Isole Appartinenti All'italia AUTORE: Leandro Alberti TRADUTTORE: CURATORE: NOTE

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Isole Appartinenti All'italia AUTORE: Leandro Alberti TRADUTTORE: CURATORE: NOTE TITOLO: Isole appartinenti all'Italia AUTORE: Leandro Alberti TRADUTTORE: CURATORE: NOTE: DIRITTI D'AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/ TRATTO DA: "Descrittione di tutta l'Italia, et isole pertinenti ad essa. Di fra Leandro Alberti bolognese. Nella quale si contiene il sito di essa,l'origine, & le signorie delle citta, & de' castelli; co' nomi antichi, & moderni; i costumi de popoli, & le conditioni de paesi"; Stampatore: Paolo Ugolino; Venezia, 1596 CODICE ISBN: informazione non disponibile 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 9 aprile 2002 INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Ruggero Volpes, [email protected] REVISIONE: Vittorio Volpi, [email protected] PUBBLICATO DA: Davide de Caro Livros Grátis http://www.livrosgratis.com.br Milhares de livros grátis para download. [carta 1] Frontespizio ISOLE APPARTINENTI ALL'ITALIA Descritte da F. Leandro Alberti Bolognese DI NUOVO RICORRETTE, ET CON L'aggionta in più luoghi di diverse cose occorse sino a' nostri tempi adornate. [marca tipografica] IN VENETIA, Appresso Paolo Ugolino, MDXCVI [c. 2] ISOLE APPARTINENTI ALLA ITALIA. di Fra Leandro Alberti Bolognese, dell'ordine de' Predicatori. Nuova cosa peraventura parerà ad alcuno, che io ardisca entrare alla descrittione dell'Isole circostanti all'Italia, sì come parti di quella, conciosia cosa, che essendo stata da altri per adietro descritta essa Italia, niuna mentione è stata fatta di quelle. Ma in vero se questi tali ben havessero avertito quanta perfettione a lei accrescerà per così fatta descrittione, rimuoveriansi senza dubbio da questa lor maraviglia. Imperochè sono queste Isole (delle quali intendo di parlare) da annoverare fra le parti d'Italia; come chiaramente scrive Strabone, Plinio, et molti altri scrittori, secondo che si dimostrerà. Sarà nondimeno questa descrittione per più cagioni molto difficile. Pure io non mancherò d'entrarvi animosamente, sperando uscirne; sì come (la Dio mercè) sono uscito della lunga et faticosa narratione del continente. Nè dubito, che ella non sia per essere altrettanto dilettevole lettione, quanto quella è stata. Ma ben prima ch'io ragioni dell'Isole intendo di ragionare alquanto del Mare Mediterraneo, o diciamo fra terra ferma, ove esse poste sono. Vogliono alcuni, che fusse fatto detto Mare MEDITERRANEO per lo Diluvio universale, che fu ne' tempi di Noè (del quale fa memoria Mosè nel libro del Genesi, Giosefo historico hebreo, Beroso Caldeo nel libro primo dell'antichità, Senofonte negli equivoci, Mafeo Fenice Damasceno nel nonagesimo settimo libro dell'historie, Archiloco nel libro de' tempi, et Methastene Persiano, et molti altri scrittori): et dicono costoro, che innanzi a tal Diluvio erano nel luogo, ove ora è questo Mare, due Paludi; l'una, ove si vede il Mare Supero, o sia Adriatico, che cominciava da gli stagni, ove ora è Vinegia, et scorreva insino al luogo, ove al presente è Otranto, overo al Promontorio Capo di Leuca dall'un lato; et dall'altro insino all'Isola di Sassone, lunge dall'antidetto Promontorio circa cinquanta miglia. Nella quale Palude entravano tutte l'acque dell'una, et dell'altra parte, sì come in una conca, cioè fiumi, [carta 2 verso] torrenti, fontane, et acque sorgenti, le quali scendevano dell'Italia dall'un lato, et dall'altro, et che scendevano dall'Alpi, che dividono parte della Germania dall'Italia, et da' Monti dell'Histria, Liburnia, et Dalmatia; et che questa Palude discorreva poi nell'altra palude, per quella bocca, la quale si vede fra detto Promontorio Capo di Leuca, et la Isola di Sassona. Era poi addimandata la gran palude, quell'altro luogo (anch'egli detto Mare Mediterraneo) nel quale entrava l'antidetta palude, che comincia al stretto di Zibelterra, et scorre per lungo al principio della gran palude di Meotide. Parimente scorrevano nella gran palude, ove l'acqua della prima entrata, tutti i fiumi, laghi, fontane, acque sorgenti, et torrenti, che erano intorno ad essa dell'Asia, Europa, Africa; et fra l'altre dell'Italia, Galia, et Spagna. Soggiungono etiandio costoro, che sopravenendo poi il grande sforzo dell'acque del Diluvio universale, et riempiendo ogni cosa, et indi mancando, nel mezo dell'acqua, impetuosamente scorrendo quest'acque al Mare Oceano, allargarono la stretta bocca, la quale era fra l'Isola di Sassona, et il Promontorio Capo di Leuca, et quell'altra, che era allo stretto di Zibelterra, et così si rimasero aperte, come hora si vede. Et appresso anche dicono, che non solamente empierono tali acque questi luoghi, ove erano già le dette paludi, ma che ancor le hanno accresciute di mano in mano, come chiaramente si può conoscere in più luoghi, considerando diligentemente le divise parti della terra dal resto del continente, che sono rimase Isole, et altre parti, più alte de' luoghi vicini sommersi dall'acque, che sono rimasi sopra di quelle. Così scrivono questi tali del principio del Mare Mediterraneo, il qual circonda da dieci mila, et settecento miglia. Et di questa opinione furono alcuni antichi, come scrive Strabone nel primo libro. Altri vogliono, che fosse questo Mare dal principio della creatione del mondo. Sia come si voglia, io trovo memoria di lui appresso tutti li Cosmografi, Geografi, et Historici, li quali descrivono l'opere fatte fra i Greci, et Persiani, fra' Romani, et Cartaginesi, et altri popoli, come narra Polibio, Thucidide, Diodoro Siciliano, Strabone, Plutarco, Livio, Trogo, Pomponio Mela, Appiano Alessandrino, et altri nobilissimi scrittori. Entrano adunque abbondantemente l'acque dell'Oceano nel Mare Mediterraneo, et anche ritornano a lui per la stretta bocca di dodici miglia fra le Colonne di Ercole; al presente lo stretto di ZIBELTERRA nominate, et da Plinio, et da molti altri scrittori, Fretum Gaditanum, addimandato dalla Isola di GADE, Isola quivi vicina, ove si dice essere state piantate le Colonne di Ercole. La cagione perchè questo luogo fusse detto le Colonne di Ercole, la narra Strabone nel terzo libro, et anche altri scrittori, così. Havendo mandato li Tirij ambasciadori all'Oracolo di Apolline per chieder consiglio ove potessero ritrovare luogo nuovo per habitarvi, fu lor risposto, che dovessero mandare habitatori alle Colonne di Ercole. Il che udito, dirizzarono a considerare il luogo. Li quali arrivati allo stretto di Calpe (ove si diceva non esser lecito ad alcuno a navigare più oltra, essendo quivi il termine delle fatiche di Ercole) in questo luogo si fermarono, et vi fabricarono nella [3] città posta all'Occidente, dalla parte Orientale, un Tempio sopra alcune colonne di rame otto cubiti lunghe. Et per questa cagione furono poi nominate le Colonne d'Ercole, ove sacrificavano quelli, che felicemente havevano la loro navigatione finita, credendo haver ottenuto tanta felicità per la virtù d'Ercole. Dicevano i sacerdoti del detto Tempio, quivi essere il fine della terra, et non esser lecito ad alcuno più oltre navigare. Altri dicono, che essendo arrivato Ercole al fine del Mare Oceano quivi piantasse due Colonne, cioè l'una dall'un lato di questa foce, et l'altra dall'altro per eterna memoria dell'opere sue, per esser costumi de' valorosi capitani di drizzare colonne et fare Trofei in memoria delle lor gloriose opere. Altri dicono esser state poste tali colonne di là dall'Isola di Gade; et altri scrivono essere queste colonne la stretta bocca sopranominata; et altri quelli due Promontori, o diciam monti, i quali entrano nel mare, cioè CALPE, et ABILA. De i quali, Calpe è di Spagna per riscontro di Abila di Mauritania, partiti da questo canale, i quali paiono le poste di questa bocca. Appresso di questo sono altri, che scrivono queste esser parti del Mare Adriatico; et altri essere le due Isole vicine alli detti Promontori; delle quali una era nominata Giunone, o vero Tempio di Giunone, come dice Artemidoro. Non mancano alcuni di dire, esser quivi alquanti scogli in qua et in là posti, seguitando per aventura Pindaro, il qual nomina porte Gaditane insino a questo luogo, ove Ercole pervenne. Ma Dicearco, Eratostene, et Polibio disegnano dette colonne alla bocca dell'antidetto Canale. Et così si veggiono esser tante opinioni circa dette colonne, quanti sono gli scrittori. Al presente (come è detto) domandasi questa stretta bocca, lo stretto di Zibelterra. Poscia che sono entrate l'acque del Mare Oceano fra terra per detta stretta foce, a man sinistra seguitando domandasi MARE DI SPAGNA, perchè bagna la Spagna, da Plinio Mare Hispanum nominato. Et più oltre, IBERICO et Balearico, et poi GALLICO, perchè tocca parte della Gallia Narbonese (hora Provenza detta) insino alla bocca del fiume Varro termine di questa Gallia, et principio dell'Italia (secondo che è stato dimostrato nella Liguria). Dalla foce del Varro alla bocca della Magra fine della Liguria, è nominato LICUSTICO, perciochè tocca la Liguria, et dal volgo è detto LEONE. Dalla foce de la Magra all'Isola di Sicilia addimandasi THOSCO, et da' Greci NOVIUM, et da altri TYRRHENNUM, et da' Latini INFERUM. Vero è che Eratostene vuole, che questa grandezza d'acqua, la quale è fra lo stretto di Zibelterra, et l'Isola di Sardegna sia nominata MARE SARDOUM da detta Isola, et di quindi alla Sicilia Tyrrhenum, et dalla Sicilia a Creti (hora Candia) MARE SICULUM. Questo è il primo Golfo di Europa fatto dal Mare Atlantico, overo Grande ch'entra per lo già dimostrato stretto Gaditano, o sia di Zibelterra, secondo Plinio. Il qual soggiunge essere il secondo Golfo del Promontorio Lacino, che si piega molto largamente a gli Acroceraunij Promontorio dell'Epiro di là dal mare discosto dal Lacinio settanta cinque miglia. Et perchè delli sopradetti nomi di questi Mari diversamente parla Strabone nel terzo libro, piacemi di descrivergli etiandio, come esso fa. Prima adunque ei lo [3v] nomina Hispano, poi Gallico, Indi Ligustico, appresso Sardonico, et quindi allo stretto Canale di Messina Italico, et anche Tirreno, et poi Ausono, hora detto Siculo, che è dall'Oriente d'Italia; poscia dall'Aquilone, overo dall'ultima Iapigia al golfo Ionio, o sia la foce di detto golfo.
Recommended publications
  • MALTESE E-NEWSLETTER 327 July 2020 1
    MALTESE E-NEWSLETTER 327 July 2020 1 MALTESE E-NEWSLETTER 327 July 2020 Maltese all out to secure victory for the Maltese flag The flags of all the world’s nations are competing in a competition on Facebook through the World Flags Tournament page. However, what should have been a survey in light vein has been taken seriously by the Maltese, so much so that the Maltese flag has polled the highest ever number of votes ever received by a flag on this page, even exceeding that of Costa Rica. A short time ago the Maltese flag even managed to win the latest competition, against the Nepalese flag, with 54% of the votes going to Malta against 46% for Nepal. MALTA INTERNATIONAL AIRPORT concert to mark airport reopening As the sun goes down on the past few quiet months, we’re turning up the volume with Sounds Like Malta to celebrate Malta Airport’s re-opening ON Wednesday We can’t wait to welcome you back to Malta, so we’re kicking off the celebrations right now. Malta International Airport, Sound Salon, G7 events, Malta Philharmonic Orchestra, Visit Malta, LEX together with Malta International Airport ambassadors Joe Roscoe and Nicola Said - Soprano. A number of planes sit idle in Luqa, dying to get back into the air. Since March,the place has been a NOISELESS cemetery. Malta International Airport will come back to life on Wednesday 1 July after the unprecedented circumstances in which we all found ourselves during the last few weeks, which also meant that the airport was forced to close its doors.The music will feature a number of videos that are a testament to the beauty of the Maltese archipelago.
    [Show full text]
  • The Provision of Wholesale Fixed Broadband Access in Malta `
    The provision of wholesale fixed broadband access in Malta ` The provision of wholesale fixed broadband access in Malta Definition, assessment of SMP & regulation of relevant markets Document type Consultation Document reference MCA/C/20-3864 Date of publication 22nd May 2020 1 The provision of wholesale fixed broadband access in Malta ` Executive Summary The Malta Communications Authority (‘MCA’) is hereby publishing for consultation its preliminary conclusions on the regulatory treatment of the provision of wholesale fixed broadband access in Malta. This is in accordance with article 9 of the Electronic Communications (Regulation) Act, Chapter 399 of the Laws of Malta, obliging the MCA to carry out regular reviews of competition in communications markets. The MCA invites interested parties to submit their feedback within the period ending 24th July 2020. Arrangements for submitting comments are explained in more detail in Chapter 8 to this document. Background The wholesale fixed broadband access market in Malta is characterised by two operators, namely Melita and GO. These two operators are vertically integrated and have their own access network infrastructure in place, over which a suite of retail electronic communications services are supplied. The chances that another undertaking replicates the network set-up and coverage of GO and Melita cannot happen within a short time frame. This is because the roll-out of a competing infrastructure would require a significant financial outlay with a huge sunk cost element. GO and Melita can however open up their networks and grant access to third parties on a commercial basis, opening up a path for service based competition.
    [Show full text]
  • CHRISTMAS SPECIAL Contents
    Issue No. 5 CHRISTMAS SPECIAL December Contents 2017 Kelmet l-Editur p. 2 Melita Stamps p. 3 Il-Merluzz u l-Bolla p. 4 Tislima lis-Sindku Joe Attard p. 5 European Christmas Stamps 2017 p. 6 Christmas Stamps’ History p. 7 Iż-Żejtun fuq il-Bolol p. 8 A Stamp of a Cupcake? p. 9 2017 Żejtun Philatelic Exhibition p. 10 Il-gazzetta uffiċjali ta’ Il-Grupp Filateliku taż-Żejtun 2 Kelmet l-Editur Tislima lis-Sindku minn Sean Chircop Normalment Novembru hu ż-żmien fejn nibdew inħejju għall-festa tal-Milied, festa mimlija ferħ u ċelebrazzjonijiet. Il-filatelisti jibdew jistennew x’bolla se tkun qed toħroġ f’dak it-tali pajjiż għaż-żminijiet tal-Milied u l-Ewwel tas-Sena. Fejn f’din il-ħarġa se nkunu qed inħarsu lejn dan. Iżda, ma nistax nibda dan l-editorjal bla ma nagħti tislima lis-Sur Joseph N. Attard, is-Sindku taż-Żejtun. Is-Sur Attard nistgħu ngħidu li kien il-mutur ewlieni, flimkien ma’ wħud mill-membri fundaturi tal-għaqda, biex ta l-bidu tal- Grupp Filateliku taż-Żejtun fl-2002. Fejn kienet tidħol il-kultura, kull tip ta’ kultura, lis-Sindku minn dejjem kont isibu fuq quddiem biex jagħti l-kontribut tiegħu u ma setgħax jonqos li ra kif se jgħin fil-qasam tal-filatelija wkoll; meta ra li fiż-Żejtun hemm numru ta’ persuni interessati f’din in-namra. Is-Sur Attard, kif ħafna kienu jsibuh, dejjem ħadem favur kull pass ‘il quddiem li jagħmel il-Grupp tagħna. Hu kien jinteressa ruħu ħafna dwar kull sett ta’ bolol personalizzati li noħorġu.
    [Show full text]
  • Rapid Assessment Survey of Marine Species at New England Bays and Harbors
    Report on the 2013 Rapid Assessment Survey of Marine Species at New England Bays and Harbors June 2014 CREDITS AUTHORED BY: Christopher D. Wells, Adrienne L. Pappal, Yuangyu Cao, James T. Carlton, Zara Currimjee, Jennifer A. Dijkstra, Sara K. Edquist, Adriaan Gittenberger, Seth Goodnight, Sara P. Grady, Lindsay A. Green, Larry G. Harris, Leslie H. Harris, Niels-Viggo Hobbs, Gretchen Lambert, Antonio Marques, Arthur C. Mathieson, Megan I. McCuller, Kristin Osborne, Judith A. Pederson, Macarena Ros, Jan P. Smith, Lauren M. Stefaniak, and Alexandra Stevens This report is a publication of the Massachusetts Office of Coastal Management (CZM) pursuant to the National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). This publication is funded (in part) by a grant/cooperative agreement to CZM through NOAA NA13NOS4190040 and a grant to MIT Sea Grant through NOAA NA10OAR4170086. The views expressed herein are those of the author(s) and do not necessarily reflect the views of NOAA or any of its sub-agencies. This project has been financed, in part, by CZM; Massachusetts Bays Program; Casco Bay Estuary Partnership; Piscataqua Region Estuaries Partnership; the Rhode Island Bays, Rivers, and Watersheds Coordination Team; and the Massachusetts Institute of Technology Sea Grant College Program. Commonwealth of Massachusetts Deval L. Patrick, Governor Executive Office of Energy and Environmental Affairs Maeve Vallely Bartlett, Secretary Massachusetts Office of Coastal Zone Management Bruce K. Carlisle, Director Massachusetts Office of Coastal Zone Management 251 Causeway Street, Suite 800 Boston, MA 02114-2136 (617) 626-1200 CZM Information Line: (617) 626-1212 CZM Website: www.mass.gov/czm PHOTOS: Adriaan Gittenberger, Gretchen Lambert, Linsey Haram, and Hans Hillewaert ACKNOWLEDGMENTS The New England Rapid Assessment Survey was a collaborative effort of many individuals.
    [Show full text]
  • Melita Illyrica and Melita Africana: the Islands of Saint Paul
    Melita Illyrica and Melita Africana: The Islands of Saint Paul Noel Muscat ofm Sandro Tomašević ofm Foreword by Chev. Prof. Horatio C. R. Vella Malta 2018 This is a preview. The total pages displayed will be limited. Contents Foreword Introduction Chapter 1: Ignjat Đurđević and the Mljet theory of Saint Paul’s Shipwreck Chapter 2: Otok Mljet and its link with the shipwreck of Saint Paul Chapter 3: Giovanni Antonio Ciantar, De Beato Paulo Apostolo in Melitam Chapter 4: The gale that carried Paul’s ship from Crete to Malta Chapter 5: The cult of Saint Paul on the Island of Malta Conclusion Foreword I have known Fr Noel Muscat O.F.M. from a pilgrimage to the Holy Land he conducted some years ago which my son and I participated in. From the thorough information and explanations he gave us on the holy places and the political history of Israel, I can say that this is the same person who here appears as a balanced commentator on an issue which also here bears the element of the divide. I have also known Fr Muscat as the Guardian of the Monastery of the Holy Sepulchre in Jerusalem, appearing then as a strict superior but benevolent at the same time: these two qualities re-appear in this present commentary, strictness to his sources and kindness in his judgement regarding the opinions on Mljet. Finally, I have known Fr Muscat at the Monastery of St Mary of Jesus in Valletta, introducing me to the work I am presently carrying out at that same monastery at its Provincial Archives: here he appears as both knowledgeable and humble: qualities one can also see in this work.
    [Show full text]
  • Melita Theologica Journal of the Faculty of Theology
    MelIta Theologica Journal of the Faculty of Theology Measuring Divinity: Pavel Florenskij’s Integral Vision of the Finite and the Infinite Proceedings of an Inter-Faculty Colloquium Organized by the Department of Moral Theology Faculty of Theology, University of Malta 6-7 December 2017 Editors Martin Micallef and Glen Attard ISSN: 1012-9588 Copyright Melita Theologica Press: Best Print, Qrendi, Malta Melita Theologicais a peer-reviewed journal of the Faculty of Theology at the University of Malta. The journal has been published biannually since 1947, initially by the then Royal University Students Theological Association (RUSTA) and, since 1980, as a joint venture between the Theology Students Assocation and the Faculty of Theology. As from 2012 Melita Theologica is being published jointly by the Faculty of Theology at the University of Malta, the Theology Students Association, and the Foundation for Theological Studies. MELITA THEOLOGICA Volume 69 – Number 1 2019 Editor-in-Chief: Contents Martin Micallef 1 Inter-Faculty Colloquium Editorial Board: Preface Martin Micallef, chairperson; John Berry; 5 Glen Attard Carl M. Sultana; Jonathan Farrugia; Measuring Divinity: Pavel Florenskij’s Integral Jean-Paul De Lucca; Raymond Zammit; Vision of the Finite and the Infinite Paul Sciberras; Nikki Felice. 11 Josef Lauri Administrative Board: Florenskij and Georg Cantor: Naming Infinity Alda Anastasi; Martin Micallef; 17 Vincent Riolo Jonathan Farrugia; Jean-Paul De Lucca; Pavel Florensky, The Symbols of the Infinite Jesmond Schembri; Brenda Prato. 23 Sandro Lanfranco Advisory Board: Pavel Florensky, and the Uniqueness of Man Francesco Asti (Pontificia Facoltà Teologica Ray Zammit dell’Italia Meridionale, Naples); Maurizio Barba 35 Physics, Technology, and Theology (Pontificio Ateneo S.
    [Show full text]
  • Melita Theologica Journal of the Faculty of Theology ISSN: 1012-9588 Copyright Melita Theologica Press: Best Print, Qrendi, Malta
    MelIta Theologica Journal of the Faculty of Theology ISSN: 1012-9588 Copyright Melita Theologica Press: Best Print, Qrendi, Malta Melita Theologicais a peer-reviewed journal of the Faculty of Theology at the University of Malta. The journal has been published biannually since 1947, initially by the then Royal University Students Theological Association (RUSTA) and, since 1980, as a joint venture between the Theology Students Assocation and the Faculty of Theology. As from 2012 Melita Theologica is being published jointly by the Faculty of Theology at the University of Malta, the Theology Students Association, and the Foundation for Theological Studies. MELITA THEOLOGICA Volume 68 – Number 2 2018 Editor-in-Chief: Contents Martin Micallef 129 James F. Keenan Co-Editor: Vulnerability and Hierarchicalism John Anthony Berry Eamonn Conway Editorial Board: 143 Martin Micallef, chairperson; Emmanuel Agius; Forming Priests for Collaboration and Carl M. Sultana; Konrad Grech; Claude Co-Responsibility with Lay Ministers Mangion; Hector Scerri; Paul Sciberras; Nicholas Paxton Dorianne Buttigieg. 159 “Let us Keep the Feast:” Some Administrative Board: Perspectives on the Form and Symbolism John Anthony Berry; Bernard Micallef; of the Eucharistic Bread in the Early and Christopher Caruana; Peter Ellul; Medieval West Jesmond Manicaro; Martin Micallef. Nicholas Joseph Doublet Advisory Board: 173 Francesco Asti (Pontificia Facoltà Teologica A Historiographical Reading of the dell’Italia Meridionale, Naples); Maurizio Barba Pontificate of Benedict XV (1914-1922)
    [Show full text]
  • CIVIL SOCIETY and MEDIA in ARMENIA an Evidence Review for Learning, Evaluation and Research Activity II (LER II)
    PHOTO BY (AP) CIVIL SOCIETY AND MEDIA IN ARMENIA An Evidence Review for Learning, Evaluation and Research Activity II (LER II) JANUARY 2019 DISCLAIMER: The authors' views expressed in this publication do not necessarily reflect the views of the United States Agency for International Development or the United States Government. This document was produced for review by the United States Agency for International Development, Democracy, Human Rights and Governance Center under the Learning, Evaluation and Research Activity II (LER II) contract: GS10F0218U/7200AA18M00017. Prepared by: The Cloudburst Group 8400 Corporate Drive, Suite 550 Landover, MD 20785-2238 Tel: 301-918-4400 CONTENTS 1. EXECUTIVE SUMMARY 1 2. CIVIL SOCIETY 1 2.1. SCHOLARLY ASSESSMENT OF CIVIL SOCIETY IN ARMENIA 1 2.2. CIVIL SOCIETY’S ROLE IN TRANSITION SETTINGS 6 2.3. CIVIL SOCIETY AND PRESSURE FOR REFORM 8 2.4. HOW CIVIL SOCIETY CHANGES IN TRANSITION SETTINGS AND AFTER TRANSITION 11 2.5. SUPPORTING CIVIL SOCIETY DEVELOPMENT 14 3. MEDIA 17 3.1. INTRODUCTION 17 3.2. WHAT IS THE ROLE OF MEDIA IN CONTEMPORARY DEMOCRATIC REVOLUTIONS? 17 3.3. WHAT IS THE ROLE AND RESPONSE OF CITIZENS TO VARIOUS DIFFERENT KINDS OF MEDIA? 20 3.4. WHAT IS THE OWNERSHIP STRUCTURE OF MEDIA OUTLETS AND DOES IT MATTER? 22 3.5. WHAT ARE SUCCESSFUL MODELS FOR PUBLIC SERVICE BROADCASTING? 23 4. CONCLUSIONS FOR ARMENIA 25 5. REFERENCES 28 1 1. EXECUTIVE SUMMARY An active civil society and an independent, balanced media have long been thought to be crucial instruments for political change in countries in transition and key components of a successful democratic society.
    [Show full text]
  • Delilahs: a History of Women Spies
    DELILAHS: A HISTORY OF WOMEN SPIES Robert C. Williams, 373-1930; [email protected]. Midcoast Senior College, Fall 2020 This six-week course narrates the stories of female spies in Europe and the U.S. since the American Civil War, including Belle Boyd and Rose Greenhow, Edith Cavell and Mata Hari, Elizebeth Friedman and the codebreakers, investigator Jane Sissmore Archer, Melita Norwood and Soviet moles in Britain, Virginia Hall, the SOE and the French Resistance, and the women of MI5, spies Anna Chapman, Maria Butina and “the Americans.” The female spy is often portrayed as deceiver, seductress, courier and betrayer. The reality is a more complex world of international espionage, travel, disguises, covers, codes, cipher machines and double agents. Lectures, discussions and recommended reading. Note: Although the course has no required reading, there will be suggested readings throughout the course that may intrigue the eager student. On-line independent research is also recommended. PLEASE REMEMBER THAT THIS IS AN EXPERIMENTAL ON-LINE ZOOM COURSE. BE PATIENT AND UNDERSTANDING. 1. Couriers: Female Spies of the American Revolution and Civil War (Oct 1) 2. Escape Artists: Edith Cavell, Mata Hari and World War I (Oct 8) 3. Cipher Girls: Elizebeth Friedman and the Codebreakers (Oct 15) 4. Mole-Hunters: Jane Sissmore Archer, Melita Norwood and the Soviet Moles (Oct 22) 5. Signals from Hell: Virginia Hall, Cuthbert, the SOE and the French Resistance (Oct 29) 6. Spies in the U.S.: Anna Chapman, Maria Butina and the “Americans” (Nov 5) 1 2 1. Couriers: Female Spies of the American Revolution and Civil War (Oct 1) History is art and science, a study of the past that combines narrative story-telling and argument based on evidence.
    [Show full text]
  • Standing Committee
    AS/Per (2013) PV 02 22 June 2013 Standing Committee Minutes1 of the meeting held in Yerevan (Armenia) on 31 May 2013 1 Approved by the Assembly on 24 June 2013. F – 67075 Strasbourg Cedex | [email protected] | Tel: +33 3 88 41 2000 | Fax: +33 3 88 41 27 33 AS/Per (2013) PV 02 1. OPENING OF THE MEETING Mr Mignon, President of the Assembly, opened the meeting at 9 am. The Parliamentary Assembly shared and supported the priorities of the Armenian Chairmanship because they were fully consistent with the main lines of action of the Assembly, which would provide the Armenian Chairmanship with contributions and input in fields such as combating racism and xenophobia in Europe, the religious dimension of intercultural dialogue and strengthening the protection system established under the European Convention on Human Rights. The goal of reinforcing the role of the Council of Europe in the European architecture was to be welcomed as was the European commitment and the major progress on the path to building democratic societies in the three countries in the region – Armenia, Azerbaijan and Georgia. The Council of Europe needed these countries to ensure the success of the European project. Lastly, even though the Minsk Group was the international negotiation framework recognised by all parties, parliamentary diplomacy could play a part in a peaceful settlement to the Nagorno-Karabakh conflict. The President drew attention to the draft declaration on the conflict in Nagorno-Karabakh to be discussed under agenda item 6. 2. WELCOME ADDRESS BY MR HOVIK ABRAHAMYAN, SPEAKER OF THE NATIONAL ASSEMBLY OF ARMENIA Mr Abrahamyan welcomed the Standing Committee.
    [Show full text]
  • Gary Gygax's Extraordinary Book of Names
    ACKNOWLEDGEMENTS Author: Malcom Bowers Contributing Authors: (d20 Onomancer)Troy; (Lejendary Adventures Onomancer) Gary Gygax Cover Artist: Matt Milberger Titles & Cover Design: Mac Golden Production: Troll Lord Games Editors: Davis Chenault, Gary Gygax Series Editor: Gary Gygax Troll Lord Games Or on the web at PO Box 251171 www.trolllord.com Little Rock, AR 72225 [email protected] This book is published and distributed by Chenault and Gray LLC d/b/a Troll Lord Games. All text in this book, othan than Public Domain Artwork originally this title page concerning the Open Game License, is Copyright © 2004 Trigee Enterprises Company. All trade dress is appeared in these sources: Copyright © 2004 Troll Lord Games, L.L.C. All Rights Reserved. Lejendary Adventure, the Lejendary Adventure logo, and Platt, Colin. The Atlas of Medieval Man, Gary Gygax’s Extraordinary Book of Names are Trademarks of Trigee Enterprises Company. All Rights Reserved. Troll Lord Crescent Books, New York 1979, pg 2. Games and the Troll Lord Games logo are Trademarks of Troll Lord Games, L.L.C. All Rights Reserved. Lacroix, Paul. The Arts in the Middle ‘D20 System’ and the ‘D20 System’ logo are Trademarks owned by Wizards of the Coast and are used according to the terms Ages, J.S.Virtue & Co., London. of the D20 System License version 3.0. A copy of this License can be found at www.wizards.com/d20. Dungeons and Casson, Lionel. Great Ages of Man: Dragons® and Wizards of the Coast® are Registered Trademarks of Wizards of the Coast, and are used with permission. Please Ancient Egypt, Time Life Books 1977.
    [Show full text]
  • Introduction 1 Petals on Sandymount Strand: Seamus Heaney
    Notes Introduction 1. The important work of H. G. Henderson and R. H. Blyth was addressed to a more specialized readership. 2. Seamus Heaney in Ohno 2002: 20. 3. Eavan Boland in Ohno 2002: 18. 4. Michael Longley in Ohno 2002: 21. 5. Seamus Heaney in Ohno 2002: 20. 1 Petals on Sandymount Strand: Seamus Heaney 1. Heaney first visited Japan in the summer of 1987. He then returned there in 1990, on the occasion of the IASIL World Conference, and finally in the autumn of 1998. I owe this information to Mitsuko Ohno. 2. From now on, I will refer to Heaney’s 2000 Lafcadio Hearn Lecture as LHL. 3. Since the publication of Heaney’s own abridged version in the anthology Our Shared Japan (2007), co-edited by Irene De Angelis and Joseph Woods, this lecture has reached a wider public than the original audience. Though it does not present special knots to be untied by literary criticism, it still provides a masterly introduction to the subject of this volume. 4. Heaney’s 2000 Lafcadio Hearn Lecture was published in the review Gendaishi-techo. 5. This and the following quotations from the LHL refer to the unpublished integral version, which Heaney entrusted to me for my PhD dissertation. 6. Yone Noguchi, born Yonejiro Noguchi (1875–1947), was an influential writer of poetry, fiction, essays and literary criticism in both English and Japanese. 7. The phrase ‘Japanese effect’ goes back to Oscar Wilde’s The Decay of Lying (1891), where the author made a distinction between a Japan belonging to life and another one, created by art, which can be found without going to Tokyo, but simply strolling down Piccadilly in the right mood.
    [Show full text]