Cartella Stampa
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CARTELLA STAMPA 2 INDICE Introduzione e informazioni pratiche 3 Una mostra, due percorsi tematici 5 “Picasso Côte d’Azur” “Picasso dans la Collection Nahmad” 7 La famiglia Nahmad, 50 anni al servizio dell’arte 9 Presentazione dei Curatori 12 Il percorso scenografico 13 Biografia di Picasso e cronologia 16 I soggiorni di Picasso in Costa Azzurra 21 Immagini per la Stampa 27 Il Grimaldi Forum 37 I Partner 39 3 INTRODUZIONE Quest’estate il Grimaldi Forum crea l’evento con la mostra Monaco festeggia Picasso, una produzione che rende omaggio al 40° anniversario della scomparsa di questo artista di fama internazionale. Il Grimaldi Forum Monaco vuole offrire una panoramica della sua produzione artistica da una prospettiva insolita, rivelando non solo i suoi forti legami con la Costa Azzurra, ma anche una selezione eccezionale di grandi opere provenienti da una straordinaria collezione privata. Due percorsi tematici modulano la mostra attraverso oltre 150 opere: Picasso Côte d'Azur conduce i visitatori nei dintorni di Antibes-Juan-les-Pins, Golfe-Juan, Mougins, Cannes, una regione dove Pablo Picasso tanto amava soggiornare d’estate, tra il 1920 e il 1946, e dove la luce mediterranea, il mare e la costa furono per lui fonte di ispirazione diretta. Picasso dans la Collection Nahmad mette in luce i capolavori dell’artista che occupano un posto di rilievo in questa collezione unica al mondo, in termini di quantità e qualità delle opere, costituita da Ezra e David Nahmad negli ultimi cinquant’anni. I curatori che hanno collaborato alla realizzazione della mostra sono Jean-Louis ANDRAL, Direttore del Museo Picasso di Antibes, Marilyn McCULLY, apprezzata esperta di Picasso, e lo scrittore Michael RAEBURN, che ha collaborato con essa in diverse pubblicazioni dedicate a Pablo Picasso. 4 INFORMAZIONI PRATICHE La mostra Monaco Fête Picasso è prodotta dal Grimaldi Forum Monaco ed è sponsorizzata da Compagnie Monégasque de Banque (CMB), d’Amico e Museo Picasso di Antibes. Curatori : Jean-Louis Andral, Marilyn McCully e Michael Raeburn Scenografia : Cécile Degos Sede : Espace Ravel, Grimaldi Forum Monaco 10, avenue Princesse Grace - 98000 Monaco Sito Internet : www.grimaldiforum.com Date : dal 12 luglio al 15 settembre 2013 Orari : Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 Apertura serale tutti i giovedì fino alle 22.00 Biglietto di ingresso: Intero: 10 € Ridotto: Gruppi (più di 10 persone)= 8 € - Studenti (con meno di 25 anni, su presentazione di un documento di identità)= 8 € - Anziani (con più di 65 anni)= 8 € - GRATUITO per i minori di 18 anni Biglietteria Grimaldi Forum Tel. +377 99 99 3000 - Fax +377 99 99 3001 – E-mail : [email protected] e negozi FNAC Cataloghi della mostra A cura di Jean-Louis Andral, Marilyn McCully e Michael Raeburn Picasso Côte d’Azur Formato: 24 x 28 cm. 130 illustrazioni. 170 pagine. Edizione bilingue: francese / inglese – Prezzo al pubblico: 25 € Picasso dans la Collection Nahmad Formato: 24 x 28 cm. 240 illustrazioni. 400 pagine. Edizione bilingue: francese / inglese – Prezzo al pubblico: 49 € Con i contributi di: Dr. Ina Conzen (Staatsgalerie, Stoccarda), Prof. Neil Cox (Università di Edimburgo), Dr. Susan Galassi (Frick Collection, New York), Prof. Christopher Green (The Courtauld Institute of Art, Londra) e Brigitte Leal (Musée national d’art moderne-Centre Pompidou) Coedizione: HAZAN/ GRIMALDI FORUM MONACO Uscita: luglio 2013. Ufficio relazioni pubbliche per la mostra: Hervé Zorgniotti Tel. : 00 377 99 99 25 02 - [email protected] Nathalie Varley Tel.: 00 377 99 99 25 03 - [email protected] 5 UNA MOSTRA, DUE PERCORSI TEMATICI I) Picasso Côte d’Azur La prima parte della mostra è dedicata alle opere realizzate da Picasso durante i mesi estivi trascorsi ad Antibes - Juan-les-Pins e dintorni, a partire dagli anni 1920, fino a tutti gli anni 1930, e poi ancora nel 1946 allorquando, finita la guerra, l’artista ritorna nel Midi della Francia. La selezione dei quadri e dei disegni realizzati in questi periodi, si propone di illustrare come questa sua esperienza si rispecchi nella sua opera e le emozioni suscitate in lui da questo contesto estivo in quegli anni. La luce mediterranea, il mare e la costa rappresentarono per l’artista una fonte immediata di ispirazione come pure tutte le tradizioni artistiche della regione: dalla mitologia ai temi classici a cui il pennello dell’artista infuse vita nuova. Vi era giunto spinto dal desiderio di allontanarsi da Parigi con la famiglia durante l’estate, ma non tardò a rendersi conto di quanto le colline, gli alberi e il mare gli ricordassero la natia Spagna, un’identificazione con il paesaggio che ebbe certamente un ruolo importante nella sua produzione artistica. Tra il 1920 e il 1939, Picasso soggiornò in Costa Azzurra quindici volte, compresa una breve visita a MonteCarlo nella primavera del 1925, quando insieme alla moglie, l’ex danzatrice Olga Khokhlova, furono invitati da Serge de Diaghilev ad assistere a un nuovo spettacolo prodotto dai Balletti russi. Fino al 1933 la famiglia Picasso soggiornò nelle ville che affittava per lo più nei dintorni di Juan-les-Pins. Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, dopo la separazione da Olga, tranne un breve soggiorno nel 1936 a Juan-les-Pins con la sua amante Marie-Thérèse Walter e la loro figlioletta Maya, Picasso trascorse i mesi estivi a Mougins con Dora Maar e un gruppo di amici per poi stabilirsi nell’atelier del fotografo Man Ray ad Antibes nei mesi di luglio e agosto del 1939. Il genere di opere che Picasso realizzava durante queste vacanze, dipendeva per lo più dallo spazio disponibile per lavorare e dal materiale che poteva portare con sé, soprattutto quando, in occasione dei primi soggiorni, vi arrivava in treno. Si spiega così in parte il numero considerevole di disegni, spesso più grandi delle sue tele, eseguiti durante quei soggiorni. Infine, a completamento del percorso espositivo che illustra gli anni 1920 e 1930, si potrà visitare il Museo Picasso di Antibes, partner della mostra, che ospita uno degli ultimi esempi della produzione dell’artista durante i soggiorni in Costa Azzurra per la villeggiatura, prima di lasciare definitivamente Parigi e aprire il proprio atelier in un primo tempo a Cannes e poi a Mougins. Con oltre cinquanta opere provenienti da musei prestigiosi quali il MoMA e il Guggenheim di New York, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il MNAM-Centre Pompidou di Parigi e molti altri prestiti, per lo più raramente esposti al pubblico in precedenza e provenienti dalla successione Picasso e da collezioni private nazionali e internazionali, questo insieme tematico offre un’esauriente panoramica su una produzione intimista dell’artista e su i suoi interessi personali in questo periodo. 6 Alcuni prestatori Museo Picasso, Antibes Musée de Grenoble Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi Stedelijk Museum, Amsterdam Redfern gallery, Londra The Penrose Collection, Inghilterra Solomon R. Guggenheim Museum, New York The Museum of Modern Art, New York Nouveau Musée National de Monaco per gentile concessione Opera Gallery Monaco Collezioni private Ludwig Stoffel Collection Richard and Mary L. Gray e The Gray Collection Trust Collection of Michael LaFetra, Los Angeles, California Collection Ezra e David Nahmad Estate Brassaï 7 II) Picasso dans la Collection Nahmad Già rivelata in parte nel 2011 alla Kunsthaus di Zurigo in occasione della mostra Miró, Monet, Matisse - La Collection Nahmad, la passione della famiglia Nahmad per l’opera di Picasso è arcinota e ha dato vita a una collezione di 200 opere circa che documentano la maggior parte dei periodi artistici del maestro. A Monaco, i 115 capolavori esposti al pubblico per la prima volta, offrono ai visitatori una retrospettiva della sua produzione artistica, attraverso una selezione di opere mirata e di qualità rara, all’altezza dell’estro per il collezionismo che contraddistingue la famiglia Nahmad. Fin dai primi anni 1960, Ezra e David Nahmad iniziarono a costituire una collezione alimentata sia da valori estetici che commerciali, nella tradizione dei grandi collezionisti del XX secolo. La loro collezione comprende nel complesso i grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea ma si distingue anche per un patrimonio dedicato più in particolare agli Impressionisti, a Miró e Picasso. Le loro acquisizioni sono tutte frutto di profonde riflessioni, tanto che di alcune opere sono presenti diverse variazioni sul medesimo tema. La collezione della famiglia Nahmad attesta una vera passione per l’opera di Picasso e permette, nella seconda parte della mostra, Picasso dans la collection Nahmad, di ammirare per la prima volta una selezione straordinaria delle sue opere. Una delle particolarità di questa collezione infatti, consiste nel coprire quasi tutti i periodi della produzione del maestro, attraverso degli straordinari insiemi di opere, delle serie particolarmente emblematiche, come per esempio quelle degli Ateliers o dei Peintres et son modèle. Conversando amichevolmente a ruota libera, Helly Nahmad, figlio di Ezra Nahmad e Jean-Louis Andral, esprimono le rispettive opinioni sull’opera di Picasso, l’uno dal punto di vista del collezionista e l’altro del curatore della mostra. Racconta Helly Nahmad: A proposito dello spirito della collezione: “Nel periodo in cui mio padre e lo zio David vendevano in Italia i primi Picasso, andava maturando in essi anche il loro approccio commerciale, di pari passo con il sempre crescente rispetto e amore che entrambi nutrivano per l’artista e le sue opere… Quando si ha il privilegio di tenere in mano un Picasso, si vedono le cose in modo ben diverso…. Lo stesso dicasi del modo di confrontarsi con i grandi artisti, primo fra tutti Picasso… Perché allora si afferma con forza l’idea che se si vende, è bene, ma se non si vende, è meglio… Con il passare del tempo essi si resero conto che la vendita di un quadro di un grande artista li gratificava sempre meno, proprio perché nel frattempo si erano affezionati all’opera… Il desiderio di vendere riaffiorava solo quando si trattava di acquistare un’opera ancora più importante….