DOLENTIUM HOMINUM N. 74 – anno XXV – N. 2, 2010

RIVISTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER GLI OPERATORI SANITARI (PER LA PASTORALE DELLA SALUTE)

DIREZIONE CORRISPONDENTI

S.E. MONS.ZYGMUNT ZIMOWSKI, Direttore BAUTISTA P. M ATEO, Bolivia S.E. MONS. JOSÉ L. REDRADO, O.H., Redattore Capo CASSIDY MONS.J.JAMES, U.S.A. DELGADO DON RUDE, Spagna GOUDOTE P. B ENOIT, Costa d’Avorio LEONE PROF.SALVINO, Italia PALENCIA P. J ORGE, Messico PEREIRA DON GEORGE, India COMITATO DI REDAZIONE VERLINDE SIG.A AN, Belgio WALLEY PROF.ROBERT, Canada BENEDETTINI P. C IRO BOLIS DR.A LILIANA CUADRON SR.AURELIA D’ERCOLE DON GIOVANNI EL-HACHEM DR.A MAYA GRIECO P. G IANFRANCO HONINGS P. B ONIFACIO IRIGOYEN MONS.JESÚS TRADUTTORI JOBLIN P. J OSEPH MAGNO DON VITO CHALON DR.A COLETTE NEROZZI-FRAJESE DR.A DINA CASABIANCA SIG.A STEFANIA PLACIDI ING.FRANCO FARINA SIG.A ANTONELLA SANDRIN P. L UCIANO FFORDE PROF.MATTHEW TADDEI MONS.ITALO QWISTGAARD SIG.GUILLERMO

Direzione, Redazione, Amministrazione: PONTIFICIO CONSIGLIO PER GLI OPERATORI SANITARI (PER LA PASTORALE DELLA SALUTE) CITTÀ DEL VATICANO; Tel. 06.698.83138, 06.698.84720, 06.698.84799 - Fax: 06.698.83139 www.healthpastoral.org -e-mail:[email protected]

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In copertina: Vetrata di P. Costantino Ruggeri

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XXV ANNIVERSARIO DELL’ISTITUZIONE 43 Saluto del Cardinale DEL PONTIFICIO CONSIGLIO Javier Lozano Barragán PER GLI OPERATORI SANITARI 44 Saluto del Cardinale Dionigi Tettamanzi XVIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO CITTÀ DEL VATICANO, 9-10-11 FEBBRAIO 2010 46 La festa di Nostra Signora di Lourdes S.E. Mons. Jacques Perrier 6 Omelia del Santo Padre Benedetto XVI durante la Celebrazione Eucaristica 47 Nel XXV anniversario del Motu Proprio tenutasi nella Basilica Vaticana, “Dolentium Hominum” in occasione della XVIII Giornata S.Em.za Card. Fiorenzo Angelini Mondiale del Malato, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes 56 Date storiche per ricordare e celebrare S.E. Mons. José L. Redrado 9 Cronaca del XXV anniversario dell’Istituzione del Pontificio Consiglio 58 Intervento di Suor per gli Operatori Sanitari M. Camino Agós Munárriz e delle celebrazioni per la 2 XVIII Giornata Mondiale del Malato 62 Saluto del Dott. J.M. Simón Castellví Presidente della FIAMC 12 Commemorazione della Lettera Apostolica Salvifici Doloris 62 Saluto del Dott. Uroda del Venerabile Giovanni Paolo II sul significato cristiano della sofferenza 63 Saluti di Padre Place umana: introduzione e saluti S.E. Mons. Zygmunt Zimowski 64 Nella sua storia, il futuro del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari 14 Bibbia e teologia sulla sofferenza Prof. Franco Splendori S.E. Mons. Gianfranco Ravasi 67 Frutti pastorali della 20 Il dolore e la sofferenza nell’induismo Giornata Mondiale del Malato. Dr. Arvind Singhal Il caso della Corea Prof. Thomas Hong-Soon Han 23 Il dolore e la sofferenza nell’esperienza del cappellano 70 I frutti pastorali della P. Rudesindo Delgado Pérez Giornata Mondiale del Malato negli Stati Uniti d’America 26 Il dolore e la sofferenza S.E. Mons. William Murphy nell’esperienza del medico Dott. Antonino Bagnato XXIII CONGRESSO MONDIALE DELLA FIAMC 28 Esperienza di un’infermiera LOURDES, 6-9 MAGGIO 2010 in un reparto di oncologia Sig.ra Cristina Ledda 74 Messaggio del Cardinale Tarcisio Bertone 31 Il significato della sofferenza 74 Intervento di S.E. di Giovanni Paolo II Mons. Zygmunt Zimowski per la Chiesa e per il mondo al XXIII Congresso Mondiale Dr. Carl A. Anderson della FIAMC (Federazione Internazionale delle Associazioni 35 Hanno un senso il dolore e la sofferenza dei Medici Cattolici) per l’uomo contemporaneo? S.Em.za Card. Angelo Comastri 78 Saluto del Dott. J.M. Simón Castellví Presidente della FIAMC 42 Commemorazione del Motu Proprio “Dolentium Hominum” di Giovanni Paolo II, istitutivo Le illustrazioni di questo numero della Pontificia Commissione per la sono tratte dal libro: Pastorale degli Operatori Sanitari The iconography of the Maltese Island, 1400-1900 S.E. Mons. Zygmunt Zimowski pubblicato da World Confederation of Salesian Past Pupils of Don Bosco, Lions Club Malta

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Comunicazione sulle prossime Giornate Mondiali del Malato

Il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari comunica, per un’opportuna informa- zione e una migliore programmazione delle prossime Giornate Mondiali del Malato del- l’ 11 febbraio 2011-2012-2013, i temi delle suddette Giornate. A questi temi si dovrebbero ispirare le Conferenze Episcopali di tutto il mondo per l’or- ganizzazione nelle Chiese locali della Giornata e per una diffusione capillare e tempesti- vaatutticolorochenesonointeressati. Questo Dicastero farà in modo che il Messaggio del Santo Padre venga diffuso rapida- mente ogni anno.

Itemisonoiseguenti:

2011 4 “Dalle sue piaghe siete stati guariti” (1Pt 2,24) Vedere l’uomo sofferente con lo sguardo contemplativo

2012 “Alzati e va’, la tua fede ti ha salvato” (Lc 17,19) La grazia speciale dei sacramenti della guarigione

2013 (Celebrazione in forma solenne) “Va’e anche tu fa’ lo stesso” (Lc 10,37) Il Buon Samaritano, “Far del bene a chi soffre e far del bene con la propria sofferenza”

Inoltre si comunica che il Santo Padre Benedetto XVI ha disposto che la celebrazione in forma solenne della Giornata Mondiale del Malato nel 2013 si svolgerà nel Santuario di Altötting, in Baviera (Germania).

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 XXV Anniversario dell’Istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari

XVIII Giornata Mondiale del Malato

Città del Vaticano 9-10-11 febbraio 2010 Omelia del Santo Padre Benedetto XVI durante la Celebrazione Eucaristica tenutasi nella Basilica Vaticana, in occasione della XVIII Giornata Mondiale del Malato, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes

GIOVEDÌ, 11 FEBBRAIO 2010

Signori Cardinali, gnare il cammino della Chiesa, una speciale venerati Fratelli nell’episcopato, sollecitudine per i sofferenti. Ne danno testi- cari fratelli e sorelle! monianza le migliaia di persone che si recano nei santuari mariani per invocare la Madre di I Vangeli, nelle sintetiche descrizioni della Cristo e trovano in Lei forza e sollievo. Il rac- 6 breve ma intensa vita pubblica di Gesù, atte- conto evangelico della Visitazione (cfr. Lc stano che Egli annuncia la Parola e opera 1,39-56) ci mostra come la Vergine, dopo guarigioni di malati, segno per eccellenza l’annuncio dell’Angelo, non tenne per sé il della vicinanza del Regno di Dio. Ad esem- dono ricevuto, ma partì subito per andare ad pio, Matteo scrive: “Gesù percorreva tutta la aiutare l’anziana cugina Elisabetta, che da sei Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, an- mesi portava in grembo Giovanni. Nel soste- nunciando il Vangelo del Regno e guarendo gno offerto da Maria a questa parente che vi- ogni sorta di malattie e di infermità nel popo- ve, in età avanzata, una situazione delicata lo” (Mt 4,23; cfr. 9,35). La Chiesa, cui è affi- come la gravidanza, vediamo prefigurata tut- dato il compito di prolungare nello spazio e ta l’azione della Chiesa a sostegno della vita nel tempo la missione di Cristo, non può di- bisognosa di cura. sattendere queste due opere essenziali: evan- Il Pontificio Consiglio per la Pastora- gelizzazione e cura dei malati nel corpo e le della Salute, istituito 25 anni or sono dal nello spirito. Dio, infatti, vuole guarire tutto Venerabile Papa Giovanni Paolo II, è senza l’uomo e nel Vangelo la guarigione del corpo dubbio un’espressione privilegiata di tale sol- è segno del risanamento più profondo che è lecitudine. Il pensiero va con riconoscenza al la remissione dei peccati (cfr. Mc 2,1-12). Cardinale Fiorenzo Angelini, primo Presiden- Non meraviglia, dunque, che Maria, madre e te del Dicastero e da sempre appassionato modello della Chiesa, sia invocata e venerata animatore di questo ambito di attività eccle- come Salus infirmorum, “Salute dei malati”. siale; come pure al Cardinale Javier Lozano Quale prima e perfetta discepola di suo Fi- Barragán, che fino a pochi mesi fa ha dato glio, Ella ha sempre mostrato, nell’accompa- continuità e incremento a tale servizio. Con viva cordialità rivolgo, poi, all’attuale Presi- dente, Mons. Zygmunt Zimowski, che ha as- sunto tale significativa e importante eredità, il mio saluto, che estendo a tutti gli officiali e al personale che in questo quarto di secolo han- no lodevolmente collaborato in tale ufficio della Santa Sede. Desidero, inoltre, salutare le associazioni e gli organismi che curano l’or- ganizzazione della Giornata del Malato, in particolare l’UNITALSI e l’Opera Romana Pellegrinaggi. Il benvenuto più affettuoso va naturalmente a voi, cari malati! Grazie di es- sere venuti e soprattutto della vostra preghie- ra, arricchita dall’offerta delle vostre fatiche e sofferenze. E il saluto si dirige poi agli am- malati e ai volontari collegati con noi da Lourdes, Fatima, Częstochowa e dagli altri Santuari mariani, a quanti seguono mediante

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 la radio e la televisione, specialmente dalle speranza nel Signore, non è un miracolo che case di cura o dalle proprie abitazioni. Il Si- la grazia di Dio suscita continuamente in tan- gnore Iddio, che veglia costantemente sui te persone che spendono tempo ed energie suoi figli, dia a tutti conforto e consolazione. per aiutare chi soffre? Per tutto questo noi vi- Due sono i temi principali che presenta og- viamounagioiachenondimenticalasoffe- gi la liturgia della Parola: il primo è di carat- renza, anzi, la comprende. In questo modo i tere mariano e collega il Vangelo e la prima malati e tutti i sofferenti sono nella Chiesa lettura, tratta dal capitolo finale del Libro di non solo destinatari di attenzione e di cura, Isaia, come pure il Salmo responsoriale, rica- ma prima ancora e soprattutto protagonisti vato dal cantico di lode a Giuditta. L’altro te- del pellegrinaggio della fede e della speranza, ma, che troviamo nel brano della Lettera di testimoni dei prodigi dell’amore, della gioia Giacomo, è quello della preghiera della Chie- pasquale che fiorisce dalla Croce e dalla Ri- sa per i malati e, in particolare, del sacramen- surrezione di Cristo. to a loro riservato. Nella memoria delle appa- Nel brano della Lettera di Giacomo, appe- rizioni a Lourdes, luogo prescelto da Maria na proclamato, l’Apostolo invita ad attendere per manifestare la sua materna sollecitudine con costanza la venuta ormai prossima del Si- per gli infermi, la liturgia riecheggia opportu- gnore e, in tale contesto, rivolge una partico- namente il Magnificat, il cantico della Vergi- lare esortazione riguardante i malati. Questa ne che esalta le meraviglie di Dio nella storia collocazione è molto interessante, perché ri- della salvezza: gli umili e gli indigenti, come specchia l’azione di Gesù, che guarendo i ma- tutti coloro che temono Dio, sperimentano la lati mostrava la vicinanza del Regno di Dio. 7 sua misericordia, che ribalta le sorti terrene e La malattia è vista nella prospettiva degli ulti- dimostra così la santità del Creatore e Reden- mi tempi, con il realismo della speranza tipi- tore. Il Magnificat non è il cantico di coloro ai camente cristiano. “Chi tra voi è nel dolore, quali arride la fortuna, che hanno sempre “il preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode” vento in poppa”; è piuttosto il ringraziamento (Gc 5,13). Sembra di sentire parole simili di di chi conosce i drammi della vita, ma confi- San Paolo, quando invita a vivere ogni cosa da nell’opera redentrice di Dio. È un canto in relazione alla radicale novità di Cristo, alla che esprime la fede provata di generazioni di sua morte e risurrezione (cfr. 1Cor 7,29-31). uomini e donne che hanno posto in Dio la lo- “Chi è malato, chiami presso di sé i presbiteri ro speranza e si sono impegnati in prima per- della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungen- sona, come Maria, per essere di aiuto ai fra- dolo con olio nel nome del Signore. E la pre- telli nel bisogno. Nel Magnificat sentiamo la ghiera fatta con fede salverà il malato” (Gc voce di tanti Santi e Sante della carità, penso 5,14-15). Qui è evidente il prolungamento di in particolare a quelli che hanno speso la loro Cristo nella sua Chiesa: è ancora Lui che agi- vita tra i malati e i sofferenti, come Camillo sce, mediante i presbiteri; è il suo stesso Spi- de Lellis e Giovanni di Dio, Damiano de Veu- rito che opera mediante il segno sacramentale ster e Benedetto Menni. Chi rimane a lungo dell’olio; è a Lui che si rivolge la fede, vicino alle persone sofferenti conosce l’ango- espressa nella preghiera; e, come accadeva al- scia e le lacrime, ma anche il miracolo della le persone guarite da Gesù, a ogni malato si gioia, frutto dell’amore. può dire: la tua fede, sorretta dalla fede dei La maternità della Chiesa è riflesso dell’a- fratelli e delle sorelle, ti ha salvato. more premuroso di Dio, di cui parla il profe- ta Isaia: “Come una madre consola un figlio, /cosìioviconsolerò;/aGerusalemmesare- te consolati” (Is 66,13). Una maternità che parla senza parole, che suscita nei cuori la consolazione, una gioia intima, una gioia che paradossalmente convive con il dolore, con la sofferenza. La Chiesa, come Maria, custo- disce dentro di sé i drammi dell’uomo e la consolazione di Dio, li tiene insieme, lungo il pellegrinaggio della storia. Attraverso i seco- li, la Chiesa mostra i segni dell’amore di Dio, che continua a operare cose grandi nelle per- sone umili e semplici. La sofferenza accetta- ta e offerta, la condivisione sincera e gratuita, non sono forse miracoli dell’amore? Il corag- gio di affrontare il male disarmati – come Giuditta –, con la sola forza della fede e della

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Da questo testo, che contiene il fondamen- Chiesa, è una gioia sulla terra e nel cielo, è to e la prassi del sacramento dell’Unzione dei una primizia di vita eterna. malati, si ricava al tempo stesso una visione Cari amici, come ho scritto nell’Enciclica del ruolo dei malati nella Chiesa. Un ruolo at- Spe salvi, “la misura dell’umanità si determi- tivo nel “provocare”, per così dire, la preghie- na essenzialmente nel rapporto con la soffe- ra fatta con fede. “Chi è malato, chiami i pre- renza e col sofferente. Questo vale per il sin- sbiteri”. In questo Anno Sacerdotale, mi pia- golo come per la società” (n. 30). Istituendo ce sottolineare il legame tra i malati e i sacer- un Dicastero dedicato alla Pastorale Sanitaria, doti, una specie di alleanza, di “complicità” la Santa Sede ha voluto offrire il proprio con- evangelica. Entrambi hanno un compito: il tributo anche per promuovere un mondo più malato deve “chiamare” i presbiteri, e questi capace di accogliere e curare i malati come devono rispondere, per attirare sull’esperien- persone. Ha voluto, infatti, aiutarli a vivere za della malattia la presenza e l’azione del Ri- l’esperienza dell’infermità in modo umano, sorto e del suo Spirito. E qui possiamo vede- non rinnegandola, ma offrendo a essa un sen- re tutta l’importanza della pastorale dei mala- so. Vorrei concludere queste riflessioni con ti, il cui valore è davvero incalcolabile, per il un pensiero del Venerabile Papa Giovanni bene immenso che fa in primo luogo al mala- Paolo II, che egli ha testimoniato con la pro- to e al sacerdote stesso, ma anche ai familiari, pria vita. Nella Lettera apostolica Salvifici do- ai conoscenti, alla comunità e, attraverso vie loris egli ha scritto: “Cristo allo stesso tempo ignote e misteriose, a tutta la Chiesa e al mon- ha insegnato all’uomo a far del bene con la 8 do. In effetti, quando la Parola di Dio parla di sofferenza e a far del bene a chi soffre.In guarigione, di salvezza, di salute del malato, questo duplice aspetto egli ha svelato fino in intende questi concetti in senso integrale, non fondo il senso della sofferenza” (n. 30). Ci separando mai anima e corpo: un malato gua- aiuti la Vergine Maria a vivere pienamente rito dalla preghiera di Cristo, mediante la questa missione.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Cronaca del XXV anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e delle celebrazioni per la XVIII Giornata Mondiale del Malato

Il Simposio La mostra di pittura religioni sulla sofferenza pre- Internazionale sentate dal Prof. Gianfranco di Nella mattinata, durante una Segni per l’Ebraismo, dal Dott. Oltre 600 persone prove- pausa del Simposio, ha avuto Arvind K. Singhal per l’indui- nienti da 47 nazioni hanno sa- anche luogo, nell’atrio della smo, dal Dott. Abdellah Re- lutato, il 9 febbraio scorso nel- SalaPaoloVI,ilvernissage douane per l’Islam e dal Vene- l’Aula Nuova del Sinodo, l’i- della mostra di pittura dedicata rabile Huei Kai per il Buddi- naugurazione del Simposio In- al rapporto fra il Venerabile smo. La dissertazione su “Sof- ternazionale e gli altri eventi Giovanni Paolo II e la sofferen- ferenza e dolore dal punto di organizzati, nella Città del Va- za. All’inaugurazione dell’e- vista delle culture asiatiche” ticano e a Roma, dal Pontificio sposizione, curata dalla della Prof.ssa Mei Ching Consiglio per gli Operatori Sa- Prof.ssa Maria Grazia Splen- Chen dell’Università Cattolica 9 nitari (per la Pastorale della dori, Docente di Comunicazio- di Fu Jen (Repubblica di Cina) Salute) per celebrare il XXV ne alla LUMSA, erano presen- ha quindi preceduto la Tavola anniversario della propria isti- ti numerose autorità, tra le qua- Rotonda animata da operatori tuzione e la XVIII Giornata li il Cardinale Angelo Sodano, sanitari e malati, moderata da Mondiale del Malato (GMM): ex Segretario di Stato vatica- Monsignor Armando Brambil- una nutrita serie di manifesta- no, i Ministri della Sanità della la. Vi hanno partecipato, fra gli zioni della durata di tre giorni, Polonia, Onorevole Ewa Ko- altri, Padre Rude Delgado e il incentrata sul Messaggio di pacz, e della Repubblica di Ci- Dott. Antonino Bagnato. Il Sua Santità Papa Benedetto na (Taiwan), Onorevole Chih- Dottor Carl Anderson, Cava- XVI per la GMM 2010 e, di Liang Yaung, gli Ambasciatori liere Supremo della Fondazio- conseguenza, intitolata: “La presso la Santa Sede della Re- ne Cavalieri di Colombo, ha Chiesa al servizio dell’amore pubblica Italiana, Dott. Anto- quindi parlato del significato per i sofferenti”. nio Zanardi Landi, della Slo- della sofferenza di Papa Gio- “A 25 anni di distanza, è do- venia, Dott. Ivan Rebernik, e vanni Paolo II per la Chiesa e veroso ma anche proficuo – ha di Taiwan, Larry Yu-Yuan per il Mondo. rilevato l’Arcivescovo Zyg- Wang. Con loro i Superiori e Il giorno seguente la giorna- munt Zimowski, Presidente del gli Officiali del Dicastero, a ta si è aperta con una visita e la Dicastero, durante il discorso partire da Monsignor Zimow- celebrazione di una Liturgia inaugurale – rileggere, con la ski, e dai Monsignori José L. Eucaristica, davanti alla tomba dovuta attenzione la Lettera Redrado, OH, e Jean Marie del Venerabile Papa Giovanni Apostolica Salvifici Doloris sul Mupendawatu, rispettivamente Paolo II. È proseguita con significato cristiano della sof- Segretario e Sottosegretario. l’appassionato intervento del ferenza, emanata dal Venerabi- Come era stato illustrato du- primo Presidente del Pontificio le Giovanni Paolo II in data 11 rante la conferenza stampa di Consiglio per gli Operatori Sa- febbraio 1984 e della quale si presentazione del Simposio e nitari, il Cardinale Fiorenzo celebra il XXV anniversario della GMM 2010, tenuta il 6 Angelini, e con i contributi di proprio quest’anno”. Una Let- febbraio presso la Sala Stampa Sua Eminenza il Cardinale tera Apostolica che, insieme al della Santa Sede, l’esposizione Dionigi Tettamanzi, Arcive- Motu Proprio Dolentium Ho- ha compreso 28 opere a tecni- scovo di Milano nonché Assi- minum dell’anno seguente e, ca mista del pittore Francesco stente Ecclesiastico Nazionale successivamente, alla Costitu- Guadagnuolo ed è stata ideata dell’Associazione Medici Cat- zione Apostolica come una mostra a carattere tolici Italiani, del Ministro ita- del 1988, costituisce uno dei itinerante. liano della Salute, Prof. Fer- documenti fondanti del Pontifi- Nel prosieguo del Simposio ruccio Fazio e del Sindaco di cio Consiglio. Ed è stato pro- hanno riscosso grande interes- Roma, On. Gianni Alemanno. prio sull’“ampiezza e l’effica- se numerosi fra gli interventi, a Dopo la lettura del messag- cia dell’impatto reale” della partire da quello dell’Arcive- gio del Cardinale Javier Loza- Salvifici Doloris “sulla vita scovo Gianfranco Ravasi, Pre- no Barragàn, il secondo Presi- della Chiesa nella sua varia ed sidente del Pontificio Consi- dente del Dicastero in termini articolata struttura, in rapporto glio della Cultura, e del Cardi- cronologici, purtroppo impos- alla pastorale del mondo della nale Angelo Comastri, Arci- sibilitato per motivi di salute, il sofferenza, della malattia e del- prete della Basilica di San Pie- Cardinale Angelini e il Segre- la salute” che si è articolata la tro. Molto seguite anche le sin- tario del Dicastero Monsignor prima giornata del Simposio. tesi dei punti di vista di altre Redrado hanno illustrato il

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 percorso compiuto dal Pontifi- attività pastorali nell’ambito Santo Padre. “Il pensiero va cio Consiglio nel suo quarto di della salute, della formazione con riconoscenza – ha prose- secolo di vita. La parola è degli agenti e degli operatori al guito – al Cardinale Fiorenzo quindi passata ai rappresentan- pari del Coordinamento degli Angelini, primo Presidente del ti degli operatori sanitari catto- oltre 117.000 centri di sanità Dicastero e da sempre appas- lici. Tra questi si segnalano: cattolici attivi nel mondo. sionato animatore di questo Suor Maria del Camino Agòs, ambito di attività ecclesiale; Superiora Generale delle Suo- come pure al Cardinale Javier re Ospedaliere del Sacro Cuo- Il concerto Lozano Barragán, che fino a re di Gesù, il Dott. José Maria pochi mesi fa ha dato conti- Simón Castellví, Presidente Nel tardo pomeriggio del 10 nuità e incremento a tale servi- della FIAMC (Federazione In- febbraio è stata la volta dell’at- zio. Con viva cordialità rivol- ternazionale delle Associazioni teso concerto di musica classi- go, poi – ha continuato il San- dei Medici Cattolici), il Prof. ca, tenuto nell’Aula Paolo VI, to Padre – all’attuale Presiden- Piero Uroda, Presidente della alla presenza anche di numero- te, Mons. Zygmunt Zimowski, FIPC (Federazione Internazio- si malati, volontari e operatori che ha assunto tale significati- nale dei Farmacisti Cattolici), sanitari, nonché di molti pre- va e importante eredità, il mio la Sig.ra Marylee Meehan, lati a partire dal Cardinale Re- saluto, che estendo a tutti gli Presidente del CICIAMS (Co- nato Martino, Presidente Eme- Officiali e al personale che in mitato Internazionale Cattolico rito del Pontificio Consiglio questo quarto di secolo hanno delle Infermiere e Assistenti Giustizia e Pace. lodevolmente collaborato in Medico-Sociali), Padre Mi- Curato dalla Prof.ssa Silvia tale ufficio della Santa Sede. chael Place, Presidente del- Fiorito, l’appuntamento è sta- Desidero, inoltre, salutare le 10 l’AISAC (Associazione Inter- to presentato con sentimento e associazioni e gli organismi nazionale delle Istituzioni Sa- partecipazione dalla Sig.ra che curano l’organizzazione nitarie Cattoliche), il Prof. Claudia Koll, che ha fra l’altro della Giornata del Malato, in Franco Splendori, Presidente letto brani di documenti e di particolare l’UNITALSI e l’O- dell’AMCI (Associazione Me- lettere del Venerabile Giovan- pera Romana Pellegrinaggi. Il dici Cattolici Italiani) di Roma. ni Paolo II, e ha preso il via benvenuto più affettuoso va Gli ottimi frutti prodotti dal- con le raffinate esecuzioni del naturalmente a voi, cari mala- la Giornata Mondiale del Ma- duo pianistico composto dal ti! Grazie di essere venuti e so- lato, giunta dunque quest’anno tedesco Rolf-Peter Wille e dal- prattutto della vostra preghie- alla sua XVIII edizione, sono la taiwanese Lina Yeh. Sono ra, arricchita dall’offerta delle stati poi presentati in un’appo- quindi saliti sul palco prima i vostre fatiche e sofferenze. E il sita Tavola Rotonda, moderata giovanissimi del “Very young saluto si dirige poi agli amma- dal Cardinale Paul Poupard, project” dell’Accademia di lati e ai volontari collegati con Presidente Emerito del Pontifi- Santa Cecilia, e quindi i loro noi da Lourdes, Fatima, Czę- cio Consiglio della Cultura. È colleghi, di qualche anno più stochowa e dagli altri Santuari stata animata da: P. Sebastian anziani, della Junior Orchestra mariani, a quanti seguono me- Matecki, O.S.P.P.E., Custode dello storico Conservatorio ca- diante la radio e la televisione, del Monastero di Czestochowa pitolino: giovani di grande ta- specialmente dalle case di cura (Polonia), il Prof. Thomas lento e preparazione che han- o dalle proprie abitazioni. Il Si- Hong-Soon Han, Presidente no rapidamente conquistato il gnore Iddio, che veglia costan- del “Catholic Lay Apostolate pubblico in sala. temente sui suoi figli, dia a tut- Council” della Corea, Mons. ti conforto e consolazione” ha Wilson Philip Edward, Presi- inoltre sottolineato Sua Santità dente della Conferenza Epi- La XVIII Giornata Papa Benedetto XVI. scopale Australiana, Mons. Mondiale del Malato Nel pomeriggio ha avuto William F. Murphy, Vescovo luogo l’attesa processione “aux Incaricato della Pastorale Sani- Giovedì 11 febbraio è stato flambeau” per via della Conci- taria (USA), l’Abbé Marcel interamente dedicato alla liazione con il Reliquiario di Akmel, Responsabile della Pa- XVIII Giornata Mondiale del Santa Bernadette e la Statua storale Sanitaria (Costa d’Avo- Malato (GMM). L’evento, ce- della Madonna di Lourdes, rio), Mons. Rafael Martinez lebrato per la prima volta Lour- aperta dalla Fanfara della Poli- Sainz, Vescovo Incaricato del- des, ha preso il via dall’arrivo zia di Stato e conclusasi in la Pastorale Sanitaria (Messi- delle Reliquie di Santa Berna- Piazza San Pietro. In prima fila, co) e il Prof. Domenico Ardui- dette in Vaticano.Alle 10.30, in subito dopo i malati accompa- ni, Vice-Commissario Magi- S. Pietro, ha avuto luogo la gnati da infermiere, volontari e strale dell’Associazione dei Messa presieduta da Sua San- volontarie, hanno preso posto Cavalieri Italiana del Sovrano tità Papa Benedetto XVI. il Presidente del Dicastero, Ar- Militare Ordine di Malta “Il Pontificio Consiglio per civescovo Zimowski, il Segre- (ACISMOM). la Pastorale della Salute, isti- tario, Monsignor Redrado, il Al termine del Simposio è tuito 25 anni or sono dal Vene- Sotto-Segretario, Monsignor stato quindi enunciato, da Mon- rabile Papa Giovanni Paolo II, Jean-Marie Mupendawatu, in- signor Zimowski, l’Atto Solen- è senza dubbio un’espressione sieme ai vertici nazionali e ro- ne con il quale si sono ribaditi privilegiata” della sollecitudi- mani dell’UNITALSI (Unione gli impegni del Dicastero, a ne della Chiesa per i malati e i Nazionale Italiana Trasporto partire dalla promozione delle sofferenti, ha sottolineato il Ammalati a Lourdes e Santuari

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Internazionali), che ha curato senti una rappresentanza delle La delegazione ha visitato i con grande perizia la logistica Suore Ancelle della Sacra Fa- ricoverati di numerosi reparti, dell’intera Giornata. Tra questi miglia e delle Francescane di fermandosi più volte a pregare vi erano il Dott. Salvatore Pa- Nostra Signora delle Vittorie, conimalatieilpersonale gliuca, Vicepresidente Nazio- che prestano la propria opera al ospedaliero. In un incontro nale, e il Dott. Alessandro Pin- San Pietro. Oltre al Segretario con una rappresentanza dei di- na, responsabile di Roma. del Dicastero Monsignor Re- rigenti della struttura sanitaria Come preannunciato, alla fi- drado, numerose sono state le e della cappellania, affidata ai ne del Rosario e davanti anche personalità dei Fatebenefratelli Camilliani, il Presule ha quindi ad autorità civiche e civili, presenti. Tra queste il Padre rivolto parole di grande ap- quali il Sindaco di Roma, On. Provinciale, M.R. Fra Pietro prezzamento per il lavoro Alemanno, Sua Santità si è af- Cicinelli, il Direttore Generale svolto dagli operatori sanitari e facciato dalla finestra del suo degli Ospedali della Provincia ribadito come l’impegno nel studio per la benedizione. An- Romana, Fra Gerardo D’Auria, campo medico possa essere che il Santo Padre teneva an- il Superiore Generale dell’O- definito una “vocazione” più che lui davanti a sé il “flam- spedale San Pietro, Fra Miche- che una “professione” incen- beau” (la caratteristica candela le Montemurri, e il Sovrinten- trata sull’assistenza e la cura accesa). La conclusiva serie di dente Sanitario, Dott. Giovanni del malato. Ha poi visitato i fuochi artificiali è stata di Roberti. luoghi più antichi dell’antico grande spettacolarità e ha in- La successiva visita, all’O- Arcispedale di Santo Spirito, fiammato di luci e colori, così spedale Madre Giuseppina la prima struttura del genere, in come di speranza, molti cuori, Vannini, in via dell’Acqua Bul- Italia e forse nel mondo, ope- Piazza San Pietro e diversi altri licante, è stata svolta il 6 feb- rativa quasi senza interruzione quartieri della città. braio e condotta da Monsignor dall’inizio del XIII secolo. Do- 11 Redrado. Questi ha ribadito, po aver compiuto una visita al durante la sua omelia, la figura Santa Lucia, il Presidente e il Le visite pastorali ai malati del Buon Samaritano e la chia- Segretario del Dicastero si so- dei nosocomi capitolini mata a seguirne l’esempio per no recati all’Ospedale Fatebe- tutti i battezzati e soprattutto nefratelli l’8 marzo, in occa- In concomitanza col 25º an- per il personale della Chiesa, sione della festa del fondatore niversario del Pontificio Con- offrendo un servizio alle perso- dell’Ordine Ospedaliero, San siglio per gli Operatori Sanita- ne malate che è soccorso, vici- Giovanni di Dio. ri e della XVIII Giornata Mon- nanza e, laddove possibile, sol- Il 23 aprile, l’Arcivescovo diale del Malato, ha avuto luo- lievo e cura. Hanno partecipato Zimowski, accompagnato dal go una serie di visite pastorali alla Messa e alla visita ai repar- Sottosegretario Mons. Jean- negli ospedali romani. ti, i responsabili del nosocomio Marie Mupendawatu, ha effet- La prima, guidata da Monsi- e della locale Scuola Infermie- tuato una visita al Policlinico gnor Zimowski, è stata effet- ristica gestita dalle Figlie di Universitario di Tor Vergata. Si tuata al San Pietro di via Cassia San Camillo. è recato in vari reparti e, come il 28 gennaio scorso. È stata ar- Una Roma innevata, come nella altre occasioni, ha cerca- ticolata in una Liturgia Eucari- di rado accade, ha poi caratte- to di portare conforto e ha pre- stica seguita da un incontro con rizzato la visita pastorale al- gato con i malati. Più tardi nel- il personale ospedaliero e una l’Ospedale Santo Spirito in la mattinata si è incontrato con visita ad alcuni reparti. Oltre ai Sassia di Monsignor Zimow- i dirigenti e i rappresentanti di malati, ai ricercatori, agli ope- ski, Monsignor Redrado e di tutte le realtà del nosocomio ratori e ai volontari, erano pre- Monsignor Dariusz Giers. universitario.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Commemorazione della Lettera Apostolica Salvifici Doloris del Venerabile Giovanni Paolo II sul significato cristiano della sofferenza umana: introduzione e saluti

9 FEBBRAIO 2010

1. È per me una grande gioia tiche odierne e future del mon- sa” (Col 1,24; Dolentium Ho- dare il benvenuto a ciascuno di do sanitario cui i credenti di minum 1), così esordisce la voi tutti, presenti a questa ceri- oggi come quelli di domani Lettera Apostolica. monia di apertura delle cele- sono chiamati a confrontarsi 5. Il documento, primo sui brazioni della XVIII Giornata coerentemente alla loro fede in generis come afferma il Card. Mondiale del Malato e del Cristo. Fiorenzo Angelini, consta XXV anniversario dell’istitu- 4. In questo compito, onero- principalmente di due parti che zione della Pontificia Com- so e gradevole allo stesso tem- affrontano rispettivamente gli missione della Pastorale per gli po, saremo guidati da eminenti aspetti antropologico-teologici 12 Operatori Sanitari, divenuto personalità del mondo eccle- la prima, e teologico-pastorali poi Pontificio Consiglio. siale e culturale, da illustri e la seconda. Riguardo alla di- 2. Tali celebrazioni, come è competenti studiosi ed esperti mensione antropologico-teolo- ormai di consueto, si svolge- in diversi ambiti del sapere. Ci gico, la Salvifici Doloris rileva ranno secondo un programma illustreranno la profonda ric- subito quanto la sofferenza sia distribuito su tre giorni di stu- chezza antropologica, teologi- radicata nell’esistenza terrena dio e di riflessione, di testimo- ca e pastorale del documento dell’uomo, tanto da esserne in- nianze e di confronto, scanditi oggi in auge alla nostra atten- separabile (n. 2). La realtà del- da intensi momenti di cultura e zione, partendo dai fondamen- la sofferenza umana, inoltre, di devozione che culmineran- ti biblici e teologici, chiaman- oltrepassa i soli ambiti della no nella solenne Celebrazione do a confronto l’esperienza medicina e della psicologia Eucaristica dell’11 febbraio, delle grandi religioni mondiali nella misura in cui essa è pluri- memoria liturgica della Beata nonché la cultura contempora- dimensionale (nn. 4-5). Quasi Vergine Maria, Nostra Signora nea, per cogliere in esse il con- in forma descrittiva, il Santo di Lourdes. tributo al significato della sof- Padre si sofferma sul “mondo 3. La giornata odierna, se- ferenza e del dolore. Le testi- della sofferenza” (nn. 5-8) per condo il previsto programma, monianze degli operatori sani- constatare che, inevitabilmen- sarà dedicata alla commemo- tari riguardo al lavoro per e te, il soffrire umano spinge alla razione della Lettera Apostoli- con i sofferenti in loro cura ar- “ricerca della risposta all’inter- ca Salvifici Doloris sul signifi- ricchiranno immancabilmente rogativo sul senso della soffe- cato della sofferenza, emanata la nostra riflessione e com- renza” (nn. 9-13). La ricerca dal Venerabile Giovanni Paolo prensione della tempestività e del perché non si ferma soltan- II in data 11 febbraio 1984 e fecondità della Salvifici Dolo- to alla causa del dolore, ma an- della quale si conclude il XXV ris in questi ultimi 25 anni. La che e fondamentalmente alla proprio questo anno. A 25 anni nostra conoscenza e valutazio- sua finalità. Di qui la significa- di distanza, è doveroso ma an- ne, tuttavia, sarebbero incom- tiva insistenza del documento che proficuo tanto al Pontifi- plete senza uno sguardo, in un pontificio sul libro biblico di cio Consiglio per gli Operatori certo modo ammirato e ricono- Giobbe. Sanitari quanto alla Chiesa tut- scente, alla persona cui siamo Siccome una risposta pura- ta intera soffermarsi a rilegge- tutti debitori dell’odierna lieta mente teorica rimane insuffi- re, con la dovuta attenzione, il commemorazione: il Venerabi- ciente, viene subito offerta la documento pontificio e chie- le Giovanni Paolo II, che ci ha rispostadatadaCristoattraver- dersi quali siano state l’am- regalato la perla che ci accin- so la sua stessa vita, in partico- piezza e l’efficacia del suo im- giamo a scrutare con grande lare nella sua passione, morte e patto reale sulla vita della attenzione. La Salvifici Dolo- risurrezione: in Gesù Cristo, la Chiesa nella sua varia e artico- ris non reca solo la sua firma sofferenza è vinta dall’amore lata struttura, in rapporto alla materiale: essa trasuda soprat- (nn. 14-18). Infatti, Cristo “sof- pastorale del mondo della sof- tutto della sua intima esperien- fre volontariamente ed inno- ferenza, della malattia e della za di sofferenza profondamen- centemente” (n. 18). In tal mo- salute. Inoltre diventa impera- te vissuta e trasformata, sulla do, la sofferenza è da Lui tra- tivo, dopo un quarto di secolo, scia di San Paolo, in fecondità sformata in strumento redenti- fare il raffronto tra le sfide di spirituale: “Completo nella vo: da sterile e maledetta, essa ieri cui intendeva rispondere la mia carne... quello che manca diventa così feconda da farci Salvifici Doloris,ilcammino ai patimenti di Cristo, in favo- meritare perdono e salvezza. finora percorso e le problema- re del suo corpo che è la Chie- A questo punto, il documen-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 to passa alla lettura cristiana vifici Doloris, riportiamo la te- non nella fede, tale pacificante della sofferenza umana e con- stimonianza di Sua Eminenza risposta agli interrogativi su- testualmente viene ripresa la Reverendissima il Card. Fio- premi dell’esistenza?” (Gio- dottrina di San Paolo secondo renzo Angelini, allora assisten- vanni Paolo II, Discorso ai cui, in quanto partecipi delle te ecclesiastico dell’Associa- partecipanti al Congresso sofferenze di Cristo (nn. 19- zione dei Medici Cattolici Ita- Mondiale dei Medici Cattolici, 24), noi portiamo nel nostro liani e futuro primo Presidente 6, 1982). corpo la morte di Cristo, affin- del Dicastero Pontificio della Negli ultimi decenni, la ri- ché la sua vita si manifesti nel PastoralepergliOperatoriSa- flessione si è allargata per ab- nostro corpo (n. 20). nitari. Nella sua presentazione bracciare anche la “salute” del Nella sua penultima parte, il della Lettera Apostolica alla creato quale presupposto per la documento pontificio tratta del stampa, il 10 febbraio 1984, salute umana. Basta ricordare i Vangelo della sofferenza (nn. egli commentava così: “La ripetuti appelli degli ultimi 25-27) e perentoriamente af- Lettera Apostolica Salvifici Sommi Pontefici per il rispetto ferma: “il Vangelo della soffe- Doloris deve considerarsi un e la salvaguardia dell’ambiente renza viene scritto incessante- chiaro punto di riferimenti, un quali condizioni d’una vita sa- mente ed incessantemente par- illuminato indirizzo umano e na per le persone, le comunità la con le parole di questo stra- spirituale, una precisa presa di e l’intera umanità (ad es., Pao- no paradosso: le sorgenti della posizione e una risposta della lo VI, Octogesima Adveniens, forza divina sgorgano proprio Chiesa sul Significato più vero 21; Giovanni Paolo II, Centesi- in mezzo all’umana debolez- della sofferenza” (Ibid.). Cre- mus Annus, 37; Messaggio per za” (n. 27). do che tale giudizio conservi la Giornata Mondiale della L’ultima parte, che reca co- tuttora la sua indiscussa vali- Pace 1990; Benedetto XVI, me titolo Il buon Samaritano dità e profetica lungimiranza. Caritas in Veritate, 32). 13 (nn. 28-30), offre la chiave di Esso faceva eco alle parole che 7. In tale prospettiva e con lo lettura dell’intero documento, il Venerabile Giovanni Paolo II stesso spirito, vogliamo rileg- là dove si legge: “Cristo allo aveva rivolto due anni prima ai gere oggi la Salvifici Doloris stesso tempo ha insegnato al- medici cattolici in occasione per ricavarne non solo un forte l’uomoafarbeneconlasoffe- del loro Congresso Mondiale. stimolo per proseguire i nostri renza ed a far bene a chi soffre. Non senza aver ricordato il si- sforzi, ma anche e soprattutto In questo duplice aspetto Egli gnificato della qualifica di una profonda illuminazione ha svelato fino in fondo il senso “cattolici” posta alla loro asso- spirituale che ci fa abbracciare della sofferenza” (n. 30). ciazione, egli disse: “L’espe- l’umanità sofferente e ce ne Nel paragrafo conclusivo rienza insegna che l’uomo, bi- rende amorevolmente solidali, del documento, il Santo Padre sognoso di assistenza, sia pre- non tanto in vista della totale fa “vedere quanto senso uma- ventiva che terapeutica, svela eliminazione della sofferenza, no e senso sopranaturale della esigenze che vanno oltre la pa- umanamente impossibile come sofferenza si incontrano in tologia organica in atto. Dal ricorda opportunamente il questa duplice valenza (n. 31) medico egli non s’attende sol- Sommo Pontefice Benedetto che, da una parte, attinge al tanto una cura adeguata – cura XVI (Spe Salvi,36),madella mistero divino della redenzio- che, del resto, prima o dopo fi- sua trasformazione in riscatto e ne e, dell’altra, riconcilia l’uo- nirà fatalmente per rivelarsi in- redenzione in unione a Cristo mo con il proprio soffrire, por- sufficiente – ma il sostegno nostra speranza, per noi soffer- tandolo a non rassegnarsi pas- umano di un fratello, che sap- to, morto e risorto. sivamente ad esso, bensì ad ac- pia partecipargli una visione cettarlo per superarlo redimen- della vita, nella quale trovi S.E. Mons. ZYGMUNT ZIMOWSKI do” (F. Angelini, Orizzonte senso anche il mistero della Presidente del Pontificio Consiglio Medico, 2-3, 1984, p. 1). sofferenza e della morte. E do- per gli Operatori Sanitari 6. Sull’importanza della Sal- ve potrebbe essere attinta, se Santa Sede

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Bibbia e teologia sulla sofferenza

L’11 febbraio di 25 anni fa gli studiosi Dialogodiunsui- renza dell’innocente). Si rico- Giovanni Paolo II pubblicava cida con la sua anima, dialogo noscerebbe, in tal modo, una la Lettera Apostolica Salvifici che ha come approdo solo la sorta di funzione catartica al Doloris, contenente una vasta morte vista come liberazione, dolore. Per dirla con lo scritto- e appassionata trattazione di guarigione, profumo di mirra, re americano Saul Bellow, nel uno dei temi più laceranti del- brezza dolce della sera, fior di suo romanzo Il re della piog- l’esperienza umana, quello loto che sboccia. L’accanimen- gia (1959), “la sofferenza è della sofferenza. I 31 paragrafi to della teodicea, cioè del ten- forse l’unico mezzo per rom- di quel documento erano intes- tativo di difendere Dio dall’at- pere il sonno dello spirito”. suti di rimandi alla Bibbia “il tacco dell’ateismo che fa leva Per altri sarebbe, invece, da libro della storia dell’uomo” e proprio sul dolore, ha dovuto imboccare la via pessimistica quindi “il grande libro sul do- sempre confrontarsi con le al- radicale: la realtà è struttural- lore”, delineato in tutte le sue ternative lapidarie del filosofo mente negativa proprio per il iridescenze oscure ma anche greco Epicuro, così come ce le suo limite creaturale (da spie- nei suoi squarci di luce e di ha trasmesse lo scrittore cri- gare sarebbe eventualmente la speranza. Noi ora vorremmo stiano Lattanzio nella sua ope- felicità o il bene quando si pre- soffermarci solo su alcuni pro- ra De ira Dei (c. 13): “Se Dio sentano nella vita!). Nel Mito fili di questo orizzonte. vuol togliere il male e non può, di Sisifo (1942) lo scrittore Al- 14 Certo, come affermava Tho- allora è impotente. Se può e bert Camus osservava: “C’è un mas S. Eliot nei suoi Quattro non vuole, allora è ostile nei solo problema importante per quartetti, “people change, and nostri confronti. Se vuole e la filosofia, il suicidio. Decide- smile: but the agony abides”, può, perché allora esiste il ma- re, cioè, se metta conto di vive- la gente cambia, riesce a sorri- le e non viene eliminato da re o no”. Per contrasto, non è dere, ma l’agonia-lotta della lui?”. mancata anche una lettura otti- sofferenza permane. Essa è si- È proprio attorno a questi di- mistica altrettanto radicale del- mile a una roccia contro la lemmi e soprattutto quando si la realtà per cui il male è solo quale è facile anche sfracellar- entra nella regione tenebrosa un non-essere, un dato concet- si. Georg Büchner, uno dei più della sofferenza personale che tuale, un’apparenza da supera- intensi scrittori dell’Ottocento si confrontano le religioni e gli re scoprendo la serenità tedesco, nel suo dramma La agnosticismi. Emblematica è profonda dell’essere. In questa morte di Danton (1835) si l’affermazione del pensatore luce si pongono le visioni pan- chiedeva: “Perché soffro?”. E ateo francese Jean Cotureau: teistiche come lo stoicismo concludeva: “Questa è la roc- “Non credo in Dio. Se Dio esi- greco-romano o il brahmanesi- cia dell’ateismo”. Uno degli stesse, sarebbe il male in per- mo indiano per il quale il male approdi estremi a cui può con- sona. Preferisco negarlo piut- è solo maya, cioè “illusione”. durre l’esperienza del dolore, tosto che addossargli la re- In questa linea si collocano an- soprattutto del dolore innocen- sponsabilità del male”. E pro- che certe concezioni evoluzio- te, è appunto quello della ribel- prio per difendere Dio da que- nistiche che considerano il do- lione, dell’apostasia, del rifiuto staaccusainfamante,sièfatto lore come il residuato di un di Dio e dell’uomo. Chi non ri- di tutto nella storia dell’uma- mondo ancora imperfetto e in corda quel passo dei Fratelli nità, ricorrendo appunto a costruzione. Le energie cosmi- Karamazov in cui Dostoevskij quella teodicea a cui sopra si che e il progresso umano sono s’interroga: “Se tutti devono accennava, percorrendo le la via da percorrere per la gra- soffrire per comprare con la strade più disparate, talvolta duale eliminazione di ogni ne- sofferenza l’armonia eterna, quasi impraticabili. Si è così ri- gatività. che c’entrano i bambini? È del corso al dualismo, introducen- tutto incomprensibile il motivo do – accanto al Dio buono e per cui dovrebbero soffrire an- giusto – un’altra divinità nega- Una responsabilità che loro e perché tocchi pure a tiva e ostile, un dio del male umana loro comprare l’armonia con la (pensiamo, a titolo esemplifi- sofferenza”. cativo, alla religione iranica Anche la Bibbia si trova di avestica, al manicheismo e a fronte a questo mostro pro- tante forme apocalittiche estre- teiforme che in tutte le culture, Unarocciadascalare miste). Si è appellato alla co- pur essendo tematizzato in siddetta “teoria della retribu- modo astratto, è declinato so- Per millenni l’umanità ha zione”, per altro ben attestata prattutto a livello esperienzia- cercato di scalare o spianare anche nella Bibbia, come ve- le, individuale (fisico, psichi- quella roccia. Già l’antica sa- dremo: il binomio delitto-ca- co, morale), sociale (guerre, pienza egizia registra la scon- stigo ci invita a scoprire in violenze, ingiustizie), cosmico fitta della ragione con le emo- ogni dolore un’espiazione di (calamità, terremoti). Sempre zionanti righe del papiro di colpa, se non personale, alme- in agguato è il rischio della Berlino 3024 (2200 a.C.), si- no altrui (e così si cercherebbe semplificazione teoretica o del gnificativamente intitolato da- di giustificare anche la soffe- dogmatismo ideologico, come

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 è ben attestato dalla polemica ferenza, morte e male. È per con le sue ingiustizia, le su di Giobbe nei confronti degli questo che i sapienti di Israele prevaricazioni, gli egoismi e le amici “teologi”, capaci solo di ribadiscono con chiarezza la violenze. “raffazzonare menzogne” into- tesi della responsabilità uma- nacando i muri delle loro co- na: “Non dire: Mi sono ribella- struzioni ideali (13,4), pronti a to per colpa del Signore, per- L’“eccesso del male” elaborare innocui “decotti di ché ciò che egli detesta non de- malva” (6,6) e a rivelarsi come vi farlo... Egli da principio Delineato questo primo per- “consolatori fastidiosi” (16,2). creò l’uomo e lo lasciò in balìa corso nell’orizzonte del male, Proprio per questo la Bibbia del suo volere... Egli ti ha po- non si può, però, ignorare un non offre mai una teoria defi- sto davanti il fuoco e l’acqua: fatto che il filosofo francese nitiva, unitaria e sistematica là dove vuoi stenderai la mano. Philippe Nemo ha definito co- sul tema del male ma cerca di Davanti agli uomini stanno la me “l’eccesso del male”: c’è, gettare luce su questo grovi- vita e la morte: a ognuno sarà infatti, un male che “eccede” glio oscuro e soprattutto di in- dato ciò che a lui piacerà” (Sir la pura e semplice responsabi- dividuare qualche itinerario di 15,11-17). lità umana individuale e socia- sensoediredenzione. Similmente il libro della Sa- le. È significativo che questa Di questi percorsi ora vor- pienza non esiterà ad afferma- locuzione sia stata coniata dal remmo indicare solo una map- re che “Dio non ha creato la filosofo per un suo libro su pa molto essenziale che ovvia- morte e non gode della rovina Giobbe. Questo celebre perso- mente necessiterebbe di una dei viventi. Egli infatti ha crea- naggio biblico, protagonista di precisa e ampia documentazio- to tutto per l’esistenza; le crea- una delle opere più alte della ne da reperire nella lettura te- ture del mondo sono sane, in stessa letteratura universale, si stuale e nella relativa esegesi esse non c’è veleno di morte, scontra appunto con un male 15 ed ermeneutica. Proprio in ca- né gli inferi regnano sulla ter- assurdo, che non può essere né pite alle Scritture c’è subito una considerazione che ribalta la tradizionale impostazione della teodicea. Prima di inter- pellare Dio per le sue “respon- sabilità”, i capitoli 2-3 della Genesi ci invitano a interroga- re l’uomo, la sua libertà e co- scienza, perché un’ampia por- zione del male disseminato nella storia ha una precisa sor- gente umana. In quelle due pa- gine, costruite a dittico, da un lato si delinea il progetto della creazione e della storia secon- do il Creatore: armonia dell’u- manità con Dio nel dialogo e nel comune “respiro” interiore (nishmat hajjim di 2,7 è, di per sé, non tanto l’alito vitale ma la coscienza morale), armonia dell’umanità con le altre crea- ture, simboleggiate negli ani- mali, armonia dell’uomo col ra” (1,13-14). Certo, in ultima riportato alle deviazioni mora- suo simile, incarnato nella istanza Dio è il Signore del- li dell’uomo né annullato nella donna, “carne della mia stessa l’essereedellastoriaealui tesi che gli “amici” – incarna- carne” (2,23). toccherà l’ultima parola e l’in- zione della teologia tradiziona- D’altro lato, nel capitolo 3, tervento supremo escatologi- le – gli oppongono come spie- ecco apparire il progetto alter- co. Isaia, anche per evitare gazione risolutiva. Si tratta di nativo ordito dall’uomo che ha ogni sospetto di dualismo, quella “teoria della retribuzio- deciso di definire in proprio giunge al punto di mettere in ne” a cui sopra si è accennato e “la conoscenza del bene e del bocca a Dio queste parole: “Io che altro non è che un ricorso male”: Dio diventa un estra- formo la luce e creo le tenebre, al giudizio divino sulla respon- neo, relegato nel suo Eden tra- faccio il bene e provoco il ma- sabilità peccaminosa dell’uo- scendente; la terra è devastata le” (45,7). Ma in realtà il Crea- mo e, quindi, un rientro per al- e, ridotta a deserto, produce tore rispetta nell’arco della sto- tra via nel percorso preceden- solo “spine e cardi” (3,18); la ria l’esercizio della libertà del- temente descritto. donna, cioè il prossimo, è “do- la sua creatura, anche per non Certo, arduo è definire quale minata” dall’uomo che preva- smentire se stesso che così l’ha sia il tracciato ideale di Giob- rica su di essa (3,16). Le scelte voluta e creata. Prima di appel- be, il cui discorso procede in libere umane, quando si pon- larsi al “mistero” nel caso del modo ramificato, poetico e gono in contrasto con la mora- dolore del mondo, è opportuno simbolico. Ma è indubbio che le trascendente, generano sof- che l’uomo esamini se stesso, egli, in pagine grondanti ribel-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 lione, protesta e interrogazio- di fede (“Io ti conoscevo per quella forma. Come il bambi- ne, dichiara che non è suffi- sentito dire, ora i miei occhi ti no si evolve, attraverso tutte le ciente l’uomo a spiegare un vedono” 42,5). È in questo ter- età della vita, fino alla vec- certo tipo di male: egli vuole, ritorio nuovo che può essere chiaia e alla morte (e ogni sin- infatti, coinvolgere Dio in mo- introdotto un altro percorso, golo stadio appare fondamen- do diretto nella soluzione del quello che è aperto da una fi- talmente irraggiungibile al pre- male enigmatico ed eccedente gura emblematica, il “Servo cedente, sia nel desiderio che la ragione. E Dio accetta di de- del Signore”, presente nel libro nella paura), così ci evolviamo porre in questa sorta di proces- di Isaia, in particolare nel capi- anche noi (legati all’umanità so al quale la vittima del male tolo 53, e ripreso dal Nuovo non meno profondamente che ha voluto fosse convocato. I Testamento in chiave cristolo- a noi stessi) attraverso tutte le lunghi interventi divini (cc. 38- gica. C’è un male-dolore che pene di questo mondo”. 41) sembrano puntare a una piomba sul giusto – e qui sia- meta che cercheremo di ab- mo nell’ambito stesso di Giob- bozzare soltanto. C’è un aspet- be – ma questa irruzione di- “Santo, Santo che soffri...” to rilevante del male che non venta sorgente di liberazione, può essere “razionalizzato” e vitaesalvezzaperglialtri:“Il La strada di solidarietà deli- quindi Giobbe ha ragione nel castigo che ci dà salvezza si è neata dal Servo del Signore ci protestare (si veda 42,7): il ma- abbattuto su di lui; per le sue prepara ad accostarci al Nuovo le urla con tutto il suo scandalo piaghe noi siamo stati guariti” Testamento, in particolare ai contro la mente dell’uomo, il (53, 5). La storia di questo per- Vangeli, ove il male sembra in- combere come una presenza drammatica ma non tragica. 16 Maicomeinquestocasodob- biamo segnalare i limiti di que- sta nostra analisi che vuole so- lo indicare un tracciato da se- guire poi all’interno dei testi e attraverso una ricerca ben più ampia e sistematica. È signifi- cativo un fatto: gli esegeti sono convinti che uno dei “proto- vangeli”, cioè dei primi testi codificati – a noi non pervenu- ti ma ai quali attinsero gli evangelisti al punto tale da in- travederne una presenza in fili- grana ai loro racconti – dalla tradizione cristiana delle origi- ni fu proprio una narrazione della passione e morte di Cri- sto. Il male fisico e morale, la morte e lo scandalo della sof- ferenza furono subito conside- suo scandalo è accecante. Ma sonaggio – variamente identi- rati centrali nell’annunzio cri- Dio rivela (è, quindi, frutto di ficato, ma dai contorni anche stiano, anche se illuminati dal una conoscenza che avviene su simbolici – è una vera e pro- fulgore della Pasqua. Diversa- un altro “canale” di intuizione) pria passione-morte-glorifica- mente dalle cosiddette “Vite all’uomo che esiste una ‘esah zione: il trionfo del male in lui degli eroi”, molto popolari nel (38,2), cioè un “progetto”, una ha un misterioso potere non di mondo greco-romano, il cri- razionalità trascendente, da annichilamento, ma di reden- stianesimo ha dato una preva- mistero, superiore e totalizzan- zione. lenza sorprendente proprio alla te. È quella di Dio: essa riesce Ci sembra al riguardo inte- sconfitta del suo fondatore sot- a collocare in un “progetto” ressante citare un passo delle to l’impeto del male prima an- compatto e valido ciò che per Considerazioni sul peccato, il coradicelebrarneisuccessi. l’uomo sembra invece debor- dolore, la speranza e la vera Questo aspetto è capitale al- dare da ogni “progetto” a lui via di Franz Kafka (Passigli l’interno della teologia dell’In- verificabile. 2001) perché illustra in modo carnazione. Dietrich Bonhoef- Giobbe, a questo punto, è “laico” questa comunione nel fer in Resistenza e resa,pro- contemporaneamente teso ver- dolore come via per la crescita prio durante la sua carcerazio- so la rivolta e la disperazione a comune e la trasformazione ne nel lager nazista (il testo in cui lo conduce “logicamente” solidale dell’umanità. “Tutte le questione è datato 16/7/1944), la sua intelligenza di fronte al- sofferenze che sono attorno a scriveva: “Dio è impotente e l’“eccesso del male”, ma è noi dobbiamo patirle anche debole nel mondo, e così e sol- spinto anche verso la speranza noi. Noi non abbiamo un solo tanto così rimane con noi e ci e l’inno di lode a cui lo condu- corpo, ma abbiamo una cresci- aiuta... Cristo non ci aiuta in ce “misticamente” la rivelazio- ta, e questo ci conduce attra- virtù della sua onnipotenza ma ne divina, cioè la conoscenza verso tutti i dolori, in questa o in virtù della sua sofferenza”.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Massimo Cacciari continuava voglio, guarisci!». E subito la di Dio; essa infatti è stata sot- in questa linea, affermando lebbra scomparve” (1,41-42). tomessa alla caducità... e nutre che “il segreto condiviso è che, Quel “toccare” è una parabola la speranza di essere lei pure come noi, Dio è fragile ed è dell’Incarnazione, è un assu- liberata dalla schiavitù della fragile proprio perché Amore – mere su di sé il male. Non per corruzione, per entrare nella li- unica metafora che salva dal- un gesto solo di solidarietà fi- bertà della gloria dei figli di l’assedio del male e della col- lantropica, bensì di condivisio- Dio” (8,19-21). Il male è, dun- pa”. Altrettanto suggestiva è ne totale, pronta a violare la que, un segno del mondo non l’invocazione di Giuseppe Un- stessa legge ebraica. Un gesto ancora pienamente redento e garetti nella poesia Il dolore: che, però, ha come esito la sal- trasfigurato. Infatti, “noi siamo “Cristo, astro incarnato nelle vezza, perché quell’uomo che stati salvati, ma in speranza” umane tenebre, / fratello che tocca il lebbroso è anche il Sal- (Rm 8,24). t’immoli per riedificare / uma- vatore. Alla meta della storia il cri- namente l’uomo, / Santo, San- La stessa vicenda è visibile stianesimo pone la Pasqua uni- to che soffri / per liberare dalla nell’incontro-scontro con Sata- versale umana e cosmica. Essa morteimorti/esorreggerenoi na nei racconti degli indemo- è stata inaugurata da Cristo infelici vivi...”. niati liberati. Pur ridimensio- con la sua sofferenza, morte e L’Incarnazione è, infatti, la nando alcune di queste narra- Pasqua. Allora si compirà scelta di Dio – che è per sua zioni che sono da interpretare quello che l’Apocalisse deli- natura oltre la morte, il dolore, come descrizioni di sindromi nea nel suo affresco della Ge- il male – di penetrare e assu- clinicamente a noi ora note rusalemme nuova e perfetta: mere in sé la sarx, cioè la “car- (epilessia o follia), esistono “Non ci sarà più la morte, né ne”, il limite creaturale, così da però testi in cui chiaramente lutto, né lamento, né affanno condividerla e redimerla dal- una persona – magari quieta- perché le cose di prima sono 17 l’interno. Come diceva il poeta mente assisa in una sinagoga passate” (21,4). Mentre cam- Paul Claudel, “Dio non è ve- (Mc 1,23-26) – viene conqui- mina nella storia, il cristiano nuto a spiegare il male: è venu- statadaquestamisteriosapre- non ignora il male e il dolore to a riempirlo della sua presen- senzaantiteticaaDio,verae ma sa che in esso Dio – attra- za”. In Cristo, Dio e uomo, propria sua ombra. La parola verso l’incarnazione del Figlio non si ha tanto la giustificazio- imperativa di Cristo (“Taci! suo – ha deposto un seme di ne o la decifrazione dello scan- Esci da quest’uomo!”) è il se- eternità e di salvezza che cre- dalo del male in un sistema gno di un duello aperto col sce silenzioso, per diventare ideologico o etico coerente. Si male, una sfida destinata a ri- “stelo, spiga e chicco pieno di ha, invece, la condivisione per solversi: “Vedevo Satana pre- spiga” (Mc 4,28). “Ora, perché amore, che non è però una me- cipitare dal cielo come folgo- prendete parte alle sofferenze ra adesione eroica che ha come re” (Lc 10,18). Tuttavia perma- di Cristo, siate pieni di sere- sbocco l’immolazione della ne sempre la consapevolezza nità: esulterete infatti di gioia croce, ultimo e conclusivo ap- che, nella storia, le lotte col al momento della sua epifania” prodo. Proprio perché Cristo male sono sempre in atto, lotte gloriosa (1Pt 4,13). non cessa di essere Figlio di con Satana, con la sofferenza, Dio, Egli assumendo il male, il con la violenza e con la morte, dolore e la morte lascia in essi e tutte le vittorie ottenute da La malattia come simbolo un seme di divinità, di eternità, Cristo sono il segno di un ri- di luce, di salvezza. L’amore scatto che attende la sua pie- Noi, però, vorremmo ora divino non ci protegge da ogni nezza. – molto più modestamente – male ma ci sostiene in ogni La Pasqua è l’inaugurazione indicare due conclusioni sulla male facendocelo superare. di questo riscatto che dovrà di- base delle considerazioni fino- L’esperienza del male rima- stendersi passo per passo du- ra sviluppate, pur consapevoli ne angosciante come un carce- rante tutto l’itinerario della sto- comunque del mistero che la re. L’ingresso del Figlio di Dio ria così da redimerla e far sì sofferenza coinvolge. Eschilo in quel carcere segna una svol- cheilduellocolmaleelamor- nei Persiani pone l’eterna do- ta: esso non è sbarrato per te sia condotto a termine (1Cor manda che sale dal respiro di sempre, in un’immanenza che 15,54-57) e “Dio sia tutto in dolore dell’umanità: “Io grido si consuma in se stessa, ma tutti” (15,28). “Già il Regno di in alto le mie infinite sofferen- viene aperto per un “oltre”. Dio ha fatto irruzione con Ge- ze, dal profondo dell’ombra Questo “oltre” è illustrato in sù – scriveva il biblista Anto- chi mi ascolterà?” (v. 635). La modo nitido sia attraverso i nio Bonora – ma non è ancora prima considerazione vuole miracoli compiuti da Cristo sia giunto il compimento perfetto. porre l’accento sulla simboli- attraverso la sua Pasqua. Già siamo liberati nel ma- cità del dolore. Come è noto, il Esemplari, ad esempio, sono le le/dolore, ma non ancora pre- termine “simbolo” deriva dal guarigioni dei lebbrosi, gli servati da ogni male/dolore”. greco syn-ballein, cioè “mette- “scomunicati” di Israele (Levi- Paolo con una visione grandio- re insieme”: è il tentativo di tico 14), considerati quasi l’in- sa trascrive questa vicenda per unire in sé più significati nella carnazione del male. Gesù non l’intera creazione, proprio nel stessa realtà. Ebbene, la soffe- solo va incontro al lebbroso cuore del suo capolavoro, la renza è di sua natura simboli- ma, come narra Marco, “mos- Lettera ai Romani: “La crea- ca; è, come dice il titolo di una so a compassione, stese la ma- zione stessa attende con impa- suggestiva opera autobiografi- no, lo toccò e gli disse: «Lo zienza la rivelazione dei figli ca della scrittrice americana

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Susan Sonntag, la metafora di che “i Vangeli senza miracoli “Non voglio che tu un’esperienza più alta (Illness di guarigione sono come l’Am- la guarisca ma che tu l’ami” as metaphor, 1978). È indice leto di Shakespeare senza il di un “male oscuro” e radicale, principe”. D’altro lato, la pura È, allora, in questo momento per usare il titolo di un roman- biologicità e la tecnica asettica che deve scattare una specie di zo del nostro Giuseppe Berto sono insufficienti ed esigono alleanza tra paziente e medico (1964). un incontro, un dialogo, un (infermiere, parente, assisten- Kafka nei suoi Diari annota- supplemento di umanità. Mai te, cappellano e così via), tra va: “Sono arrivato alla convin- come nel dolore ci si accorge chi soffre e chi lo vuole soste- zione che la tubercolosi non di non avere un corpo ma di nere. È questa la seconda con- sia una malattia particolare, un essere un corpo che è segno di siderazione che vogliamo pro- male degno di questo nome, una realtà interiore più profon- porre. Nel racconto biblico ma soltanto una maggiore in- da. Sono suggestive dal punto della creazione della donna si tensità del germe generale del- di vista simbolico le citate nar- dichiara che l’uomo supera la la morte, la mia ferita, della razioni evangeliche delle gua- sua solitudine solo quando tro- quale la lesione ai polmoni è rigioni dei lebbrosi: come si va “un aiuto che stia di fronte” solo un simbolo”. Similmente, diceva, contravvenendo tutti i (ke-negdô), che sappia quindi anche se con maggior enfasi, divieti rituali e sanitari del avere gli occhi negli occhi del- Gabriele D’Annunzio nel suo tempo, Gesù “li tocca” e con l’altro, che non troneggi sopra Libro segreto (1935) dichiara- questo gesto vuole quasi assu- la creatura come una divinità va: “So che le cause del mio mere su di sé il male, condivi- ma che non sia neppure infe- male sono nell’oscurità del dendone il peso e l’amarezza. riore e inetto come un animale. mio spirito che a poco a poco Questa solidarietà è difficile 18 io rischiaro guarendomi. V’è, da creare ma è indispensabile. se io sono infermo, un fallo di La conoscenza tra chi cura e armonia non solo nella mia chi è curato dev’essere meno carcassa ma nella mia anima. fredda e distaccata di quanto Ho in mente che qualcuno ab- spesso accade: dev’essere fatta bia considerato la malattia co- di comunicazione genuina, di me un problema musicale. Ma dialogo, di ascolto, di verità forse son io quegli”. La soffe- detta con partecipazione (e qui renza non è mai solo fisica, ma si pone il delicatissimo proble- coinvolge “simbolicamente” ma della cosiddetta “verità al corporeità e spiritualità, la malato”). Il sofferente deve “carcassa” e l’“anima”. sentirsi rispettato anche nel Essa può contemporanea- momento della debolezza, mente generare disperazione e quando il pianto inonda le sue speranza, tenebra e luce; può guance, ed è noto che esiste essere distruzione e purifica- sempre un pudore nel mostrare zione; riduce alla bestialità le lacrime. Dev’essere aiutato (certe malattie sono umiliazio- a liberarsi dei condizionamenti ne e sconfitta di ogni dignità di una cultura della “forza”, di umana) ma può anche trasfigu- Mai come nel dolore l’uo- un “maschilismo” vanamente rare, “distillando” come in un mo s’accorge della falsità del- eroico e ad accettarsi anche nel crogiuolo le capacità più alte, le parole di conforto dette in tempo della prova, come affer- divenendo luminosità interiore modo estrinseco e senza au- mava Baudelaire: “Signore, la ecatarsi.Ilgrandemisticome- tentica partecipazione. Come migliore testimonianza che noi dievale Meister Eckhart (1260 si è visto, Giobbe, al riguardo, possiamo dare della nostra di- ca.-1327) affermava che “nulla è estremamente chiaro: gli gnità è questo ardente sin- sa più di fiele del soffrire, nul- amici che cercano di consolar- ghiozzo che rotola di età in età la sa più di miele dell’aver sof- lo in modo arido e frigido so- evieneamorireaibordidella ferto; nulla di fronte agli uomi- no da lui definiti “intonacatori tua eternità”. ni sfigura il corpo più della di menzogna” (13,4), maestri Anche Cristo di fronte alla sofferenza, ma nulla di fronte a nei “sofismi di cenere” notte della passione implora di Dio abbellisce l’anima più del- (13,12), che non possono certo essere liberato dal calice della l’aver sofferto”. placare la furia ardente della sofferenza (Mc 14,36) e con- Proprio per questa dimen- sofferenza intima. Anzi, il ma- fessa di avere “l’anima triste sione simbolica del soffrire lato scopre che, alla fine, egli fino alla morte” (Mc 14,34), umano, l’approccio nei con- rimane solo col suo male. È lo scoprendo però con amarezza fronti del malato e del soffe- stesso Giobbe a descrivere in di non avere accanto la solida- renteingenerenonpuòessere modo pittoresco e persino ba- rietà affettuosa dei suoi disce- parziale. Da un lato, è indubbia rocco questo isolamento quan- poli: “Così non siete stati capa- la necessità della terapia medi- do scopre che “a mia moglie ci di vegliare una sola ora con ca: dopo tutto, quasi metà del ripugna il mio alito, faccio me?” (Mt 26,40). Bisogna, al- Vangelo di Marco è un raccon- schifo ai figli del mio ventre” lora, ribadire una parola tanto to di guarigioni operate da Cri- (19,17). Nel tempo del dolore abusata ed equivocata, la cui sto al punto tale che un teolo- la verità non riesce a patire vera declinazione nell’esisten- go, René Latourelle, ha scritto contraffazioni. za è sempre ardua, cioè l’amo-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 re. Solo se circondato d’amore, affidiamo a una figura “laica” la a commentare i suoi miraco- il malato riesce ad accettarsi e come lo scrittore Ennio Flaia- li e i giornalisti a descriverli”. a superare anche il pudore che no (1910-1972). La scena, come è evidente, si è la consapevolezza – come af- A lui era nata nel 1942 una carica di tutta la tenerezza che, fermava il filosofo Max Sche- figlia, Luisa, che già a otto an- con pudore e amore, lo scritto- ler – di “un certo squilibrio, di ni aveva iniziato a rivelare re aveva riversato sulla sua una certa disarmonia tra il si- un’encefalopatia epilettoide e creatura sofferente. In quel- gnificato e le esigenze della che è vissuta fino al 1992, cu- l’uomo Flaiano vedeva se stes- sua persona spirituale, da una rata amorosamente dalla ma- so che s’accostava a Gesù per parte, e i suoi bisogni corporei, dre, Rosetta Flaiano. Ebbene, chiedere non il prodigio ma il dall’altra”. lo scrittore abruzzese nel 1960 dono altissimo della condivi- In questa luce ci sembra aveva pensato a un romanzo- sione e della comunione nella suggestiva una parabola che film di cui è rimasto solo l’ab- sofferenza. E forse, quando in vorremmo porre a suggello di bozzo. In esso si immaginava una notte terribile dovette rico- queste riflessioni molto limita- il ritorno di Gesù sulla terra, verare la figlia tormentata dagli te su un orizzonte immenso e infastidito da giornalisti e foto- “orribili assalti del male che la incandescente, incapaci di fis- reporter ma, come un tempo, torcevano e la irrigidivano, con sare in un profilo sintetico il attento solo agli ultimi e ai ma- una mano tesa verso l’alto”, volto proteiforme del male. lati. Ed ecco, “un uomo con- Flaiano padre implorò quel ba- Anche per il credente, il dolore dusseaGesùlafigliamalatae cio sulla sua figlia, un bacio rimane una cittadella il cui gli disse: «io non voglio che tu che certamente non fu negato. centro non può essere comple- la guarisca ma che tu la ami». tamente espugnato. Hans Gesù baciò quella ragazza e S.E. Mons. GIANFRANCO Küng osservava che “Dio non disse: «In verità, quest’uomo RAVASI 19 ci protegge da ogni sofferenza ha chiesto ciò che io posso da- Presidente del Pontificio Consiglio ma ci sostiene in ogni soffe- re». Così detto, sparì in una della Cultura renza”. A questo proposito ci gloria di luce, lasciando la fol- Santa Sede

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Il dolore e la sofferenza nell’Induismo

Vorrei iniziare con l’espri- Con l’avvio dell’agricoltura, nità nel corso dei precedenti mere la mia gratitudine al Pon- circa 10.000 anni fa, e poi l’ini- millenni, oltre all’impegno e tificio Consiglio per la Pastora- zio della successiva età del alla determinazione dell’uo- le della Salute e a Padre Alex bronzo, circa 6.000 anni fa, le mo, avrebbero visto la sconfit- Vadakumthala (Direttore del civiltà umane sono nate in di- ta della maggior parte delle Progetto della CBCI, Società verse parti del mondo, in parti- malattie nel corso del nuovo per l’Educazione Medica del- colare lungo le rive dei fiumi millennio, forse addirittura in l’India del nord) per avermi principali, che potevano fornire questo nostro secolo. Molti, concesso il privilegio e l’op- terreni fertili per l’agricoltura e altrettanto ottimisticamente, portunità di essere quest’oggi percorsi per consentire il com- considerarono che le varie con voi e condividere il punto mercio dei prodotti. piattaforme politiche a livello di vista di un Indù su questo Nei millenni prima della na- internazionale, e la formazio- importante argomento del do- scita di Cristo, il dolore e la ne acquisita, avrebbero portato lore e della sofferenza umana. sofferenza per gli uomini si alla riduzione, se non addirit- È molto difficile generaliz- possono rintracciare in cinque tura alla totale eliminazione, di zare sul dolore e la sofferenza elementi principali, vale a dire: guerre catastrofiche che deci- dell’umanità nel suo insieme, o 1) fame; 2) malattia; 3) forze mano la società e debilitano riferendosi a una civiltà, una della natura sulle quali all’epo- l’umanità. 20 comunità o una tribù. Indub- ca l’uomo aveva scarso con- Purtroppo, sembra che il ci- biamente, molte persone po- trollo, come inondazioni, sic- clo del tempo faccia da sfondo trebbero sostenere che il dolore cità, freddo, caldo, terremoti, a questo millennio, e potrem- e la sofferenza devono essere tsunami ecc; 4) guerre per il mo tornare indietro all’inizio provati integralmente, e nel controllo del territorio; 5) pau- della civiltà umana, come era senso letterale ciò forse è vero ra (dell’ignoto). 6.000 anni fa, perché l’elenco nella maggior parte delle situa- Dopo la nascita di Cristo, e delle sofferenze che quasi set- zioni. cioè nel primo millennio d.C., te miliardi di persone all’inizio Tuttavia, si può fare uno anche se le cinque cause prin- di questo secolo devono af- sforzo per identificare almeno cipali del dolore e della soffe- frontare (ma il numero può ar- le afflizioni principali che han- renza erano rimaste le stesse, in rivare a nove miliardi prima no provocato dolore e sofferen- un modo o nell’altro l’umanità della fine del secolo), è ironi- za in un particolare momento nel complesso aveva acquisito camente tornato alle cinque per la maggior parte delle per- una certa comprensione e abi- cause principali. sone, e cercare di riflettere su lità per far fronte alle furie del- La prima è ancora la fame, quelle che potrebbero essere le la natura, e una qualche com- ma assieme alla sete, mentre cause che hanno determinato prensione di ciò che fino ad al- un numero sempre maggiore di tali patimenti, e poi tentare di lora era ignoto, il che portò a persone sono afflitte da obe- comprendere se le diverse reli- una certa diminuzione della sità, e queste situazioni portano gioni e filosofie possono dare paura. Quindi, probabilmente, dolore e sofferenza. un orientamento per minimiz- la maggior parte del dolore e La seconda è costituita dalla zare le cause che portano tali della sofferenza dell’umanità malattia: anche se le scoperte afflizioni e mitigare, almeno in nel primo millennio dopo Cri- fatte sulle malattie tradizionali parte, il dolore e la sofferenza sto era provocata in gran parte hanno portato sollievo e cure che esse provocano. Questo dalla fame, dalle malattie e dal- specifiche, stiamo creando mio lavoro intende identificare la guerra. nuove malattie debilitanti che le principali afflizioni che l’u- Durante il secondo millen- causano sofferenza proprio manità ha sperimentato nel nio, quello che si è appena con- con il nostro stile di vita, come corso degli ultimi sei millenni, cluso, si potrebbe supporre che il diabete, le malattie cardiache deliberare sulle cause che por- l’umanità sia riuscita a sconfig- e il cancro. In realtà, nel nostro tano dolore e sofferenza a mol- gere la fame in misura conside- pianeta molti decessi, nei de- te persone in quest’ultimo mil- revole. Anche se la siccità e le cenni a venire, saranno impu- lennio, quindi richiamare l’at- inondazioni hanno provocato il tabili proprio a queste malattie tenzione su alcuni tra i temi più caos, mentre in altri momenti (o per complicazioni a esse le- universali e potenzialmente sono state la povertà o la man- gate), più di quanti non ne ab- forti dedotti dalle diverse sfac- canza di libertà a portare soffe- bia provocati una qualsiasi al- cettature dell’Induismo che po- renza e fame per molti, verosi- tra malattia nei millenni prece- trebbero fornire indicazioni per milmente le due principali cau- denti. l’umanità nel terzo millennio, se del dolore nel millennio so- La terza è ancora legata alle al fine di alleviare il dolore e la nostatelemalattieeleguerre. “forze della natura”. Tuttavia, sofferenza. Mentre il secondo millennio oggi esse accadono perché ab- Anche se gli esseri umani d.C. si stava avvicinando alla biamo sconvolto il sistema esistono da centinaia di millen- fine, molti – ottimisticamente ecologico del globo, e stiamo ni, la civilizzazione dell’uomo – avevano creduto che le co- arrivando al punto limite. Solo è iniziata circa 12.000 anni fa. noscenze acquisite dall’uma- negli ultimi dodici mesi, l’Eu-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 ropa ha patito uno degli inverni ospedali, sui mezzi pubblici di egoista del consumo stesso, a più freddi degli ultimi tempi; in trasporto e dove ci sono riunio- livello individuale e nazionale. Australia c’è stata una delle ni sociali, in pratica in ogni po- Pertanto, alcuni Paesi hanno estati più torride; l’India ha sto in cui le persone si riuni- consumi pro capite ed emis- sperimentato una delle stagioni scono. sioni di gas a effetto serra che più aride in termini di precipi- Quali sono allora le princi- sono molte volte superiori a tazioni, e inoltre alcune parti pali cause di queste grandi sof- quelli di altri Paesi. Alcuni del Paese hanno visto freddo e ferenze che hanno “rialzato la poi, nella ricerca di una cresci- nebbia come mai prima. I mi- testa” dopo migliaia di anni? ta economica, non si preoccu- gliori modelli scientifici non Anche in questo caso, ce ne so- pano dell’impatto che avrà sono in grado di prevedere co- no molte, ma forse le più im- sulle terre emerse della propria me sarà l’andamento della na- portanti possono essere spiega- nazione o del resto del mondo, tura lungo tutto questo secolo, te in modo semplice. La fame e e continuano a violentare la e neanche per questo decennio; l’obesità sono ironicamente il terra delle sue risorse naturali, pertanto non siamo in grado di risultato del consumo insensato e a emettere rifiuti velenosi prevedere l’impatto del clima da parte dell’umanità, che ha con scarso riguardo per gli al- su miliardi di persone che vi- portato un gruppo di persone tri e per le generazioni future. vono nel pianeta. Quindi, sono alla privazione, altri a degli ec- Le guerre del XXI secolo sempre di più gli esseri umani cessi. Le nazioni ricche spreca- possono essere facilmente che dovranno affrontare un’e- no ogni giorno quantità di cibo spiegate con l’avidità umana di strema imprevedibilità della che basterebbero a combattere risorse naturali e il desiderio natura in questo millennio e la fame di centinaia di milioni del controllo geo-politico: la pertanto dolore e sofferenza di esseri umani in altre parti del situazione non è poi molto di- senza precedenti e ai massimi mondo, e in varie parti del pia- versa dalle guerre dei millenni 21 livelli. neta si spende sempre più de- precedenti, ma con la differen- Le guerre, piuttosto che es- naro e si fanno grandi sforzi za che quelle odierne sono giu- sere fermate o addirittura pre- per combattere i risultati del stificate perché sono condotte venute mediante piattaforme consumo eccessivo di cibo. in nome del “bene per il genere politiche a livello globale, stan- umano”, piuttosto che per inte- no diventando ancora più cru- ressi e obiettivi egoistici. Inol- deli, provocando maggior do- tre, le guerre di oggi vengono lore e sofferenze che nel passa- combattute non solo con la for- to. L’Iraq e l’Afghanistan ne za militare (che oggi può pro- sono solo i due esempi più visi- vocare una maggiore distruzio- bili e raccapriccianti, in cui ne di massa rispetto al passato) centinaia di migliaia di persone ma anche con sanzioni econo- hanno perso la vita e milioni di miche e politiche e con le di- altre hanno subito e continuano scriminazioni, che portano an- a patire un dolore straziante e cora più miseria, dolore e sof- sofferenze enormi. I conflitti ferenza a milioni di innocenti abbondano in quasi tutti i con- coinvolti nel fuoco incrociato tinenti, e alcuni di questi pos- dei conflitti. sono diventare in ogni momen- Infine, il terrorismo può es- to una spirale che sfugge al sere spiegato con un’intolle- controllo. ranza crescente nei confronti Per finire, la quinta causa di degli altri, a livello di ideologia sofferenza per l’umanità nel- religiosa o politica, e con una l’attuale millennio, è ancora la generale mancanza di rispetto e “paura dell’ignoto”, solo che di preoccupazione per gli altri questa volta ha un nome: “ter- esseri umani. rorismo”. Un irragionevole at- Le malattie legate agli stili di In questo contesto, cosa può to di terrore riesce non solo a vita si possono forse attribuire offrire l’Induismo all’umanità distruggere innumerevoli vite, alla ricerca incessante e insen- per attenuare/alleviare in parte ma quasi ogni essere umano sata della ricchezza materiale e il dolore e la sofferenza senza vive sotto l’ombra del terrore. del potere, non tenendo conto entrare in conflitto con il credo Ricordo, con nostalgia, la mia delle conseguenze che tali di altre religioni? Qualcosa che prima visita in Vaticano, nel comportamenti possono avere, può essere relativamente facile 1982, quando con esuberanza o non si comprende seriamente da capire e che può essere ed entusiasmo attraversavo a quali possono essere i benefici messo in pratica da persone piedi la Basilica di San Pietro che deriverebbero dal perse- comuni, come l’autore di que- con il mio zaino sulle spalle. guire tali obiettivi materiali per sto testo. Oggi mi è stato possibile entra- tuttalavita. Vorrei soffermarmi sulle re solo dopo molti controlli di Il riscaldamento globale e i quattro credenze più forti del- sicurezza, e prima ancora ho danni all’ecosistema del no- l’Induismo, una religione che dovuto superare quelli degli stro pianeta possono essere di per sé è più una filosofia che aeroporti e di altri luoghi pub- spiegati facilmente non solo spiega e guida un modo di vi- blici. I terroristi mettono le con il consumo eccessivo, ma vere, piuttosto che essere for- bombe nelle scuole, negli anche con la stessa natura mata da principi rigidi e scritti.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 La prima nozione o convin- prima fase (quella dell’appren- ramente centrata su di sé, con zione personale si riferisce allo dimento di alto livello), e dove scarso rispetto per gli altri. In “scopo della vita”. L’induismo quasi tutti scelgono di vivere il questa situazione, non si vuole suggerisce che ci siano quattro resto della vita nella seconda condividere la propria gioia scopi nella vita: il primo è fase (Grahastha), esiste una con gli altri, né il dolore e le chiamato Artha, e si riferisce continua pressione per usare sofferenze vengono condivise alla ricerca della ricchezza (o sempre più risorse, dato che la dagli altri. Se in un modo o delle cose materiali); il secon- popolazione è in aumento, ol- nell’altro l’umanità inizierà a do è il Kama, che riguarda la tre alla crescente mancanza di riconoscere che il mondo stes- ricerca del desiderio e del pia- una comprensione reciproca, so è la sua famiglia, e se le per- cere (anche sessuale); il terzo è dato che non viene dedicato sone comprenderanno questo il Dharma, che implica la ri- tempo all’introspezione e a concetto e lo metteranno in cerca della strada giusta e il comprendere il significato più pratica nel miglior modo possi- raggiungimento dello scopo ampio della vita e della società bile, allora ciò potrebbe portar- personale; il quarto, infine, è il stessa. ci alla condivisione del dolore Moksha, che prevede la ricerca La terza nozione è il Karma. e della felicità, e ad una mag- dell’illuminazione ed è l’ulti- Probabilmente una delle cre- giore tolleranza reciproca, mo scopo della vita: uscire dal denze più forti dell’induismo, compresa quella per le creden- ciclo della nascita e della rina- implica che una persona nasca ze, la religione, i confini nazio- scita e unirsi così a Dio. Pur- con un risultato della somma nali e i diritti. troppo, in un mondo in cui la totale di buone e cattive azioni Qualcuno potrebbe chiedersi maggior parte delle persone dell’individuo nelle vite prece- se tali nozioni siano veramente persegue soltanto i primi due denti; ciò che si realizza in que- realizzabili nel contesto attua- 22 obiettivi (la ricerca della ric- sta vita è il risultato delle azio- le; secondo il mio parere, sem- chezza e del piacere), senza ri- ni del singolo nella vita corren- bra che qualcosa possa ancora guardo né rispetto per il Dhar- te; e ciò che si porterà avanti essere realizzato per la nazione ma, che stabilisce limiti ade- nella prossima vita sarà la som- indiana. L’India, malgrado la guati (di etica, della necessità ma totale delle buone e cattive sua incredibile diversità e le in- di perseguire la devozione alla azioni dell’individuo fino ad al- giustizie tra i suoi cittadini (1,1 volontà di Dio e la conoscenza lora. Questa nozione, dunque, miliardi di persone), è riuscita per liberarsi dall’ignoranza), è rende la persona responsabile a realizzare una convivenza re- destinato a diffondersi un con- della propria felicità o infeli- lativamente pacifica in società sumo sconsiderato ed egoista. cità. Se ci si crede, la nozione molto diverse; un ordine socia- La seconda nozione si riferi- di Karma può mandare via la le relativamente tranquillo no- sce alle “fasi della vita”. L’In- rabbia di una persona se essa è nostante il fatto che sia una so- duismo suggerisce che la vita infelice, dato che non potrà in- cietà multireligiosa e multi- sia divisa in quattro fasi. La colpare qualcun altro ma solo culturale, che annovera oltre prima è Brahmcharya,cheè se stessa per la propria condi- 300 milioni di persone poveris- quella di perseguire l’apprendi- zione. Allo stesso modo, il con- sime che vivono vicine ad al- mento (con un guru o un inse- cetto di Karma può comportare cune ricchissime, e infine una gnante). Ciò dovrebbe portare un grande bisogno di autorego- società relativamente ottimista alla seconda fase, detta Graha- lamentazione tra “giusto” e malgrado le difficili sfide che stha, che è quella dell’inizio e “sbagliato”, in quanto il cre- ha sempre dovuto affrontare del vivere la vita come capofa- dente deve realizzare un mag- nel passato e che continua ad miglia, perseguendo il piacere, gior numero di cose “giuste” e affrontare nel presente. il sesso e gli obiettivi materiali. meno di quelle “sbagliate”, per Per quanto mi riguarda, il Al passaggio nella mezza età, fare in modo che la sua vita at- mio credo mi ha aiutato a con- inizia la terza fase che è chia- tuale e quella successiva siano durre un’esistenza più serena e mata “Vaanprastha” (letteral- migliori e più felici. più equilibrata. mente: “lasciare il mondo ma- La quarta e ultima nozione, Desidero ringraziare ancora teriale per le foreste”), in cui per quanto ci riguarda, è quella una volta il Pontificio Consi- inizia il processo di distacco della Vasudaivya Kutumbakam, glio per la Pastorale della Salu- dalle occupazioni materiali, e che letteralmente significa “il te e Padre Alex Vadakumthala dovrebbe essere caratterizzata mondo è la famiglia”. Nelle per avermi concesso l’onore e dall’introspezione e dal tentati- prime forme di vita sociale, la il piacere di essere qui tra voi, vo di comprendere il significa- tribù o il villaggio costituivano di fronte a questo augusto e to della vita, una vita guidata la comunità e al tempo stesso colto pubblico, in Vaticano, e più da esigenze spirituali che la famiglia: l’intera comunità di pregare affinché “chiunque materiali. L’ultima fase della condivideva sia le gioie, sia i viva sulla nostra terra possa es- vita è quella della Sanyaas,che dolori. A quei tempi, anche se sere benedetto con felicità, otti- implica di lasciare andare tutte le persone avevano famiglie mismo, buona salute e soddi- le esigenze e gli obiettivi mate- biologiche, erano strettamente sfazione personale!”. riali per diventare totalmente legate alla propria comunità o distaccato da tutto, in attesa di al villaggio, e persino alla pro- Dr. ARVIND SINGHAL, rinunciare a questa vita e pre- pria città. Oggigiorno, il siste- Fondatore e Presidente pararsi per la prossima. Pur- ma di famiglia biologica è al li- della Technopak, troppo, in un mondo in cui è mite del collasso, e ogni indivi- India stata data scarsa attenzione alla duo conduce un’esistenza inte-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Il dolore e la sofferenza nell’esperienza del cappellano

Ringrazio il Pontificio Con- tudine nella memoria i volti e La mia presenza siglio per la Pastorale della Sa- le storie. Sono stato in contatto assieme ai malati lute per il gentile invito a con- quotidianamente con numerosi dividere la mia esperienza di professionisti sanitari. Sono La mia presenza con coloro cappellano in questa tavola ro- statotestimonedigestieroici che soffrono si è andata confi- tonda. Volgendo lo sguardo al- ma anche di condotte disuma- gurando grazie al contatto con la mia vita e alla mia esperien- ne. Conosco le loro gioie e loro, allo sguardo contemplati- za di cappellano, ricordando i soddisfazioni e le loro frustra- vo degli atteggiamenti, dei ge- miei incontri con coloro che zioni e insuccessi; ciò che li sti e delle parole di Gesù – ico- soffrono (infermi, familiari e motivaeliilludeeciòcheli na della tenerezza e della com- personale sanitario che si logora e li fa soffrire. passione di Dio per coloro che prende cura di loro), vedendo soffrono –, all’ispirazione del- come essi affrontano e vivono lo Spirito, alla lettura della Pa- il loro dolore e la loro soffe- Servitore della vita, rola, della ricca Tradizione del- renza e come ho cercato di della pace e della la Chiesa e del Magistero – in aiutarli, ho preso coscienza di consolazione di Cristo special modo di Giovanni Pao- ciò che i malati hanno appor- lo II – allo studio e riflessione 23 tato alla mia vita come perso- Mi sento e so di essere stru- personale e all’esperienza con- na, come credente e come sa- mento nelle mani di Dio per divisa con tanti fratelli sacer- cerdote.Siètrattatodiun “essere segno della presenza di doti nelle numerose riunioni, grande regalo che Dio mi ha Cristo assieme a colui che sof- corsi di formazione e incontri fatto e che desidero condivide- fre”, come particolare servitore che ho organizzato essendo re con voi quest’oggi. della pace e della consolazione Direttore del Dipartimento di Il mio incontro con gli am- di Cristo. Mi sento Chiesa e da Pastorale della Salute. malati risale alla mia infanzia. lei inviato a evangelizzare il Di tanto in tanto accompagna- mondo della salute. Sono aper- vo i miei genitori a visitare fa- tosiaalserviziodeimalatisia miliari e amici malati. Essi so- delle loro famiglie, come pure no stati i miei primi maestri. dei professionisti, con un atteg- Nei miei programmi non giamento di massimo rispetto e c’era quello di dedicarmi ai collaborazione, cosciente del malati; però il Signore ha con- fatto che essi sono amati da dotto i miei passi verso di loro. DioecheinloroagisceloSpi- Ordinato sacerdote, andai a rito. Sono consapevole dei do- Madrid per studiare catechesi ni ricevuti dal Signore ma an- presso l’Istituto Superiore di che dei miei limiti e delle ferite Pastorale e Scienze dell’Edu- che necessitano di essere accet- cazione dell’Università Com- tate, integrate e sanate. plutense della città. Nel 1969 Nella misura delle mie pos- fui nominato cappellano dell’I- sibilità ho educato a vivere e stituto di Cardiologia di Ma- ad assumere la sofferenza co- drid, dove ho trascorso 37 anni me esperienza di grazia, a rin- della mia vita sacerdotale a novare atteggiamenti e a puri- Presenza vicina e calorosa. contatto, giorno dopo giorno, ficare linguaggi di fronte alla “Il Signore è vicino a chi ha il coi malati, con le loro famiglie sofferenza propria o altrui, a cuore ferito” (Sal 33,19). e con i professionisti sanitari. diffondere la testimonianza dei Colui che soffre è alle in- Dal 1995 collaboro come malati, a suscitare e affinare la temperie e ha bisogno di esse- cappellano volontario nella sensibilità nei confronti del re avvolto. Non lo si può aiu- CasadeBelén,unpiccolocen- prossimo infermo e a sviluppa- tare a distanza. Per questo, tro delle Figlie della Carità che re atteggiamenti di vicinanza e cerco sempre di far sì che i si occupa di bambini malati e assistenza (SD 29), a promuo- malati mi vedano e mi sentano invalidi condannati a una vita vere una solidarietà affettiva e vicinoemisforzodirendereil breve. Dal 2008 ogni merco- effettiva verso i malati, in mio rapporto con loro caloro- ledì celebro l’Eucaristia con i quanto “la sofferenza è presen- so e amorevole. malati di AIDS accolti nella te nel mondo per sprigionare Presenza discreta, umile e Casa delle Suore Missionarie nell’uomo l’amore” (SD 29), e povera. “Togliti i sandali dai della Carità di Madre Teresa. a valorizzare e stimolare la piedi, perché il luogo sul quale Ho visitato e accompagnato presenza evangelizzatrice dei tu stai è una terra santa” (Es malati e familiari di ogni età, malati come membri attivi e a 3,5). classe sociale, confessione e pieno titolo della comunità cri- Ho appreso che nel mondo credo, e ne conservo con grati- stiana. di colui che soffre non si entra

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 in maniera invadente, bensì nella Spe Salvi n. 37 – è la ca- ma abbiate fiducia; io ho vinto con somma discrezione e pacità di accettare la tribola- il mondo” (Gv 16,33). profondo rispetto. Offro la mia zione e in essa di maturare, di Essere testimone della spe- presenza servizievole e dispo- trovare senso mediante l’unio- ranzalàdovelafragilitàumana nibile ma non la impongo mai. ne con Cristo, che ha sofferto si oppone al desiderio di vive- Lo faccio con umiltà, consape- con infinito amore. “L’amore è re, non è facile. So che la fede vole dei miei limiti, lasciando- anche la fonte più ricca del e la speranza in Cristo morto e mi aiutare e insegnare da loro. senso della sofferenza, che ri- risorto ci portano a credere che Presenza attenta che ascol- mane sempre un mistero” (SD la sofferenza non ha l’ultima ta. “Tu accogli, Signore, il de- 13). Trovare la risposta libera, parola, che può essere vissuta siderio dei miseri, rafforzi i lo- dà pace e genera energie. come esperienza salvifica e co- ro cuori, porgi l’orecchio” (Sal Ho comprovato che, di fron- me una costante opportunità 9,38) “Sii pronto nell’ascolta- te al mistero del dolore, molte per l’amore, l’unico capace di re, lento nel proferire una ri- volte l’atteggiamento più elo- vincere la morte stessa. Come sposta” (Sir 5,11). quente è il silenzio, il silenzio mi scriveva una malata, chi ce- Colui che soffre ha bisogno attento, rispettoso e compas- lebra la Pasqua del Signore – la di qualcuno che lo ascolti e gli sionevole che entra in comu- sua morte e risurrezione – ha dia l’opportunità di parlare nione con il dolore dell’altro e sufficienti motivi per essere delle sue angosce e paure, del- lo condivide. Le parole, spes- contento e vivere felice, per as- le sue pene e gioie, dei suoi de- so, sono inopportune e inutili sumere la sofferenza con gran- sideri e speranze, dei suoi sen- e, a volte, dannose. Diceva il de speranza e saperla offrire timenti e carenze. Ha bisogno Cardinal Bernardin: “A volte, con gioia, per accettare con di qualcuno che sappia leggere l’unica cosa che ho potuto fare calma le notti lunghe e aspetta- 24 ciò che dice con le parole e i per coloro che soffrono è esse- re con illusione ogni nuova al- silenzi, con i gesti e lo sguar- re presente accanto a loro, pre- ba. L’esperienza del dolore re- do. Ha bisogno di qualcuno gare con loro, trasformarmi in stasolocome“unluogodipas- che lo aiuti a scoprire le sue ri- un segno silenzioso della pre- saggio” in coloro che, per la sorse. Rendo grazie al Signore senza e dell’amore di Dio”. Sua grazia, sperimentano già i per il dono di saper ascoltare. Presenza che parla al cuore frutti della Resurrezione. A volto lo faccio in fretta, sen- e testimonia e condivide la fe- za mettermi nei loro panni e de. “Perché io sappia indirizza- senza impegnarmi nella ricerca re allo sfiduciato una parola” (Is delle soluzioni. Chiedo perdo- 50,4). “Consolate, consolate il noaDioealoro. mio popolo, parlate al cuore di Presenza rispettosa e adat- Gerusalemme” (Is 40,1-2). tata. “Non spezzerà una canna Solo le parole che escono incrinata, non spegnerà uno dal cuore e parlano al cuore di stoppino dalla fiamma smorta” chi soffre confortano, consola- (Is 42,3). no, animano, guidano e orien- Ciascun malato è unico e ir- tano, danno vita e infondono ripetibile, ha la propria perso- speranza. Sono parole che si nalità, il suo ambiente familia- conservano, si gradiscono e re e sociale, il proprio livello di non si dimenticano mai. fede e attraversa tappe diverse Presenza che aiuta ad adot- nell’itinerario della sua malat- tare atteggiamenti positivi di tia. Seguendo gli orientamenti fronte alla sofferenza. “Gesù del Rituale dell’Unzione e del- vedendolo […] gli disse: Vuoi la Pastorale degli Infermi che guarire? Alzati, prendi il tuo chiedono al pastore di tenere lettuccio e cammina” (Gv Per questo ho cercato di ri- presenti i diversi livelli di fede 5,6.8). destare negli infermi questa fe- cristiana per agire sempre gra- Di fronte al dolore e alla sof- de e questa speranza che non dualmente con discrezione e ferenza che la colpisce, la per- defrauda e dà coraggio per vi- pudore (n. 55), cerco di adat- sona può adottare atteggia- vere e lottare, per affrontare la tarmi a ciascuno, di rispettare menti e comportamenti positi- morte con serenità. il suo credo e i suoi ritmi. vi e fecondi o negativi e sterili. Presenza allegra e gioiosa. Presenza che accompagna Gli uni le permetteranno di af- “Non vi rattristate, perché la nella ricerca di senso. “Gesù frontare e vivere il dolore in gioia del Signore è la vostra in persona si accostò e cammi- maniera costruttiva. Gi altri, al forza” (Ne 8,10). nava con loro” (Lc 24,15). contrario, renderanno più in- Ho cercato di mettere in pra- Il malato si fa e ci fa doman- sopportabile e distruttivo il suo tica il consiglio che mi diede de circa il senso della sofferen- dolore. Nell’incontro con l’in- un malato: Se hai bisogno di za e della sua finalità. E – co- fermo cerco di aiutarlo a di- gioia / indossa il tuo sorriso / me scrive Giovanni Paolo II – scernere i suoi atteggiamenti e non accrescere la mia pena / soffre in modo umanamente comportamenti e a coltivare lascia la tua sulla porta.Un ancor più profondo se non tro- quelli che sono positivi. sorriso solleva il cuore, avvici- va soddisfacente risposta (Sal- Presenza aperta alle spe- na le persone, trasmette pace, vifici Doloris 9). Ciò che cura ranze e alla “Speranza”. “Voi desta buoni pensieri, porta spe- l’uomo – dice Benedetto XVI avrete tribolazione nel mondo, ranza e apre orizzonti alle per-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 soneoppresseoammalate,of- l’orientamento preciso, che mi Sono stati un appello costan- fre fiducia a quanti sono afflit- dia l’umiltà di riconoscere che te a recuperare valori fonda- tiodepressi. non sono la luce bensì lo stru- mentali del Vangelo, come la Per questo, nel mio compito mento della tua Luce. gratuità dell’esistenza, il viver- pastorale mi sono servito della Presenza celebrata nei sa- la come dono e realizzarla co- musica per alleviare pene, sol- cramenti. “Fate questo in me- me donazione, la forza dell’a- levare animi, esprimere senti- moria di me” (Lc 22,19) “Un- more, l’andare liberi da baga- menti, alleviare tensioni e gevano di olio molti infermi e gli come pellegrini, la fortezza scacciare paure. li guarivano” (Mc 6,13). nell’ora della prova. Presenza basata nella pre- La celebrazione dei sacra- Mi hanno mostrato che la ghiera. “Pregate gli uni per gli menti è stata ed è fonte e cul- cosa più importante nella vita altri per essere guariti” (Gc mine della mia presenza assie- èl’Amore. Che, qualunque co- 5,16). me agli infermi. sa succeda con la malattia e Pregareèunmododiservi- Ho celebrato l’Eucaristia con la nostra vita, è possibile re, un mezzo indispensabile nell’ospedale, portando a essa mantenere il vigore della spe- per l’accompagnamento pasto- la vita dei malati. ranza, la pace serena e anche la rale, per il re-incontro e la co- Ho portato la comunione a gioia, che è possibile lottare munione con il Dio della vita. chi la chiedeva, in un clima di contro la malattia, assumerla Ho pregato per i malati che me presenza umana e di preghiera, conamoreematurareumana- lo chiedevano e con coloro che senza fretta, aiutando il malato mente e cristianamente. lo desideravano, aiutandoli a a vivere l’incontro con Gesù Mi hanno fatto vedere – lo trasformare il loro cammino in come un momento forte nella ha detto e mostrato Giovanni cammino con Dio per mezzo sua vita, che lo unisce a Lui e Paolo II – che la debilità è una della preghiera che, a volte, è lo apre a tutti i fratelli. parte creativa della vita umana 25 stata di protesta, altre di ringra- Ho celebrato l’Unzione dei e che la sofferenza può essere ziamento, altre ancore di con- Malati e ho constatato, con accettata senza che si perda la segna fiduciosa, o di supplica e gioia, che l’incontro con Cri- dignità. intercessione per gli altri, altre sto, morto e risorto, infonde re- Mi hanno rivelato i doni che infine di contemplazione del spiro, coraggio e pazienza nel- Diomiharegalatoecomesi mistero o di lode e glorifica- la lotta per la guarigione, con- serve di essi per la sua opera di zione di Dio. sola nell’angoscia e dà pace. salvezza. Termino con la poe- Ogni giorno ringrazio Dio Ho vissuto nel sacramento sia di un malato scritta quando perché conta su di me per tra- della penitenza la gioia di mo- stava lasciando l’ospedale. smettere la sua vicinanza ai strare ai malati il volto di un Un sonetto, grossolanamen- malati, per dire loro che li ama Dio che ci attende, ci viene in- te ordito, incondizionatamente, che egli contro, ci accoglie e perdona, per chi, senza nominarlo, è protezione e rifugio in cui ci rinnova e si rallegra di recu- parla del Cielo, possiamo ripararci, medico perarci in vita. per colui che nell’aiutare che sana i nostri dolori, rocca pone il suo zelo, ferma su cui appoggiarci... per colui che, per amare, è Ciò che i malati hanno Ogni giorno chiedo al Signore nato unto... di aprire i miei occhi affinché apportato alla mia vita io sappia riconoscere in ogni Ricevetti confortato e com- malato il suo Volto e la sua La mia vita come persona, mosso Presenza, di aprire la mia men- come credente e come sacer- il calore sviscerato di un te affinché sappia trattare ogni dote non sarebbe come è senza fratello, persona come unica e irripeti- il contatto con i malati. Stare nei momenti ameni e umani bile, di aprire le mie orecchie con loro e con quanti li assisto- tanto brevemente e fugace- perché sappia accogliere con no è stato un grande regalo che mente condivisi. amabilità le confidenze e i Diomihafattoedicuilorin- Portino la mia gratitudine dubbi dei malati, di aprire il grazierò per tutta la vita. perlasuapremura mio cuore affinché possa offri- Gli ammalati mi danno mol- questi alati versi, e nel loro re speranza là dove c’è timore, todipiùdiciòcheiodoaloro. volo essere rea- di ispirarmi affinché io possa Mi hanno aiutato a vada anche il mio affetto lista curare, alleviare e consolare in un mondo che vive di molto sentito con un sorriso, una buona pa- apparenze, in quanto mi hanno rola, un gesto d’affetto, di re- insegnato che siamo fragili, li- per chi trasforma in gioia il galarmi la sua pace perché mitati, mortali... ma anche che cordoglio, possa portarla a coloro che so- c’è in noi un flusso di energie per chi è, per vocazione, no turbati e nervosi, che mi dia insospettate. consolazione, un cuore misericordioso e mi Mi hanno insegnato a relati- e, per il fatto di essere ara- renda accogliente e compas- vizzare valori e modi di vita – gonese, nobilitato. sionevole affinché possa tra- oggi molto quotati – come smettere il suo perdono e libe- l’efficienza a ogni costo, l’am- Grazie per la vostra atten- rare dalle colpe coloro che ne bizione del denaro, del potere zione. hanno bisogno e lo chiedono, e del successo, l’ansia di avere P. RUDESINDO che mi illumini affinché sia ca- e di consumare, la bellezza DELGADO PÉREZ pace di dare il consiglio giusto, esteriore. Spagna

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Il dolore e la sofferenza nell’esperienza del medico

Desidero ringraziare il Pre- – Il secondo incontro, con i sava che tali evenienze fossero sidente S.E. Mons. Zygmunt genitori entrambi ultra quaran- collegate a spiriti maligni o for- Zimowski, il Segretario S.E. tenni di un ragazzo di circa se- ze occulte che penetravano nel Mons. José Luis Redrado e il dici anni, figlio unico, anch’es- corpo, ai giorni nostri, in cui Sottosegretario Mons. Jean- so con una grave forma di leu- anche attraverso evidenze MarieMupendawatuperlabe- cemia, per i quali il figlio rap- scientificamente provate si rie- nevolenza dimostratami con presentava tutta la loro vita, sce a dimostrare soltanto la l’invito a tenere questo inter- passata e presente, diventata grande difficoltà a separare in ventocomemedicoinuncosì ahimè all’improvviso dura, due momenti dolore e sofferen- prestigiosocontestoeavoitut- difficile, dolorosa per il loro za. Il significato delle parole ti Eccellenze, Monsignori, Pa- futuro senza l’amore più gran- “dolore” e “sofferenza” si è dri, Suore, Professori, Dottori, de per il quale valeva la pena evoluto giungendo in questi ul- Signori e Signore per la pa- continuare a vivere. timianniaunadefinizionecon- zienza nell’ascoltare questo – Il terzo incontro, con una divisa non solo tra esperti della mio dire. Il titolo di questa Ta- coppia di genitori giovani di materia ma anche psicologi, fi- vola Rotonda contempla il vis- un bambino anch’esso molto losofi, teologi, antropologi, ri- suto dell’uomo in quanto tale, grave e al quale bisognava ef- cercatori. Pertanto il dolore non solo come essere vivente, fettuare un trapianto di midollo acuto è definito come un sofi- 26 ma più precisamente in quanto osseo ed era senza il donatore: sticato meccanismo di campa- persona umana capace di né un fratello, né tantomeno nello di allarme che, a seguito esprimere attraverso queste una sorella; un bel giorno si di un input afferenziale e della esperienze la dignità del suo presentarono con una notizia sua elaborazione nei centri su- stesso essere. importantissima: la mamma periori, determina una serie di Medico o malato che sia, per era in attesa di un altro figlio alterazioni e di produzione di entrambi è un incontro, forse ed era pronto per loro a essere sostanze biochimiche (ormoni, non previsto, inaspettato, non il donatore di midollo per quel- adrenalina) che a loro volta ge- cercato, ma nel quale entra in lo malato; nerano degli stati emotivi (an- gioco da una parte una fiducia – Il quarto incontro, con un sia, angoscia, paura) oltre che (del malato) e dall’altra una co- giovane uomo di circa trent’an- comportamentali; mentre il do- scienza (quella del medico, che ni giunto all’osservazione ven- lore cronico è un’alterazione o li porterà giorno dopo giorno a ti giorni prima del suo matri- squilibrio biologico che si pro- conoscersi, a pensarsi, a sti- monio con la fidanzata; dopo trae nel tempo e che può causa- marsi e persino a volersi bene). aver posto diagnosi di tumore re dolore e/o sofferenza. Da qui Mi piace ricordare a tal pro- dal sangue per tutto il periodo la definizione di sofferenza co- posito solo alcune delle espe- del ricovero, in parziale isola- me disagio psicofisico e/o con- rienze che hanno segnato il mento, lo sguardo dell’uomo è dizione tormentosa provocata mio percorso di medico, in sempre stato rivolto alla porta dalla assiduità del dolore. Da tanti incontri di sofferenze e di d’ingresso della camera, in at- ciò scaturisce un concetto più cura, durante il mio lavoro di tesa di rincontrare la sua don- ampio sul piano dell’intervento ematologo. na, sposa che non si è mai più medico-clinico, che non è solo – Il primo incontro all’inizio vista, né si è mai più resa rag- farmacologico e/o chirurgico, della mia professione è stato giungibile. bensì sarebbe meglio parlare di quello con un bimbo di quattro – Oppure la paura di un ba- terapia della sofferenza, che anni di nome Antonio al quale cio fra innamorati per un ipote- comprende trattamenti com- avevamo diagnosticato una tico possibile scambio o com- plessi riguardanti l’intera sfera leucemia acuta: il miglior pa- mistione di sangue infetto dal- psicofisica. ziente del mondo, obbediente, la leucemia, e infine gli occhi e È noto anche che il contatto sorridente, sereno; anche du- gli sguardi dei fratelli africani quotidiano con la sofferenza rante i prelievi di midollo os- quando mi sono trovato per la porta spesso gli operatori sani- seo e le punture lombari tera- prima volta in missione: sguar- tari all’assuefazione, tendenti a peutiche era immobile e non si di puliti, increduli, penetranti diventare sempre più insensibi- muoveva nemmeno di mezzo che cercavano una volta otte- li al “grido di dolore” e spesso centimetro, ma solo se tali ma- nuta la confidenza di toccarti incapaci a percepirne il disagio, novre venivano effettuate dal anche sfiorandoti, senza metà tanto da sembrare distaccati e suo “amico medico”, altrimen- cranio e metà faccia, con ferite freddi, e ciò perché per molti ti anche in due o tre infermieri profonde, estese, infette, pro- anni è stato insegnato ai medici non riuscivano a immobiliz- curatesi in vario modo nella e agli infermieri di non farsi zarlo; quando non giocava nel foresta, con la sola speranza travolgere dalle emozioni che grande letto con la mamma che il toccare il medico potesse comunque provengono dallo sempre presente al suo fianco in qualche modo guarirlo. stare a contatto con le persone per settimane, riposava con la sofferenti, e ciò con l’obiettivo febbre alta e i sedativi per il Nel corso del tempo, dall’e- di mantenere e garantire una dolore. poca preistorica, in cui si pen- maggiore lucidità di intervento.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Ed è proprio in queste circo- per il bene del malato, di volere nazione e altri, devono rappre- stanze che l’operatore sanitario, il bene del malato stesso, e per- sentare momenti di sviluppo e il medico in particolare, deve tanto la forza propulsiva è rap- dell’uomo e della tecnica favo- dimostrare di credere profonda- presentata dalla carità, ma an- rendo la “medicina dell’allean- mente nella scelta vocazionale cor di più dalla verità poiché si za”, ponendola al servizio della effettuata di essere al servizio agisce volendo il bene reale, persona sofferente e sviluppan- della persona sofferente, tenen- vero dell’altro. La salute è un do quella “medicina dell’acco- do ben presente l’essenza della bene sociale oggi sempre più glienza” basata sul binomio ve- persona con le sue caratteristi- rilevante, non solo sul piano rità-amore. che: egli è qualcuno ancor pri- culturale ed etico, anche grazie Infine è mio desiderio imma- ma di essere qualcosa, per cui allo sviluppo della biotecnolo- ginare che il medico del terzo ciò rappresenta il suo essere gia, che ha portato sia a tra- millennio possa cercare di esse- trascendente; inoltre è capace guardi medico-clinici impor- re, grazie anche alla biotecno- di reciprocità, cioè di essere in tanti e insperati, sia a costi non logia, e contro ogni deriva ni- relazione con altre persone; in- indifferenti che la maggioranza chilista di chi spesso gestisce la fine avendo ricevuto il dono della gente, della società, non sanità, simile alla figura del della vita, poiché nessuno pos- potrebbe permettersi. È quindi racconto delle “orme sulla sab- siede la capacità di decidere di indispensabile far valere il prin- bia”: i passi sulla sabbia del esistere,eglisachecosìcomeè cipio della gratuità e del dono, cammino della nostra vita era- stata ricevuta, così la vita chie- altrimenti si andrebbe contro il no rappresentati da quattro or- de di essere donata attraverso bene dell’uomo stesso. me, ma in alcuni momenti se l’amore. Questa triade, trascen- E ciò è ancor più vero in ne vedevano solo due, e l’uomo denze-reciprocità-amore, rap- quanto anche nel campo della rivolto al Signore dice: “Come presenta l’essere persona nel salute sta emergendo in diverse è possibile che nei momenti più 27 suo divenire che la rende unica, situazioni il nichilismo secondo difficili mi hai lasciato solo?” vera e irripetibile. il quale si persegue solo ciò che E il Signore Dio gli risponde: Una breve riflessione perso- è tecnicamente ed economica- “Mio caro, in quei momenti ero nale prende spunto dalla lettura mente fattibile, e non ciò che è io che ti portavo tra le mie dell’ultima Enciclica del Santo bene fare per il bene della per- braccia”. Così mi piace vedere Padre Papa Benedetto XVI Ca- sona sofferente. Dentro all’o- il medico con il suo malato sof- ritas in Veritate. Poiché prima rizzonte culturale tecnocratico ferente, che, accompagnato per si è detto che il dolore e la sof- l’essere dell’uomo non è più tutto il percorso di malattia e di ferenza sono un’esperienza che niente, poiché l’essere dell’uo- sofferenza, è tenuto nei mo- la persona umana prima o poi mo è una produzione dell’uo- menti più penosi e angosciosi vive nell’arco del tempo della mo stesso. tra le braccia del medico. vita terrena, così succede che Di conseguenza gli emergen- GRAZIE. nella relazione medico-persona ti problemi quali l’eutanasia, il sofferente il principio primo è fine-vita, la produzione di orga- Dott. ANTONINO BAGNATO quello di agire e di interagire ni e di tessuti, i trapianti, l’iber- Italia

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Esperienza di un’infermiera in un reparto di oncologia

Sono infermiera da 24 anni. maestra di vita. Attraverso il lo osservavo a volte lo notavo Ho lavorato in diversi reparti, dialogo e l’ascolto mi sono re- assorto, triste e solo. Ero riu- tra i quali Medicina e Chirur- sa conto che la morte non è scita con molta pazienza a far- gia Generale: gli ultimi dieci niente in confronto a ciò che si gli passare la paura dell’ago, anni li ho trascorsi lavorando perde della vita che ci è stata ma in lui c’era ancora il biso- nell’unità operativa di Oncolo- donata. Il consumismo ci fa gno di dare sfogo al suo dolo- gia dell’Ospedale Fatebenefra- dimenticare il valore reale del- re. Un giorno, trovandomi da telli-Isola Tiberina. la vita, del sorgere del sole, dei sola con lui nella sala prelievi Desidero raccontare questa colori della natura, della pu- del nostro reparto, ho cercato mia esperienza in Oncologia rezza che c’è nel profondo di di provocarlo facendolo parla- ma non so se riuscirò a spiega- ogni essere umano nel mo- re della sua famiglia. Non so re quanto abbia influito nella mento in cui si riesce a fare cosa sia successo ma a un cer- mia vita l’assistenza alle per- contatto con la sua anima e a to punto dalla sua bocca è usci- sone malate di tumore. È diffi- condividerne il pianto, il sorri- to un fiume di parole e dai suoi cile esprimere le proprie emo- so, la speranza, i desideri, il occhi un mare di lacrime. Mi zioni di anni, di giorni, di mi- dolore. Quanto tempo ho spre- sono sentita investita da una 28 nuti, di istanti... cato in cose inutili, bisticci, sofferenza incredibile che, più Mi sono trovata davanti a fraintendimenti, ripicche, ge- che la malattia, riguardava la persone arrabbiate, deluse, av- losie, falsi bisogni. preoccupazione per i suoi ge- vilite, doloranti, con famigliari Ricordo fra tanti un signore nitori. L’ho ascoltato in rispet- diffidenti, aggressivi, minac- che era di una dolcezza estre- toso silenzio e con grande at- ciosi. Il tumore fa paura a tutti ma; anche quando non si senti- tenzione e alla fine gli ho detto perché trasforma, cambia la va bene era sempre educato, qualcosa che non saprei ripete- vita, annienta, svilisce ogni sorridente. A volte scherzava- re perché, in momenti di così ruolo nella famiglia, nel socia- mo anche sulla sua malattia ed grande emozione, bisogna sa- le, nel lavoro. È come un mo- era molto affezionato a me; lui per cogliere l’attimo e cercare stro che si impadronisce del e la sua famiglia mi cercavano di capire che cosa li può aiuta- corpo, della mente, del cuore, sempre e io ero contenta di re. Da quel giorno, ogni volta dell’anima. rendermi disponibile e utile, che mi vedeva, mi faceva Ho iniziato quest’avventura così come facevo anche con grandi sorrisi, mi chiedeva con la speranza di poter contri- gli altri. Quando è morto mi è consigli, mi salutava con calo- buire alla guarigione di queste dispiaciuto molto e mi sono re e riconoscenza. persone, ma cammin facendo sentita addolorata anche per la Ricordo ancora una signora mi sono resa conto che il pote- famiglia. Ciò che mi ha colpito che non vedevo da un po’ di re di vita e di morte che noi di più è il fatto che qualche tempo. Un giorno si recò in operatori sanitari crediamo di mese dopo il figlio è venuto a ospedale per la visita periodica avere è solo l’illusione di esse- trovarmi al lavoro, in occasio- di controllo. La vidi, la chia- ri umani fragili e timorosi del- ne della Pasqua, con il pretesto mai per nome e la salutai con la sofferenza. A quel punto ho di volermi portare un dolce. affetto. Lei si commosse dalla pensato di non aver mai dato Ho capito che aveva bisogno gioia perché l’avevo ricono- un senso al mio lavoro e che la di sfogarsi perché non riusciva sciuta e soprattutto perché mi mia responsabilità professio- a lenire il suo dolore. Gli ho ero ricordata del suo nome; mi nale non era solo relativa a una dato modo di piangere e di rac- disse che era felice di essere ri- mera esecuzione di compiti. contarmi degli ultimi giorni di cordata come essere umano e Avevo di fronte a me i miei si- vita del padre. L’ho abbraccia- non come un numero o un pez- mili bisognosi di conforto, di to e consolato e l’ho visto an- zo anatomico. speranza, di esprimere il pro- dare via più sollevato. Questo Certe esperienze non si pos- prio dolore, di manifestare le è successo altre due volte nel sono dimenticare perché sono proprie crisi soprattutto spiri- corso di un anno, sino a quan- uniche e irripetibili, e ne avrei tuali: “perché proprio a me, do finalmente il dolore del ri- tante altre da raccontare. che cosa ho fatto di male per cordo di suo padre è ritornato a La persona che non guarisce meritare tutto questo, perché essere un sereno amore, affetto non può essere considerata una Dio ha voluto punirmi così?”. e riconoscenza per la persona sconfitta, perché il reale obietti- Pensavo che avrei potuto es- cara e da quel momento ci sia- vo di un infermiere non è que- serci io al loro posto e che mo salutati definitivamente. sto, anche se applica le sue co- avrei avuto bisogno di qualcu- Ricordo anche un ragazzo noscenze e la sua formazione in no che mi potesse ascoltare, pieno di vita, esuberante, di fa- questosenso.Ioeimieicolle- capire, aiutare in quel cammi- miglia agiata ma con genitori ghi di lavoro, nel momento in no di sofferenza. Ma ho capito separati. Gli piaceva ridere di cui ci siamo trovati di fronte a anche quanto l’esperienza con tutto, fare il gradasso, ma ave- una situazione, che non imma- queste persone possa essere va una grande paura. Quando ginavamo, di persone che non

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 rispondevano alle terapie onco- Quando riesci a far crollare un programma terapeutico-as- logiche e che andavano verso tutte le barriere che possono sistenziale più idoneo e pro- una progressione della malattia, ostacolare un rapporto umano, porzionato alle esigenze di o anche di persone che arriva- capisci che non puoi più fare a quellapersonaedellasuafa- vano in condizioni già dispera- meno di ciò che l’altro ti può miglia. te, siamo entrati in crisi e ab- dare in termini di gratitudine, La gioia più grande si ha biamo capito che non poteva- d’amore, di rispetto e di fiducia quando sono il malato stesso e mo abbandonare loro e le loro in risposta alla tua disponibilità la sua famiglia che ci gratifica- famiglie in un momento così all’ascolto, al dialogo, all’assi- no manifestando il loro piacere difficile. Ci siamo chiesti allora stenza incondizionata e perso- nell’aver potuto superare insie- che cosa è realmente importan- nalizzata. In questo rapporto le me a noi quel problema o quel te per queste persone. Grazie parti si scambiano, si alterna- disagio, di qualunque natura alla sensibilità e alla professio- no; tutti danno e ricevono. fosse, anche apparentemente nalità del nostro primario, sta- Abbandonando loro, abban- banale. Ma niente è banale vamo già iniziando ad aiutare il donavamo noi stessi. È per quando ti colpisce in prima malato oncologico e la sua fa- questo che il nostro primario, in persona. Se noi soffriamo per miglia con terapie di supporto e accordo con la dirigenza dell’o- qualcosa, pensiamo che nessun con il coinvolgimento di varie spedale presso il quale lavoro, altro possa provare la stessa figure professionali relativa- oltre che darci la possibilità di sofferenza. È proprio per que- mente alle problematiche e ai formarci e aggiornarci per assi- sto che dobbiamo metterci nei sintomi legati alla malattia stes- curare al meglio ciò di cui que- panni dell’altro dando al suo sa e alle conseguenze delle cu- sti malati e le loro famiglie dolore la stessa valenza. re. Ciò che volevamo ottenere hanno bisogno, ha attivato an- Finisco questo racconto dan- era di assicurare una migliore che una serie di interventi volti do alcuni consigli agli infer- 29 qualità di vita attraverso l’inse- a favorire la dimissione protet- mieri che avranno l’opportu- nitàdiprestareassistenzaa persone malate di tumore, spe- rando che possa essere utile ad agevolare la loro missione e vantaggioso per il malato che purtroppo si trova ad affrontare questo cammino di sofferenza. L’accoglienza al primo in- contro è fondamentale affin- ché si instauri subito un buon rapporto con la persona malata e la sua famiglia. Non bisogna farsi provocare dall’aggressi- vità e dalla rabbia di alcuni, perché è solo frutto della di- sperazione. Hanno bisogno di gnamento di comportamenti ta attraverso l’assistenza domi- rassicurazioni, affidabilità, af- idonei a favorirne la guarigio- ciliare o il ricovero in hospice, fetto sincero e professionalità. ne, ma soprattutto attraverso a seconda delle esigenze e dei Nei limiti del possibile, al- l’intervento di altri operatori desideri del malato e della sua l’atto del ricovero in reparto, che potessero alleviare il dolore famiglia. L’ideale sarebbe quel- bisogna cercare di destinare il e il disagio in ogni loro sfaccet- lo di avere noi stessi la possibi- posto letto in base a criteri che tatura. Queste figure sono il fi- lità di assicurare loro assistenza riguardano la sede del tumore, sioterapista, il dietologo, l’assi- e continuità sino all’esito ulti- l’età, lo stato emotivo e a volte stente sociale, lo psicologo, mo della morte e anche oltre anche le condizioni generali; l’assistente spirituale; successi- stando vicini alle famiglie. questo perché il malato onco- vamente anche il medico di Avrei ancora tante cose da logico tende a fare paragoni medicina estetica. Quest’ultimo dire, ma voglio soffermarmi con quelli che hanno lo stesso professionista è importante per soprattutto sull’importanza tipo di tumore, incrementando i nostri malati tanto quanto gli fondamentale dell’ascolto, del così la propria depressione. altri, perché il tumore e le cure dialogo e del lavoro d’équipe. Allo stesso tempo tanti sono trasformano le persone anche La capacità di comunicare effi- molto solidali fra loro, molto fisicamente, aumentandone il cacemente con gli altri non è reattivi in positivo e stimolano disagio soprattutto nei rapporti da tutti. In questo senso l’infer- eincrementanolafiduciaela sociali: un aiuto per migliorare miere ha una grande responsa- speranza. La capacità dell’in- l’aspetto fisico a volte è più ef- bilità, perché non solo può da- fermiere di osservazione e il ficace di un farmaco. Ma tutto re sollievo al malato con un conseguente intervento, nel- questo può essere considerato ascolto attivo che favorisca l’evitare o nel favorire queste inutile di fronte alla paura di una relazione d’aiuto, ma fa dinamiche, è molto importante abbandono che provano il ma- anche da mediatore tra il mala- per l’efficacia del programma lato non più suscettibile di cure to, il medico e le altre figure terapeutico-assistenziale. e la sua famiglia, e al senso di professionali, agevolando la Anche in regime di ricovero colpa dell’operatore. creazione e la realizzazione di in day hospital, dove effettua-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 no la chemioterapia e altri trat- ce deve proporzionare tutto al- gli appuntamenti delle varie tamenti, bisogna cercare di le necessità e alle situazioni di indagini, sia per le modalità di agevolarli; molti malati fanno ogni singolo malato; deve sti- trasporto e le precauzioni da capire o chiedono esplicita- molare dove può, ma anche ri- adottare nella mobilizzazione mente di stare vicino ad alcuni spettare il momento del silen- del malato. L’attesa incremen- anziché altri. La maggior parte zio, dell’inappetenza, della ta l’ansia e la paura di non fare delle volte questo avviene per- svogliatezza, dell’incapacità di piùintempoabloccarelama- ché non vogliono sentire riferi- muoversi autonomamente, del- lattia, e corrode e sgretola la menti alla malattia o perché la preghiera e del pianto. Deve speranza di essere guariti. hanno necessità di riposare, sensibilizzare le famiglie affin- Sensibilizzare per le modalità oppure vogliono pregare insie- di trasporto significa che biso- me. Non bisogna pensare che gna sempre ascoltare il malato siano comportamenti egoistici; per ciò di cui egli necessita in ognuno ha diritto di scegliere il quel momento; anche le perso- suo modo per lenire l’ansia e la ne, che normalmente riescono paura. a camminare da sole, a volte, Non bisogna mai farsi carico per la malattia e le cure, non si di tutto il lavoro da soli. L’é- sentono bene e preferiscono quipe serve per raccogliere essere accompagnate in car- ininterrottamente tutte le infor- rozzina o sulla barella. Le pre- mazioni, con l’osservazione e cauzioni nella mobilizzazione l’ascolto attento del malato e sono fondamentali soprattutto della sua famiglia, e poterle per i malati con metastasi os- 30 elaborare insieme in interventi see. Preventive terapie antalgi- di assistenza e cura specifici che e/o sedative e accurate per quella singola persona e informazioni sulle modalità di modificabili a seconda delle mobilizzazione in relazione al- sue esigenze. L’équipe è ne- la malattia sicuramente evita- cessaria anche per diluire il no di incrementare il dolore, coinvolgimento emotivo, che favoriscono la collaborazione va al di là dell’empatia che del malato e quindi una mi- normalmente si dovrebbe pro- gliore esecuzione dell’indagi- vare per queste persone, ma ne o trattamento cui viene sot- che inevitabilmente sfocia in toposto. una solidale sofferenza. Nello svolgimento del pro- Non bisogna mai sottovalu- prio lavoro, l’infermiere ha de- tare il dolore. Il cosiddetto pla- gli orari ben precisi da rispetta- cebo è inutile e deleterio. Alla re, soprattutto per la terapia e i radice di ogni desiderio di parametri. Molte volte capita morte, che mi è stato espresso che la persona malata abbia bi- anchedapersoneconpossibi- sogno di parlare, sfogarsi e lità di guarigione dal tumore, confidarsi proprio in quel mo- c’era la paura del dolore, di mento. Quando è possibile, i qualunque natura fosse. Ogni colleghi compensano in ma- persona percepisce il dolore in ché siano da stimolo, ma deve niera solidale, eseguendo i maniera singolare. Il dolore fi- anche contenerle, con valide e compiti di chi si trova in quel- sico ha sicuramente dietro di accurate spiegazioni, quando la situazione di dialogo. A vol- sé varie sfaccettature, ma pri- queste eccedono per amore, te questo non sempre è fattibi- ma di tutto va trattato secondo pretendendo dal loro caro azio- le, ma non bisogna mai inter- le linee guida dell’O.M.S. sul- ni che in quel momento non è rompere bruscamente la perso- la terapia antalgica e in rela- in grado di svolgere. Per il ma- na malata che in quel momen- zione alla risposta del malato lato oncologico la normalità to ha necessità della nostra stesso. In contemporanea biso- del mangiare, del bere, del presenza e che probabilmente gna indagare, con tatto e sensi- camminare, del dormire, della ci sta dicendo delle cose im- bilità, su altre possibili situa- relazione con gli altri, delle portanti ai fini di una buona as- zioni sociali, culturali, fami- funzioni fisiologiche in gene- sistenza. Bisogna sempre spie- gliari, psicologiche, spirituali e re, assume connotati diversi: gare la propria difficoltà, assi- burocratiche, che pensiamo tutto viene sovvertito dalla ma- curare la disponibilità prima possano incrementare il dolore lattia e dagli effetti collaterali possibile e mantenere la parola fisico, e quindi favorire, dove delle cure antitumorali. Con le data. Il malato, quando ricono- possibile, la soluzione di questi terapie di supporto e l’assisten- sce in noi sincerità e buona vo- disagi. za si cerca di ristabilire un lontà, capisce, rispetta e ammi- L’infermiere di oncologia equilibrio, ma non bisogna mai ra il nostro lavoro. deve avere una capacità cama- perdere di vista la sua fragilità. leontica nel suo modus ope- È ugualmente importante Sig.ra CRISTINA LEDDA Infermiera, randi. Deve capire quando può sensibilizzare il personale de- Ospedale Fatebenefratelli effettuare interventi di educa- gli altri servizi dell’ospedale Isola Tiberina, Roma zione sanitaria e quando inve- sia per accelerare i tempi per Italia

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Il significato della sofferenza di Giovanni Paolo II per la Chiesa e per il mondo

Introduzione la sua vita era prossima alla fi- nuita mobilità. Agli occhi del ne, lo abbiamo visto comuni- mondo, una persona non pote- Nel 1979, il primo Segreta- care il Vangelo usando quello va condurre una vita significa- rio del Partito Comunista po- che lui chiamò anche “un do- tiva in questo modo. Ma que- lacco, Edward Gierek, prese no”, cioè lo abbiamo visto usa- sto fu ciò che Giovanni Paolo una decisione che avrebbe re la propria sofferenza. II fece. Ed egli accettò le sue cambiato il mondo. Egli per- afflizioni con umiltà. In questo mise che Giovanni Paolo II vi- modo, dimostrò che la vita può sitasse la Polonia. L’umiltà di soffrire essere vissuta profondamente Il nuovo Papa era un giova- tanto sulla sedia a rotelle quan- ne uomo di 50 anni, in salute e Credo che Brezhnev avesse to sulle piste da sci. vibrante. Milioni di polacchi ragione in una cosa. Giovanni erano entusiasti, ma l’establi- Paolo II era veramente un “uo- shment comunista era furioso. mo saggio”. Ma la sua saggez- Dopo tutto, Giovanni Paolo II za non era quella di Brezhnev, era un noto critico del comuni- non era paura dello Stato, ma smo e, allo stesso tempo, uo- umiltà di fronte a Dio. 31 mo di grande personalità. Così, Egli aveva l’umiltà di capire quando il Premier sovietico che la sofferenza aveva un po- Brezhnev seppe la notizia, tere che poteva venire solo da rimproverò Gierek e gli ordinò Dio, che è Amore. di annullare l’invito, dicendo: Come Papa Benedetto ha af- “Di’ al Papa, che è un uomo fermato nel giorno dell’Epifa- saggio, di affermare pubblica- nia, i Magi hanno avuto non mente di essere malato e di solo lo zelo e l’umiltà di vede- non poter intraprendere il viag- re la stella di Betlemme, ma gio”1. anche di riconoscere e seguire Come conosceva poco Gio- Cristo nella forma sorprendete vanni Paolo II! di un bambino indifeso. La lo- Nel 2002, anni dopo l’insor- ro umiltà permise loro di per- gere del morbo di Parkinson, cepire che “grandezza e poten- dopo due tentativi di uccisio- za [di Dio] non si esprimono ne, dopo numerosi problemi nella logica del mondo, ma gravi di salute, quando vivere, nella logica di un bambino Il Vangelo della sofferenza e respirare, mangiare e parlare inerme, la cui forza è solo il segno di contraddizione era faticoso per lui, i medici gli quella dell’amore che si affida vietarono di recarsi a Mexico anoi”2. Naturalmente, non cominciò City per la canonizzazione di Ci vuole anche un altro tipo in questo modo. San Juan Diego. Dopo la con- di umiltà: quella di fronte alla All’inizio del suo pontifica- sultazione, il Papa si voltò ver- gente. A volte, le persone han- to, Giovanni Paolo era un co- so i medici e disse: “Ci vedia- no paura delle malattie e della losso: una persona dinamica, mo in Messico”, e, malato sofferenza. Spesso evitano per- un attore, uno sciatore. Il mon- com’era, ci andò. fino di stare in compagnia de- do lo vide presto di persona Il Papa era così. Compren- gli altri perché temono di farsi poiché egli divenne un viag- deva che la malattia non era la vedere malati. Ma Giovanni giatore del mondo, come nes- cosa più importante: aveva ca- Paolo II soffrì nel corpo di sun Papa prima di lui aveva pito che, in salute e in malattia, fronte a milioni di persone. Vo- fatto. In tutto il mondo, egli la cosa più importante era il leva avere l’umiltà di farlo di catturò l’attenzione e fu incre- Vangelo, e che egli, con la sua fronte al mondo e, nella sua dibilmente influente. presenza, poteva essere una te- umiltà, fu un testimone della La gente si meravigliava di stimonianza vivente e un vero sofferenza come pochi altri quanto fosse autorevole, e lo evangelista. prima di lui. attribuiva alla sua personalità. Trovo eccezionale come, in Attraverso tutto ciò, egli Precedentemente alla prima tutta la sua vita, egli predicasse mostrò esattamente cos’è la di- visita di Giovanni Paolo in Po- incessantemente il Vangelo gnità dell’uomo. La gente se- lonia, il regime comunista dis- usando ogni dono che Dio gli guì il declino della sua salute se agli insegnanti in formazio- aveva dato, qualunque fosse la con attenzione, specialmente ne che “poiché è insolitamente sua condizione. Usò il dono di per quelle condizioni che col- talentuoso e ha un grande sen- scrivere per comporre poesie e piscono la dignità umana – un so dell’umorismo, è pericoloso commedie. Usò la voce di ba- declino di autonomia, debolez- perché può affascinare chiun- ritono per cantare. E, quando za, dolore inevitabile, o dimi- que”3. Infatti, le persone parla-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 vano del suo dinamismo, del verso la sua sofferenza. Du- profondità perché egli non so- suo umorismo accattivante, del rante l’ultima celebrazione del lo predicò il Vangelo dell’amo- suo atletismo, della sua creati- Venerdì Santo, fu chiaro a tutti re, ma predicò con tutto il cuo- vità artistica – caratteristiche che egli non teneva solo la re il Vangelo della sofferenza. che non erano in sé esclusiva- croce, ma era veramente unito mente cristiane, né particolar- a essa. mente sante. Erano semplice- Oggi la sofferenza non è Il malato e il sofferente: mente umane. compresa, perché la persona i nuovi evangelisti Al termine del suo pontifica- umana non è compresa. Sì, to, queste caratteristiche furo- certo, la medicina e la scienza Con Cristo e in Cristo non no celate sotto il velo delle sue fanno continuamente nuove solo il malato naturalmente ac- malattie e sofferenze. E tutta- scoperte, ma spesso si perde il quista un compagno e la soffe- via, anche senza nessuna delle significato della sofferenza, renza acquista significato, ma sue vitalità passate, il suo im- poiché la persona umana è in- la sofferenza stessa acquisisce patto è andato crescendo. In tesa come essere fisico con de- uno scopo. E forse mai Gio- questo modo, egli è stato un sideri spirituali, e non come vanni Paolo II fu più eloquente enigma per il mondo, un vero essere fisico e spirituale voluto su questo di quando egli stesso “segno di contraddizione”, che e amato da Dio. ha sofferto di più. fa sì che la gente si meravigli Il fatto è che, senza amore, Il 17 maggio 1981, mentre i ancora oggi. senza Cristo, la sofferenza non pellegrini si riunivano in piaz- Qual era poi la sua influen- ha senso. Per questo motivo, za San Pietro alla solita ora per za? Cosa attirava le persone? essa è una delle ultime questio- l’Angelus, Giovanni Paolo II Perché riponevano la loro fidu- ni perenni che spingono imme- non si presentò alla finestra. Si 32 ciainlui,elorispettavano? diatamente le persone a consi- sentì solo la sua voce in un Spesso il mondo considera derare se esiste un Dio, e chi è messaggio registrato dal Poli- più la malattia che l’uomo. Ma questo Dio. La sofferenza è clinico Gemelli, dove si stava in entrambe le condizioni – una sfida a cui non si può ri- riprendendo dalle ferite del- come uomo forte e sano e co- spondere in maniera soddisfa- l’attentato occorsogli appena me anziano fragile – Giovanni cente con l’ateismo e con modi quattro giorni prima. Il mes- Paolo II ha rivelato sull’uomo, di credere non cristiani. Solo il saggio fu il più breve del suo e sull’umanità, molto più di cristianesimo rivela la verità pontificato, e si concludeva quanto il mondo si aspettasse. che “Dio ama tanto ogni per- con queste parole: Egli dimostrò che non conta la sona, che neppure la sofferen- “Unito a Cristo, Sacerdote e malattia, e nemmeno l’uomo, za allontana da Lui. Egli ha Vittima, offro le mie sofferen- ma l’altro uomo, cioè Cristo. sofferto per ciascuno di noi, ze per la Chiesa e per il mon- così che quando si soffre, si do. A Te Maria ripeto: «Totus può soffrire con Lui”. tuus ego sum»”7. In unione con il Cristo Giovanni Paolo una volta La sofferenza, quindi, non è sofferente disse che “senza la sofferenza solo un mezzo di crescita verso e la morte di Cristo, l’amore di Dio, ma è una partecipazione Trent’anni fa, nell’enciclica Dio per gli uomini non si sa- alla sua sofferenza, e quindi una , Giovanni rebbe manifestato in tutta la partecipazione alla redenzione. Paolo scrisse: “Con la sua in- sua profondità e grandezza”6. La settimana seguente, egli carnazione, infatti, il Figlio Nella vita di questo Papa, noi sviluppò maggiormente questo stesso di Dio si è unito in certo vediamo la stessa benedizione. concetto. modo ad ogni uomo” (n. 8). Mentre lui è stato benedetto “La sofferenza, accettata in Ciò è intensificato in modo con lunga vita, noi siamo stati unione con Cristo sofferente, speciale nella Croce: nella doppiamente fortunati di vede- ha una sua efficacia impareg- Croce, Cristo si unisce a tutti re la sua trasformazione. Senza giabile per l’attuazione del di- coloro che soffrono, permet- il suo lungo pontificato e la sua segno divino della salvezza. tendoci di unirci a Lui, che ha sofferenza, infatti, non avrem- Sono lieto delle sofferenze che sofferto. Come il Pontefice mo visto i suoi tanti volti di sopporto per voi e completo disse, “proprio attraverso que- umiltà, santità e dedizione. nella mia carne quello che sto sacrificio, Egli legò una Non avremmo visto i molti manca ai patimenti di Cristo, a volta per sempre la sofferenza volti di Cristo: Cristo guarito- favore del suo corpo che è la all’amore, e così la redense”4. re, Cristo predicatore, Cristo in Chiesa” (Col 1,24). Invito tutti Giovanni Paolo II lo ha te- compagnia dei suoi discepoli gli ammalati ad unirsi con me stimoniato al termine della sua in un mare in tempesta, Cristo nell’offerta a Cristo dei loro vita in un modo senza prece- uomo di preghiera sofferente patimenti per il bene della denti, diventando per tutto il nel Giardino degli Ulivi, Cri- Chiesa e dell’umanità”8. mondo un esempio di quel che sto inabile, vittima immobile Per lui, la sofferenza non era San Paolo ha scritto: “non so- nel dolore innalzato alla vista semplicemente un ostacolo di no più io che vivo, ma Cristo di coloro che lo guardano dal cui, una volta superato, gli in- vive in me”5.Questeparole basso. E così come Cristo ri- dividui possono beneficiarne erano radicate in Papa Wojtyla sorto sarebbe stato meno glo- personalmente, ma egli capì e per tutto il suo pontificato, co- rioso senza la sua sofferenza, apprezzò veramente la soffe- me uomo di preghiera e, verso così la santità di Giovanni Pao- renza che, attraverso Cristo, il termine della sua vita, attra- lo ha raggiunto maggiore può “scatenare l’amore”.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Nel 1989, in un discorso agli portante avere questo argo- erastatodatoancheatuttii infermi e agli invalidi, Giovan- mento davanti ai potenti del cristiani quando Cristo affidò ni Paolo II propose una strate- mondo. Di nuovo devo incon- MariaaGiovanniaipiedidel- gia radicale per la nuova evan- trare questi potenti del mondo la Croce. gelizzazione: “È incommensu- e devo parlare. Con quali argo- Fu per questo, in parte, che rabile la forza evangelizzatrice menti? Mi rimane questo argo- la visita di Giovanni Paolo II che il dolore possiede. Per mento della sofferenza”10. in Messico nel 2002 fu tanto questo, quando chiamo tutti i La Crocifissione, si può di- importante. Egli andò a cano- fedeli cristiani alla grande im- re,èl’unionediCristoalla nizzare un uomo che aveva presa missionaria di effettuare Chiesa. E per la Chiesa in tutto udito dalle labbra di Maria la una nuova evangelizzazione, il mondo, ogni sofferenza è un ragione per cui possiamo af- ho presente che in prima linea invito ad amare. Per la Chiesa, frontare la sofferenza e dire vi saranno, quali eccezionali l’impegno verso i sofferenti di- anche noi: “Non abbiate pau- evangelizzatori, i malati, i gio- venta allora un rinnovo dei vo- ra”. Quando infatti lo zio di vani malati”9. ti sponsali con Cristo, l’oppor- San Juan Diego era malato, Nostra Signora di Guadalupe apparve a San Juan Diego e gli disse: “Ascolta, mettilo nel cuore […] che non è niente quello che ti ha spaventato; […] non temere questa malat- tia né nessun’altra malattia […] Non ci sono Io che sono tua Madre? Non sei nella mia 33 ombra e sotto il mio sguardo? Non sono Io la fonte della tua gioia?”. Queste parole riflettono la vera essenza della vita di Gio- vanni Paolo II. Come Maria era rimasta con Cristo sul Cal- vario, così Ella fu sempre vici- na a Giovanni Paolo II nella sua sofferenza. E al momento del suo tentativo di assassinio, il mondo intravide esattamente quanto questo fosse vero. Esi- Nel 1994, quando dovette tunità di re-impegnare noi stes- ste una connessione con No- subire un intervento chirurgico si, come esprimono le parole stra Signora di Fatima, nel fat- all’anca in seguito a una cadu- di Giovanni Paolo: “L’uomo to che gli spararono il giorno ta, ancora una volta rifletté sul- sofferente appartiene a noi”. della sua festa, adempiendo al la sua sofferenza durante l’An- terzo messaggio di Fatima. E, gelus: “Ho meditato, ho ripen- mentre gli sparavano, egli vide sato di nuovo a tutto questo du- Maria e la sofferenza Maria con lui. Oggi, qualora rante la mia degenza in ospeda- avessimo bisogno di ricordar- le... Ho capito che devo intro- Questa dimensione ecclesia- lo, possiamo fermarci in piaz- durre la Chiesa di Cristo in le della sofferenza ci porta a za San Pietro, di fronte alla questo Terzo Millennio con la un’altra dimensione della sof- Basilica e guardare a destra. preghiera, con diverse iniziati- ferenza stessa vicina al cuore Vedremo il mosaico della Ma- ve, ma ho visto che non basta: di Giovanni Paolo: la dimen- donna, che egli pose lì dopo bisognava introdurla con la sione mariana. Come disse in l’attentato, di modo che tutti sofferenza, con l’attentato di un Angelus: “associata a Gesù potessero guardare e vedere la tredici anni fa e con questo in questo mistero di sofferenza donnacheeragiuntaalui,per nuovo sacrificio. Perché ades- e di amore è, in primo luogo, salvarlo, nel momento più pe- so, perché in questo anno, per- la sua Madre Maria”11. ricoloso della sua vita. ché in questo Anno della Fami- Sul Calvario, Maria non fu In questo, Maria ha espresso glia? Appunto perché la fami- in grado di eliminare la sua personalmente ciò che Papa glia è minacciata, la famiglia è sofferenza fisica, ma di cam- Benedetto XVI, da Cardinale, aggredita. Deve essere aggre- biarla. Rimase con Lui, lo ha descritto come i tre aspetti dito il Papa, deve soffrire il Pa- guardò, e ascoltò quello che di come l’amore si esprime nel pa, perché ogni famiglia e il aveva da dire. Lo sentì soffrire modo di vivere la nostra uma- mondo vedano che c’è un Van- perché avvertiva di essere stato nità. Essendo umani, siamo gelo, direi, superiore: il Vange- abbandonato da Dio Padre, e creati a immagine di Dio per il lo della sofferenza, con cui si senza dubbio anche lei pregò il fatto che veniamo da qualcu- deve preparare il futuro, il ter- Padre. Giovanni Paolo II era no, siamo per qualcuno e sia- zo millennio delle famiglie, di profondamente consapevole mo con qualcuno. Vivere ap- ogni famiglia e di tutte le fami- del fatto che questo ruolo, la pieno la nostra umanità richie- glie […]. Capisco che era im- sua maternità presso la Croce, de un dono totale di sé.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 La compassione sare la convalescenza estiva era così debole da non poterlo di Giovanni Paolo II fuori città […]. Grazie al suo leggere lui stesso, ma supplicò intervento, ella poté trascorrere l’Arcivescovo Leonardo San- Giovanni Paolo II capì che una vacanza in un convento vi- dri di farlo per lui. Giovanni la sofferenza è un tempo per cino alle montagne”. Paolo scrisse queste parole: essere vicini a coloro che sof- Suor Irena racconta poi una “quella della gioia unita alla frono. Durante la Quaresima visita particolarmente difficile Croce, che riassume in sé il del 1969, quando l’allora Car- alla casa di una donna di 42 mistero cristiano.”. Guardando dinal Wojtyła compì la visita anni che era stata operata per alla sua vita, credo che possia- canonica alla Parrocchia del un tumore al cervello ed era mo dire che la gioia unita alla Corpus Christi a Cracovia, così debole da non riuscire a Croce riassume il mistero della volle visitare i malati della par- stare seduta. sua santità. rocchia nelle loro case. Abbia- “Il Cardinale si chinò sul Certo, tutti vogliono che mo un bellissimo racconto del- suo letto e, con grande com- Giovanni Paolo sia proclamato le sue visite fatto da Suor Irena passione, la ascoltò mentre loro Santo Patrono. Dramma- Odoy, che si occupa dei malati parlava della sua sofferenza. turghi, parroci, lavoratori – la della parrocchia. Ella racconta: La situazione era molto triste. lista è infinita. Quando si guar- Suo marito era un alcolizzato, da alla fine della sua vita, si la figlia minore ritardata men- vede chiaramente in che ma- tale e paralizzata dalla polio- niera coraggiosa e inequivoca- mielite. Durante la vita coniu- bile egli visse la sua sofferen- gale, e anche ora, disse, dove- za. A causa della dignità della va fuggire spesso dal marito sofferenza umana dimostrata 34 con i figli e la madre, perché attraverso di lui, sappiamo che aveva paura per la loro vita. egli sarà sempre, e in primo Parlò anche dell’operazione al luogo, il Patrono di coloro che cervello. Il Cardinale era mol- soffrono,traiquali,auncerto to interessato e commosso per punto, sarà incluso anche la sofferenza e la situazione di ognuno di noi. quella donna. Notai che la sua fronte era coperta di gocce di Dr. CARL A. ANDERSON sudore e le vene erano gonfie. Cavaliere Supremo Con la mano si asciugava le la- Cavalieri di Colombo crime dal viso, e la baciava più U.S.A. volte sulla fronte. Parlò anche con la figlia paralizzata […]. Ogni persona era importante Note per lui, per tutti aveva una pa- 1 Da JANUSZ ROLICKI,EDWARD GIE- “Sua Eminenza programmò rola gentile o un gesto di com- REK. Przerwana dekada. Citato in JOHN due giorni di visite […] andam- passione”12. KOEHLER, Spies in the Vatican, p. 65. 2 BENEDETTO XVI, Solennità dell’Epi- mo in macchina di casa in casa, Per Giovanni Paolo II que- fania del Signore, Omelia, 6 Gennaio di strada in strada. Il Cardinale sto dono di sé non era un’astra- 2010. 3 Citato in JAN JÓZEF LIPSKI,KOR.A era solo, senza il suo cappella- zione, né era possibile solo per History of the Worker’s’ Defense Com- no, soltanto con l’autista. Visi- il clero. Il giovane Karol mittee in Poland, 1976-1981, p. 334. tammo tutte le case di cui avevo Wojtyłaneavevaunesempio 4 GIOVANNI PAOLO II, Angelus, 8Feb- braio 1998, §2. l’indirizzo; molte erano umili, nel fratello Edmund, medico 5 Gal 2,20. trascurate, alcuni non erano impegnato, che diede la sua vi- 6 GIOVANNI PAOLO II, Udienza Gene- preparati per una visita del ge- ta curando i pazienti durante rale, 19 Ottobre 1988. 7 GIOVANNI PAOLO II, Angelus, 17 nere; visitammo cortili, scanti- un’epidemia di scarlattina, Maggio 1981. nati, piani superiori, solai, quando molti altri medici ave- 8 GIOVANNI PAOLO II, Angelus, 24 ovunque ci fossero degli amma- vano paura di svolgere il loro Maggio 1981. 9 GIOVANNI PAOLO II, Incontro con gli lati costretti a letto o incapaci di lavoro. Si vede anche nel Ka- infermi e gli invalidi, IV Giornata Mon- lasciare la propria casa. rol Wojtyła di dieci anni che diale della Gioventù, 19 Agosto 1989, Il Cardinale sedeva vicino al visitava il fratello medico che §3. 10 GIOVANNI PAOLO II, Angelus, 29 letto di ciascun malato e gli lavorava in ospedale, e intrat- Maggio 1994. Citato in GEORGE WEIGEL, parlava con gentilezza paterna. teneva i pazienti con piccoli Witness to Hope. Notai che i malati non erano passatempi13. Durante tutta la 11 http://www.vatican.va/holy_father /john_paul_ii/angelus/1998/documents/h agitati; parlavano liberamente sua vita, egli visse veramente f_jp-ii_ang_08021998_en.html di cose vicine al loro cuore. Sua questo amore estremo, aman- 12 Citato in ADAM BONIECKI, The Eminenza ascoltava attenta- do gli altri “nella nostra condi- Making of the of the Millennium, p. 355. mente ogni cosa, a volte scrive- zione umana, con le nostre de- 13 ADAM BONIECKI, The Making of the va un indirizzo, faceva doman- bolezze e i nostri bisogni”14. Pope of the Millennium, p. 46-47. de, li baciava sulla testa o sulla 14 GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai fe- deli riuniti nella Basilica della Missione fronte, li benediva e chiedeva Dolores, San Francisco, 17 Settembre preghiere a intenzione della Conclusione 1987. Chiesa. Una donna inferma gli 15 GIOVANNI PAOLO II, dall’ultimo An- gelus prima della morte, letto dall’Arci- chiese con grande semplicità di Nell’ultimo Angelus prima vescovo Leonardo Sandri ai giovani riu- intervenire perché potesse pas- della morte, Giovanni Paolo II niti in San Pietro.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Hanno un senso il dolore e la sofferenza per l’uomo contemporaneo?

Nel cono della luce rico dell’Università di Parigi, tino Jorge Luis Borges: “La ha osservato non senza ironia: morte è un’usanza che tutti, Il popolo della Rivelazione, “Ci è capitata una curiosa av- prima o poi, dobbiamo rispet- cioè il popolo che vive nel co- ventura: avevamo dimenticato tare”. E gli fa eco il saggista no di luce della manifestazione che si deve morire! È ciò che franco-rumeno Emil Cioran, di Dio dentro la storia, può af- gli storici concluderanno dopo che aggiunge: “La morte è ciò frontare serenamente il dolore aver esaminato l’insieme delle che la vita ha sinora inventato elamorte. fonti scritte della nostra epoca. di più solido e di più sicuro”... Questo popolo, al quale an- Un’indagine sui circa cento- e implacabilmente uguale per che noi apparteniamo, può mila libri di saggistica usciti tutti! esclamare: negli ultimi vent’anni (dal A questo punto non possia- “O Dio, i passi del mio va- 1960 al 1980) mostrerà che so- mo non essere d’accordo con gare tu li hai contati, lo duecento (una percentuale, quanto spesso ripeteva Carl le mie lacrime nell’otre tuo dunque, dello 0,2 %) affronta- Gustav Jung, uno dei padri del- raccogli; vano il problema della morte. la psicanalisi: “Un uomo che non sono forse scritte nel tuo Libri di medicina compresi”1. non si ponga il problema della libro?” (Sal 56). Il fatto sembra incredibile. E morte [e anche del dolore] e 35 Questo popolo ben conosce suscita in noi un desiderio di non ne avverta il dramma, ha l’esperienza del dolore, anche ricerca di una spiegazione: urgente bisogno di essere cura- nelle sue forme più drammati- perché tanto silenzio attorno al to”. Parola di dottore! che. Esso può arrivare a escla- problema della morte? Perché mare: circola tanta paura attorno alla “Putride e fetide sono le mie morte, che è un passo ineludi- Perché, allora, tanto silenzio piaghe bile di ogni persona che nasce? attorno alla morte? a causa della mia stoltezza. E, di conseguenza, perché tan- Sono curvo e accasciato, ta paura della malattia e della La risposta è fin troppo faci- triste mi aggiro tutto il giorno. sofferenza? le. Eccola: la morte smonta la Sono torturati i miei fianchi, Sant’Agostino osservò: falsa visione della vita, che ha in me non c’è nulla di sano” “Quando nasce un uomo si fatto presa sugli uomini del (Sal 38). fanno tante ipotesi: forse sarà XX secolo! Però una certezza brilla nel bello, forse sarà brutto; forse Cerchiamo di capire bene buio, ed è la certezza che tutto sarà ricco, forse sarà povero; come sono andate le cose. è nelle mani di Dio, il quale ve- glia come un Padre sul cammi- no delle sue creature. Per que- sto motivo, in mezzo al dolore, il credente può pregare così: “In te spero, Signore; tu mi risponderai, Signore Dio mio” (Sal 38).

Ma chi è al di fuori del cono della luce della Rivelazione, non trova un senso al dolore e alla morte: e questa è la più drammatica forma di povertà.

La congiura del silenzio

Sofferenza e morte sono due sorelle che si chiamano vicen- devolmente e si tengono per mano: la morte, del resto, non forse vivrà a lungo, forse no! Da parecchio tempo si sta è altro che il vertice e la consu- Ma di nessuno si dice: forse diffondendo una visione mate- mazione delle sofferenze. Per morirà o forse non morirà. rialista dell’uomo, il quale, per questo motivo concentro la Questa è l’unica cosa assoluta- usare un pensiero amaro di mia riflessione sull’atteggia- mente certa della vita”. Jean-Paul Sartre, “nasce senza mento dell’uomo contempora- ragione, sopravvive per debo- neo di fronte alla morte. Provate a dargli torto. Dice lezza, muore per caso”. Oppu- Pierre Chaunu, famoso sto- giustamente lo scrittore argen- re citando un altro sconsolato

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 pensiero di Jean Rostand: l’uomo: «Il corpo umano con- Se l’uomo ha dei diritti, perché “l’uomo è un atomo ridicolo, tiene una quantità di grasso il piccolo topo, la farfalla e il sperduto nel cosmo, insignifi- sufficiente per produrre sette pollo non avrebbero dei diritti? cante e senza scopo”2. pezzi di sapone, abbastanza Se l’uomo ha dei diritti, questi Questa concezione della vita ferro per produrre un chiodo di sono legati al suo potere”. Co- umana oggi è diffusissima e la media grandezza, una quantità me si è arrivati a ridurre l’uo- ritroviamo, quasi come una di fosforo sufficiente per alle- mo così malamente, togliendo- sentenza, sulla bocca di un no- stire duemila capocchie di gli ogni dignità e ogni signifi- to giornalista contemporaneo, fiammiferi, abbastanza zolfo cato? Eugenio Scalfari, che afferma: per liberarsi dalle proprie pul- Tutto dipende dal materiali- “Io non credo che il ruolo del- ci». Come descrizione di uno smo, che fa da matrice comune la specie alla quale io appar- dei tanti aspetti della natura alle culture contemporanee tengo sia superiore a quello dell’uomo, questa definizione marxista e capitalista, ambe- delle api o delle formiche o dei o altre simili possono essere due propagandate dai mezzi di passerotti”. esatte. Ma quando pretendono comunicazione e stoltamente È un’affermazione tragica, di esprimere il significato es- bevute da tantissima gente. che, se presa alla lettera, giusti- senziale dell’uomo, esse con- Apriamo gli occhi! E faccia- fica qualsiasi aggressione nei confronti dell’uomo: infatti se l’uomo vale quanto un’ape, perché non posso tranquilla- mente ucciderlo quando mi punge? Se l’uomo vale quanto 36 una formica, perché non posso schiacciarlo quando m’infasti- disce? Se l’uomo vale quanto un passerotto, perché non pos- so dargli la caccia, se questo mi diverte? Nel pensiero contempora- neo la dequalificazione del- l’uomoècostante:espesso non ci si rende conto che è sta- ta proprio un’errata visione dell’uomo a procurare in tempi recenti, collassi di violenza co- me i genocidi, i lager e i gulag: autentiche vergogne della sto- ria, che partono però da auten- tiche vergogne del pensiero ri- guardo all’identità dell’uomo. Il poeta Giorgio Caproni, tribuiscono a liquidare gra- moli aprire ai giovani, che, co- nella poesia Cianfrogna conte- dualmente la capacità che l’uo- me farfalle, girano attorno alle nuta nella raccolta Il franco mo ha di comprendersi. E que- false luci della modernità e ci cacciatore (1982), così si sta liquidazione può portare al- cadono dentro, morendo inglo- esprime: l’autoestinzione dell’uomo”3. riosamente e stoltamente. “Se ne dicono tante, Del resto, due scienziati si dice, anche, contemporanei, scopritori del- che la morte è un trapasso. la forma elicoidale del DNA, Il pensiero di Karl Marx Certo: dal sangue al sasso”. sono arrivati a delle conclusio- riguardo alla morte Non provate dei brividi di ni tragiche, che vanno ben al di fronte a queste affermazioni? làdelpensieroedellaprassidi Ha osservato Vittorio Mes- Se questo è l’uomo, tutto è le- Adolf Hitler: e non esagero! sori: “Non sono molti ad avere cito e tutto è possibile e, so- Francis Crick, uno dei due letto le oltre diecimila pagine a prattutto, niente ha un signifi- scienziati, ha dichiarato: “Nes- stampa che compongono l’o- cato. sun bambino neonato dovreb- pera omnia di Karl Marx. Chi Abraham Heschel, grande be essere riconosciuto umano le ha lette può testimoniare uomo spirituale del XX secolo, prima di aver superato un certo che, in quei milioni di righe, in un suo celebre libro ha scrit- numero di test riguardanti la tre – tre soltanto! – sono dedi- to: “Ogni generazione possie- sua dotazione genetica. Se egli cate alla morte”5. E sono tre ri- de la definizione di uomo che non supera questi test, perde il ghe insignificanti. In un inciso, si merita. Tuttavia mi sembra suo diritto alla vita”4.Affer- infatti, dei Manoscritti econo- che a noi della nostra genera- mazione incredibile! Jim Wat- mico-filosofici del 1844 Karl zione sia toccata una sorte peg- son non è stato da meno ed è Marx osserva: “La morte ap- giore di quanto meritassimo. arrivato a dire: “Io sento spes- pare come una dura vittoria Nella Germania prenazista so parlare dei diritti dell’uomo, della specie sull’individuo. veniva spesso citata la seguen- ma non vedo perché l’uomo L’individuo determinato, tutta- te enunciazione riguardo al- avrebbe dei diritti particolari. via, non è che un essere gene-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 ricamente determinato e come E Giuseppe Ungharetti ha Il consumismo consuma tale è immortale”. descritto lo stato d’animo del- il senso della vita Che significano queste paro- l’uomo di fronte alla morte le? Forse vogliono dire che con queste lucide parole: Da Chicago si è diffuso dap- l’uomo singolo muore, ma la “Si sta pertutto il patinato mensile specie è immortale: e allora il come d’autunno Playboy. Questa rivista è un problema della morte – secon- sugli alberi simbolo dell’America e del do Karl Marx – non esiste. le foglie”. mondo del benessere, dentro il Michiedoperò:èonestoaf- quale noi siamo chiamati a da- frontare e risolvere così il pro- Ma se l’uomo è come una re la nostra testimonianza di blema della morte? Giusta- fragile foglia autunnale appesa fede... senza paura e senza mente Joseph Gevaert, filosofo alla pianta della vita, è chiaro complessi di inferiorità. fiammingo contemporaneo, ha che non può evitare le cruciali Ebbene, sentite che cosa c’è fatto notare: “Presso tutti i domande: perché sono qui? dietro la rivista Playboy. Hugh classici del marxismo si trova Perché vivo? Perché soffro? Hefner, leggendario fondatore la stessa trascuratezza e il me- Perché muoio? Che senso ha del rotocalco, ha imposto alle desimo imbarazzo davanti al questa veloce avventura di an- innumerevoli edizioni stranie- problema della morte, tanto da ni? E non ci illudano i cosid- re uno style book, un libro di far pensare che non si tratti af- detti “trionfi” della medicina. regole. La prima regola è que- fatto di una dimenticanza, ma Poco è cambiato da venticin- sta: “Su Playboy è proibito di una necessità imposta dalla que secoli, da quando il salmi- parlare di bambini, di prigioni, logica di un sistema che non sta biblico esclamò: “Gli anni di disgrazie, di vecchi, di ma- sopporta di essere confrontato della nostra vita sono settanta, lattie. Ma, soprattutto, è rigo- con una questione che per esso ottanta per i più robusti. Passa- rosamente vietato parlare di 37 è insolubile”. no presto e noi ci dileguiamo” morte”. Il fatto è veramente grave al (Sal 90). Perché?Perchélamalattiae punto tale che Edgard Morin, La statistica puntualmente ci la morte smontano tutto il vol- dopo aver abbandonato il informa che possiamo contare gare gioco speculativo e com- marxismo, ne ha dato la se- in tutto su circa venticinquemi- merciale su cui si fonda la guente ragione: “Il marxismo, la giorni: qualche migliaio in menzogna della rivista: la mor- caro mio, ha studiato l’econo- più per i più forti. È giusto, al- te restituisce serietà alla ses- mia, il mercato, le leggi socia- lora, porsi la domanda: che sualità e serietà alla vita. Ma la li. È meraviglioso, il marxi- senso ha questo grappolo di civiltà del consumismo non smo. Peccato solo che abbia giorni che ci viene messo a di- vuole gente capace di pensare dimenticato di studiare l’’uo- sposizione? Possibile che, die- (se tante persone pensassero, si mo!”. tro al dono della vita, non ci ribellerebbero al ruolo di “polli L’uomo infatti non vive di sia nessun progetto e nessuna da allevamento” destinati sem- solo pane: l’uomo ha bisogno finalità? pre a beccare per consumare di di capire perché mangia il pa- Evidentemente non possia- più): la civiltà del consumismo ne, perché vive e... perché mo accettare la soluzione del vuole soltanto consumatori, muore. Se rinuncia a questo, nichilismo, cioè la soluzione di bocche che mangiano, corpi rinuncia all’umanità! chi pensa che l’uomo venga che cercano sensazioni ma non Indro Montanelli, poco pri- dal niente e al niente ritorni. cercano alcun senso, alcun si- ma di morire, onestamente Ernest Hemingway, brillante gnificato per la loro vita. confidava all’amico Padre Pie- narratore ma pessimo pensato- Konrad Lorenz, premio No- ro Gheddo: “Se debbo chiude- re, ha dato voce a questa visio- bel e specialista nello studio re gli occhi senza sapere da do- ne sconcertante della vita, del comportamento degli ani- ve vengo e dove vado, valeva quando addirittura ha scritto la mali, ha avuto la lealtà di di- la pena che li aprissi?”. L’os- preghiera del nichilista che di- chiarare: “Il dilagante bisogno servazioneèpuntualeenonfa ce così: di rumore si può spiegare sol- una grinza: infatti se la morte “O nulla che sei nel nulla, tanto con il bisogno di soffoca- non ha senso, allora neanche la sia nulla il tuo nome, re qualcosa”. vita ha un senso e siamo tutti nulla il regno tuo, È verissimo! In realtà, chi condannati a vivere nell’assur- e sia nulla la tua volontà, non è accecato da slogan tele- do. Per questo motivo l’uomo così in nulla come in nulla. visivi prova pietà per il giova- instancabilmente cerca il senso Dacci oggi il nostro nulla ne moderno che, uscendo dalla della vita e della morte e non si quotidiano. sua stanza con lo stereo a pie- rassegna di fronte alle risposte Ave nulla, pieno di nulla, no volume, mette la radio-cuf- banali, sbrigative e disoneste il nulla sia con te”. fia isolandosi dal mondo circo- che trova in circolazione. stante e, soprattutto, isolandosi “Per tutta la vita – confidò Sapetequalèilfruttodi dalla capacità di pensare che negli ultimi anni il poeta Euge- questa assurda preghiera? Er- resta inoperosa dentro di lui. nio Montale – ho battuto al nest Hemingway si è suicidato Vengono in mente le parole ac- muro, tentando di scoprire che con un colpo di fucile nel corate di Georges Bernanos: c’è, se qualcosa c’è dall’altra 1961: evidentemente non può “Molti, quando moriranno, si parte della parete, convinto essere questa la soluzione del accorgeranno che hanno l’ani- che la vita deve avere un signi- significato della vita umana. ma come un fazzoletto nuovo, ficato che ci sfugge”. piegato e ancora mai usato”.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Alcuni anni fa accompagnai giorecheintuttalastoriapre- davano e ridevano in una gran- un gruppo di giovani presso le cedente. Ma questo non mi de confusione. L’uomo folle suore trappiste di Vitorchiano esalta affatto. balzò in mezzo a loro e li tra- per passare alcune giornate nel L’atomo, infatti, è stato scis- passò con il suo sguardo: «Do- silenzio, nel lavoro dei campi, so, l’universo è stato scalfito ve se n’è andato Dio? – gridò – nella preghiera e nella rifles- con le astronavi, il reddito si è ve lo voglio dire! Siamo stati sione personale e comunitaria. moltiplicato dieci volte rispet- noi ad ucciderlo: voi ed io! Avevo detto ai giovani che era to al tempo della regina Vitto- Siamo noi tutti i suoi assassini! necessario quello stacco, affin- ria. Ma nessuna di queste pro- Ma come abbiamo potuto fare ché potessero disintossicarsi pagandate conquiste ha una questo? Come potemmo vuo- dalle banalità e dalle bugie che qualche relazione con il pro- tare il mare bevendolo fino al- respiravano quotidianamente. blema che, in quanto uomo l’ultima goccia? Chi ci diede la Tutti accettarono volentieri la che cerca il senso della vita, spugna per strusciare via l’in- proposta e, alla fine, furono fe- piùmiinteressa.Eilproblema tero orizzonte? Che cosa mai licissimi di aver ritrovato la ca- è questo: qual è il significato abbiamo fatto a sciogliere que- pacità di pensare e di decidere: del mio piccolo e transitorio sta terra dalla catena del suo uno di quei giovani, dopo poco passaggio da queste parti? sole? Dov’è che si muove ora? tempo, entrò in seminario e Portarelavitamediada Dov’è che ci muoviamo noi? oggi è un ottimo sacerdote. trentacinque a settant’anni – Lontano da tutti i soli? Non è il Soltanto un caso turbò tutti. La grazie agli antibiotici e alla nostro un eterno precipitare? E seconda notte, nel più totale si- sparizione della mortalità in- all’indietro, di fianco, in avan- lenzio, improvvisamente sen- fantile – non cambia nulla, ma ti, a tutti i lati? Esiste ancora timmo un grido lacerante. Cor- sposta soltanto di qualche tem- un alto e un basso? Non stiamo 38 si immediatamente nella stan- po il problema. Anzi, lo dilata forse vagando attraverso un in- za da dove veniva la richiesta dandoci più tempo per pensar- finito nulla? Non alita su di noi di aiuto e trovai un giovane ec- ci”. Questa è onestà degna di lo spazio vuoto? Non si è fatto citatissimo, che mi disse: “No! un vero uomo! più freddo? Non seguita a ve- Non voglio star solo! Ho paura nir notte, sempre più notte? del silenzio, ho paura di guar- Non dobbiamo accendere lan- darmi, ho paura di me!”. Sta affiorando la nostalgia terne la mattina?»”7. Erailgiovanepiùdisastrato di un senso del vivere, Sono interrogativi brucianti del gruppo e, purtroppo, non del soffrire e del morire e laceranti, che io stesso leggo ebbe il coraggio di guardare in con intima sofferenza. Tuttavia faccia la verità della sua situa- Friedrich Nietzsche (1844- noi dobbiamo sapere che esiste zione: tornò a casa e finì dram- 1900), filosofo inquietante e questo dramma: il dramma di maticamente la sua vita nella testimone singolare del dram- una cultura che ha rifiutato Dio droga che, ormai da diverso ma della moderna cultura occi- e non è pentita di questo rifiu- tempo, era la compagna della dentale, nella Gaia scienza al to, però avverte un senso lace- sua incapacità di vivere. Ai frammento 108, con sicurezza rante di “vuoto”. suoi funerali, un compagno di dichiara: “Dio è morto: ma E niente, in questo mondo, sventura venne a dirmi: “Tutto stando alla natura degli uomi- può rispondere adeguatamente sommato, non è bella così la ni, ci saranno, ancora per mil- al vuoto che è presente nel cuo- vita? Si è divertito come ha vo- lenni, caverne nelle quali si ad- re dell’uomo. L’uomo postmo- luto... ed è morto divertendo- diterà la sua ombra. E noi dob- derno comincia a rendersene si!”. Mi permisi soltanto di re- biamo vincere anche la sua conto: tanti segnali lo dicono plicare: “Ma questa, secondo ombra”6. chiaramente e noi dobbiamo te, è la vita?”. Nietzsche, però, nel fram- farci attenti a queste invocazio- Sì, secondo la mentalità del- mento 125 della Gaia scienza ni, forse inconsapevoli, di sal- la società dei consumi questa è ci consegna una pagina soffer- vezza. la vita: vive chi spende tanto, ta, nella quale l’ateismo non è Vi consegno alcune testimo- vive chi fa circolare il denaro, più presentato come una con- nianze nelle quali si percepisce vive chi si diverte e poi spari- quista, ma come un altissimo chiaramente uno struggente sce per cedere il posto ad al- dramma. desiderio della luce della Fede, tri... che faranno altrettanto. Egli scrive: “Avete sentito di per dare un senso al vivere, al Questa è la logica della società quell’uomo folle che accese soffrireealmorire. dei consumi. una lanterna alla chiara luce Nel 1970 un giovane grave- Malcolm Muggeridge, gior- del mattino, corse al mercato e mente ammalato di tubercolosi nalista inglese convertitosi alla si mise a gridare incessante- scrive attraverso la rivista Epo- fede cattolica dopo aver assi- mente: «Cerco Dio! Cerco ca al giornalista Augusto Guer- stito allo sconvolgente spetta- Dio!». E poiché proprio là si riero, noto a tutti attraverso lo colo dei moribondi soccorsi trovavano raccolti molti di pseudonimo di Ricciardetto. Il dalla carità di Madre Teresa di quelli che non credevano in giovane, attratto dalla sicurez- Calcutta, un giorno disse: “È Dio, suscitò grandi risa. «Si è za delle risposte di Ricciardet- vero che durante la mia vita si forse perduto?» disse uno. «Si to, gli confida la sua angoscia: è realizzato nella comprensio- è perduto come un bambino?» “Se avessi il conforto della fe- ne dell’universo e nel miglio- fece un altro. «Oppure sta ben de – scrive testualmente – po- ramento delle nostre condizio- nascosto? Ha paura di noi? Si trei rifugiarmi in essa, e in essa ni materiali un progresso mag- è imbarcato? È emigrato?» gri- troverei la necessaria rassegna-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 zione. Ma la fede, purtroppo, di qualsiasi altro bene morale questa arena siamo spinti co- l’ho perduta da tempo. Per o materiale. Per me è un dram- me una strana e cupa armata in questo non ho quella sicurezza ma, un dramma intimo e dolo- cui qualcuno ha i cannoni e che ad altri permette il passo roso, che mi ha colpito alla vi- qualcuno le spranghe: tutti, (verso la morte) serenamente. gilia della morte, quando l’a- però, sono pronti al gioco del Ed è per ciò che mi rivolgo a nima non ha più forza di recu- massacro. Pur di avere. L’edu- lei. Ammiro la sua serenità e pero e di rinnovamento. Sa cazione avuta è stata: avere, gliela invidio. Sono certo che che a volte, se ci penso, mi possedere, distruggere”. una sua lettera mi sarebbe di commuovo? Sì, proprio così, E, azzardando una sorta di sollievo”. micommuovoepiangosume profezia laica, disse: “Io scen- do nell’inferno. Ma state atten- ti: l’inferno sta salendo da voi. Il suo bisogno di dare la stan- gata, di aggredire, di uccidere, è forte e generale. Non resterà per tanto tempo l’esperienza privata e rischiosa di chi ha (come dire?) scelto la vita vio- lenta” (Tuttolibri, 8/11/75). In queste parole c’è tanta amarezza e tanta tristezza: la tristezza di chi avverte il biso- gno di una luce che illumini la vita, ma intanto si lascia 39 sprofondare in un’esperienza di vita che, fondamentalmente, detesta. È un segnale anche questo; è un grido di sofferenza; è un’in- vocazione di aiuto; è, a modo suo, una nostalgia... di Dio. Mario Soldati, scrittore con- temporaneo, ha confessato con Ricciardetto, che continuava stesso e sulla mia miseria. Ma rara lucidità: “Tutto il guaio del a dichiararsi non credente, ri- quanti (ed ecco la sfida rivolta mondo, oggi, è proprio questo: spose con disarmante sincerità direttamente a noi!), quanti di il mondo soffre per aver perdu- e onestà: “A che può servirle coloro che predicano la Fede, to la religione. E quasi tutta la una mia lettera? Io non scrivo quanti di essi sentono la Fede poesia di oggi è, in un modo o che di politica; e a che servi- come io sento la mancanza in un altro, rimpianto di una re- rebbe che io le scriva di politi- della Fede”9. ligione perduta”. ca? A lei bisognerebbe parlare Paul Ricoeur ha aggiunto: di altre cose, e io non scrivo Per convincerci ancora di “La disperazione del mondo mai di quelle altre cose, non ci più, sostiamo brevemente su d’oggi, quello di cui mancano penso e, appunto per non pen- un’altra inattesa testimonian- gli uomini è la giustizia, è l’a- sarci, scrivo di politica e di za: quella dello scrittore e regi- more. Ma ciò di cui mancano faccende, di cui in fondo non sta Pier Paolo Pasolini, morto dipiùèlacapacitàdidareun mi importa niente. Così riesco tragicamente nella notte tra l’1 senso alla propria esistenza”. a dimenticare me stesso e la e il 2 novembre 1975. Egli, Del resto non dobbiamo di- mia miseria. E questo è il pro- qualche giorno prima della sua menticare che il noto psicote- blema: trovare il modo di di- morte, aveva dichiarato al rapeuta Victor E. Frankl nel menticare se stessi e la propria giornalista Furio Colombo: 1977 scrisse un saggio dal tito- miseria”8. “La nostra è un’era in cui dei lo: La sofferenza di una vita E, in un’altra occasione, giovani, insieme presuntuosi e senza senso. Ricciardetto diventa ancora frustrati a causa della stupidità E Norberto Bobbio, che si è più sincero. Sollecitato da una e insieme dell’irraggiungibilità sempre dichiarato ateo, sulla ragazza che lo rimproverava dei modelli proposti loro dalla rivista Micromega nell’anno perché le sue risposte avevano televisione, tendono inarresta- 2000 confidò: “Siamo circon- messo in crisi la religiosità bilmente a essere aggressivi fi- dati dal mistero. Sento di esse- semplice di un marinaio, che no alla delinquenza o passivi re arrivato alla fine della vita era il suo fidanzato, il giornali- fino alla infelicità”. È una dia- senza aver trovato una risposta sta confida: gnosi che impressiona e, in- alla domanda ultima. La mia “Lei ha ragione a rimprove- consapevolmente, invoca un intelligenza è umiliata. E io ac- rarmi. Tante volte ho fatto vo- senso più alto per la vita. Paso- cetto questa umiliazione”. to di non scrivere più di reli- lini aggiunge: “Oggi si riceve Ma l’umiliazione non è an- gione proprio per le considera- una educazione comune, ob- cora umiltà! E, proprio per zioni che lei fa. Ma poi ci rica- bligatoria e sbagliata, che ci questo, la conclusione di Bob- do. La mancanza di fede, in- spinge tutti dentro l’arena del- bio è veramente strana: “Io ac- fatti, non è come la mancanza l’avere tutto a tutti i costi. In cetto questa umiliazione. E

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 non cerco di sfuggire a essa ché ci è stata data non come ciassette anni quando ero già conlafede”. privilegio, ma come un impe- iscritta all’Università. Non voglio esprimere giudi- gno per illuminare la strada di Poiilmalemihacompleta- zi su questa affermazione; a tutti. mente arrestata quando avevo me sta a cuore sottolineare che quasi terminato lo studio: ero in queste parole si percepisce il all’ultimo esame. E la mia sentimento della sconfitta della La testimonianza quasi laurea mi è servita solo ragione umana staccata dalla dei cristiani per diagnosticare me stessa, fede in Dio. in mezzo al dolore perché ancora (fino allora) Giuseppe Prezzolini, prima nessuno aveva capito di che si di Norberto Bobbio, al termine L’incantevole storia di Be- trattasse. della sua lunga vita aveva di- nedetta Bianchi Porro (1936- Fino a tre mesi fa godevo chiarato: “Eccomi qui solo, di- 1964) testimonia come la fede ancora la vista; ora è notte. sperato, senza verità, senza ap- in Gesù trasformi l’esperienza Però nel mio calvario non sono poggio, senza nessuna voce del dolore: la fede, infatti, get- disperata. Io so che in fondo ta un fascio di luce che dà sen- alla via, Gesù mi aspetta. so al dolore umano attraverso Prima nella poltrona, ora nel il dolore di Cristo e attraverso letto, che è la mia dimora, ho la vittoria di Cristo sul dolore e trovato una sapienza più grande sulla morte. Lasciamo parlare di quella degli uomini. Ho tro- la vita di Benedetta Bianchi vato che Dio esiste ed è amore, Porro. Ella, colpita da un terri- fedeltà, gioia, certezza, fino al- bile male, vede lentamente ca- la consumazione dei secoli. 40 dere tutti i rami della sua gio- Fra poco io non sarò più che vane vita: la sua anima resta un nome; ma il mio spirito vi- come rinchiusa in un corpo vrà, qui fra i miei, fra chi sof- che perde la capacità di udire, fre, e non avrò neppure io sof- di camminare, di odorare, di ferto invano. gustare e, alla fine, anche di E tu, Natalino, non sentirti vedere.Inquestoabissodido- solo. Mai. Procedi serenamen- lore Benedetta incontra Gesù e te lungo il cammino del tempo il dolore di Benedetta si fonde e riceverai luce, verità: la stra- con il dolore di Gesù e diventa da sulla quale esiste veramente un “luogo” in cui vivere la spe- la giustizia, che non è quella ranza e, soprattutto, la carità. degli uomini, ma la giustizia Nell’estate del 1963 a un gio- che Dio solo può dare. vane di Pontedera di nome Na- Le mie giornate non sono fa- talino, invia una lettera che è cili; sono dure, ma dolci, per- un’autentica pagina di altissi- ché Gesù è con me, col mio ma spiritualità. Natalino è han- patire, e mi dà soavità nella so- dicappato, disprezza se stesso litudine e luce nel buio. Lui mi e vorrebbe togliersi la vita. Be- sorride e accetta la mia coope- nedetta, informata dalla mam- razione con Lui. ma riguardo alla disperazione Ciao, Natalino, la vita è bre- di Natalino, decide di scriver- ve, passa velocemente. Tutto è gli. Immaginiamo Benedetta una brevissima passerella, pe- che mi dica: dove sono? Dove sul letto: è gia sorda e cieca, ricolosa per chi vuole sfrenata- vado? Da dove vengo? Non so ma si sforza di parlare; e la mente godere, ma sicura per chi interrogare. Quello che tro- mamma è accanto e scrive: chi coopera con Lui per giun- vo oggi in me stesso è che nul- “Caro Natalino, in Epoca è gere in Patria. la ha importanza, nulla ha si- stata riportata una tua lettera. Ti abbraccio. Tua sorella in gnificato, non c’è nel mondo Attraverso le mani, la mamma Cristo, Benedetta”. nessun mistero. Ecco la tre- me l’ha letta. Sono sorda e Natalino rispose a Benedetta menda verità: le cose sono cieca, perciò le cose, per me, e nacque un’amicizia epistola- proprio quelle che sono e la lo- diventano abbastanza difficol- re tra due anime che, in terra, ro mancanza di valore è spa- tose. non si videro mai. Natalino fu ventosa”. Anch’io come te, ho ventisei contagiato dalla pace di Bene- Queste parole sono una di- anni, e sono inferma da tempo. detta e, alla fine, le scrisse: chiarazione di sconfitta. Una Un morbo mi ha atrofizzata, “Cara Benedetta, sono dieci cosa, però, deve essere ben quando stavo per coronare i anni che non mi muovo più dal chiara: noi non dobbiamo ca- miei lunghi anni di studio: ero letto, però sono molto su di valcare i segnali di sconfitta laureanda in Medicina a Mila- morale, ti giuro, anche quando dell’uomo postmoderno con no, Accusavo da tempo una sto male. Non dobbiamo ram- l’aria arrogante di chi sa di sordità che i medici stessi non maricarci se vediamo le rose avere ragione, ma con l’umiltà credevano, all’inizio. Ed io an- con le spine, ma dobbiamo di chi ha ricevuto senza merito davo avanti così non creduta e consolarci nel vedere che le il dono della Luce; e la Luce tuffata nei miei studi che ama- spine hanno le rose”. Che cam- dobbiamo tenerla ben alta per- vo disperatamente. Avevo di- biamento!

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 E all’amica Anna, alla quale pienza che non è la nostra». E Note aveva inviato lettere colme di se in qualche attimo mi sento 1 V. MESSORI, Scommessa sulla mor- disperazione nell’anno 1953, timorosa, io dico coi discepoli: te, SFI Torino 1982, p.11. dieci anni dopo Benedetta con- «Resta con me, Signore, per- 2 J. ROSTAND, L’Homme, MRF Paris fida il segreto della sua gioia: ché si fa sera!»”. 1962, pp. 175. 3 A. HESCHEL. Chi è l’uomo? Rusconi “Cara Anna, grazie molto della Ormai Benedetta ha incon- Milano 1971, pp. 45-47. tua cartolina e del tuo ricordo. trato Gesù. Dove? Nel dolore! 4 J.C. GUILLEBAUD, Le principe d’hu- Anch’io non mi sono scordata Perché questa è la notizia me- manité, Senil Paris 2001, p. 251. 5 V. MESSORI, o.c., p. 25. di te e ti voglio sempre tanto ravigliosa che Benedetta grida 6 F. NIETZSCHE, La gaia scienza, Mila- bene. Io però sono molto cam- con tutta la sua sconvolgente no Rizzoli 2000, p. 191. biata. Ora con me c’è Dio e sto storia: Dio abita anche nel do- 7 F. NIETZSCHE, o.c. p. 206. 8 G. LENTINI, 12 Itinerari, Ed. Carroc- bene. Come sto bene! «Voi mi lore; e, pertanto, il dolore non cio, Vigodarzere (PD) 1981, pp. 93-94. avete segnata col fuoco del Vo- èpiùdolore,nonèpiùcausadi 9 G. LENTINI, o.c. p. 97. stro amore», dice una preghie- disperazione, non è più senza ra. Io vivo in un deserto silen- senso. zioso, ma con la luce della pre- E la missione meravigliosa ghiera. Del resto presto suo- di noi cristiani consiste nel gri- nerà la campana e Lui, final- dare questa verità con la testi- mente, mi verrà incontro. Noi monianza della nostra vita. siamo la «terra» che spera sot- to la neve, perché «tutte le co- S. Em.za Card. ANGELO COMASTRI se stanno dove devono stare, e Vicario Generale di Sua Santità vanno dove devono andare: per la Città del Vaticano nel luogo assegnato da una sa- Santa Sede 41

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Commemorazione del Motu Proprio “Dolentium Hominum” di Giovanni Paolo II, istitutivo della Pontificia Commissione per la Pastorale degli Operatori Sanitari

10 FEBBRAIO 2010

1. Dopo la ricca e interes- esigenza si è fatta sempre più della Salvifici Doloris,cheab- santissima giornata d’ieri che pressante nel successivo ven- biamo ampiamente ricordata ci ha riaperto gli inesauribili tennio, come ha rilevato e sot- ieri, il Venerabile Giovanni tesori della memorabile Lette- tolineato con forza il Venerabi- Paolo II, rivolgendosi agli am- ra Apostolica Salvifici Doloris le Giovanni Paolo II nel Suo malati, disse loro: “Carissimi sul senso cristiano della soffe- Discorso ai partecipanti al ammalati, desidero annunciar- renza umana, proseguiremo Congresso Mondiale dei Me- vi che, con data 11 febbraio ora il nostro incontro odierno dici Cattolici riuniti in con- corrente, memoria della prima col ricordare solennemente un gresso nell’ottobre 1982. Egli apparizione di Maria Santissi- 42 altro documento di fondamen- dichiarò tra l’altro: “È compito maaLourdes,saràpubblicata tale importanza per il nostro di ogni cittadino, ma in parti- la mia Lettera Apostolica sul Dicastero, ossia il Motu Pro- colare di coloro che, come voi, senso cristiano della sofferen- prio Dolentium Hominum col hanno dirette responsabilità za umana […]. Offro a voi, ca- quale, l’11 febbraio 1985, il sociali, adoperarsi perché sia- ri ammalati e sofferenti, e con- Venerabile Giovanni Paolo II no riconosciute ed efficace- segno ad ogni cristiano questo istituì la Pontificia Commis- mente fronteggiate eventuali documento con l’augurio che sione per la Pastorale degli forme d’intervento sull’uomo, possa illuminare, confortare e Operatori Sanitari, divenuta che si rivelino in contrasto con sostenere...” (Cfr. Insegnamen- poi Pontificio Consiglio. la sua dignità di creatura di ti di Giovanni Paolo II, vol. Dio. Per fare ciò, non è suffi- VII,1, 1984, p. 266). ciente un’azione individuale. Queste ispirate parole del Si richiede un lavoro di insie- Santo Padre valgono anche per me, intelligente, programmato, il Motu Proprio Dolentium costante e generoso e questo Hominum che ci accingiamo a non soltanto nell’ambito dei commemorare solennemente singoli Paesi, ma anche su sca- oggi. Per meglio penetrarne la internazionale. Una coordi- l’importanza e il significato, ci nazione a livello mondiale po- faremo guidare da eccellenti trebbe consentire infatti un mi- testimoni, altamente qualifica- gliore annuncio ed una più ef- ti in quanto protagonisti non ficace difesa della vostra fede, solo dei fruttuosi sforzi che della vostra cultura, del vostro diedero inizio al nuovo Dica- impegno cristiano nella ricerca stero, ma anche e soprattutto, scientifica e nella professione” della sua rapida affermazione e (Cfr. n. 4). Con la pubblicazio- sviluppo. Innanzitutto, saremo ne del Motu Proprio Dolen- introdotti nella comprensione tium Hominum vide la luce della Genesi e significato del quel coordinamento a livello documento istitutivo, prima di mondiale teso a consentire agli ripercorrere l’esperienza dei 2. L’istituzione del Dicastero operatori sanitari cristiani un 25 anni del Pontificio Consi- per la Pastorale degli Operato- migliore annuncio del Vangelo glio per gli Operatori Sanitari a ri Sanitari fu il frutto di innu- e un’efficace difesa della fede, servizio delle Chiese particola- merevoli sforzi e iniziative, di della cultura e dell’impegno ri. Potremmo poi saggiare i robuste istanze e fermenti nel cristiano nella ricerca e nella frutti migliori raggiunti in que- mondo della sanità e del servi- professione (Giovanni Paolo sto lasso di tempo mediante zio pastorale a esso, che appro- II, Discorso ai partecipanti al l’ascolto delle fervide testimo- darono al Concilio Vaticano II Congresso Mondiale dei Medi- nianze dei rappresentanti degli con lo scopo d’integrare orga- ci Cattolici, 1982; cfr. Dolen- operatori sanitari, cui è stato nicamente il ministero spiri- tium Hominum, 4). dedicato il Dicastero, che svol- tuale nelle strutture ospedalie- gono quotidianamente il loro re e sanitarie nella pastorale 3. Nell’annuncio, in occa- lavoro e vivono la loro profes- d’insieme quale parte integran- sione dell’udienza giubilare sione per e con i sofferenti. Se- te della missione della Chiesa dell’8 febbraio 1984, dell’allo- guiranno quelle dei pastori (Dolentium Hominum,1).Tale ra imminente pubblicazione rappresentatti le Chiese parti-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 colari che hanno vissuto l’e- internazionale che nazionale, orizzonti aperti dal Motu Pro- sperienza della Giornata Mon- al fine di coglierne la rilevanza prio col quale, con spirito pro- diale del Malato. e le implicazioni per la pasto- fetico e lungimirante, Giovan- Tra i compiti che il Motu rale della Chiesa” (Dolentium ni Paolo II istituì il Dicastero Proprio assegna alla Pontificia Hominum, 6). Una riflessione per la Pastorale degli Operato- Commissione, c’è uno che pre- sul significato dell’equità e ri sanitari. scrive al nuovo Dicastero di della solidarietà in ambito sa- “seguire con attenzione e stu- nitario internazionale è benve- S.E. Mons. ZYGMUNT ZIMOWSKI diare orientamenti program- nuta e illuminante in questa se- Presidente del Pontificio Consiglio matici ed iniziative concrete di de il cui intento è dichiarata- per gli Operatori Sanitari politica sanitaria, a livello sia mente di esplorare gli ampi Santa Sede

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Saluto del Cardinale Javier Lozano Barragán

Ringrazio per l’invito rivol- anni. Alla preghiera unisco tut- servizio degli infermi – sacer- tomi dal Presidente del Pontifi- to ciò che c’è nella mia debo- doti, religiosi, religiose e laici cio Consiglio, S.E. Mons Zyg- lezza causata della malattia af- che, come buoni operatori pro- munt Zimowski, a partecipare finché, con la luce e la forza del fessionali ed eccellenti samari- alla celebrazione della XVIII Signore, tutta questa sofferenza tani, passino facendo il bene a Giornata Mondiale del Malato si trasformi in ricchezza per la coloro che soffrono. e del XXV anniversario dell’i- Chiesa, in special modo per Il Signore benedica queste stituzione del Pontificio Consi- quanti si dedicano al servizio Giornate e tutti voi. glio per gli Operatori Sanitari. degli infermi. Con un saluto fraterno, Il mio stato di salute non mi Saluto tutti i partecipanti a permette in questi giorni di es- queste Giornate di studio e di S.Em.za Card. JAVIER sere con voi, tuttavia sarò pre- preghiera e, unendomi a queste LOZANO BARRAGÁN Presidente Emerito sente in particolar modo con la celebrazioni giubilari tanto si- del Pontificio Consiglio preghiera affinché il Signore gnificative per la Pastorale del- per gli Operatori Sanitari benedica copiosamente il lavo- la Salute, chiedo al Signore di Santa Sede ro realizzato durante questi 25 suscitare numerose vocazioni al

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Saluto del Cardinale Dionigi Tettamanzi

Ho ricevuto con piacere e fico Consiglio è occasione sto sia detto con grande rispet- gradito l’invito che S.E. Mons. davvero propizia per eviden- to e comprensione per il dolore Zygmunt Zimowski mi ha ri- ziare la singolare importanza delle persone ammalate, dei volto a intervenire in occasio- di una cura pastorale in grado loro familiari e degli operatori ne di questa felice ricorrenza. di testimoniare al mondo la te- sanitari, e tenendo sempre pre- Desidero esprimere la mia nerezza stessa del Signore per sente quanto il magistero della affettuosa partecipazione a un ogni fratello o sorella che sof- Chiesa ha proposto con forza e eventocheèdigrandesignifi- fre, suscitando in tutte le co- ripetutamente in questi anni, cato per la Chiesa intera. munità cristiane un rinnovato e negando la moralità sia di atti Come Assistente Nazionale più energico slancio missiona- eutanasici, sia di accanimento dell’Associazione dei Medici rio per l’evangelizzazione e la terapeutico. La distinzione tra i Cattolici Italiani vivo con parti- cura pastorale degli ammalati e due aspetti – anticipazione del- colare gioia questo momento, di quanti operano a servizio la morte o prolungamento in- considerando il ruolo storico della salute. giustificato delle sofferenze – che l’AMCI ha svolto nell’af- Il tema della XVIII Giornata impegna in massimo grado gli fermazione della pastorale della Mondiale del Malato e di que- esperti ed è ambito meritevole salute e nell’impulso alla crea- sto Convegno è particolarmen- di ogni approfondimento, per 44 zione del Pontificio Consiglio te espressivo: La Chiesa a ser- far fronte alle domande spesso stesso. Agli eminentissimi Car- vizio dell’amore per i sofferen- angosciose che emergono dal- dinali, al Ministro della Salute e ti. Esso richiama all’attenzione l’attuale contesto. alle autorità civili, ai venerati di tutti e di ciascuno che il pri- La sofferenza è luogo miste- fratelli nell’episcopato e nel sa- mo e il più importante servizio riosamente teologico e antro- cerdozio, agli illustri relatori e a che la Chiesa è chiamata a pologico; è ambito in cui si ri- voi tutti riuniti per queste gior- svolgere accanto a chi soffre è vela non soltanto la verità nate di studio e di celebrazione l’essere segno vivo, incarnato profonda di ciascuno di noi, giunga, pertanto, il più caro sa- dell’amore stesso di Dio, della ma anche e soprattutto di chi è luto da parte dell’Associazione sua premura, soprattutto verso veramente Lui: il Signore, Dio e mio personale, unito all’augu- i più piccoli, fino a immedesi- della vita, crocifisso e risorto, rio di una feconda riflessione e marsiconloro,cometestimo- che proprio attraverso il suo di una piena riuscita dei lavori niailvangelodiMatteo:“Ero morire ci ha dischiuso le porte del convegno. ammalato e siete venuti a visi- di un vivere totalmente rinno- Mi unisco a voi nel fare me- tarmi” e “ogni volta che avete vato, eterno. Non possiamo moria del Motu Proprio Do- fatto queste cose ad un solo di non metterci in assoluto della lentium Hominum dell’11 feb- questi miei fratelli più piccoli, parola del Santo Padre Bene- braio 1985, con il quale il Ser- l’avete fatto a me” (cfr. Mt detto XVI nella Lettera Enci- vo di Dio Giovanni Paolo II 25,36.40). clica Spe Salvi, circa la soffe- istituiva la Pontifica Commis- Più e più volte nella storia la renza come “luogo di appren- sione per la pastorale degli Chiesa ha svolto un ruolo pro- dimento e di esercizio per la Operatori Sanitari, che è suc- fetico nella cura dell’umanità speranza”: è per noi tutti una cessivamente divenuta, con la sofferente, in forza del manda- chiara e stimolante esortazione Costituzione apostolica sulla to ricevuto dal Signore Gesù di ad abitare, con amorosa e forte Curia romana Pastor Bonus “predicare il Vangelo e curare i sollecitudine, il mondo della del 1988, il Pontificio Consi- malati”. Oggi, soprattutto nella debolezza e della fragilità, glio per la pastorale degli Ope- cultura occidentale, si tende a quasi come una perenne ratori Sanitari. Nella ricorrenza negare che la sofferenza possa “scuola di vita”. È un messag- del 25º anniversario del Motu avere un senso e a rimuoverla gio che si pone in piena conti- Proprio e della conclusione sempre più spesso dall’imma- nuità con quello della Salvifici del 25º anniversario della Let- ginario pubblico, al punto da Doloris di Giovanni Paolo II, tera Apostolica Salvifici Dolo- far intravedere come inevitabi- punto di riferimento ineludibi- ris, voglio con voi rendere gra- le la logica che porta ad arren- le per l’interpretazione cristia- zie al Signore per l’intuizione dersi di fronte a malattie cosid- na di quel momento arduo ma profetica di Papa Giovanni dette inguaribili o alle gravi di- elevato del vissuto che è il sof- Paolo II. Egli seppe cogliere la sabilità, proponendo di antici- frire. serietà delle sfide antropologi- parne l’esito sino alla soppres- Nel recente convegno del- che, etiche e spirituali che già sione della persona. Ma, se è l’AMCI sul tema Caritas in si profilavano nel settore della vero che possono esistere ma- veritate: voce profetica per salute, dando loro grande rile- lattie inguaribili, non esistono una medicina dell’accoglienza vanza e prospettando un’assi- persone incurabili! La cura è sono stati evidenziati il legame stenza pastorale organica e dovuta a tutti, e in modo parti- tra la questione antropologica adeguata alla nuove e crescen- colare a chi si trova in condi- e la questione sociale (cfr. Ca- ti necessità. Oggi questo primo zioni tali da richiedere la mi- ritas in veritate,75)elarile- importante Giubileo del Ponti- glior assistenza possibile. Que- vanza sempre maggiore della

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 giustizia sociale nell’accesso a livello mondiale e uno svi- minciare dai medici, che met- alle cure del nord e nel sud del luppo sostenibile è non solo un tano la loro competenza a tota- mondo. In una “società in via tema profetico, ma un autenti- le servizio non soltanto di una di globalizzazione” (cfr. Cari- co programma di vita, perso- professione,madiunaverae tas in veritate, 5-7) si richiede nale, sociale e comunitario! propria vocazione: quella di l’estendersi su raggio globale Così come l’amore per i soffe- servire chi soffre. anche dei mezzi e delle cono- renti, per chiunque soffre, può In comunione con il magi- scenze che favoriscono la cura aprire uno spazio di dialogo fe- stero del Santo padre e con le della salute, soprattutto a van- condo – oggi sempre più ur- indicazioni della Chiesa che taggio dei paesi meno favoriti. gente – con altre culture e reli- è in Italia, sono certo che Come ha richiamato il Papa: gioni. l’AMCI saprà dare testimo- “Ci sono forme eccessive di Auspico che i lavori del con- nianza di servizio all’uomo protezione della conoscenza vegno e le celebrazioni del- sofferente e alla sua dignità, di da parte dei Paesi ricchi, me- l’anniversario possano infon- senus Ecclesiae nella missio- diante un utilizzo troppo rigido dere nuovo slancio alla pasto- ne, di spirito profetico nel di- del diritto di proprietà intellet- rale della salute e a suscitare scernimento dei segni dei tuale, specialmente nel campo nella Chiesa premurosa atten- tempi alla luce e con la forza sanitario” (cfr. Caritas in veri- zione alle tante questioni di del Vangelo. tate, 22). scottante attualità che, guarda- Annunciare la salvezza di te con gli occhi della fede, pos- S.Em.za Card. DIONIGI TETTAMANZI Cristo nell’attuale contesto so- sono divenire pur nella diffi- Arcivescovo di Milano ciale e culturale a tutti i soffe- coltà altrettante occasioni di Assistente Ecclesiastico Nazionale renti, dare loro speranza, ren- crescita comune. Di fronte a dell’AMCI (Associazione Medici dere il loro dolore luogo di cre- queste sfide dobbiamo contare Cattolici Italiani) 45 scita per un’autentica fraternità su operatori della salute, a co- Italia

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 La festa di Nostra Signora di Lourdes

Papa Giovanni Paolo II scel- amici del paralitico fanno pen- dopo l’attentato di Piazza San se la festa di Nostra Signora di sare agli ospedalieri che si Pietro, egli si rivolse ai malati Lourdes, l’11 febbraio, per ce- mettono volontariamente al come qualcuno che sapeva di lebrare la Giornata Mondiale servizio dei malati. Attraverso cosa parlava. Citò le tappe da del Malato. Poteva sembrare di loro, noi possiamo scorgere superare prima di essere in una cosa ovvia, tanto il legame gli operatori del mondo della grado di trasformare la propria tra i malati e Lourdes è radica- salute, nei riguardi dei quali è sofferenza in offerta. Nel 2004 to nella storia. stato voluto il Dicastero che ha diede un esempio straordinario Ma, più si conosce Lourdes, convocato l’incontro di que- di coraggio, dignità e umiltà più la scelta dell’11 febbraio si st’oggi. nella sua condizione fisica gra- rivela assennata. La Chiesa accetta che la fe- vemente handicappata. Pur tuttavia, nessuna delle sta di Santa Bernadette sia ce- Infine, il 16 settembre 2008, parole della Vergine riportate lebrata, non alla data dell’anni- nella festa di Nostra Signora da Bernadette riguarda la ma- versario della sua morte, ma il dei Dolori, il Santo Padre Be- lattia. Neanche ciò che dice 18 febbraio, giorno in cui Ber- nedetto XVI impartì l’unzione della fonte – “andate a bere al- nadette ricevette dalla Signora dei malati a una dozzina di la fonte e bagnatevi con l’ac- la promessa di felicità nell’al- persone, di tutte le età, colpite 46 qua” – vi fa allusione, mentre tro mondo. È anche l’ottava da diversi mali. Dare l’unzione tutte le prime guarigioni saran- della prima apparizione. dei malati, in una celebrazione no legate all’acqua della fonte Bernadette è l’interprete mi- comunitaria e pubblica, non di Massabielle. Ma, in questo gliore del Messaggio di Lour- può essere tanto frequente da luogo in cui risuona soprattutto des. Ella non era avida di mira- parte di un Pontefice. Per pre- l’appello alla conversione – coli. Non ne chiese per sé. Ac- parare i malati e l’assemblea a “Penitenza, penitenza, peniten- cettato di lasciarsi curare. Essa questo sacramento, il Papa za, pregate Dio per i peccato- stessa fu infermiera modello, parlò – e con che delicatezza! ri!” – si verificano guarigioni. attenta, gioiosa e competente. – del sorriso della Vergine così Ciò mostra, allo stesso tem- Diceva che non amava la sof- frequente a Lourdes nelle ap- po, l’ordine delle priorità e il ferenza. Se l’accettava, gene- parizioni a Bernadette. fattocheDioècreatoreesal- rosamente, era perché Cristo I tre pellegrinaggi pontifici vatore dell’uomo, in tutte le aveva sofferto e lei non voleva di questi ultimi decenni hanno, sue dimensioni. Quando Papa abbandonarlo in questa soffe- dunque, ulteriormente raffor- Giovanni Paolo II istituì i mi- renza. zato il legame tra Lourdes e il steri luminosi del Rosario, in- La si può dunque considera- mondo della salute. Sì, la festa dicò, come testo del Vangelo re una patrona femminile del di Nostra Signora di Lourdes, per il terzo mistero, l’Annun- mondo della salute, al fianco l’11 febbraio, era proprio il cio del Regno, “il paralitico di di San Camillo de Lellis e di giorno migliore da scegliere Cafarnao”. Quest’uomo si in- San Giovanni di Dio. Praticò per la Giornata Mondiale del cammina, perdonato e guarito. virtù eroiche, sia come malata Malato. Non dobbiamo, però, di- che come infermiera. menticare i suoi amici che non Infine, i due pellegrinaggi di S.E. Mons. JACQUES PERRIER hanno esitato a scoperchiare la Giovanni Paolo II a Lourdes, Vescovo di Tarbes et Lourdes casa per portarlo alla presenza furono contrassegnati dalla Francia di Gesù. A Lourdes, questi malattia. Nel 1983, due anni

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Nel XXV anniversario del Motu Proprio “Dolentium Hominum”

Eminenze, Dobbiamo partire da questo tium hominum che è il docu- Eccellenze, evento doloroso e tragico e mento fondativo del nostro Di- Illustri Signori, dalle lunghe soste del Papa al castero, che porta la data del- Cari amici, Policlinico Gemelli (ben 9 ri- l’11 febbraio 1985: venticin- coveri e 153 giorni di degen- que anni or sono. Lieto di partecipare a questo za!) per cogliere in profondità Tralascio la narrazione del incontro, saluto e ringrazio in il rapporto di Giovanni Paolo prologo della nascita del no- particolare il caro nuovo Presi- IIconlasofferenza,chedian- stro Dicastero. È conosciuto il dente l’Arcivescovo Zygmunt no in anno, sino alla morte, di- mio lungo servizio pastorale Zimowski; il segretario, S.E. veniva unico e nello stesso nella diocesi di Roma in mate- Mons.JoséL.Redrado;ilsot- tempo salvifico. Non potrò ria di Pastorale Sanitaria. Mi to-segretario, Mons. Jean-Ma- rie Mupendawatu; gli officiali e i collaboratori del Pontificio Consiglio degli Operatori Sa- nitari, che in questi giorni cele- bra il suo XXV anno di vita. 47 Se da una parte posso consi- derarmi il vero testimone di questo Dicastero – perché con la grazia di Dio ho cercato, pri- ma, durante e dopo la sua crea- zione, di dare le mie forze pa- storali e culturali – dall’altra, vi porgo la mia testimonianza, con quel senso di distacco dalle co- se, che si addice a quanti affida- no sempre a Dio tutte le opere da Lui volute. È Lui che ispira; è Lui che promuove; è Lui che porta a compimento. Noi siamo sempre suoi strumenti. Non sempre chi è parte atti- va di un progetto, di un’inizia- tiva portata a compimento può mai dimenticare la grazia che era familiare questo mondo al avere la gioia, come la avverto ebbi di poter concelebrare con quale ho dato tutte le mie ener- io, qui e oggi, di celebrare i 25 Lui la Santa Messa – avendo gie e continuo a darle anche anni di cammino di questo Di- per Altare un tavolo, in un cor- oggi con i miei anni, vissuti e castero, che per molte motiva- ridoio dello stesso policlinico spesi sempre con giovanile en- zioni mi appartiene. – il giorno prima del mio viag- tusiasmo. Il Servo di Dio e Pontefice gio a Pechino, nella Cina co- Dopo il Concilio Vaticano Giovanni Paolo II ha avuto munista, per partecipare come II, fu il Pontefice Paolo VI a con il mondo della sofferenza relatore ad un Congresso, ci- volere la presenza di Consigli un rapporto singolare e prefe- tando, senza mezzi termini il pastorali che fossero quasi un renziale. Indubbiamente, dopo Papa e la dottrina della Chiesa completamento eminentemen- il tragico attentato del 13 mag- Cattolica; fu questo uno dei te pratico del delicato e com- gio 1981, il Papa avvertì subito numerosi e costanti episodi a plesso lavoro delle Congrega- che la mano di Maria aveva se- dimostrazione che la sofferen- zioni romane. gnato la sua vita facendo de- za, la malattia, la morte, hanno Tra questi Consigli, il Ponte- viare il proiettile micidiale. Il un linguaggio universale che fice Giovanni Paolo II, ebbe la pellegrinaggio a Fatima, un tutti sono in grado di parlare e saggezza, certamente per ispi- anno dopo l’attentato del 1981 di comprendere. razione divina, di istituire il e il ritorno nell’anno del gran- Sulle pagine umane di storia Dicastero che volle chiamare, de giubileo del 2000, ci dimo- del dolore si innesta la Lettera indicandone la finalità, per la strato la presenza della Madre apostolica Salvifici doloris,sul Pastorale degli Operatori Sa- nella vita di questo figlio che si senso umano della sofferenza, nitari. Con questo Dicastero era votato a Maria. Il Totus che porta la data dell’11 feb- venivano investiti responsabil- tuus ego sum, Maria: non era braio 1984, memoria liturgica mente i laici, particolarmente i soltanto il suo motto pontifica- della Beata Maria Vergine di cattolici e primi fra tutti i laici le; rafforzava il suo program- Lourdes; anno sesto di pontifi- professionisti o assimilati della ma spirituale di vita. cato e il Motu Proprio Dolen- medicina, nelle sue più ampie

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 e articolate specializzazioni questo suo operato riguardava sorpresa e anche con molto scientifiche e di servizio. Su in primo luogo i sofferenti e piacere trovavo una pagina queste responsabilità, il Papa tutti coloro che gli chiedevano pressoché sconosciuta dell’e- con i suoi documenti è stato aiuto” (Salvifici Doloris,6). vangelizzazione dell’America chiarissimo e lungimirante. Latina. Umanità e dedizione Ho sempre affermato che le 2. Nel corso dei secoli la eroica, non discriminazione cattedrali dell’umanità, senza Chiesa ha sempre avvertito razziale, trovarono la loro at- discriminazione alcuna, nep- questo suo servizio ai malati e tuazione proprio nella Pastora- pure quella religiosa, non sono ai sofferenti come parte inte- le Sanitaria con la costruzione le nostre Basiliche o Chiese, grante della sua missione. La di ospedali e di ambulatori per ma soltanto gli Ospedali, i luo- Chiesa non solo ha favorito il tutti e con piena e predatata va- ghi cioè di ricovero e cura do- fiorire delle varie opere di mi- lorizzazione della donna, fosse ve si va senza distinzione alcu- sericordia, ma ha pure espres- bianca o india (Cfr. il mio stu- na di religione soprattutto; è in so migliaia di istituzioni reli- dio, Pastorale sanitaria ed questi luoghi che la Chiesa giose con una finalità ben spe- evangelizzazione dell’America può incontrare l’umanità inte- cifica: promuovere, organizza- Latina, Roma 1992). Oltre un migliaio di titoli dell’archivio messicano parlano dell’azione della Chiesa cattolica in campo sanitario. L’elenco dei Santi missionari e delle Sante al ser- vizio dei sofferenti e dei malati del mondo nuovo è lunghissi- 48 mo e basta leggere il bel volu- me di Ballan I missionari della prima evangelizzazione dell’A- merica Latina, (Emi, Bologna 1991) per convincersi di tutto questo.

3. Nel suo approccio con il mondo della sofferenza sap- piamo che la Chiesa – sempre più cosciente del progetto creativo di Dio su ogni essere umano – è guidata da una chia- ra e precisa concezione della ra; è in questo gravissimo im- re, migliorare ed estendere persona umana. Questa è la ba- pegno che gli Operatori Sani- l’assistenza agli infermi. Que- se ontologica di tutta la nostra tari, i laici cioè, devono essere sto crescendo di quattro verbi: azione in favore dell’uomo che presenti e attivi preparando in promuovere, organizzare, mi- soffre. Medicina e cure tera- piena libertà l’incontro delle gliorare, estendere, costituiran- peutiche non hanno di mira persone con il Sacerdote. no gli obiettivi prioritari del soltanto un bene importante Nel progetto della riforma nuovo Dicastero voluto da qual è la salute del corpo, ma della Curia Romana era neces- Giovanni Paolo II. la persona come tale che nel sario un Dicastero come quello Il Papa ricordava giustamen- corpo è colpita e ferita dal ma- della Pastorale per gli Operato- te come «I missionari, per par- le. “La malattia e la sofferenza ri Sanitari. te loro, nel condurre l’opera di – ci ricorda la Dolentium Ho- Sono sei punti del Motu Pro- evangelizzazione, hanno co- minum – non sono soltanto il prio Dolentium hominum che stantemente associato la predi- sostrato fisico dell’uomo, ma delineano molto bene le moti- cazione della buona novella l’uomo nella sua interezza e vazioni. con l’assistenza e la cura degli nella sua unità somatico-spiri- Le riassumo brevemente, infermi» (Dolentium hominum, tuale. È noto del resto come ta- perché costituiscono la base 1). Quando nel 1992, anno del lora la malattia che si manife- del Dicastero. 5º centenario dell’evangelizza- sta nel corpo abbia la sua origi- zione del continente della spe- ne e la sua vera causa nei re- 1. La Chiesa ha sempre mo- ranza, non pochi autori di casa cessi della sua psiche umana” strato per il mondo dei soffe- nostra, eccedevano in atti e in (n. 2). Dopo aver citato la renti un vivo interesse. Facen- gesti di contrizione per gli abu- Gaudium et spes n. 10 dove si do questo non ho fatto altro si che cinque secoli prima ave- dice che “Malattia e sofferenza che seguire l’esempio molto vano accompagnato la conqui- sono fenomeni che, se scrutati eloquente del suo Fondatore e sta e la colonizzazione del nuo- a fondo, pongono sempre in- Maestro: Cristo Gesù, il quale vo mondo coinvolgendo sedi- terrogativi che vanno al di là nella sua attività messianica si centi evangelizzatori, volli cer- della stessa medicina per toc- è avvicinato incessantemente care tra le tracce della Pastora- care l’essenza della condizione al mondo dell’umana sofferen- le Sanitaria che accompagna- umana in questo mondo”, il za. Gesù passò in mezzo agli va, l’evangelizzazione del nuo- Motu Proprio si cala nel vissu- uomini “«facendo del bene» e vo mondo. Con mia grande to, nel quotidiano, per sottoli-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 neare di quale importanza si ri- dano la vita, la malattia, la sof- co-religiosa degli operatori cri- veste nei servizi socio-sanitari ferenza, la morte. “Le nuove stiani nel mondo”. Costruire su la presenza non solo di pastori frontiere aperte dai progressi questa base solida, vuol dire di anime, ma anche di operato- della scienza e dalle sue possi- avere proposte chiare e con- ri guidati da una visione inte- bili applicazioni tecniche e te- vincenti per gli operatori sani- gralmente umana della malat- rapeutiche – si legge a conclu- tari cattolici che sapranno dare tia. Per chi crede, la grazia sal- sione del numero 3 – toccano a tutti i delicati e gravi proble- vifica di Cristo, Redentore del- gli ambiti più delicati della vita mi di natura etica, connessi l’uomo, raggiunge tutto l’uo- nelle sue stesse sorgenti e nel con la dignità e il destino su- mo nella sua condizione uma- suo più profondo significato”. premo della persona umana, ri- na, e soprattutto nel tempo del- sposte adeguate e convincenti. la sofferenza, della malattia e 5. Queste importanti temati- della morte. Questa visione che scaturiscono la piattaforma 6. Sui compiti del Dicastero teologica dell’uomo e della del nuovo Dicastero che parte non mi dilungo. Avrei però al- donna danno un notevole con- quasi timidamente, prima co- cune personali idee che fanno tributo anche umano alla com- me Pontificia Commissione fatica a raggiungere l’obiettivo. plessità dei problemi del mon- per la Pastorale (1985) degli Non è possibile, dopo 25 anni, do della sofferenza. Senza Operatori Sanitari, perché fun- non cogliere nella sua globalità questa visione ontologica e ga da organismo di coordina- la portata di questo Dicastero spirituale cambia la categoria mento di tutte le istituzioni cat- che all’interno del nostro mon- dei valori e lo stile del servizio. toliche, religiose e sanitarie, do interno non ha voce in capi- Per questo noi crediamo fer- impegnate nella Pastorale de- tolo negli Ospedali cattolici. È mamente che solo servendo gli infermi. Essa veniva colle- vero che guardiamo al mondo, Gesù nel malato raggiungiamo gata al Pontificio Consiglio per ma vorremmo vedere, per ben 49 la pienezza del dono. i Laici, del quale sarà parte or- operare, anche a casa nostra, ganica, pur mantenendo una per costruire insieme un “mo- 4. Negli altri punti, il docu- sua propria individualità am- dello” di vita sanitaria degno mento analizza l’evolversi dei ministrativa, organizzativa e del nome cattolico che ci guida servizi socio-sanitari nella so- operativa (n. 6). In verità, per e ci accomuna. Nel 50° anni- cietà civile: accesso all’assi- essere sinceri, quando siamo versario di fondazione dell’As- stenza; cure sanitarie come di- nati nel 1985 eravamo già sociazione Medici Cattolici ritto del cittadino, ampliamento adulti, sapendo cioè subito Giovanni Paolo II rivolgeva al- delle strutture e dei vari servizi quale era il campo della nostra l’Associazione dei Medici Cat- sanitari, creazione di appositi azione e del servizio nella tolici nazionale un discorso che ministeri, legislazioni ad hoc, Chiesa e nella società civile. rimane ancora sospeso nell’a- politiche con specifiche finalità Per questo, lo stesso Giovanni ria. Diceva il Papa: «Conside- di ordine sanitario. Tutte queste Paolo II, il 28 giugno 1988 da- rate il Pontificio Consiglio del- realizzazione hanno come pun- va una nuova denominazione la Pastorale per gli Operatori to di arrivo il bene della perso- al nuovo dicastero: Pontificio Sanitari come il vostro Dica- na umana e della società. Que- Consiglio della Pastorale per stero. Il primo e più efficace re- sto vasto e complesso settore gli Operatori Sanitari. I numeri ferente della dimensione apo- presenta anche delicate e non 4 e 5 del Motu Proprio sottoli- stolica del vostro impegno di eludibili questioni che investo- neano la necessità di “un mi- medici cattolici, particolarmen- no sia l’aspetto sociale e orga- gliore coordinamento di tutti te per quanto riguarda il sem- nizzativo che quello etico e re- gli organismi già operanti” e al pre più stretto ed efficace coor- ligioso. In questi 25 anni si è riguardo lo stesso Pontefice ri- dinamento con le altre Associa- compiuto al riguardo un lungo proponeva quanto il 3 ottobre zioni internazionali e nazionali cammino che registra aspetti 1982, alcuni anni prima della di Medici cattolici” (Cfr. L’Os- positivi e anche negativi sui te- nascita del Dicastero, aveva servatore Romano, 9-10 di- mi fondamentali della vita, del- affermato: “Per fare ciò, non è cembre 1994, p. 11). la sofferenza, della malattia e sufficiente un’azione indivi- Fu impegno del Dicastero di della morte. Senza entrare nei duale. Si richiede un lavoro di provvedere alla rinascita della particolari di un dibattito che insieme, intelligente, program- Associazione dei Farmacisti, tocca i temi della vita dal con- mato, costante e generoso e che da tempo aveva cessato cepimento sino al naturale tra- questo non soltanto nell’ambi- ogni attività. monto, dell’eutanasia, della to dei singoli paesi, ma anche bioetica, ci tengo a ribadire co- su scala internazionale. Un me il Motu Proprio Dolentium coordinamento a livello mon- 25 ANNI DOPO hominum presenta al riguardo diale potrebbe consentire infat- anche alcuni passaggi profetici. ti un migliore annuncio ed una Fare un bilancio di 25 anni “Qual è la funzione della medi- più efficace difesa della vostra vuol dire rileggere i 25 capito- cina e la missione del medico fede, della vostra cultura, del li di una storia che abbiamo nei confronti dell’ammalato?” vostro impegno cristiano nella sotto i nostri occhi, perché da si chiede il documento. Do- ricerca scientifica e nella pro- noi vissuta sia come protagoni- mande di ieri, queste, ma anche fessione” (n. 4). Uno dei prin- sti sia come spettatori non cer- drammatiche domande di oggi, cipali obiettivi del coordina- to indifferenti. se caliamo il discorso nei mento era quello di tendere a Per quel che mi riguarda il drammi quotidiani che riguar- “una migliore formazione eti- mio servizio come Presidente

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 è durato 12 anni dall’11 feb- casione della celebrazione dei le Conferenze Episcopali Na- braio 1985 a tutto il 1996. Sinodi dei Vescovi, durante i zionali, recandomi in Burkina Questi gli ambiti del mio di- quali il Cardinale presidente Faso e in Costa d’Avorio, qua- retto impegno: stabiliva rapporti fraterni con i le segno di deferenza alle 1. rapporti con le Conferen- confratelli provenienti da ogni Chiese dell’Africa, che porta ze Episcopali Nazionali; parte del mondo. La designa- scolpita nell’anima la speranza 2. collaborazione con i Nun- zione di un Vescovo incaricato di un mondo povero, sofferen- zi Apostolici; in ogni Conferenza permetteva te ed emarginato. 3. visite fraterne alle Chiese di promuovere la conoscenza Nel corso dei primi 12 anni locali; di quanto stava a cuore a Gio- del mio servizio i chilometri 4. index delle Istituzioni sa- vanni Paolo II, infermo tra gli percorsi sono stati tanti e forse nitarie; infermi: “La Chiesa nel corso incalcolabili. Recarsi di perso- 5. la rivista Dolentium homi- dei secoli ha fortemente avver- na sul territorio aveva sempre num; tito il servizio ai malati e ai la motivazione di manifestare 6. le Conferenze internazio- sofferenti come parte integran- la fraterna solidarietà, di testi- nali; te della sua missione (Dolen- moniare l’amore che si fa con- 7. i rapporti con gli Organi- tium Hominum,n.1). divisione delle difficoltà che i smi internazionali; fratelli incontrano nell’annun- 8. le Associazioni cattoliche cio della Parola di Dio. sanitarie; 2. Collaborazione con le “In questo campo (del servi- 9. aiuto ai Paesi più poveri; Rappresentanze Pontificie zio sanitario) – leggiamo al n. 10. due Istituzioni molto si- 5 del Motu Proprio Dolentium gnificative. Questo obiettivo è stato rag- Hominum – sono oggi aperti 50 giunto grazie alle risposte che delicati e gravi problemi di na- Entriamo nei particolari di hanno saputo dare i Rappre- tura etica, circa i quali la Chie- questi dieci ambiti. La storia sentanti Pontifici presenti nei sa ed i cristiani devono corag- degli inizi è sempre molto sug- singoli Paesi. Era ed è mia fer- giosamente e lucidamente in- gestiva. ma convinzione che i Rappre- tervenire per salvaguardare va- sentanti del Santo Padre siano lori e diritti essenziali connessi gli insostituibili referenti delle con la dignità ed il destino su- 1. Conferenze Episcopali sue aspettative nell’azione di premo della vita umana”. Nazionali evangelizzazione tramite que- I viaggi pastorali del Presi- sta via privilegiata. La risposta dente con i suoi collaboratori Fin dai primi giorni della dei Nunzi Apostolici era entu- si rivestiva così di grande im- sua attività, la prima azione del siasta e insostituibile. In molte portanza per promuovere e nuovo Dicastero è stata quella situazioni i loro rapporti risul- diffondere quanto il Santo Pa- di entrare in contatto con le tavano determinanti e questo dre aveva scritto nel Motu Pro- Conferenze Episcopali delle non solo per l’autorevole peso prio ed era costante punto di ri- singole Chiese locali, ritenen- del servizio svolto a nome del ferimento in ogni iniziativa. do questo compito di fonda- Santo Padre, ma anche, e direi, Per chi opera in prima linea, la mentale importanza per cono- con il personale coinvolgimen- visita era non solo di conforto, scere lo stato del settore speci- to nelle celebrazioni nell’am- ma anche fungeva da supporto fico assegnato dalla Dolentium bito delle Istituzioni sanitarie e per altre iniziative. Hominum: “Tenere i contatti presso le autorità civili dei sin- Alle Chiese locali del Terzo con le Chiese locali ed, in par- goli Stati. I Nunzi sono sempre Mondo il Dicastero lasciava ticolare, con le Commissioni stati i costanti punti di riferi- sempre un segno tangibile di Episcopali per il mondo della mento del Cardinale Presiden- viva carità per le immediate ed sanità” (n. 6, 4). Questa azione te in occasione di ogni incon- urgenti necessità per alleviare svolta in tempi rapidi dava un tro promosso sul loro territo- le sofferenze dei malati, in de- primo quadro della reale situa- rio. Questi rapporti con le Rap- naro, in farmaci, in apparati zione nella Chiesa. Non si trat- presentanze pontificie furono medicali, il più delle volte tava di fare uno sterile censi- avvalorati dalle circostanze molto sofisticati. mento, ma l’avvio di un inten- che in alcuni Paesi quali Cuba so scambio di rapporti episto- e Mosca, il nostro Dicastero fu lari e personali che favoriva la efficace, valido pioniere per i 4. Index delle Istituzioni reciproca conoscenza e porta- rapporti con questi Stati, dive- Sanitarie va ad avere in un tempo relati- nuti poi ordinari; rapporti che vamente breve in ogni confe- assumono eccezionale impor- Il nuovo Dicastero avvertì renza episcopale nazionale un tanza come dirò in seguito. subito l’urgenza di conoscere Vescovo incaricato per la Pa- quale fosse la presenza e l’in- storale Sanitaria. Circa 15 fluenza della Chiesa nei vari Conferenze avevano già il Ve- 3. Visite alle Chiese locali campi sanitari di ogni Paese. scovo incaricato sin dalla pri- Così, contemporaneamente al- ma indagine, saliti a 58 dopo Pochi mesi dopo la nascita l’avvio dei contatti con le Con- due anni, per passare poi al del nuovo Dicastero – era il ferenze Episcopali Nazionali, 99%, subito dopo. Questo co- mese di luglio 1985 – fu inizia- partiva la richiesta di acquisire stante lavoro ha avuto i suoi ta una lunga, curata e program- dati della presenza della Chie- momenti forti e decisivi in oc- mata serie di visite fraterne al- sa nelle Istituzioni sanitarie dei

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 singoli Paesi. Presenza, che 5. La rivista “Dolentium stero con la pubblicazione di molto spesso era ed è costituita Hominum” sussidi su varie tematiche (an- da congregazioni religiose con che questi tradotti in varie lin- propri membri dediti all’assi- La volontà del Santo Padre: gue) e diffuse dalle Conferen- stenza medica infermieristica, “Diffondere, spiegare e difen- ze Episcopali Nazionali. da cappellani o da animatori di dere gli insegnamenti della movimenti di volontari. Chiesa in materia di sanità, e Come risultato di questa ini- favorire la penetrazione della 6. Conferenze Internazionali ziativa, al termine del primo pratica sanitaria” nel Motu anno di vita del Dicastero – Proprio Dolentium Hominum Sempre fedeli alle direttive e febbraio 1986 – veniva data al- (n. 6, 3) fu recepita con entu- alle esortazioni del Santo Pa- le stampe e fu presentata al siasmo, con passione e con de- dre (basta leggere il numero 5 Santo Padre Giovanni Paolo II, dizione dai responsabili del del Motu Proprio), il Dicastero la prima edizione della pubbli- nuovo Dicastero. Si pensò su- sin dal 1986, ogni anno, pro- cazione Ecclesiae Instituta Va- bito a un dignitoso mezzo di muoveva nell’Aula Paolo VI letudini Fovendae Toto Orbe informazione ediformazione, in Vaticano una Conferenza in- Terrarum Index,diben1156 al quale si dava il titolo Dolen- ternazionale sui temi più attua- pagine, con la catalogazione di tium Hominum –ChiesaeSa- lieurgentidellasalutiedella 12.500 strutture sanitarie dei lute nel mondo: una rivista tri- sanità, come ad esempio cinque continenti. Continuan- mestrale, edita allora in cinque l’AIDS, e chiamava a tenere do nell’aggiornamento e nel- lingue: italiano, inglese, fran- lezioni i vari Premi Nobel per l’acquisizione di nuovi dati, nel cese, spagnolo e tedesco, affi- lamedicinaeimigliorispecia- 1994 veniva data alle stampe la data in modo particolare al Se- listi del mondo, dando un note- seconda edizione con 21.757 gretario del Dicastero il Vesco- vole contributo di raffronto in- 51 Istituzioni sanitarie censite e la vo Mons. Redrado. La rivista terdisciplinare d’alto livello. conoscenza della presenza di presentava subito il magistero I relatori invitati erano sem- un gran numero di Congrega- della chiesa a tutti; offriva stu- pre personalità di ogni religio- zioni religiose al servizio dei di scientifici; scambi di espe- ne, razza e credo politico. Fu- malati e dei sofferenti, che nei rienze di pastorale sanitaria rono relatori anche la regina di cinque continenti assommava a nelle Chiese locali. La rivista Spagna, quella di Svezia e an- 12.690 denominazioni. veniva inviata ai Nunzi Apo- che il Presidente del Brasile. Questo fu uno strumento di stolici, ai Presidenti delle Con- Dalle prime limitate presenze lavoro, primo nel suo genere, ferenze Episcopali, ai Vescovi d circa 500 partecipanti, si toc- nella storia, che dava uno incaricati e ai vari Organismi cava il massimo di 10.000 nel- spaccato ampio e fedele, anche impegnati nel settore sanitario. l’annodedicatoaltemadeiDi- se non ancora completo, del- Sin dal suo nascere questa sabili nella società (1992), ai l’impegno che la Chiesa com- pubblicazione richiedeva un circa 8.000 del 1996 sul tema Il disagio della mente umana. Una media annuale di circa 5.000 persone. Il numero notevolissimo di adesioni che andava crescendo di anno in anno era il risultato di un’ampia diffusione del “Programma” nei mesi che precedevano la Conferenza in- ternazionale che si teneva sem- pre nel mese di novembre. La presenza di partecipanti prove- nienti da ogni parte del mondo erasemprenotevoleesupera- va sempre i 100 Paesi. Molti di questi venivano da Nazioni povere e dall’Europa Centro- Orientale inviati dai propri Ve- scovi incaricati della Pastorale Sanitaria. Per tutti questi il Di- castero provvedeva alle spese pivaecontinuaacompierenel notevole impegno nella prepa- di viaggio e a quelle di ospita- campo dell’evangelizzazione razione e un notevole sforzo lità a Roma. Ogni Conferenza tramite i vari servizi pastorali economico per le traduzioni, internazionale veniva conclusa della malattia e della salute in per la stampa e per la diffusio- dal Santo Padre con un suo tutto il mondo. In questa rea- ne. Questo sforzo veniva ripa- pertinente discorso. lizzazione fu competente e ge- gato da benefici frutti, molti La disponibilità di vari be- neroso collaboratore l’Ing. già ben noti, altri conosciuti nefattori – che possiamo chia- Franco Placidi, esperto anche solo a Dio. mare “carità intellettuale” – nella complessa problematica È doveroso segnalare anche permetteva di adempiere am- della sanità e della salute. le attività editoriali del Dica- piamente alla formazione di

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Operatori Sanitari d’ogni parte erano impegnati nel settore sa- li Internazionali in Vaticano del mondo che ritornando a ca- nitario per parlare ai medici e a venivano sempre invitati an- sa poteva tradurre in pratica operatori sanitari. che i ministri della sanità di quanto avevano appreso du- Cuba: nell’aprile del 1988, Cuba e altre eminenti persona- rante le giornate congressuali molto prima della caduta del lità di Governo. In queste in- in Vaticano. muro di Berlino, rispondeva- traprese fu sempre mio com- mo all’invito della Conferenza pagno di viaggio il Segretario Episcopale che ci offriva la del Dicastero il Vescovo Re- 7. Rapporti con Organismi gradita occasione di incontrare drado. Internazionali le autorità governative, stabi- Repubblica Popolare di Ci- lendo con essi un cordiale e na: oltre a essere stati presenti Mentre si dava avvio a tutti sincero rapporto. Questo pri- a manifestazioni religiose e questi progetti il Dicastero sta- mo passo offrì l’occasione per culturali sanitarie a Taiwan, biliva e intensificava rapporti un invito da parte del Governo per tre volte ebbi l’occasione con Organismi Internazionali cubano a partecipare nel no- di recarmi nella Cina comuni- coinvolti nella sanità e con al- vembre dello stesso anno – ap- sta con una permanenza di una cuni Governi al fine di conse- pena sette mesi dopo – come ventina di giorni. Tramite per- guire quanto la Chiesa voleva Relatore ufficiale al II Semi- sonalità del Governo italiano o desiderava per un autentico servizio agli infermi in perfetta adesione alla volontà di Cristo e alla secolare tradizione della Chiesa. Con il direttore Gene- 52 rale dell’Organizzazione Mon- diale della Sanità (OMS) na- sceva, sin dall’inizio, un otti- mo e costruttivo rapporto. Osservatorio privilegiato e permanente della salute e della sanità di ogni Stato e di ogni Organismo che guida e detta orientamenti in materia di sa- luteediprevenzioneatuttoil mondo, l’OMS è stata sempre un valido interlocutore del Di- castero. Numerosi gli incontri promossi nella sede di Ginevra e in varie parti del mondo con i direttori regionali che erano spesso anche Ospiti nella sede del nostro Dicastero. Nelle annuali Conferenze nario Internazionale su Il me- presi parte quale Relatore alla Internazionali è stata sempre dico e la famiglia.Questasto- Prima Settimana di coopera- registrata la presenza del Di- rica occasione procurava un zione sanitaria italo-cinese, a rettore Generale dell’OMS o lungo e cordiale incontro con Pechino il 26 marzo 1988, con di un suo alto rappresentante. il Presidente Fidel Castro che una lezione su L’umanizzazio- Da parte del Dicastero più vol- aveva come immediata conse- ne della medicina. In quella te è stata offerta la collabora- guenza l’autorizzazione di far occasione ebbi modo di espor- zione per promuovere presso i rientrare nel Paese le religiose re chiaramente la Dottrina del- Vescovi incaricati della pasto- infermiere e alcuni sacerdoti la Chiesa e quanto il Santo Pa- rale sanitaria, alcuni progetti di addetti alla sanità. In quella dre Giovanni Paolo II, era da prevenzione e di salute che storica occasione sentii il do- sempre impegnato per il mon- erano in sintonia con il magi- vere di esporvi con chiarezza do della sofferenza e per la sa- stero della Chiesa. la richiesta di avere per i Ve- lute di tutti gli uomini e di tut- Nel programmare i viaggi scovi e per la Chiesa locale de- te le donne. Non mancò l’ardi- pastorali, buona parte veniva gli atteggiamenti di fiducia più ta opportunità di incontrare al- riservata agli incontri con le aperti, assicurando la loro cuni Vescovi e alcuni fedeli a autorità governative di quelle lealtà nel promuovere il bene Roma. aree particolarmente avverse o della nazione e lo sviluppo del Paesi dell’Est Europa: adi- difficili per la Chiesa. popolo cubano. L’anno dopo – mostrare il potenziale della pa- Ricordo brevemente alcune 2-8 luglio 1989 – ancora una storale della Sanità e della Sa- aree che allora, meno di oggi o volta fui invitato dalle autorità lute non posso dimenticare il come oggi, continuano a porre governative a partecipare qua- lungo viaggio, non in Russia seri problemi. le relatore, insieme a Fidel Ca- ma nella Unione Sovietica, al Russia: prima delle profon- stro, al II Congresso Interna- tempo di Brežnev e dopo un de mutazioni del 1989, erava- zionale su Medicina di emer- incontro solenne con l’allora mo stati invitati ufficialmente genza e dei disastri. In occa- Patriarca Pimen a Mosca, fu da Organismi governativi che sione delle Conferenze annua- un itinerario veramente mis-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 sionario da Mosca a Tblisi con Questo stile di azione pasto- autoambulanza; fu lasciato an- soste nei vari Paesi, oggi indi- rale non mancò di portare be- che una somma di denaro. pendenti, come l’Armenia, vi- nefici concreti a quelle Chiese La nostra visita terminò con sitando non soltanto i Vescovi che operano in Paesi con una una celebrazione eucaristica, Ortodossi ma tutti o quasi i sa- forte presenza ortodossa e mu- nella Cattedrale, alla presenza cerdoti cattolici, presenti nel- sulmana,comeilLibanoein di circa duemila persone; rien- l’area percorsa. Dimostrazione Siria, dove largo spazio di tem- trammo poi a Roma, e ricordo degna oggi di attenta e respon- po veniva dedicato a visitare che la nostra partenza avvenne sabile riflessione: il potere, la strutture sanitarie gestite anche mentre le sirene richiamavano forza, la concretezza delle dai fratelli ortodossi e dai mu- la popolazione di mettersi, per realtà che emanano o conflui- sulmani. Non posso poi di- quanto possibile, al sicuro. scono nella poliedrica chiara o menticare la tensione missio- In tutte queste peregrinazio- misteriosa o efficacia della sa- naria del Dicastero che sin dal ni, alcune fortemente ardite, nità, della salute, realtà corri- suo nascere guardava con lun- sono stato sempre o quasi, ac- spondenti alla malattia, alla gimiranza le frontiere della compagnato dal Segretario del sofferenza, alla morte. Ideal- nuova evangelizzazione: Rus- Dicastero il Vescovo Redrado mente era una preparazione a sia, Romania, India, Africa, te- edalaicichedavanoesempio quanto avvenne qualche anno nendo presente lo stile dell’e- di testimonianza di fede, di vi- dopo, essere cioè invitati a par- cumenismo delle opere. talità cristiana nelle opere – lare sui problemi fondamentali Il Dicastero non si è limitato per questo è giusto che ricordi della vita a Mosca, nella sede alla conoscenza della necessità il Prof. Franco Splendori, Pre- dell’Accademia delle Scienze, ma è intervenuto, anche con sa- sidente dei Medici Cattolici di presente anche Lenin ma in crificio e senza calcolare i pos- Roma e il Prof. Domenico Di monumento. sibili pericoli, per unirsi alla Virgilio, oggi Parlamentare, 53 Non si può dimenticare che sofferenza ed ai rischi dei fra- che fu Presidente Nazionale in occasione del Concistoro telli bisognosi di aiuto. Non ci della stessa Associazione. Il del 28 giugno 1991, quando il si può limitare ad ammirare – Prof. Splendori fu spesso mio presidente del Dicastero fu sia pure con spirituale parteci- attento compagno di viaggio, creato Cardinale, venne a Ro- pazione – in televisione gli ef- particolarmente a Cuba e in ma da Mosca – unicamente per fetti di una guerra o delle cala- Russia. questa circostanza – una dele- mità naturali, ma quando è pos- I laici sono stati sempre il gazione di Ministri e altre per- sibile, soprattutto per la vici- massimo sostegno, costituendo sonalità guidate dal Vice Presi- nanza, anche con calcolato ri- l’esempio di autentica parteci- dente del Consiglio. La dele- schio, si dovrebbe intervenire. pazione all’azione ministeriale gazione fu anche ricevuta in Per queste motivazioni, du- della Chiesa. Senza i laici, particolare udienza da Giovan- rantelaguerrainCroazia,data quali li vuole il Concilio Vati- ni Paolo II. anche la relativa vicinanza, cano II, facciamo soltanto ste- Durante gli anni della corti- con P. Felice Ruffini sottose- rile coreografia. na di ferro imposta dal regime gretario del dicastero – che de- sovietico, diversi furono i Pae- gnamente ha rappresentato nel si – in particolare la Polonia – Dicastero lo spirito di Santo 8. Associazioni Cattoliche che avevano ricevuto visite ed Camillo de Lellis, con la non Sanitarie attestati di fraterna solidarietà, comune dedizione caratteristi- grazie al compito specifico as- ca di chi consacra la propria Per questo, se da una parte è segnato al nostro Dicastero. vita a servizio dei malati – ci vero che la natura del Dicaste- Resta nella memoria la visi- recammo a Zagabria portando ro è pastorale enonsologiuri- ta di amicizia fatta a Varsavia, concreti aiuti al Cardinale Ar- sdizionale, soddisfacenti risul- nella sede della Conferenza civescovo di Zagabria, Mons. tati si ottenevano anche nel tra- Episcopale polacca, dove por- Franjo Kuharic; visitando l’O- durre in pratica il compito di tammo in dono una moderna spedale pediatrico che ospitava “stimolare e promuovere l’o- attrezzatura di una incubatrice numerosi bambini vittime del- perazione di formazione, di anche a testimonianza della di- la guerra, e gli Ospedali di studio e di azione svolto dalle fesa della vita. Sempre, per Karlovac e Sisak, gravemente diverse O.I.C. nel campo sani- quanto riguarda la Polonia, re- danneggiati. tario, nonché agli altri gruppi, sta nella cronaca viva del Di- Ricordo la partecipazione associazioni che, a diversi li- castero, la visita che Michail allafestadelNataletraglihan- velli e in vari modi, operano in Gorbačëv fece al Dicastero, dicappati, in un improvvisato tale settore” – come si legge prima di recarsi da Giovanni campo profughi, la distribuzio- nel Motu Proprio nn. 6, 1. Nei Paolo II. ne della medaglia del Santo consessi internazionali delle Per quanto riguarda sempre Volto di Gesù ad alcune mi- singole associazioni professio- la Polonia, ricordo con filiale gliaia di persone. nali, il Dicastero è sempre sta- riconoscenza il desiderio di Fu incontrato il Presidente to presente e attivo, risponden- Giovanni Paolo II che mi fosse del Consiglio dei Ministri Dr. do agli inviti pervenuti svol- conferita dall’Università Jagel- Franjo Greguric, al quale furo- gendo nel contempo una buo- lonica in Varsavia, la laurea in no inviati – a nome del Santo na opera di interessamento medicina Honoris Causa, il Padre, su iniziativa del nostro presso i responsabili interna- che avvenne con particolare Dicastero – notevoli quantità zionali. solennità, nel 1990. di medicinali, di viveri e una Dobbiamo ricordare il buon

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 apporto dato nella fondazione merito al comportamento degli Questa Giornata si celebrava di teologia pastorale sanitaria Operatori professionali addetti ogni anno l’11 febbraio, me- – Camillianum di Roma, pres- alla salute e alla sanità ivi moria liturgica della Beata so la Pontificia Università La- esposto in modo sistematico e Vergine Maria di Lourdes. Il teranense – e l’istituzione della limpido, trovava larga diffu- valore umano e spirituale, direi Cattedra di medicina pastorale sione anche da parte di quanti salvifico, di queste giornate lo presso la Pontificia Università pur di altra fede e di cultura di- abbiamo tutti toccato con ma- Lateranense con il diritto del versa dalla nostra, onestamen- no. Non mi dilungo, anche per Dicastero a indicare il docente; te credono nella promozione e rispettare l’intimità delle emo- la stessa iniziativa fu presa per nella difesa della vita dal mo- zioni religiose vissute in vari l’Istituto di Abidjan in Costa mento del concepimento sino santuari mariani del mondo. d’Avorio. Per la Cattedra in al naturale tramonto. È bene ri- Questa Giornata fu istituita Roma, fu richiesto dall’Uni- cordare anche che la Carta de- come “annuale”; oggi, purtrop- versità una elargizione di alcu- gli Operatori Sanitari èstata po, è stata declassata a celebra- ni milioni di lire. sottoposta giustamente – pri- zione triennale. Mi sia consen- ma della pubblicazione e diffu- tito esprimere il mio dispiacere. sione – ai responsabili del Di- La Giornata non doveva per castero per la Dottrina della nessun motivo essere circo- Fede, ricevendone piena ap- scritta a manifestazioni folclo- provazione, senza la pur mini- ristiche e religiose; fu istituita ma osservazione negativa. dal Papa per scuotere le co- scienze, per richiamare l’atten- zione e la responsabilità dei 54 9. Aiuto ai paesi poveri pubblici poteri, dei governi ai primi alti livelli come avvenne Il Dicastero, nei limiti delle in Portogallo, in Africa, in sue possibilità, ha unito alla Messico e in altri Stati, con la diffusione della parola, atti partecipazione dei Sovrani, dei concreti di fraterna solidarietà. Presidenti della Repubblica – Un aiuto che difficilmente può ad esempio in Messico – la essere quantificato è stato elar- Giornata ebbe come prepara- gito sempre in occasione delle zioneunannointerointuttele Conferenze Internazionali. Ap- parrocchie del Paese. parati medicali sofisticati, am- L’altra importante istituzio- bulanze attrezzate – sei furono ne da parte di Giovanni Paolo inviate in Africa – e farmaci II, fu la Pontificia Accademia costosi e in grande quantità, per la Vita, l’11 febbraio 1994 I benefici effetti registrati, offerti da benefattori generosi, conilMotuProprioVitae My- oltre alla formazione specifica, hanno preso nel mondo le più sterium, che, pur essendo auto- offrivano anche un apporto ri- varie direzioni, portando il se- noma, “è collegata e dovrebbe solutivo per la costituzione nei gno tangibile della carità del operare in rapporto con il Pon- loro Paesi di Associazioni di Papa per l’umanità sofferente. tificio Consiglio della Pastora- medici e di operatori sanitari. A tutto questo va aggiunto le per gli Operatori Sanitari” Il Dicastero ha raggiunto il una continua erogazione tesa a (n. 4). Con questo atto magi- verticediquestosuoimpegno segnare il cuore di quanti vivo- steriale Giovanni Paolo II vo- quando pubblicava la Carta no nell’estremo bisogno. leva ancora una volta mettere degli Operatori Sanitari, resa in risalto quanto gli stava a nota dopo un laborioso studio, cuore: il rapporto scienza e pa- con la collaborazione di mem- 10. Due significative storale sanitaria, cognizione bri e di consultori di dicasteri Istituzioni scientifica e prassi calate nel pontifici – un doveroso, me- quotidiano ministero, secondo more ringraziamento va al Richiamo la vostra attenzio- il magistero della Chiesa e di- Rev.mo Prof. Bonifacio Ho- ne, a conclusione del mio in- retto in modo tutto particolare nings e a Mons. Mauro Cozzo- tervento, su due significative a studiosi e scienziati non cri- li, Docenti di Teologia Morale istituzioni volute dal Santo Pa- stiani, non cattolici, comunque nella Pontificia Università La- dre Giovanni Paolo II, che so- lontani dalla nostra fede, dalla teranense che dal poliedrico no scaturite dall’attività del di- nostra dottrina. documento furono i principali castero che ho avuto la grazia Mi sono permesso di ripro- estensori. L’accoglienza è stata di guidare, prima, durante e porvi soltanto alcune delle tan- unanime e universalmente gra- dopo la istituzione. te cose realizzate nei primi do- dita. Questo documento, con Si tratta della Giornata dici anni di vita del nostro di- l’autorizzazione del Dicastero, Mondiale del Malato, che su castero. è stato tradotto in francese, te- mia speciale richiesta, Giovan- L’istituzione avvenne dopo desco, spagnolo, olandese, ni Paolo II istituiva il 13 mag- colloqui che io ebbi la grazia ispano-latino americano, rus- gio 1992, 11º anniversario del- di poter fare con il Pontefice so, ceco, slovacco, ungherese, l’attentato alla sua vita in piaz- che volle affidarmi anche la polacco, arabo. za San Pietro, con una speciale stesura dello Statuto del nuovo Il Magistero della Chiesa in Lettera autografa a me inviata. organismo. Questo statuto fu

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 redatto dopo riunioni e consul- Mons. Jean-Marie Mupen- si sulla preghiera – ed è per tazioni presso la sede del Dica- dawatu, nominato nuovo Sot- questo che 20 Monasteri di stero, con la partecipazione at- tosegretario del Dicastero, a Clausura in Roma e quelli di tiva di rappresentanti della questo degno figlio del Conti- Teotokos in Libano e di Coim- Congregazione per la Dottrina nente africano vada l’auspicio bra in Portogallo, sono da anni della Fede, le loro S.E. Mons. del migliore successo pastora- impegnati, a sostenere spiri- Zygmunt Zymowski, già Ve- le; gli anni del Dicastero sono tualmente la sua attività. scovo di Radom e oggi Presi- anche gli anni del suo servizio Il Santo Volto di Gesù, che è dente del nostro Dicastero; alla S. Sede per la pastorale a motivo della mia attività pasto- Mons. Gianfranco Girotti, già servizio dei malati, a lui vada rale, Sacerdotale e che fin da Sottosegretario della Congre- ogni migliore augurio di fervi- sempre ha protetto il Dicaste- gazione per la Dottrina della do e fruttuoso servizio. ro, resti la luce delle attività Fede e oggi Reggente della Pe- Nella sede centrale del Dica- del Dicastero stesso, in quanto nitenzieria Apostolica e l’Arci- stero, fin dalla sua origine, c’è rappresenta la sintesi delle sue vescovo di New York del tem- una Cappella con il SS.mo Sa- finalità, dei suoi auspicabili po – fu presente anche molto cramento, dedicata al S. Volto traguardi; l’umana sofferenza attivo – il Prof. Jerome Lejeu- di Gesù, a testimonianza che variamente espressa, segno e ne, che ne divenne primo pre- movente di ogni attività pasto- causa di glorificazione sopran- sidente. rale e culturale è la preghiera e naturale. Il ringraziamento, il plauso e lo spirito soprannaturale. la riconoscenza vadano a Il Dicastero nacque presso la S.Em.za Card. quanti hanno operato nel Dica- Casa romana della mia Con- FIORENZO ANGELINI stero, negli anni ormai conse- gregazione religiosa delle Suo- Presidente Emerito gnati alla storia; non si dovrà re Benedettine Riparatrici del del Pontificio Consiglio 55 per gli Operatori Sanitari mai dimenticare l’attività, l’e- Santo Volto, in Via della Con- Santa Sede sempio di vita del Segretario ciliazione n. 15, e fu tenuta a del Dicastero, il Vescovo Battesimo, simbolicamente, Mons. José L. Redrado, del dal Fondatore l’Abate Ilde- sottosegretario oggi emerito P. brando Gregori, Servo di Dio, Felice Ruffini, i laici e le lai- prossimo al riconoscimento che che hanno sempre dimo- giuridico dell’eroicità delle sue strato esemplarmente l’amore virtù – fu presente alla mia no- Per maggiori informazioni leggere: alla Chiesa, lavorando con in- mina a responsabile del nuovo Giovanni Paolo II e la sofferenza, edito dal Pontificio Consiglio della Pa- telligenza e anche con sacrifi- Dicastero e offrì la disponibi- storale per gli Operatori Sanitari, Città cio per il mondo della Sanità – lità della sede, agli inizi della del Vaticano 1995. il ricordo va anche a quanti ci nuova attività. CARD.FIORENZO ANGELINI, Ero Infer- mo... La pastorale sanitaria nella vita hanno già preceduto al premio Questo ricordo vuole riaffer- della Chiesa, Roma 1996. eterno. mare che tutta l’attività del Di- CARD.FIORENZO ANGELINI, La mia Un particolare augurio a castero poggia e deve sostener- strada, Rizzoli 2004.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Date storiche per ricordare e celebrare 11 febbraio 1985 - 11 febbraio 2010

I. GENESI: Episcopali per il mondo della zione Il Buon Samaritano per i 11 FEBBRAIO 1985 Sanità; collaborare con le malati più poveri del mondo. Chiese locali; seguire con at- I frutti raccolti in questi 25 1. Istituzione tenzione e studiare gli orienta- anni nella pastorale della Chie- menti programmatici e iniziati- sa, sotto l’impulso del Pontifi- L’11 febbraio 1985 è una da- ve concrete di politica sanitaria cio Consiglio per gli Operatori ta importante per la Chiesa, per al fine di coglierne la rilevanza Sanitari, sono da attribuire an- gli ammalati, per gli Istituti reli- e le implicazioni per la pasto- zitutto alla Santissima Trinità giosi sanitari, i gruppi e le as- rale della Chiesa ecc. che nella sua bontà e miseri- sociazioni che operano nel cordia ha sostenuto gli sforzi, campo sanitario e per tutti gli le iniziative e le azioni di tanti operatori sanitari. In questa da- II. ATTIVITÀ uomini e donne, grandi e pic- ta, infatti, viene firmato da Papa coli, collaboratori, Officiali, Giovanni Paolo II il Motu Pro- Il Dicastero, al suo inizio, Membri e Consultori che vo- prio Dolentium Hominum, con viene strutturato sotto la presi- glio ricordare, senza i quali 56 il quale fu istituita la Pontificia denza del Cardinale Pironio, difficilmente avremmo rag- Commissione per la Pastorale l’allora Presidente del Pontifi- giunto con successo gli obietti- degli Operatori Sanitari. cio Consiglio per i Laici, la vi assegnati dal Santo Padre al Con la riforma della Curia pro-Presidenza dell’allora Ar- nuovo Dicastero. Romana del 28 giugno 1988, civescovo Fiorenzo Angelini, la Pontificia Commissione di- coadiuvato dai Revv. PP. José viene Dicastero a tutti gli effet- L. Redrado, OH, e Felice Ruf- III. UNA CELEBRAZIONE ti con la denominazione di fini, MI, rispettivamente Se- PER RINGRAZIARE Pontificio Consiglio della Pa- gretario e Sottosegretario della storale per gli Operatori Sani- Commissione, e da un piccola Ringraziare anzitutto Papa tari, con il precipuo fine di Segreteria. Giovanni Paolo II per aver isti- “manifestare la sollecitudine Il giovane Dicastero inizia tuito questo Pontificio Consi- della Chiesa per gli infermi subito i suoi primi passi di ani- glio. È stato Lui che per primo aiutando coloro che svolgono matore della Pastorale della ha avvertito la necessità che il servizio verso i malati e sof- Salute e di coordinatore delle nella Curia Romana ci fosse ferenti, affinché l’apostolato iniziative del settore; si creano uno strumento come questo della misericordia, a cui atten- le Commissioni e gli Uffici di per animare fortemente l’am- dono, risponda sempre meglio Pastorale della Salute in molte bito della pastorale sanitaria. alle nuove esigenze” (Const. conferenze internazionali, e ciò Fu Lui, proprio per la sua for- Apost. Pastor Bonus, art. 152). a tutti i livelli (nazionale, dio- mazione culturale e sacerdota- Nello stesso Motu Proprio, il cesano, parrocchiale). Nasce le e l’esperienza pastorale, pri- Sommo Pontefice elenca alcu- l’Istituto Camillianum di Teo- ma quale Arcivescovo a Cra- ne motivazioni che hanno por- logia della Pastorale della Sa- covia e poi Successore di Pie- tato a istituire il Dicastero: i lute a Roma, che conferisce tro, a manifestare questa parti- grandi progressi realizzati nel gradi accademici canonici; si colare sollecitudine per il mon- campo della medicina e la ne- creano Scuole e Centri di for- do della sofferenza, ossia dei cessità di coordinare tutti gli mazione per gli operatori sani- malati e degli operatori sanita- Organismi che operano nel tari in molti paesi. Congressi e ri (medici, infermieri, volonta- mondo della salute. Poiché l’a- Conferenze di pastorale della ri, cappellani, religiosi e reli- zione individuale non è suffi- salute vengono organizzate, giose). Qui sta lo spirito che ha ciente, è necessario un lavoro con pubblicazioni specializzate animato il Magistero di Gio- congiunto, intelligente, pro- nel campo della sofferenza e vanni Paolo II e che traspare grammato, costante e generoso. della salute, ad esempio la Ri- nei suoi scritti e gesti profetici. vista Dolentium Hominum in Desidero menzionare, in lingua italiana, spagnola, fran- modo particolare, la “grande 2. Compiti cese e inglese. Tra le altre ini- scuola” di Giovanni Paolo II ziative promosse o/e organiz- nell’ambito della salute, il Tra i compiti assegnati al zate dal Dicastero per gli Ope- grande insegnamento che Egli Pontificio Consiglio per gli ratori Sanitari e che daranno un ci ha lasciato con il suo Magi- Operatori Sanitari ci sono: sti- nuovo soffio a questo settore stero, ma soprattutto con la sua molare, promuovere, coordi- importante della Pastorale del- testimonianza di vita: l’averlo nare la Pastorale della Salute la Salute ci sono: la Giornata visto soffrire su un letto di do- nella Chiesa; tenere i contatti Mondiale del Malato, l’istitu- lore, presso il Policlinico Ge- conleChieselocalieinparti- zione della Pontificia Accade- melli, come in altre circostan- colare con le Commissioni mia per la Vita e della Fonda- ze, ci ha insegnato moltissimo.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Sipuòdirecheisuoigestiela per raggiunti limiti di età; lo lo stesso tempo, chiediamo sua esperienza della sofferenza stesso Padre Felice Ruffini, grazia e aiuto per la terza tappa siano stati la sua vera cattedra, che, dopo lungo e proficuo la- che il Dicastero inizia sotto la molto più ricca e significativa voro come primo Sottosegreta- Presidenza di S.E. Mons. Zyg- di tante parole, che pure sono rio del Dicastero, iniziato nel munt Zimowski, il prosieguo state illuminanti; la nostra fi- lontano 19 gennaio 1986 e ter- dell’incarico di Segretario di liale gratitudine a Lui per una minato il 31 agosto 2009, S. E. Mons. José L. Redrado, così grande testimonianza. prenderà il meritato riposo. l’attività del nuovo Sottosegre- Un doveroso e fraterno rin- Una nuova fase ha inizio tario Mons. Jean-Marie Musivi graziamento va a Sua Eminen- con la nomina dell’Arcivesco- Mupendawatu, za il Cardinale Fiorenzo Ange- vo Zygmunt Zimowski edi Ci auguriamo che in questo lini che per undici anni ha gui- Mons. Jean-Marie Mupen- terzo ciclo si consolidino i dato il Dicastero, prima come dawatu, rispettivamente Presi- grandi orientamenti e si aprano Pro-Presidente dell’allora dente e Sottosegretario del nuove vie per una Pastorale Commissione e poi come Pre- Pontifico Consiglio per gli della Salute sempre più attenta sidente del Pontificio Consi- Operatori Sanitari, avvenute ri- alle istanze della sofferenza. glio; egli ha svolto un inesti- spettivamente il 18 aprile 2009 Per questo, ci avviamo a per- mabile lavoro di coordinamen- e il 1° settembre 2009. correrlo con senso di responsa- to e orientamento del neonato Durante questi 25 anni ab- bilità e maggiore creatività, Dicastero, ponendo le fonda- biamo cercato di mettere in ri- animando e coordinando per menta del nuovo organismo salto l’idea secondo la quale quanto sia possibile le iniziati- ecclesiale e spalancando le l’avvicinamento al malato o al- ve e i progetti di rilievo nel set- porte del mondo all’apostolato le persone che soffrono apre tore; promuovendo i valori e i della misericordia a favore dei all’evangelizzazione un cam- principi ideali senza i quali va- 57 sofferenti e malati. minoriccoeprofondoesem- na e vuota sarebbe tutta la no- Con il Cardinale Javier Lo- pre attuale. Colui che evange- stra attività presente e futura. zano Barragán, che prosegue lizza, allo stesso tempo, ne Il futuro si costruisce nel pre- l’operainiziatadalSuoprede- esce gratificato, poiché riceve sente, facendo tesoro del pas- cessore, il Dicastero conferma molto più di quanto abbia dato. sato. Tra 25 anni, l’appunta- le scelte e gli orientamenti pro- Ogni ringraziamento va in- mento della prossima verifica grammatici dei documenti isti- dirizzato a Dio, Datore di ogni di fedeltà alla nostra missione. tutivi e dottrinali relativi alla bene e grazia, unendo a Lui missione e all’attività del Pon- tutte le persone mediatrici del- S.E. Mons. JOSÉ L. REDRADO tificio Consiglio per gli Opera- la Sua opera salvifica: a Lui ri- OH tori Sanitari. Il Cardinale Ja- volgiamo in coro un sentito Segretario del Pontificio Consiglio vier Lozano Barragán lascerà Magnificat di gratitudine, per per gli Operatori Sanitari il suo servizio ad aprile 2009 il lavoro di questi 25 anni e, al- Santa Sede

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Intervento di Suor M. Camino Agós Munárriz

Saluti degli Operatori Sanitari, le Benedetto XVI nell’enciclica Conferenze Internazionali che Deus caritas est, quando ci di- Saluto S.E Mons. Zygmunt approfondiscono temi mono- ce che “amore (carità) è il ser- Zimowski, Presidente del Pon- grafici di attualità, e altri studi vizio che la Chiesa svolge per tificio Consiglio per gli Opera- quali quelli sulla droga o sul- venire costantemente incontro tori Sanitari (per la Pastorale l’AIDS, hanno contribuito a il- alle sofferenze e ai bisogni, della Salute), S.E. Mons. José luminare la nostra missione, a anche materiali, degli uomini” Luís Redrado, Segretario del condividere inquietudini e a ri- (n. 19). Dicastero, l’Em.mo Cardinal spondere alle sfide che il mon- La vita consacrata sanitaria Paul Poupard, che presiede do della salute ci presenta. si iscrive in questa “passione”1 questa tavola rotonda, e tutti Inoltre, la partecipazione di re- di Dio per l’uomo che si mani- coloro che partecipano a que- ligiosi/e nelle commissioni di festa nell’Incarnazione (Gv sto Congresso di commemora- Membri e Consultori della 1,14). È una continuazione zione del 25° anniversario del- Pontificia Commissione, ha fa- dell’attività misericordiosa di l’Istituzione della Pontificia vorito una migliore comunica- Gesù al servizio dei malati e Commissione per la Pastorale zione con la Chiesa per rispon- costituisce, pertanto, un’occa- degli Operatori Sanitari. dere alla missione affidataci da sione privilegiata di unione 58 È per me un onore rappre- Gesù:“Elimandòadannun- con Lui e un segnale della ve- sentareinquestasedeleCon- ziare il regno di Dio e a guari- nuta del suo Regno. In questo gregazioni e gli Istituti religio- re gli infermi” (Lc 9,2). modo le persone consacrate si che, per il loro carisma, si sono segni e strumenti dell’a- dedicano a continuare la mis- more di Cristo per i malati e sione salvifica di Gesù nel La vita religiosa dell’amore della Chiesa per le mondo, dando testimonianza nel mondo della salute membra sofferenti di Cristo. della presenza della Chiesa a fianco delle persone malate e Gesù, nei suoi tre anni di vi- di tutti coloro che soffrono. ta pubblica, ci ha rivelato il La nascita degli istituti volto del Padre, la sua bontà, la di vita consacrata sua tenerezza e la sua miseri- Ringraziamento cordia verso tutte le creature La storia mette in risalto che soffrono. “Una moltitudi- l’impegno della Chiesa nel Già nel Motu Proprio Do- ne di ciechi, paralitici e lebbro- soccorrere poveri e ammalati lentium hominum dell’11 feb- si gli andavano incontro e lui dai tempi della prima manife- braio 1985, con cui Giovanni curava tutti”. Nell’affidare ai stazione pubblica di Gesù a Paolo II istituì la Pontificia suoi discepoli la missione di Gerusalemme (At 3,3-10) fino Commissione (oggi Pontificio annunciare il regno di Dio, egli ai nostri giorni. Le prime co- Consiglio) per la Pastorale de- raccomandava loro l’attenzio- munità cristiane manifestano gli Operatori Sanitari, ci viene ne agli infermi come orizzon- l’amore sotto forma di ospita- ricordato che “la Chiesa nel te, cammino e contenuto del- lità, non solo a coloro che ven- corso dei secoli ha fortemente l’evangelizzazione: “Quando gono da fuori, ma anche ai po- avvertito il servizio ai malati e entrerete in una città […] cura- verieaimalati2. sofferenti come parte inte- te i malati che vi si trovano, e Per non abbandonare questa grante della sua missione e dite loro: «Si è avvicinato a voi azione caritativa a Gerusalem- non solo ha favorito fra i cri- il regno di Dio»” (Lc 10,8-9). me vengono istituiti i Diaconi stiani il fiorire delle varie ope- La Chiesa voluta e fondata (At 6,3-7). Ci saranno anche re di misericordia, ma ha pure da Gesù riceverà il mandato di diaconesse come Febe, della espresso dal suo seno molte continuare, nei secoli, il suo quale parla Paolo nella Lettera istituzioni religiose con la spe- esempio, la sua stessa missio- ai Romani (Rm 16,1), o Tabitá cifica finalità di promuovere, ne. In effetti, dal giorno della risuscitata da Pietro (At 9, organizzare, migliorare ed Pentecoste, la storia della 36.43). estendere l’assistenza agli in- Chiesa sarà storia della carità, Quest’azione di ospitalità è fermi” (n. 1). scritta nel corso dei secoli da stata continuata nel corso dei In questa commemorazione una moltitudine immensa di secoli dalla Vita Religiosa. Nei desidero esprimere, a nome dei credenti che, come Gesù, si primi tempi l’azione caritativa religiosi e delle religiose che sono dedicati a curare il pove- veniva organizzata attorno ai lavorano nel campo della salu- ro e il ferito. Attraverso il cuo- monasteri. Dal XII al XV se- te, il più fervido ringraziamen- re, le mani e i piedi di eroici e colo i cammini di pellegrinag- to per l’aiuto fornitoci da que- generosi samaritani, Gesù ha gio verso Roma, Terra Santa e sto Dicastero per promuovere continuato a percorrere, non le Compostela (Spagna), sono e favorire la nostra missione. piccole regioni di Giudea e costellati di monasteri che nel- Pubblicazioni quali la Rivista della Galilea, ma tutte le stra- le loro foresterie si prendono Dolentium Hominum, la Carta de del mondo. Ce lo conferma cura di pellegrini e malati.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Nei secoli dal XVI al XVIII a cui è necessario rispondere ria, nonostante continui a esse- fioriscono nuove congrega- per continuare ad annunciare il re critica la chiamata all’unità zioni dedicate interamente al- Vangelo della salute. e alla partecipazione ad istanze le necessità dei poveri e dei condivise, che superino l’indi- malati, come l’Ordine Ospe- vidualismo, la frammentazione daliero di San Giovanni di Sfide che si relazionano e la perdita di forze che stiamo Dio (1495) e l’Ordine dei Mi- con la vita stessa dei religiosi soffrendo. nistri degli Infermi (1550), tra gli altri. 1. Conservare 3. Promuovere la missione La vita religiosa sanitaria la propria identità condivisa femminile ha il riferimento più significativo in San Vincenzo Ilreligiosoesercitailpro- Nell’esercizio e nella cura de Paoli che lottò per liberarla prio servizio in virtù di un do- del malato, non solo è fonda- da una mentalità secolare che no e non solo di un titolo acca- mentale il riconoscimento mo- proibiva alla donna di consa- demico o di un’abilitazione rale della persona curata, ma crarsi al Signore fuori del mo- tecnica. È un servizio che, per anche di colui che la cura. Tra i nastero di clausura, fondando la sua identità di consacrato, si curatori sono sempre più nu- le Figlie della Carità (1633). I trasforma in espressione della merose le persone laiche che secoli dal XVIII al XX hanno sua opzione radicale per Dio. lavorano nei centri di salute di- visto il fiorire di numerose Senza diminuire affatto il ri- retti e gestiti da istituzioni reli- congregazioni dedicate al gore della professionalità, il re- giose. Tale situazione, che può mondo della salute, special- ligioso sa che è e sarà sempre essere stata generata dalla di- mente femminili. Successiva- un “professionista del Regno”, minuzione di religiosi a causa mente questa presenza ha sof- sa che il carisma, prima di della mancanza di vocazioni, 59 ferto di un lento e progressivo esprimersi in forme ministeria- deve essere un’opportunità per declino, fino ai giorni nostri. li, è un’esperienza di Dio, è condividere i nostri carismi, I Fondatori e le Fondatrici una chiamata a compire una doni dello Spirito che hanno degli Istituti religiosi hanno trasformazione della persona un destino universale per il be- vissuto e insegnato a vivere il consacrata, confrontandola ne dell’umanità e per favorire Vangelo dedicandosi al servi- con Cristo misericordioso. la comunione e la missione dei zio agli ammalati e ai poveri, Oggi tuttavia, è chiamato laici nella Chiesa8. secondo l’esempio di Gesù più che mai a scoprire la pre- (cfr. Mt 9,35). Per questo la vi- senza nascosta di Dio nell’am- ta religiosa, all’interno della biguità del mondo della salu- Chiesa, è stata ed è presente te, ad accettare con gioia e sag- nei luoghi di sofferenza e ab- gezza l’autonomia delle realtà bandono sociale, seguendo le temporali e, più concretamen- orme di Cristo, divino Samari- te, il carattere tecnico di ogni tano, medico del corpo e del- professione sanitaria, la condi- l’anima3, con una dedizione zione secolare del mondo sani- generosa, e non poche volte tario, la pluralità di cosmovi- eroica, come compete all’indo- sioni, la dimensione multidi- le profetica della vita consa- sciplinare della salute e della crata4. sanità. Anche prima di annun- ciare la Buona Novella, deve scoprirla già presente nella Guardando al futuro sinfonia di gesti terapeutici che traducono l’anima del Buon Oggi il mondo della salute, Samaritano. tecnicizzato e secolarizzato, continua a essere un crocevia 2. Promuovere la comunione ove confluiscono “le grandi speranze e i problemi maggio- L’unità nella diversità è una Inoltre, la crescente secola- ri” dell’umanità5, l’ambito ove delle grandi opere dello Spirito rizzazione della nostra società, si realizzano gli “eventi «uma- e la complementarietà dei cari- specialmente nei Paesi indu- ni» fondamentali”6. Nessun’al- smi è una delle caratteristiche strializzati, ci sfidano a colla- tra attività implica tanto fondamentali del Corpo di Cri- borare non solo con coloro che profondamente chi la realizza. sto, ove ciascuno esercita una si identificano come cattolici, La vita religiosa, attenta ai funzione e tutti lavorano da e ma anche con persone di altre segni dei tempi7, contempla per l’edificazione della Chiesa. religioni e di buona volontà, questo mondo della salute co- Oggi nella Chiesa e nella vi- anche se non hanno una visio- me luogo attuale di una speci- ta religiosa, sono cresciuti or- ne di fede. Il testo biblico del- fica rivelazione di Dio che si ganismi per il dialogo e la col- l’incontro tra Pietro e Cornelio manifesta nel desiderio del- laborazione, iniziative inter- (At 10,34-48) ci manifesta la l’uomo di una vita piena. Per congregazionali, progetti con- natura inclusiva del Regno i compiere la loro missione, le divisi con altre istituzioni che cui confini e membri possono istituzioni religiose si trovano perseguono lo stesso obiettivo essere determinati solo da Dio. a dover affrontare alcune sfide in materia di assistenza sanita- Egli “non fa preferenze di per-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 sone, ma chi lo teme e pratica vita insana; si sviluppa una La vita religiosa è sempre la giustizia, a qualunque popo- medicina sempre più tecnica stata vicina agli ultimi poiché lo appartenga, è a lui accetto” ma a unico beneficio dei Paesi questo è un criterio costante di (v. 34-35). È necessario conti- ricchi, abbandonando le popo- discernimento al momento di nuare a riflettere su come le at- lazioni di quelli in sviluppo al- prendere decisioni apostoliche. tività dei religiosi continueran- la denutrizione, alla fame e al- In questa linea sta l’impegno no a funzionare e, in special le malattie9. delle Congregazioni nei con- modo, a essere carismatica- Dobbiamo tornare all’auda- fronti dei Paesi in via di svi- mente evangelizzatrici, quan- cia, alla creatività e alla libertà luppo, con una dedizione ge- do esse non avranno più con- dei fondatori per imparare a nerosa fino all’eroismo. Nella sacrati/e. essere disponibiliearisponde- recente tragedia di Haiti abbia- Tale realtà ci spinge ad al- re con passione evangelica a mo visto numerose comunità largare lo spazio della nostra queste sfide. di religiosi e religiose operare tende (cfr. Is 54), a incoraggia- in uno dei Paesi più poveri del re la missione condivisa, che è mondo, e sappiamo che reste- non solo la proposta di uno Altre sfide si relazionano ranno lì anche quando tutti gli spazio concreto di lavoro, ma con le Istituzioni Sanitarie altri saranno ripartiti. anche un ambito di comunione (ospedale cattolico) e partecipazione al carisma 3. Rinnovare la pastorale formando comunità ospedalie- Noi religiosi lavoriamo e ge- della salute re che siano operatrici di evan- stiamo Istituzioni Sanitarie e gelizzazione nel ministero del- Socio-Sanitarie come ospedali, La malattia è un’esperienza la salute. residenze, case famiglia, come di finitudine e impotenza che 60 pure nell’assistenza a domici- spoglia le persone della pro- lio. Mantenere l’identità di pria sicurezza. Aiutare il mala- queste Istituzioni in un mondo to non è solo migliorare la sua in cui esiste un’evidente “rot- patologia, bensì rispondere ad tura tra Vangelo e cultura”10 e altre domande che richiedono in cui la secolarizzazione ha una grande dosi di umanesimo raggiunto anche il mondo della e sensibilità. Spesso si cura l’a- salute, presuppone, tra l’altro, i spetto tecnico ma si trascura seguenti punti. quello umano e spirituale11. La pastorale della salute, 1. Affermare la centralità considerata spesso una forma della persona secondaria dell’azione ospeda- liera, deve recuperare tutta la Il regno di Dio pone al cen- sua ricchezza perché sia me- tro il malato in quanto primo moria e stimolo riguardo l’e- destinatario della buona novel- vangelizzazione, la missione la della salvezza di Dio in Ge- di curare che Cristo ha affidato sù: “Beati voi poveri, perché a tutta la Chiesa. vostro è il regno di Dio” (Lc Essa deve essere presenza 4. Incoraggiare 6,20). che evangelizza attraverso la creatività pastorale Affermare la centralità della l’assistenza religiosa ai malati, persona malata o non autosuf- collaborando anche all’uma- Dai Fondatori e dalle Fonda- ficiente, dotata di dignità in- nizzazione degli ambienti sani- trici ci arriva la chiamata a es- violabile, vuol dire trasformar- tari, curando la pastorale degli sere costantemente innovatori la in protagonista della sua sa- operatori sanitari, una Pastora- nell’attuare e nell’insegnare il lute e della sua malattia di le realizzata in équipe, aperta comandamento evangelico: fronte a sistemi che antepon- alla collaborazione di lavorato- “Andate in tutto il mondo, pre- gono l’economia o la tecnica, ri, ammalati, volontarie e fami- dicate il Vangelo e curate i ma- offrendo modelli assistenziali glie. La presenza dei religiosi è lati” (Mt 10,7). che diano la precedenza all’u- fondamentale, in quanto le ve- È una chiamata permanente manizzazione della medicina e rità che colpiscono l’uomo nel a cercare modi significativi di della realtà ospedaliera. più profondo possono essere vivere e trasmettere il Vangelo trasmesse solo con un cuore della misericordia in un mon- 2. Stare vicino pieno di umanità e delicatez- do della salute che è lo scena- ai più bisognosi za12, pieno dello stesso amore rio di contraddizioni e ambi- di Dio. guità: si difende la vita e l’at- Sentiamo la chiamata per- Parlare di pastorale integrata tenzione alla vita ma, allo stes- manente a rispondere alle ne- vuol dire, altresì, essere consa- so tempo, si va diffondendo cessità dei malati più poveri, pevoli del fatto che non si trat- una cultura contraria: aborto, abbandonati o trascurati da ta di aggiungere iniziative di eutanasia; si promuove la cura parte delle politiche sociali: tipo catechetico o liturgico alle del corpo, però si dimentica la anziani malati, malati termina- attività dei lavoratori sanitari, dimensione spirituale della li, malati di mente, vittime di bensì di collaborare alla cura e persona; si migliora la salute malattie sociali quali l’AIDS o all’assistenza integrale della però si incoraggiano forme di la droga. persona, di modo tale che l’at-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 tività stessa sia segno del Dio scopo di lucro, devono cercare re sempre al fianco di coloro amico e salvatore e invito ad un equilibrio tra le necessità che soffrono, dando vera testi- accogliere la sua salvezza13. economicheeirequisitietici, monianza della Sua bontà e conciliando le “buone inten- della Sua paterna sollecitudine. 4. Incoraggiare l’etica zioni” con le necessità del elabioetica mercato e la legge dell’offerta Suor M. CAMINO e della domanda, affinché tutto AGÓS MUNÁRRIZ Un’altra sfida è quella di porti a una migliore qualità Congregazione delle Suore aprire le Istituzioni Sanitarie dell’assistenza secondo il con- Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, Cattoliche ai dibattiti dell’etica siglio del nostro venerato Papa Roma medica e della bioetica che in- Giovanni Paolo II “Le opere terpellano la nostra società. Ciò sociali cattoliche... non sono presuppone la promozione di mera supplenza di provvisorie forum di riflessione (comitati) carenze dello Stato, né tanto ediricercael’eserciziodiuna meno concorrenza nei suoi prassi coerente con la dottrina confronti, ma espressione ori- morale della Chiesa Cattolica ginaria e creativa della fecon- in aspetti cruciali quali, tra gli dità dell’amore cristiano”14. Note altri, l’inizio e il termine della vita e le nuove tecnologie. 1 CONGRESO INTERNACIONAL DE LA VI- DA CONSAGRADA, Pasión Por Cristo, pa- Conclusione sión por la Humanidad, Madrid, 2005, 5. Collaborare con altre Documento de trabajo, 27 ss. 2 Cfr. HOSPITALIDAD, Diccionario istituzioni sanitarie Il mondo della salute è la pa- Teológico de la Vida Consagrada. Publi- rabola del Regno in cui i con- caciones Claretianas, 1989. 61 Oggi più che mai c’è biso- sacrati sono chiamati oggi, più 3 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Salvifici doloris, 28-30. gno di stabilire alleanze con le che mai, ad accettare di essere, 4 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Vita Conse- strutture che operano nel mon- umilmente, “ponte e mediazio- crata, 83. do della salute, cercando stra- ne di una grande alleanza che 5 TILLAR J.M.R. En el mundo sin ser del mundo en 1982, 20. de di cooperazione e di colla- congrega attorno alla salvezza 6 GIOVANNI PAOLO II, Carta Apostoli- borazione e confrontando in integrale dell’uomo, Vangelo e ca, Dolentium Hominum, n. 3. maniera critica gli elementi ne- scienza, carità e competenza, 7 CONCILIO VATICANO II, Costituzione Pastorale Gaudium et Spes (GS), n. 4. gativi, non tanto con la parola credenti e non credenti, pro- 8 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Enc. Chri- quanto offrendo un servizio in- mozione umana e edificazione stifideles laici, 1988. tegrale di qualità, che affronti del Regno”15. 9 JOSÉ ANTONIO PAGOLA, Evangeliza- ción y mundo della salute, in Pastoral le ambivalenze del mondo sa- I nostri Fondatori ci hanno della Salute y Bioética, p. 684. nitario: difesa della vita, uma- insegnato a servire Gesù nella 10 PAOLO VI, Evangelii Nuntiandi, 20. nizzazione della tecnica, co- persona degli ammalati, le sue 11 E. LÓPEZ AZPITARTE. Envejecer: destino y misión. San Pablo 1999, P.176- municazione con il malato e “vive immagini”, (secondo l’e- 177. una pratica della giustizia ar- spressione del fondatore della 12 Idem, 195. ricchita dalla carità. mia Congregazione, San Be- 13 JOSÉ ANTONIO PAGOLA. “Evangeli- zación y mundo della salute”, in Pastoral nedetto Menni). Chiedo al Si- della Salute y Bioética, p. 684. 6. Mantenere le opere proprie gnore, in questo 25° Anniver- 14 GIOVANNI PAOLO II, Discorso a Lo- sario di Fondazione del Ponti- reto, 11 aprile 1985. 15 ÁLVAREZ F., in Vida consagrada Le opere che sono proprietà ficio Consiglio per la Pastorale sanitaria en Pastoral de la Salute y Bioé- dei religiosi, pur non avendo della Salute, di aiutarci a esse- tica, P. 1849.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Saluto del Dott. J.M. Simón Castellví Presidente della FIAMC

Eminenza Reverendissima, renziale per le madri”), il cen- terremoti avvenuti ad Haiti e in Eccellenze Reverendissime, tro di biomedicina di Bombay Cile. Serviamo la Chiesa di Distinti colleghi, giornalisti, e il nostro ufficio centrale nel- Gesù Cristo aiutando le perso- traduttori e amici, la Città del Vaticano. Alcune ne e i loro medici. associazioni nazionali sono ve- Il nostro prossimo congresso La FIAMC (Federazione In- ri e propri continenti (AMCI in internazionale (Congresso-pel- ternazionale Associazioni dei ItaliaoCMA-USAnegliStati legrinaggio) avrà luogo a Medici Cattolici) è una federa- Uniti). Migliaia di medici cat- Lourdes, in Francia, dal 6 al 9 zione costituita da circa 70 as- tolici lavorano in maniera maggio di quest’anno, e riflet- sociazioni nazionali di medici coordinata in tutte le parti del terà sul tema La nostra fede di cattolici. È suddivisa in 6 re- mondo. medici. gioni (Europa, Asia, Africa, La FIAMC organizza con- La Federazione riceve tutta America Latina, Nordamerica gressi (a livello locale, nazio- la sua forza dall’Alto e dal la- e Oceania), ne fa parte l’agen- nale, continentale e internazio- voro spesso silenzioso dei suoi zia specializzata Mater Care nale) su diversi argomenti di medici e delle associazioni International (“opzione prefe- interesse medico, promuove ri- confederate. In questo senso, 62 tiri spirituali, intraprende azio- un continente come quello La- ni di stampa, aiuta nelle cata- tino Americano non è un’uto- strofi umanitarie ecc. pia ma pura realizzazione. Siamo impegnati nella pro- La Chiesa può ricevere mol- mozione della difesa della vita to da noi, medici cattolici orga- umana alla luce del Magistero nizzati. Il medico è ben visto della Chiesa cattolica, ad tanto dal mondo in genere esempio la Humanae vitae ola quanto dalla società... ed è per . questo che costituisce uno Ultimamente la FIAMC si è strumento efficace di apostola- occupata della regolazione na- to per l’intera società. turale della fertilità, della do- nazione di organi e dei trapian- Dott. JOSÉ MARIA ti, delle cellule madri adulte, SIMÓN CASTELLVÍ dell’abuso di farmaci psichia- Presidente della FIAMC (Federazione Internazionale trici nell’infanzia o della po- Associazioni dei Medici Cattolici) vertà in sanità. Diverse équi- Spagna pes hanno aiutato le vittime dei

Saluto del Dott. Uroda

Eccellentissimo Presidente, propria fede nel nostro lavoro a Poznan nel settembre scorso Eminenze, Eccellenze, Mem- quotidiano e nel nostro am- alle Giornate Federali che han- bri del Pontificio Consiglio, biente ci permette di conosce- no avuto come tema il grave carissimi tutti, il mio saluto re, vivere e condividere insie- problema della contraffazione vuole essere un ringraziamen- me alla Chiesa Gerarchica, l’e- dei farmaci. to profondamente sentito al Si- sperienza missionaria affidata- Nel mondo attuale il nostro gnore che ha ispirato il Cardi- ci dal Signore stesso al mo- impegno personale e professio- nale Fiorenzo Angelini a pro- mento della Sua Ascensione: nale è quello di elevare il mo- muovere e Sua Santità Gio- “Guarite i malati”. mento della semplice distribu- vanni Paolo II a istituire venti- SuaEccellenzaMons.Zi- zione dei farmaci ad accoglien- cinque anni fa questo Pontifi- mowski, il nuovo Presidente za fraterna, a informazione cor- cio Consiglio con il quale ab- del Pontificio Consiglio, ci ha retta, a educazione sanitaria, a biamo sempre collaborato. già dato un grande aiuto e una proposta, quando possibile, di Questa vocazione a dare una grande gioia dimostrandoci vivere la propria malattia nel precisa, continua e – spero – l’attenzione della Chiesa per la quadro di una visione religiosa crescente testimonianza della nostra funzione, intervenendo che sempre conforta nei mo-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 menti difficili, opponendo que- per vivere questi valori, e se- Ringrazio di nuovo il Signo- sto servizio di amore, attento condo, richiamare l’attenzione re per aver potuto partecipare a soprattutto ai più poveri, alla sociale e politica mondiale su questo grande incontro e confi- mentalità mondana che vede due punti fondamentali: la Giu- do nell’aiuto di Maria Santissi- prevalentemente la dimensione stizia nell’uso dei farmaci, che ma per il buon esito del nostro economica e commerciale dei la Provvidenza destina a tutti lavoro. problemi dei malati. gli uomini, e non solo ai Paesi Il compito associativo della ricchi, e il rispetto della Vita Dott. PIERO URODA nostra Federazione è duplice: dal suo sorgere nell’embrione Presidente della FIPC costituire una rete mondiale di fino alla sua naturale conclu- (Federazione Internazionale dei farmacisti, a vario titolo impe- sione secondo la Volontà di Farmacisti Cattolici) gnati nel mondo del farmaco, Dio per ciascuno di noi.

Saluti di Padre Place

Eccellenze Reverendissime, L’AISAC fornisce assistenza biamento delle dinamiche cul- 63 illustri partecipanti, al Pontificio Consiglio nell’a- turali, alle esigenze della salu- dempiere il suo mandato di as- te di coloro che serviamo e al- Da parte dell’AISAC (Asso- sistere i Vescovi a coordinare e le limitate risorse economiche ciazione Internazionale delle sovrintendere il Ministero dal- La nostra speranza è che la Istituzioni Sanitarie Cattoliche la Sanità cattolica nelle loro nostra Federazione possa con- – International Federation of chiese particolari. tinuare ad assistere il Pontifi- Catholic Health Institutions), Con il sostegno e la direzio- cio Consiglio a realizzare il sono onorato di esprimere le ne del Pontificio Consiglio, suo mandato, lavorando insie- nostre congratulazioni al Pon- l’AISAC di recente ha convo- me per discernere i modi in cui tificio Consiglio per i suoi ven- cato il Terzo Congresso Inter- possiamo avanzare nel rinno- ticinque anni di servizio nel nazionale della Sanità Cattoli- vamento del ministero. Ci ministero della sanità cattolica ca, il cui tema è tratto da un’al- aspettiamo altresì di rafforzare nel mondo. Il Pontificio Consi- locuzione di Sua Santità Bene- la nostra collaborazione con le glio è la testimonianza tangibi- detto XVI che esortava ad un altre associazioni che oggi so- le della sollecitudine del Santo “aggiornamento” o rinnova- no qui presenti. Padre verso quello che il Servo mento del Ministero della Sa- Permettetemi di concludere di Dio Giovanni Paolo II ave- nità Cattolica. I delegati, pro- augurando il meglio al Pontifi- va definito come un Ministero venienti da tutto il mondo, era- cio Consiglio per gli anni a ve- essenziale della Chiesa. Vo- no stati convocati per esamina- nire: Ad Multos Annos. gliamo esprimere altresì il no- re le sfide che dobbiamo af- stro apprezzamento per la gui- frontare, e per individuare il P. MICHAEL PLACE, S.T.D. da e il sostegno da parte di S.E. modo migliore per risponder- Presidente dell’AISAC l’Arcivescovo Zimowski, Pre- vi. Incredibilmente il Congres- (Associazione Internazionale delle sidente del Pontificio Consi- so è arrivato a formulare una Istituzioni Sanitarie Cattoliche glio, di S.E. Mons. Redrado, dichiarazione di consensi da Segretario, e di Mons. Mupen- trasmettere al Pontificio Con- dawatu. siglio affinché fosse presa in L’AISAC è diversa dalle al- esame e messa in pratica. Oggi tre organizzazioni qui rappre- vorrei soffermarmi su quattro sentate. Anzitutto, essa non è aree che il Congresso ha pro- un’aggregazione di operatori posto come opportunità per professionali, ma di oltre 5.000 l’“aggiornamento”: rafforzare ospedali cattolici e di più di l’identità cattolica del Ministe- 100.000 Istituzioni Sanitarie ro, preparare i futuri leader, cattoliche in tutto il mondo. creare solidarietà all’interno Dal punto di vista istituzionale, del Ministero e lavorare per la la sanità cattolica è un Ministe- giustizia. ro gemello di quello dell’edu- L’opportunità per il rinnova- cazione e della carità cattoli- mento in queste aree deriva che. In secondo luogo, l’AI- contemporaneamente dal mo- SAC non è un’organizzazione do in cui il Ministero viene indipendente, ma un ente “di- realizzato e continuerà a evol- pendente” esistente nell’ambi- vere, per rispondere con sem- to del Pontificio Consiglio. pre maggiore efficacia al cam-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Nella sua storia, il futuro del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari

Con il mio intervento non dei più poveri e bisognosi. nominato un responsabile sa- intendo fare la storia dei 25 an- In questo caso con un po- nitario a Roma nella persona ni trascorsi del Dicastero, per- liambulatorio medico l’attività di Monsignor Angelini che, nel ché lo hanno fatto gli altri, ma della parrocchia di San Leone successivo anno 1956, fu no- desidero ricordare in modo si allarga oltre quella esclusi- minato, con questo specifico semplice come si è giunti alla vamente sociale, integrandosi incarico, Vescovo titolare di sua istituzione, avendo vissuto con le problematiche riguar- Messene. Il fatto incredibile è direttamente la sua lunga ge- danti la salute, la sofferenza, le che a questo Monsignore era stione, che, come intendo illu- malattie. stato proposto primariamente strare, risale a oltre trent’anni L’attività ambulatoriale sa- l’incarico più importante di prima. nitaria fu notevolmente ap- Vescovo in una Diocesi Subur- Infatti, se non ci compren- prezzata dalla popolazione bicaria, mentre, invece, preferì dono esattamente le radici su parrocchiale e molti di noi gio- l’incarico di Delegato per gli cui è stato costruito il Pontifi- vani furono invogliati a realiz- Ospedali e Cliniche di Roma, cio Consiglio, questo rischia zare una attiva rete sempre più “perché – disse – preferisco 64 di diventare una delle tante estesa che interessava l’intero occuparmi dei malati. strutture burocratiche destina- quartiere, convinti che con Le ragioni saranno state si- toafinire. questa testimonianza avremmo curamente diverse, ma a noi Tutto ebbe inizio nell’anno potuto con maggiore facilità piace pensare chefumolto 1952, quando in Italia ricorre- testimoniare concretamente il colpito dall’esperienza di que- va il trentesimo anno della Vangelo. sta nuova Pastorale Sanitaria, fondazione degli uomini di Nacque così nella Parroc- iniziata nella Chiesa donata Azione Cattolica. Il professor chia di San Leone Magno, nel dall’Azione Cattolica Italiana Maltarello (medico) ne era il 1952 a Roma la prima espe- al Papa e, sicuramente intuen- Presidente Nazionale e Fio- rienza della Sanità come stru- do che la Sanità avrebbe potu- renzo Angelini, attuale Emi- mento di evangelizzazione. to rappresentare un formidabi- nenza, l’Assistente ecclesiasti- Nacque la Pastorale Sanitaria le strumento moderno di Evan- co centrale. con la caratteristica di essere gelizzazione, non solo in Ro- Costoro pensarono di fare al Parrocchiale, della gente del ma, ma nel mondo intero. Santo Padre Pio XII un dono. quartiere e per la gente in ge- La storia gli avrebbe dato ra- Invece di offrire (come di soli- nerale, e non limitata al con- gione. to si faceva) piante, calici, can- cetto di Pastorale Sanitaria Qual era la situazione della delieri, oggetti liturgici, che esercitabile nell’Ospedale o Pastorale Sanitaria a Roma poi ovviamente venivano de- nelle Cliniche. nel 1955-56, prima che Sua stinati a Chiese povere o alle Insieme a Don Luigi Di Lie- Eminenza divenisse Delegato, missioni, donarono una Chiesa gro, che è stato il primo diret- è presto detta: non si aveva nella periferia romana, che, tore della Caritas di Roma e unaveraconcezionediPasto- non a caso, fu dedicata a San che fu viceparroco di San Leo- rale Sanitaria. Persisteva una Leone Magno. Una Chiesa ne, e insieme all’Ing. Franco mentalità sorprendente. Era splendida con marmi, mosaici, Placidi (e a tanti altri cari ami- considerata “come un aspetto affreschi, opere d’arte alle qua- ci) portammo la nostra espe- scontato del Ministero Pasto- li lavorarono i più grandi artisti rienza a conoscenza di altre rale e si credeva che sacerdoti, del tempo e che comprendeva parrocchie della Diocesi, coin- religiosi, religiose e anche fe- un oratorio, sedi per le associa- volgendole. L’esperienza testi- deli laici, fossero per se stessi zioni cattoliche, opere per l’e- moniava in fondo l’esigenza idonei ad esercitarla. Conside- ducazione cristiana dei giova- da parte della Chiesa di Roma rando quindi la formazione al ni, un campo polisportivo, un di prestare una maggiore atten- riguardo come qualcosa di op- cinema per 600 posti, un cen- zione alle problematiche ri- zionale”. Fondamentale, inve- tro di assistenza per i poveri, guardanti la salute delle perso- ce, e necessaria, come fu poi ma soprattutto, per la prima ne, individuando anche nella prodotta ed esercitata, era volta in una parrocchia, un po- malattia uno strumento di un’idonea formazione per liambulatorio medico. evangelizzazione al di là della svolgere un’effettiva Pastora- Chi vi parla allora si iscrive- evangelizzazione possibile da le Sanitaria. va alla facoltà di Medicina. portare nelle tradizionali strut- Per tale motivo, per ben 20 Nella parrocchia, come in ture sanitarie, quali gli ospeda- anni si fece un’esperienza di tutte, vigeva allora la metodo- li e le cliniche. Pastorale Sanitaria a Roma al- logia dell’Opera di San Vin- Potete immaginare quale fu la luce di questi principi sia cenzo: erano realizzate opere e la nostra soddisfazione nel- nelle parrocchie sia negli ospe- interventi di carattere preva- l’apprendere, il 15 settembre dali e nelle cliniche. lentemente sociale a domicilio 1955, che il Santo Padre aveva Nel 1979, pertanto, nell’an-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 nuale Assemblea Generale del- tecnici, personale amministra- guardanti il mondo sanitario la Pastorale Sanitaria nella tivo, ausiliario volontario com- cattolico. Diocesi romana, si poterono prese le famiglie degli infermi sintetizzare i risultati consegui- e degli operatori sanitari. Meno di due anni dopo usci- ti e, quindi, offrire un modello Proprio questa nostra lunga va la lettera Salvifici Doloris di riferimento a tutte le Dioce- esperienza ci ha permesso di (11 febbraio 1984) sul signifi- si italiane e, successivamente, poter affermare che l’ospedale cato cristiano della sofferenza per opera di Giovanni Paolo II, è il tempio più frequentato del umana e l’anno successivo (11 al mondo intero. mondo. Pertanto sostenevamo febbraio 1985) Giovanni Pao- Infatti tutta la documenta- e sosteniamo che occorreva in- lo II istituiva il Pontificio Con- zione attestante l’esperienza vestire in queste strutture le siglio per la Pastorale degli ventennale romana fu inviata migliori energie possibili, di Operatori Sanitari, chiamando al Santo Padre Giovanni Paolo uomini e di mezzi. Non solo, a dirigerlo il Cardinale Fio- II. Nella relazione di accompa- ma l’Ospedale doveva essere renzo Angelini. gnamento, si sottolineava co- considerato importante come L’esperienza fatta nel passa- me durante il tempo dei 20 an- la parrocchia, anzi l’Ospedale to in Roma, a cominciare da ni di esperienza, una cosa ci doveva potere rappresentare quel lontano 1952, ha prodotto avesse colpito profondamente una “parrocchia moderna” per- i frutti che oggi possiamo toc- ecioèlamancanzadiunostile fettamente integrata con quella care con mano. e di una metodologia d’inter- storica. a) La giornata diocesana del vento nell’esercizio della Pa- A questo punto fu facile malato divenne la giornata storale Sanitaria come era tra- convincere Giovanni Paolo II mondiale del malato. dizionalmente esercitata. Per della necessità di predisporre b) I corsi annuali di Medici- fare un esempio, ci aveva col- un documento sulla sofferenza na e Morale (ben 17) divennero 65 pito il fatto che la nomina al- umana e di creare un organi- le Conferenze Internazionali. l’ufficio di cappellano ospeda- smo a livello di Chiesa Uni- c) Il censimento delle clini- liero (al di là del rispetto per versale, che promuovesse il che e ospedali di Roma si tra- la presenza da secoli di con- coordinamento della dottrina e sformò in Censimento delle gregazioni ospedaliere) avve- dell’attività assistenziale e pa- strutture sanitarie della Chiesa niva (e qui cito dal libro La storale al servizio dei malati e nel mondo: fu la prima volta. mia Strada del cardinale An- degli operatori sanitari. Facile, d) La pubblicazione del li- gelini) “o per sistemare un sa- perché era profondo conosci- bro dei discorsi ai medici di cerdote oppure come riempiti- tore del problema per avere Pio XII nel 1961 a tutti gli ope- vo di una attività oppure per- esercitato in Cracovia, come ratori cattolici si tradusse nel ché non si sapeva come impe- Arcivescovo, attività ed espe- 1994 nella Carta degli Opera- gnarlo diversamente. Prevale- rienza nella Pastorale della tori Sanitari. va l’improvvisazione e il pres- sofferenza. Era stato, infatti, e) La difesa dell’Enciclica sapochismo”. l’Assistente ecclesiastico dei Humanae vitae di Paolo VI nel Medici Cattolici. 1968 portò alla nascita del- Occorreva allora trovare un l’Accademia per la Vita. pretesto adeguato per passare f) La rivista “Orizzonte Me- dalle parole ai fatti, e l’occa- dico” condusse alla realizza- sione fu il Congresso Mondia- zione della rivista “Dolentium le dei Medici Cattolici a Roma Hominum – Chiesa e salute nel nel 1982. In quell’occasione, mondo” in ben cinque lingue. preceduta in ogni caso da mol- g) La nascita della Federa- ti altri segnali fatti apparire in zione Europea dei Medici Cat- precedenza sulla stampa e at- tolici (FEAMC) a Malta nel traverso molte altre nostre ini- 1964 e la nascita FIAMC Fe- ziative (una rigorosa descrizio- derazione Internazionale dei ne di queste è riportata nel Medici Cattolici (FIAMC) a Dossier della rivista “Orizzon- Manila 1996 furono segnali di te Medico” dell’Associazione collaborazione e di collega- dei Medici Cattolici Italiani, mento universale di laici della appena uscita in stampa) nella salute. Mozione finale del XVI Con- h) Le visite di studio annuali gresso Mondiale dei Medici (Russia, Polonia, Cuba, Stati Occorreva, pertanto, trasfor- Cattolici, veniva chiesto, pre- Uniti, Brasile, Giappone, mare questa mentalità e attuare sente il Papa: Kenja, Sud Africa, Francia, un’azione di stile diverso, da – un’Enciclica o altro suo Germania, Olanda) fecero da noi definito parrocchiale, cioè: documento sulla malattia e la prologo ai numerosi viaggi pa- come il parroco esercita la sua sofferenza nella vita dell’uomo; storali – oltre 196 – che rappre- funzione operando su tutte le – l’istituzione di un organi- sentarono lo strumento di cono- realtà che compongono il suo smo mondiale con sede in Ro- scenza e di collegamento tra gli gregge, così il cappellano ma per la promozione, l’orien- Episcopati di tutto il mondo. ospedaliero doveva estendere tamento dottrinale e il coordi- In poche parole ecco come la sua attività su tutta la realtà namento di tutti gli organismi un’esperienza romana è dive- sanitaria: medici, infermieri, nazionali ed internazionali ri- nuta universale.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Il Concilio ha dato più valore dozio stesso il poter stare vici- orsono, volli istituire il Pontifi- all’apostolato dei laici al punto no ai medici e il poter parteci- cio Consiglio della Pastorale da affermare nel Decreto Apo- pare alla loro primaria finalità per gli Operatori Sanitari che, stolicam Hactuositate che “al- di vita la cura e l’assistenza de- per esplicita finalità, recepisce l’interno della comunità della gli infermi. edilata,sulpianodellapastora- Chiesa la loro azione è talmen- ...Tanti Episcopati forse per le sanitaria, la testimonianza te necessaria che senza di essa la prima volta hanno preso in cristiana rea sia da voi medici lo stesso apostolato dei Pastori considerazione la necessità cattolici sia da tutti coloro che non può per lo più raggiungere che, come Pastori di Dio, non operano nel campo della sanità la sua piena efficacia”. possono fare a meno special- e della salute (cfr. Motu proprio Sua Eminenza Angelini af- mente oggi, di aver vicino i Dolentium Hominum). ferma: “Ho vissuto la mia vita medici che sono tra i più im- Considerate, quindi, il Ponti- di prete soprattutto tra i laici: portanti piloti della pubblica ficio Consiglio, come il Vostro in parrocchia, nell’Azione Cat- opinione”. Dicastero, il primo e più effica- tolica, tra i medici cattolici, ce referente della dimensione nella Pastorale Sanitaria. apostolica del vostro impegno Dai laici ho ricevuto tantissi- Conclusioni di medici cattolici particolar- mo: ho imparato ad essere più mente per quanto riguarda il uomo e più prete, i laici mi han- Dice Giovanni Paolo II rivol- sempre più stretto ed efficace no confermato nella vocazione to ai Medici Cattolici Italiani in coordinamento con le altre As- proprio quando alle mie soffe- occasione del 50° anniversario sociazioni Internazionali e Na- renze si sommavano le loro”. di fondazione dell’Associazio- zionali di Medici Cattolici”. E concludeva al XVI Con- ne: “In questo senso, il vostro 66 gresso Mondiale dei Medici servizio alla vita diventa una Prof. FRANCO SPLENDORI Cattolici del 1982 a Roma: forma qualificante di apostola- Presidente dell’AMCI “Vorrei che tanti tutti i sacer- to che ben può inserirsi nel- (Associazione Medici doti potessero sperimentare l’impegno della nuova evange- Cattolici Italiani) di Roma Italia quanto sia efficace per il sacer- lizzazione. Perciò, dieci anni

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Frutti pastorali della Giornata Mondiale del Malato Il caso della Corea

Osservazioni introduttive che “la preghiera fatta con fe- ficace per il dialogo reciproco de salverà il malato” (Gc tra Chiesa e giovani, ed è ser- La celebrazione di Seoul 5,15). Fu composta una pre- vita da forum per la formazio- della Quindicesima Giornata ghiera appositamente per la ne cristiana della gioventù, for- Mondiale del Malato (GMM), Giornata, che fu utilizzata per mazione che dovrebbe essere dal tema Cura pastorale e spi- una speciale novena in tutte le non solo “informativa”, ma an- rituale dei malati affetti da parrocchieelefamiglieinpre- che “performativa” (cfr. Spe malattie incurabili, èstatave- parazione all’evento, e resa di- salvi, n. 2). Si può dire che la ramente un prezioso strumento sponibile anche in edizione celebrazione ha fornito alla di grazia che il Signore ha vo- Braille per i non vedenti. Le Chiesa e alla società in Corea luto generosamente concedere celebrazioni eucaristiche veni- motivi di speranza per il pre- a tutto il popolo di Corea, del vano tradotte simultaneamente sente e il futuro. Nord e del Sud, cattolici e non nella lingua dei segni; la se- cattolici. Si è trattato di un’oc- conda lettura dell’epistola del- casione propizia per la Chiesa la Messa di apertura fu procla- La Giornata Mondiale del Paese di vivere come co- mata da un non vedente, men- del Malato con i media 67 munione missionaria, a cui tut- tre quella della solenne Messa ti i fedeli – sacerdoti, religiosi di chiusura fu letta da una per- I tre giorni celebrativi della e laici, giovani e vecchi, mala- sona sorda, primo Diacono GMM sono stati ampiamente ti e non malati – sono stati feli- sordo della Chiesa coreana, riportati da settimanali, riviste, ci di partecipare. È stata anche ordinato sacerdote un anno radio e televisione della Chiesa una valida occasione per ricor- dopo, a Seoul. Si trattò di un (PBC, Pyonghwa [Pace] dare ai malati e ai sofferenti segno di solidarietà di tutta la Broadcasting Corporation), che la Chiesa condivide la loro Chiesa con i malati che creò gestiti dall’Arcidiocesi di sofferenza. È stato, inoltre, un così un clima più favorevole Seoul. Anche i quotidiani e i tempo prezioso per tutti gli per la Chiesa cattolica nella mezzi di comunicazione co- operatori della salute e i volon- società in generale. reani hanno dedicato ampio tari per rinnovare il loro impe- spazio alla copertura di notizie gno di missione affinché di- dettagliate di queste celebra- ventino “l’immagine viva di La Giornata Mondiale zioni. La KBS (Korean Broad- Cristo e della sua Chiesa nel- del Malato con i giovani casting System) TV,lapiù l’amore verso i malati e i sof- grande rete televisiva del Pae- ferenti” (,n. Un altro evento che va men- se, ha riportato l’avvenimento 53). È stata ancora una splen- zionato è la celebrazione della anche al telegiornale di prima dida occasione per la Chiesa, Giornata Mondiale del Malato serata. Tale copertura mediati- per sensibilizzare ulteriormen- con i giovani, in cui i giovani ca ha svolto un ruolo decisivo te le persone all’Evangelium malati, studenti di medicina, nel richiamare l’attenzione vitae,eunmomentoutileper studenti infermieri, volontari e della pubblica opinione sui le persone sane per ricordare giovani “star performer” si so- problemi connessi alle malattie che anche loro possono amma- no riuniti insieme ai Vescovi di incurabili, diffondendo i mes- larsi in qualsiasi momento e Roma e di tutta l’Asia per ri- saggi pontifici della Giornata per vedere il volto di Cristo nei flettere sul significato dell’e- Mondiale tra i coreani. malati, testimoniando che vento. La condivisione di vi- In effetti, la celebrazione Deus caritas est. In definitiva, deo di bambini affetti da ma- della GMM è stato particolar- la celebrazione della GMM a lattie incurabili e delle loro mente utile per presentare ai Seoul è servita come un valido esperienze di sofferenza fu coreani l’immagine di una strumento per l’evangelizza- tanto toccante che sensibilizzò Chiesa che difende e promuo- zione in Corea, dentro e fuori i partecipanti sulla necessità di ve la vita, ed è dedita alla salu- la Chiesa. una preghiera costante e del te, seguendo le orme di Gesù servizio ai malati, che li con- Cristo che ebbe compassione duca a sentire queste esperien- per tutti e curò “ogni tipo di Preghiere per e con ze come proprie. Tutti i parte- malattia e infermità” (Mt imalati cipanti hanno potuto rinnovare 9,35). È così servita come va- la propria volontà di impegnar- lido strumento per riconferma- Tenendo ben presente tale si al servizio dei malati, uniti re tra i coreani l’immagine di significato, la Chiesa in Corea tra loro con canti e danze dedi- Gesù Cristo come “il Guarito- ha sottolineato la necessità che cate agli ammalati, agli opera- re, il Liberatore... l’Amico si preghi costantemente per i tori sanitari e ai volontari. In compassionevole dei poveri, il malati e per il successo della questo modo, la celebrazione Buon Samaritano” (Ecclesia GMM, pienamente convinta si è rivelata uno strumento ef- in Asia,n.20).

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 La Giornata Mondiale malati, trasferiti all’interno di L’arcidiocesi di Seoul, del Malato con il Papa ovociti, in Corea divampò una difenditrice e promotrice rovente polemica sulla sua giu- efficace della vita Tutti i partecipanti alla Gior- stificabilità etica, da un lato, e nata Mondiale celebrata a la sua genuinità scientifica, In questo contesto, l’Arci- Seoul hanno sentito in mezzo a dall’altro. Hwang affermò di diocesi di Seoul istituì il Comi- loro la presenza spirituale del aver raccolto cellule staminali tato pro Vita e intraprese im- nostro Santo Padre e sono stati selezionandole da ciascun pa- portanti progetti intesi a pro- unanimi nell’apprezzare pro- ziente, distruggendo gli em- muovere il servizio alla vita: fondamente le preoccupazioni brioni nel processo. La “sco- – Catholic Institute of Cell paterne che Egli ha sempre di- perta” fu annunciato come un Therapy, dedicato alla ricerca mostrato per i malati e i soffe- passo in avanti importante nel- sulle cellule staminali adulte; renti, come in questa occasio- la creazione di tessuti sostituti- – The Mystery-of-Life Prize, ne. Si è trattato di un’opportu- vi per il trattamento di nume- da assegnare ogni anno in oc- nità propizia per riflettere sugli rose malattie. Occupò i titoli casione della Giornata Mon- insegnamenti pontifici in mate- della stampa di tutto il mondo diale al fine di promuovere la ria di salute e assistenza sanita- e pressoché tutti i media locali ricerca nelle scienze biologi- ria, secondo cui la salute fisica pubblicarono articoli che loda- che e la cultura della vita; non può essere separata da vano il risultato della ricerca di – Nicholas Cardinal Cheong quella spirituale e, quindi, deve Hwang e del suo team, senza Graduate School for Life, per essere perseguita la salute oli- avvisare del pericolo. Il Go- produrre professionisti nel stica. “La malattia e la soffe- verno decise di fornirgli un campo della bioetica e leader renza, infatti, non sono espe- massiccio sostegno finanziario nella cultura della vita; 68 rienze che riguardano soltanto e chiunque osasse sollevare – Seoul St. Mary’s Hospital, il sostrato fisico dell’uomo, ma obiezioni alla sua realizzazio- che ha ampliato il suo servizio l’uomo nella sua interezza e ne correva il rischio di essere con la costruzione di una nuo- nella sua unità somatico-spiri- denunciato come traditore sui va struttura in grado di ospita- tuale... Malattia e sofferenza forum internet coreani. re 1200 posti letto con struttu- sono fenomeni che, se scrutati re ultramoderne: si tratta del a fondo, pongono sempre inter- più grande ospedale cattolico rogativi che vanno al di là della La Giornata Mondiale per dimensioni a livello nazio- stessa medicina per toccare del Malato come stimolo nale e mondiale. Insieme a es- l’essenza della condizione per il ruolo profetico so, sarà presto operativo un umana in questo mondo” (Do- della Chiesa coreana “charity hospital” con la vec- lentium Hominum, n. 2). La sa- chia struttura rinnovata in gra- lute, quindi, deve essere vista In quell’occasione, i Vescovi do di ospitare circa 1.000 posti anche nella sua dimensione so- coreani espressero pubblica- letto. ciale, e così dovrebbe essere mente la loro opposizione alla anche per la sanità. ricerca di Hwang, sottolinean- do che essa era contraria alla La Giornata Mondiale vita poiché aveva clonato e di- come sfida per l’identità La Giornata strutto un embrione che è una degli ospedali cattolici come catalizzatore vita umana, mentre l’uso di per la promozione cellule staminali embrionali La celebrazione della Gior- dellabioeticacattolica non è l’unico modo per curare nata Mondiale del Malato a determinate malattie. In realtà, Seoul ha spinto gli ospedali Affinché il servizio sanitario i Vescovi insistettero sul fatto cattolici a riflettere seriamente sia giusto, è indispensabile che le cellule staminali adulte, sulla propria identità e ragion che, in ogni caso e in ogni mo- di cui era già stata dimostrata d’essere, rinnovando l’impe- mento, sia rispettata l’etica cat- l’efficacia clinica, sono piutto- gno per la loro missione di ser- tolica. Anche in questo senso, sto sicure e non presentano al- vizio sanitario cattolico. Ha al- celebrare la GMM a Seoul è cun problema morale. tresì sensibilizzato ulterior- stato davvero provvidenziale, La Chiesa è stata la prima e mente sulla necessità di rag- perché da allora la Chiesa in una delle poche tra le religioni giungere le persone bisognose Corea è stata attivamente coin- inCoreaadaverlevatolavoce di cure sanitarie oltre i confini volta nella promozione della contro questa ricerca, insisten- nazionali. Inoltre, sono au- scienza medica compatibile do sul fatto che non possiamo mentati i servizi di assistenza con l’etica cattolica. In effetti, sacrificare una vita per salvar- sanitaria in Asia, Africa e Sud proprio in quei giorni Seoul fu ne un’altra. In realtà, la Chiesa America, tra cui di recente testimone dell’ascesa e della è diventata un “segno di con- Haiti. caduta del falso “pioniere della traddizione” (Lc 2,34), dura- clonazione” coreano Hwang. mente criticata dalla maggio- Quando Hwang annunciò, ranza delle persone. Tuttavia, La Giornata Mondiale nel maggio 2005, di essere riu- quando si scoprì in seguito che come stimolo al dialogo scito, per la prima volta al Hwang aveva falsificato i ri- ecumenico e interreligioso mondo, a clonare blastocisti, sultati della ricerca, la gente embrioni in fase iniziale, con ebbe più che mai fiducia nella La celebrazione della Gior- materiale genetico di pazienti Chiesa. nata Mondiale a Seoul è servi-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 ta anche come strumento di Seoul, essa è diventata ormai sono mandati come operai nel- dialogo e cooperazione ecu- un avvenimento che tutti i fe- la vigna del Signore” (Christi- menica e interreligiosa. In ef- deli coreani festeggiano insie- fideles laici, n. 53). Tale nuovo fetti, i leader delle altre Chiese me. Ha infatti offerto loro modo di pensare contribuirà cristiane e di altre religioni co- un’occasione significativa per alla formulazione di un nuovo me il Buddismo e il Buddismo fare un esame di coscienza, co- paradigma di assistenza sanita- Won, ci hanno inviato messag- me discepoli di Cristo. Essi so- ria per il XXI secolo, basato gi di solidarietà, in special mo- no stati così portati a riflettere sulla visione di un nuovo e do per i giovani malati. I Bud- sul significato salvifico e sul promettente orizzonte di sal- disti Won hanno anche espres- valore della sofferenza, a pre- vezza per l’umanità. so il desiderio di organizzare gare intensamente e sincera- In definitiva, grazie alla ce- un loro evento per i malati, su mente per i malati e i sofferen- lebrazione di questa Giornata, esempio della Chiesa cattolica, ti e a riconoscere e onorare tut- la Chiesa in Corea ha rinnova- e hanno auspicato che la Gior- ti i “ministri della vita” (Ponti- to la sua ferma volontà di nata Mondiale celebrata a ficio Consiglio per gli Opera- “condurre gli uomini fuori dal Seoul possa essere sublimata tori Sanitari, Carta degli Ope- deserto, verso il luogo della vi- in un movimento nazionale. ratori Sanitari), vale a dire: gli ta, verso l’amicizia con il Fi- operatori sanitari e i volontari. glio di Dio, verso Colui che ci La celebrazione della Gior- dona la vita, la vita in pienez- Condividere la Giornata nata Mondiale del Malato a za” (Benedetto XVI, Omelia, con il popolo Seoul è servita da splendida Santa Messa per l’inizio del della Corea del Nord occasione per gli operatori del- Ministero Petrino del Vescovo la salute e i volontari per rin- di Roma, 24 Aprile 2005). In questo contesto, è oppor- novare la loro ferma determi- Nel concludere il mio mode- 69 tuno ricordare che la celebra- nazione a garantire, attraverso sto intervento, vorrei esprime- zione di tale evento a Seoul ha il loro costante impegno ed ef- re, a nome dei fedeli coreani, ulteriormente incoraggiato un ficienza, che “i valori cristiani di S.E. il Cardinale Nicholas progetto ecumenico volto ad ed etici entrino profondamente Cheong, Arcivescovo di Seoul, assistere il popolo della Corea nei sistemi della sanità in Asia, e mio personale, un sentito rin- del Nord che non ha accesso ai trasformandoli dall’interno” graziamento al nostro amato servizi sanitari di base. Si trat- (, n. 36). Ha Santo Padre per aver scelto ta di un’iniziativa portata inoltre risvegliato i fedeli co- Seoul come sede della Quindi- avanti dalla Eugene Bell Foun- reani alla necessità di cambiare cesima Giornata Mondiale del dation dal 1997, con la parteci- le strutture ingiuste, “esortan- Malato. Il nostro sincero gra- pazione attiva di un missiona- do a politiche sociali eque che zie va anche al Pontificio Con- rio Maryknoll della Corea del possano contribuire a elimina- siglio per gli Operatori Sanita- Sud, il quale ha dato il proprio re le cause di molte malattie” ri per averci guidato e assistito contributo nella diagnosi e nel (Messaggio per la XV Giorna- nel cercare di svolgere corret- trattamento della tubercolosi, ta Mondiale del Malato). tamente i compiti a noi affidati al primo posto nella Corea del La celebrazione della Gior- di organizzare questa signifi- Nord nelle sfide alla salute. nata Mondiale a Seoul ha aiu- cativa e memorabile Giornata. tato i fedeli coreani, malati e non, a cambiare il loro modo Prof. THOMAS Note conclusive di pensare sui malati. I malati, HONG-SOON HAN, infatti, devono essere visti co- Presidente del “Catholic Lay Prima che fosse celebrata a me partecipanti attivi al pro- Apostolate Council”, Seoul, la Giornata Mondiale cessodiguarigione,enonpiù Corea del Malato era piuttosto scono- come destinatari passivi di as- sciuta ai fedeli coreani, poiché sistenza sanitaria. Allo stesso si trattativa di un evento com- modo, essi dovrebbero essere memorato unicamente nel con- trattati come agenti attivi di Il poster ufficiale della Giornata Mon- testo di quanti sono impegnati evangelizzazione, piuttosto diale del Malato riproduce un dipinto di un famoso pittore sordomuto coreano nei servizi sanitari cattolici. che come meri oggetti di evan- convertitosi al cattolicesimo in tarda età, Grazie però alla celebrazione a gelizzazione. “Anche i malati pochi anni prima della morte.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 I frutti pastorali della Giornata Mondiale del Malato negli Stati Uniti d’America

1. Numerose frasi e testi scindere dalla sua condizione che solo l’insegnamento della brevi tratti dalle Sacre Scrittu- e indipendentemente da ciò Chiesa sul messaggio di Cristo re formano una sorta di raccol- che può pensare il mondo sul può offrire. ta di proverbi che possono aiu- senso della sofferenza, sul va- Quella che diciotto anni fa tare noi discepoli di Cristo e la lore e la dignità di coloro che sarebbe stata una visione rela- Chiesa, dandoci la linfa vitale portano la croce della malattia tivamente limitata, oggi si ri- per farci vivere veramente il e del dolore. specchia nella vita di tutte le messaggio e la rivelazione di Quantilavoranoognigiorno chiese del mondo. Testimone Gesù. negli ospedali e nelle cliniche, ne è la composizione dei rela- “Gesù amò così tanto il accanto al letto dei malati ter- tori che presentano questa ta- mondo”, “Non abbiate paura”, minali o nei luoghi in cui i vola rotonda, e ancor più, “Coraggio, io ho conquistato il morenti ricevono cure palliati- l’ampiezza del tema e la parte- mondo”, “Saranno uno solo”, ve, forse talvolta possono cipazione a questa Conferenza. “Nella pienezza dei tempi Dio sembrare poco sensibili di Certamente non sarei obietti- ha inviato il suo unico Figlio”, fronte al dramma della vita vo se non riconoscessi il lavoro 70 e il macarismo in Matteo 5: umana, di cui si occupano pionieristico in questo senso “Io sono la vite, voi i tralci”. quotidianamente. Ciò è abba- realizzato dal Cardinale Ange- Tra le varie frasi c’è quella stanza comprensibile. Tutta- lini, che ricordo in una sua visi- profondamente inquietante e via, non si rimane indifferenti ta al North American College avvincente pronunciata da Ge- alungoquandolecureeleat- più di 45 anni fa, quando ero sù alla fine della parabola del tenzioni sono il frutto dell’a- ancora seminarista. Un grazie Buon Samaritano: “Va’ e an- more e della speranza, come ovviamente va anche al Cardi- che tu fa’ lo stesso” (Lc dono che l’amore porta nel nale Lozano Barragán e ai suoi 10,37). Nel Messaggio per la mondo assieme al fatto di por- colleghi, così come all’Arcive- Giornata Mondiale del Malato tare anche nei momenti più di- scovo Zygmunt Zimowski, at- di quest’anno, il Santo Padre sperati dei bagliori di grazia, tuale Presidente. Benedetto XVI ci dice che una luce che dall’alto trasfor- “con queste parole si rivolge ma il cuore e la mente degli 3. Negli Stati Uniti, i Vesco- anche a noi. Ci esorta a chinar- uomini e ci restituisce quella vi hanno adottato questa ricor- ci sulle ferite del corpo e dello dignità che ci appartiene per- renza con entusiasmo e deter- spirito di tanti nostri fratelli e ché viene dall’alto. Ha ragione minazione. Qualche anno fa, sorelle che incontriamo sulle Papa Benedetto a richiamare abbiamo avuto il privilegio di strade del mondo; ci aiuta a ancora una volta la nostra at- accogliere il Cardinale Lozano comprendere che, con la gra- tenzione sull’azione diaconale Barragan a Washington. In un zia di Dio accolta e vissuta di Gesù che lava i piedi dei certo senso, Roma era venuta nella vita di ogni giorno, l’e- suoi discepoli, che lega i nostri in America, in quanto “sede sperienza della malattia e della atti d’amore alla Sua Croce, centrale” della Giornata Mon- sofferenza può diventare scuo- atti che nutrono profondamen- diale del Malato di quell’anno. la di speranza”. te attraverso l’Eucaristia, il do- Ciò ebbe il risultato positivo di Tale intuizione, unita alle ri- no più grande che il Signore rendere la celebrazione della flessioni del Venerabile Gio- ha fatto alla sua Chiesa. Giornata ancora più ampia, co- vanni Paolo II nella Salvifici me mai prima. La Conferenza doloris, formano una serie di 2. La Giornata Mondiale del Episcopale degli Stati Uniti intuizioni significative che Malato, istituita in modo prov- diffonde il Messaggio del San- hanno trovato forma e celebra- videnziale dal nostro com- to Padre e il Comitato per zione nella Giornata Mondiale pianto e amato Santo Padre l’Assistenza Sanitaria, istituito del Malato, dalla sua fonda- Giovanni Paolo II, è divenuta ad hoc, che ho presieduto fino zione fino a oggi. Giovanni negli ultimi anni un dono alla aunannoemezzofa,collabo- Paolo II collega la sofferenza Chiesa che è andato crescen- ra con le Diocesi, le strutture del malato alla passione di do, talvolta lentamente, ma ospedaliere e in particolare con Cristo e alla sua realizzazione, sempre in modo inesorabile, la Catholic Health Association quella cioè che l’ultima ratio fino a diventare parte della co- (CHA), per suscitare una mag- della sofferenza è per noi ciò scienza della Chiesa di Cristo, giore conoscenza di questa che è stata per Cristo sulla cro- un momento che unisce la Giornata e fare in modo che ce: un momento privilegiato realtà concreta di uomini e diventi un’occasione per il rin- per irradiare amore. L’amore donne, dei malati, degli anzia- novamento pastorale nel vasto si rivela di più attraverso il sa- ni, dei disabili, delle persone campo della sanità cattolica crificio, e la speranza si accen- fragili, degli emarginati, ora negli Stati Uniti. de maggiormente quando l’a- recuperata nella dimensione In allegato troverete del ma- more incontra l’altro, a pre- della speranza e dell’amore, teriale preparato dalla CHA e

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 dalla Association of Catholic vità per malati non acuti. An- sono costretti a rimanere a ca- Chaplains per l’11 febbraio che se sono considerati “ospe- sa, trasmesso dal canale televi- 2010, e che comprende un ser- dali comunità”, uno di loro è sivo diocesano Telecare. vizio di preghiera da usare nel- ritenuto una struttura eccellen- – Un servizio speciale di le parrocchie e nelle cappelle te per la cardiologia a livello preghiere e benedizioni per gli dei centri sanitari, una preghie- nazionale; un altro offre cure operatori delle nostre unità sa- ra speciale in inglese e in spa- ai malati di cancro in gemel- nitarie, in occasione della gnolo per la Giornata Mondia- laggio con l’ospedale oncolo- Giornata Mondiale del Malato. le del Malato, nonché un’altra gico di New York, un terzo – L’esposizione del Santissi- in particolare per gli operatori opera nella sua sala operatoria mo Sacramento nelle cappelle sanitari, sempre in inglese e il maggior numero di pazienti delle nostre strutture. spagnolo. di tutti gli ospedali di Long – Nella Giornata, ma anche Un mese prima dell’11 feb- Island. Questo sistema detiene lungo tutto l’anno, vengono braio, la Catholic Health As- il 25% circa di tutte le cure sa- diffusi dei messaggi che com- sociation (CHA) ricorda la nitarie prestate a Long Island. prendono il tema della Giorna- prossima celebrazione della Il responsabile del nostro si- ta Mondiale. data a tutte le altre organizza- – Si tengono sessioni e ritiri zioni, come gli Ospedali per che hanno come punto centrale malati acuti, le strutture assi- la Giornata. stenziali per malati cronici, ol- – Per alcuni anni, i Vescovi treaglihospiceeallecasefa- hanno offerto la Messa nella miglia. In questa nota, la CHA cattedrale per i malati e i mem- presenta una breve storia della bri dell’Ordine di Malta; pur- Giornata Mondiale del Mala- troppo però negli anni succes- 71 to, con il Messaggio del Santo sivi si è preferito non continua- PadreeilServiziodipreghie- re su questa linea. ra di cui abbiamo già parlato. Le strutture sanitarie cattoli- Uno dei doni più grandi del- che scelgono cosa è meglio la Giornata Mondiale del Ma- seguire per loro per ricordare lato è l’aver fatto prendere co- la giornata, come ad esempio scienza del suo significato ben la celebrazione della Liturgia oltre i confini della nostra Dio- Eucaristica nella cappella del- cesi. Come ha scritto il Sig. le strutture sanitarie, l’unzione Harden: “La Giornata Mondia- del malati, la benedizione dei le del Malato è diventata una malati che non sono cattolici, stema diocesano, il Sig. James giornata di riflessione che in- la benedizione di quanti si Harden, ha accolto con entu- terpella la nostra Chiesa locale prendono cura di loro e le riu- siasmo l’istituzione della Gior- a vedere i suoi legami profondi nioni del personale che fa par- nata Mondiale del Malato, e ne con la Chiesa Universale nel te del gruppo di Pastorale, per ha fatto un punto fondamenta- campo degli operatori sanitari. riflettere sul lavoro svolto ed le in tutte le nostre strutture. La Ciò ha spinto a rafforzare gli approfondire il proprio impe- celebrazione offre a tutti gli aspetti spirituali e pastorali gno nel campo della Pastorale operatori sanitari l’opportunità della salute, il che a sua volta nelle strutture sanitarie. di considerare il proprio lavoro ha portato importanti risultati alla luce della missione sanan- pratici che vanno oltre il nostro 4. Permettetemi di parlarvi te di Cristo e vedersi come i sistema”. Essi includono il della mia Diocesi, che ha un continuatori di questa missio- CHS Caregivers Fund, che ac- proprio sistema sanitario. La ne. Ciò consente alle persone cetta offerte volontarie da par- Diocesi di Rockville Centre, di allargare la visione del pro- te del personale, che vengono nel 1997 ha riorganizzato gli prio lavoro, e di considerarla poi donate alle strutture sanita- ospedali cattolici di Long come una vocazione che le rie cattoliche dei Paesi in via di Island in un più ampio sistema unisce in un legame profondo sviluppo. Le offerte sono sia in a livello diocesano, il Catholic e continuativo con le altre denaro, sia in periodi di lavoro Health Services-Long Island strutture sanitarie cattoliche prestati nelle missioni della (CHS-LI). Quest’azione mol- presenti in tutto il mondo. Il Diocesi, come El Cercado, to sensata, voluta dal mio pre- Messaggio del Santo Padre, nella Repubblica Dominicana, decessore, è stata fondamenta- che viene diffuso ampiamente, e la partecipazione alle Confe- le per la sopravvivenza della diventa una fonte di insegna- renze sponsorizzate dal Ponti- sanità cattolica a Long Island. mento e di catechesi per gli ficio Consiglio per la Pastorale Negli anni successivi, abbiamo operatori sanitari. della Salute a Roma. registrato una crescita, siamo Alcune attività pratiche a li- passati infatti da un’associa- vello locale sono le seguenti. 5. Per concludere, desidero zione composta di quattro –LavisitadelVescovoagli ringraziareilSantoPadreela ospedali a un sistema bene in- ospedali nella Giornata Mon- leadership passata e attuale di tegrato formato di sei ospedali, diale del Malato. questo Dicastero, per questa una struttura clinica, una resi- – La celebrazione della San- iniziativa che ha rafforzato la denza per giovani disadattati, ta Messa per i malati, con un sanità cattolica nella nostra una casa famiglia e altre atti- messaggio speciale per quanti comunità e nella nostra Na-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 zione. Gli Stati Uniti stanno scienza, per le disposizioni immigrati, così come per il re- affrontando sfide molto im- che consentirebbero alle agen- sto della società. portanti, con l’attuale Gover- zie governative di costringere Nell’esprimere il mio ap- no che cerca di riformare il si- persone e istituzioni a compie- prezzamento per questo invito, stema sanitario. La Conferen- re azioni contrarie alla co- mi permetto di ricordare le pa- za Episcopale Statunitense ha scienza della persona e agli in- role del Santo Padre nel suo avuto una partecipazione atti- segnamenti della dottrina cat- Messaggio per la Giornata del va in questo processo che ha tolica. Continuiamo a sostene- Malato: “La felice coincidenza dimostrato di essere ancora re le cure per tutti, di fronte a con il 25° anniversario dell’i- più complicato e problematico proposte che lascerebbero gli stituzione del Pontificio Consi- del previsto. Come responsa- immigrati persino senza la glio per gli Operatori Sanitari bile di uno dei principali co- possibilità di avere una pro- costituisce un motivo ulteriore mitati della conferenza incari- pria assicurazione sanitaria. per ringraziare Dio del cammi- cati di questo tema, mi sono Per il momento l’intero setto- no sinora percorso nel settore unito ai miei fratelli Vescovi re è in stallo. I Vescovi cattoli- della Pastorale della Salute. nell’avallare e promuovere un ci, tuttavia, sono decisi a vigi- Auspico di cuore che tale ricor- ideale di assistenza sanitaria lare, con la speranza che alla renza sia occasione per un più universale. In questo processo fine avremo un’assistenza sa- generoso slancio apostolico al siamo diventati la voce solita- nitaria universale, che non servizio dei malati e di quanti ria che si oppone all’avanzata preveda l’aborto, che rispetti se ne prendono cura”. del movimento sull’aborto, la libertà di coscienza delle che la leadership del Partito persone e delle istituzioni e S.E. Mons.WILLIAM MURPHY Democratico vuole trasforma- che sia veramente universale, Vescovo di Rockville Centre 72 Presidente, USCCB Committee re in un diritto. quindi che comprenda l’assi- on Domestic Justice Siamo preoccupati per l’ab- stenza e la cura dei nuovi ma- and Human Development bandono della libertà di co- lati, dei nuovi poveri e degli U.S.A.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 XXIII Congresso Mondiale della FIAMC

Lourdes 6-9 maggio 2010 Messaggio del Cardinale Tarcisio Bertone

Appresa la notizia dello medico cattolico, fondandola ma e nello spirito! Di gran cuo- svolgimento del Congresso- sulla persona di Cristo che ha re il Santo Padre affida tutti voi pellegrinaggio dei medici cat- condiviso la sofferenza degli all’intercessione materna di tolici a Lourdes, Sua Santità uomini, ha voluto manifestare Nostra Signora di Lourdes e Benedetto XVI invia i suoi cor- loro la sua compassione e libe- imparte ai partecipanti, nonché diali saluti a tutti i partecipanti rarli da tutti i mali. Di fronte al- ai membri della FIAMC e alle e li assicura della sua vicinanza le gravi questioni che pone og- loro famiglie, una speciale Be- spirituale. Il tema scelto per gi il rispetto della vita umana, nedizione Apostolica. questo pellegrinaggio, La no- anche i medici cattolici devono stra fede di medici, rappresenta testimoniare l’amore infinito S.Em.za Card. un invito pressante ad ap- che Dio ha per ogni persona TARCISIO BERTONE profondire la vera identità del che soffre nel corpo, nell’ani- Segretario di Stato di Sua Santità

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Intervento di S.E. Mons. Zygmunt Zimowski al XXIII Congresso Mondiale della FIAMC (Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici)

LOURDES, 6-9 MAGGIO 2010

Il XXIII Congresso Interna- gresso e in modo particolare il ratori Sanitari che il primo zionale della FIAMC (Federa- Dott. José María Simón Ca- Presidente del Pontificio Con- zione Internazionale delle As- stellví, Presidente della siglio per gli Operatori Sanita- sociazioni dei Medici Cattoli- FIAMC e il nuovo Consiglio ri, il Cardinale Fiorenzo Ange- ci) che ha luogo quest’anno a Direttivo della medesima chia- lini, promosse nell’ormai lon- Lourdes, “santuario mariano matoaguidare,periprossimi tano 1995. tra i più cari al popolo cristia- quattro anni, la vostra confede- Queste parole possono cer- no, luogo e insieme simbolo di razione verso traguardi impor- tamente essere rivolte a voi, speranza e di grazia nel segno tanti di ministerialità a favore medici cattolici qui riuniti ai dell’accettazione e dell’offerta della vita che per voi, medici piedi della Vergine di Lourdes, della sofferenza salvifica”1,mi cattolici, è fede,comeloespri- per ritemprarvi nella vostra offre l’opportunità di salutare me molto bene il tema felice- professione e nella vostra fede tutti voi medici qui convenuti mente scelto per il vostro Con- in un tempo non facile in cui i in pellegrinaggio da tutte le gresso, ossia La nostra fede di valori fondamentali dell’uomo parti del mondo per partecipa- medico. sono messi in gioco e in dub- re a questo importante evento “L’attività degli operatori bio quotidianamente da scelte culturale e spirituale. sanitarihal’altovalorediser- di vita che sempre più si disco- Saluto e ringrazio vivamente vizio alla vita”. Inizia con que- stano dall’insegnamento del gli organizzatori di questo con- ste parole la Carta degli Ope- Vangelo e della Chiesa.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 In questo contesto, il Con- verità dovessi sacrificare te siva né dell’ostracismo di cui gresso vi offre un’occasione stesso e la tua vita, e tu sii for- era oggetto”2. unica per rinvigorire la vostra te nel sacrificio”. Questi quattro esempi di fede in quel Gesù di Nazareth La Beata Gianna Beretta medici dei nostri tempi sono che passò su questa terra per Molla così si esprimeva par- qui a ricordarci che il medico sanare e salvare l’umanità feri- lando del medico cristiano: non deve occuparsi solo del ta e ammalata nel corpo e nel- “Non scordare l’anima del- corpo ma di tutto ciò di cui una lo spirito. Voi siete interpreti l’ammalato... Noi abbiamo persona può avere bisogno. fedeli del Taumaturgo per ec- delle occasioni che il sacerdote Compito del medico è anche cellenza, quel Gesù che prima non ha. La nostra missione non lenire le piaghe morali con il di compiere i miracoli di guari- è finita quando le medicine più consiglio, con l’accompagna- gione guariva i mali interiori, i non servono, c’è l’anima da mento nei momenti difficili mali dell’anima. portare a Dio... Ogni medico che i malati possono vivere so- In questo meraviglioso luo- deve consegnarlo al sacerdote. prattutto quando le loro condi- go di Speranza, di preghiera e Questi medici cattolici quanto zioni di salute si aggravano. di serenità siete venuti per sono necessari! Che Gesù si confrontarvi sulla scienza e faccia vedere in mezzo a noi, sulla fede per essere più capa- trovi tanti medici che offrono ci di saper testimoniare con la se stessi per Lui”. vostra professione che l’uomo San Riccardo Pampuri, bea- malato è un testimone privile- tificato e canonizzato da Gio- giato della presenza di Dio vanni Paolo II, ha fatto della che vive e soffre con noi. Sie- sua vita di medico una missio- te voi medici cattolici, coloro ne come medico condotto del 75 che possono rappresentare piccolo centro milanese di questo volto della cura e della Morimondo, ma dopo alcuni speranza. anni completò la sua realizza- Il vostro essere medici è per zione come cristiano consa- voi già un grande privilegio, crandosi a Dio nella vita reli- ma essere e dichiararvi aperta- giosa nell’Ordine dei Fatebe- mente, senza tentennamenti e nefratelli, terminando la sua senza alcun rispetto umano, vita a soli 33 anni. “medici cattolici”, vi dà una Il Prof. Jérôme Lejeune ha, maggiore responsabilità nel- secondo Giovanni Paolo II, l’ambito della società e della “sempre saputo far uso della Chiesa. Possiamo definire la sua profonda conoscenza della vostra professione una vera vita e dei suoi segreti per il ve- “vocazione” a servizio della ro bene dell’uomo e dell’uma- Chiesa e dell’umanità. Voi nità e solo per questo. È dive- avete ricevuto un “carisma” nuto uno degli arditi difensori particolare dallo Spirito che vi della vita, soprattutto della vita permette di vivere in pienezza dei bambini prima della nasci- il vostro sacerdozio battesima- ta che, nella nostra civiltà con- le sull’esempio di alcuni medi- temporanea, è spesso minac- ci, come voi, di cui la Chiesa ciata a tal punto che si può ha riconosciuto anche ufficial- pensare a una minaccia pro- mente la Santità. grammata. Oggi questa minac- In particolare desidero ricor- cia si estende anche agli anzia- dare qui alcune figure emble- ni e agli ammalati. Le istitu- matiche di questi ultimi decen- zioni umane, i parlamenti de- ni e che certamente a voi sono mocraticamente eletti, usurpa- ben conosciute: San Giuseppe no il diritto di poter determina- Moscati, Beata Gianna Beretta re chi ha diritto alla vita e chi Molla, San Riccardo Pampuri può invece vedersi privato di e il Prof. Jérôme Lejeune. questo diritto senza alcuna col- Di San Giuseppe Moscati pa da parte sua. In diversi mo- Ma l’esempio di queste figu- possiamo riportare anche solo di, il nostro secolo ha speri- re, in particolare della Beata una frase che il Santo ebbe a mentato questo comportamen- Molla, ci riporta al valore della esprimere il 17 ottobre 1922 in to, soprattutto durante la se- famiglia, oggi così in crisi, se un biglietto nel quale è così conda guerra mondiale, ma an- non addirittura messa in di- riassunta la sua vita di medico, che dopo la fine della guerra. Il scussione da molte parti della di uomo di scienza e di fede: Professor Jérôme Lejeune si è società civile. Scriveva in me- “Ama la verità, mostrati quale assunto pienamente la respon- rito al marito la Beata: “Voglio sei e senza infingimenti e sen- sabilità specifica dello scien- formare una famiglia vera- za paure e senza riguardi. E se ziato, pronto a diventare un mentecristianadoveilSignore la verità ti costa la persecuzio- «segno di contraddizione» sia di casa; un piccolo cenaco- ne tu accettala; e se il tormen- senza tener conto di pressioni lo ove Egli regni nei nostri to, e tu sopportalo. E se per la esercitate dalla società permis- cuori, illumini le nostre deci-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 sioni, guidi i nostri programmi, testimoni che la vita, anche la Un altro compito richiesto al voglio formare una famiglia più sofferta, è dono e grazia. Vi medico cattolico è quello di ricca di figli come è stata quel- sia di aiuto quanto Giovanni evangelizzare la morte. Si ve- la nella quale sono nata e cre- Paolo II ebbe a dire nella pre- rifica frequentemente anche sciuta”. ghiera per i medici: “Tu che nelle strutture cattoliche che al Ma da questi medici cattoli- sei la vita, donaci di annuncia- momento della morte ci sia ci devono prendere l’esempio re e testimoniare nella nostra una fuga degli operatori sanita- anche in rapporto alla loro for- professione il «Vangelo della ri dal morente. La Carta degli mazione professionale e al loro vita», impegnandoci a difen- Operatori Sanitari ci insegna continuo aggiornamento, oltre derla sempre, dal concepimen- che “è un dovere pastorale del- che per una giusta attenzione to al suo termine naturale, e a la comunità ecclesiale in cia- al denaro: “Fare bene la nostra rispettare la dignità d’ogni es- scun membro, secondo le re- parte. Studia bene la tua scien- sere umano, specialmente dei sponsabilità di ognuno” l’im- za. C’è oggi una corsa al dena- più deboli e bisognosi”. pegno di evangelizzare il mo- ro. C’è purtroppo superficialità Ancora a voi compete dare mento della morte. La parola anche nel nostro lavoro. Noi un’anima alle strutture sanita- ultima del Vangelo è la parola curiamo i corpi ma, molte vol- rie. Voi sapete per diretta espe- della vita che vince la morte e te, senza competenza” (Beretta rienza come gli ospedali, le ca- apre il morire umano alla spe- Molla). se di cura, le case di riposo, ranza più grande4. siano luoghi in cui spesso si Un altro ambito in cui il me- sperimenta la disumanizzazio- dico cattolico è oggi, forse più ne dei rapporti tra le persone e di ieri, chiamato a testimonia- incuilaburocraziahaspessoil re, è l’obiezione di coscienza. 76 sopravvento. Raccogliete an- Ci ricorda la Carta che: “l’atti- cora il pensiero di Giovanni vità degli operatori sanitari ha Paolo II: “Rendici, Signore, l’alto valore di servizio alla vi- buoni samaritani, pronti ad ac- ta. La vita è un bene primario e cogliere, curare e consolare fondamentale della persona quanti incontriamo nel nostro umana... Ad essa dedicano la lavoro: sull’esempio dei santi propria attività professionale o medici che ci hanno preceduto, volontaria gli operatori sanita- aiutaci ad offrire il nostro ge- ri. Sono medici, farmacisti, in- neroso apporto per rinnovare fermieri, cappellani ospedalie- costantemente le strutture sani- ri, religiosi, amministrativi, tarie”. volontari ecc.”. È perciò ne- Ma ancora un compito im- cessaria una precisa presa di portante è richiesto a voi me- posizione contro ogni iniziati- dici cattolici: un impegno pro- va che si ponga contro i valori fessionalmente valido nel- della vita come nel caso dell’a- l’ambito della Pastorale Sani- borto, dell’eutanasia, ma anche Un ulteriore insegnamento ci taria. Vi accompagni in questa di tutte le altre condizioni in deriva dal frate medico San riflessione la seguente citazio- cui può trovarsi un uomo ma- Riccardo Pampuri. I medici ne tratta dalla Carta degli lato, fatto sempre salvo l’acca- cattolici, soprattutto i giovani, Operatori Sanitari che mi per- nimento terapeutico. devono cercare la strada mi- metto di ricordare: “La cura Rivolgendosi a voi, medici gliore per esercitare da veri cri- pastorale degli infermi consi- cattolici del mondo, la Chiesa stiani la loro professione. Tra ste nell’assistenza spirituale e confida che i malati possano queste strade vi è quella della religiosa. Essa è un diritto fon- sempre trovare servitori della consacrazione religiosa. La damentale del malato e un do- vita sull’esempio di Gesù me- Chiesa ha bisogno di vocazioni vere della Chiesa. Essa è com- dico. Come ci ricorda ancora consacrate all’assistenza dei pito essenziale ma non esclusi- la Carta al n. 64: “L’operatore malati, ne hanno bisogno i ma- vo dell’operatore di Pastorale sanitario nell’impossibilità di lati: la generosità di medici Sanitaria. Per la necessaria in- guarire, non deve mai rinun- consacrati rappresenta un gran- terazione tra dimensione fisi- ciare a curare”. Voi così cele- de dono all’umanità sofferente. ca, psichica e spirituale della brerete quotidianamente la “li- I medici devono considerare persona e per dovere della te- turgia” dell’amore, saprete do- questa opportunità non come stimonianza della propria fe- nare gocce di Speranza e avre- un dono che fanno ai malati ma de, ogni operatore sanitario è te di ritorno dal Signore, il do- come una grande grazia che ri- tenuto a creare le condizioni no di una Fede sempre più cevono dal Signore. affinchè, a chi la chiede, sia grande non solo in Dio ma an- Ma voi, come medici che espressamente sia implicita- che nell’uomo. volete aumentare la vostra fe- mente, venga assicurata l’assi- Di qui l’urgenza di una for- de, avete il compito fondamen- stenza religiosa […]. L’opera- mazione e un aggiornamento tale di essere i più grandi di- tore sanitario deve dimostrare continuo non solo dal punto di fensori della vita. Non è dei piena disponibilità a favorire e vista deontologico-professio- cristiani l’aborto, l’eutanasia, accogliere la domanda di assi- nale, ma anche da quello del- la soppressione della vita. Ave- stenza religiosa da parte del l’umanizzazione delle cure. A te il grande compito di essere malato”3. questo proposito Papa Bene-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 detto XVI afferma nella Lette- morte: “Siamo oggi di fronte Istituzione così importante che ra Enciclica Deus Caritas Est: alla morte di un grande cristia- gli deve in gran parte la pro- “Per quanto riguarda il servi- no del XX secolo. di un uomo pria esistenza”6. zio che le persone svolgono per il quale la difesa della vita per i sofferenti, occorre innan- è diventata un apostolato. È S.E. Mons. ZYGMUNT zitutto la competenza profes- chiaro che, nella situazione at- ZIMOWSKI sionale: i soccorritori devono tuale del mondo, questa forma Presidente del Pontificio Consiglio essere formati in modo da sa- di apostolato dei laici è parti- per gli Operatori Sanitari per fare la cosa giusta nel mo- colarmente necessaria. Voglia- Santa Sede do giusto, assumendo poi l’im- mo oggi ringraziare Dio, Lui pegno del proseguimento della che è l’Autore della vita, di cura. La competenza profes- tutto ciò che è stato per noi il Note sionale è una prima fondamen- Professor Lejeune, di tutto 1 Lettera di Giovanni Paolo II al Car- tale necessità, ma da sola non quello che ha fatto per difen- dinale Fiorenzo Angelini, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per basta. Si tratta, infatti, di esseri dere e promuovere la dignità gli Operatori Sanitari, per l’istituzione umani, e gli esseri umani ne- della vita umana. Vorrei in par- della Giornata Mondiale del Malato, 13 cessitano sempre di qualcosa ticolare ringraziarlo per aver maggio 1992, n. 3. 2 Lettera di Giovanni Paolo II al Car- in più di una cura solo tecnica- preso l’iniziativa della creazio- dinale Jean-Marie Lustiger per la morte mente corretta. Hanno bisogno ne della Pontificia Accademia del Professor Jèrôme Lejeune, 4 aprile 1994. di umanità. Hanno bisogno Pro Vita. Membro della Ponti- 3 5 Carta degli Operatori Sanitari, nn. dell’attenzione del cuore” . ficia Accademia delle Scienze 108-109. Vorrei a conclusione del mio da molti anni, il Professor 4 Carta degli Operatori Sanitari, n. intervento rendere ancora una Lejeune ha preparato tutti gli 131. 5 BENEDETTO XVI, Lettera Enciclica volta omaggio al Prof. Jèrôme elementi necessari a questa Deus Caritas Est, 25 dicembre 2005, n. 77 Lejeune, un degno figlio della nuova fondazione e ne è dive- 31,a. 6 Lettera di Giovanni Paolo II al Car- Chiesa francese, con le stesse nuto il primo Presidente. Sia- dinale Jean-Marie Lustiger per la morte parole che Giovanni Paolo II mo sicuri che pregherà ormai del Professore Jèrôme Lejeune, 4 aprile scrisse in occasione della sua la Saggezza divina per questa 1994.

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 Saluto del Dott. J.M. Simón Castellví Presidente della FIAMC

Dal 6 al 9 maggio 2010 ha sto. Sono stati trattati diversi panti, naturalmente alle condi- avuto luogo a Lourdes, Fran- temi che interessano la Chiesa zioni abituali. Per l’evento è cia, il XXIII Congresso Inter- e la società in vari Paesi, come stata composta una preghiera nazionale della FIAMC (Fede- la protezione dell’infanzia in- mariana con cui si chiede pro- razione Internazionale Asso- valida o la priorità che la Chie- tezione per i medici. ciazioni dei Medici Cattolici). sa deve dare alla formazione di Gli atti di pietà sono stati Il santuario di Nostra Signora ostetrici e ginecologi cattolici, numerosi e di qualità umana e di Lourdes è stato il luogo una categoria di specialisti a ri- cristiana: messa di inaugura- ideale per svolgere il tema schio di estinzione. Questi pro- zione nella grotta, presieduta principale del convegno La fessionisti sono gli autentici da S.E. Mons. Zygmunt Zi- nostra fede come medici. Oltre eroi della medicina di oggi. mowski, che ci ha offerto il a quelle di apertura e chiusura, 5. Non poteva mancare, in grande dono della sua presen- l’incontro era strutturato in un congresso celebrato ai piedi za; processione “aux flam- quattro sessioni specifiche, di Nostra Signora – generatrice beaux”, sempre impressionan- ispirate al Catechismo. di Vita – una sessione riguar- te; benedizione degli infermi, 78 1. Dio Creatore. In questa dante la maternità. Si è trattato con l’antica tradizione dei me- sessione si è voluto compiere di una sessione pro-vita in cui dici che li accompagnano al una riflessione sulla creazione si sono affrontati temi quali Santissimo subito dietro di lo- evolutiva e sull’annuncio di un l’aborto come male e la difesa ro; messa presieduta da S.E. Dio che crea anche il medico e della vita umana nascente co- Mons. Jacques Perrier, Vesco- presta aiuto alla sua opera di me bene. vo di Tarbes e Lourdes, nella salvezza. Inoltre, Dio opera Il precedente congresso ave- Basilica del rosario; veglia di miracoli mostrando di avere va avuto luogo nel 2006, nella preghiera nella chiesa di Santa potere sulle leggi naturali crea- città di Barcellona, assieme al- Bernadette. Anche la messa in- te dal nulla. l’assemblea generale. Quella ternazionale della domenica è 2. Gesù Cristo Redentore volta si realizzò una grande stata un momento emozionan- (soffre e sana). Il medico do- esposizione internazionale di te per noi medici cattolici. Ab- vrebbe vedere il volto di Cristo medicina missionaria, prima biamo sempre iniziato e termi- in ciascun paziente e in se stes- volta nella storia della Chiesa. nato i nostri lavori con una so. Senza smettere di studiare È ancora attiva la pagina web: preghiera. e applicare tutta la propria www.fiamcbarcelona2006.org, Sua Santità Benedetto XVI scienza al servizio dei malati, con foto e interventi. ci ha inviato un messaggio in il medico deve anche pregare Negli ultimi quattro anni, la cui ci esorta a servire con amo- per i propri pazienti. Partico- Federazione ha collaborato al- re i malati nel corpo, nell’ani- larmente emozionante è stato l’organizzazione – oltre dei ma e nello spirito. La Presi- l’intervento sul Beato Lolo, nostri congressi continentali, denza della FIAMC ha deciso giornalista spagnolo cieco e in- di quelli di Mater Care Inter- di inviare una lettera di ringra- valido, che, durante una visita national o del nostro centro di ziamento al Santo Padre. alla grotta di Lourdes, si com- etica medica di Bombay – di I congressi medici sono ma- mosse talmente che scrisse una due congressi sulle cellule sta- gnifiche opportunità per frater- bellissima preghiera del medi- minali adulte (a Montecarlo e nizzare e per uno scambio con co. Si è parlato anche del Bea- Roma, entrambi alla presenza i colleghi nelle conversazioni, to Dott. Pere Tarrés, il quale dei rispettivi Capi di Stato) e durante i pasti, nelle pause, affermava che il letto è un alta- uno a Roma sulla donazione di nelle visite agli stand pubblici- reeilmalatoGesùCristo. organi, anche questo con un’u- tari o negli arrivi e nelle par- 3. Lo Spirito di Vita. Si è di- dienza pontificia speciale e ca- tenze. Centinaia di medici di scusso della fede del medico, lorosa. tutti i continenti sono molti in della psicoterapia, delle sfide Questa volta abbiamo pen- prospettiva di risultato. In loro professionali, delle comunità sato che sarebbe stato molto possiamo riscontrare vera sag- cristiane come generatrici di fruttuoso realizzare un con- gezza e sincera amicizia. I par- salute, della filosofia della fede gresso-pellegrinaggio a Lour- tecipanti sono stati 800, da 46 nelle diverse parti del globo. des. Avevamo già avuto troppi Paesi di tutti i continenti. Mol- C’è stato anche un interessante congressi tecnici! I medici cat- ti non sono potuti venire per intervento sulle cellule madre e tolici vanno in pellegrinaggio problemi di visto o mancanza un altro sull’abuso di farmaci da Maria per chiedere interces- di risorse economiche. psichiatrici nei bambini dell’A- sioni per i loro malati, le loro È stato eseguito anche un merica Settentrionale. Sembra famiglie, i loro compagni e per magnifico concerto d’organo e che tale problema si stia loro stessi. La Penitenzieria fiati che ha deliziato i presenti. diffondendo in tutto il mondo. Apostolica ha concesso un’in- Durante tutto il congresso sono 4. La Chiesa, Corpo di Cri- dulgenza plenaria ai parteci- stati presenti la Presidente del-

DOLENTIUM HOMINUM N. 74-2010 le infermiere cattoliche (CI- to infine che i medici cattolici Lourdes), il CCMF (Centro CIAMS), Marylee Meehan, e sono coloro che possono rap- cattolico Medici Francesi), l’ex Presidente dei farmacisti presentare il vero volto della Amour et Verité (della comu- cattolici, Prof. Alain Lejeune. guarigione e della speranza. nità dell’Emmanuel) e l’AMCI Prima di iniziare la sessione È tradizione che nei con- (Associazione Medici Cattolici inaugurale ha avuto luogo il gressi quadriennali la FIAMC Italiani). Comitato esecutivo annuale conceda il “Premio internazio- della FIAMC e l’Assemblea nale su etica medica e deonto- Dott. JOSÉ MARIA SIMÓN CASTELLVÍ Generale quadriennale. È in logia Papa Giovanni XXI” (un Presidente della FIAMC questi momenti che si apprez- Pontefice portoghese che fu (Federazione Internazionale za l’ingente lavoro realizzato medico) per un lavoro specifi- Associazione dei Medici Cattolici) dalla Federazione. Sono stati co assegnato da una giuria in- Spagna rieletti il Presidente, nella per- ternazionale. Quest’anno sono sona di chi scrive, e il Vice- state premiate le dottoresse Per maggiori informazioni, il messag- gio del Santo Padre e foto si consulti il presidente John Lee, di Singa- portoghesi Ana Sofía Carvalho sito http://www.fiamclourdes2010.fr e pore. Il nuovo Segretario Ge- e Susana Magalhaes per il loro http://internationalfiamc.blogspot.com nerale è il Dr. Ermanno Pavesi studio “Searching for other- (Svizzera) e il nuovo Tesoriere ness: an ethical view of a no- il Dr. Kevin Murrell (USA). A vel”. Si è deciso anche di con- F.I.A.M.C. tutte e due le riunioni ha preso cedere una menzione d’onore Federazione Internazionale parte il nostro Consigliere ec- al lavoro “Bioethical re- Associazione dei Medici clesiastico, P. Maurizio Fag- flexions about the situation of Cattolici gioni, O.F.M. the elderly” di J.A.R. Simoes. Palazzo San Calisto, 00120 La FIAMC ha concesso VATICAN CITY 79 inoltre l’importante Premio “Scienza e Fede” a Mons. +39 06 6988 7372 Marcelo Sánchez Sorondo, +39 06 9087191 Cancelliere della Pontificia [email protected] Accademia delle Scienze, per www.fiamc.org il suo instancabile lavoro a fa- vore della promozione della Presidente scienza e della fede a ogni li- José M. Simón Castellví, MD vello. Quest’anno, dedicato al C/Calábria, 273, entresol 4a sacerdozio, è stato deciso di 08029 Barcelona (Spain) assegnare il premio a un eccle- + 34 93 3630364 siastico. Le origini della Ponti- + 34 93 4104009 ficia Accademia delle Scienze [email protected] risalgono al 1603. La sua fina- lità è quella di promuovere il Vicepresidente progresso delle scienze mate- John Lee, MD matiche, fisiche e naturali e lo 482A East Coast Road studio dei problemi epistemo- 429051 Singapore logici a esse relazionati. Essa + 65 63446231(res) La sessione inaugurale è sta- ha competenza in materia di 65 97327137 ta arricchita da varie relazioni bioetica. La sede è in Vaticano + 65 62418827 e dall’intervento magistrale di ed è sotto la protezione del Pa- [email protected] S.E. Mons. Zimowski, il quale pa. Attualmente, riunisce di- ha voluto ribadire la validità versi premi Nobel e scienziati Segretario Generale della Carta degli Operatori Sa- di altissimo livello. Ermanno Pavesi, MD nitari, pubblicata nel 1995 dal La FIAMC è una federazio- Oberdorfstr. 11 Dicastero da lui presieduto. Ha ne di associazioni di medici 9524 Zuzwill SG (Switzerland) anche affermato che tutti gli cattolici. Tuttavia, la cosa più +41 79 2796500 operatori sanitari devono crea- importante è che è formata di + 41 71 9400778 re le condizioni affinché pos- persone. In questo senso devo [email protected] sano ricevere assistenza reli- ringraziare i seguenti medici: giosa tutti coloro che la chie- Patrick Theillier (Francia), Tesoriere dono. Il Presule ha altresì ri- François Blin (Francia), Bea- Kevin Murrell, MD cordato la testimonianza di trix Paillot (Francia), Alessan- USA medici cattolici impegnati nel- dro de Franciscis (Italia), Fran- +1 706 868 0777 la difesa della vita e che hanno co Balzaretti (Italia), Enzo Sa- [email protected] rifiutato comportamenti super- raceni (Italia), Xavier Sanz ficiali o il “politicamente cor- (Spagna) e tanti altri. Devo al- Consigliere Ecclesiastico retto” (san Giuseppe Moscati, tresì esprimere la mia ricono- P. Maurizio P. Faggioni san Riccardo Pampuri, santa scenza alle seguenti istituzioni Via Merulana 124, b Gianna Beretta Molla o il Prof. per la riuscita del congresso- 00185 Roma (Italy) Jérôme Lejeune). Il Presidente pellegrinaggio: l’agenzia fran- +39 06 70373354 del Pontificio Consiglio per gli cese Bipel, la AMIL (Associa- +39 335 333006 Operatori Sanitari ha dichiara- zione Medica Internazionale di [email protected]

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