P.A.B.A.T. PESCATORI ASSOCIATI ASTICHELLO TESINA

ASSEMBLEA ORDINARIA SOCI 30 GENNAIO 2015

Porgo innanzitutto a tutti i presenti a nome mio, dei Consiglieri in carica e dei Revisori dei Conti, i più cordiali saluti e auguri per un felice 2015. Chiedo un minuto di silenzio a ricordo di tutti i Soci che ci hanno lasciati nell’arco dell’ultimo anno. Saluto e ringrazio di essere intervenuti: il dr. Zanotto Francesco e il dr. Salviati Stefano, che considero due grandi amici della PABAT e che, ognuno nella Sua funzione, ci hanno sempre dato un importante aiuto nella gestione della nostra Associazione; il signor Foladore Silvano, presidente del Bacino B, con il quale abbiamo un buon rapporto di collaborazione.

Questa è l’ultima assemblea alla quale partecipo in qualità di presidente. Infatti, come credo sia a conoscenza di molti di Voi, questa volta non mi presento quale candidato per il prossimo Consiglio direttivo della PABAT che guiderà la PABAT per il quinquennio 2015-2019. È stata una scelta sofferta, ma sono convinto che sia la scelta giusta: per me che ho già compiuto 81 anni (arriverei a 87!) e per la PABAT che avrà nuova linfa, nuove idee. Io mi sono già dichiarato disponibile ad aiutare il nuovo C.D. ma esternamente e sarò sempre, finché il Buon Dio me lo permetterà, disponibile a dare consigli e, se richiesto un aiuto per cose che mi sarà possibile fare.. Potete immaginare cosa mi sento internamente: lascio la presidenza che ho tenuto per 30 anni della PABAT, associazione, costituita nel 1958 (ha quindi ben 56 anni di vita sociale!) che è stata e sempre sarà nel mio cuore. Io ho vissuto tutta la vita di pescatore nella PABAT e per la PABAT. Nei primi anni sono stato revisore dei conti, poi consigliere, vice presidente e quindi presidente. Ho dato tutto me stesso per questa associazione di pescatori e, possiamo dirlo con orgoglio, di difensori dell’Ambiente. Ora mi auguro, anzi sono sicuro, che il prossimo Consiglio direttivo e il nuovo Presidente saranno validi e desiderosi di portare avanti questa bella associazione. Dovete continuare a portare avanti, migliorandoli se possibile, i risultati lusinghieri conseguiti in questi anni, quali:  Aiuto al ripristino delle condizioni ambientali dei nostri corsi d’acqua;  Ripopolamento degli stessi, seguendo nelle semine criteri adatti a ciascun tipo di acque, anche guidati dalle indicazioni della carta ittica;  Sorveglianza attenta e continua;  Costante collaborazione con le L’Autorità preposte nella lotta contro gli inquinamenti;  Ottenere il libero accesso ai luoghi di pesca;  Responsabilizzazione dei pescatori e loro educazione sportiva (limitazione delle catture e delle esche)  Libertà nella scelta del modo di pescare, nel rispetto dell’Ambiente e dei disciplinari;  Autogestione ottenuta tramite uno Statuto e un Consiglio Direttivo, eletto da tutti i soci in modo democratico e rinnovato ogni cinque anni;  Presentazione annuale di bilanci consuntivi e preventivi;  Nessun limite all’accettazione di nuovi Soci e nel rilascio di permessi giornalieri;

1

 Il tutto al fine di consentire una distensiva e piacevole occupazione del tempo libero a tutti, senza chiedere contributi finanziari alle pubbliche Amministrazione, salvo per progetti particolari. E questi risultati sono realizzati con un rapporto ottimale tra costi e prestazioni: infatti abbiamo mediamente 80% del bilancio va speso per i ripopolamenti dei corsi d’acqua e per la loro sorveglianza, mentre il restante 20% va speso per l’amministrazione(in primis assicurazioni) e per iniziative particolari. Posso dire con orgoglio e non solo mio, ma anche di tutti i consiglieri, i revisori e i soci collaboratori, che la PABAT è una vera associazione dilettantistica basata esclusivamente sul volontariato. Si semina, si recupera, si sorveglia ricevendo in cambio, e non sempre, un panino e una bibita, una cena annuale, ma credo con una grande soddisfazione di fare qualcosa di buono per il mondo della pesca e per l’Ambiente.

Abbiamo una concessione, prima del genere nella Regione del , ricca di risorgive che molti ci invidiano ed è ricca di biodiversità. Abbiamo molte possibilità di pesca: alla trota, al luccio(autoctono), al barbo (autoctono), all’anguilla, al cavedano, alla tinca, al vairone, al persico trota, alla carpa, ecc. Sono state istituite zone di bandita, zone di protezione del luccio, zone NO KILL e TROFEO, e zone di pesca con ami senza ardiglione, ma nel contempo non ci si è mai dimenticati delle zone di pronta cattura. Il tutto è a km zero! Concludo questa parte del mio intervento chiedendoVi di amare la PABAT, di migliorarla, di gestirla pensando sempre sì all’Ambiente, ma anche ai pescatori. Essi sono i nostri Soci che con la loro adesione ci danno la possibilità di portare avanti la gestione del Bacino a noi affidato, sicuri di avere la possibilità di poter esercitare la loro passione con piena libertà nella scelta del modo di pescare, nel rispetto dell’Ambiente e dei disciplinari Dovete continuare ad essere un’associazione libera e indipendente, ma fortemente collaborativa specie con le Autorità preposte e con altre concessioni. Mi piace infine ricordare che sono stato anche uno dei fondatori e il primo presidente del COVEAPEDI /Consorzio Veneto Associazioni Pescatori Dilettanti), carica che ho lasciato tre anni fa. Nell’ultima assemblea dei soci sono stato nominato per acclamazione “presidente onorario”.

RINGRAZIAMENTI Ora passo ai dovuti e sentiti ringraziamenti a quanti hanno lavorato per la PABAT e a quanti mi hanno aiutato nella mia attività di presidente:

Un doveroso riconoscimento alla Regione del Veneto e alla Provincia di Vicenza che hanno permesso la realizzazione di questa prima concessione gestita direttamente dai pescatori. Un grazie di cuore all’Ufficio Pesca della Regione del Veneto, nelle persone del dirigente dr. Mario Richieri e del funzionario dr. Luca Tenderini, con i quali ho lavorato in grande sintonia per i bandi, ma ancora di più, sia per il progetto “libero accesso ai luoghi di pesca”, che spero continui ad essere sempre in evidenza, sia per trovare soluzioni eque e partecipate a vari problemi del mondo della pesca

Un sentito grazie alla Provincia di Vicenza per aver creduto della bontà della nostra Associazione e per averci supportato in diverse occasioni. Devo ricordare i buoni rapporti con i Sindaci dei Comuni che gravitano sul territorio su cui opera la PABAT, con i Consorzi di Bonifica che operano sulle acque da noi gestite, in particolare con il

2 presidente Cuman e lo scomparso Lazzaretti. e il Genio Civile di Vicenza, anche se talvolta, con quest’ultimo, non è sempre andato tutto liscio. Ricordo con rispetto i Soci fondatori che, nonostante contrasti in certi settori della pesca, proposero per primi una forma di autogestione fatta direttamente dai pescatori, riuscendo a convincere le Autorità della bontà della cosa. Ricordo con gratitudine tutti i Consiglieri e i Revisori di Conti che si sono succeduti in questi 56 anni nella guida della PABAT., portando avanti la gestione dell’Associazione, consci di fare cosa buona, sia per il mondo della pesca, sia per l’Ambiente. Un riconoscente grazie alle squadre addette al reperimento del materiale ittico e alla sua immissione nelle acque della concessione e ai recuperi nel caso di asciutte o interventi sul greto dei corsi d’acqua. Portando avanti con bravura e passione queste operazioni che sono basilari per associazioni del nostro tipo. Un caloroso grazie alle Guardie Giurate volontarie dell’Associazione e agli agenti della Provincia, che operano nel nostro settore, per aver validamente contribuito a salvaguardare il patrimonio ittico della PABAT. il loro è un lavoro particolare, importante per la concessione e non sempre riconosciuto. Infine un grazie ai numerosi soci che, con disciplina, fiducia e attaccamento, sono stati e sono ragione di vita e di progresso della PABAT, in particolare ricordo quei soci che hanno collaborato partecipando alle semine e recuperi. Ricordo con rispetto i presidenti che finora hanno diretto la PABAT: Il primo fu l’ing. Giuseppe De Luca; seguì il cav. Mario Schiavo che ebbe l’idea di costituire, a livello regionale, un consorzio veneto tra Associazioni di pescatori, per poter portare avanti problematiche comuni nelle discussioni con le Autorità preposte. Nacque il CO.VE.CO. ( che sarà poi sostituito con il CO,VE,A,PE.DI.); poi venne eletto il signor Armando Fattori. Ricordo con affetto e riconoscenza i vecchi segretari che mi hanno aiutato a portare avanti l’associazione: Rossi Carlo con Farinello Armando e Braggion Silvano, il mitico Berti Bruno, Scapin Luciano, rag. Pastò, dr. Paolo Meneguzzo e molti altri. Ricordo con commozione le prime avventure di pesca con Ermilli Claudio, Lucietto Adriano e Cremasco Silvano, che mi sono sempre stati vicini nel mondo della pesca e non solo. Devo porgere un particolare e cordiale grazie ai miei due amici e compagni di avventura, che mi hanno aiutato nel portare avanti questa concessione e il COVEAPEDI: il dr. Luigi Battiston e il dr. Carloantonio Rossi. Specie nei primi anni della mia presidenza abbiamo avuto vari problemi da affrontare: problemi con la Provincia di Vicenza, l’istituzione del COVEAPEDI, l’inizio dell’era dei depuratori e i primi grossi inquinamenti, il dover farsi conoscere in Regione, ecc. Devo ringraziarLi per avermi aiutato moltissimo in tutti questi frangenti, in particolare sostenendomi nello spirito e incitandomi a continuare anche nei momenti di temporanei sconforti. Ora passo a ringraziare dal profondo del mio cuore gli attuali consiglieri, revisori dei conti e soci collaboratori per le semine e recuperi. Il mio vice dr Rossi Carloantonio, che ha sempre creduto nella PABAT e mi ha aiutato nei contatti con la Provincia, la Regione e il COVEAPEDIe a prendere certe decisioni; il segretario Venturini Rolando che è stato pe me e per la PABAT una magnifica bella realtà. Sempre disponibile oltre che nei compiti propri della segreteria(sempre presente al martedì in sede), nel fare da raccordo tra i vari consiglieri ed organizzare al bisogno le semine e i recuperi. È un collaboratore prezioso; il direttore tecnico Nassi Francesco che con competenza ha ben seguito il settore tecnico, in particolare quello dei recuperi, sia nei contatti con le ditte interessate, sia per l’effettuazione dei recuperi stessi; Garbin Giorgio addetto alla sorveglianza e guardia giurata volontaria, compiti che ha sempre svolto con passione; Lievore Walter addetto alle semine mansione svolta con un giusto equilibrio ed è GG volontaria; Carraro Andrea consigliere tecnico che aiuta nelle semine e nei

3 recuperi ed è GG volontaria; Fanton Bruno come Carraro; l’ing. Zecchin Maurizio che ha dato una mano in particolari gestioni e collabora per semine e recuperi; Azzolin Paolo che gestisce il sito Internet della PABAT. Come revisori dei conti il presidente del collegio Battiston dr. Luigi che ha continuato a darmi il suo prezioso supporto si nella PABAT sia nel COVEAPEDI, Gasparella Antonio, Lievore Richard, supplenti Sella Dario e Lucietto Antonio. Ricordo anche Tombolan Lino. Tutti hanno svolto con competenza il proprio compito. I soci collaboratori ricordo Fanton Narciso vecchio socio e bravo pescatore, Michelin Gianfranco, Sella Dario, Zin Leonardo, Gaspari Alessandro, Faggionato Claudio, Lucietto Adriano e Antonio. Per le semine del settore Tesina il signor Concato Giuseppe, che con la sua passione e il suo amore per le rogge del settore Tesina, ha continuato ad interessarsi di questo settore, coadiuvato dai validi signori Zaccaria Renato, Spiller Anacleto e talvolta Franchin Enzo. Lo ringrazio per averci dato modo di conoscere più velocemente i siti per le semine nel settore del Tesina.

COSA E’ STATO FATTO DI PARTICOLARE Dalla seconda metà degli anni sessanta, iniziarono i problemi creati dall’inquinamento nelle varie forme, tra le quali ricordiamo le piscicolture e i depuratori. Seguirono anni veramente pesanti per l’ambiente, specie per i corsi d’acqua. E la nostra Associazione si è subito distinta nel salvaguardare la difesa dei nostri fiumi. Non sempre abbiamo avuto delle soddisfazioni, ma ricordo sempre con piacere quanto mi ha scritto un giorno un dirigente della Provincia di Vicenza, il dottor Giorgio Poncato,: “Presidente! Se non ci fossero i pescatori come voi della PABA, sempre attenti e pronti ad evidenziare i problemi che interessano i vari corsi d’acqua superficiale, ora la situazione ambientale sarebbe ancora peggiore. Abbiate fiducia e perseverate nella vostra giusta battaglia!”. Ora l’opinione pubblica ha ridestato l’amore per l’Ambiente e sono state fatte diverse azioni e si stanno proponendo nuove iniziative per fermare questa corsa allo sfacelo ambientale e anche per migliorare la situazione che si era venuta a creare. E in questa azione possiamo vantarci di essere stati e di essere tuttora in prima linea, anche supportati dalla Provincia di Vicenza. Non bisogna però abbassare la guardia e bisogna, supportati dagli “amici dell’Ambiente”, continuare a vigilare affinché non si facciano più azioni che vadano a impattare negativamente sull’ambiente acquatico e anche a sostenere iniziative che vengono fatte per migliorare lo stato di salute delle nostre acque e dell’Ambiente che le circonda. Ricordo alcune azioni fatte o in corso di attuazione: (sarò ovviamente molto schematico) a) Abbiamo partecipato a vari bandi regionali (tutti accolti) e precisamente: 1. Effettuato uno studio sulla “CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE ED ITTIOFAUNISTICA DELLE SORGENTI DEL F. BACCHIGLIONE E DELLE RISORGIVE DI DUEVILLE. 2. Definizione delle problematiche di accesso agli argini ed elenco degli scarichi nei corpi idrici nel territorio di competenza della PABAT. Da questa è poi scaturito un convegno alla Villa Cordellina supportati dalla Regione e dalla Provincia di Vicenza. 3. Creazione di un sito internet per la divulgazione delle attività gestionali e delle caratteristiche ambientali dei bacini imbriferi del Bacchiglione e Tesina. 4. Acquisto attrezzature per il miglioramento delle attività relative ai recuperi della fauna ittica in zona risorgive Bacchiglione e Tesina. 5. Miglioramento ambientale sulla roggia Girosa in comune di Bressanvido.

b) Fermato il previsto scarico dei depuratori della fascia pedemontana dell’ovest vicentino (depuratori di Schio, Isola Vicentina, Villaverla e Thiene) direttamente nel Bacchiglione

4 all’altezza della Chiesa di Vivaro (detto scarico è noto come “il Tubone”). Con tale progetto significava uccidere il Bacchiglione subito dopo la sua “nascita”. A seguito di una nostra forte iniziativa, un importante gruppo di tecnici specializzati nella materia, aveva presentata una soluzione moderna che utilizzava una zona di fito- depurazione e una zona tampone boscata che, oltre a dare un vantaggio economico con la produzione di legname per riscaldamento, avrebbero filtrato ulteriormente i reflui da azotati, fosfati e nitrati, prima di essere immessi nel fiume Bacchiglione che, è bello ricordare, è stato oggetto di una autorevole riflessione in occasione dei lavori del terzo World Water Forum di Kyoto che lo descriveva come il corso d’acqua nascente da risorgiva più importante d’Europa. Purtroppo la cosa è stata successivamente osteggiata dai Comuni interessati con argomentazioni che noi riteniamo più strumentali che scientifiche. Ultimamente la AATO Bacchiglione ha costituito una commissione tecnica, nella quale siamo presenti anche con il dott. Stefano Salviati dello Studio Aquaprogram, e sembra si stia andando verso la decisione di portare lo scarico all’altezza del ponte del Marchese. La soluzione è sì migliorativa rispetto quella dello scarico all’altezza della Chiesa di Vivaro, ma noi siamo sempre convinti che la soluzione migliore era quella delle fasce tampone boscate, risolvendo il problema all’origine, o, in alternativa, quella di portare lo scarico del collettore sotto la città di Vicenza, onde evitare l’attraversamento della città di acque malsane. Comunque la soluzione prospettata dalla commissione tecnica della AATO potrebbe essere considerata una soluzione provvisoria in attesa del definitivo trasferimento dello scarico a sud della stessa città, dove riceverebbe l’apporto del Retrone e, subito dopo, quello del Tesina. c) Riqualificazione delle sorgenti del Tesina appoggiando una proposta dei pescatori amatoriali di ; d) Deviazione degli scarichi della sinistra Astichello, aiutati dall’assessore Pellizzari, verso il maxi depuratore di Casale; e) Ricerca di una soluzione del problema dei “troppo pieno” dei depuratori di Vivaro (per il quale non è stata ancora definita una buona soluzione) e di Sandrigo che sarà eliminato una volta che partirà a regime quello di Albaretto, salvando così l’invaso conosciuto come “Busa SIG” nel Tesina. Il nuovo depuratore è di ultima generazione e avrà molta acqua per la depurazione, quindi il risultato dovrà essere di avere uno scarico molto “pulito”. Questi progetti sono portati avanti con la Provincia di Vicenza e l’A.I.M. di Vicenza; f) Continuare a contattare il Genio Civile di Vicenza affinché gli interventi nei corsi d’acqua (escavazioni, manutenzione idraulica, ecc. ) tengano conto delle esigenze della biocenosi acquatica e che non determinino decadimenti irrimediabili nell’eco sistema fluviale. Purtroppo con l’alluvione del Bacchiglione del novembre 2010, forse anche sotto l’urgenza e la pressione del momento, data la grossa eco dell’alluvione, si sono prese delle decisioni che non tengono senz’altro conto di quanto detto sopra. Questo bel fiume di risorgiva, primo in Europa, è stato bistrattato. Per riassumere si può affermare che è stato ridotto a una “condotta a cielo aperto”. Nella parte iniziale del suo corso si sono levate tutte le golene, allargato e livellato il greto, rendendo l’ambiente tutto

5 fuorché “naturale” e inoltre facendo diminuire in modo consistente la portata d’acqua, che verrà dispersa su una maggiore superficie per gran parte dell’anno e portandolo in pericolo di asciutta nei mesi più caldi. Tutto ciò non va d’accordo con una giusta gestione del fiume per la vita del materiale ittico e di tutto ciò che vive con e per l’ambiente fluviale, cioè con una gestione “naturalistica”. A parole molti si dichiarano d’accordo nell’applicare il tipo di gestione naturalistica, ma poi si fa tutto al contrario. Questo perché, come detto sopra, si realizzano certi interventi in “emergenza” (somma urgenza), talvolta anche a mesi di distanza dall’evento catastrofico. E molto probabilmente la Natura si riprenderà quanto le viene tolto. g) Continuare a proteggere gli accessi ai luoghi di pesca. Per questo grave problema con il CO.VE.A.PE.DI., si è organizzato un convegno sul tema degli accessi ai corsi d’acqua, il 22 nov. 2008. Il primo risultato è stato quello “della attivazione, con decreto della Giunta Regionale del Veneto del 2009, aggiornato nei componenti con decreto del 2012, di un gruppo tecnico interdisciplinare per la definizione delle possibili soluzioni al problema rappresentato dagli impedimenti all’accesso agli argini”. Nella riunione di questo Gruppo del 30 luglio 2009 sono stati evidenziate le varie difficoltà che si devono affrontare per risolvere questo annoso problema, ma nel contempo si è avuta la netta sensazione che la cosa è affrontabile e, con il buon senso di tutti, si può arrivare a delle buone soluzioni per tutti. Per la parte legislativa i tecnici hanno fatto capire che nuovi regolamenti su questo fronte le soluzioni potranno trovarsi con “norme di carattere urbanistico” e questo potrebbe essere effettivamente una possibilità di avere nuovi strumenti d’intervento, ma nel contempo vedere, con la normativa che è già in atto, di risolvere l’eventuale realizzazione di impedimenti di accesso agli argini. Nella nostra concessione è rimasto insoluto il problema dell’accesso da via Vittorio Veneto e da via Chioare. Inoltre è anche da superare la pericolosità delle rive lastricate. Avevamo ricevute promesse di belle soluzioni, ma poi è andato tutto disatteso. Certamente questa non può essere per noi la soluzione definitiva e quindi, anche per questo punto, dobbiamo riprendere a contattare il Genio civile di Vicenza e il Comune di Vicenza per vedere cosa si può fare per migliorare la situazione venutasi a creare. Si può vedere, ad esempio, se possiamo lavorare in sinergia e fare un progetto per il quale chiedere un contributo alla Regione.

È anche giusto ricordare che, sempre con l’aiuto dei vecchi dirigenti del Genio civile di Vicenza e della Provincia di Vicenza, è stato subito riaperto l’accesso al fiume Astichello in località Ponte dei Carri e quello del Ponte Novo sul Bacchiglione. Ciò a dimostrare che si può arrivare a risolvere i problemi se c’è la volontà di farlo e anche con poca spesa. Noi però chiediamo che ciò debba avvenire per leggi e/o regolamenti e non sperando di trovare un funzionario che capisca il problema e cerchi di risolverlo.

Inoltre si deve continuare a perseverare nello spingere i Comuni, a continuare a portare avanti il progetto di piste ciclabili lungo i corsi d’acqua. Recentemente è stato messo in opera il “Parco dell’Astichello”, per il quale noi ci battevamo da diversi anni, con la contemporanea costruzione della pista ciclabile. Ora sono partiti i lavori di bonifica. (Comuni di Vicenza e Monticello Conte Otto).

6

h) Migliorare con i consorzi di bonifica sia il problema degli sfalci (periodo, tipologia e metodologia dello sfalcio), sia quello dell’uso dell’acqua, tenendo presente che non si deve mai ridurre in secca un corso d’acqua (rispetto del Deflusso Minimo Vitale in tutti i corsi d’acqua). Per gli sfalci si chiede se fosse possibile con la Provincia portare avanti nuovamente il problema dello sfalcio da parte del Consorzio pedemontano delle risorgive più atte alla semina di materiale piccolo nel settore del Tesina; bisogna, per far sì che lo sfalcio su certe canalette sia fatto a mano e non con la rotante (dove non fosse fatto a mano, farlo con la lama trasversale o in alternativa prima la metà di destra e poi la metà di sinistra). Anche i consorzi devono mettere in pratica quello che serve per la difesa dell’ambiente. Ora abbiamo anche a nostro vantaggio la problematica delle zone SIC e ZPS. Le zone SIC e ZPS comportano determinati comportamenti per noi pescatori, quindi anche i Consorzi devono fare la loro parte.

ANNO 2014 Con l’anno 2014 è iniziata l’era delle rinaturalizzazioni. Come già detto nella nostra concessione di pesca, oltre ai tre principali fiumi: Bacchiglione, Astichello e Tesina, abbiamo una grande ricchezza: tutte le varie rogge di risorgiva e di derivazione che costituiscono un reticolo di acque ricche di biodiversità che molti ci invidiano. Questi siti meritano di essere difesi, migliorati e mantenuti. Abbiamo iniziato con la roggia Moneghina in Bolzano vicentino. Già da 4 anni abbiamo scelto il prima tratto della Roggia Moneghina come nursery di trotelle fario per avere del novellame di qualità da immettere poi nelle acque del Territorio. Ovviamente lo stesso tratto è stato istituito come zona di bandita. Ma occorreva un intervento di rinaturalizzazione di quel tratto della roggia per renderla più efficiente ed efficace ad essere una buona nursery. Ci siamo rivolti, supportati dalla Provincia e dalla Regione, al Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta e abbiamo loro chiesto se era possibile fare questo intervento di rinaturalizzazione. Il Consorzio ha fatta sua la cosa e ha fatto fare un progetto allo Studio dell’ing. Baldo. È stata veramente una bella cosa che ha sposato a pieno le nostre necessità con le loro. A loro ha dato la possibilità di poterla enumerare tra le opere di sostegno all’Ambiente e alla Pesca e a noi di avere di avere la possibilità di avere del pesce di qualità. Grazie di cuore per questa bella iniziativa il dr. Cuman,e tutti gli Enti coinvolti. Il 6.11 il Comune di Bolzano Vic., ass. Feltrin; ci ha invitati alla presentazione del progetto ambientale e di riqualificazione del territorio “INALBERIAMOCI”. Confido che queste iniziative siano l’inizio di una nuova era di collaborazione tra Enti locali e Associazioni in difesa dell’Ambiente tutto. La rinaturalizzazione del tratto della roggia Moneghina e questo vostro “inalberamento” sono bellissimi esempi di come ci si deve comportare. Si ritorna a piantumare piante e arbusti lungo i corsi d’acqua, ciò contribuirà moltissimo a rendere bello l’Ambiente e a ridurre l’inquinamento per i fertilizzanti che verranno assorbiti dalle piante e l’ombra di quest’ultime ridurrà di molto la crescita di flora acquatica, riducendo anche la necessità di sfalci. Invito dal profondo del cuore tutti, Comuni, Consorzi, Provincia, Regione e Associazioni a lavorare uniti per riportare a un buon livello l’Ambiente in cui viviamo. La collaborazione tra il mondo della pesca e quello dell’agricoltura deve ritornare ad essere collaborativo come lo era in passato.

7

Sempre nel 2014 abbiamo fatta nostra una richiesta di rinaturalizzazione della roggia Girosa in Bressanvido fatta dal dr. Mezzalira e dal dr. Salviati. Alla fine di Novembre sono stato chiamato dal Sindaco di Bressanvido che ha voluto conoscerci e per ringraziarci perché ci siamo firmati come partner a un progetto LIFE della UE, sempre per la rinaturalizzazione dell’ambiente. Prego il nuovo consiglio di continuare a lavorare su questa problematica, che si dovrà estendere anche nel settore del Bacchiglione.

Sempre nel 2014 abbiamo ricevuto dalla Provincia di VI in donazione gratuita un camion da utilizzare per i recuperi e alcune semine. A questo proposito rendo noto che è stato fatto un accordo con il Bacino “B” per suddividere tutte le spese di gestione del camion. Di questo ringrazio a nome di tutto il C.D. il presidente Silvano Foladore. La collaborazione tra i due Bacini non si ferma a questo. È un esempio di collaborazione da imitare. Noi della PABAT , infine, abbiamo ottenuto un contributo attraverso un bando regionale per acquistare tutta l’attrezzatura per equipaggiare il camion per i recuperi e le semine: recupera pesci completo di tutti gli accessori, vasca, scivolo, attrezzatura per l’ossigeno e un defibrillatore. Ora 5 ns. addetti faranno il corso.

Sono state seminate, per la chiusura, le trotelle fario 20/kg. Il resto delle semine di chiusura saranno fatte nei primi mesi del 2015. Infine Vi rendo noto che si sta facendo, sempre per iniziativa della Regione e con la guida del dr. Salviati, la realizzazione di una seconda tranche del progetto di studio dell’anguilla in Provincia di Vicenza. Sono già iniziati i campionamenti iniziali, preparando e collocando i bertovelli e utilizzando lo storditore. Quindi si procederà con la immissione di un interessante quantitativo di anguillette nei corsi d’acqua della nostra concessione e molti altri nella zona B. Tutto quanto fatto ha avuto la piena partecipazione attiva da parte del nostro segretario Venturini, al quale va il nostro plauso. Grazie di cuore. Ora parliamo della Provincia. Come andrà a finire? Chi sarà il ns. interlocutore principale: Pesca, ambiente, beni ambientali e ciclo dell’acqua. Chi ci sosterrà nelle battaglie con il Genio civile, con i consorzi di pesca, con i gestori dei depuratori, con la AATO Bacchiglione, ecc.? Vedremo cosa succederà.

Varie Quest'anno ABBIAMO AVUTO 564 Soci. (di cui 35 minori ai 16 anni) Da notare che molte concessioni hanno avuto ancora una diminuzione nel n. dei soci più consistente della nostra. Non è cosa buona per il mondo della pesca amatoriale dilettantistica. L'apertura generale sarà domenica 8 marzo e la chiusura generale domenica 27 settembre. Si rende noto che, alla data, il versamento dell’importo per il rinnovo della licenza dovrà essere fatto sul c/c della Regione n 00158303. Anche per quest’anno la somma è di Euro 34,00. Come è già noto, non occorre più il documento della licenza, basta la ricevuta del versamento, accompagnata da un documento di riconoscimento con foto. Il versamento è obbligatorio per i pescatori dai 15 o 18 anni ai 69 anni compresi. il tesserino deve essere utilizzato solo dal pescatore che vuole pescare in acque libere e/o in province che richiedono ancora il Tesserino regionale.

8

Quota Socio 2015 Per la stagione alieutica 2015 la quota ordinaria rimane fissata in 90€ (serviva andare a 100€, ma considerata la crisi abbiamo preferito fermarsi a 90€). La ridotta è stata lasciata a 30€ con l’età a minori di anni 16. Speriamo entrino più giovani. Rimane sempre la tessera famiglia.

Anche per il 2015 non ci sarà la pesca invernale. Per i no soci abbiamo la possibilità di poter concedere permessi di pesca durante la stagione normale (dal 1 maggio 2015 al 27 settembre 2015. Il costo sarà ancora di € 10,00. Saranno reperibili presso la sede al martedì non festivo dalle 17 alle 19 e presso alcuni negozi di pesca). Come già sapete le semine di trote iridee saranno permesse solo in Buca SIG, nell’Armedola e nell’Astichello dal Ponte dei Carri a valle.

Regolamento della Concessione Per la stagione ittica 2015 NON è stata prevista alcuna modifica al REGOLAMENTO. (salvo novità dalla nuova legge sulla pesca). Iscrizioni Anche quest'anno le iscrizioni si terranno presso la sede che si trova in VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 11/A e inizieranno lunedì 02.03.2015 e termineranno il sabato 07.03.15. Si terrà il seguente orario: Dal lunedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19. Si avverte che potete rivolgerVi anche ai negozi di pesca che si prestano a farvi questo servizio. LE FIRME DEVONO ESSERE LEGGIBILI. Fiera Quest’anno la fiera della pesca sarà aperta dal 7 al 9 febbraio 2015. Saremo presenti anche per iscrizioni.

Affiliazione all’AICS Anche quest’anno, per l’iscrizione nel registro del CONI, ci affiliamo all’AICS – Comitato provinciale di Vicenza. Chi fosse interessato con la spesa di € 5,75 ca. ci si può affiliare il singolo socio ottenendo un’assicurazione per incidenti avuti durante l’azione di pesca.

Concludo questa mia lunga relazione, scusandomi, ma ho ritenuto importante fare questa carellata. Vado a terminare la mia conduzione diretta in prima persona di questa magnifica e storica associazione di pescatori della città di Vicenza: la prima del genere nel Veneto. Sono commosso e non finirò mai di ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato, sorretto, incitato in questa mia attività, che ho sempre svolto con tenacia e amore: amore per i fiumi del vicentino, in particolare del Bacchiglione che mi è stato amico fin dalla fanciullezza, dove ho trascorso molti estati e dove mi sono innamorato della pesca con la canna, e del mondo della pesca per il quale credo di aver dato molto. Ora per la mia età ho deciso, con grande commozione, di chiudere questa bella avventura. Ora la mia sola e forte speranza, anzi certezza, è quella che la nostra PABAT continui la sua importante attività e per questo raccomando, chiedo con ardore a chi rimane di mettercela tutta: noi continueremo ad aiutarvi in questo compito. Infine ci auguriamo che questo ritornato interesse per il ripristino ambientale e la riqualificazione dell’intero Territorio con i corsi d’acqua ivi presenti prosperi e continui,

9 supportato da tutti gli Enti locali: Regione, Provincia, i Comuni, i Consorzi di bonifica, e le Associazioni coinvolte. Grazie a nome di tutti i pescatori e di coloro che amano un Ambiente bello, pulito e sano, per quanto state facendo e per quanto si andrà a fare.

Grazie di cuore. Rinnovo i più sentiti auguri di un buon 2015 a Voi tutti, alle Vs. famiglie e alla nostra associazione la PABAT. IL PRESIDENTE

10