P.G.T. Valutazione Ambientale Strategica

Comune di

SINTESI NON TECNICA

ADEGUAMENTO

dicembre 2011

VAS – SINTESI NON TECNICA

INDICE

1. Obiettivi e contenuti del Rapporto Ambientale VAS 3

2. Il contesto di riferimento ambientale 7

3. Scenario di riferimento per il PGT 8

4. Proposte di Progetto: le azioni strategiche 10

5. Criteri ambientali e misure di mitigazione per l’attuazione del PGT 13

6. Sistema di monitoraggio 19

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Sintesi non tecnica

1. Obiettivi e contenuti del Rapporto Ambientale VAS

Questo documento rappresenta la Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale VAS del Documento di Piano di Val di Nizza Il Rapporto Ambientale è realizzato ai sensi dell’art. 5 e dell’allegato I della Direttiva europea 2001/42/CE sulla valutazione ambientale strategica e conforme agli Indirizzi generali per la valutazione ambientali di piani e programmi, deliberati dal consiglio regionale della Regione Lombardia con d.c.r. n. 351 del 13 marzo 2007 e della DGR 6420 del 30 dicembre 2007, aggiornata dalla DGR 10971 del 30/12/2009. Il documento è predisposto nell’intento di aumentare la comprensione delle ricadute ambientali derivanti dalle azioni antropiche e di favorire la partecipazione collettiva ai processi di pianificazione. La documentazione prodotta nell’ambito della VAS è parte integrante del Documento di Piano nonché del PGT. La procedura di VAS, ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte pianificatorie rispetto agli obiettivi di sostenibilità del PGT e le possibili sinergie con altri strumenti di pianificazione sovraordinata e di settore. Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell’elaborazione del Piano, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione che devono essere recepite dallo stesso strumento urbanistico. La VAS è avviata durante la fase preparatoria del Documento di Piano, costituente il PGT, ed è estesa all’intero percorso decisionale, sino all’adozione e alla successiva approvazione dello stesso. Il rapporto ambientale che costituisce l’elaborato finale di questo processo, segue le indicazioni contenute nella LR 12/2005 negli indirizzi e nelle linee guida regionali compresi gli aggiornamenti apportati dalla DGR 10971 del 30/12/2009 e s.m.i. . La valutazione ambientale consiste dunque nella stesura di un rapporto ambientale, nell’effettuazione di consultazioni, nella valutazione del piano e degli esiti delle consultazioni nel processo decisionale ed, infine, nella messa a disposizione delle informazioni sulla decisione adottata. All’interno di questo processo, vanno considerate anche le riunioni dedicate alla partecipazione per il coinvolgimento dei cittadini nella costruzione del PGT.

Si riporta di seguito una sintesi delle risultanze/attività del percorso procedurale adottato dal comune di Val di Nizza, partendo dall’avvio del procedimento sino alla prima conferenza di valutazione e relativi contributi/ osservazioni pervenute. Il comune di Val di Nizza ha proceduto all’avvio del procedimento di PGT e relativa VAS come di seguito specificato:

Comune di Val di Nizza: ƒ Avvio procedura PGT con DGC n. 30/2006 del 19.04.2006 ƒ Avvio procedura VAS con DGC n. 41/2008 del 2.10.2008 • Autorità proponente e procedente sig. Paolo Culacciati sindaco pro-tempore • Autorità competente geom. Massimo Campetti resp. Ufficio tecnico

Si fa presente che con sentenza del TAR della Lombardia n. 1526/2010 del 17 maggio 2010, per effetto del D.Lgs n.4/2008 che ha comportato la completa riscrittura della parte II del D.Lgs 152/2006 (Norme in materia ambientale) e in particolare per quanto riguarda la valutazione ambientale strategica, si ritiene illegittimo il provvedimento comunale di designazione dell’autorità competente all’interno del Comune perché non rispondente alle norme comunitarie e statali quali la direttiva 2001/42/CE e il D.Lgs. 152/2006. Qui di seguito si riporta lo stralcio della sentenza suddetta: Dall’esame della disciplina legislativa suindicata (D.Lgs. 152/2006 ndr) – di recepimento della direttiva 2001/42/CE – si giunge alla conclusione, secondo lo scrivente Tribunale, per cui, nella scelta dell’autorità competente, l’autorità procedente deve individuare soggetti pubblici che offrano idonee garanzie non solo di competenza tecnica e di specializzazione in materia di tutela ambientale, ma anche di imparzialità e di indipendenza rispetto all’autorità procedente, allo scopo di assolvere la funzione di valutazione ambientale nella maniera più obiettiva possibile, senza condizionamenti – anche indiretti – da parte dell’autorità procedente. Qualora quest’ultima, infatti, individuasse l’autorità competente esclusivamente fra soggetti collocati al proprio interno, legati magari da vincoli di subordinazione gerarchica rispetto agli organi politici o amministrativi di governo dell’Amministrazione, il ruolo di verifica ambientale finirebbe per perdere ogni efficacia, risolvendosi in un semplice passaggio burocratico interno, con il rischio tutt’altro che remoto di vanificare la finalità della disciplina sulla VAS e di conseguenza di pregiudicare la corretta applicazione delle norme comunitarie, frustrando così gli scopi perseguiti dalla Comunità Europea con la direttiva 2001/42/CE, come quello di salvaguardia e promozione dello “sviluppo sostenibile”,

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espressamente enunciato all’art. 1 della direttiva, come già sopra evidenziato (si ricordi che lo “sviluppo sostenibile” costituisce uno degli scopi dell’Unione Europea, espressamente enunciato all’art. 3, comma 3°, del Trattato dell’Unione Europea in vigore dal 1.12.2009). Con tale sentenza si annulla anche la delibera regionale in parte, D.G.R. VIII/6420/2007 limitatamente all'art. 3.2. dell'Allegato 1 (modello generale). A seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 133 del 7.12.2010 di accoglimento del ricorso presentato da Regione Lombardia, la Direzione Generale Territorio e Urbanistica con circolare n. 692-13071/ 14.12.2010 conferma che l’Autorità procedente deve essere individuata all’interno dell’Ente tra coloro che hanno la responsabilità del procedimento di Piano e che l’Autorità competente dovrà godere di autonomia ed essere separata rispetto all’Autorità procedente ed avere specifiche competenze. Con successiva delibera di giunta n. 13 del 21.03.2011 si individuano: - Autorità procedente geom. Massimo Campetti responsabile del Servizio Tecnico Comunale Comune; - Autorità competente sig. Paolo Culacciati Sindaco e responsabile direzione dei servizi di Tutela e Valorizzazione ambientale. Nella prima conferenza di valutazione VAS, indetta il giorno 12 febbraio 2010 è stato illustrato il documento di scoping, la definizione dell'ambito di influenza del DdP e delle caratteristiche delle informazioni che devono essere fornite all’interno del Rapporto Ambientale. Alla conferenza erano stati invitati: - Soggetti competenti in materia ambientale: ƒ A.R.P.A. Lombardia, Dipartimento di ; ƒ A.S.L. di Pavia; ƒ Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia; ƒ Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia; - Enti territorialmente interessati: ƒ Regione Lombardia; ƒ Provincia di Pavia; ƒ Comunità Montana Oltrepo’ Pavese di Pv; ƒ Autorita’ dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia; ƒ Comuni confinanti di: , Varzi, Valverde, , , ; - Settori del pubblico interessati: ƒ Legambiente della Provincia di Pavia; ƒ Italia Nostra della Provincia di Pavia ; ƒ W.W.F. sede regionale lombarda; ƒ A.S.M. Servizi S.p.A.; ƒ Enel Gas S.p.A. sede operativa di Pv; ƒ Stradella Gas S.r.l.; ƒ Enel Sole S.p.A.; ƒ Enel Energia S.p.A. ƒ Associazione Commercianti della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Artigiani della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Albergatori della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Industriale Provinciale; ƒ Confartigianato Provinciale; ƒ Confcommercio Provinciale; ƒ Confederazione Italiana Agricoltori di Pavia; ƒ Confederazione dei Produttori Agricoli di Pavia; ƒ Confesercenti Provincia di Pavia; ƒ Federazione Italiana Coltivatori Diretti di Pavia; ƒ Gruppo Alpini di Ponte Nizza (PV); ƒ Protezione Civile Provinciale; ƒ Unione Artigiani della Provincia di Pavia; ƒ Unione Provinciale degli agricoltori di Pavia; ƒ Associazione Pro Loco del Comune; ƒ Gruppo Amici di Poggio Ferrato; Oltre agli estensori del PGT e del Documento di Scoping, i presenti alla conferenza furono: - Comune di : Sindaco Sig. Gianluigi Bedini e responsabile Ufficio Tecnico Geom. Francesco Botto; - Comune di : Vice Sindaco Sig. Chiapparoli Bruno; - Comune di Ponte Nizza: Sindaco Sig.Mario Domenichetti, Vice Sindaco Sig. Aldo Agosti, Assessore Sig. Giuseppe Dalia, Capogruppo di Minoranza Sig. Antonio Dedomenici e Responsabile Ufficio Tecnico Geom. Vincenzo Pria;

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- Comune di Val di Nizza: Sindaco Sig. Paolo Culacciati e responsabile Ufficio Tecnico Geom. Massimo Campetti ; - Comune di Fortunago: Sindaco Sig. PierAchille Lanfranchi; - l’ARPA Lombardia Dipartimento di Pavia: Sig.ra Sonia Rumi e Sig.ra Lucia Melgiovanni; - Comunita’ Montana Oltrepo Pavese: Sig. Fabio Lombardini; - Arch. Luigi Bariani tecnico coincaricato alla stesura del PGT dei Comuni di Bagnaria , Cecima , Ponte Nizza e Val di Nizza ; - Arch. Carla Maria Crosina incaricata per la redazione della Vas. In sede di conferenza viene illustrato il Documento di scoping, il percorso metodologico procedurale PGT- VAS e l’ambito di influenza del PGT. Si portano le prime risultanze del quadro conoscitivo territoriale- ambientale, e si ricorda che la conferenza di valutazione ha anche la finalità di acquisire pareri e suggerimenti. Si ricorda l’importanza della VAS quale strumento che integra la dimensione ambientale all’interno del progetto di governo del territorio. Di seguito una sintesi dei contributi portati in sede di consultazione e attraverso la documentazione fatta pervenire ai comuni. Per approfondimenti si rimanda al Verbale della prima conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del documento di Piano del Piano di Governo del territorio (PGT) del 12 febbraio 2010, consultabile online sul sito del Comune di Val di Nizza:

ARPA Lombardia nella persona della dott.ssa Sonia Rumi Si cita l’importanza della partecipazione del pubblico alle riunioni che riguardano il processo di PGT-VAS. Si ricorda l’importanza delle coerenze del Rapporto Ambientale Vas con i piani sovraordinati, e con eventuali piani di settore se esistenti (Piano del traffico, Piano dell’Illuminazione ecc.) . Si ricorda la necessità di dotarsi di un Piano di zonizzazione acustica, e dell’inserimento in cartografia degli elettrodotti con relative fasce di rispetto, ai fini di una una valutazione puntuale dell’inquinamento elettromagnetico. Si ricorda la disponibilità di Arpa a fornire ai Comuni banche dati e fonti dati in loro possesso e l’importanza dell’individuazione corretta degli indicatori di contesto e di processo per il monitoraggio del piano. Si ricorda infine, in riferimento al risparmio energetico, l’opportunità offerta dallo strumento urbanistico ai fini dell’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili. ARPA Lombardia nella persona della dott.ssa Lucianna Melgiovanni Si ricorda l’importanza della depurazione delle acque, soprattutto in riferimento alle Frazioni. Per quelle realtà, nuclei abitati > di 30 abitanti, provviste di fossa Imhoff, si ricorda la possibilità di ottimizzazione offerta dalla fitodepurazione. Ricorda l’importanza di aggiornamento della banca dati comunale attraverso il reperimento di dati in merito p.esempio agli impianti di telecomunicazione e telefonia mobile. ARPA Lombardia nota n.645 del 20.02.2010 Il contributo è riferito al Rapporto Ambientale per quanto riguarda aspetti metodologici, integrazioni normative, ma in particolare matrici ambientali e considerazioni riguardo al Documento di Piano. In sintesi: - si consiglia di verificare la con la pianificazione coerenza orizzontale esterna degli obiettivi generali del Piano con obiettivi generali dei P/P di settore dello stesso livello di governo; - Aria: si ricorda l’aggiornamento 2007 di Inemar; - Inquinamento acustico: si ricorda l’importanza del Piano di zonizzazione acustica ai fini di una corretta pianificazione urbanistica; - Acque: si ricorda l’importanza dell’individuazione del reticolo idrico minore e fasce di rispetto. Si rammenta di descrivere in dettaglio i sistemi depurativi per tutte le località, e si consiglia alle Amministrazioni di mettere a punto strategie per realizzare l’affinamento dello scarico delle fosse Imhoff con potenzialità superiore ai 30 abitanti equivalenti per esempio attraverso la fitodepurazione. Così come nei nuovi ambiti di trasformazione si suggerisce di adottare lo stesso tipo di affinamento depurativo nel caso sia valutata l’impossibilità del collettamento al depuratore. Nel quadro conoscitivo del PGT si deve descrivere lo stato delle reti di scarico e le modalità di gestione delle stesse. Si ricordano infine tutte le “buone pratiche” ai fini del risparmio della risorsa; - Risparmio energetico: si suggerisce di proporre per le nuove edificazioni l’obiettivo del raggiungimento almeno della classe energetica B e di prevedere meccanismi premiali per il raggiungimento delle classi superiori e/o per la sperimentazione degli edifici a basso consumo; - Inquinamento luminoso: si ricorda l’obbligo di dotarsi di piano di illuminazione comunale ai sensi dell’art. 4 L.R. 17/2000; - Inquinamento elettromagnetico: si consiglia di evidenziare l’eventuale presenza di elettrodotti ad alta tensione presenti nei territori; - Paesaggio ed ecosistemi naturali: si ricorda che il PGT deve recepire i contenuti del Piano di indirizzo forestale per quanto riguarda i boschi. Per quanto riguarda la Rete ecologica si consiglia di fare un approfondimento a scala comunale della RER, e nel caso in cui il PGT preveda nuove trasformazioni all’interno di elementi primari della Rete ecologica regionale, si ricorda chela DGR 8515/2008 richiede la verifica di alcune condizioni ovvero: - Il PGT abbia individuato la Rete ecologica comunale - REC o in alternativa una Carta eco-paesistica con individuate alternative funzionalmente equivalenti; - La REC preveda lungo la direttrice del corridoio primario, anche attraverso divaricazioni esterne della linea principale, linee di connettività la cui sezione complessiva raggiunga tendenzialmente i 500 m; - Siano stati preventivamente individuati adeguati interventi di ricostruzione ambientale compensativa convenzionati con i proprietari interessati; - Monitoraggio: si consiglia di integrare anche gli indicatori di contesto utilizzati per la costruzione del quadro conoscitivo. Si fornisce infine un elenco delle principali fonti informative territoriali. Soprintendenza Beni Archeologici nota n.444 del 06.02.2010 Si fanno presente che oltre all’area di particolare interesse archeologico di Guardamonte nel comune di Ponte Nizza, nei territori di Bagnaria, Cecima e Val di Nizza sono stati effettuati in passato alcuni ritrovamenti archeologici di età preistorica e romana. Si chiede che nella normativa del redigendo PGT vengano inserite prescrizioni circa la segnalazione alla soprintendenza di progetti e lavori in tali

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zone. Provincia di Pavia nota n. 515 del 12.02.2010 Ricorda in premessa la normativa e le disposizioni di riferimento per la redazione della VAS; si riassumono le fasi secondo le quali la VAS deve obbligatoriamente far riferimento e che sono: ƒ avvio del procedimento e pubblicazione all’albo pretorio e su web ƒ nomina delle autorità proponente e competente ƒ individuazione autorità con competenze ambientali, enti territoriali, pubblico e soggetti interessati coinvolti nel processo ƒ individuazione modalità di pubblicizzazione del rapporto ambientale - si ricorda la deliberazione provinciale n. 507 del 04.10.2007 “Contenuti orientativi per la redazione del Piano di Governo del territorio nelle more di adeguamento del PTCP” - si ricorda la Direttiva 2001/42/CE per i contenuti del rapporto ambientale e sintesi non tecnica - si ricordano che dovranno svolgersi almeno 2 conferenze di valutazione - si ricordano i tempi di messa a disposizione del documento di piano , rapporto ambientale, sintesi non tecnica e tutta la documentazione prevista art. 8 e 10bis l.r. 12/2005. - si ribadisce l’importanza ai fini della partecipazione, della pubblicazione e divulgazione di tutta la documentazione, percorso procedurale, osservazioni/contributi - si elencano i documenti, le linee guida ed indirizzi per l’applicazione della legge 12/2005 nei suoi diversi aspetti - si ribadisce l’importanza del PTR e del piano paesaggistico regionale quale riferimento e disciplina del governo del territorio - si danno indicazioni ed i riferimenti in merito all’individuazione della rete ecologica locale - per eventuali trasformazioni e/o adeguamenti di carattere commerciale, la sostenibilità delle scelte dovrà essere verificata con la vigente normativa regionale - si sottolineano i riferimenti per i contenuti dello studio geologico, e l’interdipendenza tra studio geologico e verifica di compatibilità provinciale e necessità di parere preventivo regionale per i comuni inseriti nell’elenco della tabella 2 allegato 13 della dgr 8/7374/2008 - si indicano i contenuti minimi dello scoping, ed in particolare dovrà ƒ dare indicazioni di ordine procedurale ed analitico ƒ prevedere il processo partecipativo ƒ individuare l’ambito di influenza del piano e l’orizzonte temporale ƒ definire le autorità con competenze ambientale e pubblico e modalità di consultazione ƒ fare un’analisi preliminare di contesto con primi indicatori ƒ individuare aree sensibili e elementi di criticità; presumibili impatti del piano;descrivere la metodologia di valutazione si ricorda che tutti gli elaborati testuali e cartografici costituenti il PGT dovranno essere prodotti su supporto digitale in formato shape. Prima Consultazione pubblica nota del 2 marzo 2010 Dott. Paolo Gramigna capogruppo di minoranza di Bagnaria: - Si chiede l’implementazione dei dati mancanti ed in particolare: ƒ Ambiente idrico - integrazione dati su stato delle acque del reticolo idrico minore in conseguenza degli scarichi fognari afferenti (es. Fognatura di Sagliano - Torrente Crenna) in modo da poter inquadrare correttamente le eventuali nuove previsioni ƒ Consumi idrici – integrare i dati mancanti di Bagnaria e Ponte Nizza. ƒ Depuratore – integrare i dati mancanti relativi alle Frazioni non collettate. ƒ Inquinamento elettromagnetico – integrare i dati mancanti per Bagnaria e Ponte Nizza. ƒ Paesaggio ed ecosistemi naturali – integrare con dati mancanti relativi a Bagnaria e Ponte Nizza. - Si chiede di allegare agli elaborati VAS il documento Osservazioni al Documento Preliminare di Scoping della VAS dei Comuni di Val di Nizza, Ponte Nizza, Cecima, Bagnaria. Geom. Nicola Roberto - Chiede di tener conto nelle previsioni di PGT del mercato immobiliare relativo alle seconde case. Chiede che vengano previste nuove aree edificabili e che si tenga conto della possibilità di trasformare in residenziale l’edilizia rurale non più associata all’attività agricola. Sig. Enrico Claudio Delfino abitante del Comune di Ponte Nizza : - propone la creazione realizzazione di una struttura socio assistenziale per anziani di livello intercomunale che incrementerebbe oltretutto la scarsa offerta di lavoro locale. Sig. Bruno Chiapparoli Vice Sindaco di Cecima - comunica cha nel Comune di Cecima esiste gia’ nella vigente pianificazione PRG un’area appropriata per l’eventuale edificazione di una struttura socio-assistenziale. Cittadino del Comune di Cecima - chiede la possibilita’ di inserire nel nuovo PGT norme per il miglioramento dell’edificato nei centri storici con lo scopo di migliorare la vivibilità all’interno dei nuclei di antica formazione.

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2. Il contesto di riferimento ambientale Di seguito si riporta un sunto delle tematiche affrontate all’interno del rapporto ambientale e al quale si rimanda per una esplicitazione più esaustiva. COMPONENTE CRITICITA’ RILEVATA ANALIZZATA 1. Il decremento demografico e l’abbandono dei nuclei abitati periferici, unito all’ incremento dell’ indice di vecchiaia costituiscono uno dei principale fattori critici. Il saldo demografico è influenzato dal flusso di immigrazione straniera. Inquadramento 2. Per quanto riguarda la salute, i dati non riportano evidente criticità, si ricorda che le conclusioni tratte socioeconomico in questo rapporto Ambientale, non sono supportate da specifiche competenze in campo medico e si devono intendere come semplice sintesi di dati che vanno eventualmente interpretati da professionalità competenti in materia. 1.La principale infrastruttura di collegamento del Comune di Val di Nizza con la SP ex SS461 è costituita dalla SP07. Assenza di criticità per quanto riguarda l’incidentalità su l’intera rete infrastrutturale viaria Mobilità 2. Criticità legate a dissesti generalizzati sulla viabilità per quanto riguarda usura superficiale, buche, ormaie e avvallamenti, rappezzi 1. I corsi d’acqua di maggiore interesse sono il Torrente Nizza e Torrente Ardivestra , tributari dello . 2. Scarsa potenzialità idrica della falda Ambiente idrico acque 3. I dati sui consumi idrici comunali sono intorno ai 282 l/ab*g, e si attestano nella media dei consumi superficiali e sotterranee regionali. 4. La rete fognaria non serve alcune frazioni e case sparse. Probabile presenza di pozzi neri. 5. Depuratore intercomunale: da verificare potenzialità su Abitanti Equivalenti 1. Notevole sviluppo di dissesti puntuali ed areali dovuti a franosità, crolli e sprofondamenti 2. Elementi di particolare attenzione e valutazione sono le aree classificate dalla relazione geologica in Suoli e sottosuolo classi di fattibilità con elevate restrizioni 3. Per quanto riguarda la componente sismica, il territorio rientra nella zona 3 1. La criticità maggiore è legata alla bassa percentuale di raccolta differenziata. Rifiuti 2. I dati disponibili sono aggiornati al 2008 1. Non vengono evidenziate particolari situazioni di criticità. I macrosettori maggiormente inquinanti sono legati alla combustione non industriale e dall’agricoltura. Aria 2. Il comune di Val di Nizza è inquadrato tra le Zone C1 “Zona prealpina e appenninica” come fascia prealpina ed appenninica dell’Oltrepò Pavese, più esposta al trasporto di inquinanti provenienti dalla pianura, in particolare dei precursori dell’ozono. 1. Non si rilevano particolari criticità. Non sono state individuate zone in classe di zonizzazione acustica Rumore V e VI. 1. I dati relativi ai consumi Comunali non risultano disponibili se non parzialmente; 2. I dati rilevati dal sistema SIRENA non presentano particolari criticità ne sul fronte delle emissioni ne su quello dei consumi di energia, tuttavia il principale settore legato alle emissioni di CO2 risulta essere Risparmio energetico quello residenziale, a seguire agricoltura e trasporti. Il vettore energetico maggiormente utilizzato risulta essere il gas naturale, a seguire gasolio ed energia elettrica. 3. Il comune è dotato di Piano dell’illuminazione realizzato da Enel Sole SpA nel marzo 2005 1. Non vi sono particolari criticità. Dall’analisi dei risultati della campagna di monitoraggio 2003-2005 è possibile stimare per il Comune di Val di Nizza che il 10% delle unità immobiliari al piano terra può Radioattività superare i 200 Bq/m3. Nella mappatura dei comuni ad alta, media e bassa concentrazione di radon indoor pubblicata da ARPA Lombardia, il Comune di Val di Nizza, viene classificato comunque come territorio a bassa concentrazione di radon indoor. 1. Viene rilevate alcune linee a media e basa tensione per le quali l’ente gestore dovrà fornire le Inquinamento distanze di prima approssimazione; elettromagnetico 2. In Loc. Solaro è presente un’antenna per le telecomunicazioni Tim e Vodafone, mentre in Loc. S.Albano è stato installato un ripetitore di segnale Tim 1. Non sono presenti particolari criticità, il territorio è totalmente ricompreso all’interno degli elementi di Paesaggio ed ecosistemi primo livello della RER naturali 2. Presenza di beni di interesse storico e architettonico.

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3. Scenario di riferimento per il PGT A completamento della ricognizione sullo stato attuale del contesto ambientale, si descrivono gli obiettivi di Piano e si definisce uno scenario di riferimento all’interno del quale si calano le previsioni di PGT. Lo scenario di riferimento è un inquadramento fondamentale che definisce i primi indirizzi strategici, obiettivi generali ed eventualmente specifici e l’ambito di probabile influenza del piano sulla base anche delle analisi effettuate a livello programmatorio di pianificazione sovraordinata e di settore e a livello delle tematiche ambientali. Di seguito si descrivono gli obiettivi generali di piano del Comune di Val di Nizza, traendone a chiusura del capitolo alcune considerazioni in merito all’ambito di influenza e area vasta. I comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza il 7 settembre 2006 hanno sottoscritto una convenzione, deliberata dai rispettivi consigli comunali, per la stesura del piano di Governo del Territorio in forma congiunta. Secondo tale convenzione si è designato il comune di Val di Nizza quale capofila dell’associazione di comuni con funzioni di coordinamento. Dal “Documento programmatico per le linee guida ed obiettivi per la formazione il documento di Piano” , si evince che obiettivo dell’unione di comuni è quello di dotarsi di strumenti urbanistici fondati su scelte sinergiche, ma aventi autonomia gestionale e giuridica. Questo obiettivo si esplica ed articola come segue: - elaborazione di un Quadro Conoscitivo comune; - verifica ambientale congiunta dei Documenti di Piano; - produzione di elaborati sia grafici che normativi (urbanistici e paesistici) in modo da conseguire unitarietà di lettura e di gestione delle trasformazioni. Le prime risultanze, strategie ed obiettivi del redigendo Documento di Piano dei comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza sono state estratte dal Documento programmatico per le linee guida ed obiettivi per la formazione il documento di Piano il quale inquadra alcune criticità ed alcuni caratteri generali nei quali tutti e 4 i comuni si riconoscono e che sono: - debolezza del sistema socio-economico; - frammentarieta’ della struttura urbana e carenza nel sistema delle infrastrutture primarie; - debolezza del sistema dei servizi; - criticita’ connesse ad alcune situazioni di natura idrogeologica; - elevata qualita’ dell’ambiente e del paesaggio; - elevata potenzialita’ connessa alle risorse ambientali e culturali del territorio (turismo, agricoltura di nicchia, energie alternative ecc.). Gli obiettivi di carattere generale del Documento di indirizzi possono essere riassunti in: a) miglioramento dell’accessibilita’ primaria recependo le previsioni gia’ in atto e stimolando l’implementazione di tali previsioni ai diversi livelli istituzionali; b) miglioramento delle connessioni interne al territorio (messa in rete delle diverse localita’ sia attraverso la viabilita’ ordinaria locale che quella escursionistica); c) miglioramento della rete dei servizi, in un’ottica di razionalizzazione e di gestione coordinata, al fine di incrementare l’efficienza delle prestazioni erogate e di ottimizzare le risorse disponibili; d) razionalizzazione dell’attuale assetto insediativo, ponendo attenzione a non snaturare l’identita’ urbana e territoriale attraverso processi conturbativi e/o modelli estranei al contesto di appartenenza; e) sviluppo socio-economico basato sulla valorizzazione delle risorse e delle potenzialita’ insite nel territorio, ed in ogni caso in un’ottica di sostenibilita’ e di compatibilita’ ambientale; f) salvaguardia e valorizzazione del territorio, della sua cultura, del paesaggio, quale volano per nuove forme di sviluppo (turistico, culturale ecc.); g) controllo della qualita’ urbana ed edilizia nei nuovi sviluppi insediativi. Il documento di indirizzi da ulteriori indicazioni generali ed azioni prioritarie in merito a sistema insediativo, territorio agricolo e componente paesistica. Nel corso dell’elaborazione del Documento di Piano, alla luce di quanto emergeva in fase di analisi, delle criticità e potenzialità territoriali, ed attraverso il dibattito pubblico, venivano definiti i macro-obiettivi per Val di Nizza: A - Incremento della competitività territoriale, al fine di contrastare il declino socioeconomico e la marginalizzazione in atto; B - Valorizzazione delle risorse endogene (ambiente, cultura, paesaggio), quale volano per nuove forme di sviluppo.

Partendo dalla definizione degli obiettivi generali, il Documento di Piano ha individuato le azioni specifiche.

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Val di Nizza – Obiettivi Specifici e Azioni strategiche

A.1. Potenziamento della rete viaria locale e di quella di connessione intercomunale, quest’ultima da perseguirsi d’intesa con gli enti sovraordinati competenti (Provincia e Comunità Montana). In parallelo va perseguito il potenziamento del sistema dei trasporti locali e di connessione con le realtà esterne più significative; A.2. Miglioramento della rete dei servizi, in un’ottica di razionalizzazione e di gestione coordinata con i comuni contermini e/o con le altre istituzioni territoriali, al fine di incrementare l’efficienza delle prestazioni erogate e di ottimizzare le risorse disponibili; A.3. Adeguamento dei servizi del sottosuolo (reti tecnologiche, acque reflue, rete idrica ecc.) per una maggiore efficienza del sistema insediativo e per la riduzione degli effetti inquinanti indotti dallo stato attuale degli scarichi; A.4. Razionalizzazione dell’attuale assetto insediativo, ponendo attenzione a non snaturare l’identità dei nuclei attraverso processi conturbativi e/o lo sviluppo di modelli estranei al contesto di riferimento; A.5. Promozione di una nuova qualità dell’abitare mediante:la dotazione di standard urbanistici di vicinato ale, al fine di contrastare il declino (parcheggi; verde pubblico attrezzato ecc.); il miglioramento delle connessioni locali e del livello di percorribilità interna; il controllo dei nuovi ambiti di completamento dell’edificato in un’ottica urbanisticamente equilibrata (densità, morfologie, tipologie ecc..) e paesisticamente coerente; incentivo della qualità edilizia sia dal punto di vista progettuale (materiali, colori, forme architettoniche e dimensioni compatibili con la socioeconomico socioeconomico

A. Macro-Obiettivo tradizione locale) che prestazionale (risparmio energetico, limitazione delle emissioni, utilizzo di energia rinnovabile);

e la marginalizzazione in atto; A.6. Promozione di un’agricoltura di qualità, privilegiando forme di coltivazione e allevamento a basso impatto ambientale e compatibili con le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio, partendo da logiche di salvaguardia e di valorizzazione delle realtà esistenti; A.7. Favorire l’introduzione di nuove tecnologie utili ad una corretta ed economica conduzione delle aziende agricole, compatibilmente con le esigenze di salvaguardia e di valorizzazione del paesaggio; A.8. Promozione di attività complementari a quella agricola nei settori della ricettività (agriturismo, vendita dei prodotti locali ecc.) e dell’energia (filiera del legno/biomasse), compatibilmente con la salvaguardia dei valori paesistico – ambientali del territorio; Incremento della competitività territori A.9. Previsioni insediative favorevoli allo sviluppo di attività artigianali e/o di altre attività produttive di filiera tese a valorizzare lavorazioni tipiche della zona, ed a basso impatto ambientale; A.10. Valorizzazione del piccolo commercio di vicinato e previsioni incentivanti per nuove attività al dettaglio e/o di somministrazione (bar, ristoranti ecc.).

B.1. Tutela dei sistemi naturalistici e della rete ecologica; B.2. Tutela degli elementi e dei sistemi antropici di particolare interesse paesistico quali: nuclei di antica formazione; edifici/elementi di particolare valenza storica e/o tipologica; siti di interesse archeologico; il paesaggio agrario; B.3. Tutela degli aspetti percettivi del paesaggio, anche regolamentando la cartellonistica stradale; B.4. Sviluppo e condivisione a livello sovralocale di progetti di valorizzazione paesistica (es. nuovi PLIS; percorsi escursionistici di livello intercomunale); B.5. Gestione delle trasformazioni in un’ottica paesisticamente compatibile e coerente con i caratteri connotativi del territorio; B.6. Incentivo al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio edilizio rurale dimesso, con possibilità di riuso per funzioni compatibili (residenziale, ricettivo, ricreativo ecc.); B. Macro-Obiettivo B.7. Incentivi per il recupero e la valorizzazione dei nuclei di antica formazione e della microeconomia in essi

per nuove forme di sviluppo. presenti; B.8. Sviluppo di una rete di percorsi (anche attrezzati) di fruizione del paesaggio, recuperando in primo luogo gli

Valorizzazione delle risorse endogene Valorizzazione delle elementi dell’orditura agraria e le strade silvo-pastorali. (ambiente, cultura, paesaggio), quale volano

Partendo dal documento programmatico fu definito l’ambito di influenza riferito agli obiettivi definiti dal Documento di Scoping e che si ricorda fu elaborato unitariamente per i quattro comuni. La definizione dell’ambito sul quale si muove ed interagisce il piano non coincide mai con il limite amministrativo, e realtà come quelle dei comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza pur mantenendo una loro forte specificità, sono comunque da inserire all’interno di ambiti più vasti per le interazioni che ne derivano. La definizione dell’ambito di influenza, serve quale momento di sintesi per la messa in luce delle relazioni tra i vari temi, piani e programmi di area vasta. Di seguito alcune considerazioni in via preliminare e generale sul rapporto e le possibili interazioni tra previsioni di piano ed area vasta. Proprio per la valenza sovralocale di queste considerazioni, le relazioni tra area vasta e previsioni saranno analizzate contemporaneamente per tutti i comuni cercando perciò di mantenere una visione di comparto al di là delle specifiche azioni di PGT.

PGT VAL DI NIZZA 9 VAS – SINTESI NON TECNICA

▪ Per quanto riguarda il sistema della mobilità, a livello sovralocale è previsto il potenziamento della SP 461 e il progetto di Green Way. A livello locale, comuni di Ponte Nizza e Val di Nizza, è previsto il potenziamento della viabilità con nuovi tronchi viari, nuovi svincoli, un nuovo ponte sul Torrente Nizza, il potenziamento della viabilità agro-silvo-pastorale anche al fine turistico con la creazione di itinerari tematici. Il potenziamento viario aumenta l’accessibilità del territorio e di conseguenza l’attrattività, concentrata soprattutto nei fine settimana, ed il numero di veicoli in attraversamento. Valutare la possibilità di affiancare a questi progetti un progetto di mobilità lenta, con la creazione di piste e/o percorsi ciclabili, in modo da favorire ed agevolare i collegamenti sia tra i comuni, che con i circuiti ciclabili esistenti e la green Way. ▪ In generale, gli obiettivi connessi al sistema dei servizi, sono la riqualificazione e valorizzazione degli spazi urbani ad uso pubblico e dei servizi in genere (polo scolastico, centro sportivo di Cecima e Ponte Nizza, polo civico di Ponte Nizza). Queste previsioni (centro polifunzionale, poli scolastici e sportivi) potrebbero generare disequilibri in relazione alle nuove e più attrattive polarità. In questo contesto però, i potenziali disequilibri sono contrastati dalla rilevanza che assume l’unione di comuni in merito alle decisioni. Il Piano di Governo del Territorio di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza, opera infatti previsioni a scala locale ma anche comprensoriale verificando le capacità di espansione del singolo comune in relazione alle potenzialità dell’intero ambito. ▪ Per quanto riguarda il sistema insediativo si prevedono nuove espansioni residenziali, nuove medie strutture di vendita, potenziamento e sviluppo di aree artigianali e commerciali, nuove zone turistico – alberghiere. Le espansioni possono incidere su temi di interesse sovracomunale per quanto riguarda il dimensionamento del Piano, che se eccedente il soddisfacimento dei bisogni espressi localmente, dovrà essere oggetto di concertazione a livello provinciale e andrà verificato rispetto ai sistemi territoriali di riferimento e con le politiche economiche e di settore espresse dal quadro programmatico provinciale e regionale. ▪ Ambiente e paesaggio. Per quanto riguarda questo aspetto in merito agli obiettivi delineati dal Documento Programmatico, e così come definito dal PTCP per l’ambito 4 della Valle del Torrente Staffora, valutare la necessità di interventi di riassetto idrogeologico.

4. Proposte di Progetto: le azioni strategiche Il Comune di Val di Nizza per la redazione del PGT, ha maturato una politica territoriale che si esprime e si esplicita attraverso i macro obiettivi e gli obiettivi specifici di cui sopra, i quali a loro volta trovano concretezza attraverso la declinazione nelle azioni strategiche di piano. In concreto gli aspetti quantitativi definiti dal Documento di Piano sono sintetizzabili come segue: Capacità insediativa max. teorica: 1443 abitanti ricavati come segue: ƒ abitanti residenti al 31.12.2010 = 682 ƒ incremento della potenzialità edificatoria relativa a parti del tessuto urbano consolidato caratterizzato da sottoutilizzo insediativo: = ab. 398 ƒ nuove aree di completamento di competenza del PdR (200mc/ab) = 201 ab. teorici ƒ incremento della potenzialità edificatoria relativa a incentivi per standard qualitativi: = ab. 40 ƒ nuovi ambiti di trasformazione residenziali: = ab. 109 ƒ incremento della potenzialità edificatoria relativa al trasferimento di diritti generati dal recupero centro storico, realizzazione opere aggiuntive e/o per standard qualitativi: = ab. 14 (fonte Relazione generale al Documento di Piano)

Di seguito la quantificazione delle aree di trasformazione così come dedotte dal documento di Piano:

PGT VAL DI NIZZA 10 VAS – SINTESI NON TECNICA

COMUNE DI VAL DI NIZZA

Abitanti PREVISIONI DEL DOCUMENTO DI PIANO nn AMBITI CONSOLIDATI 1.100

ABITANTI RESIDENTI AL 31-12-2010 682

COMPLETAMENTO TESSUTO URBANO CONSOLIDATO 398

INCREMENTI PER STANDARD QUALITATIVI 20

NUOVI AMBITI PREVISTI DAL DdP 122

AMBITI DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALI 109

ATR - INCREMENTI PER RECUPERO CENTRO STORICO, 14 PER STANDARD QUALITATIVI NUOVI AMBITI DI COMPLETAMENTO DI COMPETENZA DEL PdR 221

NUOVE AREE DI COMPLETAMENTO 201

INCREMENTI PER STANDARD QUALITATIVI 20

CAPACITA INSEDIATIVA DI DdP 1.443

Fonte: Documento di Piano – Relazione Generale

AMBITI DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALI

CAPACITA' EDIFICATORIA CAPACITA' INSEDIATIVA

AMBITO SUPERFICIE (mq) PREVISTA INCREMENTI TOTALE V I1 per opere I2 per standard V abitanti 2 iti lit ti i 3 St m It V % di V % di (V + I1) V + I1 + I2 m /ab abitanti I1 I2 TOT 3 3 ATR1 4.615 0,80 3.692 m 0 369 4.061 m 25022 3 3 ATR2 4.170 0,80 3.336 m 0 334 3.670 m 22022 3 3 ATR ATR3 2.650 0,60 1.590 m 010% 159 1.749 m 150 11011 3 3 ATR4 7.975 0,60 4.785 m 10% 479 526 5.790 m 32347 3 3 ATR5 3.610 0,80 2.888 m 0 289 3.177 m 19022 3 3 23.020 16.291 m 479 1.677 18.446 m 109 3 11 14 Fonte: Documento di Piano – Relazione Generale

Non sono previsti nuovi ambiti di trasformazione a destinazione produttiva e terziaria di competenza del Documento di Piano. Per quanto riguarda la mobilità ed il sistema infrastrutturale le previsioni vertono verso miglioramenti della rete viaria locale e ed adeguamenti in previsione del potenziamento della viabilità di accesso al territorio da perseguire in sinergia con la Provincia. Tali previsioni, così come quelle relative al Settore primario e secondario sono demandate al Piano delle Regole. Non vengono qui specificamente affrontate e si rimanda pertanto alla Relazione Generale del PGT per approfondimenti. Per quanto riguarda il Sistema Paesistico Ambientale, si propone: ƒ l’istituzione del PLIS Pian del Re ƒ la valorizzazione della viabilità Agro-silvo-pastorale ƒ la tutela e valorizzazione dei Sistemi ed Elementi di particolare interesse paesistico (rif. Tav. 1.23 del DdP)

Lo schema generale del Progetto di Piano relativo al Comune di Val di Nizza si configura come segue:

PGT VAL DI NIZZA 11 VAS – SINTESI NON TECNICA

Documento di Piano: Tavola delle previsioni di piano

PGT VAL DI NIZZA 12 VAS – SINTESI NON TECNICA

Adeguamento A seguito delle osservazioni pervenute in riferimento allo stato di fatto, le previsioni del Documento di Piano sono state ridimensionate per quanto riguarda gli ambiti di trasformazione (ATR5 capacità edificatoria da 3.177m2 a 2.235 m2), mentre all’interno degli ambiti consolidati sono stati aggiunti i piani in atto. Di seguito due tabelle esplicative del ridimensionamento:

COMUNE DI VAL DI NIZZA

Abitanti PREVISIONI DEL DOCUMENTO DI PIANO nn AMBITI CONSOLIDATI 1.120

ABITANTI RESIDENTI AL 31-12-2010 682

COMPLETAMENTO TESSUTO URBANO CONSOLIDATO 398

PIANI E PROGRAMMI IN ATTO 20

INCREMENTI PER STANDARD QUALITATIVI 20

NUOVI AMBITI PREVISTI DAL DdP 117

AMBITI DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALI 103

ATR - INCREMENTI PER RECUPERO CENTRO STORICO, PER 14 STANDARD QUALITATIVI NUOVI AMBITI DI COMPLETAMENTO DI COMPETENZA DEL PdR 222

NUOVE AREE DI COMPLETAMENTO 202

INCREMENTI PER STANDARD QUALITATIVI 20 CAPACITA INSEDIATIVA DI DdP 1.459

AMBITI DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALI

CAPACITA' EDIFICATORIA

AMBITO SUPERFICIE (mq) PREVISTA INCREMENTI TOTALE V I1 per opere I2 per standard V ii li i i St m2 It V % di V % di (V + I1) V + I1 + I2 ATR1 4.615 0,80 3.692 m3 0 369 4.061 m3 ATR2 4.170 0,80 3.336 m3 0 334 3.670 m3 ATR ATR3 2.650 0,60 1.590 m3 010% 159 1.749 m3 ATR4 7.975 0,60 4.785 m3 10% 479 526 5.790 m3 ATR5 2.540 0,80 2.032 m3 0 203 2.235 m3 3 3 21.950 15.435 m 479 1.591 17.505 m

5. Criteri ambientali e misure di mitigazione per l’attuazione del PGT Nel presente capitolo sono descritte le misure di mitigazione e compensazione individuate per l’attuazione del PGT. Le mitigazioni sono rappresentate da quegli accorgimenti tecnici finalizzati a ridurre gli impatti prevedibili. Le misure compensative sono relative agli interventi tecnici migliorativi dell’ambiente preesistente, che possono funzionare come compensazioni degli impatti residui, là dove questi non potranno essere ulteriormente mitigati in sede tecnica. Relativamente alle azioni strategiche del Documento di Piano di Val di Nizza, alle criticità emerse in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, si propongono dei criteri di attuazione delle misure e l’adozione di interventi di mitigazione. Il presente capitolo si articola in due parti, la prima illustra in linea generale le misure di mitigazione necessarie per l’attuazione del PGT relativamente ai temi ambientali, la seconda per ogni area di trasformazione, sviluppa specifiche considerazioni e suggerimenti affiancando nell’ultima colonna di destra le indicazioni e gli indirizzi tratti dalle schede degli ambiti del Documento di Piano e alle quali si rimanda per una più esaustiva trattazione.

PGT VAL DI NIZZA 13 VAS – SINTESI NON TECNICA

Si ricorda inoltre che il Documento di Piano ha già previsto, all’interno dello Schema delle azioni strategiche di piano così come dedotto dalla tavola delle Previsioni di Piano, ed alle schede relative alle aree di trasformazione, vari livelli di intervento in merito alla mitigazione, ovvero in merito al miglioramento del sistema urbano e paesistico ambientale. All’interno delle schede degli ambiti di trasformazione, vengono infine introdotte premialità volumetriche per: - progetti di particolare qualità architettonica,efficienza energetica, utilizzo di energia da fonti rinnovabili Relativamente alle azioni di Piano e alle criticità emerse in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, e sulla base delle considerazioni effettuate in sede di valutazione, si propongono i seguenti criteri di attuazione delle misure e l’adozione di interventi di mitigazione:

Suggerimenti generali 1. Promuovere l’adozione di misure di risparmio idrico (aeratori rompigetto, riduttori di flusso, impianti di recupero dell’acqua meteorica, etc.) per gli interventi che necessitano del rilascio della concessione edilizia o di denuncia di inizio attività per le nuove edificazioni così come per le ristrutturazioni. 2. Nel caso di previsione di nuove funzioni produttive si dovranno ottimizzare i cicli di produzione in modo da riusare l’acqua e da prevedere l’uso di acqua non potabile, per esempio da prima falda o da raccolta acque meteoriche. 3. La criticità maggiore delle acque superficiali che scorrono nel territorio della Comunità Montana è data dal numero Risorse elevato di scarichi provenienti dalle fosse Imhoff , dalle reti fognarie prive di trattamento e dalla mancanza di portata idriche nei mesi estivi che non permette la diluizione degli inquinanti e favorisce il ristagno dei reflui. Nella realizzazione delle previsioni di piano e dei completamenti residenziali le reti fognarie e gli impianti di trattamento dovranno essere verificate rispetto al nuovo carico insediativo introdotto. Mettere a punto strategie per l’affinamento dello scarico delle fosse Imhoff con potenzialità superiore ai 30 abitanti affiancando a questo eventuale impianto di fitodepurazione. 4. Aree idrogeologicamente sensibili: occorre un’attenta valutazione preventiva delle opere nel sottosuolo. Particolare attenzione andrà dedicata alla realizzazione dei pali per le fondazioni profonde, per evitare di mettere in contatto e contaminare i differenti strati della falda. 1. Occorre limitare al massimo l’impermeabilizzazione del suolo, lasciando ampi spazi drenanti e utilizzando dove possibile pavimentazioni permeabili (autobloccanti forati, prato armato, tetti verdi ecc.). L’impermeabilizzazione accompagnata da raccolta e trattamento di acque deve essere prevista in caso di possibilità di sversamenti di sostanze inquinanti e in presenza di grandi aree pavimentate di parcheggio o di manovra. 2. Le strade molto trafficate ed i piazzali adibiti a parcheggio, generano spesso inquinamento nei suoli limitrofi, sia per le emissioni depositate sugli stessi che per le acque di dilavamento del manto stradale. Nelle progettazioni esecutive di nuovi parcheggi e/o spazi di sosta, vanno considerati alcuni principi legati in particolare alla rete di raccolta delle Suolo e acque di prima pioggia, nonchè ai materiali da usarsi nella costruzione. Misure locali di mitigazione possono essere sottosuolo ottenute con pavimentazioni drenanti, con la raccolta ed il trattamento delle acque di prima pioggia o da sversamenti accidentali. 3. La realizzazione degli ambiti di trasformazione in classe di fattibilità geologica 3, dovrà essere subordinata alle indicazioni dello studio geologico allegato al Piano, e comprendere supplementi di indagine per acquisire una maggiore conoscenza geologico-tecnica dell’area, nonché studi tematici specifici idrogeologici, idraulici ed ambientali. 4. Per le aree idrogeologicamente sensibili occorre un’attenta valutazione preventiva delle opere nel sottosuolo. Particolare attenzione andrà dedicata alla realizzazione dei pali per le fondazioni profonde, ad evitare di mettere in contatto e contaminare i differenti strati della falda. 1. La previsione di nuove aree di trasformazione comporta un conseguente aumento di rifiuti, che deve essere considerato preventivamente al fine di massimizzare la raccolta differenziata (isole ecologiche, spazi dedicati condominiali, aree ecologiche industriali, ecc.). Adottare accorgimenti per aumentare la raccolta differenziata anche Rifiuti attraverso l’incentivazione della pratica dell’autocompostaggio e l’avvio di progetti di comunicazione mirati alla sensibilizzazione verso le tematiche della “gestione sostenibile” dei rifiuti, rivolti al mondo della scuola, ai cittadini, alle imprese. 1. Promuovere l’adozione di misure di risparmio energetico (tecniche di edilizia passiva, installazione di impianti solari, termico e fotovoltaico, e/o di pompe di calore, ecc.) per gli interventi che necessitano del rilascio di concessione Energia edilizia o di denuncia di inizio attività per le nuove edificazioni così come per le ristrutturazioni. Integrare il regolamento edilizio comunale con indicazioni sul riscaldamento domestico e sull'efficienza energetica degli edifici. 1. Attivare tavoli intercomprensoriali per l’incremento del trasporto pubblico 2. Gli interventi insediativi devono partecipare per quanto di competenza al disegno della rete ciclabile urbana, anche attraverso interventi da concordare esterni all’ambito di trasformazione. Si deve gradualmente puntare alla realizzazione di una rete ciclabile che colleghi tra loro tutti i servizi di interesse generale e le principali stazioni e Mobilità fermate del trasporto pubblico. A questo proposito si rammenta anche l’esistenza del progetto “Lo sviluppo della mobilità sostenibile in rapporto alla prevenzione ed alla promozione della salute” di Regione Lombardia in collaborazione con Asl e Arpa e con il quale è auspicabile un raccordo in fase di progettazione della rete ciclopedonale 1. Predisporre un regolamento per la qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi. Il regolamento definisce Paesaggio materiali, tipologie, colori, forme, elementi architettonici, modalità di rapporto con il contesto e con il sistema del verde, e individua le specie arborate caratteristiche dei luoghi da privilegiare negli spazi a verde pubblico e privato 1. In generale per le aree di primo livello si deve porre attenzione a: - conservare la continuità territoriale; Rete - mantenere le zone umide residuali e il reticolo di canali irrigui; ecologica - mantenere il reticolo di canali e la vegetazione spondale con criteri più naturalistici, eventualmente facendo ricorso a incentivi del PSR;

PGT VAL DI NIZZA 14 VAS – SINTESI NON TECNICA

- conservare e consolidare le piccole aree palustri residue; - evitare l’inserimento di strutture lineari capaci di alterare sensibilmente lo stato di continuità territoriale ed ecologica che non siano dotate di adeguate misure di deframmentazione; - nelle aree urbanizzate favorire interventi di deframmentazione; - occorre inoltre salvaguardare la struttura dei popolamenti di margine e ripariali durante la fase di cantiere ripristinandola in caso di danneggiamento. Nella qualificazione degli interventi al margine urbano si dovrà tenere conto della necessità di garantire collegamenti ecologici tra le aree a verde interne all’abitato e le aree agricole e naturalistiche esterne. Per esempio nella riqualificazione dei margini urbani può essere utile introdurre cinture verdi finalizzate ad un rapporto più equilibrato tra città e campagna. Nelle sistemazioni a verde favorire le soluzioni che assicurino la continuità ecologica attraverso la messa a dimora di siepi, habitat umidi, rimboschimenti. Nelle aree confinanti con infrastrutture viarie, prevedere fasce di mitigazione e opere di attraversamento con adeguati inviti per la fauna. 2. per gli elementi di secondo livello Conservazione della continuità territoriale; mantenimento del reticolo di siepi e filari, eventualmente facendo ricorso a incentivi del PSR 3. nei corridoi regionali primari a bassa o moderata antropizzazione in caso di trasformazioni strategiche, mantenimento in ogni caso almeno dl 50% della sezione prevista dalla RER (500 m) 4. Va vista con sfavore la tendenza a mettere in atto misure di conversione degli spazi aperti in aree boschive, attuata attraverso rimboschimenti che portano alla perdita di habitat importanti per specie caratteristiche. 5. La naturalità del territorio comunale può essere mantenuta garantendo l’attività agricola quale presidio al territorio e la conservazione delle formazioni naturaliformi. 6. In tutti i casi, la progettazione del verde deve fare riferimento alle indicazioni contenute nell’allegato alla DGR 8/8515 del 26/11/2008 “Rete Ecologica Regionale e programmazione territoriale degli enti locali”, ed alla DGR 6/48740 del 29/02/2000 “Quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica”

Di seguito la tabella con le considerazioni, suggerimenti, indicazioni ed indirizzi specifici per le aree di trasformazione:

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano

Problematiche generali Ambito territoriale di particolare rilievo paesistico ambientale. Da un punto di vista geologico, idrogeologico siamo in presenza di dissesti puntuali ed areali dovuti a franosità, crolli e sprofondamenti . Elementi di particolare attenzione e valutazione sono le aree classificate dalla relazione geologica in classi di fattibilità con elevate restrizioni Per quanto riguarda la componente sismica il territorio rientra in zona 3.

Sistema insediativo residenziale

In generale a realizzazione di nuove aree di trasformazione può comportare: - sottrazione di suolo agricolo, alterazione della conformazione morfologica e paesaggistica, impatto sugli ecosistemi - incremento di superfici permeabili - interazione con flussi di acque sotterranee - aumento del fabbisogno energetico ed idrico - aumento delle emissioni in atmosfera - incremento nella produzione di rifiuti - aumento del rumore e delle emissioni di polveri in atmosfera durante la cantierizzazione ATR1- Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR1 4.615 m Indice di permeabilità Ip 40% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf L’area è in classe di fattibilità geologica 2 e 3d, e zona Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di tipo misto.. - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di L’ambito ATR1 si trova in Loc. Casa Schiavo è area libera all’interno depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di dell’abitato consolidato e confina a sud-ovest con la SP n. 7. inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei lottizzanti e le previsioni già in atto; Gli impatti che si rilevano sono legati all’adiacenza con la SP n. 7. - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre In fase di progettazione attuativa, si raccomanda di tenere il più superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento possibile a distanza gli edifici dalle potenziali fonti inquinanti (acustiche del verde e/o per altri usi compatibili; ed emissioni in aria) cercando di localizzare gli edifici nella parte più - Considerata la sensibilita’ ecopaesistica dell’area, gli interna dell’ambito. Si suggerisce di adottare l’uso di barriere verdi interventi dovranno perseguire la massima alberate tra il lotto e la strada SP n. 7. compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi coerenti con il Poiché siamo in un contesto particolarmente sensibile dal punto di paesaggio circostante, e mitigando correttamente eventuali vista paesistico ambientale ed ecosistemico, favorire la continuità impatti visivi; ecologica attraverso varchi verdi di connessione con gli ambiti agricoli - L’ambito si trova parte in classe di fattibilità 2 di modeste

PGT VAL DI NIZZA 15 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano posti a nord-ovest. limitazioni e parte in classe 3d di consistenti limitazioni; per questo motivo durante la stesura del piano attuativo sarà In sede di progettazione architettonica, porre particolare attenzione al necessario seguire le indicazioni presenti nelle “Norme contesto di riferimento, uso dei materiali, colori e tecniche costruttive Geologiche di Attuazione” dell’allegato Studio Geologico. tipiche dei luoghi.

L’ambito è in parte in classe di fattibilità geologica 3. in fase di pianificazione attuativa si dovranno prevedere adeguate indagini geognostiche in sito, con rilievo di dettaglio per valutare la stabilità dell’area.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta.

ATR2 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR2 4.170 m Indice di permeabilità Ip 40% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf L’area è in classe di fattibilità geologica 2 e 3d, e zona Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di tipo misto.. - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di L’ambito ATR2 si trova in Loc. Casa Schiavo, è area libera all’interno depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di dell’abitato consolidato e confina a sud-ovest con la SP n. 7. inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei lottizzanti e le previsioni già in atto; Gli impatti che si rilevano sono legati all’adiacenza con la SP n. 7. - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre In fase di progettazione attuativa, si raccomanda di tenere il più superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento possibile a distanza gli edifici dalle potenziali fonti inquinanti (acustiche del verde e/o per altri usi compatibili; ed emissioni in aria) cercando di localizzare gli edifici nella parte più - Considerata la sensibilita’ ecopaesistica dell’area, gli interna dell’ambito. Si suggerisce di adottare l’uso di barriere verdi interventi dovranno perseguire la massima alberate tra il lotto e la strada SP n. 7. compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi coerenti con il Poiché siamo in un contesto particolarmente sensibile dal punto di paesaggio circostante, e mitigando correttamente eventuali vista paesistico ambientale ed ecosistemico, favorire la continuità impatti visivi; ecologica attraverso varchi verdi di connessione con gli ambiti agricoli - L’ambito si trova parte in classe di fattibilità 2 di modeste posti a nord-ovest. limitazioni e parte in classe 3d di consistenti limitazioni; per questo motivo durante la stesura del piano attuativo sarà In sede di progettazione architettonica, porre particolare attenzione al necessario seguire le indicazioni presenti nelle “Norme contesto di riferimento, uso dei materiali, colori e tecniche costruttive Geologiche di Attuazione” dell’allegato Studio Geologico. tipiche dei luoghi.

L’ambito è in parte in classe di fattibilità geologica 3. in fase di pianificazione attuativa si dovranno prevedere adeguate indagini geognostiche in sito, con rilievo di dettaglio per valutare la stabilità dell’area.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

PGT VAL DI NIZZA 16 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta.

ATR3 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR3 2.650 m Indice di permeabilità Ip 40% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf L’area è in classe di fattibilità geologica 3d, e zona Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di tipo misto.. - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di L’ambito ATR3 è localizzato nel capoluogo Val di Nizza e fronteggia inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei lottizzanti ad est la SP n.155, e a nord confina con un ambito a servizi esistente e le previsioni già in atto; (zona Municipio). - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre Gli impatti che si rilevano sono legati all’adiacenza con la strada ed al superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento contesto agricolo. del verde e/o per altri usi compatibili; - Considerata la sensibilita’ ecopaesistica dell’area, gli Poiché siamo in un contesto particolarmente sensibile dal punto di interventi dovranno perseguire la massima vista paesistico ambientale ed ecosistemico. In sede di progettazione compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando architettonica, porre particolare attenzione al contesto di riferimento, soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi coerenti con il uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi. paesaggio circostante, e mitigando correttamente eventuali impatti visivi; Per quanto riguarda il contesto agricolo equipaggiare adeguatamente - L’ambito si trova parte in classe di fattibilità 3d di a verde i margini del lotto che affacciano sui campi coltivati, in modo consistenti limitazioni; per questo motivo durante la stesura da tenere una distanza tra la residenza ed eventuali trattamenti del piano attuativo sarà necessario seguire le indicazioni agricoli stagionali. presenti nelle “Norme Geologiche di Attuazione” dell’allegato Studio Geologico. L’ambito è in classe di fattibilità geologica 3d. in fase di pianificazione attuativa si dovranno prevedere adeguate indagini geognostiche in sito, con rilievo di dettaglio per valutare la stabilità dell’area.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In

PGT VAL DI NIZZA 17 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta.

ATR4 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR4 7.975 m Indice di permeabilità Ip 40% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf L’area è in classe di fattibilità geologica 3d, e zona Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di tipo misto.. - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di L’ambito ATR4 è localizzato in Loc. Sant’Albano. E’ un’area libera tra inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei lottizzanti l’edificato ad est e ed un’area a servizi ad ovest (attrezzature sportive e le previsioni già in atto; esistenti). - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre Gli impatti che si rilevano sono legati all’adiacenza con le attrezzature superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento sportive esistenti ed il contesto agricolo. del verde e/o per altri usi compatibili; - Considerata la sensibilita’ ecopaesistica dell’area, gli Le strutture sportive possono generare impatti di tipo acustico in interventi dovranno perseguire la massima conseguenza di manifestazione ed eventi. In fase di progettazione, compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando prevedere adeguate fasce filtro tra la residenza e le strutture sportive, soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi coerenti con il eventualmente implementando con l’adozione di sistemi per paesaggio circostante, e mitigando correttamente eventuali l’isolamento acustico delle facciate. impatti visivi; - L’ambito si trova parte in classe di fattibilità 3d di Poiché siamo in un contesto particolarmente sensibile dal punto di consistenti limitazioni; per questo motivo durante la stesura vista paesistico ambientale ed ecosistemico. In sede di progettazione del piano attuativo sarà necessario seguire le indicazioni architettonica, porre particolare attenzione al contesto di riferimento, presenti nelle “Norme Geologiche di Attuazione” dell’allegato uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi. Studio Geologico.

Per quanto riguarda il contesto agricolo equipaggiare adeguatamente a verde i margini del lotto che affacciano sui campi coltivati, in modo da tenere una distanza tra la residenza ed eventuali trattamenti agricoli stagionali.

L’ambito è in classe di fattibilità geologica 3d. in fase di pianificazione attuativa si dovranno prevedere adeguate indagini geognostiche in sito, con rilievo di dettaglio per valutare la stabilità dell’area.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi anche in relazione alla cantierizzazione per l’adeguamento della viabilità “fuori comparto” (vedi scheda ATR4). Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta. ATR5 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: ATR5 3.610 m2 Indice di permeabilità Ip 40% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf

L’area è in classe di fattibilità geologica 2 e 3d, e zona Sismica 3. La Interventi di mitigazione come individuati graficamente nelle

PGT VAL DI NIZZA 18 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano classe di zonizzazione acustica è III Aree di tipo misto.. schede d’ambito, e secondo la tipologia prevista; - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di L’ambito ATR5 si trova in Loc. Poggio Ferrato, è area libera e confina depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di con la SP n. 155 e Via Costa. inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei lottizzanti Gli impatti che si rilevano sono legati all’adiacenza con il contesto e le previsioni già in atto; agricolo. - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre Poiché siamo in un contesto particolarmente sensibile dal punto di superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento vista paesistico ambientale, in sede di progettazione architettonica, del verde e/o per altri usi compatibili; porre particolare attenzione al contesto di riferimento, uso dei - Considerata la sensibilita’ ecopaesistica dell’area, gli materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi. interventi dovranno perseguire la massima compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando Per quanto riguarda il contesto agricolo equipaggiare adeguatamente soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi coerenti con il a verde i margini del lotto che affacciano sui campi coltivati, in modo paesaggio circostante, e mitigando correttamente eventuali da tenere una distanza tra la residenza ed eventuali trattamenti impatti visivi; agricoli stagionali. - L’ambito si trova parte in classe di fattibilità 2 di modeste limitazioni e parte in classe 3d di consistenti limitazioni; per L’ambito è in classe di fattibilità geologica 3d. in fase di pianificazione questo motivo durante la stesura del piano attuativo sarà attuativa si dovranno prevedere adeguate indagini geognostiche in necessario seguire le indicazioni presenti nelle “Norme sito, con rilievo di dettaglio per valutare la stabilità dell’area. Geologiche di Attuazione” dell’allegato Studio Geologico.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta.

6. Sistema di monitoraggio Lo scopo del Sistema di Monitoraggio del PGT è di valutare gli effetti diretti e indiretti dell’attuazione delle azioni previste dal Piano sulle componenti e matrici ambientali individuate e sulle reciproche interazioni in relazione al livello di dettaglio del Piano stesso. Il monitoraggio costituisce l’attività di controllo degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del PGT, finalizzata ad intercettare tempestivamente gli effetti negativi rispetto agli obiettivi di sostenibilità. Il monitoraggio rappresenta un aspetto sostanziale del carattere strategico della valutazione: si tratta di avere a disposizione una serie di dati aggiornati e aggiornabili nel tempo da cui trarre indicazioni per il progressivo riallineamento dei contenuti del piano agli obiettivi di sostenibilità stabiliti (azioni correttive di feedback). L’affermarsi e il diffondersi della capacità di monitorare il processo di piano e di dare conto al largo pubblico dell’efficacia del medesimo, si presenta come uno dei tratti più innovativi rispetto alla prassi amministrativa consolidata. Il monitoraggio ha un duplice compito:

• fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal Piano, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di garantire gli obiettivi di sostenibilità ambientale che il Piano si è posto;

PGT VAL DI NIZZA 19 VAS – SINTESI NON TECNICA

• permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie.

Lo sviluppo del programma di monitoraggio avviene attraverso la messa a punto di una serie di indicatori di stato e di prestazione che possono essere aggiornabili in modo semplice con le risorse e le informazioni disponibili. In particolare la lista di indicatori proposta, consente un monitoraggio annuale degli effetti attesi dall’attuazione di quanto previsto dal Piano.

Annualmente l’Amministrazione del Comune di Val di Nizza dovrà provvedere ad aggiornare e controllare i dati dei diversi parametri di monitoraggio, al fine di verificare la corretta attuazione delle indicazioni del Piano e attivare per tempo, se necessario azioni correttive. Tali dati verranno messi a disposizione del pubblico al fine di aggiornare, comunicare e coinvolgere la popolazione nella gestione dello strumento di pianificazione.

Il sistema di monitoraggio deve essere organizzato in modo da poter misurare fin dalle prime fasi di attuazione del PGT le dinamiche di evoluzione delle matrici e componenti ambientali indagate. Il sistema di monitoraggio deve prevedere una serie di indicatori facilmente popolabili; è necessario infatti che i dati utilizzati per effettuare il monitoraggio del PGT siano già raccolti da altri Enti (Regione, Arpa, Provincia) e siano in grado di valutare le tendenze nel tempo, mettendo in relazione queste ultime con l’attuazione delle azioni di Piano. Il sistema di monitoraggio deve consentire il controllo degli aspetti dell’attuazione del piano dal punto di vista procedurale, economico e fisico, nonché la verifica degli elementi di qualità ambientale. In particolare, il sistema di monitoraggio deve consentire di raccogliere ed elaborare informazioni relative:

z allo stato di avanzamento e alle modalità di attuazione delle azioni di PGT (indicatori di processo); z agli effetti ambientali significativi indotti dagli interventi (indicatori di monitoraggio degli effetti ambientali).

In generale, gli indicatori devono godere di determinate proprietà:

• popolabilità e aggiornabilità: l’indicatore deve poter essere calcolato: devono cioè essere disponibili i dati per la misura dell’indicatore, con adeguata frequenza di aggiornamento, al fine di rendere conto dell’evoluzione del fenomeno; • costo di produzione e di elaborazione sufficientemente basso; • sensibilità alle azioni di piano: l’indicatore deve essere in grado di riflettere le variazioni significative indotte dall’attuazione delle azioni di piano; • tempo di risposta adeguato: l’indicatore deve riflettere in un intervallo temporale sufficientemente breve i cambiamenti generati dalle azioni di piano; • comunicabilità: l’indicatore deve essere chiaro e semplice, al fine di risultare facilmente comprensibile anche a un pubblico non tecnico. Deve inoltre essere di agevole rappresentazione mediante strumenti quali tabelle, grafici o mappe.

Sia gli indicatori che rendono conto dello stato di attuazione del piano, che quelli relativi agli effetti significativi sull’ambiente devono essere integralmente calcolati con frequenza annuale, in modo da confluire nella relazione di monitoraggio annuale e da contribuire all’eventuale riorientamento del piano. Nella tabella seguente è riportato il riassunto delle modalità e delle tempistiche del monitoraggio previsto per il PGT del Comune di Val di Nizza:

Modalità e tempistiche del monitoraggio

Soggetto indicato a popolare gli indicatori Comune di Val di Nizza Durata del monitoraggio 5 anni (PGT) Frequenza reporting Annuale Modalità di comunicazione Messa a disposizione sul sito web del comune

PGT VAL DI NIZZA 20 VAS – SINTESI NON TECNICA

Incontri pubblici

Come indicatore di processo si dovrà valutare la percentuale di azioni strategiche che sono state realizzate.

Indicatori di processo Fonte Azioni attuate/rispetto alle previste (%) Comune Trend demografico (Ab) Comune Popolazione residente (Ab) Comune

Nella tabella seguente sono riportati gli indicatori individuati per gestire la fase di monitoraggio, in relazione al contesto ed agli obiettivi di sostenibilità più significativi per Val di Nizza:

Tema ambientale Indicatori di contesto Fonte Popolazione residente (n.) Comune Socio economici Numero componenti per famiglia (n.) Comune Unità locali (n.) Comune Flussi di traffico (veicoli/giorno) Provincia Mobilità Trasporto pubblico (n/giorno) Provincia Percorsi ciclopedonali (km) Comune Capacità residua del depuratore (AE) Ente gestore Consumo idrico procapite (m3/ab*anno) Ente gestore Acqua Perdite nelle reti di adduzione (%) Ente gestore Prelievi da acque sotterranee (m3/anno) Comune Superficie urbanizzata/superficie totale (%) Comune Suolo Incidenza superficie agricola utilizzata SAU per colture innovative Regione (%) Produzione rifiuti urbani procapite (kg/ab) Comune Rifiuti Percentuale di raccolta differenziata (%) Comune Emissioni precursori dell’ozono per Aria Regione macrosettore (NOX, COV, NH4 e CO) (%) Incidenza superficie classificata in zone 4-5-6 (%) (n.) Comune Rumore N. di esposti annuale (N) Comune

Consumo energetico per abitante (KWh/ab) Ente erogatore servizio Energia Edifici con certificazione energetica (%) Comune Produzione di energia da fonti rinnovabili (KWh) Comune Inquinamento Sviluppo linee elettriche distinte per tensione (km) Comune elettromagnetico Impianti per telecomunicazione e radio televisione (n.) Comune

Aree protette (km2) Regione, Comune

Paesaggio Incidenza aree protette (%) Regione, Comune Superficie aree naturali (non ricomprese nelle aree protette e aree 2 Comune rete Natura2000) (km )

Obiettivo di sostenibilità Indicatori di monitoraggio Fonte

Incrementare le risorse Numero impianti a fonti rinnovabili (n.) Comune rinnovabili Edifici con certificazione energetica (%) Comune Consumo gas annuale (mc) Gestore rete gas Ridurre i consumi energetici Consumo energia elettrica annuale (KW/h*Ab) Gestore reti elettriche Conservare gli ambienti naturali e tutelare le specie Incremento % uso suolo naturale Comune rare e vulnerabili Superficie aree a bosco (Km2) PIF

PGT VAL DI NIZZA 21 VAS – SINTESI NON TECNICA

Superficie aree protette (Km2) Regione/Comune

Ridurre i consumi idrici Consumo idrico procapite Gestore rete acque

Concentrazioni nitrati e cromo nei pozzi acquedottistici Gestore rete acque

Indice biotico esteso (IBE) Arpa

Livello di inquinamento da macrodescrittori (LIM) Arpa Tutelare le risorse e le riserve idriche Gestore servizio idrico Capacità residua del depuratore (AE) integrato

Gestore servizio idrico Copertura del servizio di depurazione (%) integrato

Scarichi autorizzati in corpi idrici superficiali (n.) Provincia

Vulnerabilità da nitrati (%) Regione

Capacità protettiva acque superficiali Regione Lombardia Tutelare il suolo da processi alteranti Capacità protettiva acque sotterranee Regione Lombardia

Superfici a rischio di compromissione o degrado (km2) Regione Lombardia

Superficie urbanizzata (Km2) Comune Contenere il consumo di suolo Superficie aree dismesse (Km2) Comune

Contenere la produzione di Raccolta differenziata (%) Arpa/Comune rifiuti Produzione di rifiuti urbani pro capite (Kg/Ab*g) Comune Salvaguardare il patrimonio % di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente dismesso Comune storico architettonico % Incremento di percorsi e piste ciclopedonali Comune Concentrazione media stagionale dei principali inquinanti in aria (μg/m3) Arpa Superamento dei livelli di attenzione e allarme per i principali inquinanti Arpa Tutelare e migliorare la qualità (n.) della vita Utilizzo del Trasporto Pubblico Locale (passeggeri*Km/anno) Società gestore del servizio Incidenza superficie classificata in zone 4. 5 e 6 (%) Comune Esposti (n.) Comune

Attuazione e soggetti coinvolti Il monitoraggio di un piano o programma, come già detto è un processo di verifica e controllo degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del PGT. Le risorse da mettere in campo per l’attuazione di un piano di monitoraggio sono di tipo prevalentemente economico ed umano. Queste ultime fanno riferimento a figure professionali da ricercare all’interno della pubblica amministrazione (vedi p.es. gli uffici tecnici), e nel caso queste non fossero sufficienti (o per mancanza di tempo e/o competenze specifiche) o per assenza di strumentazioni adeguate, possono fare riferimento a figure specialistiche che si possono trovare all’interno di enti come p.es. ARPA.

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