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Oggetto: Strada per l’Anglona - Casteldoria – 2° Stralcio (Circonvallazione di Nulvi). Proponente: Provincia di . Procedura di verifica di assoggettabilità a VIA. D.Lgs. n. 152/2006.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Provincia di Sassari ha presentato, a luglio 2016, l'istanza di verifica di assoggettabilità alla VIA per l'intervento denominato “Strada per l'Anglona Osilo – Nulvi – Sedini - Casteldoria – 2° Stralcio (Circonvallazione di Nulvi)”, ascrivibile alla categoria di cui al punto 7, lettera g dell'allegato B1 alla Delib.G.R. n. 34/33 del 7.8.2012 (Strade extraurbane secondarie). La proposta progettuale prevede il completamento del secondo lotto della Strada per l'Anglona per un costo complessivo stimato pari a 5.274.506,00 Euro, finanziata con Decreto dell'Assessorato dei Lavori Pubblici n. 46 del 30.5.2008. Il tracciato stradale ha inizio nella sezione terminale del lotto funzionale Osilo – Nulvi, attualmente in fase di esecuzione, e termina in corrispondenza dell'innesto sulla strada provinciale Nulvi - , a circa un chilometro dall'abitato di Nulvi. Si sviluppa su una lunghezza di circa 3,9 km, totalmente in agro di Nulvi, e ripercorre, per una buona parte del tracciato, la viabilità rurale esistente, mentre nell'ultimo tratto si sviluppa all'interno di un'area del demanio forestale. L'infrastruttura ha le caratteristiche di una strada extraurbana secondaria di categoria C1, secondo la classificazione del D.M. 5 novembre 2001, con una piattaforma stradale costituita da un'unica carreggiata della larghezza di 10,50 m, suddivisa in due corsie di marcia di 3,75 m ciascuna, fiancheggiate da due banchine laterali di 1,50 m. Le opere d'arte consistono essenzialmente in attraversamenti idraulici di ruscellamenti superficiali a carattere stagionale. Le intersezioni con le due strade poderali intercettate lungo il tracciato saranno realizzate a raso. Sono previste inoltre opere di scavo pari a 95.000 m3 e di riporto pari a circa 100.000 m3; per la realizzazione dei rilevati è stato ipotizzato il riutilizzo del 50% del materiale proveniente dagli scavi e di una parte del materiale in esubero dagli scavi del precedente lotto Osilo – Nulvi, attualmente in fase di esecuzione. Il Servizio Tutela del paesaggio e vigilanza per le Province di Sassari e Tempio, con la nota prot. n. 29899/XIV.12.2 del 29.7.2016 (prot. DGA n.14814 dell'1.8.2016), nel rilevare che “l'area

1/5 DELIBERAZIONE N. 10/5 DEL 27.02.2018 interessata dalle opere in progetto è posta, in parte, all'interno di aree gestite dall'Ente Foreste, per cui è necessario verificare, in collaborazione con il Servizio Territoriale dell'Ispettorato Ripartimentale di Sassari, la presenza di bosco, così come definito dalla L.R. n.8/2016”, ha proposto di “verificare la possibilità di introdurre una leggera modifica del tracciato planimetrico in progetto al fine di prevenire una eccessiva compromissione della vegetazione più evoluta all'interno delle aree gestite dall'Ente Foreste”. In data 20.9.2016 si è tenuto, presso gli uffici del Servizio Tutela del paesaggio, un incontro tecnico finalizzato all'esame della modifica del tracciato proposta dal medesimo Servizio, e successivamente, con nota prot. n. 3726 del 18.1.2017, il Servizio Ispettorato Ripartimentale di Sassari del Corpo Forestale, ha comunicato che “dalla comparazione dei due tracciati stradali non emergono, in linea di massima, sostanziali differenze nei riguardi del loro impatto sull'assetto idrogeologico dell'area, giudizio che presuppone, per entrambe le soluzioni, di accorgimenti finalizzati a garantire la stabilità delle scarpate ed il regolare deflusso idrico lungo i compluvi naturali”. La Provincia di Sassari, con nota pervenuta il 21.8.2017 (prot DGA n. 17527), preso atto che la modifica al tracciato suggerita dal Servizio Tutela non consente di superare pienamente le criticità precedentemente segnalate, ha comunicato di voler mantenere ferma la proposta progettuale originaria. In seguito con nota prot. n. 38950/XIV.15.1 del 11.10.2017 (prot. DGA n.21733 del 17.10.2017) il Servizio ha precisato che “Secondo quanto risultato dagli accertamenti compiuti dal Servizio territoriale del CFVA, l'area interessata dalle opere è vincolata ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett.g) del D.Lgs. 42/2004, pertanto qualunque intervento di trasformazione necessita della preventiva autorizzazione ex art.146 del citato Codice, secondo la procedura che vede la competente Soprintendenza come Amministrazione co-decidente all'interno del procedimento, sia in riferimento alle verifiche circa la conformità alle norme del PPR sia alla compatibilità paesaggistica dell'intervento…… Questo Ufficio ritiene opportuno rilevare che gli aspetti relativi alla compatibilità paesaggistica dell'intervento, pur essendo distinti, possano concorrere, con quelli afferenti all'assetto idrogeologico delle aree interessate, alla definizione della migliore proposta progettuale; per cui, la suggerita ipotesi alternativa di tracciato, a parità di altre condizioni, consentirebbe comunque di prevenire una eccessiva compromissione della vegetazione più evoluta ivi dimorante e di evitare, per quanto possibile, di incidere, con consistenti movimenti di terra, sull'energia del versante interessato, il che, pur non potendo superare “pienamente” le prescrizioni dell'art.26 delle NTA del

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PPR, comporterebbe, se non altro, anche una maggiore aderenza con le prescrizioni dell'art.103 delle NTA de PPR…. Invece, l'originaria ipotesi del tracciato stradale andrebbe ad incidere, con consistenti movimenti di terra, sull'energia del versante interessato, il che, oltre a non essere conforme alle prescrizioni dell'art. 26 delle NTA del PPR, risulterebbe non coerente con quelle dell'art. 103 delle NTA del PPR. Per quanto sopra esposto ed anche in relazione alla circostanza di superare, eventualmente, le riferite criticità dell'intervento in relazione a quanto stabilito dall'art. 26 delle NTA del PPR, si suggerisce al Servizio competente, anche attraverso i contributi delle Amministrazioni coinvolte, di verificare se la sede più opportuna per esaminare tutte le alternative possibili possa essere quella della Valutazione di Impatto Ambientale”. L'Assessore continua riferendo che il Servizio delle Valutazioni Ambientali (SVA), preso atto anche delle criticità segnalate dal competente Servizio Tutela del paesaggio con la nota sopra richiamata, rispetto alle quali l'Amministrazione Provinciale dovrà effettuare, preliminarmente, gli opportuni approfondimenti rapportandosi direttamente con detto Servizio, a conclusione dell'istruttoria, ha evidenziato che non è possibile escludere per l'intervento in esame, impatti ambientali negativi e significativi. In particolare sono state rilevate le seguenti criticità:

1. l'analisi delle alternative progettuali, alla luce principalmente delle osservazioni del Servizio Tutela del paesaggio, con particolare attenzione agli aspetti di carattere paesaggistico – ambientale; 2. la coerenza dell'intervento con la pianiifcazione di settore (PPR, PAI, PUC); 3. per quanto concerne il quadro di riferimento progettuale si rileva la mancanza di un'adeguata analisi della cantierizzazione dell'opera, fondamentale al fine di una adeguata stima degli impatti e per la definizione di idonee misure di mitigazione. Considerati, infatti, i consistenti volumi da movimentare, dovranno essere definite le modalità operative con cui verranno movimentati i materiali e gestito il cantiere e dovrà essere redatto il Piano di Utilizzo ai sensi della normativa vigente, in modo tale da avere un'ottimizzazione di tutte le fasi legate alla movimentazione dei materiali derivanti dagli scavi; 4. per quanto riguarda il quadro di riferimento ambientale si rileva la necessità: a. di una valutazione approfondita degli impatti sulla componente suolo e sottosuolo, anche in termini di stabilità dei versanti; b.

3/5 DELIBERAZIONE N. 10/5 DEL 27.02.2018 b. di uno studio vegetazionale di dettaglio degli ambiti interessati dalla realizzazione dell'intervento e da eventuali opere provvisionali (aree di cantiere, siti di deposito temporaneo dei materiali derivanti dagli scavi), con censimento delle specie arbustive e arboree di pregio che necessitano di essere espiantate, e la conseguente definizione di adeguate misure di compensazione ambientale; c. della predisposizione della documentazione di impatto acustico, obbligatoria, ai sensi dell'art. 8 della legge n. 447/95, per le strade di categoria C, ed espressamente indicata dalla Delib.G.R. n. 62/9 del 14.11.2008, in materia di inquinamento acustico; d. di una definizione, con un livello di progettazione adeguato, delle opere di compensazione paesaggistica/ambientale.

L'Assessore continua riferendo che lo SVA, preso atto del parere del Servizio Tutela del paesaggio e vigilanza, considerato che la documentazione depositata non risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente, ha concluso l'istruttoria con la proposta di sottoporre alla procedura di VIA l'intervento in oggetto, in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (SIA), consente di individuare e valutare più approfonditamente l'entità degli impatti potenziali, l'analisi di alternative progettuali orientate in maniera tale da minimizzare gli stessi, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione di quelli residui. Lo studio di impatto ambientale, dovrà essere accompagnato, come stabilito dal D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dal decreto 104/2017, dagli elaborati del progetto di fattibilità tecnico-economica di cui all'art. 23, commi 5 e 6 del D.Lgs. n. 50/2016, e nel rispetto della normativa, dovrà contemplare l'esame di soluzioni alternative e dell'opzione zero, individuando, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, complessivamente considerati; dovrà altresì esaminare in maniera puntuale le crtiticità evidenziate in premessa, nonché sviluppare, ai sensi della normativa vigente, il piano di utilizzo per le terre e rocce da scavo e il piano di monitoraggio delle componenti ambientali. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Valutazioni Ambientali.

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La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente

DELIBERA

- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto “Strada per l’Anglona Osilo – Nulvi – Sedini - Casteldoria – 2° Stralcio (Circonvallazione di Nulvi)”, proposto dalla Provincia di Sassari.

Lo SVA provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto

Il Direttore Generale Il Vicepresidente

Alessandro De Martini Raffaele Paci

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