romana, Ferioli 1907: sempre come P. magna L.); BER 3: Pilosella officinarum Vaill. – Sparviere pelo- 262-263: “in agro Ferrariensi in viciniis di Sab- setto bioncello” (come P. magna); REV, 314: “Sab- (Hieracium pilosella) bioncello (Bertol.); lungo la strada romana [Europeo-Caucas. (Subatl.)] H ros – Prati, incolti, (Ferioli !); al canile fuori della Porta Po (Fe- scarpate erbose. Raro. rioli !)” PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- HHF (Francolino, Felisi 1848; Rivana, Revedin stino). 1905; Argenta, Ferioli 1906); BER 8: 455-457: (Ferrara, distilleria: AA e PM) “Ferrariâ a Francolino a Felisio”; REV, 334: Pimpinella saxifraga L. – Tragoselino comune “Francolino (Felisi ex Bertol.); sulle mura di Fer- ◆ rara ! pascoli ed argini nella Sammartina !”; TUPF [ ] (Bosco della Mesola). [Europ.-Caucas.] H scap – Prati umidi. Molto rara. Pilosella piloselloides (Vill.) Soják – Sparviere HHF (Prati di Casaglia, Ferioli 1907); REV, 314: fiorentino “Prati di Casaglia (Ferioli !)”. (1Hieracium florentinum, 2Hieracium piloselloides e var. florentinum) Pinus L. (Pinaceae) [Europ.-Caucas.] H scap – Suoli sabbiosi, lungo la Pinus pinaster Aiton – Pino marittimo [C NAT] costa e nell’interno. Non raro. [W-Steno-Medit.] P scap – Boschi litoranei. Col- HHF2 (Bosco della Mesola, Felisi s.i.d.; Franco- tivato per ornamento in giardini e parchi anche al- lino, Felisi s.i.d.; Tenuta Fantina, Argenta, Ferioli l’interno. Comune. 1906); BER1 8: 465-467: “Ferrariâ in muro op- N2000 (Pineta di Volano; Bosco della Mesola; pidi, ex maritimis, et ex nemore della Mesola a Bosco di S. Giustina; Sacca di Goro); PGF; ST; Palù, et a Francolino a Felisio”; REV1, 334: TUPF (Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura “Mura di Ferrara, Francolino, Bosco della Mesola Estensi); PMG (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di a Palù (Felisi ex Bertol.); Prati dell’Uccellino (Fe- S. Giustina). rioli !); arene marittime presso Volano !”; HFE1 (Lido degli Scacchi); N20002 (Bosco della Me- Storicamente introdotto lungo il litorale emiliano- sola); CAN2 (Lido di Volano); TUPF2 (Bosco romagnolo, a formare boschi puri o misti con P. della Mesola: var. florentinum All.) pinea (pinete), soggetti a governo forestale; in al- GP21. cune stazioni rinnova naturalmente. Pilosella piloselloides subsp. praealta (Gochnat) Pinus pinea L. – Pino domestico, pino da pinoli S. Bräut. & Greuter [C NAT] (Hieracium florentinum var. praealtiforme, Hieracium [Euri-Medit.] P scap – Boschi litoranei. Utilizzato praealtum) per alberature stradali, coltivato per ornamento in [Europ.-Caucas.] Prati disturbati, anche urbani. giardini e parchi. Comune. Rara. HHF (Pineta di Mesola, Felisi 1823); REV, 284: HHF (Sammartina, Rivana, Revedin 1906: come “Forma parte dei boschi della Mesola !” N2000 H. florentinum All. var. praealtiforme Bell.); REV, (Pineta di Mesola; Pineta di Volano; Bosco della 334: “Prati nei dintorni di Ferrara fuori della Porta Mesola; Bosco di S. Giustina; Sacca di Goro; Reno ! (specialmente la varietà praealtiforme Lido degli Scacchi); PGF; ST; TUPF (Bosco della Bell.)”; HFE (Ferrara, cortili). Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi); PMG (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina). Pimpinella L. (Apiaceae/Umbelliferae) Storicamente introdotto lungo il litorale emiliano- Pimpinella magna → Pimpinella major romagnolo, a formare boschi puri o misti con P. pi- naster (pinete), soggetti a governo forestale; in varie Pimpinella major (L.) Huds. – Tragoselino stazioni rinnova naturalmente, ed è nel complesso maggiore ben più frequente della specie precedente. (Pimpinella magna) [Europeo-Caucas.] H scap – Margini di boschi e Pistia L. (Araceae)

163 Pistia stratiotes L. – Lattuga d’acqua [C CAS] Asch); BEG (Magnavacca: come P. ramosa [Cosmop] I nat. Coltivata per ornamento negli ac- (Gilib.) Asch.); HFE (Lido delle Nazioni; Dune di quari; talvolta sfugge. Molto rara. Massenzatica; varie della costa ferrarese: sempre (Canali presso Codigoro: PF) come P. indica L.); N2000 (Sacca di Goro; Bosco È una delle invasive più temibili degli ambienti ac- della Mesola; Bosco di S. Giustina; Dune di Mas- quatici. Nel caso di una regolamentazione dedicata senzatica: come P. indica L.); BPM; TUPM al contenimento delle alloctone, dovrebbe esserne (Dune di Massenzatica: come P. indica L.); COR assolutamente proibita la coltivazione in ambienti (“Valli salse” del Delta del Po: come P. ramosa aperti. La segnalazione risale al periodo 2000-2003, Asch.); PMG (Sacca di Goro: come P. indica L.); con un massimo di espansione nel 2001. Il terzo ST; TUPF (Bosco della Mesola: come P. ramosa anno alcuni esemplari hanno fruttificato, in seguito Asch.); TUMS (Dune della Puia: come P. indica non è stata più accertata la presenza e forse oggi è L.). scomparsa. Risalgono a quel periodo altre segnala- GP2; TUPE (come P. indica L.). zioni di presenza casuale in natura, in Veneto presso (Lido di Volano: PM) Padova e Battaglia Terme (PD) (Sburlino, in verbis). Plantago cornutii Gouan – Piantaggine di Cor- Pittosporum L. (Pittosporaceae) nut Pittosporum tobira (Thunb.) W.T. Aiton – Pito- [Alofita Centroasiat.-N.Medit.] H ros – Prati sforo [C NAT] umidi salmastri. Rara. [Asia orient.] NP – Rudereti e ambienti disturbati HHF (Mesola, Ferioli s.i.d.); REV, 326: “Presso (Lido degli Scacchi, ruderi: AA; pineta litoranea l’Adriatico nei prati salso-acquitrinosi (Campana del Lido di Spina; Lago delle Nazioni: S. Monta- 1)” N2000 (Sacca di Goro; Vene di Bellocchio; nari, in Acta Plantarum topic 32976; Lido di Valli e Salina di Comacchio; Valle Bertuzzi; Foce Spina, pineta: PM e AA) Po di Volano); COR; TDPM (luoghi alofili del Delta del Po); PMG (Sacca di Goro). Si tratta delle prime indicazioni per la Regione di (Lido di Volano: PM) questo arbusto termofilo, ampiamente coltivato so- prattutto nella parte orientale. Plantago coronopus L. – Coronopo; Erba sa- etta Plantago L. (Plantaginaceae) [Euri-Medit.] Tscap/ H bienn/H ros – Prati da Plantago altissima L. – Piantaggine palustre umidi a subaridi, anche salmastri, specie pioniera [SE-Europ. (Pannonico-Boreoitalica)] H ros – in ambiti ruderali. Comune. Prati, argini, scarpate erbose. Rara. HHF (Mesola, “sabbie di Volano”, Felisi s.i.d.; “li- HFE (Trava; Taglio della Falce) torale adriatico”, Revedin 1905; Casaglia, “assai (Canale Fosse Foce Argine meridionale, presso comune nei prati”, Ferioli 1906; Mesola, Peyronel stazione di pesca Foce: AA) 1947); VP (Casaglia – Diamantina); REV, 326: “Bonifiche di Gallara (Brighetti); arene marittime Molto simile a P. lanceolata L., dalla quale si di- tra Mesola e Volano ! comune nei prati di Casaglia stingue, oltre che per alcune differenze morfologi- che, per la crescita in habitat primari. La più comune e Diamantina (Ferioli !)” BEG (Diga tra S. Gio- congenere caratterizza habitat secondari e disturbati vanni e Comacchio: anche var. transiens Bég.); ed è spesso sinantropica. HFE (Bosco della Mesola; Lago delle Nazioni; Valle Bertuzzi); N2000 (Sacca di Goro; Bosco Plantago arenaria Waldst. & Kit. – Piantaggine della Mesola; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Co- ramosa macchio; Vene di Bellocchio); PEM1 (Bonifica (Plantago indica, Plantago ramosa) del Mezzano); PGD (Sacca di Goro); PMP1 (Sa- [SE-Europ.-Sudsiber.] T scap – Sabbie costiere. lina di Comacchio); PMP2 (luoghi alofili del Moderatamente diffusa. Delta del Po); ST; TUPF (Bosco della Mesola); HHF (Mesola, “litorale adriatico”, Revedin 1905, TDPM (Lido di Spina); TUCS (Lido degli Scac- come P. ramosa Asch.; Mesola, Pomposa, Ferioli chi; Lido degli Estensi); TUPE. 1908, come P. ramosa Asch.; Mesola, Ferioli (Lido di Volano; Porto Garibaldi; Valle Spavola: 1947, come P. ramosa (Gilib.) Asch.); REV, 326: PM) “Comune nelle arene marittime tra Mesola e Vo- lano ! sulla spiaggia del mare a Volano ! Pomposa, Distribuzione concentrata sulla costa, occasional- Codigoro (Ferioli !)” (come P. ramosa (Gilib.) mente si sviluppa come avventizia all’interno in luo- ghi disturbati.

164 Plantago cynops → Plantago sempervirens (Argine Sanguettola: AA; Lido di Volano; Valli di Plantago indica → Plantago arenaria Comacchio, Argine Agosta; Lido di Spina: PM) Plantago lanceolata L. – Piantaggine minore Plantago media L. – Piantaggine pelosa [◆] [Eurasiat. divenuta Cosmop.] H ros – Prati, in- [Eurasiat.] H ros – Prati, luoghi umidi. Rara. colti, ambiti urbani e suburbani. Molto comune. HHF (Francolino, “riva fossi stradone Costabili”, HHF (Ferrara, “Montagnone, vie diffusissima”, Felisi 1839; id., “vie”, Felisi 1839; Sammartina- Felisi 1839; Mura di Ferrara, Revedin 1905; Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “assai comune in “assai comune in tutti i prati”, Ferioli 1907); REV, prati, pascoli, luoghi erbosi”, Ferioli 1906); REV, 326: “Comune nei pascoli, prati e luoghi erbosi !”; 326: “Prati nei dintorni di Ferrara !”. HFE (Ambrogio); N2000 (Dune di Massenzatica; Plantago ramosa → Plantago arenaria Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Lido degli Scacchi; Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bel- Plantago sempervirens Crantz – Piantaggine le- locchio); CAN (Lido di Volano); FGP; TUDV gnosa (luoghi alofili del Delta del Po); MAC (Alberone; (Plantago cynops) Baura; Ca’ Matte; Cologna; Fossalta; Guarda Fer- [W-Steno-Medit.] Ch suffr – Suoli sabbiosi. Rara. rarese; Masi S. Giacomo; Masi Torello; Ro; HHF (Gallo lungo il Reno, Ferioli 1911; Argenta, Ruina; Sabbioncello S. Pietro; Sabbioncello S. Ferioli 1911); TUPF (Bosco della Mesola). Vittore; Tamara; Villanova); PE2 (ex-zuccherifi- cio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Platanthera Rich. (Orchidaceae) PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI4; Platanthera chlorantha (Custer) Rchb. – Pla- TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; tantera verdastra TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDPM [Eurosib.] G bulb – Boschi termofili. Molto rara. (Lido di Spina); TDZE (Sandolo; Cornacervina; ABF; N2000 (Bosco di S. Giustina; Pineta di Vo- Migliarino; Lago Gattola; Alberlungo; Lago- lano); TUCE (Bosco di S. Giustina). santo); TUCS (Tra Casumaro e S. Bianca; Ferrara; Protetta come le altre Orchidaceae dalla L.R. Poggio Renatico; S. Bartolomeo in Bosco; Co- 2/1977. macchio); TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica). Platanus L. (Platanaceae) GP1; GP2; TUPE. Platanus hispanica Mill. ex Munch. – Platano (Mendica; Bosco di S. Giustina; Valli di Comac- [C CAS] chio, Argine Agosta: PF e PM; Argine Sanguet- (Platanus hybrida, Platanus occidentalis) tola: AA) [SE-Europ.] P scap – Coltivato per alberature stra- Plantago major L. – Piantaggine maggiore dali, parchi e giardini. Solo occasionalmente sfug- [Eurasiat. divenuta Subcosmop.] H ros – Prati, in- gito. colti, luoghi calpestati, anche urbani e periurbani. REV, 297: “Coltivato per ornamento specialmente Comune. lungo i viali; talora subspontaneo” (sub P. occi- HHF (Francolino, “luoghi erbosi” e “riva fossi”, dentalis L.); PI6; PP2 (Mura Estensi: come P. hy- Felisi 1839; Ferrara, “sulla darsena, assai comune brida Brot.). vicino all’abitato”, Ferioli 1906); REV, 326: Ibrido fertile originato dall’incrocio tra P. occiden- “Prati e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara !” talis L. e P. orientalis L., due specie strettamente af- BEG (Pomposa); N2000 (Golene del Po e Isola fini. Bianca; Bosco della Mesola; Taglio della Falce; Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); Platanus hybrida → Platanus hispanica FGP; TDPM; TUDV (luoghi alofili del Delta del Platanus occidentalis → Platanus hispanica Po); MAC (Baura; Cologna; Masi Torello); PE2 Platycladus Spach (Cupressaceae) (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF; ST; TUPF (Bosco della Me- Platycladus orientalis (L.) Franco – Albero sola); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura della vita, Tuia orientale [C CAS] Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Thuja orientalis) stino); TDZE (12 località in tutta la Provincia); [Asia Or.] P scap – Coltivato per ornamento e oc- TUCS (13 località in tutta la Provincia). casionalmente inselvatichito. GP1; TUPE. REV, 284: “Coltivata per ornamento, rinselvati-

165 chita a Ferrara: sui muri del giardino Massari ! e (Pineta di Mesola; Bosco di S. Giustina; Lido di del viale Cavour !”; PI6; PP2 (Mura Estensi). Volano: PF e PM; Argine Sanguettola: AA) Poa L. (Poaceae/Gramineae) Frequente nella forma vivipara, con propaguli ger- minanti direttamente dalle spighette, ancora prima di Poa angustifolia L. – Fienarola di prati [◆] staccarsi dalla pianta madre. [Circumbor.] H caesp – Prati. Molto rara. BEG (Pomposa, come P. pratensis L. var. angu- Poa compressa L. – Fienarola compressa stifolia L.) [Circumbor.] H caesp – Margini erbosi di boschi e macchie. Rara. È nota una sola segnalazione per il Ferrarese; la spe- HHF (Ferrara, “vie”, Felisi 1829); HFE (Bosco di S. cie venne ritrovata anche da Zangheri (1936) nelle Giustina; Lido di Spina); BPM (Dune di Massenza- Pinete Ravennati. Apparentemente scomparsa, ma la tica); PM1 (Boschetto di Mesola); TUCE (Bosco di attuale presenza non può essere esclusa e va verifi- S. Giustina). cata con ricerche mirate. Poa dura → Sclerochloa dura Poa annua L. – Fienarola annuale “Poa eragrostis” → Eragrostis cilianensis (in HHF) [Cosmop.] T caesp – Prati calpestati, incolti nitro- Poa eragrostis → Eragrostis minor fili. Molto comune. Poa fertilis → Poa palustris HHF (Ferrara, “ovunque nelle vie, prati”, Felisi Poa fluitans → Glyceria fluitans s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Argenta, Poa macrostachya → Eragrostis cilianensis “Tenuta Fantina Conte Revedin”, Ferioli 1906); REV, 287: “Lungo le strade nei dintorni di Fer- Poa nemoralis L. – Fienarola dei boschi [◆] rara !” (α typica); “Arene marittime a Magna- [Circumbor.] H caesp – Prati umidi, argini. Rara. vacca !” (β campana N. Terr.); N2000 (Bosco della HHF (Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Ferioli 1909, Mesola); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); var. subuniflora Rchb.: confermata da PF, ma con PEM1 (Bonifica del Mezzano); PP; TUBM (Fo- dubbi sulla var.) resta Panfilia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco Poa palustris (L.) Roth – Fienarola palustre [◆] della Mesola); TDZE (Settepolesini; Sandolo; Al- (Poa fertilis) berlungo); TUCS (15 località in tutta la Provincia). [Circumbor.] H caesp – Golene, alvei fluviali. GP1; MAC. Rara. (Argine Sanguettola: AA) HHF (Francolino, “alveo Padi luogo detto il Gia- Poa aquatica → Glyceria maxima rone” e “Giarone Pellucchi”, Felisi 1848, come P. fertilis L.; id., “Giarone”, Ferioli 1911: rev. e con- Poa bulbosa L. – Fienarola bulbosa ferma PF); BER 10: 460: “Ex alveo Padi a Franco- [Paleotemp.] H caesp – Incolti e prati aridi. Co- lino nel Giarone a Felisio” (come P. fertilis L.); REV, mune. 287: “Nell’alveo di Po al Giarone presso Francolino HHF (Ferrara, “in prati non frequente”, Felisi (Felisi ex Bertol.)”. 1839, come P. b . Smith; id., “porte di Francolino, Felisi s.i.d., come P. b . Smith; id., “sommità muri”, Poa pilosa → Eragrostis pilosa e “ruderi, frequente”, Felisi s.i.d., come P. b . Smith Poa pratensis L. – Fienarola di prati var. vivipara; Francolino, “Giarone”, Felisi s.i.d., [Circumbor.] H caesp – Prati, argini, incolti. Co- come P. b . Smith floribus viviparis; Sammartina- mune. Rivana, Revedin 1905; Mura di Ferrara, Ferioli HHF (Cotignola (RA), “provincia ferrarese”, Ca- 1906, var. vivipara); REV, 287: “Comune nei prati nuto Canuti s.i.d.; Francolino, “ovunque nei e luoghi erbosi dei dintorni di Ferrara ! ed in città prati”, Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, Ferioli sui muri !” BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro); 1905; id., Ferioli 1906; Pontelagoscuro, “lungo il HFE (Mura Estensi; Foresta Panfilia, fo. vivipara); Po”, Revedin 1906); REV, 287: “Prati e luoghi er- N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenza- bosi nei dintorni di Ferrara ! a Berra e nelle boni- tica; Valle Bertuzzi; Lido degli Scacchi; Dune della fiche di Gallara (Brighetti); nelle golene del Po tra Puia; Salina di Comacchio); BPM; TUPM (Dune Casaglia e Pontelagoscuro !” N2000 (Bosco della di Massenzatica); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Mesola; Valle Bertuzzi); TUCS (Diamantina; Fer- goro); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI6; rara; S. Bartolomeo in Bosco; S. Giovanni di PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia Ostellato; Lido delle Nazioni); TUPF (Bosco della di S. Agostino); TUCS (Ferrara; Campotto). Mesola). MAC; TUPE.

166 (Ferrara, prati nitrofili; Mendica: PM; Lido di Vo- Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. tetra- lano: DAL; Argine Sanguettola: AA) phyllum – Migliarina a 4 foglie [Euri-Medit] T scap – Vie, strade, muri, ruderi, Poa sylvicola Guss. – Fienarola moniliforme ambienti urbani. Diffusa. [Euri-Medit.] H caesp – Prati, incolti, luoghi di- HHF (Ferrara, “muri”, Felisi 1830, come P. t . sturbati, margini stradali. Molto comune. Thunb.); REV, 301: “Nel cortile dell’Università di HFE (Ferrara: Parco Massari; Sabbioncello S. Ferrara”; HFE (Ferrara; Lido degli Estensi). Pietro; ex-valle Volano); N2000 (Bosco di S. Giu- stina; Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Polycnemum L. (Chenopodiaceae) Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); FGP; TDPM; TUDV (Luoghi alofili del Delta del Po); Polycnemum majus A. Braun – Canforata mag- PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bo- giore [Ex?] nifica del Mezzano); PGF (Bosco della Mesola); (Polycnemum “arvense”) PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. [Eurasiat.] T scap – Sabbie fluviali e litorali. For- Agostino); PMP1 (Salina di Comacchio); TDZE temente rarefatta rispetto all’800, e probabilmente (Sandolo; Caprile); TUCE (Bosco di S. Giustina); scomparsa. TUPM (Dune di Massenzatica). HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Reno vecchio, Felisi GP1; GP2; MAC; TUPE. 1833; Massenzatica, “ovunque diffusissima”, Fe- (Lido di Volano; Porto Garibaldi: PM) lisi 1839; Mesola, Ferioli 1908: sempre citato come P. arvense L.; rev. PF). Si tratta della Poa più frequente nei prati nitrofili ur- CSZ. bani e suburbani di Ferrara. Una situazione simile si riscontra in quasi tutta la re- Poa trivialis L. – Fienarola comune gione, dove sono disponibili numerose segnalazioni [Eurasiat.] H caesp – Prati, argini, incolti. Co- antiche, ma mancano conferme della presenza. mune. Fanno per ora eccezione solo il Piacentino (Romani, HHF (Francolino, Ferrara, “prati umidi ombrosi in Acta Plantarum, topic 20850, con documenta- non frequente”, Felisi 1838; Francolino, “alveo zione fotografica) e il Reggiano (Branchetti & al. Padi del Giarone”, Felisi 1848; Sammartina-Ri- 2006). vana, Revedin 1905; “comune assieme a P. pra- Polygala L. (Polygalaceae) tensis”, Ferioli 1906; Ferrara, “darsena, lungo il Burana”, Revedin 1908); REV, 287: “Prati e luo- Polygala comosa Schkuhr – Poligala chiomata ghi erbosi nei dintorni di Ferrara ! lungo il Panaro [Centroeurop.-Sudsiber.] H scap – Prati stabili, ar- a Bondeno !”. BEM (Casaglia); N2000 (Golene gini aridi. Rara. del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola); MAC REV, 316: “Prati nei dintorni di Ferrara fuori della (21 località in tutta la Provincia); PI4; TUPR Porta Mare (Ferioli !); Poggio Renatico ! lungo (Valle Santa); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. gli argini del Reno al Gallo ! argini del Po a Fran- Agostino); TDZE; TUCS (28 località in tutta la colino !” (come P. vulgaris L. β comosa Schk.); Provincia); TUPF (Bosco della Mesola). HFE (Bosco della Mesola; Vene di Bellocchio; PI2. Lido di Spina). (Gattola: BGP) Attualmente limitata al settore costiero. Podospermum laciniatum → Scorzonera laciniata Polygala monspeliaca L. – Poligala di Montpellier Polycarpon L. (Caryophyllaceae) [Steno-Medit.] T scap – Prati stabili su sabbie; ter- mofila. Rara. Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. diphyl- HFE (Lido di Spina). lum (Cav.) O. Bolòs & Font Quer – Migliarina a 2 foglie Molto rara in regione e localizzata nel Bolognese [Steno-Medit] T scap – Vie, strade, muri, ruderi, (una sola conferma recente, AA) e in una località della Repubblica di San Marino (Alessandrini & ambienti urbani. Diffusa. Suzzi Valli 1993). HHF (Ferrara, “contrade”, Ferioli 1906, come P. t. L.; rev. PF); HFE (Ferrara; Comacchio). Polygala nicaeensis W.D.J. Koch – Poligala di Nizza In base alle conoscenze attuali, queste sono le prime segnalazioni di presenza in Emilia-Romagna. Pro- [Euri-Medit.] H scap – Prati stabili, radure soleg- babilmente più diffuso, ma finora trascurato. giate. Rara.

167 PGF (Bosco della Mesola). GP1; MAC; PG3; PI2; TUUV. (Valle Spavola: PM) In regione accertata solo la subsp. mediterranea Cho- dat. Una parte delle segnalazioni è probabilmente da at- tribuire a P. arenastrum Boreau, almeno altrettanto Polygala vulgaris L. – Poligala comune diffuso, soprattutto in ambito urbano. [Eurasiat.] H scap – Prati stabili, argini aridi. Non comune. Polygonum baldschuanicum → Fallopia baldschuanica HHF (Ferrara, “prati e bosco Nagliati”, Felisi 1809 Polygonum convolvulus → Fallopia convolvulus (?); Mura di Ferrara, Revedin 1905; id., “Prato Za- Polygonum dumetorum → Fallopia dumetorum vaglia del Sig. Mazzanti 1 km fuori Porta Mare”, Polygonum hydropiper → Persicaria hydropiper Ferioli 1906; Prati tra Uccellino e Poggio Rena- Polygonum lapathifolium → Persicaria lapathifolia tico, Revedin 1906); REV, 316: “Lungo le mura di Polygonum laxiflorum → Persicaria dubia Ferrara ! argini del Po di Goro presso Mesola ! Polygonum laxum → Persicaria maculosa Diamantina ! prati di Poggio Renatico e dell’Uc- Polygonum minus → Persicaria minor cellino, copiosa ! Sammartina ! sugli argini del Polygonum mite → Persicaria dubia Reno al Gallo ! argini del Panaro a Bondeno !” (α Polygonum orientale → Persicaria orientalis typica); BEG (Pomposa); N2000 (Vene di Belloc- Polygonum pallidum → Persicaria lapathifolia chio); TUPF (Bosco della Mesola). Polygonum persicaria → Persicaria maculosa Polygonum salicifolium → Persicaria decipiens Polygonum L. (Polygonaceae) Polypogon Desf. (Poaceae/Gramineae) Polygonum amphibium → Persicaria amphibia Polypogon maritimus Willd. – Coda di lepre Polygonum arenastrum Boreau – Poligono dei marittima sabbioni [Steno-Medit.-Macarones.] T – Prati e incolti ter- [Subcosmop. (?)] T rept – Incolti, prati calpestati e mofili. Raro. disturbati in ambito urbano, popolamenti pionieri HFE (Ex-valle Volano; Bonifica del Mezzano). alonitrofili. Frequente. HHF (Ferrara, “vie”, Felisi s.i.d., come P. avicu- Specie di ambiente preferenzialmente costiero, nel Ferrarese è stata rinvenuta in aree di bonifica. Ter- lare L.; rev. PF e BL; Mesola, Volano, Felisi 1830, mofila, era finora nota solo per regioni dell’Italia come P. aviculare var. litorale Link; rev. PF e BL; centrale e meridionale. Si tratta delle prime segna- Sammartina-Rivana, Revedin 1904, come P. avi- lazioni per la Regione che spostano il limite setten- culare L.; rev. PF e BL); HFE (Mura Estensi; Valli trionale di areale nel versante adriatico. di Comacchio); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Sacca di Goro; Valli di Comacchio); Polypogon monspeliensis (L.) Desf. – Coda di PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura lepre Estensi); PGD (Sacca di Goro); TDPM (Valle [Paleosubtrop.] T scap – Prati e incolti termofili, Campo). anche subsalsi. Comune. TUPB; TUPE. HHF (Ferrara, “fossi vicino a Francolino, Porta S. (Tenuta Sanguettola: AA) Giovanni Battista”, Felisi 1832; Diamantina, “dif- fusissima, riva fossi”, Felisi 1838; Mesola, “sab- Polygonum aviculare L. – Poligono centinodia bie litorale”, Revedin 1905; Casaglia e [Cosmop.] T rept – Incolti, prati calpestati e di- Diamantina, “prati”, Ferioli 1907; Comacchio, sturbati in ambito urbano. Comune. Revedin 1907); BER 1: 379-381: “ex agro Ferra- HHF (Ferrara, “assai comune vicino all’abitato, riensi in viciniis di S. Giovanbattista a Felisio”; sulla darsena”, Ferioli 1906); BER 4: 378-381: VP (Casaglia); REV, 285: “Alla Porta S. Giovanni “Ferrariae”; REV, 299: “Comunissimo lungo le (Felisi ex Bertol.); sabbie del litorale adriatico strade !”; HFE (Rero; S. Biagio di Argenta; Valli di presso Mesola ! e Volano ! prati di Casaglia (Fe- Comacchio; Campotto); N2000 (Golene del Po e rioli !); nei pressi di Comacchio, lungo la strada Isola Bianca; Valli di Comacchio); PP (Foresta tra Ostellato e Magnavacca !”; BEM (Diaman- Panfilia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della tina); HFE (Valle Bertuzzi; Valle Santa; Vene di Mesola); TDZE (Settepolesini; Vigarano Pieve; Bellocchio); N2000 (Valli e Salina di Comacchio; Verginese; Migliarino; Massenzatica; Filo d’Ar- Vene di Bellocchio); PEM1 (Bonifica del Mez- genta; S. Biagio d’Argenta); TUCS (39 località in zano); PI4; TUPR (Valle Santa); TDPM (Valle tutta la Provincia). Bertuzzi); TDZE (Settepolesini; Sandolo; Mi-

168 gliaro; Caprile; Borgo Manara; Filo d’Argenta; S. Navigabile; Argini Po di Volano); PEM1 (Boni- Biagio d’Argenta). fica del Mezzano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Valle Spavola; Porto Garibaldi; Lido di Spina: (Foresta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di PM) Goro); TDZE (Settepolesini; Sandolo; Migliaro; Migliarino; Alberlungo; Lago Gattola; S. Biagio Polypogon viridis (Gouan) Breistr. – Coda di d’Argenta); TUMS (Dune della Puia); TUPM lepre verticillata (Agrostis semiverticillata) (Dune di Massenzatica). [Paleosubtrop.] H caesp – Prati e incolti termofili MAC; PE1. e subalofili. Raro. Populus canescens (Aiton) Sm. – Pioppo gat- HFE (Valle Bertuzzi: sub Agrostis semiverticillata terino (Forssk.) C. Chr.); FGP; TDPM; TUDV (luoghi [S-Europ.] P scap – Boschi ripariali, spesso asso- alofili del Delta del Po). ciato a P. alba con il quale viene confuso. Raro. Polystichum thelypteris → Thelypteris palustris HFE (Cologna Ferrarese; Lido delle Nazioni); N2000 (Foresta Panfilia; Golena del Po e Isola Populus L. (Salicaceae) Bianca; Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola; Populus alba L. – Pioppo bianco Foce del Po di Volano e Taglio della Falce; Bosco [Paleotemp.] P scap – Boschi ripariali, anche in- del Traversante); TUCE (Bosco di S. Giustina). trodotto. Frequentemente coltivato. Comune. (Bosco collegio ENAOLI: DAL) HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “bosco Il vero Pioppo grigio è estremamente localizzato, e Pellucchi”, Felisi 1849; Poggio Renatico, “insel- non può essere escluso che alcune delle indicazioni vatichita nella valle”, Ferioli 1905); BER 10: 361- qui riportate siano in realtà di P. bianco. La distin- 363: “Filius attulit [Giuseppe Bertoloni] ex zione più certa non può basarsi sulla forma delle fo- districtu Bononiensi alla Cassa Argentana prope glie, ma sulla forma delle brattee fiorali. la Sinibalda”; REV, 297: “Colla specie precedente Populus nigra L. – Pioppo nero [P. nigra L., n.d.A.], ma più scarso”.; HFE (Cam- (Populus pyramidalis cv. italica) potto; Foresta Panfilia di S. Agostino); N2000 [Paleotemp.] P scap – Spontaneo nei boschi ripa- (Golene del Po e Isola Bianca; Foce Po di Goro; riali, dove non è comune. Dune di Massenzatica; Bosco della Mesola; HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; “coltivato”, Ferioli Bosco di S. Giustina; Lido degli Scacchi); PE2 1907, anche var. pyramidalis L.); BER 10: 366- (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 (Argini ca- 367: “Inhabitat ripas Padi, ubi vidi in districtu Fer- nale Boicelli e Po di Volano); PEM1 (Bonifica del rariensi in finibus vallis di Boscarolo” (come P. Mezzano); PG2; PGF; TUPF (Bosco della Me- pyramidalis); REV, 297: “Comune lungo i fiumi e sola); PI4; TUPR (Valle Santa e Bosco del Tra- canali ! ed è largamente coltivato” (α typica); versante); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca “Sulle rive del Po lungo i confini della valle di Bo- di Goro); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- scarolo (Bertol.); coltivasi” (β pyramidalis Sa- stino); TDZE (Settepolesini; Sandolo; S. Biagio lisb.); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Lido d’Argenta); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUCS degli Scacchi); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; (Boara); TUPM (Dune di Massenzatica). TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUMS MAC. (Dune della Puia); TUPF (Bosco della Mesola: (Bosco collegio ENAOLI: PM) come P. n . var. europaea Dode). Compare anche nei boschi mesofili e colonizza con CSZ (come P. dilatata). esemplari isolati i terreni aperti in prossimità di ar- (Lido di Volano: DAL; Lido di Spina: PM) gini. Introdotto con esemplari isolati anche nelle aree Populus ×canadensis Moench – Pioppo del Ca- agricole. Molto diffusa e ampiamente coltivata per nada [C NAT] alberature stradali e filari la cultivar “italica”, nota come pioppo cipressino. [Hybrid.-Cult.] P scap – Ibrido fissato, coltivato ma spesso avventizio e talvolta invasivo. Molto Populus pyramidalis → Populus nigra (cv. italica) comune. Populus tremula L. – Tremolo [C CAS] N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Sacca di [Eurosib.] P scap – Introdotto solo occasional- Goro; Bosco della Mesola); PE2 (ex-zuccherifi- mente nei boschi. cio di Codigoro); PE3 (Argini canali Boicelli e PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino, da

169 Corbetta, ma con tutta probabilità introdotto). (Campotto e Valle Santa); PP (Foresta Panfilia di CSZ. S. Agostino); TUZA (Codrea; Formignana; Gorgo; Iolanda di Savoia; Zenzalino). Portulaca L. (Portulacaceae) PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. Portulaca grandiflora Hook. – Amici del sole [C Potamogeton densum/densus → Groenlandia densa CAS] [Neotropic.] T scap – Coltivata nei giardini, occa- Potamogeton lucens L. – Brasca trasparente sionalmente sfugge ma non mostra tendenza alla [Circumbor.] I rad – Fossi e canali con acque me- naturalizzazione. sotrofiche. Raro. (Ferrara: PM) HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d.; id., “fosso del canale Burana”, Ferioli 1907); BER 2: 229- Portulaca oleracea L. – Porcellana 230: “ex Po di Volano in agro Ferrariensi a Prof. [Subcosmop.] T scap – Luoghi disturbati e antro- Campana”; REV, 293: “Nel Po di Volano (Cam- pizzati, colture sarchiate, greti fluviali, pianta ni- pana ex Bertol.); nel canale di Burana (Ferioli !)”; trofila. Comune. HFE (Codigoro; Valle Santa); PI4; TUPR (Valle HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “lungo le Santa). vie”, Ferioli 1907; id., “lungo le vie e in campa- PG3; PI2; TUMM; TUUV. gna vicino all’abitato”, Ferioli 1909); REV, 301: “Lungo le vie a Ferrara (Ferioli !)” N2000 (Go- Potamogeton natans L. – Brasca comune lene del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola; [Subcosmop.] I rad – Fossi, canali, stagni e maceri Salina di Comacchio); PE2 (ex-zuccherificio di con acque meso-eutrofiche. Non comune. Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; BER 2: 223-225: “ex Po di Volano in agro Ferra- PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca di Goro); TDZE riensi a Prof. Campana”; REV, 293: Po di Volano (Verginese; Migliarino; Migliaro; Borgo Manara; (Tironi !) e (Campana ex Bertol.); fosse di circon- Massenzatica; Filo d’Argenta); TUCS (10 località vallazione di Ferrara (Vaccari !); scolo Niccolino in tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola). tra Pontelagoscuro e Casaglia ! canali di Burana ! GP1; PI2; TUPB. e di Cento !”; HFE (Valle Santa); BDFP (Po di Vo- (Bosco di S. Giustina: DAL) lano a Medelana); PP (Fiume Reno c/o Foresta Panfilia di S. Agostino) Le ricerche più recenti hanno permesso di mettere in luce la estrema complessità di questo gruppo, nel Dalle indagini recenti sembra piuttosto raro in Pro- quale sono state descritte numerose piccole specie di vincia, rispetto al congenere e molto simile P. nodo- difficile riconoscimento; sarà necessario identificare sus, con il quale può essere confuso e al quale si quali e quante di queste sono presenti nel Ferrarese. potrebbero attribuire la gran parte delle segnalazioni. Le segnalazioni di REV risalgono certamente a P. na- Potamogeton L. (Potamogetonaceae) tans per il campione “Campana ex Bertol.”, mentre Genere completamente acquatico, con molte spe- per le altre non v’è certezza. Le citazioni potrebbero cie in rarefazione o non confermate di recente. riguardare P. nodosus in: PI4; TUPR (Valle Santa); TDZE (Migliaro); TUZA (Casaglia; Masi Torello; Potamogeton crispus L. – Brasca increspata Zenzalino); PG3; PI2; TUMM; TUUV. [Subcosmop.] I rad – Fossi e canali con acque eu- Potamogeton nodosus Poir. – Brasca nodosa trofiche. Comune. [Subcosmop.] I rad – Fossi, canali, stagni e maceri HHF (“Canale Trotti di fronte alla peschiera”, Fe- con acque meso-eutrofiche. Comune. lisi 1837; Ferrara, “ovunque nei fossi”, Felisi s.i.d.; HHF (Mesola, “canali delle risaie diffusissima”, id., “fossi S. Paolo nel doccione”, Felisi s.i.d.; “Ca- Felisi 1839; Ferrara, Contrapò, “Po di Volano”, Fe- nale Burana e canali di tutta la provincia”, Ferioli lisi 1841; “Canale Burana e altri canali”, Ferioli 1906; Ferrara, “fossa circonvallazione”, Revedin 1906; Scolo Niccolino tra Pontelagoscuro e Casa- 1906); BER 2: 233-235: “ex fossis Ferrariensibus glia, Revedin 1906: sempre come P. natans L.; rev. a Felisio” (come P. crispum); REV, 293: “Nei fossi PF e BL); HFE (Codigoro; Mezzogoro); PEP presso Ferrara (Vaccari !) e (Felisi ex Bertol.); nel (Bosco della Mesola); PP (Fiume Reno c/o Fore- Volano (Tironi !); fossato nell’interno delle mura sta Panfilia di S. Agostino). di Ferrara ! fosse di circonvallazione ! nei canali TUPB. di Burana ! e di Cento !” MAC (Brazzolo; Cocca- nile; Corlo; Ducentola; Masi S. Giacomo; San- Potamogeton pectinatus L. – Brasca delle lagune dolo); PEP (Bosco della Mesola); PI4; TUPR [Subcosmop.] I rad – Fossi, canali, maceri, stagni,

170 anche valli a bassa salinità. Comune. Potentilla L. (Rosaceae) HHF (Ferrara, “S.Paolo, ovunque diffusissima”, Felisi s.i.d.; “Scolo Niccolino”, Revedin 1906; Potentilla alpicola De la Soie ex Fauc. – Cin- “Corsi d’acqua di tutta la provincia”, Ferioli 1907; quefoglia delle Alpi [Ex] Volano, Pomposa, “valli”, Revedin 1908); BER 2: [Alpi] H scap – Prati. Una sola segnalazione 237-239: “ex canalibus Ferrariensibus a Felisio” HHF (Aguscello, “prato Mazzanti ad 1 km da Fer- (come P. pectinatum); REV, 293: “Nei canali (Fe- rara”, Ferioli 1914-15); FIE 2069: “Ferrara, …, se- lisi ex Bertol.); canali fuori Porta Reno (Tironi !); cundum viam quae ad Copparo ducit, 1 km circa canali di Burana ! e di Cento ! valli Tamarisara ! e ab urbe (poss. Zavaglia propr. Mazzanti)”. della Mesola !”; HFE (“Varie del Ferrrarese”; Segnalata anticamente per alcune località emiliane, Ostellato, var. scoparius Wallr.; Valle Santa); COR mai confermate con certezza. Non fa eccezione il (Vene di Bellocchio); MAC (Ambrogio; Baura; Ferrarese, per il quale si ipotizza un avventiziato ef- Cesta; Coccanile; Formignana; Masi Torello); fimero. PEM1 (Bonifica del Mezzano); PEP (Bosco della Potentilla argentea L. – Cinquefoglia bianca Mesola); PI4 (Valle Santa); TDZE (Settepolesini; (Potentilla canescens) Migliarino; Filo d’Argenta) TUZA (Boara; Cesta; [Circumb.] H scap – Prati, argini, luoghi erbosi. Gorgo; Ponte S. Pietro). Non comune. PG3; PG4; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi 1835; id., Fe- Specie caratteristica dell'associazione Potamoge- lisi 1846; Mura di Ferrara, Revedin 1905; “Prati to netum pectinati. Pallarano” e Mura, Ferioli 1914); REV, 308: “Sulle mura di Ferrara ! Dintorni di Ferrara (Felisi ex Potamogeton perfoliatus L. – Brasca arroton- Massalongo 2)”; FIE 2068: “Ferrara, in pratis loco data Pallarano dicto (poss. Cassina di propr. Santini)” [Subcosmop.] I rad – Canali, fossi, canalini di ri- (sia come var. typica Beck, che come fo. angusti- saia. Poco comune. secta Saut.) “Ferrara, supra moenia urbis prope HHF (Mesola, “risaie”, Felisi s.i.d.; Contrapò, “Po locum Montagnola dictum” (sub P. canescens Bes- di Volano”, Felisi 1841; Ferrara, “canale Burana, ser); HFE (Mura Estensi; Valle Bertuzzi); PI6 nel porto”, Ferioli 1907); BER 2: 226-228: “ex Po (Mura Estensi). di Volano in agro Ferrariensi a Prof. Campana” (come P. perfoliatum); REV, 293: “Nel Po di Vo- Potentilla canescens → Potentilla argentea lano (Campana ex Bertol.); nella Darsena del Bu- Potentilla collina Wibel – Cinquefoglia collinare rana (Ferioli !)”; HFE (Jolanda di Savoia; [◆] Mezzogoro). [S-Europ.-Pontica] H scap – Luoghi antropizzati. PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV; TUZA. HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905: come P. a r- Potamogeton pusillus L. – Brasca palermitana gentea × verna); REV, 308: “Colla precedente [P. [Subcosmop.] I rad – Fossi, canalini della rete sco- argentea L., n.d.A.] sulle mura di Ferrara !” (come lante gli ambienti di bonifica. Raro. P. argentea × verna). PEM1 (Bonifica del Mezzano); PEP (Bosco della Potentilla erecta (L.) Rauschel – Cinquefoglia Mesola); PP (Fiume Reno c/o Foresta Panfilia di S. tormentilla Agostino). (1Potentilla tormentilla var. strictissima) TUPB. [Eurasiat.] H scap – Luoghi erbosi umidi in am- Potamogeton trichoides Cham. & Schldtl. – bito boschivo. Rara. Brasca capillare HHF (Mesola, “luoghi ombrosi al bosco grande”, 1 1 [Submedit.-Subatlant.] I rad – Fossi e canalini Felisi 1839, come P. e . L.); PGF; ST ; TUPF della rete scolante gli ambienti di bonifica, risaie. (Bosco della Mesola). Raro. Potentilla gaudini → Potentilla pusilla HHF (Ferrara, “Po di Volano”, Ferioli s.i.d., come P. pusillum; rev. PF e BL); HFE (Gambulaga; Ri- Potentilla indica (Jacks.) T. Wolf – Duchesnea, saie del Basso Ferrarese); TDZE (Settepolesini; falsa fragola [C NAT] 1 Migliarino; Filo d’Argenta); TUZA (Brazzolo; ( Duchesnea indica) Gorgo; Iolanda di Savoia). [Asia Or.] H rept – Giardini e parchi, ambienti ru- PG3; PI2; TUMM; TUUV. derali. Diffusa. PIP21 (Mura Estensi).

171 (Ferrara, giardini e parchi: PM; Poggio Renatico, Potentilla sterilis (L.) Garcke – Cinquefoglia AA) falsa-fragola [◆] [Europ.-Atl. (Steno)] H ros – Prati, scarpate, luo- Potentilla pedata Willd. – Cinquefoglia irta [Ex] ghi erbosi disturbati. Molto rara, non segnalata da [Euri-Medit.] Prati, incolti. tempo. REV, 308: “Prati della Sammartina (Brighetti)” α (Fragaria sterilis) (come P. hirta L. pedata W.) HHF (Ferrara, “Rampari di S. Giovanni Battista”, CSZ. Ferioli 1910, come var. micrantha Ram.; rev. PF Potentilla pusilla Host – Cinquefoglia pelosetta e BL; Argenta, “prato Dugana”, Ferioli 1911: (Potentilla gaudini, Potentilla verna var. gaudini) come Fragaria sterilis L.) [Europ.] H scap – Boschi radi, luoghi erbosi. Specie rara in tutta l’area italiana dove è accertata Rara. per poche regioni e località. I campioni in HHF sono BEG (Pomposa: come P. gaudini); TUPF (Bosco di identità non dubbia. Per l’Emilia, questi sono gli della Mesola: come P. verna L. var. gaudini unici accertamenti dell’antica presenza. Manca con- Gremli). ferma della presenza attuale. Nella regione, che costituisce il limite meridionale di Potentilla tabernaemontani Asch. – Cinquefo- presenza in Italia, è rarissima; nota, oltre che per il glia primaticcia Ferrarese, anche per la montagna piacentina. (Potentilla “verna”) Potentilla recta L. – Cinquefoglia diritta [Europ.] H scap – Prati, incolti. Molto rara. [Pontico] H scap – Prati e argini anche semiaridi REV, 308: “Prati della Sammartina (Brighetti)” e disturbati. Poco comune. (come P. verna L.); HFE (Bosco di S. Giustina; HHF (“Prato Sig. Conte Revedin”, Ferioli 1907); Bosco della Mesola). REV, 308: “Prati della Sammartina (Ferioli !)” GP2. β (come P. hirta L. recta L.); HFE (Porporana; Potentilla tormentilla var. strictissima → Potentilla erecta Ferrara; Gorino; Bonifica del Mezzano; Lido delle Potentilla “verna” → Potentilla tabernaemontani Nazioni); PM1 (“settore litoraneo, argini dei ca- Potentilla verna var. gaudini → Potentilla pusilla nali di irrigazione”). Poterium sanguisorba → Sanguisorba minor (Ferrara: zona industriale ex-Montedison: PM) Primula L. (Primulaceae) Potentilla reptans L. – Cinquefoglia comune [Paleotemp.] H ros – Prati, argini, margini di fossi, Primula acaulis → Primula vulgaris subsp. vulgaris luoghi erbosi disturbati e calpestati. Molto co- Primula vulgaris Huds. subsp. vulgaris – Pri- mune. mula comune. HHF (Francolino, “ovunque”, Felisi 1848; Canale (Primula acaulis) Panfilio, Revedin 1906; “assai comune”, Ferioli [Europeo-Caucas.] H ros – Boschi umidi. Molto 1907); REV, 308: “Comune nei prati e luoghi er- rara e localizzata. bosi dei dintorni di Ferrara !”; HFE (Mura HHF (Porotto, “laghetto il Bosco”, Ferioli 1907); Estensi; Ambrogio); N2000 (Golene del Po e Isola REV, 319: “Alveo del Reno abbandonato lungo la Bianca; Dune di Massenzatica; Bosco della Me- via Pelosa (Ferioli !)” (come P. acaulis (L.) Hill. sola; Valli di Comacchio; Vene di Bellocchio); Jacq.). FGP; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); (Bosco del Traversante: PM) MAC (23 località in tutta la Provincia); PE2 (ex- zuccherificio di Codigoro); PG2; PGF; TUPF; Prunella L. (Lamiaceae/Labiatae) PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Prunella intermedia Link – Prunella [◆] Estensi); PGD (Sacca di Goro); PP; TUBM (Fo- [ibrido] H scap – Incolti. Sporadica. resta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Settepole- FIE 2533: “Ferrara, in partis secus viam quae ad sini; Vigarano Pieve; Sandolo; Migliarino; Bologna ducit, in possessu Rivona” [(sic!) = Ri- Alberlungo; Lago Gattola); TUCS (13 località in vana, a S di Ferrara, n.d.A.] (come Brunella in- tutta la Provincia); TUPM (Dune di Massenza- termedia Lk.). tica). GP1; MAC; PI2; TUMM; TUPE; TUUV. Segnalazione documentata da campione distribuito (Mendica; Lido di Volano; Lido di Spina: PM e con la Flora Italica Exsiccata; mancano conferme PF; Argine Sanguettola; Scolo Scorsuro: AA) della presenza.

172 Prunella laciniata (L.) L. – Prunella gialla (Mura Estensi). [Euri-Medit.] H scap – Prati stabili soggetti a sfal- Prunus domestica L. – Susino [C CAS] cio, prevalentemente in ambito costiero. Rara. (1Brunella laciniata, 2Prunella vulgaris var. laciniata) [Europeo-Caucas.] P scap – Coltivato e talora rin- HHF2 (Mesola, “bosco maggiore”, Felisi 1839; selvatichito. Mura di Ferrara, Revedin 1905; Ferrara, “prati dei REV, 307: “Coltivasi” PE2 (ex-zuccherificio di dintorni”, Ferioli s.i.d.); REV2, 324: “Col tipo sulle Codigoro); PI6 (Mura Estensi); PGD (Pineta di mura e nei dintorni di Ferrara ! arene marittime tra Volano). Mesola e Volano !”; BEG1 (Pomposa; Diga tra S. Prunus myrobalana → Prunus cerasifera Giovanni e Comacchio); HFE (Lido di Spina); N2000 (Bosco della Mesola); TUPF1 (Bosco della Prunus padus L. – Pado, ciliegio a grappolo [C Mesola). CAS] [Eurosib.] P caesp – Coltivato in orti e giardini. Ta- Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris – Prunella lora sfuggito. comune BPM (Dune di Massenzatica); PP2 (Mura (1Brunella vulgaris L.) Estensi). [Circumbor.] H scap – Prati stabili, più o meno soggetti a disturbo, parchi e giardini urbani. Co- Si tratta dei primi accertamenti come pianta sponta- mune. nea in Emilia-Romagna. Albero che nell’Italia a nord del Po si comporta come invasivo. HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “prati e pa- scoli dei dintorni”, Ferioli 1906); REV, 324: “Prati Prunus persica (L.) Batsch – Pesco [C CAS] e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara !”; HFE (Amygdalus persica) (Brazzolo; S. Biagio; Valle Santa); N2000 (Bosco [Asia Orient.] P caesp – Coltivato estesamente; ta- della Mesola); PI4; TUPR1 (Valle Santa); PGD lora sfuggito. (Sacca di Goro); PP; TUBM (Foresta Panfilia di HHF (Ferrara, “in tutta la provincia”, coltivato, Fe- S. Agostino); TUCS (Tra Buonacompra e Casu- rioli 1908: come Amygdalus persica L.); REV, maro; Pontelagoscuro); TUPF (Bosco della Me- 307: “Coltivasi”; PI6; PP2 (Mura Estensi). sola). 1 Prunus spinosa L. subsp. spinosa – Prugnolo MAC . [Europeo-Caucas.] P caesp – Boschi, macchie, ce- (Lido di Volano: PM) spuglieti e siepi. Comune. Prunus L. (Rosaceae) HHF (Ferrara, “ovunque rive di fossi”, Felisi 1835; id., “inselvatichito in ogni dove” [sic !], Ferioli Prunus armeniaca L. – Albicocco [C CAS] 1907); REV, 307: “Dintorni di Ferrara (Ferioli !)” [Asia centrale] P scap – Solo coltivato e talvolta BEG (Pomposa); HFE (Copparo); N2000 (Dune sfuggito accanto a orti e giardini. di Massenzatica; Bosco di S. Giustina; Bosco della REV, 307: “Coltivasi”. Mesola; Foce Po di Volano); BPM; TUPM (Dune Prunus avium L. subsp. avium – Ciliegio selva- di Massenzatica); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- tico goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF [Eurasiatico] P scap – Boschi, siepi, cespuglieti. (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Campotto e Anche coltivato. Localizzato e abbastanza raro. Valle Santa); PGD (Pineta di Volano); PP2 (Mura REV, 307: “Coltivasi” PEM1 (Bonifica del Mez- Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- stino); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS filia di S. Agostino). (Dune della Puia). MAC. Prunus cerasifera Ehrh. – Mirabolano, rusti- (Pineta di Mesola: DAL; Litorale di Bellocchio: cano [C CAS] PM) [Avv.] P caesp – Coltivato in orti e giardini, anche nella cultivar “pissardii nigra” a foglie rosso scuro. Psamma arenaria → Ammophila arenaria subsp. australis Comune. Pteridium Gled. ex Scop. (Dennstaedtia- 1 2 ( P. myrobalana; var. pissardii) ceae) HHF1 (Sammartina-Rivana, “recinto dei cavalli”, Revedin 1905); REV1, 307: “Coltivata, rinselvati- Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquili- chita nelle siepi presso Ferrara: Sammartina !”; num – Felce aquilina PE22 (ex-zuccherificio di Codigoro); PI6; PIP22 (1Pteris aquilina)

173 [Cosmop.] G rhiz – Prati (suoli sabbiosi). Non co- “Berra, Bonifiche di Gallara (Brighetti); copiosa mune e localizzata. lungo la strada che va da Ostellato a Comacchio e HHF1 (Dune di Massenzatica, Felisi 1839; Co- Magnavacca !” (come Glyceria distans (L.) macchio e Porto Garibaldi, Ferioli 1909); REV1, Wahlb. β festucaeformis Heyn.); BEG (Valli di 283: “Boschi della Mesola ! (ma in una sola loca- Comacchio; Pomposa: come Glyceria distans lità)”; BEG1 (Dune tra Comacchio e Po di Vo- Wahlb. subsp. festuciformis Heyn.); BEM (S. Gio- lano); FAD1: Ferrarese alla Mesola; HDP (Bosco vanni di Ostellato: come Glyceria distans Wahlb. della Mesola); N2000 (Dune di Massenzatica; subsp. festuciformis Heyn.); HFE (Valle Bertuzzi; Bosco della Mesola); BOP (Ferrara; Bosco della ex-valle Volano; Valle Campo: sempre come P. Mesola; Lido delle Nazioni); BPM; TUPM (Dune palustris (Seen.) Hayek); N2000 (Sacca di Goro; di Massenzatica); TUMS (Dune di S. Giuseppe); Taglio della Falce; Lido di Volano; Valle Bertuzzi; PG2; PGF; TUPF1 (Bosco della Mesola). Lago delle Nazioni; Valli di Comacchio; Vene di (Ferrara tra via G. Bianchi e via Canapa: PM; S. Bellocchio: come P. palustris (Seen.) Hayek); Giuseppe di Comacchio, Valle Isola: PF, BGP e CAN (Lido di Volano: come P. palustris (Seen.) PM; lungo S.S. Romea: PM) Hayek); COR (Valle Bertuzzi; Valli di Comac- chio); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alofili del Pteris aquilina → Pteridium aquilinum Delta del Po: come P. palustris (Seen.) Hayek); Puccinellia Parl. (Poaceae/Gramineae) PEM1 (Bonifica del Mezzano); PMG (Sacca di Goro: come P. palustris (Seen.) Hayek); PMP1 Puccinellia fasciculata (Torr.) E.P. Bicknell – (Salina di Comacchio: come P. palustris (Seen.) Gramignone delle bonifiche (Glyceria distans subsp./var. borreri) Hayek); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come [Medit.-Atlant.] H caesp (H bienn?) – Prati e ar- Glyceria distans Wahlb. subsp. festuciformis gini alofili, valli salse. Non comune. Heyn.); TDPM (Valle Bertuzzi; Valli e Salina di HHF (Casaglia e Diamantina, “prati”, Ferioli Comacchio; Vene di Bellocchio: come P. palustris 1907: come Glyceria distans (L.) Wahlb.; rev. PF (Seen.) Hayek); TUCS (Bonifica del Mezzano; S. e BL); REV, 288: “Casaglia e Diamantina (Fe- Vito di Ostellato; Comacchio: erroneamente sub rioli ! ex Béguinot)” (come Glyceria distans (L.) Glyceria distans (Jacq.) Wahlenb.). Wahlb. α borreri Bab.); BEG (Diga tra S. Gio- In regione presente solo nel Ferrarese e nel Raven- vanni e Comacchio; Argini Po di Volano; Pom- nate. posa: come Glyceria distans subsp. borreri Bab.); Puccinellia palustris → Puccinellia festuciformis HFE (Gorino; Asinara di S. Giustina; Lido di Spina: sempre come P. borreri (Balb.) Hayek); Pulicaria Gaertn. (Asteraceae/Compositae) N2000 (Asinara di Mesola: come P. borreri Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. – Incensaria (Balb.) Hayek); PEM1 (Bonifica del Mezzano). comune In Emilia-Romagna è presente oltre che nel Ferra- (Inula dysenterica) rese nelle salse del Modenese (FMO) e del Parmense [Euri-Medit.] H scap – Incolti e luoghi disturbati, (Adorni, com. pers.). Qui, in base a revisione dei argini, boschi. Comune campioni d’erbario, vanno riferite anche le prece- HHF (Ferrara “diffusissima riva fossi”, Felisi denti segnalazioni di Puccinellia (Glyceria) distans 1841; id., “paludi sotto le Mura”, Ferioli 1906; e P. (G.) borreri. Pomposa, Revedin 1908); BER 9: 274-276: “ex Puccinellia festuciformis (Host) Parl. – Grami- agro Ferrariensi a Felisio” (come Inula dysente- gnone marittimo rica); REV, 331: “Nel Ferrarese (Felisi ex Ber- (Glyceria festuciformis, Puccinellia palustris) tol.): paludi sotto la mura di Ferrara tra Porta Mare [Steno-Medit.] H caesp – Prati e argini alofili, e Porta Po (Ferioli !); bosco di Pomposa ! Codi- valli salse. Diffusa. goro !” (come P. d . L. Fl. Wett.); HFE (Ruina; Sa- HHF (Comacchio, Revedin 1907, come Glyceria lina di Comacchio; Valle Santa); N2000 (Bosco festucaeformis Heyn.; Bando di Argenta, “Mez- della Mesola; Valle Bertuzzi; Salina di Comac- zano”, Ferioli 1909, come Glyceria festucaefor- chio; Vene di Bellocchio); MAC (Guarda Ferra- mis Heyn.; Bosco della Mesola, Ferioli 1947-48, rese; Masi Torello); PG2; PGF; ST; TUPF (Bosco come Glyceria distans (L.) Wahlb. var. festucae- della Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 formis Heyn.); VP (Casaglia – Diamantina: come (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- Glyceria festucaeformis Heynh.); REV, 288: stino); PMG (Sacca di Goro); TDZE (Vigarano

174 Pieve; Sandolo; Cornacervina; Migliarino; Mi- sola: *come Cotoneaster pyracantha (L.) Spach); gliaro; Lago Gattola; Borgo Manara; S. Biagio TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS (Dune della d’Argenta). Puia). CSZ (sub Inula dysenterica). (Litorale di Bellocchio: PM) (Mendica; Vidara di Mesola: PF e PM; Tenuta Pyrethrum parthenium → Tanacetum parthenium Sanguettola: AA) Pyrus Lindley (Rosaceae) Pulicaria sicula (L.) Moris – Incensaria sici- liana [◆] Pyrus domestica → Sorbus domestica [Steno-Medit.] T scap – Prati, incolti, fossi. Rara. Pyrus malus var. sylvestris → Malus sylvestris HHF (Casaglia e Diamantina, Ferioli 1907); VP Pyrus malus → Malus domestica (Casaglia); REV, 330: “Sulle rive del Po presso Pyrus pyraster Burgsd. – Perastro Mesola (Felisi ex Bertol.); Casaglia e Diamantina [Eurasiat.] – Boschi termofili e mesofili lungo la (Ferioli !)”. costa. Non raro ma localizzato. Specie anticamente segnalata, seppur come molto HHF (Cannevié, Felisi 1839; Mesola, “boschetto rara; la attuale presenza nel Ferrarese appare impro- di pini comune”, Felisi 1839; id., Ferioli s.i.d.; rev. babile. La specie è in regresso a causa della degra- PF e BL); HFE (Bosco della Mesola); N2000 dazione degli ambienti umidi. Forse scomparsa (Bosco di S. Giustina; Bosco della Mesola); PG2; anche dal Modenese, dove era segnalata nella pia- PGF; TUPF* (Bosco della Mesola: *come P.c. nura ai confini con l’Alto Ferrarese (FMO). Grande importanza assume quindi il rinvenimento nel Ra- var. achras); PMG (Sacca di Goro); TUCE vennate alle Foci del Reno (Saiani, Acta Plantarum, (Bosco di S. Giustina). topic 31126 con documentazione fotografica). Pulicaria vulgaris Gaertn. – Incensaria fetida Q (Inula pulicaria) [Paleotemp.] T scap – Prati, incolti, fossi. Rara. Quercus L. (Fagaceae) HHF (Ferrara, Felisi 1839; id., Felisi 1841; Po- Quercus ilex L. subsp. ilex – Leccio rotto strada Pelosa, Ferioli 1903); BER 9: 276- [Steno-Medit.] P scap (P caesp) – Boschi e mac- 277: “Filius attulit ex agro Bononiensi alla Cassa chie costieri, su sabbie; utilizzato anche per rim- Argentana. [Habui] ex agro Ferrariensi, ubi vul- boschimenti, parchi, giardini e alberature stradali. gatissima, a Felisio” (come Inula pulicaria); REV, Diffuso. 330: “Nella Cassa argentana (Bertol. fil. ex Ber- HHF (Bosco della Mesola, Ferioli s.i.d.); REV, tol.); nel Ferrarese volgarissima (Felisi ex Ber- 297: “Forma da sola gran parte dei boschi della tol.); lungo la strada Pelosa presso Porotto Mesola !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- (Vaccari !); lungo il Po a Pontelagoscuro (Fe- lano); N2000 (Bosco di S. Giustina; Cannevié; Pi- rioli !)”; TUPF (Bosco della Mesola). neta di Volano; Dune della Puia; Lido degli Un tempo“vulgatissima”; oggi piuttosto rara e loca- Scacchi; Vene di Bellocchio); BPM; TUPM lizzata. In regresso nel Ferrarese e in tutta la pianura (Dune di Massenzatica); PEM1 (Bonifica del emiliana. Mezzano); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco Pyracantha L. (Rosaceae) della Mesola); PI6; PP2 (Mura Estensi: C); PMG (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina); Pyracantha coccinea M. Roem. – Agazzino TUMS (Dune della Puia). (Cotoneaster pyracantha, Crataegus pyracantha) (Lido di Volano; Lido degli Scacchi: PM) [Steno-Medit.] P caesp – Boschi termofili, mac- chie, siepi. Non comune. Nelle pinete tende a ripristinare le cenosi primarie HHF (Mesola, “al boschetto dei pini”, Felisi 1839; di cui costituisce l'elemento più rappresentativo. Bosco Mesola, Ferioli s.i.d.; Bosco di Pomposa, Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. subsp. pe- Revedin 1908: sempre come Crataegus pyracan- traea – Rovere tha Medic.); REV, 308: “Copioso nella macchia (Quercus robur var. sessilis) di Pomposa !” (come Cotoneaster pyracantha (L.) [Euro. (Subatl.)] P scap (P caesp) – Boschi meso- Spach); HFE (Lido di Spina); N2000 (Bosco di S. acidofili ben drenati. Molto rara. Giustina; Bosco della Mesola; Lido degli Scac- TUPF (Bosco della Mesola: come Q. robur L. var. chi); PGF; ST*; TUPF*; UGA (Bosco della Me- sessilis Ehrh.)

175 Probabilmente introdotta nell'unica stazione certa, [Subcosm.] H scap – Fossi, prati umidi, paludi. la vera rovere è molto rara e localizzata. Con tale Non comune. termine vengono spesso impropriamente indicate HHF (Francolino, “prati umidi”, Felisi 1846; querce di grandi dimensioni che in realtà sono rove- Mura di Ferrara, Revedin 1906; Ferrara, “Porta relle o farnie. Mare, paludi fuori Porta Po”, Ferioli 1906); REV, Quercus pedunculata → Quercus robur subsp. robur 306: “Prati umidi acquitrinosi intorno alle mura di Ferrara all’antica porta degli Angeli ! lungo il Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens – Po di Goro tra Ariano e Mesola ! nell’alveo del Roverella Panaro a Bondeno !” (var. multifidus DC.); BEG [SE-Europ. (subpontica)] P caesp/Pscap – Boschi (Pomposa); N2000 (Bosco della Mesola); TUPF termofili su sabbie lungo la costa, talvolta intro- (Bosco della Mesola). dotta. Rara. CSZ; PI2. N2000 (Bosco della Mesola); BPM (Dune di (Poggio Renatico, villa Fornasini o Sanguettola: Massenzatica); PG2; UGA (Bosco della Mesola); AA) PP (Foresta Panfilia di S. Agostino: introdotta ?); TUMS (Dune della Puia). Ranunculus aquatilis L. – Ranuncolo acquatico (Bosco di S. Giustina; Lido degli Scacchi: PM) [◆] [Subcosmop.] I rad – Fossi, canali. Quercus robur L. subsp. robur – Farnia 1 HDP (“Canalino di Cento e Porotto”, s.i.d., erro- ( Quercus pedunculata) neamente ma sensu FIT come R. aquatilis var. tri- [Europeo-Caucas.] P scap – Boschi planiziali. Co- chophyllus Chaix); BEG (Dune tra Comacchio e mune. Po di Volano). HHF (Mesola, “al Bosco”, Felisi 1839; Franco- lino, “raccolta in una tenuta”, Felisi s.i.d.; id., Fe- Il campione dell'Erbario di F. De Pisis è l'unico cor- lisi s.i.d., come Q. peduncolata; Argenta, “Tenuta rettamente attribuito a questa specie raccolto nel Fer- Fantina Conte Revedin”, Ferioli 1906); REV, 297: rarese. Alla luce di questo aggiornamento potrebbe “Boscaglie e siepi in tutta la provincia ! (var. pe- risultare attendibile anche la citazione di BEG. dunculata Ehrh.); BEG1 (Pomposa); HFE (Foresta Ranunculus arvensis L. – Ranuncolo dei campi Panfilia di S. Agostino); N2000 (Isola Bianca; [Paleotemp. (Archeofita)] T scap – Coltivi e in- Valle Bertuzzi; Bosco della Mesola; Lido di Vo- colti, prati. Non comune. lano; Bosco di S. Giustina; Lido degli Scacchi); HHF (Ferrara, “nei coltivi”, Felisi s.i.d.; Sam- BPM; TUPM1 (Dune di Massenzatica); PEM1 martina-Rivana, Revedin 1905; “in tutti i raccolti (Bonifica del Mezzano); PG2; PGF; ST1; TUPF* della provincia assai comune”, Ferioli 1906); (Bosco della Mesola; * var. pedunculata Ehrh.); REV, 307: “Nei seminati dei dintorni di Ferrara !”; PI4; TUPR1 (Bosco del Traversante); PI6; PP2 HFE (Poggetto di S. Egidio). (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. CSZ. Agostino); PMG (Sacca di Goro); TUCE (Bosco → di S. Giustina). Ranunculus aleae Ranunculus bulbosus subsp. aleae → MAC. Ranunculus aquatilis var. trichophyllus Ranunculus tri- (Pineta di Volano: PM) chophyllus È l’albero che anticamente formava i querceti di pia- Ranunculus bulbosus L. – Ranuncolo bulboso nura; nel Ferrarese oggi è componente caratteristica [Euras.] H scap – Prati, argini e luoghi erbosi di- di formazioni forestali mesofile e termofile costiere sturbati. Molto comune, soprattutto in ambito ur- su dune erose dal tempo o bassure colmate. Utiliz- bano. zata anche in parchi pubblici e privati dove nelle REV, 306: “Prati e luoghi erbosi comune nei din- condizioni favorevoli raggiunge dimensioni rag- torni di Ferrara !” (α typicus); HFE (Ferrara; Mura guardevoli. Estensi; Poggio Renatico, via Uccellino; Ambro- Quercus robur var. sessilis → Quercus petraea gio; Lido di Volano: anche subsp. aleae); N2000 (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Salina di Co- macchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); R PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Cornacervina); TUCS (Lido Ranunculus L. (Ranunculaceae) degli Estensi; Lido di Spina); TUPF (Bosco della Ranunculus acris L. – Ranuncolo comune Mesola).

176 CSZ; GP2. Ranunculus muricatus L. – Ranuncolo spinoso (Argine Po di Goro: DAL) [Euri-Medit.] T scap – Prati umidi, stagni, pozze. Qui soprattutto la subsp. nominale. Molto raro. HFE (Lido di Volano). Ranunculus bulbosus L. subsp. aleae (Willk.) Rouy & Foucaud Ranunculus ophioglossifolius Vill. – Ranuncolo [Euras.] H scap – Prati, argini e luoghi erbosi di- con foglie d’Ofioglosso [Ex?] sturbati. Comune. [Euri-Medit.] T scap – Prati umidi con ristagno (Ranunculus aleae) d’acqua. Molto raro e forse scomparso. HHF (Francolino, Ferrara, “prati uliginosi”, Fe- HHF (Sammartina, “pascoli umidi”, De Notaris lisi 1853; “lungo i fossi”, Felisi 1854; Sammar- 1834; Ferrara, “Barco Nagliatti”, Felisi s.i.d.; id., tina-Rivana, Revedin 1905; “prati e dintorni in “prati paludosi di Porta Po, sotto le mura, prati di tutta la provincia”, Ferioli 1906: sempre subsp. Rivana, Ferioli 1906; Sammartina-Rivana, Reve- aleae (Willk.) Rouy et Fouc.); REV, 307: “Col din 1907); BER 5: 499-500: “ex agro Ferrariensi precedente !” (β aleae Wk.); BEG (Pomposa: var. transpadano al Finaldrello a Felisio”; REV, 306: aleae Wk.); MAC (14 località in tutta la Provin- “Lungo le mura di Ferrara alla Porta Mare (Vac- cia: come R. aleae Willk.). cari !); prati della Sammartina !” Va precisato che secondo alcune fonti questa entità Specie rara in origine e in fortissima rarefazione in è subsp. di R. bulbosus mentre secondo altre si tratta tutta l’area italiana, a causa della riduzione e della di sinonimo di R. neapolitanus Ten. Si preferisce per degradazione degli habitat. Nel Ferrarese mancano ora considerarlo come facente parte di R. bulbosus conferme recenti. BEM lo cita per il “canale di S. dal quale peraltro si distingue anche per ecologia, Martino in Spino” (Prov. MO, limitrofo al Bonde- essendo entità più igrofila. nese). Presente anche nel Bolognese nella Valle La Comune appena a S del Reno (Malalbergo) (Piccoli Ranunculus ficaria L. – Favagello & Gerdol 1979) e nel Ravennate (Punte Alberete – (Ficaria verna) Valle Mandriole: Lazzari & al. 2007). [Eurasiat.] G bulb/H scap – Prati ricchi di sostanza Ranunculus parviflorus L. – Ranuncolo pargo- organica, anche in ambito urbano. Molto comune. letto HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi 1833; Fran- [Medit.-Atl.] T scap – Prati e luoghi erbosi su colino, “da Graziadei luoghi ombrosi”, Felisi suolo sabbioso. Raro. 1839; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “in HHF (Comacchio, Pomposa, Ferioli 1909); BEG tutta la provincia assai comune”, Ferioli 1907); (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Fer- REV, 306: “Campi e prati umidi nei dintorni di rara; Gorino; Lido di Spina). Ferrara !”; HFE (Pontegradella; Baura, subsp. fi- cariiformis); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- Ranunculus peltatus Schrank subsp. baudotii sta Panfilia di S. Agostino). (Godr.) C.D.K. Cook – Ranuncolo di Baudot CSZ (come Ficaria verna); MAC. [Medit.-Atl.] I rad – Acque stagnanti poco pro- (Salina di Comacchio: PM) fonde, forma popolamenti densi in stagione pre- La subsp. ficariiformis (F.W. Schultz) Rouy & Fouc. coce. Molto raro. citata in HFE è nota con certezza solo per la Roma- HFE (Bosco della Mesola) gna; senza ulteriori conferme, i dati sono per ora ri- Specie nuova per il Ferrarese, segnalata dapprima condotti alla subsp. nominale. nel Bolognese (Pellizzari, Piccoli 2000, ma il rinve- Ranunculus lingua L. – Ranuncolo delle canne nimento è del 1994) e poi in altre province orientali e ora per il Ferrarese; si mostra tollerante agli elet- [Ex?] troliti e all’eutrofia, e grazie a queste caratteristiche [Eurasiat.-Temper.] He (H scap) – Comunità di sembra stia espandendo il proprio areale, probabil- elofite in acque stagnanti o debolmente fluenti. mente diffusa dall’avifauna. Forma popolamenti Molto raro, probabilmente scomparso. densi in stagione precoce. HHF (Porporana, “lungo il Po”, Ferioli s.i.d.) Ranunculus philonotis → Ranunculus sardous Specie di ambienti umidi, è in fortissimo regresso e scomparsa da ampie aree. In Regione, dove erano Ranunculus repens L. – Ranuncolo strisciante note poche e in alcuni casi vaghe segnalazioni, man- [Paleotemp. divenuto Subcosmop.] H rept – Prati cano rinvenimenti da molti decenni e allo stato at- umidi e suoli intrisi d’acqua, anche soggetti a di- tuale delle conoscenze si teme che sia scomparso. sturbo. Comune.

177 HHF (“Barco Nagliatti”, e “rive di fossi, diffusis- Santa); MAC (Ducentola; Masi Torello); PEM1 simo”, Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle Santa). 1905; Ferrara, “fossa circondaria, da Porta Mare a CSZ; PI1; PI2; TUPB. Porta Po a Porta Romana”, Ferioli 1905); REV, 306: (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro: AA; Comacchio: “Lungo i fossi ed i canali frequente nei dintorni di PM) Ferrara !”; HFE (Formignana); N2000 (Golene del Ranunculus trichophyllus Chaix – Ranuncolo ca- Po e Isola Bianca); MAC (19 località in tutta la Pro- pillare vincia); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura [Europ.] I rad – Acque stagnanti poco profonde, Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- fossi, maceri. Non raro ma localizzato. stino); TUCS (Ostellato; S. Giovanni di Ostellato; HHF (Ferrara, “ovunque nei fossi”, Felisi s.i.d.; Comacchio; Mesola; Goro; Lido delle Nazioni; Francolino, “ai gorghi”, Felisi s.i.d.; Sammartina- Longastrino). Rivana, “macero”, Revedin 1905; “Macero in pros- PG3; PI2; TUMM; TUUV. simità del mulino vicino alla ferrovia del Veneto”, (Poggio Renatico: Tenuta Sanguettola; Scolo Scor- Ferioli 1906); REV, 306: “Maceri, fossi e canali suro: AA) presso Ferrara ! comune” (come R. aquatilis L. var. Ranunculus sardous Crantz – Ranuncolo sardo trichophyllus Chaix); HFE (Formignana); N2000 (Ranunculus philonotis) (Campotto, come R. sez. Batrachium); BDFP (Me- [Euri-Medit. (Archeofita)] T scap – Incolti, prati delana, via Matrana); MAC (Formignana); PEM1 umidi e suoli fangosi, anche soggetti a disturbo. Dif- (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR* (Campotto e fuso. Valle Santa: *come R. aquatilis L. var. trichophyl- HHF (Ferrara, “Piazza Ariostea”, Felisi s.i.d., come lus Chaix). R. philonotis Ehrh.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; id., “prati del Conte Revedin”, Ferioli 1906, Ranunculus velutinus Ten. – Ranuncolo vellutato come R. philonotis Ehrh.; Sammartina-Rivana, Re- [N-Medit.] H scap – Prati. Raro. vedin 1907, come R. sardous var. parvulus L.; Co- HHF (Ferrara, “Mura da S. Giovanni Battista”, Fe- macchio, Revedin 1907); REV, 307: “Sammartina lisi 1838; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- lungo l’alveo del Reno abbandonato ! e nei prati e rara, “prati e paludi dei dintorni”, Ferioli 1906); fossi ! bonifiche di Gallara, Berra, Cassana (Bri- REV, 306: “Prati nei dintorni di Ferrara !”; HFE ghetti); lungo la strada tra Ostellato ! Comacchio ! (Francolino). e Magnavacca ! La forma parvulus L. nei prati della Raphanus L. (Brassicaceae/Cruciferae) Sammartina ! e a Bondeno !” BEG (Diga tra S. Gio- vanni e Comacchio; Argini Po di Volano; Pomposa); Raphanus raphanistrum L. – Ramolaccio, Rava- HFE (Sottomura di Ferrara; Massenzatica; Uccel- nello selvatico lino di Poggio Renatico; Bonifica del Mezzano); [Euri-Medit. divenuta Circumbor.] T scap – Incolti, PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle campi, ruderi e luoghi disturbati. Comune. Santa); TUCS (10 località in tutta la Provincia). HHF (Francolino, “al bosco Pellucchi”, Felisi 1848; GP1; PI3. Lido di Magnavacca, Revedin 1907; id., Ferioli (Traghetto: BGP) 1909); REV, 304: “Arene marittime a Magna- vacca !”; HFE (Francolino); N2000 (Isola Bianca; Ranunculus sceleratus L. – Ranuncolo tossico Bosco della Mesola); PEM1 (Bonifica del Mez- [Paleotemp.] T scap – Prati umidi, suoli intrisi d’ac- zano); TUCS (Tra Buonacompra e Casumaro; Fer- qua, fossi, fanghi tendenti al disseccamento estivo. rara; Consandolo; Campotto; Lagosanto; Lido delle Comune. Nazioni; Lido degli Scacchi); TUPF (Bosco della HHF (Ferrara, “fossi ovunque”, Felisi s.i.d.; Sam- Mesola: var. landra Moretti). martina-Rivana, “macero”, Revedin 1905; Ferrara, “in tutte le paludi e i fossi assai comune”, Ferioli Raphanus sativus L. – Ravanello [C CAS] 1906; id., “canale Burana e ponte Impero”, Ferioli [Origine ignota] T scap/H scap – Orti. 1947); BEG 1845: “ex districtu Ferrariensi a Ber- HHF (Bondeno, “argini del Panaro”, Revedin gantino [RO, n.d.A.] ... a Felisio”; REV, 307: “Mar- 1907); REV, 304: “Sugli argini del Panaro a Bon- gini dei maceri e fossi nella Sammartina ! paludi deno ! Coltivasi.”; HFE (Iolanda di Savoia). sotto le mura di Ferrara (Ferioli ! Vaccari !); Ber- Rapistrum Adanson (Brassicaceae/Crucife- gantina (Felisi ex Bertol.)”; HFE (Zenzalino); rae) N2000 (Bosco della Mesola; Campotto e Valle

178 Rapistrum rugosum (L.) Arcang. – Miagro pe- (Argine Cavo Napoleonico a S. Agostino: PM) loso (Cakile rugosa, Myagrum rugosum) Reynoutria Houtt. (Polygonaceae) [Euri-Medit.] T scap – Incolti, coltivi, luoghi an- Reynoutria japonica Houtt. var. japonica – Poli- tropizzati. Comune. gono del Giappone [C NAT] HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi s.i.d., come Ca- (Fallopia japonica) kile rugosa DC.; “coltivi lungo il Po”, Felisi s.i.d., [Asia or.] G rhiz – Scarpate e margini stradali er- come Myagrum rugosum L.; Francolino, Felisi bosi. Rara. s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1904; Ferrara, HFE (superstrada FE-mare km 38-39). “assai comune”, Ferioli 1906); REV, 304: “Campi (Tra Ravalle e Casaglia lungo lo Scolo Niccolino, e luoghi incolti frequente nella provincia !” BEG tra Poss.ne Cortetta e Poss.ne Vidara; Cento alla (Dune tra Comacchio e Po di Volano); HFE (Masi Stazione delle autolinee (ex ferroviaria): AA; Pon- S. Giacomo; S. Agostino); MAC (Alberone; Am- telagoscuro, via Lavezzola: PM) brogio; Cologna; Ro; Ruina; Sabbioncello S. Vit- tore: sempre subsp. rugosum); PEM1 (Bonifica del Introdotta come ornamentale, è ormai naturalizzata e Mezzano); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- in rapida espansione; in ambiti fluviali tende a com- portarsi come invasiva. stino); TDZE (Settepolesini; Verginese; Miglia- rino; Migliaro; Massenzatica; Filo d’Argenta; S. Rhamnus L. (Rhamnaceae) Biagio d’Argenta); TUCS (17 località in tutta la Provincia). Rhamnus alaternus L. subsp. alaternus – CSZ (sub Myagrum rugosum); GP1. Alaterno [Steno-Medit.] P caesp – Boschi termofili. Raris- Reseda L. (Resedaceae) simo. ABF; BDFP; WWF (Bosco di S. Giustina, segna- Reseda alba L. subsp. alba – Reseda bianca lazione di F. Roma, 1989). [Steno-Medit.] T scap/ H scap – Muri in ambito urbano. Molto rara. Specie mediterranea, protetta in Regione; diffusa (Ferrara, muri via Mortara: PM) solo nella parte orientale, a volte anche in ambienti artificiali, come sulle mura di Lugo nella pianura Ra- Entità termofila a distribuzione puntiforme, a diffe- vennate. Nel Ferrarese noto per una sola località. renza di quanto accade immediatamente più a sud, ad esempio nel Ravennate, dove è frequente. Rhamnus cathartica L. – Spincervino [S-Europ.-Pontico] P caesp/P scap – Boschi e ce- Reseda lutea L. subsp. lutea – Reseda comune spuglieti mesofili. Poco comune. [Europ.] H scap (T scap) – Prati e luoghi erbosi, HHF (Mesola, “boschetto di pini”, Felisi 1839, anche disturbati. Rara. come Rh. frangula; rev. PF e BL); REV, 315: HHF (“Lungo il Po”, Ferioli s.i.d.; Pontelagoscuro, “Nelle siepi presso S. Luca e Benvignante (Fe- “vicino fabbrica di saponi”, Ferioli 1907); REV, rioli !)”; HFE (Campotto); N2000 (Dune di Mas- 303: “Lungo il Po a Pontelagoscuro (Ferioli !)” senzatica; Bosco di S. Giustina; Bosco della BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro). Mesola; Foce Po di Volano); BPM; TUPM (Dune MAC. di Massenzatica); PEM1 (Bonifica del Mezzano); Reseda luteola L. – Reseda biondella PGF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Valle [Eurasiat. divenuta Circumbor.] H scap/T scap – Santa); PGD (Pineta di Volano); PP (Foresta Pan- Prati, argini, anche muri in ambito urbano. Rara. filia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina). HHF (Francolino, “rive del Po”, Felisi 1839; Rhamnus frangula → Frangula alnus subsp. alnus Gallo, “lungo il Reno”, Revedin 1908; Boccaleone di Argenta, “lungo il Reno”, Ferioli 1908); REV, Rhinanthus L. (Orobanchaceae) 303: “Lungo gli argini del Reno al Gallo e ad Ar- Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich – genta (Ferioli !)”. Cresta di gallo comune (Ferrara, muro Pal. Prosperi Sacrati: PM) (Rhinanthus major) Reseda phyteuma L. subsp. phyteuma – Reseda [Centro-Europa] T scap – Prati stabili soggetti a silvatica sfalcio. Poco comune. [Euri-Medit.] T scap (H scap) – Prati polifiti in am- HHF (Ferrara, “assai comune”, Ferioli 1906, come bito perifluviale. Molto rara. R. major Ehrh.; Gallo, “bosco”, Revedin 1908); REV, 323: “Nei prati a Berra (Brighetti); lungo il

179 Reno al Gallo !”; HFE (Consandolo; Lido di Vo- naro a Bondeno !” (come Nasturtium amphibium lano); N2000 (Vene di Bellocchio); PP (Foresta L. α typicum R. Br.); MAC (Gambulaga; Masi S. Panfilia di S. Agostino). Giacomo; Masi Torello; Ruina; Sandolo; Tresi- gallo; Villanova); PI4; TUPR* (Valle Santa: * Rhinanthus major → Rhinanthus alectorolophus come Nasturtium amphibium R.Br.) Rhinanthus minor Ehrh. – Cresta di gallo mi- PG3; PI3; TUMM; TUUV. nore Specie caratteristica dell'associazione Oenantho – [Circumbor.] T scap – Prati stabili soggetti a sfal- Rorippetum amphibiae. cio. Poco comune. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “Prati Rorippa austriaca (Crantz) Besser – Crescione Dogana”, Revedin s.i.d.); REV, 323: “Campi, prati austriaco [X NAT] e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara ! argini del (Nasturtium austriacum) Po a Francolino ! argini del Panaro a Bondeno !” [Est-Medit.-Pontica] H scap – Incolti, ambiti flu- BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio); HFE viali e luoghi umidi soggetti a disturbo antropico. (Lago delle Nazioni). Non comune. HHF (Rivana, “terreni smossi”, Revedin 1905, Robinia L. (Fabaceae/Leguminosae) come N. austriacum Crantz; Argenta, “darsena, Robinia pseudoacacia L. – Robinia; acacia [C strada x Bologna c/o ferrovia”, Ferioli 1911, come INV] Nasturtium amphibium L. var. austriacum Crantz); REV, 304: “Luoghi incolti presso Ferrara !” (come [Nordamer.] P caesp/P scap – Naturalizzata da se- β coli; coltivata e spontaneizzata, ovunque. Comune. Nasturtium amphibium L. austriacum Crantz); HHF (Ferrara, Felisi 1853; s.i.d., Ferioli 1907); HFE (Mesola); N2000 (Golena del Po presso Isola REV, 311: “Coltivata e naturalizzata in tutta la pro- Bianca). vincia”. N2000 (Isola Bianca e Golene del Po; Rorippa palustris (L.) Besser – Crescione palu- Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; Dune stre di Massenzatica; Foce del Po di Volano; Lido degli (Nasturtium palustre) Scacchi; Valli e Salina di Comacchio); BPM; [Subcosmop.] T scap/H scap – Incolti, ambiti flu- TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zucche- viali e luoghi umidi soggetti a disturbo antropico. rificio di Codigoro); PE3 (Argini Canale Boicelli Diffusa. e Po di Volano); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 HHF (Francolino, “dietro i muri”, Felisi 1834, (Bonifica del Mezzano); PGF; TUPF; UGA come Sisymbrium terrestre L.; id., “giarone Pel- (Bosco della Mesola); PI4 (Bosco del Traversante lucchi comunissima”, Felisi s.i.d., come Nastur- e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; tium palustre DC.; anche a Melara (RO), Felisi TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCE s.i.d.; Pontelagoscuro lungo il Po, Ferioli 1908, (Bosco di S. Giustina). come Nasturtium palustre DC.); FIE 1675: “Prov. MAC; TUPE. di Ferrara: secundum Padum flumen prope Ponte- → lagoscuro” (come Nasturtium palustre DC.); HFE Roegneria canina Elymus caninus (Porporana); PM1 (Golene del Po). Rorippa R. Br. (Brassicaceae/Cruciferae) (Cologna; Poggio Renatico: Scolo Segadizzo: AA) Rorippa amphibia (L.) Besser – Crescione di Rorippa sylvestris (L.) Besser – Crescione radi- Chiana cina (Nasturtium amphibium) (Nasturtium sylvestre) [Eurosiber.] H scap – Luoghi umidi, fossi, risaie. [Eurasiat.] H scap – Prati, incolti, golene, luoghi Poco comune. umidi. Comune HHF (Ferrara, “ovunque luoghi umidi”, Felisi HHF (Ferrara, “di fronte casa Mosti, fuori Porta s.i.d.; Francolino, Felisi 1839; Sammartina-Ri- degli Angeli”, Felisi 1832, come Sisymbrium am- vana, Revedin 1905; Ferrara, strada verso Ponte- phibium Will. var. sylvestris; rev. PF; Caprile, lagoscuro, Revedin 1905; Ferrara, “fossi vicino “ghiaia del Po”, Felisi 1839, come Sisymbrium alla città, assai comune”, Ferioli 1906: sempre terrestre; Ferrara, fossi, Felisi s.i.d., come Na- come Nasturtium amphibium (L.) R.Br.); REV, sturtium amphibium: rev. PF; Sammartina-Ri- 304: “Comune nei fossi, intorno ai maceri, lungo vana, Revedin 1905; Pontelagoscuro, “lungo i canali e nei prati umidi in tutti i dintorni di Fer- l’argine del Po”, Ferioli 1907; “Canale di Burana rara ! lungo il Po a Pontelagoscuro ! lungo il Pa- (Darsena)”, Revedin 1908: campioni del XX se-

180 colo come Nasturtium sylvestre R.Br.); REV, 304: Rostraria Trin. (Poaceae/Gramineae) “Luoghi erbosi sassosi presso Ferrara ! sugli ar- Rostraria cristata (L.) Tzvelev – Paleo cristato gini di Po a Pontelagoscuro ! su quelli del Panaro (1Festuca cristata, 2Koeleria phleoides, 3Lophochloa cri- a Bondeno ! lungo il canale di Burana !” (come stata) Nasturtium sylvestre (L.) R. Br.); HFE (Mura [Subcosmop.] T scap – Prati, incolti. Diffusa. Estensi; Ferrara, Parco Massari; Pontelagoscuro; HHF2 (Mura di Ferrara, Revedin 1905; Ferrara, Italba); N2000 (Golena del Po a Pontelagoscuro); “canale Burana al mulino Altitalia”, Ferioli 1906; PI6; PP2 (Mura Estensi); TUCS (Golena del Pa- Magnavacca, Revedin 1907); REV2, 287: “Sulle naro a Ospitale; Bondeno; Cona; Lido di Volano; mura di Ferrara ! lungo il canale di Burana presso Lido degli Scacchi; Lido di Spina: come Nastur- la Darsena (Ferioli !); arene marittime lungo il tium sylvestre (L.) R. Br.). lido di Magnavacca !”; BEG2 (Dune tra Comac- (Parco Massari; Golene del Po: PM) chio e Po di Volano); HFE1 (Ferrara; Valli di Co- Rosa L. (Rosaceae) macchio); PI6; PIP21 (Mura Estensi). CSZ2; GP21. Rosa canina L. – Rosa canina, rosa di macchia (Ferrara, giardini privati: PM; Poggio Renatico: (Rosa tomentella) AA) [Paleotemp.] P caesp – Boschi, cespuglieti, siepi. Anche esemplari isolati in prati soggetti a qual- Rostraria litorea (All.) Holub – Paleo pube- che disturbo. Comune. scente HHF (Ferrara, “ovunque riva fossi”, Felisi 1833, (Lophochloa pubescens) anche var. dumetorum Thuill. e var. umbellata [Steno-Medit. (baricentro occid.)] T scap – Sabbie Leys.; id., “Bosco Pellucchi”, Felisi 1848; Sam- litoranee. Rara. martina-Rivana, Revedin 1905, var. clematis HFE (Lido degli Estensi; Lido di Spina : come Bechst.; Ferrara, “fra le siepi comunissima”, Fe- Lophochloa pubescens (Lam.) Scholz). rioli 1907; Casaglia, “prato di fronte alla Tenuta Specie termofila di piccole dimensioni, diffusa in Blaio Sig. Muratori prima del ponte del diavolo ambienti sabbiosi litoranei; in Regione anticamente sul Canal Bianco”, Ferioli 1914, sub R. tomentella nota per Rimini (Del Testa 1903), ma qui per ora non Lam.); REV, 308: “Siepi nei dintorni di Ferrara ! confermata. Accertata di recente nel Ravennate sulle mura della città (Ferioli !)” PE2 (ex-zucche- (Bassi 2004); viene qui segnalata per la prima volta rificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- nel Ferrarese. Questa stazione costituisce anche il li- zano); PP2 (Mura Estensi); ST; TUPF (Bosco mite settentrionale dell’areale italiano. della Mesola). Rubia L. (Rubiaceae) (Lagosanto, Marozzo: BGP; Pineta di Mesola: DAL) Rubia peregrina L. – Robbia selvatica [Steno-Medit.] P lian – Boschi termofili, pinete. Gruppo molto complesso, al quale sono riferibili Non rara ma localizzata. molte entità, non sempre riconoscibili con certezza. HHF (Mesola, “al bosco, ovunque diffusissima” e Non è infatti da escludere che sotto questo ampio bi- nomio siano state collocate entità distinte, ma per “comune nella macchia”, Felisi 1839: erronea- ora trascurate. mente sub R. tinctorum; rev. PF e BL; Comacchio, Pomposa, Ferioli 1909); BEG (Dune tra Comac- Rosa sempervirens L. – Rosa di S. Giovanni chio e Po di Volano); N2000 (Bosco di S. Giu- [Steno-Medit.] NP – Boschi e macchie termofili stina; Bosco della Mesola; Foce Po di Volano; costieri. Rara. Valle Bertuzzi; Dune della Puia; Lido degli Scac- HHF (Mesola, “boschi e macchie”, Revedin chi); COR (“Valli salse” del Delta del Po); MAC 1906); REV, 308: “Boschi e macchie tra Mesola e (Gambulaga; Masi S. Giacomo; Masi Torello; S. Volano !”; HFE (Bosco della Mesola); N2000 Biagio); PG2; PGF; ST; TUPF*; UGA (Bosco (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina); della Mesola: *var. anglica Huds.); PMG (Sacca TUCE (Bosco di S. Giustina). di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS Una delle specie più tipiche di boschi e boscaglie (Dune della Puia). mediterranee. In regione è presente solo nella parte (Litorale di Bellocchio: PM) orientale, fino al Bolognese. Liana erbacea, tipica dei boschi luminosi e margini Rosa tomentella → Rosa canina in ambiente mediterraneo. In Regione, la sua pre- senza è strettamente confinata alla fascia costiera,

181 penetrando sporadicamente fino alle basse colline (es. Kurtto & Weber 2009) questa denominazione forlivesi. non viene accolta e le diverse entità sono trattate ◆ come forme (“specie”) separate. Rubus corylifolius Rubia tinctorum L. – Rubbia domestica [ ] è binomio ampiamente utilizzato nella letteratura [Steno-Medit.] H scap – Macchie, siepi. Rara. italiana e in quella locale; si è preferito quindi man- HHF (Francolino, “nella macchia dietro i fossi” e tenere questo nome, in attesa di una soluzione più “fossi all’ombra”, Felisi 1839; id., “riva fossi”, Fe- adeguata. lisi 1849; Ferrara, “strada tra S. Giorgio e Coco- → maro”, Ferioli 1907). Rubus discolor Rubus ulmifolius Rubus fruticosus → Rubus ulmifolius Anticamente coltivata come pianta tintoria e di rado naturalizzata. Oggi è in generale molto localizzata Rubus ulmifolius Schott – Rovo e, nel Ferrarese, mancano conferme recenti. (1R. fruticosus aggr.; 2R. fruticosus; 3R. discolor Weihe & Nees; 4R. fruticosus var. ulmifolius) Rubus L. (Rosaceae) [Euri-Medit.] NP – Boschi, macchie, cespuglieti e Genere poco noto in Italia e nelle singole aree, ca- siepi, pioniero in ambienti disturbati in fase di ri- ratterizzato da una straordinaria ricchezza di forme colonizzazione, anche in zone retrodunali. Molto non di rado difficilmente circoscrivibili, la cui con- comune. sistenza nel Ferrarese è poco nota. La trattazione è HHF3 (Ferrara, “siepi strada di S. Luca e Mura”, del tutto preliminare e basata soprattutto su segna- Ferioli 1906); REV4, 308: “Comune sulle mura di lazioni bibliografiche. Nel Ferrarese è accertata la Ferrara ! nelle macchie e boschi a Mesola ! e nelle presenza di R. ulmifolius, che forma dense macchie siepi di tutta la provincia !”; N2000 (Isola Bianca in diversi ambienti, in particolare nell’area costiera, e Golene del Po; Bosco di S. Giustina; Bosco e di R. caesius, presente in ambienti periforestali su della Mesola; Pineta e Foce del Po di Volano; Lido suoli umidi. L’identità di altre forme è attualmente in degli Scacchi; Valli e Salina di Comacchio); MAC fase di studio; in particolare resta da chiarire il (Ca’ Matte; Masi Torello; Portomaggiore); PE2 gruppo di R. corylifolius. (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 (Argini ca- Rubus caesius L. – Rovo bluastro nali Boicelli e Navigabile; Argini Po di Volano); [Euro-Asiat.] NP – Boschi, cespuglieti e mega- PEM1 (Bonifica del Mezzano); PG21; PGF1; ST2; forbieti in ambiti golenali e ripariali, anche su TUPF 1, 2; UGA (Bosco della Mesola); PI6; PIP21 scarpate e terrapieni. Diffuso. (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- HHF (“stradone Fortezza”, Revedin 1905; “fossi stino); PMG1 (Sacca di Goro); PMP2; TDPM cespugliosi, siepi”, Ferioli 1906); REV, 308: “Col (luoghi alofili del Delta del Po); TDZE (Corna- tipo !” [R. fruticosus L. α ulmifolius Schott., cervina; Migliaro; Lagosanto); TUCE (Bosco di n.d.A.] (come R. fruticosus L. β caesius L.); HFE S. Giustina). (Foresta Panfilia di S. Agostino; Masi Torello); (Valle Bertuzzi; Argine Agosta; Litorale di Bel- N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco di S. locchio: PF e PM; Bosco collegio ENAOLI: Giustina; Bosco della Mesola); PE3 (Argini Po di DAL) Volano); PGF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR (Valle Santa e Bosco del Traversante); PI6; PP2 Rudbeckia L. (Asteraceae/Compositae) (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Rudbeckia laciniata L. – Rudbeckia comune [C Agostino); TDZE (Vigarano Pieve; Sandolo; Cor- CAS] nacervina; Migliarino; Migliaro; Lago Gattola; [Nordamer.] – Avventizia presso abitati. Rara. Lagosanto); TUCE (Bosco di S. Giustina). HFE (Lido degli Estensi). MAC. (Lido di Spina: BGP) (Ferrara, distilleria: AA e PM) Primi rinvenimenti per il Ferrarese di questa orna- Rubus gr. corylifolius Sm. [◆] mentale di origine nordamericana. NP HHF (Argenta, “lungo la ferrovia”, Ferioli 1906); Rumex L. (Polygonaceae) REV: “Lungo la ferrovia d’Argenta (Ferioli !)” Rumex acetosa L. subsp. acetosa – Romice ace- (come R. fruticosus L. γ corylifolius Sm.). tosa; Erba brusca Entità collettiva di incerta collocazione, interpretata [Circumbor.] H scap – Prati e scarpate umidi. come insieme di forme ibridogene in cui uno dei ge- Raro. nitori è Rubus caesius; nelle trattazioni più recenti HHF (Fossadalbero, Felisi 1853; Mura di Ferrara,

182 Ferioli 1906); REV, 299: “Dintorni di Ferrara (Ti- Rumex cristatus DC. subsp. cristatus – Romice roni ! e Vaccari !); sotto le mura (Ferioli !)”; HFE cristato [X INV] (Mura Estensi); PI6; PP2 (Mura Estensi). [NE-Medit.] H scap – Incolti; argini, scarpate, Sembra attualmente circoscritto alla sola cinta mu- aree marginali. Comune e in forte espansione. raria di Ferrara, dove peraltro è diffuso. HFE (Ferrara; Consandolo; Lido di Volano; Go- rino); ARX (Scarpate della superstrada FE-mare Rumex acetosella L. subsp. angiocarpus tra Ostellato e Comacchio). (Murb.) Murb. – Romice con frutto rinchiuso (Ferrara: Ingegneria, via Beethoven, copioso; (R. angiocarpus) Fondo Reno; Lido di Volano: PM; Poggio Rena- [Subcosmop.] H scap – Prati stabili su substrato tico, Scolo Segadizzo; Tra Comacchio e S. Gio- superficialmente decalcificato. Molto raro. vanni di Ostellato: AA) HFE; N2000 (Dune di Massenzatica); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica). Osservato nel Bolognese da almeno una quindicina CSZ (come R. acetosella); GP2. d’anni ma, paradossalmente, riconosciuto solo in tempi recenti, pur essendo di dimensioni non tra- Presente nel Ferrarese in una sola località, le Dune scurabili. Produce un'infiorescenza densa e ramifi- di Massenzatica, anche per la rarità nel territorio cata e poi un’enorme quantità di frutti e semi. Nella provinciale dei prati su substrato superficialmente Flora d’Italia (Pignatti 1982) è registrato solo per la decalcificato. Sicilia. È poi comparso nella nostra regione e nel- l’Italia di Nord-Est (Galasso 2008), ma presumibil- Rumex conglomeratus Murray – Romice con- mente è presente anche nelle regioni peninsulari glomerato interposte; di sicuro è stato rinvenuto anche in Puglia [Euras. Centro-Occid.] H scap – Paludi, boschi (Acta Plantarum, topic 26150). Oggi è ampiamente umidi. Diffuso. diffuso nella parte orientale e centrale dell’Emilia- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Fer- Romagna, dove si trova lungo vie di comunicazione, rara, “fossi acquitrinosi dei dintorni”, Ferioli canali e altri ambienti disturbati. 1910); REV, 299: “Lungo i fossi e le strade fuori Rumex hydrolapathum Hudson – Romice della Porta Reno !”; HFE (Campotto); CAN (Lido tabacco [◆Ex?] di Volano); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. [Europ.] H scap – Fossi, stagni, maceri, luoghi Agostino). umidi in genere. Non segnalato da tempo. MAC. HHF (Francolino, “riva fossi”, Felisi s.i.d.; Pon- (Fondo Reno: PM e BGP) telagoscuro, “fossa a dx”, Ferioli 1907); REV, Rumex crispus L. – Romice crespo 299: “Lungo il canale Panfilio (Ferioli !)”. [Subcosmop.] H scap – Prati e incolti nitrofili. Co- Una delle piante più tipiche delle zone umide e che mune soprattutto in ambiti urbani. più ha subito gli effetti della generale degradazione HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, erro- di questi ambienti, tanto che se ne teme la scomparsa neamente come R. hydrolapathum Huds.: rev. PF da tutta la Regione. In forte regresso in tutto il suo e BL; Ferrara, “sotto le Mura, Porta Mare e Porta areale italiano. Presente, anche se mai frequente, sia Po”, Ferioli 1909, var. obtusifolius (???); id., nel Delta Veneto (MDV) che nelle zone umide del “sotto le Mura”, Ferioli 1911); REV, 299: “Prati Ravennate (Merloni & Piccoli 2004). umidi nei dintorni di Ferrara ! comune”.; HFE Rumex limosus → Rumex palustris (Ro; Campotto); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Sacca di Goro; Bosco della Mesola; Valle Rumex maritimus L. – Romice marittimo Bertuzzi; Valli e Salina di Comacchio); CAN [Eurasiat.] T scap – Fossi, stagni, maceri, luoghi (Lido di Volano); FGP; TDPM; TUDV (luoghi umidi in genere. Non comune. alofili del Delta del Po); MAC (15 località in tutta HHF (Francolino, “gorghi”, Felisi s.i.d., come R. la Provincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); palustris Smith; rev. PF e BL; Ferrara, “sotto le PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle Mura”, Ferioli 1909, come R. maritimum L. var. Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- palustre S.M.; rev. PF e BL); HFE (Albarea; filia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); TDZE Quartesana; Campotto); MAC (Masi Torello; San- (Alberlungo); TUCS (25 località in tutta la Pro- dolo); PI4; TUPR (Valle Santa); PI6 (Mura vincia); TUPF (Bosco della Mesola). Estensi); PMG (Sacca di Goro). GP1; PI2; TUPE. PI2; PI3; TUMM; TUUV. (Mendica: DAL) (Gattola: BGP)

183 Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius – Ro- (Campotto e Valle Santa). mice comune Non registrato per la Regione, dove invece è discre- [Europeo-Caucas. divenuta Subcosmop.] H scap – tamente presente, in CHK, ma evidentemente per Prati, scarpate e incolti nitrofili. Comune soprat- svista. tutto in ambiti urbani. HHF (Francolino, “riva dei fossi”, Felisi 1839, Ruppia L. (Potamogetonaceae) come R. acutus L.; rev. PF e BL; Ferrara, “strada Ruppia cirrhosa (Petagna) Grande – Erba da per Bologna”, Revedin 1905; Mura di Ferrara, Re- chiozzi vedin 1906; Quacchio (Ferrara), “fossa del circon- (Ruppia "maritima") dario”, Ferioli 1907); REV, 299: “Col precedente [Cosmopol.] I rad/I nat – Valli e lagune con acque [R. conglomeratus Murr., n.d.A.] ! a Francolino salmastre, ambienti eurialini. Abbastanza comune (Felisi ex Massal. 2); lungo le mura di Ferrara !”; ma localizzata. HFE (Francolino; Porotto, “subsp. sylvestris”); HHF (Volano, Mesola, “paludi”, Ferioli 1909: CAN (Lido di Volano); PEM1 (Bonifica del Mez- come R. maritima L.; rev. PF); BER 2: 239-241: zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfi- “ex paludosis salsis di Comacchio, a Prof. Cam- lia di S. Agostino); TDZE (Sandolo; Verginese; pana, ubi aves palustres avidissimae sunt ejus her- Migliarino; Migliaro; Lagosanto); TUCS (14 loca- bae, et nucularum” (come R. maritima L.); REV, lità in tutta la Provincia). 293: “Nelle paludi salse di Comacchio, dove gli MAC (subsp. sylvestris (Wallr.) Celak). uccelli palustri ne sono avidissimi tanto dell’erba Rumex palustris Sm. – Romice palustre quanto del seme (Campana ex Bertol.)” (come R. (Rumex limosus) maritima L.); HFE (Valli di Comacchio; Salina di [Eurasiat.] T scap – Fossi, stagni, maceri, luoghi Comacchio); N2000 (Sacca di Goro; Valle Ber- umidi in genere. Raro. tuzzi;Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bel- FIE 2028: “Ferrara, …, loco Valle del Cuore locchio); COR (Vene di Bellocchio: come R. dicto” (come R. limosus Thuill.); PEM1 (Bonifica maritima L.); FGP; TUDV (ambienti alofili som- del Mezzano). mersi del Delta del Po); FPP; GIP (Valli di Co- (Gattola: BGP) macchio: come R. spiralis Dum.); PMG (Sacca di Goro); TDZE (Caprile; Lagosanto). Rumex ×pratensis Mert. & W.D.J. Koch – Ro- (Valle Pega: PM) mice dei prati [◆] (Rumex crispus × obtusifolius) La congenere R. maritima L. non è stata mai accer- REV, 299: “Dintorni di Ferrara” (Ferioli !), come tata nel Ferrarese, pur essendo presente in Regione R. crispo × obtusifolius. nel Ravennate; le relative citazioni sono quindi state [Sebbene la presenza attuale non sia confermata, ricondotte a R. cirrhosa. la attuale presenza di questo ibrido tra due specie Ruppia "maritima" → Ruppia cirrhosa molto frequenti è certa] Ruscus L. (Ruscaceae) Rumex pulcher L. – Romice cavolaccio [Euri-Medit.] H scap (T scap) – Fossi, argini, scar- Ruscus aculeatus L. – Pungitopo pate. Non comune. [Euri-Medit.] Ch frut – Boschi mesofili e termo- HHF (Francolino, “riva dei fossi”, Felisi 1839; fili ombrosi, siepi, macchie, cespuglieti. Localiz- Ferrara, “riva Po di Volano da S. Paolo a S. Gior- zato ma abbondante nelle stazioni adatte. gio”, Ferioli 1905; id., “lungo le strade”, Revedin HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Da Pomposa fino a 1905); REV, 299: “Comune lungo le strade nei Mesola, Ferioli 1908); REV, 295: “Pomposa e dintorni di Ferrara ! nei prati delle Bonifiche di Mesola (Ferioli !)” BEG (Dune tra Comacchio e Gallara (Brighetti)”; HFE (Mura Estensi; Gorino); Po di Volano; Pomposa); N2000 (Bosco di S. Giu- PI6; PP2 (Mura Estensi). stina; Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; CSZ. Cannevié; Valle Bertuzzi; Dune della Puia; Vene di Bellocchio); BPM; TUPM (Dune di Massen- Presente certamente almeno con la subsp. nominale. zatica); COR (“Valli salse” del Delta del Po); Rumex sanguineus L. – Romice sanguineo PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della Me- [Europeo-Caucas.] H scap – Ambiti fluviali, zone sola); PP2 (Mura Estensi); TUCE (Bosco di S. umide. Raro. Giustina). N2000 (Golene del Po e Isola Bianca); PI4; TUPR (Pineta di Mesola; Taglio della Falce; Lido di Vo-

184 lano; Bosco collegio ENAOLI: DAL) Poco osservata e quindi anche poco segnalata, non solo per le piccole dimensioni, ma anche per l’in- Ruta L. (Rutaceae) sufficiente esplorazione degli ambienti in cui vive. In Ruta graveolens L. – Ruta comune [C CAS] realtà è piuttosto diffusa. [S-Europ.-Sudsib.] Ch suffr – Coltivata negli orti. Sagittaria L. (Alismataceae) In una sola stazione sfuggita. HHF (“coltivata”, Felisi s.i.d.; “coltivata, orti”, Fe- Sagittaria sagittifolia L. – Erba-saetta. rioli 1907). [Euriasiat.] I rad – Fossi, canali e canneti. Rara. (Codigoro: sfuggita alla coltura !) HHF (Francolino, valle Cicognara, Felisi 1843; “pianta assai comune”, Ferioli 1907); REV, 294: “Cassa argentana (Bertol. Fil. ex Bertol.); Sam- S martina (Ferioli !); nel Cavo Aldobrandi al Gallo (Ferioli !)” N2000 (Campotto; Bosco della Me- Saccharum ravennae → Tripidium ravennae sola; Bosco S. Giustina); BDFP (Via Boschetto; Sagina L. (Caryophyllaceae) Ferrara S. Bartolo); PI4 (Valle Santa); TUZA (Fer- rara S. Bartolo). Il genere Sagina è risultato piuttosto negletto dai (Canale Lorgana: PF) floristi ferraresi, anche perché si tratta di piante di ridotte dimensioni e non agevole identificazione. Un tempo una della componenti più tipiche della ve- getazione erbacea riparia; oggi è in forte rarefazione, Sagina apetala Ard. – Sagina senza petali tanto che appare scomparsa da numerose aree del- [Euri-Medit.] T scap – Vie, strade, ruderi, am- l’Emilia continentale. In Regione si sta diffondendo bienti urbani, substrati sabbiosi. Comune. Sagittaria latifolia Willd., di origine nordamericana, HHF (Ferrara, “corte dell’Università”, Ferioli che vive in ambienti simili e con la quale può essere 1903); REV, 301: “Nel cortile dell’Università di confusa. Ferrara (Ferioli !)” (come S. procumbens L. var. apetala L.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Salicornia L. (Chenopodiaceae) Volano; Pomposa); HFE (Ferrara; Lido di Spina). Genere tipico di ambienti salmastri o salati. La sua presenza attuale è limitata alla zona costiera. Solo nel 2012 è stata confermata la presenza, anche in virtù dell'estrema difficoltà di determinazione: i I giovani getti sono localmente conservati sottaceto caratteri diacritici molto sfumati generano confu- a scopo alimentare. sione con esemplari giovanili della più frequente S. → procumbens, insediata negli stessi ambienti ma pe- Salicornia fruticosa Sarcocornia fruticosa renne. Salicornia herbacea → Salicornia patula p.p. Sagina maritima G. Don – Sagina marittima “Salicornia herbacea” L. [(Steno) Medit-Atl.] T scap – Valli salmastre. HHF (Mesola-Cannevié, “comunissima”, Felisi Rara. 1839); REV, 300: “Comacchio !” HFE (Vene di Bellocchio; Salina di Comacchio); Binomio classico, sotto il quale storicamente sono PP6 (Vene di Bellocchio; Salina di Comacchio). state trattate due diverse specie: S. patula Duval- S. veneta Nota per due sole località, ma probabilmente più dif- Jouve e Pignatti & Lausi. Gli esemplari in fusa; lo scarso numero di segnalazioni dipende HHF etichettati sotto questo nome non sono suffi- anche dal fatto che questa piccola pianta si sviluppa cientemente conservati per un’attribuzione a una o in stagione primaverile, periodo di scarse indagini l’altra delle due specie effettivamente presenti e dif- negli ambienti salmastri. fuse lungo il litorale ferrarese. Per BER e BEG l’at- tribuzione è intuitiva, non essendo supportata da Sagina procumbens L. subsp. procumbens – Sa- campioni d’erbario o da altri dati, mentre per le sta- gina sdraiata zioni interne di VP, REV e FIE sono disponibili i [Subcosmop. (Sinantrop.)] H caesp – Lastricati corrispondenti campioni in HHF. Attualmente non stradali cittadini, fessure dei marciapiedi. Co- vi sono stazioni alofile con salicornie nel settore in- mune. terno della Provincia, ma l’ecologia e l’habitat delle due specie farebbero supporre che in tali situazioni HHF (Ferrara, “nelle vie”, Felisi s.i.d.); HFE (Fer- fosse insediata S. patula e non S. veneta. Quest’ul- rara); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca); PP2 tima, infatti, cresce abbondantemente in stazioni (Mura Estensi). lungamente soggette a sommersione di acque lagu- (Poggio Renatico; Ferrara, stazione ferroviaria: nari salmastre, quindi in vicinanza del mare. AA) BEM cita una S. herbacea L. per Diamantina e Ca-

185 saglia, località lontane dalla costa con suoli salati, paea); PMG (Sacca di Goro: sub S. ramosissima ma modificate e rese inadatte alla flora alofila a metà J. Woods); PMP1 (Salina di Comacchio). del XX secolo: campioni in HHF provenienti da tali località si potrebbero ricondurre a S. patula, anche se È specie di interesse comunitario, prioritaria (Diret- più somigliante a tale entità sembra quella raccolta tiva “Habitat” All. 2). da Casazza nel 1836 alle Saline di Cervia! Tuttavia va rilevato che questa entità è assai poco Altrettanto incerta è l’attribuzione della citazione in differenziata tanto che nel citato lavoro di Kadereit PG1, per le “valli da pesca del Delta del Po”, di S. & al. 2012, insieme ad altre specie extraitaliane, ramosissima J. Woods, sinonimo di S. dolichosta- viene ricondotta a S. procumbens Sm. subsp. pro- chya Moss, specie non nota per il Ferrarese, ma che cumbens, entità ad ampia distribuzione lungo le probabilmente va riferita a una delle altre due citate coste europee e dell’Asia minore, perdendo quindi il entità. suo carattere di endemita italico. Salicornia patula Duval-Jouve – Salicornia Salix L. (Salicaceae) (Salicornia "herbacea" ) Salix alba L. – Salice bianco [Medit-Atl.] T scap – Luoghi alofili anche distur- (Salix vitellina) bati, specie pioniera in suoli con scheletro gros- [Paleotemp.] P scap – Boschi igrofili, margini di solano. Diffusa. maceri, fossi e canali e ambienti umidi in genere. HHF (Ferrara, “prato S.E. Bonetti vicino a Casa- Spesso coltivato lungo i fossi di separazione delle glia”, Ferioli 1906, come S. herbacea L.); BER 1: proprietà. Comune. 15-17: “Ego observavi … in agro Ferrariensi alla HHF (Francolino, “saliceto in riva al Po”, Felisi Valle di Boscarolo” (come S. herbacea L.); VP 1846; Mura di Ferrara, Revedin s.i.d.; Sammar- (Casaglia: come S. herbacea L.); REV, 300: tina-Rivana, Revedin s.i.d.; “lungo il Po”, Revedin “Valle di Boscarolo (Bertol.); Bonifiche (Peglion s.i.d.; “coltivato qua e là”, Revedin 1906; “colti- 2); nei prati di Casaglia e Diamantina (Ferioli !)” vato lungo il Po e il Reno”, Ferioli 1908); REV, (come S. herbacea L.); BEG (Diga tra S. Gio- 296: “Comunemente coltivato e spontaneo lungo vanni e Comacchio: come S. herbacea L.); FIE i corsi d’acqua”; HFE (Portomaggiore; Cam- 2387: “Ferrara, … loco dicto Prati di Casaglia” potto); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; (come S. herbacea L.); HFE (Goro; Valle Ber- Sacca di Goro e Foce Po di Goro); CAN (Lido di tuzzi; Salina di Comacchio); N2000 (Valli di Co- Volano); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 macchio; Vene di Bellocchio; Valle Bertuzzi; (Canali Boicelli e Navigabile; Po di Volano); Sacca di Goro); CAN (Lido di Volano); COR PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle (Valli di Comacchio: come S. herbacea L.); Santa e Bosco del Traversante); PI6; PP2 (Mura PEM1 (Bonifica del Mezzano); PMP1 (Salina di Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- Comacchio: come S. herbacea s.l.); PMP2 (Delta stino); PMG (Sacca di Goro); TDZE (Settepole- del Po); TDPM (Valle Bertuzzi). sini; Vigarano Pieve; Sandolo; Migliarino; (Comacchio; Porto Garibaldi; Boscoforte: PF e Migliaro; S. Biagio d’Argenta). PM) CSZ; MAC. Il recente lavoro di Kadereit & al. 2012, in base al- Specie caratteristica del Salicetum albae. E' uno dei l’esame delle sequenze di DNA, semplifica molto la componenti più tipici delle boscaglie igrofile peri- sistemazione di Salicornia. Salicornia herbacea fluviali, anche coltivato, per ricavarne vimini, sia viene ricondotta a S. perennans Willd. subsp. pe- nelle piantate che lungo i fossi interpoderali; utiliz- rennans, entità ad ampia distribuzione eurasiatica. zata in particolare la var. (o subsp.) vitellina, così Salicornia "ramosissima" → Salicornia veneta chiamata per il colore giallo della corteccia dei rami dell’anno. Salicornia veneta Pignatti & Lausi – Salicornia Forme a rami tortuosi, introdotte a scopo ornamen- veneta tale e ormai spontanee nelle boscaglie fluviali (es. (Salicornia "ramosissima") lungo il Reno a Cento) sono per ora state riferite a [Endem.] T scap – Luoghi alofili, valli e lagune questa specie, in attesa di approfondimenti. salmastre lungamente inondate. Localizzata ma Salix caprea L. – Salicone comune negli habitat idonei. [Eurasiat.] P caesp – Margini di boschi igrofili. HFE (Salina di Comacchio); N2000 (Valli e Sa- Raro. lina di Comacchio; Vene di Bellocchio; Sacca e HHF (Tra Pomposa e Mesola, “boschetto lungo Scanno di Goro); FGP; PMP2; TDPM; TUDV la strada a sx verso Mesola”, Ferioli 1908); REV, (luoghi alofili del Delta del Po: come S. gr. euro-

186 296: “Tra Pomposa e Mesola (Ferioli !)” (come S. REV, 296: “Coltivato pei vimini”. aurita L. var. caprea L.); N2000 (Bosco di S. Giu- CSZ. stina); PEM1 (Bonifica del Mezzano: introdotto); Salix vitellina → Salix alba TUCE (Bosco di S. Giustina). Salsola L. (Chenopodiaceae) Salix cinerea L. – Salice grigio, salicone [Paleotemp.] P caesp – Ambienti umidi, macchie Salsola kali → Salsola tragus e boscaglie igrofile. Raro. Salsola maritima → Suaeda maritima HHF (Francolino, “golena Graziadei”, Felisi 1846; Salsola soda L. – Salsola soda, lischi, barbe di Coronella di Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, frate “bosco Pellucchi”, Felisi s.i.d.); HFE (Bosco di S. [Paleotemp. (alofita)] T scap – Luoghi alofili e Giustina); N2000 (Campotto e Traversante); salmastri, anche disturbati; argini di canali co- TUCE (Bosco di S. Giustina). stieri. In altre zone d’Italia è coltivata per il con- (Fondo Reno: BGP, AA e PM) sumo alimentare. Diffusa. Specie caratteristica dell'associazione Salicetum ci- HHF (Mesola, “al porto di Volano”, Felisi 1837; nereae, boscaglia igrofila rara e minacciata. Volano, “campagna ferrarese in marittimi”, Felisi Salix helix → Salix purpurea 1839; Diamantina, Ferioli 1907; Pomposa e Vo- Salix monandra → Salix purpurea lano, Revedin 1908); BER 3: 54-56: ex Valle nova Volana a Dallagata, ex Mesola a Palù in ora cir- Salix purpurea L. subsp. purpurea – Salice cumpadana a Felisio; VP (Diamantina); REV: rosso “Mesola a Palù (Felisi ex Bertol.); valle nuova di (Salix helix, Salix monandra) Volano (Dall’Agata ex Bertol.); Diamantina (Fe- [Euro-Asiat.] P scap – Ambienti umidi, macchie e rioli !); tra Pomposa e Volano ! Comacchio !” boscaglie in greti e alvei fluviali. Non comune. BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio); HFE HHF (Francolino, “bosco Pellucchi”, Felisi 1849, (Bonifica del Mezzano); N2000 (Scannone di anche come S. helix L. e S. monandra Ard.; Goro; Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Comacchio; “lungo il Po, golene”, Ferioli 1909); HFE (Dune Boscoforte); CAN (Lido di Volano); COR (Valli di Massenzatica; Valle Santa); PP (Foresta Panfi- di Comacchio); FGP; PMP2; TUDV (luoghi alo- lia di S. Agostino); PM1 (Bosco del Traversante); fili del Delta del Po); PEM1; TUCS (Bonifica del TDZE (Settepolesini; Migliaro; S. Biagio d’Ar- Mezzano); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF genta). (Bosco della Mesola); TDPM (Valle Bertuzzi; CSZ (come S. helix). Valli di Comacchio) (Torre Tieni: PF e PM) (Bacini di Bando: PM) Salix triandra L. – Salice da ceste Salsola tragus L. – Salsola erba-cali [Eurosib.] P caesp – Ambienti umidi, macchie e (Salsola kali subsp. kali e subsp. tragus) boscaglie in greti e alvei fluviali. Non comune. [Eurasiat.] T scap – Sabbie fluviali e costiere, HHF (Francolino, “rive del Po”, Felisi 1846; id., dune interne e luoghi salsi. Non comune. “dietro il Po e forma quasi tutto il folto dietro ai BEG (Caprile; tra Pomposa e Codigoro; Magna- boschi”, Felisi s.i.d.; id., “dietro il Po”, Felisi vacca); N2000 (Scannone di Goro; Bosco della s.i.d., erroneamente come S. viminale: rev. PF; Mesola; Dune di Massenzatica; Lido di Volano; Coronella di Francolino, Felisi s.i.d., come S. Lido degli Scacchi); BPM; TUPM (Dune di Mas- amygdalina L.; tra Pontelagoscuro e Francolino, senzatica); CAN (Lido di Volano); PMG (Sacca “golene del Po”, Revedin 1906; “golene del Po”, di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TUMS Ferioli 1909); REV, 296: “Lungo il Po tra Ponte- (Dune della Puia); TUPE (sia come S. kali L. lagoscuro e Francolino ! (anche la forma amyg- subsp. kali che subsp. tragus (L.) Nyman). dalina L.)”; HFE (Porporana; Gambulaga); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). In assenza di campioni e di ulteriori dati non è pos- sibile attribuire le segnalazioni al rango sottospeci- (Porporana; Torre Tieni: PM; Lungo il Reno a fico. Cento e a Poggio Renatico: AA; Fondo Reno: PM e BGP) Salsola tragus L. subsp. pontica (Pallas) Rilke – ◆ Salsola erba-cali Salix viminalis L. – Salice da vimini [ ] [Eurasiat.] T scap – Sabbie fluviali e costiere, [Eurosib.] P caesp – Coltivato e in passato sub- dune interne e luoghi salsi. Non comune. spontaneo.

187 (Salsola kali subsp. kali e subsp. tragus: vedi nota) Salvia verbenaca L. – Salvia minore HHF (Monticelli, “diffusissima”, Felisi 1839; Vo- (Salvia multifida) lano, “spiaggia comunissima”, Felisi 1839; Me- [Medit.-Atl.] H scap – Incolti, prati e argini aridi, lara (RO), “nell’isoletta detta di Polastri in mezzo sabbie costiere erose. Più termofila della conge- al Po, in locis arenosis”, Felisi s.i.d.; Codigoro e nere S. pratensis. Diffusa. Pomposa, Ferioli 1908; Argenta, “lungo il Reno”, HHF (Ferrara, “Montagnone”, Revedin 1905; Co- Ferioli 1911; Mesola, Ferioli 1947: campioni di digoro, Comacchio, Ferioli 1909); BER 1: 149- Ferioli come S. kali L. subsp. tragus, per tutti rev. 152: “Habui ex Comacchio ab Eq. Salina filio” PF); REV, 300: “Sul littorale alla foce del Po (Mo- (come S. multifida S. et S.); REV, 325: “Sulle retti e Ranieri ex Bertol.); Codigoro e Pomposa mura di Ferrara al Montagnone ! argini nella Sam- (Ferioli !)” (come S. kali L. β tragus L.); HFE martina ! presso la Coronella ! lungo la strada pro- (Lido di Volano: rev. PF) vinciale di Bologna ! Portomaggiore ! Pomposa !” Non del tutto definita la distinzione tra S. kali e S. BEG (Pomposa; Dune tra Comacchio e Po di Vo- tragus. Seguendo Mosyakin (SAL), le piante della lano; Magnavacca: var. multifida; Coltivati tra Ca- costa emiliano-romagnola si identificherebbero con sale Rizzato e Caprile); HFE (Mura Estensi; Valli certezza per S. kali. Ma la recente revisione di que- di Comacchio; Lido di Spina; Lago delle Nazioni: sto complesso polimorfo e in attiva speciazione, ef- quest’ultimo come S. multifida S. et S.); ST; fettuata da Rilke (1999), sostituisce S. tragus L. TUPF (Bosco della Mesola). subsp. pontica (Pallas) Rilke a S. kali L. subsp. pon- (Lagosanto, Marozzo: BGP) tica (Pallas) Mosyakin. La stessa S. Rilke ha fornito la chiave per l’identificazione delle sottospecie di S. Qui vanno riferite anche le segnalazioni di Salvia tragus e ha determinato campioni ravennati di D. Sa- clandestina L. (S. multifida Sibth. & Sm.) indicata iani, alcuni come appartenenti a S. tragus subsp. per il Ferrarese, ma la cui presenza non è invece con- pontica, altri alla subsp. nominale. Comunque, la fermata. Nelle praterie arginali si presentano indivi- vera S. kali L. è da considerare assente dalla flora dui o gruppi con caratteri, come il colore delle dell’Emilia-Romagna secondo CHK, e addirittura corolle, che potrebbero erroneamente essere ricon- assente dalla flora italiana secondo Rilke. Restano dotte a S. clandestina. Tuttavia la specie in senso da chiarire i rapporti sistematici tra S. kali e S. tra- proprio presenta foglie profondamente lobate, è di gus e le differenze morfologiche affidabili che per- piccola taglia, con fioritura molto precoce e la sua mettano di distinguerle. presenza è limitata a litorali sabbiosi, in condizioni di naturalità elevata (Del Carratore & Garbari 1997). Salvia L. (Lamiaceae/Labiatae) Salvia virgata Jacq. – Salvia arcuata Salvia multifida → Salvia verbenaca [SE-Europ. (subpontica)] H scap – Prati aridi ter- mofili, argini. Rara. Salvia pratensis L. – Salvia comune HFE (Valli di Comacchio; Gorino). [Euri-Medit.] H scap – Incolti, prati stabili, argini, scarpate stradali. Molto comune. Si tratta delle prime segnalazioni attuali per l’Emi- HHF (Mura di Ferrara “da S. Paolo”, Felisi 1828; lia-Romagna. Nelle flore nazionali recenti questa id., “in tutti i prati e pascoli, lungo le mura, cam- specie viene infatti indicata solo per l’Italia centrale pagna”, Ferioli 1906; Sammartina-Rivana, Reve- e meridionale. Sono stati rintracciati dati d’erbario e din 1907, “fo. rosea Béguinot”); REV, 325: bibliografici per l’Emilia (Mattei, ined., Mura di Bo- logna) e la Romagna (in particolare Caldesi 1879- “Comune nei pascoli, prati e luoghi erbosi ! la 1880 per il Faentino), di cui s’era perduta memoria. forma rosea Bég. nei prati della Sammartina !”; Quindi i rinvenimenti qui presentati, che stabiliscono HDP (Mura Estensi); BEG (Diga tra S. Giovanni l’attuale limite settentrionale dell’areale italiano, co- e Comacchio); HFE (Mura Estensi; Pontelago- stituiscono non tanto novità quanto piuttosto con- scuro); LAG (Argine Po di Marozzo); N2000 ferma – a distanza di oltre un secolo – della presenza (Bosco della Mesola; Salina di Comacchio); in Regione. MAC (11 località in tutta la Provincia); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Argini di Valle Salvinia Ség. (Salviniaceae) Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- Salvinia natans (L.) All. – Erba-pesce filia di S. Agostino); TUMS (Dune della Puia); [Euras.-temp.] I nat / T – Canali di bonifica, fossi, TUPF (Bosco della Mesola). stagni, risaie. Diffusa. GP2. HHF (Ferrara, “ovunque nelle acque”, Felisi s.i.d.; (Argine Sanguettola: AA) Canale Burana, Ferioli 1907); REV, 283: “Nel Poatello (Bertol.); nel Burana e nel Po di Volano

188 (Ferioli !)”; FAD: Canale di Burana; Poatello; Po e Po di Volano); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 di Volano; HFE (Valle Santa); N2000 (Campotto (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle Santa); e Valle Santa; Po di Goro; Golena Po a Pontela- PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di goscuro; Isola Bianca; Dindona); BDFP (Valle S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giustina). Santa; Valpagliaro); BOP (Bondeno; Gavello di MAC. Bondeno; Pilastri; Zerbinate; Copparo; Berra; Monticelli; Codigoro; Scortichino; Vigarano Mai- Samolus L. (Primulaceae) narda; Casumaro; Mirabello; Corlo; Ferrara; Samolus valerandi L. – Lino d’acqua Quartesana; Valpagliaro; Dosso di S. Agostino; [Subcosmop.] H scap – Fanghi umidi soggetti a Voghiera; Valle Santa); PE3 (Po di Volano); PE4 sommersione stagionale, talora debolmente alo- (Canale navigabile; Vallette di Ostellato); PEP fili. Non raro. (Bosco della Mesola); PI4; TUPR; WWF (Valle HHF (Ferrara, “giù dalle mura verso la Porta degli Santa); TUZA (Argenta; Masi Torello; S. Giu- Angeli”, Ferioli 1906; Cannevié, “dosso”, Reve- seppe di Comacchio). din 1906); REV, 319: “Lungo il dosso di Canne- PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. vié ! Pomposa ! sotto le mura di Ferrara (Cavo Napoleonico, sx idrografica, alla deriva- (Ferioli !)” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- zione del canale che si diparte verso occidente: lano); HFE (Vallo delle Mura Estensi; Valle AA) Santa); N2000 (Campotto e Valle Santa; Sacca di Specie caratteristica dell'associazione Spirodelo – Goro; Asinara; Bosco della Mesola; Foce Po di Salvinietum natantis. Predilige acque a forte riscal- Volano; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Vo- damento estivo. lano); COR (“Valli salse”); PEP; PG2; PGF; ST; TULA; TUPF (Bosco della Mesola); PI4; TUPR Sambucus L. (Adoxaceae) (Campotto e Valle Santa); PI6 (Ex?) (Mura Sambucus ebulus L. – Ebbio Estensi); PMG (Sacca di Goro). [Euri-Medit.] G rhiz – Argini fluviali e stradali, (Gradizza: BGP; Vidara: PF) fossi, comunità di megaforbie in aree golenali. Sanguisorba L. (Rosaceae) Comune. HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara, “strada cir- Sanguisorba minor Scop. – Pimpinella condaria da Porta Mare a Porta Romana”, Ferioli (Poterium sanguisorba) 1906); REV 327: “Luoghi selvatici lungo le [Paleotemp.] H scap – Prati e argini stabili, da strade, le siepi e i fossati nei dintorni di Ferrara ! umidi a semiaridi, dune consolidate ed erose. Co- lungo il Po di Goro tra Ariano e Mesola !” N2000 mune. (Isola Bianca e Golene del Po; Bosco della Me- HHF (Ferrara, “ovunque frequentissima”, Felisi sola); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PE3 1832; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “luoghi (Argini Canale Boicelli, Po di Volano, Canale Na- erbosi prati comunissima”, Ferioli 1906: sempre vigabile); PE4 (Vallette di Ostellato); PI4; TUPR come Poterium sanguisorba L.); REV, 308: “Co- (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- mune nei prati e pascoli dei dintorni di Ferrara ! sta Panfilia di S. Agostino); TUPF (Bosco della ed anche nei boschi a Mesola !” (come Poterium Mesola). sanguisorba L.); BEG (Dune tra Comacchio e Po MAC. di Volano); HFE (Mura Estensi; Sabbioncello S. Vittore: subsp. muricata); N2000 (Dune di Mas- Sambucus nigra L. – Sambuco senzatica; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; [Europ.-Caucas.] P caesp – Siepi e cespuglieti, Dune della Puia; Lago di Spina; Vene di Belloc- boschi, argini, fossi, aree disturbate, ruderi. Molto chio); AGO; ST*; TUPF*; UGA (Bosco della comune. Mesola: *come Poterium sanguisorba L.); MAC HHF (Ferrara, “comune lungo le siepi”, Ferioli (Ruina; Villanova); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- 1906); REV, 327: “Luoghi selvatici ed incolti, ma- stino); TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di cerie e siepi nei dintorni di Ferrara ! ed in città !”; Massenzatica). HFE (Mura Estensi); N2000 (Isola Bianca e Go- GP2; TUPE. lene del Po; Bosco di S. Giustina; Dune di Mas- (Poggio Renatico: Argine Sanguettola; Gallo ar- senzatica; Valle Bertuzzi; Bosco Spada); BPM; gine del Reno: AA; Bosco di S. Giustina; Lido TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zucche- degli Scacchi; Pineta di Mesola: DAL, PF e PM) rificio di Codigoro); PE3 (Argini canale Boicelli

189 Sono state riunite qui tutte le segnalazioni, anche se [Euri-Medit.] Ch frut – Luoghi alofili, valli salse. riferite alla subsp. “muricata” (subsp. balearica Poco comune. (Nyman) Muñoz Garm. & C. Navarro), entità non HFE (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio); N2000 sempre distinta dai rilevatori, ma che, in base ad os- (Valli di Comacchio; Vene di Bellocchio; Valle servazioni speditive, appare piuttosto diffusa. Bertuzzi); COR (Vene di Bellocchio); FGP; Saponaria (Ser.) Link (Caryophyllaceae) TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); PG1 (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio); TDPM Saponaria officinalis L. – Saponaria (Valle Bertuzzi; Valli di Comacchio). [Eurosiber.] H scap – Fossi, incolti, luoghi distur- bati: pianta nitrofila. Poco comune. In alcuni documenti (TDPM; Pellizzari & al. 2004) HHF (Ferrara, “via verso Bologna abbondante”, è stato ipotizzato per questa entità che essa appar- tenga alla varietà (o forma) deflexa Rouy di S. fruti- Felisi 1844; Mesola, Revedin 1906; Bosco Me- cosa, seguendo in ciò una proposta di Géhu & sola, “lungo la strada”, Ferioli 1908); REV, 302: Biondi (1994). Dopo ulteriori approfondimenti, l'at- “Mesola !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- tribuzione a S. perennis è stata riconfermata sulla lano); LAG (Volania, zona Motte); PI6; PP2 base di quanto riportato da Frondoni e Iberite (Mura Estensi). (2002), ripreso da CHK e da Anzalone & al. 2010 e (Bosco di S. Giustina: PM) per la Laguna di Venezia da Ghirelli & al. 2007. Saponaria vaccaria → Vaccaria hispanica Satureja L. (Lamiaceae/Labiatae) Sarcocornia A.J. Scott (Chenopodiaceae) Satureja acinos → Clinopodium acinos → Sarcocornia fruticosa (L.) A.J. Scott fo. typica – Satureja calamintha e var. nepeta Calamintha nepeta Salicornia fruticosa Satureja hortensis L. – Santoreggia [C NAT] (1Arthrocnemum fruticosum, 2Salicornia fruticosa) [W-Asiat.- divenuta Euri-Medit.] T scap – Colti- [Euri-Medit. e Sudafr.] Luoghi alofili, valli salse. vata negli orti e talvolta sfuggita. Non comune. Comune. HHF (“Coltivato in giardini”, Ferioli 1907); REV, HHF2 (“litorale adriatico”, Revedin 1905; Pom- 325: “Coltivata e talora sfuggita alla coltura; tro- posa-Volano, Revedin 1908; Mesola, Peyronel vata in tale stato a Ferrara sui muri che fiancheg- 1947); BER2 1: 17-20: “Obtinui ex inundatis di giano il viale Cavour ! e la via Ripagrande !”; Comacchio ab Eq. Salina filio, ex ora circumpa- HFE (Ferrara, giardini). dana ad ostia Eridani a Volano, Primaro, et Co- (Francolino, rinselvatichita, giardini: PM) macchio a Dallagata discipulo meo”; VP2 (Diamantina); REV2, 300: “Comacchio, foce del Satureja nepeta → Calamintha nepeta Volano e del Primaro (Salina fil. ex Bertol.); arene Satureja vulgaris → Clinopodium vulgare marittime tra Goro e Volano ! copiosa sui dossi Saxifraga L. (Saxifragaceae) delle valli presso Cannevié ! Pomposa ! Comac- chio ! Diamantina (Peglion 4)”; HDP (“Pomposa Saxifraga tridactylites L. – Sassifraga annuale sulla deserta spiaggia in riva al mare”); BEG2 (Ar- [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi, luoghi calpe- gini Po di Volano; Pomposa; Argini tra S. Gio- stati, muri, fessure dei lastricati stradali. Non rara. vanni e Comacchio; Argini tra Comacchio e HHF (Ferrara, “S. Giovanni Battista”, Felisi 1831; Magnavacca); HFE1 (Valli di Comacchio); BEM2 id., “muretti da S. Giovanni Battista luoghi ste- (Diamantina, ma non la conferma); N2000 (Scan- rili”, Felisi 1839; Francolino, “mura”, Felisi 1853; none di Goro; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Ferrara, “tetti delle serre, università”, Ferioli Valli e Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); 1904); BER 4: 494-498: “ex agro Ferrariensi a Fe- COR2 (Sacca di Goro; Valle Bertuzzi; Valli di Co- lisio”; REV, 307: “Sul tetto delle serre nell’Orto macchio); FGP1; PMP2; TUDV1 (luoghi alofili Botanico di Ferrara (Ferioli !); e (forse altrove) del Delta del Po); PMG1 (Sacca di Goro); PMP1 nel Ferrarese (Felisi ex Bertol.)” BEG (Dune tra (Salina di Comacchio); ST2; TUPF2 (Bosco della Comacchio e Po di Volano); HFE (Ferrara + Mura Mesola); TDPM1 (Valle Bertuzzi; Valli e Salina di Estensi; Bosco della Mesola); PI6; PP2 (Mura Comacchio; Vene di Bellocchio); TUCS2 (Boni- Estensi); TUMS (Dune della Puia). fica del Mezzano). MAC. (Muro perimetrale del Castello Estense; Argine Sarcocornia perennis (Mill.) A.J. Scott – Sali- del Reno a Gallo: AA) cornia radicante (Arthrocnemum perenne) Scabiosa L. (Dipsacaceae)

190 Scabiosa argentea → Lomelosia argentea HFE (Pontelagoscuro; Foresta Panfilia); N2000 Scabiosa australis → Succisella inflexa (Golene del Po e Isola Bianca; Valle Bertuzzi); Scabiosa gramuntia → Scabiosa triandra COR*; FGP (luoghi alofili del Delta del Po: Scabiosa maritima → Sixalix atropurpurea subsp. gran- *come F. elatior); PEM1 (Bonifica del Mezzano); diflora PG2**; PGF; TUPF** (Bosco della Mesola: Scabiosa succisa → Succisa pratensis **come F. elatior L. subsp. arundinacea Schreb.); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca di Goro); Scabiosa triandra L. – Vedovina a foglie sottili PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); (Scabiosa gramuntia) TULA (Mendica). [S-Europ.] H scap – Prati, radure erbose entro bo- (Lido di Volano: DAL; Gorino: BGP) schi termofili, sabbie retrodunali. Localizzata ma non rara. Schedonorus arundinaceus (Schreb.) Dumont HHF (Mesola, “boschi e macchie”, Revedin 1906, subsp. fenas (Lag.) H. Scholz – Festuca alofila come S. columbaria L.: campione di difficile at- (Festuca arudinacea subsp. fenas) tribuzione !); REV, 328: “Macchie e boschi tra [Euri-Medit.] H caesp – Prati umidi anche sub- Mesola e Volano !” (come S. columbaria L.); HFE salsi. Molto rara. (Lido di Volano: sub S. gramuntia L.); N2000 HFE (Lido di Spina: rev. P. Cuccuini). (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giustina; Vene Accertata in regione lungo la costa ravennate e ora di Bellocchio: come S. gramuntia L.); ST; TUPF anche ferrarese; le segnalazioni per l’interno sono (Bosco della Mesola: sub S. columbaria L. var. da verificare. gramuntia L.); TUCE (Bosco di S. Giustina: sub S. columbaria L.). Schedonorus pratensis (Huds.) P. Beauv. – Fe- stuca dei prati In base alla revisione dei campioni d'erbario e alle (Festuca pratensis) conoscenze attuali, nel Ferrarese questa è la specie [Eurasiat.] H caesp – Prati, incolti umidi, scarpate. effettivamente presente, e vanno qui riferite tutte le Comune. precedenti indicazioni di S. columbaria. HHF (Ferrara, “campi e riva fossi”, Felisi 1837, Scandix L. (Apiaceae/Umbelliferae) come F. elatior L.; Francolino, “dietro i gorghi”, Felisi 1848, come F. elatior L.; Sammartina-Ri- Scandix pecten-veneris L. – Pettine di Venere vana, Revedin 1905, come F. elatior L. var. pra- [Euri-Medit. divenuta Subcosmop.] T scap – tensis Huds.; Pontelagoscuro, “lungo il Po”, Commensale dei coltivi. Molto rara. Ferioli 1907; id., Ferioli 1909, come F. elatior L. HHF (Francolino e Ferrara, coltivi, Felisi 1839; var. pratensis Huds.); REV, 288: “Berra (Bri- Francolino, fossi, Felisi 1842; Argenta, tenuta ghetti); comune nei prati, luoghi erbosi e pascoli Fantina, Ferioli 1906); REV, 315: “Nei campi nei dei dintorni di Ferrara !” (come F. elatior L. α pra- dintorni di Ferrara (Ferioli !)”; HFE (S. Bianca di tensis Huds.); HFE (Foresta Panfilia di S. Ago- Bondeno). stino; Quartesana, erroneamente come Bromus Come per altre entità commensali delle colture, il inermis Leyss.; rev. PM e PF); N2000 (Vene di miglioramento delle tecniche agricole ne ha drasti- Bellocchio); PI4 (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura camente ridotto il contingente. Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); Schedonorus P. Beauv. TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); MAC (Al- (Poaceae/Gramineae) berone; Baura; Cologna; Fossalta; Guarda Ferra- rese; Masi S. Giacomo; Ro; Sabbioncello S. Schedonorus arundinaceus (Schreb.) Dumont Vittore; Tamara; Villanova). subsp. arundinaceus – Festuca falascona (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro; Cento, argine (Festuca arundinacea; F. elatior) sx del Reno: AA; Lido di Volano; Lido di Spina: [Paleotemp.] H caesp – Prati umidi, argini, go- PF; Porto Garibaldi: PF e PM) lene. Comune. HHF (Argenta, “Tenuta Fantina”, Ferioli 1907; Schenkia Griseb. (Gentianaceae) Ferrara, “darsena, lungo il Burana”, Revedin 1908; Schenkia spicata (L.) G. Mans. – Centauro spi- anche come F. elatior L.); REV, 288: “Sammar- gato tina (Ferioli !); lungo il Po tra Pontelagoscuro e (Centaurium spicatum, Erythraea spicata) Francolino ! lungo il canale di Burana alla Dar- [Euri-Medit.] T scap – Prati umidi in ambito lito- β sena !” (come F. elatior L. arundinacea Schreb.); raneo o fluviale, soggetti a sfalcio o pascolo. Rara.

191 HHF (Quartesana, “in terreni soggetti alle acque”, Santa: *come Scirpus lacuster L.) Felisi 1843; Casaglia e Diamantina, Ferioli 1907: PI2; TUMM; TUUV. sempre come Erythraea spicata (L.) Pers.); BER (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro; Cento, fosso 2: 648-649: “Legi ... in agro Ferrariensi in valle di verso str. prov. per Modena: AA) Boscaiolo” (come Erythraea spicata Pers.); VP Specie caratteristica dell'associazione Scirpetum la- (Casaglia – Diamantina: come Erythraea spicata custris. Pers.); REV, 320: “Valle di Boscarolo (Bertol.); prati Casaglia e Diamantina (Ferioli !)” (come Schoenoplectus litoralis (Schrad.) Palla – Lisca Erythraea spicata (L.) Pers.); HFE (Pontelago- costiera scuro; Scannone di Goro; Lido di Spina; Vene di (Scirpus litoralis) Bellocchio, come Centaurium spicatum (L.) [Paleo-Subtrop.] G rhiz/He – Acque salmastre, la- Fritsch); N2000 (Sacca di Goro; Lido di Spina; gune. Raro. Vene di Bellocchio: come Centaurium spicatum HFE; N2000 (Bosco della Mesola); COR (Vene (L.) Fritsch). di Bellocchio: come Scirpus litoralis Schrad.); (Porto Garibaldi: PM) PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola: come Scirpus litoralis Schrad.). Schoenoplectus Palla (Cyperaceae) Schoenoplectus mucronatus (L.) Palla – Lisca Schoenoplectus ×carinatus (Sm.) Palla [◆] mucronata (Scirpus duvalii, Scirpus lacustris × triquetrus) (Scirpus mucronatus) [Europ. (ibrido fissato)] G rhiz/He – Ambienti [Pantrop.] He – Fossi, paludi, risaie, maceri. Poco umidi. Raro. comune. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come HHF (Mesola, “canali delle risaie”, Felisi s.i.d., Scirpus duvalii Hoppe (lacuster × triquetrum)); come Scirpus mucronatus Host.; Malalbergo REV, 290: “Sammartina !”, come Scirpus lacu- (BO) e Argenta, “comune nelle risaie”, Felisi stris × triquetrus Gren. e Godr. 1906, come Scirpus mucronatus L.); BER 1: 296- Probabilmente si tratta dell’ibrido fissato S. lacustris 297: “Observavi in pratis paludosis agri Ferra- × triqueter. Non registrato in Emilia-Romagna dalle riensis alla Valle di Boscaiolo” (come Scirpus flore italiane più recenti, forse perché questa sola se- mucronatus L.); REV, 291: “Valle di Boscarolo gnalazione di Revedin era sfuggita agli autori. La nei prati paludosi (Bertol.); nelle risaie d’Argenta presenza attuale in Italia era incerta (CHK); è stato (Ferioli !)” (come Scirpus mucronatus L.); BEG invece rinvenuta nel Veneto a Porto Tolle, quindi in (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Magna- località prossima al Ferrarese, da M. Banzato & R. vacca: come Scirpus mucronatus L.); FIE 1424: Masin, che ne hanno comunicato preliminarmente “Prov. di Ferrara: in oryzetis prope Argenta” la scoperta nel forum Acta Plantarum (topic 34216), (come Scirpus mucronatus L.); HFE (risaie, loc. con adeguata documentazione fotografica. varie del basso ferrarese); PEP; TULA (Bosco Schoenoplectus lacustris (L.) Palla – Lisca la- della Mesola). custre CSZ (come Scirpus mucronatus); PG3; PI2; (Scirpus lacustris) TUMM; TUPB; TUUV. [Subcosmop.] G rhiz/He – Fossi, bordi di canali, Schoenoplectus pungens (Vahl) Palla – Lisca stagni, canalini di risaia, maceri. Diffuso. nordamericana HHF (Francolino, “diffusissimo riva fossi in pro- (Scirpus americanus, Scirpus pungens) vincia”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “assai comune nei [Subcosmop.] G rhiz – Paludi, pref. salmastre. fossi dei dintorni e della provincia”, Ferioli 1906: Raro. sempre come Scirpus lacustris L.); BER 1: 280- BER 1: 295: “Habui ex ora circumpadana a Goro 282: “Habui ex ora circumpadana alla Mesola a a Prof. Campana” (come Scirpus pungens Vahl.); Prof. Campana” (come Scirpus lacustris L.); REV, 291: “Goro (Campana ex Bertol.)” (come REV, 290: “Fosse di circonvallazione di Ferrara ! Scirpus pungens Vahl.); HFE; N2000 (Bosco della fossi e maceri dei dintorni della città ! ed alla Me- Mesola: come S. americanus (Pers.) Volkart); sola ! lungo il Panaro a Bondeno !” (come Scirpus PEP; TULA (Bosco della Mesola: come S. ame- lacuster L.); HFE (Valli di Argenta); N2000 ricanus auct.). (Bosco della Mesola); MAC (12 località in tutta la Provincia); PEP; TUPF* (Bosco della Mesola: Piuttosto raro in Italia, dove è noto per poche re- *come Scirpus lacuster L.); PI4; TUPR* (Valle gioni. Le località ferraresi costituiscono il limite me-

192 ridionale dell'areale adriatico. Scirpoides holoschoenus (L.) Sojak – Scirpo ro- mano Schoenoplectus tabernaemontani (C.C. Gmel.) [Euri-Medit.] H caesp – Fossi, paludi, prati umidi, Palla – Lisca del Tabernemontano ambiti dunali e retrodunali, spiagge. Diffuso. (Scirpus tabernaemontani) 1 2 3 [Eurosib.] G rhiz/He – Fossi, bordi di canali, sta- ( Holoschoenus australis, Holoschoenus romanus, Ho- loschoenus vulgaris, 4Scirpus holoschoenus e 5var. aus- gni, anche debolmente alofili. Non comune. tralis) HFE; N2000 (Bosco della Mesola); PEM1 (Bo- HHF4 (Massenzatica, “zone palustri”, Felisi 1839; nifica del Mezzano); PEP; PG2; PGF; TULA Francolino, “al Giarone”, Felisi 1848; Ferrara, (Bosco della Mesola). “ovunque luoghi sterili”, Felisi s.i.d.; id., Darsena, Schoenoplectus triqueter (L.) Palla – Lisca tri- Revedin 1905; Argenta, “lungo il Reno”, Ferioli gona [◆] 1906; Bosco della Mesola, “boschetto”, Revedin (Scirpus triquetrus) 1906; id., Peyronel 1947-48); REV4, 290: “Me- [Circumb.] G rhiz/He – Fanghi umidi, paludi e sola (Campana ex Bertol.); alla Darsena presso stagni anche subalofili. Raro. Ferrara ! a Mesola nei fossi ! è copioso nel Bo- HHF (Argenta, “risaie”, Ferioli 1911); BER 1: schetto !”; REV5, 290: “Lungo il Reno presso Ar- 292-294: “et ex ora circumpadana alla Mesola a genta (Ferioli !); intorno alle mura di Ferrara alla Prof. Campana”; REV, 291: “Mesola (Campana porta degli Angeli (Ferioli !)”; BEG4 (Magna- ex Bertol.); lungo il Po presso Pontelagoscuro ! vacca); BEG5 (Dune tra Comacchio e Po di Vo- Diamantina ! lungo il Reno al Gallo !”; BEM lano; Pomposa); HFE (Bosco della Mesola1; Lido (Diamantina). di Volano2); N20001,2 (Bosco della Mesola; Lido di Volano; Dune della Puia; Lido degli Scacchi; Molto datate le segnalazioni per la costa ravennate Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); CAN2 (Zangheri 1936); la specie è considerata molto rara 1 2 2 3 4 anche nel Delta veneto (MDV). (Lido di Volano); PEP ; PG2 ; PGF ; PI2 ; ST ; TULA1; TUPF5 (Bosco della Mesola: anche var. Schoenus L. (Cyperaceae) linnaei Asch. et Gr.); PMG1,2 (Sacca di Goro); TUMS1,2 (Dune della Puia). Schoenus mucronatus → Cyperus capitatus GP22; TUPE2. Schoenus nigricans L. – Giunco nero (Lago delle Nazioni; Litorale di Bellocchio: PF e [Subcosmop.] H caesp – Prati umidi in depres- PM) sioni interdunali. Comune anche se limitato agli Tradizionalmente diviso in diverse specie, di incerto ambiti costieri. riconoscimento, di recente è prevalso il concetto che HHF (Mesola e Massenzatica, “luoghi umidi”, le diverse denominazioni sono da ricondurre a Felisi 1839; “litorale Adriatico”, Revedin 1905; un’unica specie molto variabile. Comacchio, “Fontana e Magnavacca”, Ferioli 1909; Bosco della Mesola, Peyronel 1947-48); Scirpus L. (Cyperaceae) BER 1: 248-250: “ex ora circumpadana alla Me- Scirpus acicularis → Eleocharis acicularis sola a Prof. Campana”; REV, 291: “Mesola ! ed Scirpus americanus → Schoenoplectus pungens arene marittime tra Mesola e Volano ! Comac- Scirpus duvalii → Schoenoplectus lacustris × triquetrus chio !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- Scirpus holoschoenus e var. australis → Scirpoides holo- lano); HFE (ex-valle Volano); N2000 (Bosco della schoenus Mesola; Taglio della Falce; Valle Bertuzzi; Lido Scirpus lacustris → Schoenoplectus lacustris di Volano; Lido degli Scacchi; Vene di Belloc- Scirpus litoralis → Schoenoplectus litoralis chio); COR (Valle Bertuzzi); PMP2; TDPM (am- Scirpus maritimus → Bolboschoenus maritimus bienti alofili del Delta del Po); PG2; PGF; ST; Scirpus maritimus var. compactus → Bolboschoenus ma- TULA; TUPF (Bosco della Mesola); PMG (Sacca ritimus di Goro); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS Scirpus maritimus var. macrostachys → Bolboschoenus (Dune della Puia). maritimus (Porto Garibaldi; Lido di Spina: PM) Scirpus michelianus → Cyperus michelianus Scilla hispanica Mill. → Hyacinthoides hispanica Scirpus mucronatus → Schoenoplectus mucronatus Scilla non-scripta → Hyacinthoides non-scripta Scirpus pungens → Schoenoplectus pungens Scirpoides Ség. (Cyperaceae) Scirpus sylvaticus L. – Lisca dei prati [Ex?] [Eurasiat.] G rhiz – Luoghi umidi, fossi, paludi.

193 Probabilmente scomparso. Scorpiurus muricatus L. – Erba lombrica BER 1: 302-303: “et in agro Ferrariensi prope Ar- [Euri-Medit.] T scap – Prati soleggiati. Sporadico. genta”; REV, 290: “Argenta (Bertol.)”. HFE (Valle Campo ex-SIVALCO). Scirpus tabernaemontani → Schoenoplectus tabernae- Una sola stazione, puntiforme e soggetta a disturbo. montani Scirpus triquetrus → Schoenoplectus triqueter Scorzonera L. (Asteraceae/Compositae) Sclerochloa P. Beauv. Scorzonera jacquiniana (Koch) Boiss. fo. alicola – Scorzonera delle argille [Ex] (Poaceae/Gramineae) [Centroasiat. (Pontica-Subalofila)] H scap – Am- Sclerochloa dura (L.) P. Beauv. – Fienarola in- bienti alofili e subalofili interni. Scomparsa come durita tutto il biotopo in cui era stata ritrovata. (Poa dura) FIE 2387: “Ferrara, … loco dicto Prati di Casa- [Euri-Medit.] T scap – Prati e incolti soggetti a glia”. calpestio. Comune. Specie ben nota nelle aree calanchive della collina HHF (Barco (Ferrara), “pascoli secchi”, Felisi regionale. L'antica segnalazione per il Ferrarese si 1839, come Poa dura Scop.; id., “vie, in sterili”, colloca nell’area di Casaglia che un tempo ospitava Felisi 1839, come S. d. Roem. et Schultz (sic!); flora alofila, ma oggi non più a causa delle trasfor- Sammartina-Rivana, Revedin 1906; id., “prato Ri- mazioni subite. vana alla Tenuta dopo la ferrovia di Argenta”, Fe- Scorzonera laciniata L. – Scorzonera sbrindel- rioli 1906); REV, 288: “Lungo le strade e il lata margine dei prati a Ferrara ! e dintorni !” BEG (Podospermum laciniatum) (Argini del Po di Volano e Laguna attorno Pom- [Paleotemp.] H bienn – Luoghi disturbati e prati, posa); HFE (Gorino; Uccellino); PEM1 (Bonifica nitrofila. Rara. del Mezzano). HHF (Ferrara, Felisi 1830; Francolino, Felisi (Filo di Argenta: PM; Mirabello; Poggio Rena- 1842; Rivana, Revedin 1905; id., Ferioli 1906; tico, Sanguettola: AA) Casaglia, Ferioli 1914: quest’ultimo come “var. Sclerochloa rigida → Catapodium rigidum integrifolia”, forse assimilabile alla subsp. inte- Scolopendrium officinale/officinarum → Phyllitis scolo- grifolia Rouy et Godr., non Gren. in Gren. et Go- pendrium subsp. scolopendrium dron); BER 8: 369-373: “Ferrariâ prope S. Scolopendrium vulgare → Phyllitis scolopendrium subsp. Giorgio a Felisio, ex palustribus di Comacchio ab scolopendrium Eq. Salina”; REV, 333: “Presso S. Giorgio (Felisi ex Bertol.); paludi di Comacchio (Salina ex Ber- Scolymus L. (Asteraceae/Compositae) tol.); Berra, Bonifiche di Gallara (Brighetti); prati Scolymus hispanicus L. subsp. hispanicus – della Sammartina ! Diamantina ! argini del Panaro Cardogna comune a Bondeno ! arene marittime a Magnavacca !” [Euri-Medit.] H bienn – Argini erbosi, prati, luo- BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio); HFE ghi disturbati: termofilo. Raro. (Masi S. Giacomo, Bonifica del Mezzano; come HHF (Francolino, Felisi s.i.d.; Ferrara “rive del Podospermum laciniatum (L.) DC.); N2000 (Sa- Po”, Felisi 1853; Mesola, Revedin 1905; “comune lina di Comacchio, Valle Bertuzzi; come Podo- lungo il canale Burana e Corte Revedin”, Ferioli spermum laciniatum (L.) DC.); BEM; MAC 1906; anche Ferioli 1946, ma senza località); (Alberone; Baura: sempre come Podospermum la- REV, 332: “Pascoli e luoghi aridi incolti nella pro- ciniatum (L.) DC.); PEM1 (Bonifica del Mez- vincia ! copioso nelle sabbie del littorale adria- zano; come Podospermum laciniatum (L.) DC.). tico !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Scrophularia L. (Scrophulariaceae) Volano); HFE (Valle Bertuzzi); N2000 (Bosco della Mesola); BDFP (Marozzo – Volano Vec- Scrophularia aquatica → Scrophularia auriculata chio); ST; TUPF (Bosco della Mesola). Scrophularia auriculata L. – Scrofularia ac- Nonostante l’abbondanza di segnalazioni datate, e i quatica [◆] commenti di Revedin, si tratta di una bella specie (Scrophularia aquatica) ormai rarefatta. [Subatl.] H scap – Fossi, margini di maceri e ca- Scorpiurus Boiss. (Fabaceae/Leguminosae) nali, luoghi umidi. Non segnalata da tempo, pre- senza storicamente molto rara.

194 HHF (Zenzalino, Canale Trotti, Felisi 1837; Fer- nel Cavo Napoleone sopra Bondeno (Campana ex rara, Canale Boscaro, Ferioli s.i.d.: sempre come Bertol.)”; FIE 2235: “Ferrara, in herbosis umidis S. aquatica L.) loco dicto Sammartina”; “Ferrara, locis humidis Pianta molto rara e in diminuzione. In regione un prope Borgo S. Luca, locis Lupa et Rivana dictis”; tempo era nota per diverse località, ma dati recenti HFE (Porporana; Poggetto di S. Egidio; Bosco del la riaccertano solo per l’Appennino Modenese Traversante); PI4; TUPR (Campotto e Valle (FMO). Santa). (Poggio Renatico: Scolo Scorsuro: AA) Scrophularia canina L. – Scrofularia comune [Euri-Medit.] H scap – Fossi, margini di maceri e Securigera L. (Fabaceae/Leguminosae) canali, luoghi umidi. Rara. Securigera cretica (L.) Lassen – Cornetta cre- HFE (Bonifica del Mezzano); N2000 (Golene del tese Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola); ST; [S-Europ-Sudsib.] T scap – Prati, luoghi erbosi; TUPF (Bosco della Mesola). termofila. Molto rara. Scrophularia nodosa L. – Scrofularia nodosa HFE (Valli di Comacchio). [Circumbor.] H scap – Fossi, margini di maceri e In Regione è pianta presente solo nella parte più canali, luoghi umidi. Non comune. calda, dal Riminese alla costa ferrarese (qui accer- HHF (Melara (RO) e Ferrara, “ovunque riva tata in una sola località). fossi”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “strade da villa Bo- schetta a S. Bartolo”, Ferioli 1908); REV, 322: Securigera varia (L.) Lassen – Cornetta gine- “Stradone di S. Bartolomeo (Ferioli !)” PI4; strina TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; (Coronilla varia) TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). [SE-Europ. (?) divenuta Circumbor.] H scap – CSZ. Bordi stradali, argini, prati e luoghi marginali. Diffusa. Scutellaria L. (Lamiaceae/Labiatae) HHF (Francolino, “riva fossi”, Felisi 1839; Fer- rara, “fossi ed argini di ogni luogo”, Ferioli 1906); Scutellaria columnae All. subsp. columnae – REV, 311: “Comunissima sulle mura di Ferrara ! Scutellaria di Colonna [◆] nei prati e nei luoghi erbosi di tutta la provincia !”; [NE-Medit.-Mont.] H scap – Boschi ripariali di HFE (Ferrara; Mura Estensi; Albarea; Masi S. terrazzo fluviale. Rarissima. Giacomo); N2000 (Bosco di S. Giustina); BPM HHF (Bosco di S. Agostino, “lungo il Reno”, Fe- (Dune di Massenzatica); PEM1 (Bonifica del rioli 1910, come S. peregrina L. var. columnae Mezzano); PI4; TUPR (Argini di Valle Santa); All.; rev. PF). PI6; PP2 (Mura Estensi); TUCE (Bosco di S. Giu- Scutellaria galericulata L. – Scutellaria palu- stina). stre MAC. [Circumbor.] G rhiz – Fossi, prati umidi, margini (Cornacervina: BGP) di canali, greti. Diffusa. HHF (Gallo, Felisi 1839; Ferrara, “mura da Porta Sedum L. (Crassulaceae) Mare a Porta Po”, Ferioli 1907); REV, 324: “Sotto Sedum acre L. – Erba pignola le mura di Ferrara a Porta Mare (Ferioli!)”; HFE [Caucas.] Ch succ – Suoli sabbiosi aridi, dune (Valle Santa); PI4; TUPR (Campotto e Valle consolidate, margini stradali. Non comune. Santa). HFE (Bosco della Mesola). Scutellaria hastifolia L. – Scutellaria lanci- GP2. forme Sedum album L. – Borracina bianca [SE-Europ.-Pontica] G rhiz – Fossi, prati umidi, [Euri-Medit.] Ch succ – Muri, tetti, suoli distur- margini di canali. Rara. bati, sinantropico. Diffuso. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1900; Ar- HHF (Mura di Ferrara, Ferioli 1907); REV, 307: genta, “lungo la ferrovia”, Ferioli 1905; Uccellino, “Sulle mura di Ferrara (Ferioli !)”. PI6 (a Ferrara, “fosse”, Ferioli s.i.d.); BER 6: 242-244: “ex agro non sulle Mura Estensi ma citato per i tetti). Ferrariensi in alveo Rheni incepto, nec finito supra (Ferrara, vecchi tetti, confermato: PM) il Buondeno a Prof. Campana f. r.”; REV, 324: “Lungo i fossi e sotto le siepi nella Sammartina ! Sedum dasyphyllum L. – Borracina cinerea

195 [Euri-Medit..] Ch succ – Muri, tetti. Molto raro. italiane, ma probabilmente più diffusa e non rilevata (Ferrara, tetti, Chiesa S. Domenico: PM) a causa della difficoltà di avvistamento. In Emilia- Romagna è stata rinvenuta anche nel Reggiano da Sporadico in pianura, mentre in collina e montagna Giovanni Fontanesi, che l’ha documentata in Acta è comune sia in ambienti rupestri naturali che tra le Plantarum (topic 35678). pietre dei muri a secco. Sempervivum L. (Crassulaceae) Sedum maximum → Hylotelephium maximum Sempervivum tectorum L. (group) – Sempre- Sedum ochroleucum Chaix – Borracina bian- vivo maggiore castra [C NAT] [Orof. S.Europ.] Ch succ – Sui tetti; talora colti- [Colt. (Medit.-Montana)] Ch succ – Giardini, am- vato per ornamento. Raro. biti urbani. Raro. HHF (Ferrara, “tetti S. Giovanni Battista”, Felisi (Ferrara, spiazzi stazione ferroviaria lato orien- 1848; “tetti vari luoghi della Provincia”, Ferioli tale, presso il bivio linea per Codigoro: AA e PM) s.i.d.). Autoctono nell’area italiana, ma anche coltivato, (Ferrara, tetti del Centro storico: PF) come a Ferrara e facilmente diviene spontaneo. → Sedum pseudorupestre Gallo – Borracina mon- Senebiera procumbens Lepidium coronopus tana Senecio L. (Asteraceae/Compositae) [NW-Medit.-Montana] Ch succ – Muri, tetti. Ra- Senecio aquaticus → Jacobaea aquatica rissimo. → HHF (Ferrara, “muro di un orto via Coperta”, Fe- Senecio barbareifolius Jacobaea vulgaris Senecio erraticus → Jacobaea aquatica rioli 1909, sub S. rupestre L.; rev. Gallo e Bracchi → 2005). Senecio erucifolius Jacobaea erucifolia (Ferrara, zona ovest: PM) Senecio inaequidens DC. – Senecione sudafri- Sedum rupestre L. – Borracina rupestre cano [X NAT] [W. e Centroeurop.] Ch succ – Suoli aridi, sab- [Sudafrica] T scap – Margini stradali, ferrovie e biosi o con scheletro grossolano. Raro. luoghi disturbati. Comune. HFE (Pineta di Mesola); PE2 (ex-zuccherificio di HFE (Ferrara; Volano); N2000 (Taglio della Codigoro). Falce; Valli di Comacchio); PE1 (Parco del Delta (Vene di Bellocchio: BGP) del Po). TUPE. Sedum sexangulare L. – Borracina insipida (Pineta di Mesola; Stazione di Ferrara; Cento: PM [Centroeurop.] Ch succ – Suoli sabbiosi, dune e AA) consolidate. Non comune. La letteratura su questa specie è ricchissima e re- HHF (Sammartina-Rivana, “prati aridi”, Revedin gistra l’incremento della sua diffusione con ritmi 1906; Mura di Ferrara, Ferioli 1907); REV,307: impressionanti tanto che in pochi decenni ha co- “Argini e prati aridi nella Sammartina! Boschetto perto distanze enormi, allineandosi soprattutto di Mesola ! Sulle mura di Ferrara (Ferioli !)” (var. lungo strade di grande traffico e ferrovie. È una mite Gilib.); HFE (S.S. Adriatica presso Ripaper- delle specie alloctone più invasive in ambito na- sico). zionale. GP2. → (Poggio Renatico: tetto: AA) Senecio jacobaea Jacobaea vulgaris Senecio paludosus → Jacobaea paludosa In ambienti urbani vive su tetti, tettoie e in altri am- bienti difficilmente rilevabili. Senecio vulgaris L. – Senecione comune [Euri-Medit. divenuto Cosmop.] T scap – Incolti, Selinum palustre → Thyselium palustre luoghi disturbati, orti e giardini. Comunissimo. Selaginella P. Beauv. (Selaginellaceae) HHF (Sammartina, Revedin 1905; Ferrara, Ferioli 1906); BER 9: 212-214: “Ferrariâ a Felisio”; Selaginella kraussiana (Kunze) A. Braun [X REV, 328: “Luoghi incolti, orti ecc. frequente !”; CAS] HFE (Tamara); N2000 (Bosco della Mesola; Valli [Afr.] Ch rept – Ambienti urbani ombrosi. Rara. e Salina di Comacchio); PE2 (ex-zuccherificio di HFE (Ferrara, Parco Pareschi). Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; Piccola pteridofita reptante, nota per poche regioni TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP;

196 TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDPM (Bosco della Mesola); PG3; PI2; TUMM; TUPB; (Valli di Comaccio: Valle Campo e Valle Spavola); TUUV (risaie); PI4 (Campotto e Valle Santa); TDZE (Vigarano Pieve; Verginese; Migliarino; PI6; PP2 (Mura Estensi); ST; TUPF (Bosco della Filo d’Argenta); TUCS (Pontelagoscuro; Ferrara; Mesola); TDZE (Migliarino; Lagosanto; Filo S. Agostino; Bonifica del Mezzano); TUPF d’Argenta); TUCS (Buonacompra; Pontelago- (Bosco della Mesola). scuro; Ferrara; S. Agostino; Volania; Lido di Vo- GP1; MAC; TUPE. lano). CSZ (come Panicum glaucum); GP1. Serapias L. (Orchidaceae) Setaria verticillata (L.) P. Beauv. – Pabbio in- Serapias lingua L. – Serapide lingua [Ex?] termedio [Steno-Medit. (baricentro W)] G bulb – Prati sta- [Subcosmop.] T scap – Coltivi, incolti, luoghi di- bili. Rarissima. sturbati. Molto comune. HHF (Strada da Pomposa a Comacchio, Ferioli (Panicum verticillatum) 1909). HHF (Ferrara, “ovunque negli orti”, Felisi 1839, Specie che anche su scala regionale è molto rara e come Panicum verticillatum Rich.; Francolino, localizzata. Ferrara, “orti non frequente”, Felisi 1846, come Panicum verticillatum var. β floribus viviparis; → Serapias longipetala Serapias vomeracea Ferrara, “orto Sig. Mazzoni via Buonporto 22”, → Serapias palustris Epipactis palustris Ferioli 1906); REV, 285: “Negli orti in città (Fe- Serapias vomeracea (Burm. f.) Briq. – Serapide rioli !)”; HFE (Ferrara; Bonifica del Mezzano; maggiore Monestirolo); PEM1 (Bonifica del Mezzano); [Euri-Medit.] G bulb – Prati umidi, giuncheti. TUCS (19 località in tutta la Provincia). Rara. CSZ (come Panicum verticillatum); GP1. (Serapias longipetala) Setaria verticilliformis Dumort. – Pabbio inter- BEG (Argini Po di Volano; Pomposa: come S. medio longipetala); HFE (Lago delle Nazioni); N2000 [Termocosmop.] T scap – Coltivi, incolti, luoghi (Lido delle Nazioni, Spiaggia Romea); PI5 (giun- disturbati. Molto comune. cheti ex-valle Volano). (Setaria ambigua, Setaria decipiens) Serratula arvensis → Cirsium arvense HHF (Ferrara, “coltivi della provincia”, Felisi 1839, come S. ambigua Guss.; Ferrara, “dintorni”, Setaria P. Beauv. (Poaceae/Gramineae) Ferioli 1908, come S. verticillata L. var. ambigua Setaria ambigua → Setaria verticilliformis P.B.); HFE (Ferrara: come S. ambigua Guss.; Vi- Setaria decipiens → Setaria verticilliformis garano Mainarda; Benvignante: come S. decipiens Setaria glauca → Setaria pumila L. Schimp.); PI6; PP2 (Mura Estensi: come S. am- bigua Guss.). Setaria italica (L.) P. Beauv. – Pabbio coltivato GP1 (come S. decipiens C. Schimper). [X NAT] (Panicum italicum, Panicum germanicum) La separazione rispetto a S. verticillata (L.) P. [Asia Tropic. (?)] T scap – Coltivata per mangimi Beauv. segue Rominger (2003) e Valdés & Scholz e talora sfuggita. Rara. (2009). In base a questa risistemazione, quelli qui HHF (Francolino, “orti”, Felisi 1839, come Pani- presentati costituiscono i primi accertamenti per cum germanicum L.; Ferrara, “campi”, Felisi l’Emilia-Romagna. 1847, come Panicum italicum Willd.; Ferrara, Fe- Setaria viridis (L.) P. Beauv. – Pabbio comune rioli 1907); REV, 284: “Coltivasi” N2000 (Isola (Panicum viride) Bianca e greti del Po); PI2 (risaie). [Subcosmop.] T scap – Coltivi, incolti, luoghi di- sturbati. Molto comune. Setaria pumila (Poir.) Roem. & Schult. – Pab- HHF (Ferrara, “orti e coltivi diffusissima”, Felisi bio rossastro 1839; Ferrara, “ovunque nei coltivi e nelle vie”, (Panicum glaucum, Setaria glauca) Setaria glauca [Subcosmop.] T scap – Coltivi, incolti, luoghi di- Felisi 1839, erroneamente sub sturbati. Comune. Palis. De Beauv.: rev. PM; Francolino, “frequen- HHF (Quacchio (Ferrara), “Po di Volano”, Ferioli tissimo negli orti e nelle vie”, Felisi s.i.d., come S.v 1906); REV, 285: “Lungo il Volano a Quacchio . Hook.; Francolino, “ovunque negli orti e nelle Panicum viride (Ferioli !)”; HFE (tra Ambrogio e Cesta); N2000 vie con ”, Felisi s.i.d., erronea-

197 mente sub Panicum glaucum L.: rev. PM; Sam- Silene colorata Poiret – Silene colorata martina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “din- (Silene sericea e subsp./var. canescens) torni”, Ferioli 1908); REV, 285: “Campi, prati e [Steno-Medit.] T scap – Sabbie litoranee dunali e luoghi incolti, comune !”; HFE (Gaibana: erro- retrodunali. Diffusa. neamente sub S. decipiens C. Schimper, rev. PM; HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; id., “boschi”, Revedin Comacchio); N2000 (Valli di Comacchio); PP 1905; Comacchio, Ferioli 1909; Bosco Mesola, (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Vigarano Peyronel 1947: sempre come S. sericea All.); Pieve; Verginese; Cornacervina); TUCS (15 loca- REV, 302: “Arene marittime a Mesola ! Canne- lità in tutta la Provincia). vié ! Volano ! Magnavacca !” (come S. sericea CSZ (come Panicum viride); MAC. All.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Magnavacca: come S. sericea All.); HFE (Dune Sherardia L. (Rubiaceae) della Puia); N2000 (Bosco della Mesola; Dune Sherardia arvensis L. – Toccamano della Puia; Lido degli Scacchi); AGO; ST; TUPF* [Euri-Medit.] T scap – Prati, argini, coltivi, mar- (Bosco della Mesola: come S. sericea All.; * come gini stradali. Poco comune. S. sericea All. var. canescens Ten.); CAN (Lido HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, di Volano: anche subsp. canescens Ten.); TUMS Revedin 1905; Ferrara, “strada Tenuta Rivana di (Dune della Puia). fronte al ponte di S. Luca”, Ferioli 1905); REV, GP2; TUPE. 327: “Campi, prati aridi ed argini nei dintorni di (Lido degli Scacchi: PM) Ferrara ! Berra e Bonifiche di Gallara (Brighetti)” Specie caratteristica dell'associazione Sileno colo- HDP (Mura Estensi); BEG (Pomposa); HFE ratae – Vulpietum membranaceae. (Lago delle Nazioni); N2000 (Dune di Massen- L’uso del binomio S. sericea All. con o senza suddi- zatica); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); ST visioni infraspecifiche segue FIT, a cui si sono uni- (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Massen- formati i botanici ferraresi sino al 1982. La revisione zatica). di Valsecchi (1995) e CHK concordano nell’attribu- GP2; TUPE. zione a S. colorata dell’unica entità di questo ciclo (Poligono via Uccellino; Lido di Volano: PM) sulle coste ferraresi. Silene conica L. – Silene conica Sicyos L. (Cucurbitaceae) [Paleotemp.] T scap – Sabbie litoranee, dune re- Sicyos angulatus L. – Sicios [X INV] centi e fossili. Diffusa. [Nordamer.] T scap – Boschi golenali e suoli sta- HHF (Ferrara, “Montagnone”, Felisi s.i.d.; Bosco gionalmente inondati. Comune. Mesola, Ferioli s.i.d., come S. conoidea L. var. co- HFE (Foresta Panfilia di S. Agostino; Cologna nica L.; Comacchio-Magnavacca, Ferioli 1909); Ferrarese); N2000 (Isola Bianca e Golene del Po); BER 4: 607-608: “Ferrariâ al Montagnone a Feli- PE1 (Delta del Po; Po di Goro); PP (Foresta Pan- sio”; REV, 302: “Al Montagnone (Felisi ex Ber- filia di S. Agostino); PM1 (“quasi ovunque” nei tol.)” (come S. conoidea L. var. conica L.); BEG boschi ripariali del Po). (Tra Pomposa e Codigoro; Dune tra Comacchio e (Tutte le golene sulla sponda destra del Po: PM; Po di Volano; Caprile; Magnavacca); HFE (Bosco Porporana: AA) della Mesola; Lido di Spina); N2000 (Margini Sacca di Goro; Bosco della Mesola; Dune di Mas- Temibile infestante che ha modificato drasticamente la fisionomia dei boschi golenali lungo il Po. senzatica; Dune della Puia); AGO; PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); BPM; TUPM (Dune Sida abutilon → Abutilon theophrasti di Massenzatica); COR (Valli salmastre); PGD Sideritis L. (Lamiaceae/Labiatae) (Spiagge della Sacca di Goro); TUCS (Lido delle Nazioni); TUMS (Dune della Puia). Sideritis romana L. subsp. romana – Stregonia GP2; TUPE. comune [◆] (Volano: PM) [Steno-Medit.] T scap – Campi, luoghi erbosi. Ra- → rissima. Silene cucubalus Silene vulgaris HHF (Francolino, “orti”: Ferioli 1910) Silene dioica (L.) Clairv. – Silene dioica (Lychnis dioica, Lychnis rubra) Silene L. (Caryophyllaceae) [Paleotemp.] H scap – Margini di boschi e siepi, Silene alba → Silene latifolia subsp. alba prati ombrosi. Non comune.

198 HHF (Ferrara, “riva fossi e ovunque”, Felisi s.i.d.; strade e le siepi ! comune”. HFE3 (Valle Santa); Mesola “al Bosco”, Felisi s.i.d.: sempre come Ly- N20003 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco chnis dioica L.); HFE (Bonifica del Mezzano); della Mesola; Bosco di S. Giustina; Lido di Vo- N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenza- lano; Salina di Comacchio); PE23 (ex-zuccherifi- tica; Valle Bertuzzi); PI6; PP2 (Mura Estensi); cio di Codigoro); PEM13 (Bonifica del Mezzano); PGD (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di S. Giu- PGF3; ST1; TUPF1; UGA3 (Bosco della Mesola); stina) TUMS (Dune della Puia); TUPF (Bosco PI43; TUPR1 (Valle Santa); PP23 (Mura Estensi); della Mesola: come Lychnis rubra P.M. et E.); PP3 (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDPM3 TUPM (Dune di Massenzatica: come Lychnis (ambienti salmastri del Delta del Po); TDZE3 dioica L.) (Sandolo; Verginese; Migliarino; Alberlungo; TUPE. Lago Gattola; Lagosanto; Borgo Manara; S. Bia- gio d’Argenta); TUCS2 (20 località in tutta la Pro- Silene flos-cuculi (L.) Clairv. – Crotonella fior vincia) di cuculo 3 (Lychnis cyrilli, Lychnis flos-cuculi) MAC . [Eurosib.] H scap – Luoghi erbosi e prati anche (Porto Garibaldi: PM; Poggio Renatico, Scolo subumidi. Non comune. Scorsuro: AA) HHF (Ferrara, “luoghi umidi”, Felisi s.i.d.; Sam- La attribuzione a livello subspecifico non sempre è martina-Rivana, c/o la ghiacciaia, Revedin 1905, netta. Spesso si incontrano casi intermedi tra questa come Lychnis cyrilli Reichenb.; Argenta, “comune e la subsp. nominale. in tutti i prati”, Ferioli 1906); REV, 302: “Prati, Silene nutans L. – Silene ciondola α pascoli e luoghi erbosi ! comunissima” ( typica); [Paleotemp] H ros – Radure erbose nei boschi co- β 303: “Sammartina !” ( cyrilli); BEG (Diga tra S. stieri. Rara. Giovanni e Comacchio); HFE (Mura Estensi; N2000 (Bosco di S. Giustina); TUCE (Bosco di Poggio Renatico; Cologna; Gradizza); MAC (Al- S. Giustina). berone; Cologna); PP2 (Mura Estensi). Non particolarmente frequente in Regione; nel Fer- Silene gallica L. – Silene gallica [◆] rarese accertata per una sola località. [Eurimedit. divenuta Subcosmop.] T scap – Prati, argini erbosi. Molto rara. Silene otites (L.) Wibel – Silene otite HHF (Gallo, “lungo il Reno”, Ferioli 1911). [Euras. (steppica)] H ros – Boschi xerotermofili costieri, sabbie retrodunali. Rara e localizzata. Poco diffusa o forse solo poco osservata; in Regione HFE (Bosco di S. Giustina; Dune della Puia); è nota, ma con poche segnalazioni. Nel Ferrarese la N2000 (Dune della Puia; Lido degli Scacchi); notizia dell’antica presenza era inedita; trattandosi TUMS (Dune della Puia). di specie ad ecologia piuttosto ampia, l’attuale pre- senza è possibile. GP2. (Lido di Spina: BGP) Silene inflata → Silene vulgaris Silene sericea e subsp./var. canescens → Silene colorata Silene italica (L.) Pers. – Silene italiana [Euri-Medit.] H ros – Radure erbose nei tratti xe- Silene vulgaris (Moench) Garcke – Strigoli (Silene cucubalus, Silene inflata) rofili dei boschi costieri. Rara. [E-Medit.] H scap – Prati, siepi, macchie, scarpate HHF (Bosco della Mesola, Peyronel 1947); HFE erbose, luoghi sabbiosi costieri e interni, anche su- (Lido di Volano; Bosco della Mesola; Boschetto burbani. Molto comune. Panfilia a Mesola); N2000 (Bosco della Mesola); HHF (Bosco della Mesola, Felisi 1839; Ferrara, ST; TUPF (Bosco della Mesola); TUCE (Bosco “campagna”, Felisi s.i.d.; “lungo il Volano, il Po e di S. Giustina). il Reno”, Ferioli 1908: sempre come S. inflata L.); Silene latifolia Poir. subsp. alba (Mill.) Greuter REV, 302: “Comune soltanto nei luoghi arenosi: & Burdet – Silene bianca Ferrara sulle mura ! alla Darsena ! qua e là lungo il [Paleotemp.] H bienn – Prati, siepi, macchie, scar- canale di Burana ! e l’alveo del Reno abbandonato ! pate erbose, luoghi disturbati anche urbani. Molto Mesola ! arene marittime tra Goro e Volano ! Ma- comune. gnavacca ! argini del Panaro a Bondeno !” (come (1Lychnis alba, 2Melandrium album, 3Silene alba) var. vesicaria Schrad.); BEG (Dune tra Comacchio HHF1 (Ferrara, “assai comune”, Ferioli 1907); e Po di Volano); HFE (Mura Estensi); BPM; REV1, 302: “Luoghi erbosi specialmente lungo le TUPM (Dune di Massenzatica); CAN (Lido di Vo-

199 lano); FGP (come S. inflata Sm., anche se FFR la HHF (Francolino, “in mezzo al fieno”, Felisi dà come sinonimo di S. vulgaris subsp. vulgaris si 1839); HFE (Poggio Renatico, cantiere Cispadana). può ritenere che sia angustifolia, dato l’habitat); Specie “opportunista”, in grado di colonizzare rapi- TUDV (ambienti salmastri); PE2 (ex-zuccherificio damente situazioni iniziali, ma di scomparire altret- di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 tanto rapidamente; così ad es. è avvenuto nelle (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Fore- scarpate della Cispadana a Poggio Renatico. sta Panfilia di S. Agostino); PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF; UGA (Bosco della Mesola: in ST e Sinapis arvensis L. subsp. arvensis – Senape TUPF come S. cucubalus Wib., con le var. angu- maggiore stifolia Guss. e latifolia Beck); TUCE (Bosco di S. (Brassica arvensis, Brassica sinapistrum) Giustina); TUCS (Lido di Spina: come S. cucuba- [Steno-Medit. (?)] T scap – Incolti, coltivi, prati. lus Wib.); TUMS (Dune della Puia). Comune. GP2; TUPE. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, come (Volano; Lido degli Scacchi; Valli di Comacchio, Brassica sinapistrum Boiss.; “su rottami”, Ferioli Argine Agosta: PM; Poggio Renatico: AA) 1906); REV,304: “Campi, luoghi erbosi ed incolti frequente in tutti i dintorni di Ferrara ! Ostellato !” Specie molto diffusa nei prati e in ambienti di mar- (come Brassica sinapistrum Boiss.); HFE (Ga- gine, anche sinantropica; questa ampiezza ecologica vello); PP (da Corbetta); TUBM (come Brassica deriva anche da un’elevata diversità genetica, che si ri- arvensis Metzger) (Foresta Panfilia di S. Agostino); flette in un’altrettanto elevata diversità morfologica. TUCS (come Brassica arvense (sic !). Sono state quindi descritte numerose entità sottoor- dinate che vengono in genere elencate come sinonimi. (Gattola: BGP) Più differenziata è Silene “angustifolia” che in ter- Sison L. (Apiaceae/Umbelliferae) mini nomenclaturali corrisponde alla subsp. teno- reana (Colla) Soldano & F. Conti, ma che a sua volta Sison amomum L. – Amomo germanico mostra una elevata diversità perlomeno ecologica, po- [Submedit.-Subatl.] H bienn – Boschi. Molto raro tendosi trovare su ghiaioni del tutto naturali come in e localizzato. ambienti aridi seminaturali o urbani. In attesa di in- HHF (Francolino, Felisi 1835; id., Felisi 1836; id., dagini che chiariscano meglio la situazione, si prefe- Felisi 1839; Ferrara, fuori Porta Romana, Ferioli risce trattare le diverse denominazioni nell’ambito del 1907); REV, 314: “Alla Darsena e lungo la strada binomio specifico. romana a pochi chilometri dalla Porta S. Giorgio Silybum Adans. (Asteraceae/Compositae) (Ferioli !)”; HFE (Foresta Panfilia); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). Silybum marianum (L.) Gaertn. – Cardo ma- riano Sisymbrium L. (Brassicaceae/Cruciferae) [Medit.-Turan.] H bienn – Argini, incolti, margini → stradali, luoghi disturbati. Comune. Sisymbrium “murale” Diplotaxis tenuifolia HHF (Ferrara, “ruderi diffusissima in campagna”, Sisymbrium officinale (L.) Scop. – Erba cornac- Felisi 1831; id., Revedin 1905; id., “lungo il canale chia Burana vicino al Ponte S. Giorgio”, Ferioli 1907); [Paleotemp. divenuta Subcosm.] T scap – Incolti, REV, 332: “Luoghi incolti nella Sammartina ! in- coltivi, prati, parchi cittadini. Comune. torno alle mura di Ferrara ! Darsena ! Bondeno !”; HHF (Francolino “al Giarone”, Felisi 1839; Sam- HFE (Superstrada Ferrara-Mare); PEM1 (Bonifica martina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “lungo il del Mezzano). canale Burana e il Volano”, Ferioli 1906); REV, (Poggio Renatico, cantiere Cispadana: AA) 304: “Luoghi incolti e lungo le strade nei dintorni Specie caratteristica dell'associazione Silybo – Urti- di Ferrara ! Mesola ! Codigoro !” (come S. offici- cetum. Tra gli ambienti popolati da questa entità il più nalis); HFE (Ferrara); LAG (Boschetto, zona Sac- caratteristico sono le arginature dei bacini di decan- chi); N2000 (Bosco della Mesola); TUPF (Bosco tazione degli zuccherifici, ormai tutti inattivi. della Mesola). Sinapis Rouy (Brassicaceae/Cruciferae) Sisymbrium orientale L. subsp. orientale – Erba cornacchia orientale [X CAS] Sinapis alba L. subsp. alba – Senape bianca [Euri-Medit] T scap – Prati, boschi, luoghi om- [E-Medit. (?)] T scap – Incolti, coltivi, prati. Non brosi. Raro. comune. HFE (Pineta Mesola)

200 Sium L. (Apiaceae/Umbelliferae) [Cosmop. Sinantrop.] T scap – Colture sarchiate, incolti, luoghi disturbati; nitrofila. Comune. Sium latifolium L. – Sedanina selvatica [◆] HHF (Ferrara, “coltivati di mais e vicino all’abi- [Centro-Europ.] He – Luoghi umidi, fossi, paludi. tato”, Ferioli 1906; REV, 322: “Luoghi incolti Raro. pingui, orti e macerie nei dintorni di Ferrara α vul- HHF (Francolino, Felisi 1844; Pontelagoscuro, gare Krg.); “Nei coltivati presso Ferrara (Fe- lungo il Po, Ferioli 1907); BER 3: 273-275: “ex rioli !)” (β miniatum Bernh.); HFE (Mura fossis agri Ferrariensis a Francolino a Felisio”; Estensi); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; REV, 314: “Francolino, nei fossi (Felisi ex Ber- Sacca di Goro; Dune di Massenzatica; Bosco tol.); Pontelagoscuro lungo il Po (Ferioli !)”. della Mesola; Salina di Comacchio); PE2 (ex-zuc- Elofita in rapida rarefazione. Anticamente molto se- cherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- gnalata, oggi in Regione è accertata solo per il Ra- zano); PI4; TUPR (Valle Santa e Bosco del vennate (IBIS4 e altri lavori precedenti degli stessi Traversante); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD Autori) e il Reggiano (varie inedite di G. Branchetti (Sacca di Goro); PP; TUBM (Foresta Panfilia di e V. Morelli). L’attuale presenza nel Ferrarese è pos- S. Agostino); TDZE (Vigarano Pieve; Verginese; sibile, ma necessita di essere confermata. Migliarino; Massenzatica; Caprile; Borgo Ma- Sisymbrium sophia → Descurainia sophia nara; Filo d’Argenta; S. Biagio d’Argenta); TUCS Sium angustifolium → Berula erecta (22 località in tutta la Provincia); TUPF (Bosco Sium erectum → Berula erecta della Mesola); TUPM (Dune di Massenzatica). GP1; MAC. Sixalix Desf. (Dipsacaceae) Solanum pseudocapsicum L. – Capsicastro [C Sixalix atropurpurea (L.) Greuter & Burdet NAT] subsp. grandiflora (Scop.) Soldano & F. Conti – [Neotropic.] Ch – Giardini e ambienti ruderali. Vedovina marittima Diffusa solo in luoghi antropizzati. (Scabiosa maritima) (Ferrara: PM) [Stenomedit.] H bien – Prati aridi termofili. Ra- rissima. Coltivata, si diffonde spontaneamente da molti anni. HFE (Salina di Comacchio). Si tratta del primo rinvenimento per l’Emilia-Ro- magna. Si tratta dell’unica stazione nel Ferrarese di una spe- cie ritrovata di recente per l’Appennino Modenese Solanum villosum Mill. subsp. alatum (FMO), Bolognese (HFE: raccolta da PM a Badolo, (Moench.) Edmonds – Erba morella [◆] 2010) e Romagnolo (Zangheri 1966; Taffetani ined.) [Euri-Medit.] T scap – Coltivi, incolti, luoghi di- Esiste tuttavia una precedente citazione per il terri- sturbati; nitrofila. Rara. torio sub Scabiosa maritima, senza località, di Cam- HHF (Ferrara, “pratie ai quattro olmi”, Felisi pana 1812. s.i.d., come S. miniatum; “coltivi di mais, grano Solanum L. (Solanaceae) duro, orti”, Ferioli 1907, come S. nigrum L. var. miniatum M.K.) Solanum dulcamara L. – Dulcamara [Paleotemp.] NP – Siepi, boschi e cespuglieti. Dif- Mancano conferme recenti, ma forse alcune cita- fusa. zioni di S. nigrum L. potrebbero rientrare in questa entità. I campioni di HHF sono gli unici noti per HHF (Volano, “dietro il litorale Adriatico”, Felisi l’Emilia-Romagna; tuttavia in regione l’entità risulta 1839); REV, 322: “Siepi nei dintorni di Ferrara ! molto segnalata in passato. È difficile esprimere una Boschi lungo il Po!”; HFE (Ro); N2000 (Bosco valutazione sulla mancanza di dati attuali che può della Mesola); COR (Vene di Bellocchio); MAC essere conseguente sia a una forte rarefazione sia a (Ambrogio; Ca’ Matte; Formignana; Gaibanella; insufficiente attenzione da parte degli esploratori at- Gambulaga; Masi S. Giacomo; Quartesana; tuali. Ruina; S. Biagio); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle Santa e Bosco del Traversante); Solidago L. (Asteraceae/Compositae) PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; TUBM (Foresta Solidago canadensis L. – Verga d’oro del Ca- Panfilia di S. Agostino); TUPF (Bosco della Me- nadà [X NAT] sola). [Nordamer.] H scap – Luoghi umidi, fossi, boschi (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro: AA) golenali. Comune. Solanum nigrum L. – Erba morella HHF (Francolino, Felisi 1839; Ferrara, Felisi

201 1853; Pontelagoscuro, Ferioli s.i.d., erroneamente seppe di Comacchio: PM) come S. serotina Ait.; rev. PF); HFE (Pontelago- scuro); LAG (Boschetto, zona Sacchi); N2000 Sonchus asper (L.) Hill – Grespino spinoso (Sonchus glaucescens) (Bosco della Mesola); PE1 (Parco del Delta del [Eurasiat. divenuto Subcosmop.] T scap/H bienn Po); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); PI4 – Incolti, luoghi disturbati, pianta nitrofila e si- (Valle Santa); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); nantropica. Molto comune. TUPM (Dune di Massenzatica). HHF (Francolino, Felisi s.i.d., sub S.a. Will., e Non citata in REV, che cita invece S. gigantea Aiton anche erroneamente come S. oleraceus L.; Mura come S. serotina Ait., forse per errore. di Ferrara, Revedin 1905, erroneamente come S. Solidago gigantea Aiton – Verga d’oro mag- arvensis L.: rev. PF e BL; Sammartina-Rivana, giore [X NAT] Revedin 1905, var. pungens Bisch.; Ferrara, Fe- (Solidago serotina) rioli 1906, sub S.a. Bartal.); BER 8: 392-395: [Nordamer.] H scap – Luoghi umidi, fossi, boschi “Ferrariâ ad ripas Padi a Felisio”; REV, 333: golenali. Comune. “Sulle rive del Po (Felisi ex Bertol.); nella Cassa REV, 329: “Inselvatichita lungo il Po a Pontela- argentana (Bertol. fil. ex Bertol.); campi e luoghi goscuro e a Porporana (Ferioli !)” (come S. sero- incolti od erbosi a Ferrara (sulle mura !) e nei din- tina Ait.); HFE (Bosco della Mesola; Porotto); torni ! arene marittime tra Mesola e Volano !” β N2000 (Isola Bianca; Bosco di S. Giustina; Bosco (come S. oleraceus L. asper Hill.); HFE (Masi della Mesola; Dune di Massenzatica); PE1 (Parco Torello; Valli di Argenta); N2000 (Isola Bianca; del Delta del Po); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; Bosco della Mesola); MAC (Ambrogio; Ca’ TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCE Matte; Cassana; Gambulaga; Masi S. Giacomo; (Bosco di S. Giustina) TUPE (Dune di Massen- Masi Torello; Portomaggiore; Quartesana; Vo- zatica); TUPF (Bosco della Mesola: come S. se- ghiera); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF rotina Ait.). (Bosco della Mesola); PGD (Sacca di Goro); MAC. TDZE (Settepolesini; Sandolo; Migliarino; Mi- (Vidara di Mesola: PF e PM) gliaro; Alberlungo; Caprile; Lagosanto; Borgo Manara). La subsp. serotina (Kuntze) McNeil, ampiamente FGP; GP1; GP2; TUDV (anche come S. glauce- segnalata e talora considerata specie a sé stante, è da scens Jordan); TUPE. ricondurre al tipo, come conferma una nota di G. Galasso, in accordo con la recente Flora del Norda- (Mura Estensi: PM; Poggio Renatico: AA) merica (Semple & Cook 2006). Sonchus glaucescens → Sonchus asper Solidago serotina → Solidago gigantea Sonchus maritimus L. – Grespino marittimo Sonchus L. (Asteraceae/Compositae) [Euri-Medit. (Alofita)] H scap – Luoghi umidi li- torali, suoli alofili. Non comune. Sonchus arvensis L. subsp. arvensis – Grespino HHF (Mesola “diffusa ovunque”, Felisi s.i.d.; dei campi Massenzatica, Felisi 1839; Ferrara, “qua e là nei [Eurosib. divenuto Subcosm.] H scap – Coltivi, dintorni”, Ferioli 1907 (?); Pomposa-Volano, Re- incolti, luoghi disturbati. Non comune. vedin 1908; Mesola, Ferioli 1947); BER 8: 389- HFE (Pontelagoscuro). 390: “ex la Mesola prope Palù ad ostia Padi a (Poggio Renatico: AA) Felisio”; REV, 334: “Mesola, presso Palù (Felisi Sonchus arvensis L. subsp. uliginosus (Bieb.) ex Bertol.); arene marittime presso Cannevié ! Vo- lano ! tra Pomposa e Volano !” (come S. arvensis Nyman – Grespino dei campi β [Eurosib. divenuto Subcosm.] H scap – Coltivi, L. maritimus L.); BEG (Dune tra Comacchio e incolti, luoghi disturbati. Poco comune. Po di Volano); HFE (Valle Bertuzzi); N2000 (Go- HHF (Ferrara, Felisi 1829; Francolino, Felisi rino; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Lido di 1839; Ferrara, Ferioli 1907); REV, 334: “Prati di Volano; Vene di Bellocchio); CAN (Lido di Vo- Berra (Brighetti); Sammartina (Ferioli !); sotto le lano); COR (Sacca di Goro; Valle Bertuzzi); FGP; mura di Ferrara alla Porta degli Angeli (Ferioli !)” PMP2; TDPM; TUDV (Parco del Delta del Po); (α typicus); BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro); PG2; PGF; ST*; TUPF* (Bosco della Mesola; * HFE (Pontelagoscuro; Gattola). come S. arvensis L. subsp. maritimus L.); PMG (Poggio Renatico: AA; Argenta: BGP; S. Giu- (Sacca di Goro).

202 In Regione noto solo per il Ravennate e il Ferrarese. brosi”, Felisi 1838, come S. ramosum Hudson; id., “lungo il Po”, Revedin 1906; Ferrara, “fossi e valli Sonchus oleraceus L. – Grespino comune di tutta la provincia”, Ferioli 1907, come S. ra- [Eurasiat. divenuto Subcosm.] T scap (H bienn) – mosum Hudson); REV, 292: “Golene ed alluvioni Incolti, luoghi disturbati, pianta nitrofila e sinan- del Po tra Pontelagoscuro e Casaglia ! Fossati e tropica. Molto comune. paludi nei dintorni di Ferrara (Ferioli !)” BDFP HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Francolino, Felisi (27 località, canali, scoli e fossi in tutta la provin- s.i.d.; Ferrara, Ferioli 1906); BER 8: 390-392: cia); MAC (12 località in tutta la provincia: subsp. “Ferrariâ a Felisio”; REV, 333: “Campi, luoghi in- erectum); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; colti e macerie nella provincia ! comune.” (α levis TUPR (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura (Bartal.)); HFE (Lido di Spina); N2000 (Isola Estensi). Bianca; Bosco della Mesola; Salina di Comac- CSZ (sub S. racemosum); PI2; TUMM; TUUV. chio); FGP; TDPM; TUDV (ambienti alofili del (Mendica: PF e PM; Scolo Scorsuro: AA, subsp. Parco del Delta del Po); PE2 (ex-zuccherificio di erectum.) Codigoro); PI6; PP2 (Mura Estensi); PGD (Sacca di Goro); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); Specie caratteristica dell’associazione Sparganietum PMP1 (Salina di Comacchio); TDZE (Alber- erecti. lungo; Cornacervina; Migliaro; Caprile; Lago- Sparganium ramosum → Sparganium erectum santo; Filo d’Argenta); TUCS (23 località in tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola: var. ci- Spartina Schreb. (Poaceae/Gramineae) liatus Lam.). Spartina juncea → Spartina versicolor (Cantiere Cispadana verso S. Carlo: AA) Spartina maritima (Curtis) Fernald – Sparto Sorghum Moench (Poaceae/Gramineae) delle barene Sorghum halepense (L.) Pers. – Sorgo selvatico; [Anfiatlant.] G rhiz – Lagune salmastre in con- Sagginella [X INV] tatto con il mare. Rara. (Holcus halepensis) HFE (Foce del Po di Volano; Ancona di Belloc- [Termocosmop.] G rhiz – Incolti, coltivi, margini chio); N2000 (Sacca di Goro; Foce Po di Volano; stradali, luoghi antropizzati. Molto comune. Valli di Comacchio; Vene di Bellocchio); FGP; HHF (Francolino, “frequentissimo nei coltivi”, TDPM; TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); Felisi 1841; “Coltivi di granoturco e terreni magri PG1 (Vene di Bellocchio); PMG (Sacca di Goro). canale Burana”, Ferioli 1906); REV, 284: “Lungo Specie caratteristica dell’associazione Limonio nar- la ferrovia di Suzzara e nei coltivati (Ferioli !); ed bonensis – Spartinetum maritimae. altrove nei dintorni di Ferrara (Tironi !)”; HFE Tipica di ambienti costieri soggetti a variazioni eusta- (Vigarano Mainarda); N2000 (Golene del Po e tiche di marea, in Italia è presente solo nelle regioni Isola Bianca; Valli di Comacchio; Vene di Belloc- del Nord-Est e verso sud fino in Emilia-Romagna, nel chio); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 Ferrarese e Ravennate. (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- Spartina versicolor Fabre – Sparto delle dune stino); TDZE (Sandolo; Verginese; Migliarino; (Spartina juncea) Migliaro; Alberlungo; Caprile; Lagosanto; Borgo [Anfiatlant.] G rhiz – Sabbie dunali, retrodunali e Manara); TUCS (11 località in tutta la Provincia). più arretrate, margini di lagune salmastre. Co- CSZ (come Holcus halepensis); GP1; PI2. mune. (Argine Agosta: PM) HFE (Lido di Volano); N2000 (Lido di Volano; Una delle specie più ampiamente diffuse in ambienti Lago e Lido di Spina); CAN (Lido di Volano); antropizzati. PG1 (Lido di Volano; Lido di Spina); PMG (Sacca di Goro); PE1; TDPM; TUDV (luoghi alofili del Sparganium L. (Sparganiaceae) Delta del Po); TUMS (Dune della Puia). Sparganium erectum L. – Coltellaccio, biodo TUPE. (Sparganium racemosum, Sparganium ramosum) CHK insiste sulla sinonimia con auct., NON [Eurasiat.] I rad – Fossi, margini di canali, stagni, (Michx.) Willd., ma non c’è dubbio si tratti della me- risaie, maceri e luoghi inondati in genere. Co- desima entità. MDV conferma l'attribuzione. mune. HHF (Francolino, “fossi, luoghi umidi e om- Spartium L. (Fabaceae/Leguminosae)

203 Spartium junceum L. – Ginestra di Spagna [C] [Subcosmop. (alof.)] T scap – Ambienti alofili. [Euri-Medit.] P caesp – Introdotta nel Ferrarese Diffusa. per ornamento, attualmente mai spontanea. Rara. HHF (Diamantina, Felisi 1838, come Arenaria ma- HHF (Argenta, “lungo il Reno”, Ferioli 1911); rina Smit.; rev. PF; id., Ferioli 1907, come S. rubra N2000 (Foce Po di Volano: introdotta); PGD (L.) Pers.; rev. Béguinot; Pomposa-Volano, Reve- (Sacca di Goro: alcuni esemplari introdotti). din 1908); BER 4: 685-687: “ex portu di Volano in → ora circumpadana a Dall’Agata, ex stamnis Coma- Specularia speculum (veneris) Legousia speculum-ve- clensibus ab Eq. Camillo Salina” (sempre come neris Arenaria marina); Gibelli & Pirotta 1882 (Dia- Spergularia L. (Caryophyllaceae) mantina: come Lepigonum marinum); VP (Dia- mantina: come S. rubra Willd., secondo quanto Spergularia bocconei (Scheele) Graebn. – Sper- citato da REV); REV, 301: “Valli di Comacchio gularia di Boccone (Salina ex Bertol.); porto di Volano (Dall’Agata ex [Subcosmop. (Sinantrop.)] T scap (H bienn) – In- Bertol.); copiosa a Cannevié ! Diamantina (Fe- colti salmastri. Rarissima. rioli !); tra Pomposa e Volano!” (come S. rubra (L.) HFE (Bonifica del Mezzano). Pers. α marina Griseb.); HFE (Gorino; Foce del Po TUPE. di Volano; Valle Bertuzzi; Lago delle Nazioni; Sa- Accertata per una sola località nel Ferrarese, che co- lina di Comacchio; Lido di Spina); N2000 (Gorino; stituisce anche l’unica della Regione. Questo rinve- Salina di Comacchio; Lido di Spina; Vene di Bel- nimento colma la lacuna distributiva del versante locchio); BEM (Diamantina; Cannevié; Porto di Vo- orientale italiano, dove la specie era nota in tutte le lano: come S. rubra (L.) Pers. α marina Griseb.); altre regioni (escluso il Molise). PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGD (Sacca di Spergularia marginata → Spergularia media Goro); TDPM (ambienti salmastri del Delta del Po). → Spergularia marina Spergularia salina Spiraea L. (Rosaceae) Spergularia media (L.) C. Presl – Spergularia Spiraea filipendula → Filipendula vulgaris media (Arenaria marina, Spergularia marginata) Spiraea japonica L.f. – Spirea giapponese [C [Subcosmop. (alofila)] Ch suffr – Ambienti alo- CAS] fili. Diffusa. [E-Asia] P caesp – Giardini, siepi campestri. HHF (Mesola-Cannevié, Felisi 1839; rev. PF, Molto rara. come Arenaria marina All.; Casaglia, Ferioli HFE (Gattola). 1906; Mesola, Peyronel 1947: negli ultimi due Coltivata come ornamentale, sporadicamente si rin- come S.m. Pers.); VP (Casaglia: come S.m. Pers.); viene come spontanea. In Regione rinvenuta in pre- REV, 301: “Prati di Casaglia (Ferioli !); Comac- cedenza anche nel Parmense al Parco del Taro chio ! Pomposa ! Volano !” (come S. rubra (L.) (Ghillani 2010). Pers. β media Pers.); BEG (Diga tra S. Giovanni e Comacchio: come S. marginata Leb.; HFE Spiranthes Rich. (Orchidaceae) (Sacca di Goro; Gorino); N2000 (Bosco della Me- Spiranthes spiralis (L.) Chevall. – Viticcini au- sola; Sacca di Goro); PMG (Sacca di Goro); tunnali PMP2; TDPM (ambienti salmastri del Delta del (Neottia spiralis, Orchis spiralis, Satyrium spirale) Po); TUPF (Bosco della Mesola: come S. rubra [Europeo-Caucas.] G rhiz – Prati umidi. Raris- (L.) Pers. var. media Pers.). sima. Spergularia rubra (L.) C. Presl – Spergularia HHF (Francolino, “prato detto I Salmastri”, Fe- comune lisi 1839, anche erroneamente come S. aestivalis [Subcosm.Temp.] Ch suffr – Ambienti alofili. Rich.; rev. PF; Ferrara, s.i.d., come Orchis spira- Rara. lis L., Neottia, Satyrium). HFE (“litorale ferrarese”; Salina di Comacchio); (Prato di Volano: BL) TUCS (Comacchio; Lido degli Estensi). La presenza nel Ferrarese è stata confermata dopo Spergularia salina (L.) C. Presl – Spergularia diversi decenni. Il rinvenimento non giunge del tutto marina inatteso; questa specie è infatti nota lungo la costa nel Forlivese (Zadina di Cesenatico, Tedaldi 2000) e (Arenaria marina, Lepigonum marinum, Spergularia ma- nel Ravennate (IBIS4). rina)

204 Spirodela Schleid. (Araceae) (Incolto tra Francolino e Pescara: PM; Poggio Re- natico, cantiere Cispadana: AA) Spirodela polyrhiza (L.) Schleid. – Lenticchia d’acqua maggiore Stachys germanica L. – Stregona germanica (Lemna polyrhiza/polyrrhiza) [◆] [Subcosmop.] I nat – Acque a lento corso o sta- [Euri-Medit.] H scap – Argini e terrazzi fluviali, gnanti di fossi, canali, stagni, maceri, risaie. Piut- golene. Rara. tosto termofila. Comune. HHF (Ferrara, “ovunque, argine del Po”, Felisi HHF (Francolino, “canali”, Felisi 1841, erronea- s.i.d.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Porto- mente come Lemna gibba L.; rev. PF; Contrapò, maggiore, “strada Mulinellina per Ripapersico Te- “Po di Volano”, Felisi 1843, come Lemna polyr- nuta Gombrio”, Ferioli 1908); REV, 324: rhiza L.; “canali della provincia di Ferrara”, Fe- “Sammartina ! lungo il Po a Ravalle (Ferioli!)”. rioli 1907, come Lemna polyrrhiza L.); BER 1: Stachys maritima Gouan – Stregona marittima 127-128: “Legi ... Ferrariae in canali dicto Poa- [◆] tello, sive Po di Volano” (come Lemna polyrhiza [Steno-Medit.] H scap – Prati stabili termofili, L.); REV, 293: “Nel Po di Volano (Bertol.); nel sabbie costiere. Rara. canale di Burana alla Darsena ! nel canalino di HHF (Mesola, Volano, “spiaggia”, Felisi 1839; Cento !” (come Lemna polyrrhiza L.); FIE 1018: id., Ferioli s.i.d.; Lido di Magnavacca, Revedin “Ferrara, in aquis lente fluentibus del Po di Vo- 1907); REV, 324: “Arene marittime a Magna- lano et del Canale di Cento” (come Lemna polyr- vacca”. rhiza L.); HFE (varie del Ferrarese); MAC (16 località in tutta la Provincia); PE3 (Po di Volano e La sua presenza attuale è piuttosto probabile; risulta diversivi); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PEP infatti presente sia immediatamente a Sud nel Ra- (Bosco della Mesola); PI4 (Valle Santa); PP (Fo- vennate che a Nord nel litorale veneto. resta Panfilia di S. Agostino); TUZA (20 località Stachys palustris L. – Stregona palustre in tutta la Provincia). [Circumbor.] H scap – Argini e terrazzi fluviali, PG3; PG4; PI2; TUPB; TUUV. golene, fossi, margini di canali e stagni. Comune. Specie caratteristica dell'associazione Spirodeletum HHF (Ferrara, Felisi 1830; Sammartina-Rivana, polyrhizae. Revedin 1904; Argenta, “ferrovia vicino alla strada romana”, Ferioli 1906); BER 6: 144-146: Sporobolus R. Br. (Poaceae/Gramineae) “Legi in agro Ferrariensi in valle di Boscarolo, et Sporobolus virginicus Kunth – Gramigna delle in marginibus canalis di Cento. Filius attulit ex di- spiagge [Ex?] strictu Bononiensi alla Cassa Argentana”; Coc- [Subtrop.] G rhiz – Spiagge. Rarissima, forse coni 1883: lungo il canalino di Cento; REV, 324: scomparsa. “Fossi e luoghi umidi presso Ferrara ! valle di Bo- CAN (Lido di Volano). scarolo sui margini del canale di Cento (Ber- tol. !)”; HFE (Valle Santa); N2000 (Golene del Po Nota per il Ferrarese e l’Emilia-Romagna per que- e Isola Bianca; Campotto); MAC (Medelana; Por- st’unica citazione. Mancano conferme successive e tomaggiore; Quartesana; S. Biagio); PEM1 (Bo- quindi può esserne ipotizzata la scomparsa. nifica del Mezzano); PI4; TUPR (Valle Santa); PP Stachys L. (Lamiaceae/Labiatae) (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Corna- cervina; Migliarino; Migliaro; Lago Gattola); Stachys annua L. subsp. annua – Stregona an- TUCS (Poggio Renatico); TULA (Mendica). nuale PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. [Euri-Medit. (Archeofita)] T scap – Commensale (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro: AA) delle colture sarchiate. Poco comune. HHF (Francolino, “orti”, Felisi 1843); REV, 324: Stachys recta L. – Stregona gialla “Dintorni di Ferrara (Vaccari !)”; HFE (Casu- [Orof. N-Medit. (baricentro orientale)] H scap – maro; Aguscello; Rero; Lido di Volano); TDZE Prati stabili termofili, sabbie costiere consolidate. (Verginese); TUCS (Bondeno; S. Biagio; Borgo Diffusa. Scoline; Ravalle; Pontelagoscuro; Vigarano Pieve; HHF (Monticelli, Massenzatica, Felisi 1839; Me- Ferrara; Poggio Renatico; S. Bartolomeo in sola, Cannevié, Revedin 1906; Magnavacca, Re- Bosco; Codigoro). vedin 1907; Pomposa, “bosco”, Ferioli 1908; GP1. Mesola, “bosco”, Peyronel 1947-48, erronea-

205 mente come S. arenaria Vahl: rev. PF e BL); REV, Stellaria media (L.) Vill. subsp. media – Cen- 324: “Presso S. Luca ! tra Mesola e Cannevié ! tocchio lungo il Lido di Magnavacca ! bosco di Pomposa [Cosmopol.] T rept/H bienn – Prati, incolti, argini (Ferioli !)” BEG (Magnavacca); HFE (Pineta di e luoghi aperti, boschi e luoghi ombrosi, in città e Mesola; Bivio Massenzatica); N2000 (Bosco fuori, ovunque. Comunissima in qualunque sta- della Mesola; Dune di Massenzatica; Dune della gione. Puia; Lido degli Scacchi; Salina di Comacchio); HHF (Ferrara, “prati e vie”, Felisi s.i.d.; Sam- PEM1 (Bonifica del Mezzano); TUMS (Dune martina-Rivana, Revedin 1905, come S.m. (L.) C.; della Puia); TUPF (Bosco della Mesola: var. kar- Marrara, Francolino e Copparo, Ferioli 1906; Fer- stiana Haud.); TUPM (Dune di Massenzatica). rara, “fosso di circonvallazione”, Ferioli 1909, GP2. come var. major (L.) Koch; id., “ciottolato”, Fe- (Argine Logonovo: PM) rioli 1909, come var. humilis Schrad., rev. PF e PM); REV, 301: “Luoghi erbosi ed incolti a Fer- Stachys sylvatica L. – Stregona dei boschi rara e nella provincia ! comunissima “.; HFE [Eurosib.] H scap – Argini e terrazzi fluviali, go- (Mura Estensi; Ambrogio; S. Giuseppe di Co- lene, fossi, bassure umide. Rara. macchio: sempre subsp. media); N2000 (Isola HHF (Casaglia, Pontelagoscuro, “fossi lungo la Bianca; Dune di Massenzatica; Bosco della Me- strada”, Revedin 1906; Francolino, “lungo il Po”, sola); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6; PP2 Ferioli s.i.d.); REV, 324: “Fossi lungo la strada tra (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Ago- Pontelagoscuro e Casaglia !”; HFE (Gattola). stino); TUCS (11 località in tutta la Provincia); Sembrano le uniche segnalazioni per la pianura re- TUPF (Bosco della Mesola: var. grandiflora gionale di una specie di boschi e radure collinari e Guss.); TUPM (Dune di Massenzatica). montani. MAC; PI2. Statice bellidifolia → Limonium bellidifolium Stellaria pallida (Dumort) Crép. – Centocchio Statice caspia → Limonium bellidifolium senza petali [◆] Statice limonium → Limonium narbonense [Paleotemp.] T scap – Incolti, prati, luoghi antro- Statice minuta → Limonium virgatum pizzati. Statice olaeifolia → Limonium virgatum HHF (Ferrara, “ciottolato”, Ferioli 1909, come S. Statice virgata → Limonium virgatum media L. var. apetala Willd.: rev. PF e PM); Stellaria L. (Caryophyllaceae) BEG2: 374: “lungo le vie di Ferrara” (come S. media subsp. pallida (Dumort.) Piré var. homotri- Stellaria aquatica (L.) Scop. – Centocchio ac- cha Bég.); 376: “vie e piazze di Ferrara” (var. gla- quatico berrima Aznav.) (Cerastium aquaticum, Malachium aquaticum, Myosoton aquaticum) La mancanza di rinvenimenti recenti può essere do- [Eurosib.] H scap (T scap) – Luoghi umidi om- vuta ad insufficiente attenzione da parte degli attuali brosi, boschi, siepi. Abbastanza rara. esploratori. HHF (Ferrara “lungo i fossi”, Felisi s.i.d., come Stellaria neglecta → Stellaria media Cerastium aquaticum L.; id., “Mura da S. Gior- Stellera passerina → Thymelaea passerina gio a Porta Mare, cimitero a Quacchio”, Ferioli 1904, come Malachium aquaticum (L.) Fr.; Mura Stratiotes L. (Hydrocharitaceae) di Ferrara, Revedin 1906, come Malachium aqua- Stratiotes aloides L. – Soldato d’acqua [Ex] ticum (L.) Fr.); BER 4: 758-760: “Ferrariâ in um- [Europeo-Caucas.] I rad – Acque stagnanti o a brosis a Felisio” (come Cerastium aquaticum L.); lento scorrimento. Scomparsa. REV, 301: “Luoghi ombrosi (Felisi ex Bertol.); BER 5: 441: “ex paludibus Ferrariensibus a Prof. paludi intorno alle mura di Ferrara !” (come Ma- Campana”; REV, 301: “Copiosissima nelle paludi lachium aquaticum (L.) Fr.); HFE (come Myoso- (Campana ex Bertol.)” ton aquaticum (L.) Moench.: Ferrara, via delle Statue; Valli di Argenta; Lago Gattola di Ostel- Idrofita in forte rarefazione in tutto il suo areale ita- liano, di cui il territorio ferrarese rappresentava il li- lato); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca: come mite meridionale. Fotografata a Valle Santa intorno Myosoton aquaticum (L.) Moench.); PE4 (Vallette al 1970 da dipendenti del Consorzio Bonifica Re- di Ostellato: come Myosoton aquaticum (L.) Mo- nana, ma non ritrovata anche a seguito di approfon- ench.). dite ricerche negli anni successivi. Un tentativo di

206 reintroduzione a Ponte Rodoni ha dato esito positivo [Eurosib.] H scap – Prati, radure in boschi costieri. per due anni, poi le nutrie hanno accuratamente prov- Rara. veduto all’eradicazione. BER 1845 2: 36-39: “habui … ex Mesola in sylva Suaeda Scop. (Chenopodiaceae) prope Volano ad ostia Padi a Felisio, et ex la Sca- glia in viciniis di Magnavacca a Dallagata” (come Suaeda fruticosa → Suaeda vera Scabiosa succisa); REV, 328: “Mesola, nella fore- Suaeda maritima (L.) Dumort. – Suaeda marit- sta presso Volano (Felisi ex Bertol.); alla Scaglia tima presso Magnavacca (Dall’Agata ex Bertol.)”. (Chenopodium maritimum, Salsola maritima) La specie risulta molto rarefatta in tutta la pianura [Cosmopol. (alofila)] T scap – Luoghi alofili e ni- orientale dell’Emilia-Romagna; per il Ravennate trofili. Comune. Zangheri (1936) la definisce “Abbastanza frequente HHF (Mesola, “diffusissima sulla spiaggia”, Fe- nel bosco in tutte le Pinete”, mentre l’unico dato re- lisi s.i.d., come Chenopodium maritimum L.; Dia- cente è il ritrovamento nel 1986 al Bardello (HFE). mantina, Felisi 1838; Casaglia, “prato Sig. Succisella Beck (Dipsacaceae) Bonetti”, Ferioli 1906; Pomposa-Volano, Revedin 1908; Bosco della Mesola, Peyronel 1947, come Succisella inflexa (Kluk) Beck – Vedovina rizo- S. fruticosa (L.) Forssk.; rev. BL e PF); BER 3: 59- matosa [◆] 61: “ex salinis di Comacchio ab Eq. CAMIL. Sa- (Scabiosa australis, Succisa australis) lina, et a Dallagata” (come Salsola maritima); VP [SE-Europ. (Pontica)] H scap – Prati, radure, ar- (Casaglia); REV, 300: “Saline di Comacchio (Sa- gini, luoghi erbosi umidi. Rara e localizzata. lina e Dall’Agata ex Bertol.); comune nei prati di HHF (Pontelagoscuro, Ferioli 1911; Argenta, ri- Casaglia e Diamantina (Ferioli !); tra Pomposa e saie, Ferioli 1911: erroneamente come Succisa Volano !”; BEG (Diga tra S. Giovanni e Comac- pratensis Moench.); BER 2: 39-40: “ex agro Fer- chio); HFE (Valle Bertuzzi); N2000 (Scanno di rariensi a Francolino secus Padum iterum a Feli- Goro; Bosco della Mesola; Lido di Volano; Valle sio” (come Scabiosa australis); REV, 328: Bertuzzi; Porto Garibaldi; Valli e Salina di Co- “Francolino, vicino al Po (Felisi ex Bertol.)”; FIE macchio; Boscoforte; Vene di Bellocchio; Lido di 1956: “Prov. di Ferrara: Pontelagoscuro, secun- Spina); BEM (Casaglia; Diamantina: ma dichiara dum Padum (Po) flumen in arenosis inter salices”. “da ritenersi scomparsa” per le stazioni interne); È una delle specie di prati umidi in maggior rarefa- CAN (Lido di Volano); COR (Valle Bertuzzi; Valli zione nella pianura emiliana. Oggi è nota solamente di Comacchio); FGP; PMP2; TUDV (ambienti nel Piacentino e nel Reggiano. La presenza nel Fer- alofili del Delta del Po); PEM1; TUCS (Bonifica rarese è poco probabile, ma non può essere esclusa. del Mezzano); PMG (Sacca di Goro); PMP1 (Sa- lina di Comacchio); TDPM (Valle Bertuzzi; Valli Sulla Medik. (Fabaceae/Leguminosae) di Comacchio; Vene di Bellocchio); TUPF (Bosco Sulla coronaria (L.) Medik. – Sulla della Mesola). (Hedysarum coronarium) TUPE. [W-Steno-Medit.] H scap – Raramente coltivata Specie caratteristica dell'associazione Suaedo ma- per foraggio e occasionalmente naturalizzata. ritimae – Bassietum hirsutae. Molto rara. HHF (Ferrara, Ferioli 1908, come Hedysarum co- Suaeda vera J.F. Gmel. – Suaeda vera [Ex] ronarium L.). (Suaeda fruticosa) (Lido degli Estensi: PF, AA e BGP.; Lido di Spina: [Cosmopol. (alofila)] NP – Ambienti salsi interni. PM) Scomparsa come tutto il suo habitat. VP (Diamantina); REV, 300: “Diamantina (Pe- Piuttosto diffusa nelle colline argillose emiliane, ma glion 4)”. di dubbio indigenato. Queste sono le prime segnala- zioni per il Ferrarese. Il precedente dato, rinvenuto Succisa Haller (Dipsacaceae) solo come campione d’erbario, era inedito. Succisa australis → Succisella inflexa Symphyotrichum C.G.D. Nees (Astera - Succisa pratensis Moench. – Morso del diavolo ceae/Compositae) [◆] Symphyotrichum lanceolatum (Willd.) G.L. (Scabiosa succisa) Nesom – Astro lanceolato [X CAS ◆]

207 (Aster tradescanti) line da alcuni florovivaisti, è considerato in questa [Nordamer.] H scap – Fossi, sponde, risaie). Pro- Flora solo per la curiosità di questa nota. babilmente scomparso. Symphytum officinale L. – Consolida maggiore HHF (risaie di Argenta, Ferioli 1911: sub Aster [Europeo-Caucas.] H scap – Luoghi umidi, fossi, tradescanti L.); FIE 2368: “Prov. di Ferrara: in siepi, boschi. Comune oryzetis circa Argenta prope Reno flumen” (come HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi 1829; Franco- Aster tradescanti L.). lino, “al Giarone”, Felisi s.i.d.; “canale Panfilio”, FFR e Pignatti 1982 citano A. tradescanti Auct., non Revedin 1905; Ferrara, “assai comune”, Ferioli L., come sinonimo di Symphyotrichum lanceolatum 1906); REV, 321: “Fossi e luoghi paludosi ed (Willd.) G.L. Nesom. A questo sono state quindi at- umidi ed anche lungo le strade nei dintorni di Fer- tribuite le citazioni ferraresi, nonostante FIT le rife- rara ! specialmente copioso: nel canale Panfilio ! risca ad A. tradescanti L., specie diversa che non è nelle fosse di circonvallazione di Ferrara ! paludi presente in Italia né in Europa. e fossati presso Poggio Renatico ! Mesola !”; HFE Symphyotrichum novi-belgii (L.) G.L. Nesom – (Baura); LAG (Massafiscaglia); N2000 (Isola Settembrini [C CAS] Bianca; Bosco di S. Giustina); MAC (Baura; Ca’ (Aster novi-belgii) Matte; Cologna; Ro; S. Biagio); PE4 (Vallette di [Nordamer.] H scap – Ambienti disturbati. Ostellato); PI4; TUPR (Valle Santa); PP2 (Mura HHF (Francolino, “nelle vie”, Felisi s.i.d.); PM1 Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); (Valli di Argenta). TDZE (Settepolesini); TUCE (Bosco S. Giustina). Symphyotrichum squamatum (Spreng.) G.L. (Mendica; Vidara: PF e PM) Nesom – Astro annuale [X NAT] Symphytum tuberosum L. subsp. angustifolium (Aster squamatus) (A. Kern.) Nyman – Consolida femmina [Neotropic.] T scap/H bienn – Incolti, luoghi di- [SE-Europ. (sub-pontica)] G rhiz – Luoghi umidi, sturbati, ruderi, giardini, fanghi umidi anche sal- fossi, siepi, boschi. Poco comune. mastri. Comune. HFE (Malborghetto); PI6 (Mura Estensi); PP; HFE (Valle Bertuzzi; Vallette di Ostellato; Vo- TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). lano); N2000 (Valli e Salina di Comacchio; Vene (Bosco del Traversante: DAL) di Bellocchio); FGP; PE1; PMP2; TDPM (am- bienti alofili del Delta del Po); PE2 (ex-zuccheri- Piuttosto frequente nei querceti della collina emi- liana. In pianura è sporadico e molto localizzato. ficio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). (Poggio Renatico, cantiere Cispadana; Po a Colo- T gna: AA) Tamarix L. (Tamaricaceae) Symphytum L. (Boraginaceae) Genere non facile e la cui consistenza effettiva nella Symphytum bulbosum K.F. Schimp. – Conso- flora ferrarese e regionale va approfondita. lida minore In particolare, tra le indicazioni di T. gallica alcune [SE-Europ.] G rhiz – Luoghi umidi, fossi, siepi, potrebbero essere di T. canariensis Willd., molto si- boschi. Raro. mile e con la quale viene confusa. HHF (Ferrara, “montagnola”, Felisi 1846, sub S. Molto probabile anche la naturalizzazione di T. par- tuberosum; rev. PF; id., “tenuta Rivana”, Ferioli viflora DC., nota come spontanea negli ambienti co- 1909); HFE (Aguscello). stieri del Veneto (Masin & Scortegagna 2012). Symphytum ×ferrariense Massalongo (= S. offi- Tamarix canariensis Willd. – Tamerice delle cinale L. × S. orientale L.) – Consolida ferra- Canarie [C NAT] rese [C] [W-Medit.] P caesp/P scap – Coltivata e inselva- [Ibrido] Ibrido fissato di origine orticola. tichita in terreni sabbiosi e salmastri litoranei; di HHF (“Orto Botanico di Ferrara”, Ferioli, s.i.d.). dubbio indigenato. Rara. HHF (“inselvatichita in vari luoghi”, Ferioli Il campione nell’erbario ferrarese costituisce l’olo- 1907); HFE (Lido di Volano: rev. G. Venturella). tipo di Symphytum ferrariense, pubblicato da Mas- salongo (1913) nel “Bullettino della Società Distribuzione non nota, in quanto solo recentemente Botanica Italiana”, indagato da Kurtto (1981). Trat- è stata accertata la sua presenza grazie alla revisione tandosi di entità solo coltivata, e venduta anche on degli esemplari in HHF e dell’unico in HFE. Per ora

208 si tratta dell’unica località in Emilia-Romagna. Tanacetum vulgare L. – Erba-amara selvatica; tanaceto Tamarix gallica L. – Tamerice (Chrysanthemum vulgare) [W-Medit.] P caesp/P scap – Spesso coltivata, rin- [Eurasiat. (forse in Europa non è indigena)] H selvatichita in tutti i luoghi sabbiosi e salmastri li- scap – Incolti, margini di boschi, siepi, golene, ni- toranei; di dubbio indigenato. Comune ma trofila. Poco comune. senz’altro favorita dall’uomo. HHF (Longastrino, Bubani 1829; Ferrara “rive HHF (Massenzatica, “campagne”, Felisi 1839; Po”, Felisi s.i.d.; Ferrara “giardini urbani”, Felisi Francolino, “coltivata giardino Costabili”, Felisi 1853; Pontelagoscuro, Ferioli 1907); BER 9: 104- 1853; Sammartina-Rivana, “prati lungo il Mam- 106: “Ferrariâ in ripis Padi, ubi vulgatissimum a bro”, Revedin 1905 [rami non fioriferi, identifi- Felisio, Argentâ alla Bastia a TASSINARIO”; cazione incerta]; Comacchio, Revedin 1907); REV, 329: “Comunissimo sulle rive del Po (Felisi REV, 302: “Prati della Sammartina ! lungo il Vo- ex Bertol.); pure lungo il Po a Pontelagoscuro ! lano ! comune nelle arene marittime tra Mesola e lungo il Po di Goro presso la Mesola ! Argenta Volano ! Codigoro ! Pomposa ! tra Ostellato e Ma- alla Bastia (Tassinari ex Bertol.); nella Cassa ar- gnavacca !” BEG (Diga tra S. Giovanni e Comac- gentana (Bertol. fil. ex Bertol.)” (come Chrysan- chio); N2000 (Isola Bianca; Sacca di Goro; Bosco themum vulgare (L.) Bernh.); N2000 (Isola della Mesola; Foce Po di Volano; Valli e Salina di Bianca); PI4 (Valle Santa). Comacchio); COR; FGP; TUDV (ambienti alofili (Valle Lepri: BGP; Porporana; Pontelagoscuro: del Delta del Po); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PM) PMG (Sacca di Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE (Migliarino; Migliaro; Lago- L’abitato di Longastrino si trova in parte nel Ferra- santo). rese (Comune di Argenta) e in parte nel Ravennate MAC; TUPE. (Comune di Alfonsine); il campione di Bubani è ac- cettato in questa Flora non essendo possibile distin- Tamus L. (Dioscoreaceae) guere tra le due situazioni, fino al 1859 comprese entrambe nella Legazione di Ferrara dello Stato Pon- Tamus communis L. – Tamaro tificio. [Euri-Medit.] G rad – Boschi e macchie termofili su suoli sabbiosi. Non raro ma localizzato. Taraxacum F.H. Wigg. (Asteraceae/Com- N2000 (Bosco della Mesola; Bosco di S. Giu- positae) stina); PG2; ST: (Bosco della Mesola); TUCE Genere molto complesso e ricco di specie apomitti- (Bosco di S. Giustina). che. La consistenza e la distribuzione delle piccole Tanacetum L. (Asteraceae/Compositae) specie a livello italiano e ancor più locale è poco nota. I binomi tradizionali corrispondono a “gruppi” Tanacetum parthenium (L.) Sch.-Bip. – Erba- e come tali vengono qui trattati, in attesa di appro- amara vera, Partenio [C CAS ◆] fondimenti monografici che chiariscano la effettiva (Chrysanthemum parthenium, Matricaria parthenium, situazione sia in termini sistematici che distributivi. Pyrethrum parthenium) Taraxacum erythrospermum → Taraxacum fulvum [Asia Occid., Balcan.] H scap – Coltivato e talora sfuggito. Raro e non segnalato da tempo. Taraxacum fulvum (gr.) – Tarassaco ceroso HHF (Ferrara, Felisi 1853, come Matricaria par- (Taraxacum erythrospermum, Taraxacum laevigatum) thenium L.; Francolino, Felisi 1854: avventizio, [Paleotemp.] H ros – Prati; termofilo. Raro. anche se in una nota dice “da ritenersi quasi indi- HFE (Mesola: come T. laevigatum (Willd.) DC., gena”, come Pyrethrum parthenium; Ferrara “col- cfr. T. erythrospermum Dahlst.); TUPF (Bosco tivata negli orti”, Ferioli 1907, come della Mesola: come T. officinale Weber var. laevi- Chrysanthemum parthenium Smit). gatum DC.) Nel Ferrarese, in base alle indicazioni, sembra trat- Taraxacum laevigatum → Taraxacum fulvum tarsi di pianta un tempo coltivata (come pianta far- Taraxacum lanceolatum → Taraxacum palustre maceutica, ma anche di gradevole aspetto) e a volte sfuggita. Potrebbe essere presente come residuo di Taraxacum officinale (gr.) – Dente di Leone; coltivazione in giardini di impianto antico. Non più Tarassaco comune nota come eventualmente naturalizzata, come invece (Leontodon taraxacum) avviene, sebbene di rado, nelle colline della Re- [Circumbor.] H ros – Prati, incolti e luoghi calpe- gione. stati. Comunissimo.

209 HHF (Mesola, Felisi s.i.d., come Leontodon tara- Tetragonolobus → Lotus xacum; Francolino-Ferrara, Felisi 1849, come Le- ontodon taraxacum; Ferrara, Ferioli 1906); BER Il genere Tetragonolobus Scop. è stato completa- 8: 424-426: “Ferrariâ a Felisio” (come Leontodon mente incluso in Lotus L. (Degtjareva & al. 2006, 2008; Peruzzi 2010). taraxacum); REV, 333: “Comune in tutti i luoghi erbosi α typicum); HFE (Mura Estensi); LAG Tetragonolobus maritimus → Lotus maritimus (Marozzo, Valle Oppio); N2000 (Isola Bianca; Teucrium L. (Lamiaceae/Labiatae) Valle Bertuzzi; Bosco della Mesola; Valli di Co- macchio); FGP; TDPM; TUDV (luoghi alofili del Teucrium capitatum L. – Camedrio polio Delta del Po); MAC (18 località in tutta la pro- (Teucrium "polium") vincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PI4; [Steno-Medit.] Ch suffr – Dune costiere consoli- TUPR (Campotto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura date ed erose. Localizzato ma non raro. Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); HHF (Massenzatica, “posti sterili”, Felisi 1832; TDZE (Sandolo; Alberlungo); TUCS (Casumaro; Mesola, “sabbie, diffusissima”, Felisi 1834; id., Bondeno; Pontelagoscuro; Ferrara; S. Agostino; “sabbie marittime lungo l’Adriatico e boschi”, Poggio Renatico; S. Bartolomeo in Bosco; Lido Revedin 1905; Pomposa, “bosco”, Ferioli 1908; di Spina); TUPF (Bosco della Mesola). Bosco della Mesola, Peyronel 1947); BER 6: 36- CSZ (come Leontodon taraxacum). 39: “ex paludosis di Comacchio ab Eq. Camillo Salina”; REV, 324: “Frequente nelle arene marit- Taraxacum palustre (gr.) – Tarassaco delle pa- time e nelle macchie tra Mesola e Volano ! Paludi ludi di Comacchio (Salina ex Bertol.); bosco di Pom- (Leontodon palustris/paludosum, Taraxacum lanceola- tum) posa (Ferioli !)” BEG (Dune tra Comacchio e Po [Eurasiat.-Temp.] H ros – Prati umidi, radure. di Volano; Magnavacca); HFE (Bosco della Me- Molto raro. sola; Lido di Spina: come T. polium L. subsp. ca- HHF (Bosco Nagliati, Ferrara, Felisi 1839: come pitatum (L.) Arcang.); N2000 (Bosco della T. paludosum Kern., T. lanceolatum Poir., “Leon- Mesola; Bosco di S. Giustina; Foce Po di Volano; todon paludosus Vitm.” (sic!, anche se in FFR c’è Dune di Massenzatica; Dune della Puia; Lido Leontodon palustris Lyons = T. palustre); REV, degli Scacchi); AGO; PGF; ST*; TUPF (Bosco 333: “Nei prati umidi (Felisi ex Bertol.)” (come della Mesola: *var. album); BPM (Dune di Mas- T. officinale Weber β paludosum Kern.); HFE senzatica: come T. polium L. subsp. capitatum (Poggio Renatico, poligono via Uccellino); TUPF (L.) Arcang.); PGD (Sacca di Goro); TUMS (Bosco della Mesola: come T. officinale Weber (Dune della Puia); TUPM (Dune di Massenza- var. palustre Symons, da Sestini). tica). CSZ (come Leontodon palustris “forasacco di pa- GP2; TUPE. lude” [sic!]) (Pineta di Mesola: DAL; Litorale di Bellocchio: PM) Sotto questo binomio viene trattato un gruppo di specie legate a prati umidi e quindi in forte rarefa- Nel gruppo di specie “Teucrium polium” sono state zione. Nel Ferrarese la conferma è recente, dopo individuate numerose specie elementari, tra cui T. oltre un secolo dall’ultima segnalazione. Sono in capitatum subsp. capitatum che è l’unica nota per corso accertamenti per l’identificazione a livello di l’Italia (CHK; Navarro 2010) .In Regione è specie agamospecie. rara, la cui presenza è limitata alla parte più orien- tale. L’identificazione con il binomio T. polium Taxus L. (Taxaceae) senza epiteti sottospecifici è relativa alla maggior parte delle segnalazioni e dei campioni; solo in due Taxus baccata L. – Tasso [C CAS] casi recenti, in HFE e BPM, è attribuita a T.p. L. [Paleotemp.] P scap – Solo coltivato per orna- subsp. capitatum (L.) Arcang. mento in parchi e giardini. Tende a spontaneizzare in ambito urbano. Teucrium chamaedrys L. – Camedrio comune PP2 (Mura Estensi). [Euri-Medit.] Ch suffr – Dune costiere consoli- date ed erose, boschi termofili. Localizzato ma Spontaneo in Italia e in Regione, è albero di am- non raro. biente montano. A Ferrara sono coltivati esemplari HHF (Mesola, Massenzatica e Monticelli, Felisi molto belli nei parchi cittadini e nel cimitero monu- s.i.d.; Bosco della Mesola, Revedin 1905; id., Fe- mentale. rioli 1906; Ferrara, “qua e là” (?), Ferioli s.i.d.);

210 REV, 324: “Arene marittime e macchie presso HHF (“Prati umidi e riva fossi, campagna ferrarese, Mesola ! Cannevié !” BEG (Pomposa; Dune tra ovunque”, Felisi 1834, come Th. flavum L.; “Te- Comacchio e Po di Volano); N2000 (Bosco della nuta Zavaglia Sig. Mazzanti fuori Porta Mare”, Fe- Mesola; Foce Po di Volano; Bosco di S. Giustina; rioli 1904, come Th. angustifolium Jacq.: rev. PF e Dune di Massenzatica; Dune della Puia; Lido BL). degli Scacchi); BPM; TUPM (Dune di Massen- (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro: AA) zatica); FGP; TUDV (ambienti alofili del Delta Thalictrum simplex L. – Pigamo erba-scopaia del Po); PG2; PGF; ST; TUPF; UGA (Bosco della (Th. angustifolium var. bauhinii) Mesola); PGD (Sacca di Goro); TUCE (Bosco di [Eurosib.] H scap – Prati umidi, argini, fossi. Dif- S. Giustina); TUMS (Dune della Puia). fuso. GP2. HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905: come Th. (Pineta di Mesola: DAL) angustifolium L. var. bauhinii Crantz; rev. PF e Teucrium "polium" → Teucrium capitatum BL); REV, 306: “Lungo le mura di Ferrara” ! fossi e luoghi umidi lungo la strada provinciale di Bo- Teucrium scordium L. subsp. scordium – Ca- logna ! presso S. Martino ! fuori della Porta Mare medrio scordio ! lungo il Po di Goro tra Ariano e Mesola ! Sam- [Europeo-Caucas.] H scap – Fossi, luoghi umidi, martina ! fossi e luoghi umidi a Mesola ! Bondeno stagni. Molto raro. !” (come T. angustifolium L. α Bauhinii Crantz); HHF (Massenzatica, Monticelli, ??? 1839; Fer- HFE (Albarea); PI4 (Valle Santa). rara, “paludi sotto le mura Porta Mare, Porta Po, MAC. Porta degli Angeli”, Ferioli 1906); REV, 323: “Pa- ludi sotto le mura di Ferrara all’antica Porta degli Thelypteris Schmidel (Thelypteridaceae) Angeli (Ferioli !)”; HFE (Bosco della Mesola); Thelypteris palustris Schott – Felce palustre N2000 (Bosco della Mesola); PEP; ST; TULA; 1 2 3 TUPF (Bosco della Mesola). ( Aspidium th., Nephrodium th., Polystichum th.) [Subcosmop.] G rhiz – Boschi paludosi. Rara e In forte rarefazione, a causa della degradazione e ri- localizzata. duzione degli ambienti umidi. L’unica località ac- HHF (1Ferrara, Felisi 1836; 1Massenzatica e certata attualmente nel Ferrarese è una delle Bosco della Mesola, Felisi 1839; 2Mura Estensi, pochissime della Regione. Ferioli 1907; 3Bosco della Mesola, Ferioli e Pey- Thalictrum L. (Ranunculaceae) ronel s.i.d.); 2REV, 282: “Intorno alle Mura di Fer- rara tra Porta Mare e Porta Po (Ferioli !)”; 2BEG Thalictrum angustifolium → Thalictrum flavum (Pomposa); N2000 (Bosco della Mesola); BOP Thalictrum angustifolium var. bauhinii → Thalictrum (Bosco della Mesola); PG2; PGF; 3TUPF (Bosco simplex della Mesola). Thalictrum flavum L. – Pigamo giallo Un tempo nota per diverse località; oggi è presente [Euras.] H scap – Prati umidi, argini, fossi. Raro. solo nei boschi della Mesola. In forte rarefazione (Thalictrum angustifolium; Thalictrum exaltatum) anche in tutta l’area emiliana per la distruzione o la HHF (“Zuccherificio Bonora”, Ferioli 1909); degradazione degli habitat. REV, 306: “Nei prati a Berra (Brighetti)” (come T. angustifolium L. β flavum L.); HFE (Fondo Reno: Thlaspi L. (Brassicaceae/Cruciferae) come Th. exaltatum Gaudin subsp. exaltatum); PP Thlaspi alliaceum L. – Erba storna agliacea (da TUBM); TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- [S-Europ-Subatl.] T scap – Prati, incolti, argini. stino: come T. angustifolium L.); TUPR (Valle Raro. Santa: come T. angustifolium L.). HHF (Sammartina-Rivana, “argine del fosso in CSZ. confine col prato del conte Scroffa vicino al prato Con il binomio Thalictrum flavum sono state indi- Sammartina”, Ferioli 1907); REV, 305: “Sam- cate, oltre alla specie in senso stretto, anche altre en- martina (Ferioli !)”; HFE (Torre Uccellino). tità, per cui le segnalazione più antiche possono (Bando; Bosco di S. Giustina: BGP) essere dubbie. Thlaspi arvense L. – Erba storna comune [X Thalictrum lucidum L. – Pigamo maggiore NAT] [SE-Europ.] H scap – Prati umidi, argini, fossi.. [W-Asiat. (Archeofita)] T scap – Prati, margini di Raro. boschi. Raro e localizzato.

211 PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). “assai comuni in prati, argini”, Ferioli 1906); HFE (Lago delle Nazioni); PI5 (Ex-valle Volano). Thlaspi bursa-pastoris → Capsella bursa-pastoris Thymus pulegioides L. – Timo goniotrico Thlaspi perfoliatum L. – Erba storna perfo- [Eurasiat.] Ch rept – Argini aridi. Molto raro. gliata HFE (Traghetto) [Paleotemp.] T scap – Incolti, prati, siepi, boschi. Poco comune. Thyselium Raf. (Apiaceae/Umbelliferae) HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905); REV, 305: “Prati della Sammartina !”; HFE (Bosco di S. Thyselium palustre (L.) Raf. – Imperatoria delle Giustina). paludi (Lagosanto, Marozzo: BGP) (Peucedanum palustre, Selinum palustre) [Eurosib.] H scap – Fossi e luoghi umidi, golene. Thrincia hirta → Leontodon saxatilis subsp. saxatilis Raro. Thuja orientalis → Platycladus orientalis HHF (Pomposa-Mesola, “buca paludosa”, Ferioli Thymelaea Mill. (Thymelaeaceae) 1908); BER 3: 358-359: “ex ora circumpadana a Mesenzatica prope la Mesola, ubi copiosum in in- Thymelaea passerina (L.) Coss. & Germ. – Ti- sulis natantibus dictis le Cuore, a Felisio” (come melea annuale [◆] Selinum palustre L.); REV, 314: “A Massenzatica (Passerina annua, Stellera passerina) presso la Mesola, copioso nelle isole dette Cuore [Centro-Asiat.] T scap – Campi, ambienti distur- (Felisi ex Bertol.); tra Pomposa e Mesola (Fe- bati. Rarissima e forse scomparsa. rioli !)”; HFE (Bosco della Mesola); N2000; PG2; HHF (“Campi ovunque”, Felisi s.i.d., come Pas- PGF (Bosco della Mesola); PMG (Sacca di Goro); serina annua L.; Ferrara, “Tenuta Fortezza Reve- TULA (Bosco della Mesola; Mendica). din campi a sx e a dx della ferrovia FE-BO”, Ferioli 1905-1906, come Passerina annua Tommasinia Bertol. (Apiaceae/Umbellife- Wikstr.); REV, 298: “Nei campi dei dintorni di rae) Ferrara (Vaccari ! Ferioli !)” (come Th. p. (L.) Tommasinia verticillaris (L.) Bertol. – Impera- Lange). toria di Tommasini CSZ (come Stellera passerina). (Peucedanum verticillare) In Regione è piuttosto rara, ma anche poco osser- [Orof. alpico-appenn.] H scap – Argini e golene. vata. Si tratta di specie di ambienti aridi e disturbati, Rara. sia naturali che artificiali. In N2000 è stata citata HFE (Campotto: argini e golene; Boscoforte); solo sulla base di una foto scattata sul greto sabbioso PM1 (Argine del Sillaro presso Argenta). del Po tra Casaglia e Porporana; ad un recente Probabilmente discesa per fluitazione lungo il corso esame, PF ha appurato trattarsi invece di Corisper- del Sillaro dal suo tratto appenninico. mum marschallii ! La presenza nel Ferrarese è pro- babile, trattandosi di specie ad ecologia piuttosto Tordylium L. (Apiaceae/Umbelliferae) ampia. Tordylium apulum L. – Ombrellini pugliesi Thymus L. (Lamiaceae/Labiatae) [Steno-Medit.] T scap – Prati aridi, coltivi, incolti. Thymus gr. serpyllum – Serpillo Rara. [?] Ch rept – Dune costiere consolidate ed erose, HHF (Ferrara, Ferioli 1904; id., Revedin 1906); boschi termofili. Localizzato e raro. REV, 314: “Sulle mura di Ferrara !”; HFE (Bo- REV, 325: “Pascoli aridi ed argini nei dintorni di scoforte). Ferrara !” (var. communis Bég.); N2000 (Bosco (Traghetto: BGP) di S. Giustina; Volano). Tordylium maximum L. – Ombrellini maggiori In assenza di esemplari d’erbario non possiamo at- [Eurimedit.] T scap – Prati, argini. Rara. tribuire con certezza le citazioni ad alcuna entità me- HHF (Portomaggiore, vicino a Ripapersico, Fe- glio definita del gruppo. rioli 1908); REV, 314: “Ripapersico (Ferioli !)”; HFE (Pontelangorino). Thymus longicaulis C. Presl – Timo con fascetti [Euri-Medit.] Ch rept – Dune costiere consolidate Tordylium officinale L. – Ombrellini minori ed erose, boschi termofili. Localizzato e raro. [Ex?] HHF (Sammartina-Rivana, Ferrara, Revedin 1905; [NE-Medit.] T scap – Prati aridi, incolti. Rara.

212 HHF (Sammartina-Rivana, Revedin s.i.d.). (Caucalis nodosa) [Euri-Medit.-Turan.] T scap – Incolti, coltivi, La presenza in Italia è accertata per l’Abruzzo e il siepi, luoghi disturbati. Comune. Meridione. Altrove è naturalizzata ma, come nel Ferrarese, effimera e probabilmente scomparsa. HHF (Ferrara, Felisi 1831, sub Caucalis nodosa (L.) Crantz; id., Ferioli 1906; rive del Po, Revedin Torilis Adans. (Apiaceae/Umbelliferae) 1906); BER 3: 189-191: “ex agro Ferrariensi a Fe- → lisio”; REV, 314: “Nel Ferrarese (Felisi ex Ber- Torilis anthriscus Torilis arvensis subsp. arvensis tol.); argini del Po tra Pontelagoscuro e Casaglia ! Torilis arvensis (Hudson) Link subsp. arvensis sulle mura di Ferrara (Ferioli !)” BEG (Diga tra – Lappolina canaria S. Giovanni e Comacchio); HFE (Ferrara; Salina [Subcosmop.] T scap – Incolti, coltivi, siepi, luo- di Comacchio); N2000 (Bosco della Mesola; Sa- ghi disturbati. Diffusa. lina di Comacchio); TUPF (Bosco della Mesola). HHF (Ferrara, Mura, Revedin 1905, erroneamente CSZ (come Caucalis nodosa). sub T. anthriscus Bernh.; id., siepi, Ferioli 1909); (Poggio Renatico: PM) BER 3: 186-187: “ex agro Ferrariensi a Felisio” (come T. anthriscus); REV, 314: “Sulle mura di Trachomitum Woodson (Apocynaceae) Ferrara! siepi e luoghi incolti nei dintorni della Trachomitum venetum (L.) Woodson – Apocino città !”; HFE (Ex-zuccherificio di Codigoro; Mon- veneto tesanto); PE4 (Vallette di Ostellato); PEM1 (Bo- (Apocynum venetum) nifica del Mezzano); TDPM (Delta del Po). [Subsib.-Steppica] G rhiz – Dune consolidate, (Ferrara, distilleria: AA e BGP) margini, boscaglie e prati salmastri litoranei. Ra- Torilis arvensis (Hudson) Link subsp. neglecta rissimo. (Schult.) Thell. – Lappolina canaria [◆] N2000 (Lido di Spina – Vene di Bellocchio); (Torilis infesta) BDFP (Vene di Bellocchio); PM1 (Vene di Bel- [?] T scap – Luoghi disturbati. Come la subsp. no- locchio). minale, ma molto più rara e forse scomparsa. TUPE. HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Francolino, Felisi s.i.d.; (Bosco di S. Giustina: AA); ma qui non confer- sempre come T. infesta Roth.) mato. Quelli ferraresi sono i soli campioni noti per la re- L’importanza scientifica di questa entità per la flora gione di questa entità rara, ma anche poco osservata. italiana è stata messa in risalto da numerosi studiosi; Inoltre, Torilis infesta è binomio ambiguo, potendo da ricordare almeno Béguinot e Belozersky (1913), essere riferito secondo FFR a questa entità oppure ancora Béguinot (1916) e Zangheri (1966). È specie alla subsp. nominale. Va pure sottolineato che la ef- molto rara a livello nazionale, dove è nota solo per fettiva presenza di questa subsp. potrebbe essere sot- poche località litoranee del Nord-Est e, per la Re- tovalutata. gione, del Ferrarese e Ravennate. Una forte di- sgiunzione in Puglia è stata di recente documentata Torilis infesta → Torilis arvensis subsp. neglecta (G. Fontanesi, Acta Plantarum, topic 6288). L’unica stazione confermata per il Ferrarese è alle Vene di Torilis japonica (Houtt.) DC. – Lappolina pe- Bellocchio a ridosso dell’abitato di Lido di Spina, trosello con una ricca popolazione compresa in un prato [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T scap – In- umido a Schoenus nigricans, assai vulnerabile in colti, coltivi, siepi, luoghi disturbati. Comune. caso di variazioni della pianificazione territoriale. HHF (Ferrara, Ferioli 1906, come Torilis anthri- Sarebbe necessaria una attiva ed efficace protezione scus Bernh., non Gaertner, mentre Torilis anthri- per questo sito. scus Gaertner secondo CHK corrisponde ad Anthriscus caucalis M. Bieb.); REV, 314: “Nel Tragopogon L. (Asteraceae/Compositae) Ferrarese (Felisi ex Bertol.); nelle siepi presso Tragopogon dubius Scop. – Barba di becco a Ferrara (Ferioli !)” (come T. anthriscus (L.) tromba Bernh.); HFE (Mura Estensi; Foresta Panfilia); [S-Europ.-Caucas.(Pontica)] H bienn – Prati, in- PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di colti. Raro. S. Agostino). HFE (Ferrara, via Marconi; Lido delle Nazioni); (Traghetto: BGP) N2000 (Salina di Comacchio; Sacca di Goro; Torilis nodosa (L.) Gaertn. – Lappolina nodosa Foce Po di Volano); PEM1 (Bonifica del Mez- zano); PMP1 (Salina di Comacchio).

213 (Porto Garibaldi; Lido di Spina: PF e PM) Trapa L. (Lythraceae) Tragopogon orientalis L. – Barba di becco Trapa natans L. – Castagna d’acqua orientale [Paleotemp. e subtrop.] I nat – Acque meso-eu- [Eurosib.] H scap – Prati termofili. Molto raro. trofiche di canali e fiumi. Diffusa. HHF (Pomposa-Mesola, Ferioli 1908); REV, 333: HHF (“Acque del Po”, Ferioli 1909); BER 2: 202- “Pomposa e Mesola (Ferioli !)” (come T. praten- 203: “Habui ex Canal di Cento in agro Ferrariensi sis L. β orientalis L.); TUPF (Bosco della Mesola: a Prof. Campana f. r.”; REV, 313: “Canale di come T. pratensis L. subsp. orientalis (L.) Celak). Cento (Campana ex Bertol.)”; HFE (Canali d’ir- rigazione del Ferrarese); N2000 (Po tra Pontela- Tragopogon porrifolius L. – Barba di becco vio- goscuro e Isola Bianca; Po di Goro; Canal Bianco letta; Raperonzolo selvatico (Tragopogon sinuatus) a Mesola); BDFP (Golena di Serravalle; Canale a [Euri-Medit.] H bienn/T scap – Prati, incolti. Co- Medelana; Po di Volano a Cona, Contrapò, Val- mune. pagliaro, Tieni, Chiusa; Primaro a Gaibana; Cem- HHF (Ferrara, Felisi 1836; id., Felisi 1838; Sam- balina a Spinazzino; Canale Marenghino; Passo martina-Rivana, Revedin 1905; id., Ferioli 1906; Pomposa); MAC (Portomaggiore); PE3 (Darsena Prati Uccellino, Ferioli 1911, forma a fiore di Ferrara; Po di Volano a Migliarino e Ostellato); bianco; Ferrara, “strada di Tresigallo”, Peyronel TUZA (Coccanile; Codigoro; Codrea; Maiero; 1947); REV, 333: “Prati della Sammartina ! ed Massafiscaglia; Medelana). altri prati fuori della Porta Reno !”; HFE (Ferrara; PG1; PG4. Sabbioncello S. Vittore); MAC (Ruina: come T. Caratteristica dell'associazione Trapetum natantis. sinuatus Avé-Lall); PE2 (ex-zuccherificio di Co- Specie da tutelare ai sensi della Direttiva Europea digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano). 92/43 “Habitat”. Fortemente rarefatta su scala na- (Poggio Renatico: AA e PM) zionale (e in ulteriore rarefazione), è in realtà abba- stanza diffusa nei canali a lento corso del Ferrarese, Tragopogon pratensis L. – Barba di becco co- dove in presenza di acque ricche di nutrienti e as- mune senza di perturbazioni forma popolamenti cospicui. [Eurosib.] H scap – Prati, incolti. Comune. Il frutto, inconfondibile, è commestibile e da ciò de- HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Mesola, Felisi s.i.d.; riva il nome italiano. Sammartina-Rivana, Ferioli 1906; id., Revedin Tribulus L. (Zygophyllaceae) s.i.d.); REV, 333: “Prati e pascoli in tutti i dintorni di Ferrara !” (α typicus); N2000 (Bosco della Me- Tribulus terrestris L. – Tribolo sola; Dune di Massenzatica; Salina di Comacchio; [Cosmop. (zone calde)] T rept – Incolti sabbiosi e Vene di Bellocchio); PI6; PP2 (Mura Estensi); nitrofili, luoghi antropizzati. Diffuso. PGD (Sacca di Goro); TUMS (Dune della Puia); HHF (Massenzatica, “vie di Monticelli”, Felisi TUPF (Bosco della Mesola) TUPM (Dune di 1834; Bosco della Mesola, Felisi 1839; Franco- Massenzatica). lino, “luoghi sterili”, Felisi 1853; Cannevié, “sab- (Bosco di S. Giustina: PM; Lido di Spina: BGP) bie marittime”, Revedin 1906; Pomposa, Ferioli → 1908; Bosco della Mesola, Peyronel 1947); REV, Tragopogon sinuatus Tragopogon porrifolius 317: “Arene marittime e dossi presso Cannevié ! Tragus Haller f. (Poaceae/Gramineae) Codigoro e Mesola (Ferioli !)” BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Magnavacca); HFE Tragus racemosus (L.) All. – Lappola (Dune di Massenzatica); N2000 (Dune di Mas- (Cenchrus racemosus, Lappago racemosa) [Termocosmop.] T scap – Prati aridi su sabbie. senzatica; Bosco della Mesola); COR (“Valli Non comune. salse” del Delta del Po); PEM1 (Bonifica del HHF (Massenzatica, “monticelli”, Felisi 1839, Mezzano); PGF; ST; TUPF (Bosco della Mesola); come Lappago racemosa Willd.; Mesola, “lito- TUMS (Dune della Puia); TUPM (Dune di Mas- rale”, Ferioli s.i.d., come Cenchrus racemosus senzatica). L.); HFE; N2000 (Dune di Massenzatica; Pineta GP2; TUPE. di Mesola); PE1 (Parco del Delta del Po); ST; (Stazione ferroviaria di Poggio Renatico: AA; TUPF (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Ferrara: BGP; S. Giuseppe di Comacchio; Lido di Massenzatica). Volano; Lido delle Nazioni: PM; Bosco di S. Giu- GP2. stina: DAL)

214 Tradizionalmente nota in ambito costiero, recente- goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF; mente ha incrementato la sua diffusione lungo le TUPF (Bosco della Mesola); PP (Foresta Panfilia massicciate ferroviarie e nelle stazioni (AMV). di S. Agostino). Trifolium L. (Fabaceae/Leguminosae) CSZ; GP2; TUPE. (Sottomura di Ferrara: PM) Genere che ha subito una delle più consistenti con- trazioni nel numero delle entità ritrovate: di ben 8 su A titolo di curiosità si nota che CSZ distingue T. 22 non si hanno notizie recenti per il Ferrarese. agrarium = T. campestre da T. aureum, ma poi li uni- fica nel nome comune, come “Trifoglio cavallino”. Trifolium agrarium → Trifolium campestre Trifolium dubium Sibth. – Trifoglio dubbio Trifolium angustifolium L. subsp. angustifolium [Europ.-Caucas.] T scap – Incolti aridi anche sog- – Trifoglio angustifoglio getti a disturbo. Raro. [Euri-Medit.] T scap – Tipicamente sulla sommità HFE (Bonifica del Mezzano; Ferrara); PEM1 di argini e arginelli. Raro. (Bonifica del Mezzano). HHF (Mesola, “canali risaie”, Felisi 1839; Quac- (Pineta di Mesola: DAL) chio, “Po di Volano”, Ferioli 1906); REV, 310: Raro, ma anche poco osservato per via delle dimen- “Lungo il canale di Burana (Vaccari! e Ferioli!)” sioni ridottissime. CAN (Lido di Volano). CSZ. Trifolium elegans → Trifolium hybridum subsp. elegans (Argini Salina di Comacchio: PM) Trifolium filiforme → Trifolium micranthum Trifolium arvense L. – Trifoglio arvense Trifolium fragiferum L. subsp. fragiferum – Tri- [(W)-Paleotemp.] T scap – Prati e argini, soprat- foglio a fragola tutto su sabbie decalcificate, neutre o subacide. [(W)-Paleotemp.] H rept – Incolti, sentieri, argini Raro. e luoghi soggetti a calpestio anche in ambito ur- HHF (Massenzatica, Felisi 1839; Francolino, bano. Comune. “orti”, Felisi 1839; id., Felisi 1840; Mesola, “Bo- HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Pontelagoscuro, “rive scone”, Felisi s.i.d.; Gallo, “lungo il Reno”, Fe- del Po”, Ferioli s.i.d.); REV, 310: “Sammartina rioli 1911); HFE (Bonifica del Mezzano; (Tironi !)”; HFE (Francolino; Gattola; Idrovora S. Pontelangorino; Dune di Massenzatica; Valle Zagno; Lago delle Nazioni); N2000 (Bosco della Campo; Boscoforte; Lido degli Scacchi); N2000 Mesola); PE4 (Vallette di Ostellato); PP (Foresta (Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica); Panfilia di S. Agostino); ST; TUPF (Bosco della BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PEM1 Mesola); TUCS (Vigarano Pieve; Francolino). (Bonifica del Mezzano); ST; TUPF* (Bosco della CSZ (“Trifoglio delle strade”) Mesola; *var. agrestinum Jord.); TUCS (Bonifica (Bosco del Traversante: DAL) del Mezzano; Lido degli Scacchi). Trifolium hybridum L. subsp. elegans (Savi) GP2; TUPE. Asch. & Graebn. – Trifoglio ibrido [◆] Trifolium campestre Schreb. – Trifoglio campe- (Trifolium elegans) stre [S-Europ.] H caesp – Prati. Entità storicamente (Trifolium agrarium) rara. [W-Paleotemp.] T scap – Prati stabili, argini, in- HHF (Francolino, Felisi 1839; Pontelagoscuro, colti. Diffuso. Ferioli 1907: sempre come T. elegans Savi). HHF (Francolino, Felisi s.i.d., come T. aureum; Trifolium hybridum L. subsp. hybridum [◆] – rev. PF; Mizzana (Ferrara), Revedin 1905; Sam- Trifoglio ibrido martina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “prati dei [Medit.-Atl.] H caesp – Prati. Entità storicamente dintorni”, come T. agrarium L.; Bosco della Me- presente. sola, Peyronel 1947, come T. agrarium L.); REV, HHF (Francolino, Felisi 1839; Ferrara, “Rampari 311: “Luoghi erbosi a Mizzana ! Sammartina ! di S. Giovanni”, Ferioli s.i.d.) sulle mura di Ferrara ! intorno alla città ! Berra, bonifiche di Gallara (Brighetti)”; HFE (Poggio La mancanza di conferme recenti per queste 2 en- Renatico, poligono via Uccellino; Lido di Vo- tità può derivare da non sufficiente attenzione da lano); N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco della parte dei ricercatori attuali. Mesola; Vene di Bellocchio); BPM; TUPM (Dune Trifolium incarnatum L. – Trifoglio incarnato di Massenzatica); PE2 (ex-zuccherificio di Codi-

215 [◆] Trifolium ochroleucum Huds. – Trifoglio [Euri-Medit.] T scap/H bienn – Diffusa in passato bianco-giallo in prati e pascoli e anche coltivata come foraggera. [Pontico-Eurimedit.] H caesp – Colture foraggere, HHF (Ferrara, “Po di S. Paolo”, Felisi 1831; id., incolti, prati. Raro. “Rampari S. Giovanni Battista”, Felisi 1838; HHF (Francolino, “stradona Costabili”, Felisi Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “Prati nei 1839; id., “prati sterili”, Felisi s.i.d.; Sammartina- dintorni”, Ferioli 1906); BER 8: 178-181: “Ferra- Rivana, Revedin 1905; Tenuta Revedin (Rivana), riâ ad S. Georgium a Felisio“; REV, 310: “Sam- Ferioli 1905); REV, 310: “Prati nei dintorni di martina ! S. Giorgio (Felisi ex Bertol.); Darsena Ferrara !”. (Vaccari !); Berra e Bonifiche di Gallara (Bri- Trifolium pallidum Waldst. & Kit. – Trifoglio ghetti)”. BEG (Diga tra S. Giovanni e Comac- pallido chio). [Euri-Medit. (baricentro orient.)] T scap/H bienn CSZ. – Colture, incolti, prati. Raro. Pur mancando conferme da oltre un secolo, la at- HHF (Ferrara, oratorio di Belvedere, Felisi 1841, tuale presenza nel Ferrarese è probabile. come T.p. Savi; Tenuta Revedin, Ferioli 1905; Trifolium lappaceum L. – Trifoglio lappaceo Sammartina-Rivana, “Lupa”, Revedin 1905); [Euri-Medit.] T scap – Incolti, prati da aridi a REV, 310: “Prati e luoghi erbosi nei dintorni di Ferrara (Dove copiosissimo, dove scarso)” (come umidi, anche soggetti a disturbo. Raro. γ HHF (Francolino, “coltivi”, Felisi s.i.d.; id., T. pratense L. pallidum W.K.); HFE (Ferrara). “lungo il Po”, Ferioli s.i.d.); HFE (Lido di Spina). Ritrovato dopo circa un secolo in un prato polifita non sfalciato, alla periferia cittadina. Trifolium maritimum → Trifolium squamosum Trifolium patens Schreb. – Trifoglio patente Trifolium micranthum Viv. – Trifoglio a fiore ◆ [S-Europ.] T rept – Colture, incolti, argini, prati piccolo [ ] umidi. (Trifolium filiforme) HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; “Giar- [(W)-Paleotemp.] T scap – Colture foraggere e in- dino Revedin”, Ferioli 1908); REV, 310: “Luoghi colti. erbosi freschi frequente: nella Sammartina ! Dar- HHF (Tenuta Revedin (Sammartina), Ferioli sena ! sulle mura di Ferrara ! qua e là altrove nei 1907; “Prato Zavaglia”, Ferioli 1909: sempre dintorni della città ! Mesola ! argini del Panaro a come T. filiforme L.); REV, 310: “Prati Sammar- Bondeno !”. tina (Ferioli !)” (come T. filiforme L.); FIE 2108: “Ferrara, …, loco dicto Zavaglia (propr. Maz- La specie appare in forte rarefazione in tutto il terri- zanti), secundum viam quae Copparo ducit” torio regionale, per il quale sono molto poche le se- (come T. filiforme L.). gnalazioni recenti. La presenza attuale non può essere esclusa, essendo Trifolium pratense L. – Trifoglio pratense stato trovato di recente nel vicino Ravennate (IBIS4; [Eurosib. divenuto subcosmop.] H scap – Prati, in- Saiani 2010). colti, anche in ambito urbano. Comunissimo e quasi ubiquitario. Trifolium nigrescens Viv. – Trifoglio annerente HHF (Ferrara, “prati e pascoli, coltivato e insel- [Euri-Medit.] T scap – Prati, macchie, incolti, luo- vatichito”, Ferioli 1906); REV, 310: “Prati e luo- ghi disturbati. Comune. ghi erbosi, comune” (α typicum); “Coltivasi” HHF (S. Giovanni di Ostellato, Ferioli 1909); (β sativum Mill. ex Rchb.); HFE (Zenzalino); REV, 310: “Bonifiche di Gallara (Brighetti); sab- N2000 (Valle Bertuzzi; Bosco della Mesola; Vene bie della Mesola !”; BEG (Diga tra S. Giovanni e di Bellocchio); MAC (13 località in tutta la Pro- Comacchio; Dune tra Comacchio e Po di Volano; vincia); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PGF; Magnavacca); HFE (Mura Estensi, sottomura; TUPF* (Bosco della Mesola; *var. spontaneum Bosco della Mesola; Bonifica del Mezzano); Wk.); PGD (Sacca di Goro); PI6; PP2 (Mura N2000 (Bosco della Mesola; Lido di Volano; Valle Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); Bertuzzi); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF TDZE (Sandolo; Migliarino; Alberlungo; Lago (Bosco della Mesola); PGD (Sacca di Goro); Gattola; S. Biagio d’Argenta); TUCS (16 località TUMS (Dune della Puia). in tutta la Provincia). GP2. (Bosco del Traversante: DAL; Mendica: PF e PM; (Santa Giustina: AA)

216 Argine Sanguettola; Cento, argine del Reno: AA) tica); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PGF (Bosco della Trifolium repens L. – Trifoglio bianco Mesola); TUMS (Dune della Puia). [Paleotemp. divenuto Subcosmop.] H rept – Prati, GP2; TUPE. incolti, luoghi marginali, anche in ambito urbano. Comunissimo e quasi ubiquitario. Trifolium squamosum L. – Trifoglio marittimo HHF (Ferrara, “riva Eridano” e “ovunque”, Felisi [◆] 1843; Sammartina-Rivana, Revedin 1905; id., (Trifolium maritimum) “prati Conte Revedin”, Ferioli 1905); REV, 310: [Euri-Medit.] T scap – Incolti, argini, prati in am- “Comune nei prati e luoghi erbosi dei dintorni di bito costiero. Ferrara ! Berra e bonifiche di Gallara (Brighetti)”; HHF (Ostellato e S. Giovanni, Ferioli 1909: come HFE (Ferrara); N2000 (Golene del Po e Isola T. maritimum Hudson); BEG (Diga tra S. Gio- Bianca; Bosco della Mesola; Dune di Massenza- vanni e Comacchio; Diga tra Comacchio e Ma- tica); MAC (12 località in tutta la provincia: gnavacca: come T. maritimum Hudson). subsp. repens); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Molto raro in regione e limitato alla zona costiera e goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PGF; qui confermato finora solo per il Ravennate (IBIS3), TUPF (Bosco della Mesola); PP2 (Mura Estensi); mentre un tempo era noto anche per alcune località PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); interne. Segnalato in tempi recenti anche per il Ri- TDZE (10 località in tutta la Provincia); TUCS minese nella Val Marecchia (Allegrezza & al. 1993). (27 località in tutta la Provincia); TUPM (Dune Trifolium stellatum L. – Trifoglio stellato di Massenzatica). [Euri-Medit.] T scap – Prati aridi costieri; termo- GP1. filo. Molto raro. (Argine Sanguettola: AA) (Lido delle Nazioni: BGP) Trifolium resupinatum L. – Trifoglio risupinato La presenza di questa rara entità si estende alle Pi- [(W)-Paleotemp.] T rept/H rept – Colture, incolti, nete storiche ravennati (IBIS4; Pirola 1974). prati, argini. Poco comune. HHF (Ferrara, Felisi 1839, come T.r. Will. Savi Trifolium striatum L. – Trifoglio striato (sic!); Francolino, “orti”, Felisi 1842; Ferrara, [(W)-Paleotemp.] T scap – Sabbie consolidate co- “Montagnone”, Felisi 1845; id., “giardino pri- stiere. Molto raro. vato”, Ferioli 1905; Pontelagoscuro, “argini del N2000 (Dune di Massenzatica; Bosco della Me- Po”, Revedin 1906); BER 8: 185-187: “Ferrariâ a sola); BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PGF Felisio“; REV, 310: “Sammartina, Bonifiche di (Bosco della Mesola). Gallara (Brighetti); lungo gli argini di Po presso GP2; TUPE. Pontelagoscuro ! intorno alle mura di Ferrara ! nel Sotto questo binomio viene implicitamente trattata Ferrarese (Felisi ex Bertol.); prati Sammartina anche la subsp. nominale. (Ferioli!)” BEG (Diga tra S. Giovanni e Comac- chio); HFE (Ferrara; Bonifica del Mezzano; Gat- Trifolium striatum L. subsp. tenuiflorum (Ten.) tola di Ostellato); PEM1 (Bonifica del Mezzano). Arcang. – Trifoglio striato CSZ. [(W)-Paleotemp.] T scap – Prati e incolti su sab- (Francolino; Trava: PM) bie. Molto raro. HHF (Ferrara, “prati Pallarano Tenuta Cassina Trifolium scabrum L. subsp. scabrum – Trifo- Sig. Santin”, Ferioli 1914; rev. PF); TUCS (Cona; glio scabro Monticelli: forse corrisponde a questo la specie [Euri-Medit.] T rept/T scap – Prati aridi soprat- citata come T. tenuifolium; FFR non separa que- tutto in ambito costiero. Non raro ma localizzato. sto binomio, ma lo cita come sinonimo di T. te- HHF (Mura di Ferrara, “frequentissima”, Felisi nuiflorum Ten.) 1845; S. Giovanni di Ostellato, Ferioli 1909); BER 8: 124-127: “Ferrariâ ad S. Paulum al Moli- Triglochin L. (Juncaginaceae) netto a Felisio“; REV, 310: “Al Molinetto presso Triglochin maritimum L. – Giuncastrello ma- la Porta S. Paolo (Felisi ex Bertol.)” [Ferrara, rino n.d.A.] BEG (Dune tra Comacchio e Po di Vo- [Subcosmop. (alofita)] H scap – Foci fluviali, bas- lano); HFE (Dune di Massenzatica; Gorino); sure salmastre retrodunali. Rarissimo. N2000 (Bosco della Mesola; Dune di Massenza- HHF (Mesola, Ferioli 1947); HFE (Foce del Po di

217 Volano: riconfermato nel 2006 da A. Noferini); HHF (Ferrara, “Bosco Nagliati”, Felisi 1852; id., N2000 (Sacca di Goro; Bosco della Mesola; Foce “deposito rottami fuori Porta Po”, Ferioli 1911: del Po di Volano; Valli di Comacchio); PMG (Sacca sempre come Matricaria inodora L.); HFE (Fer- di Goro); TUPF (Bosco della Mesola). rara; come Matricaria inodora L.); N2000 (Dune È specie rarissima in tutta l’Italia e la Regione, dove di Massenzatica); TUCS (Ravalle; Ferrara; Fran- è nota solo per poche località costiere del Ravennate colino; Quartesana; Monestirolo; S. Nicolò; Goro: e del Ferrarese. come Matricaria inodora L.); TUPM (Dune di Massenzatica). Triodia decumbens → Danthonia decumbens GP1. Tripidium H. Scholz (Poacae/Gramineae) Forse più diffusa rispetto alle segnalazioni, è facil- Tripidium ravennae (L.) H. Scholz subsp. raven- mente confondibile con Matricaria chamomilla L. nae – Canna del Po Tripolium Nees (Asteraceae/Compositae) (Erianthus ravennae, Saccharum ravennae) [Medit.-Turan.] H caesp – Prati in bassure umide Tripolium pannonicum (Jacq.) Dobrocz. – interdunali. Diffuso. Astro marino HHF (Ferrara, Francolino, “riva Eridano vicino al (Aster tripolium) Giarone”, Felisi 1842; Ferrara, “Borgo S. Luca, Po [Eurasiat. (alofilo)] H bienn – Luoghi alofili umidi di Volano”, Ferioli 1908: sempre come Saccharum e inondati, oggi solo sul litorale. Comune. ravennae L.); BER 1: 329-331: “ex paludibus di HHF (Francolino e Sabbioncello, Felisi s.i.d.; Ca- Comacchio ab Eq. Camillo Salina“ (come Saccha- saglia e Diamantina, Ferioli 1907; Pomposa-Vo- rum ravennae L.); REV, 284: “Paludi di Comac- lano, Revedin 1908); BER 9: 253-255: “Legi ... in chio (Salina ex Bertol.); lungo il Po e il Po di agro Ferrariensi in valle di Boscarolo prope Sa- Volano (Ferioli !)” (come Saccharum ravennae (L.) bioncello. ex paludibus Comaclensibus ab Eq. Sa- Murr.); HFE (Bosco della Mesola); N2000 (Sacca lina, denuo ... Ferrariâ a Francolino a Felisio“; VP; di Goro; Bosco della Mesola; Lido di Volano; Lido Gibelli e Pirotta (Casaglia; Diamantina); REV, degli Scacchi; Dune della Puia; Valli di Comacchio; 329: “Valle di Boscarolo presso Sabbioncello Vene di Bellocchio); COR; TDPM (luoghi alofili (Bertol.); Francolino (Felisi ex Bertol.); paludi di del Delta del Po); PG2; PGF; ST*; TUPF* (Bosco Comacchio (Salina ex Bertol.); Casaglia e Dia- della Mesola: *come Saccharum ravennae Murr.); mantina (Ferioli !); frequente tra Pomposa e Vo- PMG (Sacca di Goro); TUMS (Dune della Puia). lano !” BEG (Argini Po di Volano; Pomposa); (Comacchio, Valle Spavola: PM) BEM (Diamantina; Casaglia: come Aster tripo- lium var. pannonicus Jacq., ma “scomparso”); Specie caratteristica dell’associazione Eriantho ra- N2000; BDFP (Gorino; Taglio della Falce; Goara; vennae - Schoenetum nigricantis Foce Po di Volano; Cannevié, Valle Bertuzzi; La presenza in Regione è limitata oggi alla zona co- stiera, benché un tempo fosse segnalata anche lungo Lago delle Nazioni; Valli e Salina di Comacchio; il Po, dove è scomparsa (ma non è escluso si trattasse Ancona di Bellocchio; Boscoforte); CAN (Lido di confusione con altra specie). Nonostante l’abbon- di Volano); COR; FGP; PMP2; TUDV (ambienti danza di segnalazioni si tratta di una specie in forte alofili del Delta del Po); PEM1 (Bonifica del rarefazione, poiché gli habitat che la ospitano risul- Mezzano); PG2; PGF; TUPF (Bosco della Me- tano i più interessati da interventi antropici in tutto il sola: var. glaber Bolzon); PMG (Sacca di Goro); settore costiero emiliano-romagnolo. Spesso si tratta PMP1 (Salina di Comacchio); TDPM (Valle Ber- di azioni apertamente distruttive (lottizzazioni edili- tuzzi; Vene di Bellocchio); TDZE (Lagosanto); zie), talvolta invece si celano dietro altre motivazioni TUCS (Bonifica del Mezzano; Lido di Spina). (impianti di pini o altre essenze), ma con i medesimi TUMM. risultati negativi. Trisetaria Forssk. (Poaceae/Gramineae) Tripleurospermum Sch. Bip. (Astera- ceae/Com positae) Trisetaria flavescens (L.) Baumg. – Gramigna bionda Tripleurospermum inodorum (L.) Sch. Bip. – Ca- (Avena flavescens, Trisetum flavescens) momilla inodora [Eurasiat.] H caesp – Prati, incolti, margini bo- (Matricaria inodora) schivi. Diffuso. [N-Europ.] T scap/H bienn – Prati e incolti. Poco HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi 1832, come Avena comune. flavescens L.; id., “nelle vie e nei prati ovunque

218 nella provincia”, Felisi s.i.d.; Focomorto, “lungo il tivata, questo è il primo rinvenimento in Italia come canale Burana”, Revedin 1905; Sammartina-Ri- spontanea casuale. vana, Revedin 1905; Ferrara, “assai comune nei prati dei dintorni e del Conte Revedin”, Ferioli Tulipa L. (Liliaceae) 1906); REV, 286: “Frequente nei prati e pascoli dei Tulipa sylvestris L. – Tulipano dei campi dintorni di Ferrara ! a Berra, nelle Bonifiche di Gal- [Euri-Medit.] G bulb – Argini di terrazzi fluviali. lara (Brighetti). La forma depauperatum Uechtritz: Molto raro. sulle mura di Ferrara !”; HFE (Mura Estensi; Fore- HFE (Argine dell'Idice a Campotto). sta Panfilia; Lido di Volano; Valle Santa); GP2 (sab- Un tempo relativamente diffuso nell’ambiente agra- bie costiere); MAC (Alberone; Baura; Masi rio. Oggi è in forte rarefazione a causa delle attuali Torello; Ruina); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; modalità di conduzione delle colture, con scomparsa TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino). dei seminativi arborati e degli ambienti minori che Trisetaria michelii (Savi) D. Heller – Avellinia un tempo delimitavano gli appezzamenti. Oggi si (Avellinia michelii) trova soprattutto in prati extragricoli. [Steno-Medit.] T scap – Prati aridi su sabbie lito- Tunica prolifera → Petrorhagia prolifera ranee. Rara. Tunica saxifraga → Petrorhagia saxifraga HHF (Comacchio, Ferioli 1909); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Pomposa); HFE (Scan- Turgenia Hoffm. (Apiaceae/Umbelliferae) none di Goro; Bosco della Mesola; Lagosanto, Turgenia latifolia (L.) Hoffm. – Lappola mag- Volta Varano: rev. E. Banfi); N2000 (Bosco della giore [Ex?] Mesola); PGF (Bosco della Mesola). (Caucalis latifolia) GP2; TUPE. [Euri-Medit.] T scap – Campi, siepi. Rara. Molto rara in Regione, localizzata lungo la costa fer- HHF (Francolino, Ferioli giugno s.i.d.: come Cau- rarese e ravennate. calis latifolia L.) Trisetum flavescens → Trisetaria flavescens Pianta di ambienti disturbati e coltivi, in forte re- gresso in tutta l’area italiana. Mancano conferme re- Triticum L. (Poaceae/Gramineae) centi, oltreché nel Ferrarese, anche nel resto della Regione. Triticum caninum → Elymus caninus Tussilago L. (Asteraceae/Compositae) Triticum ovatum (L.) Raspail – Cerere comune (Aegilops geniculata, Aegilops ovata) Tussilago farfara L. – Farfara [Steno-Medit.-Turan.] T scap – Suoli sabbiosi [Paleotemp.] G rhiz – Luoghi umidi, fossi, fanghi, aridi. Rara. incolti. Comune. HHF (Ferrara, “S. Giovanni Battista”, Felisi 1838; HHF (Ferrara, Felisi 1836; “comune lungo gli ar- Sammartina-Rivana, Revedin 1905; Argenta, gini sulla darsena”, Ferioli 1906); BER 9: 203- “prato Dugana vicino Tenuta Fantina Conte Reve- 205: “Ferrariâ juxta fossas a Felisio“; REV, 328: din”, Ferioli 1906: sempre come Aegilops ovata “Comune nei prati, luoghi erbosi od incolti, lungo L.); REV, 289: “Prati ed argini nella Sammartina ! le strade di campagna, ecc. !”; HFE (Ferrara); prati dell’Uccellino !” (come Aegilops ovata L.); LAG (Volania, zona Motte); N2000 (Bosco della HFE (Fondo Reno: sub Aegilops geniculata Roth). Mesola); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Poggio Renatico: Argine del Reno presso Villa stino); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Valle Sanguineda: AA) Santa); PP2 (Mura Estensi); TDZE (Settepolesini; Triticum repens → Elymus repens subsp. repens Migliarino; Migliaro; S. Biagio d’Argenta); TUPF Triticum villosum → Dasypyrum villosum (Bosco della Mesola). (Poggio Renatico: PM) Tulbaghia L. (Amaryllidaceae) Tussilago petasites → Petasites fragrans Tulbaghia violacea Harv. – Tulbaghia [X CAS] [Sudafr.] G bulb – Ambienti ruderali. Rara. Typha L. (Typhaceae) (Lungo la Romea fra Casalborsetti e Pomposa nel Typha angustifolia L. – Lisca a foglie strette Ferrarese: E. Cassanego) [Circumbor.] G rhiz – Fossi, sponde di canali e La segnalazione si trova in Acta Plantarum, topic fiumi, stagni e maceri, luoghi umidi in genere. Co- 45026; identità confermata da E. Banfi. Specie col- mune.

219 HHF (Massenzatica, Mesola, “ovunque diffusis- [Eurasiat. Temp.] G rhiz – Fossi, stagni e maceri, sima”, Felisi 1839; Mesola, Revedin 1906); BER luoghi umidi in genere. Rara. 10: 25-26: “ex districtu Ferrariensi alla Mesola a HHF (Ferrara, Francolino, “frequente”, Felisi Prof. Campana“; REV, 292: “Mesola ! paludi sotto 1839; Francolino, “golena grande”, Felisi 1846; le mura di Ferrara (Ferioli !); lungo la strada di Bo- id., “Giarone”, Felisi 1848; Bondeno, Panaro, Re- logna al Buttifré (Ferioli !); lungo il Panaro a Bon- vedin s.i.d.); BER 10: 26-27: “ex districtu Ferra- deno !”; HFE (Codigoro; Bosco della Mesola); riensi alla Mesola a Prof. Campana“ (come T. N2000 (Bosco della Mesola; Vene di Bellocchio; minor); REV, 292: “Mesola (Campana ex Bertol.); Boscoforte); MAC (11 località in tutta la Provin- lungo il Panaro a Bondeno ! nel Reno al Gallo ! cia); PE3 (Po di Volano); PEM1 (Bonifica del lungo il Po tra Pontelagoscuro e Francolino !”. Mezzano); PEP; ST; TULA; TUPF (Bosco della CSZ. Mesola); PI4; TUPR (Campotto e Valle Santa); PP La presenza non può essere esclusa, trattandosi di (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Settepo- specie nota in Regione per numerose località e in au- lesini; Sandolo; Migliarino; Lago Gattola; Ca- mento. prile); TUZA (Argenta). → CSZ; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. Typhoides arundinacea Phalaroides arundinacea subsp. (Scolo Scorsuro: AA; Comacchio; Porto Gari- arundinacea baldi: PM) Specie caratteristica dell’associazione Typhetum an- U gustifoliae. Un campione del Bosco della Mesola, identificato Ulmus L. (Ulmaceae) come T. laxmannii Lepechin, (identificazione errata → ripresa da PG1), è stato recentemente ricondotto a T. Ulmus campestris Ulmus minor angustifolia. Ulmus minor Mill. – Olmo campestre 1 Typha latifolia L. – Lisca maggiore ( Ulmus campestris) (Typha major) [Europeo-Caucas.] P caesp/P scap – Boschi igro- [Cosmopol.] G rhiz – Fossi, sponde di canali e fili e mesofili. Molto comune. 1 fiumi, stagni e maceri, luoghi umidi in genere. Co- HHF (Ferrara, Felisi s.i.d.; Sammartina-Rivana, 1 mune. Revedin 1900; “Coltivato”, Ferioli 1905); REV , HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi 1854, come 297: “Siepi, luoghi selvatici boschivi e pascoli in T. major Curtis; id., “Canale Panfilio”, Revedin tutta la provincia ! È largamente coltivato a soste- 1 1906; id., “fossa di dx andando a Pontelagoscuro”, gno delle viti o per ornamento”; BEG (Pomposa); Ferioli 1907); REV, 292: “Canale Panfilio ! Me- N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Argini sola !” MAC (19 località in tutta la Provincia); Sacca di Goro; Dune di Massenzatica; Bosco di PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; TUPR (Cam- S. Giustina; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi); potto e Valle Santa); PI6; PP2 (Vallo delle Mura BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); PE3 (Ar- Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); gini canale Boicelli e Po di Volano); PEM1 (Bo- TDZE (Settepolesini; Vigarano Pieve; Verginese; nifica del Mezzano); PG2; PGF; ST1; TUPF1 Migliarino; Migliaro; Caprile; S. Biagio d’Ar- (Bosco della Mesola); PI4; TUPR1 (Valle Santa e genta); TULA (Mendica). Bosco del Traversante); PI6; PP2 (Mura Estensi); CSZ; PG3; PI2; TUMM; TUPB; TUUV. PGD (Sacca di Goro); PP; TUBM1 (Foresta Pan- (Vidara: PF e PM; Scolo Scorsuro: AA) filia di S. Agostino); TUCE (Bosco di S. Giu- stina); TUCS1 (S. Agostino). Typhetum la- Specie caratteristica dell’associazione MAC. tifoliae. Più diffusa della congenere T. angustifolia, anche (Bosco collegio ENAOLI: DAL) perché è legata ad acque meno profonde. Anche in macchie, filari, siepi, cespuglieti, esem- plari isolati in campagna e lungo i fossi. Spesso col- Typha “laxmannii” → Typha angustifolia → tivato, classicamente come sostegno per i filari di Typha major Typha latifolia viti (“vite maritata”). Typha minor → Typha minima Ulmus pumila L. – Olmo siberiano [C CAS] Typha minima Funk ex Hoppe – Lisca minore ◆ [Asia orient.] P caesp/P scap – Introdotto per or- [ ] namento e alberature stradali, e solo raramente in- (Typha minor)

220 selvatichito. Non raro ma localizzato. In passato più comune, oggi estremamente rarefatta. PEM1 (Bonifica del Mezzano, piantato in quantità dall’ERSA); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino, Utricularia L. (Lentibulariaceae) pochi esemplari introdotti). Utricularia australis R. Br. – Erba-vescica delle risaie Umbilicus DC. (Crassulaceae) [Europ.] I nat – Paludi, risaie, superfici inondate Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy – Ombelico da acque stagnanti o debolmente fluenti, riscal- di Venere comune dantisi in estate. Non rara ma localizzata. [Medit.-Atl.] G bulb – Muri, tetti. Molto raro. HHF (Francolino, “vista solo nei fossi intorno al TUPF (Bosco della Mesola, come Cotyledon um- luogo di P ?”, Felisi 1838; Gallo, “scolo detto bilicus-veneris L. var. tuberosa L.: da Sestini) (in- Cavo”, Ferioli 1907; Bondeno, Ferioli s.i.d.: sem- dicaz. dubbia: vedi nota) pre come U. vulgaris L.; rev. PF e BL); REV, 326: (Ferrara, tetti e muri ombrosi umidi: PM, AA) “Lungo il Cavo Aldobrandi al Gallo (Ferioli!)” (erroneamente come U. vulgaris L., dato che In TUPF, forse per confusione con forme “crassifo- lie” di Hydrocotyle vulgaris? La presenza in città de- l’esemplare è conservato in HHF); HFE (Valli di riva probabilmente da trasporto per correnti aeree e Argenta e Campotto); N2000 (Campotto; Bosco suggerisce il tema di ricerca della flora dei tetti, ar- della Mesola); PEP; TULA (Bosco della Mesola); gomento poco esplorato anche per le evidenti diffi- PI4; TUPR (Valle Santa: erroneamente come U. coltà logistiche che presenta. vulgaris L., dato che l’esemplare è conservato in HFE). Urtica L. (Urticaceae) PG3; PI2; TUMM; TUUV (come U. vulgaris L.; Urtica dioica L. subsp. dioica – Ortica comune per l’assenza di campioni d’erbario l’attribuzione [Subcosmop.] H scap – Boschi igrofili, golene, ad U. australis R.Br. è probabile, non certa, poi- siepi, argini, parchi, incolti, luoghi antropizzati, ché in ricerche più recenti (TUPB) negli ambienti suoli ricchi e disturbati, nitrofila. Comunissima. di risaia ferraresi è stata ritrovata solo quest’ul- REV, 298: “Luoghi incolti, macerie e lungo le tima); TUPB. strade ! comunissima”; N2000 (Golene del Po e In passato non riconosciuta e segnalata come U. vul- Isola Bianca; Bosco della Mesola); MAC (Albe- garis. Grazie al controllo dei campioni d’erbario è rone; Baura; Ca’ Matte; Cologna; Gambulaga; stato possibile accertare che si trattava invece di U. Masi Torello; Portomaggiore; Quartesana; Ro; australis, tuttora presente sebbene piuttosto localiz- Sandolo; Villanova); PE2 (ex-zuccherificio di Co- zata. Non segnalata per decenni, è ricomparsa negli digoro); PE3 (Argini canali Boicelli e Navigabile; ambienti umidi del Ferrarese. Argini Po di Volano); PEM1 (Bonifica del Mez- zano); PI4; TUPR (Valle Santa e Bosco del Tra- V versante); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TDZE (Cornacervina; Vaccaria L. (Caryophyllaceae) Migliarino; Migliaro; Lago Gattola; Lagosanto); TUPF (Bosco della Mesola). Vaccaria hispanica (Mill.) Rauschert – Cetino GP1; KUM; PI2; TUMM. dei campi [Ex] (Vasche zuccherificio di Jolanda di Savoia; Torre (Saponaria vaccaria) Tieni: PM) [Archeofita] T scap – Commensale delle colture cerealicole. Urtica urens L. – Ortica minore HHF (Francolino, Ferrara, Felisi s.i.d.; Porporana, [Subcosmop.] T scap – Boschi igrofili, siepi, ar- “seminati”, Ferioli 1909: sempre come Sapona- gini, parchi, incolti, suoli ricchi e disturbati, ni- ria vaccaria L.) trofila. Rara. HHF (Pontegradella, “fosso davanti all’osteria”, Una delle commensali delle colture di cereali che Ferioli 1906; Magnavacca, Revedin 1907); REV, appare scomparsa dall’intero territorio regionale. 298: “Presso il ponte Gradella (Ferioli !); arene Valeriana L. (Valerianaceae) marittime lungo il lido di Magnavacca !”; HFE (Taglio della Falce); N2000 (Bosco della Mesola); Valeriana dioica L. – Valeriana palustre [◆] TUPF (Bosco della Mesola). [Subatl.] H scap – Luoghi umidi, fossi, ambiti flu- KUM. viali, argini. Rara.

221 HHF (Francolino, “argine del Po”, Felisi 1835; id., [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e incolti, prati e “saliceti argine Eridano” e “alveo Padui”, Felisi luoghi antropizzati. Comune. 1842; Pontelagoscuro, Porporana, “argini del Po”, HHF (Francolino, “coltivi di frumento”, Felisi Ferioli 1909). 1839; Ferrara, “ovunque” e “coltivi”, Felisi s.i.d.; CSZ. id., “da S. Giovanni”, Felisi 1841; id., “monta- Specie di ambienti umidi in fortissima rarefazione in gnone”, Felisi 1846; Sammartina-Rivana, Reve- tutta la pianura emiliana, dove è attualmente nota per din 1905; id., “coltivi tenuta Revedin”, Ferioli poche località del Reggiano. La presenza nel Ferra- 1906: sempre come V. olitoria Pollich); REV, 327: rese non è da escludere, anche se mancano conferme “Sulle mura di Ferrara ! Prati e pascoli nei din- da oltre un secolo. torni della città !” (come V. olitoria (L.) Pollich); BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro: come V. oli- Valeriana officinalis L. – Valeriana officinale toria Pollich); HFE (Mura Estensi; Dune di Mas- [Europ.] H scap – Luoghi umidi, fossi, ambiti flu- senzatica; Valle Bertuzzi; Campotto); N2000 viali, argini, bordi di stagni e maceri. Poco comune. (Valle Bertuzzi); BPM (Dune di Massenzatica); HHF (Mura di Ferrara, Revedin 1905; id., Ferioli PI4 (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP 1906); REV, 327: “Luoghi selvatici umidi: lungo (Foresta Panfilia di S. Agostino). le mura di Ferrara ! presso la torre dell’Uccellino ! (Lido di Volano: PM; Pineta di Mesola: DAL) lungo la strada tra S. Luca e S. Egidio ! e tra il Chie- suol del Fosso e la Coronella ! Boschetto di Me- Valerianella morisonii → Valerianella dentata sola ! boschi nelle golene del Po di Goro tra Ariano Valerianella muricata (Stev. ex M. Bieb.) J.W. e Goro ! nell’alveo del Panaro sotto Bondeno !”; Loudon – Gallinella troncata HFE (Vallo delle Mura Estensi); PI4; TUPR (Valle [Steno-Medit. (baricentro orient.)] T scap – Col- Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi). tivi e incolti. Rarissima. CSZ. (Traghetto: BGP) (Scolo Scorsuro: AA; Fondo Reno: PM; Mendica; Vidara: PF). Valerianella olitoria → Valerianella locusta Valerianella Mill. (Valerianaceae) Valerianella puberula (Bertol.) DC. – Gallinella minore [◆] Valerianella dentata (L.) Pollich – Gallinella den- [Steno-Medit.] T scap – Incolti termofili. Molto tata rara. (Valerianella morisonii) BEG (Prati tra Pomposa e Codigoro; Dune tra Co- [Submedit.-Subatl.] T scap – Coltivi e incolti. Dif- macchio e Po di Volano). fusa. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, erro- Le segnalazioni di Béguinot sono le sole per la re- neamente come V. eriocarpa; rev. Béguinot; id., gione e non sono state rinvenute documentazioni “prato palazzo Conte Revedin”, Ferioli 1906, come obiettive. In Italia la specie è nota nel versante tirre- nico ed è scarsamente differenziata rispetto alla co- V. morisonii DC.); REV, 327: “Luoghi erbosi e col- munissima V. eriocarpa. La presenza antica nel tivati nella Sammartina ! Bondeno ! lungo il Po di Ferrarese viene tuttavia ammessa sulla base della at- Volano (Ferioli !)”; HFE (Boara; Foce del Po di Vo- tendibilità del segnalatore, uno dei più importanti lano; Lidi Comacchiesi); TUCS (Ferrara; Gaibana; studiosi della flora italiana. Monestirolo; Lido degli Scacchi; Lido degli Estensi) Valerianella rimosa Bastard – Gallinella liscia (Boscoforte: BGP) [Euri-Medit.] T scap – Coltivi e incolti. Rara. HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905; un Valerianella eriocarpa Desv. – Gallinella campa- campione erroneamente come V. dentata Pollich: nulata rev. Béguinot 1906); REV, 327: “Sammartina nei [Steno-Medit.] T scap – Coltivi e incolti. Rara. seminati !”; HFE (Traghetto). HFE (Traghetto; Valle Bertuzzi; “varie del litorale ferrarese”); N2000 (Valle Bertuzzi). Vallisneria L. (Hydrocharitaceae) Accertata nel Ferrarese solo di recente. Vallisneria spiralis L. – Vallisneria [Cosmop. Trop. e Subtrop.] I rad – Acque lenta- Valerianella locusta (L.) Laterr. – Gallinella co- mente fluenti di canali e tratti fluviali. Poco co- mune mune. (Valerianella olitoria) HHF (Ferrara, “canale Panfilio”, Felisi 1843; id.,

222 “fossa del castello”, Felisi 1844; “Canali Burana HHF (Francolino, “dietro l’argine”, Felisi s.i.d.; e di Cento”, Ferioli 1907); BER 10: 298-299: Francolino, Ferrara, “vie”, Felisi s.i.d.; Ferrara, “Legi ... Ferrariae in Canalino di Cento, ubi co- “canale Burana”, Ferioli 1907); REV, 322: “Luo- piosa, et unde transit in Po di Volano“; REV, 180: ghi incolti presso Ferrara: alla Darsena ! e a S. “Copiosa nel canalino di Cento da cui passa nel Giorgio ! arene marittime a Mesola ! Volano ! Ma- Po di Volano (Bertol.); canale di Burana (Fe- gnavacca !” BEG (Dune tra Comacchio e Po di rioli !); fosse di circonvallazione di Ferrara (Ti- Volano); HFE (Cannevié; Lido delle Nazioni); roni !)”; HFE (Gualdo, Condotta Bentivoglio; N2000 (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Vene Quartesana, Canale Belriguardo); PE3 (Po di Vo- di Bellocchio); AGO; PGF; ST; TUPF (Bosco lano; Canale Navigabile); PI5 (Codigoro; Quarte- della Mesola); CAN (Lido di Volano); FGP; sana); TDZE (Settepolesini; Migliarino); TUZA TUDV (luoghi alofili del Delta del Po); PP (Fore- (Portomaggiore). sta Panfilia di S. Agostino); TUMS (Dune della PG3; PI2; TUMM; TUUV. Puia). CSZ (“Guaraguasco”); TUPE. Verbascum L. (Scrophulariaceae) Verbascum thapsus L. – Verbasco tasso-bar- Verbascum blattaria L. – Verbasco polline basso [Paleotemp.] H bienn – Incolti, prati, argini, luo- [Europeo-Caucas.] H bienn – Incolti, prati, argini, ghi disturbati. Comune. luoghi disturbati. Non comune. HHF (Mesola, “via della risaia, diffusissima”, Fe- HHF (Ferrara, “strada detta la Pelosa”, Ferioli lisi 1839; Ferrara, “canale Burana, in tutti i luoghi 1907); REV, 322: “Sulle mura di Ferrara ! nei din- della provincia”, Ferioli 1907); REV, 322: “Prati, torni della città (Felisi ex Massal. 2); a Mesola ! campi, luoghi incolti e lungo le strade nei dintorni lungo la via Pelosa (Ferioli !)”; LAG (Lagosanto, di Ferrara !”; HFE (Ferrara; Masi S. Giacomo; zona Vignole); N2000 (Dune di Massenzatica; Valle Santa); N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Lido degli Bosco della Mesola); PE2 (ex-zuccherificio di Co- Scacchi); CAN (Lido di Volano); PE2 (ex-zuc- digoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4; cherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mez- TUPR (Argini di Valle Santa); PP2 (Mura Estensi); zano); PI6; PP2 (Mura Estensi); ST, TUPF (Bosco PP (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS (Fer- della Mesola); TUMS (Dune della Puia); TUPM rara; Poggio Renatico). (Dune di Massenzatica). CSZ; MAC. TDPM; TUPE. Verbascum phlomoides L. – Verbasco barba- Verbena L. (Verbenaceae) rastio [Euri-Medit.] H bienn – Incolti, prati, argini, luo- Verbena officinalis L. – Verbena ghi disturbati anche in ambito urbano. Comune. [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] H scap – In- HHF (Francolino, “coltivato”, Felisi 1834; id., colti, prati, luoghi disturbati, margini stradali, etc. “vie vicino a Ferrara”, Felisi 1839; Sammartina- Comunissima. Rivana, “presso la Lupa”, Revedin 1904; “molto HHF (Francolino, Felisi 1809; Ferrara, “ovun- comune”, Ferioli 1907); REV, 322: “Frequente que”, Felisi s.i.d.; id., “Darsena stab. Luce elet- nei luoghi incolti a Mesola ! e sulle mura di Fer- trica frequente in tanti posti”, Ferioli 1905); REV, rara ! scarso nei dintorni della città dove è circo- 326: “Comune lungo le strade, nei luoghi erbosi scritto: alla Darsena ! lungo il canale di Burana ! ed incolti !”; HFE (Mura Estensi); N2000 (Golene presso S. Luca ! e S. Giorgio ! e qua e là lungo le del Po e Isola Bianca; Dune di Massenzatica; strade !”; HFE (Fossanova S. Marco; Foce del Po Bosco della Mesola; Salina di Comacchio); PE2 di Volano); BPM (Dune di Massenzatica); PGD (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica (Sacca di Goro). del Mezzano); PI4 (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura MAC; TUPE. Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- (Ferrara, via Modena, Ingegneria, via S. Con- stino); TDZE (10 località in tutta la Provincia); tardo: PM) TUCS (13 località in tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Massen- Verbascum sinuatum L. – Verbasco sinuoso zatica). [Euri-Medit.] H bienn – Incolti sabbiosi, argini e GP1; MAC. prati aridi. Comune soprattutto nel settore co- (Mendica: PF e PM). stiero.

223 Veronica L. (Plantaginaceae) fiche di Gallara (Brighetti); sulle mura di Fer- rara !” BEG (Pomposa; Dune tra Comacchio e Po Veronica agrestis L. – Veronica agreste di Volano); HFE (Ferrara; Mura Estensi; Vigarano [Europ.] T scap – Coltivi, incolti, prati, argini, luo- Pieve; Ruina; Foresta Panfilia di S. Agostino; ghi antropizzati. Comune. Goro; Salina di Comacchio); N2000 (Bosco della HFE (Mura Estensi; Bosco della Mesola); PI4 Mesola; Valle Bertuzzi); MAC (Baura); PE2 (ex- (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); TUCS zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del (Bondeno; Diamantina; Pontelagoscuro; Ferrara; Mezzano); PGF; TUPF (Bosco della Mesola); S. Agostino; Poggio Renatico). PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Panfilia di (Ferrara: PM; Argine Po di Goro: DAL) S. Agostino); TUCS (14 località in tutta la Pro- Veronica anagallis → Veronica anagallis-aquatica subsp. vincia); TUMS (Dune della Puia). anagallis-aquatica TUPE. (Tenuta Sanguettola: AA) Veronica anagallis-aquatica L. subsp. anagal- lis-aquatica – Veronica acquatica Veronica beccabunga L. – Veronica beccabunga (Veronica anagallis) [Euro-Asiat.] H rept – Fossi, fanghi umidi, sponde [Cosmop.] H scap – Fossi, fanghi umidi, margini di canali e tratti fluviali. Molto rara. di stagni e maceri, sponde di canali e tratti fluviali. HHF (Pontelagoscuro, “rive del Po”, Ferioli 1911: Poco comune. rev. PF e BL); REV, 323: “Fuori della Porta Reno HHF (Ferrara, “fossi della provincia diffusis- (Tironi !)”; HFE (Po a Stellata). sima”, Felisi s.i.d.; Francolino, “diffusissima nelle Entità segnalata anche lungo i rami terminali del Po acque”, Felisi 1838; Ferrara, “paludi dei dintorni, nel Delta Veneto (MDV). Mura”, Ferioli 1906; id., “canale Burana presso la darsena”, Revedin 1908: sempre come V. anagal- Veronica catenata Pennell – Veronica rosea lis L.); REV, 323: “Paludi sotto le mura di Ferrara [Circumbor.] H scap – Fossi, fanghi umidi, mar- tra Porta Mare e Porta Po (Ferioli !); fuori della gini di stagni e maceri. Molto rara. Porta Romana ed a Cassana (Tironi !); lungo il ca- HFE (Coronella). nale di Cento (Ferioli !); lungo il Burana alla Dar- (Bosco Mesola: PM) sena !” (come V. anagallis L.); HFE (Corpo Reno; Per la Regione sono disponibili alcune segnalazioni Isola Bianca; Baura; Quartesana; Alberone); tutte recenti. Probabilmente non riconosciuta in pas- N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco della sato, ma anche in fase di diffusione, essendo in Mesola); MAC (Masi Torello); PI4; TUPR (Valle grado di prosperare anche in ambienti disturbati e Santa); TUPF (Bosco della Mesola). con forti oscillazioni del livello idrico. (Porporana: PM; Lago Gattola: BGP; Poggio Re- Veronica chamaedrys L. – Veronica comune [◆] natico, loc. Sabbioni: AA) [S.Europ.Sudsib.] H scap – Luoghi ombrosi Veronica anagalloides Guss. – Veronica delle umidi, macchie, fossi. In passato comune. sponde HHF (Francolino e Ferrara, “comunissima riva [Euri-Medit.] T scap – Fossi, fanghi umidi, fossi”, Felisi 1835; Ferrara, “fossa del circondario sponde di canali e tratti fluviali. Molto rara. tra Porta Po e Porta Romana”, Ferioli 1908: con- HHF (Ferrara, “ovunque in uliginosi”, Felisi fermata; rev. PF e BL). 1846; id., “Paludi delle Mura da Porta Mare a Veronica hederifolia L. – Veronica con foglie Porta Po”, Ferioli 1906); REV, 323: “Lungo il ca- d’edera nale di Cento (Ferioli !)”; HFE (Albarea). [Euro-Asiat.] T scap – Coltivi, incolti, prati, ar- MAC. gini, luoghi antropizzati. Comune. Un tempo “ovunque” nelle zone umide. Oggi dive- HHF (Ferrara, “nelle vie, negli orti diffusissima”, nuta rarissima per la generale degradazione degli Felisi 1832; id., “siepi zuccherificio agricolo”, Fe- ambienti idonei. rioli 1909); HFE (Mura Estensi; Bivio Massenza- Veronica arvensis L. – Veronica dei campi tica); PI6; PP2 (Mura Estensi); TDZE (Verginese); [Paleotemp.] T scap – Coltivi, incolti, prati, argini, TUCS (Bondeno). luoghi antropizzati. Comune. (Ferrara, giardini: PM; Tenuta Sanguettola: AA) HHF (Argenta, “Tenuta Fantina Conte Revedin”, Veronica officinalis L. – Veronica medicinale Ferioli 1905; Sammartina-Rivana, Revedin 1905); [Euro-Asiat.] H rept – Boschi maturi del settore REV, 323: “Prati della Sammartina ! delle Boni- costiero. Localizzata e rara.

224 HFE (Bosco di S. Giustina); N2000 (Bosco di S. e forse scomparsa. Giustina; Bosco della Mesola); ST; TUPF (Bosco HHF (Gallo, Felisi 1839; “valle del Marchese Re- della Mesola); TUCE (Bosco di S. Giustina). vedin”, Ferioli 1909: rev. PF e BL); BER 1: 73-74: “ex fossis agri Ferrariensis iterum a Felisio“; REV, Veronica peregrina L. – Veronica pellegrina [X 323: “Nei fossi (Felisi ex Bertol.)”. NAT] [Nordamer.] T scap – Incolti e luoghi antropizzati. Molto rara in Regione e nota ormai soprattutto in lo- Sporadica, ma probabilmente in via di diffusione. calizzazioni montane; nel Ferrarese si può ritenere HFE (Ferrara, giardini). scomparsa, a causa della profonda trasformazione che (S. Agostino: AA) ha subito l’unica località precisa anticamente nota; è tuttavia stata rinvenuta nel Ravennate a Punte Albe- Esotica rinvenuta nel Ferrarese solo in tempi recenti e rete (IBIS1). probabilmente in fase di diffusione. Veronica serpyllifolia L. – Veronica a foglie di ser- Veronica persica Poir. – Veronica comune [X pillo INV] [Euro-Asiat.] H rept – Boschi, luoghi ombrosi, siepi (Veronica tournefortii) e prati umidi. Rara. [Eurasiat.] T scap – Coltivi, incolti, prati, argini, luo- HHF (Melara (RO), “prato”, Felisi 1829; Sammar- ghi antropizzati. Comunissima. tina-Rivana, Revedin 1905; Argenta, “prato Du- HHF (Ferrara, “diffusissima”, Felisi 1832; Sam- gana”, Ferioli 1907); REV, 323: “Prati umidi e fossi martina-Rivana, Revedin 1905; Ferrara, “comune nella Sammartina ! Prato Dogana !”; HFE (Tamara; nei coltivi dei dintorni”, Ferioli 1905, come V. tour- Foresta Panfilia di S. Agostino); PP (Foresta Panfi- nefortii Gmelin; REV, 323: “Comune nei luoghi er- lia di S. Agostino). bosi presso l’abitato !”; HDP (Mura Estensi); HFE MAC. (Ferrara; Masi S. Giacomo; Ambrogio; Runco); (Poligono via Uccellino: PM) N2000 (Golene del Po e Isola Bianca; Bosco della Mesola); MAC (13 località in tutta la provincia); Veronica tournefortii → Veronica persica PE1 (Delta del Po); PE2 (ex-zuccherificio di Codi- Veronica triphyllos L. – Veronica trifogliata [◆] goro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI4 (Cam- [Paleotemp.] T scap – Incolti e luoghi antropizzati. potto e Valle Santa); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP; Sporadica. TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUCS (35 HHF (Francolino, Ferioli s.i.d.: rev. PF) località in tutta la Provincia); TUPF (Bosco della Mesola). Nel Ferrarese la presenza è documentata da un cam- GP1. pione d’erbario, databile degli inizi del Novecento, ma mancano conferme recenti. Anche nel resto della re- (Poggio Renatico, Scolo Scorsuro; Tenuta Sanguet- gione sono note poche e antiche segnalazioni. tola: AA; Argine Po di Goro: DAL) È una delle più comuni erbe avventizie del Ferrarese, Viburnum L. (Adoxaceae) rintracciabile praticamente in ogni ambiente e in qual- Viburnum lantana L. – Lentaggine, lantana siasi momento dell’anno. [S-Europ. (Pontica)] P caesp – Boschi termofili. Veronica polita Fries – Veronica lucida Rara e localizzata. [Paleotemp.] T scap – Coltivi, incolti, prati, argini, HHF (Mesola, Felisi s.i.d.; Ferrara, “coltivato in di- luoghi antropizzati. Poco comune. versi giardini”, Ferioli 1907); N2000 (Bosco di S. HHF (Ferrara e Francolino, Felisi s.i.d., come V. di- Giustina; Pineta di Volano; Lidi Comacchiesi); dyma Ten.; Sammartina-Rivana, Revedin 1905, TUCE (Bosco di S. Giustina); UGA (Bosco della come V. agrestis L. var. didyma Ten.; Mura di Fer- Mesola). rara, Ferioli 1909, come V. agrestis L.; rev. PF e Viburnum opulus L. – Pallone di maggio BL); REV, 323: “Prati della Sammartina!” (come V. [Eurasiat.-Temp.] P caesp – Boschi umidi. Raro. agrestis var. didyma Ten.); N2000 (Golene del Po e HHF (Bergantino e Melara (RO, sx Po), Felisi s.i.d.; Isola Bianca). Argenta, “lungo il Po e risaie, inselvatichita”, Fe- (Ferrara, giardini e cortili ghiaiati: PM) rioli 1906); REV, 327: “Comune nelle paludi e risaie Veronica scutellata L. – Veronica delle paludi d’Argenta (Ferioli !); nelle vicinanze della Mesola [Ex?] (Ferioli !); coltivasi per ornamento.”; N2000 (Bosco [Circumbor.] H scap – Fossi, fanghi umidi, bordi di del Traversante; Bosco di S. Giustina; Bosco della stagni, sponde di canali e tratti fluviali. Molto rara Mesola); PP (Foresta Panfilia di S. Agostino).

225 Viburnum tinus L. subsp. tinus – Viburno tino HFE (Traghetto; Lagosanto, Marozzo). [C NAT] Vicia incana Gouan – Veccia canuta [◆] [Steno-Medit.] P caesp – Boschi luminosi. Raro. [Euri-Medit.-W-Asiat.] T scap – Prati, incolti. (Pineta del Lago di Spina: PM e AA) Rara. Vicia L. (Fabaceae/Leguminosae) HHF (Mesola, Cannevié, Felisi 1839, come V. ge- rardi villosa Rot.; rev. PF) Vicia bithynica (L.) L. – Veccia dentellata [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti. Rara. Da confermare per il settore costiero. Anche nel Ra- HFE (Gorino) vennate, dove era stata rinvenuta nella Pineta di Classe (Zangheri 1936) mancano conferme recenti. Questa è l’unica località nota per il settore costiero regionale. Vicia littoralis → Vicia pseudocracca Vicia cracca L. – Veccia montanina Vicia lutea L. (inclusa V. vestita Boiss.) – Veccia [Eurasiat. divenuta Circumbor.] T scap – Prati, gialla [◆] macchie, siepi, incolti, luoghi disturbati. Comune. (Vicia hirta, Vicia vestita) HHF (Francolino, “bosco Pelucchi”, Felisi 1839, [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti. In passato co- come V. gerardi Jacq.; rev. PF; id., “al Giarone”, mune. Felisi 1840; Ferrara, “siepi e coltivi”, Felisi s.i.d.; HHF (Ferrara, “dal montagnone a settentrione”, Goro, “boschi”, Revedin s.i.d.; Mesola e Goro, Felisi 1845; id., “ovunque nei coltivi”, Barbieri “boschi”, Revedin 1905; Pontelagoscuro, “argine s.i.d., come V. hirta L.; “assai comune in tutti i del Po e comune nei coltivi”, Ferioli 1907, come coltivi”, Ferioli 1906, anche come V. lutea L. var. imbricata Gilib.); REV, 312: “A Mesola: nei subsp. vestita (Boiss.) Rouy); REV, 312: “Quac- α boschi lungo il Po di Goro ! nelle macchie ! nel chio (Tironi !)” ( typica); “Prati e luoghi colti- Reno al Gallo ! lungo il Panaro a Bondeno ! nei vati nei dintorni di Ferrara (Ferioli !)” (come V. β coltivati presso Ferrara (Ferioli !)” (var. imbricata lutea L. hirta Balb.). Gilib.); BEG (Magnavacca); HFE (Ferrara; Cam- CSZ (come V. hirta L.) potto; Serravalle); N2000 (Bosco della Mesola); Commensale delle colture di grano. Oggi in forte re- PI4; TUPR (Valle Santa); PI6; PP2 (Mura gresso e scomparsa soprattutto in pianura; la pre- Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- senza nel Ferrarese non è tuttavia da escludere, stino); TUMS (Dune della Puia); TUPF (Bosco stante l’ampia ecologia della specie e l’ampia di- della Mesola: var. imbricata Gilib.) sponibilità di ambienti adatti ad ospitarla. CSZ; MAC. Vicia macrocarpa → Vicia sativa subsp. macrocarpa Vicia dasycarpa → Vicia villosa subsp. varia Vicia parviflora Cav. – Veccia gracile Vicia faba (L.) – Fava [C CAS] (Vicia tenuissima) [Origine dubbia] T scap – Prati; Presso i coltivi. [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti subalofili. Rara. Rara e localizzata. (Cento, sommità dell’argine in sx del Reno al HFE; N2000 (Salina di Comacchio: come V. te- Ponte vecchio: AA) nuissima (Bieb.) Schinz. et Tell.); TDPM (am- bienti alofili del Delta del Po: come V. tenuissima Vicia hirsuta (L.) S.F. Gray – Veccia tentennina (Bieb.) Schinz. et Tell.) (Ervum hirsutum) [Paleotemp. divenuta Subcosmop.] T scap – Prati, Vicia pseudocracca Bertol. – Veccia assotti- incolti, luoghi disturbati. Rara. gliata HHF (Francolino, “tra le messi”, Felisi 1848, come (Vicia littoralis) Ervum hirsutum L.); HFE (Poggio Renatico, Sta- [Steno-Medit.] T scap – Prati e luoghi erbosi su- zione); FGP; TUDV (ambienti alofili del Delta del baridi; termofila. Comune lungo la costa. Po). HHF (Mesola, “al bosco”, Felisi 1832; Massen- zatica, “nei Monticelli”, Felisi 1839; Mesola, Vicia hirta → Vicia lutea Cannevié, “sabbia marina”, Revedin 1906, come Vicia hybrida L. – Veccia pelona V. littoralis Salzmann; rev. PF); REV, 312: “Arene [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- marittime tra la Mesola e Cannevié !” (come V. β sturbati. Rara. villosa littoralis Salzm.); HFE (Dune di Mas- senzatica; Dune della Puia; Lago delle Nazioni);

226 N2000 (Dune di Massenzatica; Valle Bertuzzi; [Medit.-Turan.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- Lido di Volano; Lido degli Scacchi; Dune della sturbati. Non comune. Puia; Salina di Comacchio; Vene di Bellocchio); HFE (S. Maria Codifiume; Lidi Comacchiesi, BPM; TUPM (Dune di Massenzatica); CAN come V. sativa L. subsp. angustifolia (Grufb.) Gau- (Lido di Volano: come V. villosa Roth subsp. pseu- din; Mura Estensi, come V. sativa L. subsp. sege- docracca (Bertol.) P.W. Ball); PE2 (ex-zuccheri- talis (Thuill.) Gaudin); PP2 (Mura Estensi: come ficio di Codigoro); PGF; TUPF* (Bosco della V. sativa L. subsp. segetalis (Thuill.) Gaudin). Mesola; *come V. villosa Roth var. pseudo-cracca (Gorino; Lido Pomposa: BGP) Bert.); PMG (Sacca di Goro); PMP; TDPM (am- Vicia sativa subsp. segetalis → Vicia sativa subsp. nigra bienti alofili del Delta del Po); TUMS (Dune della Puia). Vicia sepium L. – Veccia silvana GP2; TUPE. [Eurosib.] H scap – Incolti, luoghi disturbati. Rara (Bosco di S. Giustina; Pineta di Mesola; Lido e localizzata. degli Scacchi; Porto Garibaldi: PF e PM) PP (Foresta Panfilia di S. Agostino). La presenza in Regione è limitata al settore costiero. Vicia tenuissima → Vicia parviflora Vicia sativa L. – Veccia dolce [C NAT] Vicia tetrasperma (L.) Schreber – Veccia a quat- [Turan. divenuta Subcosmop.] T scap – Prati, in- tro semi colti, luoghi disturbati. Comune. [Paleotemp. divenuta Cosmop.] T scap – Incolti, HHF (Ferrara, “ovunque”, Felisi 1830; id., “al luoghi disturbati. Rara e localizzata. Montagnone”, Felisi 1841; Sammartina-Rivana, HFE (Corte Tagliata). Revedin 1905); REV, 312: “Comune nei campi, Rinvenuta solo di recente; in generale si tratta di spe- pascoli, prati e luoghi erbosi dei dintorni di Fer- α cie non particolarmente rara, ma di difficile avvista- rara !” ( vulgaris Gr. et Godr.); HFE (Ambrogio; mento a causa della sua conformazione esile. Lidi Comacchiesi); N2000 (Bosco della Mesola; Valle Bertuzzi; Salina di Comacchio); MAC (15 Vicia vestita → Vicia lutea località in tutta la Provincia); PE2 (ex-zuccherifi- Vicia villosa Roth – Veccia pelosa cio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); [Euri-Medit.] T scap – Incolti, luoghi disturbati. PGF; TUPF (Bosco della Mesola); PI4 (Argini di Non comune. Valle Santa); PI6 (Mura Estensi); PP (Foresta Pan- HHF (Cannevié, Felisi 1839, come Vicia gerardi filia di S. Agostino); TUCS (23 località in tutta la villosa Rot.); HFE (Francolino; Bosco della Me- Provincia). sola); CAN (Lido di Volano); ST (Bosco della (Mendica di Mesola: PF e PM) Mesola). Specie molto polimorfa, ampiamente diffusa e anche Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb. – coltivata. Sono state riconosciute diverse entità sub- specifiche, ma queste spesso sono scomparse o co- Veccia pelosa munque non sono stare rilevate da molti decenni. (Vicia dasycarpa) [Euri-Medit.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- Vicia sativa subsp. angustifolia → Vicia sativa subsp. sturbati. Poco comune. nigra HHF (Ferrara, “dintorni”, Revedin 1905: come V. Vicia sativa L. subsp. macrocarpa (Moris) Ar- dasycarpa Ten.); REV, 312: “Comune nei campi, cang. – Veccia dolce [X NAT ◆] prati e lungo le siepi nei dintorni di Ferrara !” (Vicia macrocarpa) (come V. villosa Roth α dasycarpa Ten.); TUCS [Medit.-Turan.] T scap – Prati, incolti, luoghi di- (Lido di Spina); HFE (Ferrara, Fiera; Poggio Re- sturbati. Rara e non segnalata da tempo. natico, Stazione ferroviaria). HHF (Ferrara, “nelle biade della provincia”, Fe- (Poggio Renatico, via Uccellino: PM) rioli 1907, come V. macrocarpa Moris); REV, Villarsia nymphoides → Nymphoides peltata 312: “Sammartina !” (β macrocarpa (Moris) Bert.) Vinca L. (Apocynaceae) Vicia sativa L. subsp. nigra (L.) Ehrh. – Veccia Il genere è interamente protetto in Emilia-Roma- dolce gna. Entrambe le specie sono coltivate nei giar- (Vicia sativa subsp. angustifolia, Vicia sativa subsp. sege- dini; nelle colline regionali V. minor è spontanea. talis)

227 Vinca major L. – Pervinca maggiore [C NAT] babilmente risulterà più diffusa a seguito degli ap- [Euri-Medit.] Ch rept – Coltivata nei giardini, profondimenti avviati per questa Flora. sfuggita e talora naturalizzata. Rara. Viola arvensis Murray – Viola dei campi HFE (Lido di Spina); LAG (Volania, zona Motte); [Eurasiat.] T scap – Coltivi e incolti termofili. Dif- WWF (1987: Pineta di Mesola, Bosco di S. Giu- fusa. stina); BDFP (Boschetto Colucci; Pineta di Me- HHF (Ferrara, “prato Dogana, c/o villa Conte Re- sola; Bosco di S. Giustina). vedin”, Ferioli 1907: come V. tricolor L. var. ar- Vinca minor L. – Pervinca minore [C NAT] vensis DC.); REV, 303: “Campi nei dintorni di [Medio-Europ.-Caucas.] Ch rept – Coltivata, sfug- Ferrara !” (come V. tricolor L. var. arvensis gita e talora naturalizzata. Rara. Murr.); HFE (Mesola; Lido di Volano; S. Carlo); HHF (Francolino, “diffusissima”, Felisi s.i.d.; din- TUPM (Dune di Massenzatica, erroneamente sub torni di Quacchio, Ferioli 1909). V. tricolor L.). (Lido di Spina: PM) (Traghetto: BGP; Porto Garibaldi: PM) Vincetoxicum Wolf (Apocynaceae) Viola canina L. – Viola selvatica [Eurasiat.] H scap – Boschi, macchie, siepi e prati Vincetoxicum hirundinaria Medik. – Vincetos- ombrosi. Rara e localizzata. sico comune HHF (S. Martino, Ferrara, “lungo gli argini”, Fe- (Asclepias vincetoxicum, Cynanchum vincetoxicum) lisi 1836; “lungo il Po”, Ferioli 1909; Francolino, [Eurasiat.] H scap – Boschi, macchie e luoghi om- “coltivi di Camillo Scutellari frequente ovunque”, brosi. Diffuso. Felisi 1837; id., Felisi 1842: negli ultimi due casi HHF (Mesola, Revedin 1905, sub Asclepias vin- erroneamente come V. montana L.; rev. PF e BL); cetoxicum L.; Mesola-Pomposa, Ferioli 1908, sub BER 2: 701-705: “ex agro Ferrariensi ad S. Mar- Cynanchum vincetoxicum Br.; Porto Garibaldi, tinum prope Rhenum a Felisio”, 2: 776: “Ex agro Ferioli 1924, sub Cynanchum vincetoxicum Pers.; Ferrariensi a Francolino a Felisio” (2: 705-707: Bosco Mesola, Peyronel-Ferioli 1947, sub Cy- sub V. montana L.); REV, 303: “S. Martino presso β nanchum vincetoxicum Pers. laxum Bartl.); il Reno abbandonato (Felisi ex Bertol.)” (α typica) REV, 320: “Boschi e macchie tra Mesola e Vo- “Presso Francolino (Felisi ex Bertol.); a Saletta lano ! tra Pomposa e Mesola (Ferioli !)” (come (Modenesi ex Bertol.)” (β lactea Sm.); HFE Cynanchum vincetoxicum (L.) Pers.); BEG (Pom- (Bosco di S. Giustina); ST; TUPF* (Bosco della posa: come Cynanchum vincetoxicum (L.) Pers.); Mesola: *var. lactea Sm.) N2000 (Bosco S. Giustina; Bosco della Mesola); PG2; PGF; ST; TUPF*; UGA (Bosco della Me- Un campione raccolto sulle Mura Estensi da F. De sola: come Cynanchum vincetoxicum Pers.; Pisis agli albori del ’900 e custodito in PAD sarebbe l'unico rapporto di V. canina per la città di Ferrara *come Cynanchum vincetoxicum (L.) Pers. var. (HDP). laxum Bartl.); TUCE (Bosco di S. Giustina); TUMS (Dune della Puia). Viola elatior Fr. – Viola maggiore [◆] [Eurasiat.] H scap – Luoghi umidi, ambiti fluviali. CHK distingue le subsp. hirundinaria e laxum (Bartl.) Poldini; quest’ultima invece in FEU non è Molto rara. distinta dalla subsp. nominale. Per il Delta Veneto, HHF (Ferrara, “lungo il Po”, Ferioli 1909); REV, MDV seguono FEU segnalando solo la subsp. hi- 303: “Francolino (Felisi ex Massalongo)” (come rundinaria, mentre UGA sostengono la presenza nei V. canina L. γ elatior Fr.). rilievi solo della subsp. laxum. Estremamente rara e quasi scomparsa dalla Regione, Viola L. (Violaceae) dove permangono alcune piccole stazioni, anche nella vicina pianura bolognese. Nel Ferrarese man- Viola alba Besser subsp. dehnhardtii (Ten.) W. cano conferme recenti ma non è possibile escluderne Becker – Viola bianca la presenza. [Euri-Medit.] H ros – Boschi, siepi, luoghi om- Viola ferrariensis → Viola pumila brosi. Rara. HFE (Bosco di S. Giustina: erroneamente sub V. Viola hirta L. – Viola irta hirta L., rev. F. Fenaroli) [Europ.] H ros – Boschi, macchie, siepi, prati om- brosi, argini. Moderatamente diffusa. Entità poco conosciuta nel nostro territorio, lo stesso HHF (Ferrara, “prati umidi”, Felisi s.i.d.; Sammar- nome comune si riferisce alla subsp. nominale. Pro- tina-Rivana, Revedin 1906; Argenta, Ferrara, “prati

228 del Conte Revedin”, Ferioli 1909); REV, 303: prati della Sammartina; dintorni di Ferrara (Cam- “Prati della Sammartina (Ferioli !)” (α typica); pana 1, Massalongo)” (come V. canina L. var. pu- “Prati e pascoli della Sammartina ! tra S. Martino mila Chaix in Vill.); FIE 821: “Prov. di Ferrara: in e il Gallo !” (β sciaphila Koch); HFE (Bosco di S. herbosis prope Ferrara extra januam S. Paolo”. Giustina: rev. F. Fenaroli); N2000 (Bosco della Me- Specie di prati umidi, estremamente rara e in Italia sola; Dune di Massenzatica); PG2; PGF; TUPF accertata solo in poche località della pianura emi- (Bosco della Mesola); TUPM (Dune di Massenza- liana, ad es. nelle valli della pianura modenese a S. tica). Martino Spino (FMO). Nel Ferrarese è probabil- Probabilmente confusa in passato con altre entità af- mente scomparsa. Va qui ricondotta Viola ferrarien- fini, come V. alba subsp. dehnhardtii e V. suavis. Ab- sis, descritta da Campana nei dintorni di Ferrara e biamo scelto di ricondurre alla variabilità di V. hirta precisamente “in pratis uliginosis” e descritta nel anche la β sciaphila Koch sensu FIT, benché se- ”Cat. plant. horti bot. reg. Lyc. Ferr. 1812, p. 30”. condo FFR questo sia un sin. di V. pyrenaica Ra- (Massalongo 1891 e Béguinot nella scheda FIE 821). mond ex DC. in Lam. & DC. Viola suavis M. Bieb. subsp. suavis – Viola soave Viola hirta × Viola alba subsp. dehnhardtii [S-Europ.] H ros – Boschi termofili. Rara. [Ibrido] H ros – Non raro ove siano presenti i pa- HFE (Bosco di S. Giustina); UGA (Bosco della rentali. Mesola). HFE (Bosco della Mesola: sub V. hirta L., rev. F. Viola tricolor L. – Viola del pensiero Fenaroli) [Euro-Asiat.] T scap/H bienn (H scap) – Coltivi e Viola odorata L. – Viola mammola incolti termofili. Diffusa. [Euri-Medit.] H ros – Boschi, macchie, siepi, ar- HHF (Sammartina-Rivana, Revedin 1905, anche gini, giardini. Comune. imprecisamente come var. arvensis; “nei coltivi”, HHF (Francolino, “rive di fossi abbondantis- Ferioli 1908); TUCS (Ferrara; S. Agostino; Pog- sima”, Felisi 1832; Ferrara, “S. Benedetto lungo i gio Renatico; Bando; Lagosanto; Pomposa; Lido fossi”, Felisi 1839; id., “coltivata giardino Paro- delle Nazioni; Lido degli Estensi). lini”, Felisi s.i.d. (fo. bianca); “comune in tutta la Si può osservare come alcune cultivar di V. tricolor Provincia, siepi, fossi, Mura”, Ferioli 1905; Sam- tendano a sfuggire e spontaneizzarsi in aree urbane, martina-Rivana, Revedin 1905); REV, 303: “Din- ad es. a Ferrara, Francolino, Poggio Renatico; non è torni di Ferrara !” (come V. hirta L. γ odorata L.); stato per ora rilevato questo fenomeno per gli ibridi HFE (Mura Estensi; Pineta di Mesola; Bosco di da giardino noti come V. hortensis: V. ×wittrockiana S. Giustina; Lido delle Nazioni: rev. F. Fenaroli); Gams (V. altaica × V. tricolor × V. lutea) e V. ×wil- TUPF (Bosco della Mesola: come V. hirta L. var. liamsii (V. cornuta × V. ×wittrockiana). odorata L.); PI6; PP2 (Mura Estensi); PP (Foresta Vitis L. (Vitaceae) Panfilia di S. Agostino). Vitis riparia Michx. – Vite riparia [C INV] Abbondante in ambito urbano, coltivata o subspon- [Nordamer.] P lian – Coltivata a partire dall’800 e tanea in giardini e parchi, anche nella forma a fiore bianco. naturalizzata. Moderatamente comune, trascurata dalle ricerche sul territorio. Viola pumila Chaix – Viola minore [Ex?] (Porporana; Poggio Renatico, specialmente lungo (Viola ferrariensis) il Reno: AA) [Eurasiat.] H scap – Prati umidi. Estremamente localizzata e forse scomparsa. Vitis vinifera L. subsp. sylvestris (C.C. Gmel.) HHF (“Vicino al Canal Bianco fondo della Casi- Hegi) – Vite netta”, Carlo Modenesi 1835, come V. ferrarien- [Orig. dubbia] P lian – Boschi, siepi. Non co- sis Campana; rev. Felisi; Francolino, “prati mune. subemersi”, Felisi 1853, come V. ferrariensis PG3; PGF (Bosco della Mesola); TUCE (Bosco Campana; “prossimità di fossi e maceri”, Felisi di S. Giustina). 1854, come V. ferrariensis Campana; Sammar- (Lido di Volano: PF e PM) tina-Rivana, Revedin 1905, come V.p. Vill.; “Prati La subsp. sylvestris è stata confermata per il territo- del Conte Revedin”, Ferioli 1907, come V.p. Vill.); rio ferrarese da Grassi & al. 2006. BER 2: 701-705: “obtinui ex agro Ferrariensi in Vitis vinifera L. subsp. vinifera – Vite [C CAS] pratis demissis di Francolino a Felisio” (come V. [Orig. dubbia] P lian – Coltivata dall’antichità per canina var. ε); REV, 303: “sponde dei fossi nei

229 la produzione di uva da tavola e da vino, talvolta [Subcosmop.] T caesp – Prati aridi, sabbie dunali sfuggita. e retrodunali. Diffusa. HHF (Francolino, Felisi 1848; “coltivata”, Ferioli HHF (Ferrara, “Porta S. Paolo”, Felisi 1840, come 1907); REV, 316: “Largamente coltivata in tutta Festuca myuros L.; Quacchio (Ferrara), “lungo il la provincia: per lo più in vigne sul littorale adria- Po di Volano”, Ferioli 1906); REV, 288: “Bonifi- tico, ed appoggiata all’olmo od al noce nell’in- che di Gallara (Brighetti); sulle mura di Ferrara ! terno della provincia” (var. sativa DC.); N2000 lungo il Volano a Quacchio (Ferioli !)” BEG (Prati (Golene del Po e Isola Bianca; Lido degli Scac- tra Pomposa e Codigoro); HFE (Ferrara; Dune di chi; Salina di Comacchio); PI6; PP2 (Mura Massenzatica; Lido delle Nazioni); N2000 (Bosco Estensi); PP; TUBM (Foresta Panfilia di S. Ago- della Mesola; Dune di Massenzatica; Salina di Co- stino). macchio); PE2 (ex-zuccherificio di Codigoro); PEM1 (Bonifica del Mezzano); PI6 (Mura Estensi: Vulpia C.C. Gmel. (Poaceae/Gramineae) non sulle Mura in senso stretto ma sui tetti di ma- Vulpia ciliata Dumort. – Paleo ciliato nufatti adiacenti); PMG (Sacca di Goro); TUPE [Euri-Medit.] T caesp – Prati aridi, muri, tetti. Dif- (sabbie costiere); TUPF (Bosco della Mesola); fusa. TUPM (Dune di Massenzatica). HHF (Comacchio, Felisi s.i.d.; Mura di Ferrara, (Ferrara, stazione ferroviaria: PM) Revedin 1905; id., Ferioli 1906); REV, 288: Vulpia uniglumis → Vulpia fasciculata “Sulle mura di Ferrara !” BEG (Dune tra Comac- chio e Po di Volano; Pomposa); HFE (Dune di Massenzatica; Bosco della Mesola; Volano); W N2000 (Isola Bianca; Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica); BPM; TUPM (Dune di Mas- Wolffia Horkel (Araceae) senzatica); PGF (Bosco della Mesola); PI6 (Mura Wolffia arrhiza (L.) Horkel ex Wimm. – Wolffia Estensi: non sulle Mura in senso stretto ma sui [X NAT] tetti di manufatti adiacenti); TUMS (Dune della [Paleo-subtrop.] I nat – Stagni, maceri, fossi e ca- Puia). nalini. Diffusa. GP2; TUPE. BDFP (Porporana); MAC (15 località in tutta la Vulpia fasciculata (Forssk.) Fritsch – Paleo Provincia); TUZA (Benvignante; Codigoro; Co- delle spiagge drea; Correggio; Gaibanella; Ostellato; Quarte- (Vulpia membranacea, Vulpia uniglumis) sana). [Medit.-Atl.] T caesp – Prati aridi, dune costiere. È la più piccola fanerogama della flora italiana (1 Diffusa. mm di diametro); considerata in regresso, è tuttavia HHF (Magnavacca, Ferioli 1909, come V. uniglu- difficile stimarne l'effettiva diffusione e quindi lo sta- mis (Sol.) Rchb.); REV, 288: “Arene marittime a tus. Magnavacca !” (come V. uniglumis (Sol.) Rchb.); BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano; Ma- gnavacca: come V. uniglumis Rchb.); HFE (Dune X di Massenzatica; Bosco della Mesola; Lido degli Estensi; Salina di Comacchio; Lido di Spina); Xanthium L. (Asteraceae/Compositae) N2000 (Bosco della Mesola; Volano; Dune di Xanthium echinatum → Xanthium orientale subsp. itali- Massenzatica; Dune della Puia; Lido degli Scac- cum chi); CAN (Lido di Volano); PGF (Bosco della Xanthium italicum → Xanthium orientale subsp. italicum Mesola); PMG (Sacca di Goro); TUMS (Dune Xanthium macrocarpum → Xanthium orientale subsp. della Puia); TUPM (Dune di Massenzatica). italicum GP2; TUPE. (Ferrara, muri; Litorale di Bellocchio: PM) Xanthium orientale L. subsp. italicum (Moretti) Greuter – Nappola italiana [X INV] Specie caratteristica dell'associazione Sileno colo- (Xanthium echinatum, Xanthium italicum, Xanthium ma- ratae – Vulpietum membranaceae. crocarpum) Vulpia membranacea → Vulpia fasciculata [S-Europ.] T scap – Sabbie litorali, fluviali e in- terne. Molto comune. Vulpia myuros (L.) C.C. Gmel. – Paleo sottile HHF (Francolino al Giarone, Felisi 1849, come X. (Festuca myuros)

230 echinatum Murr.; Darsena di Ferrara, Ferioli 1904); REV, 314: “Sammartina (Ferioli !)”; FIE 1094: BER 10: 181-182: “[Legi] Ferrariae secus Padum “Ferrara prope urbem, praesertim locis Fantina, al Ponte di Lagoscuro, et in via inter Ferrariam, et Civetta et Robbia dictis”; HFE (Ferrara). Francolino, ubi copiosissimum” (come X. macro- (Tra Corpo Reno e Dosso: AA) carpum); REV, 331: “Lungo il Po a Pontelagoscuro Presente con una certa continuità nel Centese e nel- e copiosissimo lungo la strada tra Ferrara e Fran- l’attiguo Bolognese. La fioritura tardiva è almeno in colino (Bertol.); alla Darsena (Vaccari)”; HFE (Co- parte ragione della scarsità di rinvenimenti. digoro; Lido di Volano; Lido di Spina); N2000 (Isola Bianca; Gorino; Bosco della Mesola; Dune di Massenzatica; Lido di Volano; Lido degli Scac- Y chi); CAN (Lido di Volano); PI4 (Valle Santa); PP (Fiume Reno a S. Agostino); PMG (Sacca di Yucca L. (Agavaceae) Goro); ST; TUPF (Bosco della Mesola); TDZE Yucca gloriosa L. – Yucca [C NAT] (Settepolesini; Sandolo; Caprile; Borgo Manara); [Nordamer.] P caesp – Coltivata nei giardini; na- TUCS (Lido delle Nazioni); TUPM (Dune di Mas- turalizzata sulle dune e nelle pinete litoranee. Dif- senzatica). fusa. GP2; PE1; TUPE. CAN (Lido di Volano, come Yucca sp.); PE1 (Vene e Ancona di Bellocchio: PF e PM; Tra il (spiagge del Parco del Delta del Po). Poggio e la Sanguettola: AA) (Pineta di Mesola: PM) Xanthium spinosum L. – Nappola spinosa [X Presente e in espansione anche sulle spiagge del Ra- NAT] vennate; a quanto sinora accertato si riproduce solo [Sudamer.] T scap – Incolti e luoghi disturbati. vegetativamente, in assenza del pronubo che ne con- Poco comune. sentirebbe la fecondazione. HHF (Ferrara, Felisi 1853; id., Ferioli 1905); REV, 331: “Luoghi aridi incolti a Mesola ! presso S. Luca ! alla Darsena ! presso il cimitero di Quac- Z chio (Ferioli !); Codigoro ! Volano ! Pomposa ! Sammartina !” N2000 (Bosco della Mesola); PP; Zannichellia L. (Potamogetonaceae) TUBM (Foresta Panfilia di S. Agostino); TUPF Zannichellia palustris L. subsp. pedicellata (Bosco della Mesola). (Wahlenb. & Rosen) Arcang. – Zannichellia (Ex-zuccherificio di Comacchio; Codigoro; via [Cosmopol.] I rad – Canalini e pozze con mode- Pelosa, periferia di Ferrara: PM) rato tenore di elettroliti, in ambito costiero. Molto Xanthium strumarium L. – Nappola minore rara. [Amer. (?): oggi Cosmopol.] T scap – Sabbie co- BEG (Dune tra Comacchio e Po di Volano: come stiere e interne disturbate. Raro. Z. pedicellata (Wahlenb. & Rosen) Fries); PEP HHF (Ferrara, Ferioli 1906; Pomposa, Revedin (Bosco della Mesola). 1908); REV, 331: “Mesola ! alla Darsena e lungo Specie caratteristica dello Zannichellietum pedicel- il canale di Burana ! tra Codigoro e Pomposa ! latae. Pontelagoscuro (Ferioli !)”; HFE (Gattola); TUPF Non è stato possibile attribuire ad alcuna sottospecie (Bosco della Mesola). il campione in HHF (Francolino, “Canal Bianco”, Ferioli 1909). Xanthoselinum Schur (Apiaceae/Umbelli- ferae) Zannichellia palustris L. subsp. polycarpa (Nolte) K. Richt. – Zannichellia Xanthoselinum venetum (Spreng.) Soldano & [Cosmopol.] I rad – Stagni a forte riscaldamento Banfi – Imperatoria veneta estivo. Molto rara. (Peucedanum venetum) HFE (Valle Santa). [SW-Europ.] H scap – Luoghi ombrosi, incolti Presente anche in bacini di zuccherifici abbandonati umidi. Raro. della pianura bolognese. HHF (Sammartina-Rivana, Felisi 1839; Massen- zatica, Felisi s.i.d., sub Selinum palustre = Thys- Zostera L. (Potamogetonaceae) selinum palustre: rev. Ferioli e successivamente rev. PF; Argenta, Tenuta Fantina, Ferioli 1907); Zostera marina L. – Zostera maggiore [Ex?]

231 [Eurasiat.] I rad – Acque marine costiere poco 1971: la presenza attuale è quanto meno dubbia ! profonde, lagune in contatto con il mare. Ancora presente sulle coste del Delta veneto HHF (Comacchio, “Canale Pallotta, Magna- (MDV). È specie di difficile osservazione, ma rite- vacca”, Revedin 1907); REV, 293: “Nel canale nuta in generale diminuzione lungo tutte le coste ita- Pallotta a Magnavacca !” liane. Citata nell’Inchiesta del Gr. Conserv. Natura della Zostera nana → Nanozostera noltii SBI per le Valli di Comacchio e la Sacca di Goro, Zostera noltii → Nanozostera noltii

232 1. Abutilon theophrasti (Cencio molle). Ampiamente 2. Althaea officinalis (Altea; Bismalva). È comune diffuso come commensale delle colture a ciclo an- lungo fossi, luoghi umidi, canneti. nuale.

3. Ammi majus (Visnaga maggiore). Si trova comu- 4. Amorpha fruticosa (Indaco bastardo). Comunis- nemente nelle colture a ciclo annuale. sima e invasiva in argini, luoghi umidi e bassure in- terdunali.

233 5. Anacamptis (= Orchis) palustris (Orchide palu- 6. Anacamptis pyramidalis (Orchide piramidale). stre). Molto localizzata, vive in prati umidi. Specie Poco comune, in prati, sentieri e radure. Specie pro- protetta. tetta.

7. Anagallis arvensis (Centonchio dei campi). Molto 8. Aristolochia clematitis (Aristolochia clematite). comune nelle colture annuali, incolti, luoghi distur- Ampiamente diffusa in margini stradali, fossi, siepi. bati, orti.

234 9. Artemisia caerulescens subsp. caerulescens (As- 10. Arthrocnemum macrostachyum (Salicornia glauca). senzio litorale). Poco comune, negli ambienti sabbiosi Diffusa nella valli salmastre e negli ambienti alofili. salmastri.

11. Asparagus acutifolius (Asparago pungente). Co- 12. Asplenium trichomanes subsp. quadrivalens mune in boschi luminosi, macchie e siepi; termofilo. (Asplenio tricomane). Raro in muri ombrosi; pozzi.

235 13. Berberis vulgaris (Crespino). Poco comune in bo- 14. Bidens bipinnatus (Forbicina bipennata). Esotica, schi e siepi litoranei. rara in ambienti disturbati luminosi e freschi.

15. Brachypodium rupestre (Paleo rupestre). Diffuso 16. Butomus umbellatus (Giunco fiorito). Diffuso in in prati stabili e altri ambienti luminosi aridi. fossi e canali con acque ferme.

236 17. Cakile maritima (Ravastrello marittimo). Caratteristica delle sabbie litoranee.

18. Calystegia soldanella (Convolvolo delle spiagge). 19. Carduus acanthoides (Cardo branca-orsina). Non Non comune in dune sabbiose sia vive che consoli- comune ma in via di diffusione, vive luoghi luminosi date. disturbati e antropizzati.

237 20. Carex acutiformis (Carice tagliente). Diffusa in 21. Carex riparia (Carice spondicola). Piuttosto co- fossi, prati umidi, stagni, maceri. mune in fossi, prati umidi, stagni, maceri.

22. Carpinus orientalis (Carpino orientale). Piccolo 23. Cenchrus longispinus (Lappola delle spiagge). albero, raro nei boschi mesofili costieri. Esotica di origine americana, è comunissima in dune vive, consolidate ed erose; anche in zone interne.

238 24. Centaurea nigrescens (Fiordaliso nerastro). Co- 25. Chamaesyce nutans (Euforbia delle ferrovie). munissima in prati e luoghi erbosi, pianeggianti o ac- Esotica di origine nordamericana, vive in luoghi di- clivi. sturbati e calpestati; predilige le massicciate ferro- viarie.

26. Cichorium intybus (Cicoria, Radicchio). Comu- 27. Clematis vitalba (Vitalba). Comune in margini di nissima in prati, incolti, luoghi antropizzati. boschi, boscaglie e siepi, anche in ambito urbano.

239 28. Clematis viticella (Clematide paonazza). Rara in 29. Colchicum lusitanum (Colchico portoghese). Lo- margini di boschi, boscaglie e siepi, lungo fiumi, ca- calmente diffuso in prati, scarpate, argini. nali e fossi.

30. Cota tinctoria (Camomilla per tintori). Poco co- 31. Cuscuta campestris (Cuscuta dei campi). Esotica mune in luoghi aperti, soleggiati, anche disturbati. e invasiva di origine nordamericana, cresce parassita su piante spontanee e coltivate.

240 32. Cycloloma atriplicifolium (Cicloloma). Comune 33. Cymbalaria muralis (Ciombolino comune). Co- su sabbie vive sia marine che fluviali. mune negli abitati sui muri di edifici e ruderi.

34. Cyperus capitatus (= C. kalli). (Zigolo delle sab- 35. Dasypyrum villosum (Grano villoso). Localmente bie). Comune in ambienti sabbiosi su dune vive e con- diffuso e in via di diffusione in prati aridi su sabbie solidate litoranee. costiere.

241 36. Diplachne (= Leptochloa) uninervia (Panicella 37. Dipsacus fullonum (Cardo dei lanaioli). Comune uninervia). Esotica delle risaie, in Italia è nota anche in prati, incolti e luoghi disturbati. per la Lombardia. Campione del primo rinvenimento per l’Emilia-Romagna.

38. Dysphania (= Chenopodium) pumilio (Farinello 39. Echinophora spinosa (Carota spinosa). Lungo la nano). Esotico di origine australiana, è sporadico in costa, diffusa e tipica di spiagge e dune. ambienti urbani disturbati.

242 40. Elymus farctus (= Agropyron junceum). (Grami- 41. Epipactis palustris (Elleborine palustre). Molto gna delle spiagge). Non comune, è specie caratteri- rara in prati umidi. Specie protetta. stica di dune vive embrionali; specie pioniera.

42. Erigeron canadensis (Saeppola canadese). Eso- 43. Erodium ciconium (Becco di gru maggiore). Raro, tica di origine nordamericana, è comunissima in am- vive su muri antichi, in prati e argini ricchi di nu- bienti disturbati anche urbani. trienti.

243 44. Eryngium maritimum (Calcatreppola marittima). 45. Euphorbia esula (Euforbia acre). Diffusa in col- Piuttosto diffuso, in prati sabbiosi, spiagge e dune. tivi, prati, margini erbosi di macchie e boschi.

46. Euphorbia palustris (Euforbia lattaiola). Diffusa 47. Helianthemum apenninum (Eliantemo degli Ap- in scarpate arginali, maceri, luoghi umidi. pennini). Poco comune su sabbie dunali e retrodunali costiere e interne.

244 48. Helianthus tuberosus (Topinambur). Specie eso- 49. Hydrocotyle sibthorpioides (Soldinella delle Ma- tica nordamericana, un tempo coltivata e subsponta- scarene). Esotica di origine tropicale, vive, molto rara, nea, oggi naturalizzata negli incolti umidi. in giardini urbani umidi.

50. Iris pseudacorus (Giglio giallo; Spadone). Co- 51. Juncus acutus (Giunco acuto). Diffusa lungo la mune in fossi, bordi di canali, stagni, paludi. costa in prati umidi, luoghi salsi e subsalsi.

245 52. Kickxia spuria (Cencio molle). Comune in col- 53. Kosteletzkya pentacarpos (Ibisco litorale). Raris- ture a ciclo annuale, incolti, prati disturbati. sima in canneti subalofili costieri. Scomparsa e re- centemente ritrovata.

54. Lactuca saligna (Lattuga salcigna). Comunissima 55. Lamium bifidum (Falsa ortica bifida). Rara in in- in incolti e argini nitrofili, margini stradali. colti e prati termofili.

246 56. Legousia speculum-veneris (Specchio di Venere). 57. Limbarda (= Inula) crithmoides (Enula bacicci). Rara commensale delle colture annuali; ambienti di- Comune in ambienti alofili e alonitrofili su sabbie co- sturbati. stiere.

58. Limonium narbonense (Limonio comune). Dif- 59. Limonium virgatum (Limonio virgato). Raro, su fuso su suoli salmastri temporaneamente inondati, la- barene e argini di valli salmastre. Specie protetta. gune. Specie protetta.

247 60. Lomelosia (= Scabiosa) argentea (Vedovina ar- 61. Loncomelos brevistylus (= Ornithogalum pyra- gentata). Diffusa lungo la costa, su sabbie consoli- midale) (Latte di gallina maggiore). Raro, in incolti, date, prati aridi. fossi, prati ricchi di nutrienti.

62. Lycopus exaltatus (Erba-sega maggiore). Relati- 63. Lysimachia nummularia (Quattrinella). Non co- vamente diffuso, in prati umidi e fossi. mune in boschi umidi, fossi, margini di risaia.

248 64. Maclura pomifera (Maclura). Esotica nordameri- 65. Malva sylvestris (Malva). Molto comune in prati, cana, coltivata per siepi e talora naturalizzata. Loca- incolti, luoghi disturbati; sinantropica. lizzata.

66. Medicago marina (Erba medica marina). Poco co- 67. Morus alba (Gelso bianco). Coltivato un tempo mune su dune litoranee vive o parzialmente erose. per l’allevamento dei bachi da seta, e talora natura- lizzato; piuttosto comune.

249 68. Neotinea (= Orchis) tridentata (Orchide triden- 69. Nymphoides peltata (Genziana d’acqua). Canali e tata). Localmente diffusa in boschi costieri e prati ar- corsi d’acqua a lento scorrimento, maceri, a forte ri- ginali. Specie protetta. scaldamento estivo. Localmente comune.

70. Ononis natrix (Ononide bacaja). Non comune in 71. Onopordum acanthium (Cardo asinino). Diffuso luoghi erbosi da subaridi a subumidi, margini di boschi. in argini, prati, luoghi erbosi disturbati.

250 72. Ophioglossum vulgatum (Ofioglosso comune). 73. Orchis simia (Orchide scimmia). Molto rara in ra- Prati umidi. Scomparso dal Ferrarese. Qui fotogra- dure boschive. Specie protetta. fato il campione anticamente raccolto presso Argenta e conservato nell’Erbario bolognese.

74. Paliurus spina-christi (Marruca, Soldino, Cappel- 75. Parentucellia latifolia (Perlina rossiccia). Rara lini). Un tempo coltivato per siepi spinose, è diffuso in in prati aridi termofili. siepi e cespuglieti anche come relitto di coltivazione.

251 76. Pancratium maritimum (Giglio di mare). Rarissimo su dune vive con vegetazione erbacea. Scoperto nel Fer- rarese solo di recente.

77. Phalaris canariensis (Scagliola comune). Rara su 78. Phillyrea angustifolia (Ilatro sottile). Non rara ma argini e scarpate. localizzata lungo la costa, dove vive in boschi termo- fili caducifogli o sempreverdi.

252 79. Phragmites australis (Cannuccia di palude). Co- 80. Polypogon monspeliensis (Coda di lepre). Local- munissima in ambienti umidi d’acqua dolce e salma- mente comune in prati e incolti termofili, anche sub- stra, anche artificiali. salsi.

81. Populus nigra (Pioppo nero). Spontaneo nei bo- 82. Potentilla indica (Duchesnea, Falsa fragola). Eso- schi ripariali, dove non è comune. tica di origine asiatica, è diffusa in giardini e parchi; ambienti ruderali.

253 83. Potentilla recta (Cinquefoglia diritta). Poco co- 84. Prunus spinosa (Prugnolo). Comune in margini mune in prati e argini anche semiaridi e disturbati. di boschi, macchie, cespuglieti e siepi.

85. Quercus robur (Farnia). Comune in boschi, ma 86. Ranunculus ficaria (Favagello). Comunissimo in anche con individui isolati. Qui fotografato il grande ambienti aperti ricchi di sostanza organica, anche in esemplare protetto presso Poggio Renatico. ambito urbano.

254 87. Ranunculus peltatus subsp. baudotii (Ranuncolo 88. Ranunculus sardous (Ranuncolo sardo). Diffuso di Baudot). Molto raro in acque stagnanti poco pro- in prati umidi anche fangosi, anche soggetti a disturbo. fonde, forma popolamenti densi in stagione precoce.

89. Ranunculus sceleratus (Ranuncolo tossico). Co- 90. Rhinanthus alectorolophus (Cresta di gallo co- mune su suoli intrisi d’acqua, fossi, fanghi a dissec- mune). Poco comune in prati soggetti a sfalcio. camento estivo.

255 91. Rosa canina (Rosa canina, Rosa di macchia). Co- 92. Rubus caesius (Rovo bluastro). Diffuso in bo- mune ai margini di boschi, cespuglieti, siepi. schi, cespuglieti e megaforbieti golenali e ripariali.

93. Rubus ulmifolius (Rovo). Molto comune e inva- 94. Rumex cristatus subsp. cristatus (Romice cre- sivo in macchie, cespuglieti e siepi, anche in zone re- stato). Comune e in forte espansione, forma dense po- trodunali. polazioni in incolti, scarpate, aree marginali.

256 95. Salicornia patula (Salicornia). Diffusa in luoghi 96. Salicornia veneta (Salicornia veneta). Localizzata salmastri anche disturbati. ma comune negli habitat idonei, vive in lagune sal- mastre lungamente inondate.

97. Salsola soda (Lischi, Barbe di frate). Diffusa in 98. Salsola tragus(Salsola erba-cali). Non comune, luoghi salmastri, anche disturbati. vive su sabbie fluviali e costiere, dune interne e luo- ghi salmastri.

257 99. Salvia verbenaca (Salvia minore). Diffusa in prati 100. Sarcocornia fruticosa (Salicornia fruticosa). Co- e argini aridi, sabbie costiere. mune sui dossi delle valli salse.

101. Saxifraga tridactylites (Sassifraga annuale). Dif- 102. Schoenus nigricans (Giunco nero). Comune, fusa in ambienti urbani. Qui fotografata sul muro del negli ambiti costieri in prati umidi e depressioni in- fossato perimetrale del Castello Estense a Ferrara. terdunali.

258 103. Scutellaria galericulata (Scutellaria palustre). 104. Silene colorata (Silene colorata). Localmente Diffusa in fossi, prati umidi, margini di canali, greti. diffusa su sabbie litoranee dunali e retrodunali.

105. Silene conica (Silene conica). Localmente dif- 106. Silybum marianum (Cardo mariano). Comune in fusa su sabbie litoranee, dune recenti e fossili. incolti, margini stradali, luoghi disturbati.

259 107. Sonchus asper (Grespino spinoso). Molto co- 108. Sparganium erectum (Coltellaccio, Biodo). Co- mune in incolti, luoghi disturbati; pianta nitrofila e si- mune in fossi, margini di canali, stagni, risaie, maceri nantropica. e luoghi inondati in genere.

109. Spartina maritima (Sparto delle barene). Rara, 110. Stachys palustris (Stregona palustre). Comune nelle lagune salmastre in contatto con il mare. negli argini umidi, golene, fossi, margini di canali e stagni.

260 111. Trachomitum (= Apocynum) venetum (Apocino 112. Tragopogon dubius (Barba di becco a tromba). veneto). Rarissimo e di grande importanza biogeo- Raro nei prati e luoghi incolti. grafica: dune consolidate, margini, boscaglie e prati salmastri litoranei.

113. Trapa natans (Castagna d’acqua). Diffusa, ma 114. Tribulus terrestris (Tribolo). Diffuso e in forte altrove in forte rarefazione; vive in acque meso-eu- incremento, in incolti sabbiosi e nitrofili, luoghi an- trofiche di canali e fiumi. tropizzati.

261 115. Trifolium pratense (Trifoglio pratense). Comu- 116. Tripidium (= Erianthus) ravennae (Canna del nissimo e quasi ubiquitario, in prati, incolti, anche in Po). Diffuso nella zona costiera, in prati e in bassure ambito urbano. umide interdunali.

117. Tripolium pannonicum (= Aster tripolium) 118. Ulmus minor (Olmo campestre). Molto comune (Astro marino). Luoghi alofili umidi spesso inondati, in siepi, boschi igrofili e mesofili. oggi solo sul litorale. Comune.

262 119. Umbilicus rupestris (Ombelico di Venere co- 120. Verbascum sinuatum (Verbasco sinuoso). Co- mune). Muri e tetti. Molto raro. mune soprattutto nel settore costiero in incolti sab- biosi, argini e prati aridi.

121. Vicia faba (Fava). Coltivata negli orti e di rado 122. Viola suavis (Viola soave). Molto rara e localiz- spontanea presso i coltivi. zata, vive in boschi termofili.

263 123. Viola ferrariensis (= Viola pumila). (Viola minore). Boschi, macchie, siepi. Estremamente localizzata; non confermata nel Ferrarese. Qui raffigurato un foglio dell’Erbario di Ferrara in cui è denominata Viola ferrariensis.

264 3. ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Per rispondere alla semplice domanda: “quante sono le specie vegetali presenti nel Ferrarese?” sono state necessarie molte esplorazioni ed analisi; è stato studiato il materiale conservato nell’erbario, frutto del lavoro di predecessori e studiosi attuali: decine di persone che hanno raccolto campioni e li hanno ordinati e conservati. In alcuni casi si tratta di botanici che hanno lasciato una profonda traccia nella storia del progresso delle conoscenze; in altri i nomi sono meno famosi, ma non meno importanti, almeno a livello locale. Avere a disposizione queste raccolte è di fondamentale importanza, in quanto costituiscono la docu- mentazione obiettiva dei rinvenimenti e nel caso di dubbi è possibile confermarne o meno l'identità. Inoltre è stato necessario raccogliere ed archiviare i dati pubblicati in opere a stampa, in relazioni inedite o in banche dati preesistenti. La bibliografia di maggior importanza era ovviamente già nota in precedenza, ma nel corso dell’indagine sono emerse anche altre fonti che contenevano informazioni utili. Tutti questi dati di presenza sono stati ordinati in un archivio elettronico grazie al quale è stato anche possibile uniformare la nomenclatura e riportarla a un unico quadro sistematico. Non tutte le informazioni sono state collocate nelle entità attualmente note; in alcuni casi relativi ad es. a generi critici e difficili come Rubus o Festuca, solo per citare alcuni casi classici, non è stato possibile ricondurre le denominazioni utilizzate dagli autori a quelle attuali. Tuttavia la massima parte dei dati è risultata utilizzabile; la presenza di campioni essiccati inoltre ha reso possibile accertarne l'identità e quindi eliminare alcuni errori. Ma un altro risultato altrettanto importante è derivato dalla ricognizione dei campioni della collezione storica; è stato infatti possibile identificare decine di specie la cui presenza non era nota nel Ferrarese, in quanto raccolte successiva- mente alla Flora di Revedin e mai rese pubbliche. Quindi, grazie al lavoro di revisione, esplorazione e archiviazione è oggi possibile rispondere alla domanda con cui si è aperto il paragrafo. Nella Flora del Ferrarese vengono trattate 1294 specie diverse; tenendo conto di sottospecie e ibridi, il numero complessivo delle entità sistematiche sale a 1320. Questi dati risultano dall’analisi di quanto è stato indicato a vario titolo nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri. Per ottenere questo risultato e quelli che verranno illustrati di seguito è stata costruita, nell’ambito della Bancadati sulla flora regionale allestita all’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, una tabella con i nomi delle entità e alcune tra le caratteristiche generali da cui poter trarre statistiche significative e indicazioni per la gestione oculata e lungimirante del patrimonio di diversità floristica che vive nel territorio ferrarese. In particolare sono state desunte le indicazioni sintetiche di status, già descritte nell’introduzione al- l’elenco della Flora del Ferrarese; la forma biologica, la distribuzione geografica generale e gli ambienti in cui la pianta vive.

3.1 Lo status di presenza e l’incremento delle conoscenze

Come accennato, ad ogni entità che compare nella Flora è stato associato lo status di presenza, cioè

265 se si tratta di entità tuttora presente oppure se mancano conferme recenti della presenza ovvero se sia da ritenere scomparsa. Inoltre in 5 casi si tratta di indicazioni dubbie o di errori di identificazione, che sono stati esclusi dalle elaborazioni successive. Per mettere in evidenza l’incremento delle conoscenze prodotto grazie alla presente opera, sono state individuate le piante la cui presenza nel Ferrarese viene qui pubblicata per la prima volta, quelle rinvenute nel Ferrarese in tempi recenti e quelle nuove per la flora dell’Emilia-Romagna. Esaminando lo status di presenza, delle 1321 entità sistematiche rinvenute, 124 sono coltivate e per massima parte anche naturalizzate; l’argomento verrà approfondito nel paragrafo che segue. Nel caso di 121 specie, non si hanno notizie recenti; la loro presenza è però considerata possibile, poiché si tratta di piante che vivono in ambienti non particolarmente minacciati; la mancata conferma non è quindi interpretabile come presunta scomparsa e ci si augura di poterle confermare nelle esplo- razioni future. Per 53 specie è stata invece ipotizzata la scomparsa dal territorio ferrarese, trattandosi di piante le- gate ad habitat minacciati e che nel frattempo si sono drasticamente ridotti per estensione e qualità. Per gran parte si tratta di specie scomparse per manomissione degli ambienti di crescita anche in regioni e province circostanti. La tab. II elenca queste specie. Nel caso di 217 specie quella qui presentata costituisce la prima notizia di presenza pubblicata nel Ferrarese. Si tratta in alcuni casi di specie la cui presenza era documentata solo sotto forma di campione inedito conservato nell’Erbario di Ferrara. In altri casi si tratta invece di rinvenimenti recenti, derivanti per massima parte dall’attività degli autori e collaboratori. Una categoria cospicua è costituita dalle specie che sono state rinvenute solo in tempi relativamente recenti, cioè successivamente al 1953, anno di pubblicazione del lavoro di Bertolani Marchetti; queste sono ben 297, oltre il 25% delle specie note, a testimonianza sia dell’intensità delle esplorazioni sia del- l’aumento del numero di specie presenti, costituito soprattutto da esotiche. La rassegna che segue prende avvio da due aspetti, entrambi considerati critici per la biodiversità sia a livello globale che locale: l’ingresso di specie esotiche e la scomparsa di specie autoctone.

3.2 Piante autoctone ed esotiche

La diffusione di esseri viventi ad opera dell’uomo al di fuori della loro area geografica naturale è fenomeno antichissimo, ma negli ultimi decenni ha conosciuto un incremento impressionante essendo uno degli effetti della cosiddetta globalizzazione, caratterizzata da traffici e scambi di merci sempre più intensi; con questi traffici vengono trasportati soprattutto involontariamente anche esseri viventi che possono insediarsi in territori lontani da quelli di origine, potendo poi divenire presenze invasive e in competizione con le specie autoctone. L’importanza di questo tema, relativamente alle piante, è stata il motivo per realizzare un censi- mento sistematico nazionale (Celesti-Grapow & al., 2010), dal quale per massima parte provengono le considerazioni che seguono. L’incidenza delle specie esotiche è crescente e – trattando di flora vasco- lare – in Italia si valuta che costituisca il 13,4 % della flora; questa parte del patrimonio floristico na- zionale è infatti formata da 1023 entità su un totale stimato di 76001. Il numero e l’incidenza della componente alloctona nelle flore regionali sono in rapporto con l’esten- sione della regione, con la popolazione sia in termini assoluti che di densità, con l’estensione e l’in- tensità dell’uso agricolo del suolo, con i livelli di industrializzazione e di urbanizzazione, con l’intensità dei trasporti e degli scambi di merci e di persone. Le regioni con maggior incidenza di esotiche sono la Lombardia e l’Emilia-Romagna; entrambe pre- sentano infatti una componente alloctona superiore al 12% della flora. Nella Flora del Ferrarese la presenza di esotiche è superiore al 17%; il valore è sensibilmente su- periore alla media regionale e questo dato sintetico rivela una condizione di forte impatto delle attività

1 La maggiore attenzione degli esploratori su questo tema ha incrementato ulteriormente il numero sia a livello nazio- nale che locale.

266 umane. La presenza di esotiche è diffusa in quasi tutta la Provincia, con punte più elevate in alcuni ter- ritori: il Po e gli ambienti fluviali e ripari, le aree agricole, le aree urbanizzate. Nell’ambito delle esotiche, un contingente significativo è costituito da piante coltivate che si natura- lizzano e diventano del tutto autonome (vere e proprie naturalizzate) e quelle la cui permanenza neces- sita di uno stock di piante in coltivazione (casuali) e che, in caso di abbandono della coltivazione, nel breve volgere di pochi anni scompaiono (Richardson & al. 2000). Le coltivate che sono presenti anche come spontanee sono 124; tra queste ben 75 possono essere considerate come casuali. È stato accennato al fatto che le esotiche sono in aumento, sia a livello generale che regionale. Un chiaro sintomo di questo fenomeno sta nel fatto che tra le specie rinvenute in tempi recenti ben 101 sono esotiche, pari a circa il 34% del totale che è costituito da 297 specie. Inoltre, le esotiche note anche in tempi antichi erano 102, corrispondenti a circa il 10% della flora conosciuta nello stesso periodo. L’incremento della componente esotica è stato di un complessivo 7% nel breve volgere di pochi decenni. Un aspetto particolarmente preoccupante è quello delle piante che si comportano come invasive, oc- cupando rapidamente ampie estensioni di suolo soprattutto in ambienti seminaturali. Sono state consi- derate tali 29 specie, soprattutto di ambienti umidi, acquatici e litoranei. Ambienti particolarmente modificati da piante invasive sono quelli lungo il Po, dove la flora spon- tanea è in rapida diminuzione, soppiantata da esotiche invasive, come ad es. Amaranthus tuberculatus, Amorpha fruticosa, Bidens frondosus, Humulus japonicus, Sicyos angulatus, Xanthium orientale subsp. italicum.

3.3 Le piante scomparse

L’estinzione – essendo irreversibile – è considerata la più grave tra le cause di perdita di biodiversità. Nel caso di analisi di carattere locale, con particolare riferimento al Ferrarese, non si tratta di estinzione vera e propria, ma di scomparsa dal territorio indagato. Tuttavia una scomparsa da territori ampi può pre- ludere alla estinzione vera e propria. Sicuramente i ragionamenti e i fatti che verranno illustrati in questo paragrafo sono applicabili anche ad altri territori che hanno subito trasformazioni confrontabili. Le piante scompaiono da un determinato territorio per cause naturali o in conseguenza di attività umane. In generale le cause derivano da modificazioni ambientali; molto più raramente si hanno casi di scom- parsa ad es. in seguito a patologie; più recentemente i peggioramenti ambientali sono stati aggravati dalla concorrenza di altri organismi, soprattutto animali di origine esotica. Nella valutazione dell’impatto, ovviamente sono più gravi i casi relativi a scomparsa di piante autoc- tone. È difficile dimostrare direttamente la scomparsa di una specie da un territorio; spesso occorre ragio- nare per via deduttiva. Ad esempio, specie anticamente documentate per una località poi radicalmente mo- dificata e non ritrovate né in quella né in altre località, possono essere considerate scomparse. Tuttavia sono note anche altre possibilità; ad esempio piante anticamente coltivate per diversi motivi e naturalizzate possono scomparire se non vengono più coltivate. Ad es. piante utilizzate nella medicina o per motivi industriali, come Acorus calamus, Angelica archangelica o Linum usitatissimum, oggi sono scomparse da ampi territori in quanto la loro coltivazione è stata abbandonata. L’abbandono della coltivazione causa la fortissima rarefazione o la scomparsa anche di piante com- mensali specializzate. L’analisi delle specie scomparse è importante in quanto permette di valutarne le cause e possibilmente di impedire che questo fenomeno si sussegua, visto che ormai quasi sempre le cause sono di origine umana. Sono state considerate tali le piante che non risultano rinvenute da parecchi decenni e che erano note per località oggi totalmente trasformate; per massima parte si tratta di stazioni che ospitavano ambienti umidi. In altri casi si tratta di piante di coltivi, scomparse in seguito a cambiamenti di modalità di coltiva- zione. Per cautela, non sono state annoverate in questa categoria le specie che – pur non essendo accertate nel Ferrarese in tempi recenti – sono note in territori prossimi. Tutto ciò premesso, risultano scomparse ben 53 specie; una quantità notevole soprattutto tenendo

267 conto del totale della flora ferrarese. In 19 casi si tratta di piante scomparse anche dalla flora regionale. Va tuttavia precisato che anche in altri territori si è registrata una scomparsa per motivi paragona- bili, a dimostrazione del fatto che l’impoverimento della flora – e in particolare di quella nativa – è un fenomeno generale, conseguente a una sempre maggiore espansione delle attività umane. Analizzando le tipologie di ambiente di vita delle specie scomparse è evidente la preponderanza degli ambienti umidi (30 casi), considerando tali la grande famiglia di ambienti caratterizzati dalla pre- senza di acqua sia dolce che salmastra e salata: prati umidi, torbiere, rive, acque libere sia ferme che fluenti. È noto infatti che questi habitat sono stati fortemente ridotti o modificati (si pensi tra tutti i casi alla Valle del Mezzano) sia per estensione che per qualità chimica e fisica delle acque. Inoltre è in questi ambienti che più facilmente si mostra il comportamento invasivo di alcune esotiche che entrano in competizione con la flora nativa. Non va sottovalutato il ruolo delle specie animali esotiche che pro- ducono un impatto a volte disastroso sul popolamento vegetale, in particolare sulle idrofite. Tra le spe- cie meglio note: la Nutria (Myocastor coypus) e il Gambero della Luisiana (Procambarus clarkii), solo per citare due esempi di specie di grandi dimensioni. Un’altra categoria di particolare significato è quella legata alle dune e agli ambienti umidi salma- stri costieri o continentali. Si tratta di ben 7 specie: un numero in apparenza non particolarmente ele- vato che tuttavia rappresenta una forte perdita in ambienti che per loro natura ospitano una flora specializzata e costituita da poche specie. Le stazioni continentali con suoli salati della Bassa Pianura Padana, come Sermide nel Mantovano e Casaglia e Diamantina nel Ferrarese, sono scomparse per le pratiche agricole di bonifica e aratura che incrementando il drenaggio hanno condotto al dissalamento dei suoli e alla conseguente perdita di tutte le alofite, oggi ristrette agli ambienti salsi costieri. Parimenti è stata distrutta la maggior parte delle dune interne fossili, testimonianza di periodi sto- rici in cui la costa si trovava più a occidente; il materiale sabbioso è stato asportato per le richieste del- l’edilizia, e i pochi ambienti residui con queste caratteristiche (Dune di Massenzatica, Dune di San Giuseppe) ospitano una flora di particolare interesse, introvabile nel paesaggio agricolo circostante. Alcune parole infine su alcune piante che anticamente erano legate alle coltivazioni, soprattutto di grano e altri cereali e che oggi sono del tutto scomparse o fortemente diminuite. Alcune specie di Pa- paveri, il Fiordaliso, alcune Valerianelle, hanno risentito dell’uso di erbicidi e dell’introduzione di cul- tivar di statura maggiore e maggiore accestimento e ormai sono solo un ricordo. Per molte di queste piante sono auspicabili programmi mirati di conservazione, anche ex-situ, e reintroduzione, in modo da migliorarne lo status. In queste azioni risulta sempre più importante il ruolo delle Aree protette e degli Orti botanici, vedi l’esempio di Kosteletzkya pentacarpos, ritenuta scomparsa dagli anni ’80 del secolo scorso, e recente- mente riaccertata, dopo alcuni anni, grazie al buon esito di un progetto di reintroduzione. Tab. II. Piante scomparse dal Ferrarese

268 269 270 3.4. Le novità per la flora del Ferrarese

Come già accennato, nella presente Flora del Ferrarese vengono segnalate per la prima volta nu- merose specie; si tratta di un insieme di quasi 370 entità su un totale di oltre 1300. È un dato di note- vole importanza, che dimostra tra l’altro quanto fosse necessario un censimento aggiornato sulla diversità floristica di questo territorio.

3.4.1 Le novità inedite desunte dagli erbari antichi

Tra le indagini preliminari confluite nella Flora, un ruolo decisivo ha giocato la archiviazione elet- tronica dei campioni dell’Erbario ferrarese. Qui sono raccolti e documentati rinvenimenti che coprono un arco temporale di oltre due secoli. Nel corso della schedatura (vedi anche Piccoli & al., 2012) e delle successive elaborazioni, è emerso tra l’altro che un numero elevato di entità, ben 67, rinvenute e documentate anticamente da diversi autori (tra questi va ricordato soprattutto Ferioli) risultavano ine- dite in quanto mai pubblicate. Analizzando queste piante inedite documentate nell’Erbario storico, è interessante notare che: • ben 39 piante non sono state confermate dalle esplorazioni attuali • di queste 9 sono probabilmente scomparse dal Ferrarese • sono assai poche (solo 10) le esotiche • sono 38 le piante annuali tipiche di ambienti disturbati

Da questi dati sintetici emerge l’immagine di una flora antica assai ricca e diversificata, soprattutto nelle sue componenti autoctone. Tra le piante non confermate spiccano quelle degli ambienti umidi, dei litorali e in generale degli ambienti naturali e seminaturali. Come si vedrà di seguito, queste caratteristiche sono assai diverse da quelle osservate nelle piante rinvenute di recente nel Ferrarese.

3.4.2 Le novità derivanti dalle ricerche recenti

Anche la quantità di specie che sono state rinvenute di recente è notevole: si tratta di quasi 300 entità

271 diverse, il cui accertamento nel territorio ferrarese, soprattutto se visto insieme alle piante trattate nel pa- ragrafo precedente, modifica profondamente il quadro delle conoscenze, sia per quantità che per qualità. Tra queste ben 150, pari a circa il 50%, sono pubblicate qui per la prima volta. Numeri così elevati ren- dono evidente che l’esplorazione del territorio nei tempi più recenti è stata particolarmente efficace, anche in vista della realizzazione della presente opera. Sono stati esplorati ambienti antropizzati in precedenza poco indagati. Alcuni ambiti di particolare va- lore, come i boschi di Sant’Agostino e di Santa Giustina e le Dune fossili di Massenzatica, nei lavori clas- sici erano praticamente inesplorati. Lo stesso vale anche per luoghi come le pinete litoranee o quelle più interne, gli argini fluviali, i maceri, le risaie. Un approfondimento specifico è stato riservato alle aree fer- roviarie (Alessandrini & al., 2010). Analizzando queste novità, va notato tra l’altro che: • ben 150 erano inedite, • le esotiche sono 101, a dimostrazione dell’incremento rapidissimo di questa componente, • sono quasi 100 le piante di ambienti ruderali, • sono ben 116 le piante con forma biologica annuale o biennale, indicatrici di aumento del disturbo. L’immagine che se ne ricava, confrontata con le conoscenze precedenti, è quella di un notevole au- mento quantitativo delle specie presenti; in termini qualitativi tuttavia va osservato che l'incremento più si- gnificativo è quello delle componenti esotiche e ruderali, in evidente relazione con l'aumento dell’impatto delle attività umane.

3.5 Alcune osservazioni sulle forme biologiche Sono state svolte alcune analisi sulle forme biologiche, illustrate nella parte introduttiva del capitolo pre- cedente. Come già accennato, grazie agli spettri biologici è possibile trarre utili considerazioni sulla strut- tura della flora e sulle condizioni generali del territorio. Le figure che seguono illustrano: lo spettro biologico totale attuale (Fig. A) e gli spettri biologici relativi rispettivamente alle conoscenze antiche (Fig. B) e alla flora accertata di recente (Fig. C). Inoltre, data l'im- portanza del tema, viene calcolato anche lo spettro biologico delle esotiche rinvenute di recente (Fig. D).

Fig. A. Spettro biologico generale attuale della flora del Ferrarese. È evidente la forte presenza delle Terofite e della Emicriptofite. Relativamente poche le piante legnose (alberi e arbusti: Fanerofite e arbusti nani: Camefite). L’immagine che se ne ricava è quella di un territorio per gran parte determinato dalle attività umane.

272 Fig. B. Spettro biologico generale della flora del Ferrarese limitato alla flora antica.

Fig. C. Spettro biologico generale della flora del Ferrarese limitato alla flora recente.

273 Fig. D. Spettro biologico della flora del Ferrarese limitato alle esotiche rinvenute in tempi recenti. Notare la si- gnificativa incidenza di Terofite e di Fanerofite.

Tra le forme biologiche di maggior interesse per le caratteristiche ambientali ed ecologiche del Fer- rarese vale la pena di osservare l'andamento nel tempo delle Fanerofite (P), delle Terofite (T) e delle Elofite (He) analizzate insieme alle idrofite (I). Le Fanerofite, cioè alberi e arbusti, costituiscono la struttura di formazioni vegetali complesse, boschi e foreste, che un tempo erano estesamente rappresentate e che oggi occupano porzioni residue di territorio. Sono anche specie di interesse selvicolturale (es. le diverse specie di Pini), oppure orna- mentale. L’incidenza di questa forma biologica tra le esotiche recenti è piuttosto elevata. Si tratta infatti, come accennato, soprattutto di alberi impiantati in foreste artificiali oppure di alberi o arbusti di in- teresse ornamentale naturalizzati. In alcuni lembi di pineta litoranea, come ad es. a Lido di Spina, lo strato arbustivo è dominato da specie esotiche a disseminazione ornitocora sfuggite dai giardini, come il Pitosforo, la Mahonia, i Ligustri esotici, l’Evonimo giapponese. Le Terofite sono le specie che superano le stagioni sfavorevoli sotto forma di seme: sono partico- larmente adattate ad ambienti caratterizzati da forte disturbo sia per cause naturali (i fiumi, i litorali) o umane (i coltivi, le aree urbanizzate, le aree dismesse). Nel Ferrarese, territorio pianeggiante e adatto all'insediamento, questa è la forma biologica pre- valente, con oltre il 37% della flora provinciale. Se si confronta questo valore con il corrispondente in flore di territori morfologicamente ed eco- logicamente più complessi e diversificati, come ad es. il Modenese (FMO), le Terofite diminuiscono notevolmente la propria incidenza, costituendo in quel caso il 24% della flora. La forma biologica terofitica è di gran lunga quella prevalente anche nelle esotiche di rinveni- mento recente, costituendo ben il 42% di questa componente; viene quindi ulteriormente messo in evi- denza un fenomeno di terofitizzazione della flora ferrarese, a misura del crescente aumento dell'impatto delle attività umane sul territorio. Le Idrofite sono invece piante che vivono, con diverse modalità (radicanti o del tutto galleggianti), in ambienti acquatici. Le Elofite sono piante riparie che cioè vivono lungo le rive di ambienti umidi

274 e palustri e lungo i canali, con gli apparati radicali sommersi o comunque a contatto con l'acqua. Nel Ferrarese ovviamente queste forme biologiche sono una componente molto diffusa e tipica. Gli ambienti acquatici inoltre sono particolarmente sensibili sia alle modifiche morfologiche o fi- siche e chimiche dell'acqua, sia all'ingresso di organismi alloctoni. Le trasformazioni qualitative e quantitative della flora di questi ambienti sono efficaci indicatori delle modifiche generali dell'ecolo- gia e delle qualità ambientali del territorio. Va evidenziato che le esotiche trovano negli ambienti acquatici habitat adatti al loro insediamento, tanto che ben 11 specie acquatiche o riparie rientrano in questa categoria. Inoltre, 11 specie delle stesse forme biologiche sono scomparse dal Ferrarese.

3.6 Alcune piante notevoli per la flora regionale

È stata analizzata anche l'importanza che la flora del Ferrarese riveste nella flora regionale. In particolare sono state individuate (Tab. III) le entità che in Emilia-Romagna sono accertate solo nel Ferrarese. Si tratta di un numero non particolarmente elevato (ma tuttavia superiore alle aspetta- tive) a causa soprattutto della forte estensione di aree del tutto controllate dall'uomo che ha prodotto l’effetto di una estesa banalizzazione della flora. Tra le categorie più rappresentate sono da sottolineare: • idrofite ed elofite, ampiamente ed estesamente rappresentate nel Ferrarese; • piante degli ambienti litoranei che caratterizzano specificamente le province costiere regionali e quindi anche il Ferrarese; • esotiche (in particolare di ambienti acquatici e litoranei); • inoltre, sono piuttosto numerose le specie scomparse o non confermate di recente, trattandosi di piante di ambienti minacciati e fortemente manomessi. Tab. III. Piante che in Emilia-Romagna sono note solo nel Ferrarese

275 Un altro gruppo di piante è di interesse regionale in quanto viene qui segnalato per la prima volta. La Flora dell'Emilia-Romagna non è stata ancora elaborata. Tuttavia presso l'Istituto regionale Beni Culturali esiste e viene continuamente aggiornata una banca dati dalla quale è possibile ricavare sintesi delle conoscenze sul tema. La lista generale del Ferrarese è stata quindi confrontata con la banca dati flora regionale e sono state individuate le piante che costituiscono novità per l'Emilia-Romagna. Si tratta di ben 33 entità, che nel complesso confermano andamenti simili a quelli delineati nel paragrafo precedente. Le piante nuove per la flora regionale sono presentate nella Tab. IV.

Tab. IV. Piante nuove per la flora dell’Emilia-Romagna

276 3.7 Lo spettro corologico della flora ferrarese

Le categorie corologiche di riferimento sono state sinteticamente illustrate nella introduzione al- l’elenco floristico. A ciascuna categoria è stata associata la preferenza termica, raggruppata in Ma- croterma (di climi caldi), Mesoterma (di climi medi), Microterma (di climi freddi), ispirandosi all’impostazione seguita nell’Atlante corologico del Friuli-Venezia Giulia (Poldini (1991). Dall’analisi che segue sono state escluse le esotiche, che costituiscono una categoria assai poco omogenea e che si riferisce a uno stato di presenza che non dipende (se non indirettamente) dalla ca- tegoria corologica originaria. Va tuttavia precisato che le esotiche sono per gran parte macroterme, in quanto provengono molto spesso da aree tropicali o subtropicali. Come è evidente (Fig. E), la categoria prevalente è quella delle Eurasiatiche, a cui corrisponde circa 1/3 delle piante coinvolte nell’analisi. Molto forte è anche la componente mediterranea, con un totale del 32% di cui il 25 di Euri- e il 7 di Stenomediterranee. Notevole anche l’incidenza delle Cosmopolite, cor- rispondente a circa il 12%. L’immagine che se ne trae è quella di una flora di impronta Eurasiatica temperata, che l’area inda- gata condivide con il resto dell’Italia settentrionale e dell’Emilia-Romagna. Un approfondimento merita la componente mediterranea in quanto per la sua posizione geografica l’Emilia-Romagna è la regione più meridionale dell’Italia continentale ma risente anche molto dell’in- flusso mediterraneo, soprattutto nella sua parte più meridionale e orientale, la Romagna. La componente mediterranea del Ferrarese (32%) è sensibilmente superiore a quella regionale, che si aggira intorno al 20%. La stessa componente è decisamente superiore rispetto a quella di altre province dell’Emilia conti- nentale. A titolo di confronto si fa presente che nel Modenese (FMO) questa non supera il 20% della flora. Confrontando la flora del Ferrarese con quella della fascia planiziale della stessa provincia (circa

277 Fig. E. Spettro corologico generale attuale della flora del Ferrarese. Ma: elemento macrotermo; Me: mesotermo; Mi: microtermo.

28%), si osserva che l’incidenza mediterranea è sensibilmente superiore. Il confronto invece con flore più meridionali mostra che l’incidenza mediterranea nella flora del Ferra- rese è confrontabile con quella delle province romagnole, nelle quali le percentuali di presenza sono simili. Le Cosmopolite hanno pure una incidenza significativa; a questa categoria appartengono infatti due tipologie entrambe importanti per la flora ferrarese: le piante legate all’acqua (Elofite ed Idrofite) e le piante di ambienti antropizzati (soprattutto di coltivi e città).

3.8 Gli ambienti e la flora

Le categorie ambientali, con riferimento al Ferrarese, sono state sinteticamente descritte nella parte introduttiva dell’elenco floristiche. La tabella V sintetizza il comportamento ambientale delle piante della Flora del Ferrarese. Va notato che le prime tre tipologie sono fra loro molto integrate, tanto che sono piuttosto nume- rose le specie che compaiono in tutti e tre gli ambienti o almeno in due. I boschi, salvo poche eccezioni, sono infatti di forma stretta allungata, disposti in direzione Nord-Sud e spesso piuttosto diradati; dal punto di vista fisionomico-strutturale non di rado sono poco più che boscaglie. Le pinete litoranee in particolare hanno una struttura molto aperta e quindi il suolo viene raggiunto dalla luce solare. Queste caratteristiche fanno sì che molte specie di margine, di cespuglieti e addirittura di prati pe-

278 Tab. V. Il comportamento ambientale delle piante della Flora del Ferrarese. Numeri assoluti e incidenza

netrino all’interno della compagine forestale. Di conseguenza sono assai poche le specie esclusive di ciascuna delle tipologie ambientali. A ulteriore dimostrazione di questa forte integrazione, sono ben 74 le piante che vivono sia in am- bienti forestali che di margine e sono 48 le piante che vivono sia in ambienti di margine che in cespu- glieti. Le forti sovrapposizioni di flore indicano anche un chiaro legame dinamico tra le diverse tipologie. In termini quantitativi, la categoria di ambienti che ospita il maggior numero di specie diverse è quella riunita sotto la tipologia “Rudereti”. Qui infatti sono presenti ben 480 specie diverse, pari a più di 1/3 della flora ferrarese; viene quindi confermato il forte carattere ruderale di questa flora, in chiaro legame con l’esteso e profondo impatto delle attività umane sul territorio. Ancora maggiore la quantità di piante legate all’insieme di ambienti Rudereti, Coltivi e Incolti, tutti fortemente influenzati o addirittura del tutto determinati dalle attività umane. Qui complessivamente vivono oltre 620 specie diverse, pari a circa il 50% della flora ferrarese; in questi ambienti, come è ovvio, le Esotiche e le Cosmopolite sono quasi 260, con un’incidenza pari a quasi il 40%. Molto elevato (470) anche il numero di specie dei prati, un ambiente di grande importanza per la biodiversità ferrarese. Tra questi una grande ricchezza è associata alle praterie arginali, che andreb- bero gestite anche tenendo conto di questi aspetti. Valori piuttosto elevati si registrano nel gruppo di ambienti caratterizzati da presenza più o meno continua di acqua. In particolare, quasi 230 specie sono legate ai cosiddetti Ambienti umidi. Alcuni ambienti, infine, ospitano poche specie; ma ciò non deve portare a sottovalutarne l’impor- tanza; la bassa ricchezza floristica corrisponde infatti a caratteristiche ecologiche particolari e piutto-

279 sto rare. Come si vedrà, è proprio qui che vive una parte molto qualificata della flora ferrarese. Un certo interesse presenta anche l’analisi della quantità di specie esclusive nelle diverse tipologie. In ambienti caratterizzati da forte integrazione con altri e in continuità dinamica la percentuale di piante esclusive è piuttosto bassa, superando di poco il 12% nel caso dei boschi. Le piante esclusive di am- biente forestale sono quelle che richiedono condizioni di luce e di suolo di una foresta ben strutturata e con continuità delle chiome dello strato arboreo (specie nemorali). Un ragionamento comune meritano gli ambienti determinati o fortemente influenzati dalle attività umane e cioè soprattutto Rudereti e Coltivi in cui le esclusive sono rispettivamente il 21 e il 16%. Ma i livelli maggiori di esclusività si registrano in ambienti selettivi, con fattori limitanti e con li- velli di disturbo più o meno forti; si tratta anche di ambienti con compagine floristica poco impattata da specie esotiche e caratterizzata da elevati livelli di naturalità (Fig. F). Si tratta di ambienti specializzati e quindi la flora è povera per numero di specie. Tuttavia sono ca- ratterizzati da elevata incidenza di piante esclusive, adattate alle condizioni particolari imposte da que- sti habitat. Presentano elevata selettività le dune, con 82 specie in totale di cui il 31% esclusive e le acque len- tiche con valori simili; molto più tipizzati sono gli ambienti umidi salmastri che ospitano solo 58 spe- cie di cui ben il 48% di esclusive e le acque marine con 4 specie di cui il 75% esclusive.

Fig. F. Ambienti con maggiore incidenza di specie esclusive. L’incidenza, rappresentata dalla colonna di destra di ciascun ambiente, è molto maggiore negli ambienti selettivi che presentano una flora non particolarmente ricca in termini quantitativi, ma molto qualificata. A titolo di confronto viene mostrata anche la situazione di un am- biente a bassa selettività, dove l’incidenza delle specie esclusive è assai inferiore.

280 4. QUADRO SINTASSONOMICO DELLA VEGETAZIONE DELLA PROVINCIA DI FERRARA

Il quadro seguente presenta l'articolazione della vegetazione ferrarese, con maggiore rilievo per i tipi naturali o seminaturali, individuati e analizzati nel corso di numerose indagini sul territorio. Sono qui presentati classi, ordini e alleanze, senza raggiungere il livello di definizione alle associazioni e agli aggruppamenti per non appesantire la trattazione di un lavoro di tipo floristico. L'inquadramento risultante rappresenta una mediazione, accorpando alcuni elementi di quello au- striaco-mitteleuropeo di Mucina & al. (1993) ed altri di quello spagnolo-mediterraneo di Rivas-Mar- tinez & al. (2001), integrandoli con le sintesi proposte per il Delta del Po da Piccoli & al. (1996) e Pellizzari & al. (2004) e completandoli con i risultati di recenti osservazioni, edite (Brullo & Guarino, 1998; Gamper & Bacchetta, 2001) e inedite. La sintesi aderisce il più fedelmente possibile alle defi- nizioni del Manuale di riconoscimento degli habitat italiani (Biondi & al., 2010; 2012). (* = classi con inquadramento provvisorio, che necessitano di ulteriori approfondimenti)

Vegetazione acquatica L’abbondanza di corpi idrici del Ferrarese esprime una molteplicità di comunità vegetali pleusto- fitiche (Lemnetea) e idrofitiche (Potametea), soprattutto in acque stagnanti (stagni, paludi, maceri) o a lento corso (canali). Lungo l’asta del fiume Po e dei principali rami deltizi la corrente è abbastanza veloce da non consentire lo sviluppo di vegetazione acquatica, con l’eccezione di alcune lanche, men- tre lungo il Reno si possono formare popolamenti di Potamogeton. Nelle acque lentiche, di regola da meso- a eutrofiche, si formano solo raramente aspetti frammentari di Charetea fragilis, mentre nelle acque di transizione verso il dominio marino si esprimono le classi Ruppietea e, più di rado, Zoste- retea.

LEMNETEA (R. Tx. 1955) de Bolos et Masclans 1955 Lemnetalia minoris (R. Tx. 1955) de Bolos et Masclans 1955 Lemnion gibbae R. Tx. et Schwabe – Braun in R. Tx. 1974 [3 ass. 2 subass.] Lemnion trisulcae Den Hartog et Segal 1964 em. Tx. et Schwabe ex Tx. 1974 [1 ass.] Lemno minoris – Salvinion natantis Slavnic 1956 [3 ass. 2 subass.] Hydrocharitetalia Rübel 1933 Hydrocharition Rübel 1933 [2 ass.] Utricularietalia minoris Den Hartog et Segal 1964 Utricularion vulgaris Passarge 1964 [1 ass.]

CHARETEA FRAGILIS Fukarek ex Krausch 1964 Charetalia hispidae Sauer ex Krausch 1964 Charion canescentis Krausch 1964 [1 ass.] Charion vulgaris (Krause et Lang 1977) Krause 1981 [1 aggr.]

ZOSTERETEA MARINAE Pignatti 1953 Zosteretalia marinae Béguinot 1941 em. R. Tx. et Oberd. 1958

281 Zosterion marinae Christiansen 1934 [1 ass.] RUPPIETEA MARITIMAE J.Tx. 1960 Ruppietalia maritimae J.Tx. 1960 Ruppion maritimae Br.-Bl. 1931 em. Den Hartog et Segal 1964 [2 ass.]

POTAMETEA R.Tx. et Preising 1942 Potametalia Koch 1926 Potamion pectinati (Koch 1926) Görs 1977 [3 ass. 6 aggr.] Nymphaeion albae Oberd. 1957 [4 ass. 3 aggr.]

Vegetazione palustre Lungo le sponde e negli ambienti coperti da acque a bassa profondità si sviluppano frange o nu- clei densi di elofite, differenziati per la dominanza delle singole specie ma meno per effettive varia- zioni dei parametri ecologici. Le dinamiche d’interrimento vedono queste comunità trasformarsi in stadi più maturi, tendenzialmente inquadrabili nei Galio – Urticetea nonostante possa persistere la do- minanza di entità ad ampia ecologia come l'ubiquitaria Phragmites australis.

PHRAGMITO - MAGNOCARICETEA Klika in Klika et Novák 1941 Phragmitetalia Koch 1926 Phragmition communis Koch 1926 [8 ass. 1 aggr.] Magnocaricion elatae Koch 1926 [5 ass. 1 aggr.] Bolboschoenetalia maritimi Hejny in Holub et al.1967 Scirpion compacto - littoralis Riv.-Mart. in Riv.-Mart. et al.1980 [1 ass.] Oenanthetalia aquaticae Hejny in Kopecky et Hejny 1965 Oenanthion aquaticae Hejny ex Neuhäusl 1959 [1 aggr.]

Vegetazione dei muri Osservabile nel centro storico della città di Ferrara, e più raramente in altri agglomerati urbani o rurali, è limitata ai muri di mattoni a vista o con intonaco danneggiato, e si caratterizza per la domi- nanza assoluta di Parietaria judaica. Il disturbo dovuto alle azioni di manutenzione e pulizia è la ra- gione per cui questi aspetti di vegetazione sono frammentari e a ridotta biodiversità, anche se ospitano la quasi totalità delle rare felci della nostra flora.

PARIETARIETEA JUDAICAE Oberd. 1977 Tortulo – Cymbalarietalia Segal 1969 Cymbalario – Asplenion Segal 1969 [2 ass.]

Vegetazione pioniera terofitica e infestante In questa categoria si riuniscono aspetti molto differenti tra loro, accomunati da sviluppo di durata effimera in condizioni di stress elevati, o per disturbo antropico (Polygono – Poetea, Stellarietea, Ory- zetea), o per fluttuazioni della copertura idrica (Bidentetea, Isoeto – Juncetea). Mentre per le ultime due classi la presenza negli ambienti umidi naturali o seminaturali ha determinato studi approfonditi anche recenti, per le altre lo stretto legame con gli ambienti urbani e coltivati ha suscitato minore in- teresse e un grado di approfondimento relativo. In particolare per la classe Stellarietea mediae la trat- tazione è da considerarsi ancora ad uno stadio embrionale.

POLYGONO ARENASTRI – POETEA ANNUAE (Riv.-Mart. 1975) em. Riv.-Mart. et al. 1991 * Polygono arenastri – Poetalia annuae (R.Tx. in Géhu et al. 1972) em. Riv.-Mart. et al. 1991

282 Polycarpion tetraphylli Riv.-Mart. 1975 [3 ass.] Matricario matricarioidis – Polygonion arenastri Riv.-Mart. 1975 em. Riv.-Mart. et al. 1991 [2 ass.] Schlerochloo durae – Coronopodion squamati Rivas-Martinez 1975 [2 ass.]

BIDENTETEA TRIPARTITI R.Tx. et al. in R.Tx. 1950 Bidentetalia tripartiti Br.-Bl. et R.Tx. ex Klika et Hadac 1944 Bidention tripartitae Nordhagen 1940 em. R. Tüxen in Poli et J. Tüxen 1960 [3 ass. 1 aggr.] Chenopodion rubri R. Tüxen in Poli et J. Tüxen 1960 [1 ass.]

ISOETO - JUNCETEA BUFONII Br.-Bl. et R.Tx. ex Westhoff et al.1946 Nanocyperetalia Klika 1935 Nanocyperion Koch ex Libbert 1932 [1 ass.] Heleochloo - Cyperion (Br.-Bl. 1952) Pietsch 1961 [4 aggr.]

STELLARIETEA MEDIAE R. Tüxen, Lohm. et Prsg. ex von Rochow 1951 * Stellarienea mediae (Hüppe & Hofmeister 1990) Theurillat, Aeschimann, Küpfer et Spichiger 1995 Centauretalia cyani Tüxen ex von Rochow 1951 Veronico – Euphorbion Sissingh ex Passarge 1964 [?] Solano nigri – Polygonetalia convolvuli (Sissingh in Westhoff, Dijk & Passchier 1946) O. Bolòs 1962 Polygono – Chenopodion polyspermi Koch 1926 [1 ass.] Euphorbion prostratae Rivas-Martinez 1976 [almeno 1 ass.] Chenopodio – Stellarienea Rivas Goday 1956 Thero – Brometalia (Riv.-God. & Riv.-Mart. ex Esteve 1973) O. Bolòs 1975 [almeno 1 ass.] Sisymbrietalia officinalis J. Tüxen in Lohmeyer et al. 1962 em. Rivas-Martinez, Bascones, T.E. Diaz, Fernandez-Gonzalez & Loidi 1991 Hordeion leporini Br.-Bl. in Br.-Bl., Gajewski, Wraber & Walas 1936 corr. O. Bolòs 1962 [1 ass.] Sisymbrion officinalis R. Tüxen, Lohmeyer & Preising in R. Tüxen 1950 [2 aggr.]

ORYZETEA SATIVAE Miyawaki 1960 Cypero difformis - Echinochloetalia oryzoidis O. Bolòs & Masclans 1955 Oryzo sativae - Echinochloion oryzoidis O. Bolòs & Masclans 1955 [1 ass.]

Vegetazione delle spiagge e degli ambienti alofili In questo gruppo si inquadrano gli aspetti più caratteristici del paesaggio costiero ferrarese e del Delta del Po, molti dei quali vantano un indiscutibile valore ecologico e conservazionistico. I sedimenti da sabbiosi ad argillosi olocenici ospitano un mosaico di comunità vegetali, le cui specie sono espo- ste a forte insolazione, aridità, elevato tenore di sali nel suolo, nell’acqua e nell’aerosol marino. Poche specie altamente specializzate formano i salicornieti (Thero – Salicornietea, Sarcocornietea) e le pra- terie graminoidi (Spartinetea, Juncetea) nelle valli e lagune salmastre. Di poco più ricca è la flora della linea di costa in formazione e delle dune vive (Cakiletea, Euphorbio – Ammophiletea); il confine tra i due ambienti è spesso sfumato.

THERO - SALICORNIETEA Pign. 1953 em. R.Tx. 1974 Thero - Salicornietalia Pign. 1953 em. R.Tx. 1974 Salicornion patulae Géhu et Géhu-Franck 1984 [2 ass.]

SPARTINETEA MARITIMAE (R.Tx. 1961) Beeft., Géhu, Ohba et R.Tx. 1971 Spartinetalia maritimae (R.Tx. 1961) Beeft., Géhu, Ohba et R.Tx. 1971 Spartinion maritimae (R.Tx. 1961) Beeft., Géhu, Ohba et R.Tx. 1971 [1 ass.] SAGINETEA MARITIMAE Westhoff, van Leeuwen et Adriani 1962

283 Frankenietalia pulverulentae Rivas-Martinez ex Castroviejo et Porta 1976 Frankenion pulverulentae Rivas-Martinez ex Castroviejo et Porta 1976 [framm.]

CAKILETEA MARITIMAE R.Tx. et Prsg. 1950 Euphorbietalia peplis R.Tx. 1950 Euphorbion peplis R.Tx. 1950 [1 ass.] Thero - Suaedion Br.-Bl. 1931 [2 ass.]

EUPHORBIO - AMMOPHILETEA ARUNDINACEAE J.M. et J. Géhu 1988 Ammophiletalia arundinaceae Br.-Bl. (1931) 1933 em. J.M. et J. Géhu 1988 Ammophilion arundinaceae Br.-Bl. (1931) 1933 em. J.M. et J. Géhu 1988 [2 ass.]

JUNCETEA MARITIMI Br.-Bl. 1952 em. Beeft. 1965 Juncetalia maritimi Br.-Bl. 1931 Juncion maritimi Br.-Bl. 1931 [2 ass. 1 aggr.] Puccinellion festuciformis Géhu et Scopp. 1984 in Géhu et al.1984 [2 ass.] Elytrigio athericae - Artemision coerulescentis (Pign. 1953) Géhu et Scopp. 1984 corr. Pirone 1995 [3 ass.] SARCOCORNIETEA FRUTICOSAE R.Tx. et Oberd. 1958 Sarcocornietalia fruticosae (Br.-Bl. 1931) R.Tx. et Oberd. 1958 Sarcocornion fruticosae Br.-Bl. 1931 Sarcocornienion deflexae Rivas-Martinez et al. 1990 corr. Géhu et Biondi 1995 [1 ass.] Sarcocornienion fruticosae Rivas-Martinez 1980 [2 ass.] Arthrocnemenion macrostachyi Rivas-Martinez 1980 [1 ass.] Halocnemenion strobilacei Géhu et Costa in Géhu et al. 1984 [1 ass.]

Vegetazione prativa Nel Ferrarese, per la predominanza dell'agricoltura moderna, la vegetazione prativa è ristretta a su- perfici limitate e marginali, soggette a sfalcio periodico o irregolare. Si possono osservare diverse ti- pologie di prati aridi, in genere su sabbie e prevalentemente in ambito costiero (Koelerio – Corynephoretea, Tuberarietea, Festuco – Brometea). I prati mesofili, umidi o pingui (Molinio – Ar- rhenatheretea), su argini o piane marginali, sono di formazione quasi accidentale, poiché non vi è nel nostro territorio una tradizione diversa rispetto alle colture seminative di leguminose (erba medica) e graminacee (loglietto).

MOLINIO - ARRHENATHERETEA R.Tx. 1937 em. R.Tx. 1970 * Holoschoenetalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et al.1947 Molinio - Holoschoenion Br.-Bl. in Br.-Bl. et al.1947 [1 ass.] Arrhenatheretalia elatioris Pawlowski 1928 Cynosurion cristati R. Tx. 1947 [1 ass.] Plantaginetalia majoris R. Tüxen et Preising 1950 Potentillion anserinae R. Tx. 1947 [1 ass.] Trifolio fragiferi – Cynodontion dactylionis Br.-Bl. et Bolos 1958 [1 aggr.] Crypsio – Paspaletalia distichi Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine & Nègre 1952 nom. inv. et mut. Riv.-Mart. et al. 2002 Paspalo – Polypogonion viridis Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine & Nègre 1952 nom. mut. Riv.-Mart. et al. 2002 [2 aggr.] Potentillo – Polygonetalia R. Tx. 1947 Agropyro – Rumicion Nordhagen 1940 em. R. Tx. 1950 [?]

KOELERIO - CORYNEPHORETEA Klika et Novák 1941

284 Corynephoretalia canescentis Klika 1934 Koelerion arenariae R.Tx. 1937 corr. Gutermann et Mucina 1993 [2 ass.]

TUBERARIETEA GUTTATAE Br.-Bl. 1952 em. Riv.-Mart. 1978 Malcolmietalia Riv.-God. 1957 Anthyllido - Malcolmion lacerae Riv.-God. 1957 em. Riv.-Mart. 1978 [1 ass.]

FESTUCO - BROMETEA Br.-Bl. et R.Tx. ex Klika et Hadac 1944 Brometalia erecti Br.-Bl. 1936 Bromion erecti Koch 1926 [1 ass. + framm.]

Vegetazione perenne nitrofila e ruderale Le comunità erbacee di tipo ruderale (Artemisietea) sono frequenti anche se di sviluppo e durata variabili, soprattutto nelle aree periferiche degli abitati, presso infrastrutture e vie di comunicazione. Come per la vegetazione effimera degli ambienti disturbati e infestante delle colture, non siamo in pos- sesso di uno studio organico ma solo di poche segnalazioni di comunità vegetali definite. Più conosciuta è la composizione delle comunità di megaforbie degli orli dei boschi golenali (Galio – Urticetea), dove tuttavia la forte componente xenofitica si esprime con una competitività e una va- riabilità che determinano diversi aggruppamenti e poche associazioni stabili.

ARTEMISIETEA VULGARIS Lohm., Prsg. et R. Tüxen in R. Tüxen 1950 ampl. Rivas-Martinez, Bascones, T.E. Diaz, Fernandez-Gonzalez et Loidi 1991 * Artemisienea vulgaris Rivas-Martínez, Fernández-González, Loidi, Lousã & Penas 2001 Artemisietalia vulgaris Lohmeyer in R. Tüxen 1947 Arction lappae R. Tüxen 1937 [1 ass.] Elytrigietalia repentis Oberdorfer, Müller & Görs in Oberdorfer et al. 1967 Convolvulo arvensis – Elytrigion repentis Görs 1966 [1 ass. 1 aggr.] Inulo viscosae – Agropyrion repentis Biondi & Allegrezza 1996 [1 ass.] Dauco – Melilotion Görs ex Oberd. et al. 1967 [3 ass.] Onopordenea acanthii Rivas-Martínez, Báscones, T.E. Díaz, Fernández-González & Loidi 1991 Onopordetalia acanthii Br.-Bl. et R. Tx. ex Klika et Hadac 1944 Onopordion acanthii Br.-Bl. in Br.-Bl., Gajewski, Wraber & Walas 1936 [?] Carthametalia lanati Brullo in Brullo & Marcenò 1985 Silybo – Urticion Sissingh ex Br.-Bl. et O. Bolòs 1958 [1 ass.]

GALIO - URTICETEA Passarge ex Kopecky 1969 Galio aparines – Alliarietalia petiolatae Passarge ex Kopecky 1969 Conio maculati – Sambucion ebuli (O. Bolòs & Vigo ex Rivas-Martínez et al. 1991) Rivas-Martinez et al. 2001 [1 ass.] Convolvuletalia sepium R. Tüxen 1950 ex Mucina 1993 Convolvulion sepium R. Tüxen et Oberdorfer 1957 [1 ass. 6 aggr.]

Vegetazione arbustiva e arborea Le profonde modificazioni del paesaggio naturale, dovute alla millenaria presenza umana e al- l'intensificarsi degli impatti nel secolo appena terminato, hanno causato la riduzione dei boschi fer- raresi sino quasi alle estreme conseguenze. Si possono identificare estese formazioni boschive soltanto lungo la costa e, più ridotte, sui terrazzi fluviali del Po e del Reno; ma trattandosi di biotopi isolati tra loro e circondati dal paesaggio agricolo, non è facile rintracciare in essi gli aspetti climacici delle re- lative serie di vegetazione. Nel Delta del Po, e più estensivamente nel Ferrarese, sono riconoscibili solo frammenti di:

285 1. una geoserie azonale di colonizzazione delle sabbie, 2. una geoserie edafo-igrofila delle bassure, le cui teste corrispondono ai due aspetti “estremi”: lecceta (Quercetea ilicis) e bosco paludoso (Alnetea glutinosae). Lungo il Po e il Reno si possono probabilmente riconoscere aspetti di una geoserie edafo-igrofila ripariale (Salici – Populetea) che non si possono certo considerare rappresentativi della serie clima- cica padana di cui è scomparsa ogni traccia dal territorio; le formazioni, in ambito costiero, inqua- drabili nella classe Querco – Fagetea hanno una storia ancora da scrivere in forma compiuta, ma evidenti appaiono le caratteristiche di termofilia e l’importanza degli elementi corologici orientali. Più scontata appare l'attribuzione di mantelli, cespuglieti e siepi alla classe Rhamno – Prunetea.

RHAMNO - PRUNETEA Riv.-God. et Borja Carbonell 1961 Prunetalia spinosae R.Tx. 1952 Salici – Viburnion opuli (Passarge 1985) De Foucault 1992 [1 ass.] Pruno - Rubion ulmifolii O. Bolos 1954 Pruno – Rubenion ulmifolii O. Bolos 1954 [2 ass.]

ALNETEA GLUTINOSAE Br.-Bl. et R.Tx. ex Westhoff et al.1946 Alnetalia glutinosae R.Tx. 1937 Alnion glutinosae Malcuit 1929 [1 ass.] Salicion cinereae T.Müll. et Görs 1958 [1 ass.]

QUERCO - FAGETEA Br.-Bl. et Vlieg. in Vlieg. 1937 * Quercetalia pubescentis Klika 1933 Carpinion orientalis Horvat 1958 [2 ass. 1 aggr.]

SALICI PURPUREAE – POPULETEA NIGRAE Rivas-Martínez & Cantó ex Rivas-Martínez, Bá- scones, T.E. Díaz, Fernández-González & Loidi 2001 Populetalia albae Br.-Bl. ex Tchou 1948 Alnion incanae Pawłowski in Pawłowski, Sokołowski & Wallisch 1928 (= Alno-Ulmion Br.-Bl. et R. Tx. 1943) [1 ass.] Populion albae Br.-Bl. ex Tchou 1948 [2 ass.] Salicetalia purpureae Moor 1958 Salicion albae von Soó 1930 [1 ass.]

QUERCETEA ILICIS Br.-Bl. (1936) 1947 Quercetalia ilicis Br.-Bl. (1931) 1936 em. Riv.-Mart. 1975 Quercion ilicis Br.-Bl. ex R.Molinier 1934 em. Riv.-Mart.1975 [1 ass.]

286 5. BIBLIOGRAFIA

Elenco alfabetico della letteratura citata ordinata alfabeticamente secondo rimandi, sigle e indicazioni sin- tetiche. Nel caso in cui una fonte venga indicata nel testo sotto forma di sigla, questa viene riportata alla fine della voce bibliografica. Le sigle rimandano, attraverso una freccia, alla corrispondente voce.

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303 6. ELENCO ALFABETICO DEI TOPONIMI CITATI CON RIFERIMENTO ALLE MAPPE E AI COMUNI

Aguscello (2 Ferrara) Chiesanuova (1 Poggio Renatico) Albarea (2 Ferrara) Chiesuol del Fosso (2 Ferrara) Alberazzo (5 Mesola) Coccanile (4 Copparo) Alberlungo (3 Ostellato) Cocomaro di Focomorto (2 Ferrara) Alberone (4 Ro) Codigoro (5) Ambrogio (4 Copparo) Codrea (2 Ferrara) Anita (3 Argenta) Cologna (4 Berra) Argenta (3) Comacchio (5) Ariano (5 Mesola) Cona (2 Ferrara) Banca Reno (1 Poggio Renatico) Consandolo (3 Argenta) Bando (3 Argenta) Contane, Le (4 Iolanda di Savoia) Baura (2 Ferrara) Contrapò (2 Ferrara) Bellocchio, Litorale di (5 territorio costiero Copparo (4) compreso solo in parte nel Com. di Comac- Corlo (2 Ferrara) chio, fino al canale Gobbino, a S del quale Cornacervina (4 Migliarino) comincia la Prov. di Ravenna) Coronella (1 Poggio Renatico) Benvignante (3 Argenta) Correggio (2 Ferrara) Berra (4) Corte Centrale (3 Ostellato) Bevilacqua (1 Cento) Corte Tagliata (5 Codigoro) Bivio Collinara (5 Comacchio) Denore (2 Ferrara) Boara (2 Ferrara) Diamantina (2 Ferrara) Boccaleone (3 Argenta) Dindona (5 Alveo del Po di Goro) Bondeno (1) Dogato (3 Ostellato) Borgo Manara (5 Comacchio) Dosso (1 Sant’Agostino) Borgo Scoline (2 Ferrara) Ducentola (3 Voghiera) Boscarolo, Valli di (4 Iolanda di Savoia) Ferrara (2) Boschetto Colucci (5 Codigoro) Filo (3 Argenta) Bosco Spada (5 Codigoro) Focomorto (2 Ferrara) Boscoforte (3-5 Argenta / Comacchio) Fondo Reno (2 Ferrara) Brazzolo (4 Formignana) Formignana (4) Buonacompra (1 Cento) Fossadalbero (2 Ferrara) Ca’ Matte (4 Copparo) Fossalta (4 Copparo) Campotto (3 Argenta) Fossanova S. Biagio (2 Ferrara) Cannevié (5 Codigoro) Fossanova S. Marco (2 Ferrara) Caprile (5 Codigoro) Francolino (2 Ferrara) Casaglia (2 Ferrara) Gaibana (2 Ferrara) Cassana (2 Ferrara) Gaibanella (2 Ferrara) Casumaro (1 Bondeno / Cento) Gallara, Bonifiche di (5 Lagosanto, Ostellato) Cento (1) Gallo (1 Poggio Renatico) Cesta (4 Copparo) Gambulaga (3 Portomaggiore)

304 Gattola, Lago (3 Ostellato) Pomposa (5 Codigoro) Gavello (1 Bondeno) Ponte San Pietro (4 Copparo) Goara (5 Goro) Pontegradella (2 Ferrara) Gorino (5 Goro) Pontelagoscuro (2 Ferrara) Goro (5) Pontelangorino (5 Codigoro) Gradizza (4 Copparo) Pontemaodino (5 Codigoro) Gualdo (3 Voghiera) Porotto (2 Ferrara) Guarda Ferrarese (4 Ro) Porporana (2 Ferrara) Iolanda di Savoia (4) Porto Garibaldi (= Magnavacca: 5 Comacchio) Isola Bianca (2 Ferrara, alveo del Po) Portomaggiore (3) Italba (5 Mesola) Portorotta (3 Portomaggiore) Lagosanto (5) Portoverrara (3 Portomaggiore) Libolla (3 Ostellato) Puia, Dune della (5 Comacchio) Lido degli Estensi (5 Comacchio) Quacchio = oggi quartiere di Ferrara (2) Lido degli Scacchi (5 Comacchio) Quartesana (2 Ferrara) Lido delle Nazioni (5 Comacchio) Quartiere (3 Portomaggiore) Lido di Pomposa (5 Comacchio) Ravalle (2 Ferrara) Lido di Spina (5 Comacchio) Rero (4 Tresigallo) Lido di Volano (5 Comacchio) Ripapersico (3 Portomaggiore) Longastrino (3 Argenta) Rivana = oggi borgata di Ferrara (2) Madonna Boschi (1 Poggio Renatico) Ro (4) Malborghetto di Boara (2 Ferrara) Roncodigà (4 Tresigallo) Malcantone (1 Bondeno) Rotta Zambusi (5 Comacchio) Marozzo (5 Lagosanto) Rovereto (3 Ostellato) Marrara (2 Ferrara) Ruina (4 Ro) Masi S. Giacomo (3 Masi Torello) Runco (3 Portomaggiore) Masi Torello (3) Sabbioncello San Pietro (4 Copparo) Massafiscaglia (4) Sabbioncello San Vittore (4 Copparo) Massenzatica (5 Mesola) Sabbioni (2 Ferrara) Medelana (3 Ostellato) Saletta (4 Copparo) Mendica (5 Mesola) Salvatonica (1 Bondeno) Mesola (5) Sammartina (2 Ferrara) Mesola, Bosco della (5 Mesola) San Bartolo (2 Ferrara) Mezzano (3-5 ampio territorio compreso nei San Bartolomeo in Bosco (2 Ferrara) Comuni di Argenta, Comacchio, Ostellato, San Biagio (3 Argenta) Portomaggiore) San Carlo (1 Sant’Agostino) Mezzogoro (5 Codigoro) San Giovanni (3 Ostellato) Migliarino (4) San Giuseppe (5 Comacchio) Migliaro (4) San Martino (2 Ferrara) Mizzana (2 Ferrara) San Nicolò (3 Argenta) Monestirolo (2 Ferrara) San Vito (3 Ostellato) Montesanto (3 Voghiera) Sandolo (3 Portomaggiore) Monticelli (5 Mesola) Sanguettola (1 Poggio Renatico) Mura Estensi = Ferrara (2) Sant'Agostino (1) Ospital Monacale (3 Argenta) Sant’Egidio (2 Ferrara) Ospitale (1 Bondeno) Santa Bianca (1 Bondeno) Ostellato (3) Santa Giustina (5 Mesola) Palmirano (2 Ferrara) Santa Maria Codifiume (3 Argenta) Panfilia, Foresta (1 Sant’Agostino) Scortichino (1 Bondeno) Pescara (2 Ferrara) Serravalle (4 Berra) Pilastri (1 Bondeno) Settepolesini (1 Bondeno) Poggetto (2 Ferrara) Spinazzino (2 Ferrara) Poggio Renatico (1) Stellata (1 Bondeno)

305 Taglio della Falce (5 Goro) Valle Santa (3 Argenta) Tamara (4 Copparo) Valli di Comacchio (3-5 ampio territorio com- Tieni (4 Massafiscaglia) preso nei comuni di Comacchio e Argenta) Torbiera (5 Codigoro) Valpagliaro (4 Formignana) Torre Abate (5 Mesola) Vene di Bellocchio (5 Comacchio) Torre Fossa (2 Ferrara) Verginese (3 Portomaggiore) Torre Palù (5 Goro) Vigarano Mainarda (1) Traghetto (3 Argenta) Vigarano Pieve (1 Vigarano Mainarda) Trava (3 Portomaggiore) Villanova (2 Ferrara) Traversante, Bosco del (3 Argenta) Voghenza (3 Voghiera) Tresigallo (4) Voghiera (3) Uccellino (1 Ferrara / Poggio Renatico) Volania (5 Comacchio) Vaccolino (5 Comacchio) Volano (5 Codigoro) Valle Bertuzzi (5 Comacchio) Zenzalino (4 Copparo) Valle Isola (5 Comacchio) Zerbinate (1 Bondeno) Valle Lepri, Idrovora (5 Comacchio) Zocca (4 Ro) Valle Pega (5 Comacchio)

306 1.

307 2.

308 3.

309 4.

310 5.

311

INDICE

Presentazione p. 7 1. Introduzione » 9 Origine ed evoluzione del territorio ferrarese » 9 Clima » 10 Bioclima » 11 Fitoclima » 11 Classificazione ecoregionale » 12 Pedologia » 13 I suoli » 14 Il paesaggio » 15 Storia delle esplorazioni floristiche » 18 Gli erbari » 20 L’Erbario Estense » 20 L’Erbario Campana » 20 L’Erbario Storico Felisi » 20 L’Erbario Moderno » 21 Cause della scomparsa o rarefazione di taxa segnalati in precedenza » 21 Elenco delle specie presenti nell’Erbario Storico Felisi non più segnalate di recente » 22 Variazioni della flora negli ultimi due secoli » 23

2. Elenco della flora ferrarese » 24 Nomenclatura » 24 Lista dei nomi » 24 Status di presenza » 24 Esotiche e Introdotte » 25 Ambienti di vita » 25 Elemento corologico » 26 Forma biologica » 27 Località e riferimenti » 27 Atlante » 28

3. Alcune considerazioni conclusive » 265 3.1 Lo status di presenza e l’incremento delle conoscenze » 265 3.2 Piante autoctone ed esotiche » 266 3.3 Le piante scomparse » 267 3.4 Le novità per la flora del Ferrarese » 271 3.4.1 Le novità inedite desunte dagli erbari antichi » 271 3.2.2 Le novità derivanti dalle ricerche recenti » 272 3.5 Alcune osservazioni sulle forme biologiche » 272 3.6 Alcune piante notevoli per la flora regionale » 275 3.7 Lo spettro corologico della flora ferrarese » 277

313 3.8 Gli ambienti e la flora » 278

4. Quadro sintassonomico della vegetazione della provincia di Ferrara » 281 Vegetazione acquatica » 281 Vegetzione palustre » 282 Vegetazione dei muri » 282 Vegetazione pioniera terofitica e infestante » 282 Vegetazione delle spiagge e degli ambienti alofili » 283 Vegetazione prativa » 284 Vegetazione perenne nitrofila e ruderale » 285 Vegetazione arbustiva e arborea » 285

5. Bibliografia » 287

6. Elenco alfabetico dei toponimi citati con riferimento alle mappe dei comuni » 304 Toponimi dei comuni dell’Alto Ferrarese » 307 Toponimi del comune di Ferrara » 308 Toponimi dei comuni del Medio Ferrarese Sud » 309 Toponimi dei comuni del Medio Ferrarese Nord » 310 Toponimi dei comuni della costa ferrarese » 311

314 APPUNTI APPUNTI APPUNTI APPUNTI APPUNTI Finito di stampare nel mese di aprile 2014 per A. Longo Editore in Ravenna da Edizioni Moderna