SEGNIgiornale di attualitàdei sociale, culturaleTEMPI e religiosa n. 7/8 - luglio/agosto 2019 | anno XXIV | Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 febbraio 2001 www.diocesipozzuoli.org | www.segnideitempi.it Completate le assemblee, ecco le indicazioni per la revisione delle linee pastorali a dieci anni dal Sinodo della Diocesi L’EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO Il vescovo Pascarella: «Tutti noi dobbiamo crescere nella mentalità e nello spirito sinodale» a Chiesa di Pozzuoli sta impegnando tutte Lle proprie energie nella ripresa di quanto scaturito dal Sinodo diocesano, soprattutto grazie allo slancio dato dal vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, per una revisione delle li- nee pastorali che sono state tracciate oltre dieci anni fa. Da dove ripartire? Innanzitutto dal senso della comunità e dalla missione evange- lizzatrice a cui viene chiamata ogni parrocchia e ciascun credente. Un’azione che deve caratte- rizzare, partendo dall’agire quotidiano, il cam- mino ecclesiale dei prossimi anni. «Visitando le parrocchie – è stato sottolinea- to da monsignor Pascarella durante le recenti assemblee sinodali che si sono svolte a maggio – ho constatato che dobbiamo crescere nella mentalità e nello spirito sinodale, esercitarci sempre di più per acquisire uno stile sinodale permanente. È necessario educarci alla sinoda- lità per essere discepoli e Chiesa missionaria. Ascoltarci tra noi, fare in modo che l’altro pos- sa esprimersi liberamente. Ascoltare i bisogni della gente e il grido del popolo rappresenta il primo passo della sinodalità. È necessario ascoltare, ponendoci tutti insieme, lo Spirito che ci parla attraverso la Parola di Dio, per comprendere come annunciare e testimoniare il Vangelo dell’Amore». (continua a pag. 2) I Campi Flegrei protagonisti del videoclip Calipso (pag. 15) Carlo Lettieri

A Pozzuoli sulle tracce di Ottiero Ottieri nella fabbrica del visionario Adriano Olivetti Le Spille d’oro e la dignità del lavoro 60 anni fa veniva pubblica- vestimenti in beni immobili. Possiamo parlare, to il romanzo Donnarumma per questa fabbrica, di un miracolo nell’Italia all’assalto, storia e cronaca degli anni ’60, e nei decenni successivi, dovuto di un disoccupato che fa di alla genialità dell’imprenditore, di formazione tutto, anche stalking, per socialista, e alla sua forte cultura umanistica. La famiglia: la missione Il mondo dei disabili entrare all’Olivetti di Poz- Una rivista che tutti abbiamo amato, Comu- di Osvaldo Della Gatta tra parole e barriere zuoli. L’autore, Ottiero Ottieri, fu tra l’altro, nità, ha contribuito alla formazione di mol- Il ritorno alla casa del Padre Tanti limiti fisici e culturali anche il primo capo del personale dell’azienda ti intellettuali. Ancora oggi le case del “Rione del fondatore del Consultorio della società italiana, ma puteolana e utilizzava tecniche di selezione al- Olivetti” respirano luce e, con gli alloggi per Famiglia Nuova e responsabile qualcosa si muove: dalle leggi lora molto all’avanguardia. Dopo di lui, altri gli operai che lavoravano alle seterie di San del Cammino Neocatecumenale all’impegno dei giornalisti straordinari nomi del panorama intellettuale Leucio, volute dai Borbone, sono un esempio Pag. 3 Pag. 9 italiano ricoprirono la funzione: Paolo Vol- insuperato di orientamento alla dignità del poni, poeta, già capo del personale della Fiat, lavoro. Ci è spesso capitato di leggere i bigliet- Seguici su: e Cesare Musatti, psicanalista. L’Olivetti di ti da visita delle “Spille d’oro”, lavoratori con www.segnideitempi.it e www.segniflegrei.it Pozzuoli rappresentava un’utopia realizzata quarant’anni di servizio, recare in grassetto “ex grazie al “visionario” Adriano Olivetti i cui dipendente Olivetti”, come a sottolineare un’or- risparmi, come testimoniò il suo esecutore testa- gogliosa appartenenza. mentario, Nerio Nesi, erano tutti investiti in (continua a pag. 11) azioni dell’azienda: niente all’estero, niente in- Mimmo Grasso luglio/agosto 2019 2

SEGNI DEI TEMPI PRIMO PIANO Il Sinodo di Pozzuoli e il monito di Papa Francesco: trasformazione missionaria delle comunità cristiane (segue dalla prima pagina) el recente incontro avuto nel Nmese di maggio con i parte- cipanti al convegno della diocesi di Roma, Papa Francesco ha sot- tolineato il rischio di un atteggia- mento negativo legato al “funzio- nalismo” eccessivo: «È una nuova colonizzazione ideologica che cerca parla Papa Francesco». di convincere che il Vangelo è una Sono stati somministrati dei que- saggezza, una dottrina, ma non è stionari i cui risultati sono stati un annuncio, non è un kerygma. E analizzati nelle assemblee sinodali e tanti lasciano il kerygma, inventano si stanno raccogliendo ancora rifles- sinodi e contro-sinodi, che in realtà sioni da parte della Commissione non sono sinodi, sono “risistema- sinodale. Appare, infatti, ora indi- zioni”. Perché? Perché per essere un spensabile effettuare una ricognizio- sinodo ci vuole lo Spirito Santo; e ne di ulteriori integrazioni o modi- lo Spirito Santo dà un calcio al ta- fiche delle linee pastorali delineate volo, lo butta e incomincia dacca- dell’Esortazione. operatori parrocchiali le indicazio- nel Direttorio, rivisto alla luce delle po. Chiediamo al Signore la grazia Monsignor Pascarella, facendo rife- ni pastorali, consapevoli che è im- osservazioni raccolte dalle comunità di non cadere in una diocesi funzio- rimento proprio a queste riflessioni portante anche cambiare qualcosa. parrocchiali. Segni dei tempi offrirà nalista». del Pontefice, ha invitato a riguar- Dobbiamo sempre porci le doman- spazio nei prossimi mesi alla presen- Bergoglio ha anche chiesto a tutti i dare il cammino percorso con il de: che posto occupa Gesù Cristo tazione degli orientamenti suggeriti rappresentanti delle Chiese italiane Sinodo diocesano. «Rileggendo il nella nostra, nella mia vita? Abbia- per i quattro centri, Catechesi, Li- di prendere sul serio e di studiare Direttorio – ha specificato – certa- mo fatto abbastanza come comuni- turgia, Carità e Cultura, che devono l’Evangelii Gaudium, in particolare mente avevamo scritto tante cose tà parrocchiale? Il cammino sinoda- camminare insieme, pur tenendo di rileggere il percorso di trasforma- belle ma spesso sono rimaste solo le parte sempre da una conversione presente le specificità di ogni ambi- zione missionaria delle comunità parole scritte. Innanzitutto dobbia- personale e comunitaria, altrimenti to d’azione. cristiane che è proposto nelle pagine mo far conoscere di più a tutti gli cadiamo nel “funzionalismo” di cui Carlo Lettieri

SEGNI DEI TEMPI anno XXIV - n. 7 - luglio/agosto 2019 Nominato il nuovo direttore della Caritas diocesana Direttore Responsabile: Salvatore Manna Direttore Editoriale: Carlo Lettieri Redazione: Paolo Auricchio, Pino Natale, Luigi Longobardo, Ciro Biondi, Simona D'Orso, Giovanni Moio Collaborano: Aldo Cherillo, Ilaria D'Alessandro, Giovanna Di Francia, Raffaele Esposito, Simona Giacobbe, Mimmo Grasso, Daniela Iaconis, Riccardo Lettieri, Ottavio Lucarelli, Adriano Mazzarella, Silvia Moio, Federica Nerini, Elisa Pisano, Teresa Stellato, Angelo Volpe Grafica e impaginazione: Luca Scognamiglio Foto: Redazione Sdt Stampa delle 2.000 copie: A.C.M. SpA Amministrazione: coop. Ifocs

Mensile della Diocesi di Pozzuoli realizzato grazie alle collaborazioni gratuite ed all’utilizzo dei contributi giunti da: “otto per mille” e privati. Per abbonamenti e contributi: Diocesi di Pozzuoli - causale “Segni dei tempi” - Iban IT02N 01030 40108 00000 0641844

Segni dei tempi ha aderito, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), allo Il vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, ha nominato il diacono IAP - Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Alberto Iannone nuovo direttore della Caritas diocesana di Pozzuoli. Comunicazione Commerciale. Sposato da 43 anni, tre figli, quattro nipoti, è ingegnere elettronico. Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 febbraio 2001

È stato ordinato diacono il 9 luglio del 2005 dal vescovo monsignor Associato alla Fisc Associato all’Uspi Silvio Padoin, dal 2008 è direttore dell’Ufficio diocesano pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia, Pace, Legalità e Salvaguardia del Cre- ato. Ha svolto il suo ministero diaconale nella parrocchia Santa Ma- ria degli Angeli e Santa Chiara d’Assisi a Monterusciello e dal 2009 Federazione Italiana Settimanali Cattolici Unione Stampa Periodica Italiana ad oggi nella parrocchia Maria Assunta in Cielo a Monte di Procida. Redazione: Diocesi di Pozzuoli – Via Campi Flegrei, 12 - 80078 Pozzuoli (NA) A lui la diocesi tutta augura un proficuo ministero pastorale. Impaginazione e distribuzione: Centro Arcobaleno – Via Cumana, 48 – Napoli telefax 081.19185304 – 347.3304679 - [email protected] www.segnideitempi.it - www.segniflegrei.it 3 luglio/agosto 2019

PRIMO PIANO SEGNI DEI TEMPI La vita del medico Della Gatta spesa al servizio della Chiesa con l’esperienza di fede nel Cammino neocatecumenale Osvaldo: la famiglia luogo dell’amore Per il fondatore del consultorio diocesano fondamentale la sollecitudine per la “persona” svaldo Della Gatta, nato nel gono, special- offrire accompa- no neocatecumenale, che lo ha visto O1950, sposato con Giovanna mente dalle sof- gnamento inci- impegnato, fin dalle prime catechesi Guida, padre di Emanuela, Davi- ferenze morali sivo e qualifica- nella nostra diocesi, come fratello e de, Michela, Simone e Maura, ha che distruggono to, da ciò sono poi come annunciatore della mise- esercitato dal 1978 nell’ospedale ogni capacità nate le Giornate ricordia di Dio in varie parrocchie. Monaldi come medico, specialista di amare. Ecco diocesane con Nel suo testo esprimeva gratitudine in anestesia e rianimazione. Ha fre- la scelta di una la famiglia e «ai fratelli della comunità per essere quentato un corso di Psicologia so- disponibilità per la famiglia, stati suoi compagni di viaggio… Ma ciale della comunicazione nella Pon- gratuita verso che si stanno soprattutto grato a Dio per essere tificia Facoltà Teologica dell’Italia tutti coloro che svolgendo nel- stato presente nella sua vita nono- meridionale, conseguito diploma di necessitavano di la parrocchia stante le sue incapacità». Abbiamo counselor, sperimentando il metodo aiuto per ritro- Sant’Artema a imparato molto da Osvaldo. Attor- di Carl Rogers. Ha speso tutta la sua vare la strada dell’armonia coniugale Monterusciello (Osvaldo ha seguito no a Giovanna e con lui vogliamo vita a servizio della Famiglia e della e dell’equilibrio personale, elemen- con particolare gioia e attenzione la continuare il servizio all’Amore, Chiesa, impegnato per ogni donna to fondante dei servizi offerti dal realizzazione degli articoli che han- che «è possibile soltanto in Dio e o uomo che ha incontrato nel suo Consultorio diocesano “Famiglia no raccontato l’esperienza di queste in tutte le realtà dove Egli si mani- cammino. «Tutto è arrivato alla mia nuova”, da lui fondato e diretto dal Giornate sulle pagine di SdT a gen- festa, specialmente lì dove un uomo vita come dono gratuito di Dio, che 1982. Fondamentale è stata la vita in naio, aprile e giugno di quest’anno). e una donna realizzano la Sua im- si incarna e incontra l’umiltà del- famiglia, come lui stesso afferma nel Ci piace ricordare l’impegno per magine… celebrando l’Amore che si la sua creatura perché possa vivere testo: «La vita in famiglia, proprio i giovani, che ha accompagnato in incarna nell’umano, che conosce la la comunione tra le persone come per il fatto di avere una parola da numerosi pellegrinaggi fin dalla pri- condivisione, che non si scandalizza frutto del Suo Amore», scriveva nel trasmettermi sull’amore, rappresen- ma GMG e alla cui cura si è reso di- dei limiti, ma soprattutto, sa donar- suo libro “Il luogo dell’amore” (ed. ta in tutti i momenti un riferimen- sponibile con Giovanna nelle varie si, sperando oltre ogni speranza». Chirico Napoli). Spesso lo abbiamo to sicuro… avverto il desiderio di iniziative diocesane di pastorale gio- Ringraziamo Dio per averlo posto sentito ripetere che trovava la sua esprimere gratitudine a mia moglie, vanile e familiare, nella preparazione sul nostro cammino. Grazie Osval- forza nell’insegnamento di Gesù ai miei figli». La sollecitudine per remota al matrimonio. Tutto questo do! venuto per i malati, per i poveri al la “persona” lo ha sempre motivato è stato possibile anche grazie alla Rodolfo Giordano e l’equipe del fine di guarirli dai mali che li afflig- a cercare le strade più consone per sua esperienza di fede nel Cammi- consultorio familiare diocesano

La morte è sconfitta dalla Vittoria... una testimonianza autentica e veritiera della Misericordia

Sabato 8 giugno si è spenta nella sua casa di Quarto l’esistenza terrena di Osvaldo Della Gatta. Osvaldo, come era conosciuto da tutti, ha dedicato la sua vita al ser- vizio dell’Evangelizzazione e della Pastorale diocesana, nell’ambito della quale ha ricoperto numerosi incarichi quale responsabile della prima comunità Neocatecume- nale della parrocchia Buon Pastore a Fuorigrotta e responsabile del Centro diocesano del Cammino, membro della Consulta dei laici e del Consiglio Pastorale diocesano, fondatore e responsabile del Consultorio diocesano “Famiglia Nuova”, il cui sviluppo ha sempre seguito personalmente con l’ausilio della inseparabile moglie Giovanna Guida. Innumerevoli sono state le opere svolte da Osvaldo che hanno permesso a fra- telli del Cammino Neocatecumenale di sperimentare la potenza e la forza redentrice della Parola di Dio, a coppie - il cui matrimonio era in crisi - di potersi rincontrare e riunire alla Luce dell’Amore di Dio che tutto può, a laici e lontani dalla Chiesa, di potersi confrontare con l’Annuncio di quella Verità che lascia spazio alla libertà ed alla scelta personale. La molteplicità degli impegni non lo ha mai allontanato dalla preghiera. Da “inna- morato” di Gesù, cercava quell'intimità che è dialogo, sostegno, confidenza, abban- dono fiducioso. Viveva nella coscienza che "tutto è vanità fuorché amare Dio" e ogni cosa acquista la sua pienezza se è illuminata da Dio. Nel tempo della sofferenza e malattia, normalmente divoratore di libri, a chi gli chiedeva se volesse leggere qualcosa, rispondeva che preferiva meditare, esprimendo, così il suo desiderio di dialogo con l'Altissimo. Osvaldo è stato una testimonianza autentica e veritiera dell’Amore e della Misericordia di quel Dio che sempre lo ha accompagnato, benedetto e consolato, anche negli ultimi momenti della sua esistenza pervasi da una forte sofferenza fisica dovuta al male con cui combatteva. Oggi a tutti noi che l’abbiamo conosciuto ed affiancato, resta l’esempio di un laico fortemente impegnato nell’Evangelizzazione, di un padre premuroso ed attento ai bisogni dei figli, di un medico pronto ad ascoltare e assecondare le necessità di tutti, di un fratello la cui presenza sarà sempre viva nei nostri cuori. Grazie Signore per avercelo donato. Carlo Capuano luglio/agosto 2019 4

SEGNI DEI TEMPI 5 luglio/agosto 2019

DENTRO LA DIOCESI SEGNI DEI TEMPI

La chiesa di Quarto meta di un nuovo pellegrinaggio mariano per la celebrazione dell’Eucarestia e della penitenza Il santuario di Maria Regina della Pace Il vescovo: dal sogno di padre Pippo Russo alla realizzazione del Centro educativo diocesano omenica 9 giugno, il vescovo, intero». Dmonsignor Gennaro Pascarel- Per capire il forte significato spiri- la, ha presieduto la solenne concele- tuale e pastorale di questa celebra- brazione eucaristica nella parrocchia zione, basta ricordare cosa prevede Maria Regina della Pace a Quarto e il Codice di Diritto Canonico (al ha dato lettura del decreto di ere- can. 1230): “Con il nome di san- zione del nuovo Santuario Mariano tuario si intendono la chiesa o altro diocesano. Il decreto di erezione è luogo sacro ove i fedeli per peculiare stato emesso il 2 giugno, sesto anni- motivo di pietà, si recano numerosi versario della posa della prima pie- in pellegrinaggio con l’approvazio- tra del complesso parrocchiale. mondiale a pezzi”, come ha detto suo figlio, Gesù. Lei, donna di pace, ne dell’Ordinario del luogo“. La nascita del santuario e del Centro Papa Francesco. Anche in Italia ci ci chiede di essere operatori di pace. Il santuario mariano, infatti, rap- Regina Pacis si deve a padre Giusep- sono rigurgiti di intolleranza, di raz- Questo santuario ricordi a tutti noi presenta una chiesa o un luogo sa- pe Russo (nella foto), un missiona- zismo, di chiusura all’altro. Nel no- il dono prezioso della pace e l’impe- cro dove affluiscono numerosi fede- rio dei Padri Bianchi, vissuto per stro territorio non si riescono a de- gno costante ad essere costruttori di li, con l’intenzione di esprimere la molti anni in Burundi. Rientrato in bellare gruppi malavitosi che, come pace. Accanto al santuario, distinto loro pietà e devozione, facendo un Italia nel 1975, avviò il progetto per fiumi carsici, operano sotterranea- ed unito ad esso, sempre parte del pellegrinaggio al luogo sacro, dove la realizzazione, a Quarto, di una mente e ogni tanto emergono con sogno di Padre Pippo, c’è il Centro si offrono e si partecipano (come casa di preghiera e di esercizi spiri- gesti eclatanti violenti. C’è tanto educativo diocesano, che vuole edu- dice il can. 1234), con maggiore tuali dedicata a Maria Regina della bisogno di pace nel mondo, in Eu- care alla pace. Accoglie persone che abbondanza i mezzi della salvezza, Pace. ropa, in Italia, nella nostra città. C’è in vario modo sono ferite, per aiu- cioè annuncio con diligenza della «Oggi – ha sottolineato il vescovo bisogno di pace anche nel nostro tarle ad essere costruttori di pace. Parola di Dio, incremento opportu- – si realizza il sogno di Padre Pip- cuore e nella nostra mente, come Preghiera e carità vanno sempre no della vita liturgica e soprattutto po. Questa chiesa viene proclamata nelle nostre famiglie e nelle nostre insieme. Accanto al “santuario del- della celebrazione dell’Eucarestia e santuario dedicato a Maria Regina comunità parrocchiali. Maria Regi- la preghiera”, va curato il “santua- della penitenza, cura della sana for- della Pace. In questo mondo assi- na della Pace, ci ricorda che la pace rio della carità”. Maria Regina della ma della pietà popolare. stiamo ad una sorta di “terza guerra è un bene che dobbiamo chiedere a Pace prega per noi e per il mondo Carlo Lettieri

In agosto il pellegrinaggio dalla diocesi di Pozzuoli Rinnovamento nello Spirito Santo incontra il Papa 41 giovani con Cristo “pietre vive” in Terra Santa

Sabato 8 giugno, i partecipanti Dal 7 al 14 agosto, un gruppo di 41 giovani della nostra diocesi partirà alla Conferenza internazionale per un pellegrinaggio in Terra Santa (locandina a pag. 4). dei Rinnovamento Carismatico L’evento si inserisce nel calendario dell’Ufficio diocesano per la pastorale Cattolico hanno incontrato Papa giovanile. Francesco, che ha rivolto un forte Un nuovo interessante itinerario viene proposto ai giovani. Un viaggio appello all'unità da parte di tut- intenso, ricco di cultura e soprattutto di preghiera, nei luoghi più signi- te le forme carismatiche suscitate ficativi della vita di Gesù, dalla Sua nascita alla Resurrezione, dalla man- dall'unico e medesimo Spirito. La giatoia al sepolcro. diversità dei cammini, statuti, visioni, non deve mai diventare oc- Ci recheremo lì dove le pietre parlano di Lui, divenendo quasi un “Quin- casione di divisione o di affermazione del primato di uno su gli to Vangelo”. Sarà per tutti un tornare alle origini… alle radici della nostra altri. Non ci sono carismatici (cristiani) di categoria superiore e di fede, per essere “con Cristo pietre vive”. categoria inferiore. Tutti mossi dal medesimo Spirito a servizio della Tanti saranno i momenti significativi previsti nel programma, ma in par- Chiesa premurosi verso i poveri. La missione di tutti i carismatici ticolare vanno sottolineati alcuni che hanno il sapore del privilegio ri- è quella di diffondere, con la testimonianza di vita, la profezia del servato ai partecipanti, per l’unicità del contesto: una veglia serale solo Battesimo dello Spirito per un risveglio della fede e per un'efficace per noi nella casa dell’Annunciazione a Nazareth e nel Getsemani, un evangelizzazione a servizio dell'uomo (su Sdt on line foto del conve- momento di meditazione al Tabor. gno e della festa del ringraziamento che si è svolta a Monterusciello Momenti unici e indimenticabili, che si ripetono per la terza volta in il 2 giugno). A Roma era presente una delegazione di Pozzuoli. Nel questi ultimi anni di programmazione della pastorale giovanile diocesana. mese di maggio è stato nominato il nuovo comitato diocesano: Luisa Una possibilità donata e accolta per custodire nei cuori e “per sempre” il Priore (coordinatrice), Giuseppe Cutolo e Eloise Visone (nella foto ricordo di un momento bello (e forse irripetibile) di poter vedere e toccare con il comitato precedente). i luoghi che ancora ci parlano di Lui. Antonio Sarnelli Mario Russo direttore Ufficio diocesano pastorale giovanile luglio/agosto 2019 6

pagina a cura di Ciro Biondi SEGNI DEI TEMPI DENTRODENTRO LA LA DIOCESI DIOCESI Congregazione delle Piccole Missionarie Eucaristiche Bagnoli, novant’anni nel ricordo di Madre Ilia Corsaro proseguire con il dono che lui ci ha la Diocesi di origine, chiediamo la nità attraverso una parola d’amore fatto, cioè la rigenerazione dell’u- presenza del vescovo di Pozzuoli. che conquista, trasforma ed eleva”. manità nel nuovo millennio. Nel Comunichiamo il Capitolo anche Non ci ha mai detto cosa fare ma- corso di questi decenni il Signore al cardinale Sepe, arcivescovo di terialmente. Ci ha detto solo di ac- ci ha offerto delle possibilità, ci ha Napoli nel cui territorio si svolge compagnare l’umano che è in noi messo alla prova e noi abbiamo ri- l’evento». ed intorno a noi». sposto secondo le nostre possibilità Il vostro impegno nella Chiesa del Quali gli altri impegni della Con- e rapportandoci al periodo storico 2000… gregazione? in cui eravamo e siamo immerse. «Il nostro carisma è attualissimo, «Di sicuro c’è l’impegno dell’edu- uor Maddalena Attanasio è da Oggi la realtà è diversa. Per cui ci nelle parole di papa Francesco ri- cazione dei fanciulli: un’attenzione Scinquant’anni nella Congrega- domandiamo: per vivere il Vangelo sentiamo tutte le cose che madre ferma e materna per i bambini. I zione delle Piccole Missionarie Eu- all’interno della Chiesa, cosa dob- Ilia ci ha detto e ci ha lasciato nel- primi dieci anni della Congregazio- caristiche. Dal 2007 è la Superiora biamo fare? Al Capitolo ci stiamo le sue lettere: far nuova l’umanità ne abbiamo vissuto grazie alla Prov- Generale. Gli eventi che stanno ac- preparando da un anno, con mo- con una grande carica di amore. videnza e mai abbiamo fatto la que- compagnando il 90° Anniversario menti di incontro, di riflessione sul Ma anche: non abbiate paura della stua. Poi il vescovo Castaldo chiamò della fondazione della Congregazio- nostro cammino, aiutate anche da tenerezza, delle persone, della mi- la Madre ad insegnare al seminario. ne sono caratterizzati da una grande un sussidio scelto da una commis- sericordia. Addirittura nel 1928 la Dopo nacque l’Istituto “Corsaro” partecipazione (le foto nella pagina sione». Fondatrice ha parlato di maternità qui a Bagnoli di cui la Fondatrice sono tratte dal sito della Congrega- Che cos’è e come si svolge il Ca- di Dio. “Non ti staccare dalle poppe è stata direttrice fino alla morte. La zione). pitolo? di tua Madre”, scrisse, riferendo- scuola è diventato il nostro lavoro. Madre Ilia Corsaro fondò la Con- «Il Capitolo, organo di indirizzo ed si al Signore come Madre. Pensate Poi successivamente abbiamo aper- gregazione nel 1928, come stanno organo elettivo del governo della che per avere la possibilità di espri- to al laicato». vivendo le suore l’Anniversario? Congregazione, si terrà a Torre del mere pensieri in merito all’aspet- «La comunità lo vive soprattutto a Greco dal 23 luglio all’11 agosto. to femminile nella Trinità bisogna livello interiore e spirituale. Ora noi Con noi, a conclusione, ci sarà an- aspettare il Concilio Vaticano II e tutte ci stiamo preparando a cele- che monsignor Gennaro Pascarel- l’opinione di alcuni teologi in un brare il nostro IX Capitolo. L’An- la. La nostra Congregazione è di tempo più recente. Madre Ilia ci ha niversario è anche un’occasione per diritto pontificio, ma come segno chiesto di impegnarci per “un’opera chiedere al Signore come dobbiamo del legame di filiazione che c’è con di rigenerazione amorosa dell’uma-

Al servizio della Diocesi di Pozzuoli In questi novanta anni la Congregazione è stata costantemente al servizio La suora fondatrice è venerabile della Chiesa di Pozzuoli. Tanti i momenti in cui le suore sono state chiama- te a collaborare nella vita pastorale. Nel 2016 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del Decreto Il cardinale Alfonso Castaldo (che negli anni ’50 e ’60 fu vescovo di Poz- di venerabilità della suora di Bagnoli. Un evento importantissimo per la zuoli e poi contemporaneamente amministratore apostolico di Pozzuoli e Congregazione ed un onore per la Diocesi di Pozzuoli che ha una venera- arcivescovo di Napoli) affidò alla cura delle suore importanti opere come bile tra i suoi figli. Le suore si sono stupite del tempo relativamente breve gli istituti Carlo Rosini e l’Immacolata a Pozzuoli, il Collegio di Arco Felice trascorso: solo trentanove anni dal Dies Natalis. Molti altri testimoni di e il Villaggio del Fanciullo. fede hanno ottenuto il riconoscimento dopo secoli. Ma quello che bisogna Grande il lavoro per l’orfanotrofio e la mensa dei poveri di Bagnoli: ne- sottolineare è che la fama di madre Ilia e la sua grande spiritualità era gli anni dell’immediato Dopoguerra fu un impegno concreto che ancora nota già da vivente. Tanti la ricordano nei momenti di pregheria, nelle oggi si ricorda tra la gente del quartiere napoletano. Fu poi la volta della opere di carità, nel suo impegno di insegnante e nella vita della piccola presenza nelle mense operaie della Montecatini di Bagnoli e della Selenia comunità che diventava sempre più grande. Resta ancora avvolta dal di Bacoli. Fu qui, nello stabilimento del Fusaro, che suor Angelica ebbe mistero il ritrovamento di parte dei suoi scritti dopo oltre dieci anni dalla l’opportunità di stabilire contatti con alcuni dirigenti. Questi consentiro- morte: furono ritrovati nel fondo di un cassetto nella sua camera, anco- no alle suore di prendere contatti in Vaticano per chiedere l’approvazione ra oggi conservata intatta nella Casa Madre in via Ilioneo, a Bagnoli. pontificia della loro Congregazione. Ora le suore pregano e sperano che si continuino a verificare quelli che Fu l’inizio di un iter lungo, non privo di delusioni. Madre Ilia ha racconta- sono considerati probabili prodigi e miracoli attribuiti alla Fondatrice. to alle suore degli incontri romani: le dissero più volte che la Congregazio- Il postulatore è fra Giovanni Califano dei frati minori. È lui che sta rac- ne era troppo “povera”. Nel 1974 però arriva l’attesa approvazione. La Fon- cogliendo documenti, tra cui quelli inerenti ad una presunta guarigione datrice muore nel 1977 (era nata a Resina, l’odierna Ercolano nel 1897). miracolosa avvenuta in Brasile, dove le suore sono molto presenti e dove Adesso le suore Corsaro sono circa ottanta. Una piccola realtà, come desi- sono in tanti a chiedere l’intercessione della venerabile madre Ilia. Su derava la Fondatrice. Un piccolo numero, ma una presenza costante per la tutto è mantenuto il massimo riserbo: l’iter deve fare il suo corso. I resti Diocesi di Pozzuoli e per le tante Chiese in cui le suore sono presenti con mortali della Madre riposano nella chiesa della Santa Croce, annessa alla case e missioni. Casa madre delle Piccole Missionarie Eucaristiche. 7 luglio/agosto 2019

DENTRO LA DIOCESI SEGNI DEI TEMPI L’attività dell’Ufficio Migrantes della diocesi: come affrontare insieme i problemi d’inserimento degli stranieri L’isolamento fa più paura della povertà Don Paul John Opara: «Si lavora anche con i figli che sono nati qui e si sentono italiani» principalmente immigrati storici - ricordare che non manca la povertà. «Negli ultimi tempi stiamo lavoran- spiega - si tratta di persone che vivo- I migranti tendono a nascondere la do molto anche con loro. A parte la no qui e lavorano qui già da diversi loro povertà. Noi vogliamo che le situazione alla Loggetta, dove c’è una anni. Il lavoro maggiore è soprattut- difficoltà emergano e vengano -af comunità che vive in un edificio sco- to con gli stranieri inseriti nel nostro frontate. Il pericolo è la creazione di lastico da diversi anni e in cui non contesto e che qui hanno deciso di ghetti, temiamo che l’isolamento più mancano i problemi di gestione. Nu- vivere e formare la loro famiglia. della povertà economica stessa. Per clei rom sono presenti a Soccavo e a Quindi si lavora anche con i loro fare questo è necessario informare e Pianura nella zona dei Pisani con dei figli che sono nati qui e si sentono coinvolgere tutta la popolazione». piccoli campi. Molti stanno venendo italiani». Ci sono iniziative organizzate in anche da Giugliano. Chiedono alla Quali le iniziative? sede? Migrantes pacchi alimentari e vestia- «Quest’anno abbiamo organizza- «Continuano i nostri corsi di italia- rio. Noi li seguiamo anche per visite to molti incontri di spiritualità. Si no. A settembre invece riprenderemo mediche e li stiamo aiutando affin- dialoga con tutti, anche con chi se- il corso di cucina che riscuote sempre ché i loro figli frequentino le scuole». gue un’altra religione. Si cerca di grande successo. Per i migranti è im- La missione della Migrantes è oc- comprendere quelli che sono i loro portante conoscere la cucina italiana. cuparsi anche di turisti e di lavora- bisogni. Credo che una cosa im- È uno strumento per integrarsi ma tori che si spostano… avoriamo per una cultura portante è comprendere. Si chiede anche un elemento fondamentale «La Rettoria san Marco è sempre «Ldell’incontro. Per fare questo quali sono le difficoltà, come van- per lavorare nelle famiglie». aperta la mattina. Il porto è vicino è necessario conoscersi. Il nostro la- no i figli a scuola. Molti adolescen- Nella nostra realtà diocesana, quali e Pozzuoli è una meta turistica per voro è innanzitutto mirato a questo». ti hanno anche una sorta di crisi di sono i luoghi in cui si opera? i siti archeologici oppure è luogo di A parlare è don Paul John Opara, di- identità: sono italiani? Sono africa- «Pianura, Quarto, Soccavo. A Poz- transito per raggiungere le isole. I tu- rettore dell’Ufficio Migrantes della ni? Sudamericani? Spesso i genitori zuoli molti immigrati dell’Est Euro- risti vengono qui per pregare o anche diocesi di Pozzuoli. Don Paul è in non possono aiutarli a districarsi in pa molto radicati, lavorano come ba- per chiedere informazioni ed aiuto. costante contatto con le comunità di questa fase. Noi in questo li aiutia- danti nelle famiglie o nei ristoranti». Noi ci siamo sempre per l’ascolto e immigrati con le quali sviluppa una mo. Ogni sabato ci sono universitari La Migrantes si occupa anche dei la confessione. La nostra chiesa è un serie di iniziative. che aiutano questi ragazzi. Lo scopo rom. Quale la situazione nella no- “pronto soccorso” di spiritualità». «I migranti con cui ho contatti sono è l’integrazione. Tuttavia dobbiamo stra diocesi? Ciro Biondi

L’immigrazione occasione di riscatto per le donne

L’attenzione sui migranti si può manifestare in molteplici modi. Uno dei modi è anche seguire il livello di emancipazione delle donne immigrate sia nella loro famiglia e sia nel contesto sociale italiano. Anche perché le donne immigrate rappresentano quasi il 53% degli immigrati: più di due T.I.M.Sas milioni e mezzo di persone, una parte consistente del fenomeno migratorio di Tamma Francesco & C. con un risvolto sociale fondamentale. Si tratta spesso di persone più fragili e quindi più esposte ai problemi della società italiana rispetto agli immigrati maschi. Dopo la prima fase migratoria, adesso gli esperti studiano l’im- Vendita e assistenza fotocopiatrici e P.C. patto sociale e i possibili sviluppi della società tenendo presente soprattutto Mobili per u cio il ruolo della componente femminile. «Siamo di fronte anche a delle per- sone coraggiose - dice la dottoressa Loredana Scamardella, sociologa - che La ditta TIM, che presta già i propri servizi a diverse diocesi hanno lasciato nel loro paese poche cose, ma certe, per venire in Europa e parrocchie della Campania, lancia una ed affrontare l’incertezza. Sono state proprio le donne che hanno creato le solide reti di aiuto che svolgono una funzione sociale molto importante. campagna pomozionale Immaginiamo l’importanza che esse hanno per la nostra società grazie ai per fotocopiatrici, duplicatori, P.C. e fax lavori che svolgono per le nostre comunità. Le donne dell’Est si dedicano di più alla cura delle persone mentre le donne africane sono caratterizzate da una grande solidarietà tra di loro; una solidarietà da cui viene fuori anche l’aiuto reciproco nell’allevare i figli di donne della comunità impegnate con tel/fax 081 229 67 53 e-mail: [email protected] il lavoro. L’emigrazione rappresenta per tante di loro un’occasione di eman- viale Kennedy, 405 - Napoli cipazione e di riscatto sociale e culturale. Quante donne sono diventate capofamiglia? Una cosa impossibile nei loro paesi di origine». http://web.tiscalinet.it/TIMsas luglio/agosto 2019 8

SEGNI DEI TEMPI DENTRODENTRO LA LA DIOCESI DIOCESI “Come se vedessero l’invisibile”: bambini e ragazzi in gioco e in preghiera al Meeting dei Ministranti è stato il tema scelto quest’anno impegno per rendere visibile ciò che dall’ufficio nazionale per la pastora- è invisibile. Tutti hanno ricevuto le vocazionale. Per i bambini il tema in regalo un pastello colorato con è stato declinato partendo dalla cre- la scritta “Come se vedessero l’in- azione: utilizzando del materiale da visibile”, a rimarcare la possibilità riciclo, hanno realizzato animali del di rendere visibile anche emozioni mare, della terra e dell’aria, perché e sentimenti. Al momento finale di attraverso la creazione possiamo ve- preghiera ha partecipato anche il ve- dere l’invisibile, ovvero con gli oc- scovo Pascarella. l Centro Diocesano Vocazioni chi dell’amore nel visibile possiamo I momenti di riflessione hanno fat- Iaccoglie in sé e sollecita la presen- vedere l’invisibile, quindi la mano to emergere le vocazioni dei ragazzi za di tutte le categorie vocazionali di Dio che crea, sorregge e ama. e il loro impegno nei confronti del come sacerdoti diocesani, diaconi, Come segno del “vedere” hanno ri- prossimo. Molti ragazzi infatti, si religiosi, religiose, missionari, con- cevuto una lente di ingrandimento sono impegnati nel non escludere sacrati secolari e laici. È un organi- di colori diversi, ognuno dei quali il prossimo, nel trattare tutti con smo il cui fulcro è, fra le altre cose, identificava una squadra. I ragazzi, gentilezza, nel non discriminare, portare l’animazione vocazionale la cui giornata è stata organizzata nell’essere generosi e misericordiosi, nella pastorale delle comunità par- hanno partecipato bambini e ra- dai seminaristi, partendo dal testo oltre che far conoscere anche a chi rocchiali, coinvolgendo movimenti, gazzi a partire dagli 8 anni in su, di una canzone hanno fatto dei la- non crede l’amore di Dio. gruppi, servizi e altre comunità in provenienti da diverse parrocchie vori in gruppo e quindi un lavoro I ragazzi e i bambini hanno parte- esse operanti. della diocesi, che sono stati divisi in di riflessione. cipato attivamente alle varie attivi- Proprio per sostenere il sentimento gruppi svolgendo attività differenti. La giornata si è conclusa con un tà proposte, ma il vero successo di vocazionale dei ministranti all’ini- Gli adolescenti hanno fatto un in- momento di preghiera, il cui perso- questa giornata è stato quello che, zio di giugno si è svolto il Meeting contro con don Marcello e i semi- naggio guida è stato Mosè, che è co- attraverso il gioco e la comparteci- dei Ministranti al Villaggio del Fan- naristi, invece per i più piccoli sono lui che nel roveto ardente è stato in pazione, sono stati in grado di ve- ciullo. Una giornata all’insegna del state realizzate delle attività orato- grado di vedere l’invisibile nel visi- dere oltre, di squarciare il velo e di gioco e del divertimento, ma anche riali a cura della parrocchia Santa bile. Successivamente tutti i ragazzi scoprire il mondo di tutto ciò che è della preghiera e della riflessione Maria del Buon Consiglio di Bacoli. hanno impresso l’orma di un piede invisibile ai nostri occhi. sul significato della vocazione, cui “Come se vedessero l’invisibile” su cui ognuno ha scritto il proprio Ilaria D’Alessandro

Una rete per le comunicazioni Quando il ballo trascina anche chi è in carrozzella Si è svolto a giugno il primo incontro organizzato da Segni I disabili del Centro Arcobaleno in visita nel Sannio dei tempi per potenziare una rete tra operatori delle comuni- tà parrocchiali, realtà diocesane e organizzazioni del Terzo A giugno i disabili del Centro Arcobale- Settore, impegnati a vari livelli nella comunicazione. L’idea, no di Napoli, insieme alle loro famiglie, hanno vissuto una domenica a Santa condivisa con il vescovo e la redazione, è quella di realizzare Croce del Sannio, un caratteristico pa- due o tre momenti “itineranti” durante l’anno, con l’obiet- ese in provincia di Benevento, che pre- tivo di entrare nei territori, favorire lo scambio di esperien- senta un centro antico in parte di stile ze, soprattutto facilitare la diffusione delle notizie relative a medioevale e in parte settecentesco. Il comune ha riservato loro una calorosa tante iniziative interessanti e partecipate, ma spesso poco co- accoglienza, insieme al sindaco Antonio nosciute. Il primo incontro si è svolto a Soccavo, nella chiesa Di Maria, l’assessore Angelo Cassetta, il consigliere Andrea Sodano, il parroco don Domeni- Santi Apostoli Pietro e Paolo, grazie alla calorosa accoglienza co Curcio. Interessante la visita nella dimora storica di Giuseppe Maria Galanti. Insieme agli del parroco, don Vincenzo Cimarelli, con la presentazione operatori dell’Associazione Andromega, che curano attività di socializzazione per disabili nella struttura polivalente napoletana con l’Associazione La Roccia, hanno partecipato all’iniziati- del giornalino “Il Sanpietrino”, curato da Francesca Atta- va i Tammurrianti con il maestro Enzo Stentardo. Apprezzati i balli realizzati per le stradine nasio. Il prossimo si svolgerà nella biblioteca della parrocchia del paese e poi nel ristorante La Campagnola. Colpisce particolarmente come i disabili, anche SS. Salvatore sotto il monte ad Arco Felice. In particolare, quelli costretti sulle carrozzelle, si sentano coinvolti dalla musica e da chi danza intorno a loro. i presenti hanno affidato il potenziamento dei contatti ad «È stata una giornata all’insegna della solidarietà, piena di allegria, voglia di stare insieme e ballare. Quando senti suonare la tammorra – ha sottolineato Stentardo, da oltre vent’anni Angelo Volpe, che sta portando avanti da tempo un’azione di impegnato nella riscoperta e valorizzazione della cultura napoletana – ti prende la pancia». Gli scouting delle notizie sui social, soprattutto tramite facebook organizzatori hanno evidenziato l’apporto dato dal Centro di Servizio per il Volontariato di Na- (programmi, articoli e foto di eventi possono essere inviati a poli per la buona riuscita dell’iniziativa, avendo messo a disposizione un pullman con pedana, lui o alla mail [email protected]). della Pazzi Travel, una delle pochissime ditte fornite in Campania di mezzi accessibili ai disabili, caratterizzata da grande professionalità e affabilità. c.l. 9 luglio/agosto 2019

DALLA LORO PARTE SEGNI DEI TEMPI La legge 13/89 precede la concessione di contributi per l’accessibilità dei disabili agli spazi pubblici e privati Superare le barriere architettoniche Politiche locali, risorse economiche, caratteristiche urbanistiche, ma la strada resta in salita a barriera architettonica è qual- blici saranno colpiti da inabitabilità Lsiasi elemento costruttivo che e sanzionati i responsabili. Lo impo- limiti o impedisca lo spostamento ne la legge 104/1992 ed è la stessa ad di una persona disabile con limitate obbligare l’adeguamento dei regola- capacità motorie o sensoriali. La de- menti edilizi al superamento delle finizione è necessariamente generica barriere architettoniche. L’accessi- perché è strettamente legata alle ca- bilità dei luoghi pubblici è ancora ratteristiche individuali della perso- più complessa rispetto a quella dei na. Per il superamento di tali barriere luoghi privati perché significa garan- sono state previste agevolazioni di tire l’accesso ai servizi pubblici ma vario tipo in epoca piuttosto recen- anche agli spazi che favoriscano la te. La legge 13/89 rappresenta un stanze in cui ci s’incontra per stare decreto attuativo apposito, ma è di piena inclusione di chi versa in una caposaldo prevedendo la concessio- insieme. La tutela è ancora più mar- facile percezione il principio per cui situazione di svantaggio. L’elimina- ne di contributi per l’abbattimento cata nei luoghi di lavoro. Natural- gli immobili di nuova costruzione zione delle barriere in questo caso è di dette barriere in primo luogo in mente affinché possa garantirsi il su- nascano nel rispetto di determina- fortemente condizionata dalle scelte edifici privati. Lo scopo della legge è peramento delle barriere occorre che ti standard, mentre i vecchi vanno politiche delle amministrazioni loca- quello di garantire a chi è in stato di astrattamente sia possibile effettuare adeguati. Dopo la legge dell’89 le li, ma anche dalla scarsità delle risor- svantaggio di accedere al suo immo- interventi idonei che non alterino la autorizzazioni edilizie devono con- se finanziarie. Non dimentichiamo bile e ai singoli ambienti in maniera struttura dell’edificio. Solo a titolo formarsi alle prescrizioni previste però che è la stessa L. 139 a prevedere facile, ma anche di potere utilizzare esemplificativo, si pensi alla possibi- dalla legge stessa, a pena di sanzioni. lo stanziamento di fondi obbligatori spazi comuni o attrezzature con un lità di poter effettuare una manovra Lo stesso dicasi anche per le ristrut- per il superamento delle barriere. Ma notevole grado di sicurezza. con la carrozzina oppure di poter turazioni e i cambi di destinazione. è altrettanto vero, se ci si rifà al con- La legge parla di adattabilità e di entrare in ascensore, gesti semplici Per ciò che concerne gli edifici pub- cetto di adattabilità che spesso sono visitabilità. Al disabile dev’essere ga- che possono diventare proibitivi per blici le opere pubbliche o aperte al le caratteristiche strutturali e geogra- rantita la possibilità di accedere agli chi ha difficoltà di deambulazione. pubblico che impediscano la norma- fiche delle nostre città a non consen- spazi di “relazione” e ad un servizio Le norme sono diverse a seconda che le fruibilità da parte di portatori di tire gli interventi necessari. La strada igienico di un’abitazione privata. si tratti di edifici privati o pubblici. handicap dovranno essere dichiarate da percorrere è ancora in salita. Per spazi di relazione intendiamo le Per questi ultimi è stato emanato un inagibili. Se si tratta di alloggi pub- Teresa Stellato

Parole ponte per abbattere i limiti che sono nella nostra mente: i giornalisti ci provano

«Usare le parole ponte, non le parole barriera». Questo uno dei punti del decalogo "Parole in Ordine" varato dalla commissione pari opportunità dell'Odg Campania guidata da Titti Improta e Concita De Luca con la partecipazione di numerose colleghe, professioniste e pubbliciste, di tutti i territori della nostra regione. Perché le parole hanno un peso specifico. In ogni campo. Come nel settore delle fasce deboli dove vanno usate le parole corrette. Soprattutto nel giornalismo. A cominciare da noi giornalisti. Perché, come ha ricordato il collega Dario Ricciardi in un recente articolo, «nella società attuale i termini disabile e disabilità sono troppo spesso utilizzati con una chiave di lettura del tutto errata. Sembra quasi che il prefisso “dis” racchiuda un'accezione negativa, dispregiativa perché essere disabili ancor oggi vuol dire emarginazione ed esclusione». È necessario, dunque che, a partire dal mondo dell'informazione, si lavori per sovvertire quest'idea con un linguaggio chiaro. Parole in ordine, parole ponte. Perché l'integrazione, a partire dall'uso corretto del linguaggio, porterebbe cer- tamente ad un arricchimento reciproco. E gli esempi ci arrivano da ogni campo. Dal mondo dello sport, con i campioni paralimpici, così come dal mondo della cultura, delle arti, delle scienze. Parole ponte, per superare e abbattere i limiti che spesso risiedono nella nostra mente o che vengono imposti dalla società. Concetti che l'Ordine regionale dei giornalisti ha affrontato, esaminato e discusso in numerosi corsi di aggiornamento professionale ma anche, grazie alla commissione pari opportunità, in diverse scuole di ogni grado della nostra regione. Per fortuna negli ultimi anni qualcosa sta cambiando ed un ruolo fondamentale lo stanno giocando proprio i mass media grazie ai quali le problematiche legate alla disabilità stanno emergendo prepotentemente. Assistenza domiciliare, riabilitazione, trasporto, insegnanti di sostegno, abbattimento delle barriere architettoniche non sono più argomenti marginali o fastidiose voci della spesa pubblica ma segni della civiltà di un popolo. Ma bisogna andare avanti. Troppo spesso solidarietà, inclusione, parità di diritti restano parole a cui non seguono fatti concreti e la realizzazione di una società a misura di tutti resta ancora lontanissima. Le leggi ci sono ma il più delle volte non sono applicate, con il risultato che i diritti dei disabili sono disattesi e calpestati. Ottavio Lucarelli luglio/agosto 2019 10

SEGNI DEI TEMPI IDEE E PROGETTI Maria, una vita da maestra tra i ragazzi del carcere Nisida saluta la coordinatrice del Parco Letterario raria si registrano alcune novità. La Cosa le mancherà dell’Istituto mi- certamente di non facile soluzione, prima è che, questa volta, gli autori norile nel quale ha prestato servizio cui bisogna rispondere anche con a pieno titolo sono proprio loro, i per una vita? un investimento in cultura (non ragazzi di Nisida, protagonisti con «Vivrò una fase di vita nuova, an- semplice, neppure questo) che non un volume che - scritto in prima cora in via di definizione. Quanto c'è: non c'è in maniera sufficiente». persona – raccoglie racconti, poesie a Nisida, qualunque cosa avverrà, Ci saluti con un gioco, solo due pa- e anche un romanzo breve. Ciò che la porterò sempre con me. Porte- role simboliche per descrivere il suo cambia, però, nello scenario gene- rò con me la commovente bellezza stato d’animo… rale non è solo la tecnica narrativa. dell'isola, le esperienze vissute in- «Ho una sola parola da dire: grati- Perché per la Franco - coordinatrice sieme ai colleghi e alle colleghe, agli tudine». e insegnante dei ragazzi – questa è operatori, le lezioni di vita che ho Simona D’Orso l’ultima volta. La docente, cavaliere ricevuto da tanti di loro. E, soprat- ’ultima fatica letteraria dei ra- al merito della Repubblica e secon- tutto, i volti, le voci, la sofferenza, la Lgazzi di Nisida, ha il sapore da migliore insegnante d’Italia nel speranza, le storie di decine e decine dolce-amaro del commiato, già dal 2017, si congeda e va in pensione. di ragazzi e ragazze». titolo. È stato recentemente pubbli- Allora, che sarà del progetto di scrit- Sono passati tanti anni dal suo cato, infatti, Esercizi di stile per un tura, quello che le è valso il presti- primo giorno, come è cambiato congedo, il nuovo libro che li vede gioso Italian Teacher Prize, verrà l’approccio delle istituzioni verso i protagonisti, nato nell’ambito del portato avanti dai colleghi o sarà minori in carcere, ammesso che sia laboratorio di scrittura del proget- un’esperienza unica che terminerà cambiato? to Nisida come Parco Letterario, con la sua pensione? «Preferirei focalizzare l'attenzione su progetto coordinato dalla professo- «Penso sia giusto che la collega o il un altro punto: le istituzioni restano ressa Consolata Maria Franco. Ma, collega che prenderà il mio posto deficitarie sia per quanto riguarda la dopo otto volumi di racconti e un scelga il tipo di percorso didattico prevenzione sia per quanto riguarda romanzo, in cui i testi delle ragazze più rispondente, oltre che agli in- il reinserimento di quei ragazzi che e ragazzi ospiti dell’istituto minorile teressi e alle necessità dei ragazzi di vogliano percorrere strade diverse da flegreo sono stati rielaborati con la Nisida, alle proprie competenze e ai quelle che li hanno portati in carce- partecipazione di autori di profes- propri interessi». re. Ci sono, nei nostri territori, forti sione, in quest’ultima fatica lette- E cosa farà senza i ragazzi di Nisida? problematiche socio-economiche

Il Premio Dicearchia al presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

La sesta edizione del Premio Dicearchia , istituito in memoria di Lia Di Francia nel 2013, si è svolta lunedì 3 giugno alla Resi- denza Storica Villa Avellino. Destinatario del Premio Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Cam- pania, “quale concreto riconoscimento a tutti gli organi di informazione che, at- traverso il sostegno a diverse iniziative, hanno saputo coinvolgere e sensibilizzare istituzioni e cittadini sulle delicate tema- tiche ambientali e sanitarie”. Durante la serata è stata premiata anche la giovane stella nascente Ludovica Nasti, che le as- sociazioni organizzatrici del Premio (Acli Dicearchia e Osservatorio per la tutela dell’ambiente e della salute) hanno nominato “Ambasciatrice puteolana nel mondo sulla tutela dell’Ambiente”. Il Premio Dicearchia è stato realizzato anche quest’anno dall’artista Anna Maria Volpe, mentre il maestro Antonio Testa ha realizzato il riconoscimento per Ludovica Nasti. Il convegno è stato accreditato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e, tra i relatori, anche il suo presidente Antonio Tafuri. E’ intervenuto anche il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia che ha proclamato il Baby Sindaco del I circolo Didattico, Luigi Lucignano. Le elezioni si sono svolte nell’ambito del Laboratorio di Cittadinanza attiva “La mia Terra” che oltre ad avere l’obiettivo principale di avvicinare i bambini alle istituzioni, si propone di sollecitare le giovani generazioni alla tutela dell’Ambiente. «Bisogna partire dalla salvaguardia del nostro Ambiente – dichiara il dirigente scolastico Angela Palomba –. Con la coesione e la collaborazione di tutti è possibile raggiungere una migliore qualità della vita e dare una speranza ai nostri bambini». La preside propone anche l’utilizzo di percorsi a piedi o in bicicletta per raggiungere le scuole del territorio, attraverso una rete cittadina in grado di facilitarne la realizzazione. Nel mese di settembre, al termine della Messa in suffragio per la compianta Lia, si svolgerà la consueta fiaccolata per le vie puteolane per segnalare a gran voce che il popolo flegreo non si è arreso nella difesa della propria casa. Giovanna Di Francia 11 luglio/agosto 2019

CULTURA SEGNI DEI TEMPI Tra Olivetti e Ottieri: la visita della figlia dello scrittore, un’occasione per riflettere sui tanti cambiamenti sociali Alla ricerca del “Donnarumma” perduto La deindustrializzazione dell’area flegrea ha portato una carenza di civiltà e di democrazia (segue dalla prima pagina) tutto incentrato sul business “mordi sono gli stessi lavoratori che e fuggi”, sul maggior profitto col mi- Eincontrammo alcuni anni fa, nimo costo per cui l’uomo è un costo quando organizzammo la festa dei e non un investimento a fecondità ri- cinquant’anni di questa fabbrica. Un petuta. «Il suo dovere è guadagnare», caso analogo lo abbiamo riscontrato disse a un industriale il mitico gover- nei biglietti da visita di quelli della natore Bankitalia Guido Carli. Perché Fincantieri: “operaio navale”. Lo spi- è un dovere? Perché un imprenditore rito dei dipendenti Olivetti era tale serio reinveste gli utili garantendo il per cui, durante un periodo di crisi futuro della società e perché per lui dell’industria meccanica, andavano, a il danaro è lo strumento per autore- Ivrea, a lavorare senza stipendio per alizzarsi, creare, continuare ad avere solidarietà con l’impresa. Tutti i fle- una “visione”: non ne ha bisogno per grei sanno che l’edificio, progettato gi, dispense. Ma che fine fece Don- grea la cui conseguenza è stata una accumulare “cose”. Recentemente, e costruito dall’architetto Cosenza, narumma? Riuscì nell’assalto? Sì, ma carenza di civiltà e di democrazia (ci- inviata da un grande quotidiano, è sembrava (e sembra) piuttosto un re- perché Ottieri, valutatore di risorse viltà e democrazia hanno nella fabbri- venuta nei Campi Flegrei Maria Pace sidence che uno stabilimento (“una umane, capì in che modo utilizzare ca il loro Campo di Marte) sono mol- Ottieri, figlia dello scrittore, giornali- prigione quadrata e senza scampo”, la sua tenacia. Ottieri ha scritto pa- tissimi i Donnarumma, operai geniali sta scrittrice anch’ella, per rispondere secondo la definizione che Marx gine memorabili sulla sua esperienza cui hanno tagliato i pollici, gente che alle domande «chi era Donnarum- diede della fabbrica), dotato di una di selezionatore. Era così attento che, sa usare “la chiave a stella” (Primo ma? Chi sarebbe oggi?». Una risposta biblioteca di 15.000 volumi, oggi davanti a una candidata che, come Levi) ma non ha più stelle in cielo ce l’ha data una “spilla d’oro” ancora custodita da quella di Pozzuoli. Uno facevano molte, non chiese «un posto da avvitare. Perché? A parte discorsi sulla breccia, Raffaele Mirabella (nel- sguardo ai titoli di allora dà molte qualunque, pure a pulire i cessi» andò di carattere tecnico (p.es. la meccani- la foto con Maria Pace Ottieri, Mim- informazioni sugli obiettivi di for- di persona a prelevarla, per assumer- ca, fulcro dell’Olivetti, fu sostituita mo Grasso e Iaia de Marco, n.d.r.): mazione di Adriano Olivetti: dalle la, nel vicino comune di Santa Maria dall’informatica), le cause, generali, «Donnarumma oggi è un disoccu- grandi enciclopedie ai classici della (Bacoli) in “località grotte” (Lucrino, non solo flegree ma globali, vanno pato o un precario ai cui diritti si dà letteratura, ai saggi di vario genere, zona “Stufe di Nerone”). Oggi, dopo ricercate nell’assenza di imprenditori l’assalto». ad argomenti tecnici, a libri di viag- la deindustrializzazione dell’area fle- consapevoli del proprio ruolo, oggi Mimmo Grasso

C’era una volta la “Fabbrica sulla Domitiana”: l’avveniristica opera di Luigi Cosenza

A fine maggio, il Fai -Fondo Ambiente Italiano – ha organizzato una nuova visi- ta guidata allo stabilimento voluto da Adriano Olivetti a Pozzuoli, riconosciuto Sito del Patrimonio Unesco. La “Fabbrica” ha uno dei panorami più interessanti d’Italia; in effetti, è ben visibile la straordinaria bellezza del golfo puteolano. Lo studio progettuale architettonico risale al 1951. Per l’intera opera monumenta- le, venne incaricato l’architetto partenopeo Luigi Cosenza. Gli scorci paesaggistici del complesso sono suggestivi ed unici; vallate di verde e alberi secolari altissimi rendono l’intera location un vero e proprio set cinema- tografico. La bellezza trionfa in ogni dove, di fronte alla fatica del lavoro gior- naliero. Un elemento peculiare è senza dubbio un laghetto esterno all’edificio, incastonato nella natura, richiamando la visione estetica marina del golfo. Il cantiere fu chiuso celermente, e nel 1954 ci fu l’inaugurazione dello stabilimen- to, sebbene fino agli anni settanta ci furono integrazioni dal punto di vista degli indotti e aree specifiche. La superficie architettonica ricopre circa 30.000 metri quadri e, nella metà degli anni cinquanta, la struttura diede lavoro a 1300 persone. All’epoca del boom economico la visione d’impresa olivettiana, portò una vera e propria rivoluzione nell’assetto sociologico ed economico del Meridione. Venne- ro istituiti salari sopra la media e assistenza alle famiglie degli operai. Oltre all’asilo e alla scuola elementare, due sono gli elementi che accendono la curiosità dello spettatore nel complesso architettonico: il cine-teatro e la bi- blioteca. Federica Nerini luglio/agosto 2019 12

SEGNI DEI TEMPI 13 luglio/agosto 2019

TERRITORIO SEGNI DEI TEMPI Via Cumana cambia nome e viene intitolata a Vitale Agrillo, scomparso nel 1989. Era molto popolare nel quartiere Fuorigrotta e il suo Medico dei poveri Le testimonianze: silenzioso e lontano da ogni forma di pubblicità e di rumore intorno a sé una lunga storia, ma è una bella era di solo ed è ricam- tanto amore». «Un umile abitante del Èstoria. Una vicenda cominciata 500 lire, biato da Paradiso» (Rita B.). «Onore ad un nel 2012 e conclusa in maniera da quale scelta esso con grande Uomo e a un grande Medico» soddisfare le aspirazioni di gratitudi- di un voto affettuosa (Alberto S.). «A mio parere va fatto su- ne postume da parte dei residenti di fatto in devozione bito santo. Dottori e professori giù il Fuorigrotta. Un riconoscimento al guerra. La ed ammira- cappello davanti a quest’Uomo che fa merito del buon esito dell’iniziativa va sua perso- zione. E lui, parte di Fuorigrotta. Prendete esem- attribuito a una fuorigrottese autenti- nalità, dagli è solo felice pio!» (Paolo L.). «Grande Medico, ca: Maria Rosaria Russo, che l’anno alti valori di questo Professionista serio e grande Uomo» scorso propone ufficialmente all’U- caritatevoli calore fervi- (Paolo C.). E c’è chi ha ricordato la nità Operativa di Toponomastica del e filantro- do e sponta- diffida che ebbe dall’Ordine dei -Me Comune di Napoli di “intitolare una pici, gli im- neo, di que- dici, con i colleghi che gli rimprovera- strada di Fuorigrotta al medico Vitale poneva di non pretendere nulla dai sta grande solidarietà e comprensione vano di applicare tariffe troppo basse. Agrillo”. Nato nel 1909 a Fuorigrotta, veri indigenti. È il fratello Mario, che che sente ogni giorno di più vicini al Anche chi scrive ha un vivo ricordo: proprio nel suo quartiere dove fino a nel suo volume del 1980 “Fuorigrotta suo cuore ed alla sua opera luminosa Agrillo era il medico di famiglia; aveva poco prima aveva continuato a svolge- indimenticabile Terra mia”, ce lo de- che Dio protegga e benedica sempre». condiviso con mio padre la prigionia re la sua “missione” di clinico, Agril- scrive: «Vitale Agrillo. Non devo qui Il 30 maggio scorso, alla presenza nel campo di concentramento inglese lo è venuto a mancare trent’anni fa. ripetere il massimo elogio che pur gli proponente della vicepresidente della durante la guerra. Non il battito dei Abilitato all’esercizio della professione si deve per la grande passione ed uma- Municipalità 10 Maria Rosaria Russo, minuti, ma quello del cuore gli face- di medico-chirurgo nel 1935, fu uf- nità con cui adempie la sua missione a via Cumana, è stato tolto il drappo va valutare il tempo della visita nelle ficiale medico della Marina Militare di medico preparatissimo. Lui, è un alla targa stradale mostrando la nuova case degli infermi. Quindi è anche a in Africa Orientale, dove fu fatto pri- silenzioso, schivo e lontano da ogni intitolazione a “Vitale Agrillo, Dotto- nome suo, alla memoria e da uomo gioniero nel 1941 dagli inglesi. Rim- forma di pubblicità e di rumore intor- re” presenti il sindaco Luigi de Magi- maturo ma con tutte le reminiscenze patriato due anni dopo, continuò la no al suo nome. Vive ed opera ogni stris e l’assessora alla toponomastica dell’infanzia, che esprimo la mia pie- sua attività mettendo al centro del suo giorno in mezzo al popolo, a questo Alessandra Clemente. In occasione na gratitudine a questa figura di me- comportamento la dedizione verso gli generoso ed esuberante popolo fuori- della cerimonia, la Russo ha voluto dico dotata di grande disponibilità nei altri, tanto da essere ricordato come il grottese che egli ama con un palpito partecipare alcuni dei commenti dei confronti degli altri. “Medico dei poveri”. La sua parcella sincero di intensa e cara fraternità, residenti che lo «ricordano ancora con Aldo Cherillo

78.289 FEDELI CON LE FAMIGLIE SONO INSIEME AI SACERDOTI L’anno scorso, 78.289 fedeli hanno partecipato al sostentamento dei sacerdoti con un’Offerta. Anche grazie al loro contributo, 35.000 preti hanno potuto GLI ANZIANI I GIOVANI GLI ULTIMI dedicarsi liberamente alla loro missione in tutte le parrocchie italiane, anche in quelle FAI ANCHE TU UN’OFFERTA PER I NOSTRI SACERDOTI più piccole e meno popolose. n con versamento sul conto corrente postale n. 57803009 Maggiori informazioni su n con carta di credito, chiamando il Numero Verde 800-825000 o sul sito www.insiemeaisacerdoti.it www.insiemeaisacerdoti.it n con bonifico bancario presso le principali banche italiane Segui la missione dei sacerdoti su n con versamento diretto all’Istituto Sostentamento Clero della Diocesi. www.facebook.com/insiemeaisacerdoti L’Offerta è deducibile. luglio/agosto 2019 14

SEGNI DEI TEMPI TAM TAM Cresce “Corriamo nel Mito”: più atleti e più società E tra i laghi uno scenario senza pari nel running ne. La vittoria di Giovanni Francier dell’ASD Atletica Caivano (39’38”) tra i migliori runners della regione è già un buon punto di partenza. Il pluridecorato della manifestazione, Gennaro Ciambriello, Atletica Giu- gliano (41’38”) si è dovuto accon- tentare della seconda piazza dinanzi ad Aniello Longobardi della Caivano Runners (42’21”). «È stata la prima volta che ho partecipato alla corsa dei laghi – ha detto il vincitore -. Ne avevo sentito parlare. Mi incuriosiva na corsa da record. La diciasset- ma podistico regionale per la regola- piano, manca nella città flegrea una il sito ed il percorso immerso nella Utesima edizione della “Corria- rità del percorso, per la bellezza dei cultura di rispetto verso una mani- natura. Tutto ha risposto alle attese. mo nel Mito 2019” ha fatto registrare luoghi e per il fascino che l’intera area festazione sportiva ed i suoi attori… Il percorso è davvero interessante». quasi duecento iscritti con 162 atleti esercita sul visitatore. Gli apprezza- Riuscire a bloccare per il tempo stret- Di levatura anche il successo di Lo- a tagliare il traguardo. Il dato più im- menti ed i riconoscimenti che l’orga- tamente necessario i percorsi gara redana Lamberti della Run for Love portante è costituito dal numero di nizzazione ha incassato, pretendono dovrà costituire un impegno forte (46’26”) tra le donne che ha prece- società che hanno voluto essere pre- che sia fatto un ulteriore sforzo per di istituzioni ed organizzatori in ma- duto Francesca Maniali, (47’14”) e senti alla partenza da piazza Lucrino: migliorare, non solo sul piano della niera da dare tranquillità ai concor- Vincenza Toraldo (52’38”) entrambe 36. È questo, senza dubbio, il dato da visibilità l’evento, ma anche sul piano renti. Un secondo, non secondario della Caivano Runners. L’iniziativa, cui trarre le considerazioni maggiori dell’accoglienza dei concorrenti e del passaggio, è il coinvolgimento degli coordinata dal personale tecnico del per la corsa dei laghi da parte degli loro seguito. Serve, prima di tutto, imprenditori commerciali di tutta Csi Comitato Provinciale Napoli e organizzatori, che dal 2002 riescono un maggiore sostegno dell’istituzio- l’area. Oggi sostengono gli sforzi del Centro Zona Pozzuoli, è stata orga- a riproporla in maniera costante, tra ne locale per offrire strade sicure agli Csi Pozzuoli già alcuni operatori, ma nizzata dal Csi Flegreo con il patro- mille difficoltà e peripezie. E’, ormai, atleti. Nonostante gli sforzi notevoli una più concreta sinergia porterebbe cinio del Comune di Pozzuoli e della come testimoniano i numeri, un ap- che gli uomini della polizia muni- ad incentivare partecipazione e ad Pro Loco Pozzuoli. puntamento di richiamo nel panora- cipale e i volontari a sostegno com- elevare il livello della competizio- Silvia Moio

Dalle aule alle palestre: i premiati dell’Interscolastico

Si è concluso con la cerimonia di premiazione l’ottavo Trofeo Interscolastico 2018 – 2019 organizzato in sinergia dal Csi Pozzuoli con gli istituti d’istruzione supe- riore di Pozzuoli. All’edizione di quest’anno, con il patrocinio morale del comune flegreo, hanno partecipato Pareto, Petronio, Pitagora e Tassinari. Oltre cinquecento i giovani coinvolti nell’iniziativa che si è sviluppata da gennaio a maggio nelle disci- pline Basket, Calcio a cinque (riservato alle categorie Biennio e Triennio), Pallavolo e Tennis Tavolo. Teatro del momento conclusivo della manifestazione la sala con- vegni dell’ITSCG “Pareto” ad Arco Felice alla presenza dell’assessore all’Istruzione di Pozzuoli, Anna Attore, dei dirigenti scolastici Donatella Mascagna e Antonio Vitagliano e del presidente del Csi Pozzuoli, Girolamo Catalano. Gli studenti accompagnati dai docenti di scienze motorie, propulsori delle attività, hanno ritirato i premi. Riconoscimenti anche per il personale tecnico del Csi che ha consentito lo sviluppo dei vari tornei. Queste le classifiche finali: Pallavolo Maschile: 1) Pitagora 2) Pareto 3) Petronio; Pallavolo Femminile: 1) Pitagora 2) Pareto; Pallacanestro Maschile : 1) Pitagora 2) Pareto; Calcio a Cinque Biennio: 1) Pareto 2) Pitagora 3) Petronio; Calcio a Cinque Triennio: 1) Petronio 2) Pitagora 3) Pareto 4) Tassinari; Tennis Tavolo Ma- schile Singolo: 1) Iaccarino (Pitagora), 2) Rosati (Pitagora), Spada (Pareto); Tennis Tavolo Maschile Doppio: 1) Pitagora (Iaccarino-Rosati) 2) Petronio (Leonetti-D’Angiò) 3) Pareto (Barone-Spada); Tennis Tavolo Femminile Singolo: 1) Moraca (Pareto) 2) Ricci (Pareto) 3) Governi (Tassinari) 15 luglio/agosto 2019

TAMTAM SEGNI DEI TEMPI , Mahmood, e Dario Faini in un videoclip ambientato nei Campi Flegrei Quel Calipso davvero offende Virgilio? Polemiche per l’evento tra turismo e musica: ma il linguaggio della comunicazione è cambiato e nella mitologia greca Calipso aperto e libero, indirizzato verso i Sè una dea del mare, il cui nome giovani, turisti del web e possibili deriva dal verbo greco kalýptein fruitori di domani. Largo alle zaz- che significa «nascondere», nel pa- zere multicolor e a versi provocatori norama musicale odierno, invece, insieme al belvedere di Cuma, agli rappresenta il titolo di una fra le hit archi dell’Anfiteatro Flavio, alla ter- italiane più cliccate ed ascoltate del razza del Castello di Baia, ai vicoli momento che, di certo, non “na- del Rione Terra, alla magia dell’An- sconde” affatto le bellezze dei luo- tro della Sibilla, ai misteri della Pi- ghi meravigliosi in cui il videoclip scina Mirabiliis, luoghi meravigliosi stesso è ambientato, rendendo – di la cui conoscenza arriva sdoganata, fatto - i Campi Flegrei protagonisti finalmente, al grande pubblico. In- assoluti dell’intero progetto disco- somma, un cantante trap con un grafico. Sfera Ebbasta, Mahmood, dito medio esibito non danneggerà Fabri Fibra Charlie Charles, Dario di certo più dell’eredità data da una Faini, infatti, sono gli autori di un gestione inadeguata di un patrimo- brano al top delle classifiche nazio- nio archeologico per troppo tempo nali con un videoclip quasi inte- trascurato e relegato, soprattutto ramente ambientato tra Pozzuoli, nei piani di comunicazione istitu- Baia, Bacoli e Cuma. Ma quello che zionale nazionale, a materia di se- ai più può sembrare un riuscitissi- cond’ordine. Largo alle nuove leve, mo video di promozione turistica ai nuovi linguaggi, al nuovo modo dei luoghi cantati da Virgilio nell’E- di fare musica o, più semplicemen- neide di classica memoria, ad alcu- te, largo al modo particolare di ni non è piaciuto affatto. Sebbene i comunicare la bellezza dei Campi Campi Flegrei abbaglino, con tutto Flegrei. L’augurio è che l’archeolo- il loro splendore, di una luce auto- questione rappresenta una promo- comunicazione relativa alle bellezze go Fabio Pagano, di fresca nomina noma e maestosa l’intero cantato, zione turistica indovinata delle bel- storico-archeologiche del territorio MIBAC al vertice del Parco arche- per alcuni studiosi, in particolare, lezze dei nostri territori o, piutto- flegreo non è stata sempre perfetta, ologico dei Campi Flegrei, possa è risultata una scelta talmente scel- sto, un oltraggio ai luoghi elevati di sia a livello locale che nazionale, ed continuare sulle orme innovative lerata, quella di aver autorizzato mitologica memoria? Ottenere una oggi il trend dei flussi turistici in dell’ex direttore ad interim Paolo una siffatta sponsorizzazione dei risposta netta e chiara non è pos- loco è sì in crescita, ma trattasi di Giulierini che, senza sosta, conti- gioielli archeologici di casa, che la sibile, ma avanzare ragionamento tendenza “giovane” e poco conso- nua il suo ottimo lavoro al Museo domanda sovviene spontanea: l’a- minimo, sulla base di pochi punti lidata. Ben venga, dunque un lin- Archeologico Nazionale di Napoli. ver concesso l’utilizzo delle aree in fermi, sì. Nel corso degli anni la guaggio diverso di comunicazione, Simona D'Orso

CON LA TESTA TRA LE NUVOLE

UOMINI E DONNE: IL METABOLISMO IN ESTATE È DIVERSO E IL CONDIZIONATORE È… MASCHILISTA

Le donne che in ufficio si lamentano del troppo freddo lo fanno con cognizione di causa. E alla fine hanno ragione loro. Le colleghe donne che d'estate in ufficio arrivano col golfino e che si lamentano verso chi ha programmato la temperatura dell'aria condizionata aziendale lo fanno legitti- mamente, perché - udite, udite - anche il condizionatore d'aria è maschilista. O, meglio, è un retaggio di un passato nel quale in ufficio stavano per lo più gli uomini mentre le donne preparavano torte e crescevano figli. L'equazione che determina la temperatura giusta da mantenere in un locale di lavoro risale, infatti, agli anni '60 del secolo scorso ed era stata determinata in base alla temperatura corporea e al metabolismo di un uomo di circa 40 anni per 70 chili di peso. A scoprire l'origine del male di vivere delle lavoratrici d'estate sono stati i ricercatori dell'Università di Maastricht che hanno coinvolto un buon numero di donne applicando loro dei sensori in grado di misurare metabolismo e calore corporeo. Si è scoperto che il metabolismo di una donna rispetto a quello di un uomo è ridotto di circa il 25% e questo determina che un uomo per stare bene in maglietta a maniche corte ha bisogno di una temperatura di 21 gradi, una donna di 24 gradi. Questo succede perché la donna ha più grasso che muscoli e il grasso corporeo genera meno calore del muscolo. La vera domanda a questo punto è: in ufficio meglio una donna congelata o un uomo sudato?

Adriano Mazzarella luglio/agosto 2019 16

SEGNI DEI TEMPI