LE PIETRE SULL’ACQUA Workshop internazionale d’indagine territoriale e proge azione a va a orno ai cicli idrici e urbani del lago di Nemi, per la rigenerazione dei rappor territoriali e di senso tra il Nemus Dianae, la via Appia e i suoi borghi storici, a raverso nuove pra che di ci adinanza a va e di ges one partecipata dei Beni Comuni
Palazzo Sforza, Genzano di Roma, Museo delle Navi Romane, Nemi (Roma) Lunedì 23 – sabato 28 giugno 2014
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______LE PIETRE SULL’ACQUA Workshop internazionale d’indagine territoriale e proge azione a va a orno ai cicli idrici e urbani del lago di Nemi, per la rigenerazione dei rappor territoriali e di senso tra il Nemus Dianae, la via Appia e i suoi borghi storici, a raverso nuove pra che di ci adinanza a va e di ges one partecipata dei Beni Comuni, Palazzo Sforza, Genzano di Roma, Museo delle Navi Romane, Nemi (Roma) 23 –28 giugno 2014 1 PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA
2 Università di Chie e Pescara (UdA) Amministrazioni partner Università di Perugia (UNIPG) Comune di Genzano di Roma (Rm) Politecnico di Milano (PM), Comune di Nemi (Rm) Sapienza, Università di Roma Comune di Albano Laziale (Rm) Università di Roma Tor Vergata Comune di Ariccia (Rm) Seconda Università di Napoli Comune di Castel Gandolfo (Rm) Comune di Lanuvio (Rm) Associazioni/Terzo se ore: Comune di Rocca di Papa Italia Nostra Castelli Romani Pa o dei Sindaci Un impegno per l’energia sostenibile CESV - SPES Centri di servizio per il volontariato del Lazio Parco Regionale dei Castelli Romani Archite ura senza fron ere Onlus Abruzzo Parco Regionale dell’Appia An ca Legambiente Appia Sud Il Riccio Amministrazione Provinciale di Roma Diakronica Dialoghi in Archite ura Università in rete: Associazione Culturale “Il Varco” Università La Salle di Bogotà (ULS), Colombia Interazioni urbane Università CUC di Barranquilla (UB), Colombia Slow food Condo a Castelli Romani
______LE PIETRE SULL’ACQUA Workshop internazionale d’indagine territoriale e proge azione a va a orno ai cicli idrici e urbani del lago di Nemi, per la rigenerazione dei rappor territoriali e di senso tra il Nemus Dianae, la via Appia e i suoi borghi storici, a raverso nuove pra che di ci adinanza a va e di ges one partecipata dei Beni Comuni, Palazzo Sforza, Genzano di Roma, Museo delle Navi Romane, Nemi (Roma) 23 –28 giugno 2014 3 Studen partecipan : Dipar mento di Archite ura, Università di Chie e Pescara Dipar mento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Università di Perugia Facultad de Arquitectura, Università CUC di Barranquilla, Colombia Facultad Ciencias del Habitat, Università La Salle di Bogotà, Colombia
Lectures: Pepe Barbieri, docente Dipar mento di Archite ura, UdA Paola Branciaroli, do ore di ricerca, Dipar mento di Archite ura, UdA Paolo Bozza , responsabile CESV - SPES Centri di servizio per il Volontariato del Lazio Mario Cerasoli, docente dipar mento di Studi Urbani, Università di Roma Tre Cecilia Con , esperto Associazione Diakonica Marco Corsi, archite o, PHD presso Dipar mento Storia, Disegno e Restauro dell’Archite ura, Sapienza, Roma Gianni De Benedic s, archite o, Dipar mento di Archite ura, Università di Chie -Pescara Nicole a Giannini, assegnista Dipar mento di Scienze dell’An chità, Università degli Studi di Roma Tor Vergata Elena Granata, docente Dipar mento di Archite ura e Studi Urbani, Politecnico di Milano Elisa Macera ni, archite o, do ore di ricerca Università Sapienza di Roma, Interazioni Urbane Lauro Marche , dire ore Fondazione Caetani, Giardino di Ninfa Franco Medici, docente Dipar mento Ingegneria chimica, materiali, ambiente, Sapienza, Roma Virginio Melaranci, archite o, assessore comune di Genzano Rosario Pavia, docente Dipar mento di Archite ura, UdA Fabrizio Piccari, naturalista, Parco Regionale dell’Appia An ca Mario Pisani, docente Dipar mento di Archite ura e Disegno Industriale, II Università di Napoli Fedora Qua rocchi, ricercatrice INVG, Is tuto Nazionale Vulcanologia e Geologia Filomena Ricci, dire ore Riserva Regionale delle Gole del Sagi ario, (Aq) Piero Roviga , docente Dipar mento di Archite ura, Università di Chie -Pescara Sergio Rozzi, Associazione Il Salviano Ximena Samper De Neu, dire ore Maestria del Habitat, Università La Salle di Bogotà Roberto Sinibaldi, Dirigente Parco Regionale del Treja (Vt) Mario Tancredi, docente Facultad Ciencias del Habitat, Università La Salle di Bogotà Carlo Testana, do ore di ricerca in Ingegneria Edile Archite ura
Comitato scien fico e is tuzionale1: Pasquale Boccia, Sindaco di Rocca di Papa Riccardo Carpino, Commissario Straordinario per la ges one della Provincia di Roma Emilio Cianfanelli, Sindaco di Ariccia Enrico Del Vescovo, Italia Nostra Castelli Romani Roberto De Porzi, dire ore f.f. Parco dei Castelli Romani Flavio Gabbarini, Sindaco di Genzano di Roma Luigi Galie , Sindaco di Lanuvio Liliana Giraldo, Preside della Falcultad Ciencias del Habitat, Universidad La Salle, Bogotà, Colombia Alfredo Gomez, Falcultad de Arquitectura, Università CUC di Barranquilla, Colombia Nicola Marini, Sindaco di Albano Laziale Milvia Monachesi, Sindaco di Castel Gandolfo Justas Paliauka, Associazione Culturale “Il Varco” Carlo Pozzi, Dire ore del Dipar mento di Archite ura, Università di Chie -Pescara Ximena Samper, Dire ore della Maestria in Habitat della Facultad de Ciencias del Habitat dell’Universidad de La Salle di Bogotà Francesco Sforza Cesarini, Associazione Dimore Storiche Italiane Adriana Vivas, Adde o alle Relazioni Culturali Ambasciata della Colombia in Italia Carlo Pozzi, Dire ore del Dipar mento di Archite ura, Università di Chie -Pescara
Ideazione e coordinamento scien fico: Piero Roviga , DA - Università di Chie -Pescara, Pagina Facebook: Le Pietre sull’acqua
1 E’ stata invitata a far parte del Comitato Scien fico e is tuzionale la do .ssa Giuseppina Ghini, archeologa, Soprintendenza Beni Archeologici del Lazio, Dire ore Museo Nazionale Navi di Nemi. Conta : Piero Roviga , e – mail: p.roviga @unich.it SKYPE: piero.roviga cell.: + 39 349 2313987 Mario Tancredi, Universidad de La Salle, Bogotà Coordinamento is tuzionale: Virginio Melaranci, Assessore ai Beni Culturali, Amministrazione Comunale di Genzano Segreteria tecnico scien fica: Marco Corsi, Labour – Laboratorio di Urbanis ca, via Sulpicio Quirino 17 Lanuvio (RM) – e-mail: [email protected] Cecilia Con , Associazione Diakronica
Tema del workshop Ripensare, recuperare, reinventare i centri storici ( le Pietre) e i sistemi urbani sviluppa a orno ad essi in rapporto al loro lago (le Acque), per affrontare con senso e responsabilità e ca ed ecologica il tema, male- de amente concreto, di una forma di controllo e uso delle sue sponde e dei suoi sen eri di mezza costa, oggi abbandona o, peggio, divenu occasioni di privilegio o addiri ura di illegalità. Rispe andone il carat- tere di spazio naturale, prote o, fortemente intriso di valori e significa storici, culturali, materiali e imma- teriali.
Avviare, a orno a questa ipotesi, processi virtuosi e partecipa a orno alla riscoperta, sostenibile e respon- sabile, dei rappor territoriali e di senso tra il Nemus Dianae - il territorio, magico e denso di significa , che nell’an chità iden ficava ques luoghi, nel bosco sacro a orno alle rive del lago - la via Appia e i suoi borghi storici. Re imme endo questo straordinario spazio di natura, storia, pra che culturali e colturali nelle pra - che di uso comune e colle vo, aprendolo alla fruizione responsabile e partecipe dei suoi abitan , delle per- sone che ne hanno cura e affezione, secondo regole nuove e principi di senso comuni. Andando incontro alle nuove pra che sociali di uso colle vo degli spazi pubblici e naturali, alla propensione a vivere gli spazi naturali e di valore culturale in forme partecipate, secondo principi di corresponsabilità e di partecipazione alla ges one e alla salvaguardia dei beni comuni.
Sono ques gli obie vi di questo workshop, ma anche e sopra u o sono le finalità di un programma di stu- di, ricerche e a vità partecipate che si intende concorrere ad avviare, des nato - questa è anche la speran- za - ad essere con nuato, anche a raverso la partecipazione dire a dei portatori di interesse locale, degli abitan e di quan abbiamo a cuore il des no e la vita futura di ques luoghi.
Il workshop intende aprire la strada, infa , ad un percorso di indagine e proge azione inedito, almeno per il contesto di studio, che sarà probabilmente ogge o di nuove applicazioni ed esperienze negli anni a venire.
L’ipotesi è di avviare un circuito e un programma di a vità dida che e sperimentali, da realizzare a orno al tema dei cicli idrici e urbani all’interno del Parco dei Castelli Romani, des nato a migrare, ogni anno, in una nuova sede, inseguendo il filo rosso – o forse dovremmo dire blu - che lega gli insediamen ai cicli idrici e naturali di questo straordinario contesto naturale e antropico.
La domanda di senso a orno al significato e alla ges one dei beni comuni (patrimoni, ambiente, paesaggio, acqua, suolo agricolo, e tante altre cose ancora), oggi investe sempre più le amministrazioni locali, gli esper- di territorio e ambiente, le comunità locale, e comincia a trovare declinazione nelle nuove forme di rispo- sta, che le amministrazioni, quando non le comunità locali in prima persona, adoperano rispe o alle molte domande sociali che cara erizzano i territori locali. Il proge o dei beni comuni, che è anche e sopra u o processo di conoscenza e riscoperta di pra che tradizionali delle comunità (E. Olstrom, 1990), rappresenta oggi un modo inedito di ricostruire e rafforzare le più generali strategie di rivitalizzazione e progresso ecologico del contes locali, ma anche di assicurare servizi, rivitalizzare spazi urbani e naturali, creare partecipazione e ci adinanza a va. Risulta a esi Proprio per la sua natura fonda va di un percorso des nato a radicare “coscienza di luogo” nelle comunità, (A. Magnaghi)2, vale a dire consapevolezza e senso di appartenenza comunitario su cosa è “bene comune” (risorse, suolo, territorio, paesaggio), tra i portatori di interesse così come tra i singoli ci adini e abitan della “ci à del lago”, il workshop – che pure si dichiara in partenza “di indagine territoriale e di proge azione”, non definisce in partenza i suoi esi a esi, pur incentrando nell’a o proge uale pico di un worshop buona parte della sua a vità e a enzione.
L’idea è, infa , di ricostruire un quadro di conoscenze integrato e pluridisciplinare a orno ai segni d’acqua che hanno segnato e condizionato – e tu ora segnano e condizionano – l’organizzazione urbana dei centri storici e dei loro prolungamen contemporanei lungo le grandi dire rici infrastru urali, anch’esse storiche, come il complesso fascio di traccia – arcaici, imperiali, medievali, se ecenteschi, novecenteschi – dell’Appia, an ca regina viarum. Ipo zzando a orno a tale quadro alcune strategie di intervento che riconne ano, nel rispe o degli irrinunciabili valori archeologici, storici, di paesaggio, ecologico ambientali di contesto, pra che sociali legate all’uso sostenibile e responsabile degli spazi naturali, dello stesso bacino lacuale e dei contes oggi di maggior degrado e abbandono, come buona parte delle sue sponde meridionali. Un ruolo fondante di tale strategia è assegnato alla riscoperta e alla qualificazione del complesso sistema di canalizzazioni idriche di origine arcaica e storica, oggi ogge o di una interessante riscoperta, anche semplicemente come mo vo di visita archeologica naturalis ca (Diakronica, 2013), o addiri ura di possibile riuso a fini idrici (F. Medici, C. Testana, 2014), che meritano di essere riconsidera anche per il ruolo che hanno svolto, fonda vo, dello stesso disegno urbano dello sviluppo se ecentesco della ci à di Genzano (V. Melaranci, 2001, ricorda come al termine di ogni asse del tridente se ecentesco della nuova Genzano fosse collocata, e c’è tu ora, una fontana monumentale, a sancire l’approdo urbano, simbolico e reale, dell’acquedo o, oggi storico, alimentato dalla sorgive sulle pendici se entrionali del lago). Come evocato nel tolo del workshop, “Le pietre” , cioè i centri storici castellani, in par colare Nemi e Genzano, poggiano non solo visivamente, prospe camente, “sull’acqua” del loro lago, ma sono nate e vissute sulla disponibilità preziosa di questa risorsa idrica contenuta nel suo scrigno orografico naturale, ingenerando, sopra u o in tempi di crisi, piccole, preziose economie, agricole e agro silvo pastorali, che appare opportuno riprendere e riconsiderare, nel “proge o dei beni comuni” che solo, oggi, è in grado di assicurare qualità, valore e partecipazione a orno al suo uso e alla sua ges one.
Da questo punto di vista, può allora essere u le – ed è questo uno dei contenu del workshop proposto – provare a guardare alle esperienze più interessan e recen , a par re dalle a vità di alcuni comuni italiani – come Bologna, che ha recentemente prodo o il primo “Regolamento sulla collaborazione tra ci adini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani3”– per a ngere da tali esperienze modelli e strategie da impiegare nel caso allo studio.
Per riconne ere i centri storici al lago, in senso simbolico, e non solo, esaminando con a enzione la sostenibilità economica e ambientale di programmi infrastru urali probabilmente a forte impa o paesaggis co – a cominciare dall’idea della “circumlacuale” che ogni tanto emerge nel diba to urbanis co territoriale delle amministrazioni locali coinvolte – per affrontare con senso della misura e responsabilità ecologica il tema, reale, di una forma di controllo e uso delle sue sponde e dei suoi sen eri di mezza costa, oggi abbandona o, peggio, divenu occasioni di privilegio o addiri ura di illegalità. 2 Si veda al riguardo: http://www.societadeiterritorialisti.it e il progetto “Osservatorio delle buone pratiche territorialiste”: http://www.societadeiterritorialisti.it/index.php? option=com_content&view=article&id=319&Itemid=166
3 http://www.cittabenicomuni.it/bologna/ Partnership L’inizia va nasce dalla collaborazione interis tuzionale tra l’Amministrazione comunale di Genzano di Roma e il Dipar mento di Archite ura, sezione Archite ura e Urbanis ca dell’Università di Chie e Pescara, a cui si sono aggiunte successivamente anche le amministrazioni locali dei Comuni Castellani dell’Appia (Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri), la Provincia di Roma e i Parco dei Castelli Romani, e beneficia del- le relazioni internazionali a ve con alcune Università straniere (Facoltà di Scienze dell’Habitat di Bogotà, Fa- coltà di Archite ura di Barranquilla, Colombia). Il workshop beneficia anche della collaborazione con l’Associazione Italia Nostra – sezione Castelli Romani, e il variegato e ricco mondo delle associazioni locali.
A vità Si prevedono a vità di indagine sul campo, , associate ad a vità di rilievo topografico e fotografico sullo stato dei luoghi, propedeu co alle a vità seminariali e di proge azione che cos tuiscono l’obie vo principale del workshop.
Sede del workshop La maggior parte delle a vità seminariali (lezioni, proiezioni di video e filma , incontro partecipa con amministratori, esper e studiosi locali, associazioni di base, imprenditori, agricoltori, allevatori e altri portatori di interesse locale), verranno svol presso una sala del Palazzo Sforza Cesarini. Gli studen partecipan stranieri saranno ospita dall’Amministrazione comunale presso una stru ura pubblica (scuola) o grazie alla disponibilità delle famiglie degli studen del Liceo Linguis co James Joyce di Ariccia, partner dell’inizia va.
A rezzature E’ prevista la dotazione di a rezzature tecniche necessarie alle a vità proprie del workshop di indagine e proge azione (computer porta li, macchine fotografiche, strumen elementari di disegno e rilievo).