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ISSN 1590-7716 Torino. Tra gli scaffali della Biblioteca nazionale
NOTIZIARIO MENSILE GIUGNO 2006
Lo spigolo nord del K2 in un’immagine di Colin Monteath / Hedgehog House, da “K2, una sfida ai confini del cielo” (White Star) di Roberto Mantovani e Kurt Diemberger, per gentile concessione. art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano La Rivista del Club Numero 6 - Giugno 2006 Mensile Sped. in abbon. postale 45% LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:05 Pagina 2
presenta SPECIALI HIMALAYA INDIANO ALLE SORGENTI DEL GANGE Montagne, ghiacciai e sentieri della spiritualità
L'INDIA DEL NORD Il Paese, la sua gente, la cultura, l'attualità LA CATENA DEL GARHWAL L'Himalaya sconosciuto, aperto all'occidente solo 30 anni fa
IL SENTIERO IN RIVAAL GANGE Nel tempio della spiritualità sotto montagne di 7000 metri
IMMAGINI ESCLUSIVE I paesaggi, i volti e le atmosfere fissati dall'obiettivo dei nostri inviati
CON UN GRANDE E COINVOLGENTE REPORTAGE DI GIUSEPPE CEDERNA
inin regaloregalo L’ATLANTE TASCABILE CON TUTTO IL TREKKING
IN EDICOLA
www.holeinone.it DAL 27 Maggio LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:05 Pagina 3
I luoghi del cuore Fondato nel 1931 - Numero 6 - Giugno 2006
Direttore responsabile Pier Giorgio Oliveti lla vigilia dell’estate si apre, Direttore editoriale Gian Mario Giolito Coordinamento redazionale Roberto Serafin con questo fascicolo dello Segreteria di redazione Giovanna Massini Scarpone, un’originale e-mail [email protected] A [email protected] collaborazione fra il Club Alpino [email protected] CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Capuccini. Italiano, il Fondo Ambiente CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 Italiano (FAI) e Banca Intesa per cas. post. 10001 - 20110 Milano Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) la difesa della natura e del paesag- Fax 02.205723.201 CAI su Internet www.cai.it gio. L’accordo prevede la partecipa- Teleg. CENTRALCAI MILANO zione attiva dei nostri soci alla cam- C/c post. 15200207, intestato a: CAI Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria pagna del FAI “I luoghi del cuore” Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano secondo le modalità precisate a pagina 19. Abbonamenti al mensile Lo Scarpone L’iniziativa scade il 15 settembre: le vacanze estive La Rivista del Club Alpino Italiano 12 fascicoli del notiziario mensile e 6 del bimestrale illustrato: potranno dunque aiutarci a mettere a fuoco i luoghi abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45; abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; abbonamento non soci in Italia: € 35,40; che vorremmo conservare intatti per le future supplemento spese per recapito all’estero € 19,00. generazioni. Un bosco, una montagna, un Fascicoli sciolti, comprese spese postali: bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; alpeggio, un cascata, una valle... che € € mensile (mesi dispari): soci 1,90, non soci 3,30 cosa vi suggerisce il cuore? Arrivato Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978: alla terza edizione, questo censi- Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083 mento nazionale ha lo scopo, come Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: viene precisato dagli amici del Club Alpino Italiano - Ufficio Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Fondo ambiente, d’impedire che il Originali e illustrazioni di regola non si restituiscono. Le diapositive verranno disinteresse metta in pericolo restituite, se richieste. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni, senza esplicita autorizzazione dell’Editore. meravigliosi angoli del nostro ine- guagliabile patrimonio ambientale. Al termine dell’iniziativa una lettera ad Servizio Pubblicità: GNP sas. Sede: via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV. hoc verrà mandata ai sindaci e alle istituzioni competenti. Particolare impor- Pubblicità Istituzionale: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] tante. Ogni persona che farà la sua segnalazione riceverà un ringraziamento Servizi turistici: 0438.31310 - fax 0438.428707 per avere partecipato e un biglietto omaggio per visitare i beni del FAI. e-mail: [email protected] / [email protected]
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Club Alpino Italiano fondato nel 1863 24 “Alpinia” incontra il nostro 10 Una giornata alla Biblioteca presidente generale nazionale del CAI Presidente generale Annibale Salsa di Consolata Tizzani 26 Achtung, croci uncinate Vicepresidenti generali Francesco Bianchi, Valeriano Bistoletti, Umberto Martini di Pietro Crivellaro Componenti del Comitato Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo, 11 L’addio a “Franz” Biamonti direttivo centrale Vincenzo Torti Consiglieri centrali Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Luigi 28 In 300 al Parco Dora Brusadin, Lucio Calderone, Silvio Calvi, 12 L’Himalaya in tre tappe di Lodovico Marchisio Sergio Chiappin, Onofrio Di Gennaro, Luca Frezzini, Cecilia Genisio, Umberto di Giuseppe Cederna Giannini, Francesco Maver, Vittorio Pacati, Elio Protto, Francesco Riccaboni, e Marco Albino Ferrari RUBRICHE Francesco Romussi, Enrico Sala, Albino Scarinzi, Sergio Viatori, Ettore Zanella. 13 Rifugi: un’estate intelligente 20 Filo diretto Revisori nazionali dei conti Giovanni Polloniato (presidente), Oreste Malatesta (in rappresentanza 22 News dalle aziende del Ministero del Tesoro), Mirella Zanetti, Alberto Cerruti (supplente) 14 Miracolo ladino: la Lia da 24 Vetrina Probiviri nazionali Carlo Ancona, Silvio Beorchia, Mont compie 50 anni 26 Letture Giorgio Carattoni, Tino Palestra, Vincenzo Scarnati di Vito Brigadoi 27 Qui CAI Past president Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, 30 Alpinismo giovanile Roberto De Martin, Giacomo Priotto 15 Sede centrale risponde 32 Vita delle sezioni Direttore generale Paola Peila 35 CAI, si stampi! 16 Alta velocità: dati economici 36 Trenotrekking 2006 Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di: e flussi di traffico 37 Piccoli annunci di Giorgio Gnocchi 38 La posta dello Scarpone
Unione Internazionale Associazione delle Associazioni Alpinistiche dei Club Alpini delle Alpi
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SOCCORSO ALPINO. Intervista al presidente del CNSAS Cresce l’impegno anche verso le popolazioni alpine ra consapevole di doversi rim- boccare le maniche Pier EGiorgio Baldracco, socio della storica Sezione di Torino, quando due anni fa assunse la presidenza del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, sapendo bene che la guida di questa fondamentale struttu- ra operativa del Club Alpino Italiano avrebbe richiesto un impegno e una dedizione totali. Ma nel corso del biennio gli impegni sono andati oltre ogni ragionevole aspettativa. Basta scorrere il rapporto sull’attività del 2005, già in parte anticipato in queste pagine. Mai nella sua storia cinquantennale i tecnici hanno Ma l’aspetto che più dovrebbe colpire, e che invece inspiega- lavorato tanto. Un vero bollettino di guerra, come lo definisce bilmente non compare nelle statistiche, è la valenza “sociale” Giulio Frangioni nelle note di commento. Sono aumentati gli che rivestono i tecnici del soccorso, chiamati a supportare il interventi (+7,2%), le persone decedute (+21,5%), i feriti Servizio 118 in un’ampia gamma di interventi a beneficio di (+3,5%), i dispersi (+ 2,4%). Ma, fortunatamente, anche gli ille- gestanti, anziani infartuati, incidenti sul lavoro. Questo “eserci- si (+15,1%). to silenzioso” ha lavorato tanto e bene, dando prova di grande Il dato più significativo è probabilmente quello relativo all’in- spirito solidaristico verso persone che si sono trovate esposte cremento degli interventi: 5.563 contro i 5.188 del 2004. agli inconvenienti del vivere in montagna. Desolante il numero delle vittime: 429, ben 76 in più dell’anno “La difesa della montagna e di chi ci vive è un aspetto fonda- precedente. Un’ecatombe, vale la pena di ripeterlo, che deve mentale della nostra missione”, osserva il presidente ricevendo fare riflettere. La montagna impone rispetto e conoscenza, e il redattore dello Scarpone in via Petrella, al di là di un tavolo non a caso sono in diminuzione gli interventi a favore dei soci ingombro di pubblicazioni, rapporti, corrispondenza. “Mi riferi- CAI (-9,6%) mentre aumentano quelli per i non soci (+8,7%). sco in particolare a quel giusto equilibrio tra difesa dell’am- biente e utilizzo delle risorse che la montagna offre per per- Rapporto annuale mettere di essere vissuta. Noi del Soccorso alpi- no siamo quotidianamente costretti a lavorare Nei boschi un’attrazione che può diventare fatale parecchio per ridurre i lati negativi della scelta E’ un quadro della frequentazione della montagna assai complesso, legato al di vivere in montagna, uno dei quali è sicura- cambiamento della società, dei gusti, del modo d’intendere il tempo libero, mente la lontananza dalle grandi zone antropiz- quello racchiuso nel rapporto annuale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e zate dove si trovano i servizi e le strutture sani- Speleologico in distribuzione alla vigilia dell’estate. Su 5.563 missioni compiu- tarie. Per questo motivo sempre di più il te (+7,2% rispetto all’anno precedente), che hanno impegnato 25.437 tecnici Soccorso alpino si abbarbica nelle vallate venen- del CNSAS e 1.128 militari, perde qualche punto ma rimane sempre in testa do adottato dalla popolazione in una forma alla classifica delle attività praticate dai sinistrati l’escursionismo (31,2%) men- quasi di simbiosi. E per questo i suoi uomini tre restano invariati lo sci di pista (14,7%) e l’alpinismo (9,3%) che spalanca le intervengono sempre più di frequente anche al porte a una lunga lista composta da altre 29 voci, di cui ben 16 frammentate di fuori dei compiti istituzionali con una visione al di sotto dell’1%. Riguardo le cause delle chiamate, la caduta figura al primo a 360 gradi della loro missione”. posto (34,6%) seguita dal malore (14,7%) e dalla perdita d’orientamento (12,2%). Agli ultimi posti il morso di vipera (0,1%). I cercatori di funghi si sono Come mai allora questo aspetto non è eviden- dati da fare: 430 (7% del totale) sono state le chiamate di ziato nel rapporto annuale? soccorso, mentre nel 2002 sono state 224 (4,1%) e 77 “Forse per una sorta di pudore… Ma ora nel 2003 (1,2%). siamo arrivati alla decisione d’inserire nel rap- L’eccezionale e preoccupante quantità di interventi giustifi- porto informativo la voce “emergenza sanita- ca il severo giudizio del CNSAS su “quest’armata ria”. Niente di nuovo, intendiamoci. Ma è giusto Brancaleone che si avventura senza la minima cognizione fare arrivare all’esterno questo messaggio ine- per prati, boschi, canali e pendii inaccessibili, preferibil- quivocabile: il Soccorso alpino è un’organizza- mente su terreno ritenuto vergine dove non è passato o si zione rivolta anche alle persone che in monta- presume che non passerà nessuno, all’alba, al tramonto, gna e di montagna vivono, non solo a quelle che col sole o con la pioggia: particolari per questo tipo di in montagna ci vanno per diletto e per sport. Di assalto al territorio assai trascurabili”. esempi da fare ce ne sarebbero tantissimi. LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:06 Pagina 5
Spesso i nostri tecnici si mobilitano anche soltanto per dare una mano sul posto come barellieri, quando il trasporto dell’infermo richiede particolari accortezze. E questo ruolo in apparenza ‘mino- re’ lo assolvono con grande dignità e senso di responsabilità”.
Preoccupa, presidente, l’incremento degli interventi e soprattutto quello delle vittime. C’è una spiegazione? “Non mi stanco di ripetere che la ricerca di funghi, sempre più dif- fusa, impegna da qualche tempo in qua i nostri tecnici in un modo abnorme, assurdo, con almeno 250 incidenti nell’ultimo anno. Lo conferma anche l’incremento delle persone illese che in molti casi si sono perse proprio cercando funghi. E per fortuna i nostri sono riusciti a ritrovarle al prezzo di spaventose tensioni e notti in bian- co. Ebbene, la ricerca di funghi è costata la bellezza di 36 vite. Ciò spiega in parte quel 21% di morti in più. Sarebbe ingiusto attribui- re agli sport estremi, che si rivelano meno pericolosi di quanto si pensi, questa dolorosa impennata. Nel leggere le statistiche bisogna poi considerare l’invecchiamento della popolazione che va in mon- tagna, quindi una sua maggiore esposizione a inconvenienti e malo- ri. Gli anziani impegnano sempre di più i nostri tecnici nel corso della settimana, in particolare nella gior- nata di mercoledì quando certi rifugi riaprono per accoglierli”.
C’è un altro aspetto nel rapporto annuale che è giusto segnalare? “Uno in particolare. L’assistenza del Soccorso alpino è sempre più richiesta in via preventiva qualun- que cosa si organizzi in montagna. E’ facile constatare, e ognuno può farlo, quanto la presenza dei nostri tecnici sia determinante per far dormire sonni tranquilli agli orga- nizzatori di corse in quota, ciaspo- late, gare di scialpinismo, ma anche PRO LIGHT 35 ACTIV WB 400 di innocenti passeggiate enogastro- nomiche da rifugio a rifugio. E’ un Il presidente Pier Giorgio fenomeno che sta crescendo”. Baldracco al tavolo di lavoro in via Petrella. Nell’altra pagina Benché “silenzioso”, l’esercito del un’esercitazione con unità CNSAS riesce a dialogare efficace- cinofile elitrasportate mente con la società, le istituzioni? (Archivio CNSAS). “Passi avanti sono stati fatti in Quest’anno si celebra il effetti anche nella comunicazione. quarantennale della scuola A cominciare dal notiziario che ha per cani da valanga. cambiato nome, ora si chiama sem- plicemente e con maggiore imme- diatezza “Il soccorso alpino- Speleosoccorso”. Il nostro giornale non rappresenta più un sempli- ce organo interno con limitata diffusione, ma si configura come un newsmagazine in piena regola distribuito a tutte le persone e agli ROCK UP enti che interagiscono con il CNSAS”.
MAGMA 70 M Diventare soccorritori è sempre un traguardo ambito per i giovani? “Indiscutibilmente la prospettiva resta allettante. Il vero proble- ma è trovare persone che vogliano assumere cariche gestionali ABBIGLIAMENTO, ZAINI, SCARPE, CORDE PER: nella struttura organizzativa. Nell’assemblea nazionale l’età media non a caso rimane alta e i rincalzi latitano. Stiamo perciò iniziando ALPINISMO E ARRAMPICATA. un cammino difficile, quello della formazione dei quadri. In realtà finora abbiamo privilegiato la formazione tecnica e forse abbiamo ■ MILLET ITALIA L.M.O. SRL in parte trascurato questo aspetto”. TEL 0423 648 281 - FAX 0423 681 519 Per conoscere il punto vendita più vicino: WWW.MILLET.FR LO SCARPONE 06 9-05-2006 14:48 Pagina 6
Bilancio positivo per la 54ª edizione della rassegna vinta da “C Ma sullo schermo l’alpinismo n
he fine ha fatto l’alpinismo? Il verdetto del 54° TrentoFilmfestival è contraddittorio. Tutte le serate in Cprogramma hanno avuto carattere alpinistico e il capace auditorium del Centro Santa Chiara era sempre al gran com- pleto con viva soddisfazione del direttore artistico Maurizio Nichetti. Ma alla fine è arrivata la doccia fredda. Non un solo film alpinistico tra quelli presentati in concorso è stato giudica- to meritevole della Genziana d’oro messa in palio dal Club Alpino Italiano. “Un buon motivo per invitare i cineasti a rim- boccarsi le maniche e ripresentarsi a Trento con migliori cre- denziali”, ha commentato a caldo il presidente generale del CAI Annibale Salsa che la sera del 6 maggio non è voluto man- care alla premiazione al Teatro Sociale dove una “genziana” speciale è stata consegnata a Bruno Bozzetto, maestro del cine- ma di animazione e amico prezioso della montagna e del CAI. “E’ una crisi annunciata da anni e tanto valeva prenderne atto e premiare due degnissime opere dedicate alla speleologia, ma Una scena di caccia nel il regolamento non era chiaro in proposito”, spiega dispiaciuto film inglese “Conflict il presidente Italo Zandonella Callegher. E in effetti il momen- Tiger” vincitore del Gran to sembra arrivato per “sdoganare”, in un festival dedicato a ria dell’arrampicata moderna, premio “Città di Trento”. “montagna, esplorazione, avventura”, questo “alpinismo alla chiamata a tenere alta fra i giura- Nessun film di alpinismo rovescia” che al CAI trova ampia cittadinanza e compare uffi- ti a Trento la bandiera dell’alpini- è stato giudicato cialmente anche nell’intestazione del Soccorso alpino (che smo insieme con il canadese meritevole di “genziana”. notoriamente è anche speleologico). Carlos Buhler. Sul gradino più “Purtroppo i pochi film alpinisticamente meritevoli di vincere alto del podio è salito, aggiudicandosi la Genziana d’oro - Gran avevano scarsi requisiti artistici, con l’aggravante in qualche caso premio “Città di Trento”,un ruggente film inglese. Realizzato da di pesanti condizionamenti televisivi”, osserva Luisa Iovane, glo- Sasha Snow, “Conflict Tiger” ha il pregio secondo la giuria di
Tutte le Genziane 2006 verse, egli rivela qual è stato il prezzo umano e ambientale pagato per il petrolio.
a giuria della 54ª edizione del un linguaggio fresco e garbato e un caldo Genziana d’argento e 1500 euro per TrentoFilmfestival formata da Eugenio umorismo il giovane autore intreccia nel film il miglior contributo tecnico artistico LAlberti Schatz (Ita), Carlos Buhler (Can), la ricerca delle sue origini, oltre alle origini del TAMEKSAOUT di Ivan Boccara. Questo film Luisa Iovane (Ita), Marjeta Kersic - Svetel cinema e ai suoi esordi come regista. semplice, realizzato con una conoscenza (Slo), Carmen Tartarotti (Ita) si è così molto ampia del linguaggio cinematografico, espressa. LES FEMMES DU MONT ARARAT di Erwann ci permette di osservare una famiglia maroc- Briand. Utilizzando le montagne come pode- china nella sua quotidianità mentre sfida il Menzioni speciali roso obiettivo puntato sulla libertà, arriviamo nostro concetto di tempo. Apprezziamo i BEZAD’S LAST JOURNEY di John Murray. a conoscere donne preparate a rinunciare a movimenti tranquilli e il senso di pace nelle Questo sottile ritratto dello stile di vita di un tutto in nome di questo ideale. Le montagne loro faccende quotidiane. Come osservatori, popolo che sta scomparendo ci porta a con- rappresentano per loro un santuario, un viviamo la serenità e la soddisfazione che tatto con questa gente durante la loro migra- luogo lontano dalla società molto severa, deriva dal seguire i nostri ritmi. Il regista fa un zione. Lo stile di vita nomade, puro nel suo dove si sentono libere di cercare la propria grande atto di fiducia nello spettatore. Se lo legame con la terra, non è adatto ai concetti strada. In questo film le riprese sono al ser- spettatore è disposto a lasciarsi trasportare moderni di strade e terre private, dove si pre- vizio di un reportage di guerra. Assistendo da questo film, vivrà il proprio essere. ferisce l’alternativa degli insediamenti stabili. alla grandissima determinazione di queste Il regista ritrae questo gruppo di famiglia in donne in guerra, siamo costretti a chiederci Genziana d’argento e 1500 euro per modo semplice e sensibile, mostrando i rap- in che cosa dovremmo credere noi e i nostri la migliore produzione televisiva porti e le difficoltà che questa gente affronta figli per agire in modo simile. THE GIANT BUDDHAS di Christian Frei. Tutto durante questo viaggio straordinario. ha inizio con un reportage sconvolgente sulla Premio speciale perdita di un patrimonio mondiale, i Buddha MADE IN ITALY di Fabio Wuytack. L’autore, ZDROJ - THE SOURCE di Martin Marecek. Il giganti dell’Afghanistan, e si trasforma in un alla ricerca del tunnel che appare in una film e tutto ciò che descrive rappresentano capolavoro artistico. Basato su una comples- sequenza del filmato “Train” dei fratelli un grido disperato di aiuto. Superando grandi sa e approfondita ricerca, mette insieme un Lumière, girato vicino a Carrara in Italia, ritro- ostacoli, l’autore entra con coraggio e in evento internazionale con le vicende perso- va se stesso facendo un viaggio durante il modo ingegnoso nella zona controllata della nali di coloro che ne sono stati coinvolti. Ci quale conosce la sua città natale, la sua BP Azerbaijani Oil Pipeline. Attraverso una porta a considerare la perdita della storia cul- gente, e il luogo dei suoi stessi inizi. Usando rischiosa raccolta di sequenze molto contro- turale e a interrogarci sul ruolo dei media.
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a “Conflict Tiger”, un appassionante documentario inglese
Grande attrazione a Trento è stato il Cerro Torre, il “grido di pietra”, che dominava solenne o non ruggisce e misterioso l’atrio del Centro “creare suspense ed emozioni intense”.Ambientato nelle fore- Santa Chiara. ste della Russia Orientale, metà fiction e metà documentario, affronta temi spinosi come la conservazione di rare specie ani- mali e la sopravvivenza di chi vive in Siberia. E proprio la scelta di questo film la dice lunga sulla strada che la rassegna ha imboccato, privilegiando opere di contenu- to politico e civile. Merito anche dell’onnipresente Augusto Golin, responsabile della programmazione cinematografica. Qualche segnalazione? Due documentari-inchiesta hanno trattato aspetti inediti della condizione femminile: si tratta di “Jenseits von Samarkand” del tedesco Thomas Wastmann (vita di una giovane di Samarcanda) e di “Les femmes du Mont Ararat” del francese Erwann Briand (indagine sull’atti- vismo delle militanti nelle unità di combattimento della guer- riglia curda). Del campo di battaglia più alto del pianeta, il ghiacciaio del Siachen tra India e Pakistan, tratta “Siachen. Una guerra per il ghiaccio” del regista svizzero Fulvio Mariani. Le “sezioni spe- ciali” erano dedicate al Tibet, con l’anteprima del film prodot- to da Richard Gere “Dreaming Lhasa”. E, ancora, nel settore denominato “Terraenergia” si sono visti “Apaga y vamonos” dello spagnolo Manel Mayol sullo sfruttamento delle acque del Rio Biobio in Cile, “Between midnight & the rooster’s crow” della canadese Nadja Drost sul megaprogetto della compagnia Encana in Ecuador, e infine “Source”, sulle devastazioni causate dalle perforazioni petro- lifere in Azerbaigian. (Red) ■
Genziana d’argento che possiede elevate qualità arti- e 1500 euro stiche che corrispondono agli obiet- per il miglior cortometraggio tivi culturali perseguiti dal Festival HOTEL INFINITY di Amanda Boyle. E’ CONFLICT TIGER di Sasha Snow. Molti dei una metafora sull’espansione senza messaggi riscontrati in tutti i film che abbia- limiti e sulle sue conseguenze. Il film mo visto sono racchiusi in questa storia di è come un diamante con molte sfac- grande effetto. Sempre tra fiction e docu- cettature, che riflette perfettamente mentario, il film crea suspense e tensione da qualsiasi parte lo giri. intense. La storia è uno scorcio sull’inizio dei L’immaginazione di un bambino salva miti e delle leggende. l’umanità da un sicuro tragico desti- Introdotti in un codice etico universale, no. L’autore si interroga sulla soste- capiamo perché l’intero ecosistema è di fon- nibilità in un mondo in continua damentale importanza per la sopravvivenza espansione dove le risorse e confini della tigre, della foresta e dell’uomo. di spazio sono limitati. sensibile e intimistico ci dà uno scorcio sulla Il dilemma della conservazione e della cultura rurale dell’Uzbekistan. necessità di sopravvivenza viene messo in Premio Città di Bolzano - Genziana discussione attraverso le prove che l’uomo e d’oro e 3000 euro per il miglior film Premio Club Alpino Italiano - l’animale devono affrontare nell’ambiente sullo sport alpino, l’esplorazione o Genziana d’oro e 3000 euro per il ostile e duro della Siberia al confine tra l’avventura miglior film sull’alpinismo Russia e Cina. Il film senza alcuna intenzio- JENSEITS VON SAMARKAND di Thomas Poiché abbiamo notato l’assenza di film signi- ne, ma in maniera molto efficace fa dei Wartmann e Lisa Eder. Questa storia d’are, ficativi sull’alpinismo nella sezione concorso paralleli tra tutti gli uomini che affrontano la narrata attraverso gli occhi di una giovane del festival, abbiamo deciso di non premiare paura estrema mentre si trovano completa- donna uzbeka, ci mostra la sua vita nell’am- nessun film di questa categoria. Siamo certi mente da soli nella natura. Il vero carattere bito di una famiglia numerosa impegnata a che esistono ancora buoni temi per i film sul- di un individuo che affronta da solo il potere trovarle marito. Attraverso il suo monologo, l’alpinismo e come Giuria ci auguriamo che di una forza naturale dominante si scopre veniamo a scoprire i suoi valori, le sue aspi- questo genere riceverà maggiore attenzione quando la sua vita è in equilibrio. Solo con- razioni, le sue paure, e i suoi dubbi. Le incre- e creatività in futuro. siderando questo aspetto e il momento in dibili riprese in questo documentario ci tra- cui si prende la decisione se andare avanti o sportano nel bel mezzo della vita di questa Gran Premio “Citta di Trento” - tornare indietro, capiamo la somiglianza tra comunità dove un matrimonio d’amore è il Genziana d’oro e 5000 euro il cacciatore e l’alpinista o chiunque accetti sogno principale di ogni donna. Questo film per il miglior film fra tutti, di correre questo rischio.
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Ospiti e suggestioni della 54ª edizione, con Kurt Diemberger in Kurt, lezione di stile
a figura di Kurt Diemberger, icona insieme con il sommo Buhl, poi scom- dell’alpinismo mondiale, l’unico parso sotto i suoi occhi su un’infida cre- Lalpinista a essere salito per primo sta del Chogolisa. Emozionante la lunga in vetta a due dei 14 ottomila, è stata al sequenza filmata con i francesi sulla centro dell’attenzione alla 54ª edizione vetta dell’Everest, in una limpida giorna- del TrentoFilmfestival. Socio onorario ta che consentì a Kurt anche di realizza- del CAI e del festival, recente autore di re con la sua piccola Rollei 35 millimetri “Passi verso l’ignoto” (Corbaccio edito- un panorama a 36 gradi mai più ugua- re), il grande salisburghese ha raccontato gliato, e che è stato oggetto di venerazio- della sua carriera tra zero e ottomila ne a Trento nel foyer del teatro. attraverso più di mezzo secolo. Due ore Estraneo al protagonismo di altri illu- di film, emozioni e briose annotazioni stri colleghi, Diemberger ha raccontato sono filate via in un baleno la sera del 5 con semplicità la sua vita sotto lo sguar- maggio all’Auditorium Santa Chiara do intenerito della moglie Teresa che dopo il ritratto che di Kurt ha sobria- stava in platea. E alla fine ha voluto sul mente schizzato Roberto Mantovani. palco Maria Antonia Sironi con cui è Nel lungo monologo Diemberger ha stato a suo tempo sposato e che ha con- fornito al pubblico una vera e propria diviso con il vecchio orso esperienze storia dell’alpinismo, dal Westalpenstill, alpinistiche estreme. Tona ha ricambiato lo stile alpino portato in Himalaya da rendendo omaggio al Kurt generoso e Kurt Diemberger, ultrasettantenne Kurt e dal connazionale Hermann Buhl, filantropo che guida come presidente alpinista e cineasta austriaco, con fino ai giorni nostri. Di notevole interes- onorario la benemerita associazione l’illustre collega Lothar Brandler, se i rari spezzoni in bianco e nero sulla “Eco Himal” di cui lei stessa è presiden- autore di memorabili film di alpinismo preparazione delle spedizioni, quando in te. Per concludere, si è capito benissimo tra i quali “Una cordata europea”. vista della trasferta montagne di scatola- che l’interminabile applauso finale era me stavano per prendere il volo: opera- rivolto più al “guru” che all’alpinista, a affronta la vita giorno dopo giorno con zione a cui Kurt stesso sovrintendeva questo irripetibile Kurt che da sempre ottimismo, confidando nella benevolen- za degli amichevoli “spiriti dell’aria”. Premi SAT Che bella lezione in questi tempi pieni Tre uomini di valore di incertezze... (Red) La giuria del Premio SAT presieduta da Bruno Angelini e composta da Franco UN CARDO D’ORO RISPLENDE de Battaglia, Marco Benedetti, Stefano PER “SUA ALTEZZA” NIVES Fontana, Franco Giacomoni, Ulisse Erri De Luca, scrittore e giornalista Marzatico e Bepo Pedrotti ha voluto napoletano appassionato di alpinismo, si è premiare quest’anno tre alpinisti illustri. aggiudicato il “Cardo d’oro” del 35° La cerimonia si è svolta alla casa della Premio ITAS del libro di montagna con SAT e si è conclusa come di prammati- “Sulla traccia di Nives” (Arnoldo ca con il Coro diretto da Mauro Pedrotti. Mondadori editore), avvincente storia Per la categoria sociale il premio è dell’alpinista Nives Meroi (vedere Lo andato a Oreste Forno, valtellinese, Scarpone numero 1/06, pagina 12). Con il giornalista pubblicista che ha contribui- “Cardo d’argento” sono stati premiati to a far conoscere l’organizzazione “Le Alpi” (Bollati Boringhieri) di Werner “Mato Grosso” raccogliendo fondi, pre- Bätzing e “Appeso a un filo di seta” sentando serate e pubblicando il libro (Corbaccio) di Hans Kammerlander. “Grazie montagna” dedicato a Batti- Segnalati “Il tempo dei sanatori di Arco” stino Bonali. Forno ha poi dato vita a (Museo storico di Trento) di Beatrice “Cime di pace”, coinvolgendo alpinisti e sezioni del CAI sparse in tutta Italia. Carmellini, “I sentieri bambini” (Cierre) Per la categoria storico - scientifico - letteraria il premio è andato a Bepi Pellegrinon, di Giuseppe Cauzzi e Alesandro Canesso accademico del CAI, oggi editore affermato con la sua prestigiosa etichetta “Nuovi e “Costruire le Alpi” (Tararà) di Giovanni sentieri”. Infine è toccato a Cesarino Fava l’ambito riconoscimento per la categoria Simonis. Creando non poco imbarazzo, “alpinismo” anche se la giuria ha voluto “riconoscere i meriti dell’uomo prima che del- De Luca non si è presentato a ritirare il l’alpinista”. E un alpinista generoso Cesarino certamente lo è: non esitò ad affron- premio. Motivo? Ha spiegato di disdegna- tare la bufera che imperversava sull’Aconcagua per salvare un alpinista riportando re ogni riconoscimento letterario. La con- gravi lesioni. Poi salì ai piedi della parete del Torre per cercare nel ‘59 i suoi com- segna al castello del Buonconsiglio è stata pagni salvando l’amico Cesare Maestri. l’occasione per ricordare due amici del “Quando scoprì la bellezza delle vette patagoniche”, scrivono gli amici trentini nella festival recentemente scomparsi: il gior- motivazione, “si mise a disposizione degli alpinisti italiani, raccogliendo anche fondi e nalista Emanuele Cassarà che ne è stato promuovendo sottoscrizioni tra gli altri emigrati per permettere agli amici trentini di direttore e Flavio Faganello, illustre foto- entrare a pieno titolo nella cerchia del grande alpinismo internazionale”. Nella foto, grafo trentino, che per due volte, nel ‘74 e da sinistra, Pellegrinon, Fava e Forno. nel ‘93, si è aggiudicato l’Itas.
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er in veste di mattatore
E PER FINIRE L’EUROPA SECONDO BRUNO BOZZETTO Bruno Bozzetto ha messo il sale sulla coda del festival presentando in occasione della premiazione il suo “Europa e Italia”, documentario arcinoto ai naviga- tori di Internet. Realizzato nel ‘99, è il suo primo cortometraggio realizzato con tec- niche digitali. Particolare curioso. Nel 2001 il cineasta ha deciso di riversarlo su un sito americano. “E da lì è stato inizial- mente rubato, e poi spedito dovunque, a mia insaputa”, racconta. “Da quel giorno in poi me l’hanno richiesto dovunque e l’ho regalato a tutti senza pormi dei limi- ti. Oggi non saprei dire quanti l’abbiano visto al mondo, ma considerando che solo sul mio sito in un solo anno ho già rag- giunto i 5 milioni di visitatori, e stabilito che lo stesso film è da quattro anni su almeno altri 50/70 siti (quelli ufficiali... ma Bruno Bozzetto incontra fra i dipinti di quelli abusivi quanti sono?), non è diffici- Fortunato Depero il presidente della le fare qualche calcolo. Mi piace pensare rassegna Italo Zandonella (a destra). Il che se avessi ricevuto un euro per ogni celebre cartoonist ha ricevuto a Trento persona che l’ha visto, oggi potrei finan- una speciale Genziana. A fianco ziarmi parecchi lungometraggi...”. un’immagine di “Europa e Italia”, una Alla serata conclusiva sono intervenute sua animazione di grande attualità. illustri personalità del CAI accanto al pre- sidente generale Annibale Salsa: i vice- consigliere Silvio Calvi, il presidente della re: testi e immagini di queste pagine non presidenti Francesco Bianchi, Valeriano Commissione cinematografica Pino esauriscono i tanti argomenti affrontati Bistoletti e Umberto Martini, Francesco Brambilla, i past presidenti Bianchi, De nella rassegna. Se ne riparlerà con più Carrer del Comitato direttivo centrale, il Martin e Priotto. Una nota per conclude- calma e con autorevoli contributi. ■
Symbium 3 Come funziona? Il centro di test e di ricerca Decathlon, in Il comfort in movimento collaborazione con laboratori di biomeccanica, ha messo a punto il concetto Symbium 3 per limitare le contratture legate al trasporto di uno zaino.
Symbium è:
1 Libertà di movimento a livello del bacino, grazie a che ruota a livello della vita.
2 Libertà di movimento a livello delle spalle grazie all’elasticità —- degli spallacci. -—-—- INNOVAZIONE-—-—- Inoltre Symbium 3 è: -— 3 Riduzione delle contratture esercitate sulla colonna vertebrale e sui muscoli lombari grazie alla ripartizione anteriore-posteriore dei carichi.
Raddrizzamento del tronco di 4°
Studi condotti in collaborazione con il laboratorio di biomeccanica di Valenciennes (LAMIH) con uno zaino da 18 kg.
Solo da LO SCARPONE 06 9-05-2006 15:26 Pagina 10
REPORTAGE. Al Monte dei Cappuccini, dove pulsa la cultura del CAI Una giornata in biblioteca
E’ un patrimonio documentario “Scialpinismo sulla Majella”, “Cascate di immenso quello che la ghiaccio in Val Daone”… Tra costoro vi Biblioteca nazionale del CAI ha sono gli esperti che vanno in montagna da raccolto in 142 anni e che da un molti anni, ma anche i giovani appena usciti dalle scuole di alpinismo, escursioni- paio d’anni si trova nella smo, scialpinismo del CAI, in cerca di moderna e accogliente sede al consigli su falesie e itinerari montani, e Monte dei Cappuccini, a Torino. anche su racconti di ascensioni di alpinisti famosi. Tocca allora al bibliotecario sug- Comprende 24.000 libri, 1.154 gerire il libro più adatto. La biblioteca testate di periodici per un totale diventa sovente luogo di incontro e scam- di 16.000 annate, un fondo bio di esperienze. cartografico di 9.271 pezzi IL COMPILATORE DI TABELLE (1.800 carte recenti, 4.460 Più volte alla settimana arriva il pazien- storiche e 3.011 extraeuropee te compilatore di tabelle. Ha alle spalle tanti anni di alpinismo e scialpinismo, rac- provenienti dal Cisdae) e un coglie dati su lontane vette extraeuropee fondo archivistico. per il Centro italiano studio e documenta- Spesso hanno già raccolto indicazioni La consultazione in sede è libera zione alpinismo extraeuropeo, consulta in bibliografiche, consultando il nostro cata- negli orari di apertura (martedì modo sistematico riviste che riceviamo da logo su internet per i libri tutto il mondo sull’alpinismo, si interessa (http://www.dba.it/cai/cai-biblio.htm), o 13-18,45 - mercoledì: 9,15-15 - in modo particolare delle prime salite. SBN per le riviste (Sistema bibliotecario giovedì: 13-18,45 - venerdì: Inserisce le informazioni su grandi fogli di nazionale http://www.sbn.it/). Passano 9,15-15). Il prestito è riservato carta che vengono poi utilizzati per diverse ore a sfogliare testi antichi e rispondere a varie richieste. recenti sulla letteratura di viaggio, sulle ai soci CAI ed è previsto un origini dell’alpinismo, sulla cultura alpina, servizio di consulenza STUDENTI UNIVERSITARI sulla flora e fauna montana. A volte chie- bibliografica. In queste pagine Vengono numerosi per consultare testi dono di visionare documenti d’archivio, al sull’architettura montana, saggi di storia momento in fase di riordino e di informa- un singolare reportage dell’alpinismo, turismo, geografia, geolo- tizzazione. “dall’interno”. Ne è autrice gia, storia locale, leggende. Frequentano Consolata Tizzani, che in la biblioteca con assiduità per un certo IN CERCA DI ISPIRAZIONE biblioteca lavora da anni e che periodo per condurre ricerche bibliografi- Vi sono attori che cercano ispirazione che e iconografiche. Leggono testi in lin- nei resoconti di alpinismo, come l’attrice di queste preziose raccolte gue straniere e utilizzano con padronanza Ombretta Zaglio che ha scelto di inter- conosce ogni segreto. strumenti digitali sia per le ricerche sia pretare il personaggio di Matthias per la riproduzione parziale di documen- Zurbriggen, famosa guida alpina svizzera, APPASSIONATI LETTORI ti, quando il regolamento interno lo con- e perciò ha frequentato per alcuni giorni Soci CAI di tutte le età e sempre al cor- sente. Una volta laureati, su nostro invito la biblioteca alla ricerca di notizie biogra- rente delle novità editoriali, che con vora- donano una copia della loro tesi alla fiche e immagini per il suo spettacolo. cità leggono libri di avventura e alpini- biblioteca o su carta o su supporto Notizie si possono avere all’indirizzo: smo, passano regolarmente una volta al magnetico, cd e dvd, o spedendola via e- www.teatrodelrimbalzo.it/narr05.html mese in biblioteca per il prestito. Spesso mail (la biblioteca si fa carico della stam- non hanno un buon rapporto con il com- pa e della rilegatura). L’UTENTE PIÙ ASSIDUO puter e internet e preferiscono chiedere C’è un giovane esperto in alpinismo direttamente il testo che cercano. INSEGNANTI E STUDIOSI extraeuropeo che frequenta la biblioteca Si presentano in genere al mattino, pro- “dai tempi di Mottinelli”.Tutte le settima- UTENTI STAGIONALI venienti da Torino ma anche dalla Valle ne con qualsiasi tempo affronta l’ascesa al Praticando in modo preferenziale uno d’Aosta, dalla Liguria, dal Veneto, dalla Monte dei Cappuccini per consultare rivi- sport frequentano la biblioteca solo in Lombardia, dalla Francia. ste alpinistiche e repertori bibliografici determinati periodi dell’anno: l’arrampi- internazionali. catore e l’escursionista in primavera e autunno, l’alpinista in estate e lo scialpini- Dove si trova L’UTENTE VIRTUALE sta in inverno e primavera.A volte raccol- Riceviamo sempre più spesso richieste gono informazioni per più gite, non Via G. Giardino 48 tramite posta elettronica e fax. Questo richiedono un libro preciso, ma per esem- Monte dei Cappuccini 10131 Torino tipo di utente, virtuale perché non presen- pio “Vie d’arrampicata su El Chorro”, Tel. 011 6603849 - Fax 011 6314070 te fisicamente ma effettivo, richiede in “Mountain bike sui Monti Sibillini”, e-mail [email protected] genere informazioni precise su testi e rivi- “Escursioni sulle Dolomiti”, catalogo on-line: www.cai.it ste, oppure generiche per esempio su per-
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ADDII. Biamonti, un padre del Festival di Trento Si è spenta una stella
a sua grande passione era il cinema e glio è stato espresso ai famigliari dello tutta la sua vita all’interno del CAI è scomparso dal presidente generale Annibale Lstata rivolta all’affermazione e alla divul- Salsa, e tanti sono stati gli amici che lo gazione della montagna tramite il mezzo hanno accompagnato all’ultima dimora il 26 cinematografico e televisivo: un’attività pre- aprile, al cimitero in via Costalunga dove le miata nel 2000 con una medaglia d’oro che sue spoglie sono state tumulate. gli venne consegnata a Como, insieme con Nel tesserne la laudatio all’assemblea un affettuoso abbraccio, dall’allora presi- dei delegati (LS 7/2000, pagina 5), dente generale Gabriele Bianchi all’assem- Antonio Salvi si era soffermato su un blea del delegati. Ma naturalmente aveva aspetto del suo carattere, la riservatezza, tanti altri meriti il triestino Francesco “una dote che madre natura ha messo nel Biamonti, l’amatissimo “Franz” che se ne è DNA di Biamonti”, ricordando vari aspetti andato venerdì 21 aprile a Trieste nell’ospe- della sua benemerita attività. Biamonti dale dove era stato ricoverato per accerta- curò tra l’altro, con Adalberto Frigerio, la menti. Socio del CAI dal 1935, era iscritto retrospettiva sui quarant’anni di filmfestival alla prestigiosa Sezione XXX Ottobre di cui è a Trento e venne sovente chiamato a far stato presidente negli anni 1985-86 dopo parte e a presiedere giurie di festival nazio- Gino Cogliati e prima di Lionello Durissini. nali e internazionali. Lasciò la carica per dedicarsi completamen- E’ stato anche tra i promotori del 1° te all’incarico di direttore artistico del festi- Simposio europeo di cinema e Tv di mon- La sala di lettura della Biblioteca nazio- val di Trento. E alla rassegna trentina ha tagna tenutosi a Trieste nel ‘99 e ha colla- nale del CAI dedicata a Toni Ortelli,l’au- riservato per anni un’intensa e assidua col- borato alla realizzazione di vari documenta- tore della “Montanara”. laborazione come consigliere e autorevole ri tra cui, come coautore, “Bora a Trieste” esponente della commissione di selezione che conquistò il primo premo (un Leone diventandone direttore artistico nel 1987 e d’argento) nell’allora esistente Sezione corsi escursionistici e trekking in Italia. 1988 e vicepresidente dal 1993 al 1995. attualità alla Mostra del cinema di Venezia Sovente scrive da altre regioni o paesi e Membro della Commissione cinematogra- del 1952. ■ difficilmente può recarsi a consultare i fica centrale dal 1968 e presi- testi in biblioteca. Si accontenta quindi di dente della medesima dal 1980 qualche fotocopia, un prestito per posta, al 1986, Biamonti (che è stato brevi informazioni. In questa categoria anche consigliere centrale) si è rientrano i bibliotecari di strutture pubbli- dedicato in particolare modo al che e i volontari di biblioteche sezionali reperimento e acquisto di film per CAI con i quali vi è un fitto scambio di la cineteca del CAI con trattative notizie bibliografiche. non sempre facili. Indiscutibili le sue qualità mana- A CACCIA DI TESTI RARI geriali. Con i produttori, per la Soci e presidenti di sezioni che devono maggior parte stranieri, si è lar- scrivere articoli sui loro bollettini, giorna- gamente giovato della perfetta listi e fotografi si rivolgono alla biblioteca conoscenza di ben quattro lingue per reperire testi rari o notizie biografiche e della professionalità messa a su personaggi dimenticati. In genere non punto come alto dirigente delle danno indicazioni bibliografiche precise, Assicurazioni generali. espongono le loro necessità e si lasciano “E’ superfluo ricordare quanto consigliare nella ricerca. venga a mancare Biamonti al Club Alpino Italiano, figura storica nel GLI STRANIERI campo della cultura cinematogra- La vicinanza della biblioteca all’Ostello fica”, ha detto il presidente della della gioventù, i progetti Erasmus, le Commissione cinematografica numerose iniziative per i Giochi olimpici Pino Brambilla nell’apprendere la invernali 2006 richiamano a Torino una ferale notizia. “Lo abbiamo ricor- moltitudine di giovani da tutta Italia e dato nella riunione dell’OTC svol- dall’Europa. Ecco dunque ragazzi appas- tasi il 5 maggio a Trento, in occa- sionati di sport di montagna che visitano sione del FilmFestival, al quale la biblioteca incuriositi dall’ambiente Francesco ha dato davvero accogliente e dalla molteplicità di mate- tanto”. Un grande e sentito cordo- riale e informazioni. Rimangono piace- volmente sorpresi nel trovare riviste, Como, maggio 2000. Francesco Biamonti riceve qualche guida e testi di narrativa in diver- la “medaglia d’oro” del Club se lingue. Preferiscono dare un’occhiata Alpino Italiano dal presidente da soli ai volumi in consultazione. generale Gabriele Bianchi. Consolata Tizzani
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EDITORIA. Firme illustri tra gli 8000 con “Meridiani Montagne” L’Himalaya in tre tappe L’Himalaya del Nepal, l’Himalaya indiano, il La valle Karakorum. Dopo l’avventura della Via Alpina apparsa in dell’Everest edicola l’anno scorso (e oggi Entro nella stanza del lodge: in libreria), gli “Speciali di piccola, modesta, un grande letto sulla sinistra, un armadio per gli Meridiani Montagne” zaini sul fondo, e a destra una propongono un nuovo - e finestra. Con la mano discosto inedito per una rivista - ciclo lentamente le tendine. E a quel monografico in tre tappe della punto mi investe, incorniciata dagli stipiti di legno bianco, la car- più grande catena montuosa tolina più stupefacente dell’intero del pianeta. Un viaggio che viaggio. L’Everest perfettamente lambisce i giganti di Nepal, centrato come in un mirino, il velo di luce rossa degli ultimi Tibet, India e Pakistan, raggi, la scia del vento che solleva rivisitando alcuni dei trekking neve dalla cima. Eccolo dunque più famosi, come la valle del l’Everest di fronte al mio sguar- do, il Sagarmatha, il centro di ogni atten- quentato e più originale? Perché l’Everest? Khumbu all’Everest, le zione, ciò a cui tutto qui si indirizza, il punto Attratto anch’io dal mito del primato? È la sorgenti del Gange nel di fuga del grande quadro che da giorni mi montagna più alta del mondo! E allora? Garhwal e il Baltoro, con i occupa la mente. Non è in fondo un po’ meschino, conformi- contributi di prestigiose firme Sì, sono giunto alla soglia dell’ultimo sta, banale subire la seduzione di una passo, mi dico qui sdraiato sul letto. supremazia? Tutti i trekker della terra vor- italiane del giornalismo e della Mancano tre tappe. Dunque ce l’ho quasi rebbero essere qui, e quasi tutti gli alpinisti narrativa di viaggio. Si inizia fatta, ripeto per incoraggiarmi. Ma da qui vorrebbero aver salito l’Everest. I dati con la Via dell’Everest col in poi, lo so, sarà un’ascesa sempre più dif- numerici della primavera del 2005 parlano ficile: luce sempre più ardente, aria vuota, da soli: al Campo base hanno dormito ben reportage di Marco Albino rocce al posto delle piante. Perché ho scel- 445 alpinisti, con più di 399 tra guide e por- Ferrari per seguire con il to di venire proprio all’Everest? mi chiedo tatori. Hanno provato a scalare la cima viaggio iniziatico alle sorgenti ora con una certa incoscienza davanti al addirittura 160 persone accompagnati da profilo della montagna che entra dalla fine- 145 guide (e sono morti in sei!), mentre, del Gange firmato dall’attore e stra: perché proprio qui sono venuto a pro- sembra impensabile, alcune montagne di 7 scrittore Giuseppe Cederna sciugare le mie energie, a inanellare passo mila metri non lontane da qui non sono che offre una rivisitazione dopo passo il mio pellegrinaggio laico, e state neppure mai salite! non su un altro percorso, magari meno fre- Marco Albino Ferrari letteraria del suo libro “Il grande viaggio” e si conclude alla base della seconda Alle sorgenti del Gange montagna più alta del pianeta Tremilanovecento metri. Siamo in piedi Degli ometti di sassi e qualche vecchia con la “Via del K2” di Lorenzo sull’ultima riva, davanti alla caverna di impronta ci guidano verso una traccia di Cremonesi (in edicola a fine ghiaccio da cui sorge la Ganga: Gaumukh, ruggine nello sfasciume sul lato destro giugno), inviato di guerra nelle “la bocca della mucca”. Più che una bocca della valle. Un sentierino ripido e franoso è un occhio, il grande occhio di un elefante s’impenna verso l’alto e poi morde la terra zone calde del pianeta per il cieco, sfigurato, compresso da forze invisi- di Tapovan: un improvviso balcone d’erba, Corriere della sera e bili e percorso in ogni direzione da migliaia affacciato sul ghiacciaio più sacro di tutti i appassionato alpinista. Con il di rughe. In poche decine di anni il grande ghiacciai. Decine di alte montagne bianche ghiacciaio si è ritirato centinaia di metri. E si sporgono da ogni valle, da ogni estremi- primo fascicolo sul Nepal è anche adesso, mentre lo guardiamo, il tà di questo immenso serpente di ghiaccio. disponibile a richiesta il film in tempo continua a sciogliersi e a venirci Tra i massi e le gobbe del pascolo spiccano Dvd “Himalaya” di Éric Valli, incontro. minuscole casette di legno sigillate da vincitore al Festival di Trento Ma non è finita, saliamo ancora. Il sentie- brandelli di plastica. Sono i rifugi estremi ro che risale la morena luccicante di mica degli ultimi sadhu, gli asceti di alta quota nel 2002. Riportiamo qui, per bianca e nera ci deposita su uno strato di che non temono le privazioni e la solitudi- gentile concessione, due brevi neve sporca, tempestata di sassi. Al centro ne assoluta, neanche d’inverno. Ora pos- estratti dai reportage di la neve si è sciolta formando depressioni siamo sederci e ascoltare il silenzio, ripren- circolari e microlabirinti di pareti grigie e dere fiato. Il mondo è qui. Ferrari e Cederna. sottili con pozze di ghiaccio verde chiaro. Giuseppe Cederna
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RIFUGI & BIVACCHI. Un’estate intelligente Cultura e buona tavola L’ARTE DI SCRIVERE AL RIFUGIO FIRENZE La Sezione di Firenze organizza una giornata culturale su “Letteratura e giornali- smo di montagna” il 3 giugno presso il proprio accogliente rifugio Firenze, 2.039 m all’Alpe Cisles in Val Gardena (BZ). La manifestazione, organizzata dal presidente della sezione Remo Romei con il supporto di Vinicio Vatteroni coordinatore cen- trale per le attività culturali nei rifugi, è patrocinata dalla Presidenza generale con la collaborazione della Commissione centrale rifugi, nonché della Commissione per le pubblicazioni e del GISM (Gruppo italiano scrittori di montagna). L’iniziativa si aprirà alle 9.30 con il saluto del presidente della sezione Remo Romei e delle auto- rità, la presentazione del moderatore Piergiorgio Repetto (CAI Centrale) e l’intro- duzione di Vinicio Vatteroni.Su “Letteratura di montagna” relazionerà Dante Colli presidente della Commissione per le pubblicazioni e vicepresidente del GISM, su “Giornalismo di montagna” Laura Guardini (Corriere della Sera) e Roberto Serafin (Lo Scarpone). Concluderà la giornata Valerio Sestini, docente di Architettura all’Università degli studi di Firenze, presentando il suo libro “Architettura himalayana: architettura e ambiente nelle valli alte del Nepal” (Alinea Editore - Firenze). Al termine buffet a base di prodotti tipici locali. Per informazioni rivol- gersi alla Sezione di Firenze tel 055 6120467, fax 055 6123126, e-mail [email protected], presidente Remo Romei tel 339 2219293. Il rifugio si raggiunge da S. Cristina (Val Gardena) con la cabinovia del Col Kaiser, indi per sentiero in 15 minuti, oppure tramite sentiero in ore 1,30 (E). Per ragioni organizzati- ve il convegno si terrà a La cultura prende quota (dal catalogo della numero chiuso e la parte- 6ª Rassegna dell’editoria di montagna, cipazione sarà a mezzo grafica di Giancarlo Stefanati). invito. TRADIZIONI VALDOSTANE AL MONTE BIANCO Organizzata dalla Commissione centrale rifugi e opere alpine è anche in pro- gramma il 24 giugno una giornata culturale al rifugio Monte Bianco in Val Veny (Courmayeur). Sarà dedicata a “Storia e tradizioni valdostane” con il patrocinio della Presidenza generale del CAI e della Regione Valle d’Aosta. Parteciperanno docenti di riconosciuto valore, con la collaborazione del Gruppo di lavoro “Terre alte” e del Comitato scientifico del CAI nonché della Sezione UGET proprietaria kid’s rock CLIMBING CAMPUS del rifugio. Il programma prevede (inizio alle ore 9.30) il benvenuto e la presenta- zione da parte del coordinatore Lino Fornelli, l’introduzione del presidente genera- le del Club Alpino Italiano Annibale Salsa e una serie di relazioni: “La Storia in Valle d’Aosta” (Joseph Rivolin, direttore archivi, Biblioteca regionale Valle d’Aosta); “Costumi e tradizioni valdostane” ( Alexis Betemps, presidente Etudes FAMILY rock PLAY AND CLIMB franco-provençales); “Glaciologia del Monte Bianco” (Augusta Cerutti, Comitato glaciologico italiano); “Storia alpinistica in Valle d’Aosta” (Piergiorgio Repetto, CAI centrale), “Architettura del paesaggio” (Giuliano Cervi, Gruppo di lavoro Terre Alte del CAI). Nella pausa pranzo saranno serviti esclusivamente prodotti gastronomici tipici locali. Sono invitati i presidenti delle sezioni liguri, piemontesi e valdostane o loro rappresentanti, i membri degli organi tecnici centrali e periferici del Sodalizio delle aree sopracitate, nonché i responsabili delle delegazioni e con- vegni e i consiglieri centrali di area. Per ragioni logistiche il numero dei partecipan- ti sarà “chiuso”: pertanto le sezioni e i singoli sono invitati a segnalare al più presto la loro adesione. Per qualsiasi chiarimento contattare Lino Fornelli 0165/903326, WWW.ROCKJUNIOR.INFO email: [email protected], Piergiorgio Repetto 338.1289967 email: piergiorgiore- [email protected]. Dettagli e informazioni ubicative sul rifugio Monte Bianco a pag. 245 del libro “Rifugi e bivacchi del Club Alpino italiano” (ediz. 2002). ■ LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:02 Pagina 14
MONTAGNE NOSTRE. Mezzo secolo della Lia da Mont Gherdëina Miracolo L’esperienza va considerata ladino esemplare dal punto n occasione del cinquantennale la Lia da Mont Gherdëina ha pubbli- di vista del Icato un bel libro in lingua ladina superamento ad opera di Monica Moroder (“50 ani - Lia da Mont Gherdëina”) in cui è dei problemi stata ricostruita la storia dell’associa- etnici nel zione. E’ noto che i Ladini delle Dolomiti sono popolazioni discenden- mondo ti dagli antichi Reti insediatesi nelle alpinistico cinque valli attorno al gruppo dolomi- tico del Sella (Val Gardena, Badia, Fassa, promotori, in Ampezzo, Livinallongo). Sono circa 35 testa Flavio mila di cui circa 9 mila in Val Gardena. Pancheri, era di ricostituire Hanno una propria lingua (il ladino) sep- un’unica associazione alpinistica gardene- fatto delle due sezioni CA I e AVS fu pure con differenze tra le varie valli, deri- se, ma si rivelò ben presto di difficile anche formalizzata in un’assemblea uni- vata dalla fusione del latino con la preesi- attuazione. Nonostante l’elemento unifi- taria istituendo la “Lia da Mont stente lingua reta. Pur non avendo mai cante costituito dalla cultura e soprattutto Gherdëina”, con un suo presidente e un costituito uno stato a se, malgrado le dalla lingua ladina, la menzionata dicoto- suo consiglio direttivo. Tra i promotori va dominazioni che si sono succedute nei mia culturale dei ladini gardenesi rispetti- in particolare ricordato Karl Perathoner secoli per 2000 anni (romani, bavari, vamente filo-italiana e filo-tedesca che la dla Rossa, primo presidente della Lia. Carlo Magno, principati vescovili, impero guerra aveva contribuito ad acuire, e l’esi- In base all’articolo2 dello statuto la Lia austro-ungarico con parentesi napoleoni- stenza in provincia di due club alpini, a “è composta da tutti i gardenesi che sono ca, regno d’Italia, ecc.), i ladini hanno con- uno dei quali o a entrambi era necessario iscritti al CAI o all’AVS, che nella Lia servato, oltre alla lingua, identità, tradizio- aderire per motivi amministrativi e finan- hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri”. ni e cultura particolari. Naturalmente l’al- ziari, indusse a una soluzione che permise Nell’art. 3 si sottolinea che “la Lia è indi- ternanza di tali sottomissioni ha lasciato il da un lato ai singoli di operare una libera pendente politicamente e confessional- segno e, specie in val Gardena, pur riba- scelta individuale senza creare ulteriori mente e il suo fine è andare in montagna, dendo la propria “ladinità”, una parte fratture ideologiche e dall’altro di mante- difendere tale ambiente, mostrare alla della popolazione gravita verso il mondo nere l’unità sostanziale, indipendente- gente la bellezza dei nostri monti”. In par- culturale italiano e l’altra verso quello mente dalla tessera posseduta (CAI o ticolare i successivi articoli 8,9 e 10 elen- tedesco. AVS). cano tra i compiti l’organizzazione delle Venendo alla storia alpinistica, nel 1885, Il 4 maggio 1954 dunque gli alpinisti gar- gite, dei corsi di arrampicata in roccia e sotto l’impero austro-ungarico, venne denesi si riunirono nel Cafè Demetz di ghiaccio, lo sci alpinismo, la manutenzio- fondata la Sezione “Alpenverein Ortisei e costituirono la Sektion Gröden ne e segnaletica dei sentieri e vie ferrate, Gröden” del DÖAV (Club alpino austro- dell’AVS. Il 17 giugno un’analoga assem- la protezione dell’ambiente. germanico) che negli anni successivi e blea, nello stesso locale, costituì la Sezione Nell’art.4 si prevede un’assemblea fino al 1923 svolse un’intensa attività cul- CAI Val Gardena. Dal citato libro della annuale e l’elezione biennale di un consi- minata con la costruzione del rifugio Moroder si rileva che i componenti dei glio direttivo composto di 14 consiglieri, Rasciesa nel 1903. Dopo la prima guerra due direttivi erano in buona parte le stes- di cui 7 eletti dagli iscritti alla Sezione mondiale, compiuta l’annessione se persone, iscritte sia al CAI sia all’AVS: CAI e 7 dagli iscritti alla Sezione AVS dell’Alto Adige all’Italia, il “monopolio” in particolare il presidente della Sezione (chi ha doppia tessera ha doppio voto). Il dell’associazionismo alpinistico passò al AVS Hans Sanoner da Mauriz era anche consiglio nomina nel suo seno un presi- CAI. In Val Gardena nel 1930 venne isti- vice presidente della Sezione CAI e, vice- dente e 2 vice presidenti, di cui uno CAI e tuita una sottosezione che, dalle notizie a versa, il presidente della Sezione CAI uno AVS. L’art.5 prevede che le spese disposizione, non sembra abbia tuttavia Flavio Pancheri era anche vice presidente siano ripartite a metà tra le due sezioni avuto gran seguito. della Sezione AVS. (indipendentemente dalla consistenza in Terminata la seconda guerra mondiale, L’unità sostanziale fu subito raggiunta termini di soci: attualmente sono del CAI nel 1945 in provincia di Bolzano ripresero sul piano operativo: fin dall’inizio il calen- circa 300 soci, dell’AVS circa 700). la loro attività le sezioni del CAI e si costi- dario gite annuale fu unico, venne redatto In conclusione l’esperienza della Lia da tuì l’AVS (Alpenverein Südtirol: associa- un libretto di canti della montagna in tre Mont Gherdëina, seppure maturata in un zione provinciale degli alpinisti di lingua lingue (italiano, tedesco, ladino) ad uso ambiente particolare, va considerata tedesca, poi riconosciuta a livello interna- dei soci, ci si dedicò congiuntamente alla esemplare dal punto di vista del supera- zionale). manutenzione dei sentieri, alla tutela di mento dei problemi etnici nel mondo Per veder rinascere l’associazionismo flora e fauna, al problema dei rifiuti in alpinistico. alpinistico in Val Gardena bisogna però montagna, alla manutenzione delle ferra- Vito Brigadoi attendere fino al 1954. L’obiettivo dei te. Il 4 dicembre1977 questa unione di Sezione di Bolzano
14 • Lo Scarpone n. 6 - Giugno 2006 LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:07 Pagina 15 SCATTOLIN REGINATO Cosa? Dove? Come? ART La Sede centrale ODIRU]DGHOOD risponde... OHJJHUH]]D uesto spazio è dedicato alle risposte ai quesiti che più di fre- quente le sezioni o i singoli soci pongono al personale della QSede centrale, le informazioni esaminate riguardano il tes- seramento e le coperture assicurative. Per poter affrontare le tema- tiche che più stanno a cuore e rispondere alla notevole necessità di informazione abbiamo bisogno della vostra collaborazione: saran- no ben accolti suggerimento e osservazioni. Per il momento gli uffi- ci interessati sono l’Ufficio sezioni e l’Ufficio assicurazioni. Buona lettura… UFFICIO SEZIONI [email protected] - Francesco Amendola, tel 02.205723.228, [email protected] - Patrizia Scomparin, tel 02.205723.210, [email protected] UFFICIO ASSICURAZIONI [email protected] - Vera Varetti, tel 02.205723.207, [email protected] - Ileana Arceri, tel 02.205723.206, [email protected] Assicurazioni 1. Dove si possono trovare i moduli e le informazioni? 6%24)'/ '48 Sul sito del CAI www.cai.it è possibile scaricare il Quaderno Assicurativo e i moduli di richiesta di copertura assicurativa. Dalla pagina iniziale cliccare su “Documentazione”, “Organizzazione Centrale”, “modulistica”. 2. L’iscrizione al CAI cosa offre ai fini assicurativi? Con il versamento della quota sociale annuale il socio ha diritto al rimborso delle spese per l’intervento del Soccorso alpino (esempio: recupero in elicottero). Per ottenere il rimborso il socio dovrà contattare e presentare opportuna documentazione al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, via Petrella 19 - 20124 Milano, tel 02.29530433- 02.29412383, fax 02.29530364. 3. Fino a quando è valida la copertura assicurativa dei soci? Fino al 31 Marzo di ogni anno il socio può usufruire della coper- tura assicurativa per il Soccorso alpino, ne usufruisce solo chi è in regola con il tesseramento e decorre dal giorno successivo la tra- smissione dei dati (timbro della raccomandata o inserimento dei E DESIGN SONO MARCHI REGISTRATI DELLA 7, 'ORE !SSOCIATES dati on line) da parte della Sezione. 4. Se un socio impegnato in attività personale provoca danni a terzi l’assicurazione risponde? No, la copertura assicurativa per Responsabilità Civile considera solo le attività organizzate dalle Sezioni. 5. Quali sono le polizze assicurative che ha stipulato la Sede Centrale in favore dei soci delle Sezioni? Le principali polizze su cui possono fare affidamento le Sezioni sono quella Infortuni, la Responsabilità Civile, il Soccorso alpino '5!2!.4%%$ 4/ +%%0 9/5 $29© '/2% e Rischi per Spedizioni Extraeuropee. 6. I non soci possono partecipare alle attività della Sezione? Sì, il Regolamento non preclude questa possibilità. Per poter uti- '/2% 4%8 lizzare la copertura assicurativa per infortuni, i partecipanti non soci possono essere inclusi nell’elenco generale dei partecipanti e quindi assicurati come tutti gli altri, specificando i loro dati ana- grafici. Per quanto riguarda il Soccorso alpino deve essere com- pilato un modulo specifico dove è previsto l’inserimento dei dati anagrafici anche per gite di un giorno solo. La quota prevista per i non soci è di € 0,52 al giorno, da 2 a 6 giorni, anche non conse- cutivi, la quota è di € 1,03. ■
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CAI AMBIENTE. Sul controverso problema dell’alta velocità, ecco alcuni utili ele Dati economici e flussi di t
Sempre alta è l’attenzione poche decine di chilometri con la conse- VAL DI SUSA: dell’opinione pubblica per il guenza che gli spostamenti quotidiani di I NUMERI, IL PROGETTO problema dei collegamenti persone (al di fuori del proprio comune) Nel caso dell’ipotizzata linea Torino- avviene per circa l’80% su distanze non Lione i numeri sono impietosi. Dal 2004 transalpini in Val di Susa e superiori ai 100 km. La stragrande mag- il collegamento ferroviario diretto tra le dell’annunciata nuova linea gioranza degli utenti trarrebbe quindi due città è stato abolito per mancanza di ferroviaria ad alta velocità ben più benefici da miglioramenti dei passeggeri e bisogna cambiare treno a collegamenti regionali, con la creazione Modane o a Chambéry. Per andare a (TAV). Sull’argomento di interscambi verso le linee di trasporto Parigi si utilizzano i treni internazionali affrontato in aprile nel nostro urbano attrezzati con parcheggi di atte- Milano - Parigi che, anziché passare dal notiziario con un contributo stamento per le automobili, consideran- Sempione (via ben più breve dalla città offerto dal professor Fabrizio do, come già accennato, l’estrema polve- lombarda), sono dirottati per effettuare rizzazione del tessuto residenziale ed una fermata a Torino e raccogliere qual- Bartaletti, profondo economico. che passeggero in più: in tutto 4 treni al conoscitore del mondo alpino, La scelta politica portata avanti in que- giorno e spesso semivuoti, con una torniamo in queste pagine sti anni è invece andata nella direzione capienza teorica di 5.000 passeggeri. di creare in Italia una linea ferroviaria Per capire meglio quali sono le reali curate dalla Commissione interamente nuova destinata all’Alta esigenze degli utenti della Val di Susa è centrale per la tutela velocità, formata da due dorsali a T: la sufficiente constatare che nella tratta dell’ambiente montano Torino-Milano-Venezia e la Milano- tra Bussoleno e Torino, usata da studen- Bologna-Roma-Napoli. Costruire una ti e pendolari, passano 54 treni passeg- (CCTAM), organo consultivo linea per alta velocità per permettere il geri al giorno. Il nuovo percorso ferro- del CAI, con una ricerca passaggio di treni con velocità di eserci- viario inoltre non passa da Susa né dalle effettuata dal presidente dalla zio di oltre 300 Km/h ha forti conse- località turistiche invernali di Oulx e commissione TAM piemontese, guenze sul piano progettuale e con costi Bardonecchia ed è quindi del tutto inu- di realizzazione e di manutenzione che tile al turismo (sia escursionistico estivo mentre in una mozione crescono in modo esponenziale al cre- sia sciistico invernale) che dovrebbe dell’Intersezionale Valle di Susa scere della velocità. essere la vocazione primaria del luogo e Valle Sangone le sezioni del Per viaggi relativamente brevi, se si dove, non a caso, si sono fatte le considera che un treno parte da fermo, Olimpiadi. CAI interessate si esprimono deve accelerare e decelerare dalla velo- Vista l’inconsistenza del progetto sull’azione svolta dai sindaci cità massima per parecchi chilometri, come trasporto passeggeri, il nuovo col- della valle e dai presidenti rallentare in corrispondenza di svincoli e legamento ferroviario attraverso la Val gallerie, i vantaggi sono minimi: forse un di Susa non viene più presentato dai delle comunità montane. quarto d’ora tra Torino e Milano. Si proponenti come un progetto alta velo- ritiene che, anche considerando la rile- cità ma come una linea mista su cui per a nuova linea ferroviaria interessa vanza degli investimenti necessari, l’alta oltre 150 km, da Settimo Torinese a direttamente un territorio con velocità possa diventare interessante se Chambéry, viaggeranno sia i treni merci Loltre 200.000 abitanti e forte è le fermate distano tra loro almeno 200 sia quelli ad alta velocità in arrivo da est, l’opposizione al progetto guidata dai 37 km e se i flussi di passeggeri sono consi- cioè da Novara e Milano, e diretti in sindaci dei comuni coinvolti. La preoc- stenti. Francia o viceversa. cupazione sulla salute della popolazione E’ il caso del TGV Parigi -Lione, con Se osserviamo una carta geografica riguarda vari aspetti non chiariti, la pre- 450 km senza fermate e 40.000 passegge- constatiamo che la nuova linea inizia a senza di amianto e uranio, la presenza ri al giorno, che è anche però l’unica Settimo Torinese; nella prima parte è per 15 anni di cantieri faraonici, l’inter- linea TGV francese in pareggio econo- lunga 43 km, di cui 32 in vari tratti di ferenza con le falde acquifere ecc. mico. In Italia il maggior flusso di pas- galleria fino a Borgone di Susa e a alla L’articolo che segue concentra l’atten- seggeri atteso sarà sulla tratta di alta piana di Bruzolo. Questo tratto è chia- zione sui dati economici e dei flussi di velocità in costruzione tra Bologna e mato “Linea di Gronda”, passa a nord di traffico per offrire elementi di valutazio- Firenze con la previsione di 20.000 pas- Torino dove i treni merci transiteranno ne utili a rispondere alla domanda cen- seggeri al giorno. Che realizzare linee ad evitando la città ma anche e soprattutto trale: per l’Italia la TAV in Val di Susa è alta velocità non sia una priorità tra i l’Interporto di Orbassano. Un traffico un’infrastruttura utile? problemi dell’Italia dovrebbe quindi quindi esclusivamente di transito, del essere una constatazione evidente, con- tutto inutile a questo territorio e senza RIFLESSIONI siderandone gli altissimi costi. nessuna ricaduta economica. PRELIMINARI Su questi progetti sono già stati inve- I treni passeggeri in arrivo da Milano, L’Italia, per via della sua struttura geo- stiti 90 miliardi di euro e si prevede che se vorranno fermarsi a Torino, abbando- grafica e della sua storia, ha un territorio completare la Torino-Venezia e la neranno la nuova linea ad alta velocità a in gran parte coperto da città medio-pic- Milano-Napoli ne richiederà ancora 40: Settimo Torinese, si dirigeranno a sud, cole, parimenti importanti ed economi- complessivamente ben 130.000 miliardi transiteranno per la nuova stazione di camente vitali. Queste città costituisco- di euro, cioè 2.500 per ogni cittadino ita- Porta Susa e saranno costretti ad inserir- no un reticolo di nodi distanti tra loro liano! si sul vecchio tracciato della ferrovia
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i elementi di valutazione Una mozione dell’Intersezionale i traffico Valle di Susa Val Sangone e sezioni del CAI aderenti all’Intersezionale Val di Susa Val Sangone hanno esaminato, insieme con i treni merci in transito prima singolarmente e in seguito congiuntamente, nella serata del 17 gennaio, la situa- all’Interporto SITO di Orbassano, dove Lzione venutasi a creare in Valle di Susa in merito alla progettata costruzione della linea TAV. sulla linea ferroviaria “storica” sono A maggioranza è stata approvata una nota in quattro punti in cui le sezioni: stati fatti grossi investimenti per le strut- - ritengono inaccettabile ogni ricaduta negativa sull’ambiente e sulla salute dei cittadini a causa ture necessarie a realizzare l’intermoda- di tali opere; lità da tutti auspicata tra il trasporto fer- - si riconoscono nella condanna di tutte le forme antidemocratiche di intolleranza e di militariz- roviario e su gomma per le aziende del- zazione del territorio in contrasto con l’Art. 6 della Costituzione italiana. l’area torinese. - appoggiano l’opera dei sindaci della valle e dei presidenti delle comunità montane finalizza- Tutto il traffico merci e passeggeri ta alla salvaguardia ambientale e alla tutela della salute di tutta la popolazione locale: potrà immettersi sulla nuova linea alta - ribadiscono inoltre il legittimo diritto di ogni socio di manifestare a titolo personale le proprie velocità solo a Borgone di Susa, anche idee, intraprendendo le iniziative che riterrà più giuste rispetto ai propri convincimenti. perché un previsto raccordo, il cosiddet- Nel documento firmato dal presidente dell’intersezionale Ezio Boschiazzo e indirizzato al pre- to “corridoio di Corso Marche”, richie- sidente del Convegno LPV,alla Delegazione regionale piemontese e alla Commissione TAM, le sto dalla Regione Piemonte per collega- sezioni chiedono: al presidente del convegno LPV di porre all’odg della prossima riunione la re l’Interporto SITO e il nuovo Mercato questione TAV; alla commissione TAM del convegno LPV e centrale di adoperarsi per pubbli- Agroalimentare e dare un senso al pro- cizzare sulla stampa sociale, e in particolare sullo Scarpone, le tematiche e le diverse posi- getto, è confinato per ora nel libro dei zioni esistenti su tale argomento; alla Delegazione regionale piemontese di sensibilizzare le sogni, avendo le ferrovie già dichiarato sezioni del CAI di Leini, Venaria, Caselle, Valle della Torre in quanto direttamente interessate di non aver le risorse necessarie. al problema. Dopo Bruzolo tutti i treni, sia merci sia passeggeri, percorreranno insieme il nuovo tunnel di 12 km di Bussoleno, Considerando la natura transfrontalie- 20 %, dove si dirigono soprattutto i attraverseranno su viadotto la Val ra dell’attuale traffico al traforo del treni portacontainer per essere smista- Cenischia e si immetteranno nel tunnel Frejus ci si rende facilmente conto che in ti in tutta la Francia. Da parte francese, di base di 53 km che sbucherà a St.-Jean- massima parte è formato da traffico con in base ai volumi di traffico attuali e de-Maurienne. lunghe percorrenze. Sussistendo le con- previsti, si considera il collegamento dizioni (logistiche di carico/scarico e di attraverso il Frejus come un ramo late- IL TRASPORTO DELLE MERCI imposizione/convenienza fiscale) rale da e per l’Italia, innestato su una CON LA FRANCIA potrebbe perciò in misura rilevante spo- direttrice ben più strategica ad anda- I volumi di merci, che oggi viaggiano starsi su rotaia. mento nord/sud cioè la Parigi-Lione- tanto sulla ferrovia storica quanto sulle Esiste uno studio congiunto delle fer- Marsiglia - Tolone-Montpellier - statali e sull’autostrada con relativo tra- rovie francesi, italiane e Alpetunnel Barcellona - Penisola Iberica. Non a foro, sono correttamente da considerare riguardo il potenziamento della linea caso la bozza di accordo tra Italia e insieme con il traforo del Monte Bianco storica, con possibilità di arrivare nella Francia prevede che il tunnel di base, perché raccolgono flussi dalle stesse tratta del traforo del Frejus a 250 tracce del costo di 7 miliardi di euro e che si direttrici di traffico. Nel 1994 sono trans- giornaliere e circa 27 milioni di tonnella- trova al 65% in Francia, sarà pagato al itati 742.000 VMP (Veicoli Merci te di merci all’anno. 37% dai francesi e al 63% dall’Italia . Pesanti cioè autocarri, autotreni e Complessivamente, considerando la autoarticolati oltre 3,5 ton) nel traforo I PROGETTI tratta internazionale, la Linea di del Frejus e 822.000 VMP nel traforo del FRANCESI ED EUROPEI Gronda, l’adeguamento dello snodo di Bianco. Nel 2004 sono transitati Oggi da Modane, e in futuro se verrà Torino, è stimabile un costo di 13 miliar- 1.163.000 VMP nel traforo del Frejus e realizzato il tunnel di base fino a St.- di di euro a carico dell’Italia, che facil- 353.000 VMP nel traforo del Bianco, Jean-de-Maurienne, treni e TIR in arri- mente, sulla base dell’esperienza di ana- dove i transiti sono contingentati dopo il vo dall’Italia raggiungono Chambéry loghe opere, lieviteranno di molto. Nel noto incidente. Complessivamente i (che è il vero snodo di traffici da risolve- quadro generale è da considerare il pre- transiti in questo settore ovest delle Alpi re Oltralpe), si diramano in tre direzioni visto ammodernamento della linea fer- non sono in inarrestabile aumento, ma principali (se viceversa arrivano dalla roviaria tra Diijon e Losanna a spese anzi in leggera diminuzione! Francia confluiscono ovviamente dalle delle Ferrovie Svizzere con l’obbiettivo Il traffico su rotaia è sostanzialmente stesse direttrici) che sono: di indirizzare traffico ferroviario verso i stazionario: 8 Mt ( Milioni di Tonnellate a) a nord per il 70%, verso Ambérieu- trafori ferroviari svizzeri in costruzione, ) nel 1991, 9,6 nel 2002, sceso a 8,5 Mt Bourg-en-Bresse - Dijon e oltre, cioè che entreranno in concorrenza con il nel 2004 perché la linea è interessata a Parigi, Ile de France, Lille, Calais, Frejus. lavori di adeguamento della sagoma Inghilterra e, anche per aggirare la Da Parigi, da Nancy, da Lille, dal delle gallerie. Questo per permettere da Svizzera dove vigono restrizioni al Belgio, dal Lussemburgo, i traffici com- subito il “ferroutage”, cioè il trasporto transito dei TIR verso Nancy, il merciali verso l’Italia si instradano sulla dei Tir su vagoni ferroviari, sistema già Lussemburgo, Bruxelles e i Paesi Bassi. grande direttrice commerciale e infra- oggi attivo in via sperimentale e che b) a sud per il 10%, verso Saint- strutturale che partendo a Nord dai potrebbe essere fortemente incrementa- Marcellin - Moirans - Valence - Orange Paesi Bassi, scende a Dusseldorf, to considerando che la capacità attuale - Avignone - Montpellier - Spagna e Colonia, Bonn, Francoforte, Strasburgo, del tunnel storico del Frejus è ritenuta Portogallo. Friburgo, Basilea, Berna, un traffico cioè pari a 20 Mt . c ) a ovest con destinazione Lione per il interessato all’utilizzo dei nuovi tra- ➜
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CAI AMBIENTE STRATEGIE. Incontro con il presidente
➜ fori del Loetshberg (che faciliterà il Sobrietà e coesione, transito da Berna a Briga e l’accesso all’esistente tunnel del Sempione con apertura prevista nel 2007 e una capaci- tà di transito di 20 Mt) e del San così avanza la SAT Gottardo (che metterà in collegamento Basilea e Zurigo con il Canton Ticino e ttanta sezioni e sei grup- sione di un’invidiabile vitalità. la Lombardia con apertura nel 2014 e pi, più di 22 mila soci, una Al suo tavolo di lavoro, dove una capacità di 30/40 Mt). Obiblioteca specializzata siede da tre anni fra cimeli e Il corridoio europeo 5 a cui spesso si tra le più importanti del mondo, gagliardetti nella centrale via fa riferimento non esiste più. Fu defini- 34 rifugi alpini, 16 bivacchi e vari Manci, anche Giacomoni to nella conferenza di Helsinki del punti di appoggio e capanne comunica ottimismo. 1997, come il collegamento tra Trieste e sociali per un totale di 3.000 posti-letto, Dalla sua relazione, gentile presidente, si Lubiana - Budapest - Leopoli che negli 4500 chilometri di sentieri di cui prender- desume che i satini sono aumentati in anni successivi si è allungato verso si cura per quanto riguarda segnaletica e modo costante passando dai 21.535 del ovest. Fin dalla fine del 2002 la comuni- manutenzione. E la SAT, sezione del 2003 ai 22.318 del 2005. Come lo spiega? tà europea si è mossa alla definizione di Club Alpino Italiano, fa scuola anche nel “La SAT è fortemente radicata sul ter- direttrici e progetti TEN-T (Trans Soccorso alpino: nato a Trento nel 1952 ritorio ed è quindi in grado di captare European Network - Transport), per con due anni di anticipo sull’organizza- interessi e tendenze. Altra scelta è quella reti ferroviarie, autostradali e di naviga- zione nazionale, conta oggi 600 volontari della sobrietà di comportamento e di zione,dove la Torino - Lione viene col- suddivisi in 37 stazioni sparse sul territo- spesa. Da qui il forte grado di fedeltà dei locata all’interno del progetto 6 , nel- rio provinciale. soci e l’interesse che si trasforma in l’ambito di 30 assi prioritari, dotati di Dopo 134 anni di storia, la relazione nuove adesioni”. un finanziamento complessivo di soli presentata dal presidente Franco Di quali altri aspetti della gestione di 6,5 miliardi di euro, scelti in modo da Giacomoni al convegno di Mezzocorona questi tre anni occorre compiacersi? coprire l’Europa in modo flessibile, per non può che essere letta come l’espres- “Semplicemente dell’aumento della cui è possibile definire percorsi più lun- coesione e del livello delle iniziative pro- ghi combinandone fra loro. poste dalle sezioni”. La necessità di poter far passare un C’è invece qualche traguardo ancora da maggior numero di merci rispetto alla raggiungere? situazione attuale è riconosciuto da “Rilanciare l’etica e la particolarità dei tutti come un obiettivo valido per la rifugi”. direttrice del Frejus, la discussione C’è un’aspetto della filosofia satina che verte sulla necessità dei volumi e della si potrebbe utilmente “esportare”? crescita stimati dai promotori dell’Alta “Penso la sobrietà nell’operare, la Velocità. nostra assoluta autonomia e l’assumere Sull’arcata nord delle Alpi si procede decisioni che si possano poi realizzare”. ad instradare il traffico merci su più Nella relazione accenna a nuove forme direttrici (Sempione, Gottardo, di adesione. Su quali in particolare Brennero). Lo stesso principio andreb- sarebbe disposto a fare affidamento per be applicato sul lato ovest, senza con- attirare maggiormente i giovani? centrare tutto in una singola valle, “Un costo di iscrizione che comprenda, creando un collo di bottiglia e lunghi fino ai 18 anni, il solo costo assicurativo. black out in caso di incidenti ma distri- Si potrebbe anche pensare ai nuclei buendo i volumi merci su più direttrici famigliari e agli anziani”. valorizzando linee passeggeri oggi Fa riferimento anche a egoismi e insicu- neglette come la Nizza, Cuneo, Torino, rezze della nostra società multietnica. che potrebbe rientrare in questa strate- C’è un rimedio che la SAT è in grado gia e solleverebbe il Frejus dal traffico proporre? proveniente dal sud della Francia e in “La SAT ha individuato nella solidarie- piccola parte di quello spagnolo, che in tà uno dei suoi assi strategici. Conoscere realtà già oggi si dirige in modo più l’altro, avendo forte la propria identità è Il presidente Franco Giacomoni (Sezione logico al valico di Ventimiglia dove di Povo) nella raffinata “casa” dellla SAT. il miglior antidoto al razzismo”. sono in corso i lavori di raddoppio della Il Consiglio centrale lo ha rieletto all’una- Un’ultima domanda. C’è una raccoman- linea costiera. nimità nella riunione del 18 aprile ricon- dazione che si sentirebbe di rivolgere, da Considerando il prevedibile calo dei fermando alla vicepresidenza Roberto collega a collega, al presidente generale traffici con l’apertura del Loetshberg e Caliari (Mori) e Paolo Scoz (Trento), del Club alpino? i possibili margini di miglioramento mentre alla segreteria è stato chiamato “Si, ma sottovoce per il rispetto e l’af- della linea esistente è auspicabile una Claudio Colpo (Sezione Sosat). Nella fetto che provo per il PG. Si continui sulla seria riflessione sulla reale utilità del giunta esecutiva sono stati eletti Antonio strada del decentramento, si dia dignità, progetto in discussione. Zinelli (Ala), Paolo Cainelli (Trento), anche economica, ai Gruppi regionali, si Giorgio Gnocchi Fausto Andrighettoni (Rovereto) e Pier- cerchino e utilizzino le potenzialità, enor- Presidente della Commissione Tutela giorgio Motter (Carè Alto). Riconfermato mi, che esistono negli uomini e nelle Ambiente Montano Piemontese alla direzione Bruno Angelini (Arco). sezioni del CAI”. ■
18 • Lo Scarpone n. 6 - Giugno 2006 LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:07 Pagina 19
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del patrimonio artistico del nostro Paese al fine di favorirne Firma Data la conoscenza e la fruizione da parte di tutti i cittadini. LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:03 Pagina 20
FILO DIRETTO. Echi e notizie dal mondo della montagna Tre spedizioni da Oscar re spedizioni si sono ta al compianto scalatore lec- Scudo del Chogolisa (5300 m, aggiudicate il Ricono- chese Giorgio Anghileri con il 800 m, 6c/7° - A1, salitori Tscimento “Paolo Con- nome di Peak Giorgio. Maspes, Barmasse, Brenna, siglio”, l’Oscar dell’alpinismo Componenti: Giovanni Pomi, Chenal; la stessa via è stata extraeuropeo consegnato il 20 Gigi Mazzoleni, Dario ripetuta in libera da Brenna maggio a Varese in occasione Valsecchi, Valerio Carotta, con difficoltà sino a 7C), dell’Assemblea dei delegati Angelo Gnecchi, Silvano Costiera del Farol Peak (cima del CAI, relatore Corradino Colombo. Salitori Nerino senza nome 6000 m, 800 m Rabbi che nel 2005, in veste di Colombo, Andrea Corti, ghiaccio 60° e misto, salitori presidente dell’Accademico, Simone Ripamonti, Giuseppe Barmasse e Pagnoncelli), ha partecipato alla selezione Bonfanti (UOEI Lecco). Naysar Brakk (5200 m, ripeti- dei candidati da sottoporre al 2) CHOGOLISA GLACIER. zione delle vie di Hamilton e giudizio del Consiglio centra- Il progetto “Up” è stato coor- House, 650 m, 6B, salitori le. Queste le spedizioni vinci- dinato (vedere LS 12/05) da Barmasse, Brenna, Maspes). trici: Luca Rampikino Maspes. Il 3) HUANTSAN. Cordillera 1) KASHMIR, SHAFAT premio si riferisce alle seguen- Blanca. Cerro Pumahuagan- VALLEY. Il Gruppo Gamma ti scalate: Quota 5500 cima gan (4500 m, nuova via su di Lecco ha salito una cima inviolata (700 m, via nuova parete NO, 420 m, VI+/VII- inviolata di 5.135 m nelle vici- 4/M6, salitori Salini, Barmasse, . Salitori Iannilli, Arciuoli, nanze del Nun Kun, con uno Marlier), Scudo del Chogolisa Canti). Risco Ajudin (quota sviluppo di 1100 m, difficoltà (5300 m, 360 m, 6b e A1, sali- scon., nuova via su parete NO, d’alta quota, assistiti da tra il V e il VII grado con trat- tori Marlier, Salini), Torre 1600 m, primi 600 m VII+VIII- un numero quasi pari di ti di A1. La via è stata dedica- Capucin (5500 m, 400 m, 6b /A2, ultimi 1000 m facili roc- volontari. Appuntamento a A2, salitori Onagro e Bellin), cette, salitori Iannilli, Canti). Córteno Golgi il 1° e 2 luglio. Memorie Informazioni e iscrizioni: PASSERELLA www.cortenogolgi.it/sport, Tel Li chiamavano ski PER IL CIELO 348.7834955 (Giacomo Nelle pagine della bellissima rivista “Orobie” diretta da Pino Pasò, Telènek, Sèllero, Salvadori). Capellini (Edizioni Oros srl, Bergamo) un dossier ha particolar- Borga, Torsolèto, Castel di mente attratto in marzo gli appassionati di montagna. Riservato Pìcol, Svolt, Torsolazzo, LE ALPI a “pionieri e guide”, con il corredo delle Palone, Piz Tri sono nomi di IN BICICLETTA magistrali fotografie di Marco montagne bellissime delle La catena alpina in sella a Mazzoleni, racconta di personaggi che Alpi Orobie nord-orientali, al una bicicletta per un totale di sono nella storia delle montagne berga- confine fra le tre province di 1.551 km: è il raid che propone masche, dal tagliapietre Medici al mon- Brescia, Sondrio e Bergamo nel corso dell’estate, dal 19 al tanaro Baroni. Ma un’immagine ha col- che il 2 luglio saranno teatro 24 giugno, Marco Albino pito particolarmente i cultori degli sport dell’appassionante Ferrari, direttore del periodico bianchi. Tra i cimeli conservati dalla Skymarathon. Siamo in terri- “Meridiani Montagne”. Sezione di Bergamo nel prezioso scri- torio di Córteno Golgi - alta Diciotto le tappe previste tra gno del Palamonti i giornalisti di Valcamonica, provincia di Trieste a Ventimiglia, dal “Orobie” hanno recuperato e debita- Brescia - al cospetto di molti levante al ponente, dall’alba al mente spolverato gli sci (o meglio: gli dei più maestosi corrugamen- tramonto. La bicicletta sarà il ski) utilizzati da Umberto Tavecchi ti lombardi: a sud il lontano mezzo, spiega Ferrari, per for- durante la prima ascensione del pizzo Guglielmo, poi il Badile mulare un racconto “ad altez- Formico l’8 marzo 1908. Roba da non Camuno, la Concarena, il za uomo” e capire dove si col- credere. Questi massicci “legni” norve- Camino e la Presolana; a locano le Alpi nell’immagina- gesi dotati di attacchi di legno e cuoio ovest le incombenti Orobie rio contemporaneo. con robuste cinghie e fibbie che sem- valtellinesi con il Treconfini, il Che cosa vede, quali diffe- brano tolte dalla sella di un cavallo consentivano ai pionieri dello Demignone, il Torena e il renze registra, quali sensazioni sci di salire molto in alto. E di ridiscendere… Autentici monu- Tornello; a nord l’imponente riceve un viaggiatore che, menti alla nostra passione, i nordici attrezzi simili a travi sono catena delle Retiche, con il lungo valli antropizzate e alti illustrati nella rivista da un illustre “testimonial” che vediamo in Céngalo, il Badile, il passi, percorre sulla strada un’immagine tratta dal mensile citato: Nino Calegari, accademi- Disgrazia, il Malenco, lo l’intera catena? Da questa co, past president della Sezione di Bergamo e a suo tempo con- Scalino, il Bernina, il Cima esperienza, che sarà realizzata sigliere centrale del Club Alpino Italiano. Profondo conoscitore Piazzi; a est il San Matteo, il con il contributo di scrittori, delle sue montagne, Nino è tra l’altro autore con il fratello Cevedale, la Presanella e il giornalisti e fotografi, dovreb- Santino, raffinato fotografo, del fondamentale “Orobie” (Edizioni magnifico Baitone-Adamello. bero nascere diverse iniziative Bolis, 1985), contenente una serie di proposte di scalate o Come ogni prima domenica editoriali, tra le quali 18 diret- meglio di “immagini per arrampicare”, definite “una piccola trac- di luglio, da dodici anni a que- te radiofoniche, un libro foto- cia” per una migliore conoscenza delle montagne bergamasche. sta parte, anche quest’anno si grafico con allegato dvd, e una Oggi ben gli si addice il ruolo di attento custode delle memorie daranno battaglia centinaia di serie di articoli su diverse alpinistiche tramandate dai padri e dai padri dei padri. appassionati del podismo testate italiane.
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ARIA DI FESTA IN RIFUGIO Giornate culturali sono annun- ciate dal rifugio Antelao nelle Dolomiti a cominciare dalla festa della fioritura con danze popolari l’11 giugno. Il rifugio si avvale della collaborazione delle guide alpine Maurizio Venzo e Monica Malgarotto per gli itine- rari più impegnativi. Sabato 1 luglio è in programma una serata dedicata a tutti i regolieri del Cadore, Comelico e Cortina con cena speciale. Sabato 22 luglio verranno assegnati tre alberi come simbolo di amore e rispet- to per la natura ai vincitori di un concorso letterario. Domenica 6 impegnativa con uno sviluppo di CAI di Colico dalle guide alpine agosto i bambini sono invitati a oltre 16,5 chilometri e un dislivel- Andrea Savonitto e Giovanni partecipare a un concorso di pit- lo distribuito su tre salite e tre Poli nella penisola di Olgiasca tura sul tema “I ruscelli tra le discese di 4000 metri. Qui sopra, affacciata sul laghetto di Piona. montagne di Tiziano”. Carta e Reichegger esulta all’arrivo. Sono stati attrezzati 10 itinerari pastelli a disposizione in rifugio. di arrampicata di due lunghezze. Il programma è sul sito A PIEDI www.rifugioantelao.it NEI PARCHI VAL GRANDE: L’assessorato alla cultura e la LIBRI IN CAMMINO L’ALASKA biblioteca “G. Cozzi” del comu- Un’occasione da non perdere IN SOLITARIA ne di Zero Branco (Treviso) quella proposta il 2 luglio nel- Ario Sciolari, guida alpina propongono la terza edizione l’ambito dall’iniziativa “Libri in veneta, ha completato la traver- dell’iniziativa “A piedi nei par- cammino”: un’escursione in Val sata invernale solitaria dell’A- chi”: il 9 giugno escursione nel Grande (Verbano Cusio Ossola) laska da sud a nord, un itinerario Parco regionale delle Dolomiti sarà possibile in compagnia di in sci e racchette da neve, tiran- Friulane, il 16 giugno nel parco Teresio Valsesia il cui volume dosi dietro una piccola slitta. regionale dei Colli Euganei e il “Val Grande, ultimo paradiso” Partito il 12 dicembre dall’A- 23 giugno nel parco regionale (Alberti libraio editore, laska meridionale, è arrivato ad del fiume Sile. Sono in program- Verbania) è giunto alla quinta Arctic Village, a oltre 68 gradi ma anche serate con presenta- edizione dopo avere accompa- nord di latitudine, dopo aver zione di video e immagini. Info: gnato la nascita e la crescita del percorso circa 900 km in oltre biblioteca telefono 0422.485518, Parco descrivendo la Val tre mesi. Motivo principale del- [email protected] Grande attraverso i sentimenti l’impresa è la protesta contro la prima ancora che con le parole. volontà di distruggere l’Arctic ARRAMPICARE Il ritrovo è all’Alpe Pala alle ore refuge (zona incontaminata SUL LAGO 8.30. Le camminate con gli auto- vasta quanto il nord Italia) e i Una nuova palestra di arram- ri hanno il patrocinio della suoi nativi da parte degli USA picata su roccia granitica è stata Provincia del Verbano Cusio desiderosi di estrarre il petrolio allestita in collaborazione con il Ossola e del CAI Sezione Est presente. Aggiornamenti su Monte Rosa e il sostegno degli www.backtothemother.it. editori Alberti di Verbania, Grossi di Domodossola, Priuli e REICHEGGER Verlucca di Torino, Tararà di PRIMO SUL BRENTA Verbania. Prossimi appunta- L’altoatesino del Gruppo spor- menti il 10 giugno con Erminio tivo esercito Manfred Reicheg- Ferrari (“Valgranda, memoria di ger, istruttore del Club Alpino una valle”); il 18 giugno con Italiano, ha vinto il 25 aprile la Renato Cresta e Daniele Bar- 32a Sci alpinistica del Brenta, baglia, (“Valgrande. Pascoli, gara conclusiva della 14ª Coppa boschi e genti del Pedum”; il 24 delle Dolomiti Memorial Fabio giugno con Benito Mazzi (“Il Stedile. In campo femminile si è piano delle streghe. Fisica, dia- imposta la trentina Orietta Cal- voli, visioni…”). Parco Val liari del Brenta Team che si è Grande tel 0323.557960, email: aggiudicata la sua terza Coppa [email protected]. www.parcoval- delle Dolomiti. La gara è stata grande.it ■ LO SCARPONE 06 9-05-2006 12:03 Pagina 22