Università Degli Studi Di Salerno

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Università Degli Studi Di Salerno Università degli studi di Salerno Dipartimento di Teoria e Storia delle Istituzioni Tesi di Dottorato in Teoria e Storia delle Istituzioni. Il declino dello Stato – Nazione Il positivismo e il modernismo nella dialettica sociale del primo ‘900. La funzione de “Il Fenomeno Umano” in Pierre Teilhard De Chardin Tutor Candidato Ch.mo Prof. Alfonso Tortora Dott. Aniello Califano Coordinatore Ch.mo Prof. Antonio Scocozza Anno accademico 2010-2011 INDICE Introduzione p. 3 I. Modernismo 31 1. «Il compendio e veleno di tutte le eresie»: Il Modernismo 31 2. Due anime, un solo corpo: cattolicesimo e modernità 37 3. L’esperimento americano: Isaac Thomas Hecker 45 4. L’ora di Alfred Loisy 47 5. La Pascendi Dominici Gregis 52 6. Modernismo, modernismi, un problema per la cattolicità 60 II. A partire da Eiseley 71 1. Nulla species novae 71 2. L’Histoire naturelle: da Linneo al secolo dei Lumi 77 3. L’Ottocento il secolo di Darwin 85 III. Tra naturalismo e scienza: il dibattito scientifico tra ‘800 e ‘900 97 1. Meccanicismo e vitalismo 97 2. Sul finire del secolo XIX: il dibattito sulla natura dell’Uomo 102 3. L’embriologia sperimentale 108 4. Olismo, emergentismo, organicismo, finalismo 115 5. Il materialismo dialettico di Needham, Bernal e J. B. S. Haldane 120 6. La teologia evolutiva 122 IV. Il paleontologo Teilhard de Chardin 127 1. L’uomo di Dio e l’uomo di scienza 127 2. Il Fenomeno Umano 146 3. L’evoluzione in De Chardin 152 V. L’eresia di Pierre Teilhard de Chardin 163 1. L’eresia teilhardiana e il dibattito in seno alla Chiesa 163 2. L’insegnamento all’Institut Catholique e la Nota del 1922 171 3. Il Creato nell’ottica di De Chardin 175 4. Il processo inquisitoriale 184 5. La riabilitazione 199 Bibliografia 220 INTRODUZIONE Il sentiero filosofico occidentale è sempre stato caratterizzato dalla ricerca di una “scienza”, di un sapere universale che deve sempre di più fare i conti con le diverse scienze , le svariate forme cioè in cui il sapere si è parcellizzato all’alba della modernità 1. Per secoli la filosofia, intesa quale strumento di ricerca e di conoscenza, è stato il sentiero esplorativo dell’ignoto; oggi, invece, la filosofia è vista come strumento di indagine confinato nello spazio del puro discorrere, un’analisi di puro egotismo intellettuale , che non può più rischiarare alcuna ombra dell’ignoto, divenuto proprio con la modernità dominio inattaccabile delle scienze e, quindi, di quelle forme di sapere legate a dati tecnici, scientifici, empirici. Lo stato dei fatti ci consegna l’idea che oggi la verità è data dalla correttezza del computo scientifico e non è più, dunque, la realtà da scoprire, squarciando il “velo di Maya”. Mutano in questo scenario i riferimenti relazionali su cui si innesta il rapporto tra l’uomo e il sapere e, più in generale, i rapporti tra l’Uomo e la Natura. Fin dalle origini storiche del pensiero occidentale l’uomo si è posto quale indagatore della natura nei suoi processi dinamici, passando da un’epoca cosmologica, in cui il filosofo cerca la verità sulla natura non per dominare, ma per conoscere la realtà dalle inesorabili leggi del cosmo, ad una fase medievale in cui la verità che la filosofia cerca è la verità che la teologia trova, così che ogni sapere viene letto alla luce di una universalità teleologica in cui il fine coincide sempre con Dio 2. L’uomo, allora, copula Dei , governa sul creato per volontà dello stesso Dio che lo ha generato a sua immagine e somiglianza. Infine, la fase della modernità, in cui 1 F. Marino, Bioetica sociale tra scienza e vita , Aracne, Roma, 2007, p. 11 2Ibidem , p.12 l’universalità cosmologica dei tempi antichi e l’universalità divina medievale sono sostituite dalla supremazia della Ragione, che sembra dominare la realtà e la stessa natura, ora oggetto nelle mani di un “Uomo Razionale”, il quale detta le regole e piega alla sua volontà la natura stessa. Cambia, dunque, lo scenario relazionale tra “uomo” e “natura”, reso antitetico dalla modernità e crolla, pertanto, l’antica armonia cosmologica. L’uomo comincia a comprendere, prima, e a meglio dominare la natura sia in termini conoscitivi, ponendosi delle domande sulla reale natura della natura stessa, sia in termini costitutivi, chiarendo i compiti, le possibilità e i limiti della stessa 3. Negli anni Settanta del secolo scorso, Potter, di fronte ai pericoli di una scienza senza coscienza, introduce, non per la prima volta, ma in maniera rinnovata, l’idea di un ponte capace di riunire etica e ricerca scientifica 4. Già nel 1959, a cent’anni dalla pubblicazione de L’origine delle specie di Charles Darwin, lo scienziato inglese Charles Percy Snow diede alle stampe un volume dal titolo Le due culture e la rivoluzione scientifica 5, intendendo così dare un suo particolare contributo al già complesso dibattito apertosi almeno da tre secoli tra scienza e fede. Nelle intenzioni dello scienziato inglese Le due culture erano riconducibili tanto al mondo dei letterati quanto a quello degli scienziati, anche se, entrambi, gli apparivano racchiusi nel sarcofago delle loro competenze. Così, per Snow, mentre i letterati ignoravano l’importanza divulgativa delle opere scientifiche, i secondi non prestavano sufficiente attenzione al risvolto culturale del loro lavoro. Nella seconda edizione del volume di Snow si introduceva un concetto nuovo, quello 3 In Italia, negli ultimi anni, il dibattito intorno all’intervento umano in natura ha trovato canalizzazione nell’approvazione della legge n.40 del 2004, che disciplina il delicato tema della procreazione medicalmente assistita. Un quadro chiaro in materia lo presenta il lavoro do A. Scalisi, Lo statuto giuridico dell’embrione umano alla luce della legge n.40 del 2004, in tema di procreazione assistita , in Famiglia e Diritto , n.2 del 2005, p. 203-220. 4 Cfr., su ciò, E. Nagel, La struttura della scienza. Problemi di logica della spiegazione scientifica , trad. it., Milano 1984 5. 5 Si fa riferimento alla prima edizione di C.P. Snow, The two cultures and the scientific revolution , Cambridge University press, UK, 1959. della “la terza cultura” 6, che nelle intenzione dell’autore avrebbe avuto il compito di risanare la secolare frattura tra i due campi, quello più propriamente scientifico e quello a sfondo umanistico. Il lavoro dello scrittore e scienziato inglese fu di indiscutibile rilevanza per un più ampio dibattito, che investì il mondo culturale europeo e d’oltreoceano. Sarà Lepenies 7, raccogliendo gli studi di Snow sulla terza cultura, ad indicare, nella sociologia, l’opera di sintesi, quasi di mediazione, delle due culture. Per Serres 8 , invece, sembrava necessaria l’esigenza di pensare in termini globali, staccando i settori del sapere dagli –ismi della tradizione filosofica. Era ravvisabile, dunque, nelle intenzioni dello scrittore francese [Michel Serres], la critica mossa alla cultura del proprio paese — e più in generale a quella europea — di avere diviso la società in due tronconi: da una parte le persone colte, i letterati, privi, tuttavia, di conoscenze scientifiche, e dall’altra gli uomini di scienza, monchi, a suo dire, di una vera cultura. Per il fisico Capra, invece, il dibattito viveva ancora in un’epoca di transizione. Scriveva Capra: «la trasformazione che stiamo sperimentando oggi potrebbe essere 6 C.P. Snow, The two cultures and a second look. an expanded version of the two cultures and the scientific revolution , Cambridge Univ. Press, Cambridge, UK 1964, Trad. it. Le due culture, Feltrinelli, Milano, 1977. Quando il 7 maggio 1959 all'Università di Cambridge, presso l'annuale Sir Robert Rede's Lecturer un fisico e scrittore inglese tiene una conferenza dal titolo “The Two Cultures” con la quale attribuisce molti problemi politici, ambientali e culturali mondiali del tempo alla rottura di comunicazione che è avvenuta tra la scienza e le discipline umanistiche, si capisce subito che la sua definizione delle “due culture”, tanto semplice quanto controversa, diventerà un topos dei dibattiti culturali ed epistemologici della seconda metà del Novecento. Charles Percy Snow ha voluto valorizzare la scienza di fronte a una tendenza isolazionista che ha contraddistinto gli intellettuali del periodo. Nella sua opera Snow «descrive l’incomprensione che divide gli umanisti dagli scienziati e, cercando di indagarne i malintesi, osserva che i non-scienziati hanno una radicata impressione che gli scienziati siano animati da un ottimismo superficiale e che non abbiano coscienza della condizione dell’uomo. D’altra parte, gli scienziati credono che i letterati siano totalmente privi di preveggenza e nutrono un particolare disinteresse per gli uomini loro fratelli» (cfr. C.P. Snow, Le due culture , Feltrinelli, Milano, 1977). Da qui, per Snow, per non compromettere la società occidentale, è necessario un dialogo tra gli scienziati e i non-scienziati, da sviluppare tenendo presente un ripensamento dei sistemi educativi. Come ha colto la rivista Nature, è questo l’obiettivo della Third Culture, quello cioè di essere un ponte così come auspicato da Snow nel 1963. Si veda qui A. Gargani, Crisi della Ragione , Einaudi, Torino, 1979; G. Fenocchio, La Letteratura italiana. Il Novecento. Dal neorealismo alla globalizzazione (a cura di), Mondadori, Milano, 2004, p. 14; S. Sandrelli, recensione a Le due culture in www.torinoscienza.it del 17 ottobre 2005; S. Collini, Science and art: Still two cultures divided? in New Scientist del 6 maggio 2009; 7 Cfr. W. Lepenies, Le tre culture. Sociologia tra letteratura e scienza , trad. it., Il Mulino, Bologna 1987. 8 Cfr. M. Serres, Le tiers instruit , Gallimard, Paris 1991. assai più vistosa di tutte le altre che l’hanno preceduta, sia perché il ritmo del mutamento al nostro tempo è più rapido di quanto non sia mai stato prima d’ora, sia perché i mutamenti sono molto più estesi, coinvolgendo il globo intero» 9 .
Recommended publications
  • The Profane Choral Compositions of Lorenzo Perosi
    THE PROFANE CHORAL COMPOSITIONS OF LORENZO PEROSI By KEVIN TODD PADWORSKI B.A., Eastern University, 2008 M.M., University of Denver, 2013 A TMUS Project submitted to the Faculty of the Graduate School of the University of Colorado in partial fulfillment Of the requirement for the degree of Doctor of Musical Arts College of Music 2019 1 THE PROFANE CHORAL COMPOSITIONS OF LORENZO PEROSI By KEVIN TODD PADWORSKI Approved APRIL 8, 2019 ___________________________________________ Dr. Elizabeth Swanson Associate Director of Choral Studies and Assistant Professor of Music __________________________________________ Dr. Yonatan Malin Associate Professor of Music Theory __________________________________________ Dr. Steven Bruns Associate Dean for Graduate Studies; Associate Professor of Music Theory 2 Table of Contents Title Page Committee Approvals 1 Table of Contents 2 Abstract 3 Introduction 4 Biography 6 Profane Choral Compositions 23 Conclusion 32 Appendices 33 Appendix I: Complete List of the Profane Compositions Appendix II: Poetic Texts of Selected Profane Compositions Bibliography 36 3 Abstract The vocal music created in Italy during the late 1800s and early 1900s is often considered to be the height of European vocal art forms, and the era when the operatic and choral genres broke their way into mainstream appreciation. One specific composer’s career was paramount to the rise of this movement: Monsignor Don Lorenzo Perosi. At the turn of the twentieth century, his early premieres of choral oratorios and symphonic poems of massive scale thoroughly impressed notable musical colleagues worldwide and quickly received mass adoration and accolades. In addition to these large works, Perosi produced a prolific number of liturgical choral compositions that shaped the sound and style of choral music of the Roman Catholic Church for over half a century.
    [Show full text]
  • Missionary Sisters of Saint Charles Borromeo - Scalabrinians
    In this first volume of the history of the Missionary Sisters of Saint Charles – Scalabrinians that covers the period of 1895 – 1934, Sister Lice Maria Signor dedicates herself patiently in giving an attractive and documented form, the historical path of the MSCS Congregation and does it under diverse aspects: social, economic, political, cultural, ecclesial and religious. It is evidenced her determination in looking at the elements to construct our history and to show how the existence of the MSCS Sisters Congregation, is a historic/missionary path of evangelic service to the migrants, that become the incarnation of the words of Jesus Christ: “I was a stranger and you welcomed me” (Mt. 25,35). “Seeds emigrate on the wings of the wind, plants emigrate from continent to continent, carried by the water currents, birds and animals emigrate, but more than all, man emigrates, now in a collective form, now in an isolated form but always an instrument of that Providence that presides over the destiny of humans and guides them, also by catastrophes, for the final goal, that of perfectioning man over the land and the glory of God in the heavens” (Scalabrini). Lice Maria Signor Missionary Sisters of Saint Charles Borromeo - Scalabrinians 1895-1934 Volume I CSEM – Centro Scalabriniano de Estudos Migratórios (Scalabrinian Center of Migratory Studies) Brasilia/DF – Brasilia/Federal District 2 3 Original Title : Irmãs Missionárias de São Carlos, Scalabrinianas 1895-1934 Volume I Published in 2005 by CSEM – Centro Scalabriniano de Estudos Migratórios SRTVN 702 Conjunto P Ed. Brasília Radio Center – Sobrelojas 1 e 2 70719-900 – Brasília/DF – Brasil Email: [email protected] www.csem.org.br Tel.: 0055.
    [Show full text]
  • Storia Della Congregazione Scalabriniana - V O L U Me V Il Primo Dopoguerra (1919- 1940) Storia Della Congregazione Scalabriniana
    STORIA DELLA CONGREGAZIONE SCALABRINIANA - V O L U ME V IL PRIMO DOPOGUERRA (1919- 1940) STORIA DELLA CONGREGAZIONE SCALABRINIANA VOLUME V1 IL PRIMO DOPOGUERRA (1919 -1940) 1 La trascrizione digitale di questo volume, ad opera di P. Pietro Paolo Polo, fu completata in gennaio 2020. Ci scusiamo per gli errori e vi preghiamo di farli presente. Grazie dell’aiuto. i INDICE Parte Prima - LA DIREZIONE GENERALE Capo I - LA DIREZIONE- GENERALE DI P. PACIFICO CHENUIL .............................................................................. 3 1. Il Capitolo Generale del 1919 ............................................................................................................................ 3 2. La crisi del personale e il reclutamento dei nuovi missionari............................................................................. 4 3. La visita apostolica di P. Cimino ....................................................................................................................... 9 4. Le decisioni della S. Sede in seguito alla prima Visita Apostolica .................................................................. 18 Capo II - LA PRIMA FASE DELLA RIORGANIZZAZIONE 1. Sotto la diretta dipendenza della S. Congregazione Concistoriale ................................................................... 21 2. Gli Statuti del 1925 .......................................................................................................................................... 23 3. La riorganizzazione amministrativa ................................................................................................................
    [Show full text]
  • Storia E Futuro
    Storia e Futuro Vaticano e controllo delle nascite: l’evoluzione della famiglia negli Stati Uniti degli anni Trenta Facebook Twitter Google+ Gmail di Lucia Pozzi Abstract Dalla metà degli anni Venti, il Sant’Uffizio cominciò ad esaminare il problema del controllo delle nascite e dell’evoluzione della famiglia negli Stati Uniti. In seguito al clamoroso scontro tra Margaret Sanger, leader del movimento per il controllo delle nascite, e la gerarchia americana la questione aveva superato la dimensione locale per raggiungere i dicasteri romani. Pertanto, in una situazione percepita già come fortemente critica per l’evoluzione dei comportamenti sessuali e per le relazioni di genere, la diffusione tra i cattolici del metodo dell’astinenza periodica, più noto anche come metodo Ogino-Knaus, si abbatté sul Vaticano come una tempesta. Anche se dai tempi del discorso alle ostetriche di Pio XII, pronunciato nel 1951, e dalla pubblicazione dell’enciclica Humanae vitae del 1968, divenne senso comune considerare l’Ogino-Knaus come il metodo cattolico di contraccezione, negli anni Trenta il Sant’Uffizio ne condannò la divulgazione. Questo articolo intende illustrare come il Sant’Uffizio affrontò l’evoluzione dei costumi americani e, in particolare, il caso Ogino-Knaus tra gli anni Venti e Trenta. Abstract english THE VATICAN AND THE BIRTH-CONTROL SYSTEM: THE EVOLUTION OF FAMILY IN THE 1930S UNITED STATES Abstract Since the beginning of the 20th century, birth control has represented a huge concern for the Catholic hierarchy. In 1930, Pope Pius XI solemnly condemned contraception. Yet by the time Humanae vitae was published, it was common to think of the so-called Rhythm Method – or the Knaus-Ogino Method – as the Catholic form of contraception.
    [Show full text]
  • Il Rotary International E Il Distretto 2080: Una Storia Istituzionale. Con
    Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali Corso di Dottorato di ricerca in Lingue, Letterature e Culture dell’età moderna e contemporanea - XXX Ciclo Coordinatore Chiar.mo Prof. Massimo Onofri Tesi di Dottorato Il Rotary International e il Distretto 2080: una storia istituzionale. Con un’Appendice sul Rotary e la promozione della cultura musicale Tutor Chiar.mo Prof. Giampaolo Mele Co-Tutor Dottoranda Chiar.mo Prof. Angelo Castellaccio D.ssa Maria Teresa Antonia Morelli anno accademico 2016 - 2017 INDICE PREMESSA p . 4 I. IL ROTARY INTERNATIONAL E LA FONDAZIONE ROTARY 1.1 Paul Harris fondatore del Rotary p. 12 1.2 L’espansione del Rotary nel mondo: da nazionale a internazionale p. 22 1.3 I Presidenti del Rotary International a.r. 1912-1913 – a.r. 2017-2018 p. 42 1.4 Il ruolo del Rotary nelle Nazioni Unite p. 49 1.5 La filosofia rotariana p. 62 1.6 1907-2017: cento anni di Service della Fondazione Rotary p. 89 1.7 L’ammissione delle donne nel Rotary p.100 II. IL ROTARY IN ITALIA 2.1 La fondazione dei primi Club p.118 Maria Teresa Antonia Morelli Il Rotary International e il Distretto 2080: una storia istituzionale. Con un’Appendice sul Rotary e la promozione della cultura musicale Dottorato di ricerca in Lingue, Letterature e Culture dell’età moderna e contemporanea, XXX Ciclo Università degli Studi di Sassari 1 2.2 Il Distretto unico 46: il primo dell’Europa continentale p.138 2.3. I Governatori del Distretto 46 p.149 2.4 L’atteggiamento del Regime Fascista p.150 2.5 I rapporti tra la Chiesa Cattolica e il Rotary e l’opera di mediazione di Omero Ranelletti p.188 2.6 Verso l’autoscioglimento dei Club p.254 2.7 I Rotary Club in Italia dalla loro prima costituzione allo scioglimento: 1923-1938 p.266 2.8 La rinascita nel dopoguerra: a partire dal Sud p.268 III.
    [Show full text]
  • Programma Degli Studi
    SCALABRINI INTERNATIONAL MIGRATION INSTITUTE Incorporato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana PROGRAMMA DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2018-2019 Programma degli studi 2018 - 2019 3 RECAPITI Indirizzo Scalabrini International Migration Institute Via Dandolo, 58 00153 - Roma Preside Tel. 06/5812741 [email protected] Segreteria Tel. 06/58.12.741 Fax 06/ 58.14.651 [email protected] Sito Internet http://www.simiroma.org Biblioteca c/o CSER Centro Studi Emigrazione Via Dandolo 58, 00153 - Roma Tel. 06.58.09.764 Fax 06.58.14.651 [email protected] Pontificia Università Urbaniana Via Urbano VIII, 16 00165 - Roma Tel. 06/6988.9611 Fax: 06/6988.1871 [email protected] 4 Scalabrini International Migration Institute AUTORITA’ ACCADEMICHE ED OFFICIALI Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana S. E. R. Cardinale FERNANDO FILONI Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana Prof. LEONARDO SILEO O.F.M. SIMI Moderatore Generale Rev. P. ALESSANDRO GAZZOLA, c.s. Superiore Generale della Congregazione dei Missionari di S. Carlo - Scalabriniani Preside ad interim P. ALDO SKODA, c.s. Segretario Prof. GIOACCHINO CAMPESE, c.s. Programma degli studi 2018 - 2019 5 NATURA E FINE DEL SIMI Lo Scalabrini International Migration Institute (SIMI) è un Istituto Accademico Internazionale incorporato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana (Decreto n°540/1997). Ha come finalità la formazione accademica e professionale di studiosi, ricercatori e operatori nel campo della mobilità umana. Prende nome da Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), vescovo di Piacenza e apostolo dei migranti in Europa e nelle Americhe, proclamato Beato da Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997.
    [Show full text]
  • 2015-2016: Year of Mercy Province of St. John the Baptist
    2015-2016: Year of Mercy Province of St. John the Baptist PROVINCIAL NEWSLETTER BOLETIN PROVINCIAL Around the Province / Noticias de la Provincia Welcome to the Province / Bienvenidos a la Provincia From our Missions / De Nuestras Misiones Flash News Birthdays, Anniversaries / Cumpleaños, Aniversarios In Memoriam AUGUST - DECEMBER 2015 Oak Park IL Merry Christmas and a blessed New Year! ¡Feliz Navidad y un 2016 lleno de bendiciones! 1 AROUND THE PROVINCE DESDE NUESTRA PROVINCIA WELCOME TO THE PROVINCE - BIENVENIDOS A LA PROVINCIA Deacon Jesus Ramirez Cerda, cs, born in Mexico and completed his Theology curriculum in Bogotá, Colombia. Deacon Jesus is assigned to do his deacon Internship at Our Lady of Mt. Carmel Parish in Melrose Park IL. Deacon Jesus is assigned to the Province of St. John the Baptist. Deacon Luis Bello Gutierrez, cs, born in Colombia and completed his Theology curriculum in Bogotá, Colombia. Deacon Luis will do his Deacon Internship at St. Leo the Great Parish in Houston, Texas. After he is ordained to the priesthood, he has been assigned to Region Our Lady Mother of Migrants. Dat Duc Le, cs, born in Viet Nam and studying his Theology curriculum in Bogotá, Colombia. Dat will do his year of Tirocinio at St. Leo the Great Parish in Houston, Texas effective December 2015. Liem Nguyen, cs, born in Viet Nam and studying his Theology curriculum in Bogotá, Colombia. Dat will do his year of Tirocinio at Holy Rosary Parish in Kansas City, Missouri effective December 2015. ORDINATIONS TO THE PRIESTHOOD Deacon Candelario Patiño Morán, cs will be ordained to the priesthood on January 16, 2016 in the Parish of San Andres Apostol in Temixco, Morelos, Mexico.
    [Show full text]
  • Caecilia V57n12 1930
    Volume 57 D ecember, 1930 No. 12 Q.1urr.ent Q.1nmm.euts . (Editor's ~ote : New~ for this sectio.n is welcome from subscribers and choirmasters in various d ioceses. Notice of anmversaries, special ceremonies and other interesting activities solicited.) PARIS, FRANCE. celebrated his golden jubilee this year, on October Monsignor Perruchot, Vicar General and choir­ 7th. The McDonnell Memorial High School in master of the Cathedral of Monaco whose com­ Chippewa Falls, W isconsin, was erected by him, positions are known in many countri~s, died Octo­ and Duquesne University in Pittsburgh received ber 22nd, at the age of 78 years. its charter under his guidance. A definite observ­ ance of the liturgy has always accompanied Father ROME, ITALY. Phe!an's work, 25 years ago we find chronicled, The manuscripts of all the works of Don the fact that the boys of his Sodality sang the Lorenzo Perosi are to become the property of the Gregorian Masses and Vespers and that a men's Vatican through a provision of the will of the chor_us flourished on solemn and majestic liturgical composer's brother, the late Cardinal Carlo Perosi. music. All this in a parish of 3,000 Irish and French people, under his direction, in addition to T he works of John Singenberger are among his regular parochial duties. those fo und m common use at the American Col­ lege, in t he choir work of student seminarians. N E W YORK, N . Y. T he Augustinian Fathers of the Parish of Our L ady of Consolation in preparation for the 15th A recent article in the N.
    [Show full text]
  • Storia Della Congregazione Scalabriniana Vol
    A CURA DI MARIO FRANCESCONI, C. S. STORIA DELLA CONGREGAZIONE SCALABRINIANA VOL. VI (1940-1978) ISTITUTO STORICO SCALABRINIANO STORIA DELLA CONGREGAZIONE SCALABRINIANA VOLUME VI DAL 1941 AL 1978 A CURA DI P. MARIO FRANCESCONI, C. S. CENTRO STUDI EMIGRAZIONE – ROMA 1982 ISTITUTO STORICO SCALABRINIANO 2021 In copertina: I delegati al Capitolo Generale del 1969. Trascrizione digitale dall’originale a cura di P. Pietro P. Polo, cs Layout e ristampa a cura di P. Graziano Battistella INDICE PARTE I: LA DIREZIONE GENERALE 19 Capo I: L’emigrazione negli ultimi quarant’anni 21 La seconda guerra mondiale 21 L’emigrazione italiana e le altre emigrazioni 22 Le attuali tendenze migratorie 27 Capo II: La storia della congregazione dal 1941 al 1978 attraverso la storia della Direzione Generale 33 La Direzione Generale d al 1941 al 1951 33 Dal 1951 al 1957: Superiore Generale P. Francesco Prevedello 44 Dal 1957 al 1963: Superiore Generale P. Raffaele Larcher 51 Dal 1963 al 1969: Superiore Generale P. Giulivo Tessarolo 58 Dal 1969 al 1974: Superiore Generale P. Renato Bolzoni 65 Dal 1974: Superiore Generale P. Govanni Simonetto 71 Capo III: Opere e iniziative dipendenti dalla Direzione Generale 77 La Casa Generalizia e il Collegio Internazionale 77 San Carlo 77 Il CSER (Centro Studi Emigrazione Roma) 79 Corso di Aggiornamento 83 “L’Emigrato Italiano” e l’informazione interna 84 Le Missionarie Secolari Scalabriniane 86 PARTE II: PROVINCIA S. GIUSEPPE: ARGENTINA - CILE - URUGUAY 89 Capo I: La provincia 91 Prospetto riassuntivo 91 Andamento dell’emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra 92 Dal 1940 al 1952 96 Dal 1952 al 1955 (superiore provinciale: P.
    [Show full text]
  • Vaticano E Controllo Delle Nascite: L'evoluzione Della
    Storia e Futuro Vaticano e controllo delle nascite: l’evoluzione della famiglia negli Stati Uniti degli anni Trenta Rivista di Storia e Storiografia Contemporanea online http://storiaefuturo.eu/vaticano-e-controllo-delle-nascite-levoluzione-della-famiglia-negli-stati-uniti-degli-anni-trenta/ VATICANO E CONTROLLO DELLE NASCITE: L’EVOLUZIONE DELLA FAMIGLIA NEGLI STATI UNITI DEGLI ANNI TRENTA Posted on 24 Gennaio 2014 by Storia e Futuro Categories: Articoli, Numero 27 - Articoli, Numero 27 - Novembre 2011 Tags: Catholic Church, Latin America, Pope Pius XI, Social history, Stati Uniti, United States Page: 1 Storia e Futuro Vaticano e controllo delle nascite: l’evoluzione della famiglia negli Stati Uniti degli anni Trenta Rivista di Storia e Storiografia Contemporanea online http://storiaefuturo.eu/vaticano-e-controllo-delle-nascite-levoluzione-della-famiglia-negli-stati-uniti-degli-anni-trenta/ di Lucia Pozzi Abstract Dalla metà degli anni Venti, il Sant’Uffizio cominciò ad esaminare il problema del controllo delle nascite e dell’evoluzione della famiglia negli Stati Uniti. In seguito al clamoroso scontro tra Margaret Sanger, leader del movimento per il controllo delle nascite, e la gerarchia americana la questione aveva superato la dimensione locale per raggiungere i dicasteri romani. Pertanto, in una situazione percepita già come fortemente critica per l’evoluzione dei comportamenti sessuali e per le relazioni di genere, la diffusione tra i cattolici del metodo dell’astinenza periodica, più noto anche come metodo Ogino-Knaus, si abbatté sul Vaticano come una tempesta. Anche se dai tempi del discorso alle ostetriche di Pio XII, pronunciato nel 1951, e dalla pubblicazione dell’enciclica Humanae vitae del 1968, divenne senso comune considerare l’Ogino-Knaus come il metodo cattolico di contraccezione, negli anni Trenta il Sant’Uffizio ne condannò la divulgazione.
    [Show full text]