08 Giugno 2015
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ANICA 08 giugno 2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE CINEMA 08/06/2015 La Repubblica - Nazionale 5 Agente Duchovny un salto nel tempo a caccia di Manson 08/06/2015 La Stampa - Nazionale 7 Lo spot non basta Le griffe si svelano nei fashion film 08/06/2015 Il Messaggero - Nazionale 9 Neorealismo, riso amaro 08/06/2015 Il Messaggero - Nazionale 11 Spielberg, Pasolini e storie al femminile a Pesaro 08/06/2015 Il Messaggero - Roma 12 Star e ciliegie sul red carpet 08/06/2015 Il Tempo - Nazionale 13 I nuovi set dell'estate puntano tutto sulle miniserie tv 08/06/2015 Il Piccolo di Trieste - Nazionale 15 Cosulich, l'ingauribile cinefilo che ha inventato la critica pop 07/06/2015 La Repubblica - Nazionale 17 Addio a Callisto Cosulich decano dei critici italiani 07/06/2015 Il Fatto Quotidiano 18 Ferrari, il nuovo film: " Meglio chiedere perdono che permesso " 06/06/2015 Il Tempo - Nazionale 22 «Arlecchino ha il potere della libertà: può dire ciò che vuole» 07/06/2015 Il Messaggero - Nazionale 23 «Tragicommedia di una precaria» 08/06/2015 Brescia Oggi 25 Mark Ruffalo padre depresso nella storia vera di Maya Forbes 06/06/2015 Corriere della Sera - Nazionale 26 La signora del musical 06/06/2015 Corriere della Sera - Nazionale 28 La Cina ingaggia Willis per celebrare la vittoria sul Giappone 07/06/2015 Corriere della Sera - Nazionale 29 L'eroina Zoe diventa Nina Simone «Mi batto per i diritti delle donne» 07/06/2015 La Repubblica - Nazionale 31 Francesco Pannofino 07/06/2015 Avvenire - Nazionale 33 AVATI «Porterò in tv il Vangelo dei giorni nostri» 06/06/2015 D Repubblica.it 35 Isabella Ragonese: la mia guerra privata 07/06/2015 Il Messaggero - Roma 37 Cinema Roxy, Sorrentino e la giovinezza dei vecchi TELEVISIONE 07/06/2015 Corriere della Sera - Nazionale 39 Operazione Netflix 07/06/2015 Il Sole 24 Ore 41 Tv online, Netflix sbarca in Italia 07/06/2015 La Repubblica - Nazionale 43 La rivoluzione Netflix arriva anche in Italia "Così da ottobre cambieremo la tv" 07/06/2015 Il Messaggero - Nazionale 45 Mediaset e Sky restano in vantaggio 06/06/2015 La Repubblica - Nazionale 46 Lady fiction CINEMA 19 articoli 08/06/2015 diffusione:556325 Pag. 35 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato R2 Spettacoli Agente Duchovny un salto nel tempo a caccia di Manson Nella serie "Aquarius" cerca il killer di Sharon Tate E annuncia: "Gireremo nuove puntate di X-Files" ERNESTO ASSANTE to cinematografico del libro The family di Ed Sanders al quale si lavora alla Roxwell Films con la sceneggiatrice Guinevere Turner. Aquarius (un'altra protagonista è Claire Holt, poliziotta che rivendica il proprio ruolo in un ambiente maschile)è ambientata nel '67, nell'"estate dell'amore", due anni prima dell'eplosione di violenza che portò all'omicidio di Sharon Tate e al massacro di Bel Air compiuto dalla setta di Manson e racconta, con il ritmo del thriller, come il criminale sia diventato quello che eraei mutamenti della società di quegli anni. «È una serie fatta di sfumature», dice ancora Duchovny, «con diversi livelli di lettura, è un prodotto molto originale». Originale è anche il modo in cui viene proposta al pubbliHIPPIES, droga, rivoluzione. Sono gli ingredienti della serie tv Aquarius appena partita su Nbc, protagonista David Duchovny, la star di X-Files e Californication. Duchovny veste i panni di Sam Hodiak, veterano della Seconda guerra mondiale diventato detective della Omicidi, che non si trova a suo agio nella Los Angeles degli anni Sessanta. L'America è nel pieno della rivoluzione hippie, i giovani sono immersi nella psichedelia, sono contro la guerra, la famiglia, le istituzioni. Vogliono cambiare tutto e lo fanno, alcuni scelgono di vivere nelle comuni. Hodiak non riconosce più la sua città, fra capelli lunghi e droga, proteste, violenza, ricerca dell'amore. La sua generazione ha combattuto contro i nazifascisti ma ora tutto sembra messo in discussione. L'occasione per mettersi in gioco arriva quando la sedicenne Emma Karn (interpretata da Emma Dumont), figlia di una sua ex fidanzata, scompare nel sottobosco hippie californiano. Hodiak prova a fare da solo ma nessuno si fida di lui, non riesce a trovare informazioni. Chiede aiuto a un giovane poliziotto, idealista, infiltrato nell'universo della controcultura. «Il conflitto generazionale esplode subito» racconta Duchovny, «sono diversi nei modi, nei pensieri, nello stile ma allo stesso tempo sono seriamente intenzionati a trovare la ragazza e cercano di andare d'accordo. Bisogna fare in fetta, Emma si è unita a una comunità capitanata da un criminale che sogna di diventare una rockstar: Charles Manson». Negli anni, cinema e tv sono stati riluttanti nel raccontare Manson (qui interpretato da Gethin Anthony), la sua setta, la sua storia, la sua follia. Un tentativo nel '76 con il tv-movie Helter Skelter . Oggi intorno al personaggio c'è un rinnovato interesse che ha portato a Aquarius ,a un progetto della Fox con Brett Easton Ellis come scrittore e Rob Zombie alla regia, e a un adattamenco: la prima puntata è andata in onda negli Usa a fine maggio sulla Nbc ma l'intera serie, 13 episodi, viene offerta on demand sul sito e sulla app di Nbc e su altre piattaforme VOD. Aquarius non è l'unica novità per Duchovny. Dopo 13 anni, tornerà nei panni di Fox Moulder per sei nuovi episodi di X-Files : «Abbiamo sempre voluto che continuasse», ha detto, «l'idea era quella di creare un franchise cinematografico. Abbiamo fatto due film, il secondo è andato bene ma non abbastanza per farne un terzo. Ora non potrei mai girare 22 episodi ma questo formato limitato, che considero il futuro della tv, mi ha convinto». Oltre alla carriera d'attore, Duchovny promuove quella di musicista: un album appena uscito, Hell or Highwater , dodici brani nel solco del rock americano più moderno. «Ho sempre amato la musica ma non mi ero mai messoa suonare seriamente. Devo imparare ancora molte cose, come cantare con una band live, quanto tenere vicino la bocca al microfono, come esprimere me stesso. Un viaggio pieno di scoperte». Se avrà successo, Aquarius non finirà dopo i primi 13 episodi: il progetto del creatore, John McNamara, è di andare avanti per tre stagioni e raccontare, in ogni stagione, sei mesi della vita di Manson, concludendo la storia nell'83, quando morì il mentore musicale di Manson, il batterista e fondatore dei Beach Boys Dennis CINEMA - Rassegna Stampa 08/06/2015 - 08/06/2015 5 08/06/2015 diffusione:556325 Pag. 35 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Wilson e in cui il killer pubblicò, dalla prigione, il suo disco White Rasta . Foto: CRIMINALE Charles Manson oggi 81 anni, condannato all'ergastolo nel '72 per la strage in cui morì anche Sharon Tate CINEMA - Rassegna Stampa 08/06/2015 - 08/06/2015 6 08/06/2015 diffusione:309253 Pag. 26 tiratura:418328 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Tendenze Lo spot non basta Le griffe si svelano nei fashion film Storie e personaggi: il boom di nuova filosofia di marketing SARA RICOTTA VOZA MILANO L'ultimo è «Dior and I», il docu-film diretto da Frédéric Tcheng per raccontare le otto settimane che forse non sconvolsero il mondo, ma certamente la vita di Raf Simons, lo stilista belga che si vide chiamato dalla maison Dior a diventare in quattro e quattr'otto il nuovo direttore creativo e quindi a preparare in tempi strettissimi la nuova collezione Haute Couture. Tanta fretta era dovuta al fatto che lo stilista precedente, John Galliano, si era lasciato andare a insulti antisemiti che la maison ha stigmatizzato subito con il suo licenziamento. Una storia che abbiamo letto ma che non dà conto dello sconvolgimento messo in moto e che non riguardò solo il nuovo designer, ma l'intero staff creativo e i suoi sarti. Inutile dire che il film è fatto benissimo e pare di vivere quei due mesi frenetici assieme ai protagonisti, entrando nella maison Dior, salendo alle mansarde dove si taglia e si cuce, assistendo a diverbi e riconciliazioni, alle lacrime del designer fino a che quel che sembrava impossibile si realizza, i disegni diventano abiti e un appartamento del centro di Parigi viene tappezzato di fiori per l'attesa sfilata. È stato proiettato al cinema il 3 giugno in 80 sale d'Italia (molte, per un film di nicchia), e ora passa su SkyArte e in Dvd. Un fenomeno della Rete Come si diceva, il film su Dior fa parte di un fenomeno recente ma non nuovo, nato con il web, Youtube e la necessità per le griffe di trovare un nuovo modo di comunicare con i fan. È un genere che ormai ha una sua storia e anche i suoi festival, ma che non è ancora così conosciuto al grande pubblico. Parliamo del fashion film e di tutte le sue varianti che vanno dai cortometraggi, ai documentari, alle biopic. «È un'evoluzione della pubblicità di moda, un panorama eclettico e ancora sperimentale ma con grandi potenzialità» spiega Simonetta Buffo, docente di Fashion Advertising e Creative communication all'Università cattolica di Milano, che sui fashion film sta scrivendo un libro e uno sul tema è già uscito nel 2012 da Franco Angeli, «Modalità espressive del fashion advertising».