n. 7 / luglio 2019 € 6,90

NEW QUANDO INSEGNARE DIVENTA PASSIONE. PEDAGOGIA, DIDATTICA E BUONE PRATICHE CORSO DI FORMAZIONE PER COMPITI DELLE DOCENTI www.focusjunior.it/progetti-scuola www.focusjunior.it/progetti-scuola - VACANZE PER INSEGNANTI Mensile - Numero 7 Luglio 2019 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale Aut. MBPA/LO-NO/156/A.P./2018 - Periodico ROC – LO/MI - Periodico MBPA/LO-NO/156/A.P./2018 Aut. Abbonamento Postale Italiane - Spedizione in Poste S.p.A.

ESPERIENZE E IDEE PER RICARICARSI

RETE INTERNAZIONALE ASHOKA SCUOLE PROTAGONISTE DEL CAMBIAMENTO / INVALSI COME SI CORREGGONO LE PROVE / DIDATTICA VISITA ALLA SCUOLA PUBBLICA MONTESSORI DI MILANO / SERVICE LEARNING DOVE GLI ALUNNI FANNO VOLONTARIATO / RICREAZIONE GESTIRE LA PAUSA XXXXXXXXXXXXX

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2 umit, sundi uMt lab ipsus, sunto que autatiusam A rent iduntia spernat ionsequis et que proreperciis corest eum am qui odigenet ut doluptatem. Veles que odita dolore volor sitatem nis solum iusa voluptae rerum explibus aut moloreus ene peritistem ulpa id qui coreicid molor sincium, ipsum, solor rerci od moditatem non repellor acea con ratur atur andae rem et eumque consequibus aborera turepedi corrovit lam volupta si doluptatur, voluptur, con evelese rsperro denime rempersperum repudis et la si ut od magnistiis volo dolorro que in es vel moloria ndiciligni utemolu ptasped et faccusdae nonsequ ibusam rem rem utaquae. Et ut laut enietur apit, quatur autecta vni.

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Titolino titolino Deolum iusa voluptae rerum explibus aut moloreus ene peritistem ulpa id qui coreicid molor sincium, ipsum, solor rerci od modit enietur apit, quatur autecta viduntum fugiati atenias doloriore, sit es vollaboria qui dolupta quua id qui coreicid molor sincium, ipsum, solor rerci od modit enietur apit, quatur autecta viduntum fugiati atenias doloriore, sit es vollaboria qui dolupta quuntem posapicae peria nullandignat es perciis dolo cus et quo exerit facerna tquiam qui volupta erionsntem posapicae peria nullandignat es perciis dolo cus et quo exerit facerna tquiam qui volupta erionserita volest utem. Nemoluptatus aborumq uuntem aliqui dolorec tatur. ❚

3 NUOVE IDEE

COME FUNZIONA IL GIOCO DELL'ACCOGLIENZA Ogni bambino di prima avrà una parola “in regalo”, che lo accompagnerà nei cinque anni di scuola. di Alex Corlazzoli

l gioco dell’accoglienza è dedicato ai bambini che personali interessi e ai suggerimenti degli insegnanti, I iniziano la primaria. Per loro l’ultimo giorno della della sua famiglia e di altre persone che ha incontrato. prima settimana di scuola può così diventare un giorno Alla fine del ciclo scolastico l’alunno sarà diventato un molto speciale: a ciascuno viene infatti consegnata una esperto a 360 gradi della parola assegnata in prima parola a cui dovranno dedicare tempo e studio nei elementare. «Noi dedichiamo un’ora alla settimana al cinque anni, in un’ottica multidisciplinare. progetto Lid» spiega la maestra Loretta Ferrari della Il gioco è stato messo a punto dal filosofo scuola di Formigine. «I bambini ogni volta non vedono dell’educazione Kieran Egan (il progetto si chiama l’ora di comunicarci quello che hanno scoperto di Learning in Depth-Lid, studiare in profondità), per nuovo. E i risultati si vedono già alla fine del primo superare un problema comune nelle scuole e cioè anno». che gli alunni apprendono molti argomenti in modo superficiale e settoriale. Federico Corni, che segue il progetto fin In Italia la sperimentazione è iniziata nel primo circolo dall’inizio, conclude: «Abbiamo osservato come di Formigine (Modena), poi è stata avviata a Bolzano, il progetto Lid fornisce un modo di cooperare grazie al professore di didattica e storia della fisica nell’apprendimento tra studenti grandi e piccoli; inoltre Federico Corni, responsabile del progetto in Italia. trasforma la scuola in un “centro di competenza” o “centro di conoscenza” su diversi argomenti. È utile per Pronti? Si parte gli studenti perché attiva l’immaginazione e le emozioni Ogni bambino durante una cerimonia, alla presenza nell’apprendere; costruisce fiducia in se stessi e delle autorità della scuola e delle famiglie, sceglie orgoglio rispetto al proprio sapere e sviluppa casualmente una parola tra quelle individuate dagli competenza a livello di capacità organizzativa e di insegnanti. Ad esempio, Sara ha scelto la parola ricerca». Inoltre, Corni ha avuto modo di verificare che “mela”. Alla sua compagna preferita è capitata la parola il Lid incoraggia gli insegnanti a scoprire insieme ai “uccelli”; al suo vicino di banco la parola “aria”. Ora bambini; elimina la pressione di voti e valutazione; tocca a loro cercare, senza usare Internet, tutto ciò permette di lavorare con ragazzi entusiasti e che ha a che fare con la loro parola, coinvolgendo arricchisce il regolare insegnamento. anche la famiglia. Una settimana più tardi l’insegnante chiederà agli alunni quali sono stati i risultati della prima ricerca sul tema e quali suggerimenti sono arrivati dai Shutterstock genitori. Anche l’insegnante darà i suoi consigli. Per esempio, se la parola è “mela” la maestra potrebbe consigliare all’alunno di verificare la varietà di mele che può trovare al supermercato della zona e di cercare di capire quante varietà esistono al mondo. L’insegnante potrebbe suggerire un secondo campo di indagine e cioè se sono state scritte storie e poesie sulle mele. Così l’alunno scoprirà Guglielmo Tell, Johnny Appleseed, Isaac Newton, eccetera. Anno dopo anno la ricerca dell’alunno andrà in più direzioni, in base ai suoi UNA LISTA DI PAROLE

Treni e Mele Ragni Polvere Ruota Fiumi Molluschi ferrovie

Circo Edifici sacri Abitazioni Acqua Fiumi Luna Cammelli

Misurazione Misurazione Falene Denti Funghi Attrezzi Tè del tempo dello spazio Piante Navi Erba Alberi Balene Gatti Cavalli da fiore Sistemi di Scarafaggi Insetti Formiche Mappe Legno Vestiario scrittura

Bandiere e Vulcani Riso Denaro Navigazione Stagni Spezie stemmi Abbigliamento Uccelli Radici edibili Aria Giochi Giungle Foglie speciale Sistema Cucina Seta Vermi Scimmie Scimmiette Montagne solare Giochi Teatro Isole Esploratori Mulini Castelli Libro olimpici Sistemi Ponti Semi Pecore Bestiame Gomma Luce di conto Storie Rovine Zoccoli e Filatura Agricoltura Gioielli Api di fantasia antiche zampe tessile Il mondo Corallo Nuvole Elettricità Deserti Alghe Olio sottomarino

Strumenti di Numeri Emozioni Pesci Grano Mani e piedi Tempeste calcolo Spazi Pietra Danza Pirati Inventori Vetro Umorismo sottoterra Trasporto Carta Coloranti Lana Pozzi Tunnel Cotone su acqua

Vernici e Maree Acciaio Pelle Astronavi Sottomarini Ferro loro usi Sistemi Ere glaciali Caffè Tipografia Capre Oro Tundra di posta

Conservazione Energia Dighe Orologi Ossa Carbone Bussola del cibo Sostanze Strumenti Canali Velivoli Tappeti Cereali Irrigazione chimiche musicali Artide e Rane e rospi Parassiti Colore Vestiti Microbi Stampa Antartide CHI È IL FILOSOFO DELL’EDUCAZIONE KIERAN EGAN

Kieran Egan è nato a Clonmel in Irlanda nel 1942. È cresciuto e ha studiato in Inghilterra laureandosi in materie umanistiche nel 1966 all’università di Londra. Ha lavorato per anni come ricercatore all’Istituto di Studi Comparativi di Kingston upon Thames e succesivamente si è trasferito negli Stati Uniti per frequentare un dottorato di ricerca in filosofia dell’educazione presso l’università di Stanford. Nello stesso periodo ha lavorato come consulente all’IBM. Nel 1972 ha completato il suo dottorato alla Cornell University. Il suo primo impiego è stato alla Simon Fraser University nella Columbia Britannica, dove è rimasto fino alla pensione. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in più di 10 lingue sia europee sia asiatiche. In Italia il suo libro La comprensione multipla è edito da Erickson. Ha ideato il metodo Lid, cioè Learning in Depth che significa imparare in profondità.

Alla base del pensiero di Kieran Egan c’è un’idea di educazione e di insegnamento che mette al primo posto l'immaginazione come facoltà prioritaria della mente di costruire la conoscenza. Passeggiare tra natura e storia, esplorare antiche collezioni in serre modernissime lungo un percorso affascinante che racconta l’importanza della natura per l’Umanità. Oltre alla visita, la classe potrà partecipare a uno dei dieci laboratori didattici proposti: si va dalla scoperta dei colori alle piante medicinali, dal Dna dei vegetali alla plastica che non inquina. Necessaria la prenotazione. Info: www.ortobotanicopd.it

7 SALA INSEGNANTI

CAPIRE LE Un riassunto delle notizie scientifiche del METAFORE Come fa il cervello a comprende- mese relative al mondo della scuola, re le metafore? Alcuni studi han- no già suggerito che questa ca- dell’apprendimento e dell’educazione. pacità affonda le radici in espe- rienze sensoriali. Ad esempio, la di Valentina Murelli frase “è una persona dolce” atti- va l’area cerebrale associata al gusto. Il gruppo di ricerca della neuroscienziata Vicky Lai, dell’u- CAMBIAMENTO CLIMATICO: niversità dell’Arizona, ha sottopo- I BAMBINI INSEGNANO sto a elettroencefalogramma al- cuni volontari mentre leggevano Quando si dice che per cambia- varie lezioni e attività sul cam- le frasi “la Chiesa ha piegato le re il mondo bisogna partire dai biamento climatico, altri in un regole”e “la Chiesa ha alterato le bambini! I risultati di uno studio programma tradizionale. Dopo regole”. Come riferito su Brain pubblicato su Nature Climate due anni di sperimentazione, i Research, si è visto che l’uso del Change mostrano che l’educa- ragazzini del primo gruppo sono verbo d’azione (piegare) ha evo- zione sul cambiamento climati- risultati più sensibili alla que- cato la stessa risposta in tempi

co può influenzare non solo la stione e lo stesso è accaduto ai 123RF più rapidi, rispetto all’uso del visione di bambini e ragazzi, ma loro genitori. I risultati più ecla- ALGEBRA, NON È verbo astratto (alterare). ❚ anche quella dei loro genitori. Lo tanti hanno rigurdato i papà e i MAI TROPPO studio, condotto negli Stati Uni- genitori politicamente più con- PRESTO ti, ha coinvolto oltre 200 famiglie servatori; inoltre, le femmine si con figli tra i 10 e i 14 anni: al- sono rivelate più efficaci dei Si può cominciare a proporre cuni inseriti in un programma maschi nel far cambiare idea l’aritmetica in una prospettiva scolastico sperimentale con alle famiglie. ❚ algebrica già alla scuola prima- ria? È quello che si chiede l’am- bito di ricerca dell’early algebra e che ha ricevuto nuovi sostegni dai risultati di alcuni studi del

progetto Leap (Learning Early Getty Images/iStockphoto Algebra Progression), presenta- ti al convegno dell’American QUANTO VALE IL Educational Research Associa- GIUDIZIO DEI PROF tion. L’obiettivo è introdurre non l’algebra in sé, ma le basi del Secondo uno studio inglese pensiero algebrico. Tra gli studi pubblicato sul Journal of Child presentati, quello relativo a un Psychology and Psichiatry, curriculum triennale che preve- quando si tratta di predire nei de 18 lezioni (un’ora alla setti- primi cicli il successo scolasti- mana) di ragionamento algebri- co futuro di uno studente, le co per studenti di 8-10 anni, valutazioni individuali degli introdotti a concetti come gene- insegnanti valgono quanto gli ralizzazione, rappresentazione, esiti ottenuti in test standardiz- equivalenza. Dopo tre anni, i zati (tipo Invalsi). Da qui, gli bambini esposti al programma autori dello studio incoraggiano hanno ottenuto in test standard ad allentare l’attenzione sui test di matematica punteggi il 13% (e su una didattica concentrata più alti rispetto ai coetanei che sulle performance), almeno nei

Shutterstock / Greyboots40 non vi avevano preso parte. ❚ primi anni di scuola. ❚

8 LEGGI, CIRCOLARI, CONTRATTI... Le novità più importanti che riguardano professione e attività del personale scolastico. di Alex Corlazzoli

SCUOLA IN OSPEDALE Il ministro Marco Bussetti ha pre-

Getty Images/iStockphoto sentato il 15 maggio il nuovo Portale Nazionale per la Scuola in COLMARE IL GENDER GAP NEL ospedale e l’istruzione domicilia- RAGIONAMENTO SPAZIALE re. Si tratta di uno strumento in- Immaginate un oggetto tridi- cate sullo Psychological Bulletin, dispensabile per fornire agli inse- mensionale e adesso immagina- questo vantaggio maschile co- gnanti e alle famiglie degli alun- SICUREZZA E SALUTE te di osservarlo da diversi punti di mincerebbe a comparire nei primi ni ricoverati, in ospedale o a do- Il ministro Marco Bussetti ha fir- vista: riuscite a farlo grazie a una anni di scuola per aumentare con micilio, tutte le informazioni sul mato, insieme al capo del dipar- capacità cognitiva chiamata ro- l’età, suggerendo il coinvolgimen- servizio scolastico. «La scuola in timento della Protezione Civile An- tazione mentale, parte della più to di fattori culturali e sociali oltre ospedale e l’istruzione domicilia- gelo Borrelli e al presidente del ampia capacità di ragionamento che di eventuali influenze biolo- re sono programmi fondamentali Consiglio nazionale degli ingegne- spaziale. In media, i maschi sem- giche. Poiché il ragionamento di supporto ai ragazzi e alle fami- ri Armando Zambrano, un proto- brano riuscire meglio delle fem- spaziale può essere migliorato con glie e consentono di contrastare collo d’intesa per la diffusione tra mine in questa attività, ma il l’esercizio, gli autori invitano ge- abbandono e dispersione scola- gli studenti della cultura della vantaggio non sarebbe innato. Al nitori e insegnanti a incoraggiare stica. Garantire il diritto allo stu- sicurezza e della salute nei luoghi contrario, secondo le conclusioni sia maschi sia femmine a gio- dio e la continuità didattica per di lavoro. L’accordo, di durata di una revisione della letteratura care fin da piccoli con blocchi chi è impossibilitato a frequenta- triennale, stabilisce che questi scientifica sull’argomento pubbli- e costruzioni. ❚ re i normali percorsi d’istruzione temi vengano inseriti nel percorso è determinante» ha dichiarato il formativo a partire dalla scuola ministro. Il servizio di istruzione secondaria di primo grado. I ra- BILINGUISMO E CAPACITÀ COMUNICATIVE domiciliare può essere destinato gazzi verranno coinvolti in attività Crescere bilingue sembra offri- municazione, rispondendo in a studenti di ogni ordine e grado didattiche e incontri dedicati alla re diversi vantaggi, oltre a quel- modo più congruente rispetto ai che siano sottoposti a terapie sicurezza e alla prevenzione dei lo di padroneggiare senza trop- compagni monolingue. L’ipote- domiciliari che impediscono la rischi. Lezioni e documenti tecni- po sforzo due lingue invece di si è che ciò accada perché que- frequenza della scuola per un co-didattici verranno realizzati in una. Per esempio, lavorando con sti bimbi sono abituati dalla periodo di tempo non inferiore a collaborazione tra Miur, operatori bambini di tre e quattro anni, nascita a gestire più di frequen- trenta giorni, anche non conti- della Protezione Civile e Cni. «La alcuni monolingue, altri bilin- te situazioni comunicative com- nuativi. Nel 2017/2018 hanno missione fondamentale della gue, psicologi dello sviluppo plesse e a interagire con i dif- usufruito di questo servizio 1.306 scuola è formare cittadini respon- dell’università di Zurigo hanno ferenti stili comunicativi dei alunni, per un totale di 64.715 ore sabili. È necessario che i ragazzi scoperto che il bilinguismo genitori. ❚ di istruzione domiciliare. Tra le sue siano educati a corretti stili di sembra comportare vantaggi in molteplici funzioni, il portale per- vita sotto ogni aspetto. La salute termini di capacità comunica- metterà al Miur il monitoraggio e la sicurezza sui luoghi di lavoro tive generali. Perché una comu- dei dati e delle risorse; sarà un sono temi determinanti, su cui gli nicazione sia efficace, è impor- punto di riferimento costante per studenti devono maturare una tante che gli interlocutori capi- l’informazione di studenti, fami- consapevolezza massima, quale scano le intenzioni e le esigen- glie, scuole e ospedali e per l’ag- che sia il ruolo che andranno a ze l’uno dell’altro e, secondo giornamento dei docenti; sarà un occupare nella società di domani. quanto raccontato su Child archivio di materiali, di documen- Il Miur attribuisce un’importanza Development, i bimbi bilingue ti e delle esperienze più significa- strategica a questo accordo» sembrano adattarsi meglio alle tive. ❚ spiega il ministro. ❚

esigenze dei loro partner di co- Shutterstock

9 IL COACH

L’APPRENDIMENTO DELLE VACANZE

Primo maestro di strada in Italia. Formatore di docenti Napoli Marco Rossi-Doria

he cosa fare quando arriva il tempo dei Ccompiti per le vacanze estive? Esattamente come i compiti a casa, rischiano di andare ad appesantire il complesso intreccio di rapporti tra genitori e scuola, in cui spesso le famiglie vengono chiamate in causa o perché aiutano troppo i figli o al contrario troppo poco. Getty Images/iStockphoto Il dibattito. Con l’eterna querelle: “Se sono vacanze, siano vuote (lo dice la parola!). Date spazio modi per dare senso di apprendimento un po’ alle esperienze tipiche della pausa”. Oppure: “Meglio strutturato alla vita d’estate. Ad esempio, tenere un dare un’occasione di consolidamento invece di lasciare diario dei momenti più belli o densi di nuove esperienze; tutto alla mercé di tablet e tv”. misurare oggetti o posti speciali frequentati; calcolare Come scrivevano qualche tempo fa Enrica Ricciardi spese svolte in una giornata o in una settimana; e Giulia Tosoni in un testo che consiglio, apparso sul cucinare con la nonna e scrivere la ricetta; lavorare in piccolo sito www.ed-work.it: “A varie riprese si parla giardino e farne una piccola scheda botanica; di abolire completamente la consuetudine dei compiti raccogliere in una scatola vari oggetti, sempre scelti dai d’estate, ma, interrogati sulla loro eliminazione bambini per un qualche loro significato e poi raccontarli definitiva, genitori e docenti si dichiarano contrari e ai compagni una volta tornati a scuola, legandoli ai preferiscono invece mantenere in vita il rituale di libri e ricordi, ai “colori della memoria”, riunendo così quaderni al mare o in montagna, considerato garanzia emozione e apprendimento; fare una lista dal titolo: di serietà ed efficienza della scuola. Raramente, però, la “Che cosa ho imparato quest’estate”; scattare questione è stata analizzata e trattata come un vero e fotografie dei posti visitati, anche i più ordinari, proprio problema didattico”. scriverne la storia facendo domande in giro; osservare piante e animali e giocare a intervistarli. Poi, certo, si Oggi la didattica è parte del può anche dare un libro da leggere, dibattito pedagogico sui nuovi modi vanno bene anche i fumetti. Ci sono di apprendere grazie alla Ict Le vacanze sono infinite possibilità. Insomma, dieci (Information and communications l’occasione per un attività che nulla hanno a che fare con i technology). Ma vi è anche un imparare apprendimento compiti dei giorni ordinari a scuola. Così usando le vacanze come scena da cui resta l’eco della scuola, ma non il suo trarre apprendimento. È un prendere diverso da quello peso. E si dà il giusto rilievo al fatto che materia dalle vacanze per stimolare scolastico, ma l’apprendimento umano è ovunque e che abilità, abitudini e attenzione alle comunque efficace. in vacanza ogni bambino ridiventa tale. esperienze che si fanno lontano da Si può chiedere agli Non è alunno, vive una discontinuità con scuola, dandogli una qualche forma. la scuola. E sta in un contesto di È l’esatto opposto dell’invadere le alunni di tenere un famiglia, dove spesso ci sono anche vacanze con le cose della scuola: diario, scrivere una bambini di età diversa. quaderno, schede, libri... Così, molti ricetta o fare In questo modo ai suoi occhi ritorna maestri già oggi propongono una sorta giardinaggio. “al cospetto del mondo”, senza passare di “didattica delle vacanze”, suggerendo attraverso le parole della scuola. ❚

10 LA PSICOLOGA

LE APP NON SONO TUTTE UGUALI

Docente di psicologia dell’educazione e dello sviluppo Università di Padova Daniela Lucangeli

è una grande confusione nel discutere del potere C’ educativo o diseducativo delle app. A parere nostro, sotto un’unica etichetta, app, vengono a coesistere strumenti completamente differenti per finalità, contenuti e modalità di interazione. Le app hanno il potere di trasformare i dispositivi mobili in strumenti di Getty Images/iStockphoto apprendimento e di intrattenimento. Al giorno d’oggi molti bambini sotto gli otto anni possiedono già uno creatività, come, per esempio, la costruzione di una smartphone o un tablet. Questo può comportare un melodia o di una nuova forma. effetto di retrocessione nel momento in cui il genitore Dal punto di vista didattico-educativo, dovremmo affida al dispositivo il compito di tenere occupato il selezionare le app sulla base dell’obiettivo a cui vogliamo bambino, per esempio, in auto o al ristorante. Questi tendere: quale apprendimento si vuole potenziare nel dispositivi sono spesso utilizzati come babysitter oppure bambino. In generale, sono consigliabili quelle che hanno come ricompensa per il buon comportamento. un obiettivo specifico e che puntano allo sviluppo degli Nonostante ciò vorremmo fare un minimo di chiarezza. aspetti cognitivi come la memoria e la creatività. La prima grande distinzione è tra le varie tipologie di app. Scegliere gli strumenti adeguati non è facile ma App di libri interattivi: si possono definire istruttive questi possono aiutare ad arricchire la didattica. perché c’è un apprendimento meccanico. Per esempio, si Il tutto non è però esente da alcuni rischi educativi. dice di riconoscere o trovare un dato elemento legato a un Ecco a che cosa bisogna fare attenzione. feedback di correttezza. Sono applicazioni che combinano il testo con il suono, la narrazione con immagini animate. La sostituzione nella relazione docente-studente: il dispositivo non deve diventare l’educatore ma un mezzo App di gioco: sono quelle che chiamiamo manipolabili. utile all’insegnante per produrre un’educazione L’apprendimento è guidato ma flessibile. consapevole e facilitata. Si chiede di risolvere un problema o di costruire una risposta, legata sempre Le applicazioni per La dipendenza dal digitale è il a un feedback di correttezza. Sono vere dispositivi digitali nuovo fenomeno che si manifesta e proprie app di gioco che mirano possono essere nei giovani non guidati correttamente all’apprendimento di una specifica strumenti utili per nell’educazione all’uso di questi informazione attivando la memoria. strumenti. Da evitare il meccanismo Per esempio, mostrano o richiedono arricchire la della dipendenza dopaminergica, cioè la corrispondenza fra numeri o fra lettere didattica. quello della ricompensa, e quindi e immagini. Ma non devono associato alla gratificazione e al piacere. trasformarsi in App aperte: dette costruttive. Bisogna prestare attenzione a L’apprendimento è libero ed è legato babysitter né in una fenomeni come il cyberbullismo che unicamente alla costruzione personale. ricompensa. portano all’isolamento. Al giorno d’oggi A questa tipologia appartengono le app Attenzione anche provoca tanta preoccupazione il di musica o disegno, in cui non vi è una all’effetto isolamento. fenomeno degli Hikikomori: i giovani che risposta corretta, ma stimolano la decidono di non uscire più di casa. ❚

11 L’EDUCATORE

VACANZE ESTIVE: PALESTRA DI FELICITÀ

Medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva Università di Milano Alberto Pellai

uona la campanella dell’ultimo giorno di scuola: S in tutti i cortili delle scuole italiane si sente un enorme boato. È il grido di felicità di tutti i bambini che possono per qualche mese metter via le cartelle e godersi la bellezza della libertà. Niente più risvegli precoci, fatica sui libri: è arrivato il tempo del gioco, delle relazioni con gli amici, delle vacanze con la famiglia. Insomma, è arrivato il tempo della felicità. La gioia è l’emozione più bella e potente di cui siamo dotati. Rappresenta il motore che ci spinge verso altrimenti i ragazzi (e ancor di più le ragazze) l’incontro con l’altro, che ci dirige con passo fermo trascorrerebbero l’intero pomeriggio al telefono. verso il nostro futuro. E crescendo, è sempre la felicità che ci permetterà di alzare lo sguardo su un’altra La felicità è un’emozione che va curata e persona, vivendo le prime travolgenti e trasformanti educata nella vita dei bambini. La devono scoprire storie d’amore. La felicità è un’emozione che a volte si nella bellezza dell’incontro con l’altro, sperimentare nel sovrappone o si mescola con la sorpresa: di solito è contatto con la natura, nel confrontarsi con la bellezza sempre abbinata alla scoperta di qualcosa di bello che di un’opera d’arte, con l’armonia e la serenità di una ci accade nella vita e porta luce, energia e calore. bella musica. E gli stessi bambini devono imparare a diventare grandi disseminatori di felicità: quando li Per i bambini piccoli, la felicità massima è spingiamo a scrivere una poesia per la festa della quando mamma e papà tornano a casa dal lavoro mamma o del papà, quando li aiutiamo a preparare una e si ricongiungono con loro. Basta osservare un bimbo sorpresa per un compagno che torna a scuola dopo un che vive la scena del ritorno dei genitori, per periodo di ospedalizzazione, noi docenti stiamo allenando comprendere quanto attivante sia questa emozione: i nostri alunni a percepirsi e a essere realmente diffusori di si agita tutto, corre incontro ai genitori, buone emozioni, produttori di felicità spesso urla ad alta voce e diventa all’interno del loro contesto di vita. Oggi, rosso in faccia. Come dire che sta Oggi è più che mai questo è più che mai necessario. Perché provando qualcosa di così intenso e necessario educare i la virtualizzazione della vita e la lunga forte da non riuscire a contenerlo in ragazzi alla felicità. permanenza dei minori online li allontana alcun modo. E noi adulti, sappiamo Il mondo virtuale dal contatto con gli altri e con il mondo quanto questo ci succeda nella fase reale e li anestetizza nei confronti di dell’innamoramento, quella in cui in cui passano il emozioni belle e positive come la felicità, sperimentiamo la quintessenza della tempo li allontana rendendoli più apatici e indifferenti verso felicità. La nostra mente non pensa ad da quello reale e li gli altri e verso nuove esperienze. Ecco altro se non all’amato e noi vorremmo anestetizza nei perché il tempo delle vacanze estive deve essere sempre in sua presenza, al suo essere il più possibile speso all’aperto, cospetto. La medesima sensazione la confronti delle con gli altri, alla ricerca della bellezza e vive un preadolescente che ha incontrato emozioni positive, dell’incontro: solo così l’estate diventa una l’amico o l’amica del cuore: il tempo rendendoli apatici vera e propria palestra di vita che allena speso insieme non è mai abbastanza e e indifferenti. chi sta crescendo alla ricerca della molti adulti devono intervenire, perché felicità. ❚

12 IL TECNOLOGO

UN SOFTWARE PER DISEGNARE IN 3D

Esperto di tecnologia e innovazione scolastica Firenze Giovanni Biondi

ell’ambito del progetto di utilizzo delle Nstampanti 3D nella scuola dell’infanzia, un gruppo di tecnologi di Indire ha sviluppato un software gratuito che permette di disegnare e modellare gli oggetti in 3D. Il progetto, adatto anche alla primaria, nasce per sostenere i processi di innovazione nella scuola, molti dei quali cercano di sfruttare le disegnare con le mani). Le modalità di utilizzo sono due: opportunità offerte dalle Ict (Information and se si vuole avere uno spazio dove salvare i propri lavori communications technology) per realizzare quegli per stamparli in 3D, Indire, previa registrazione di un obiettivi che sono stati comuni ai grandi pedagogisti account utente, mette a disposizione uno spazio su come Maria Montessori, Giuseppe Lombardo Radice, cloud che resta di proprietà e di accesso esclusivo di John Dewey, Célestin Freinet, fino ad arrivare a Jean chi si registra; se invece si vuole semplicemente Piaget e Seymour Papert. Gli studi di questi ultimi provarlo, basta collegarsi in modalità anonima (in questo evidenziano come l’apprendimento sia il risultato di un caso però non si potranno salvare i lavori). Il software è processo che vede il soggetto coinvolto direttamente in attualmente utilizzato da scuole dell’infanzia e scuole attività di costruzione della conoscenza. primarie. Il connubio tablet-stampante 3D aiuta i bambini nel processo ciclico di progettazione e verifica. La Il pensiero concreto di cui parla Papert evidenzia realizzazione fisica degli oggetti, oltre a essere molto come l’appredimento si trasformi in competenza gratificante, consente ai bambini anche di vedere e quando accanto alle costruzioni mentali ci sono toccare i propri errori e imparare da questi per appunto quelle reali. Il computer, quindi, viene proposto correggere i progetti tenendo sempre conto delle tre proprio come strumento per costruire e quindi per dimensioni. Maneggiare il risultato di quanto si è imparare. Queste opportunità offerte dal digitale sono pensato, rende il processo di costruzione e verifica particolarmente importanti per i bambini piccoli che delle ipotesi, che rappresenta l’elemento qualificante del hanno bisogno di sviluppare il pensiero metodo scientifico, alla portata di concreto. Disegnare in 3D, tenendo bambini anche molto piccoli che lo conto cioè delle tre dimensioni, non è Disegnare e sperimentano come un gioco. facile per i piccoli di cinque anni, così stampare un come non è facile trovare software a progetto in 3D Il software si trova all’indirizzo: misura di bambino; per questo è stato significa passare http://3d.indire.it e può essere necessario costruire SugarCAD. Il utilizzato sia online sia in assenza di software, totalmente gratuito e da una costruzione connessione Internet. Questo software sviluppato con tecnologie web, è dotato mentale a una permette la creazione di forme di una interfaccia studiata apposta per reale. Questa geometriche, forme disegnate un utilizzo diretto da parte dei bambini. pratica sviluppa nei manualmente, forme parametriche (per oggetti non realizzabili altrimenti, come, Per accedere a SugarCAD basta bambini il pensiero per esempio, modelli di animali o collegarsi in Rete con un browser. Si concreto e li educa modelli con regole matematiche può usare un pc, anche se per i bambini al metodo complesse, come una vite) e forme piccoli è meglio uno strumento touch scientifico. definite tramite la programmazione come il tablet o una Lim (così possono a blocchi tipica del coding. ❚

13 DIDATTICA LA SCUOLA DEL CAMBIAMENTO Servono nuove competenze per diventare changemaker. Questo l’obiettivo della rete Ashoka di cui fanno parte 11 istituti italiani, sei appena selezionati.

di Barbara Leonardi

e vuoi cambiare il mondo, devi iniziare a provarci bambini nei villaggi periferici a raggiungere la scuola: in Spresto, molto presto. Richard Branson aveva 16 anni quattro anni è riuscita a raccogliere abbastanza fondi per quando ebbe l’idea di vendere spazi pubblicitari per dischi acquistare uno scuolabus. Ora, a 29 anni, Toumi è alla musicali sul retro della rivista per studenti che gestiva da guida di Acacias for All, un movimento che mira a una cabina telefonica. Mentre era al liceo, Mark contrastare la desertificazione nella Tunisia rurale. Zuckerberg ha costruito un software che permetteva «Quando inizi da giovanissimo, impari da subito come di collegare i computer di casa sua a quelli della clinica collaborare con gli altri per risolvere problemi» ha detto odontoiatrica del padre. Bill Gates a scuola si era inventato Toumi. «Quelli che pensano che i propri figli possano avere un programma per gestire la distribuzione degli studenti successo solo se diventano avvocati o medici, hanno nei corsi in modo da essere piazzato nelle classi con le torto. I loro figli si troveranno fuori dai giochi». È partendo ragazze carine. E una delle imprenditrici sociali selezionate da queste considerazioni che Ashoka ha avviato da da Ashoka, la franco-tunisina Sarah Toumi, aveva solo 11 qualche anno un programma mirato a diffondere un nuovo anni quando ha avviato la sua prima impresa per aiutare i modello di educazione: un’educazione changemaker, che

14 LA STORIA DI ASHOKA: DALLE IMPRESE SOCIALI ALL’EDUCAZIONE E DIDATTICA

Ashoka è la più grande rete al possano contribuire a rende- mondo di imprenditori sociali. re la loro idea un modello Bill Drayton, figlio di un’immi- replicabile e adattabile. Di- grata australiana e di un esplo- ciotto di questi Ashoka Fel- ratore americano, l’ha fondata lows sono italiani. nel 1980, convinto che non ci Ashoka è una parola sanscri- sia forza più potente per cam- ta che significa “assenza biare il mondo di un imprendi- attiva di dolore”. L’associa- tore sociale: una persona moti- zione si ispira anche all’im- vata da un’idea innovativa che peratore indiano Ashoka, che può aiutare a risolvere alla radice un problema nel III secolo a.C. rinunciò alla violenza e diven- sociale. Per dirla con le sue parole: «Gli impren- ne uno dei leader più tolleranti, visionari e crea- ditori sociali non si accontentano di regalare un tivi della storia, trasformando soprattutto lo pesce e neppure di insegnare a pescarlo. Non sviluppo economico e il benessere sociale. Nel hanno pace finché non hanno rivoluzionato l’in- 2005 Ashoka si concentra sul progetto “Everyone tera industria della pesca». Cominciando in India, a Changemaker”, ovvero l’idea che per migliora- dal 1981 Ashoka ha iniziato a identificare e so- re il nostro mondo dobbiamo dare a tutti l’oppor- stenere gli imprenditori sociali che presentano tunità di divenire attori del cambiamento in idee innovative per una profonda trasformazione prima persona. Ashoka è convinta che stiamo sociale. vivendo un momento storico in cui chiunque può A oggi Ashoka opera in 89 Paesi in tutti i conti- fare la differenza e iniziare processi trasforma- nenti e ha selezionato più di 3.000 imprenditori tivi; che tutti noi abbiamo bisogno di diventare che sono diventati Ashoka Fellows: coloro che changemaker per prosperare, facendo nostre le hanno già trovato una soluzione vengono aiuta- qualità che definiscono un imprenditore sociale. ti a mettersi in rete, circondati da alleati che Puntando soprattutto sui giovani. ❚

Il valore dell’efficienza, raggiunta con la ripetizione, su cui si basano i sistemi d’istruzione tradizionali,

Getty Images è diventato obsoleto. possa aiutare i giovani a essere protagonisti del ripetizione richiedeva». In oltre 30 Paesi Ashoka ha cambiamento, gestirlo e indirizzarlo verso il bene comune. selezionato una rete di 350 Scuole Changemaker: istituti Secondo il fondatore di Ashoka, il mondo in cui viviamo dove gli studenti apprendono nuove competenze in grado oggi non sarà quello in cui si troveranno ad abitare e di addestrarli a diventare protagonisti del cambiamento lavorare i nostri figli e i nostri studenti. Bisogna prepararli, sociale. Competenze come l’empatia, la capacità degli fornire loro nuove competenze che non erano neppure individui di risolvere conflitti, collaborare, mediare tra immaginate nel sistema educativo tradizionale. «In passato interessi, ascoltare e prendere decisioni dove non esistono il valore nasceva dall’efficienza raggiunta nella ripetizione» regole o precedenti. L’auto-imprenditorialità, cioè la sostiene Bill Drayton. «Ora invece il valore risiede nel capacità di formare e guidare una squadra e avere un contribuire e adattarsi al cambiamento. In un mondo in impatto sulla realtà che circonda il singolo. La leadership continua evoluzione bisogna essere changemaker per condivisa e la creatività. L’idea è quella di suscitare un giocare un ruolo. Tuttavia, questo richiede abilità sofisticate movimento globale sull’educazione innovativa che dal che sono all’opposto di quelle che il mondo della basso porti all’emersione di un nuovo paradigma didattico.

15 Nel 2015 questa idea è sbarcata anche in Italia. Ashoka ha PARMA (EMILIA-ROMAGNA) mappato la rete scolastica nazionale grazie anche alla collaborazione con alcuni partner importanti come Indire, LA SCUOLA APPARTIENE la Fondazione San Zeno, la Fondazione Pittini, le Università AGLI ALUNNI degli Studi di Milano e Milano-Bicocca, la Fondazione Agnelli. Un sistema di segnalazioni a catena basato su Istituto comprensivo “Jacopo San Vitale”, Parma. interviste a 270 istituti. Quelli pre-selezionati sono stati Scuola pubblica. Primaria e secondaria di primo grado. poi visitati di persona dai rappresentanti di Ashoka, in Numero degli studenti: 1.050. un viaggio che ha permesso di osservare come dirigenti, Il suo motto è: “Consegnare la scuola agli alunni” professori e famiglie stiano lavorando da tempo per Laboratori artigianali, eliminazione dei voti, cura e benes- cambiare la scuola dal basso. «La scuola nel nostro sere dei docenti, educazione all’empatia. In questa scuola Paese, a differenza di altri, è caratterizzata da una media promuovono il digitale come linguaggio trasversale e uti- piuttosto bassa ma con picchi di eccellenza» racconta lizzano metodi didattici attivi, volti al saper fare, alla co- Alessandro Valera, direttore di Ashoka Italia. «Un operazione e condivisione degli apprendimenti. L’istituto progresso c’è stato ma non è frutto di un piano venuto ha sostituito i voti numerici con la valutazione delle com- dall’alto. È merito soltanto di eroi ed eroine che hanno petenze nella quotidiana attività didattica e nei momenti scelto di fare la differenza. Ma il loro sforzo non basta. valutativi intermedi e finali. Incoraggiano la partecipazio- Secondo noi, l’unità minima del cambiamento è l’istituto, se ne sana, critica e costruttiva delle famiglie e valorizzano il davvero vogliamo che questo cambiamento sia sistemico. ruolo dei rappresentanti dei genitori. Nelle scelte organiz- Noi facciamo in modo che questi insegnanti e questi zative si ispirano a tre principi: costruzione e valorizzazio- dirigenti straordinari che abbiamo conosciuto non si ne di funzioni intermedie, basate su autonomia e respon- sentano soli: Ashoka non offre loro una pacca sulla spalla, sabilità; unitarietà delle strategie educative e delle pratiche ma una rete nazionale e internazionale che li aiuti e aiuti didattiche; condivisione delle maggiori scelte strategiche anche tutti gli altri a cambiare». In questo pellegrinaggio all’interno del gruppo di direzione. Consapevoli che soltan- di scuola in scuola lungo tutto lo Stivale gli emissari di to insegnanti motivati e sereni possono trasmettere moti- Ashoka non hanno rilevato differenze sostanziali tra Nord e vazione e apprendimento ai propri alunni, lavorano sulla Sud, ad esempio. Ma hanno scoperto che spesso l’essere riduzione dello stress e sul rafforzamento del ruolo e del in periferia, ai margini, invece che frenare il cambiamento, benessere dei docenti, attraverso l’ascolto e l’analisi del lo stimola. «Succede anche agli Ashoka Fellows, gli disagio, e la ricerca di soluzioni condivise. Vogliono costru- ire una scuola di alunni felici, altruisti e competenti. ❚

Sopra, un momento della premiazione a Firenze delle scuole changemaker 2019 selezionate da Ashoka.

16 MODENA (EMILIA-ROMAGNA) UN LABORATORIO PER I TALENTI

Istituto comprensivo 3, Modena. Scuola pubblica. Infanzia, primaria, secondaria di primo grado. Numero studenti: 928. Il suo motto è: “Laboratorio per i talenti”. Gli elementi innovativi di questa scuola sono soprattut- to tre: Dada (la didattica per ambienti di apprendimen- to), l’uso dei dispositivi digitali e l’apertura tutto il giorno con serate culturali rivolte all’intera cittadinanza. Gli studenti cambiano aula ogni ora, portando con sé il Sopra, insegnanti durante uno dei workshop organizzati proprio tablet. Parte della programmazione didattica è dai docenti delle scuole premiate da Ashoka. strutturata per unità indicate con il termine sceneggia- ture e per alcuni argomenti gli insegnanti collaborano imprenditori sociali nella nostra rete. Spesso hanno storie alla realizzazione di unità didattiche strutturate per di marginalità, povertà, disagio, disabilità: eppure ne hanno bienni. L’attività formativa dei docenti è continua, ampia, tratto la forza di guardare avanti in maniera radicalmente e verticale, ovvero in parte aperta anche al territorio. È nuova. Nelle scuole italiane questa caratteristica a prima una “scuola laboratorio”, con aule disciplinari e didat- vista sorprendente si conferma, ad esempio, nel fatto tica attiva, grazie alle quali gli apprendimenti sono in che gli istituti tecnici sono più innovativi dei licei, che movimento. È anche un laboratorio di idee per la didat- pure dovrebbero essere il fiore all’occhiello della nostra tica attiva, perché si ricercano gli strumenti più adegua- istruzione superiore» dice Valera. Si è arrivati così ti per coinvolgere gli studenti in una riflessione congiun- all’individuazione nel 2017 delle prime cinque scuole ta sui curricoli dell’infanzia, della primaria e della italiane inserite nel programma di Ashoka. Si tratta di: secondaria di primo grado. Infine è un “laboratorio per Istituto comprensivo “San Giorgio” di Mantova, Iiss “Ettore i talenti” perché da un lato si coltivano le competenze e Majorana” di Brindisi, Scuola-Città “Pestalozzi” di Firenze, gli stili di apprendimento degli studenti, dall’altro ogni Liceo “Attilio Bertolucci” di Parma, Collegio del Mondo docente ha il suo spazio specifico dove far convivere Unito Uwc Adriatic di Duino (Trieste). Grazie al supporto strumenti e metodologie specifiche secondo la propria di questa rete internazionale, le scuole hanno potuto vocazione culturale e di insegnamento. ❚ partecipare a meeting internazionali per raccontare la propria esperienza e hanno potuto seleziona e mette in rete i leader aiutare altre scuole italiane a del cambiamento nella scuola» lanciare programmi innovativi. L’essere in periferia non frena racconta Luca Solesin, Quest’anno, una nuova mappatura il cambiamento, anzi lo programme manager di Ashoka dell’innovazione didattica ha stimola e porta a guardare Italia. «Leader che sentono portato alla selezione di sei nuove l’ardore di andare oltre. Oltre le scuole di eccellenza nel nostro avanti in modo innovativo. limitazioni e le fatiche personali e Paese: quattro secondarie di professionali che ogni docente e secondo grado (l’Istituto tecnico dirigente scolastico affronta nella ed economico “Enrico Tosi” di Busto Arsizio, l’Istituto propria scuola. Oltre le tradizioni sterili e le restrizioni “Savoia Benincasa” di Ancona, l’Istituto “Galilei-Costa- materiali. Oltre ciò che si pensava fosse impossibile Scarambone” di Lecce e l’Istituto “Arturo Malignani” di superare. Questo movimento richiede una sana follia e la Udine) e due istituti comprensivi (“Jacopo Sanvitale Fra capacità di creare un team che si metta per il mare aperto Salimbene” di Parma e il “Comprensivo 3” di Modena). La dell’innovazione didattica. Come moderni Ulisse, i leader premiazione, a Firenze il 30 maggio scorso, che Ashoka riconosce e seleziona stanno provando è stata l’occasione per docenti, dirigenti scolastici, qualcosa di intentato, mostrano un cammino da seguire organizzazioni del terzo settore per confrontarsi sugli per la scuola italiana e dimostrano, ogni giorno, che obiettivi e le modalità dell’apprendimento. «Ashoka navigare oltre le colonne d’Ercole è possibile». ❚

17 INTERVISTA

VIAGGIARE? UN DIRITTO E UN DOVERE! Occasione di conoscenza, incontri e scoperta, il viaggio è un’esperienza formativa fondamentale.

di Alex Corlazzoli Getty Images

utti se lo ricordano per le trasmissioni televisive alla sicurezza. Molte zone non sono più agibili. Penso T Turisti per caso e Velisti per caso in onda su Rai3: allo Yemen: è forse uno dei viaggi più interessanti che Patrizio Roversi, attore teatrale e conduttore televisivo, ho fatto e ora è in una situazione terribile. Penso anche è innanzitutto un viaggiatore. Mantovano di nascita, all’Egitto, alla Libia, al Mali. Ora queste regioni sono bolognese d’adozione, ha attraversato il mondo con la destabilizzate. Il viaggio diventa quindi anche una sorta moglie, l’attrice Maurizia Giusti, più nota come Syusy di parametro per misurare la pace. Per me è stata Blady. A lui abbiamo chiesto quali sono i benefici di l’occasione per vedere da vicino molte contraddizioni e viaggiare e come trasmettere questa passione agli soprattutto un modo per instaurare relazioni». studenti. Come affronti le differenze culturali quando visiti Che valore ha per te il viaggio? un Paese straniero? «Da certi punti di vista è un diritto e da altri un dovere. «Quando devo partire per un viaggio impegnativo sono È in assoluto occasione di scambio, conoscenza e sempre un po’ in ansia. Mi preoccupo sempre. La rapporti umani. E, visto come va il mondo, mi sembra soddisfazione più bella è quando finalmente sei partito una necessità. Purtroppo questo diritto adesso è e capisci che ti stai adattando. L’adattamento a una difficile da esercitare. Ci sono molte difficoltà legate situazione diversa da casa tua è un processo che ti

18 rende felice. È un obiettivo. I viaggi riescono sempre dal mondo, a sprovincializzarsi. Come dicevo, è un a stupirti. Anche se hai studiato la situazione, quasi diritto e un dovere. Oggi siamo di fronte a una sempre le aspettative vengono ribaltate: ci sono moltiplicazione delle opportunità di viaggio, ma spesso sempre delle sorprese, ma è questo il bello. Ciò che di bassa qualità. Vedo gruppi di persone dislocate qua ti spiazza ti rende più fragile ma devi accettare di e là come pacchi. Vanno nei luoghi più banali dove le essere in quel posto. Spesso durante i viaggi sono agenzie li deportano, fanno tonnellate di selfie e poi teso, incapace di cogliere il presente. Quando riesco tornano a casa. Il turismo di massa non è la risposta. a rilassarmi è stupendo». Ci vorrebbe un turismo di qualità che non vuol dire che debba essere caro, ma magari a basso impatto Che cosa bisogna fare prima di partire? ambientale, responsabile, informato, attivo». «Secondo me, bisogna trovare la voglia e il coraggio di partire. Questo si trova se si è innescata una curiosità Come può un insegnante trasmettere alla classe vera. Partire per moda, ignorando tutto quello che ti ciò che ha appreso durante un viaggio? aspetta, non è una soluzione. Il viaggio dev’essere «Basta che porti se stesso. Se si è entusiasmato, i suoi motivato e preparato. Io tuttora non riesco a fare racconti saranno credibili e i bambini si identificheranno e valigie intelligenti. Ho girato tutta l’America del Sud e, per loro sarà come fare un’esperienza diretta. Far leggere visto che dovevo andare sul Perito Moreno, mi sono un libro da pagina 2 a pagina 10, invece, serve a poco». portato dietro per tutto il viaggio un paio di scarponi da montagna che non mi sono mai serviti. A Parigi ho Quali gite d’istruzione consiglieresti in Italia? avuto la stupidità di tenere tutti i in un portafoglio «Il nostro Paese è quello con la più alta biodiversità che mi hanno rubato. Non si impara mai del tutto. del mondo. In Italia basta fare dieci chilometri e cambia La valigia è il segnale che ti sei preparato cercando tutto. Con le famose gite scolastiche si può andare di capire dove vai. Fare i bagagli è già un’avventura». ovunque, l’importante è creare occasioni di incontro. Si può visitare un agriturismo se c’è un allevatore che ti Se fossi un maestro di scuola, che cosa faresti racconta la sua vita. Siamo pieni di monumenti e musei: per educare i bambini al viaggio? si può mettere a fuoco un quadro e poi andare a «Insegnerei per bene la geografia che invece nelle vederlo dal vivo. C’è da combattere la noia, la routine, nostre scuole è insegnata male o addirittura rimossa. la mancanza di contatto con la realtà. Da evitare La geografia non è banalmente la materia che ti l’effetto mandria. Ha senso portare in gita le racconta qual è il fiume più lungo d’Italia o la cima più scolaresche a gruppi: non serve che tutta la scuola alta. Ma comprende il paesaggio, la storia, il clima, le vada in un posto». produzioni agricole, le abitudini alimentari e altro ancora. Aprire una finestra sul mondo suscitando Qual è stato il tuo primo viaggio da bambino? curiosità anche antropologiche nei ragazzini è «In prima elementare i miei genitori organizzarono un fondamentale. E aggiungerei la lettura dei grandi viaggio in Sicilia durante le vacanze di Natale. Lì mi si romanzi di viaggio che accendono la fantasia». è aperto un mondo: venivo da Mantova, dove c’era freddo, gelo e nebbia, e mi trovavo in un luogo dove splendeva il Quanto è importante viaggiare nella formazione sole. Sono stato all’orto botanico con mia madre. Ricordo di un insegnante? i monumenti che mi hanno fatto scoprire dai Normanni fino «È essenziale. Qualunque insegnante agli arabi. In terza elementare andai a dovrebbe trasmettere una pratica di cui La geografia Pompei e mi sono messo a piangere è maestro. Chi insegna recitazione dall’emozione. Avevo studiato i romani e dovrebbe aver fatto l’attore. Chi andrebbe insegnata ora vedevo Pompei». insegna la letteratura dovrebbe averla in modo da aprire amata molto. Preparare i ragazzi al una finestra sul L'esperienza più difficile? mondo dovrebbe essere fatto da chi mondo suscitando «Quella più ambiziosa: il giro del mondo lo conosce per esperienza diretta. in barca. Non avevamo alcuna pratica, Il viaggio è tra le esperienze formative nei ragazzini abbiamo acquistato con un mutuo una fondamentali. Per fortuna, ora alle curiosità e voglia barca. È stato un viaggio per nulla scuole superiori e all’università è di conoscere semplice. La traversata atlantica è stata possibile fare esperienza all’estero. altri Paesi. la prima che facevo: ho dovuto Viaggiare aiuta a discernere le notizie combattere con il mal di mare». ❚

19 DIDATTICA

COME VENGONO CORRETTE LE PROVE DELL’INVALSI?

Roberto Ricci, responsabile dell’area prove nazionali, spiega quali sono i metodi usati dall’istituto.

di Valentina Murelli

ra le tante polemiche sull’Invalsi, alcune distinguere tra quelle cartacee somministrate alla T riguardano i metodi di correzione delle prove, in primaria e quelle al computer della secondaria. In particolare quelle delle scuole secondarie di primo e entrambi i casi poi bisogna separare le prove a risposta secondo grado, svolte al computer. Il timore è che chiusa, che rappresentano circa il 70% del totale, da anche tutta la correzione sia affidata esclusivamente quelle a risposta aperta». a un algoritmo e che questo snaturi il processo di valutazione delle prove e, soprattutto, degli studenti. A, b o c? Corregge sempre il computer Ma è davvero così? Davvero non c’è più il minimo Per le domande a risposta chiusa la correzione avviene spazio per l’intervento umano? Abbiamo chiesto a sempre in modo automatico e centralizzato, con una Roberto Ricci, responsabile dell’area prove nazionali minima differenza operativa. «Alla primaria, dove le Invalsi, di aiutarci a chiarire come funziona la fase prove sono svolte su carta, le risposte di ogni alunno di correzione delle prove. «Per prima cosa bisogna devono prima essere riportate dai docenti in un

20 apposito ambiente web o in una se per una prova di matematica relativa al teorema di maschera Excel, che viene poi Pitagora si prevede la risposta 4, la griglia conterrà trasmessa via email agli uffici Invalsi» anche la variante radice quadrata di 16. «Le risposte spiega Ricci. «Alla secondaria, invece, le accettabili sono proposte sulla base di quanto emerge risposte sono acquisite in via immediata dai pre-test che coinvolgono migliaia di alunni prima e definitiva dal sistema informatico che ogni domanda entri a far parte delle batterie Invalsi non appena lo studente clicca Invalsi» precisa Ricci. sulla dicitura fine prova». In caso di risposte dubbie non contemplate dalla Nel caso della primaria, la fase di griglia, gli insegnanti possono rivolgersi a uno trascrizione comporta l’inevitabile rischio specifico servizio di assistenza dell’Invalsi. di introdurre qualche errore: in genere involontario, ma talvolta anche Tecnologia più contributo umano: volontario. Una possibilità che non la via della secondaria spaventa Ricci: «Abbiamo strumenti Nel caso delle domande aperte svolte al computer, statistici per stimare il tasso di errore come accade nella secondaria di primo e secondo introdotto, in ogni caso solitamente grado, effettivamente cambia tutto perché anche modesto. queste risposte, come quelle chiuse, sono trasmesse È ovvio, tuttavia, che l’automatizzazione in automatico all’Invalsi e valutate in prima battuta da completa riduce questo rischio». un sistema informatico. Ed è proprio questo l’obiettivo principale della polemica. Ma attenzione: le cose sono Domande aperte: più complesse di come potrebbero apparire. come si fa alla primaria «Anzitutto stiamo parlando di un sistema di La correzione delle domande aperte intelligenza artificiale, tecnicamente machine learning, svolte su carta è affidata ai docenti con algoritmi che permettono alla macchina stessa di dei singoli istituti, che tuttavia non la apprendere, cioè di migliorare risposta dopo risposta eseguono a propria discrezione, ma il proprio processo di correzione» precisa Ricci. «In affidandosi ad apposite griglie secondo luogo, è un sistema che ha un meccanismo pubblicate dall’Invalsi al termine delle implicito di controllo, poiché utilizza due modalità prove e contenenti non solo le risposte indipendenti di correzione automatica, basate su due inequivocabilmente corrette, ma anche algoritmi diversi. E, infine, non è vero che si ferma un ampio insieme di risposte tutto qui, perché il lavoro della macchina è affiancato accettabili. «Bisogna partire dal da quello di un tavolo di correttori esperti». Circa il presupposto che l’obiettivo delle prove 60-70% delle risposte aperte viene trattato in modo standardizzate è quello di verificare se automatizzato perché la macchina riconosce in modo lo studente ha inteso l’intenzione della affidabile la risposta: il restante 30% finisce invece sui domanda e ha risposto in modo tavoli dei correttori. congruente, anche se inatteso» spiega «Ce ne sono diversi, a seconda di ordine e grado delle Ricci. scuole e delle discipline oggetto di valutazione, ma Getty Images/iStockphoto «Per esempio, in una ognuno è composto da una ventina prova di tra docenti, ricercatori Invalsi ed comprensione del testo, quello che L’obiettivo delle prove esperti della disciplina». Di fronte ai importa è verificare che l’alunno casi dubbi i correttori si confrontano abbia compreso quanto ha letto, è quello di verificare per arrivare a una decisione che poi indipendentemente dal fatto che se lo studente ha inteso ripropongono in modo uniforme nella risposta abbia infilato un l’intenzione della ogni volta che si ripresenta lo errore di ortografia che quindi non domanda. Ad esempio, stesso dubbio: «A garanzia di una viene considerato». Ecco perché se maggiore attendibilità dei dati, si prevede che la risposta a una l’errore di ortografia nel meno soggetti all’inevitabile certa domanda debba contenere la test sulla comprensione eterogeneità dei comportamenti che parola casa, nella griglia di di lettura non viene si verifica quando c’è di mezzo la correzione potrebbe esserci anche considerato. correzione da parte di migliaia di la variante casa. Allo stesso modo, docenti» conclude Roberto Ricci. ❚

21 DOSSIER

COMPITI DELLE VACANZE ... PER GLI INSEGNANTI Getty Images/Hero Images Getty Images/Hero

Suonata l’ultima campanella, potete dedicarvi a voi stessi, ricaricare corpo e mente, tornare in classe con nuove idee.

estate è il periodo giusto per ricaricarsi con come insegnante? Abbiamo chiesto consigli, idee ed L’ nuovi e preziosi stimoli, arricchire il proprio esperienze alla psicologa Anna Oliverio Ferraris, al bagaglio culturale e tornare in aula a settembre pedagogista Daniele Novara, all’ex astronauta, ora più forti ed efficaci con gli alunni in classe, con i divulgatore scientifico Umberto Guidoni, e al colleghi e con il dirigente scolastico, con le famiglie. matematico Piergiorgio Odifreddi. Speriamo che Quali sono gli argomenti che vorreste/potreste possano offrirvi spunti utili, a cui magari non avreste approfondire per la vostra crescita personale e pensato da soli. Ma innanzitutto, buone vacanze! ❚

22 OLIVERIO FERRARIS: A CONTATTO CON LA NATURA

Insegnare il rispetto Anna Oliverio Ferraris è autrice di dell’ambiente: un tema diversi saggi e articoli scientifici sui fondamentale per il futuro. temi dell’educazione, della scuola e COMPITI DELLE VACANZE della formazione. di Federica Baroni da parte dell’insegnante, è però sicologia, didattica attiva e molto remunerativa in termini di ... PER GLI INSEGNANTI P ambiente: sono queste le tre risultati e di soddisfazione parole chiave su cui focalizzarsi personale. Si può prendere durante le vacanze secondo Anna esempio dalle scuole del Nord Oliverio Ferraris, psicologa e Europa, ma non solo. In libreria docente di psicologia dello vi sono molti testi per aprirsi a sviluppo all’università La Sapienza questa prospettiva. Da Maria di Roma. Montessori a Mario Lodi, al «Puntate sulla didattica canadese Daniel Favre, ma anche i Partiamo dalla psicologia. libri più recenti che parlano del Perché è importante per un partecipativa: laboratori, metodo danese o olandese, in cui docente? uscite, lavori di gruppo. si promuove l’empatia, la vita «Bisogna dire che la preparazione Richiede pianificazione all’aria aperta e il rapporto con la psicologica dovrebbe essere un ma dà ottimi risultati». natura». requisito fondamentale per A proposito di natura: l’ultima insegnare, ma purtroppo non tutti i parola chiave è ambiente... docenti hanno incontrato questa materia nel loro «Sì, perché il clima e l’ambiente sono i temi del futuro. percorso di studio. Ed è quindi importante che colmino Quello di cui i nostri ragazzi dovranno occuparsi questa lacuna. Infatti, gli “utenti” di maestri e professori maggiormente. L’estate può essere l’occasione per sono bambini e ragazzi in età evolutiva, ognuno con recuperare il fondamentale rapporto con la natura: caratteristiche differenti a seconda della fase di sviluppo dunque fare gite nei boschi, in montagna o al mare. che sta attraversando e della personalità individuale. Lo E poi trasmettere queste esperienze alla classe, studio della psicologia aiuta a comprendere questi tratti, insegnando ai bambini ad amare l’ambiente, senza il perché di certi comportamenti e anche le dinamiche infondere loro eccessive preoccupazioni, ma educandoli emotive che si creano all’interno del gruppo classe, sia al rispetto e ai comportamenti corretti per non tra alunni sia nei confronti dell’insegnante». danneggiare il pianeta». ❚ Quali strumenti di approfondimento consiglia? «Per un primo approccio a questa materia potrebbero andare bene i libri di testo pensati per i licei di scienze umane, come, per esempio, il manuale Psyché, Zanichelli, (di cui è autrice ndr)». Per quanto riguarda la didattica, come aggiornarsi? «Consiglio di dedicare tempo a visite a musei o luoghi storici, non soltanto come arricchimento personale, ma anche come attività da proporre alla classe per il prossimo anno scolastico. È infatti fondamentale virare verso una didattica attiva: uscire dall’aula, fare esperienze, laboratori, lavori in gruppo. Una didattica Getty Images partecipativa richiede pianificazione, Il consiglio di Anna Oliverio Ferraris è di fare esperienze nella natura: passeggiate e trekking in montagna o nei boschi. immaginazione e impegno

23 Getty Images/iStockphoto

NOVARA: VISITATE LUOGHI CHE VI POSSONO ISPIRARE

Il pedagogista consiglia di coltivare il sapere, il piacere della sorpresa e della scoperta.

di Alex Corlazzoli

arà perché è sempre in viaggio verso qualche genitori che poi ha portato in altre città italiane come S città italiana dove tiene scuole per i genitori da Milano, Cagliari, Roma, Brescia, Bergamo e Rovigo. decenni, ma per Daniele Novara, pedagogista e scrittore, ogni buon insegnante dovrebbe saper Quali mete consiglia agli insegnanti mettersi in cammino soprattutto durante i mesi estivi, durante le vacanze? che sono una vera e propria opportunità. Allievo di «Io andrei alla casa di Anne Frank ad Amsterdam Danilo Dolci, Novara si è laureato nel 1981 presso perché è un luogo importante. Con la memoria ci l’università statale di Milano con una tesi sul mutuo giochiamo il nostro futuro. Ricordiamoci che Anne insegnamento. Nel 1989 ha fondato il Centro Frank era una ragazza che faceva una vita normale psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti come una bambina di oggi. Magari non era sui a Piacenza e nel 2010 ha attivato la prima scuola social network, ma i suoi bisogni erano quelli di una

24 qualunque tredicenne che «Gli insegnanti sono improvvisamente si è trovata in una situazione più grande di lei. prima di tutto donne e Bisogna sempre vigilare, non uomini di cultura. In banalizzare mai le forme di odio estate dovrebbero e di razzismo. Ogni insegnante ricavarsi un po’ di poi dovrebbe andare in pellegrinaggio il museo di Maria tempo per viaggi, visite Montessori a Gonzaga a mostre e musei». (Mantova): Montessori è stata la nostra più grande pedagogista, professionale e una settimana di ha segnato la storia mondiale viaggi per la formazione dell’educazione. professionale. Un insegnante Infine, suggerisco di recarsi a deve fare viaggi all’estero, di Barbiana (comune di Vicchio, conoscenza, per andare a Firenze) sui passi di don Lorenzo vedere una mostra, o una Milani e a Drizzona, in provincia casa-museo di scrittori o artisti. di Cremona, alla Casa delle arti L’insegnante non deve mai e del gioco per comprendere dimenticarsi che è un uomo di meglio il messaggio del maestro Daniele Novara è autore di diversi libri cultura. Io non lo vedo il maestro Mario Lodi». sull’educazione dei bambini, sulla scuola spaparanzato sotto e sulla gestione dei conflitti. Libri e film adatti per l’estate l’ombrellone». degli insegnanti? E allora diamo i compiti delle «Un libro da leggere è Educare al comprendere di vacanze anche ai docenti: che cosa Howard Gardner (Feltrinelli), che riscatta la scuola dovrebbero impegnarsi a imparare questa come luogo di apprendimento e restituisce l’idea estate per poi poterlo trasmettere ai loro che gli alunni sono diversi anche dal punto di vista alunni? delle intelligenze. La scuola dev’essere un luogo di «L’insegnante deve avere la mente flessibile, aperta, esaltazione delle intelligenze, non di mortificazione. dev’essere una persona che deve imparare a non Per i film consiglierei Il ragazzo selvaggio di dare risposte esatte ma a sviluppare il gusto della François Truffaut, che ritengo un grande capolavoro, domanda maieutica, il piacere di cercare l’inedito, Billy Elliot di Stephen Daldry e Sorelle mai di Marco il gusto dell’imprevisto e di scoprire qualcosa che Bellocchio». sorprende. Io vorrei che ogni docente avesse Altre esperienze che lei consiglierebbe di fare? durante l’estate almeno dieci esperienze «Renderei obbligatorie una settimana di formazione sorprendenti». ❚ Shutterstock / Dennis van de Water de van Shutterstock / Dennis Sopra, una sala del museo Montessori-MEMO a Sopra, la casa di Anne Frank ad Amsterdam da visitare Gonzaga, in provincia di Mantova. perché è un luogo della memoria.

25 GUIDONI: GUARDATE CHE LUNA!

L’ex astronauta consiglia di disconnettersi, riscoprire il silenzio e farsi trascinare dall’anniversario dell’allunaggio per riscoprire la scienza e la tecnologia. di Barbara Leonardi

orse perché, visto dallo spazio, il nostro dapprima lavorato come ricercatore per l’Enea e il F pianeta gli è apparso finalmente in quiete, Cnr per poi dedicarsi alla progettazione del Tethered Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a Satellite System (TSS). Selezionato nel 1990 entrare nella Stazione Spaziale Internazionale, dall’Agenzia spaziale italiana e dalla NASA, è stato consiglia soprattutto una cosa: il silenzio. «Il miglior due volte nello spazio: nel 1996, a bordo della modo per ricaricarsi è forse quello di disconnettersi navetta Columbia, ha completato 252 orbite attorno dal mondo di Internet e dei social per riscoprire i alla Terra, percorrendo dieci milioni di chilometri. ritmi di vita pre-digitali, senza Google, email e Nel 2001, a bordo dello shuttle Endeavour, ha Twitter» raccomanda l’astronauta nato a Roma. partecipato a uno dei voli di assemblaggio della Laureato in fisica all’università La Sapienza, ha Stazione Spaziale. Oggi si occupa di divulgazione

26 «Genetica, intelligenza artificiale, Webphoto energia e nanotecnologie: sono alcuni temi da approfondire per preparare le menti di domani».

eventi culturali anche a carattere scientifico. Sono interessanti quelli tenuti da esperti che lavorano nei settori più avanzati, dove si affrontano le grandi sfide del secondo millennio. Particolarmente Umberto Guidoni oggi svolge stimolanti sono i casi in cui le nuove frontiere della attività di divulgazione scienza si intersecano con l’organizzazione stessa scientifica, anche per ragazzi. delle società del futuro: penso alla genetica, all’intelligenza artificiale e ai temi legati alle nanotecnologie e all’energia. Interessantissimi per scientifica. «L’Italia è ricca chi, come gli insegnanti, deve preparare le menti di di borghi medioevali e domani». realtà contadine dove si Secondo lei, quali temi dovrebbero cercare di possono rivivere atmosfere approfondire per poi poterne parlare in classe ormai dimenticate» spiega ai loro alunni? Guidoni. «Si può passare «Le mobilitazioni di questi mesi hanno mostrato una settimana senza like e come il tema dei cambiamenti climatici sia senza Facebook per particolarmente sentito tra i giovani. Era ora! Perché riscoprire le piccole gioie saranno loro che abiteranno questo pianeta quando di un tramonto, di una gli effetti del riscaldamento globale diventeranno più passeggiata fra i boschi o drammatici. Affrontare questi temi, con realismo ma semplicemente di un’ora di senza allarmismi, può aiutare le nuove generazioni a puro ozio passata ad immaginare stili di vita più sostenibili che possano ammirare il panorama». mitigare l’impatto sul pianeta e permettano di convivere con le trasformazioni climatiche già Quali luoghi dovrebbero avvenute». ❚ visitare, secondo lei, gli insegnanti durante le vacanze per trarre ispirazione per l’insegnamento? Quali libri dovrebbero leggere e quali film dovrebbero guardare? «Per i luoghi c’è l’imbarazzo della scelta ma credo che le piccole comunità possano essere di ispirazione. Questo è l’anno della Luna, in cui si celebrano i 50 anni del primo sbarco sulla superficie del nostro satellite. Ci sono tantissimi libri che ripercorrono quelle storiche imprese e alcuni sono stati scritti proprio dagli uomini che hanno camminato sulla Luna. Per i film, so di essere di parte ma consiglierei un bel film di fantascienza, magari senza troppi effetti speciali…». Getty Images/iStockphoto Quali sono le esperienze da non perdere per Gli insegnanti devono avvicinarsi alle nuove un maestro o un professore? frontiere della scienza perché si intersecano con quella che sarà l’organizzazione della vita del futuro. «Nei luoghi di vacanza sono sempre più frequenti

27 Shutterstock / Vladimir Korostyshevskiy 28 L e dal2003èpresidente identificato come anticlericale tempo Odifreddi èstato Nelsocialista libertario. Chomsky, linguistaefilosofo democratico, ediNoam intellettuale socialista Russell, matematicoe all’insegnamento diBertrand si ispiraliberamente università all’estero. Odifreddi esperienze indiverse dove hainsegnatologicadal1983al2007ed vita daprofessore ordinario all’universitàdiTorino saggista eaccademicoitaliano,haallespalleuna Piergiorgio Odifreddi, matematico,logico, a scuola laconoscebene einumeripure. di AlexCorlazzoli nuove didattiche. elostudiodi lapatriadi Archimede, un viaggio aSiracusa, Ilmatematico consiglia MATEMATICA DELLA IL BELLO ODIFREDDI: europea dellacultura. Una vista panoramica diMatera, capitale

Maurizio Camagna fatto ilsuotempo,èormaisuperato.Adesempio, quello cheavvieneoggi.L’insegnamento frontale ha moderno perinsegnare lamatematicarispettoa « portare inclasseasettembre? approfondire questaestateperpoipoterlo Che cosaauspicacheuninsegnantepossa cinque mostre dedicateallamatematica». della cultura,dovefinoaottobre sonopreviste « Altre idee? di MattBrown». riguarda ifilm,pensoaL’uomo chevidel’infinito racconti biograficisumatematici.Perquanto unaseriedinumeri uno(Einaudi)diIanStewart, matematica. Cenesonoparecchi. Suggerirei I penso aqualchetestodidivulgazionedella italiano ancheseeradiculturagreca. Perilibri dimentichiamo sempre cheèstatounmatematico accattivante». insegnare inmodo nuovi modiper «Sperimentate Sarebbe benecercare dipensare a unmetodopiù Consiglierei diandare aMatera,lacapitaleeuropea

Shutterstock / Kirk Fisher sulle tabellinecheha diverso. C’èunsuovideo per insegnarlainmodo prendere ispirazione dalui di nomeMickaël Launaye giovane matematicofrancese YouTube illavoro chefaun interessante vedere su maniera piùaccattivante » insegnare lamatematica in di visioni.Èunmodoper raggiunto unmilioneemezzo spettacoli per lescuole. anche ateatro condiversi portato lamatematica Piergiorgio Odifreddi ha Archimede. Ci Siracusa doveviveva « insegnanti? consiglia agli libri efilmche Luoghi davisitare, secondo lascienza. è ilcasodelVangelo qualche polemica: spesso innescato I suoilibrihanno razionalisti. agnostici degli ateie onorario dell’Unione In Italiaandrei a

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DIDATTICA

EDUCARE ALL’AUTONOMIA E AL PENSIERO CRITICO

Visita alle scuole Montessori dell’Istituto comprensivo ‘Riccardo Massa’ di via Quarenghi a Milano: una primaria “storica” e una secondaria di primo grado sperimentale.

di Valentina Murelli

30 occorre. Infine, controlla se la scritta corrisponde a quanto riportato su una scheda plastificata con nomi e immagini degli animali: così si accorge se qualcosa non va e può correggersi da sola. Poco più in là, sempre sul pavimento, c’è Chiara, che sta facendo matematica. Ha allineato a terra una serie di sagome di cartone a forma di casetta di altezza crescente, numerate da 1 a 10, e in ciascuna colloca alcuni bastoncini con perle colorate, in combinazioni variabili purché la loro somma dia il numero della casetta. Nella casetta del 6, per esempio, mette il bastoncino con due perle accanto a quello con quattro, il bastoncino con cinque perle accanto a quello con una, oppure due bastoncini con tre perle. Un modo visivo, esperienziale e non astratto per imparare le addizioni.

Una scuola pubblica Elena e Chiara frequentano una delle due prime del plesso Montessori dell’Istituto comprensivo ‘Riccardo Massa’ di Milano – per tutti la scuola Montessori di via Quarenghi, zona Nord-Ovest – ma questa mattina non sono in aula con i compagni perché hanno scelto attività che richiedono spazi più ampi. Anche in aula non tutti fanno la stessa cosa: alcuni scrivono, altri disegnano o leggono e un

gruppo segue la maestra che presenta una nuova attività Zanzottera B. di Foto di geometria. «È difficile immaginare come funziona una classe Montessori: l’ideale sarebbe vederlo di persona ed è per questo che organizziamo giornate aperte ai genitori» commenta la maestra Anna Civati, referente del plesso, che ha aperto i battenti 50 anni fa e da alcuni anni è così richiesto da aver attivato due sezioni, alle quali si può accedere da tutta Milano per sorteggio. «Chiunque può avere l’opportunità di frequentare la scuola, una delle poche Montessori pubbliche a Milano, indipendentemente da dove risiede» dice la dirigente, Milena Piscozzo.

Il diritto all’inclusione Certo, ultimamente quello Montessori è un metodo anche di moda: «Adesso tutto si dichiara Montessori, ma ben poco lo è davvero» ammette Civati, che però riconosce a questo successo ragioni più profonde di una momentanea infatuazione collettiva. «Per cominciare, quella Montessori lena oggi ha voglia di scrivere. Si sdraia a pancia in è una scuola molto inclusiva, che accoglie senza difficoltà E giù sul pavimento del salone della scuola e mette in bambini con competenze diverse – oggi più che mai in fila accanto a sé, su un tappeto, alcuni animali di plastica: prima arriva chi sa già leggere e scrivere e chi non sa un asino, una mucca, una pecora. Poi apre l’astuccio, neanche tenere in mano una matita – e offre al suo interno prende due matite – rossa per le vocali e blu per le tutto quello che serve, permettendo di sbocciare anche a consonanti – e comincia a scrivere su un foglio il nome bambini in situazioni disagiate. In più piace l’idea di una del primo animale della fila, alternando le matite quando scuola che promuove l’autonomia – una delle parole chiave

31 del metodo – a fronte della carenza di autonomia delle nuove generazioni». La maestra cita il momento del pasto, al quale in una primaria Montessori i bambini partecipano attivamente apparecchiando e sparecchiando, servendo le porzioni, pulendo. «Sa quanti bambini non sanno versare l’acqua nel bicchiere o usare il coltello? A casa i genitori tendono a sostituirsi in tutto, ma poi apprezzano un percorso che spinge all’autonomia. Come lo apprezzano i bambini, perché fare da soli è sempre motivo di orgoglio». L’impegno e la concentrazione che mettono gli alunni di Bambini della primaria si rilassano attorno allo queste classi nelle loro attività ne sono la dimostrazione. stagno nel giardino della scuola. Bambino protagonista Per chiarire come funziona una primaria Montessori, Civati parte dai tre cardini di ogni scuola: insegnante, ambiente, bambini. Nell’approccio tradizionale l’ambiente è strutturato in modo rigido, l’insegnante, in cattedra, domina la scena e detta temi e ritmo dell’apprendimento agli alunni, che seguono talvolta un po’ passivamente. «Maria Montessori ribalta tutto. Protagonista diventa il bambino, con la sua naturale pulsione a imparare, la voglia di affacciarsi su un mondo tutto da scoprire (“Date il mondo ai bambini” diceva), le sue curiosità uniche, ma anche le diverse Un momento della ricreazione nel coloratissimo competenze di partenza e i diversi tempi di giardino della scuola primaria. apprendimento. La maestra non sta più in cattedra con il compito di travasare sapere, ma siede accanto a ogni bambino per guidarlo nel suo percorso di apprendimento, che è appunto autonomo e dettato in prima battuta dai suoi interessi. L’ambiente in tutto ciò è fondamentale: deve essere ordinato, flessibile e ricco di stimoli, rappresentati soprattutto dai cosiddetti materiali». Sono oggetti sviluppati da Montessori stessa per permettere al bambino di avvicinarsi da solo – in autonomia, appunto, e autocorreggendosi quando serve – ai vari concetti contenuti nei materiali stessi, per esempio, le aste numeriche per sviluppare l’aritmetica di base, il gioco della banca per le moltiplicazioni, le cartine a incastro per la Attività con le case delle perle per visualizzare geografia, la linea del tempo per la storia. È il singolo le combinazioni di numeri da 1 a 10. bambino a scegliere quali materiali usare, secondo i suoi interessi. «Ma non vuol dire che il bambino potrà seguire solo quelli, trascurando il resto. Sarà compito dell’insegnante trovare il modo di coinvolgerlo anche sugli altri apprendimenti» chiarisce Civati. Il vantaggio? «Il bambino acquisisce una forte motivazione intrinseca a imparare. Non significa che tutti diventano geni o non fanno più fatica, ma che in media sono più motivati a studiare e a imparare e lo fanno con passione e divertimento». Il discorso vale anche per i ragazzini della secondaria di primo grado e all’Istituto ‘Massa’ ne sono così convinti da aver dato vita già nel 2012 a un percorso Lavoro in coppia con le aste numeriche, un sperimentale di ‘media’ Montessori, ufficializzato nel 2016 materiale per lo sviluppo di concetti aritmetici. da un’autorizzazione ministeriale. «È stata la risposta

32 all’esigenza, sentita anche da molti genitori, di avere una continuità formativa sul metodo. D’altra parte da tempo nella scuola italiana si dibatte sul delicato passaggio tra primaria e secondaria di primo grado ed è indubbio che solo un forte progetto di continuità, come quello che stiamo attuando, ne garantisca l’opportuna serenità» dichiara Piscozzo. Con le due sezioni di via Quarenghi, oggi l’Istituto ‘Massa’ è capofila di un progetto di sperimentazione sulla secondaria di primo grado Montessori che coinvolge altri due istituti milanesi (‘Ilaria Alpi’ e ‘Arcadia’) e l’Istituto ‘Balilla Paganelli’ di Cinisello Un’alunna fa esercizio di scrittura, Balsamo. «Con il sostegno preziosissimo» sottolinea la accovacciata sul pavimento del salone. dirigente «dell’associazione di genitori ‘Memo’».

Percorsi interdisciplinari Le sfide da affrontare sono complesse, a partire dalla formazione degli insegnanti. Se per i docenti della primaria ci sono corsi già ben codificati dell’Opera Nazionale Montessori, principale ente formatore sul metodo in Italia, per quelli della secondaria di primo grado la situazione è meno definita. «Noi ci siamo organizzati seguendo i corsi per la primaria, prendendo contatti con altre (poche) scuole già attive e avviando una collaborazione con formatori dell’Opera stessa» spiega Antonella Binago, docente di lettere tra le promotrici della sperimentazione. Ancora un lavoro in coppia, con il cassetto degli incastri di geografia. L’altra sfida formidabile è dar vita a una didattica rivoluzionaria come quella pensata da Montessori per questa fascia d’età nella struttura rigida della scuola pubblica. «Più che una semplice scuola, Montessori aveva in mente una comunità scolastica in campagna, residenziale e autogestita, in cui i ragazzi avrebbero dovuto fare esperienze di produzione e di scambio, sostenute dagli approfondimenti delle diverse discipline». Una situazione impensabile qui e ora, anche se ogni anno la scuola di via Quarenghi cerca di riprodurla con un soggiorno in montagna di una settimana in autogestione. Il vero obiettivo è diventato centrare, se non la forma, la sostanza della proposta montessoriana, prevedendo percorsi di apprendimento interdisciplinari (“Il sapere è uno solo” sosteneva Maria Montessori) basati su autonomia e libera scelta e tali da stimolare l’acquisizione di pensiero critico. Come? «Lavorando su ambienti, orario,

Poster con Maria Montessori in stile Andy Warhol, realizzato dai bambini di prima ed esposto nel salone della primaria.

33 modalità di insegnamento» afferma Binago. Che cosa tutto ciò voglia dire lo si intuisce appena ci si affaccia sul corridoio che ospita le sezioni Montessori della secondaria di primo grado: non un semplice luogo di passaggio, ma un’estensione delle aule, con tavoli, sedie, angoli per la lettura, librerie, piante di cui prendersi cura. «L’uscita in corridoio è ambita» commenta Binago sorridendo «ma non deve essere fine a sé stessa». Davide, per esempio, è fuori aula per fare gli ultimi ritocchi al modellino di una chiusa leonardiana realizzato nell’ambito di un laboratorio che ha coinvolto tutte le classi della scuola per festeggiare i 500 anni dalla morte di Leonardo. Alessandra e Martina, invece, stanno lavorando a un cartellone sul film Yomeddine che hanno visto durante il Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina. «È per un progetto di italiano sul tema delle recensioni» spiegano. In effetti le uscite sul territorio sono frequenti: «È il concetto di pedagogia del luogo, importantissimo se si considera che l’obiettivo ultimo della scuola è l’inserimento nella società» spiega Binago, affermando che i ragazzi di via Quarenghi sono invitati a conoscere ciò che li circonda, partecipando a festival o collaborando con un centro diurno per disabili.

Banchi a isola Se dal corridoio si passa alle aule, la prima cosa che balza agli occhi è la disposizione a isole dei banchi, per consentire il lavoro cooperativo. «La dimensione del gruppo è importante perché aiuta ad acquisire Porta fiorita di un’aula della secondaria. Gli alunni competenze sociali fondamentali a questa età per stare possono anche scegliere di lavorare in corridoio. bene con se stessi e con gli altri e perché è la dimensione sempre più diffusa nel mondo del lavoro». Altro elemento caratteristico è la suddivisione dello spazio (librerie, ripiani, perfino gli spazi sui muri per i cartelloni) per ambiti disciplinari. Come si legge nel libro Scuola pubblica e approccio Montessori, che racconta appunto l’esperienza di via Quarenghi (Edizioni Junior, a cura di Elisabetta Nigris e Milena Piscozzo), l’ideale sarebbe disporre di singole aule tematiche, ma funziona anche l’organizzazione per ambiti. Unica eccezione: le aule Due alunne intente a lavorare insieme a un cartellone, che potrebbe diventare per gli atelier di manualità. un materiale d’approfondimento per i compagni. «Per Montessori» ricorda

34 Binago «la mano è strumento dell’intelligenza, così quest’anno abbiamo attivato atelier di calligrafia, acchiappasogni, trash art». All’ingresso di ciascuna aula, infine, c’è la tabella con le corvée, piccole mansioni di cui ogni alunno deve farsi carico per curare la classe (pulire la lavagna, tenere in ordine le librerie, eccetera).

Programmi di lavoro liberi Infine c’è quello che non si vede, come la modulazione dell’orario per avere il massimo possibile di giornate tematiche (alcune più umanistiche, altre più tecnologico- Un’aula della secondaria con i banchi disposti scientifiche). «E, in ogni caso, cambio dell’ora non significa a isola per favorire il lavoro cooperativo. per forza cambio di materia» chiarisce la docente. «Se si passa a italiano ma qualcuno chiede di finire un problema di matematica che gli sta dando del filo da torcere, lo si lascia fare». Quanto alla modalità didattica, tutto ruota attorno ai programmi di lavoro: «Sono tempi di lavoro libero concordati con i ragazzi, entro i quali essi, in piccoli gruppi, devono raggiungere determinati obiettivi, in genere multidisciplinari» spiega Binago. I punti fissi sono gli obiettivi (per esempio, una particolare competenza sul tema ‘Rivoluzione americana’), il tempo a disposizione e un innesco sul tema fornito dall’insegnante: una lettura, un’immagine, un esperimento. «Entro questi ‘paletti’ Un gruppo di alunni presenta al resto della ognuno costruisce il proprio percorso, sfruttando i classe i risultati del loro lavoro. materiali che la scuola mette a disposizione: libri di testo (non uno, ma tanti, per favorire il confronto e quindi la lettura critica), mappe, eventuali materiali montessoriani, tradizionali o costruiti da noi insegnanti o dai ragazzi stessi». In effetti nella secondaria di primo grado i materiali ‘classici’ sono pochi e per lo più di matematica, ma nulla vieta di crearne di nuovi. Ogni aula, per esempio, è provvista di una linea del tempo realizzata dai docenti in chiave multidisciplinare. Finito il lavoro c’è il momento dell’autovalutazione da parte dei ragazzi e della valutazione dell’insegnante: «Cerchiamo il più possibile di limitare le valutazioni con i numeri a favore di giudizi più articolati, Nelle scuole di via Quarenghi è incentivato ma va detto che questo è un nodo sul quale noi docenti l’aiuto reciproco tra gli alunni. discutiamo molto, anche perché riguarda un dibattito ancora aperto nello stesso mondo Montessori» racconta Binago. Le occasioni di confronto tra docenti non mancano: vi sono riunioni settimanali tra colleghi dello stesso ambito disciplinare, mensili con tutti i colleghi e bimestrali con i colleghi della primaria. Già, perché qui la continuità tra i due ordini di scuola si tocca con mano: nelle conferenze che spesso i ‘grandi’ della secondaria tengono ai ‘piccoli’ della primaria, nei laboratori comuni, nella grande festa di fine anno scolastico – la Giornata Montessori – che coinvolge tutti in varie attività. Quest’anno al centro Il gioco Sushi grammar, fatto da alcuni ragazzi, della festa ci sarà una mostra dei prodotti realizzati consolida la conoscenza sui complementi. nei laboratori leonardiani. ❚

35 INTERVALLO

Una pausa tra una pagina e l’altra per distrarsi dall’attività didattica e scoprire eventi, film, mostre e iniziative.

di Barbara Leonardi

FILM NUREYEV THE WHITE CROW Regia di Ralph Fiennes, con Oleg Ivenko, Adèle FILM YESTERDAY Exarchopoulos. Gran Bretagna, 2018 Regia di Danny Boyle, con Himesh Patel, Lily James. Gran Bretagna, 2019 La storia del ballerino e co- tiche, il ballerino non andrà reografo russo naturalizzato a Londra con la compagnia Jack Malik vive in una cittadina autobus, in seguito a un miste- austriaco Rudolf Nureyev, e deve essere immediata- di mare inglese e sogna di fare rioso blackout mondiale: al ri- uno dei più grandi danzatori mente rimpatriato. L’inter- il cantante. Ha una migliore sveglio, scopre di essere l’unico del XX secolo. Ballerino in- vento tempestivo all’aeropor- amica, Ellie, l’unica a credere nel a conoscere le canzoni dei Beat- trepido e fuori da ogni sche- to di Le Bourget di Pierre suo progetto. Poi, un giorno, Jack les e l’esistenza di quattro mu- ma, incontenibile e ribelle, Lacotte, ballerino e coreogra- viene investito in strada da un sicisti chiamati Paul, John, Ge- Rudolf Nureyev cresce in fo dell’Opéra, e Clara Saint, orge e Ringo. tecnica e splendore. Durante fidanzata del figlio di André Incredulo, Jack la tournée del 1961 a Parigi Malraux (ministro della Cul- comincia a canta- Nureyev sfora gli orari della tura), strappa Nureyev all’o- re le loro canzoni “ricreazione” e attira i so- blio. Il ballerino chiede asilo spacciandole per spetti del Kgb, che lo marca alla Francia, libero finalmen- proprie e in breve stretto. Le intemperanze te di danzare e di costruire tempo diventa una hanno conseguenze dramma- la sua leggenda. ❚ grande star. ❚

36 FILM ATTO DI FEDE FILM EDISON L’UOMO Regia di Roxann Dawson, con Chrissy Metz, Topher CHE ILLUMINÒ IL MONDO RICORDI Grace. USA, 2019 Regia di Alfonso Gomez- DI SCUOLA Rejon, con Benedict Oggi sono persone note, Cumberbatch. USA, 2017 ma anche loro sono stati studenti. Annalisa Monfreda, nata a Bari nel 1978, è direttrice di Donna Moderna, Starbene, Tu In un giorno d’inverno del 2015, stanno per arrendersi, John ritor- Style e scrittrice. l’adolescente John Smith, figlio na incredibilmente in vita. Per la adottivo di Joyce e Brian, cade madre Joyce, rimasta a fianco La “guerra delle correnti” è la Dove hai frequentato la scuola nelle acque di un lago in Missou- del figlio senza mai smettere di competizione economica che primaria? ri. Quindici minuti dopo viene pregare, si tratta di un miracolo, a fine Ottocento contrappose A Casamassima, un piccolo paese a estratto ancora in vita dai soc- e così la pensano anche gli uo- gli inventori americani Tho- sud di Bari, in Puglia. corritori, ma in ospedale non mini e le donne della piccola mas Edison e George Westing- Che ricordo hai della maestra? risponde ad alcun tentativo di comunità in cui gli Smith vivono. house per il controllo del Che cosa ti ha lasciato? rianimazione. A un passo dalla Ispirato a un fatto realmente nascente mercato dell’ener- Mi ha lasciato... ciò che sono oggi, il morte, però, mentre i medici accaduto. ❚ gia. A confronto due modi di lavoro che faccio. È stata lei a farmi intendere la scienza e l’im- appassionare al giornalismo, facen- prenditoria. ❚ MOSTRA L’ARTE DI LUCIO FONTANA domi lavorare per tre anni a un gior- Aosta, Museo archeologico regionale, fino al 22 nale di classe e nominandomi fin dal settembre. Info lovevda.it MOSTRA GEORGES primo numero.. DIRETTORE! BRAQUE A MANTOVA La mostra esplora il modo di fondatore del movimento spa- Ti piaceva la scuola? concepire l’arte di Lucio Fon- zialista, i cui principi chiave Moltissimo. Scandiva e dava un sen- tana, argentino di nascita e erano luce, suono e spazio. so alle mie giornate. Emergono i temi a Eri brava a scuola? lui più cari in 30 Sì, lo ero. opere d’arte tra tele, ceramiche e Come ti comportavi con i com- carte realizzate tra pagni? Insomma, facevi copia- la fine degli anni re? Ricordo di aver fatto copiare al liceo,

Quaranta e il Courtesy Electa Mondadori 1968. ❚ non alle elementari e medie: non ce Mantova, Palazzo della n’era bisogno. La maestra mi face- Ragione, fino al 14 luglio. va sempre sedere di fianco ai com- MOSTRA PERSONALE DI STEFANO CAGOL Info braquemantova.it pagni in difficoltà. Io li aiutavo Gallarate (Varese), museo MA*GA, fino al 15 In mostra circa 150 opere del durante le lezioni e i compiti: alla settembre. Info museomaga.it pittore e scultore francese luce del sole. Loro, in cambio, mi ‘Iperoggetto. Visioni tra confini, realizzate nell’arco di tempo tenevano allegra e mi distraevano energia ed ecologia’ è una per- tra le due guerre e nel secondo con battute e giochi. sonale di Stefano Cagol che dopoguerra. Non manca una La tua materia preferita? attraverso grandi videoinstal- nutrita selezione di opere gra- Italiano. lazioni, opere fotografiche e fiche, ceramiche, gouache scultoree, affronta temi sociali (pitture a guazzo), provenien- Da piccola leggevi molto? come il cambiamento climatico ti dal Musée des Beaux Arts di Tantissimo. (Stella Tortora) ❚

e il mutamento dei confini. ❚ Courtesy MAGA Belfort. ❚

37 COSE DELL’ALTRO MONDO

CALIPSO: IL NUOVO SINGOLO DI

Tutto quello che piace ai vostri alunni (e che potreste non sapere): idoli, memi, app e gadget del momento.

di Federica Baroni

IL FENOMENO POKÉMON SUCCESSO DI GRUPPO. È il nuovo tormentone firmato da Charlie Charles insieme a Dardust e che coinvolge i grandi nomi della scena trap e rap: , e Mahmood. Charlie Charles è il produt- tore discografico che nell’ultimo periodo ha firmato grandi successi come Soldi, canzone vincitrice di Sanremo, e Peace & Love di Sfera e Ghali, brano italiano tra i più acquistati di sempre sulle piattaforme digitali. Il nuovo singolo si caratterizza per aver riunito alla voce tre artisti molto diversi tra loro, ma funzionali alla canzone: Sfera, Mamhood e Fibra, mentre Dardust, alias Dario Faini, ha aiutato Charlie Charles nella produzione. Se Calipso è la dea del mare, con il ritmo si omaggia il genere musicale carai- bico del Calypso. Il testo, invece, racconta la storia di un ragazzo che abita NON SOLO VIDEOGAME. Il successo dei mo- in un quartiere difficile di Napoli, tra vicoli e sirene della Polizia. ❚ striciattoli gialli pare intramontabile. Stiamo parlando dei Pokémon. Tutti sappiamo della loro ME CONTRO TE: DI NUOVO IN TV esistenza, ma che cosa sono? Sono i Pocket Mon- sters (mostri tascabili) da cui la crasi: Poke-mon. DA YOUTUBER A CONDUTTORI. Sono stati creati a metà degli anni Novanta dal I fidanzati più famosi di YouTube, giapponese Satoshi Tajiri. L’idea di un videogio- Luigi e Sofia, in arte Luì e Sofì, sono co in cui bisognava catturare alcuni surrogati di tornati in tv su Disney Channel con animali gli venne dall’hobby di collezionare in- un nuovo programma. I due youtuber, setti. Da allora a oggi la Nintendo ha sviluppato amatissimi da bambini e ragazzi, più di trenta videogiochi e nel 2016 è uscito sono tra i più seguiti in Italia, vanta- Pokémon Go, basato sulla realtà aumentata e la no infatti oltre 3 milioni di seguaci. geolocalizzazione. Ai giochi si sono affiancate Sul loro canale pubblicano video di altre produzioni: la serie televisiva composta da challenge, top five, canzoni originali 22 stagioni; i film, più di 20 (non tutti distribui- e vlog. Non è la prima apparizione televisiva della coppia, infatti, già un paio di ti in Italia), tra cui l’ultimo Pokémon Detective anni fa erano stati protagonisti di Like Me, una serie che raccontava le loro famo- Pikachu; le carte collezionabili e parecchio mer- se sfide. Questa volta il format è completamente nuovo. Sofì e Luì vestono i chandising. Tra gli oggetti a logo Pokémon: capi panni di conduttori del Disney Challenge Show, e a sfidarsi sono 120 bambini. di abbigliamento, pupazzi, giochi, libri, poster, I piccoli partecipanti sono divisi in squadre. La gialla capitanata da Sofì e la cuscini, portachiavi e spille. ❚ rossa da Luì. E si affrontano in divertenti prove. Vinca la squadra migliore. ❚

38 #NONOSTANTE: IL LIBRO SQUISHY: TUTTI PAZZI DI MARTA LOSITO PER I PUPAZZETTI MOLLI

UNA RACCOLTA DI PENSIERI, POESIE E CONSIGLI. Marta Losito, 15 anni e 2,3 milioni di follower su Tik Tok (la piattaforma musicale ex Musical.ly), un milione su Instagram e oltre cinque- centomila di YouTube, è ora in classifica con il suo primo libro: #Nonostante (Mondadori Electa). Non è un romanzo e non si può definire nemmeno una biografia, nel senso che non racconta la storia della sua vita, ma è comunque un testo autobiografico perché raccoglie pensieri ed emozioni della giovane autrice. Lei stessa lo definisce un diario aperto. L’idea è arrivata dai fan che su Instagram le scrivono per chiedere consigli su temi quali amicizia, amore e adolescenza. E la risposta ai tanti quesiti Marta la riassume nella parola scelta come titolo del libro: “Esi- ste sempre un nonostante, ecco perché ho scelto questo titolo per il mio libro. Grazie ai nonostante si cresce, è come dire: okay, se non ce l’ho fatta riprovo. Riempite la vostra vita di nonostante, perché vi serviranno per andare avanti, a non mollare mai e a capire che ce l’avete fatta”. ❚ IL PIACERE DI SCHIACCIARLI. Nati in Cina e Giappone come antistress, sono diventati soffici gadget da collezionare. Lette- ralmente il termine squishy significa appiccicoso, molliccio e fa riferimento alla consistenza di questi particolari oggetti spugno- si e piacevoli al tatto. I modelli più ricercati sono quelli morbi- dissimi, chiamati slow rising, in inglese crescita lenta, perché impiegano più tempo a riprendere la loro forma di partenza dopo essere stati appallottolati tra le mani. Spesso hanno un profumo intenso e piacevole, che fa ancora di più venire voglia di strin- gerli tra le proprie mani. Gli Squishy spesso riproducono cibi golosi, come ciambelle, gelati, cupcake; oppure dolci animaletti, come gattini, cagnolini, pesciolini. Ma anche elementi della natura o personaggi dei cartoni animati. Il fenomeno ha anche invaso il web. Spopolano i video con consigli per renderli più slow rising, oppure come realizzarli in casa. In questo caso, però, bi- sogna fare un po’ d’attenzione visto che si utilizza un materiale chimico, il poliuretano. È quindi importante leggere attentamen- te le istruzioni e non lasciarlo in mano ai bambini. ❚

ZTRINGZ: IL GIOCO CON LO SPAGO TORNA DI MODA DIVERTIMENTO D’ALTRI TEMPI. Se il gioco con lo spago è vecchio come il mondo, gli Ztringz Rainbow Rope sono una moda tutta nuova. Si trovano nelle edicole e ogni busta contiene un cordino colorato con cui si possono fare tante figure diverse a se- conda dell’abilità di mignoli, indici e pollici. Nella confezione sono presenti le istruzioni per giochi base. Ma per creazioni più ricerca- te si può andare sul canale YouTube Ztringz Academy dove ci sono i video tutorial. Tra le figure che si possono fare: la rete da pesca, la tartaruga, la stella e tantissime altre combinazioni. Non è solo divertimento, ma un gioco che aiuta a sviluppare la manualità. ❚

39 in collaborazione con

La scuola che cambia Giornata di aggiornamento per docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado 14 NOVEMBRE 2019 iStock\Getty Images PROGRAMMA DELLA GIORNATA Ore 9.00-9.45: registrazione e psicoterapeuta dell’età welcome coffee. evolutiva: «Il valore dell’educazione Ore 10.00: benvenuto del direttore di emotiva a scuola». Focus Scuola, Sarah Pozzoli.  Laura Petrini, formatrice e counselor: Ore 10.15-11.00: intervento di Daniele «Con gli altri imparo. Far funzionare la Novara, pedagogista e direttore del CPP: classe come gruppo». «Il metodo maieutico a scuola».  Paolo Ragusa, formatore e counselor: Ore 11.15-12.45: tavola rotonda. «I tasti dolenti degli insegnanti: tra storia «L’unione anche a scuola fa la forza». personale e le nuove sfide professionali». Modera Alex Corlazzoli, insegnante  Marta Versiglia, pedagogista e e giornalista di Focus Scuola. insegnante di scuola primaria: «Gestire i INTERVENGONO: conflitti in classe».  Alberto Pellai, medico e Ore 13.00-14.00: lunch break.

40 FORMAZIONE INSEGNANTI

QUANDO 14 novembre 2019 ------La scuola che cambia OFFERTA FORMATIVA 1 giornata di formazione (con attestato di partecipazione valido per la richiesta di ISCRIVITI AI WORKSHOP: crediti formativi) + 2 workshop + 1 METODI E DIDATTICHE abbonamento annuale a Focus Scuola PARTECIPATIVE COSTO: 180€ ------Ore 14.30-16.00 (uno a scelta tra): COME ISCRIVERSI  La scienza attiva per imparare • dal sito CPP: facendo. A cura di Giuseppe Paschetto, https://cppp.it/la-scuola-che-cambia-2019 docente di matematica e scienze, tra i • dalla piattaforma Sofia:ID 31385 ------50 candidati al Global Teacher Prize.  Come costruire una mente matematica. Si paga A cura di Daniele Gouthier, matematico e anche con:

docente della Sissa di Trieste. ------ Come gestire i litigi tra bambini nella CONTATTI scuola primaria. A cura di Marta • [email protected] Versiglia, CPP. • tel: 0523 498594  Fake news e come fare il giornalino di • [email protected] classe. A cura della redazione di Focus ------DOVE SIAMO Junior. Palazzo Mondadori, Via Arnoldo Mondadori, 1-20090 Segrate, MI Ore 16.30-18.00 (uno a scelta tra): ------ La scienza attiva per imparare COME RAGGIUNGERCI: facendo. A cura di Giuseppe Paschetto, www.mondadori.it/come-raggiungerci docente di matematica e scienze, tra i 50 candidati al Global Teacher Prize.  Come costruire una mente matematica. A cura di Daniele Gouthier, matematico e docente della Sissa di Trieste.  Come gestire i litigi tra ragazzi nella scuola secondaria di primo grado. A cura di Marta Versiglia, CPP.  Fake news e come fare il giornalino di classe. A cura della redazione di Focus Junior.

41 DIDATTICA

LA SCUOLA A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

Si chiama Service Learning, letteralmente Apprendimento di Servizio: gli studenti imparano lavorando per la società.

di Barbara Leonardi

bagni della scuola secondaria di primo grado è partita una rivoluzione guidata dai ragazzi e che è I “Gabriele Rossetti” a Vasto, in provincia di Chieti, riuscita a cambiare le cose. Gli alunni della prima media erano talmente brutti che molti alunni, soprattutto i hanno deciso di intervenire a diversi livelli. Sono andati primini, non avevano neppure il coraggio di entrarci: a parlare con il sindaco e gli hanno chiesto con forza di rubinetti e sciacquoni rotti, arredi in degrado, porte risanare i locali. Hanno incontrato i collaboratori distrutte che rimanevano sempre aperte, vergognose scolastici, pregandoli di intensificare i controlli. Hanno scritte sui muri. L’ambiente perfetto per i bulli, che deciso di coinvolgere tutti gli alunni del plesso, attendevano lì le loro vittime. Una situazione indirizzando ai compagni una lettera dura, stimolante e incresciosa, come ce ne sono tante nel nostro Paese. bellissima: “Chiediamo a chi tra noi non sempre ha A Vasto però si è deciso di affrontarla in modo nuovo: avuto il rispetto per il bene pubblico: riusciremo a non

42 «Il Service Learning è un insieme di progetti solidali, mirati a soddisfare i bisogni di un territorio, in cui i protagonisti sono gli studenti».

Gli alunni del Consiglio comunale dei ragazzi vendono manufatti al mercatino di Natale per beneficenza.

italiano traduciamo con Apprendimento di Servizio e si tratta di un approccio pedagogico didattico che si sta diffondendo in tutto il mondo.

La pratica all’educazione civica «Uno dei primi esempi di Service Learning è quanto accaduto in Argentina negli anni Sessanta, quando alcuni studenti cercarono di comprendere il motivo dell’impoverimento del terreno che stava creando tante difficoltà alle loro famiglie» racconta Paolo Masini, che da oltre venti anni opera nel campo della formazione professionale dei docenti. Autore di testi scolastici, collabora con Indire sui temi degli ambienti di apprendimento e della didattica immersiva. «Gli studenti Getty Images/iStockphoto argentini scoprirono che anni prima un corso d’acqua era stato deviato causando il graduale inaridimento e chiesero scrivere sui muri? Riusciremo a non rompere le porte e alle autorità di poter dirottare il torrente per farlo tornare le maniglie? Riusciremo ad essere un esempio per gli nelle loro terre. Attraverso il loro lavoro, di studio e di altri? Questo è quello che ci chiediamo! Provate a zappa, riuscirono a ristabilire un equilibrio naturale e a immaginarvi collaboratori scolastici: riuscireste a migliorare le condizioni economiche della loro gente». E la sopportarvi? Pensiamo che imparare questa lezione definizione di Service Learning, coniata da uno dei pionieri, valga di più che possedere un vasto bagaglio culturale. la professoressa argentina María Nieves Tapia, lo descrive Il vero modo per amare un bene della nostra scuola è come «un insieme di progetti o programmi di servizio rispettarlo e sentirlo nostro fin nel profondo”. solidale, destinati a soddisfare in modo delimitato ed Ecco, l’esperienza dell’Istituto comprensivo “Rossetti” efficace un bisogno vero e sentito in un territorio, è un bell’esempio di Service Learning, quello che in lavorando con e non soltanto per la comunità, con una

43 IL GIARDINO ULTRAGALATTICO

Le classi quinte della scuola primaria dell’Istituto com- prensivo “Bozzano” di Brindisi hanno intrapreso un per- corso formativo da quattro anni che ha permesso di svi- luppare il concetto di bene comune, individuando inizialmente uno spazio fisico vissuto: il giardino scola- stico. I bambini hanno preso coscienza del loro diritto a un giardino curato, dove poter trascorrere del tempo scuo- la per la ricreazione e per le attività scolastiche. Con entusiasmo hanno messo a dimora nuove piante regalate dai parenti ma si sono subito resi conto che un migliora- mento sostanziale era al di là della loro portata. Da qui l’idea di chiedere aiuto all’esterno: un passaggio fonda- mentale che parte dalla scuola, produttrice di cultura, e si rivolge fuori, alla società civile. I bambini hanno idea- to, scritto e portato in scena un musical invitando allo spettacolo gli adulti e i rappresentanti delle istituzioni. Purtroppo il giardino è ancora in degrado, per la reiterata assenza della manutenzione pubblica. Ne è nato un nuo- vo percorso di riflessione mediante un questionario rivol- to agli alunni e alle loro famiglie sull’interiorizzazione del concetto di bene comune. I bambini non si sono dati per vinti: hanno realizzato un video nella speranza che il web

possa sortire effetti migliori. ‘Il giardino ultragalattico’ Getty Images/iStockphoto mostra la realtà che non soddisfa i bambini e il plastico di un giardino immaginato e sognato. ❚ Il Service Learning promuove una didattica attiva. Tra le iniziative adottate anche il sostegno alla terza età.

partecipazione da protagonisti degli studenti, che va dalla C’è chi ha scelto di riqualificare la piazza antistante la fase iniziale di pianificazione fino alla valutazione conclusiva propria scuola. Chi ha realizzato cartelloni informativi e collegato in modo intenzionale con l’apprendimento, su due monumenti poco conosciuti del proprio comune includendo contenuti curricolari, riflessioni, sviluppo di e chi si è inventato una app per attirare i turisti. competenze per la cittadinanza e il lavoro». Noi potremmo A Manerbio gli alunni delle medie si sono prestati a fare definirla un’educazione civica appresa, non sui banchi a lezione d’arte a quelli della materna: per trasmettere le livello teorico, ma per strada con la pratica. loro conoscenze ai piccoli hanno utilizzato l’animazione con il corpo. Poi tutti insieme hanno abbellito gli Tanti progetti anche in Italia armadietti. A Palermo, invece, i ragazzi hanno scelto di In Italia gli esempi cominciano a essere numerosi. intrattenere i piccoli pazienti del reparto pediatrico del locale ospedale mettendo in atto il teatro delle ombre ispirato ai manga giapponesi. Quelli di Stezzano, nel «Lo scopo didattico bergamasco, hanno incontrato gli anziani ospiti della dell’Apprendimento di casa di riposo per farsi raccontare le leggende locali. E quelli della seconda F dell’Istituto comprensivo Servizio è quello di far “Telesio-Montalbetti” di Reggio Calabria hanno crescere lo studente, addirittura costruito una pedana in legno tutta colorata attraverso esperienze per permettere a un loro compagno disabile l’accesso gratificanti e motivanti». al giardino della scuola. Il Miur dal 2016 ha avviato una sperimentazione in tre regioni (Lombardia, Toscana e

44 IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Da tre anni la scuola secondaria di primo grado “Rosset- ti” insieme all’Istituto comprensivo 1 di Vasto promuove il progetto didattico-educativo Ccr (Consiglio comunale dei ragazzi): un organismo di rappresentanza chiamato a predisporre e approvare proposte e progetti su argomenti legati al mondo giovanile e alla vita della comunità. Le indicazioni del Consiglio comunale dei ragazzi hanno valore consultivo ma la partecipazione a questo progetto è importantissima per acquisire competenze chiave in materia di cittadinanza. Lavorano in rete i ragazzi (citta- dini attivi e consiglieri), i docenti e le istituzioni cittadine: si parte dalla conoscenza dei principali problemi della scuola e della città, anche attraverso incontri con l’am- ministrazione comunale, per poter poi avanzare proposte migliorative. Accanto al sindaco dei ragazzi c’è la giunta. La base democratica è costituita da tutti gli alunni delle due scuole secondarie di primo grado e primarie della LA NOSTRA PIAZZA città. I ragazzi devono mantenere un atteggiamento co- struttivo e concreto, evitando interventi meramente esi- Il progetto ha coinvolto in maniera trasversale alcune bizionistici. I componenti del Ccr di Vasto, ormai a fine classi e sezioni di tutti e tre gli ordini di scuola dell’Isti- mandato, auspicano che questo progetto si diffonda in tuto comprensivo “Petrarca” di Montevarchi (Ar). La piaz- tutti i Comuni italiani, per dare la possibilità ai giovani za è il luogo dove i bambini si fermano a giocare all’usci- di esprimere liberamente le proprie idee e avanzare pro- ta dalle lezioni. Gli alunni della scuola primaria stufi di poste all’amministrazione comunale per rendere le città tanti comportamenti poco rispettosi verso il verde pubbli- a misura di bambini e ragazzi. ❚ co e l’ambiente in genere avevano cercato di intervenire, ma senza ottenere nulla. Le insegnanti hanno capito che dovevano aiutarli a superare il senso di frustrazione. E Calabria) della durata di due anni scolastici, hanno cercato insieme una soluzione. Dopo averne discus- coinvolgendo 22 scuole e stanziando fondi per una so, gli alunni sono giunti alla conclusione che si rispetta formazione specifica. Nel 2014 è stata fondata la solo ciò che si conosce, ciò di cui si comprende il valore. Scuola di Alta Formazione Eis (Educare all’Incontro e Allora hanno chiesto aiuto ai compagni della secondaria alla Solidarietà), promossa dall’università Lumsa di che, attraverso documenti dell’archivio comunale e testi- Roma, il cui presidente, Italo Fiorin, è uno dei massimi monianze orali, hanno scoperto che la piazza ha un gran- esperti nazionali. Nel 2017 si sono svolte le prime de valore per la comunità perché in passato era un Parco Olimpiadi del Service Learning a Firenze, con oltre della Rimembranza e ogni leccio piantato aveva il nome cento progetti in concorso, e dal 6 all’8 maggio scorso di un soldato montevarchino morto durante la Prima guer- si è tenuto a Lucca il primo convegno nazionale. ra mondiale. Un nonno esperto in botanica ha fatto cono- scere ai ragazzi le piante presenti nella piazza. Gli alunni La scuola promotrice del miglioramento della primaria hanno realizzato cartelli con una serie di Il filo rosso che lega tutte queste esperienze è lo inviti, non divieti, affiancati da immagini (per farli com- speciale approccio del Service Learning. prendere anche ai bambini più piccoli) ed è stata realiz- «Riduce la distanza tra l’apprendimento e la vita reale; zata una bacheca grazie al contributo del Comune, di quella tra i valori proclamati e i valori testimoniati; è il Confcommercio e Confartigianato. La bacheca è stata punto di intersezione tra teoria e pratica, tra ricerca e inaugurata con una festa finale nella quale gli alunni sperimentazione, tra apprendimento come sviluppo sono diventati “guide ambientali e storiche” per raccon- delle competenze individuali e condivisione e azione tare quanto avevano scoperto. ❚ solidale, perché a crescere e svilupparsi è la comunità»

45 PER APPROFONDIRE:

ONLINE • Sul sito del Miur, www.miur.gov.it, si trova una sintesi della sperimentazione didattica nelle tre regioni pilota: Una via italiana per il Service Learning. • Un altro documento utile, Le Linee Guida per l’imple- mentazione dell’idea “Dentro/fuori la scuola”-Service Learningè disponibile sul sito di Avanguardie educative, progetto di ricerca nato all’interno dell’ente Indire: http://innovazione.indire.it/avanguardieeducative. • Sul sito dell’Eis dell’università Lumsa, sono raccolte esperienze che vanno dalla primaria fino all’università: https://eis.lumsa.it/esperienze/esperienze-di-service-learning • Da segnalare l’intervento Service Learning e cambia il Gli alunni dell’Istituto “Bozzano” di Brindisi paradigma di Italo Fiorin, presidente Eis, su: ‘armati’ di rastrelli si prendono cura del giardino. www.cislscuola.it

spiega Paolo Masini. È radicalmente diverso dalle LIBRI tante, seppur nobili, esperienze di volontariato • Italo Fiorin, Oltre l’aula. La proposta pedagogica del Service extrascolastico perché il suo scopo è soprattutto quello Learning, 2016, Mondadori Università. di far crescere lo studente, consentendogli di acquisire • Marìa Nieves Tapia, Educazione e solidarietà. La pedagogia conoscenze e competenze attraverso un’attività dell’apprendimento-servizio, 2006, Città Nuova. gratificante e motivante. Il Service Learning è anche • Robert Roche Oliver, L’intelligenza pro-sociale, 2002, Erickson. una metodologia di apprendimento attivo. • Ricci, Diadori, Pompei, Promuovere l’intelligenza inter- «È fondamentale che venga inserito tra le materie personale, 2003, Erickson. ❚ curriculari soggette a una valutazione finale» assicura Marta Beatrice Rota, dirigente dell’Istituto comprensivo a Villa d’Almè, vicino a Bergamo, tra i primi in Italia a Un’opportunità per i docenti introdurre il Service Learning. «Non bisogna mai Ma il Service Learning sembra far molto bene anche proporre cose troppo distaccate dal proprio territorio. agli insegnanti: per sua natura è trasversale e Altrimenti si perde uno degli effetti più positivi, quello multidisciplinare e incita a superare la lezione frontale e straordinario circolo virtuoso che si viene a creare tra i confini della scuola (si veda, ad esempio, il libro di la scuola, le associazioni e le istituzioni. Tutti sono Italo Fiorin che s’intitola appunto Oltre l’aula, Mondadori chiamati ad assumersi responsabilità, e gli Università). «I docenti devono saper rinunciare all’azione amministratori pubblici, che si vedono consegnare dalle direttiva a favore del protagonismo dei ragazzi. Devono mani degli alunni un mandato, difficilmente potranno diventare registi, facilitatori più che guide. Ne beneficia tirarsi indietro. È importantissima la fiducia che si viene la capacità critica degli studenti e anche la capacità dei a creare tra gli adulti da una parte e i bambini e i professori di collaborare con i colleghi» spiega Marta ragazzi dall’altra. Ugualmente importante è l’autostima Beatrice Rota. E racconta che quello che nasce da dei giovani che hanno la sensazione di contare davvero. queste connessioni plurime è tutt’altro che scontato: E poi ne beneficia l’immagine di tutta la scuola, che «Sguardi reciproci che sono diversi da quelli abituali. all’esterno viene vista non come semplice erogatrice di Quest’anno gli alunni delle classi seconde medie un servizio ma come promotrice di un miglioramento». gestiranno il banchetto dell’orto fianco a fianco con i Tra le ricadute positive, molte scuole che hanno ragazzi disabili dell’Ipsea, a conclusione di un progetto partecipato alla prima sperimentazione ministeriale durato un anno nel quale hanno lavorato insieme, si segnalano lo sciogliersi di alcune tensioni, un clima più sono conosciuti davvero e hanno scoperto che anche disteso in classe che contribuisce a combattere le persone fragili sono una risorsa». Come afferma fenomeni come il bullismo e anche lo sgretolarsi di Marìa Nieves Tapia “nessuno è troppo piccolo, povero alcuni pregiudizi da parte degli adulti. o speciale da non poter offrire un contributo”. ❚

46 APPUNTAMENTI EDUCARE AL SENSO CRITICO NELL’ERA DELLE BUFALE

‘Dalla Terra alla Luna: il lungo viaggio intitolato ‘Educare al senso critico IL PROGRAMMA della curiosità umana da Leonardo da nell’era delle bufale’. L’obiettivo del Modera: Sarah Pozzoli, direttore Vinci alla conquista dello spazio’: questo seminario, che si terrà il 14 settembre di Focus Scuola il titolo di CICAP Fest 2019 che si terrà dalle 14 alle 18, è di fornire le strategie - DIDATTICA DELLE SCIENZE ED a Padova dal 13 al 15 settembre. migliori per contrastare la diffusione di EDUCAZIONE ALLA RAZIONALITÀ Nell’ambito del noto festival della bufale e fandonie, sviluppando il senso con Silvano Fuso scienza e della curiosità si segnala un critico e la razionalità dei cittadini. La - FALLACIE LOGICHE, BIAS ED seminario educativo per insegnanti e scuola (e la formazione in generale) EURISTICHE: INSEGNARE LE BASI per chiunque si occupi di educazione, svolge un ruolo strategico in tal senso. DEGLI INGANNI DEL PENSIERO con Anna Rita Longo - CACCIATORI DI BUFALE: GLI STRUMENTI PER RICONOSCERLE con Chiara Segré

I RELATORI Silvano Fuso è chimico, si occupa di didattica e divulgazione scientifica. È socio effettivo del CICAP di cui coordina il gruppo Scuola.

Anna Rita Longo è insegnante di lettere nei licei ed è da lungo tempo impegnata nella comunicazione della scienza. È socia effettiva del CICAP, presidente del CICAP Puglia e membro del board di SWIM - Science Writers in Italy.

Chiara Segré è biologa e dottore di ricerca in oncologia molecolare. Ha lavorato otto anni nella ricerca sul cancro e dal 2010 si occupa di divulgazione scientifica. È responsabile della supervisione scientifica della Fondazione Umberto Veronesi.

Quando: 14 settembre dalle 14 alle 18 Dove: Università degli studi di Padova Palazzo Bo, Aula L via VIII Febbraio 2 - 35122 Padova Quanto costa: 90 euro (acquistabile con la Carta del Docente tramite la piattaforma SOFIA: numero identificativo 30978) Numero massimo di iscritti: 100

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: WWW.CICAPFEST.IT E [email protected] PIANIFICAZIONE LA ROAD MAP DELL’INSEGNANTE

Ecco i principali appuntamenti dell’anno scolastico, con i consigli per affrontarli nel modo migliore.

di Alex Corlazzoli Getty Images

ome ci si prepara al nuovo anno scolastico? Ecco l’elezione dei consigli di classe e del consiglio C un pratico vademecum per arrivare a scuola d’istituto, per arrivare nel mese di dicembre alle sapendo che cosa vi aspetta soprattutto se siete alle udienze con i genitori degli alunni. A gennaio e giugno prime armi. Ai principali appuntamenti abbiamo si tirano le somme con le riunioni di scrutinio, durante aggiunto alcuni consigli stilati con la collaborazione di le quali si discute dell’andamento dei singoli bambini e Daniele Barca, dirigente dell’istituto “Mattarella” di ragazzi. Infine, a giugno si consegnano ai genitori i Modena, per affrontare ogni scadenza senza patemi documenti di valutazione. Un consiglio su tutti: arrivate d’animo. Si parte a settembre con il collegio docenti preparati ai vari appuntamenti e leggete bene i dedicato alla programmazione delle attività previste documenti per compiere scelte razionali e dare per tutto l’anno; si prosegue a ottobre e novembre con risposte coerenti.

48 Settembre: il primo collegio Dicembre: le udienze 1 docenti. Dite la vostra. 4 generali per i genitori. Il collegio docenti di partenza è dedicato alla pro- Dedicate loro attenzione. grammazione ed è qui che si devono concordare È il momento in cui la scuola incontra le famiglie. Dun- tutte le attività, comprese quelle extracurricolari, que, è un appuntamento importante a cui va dedicato il che saranno svolte durante l’anno. tempo necessario. Il genitore ha bisogno di capire e sen- Chi arriva per la prima volta in un istituto deve co- tire che cosa succede in aula. Prima di ogni udienza può noscerne l’offerta formativa e sapere quali sono le essere utile organiz- sue caratteristiche peculiari. Per esempio, è una zare un’assemblea scuola che punta all’inclusione o alla tecnologia? unitaria. Un consi- Oppure ha valutazioni per classi parallele? glio su tutti: alle Se invece siete un docente di “lungo pelo”, è bene udienze è importan- presentarvi al collegio didattico con qualche idea te parlare della per- nuova. Ricordatevi che il collegio didattico è il luo- sona, non dei voti. go della democrazia dove ognuno può/deve contri- Un altro consiglio: buire alla realizzazione del piano triennale dell’of- siate sempre chiari e ferta formativa.

trasparenti. freepick (3)

2 Ottobre: l’elezione dei 5 Gennaio e giugno: consigli di classe? è il momento degli scrutini. Informate bene i genitori. In queste riunioni si parla dei ragazzi. Lo scrutinio Questo organo riunisce i docenti e i rappresentan- dev’essere il momento in cui si capisce che cosa met- ti di classe dei genitori. L’elezione del consiglio di tere in campo per l’alunno. classe è pertanto un’opportunità per Gli scrutini incominciano nel momento in cui, a porte fare squadra con/tra genitori. Il chiuse, i docenti di una determinata classe si siedono consiglio è quello di coinvolgere insieme e aprono il registro, discutendo dell’andamen- le famiglie il più possibile e il to dei bambini e dei ragazzi. La riunione è presieduta prima possibile. Arrivare “nudi dal dirigente scolastico. e crudi” all’incontro elettorale Seguendo l’ordine alfabetico, si chiama in causa la non è mai una buona cosa. situazione di ogni singolo alunno: per prima cosa si Ai consigli di classe si discuto- considera se il ragazzo abbia il numero minimo di ore no l’andamento della classe, le di presenza a scuola, necessarie per passare l’anno. attività extracurricolari e i pro- Qualora abbia superato il 25% di ore di assenza, pur- getti. troppo andrà incontro alla bocciatura.

Novembre: si elegge il Giugno: la consegna del 3 consiglio d’istituto. 6 documento di valutazione. L’organo è formato dai rappresentanti di docenti, È l’appuntamento finale. Si possono far vedere i voti genitori e personale amministrativo, oltre che dal ai genitori prima della consegna, cosicché non siano direttore amministrativo e dal dirigente scolastico. impreparati. Sappiamo quanto può essere duro e È l’organo politico della scuola con funzioni gestio- stressante il lavoro di un docente, soprattutto nel pe- nali (per esempio, decide i giorni di vacanza), ma riodo degli scrutini e delle pagelle. Cercate tuttavia di interviene anche su questioni sanzionatorie (per non cedere alle provocazioni e alla tensione. Se siete esempio, le sospensioni). Non va confuso con il convinti di un voto e sapete di essere stati obiettivi, collegio docenti che è invece dedicato alla didat- portate avanti la vostra decisione spiegando quali tica. Nel consiglio d’istituto il dirigente do- motivazioni vi hanno spinto a prenderla. vrebbe fungere da “armonizzatore” delle Ascoltate le critiche e rispondete puntual- varie istanze. Quando viene convocato, il mente, senza entrare in conflitto: ponete consiglio per i partecipanti è di arrivare l’accento sulla vostra disponibilità a far sì con la documentazione letta ed essere pre- che il brutto voto diventi una piena suffi- parati per compiere scelte razionali. cienza, in cambio dell’impegno di tutti. ❚

49 ARTE

IL QUADRO ENTRA IN CLASSE Mattia Marasco (3) Il Museo Novecento di Firenze ha avviato un progetto innovativo: far uscire le opere dal museo e portarle nelle scuole. I ragazzi vivranno così un’esperienza estetica unica e completa.

di Barbara Leonardi

ospite speciale arriva in classe imballato in una letteralmente, a trovare il loro pubblico. Il progetto L’ cassa robusta: i ragazzi sono invitati a liberarlo ‘Outdoor’ è stato ideato dal direttore artistico del dal suo pesante involucro, ruotando con appositi Museo Novecento, Sergio Risaliti, che lo ha realizzato attrezzi i lunghi perni che tengono assieme le assi. insieme all’Associazione MUS-E e grazie al contributo di Ed è già una festa. Perché quando, finalmente, il alcuni sponsor tecnici: Apice, una delle aziende di quadro appare in tutta la sua bellezza trova occhi trasporti d’arte più importanti, Magjlt, una compagnia di attenti ad ammirarlo. L’arte, vista da vicino, emoziona assicurazioni specializzata nel settore, e Rossella Lari, per davvero. Più che in un museo, dove le opere si restauratrice. In collaborazione con l’assessorato mantengono distanti, appese come sono alle pareti, all’Istruzione del Comune di Firenze, il progetto è stato protette spesso da transenne, quasi altezzose. In avviato durante questo anno scolastico, in via classe, il quadro è vivo, è materico. Si può guardare sperimentale, con il coinvolgimento delle scuole di ogni anche il retro, per scoprire la tela grezza di cui è fatto. ordine e grado nel territorio fiorentino. Il primo ad Si possono indossare gli speciali occhiali che usano i aderire è stato l’Istituto Comprensivo ‘Oltrarno’ che ha restauratori, per ammirare illuminate e ingrandite le visto gli studenti di elementari e medie alle prese con pennellate che lo compongono. Natura morta con carpa e conchiglie e limoni nel paesaggio di Pomposa di Filippo De Pisis. «Un conto è L’opera fuori dal museo fare esperienza delle opere d’arte nei musei. Anche noi L’idea è a suo modo rivoluzionaria: le opere d’arte offriamo quotidianamente laboratori dedicati ai bambini escono dal perimetro del museo e vanno, di ogni età, sia per conoscere le opere della collezione

50 permanente sia in occasione delle diverse mostre che microscopio. Un’esperienza ravvicinatissima della ospitiamo» racconta Sergio Risaliti, il direttore artistico materia del dipinto, dello spessore, del colore, del del Museo Novecento a Firenze. «Ma una cosa ben tratto. Dopodiché sta agli insegnanti approfondire le diversa è andare a casa loro: e la scuola è a tutti gli tematiche affrontate durante questo incontro in un effetti una seconda casa per i bambini. Così il rapporto laboratorio successivo. con l’opera, fisicamente, è emozionante. Un’esperienza «Io credo che il progetto ‘Outdoor’ possa diventare un eccezionale, perché non si punta soltanto a fornire modello replicabile in tutte le scuole italiane» assicura il informazioni sui significati dell’opera ma si direttore artistico del Museo Novecento. «Se qualche approfondiscono anche gli aspetti materiali». scuola in altre regioni volesse interpellarci per provare questo approccio, magari coinvolgendo musei locali, Toccare l’arte con mano siamo disposti a trasferire le nostre esperienze ad altri Una prima fase del progetto prevede che gli insegnanti soggetti perché questo progetto possa diffondersi a preparino i bambini all’incontro. La cassa viene livello nazionale. Possiamo esportare il modello, disinballata davanti a loro e si spiega come avviene il spiegare come operiamo. Sono pratiche di buona trasporto. «È una specie di spettacolo didattico che scuola!». coinvolge il trasportatore, il restauratore, il mediatore Per invitare un ospite speciale nella propria classe è culturale e perfino l’assicuratore. Così i bambini e i bene mettersi in contatto con la segreteria del Museo ragazzi possono capire quante professioni ruotano Novecento. E Sergio Risaliti non ha intenzione di intorno all’opera d’arte e questo è già un avviamento fermarsi: «Porteremo l’arte nelle carceri, negli ospedali, al lavoro... È importante che comprendano che c’è un nelle case private, nelle aziende: per interrompere con valore anche economico dell’opera, per il quale la si la contemplazione della bellezza il ciclo, spesso tutela e conserva, oltre naturalmente al valore artistico, alienante, del lavoro». ❚ culturale e simbolico». L’incontro, così ravvicinato, con l’opera in carne e ossa riesce a far superare agli alunni quella barriera che troppo spesso ostacola una genuina e spontanea fruizione dell’arte. «In classe c’è proprio un clima diverso, un’atmosfera diversa» spiega Risaliti. I bambini sono più a loro agio, il rapporto con l’opera è più familiare, semplice, diretto. È uno dei principi basilari dell’educazione: si rispetta e si ama ciò che si conosce meglio. «L’accoglienza che abbiamo ricevuto nelle scuole è stata entusiasta: è strano che quella specie di soggezione che si avverte nei musei a scuola non ci sia affatto. Soprattutto nella nostra cultura latina i musei sono visti come sancta sanctorum dove entrare in punta di piedi ad adorare opere d’arte che non sono Una studentessa partecipa alle operazioni più contestualizzate in ambito religioso come in di disimballaggio dell’opera d’arte. passato, ma in un ambito che ha fatto dell’estetica la nuova religione del contemporaneo. Bisogna insegnare il rispetto dell’arte ma non la soggezione idealistica al manufatto: proprio per questo diventa importante la comprensione anche degli aspetti materiali dell’opera e del suo valore economico. Altrimenti l’arte resta separata dalla vita quotidiana».

La bellezza per tutti Il mediatore culturale introduce gli spettatori alla biografia dell’artista e ai significati dell’opera, il restauratore racconta come ci si prende cura di una tela malata o danneggiata. Poi, tutti in fila indiana per indossare, uno alla volta, gli speciali occhiali che Nell’ambiente raccolto e intimo della classe, gli alunni osservano il quadro senza soggezione. permettono una visione ingrandita come un

51 CONSIGLI DI LETTURA CHI HA FATTO LA STORIA DEL NOSTRO PAESE? Se oggi noi italiani siamo come siamo, lo dobbiamo a molti personaggi, famosi o meno, che hanno fatto la storia d’Italia.

Da dove discende il “carattere italiano”? Esistono caratteristiche che accomunano un popolo? Quali sono stati negli ultimi mille anni i legami della nostra penisola con il resto dell’Europa? In una carrellata di biografie di personaggi più o meno famosi, da Federico II di Svevia a Eleonora d’Arborea, da Marco Polo a Brunelleschi, da Cristina di Svezia a Gioacchino Murat, lo storico Sergio Valzania cerca di farci capire chi siamo oggi, quando diciamo di essere italiani.

Le 20 biografie si leggono come appassionanti storie di avventura e sono corredate da tanti approfondimenti e curiosità storiche.

Inoltre, il volume è arricchito e abbellito dai 20 ritratti ironici e divertenti di Elisabetta Stoinich, già illustratrice di Storie della buonanotte per bambine ribelli.

ETÀ DI LETTURA: DAI 9 ANNI

Note sull’autore Ex direttore di Rai Radio2 e Radio3, stimato storico e divulgatore per Le Scie Mondadori, Sergio Valzania ha già pubblicato per ragazzi Le 20 battaglie che hanno cambiato il mondo.

UN LIBRO CHE RACCONTA AI RAGAZZI LA VITA DI 20 PERSONAGGI STORICI PER CAPIRE CHI SIAMO OGGI.

DIDATTICA

INTERVALLO: L’ I M P O R TA N Z A DELLA PAUSA TRA LE LEZIONI La ricreazione è poco considerata, ma gestita bene influisce in modo positivo sull’apprendimento e il benessere degli alunni. James Mollison (10)

di Anna Rita Longo

elle scuole finlandesi i bambini giocano che prevedono il movimento nelle scuole è riconoscere N allegramente in cortile, fin dal primo mattino, per il profondo valore pedagogico dei momenti in cui la iniziare la giornata con la carica giusta. Liberarsi delle tradizionale didattica lascia il posto a una dimensione scarpe, uscire al termine di ogni lezione per muoversi diversa, più attiva e giocosa» spiega Rosalinda sono una prassi consolidata. E in Italia? La fotografia Cassibba, docente di psicologia dello sviluppo e che emerge dal rapporto Eurydice, ente di ricerca dell’educazione all’università di Bari. Il percorso di europeo che si occupa di sistemi formazione di un bambino, insomma, educativi e politiche, ci dice che nelle non si limita alle nozioni apprese o alle nostre scuole bambini e ragazzi hanno Durante le pause gli abilità strettamente legate al lavoro poche occasioni di muoversi e fare scolari imparano disciplinare. «Alcune competenze, come sport. Le mattinate scolastiche la capacità di pianificare un’attività per prevedono diverse ore da trascorrere ad organizzarsi da raggiungere un risultato o di fermi al banco e molti bambini appaiono soli, a stare con gli organizzare il proprio modo di interagire irrequieti e insoddisfatti, perché il altri, a litigare e a con lo spazio o, ancora, la gestione bisogno di muoversi, naturale alla loro gestire piccoli della fisicità si imparano più giocando età, rende difficile la concentrazione su che stando fermi al banco, impegnati compiti sedentari. conflitti, a compilare una scheda di lavoro» sviluppando sottolinea Cassibba. Nella vita Che cosa si impara quando “non competenze sociali minuziosamente organizzata dei nostri si fa lezione” fondamentali. bambini, un’abilità che spesso non viene «Un buon motivo per introdurre attività sviluppata neppure a casa è infatti

54 quella di autogestirsi nel tempo libero. «È per questo che concedere ai bambini e ai ragazzi momenti di Primaria e secondaria di primo grado libera organizzazione del proprio tempo, in uno spazio GIOCHI A BASSO COSTO che consenta loro di muoversi e interagire con facilità, INTERVALLO: L’ I M P O R TA N Z A PER CORTILI E CORRIDOI è molto importante» sottolinea la docente. Giocando e muovendosi si impara anche a “litigare bene”, a gestire i piccoli conflitti tra compagni. Il gioco della campana. È sufficiente uno scotch colorato per DELLA PAUSA TRA LE LEZIONI «La gestione corretta del conflitto è una competenza disegnare le caselle rettangolari del percorso. importantissima, che raramente emerge nel lavoro Giochi da tavolo. Monopoli & Co. divertono anche i nativi digi- scolastico tradizionale, ma si consolida facilmente tali e allenano l’attenzione. nel corso del gioco» aggiunge Cassibba. «Imparare Il calciobalilla o il ping pong, amatissimi dagli alunni. Posso- a giocare dividendosi i compiti senza cadere nella no essere messi in corridoio o in cortile. prepotenza, saper gestire l’insuccesso e la Angolo relax. Nelle classi si può attrezzare un angolo morbido frustrazione, accettare che non si può sempre riuscire, con grandi cuscini e libri da sfogliare per rilassarsi. Per i più sono competenze sociali fondamentali, che vale la pena grandi alcune scuole hanno messo divani. di acquisire il più presto possibile» conclude Oggetti sparsi. Stanno diventando sempre più popolari per la la docente in psicologia. loro capacità di ispirare il gioco creativo. In giardino si possono mettere assi di legno, copertoni, vecchi tubi di gomma. Nei I benefici per il corpo e la mente luoghi chiusi dovranno essere scelti oggetti adatti. I bambini li Interrompere la routine scolastica per fare una pausa, usano per creare mondi immaginarii. qualcosa di più dei classici 10 minuti di ricreazione, che Campetto da calcio. Chi ha spazio sufficiente può tracciarne preveda anche il gioco di movimento, è un’esigenza il perimetro e fornire palle da gioco, rigorosamente in gomma che i bambini sembrano avvertire in modo profondo. piuma. (Barbara Leonardi) «Dopo un impegno prolungato in attività sedentarie, i

Sopra, pausa allo Stonyhurst College Lancashire, in Gran Bretagna. A sinistra, la scuola “Ugo Foscolo” a Murano, Venezia.

55 Progetti organizzati SI GIOCA, SI DANZA E CI SI MUOVE CON AGILITÀ

Il progetto Moving School 21 utilizza sia gli spazi interni alla scuo- la sia quelli esterni, compresi quelli pubblici della città. Sul sito www.movingschool21.it si possono trovare anche esempi concreti tratti dall’esperienza degli insegnanti. Un altro progetto, sperimentato in alcune scuole primarie dell’Emi- lia-Romagna e della Puglia, si chiama CorpoRè e propone ai bam- bini attività basate sulla libera espressione del corpo, in piccoli gruppi o nel gruppo classe. Durante CorpoRè si gioca, si danza, si ascoltano storie, si raccontano esperienze e vissuti, si crea, ci si rilassa, ci si confronta. Imparare a muoversi con agilità, sviluppare la coordinazione occhio- mano, superando le difficoltà nei movimenti e nell’interazione con gli altri: sono questi invece gli obiettivi della giocomotricità. Per le attività è previsto l’uso di piccoli attrezzi, come cerchi, cubi o pal- loni, per creare percorsi a difficoltà graduale. Per approfondire: Giocomotricità su scacchiera gigante (Le Due Torri).

A sinistra, la scuola primaria Maamounia Rhimal Area, nella città di Gaza (Striscia di Gaza). Sopra, la scuola Dechen Phodrang, a Thimphu (Bhutan). Le foto sono tratte dal libro Playground di James Mollison.

bambini ricorrono al gioco motorio non appena ne scuola migliorano le capacità di attenzione e di hanno l’opportunità, come se l’attività fisica avesse concentrazione nel corso delle attività scolastiche e una funzione compensatoria» sottolinea Emma aumentano la motivazione» dice ancora Baumgartner. Baumgartner, docente di psicologia dello sviluppo «Inoltre, sembra che per i bambini più piccoli il gioco sociale ed emotivo nell’infanzia e adolescenza motorio sia una difesa efficace contro il sovraccarico all’università La Sapienza di Roma, autrice di Il gioco cognitivo, perché introduce un drastico cambiamento dei bambini (Carocci editore). «Giocando in movimento e rappresenta un’attività controllata dal bambino invece i bambini acquisiscono destrezza e controllo nei che dall’insegnante» conclude la docente. movimenti, oltre a essere più protetti dal rischio di obesità» aggiunge l’esperta. E se si fanno male? Ma i benefici per la mente non sono certo meno La possibilità di un incidente è uno dei timori più grandi importanti: «Ricerche svolte in Canada, Stati Uniti e per insegnanti e dirigenti scolastici, quando si pensa di Giappone hanno mostrato come le pause attive a proporre ai bambini attività di movimento. L’importanza

56 Sopra, il cortile della Virani Deaf and Dumb School, a Rajkot, nel Sopra, il cortile della St. Mary of the Assumption Gujarat (India). Elementary School, a Brookline (Massachusetts).

57 Per i bambini della scuola primaria Spesso bastano piccoli GIOCO IN CLASSE: accorgimenti per rendere uno INDOVINA DOVE spazio per la ricreazione sicuro e gestibile. Nella fase di I ragazzi si muovono liberamente per la stanza, progettazione delle attività vanno come da indicazione dell’insegnante. A un suo coinvolti i genitori, per costruire un battito di mani devono fermarsi e chiudere gli percorso con regole condivise. occhi. L’insegnante chiama quindi il nome di un alunno e gli altri compagni devono girarsi verso quella che pensano essere la sua posizione, di vigilare con attenzione sugli allievi, che sicuramente indicandolo, sempre tenendo gli occhi chiusi. non va messa in discussione, non deve, però, sfociare L’insegnante farà quindi aprire gli occhi a tutti nell’eccesso opposto. Avvolgendo in un rassicurante per valutare chi ha indovinato e chi no e farà nido di bambagia i nostri bambini non facciamo il loro ricominciare i ragazzi a muoversi nel modo che interesse, anzi. «I bambini, per crescere, hanno preferisce (di lato, a gattoni, su una gamba, bisogno di staccarsi progressivamente dagli adulti di ecc.). (Barbara Leonardi) riferimento e di esplorare l’ambiente. Essere troppo protettivi li rende insicuri e non offre loro occasioni di

Nella foto sopra, lo spazio esterno della scuola primaria Shohei, a Tokyo (Giappone).

58 mettersi alla prova e di scoprire di potercela fare», sostiene la docente Rosalinda Cassibba. Purtroppo, gli ambienti scolastici italiani sono spesso angusti e poco adatti ad attività coinvolgenti e a misura di bambino. Le preoccupazioni di insegnanti e genitori sono spesso legate alle oggettive difficoltà di gestire in sicurezza attività motorie. «Talvolta, però, bastano semplici accorgimenti per rendere uno spazio più sicuro e gestibile, ma per impegnarsi a farlo bisogna essere convinti dell’importanza delle ricadute pedagogiche di queste attività» afferma Cassibba. Nella fase della progettazione delle attività, sarà importante coinvolgere i genitori, spiegando con chiarezza da che cosa si parte e dove si vuole andare, rispondendo alle loro perplessità e costruendo insieme Il cortile della scuola primaria Emiliano Zapata, a un percorso con regole condivise. Pachuca de Soto, capitale dello stato di Hidalgo (Messico). «È il modo migliore per evitare che i timori emergano in corso d’opera e portino a sospendere alcune attività, anche utili e interessanti, perché i genitori non ne comprendono gli scopi ma vedono solo i potenziali rischi per la sicurezza» conclude l’esperta. Insomma, scuola e famiglie alleate per il corretto sviluppo psico-fisico dei bambini. ❚

Per i bambini della scuola primaria IL GIOCO DEI QUATTRO ANGOLI

Un gioco semplice ma divertente e si può fare anche in classe. In che cosa consiste? Si inizia attaccando in ogni angolo dell’aula un cartello con scritto un numero Il campo sportivo all’aperto della scuola primaria affiliata da 1 a 4 e liberando lo spazio da sedie, zaini e oggetti all’università South China, a Guangzhou (Cina). sparsi. Quindi, un bambino si pone al centro dell’aula, chiude gli occhi e comincia a contare lentamente fino a dieci; durante questi dieci secondi gli altri bambini dovranno posizionarsi in uno dei quattro angoli a scelta. Il bambino al centro, una volta terminato di contare, continuando a tenere gli occhi chiusi, dovrà dire a voce alta un numero da 1 a 4: i bambini che si trovano in quell’angolo dovranno sedersi per terra e terminare il gioco, gli altri potranno rimanere in piedi e continuare a giocare. Il bambino al centro ripeterà la conta e i compagni si sposteranno nuovamente scegliendo un altro angolo. Vince il giocatore che rimane per ultimo in piedi e di- venta il nuovo “contatore” al centro dell’aula. Regole facili e chiare per un gioco dal divertimento assicurato! (Barbara Leonardi) Lo spazio per la ricreazione degli scolari alla Valley View School, a Mathare, nella periferia di Nairobi (Kenya).

59 BIBLIOTECA

Una raccolta di testi da cui ricavare addirittura invisibile. E dato che nessuno lo vede, riesce a spunti per le attività didattiche in classe risolvere un mucchio di casi difficili e ad aiutare il commis- oppure da consigliare ai vostri alunni. sario Mr. Frank Fellike, più preoccupato a prendersi cura del suo unico capello, Filippo, di Federica Baroni che di sgominare banditi. Una trama assurda e divertente in cui i bambini faranno cono- scenza con buffi e improbabili personaggi e situazioni ironiche un problema: anche se per tutto corredato da illustrazio- intrise di umorismo inglese. ❚ tutti Mata è italiana, non lo è ni divertenti. Perché la mate- per il suo passaporto. Lì c’è matica non è solo ordine e scritto che è egiziana. Quindi disciplina, ma anche creativi- non può gareggiare per l’Italia. tà e fantasia. ❚ Ma le bimbe non si preoccu- pano, tanto tutti lo sanno che Mata è italiana e prima o poi se ne accorgeranno anche quelli che rilasciano il passa- porto. ❚

DA ZERO A INFINITO Fatti matematici fichissimi MATI E MATA che devi sapere Autore: Anna Crema Autore: Mike Goldsmith Editore: Electa Kids Editore: DeAgostini Prezzo: 12,90 € Illustratore: Andrew Pinder Età di lettura: da 6 anni Collana: Piccola enciclopedia per tipi tosti TRE CASI PER Mati e Mata sono due bambi- Prezzo: 9,90 € L’INVESTIGATORE ne di Milano, hanno la stessa Età di lettura: da 8 anni WICKSON ALIENI età, vanno nella stessa scuo- Autore: Luca Doninelli la e sono in classe insieme Se i vostri alunni pensano che Editore: Bompiani nella terza F. Hanno gusti si- la matematica sia una mate- Illustratore: Nicole Donaldson mili, a tutte e due piacciono le ria noiosa, leggendo questo Prezzo: 12 € polpette di farro della mensa. libro potrebbero cambiare Età di lettura: da 6 anni Ma hanno anche abitudini idea. Ogni capitolo affronta i KABUNGO diverse: alla mattina Mati fa fondamenti di questa materia Vincitore dell’edizione 2019 del La mia amica preistorica sempre un’abbondante cola- a partire dagli aspetti più cu- Premio Strega ragazzi e ragaz- Autore: Rolli zione, mentre Mata non man- riosi e affascinanti. Da come ze categoria 6-10 anni. Nella Editore: Il castoro gia quasi nulla. In comune contavano gli uomini primitivi nebbiosa Londra un investiga- Illustratore: Milan Pavlovic hanno soprattutto un grande a quali sono i numeri presen- tore molto particolare aiuta la Prezzo: 13,50 € sogno: tutti i giorni si allenano ti nella natura, dalle unità di polizia a combattere i crimi- Età di lettura: da 8 anni al parchetto per diventare del- misura curiose al significato nali più incalliti. Stiamo par- le atlete. Così potranno parte- dei grafici, dalle frazioni a lando di Wickson Alieni. Ma Beverly ha una migliore amica: cipare alle Olimpiadi con la come si taglia una torta, qual è la sua particolarità? La si chiama Kabungo ed è una tuta azzurra della nazionale e dall’utilità della matematica più assurda di tutte: cioè non bambina preistorica. Vive in cantare l’inno di Mameli sotto nell’arte e nella musica ai ne ha nessuna. È così norma- una grotta e non parla molto la bandiera italiana. C’è solo ragionamenti più assurdi. Il le, ma così normale da essere bene, ma si fa capire perfet-

60 tamente. Per esempio: “sole- cui il testo scritto è accompa- giù” significa notte; “solesu” gnato dai simboli della Comu- ANGOLO INSEGNANTI è invece il giorno. Crea colla- nicazione Aumentativa e Al- Libri per approfondire il vostro mestiere, nine con denti di squalo, che ternativa. In pratica, un sull’attualità e il benessere. poi in realtà non sono proprio sistema che accosta alla di squalo. Dice “fiutami” al scrittura la comunicazione SPERANDO CHE IL ORACOLO MANUALE PER posto di seguimi. Si muove visiva. Tra gli altri titoli pre- MONDO MI CHIAMI SCRITTRICI E SCRITTORI nella notte con l’agilità di una senti nella collana: Il gatto con Autore: Mariafrancesca Autore: Giulio Mozzi tigre. Beverly, che Kabungo gli stivali e I tre porcellini. ❚ Venturo Editore: Sonzogno chiama Belli, ci prova a spie- Editore: Longanesi Prezzo: 16 € gare all’amica come si vive nel DIARIO DI UN AMICO Prezzo: 16,90 € Avere una storia nel cassetto mondo moderno, a leggere e a FANTASTICO non è come metterla nero su scrivere. Ma la piccola caver- Il diario di bordo di Rowley bianco. Quello che nella nostra nicola rimane fedele a se stes- Autore: Jeff Kinney testa sembra funzionare per- sa. E non manca di sorprende- Editore: Il castoro fettamente, una volta scritto re con la sua ingegnosità fuori Prezzo: 13 € può apparire ingenuo e sem- dal tempo. Come, ad esempio, Età di lettura: da 8 anni plicistico, oppure incompren- organizzare una festa di com- sibile. Questo perché, se da una pleanno alla discarica. ❚ Dalla penna di Jeff Kinney, parte scrivere è un gioco, l’autore della serie bestseller dall’altra non lo è affatto. E lo mondiale Diario di una Schiap- sa bene Giulio Mozzi, venticin- pa, un nuovo racconto, sempre que anni di esperienza nell’e- in forma di giornale di bordo. diting e nell’insegnamento. Questa volta però il protago- Ecco quindi l’idea di un libro nista non è Greg, ma il fedele Carolina Altieri è una maestra oracolo per soccorrere proprio Rowley Jefferson che si impe- precaria di Roma. Ama il suo chi si sta cimentando, magari gna a scrivere una biografia lavoro più di ogni altra cosa. per la prima volta, nella spi- dell’amico. Ma fin dalle prime Ma nonostante la grande pas- nosa faccenda della narrazio- pagine Rowley racconterà più sione, non ha ancora raggiun- ne. Un manuale che si esprime di se stesso che della Schiap- to un punteggio sufficiente per come un oracolo. Basta aprire pa. Con grande disappunto di avere una cattedra e così è il volume a caso (ma si può Greg. costretta a vivere di supplenze. leggere anche dalla prima LA BELLA ADDORMENTATA Una trama esilarante e uno Si affeziona a bambini di altre all’ultima pagina): sulla destra Io leggo da solo stile immediato sono gli ingre- maestre, tesse con loro relazio- si troverà una riflessione o una Autore: Roberta Zilio dienti di questa serie di libri ni che possono durare anche provocazione e a sinistra un Illustrazioni: Valeria Docampo diario che negli anni sono ri- solo pochi giorni. E poi via, in breve approfondimento. Per far Editore: DeAgostini usciti ad appassionare alla attesa della chiamata di un’al- vedere le difficoltà da un altro Collana: I libri per tutti lettura anche i ragazzi più tra scuola. Lei però non si ar- punto di vista. ❚ Prezzo: 9,90 € restii. ❚ rende. Va avanti: ogni mattina Età di lettura: da 6 anni si sveglia presto, si veste e prende l’autobus, pronta a rim- Leggere per molti bambini può boccarsi le maniche in una essere uno scoglio difficile da nuova scuola. Di instabile nella superare. La Fondazione Pai- vita di Carolina non c’è solo il deia, che si occupa di bambi- lavoro, ma anche l’amore per ni in difficoltà, insieme a De- Erasmo: uomo enigmatico e Agostini ha messo a punto una sfuggente. Un romanzo che rac- collana di libri per favorire conta il mondo dei precari della l’accesso alla lettura ad alun- scuola e la bellezza di questa ni con bisogni comunicativi professione: “Perché insegnare complessi e fragili lettori. Si è come imparare sempre”. ❚ tratta di fiabe tradizionali in

61 POSTA

Le vostre domande sulla vita di RIUNIONI Sono un’insegnante di scuola classe e sui diritti e doveri della professione. primaria all’inizio della carrie- ra. Quest’anno è stata la mia Scrivete a [email protected] prima esperienza. Purtroppo ho notato che durante le program- Risponde Paolo Ragusa, formatore, counselor e mazioni settimanali spesso si vicepresidente del Centro psicopedagogico per l’educazione trascorre il tempo a discutere e la gestione dei conflitti di Piacenza. di burocrazia e si perde di vi- sta l’obiettivo: si parla poco dei bambini. Come si può ottimiz- zare il tempo? Giada, Perugia

Cara maestra, lei segnala un equivoco nel quale spesso incappa il grup- po docente, cioè confondere la programmazione e la sua natura prevalentemente or- ganizzativa, cioè: costruire una trama di lavoro comune, verificarla, progettarla, con la burocrazia che si basa su aspetti compilativi. Certo, è importante che ci sia anche questo aspetto documenta- ristico, ma deve essere bi- lanciato con quello organiz-

Getty Images/iStockphoto zativo. La riunione è un momento prezioso per incon- BULLISMO suggerisco di accertarvi che aiutare i ragazzi nella gestio- trarsi e affrontare i problemi Gentile Ragusa, si tratti di vero e proprio bul- ne del conflitto. Imparare a quotidiani che non possono sono un’insegnante di scuola lismo. Perché in genere il confrontarsi è il vero antidoto essere elaborati sulla soglia secondaria di primo grado. Ho bullo non si lascia vedere, al bullismo. Infatti questo fe- della porta durante il cambio una classe seconda. Le mie mette in campo le azioni at- nomeno non è altro che un’in- dell’ora. Quindi è importante colleghe ed io ci siamo accorte traverso i suoi gregari, lui competenza sociale. E si progettare le riunioni, avere di un caso di bullismo da parte agisce in anonimato. Quindi combatte stimolando la capa- una sequenza annuale in cui di una ragazza nei confronti di dovete capire se è davvero cità di stare bene insieme. mettere in calendario gli altre compagne. Come ci dob- bullismo o piuttosto una forma Ricordiamoci che oggi questa aspetti che man man andran- biamo comportare? È il caso di di prevaricazione, non meno capacità è compromessa no affrontati. Poi ci deve es- avvisare la famiglia? spiacevole, ma che ha altre dall’uso delle tecnologie che sere un buon conduttore e Maria, Parma dinamiche. Infatti, a differen- tendono a isolare. Per questo qualcuno che si occupi della za del prepotente il bullo non è necessario lavorare sulla documentazione. Sicuramen- Cara insegnante, è mai un battitore libero, ma socialità, competenza fonda- te bisogna anche parlare dei per prima cosa lascerei i ge- l’esito di un funzionamento mentale nell’adolescenza. bambini, senza far diventare nitori sullo sfondo. Il bullismo gruppale. E quindi, se avete Bisogna educare i ragazzi a questo un luogo di analisi o di è un fenomeno che coinvolge appurato che questo è il vo- riconoscere i propri bisogni e autocoscienza. Ricordiamoci il mondo dei ragazzi e della stro caso, non dovete lavora- a esprimere in modo rispetto- però che è una riunione con scuola, quindi spetta a voi re sul singolo alunno, ma sul so le divergenze e il dissenso, forte valenza pedagogica do- docenti affrontarlo e in modo gruppo classe, promuovendo così da stare nelle relazioni ve ciò che accade va letto in coeso. In seconda battuta vi attività laboratoriali in cui senza subirle. ❚ questa chiave. Quindi l’indica-

62 zione che le posso dare è di essere molto esigente e di IN PUNTO DI DIRITTO pretendere che un momento Risponde il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. di approfondimento non venga confuso con la burocrazia. ❚ CIBO A SCUOLA Nella nostra scuola un grup- RECITA po di genitori ha fatto richie- Far partecipare o meno i ge- sta di portare il cibo da casa nitori alla recita finale? Quasi il prossimo anno scolastico. ogni anno noi insegnanti ci Non abbiamo un luogo idoneo poniamo lo stesso problema. per far mangiare questi bam- In parte perché diverse mam- bini. Quali sono le direttive me lavorano e si lamentano del Miur in merito? dell’orario e di dover chiedere Lettera firmata un giorno di permesso, in par- te perché a volte succedono Il Miur è intervenuto sulla que- Getty Images/iStockphoto cose assurde: quest’anno, per stione del pasto domestico con zione delle Sezioni Unite della speciali”. Ogni attenzione deve esempio, alcuni genitori hanno la nota n. 348/2017 che, a Corte di Cassazione che dovrà essere riservata, quindi, a evi- litigato per i posti a sedere. Lei seguito di alcune pronunce pronunciarsi in merito al ricorso tare possibilità di scambio e di cosa ne pensa? giurisprudenziali e in attesa presentato dall’Amministrazio- contatto tra gli alimenti. Per Ida, provincia di Treviso della risoluzione definitiva del ne. La nota prescrive, in presen- organizzare tali procedure, le contenzioso, fornisce indicazio- za di alunni ammessi a consu- scuole possono richiedere sup- Cara insegnante, ni agli Uffici Scolastici Regio- mare cibi preparati da casa, porto al Servizio di igiene degli mi permetto di dire che il pro- nali per supportare le scuole precauzioni analoghe a quelle alimenti e della nutrizione blema è mal posto. Ciò che nella gestione. La questione, adottate nell’ipotesi di sommi- della Asl competente per ter- serve durante l’anno scolasti- infatti, è attualmente all’atten- nistrazione dei cosiddetti “pasti ritorio. ❚ co è avere dei momenti ritua- Avete una domanda da porre agli esperti? Scrivete a [email protected] li in cui la comunità scolastica, i bambini, le famiglie e talvol- ta anche le istituzioni locali si incontrano per sottolineare CORSI DI FORMAZIONE PER L’ESTATE che c’è un patto reciproco: Alcune proposte di aggiornamento prima che ricominci la scuola. aiutare i bambini e i ragazzi a crescere, a imparare e a NATURA è di Roberta Passoni e Franco ne e la gestione dei conflitti di diventare cittadini. Questo Dal 28 al 30 giugno si tiene la Lorenzoni. Costo: 300 euro. In- Piacenza organizza il seminario patto va rinnovato costante- scuola di “Bambini e natura” per fo: www.cencicasalab.it ❚ con Laura Beltrami dal titolo mente attraverso momenti insegnanti, genitori e studenti. “Imparare ad ascoltare”. Co- rituali. Ed è all’interno di L’incontro si terrà a Passignano PONTI sto:160 euro. Info: https://www. questa cornice che si deve sul Trasimeno (Pg), al Centro Il Movimento di Cooperazione cppp.it/ ❚ collocare la recita scolasti- Panta Rei. Il tema è raccontare educativa propone dal 2 al 5 ca. Per questo la scuola le storie naturali. Costo: 280 eu- luglio a Chieti presso il Convitto SPAZI ESTERNI deve avere il coraggio di ro. Info: http://www.bambiniena- nazionale “Gian Battista Vico” Dall’8 al 12 luglio il Cemea pro- fare una proposta esigente, tura.it/ ❚ un corso residenziale per educa- pone un corso dal titolo “L’uso rigorosa, impegnativa e non tori, insegnanti e studenti dal degli spazi esterni nella scuola e al ribasso. In questo modo si DISABILITÀ titolo: “L’educazione crea ponti, nei processi di apprendimento”. dà un segnale che valorizza Dal 1° al 25 luglio la casa labo- abbatte muri”. Costo: 150 euro. Si terrà a Rimini presso il Ceis, alunni, insegnanti e genitori. ratorio di Cenci ad Amelia (Terni) Info: http://www.mce-fimem.it/ Centro educativo italo svizzero. È un’occasione importante, organizza laboratori nella natura Costo: 110 euro per gli iscritti dove non si può pensare di sul tema: “Aperture. Il cielo è di ASCOLTO Cemea; 165 per i non iscritti. usare le peggiori risorse, ma tutti. Disabilità e integrazione nei Il 5 e 6 luglio a Milano il Centro Info: http://www.cemea.it ❚ le migliori. È la vostra pro- contesti educativi”. La proposta psicopedagogico per l’educazio- (Alex Corlazzoli) posta che fa la differenza. ❚

63 LA NOTA

LA QUESTIONE DEL GREMBIULE

Maestro elementare, giornalista e scrittore Alex Corlazzoli

el nome del rispetto e della parità di tutti i «N bimbi chiederò che venga rimesso il grembiulino per evitare che vi sia quello con la felpa da 700 euro e il figlio dell’operaio che non se lo può permettere. Rispetto delle regole, ordine e disciplina vanno insegnati fin da piccoli». Sono le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini che nelle scorse settimane ha voluto marcare il territorio del pianeta Getty Images scuola con questa proposta. Un’idea accolta conosco. Uno mi ha detto: ‘Se non ci fosse il grembiulino i naturalmente dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti bambini poveri avrebbero l’umiliazione di mostrare le loro che a tal proposito ha detto: «L’ho indossato anch’io, toppe nei pantaloni ai bambini ricchi, vestiti come figurini’. l’ho portato e credo che permetta, dal punto di vista Questo ragionamento non mi convince. La povertà va dell’inclusione sociale, di far sì che tutti gli studenti e i abolita, non nascosta. Bambini con le toppe nei pantaloni nostri alunni possano sentirsi a miglior agio all’interno non ce ne dovrebbero essere. Un altro maestro mi ha delle classi». La convinzione dei nostri due ministri detto: ‘Il grembiulino aiuta la disciplina. Che cosa ne diresti necessita di una riflessione. Il dibattito non è nuovo e di un esercito senza divisa, un soldato col maglione rosso, più che i politici dovrebbero essere i maestri a un caporale con il gilè a fiorellini?’ Nemmeno questo esprimersi in merito. Chi ha l’onore di sedere nei Palazzi ragionamento mi convince: la scuola non è una caserma. dovrebbe ascoltare. Resta il fatto che l’idea che sottintende E sulla disciplina bisogna intendersi bene: secondo me una all’uso del grembiule, secondo Salvini e Bussetti, è quella classe non è veramente disciplinata quando ascolta di una scuola dove si misura l’eguaglianza non in base al immobile e impassibile le spiegazioni del maestro, pena un diritto di ciascun bambino ad avere libri, quaderni, scuole brutto voto in condotta, ma quando sta facendo una cosa che non crollano e bravi insegnanti, ma a essere interessante. Così interessante che a nessuno viene in apparentemente uguali. Non solo. Il vicepremier lega l’idea mente di guardare fuori dalla finestra o di tirare le trecce del grembiule a quella dell’ordine e della disciplina. Che alle bambine o di leggere un fumetto sotto il banco”. idea di scuola c’è dietro a questo pensiero? Forse chi governa in questo momento ha ancora in mente le classi Ecco il ragionamento di Rodari: “Un grembiule o con i banchi in fila uno dietro l’altro, la magari una bella tuta da lavoro, mi predella per la cattedra e la lezione A proposito del sembra indispensabile se si fa del frontale. L’idea del grembiule appare giardinaggio, se si usa la macchina per ipocrita. Ai bambini andrebbe insegnato grembiule in classe stampare, se si fanno pitture grandi con che l’abito non fa il monaco e che i come strumento per grandi pennelli, per non sporcarsi. Cioè compagni vanno giudicati, semmai, per eliminare le accetto il grembiule dove e quando è utile quello che sono, non per quello che differenze sociali e necessario. Come simbolo di indossano. Va detto ai nostri allievi che tra i bambini si era uguaglianza, disciplina, eccetera non lo ciascuno di noi è un individuo singolo, capisco. Il fiocco, poi, dà proprio fastidio. diverso dall’altro. Semmai il grembiule già espresso così In certe scuole lo fanno portare lungo va usato quando serve per fare un lavoro Gianni Rodari: “La lungo, largo largo. Prima si vede il fiocco, in cui ci si sporca. Sul tema era già povertà va abolita, poi il bambino. Ma forse in quelle scuole intervenuto Gianni Rodari che scriveva: non nascosta”. li fanno scrivere col fiocco, invece che “Ho chiesto l’opinione dei maestri che con la penna”. ❚

64 L’APPELLO

SPERANZE E BUONI PROPOSITI

Giornaliste di La loro missione: prendersi cura delle Valentina Murelli preoccupazioni dei genitori con rigore e Luisa Perego scientifico e un pizzico di ironia.

anno scolastico è finito, inizia il tempo delle L’ vacanze, del riposo e anche, perché no, di qualche riflessione su come si vorrebbe ritrovare la scuola a settembre. Abbiamo chiesto ai genitori che ci seguono di raccontarci cosa si aspettano per il nuovo anno, se e come potrebbero partecipare più Getty Images/iStockphoto attivamente alla “vita scolastica” e quali proposte rimbrotti, minacce e punizioni e siano esclusi dalle gite culturali hanno in mente per i loro figli per l’estate. se hanno preso delle note; in cui docenti e dirigenti Ecco alcune risposte. siano capaci di autocritica; in cui si possa fare ricreazione uscendo all’aperto; in cui andare in bagno Voglia di cambiamento: che cosa ti auguri per la sia considerato normale fisiologia (anche rispetto al scuola di tuo figlio dopo la pausa estiva? bisogno di muoversi o di superare un momento di noia) Silvia: più tempo per le uscite, il contatto con la natura, e non possa essere impedito in base all’umore i lavori all’esterno tipo orto. Spero invece che non dell’insegnante o ai turni di pulizie. cambino i rapporti tra compagni e tra noi genitori, Federica: insegnanti più stabili, per porre fine allo siamo tutti molto affiatati. strazio (per prof e ragazzi) delle supplenze continue. Giulio: più attenzione all’insegnamento delle lingue e Simona: meno compiti perché ce ne sono davvero alla secondaria di primo grado vorrei che fosse troppi, sia durante l’anno sia durante le vacanze, e introdotto lo spagnolo oltre a inglese e francese. Poi anche meno verifiche. rinnovamento delle aule di informatica, che hanno pc Jessica: più attenzione al benessere dei bambini e vecchi e programmi obsoleti. meno ai voti. Alessandro: aule ben tinteggiate. Elisa: mi piacerebbe un inizio d’anno rilassato. E il Paola: più considerazione per materie come musica prima possibile! e arte, che spesso sono invece Rossella: vorrei scuole aperte anche nei relegate a materie secondarie a cui A volte i genitori mesi estivi, con più vacanze durante “rubare ore” per finire il programma di l’anno, come in Germania! Si potrebbero matematica o italiano. sono troppo fare laboratori e non lezioni, ma tre Serena: più attenzione alla gestione del protettivi nei mesi di vacanza sono troppi. tempo della mensa e dell’intervallo, confronti dei figli, Elena: divise per gli studenti, insegnanti affinché possano essere più piacevoli oppure sono più esigenti e con più potere, tutti a per i bambini. Talvolta ho percepito una scuola fino alle 16 (ma al pomeriggio difficoltà da parte delle insegnanti a ipercritici, a volte solo per fare i compiti). gestire alcune dinamiche tra bambini, sono assenti. Stefania: una classe meno numerosa, con la conseguenza che questi In ogni caso ma con la carenza di personale che c’è momenti, che dovrebbero essere di la famiglia è un a scuola è un sogno. svago, sono spesso diventati teatro Valentina: un servizio mensa decente di comportamenti spiacevoli e talvolta alleato importante e meno scioperi al venerdì. pericolosi. E poi una scuola più curata per il buon Eleonora: per settembre vorrei la nella parti comuni e negli spazi interni. andamento della scuola... visto che i lavori per Gabriella: vorrei una scuola in cui i vita scolastica. adeguamento sismico non sono ancora bambini non ricevano ogni giorno partiti dopo cinque anni. ❚

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BARZELLETTE CHE SI SENTONO IN CLASSE...

CHI È LA MAESTRA? co piuttosto perplesso, si alza vano che un chilogrammo è giarne 12?”. Spero che il mio Il direttore didattico entra allora il capoclasse che spie- composto di mille grammi». ragazzo possa venire a scuola in una prima elementare e ga: «Sa, è l’unica che arriva domani: adesso è ancora a chiede agli alunni: all’interruttore...». GIUSTIFICAZIONE letto con una terribile indige- «Che cos’è per voi la signo- La mamma di Bartolomeo stione». ra maestra?» POVERO FIGLIO! telefona alla maestra: Si alza un alunno che dice: «È vero che hai ritirato tuo «Le sarò molto grata, signo- CANINI E GATTINI «La signora maestra è la figlio da scuola?» chiede Pa- ra maestra, se non darà più a La maestra dopo aver spie- luce!» olo all’amico salumiere. mio figlio problemi come quel- gato la funzione dei denti, E un altro alunno: «La si- «Sicuro, me lo stavano ro- lo di ieri che diceva: “Se im- chiede a Luca: gnora maestra illumina la vinando». piegate 50 secondi per man- «Tu hai cambiato i canini?» nostra stanza». «Possibile? A scuola?» giare una bella mela, quanto «No, io ho cambiato i gatti- Vedendo il direttore didatti- «Proprio così: gli insegna- tempo impiegherete per man- ni», risponde Luca.

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