n. 283 25 agosto 2014

STAR WARS GP BELGIO Rosberg a Spa getta la maschera e fa fuori Hamilton con una mossa... alla Hamilton. Ormai è guerra aperta fra le due stelle della Mercedes: Lauda e il team come reagiranno? Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003

Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected])

Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti

Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Dario Sala Silvano Taormina Filippo Zanier

Tecnica: Paolo D’Alessio

Produzione: Marco Marelli

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2 Il graffio di Baffi FORMULA 1 GP BELGIO

PANICO

4 MERCEDES Una probabilissima ennesima doppietta per la Casa di Stoccarda va in fumo a causa di una manovra scellerata di Rosberg al secondo giro. Wolff minaccia punizioni per il tedesco che però nel Mondiale è tornato avanti di 29 lunghezze e ormai non sembra più interessato a ricucire il rapporto con Hamilton

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Filippo Zanier non avrebbe ceduto la linea". Al di là di que- HAMILTON ACCUSA: sto, però, per il tedesco arriva comunque la Doveva essere una cavalcata inarrestabile, L’HA FATTO APPOSTA condanna: "In ogni caso, voluto o no, per dopo i due secondi rifilati ai rivali più vici- noi resta inaccettabile. Le nostre macchine ni in qualifica. Poteva essere l'ennesima Per molti nel paddock, però, la gara si è fer- potevano vincere e invece sono entrate in doppietta della stagione, perché dopo mata al secondo giro. È stato così per i contatto al secondo giro. Ad attaccare è sta- appena un giro il vantaggio delle due Mer- media, curiosi di sapere come la Mercedes to Nico, e non doveva farlo". cedes su Vettel era già di 1"6 e le due W05 potrà gestire un rapporto tra i due piloti che Hybrid sembravano una volta di più su un appare ormai compromesso. E’ sembrato ROSBERG PROVA altro pianeta. Poi, come se il circuito di Spa lo stesso per il muretto del team di Brac- fosse entrato improvvisamente in una real- kley, dove Toto Wolff e Paddy Lowe fissa- A FARE IL DURO MA… tà parallela, al secondo giro del GP il wee- vano i monitor che mostravano il replay kend da sogno della Casa di Stoccarda si è con facce incredule. Tutti si aspettavano Se c'è una cosa su cui sia il racconto di trasformato in un incubo. , scintille, ma quando nel paddock sono arri- Hamilton sia quello di Wolff concordano, è che era stato infilato da al vate le prime notizie dal meeting tenuto nel che Rosberg voleva dimostrare qualcosa. via, ha affiancato il pilota britannico motorhome Mercedes dopo la gara, la real- Ma cosa significa? Significa che al dodice- all'esterno all'ingresso di Les Combes e ha tà è sembrata superare la fantasia: "Ha simo GP della stagione, già oltre metà cam- cercato il sorpasso impossibile nel cambio ammesso di averlo fatto apposta - ha rive- pionato, Nico ha sentito il bisogno di met- di direzione. Impossibile, appunto: l'ala lato Hamilton parlando di Rosberg - ha det- tere un punto fermo che cambiasse il modo anteriore del tedesco ha impattato pesan- to che poteva evitare la collisione, ma ha con cui Hamilton si relazionava a lui in temente sul pneumatico posteriore sinistro scelto di non farlo perché voleva dimostra- pista. Lo abbiamo scritto più volte in que- della monoposto numero 44 e dopo un atti- re qualcosa. Non dovete fidarvi di me per sti mesi (in special modo dopo il Bahrain e mo (che è sembrato eterno) la macchina di forza, chiedete a Toto e Paddy, sono arrab- l’Ungheria), quando si era trattato di duel- Hamilton ha iniziato a scartare verso sini- biatissimi con lui". li corpo a corpo fino a ieri tra i due era sem- stra, diventando sempre più difficile da Per quanto incredibile potesse sembrare, pre stato Nico a tirare su il piede, e anzi, controllare. Foratura, tre quarti di giro da inizialmente un portavoce Mercedes ha molte volte si era avuta la sensazione che affrontare su tre ruote e gara rovinata per confermato che le dichiarazioni di Hamil- fosse principalmente merito del giudizio di Lewis, sosta ai box per cambiare l'ala e ton rispecchiavano "grosso modo" quello Rosberg se i due erano riusciti ad evitare il rimonta fino alla seconda posizione per che era stato detto nella riunione. Poi a but- contatto a fronte di una certa spietatezza da Nico, che alla fine ha visto l'errore premia- tare acqua sul fuoco è arrivato Toto Wolff, parte di Hamilton. Un atteggiamento to dalla classifica: diciotto punti guadagna- negando la volontarietà: "Nico non l'ha col- responsabile, quello del tedesco, che però ti sul compagno di squadra, con la classifi- pito di proposito, è un'assurdità. Semplice- rischiava di essere scambiato per debolez- ca che ora recita un rassicurante più venti- mente non ha cambiato linea perché pen- za. Ecco perché a Spa, Nico ha deciso che nove, lo stesso vantaggio che Rosberg ave- sava che dovesse essere Lewis a cedergli lo era ora di cambiare registro, di mostrare va dopo il . spazio, voleva dimostrare qualcosa, che lui che da lì in poi, se voleva evitare di compro-

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mettere le proprie gare, anche Lewis dove- la Lotus di Grosjean e anche una safety-car va essere pronto a cedere centimetri. Una L’AUTOLESIONISMO non avrebbe cambiato nulla perché ero pretesa legittima, degna di un pilota che si DI ROSBERG troppo lento. Volevo risparmiare il motore, sente prima guida, ma purtroppo per lui visto che ne ho già uno in meno rispetto a Rosberg ha sbagliato tutto: ha sbagliato i In realtà, al di là dei punti guadagnati in Rosberg". tempi, attaccando quando le due Mercedes classifica, la mossa di Rosberg è stata deci- non avevano ancora avuto tempo di samente autolesionistica, perché ha fatto IL DILEMMA costruirsi il cuscinetto di sicurezza che le passare in secondo piano l'ottimo lavoro loro prestazioni avrebbero garantito, e ha che il tedesco stava facendo ancora una vol- DI WOLFF sbagliato le modalità dell'attacco. L'affon- ta. In qualifica, su quella che Hamilton con- do a Les Combes è infatti apparso poco più sidera la sua pista e in condizioni di bagna- La palla adesso passa in mano a Toto che velleitario e la scelta di non rinunciare to, generalmente ritenute terreno ideale del Wolff, che promette conseguenze per alla manovra neppure quando era chiaro britannico, Nico aveva battuto Lewis anco- Rosberg e l'arrivo di ordini di scuderia tas- che Hamilton aveva diritto di traiettoria, ra una volta, portando il confronto sul 7 a sativi per i piloti: "Ci piacciono le gare, sia- essendo abbondantemente davanti, non 4 e mostrando per l'ennesima volta che chi mo prima di tutto appassionati ed avendo l'ha certo fatto apparire più forte agli occhi sottovaluta il suo talento sbaglia di grosso. due piloti che sono molto vicini in termini del paddock e del team. Kevin Magnussen, Anche la sua gara, con la rimonta dopo il di prestazioni fino ad ora avevamo scelto con le sue difese arcigne all'uscita della cur- danno all'ala che lo ha costretto a una sosta di interferire il meno possibile. Ad oggi, va Rivage, ha dato una buona dimostrazio- supplementare, è stata decisamente positi- però, questa filosofia ci è costata punti pre- ne del tipo di manovra che permette a un va, specialmente tenendo conto che il suo ziosi e non vogliamo passare per gli idioti pilota di crearsi la fama del "duro". L'attac- assetto ad alto carico era ideale per le qua- che a fine stagione si trovano con niente in co di Rosberg, invece, è sembrato più una lifiche e per una gara condotta in testa dal- mano perché amano le corse e hanno ripicca da teenager e come tale è stato l'inizio alla fine, ma non per una corsa in lasciato i piloti liberi di lottare". Wolff ha accolto anche dal pubblico di Spa, che l'ha rimonta in mezzo al gruppo. Una gran pre- ragione, anche perché con una vettura che sonoramente fischiato sul podio. stazione insomma, passata decisamente in sembra ancora nettamente superiore alla secondo piano a fronte dell'accaduto. concorrenza un eventuale fallimento sarebbe da accollare solo ed esclusivamen- te a chi la squadra la gestisce in pista. Il fat- HAMILTON NON CREDE IN to che nonostante il vantaggio tecnico del- UNA PUNIZIONE AL RIVALE le W05 ben tre delle ultime sei gare siano state vinte da Daniel Ricciardo è significa- Quello che sta accadendo, è inutile negar- tivo e preoccupante. Tra l'australiano e lo, sta anche rendendo sempre più difficile Rosberg ci sono infatti 74 punti, e con una il rapporto tra Hamilton e la squadra. Il Red Bull sempre più in forma e il punteg- pilota di Stevenage, intervistato dal Guar- gio doppio di Abu Dhabi non è il caso di dian, si è espresso con scetticismo sulla vendere la pelle dell'orso prima di averlo possibilità che Rosberg venga punito dura- fatto fuori. Wolff è anche consapevole dei mente dal team. "Mi sembra di essere con mal di pancia di Hamilton e ci tiene a ras- le maestre ai tempi della scuola. Parlano, sicurarlo: "Fino ad oggi abbiamo adottato parlano tanto, ma alla fine non fanno mai la politica della lavata di capo, del buffet- nulla. Andrà così anche questa volta". to. Oggi quella politica ha dimostrato i suoi Lewis è anche decisamente infastidito per limiti, evidentemente un buffetto non è come il team non abbia ascoltato le sue abbastanza. Se Lewis pensa che Nico se la richieste di ritiro, fatte per radio ancora pri- caverà con poco, non ha idea delle punizio- ma di metà gara. Nel giro completato per ni che potremmo adottare. Lo faremo, rientrare ai box dopo la foratura, infatti, i anche se non è questo il luogo per discu- brandelli del pneumatico avevano danneg- terne". Non resta, quindi, che rimanere in giato pesantemente il fondo della sua W05, attesa per scoprire in quale modo l'ira del- rendendo di fatto inutile proseguire. "Non la Mercedes si abbatterà su Rosberg. Di sono uno che molla - ha detto il britannico certo sarà difficile che la situazione si raf- - se insistevo così tanto è perché avevo per- freddi a Monza, dove grazie alla potenza so almeno cinquanta punti di carico e la delle power unit create a Brixworth la lot- macchina non stava più in pista, si muove- ta per la vittoria dovrebbe essere ancora va troppo. Facevo fatica a recuperare sul- una volta un affare in casa Mercedes.

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E ORA RICCIARDO CI CREDE Il terzo successo del 2014 lo ha spinto a 64 punti da Rosberg, e l'australiano fa già i conti con il punteggio doppio in palio ad Abu Dhabi. La sua stagione è già fenomenale, mentre per Vettel, che in Belgio ha rotto anche il quinto motore e in gara è finito settimo, è sempre più crisi profonda

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Stefano Semeraro

Un sorriso vi travolgerà, avrebbero detto nel '68. E anche Daniel Ricciardo, a suo modo, è un rivoluzio- nario. Arrivato alla Red Bull con la fama di bravo ragazzo e l'etichetta di scudiero designato, fin dal- l'inizio ha iniziato a sbranare con quei suoi denti candidi e candidamente sempre esibiti le sicurezze del tetra-campeon Vettel. A Spa, la pista che consa- cra i fenomeni, ha dato il terzo morso al campiona- to – il secondo consecutivo, e il trionfo n.50 per la sua scuderia in F.1 - dopo quelli del Canada e del- l'Ungheria, e ora si ritrova a 35 punti dall'Hamilton furioso e a 64 dal leader Rosberg. Mica male. «Se mi sento in lotta per il Mondiale? - ha detto dopo aver alzato la coppa in Belgio – Be', se arriverò ad Abu Dhabi con meno di 50 punti di svantaggio dal leader sarò ancora in gara aritmeticamente. Non è ancora finita». In Belgio, Daniel ha approfittato del- la faida in casa Mercedes e del nervosismo del suo compagno Vettel, ma ci ha messo anche del suo: gara perfetta, tenace, ma controllata, aggressiva, ma senza sbavature. Due soste, primi due stint con le

12 start. Per tutto il GP ha poi lottato da par suo, uscen- do vincitore dal mini-Gp a quattro con Alonso, Magnussen e Button, ma i 52 secondi di distacco finale da Ricciardo pesano, eccome. E il broncio di insoddisfazione è evidente. E ad aggravare la situa- zione ci si è messo il quinto motore consumato del- la stagione che gli costerà 10 posizioni sulla griglia a Monza. Davvero un'annata difficile per il tedesco, che a Spa è stato visto conversare fitto fitto con Ecclestone e che secondo radio paddock potrebbe anche decidere di lasciare la Red Bull – destinazio- ne McLaren – e innescare così una vertiginosa girandola di mercato. Con grande probabilità però, soft e ultimo con le medium, contro le tre utilizzate Seb vorrà capire se l'anno prossimo la Renault sarà sia da Vettel sia da Rosberg. L'australiano ha sfrut- in grado di fornire alla Red Bull una power unit più tato alla perfezione le caratteristiche della sua vet- performante prima di cedere alla corte della McLa- tura, capace grazie alle soluzioni studiate da Newey ren e della che sono più o meno disperata- di mantenere una buona aderenza anche con un mente in cerca di un top-driver. assetto scarico. «In gara cerchi sempre di essere più «E' stata una gara dura, forse anche troppo dura – costante possibile», ha detto. «Io avevo un buon ha commentato - alla fine c'è stata una bella lotta, passo, ho cercato di controllare i miei avversari. avevo fretta di risalire perché i giri stavano finendo All'inizio ho passato Alonso, poi Sebastian quando e ovviamente Alonso e Button che avevano gomme è andato largo alla curva 10, e dopo il rientro ai box meno fresche non hanno potuto difendersi al meglio di Rosberg per via dell'ala rotta sono passato al da me e da Jenson. Forse abbiamo deciso di fare l'a comando. Nel finale sapevo che Nico dopo la terza sosta troppo tardi, ma alla fine è stato buono non sosta si sarebbe avvicinato e quindi ho cercato di perdere la posizione». Per provare a invertire la ten- guidare il più pulito e preciso che potevo. Le tre vit- denza Sebastian ha deciso di cambiare ingegnere di torie? Sono già di più di quello che speravo per que- pista, dall'anno prossimo al posto di Guillaume st'anno, ma ci sono gare che contano più delle altre “Rocky” Roquelin arriverà Gianpiero Lambiase, un e questa di Spa è stata davvero speciale. Il team è tentativo di dare una scossa al suo staff. Certo che contento, e io mi divertendo un sacco». da parte sua ripensare al passato prossimo deve Chi si diverte decisamente meno è Vettel, passato in essere un esercizio amaro. Appena l'anno scorso, mezza stagione da campione inarrivabile a “spalla”. proprio a Spa, Vettel aveva infilato la sua nona vit- Come soffra la situazione lo si è visto anche in Bel- toria dell'annata e gridato via radio al box «dobbia- gio, con quell'assalto frenetico a Hamilton che gli è mo goderci questi momenti finché durano, e ricor- costato la seconda posizione dopo un bellissimo dacene in futuro». Profetico.

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Il pilota finlandese ha disputato una gara intelligente che lo ha portato al quarto podio dell'anno. Sfortuna per Massa, rallentato da un detrito della gomma di Hamilton incastrato sotto il fondo della sua vettura LA WILLIAMS

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Filippo Zanier potrebbe rivelarsi fondamentale per un ed è sempre più leader all'interno di una buon piazzamento nel mondiale costrutto- squadra dove ha conquistato credibilità Alla fine non ha deluso le aspettative. ri dove il terzo posto della Ferrari è lonta- gara dopo gara. Spa è stata l'ennesima pro- Accreditata non solo dei cavalli della power no solo dieci punti. Non sono, però, solo la va di qualità del pilota di Lahti (in realtà è unit Mercedes, ma anche di una delle con- macchina e il motore Mercedes a fare la dif- nato a Nastola, poco lontano), fin dalla qua- figurazioni più "scorrevoli" del Circus, la ferenza, perché a guidare il team nella lifica in cui ha portato la FW36 al sesto Williams era attesa a una grande prestazio- recente striscia di ottimi risultati è solo uno posto facendo ancora una volta meglio del ne su una pista veloce come Spa. Non a caso dei due piloti: i quattro podi di cui sopra più blasonato compagno di squadra. In torna a Grove con il quarto podio nelle ulti- sono infatti tutti opera di Valtteri Bottas, gara, poi, la prestazione di Valtteri è stata me cinque gare, chiaro segno non solo di che nel duello in classifica con Felipe Mas- ancora più incisiva: forte della potenza del una crescita prestazionale netta iniziata sa per il momento stravince 110 a 40. Il fin- motore Mercedes, e di una vettura con un con l'arrivo dell'aerodinamica aggiornata a landese è quindi un tassello fondamentale rapporto carico/drag migliore rispetto a Barcellona, ma anche di una costanza che del momento d'oro della scuderia di Grove, quello degli avversari, il pilota Williams ha

Un grintosissimo Massa

16 lottato ancora una volta alla pari con i pro- mo passaggio, in questo caso sfruttando Hamilton, che si è incastrato sotto al telaio tagonisti del Mondiale. Nelle prime fasi di un'uscita migliore dal Raidillon e la mag- della sua monoposto. Inspiegabilmente gli gara si è tolto la soddisfazione di passare giore velocità di punta sul lungo rettilineo. uomini Williams non l'hanno tolto in occa- Fernando Alonso mentre dopo la sua Non gli si poteva chiedere di più e tenendo sione della prima sosta, e così Felipe lo ha seconda sosta, al trentesimo giro, ha affian- presente che la prossima pista in calenda- dovuto gestire fino al secondo pit-stop, per cato con facilità Sebastian Vettel sul rettili- rio, Monza, potrebbe rivelarsi ancora più un totale di 21 passaggi. Da lì in poi il suo neo del Kemmel e lo ha passato con una adatta alla FW36 di Spa, la striscia di podi ritmo si è trasformato, ma non è bastato per gran manovra all'esterno all'ingresso di Les potrebbe ancora allungarsi. fare meglio di un anonimo tredicesimo Combes. Infine, in una lotta tutta finlande- Non pervenuto , ma una vol- posto finale. Un peccato, perché il team ha se per l'ultimo gradino del podio, Bottas ha ta tanto per colpe non sue. Al secondo giro, stimato l'handicap derivato dal detrito in dovuto affrontare Kimi Raikkonen e forte passando nella zona dell'incidente tra le ben due secondi al giro: in pratica, senza il anche di gomme più fresche rispetto a quel- due Mercedes, il brasiliano ha infatti rac- contrattempo, Massa avrebbe potuto pun- le della Ferrari ci è riuscito al quarantesi- colto un grosso pezzo di gomma perso da tare tranquillamente alla top 5.

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Finalemente a Spa si è visto il vero Raikkonen

CALO 18 La Ferrari sta lavorando a testa bassa per il futuro, nelle Ardenne aveva la chance di rialzare la testa, ma un banale errore umano ha mandato all'aria le chance di Alonso e fatto infuriare Mattiacci. La buona notizia è che Raikkonen, quarto, sembra aver finalmente trovato un feeling con la vettura

Stefano Semeraro tata al primo pit-stop: rientrato in pista nel traffico ha dovuto dare addio ai calcoli della strategia previ- Un passo avanti e uno indietro. Kimi Raikkonen che sta e ha finito per lottare per il settimo posto invece finalmente si sveglia e appoggia sull'asfalto di Spa la che per i primi tre. Nando ha allungato di qualche sua miglior gara dell'anno – quarto posto e podio centimetro la mascella incassando l'ennesimo perso solo nel finale contro la Williams-Mercedes di disappunto di una stagione segnata, Marco Mattiac- Valtteri Bottas oggettivamente più veloce – e Fer- ci è andato su tutte le furie: «A Spa, Kimi ha dimo- nando Alonso che la chance di lottare per quel podio strato di essere un grande pilota, ma non posso esse- l'ha vista sfumare subito, subitissimo, addirittura re felice», ha spiegato il team principal della Ferra- prima della partenza. Per colpa di una banalissima ri. «Senza il problema in avvio avremmo centrato il batteria. La sua monoposto in griglia ha avuto pro- podio. E' stata un'occasione persa. Se facciamo cer- blemi di alimentazione, sarebbe bastata una batte- ti errori, poi non riusciamo a cogliere i risultati, pro- ria di riserva per ovviare al problema, ma i mecca- prio ora che bisognerebbe essere cinici. C'è stata nici della Rossa l'avevano già (troppo frettolosa- disattenzione, la telemetria ci aveva dato dei segna- mente) riportata nei box, così si sono dovuti tratte- li, ma non siamo stati bravi a interpretarla. E' un nere più del consentito sulla griglia “regalando” allo peccato perché i progressi del team stanno dando spagnolo una penalità di 5 secondi. Alonso l'ha scon- segnali importanti».

DI TENSIONE 19 FORMULA 1 GP BELGIO

Mattiacci ha ragione, e bisogna capire la «Per la prima volta ho avuto una gara co in vista delle qualifiche sotto la piog- sua rabbia. Ora che è impegnato su tanti tranquilla, senza guai – ha commentato gia. In rettilineo perdevo anche di più fronti – la riorganizzazione interna del laconico come sempre il redivivo Raikko- perché a tratti il Kers non funzionava e team, la progettazione della vettura 2015, nen – ma io sono qui per vincere. La vet- abbiamo avuto problemi anche con il l'avvio di un progetto che dovrò portare alla tura è migliorata, il passo era buono, il flusso di carburante. Ma senza la mia nascita di un team satellite della Ferrari quarto posto significa che stiamo andan- penalità (e grazie alle disgrazie di (con telai e componentistica da do nella direzione giusta. Ma non possia- Hamilton, ndr) saremmo arrivati sul Maranello, ma non di proprietà della Ros- mo accontentarci. Avevo deciso di fare podio». Alonso ha dovuto arrendersi sa) capace di finalmente di dare un futuro una gara d'attacco, la sosta anticipata mi anche a Button e Vettel proprio all'ulti- ai piloti usciti dalla Driver Academy, la ha permesso di superare chi non si era mo giro, alla fine di un entusiasmante restituzione alla Scuderia di un ruolo cen- ancora fermato, ma quando alla fine Bot- giostra di assalti e sorpassi che ha entu- trale... - è il fattore umano a tradire i sogni tas si è avvicinato sapevo di non avere la siasmato il pubblico. di Maranello. Un podio a Spa avrebbe dato velocità necessaria a resistergli». «Ho danneggiato l'ala anteriore toccando più tranquillità a tutti anche in vista della Un'analisi condivisa da Alonso, che nel Vettel, e da lì non ho potuto difendermi. gara di casa a Monza, fra quindici giorni, finale di gara ha avuto di che ridire con Con Magnussen c'è stato qualche com- che si preannuncia tutt'altro che facile per Magnussen, che dopo un primo duello portamento al limite, ma alla fine se lotti la Ferrari. Tanto che in Belgio nelle libere alla Rivage sul rettilineo lo ha chiuso per il 6° o il 7° posto non fa grande diffe- sono state provate delle ali da utilizzare con decisione costringendolo a mettere renza...». Esatto. La differenza è che la proprio a Monza, per scongiurare il perico- le ruote sull'erba. «Sapevamo che la Ferrari dovrebbe lottare per ben altri tra- lo di essere umiliati davanti al proprio pub- velocità sarebbe stato il nostro proble- guardi. Ma per quest'anno l'obiettivo è blico dalle Mercedes. ma, avevamo scelto un assetto più cari- limitare i danni.

Panico in griglia per il problema che ha ammutolito la F 14-T di Alonso

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FORMULA 1 GP BELGIO COMPLIMENTI PER LO SPETTA Button e Magnussen hanno lottato senza risparmiarsi fra di loro e contro Ferrari e Red Bull. Il rookie danese ha pagato la difesa arcigna nei confronti di Alonso con una penalità che gli è costata sei posti, ma come il suo compagno di squadra si è divertito molto nel finale. E anche Boullier, per ora, si consola con lo show

Stefano Semeraro in rettilineo, vedere duelli come quelli di oggi cre- do sia un bene per tutti». Alonso – e anche Jac- Se l'obiettivo era lottare, è stato raggiunto. Se alla ques Villeneuve fra gli osservatori – non erano McLaren per il momento possono bastare il sesto esattamente della stessa idea, ma è sicuramente posto agguantato da Jenson Button, e la deter- vero che stavolta lo show non è mancato, come minazione feroce di Kevin Magnussen, dodicesi- del resto è accaduto in diverse gare quest'anno. mo dopo i venti secondi di penalizzazione becca- Merito dei piloti, soprattutto, della loro capacità ti per aver sbattuto la porta in faccia a Sua mae- di ribellarsi alle logiche claustrofobiche di una F.1 stà Alonso in rettilineo – il target a Spa è stato che qualcuno vorrebbe ingabbiare dentro regole raggiunto. In attesa che con l'arrivo della Honda troppo strette. «E' stato bello vedere come sia il futuro più o meno prossimo torn ad essere Jenson sia Kevin hanno combattuto con le Fer- all'altezza delle ambizioni sconfinate di Ron Den- rari e con le Red Bull – ha commentato il team nis. «Mi sono divertito un sacco un pista», ha principal della McLaren Eric Boullier – voglio buttato lì Button. «Specie nel finale con Magnus- davvero fare i mie complimenti alla F.1 per lo sen, Alonso e Vettel. Con Kevin non ci siamo toc- spettacolo che ha saputo offrire sul tracciato più cati, anche se ho dovuto stare molto attento alla bello del calendario a chi si è messo davanti alla curva 8 quando lui e Alonso stavano battaglian- televisione. Anche i nostri due piloti hanno lot- do. Lì ho perso una posizione con Fernando, e tato a fondo, ma senza mai toccarsi. Ora noi del- poi con Vettel al giro dopo, ed è stato un pecca- la McLaren guardiamo a Monza per consolidare to, ma guidare su questo circuito è sempre fan- le nostre prestazioni e guadagnare qualche altro tastico. Tutti hanno scelto di fare soste anticipa- punto in più». te, credo di aver conservato bene le gomme». Il driver inglese sarebbe finito dietro anche al suo compagno di squadra, non fosse stato per la penalità rimediata sul rettilineo Kemmel. «Nonostante i venti secondi aggiuntivi, mi sono divertito», ha detto il danese facendo eco a But- ton. «Non è stato facile, perché le mie gomme erano messe peggio di quelle dei miei avversari nel finale, e loro erano tutti grandi piloti. Ho cer- cato di difendermi come potevo, e sono stato con- tento di vedere che alla fine Jenson è riuscito a stare davanti ad Alonso e guadagnare qualche punto in più. E' stata una battaglia dura, ma secondo me corretta. Con il DRS e le power unit di cui disponiamo di solito i sorpassi si tentano 22 ACOLO

Magnussen in duello con Alonso

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Sulla pista delle Ardenne la Force India contava di tornare protagonista, invece con Perez e Hulkenberg ha faticato non poco per raggiungere la top 10 PEGGIO DEL PR

Marco Cortesi secondo stint a passare le McLaren e ciò mi è costato più usura di gomme del dovuto alla fine. Nelle battute conclusive, Kvyat Trasferta interlocutoria quella della Force India in Belgio. Su mi stava raggiungendo, ma l'ho tenuto a bada". Più deludente il una pista in passato particolarmente amica per la compagine di weekend di Hulkenberg, penalizzato dal mancato accesso in Q2 Vijay Mallya sono arrivati dei punti con Sergio Perez e, grazie dovuto ad imperfezioni strategiche e di guida. "Penso di aver alla penalità di Kevin Magnussen, Nico Hulkenberg. In partico- pagato il prezzo degli errori in qualifica - Hulkenberg ha confer- lare con il bagnato della qualifica, la VJM07 è stata in difficol- mato - la mia partenza non è stata ottima, ma ho comunque gua- tà, ed il messicano ha rimediato con una gara lineare. "Non so dagnato subito molte posizioni. In seguito avevo un buon pas- come, ma ho evitato tutte le varie battaglie che si sono verifica- so ma sono rimasto rallentato dal gran traffico. C'era un treni- te in pista - ha detto il messicano - e la mia gara è stata abba- no a centro gruppo e tutti usavano il DRS quindi passare era dif- stanza lineare. Ho spinto più che ho potuto e penso di aver otte- ficilissimo. Forse, con un giro in più, sarei riuscito a prendere nuto il massimo risultato possibile, anche se ho faticato nel anche Kvyat".

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25 FORMULA 1 GP BELGIO LARGO AI GIOVA Nel fine settimana in la Toro Rosso ha presentato Verstappen alla stampa del Circus, il rookie Kvyat convince ancora conquistando un punto d'oro alla fine di una gara difficilissima

Filippo Zanier guardare, però, ha fatto ben più di questo. della STR9, si sono dimostrate ossi ancora Investito da una gragnuola di critiche per più duri grazie alla potenza garantita della Prendersi la ragione in una discussione, aver ufficializzato la decisione di portare power unit Mercedes nei tratti a pieno gas, specialmente se coinvolge centinaia di in F.1 già il prossimo anno, allo staff tecnico della Toro Rosso non è interlocutori a livello globale, può essere quando avrà soltanto 17 anni, il team con restato che scaricare aerodinamicamente un'impresa che richiede un notevole base a Faenza si è infatti goduto un Daniil la vettura di Kvyat per cercare velocità di dispendio di energie. In F.1, però, se il Kvyat in grande spolvero che con una gara punta. Una scelta svantaggiosa per la qua- destino ci mette lo zampino basta molto magistrale ha ricordato a tutti come la gio- lifica, specialmente su un tracciato reso meno, circa un'ora e mezzo, il tempo di un vane età e l'inesperienza non siano affatto umido dalla pioggia, ma necessaria perché GP. Lo sa bene la Toro Rosso: con a dispo- un disvalore, quando sono affiancate da un in gara il pilota russo avesse qualche chan- sizione l'asfittico motore Renault e senza talento cristallino. Che al russo di Roma il ce di difendersi e attaccare non tanto sul poter usufruire (a differenza dei cugini) del talento non manchi affatto è stato eviden- rettilineo del Kemmel, dove si poteva uti- genio di Adrian Newey per recuperare con te fin dal suo debutto nel Circus, ma sui cur- lizzare il DRS, quanto nell'accelerazione l'aerodinamica le debolezze del propulsore voni di Spa Daniil ne ha dato ulteriore pro- che dalla Source va verso il Raidillon e nel francese, la squadra "B" di Dietrich Mate- va. lunghissimo tratto in pieno che dalla curva schitz era pronta a limitare i danni su un Su una pista su cui le McLaren e le Force 15 va verso la chicane Bus Stop. La strate- circuito veloce come quello di Spa. A ben India, già normalmente più competitive gia ha pagato, perché alla fine nelle prove

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cronometrate Daniil ha supplito alla gran- ca, per spaiare le strategie ed essere pronti de ai limiti del suo mezzo arrivando alle a qualunque evenienza per il giorno succes- soglie della Q3 (undicesimo) e poi in gara sivo, al transalpino è stata affidata una ha combattuto come un leone per agguan- STR9 con assetto da bagnato, ad alto cari- tare un decimo posto che dopo la penaliz- co. La scelta avrebbe dovuto rappresentare zazione rifilata a Kevin Magnussen è diven- un vantaggio almeno sul giro secco, ma tato il nono, portando così il suo bottino questo è stato purtroppo vanificato da uno stagionale a otto punti. È stata davvero con- scarico allentato che ha reso ancora meno vincente la prova del russo, specialmente performante la power unit Renault. Alla nell'ultimo tratto di gara che lo ha visto domenica, senza pioggia, la scelta di asset- difendersi strenuamente da Nico Hulken- to della Toro Rosso per Vergne si è rivela- berg: il tedesco della Force India aveva il ta ovviamente suicida, e lo ha relegato a una vantaggio di un treno di gomme morbide gara di difesa che Jean-Eric è stato bravo a decisamente più fresco (sei giri in meno) concludere undicesimo, a soli sei secondi delle medie montate dalla Toro Rosso, ma dal suo compagno di squadra. Una gara tut- nonostante questo grazie alla perfetta per- to sommato convincente, come del resto è formance difensiva di Kvyat non è riuscito convincente la sua stagione fino ad ora, a trovare lo spazio per il sorpasso. considerati i limiti della monoposto che Se il lato russo del box ride, altrettanto non guida. Chissà che, ora che il posto in Toro si può dire di quello francese dove Jean- Rosso per il 2015 è definitivamente sfuma- Eric Vergne è stato costretto a una gara da to, qualche team non si decida a dargli comprimario per colpe non sue. In qualifi- un'altra chance.

27 FORMULA 1 GP BELGIO ACCELERA La Sauber ha fallito ancora una volta l’aggancio alla zona punti, ma le prestazioni rispetto all’inizio della stagione sono migliorate e lo confermato anche Sutil e Gutierrez

28 ATE E FRENATE Marco Cortesi lità, gli uomini in grigio hanno potuto speri- Così abbiamo scelto una tattica a tre soste, che mentare, su una pista in cui i cavalli sono fon- è stata quella giusta. Alla fine sono soddisfat- Luca Marmorini ha spiegato che il motore damentali, la mancanza di velocità. In ogni to, è stato un weekend senza alcun errore". della Ferrari ha meno cavalli rispetto alla con- modo, rispetto al recente passato, le cose Nonostante una tattica più aggressiva, per il correnza perché a Maranello si pensava di sembrano girare molto meglio e in Sauber si compagno di squadra messicano non è anda- recuperare tempo prezioso sul giro con lo svi- sono dimostrati ancora una volta bravissimi ta meglio con un quindicesimo posto: "La luppo aerodinamico. Chissà se in Sauber sono a rimediare ai deficit di inizio stagione. "Il strategia era di attaccare dall'inizio - ha detto d'accordo. Perché se per una volta le due vet- quattordicesimo posto era il massimo che si - ma non ha funzionato, in particolare perché ture di Adrian Sutil ed Esteban Gutierrez han- poteva fare - ha spiegato Sutil - sfortunata- ho fatto molta fatica con le gomme medie. no funzionato ragionevolmente bene, con mente mi sono trovato dietro a Massa che era Comunque nostro passo era troppo lento per miglioramenti a livello telaistico e di affidabi- più lento ma imprendibile quanto a motore. ambire ai punti”.

29 FORMULA 1 GP BELGIO

La squadra di Booth non doveva far correre il pilota inglese, al suo posto Rossi, ma le cose sono rapidamente cambiate. Con Bianchi, autore di una gran qualifica, subito fuori dai giochi, è stato il suo compagno a dover sconfiggere la Caterham. Buon per lui che vi era solo Ericsson…

Massimo Costa

Il fine settimana in terra belga era partito con un teatrino che ha fatto sorridere molti. La Marussia aveva annunciato che Max Chilton non avrebbe corso a Spa e che per l’occasione veniva fatto debuttare Alexan- der Rossi, divenuto terzo pilota della squadra di John Booth poche set- timane fa. Un gran colpo per il californiano che finalmente coronava il proprio sogno dopo una lunga anticamera in Caterham. Anche lo stesso Chilton aveva dichiarato di farsi da parte per permettere alla squadra di recuperare fondi utili, un supporto che evidentemente Rossi poteva garantire. Ma trascorse poche ore, c’è stato un repentino dietro front: Chilton si riprendeva la propria Marussia e a Rossi non restava altro che partecipare al primo turno di prove libere non nascondendo la propria delusione. Cosa poteva essere accaduto? La facoltosa famiglia Chilton, che era entrata anche in possesso di azioni della Marussia, aveva minac- ciato azioni legali. Oppure era partito il bonifico che i vertici della squa- dra attendevano. Fatto sta che si è partiti in questa maniera che ci ha ricordato quella F.1 degli anni Ottanta e Novanta, quando spesso i picco- li team iscritti al mondiale si trovavano a dovere affrontare situazioni similari. Tornato tutto in ordine, in una qualifica bagnata, ha impressionato come al solito riuscendo a entrare nel Q2, porta che Chilton neanche vede. In gara però, il francese è stato assai sfortunato, prima afflitto da una foratura che lo ha subito estromesso dal Gran Pre- mio, poi nel finale da un problema al cambio. Peccato. E’ quindi toccato a Chilton dover salvare l’onore Marussia contro la rivale di sempre, la Caterham. Buon per l’inglese che Andre Lotterer si era subito fermato e quindi non rimaneva che fare la corsa sul più abbordabile Marcus Erics- son, confronto fieramente vinto dal biondo britannico.

CHILTON SALVA L’ONORE MARUS 30 SSIA 31 FORMULA 1 GP BELGIO TANTE NOVITÀ N

32 NESSUNA NOVITÀ La Caterham aveva portato un inedito musetto, modifiche all’aerodinamica, Lotterer come pilota da affiancare a Ericsson, ma alla fine nulla è cambiato e le due CT05 hanno una volta di più deluso le attese

Massimo Costa tate non funzionassero. Si dice che il musetto, leggermente più gra- devole di quello orribile visto fino ad ora, in realtà fosse peggiore dal Cosa dire della Caterham? Di cose ce n’erano, volendo. Una aerodi- punto di vista della guidabilità, ma l’importante è offrire una mono- namica modificata, il nuovo musetto e soprattutto un nuovo pilota: posto più carina… Lotterer in gara si è dovuto ritirare dopo appena Andre Lotterer. Un colpo a sorpresa che ha lasciato a piedi Kamui un giro, una beffa terribile per un pilota che aveva finalmente visto Kobayashi, ma ha permesso a un valido ragazzo di fare finalmente il divenire realtà il debutto in F.1. Anche qui non sono mancate le male- suo debutto in F.1, a 32 anni, dopo una brillantissima carriera in lingue, ovvero quelle che parlavano di un ritiro teleguidato per rispar- Giappone tra Super GT e Super Formula, e in Europa con l’Audi miare qualcosa. Il buon Lotterer il contentino se lo era comunque LMP1 con la quale ha vinto tre 24 Ore di Le Mans. Il tedesco ha dimo- preso. Rimane Ericsson, che ha corso piuttosto bene dopo aver pati- strato subito di stare davanti a Marcus Ericsson, il quale si sarà pro- to il neo compagno, ma a 2 giri dalla fine è riuscito nel farsi supera- babilmente depresso. La CT05 però, è parsa piuttosto lontana dalla re dalla Marussia di Chilton. Di fatto fallendo l’obiettivo di battere gli sua prima avversaria, la Marussia, quasi che le novità tecniche por- eterni rivali.

Andre Lotterer

33 FORMULA 1 GP BELGIO

PUÒ PIOVERE PER SEMPRE

34 Ancora una gara da dimenticare per la Lotus, per Grosjean e Maldonado, che pure avevano riscontrati miglioramenti sulla E22. Ma il lavoro da fare è ancora tanto e forse è meglio guardare al 2015 Marco Cortesi re tutto. E dovrebbe aver già cominciato. "La Maldonado - ma alla fine del primo giro ho macchina andava bene - ha detto il francese - subìto un calo di potenza, e il motore fumava La Lotus esce da Spa-Francorchamps... esat- ma sfortunatamente la corsa è stata compro- molto". Già, perché se non fosse abbastanza tamente come vi era entrata. In modo inin- messa all'inizio quando la vettura è stata dan- grave il fatto di avere come obiettivo la Sau- fluente per il campionato, e disperante per neggiata da un detrito lasciato in pista e, aven- ber, il Renault Energy ci ha messo del suo. tutti quelli che lavorano per la squadra ingle- do perso molta downforce, ci siamo dovuti Dopo che lo stesso Maldonado si era esibito se. Romain Grosjean si è dichiarato sorpreso ritirare". Ci mancavano solo i danni per i detri- in un'uscita di pista a dir poco incomprensi- e felice per i grandi miglioramenti fatti sulla ti a danneggiare gli uomini in nero. "La vettu- bile al venerdì. Piove sulla Lotus e, contraria- vettura, che non cambiano però più di tanto ra era competitiva e potevamo lottare contro mente a quello che si dice in altri ambiti, in lo stato delle cose di un gruppo che deve rifa- Sauber e Force India - ha spiegato poi Pastor Formula 1 può piovere per sempre.

35 FORMULA 1 IL CASO

SENZA PATENT Verstappen si è presentato a Spa fresco di nomina pilota Toro Rosso 2015 ed ha attirato l’attenzione della stampa mondiale. Ecco chi è Max, le aspettative, il suo percorso

36 TE IN F.1 Massimo Costa 17enne in F.1. Certamente la cosa fa scal- no le due corse del Masters di Zandvoort pore, Verstappen diventa il più giovane e le dodici svolte tra gennaio e febbraio A Spa la Red Bull ha portato il nuovo pilota del mondiale della storia e il fatto negli Stati Uniti, nel campionatino orga- acquisto della Toro Rosso per il 2015, Max che non abbia la patente è sicuramente nizzato dalla Ferrari Driver Academy con Verstappen. Con poco tatto nei confronti clamoroso. Oltre all’età, l’altro aspetto che monoposto di F.Abarth. Fanno 47 gare, di Jean-Eric Vergne, il giovane olandese suscita interrogativi è la sua poca espe- altrettante partenze. Se ci pensate bene, ha avuto la possibilità di trascorrere diver- rienza. Max è vero che nel 2013 ha dispu- prima che partisse la moda delle due cor- so tempo nel box del team con base a tato una marea di test privati con delle se per weekend nei vari campionati, poi Faenza, di conoscere meccanici e tecnici, monoposto di F.Renault 2.0, ma arriverà addirittura di tre, fino agli anni Novanta il management e tutto quello che circonda in F.1 con una sola stagione agonistica sul- un giovane pilota poteva partecipare si e la Toro Rosso. Una iniziativa che ha per- le spalle. Però, una annata molto piena, no a 12-13 gare in un anno. Dunque, oggi messo alla stampa di conoscere il figlio con ben 33 gare disputate nel FIA F.3 a un ragazzo è permesso di costruirsi una dell’ex pilota di F.1 Jos e di titolare: un European Championship cui si aggiungo- ben più solida esperienza in pochi mesi. 37 FORMULA 1 IL CASO

RAIKKONEN DEBUTTÒ DALLA F.RENAULT 2.0

Molti si domandano se sia giusto far debuttare Verstap- pen in F.1. Viene quindi in mente Kimi Raikkonen che nel 2000 la Sauber lo portò nel mondiale con soltanto 23 gare sulle spalle e per di più con una monoposto di F.Renault 2.0. D’accordo, a differenza di oggi, i test erano possibili e il finlandese percorse molti km con la vettura del team svizzero. Ma quel passaggio aveva destato (giustamente) ancora più scalpore e chi scrive, espresse il suo disappun- to dalle colonne del settimanale Rombo. Non tanto per le qualità di Raikkonen, ma per il messaggio che l’operazio- ne trasmetteva ai giovani piloti. E 14 anni fa, le monopo- sto di F.1 erano nettamente più difficili di quelle odierne. Ecco, Verstappen avrà questo grosso aiuto per il suo debutto: macchine con poco grip in curva, quindi non fati- cose, quindi relativamente facili. E tanti aiuti elettronici. Max si preparerà adeguatamente con la Toro Rosso del 2012, con una Dallara-Renault 3.5, con il simulatore e gui- dando la Toro Rosso 2014 ai test di fine anno ad Abu Dha- bi. Non abbiamo dubbi che potrà cavarsela nel 2015, di certo qualcuno dovrà insegnargli un poco di umiltà, cosa che non ha mai mostrato nel karting, quest’anno in F.3 e anche nelle parole espresse a Spa ai giornalisti di tutto il mondo. Una arroganza di base che è pienamente suppor- tata dal suo management. LA DOMANDA DA FARSI E’ VERAMENTE UN CAMPIONE?

Se ne sono ascoltate e lette di tutti i colori in questi gior- ni riguardo Verstappen. Ricordiamo che quando piloti, poi divenuti campioni del mondo, come Senna, Prost, Schumacher, Hakkinen, Button, sono saliti in F.1 diretta- Max Verstappen con papà Jos a Spa mente dalla F.3, non c’è stata alcuna sensazione (infatti, sono più che altro i 17 anni di Max a provocare scompi- glio). Il punto è che Senna è diventato Senna per le stupe- facenti gare con la e così agli altri sopra citati è stata appiccicata l’etichetta di fenomeni per quanto pen qualche volta si è ritrovato con il motore KO, come mostrato in F.1. Oggi invece, la sensazione è che Verstap- nell’ultima tappa del Nurbrugring, a dimostrazione che pen sia già stato battezzato dalla gran parte dei media, per lui vi sono propulsori sempre al limite. Per quello che incapaci di dare il reale valore alle cose per fare sensazio- possiamo aver visto, nei monomarca non è stato così stra- ne, come un talento senza precedenti per il semplice fat- ordinario. Con la F.Abarth nel campionato americano to che la Red Bull ha creduto in lui. Neanche i recenti gio- della FDA se l’è giocata con tutti, nell’unico test colletti- vanissimi (ora vecchi al cospetto dell’olandese) Vettel e vo della Eurocup F.Renault 2.0 al quale ha partecipato Alguersuari, quando salirono in F.1, non furono “filati” più (lo scorso ottobre a Montmelò), con la presenza dei tec- di tanto. Verstappen è già stato dipinto come colui che nici della Casa francese a verificare la regolarità della pro- metterà tutti in riga. Magari sarà probabilmente così, glie- va, ha concluso ottavo a 7 decimi dal leader Malja e pre- lo auguriamo di cuore, ma forse sarebbe meglio vedere ceduto da Schothorst, Amweg, Russell (che come lui arri- come reagirà al volante della Toro Rosso. Nel FIA F.3 ha vava dal karting), Rump, De Narda e Jamin. E più velo- fatto vedere cose straordinarie per un pilota in arrivo dal ce di tre centesimi del nostro Fioravanti, nono in quel karting, vincendo sette corse, ma va detto che in quella test. Certo, era soltanto una giornata di prova di quasi un categoria molto importanti sono i motori. Il confronto anno fa, ancora doveva iniziare la sua avventura in F.3 e Mercedes vs Volkswagen ha portato l’asticella molto in lo abbiamo riportato solo a titolo di curiosità. Però… In alto e possiamo dire senza dubbi che Verstappen ha godu- ogni caso, avremo modo di seguire con attenzione le sue to, e sta godendo, di propulsori della VW di prima quali- imprese, di certo ora non lo nomineremo come il nuovo tà. Anzi, ora che è l’unico che può contrastare Esteban Maradona come qualcuno col microfono in mano ha fat- Ocon, pilota con unità Mercedes, la VW farà il possibile to dalla pay tv italiana senza del resto averlo mai visto in per raggiungere il pilota francese. Va detto che Verstap- azione.

38 I più giovani di sempre in F.1 I PARERI – 19 anni e 125 giorni – GP Ungheria 2009 Mike Thackwell – 19 anni e 182 giorni – GP Canada 1980 IN PILLOLE Ricardo Rodriguez – 19 anni e 208 giorni – GP Italia 1961 “Non sarà complicato come la vedete Fernando Alonso – 19 anni e 218 giorni – GP Australia 2001 voi da fuori. Se la Red Bull sceglie un Esteban Tuero – 19 anni e 320 giorni – GP Australia 1998 pilota, vuol dire che è pronto. Non importa l’età. La Toro Rosso avrà due Chris Amon – 19 anni e 324 giorni – GP Belgio 1963 piloti con poca esperienza? Questa squadra è abituata a lavorare con dei Daniil Kvyat – 19 anni e 324 giorni – GP Australia 2014 giovani”. Sebastian Vettel – 19 anni e 349 giorni – GP USA 2007 Daniel Ricciardo – 20 anni e 53 giorni – GP Sud Africa 1978 “Io a 16 anni correvo ancora in kart e Jenson Button – 20 anni e 53 giorni – GP Australia 2000 sicuramente non sarei stato pronto per la F.1” Il poleman più giovane Romain Grosjean “Ricordo che a 17 anni feci la mia pri- Sebastian Vettel ma stagione in monoposto con una F.Renault 1.6 e non ero pronto per un Il vincitore più giovane salto in F.1”. Sebastian Vettel Jules Bianchi “A 17 anni ero in F.Renault 2.0 e face- vo ancora molti errori”

Il campione del mondo più giovane Nico Rosberg Sebastian Vettel “A quell’età ho guidato un F.1, ma a quell’epoca il limite era fisico, le vet- ture più difficili da guidare” Alcuni dei tanti piloti passati dalla F.3 alla F.1 Jenson Button , , (via Endurance) “A 19 anni fui chiamato da Williams, Mika Hakkinen, Jenson Button, , non mi sentivo sicuro, fu mio padre a Giancarlo Fisichella, , convincermi del contrario” Lewis Hamilton “A 17 anni tentai di convincere Den- nis a farmi guidare la McLaren F.1, ma mi rimisero con i piedi per ter- “UN GROSSO ERRORE DEBUTTARE A 17 ANNI” ra…”

“Avere una Super Licenza dovrebbe significare qualcosa, non solo fare trecento km e Felipe Massa va bene così. C'è qualcosa di sbagliato nel sistema. Praticamente è come avere tutti i “E’ un bene che qualche team sia inte- regali di Natale senza meritare nulla. Ma c'è questa moda del più è giovane meglio è. ressato al talento e non ai soldi” Qual è il passo successivo? Un team che mette sotto contratto un quindicenne per motivi di immagine? E' la strada sbagliata. Anche Cesare e Napoleone erano ottimi Fernando Alonso sin dall'inizio, ma ci vuole tempo per diventare un imperatore. Devi costruirti. Non “Sembra essere una buona operazio- vuol dire che hai più talento o sei più veloce. Ma devi costruire per imparare e diven- ne pubblicitaria visto che tutti ne par- tare un uomo. Max è ancora un ragazzo, ed è molto rischioso. Non prendi un sedicen- lano” ne, che non è nemmeno stato all'università, come dottore in un ospedale. Neanche se è bravo e intelligente Devi fare gavetta. Devi meritartelo perché solo così diventerai Kimi Raikkonen un uomo. Cosa diventerebbe la Formula 1 se fossero tutti 16enni? Diventerebbe il nien- “Feci praticamente come Verstap- te, non farebbe bene a nessuno. E' una buona operazione pubblicitaria per la Red Bull, pen, oggi le macchine sono anche più ma quella di mettergli un casco in testa per quattro anni nelle serie minori sarebbe facili, più lente in curva, meno diver- stata la soluzione migliore. Per lui sarà divertente, e non giudicherà il pericolo nello tenti. Piuttosto, ora che ci penso… ho stesso modo. Ricordo che quando correvo in Formula 3 a 17 anni, non pensavo come corso contro suo padre!” quando ero più grande, perché non avevo fatto gavetta, non avevo esperienza”.

39 FORMULA 1 GP BELGIO

L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 24 AGOSTO 2014 1 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) 54 giri 1.24'36"556 2 - Nico Rosberg (Mercedes W05) - 3"383 3 - Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 28"032 4 - Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 36"815 5 - Sebastian Vettel (Red Bull RB10-Renault) - 52"196 6 - Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) - 54"580 7 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 1'01"162 8 - Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 1'04"293 9 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'05"347 10 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 1'05"697 11 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'11"920 12 - Kevin Magnussen (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1'14"262 * 13 - Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 1'15"975 14 - Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) - 1'22"447 15 - Esteban Gutierrez (Sauber C33-Ferrari) - 1'30"825 16 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 1 giro 17 - Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) - 1 giro * Penalizzato di 20”

Giro più veloce: Nico Rosberg 1'50"511

Ritirati 38° giro - Lewis Hamilton 32° giro - Romain Grosjean 1° giro - 1° giro - Andre Lotterer IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2014 Australia 16/03/2014 Nico Rosberg (Mercedes W05) 57 giri in 1.32'58"710 Malesia 30/03/2014 Lewis Hamilton (Mercedes W05) 56 giri in 1.40'25"974 Bahrain 30/03/2014 Lewis Hamilton (Mercedes W05) 57 giri in 1.39'42"743 Cina 20/04/2014 Lewis Hamilton (Mercedes W05) 54 giri in 1.33'28"336 Spagna 11/05/2014 Lewis Hamilton (Mercedes W05) 66 giri in 1.41’05”155 24/05/2014 Nico Rosberg (Mercedes W05) 78 giri in 1.49'27"661 Canada 8/06/2014 Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) 70 giri in 1.39'12"830 Austria 22/06/2014 Nico Rosberg (Mercedes W05) 71 giri in 1.27'54"967 Gran Bretagna 6/07/2014 Lewis Hamilton (Mercedes W05) 52 giri in 2.26'52"094 Germania 20/07/2014 Nico Rosberg (Mercedes W05) 67 giri in 1.33'42"914 Ungheria 27/07/2014 Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) 70 giri in 1.53'05"058 Belgio 24/08/2014 Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) 54 giri in 1.24'36"556

40 CLASSIFICA PILOTI 1 Nico Rosberg Mercedes 220 2 Lewis Hamilton Mercedes 191 3 Daniel Ricciardo RBR-Renault 156 4 Fernando Alonso Ferrari 121 5 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 110 6 Sebastian Vettel RBR-Renault 98 7 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 70 8 Jenson Button McLaren-Mercedes 68 9 Felipe Massa Williams-Mercedes 40 10 Kimi Raikkonen Ferrari 39 11 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 37 12 Sergio Perez Force India-Mercedes 33 13 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari 11 14 Romain Grosjean Lotus-Renault 8 15 Daniil Kvyat Toro Rosso-Ferrari 8 16 Jules Bianchi Marussia-Ferrari 2 17 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 0 18 Marcus Ericsson Caterham-Renault 0 19 Pastor Maldonado Lotus-Renault 0 20 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 0 21 Max Chilton Marussia-Ferrari 0 22 Kamui Kobayashi Caterham-Renault 0 23 Andre Lotterer Caterham-Renault 0

CLASSIFICA COSTRUTTORI 1 Mercedes 411 2 Red Bull Racing-Renault 254 3 Ferrari 160 4 Williams-Mercedes 150 5 McLaren-Mercedes 105 6 Force India-Mercedes 103 7 -Renault 19 8 Lotus-Renault 8 9 Marussia-Ferrari 2 10 Sauber-Ferrari 0 11 Caterham-Renault 0

41 MONDIALE RALLY GERMANIA

NEUVILLE E LA HYUNDAI PRENDONO IL VOLO Il pilota belga centra il primo successo iridato firmando anche lo storico primato per la Casa coreana in una gara che ha visto le sciagurate uscite di strada di Ogier, Latvala e Meeke

Guido Rancati

Pare proprio che avesse ragione Ugolino. Non quello che la bocca sollevò dal fiero pasto, ma quello che can- tava che la domenica è sempre un'altra cosa. Eh già, anche nella domenica tedesca c'è stato chi s'è divertito e chi s'è riposato. Come Sébastien Ogier che, avendo finito di demolire l'auto affidatagli già la mattina pri- ma, non ha neppure avuto bisogno di attivare la sve- glia; come Jari-Matti Latvala che ha concluso la sua giornata lavorativa alle prime luci del giorno posteg- giando la Polo fra le vigne della Mosella. Ma anche chi come Mikko Hirvonen che dopo avere perso quasi tut- ti i confronti, anche quello con Elfyn Evans, non deve essersi stancato per vincere quello con un altrettanto spento Mads Ostberg.

42 Al nono appuntamento iridato la Hyundai i20 Wrc ha trovato la vittoria grazie a Thierry Neuville

43 MONDIALE RALLY GERMANIA

Non s'é invece riposato Thierry Neuville. E non s'è neppu- re divertito, non almeno fino a quando ha avuto fra le mani il volante di quella Hyundai che alla vigilia aveva stropic- ciato per bene volando fra le fresche frasche. Il piacere, per lui, è iniziato a bocce ferme. Quando, dopo i complimenti e le pacche sulle spalle, ha iniziato a realizzare di avercela finalmente fatta a ottenere la tessera del club piuttosto esclusivo che ammette solo chi ha vinto almeno un appun- tamento della serie iridata. Insomma, di aver compiuto un'impresa. Di essersi ritagliato un posto nella storia dei rally firmando il primo successo mondiale del costruttore coreano. Alla nona uscita sul palcoscenico più prestigioso della i20 che Michel Nandan e i suoi hanno trasformato in una vera vuerrecì. Non (ancora) la più bella del reame, la Polo resta la referenza malgrado il fine settimana orribile dei due piloti di punta della squadra, ma già in grado di tenere dietro le Fiesta e di giocarsela almeno alla pari con le DS3. Capelli scomposti e occhiali da vista formato gigante, il ventiseienne di Sankt Vith, paesone belga dove la lingua ufficiale è il tedesco, prova a nascondere l'emozione. Ma non è facile e gli occhi lo tradiscono spesso. Anche quan- Le facce della gioia Hyundai: do offre a taccuini e microfoni un'analisi molto lucida del- sotto, Gilsoul e Neuville; l'esaltante fine settimana che s'è regalato e ha regalato alle sopra, Ernst Kopp e Michel Nandan legioni di belgi che l'hanno seguito e incitato: “La mossa vincente è stata continuare a mettere pressione a chi ci pre- cedeva”, sintetizza dopo aver reso onore alla gente che ha fatto gli straordinari per metterlo in condizioni di essere al via. “Quello che hanno fatto è straordinario”, dice. “Il pri- mo posto è frutto dell'impegno di tutti: mai come questa volta si può dire che tutti abbiamo dato il massimo per otte- nerlo”, aggiunge. E' proprio così: il gran lavoro dei mecca- nici non sarebbe servito a granché, se lui avesse abbassa- to le braccia prima di riavere fra le mani una vettura com- pletamente a posto e se non ci avesse messo molto di suo nell'inseguire Kris Meeke. E tutto sarebbe stato inutile se chi dirige il team non lo avesse lasciato libero di seguire il suo istinto quando, a tre prove della fine, era a otto secon- di e quattro dal nordirlandese.

L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 24 AGOSTO 2014 1. Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Wrc) in 3.07’20”2 2. Sordo-Marti (Hyundai i20 Wrc) a 40”7 3. Mikkelsen-Floene (VW Polo Wrc) a 58”0 4. Evans-Barritt (Ford Fiesta RS Wrc) a 1’03”6 5. Hirvonen-Lehtinen (Ford Fiesta RS Wrc) a 1’10”5 6. Ostberg-Andersson (Citroen DS3 Wrc) a 1’22”7 7. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta RS Wrc) a 4’52”8 8. Kuipers-Buysmans (Ford Fiesta RS Wrc) a 9’18”1 9. Tidemand-Axelsson (Ford Fiesta R5) a 11’35”4 10. Tanak-Molder (Ford Fiesta R5) a 11’37”2

Il campionato Piloti: 1.Ogier 187; 2.Latvala 143; 3.Mikkelsen 110; 4.Ostberg 74; 5.Neuville e Hir- vonen 73; 7.Evans 57; 8.Meeke 54; 9.Prokop 37; 10.Solberg 26. Costruttori: 1. Volkswagen 305; 2. Citroen 138; 3. Hyundai 131; 4 M-Sport 128; 5.Vol- kswagen II 109; 6. Jipocar 42; 7. RK M-Sport 21; 8.Hyundai N 12.

44 NEUVILLE, UN CAMPIONE SENZA PORTAFOGLIO Thierry Neuville vince il suo primo rally mondiale e dà un'altra, definitiva mazzata alla storiella che per arrivare in alto, molto in alto, è necessario avere l'appoggio di un costrut- tore nazionale. Ma anche alla credenza che solo chi ha a disposizione un baule di euro può farcela. Lui ce l'ha fatta con un budget appena sufficiente ad affrontare, ventenne, il monomarca belga più economico, quello riservato alle Fiesta St. Quattro gare, due primi posti, un quarto e un passaggio a vuoto: non abbastanza per imporsi e tuttavia più che sufficiente per farlo notare ai responsabili del Royal Automobile Club of Belgium, bravi a prendere nota che nella stagione d'esordio era comunque stato il più veloce in più del- la metà delle prove speciali disputate. E dimostrare di saper andare subito forte anche con una Super2000 – quella della Kronos in livrea BFGoodrich assegnatagli da una giu- ria di giornalisti per correre a Ypres nel 2009 – è stato determinante ad aprirgli le porte della filiale belga della Peugeot. Pur se la sua cavalcata sull'asfalto fiammingo era finita con un busso sul finire della prima tappa. A riprova che la velocità, da sempre e per sem- pre, è il primo parametro da considerare quando s'ha da valutare un pilota alle prime armi. L'età viene dopo, l'affidabilità dopo ancora. E non dev'essere un caso se solo nel- l'ormai sempre più disastrato Belpaese si stappa lo champagne per celebrare un ragaz- zotto che ha chiuso all'ultimo posto, a quasi dieci minuti dall'avversario diretto.

45 MONDIALE RALLY GERMANIA PER LA VOLKSWAGEN È UN REMAKE DEL 2013

Nessuno è profeta in patria. E la clamorosa battuta d'arresto della Volkswagen lo confer- ma. Imbattuta da un anno, la panzer-division tedesca subisce un'altra sconfitta nella gara di casa. E la cosa brucia. Il fatto che a vincere il mondiale piloti potrà essere soltanto uno dei tre in servizio permanente effettivo con le Polo, non consola Jost Capito e i suoi: sul- l'asfalto (e sul cemento) intorno a Trier, volevano vincere e invece hanno dovuto accon- tentarsi del terzo posto raccattato da Andreas Mikkelsen con una gara giudiziosa e nulla più. Insufficiente a chiudere anche aritmeticamente la corsa al mondiale costruttori. Non può essere tempo di processi e nessuno finisce sul banco degli accusati, non ufficialmen- te. Ma assai più del doppio errore che ha messo kappaò Sébastien Ogier, il busso che ha stoppato nella quartultima prova Jari-Matti Latvala è difficile da mandar giù. Non è la prima volta che il finlandese commette un errore nel momento meno opportuno e ades- so nel clan tedesco temono che non sia neppure l'ultima... Ma quello che deve aver fatto infuriare più di tutto la tolda di comando della Casa tede- sca, è che i due errori che hanno messo fine alla gara dei due piloti cone le Polo, siano il remake della disgraziata gara del 2013 quando prima Ogier e poi Latvala avevano getta- to alle ortiche una gara da leader con due errori fotocopia a quelli commessi quest’anno.

Ecco come il sito ufficiale wrc.com ha immortalato le due uscite di strada 46 di Sébastien Ogier e Jari-Matti Latvala MEEKE NON SALVA LA CITROEN

“Non basterà questa battuta a vuoto per abbat- termi. So come reagire e lo dimostrerò il più presto possibile”. Kris Meeke torna al parco assistenza e ce la mette tutta per convincere amici e avversari che l'errore fatale da lui com- messo nel primo passaggio sulla Grafschaft è solo un incidente di percorso: “A fregarmi – spiega – è stata una nota un po' troppo ottimi- sta, non certo la pressione perché al via della prova, pur se Neuville era assai vicino, ero tranquillo e concentrato”. Pare sincero, il nor- dirlandese. Forse lo è davvero. Sia come sia, non aveva scelta: ereditato il primato dallo sciagurato Jari-Matti Latvala, doveva provare a vincere e per farlo doveva continuare a pesta- re forte sul pedale dell'acceleratore come ave- va fatto fin dall'inizio. Gli è andata male, tutto qui. E male è andata alla gente della Citroen che per un po' avevano sperato di conservare l'imbattibilità in terra teutonica. Dove con Sébastien Loeb, Sébastien Ogier e Dani Sordo avevano sempre occupato l'attico del podio.

47 MONDIALE RALLY GERMANIA

Pontus Tidemand

WRC2 TIDEMAND AZZECCA LA VOLATA

Una volata lunga quasi venti chilometri. “Non avevo scelta, per provare a vincere dovevo dare tutto dal primo all'ultimo metro della prova”, conferma Pontus Tidemand. “E proprio nell'ul- tima curva – aggiunge – ho rischiato di rovinare tutto: sono uscito di carreggiata, ma in qual- che modo, arando un po' di terra, l'ho finita”. E' un tipetto tosto, lo svedese, e l'aveva già fat- to vedere nella passata stagione quando frequentava il mundialito Junior. Sull'asfalto tede- sco, a dispetto di un paio di forature, l'ha confermato mettendosi dietro Ott Tanak e gli altri pretendenti alla coroncina del Wrc-2. Per l'estone, la consolazione di aver rastrellato i diciot- to, pesantissimi punti che gli consentono di portarsi a tre lunghezze da Lorenzo Bertelli che in Germania c'era, ma solo per fare esperienza: l'appuntamento fra vigne e carri armati non era fra quelli da lui selezionati per raccogliere qualcosa.

48 JUNIOR WRC LEFEBVRE CENTRA IL TRIS

Dopo il Portogallo e la Polonia, la Germania. Stéphane Levebre pianta un'altra bandierina sulla map- pa iridata e ipoteca il campionato. Doveva e voleva riscattare il passo falso finlandese, il ragazzo fran- cese, e l'ha fatto alla grande. “In realtà – precisa – l'obiettivo iniziale era tornare a muovere la classi- fica almeno con un piazzamento. Poi ci siamo trovati in testa e a quel punto non potevamo perdere l'occasione di sfruttare la situazione”. A spianargli la strada ci ha pensato Eric Camilli, volando fuori quando era primo; a contrastarlo ci ha provato Christian Riedemann. Inutilmente. D-MACK CUP SANDERN PARN SI ACCONTENTA Non sempre si può vincere. E per quanto improbabile sia che l'eco della voce di Shel Shapiro con annes- so colpo di tacco sia arrivata anche in Estonia, anche Sander Parn lo sa. Primo in tutte le precedenti tappe della Dmack Cup, il ventiduenne non si danna più di tanto per inseguire Tom Cave e chiude con tre minuti e passa di ritardo sul britannico. Rastrellando comunque abbastanza punti da conservare la leadership nella serie con un vantaggio rassicurante. A completare il podio, un giovanissimo figlio d'arte, Ghislain De Mevius, terzo malgrado i tre minuti buttati via con una capriola fuori programma alla Panzerplatte.

Lorenzo Bertelli

49 MONDIALE RALLY GERMANIA PER KUBICA UN RITIRO BEFFA

I sogni, si sa, muoiono all'alba. E' successo anche a Robert Kubica, stoppa- to nel primo trasferimento domenicale da un problema al cambio della Fie- sta Wrc. Quando era decimo assoluto malgrado il tempo – quattro minuti, secondo più, secondo meno – buttato via venerdì mattina con un dritto lun- go la Moselland. Un errore che il campione polacco s'era comunque fatto perdonare realizzando il miglior tempo in due prove speciali.

50 QUANDO IL FAIR PLAY REGALA EMOZIONI VERE

Nicoletta Russo confessa di essersi commossa: “Una lacrimuccia mi ha rigato il viso”, posta sul suo profilo fb la bravissima addetta stampa della Hyundai Motorsport. Succe- de a Trier, sul finire del pomeriggio di giovedì: quando le porte della maxi-struttura del- la squadra basata in Germania finalmente si aprono e ne esce la i20 di Thierry Neuville rimessa a nuovo dopo le capriole del mattino, e a rendere omaggio ai tecnici e ai mecca- nici coordinati da Michel Nandan è una foltissima rappresentanza degli uomini in tuta della Volkswagen. Con un caldo, lungo e spontaneo battimani. Avversari, certo, non nemi- ci. Come dovrebbe essere sempre, come ancora capita nel bel mondo dei rally. Qualche volta anche in Italia, ma sempre più raramente. E solo quando a prevalere non è la logi- ca del mors tua, vita mea...

I meccanici Hyundai al lavoro sulla i20 di Neuville TUTHILL PORTA LA AL VENTISETTESIMO POSTO Miglior risultato parziale, il diciannovesimo tempo ottenuto nel secondo passaggio sulla Peterberg; peggiore, il quarantottesimo nel primo sulla Gramschaft. Fra i due estremi, una lunga sequenza di piazzamenti intorno al trentesimo. Morale: Richard Tuthill ha chiu- so al ventisettesimo posto assoluto con la Porsche 997 uscita dal suo atelier di Banbury. A una dozzina di minuti da Sthéphane Levebvre e dietro pure ad altre cinque R3, ma comunque davanti a quasi tutte le Lancer e le Impreza e a tutte le Fiesta R2. Non male, per uno che non ha mai avuto fama di essere un fenomeno e che il mondiale non lo fre- quentava da una vita. Resta da vedere se i tempi e il risultato del pilota-preparatore ingle- se basteranno a convincere a puntare sulle gitì un numero di gentleman-driver a dare un senso all'ultima categoria varata dalla Fia. LUCI E OMBRE PER I PILOTI ITALIANI Luci e ombre, più queste che quelle. Il fine settimana tedesco non ha dispensato tante gioie ai due italiani al via. Non a Simone Tempestini che con la Citreon DS3 R3 ha chiu- so al ventiseiesimo posto assoluto con un ventiquattresimo tempo nella Panzerplatte a dare una lucidatina alla sesta moneta di classe. Non a Lorenzo Bertelli che, rientrato il secondo giorno, non è riuscito a risalire oltre la cinquantesima posizione della generale. Con solo un sedicesimo tempo raccattato domenica mattina dalle parti di Dhrontal a squarciare le tenebre. 51 INDYCAR GARA A SONOMA

DIXON CONSUMA MEGLIO Strategie e consumi hanno determinato la corsa californiana vinta dal neozelandese del team Ganassi. Pagenaud, terzo ha recuperato punti che lo tengono in lizza per la volata finale al titolo che si svolgerà sabato prossimo a Fontana, mentre il leader del campionato Power ha gettato al vento un possibile successo e il suo primo inseguitore Castroneves non è mai stato della partita

52 Dixon guida il gruppo a Sonoma

53 INDYCAR GARA A SONOMA

Marco Cortesi no a pieni giri. Alla fine Conway ha di per Power? Ovviamente no. L'au- terminato quattordicesimo, Rahal straliano, che tra l'altro dormendo in Scott Dixon è il sogno di ogni inge- ventesimo. E il panorama dopo l'ar- hotel e non in circuito era stato gnere. Un pilota velocissimo, che sa rivo è stato molto particolare, con costretto come Castroneves a non prevedere in anticipo i problemi, vin- diversi protagonisti fermi per man- chiudere occhio causa terremoto ed cere una gara come quella di Sono- canza di etanolo nei serbatoi. Tra evacuazione, ci ha messo (ancora) ma con un sorpasso all'esterno di loro anche , che ha del suo. Dopo un primo stint al curva 2, quella più difficile del trac- recuperato dopo un inizio weekend comando da dominatore, si è visto ciato, il tutto riuscendo a consumare difficile superando i problemi ai fre- superare da Dixon in occasione del- meno carburante di chiunque altro. ni e finendo terzo, seguito da Taku- la prima sosta e ha perso la concen- In una gara caratterizzata da una ma Sato e . trazione, finendo in testacoda da solo grande varietà di strategie, Dixon e il e demolendo le sue gomme posterio- team Ganassi hanno calcolato tutto ri. La consueta rimonta l'ha portato alla perfezione ed il neozelandese ha CASTRONEVES al decimo posto, con tanto di sorpas- fatto il resto, aspettando paziente- PERDE PUNTI so con contatto e bandiere gialle a mente a centro gruppo, recuperando pochi metri dall'arrivo nei confronti quando era possibile e sferrando l'at- Il finale tiratissimo dal punto di vista di Bourdais e Wilson. Power è tacco decisivo a due passaggi dalla strategico è stato solo una delle comunque stato "graziato", e sposta- conclusione. Per Mike Conway, che attrattive della corsa, iniziata con un to al decimo posto in classifica (alle rifornendo prima di una fortunata contatto multiplo che ha coinvolto spalle di Wilson) senza alcuna pena- caution era riuscito a portarsi nel Sebastien Bourdais, , lità. Ma pur avendo evitato la Capo- gruppo di testa, la delusione è stata James Hinchcliffe ma soprattutto retto, ha 51 lunghezze di vantaggio su amara: dopo aver perso la vetta, la Helio Castroneves. Il brasiliano è Castroneves e tanti rimorsi in termi- sua vettura si è ammutolita a pochi finito in testacoda nella carambola ni di classifica. I punti in palio a Fon- metri dal traguardo, senza carburan- innescata dal francese e si è trovato tana sono 104 e, se il brasiliano vin- te. Poco prima, un velleitario tenta- ad inseguire. Ma le cose si sono mes- cesse, Power dovrebbe chiudere tivo di fuga da parte di se ancora peggio con una nuova toc- almeno settimo. Cosa che richiede- si era chiuso con la necessità di uno cata con Bourdais e molto tempo rebbe una condotta accorta, "pensa- "splash": un disastro considerando perso nell'ultimo pit. Diciottesimo ta", senza errori. che quasi tutte le vetture si trovava- posto finale per lui. Tutto facile quin- In bocca al lupo.

54 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 24 AGOSTO 2014 1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 85 giri 2 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1"1359 3 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 6"3078 4 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 11"811 5 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 12"7305 6 - (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 13"5367 7 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 15"8048 8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 20"1054 9 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 21"6233 10 - (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 21"5911* 11 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 22"4321 12 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 23"1572 13 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 23"2277 14 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) – Carpenter - 26"993 15 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 37"0303 16 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 37"744 17 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 37"9876 18 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 39"6511 19 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 42"4797 20 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 43"5335 21 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giro

Giro più veloce: Simon Pagenaud - 1'22"9806

*Riposizionato per sorpasso con bandiere gialle

Ritirato 29° giro - Carlos Huertas

Il campionato 1. Power 626; 2. Castroneves 575; 3. Pagenaud 545; 4. Hunter-Reay 534; 5. Dixon Il contatto a inizio gara 523. tra Bourdais e Briscoe

Sabato a Fontana la volata finale 104 i punti a disposizione 16 i punti all’ultimo se i partenti sono 22 In lotta per il titolo Power 626 Castroneves 575 Pagenaud 545

Il leader di campionato Power si è complicato la vita a Sonoma distruggendo le gomme posteriori in un testacoda solitario 55 GP2 GARE A SPA

FINALM

56 Sulla pista dei campioni è arrivata la prima vittoria di Marciello dopo un duello entusiasmante con Vandoorne. Nasr ha fatto sua la prova sprint e si è riavvicinato a Palmer, protagonista di un weekend opaco ENTE LELLO

57 GP2 GARE A SPA

Filippo Zanier LAT

Per farcela ha dovuto aspettare ben 15 gare, ma non poteva sperare in una vittoria più bella e significativa di così. A Spa, la pista dei campioni, quella che nel 1992 vide Michael Schumacher celebrare il primo di 91 successi in F.1, Raffaele Marciello si è finalmente messo alle spalle per la prima volta l'intera griglia della GP2, tagliando il traguardo per primo alla fine di una delle gare più entusiasmanti della stagione. Alla faccia di una classifica di campionato che, in puro stile GP2, premia due vetera- ni come Jolyon Palmer e Felipe Nasr, rispettivamente al quarto e al terzo anno nella serie, la Feature Race sul circuito bel- ga ha visto scontrarsi Marciello e Stoffel Vandoorne, due piloti che rappresentano il futuro della categoria e che la F.1 segue con attenzione non perché sostenuti da muni- Il bel duello tra Vandoorne e Marciello fici sponsor (come il Banco do Brasil che appoggia il brasiliano in orbita Williams) ma per il talento che hanno mostrato fino- ra e che li ha portati a far parte dei pro- grammi Junior di Ferrari e McLaren. LA LEZIONE DI GUIDA DI MARCIELLO

Quel talento, Raffaele e Stoffel l'hanno messo in mostra quando più serviva, inter- pretando meglio di tutti una gara compli- cata, interrotta da una pioggia torrenziale e resa ancora più difficile da un asfalto che dopo la ripartenza si asciugava giro dopo giro. In una situazione estrema, le due stel- le hanno brillato come mai prima, rifilan- do alla concorrenza distacchi abissali. Cecotto, terzo al traguardo e pur autore di una buona gara, ha accusato un ritardo di 35", il leader di campionato Palmer (che ha chiuso 6°) si è preso un minuto pieno. Una vera e propria lezione di guida, ma è bene sottolineare che se a distinguersi sono sta- ti entrambi i rookie, l'italiano questa volta è stato superiore e con lui la Racing Engi- neering, che nella lotta tra i muretti si è dimostrata più efficace della ART. Nono- stante una gara fino a quel momento mol- to aggressiva di Marciello, capace di passa- re subito al terzo posto e poi di sopravan- zare con facilità Cecotto per la seconda piazza, il team di Nicolas Todt sembrava infatti in pieno controllo, con Vandoorne leader e un vantaggio di quasi cinque secondi a soli otto giri dalla fine. In situa- zioni del genere di solito chi è davanti aspetta che sia chi insegue a fare la prima 58 mossa, ma la ART ha invece scelto di fare gliata pubblica di Luca Baldisserri era sta- rientrare il proprio pilota per primo, alla ta accolta da molti con una certa indigna- fine del 17° passaggio. Intelligentemente, la zione, ma a giudicare dalla reazione Racing Engineering ha deciso di tenere mostrata da Raffaele, sia in gara 2 a Buda- Marciello fuori per altri due giri, e lì Raf- pest che questo fine settimana a Spa, pare faele ha fatto il suo capolavoro: nonostan- aver sortito il suo effetto. Del resto a livel- te gomme "rain" ormai sulle tele, che ren- lo internazionale la tenerezza non è certo devano la vettura decisamente ballerina nei una delle caratteristiche dei programmi tratti più veloci come Raidillon, Puhon e Junior, come dimostrano i tanti schiaffi Blanchimont, "Lello" ha sfruttato due giri morali riservati da Helmut Marko ai suoi deboli di Vandoorne (quello di rientro e il piloti. Marciello avrebbe avuto il passo per giro di uscita a gomme fredde) per spinge- ripetersi in gara 2, ma è uscito di scena già re a fondo e dimezzare il distacco. Quando al primo giro dopo un contatto a Les Com- poi, con soli 2"5 da recuperare, la vettura bes con Artem Markelov. Partito ottavo per bianco-rossa del belga è diventata visibile, via della griglia invertita, anacronismo che Raffaele ha reagito come lo squalo che sen- la GP2 insiste a mantenere nonostante sia- te l'odore del sangue e in un attimo gli si è no sempre di più i campionati che lo abban- portato addosso. Il pupillo della McLaren donano, Raffaele si è toccato con il russo ed non ha avuto la forza di reagire, fiaccato è andato in testacoda, ripartendo 24esimo. anche da un treno di gomme che non sem- Da lì a fine gara per lui nove sorpassi e il brava garantirgli grande grip, e Marcello ha secondo giro più veloce della corsa, a con- così piazzato l'affondo a due giri dalla fine ferma di una competitività ancora ai mas- alla curva Rivage, mettendo subito un gap simi livelli. rassicurante tra sé e il rivale. NASR PROVA UN CONTATTO ROVINA LA RIMONTA LA GARA 2 DI RAFFAELE Se nella Feature Race, la più importante del Far risuonare sul podio della GP2 l'inno di weekend, a mettersi in evidenza sono stati Mameli (non accadeva da Monza 2012, Marciello e Vandoorne, la gara sprint di quando si imposero sia Luca Filippi sia domenica ha invece visto Nasr sugli scudi. Davide Valsecchi) è stata la migliore rispo- Il pilota della Carlin non aveva iniziato sta alle critiche che la stessa FDA aveva bene il fine settimana belga, rivelandosi rivolto a Raffaele viaTwitter dopo l'errore lento sia nelle prove libere che in qualifica. di gara 1 in Ungheria. A suo tempo la stri- Le gare però, hanno raccontato una storia diversa e complice un Palmer in versione dimessa, il brasiliano è riuscito a mettere il primo mattone di un tentativo di rimonta: quarto in gara 1, con Palmer sesto, e vinci- tore nella sprint con il rivale sull'ultimo gradino del podio. Aggiungendo il giro veloce in gara 2, che vale due punti, sono undici in totale i punti che Felipe ha recu- perato sulla testa della classifica, che ora lo vede staccato di 32 lunghezze con ancora tre round del campionato da disputare e 132 punti da assegnare. Abbastanza per sperare, soprattutto se il binomio Dams- Palmer dovesse accusare ancora delle bat- tute d'arresto. In realtà, in termini di com- petitività la vettura del team transalpino sembrava valida come al solito, come dimo- strato dal secondo posto ottenuto in quali- fica, ma in gara Palmer si è dissolto, spe- cialmente quando ha dovuto affrontare le condizioni difficili del sabato. In quel caso l'ottavo posto è stato un regalo di Nathana- el Berthon e Simon Trummer, che si sono Nasr ha conquistato gara 2 messi fuori gioco con un contatto, altri- menti Palmer sarebbe stato addirittura ottavo. Il podio della Sprint Race ha rimes- so un po' a posto le cose, ma di sicuro quel- lo di Spa non è stato il pilota incisivo che abbiamo visto in altre occasioni.

59 GP2 GARE A SPA

Due podi per Cecotto

60 L'ORDINE DI ARRIVO GARA 1 SABATO 23 AGOSTO 2014 1 - Raffaele Marciello - Racing Engineering - 25 giri 1.19'29"116 2 - Stoffel Vandoorne - ART - 2"088 3 - Johnny Cecotto - Trident - 35"375 4 - Felipe Nasr - Carlin - 39"831 5 - Mitch Evans - Russian Time - 50"526 6 - Jolyon Palmer - Dams - 1'00"123 7 - Artem Markelov - Russian Time - 1'01"166 8 - Daniel Abt - Hilmer - 1'01"776 SORRIDONO 9 - Andre Negrao - Arden - 1'02"872 10 - Daniel De Jong - MP - 1'05"435 TRIDENT E CECOTTO 11 - Adrian Quaife Hobbs - Rapax - 1'11"224 12 - Tom Dillmann - Caterham - 1'16"681 Oltre a Marciello, a dare lustro ai colori 13 - Julian Leal - Carlin - 1'17"071 italiani in Belgio è stata anche la Trident, 14 - Marco Sorensen - MP - 1'18"325 15 - Arthur Pic - Campos - 1'18"578 che se da una parte ha avuto le sue gatte 16 - Takuya Izawa - ART - 1'19"110 da pelare con un Sergio Canamasas sem- 17 - Kimiya Sato - Campos - 1'21"789 pre più irruento, dall'altra ha potuto con- 18 - Simon Trummer - Rapax - 1'22"766 tare su un Johnny Cecotto in grande spol- 19 - Jon Lancaster - Hilmer - 1'32"099 vero. Sotto la guida di Giacomo Ricci, il 20 - Sergio Canamasas - Trident - 1'33"957 21 - Stephane Richelmi - Dams - 1'34"528 venezuelano sembra trasformato, e alle 22 - Nathanael Berthon - Lazarus - 1'50"554 due vittorie che ha conquistato a Barcel- lona e al Red Bull Ring ha aggiunto una Giro più veloce: Raffaele Marciello 2'16"422 costanza al vertice che fino alla scorsa sta- Ritirati gione non gli apparteneva. A Spa è stato 21° giro - Rio Haryanto terzo e primo degli “umani” al sabato, per 11° giro - Stefano Coletti poi migliorarsi con un bel secondo posto 5° giro - René Binder Palmer sempre leader nella Sprint Race passando Palmer di pre- 0 giri - Conor Daly della GP2 potenza e provando per buona parte dei 18 giri a mettere sotto pressione Nasr. Meno buone le notizie per Rapax e Laza- L'ORDINE DI ARRIVO GARA 2 rus, che nonostante un buon passo mostrato nelle prove sia da Trummer sia DOMENICA 24 AGOSTO 2014 da Berthon rispettivamente, non sono riu- 1 - Felipe Nasr - Carlin - 18 giri 36'14"575 scite a concretizzare granché proprio a 2 - Johnny Cecotto - Trident - 5"157 causa dell'incidente tra i due in gara 1. 3 - Jolyon Palmer - Dams - 7"157 Anche in questo caso, la griglia di gara 2 4 - Mitch Evans - Russian Time - 7"598 5 - Daniel Abt - Hilmer - 10"019 costruita sui risultati del giorno preceden- 6 - Stoffel Vandoorne - ART - 10"648 te ha rovinato alle due compagini l'intero 7 - Stefano Coletti - Racing Engineering - 14"038 weekend. 8 - Andre Negrao - Arden - 20"391 9 - Tom Dillmann - Caterham - 21"675 10 - Julian Leal - Carlin - 22"486 LE RIMONTE DI 11 - Marco Sorensen - MP - 26"510 12 - Stephane Richelmi - Dams - 28"491 COLETTI E MARKELOV 13 - Daniel De Jong - MP - 29"790 14 - Raffaele Marciello - Racing Engineering - 36"284 Un'ultima menzione la meritano Artem 15 - Nathanael Berthon - Lazarus - 40"238 16 - Rio Haryanto - Caterham - 51"786 Markelov e Stefano Coletti. Il primo sul 17 - Simon Trummer - Rapax - 54"342 circuito belga si è letteralmente trasfor- 18 - Kimiya Sato - Campos - 54"604 mato in una notte, quella tra le qualifiche 19 - Conor Daly - Lazarus - 54"874 e la Feature Race. Lento il sabato, con tan- 20 - Arthur Pic - Campos - 55"574 to di penalizzazione per aver rallentato in 21 - Adrian Quaife Hobbs - Rapax - 59"175 22 - Takuya Izawa - ART - 59"423 qualifica proprio Coletti, irresistibile in 23 - René Binder - Arden - 1'16"668 gara, tanto da recuperare fino al settimo posto dopo essere partito dalla pit-lane, Giro più veloce: Adrian Quaife-Hobbs 1'58"432 aggiungendo al menu anche due sorpassi Ritirati da brivido su Tom Dillmann e Sergio 13° giro - Sergio Canamasas Canamasas. Coletti ha fatto praticamente 7° giro - Artem Markelov lo stesso, ma con meno giri a disposizio- 3° giro - Jon Lancaster ne e l'asfalto asciutto: partito 24° per la Sprint Race dopo l'incidente che l'aveva Il campionato 1.Palmer 210; 2.Nasr 178; 3.Vandoorne 135; 4.Cecotto 127; 5.Evans 110; 6.Coletti messo fuori gara al sabato, il monegasco 98; 7.Pic 70; 8.Leal 66; 9.Marciello 57; 10.Richelmi 41. ha azzeccato una delle sue partenze al ful- micotone e ha poi completato l'opera con una sequenza infinita di sorpassi. Settimo posto anche per lui, e punti inattesi per la Racing Engineering.

61 GP3 GARE A SPA LYNN SI SMAR DA STANAWAY

I due leader del campionato si sono guardati a vista per tutto il weekend e il pilota della Red Bull alla fine ha tratto il maggior numero di punti rimanendo saldamente al comando della classifica. Gran debutto di Ghiotto che ha conquistato la pole in qualifica

Massimo Costa Foto: LAT

Si sono marcati per tutto il weekend e Richie Sta- naway. In qualifica, dove il primo si è piazzato quinto e l’al- tro quarto, nella scelte delle gomme, quando al via di gara 1 la pista era bagnata, ma in fase di diventare asciutta, nel rien- tro ai box per sostituire gli pneumatici, al termine del giro di ricognizione. Nel recupero dalle retrovie nella corsa del saba- to, e nel duello di gara 2. Lynn e Stanaway stanno lottando per la conquista del campionato GP3 e si annusano in con- tinuazione. E’ però l’inglese che da pochi mesi veste la tuta Red Bull ad avere incassato il maggior numero di punti in Belgio grazie all’ottavo e al primo posto e ad avere un buon vantaggio sul neozelandese sospinto da Gravity nella classi- fica generale, 153 punti contro 121.

62 CA

Lynn e Stanaway in lotta

63 GP3 GARE A SPA

STONEMAN AZZECCA TUTTO

Le condizioni meteo hanno recitato un ruolo importante nella corsa iniziale. Come detto, Lynn del team Carlin e Stanaway della Status, hanno capito nel giro pre partenza che proseguire con le rain non era il caso e si sono subito fermati per montare le slick. Altri nelle prime file non lo han- no fatto subito, attendendo chi 1 giro chi più tor- nate, ed hanno sbagliato. Da ultimi, Lynn e Stana- way hanno recuperato forte fino al settimo e otta- vo posto quando la pista ha cominciato a divenire rapida premiando chi aveva scelto di posizionarsi sullo schieramento con le slick. Si è così scatena- to un poker di piloti britannici con Dean Stone- man che è andato a vincere grazie anche alla usci- ta al Radillon di Matheo Tuscher, che pareva Ghiotto al comando comandare con grande sicurezza. L’inglese del nei primi giri di gara 1 team Manor ha così preceduto i connazionali Dino Zamparelli, Nick Yelloly e Jann Mardenborough. FONTANA PRIMI PUNTI E PODIO

La seconda corsa è invece vissuta sul duello tra Lynn e Stanaway che hanno praticamente fatto il vuoto. E probabilmente saranno loro a recitare costantemente il ruolo di primi attori anche nelle prossime tappe. Difficile che Yelloly possa infasti- dirli anche se il motorsport ci ha insegnato che le Fontana finalmente sorprese clamorose sono sempre possibili. A Spa a podio e a punti ha conquistato i primi punti del 2014 Alex Fonta- na. Il pilota della ART, parte del programma Junior Lotus, ha vissuto una stagione piuttosto difficile e al di sotto delle aspettative (che erano alte) per vari motivi. Incidenti, errori, problemi tecnici. Una serie infinita di disavventure che avrebbero abbattuto il morale di un elefante. Inve- ce, Fontana ha sempre saputo rimboccarsi le maniche, in silenzio, lavorando. E finalmente sono arrivati i risultati sul circuito più impegnati- vo del calendario. Sesto e terzo, quindi podio cen- trato, sono un gran bel viatico per guardare alle ultime corse con maggiore serenità.

Ceccon ètornato in GP3 dopo un anno di pausa

Un punticino per Agostini 64 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 23 AGOSTO 2014 1 - Dean Stoneman - Manor - 12 giri 28'58"508 2 - Dino Zamparelli - ART - 1"210 3 - Nick Yelloly - Status - 2"923 4 - Jann Mardenborough - Arden - 3"837 5 - Pal Varhaug - Jenzer - 4"938 6 - Alex Fontana - ART - 5"734 7 - Richie Stanaway - Status - 7"012 8 - Alex Lynn - Carlin - 7"555 9 - Emil Bernstorff - Carlin - 8"059 10 - Riccardo Agostini - Hilmer - 9"237 11 - Kevin Ceccon - Jenzer - 10"027 12 - Alfonso Celis - Status - 10"547 13 - Santiago Urrutia - Koiranen - 11"831 14 - Ryan Cullen - Manor - 25"472 15 - Nelson Mason - Hilmer - 35"045 16 - Luis Sa Silva - Carlin - 1'10"700 17 - Carmen Jordà - Koiranen - 1'43"531 18 - Luca Ghiotto - Trident - 1'45"090

Giro più veloce: Matheo Tuscher 2'10"452

Ritirati 10° giro - Sebastian Balthasar 10° giro - John Bryant-Meisner 7° giro - Matheo Tuscher 3° giro - Robert Visoiu 0 giri - Patrick Kujala 0 giri - Jimmy Eriksson 0 giri - Patric Niederhauser

Non partito Marvin Kirchhofer FAVOLA GHIOTTO IN POLE L'ORDINE. DI ARRIVO DI GARA 2 MA LA STRATEGIA… DOMENICA 24 AGOSTO 2014 La grande sorpresa di Spa porta però il nome di Luca 1 - Alex Lynn - Carlin - 13 giri 28'25"130 Ghiotto. L’italiano scelto dalla Trident per questo 2 - Richie Stanaway - Status - 2"050 appuntamento belga in qualifica e con pista bagnata ha 3 - Alex Fontana - ART - 7"947 lasciato tutti di stucco segnando la pole. Ghiotto corre 4 - Jann Mardenborough - Arden - 13"530 5 - Nick Yelloly - Status - 14"501 nella World Series Renault con il team Draco e per spez- 6 - Emil Bernstorff - Carlin - 14"758 zare la lunga pausa di quel campionato (due mesi) si è 7 - Dino Zamparelli - ART - 16"745 concesso questo allenamento. Che meglio non poteva 8 - Pal Varhaug - Jenzer - 19"075 riuscire. Il vicentino ha conosciuto la vettura diretta- 9 - Dean Stoneman - Manor - 19"092 10 - Nelson Mason - Hilmer - 20"980 mente nel turno libero di Spa percorrendo una mancia- 11 - Kevin Ceccon - Jenzer - 22"067 ta di giri per via di due bandiere rosse. Ma nella sessio- 12 - Riccardo Agostini - Hilmer - 34"829 ne decisiva, è stato bravissimo a leggere la situazione 13 - Ryan Cullen - Manor - 40"131 della pista e a buttarsi senza timori dentro ogni curva 14 - Luca Ghiotto - Trident - 40"616 segnando alla fine il primo tempo. Peccato però che una 15 - Alfonso Celis - Status - 43"370 16 - Matheo Tuscher - Jenzer - 46"892 strategia eccessivamente conservativa della Trident in 17 - Marvin Kirchhofer - ART - 51"011 gara 1 lo abbia portato a partire con le rain quando la 18 - Santiago Urrutia - Koiranen - 52"123 pista si stava asciugando, e soprattutto a non cambiar- 19 - Jimmy Eriksson - Koiranen - 52"777 le per le slick per ben 5 giri. Di fatto, Ghiotto è stato l’ul- 20 - Robert Visoiu - Arden - 54"430 21 - Patrick Kujala - Manor - 54"868 timo tra coloro che avevano le gomme rain a fermarsi ai 22 - John Bryant Meisner - Trident - 58"526 box. Non ha quindi più avuto tempo per recuperare ter- reno, per di più in un contatto il pneumatico posteriore Giro più veloce: Alex Fontana 2'07"448 destro si è stallonato e buonanotte ai sogni d’oro. In gara 2, partito diciottesimo, ha concluso quattordicesimo. Ritirati 12° giro - Luis Sa Silva D’accordo, l’obiettivo era allenarsi, ma viste le premes- 9° giro - Carmen Jorda se… Riccardo Agostini ha terminato decimo gara 1. Par- 4° giro - Patric Niederhauser tito con le slick dopo una qualifica pessima per un set- 0 giri - Sebastian Balthasar up evidentemente errato, il veneto con saggezza ha gua- Il campionato dagnato l’ultimo punto disponibile. Il debutto di Kevin 1.Lynn 153; 2.Stanaway 121; 3.Yelloly 95; 4.Bernstorff 91; 5.Eriksson 85; 6.Zampa- Ceccon non è stato affatto negativo. Ritrovatosi secon- relli 81; 7.Kirchhofer 80; 8.Stoneman 70; 9.Mardenborough 61; 10.Niederhauser 37. do dietro a Ghiotto nei primissimi giri grazie alle gom- me rain, le ha cambiate tardivamente, al 4° passaggio, chiudendo dietro Agostini. Ceccon è poi risultato undi- cesimo anche in gara 2.

65 F.RENAULT ALPS IL CASO

SALVATE IL SOLDATO 66 Rovera è il miglior pilota italiano del Dario Sala campionato, ha conquistato podi ed Con i suoi 65 punti, attualmente occupa la sesta posizione nella classifica generale del campio- occupa la sesta posizione assoluta. Eppure nato di Formula Renault 2.0 ALPS. Il quinto e il quarto posto sono li ad un passo, ma non è det- il ragazzo del team Cram rischia di dover to che il pilota varesino in forza alla Cram Motorsport possa tentare di agguantarli. Questo saltare le ultime due tappe stagionali del perché proprio in questi giorni è venuto a man- Mugello e di Jerez per la perdita di uno care uno sponsor che avrebbe dovuto garantire la copertura economica per l'ultima parte della sponsor. Sarebbe l’ennesima ingiustizia che stagione. Il pilota italiano meglio classificato rischia insomma di assistere ai due ultimi colpisce i nostri migliori esponenti appuntamenti in veste di spettatore.

ALESSIO 67 F.RENAULT ALPS IL CASO

Alessio puoi raccontare cosa è suc- vati assieme. Mi sono davvero esaltato per sottolineato l'alto livello del campionato cesso? la velocità che avevo e per come mi stavo che non rende certo la vita facile”. “All'ultimo momento uno dei miei sponsor destreggiando in pista, ma poi sono rima- è saltato. In questo modo mancherebbe il sto molto deluso per aver mancato la pole Sperando che tu possa esserci nei budget necessario per finire la stagione. Se per un soffio. Fare la pole a Pau da debut- prossimi due round, credi che la vit- nessuno si fa avanti credo che dovremo fer- tante non mi sarebbe affatto dispiaciuto e toria potesse essere un obiettivo rea- marci qui”. averla mancato per così poco mi ha dato listico? fastidio”. “Sono convinto di sì. Anzi credo che la Non c'è proprio soluzione? seconda gara in Austria avrei potuto pro- “Stiamo aspettando delle conferme da par- Ci sono anche tre podi che dimostra- prio vincerla se non avessi perso troppo te di altri sponsor. Speriamo arrivino delle no la tua crescita. tempo in partenza. E' stato in quel primo risposte positive, ma al momento la mia “Anche quelli sono risultati che ovviamen- giro che ho preso quel distacco che non partecipazione alle gare del Mugello e di te mi hanno molto soddisfatto. Il primo sono più riuscito a colmare. Un peccato Jerez non è garantita”. podio al Red Bull Ring è stato quello che ha perché avevo la velocità per vincere. Anche dato una svolta alla stagione. Non avevo per le due gare che rimangono ho delle bel- Sarebbe davvero un peccato, la sta- punti in classifica mentre dopo quel secon- le aspettative, ammesso che ci sarò. Il gione non stava andando affatto do posto ho cominciato a risalire. Sapevo di Mugello è una pista che mi piace molto. male. Eri soddisfatto di quanto fatto avere un buon potenziale, ma fino a quel Una vittoria sarebbe proprio l'ideale. sin qui? momento, in qualifica, non lo avevo sfrut- Anche Jerez mi piace. Ci ho provato lo scor- “Si, credo di aver fatto una stagione in cre- tato. In gara invece, era sempre arrivato so anno con l'Auto GP e devo dire che mi scendo. A parte il debutto di Imola tutte le qualche errore. Dopo quel bel risultato ho sono trovato davvero bene e spero di ripe- altre gare sono state positive. Ho sfiorato la capito che avrei potuto avere delle corse termi. Il mio obiettivo stagionale comun- pole a Pau e al Red Bull Ring mostrando positive da li in avanti e infatti sono arriva- que è quello di raggiungere il terzo o il quar- quindi una certa velocità. Con questi risul- ti altri buoni risultati”. to posto in classifica. Se tutto gira come tati speravo di trovare qualche sponsor in deve, credo si possa fare”. più, invece purtroppo non è stato cosi. Facendo un passo indietro. Come è Capisco. Il momento è economicamente stato l'impatto con la Formula Visto che ne parlano tutti e che siete molto difficile”. Renault 2.0 per te che arrivavi dalla quasi coetanei. Cosa ne pensi del Formula Abarth? debutto in F.1 di Max Verstappen? Quali sono stati i momenti più esal- “Per quanto mi riguarda ho trovato una “Passare dalla F.3 alla F.1 a quell'età è deci- tanti di queste prime gare e quelli che macchina molto più difficile da guidare. La samente un grande salto. Forse è prematu- invece non vorresti si fossero verifi- ragione credo risieda nel fatto che si usano ro. Penso non ci sia andato solo per meri- cati? le gomme Michelin che, rispetto alle Kum- to, ma anche perché ha le conoscenze giu- “Il momento più esaltante e quello più ho, richiedono un maggiore impegno per ste. Ciò non toglie che sia veloce e abbia brutto si sono verificati a Pau e sono arri- trovare il limite. Oltre alla macchina va poi talento. Vedremo cosa succederà”.

68 69 WTCC IL PUNTO

70 È MULLER L’ANTI LOPEZ Nella volata finale in terra asiatica, dove si terranno ben quattro appuntamenti a partire da ottobre, soltanto il francese potrà contrastare il passo verso il titolo mondiale al lanciatissimo argentino per un trionfo tutto Citroen

71 WTCC IL PUNTO

Dario Sala

Con la gara di Termas de Rio Hondo in di inizio agosto, il WTCC ha praticamente terminato la prima parte della stagione. Si riprenderà ad ottobre per un rush finale tutto asiatico che toccherà tre volte la Cina (Pechi- no, Shanghai e Macao), poi il Giappone (Suzuka). Otto gare che ci diranno chi sarà il campione 2014 dopo una annata che fino ad ora ha visto la Citro- en dominare in lungo e in largo. Le C-Elysée, indicate alla vigilia come le favorite, hanno rispettato il loro ruolo andando persino oltre. I sei mesi di test in configurazione TC1, fatti mentre la concorrenza era impegnata a ter- minare al meglio il 2013, si sono rivelati un vantaggio assoluto. A luglio 2013, la C-Elysée toccava la pista per la prima volta, gli altri lo hanno fatto fra febbraio e marzo 2014. La Citroen ha macinato migliaia e migliaia di chi- lometri, gli altri solo pochi giorni prima dell'inizio del campionato. Inoltre, la Casa della doppia Chevron si è presentata ai nastri partenza con un bud- get ed uno squadrone che non si erano mai visti prima nel mondiale. In que- sto modo, la vittoria finale è stata in dubbio solo prima della gara di Mar- rakech. Dopo il fine settimana marocchino si è capito l'enorme potenziale di questa vettura ottimamente guidata da tre grandi piloti e che direzione avrebbe preso il campionato. Ora, dopo, 16 gare, il distacco della concor- renza si è inevitabilmente ridotto anche se le ultime stime parlano ancora di oltre mezzo secondo per quanto riguarda le Honda Civic e sette decimi per le Chevrolet mentre le Lada restano ancora confinate oltre il secondo. Per il mondiale quindi non c'è storia. La Citroen lo vincerà fra i costruttori mentre uno dei suoi piloti lo farà nella classifica a loro riservata.

72 Duello alsaziano tra Muller e Loeb

LOEB TERZO INCOMODO

E da questo punto di vista, almeno, si prospetta un bel duello fra Josè Maria Lopez e Yvan Muller. L'ar- gentino finora ha trionfato sette volte realizzando una doppietta proprio nella gara di casa che lo ha consacrato come il pilota più in forma se non il migliore del momento. La gara argentina ha fatto sì che Lopez possa guardare ai prossimi appuntamen- ti con un vantaggio di 60 punti su Muller. Un van- taggio enorme almeno all'apparenza, ma con il sistema di punteggio FIA basta un fine settimana storto e tutto può ritornare in gioco. Va detto poi, che l'argentino sulle piste che arriveranno non ci ha mai corso mentre Muller le ha usate come base per vincere in volata i suoi titoli. Vedremo, ma è chia- ro che, da spettatori, queste sono solo speranze di vedere un bel duello fino all'ultimo metro. La real- tà è che “Pechito” è realmente il favorito numero uno sotto tutti i punti di vista. E' velocissimo, ha una grande visione di gara e sembra aver trovato un equilibrio psichico invidiabile. Difficile davvero che possa cedere di schianto. Muller ad oggi ha vinto quattro gare, proverà di tut- to per impegnare fino alla fine l’argentino, ma dovrà fare attenzione anche alle sue spalle visto che Séba- stien Loeb vorrà conquistare ancora qualche suc- cesso. La leggenda dei rally sta portando avanti una stagione molto buona per essere al debutto. Come era prevedibile ha lasciato per strada qualche pun- to per inesperienza nella bagarre e per mancanza di José Maria Lopez astuzia in qualche fase calda. Chiaro però, che uno per sette volte come lui vuole andare oltre il terzo posto che oggi sul gradino più alto del podio viene visto come l'ultimo del campionato Citroen.

73 WTCC IL PUNTO

Morbidelli vincitore a Budapest

LA HONDA PER GLI ALTRI HA DELUSO SOLO BRICIOLE

Gli avversari non sono esistiti, almeno per Budget e mancanza di test sono alla base del- ora. Solo con la Chevrolet le stagioni sottotono dei motorizzati Chevro- Cruze della Munnich, ha interrotto il domi- let. Un discorso che vale per la Roal che nio della Casa francese. E' successo in comunque si è resa protagonista di bei piaz- Ungheria dopo una gara tutta in difesa nella zamenti sia con Tom Coronel sia con Tom quale Gianni ha mostrato la sua classe. Il Chilton. Purtroppo la mancanza di una mag- resto della stagione del pesarese si è però giore continuità ha influito sulla classifica di dipanata fra alti e bassi e Gianni ha fatto entrambi i piloti. In questo campionato così quello che ha potuto con il materiale a dispo- dominato dalla Citroen si è potuto sperare in sizione. Servirebbero sessioni di test, ma il qualche sporadica bella gara. Lo hanno fatto budget non lo permette. La lista dei delusi piloti come Mehdi Bennani con la Civic del però, è lunga e al primo posto c'è la Honda. Proteam e Norbert Michelisz con quella della Alla Jas e in Giappone stanno lavorando Zengo così come Hugo Valente con la Cruze di come matti, ma il margine da recuperare è Campos. Apparizioni importanti, ma sporadi- ancora molto. La Civic è nata bene, ma qual- che e troppo discontinue. Troppo, troppo lon- che problema di affidabilità e la poca poten- tane le Lada per poter sperare in qualcosa. Per za del motore l'hanno penalizzata. La situa- fortuna in Argentina è arrivato il secondo zione è via via migliorata, ma la possibilità posto di Rob Huff che vale come una vittoria reale di vincere delle gare partendo dalle e che premia il grande lavoro fatto dalla squa- qualifiche non c'è mai stata. Troppo lo svan- dra e dall'ingegner Marco Calovolo. Di più è taggio in termini di tempo per provare a con- difficile immaginare. La Granta ha in sé delle trastare le Citroen e ora la speranza è solo caratteristiche che non consentono grandi svi- quella di concludere con almeno una vittoria luppi, ecco perché le forze della squadra si in casa che accontenti i vertici di una casa for- concentreranno sulla Vesta la nuova arma che se troppo orientata alla Power Unit della F.1 verrà svelata a giorni. Per ora si cerca di fini- per dedicare tempo e risorse al motore del re al meglio questo 2014. La Lada come tutti WTCC. quelli che non hanno una C-Elysée.

74 Il campionato 1 – José Maria Lopez 310 2 – Yvan Muller 250 3 – Sebastien Loeb 213 4 – Tiago Monteiro 146 5 – Gabriele Tarquini 121 6 – Tom Coronel 100 6 – Norbert Michelisz 100 8 – Gianni Morbidelli 84 9 – Tom Chilton 83 10 – Mehdi Bennani 57

I vincitori 2014 Marrakech 1 – José Maria Lopez Marrakech 2 – Sebastien Loeb Le Castellet 1 – Yvan Muller Le Castellet 2 – José Maria Lopez Budapest 1 – Yvan Muller Budapest 2 – Gianni Morbidelli Slovakia 1 – Sebastien Loeb Slovakia 2 – non disputata Salzburgring 1 – Yvan Muller Salzburgring 2 – José Maria Lopez Mosca 1 – Jose Maria Lopez Mosca 2 – Ma Qing Hua Spa 1 – Yvan Muller Spa 2 – José Maria Lopez Rio Hondo 1 – José Maria Lopez Le Honda di Tarquini e Bennani Rio Hondo 2 – José Maria Lopez 75 NASCAR GARA A BRISTOL LOGANO SEMPRE PIÙ CIGNO Sempre più protagonista assoluto, il pilota di Penske si è imposto con autorità battendo Keselowski e nelle ultime cinque gare si è sempre piazzato tra i primi sei

Marco Cortesi

Che l'anatroccolo si fosse ritrasformato nel cigno che era al tempo del suo arrivo in Nascar non c'erano più dubbi. Ma con la vittoria a Bri- stol, ha voluto mettere in chiaro di essere un contenden- te accreditato per il titolo. Tanto e quanto, se non di più, rispetto al compagno di squadra e campione 2012 . Passando con celerità Matt Kenseth con poco più di 40 passaggi alla conclusio- ne, Logano si è costruito un buon margine e ha potuto gestire in tran- quillità Keselowski fino alla bandiera a scacchi, permettendosi anche di ignorare un attacco all'arma bianca (e un po' velleitario) di quest'ul- timo nell'ultima tornata. Logano nel è riuscito a comple- tare il suo percorso professionale come forse da Joe Gibbs non gli era stato possibile: il ventiquattrenne del Connecticut, nelle ultime cinque gare, non ha mai terminato oltre la sesta piazza e mai come ora è sta- to "vero" fenomeno quale era nella sua carriera nelle categorie adde- strative. IL LANCIO DEI COLLARI HANS!

Per il resto, la corsa di Bristol è stata "vecchio stile" come è giusto che sia sul veloce ovale del Tennessee, caratterizzato grazie agli alti ban- king da medie altissime per un anello da solo mezzo miglio. Medie che spesso sfociano in spettacolari incidenti. Due contatti multipli in par- ticolare hanno levato di mezzo diversi candidati al successo. Kevin Harvick ha spedito in testacoda Denny Hamlin con il coinvolgimento anche di Dale Earnhardt Jr. Furioso il trentatreenne di casa Gibbs, che pur evitando di avvicinarsi alla pista come le nuove regole prescrivo- no, non ha mancato di segnalare il suo disappunto al rivale lancian- dogli da grande distanza il collare Hans. KYLE BUSCH ANCORA KO

Un altro incidente ha messo fuori gioco Kyle Busch. Dopo un contat- to tra Kyle Larson e Brian Vickers, il pilota di Las Vegas ha rallentato, ma è stato colpito da Clint Bowyer. Harvick ha poi recuperato fino al decimo posto, mentre Larson ha chiuso dodicesimo, mantenendo in vita le sue (poche) speranze di Chase For The Cup. Più regolare la tra- sferta di Jimmie Johnson, quarto davanti a : entrambi sono stati particolarmente accorti dopo gli ultimi difficili risultati per loro. Più indietro Jeff Gordon, che comunque non aveva molto da rischia- re in una giornata in cui non ne aveva a sufficienza per vincere. 76 L'ORDINE DI ARRIVO A Sugo vittoria di Tachikawa-Hirate SABATO 23 AGOSTO 2014 su Lexus Cerumo 1 - Joey Logano (Ford) – Penske - 500 giri 2 - Brad Keselowski (Ford) – Penske - 500 3 - Matt Kenseth (Toyota) – Gibbs - 500 4 - Jimmie Johnson (Chevy) – Hendrick - 500 5 - Kurt Busch (Chevy) – Stewart/Haas - 500 6 - Ricky Stenhouse (Ford) – Roush/Fenway - 500 7 - Carl Edwards (Ford) – Roush/Fenway - 500 8 - Jamie McMurray (Chevy) – Ganassi - 500 9 - (Chevy) – Childress - 500 10 - Greg Biffle (Ford) – Roush/Fenway - 500 11 - Kevin Harvick (Chevy) – Stewart/Haas - 500 12 - Kyle Larson (Chevy) – Ganassi - 500 13 - Ryan Newman (Chevy) – Childress - 500 14 - AJ Allmendinger (Ford) – JTG - 500 15 - Jeff Burton (Chevy) – Stewart/Haas - 499 16 - Jeff Gordon (Chevy) – Hendrick - 499 17 - Clint Bowyer (Toyota) – Waltrip - 498 18 - Michael McDowell (Ford) – Leavine - 498 19 - (Chevy) – Hscott - 497 20 - Martin Truex Jr (Chevy) – Furniture Row - 497 21 - Brian Vickers (Toyota) – Waltrip - 497 22 - Landon Cassill (Chevy) – Hillman - 497 23 - David Ragan (Ford) – Front Row - 496 24 - Reed Sorenson (Chevy) – Baldwin - 496 25 - David Gilliland (Ford) – Front Row - 495 26 - Casey Mears (Chevy) – Germain - 495 27 - Danica Patrick (Chevy) – Stewart/Haas - 493 28 - Austin Dillon (Chevy) – Childress - 493 29 - Josh Wise (Chevy) – Parsons - 492 30 - Cole Whitt (Toyota) – BK Racing - 492 31 - (Chevy) – Circle Sport - 491 32 - Alex Bowman (Toyota) – BK Racing - 489 33 - JJ Yeley (Chevy) – XXXtreme - 489 34 - (Ford) – Petty - 480 35 - Kasey Kahne (Chevy) – Hendrick - 477 36 - Kyle Busch (Toyota) – Gibbs - 442 37 - Ryan Truex (Toyota) – BK Racing - 338 38 - Michael Annett (Chevy) – Baldwin - 243 39 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) – Hendrick - 176 40 - Denny Hamlin (Toyota) – Gibbs - 160 41 - Aric Almirola (Ford) – Petty - 123 42 - Brett Moffitt (Toyota) – Robinson - 78 43 - (Chevy) – Baldwin - 37

Il campionato 1. Jeff Gordon 845; 2. Earnhardt 818; 3. Keselowski 776; 4. Logano 761; 5. Matt Kenseth 751.

Qualificati per la Chase For The Cup 3 vittorie: Keselowski, Johnson, Earnhardt, Gordon, Logano 2 vittorie: Harvick, Edwards 1 vittoria: Kyle Busch, Hamlin, Kurt Busch, Almirola, Allmendinger Classifica (provvisoria): Kenseth, Newman, Bowyer, Biffle 77 V8 SUPERCARS GARE A EASTERN CREEK KIWI ALLA RISCOSSA Sempre più protagonista assoluto, il pilota di Penske si è imposto con autorità battendo Keselowski e nelle ultime cinque gare si è sempre piazzato tra i primi sei

Silvano Taormina

L'appellativo "outsider" inizia a calzare decisamente stretto per Shane Van Gisbergen e Scott McLaughlin, coloro che lasciano Eastern Creek con in mano la cop- pa del vincitore. In comune non hanno solo la naziona- lità neozelandese ma, soprattutto, quel piede pesante che, nelle giornate in cui i senatori della categoria mol- lano il tiro e smarriscono la retta via, gli consente di por- tarsi alla ribalta. Van Gisbergen, nonostante militi tra le fila di un team di seconda fascia quale il Tekno Auto- sport, spesso ci ha abituato a colpi vincenti. In partico- lar modo quando le condizioni si fanno critiche, come accaduto nella giornata di sabato in cui la pioggia non ha dato tregua, il suo stile di guida diventa un valore aggiunto. Il "discorso titolo" rimane decisamente aper- to per lui e, se saprà capitalizzare nelle prossime gare di durata, non è impossibile pensare che a fine stagione il suo nome possa defenestrare i "soliti noti" dall'albo d'oro della categoria.

78 Van Gisbergen vincitore di due gare

79 V8 SUPERCARS GARE A EASTERN CREEK

VENTENNI ALLA RIBALTA

Poi c'è Scott McLaughlin che, dopo la sfortuna riscontrata nelle due prove sprint del sabato, con orgoglio si è riscattato nella gara lunga del- la domenica. La freschezza dei suoi vent'anni e un talento fuori discussione da un lato gli stan- no consentendo di collezionare pole e vittorie, dall'altro lo hanno eretto a vero proprio traghet- tatore della Volvo nella stagione del debutto nel V8 Supercars. Eastern Creek ha esaltato anche Chaz Mostert (FPR) e Nick Percat (Walkin- shaw), altri due giovanissimi da tenere d'occhio nelle stagioni a venire. Mostert, dopo un inizio in sordina con la casacca ufficiale della Ford, gara dopo gara sta divenendo una presenza sempre più costante sul podio. Sul bagnato è stato l'unico a creare qualche grattacapo a Van Gisbergen. Discorso simile per Percat in gara 3 in cui, fin sotto la bandiera a scacchi, ha prova- to a sottrarre lo scettro a McLaughlin assicuran- dosi il suo primo podio stagionale. Nel corso del weekend, rispettivamente in gara 1 e gara 3, il podio lo hanno assaporato anche Garth Tander (HRT) e (BJR) mentre James Moffat ha sempre lottato con i primi ma a cau- sa di qualche errorino di troppo ha raccolto meno di quanto seminato. ARRANCANO I SENATORI

Se i ventenni hanno brillato, i "big" della cate- goria hanno arrancato. Jamie Whincup e Craig Lowndes, forti della loro esperienza, anche nei weekend sottotono riescono sempre a tirare fuo- ri qualcosa di positivo. Sui saliscendi di Eastern Creek, specialmente sul bagnato, i portacolori del Triple Eight hanno dato l'impressione di non forzare il tiro. Entrambi sono riusciti a calcare il terzo gradino del podio nelle due gare sprint marcandosi a vista in ottica campionato. E' andata peggio a James Courtney (HRT) che, tra qualifiche poco felici, noie meccaniche e spor- tellate a centro gruppo non è riuscito ad andare oltre l'ottava piazza in gara 1 e 2. La seconda posizione in campionato non rende merito all'andamento di Mark Winterbottom, ancora una volta inconsistente. Se nei prossimi appun- tamenti non si inventerà qualcosa, rischia di vanificare quanto di buono costruito nella pri- ma parte di stagione. Detto di Moffat, qualche segnale positivo in casa Nissan è arrivato anche da Michael Caruso e Rick Kelly, finalmente in grado di avvicinare le posizioni di vertice con le loro Altima. Will Davison, in top-five nelle due gare sprint, con il suo talento ancora una volta ha messo una pezza sui limiti della Mercedes Nick Percat E63 AMG di casa Erebus.

80 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 23 AGOSTO 2014 1 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 25 giri in 47'54”894 2 - Garth Tander (Holden) - HRT - 9”156 3 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 16”723 4 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 20”471 5 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 20”787 6 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 21”987 7 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 22”208 8 - James Courtney (Holden) - HRT - 23”834 9 - Jason Bright (Holden) - BJR - 25”174 10 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 33”097 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 SABATO 23 AGOSTO 2014 1 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 24 giri 47'02”9787 2 - Chaz Mostert (Ford) - FPR - 0”716 3 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 3”373 4 - Jason Bright (Holden) - BJR - 5”464 5 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 8”853 6 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 11”205 7 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 14”371 8 - James Courtney (Holden) - HRT - 15”109 9 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 16”060 10 - Russell Ingall (Holden) - Dumbrell - 16”903 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 3 DOMENICA 24 AGOSTO 2014 1 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 51 giri 1.24'14''166 Scott McLaughlin 2 - Nick Percat (Holden) - HRT - 0''363 3 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 5''683 4 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 8''825 5 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 11''837 6 - Jason Bright (Holden) - BJR - 12''978 7 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 19''787 8 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 20''959 9 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 24''089 10 - Chaz Mostert (Ford) - FPR - 30''003

Il campionato 1. Whincup 2025; 2. Winterbottom 1890; 3. Lowndes 1812; 4. Van Gisbergen 1778; 5. Coulthard 1712; 6. Courtney 1688; 7. Mostert 1502; 8. McLaughlin 1497; 9. Tander 1404; 10. Bright 1329; 11. Reynolds 1234; 12. Caruso 122.

Chaz Mostert

81 BLANCPAIN GT SPRINT GARA A ORECHOVA POTON

In Slovacchia, incredibile vittoria dei ventenni Baumann e Jager, alla seconda apparizione in campionato dopo il secondo posto di Zandvoort. Doppietta per la BMW con i team Schubert e Brasil. Weekend da dimenticare per gli italiani

Antonio Caruccio te del campionato, dopo il secondo posto in Olan- da, in Slovacchia si è presa la vittoria assoluta con La quarta tappa del Blancpain GT Sprint potrebbe una grande rimonta dopo il ritiro nella gara di qua- aver segnato una svolta importante nella storia del- lifica per un testacoda di Baumann sotto la pioggia la stagione 2014. Nonostante vi siano ancora tre torrenziale. La vettura bavarese ha avuto una round, nelle campagne che circondano la ridente costante progressione nel corso del weekend, con cittadina di Orechova Poton si sono completamen- David Fumanelli, del team Roal, che era stato il te ribaltati i valori visti nelle prime gare. Grande miglior pilota della Silver Cup e sesto assoluto. La protagonista è stata sicuramente la BMW, che ha corsa del sabato è stata segnata da due interruzio- portato a casa la vittoria grazie ad una straordina- ni, entrambe dovute alla forte pioggia, oltre che dal ria gara di Dominik Baumann e Thomas Jager. La brutto incidente di Thomas Enge, che nel primo giovanissima coppia austriaca (21 e 20 anni), entra- giro ha piroettato ben quattro volte in aria prima di ta solo nello scorso round di Zandvoort a fare par- atterrare con la vettura sospesa sul guard-rail. LINEA VERDE

82 83 BLANCPAIN GT SPRINT GARA A ORECHOVA POTON

RAMOS BENE NELLA PIOGGIA BUHK SQUALIFICATO DALL’ADAC

Nella gara di qualificazione la vittoria è andata a Lau- rens Vanthoor e Cesar Ramos, con il brasiliano auto- re di un grande stint sul bagnato, venendo però coin- volto in un contatto multiplo al via della Main Race domenica, vanificando la possibilità di andare ancora a punti. Sempre nello stesso contatto, la corsa ha per- so altri protagonisti, come Stephane Ortelli, Alessan- dro Zanardi, ma soprattutto Hari Proczyk, che finen- do in ghiaia con la sua Lamborghini non ha potuto difendersi dalla Mercedes di Maximilian Gotz. Proprio il tedesco, nonostante un fine settimana non esaltan- te dal punto di vista delle prestazioni assolute, torna a casa con la leadership solitaria del campionato. Fino a Zandvoort al suo fianco c’era Maximilian Buhk, che ha però dovuto scontare una pesante sanzione sportiva in Slovacchia. Per non aver rispettato le direttive dei commissari di percorso durante la gara del GT tede- sco disputatasi proprio allo Slovakia Ring due settima- ne fa, ha subito dall’ADAC (federazione teutonica) una squalifica di tre gare, vanificando così la possibilità di difendere la leadership sia nel Blancpain che nel GT nazionale. Al fianco di Gotz è così stato chiamato all’ul- timo minuto Nico Verdonck, che ha aiutato ad inca- merare punti importanti per la classifica. Grazie al forfait Lamborghini comunque, con 69 pun- ti contro gli 85 di Gotz, Buhk resta secondo. JIMENEZ-BUENO SCONFITTI NEL FINALE Il mega contatto al via di gara 2 Ne hanno approfittato per mettersi in luce invece Ser- gio Jimenez e Caca Bueno. Rallentati in qualifica da un problema al motore, poi sostituito prima della gara del sabato e per questo costretti a partire dalla pit-lane, sono riusciti a conquistare il secondo posto, perdendo la vittoria a pochi giri dalla fine quando la BMW di Baumann si è dimostrata più performante di quella del Team Brasil grazie alle gomme nuove. Simile condi- zione che ha portato, all’ultimo giro, Renè Rast, in cop- pia con Enzo Ide, sul podio. Difficile invece la trasfer- ta dei colori italiani.

Successo nella pioggia per Ramos-Vanthoor nella gara di qualifica

84 Sopra, L'ORDINE DI ARRIVO GARA DI QUALIFICA buon quinto posto nella prima gara per Fumanelli- SABATO 23 AGOSTO 2014 Colombo. 1 - Vanthoor-Ramos (Audi R8 LMS) - WRT – 27 giri 2:07'45"766 A sinistra, il terribile 2 - Bleekemolen-Proczyk (Lamborghini) - Grasser - 3"634 capitombolo di Enge 3 - Verdonck-Gotz (Mercedes SLS) - HTP - 4"357 4 - Brito-Stumpf (BMW Z4) - Team Brasil - 6"809 nella prima corsa 5 - Colombo-Fumanelli (BMW Z4) - ROAL - 7"563 6 - Lisowski-Abril (Audi R8 LMS) - WRT - 8"629 7 - Bueno-Jimenez (BMW Z4) - Team Brasil - 10"217 8 - Basseng-Latif (Audi R8 LMS) - Phoenix - 10"317 9 - Rast-Ide (Audi R8 LMS) - WRT - 16"762 10 - Alessandro Zanardi (BMW Z4) - ROAL - 27"754 11 - Toril-Ebrahim (Mercedes SLS) - Fortec - 31"491 12 - Hamprecht-Ortelli (Audi R8 LMS) - G Drive – 31"654 13 - Pentus-van der Drift (McLaren MP4-12C) - Bhaitech - 33"421 14 - Renè Munnich (Mercedes SLS) – Munnich – 52”139 15 - Winkelhock-MayerMenhof (Audi R8 LMS) - Phoenix - 1'04"938 16 - Landmann-Halek (Lamborghini) - Grasser - 1'34"621 17 - Wolf-Stolz (Mercedes SLS) - HTP – 5 giri

Giro veloce: Laurens Vanthoor 2’11”058

Ritirati 13° giro - Onidi-Pantano 11° giro - Baumann-Jager 11° giro - Salaquarda-Montermini 6° giro - Dusseldorp-Afanasiev 0 giri - Enge-Rosina L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 24 AGOSTO 2014 1 - Baumann-Jager (BMW Z4) - Schubert – 29 giri 1:00'03"713 2 - Bueno-Jimenez (BMW Z4) - Team Brasil - 1"557 3 - Rast-Ide (Audi R8 LMS) - WRT - 14"215 4 - Verdonck-Gotz (Mercedes SLS) - HTP - 16"529 5 - Wolf-Stolz (Mercedes SLS) - HTP – 30”169 PER GLI ITALIANI 6 - Dusseldorp-Afanasiev (Mercedes SLS) - HTP - 32"770 SLOVAKIA NEGATIVA 7 - Basseng-Latif (Audi R8 LMS) - Phoenix - 34"364 8 - Pentus-van der Drift (McLaren MP4-12C) - Bhaitech - 35"219 9 - Lisowski-Abril (Audi R8 LMS) - WRT – 1’05"874 È mancato all’appello il team Roal, che seppur sulla car- 10 - Toril-Ebrahim (Mercedes SLS) - Fortec – 1’11"132 ta aveva tutto per un grande risultato, non è riuscito a 11 - Vanthoor-Ramos (Audi R8 LMS) - WRT – 1'43"270 concretizzare alcunché nonostante i grandi sforzi. 12 - Landmann-Halek (Lamborghini) - Grasser – 1 giro Zanardi ha commesso un errore finendo in testacoda sul 13 - Colombo-Fumanelli (BMW Z4) - ROAL – 2 giri bagnato il sabato, venendo invece incolpevolmente col- Giro veloce: Laurens Vanthoor 2’11”058 pito alla prima curva della gara principale, quando era già in terza posizione. Dopo il quinto posto ottenuto nel- Ritirati la gara di sabato invece, Stefano Colombo e Fumanelli 18° giro - Onidi-Pantano non hanno potuto prendere il via domenica per un pro- 17° giro - Renè Munnich 1° giro - Alessandro Zanardi blema tecnico, risolto quando ormai erano passati già 0 giri - Bleekemolen-Proczyk tre giri di gara. Non sorridono nemmeno in casa Villor- 0 giri - Brito-Stumpf ba, che proprio come a Zandvoort, non hanno potuto 0 giri - Hamprecht-Ortelli prendere parte alla corsa finale. Se in Olanda era stato 0 giri - Winkelhock-MayerMenhof un contatto a penalizzare Filip Salaquarda, in Slovac- Non partiti chia Andrea Montermini è stato bloccato da un danno Salaquarda-Montermini alla vettura dopo un’uscita di pista, non riparabile per Enge-Rosina la domenica. In casa Bhaitech si sono rivisti dei punti, grazie alla McLaren MP4-12C di Christopher van der Il campionato 1.Gotz 85 punti; 2.Buhk 69; 3.Proczyk-Bleekemolen 63; 4.Jimenez-Bueno & Ide-Rast Drift e Sten Pentus, mentre Fabio Onidi e Giorgio Pan- 51; 6.Baumann-Jager 45; 7.Ramos-Vanthoor 36; 8.Lisowski-Abril 28; 9.Ortelli-Guil- tano sono stati fermati da un problema alla frizione. vert & Afanasiev-Dusseldorp 21.

85 CIVM TROFEO FAGIOLI FAGGIOLI BATTE 10 Simone “vede” il titolo dopo la spettacolare decima affermazione a Gubbio, la prima al volante della Norma. Merli dà appuntamento a Rieti, dove Magliona e Iaquinta arriveranno ai ferri corti in CN. Macario la sorpresa, Hafner e Scappa i primi campioni 2014

86 87 CIVM TROFEO FAGIOLI

Gianluca Marchese Foto Moretti

Cambiano le auto, non la musica. Faggioli resta il “rocker” delle salite e dopo aver assicurato alla Norma il titolo europeo, per lui il settimo della carriera, a Gubbio il pluricampione toscano si sca- tena, mette in scena un superbo assolo e scappa in classifica. L'operazione sorpasso era andata in onda sulle frequenze del Reventino, dove nono- Magliona a ruote fumanti al Trofeo Luigi Fagioli di Gubbio stante questo Merli e l'Osella gli avevano messo le ruote davanti per la prima volta in condizioni “normali”. Domenica scorsa al 49° Trofeo Luigi Fagioli l'allungo in CIVM è stato invece di quelli MAGLIONA veri. E proprio sotto gli occhi attenti del gran capo TORNA IN CIMA della casa costruttrice francese, Norbert Santos, a cui si devono le prime tre lettere del nome Nor- Quarto assoluto, infatti, è Omar Magliona. Il sar- ma (l'altro fondatore è Marc Doucet). Alla fine di do della Cst Sport è stato protagonista di un wee- una gara comunque sempre tiratissima e nella kend quasi perfetto con la PA21 Evo nella catego- quale Faggioli ha montato per la prima volta del- ria CN, cogliendo una doppietta di gruppo fonda- le nuove mescole Marangoni sulla M20 Fc Zytek mentale che lo riporta in testa alla classifica, in il sorriso si è allargato non poco, anche se poi il coabitazione con Iaquinta. Il calabrese ha cerca- commento resta quello da “piedi per terra”, nel to di rispondere in gara-2 ma si è fermato a 11 suo stile nonostante l'alloro tricolore numero die- centesimi dal campione in carica. L'avvincente ci si sia avvicinato notevolmente proprio nella fre- battaglia tra i due proseguirà a Rieti, dove si quentatissima (215 al via!) gara umbra che lo ha riparte da zero per l'ennesima volta in stagione. visto trionfare per la decima volta: “Dopo la vit- toria in Svizzera abbiamo continuato a lavorare sulla biposto; a Gubbio dovevamo provare delle È SEMPRE UN GIOCO soluzioni di assetto e nuove gomme, ma per le DA... RAGAZZI condizioni di variabilità del sabato (pioggia bat- tente in Q1, ndr) il lavoro è stato svolto solo par- A Gubbio il duello è stato entusiasmante anche zialmente, per cui in gara abbiamo un po’ azzar- in Gran Turismo. Il leader Ragazzi ha pratica- dato. Il tentativo ha dato buon esito e ora possia- mente chiuso i giochi per regalare il secondo scu- mo pensare a inseguire l’Italiano”. Inseguimento detto consecutivo alla Ferrari, ma Cannavò e la che si fa ora molto difficile per i rivali di casa Osel- Lambo Gallardo dell'Eurotech Engineering han- la, che hanno pagato a caro prezzo una scodata a no attaccato a fondo per riaprire il campionato. metà tracciato in gara-1, anche se Merli e la Il siciliano ha concluso gara-1 staccato di appena PA2000 hanno corso sempre al limite e dimostra- sei centesimi. Poi ha perso la piazza d'onore asso- to che il potenziale è competitivo. “Siamo sempre luta cercando la rimonta ma trovando un dop- più soddisfatti dei progressi della nostra Osella”, piaggio e ad approfittarne è stato il rientrante ha dichiarato infatti il trentino. Il fattore che dav- Jarach, che ha permesso alla Superchallenge di vero cambia alla luce dei risultati di Gubbio è però festeggiare la prima doppietta delle sue 458 GT. quello più importante: ora Rieti è gara da dentro o fuori in ottica Tricolore. CAMPIONI MACARIO DA “TURISMO” SUPERSTAR La prima finale del CIVM ha già emesso qualche verdetto. Armin Hafner e Antonio Scappa sono i La sorpresa del weekend umbro è quella che ha primi campioni italiani 2014 delle salite, entram- completato il podio assoluto: all'esordio a Gubbio bi anche al primo tricolore personale. Con la dop- e su una Lola-Zytek di F.3000, alla sua sesta gara pietta di Gubbio l'alto-atesino della Scuderia assoluta Paride Macario ha centrato il primo Mendola si è assicurato il gruppo N al volante del- risultato di prestigio. Il giovane bresciano, che ha la Mitsubishi Lancer by Bicciato, precedendo esordito in pista ma ha tutta l'intenzione di diven- “Zio Lino” Vardanega, che era all'esordio stagio- tare protagonista in salita, ha “superato” in gara- nale. Scappa, reatino della Fasano Corse, ha cen- 2 un altro protagonista del Fagioli, Conticelli trato invece il tricolore Racing Start aspirate senior, che alla fine è quinto dopo l'ottima terza dominando ogni salita disputata con la Renault piazza di gara-1 sulla PA27. New Clio preparata dalla DP Racing.

88 49° TROFEO LUIGI FAGIOLI DOMENICA 24 AGOSTO 2014 Classifica assoluta: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 3’08”36; 2. Merli (Osella PA2000 Honda) a 2”17; 3. Macario (Lola B99/50 Zytek) a 20”57; 4. Magliona (Osella PA21 Evo Honda) a 22”30; 5. Conticelli V. (Osella PA30 Zytek) a 22”81; 6. Fattorini (Lola 02/50 Zytek) a 24”19; 7. Iaquinta (Osella PA21 Evo Honda) a 24”62; 8. Urbani (Osella PA21/S Honda) a 29”57; 9. Lom- bardi (Radical SR4 Suzuki) a 33”89; 10. Conticelli F. (Osella PA21 Evo Hon- da) a 35”93. Gara-1: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 1’34”33; 2. Merli (Osella PA2000) a 1”40; 3. Conticelli V. (Osella PA30) a 10”74; 4. Macario (Lola B99/50) a 11”15; 5. Magliona (Osella PA21 Evo) a 11”39; 6. Fattorini (Lola 02/50) a 12”22; 7. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 13”60; 8. Urbani (Osella PA21/S) a 14”95; 9. Lombardi (Radical SR4) a 17”83; 10. Conticelli F. (Osella PA21 Evo) a 18”14. Gara-2: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 1’34”03; 2. Merli (Osella PA2000) a Pubblico delle grandi occasioni a Gubbio per il Trofeo Fagioli. 0”77; 3. Macario (Lola B99/50) a 9”42; 4. Magliona (Osella PA21 Evo) a 10”91; 5. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 11”02; 6. Fattorini (Lola 02/50) a Qui la Ferrari di Nappi prima dello start 11”97; 7. Conticelli V. (Osella PA30) a 12”07; 8. Urbani (Osella PA21/S) a 14”62; 9. Lombardi (Radical SR4) a 16”06; 10. Ferragina (Elia Avrio ST10 Evo) a 17”03.

Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Scappa (Renaul New Clio) in 4’33”67; 2. Chiavaroli (Renault Clio) a 5”89; 3. Vettorel (Renault Clio) a 6”72; 4. Fia- bane (Honda Integra Type-R) a 7”72; 5. Pomozzi (Citroen Saxo Vts) a 11”43. RS turbo: 1. Montanaro (Mini Cooper S) in 4’29”33; 2. Pezzolla (Mini Cooper S) a 3”94; 3. Viggiani (Opel Corsa Opc) a 13”17; 4. Tacchini (Mini Cooper S) a 13”31; 5. Di Luccio (Peugeot 207 Gti) a 16”86. Gr. N: 1. Hafner (Mitsubishi Lancer Evo) in 4’09”15; 2. Vardanega (Mitsubishi Evo X) a 6”40; 3. Buiatti (Honda Civic Vti) a 18”53; 4. Marino (Citroen Saxo Vts) a 21”03; 5. Regis (Peugeot 106) a 21”83. Gr. A: 1. Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) in 4'04”23; 2. Cimarelli Fr. (Alfa Romeo 147) a 9”83; 3. Stipani (Peugeot 106) a 15”54; 4. D'Amico (Renault Clio Rs) a 15”95; 5. Sandroni (Bmw M3) a 16”16. E1: 1. Iacoangeli (Bmw 320) in 3’50”47; 2. Giuliani (Lancia Delta Evo) a 1”99; 3. Tancredi (Ford Escort Rs Turbo) a 5”71; 4. Nappi (Ferrari 550) a 6”20; 5. Sbrollini (Lancia Delta Proto) a 11”93. GT: 1. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 4'06”47; 2. Jarach (Ferrari 458 Challenge) a 8”29; 3. Pierdomenico (Fer- rari F430 Challenge) a 13”20; 4. Passerini (Lotus Exige Turbo) a 21”59; 5. Patumi (Porsche 996 GT3 Cup) a 27”12. CN: 1. Magliona (Osella PA21 Evo) in 3’30”66; 2. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 2”32; 3. Urbani (Osella PA21/S) a 7”27; 4. Conticelli F. (Osella PA21 Evo) a 13”63; 5. Piffer (Osella PA21 Evo Honda) a 16”93. E2/B: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 3’08”36; 2. Merli (Osel- la PA2000) a 2”17; 3. Conticelli V. (Osella PA30) a 22”81; 4. Lombardi (Radi- cal SR4) a 33”89; 5. Ferragina (Elia Avrio ST10 Evo Suzuki) a 36”04. E2/M: Ottimo esordio per Paride Macario con la Lola-Zytek di F.3000 1. Macario (Lola B99/50) in 3'28”93; 2. Fattorini (Lola 02/50) a 3”62; 3. Pedrotti (Tatuus F.Renault) a 17”83; 4. Bottura (Lola 02/50 Zytek) a 19”60; 5. Bazzucchi (Gloria B5) a 22”83. A GUBBIO UN WEKEND ALL’INSEGNA DEI MOTORI Il weekend del Trofeo Fagioli, preso d'assalto da migliaia di appassionati e spettatori anche perché sempre più abbinato ad aspetti turistico-culturali, ha vissuto numerosi eventi collaterali anche nella cornice sportiva. Tra questi il Memorial Angelo e Pietro Barbetti, figure indimenticabili per lo sport eugubino, consegnato a Beppe Gabbiani (presente anche il figlio Gian Maria), sempre pronto a raccontare vicende e aneddo- ti di una lunga carriera al volante. Il weekend ha ospitato poi un grande tributo Fer- rari, con una trentina di auto del Cavallino provenienti da tutta Italia che hanno sfi- lato prima di prove e gara. Nel paddock, in un'iniziativa legata a sponsorizzazioni, c'era pure la Lamborghini di Giacomo Barri abitualmente utilizzata nel Tricolore GT: “Non ero mai stato a una salita - ha detto il pilota -: spettacolare essere immerso in questa atmosfera, in pieno contatto diretto con la città e la gente, condizione che in pista va implementata”. Altra curiosità è stata la presenza di Stefano Pierdomenico (alla prima stagionale), che ha portato in gara i colori dell'Instituto Ayrton Senna. La fondazione e il suo testimonial hanno scelto proprio Gubbio come unica salita italia- Ragazzi ha ormai chiuso ogni na per l'iniziativa benefica che ha aiutato i bambini brasiliani attraverso le donazioni provenienti dai partner presenti sulla Ferrari F430 del pilota laziale. discorso per il titolo Turismo

89 IL PERSONAGGIO GIOVANNI REGIS

“TURISTA” PER SCELTA Era una promessa dell’automobilismo tricolore, sempre tra i primi nelle formule propedeutiche alla fine degli anni Ottanta. Da diverse stagioni è protagonista assoluto nel CIVM nelle varie classi Gruppo N

90 Regis con la Peugeot 106 alla Coppa Selva di Fasano 2014

Valerio Faccini nati colleghi citati poc’anzi, non ha pro- ottenuto sette vittorie ed un secondo prio nulla da invidiare in termini di pilo- posto su otto gare disputate, primeggian- Parli di cronoscalate e viene subito in taggio e di professionalità al volante. Uno do in tredici manche su quindici. Partico- mente, per associazione d’idee, Simone di loro è Giovanni Regis, che dopo aver lare niente affatto secondario: la sua è Faggioli. Trattandosi di gare che spesso iniziato la carriera nelle auto con le mono- quasi sempre la classe più frequentata. assommano duecentocinquanta iscritti, è posto, dal 1994 s’è dato alle salite rico- “Compatibilmente col budget, corro in però ingeneroso ridurre tutto ad un solo prendo il ruolo di punto riferimento delle classi affollate per scelta: è più stimolante”, nome, per quanto rappresentativo, fortis- classi 1.400, 1.600 e 2.000 del gruppo N, spiega lui. simo, imbattibile e via aggettivando. Ci a seconda delle tre diverse vetture con cui Pur se preferisce correre con l'asciutto, sot- sono anche altri piloti-icona nelle gare in ha corso. Il totalizzatore delle sue vittorie to la pioggia Giovanni è sempre in grado di salita, abituati ad alzare spesso il trofeo di categoria segna oltre sessanta centri, fare la differenza. Un esempio? La Capri- più bello della loro categoria. Citandone conteggiati col vecchio sistema in vigore no-Spiazzi del 2011, gara nella quale il por- solo alcuni, in ordine sparso: Cristian nelle salite, ovvero sommando il tempo tacolori della Vimotorsport s’aggiudicò la Merli, Francesco Leogrande, Rudi Biccia- della prima e della seconda manche (ove Coppa Csai N 1600 del Civm. Per nulla to, Rosario Iaquinta e altri. Ben conosciu- presenti). Per dire, con la sua Peugeot 106, appagato dall’aver centrato l’obiettivo sta- ti anche perché corrono su auto in grado nel 2012, “Reuccio” Regis ha dominato la gionale, Regis rifilò la bellezza di 12” al più di piazzarli in alto nell’assoluta. Ma c’è classe N 1600, aggiudicandosi la Coppa vicino rivale nella -bagnata- seconda man- anche chi, pur meno conosciuto, ai blaso- Csai con ben tre gare d’anticipo, avendo che.

91 IL PERSONAGGIO GIOVANNI REGIS

Ovvero: quando le condizioni sono diffici- glia d’oro di Autosprint alla festa dei Caschi li, la sensibilità ed il talento del pilota di raz- d'oro 1988. Ultima stagione in monoposto: za ne escono esaltate il 1991, in F.3, con un budget insufficiente Il suo 2014 registra tre vittorie: Monte Eri- e quasi cinquanta rivali, tra cui Jacques Vil- ce, Verzegnis-Sella Chianzutan e Coppa leneuve. Selva di Fasano; altrettanti i secondi posti: ad Ascoli (Coppa Paolino Teodori), alla Che effetto ti fa vedere piloti con cui Trento-Bondone ed alla Gubbio-Madonna lottavi, ottenere ottimi risultati in della Cima. Un solo ritiro: per noie alla vet- campo internazionale? C’è rammari- tura allo Spino. Nella graduatoria di grup- co per aver ripiegato sulle salite? po N Regis è terzo, dietro Hafner (che cor- “Vedere alcuni di loro correre e vincere gare re con una Mitsubishi Lancer) e Rea. Que- importanti mi fa pensare: ‘Accidenti, se si st'ultimo, al volante di una Citroen Saxo, lo fossero verificate le circostanze forse ci precede anche nella coppa Csai della clas- sarei arrivato anch'io’. Comunque, zero se 1.6. Dipendente di una primaria compa- rimpianti e niente invidia, son contento per gnia assicurativa con sede a Torino, Regis loro e quasi orgoglioso: se riuscivo a batter- è figlio d’arte: il padre Mario vinse l’assolu- li probabilmente ero bravino. Poi me ne ta sotto la pioggia alla Malegno-Borno 1968 sono fatto una ragione. Date le limitatissi- al volante di un’Alfa Romeo Gta. Maniaca- me risorse di cui disponevo, mi considero le nella messa a punto quanto grintoso al fortunato per aver potuto correre e metter- volante, Regis, da Chivasso, Torino, ha un mi in mostra con le formule. Chiaro che se fisico ultra tonico da ragazzino e l’eloquio si presentasse un’opportunità, ovvero un fluente. Capelli tagliati “a spazzola” neri budget adeguato, lascerei le salite e torne- (con qualche sparuto filo d’argento qui e rei subito in pista”. là), e sorriso furbetto. Con un solo inghip- po: la carta d’identità che mente spudora- Non ti senti un po’ limitato a correre tamente, assegnandogli 50 anni compiuti. con una Turismo? Quel che il pezzo di carta timbrato e bolla- “Direi di no. La mia scelta trae fondamen- to non dice, è che Giovanni è stato uno dei to dalla convinzione che le Turismo siano giovani formulisti più interessanti di fine le più idonee per correre in salita in sicu- anni ’80. Quando le serie per monoposto si rezza. Con formule, prototipi o equiparabi- contavano sulle dita di una mano ed il per- li correrei solo in pista. Non ritengo che le corso verso il professionismo era obbliga- strade di montagna possano garantire un to: formula promozionale (anni fa c'era la livello di sicurezza adeguato alle velocità F. Fiat Abarth e, più recentemente, la F. che tali vetture raggiungono, per quanto in Alfa Boxer), F.3, F.3000, F.1. Fine. Se anda- questi anni vi si stia ponendo particolare vi forte si vedeva subito, poichè gli altri gio- attenzione. Quelle macchine indubbiamen- vani passavano per forza di lì. Terzo in F. te hanno standard elevati ma, quando Fiat Abarth nel 1986 (stagione del debutto mancano le vie di fuga, a certe velocità l'in- in auto dopo tre anni di kart), secondo in F. columità del pilota non è garantita. Mia Alfa Boxer nel 1988. Premiato con la meda- moglie assistette in diretta, era proprio a

Regis a Magione nel 1988 dove vinse davanti a Marco Ballabio (2°) e Max Angelelli (3°)

92 Nel 1988, Regis vinse al Mugello davanti a Mirko Savoldi (2°) e Giampaolo Pace (3°). Eccolo a sinistra, in azione e sopra sul podio

Spiazzi in quel punto, all'incidente morta- rendere l'assetto di un’anteriore compati- vittoria di Fasano ed il record di manche le di Danti. Quel giorno mi fece promette- bile con il mio stile di guida. Inoltre, dopo allo Spino, ove in passato non ero mai riu- re - e la cosa non mi è assolutamente pesa- qualche stagione disputata con una vettu- scito ad impormi”. ta - che non avrei mai corso in salita su ra preparata “in casa” grazie a mio fratello un'auto diversa da una Turismo. Ed a me Luigi, mi resi conto che non potevo prescin- La tua militanza nelle cronoscalate piace essere di parola. In secondo luogo, le dere dal rivolgermi ad un motorista vero: dura da oltre vent'anni. Com'è l'am- Turismo, ed in particolare le gruppo N, da allora è nato il rapporto con Peppino biente, e tutto il movimento delle sono meno costose da preparare e gestire e Ciarcelluti, tutt’ora mio preparatore, ed i salite, visto da dentro? solitamente nelle loro classi c'è più concor- risultati sono subito arrivati”. “Correre in montagna è sempre un piace- renza. Mai cercato la vittoria facile in una re. Ogni gara è l'evento per il luogo che la classe deserta”. Da alcune stagioni hai abbandonato ospita, quindi il pubblico è sempre pre- lo spirito del pilota della domenica sente in quantità. Essendo meno onerose Come mai non hai iniziato a vincere (nell'accezione più positiva e passio- rispetto ai rallies ed alla pista, le gare sono assiduamente da subito? In fondo, in nale del termine), lasciando in gara- quasi sempre molto affollate di parteci- quanto proveniente dalle formule, ge macchina e carrello ed affidando- panti ed il livello della concorrenza, in eri abituato a ben altre velocità ed a si ad un team. Perchè? particolare degli specialisti che corrono lottare con piloti che ambivano al “Semplicemente perché sino al 2007 non assiduamente, è buono. La specialità ha sì professionismo: tutt'altra concor- ho avuto modo di impegnami in un intero risentito della crisi economica, ma un po' renza rispetto all'eterogenea "fauna" campionato, disputando un numero limi- meno delle altre. Ma, a parte il giudizio delle cronoscalate... tato di gare, generalmente le più vicine a sostanzialmente positivo che ne dò, avrei “All’inizio ero cosciente che l’esperienza casa. Quando, a partire dal 2008, ho parte- in mente un paio di cose che, a costo zero, maturata in pista non sarebbe stata suffi- cipato all'intero Civm, per una serie di credo avrebbero un effetto benefico. Io ciente per ben figurare. La velocità è sì più motivi (abito lontano da gran parte delle accorcerei i week end di gara. Sono con- limitata, ma non per questo è più facile vin- località di gara, tempo a disposizione limi- vinto che con la possibilità di estendere le cere. Per motivi di budget ho scelto di cor- tato, necessità di portare al seguito più verifiche al sabato mattina (a costo di rere nelle classi piccole, ove l’abilità del materiale) ho deciso di delegare la logisti- dover ridurre le prove ad una sola man- pilota rischia di essere svilita da un mezzo ca. A partire dal 2012 trasporto ed assisten- che), il parco partenti delle salite aumen- non perfettamente a punto o da avversari za sono a cura del team Giraldi. Andrea e terebbe. Oggi è obbligatorio essere pre- con auto più performanti del consentito. In suo padre Roberto hanno consentito alla senti già il venerdì e per molti è un pro- più ho dovuto superare il piccolo ostacolo mia Peugeottina di fare un notevole salto di blema. Poi, qualche verifica tecnica d'uffi- rappresentato dalla trazione anteriore. qualità nell'assetto. Inoltre, la loro assi- cio in più sarebbe auspicabile: da anni non Non ne avevo mai guidate, nemmeno per stenza sui campi di gara mi permette d’ot- si vede, per esempio, un controllo della andare a fare la spesa. Reduce dall'espe- timizzare il comportamento dell'auto in benzina disposto dai commissari ed ho la rienza con kart e monoposto ho impiegato funzione dei diversi tracciati e, come con- sensazione che più di qualcuno ne stia un po’ di tempo per comprendere come seguenza, quell'anno sono venute la netta approfittando”.

93 HMRDS TEST AD ADRIA ADDESTRAMENTO IN P

Continua il lavoro della HMRDS, la scuola pilota Henry Morrogh diretta da Massimo Torre. Questa volta scopriamo come sono andati i tre giorni di test ad Adria

Maria Di Girolamo Canella, non ha voluto rinunciare al suo Decisa a ritornare e provare per la secon- primo appuntamento con la scuola piloti da volta la Mirage e felice nel rincontrare i Il 17, 18 e 19 giugno, la HMRDS è stata fuori Battipaglia, percorrendo su un nuo- ragazzi della HM, Paola si è liberata ben nuovamente protagonista all’International vo circuito i chilometri in programma nel volentieri dai suoi impegni di lavoro, con- Raceway di Adria. Durante le tre giornate percorso formativo intrapreso da qualche vincendo anche un suo collega a partecipa- venete, sono state messe a disposizione mese alla guida della Mirage M012. Suoi re al test. Paola e Davide hanno svolto a degli allievi differenti tipologie di monopo- compagni di pista, i veterani Enzo Vacale- testa una sessione in pista e trascorso gran sto in relazione al programma addestrativo bre ed Antonio De Cuntis, entrambi impe- parte della loro giornata al muretto e ai in precedenza scelto. Fin dalla prima mat- gnati in pista con la Formula Renault 2.0 box, insieme allo staff della HM, promet- tina di martedì 17, il capo-istruttore Massi- che utilizza un propulsore da 195 cavalli ed tendo anche loro a fine giornata di torna- mo Torre e l’amministratore della HM Gio- il cambio sequenziale Sadev a 6 rapporti. re molto presto! Magari la prossima vol- vanni Ciccarelli, con la supervisione del Stanchi, ma sorridenti per la nuova espe- ta, veniamo giù a Battipaglia (cit.). Grazie maestro irlandese Henry Morrogh, hanno rienza veneta, Antonio, Damiano, Enzo, alle esperienze pregresse alla guida delle seguito Giorgio Cortellazzi e Damiano Mauro, Innocenzo e Giorgio, hanno salu- Mirage, ancora una volta sotto la guida del Canella, nonché i ritrovati Mauro ed Inno- tato i ragazzi della HM, promettendo di tor- capo istruttore Massimo Torre, Ruggero cenzo Bassi. I quattro drivers sono stati nare molto presto a Battipaglia per parte- ha dapprima effettuato alcune sessioni di impegnati, in una serie di lezioni suddivi- cipare a nuove giornate di corsi in pro- "riepilogo" a bordo della Renault Tatuus se in una parte teorica ed una pratica in gramma. 2000, per poi calarsi, per la seconda vol- pista della durata di 20 minuti, alla guida Anche la giornata di mercoledì 18 è stata ta in meno di una anno, all'interno della delle versatili Formula Mirage M012, fina- intensa ed impegnativa per i ragazzi della Formula 3 Dallara Honda-Mugen con i lizzate ad approfondire le tematiche HM. Gli allievi presenti; Paola Biatta, suoi 240 cavalli ed il cambio sequenziale riguardanti l’uso del cambio sequenziale a Davide Filippo Girometta e il giovanissimo Hewland a 6 rapporti. Soddisfatto ha salu- 5 rapporti, le traiettorie e la frenata. Per siciliano Ruggero Panebianco. Paola si era tato lo staff ed il collega di pista Antonio Giorgio infatti è stata la prima esperienza già calata all’interno dell’abitacolo della De Cuntis, protagonista di un uscita di alla guida di una monoposto, mentre per i Formula Mirage, circa un anno fa, in occa- pista che ha reso necessario un intervento fratelli Bassi, si è trattato di un gradito sione della tappa della HMRDS del 24 meccanico alla Tatuus Renault, pronta- ritorno. Il giovanissimo romano Damiano luglio sempre presso il circuito di Adria. mente risolto dai “dottori” della HM.

94 PISTA

Dopo i corsi svolti presso il circuito del Sele a Battipaglia e le sessioni propedeuti- che, anche Fausto Santone ha deciso di continuare il suo percorso addestrativo, ripartendo da Adria proprio alla guida del- la Formula Renault Tatuus 2000, sceglien- do la giornata di giovedì 19, insieme al suo compagno di pista, Giovanni Ciccarelli impegnato, invece, in una giornata di test alla guida della performante Formula 3 Dallara. Al muretto l’occhio vigile di Mas- simo Torre. Domenica 6 luglio, dalle pri- me ore del mattino, in pista ai box per una nuova intensa giornata di test preso l’au- todromo dell’Umbria a Magione (PG). Marco Cesetti, che si era già divertito alla guida della Tatuus presso il circuito di Bat- tipaglia il 23 maggio, ha effettuato tre ses- sioni nella prima mattinata, mentre Fau- sto Santone, è stato impegnato nell’abita- colo per tutto il pomeriggio. Altra giorna- ta di lavoro intenso per l’ing. e capo istrut- tore Massimo Torre, occupato a seguire i due appassionati gentleman ed il loro compagno di pista, l’ing. Giovanni Cicca- relli, alla guida ancora una volta della bel- la Dallara.

95 KARTING EUROPEO KZ DREEZEN CAMPION CON MERITO

Sul tracciato svedese di Kristianstad il belga ha conquistato la vittoria che gli ha permesso di incassare il titolo continentale. Niente da fare per Ardigò, terzo nella classifica finale del campionato

96 A Kristianstad, in Svezia, Rick Dreezen si è confermato vincendo e rilanciandosi, ma il segno rosso di Genk gli come uno dei migliori piloti della categoria, andando a vin- imponeva una prova stratosferica nell'ultima gara, unita ad cere il titolo continentale della regina del karting, la KZ. Il una disfatta totale degli avversari, in primis Dreezen. Così simpatico belga, passato quest'anno alla corte Zanardi- non è stato. Ardigò è partito forte in Belgio, vincendo, ma Parilla, ha disputato un campionato Europeo formidabile, si è perso per strada, pur confermandosi come uno dei di altissimo livello, correndo sempre tra i primissimi, in tut- migliori piloti, il bresciano ha chiuso la gara svedese tra le NE te e tre le prove, e dimostrando una costanza di rendimen- polemiche. Ad innescare la miccia è stato un contatto con to granitica. Dreezen è salito sul podio in tutte e tre le gare l'altro bresciano Forè. Tra i due pluri iridati sono volate europee, Genk, Wackersdorf e Kristianstad, con due secon- ruotate in pista e parole roventi nel post gara.Tra quelli che di ed un terzo posto. Al neo campione continentale è man- potevano, ma non hanno espresso il massimo del loro cato l'acuto vincente, ma non gli si può rimproverare nul- potenziale, vi sono Lammers e De Conto. Per il primo il la, Dreezen ha meritato il titolo schiantando, letteralmen- bilancio è, tutto sommato, positivo, anche perché le presta- te, avversari del calibro di Thonon, Ardigò, Lammers, Len- zioni dell'olandese sono apparse spesso ottime, ma mai vin- nox-Lamb, Pex, De Conto, solo per citare i diretti insegui- centi. De Conto qualche rimpianto lo ha, per aver perso una tori). bella occasione di salire sul podio a Genk, anche se le Nelle tre gare dell’europeo hanno vinto, per primo Ardigò, responsabilità non sono da attribuire al trevigiano. Il grin- poi Thonon ed infine De Conto (Birel-Tm-Bridgestone). toso Paolo alla prima occasione buona ha fatto vedere che Ma tutti hanno avuto picchi negativi, incompatibili per il piedone è fresco e guizzante, vincendo a Kristianstad in aspiranti campioni europei. Così Dreezen ha tenuto i ner- modo netto e lanciandosi nell'olimpo dei favboriti per il vi saldi, come nel weekend finale a Kristianstad ed ha mondiale di Sarno. Lennox-Lamb e Hajek sono saliti sul lasciato ai rivali solo il rammarico di aver perso punti lun- podio, ma ancora gli manca il piglio e l'autorità dei cam- go il cammino. Thonon ha corso sempre forte, ma ha vis- pionissimi per poter ambire ad un posto stabile tra i Big! suto un momento negativo a Genk, in un testa a testa con Ardigò. In Germania, il belga del team Praga si è rifatto, CLASSIFICA FINALE CAMPIONATO EUROPEO KZ

1° Rick Dreezen (Zanardi-Parilla-Bridgestone) punti 58 2° Jonathan Thonon (Praga-Parilla-Bridgestone) punti 48 3° Marco Ardigò (Tony Kart-Vortex-Bridgestone) punti 43 3° Bas Lammers (FormulaK-Parilla-Bridgestone) punti 43

Il neo Campione Europeo di KZ, Rick Dreezen foto CIK-FIA

97 KARTING EUROPEO KZ KZ2 - DALE IL CENERENTOLO Andrea Dalè sino ad oggi aveva fatto vedere ottimi exploit, ma non aveva convinto sino in fondo gli addetti ai lavori. Così la vittoria ottenuta a Genk, dopo il doppio zero segna- to in Germania (nella seconda gara), era parsa l'ennesima conferma di un talento inca- pace di dare continuità alle sue prestazioni. Dalè in Svezia, nella gara che gli ha con- segnato il titolo, ha messo a tacere tutti, battendo avversari fortissimi, tra i quali l'al- tro italiano Fabian Federer, Lundberg e Juorvisis. Dalè, ripresosi dalla batosta patita nella seconda prova, ha corso bene a Kristianstad e con un quinto posto in finale ha avuto la meglio, di soli tre punti, su Lundberg, vincitori della gara. All'italiano Fede- rer sono mancati i punti di Wackersdorf, un vero peccato, perché Federer si è confer- mato come uno dei migliori piloti della categoria, unico a salire due volte sul podio nell'Euro KZ2.

CLASSIFICA FINALE CAMPIONATO EUROPEO KZ2 L'inglese Enaam conduce il campionato 1° Andrea Dalè (Crg- Maxter- Bridgestone) punti 55 della KFJ. Sulla pista di casa dovrà vedersela 2° Douglas Lundberg (Alpha-Parilla-Bridgestone) punti 52 con un nutrito gruppo di pretendenti 3° Simas Juodvirsis (Energy-Maxter-Bridgestone)punti 50

Nicklas Nielsen esulta dopo la vittoria in KF a Zuera (Spagna), che lo ha lanciato in testa al campionato. Sullo sfondo si vedono i rivali in campionato, Illot e Joyner

Jonathan Thonon secondo nell'Euro KZ e vincitore della seconda prova in Germania

98 ANTEPRIMA EUROPEO KF NIELSEN CI RIPROVA Nel 2013 a prendersi il titolo fu il pilota (oramai di F.1) Max Verstappen, che bruciò Nicklas Nielsen in volata. Quest'ultimo fu falciato al via della finale e non fu in gra- do di giocarsi le chance di vittoria. Nielsen si ripresenta anche quest'anno in testa alla classifica, con ottime possibilità di successo, inseguito da tre britannici, Ilot, il Cam- pione del Mondo Joyner e Norris. La rosa dei quattro pretendenti al titolo è compo- sta dall'iridato Joyner, il quale vinse il titolo 2013 sulle ceneri del crash che innescò Verstappen per fermare Nielsen. Nello sprint finale ci sono Ilot, pilota dimostratosi redditizio e vincitore, al pari di Nielsen e Joyner, di una gara di campionato. Norris è l'outsider di lusso tra i pretendenti, assieme al quinto in classifica Kari. Il “puffo” britannico è al primo anno di KF ed è il campione in carica della KFJ. Tra gli italiani che possono fare una bella figura vi sono Alessio Lorandi e Felice Tiene, due piloti tricolore dalle aspettative differenti. Il primo, Lorandi, sta chiudendo il suo ciclo di formazione nel karting, forte di una corona iridata in KFJ e consapevole di avere un 2015 già segnato in monoposto. Tiene è un professionista del karting e si presenta il Inghilterra alla ricerca di un successo parziale, essendo fuori dai giochi per il titolo.

CLASSIFICA PROVVISORIA CAMPIONATO EUROPEO KF

1° Nicklas Nielsen (DAN) – Kosmic Kart – Vortex – Dunlop punti 76 2° Callum Ilot (UK) – Zanardi-Parilla-Dunlop punti 67 3° Tom Joyner (UK) – Zanardi-Parilla-Dunlop punti 53 4° (UK) – Fa Kart – Vortex – Dunlop punti 53 5° Niko Kari (FIN) – Tony Kart – Vortex – Dunlop punti 48 6° Alessio Lorandi (ITA) – Tony Kart – Parilla - Dunlop punti 37 6° Felice Tiene (ITA) – CRG – Parilla- Dunlop punti 37 KF JUNIOR TRAVISANUTTO L’OUSIDER Tra i giovanissimi si presenta al comando uno dei tanti rampolli britannici, Ahmed, auto- re di una condotta di campionato positiva, ma che sta seguendo una parabola discen- dente. Ahmed ha vinto la gara d'esordio, è salito sul podio a Genk e si è perso con un Marco Ardigò. Vincitore magro ottavo posto in Svezia. Ticktum, inglese anche lui, secondo in classifica a soli cin- que punti dal vertice, è un cliente molto scomodo che vanta velocità ed esperienza, oltre della gara d'apertura ad essere l'unico motorizzato Iame nel gruppo di testa, tutto targato Vortex. di KZ sulla pista di Genk Tra i pretendenti al titolo ci sono anche due statunitensi, di scuola kartistica europea, De Francesco e Sargean, rispettivamente terzo e quinto. Tra gli aspiranti campioni non man- ca un driver tedesco, Mick Junior, terzo a pari merito di De Francesco, e capace di alti e bassi imprevedibili. Chiude il sestetto di pretendenti, lo svedese Haaga. E gli italiani? Sono pochi, ma certa- mente validi. Con Lorenzo Travisanutto, fresco vincitore dell'ultima prova dell'Euro KFJ a Kristianstad, che nella corsa al successo assoluto gioca un ruolo di outsider. Il veloce Lorenzo può puntare al podio alla PF International, ma, purtroppo, non nutre molte spe- ranze di vittoria. Le condizioni per puntare all'alloro CIK prevedono il ko multiplo di troppi, tanti, avversari. L'altro driver tricolore da tenere sotto osservazione è Leonardo Lorandi, il quale non ha fatto della costanza la sua migliore arma, ma che può fare cose Lorenzo Travisanutto. Vincitore eccelse quando è in giornata positiva. dell'ultimo round dell'Euro di KFJ in Svezia CLASSIFICA PROVVISORIA CAMPIONATO EUROPEO KFJ

1° Enaam Ahmed (UK) – FA Kart-Vortex-Dunlop punti 53 2° Daniel Ticktum (UK) – Zanrdi-Parilla-Dunlop punti 48 3° Devlin De Francesco (USA) - Tony Kart-Vortex-Dunlop punti 46 3° Mick Junior (GER) - Tony Kart-Vortex-Dunlop punti 46 5° Logan Sargeant (USA) - Tony Kart-Vortex-Dunlop punti 42 6° Anton Haaga (SVE) - Tony Kart-Vortex-Dunlop punti 40 7° Lorenzo Travisanutto (ITA) - PCR-Tm-Dunlop punti 40

99 PRODUZIONE CINQUONE ROMEO FERRARIS LA VERA B

100 BELVA MILANESE Il Cinquone Romeo Ferraris non è una vettura elaborata, è una macchina completa, omologata, e addirittura Euro 6. Con prestazioni eccezionali ed un look "da paura". Ma soprattutto, con un feeling da granturismo anche nella vita quotidiana

101 PRODUZIONE CINQUONE ROMEO FERRARIS

Non è una vettura elaborata. In casa Romeo piacevole, piena e progressiva. Sviluppato anche quando, per divertirsi, si vuole spinge- Ferraris sono chiari, e orgogliosi, del loro Cin- tramite ore e ore di progettazione, banco pro- re un po'. Tutto questo, senza prendere in quone. La vettura, pur se basata sulla 500 va e collaudi, il millequattro della Abarth è considerazione nella valutazione l'aspetto Abarth, è un prodotto indipendente e dalla stato stravolto. Nuova centralina, nuovi iniet- esterno, che con un allargamento di 5 centi- personalità autonoma. Come certificato dal tori, nuovo scarico con uscita centrale e un metri ed un kit in materiali compositi è fatto libretto di circolazione che riporta il nome sound spaventoso, nuova turbina, un inter- per lasciare di stucco e ci riesce appieno con della factory di Opera. L'obiettivo è stato cooler a tutta larghezza al posto dei due di componenti esclusivi e cerchi da 18 pollici. quello di travasare in una 500 attuale tutte le serie. Il tutto accompagnato da un assetto Anche loro costruiti "in casa". Dentro e fuo- doti che negli anni 60 avevano reso le vettu- messo a punto da Mario Ferraris, figlio di ri, come detto, il Cinquone è una granturismo re di Romeo Ferraris speciali e vincenti, Romeo, apprezzato pilota a livello nazionale. e lo può essere anche di più: è a disposizione costruendo una granturismo con poche mez- Incontentabile, come i tutti i piloti, ha appro- un ulteriore kit biposto con sedili Recaro per ze misure quanto a prestazioni, qualità vato per il "suo" Cinquone un pacchetto com- i più sportivi. Il tutto ad un prezzo... da gran- costruttiva e caratteristiche tecniche. Nume- posto da molle Eibach e ammortizzatori Bil- turismo, in partenza da poco meno di 55.000 ri da record per la categoria delle "piccole", stein regolabili in altezza. Con regolazione di euro. Ma "sganciati" per un prodotto unico che strapazzano quasi tutte le concorrenti, colpo e rimbalzo optional, per gli altri incon- nel suo genere, anzi unico in assoluto, racchiusi in una vettura "vera", omologata e tentabili. Una volta dietro al volante l'impe- imprendibile, carico di 50 anni di storia e da addirittura già Euro 6. Dato particolarmente gno a livello di collaudo si sente. Il bilancia- punta di diamante del made in . No significativo, quello del rapporto peso poten- mento è "progressivo". Diventa impegnativo Words Needed, come si dice in casa Romeo za: 4.9 kg/cv, per un totale di 210 cavalli e 310 man mano ci si avvicina al limite, ma è asso- Ferraris ricordando il commento del primo newtonemtri di coppia erogati in maniera lutamente "umano" alle andature normali e acquirente...

102 La cinquina del Cinquone Potenza 210 CV Coppia Max 310 Nm Rapporto peso/potenza 4.9 kg/CV Velocità massima 232 km/h Accelerazione 0-100 4”9

103 I CALENDARI 2014 DOMENICA PER DOMENICA

Test FIA F.3 7 settembre 7-8 ottobre a Imola F.1 a Monza GP2 a Monza Test World Series Renault GP3 a Monza 21-22 ottobre a Jerez Blancpain GT Sprint a Portimao 3-4-5 novembre ad Alcaniz GT Open a Spa ...... F.3 Open a Spa EuroGTSprint a Magny-Cours F.Renault ALPS al Mugello 31 agosto Clio Cup al Mugello Moto GP a Silverstone Coppa Italia al Mugello Indycar a Fontana Targa Tricolore Porsche al Mugello Super GT a Suzuka RS Cup al Mugello Formel 3 al Nurburgring F.Renault 1.6 Nordic a Solvalla Adac GT al Nurburgring CIP a Varano British F.3 a F.Junior a Varano F.Renault NEC a Most Nascar a Richmond F.Renault NEC Junior a Zolder Trofeo Rally Terra Costa Smeralda Nascar ad Atlanta CIVM Coppa Carotti Stock Car Brazil a Curitiba 14 settembre GT Italia a Le Castellet Mondiale Rally in Australia Europeo Rally in Repubblica Ceca Moto GP a Misano Italiano Rally Friuli World Series Renault 3.5 a Budapest Eurocup Renault 2.0 a Budapest Super Formula ad Autopolis ELMS a Le Castellet DTM al Lausitzring Formel 3 al Lausitzring WTCC a Sonoma Formula E a Pechino British F.3 a Donington Nascar a Chicago V8 Supercars a Victoria Stock Car Brazil a Nova Santa Rita F.4 Italia a Vallelunga GT Italia a Vallelunga CITE a Vallelunga Italiano WRC San Martino di Castrozza 21 settembre F.1 a Marina Bay Formel 3 al Sachsenring Adac GT al Sachsenring Euro V8 Series al Sachsenring Blancpain Endurance al Nurburgring (1000 Km) Trofeo Lamborghini al Nurburgring F.Renault NEC al Nurburgring WEC ad Austin USCC ad Austin Nascar a Loudon Europeo Rally a Cipro Italiano Rally Adriatico CIVM Pedavena Croce

104 26 ottobre Mondiale Rally in Spagna Moto GP a Sepang WTCC a Suzuka Nascar a Martinsville V8 Supercars a Surfers Paradise GT Italia a Monza CITE a Monza Clio Cup a Vallelunga Coppa Italia a Vallelunga RS Cup a Vallelunga F.Junior a Franciacorta Europeo Rally in Svizzera 2 novembre F.1 ad Austin WEC a Shanghai Blancpain GT Sprint a Baku Nascar a Fort Worth Stock Car Brazil a Taruma GT Open a Montmelò F.3 Open a Montmelò 28 settembre 12 ottobre 9 novembre Moto GP ad Alcaniz F.1 a Sochi F.1 a San Paolo World Series Renault 3.5 a Le Castellet GP2 a Sochi Super Formula a Suzuka Eurocup Renault 2.0 a Le Castellet GP3 a Sochi Moto GP a Valencia Super Formula a Sugo Moto GP a Motegi Nascar a Phoenix DTM a Zandvoort WEC al Fuji F.Junior a Varano GT Open a Monza Blancpain GT Sprint a Zolder Europeo Rally in Corsica F.3 Open a Monza FIA F.3 European a Imola F.4 Italia a Monza F.4 Italia a Imola 16 novembre F.Renault 1.6 Nordic a GT Italia a Imola Mondiale Rally in Gran Bretagna CITE a Pergusa CIP a Imola WEC ad Al Sakhir Nascar a Dover EuroGTSprint a Imola Super GT a Motegi Stock Car Brazil a Salvador WTCC a Shanghai WTCC a Macao Nascar a Charlotte F.3 a Macao 5 ottobre Nascar Euro Series a Le Mans Nascar a Miami F.1 a Suzuka V8 Supercars a Bathurst V8 Supercars a Phillip Island Mondiale Rally in Francia Stock Car Brazil a Curitiba Stock Car Brazil a Brasilia USCC a Braselton Europeo Rally in Romania Super GT a Buriram Italiano Rally Due Valli 23 novembre Formel 3 a Hockenheim F.1 a Yas Marina Adac GT a Hockenheim 19 ottobre GP2 a Yas Marina Euro V8 Series a Hockenheim Moto GP a Phillip Island GP3 a Yas Marina F.Renault ALPS a Jerez World Series Renault 3.5 a Jerez Finali Mondiali Trofeo Lambo a Sepang F.Renault NEC Junior a Spa Eurocup Renault 2.0 a Jerez Nascar a Kansas City FIA F.3 European a Hockenheim 30 novembre Coppa Italia a Imola DTM a Hockenheim WEC a San Paolo Targa Tricolore Porsche a Imola Blancpain GT Sprint a Zolder Auto GP a Estoril 7 dicembre ELMS a Estoril V8 Supercars a Sidney F.Renault NEC Junior a Zandvoort Formula E a Putrajava 13 dicembre Nascar a Talladega Formula E a Punta del Este Italiano WRC Como 10 gennaio 2015 Formula E a

105 Una nuova avventura ci aspetta!

Per tutto lo scorso anno Cuore nelle Corse, la nostra rubrica di cultura e passione sportiva curata in collaborazione da Italiaracing e dall’ing Andrea Toso della Dallara, ci ha tenuto compagnia esplorando l’articolatissimo e affascinante mondo del motorsport in tutti i suoi aspetti. Da questo numero Cuore nelle Corse torna sotto forma di appuntamento per tutti coloro che hanno una curiosità, un dubbio, un ricordo, una proposta da sottoporre e condividere all’ingegner Toso e alla comunità dei lettori di Italiaracing. Con questo nuovo formato ci proponiamo di essere multimediali e interattivi, sterzando con agilità fra le pagine del nostro Magazine e la rete di internet e dei social network, e vi invitiamo quindi a visitare i nostri account Twitter e Facebook CUORE NELLE CORSE e ad inviare le vostre domande e le vostre proposte all’indirizzo mail [email protected]