numero42010

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

La pecora nera di Ascanio Celestini

speciale Mostra di Venezia Tutti i film e le sezioni ANNO X - NUOVA SERIE - N.4 - LUGLIO/AGOSTO 2010 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.4 LUGLIO/AGOSTO 2010 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO X - NUOVA

interviste anteprima Alba Rohrwacher Abbass - Amadei - Capuano Una sconfinata Coppola - Gaglianone - Gay giovinezza Greco - Ivory - Martone Mazzacurati - Placido di Pupi Avati Scimeca - Torre Gorbaciòf di Stefano Incerti MEDUSA FILM PRESENTA

Un Film di Luca Miniero Ph: Gianni Fiorito Ph:

Claudio Bisio Alessandro Siani Angela Finocchiaro Valentina Lodovini Nando Paone e con la partecipazione di Giacomo Rizzo

virgilio.it/benvenutialsud www.medusa.it

L_8397_210x297_VIVILCINEMA.indd 1 25/08/10 16:20 n.4/2010 editoriale Cover story 26 La pecora nera di Ascanio Celestini (Marco Spagnoli) La buona sorte del cinema La Fice a Venezia per presentare le proprie iniziative e dibattere dell’attualità del settore: segnali discordanti Speciale Venezia 2010 dal mondo politico ma tanta voglia di confrontarsi 6 Hiam Abbass (Marco Spagnoli) 8 La 67ª Mostra - Tutti i film (Mario Mazzetti) ••• A fine luglio è ripreso il lavoro delle commissioni ministeriali, con 10 Emidio Greco (Anna Maria Pasetti) l’assegnazione delle sovvenzioni alle attività promozionali per il cinema – inclusa la rivista che 10 Settimana della Critica (Cristiana Paternò) state leggendo, l’unica che diffonde gratuitamente agli spettatori notizie e recensioni sul 11 Mario Martone (Marco Spagnoli) cinema d’autore – e con l’assegnazione dei premi per l’attività d’essai 2009: nonostante 12 Antonio Capuano (Marco Spagnoli) l’ammontare medio continui a diminuire, in un momento di forti tagli al settore e alla cultura 12 Giornate degli Autori (Mario Mazzetti) in generale aver ottenuto lo stesso fondo degli anni precedenti – guardiamo al bicchiere 13 Pasquale Scimeca (Anna Maria Pasetti) mezzo pieno – è sicuramente un segnale di sensibilità e di attenzione da parte del ministero 14 Roberta Torre (Marco Spagnoli) per i beni e le attività culturali, come peraltro aveva garantito e promesso il direttore generale 18 Alba Rohrwacher (Barbara Corsi) cinema, Nicola Borrelli, in ultimo nella giornata di presentazione agli esercenti delle novità del nuovo decreto di settore, pubblicato lo scorso 9 giugno ma i cui contenuti erano noti e 19 Carlo Mazzacurati (Barbara Corsi) annunciati da tempo: maggiore efficienza e – come dalla stessa Fice auspicato – rigore, per 20 Piergiorgio Gay (Federico Pontiggia) attribuire un più significativo riconoscimento alle programmazioni “difficili”, ai film d’autore 21 Stefano Incerti (Anna Maria Pasetti) con la A maiuscola (la commissione per i film d’essai è al lavoro per affinare i criteri della 24 Michele Placido (Franco Montini) cosiddetta “eccellenza”) senza peraltro penalizzare le tante sale di provincia che portano 30 Aureliano Amadei (Federico Pontiggia) avanti la bandiera della qualità con opere di provenienza festivaliera o apprezzate dalla 31 Massimo Coppola (Barbara Corsi) critica. Insomma, un doppio binario per privilegiare l’impegno, la vocazione, l’appartenenza a un settore vitale, che nel contempo garantisce la sopravvivenza di spazi di socializzazione nei Interviste centri cittadini e nelle mille città d’Italia, nonostante le gravi difficoltà e il rischio chiusura – 34 Pupi Avati (Franco Montini) giova ribadirlo, i fondi statali costituiscono un investimento, non una beneficenza: servono a 44 Jeffrey Friedman (Luca Gricinella) diffondere consumo di cultura, diffusione capillare della produzione italiana, europea e non 45 Daniele Gaglianone (Anna Maria Pasetti) solo, a far fruttare gli investimenti statali nella produzione nostrana e garantire lavoro. 47 James Ivory (Marco Spagnoli) Purtroppo, nella drammatica contingenza economica che (unitamente ad altri fattori) ha dissanguato i conti pubblici, mentre ci si compiaceva per il rinnovato decreto di settore e per la Speciale Festival dell’estate confermata attenzione dell’amministrazione statale (non troppe le Regioni italiane parimenti 32 Bologna, Locarno, Pesaro, Taormina sollecite), con segnali dissonanti, tutt’altro che rassicuranti alla fine di luglio è stato presentato (Domenico Barone, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari) dal ministro Bondi un disegno di legge tendente a ridimensionare fortemente la presenza statale nel settore: niente più interesse culturale (e fondi statali) ai film italiani, salvo opere Rubriche prime e seconde, corti e documentari; niente più credito agevolato per la ristrutturazione delle 4 Notizie sale (fondi già azzerati, ma almeno esisteva la possibilità di alimentarlo, sempre nell’ottica 48 Docuclub (Maurizio Di Rienzo) dell’investimento in cultura e socialità); addio agli automatismi nella qualifica dei “film d’essai” 49 Mondo d’essai che consentono a chi opera nel settore certezze e punti di riferimento (i film in concorso, e solo Luca Colnaghi (Marta Proietti) quelli, ai principali festival; le principali candidature dei premi di maggior prestigio; i film di 50 Detour (Umberto Ferrari) “interesse culturale”), con l’esclusiva determinazione affidata ai componenti della commissione 51 Polvere di Stelle (Giovanni Maria Rossi) di nomina ministeriale: compagine indubbiamente prestigiosa ma che potrebbe saltare uno o due mesi e allora si lavora al buio, per non parlare del fatto che in Francia è una commissione di 52 Cult dvd (Gabriele Spila) 100 professionisti del settore a decidere per legge, settimanalmente, quali film sono d’essai (e 53 Cinema di carta (Chiara Barbo) nessuno si scandalizza se l’ultimo Eastwood, per fare un esempio, viene ammesso), mentre da 54 Colonna sonora (Mario Mazzetti) noi non è detto che un governo qualsiasi un domani nomini illustri sconosciuti. Insomma Schede critiche segnali discordanti, una proposta che appare punitiva ma che ci auguriamo, grazie al dialogo e al buon senso che hanno caratterizzato l’attività dei vertici dell’amministrazione, possa essere 41 THE AMERICAN 43 BENVENUTI AL SUD rivista in chiave più organica e funzionale. 42 DAWSON ISOLA 10 36 GORBACIOF Per il resto, Venezia costituirà il consueto spazio di riflessioni, incontri, bilanci (se parliamo 44 HOWL dell’estate che va a concludersi, come quantità e qualità di film distribuiti, meglio tacere per 42 INCEPTION 39 LONDON RIVER carità di patria…) e per ammirare opere e autori che ci faranno compagnia (speriamo) nei 41 MY SON MY SON WHAT HAVE YE DONE mesi a seguire. La Fice è presente al Lido nello spazio “Professione cinema” dell’Excelsior, con 36 NIENTE PAURA la presentazione degli Incontri del cinema d’essai di metà ottobre a Mantova, con il progetto 43 NORTH FACE 45 PIETRO Schermi di Qualità da sempre condiviso e la buona volontà di confrontarsi con istituzioni, 47 QUELLA SERA DORATA produttori, autori e chiunque abbia a cuore le sorti del Cinema. E la gioia di poter assaporare 39 IL RIFUGIO la ritrovata libertà e operatività di Jafar Panahi, celebrato dalle Giornate degli Autori! 43 LA STRATEGIA DEGLI AFFETTI 38 20 SIGARETTE MARIO LORINI 38 LO ZIO BOONMEE CHE SI RICORDA presidente FICE DELLE SUE VITE PRECEDENTI

Hanno collaborato a questo numero: Chiara Barbo, Domenico Barone, Barbara Corsi, ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale n° 61358016 intestato a VIVILCINEMA Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Luca Gricinella, Mario Lorini, Mario Mazzetti. Franco Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Numeri arretrati euro Bimestrale d’informazione Montini, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Marta Proietti, Giovanni 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. ADVERTISING srl - Via Tor de' cinematografica Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - 06.89015167 fondato da Claudio Zanchi ...Progetto grafico: Geppy Sferra ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service www.apsadvertising.it, [email protected] ... srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 del n°4/2010 nuova serie L’Atelier di Firenze, pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Luglio/Agosto 2010 06/884.731, fax 06/440.42.55 ...e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it Chiuso in redazione il 26/9/2010 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti ...Impagin. e stampa: Inprinting srl, Via Dalbono 35, Roma Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

VIVILCINEMA luglioagosto10 3 notizie fice ••• FILM D’ESSAI ••• ITALIANI D’EUROPA Nelle riunioni estive, la commissione ministeriale per i Il Premio Lux, creato nel 2007 dal Parlamento Europeo a sostegno del cinema impegnato, ha visto tra film d’essai ha attribuito la qualifica ai seguenti titoli: i candidati 2010 Io sono l’amore di Luca Guadagnino e La bocca del lupo di Pietro Marcello, al The last station, Oceani, Caotica Ana, fianco di Lourdes di Jessica Hausner. Nella terna finalista, annunciata durante la conferenza stampa Brotherhood, City Island, Fratelli d’Italia, Gordos, delle Giornate degli Autori veneziane, sono entrati il greco Akadimia Platonos di Filippos Tsitos, il Il padre dei miei figli, La papessa, La regina dei tedesco Die fremde di Feo Aladag e il belga Illégal di Olivier Masset-Depasse. I parlamentari castelli di carta, Toy story 3 (incluso il magnifico europei decreteranno il vincitore, che beneficerà del sostegno alla sottotitolazione nelle 23 lingue corto che lo accompagna), The hole, 14 km., Dear ufficiali UE e la stampa di una copia in pellicola per ciascun paese membro. John, Shadow. Con l’approvazione del nuovo decreto di settore, pubblicato il 9 giugno scorso, la ••• TOGNAZZI A ROMA commissione attribuirà l’attestato di “eccellenza” a Dopo l’omaggio veneziano a Gassman, il Festival di Roma (28 ottobre – 5 novembre) omaggerà film d’essai di particolare valore artistico e culturale, Ugo Tognazzi a 20 anni dalla morte. L’attore apparirà prima di ogni film con “pillole” delle sue previa approvazione dei criteri più idonei. migliori interpretazioni e nel documentario Ritratto di mio padre a firma di Maria Sole (Tognazzi). Anche Ricky Tognazzi sarà al festival, con l’anteprima de Il padre e lo straniero, ••• MANTOVA, I PRIMI TITOLI interpretato da Alessandro Gassman e Xenia Rappoport dal romanzo di Giancarlo De Cataldo. In attesa di conoscere il programma definitivo e i nomi dei premiati, la Fice ha annunciato alcune delle ••• LA MERYL DI FERRO Oltre al già annunciato progetto di Alexander Payne (Downsizing, con Paul Giamatti, la anteprime degli Incontri del cinema d’essai, a Mantova Witherspoon e Baron Cohen) e alla riduzione del romanzo Io e Dewey con un gatto dal 12 al 14 ottobre: gli inglesi Tamara Drewe di coprotagonista, si parla di Meryl Streep per la nuova regia di Mike Nichols (insieme già 4 volte, da Stephen Frears e Another year di Mike Leigh, Silkwood ad Angels in America): Great Hope Springs, in cui sarà sposata da 30 anni e in piena entrambi da Cannes, e il francese Séraphine di Martin crisi esistenziale con Jeff Bridges; ma soprattutto, per la seconda regia di Phyllida Lloyd (Mamma Provost. Non mancheranno anticipazioni dei film mia) in cui vestirà i panni di Margaret Thatcher, la Lady di Ferro britannica che ha gestito italiani più attesi e un’assemblea aperta dell’esercizio liberalizzazioni, scioperi e la guerra nelle Falkland. Con lei, nel ruolo del marito, Jim Broadbent. I d’essai. figli della Iron Lady (questo anche il titolo dell’opera) hanno pubblicamente dissentito sul film. ••• MUSEO DI TORINO: 10 ANNI ••• MIKADO, PUNTO E A CAPO Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha festeggiato Dopo aver assunto la guida di Mikado Film a ottobre 2009, Franco Tatò ha lasciato la società, e con il 19 luglio i 10 anni di attività alla Mole Antonelliana, lui il nuovo consiglio di amministrazione guidato da Sonia Raule. De Agostini Communications ha forte di oltre 4,5 milioni di visitatori. Per l’occasione, la infatti comunicato che Tatò non ha portato a termine la prevista acquisizione della società che Reggia di Venaria Reale ospita la mostra “Le macchine produce e distribuisce film di qualità, ora di nuovo sotto il pieno controllo De Agostini ma in cerca della meraviglia. Lanterne magiche e film dipinto”, di nuovi acquirenti. coprodotta con la Cinémathèque di Parigi. In dieci anni 65 le mostre organizzate, 59 le pubblicazioni e 9 i dvd ••• RASSEGNE E FESTIVAL curati, 71 i film restaurati e 83 i numeri editi della Dal 10 al 19 settembre XV Milano Film Festival: concorso lunghi e corti, retrospettiva Jim Rivista del Cinema. Jarmusch, i doc di Colpe di Stato, selezione di giovani registi turchi, focus Aardman Animation e rassegna di opere prodotte o commissionate da Ong e associazioni umanitarie a sfondo sociale ••• PREMI CICAE AI FESTIVAL (milanofilmfestival.it) …Dal 23 al 26 settembre Imola Film Festival con retrospettiva e Grifone La giuria di esercenti d’essai di Cannes ha premiato d’oro a Fernando Solanas, sezioni “Sguardi sulla città” e “Cinema e pensiero” e la trilogia Pusher alla Quinzaine il francese Pieds nus sur les limaces di Winding Refn (imolafilmfestival.it) …Viareggio EuropaCinema sotto la presidenza di di Fabienne Berthaud. Al Festroia di Setubal, in Giuseppe Tornatore e la direzione artistica di Pier Marco De Santi, dall’11 al 18 ottobre, concorso Portogallo (in giuria Giovanni Petricciani del per 12 opere europee e omaggi (viareggioeuropacinema.com) …Mestre Film Fest dal 12 al 16 Controluce di La Spezia), premiato il racconto di ottobre, giuria presieduta da Carlo Mazzacurati per il Premio Candiani al miglior corto formazione polacco All that I love di Jacek Borcuch, internazionale, altri premi per cortissimi e video for kids (centroculturalecandiani.it) …Rassegna di a Locarno il dramma serbo White white world di documentari Contest – I giovani in Italia, in Europa e nel Mondo al Nuovo Aquila di Roma dal Oleg Novkovic. 12 ottobre fino a maggio 2011 (cinemaaquila.com) …Dal 26 al 28 novembre a Pistoia Mauro Bolognini Film Festival articolato in tre sezioni: premio CortoScuola, premio Cinema e ••• GIOVANI SCENEGGIATORI Letteratura per adattamenti di opere letterarie e Concorso cortometraggi (centromaurobolognini.it) …Sottodiciotto Film Festival, a Torino dal 9 al 18 dicembre, concorso Il talento e l’energia di uno studente di cinema della aperto alle produzioni scolastiche ed extrascolastiche under 18, tema libero Ca’ Foscari di Venezia, Matteo Caenazzo, (sottodiciottofilmfestival.it). prematuramente scomparso, hanno ispirato gli organizzatori del Concorso Mattador per nuovi talenti ••• TORINO CON BELLOCCHIO (16-30 anni), assegnato per la prima volta a luglio alla Il concorso del 28° Torino Film Festival (26 novembre – 4 dicembre) vedrà come presidente di giuria Fenice di Venezia. Hanno vinto il 25enne triestino Marco Bellocchio, che aveva partecipato all’edizione 2009, la prima diretta da Gianni Amelio, Davide Stocovaz con la sceneggiatura Istinti e, per i presentando al pubblico della sezione Figli e Amanti un’opera fondamentale per la sua formazione. soggetti, il 21enne romano Luca Marchetti con In cielo passano Bob Marley: premi in denaro e ••• OPERE PRIME ALLA RISCOSSA tutoraggio, in giuria tra gli altri Alessandro Angelini e Un confortevole numero di esordi in fase di riprese o di postproduzione, anche grazie al sostegno Gianluca Arcopinto. statale. Un produttore come Emir Kusturica battezza Mozzarella stories, mafia comedy di Edoardo De Angelis realizzata dal Centro Sperimentale. Elisabetta Bernardini in Non piangere, non ridere, ••• SOLINAS: I FINALISTI non giocare si occupa dei lavoratori stagionali nostrani nella Svizzera degli anni ’70, con la Sei sceneggiature finaliste per il Premio Franco Solinas produzione della Arancia Film di Simone Bachini e Giorgio Diritti. Una commedia avventurosa 2010, dal professore gay inespresso e fascista di invece per Francesco Lagi: Missione di pace, prodotto dalla Bianca Film di Donatella Botti e Braccia tese (autori Tommaso Cammarano e Roberto interpretato da Silvio Orlando, Alba Rohrwacher e Filippo Timi, dal Nord Est ai Balcani. Francesco Scarpetti) al coreografo gay alle prese col nipotino Henderson Pepe ha diretto Amaro amore, girato a Salina con Angela Molina, Francesco Casisa, orfano di Cinq, sei, sett, ott (Angelo Orlando e Malik Zidi, Yorgo Voyagis, racconto di formazione di tre ragazzi di mondi diversi, prodotto da Third Valentina Russo), dalla crisi di uno stabilimento Corporation Dreams con Rai Cinema e la Regione Sicilia. Infine, Daniela Cursi Masella (dal proprio pugliese in Funambola (Vittorio Moroni) alla rivalità romanzo) e Salvatore Allocca firmano Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato con tra due fratelli messinesi ne La notte oscura (Paolo Francesca Inaudi, Giorgia Surina e Giulia Bevilacqua, prodotto dalla Home Film. Pintacuda), dalle donne di una famiglia di Ostia in Nuvoloso con fenomeni sparsi (Balmas, Conte, ••• SI GIRA IN ITALIA Lentini) alla “prima volta” di un ragazzo senza braccia, E la chiamano estate, nuovo film per Paolo Franchi che ritrova Elio Germano, Jean-Marc Barr, Storia di Francesco (Guendalina Zampagni e Aurelio Irène Jacob e Barbora Bobulova …Carlo Virzì dirige Claudia Pandolfi, Michele Riondino e Marco Grimaldi). Primo premio (12mila euro) assegnato a La Cocci ne I più grandi di tutti, commedia sulla reunion di una band musicale …Dopo il doc Fratelli notte oscura durante il festival La valigia dell’attore d’Italia, Claudio Giovannesi prepara Alì dagli occhi azzurri, ispirato a racconti pasoliniani della Maddalena, dedicato a Gian Maria Volonté. …L’Italia dei nostri anni con toni diversi ne Il gioiellino di Andrea Molaioli, che ricostruisce il crac

4 VIVILCINEMA luglioagosto10 notizie

Parmalat del 2003 con Toni Servillo/Tanzi e Remo Girone/Tonna, e in Qualunquemente di Giulio Manfredonia, con Antonio Albanese/Cetto La Qualunque …Il film tratto dalla serie tv Boris, Undicesima edizione del concorso promosso diretto da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, dalla FICE, che coinvolge tutti i lettori di Vivilcinema vede il regista tv interpretato da Francesco Pannofino tentare la strada del film d’autore tra finanziamenti ministeriali che non e gli utenti del sito www.fice.it arrivano, produttori senza un soldo e agenti spietati …Luigi Lo Cascio sarà il maratoneta Dorando Pietri, squalificato alle Olimpiadi del 1908, per Leone Pompucci ...Annunciato da Vincenzo Cerami un nuovo film comico scritto con, diretto e interpretato da Roberto Benigni sull’Italia contemporanea …Marco Bellocchio prepara La monaca di Bobbio, coproduzione italo-francese con probabile protagonista Maya Sansa, già ne La balia. ••• SI GIRA NEL MONDO Alain Resnais adatta la pièce Eurydice nell’imminente Vous n’avez ancore rien vu …I fratelli Dardenne girano Délivrez-moi con Cécile De France e Jérémie Renier, storia d’un ragazzino abbandonato dal padre …Chantal Akerman prepara La folie Almayer dal primo romanzo di Joseph Conrad sul viaggio di un giovane europeo (Stanislas Mehrar) nel Borneo …Bouli Lanners prepara Les géants, l’epopea estiva di tre adolescenti sfigati, dopo aver recitato in Rien à declarer diretto da Dany Boon (Giù al Nord), a sua volta attore con Vincenzo Amato in Girl on a bycicle di Jeremy Leven …Istvan Szabo prepara The door, dall’omonimo best seller di Magda Szabo …On Chesil beach di Ian McEwan diventerà un film di Sam Mendes …Un “libro della giungla” tra i lupi europei è Entre lobos, nuova regia di Gerardo Olivares (14 km.) …Il nuovo Joachim Lafosse, Aimer à perdre la raison, vede protagonisti Gérard Depardieu, Tahar Rahim del Profeta ed Emilie Dequenne, la vera storia della madre belga che uccise i suoi cinque figli …Kooly di Come ogni anno, il sondaggio riservato al pubblico delle sale FICE Jan Sverak vede un orsetto di peluche abbandonato alla ricerca della via di casa …Régis Wargnier ha diretto La ligne droite, l’incontro invita a votare e a premiare gli autori dei film più amati tra un’ex detenuta e un atleta rimasto cieco …Eva Ionesco ha diretto Isabelle Huppert in Je ne suis pas une princesse …Blonde di Andrew Dominik vede Naomi Watts nei panni di Marilyn, da un testo di Joyce Carol Oates …Helena Bonham Carter e Freddie Come si vota I premi Highmore in Toast, infanzia e adolescenza dello scrittore Nigel SUL SITO INTERNET Tra tutti i votanti saranno sorteggiati i vincitori delle Slater …Walter Salles dirigerà Julia Roberts in Our wild life su una Seguite le istruzioni contenute DUE TESSERE AGIS-ANEC 2011 per il LIBERO INGRESSO donna consacrata al salvataggio degli elefanti in Kenya …Olivier nel sito www.fice.it IN TUTTI I CINEMA D’ITALIA (associati all’ANEC) e in più DIECI ABBONAMENTI PER UN ANNO ALLA Marchal, nuovo maestro del poliziesco francese, prepara Le gang PER E-MAIL RIVISTA VIVILCINEMA des Lyonnais con Gérard Lanvin, Daniel Duval, Valeria Cavalli …La Inviate i dati riportati nella storia di Edgar Hoover, capo dell’Fbi, al centro del nuovo Clint scheda all’indirizzo: [email protected] Eastwood, protagonista Leonardo DiCaprio …Woody Allen ha girato La consegna dei premi Midnight in Paris con Marion Cotillard, Adrien Brody, Kathy Bates, PER POSTA I premi FICE saranno consegnati ai registi dei film più votati Owen Wilson e Carla Bruni …Le canzoni del disco dei Kinks Spedite la scheda debitamente nel corso della X EDIZIONE degli INCONTRI DEL CINEMA compilata all’indirizzo: Schoolboys in disgrace hanno ispirato il film di Bobcat D’ESSAI che si svolgeranno a MANTOVA Vivilcinema, v. di Villa Patrizi 10, dal 12 al 14 ottobre 2010: tre giorni di convegni, incontri, ante- Goldthwait; Liam Gallagher ex-Oasis ha invece annunciato come 00161 Roma produttore The longest cocktail party dal romanzo di Richard prime e trailer con i principali operatori del cinema d’essai. PER FAX: DiLello sull’etichetta dei Beatles, la Apple …Vincent Cassell, Sergi Inviate la scheda debitamente ATTENZIONE: Lopez e Géraldine Chaplin in Le moine di Dominik Moll ...Les compilata al numero: la votazione dovrà pervenire entro e non oltre il 25 settembre 2010 mains en l’air di Romain Goupil è la storia della rivolta di un 06/4404255 gruppo di bambini contro l’espulsione di una compagna figlia di clandestini; tra gli interpreti Valeria Bruni Tedeschi e Hyppolite Lʼelenco dei film è consultabile sul sito www.fice.it Girardot …La vera storia di un giardiniere accusato dell’omicidio di un ricco vedovo in Omar m’a tué di Roschdy Zem, con Sami Bouajila e Maurice Bénichou …Radu Mihaileanu prepara La source des femmes, lo sciopero delle donne di un villaggio contro i mariti per avere l’acqua da un pozzo lontano …Julie Delpy ha diretto Skylab, commedia familiare da lei stessa interpretata …James Fox e il figlio Laurence reclutati da Madonna per il ruolo di Giorgio V e del figlio Bertie in W.E., storia dell’amore tra Edoardo VIII e Wallis Nome del votante ...... Età ...... Simpson (James D’Arcy e Andrea Risborough) e della storia Indirizzo...... parallela ambientata nel 1998 tra un’americana (Abbie Cornish) e il suo amante russo (Oscar Isaac) …Laetitia Casta scrittrice isolata CAP...... Città...... Prov...... alle prese con incubi e visioni in Derrière les murs, thriller in 3D Telefono...... …3D anche per Andrej Konchalosvski, il cui Schiaccianoci è interpretato da John Turturro, per George Romero che ha e-mail...... annunciato il remake di Profondo rosso e per Martin Scorsese, il Questa rivista è stata ritirata presso il cinema...... di ...... cui Hugo Cabret è un fantasy con Sacha Baron Cohen, Ben Kinglsey, Jude Law e Christopher Lee su un orfano di 12 anni che IL FILM D’ESSAI DELL’ANNO (italiano o straniero) vive di espedienti, dal libro di Brian Selznick …Jean-Pierre Darroussin bancario omicida in De bon matin, regia di Jean-Marc ...... Moutout …Esordio alla regia per Dustin Hoffman: Quartet è la storia di un concerto che riunisce celebri cantanti lirici in declino, IL FILM D’ESSAI ITALIANO DELL’ANNO scritta da Ronald Harwood (Il pianista) e interpretata da Maggie ...... Smith, Albert Finney e Tom Courtenay.

VIVILCINEMA luglioagosto10 5 SpecialeHiam Venezia Abbass 2010

LE PRINCIPALI INTERPRETZIONI - Ognuno cerca il suo gatto (1996), Vivre au paradis (1998), Satin rouge (2002), La sposa siriana (2004), Paradise now (2005), Free zone (2005), Munich (2005), Azur e Asmar (voce, 2006), Nativity (2006), Il mio amico giardiniere (2007), Disengagement (2007), L'ospite inatteso (2007), Il giardi- no di limoni (2008), Amreeka (2009), The limits of control (2009), Chaque jour est une fête (2009), Miral (2010)

La Abbass tra Vanessa Redgrave e Willem Dafoe La via per la pace Edificata dalle donne, passa per conoscenza ed istruzione. È il percorso di “Miral”, diretto da Julian Schnabel dopo il magnifico “Lo scafandro e la farfalla”. Ne parla la protagonista, ulteriore tappa di un percorso filmico che prevede anche l’esordio alla regia

••• In concorso a Venezia, Miral di Cosa l’affascinava di più della storia di donna anche in tarda età ha significato per Julian Schnabel racconta la storia di tre Miral? me concentrarmi sulla possibilità di un generazioni di donne le cui vite si intrecciano Il fatto che raccontasse la storia della mia quotidiano differente. Una possibilità nella ricerca della giustizia, della speranza e terra, la Palestina, attraverso gli occhi di una affascinante: come attrice, infatti, vi sono della riconciliazione in un mondo lacerato donna. Inoltre avevo davanti a me la ancora molte emozioni inesplorate. Quello dall’odio e dalla guerra. Tratto da La strada possibilità di interpretare un grande ruolo che mi muove nella vita e nella carriera è la dei fiori di Miral di Rula Jebreal, giornalista femminile, una donna importantissima per la sottile linea tra realtà e immaginazione; sono palestinese naturalizzata italiana, oggi storia del mio paese. Hind Husseini ha affascinata dall’ignoto e ogni volta che mi compagna di Schnabel e autrice della combattuto non solo per i diritti del mio immergo in qualcosa che non conosco sento il sceneggiatura, il film ha inizio nel 1948 e popolo, ma soprattutto per difendere la sua profondo desiderio di spostare l’orizzonte del prosegue fino agli anni ‘90. Protagonista è idea di istruzione. La sua convinzione era che mio viaggio artistico sempre più lontano. l’attrice franco-palestinese Hiam Abbass nel l’istruzione e la cultura portano le persone ad Che senso di responsabilità avverte ruolo di Hind Husseini, donna che si imbatte elevarsi intellettualmente ed emotivamente. nell’interpretare un personaggio in cinquantacinque bambini orfani che La sofferenza dell’occupazione può essere, in realmente esistito? vagano per la strada. Incapace di voltare loro qualche maniera, alleviata dalla La parola chiave nel mio lavoro è libertà. Ho le spalle li porta a casa con sé, per sfamarli e consapevolezza della propria identità e della scelto di fare l’attrice perché nutro una grande dargli un rifugio che nel corso di qualche propria condizione. La cultura ti permette di passione per il mio mestiere e mi considero tempo diventerà un vero e proprio istituto conquistare una certa distanza dalle tue una sorta di macchina emozionale. Penso di con oltre duemila piccoli ospiti. Nel 1978 emozioni e le tue reazioni diventano così più raggiungere la verità artistica di un arriva una bambina di sette anni di nome ponderate, rispetto ad un’istintività personaggio soprattutto attraverso le Miral, interpretata in età adulta dalla certamente dannosa. emozioni che offre al pubblico. Non penso di protagonista di The millionaire Freida Hind Husseini è un’altra donna forte essere in grado di mandare messaggi, l’unico Pinto. Quando, compiuti 17 anni, all’apice dopo i personaggi interpretati ne L’ospite mezzo che ho per coinvolgere il pubblico è dell’Intifada, a Miral viene affidato il compito inatteso e Il giardino di limoni. riuscire ad ottenere la sua identificazione di lavorare come insegnante in un campo È vero, ma la cosa strana è che io non vado in emotiva. Quindi gli unici personaggi che rifugiati, la ragazza viene a conoscenza cerca di personaggi femminili di questo interpreto sono quelli per i quali trovo una dell’odio e della guerra che la circondano e spessore. Al tempo stesso, però, credo che la profonda connessione con me stessa, le cui scopre come l’istruzione sia l’unica chiave che struttura sociale della nostra società obblighi emozioni ritengo di poter esplorare. La verità possa aprire la strada per la pace. “Quando le attrici a pensare attentamente a quello che si raggiunge attraverso la condivisione. mi hanno contattato non sapevo molto della vogliono dire attraverso i personaggi che Parliamo del suo già annunciato esordio storia, sebbene ovviamente sapessi chi era interpretano. Mi piace, poi, portare sullo alla regia: quando passerà dietro la stata Hind Husseini”, dice la Abbass, premiata schermo donne a cui il mio lavoro può cinepresa? lo scorso anno a Mantova dalla Fice. “Ho rendere giustizia, portandole fuori Spero di iniziare le riprese l’anno prossimo: la prima parlato con Julian, poi ho letto la dall’ombra. Hind Husseini, ad esempio, è sceneggiatura è pronta così come il casting. sceneggiatura e mi sono resa conto di stata una donna straordinaria che ha Sto mettendo insieme i finanziamenti, così se trovarmi di fronte ad una trama straordinaria combattuto per oltre mezzo secolo, ma qualcuno dei produttori che leggono nelle mani di un grandissimo regista. nessuno o quasi la conosce. Basta con un Vivilcinema avrà voglia di entrare in Schnabel è un vero artista: usa la macchina cinema politico che parla solo dei politici, coproduzione è il benvenuto, non ha che da da presa come se fosse un pennello e gli togliamo loro anche questo riflettore per cercarmi. Il titolo è Inheritance (Eredità), la attori sono come dei colori in grado di restituirlo alla gente normale, che ha fatto storia è quella di una famiglia e di quanto restituire allo spettatore il senso delle sue scelte e vissuto vite fuori dal comune! avviene quando ciascun membro eredita emozioni. Guardarlo lavorare e vederlo Qual era la principale sfida artistica qualcosa in termini sia economici che morali. comporre le sue inquadrature è stata connessa a questo ruolo? Parla di tradizione, sessualità, educazione e un’esperienza unica così come essere, in un Sicuramente il fatto che abbia vissuto fino a del ruolo di uomini e donne nella società certo senso, trascinati nel cuore del suo 76 anni e che io non abbia avuto ancora araba. universo artistico”. esperienza della vecchiaia. Interpretare questa • MARCO SPAGNOLI

6 VIVILCINEMA luglioagosto10

Speciale Venez

VENUS NOIRE Gran Bazar Laguna Tantissimo cinema da Italia, Usa ed Estremo Oriente nell’edizione più affollata della Mostra, in attesa del nuovo Palazzo del Cinema. Ascanio Celestini in concorso con Saverio Costanzo, Mario Martone, Carlo Mazzacurati; Tarantino presiede la giuria

••• Già a leggere le cifre della Berlino lo è per quello tedesco, molti nodi prossimi anni, quando le attuali politiche Mostra c’è di che restare intimiditi: 84 della nostra cinematografia restino irrisolti statali produrranno i primi effetti. lungometraggi nella selezione ufficiale (più proprio a causa della ferma intenzione di È fissato al 6 settembre l’annuncio di Müller, le Giornate degli Autori, più la Settimana essere al Lido: l’uscita di molti film resta come ogni anno, del film sorpresa; mentre della Critica, più la retrospettiva…), ben 41 bloccata a lungo in vista della kermesse scriviamo non sappiamo se rientrerà uno dei film italiani, quasi il doppio della scorsa veneziana, immiserendo i mesi primaverili ed clamorosi assenti su cui molti facevano edizione. È un’edizione-monstre, peraltro estivi (affollati da opere low budget affidamento: Terrence Malick, Clint Eastwood, senza la sala aggiunta che lo scorso anno ha autodistribuite) e poi riversando tutti Peter Weir, John Landis o l’immancabile dato ospitalità alle sezioni collaterali, mentre insieme sul mercato. Come garantire che ha girato in Abruzzo The il cantiere del nuovo Palazzo del Cinema ha visibilità da settembre in poi a venti-trenta American: dovessimo scommettere, tuttavia, subito uno stop a seguito dell’emersione di lungometraggi, molti dei quali opere prime, punteremmo sul ritrovato John Carpenter, che eternit. Marco Müller, saldamente al timone, nella convinzione tutta da dimostrare che ha ambientato l’horror The ward in un centro accentua la natura sperimentale di Orizzonti l’esposizione lagunare sia già una sufficiente d’igiene mentale. e irrobustisce i fuori concorso, per lo più promozione? Un miglior dispiegamento spettacolari – di conseguenza, le opere delle uscite nel corso dell’anno sarebbe Concorso e Fuori concorso autoriali non in competizione, che a Cannes insomma più che auspicabile, così come il Una sola opera prima corre per il Leone d’Oro, affollano il Certain regard, si ritrovano Controcampo italiano, riesumato lo scorso La pecora nera di Celestini (spezzando il ospitate per lo più dalle Giornate degli anno e riproposto con ancor più titoli, rischia duopolio di fatto Medusa-Rai Cinema, di cui Autori. di diventare una “riserva”. Bizzarro, infine, ha fatto clamorosamente le spese lo scorso A una prima lettura del programma resta constatare la presenza di una produzione anno L’uomo che verrà di Diritti), storia di ferma la convinzione che, seppure Venezia italiana così folta nell’anno del sostanziale malati di mente dal suo libro omonimo, dopo rappresenti la più importante vetrina azzeramento, tra risorse e disegni di riforma, apprezzati documentari e inchieste; tre le internazionale per il cinema italiano, come del sostegno statale – ma vedremo nei opere seconde (la greca Athina Rachel

8 VIVILCINEMA luglioagosto10 ia 2010 67ª Mostra del cinema

NORWEGIAN WOOD

ALL INCLUSIVE

13 ASSASSINS

POST MORTEM THE TOWN

Tsangari con Attenberg, il francese Anthony a Venezia passato dai fischi (esagerati) per femminile Meek’s cutoff di Kelly Reichardt Cordier con Happy few e il canadese L’albero della vita al Leone d’oro The (Wendy and Lucy), prodotto da Todd Richard J. Lewis con l’attesa – e perigliosa – wrestler, quest’anno col thriller Black Swan, Haynes, su un gruppo di donne pioniere trasposizione de La versione di Barney di storia di rivalità sulle punte con le “étoile” perse nel deserto dell’Oregon di metà ‘800; e Mordecai Richler, con Paul Giamatti e Dustin Natalie Portman e Mila Kunis affiancate da l’atteso Miral di Julian Schnabel, uno degli Hoffman, coprodotta da Fandango). Fuori Vincent Cassel e dalle redivive Barbara autori cult del Lido, sulla resistenza delle concorso i fratelli Affleck: Ben con l’opera Hershey e Winona Ryder. Se Sofia Coppola in donne palestinesi dal ’48 al ’94. seconda The town, thriller di cui è anche Somewhere fa “incontrare” un padre Parlando di cult, in pole position il sontuoso protagonista su un colpo grosso nel quale si attore (Stephen Dorff) e la figlia Tsui Hark di Detective Dee and the innesta una storia d’amore con l’ostaggio preadolescente (Elle Fanning) sullo sfondo di mystery of Phantom Flame oppure Miike (pur poco visto, l’esordio Gone baby gone fu paesaggi (anche lagunari) nostrani e Takashi, beniamino del popolo festivaliero molto ben accolto); Casey con il finanche del Telegatto (!) con relativo (Audition), in concorso con la missione documentario I’m still here dedicato a sottobosco di starlette, strada in salita per suicida di un gruppo di samurai 13 Joaquim Phoenix, il protagonista di Walk the l’ex bello e dannato Vincent Gallo dopo assassins e fuori concorso con il dittico line e Two lovers apparentemente ritiratosi l’atroce Brown bunny, sbeffeggiato a Cannes Zebraman. Spettacolare anche lo Shock dal cinema. Esordio fuori concorso anche per sette anni fa, presente al Lido con Promises labyrinth 3D di Takashi Shimizu, mentre tra Nadia Ranocchi e David Zamagni con il 3D written in water (ne è anche protagonista i più attesi, sempre dal Sol Levante, la All inclusive. con Delfine Bafort e Sage Stallone) e, in riduzione di Norwegian wood, il best seller Ben sei i film Usa in concorso, con Quentin Orizzonti, col corto The agent. Ben altro di Haruki Muratami dell’87, affidata al Tarantino presidente di giuria (a Cannes fece spessore di indipendente per il 78enne (ma vietnamita Tran Anh Hung, già Leone d’oro una non eccelsa figura premiando il collega l’età media dei registi in concorso è 47 anni) con Cyclo (la bella notizia è che la canzone di scuderia Michael Moore col suo film meno Monte Hellman, l’icona anni ’70 di Two-lane dei Beatles, che ha un ruolo rilevante nella convincente), accanto ai consueti quattro backdrop, che in Road to nowhere mette in trama, è anche nel film). È un thriller quasi italiani e ai tre francesi. Fuori scena per la prima volta una propria muto Essential killing, ritorno del polacco concorso ben tredici italiani, sceneggiatura, camera fissa Jerzy Skolimowski a Venezia, storia di un ancora mezza dozzina di digitale (il film si apre con un talebano (l’onnipresente Vincent Gallo) statunitensi, cinque manicure di 4’ di Shannyn catturato in Afghanistan, trasportato in cinesi, tre Sossamon) e un’esplorazione Europa e protagonista di una fuga giapponesi e due dell’intreccio tra sogno e sanguinosa. Attesa anche per il nuovo Pablo indiani (uno in realtà ispirata a Resnais Larrain, Post mortem, dopo l’exploit Tony doppia versione – nella parte italiana Manero, e per il quasi vincitore (con Cous linguistica). Apre appare Fabio Testi. cous) Abdel Kechiche, che narra le vicende Darren Aronofski, E poi il western al della Venere nera (Venus noire) tra

LA VERSIONE DI BARNEY VIVILCINEMAVIVILCINEMA luglioagosto10 luglioagosto09 9 9 Speciale Vene intervista erotismo e colonialismo. Torna in Emidio Greco concorso la Spagna grazie al rodato Alex de la Iglesia con la sua Balada triste de trompeta, con Carmen Maura, mentre è fuori concorso l’opera prima Lope di Andrucha Waddington con Leonor Watling e Sonia Braga, sul commediografo Lope de Vega. Sempre dalla vecchia Europa, il poco vitale Tom Tykwer con il ménage à trois Drei, il russo Aleksei Fedorchenko con Silent souls, requiem tra amore e morte e viaggio nella memoria, e il prolifico François Ozon, che dopo il pregevole Il rifugio Strani (appena uscito) presenta la commedia anni ’70 Potiche, con Catherine Deneuve moglie “soprammobile” di incontri un industriale sprezzante e in difficoltà Fuori concorso “Notizie degli (Fabrice Luchini) costretta ad occuparsi dell’azienda con sorprendente scavi”, che il regista di successo, alle prese con l’amante “Una storia semplice” ha sindacalista rosso (Depardieu) e la tratto da Franco Lucentini, voglia di buttarsi in politica. con l’inedita coppia Giuseppe Battiston-Ambra Angiolini settimana della critica 2010

••• Perché portare sul grande schermo il racconto di Lucentini oggi? Lessi Notizie degli scavi appena fu 25 anni di cinema giovane pubblicato e rimasi profondamente colpito. Oggi, a distanza di 46 anni, l’ho riletto Famiglie difficili ed echi della crisi globale negli esordi della Sic 2010. trovandolo ancor più attuale di allora. Al protagonista, “Il professore”, che a prima Inaugura la versione restaurata di “Notte italiana” di Mazzacurati, vista è un deficiente, sfugge il senso delle in concorso Coppola con “Hai paura del buio” cose principali a favore dei contorni, che invece comprende benissimo. Si tratta, ovviamente, di uno schermo difensivo tra prima di grande bellezza formale che tocca il tema sé e la realtà, finché questa si incarica di NOTTE ITALIANA contraddire tale sua scelta “protettiva” dei matrimoni combinati nella comunità islamica, facendogli incontrare un personaggio in una regione scossa da scontri armati, totalmente diverso da lui ma che con lui raccontando il mese che precede le nozze e in cui riesce a relazionarsi. Il loro linguaggio è la sposa viene preparata a un evento tutt’altro che quasi un dialogo dell’assurdo e per questo gioioso, che chiuderà per sempre la sua giovinezza di estremo fascino e umanità. precludendole la libertà di amare. Si parla molto La diversità può essere una forma di di famiglie difficili, di rapporti anche drammatici vittoria oggi, usando un paradosso? tra genitori e figli in questa Sic, guidata ancora Certo. Esattamente perché la diversità una volta dal delegato Francesco Di Pace. Il film genera ambiguità e il mondo di oggi, che italiano in concorso è Hai paura del buio di sembra freddamente logico e razionale, ••• Carlo Mazzacurati è l’autore record Massimo Coppola, già noto per i documentari, tra basa i suoi massimi interessi su spiegazioni di questa edizione di Venezia 67. Non solo in cui quello sullo scrittore Luciano Bianciardi, e i oblique, su scale di grigi talvolta concorso con la commedia sul cinema La programmi per Mtv. Il film, prodotto dalla Indigo indecifrabili. Passione e fuori concorso con il documentario che lanciò alla Sic il fortunato La ragazza del Ambra e Battiston insieme: inediti Sei Venezia, ma anche alla Settimana lago di Andrea Molaioli, prende avvio in Romania quanto sorprendenti? Internazionale della Critica. Sarà infatti il suo dove Eva, una giovane operaia, perde il lavoro in Straordinari. Credo e spero che per primo film Notte italiana a inaugurare la Sic che fabbrica e decide di vendere tutte le sue cose e entrambi questo film sarà un ricco bottino quest’anno festeggia il venticinquennale. L’opera partire per l’Italia. Arriverà a Melfi, dove farà di soddisfazioni. Ambra, che conoscevo prima di Mazzacurati, prima produzione amicizia con una coetanea italiana che lavora alla meno di Giuseppe, mi ha sconvolto da dell’allora neonata Sacher di Moretti e Barbagallo, Fiat. “Il personaggio di Anna l’italiana – racconta quanto è brava, precisa, metodica e nel 1987 rivelò il talento di un autore unico per la Coppola – viene dal mio documentario su Melfi e studiosa. Su Battiston non ci sono mai sua sensibilità umana e civile. Rivisto oggi in una nasce da una mia riflessione sulla lotta tra poveri, parole a sufficienza: una prova ineccepibile, splendida versione restaurata fa quasi impressione così attuale in tempi in cui la nuova questione un attore supremo perfettamente dentro al per la capacità di anticipare i temi di Mani pulite e operaia contrappone i lavoratori di un paese a professore. In termini di attori non poteva la precisa denuncia delle connivenze tra affarismo quelli di un altro paese, la fabbrica serba a quella andarmi meglio. e politica. Il film di chiusura è invece Limbunan italiana”. Coppola ha cercato un ribaltamento di • ANNA MARIA PASETTI del filippino Gutierrez Mangansakan II, opera prospettiva, mostrandoci una Bucarest moderna e

10 VIVILCINEMA luglioagosto10 zia 2010 67ª Mostra del cinema intervista Della foltissima pattuglia italiana dentro e fuori il concorso diamo Mario Martone ampio resoconto in questo numero. Oltre ai film di Gay, Greco, Incerti e Placido segnaliamo Sorelle Mai di Marco Bellocchio, sei episodi nati da altrettanti laboratori di cinema svolti ogni anno nella natia Bobbio (le sorelle del titolo, bel gioco di parole con un cognome-negazione, sono le vere sorelle Maria Luisa e Letizia Bellocchio, accanto ai figli del regista e, guest star, Donatella Finocchiaro e Alba Rohrwacher); i documentari- Slanci e disillusioni omaggio Vittorio racconta Gassman – Una vita da Mattatore, Il fluviale “Noi credevamo” segue le a firma di Giancarlo Scarchilli con voce vicende di tre giovani meridionali dalla narrante e collaborazione del figlio repressione borbonica del 1828 all’Italia Alessandro; Dante Ferretti – Production designer di Gianfranco unita. Uscita prevista: novembre Giagni e poi il 1960 di Gabriele Salvatores e L’ultimo Gattopardo: ••• Liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e all’omonimo romanzo di Anna Banti, Noi POTICHE ritratto di Goffredo Lombardo a firma di Giuseppe Tornatore, il cui credevamo segna la collaborazione in fase di sceneggiatura tra il regista Mario Martone e l’autore Giancarlo De Cataldo. Tre ore e mezza di film pensato originariamente per la televisione, interpretato da un cast interessante su cui spiccano i nomi di Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, BEYOND Andrea Bosca, Renato Carpentieri, Michele Riondino nonché Luca Barbareschi, Toni Servillo e Luca Zingaretti. La storia segue le vicende di tre ragazzi del Sud che, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l’Unità d’Italia, le loro vite sono segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari,

TERRA MADRE alla ricerca della costruzione delle fondamenta dell’Italia in cui TERRA MADRE viviamo. Com’è nato questo progetto? La spinta iniziale è stata una domanda che ho cominciato a vivace, fuori dai luoghi comuni, e una omertà familiare. Dalla Svezia forse il pormi dopo l’11 settembre: riflettendo sul rapporto fisiologico Basilicata povera e arretrata, dove la film più atteso, che segna il debutto alla tra terrorismo e lotta per l’indipendenza nazionale, mi fabbrica è come un Ufo trapiantato nel regia dell’attrice bergmaniana Pernilla chiedevo se fosse possibile che l’Italia non avesse conosciuto deserto. Ma il film parla anche del August: Beyond è un dramma familiare nulla del genere, che la nostra storia fosse fatta solo di prezzo personale pagato da un’intera tratto dal bestseller di Susanna Alakoski, battaglie, gesti eroici e diplomazia. Gli storici hanno fatto generazione di figli abbandonati dai con la giovane star di Millennium Noomi chiarezza su cosa avvenne davvero, ma noi italiani continuiamo ad avere un’idea approssimativa del Risorgimento, priva di genitori, emigrati verso Ovest alla ricerca Rapace nel ruolo di una donna che rilievo drammatico: una sorta di rimozione. di un benessere economico che non ha vorrebbe cancellare la sua infanzia Il film esce all’indomani di un dibattito politico legato pareggiato i conti col disamore. Anna ed difficile, fatta di alcol e violente liti tra i all’Unità d’Italia di cui ricorrono le celebrazioni l’anno Eva non sono le sole figure femminili di genitori. E ancora, echi dalla crisi prossimo: quanto la temperie esterna ha influenzato la questa selezione. Dalla Francia arriva economica globale – altra tendenza realizzazione del progetto? Angèle, giovane madre uscita di prigione chiaramente rintracciabile nei sette titoli Ho iniziato a immaginare il film sette anni fa, contavo di girarlo che cerca di ricostruirsi un’esistenza scelti dai critici – con il greco Terra nel 2006 quindi non si tratta certo di un film d’occasione. normale e recuperare il figlioletto madre di Syllas Tzumerkas che ci mostra, L’uscita in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni affidato ai nonni paterni (Angèle et in una struttura caotica ed dell’Unità d’Italia non era prevedibile: ho lavorato su questi Tony di Alix Delaporte). Dal Messico ecco estremamente originale, immagini delle temi per motivi personali, slegati dalle cronache. So bene Martha di Marcelino Islas Hernandéz, recenti manifestazioni di piazza ad che Noi credevamo tocca, in maniera radicale, argomenti agghiacciante percorso di “sparizione” Atene, inserite in un plot da tragedia sensibili e che quindi può essere oggetto di forti discussioni. Ma il lavoro si è svolto a prescindere da considerazioni del genere, di un’anziana impiegata che si vede classica; e Papà dello sloveno Vlado in piena libertà di pensiero. togliere col lavoro anche l’unica ragione Skafar, film affascinante costruito Qual era il rischio peggiore nell’affrontare questa storia? di vita, ma che riesce sorprendentemente sull’emozione del rapporto ritrovato La retorica, i cliché, una lettura storica non adeguata di a recuperare brandelli di memoria e dopo una lunga lontananza tra un padre quella che resta un’impresa visionaria legata ad dignità. È israeliano Naomi di Eitan Zur, e il figlio piccolo, un testo molto poetico un’epoca irripetibile per il nostro paese? un giallo in piena regola costruito sul e contemplativo che suggerisce tuttavia Indubbiamente ero consapevole di tutti questi rischi, ma ha triangolo amoroso tra una ragazza, il come le difficoltà economiche possano sempre prevalso in me una pulsione opposta, cioè l’attrazione suo anziano marito, professore condizionare in negativo i legami per le possibilità che questa materia offriva. Possibilità storico- universitario, e il suo amante artista, una familiari e del cuore. politiche, riflessioni sul nostro Paese, fili narrativi da intrecciare • CRISTIANA PATERNÒ attraverso il tempo; ma anche e soprattutto possibilità umane: vicenda che ci parla di sensi di colpa e (componente il comitato di selezione) le storie di ragazzi che diventano uomini tra slanci ideali e disillusioni politiche. VIVILCINEMA • MARCO SPAGNOLI Speciale Vene intervista Antonio Capuano THE TEMPEST

Improbabile ma vero Una storia d’amore nata dopo una violenza al centro de “L’amore buio”, per l’autore partenopeo nuova incursione esordio Il camorrista fu prodotto assassins cofirmato da Su Chao-Pin, o dall’illustre conterraneo. E poi c’è nell’indiano Raavan di Mani Ratnam, nel “lato oscuro”. Nel cast Golino, Gifuni l’omaggio alla canzone partenopea il principe di Bollywood premio “Glory e il compianto Salani Passione, diretto da John Turturro con to the filmmaker”, con la bellissima tantissimi artisti di ieri e di oggi, un Aishwarya Rai e le musiche del premio ••• Interpretato dai giovanissimi Irene De Angelis e vero e proprio viaggio alla ricerca delle Oscar A.R. Rahman – è il libero Gabriele Agrio, nonché da Luisa Ranieri, Valeria Golino, Anna radici. Tutt’altra musica dall’Estremo adattamento di un poema epico con Ammirati, Fabrizio Gifuni e dal compianto Corso Salani, Oriente con il Leone d’oro alla carriera amori impossibili, la lotta tra bene e L’amore buio scritto e diretto da Antonio Capuano è ispirato John Woo, di cui si vedrà Reign of male, canti e balli. È indiano pure ad una storia vera. Il film racconta lo stupro che, alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, coinvolge quattro ragazzini. Il branco approfitta di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, però, Ciro, 16 anni, la mattina dopo va a giornate degli autori 2010 denunziare se stesso e gli altri scatenando così una serie di eventi imprevedibili tra cui la nascita di un’improbabile, ma pur sempre possibile storia d’amore tra la vittima e uno dei suoi carnefici. “Questa, però, non è una storia da ‘sindrome di Stoccolma’ e nemmeno l’esplorazione di un’ossessione”, avverte il regista. “È semmai il racconto di un amore contrastato e di un incontro che nasce dalla violenza come quello di Giulietta e Romeo. E non fa molta differenza se la violenza del dramma shakespeariano sia più o meno diretta di quella legata ad uno stupro. La realtà è che si tratta di un amore circondato da un conflitto più ampio di quello che sembra in apparenza LA VIDA DE LOS PECES LE BRUIT DES GLACONS coinvolgere i due protagonisti”. Com’è nata l’idea per questa storia? Si tratta di un evento veramente accaduto e a parlarmene è stato il protagonista, che vent’anni fa stuprò una sua coetanea Paesaggi, ritratti insieme ad un gruppo di amici. Dopo due anni di carcere, in cui aveva provato più volte a scriverle senza risposta, il ragazzo Una dozzina di opere in concorso e tanti doc sull’Italia ricevette la prima timidissima lettera di questa giovane che, nel frattempo, si era fidanzata e aveva iniziato a vivere una nuova di oggi nella stimolante sezione collaterale, giunta alla vita quasi normale. L’incontro tra i due, mesi dopo, ha scatenato VII edizione. Apre un corto di Jafar Panahi una grande passione che, per un po’, è stata contrastata dalla famiglia di lei e che, oggi, è ancora un grande amore con tanto di figli. Anche in questo film lei coinvolge Valeria Golino? ••• Settima edizione per le Giornate degli Autori dirette da Giorgio Gosetti Valeria ha letto la sceneggiatura e la frase che l’ha convinta ad e promosse con Anac e 100 Autori, dodici film in concorso che spesso approdano accettare la parte è stata quella della scena in cui, come nelle nostre sale. Quattro gli esordi: gli italiani Matteo Botrugno e Daniele Coluccini psicologa del carcere durante l’incontro, chiede al ragazzo con il pasoliniano Et in terra pax, girato nel paesaggio degradato del palazzone- “Perché non mi vuoi parlare?” e lui le risponde “Mi fai pena, quartiere romano di Corviale; il viaggio nel cuore del Burkina Faso alla ricerca della perché sei brutta”. Un tema di confronto che l’ha madre Notre Etrangère di Sarah Bouyain, già assistente di Idrissa Ouedraogo; i profondamente impressionata. bambini colombiani e la guerra civile in Pequeñas voces di J. Carrillo e O. Andrade; Cosa lega questo film ai suoi lavori precedenti? il Romeo e Giulietta in salsa turco-curda Majority di Seren Yüce. Al loro fianco, La ricerca del politicamente scorretto: io cerco disperatamente L’amore buio di Antonio Capuano e Cielo senza terra di Giuseppe Davide di raccontare i lati bui e nascosti della nostra vita che tutti Maderna e Sara Pozzoli, tre storie intrecciate di vita, lavoro, solitudine. E poi i più tendiamo a respingere e che, invece, un po’ ci appartengono. affermati Danis Tanovic (No man’s land) che torna a casa con Cirkus Columbia, Quella raccontata in questo film è una storia d’amore terribile tragicommedia alla vigilia della guerra balcanica con Miki Manojlovic; Le bruit des secondo i canoni dell’immaginario collettivo eppure, al tempo glacons di Bertrand Blier, commedia beffarda sulla malattia e sulla morte; la belga stesso, purissima. Marion Hänsel che in Noir océan ci porta su una fregata della marina militare • MARCO SPAGNOLI francese nella Mururoa polinesiana degli anni ’70 e degli esperimenti nucleari. La

12 VIVILCINEMA luglioagosto10 zia 2010 67ª Mostra del cinema intervista Pasquale Scimeca

La nostra storia DETECTIVE DEE AND THE MYSTERY OF PHANTOM FLAME Verga e i “Malavoglia” come metafora per la comprensione Anurag Kashyap, assiduo frequentatore del animato Space guy di Zhang Yuan, del presente, dal regista siciliano Lido, che propone That girl in yellow animeranno in chiave spettacolar-trash le boots. Showtime di Stanley Kwan e le arti notti veneziane fuori concorso, mentre sul che attualizza la vicenda con gli marziali di Legend of the fist: the return fronte cult Martin Scorsese e Kent Jones sbarchi dei migranti of Chen Zhen di Andrew Lau (nel 70° presentano il doc A letter to Elia (Kazan) e anniversario della nascita di Bruce Lee), al l’autore ceco Jan Svankmajer propone ••• Da dove nasce l’idea, oggi, di fianco di uno spin off di , Surviving life. Chiusura di lusso con la ispirarsi liberamente ai Malavoglia? Machete di Robert Rodriguez, dei 3D The rilettura scespiriana The tempest, firmata da Verga è un punto di partenza per il cinema child’s eye dei fratelli Pang e il corto Julie Taymor (Frida, Across the universe) con italiano e mondiale, visto che parliamo di fonte ispiratrice del Neorealismo. Ma Verga è una mia passione antica e assoluta. Nei suoi testi ci sono tutti i topoi eterni e attuali, ci sono le metafore per la comprensione della storia, della nostra storia. Visconti con La terra trema raccontò i pescatori di Acitrezza del suo tempo. Da allora sono trascorsi oltre 50 anni. Ho voluto riprendere i Malavoglia come mio punto di partenza per un “nuovo cinema”, per ragionare da capo sui destini e sulle poetiche di quest’arte. La lettura è metafisica e metaforica: nel mio film ispirato ai Malavoglia siamo alla vigilia del III millennio, i migranti africani sullo sfondo ma non come problematica, la disgregazione della famiglia, i

NOIR OCÉAN HITLER A HOLLYWOOD giovani che non trovano sbocchi professionali e dunque vitali. Un luogo, Porto Palo, culmine meridionale della Sicilia ma anche ultimo bioagricoltura nell’indipendente Usa The happy poet, di e con Paul Gordon. Occhio al cileno avamposto d’Europa, la porta del Sud e l’ingresso Matias Bize, che dopo il piacevolissimo En la cama (girato “sotto le lenzuola” a Barcellona) con dal Nord Africa e non solo. Non è questo il nostro La vida de los peces trasferisce la sua commedia sui sentimenti in un’inedita Santiago tempo? notturna; e al canadese Denis Villeneuve, che passa dalla strage ad opera di uno studente Che stile e tono ha il film? alienato (Polytechnique) ad Incendies, storia di due fratelli che alla morte della madre si C’è grande sobrietà come in tutto il mio cinema e scoprono immersi nella tragedia mediorientale. in quello delle origini, fondamentalmente Sempre più legato all’Europa, con il premio del circuito di sale Europa Cinémas e il gemellaggio essenziale, dove non c’è respiro per l’estetismo. Il col premio Lux del Parlamento Europeo, le Giornate presentano, accanto a dibattiti e racconto inizia con uno sbarco di clandestini. presentazioni dei registi, una “coda” di doc italiani (La vita al tempo della morte di Andrea L’incontro è con un gruppo di gente semplice, Caccia sull’eutanasia, Il sangue verde di Andrea Segre sui “reduci” extracomunitari di Rosarno, ragazzi un po’ selvaggi che tentano di Lisetta Carmi. Un’anima in cammino di Daniele Segre sulla fotografa 86enne di origini emanciparsi. ebraiche, Scena del crimine dell’olandese Walter Stokman su un giorno in Questura a Napoli) Come ha collaborato Tonino Guerra alla e uno Spazio Aperto con il finto documentario belga Hitler a Hollywood di Frédéric Sojcher sceneggiatura? (Maria de Medeiros, sulle tracce di un film fantasma con Micheline Presle, scopre un intrigo Verga scrisse “Ascolta i vecchi che non ti sbagli!”. contro il cinema europeo) e con altri doc italiani (Capo dio monte di Pappi Corsicato sulle Tonino ha dato suggerimenti, consigli, idee. Un creazioni di Luigi Ontani, La svolta. Donne contro l’Ilva di Valentina D’Amico, Vomero grande. Travel di Guido Lombardi su un ragazzo del branco, Fate la storia senza di me di Mirko Oggi Verga scriverebbe romanzi sui migranti? Capozzoli, un ritratto sullo sfondo della chiusura dei manicomi; È stato morto un ragazzo di Senza dubbio. Benché sia un fatto che la Sicilia ha Filippo Vendemmiati sulla morte di Federico Aldrovandi per le percosse ricevute dalla polizia). la migrazione nel Dna. Lì, in qualunque centro Infine, come da tradizione veneziana, una sorpresa: l’apertura dedicata al nuovo corto di Jafar abitato, è normale interagire con migranti da Panahi, per quasi tre mesi ospite delle galere del regime iraniano e liberato lo scorso 25 maggio ovunque. Persino il mio paesino, composto ormai grazie alle proteste dell’Occidente: The accordion narra di strumenti rubati e dell’apertura soprattutto da anziani, si sta ripopolando grazie mentale dei giovani di Teheran. Dopo il Leone d’Oro nel 2000 con Il cerchio, un graditissimo agli immigrati. D’altra parte la storia è fatta di ritorno. migrazioni, no? • MARIO MAZZETTI • ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA luglioagosto10 13 Speciale Vene intervista Roberta Torre

Tra madre e figlia Una tredicenne catanese inventa miracoli per noia e viene creduta: è “I baci mai dati”, ritorno in Sicilia per la regista di “Tano da morire”, che

ritrova Donatella Finocchiaro JEAN GENTIL

••• I baci mai dati, scritto, diretto da Roberta un Prospero in gonnella interpretato da Dutta (già premiato lo scorso anno), Torre e prodotto dalla stessa regista insieme ad Helen Mirren. Del tutto assente il cinema l’anarchico antifranchista Caracremada Amedeo Bacigalupo, è il film di apertura di Controcampo italiano a Venezia 67. Interpretato da iraniano, mentre Gran Bretagna (che ha nell’esordio di Lluis Galter, il personalissimo Donatella Finocchiaro, Pino Micol, Giuseppe Fiorello, sparato le sue cartucce a Cannes) e Corea viaggio in patria dell’inglese Patrick Keiller Carla Marchese con la partecipazione di Piera Degli sono confinate in Orizzonti. Omaggio a (Robinson in ruins tra soggettive, citazioni Esposti, il film racconta la vicenda di Manuela, Dennis Hopper, da poco scomparso, con e voce narrante di Vanessa Redgrave), il tredicenne che abita a Catania nel quartiere Librino. la versione restaurata di The last movie manicomio egiziano di Zelal di Khoury- Un giorno, per noia e per gioco, s’inventa di poter fare miracoli e da lì la sua vita, e quella delle persone che la (1971). Hasnaoui, le avventure marinare in caravella circondano, inizia a cambiare inesorabilmente. “È una nella commedia dell’assurdo A espada e a storia totalmente inventata e di fantasia”, spiega Orizzonti rosa del portoghese Joâo Nicolau, la Roberta Torre che torna a Venezia dieci anni dopo Sud È la sezione aperta ai nuovi linguaggi, a minaccia del fondamentalismo nel libanese Side Stori e tredici dopo l’esordio Tano da morire. tutti i formati e le provenienze: finzione When we were communists di Macher “Non vivo più in Sicilia da diversi anni e tornarvi è stato un percorso obbligato grazie allo stanziamento e doc, lunghi medi e cortometraggi. Apre Abi Samra, la docufiction di ordinaria sostanzioso della Regione. È una produzione La bella addormentata di Catherine violenza del messicano Verano de Goliat totalmente indipendente, che mi ha consentito di Breillat, seconda rilettura sessual- di Nicolas Pereda, il satirico viaggio raccontare la storia che mi interessava con grande psicanalitica di Perrault dopo Barbablù nell’orrore domestico del giapponese Cold libertà”. per la regista di Romance; chiude il fish di Sion Sono: tutti tasselli del mosaico Un’altra protagonista femminile… Sono molte le donne di questo film: oltre alla sudcoreano Oki’s movie di Hong Sang- del cinema meno allineato. Con tre pezzi ragazzina c’è la madre di lei e ci sono anche altri soo (con Hahaha fresco vincitore del forti: il ritorno del warholiano Paul personaggi. Forse mi viene più facile raccontare le Certain regard a Cannes), cronaca in 4 Morrissey (Flesh, Heat, Trash) News from donne. capitoli di un ménage à trois intriso di nowhere, tragica storia di un clandestino Parliamo del tema religioso all’interno della cinefilia; coreano anche Anti gas skin argentino; il thriller fantagenetico Dharma storia… I baci mai dati ha una prospettiva abbastanza laica su dei fratelli Gok e Sun Kim, satira surreale guns del rocker alternativo F.J. Ossang e una serie di eventi che si concludono con un evento su un serial killer. Oltre ai Malavoglia di soprattutto il ritorno al doc di Gianfranco inspiegabile, che forse potrebbe essere definito un Scimeca, dall’Italia rivive il prete-cineasta, Rosi dopo il capolavoro Below sea level che miracolo. Al di là della religione paludata, in questo esploratore in Terra del Fuoco, Alberto vinse l’edizione di due anni fa: il regista ha film è presente la credenza popolare rispetto a eventi Maria De Agostini in Per questi stretti prodotto in Francia El sicario room 164 su che, in una maniera o nell’altra, si determinano nella nostra realtà. Uno dei temi più rilevanti di questa morire della coppia Isabella Sandri- un gregario del narcotraffico che descrive il storia è però quello della maternità e del rapporto Giuseppe Gaudino (artefici dei pregevoli proprio percorso criminale. molto terreno e affettivo tra madri e figlie. È forse Giro di lune tra terra e mare e Il mondo I corti e i mediometraggi della sezione questo il cuore vero del film: la storia d’amore tra una alla rovescia): natura e poesia, doc e oscillano tra cinema, videoarte, frammenti madre e una figlia. animazione a passo uno. Tra il novello di pellicola ritrovati e manipolati, Un anno in cui il cinema italiano ci ha regalato molte storie sui rapporti tra genitori e figli… Umberto D. haitiano Jean Gentil del animazione, architettura (da Venezia alla Questo perché i rapporti tra madri, padri e figli sono duo Guzman-Cardenas, i migranti sede del partito comunista francese sempre attuali. Cambiano le generazioni e le modalità, africani in Inghilterra delle Nine muses passando per i territori occupati e un loft di ma nella profondità restano gli archetipi per ogni di John Akomfrah, i container delle navi New York, questi ultimi in 3D). Tra gli autori rapporto. Il cinema e l’arte in generale in ogni epoca cargo di The forgotten space del duo Doug Aitken, l’argentino Mauro Andrizzi e hanno provato a raccontare storie del genere e, senza dubbio, continueranno a farlo in futuro. Burch-Sekula, il ritratto del pittore “di le sue forme dell’eros, Guillermo Arriaga • MARCO SPAGNOLI montagna” indiano Nainsukh di Amir ormai orfano di Iñarritu e alle prese con la

14 VIVILCINEMA luglioagosto10 zia 2010 67ª Mostra del cinema

DHARMA GUNS RAAVAN EL SICARIO ROOM 164

SORELLE MAI ESSENTIAL KILLING

PASSIONE

rivoluzione messicana, Clara Law da Hong viaggio in 150 anni d’Italia e l’ultimo film di Noschese, Buzzanca e Ciccio e Franco, Kong, l’inglese Isaac Julien in doppia versione Salvatore Mereu, Tajabone, low budget concede l’onore della passerella a Banfi, De (la morte dei raccoglitori cinesi di mitili e i scritto da un gruppo di adolescenti Sica, Pozzetto e Montesano con titoli come migranti in Italia), il 102enne Manoel de multietnici. Immancabili i fuori concorso e Eccezzziunale veramente e Vacanze di Oliveira e i pannelli di un monastero di gli eventi speciali: cinque corti, uno diretto Natale, tanto per “buttarla in caciara”. Lisbona, il belga Nicolas Provost e la sua Las dall’attrice Michela Cescon (Come un Dopo la riscoperta negli anni scorsi di W la Vegas con attori celebri, da Nicholson a soffio, con Valeria Golino e Alessio Boni), foca con Lori Del Santo, una rivalutazione Voight; l’israeliano Roee Rosen tra sadomaso, un altro, Sposerò Nichi Vendola, parla di critica ormai non si nega a nessuno… esorcismo e razzismo, il cinese Xun Sun e disoccupazione in Puglia ed è diretto da l’allegoria politica con un mago lynchiano. Andrea Costantino; i doc Il loro Natale di Giurie Yuri Ancarani con Il capo descrive il lavoro Gaetano Di Vaio, Flaiano: il meglio è Accanto al presidente Tarantino, la giuria dei cavatori di marmo carrarese, il primo passato di Gianfranco Rolandi e Steve principale è composta dai registi Guillermo capitolo del progetto collettivo Memory Della Casa, Ward 54 di Monica Maggioni, Arriaga, Arnaud Desplechin, Gabriele hunters un anno dopo il terremoto segue la Se hai una montagna di neve, tienila Salvatores e Luca Guadagnino, dall’attrice ricostruzione del paesaggio e dell’identità nell’ombra di Elisabetta Sgarbi ed Eugenio lituana Ingeborga Dapkünait e dal aquilane. Fuori concorso infine il doc sul Lio (con Franco Battiato e Umberto Eco), compositore Danny Elfman. La giuria di ritorno a casa, a Varsavia, di due musicisti Fughe e approdi (alle Isole Eolie) di Orizzonti è formata dalla cineasta iraniana ebrei polacchi, K364 a journey by train Giovanna Taviani, oltre a Tarda estate di Shirin Neshat, che la presiede, dalla regista dell’inglese Douglas Gordon (suo il doc su Antonio Di Trapani e Marco De Angelis con tunisina Raja Amari, dal collega filippino Lav Zidane di due anni fa). attori giapponesi. Diaz, dal critico austriaco Alexander Horwath e dal nostro Pietro Marcello (La Controcampo italiano Retrospettiva bocca del lupo). La giuria del Premio Luigi De Sette film in competizione, per una volta Ennesima riscoperta del cinema italiano di Laurentiis per le opere prime, accanto al donne in maggioranza, da Roberta Torre di serie B con la retrospettiva “La situazione presidente Fatih Akin (Soul kitchen), cui parliamo a parte a Giorgia Cecere con Il comica (1937-1988)” che accanto ad opere presenta Stanley Kwan, Samuel Maoz (Leone primo incarico, esordio con Isabella del passato con Gassman, Tognazzi, Sordi, d’oro 2009 con Lebanon), Ragonese insegnante nel Salento degli anni Manfredi, Vitti, Valeri, i fratelli De Filippo Jasmine Trinca e ‘50; da Giada Colagrande che nel thriller (Non ti pago! di l’indiana Nina Lath psicologico A woman, girato tra New York e Bragaglia), a Gupta. Infine, i film Otranto, torna a dirigere il marito Willem film con del Controcampo Dafoe accanto a Stefania Rocca e Jess italiano sono giudicati Weixler; a Paola Randi che Into Paradiso da Valerio Mastandrea accomuna a Napoli i destini di uno scienziato (presidente), Susanna disoccupato e di uno spiantato ex campione Nicchiarelli e Dario di cricket srilankese (Gianfelice Imparato e Edoardo Vigano. Saman Anthony, affiancati da Peppe Servillo • MARIO MAZZETTI degli Avion Travel). Completano il quadro le 20 sigarette di Amadei, il doc di Gianfranco Pannone Ma che Storia, tragicomico

PER QUESTI STRETTI MORIRE VIVILCINEMA luglioagosto10 15 MEDUSA

FILM SOMEWHERE LA SOLITUDINE DEI SHARM EL SHEIKH di SOFIA COPPOLA NUMERI PRIMI di UGO FABRIZIO GIORDANO LISTINO con Stephen Dorff, Elle Fanning, con Enrico Brignano, Maurizio Casagrande, di SAVERIO COSTANZO Benicio del Toro, Laura Chiatti Giorgio Panariello, Laura Torrisi, Cecilia Dazzi, con Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Michela Quattrociocche, Elena Russo Isabella Rossellini 2010-11 SENTIMENTALE DRAMMA SENTIMENTALE COMMEDIA

STANNO TUTTI BENE A NATALE MI SPOSO INCONTRERAI ALDO, GIOVANNI e GIACOMO di KIRK JONES di PAOLO COSTELLA UNO SCONOSCIUTO LA BANDA con Robert De Niro, Kate Beckinsale, con Massimo Boldi, Nancy Brilli, ALTO E BRUNO DEI BABBI NATALE Drew Barrymore, Sam Rockwell Vincenzo Salemme, Enzo Salvi, di WOODY ALLEN regia di PAOLO GENOVESE Elisabetta Canalis, Massimo Ceccherini con Anthony Hopkins, , Naomi Watts, Freida Pinto con Aldo, Giovanni e Giacomo SENTIMENTALE COMMEDIA COMMEDIA ROMANTICA COMMEDIA

VINCENZO SALEMME LA VITA FACILE SEASON OF THE WITCH L’ULTIMA SFILATA BACIATO DALLA FORTUNA TIT. PROVV. di LUCIO PELLEGRINI di DOMINIC SENA di CARLO VANZINA di PAOLO COSTELLA con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, con Nicolas Cage, Ron Perlman, con Vanessa Hessler con Vincenzo Salemme, Alessandro Gassman, Vittoria Puccini Stephen Graham, Claire Foy Asia Argento, Nicole Grimaudo, Alessandro Giacobazzi, Dario Bandiera COMMEDIA DRAMMA SENTIMENTALE THRILLER-AVVENTURA THRILLER

THE BEAVER UN FILM DI UN FILM DI LARRY CROWNE di JODIE FOSTER FICARRA E PICONE LEONARDO PIERACCIONI di con Mel Gibson, Jodie Foster di LEONARDO PIERACCIONI con Tom Hanks, Julia Roberts con Salvo Ficarra e Valentino Picone

COMMEDIA ROMANTICA COMMEDIA COMMEDIA COMMEDIA ROMANTICA MEDUSA FILM - VIA AURELIA ANTICA 422-424, 00165 ROMA - TEL+39 06 663901 WWW.MEDUSA.IT

Miss Adèle e BENVENUTI AL SUD LAST NIGHT WINX CLUB 3D L’ENIGMA DEL FARAONE di LUCA MINIERO di MASSY TADJEDIN MAGICA AVVENTURA con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, con Keira Knightley, Sam Worthington, di LUC BESSON di IGINIO STRAFFI con Louise Bourgoin, Mathieu Amalric, Alessandro Siani, Valentina Lodovini Eva Mendes, Griffin Dunne, Guillaume Canet Gilles Lellouche, Philippe Nahon

FANTASY-AVVENTURA COMMEDIA COMMEDIA ROMANTICA ANIMAZIONE

CHECCO ZALONE FEMMINE IMMATURI THE SPECIAL OGGI È UNA BELLA CONTRO MASCHI di PAOLO GENOVESE RELATIONSHIP TIT. PROVV. con Raoul Bova, Ricky Memphis, GIORNATA di FAUSTO BRIZZI di RICHARD LONCRAINE con Salvo Ficarra, Valentino Picone, Nancy Brilli, Ambra Angiolini, Luca e Paolo, di GENNARO NUNZIANTE Serena Autieri, Francesca Inaudi, Barbora Bobulova, Giulia Michelini, con Michael Sheen, Dennis Quaid con Luca Medici Claudio Bisio, Emilio Solfrizzi, Luciana Littizzetto Luisa Ranieri, Anita Caprioli COMMEDIA COMMEDIA COMMEDIA DRAMMATICO

THE NEXT SE SEI COSÌ, TI DICO SÌ RED CUBA TE ESPERA THREE DAYS di EUGENIO CAPPUCCIO di ROBERT SCHWENTKE di DARIO BALDI con Emilio Solfrizzi, Belen Rodriguez, con Bruce Willis, Morgan Freeman, con Enrico Brignano, Francesco Pannofino, di PAUL HAGGIS Cristina Capotondi John Malkovich, Helen Mirren Aurora Cossio con Russell Crowe, Elizabeth Banks, Liam Neeson THRILLER COMMEDIA ACTION COMMEDIA

THIS MUST BE SEX 3D PASSENGERS THE PLACE di FAUSTO BRIZZI di GABRIELE MUCCINO con Keanu Reeves di PAOLO SORRENTINO con Sean Penn, Frances McDormand

DRAMMA COMMEDIA COMMEDIA SENTIMENTALE CREDITI NON CONTRATTUALI SpecialeAlba Venezia Rohrwacher 2010

Alba Rohrwacher, Luca Marinelli e Isabella Rossellini Il corpo dell’attore L’attrice fiorentina è protagonista de “La solitudine dei numeri primi”, che Saverio Costanzo ha tratto dal best seller di Paolo Giordano. Un personaggio drammatico ma non privo di ironia, preludio al debutto nella commedia

••• Nel 2008 il romanzo ha vinto fra Non ho mai sentito resistenza da parte sua ma interpreti adolescenti e bambini, in modo da gli altri il Premio Campiello e il Premio Strega un coinvolgimento partecipe. Se il film avesse trovare insieme le somiglianze con i e venduto più di un milione di copie, cercato di copiare il libro sarebbe stato un personaggi adulti. Quando poi si è formato il portando alla ribalta il giovane fisico e danno sia per il romanzo che per il film. gruppo di lavoro definitivo, abbiamo fatto scrittore esordiente Paolo Giordano. Ora La Invece direi che sono due opere legate ma delle prove anche con gli altri attori. solitudine dei numeri primi è diventato un anche capaci di essere indipendenti, grazie Che cosa di questa ragazza problematica film, in concorso a Venezia, con la regia di alla personalità e alla generosità di entrambi, ti piace o ti commuove di più? Saverio Costanzo (Private, In memoria di che hanno lavorato con grande libertà, La cosa principale per cui voglio bene ad Alice, me), la sceneggiatura scritta a quattro mani andando alla ricerca di un diverso linguaggio. soprattutto da adolescente e ragazza, è il suo da Costanzo e dallo stesso Giordano e La cosa importante è che l’emozione della modo di superare il dolore attraverso un’ironia l’interpretazione di Alba Rohrwacher, Luca storia è rimasta inalterata nel film. sottile. Lei e Mattia sono due personaggi Marinelli, Isabella Rossellini e Filippo Timi. Come hai costruito il personaggio di molto seri ma, nel momento in cui si Insieme a loro, attori bambini e adolescenti Alice, una donna dalle caratteristiche incontrano, riescono a non prendersi troppo raccontano i diversi momenti della vita dei fisiche e psicologiche molto spiccate e sul serio, a sdrammatizzare il loro dramma due protagonisti, Alice e Mattia, entrambi determinata nella sua forza interiore, ed è proprio per questo che tu speri segnati da un trauma indelebile nella loro autodistruttiva? stiano insieme. Questo è stato l’aspetto verso infanzia, che si riconoscono a vicenda nel loro Io e Luca Marinelli, interprete di Mattia, cui Saverio ci ha voluto portare. dolore segreto e nella comune incapacità di abbiamo sempre avuto fiducia nello sguardo Come definiresti il modo di lavorare di essere come gli altri. Fra loro nascerà di Saverio. C’è stata una preparazione di circa Saverio Costanzo con gli attori? un’attrazione e un legame che scorrerà per tre mesi prima di iniziare le riprese, durante il È un modo di lavorare che unisce il rigore alla molto tempo sotto le loro vite complicate, quale io, Saverio e Luca abbiamo lavorato libertà della creazione, capace di sorprenderti tenendoli vicini ma separati per sempre come insieme sui personaggi. Con la consulenza di sempre, di non dare niente per scontato. Sul fossero numeri primi in una sequenza un nutrizionista Luca è ingrassato quindici set ho avuto molto forte la sensazione di numerica infinita. A dar vita al corpo chili, io sono dimagrita dieci creare questa storia momento per momento, anoressico e claudicante di Alice adulta è Alba chili, allo scopo di calarci senza niente di prestabilito. Per un attore è Rohrwacher, giovane attrice dalla carriera già fisicamente nei una condizione favorevole quella di sentirsi ricca di riconoscimenti e collaborazioni con personaggi, che tutelato ma anche libero di proporre. Alla importanti registi, che parla di questo suo esprimono il loro fine mi sembra di aver dato tanto ma senza ultimo lavoro come un’esperienza di grande malessere con fatica, senza una consapevole intenzione: libertà creativa e di armonia con tutti i l’abbondanza o la spontaneamente. collaboratori sul set. privazione del cibo. Finora hai interpretato molti Conoscevi il libro di Giordano prima di Saverio voleva che personaggi drammatici. Avresti girare il film? E che impressione ne avevi noi attori trovassimo voglia di cimentarti nella avuto? per prima cosa i corpi di commedia? Avevo letto il libro prima di iniziare a fare i Alice e Mattia e, Credo che Alice sia un personaggio già provini per il film ed ero rimasta molto colpita attraverso il disagio capace di ironia, di sfumature da soprattutto dall’inizio del romanzo, dove le che provano questi commedia. Inoltre ho appena vite dei due protagonisti, Alice e Mattia, corpi, ne finito di girare un’opera vengono sconvolte dagli eventi. cogliessimo prima (Missione di La presenza dell’autore del libro nella l’interiorità e la pace di Francesco Lagi, realizzazione del film ha in qualche modo psicologia. In NdR) che è una condizionato l’interpretazione? quel periodo lo commedia con Durante le riprese Giordano è venuto spesso abbiamo momenti comici. Per il sul set, mostrando sempre curiosità verso un affiancato nei futuro, quindi, ho lavoro che stava trasformando la sua storia in provini per buoni propositi. un’altra cosa attraverso lo sguardo di Saverio. esaminare gli • BARBARA CORSI

18 VIVILCINEMA luglioagosto10 Carlo MazzacuratiSpeciale Venezia 2010

FILMOGRAFIA - Notte italiana (1987), Il prete bello (1989), Un'altra vita (1992), Il toro (1994), Vesna va veloce (1996), La lingua del santo (1999), A cavallo della tigre (2002), L'amore ritrovato (2004), La giusta distanza (2007), La Passione (2010)

Corrado Guzzanti e Marco Messeri

Maria Paiato con il protagonista Silvio Orlando La memoria e la bellezza “La Passione” messa in scena da un regista in crisi (Silvio Orlando) nel nuovo film dell’autore padovano. Con non pochi riferimenti alla sottovalutazione in corso dell’arte e della cultura

••• Si intravede Carlo Mazzacurati Come in tutti i tuoi film, la storia finalmente la materia su cui lavorare. Quello dietro il protagonista del suo nuovo film: un personale ha un’eco più generale, in che può sembrare un innamoramento in regista coinvolto suo malgrado particolare nel riferimento al tema del realtà è un’ispirazione: la ragazza diventa una nell’organizzazione di un evento in un paese valore salvifico dell’arte e della specie di musa, scatena di nuovo il desiderio di della Maremma toscana molto vicino a quello creazione. Hai sentito il bisogno, anche tu lasciarsi andare al piacere dell’invenzione. frequentato dall’autore padovano. In effetti come altri registi italiani, di parlare della Nel tuo cinema il paesaggio naturale o La Passione, in concorso alla Mostra di crisi culturale che stiamo vivendo? urbano ha sempre un ruolo importante Venezia, trae spunto da una buffa vicenda Mi sembra una questione centrale, fondante e nella dialettica coi personaggi. Anche in autobiografica dell’autore, raccontata prima ancora più drammaticamente vitale in questo questo caso? agli amici come aneddoto e poi rielaborata momento, in cui sembra essere dimenticata o Il paesaggio toscano è apparentemente meno con gli sceneggiatori Doriana Leondeff, Marco superflua rispetto alle necessità delle persone. drammatico di altri luoghi dove mi è capitato Pettenello – che avevano lavorato anche a La Non sono partito da un’intenzione ideologica, di girare, come il Veneto di alcuni film, ma è giusta distanza – e Umberto Contarello. ma la dinamica del racconto si è prestata a comunque un luogo di bellezza sopita, di Gianni Dubois (Silvio Orlando), regista raccogliere questo tema in modo molto forte, perdita di memoria: uno scenario ideale per cinquantenne in piena crisi creativa, sta come una sottotraccia che imprime un segno. una storia che parla proprio di questo. cercando inutilmente un’idea per approfittare Le cose che riguardano questo tempo e che ti Nonostante le colline maremmane non della grande occasione di dirigere una stella toccano penetrano dentro la materia abbiano la perfezione “disegnata” di altre della tv (Cristiana Capotondi), quando una dell’invenzione. zone della Toscana, rimandano in modo perdita dal suo appartamento in Toscana Perché hai scelto proprio la Passione preciso e potente agli sfondi di quei cicli danneggia un antico affresco nella chiesetta come prova d’esame per il tuo regista in pittorici che fanno parte del nostro adiacente. Per sdebitarsi dei danni ed evitare crisi? patrimonio dimenticato. una denuncia, Dubois si trova costretto ad La rappresentazione popolare della Passione è Silvio Orlando è di nuovo protagonista di accettare la proposta del sindaco (Stefania più che altro un congegno narrativo, un tuo film, a diciotto anni di distanza da Sandrelli): organizzare e dirigere, in una sola l’obiettivo che indirizza la tensione della Un’altra vita… settimana di tempo, la sacra storia. Il problema è che nessuno è più …un film che abbiamo costruito insieme. Per rappresentazione della Passione di Cristo, adeguato a prepararla, si è persa memoria di me è stato un grande regalo poterlo ritrovare con la collaborazione di un ex galeotto questo “sapere”. Eppure quell’episodio dei dopo tanti anni. Ho pensato a lui per il (Giuseppe Battiston) e di un vanesio attore Vangeli è la principale fonte iconografica della personaggio di Dubois per la sua capacità di locale (Corrado Guzzanti). pittura del Quattrocento-Cinquecento, lavorare sulle sfumature, sui dettagli, sul La stampa ha parlato di un ritorno alla simbolo per eccellenza della nostra cultura. controcampo. Con lui puoi avere una grande commedia di Carlo Mazzacurati. Tu come Tornare a confrontarsi con essa significa ricchezza anche sulle reazioni. definiresti questo nuovo film? recuperare la memoria e la bellezza. La sindachessa di Stefania Sandrelli, che Come al solito mi sembra una materia ibrida, È una strana coincidenza che due film impone la sua decisione a Dubois, sembra dove c’è anche della commedia, per quanto molto diversi come il tuo e Il bacio di ricordare certe figure forti di donne io sia in grado di farla. La particolarità di Giuda di Davide Ferrario facciano sindaco della Maremma… questo racconto e forse la sua forza, in riferimento alla Passione come archetipo In realtà i sindaci della zona che conosco sono un’epoca in cui i film spesso sono già tutti di rappresentazione collettiva, e che in persone molto gentili, che cercano di lavorare scritti dall’inizio, è che prende una curva entrambi sia presente Kasia Smutniack. bene nonostante il momento. Invece Stefania inaspettata che suscita un’emotività e Le coincidenze non sono mai casuali, anche se Sandrelli e l’assessore Marco Messeri sono una un’affezione non prevedibili nella prima i contesti sono molto diversi. La scelta di Kasia coppia diabolica, che costruisce la trappola parte. In sede di sceneggiatura abbiamo nel mio film è legata a un altro significato – dentro cui cade Dubois. Sono un prototipo del cercato di conservare quella libertà di più potente – di passione: l’avere o ritrovare la degrado della politica locale, piccoli affaristi costruzione, quella caoticità di situazioni che passione del fare, del creare, tema al centro che lentamente si sono impossessati di un vengono proprio dalla sua origine di racconto del film. Quando Dubois comincia a osservare piccolo potere. orale. la vita di Caterina dalla finestra, trova • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA luglioagosto10 19 SpecialePiergiorgio Venezia 2010 Gay

FILMOGRAFIA - Tre storie (1998), Guarda il cielo: Stella, Sonia, Silvia (2000), La forza del passato (2002), It's only Rock'n Roll (but I like Keith) (doc., 2008), Niente paura (doc., 2010)

L’Italia che mi piace Con il commento musicale di Ligabue e interviste all’Italia più nobile e civile, “Niente paura” è un documentario che racconta i nostri ultimi 30 anni

••• “Vorrei augurare la buona discutere ed appassionare. Da parte mia, ho piace, che non cede alla paura. Il filo rosso che notte a tutti quelli che vivono in questo Paese cercato di raccontare questo Paese trovando la portano sullo schermo è il “continuiamo a ma che non si sentono in affitto, perché strada del documentario e stando attento a sognare”: un elemento che torna spesso, questo paese è di chi lo abita e non di chi lo non prendere quelle televisive: non per richiamato dal Liga e dalla ragazza siciliana governa”. Così Luciano Ligabue chiude i suoi spocchia, ma perché altrimenti l’approdo in che, testimone di giustizia all’epoca di concerti; così Piergiorgio Gay ne ha tratto sala non avrebbe senso. Viceversa, ho seguito Borsellino, sostiene “non possiamo smettere di spunto per un film, Niente paura. Prodotto una strada narrativa funzionale al cinema, ma sognare, se no ci cade tutto”. dalla Lumière di Lionello Cerri e dalla Bim, che è stato un lavoraccio: il doc lo scrivi, ma poi Il Liga è anche regista: si è mai, per così lo porta in sala dopo l’anteprima veneziana, è (per fortuna!) accadono cose impreviste. dire, intromesso? un documentario che interroga la meglio Italia Come hai indagato gli ultimi 30 anni Abbiamo avuto con lui una settimana di riprese – da don Ciotti a Stefano Rodotà, da Giovanni d’Italia? e non si è mai occupato del punto di vista Soldini a Carlo Verdone – e la lega alle canzoni Non è un lavoro storico, basato sulla scansione tecnico. Per esperienza, i registi sono quelli che del Liga per trovare, dice il regista, “canzoni e degli avvenimenti; mancano molte cose perché si impicciano di meno quando stanno dall’altra memoria, memoria personale e collettiva”. ci siamo affidati al racconto delle persone, parte: come già Rubini, mai una volta Luciano La Mostra di Venezia: una meta motore primo della storia: dalla ragazza m’ha detto perché questo obiettivo, perché agognata? albanese che con 20mila connazionali sbarcò a questo movimento di macchina... In realtà, la vera meta è il film: Venezia è Bari nel ’91 a Ligabue che, come ha già rivelato Da don Ciotti a Margherita Hack, da Paolo importante, ci mancherebbe, ma la cosa più in Da zero a dieci, avrebbe potuto trovarsi Rossi a Umberto Veronesi, sono tante le importante è stato completare Niente paura alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980. persone che inquadri e ascolti: come le hai e, ora, che abbia un pubblico. Il lato mondano Dunque è un film arbitrario, che nasce unite? non mi interessa, piuttosto è un film dall’esperienza e dal vissuto delle persone: Penso alla battaglia perseguita da Beppino necessario per noi e spero anche per gli sono testimoni del tempo e della loro storia Englaro per 15 anni, in forza del principio che spettatori – è questo che mi preoccupa: a personale, non dei maestrini. si era dato; alla perseveranza di Sabina, la figlia Venezia ci sono stato in concorso con La forza Perché hai scelto proprio Ligabue? di Guido Rossa, a Umberto Veronesi che parla del passato, che poi in sala non è andato Per un vissuto, un sentimento che percepivo del testamento biologico: a guidare è un filo come avrei voluto... comune: come me, Ligabue ha un amore emotivo. Anarchico, ma l’emozione passa da Da dove sei partito per Niente paura? contrastato per questo Paese. Pur non essendo una parte all’altra. Non ci sono politici di Dalla considerazione che oggi esistono pochi un musicista politico in senso stretto, nei suoi professione, ma l’Italia civile. avvenimenti capaci di mettere insieme tante concerti, quando canta Non è tempo per noi, Anche Javier Zanetti ne fa parte? persone nel segno della condivisione: solo lo sul maxischermo sono proiettati gli articoli Da interista, l’ho scelto come mediano, che si sport e la musica ci riescono, mentre le della Costituzione italiana e per Buonanotte impegna lavorando più che altro nell’ombra. passioni politiche e i grandi sentimenti all’Italia scorrono i visi di chi ha fatto qualcosa Lionello Cerri, milanista, avrebbe voluto languono – forse bisognerebbe tornare per questo Paese. Gattuso… figurati! indietro al referendum sul divorzio. Quindi ho L’assunto di fondo, dunque, è che la Se dovessi individuare il minimo comun scelto la musica per raccontare senza una linea musica popolare possa raccontarci? denominatore di queste testimonianze? cronologica i nostri ultimi 30 anni. La musica Proprio così, e allora ho dovuto trovare un Senza sollecitazioni esterne, tutti finivano su fa da commento, è punto di partenza o musicista popolare: il Liga mi è sembrato il più un articolo della Costituzione: come dice editoriale, e mi piaceva farlo con un musicista giusto. Poi ci sono motivi di cuore: gli piacciono Veronesi, per i laici è quello il codice, mentre non politico qual è Luciano Ligabue. gli Stones, è interista… Sono affinità, Englaro, sorprendentemente, non ha citato Negli ultimi anni, però, non sono stati appartenenze comuni, piccole cose che ti l’articolo 32 ma il 13, quello sulla libertà molti i film italiani capaci di scuotere il fanno capire che suoni lo stesso strumento. individuale, e Fabio Volo ha voluto leggere il grande pubblico… Come hai scelto le altre persone che 36, sulla giusta retribuzione. Che, aggiungo, Sono d’accordo, recentemente credo che solo compaiono nel film? riguarda pure noi registi… Gomorra e Il divo siano riusciti a far Sono tutti rappresentanti di un’Italia che mi • FEDERICO PONTIGGIA

20 VIVILCINEMA luglioagosto10 Stefano IncertiSpeciale Venezia 2010

FILMOGRAFIA - Il verificatore (1995), L'uo- mo di carta (1996), I vesuviani (ep., 1997), Prima del tramonto (1999), La vita come viene (2003), Stessa rabbia, stessa primavera (doc., 2003), L'uomo di vetro (2007), Complici del silenzio (2009), Gorbaciòf (2010)

Mi Yang con Toni Servillo Poesia zen a Napoli Toni Servillo è “Gorbaciòf”, cassiere di un penitenziario e giocatore incallito, il più recente antieroe nella filmografia del regista, alle prese con uno strano incontro che gli cambia la vita

••• Uomini di vetro. Uomini di carta. è subentrato Toni Servillo? simil-clip, ovvero simulazioni di scene che Uomini semplicemente. Stefano Incerti parte È entrato nel progetto un paio d’anni dopo la volevo ottenere dall’aspirante attrice. È da una coerenza interna ai titoli dei suoi prima stesura. Ha contribuito collaborando arrivata Mi Yang. Con Toni, prima delle scene, lavori ed arriva a Gorbaciòf, film cristallino alla riscrittura – non cartacea – del si sono visti pochissime volte, non dalla poesia quasi zen. Protagonista un Toni personaggio e crediamo che Gorbaciòf sia comunicavano a parole perché ovviamente lei Servillo che si può definire, non banalmente, effettivamente cucito su di lui. È evidente che non capiva. Per questo si è creata la magia: straordinario in leggerezza. Veste i panni, in senza Toni forse sarebbe stato un altro film, o una straordinaria coppia di extraterrestri, con unicità d’abito, di Marino Pacileo, meglio per niente esistito. Disporre di un attore come una donna irraggiungibile, un sogno vero. E il noto come Gorbaciòf per similitudine di lui ha consentito al progetto di prendersi dei senso del “film poetico” ha preso il suo corpo. voglia in fronte. Un uomo dedito al gioco rischi in termini di stile, tonalità, sfumature. Un “corpo” a cui hanno collaborato d’azzardo e alla relativa conta dei soldi, che fa Abbiamo optato per ritmi diversi da quelli maestranze di autentica eccellenza… anche per lavoro essendo cassiere al carcere tipici che il cinema italiano ci ha abituato a Pasquale Mari, il direttore della fotografia, è napoletano di Poggioreale. Poche parole, seguire: questi sono quasi orientali, sempre con me. È come se io vedessi tanti gesti e un incontro. Lila, cinese e senza certamente con la priorità del visivo sul attraverso i suoi occhi. La nostra è una sapere l’italiano, forse lo capisce meglio di dialogo, grazie anche alla complicità simbiosi collaudata, empatia totale. Quanto a chiunque altro. La vita potrebbe cambiare per silenziosa che si è creata con l’attrice cinese. Marco Spoletini al montaggio, è la nostra entrambi, alieni di un mondo dalle regole Servillo lo conosco da oltre 20 anni, ci prima volta. Ed è stata magnifica. Marco è variabili. incontrammo la prima volta mentre ero riuscito, con la sua pacatezza, a rispettare il Com’è nato il progetto di Gorbaciòf? direttore di produzione per Martone sul set di ritmo interno del film, che non è quello Nasce nel 2003, da una mia idea poi diventata Morte di un matematico napoletano: esterno narrativo, ma quello che proviene soggetto insieme alla penna di Diego De attendevo l’occasione di lavorare con lui nel dallo sguardo del regista. E se non è Silva. Si doveva chiamare Il cassiere col vizio cinema. Pare che sia molto soddisfatto di rispettato rischia di violentare il cuore del del gioco, poi è diventato semplicemente come sia uscito questo nostro film, sugli film. La musica di Teho Teardo ha poi Gorbaciòf. All’inizio, tra l’altro, la ragazza di sfondi di una Napoli “trasfigurata”. consentito il retrogusto orientale che volevo cui lui s’invaghisce non è cinese ma come lui A proposito dell’attrice cinese Mi Yang: inserire anche a livello acustico. All’inizio, napoletana. In quelle fasi, tuttavia, mi come l’avete trovata? infatti, volevo un compositore-musicista rendevo conto che la scrittura non Per rendere questa priorità del rapporto asiatico per questo film. Poi ho pensato a rispecchiava ancora il mio pensiero. Era gestuale e visivo, si è reso necessario trovare Teardo, ne abbiamo parlato e ne è uscita la “troppa”, volevo scarnificare per arrivare a un qualcuno che non capisse l’italiano, sua straordinaria musica fatta di essenziale, a una purezza quasi zen. Volevo esattamente come il personaggio del film. punteggiature, di rumori, di evocazioni. Che rendere un personaggio certamente non Loro parlano a sguardi, a gesti, a ritmi. Tutte sempre accompagnano la “fiaba” interna al eroico ma che fosse qualcosa in più del le aspiranti Lila che ho visto in Italia, vere film, la figura di Lila, e crescono col rafforzarsi cassiere di una prigione viziato cameriere nei ristoranti cinesi, del sentimento tra i due. dal gioco. Successivamente capivano la lingua e non La scena finale, che non andiamo mi è balenato un riuscivano a fingere di ovviamente a raccontare, è piuttosto progetto su una ragazza non comprenderla! ambigua… cinese, autonomo a Allora abbiamo Senza dubbio. Abbiamo girato più finali, con Gorbaciòf. D’un optato per un casting livelli di ambiguità diversi. Non c’è solo tratto li ho messi a Shanghai, dove casualità, ma quello che succede è insito al insieme e dal non mi sono percorso del personaggio. Anche se ci corto circuito recato per stacchiamo dal realismo vero in una direzione delle due idee carenza di che accarezza la fiaba... c’era dell’inevitabilità incrociate è budget, ma nell’epilogo. scattata la dove ho Dunque non poteva che essere questo, il scintilla che ha mandato finale? delineato il film. degli Io penso di sì. Quando e come spezzoni di • ANNA MARIA PASETTI Servillo con Geppy Glejeses

VIVILCINEMA luglioagosto10 21

Speciale VeneziaMichele 2010 Placido

LE REGIE - Pummarò (1990), Le amiche Valeria Solarino Kim Rossi Stuart del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), Ovun- que sei (2004), Romanzo criminale (2005), Il grande sogno (2009), Vallan- zasca – Gli angeli del male (2010)

Paz Vega Un destino ricercato Un film d’azione dove le psicologie contano molto: è l’efficace definizione di “Vallanzasca – Gli angeli del male” ad opera del suo autore, che previene prevedibili polemiche. Il bel René è interpretato da Kim Rossi Stuart

••• “Da ex-poliziotto non avrei realizzato senza l’aiuto e la protezione di da un avvocato coinvolto in trame eversive mai potuto realizzare un film che esalta un una rete televisiva, grazie alla testardaggine di destra, Vallanzasca rifiutò qualsiasi bandito, un criminale. Vallanzasca – Gli della produttrice Elide Melli, che si è collaborazione e, forse non a caso, il giorno angeli del male non è affatto un film dalla innamorata del progetto, e all’aiuto di una dopo venne definitivamente arrestato. In parte del protagonista, piuttosto è un film major americana, la 20th Century Fox che, prigione è stato avvicinato da terroristi di contro Vallanzasca, perché non nasconde convinta proprio dalla validità del copione, destra come Concutelli che avrebbero voluto nulla delle sue responsabilità e, proprio per ha deciso di partecipare in veste di utilizzarlo alla loro causa, ma non si è mai questo, non credo che gli piacerà”. Michele coproduttrice, tornando ad impegnarsi in piegato. Vallanzasca non ha mai dichiarato Placido sembra voler metter le mani avanti, maniera corposa nella produzione di un film guerra allo stato, non si è mai pentito, consapevole che sul suo film, come accaduto italiano, dopo le esperienze ormai lontane sebbene si dichiari addolorato per quanto ha recentemente anche per altre pellicole che nel tempo di Novecento e de La luna di commesso. Ha trascorso più di metà della sua raccontano storie criminali, le polemiche Bernardo Bertolucci”. vita dietro le sbarre, condannato a vari saranno inevitabili. “Del resto”, afferma il Vallanzasca-Gli angeli del male è ergastoli. Sta scontando la sua pena – regista, “l’ostruzionismo nei confronti del ambientato negli anni ’70, esattamente sebbene ora in regime di semilibertà, film è cominciato al momento stesso in cui è come Romanzo criminale: non avverte il uscendo di giorno per lavorare in una stato lanciato il progetto, forse perché in rischio che il film possa essere comunità di recupero di tossicodipendenti e Italia si possono realizzare film solo sui considerato la versione milanese di una tornando la sera in carcere – mentre molti morti. Invidio i colleghi francesi che hanno pellicola già vista? autori di stragi efferate sono già in libertà. potuto portare sullo schermo un doppio film Inevitabilmente certe atmosfere, certi colori, Con ciò, come già accennato, non intendo sul nemico pubblico numero uno Mesrine e i le armi e le macchine usate, gli abiti indossati affatto dire che le condanne subite siano colleghi tedeschi che, con grandi mezzi a dagli attori rimandano al medesimo state eccessive. Il mio film non intende disposizione, hanno potuto raccontare modello. Tuttavia ciò a cui si accennava è un affatto contestare le sentenze pronunciate l’epopea della banda Baader-Meinhof. Da pericolo che non ho avvertito, perché in dai tribunali, ma semplicemente cercare di noi, invece, le associazioni delle vittime, realtà la banda della Magliana, protagonista raccontare, nella maniera più realistica ed senza neppure conoscere i contenuti del di Romanzo criminale, e la banda oggettiva, una vicenda criminale. soggetto, hanno immediatamente attaccato Vallanzasca restano due entità Vallanzasca è la radiografia di una mente il nostro film. Il finanziamento pubblico completamente diverse. I primi erano dei criminale, il racconto di un destino richiesto al ministero del beni culturali è fuorilegge coinvolti in oscure trame di consapevolmente cercato perché, come dice ancora congelato. La Rai e Medusa non terrorismo, servizi deviati, corruzione il protagonista, “non sono una vittima della hanno neppure voluto leggere una riga di politica, mentre Vallanzasca è stato società. Non vengo da una famiglia povera. sceneggiatura, cercando di imporre in semplicemente un bandito, perfino un po’ Ho scelto liberamente di andare a rubare”. questo modo una sorta di censura romantico nelle sue velleità, per il quale Chi contesta il suo film, giudica anche preventiva. Vallanzasca – Gli angeli del uccidere non è mai stato uno scopo, ma una inopportuno aver affidato il ruolo del male è un rarissimo esempio di film italiano necessità. Durante una latitanza, avvicinato protagonista ad un attore bello e

24 VIVILCINEMA luglioagosto10 Rossi Stuart con Filippo Timi

affascinante come Kim Rossi Stuart, bandito raccolta dal giornalista de La moltiplicando. In particolare, la banda perché potrebbe favorire un processo di Repubblica Carlo Bonini. Quanta verità Vallanzasca entra in collisione con la gang di identificazione con il protagonista. storica c’è nel film? Francis Turatello, che nel film è interpretato Renato Vallanzasca, che oggi è un uomo di Il mio film non è un documentario, quindi da Francesco Scianna, lanciato da Tornatore sessant’anni mal ridotto, zoppicante, inevitabilmente propone alcuni snodi in Baaria. Consapevoli di non poter sdentato, all’epoca delle sue imprese romanzeschi e fantasiosi. Ad esempio il prevalere l’uno sull’altro, Vallanzasca e criminali era un bel ragazzo. Lo chiamavano personaggio interpretato da Filippo Timi, Turatello firmano anche una sorta di il bel René, anche se lui non amava questo che nel film è un amico d’infanzia del armistizio, di patto, cosa che peraltro non soprannome e per anni in carcere ha protagonista oltre che un componente della impedirà che Turatello venga ucciso in continuato a ricevere appassionate lettere di banda, riassume in sé due diversi personaggi carcere – un omicidio ancora oggi avvolto nel ammiratrici ed imprevedibili dichiarazioni della realtà, uno dei quali, accusato di mistero. Il film possiede una struttura d’amore, condite dall’invio di biancheria tradimento, venne ucciso in carcere, si dice piuttosto corale e i rapporti fra Vallanzasca e intima e foto osé. La scelta di Kim, dunque, per ordine dello stesso Vallanzasca. Anche la sua banda, intesa come una sorta di non tradisce la realtà. Quanto alla sua buona parte del film è ambientata dietro le famiglia allargata, sono molto importanti. performance ne sono semplicemente sbarre, dove la violenza esplode in maniera Vallanzasca è uno spettacolare film d’azione entusiasta: Kim ha scavato in fondo al ancora più cruenta che sulle strade. Ricordo con sparatorie, scontri, assalti, fughe ma mistero Vallanzasca; per calarsi nel che Vallanzasca venne definitivamente anche un film dove le psicologie contano personaggio, lo ha incontrato e frequentato imprigionato nel 1977, quando aveva solo 27 molto. In altre parole, il film racconta anche il a lungo. Ha fatto anche un lungo lavoro anni, e la pellicola è anche il racconto di una privato del protagonista e dunque ci sono sulla voce, per appropriarsi, lui romano, di lunga solitudine. Valeria Solarino nel ruolo di Consuelo, la una convincente inflessione milanese. Devo Accanto a Rossi donna che ha dato un figlio a confessare che senza Kim il film non si Stuart/Vallanzasca, quali sono Vallanzasca; Paz Vega che sarebbe mai realizzato. È stato lui l’autentico gli altri personaggi e attori è Antonella, l’attuale motore di tutta l’operazione; è stato lui a del film? moglie del bandito, convincermi ad accettare la proposta di La storia si svolge sullo sfondo ed anche un noto dirigere il film, perché sulle prime non ero di una Milano dove la attore tedesco, affatto interessato. Insieme abbiamo anche cocaina scorre a fiumi, la Moritz Bleibtreu. collaborato alla stesura definitiva della criminalità organizzata di Vorrei infine ricordare sceneggiatura, su cui avevano stampo mafioso si sta che la colonna sonora precedentemente lavorato Andrea Purgatori impossessando dell’economia del film è firmata dai ed Angelo Pasquini. metropolitana, gli scontri con Negramaro e la musica è Vallanzasca – Gli angeli del male è tratto le forze dell’ordine un elemento essenziale per dal libro Il fiore del male, lunga all’interno del mondo dare epicità al racconto. confessione in prima persona del criminale si stanno • FRANCO MONTINI Francesco Scianna

VIVILCINEMA luglioagosto10 25 CoverAscanio story Celestini

Celestini con Giorgio Tirabassi

Burattini senza fili Definito il Pasolini del XXI secolo, il cantore della “perdita del senso” ha riscritto per lo schermo “La pecora nera”, dopo il teatro e la carta stampata. Una storia toccante ambientata in un manicomio, basata su un lungo lavoro di ricerca

••• È il ritmo della voce fuori campo lavoratore nel call center, l’internato di un Quel lungometraggio è parte organica e di Ascanio Celestini, il suo incedere solenne e manicomio. Il mio lavoro si concentra sempre integrante di un’inchiesta antropologica ed al tempo stesso sorprendentemente ironico su questo rapporto, sul viaggio di eroi e etnografica, un lavoro che porto avanti da ad avvolgere lo spettatore e guidarlo in un uomini che si liberano dai fili dell’epica e anni che ha nell’intervista il suo punto viaggio unico e insolito nel panorama recuperano così la loro autonomia, pur non centrale. Io ho sempre lavorato utilizzando il cinematografico. Quello alla volta della avendo la certezza che quest’ultima li salvi. video e l’audio per poi rimontarli seguendo lucida follia di un protagonista che vediamo La modernità ci consente, però, una chance delle idee di narrazione molto precise – ho prima bambino e poi adulto in un in più: il racconto. Trasporre l’esperienza realizzato oltre cento puntate di una mia manicomio, epicentro narrativo ed emotivo individuale contingente in un tempo sospeso trasmissione radiofonica. Da questo punto di di un’esperienza che richiama alla memoria come quello della narrazione. Io vivo le cose vista, dunque, Parole sante non l’epica popolare di Pier Paolo Pasolini e la una volta sola, ma posso raccontarle rappresentava niente di nuovo rispetto a sua capacità affabulatoria, in grado di all’infinito. La possibilità di ri-raccontare una quanto avevo fatto in passato. In un certo riunire insieme politica e poesia in una storia fa sì che io possa, almeno a parole, senso, però, anche La pecora nera non narrazione ispirata da una malinconica provare a gestirla”. Prodotto dalla segna, di fatto, una soluzione di continuità saggezza. “L’oggetto del mio lavoro è quello Madeleine di Carlo Macchitella, Alessandra con il mio lavoro: è infatti una lunga che l’antropologo Ernesto De Martino Acciai e Giorgio Magliulo, La pecora nera, narrazione dove i personaggi vengono definiva ‘crisi della presenza’. Da dodici anni meritatamente in concorso a Venezia, raccontati seguendo sia il punto di vista del a questa parte il mio impegno è rivolto alla mostra lo straordinario talento di Celestini narratore che quello di chi ascolta il scoperta della crisi dell’individuo”, spiega nella triplice veste di autore, regista e attore, racconto. Il cinema è fatto di segni che, pur Celestini. “Sono interessato ad esplorare coadiuvato da un gruppo di lavoro in cui assomigliando ad oggetti fisici che noi quel disagio per cui non riusciamo più a spuntano le interpretazioni intense di crediamo di conoscere, restano soltanto trovare un centro; quel senso di Giorgio Tirabassi e Maya Sansa ma anche il delle tracce che richiamano qualcos’altro. spaesamento per cui ci sentiamo mancare la gioco di squadra di filmmaker di altissimo Anche se La pecora nera è un lavoro molto terra sotto i piedi. È un po’ il momento che i livello come Daniele Ciprì direttore della più complesso rispetto agli spettacoli che filosofi definiscono il passaggio dall’epica fotografia, Valia Santella assistente alla regia porto in giro, non credo che ne differisca alla tragedia: gli dei svaniscono facendo sì e Giogiò Franchini autore di un montaggio tanto. che gli eroi e gli esseri umani, come dei che, con un flusso costante e dolce, spinge lo Come è nato il film? burattini oramai senza più fili, si accascino al spettatore verso il sorprendente finale di Tra il 2002 e il 2005 ho fatto una serie di terreno. Mi ha sempre affascinato una storia che, per il suo senso ultimo, tocca interviste nei manicomi del Centro Nord: comprendere e raccontare la ‘perdita del in maniera profonda. Roma, Perugia, Parma, Reggio Emilia, senso’ nei confronti, soprattutto, delle Qualche anno fa aveva presentato il Modena, Imola, Venezia e Udine. Sono stato grandi istituzioni: il prigioniero nel lager, documentario Parole sante: che ovunque. Nel 2005 ho debuttato con lo l’operaio all’interno della fabbrica, il rapporto c’è tra i due progetti? spettacolo teatrale La pecora nera e l’anno

26 VIVILCINEMA luglioagosto10 dopo è uscito il libro. Nel frattempo è stato burattinaio in grado di tenerci in piedi sua epoca, abbracciando il senso di colpa che messo in scena anche in Francia e in Belgio e, attraverso i suoi fili. Anni fa ho incontrato a Levi Strauss ha definito come una delle nel 2008, insieme a Ugo Chiti e Wilma Perugia una paziente che si lamentava concause della nascita di questa scienza. È un Labate ho incominciato a scriverne la dicendo: “Dottò, ma perché avete chiuso i po’ come provare a rimettere insieme i cocci sceneggiatura. Sono otto anni che lavoro su manicomi. Si stava tanto bene: mangiavamo, dopo avere rotto il bicchiere. Pasolini, poiché questa storia. pisciavamo e cacavamo a tutto spiano”. di antropologico ha solo il presupposto ma Cosa l’affascinava, in particolare, Quella donna ha bisogno di un luogo come il non la finalità, non nutre alcun interesse a dell’ambientazione in un manicomio? manicomio. Non per essere curata, bensì mettere insieme i cocci: la sua volontà è Negli ospedali psichiatrici emerge con più perché là dentro abita un burattinaio in quella di descrivere l’apocalisse culturale e la forza la discrepanza tra l’individuo e grado di tirarla su anche quando lei non ce crisi di identità dell’uomo contemporaneo l’istituzione che lo contiene. Il senso di la fa e si piega in avanti sulle ginocchia. attraverso un disagio psico-patologico. In spaesamento è qui più forte che altrove; il Cosa pensa della definizione che le è questo senso mi sento vicino a lui, ma anche manicomio è l’unica istituzione che nella stata data di “Pasolini del XXI secolo”? molto diverso. modernità è stata seriamente messa in crisi Penso che Pier Paolo Pasolini è morto nel Cosa rappresenta il cinema per lei? ed è diventata il teatro di una vera e propria 1975. Un giornale di destra ha scritto che Nel mio lavoro ho sempre voluto utilizzare rivoluzione. Mentre tutte le altre istituzioni sono cresciuto “a pane e Pasolini”. La realtà una lingua evocativa e mai descrittiva. Il religiose, militari e carcerarie non danno è invece che ho mangiato molto più pane e cinema è solo in apparenza descrizione: è segni di crisi evidenti o definitive ed oggi che Pasolini non era un profeta, bensì un soprattutto evocazione. La pecora nera sembrano perfino più forti che trent’anni fa, intellettuale che parlava del suo presente, non descrive un manicomio e, anche se è i manicomi hanno perso la loro forza e non del futuro. Non penso che potrà mai stato girato nel vero padiglione 18 di Santa identità diventando qualcos’altro. In più è esserci un Pasolini 2 o 3 come accade a Maria della Pietà, un luogo che ha ospitato un’istituzione che noi, a differenza di tutte personaggi come Rambo e Rocky. È un uomo prima i criminali poi, fino alla chiusura negli le altre, abbiamo nella nostra testa. Inoltre che ha vissuto in pieno la sua epoca, sono anni ‘90, gli alcolisti, abbiamo girato in uno esistono i manicomi privati, quelli criminali e, affascinato dalla sua antropologia molto spazio vuoto. È il cinema a dare la possibilità ancora oggi, si pratica l’elettroshock. I luoghi italiana e gramsciana. Una visione del di animarlo e renderlo vivo prendendo dell’alienazione aumentano e non mondo molto partecipata, non spunto da una realtà concreta per offrire diminuiscono. l’atteggiamento distaccato di chi va a un’evocazione. In questo senso anche l’uso Come si spiega la resilienza dei studiare i popoli lontani. Mi piace il suo forzato del colore, assai poco naturalistico, manicomi nonostante la rivoluzione atteggiamento che non è quello di chi mi permette di utilizzare elementi tutta italiana contro di loro? guarda il microbo attraverso il microscopio, apparentemente concreti per scrivere il mio Perché ne abbiamo bisogno. Come gli eroi bensì vive e partecipa la sua osservazione racconto. Il cinema per me rappresenta una orfani dell’epica, tutti abbiamo bisogno di dell’altro. Trovo importante che Pasolini nuova forma di scrittura. sentirci manovrati da qualcun altro, da un abbia voluto vivere fino in fondo la crisi della • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA luglioagosto10 27

SpecialeAureliano Venezia 2010 Amadei

Vinicio Marchioni Fotogrammi di memoria Con una insolita componente autobiografica, “20 sigarette” è la cronaca di una tragedia, quella vissuta in prima persona dall’unico superstite della strage di Nassirya

••• L’unico civile sopravvissuto alla indagare i risvolti psicologici, a 28 anni si era ispirazione. È un film soggettivo, usa il strage di Nassirya nel 2003 non s’è tenuto ritrovata a fare i conti con questa faccenda. linguaggio della mente: dovevo ricorrere a ciò tutto per sé. L’ha raccontata quella tragedia: Non ero così sicuro di saperla raccontare e che ricordo, a come immaginavo sarebbe stata prima con un libro, poi con spettacoli teatrali, pure il potenziale committente aveva le stesse una certa situazione, prendendo il filo diretto infine con un film, interpretato da Vinicio perplessità, per cui affrontare la storia in con la memoria, cosa che non accade nei war Marchioni e Carolina Crescentini, in anteprima questi step voleva confermare a me e a chi movie. Nelle sequenze di guerra, qualche a Venezia nella sezione Controcampo italiano doveva scommettere sul progetto l’efficacia e minuto prima e parecchi minuti dopo, uso una e poi distribuito in sala da Cinecittà Luce. In la capacità narrativa. soggettiva con la voce interna, ovattata del regia lui, il sopravvissuto: Aureliano Amadei, Oggi come stai psicologicamente e protagonista e le altre voci attorno, come se che il cinema già bazzicava ma che con 20 fisicamente? provenissero da un altro luogo: il protagonista sigarette firma la sua opera prima. Gli attacchi di panico si sono diradati: dopo diventa la macchina da presa, scompare, 20 sigarette: le fumerai al Lido... averne sofferto frequentemente ora sto mentre le emozioni, le azioni, la disperazione e Sono al settimo cielo e grato a tutte le meglio, nonostante l’invalidità. Mi hanno l’orrore dei personaggi coinvolti cadono persone che hanno lavorato nel film: a furia di ricostruito la caviglia ma l’osso è in necrosi, ed direttamente in camera e inchiodano lo brindisi, ogni giorno finisco ubriaco! Venezia è è degenerativo: uso il bastone, in poche spettatore al sedile. un traguardo incredibile: soprattutto, per parole, sono zoppo. Inoltre, ho riportato la Deontologicamente, qual è stata la tua un’opera prima e col mio vissuto particolare. perforazione dei timpani – uno è esploso e premura? Anche la stampa lo attende a braccia non si richiude, si infetta – e l’udito mi è Ho cercato di mantenere l’onestà, senza la aperte. calato, mentre in corpo ho ancora centinaia di pretesa di raccontare Nassirya oggettivamente E, a sua volta, crea attesa, ma ci tengo a dire schegge. e tanto meno la guerra in Iraq e la permanenza che 20 sigarette va ben oltre la cronaca: non Oltre a dirigere il film, hai mai pensato di dei militari italiani. Ho voluto e potuto è un film di guerra, non parla di guerra ma di interpretarti? raccontare solo quel che ho vissuto: in umanità, nella storia privata di un ragazzo È innegabile che ci abbia pensato ma particolare, l’episodio dell’attentato ho sentito romano distante, contrario ed estraneo alla interpretare un’opera prima – peraltro già così di ricostruirlo in maniera minuziosa, perché non guerra in Iraq, legato ai centri sociali e difficile dal punto di vista tecnico, per il ho mai perso conoscenza e da subito ho avuto all’anarchismo, che nell’arco di due ore si contenuto spettacolare – con il peso emotivo l’impressione di ricordare in fotogrammi. Così, ritrova nell’epicentro della più grande della lavorazione lo rendeva un grande passo lo spettatore può vederlo e viverlo come me, tragedia delle missioni italiane all’estero. che non mi son sentito di affrontare. Non strisciando a terra. Fondamentale il punto di vista: il tuo. potevo portare avanti due cose così grandi e Come hai lavorato con gli attori? Della guerra in Iraq e Afghanistan ci hanno impegnative contemporaneamente. Inoltre, Quello con Vinicio Marchioni è stato una specie riferito sempre militari, politici o giornalisti ho fatto l’attore per tanto tempo e ho capito di transfer: gli ho aperto tutti i cassetti della embedded: difficilmente il loro è un punto di subito come Vinicio Marchioni fosse molto più mia vita, ho lavorato con lui per mesi prima vista libero. Senza peccare di megalomania, bravo di me. Terza ragione, in molti passaggi dell’inizio delle riprese, provando a fargli l’elemento ulteriore che rende particolare, avrei incontrato difficoltà fisiche. Quarta e rivivere tutto ciò che avevo vissuto io, prima fresco, non stereotipato il mio punto di vista è ultima, nel 2003 ero in bilico tra recitazione e durante e dopo. Per certi aspetti mi ha la mia estraneità alle dinamiche militari. regia: l’attentato mi ha troncato una strada e impressionato: ha preso cose di me a 28 anni e Qual è stata la marcia di avvicinamento indicato per forza di cose l’altra. mi ha interpretato molto meglio di quanto al film? Hai avuto qualche modello, qualche avrei potuto fare io stesso, senza rendermi più Al di là dell’attentato in sé, sono sempre suggestione cinematografica per 20 “figo”, come viceversa avrei potuto fare io. Che rimasto spiazzato, sorpreso. Uscendo da sigarette? dire, ho scoperto nuove cose su me stesso, un’esperienza di questo genere, avevo voglia Ho trovato interessanti The hurt locker di mentre per il suo personaggio Carolina di raccontare, ma senza la certezza di saperlo Kathryn Bigelow e il mockumentary Nessuna Crescentini si è incontrata e ha parlato più volte fare. Inoltre, dovevo fare i conti con verità di Ridley Scott. Sono reference che con la vera Claudia: loro due in una stanza, io e l’invalidità, gli attacchi di panico, l’insicurezza vanno ascoltate, ma 20 sigarette è così Vinicio nell’altra, con una birra in mezzo. di una persona che, anche senza voler particolare che è difficile trovare similitudini e • FEDERICO PONTIGGIA

30 VIVILCINEMA luglioagosto10 Massimo CoppolaSpeciale Venezia 2010

DOCUMENTARI - La regola del contemporaneamente (2003), Politica zero (2006), Bianciardi! (2007), Parafernalia (2008)

Erica Fontana L’autore del film Tra Godard e Truffaut Rappresenta l’Italia alla Settimana della Critica “Hai paura del buio”, esordio del regista milanese dopo apprezzati documentari

••• Il percorso professionale e di formazione su due ragazze – una italiana e del ministero che sono molto orgoglioso di aver artistico di Massimo Coppola è molto una romena – che affrontano insieme delle ottenuto. eclettico e disegna forse la figura di un difficoltà nella ricerca della propria Cosa ha imparato dalla lunga esperienza in intellettuale a tutto campo piuttosto che di dimensione. Nei miei documentari e Mtv che può essere applicato anche nel un regista in senso stretto. Il quarantenne soprattutto in questo film mi interessa che cinema? autore milanese ha cominciato con gli siano gli individui a parlare. Credo molto nella Ho imparato più come spettatore, perché le cose eccentrici programmi di Mtv BrandNew e potenza della storia individuale come veicolo che faceva Mtv erano abbastanza eccentriche Pavlov, dove mescolava riflessioni filosofiche, per raccontare uno sfondo sociale rispetto al resto della programmazione. Poi, musica e ironia; nel 2004 ha fondato la problematico. lavorandoci, ho imparato l’importanza di uno piccola e originale casa editrice Isbn, di cui è Si legge nelle note di regia che “Eva è scambio intellettuale di alto livello, nel rapporto anche direttore editoriale e con la quale ha dolce e orgogliosa come un’eroina della quotidiano col direttore, e la consapevolezza curato l’opera completa di Luciano Nouvelle Vague”. La Nouvelle Vague è della responsabilità di arrivare ad un pubblico. Bianciardi. Ha girato alcuni documentari stata dunque un modello di riferimento Che musica ha scelto un ex conduttore di presentati in vari festival e ora approda alla per il film? Mtv per il suo primo film? Settimana della critica di Venezia con il suo È molto difficile riuscire a recuperare le vere La musica che si sente nel film è tutta diegetica, primo lungometraggio, Hai paura del buio, influenze che formano uno sguardo. Ho ovvero arriva dall’interno della scena. Ho di cui è anche sceneggiatore. Per trovare le iniziato a guardare film da ragazzino, ne ho utilizzato sette brani dei Joy Division, che mi due protagoniste, Alexandra Pirici, performer visti tantissimi ma credo che Truffaut e Godard sembravano molto adatti a una storia post- e coreografa romena, ed Erica Fontana, insieme facciano una gran parte della storia industriale come questa. attrice non professionista, ha fatto due del cinema. Quello che mi piace di loro è la Lei è un profondo conoscitore dell’opera e interminabili casting in Romania e a Melfi, capacità di raccontare storie difficili e grandi della personalità di Luciano Bianciardi. poiché la storia si snoda appunto fra due poli dolori, sempre con una di giocosità di fondo. Cosa pensa che direbbe oggi, se fosse vivo, industriali, una fabbrica di Bucarest e la Fiat Pensiamo ai primi film di Godard, a I su questi scenari post-industriali del di Melfi. È qui che approda Eva, dopo aver quattrocento colpi o addirittura a Les lavoro? perso il lavoro nel suo paese, ed è qui che mistons, il primo cortometraggio di Truffaut, Oggi forse si sarebbe ammazzato in maniera incontra Anna, ventenne come lei, che in Eva che è anche uno dei miei film preferiti. In linea ancora più efferata di come ha fatto. Io devo riconosce molto di se stessa. con quei modelli, il film è il tentativo di tutto a Bianciardi, per me è un intellettuale di Il film contiene temi molto attuali e raccontare dei personaggi che siano anche riferimento nell’interpretazione del reale. Quasi molto spinosi: lavoro, delocalizzazione, leggeri e giocosi all’interno del dramma, e che tutte le buone idee che ho mi riportano a lui. immigrazione, licenziamenti… abbiano una condotta esistenziale “pura”. Spesso mi dico: “però, quest’idea l’aveva già In realtà non è un film sul lavoro o sulla Per il suo primo lungometraggio ha avuto avuta Bianciardi”. questione operaia, ma piuttosto un racconto il sostegno di Mtv, dove dieci anni fa è Il curatore della Settimana della Critica iniziata la sua carriera… Francesco Di Pace ha detto che Hai paura Con Mtv ho realizzato tantissimi documentari, del buio è un film dal grande rigore visivo e è un luogo dove mi sono trovato veramente narrativo, che non sembra neanche italiano. bene. Il capo di allora, Antonio Campo Cosa pensa di questo complimento? Dall’Orto, mi ha sempre garantito molta Anche della mia casa editrice dicono che è libertà autoriale e grande appoggio. Quando talmente bella da non sembrare italiana, ed è mi è venuta l’idea del film, ne ho parlato con triste che sia un complimento. Ecco: io non vorrei lui e con Nicola Giuliano della Indigo, più ricevere questo tipo di complimenti. Vorrei produttore del mio primo documentario e solo portare il mio personale contributo perché anche di Bianciardi!. Il progetto è nato come la situazione della cultura italiana, che considero Mtv-Indigo, poi è stato Indigo a produrlo e attualmente disastrosa, possa cambiare. finanziarlo, anche con un contributo del fondo • BARBARA CORSI Alexandra Pirici

VIVILCINEMA luglioagosto10 31 specialeI festival dell’

CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA MORGEN

WINTER VACATION

••• Un’ottima annata per Locarno 2010, con una selezione spregiudicata, Bologna curata dal nuovo direttore Olivier Père che ha ringiovanito la manifestazione Il cinema ritrovato privilegiando storie e drammi di ordinaria violenza, il disorientamento e il disagio adolescenziale, la definizione di nuove identità sessuali, con una rassegna pulsante e vitale che riflette le solitudini e le paure del tempo. Il Festival ha presentato la completa I PIONIERI DEL 3D e bellissima retrospettiva dedicata al genio della commedia sofisticata Ernst Lubitsch, l’omaggio all’apologo antimilitarista Uomini contro di Francesco Rosi, il commosso Fra le molte sezioni mute e sonore della omaggio al cinema errante di Corso Salani ed insignito del Pardo d’Oro la ricerca 24ª edizione: John Ford, Stanley Donen e documentaristica ed esistenziale di Jia Zhang-ke come l’imprevedibilità sentimentale dei percorsi di Alain Tanner. La giuria ha assegnato il Pardo d’oro a Winter vacation di rari film dei Lumière, anche “in rilievo”… Li Hongqi, storia di adolescenti senza ambizioni in un paesino del Nord della Cina. Premio speciale a Morgen di Marian Crisau, storia di un guardiano di supermercato e di un curdo che cerca di attraversare la frontiera tra Romania e Ungheria; Curling di John Ford, a differenza di altri maestri della ••• Denis Côté premiato per la regia e l’attore Emmanuel Bilodeau: un padre, una figlia e sua generazione e dal curriculum altrettanto lungo, come l’orrore a due passi da casa. Inaugurato dal sociologico e amaro Au fond des bois di Ernst Lubitsch, Fritz Lang o King Vidor, non è ricordato Benoit Jacquot, storia di amore e dipendenza tra un ipnotizzatore ed una fanciulla per i film del periodo muto. Forse perché in quegli anni borghese. È uno sguardo ironico e disincantato sulla complessità dei rapporti non ha realizzato titoli particolarmente celebri – se si sentimentali, minati dalla presenza di un figlio di 120 kg, Cyrus di Mark e Jay Duplass, eccettua The iron horse, del 1924 – e i suoi capolavori ironico match a due per la conquista di una donna. In Piazza Grande proiettato anche sono arrivati dopo, col sonoro. L’occasione offerta dal The silence di Baran Bo Odar, giallo esistenziale su un rapimento costruito con un festival emiliano, che ha presentato le opere del giovane occhio a Dürrenmatt, in cui la ricerca del colpevole diventa persecuzione ed ossessione; Ford (non solo western), si è rivelata così particolarmente il ritratto del ciclista Ugo Koblet – Pédaleur de charme, corridore elegante passato utile per rintracciare in fase germinale quelli che saranno dal successo al dimenticatoio in una pellicola di Daniel von Aarburg, che ha ricostruito i temi e lo stile della maturità. anche la storia svizzera del dopoguerra tra documento e verità romanzata. Ricorda le Alla manifestazione, organizzata con grande amore per il commedie strampalate e surreali degli anni ’70 King’s road di Valdis Oskardottir, cinema del passato dalla Cineteca comunale, si sono dati ritratto ironico e surreale di un’umanità alla deriva che vive nelle roulotte restando appuntamento, dal 26 giugno al 3 luglio, rappresentanti di prestigiosi archivi internazionali per presentare nuovi restauri e numerosi storici del cinema che hanno illustrato, con l’ausilio delle immagini, il frutto delle loro più recenti scoperte. Accanto a rassegne collaudate, come Taormina FilmFest Cento anni fa con i film del 1910, o quella dedicata a Chaplin con un piccolo omaggio a Robert Florey, suo assistente e poi regista di B-movies, altre due sezioni DIVI, CALCIO E INTIMITÀ hanno destato vivo interesse e curiosità. Anni difficili ha Ospiti De Niro, Kusturica, Firth e Bellocchio, la rassegna riscoperto pellicole europee dell’immediato secondo dopoguerra, significative anche da un punto di vista diretta da Deborah Young ha consolidato la struttura storico e sociale: Come persi la guerra, esempio della tra antico e moderno, a forte vocazione mediterranea. comicità ingenua di Macario; Tombolo, paradiso nero con Aldo Fabrizi, un’opera originale nel fondere Premiato “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazotti commedia e realismo, dramma sociale e intreccio poliziesco; il francese Ritorna la vita, emblematico fin dal titolo, che illustra con sagacia e cinismo la ripresa ••• Sempre più a vocazione della quotidianità, attraverso episodi firmati da André mediterranea e spazio sperimentale di incontro Cayatte, Henri-Georges Clouzot, Jean Dréville e Georges tra culture emotivamente vicine, Taormina Lampin. Le donne avventurose del muto ha messo Filmfest 2010 sotto la direzione attenta di assieme la produzione europea e americana di un filone Deborah Young è riuscito a consolidare la sua che nei primi decenni del secolo scorso riscuoteva un nuova identità tra tradizione e modernità, certo successo. In particolare, attrici come Pearl White e divismo e avanguardia, con una rassegna in Ruth Roland divennero vere e proprie eroine dei serial DALLA VITA IN POI eterno divenire impreziosita dalla presenza di hollywoodiani. Robert De Niro ed Emir Kusturica, dalle lezioni Fra i momenti più memorabili, le serate in Piazza di cinema di Marco Bellocchio e Colin Firth, con l’inaugurazione affidata alla consegna Maggiore che hanno coinvolto migliaia di spettatori, dei Nastri d’Argento del Sindacato dei giornalisti cinematografici. Impreziosito estasiati nell’assistere a Cantando sotto la pioggia dall’anteprima mondiale del gioiello Disney Toy story 3, geniale percorso affettivo su introdotto dal suo regista 86enne Stanley Donen, o ai legami indissolubili tra bambini e giocattoli e riflessione sentimentale sulla scansione del primi brevi filmati dei fratelli Lumière, tra cui alcuni a tempo, la giuria ha premiato Dalla vita in poi di Gianfrancesco Lazotti, ritratto intimo colori e addirittura in 3D. È stato davvero sorprendente di passioni e amori tra sofferenze, voglia di fuga e piccoli screzi. È una storia di passioni e scoprire che la tecnica ritenuta oggi più moderna ha tradimenti Nous trois, di Renaud Bertrand, interpretata da Stefano Accorsi ed radici nei film “in rilievo” sperimentati dai noti pionieri Emmanuelle Béart tra ambizione e fantasie infantili; applausi ed emozioni per Chicas di Yasmina Reza, apprezzata commediografa al suo esordio alla regia, razionale riflessione francesi. sulla solitudine e l’invecchiamento raccontata con leggerezza e complice semplicità. In UMBERTO FERRARI un’edizione condizionata dalle partire dei Mondiali di calcio, i selezionatori hanno

32 VIVILCINEMA luglioagosto10 estate speciale Festival di Locarno UNA SAGGIA IRRIVERENZA Bel passo avanti per il festival svizzero, per la prima volta diretto da Olivier Père, con una selezione pulsante e vitale. Ha vinto il cinese “Winter vacation”, l’Italia ben rappresentata da “Pietro” di Daniele Gaglianone. Ottima la retrospettiva Lubitsch

legata a pregiudizi e bizzarre fissazioni. L’avocat Besco, fotografia di ragazze allo sbando in una delicatezze ne La petite chambre di Stéphanie di Cédric Anger è una piccola rivelazione di periferia anonima. Womb di Benedek Flegauf è Chuat, storia di un vecchio che rifiuta l’ospizio e le spietata durezza e freddo cinismo, un serrato un racconto ambientato sulle spiagge della cure a domicilio ma riesce ad entrare, a poco a confronto a due tra un professionista ambizioso Germania del Nord, favola sul razzismo sociale e poco, in sintonia con una giovane donna. Crimini ed un uomo d’affari coinvolto in inchieste e la consolazione degli affetti. Spietato ritratto familiari minati dall’esplosione della sessualità omicidi. È un omaggio all’Hitchcock della Finestra delle leggi del sangue che regolano rapporti e adolescenziale in Songs of love and hate di sul cortile ed al cinema horror confinato in un conflitti familiari in Beli beli svet di Oleg Katalin Godros, con un padre che non accetta il condominio alla Rec, invece, Rammbock di Novkovic (premiata l’attrice Jasna Duricic), cambiamento del corpo della figlia. Nella sezione Marvin Kren, che gioca con gli stereotipi del reportage sullo stato dei rapporti in Serbia, duro Cineasti del presente, bella scoperta Jo pour genere, unendo il terrore con il dramma apologo sull’esercizio della forza accompagnato Jonathan, fumetto adolescenziale di sentimentale. Rubber di Quentin Tupieux è fatto da un coro che segue e commenta le sanguinose autodistruzione sulle corse d’auto e i rapporti di delle memorie di uno pneumatico abbandonato vicissitudini. È una nuova provocazione firmata forza tra fratelli; rispecchia la disperazione e nel deserto, opera originale ed innovativa, diario Christoph Honoré Homme au bain, cronaca di l’isolamento della fanciullezza The fourth di strada in soggettiva nel più divertente e curioso accoppiamenti promiscui e selvaggi, storia portrait di Chung Mong-Hong, un film ricco di esercizio di stile della manifestazione. Spiazzante, autobiografica tra viaggi in America, sesso spunti e raffinatezze. Due ore di vita e musica tra sarcastico e divertente The human resources consumato e girato senza fantasia ed ricordi di critici e musicisti per raccontare Tony manager di Eran Riklis (Il giardino di limoni), un’insopportabile dose di narcisismo. Analisi Scott secondo Franco Maresco, che rievoca la tratto da Yehoshua, viaggio funebre tra intima di una donna che ha perso il lavoro e vicenda umana di un virtuoso del clarinetto paradosso e poesia tra le strade di Gerusalemme l’amore è Im alter von Ellen di Pia Marais, con passato dai riconoscimenti internazionali al fino ad un paese sovietico tra imprevedibili colpi una coinvolgente Jeanne Balibar che si unisce a dimenticatoio e alla povertà. Con una carica di di scena e notazioni su costumi e distanze che gruppi di ambientalisti diventando turista irriverenza e provocatoria saggezza, Locarno scompaiono. Nel concorso bella conferma per il dell’esistenza. Lo scandalo annunciato del festival conferma e rafforza il ruolo di spazio aperto tra talento di Daniele Gaglianone con il pessimista e è stato L.A. zombies di Bruce Labruce, culture e suggestioni riuscendo a coniugare realistico Pietro, narrato con stile nudo e senza scorribanda metropolitana di trapassati dal fallo felicemente lo spirito libero della sperimentazione cedimenti sentimentali. Confusione e incurvato in una parodia paradossale del cinema con le pellicole ad impatto emotivo. disperazione giovanile in Bas-fonds di Isild Le horror e delle visioni di Ed Wood. Pudori e DOMENICO BARONE

celebrato l’avvenimento con la proiezione di Offside del regista iraniano Jafar Panahi e col Nuovo Cinema di Pesaro documentario sul furto della Coppa Rimet di Garzella-Macelloni-Meneghetti, che è anche ARRIVANO GLI INDIPENDENTI una ricostruzione della società brasiliana condizionata dallo sport in modo viscerale ed Giovani coppie, ossessioni artistiche nel palmarès del festival pesarese, impulsivo. Grande curiosità per la proiezione di Giallo di Dario Argento, film invisibile accanto alla retrospettiva russa e all’omaggio a Carlo Lizzani interpretato da Adrien Brody ed Emmanuelle Seigner, thriller classico su un assassino di modelle girato in una Torino livida e EIGHTEEN ••• Il Concorso Pesaro Nuovo Cinema 2010 - Premio Lino indifferente. La retrospettiva è stata dedicata al Miccichè (premio di 6.000 euro, in giuria Ksenia Rappoport, Enrico nuovo cinema spagnolo capace di coniugare le Magrelli e Marco Risi) è stato vinto dall’opera prima Eighteen del sud opere d’autore con il cinema di genere, coreano Jang Kun-Jae, fresco e sincero racconto di una malinconica passando dal minimalismo al femminile di 53 impotente piccola catastrofe d’amore tra due 18enni osteggiati dalle dias de invierno di Judith Colell alle incertezze famiglie. Premio Pesaro Cinema Giovane, attribuito da una giuria di degli stati d’animo e la fuga in mondi paralleli studenti e neolaureati dell’Università di Urbino Carlo Bo, al russo di AzulOscuroCasiNegro, dalle relazioni a tre Oxygen di Ivan Vrypayev, il cui stile narrativo passa convulsamente e di Castillos de carton di Salvador Garcia Ruiz con effetti creativi da musica pop a teatro e videoclip parlando di amore di coppia, precetti religiosi e alla solitudine ed ossessioni di Lo que se de stereotipi sociali; menzione a un’altra opera prima, Myoko del giapponese Yoshifumi Tsuboita, biopic Lola di Javier Rebollo. Nella sezione “Grande fantastico/reale su ossessione artistica e oggetto del desiderio nel rapporto negli anni ’70 fra il manga Cinema” al Teatro Antico risate per il artist Abe Shinichi e la sua modella perennemente desnuda. Premio del pubblico per i film proiettati in rifacimento all black di Death at a funeral di Neil Labute, commedia macabra sull’universalità Piazza del Popolo a Travelling with pets della russa Vera Storhozeva, sulla vita prima brutalizzata poi dei comportamenti irrispettosi; commozione per riscattata di un’orfana; apprezzato l’austriaco The robber, thriller a base reale su un efficace ladro il dramma sentimentale Ragazzi miei di Scott maratoneta nell’Austria anni ‘80. Altri riconoscimenti: Premio Amnesty Italia 2010 - Cinema e diritti Hicks. Ha sorpreso tutti lo spiazzante Monsters umani, trasversale alle sezioni di Pesaro Festival (che ha anche presentato un ricco focus sul cinema russo di Gareth Edwards, percorso di formazione contemporaneo) ex aequo a Plenny-Captive del russo Aleksey Uchitel su guerra e prigionia nell’assurdo personale e sentimentale dentro l’area 51 in un etnoreligioso conflitto ceceno, e a Budrus dell’israeliana Julia Bacha, sull’attivismo bipartisan nato da incontro inedito tra uomini ed alieni, ha impeto di padre e figlia palestinesi contro la costruzione del Muro divisorio in Terra Santa. Infine, divertito lo spregiudicato noir Wild target di Concorso Video “L’attimo fuggente” per studenti di tutte le scuole marchigiane per lavori di max 3’, Jonathan Lynn. curato da Pierpaolo Loffreda: premiato Ogni cosa è illuminata dell’urbinate Alessandra Bucchi. DOMENICO BARONE MAURIZIO DI RIENZO

VIVILCINEMA luglioagosto10 33 intervistaPupi Avati

A destra Serena Grandi Manuela Morabito, Lino Capolicchio e Gianni Cavina Il brivido della regressione Una coppia di mezza età adotta gli opportuni accorgimenti per arginare gli effetti di una malattia degenerativa. È la prima vera storia d’amore del regista bolognese, “Una sconfinata giovinezza”, con Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri

••• Per la prima volta Pupi Avati si filologia medioevale, appartiene ad una un primo momento di sgomento, Chicca cimenta in una storia d’amore. Lo fa con grande e ricca famiglia cattolica, abituata a decide di assecondare Lino nella sua Una sconfinata giovinezza, che racconta il vivere nel lusso, cresciuta a Roma in una villa regressione e, un poco alla volta, quel rapporto di una coppia di coniugi sull’Appia Antica. Lui è un cronista sportivo rapporto moglie/marito si trasforma in un cinquantenni, legati da un sentimento bolognese, è rimasto orfano in giovane età, rapporto madre/figlio: Lino diventa per Chicca profondo, che si cementa ulteriormente col le sue origini sono più modeste e la famiglia il figlio che non ha mai avuto. passare del tempo e l’insorgere di una di Chicca non ha mai approvato quel Insomma pare di capire che, nonostante malattia degenerativa. “Il mio cinema – matrimonio. Nonostante il desiderio di la drammaticità della situazione, Una commenta il regista bolognese, che ha oltre entrambi, Chicca e Lino non hanno avuto sconfinata giovinezza eviti i toni tragici. quaranta film all’attivo – si è occupato figli e tuttavia la mancanza di prole, anziché Non mi interessava realizzare un film sulla prevalentemente di sistemi familiari e di spingere il matrimonio verso il naufragio, disperazione di chi vive questa malattia gruppi di amici. Le storie sentimentali come sarebbe stato logico, li ha uniti ancora quanto, mi si perdoni il paradosso, mostrare presenti nei miei film erano sempre il di più”. gli aspetti positivi che possono scaturire anche racconto di amori ingenui, non corrisposti, in E poi che accade? da una situazione del genere. A soffrire realtà molto infantili, basati su infatuazioni Succede che un giorno, improvvisamente, maggiormente di patologie di questo tipo non più che su un autentico sentimento. Per la Lino non riesce a trovare la parola giusta, è chi ne è direttamente vittima, perché un prima volta, invece, al centro del racconto c’è precipita progressivamente in un’inquietante poco alla volta si perde consapevolezza della il rapporto intimo, profondo e personale fra afasia che segnala l’affacciarsi di una propria realtà, quanto chi vive attorno al un uomo e una donna e, altra novità, tutto è malattia degenerativa, impossibile da malato. È un problema serio che riguarda visto e narrato attraverso gli occhi di lei: lo arrestare, che lo porta a regredire nella molte persone, perché oggi che le aspettative sguardo del film è esplicitamente femminile. propria infanzia. Per realizzare il film mi di vita si allungano, malattie di questo tipo Non avrebbe potuto essere altrimenti, sono rivolto alla collaborazione di medici ed sono fatalmente destinate a moltiplicarsi. perché gli occhi dello spettatore si potevano esperti; ho cercato di raccontare ciò che Com’è nata l’idea del film? identificare solo in quelli di Chicca, che è accade al mio protagonista nel modo più Dal fatto che sempre più spesso sono sedotto insieme partecipe e testimone di quanto sta realistico possibile. Tuttavia Una sconfinata dalla mia infanzia. Col passare degli anni certi accadendo a suo marito Lino. Chicca e Lino – giovinezza non è un film sulla malattia, ricordi di un tempo lontano, anziché racconta ancora Avati – sono sposati da molti quanto sull’amore che riesce a rendere affievolirsi, si ingigantiscono. Anche nei anni: lei è un docente universitario di sopportabile una patologia terribile. Dopo rapporti personali mi capita sempre più spesso

Pupi Avati

FILMOGRAFIA - Balsamus, l'uomo di Satana (1968), La casa dalle finestre che ridono (1976), Tutti defunti... tranne i morti (1977), Aiutami a sognare (1981), Dancing Paradise (1982), Zeder (1983), Una gita scolastica (1983), Noi tre (1984), Impiegati (1984), Festa di laurea (1985), Rega- lo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Sposi (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1989), È proibito ballare (1989), Fratelli e sorelle (1991), Bix (1991), Magnificat (1993), Dichiarazioni d'amore (1994), Storie Incredibili (1986), L'amico d'infanzia (1994), L'arcano incantatore (1996), Festival (1996), Il testimone dello sposo (1998), La via degli angeli (1999), I cavalieri che fecero l'impresa (2001), Il cuore altrove (2003), La rivin- cita di Natale (2004), Ma quando arrivano le ragazze? (2005), La seconda notte di nozze (2005), La cena per farli conoscere (2007), Il nascondi- glio (2007), Il papà di Giovanna (2008), Gli amici del bar Margherita (2009), Il figlio più piccolo (2010), Una sconfinata giovinezza (2010)

34 VIVILCINEMA luglioagosto10 I protagonisti Francesca Neri e Fabrizio Bentivoglio

di cercare nella persona che ho di fronte di regressione non è raccontata come qualcosa Ho scritto il film pensando già ai due ritrovare e di riscoprire il bambino che è di negativo. Sono fermamente convinto che interpreti a cui mi sarebbe piaciuto affidare i stato. Confesso di praticare la regressione e la regressione faccia parte della vita, non è ruoli. Quando ho spedito la sceneggiatura a di trovarla molto seducente. Ricordo con affatto sinonimo di involuzione. La vita, se Fabrizio Bentivoglio mi ha richiamato la sera molta nostalgia la mia infanzia felice e del non accadono interruzioni traumatiche, è stessa, dicendomi che il film lo entusiasmava resto credo che il carattere e la personalità di una specie di circuito, di cerchio: alla fine si e annunciandomi che avrebbe interpretato il ogni uomo e di ogni donna siano torna sempre al punto di partenza e non personaggio di Lino in maniera determinati dalle esperienze vissute accade solo a coloro che vengono colpiti da sorprendente. È stato di parola: ha donato a soprattutto nei primi anni di vita. Con il malattie degenerative delle cellule celebrali. Lino un fascino struggente, senza tuttavia passare del tempo, mi accorgo anche con un Preparando questo film ho scoperto, ad renderlo patetico o repulsivo. Con Francesca certo stupore che mi stanno tornando a esempio, che sul letto di morte, ormai Neri avevo già lavorato ne La cena per farli piacere cose che per trenta o quarant’anni agonizzante, Truman Capote continuava a conoscere e ne Il papà di Giovanna. Avevo avevo dimenticato. Anche piccole cose, ad pronunciare un nome, meglio un voglia di approfondire il rapporto, anche esempio mi sono nuovamente scoperto soprannome: Babby. Solo dopo la sua morte perché quando abbiamo lavorato insieme la golosissimo di gelati, come mi accadeva da si scoprì che da bambino chiamava così una prima volta, Francesca aveva deciso di bambino. Non che da adulto non ne avessi sua zia molto amata e Capote non era smettere di recitare. Mi piace pensare di più mangiati, ma la frequenza e il gusto con affetto da alcuna malattia degenerativa. averle ridato la voglia di frequentare il set e, il quale sono tornato ad assaporarli oggi Veniamo ad aspetti più squisitamente da quando Francesca è riuscita a liberarsi del sono molto simili a quelli della mia infanzia. cinematografici: dove è stato girato Una problema della competizione relativa alla più Lei che bambino era? sconfinata giovinezza? bella del reame, ha finalmente potuto Molto timido e molto sognatore. Coltivavo, La maggior parte degli interni sono stati mostrare il proprio talento d’attrice. come tanti, l’idea di essere il prescelto, realizzati in studio a Cinecittà, Nel film ci sono anche altri volti ovvero una persona destinata a imprese l’ambientazione del film è romana, dunque ricorrenti nel suo cinema. memorabili. Dalla vita mi aspettavo cose appaiono molti esterni della capitale, mentre È vero, mi piace attorniarmi di amici. In meravigliose, che in parte sono accadute le parti che riguardano l’infanzia di Lino questo caso ho ritrovato Lino Capolicchio, che realmente. Ma non del tutto, tant’è che sono state girate a Porretta Terme. Insomma interpreta un fratello di Chicca, un rivendico ancora qualche risarcimento. sono tornato nelle stesse location dove avevo neuropsichiatra che lei vorrebbe tenere Nel suo film anche Lino, al di là degli realizzato Una gita scolastica, Storie di lontano e il cui intervento si rivela invece aspetti patologici, è un uomo ragazzi e di ragazze, Noi tre ed ho provvidenziale. C’è Gianni Cavina che è un consapevolmente alla ricerca della utilizzato proprio le stesse case, gli stessi curioso tassista e Serena Grandi, che dopo un propria infanzia? ambienti. È stato molto emozionante piccolo ruolo ne Il papà di Giovanna qui Il mio protagonista un po’ alla volta torna ritrovare ricordi del passato. Anche per me impersona una zia di Lino, una presenza bambino, riscopre il piacere di certi giochi e Una sconfinata giovinezza è stata molto importante nell’infanzia del mio soprattutto nella sua mente passato e l’occasione per una regressione, benché di protagonista. presente iniziano a confondersi e tipo cinematografico. • FRANCO MONTINI sovrapporsi. Il film è pieno di flashback ma la La scelta del cast è stata semplice?

VIVILCINEMA luglioagosto10 35 schede critiche GORBACIÒF

l’una o l’altra ragione. I guai scodella un personale repertorio di arrivano quando la giovane cinese mimica facciale a cui delega il ricco di cui è innamorato, figlia del espressionismo, tanto del suo proprietario della taverna, ha personaggio quanto della bisogno di soldi a causa di loschi narrazione. Ma sarebbe sbagliato giri in cui il padre si è fatto concentrare la riuscita del film solo coinvolgere. L’escalation sulla genialità interpretativa di drammatica del protagonista Servillo: è la profonda complicità procede nella logica dei con l’autore e la sua troupe a sentimenti, più che in quella della creare la magia, specie in alcuni ragioneria. Fino a giungere a un “alti” momenti lirici che forse inevitabile epilogo che forniscono al lavoro un sapore assurge a metafora del malato orientale. È dunque la pellicola nel contesto socio-politico, benché suo insieme a vibrare, come da questo operi sullo sfondo. manuale dei codici di complessità Il vizio, dunque, non è solo del di cui si compone il cinema. singolo. Perché da solo riuscirebbe Memorabili le sequenze di a salvarsi facendo appello a quella approccio e avvicinamento tra straordinaria forza interiore Gorbaciòf e la cameriera Lila, che di Stefano Incerti quali mette tutto in discussione. dell’uomo, che in Gorbaciòf si ignora l’italiano (come del resto Sceneggiatura: Diego De Silva e Stefano Incerti Stefano Incerti ha distillato ogni manifesta nella giovane Lila: l’attrice Mi Yang, scelta a …Fotografia: Pasquale Mari …Montaggio: Marco momento nel suo nuovo film, proiezione dei suoi desiderata Shanghai) e che impara a Spoletini …Musiche: Teho Teardo …Interpreti: Toni omonimo al soprannome del migliori, dei suoi universi conoscere ed amare Gorbaciòf Servillo, Mi Yang, Gaetano Bruno, Nello Mascia, protagonista, creando atmosfere potenzialmente salvifici, appunto. passando per gli sguardi e i gesti, Geppy Glejeses …Produzione: Devon Cinematogra- dense ed essenziali. Il teatro di vita Da un’idea originale del regista fica, Immagine e Cinema, Surf Film, Teatri Uniti, The non le parole. Vi si accompagna Bottom Line …Distribuzione: Lucky Red …Italia 2010 messo in scena si divide tra il napoletano, sceneggiata con una musica appositamente creata …colore 85’ carcere di Poggioreale, dove Diego De Silva, il sesto da Teho Teardo, uno dei massimi Marino Pacileo, alias Gorbaciòf, lungometraggio di Incerti si avvale talenti in Italia di colonne sonore, ••• SI SOTTRAE alle parole e si lavora come cassiere, e la bisca nel di una delle migliori che ha saputo far levitare le riempie di poesia. Gorbaciòf, retrobottega di un ristorante interpretazioni di Toni Servillo, immagini nella magia di un voglia in fronte degna di tal cinese dove lo stesso trascorre il protagonista assoluto di intensità mondo parallelo. Che non ha nulla pseudonimo, azzarda col gioco ma tempo libero dando sfogo al suo con leggerezza. Ai modi di un di esotico, ma solo di magnifico. non coi sentimenti. In nome dei vizio. Una vita a contare soldi, per antico cantore dei gesti, l’attore ANNA MARIA PASETTI NIENTE PAURA

soprattutto muovere canzoni del rocker emiliano, che di Piergiorgio Gay una sana indignazione. trovano lì le parole per dirlo, per Sceneggiatura: Piergiorgio Gay, Piergiorgio Paterlini Ma l’indignazione, sentirsi davvero italiani, anche chi è ...Fotografia: Marco Sgorbati ...Montaggio: Carlotta Cristiani ...Musiche: Luciano Ligabue ...Testimonian- come dice uno dei nato da genitori albanesi, al di là di ze (tra gli altri): Luciano Ligabue, Luciana Castellina, testimoni intervistati dal qualche sprazzo calcistico di Don Luigi Ciotti, Beppino Englaro, Margherita Hack, regista, l’attore Paolo italianità per le vittorie (che ormai Stefano Rodotà ...Produzione: Lumière & Co, Bim Rossi, dovrebbe sempre sembrano tanto lontane) ai Distribuzione con Fondazione Smemoranda, Riser- tradursi in azione. Mondiali. “Niente paura – varossa ...Distribuzione: Bim ...Italia 2010 ...colore 85' Paolino parla spiegano gli autori – è un addirittura di una documentario sull’identità ••• LO SAPEVATE che nelle canzoni necessaria rivoluzione nazionale non razzista, non del rocker di Correggio si nasconde culturale che ritrasformi regionalista, nell’epoca delle in filigrana una specie di storia in popolo il pubblico dei passioni spente, della crisi radicale dell’Italia degli ultimi trent’anni? Se telespettatori, una della politica”. Ma è soprattutto un siete suoi fan lo sapete certamente polizia culturale che omaggio a Ligabue e alla necessità e non solo perché il Liga non ha vada in giro a chiedere di dimostrare che questo paese non mai fatto mistero del suo impegno alla gente se ha letto i è di chi lo governa ma di chi lo abita, politico, in musica e anche al Promessi sposi e la che non bisogna sentirsi in affitto, cinema, soprattutto con Costituzione. Ed è semplici consumatori o elettori Radiofreccia. Ora Piergiorgio Gay proprio alla carta passivi o telespettatori assuefatti. ha costruito attorno a quelle dell’assassinio brigatista del costituzionale, che il Liga fa “Leggere semplicemente i principi canzoni, dolci e martellanti, un sindacalista Guido Rossa e delle scorrere sui maxischermi durante i fondamentali, i primi 12 articoli ambizioso percorso per immagini stragi di mafia di Via D’Amelio e suoi concerti quando canta Non è della Costituzione, oggi come oggi tra memoria individuale e collettiva. Capaci, del caso di Eluana Englaro e tempo per noi, che si richiamano crea imbarazzo perché hai la Niente paura, proprio come un della bomba alla stazione di molti degli intervistati, illustri o sensazione che quegli articoli, che suo brano, va dai concerti live alla Bologna in quel 2 agosto dell’80. meno. Margherita Hack e Fabio sono pieni di buon senso, che in Costituzione della Repubblica Anche il Liga, allora ventenne, Volo, Luciana Castellina e Sabina qualche modo promettevano Italiana passando per le tappe di avrebbe potuto essere lì, se non Rossa, Don Ciotti e Beppino un’idea di modernità, sono diventati un’Italia contraddittoria che di avesse preso la macchina anziché il Englaro, Carlo Verdone e Stefano una specie di manifesto dell’utopia”, paura ne fa tantissima a chi ragiona treno per andare al mare, a Rimini, Rodotà, Javier Zanetti e Umberto dice Ligabue. Noi speriamo che il con la propria testa. con gli amici. Veronesi, il velista Giovanni Soldini, film parli ai giovani, anzi ai L’Italia dei fatti di Rosarno e degli Il film, presentato a Venezia 67 che ti spiega come in mare sia giovanissimi. Quelli che devono sbarchi degli albanesi, dei pestaggi fuori concorso, è un percorso della ancora valido un codice etico che riconquistarsi un diritto a sognare e alla scuola Diaz di Genova durante coscienza e delle emozioni, un nella nostra società civile sembra lottare. Il Liga, e proprio al cinema, un famigerato G8 e dello sciopero puzzle viscerale che vuole costruire tramontato. Ma soprattutto ecco i ce l’aveva già raccontato. degli immigrati a Milano, una contro-storia d’Italia e ragazzi che si emozionano per le CRISTIANA PATERNÒ di Piergiorgio Gay

36 VIVILCINEMA luglioagosto10 MARCO POCCIONI MARCO VALSANIA MEDUSA FILM presentano GIORGIOPANARIELLO ENRICOBRIGNANO MAURIZIOCASAGRANDE CECILIADAZZI MICHELAQUATTROCIOCCHE LAURATORRISI FIORETTAMARI con la partecipazione di ELENARUSSO

Un film di UGO FABRIZIO GIORDANI

DALDAL 1717 SETTEMBRESETTEMBRE ALAL CINEMACINEMA sharmelsheikh.msn.it schede critiche 20 SIGARETTE

di Aureliano Amadei più sperimentali, a catalizzare una Sceneggiatura: Gianni Romoli, Francesco Trento, più generale riflessione sulla Volfango De Biasi, Aureliano Amadei ...Fotografia: guerra, della serie: gli uomini prima Vittorio Omodei Zorini …Montaggio: Alessio Doglio- della divisa, il rifiuto senza se e ne …Interpreti: Vinicio Marchioni, Carolina Crescen- senza ma alle “missioni di pace” tini, Giorgio Colangeli, Orsetta de Rossi, Gisella Buri- italiane all’estero stemperato nato, Massimo Popolizio …Produzione: R&C Produ- nell’ineludibile umanità dei militari zioni con Rai Cinema …Distribuzione: Cinecittà Luce …Italia 2010 …colore 94’ coinvolti. Dovrebbe, appunto, perché lo sguardo di Amadei – fotografia di Vittorio Omodei ••• AURELIANO Amadei è l’unico Zorini, montaggio di Alessio civile sopravvissuto alla strage di Doglione – se rimane sincero e Nassirya nel 2003: a terra rimasero ovviamente coinvolto concede 19 italiani; lui, pur gravemente molto, forse troppo al pathos, ferito, se la cavò ma ancora oggi all’astigmatismo mélo in una ne porta i segni: una caviglia in poetica illustrativa, impressionista, necrosi, i timpani esplosi, centinaia se non didascalica. Così, le sferzate di schegge in corpo, attacchi di in soggettiva, l’io soggettivo ed panico. Eppure, quella tragedia espressionista più che da scrivendo un libro per dare del tu Burinato, Nicola Nocella, Massimo collettiva e individuale non l’ha contrappunto fa da spia: di una alla Storia. Da quella biografia ai Popolizio, Orsetta de Rossi. piegato al silenzio, tutt’altro. A sana intenzione memoriale che si reading teatrali e ora al film: in Costruito in prima persona, novembre 2003 Aureliano, 28 sarebbe voluta sperimentale e si è competizione al Controcampo singolare e soggettiva – anni, anarchico e precario, era ritrovata a “commerciare” tra i italiano di Venezia 67 è 20 letteralmente, soprattutto nella andato in Iraq per lavorare quale paletti delle logiche produttive. Ciò sigarette e segna l’esordio alla sequenza dell’attentato –, 20 aiuto regista alla preparazione di non smussa la testimonianza storica regia di Aureliano Amadei. sigarette cerca di abbinare un film: studiava da attore ma il e umanistica di Amadei, ma insieme Sceneggiatura a otto mani con intimismo psicologico e action sogno era, appunto, passare ne trasla l’ideale collocazione: non Gianni Romoli, un’opera prima spettacolare, primo piano privato dietro la macchina da presa. più il cinema senza se e senza ma, interpretata da Vinicio Marchioni e campo lungo pubblico, accenti Passando dall’ospedale americano ma uno schermo che agevolmente (il Freddo di Romanzo criminale, guerrilla style e codice fiction, di Nassirya al Celio di Roma, nella si farà piccolo, in prima serata. La la serie tv) nei panni di Aureliano, montaggio parossistico e lunga degenza sfilano politici, tragedia, ovviamente, è quella che Carolina Crescentini in quelli tradizionale scansione narrativa. militari, giornalisti al capezzale di inquadra, ma rimane sventurato un dell’amica Claudia, Giorgio In breve, la sintesi dovrebbe essere un “eroe per caso”, ma Aureliano Paese che ha bisogno di eroi: Colangeli in quelli del regista quella tra un cinema piano, non ci sta: da oggetto di televisivi. compatimento e celebrazione Stefano Rolla, che rimase ucciso paratattico a uso e consumo del FEDERICO PONTIGGIA passa a soggetto di memoria, nella strage, e ancora Gisella “grande pubblico” e intenzioni LO ZIO BOONMEE CHE SI RICORDA DELLE SUE VITE PRECEDENTI

di Apichatpong Weerasethakul giuria del Festival, sia entrato in Titolo originale: Loong Boonmee raleuk chat …Sce- sintonia con quello del regista neggiatura: Apichatpong Weerasethakul …Fotogra- tailandese, poiché hanno in fia: Sayombhu Mukdeeprom, Yukontom Mingmon- comune l’attrazione verso il gkon, Charin Pengpanich …Montaggio: Lee Chata- mistero, la comprensione per le metikool …Interpreti: Thanapat Saisaymar, Jenjira Pongpas, Sakda Kaewbuadee …Produzione: Illumi- debolezze e le piccole nations Films, Past Lives Productions …Distribuzio- emarginazioni. Se in Sindromes ne: Bim …Tailandia/Gran Bretagna/Francia 2010 for a century prevaleva la …colore 113’ ripetitività di azioni e comportamenti, stavolta si impone ••• RACCONTO esteticamente l’armonia delle cose e dei pensieri suggestivo di riconciliazione con il con un’idea rassicurante di serenità passato ed i trapassati, Lo zio ritrovata, una semplicità che Boonmee che si ricorda delle sembra istintiva ma in realtà resta sue vite precedenti, meritata razionale, in una favola minimale Palma d’Oro a Cannes, è esseri umani, con una Blissfully yours, Weerasethakul scandita da momenti di libertà in un’artistica meditazione dentro un composizione pittorica di ogni predilige la dimensione fantastica cui la macchina da presa cerca paese silente, in uno spazio inquadratura. della novella e la lettura a vari livelli sempre la purezza di ogni sospeso, rivisitazione di vicende Un vecchio agricoltore in fin di di elementi religiosi e filosofici, inquadratura filmando realtà vicine familiari nell’incontro tra la vita, costretto alla dialisi, si reca rivisitati alla luce delle tradizioni e parallele. Lo zio Boonmee che tradizione orale, la mitologia nella casa di campagna, al confine secolari; profondamente si ricorda delle sue vite arcaica intrecciati con i sentimenti tra Laos e Tailandia, e durante la influenzato dal cinema indiano, ha precedenti è un incontro di e i desideri ancestrali di serenità. permanenza comincia ad avere seguito il testo di un monaco suggestioni e desideri nel tentativo Nella foresta tropicale, luogo visioni del figlio perduto e della buddista per il percorso verso la di rimettere ordine tra le cose del privilegiato di incontri e moglie morta che si presentano morte, coniugando la passato, filtrato dalla dolcezza folgorazioni, il regista trasfigura come immagini di vecchie rigenerazione con le apparizioni di della malinconia, dall’inganno identità e personalità, contamina pellicole. È un film misterioso e fantasmi, cercando la perfezione consolatorio e suadente della linguaggi e linearità narrativa, sorprendente, simbolico ed stilistica nella modellazione di un nostalgia, in una meditazione sulla gioca con autoironia sulla forza inafferrabile che rafforza i legami mondo in cui restano labili i confini forza dell’abbandono e del sogno rigeneratrice dello stupore e indissolubili dell’autore con la tra fantasmi ed esseri umani, che ricombinano e addolciscono le dell’imprevisto, concentrandosi natura, territorio onirico e passato e presente. durezze distanti del quotidiano. sull’osservazione e l’alterazione variazione emotiva e spirituale. Non sorprende che il gusto estetico DOMENICO BARONE dei ricordi e sulle titubanze degli Come in Tropical malady e di Tim Burton, presidente della

38 VIVILCINEMA luglioagosto10 schede critiche IL RIFUGIO

di François Ozon Mousse si offre allo sguardo nella Titolo originale: Le refuge …Sceneggiatura: François sua complessità di donna molto Ozon, Mathieu Hippeau …Fotografia: Mathias Raa- fragile eppure capace di resistere; flaub …Montaggio: Muriel Breton …Musiche: Louis- non del tutto libera dalla sua Ronan Choisy …Interpreti: Isabelle Carré, Louis- dipendenza dall’eroina e vittima di Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte, Melvil Poupaud, un lutto drammatico eppure Claire Vernet, Jean-Pierre Andréani …Produzione: animata da una straordinaria ed Eurowide Film Production, FOZ, Teodora Film …Distri- buzione: Teodora …Francia/Italia 2009 …colore 90’ elementare vitalità che la porta a esplorare il territorio, fare incontri ••• PREMIO SPECIALE della giuria a ed esperienze, sorridere. Ha persino San Sebastian 2009, Il rifugio è una fugace relazione sessuale con stato poi al Festival di Torino nella un uomo sposato che ama le pance sezione “Festa mobile” che – tranne quella della propria ripropone film da recuperare. Ora moglie. Isabelle Carré è certamente esce finalmente anche nelle sale, decide di tenere il bambino settimane accanto a lei il suo istinto molto bella e spontanea: la sua con la Teodora di Vieri Razzini che nonostante il suo compagno, paterno fuori da ogni idea pancia dalla pelle tesa e bianca l’ha coprodotto dopo il precedente tormentato rampollo di una convenzionale di nucleo familiare e diventa il centro del mondo, la vera Ricky. Per Ozon e i suoi “fedeli” famiglia della grande borghesia, di paternità biologica. origine del mondo, si direbbe. La spettatori è un discorso che sia morto di overdose accanto a lei. Ozon, che da tempo voleva fare un maternità qui è tutt’altro che prosegue, lì in chiave grottesco- Proprio nelle prime scene del film li film sulla gravidanza, ha idealizzata o angelicata, piuttosto è ironica, con risvolti davvero abbiamo visti semiagonizzanti in “approfittato” al volo dell’attesa sessuata e sessuale. Mousse va a inaspettati e geniali, qui con un un appartamento ormai devastato. dell’attrice Isabelle Carré e lei si è ballare in discoteca fino a stordirsi, tono intimista e pacato, certo Mousse rifiuta di abortire come detta d’accordo a lasciarsi si muove per il mondo come una meno sensazionale ma altrettanto sarebbe logico e come vorrebbe riprendere durante la gestazione, a donna libera e attraente, fa l’amore interessante. E se l’elaborazione del imporle la gelida madre del partire dal sesto mese, con un con il giovane cognato Paul, con cui lutto è spesso in primo piano nel ragazzo: benché sola al mondo pancione molto evidente e molto ha un rapporto tutt’altro che cinema di Ozon, come ad esempio parte per la costa atlantica, dove esibito. Questa irruzione della pacifico, trasmettendogli qualcosa nell’esemplare Sotto la sabbia, il un suo ex le ha offerto di abitare la natura è dunque la principale di quella paternità in teoria negata tema “caldo” sembra ormai essere casa delle vacanze. Decide dunque ricchezza del film, che ha uno stile a entrambi per diverse ragioni. Paul quello della maternità/paternità o di portare avanti la gravidanza, improntato a un delicato realismo, è l’affascinante Louis-Ronan Choisy, meglio ancora dell’essere genitori non senza angosce e dosi massicce con momenti alla Rohmer, ed è un cantante piuttosto famoso in declinato in forme post moderne e di metadone, ma nel suo “rifugio” girato in HD proprio per cogliere la Francia, che tra l’altro ha composto niente affatto banali. la raggiunge il fratello del suo gravidanza in tempo reale e senza la ninnananna che fa da leit-motiv Protagonista è Mousse, una amante morto, il bel Paul, un gay troppi orpelli. Il corpo di Isabelle si al film. giovane tossica rimasta incinta che che scoprirà in quelle poche fa personaggio e il personaggio CRISTIANA PATERNÒ LONDON RIVER

una città apparentemente lontana nei numerosi episodi in cui il dal pregiudizio e dall’odio razziale. razzismo bigotto e inconsapevole Elizabeth arriva in città alla ricerca della donna va a scontrarsi con la della figlia, che vive a Londra e da pacata saggezza e la calma giorni non risponde al telefono. rassegnazione di Ousmane, anche Ousmane percorre le stesse strade, lui non privo di pregiudizi ma dello stesso quartiere, alla ricerca decisamente più amabile e forte ai del figlio, che non vede da quando nostri occhi. Il film commuove il bambino aveva sei anni e di cui mentre si snoda verso il suo tragico conserva solo una fotografia e il finale nella confusione delle ricordo della sua voce al telefono, in strade, degli ospedali, dei distretti questi lunghi anni di separazione. di polizia affollati di gente e La tematica affrontata dal regista e rumore, confusione sottolineata dai suoi co-sceneggiatori è forte, dall’uso della macchina a mano, non solo perché racconta la città dalle riprese on location e anche sconvolta dagli attentati – è dalla colonna sonora di Armand di Rachid Bouchareb che vive in una tranquilla isola della interessante che sia un autore Amar. La straordinaria Sceneggiatura: Rachid Bouchareb, Zoé Galeron, Manica tra orti, fiori e animali, e straniero a farlo – ma soprattutto interpretazione di Sotigui Kouyaté, Olivier Lorelle …Fotografia: Jerôme Alméras Ousmane, partito dall’Africa molti perché mette a confronto due nei panni di Ousmane, con la sua …Montaggio: Yannick Kergoat …Musiche: anni prima per lavorare nelle mondi, due persone. Se tuttavia i dignità fragile e composta, gli è Armand Amar …Interpreti: Brenda Blethyn, Soti- campagne del Sud della Francia. sentimenti e le riflessioni sottese valsa l’Orso d’argento al festival di gui Kouyaté, Francis Magee, Sami Bouajila …Pro- Bouchareb sceglie di collocare duzione: 3B Productions, Tessali Productions, Arte alla disperata ricerca di Berlino 2009. France ...Distribuzione: Bim …Regno Unito/Fran- London river nella Londra Elizabeth e Ousmane sono CHIARA BARBO cia/Algeria 2009 …colore 87’ multietnica di Islington e dintorni, intensi e profondi, non nei giorni successivi agli attentati si può dire sempre lo ••• RACHID Bouchareb (Little terroristici del 7 luglio 2005. La stesso del modo in cui Senegal, Days of glory) racconta capitale inglese è sconvolta e personaggi e temi una storia di diffidenza, confusa, i feriti non si contano e vengono raccontati. Il pregiudizio, dolore che nel corso molte persone mancano ancora film scivola spesso nel del film si trasformano in un all’appello. Il sentimento anti cliché, sin dalle prime universale sentimento di fratellanza islamico si avverte anche nei scene in cui la e umana comprensione attraverso quartieri in cui da sempre cristiana Elizabeth e il l’incontro di due personaggi: musulmani e non vivono gli uni musulmano Ousmane Elizabeth, una donna di mezza età accanto agli altri, si confondono in vengono presentati, o

VIVILCINEMA luglioagosto10 39 I Corti della CORTOMETRAGGIche passione XI EDIZIONE

L’AMORE È UN GIOGO MAI ALTRI di Andrea Rovetta di Fabio Perroni Sceneggiatura: Andrea Rovetta …Fotografia: Raoul Sceneggiatura: Fabio Perroni …Fotografia: Marco Ono- Torresi …Montaggio: Cristina Flamini …Interpreti: rato …Montaggio: David Tomasini …Interpreti: Flavio Neri Marcoré, Cecilia Dazzi, Mattia Sbragia …Produ- Bucci, Gabriele Geri, Paola Giglio …Produzione: Fabio zione: Nauta Film …Italia 2009 …colore 13’ …corto di Perroni …Italia 2009 …colore 13’ Interesse Culturale ••• Una caotica serata nel quartiere ••• Una partita a poker che sembra romano di Trastevere, lo scatto di andare malissimo per il protagonista un maturo fotografo di strada si intreccia nel montaggio ai flashback di un amore andato a rotoli. rivela quella che sembra essere la fase ultima della relazione tra due Come trovare il modo e la forza per reagire? Candidato al David di ragazzi: alla ricerca del fotografo, il giovane sarà coinvolto in Donatello, presentato tra gli altri ai festival di Madrid e Istanbul. febbrili riflessioni sulla modernità e il passare del tempo.

L’ARBITRO MIO FIGLIO di Paolo Zucca di Filippo Soldi Sceneggiatura: Paolo Zucca …Fotografia: Patrizio Sceneggiatura: Heidrun Schleef …Fotografia: Alberto Patrizi …Montaggio: Alessio Santoni …Interpreti: Gil- Iannuzzi …Montaggio: Maria Valmori …Interpreti: berto Idonea, Luca Pusceddu …Produzione: Istituto Alba Rohrwacher, Claudio Santamaria, Mary Cruz Superiore Etnografico della Sardegna ...Italia 2009 Rodriguez Maccione …Produzione: Rai Cinema, Intel …bianco e nero 15’ Film …Italia 2008 …colore 9’ …corto di Interesse Cul- ••• Una partita di pallone infernale, turale che scatena i peggiori istinti in cam- ••• Ogni anno viene prodotto un po e sulle tribune del piccolo stadio paesano. Grottesco e sopra le corto per sensibilizzare sulla righe, ha vinto il David di Donatello e, a Clermont Ferrand, il premio distrofia muscolare. Molto toccante e sincero il corto incentrato sul speciale della giuria. Impossibile elencare tutti i festival internaziona- giovane autore e regista teatrale Puccio Maccione, scomparso nel li cui ha partecipato. 2003: un attore sul palco, la madre che nel buio sussurra a una futura madre una storia di talento e perseveranza. Evento speciale al IL CITOFONO Festival di Roma 2008. di Emanuela Rossi Sceneggiatura: Emanuela Rossi …Fotografia: Ferran IL SEGRETO DEL TRESSETTE Paredes Rubio …Montaggio: Paola Freddi, Elsa De Falco di Lucio Cremonese Bonomi …Interpreti: Iaia Forte, Maddalena Matrone; voci Sceneggiatura e Fotografia: Lucio Cremonese …Mon- di Carlo Lizzani e Tommaso Ragno …Produzione: Ema- taggio: Gennaro Pisano …Interpreti: Francesco Vitiel- nuela Rossi …Italia 2008 …colore 15’...Selezione ufficiale lo, Riccardo Zinna, Antonio Buonomo …Produzione: Torino Film Festival Film Kairos …Italia 2008 …colore 16’ …corto di Inte- ••• Adele, sulla quarantina, suona resse Culturale disperatamente il citofono dell’uo- ••• Un giovane napoletano medita mo che l’ha lasciata, coinvolgendo i condomini e raccontando con vendetta per la malattia terminale enfasi da melodramma l’amore perduto. L’uomo è di diverso avviso e, del fratello, legata ai traffici illeciti dai flashback di un’infanzia sui generis e delle ossessioni della donna, per conto del boss Don Ciccio. Una vendetta che comporta il rischio di emerge un ritratto tra Maria Callas e Adele H. L’autrice si è fatta nota- diventare parte del sistema, pur di combatterlo da dentro. Numerose re col precedente Il bambino di Carla, altra originalissima esplorazio- partecipazioni a festival del corto (San Francisco, New York, Buenos ne di disordini affettivi e familiari. Aires, Istanbul...).

LA MADONNA IL VELO DELLA FRUTTA di Mario D’Anna di Paola Randi Sceneggiatura, Fotografia e Montaggio: Mario D’Anna Sceneggiatura: Pietro Albino Di Pasquale, Paola Randi …Interpreti: Silvia Benedini, Stefano Mangoni …Produ- …Fotografia: Maura Morales Bergman …Montaggio: zione: Md’ …Italia 2009 …colore 6’ Natalie Cristiani …Interpreti: Isabella Ragonese, Maddale- ••• Una piccola produzione con na Conocchioli, Gabriele Silvestrini …Produzione: Cinefo- un’idea vincente che dà un senso al rum Teramo …Italia 2009 …colore 14’ claustrofobico botta e risposta tra ••• Lorenza, assistente a domicilio, si una donna e un uomo. Presentato occupa dell’anziana signora Rosetta, agli Incontri del Cinema d’Essai 2009. sola e attonita. A poco a poco il muro di silenzio che circonda l’anziana si Tra i festival: “Cinema e psicoanalisi, i corti sul lettino”, “I’ve seen films sfalda di fronte al desiderio di una vita, quello di sfilare in processione nel Festival”. ruolo della Vergine. Candidato al David di Donatello.

Ministero per i Beni e le Attività Culturali nelle sale Fice Direzione Generale Cinema schede critiche MY SON MY SON WHAT HAVE YE DONE

realtà quanto il suo personaggio oscuri e pulsioni incontrollabili. vive sulla scena: uccide la madre. La Dopo la parte del lunatico in scena del delitto, un’assolata villa Revolutionary Road (film californiana, si para sin dall’inizio ai tristemente sottovalutato), nostri occhi, mentre il ragazzo è Michael Shannon rischia di barricato nella casa di fronte. Dai rimanere imprigionato in un ruolo racconti alla polizia di amici e vicini schizoide, ma è semplicemente emerge il quadro psicologico di un straordinario nella parte di Brad, ragazzo in difficoltà, turbato dal impenetrabile e incapace di rapporto con una madre decodificare il proprio presente, opprimente, sconvolto dalla morte che si tratti di montagne remote e degli amici durante un viaggio in ancestrali oppure della San Diego Perù, con una fidanzata che cerca tutta sole e grattacieli, di aiutarlo, uno zio fascistoide che aggiungendo un nuovo alleva struzzi, il regista della personaggio perso nella propria tragedia in cui progressivamente si psiche alla galleria herzoghiana. identifica, modificando e facendo MARIO MAZZETTI proprio il testo. Il film è una discesa sostenitori del suo cinema nella follia, la lucida di Werner Herzog visionario degli anni ’70. Non solo il radiografia di un delitto Sceneggiatura: Herbert Golder, Werner Herzog quasi remake de Il cattivo con bagliori di …Fotografia: Peter Zeitlinger …Montaggio: Joe Bini, Omar Daher …Musiche: Ernst Reijseger …Interpreti: tenente, con Nicolas Cage per una consapevolezza, squarci di Michael Shannon, Willem Dafoe, Chloe Sevigny, volta a proprio agio, è sembrato poesia, un senso di Brad Dourif, Udo Kier, Grace Zabriskie, Michael Peña più che dignitoso, ma anche empatia e lo …Produzione: Defilm, Industrial Entertainment, quest’opera prodotta da David straniamento di un Paper Street Films …Distribuzione: One Movie distacco progressivo …Usa/Germania 2009 …colore 90’ Lynch – e si vede: tragedia raggelata e circolare, dal ritmo dalla realtà. La sospeso e i colori pastello delle paura è tutta ••• WERNER HERZOG è vivo e lotta case-prigioni – è stata lungamente interiore, insieme a noi! Dopo alcuni riusciti applaudita e ora, dopo un’uscita deriva documentari Venezia 2009, con estiva in alcune città, prosegue la dall’impatto ben due opere a sua firma in programmazione. Protagonista è il con un mondo competizione, ha fatto tirare un giovane Brad, impegnato a teatro ostile che sospiro di sollievo ai tanti con l’Orestiade, che traspone nella addensa miti THE AMERICAN

di Anton Corbjin concessione di troppo ad alcuni Sceneggiatura: Rowan Joffe dal romanzo di Martin cliché, The American è rarefatto Booth …Montaggio: Andrew Hulme ...Fotografia: ed essenziale; un film che parla di Martin Ruhe …Musiche: Hebert Gronemeyer …Inter- sesso e morte, di amore e preti: George Clooney, Violante Placido, Thekla Reu- ten …Produzione: Greenlit Pictures, Smoke House, tentazione, di solitudine e This Is That Prod. …Distribuzione: Universal ...Usa lacerazione, nel quale gli incontri 2010 …colore 100’ cambiano la vita delle persone, mostrandone le debolezze, ma ••• FILM NOIR dalla vocazione soprattutto mettendo in luce il intimista e dalla matrice senso di un’esistenza trascorsa in fortemente esistenziale, The attesa di qualcosa che, come la American offre una delle migliori farfalla citata più volte nel film, interpretazioni di George Clooney, sfugge proprio nel momento in cui declinata attraverso una sofisticata sei certo di poterla stringere tra le produzione indipendente mani. Semplice ma impregnato di interamente realizzata in Abruzzo. suspence, The American flirta con Ispirato al romanzo di Martin la possibilità di redenzione offerta, Booth A very private gentleman, soprattutto al cinema, dal The American è diretto dal star hollywoodiana per raccontare personaggi che vogliono vederlo connubio perfetto di amore e regista dell’apprezzato Control, una storia di espiazione, dolore e morto, finisce in una sorta di limbo bellezza: un tema molto classico, Anton Corbjin, che sublima la solitudine portata sullo schermo in cui è obbligato a riflettere sulla affrontato con stile e talento da storia di un killer americano in attraverso l’utilizzo di tutti gli propria identità, avvolto dal Corbjin, grazie al fascino del suo fuga, nascosto in Italia, in una stilemi del cinema di genere. silenzio. In questo senso viene cast, all’alchimia perfetta tra riflessione sul senso di colpa, sul Rimasto solo con i propri incubi e esplorato il rapporto con due Clooney e Violante Placido anche potere catartico dell’amore, sulla ricordi, il sicario entra lentamente donne fatali: una misteriosa killer nelle impegnative scene di sesso e possibilità di scegliere un’altra vita nella dimensione essenziale e interpretata dall’affascinante all’algida ambiguità di Tekla in un momento decisivo della spartana del microcosmo attrice olandese Thekla Reuten, Reuten. Una produzione che propria esistenza. abruzzese. Fingendo di essere un che gli commissiona la costruzione consente finalmente al bel George Lontano dall’essere un action fotografo, incontra un sacerdote di un’arma, e Violante Placido, più di mostrare tutto il suo talento, thriller, il film richiama invece alla bonario e perspicace, consapevole sensuale che mai, impegnata nel per un ruolo addolorato e memoria un certo cinema europeo di trovarsi dinanzi ad un peccatore ruolo della prostituta che lo complesso all’altezza delle sue fatto di lentezze, di sguardi e di dalla vita irrisolta. The American è seduce dimostrando compassione interpretazioni in Michael silenzi, che fonda la sua forza anche un racconto sul duello per le sue ferite e che si innamora Clayton, e Tra le narrativa sulla semplicità e sulla continuo tra preda e predatore: inesorabilmente di lui. Forse non nuvole. possibilità di utilizzare una grande l’assassino, braccato da misteriosi del tutto verosimile e con qualche MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA luglioagosto10 41 schede critiche INCEPTION

di Christopher Nolan alla trama. Sebbene virtualmente Sceneggiatura: Christopher Nolan …Fotografia: (la materia di cui sono fatti i sogni Wally Pfister …Montaggio: Lee Smith …Musiche: stavolta deve molto a James Bond), Hans Zimmer …Interpreti: Leonardo DiCaprio, la vicenda si sposta da un capo Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Tom Hardy, Ken all’altro del globo tra sparatorie, Watanabe, Cillian Murphy, Marion Cotillard, Michael scoppi e assenza di gravità; i Caine, Tom Berenger …Produzione: Warner Bros, mirabolanti effetti speciali delle Legendary Pictures, Syncopy …Distribuzione: War- ner Bros …Usa 2010 …colore 140’ architetture urbane quasi escheriane sono sì un punto di ••• LA GRANDE attenzione della forza – strade e palazzi rotanti fino critica sin dal debutto in bianco e a farsi spazio chiuso e nero Following, irrobustita dal giustapposto, percorsi paralleli successivo Memento e dal remake come proiezioni del pensiero che Insomnia; il successo di massa con DiCaprio e la Page (il cui la rigenerazione del franchise personaggio si chiama Arianna…) Batman, in particolare The dark trasferiscono sullo schermo nella knight con uno spiritato Heath uno degli ideatori, si inserisce la possibilità di scagionarsi da fase Rem – ma richiedono Ledger. Il regista angloamericano vittima debitamente sedata fino a un’accusa infamante e ritornare in illustrazioni e anticipazioni per può ormai contare su un budget di penetrarne la “cassaforte” della patria, dove lo attendono i figli preparare il pubblico a quanto sta 200 milioni di dollari e nel mente, traducendo il percorso che, assieme alla moglie defunta, per vedere, con un’invadente contempo su un culto alimentato onirico in scene d’azione e gli affollano il subconscio creando colonna sonora. dal marketing come dal suo momenti clou. Troppo potente per interferenze con l’esecuzione Mai aggettivi come “affascinante” talento visionario, dalla realtà lasciar correre, l’uomo d’affari delle missioni. e “suggestivo” sono stati così distorta dei suoi personaggi, che giapponese gabbato (Watanabe) Non diremo oltre della vicenda appropriatamente impiegati: il film soffrano di amnesia o di insonnia, costringe il gruppo a un’impresa familiare: è interessante notare, al intriga e non delude nel dispiegare che abbiano subito traumi o ancor più ardua: instillare nel di là dei punti in comune con un plot articolato ma semplice, vivano di illusioni(smi) come in concorrente, erede di un impero tante opere che hanno rinverdito grazie alla consueta abilità dello The prestige. Abbracciando industriale (Hinds), l’idea di il genere (Matrix, Il 13° piano, sceneggiatore (sempre Nolan, appieno la fantascienza, Nolan ci smembrare la holding e Brazil…), come DiCaprio, dopo stavolta senza il fratello Jonathan) immerge con Inception in una ricominciare da capo. L’architettura Shutter Island, si presenti per la alle prese con doppi giochi e tripli realtà parallela, nel mondo onirico onirica necessaria, con i diversi seconda volta quest’anno con una livelli. Non sarà un limite per chi delle “vittime” visitate da Don “sognatori” che di volta in volta personalità turbata e alle prese conosce bene il suo stile rarefatto, Cobb (DiCaprio) e soci per carpire guidano gli altri in un mondo con un trauma coniugale la cui ma quanto a stimolare una segreti industriali su commissione. popolato di ricordi e incubi consistenza ci viene svelata poco a entusiastica partecipazione È proprio un’operazione “a strati” personali, è fornita da una poco, fornendo spessore e emotiva, come prima di lui che apre il film, un sogno nel studentessa (l’ottima Ellen Page di ulteriore suspence (incantevole la Strange days, ce ne corre. sogno: si utilizza il subconscio di Juno). Ricompensa per Cobb, la Cotillard in un ruolo non facile) MARIO MAZZETTI DAWSON ISOLA 10

di Miguel Littin empatia – e sul senso di Sceneggiatura: Miguel Littin dal romanzo “Isla 10” di smarrimento che colse anche i Sergio Bitar …Fotografia: Miguel Ioann Littin …Mon- soldati, cui non sfuggiva il fatto di taggio: Andrea Yaconi …Musiche: Juan Cristobal sorvegliare loro connazionali. Meza …Interpreti: Benjamin Vicuña, Cristian De La Stilisticamente, Littin riesce a Fuente, Luis Dubò, Sergio Hernandez, Matias Vega …Produzione: Azul Films, Efetres …Distribuzione: evitare la ripetitività grazie a Nomad Film …Cile 2009 …colore e b/n 117’ dosate interferenze dal mondo esterno, come le immagini ••• IMMAGINATE un intero televisive di un apparecchio governo repubblicano, ministri e affidato alla riparazione o le sottosegretari ma anche ufficiali e frequenze di Radio Mosca: diplomatici, arrestato e deportato escamotage per inserire nella in una località remota. È accaduto trama immagini di archivio, il realmente, nel Cile sconvolto dal golpe e le bombe al palazzo colpo di stato del generale presidenziale della Moneda, la Pinochet, l’11 settembre del 1973. feroce repressione del governo I rappresentanti del suo governo democratico; e poi i disegni, le furono costretti al confino lettere (poche) dalla famiglia, sull’isola di Dawson, a sud dello numeri per annullare l’identità del parte è tornata a ricoprire cariche poesie che aiutano a tirare avanti Stretto di Magellano, per circa un singolo, come la storia insegna. pubbliche, rafforzata costituiscono momenti di umanità anno. Furono liberati grazie alle Certo, i militari cileni erano meno dall’esperienza raccontata in oltre le maglie del regolamento pressioni della Croce Rossa, spietati dei nazisti e gli questo film tenue e scorrevole, militare. Con momenti di lirismo e dell’Onu e del senatore Ted interrogatori sfioravano il presentato lo scorso anno al un sapiente montaggio, il film Kennedy. Lavori forzati, grottesco ma non tutti gli oltre 400 Festival di Roma. approda alla conclusione della interrogatori, limitazione delle detenuti sono sopravvissuti alla Littin non risparmia minacce e permanenza sull’isola rievocando libertà, assieme al freddo prigionia, la salute precaria dei più violenze (lo sbarco sull’isola, le vicende successive dei pungente e alle intemperie, sono anziani ha fatto il resto. Alcuni, incappucciati e malmenati) e i protagonisti e affidando le ultime stati descritti da uno degli “ospiti” come l’ex ministro Toha, sono rapporti tesi con il comandante parole al discorso di un Allende del campo, l’ex ministro per le morti dopo il ritorno a Santiago, della base militare e i graduati; assediato ma pronto a resistere. politiche minerarie Sergio Bitar, altri sono stati trasferiti, altri tuttavia privilegia la vita Un pezzo di storia da non nel suo “diario di un prigioniero di ancora sono stati liberati quotidiana, soffermandosi sui dimenticare, un film sobrio senza guerra” intitolato Isla 10 come il scegliendo l’esilio, ma al termine rapporti tra oppressi e oppressori sbavature né impennate stilistiche. nome assegnatogli in loco – della dittatura (nel 1988) la gran – non pochi i casi di solidarietà ed MARIO MAZZETTI

42 VIVILCINEMA luglioagosto10 schede critiche BENVENUTI AL SUD

di Luca Miniero Sceneggiatura: Massimo Gaudioso dal film “Bien- venue chez les Ch’tis” …Fotografia: Paolo Carnera …Montaggio: Valentina Mariani …Musiche: Umberto Scipione …Interpreti: Claudio Bisio, Ales- sandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovi- ni, Giacomo Rizzo, Nando Paone, Teco Celio, Riccar- do Zinna …Produzione: Cattleya, Medusa Film …Distribuzione: Medusa …Italia 2010 …colore 100’

••• RIFACIMENTO pantografato del successo francese Giù al Nord di Dany Boom, che ha polverizzato ogni record d’incassi regalando il buonumore ai vicini d’Oltralpe, Benvenuti al Sud è una grottesca i paradossi pietà sulle fobie dell’ignoranza, il commedia umoristica ed convenzionali, scherzando sul mammismo meridionale, NORTH intelligente che diverte e prende in folclore, riducendo la narcisistica l’incertezza dei sentimenti, la giro i radicati e secolari pregiudizi gigioneria e l’improvvisazione sicurezza degli affetti e del posto FACE e luoghi comuni sui conflitti degli attori, caricando i colori dei fisso. È l’Italia dei campanili geografici ed etnici. Alberto, paesaggi e la domestica guerra raccontata con leggerezza, di Philippe Stolzl dirigente di un ufficio postale in di civiltà tra due concezioni di sognante ed irreale, ricostruita in Brianza, si finge invalido per vita opposte, eternamente in una dimensione favolistica come Titolo originale: Nordwand …Sceneggiatura: Philip- ottenere una promozione ed un conflitto ma intimamente vicine. pe Stolzl, Cristoph Silber, Rupert Henning, Johannes terra del tempo ritrovato, in un Naber …Fotografia: Kolja Brandt …Montaggio: Sven trasferimento a Milano ma, Con una struttura narrativa che intrattenimento elegante e senza Budelmann …Musiche: Christian Kolonovits …Inter- scoperto, viene mandato per elude le volgarità e rende pretese che gioca sull’istintiva preti: Ben Furmann, Johanna Wokalek, Florian Lukas, punizione a San Marco di omaggio alla commedia turistica identificazione. Un esempio Simon Schwarz …Produzione: Dor Film-West, Luna- Castellabate nel Cilento, cittadina, all’italiana degli anni Cinquanta, sagace di commedia sociale, ris Film, MedienKontor …Distribuzione: Archibald …Germania 2008 …colore 126’ secondo lui, popolata soltanto da che cercava di raccontare costruita su caratteri scansafatiche e delinquenti armati. un’Italia soleggiata, ricca di predeterminati, con piccole ••• AVVENTURA, tensione e Gli autori, che hanno studiato e piccole storie e personaggi, il film sfumature per riprodurre un Paese dramma nella radicata tradizione ripassato più volte il modello supera le atmosfere di rasserenato, ricco di tocchi e graffi delle pellicole di montagna in originale, hanno lavorato per Incantesimo napoletano senza umoristici che fotografano tic, North Face, che ricostruisce con sottrazione, puntando restare vittima della “pesantezza costumi e piccole manie. meticolosa attenzione la lotta sull’essenzialità dello spunto ed della pastiera” e delle tradizioni DOMENICO BARONE disperata per la sopravvivenza esasperando in chiave comica e partenopee, ironizzando senza nella scalata del Monte Eiger. Durante l’estate del 1936, due militari bavaresi decidono di scalare la parete Nord della LA STRATEGIA DEGLI AFFETTI montagna, in un’ascensione seguita da giornalisti in cerca di raggiungere il successo. I precari gloria, funzionari del Reich decisi a equilibri emotivi saranno spazzati trasformare l’impresa sportiva in via dall’arrivo in casa della giovane un trionfante mezzo di Nina, figlia di un vecchio amico di propaganda. North Face, con stile Paolo caduto in disgrazia ma verso classico e rigoroso, è un film dal il quale quest’ultimo ha un debito cuore antico, epico, sul valore del di riconoscenza. La presenza della coraggio individuale, sulla ragazza, inizialmente derisa da solitudine fisica e mentale dello Matteo e dai suoi amici per le sue scalatore. Con una fotografia che umili origini, darà la scossa decisiva estende il fascino della luce e del per il riscatto del ragazzo non pericolo, il film ha una sua forza senza aumentare i conflitti tra i vari istintiva nel rapporto di assoluta componenti della famiglia. Pur dipendenza dalla vetta da essendo incentrato più sulla forma raggiungere che diventa romana. Paolo, architetto che sulla sostanza, La strategia ossessione. Il regista, con di Dodo Fiori cinquantenne, è un uomo di degli affetti riesce nel tentativo di l’intelligenza del cineasta Sceneggiatura: Dodo Fiori, Heidrun Schleef …Fotogra- penetrare nei meandri che fia: Pierluigi Piredda …Montaggio: Andrea Maguolo, successo, protagonista ricercato consumato, riprende non solo la Valentina Girono …Interpreti: Paolo Sassanelli, Marta del jet-set romano: vive in una regolano i difficili meccanismi di preparazione e la paura del vuoto, Iacopini, Davide Nebbia, Nina Torresi, Dino Abbrescia villa con piscina, si muove su un una famiglia solo all’apparenza ma la costruzione di un sogno, la …Produzione: DNA Cinematografica …Distribuzione: potente Suv, frequenta i circoli modello. Al tempo stesso resta difficoltà ed il coraggio del fattore Cinecittà Luce… Italia 2008 …colore 80’ sportivi più esclusivi della città. però la sensazione di un film un po’ umano: la stanchezza e la Una facciata dorata, insomma, freddo, quasi trattenuto, che disillusione degli scalatori che ••• COME era stato per Il silenzio che però nasconde una vita avrebbe potuto scavare ancor di lottano contro pregiudizi, la intorno, esordio del 2006 dedicato familiare spenta e senza più nell’intimo dei personaggi, tragica distanza dalla realtà al tormentato rapporto tra un emozioni, caratterizzata magari sfruttando meglio la quotidiana e la coesistenza ragazzo tossicodipendente e i suoi soprattutto dal difficile rapporto collaborazione di una silenziosa con il rischio della morte. genitori, sono ancora una volta i che l’uomo ha con suo figlio sceneggiatrice come Heidrun Proiettato al Festival di Locarno conflitti familiari ed esistenziali il Matteo. Il ragazzo, apatico e Schleef. Da apprezzare la bella 2008 e girato nei luoghi della tema dell’opera seconda di Dodo apparentemente poco scaltro, fotografia e la convincente spedizione originale, North Face è Fiori, che con La strategia degli non rispecchia in nulla le interpretazione di attori esperti un viaggio introspettivo in una affetti racconta una storia basata aspettative del padre, che non come Paolo Sassanelli e Dino passione eroica, nell’incoscienza sulla desolante incomunicabilità di gli riconosce le qualità da lui Abbrescia. dell’impresa e della memoria. una famiglia dell’alta borghesia ritenute indispensabili per GABRIELE SPILA DOMENICO BARONE

VIVILCINEMA luglioagosto10 43 schede critiche HOWL

di Rob Epstein & Jeffrey Friedman abbastanza da non dare ragione a Sceneggiatura: Rob Epstein & Jeffrey Friedman Howl. Su tutti spicca naturalmente …Fotografia: Edward Lachman …Montaggio: Jake James Franco (già in Milk di Gus Pushinsky …Musiche: Carter Burwell …Interpreti: van Sant, che peraltro è tra i James Franco, Todd Rotondi, Jon Prescott, Aaron Tveit, David Strathairn, Mary-Louise Parker …Produ- produttori di Howl), un Allen zione: Telling Pictures, Werc Werk Works, Rabbit Ginsberg ben più affascinante Bandini Prod., Radiant Cool …Distribuzione: Fan- dell’originale ma impegnato con dango …Usa 2010 …colore 90’ onestà a far dimenticare la sua avvenenza in nome della verità ••• “I SAW the best minds of my umana e psicologica del generation destroyed by madness, personaggio. Specialmente nella starving hysterical naked, lunga e sofferta confessione dragging themselves through the davanti alla macchina da presa, che negro streets at dawn looking for i registi hanno filmato sulla an angry fix”. falsariga di una vera intervista- Droga, oscenità, devianza sessuale. verità (usando testi di autentiche Ecco le accuse che portarono al Milk. Il film, che abbiamo visto a Cassady e il compagno Peter dichiarazioni dello scrittore clamoroso processo contro Howl Berlino in concorso, è un sapiente, Orlovsky. americano, morto a New York nel and other poems, il poema scritto anche se a tratti un po’ tedioso, L’ossatura di Howl è tuttavia 1997). da Allen Ginsberg nel 1955, letto mix di narrazione convenzionale, proprio il processo del ‘57, in cui Un film con diversi piani e chiavi di per la prima volta alla Six Gallery di documentarismo e immagini l’inflessibile e beffardo pubblico lettura, monumento a una San Francisco, destinato a sperimentali, animazione ministero (David Strathairn) tenta personalità della cultura americana diventare la Bibbia della Beat compresa. I versi di Ginsberg, di dimostrare la nullità letteraria, del ‘900, romanzo di formazione Generation, la bandiera della lotta infatti, danno vita a una serie di oltre che l’oscenità, del testo, gay. Fotografia del momento per la libertà d’espressione in nome sequenze cartoon tra l’onirico e lo mentre la difesa fa appello a un germinale di valori, come il rifiuto del Primo Emendamento. L’urlo psichedelico realizzate da Eric ampio movimento intellettuale che del militarismo e del consumismo, della controcultura. Quello storico Drooker, già collaboratore del stava cambiando la percezione tuttora cruciali anche se processo è diventato un film, poeta. Poi c’è la storia della stessa di opera d’arte in quegli largamente disattesi. Del resto, Howl, firmato da Rob Epstein e formazione del giovane Allen, il anni. Qui fanno un’apparizione in guardando le belle immagini di Jeffrey Friedman, due difficile rapporto con il padre, la veste di testimoni attori come Jeff Epstein e Friedman si ha spesso la documentaristi americani da malattia mentale della madre, la Daniels, Mary-Louise Parker, Treat sensazione che sia trascorso molto sempre schierati contro l’omofobia scoperta del sesso e della Williams e Alessandro Nivola. Jon più di mezzo secolo da quelle con titoli come Paragraph 175, letteratura, l’incontro con gli altri Hamm è il brillante avvocato battaglie. The celluloid closet e – il solo esponenti della generazione difensore, Bob Balaban il CRISTIANA PATERNÒ Epstein – The times of Harvey ribelle: Kerouac e Burroughs, Neal giudice, conservatore ma non

intervistaJeffrey Friedman Parole scandalose Il coregista del multiforme “Howl”, ispirato al processo ad Allen Ginsberg e all’editore Ferlinghetti, ha partecipato al festival gay di Milano per l’anteprima italiana del film

••• Il californiano Jeffrey Friedman è intervenuto al 24° Festival ratura beat è esploso pubblicamente proprio grazie al processo: Kero- Mix di Milano, dedicato al cinema gay-lesbico e alla cultura queer. La uac, Burroughs e gli altri hanno iniziato a pubblicare dopo la senten- ricerca sulla censura compiuta da Friedman ed Epstein nel documentario za. The celluloid closet si concentrava sul mondo gay; in Howl questo Lawrence Ferlinghetti (1919), editore di Howl e vero imputato aspetto non è predominante – d’altronde, il poema di Allen Ginsberg del processo, è tra i pochi sopravvissuti dei beat; ha contribuito messo sotto accusa è poliedrico, qualità affidata sul grande schermo al al film? reading e alle animazioni, elementi di discontinuità rispetto alla messa in Abbiamo intervistato sia lui sia Peter Orlovsky – morto lo scorso 30 scena del processo. maggio – e probabilmente il materiale finirà negli extra del dvd. Ci Quando ha scoperto Howl? hanno aiutato parecchio ma nessuno dei due ha visto il film. Abbiamo Alle superiori. Ne colsi la portata rivoluzionaria, anche se alla fine degli invitato Lawrence a due proiezioni ma è molto anziano e al suo posto anni ’60 tutto pareva rivoluzionario; non so quanto capii, di certo non sono venuti i tipi del suo City Lights Bookstore che hanno apprezzato. che sarebbe diventato un pilastro della letteratura. L’ho riletto per ini- Peter non ha fatto in tempo a vederlo ma ha ricevuto una nostra let- ziare a lavorare al film e mi ha colpito la capacità di scioccare che conser- tera con la foto in cui James Franco e Aaron Tveit riproducono la posa va: è ancora considerato troppo forte, tanto che negli Usa non può esse- di lui e Ginsberg, schiena contro schiena seduti su una panchina. re letto nelle radio. Le tematiche che affronta – la militarizzazione, il La voce di Franco pare modellata su quella di Ginsberg. consumismo, la disumanizzazione, l’emarginazione di chi la pensa diver- James ha ascoltato le registrazioni dei reading di Howl concentrandosi samente – sono molto attuali. Senza calcolare l’impatto della liberazione sul significato delle parole per poi interiorizzarle, renderle fisiche e sessuale: nel ’55 gli Usa erano totalmente conservatori e conformisti. trarne la musicalità. Non a caso, oltre ad essere un attore di spessore è Quanto ha contribuito il processo alla fama del poema? un esperto di letteratura e un poeta culturalmente vicino ai beat, tan- All’epoca è stata una causa davvero celebre, con ampia copertura to che da anni frequenta il City Lights. mediatica: l’aula era sempre gremita. Il fenomeno della cosiddetta lette- LUCA GRICINELLA

44 VIVILCINEMA luglioagosto10 schede critiche PIETRO

l’indefinibile somma di disegnare, e bene. Ma il vilipendio mansuetudine e deficienza, il non conosce tregue. E un bel borderline inclassificabile. Il tutto è giorno Pietro decide che tutto filtrato dal suo sguardo di “a- questo non va più bene. normale” e, proprio per questo, Dal 2004, con lo splendido più lucido. Le sue regole edificano Nemmeno il destino, Gaglianone la quotidianità: un lavoro effimero non si cimentava nel film di per definizione (volantinaggio), un finzione. Lo scorso anno con il non-dialogo col fratello, la supremo doc girato in Bosnia, Rata frequentazione degli amici di lui di nece biti (Non ci sarà la guerra), cui è l’attrazione preferita, fece razzia di premi, tra Torino e il recitando il clown a soggetto, David di Donatello. Oggi arriva imitando gli animali (chi sono Pietro, un film arrabbiato, feroce, quelli veri, manco a chiederselo...), che non dà spazi ai compiacimenti riempiendo così di risate il vuoto ma soltanto al cinema full frontal. di Daniele Gaglianone è un diverso, e anche per lui non c’è pneumatico. Pietro è L’uso dell’immagine, del sonoro, dei posto in questa società. Una storia programmato per tutto questo. Sceneggiatura: Daniele Gaglianone …Fotografia: piani e di valenze teatrali non è mai Gherardo Gossi …Montaggio: Enrico Giovandone di socio-distorsioni come tante, Talvolta pare dialogare sul serio banale come in tutta l’opera del …Interpreti: Pietro Casella, Francesco Lattarulo, troppe ed è così comodo chiudere solo con una persona, la sua cineasta cresciuto a Torino. C’è Fabrizio Nicastro, Carlotta Saletti …Produzione: La gli occhi e credersi ciechi come antitesi e forse il più simile a lui, ricerca estrema e ci sono attori Fabbrichetta, Baby Doc Film …Distribuzione: Lucky Michele Strogoff. Proprio come Nikiniki, tanto spietato quanto straordinari a partire dal Red …Italia 2010 …colore 82’ ama fingersi il piccolo Pietro, “così sincero. “Ci sono i vincenti, ci sono protagonista Pietro Casella (grande vedo, così non vedo”. Daniele i perdenti e quelli che incassano. il suo monologo piano sequenza), ••• NELL’AUTOBUS di periferia la Gaglianone, regista virtuoso del Pietro tu sei uno che incassa, sei un appartenente a quella “comune” di voce di Francesco rompe il silenzio. “no compromise”, gli occhi li tiene incassatore”. Non lo vediamo il attori che con Gaglianone collabora Straparla per effetto dell’ultima fin troppo aperti sulle realtà sangue che ribolle nelle vene, ma da sempre. È una scelta netta quella dose, non ci sta più dentro. “Ama scomode. Pietro è il suo terzo sappiamo che Pietro sta di Pietro, che può allontanare lo il prossimo tuo come te stesso”. lungometraggio di finzione, un elaborando. Nel frattempo lo sguardo, infastidire sensi e Affatto, questa gente lo odia, non titolo secco per un film nato da vediamo affezionarsi a una sua intelletto. Ma se questo accade, la tanto perché è uno strafatto ma esigenze dall’evidenza cristallina. simile, forse più borderline di lui. missione è compiuta. Produce perché dà fastidio. Silenzi tra Descrive la storia di due fratelli Le fa training di volantinaggio l’italo-indie per eccellenza, Gianluca sguardi eloquenti. Che schifo. Solo orfani della suburbia torinese. mentre si burla dei contenuti dei Arcopinto con la Baby Doc. suo fratello Pietro lo accarezza, Francesco, che è “normale”, a tratti volantini che devono distribuire. ANNA MARIA PASETTI “non fare così, dai”. Ma anche lui cool ma drogato, e Pietro, che è Nel tempo libero riesce anche a

intervistaDaniele Gaglianone La scheggia impazzita Ovvero “Pietro”, storia di una vittima che si fa carnefice in un ambiente degradato. Reduce dal concorso di Locarno, giunge in sala grazie ai propri meriti. Da non perdere

••• Dopo la presentazione in concorso a Locarno, è da fine scena alcune pièce del drammaturgo Lowry. Il piano sequenza- agosto in sala il nuovo film di Daniele Gaglianone, intitolato Pietro come monologo finale è uno statement tutto dal sapore teatrale, come il personaggio principale e come l’attore che lo impersona, Pietro Casella. diverse scene d’interni. Da dove nasce Pietro? Hai fatto cenno a delusioni personali pesanti: ti riferivi anche L’idea di girare Pietro viene dall’esperienza personale osservata e alle difficoltà produttive di questo film? parzialmente vissuta. Con questo intendo forme di violenza e di Indubbiamente. Questo film è stato travagliato come accade per molto delusione che in certi momenti della vita sembra vogliano annientarti: cinema indipendente in questo paese, ma forse anche un po’ più degli naturalmente è successo anche a me. La cronaca oggi ci offre altri. La Rai ci ha fatto gentilmente sapere che non voleva neppure quotidianamente esempi di situazioni di cui Pietro potrebbe essere vederlo, troppo duro. Gianluca Arcopinto e la Baby Doc hanno creduto protagonista. La sua esistenza e la sua faccia mi giravano per la testa da in Pietro, in me. Abbiamo girato con un budget veramente irrisorio, anni, e mentre montavo il documentario Rata nece biti ha iniziato a molti hanno lavorato senza ricevere un euro, un omaggio generoso prendere concretezza. compiuto da tutti. Ma è una distorsione di un’attività che spesso non è Dunque chi è Pietro? considerata “lavoro”. Tutto questo mi fa orrore. È una scheggia impazzita frutto delle distorsioni del mondo in cui è Nei cinque anni passati da Nemmeno il destino si era inserito il costretto a vivere. È una creatura isolata, somma indefinibile tra il progetto de Il mangiatore di pietre dal libro di Davide Longo: borderline e il Candide. Si trova a diventare vittima e carnefice per che ne è stato? l’esplosione silenziosa della violenza subita. Alla fine Pietro riesce anche a Una tragedia. Una storia da dimenticare tra diritti del libro scaduti e raccontarsi e ci accorgiamo che mentre lo fa è lucidissimo, a modo suo. È confusioni produttive. Mi sono molto demoralizzato in questi anni. Il una persona che riesce a conquistarsi la sua umanità attraverso gesti successo di Nemmeno il destino, a Rotterdam e non solo, mi aveva disumani. creato alcune speranze che puntualmente sono state disattese dalle Il film presenta diversi momenti teatrali. idiosincrasie italiane fatte di piccoli gruppi di potere. Il documentario Sì, al punto che di Pietro volevo fare anche una versione per il teatro. Poi bosniaco ha ricevuto vari consensi, incluso il David di Donatello. Oggi ho desistito, almeno finora. Gli attori protagonisti (Pietro Casella, c’è Pietro, l’abbiamo portato a Locarno perché ci è sembrata la Francesco Lattarulo e Fabrizio Nicastro) sono tutti cabarettisti – con me manifestazione più adatta. hanno formato il gruppo “Il buio fuori”, con il quale abbiamo messo in ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA luglioagosto10 45 NUOVA EDIZIONE 2010-2011 CON ALLEGATO CD ROM

❥ Diffuso capillarmente nell’ambiente dello Spettacolo ❥ Migliaia di nomi che contano nel “Chi è del Cinema e della TV” ❥ Le Ditte del Cinema, della TV, della Comunicazione ❥ Tutte le e-mail ed i siti ❥ Gli Statuti, le leggi e gli accordi di co-produzione ❥ I film italiani dal 1930 ❥ I premiati del Cinema Italiano: Oscar, Venezia, Medaglie d’Oro Una vita per il Cinema, David di Donatello, Nastri d’Argento ❥ Le sale e le multisale italiane ❥ Supporto online www.annuariodelcinema.it

Editore: Centro Studi di Cultura, Promozione e Diffusione del Cinema Corso Francia, 211 • 00191 Roma Tel. 06 3296519 • Fax 06 3296339 [email protected] 60ª edizione Pubblicità: A.P.S. Advertising Via Tor de Schiavi, 355 • 00171 Roma Tel. + 39 06 89015166 • Fax + 39 06 89015167 [email protected] • www.apsadvertising.it schede critiche QUELLA SERA DORATA

Sudamerica), proprio all’America e più alti e migliori grazie alle all’Europa più colte e raffinate interpretazioni irreprensibili di un resta indissolubilmente legata cast eterogeneo e variegato, in cui attraverso un cordone ombelicale è la diversità a costituire la grande fatto di parole, paure e, ricchezza della biografia di un soprattutto, di un’insuperabile uomo, la cui vita viene ricostruita malinconia. Quella sera dorata attraverso le parole, le delusioni e appartiene a quella serie di film la nostalgia altrui. diretti da Ivory legati al presente e Un film complesso che, a differenza non, come nella maggioranza delle di alcune delle opere più recenti del sue opere, al passato. Prima regista americano, basa la sua forza produzione realizzata senza il espressiva soprattutto su compagno di una vita, Ismail un’inesplicabile joie de vivre, Merchant, questo film brilla per la cristallizzata dal tempo, sepolta dal sua forza evocativa, per il suo dolore, sopita nel risentimento che raccontare la maturazione ciascuno dei personaggi prova nei di James Ivory resta della sua famiglia che di un lutto, per confronti dell’uomo scomparso: la l’irriverenza di un Titolo originale: The city of your final destination dell’uomo racconta frammenti, moglie tradita, l’amante …Sceneggiatura: Ruth Prawer Jhabvala dal roman- quasi sempre menzogne, lasciando protagonista che, pian abbandonata, il fratello lasciato zo omonimo di Peter Cameron …Fotografia: Javier il passato in preda alla mitologia piano, scopre che solo dinanzi a scelte esistenziali in Aquirresarobe …Montaggio: John David Allen piuttosto che alla realtà. Da un lato prima della scrittura c’è apparenza soffocanti. Una storia …Musiche: Jorge Drexler …Interpreti: Anthony Hop- un ricercatore americano che sempre, o almeno apparentemente déjà vu che kins, Omar Metwally, Laura Linney, Charlotte Gain- dovrebbe esserci, la vita sbourgh, Hiroyuki Sanada, Alexandra Maria Lara vorrebbe scrivere la biografia del racconta, però, la …Produzione: Merchant Ivory Productions …Distri- grande ed enigmatico scrittore, vissuta. scoperta di una verità buzione: Teodora …Usa 2009 …colore 114’ dall’altro un romanzo mai Intelligente e brillante, semplice ma terminato in cui l’uomo, pieno di dialoghi essenziale: ••• TRATTO dal romanzo di Peter beffardamente, aveva messo per arguti e di momenti continuare a vivere Cameron, Quella sera dorata è iscritto una sua versione della coinvolgenti sul piano non significa solo un film che flirta sin da subito con verità. Una trama che si declina in intellettuale ed sopravvivere al un’atmosfera fortemente luoghi geograficamente distanti da emotivo, proprio passato, ma letteraria: da un lato c’è l’autore quelli tradizionalmente esplorati Quella sapere di avere un scomparso di un romanzo che ha dal cinema di James Ivory e che sera buon motivo per cambiato la storia della pure, per quanto lontani in termini dorata trova farlo. letteratura, dall’altro quel che di distanze chilometriche (siamo in i suoi momenti MARCO SPAGNOLI

intervistaJames Ivory Ritratto di famiglia in un inferno Applaudito al festival di Roma lo scorso ottobre, è in uscita la felice riduzione del romanzo “Quella sera dorata” ad opera del regista di “Camera con vista”, con un cast di prim’ordine

••• Dopo una trilogia di film legata al passato, l’ottantaduenne Sicuramente, al di là della storia, ad affascinarmi di più sono stati i James Ivory ritorna ai giorni nostri con una storia ambientata in un personaggi. Figure lacerate ed estremamente interessanti sotto il presente problematico in cui è ancora una volta la memoria a dominare profilo umano e psicologico, che costituiscono il vero cuore di questa e, in un certo senso, a paralizzare la vita di una ricca famiglia trama così originale. disfunzionale che vive in America Latina, prigioniera dell’ombra di un In questo senso il casting del film è particolarmente grande scrittore defunto. Tratto dall’omonimo romanzo di Peter interessante… Cameron, Quella sera dorata segue le vicissitudini di un giovane È vero: quando ho scritto la sceneggiatura l’ho immediatamente ricercatore americano, che per scrivere la biografia dell’autore scomparso inviata a Tony Hopkins, che ha accettato la parte subito dopo averla dovrà conquistarsi l’autorizzazione e la fiducia dell’amante, della moglie letta. Avevo anche pensato a Charlotte Gainsbourgh e sono andato a e del fratello interpretati rispettivamente da Charlotte Gainsbourgh, trovarla a Parigi per parlarle del ruolo: gli altri nomi sono venuti dopo Laura Linney e Sir Anthony Hopkins. “Avevo sentito molto parlare del un’attenta riflessione sui singoli personaggi, perché per un film del romanzo quando è uscito e ricordo di essere rimasto estremamente genere, in cui ogni ruolo ha sfumature emotive così importanti e colpito dalla critica molto positiva che ne avevo letto sul New York Times. rilevanti per il senso ultimo della storia, il casting è tutto. Sinceramente, però, forse un po’ per pigrizia non avevo intenzione di Qual è la sua idea riguardo al futuro commerciale del cinema leggerlo e tantomeno di pensare ad esso per un possibile progetto d’autore nel ventunesimo secolo? cinematografico”, spiega il regista americano. “Un giorno un mio amico Dal punto di vista economico Camera con vista è stato una sorta di mi ha messo in tasca il libro suggerendomi di leggerlo perché era accidente irripetibile: nessuno in realtà sa prevedere quale sia la convinto che ne avrei potuto trarre un ottimo film. Quando ho iniziato a portata del successo del cinema d’autore. Per un regista come me, poi, sfogliarlo sono rimasto catturato soprattutto dalla sua ambientazione. non conta quanto sforzo ci possa mettere e quanta passione. Alla fine Non ero mai stato in Sudamerica e l’idea di potervi girare un film mi ha accade qualcosa di misterioso: è un po’ il risultato. Il pubblico reagisce letteralmente sedotto”. in maniera differente anche se il tuo impegno è sempre lo stesso. Qual era la sua fascinazione nei confronti del romanzo? MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA luglioagosto10 47 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO

CORDE

OCCIDENTE PARADISO IN MEMORIA DI CORSO Se n’è andato all’improvviso a metà giugno: Corso Salani, sguardo originale e penetrante sul mondo

••• Il 16 giugno, camminando 28^ edizione del Bellaria Film Festival e convivenza necessari fra persone di con la moglie a Ostia, è mancato Corso Anteprima Doc. “Siamo molto diverse nazionalità. Menzione speciale Salani, 48 anni, fiorentino, filmmaker e soddisfatti”, dichiara il neo direttore a Non c’è più una majorette a Villalba regista, attore e produttore, alto, elegante Emma Neri, “abbiamo cercato di di Giuliano Ricci, racconto ironico sulla e complesso eternauta, inventivamente valorizzare nuovi talenti e vari generi, torrida atmosfera in un paese siciliano anomalo interprete, persona realmente stili, linguaggi del documentario non diviso tra legami al passato e incerto rara. I suoi viaggi per documentare amori solo italiano. In più, successi dei concerti futuro. Premio Casa Rosa Doc per in bilico (Corrispondenze private, Il di Vinicio Capossela e dei Marlene Kuntz documentari non inediti a Corde di peggio di noi), paesaggi interiori e degli incontri con Pupi Avati e Marcello Sannino, focus su 5 anni di vita e esplorati fra Est (Voci d’Europa, Gli occhi Krszystof Zanussi; confortante il buon sport di un talentuoso pugile napoletano, stanchi, Occidente) e Sud (Cono Sur, pubblico per proiezioni e altri eventi ragazzo mite in bilico fra sfide cruente e Palabras, Mirna) e nell’arco del come il teatro in ravennate di Ivano giovane paternità affrontate con Mediterraneo (la straordinaria serie di sei Marescotti e il compleanno a 30 anni silenziosa tenacia. Menzione speciale a In film Confini d’Europa, da Ceuta dalla vittoria al Festival di Locarno Purgatorio di Giovanni Cioni, viaggio tra Gibilterra a Imatra finlandese a Yotvata di Maledetti vi amerò di Marco Tullio i venerati resti mortali di vittime della israeliano); le sue centellinate presenze in Giordana, purtroppo assente per una peste del 1652 a Napoli, fra chiese cripte e film altrui (Nel continente nero, Il muro indisposizione”. Così il bilancio del cimiteri di culto semipagano, indagine di gomma, La fine è nota, Il vento di vertice di Bellaria, cui aveva cambiato antropologica sull’indefinibile tema sera, Piano, solo, Mar nero, l’imminente rotta/timone a fine 2009 il neo sindaco di purgatoriale vita/morte. Corto Doc, L’amore buio; e in bella fiction: Il conte area Pdl con cesura artistica, che aveva premio alla incisiva sintetica denuncia di di Montecristo, Il mostro di Firenze). scosso altri lati del settore docu italiano. Una su tre di Claudio Bozzatello, sulla Corso amava filmare con troupe di A festival fatto, c’è da dire che la violenza contro le donne. massimo 5 persone, ha avuto collaboratori struttura di Anteprima Doc non è quasi e produttori fedeli (Rametta, Arcopinto, mutata rispetto alla direzione 18° Arcipelago Roma (direzione Stefano Paonessa/Donzelli, Panphili), ha reso le precedente di Fabrizio Grosoli: quattro Martina, con Fabio Bo e Massimo Forleo), crisi d’incontri d’amore con le sue sezioni confermate, sola novità lo spazio festival di rilievo per scandagli anche cosmopolite protagoniste un percorso internazionali fra nuove frontiere dei post-truffautiano di grezza lucentezza; ha sperimentale Crossmedia Doc per lavori saputo afferrare l’estraneità alla vita e di eterogeneità tecnica. E se celebrare corti e delle immagini digital-web. Per la renderla cinema vitale, narrando e santoni della regia non è segno di sua parte documentaria (sezione contemplando corpi sguardi anime ricerca, in questa edizione – seppure con Extralarge con limite a 60’) premio a movimenti da imprevedibile ma sobrio la partecipazione dell’associazione Paradiso di Alessandro Negrini, una coprotagonista di molti suoi viaggi nazionale Doc.it – è stato evidente il travolgente serata di ballo che riunisce cinetici; ha innestato malinconia e cambio di atmosfera e marchio politico- anziani cattolici e protestanti informazione, comicità e spaesamento, cultural-mediatico rispetto al composito nordirlandesi; premio speciale a Falsos originalità e rigore, orizzonti e occhi. È nucleo di addetti, autori e produttori positivos di Dado Carillo & Simone mancato lavorando a una serie di 9 presenti per anni sotto più direttori e in Bruno, sull’inganno del governo docufiction (di cui 7 girate) sulle troppe altri importanti Festival. Una svolta scelta colombiano che maschera omicidi di morti bianche nel mondo intitolata I casi dalla nuova Anteprima, non un difetto innocenti dietro la guerriglia interna al della vita, e tutto questo stride al ma un “peccato” se tale parola non Paese; menzioni speciali a: La baia dei massimo. Corso Salani è ora altrove, forse spaventa l’egida di questa Bellaria. I cui lupi di Bruno e Fabrizio Urso, su disastri e in una valle andina o a una dogana premi sono stati: sezione Anteprima Doc scempi perpetrati da politiche industriali baltica. Se lo incontrassimo ci sorriderebbe miglior documentario inedito, il col polo petrolchimico siracusano; In con sereno, elegante stupore e poi con un mediometraggio Cargo di Vincenzo terra straniera di Claudio Di Mambro & movimento della sua camera Mineo, in cui l’equipaggio di un Umberto Migliaccio, sulla nostalgia di c’indicherebbe la via più laterale e strana. mercantile incarna l’espressione migranti maghrebini che vivono lontani Quindi la migliore. materiale ma anche traslata di tolleranza da casa.

Prossime uscite: 12 ottobre – 1 dicembre www.fice.it

48 VIVILCINEMA luglioagosto10 a cura di MARTA PROIETTI Mondo d’essairubriche

BRONSON SÉRAPHINE

LUCA COLNAGHI I FILM CHE VORREMMO VEDERE Alla distribuzione commerciale, per lo più asiatica, della One Movie si sta affiancando una linea di qualità autoriale, da Herzog a Kusturica al premiato “Séraphine”

••• “Molto spesso ci è capitato di più consistente nell’home video. Ma abbiamo recensioni. Attualmente stiamo lavorando per guardare il panorama cinematografico e di distribuito anche altre tipologie di film, come avere una maggiore incisività e penetrazione vedere film che in Italia non venivano l’horror Hatchet e distribuiremo il cartone con i comunicati relativi alle nostre uscite distribuiti e che invece lo avrebbero meritato. animato in 3D Spacedogs”. diramati dal nostro ufficio stampa. Avendo una forte passione per il cinema ci è Quali problemi avete incontrato Come scegliete un film da distribuire? sembrato quasi doveroso lavorare per nell’entrare in questo settore, in Conosciamo le uscite degli autori che ci permettere anche al pubblico italiano di particolare per l’essai? interessano e le monitoriamo durante tutto vedere questi film”. Luca Colnaghi, head of La prima questione che abbiamo affrontato è l’anno grazie alla nostra attività editoriale. theatrical distribution di One Movie, riassume stata quella di farci conoscere dagli esercenti. Andiamo ai festival e ai mercati internazionali così le motivazioni che hanno spinto la sua Fin dall’inizio abbiamo cercato di avere un per vedere i film e capire se sono adatti alla società ad entrare nel panorama italiano della rapporto diretto e trasparente con l’esercizio. nostra distribuzione e riceviamo distribuzione cinematografica indipendente. Cerchiamo di capire le esigenze specifiche di quotidianamente le comunicazioni e le “Dopo i buoni risultati ottenuti nei suoi primi ogni sala e anche quali possano essere i buchi presentazioni dei produttori. A quel punto anni di vita, quando la distribuzione home di programmazione: ad esempio abbiamo valutiamo quali sono i progetti sostenibili in video era l’unica attività di cui si occupava, distribuito Fish Tank di Andrea Arnold il 23 materia di costi e sul fronte della l’azienda ha iniziato ad acquisire prodotti all luglio scorso anche per dare una prospettiva commerciabilità, quali quelli su cui vogliamo rights, spostando la sua attenzione anche sui ad un periodo dell’anno cinematografico scommettere e ci interessiamo a questi. prodotti televisivi e cinematografici. Tutto ciò carente dal punto di vista delle uscite. Oltre a Quali sono i film d’essai che distribuirete per uscire sul mercato con film sempre di quello degli spazi dove far uscire i nostri film, nei prossimi mesi? maggiore qualità e per poterli così anche un altro problema che abbiamo dovuto La prima uscita che abbiamo, il 10 settembre, valorizzare meglio. Da qui la decisione, oltre affrontare è stato quello di come viene è My son, my son what have ye done, di che la necessità, di avvicinarsi gradualmente recepita la nostra azienda: One Movie infatti Werner Herzog con Willem Dafoe e prodotto al mondo della distribuzione cinematografica. non ha nel proprio listino solo film d’essai e da David Lynch, che fu presentato come film a Dopo alcune esperienze chiamiamole spesso mi sono sentito dire che distribuendo sorpresa nella scorsa Mostra del Cinema di ‘formative’ l’azienda ha deciso di prendere anche prodotti commerciali il pubblico Venezia. In data ancora da stabilire facciamo due strade parallele e complementari avrebbe potuto essere disorientato. Adesso uscire Adam resurrected di Paul Schrader percorrendo due filoni ben specifici. Uno più però gli esercenti hanno imparato a che, anche in questo caso, vede come commerciale e uno più legato all’essai. Per conoscerci e quindi abbiamo sempre meno protagonista Willem Dafoe, insieme a Jeff quest’ultimo filone preziosa è stata la difficoltà: il minimo comune denominatore Goldblum. Questo film è andato a Berlino e collaborazione in alcuni progetti con Movies della nostra azienda è infatti la serietà e, ha come tema la Shoah. Inoltre Séraphine, Inspired. Negli ultimi due anni abbiamo dall’altro lato, l’offerta di un prodotto di che è il film di Martin Provost con Yolande distribuito Un uomo qualunque di Frank qualità che sia d’essai o commerciale. Moreau che ha vinto in Francia sette premi Cappello con Christian Slater e quest’anno Come promuovete i vostri film d’essai? César, tra cui miglior film, sceneggiatura e abbiamo avuto Ben X di Nic Balthazar, Contattiamo in anticipo le sale inviando tutte attrice. Il film uscirà il 22 ottobre e lo Promettilo! di Emir Kusturica e Caotica Ana le informazioni sul prodotto, poi realizziamo il presenteremo ai prossimi Incontri del cinema di Julio Medem. Il lato più commerciale è sito del film per creare un punto di d’essai a Mantova. E poi c’è Bronson di iniziato con alcune uscite nei mesi estivi, come aggregazione per pubblico ed esercenti. Nicolas Wending Refn, che è stato presentato nel caso di In the name of the King. Adesso Puntiamo inoltre sui passaggi televisivi degli al Festival di Torino: il protagonista è un ci siamo ritagliati una linea più autoriale spot e abbiamo una partnership con un criminale, il classico bello e dannato che anche in questo settore. Ad esempio siamo i gruppo per la comunicazione su Internet. conquista subito l’attenzione del pubblico e distributori di Ong Bak 2 e Ong Bak 3 di Lavoriamo in particolare con i siti che trattano che può essere paragonato ad Alex, il Tony Jaa e di Little big soldier con Jackie l’essai e che sono visitati anche dai giovani: protagonista di Arancia meccanica. Bronson Chan: abbiamo così una prospettiva sul oggi infatti Internet è uno dei mezzi principali uscirà in autunno, ma la data non è ancora cinema asiatico di intrattenimento che per l’informazione cinematografica. A ciò si stata stabilita. all’interno dell’azienda ha un filone ancora aggiungono i trailer, le locandine e le

VIVILCINEMA luglioagosto10 49 rubricheDetour a cura di UMBERTO FERRARI

MOSTRA aperta. nazione o nelle cronache Apprezzato dell’epoca. Fra questi Il fuoco, LANTERNE direttore della dramma con Pina Menichelli MAGICHE Mostra di diretto da Giovanni Pastrone e Museo del Venezia che L’ultimo Eden (Moana), girato Cinema, traghettò dai da Robert Flaherty tra gli indigeni Torino difficili anni delle isole Samoa. Reggia di Settanta agli Due anniversari – 75 anni dalla Venaria Reale Ottanta, fondazione per entrambi – ••• È noto che rigoroso saggista offriranno l’occasione per buona parte cinematografico, celebrare il National Archive del della collezione si è rivelato British Film Institute e il genuina messa insieme da ultimamente Dipartimento Cinema del curiosità che lo contraddistingue, Maria Adriana Prolo, fondatrice anche scrittore di ampio respiro Museum of the Modern Art di segno di umiltà e intelligenza al del museo torinese, riguardava la con Il mio lungo viaggio nel New York. L’archivio londinese tempo stesso, Lizzani è stato cosiddetta archeologia del secolo breve, tra autobiografia e che fa parte di un colosso instancabile nel voler conoscere cinema, cioè tutti quegli oggetti testimonianza del proprio tempo. culturale, divulgativo ed ed esplorare la realtà. Quella che già a partire dal Instancabile, è ora alle prese con editoriale come il Bfi, è forse il storica, attorno agli eventi della Rinascimento, e poi soprattutto Attraverso il Novecento, maggiore in Europa per opere Seconda Guerra Mondiale – dal nell’Ottocento, costituirono un un’opera audiovisiva di grande cinematografiche e programmi fascismo alla Resistenza – a percorso coerente che portò alla valore didattico che attinge televisivi conservati. Quello partire dal suo primo film nel nascita del cinematografo. Un immagini dalle sue opere filmiche statunitense consta di una Film 1951 (Achtung! Banditi!) fino a consistente settore alla Mole ce lo per restituire maggior espressività Library di oltre 20 mila pellicole, quello più recente del 2007 ricorda, ma per offrire l’occasione alla storia collettiva italiana. tra cui i negativi originali (Hotel Meina), passando per lo al pubblico di ammirare anche Da metà settembre alla Sala Trevi Biograph ed Edison e gran parte stragismo nazista con L’oro di altro materiale, la fondazione ha di Roma, dopo la retrospettiva al delle pellicole dirette da Griffith; Roma, le lotte interne al regime organizzato una grande mostra Nuovo Cinema di Pesaro. molti anche i film interpretati de Il processo di Verona, il in collaborazione con la dall’atletico Douglas Fairbanks, dissolversi della dittatura in Cinémathèque Française che ha come il Robin Hood diretto da Mussolini ultimo atto. Oppure fornito anche materiali propri. Allan Dwan. l’attualità legata alla cronaca Dopo una prima tappa francese, Sarà poi criminale, a cavallo fra gli anni dal 22 luglio è stata allestita nella interessante Sessanta-Settanta con titoli splendida cornice e nei vasti locali conoscere meglio i evocativi quali Il gobbo, della Reggia di Venaria Reale. comici francesi Svegliati e uccidi, Torino nera, S’intitola “Le macchine della degli anni Dieci, a Crazy Joe, Banditi a Milano, meraviglia. Lanterne magiche e partire dal celebre uscito nel 1968, forse il titolo più film dipinto, 400 anni di cinema” André Deed, noto del gruppo, grazie anche a e resterà in esposizione fino al 7 interprete in patria una delle magistrali novembre. del simpatico interpretazioni di Gian Maria Il soggetto su cui si focalizza ubriacone Boireau (in Volonté. l’evento è quindi quel italiano Beoncelli). Legato al discorso della ricerca, fantasmatico antenato del Durante l’apogeo del anche quello non meno GIORNATE DEL proiettore che è la lanterna cinema torinese, grazie ad importante della storia del magica. Uno strumento ottico CINEMA MUTO un’accorta campagna acquisti cinema: Lizzani esordì nel Cineteca del Friuli, inventato nel 1659 dell’Itala Film, lavorò per qualche dibattito culturale come critico Pordenone dall’astronomo olandese anno anche nel nostro Paese, dalle pagine di Cinema, rivista Christiaan Huygens che rese ••• Dal 2 al 9 ottobre Pordenone creando il surreale personaggio fondata nel 1936, fondamentale possibile per la prima volta torna ad essere la capitale di Cretinetti, protagonista di nel favorire quel clima proiettare su uno schermo (spesso mondiale delle ombre silenziose innumerevoli comiche. intellettuale da cui scaturì poi il un lenzuolo, o si dice addirittura (ma accompagnate dai migliori Altre sezioni saranno dedicate Neorealismo. Vera e propria nel fumo, con un indubbio musicisti specializzati). Il festival, alla casa di produzione fucina di talenti, vi scrissero effetto suggestivo) immagini animato da esperti come David giapponese Shochiku e a due anche Luchino Visconti, disegnate e colorate su vetrini. Robinson, Paolo Cherchi Usai e registi sovietici come Michail Michelangelo Antonioni, Antonio Previste anche molteplici attività Livio Jacob, si svolgerà al teatro Kalatozov e Abram Room. Non Pietrangeli e Giuseppe De Santis. collaterali: workshop sul cinema comunale Giuseppe Verdi. Sarà mancheranno gli ospiti: Laura Fu proprio grazie a De Santis e al d’avanguardia e sperimentale, inaugurato da The Navigator, Minici Zotti, celebre specialista di nume tutelare Roberto Rossellini spettacoli curati da noti uno dei lungometraggi più lanterna magica, si esibirà in uno che, dopo le prime lanternisti, e un omaggio al formidabili di Buster Keaton, spettacolo d’addio, dopo tanti sceneggiature, Lizzani poté cinema d’animazione, con nonché suo maggior successo anni di attività, i cui frutti sono calcare i loro set come aiuto particolare riferimento alla commerciale, per concludersi con confluiti nel museo del Precinema regista. Gli insegnamenti di tecnica della pittura diretta su Ali (Wings, 1927) di William A. a Padova. Dall’Inghilterra arriverà questi grandi maestri, insieme a pellicola. Wellman, vincitore come miglior Jeremy Isaacs, ex responsabile dei quelli di altri come Visconti e film alla prima edizione degli programmi della Thames Cesare Zavattini, si ritrovano Oscar. Television e figura determinante CARLO LIZZANI nell’opera documentaristica Cineteca Nazionale, Roma Un programma in felice equilibrio per la promozione della cultura dedicata a profili di cineasti: tra la scoperta di gemme per cinematografica: grazie a lui, ••• Potrebbe essere la memoria, un’attività che ha preso slancio intenditori e la riproposta di film infatti, Kevin Brownlow e David in tutte le sue varianti, il dopo la realizzazione di un film considerati emblematici per il Gill realizzarono i documentari denominatore comune come Celluloide, su soggetto di posto che ricoprono nella della serie “Hollywood” e altri dell’esperienza umana e artistica Ugo Pirro, che ricostruisce la filmografia di un autore, di una fondamentali progetti. di Carlo Lizzani. Con quella travagliata nascita di Roma città

50 VIVILCINEMA luglioagosto10 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

DRESSED TO KILL - VESTITO PER UCCIDERE BLOW OUT L’ILLUSIONE DELLO SGUARDO Brian De Palma compie 70 anni: una carriera da grande conoscitore del mezzo cinema, abile manipolatore di autori celebrati, precursore del cinema postmoderno

••• Che fine ha fatto Brian Russell dei suoi personaggi per evitare la leva nel opportuno: se Hitchcock ha piazzato la De Palma, l’italoamericano del New Jersey, Vietnam (il godardiano Greetings, 1968) e macchina in un punto perché meglio non si uno dei più agguerriti moschettieri della ritrovarseli poi, reduci un po’ schizzati, a poteva fare per creare quel determinato Nuova Hollywood degli anni ‘70 in inventarsi nuovi mestieri e pratiche di effetto di paura, lo si può fare compagnia di Scorsese, Coppola, Lucas, guerriglia intellettuale nella giungla di New tranquillamente anche in un contesto diverso Spielberg e gli altri ragazzi del ‘39-40; il York (Hi, mom!, 1969). E ancora, parlando (Obsession, ‘76, come Vertigo; Dressed to primo talent scout di Robert De Niro (The di guerra, ma senza l’ironia e l’humour che kill, ‘80, come Psycho; Body double, ‘84, wedding party, 1963); il fedele epigono di intrecciano abitualmente i suoi film, il come Rear window, e via citando); se Hitchcock («Per me Hitchcock è come una regista di Newark aveva ribaltato l’idealismo Ejzenštejn è noto al mondo (anche al grammatica», un testo base); il voyeur delle patriottico dei combattenti in Indocina ragionier Fantozzi) per la scena della ossessioni psichiche? Me lo chiedo a pochi mettendo a nudo le pulsioni sadiche di una carrozzina che sobbalza sulla scalinata di giorni dal suo settantesimo compleanno (11 pattuglia di marines che scaricava su una Odessa nel Potëmkin, perché non inserirla nel settembre), anche per dimenticare prigioniera vietnamita la violenza drammatico finale alla stazione di The l’anniversario tragico del 2001. Cronache accumulata in anni di carneficina untouchables (‘87); se Antonioni ha d’oltreoceano annunciano con discrezione (Casualties of war, 1989). Ma De Palma sublimato con Blow up l’insondabile un ritorno d’autore, a distanza di più di non è l’amico Coppola: consapevole o meno ambiguità dello sguardo (e della fotografia) vent’anni, ad Al Capone con The ha sempre trasceso le vie del realismo per perché non ricalcarne le orme in una sorta di untouchables 2 e addirittura un comporre un suo universo stilizzato, ai sequel aggiornato come Blow out (‘81)? autoremake di The phantom of paradise, confini dell’inconscio e dell’orrore, dove lo Anche rischiando “missioni impossibili”, non il visionario rock horror di culto del ‘74. sguardo voyeuristico – del regista, della sempre acclamate da pubblico e critica, Intanto siamo fermi all’apparizione mdp, dello spettatore – molto spesso è l’inossidabile settantenne ha attraversato in semiclandestina a Venezia 2007 del l’unico grimaldello in grado di scardinare la grande stile molti generi (thriller, horror, boicottato Redacted, un coraggioso, superficie del racconto, dentro la scorza e le gangster story), cercando sempre strade modernissimo impasto di finzione e materiali turbe dei corpi violenti o violentati. innovative e materiali audiovisivi inediti per visivi eterogenei che inchiodava nel pantano «La cinepresa mente sempre, spara bugie 24 rinverdire i sentieri logorati dall’abuso fetido dell’intervento americano in Iraq quel volte al secondo», sentenziava De Palma hollywoodiano. E a lungo ci è riuscito, talvolta corollario di violenza, stupri e insabbiamento negli anni della sperimentazione linguistica, spiazzando talvolta ripetendosi, quasi volesse dell’etica che accompagna tutte le guerre, e questo assioma l’ha accompagnato collocare se stesso tra i classici saccheggiabili. soprattutto quelle sbagliate. Solo l’anno nell’arco della sua filmografia ora con Un precursore del cinema postmoderno, un prima De Palma si stupiva, sdegnato, che nel maggiore ora con minore attendibilità. La padre nobile di Quentin Tarantino, uno suo Paese non ci fossero più film politici, piena coscienza del mezzo cinema e la sua sperimentatore tenace che forse sta cercando nessuno che facesse «quei film contro la riconoscibilità sullo schermo (movimenti di ancora, frugando nelle cineteche e nella guerra incredibilmente incazzati» di un macchina, sovrimpressioni, split screen, piani memoria del mondo, un modo originale per tempo. Ecco, lui l’ha fatto, rimodellando sequenza, obiettivi speciali, ecc.) non sempre tenere in vita l’illusione dello sguardo. Buon tutto il repertorio di sperimentazioni aiutano lo spettatore a penetrare nella compleanno, Brian, e buon tecniche che avevano contraddistinto la sua “verità” ricostruita, nella finzione esibita, lavoro. carriera e affidando al linguaggio delle però sicuramente hanno contribuito a immagini lo shock catartico del testo – vero, potenziare l’espressività esasperata falso? –, ancora convinto di una sua vecchia dell’opera di De Palma, a caricare di epigrafe programmatica: «Lo spettatore non tensione ed emozione ogni deve tornare a casa confortato, rasserenato. sequenza. E allora, se la La vita non è così». “grammatica” del regista Già, non è così, e lo doveva sospettare fin attinge deliberatamente, dagli inizi del suo filmare, rigorosamente scopertamente ai classici «che indipendente e improvvisato per le vie del hanno distillato l’essenza del THE UNTOUCHABLES Greenwich Village, quando seguiva con cinema», ben vengano le simpatia le carambole grottesche e irriverenti citazioni patenti al momento

VIVILCINEMA luglioagosto10 51 rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA LA PRIMA THE COVE COSA BELLA (Dvd + libro) (Dvd + libro) di Louie Psihoyos di Paolo Virzì Usa 2009, colore 87’ Italia 2009, colore 118’ Audio: Italiano (2.0), Inglese (2.0) Audio: Italiano 5.1 ...Sottotitoli: Italiano, ...Sottotitoli: Italiano ...Video: Inglese, Francese ...Video: 1.85:1 – 16/9 1.77:1 - 16/9 ...Extra: libro, inter- ...Extra: backstage, intervista, scene viste ...Etichetta: Feltrinelli Real tagliate, documentario, videoclip, trailer ...Eti- Cinema chetta: Medusa ••• Chi non ••• Tre David di Donatello (miglior ricorda Flipper, il HISTOIRE(S) DU CINÉMA sceneggiatura e migliori attori protagonisti, delfino (2 dvd + libro) Micaela Ramazzotti e Valerio Mastandrea), protagonista di una di Jean-Luc Godard cinque Nastri d’Argento e, soprattutto, oltre delle serie tv più popolari degli Francia 1988/1998, colore 283’ un milione di spettatori in sala. I numeri de La Stati Uniti e dell’omonimo film? Artefice Audio: Francese ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 4/9 ...Etichetta: Cineteca prima cosa bella rappresentano del successo fu senza dubbio Ric O’Barry, di Bologna indubbiamente la cartina di tornasole di uno addestratore di fama mondiale negli anni ••• È una vera e propria dei film italiani più fortunati e rappresentativi ‘60 e oggi convinto ambientalista. prelibatezza per cinefili dell’ultima stagione, confermando l’eccellente Ed è proprio dalla sua battaglia Histoire(s) du cinéma, vena creativa di Paolo Virzì. Se infatti solo due contro lo sfruttamento e il massacro l’opera dedicata da Jean-Luc anni fa il regista toscano firmava, con Tutta la dei delfini che nasce The cove, Godard all’arte vita davanti, un intenso affresco sulla diretto da Louie Psihoyos e recente cinematografica. Un titolo precarietà del mondo lavorativo dei giovani, vincitore dell’Oscar per il miglior che adesso, grazie alla con La prima cosa bella fa ritorno a Livorno, documentario. Un film, purtroppo, mai Cineteca di Bologna, la sua città natale, per raccontare la storia distribuito nelle sale italiane ma che viene finalmente della famiglia Michelucci. Attraverso i ricordi all’estero ha provocato diffuso interesse e pubblicato anche per il di Bruno, insegnante di lettere trapiantato a accese polemiche. Scenario della storia è mercato italiano Milano e insoddisfatto della propria vita, la baia di Taiji, situata nella costa sud- dell’home video. rivive così una saga familiare nata e orientale del Giappone. Un’oasi immersa Cominciata nel 1988, questa proseguita sotto il segno di sua madre Anna. nel verde e nella natura, un paradiso che serie di film si sarebbe sviluppata nei dieci anni Dotata – negli anni ‘70 – di una vitalità e però si trasforma per sei mesi all’anno in successivi in quattro capitoli, ciascuno dei quali bellezza dirompenti (con le immaginabili teatro di morte per migliaia di delfini. Sono diviso in due parti. Trasmessa da numerosi conseguenze), la donna si ritrova adesso sul stati il regista stesso, O’Barry e un gruppo canali televisivi europei, la serie divenne in letto di morte, da dove cerca una difficile scelto di attivisti, filmmaker ed esperti di poco tempo un oggetto di culto per critici ed riconciliazione proprio con Bruno, che come la immersioni libere che, una volta arrivati sul amanti del cinema. I due dvd che sorella Valeria ha visto condizionati gli anni posto, si sono imbarcati in una missione compongono l’edizione di Histoire(s) du migliori della vita. Un film poetico e delicato, clandestina per penetrare nella baia e fare cinéma raccolgono l’intera serie, il corso impreziosito dalla bravura di un cast in stato luce su un segreto oscuro e mortale. Cinque incessante della storia (anzi, delle storie, come di grazia (oltre a Mastandrea e alla anni di lavoro in cui la troupe, nonostante le giustamente fa intendere il titolo) del cinema, Ramazzotti, spiccano le interpretazioni di resistenze dei pescatori del posto e le cui si dedica la passione e la riflessione di Claudia Pandolfi e di una grande Stefania pressioni delle autorità giapponesi, è riuscita Godard. Contrappuntate da un monologo Sandrelli) e da una sceneggiatura come ad immortalare sequenze che sono una interiore recitato dallo stesso regista, le sempre impeccabile. L’edizione dvd presentata denuncia incontrovertibile, un vero e proprio immagini del cinema d’ogni epoca e d’ogni dalla Medusa è molto curata, grazie ad una pugno allo stomaco: delfini intercettati paese si intrecciano e si inseguono in un’opera qualità audio video esente da qualsiasi difetto dall’uomo e massacrati con furia selvaggia in poderosa. Non solo un saggio sul cinema, ma e ad un comparto extra ricco di materiale. Si un bagno di sangue che per la sua crudeltà anche un’autobiografia amorosa, un omaggio parte infatti con il documentario di Mario non ammette alcuna giustificazione. Ma il ai grandi autori, un gesto critico, un poema Sesti Le ragazze dei Bagni Pancaldi (22’) che documentario di Psihoyos non si limita a un epico e non-lineare, un esperimento di libera racconta, intervallato dalle interviste a Paolo semplice atto d’accusa contro le violenze associazione tra arti diverse. Tanti i film citati Virzì, Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi, subite dai delfini della baia, ma propone più o meno esplicitamente, da La contessa la storia dello stabilimento balneare livornese un’approfondita analisi socio-economica del scalza di Joseph L. Mankiewicz a I dannati in cui è ambientata parte del film e luogo fenomeno. Un’indagine da cui emerge, ad dell’oceano di Josef von Sternberg, da simbolo delle estati cittadine sin dal esempio, come una parte dei delfini venga Notorious, l’amante perduta di Alfred dopoguerra. È poi presente un’intervista di catturata e spedita in Occidente per poi Hitchcock a Ladri di biciclette di Vittorio De Luciana Migliavacca allo psicoterapeuta essere esibita in spettacoli acquatici spesso Sica. La qualità dell’edizione è ineccepibile, Gianni Piccinino, in cui vengono analizzati clandestini. Una pratica, questa, che frutta grazie anche all’ottimo lavoro di alcuni tratti caratteriali dei protagonisti. diversi miliardi di dollari ed è sotto il sottotitolaggio che non intacca la pulizia Ancora, il Backstage (12’), una lunga rassegna controllo della Yakuza, la mafia giapponese. dell’audio originale francese. Ad arricchire la di scene tagliate, il videoclip Acque sicure e il Dopo la prima italiana all’Umbria Film pubblicazione è poi la piacevole presenza di trailer del film. Ad impreziosire l’edizione il Festival di Montone, lo scorso luglio, l’ottima un volume cartaceo a cura di Rinaldo Censi. libro My Name is Virzì, curato da Alessio edizione di The cove edita dalla Feltrinelli Un’antologia dei migliori testi di studiosi Accardo e Gabriele Acerbo. Un volume molto include, oltre al documentario, anche il libro francesi e italiani che hanno affrontato la interessante che ripercorre la carriera (e non Il lamento del mare, che propone complessa sfida posta da Histoire(s) du solo) del regista, dalla presentazione alla un’interessante serie di approfondimenti sul cinéma: da Jean Douchet ad Alberto Mostra di Venezia della sua opera prima, La film. La sezione extra del dvd, invece, Farassino, da André Labarthe a Jacques bella vita. Un percorso professionale ed propone un’intervista con Ric O’Barry e i Aumont. Nel volume è inclusa anche la esistenziale raccontato dallo stesso Virzì e da commenti degli spettatori italiani, in trascrizione dell’incontro avuto da Jean-Luc Godard con il pubblico italiano, durante una numerosi personaggi del cinema italiano che occasione di alcune delle proiezioni speciali manifestazione organizzata dalla Cineteca di hanno avuto modo di lavorare con il regista che hanno avuto luogo lo scorso anno. Bologna nel luglio 1998. toscano nel corso degli anni.

52 VIVILCINEMA luglioagosto10 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche LA VERA Bertolucci, ‘il libro che ROCCO non sapevo di aver STORIA DI scritto’: dove racconta dei E I SUOI AUDREY suoi film e di quelli che lo FRATELLI HEPBURN hanno più segnato, e dove Storia di un di Bertrand sfilano i suoi maestri, i suoi amici, i suoi compagni di capolavoro Meyer- di Autori Vari, viaggio”. Fabio Francione e Stabley, ed. minimum fax ed. Lindau Piero Spila ripercorrono qui “l’avventura creativa” di ••• Meglio di ••• “Esperto Bertolucci, facendone al altre, le parole in materia di tempo stesso una biografia, o dello stesso biografie”: meglio un’autobiografia, Luchino Visconti dopo Grace di Monaco, Ingrid poiché il racconto è in prima definiscono e commentano Bergman, Sofia Loren, Marilyn persona, dagli anni della quello che è uno dei suoi più CONVERSAZIONI Monroe, Greta Garbo e molte formazione, con i ricordi del grandi capolavori, a cui SU DI ME altre, Betrand Meyer-Stabley padre Attilio, di Moravia e minimum fax dedica questo E TUTTO IL RESTO dedica questo suo ultimo libro a Pasolini, ai numerosi viaggi, ai piccolo volume: “Al cinema mi Audrey Hepburn, sicuramente film, agli incontri, fino al ha portato soprattutto Woody Allen con Eric Lax, una delle attrici più note e amate, presente. Il libro si compone di l’impegno di raccontare storie di edizioni Bompiani icona di stile ma anche e scritti e riflessioni, raccolti in oltre uomini vivi. Il peso dell’essere ••• Un incontro avvenuto nel soprattutto donna straordinaria, quarant’anni: sempre, umano, la sua presenza, è la sola 1971, una conversazione durata dalla personalità “complessa e “quand’era necessario far sentire cosa che veramente colmi il quasi quarant’anni che ha visto i affascinante”, contraddistinta da la propria voce Bertolucci ha fotogramma”. Nella sua percorsi e le trasformazioni di un “carattere forte, determinato continuato a scrivere e a introduzione al libro, Goffredo Woody Allen e del suo cinema. e generoso”. Dall’Oscar vinto con intervenire, con la sua lucidità, il Fofi ripercorre il cinema di Così Eric Lax – importante la sua prima interpretazione da suo amore per il cinema, la sua Visconti, ne coglie i diversi biografo divenuto negli anni protagonista, Vacanze romane, passione civile ed etica”. E nelle momenti, l’essenza e i tratti amico e confidente di Allen – ai tanti film di successo (Sabrina, pagine di questo libro si avverte caratteristici, e parlando di racconta il grande regista Sciarada, Colazione da Tiffany, subito che, quando scrive, Rocco e i suoi fratelli nota newyorkese. A cominciare dalla My fair lady per citarne solo Bertolucci non parla solo del suo come questo film sottintendesse prima, poco promettente alcuni), all’allontanamento dalle cinema, “ma più precisamente di “l’idea fortemente pedagogica intervista realizzata per il New luci di Hollywood proprio un’idea di cinema e anche del di un cinema che fosse al York Times Magazine: in quand’era all’apice del successo mondo”. Nei ricordi e nelle contempo d’arte e di massa. E quell’occasione Lax, alle sue per dedicarsi alla famiglia, ai figli, parole di Bertolucci, in questo cioè neorealista e verdiano, numerose domande, non era ai tanti bambini in perenne lotta volume, passa la storia del moderno e ottocentesco, colto e riuscito a strappare molto più di con la fame e le malattie cinema: registi, attori, critici popolare: un cinema di mente e qualche no e alcuni sì a un Woody incontrati nelle sue missioni come cinematografici, scrittori, di cuore, un sogno grande…”. Il Allen allora comico famoso, ambasciatrice dell’Unicef. Una impossibile citarli tutti. Sui miei nucleo centrale del libro è autore di un paio di film che si vita esemplare quella di Audrey film, sul mio cinema; Maestri e costituito dal diario delle riprese stava affacciando al cinema e per Hepburn tra bellezza, talento e compagni di viaggio; Se fossi un tenuto dal critico e cui il mondo del cinema e della impegno sociale, vissuta con critico cinematografico; sceneggiatore Gaetano cultura in generale mostravano discrezione e intensità profonda, Conversazioni: sono i capitoli di Carancini, ricco di informazioni, un crescente interesse. Da come raccontano le pagine di cui si compone il libro, preceduti aneddoti, interviste a Visconti, scrittore di battute e barzellette questo libro. Dall’infanzia difficile dalla nota autobiografica dello agli attori e alla troupe, fatto di per numerosi giornali e riviste a ai dolorosi anni della guerra, dai stesso Bertolucci: I was born in a cronache delle riprese, di luoghi soli sedici anni, da stand up suoi esordi come ballerina ai trunk, per citare Judy Garland in e persone, “e di un dettagliato comedian di successo ad autore e primi film e agli incontri con i più È nata una stella, in cui e affascinante dietro le quinte regista culto, Allen qui si racconta grandi registi e attori, dalla vita racconta la sua infanzia di figlio del film”. Il volume è composto nella più lunga intervista in familiare fino alla malattia e alla d’arte, la famiglia, la scuola, la inoltre da un saggio dello stesso progress forse mai pubblicata: scomparsa prematura, silenziosa. scrittura e la poesia, i primi film. Visconti sulle sue fonti di conversazioni tra lui ed Eric Lax, In appendice il libro presenta, Francione e Spila sottolineano ispirazione letteraria e politica, preparate o puramente causali, oltre alla filmografia della che quello di Bertolucci è un delle motivazioni intime e avvenute sul set, in sala Hepburn e alla bibliografia, cinema fatto di vita ma anche di profonde che lo hanno portato montaggio, al bar, nella hall di un anche la cronologia dei suoi lavori immaginario e immaginazione, a fare Rocco e i suoi fratelli, albergo, sui marciapiedi di teatrali e televisivi, la sua attività e di profonda nostalgia; del suo interesse per i “motivi Manhattan, in macchina, che per l’Unicef e le sue dichiarazioni Bertolucci è un autore alla profondi che turbano e rendono diventano una conversazione in occasione delle missioni, a “tenace inquieta, ansiosa del nuovo, unica, quasi una confessione, testimonianza della vita di ricerca l’esistenza degli italiani”, “una miniera inesauribile di una donna fuori dal comune. dell’ultimo avendo lui sempre visto nella riflessioni, aneddoti, dichiarazioni miracolo: questione meridionale una delle di poetica, confidenze” del “più BERNARDO mutare, o fonti principali della sua cinico e irriverente cittadino di BERTOLUCCI provare a ispirazione. In appendice anche New York”. Questo libro è la mutare il un’interessante recensione di chiave per entrare nel mondo di La mia magnifica finito della vita Alberto Moravia, che a Woody Allen: “i retroscena del ossessione nell’infinito del proposito della famiglia di suo lavoro; il jazz, Freud e le Scritti, ricordi, interventi cinema e della Rocco parla in primo luogo di donne, per lui tre vere e proprie (1962-2010) poesia”. Senza dolorosa intensità dei rapporti, ossessioni; gli attori e i film più a cura di dimenticare le cosa che Visconti sente amati e odiati; le sue depressioni Fabio Francione e Piero parole di Martin profondamente. Un bell’inserto e la sua vita privata”. E tra le Spila, Scorsese che, fotografico – ritratti e foto di righe l’immancabile ironia, ed. Garzanti guardando i suoi scena – completa il libro. l’autoironia, l’irriverenza, “come ••• “La mia magnifica ossessione film, parla semplicemente di solo Woody Allen potrebbe fare”. è, nelle parole di Bernardo “emozione Bertolucci”.

VIVILCINEMA luglioagosto10 53 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Dvd musicali

Monica Affatato e Luciano D’Onofrio LA VOCE STRATOS (DVD+LIBRO, FELTRINELLI REAL CINEMA) Gianfranco Ferriolo LA FACCIA DELLA TERRA Autori vari (DVD+LIBRO, FELTRINELLI REAL CINEMA) CRIMINI (WARNER CHAPPELL, 2CD) ••• Tempo di riscoperte e approfondimenti, grazie Meno sistematico ma non meno attraente il doc su ••• Il mercato estivo delle colonne a due recenti documentari musicali editi da Vinicio Capossela, che sarebbe riduttivo definire un sonore langue, ci sembra opportuno Feltrinelli Real Cinema. Dopo sporadiche uscite in making of del suo ultimo cd Da solo: è un reading segnalare la doppia compilation che sala, è in dvd il doc su Demetrio Stratos, negli anni filmico con testi (in senso letterario) e canzoni di riprende i temi della seconda serie di ‘70 vocalist degli Area e poi ardito solista e Capossela e una visione del mondo e della musica Crimini, affidati a sceneggiatori, sperimentatore vocale fino alla morte prematura. che val la pena approfondire; anche chi non lo registi e attori di pregio nel Greco d’origine, nato ad Alessandria d’Egitto per conoscesse resterebbe rapito dalle sue melodie tentativo di rinnovare il giallo spostarsi poi a Cipro e infine a Milano; gli inizi con delicate, dalla voce inconfondibile che declama televisivo. Il cd consente sia di la musica beat, i Ribelli (a Sanremo cantarono con sussurrando, dall’approccio minimalista alla realtà apprezzare compositori dalla fama Stevie Wonder), l’incontro con gli Area, artefici di che si fa epica del quotidiano, in un viaggio musicale consolidata al cinema, come Teho un progressive dalla matrice jazz e interessanti che parte dai paesaggi ferroviari innevati dietro casa Teardo – che privilegia toni sinistri, spunti etnici, musica di ricerca e improvvisazione per terminare nelle distese dell’America più remota, note reiterate a creare suspence – e dalla forte impronta politica, specchio di tempi rendendo omaggio a quella Spoon River dei vivi che Pasquale Catalano, che di scoprire inquieti (Luglio Agosto Settembre nero); l’etichetta è Winesburg, Ohio di Sherwood Anderson (Einaudi), compositori meno noti, sia che si Cramps, i mille concerti, il pubblico protagonista. di cui legge due racconti di esistenze sbirciate in affidino a temi strumentali dalla Gli Area erano un gruppo dalla vocazione punta di penna. E non solo: la prima parte dedicata forte vena emotiva (Matteo strumentale (Ares Tavolazzi, Paolo Tofani, Patrizio agli strumenti più disparati che “hanno un’anima” – Locasciulli, la cui Indagini è davvero Fariselli, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas poi nella ottoni, archi, sega, bicchieri fino al pianoforte appropriata) sia che privilegino la Pfm): gli innesti vocali di Stratos hanno sconvolto gli costruito sul lago di Orta dal genio Tallone (che forma canzone (Massimo Nunzi, schemi lasciando il segno. A cominciare da John meraviglia La ballata dei calzini spaiati); riflessioni trombettista jazz dalle atmosfere Cage che collaborò con lui in più riprese, il doc dà semiserie e pacate, tra il fanciullesco e l’amarcord; e ora raffinate ora più robuste), voce a tanti colleghi musicisti, cantanti, finanche poi l’America dei tanti incontri, tra cui i Calexico con mentre Tony Acquaviva (fondatore foniatri e audiologi che ne hanno studiato le corde cui ha registrato il brano che dà il titolo al film, degli Agricantus) dispiega sonorità vocali, perché “la sua voce si estendeva oltre ogni l’enorme tastiera-orchestra Wurlitzer, le riflessioni mediterranee e percussive, fino al senso del limite” e non è un caso che appaia pungenti e malinconiche (“è un teatro vuoto convincente minimalismo elettronico Sainkho Namtchylak della Repubblica di Tuva, una l’America, tutta scene e cartone”) e la fiera delle di Francesco Cerasi (Crime’n bass). In delle poche voci che hanno praticato le diplofonie rarità chiamata “Side show”, altra metafora del apertura, come ai tempi degli (l’emissione di più tonalità contemporaneamente, nostro vivere. Magnetico, avvolgente ritratto come sceneggiati, la sigla di testa, di anche senza muovere le corde vocali), micro le canzoncine profondissime del grande Andrea Brignoli, che rimane orchestrazioni secondo una concezione ancestrale affabulatore. Come extra, Firrione in Tv Motel impressa e identifica l’intera serie. del canto. Molto accurato il ritratto di un sviluppa le interviste e il discorso musicale; il libro personaggio unico della scena musicale (non solo riprende le cronache di italiana), in un cofanetto che include anche un libro viaggio, in particolare negli di testimonianze, ricostruzioni, analisi scientifiche Usa, si apre con il commento dell’utilizzo della voce, con in più la discografia del regista, contiene i completa. monologhi e i testi del film.

Dischi per l’estate

Tom Petty & The Heartbreakers MOJO (REPRISE) Oasis TIME FLIES… 1994-2009 (EPIC, 2 CD) ••• Due dischi che ci hanno tenuto ottima compagnia nei mesi estivi: il gradito ritorno del rocker americano, discontinuo ma di gran qualità, non solo per esser comparso nei Traveling Wilburys al fianco di George Harrison, Bob Dylan e Roy Orbison. Questo nuovo cd è una salutare immersione nel blues, nel southern rock con echi di reggae e di sonorità calde e avvolgenti; elettrico e ammaliante, compatto e convincente a partire dai due gioielli First flash of freedom e The trip to pirate’s cove. Chitarra elettrica (di Mike Campbell) in primo piano, l’organo Hammond a infondere un senso di classicità ad un disco trascinante. E poi, un doppio cd antologico ci offre buona parte del meglio degli Oasis, i super classici (Wonderwall, Live forever, Don’t look back in anger, Whatever) e i brani da riscoprire (The hindu times, Lyla, The importance of being idle), dagli esordi folgoranti alla degna prosecuzione, con tutte le liti in famiglia e gli sbandamenti di una band che per 15 anni ha contraddistinto il pop rock britannico, all’insegna della continuità con i belli e i dannati che hanno fatto grande la musica. Un successo oceanico ben meritato, a bocce ormai ferme la giusta celebrazione.

54 VIVILCINEMA luglioagosto10 RINGRAZIANO

VI DIAMO APPUNTAMENTO AL 2011 federazione italiana Direzione generale Cinema cinema d’essai