MAGGIO TOUR

Visite guidate al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino foto: © borzoni-donati-paolini | terraproject | contrasto | terraproject © borzoni-donati-paolini foto:

Per conoscere i luoghi dove nascono gli spettacoli: il palcoscenico, la sartoria, i camerini degli artisti, le sale prova dell’Orchestra e del Coro, gli ampi foyer, la sala grande e la cavea all’aperto.

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TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO STAGIONE 2020/2021

GIUSEPPE VERDI

OTELLO

Maggio Musicale Fiorentino

fondazione

FONDAZIONE TEATRO DEL MAGGIO

Soci Fondatori Pubblici Consiglio di indirizzo

Ministero dei Beni e delle Attività Presidente Culturali e del Turismo Dario Nardella Ministro Dario Franceschini Vice Presidente Valdo Spini Regione Toscana Presidente Consiglieri Eugenio Giani Bernabò Bocca Mauro Campus Comune di Firenze Antonella Mansi Sindaco Dario Nardella Assessore alla Cultura Collegio dei revisori Tommaso Sacchi Presidente Roberto Benedetti

Daniela Collesi Giuseppe Signoriello

Sovrintendente Coordinatore artistico Alexander Pereira Pierangelo Conte

Direttore onorario a vita Responsabile compagnie di canto Zubin Mehta Toni Gradsack

SOCI FONDATORI ALBI DEGLI ASSOCIATI

Mecenati Aziende Matteo Pierattini Antonio Di Giovanni Soci di diritto Findomestic Banca S.p.A. Silvano Sanesi Enrica Dozza Enrico Santarelli Lucia Fontanelli Mecenati Anna Caterina Stryjecka Ariano Tamara Gasparri Riccardo Barone Guido Tadini Luigi Gervino Chiara Vedovato Giuseppina Giannasi Sostenitori Carlo Gragnoli Paolo Asso Soci effettivi Giovanni Graniti Sandra Belluomini Sabatini Maura Borgioli Pierluigi Imbriani Carlo e Ida Cangioli Carlo Casini Franca Manuelli Maria Teresa Colonna Patrizia Colzi Valerio Martelli Tamara Fedorova Duccio Cucchi Giacinta Masi Vieri Fiori Francesco Del Nero Irene Megazzini Soci privati Giovanna Folonari Cornaro Fabrizio Falaschi Yoko Nakamoto Lionardo Ginori Lisci Isabella Filippelli Niccolò Nardi Daniele Giuliani Alberto Fraschetti Carlo Rapicavoli Giorgio Moretti Jörn Albert Lahr Silvestro Scifo Aldo e Maria Luisa Norsa Antonio Palma Valeria Seghi Vitali Livia Pansolli Montel Lina Sadun Marcella Sempio Cristina Pucci di Barsento Miriam Sadun Lia Simonetti Mario e Evelyn Razzanelli Anna Sarri Giannelli Cristian Stiefel Giovanni Simone Deborah Sassorossi Chiara Todini John Treacy Beyer Lidia Taverna Hedwige van der Veeken Simone Teschioni Gallo Benemeriti Lorenzo Tirinnanzi Soci corporate Luigi e Simona Andronio Robert e Monica Tomlin Associazione Amici del Maggio Ursula E. Beckmann Fintoni Carla Vezzosi Musicale Fiorentino Mario Bigazzi Salvatore Villani Deloitte Carla Borchi Studio Legale Slvb - Firenze Anna Cardini Soci effettivi junior — Dante Cerza Michele Fezzi Il Teatro desidera ringraziare Larisa Chevtchouk Colzi Clarissa Fraschetti anche tutti quelli che hanno Julianna Di Giacomo Anna Zuffa fatto donazioni scegliendo di Sigfrido Fenyes rimanere anonimi. Ambrogio Folonari Soci Tobias Forster Paolo Belgodere Per aderire Giovanni Franciolini Francesca Biagini agli Albi degli Associati Vittoria Franco Giovanni Bianchi — Diletta Frescobaldi Giovanni Borgioli www.maggiofiorentino.com Sepp Harald Fuchs Francesca Cantini oppure tel 055/2779254 Antonino Fucile Salvatore Canu (lun/ven, ore 10/16) Dan Kotwicz Chiara Casarin — Bernard e Phyllis Leventhal Christian Costa Ultimo aggiornamento Carlo Mastellone Giulia Checcucci 11 settembre 2020 Piero Mocali Roberto De Philippis Alberto e Camilla Demetra Federico Dettori Pardini Vincenzo D’Isanto Elvio Pastorelli Anna Di Bernardo SOMMARIO

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19 Soggetto / Synopsis / Sujet / Inhalt

33 Otello in breve di Claudio Toscani

38 Libretto

80 Il Gran maestro del cuore umano di Julian Budden

92 Note di regia di Valerio Binasco

95 Otello nelle Stagioni del Maggio

100 Biografie

Giuseppe Verdi in un ritratto di Giovanni Boldini, 1886 14 15

Foto delle prove di Otello, Firenze 2020 Foto: © Michele Monasta 16 OTELLO 17

OTELLO Assistenti regista João Carvalho Aboim, Elisabetta Mazzullo — Assistente scenografo Anna Varaldo Dramma lirico in quattro atti di Arrigo Boito Assistente costumista Nika Campisi Musica di Giuseppe Verdi Assistente lighting designer Gianni Bertoli Edizione: Edwin F. Kalmus & Co., Inc., Boca Raton, Florida — Figuranti speciali Elena Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Nuovo Allestimento Paolo Arcangeli, Andrea Bassi, Lorenzo Cencetti, — Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Daniele Favilli, Maestro concertatore e direttore Stefano Mascalchi, Domenico Nuovo, Lorenzo Terenzi Zubin Mehta — Regia Scene Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; Valerio Binasco Tecnoscena, Roma Scene Attrezzeria Rancati, Milano Guido Fiorato Costumi Officina Farani e Farani Costumi, Roma Costumi Calzature Pompei, Roma Gianluca Falaschi Parrucche Audello Teatro, Torino Luci — Pasquale Mari In lingua originale — Con sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze Otello, generale dell’Armata Veneta Fabio Sartori Si ringrazia Desdemona, moglie d’Otello Marina Rebeka Philippe Foriel-Destezet Jago, alfiere Luca Salsi Cassio, capo di squadra Riccardo Della Sciucca Roderigo, gentiluomo Veneziano Francesco Pittari Lodovico, ambasciatore della Repubblica Veneta Alessio Cacciamani Montano, predecessore d’Otello nel governo dell’isola di Cipro Francesco Milanese Un Araldo Francesco Samuele Venuti Emilia, moglie di Jago Caterina Piva — Coro, Coro delle voci bianche TEATRO DEL MAGGIO e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Lunedì 30 novembre 2020, ore 21.15 Maestro del Coro e del Coro delle voci bianche Lorenzo Fratini Trasmessa da Rai Cultura su Rai 5 18 OTELLO 19

SOGGETTO

Atto I Nell’isola di Cipro, all’esterno del Castello. In una notte di tempe- sta sul mare una gran folla attende il ritorno dalla battaglia di Otel- lo, generale moro, Governatore di Cipro per la Repubblica veneta. Si scorge la nave di Otello in lotta contro i flutti e tutti pregano per la sua salvezza. Quando finalmente approda, Otello annuncia la com- pleta vittoria contro i musulmani e subito si accendono fuochi in segno di gioia. Solo Roderigo, gentiluomo veneziano che ama invano Desdemona, la giovane moglie di Otello, e l’alfiere Jago, cui il Gover- natore ha preferito Cassio come capitano, non partecipano alla ge- nerale felicità. Ma Jago ha un piano per portare alla rovina Otello e rincuora l’amico: se lo seguirà, Desdemona­ sarà sua. Ciprioti e soldati continuano i festeggiamenti bevendo e cantando: Jago incita Cassio a brindare, sapendo che presto sarà ubriaco; quindi, vistolo alticcio, sprona Roderigo ad insultarlo per provocarne la reazione. Giunge Montano ad invitare Cassio a montare di guardia; mentre si avvia barcollando, Roderigo lo deride e i due si scontrano: Montano cerca di frapporsi e viene ferito da Cassio. Allora Jago spinge Roderigo a recarsi al porto per suscitare una sommossa: mentre la rissa diviene generale e le campane suonano a stormo, Otello esce dalle sue stanze ed impone a tutti di deporre le armi. Quindi, alla vista di Montano ferito e soprattutto di Desdemona, turbata anch’essa dal tumulto, dà sfogo alla sua ira. Degrada Cassio e manda Jago a riportare la pace in città. Rimasti soli, Otello e Desdemona ricordano con rinnovata dol- cezza i primi momenti del loro amore, quindi si avviano abbracciati verso il Castello.

Atto II Una sala del Castello. Jago rassicura Cassio che presto riavrà il suo grado, se riuscirà ad ottenere che Desdemona interceda per lui. Quindi, dopo averlo invitato ad attendere la donna in giardino,

Foto delle prove di Otello, Firenze 2020 enuncia il suo “credo” in un Dio crudele e nella natura malvagia de- (Foto: © Michele Monasta) gli uomini, destinata, dopo la morte, a dissolversi nel nulla. Quando 20 OTELLO SOGGETTO 21 giunge Otello, Jago finge di non accorgersene e si fa cogliere assorto der grazia per lui: fuori di sé per l’ira, Otello l’accusa di tradimento a guardare in giardino e a pronunciare parole allusive. Quindi con e, alle sdegnate proteste di lei, l’offende brutalmente, costringendola tono misterioso inizia ad instillare in Otello, che ha visto Desdemona ad uscire. Quindi sfoga tutta la sua amarezza: avrebbe sopportato pa- a colloquio con Cassio, sospetti che la gelosia del Moro alimenta, fino zientemente ogni sciagura, ma gli è intollerabile la fine del suo sogno ad invitarlo a vigilare sui rapporti fra la moglie ed il giovane. Compa- d’amore. Giungono Cassio e Jago: con l’inganno quest’ultimo riesce re Desdemona circondata da donne e fanciulli di Cipro che cantano a far parlare il giovane del suo amore per Bianca, in modo che Otello le sue lodi: commosso, Otello scaccia per un attimo la gelosia dal suo possa udire solo poche parole riferibili anche alla moglie; infine in- cuore, ma quando la donna lo prega in favore di Cassio, le risponde duce Cassio a mostrare il fazzoletto che ha ritrovato in casa propria, aspramente e differisce ogni decisione, adducendo un dolore alle così che il Moro possa vederlo nella mani del presunto rivale. Il col- tempie. Desde­mona vuol cingere la fronte di Otello con il fazzolet- loquio è interrotto da squilli di tromba che annunciano l’arrivo degli to che egli le aveva regalato come primo pegno d’amore, ma il Moro, ambasciatori, ma Otello è ormai sicuro di aver la prova della colpa di sempre più irato, lo scaglia con violenza a terra. A raccoglierlo è Emi- Desdemona; decide dunque di ucciderla e di nominare Jago capita- lia, moglie di Jago, ma questi la costringe a consegnarglielo: grazie no: questi si offre di assassinare Cassio. In preda ad una tensione non ad esso, che egli lascerà nella casa di Cassio, ordirà la trama che por- più dominabile Otello legge di fronte a tutti il messaggio del Doge terà Otello alla rovina. Il Moro, infatti, è ormai preda della gelosia e, che lo richiama a Venezia, nominando Cassio suo successore. Perde sentendo crollare tutti i suoi sogni di gloria e di amore, si scaglia con quindi il controllo, percuote e scaglia a terra Desdemona maledicen- violenza contro Jago, intimandogli di fornire una prova certa del tra- dola di fronte agli ambasciatori, che commentano esterrefatti il suo dimento di Desdemona. Jago finge di aver udito Cassio invitare nel comportamento; infine sviene. Jago, dopo aver spinto Roderigo ad sonno Desdemona a tener nascosto ad Otello il loro amore, quindi uccidere Cassio, deride Otello caduto privo di sensi ai suoi piedi. afferma di aver veduto nelle mani del giovane il fazzoletto donato dal Moro alla moglie. Convinto della colpa di Desdemona, Otello giura Atto IV vendetta e Jago si unisce al giuramento. La camera di Desdemona. Turbata da tristi presagi, Desdemona attende Otello. Dopo aver congedato Emilia, narrandole la storia di Atto III Barbara, ancella di sua madre, abbandonata dall’uomo che amava, La gran sala del Castello. Un Araldo annuncia ad Otello l’immi- prega la Vergine e poi si abbandona al sonno. Entra Otello, bacia tre nente arrivo di ambasciatori da Venezia. Jago espone al Moro il suo volte la moglie risvegliandola e rinnovando le sue accuse. Anche di piano: farà parlare Cassio del suo amore per Desdemona, mentre fronte alle minacce di morte, Desdemona si proclama innocente, ma Otello, nascosto, potrà ascoltarli. Poi, vedendo giungere Desdemona, invano: Otello la soffoca con un cuscino senza ascoltarla. Emilia ac- consiglia al Moro di chiederle il fazzoletto. Tranquilla nella sua in- corre ai lamenti della giovane, scoprendo l’assassinio e smascheran- nocenza, la donna intercede ancora per Cassio. Otello simula nuova- do di fronte a tutti le trame del marito: il suo racconto è confermato mente un dolore alle tempie e vuole che Desdemona gli fasci la testa da Cassio, sfuggito all’agguato di Roderigo, e da Montano che ha rac- col fazzoletto che le ha donato: la donna confessa di non averlo con colto la confessione in punto di morte dello stesso Roderigo. Mentre sé. Il Moro insiste: quel fazzoletto ha poteri arcani, perderlo o donar- tutti si slanciano contro Jago che tenta di fuggire, Otello si trafigge lo potrebbe arrecare gravi sciagure. Desdemona crede che il marito con un pugnale e spira baciando per l’ultima volta l’innocente Desde- si faccia gioco di lei per differire il perdono di Cassio e torna a chie- mona. 22 OTELLO SYNOPSIS 23

SYNOPSIS ture of man whose final destiny is simply to dissolve to nothing. Otello joins him. Iago pretends not to notice and lets himself be surprised in Act One his meditations, looking round the garden and making allusive com- Outside the walls of the Castle on the island of Cyprus. The night is ments. Then, adopting a mysterious tone, he begins to instil suspicions stormy and a large crowd are awaiting the return from battle of Otello in Otello, who has seen Desde­mona talking to Cassio, suspicions that the Moor, General and Governor of Cyprus on behalf of the Repub- the Moor’s jealousy fan still more, so much so that Iago invites Otel- lic of Venice. Otello’s ship can be seen heaving against the waves and lo to keep an eye on what is going on between his wife and the young everyone prays for his safety. When at last he reaches land, Otello man. Desdemona arrives surrounded by Cypriot women and children announces his victory over the Muslims and torches are lit in sign of singing her praises; Otello is moved and for the moment his jealousy is joy. The only ones not to join in the rejoicing are Roderigo, a Venetian abated but when the girl intervenes in Cassio’s favour, he replies sharp- gentleman who is vainly in love with Otello’s young wife, Desdemona, ly and delays any decision, with the excuse that he has a headache. and Iago, the standard bearer, angered because the Governor has ap- Desdemona tries to lay on Otello’s forehead the very handkerchief that pointed Cassius Captain in preference to him. But Iago has a plan to Otello had given her as his first pledge of love, but the Moor throws it ruin Otello and tells his friend that if he follows his, Iago’s, designs, down angrily. Emilia, Iago’s wife, picks it up but Iago makes her give it Desdemona will be his. Cypriots and soldiers continue their celebra- to him: thanks to the handkerchief, that he proposes to leave lying in tions, singing and drinking; Iago urges Cassio to drink a toast knowing Cassio’s house, he will be able to spin the web that will lead to Otello’s that he will soon be drunk. When he sees that he has had too much, he downfall. In fact the Moor is evermore prey to his jealous passion and encourages Roderigo to insult him in order to see his reaction. Mon- seeing his dreams of love and glory collapse round him, he throws him- tano arrives and tells Cassio it is his turn to go on guard; as the stag- self violently on Iago, ordering him to produce a definite proof of his gering Cassio leaves, Roderigo mocks him and the two of them start a wife’s infidelity. Iago pretends to have heard Cassio in his sleep telling fight. Montano tries to separate them and is wounded by Cassio. Then Desdemona to keep their love a secret and says he has seen the very Iago convinces Roderigo to go to the harbour to stir up a revolt: as the handkerchief that the Moor had given to his wife in Cassio’s hands. fight spreads and the bells begin to ring, Otello leaves his quarters and Convinced of Desdemona’s guilt, Otello swears revenge, and Iago also. orders everyone to lay down their arms. Then, when he sees that Mon- tano has been wounded, and that Desdemona is upset by the tumult, Act Three he becomes very angry. He degrades Cassio and sends Iago off to calm The large hall of the Castle. A herald announces to Otello the arrival everyone down again. Once alone, Otello and Desdemona reminisce of the ambassadors from Venice. Iago explains his plan to the Moor; he about the sweet moments of their first encounter and go towards the will make Cassio speak of his love for Desdemona while Otello, in hid- castle, embracing one another. ing, can hear them. When he sees Desdemona arrive, he advises Otello to ask for his handkerchief. The girl in her innocence is serene and in- Act Two tercedes once more on behalf of Cassio. Otello again pretends to have a A room in the Castle. Iago reassures Cassio that he will soon win headache and asks Desdemona to place her handkerchief over his fore- back his grade if he succeeds in persuading Desdemona to intercede head. The girl confesses that she has not the handkerchief with her. on his behalf. Then, having invited him to wait for her in the garden, The Moor insists: that handkerchief has mysterious powers; losing it or he declares his “creed”: he believes in a cruel God and in the evil na- giving it away could bring terrible misfortune. Desdemona thinks her 24 OTELLO 25 husband is teasing her in order to defer Cassio’s pardon and again she SUJET begs Otello to forgive him. Beside himself with rage, Otello accuses her of betraying him and, at her indignant protests, he brutally offends her, Acte I forcing her to leave. He then gives vent to all his bitterness; he would Sur l’île de Chypre, à l’extérieur du château. Il fait nuit, une tempête se have patiently endured any misfortune but the end of his dream of love déchaîne sur la mer: une grande foule attend Othello, le maure qui gou- is too much to bear. Cassio and Iago appear; Iago astutely makes Cas- verne Chypre pour le compte de la République de Venise, de retour de la sio speak of his love for Bianca in such a way that Otello can only hear guerre. On aperçoit le bateau d’Othello luttant contre les vagues, on prie the words which refer to his wife; finally he asks Cassio to produce the pour qu’il revienne sain et sauf. Aussitôt arrivé au port, Othello annonce handkerchief that he has found in his house so that the Moor can see que les musulmans ont été définitivement battus: on allume des feux en it in the hands of the apparent rival. The conversation is interrupted signe de joie. Seulement Rodrigue, un gentilhomme vénitien qui aime by the sound of trumpets announcing the arrival of the ambassadors en vain Desdémone, la jeune femme d’Othello, et son officier Jago - que but Otello is now sure he has proof of Desdemona’s guilt. He decides le Gouverneur n’a pas voulu comme capitaine lui préférant Cassio - ne to kill Desdemona and make Iago captain. The latter offers to kill Cas- participent pas à la réjouissance générale. Jago envisage un dessein sio. Otello can no longer dominate his feelings. In front of everybody pour ruiner Othello et il réconforte son ami: si celui-ci le suit dans son he reads the Doge’s message recalling him to Venice and nominates projet, Desdémone sera à lui. Les Chypriotes et les soldats font la fête en Cassio his successor. Then he loses control, shakes Desdemona and buvant et en chantant; Jago encourage Cassio à boire, sachant que bien- hurls her to the ground, abusing her in front of the ambassadors who tôt celui-ci sera ivre; quand il voit qu’il est éméché, il pousse Rodrigue à are aghast at his behaviour. Otello faints. Iago forces Roderigo to kill insulter Cassio pour provoquer une réaction de sa part. Arrive Monta- Cassio and ridicules Otello, who has fallen down in a faint at his feet. no; il invite Cassio à monter la garde; comme celui-ci s’en va chancelant, Rodrigue s’en moque et ils finissent par se battre. Montano cherche à Act Four les séparer mais il est blessé par Cassio. Alors Jago pousse Rodrigue à se Desdemona’s room. In a turmoil at the sad turn of events and with rendre au port pour provoquer une émeute; la révolte devient générale fearful presentiments, Desdemona awaits Otello. After telling Emilia et les cloches carillonnent; Othello quitte ses appartements et ordonne the story of Barbara, her mother’s handmaiden, abandoned by the à tous de déposer leurs armes. Ensuite, voyant Montano blessé et sur- man she loved, she bids her goodnight, prays to the Virgin Mary, then tout Desdémone fort troublée par l’émeute, il donne libre cours à sa lies down to sleep. Otello enters, kisses his wife three times, thus wak- rage. Il dégrade Cassio et envoie Jago rétablir le calme dans la ville. Res- ing her, and again accuses her. Even faced with the threat of death, tés seuls, Othello et Desdémone rappellent les moments les plus doux Desdemona protests her innocence, but in vain! Otello, unheeding, et tendres de leur amour, ensuite ils s’en vont enlacés vers le Château. suffocates her with a pillow. Emilia, hearing the girl’s laments, runs in, discovers the murderer and in front of everybody unmasks her hus- Acte II band’s designs. Her account is confirmed by Cassio, who has escaped Une salle du Château. Jago rassure Cassio: il aura bientôt ses galons, Roderigo’s ambush, and by Montano, who has listened to Roderigo’s s’il obtient que Desdémone intercède pour lui. Après l’avoir invité à at- confession made as he lays dying. While everyone hurls themselves on tendre la dame dans le jardin, il déclare son “credo” à un Dieu cruel, à Iago, who tries to flee, Otello stabs himself with a dagger and dies, kiss- la nature méchante des hommes, destinée après la mort à se dissoudre ing the innocent Desdemona for the last time. dans le néant. Quand Othello arrive, Jago fait semblant de ne pas le 26 OTELLO SUJET 27 voir; le Gouverneur le surprend pensif dans le jardin prononçant des pardon à Cassio et insiste pour obtenir sa grâce. Hors de lui, Othello phrases allusives. D’une façon bien mystérieuse, il commence, alors, à l’accuse de trahison et, malgré les protestations de la femme, l’offense instiller dans la tête d ‘Othello - qui a entre-temps surpris Desdémone violemment et lui ordonne de sortir. Il donne libre cours à toute son conversant avec Cassio - des soupçons alimentés par la jalousie du amertume: il pourrait supporter tous malheurs, mais il lui est impos- Maure et enfin il invite celui-ci à veiller sur les rapports entre sa femme sible de voir la fin de son rêve d’amour. Arrivent Cassio et Jago: celui-ci et Cassio. Arrive Desdémone entourée des enfants de Chypre qui parvient par la ruse à le faire parler de son amour pour Bianca, afin que chantent les louanges de la femme; ému, Othello, bannit pour un ins- Othello puisse entendre seulement quelques mots se référant à Des- tant tout sentiment de jalousie, mais lorsque sa femme le prie en faveur démone; enfin il demande à Cassio de lui montrer le mouchoir qu’il a de Cassio, il lui répond sur un ton désagréable et reporte toute décision retrouvé chez lui: le Maure peut ainsi le voir dans les mains mêmes de sous prétexte d’une douleur à la tête. Desdémone veut ceindre le front son rival. L’entretien est interrompu par des coups de trompettes an- d’Othello avec le mouchoir qu’il lui avait offert comme gage d’amour, nonçant l’arrivée des ambassadeurs; Othello a désormais la certitude mais le Maure, de plus en plus furieux, le jette par terre. Il est ramassé d’avoir la preuve de la trahison de sa femme: il décide, alors, de la tuer par Emilie, la femme de Jago; celui-ci empêche sa femme de le rendre et de nommer Jago comme capitaine; celui-ci se dit disponible à tuer à Desdémone. En effet, c’est grâce à ce mouchoir - qu’il va laisser chez Cassio. En proie à une agitation incontrôlable, Othello lit devant tous Cassio - qu’il ourdira le complot pour ruiner Othello. Le Maure est dé- le message du Doge qui l’appelle à Venise et nomme Cassio son suc- sormais en proie à la jalousie: il sent que ses rêves de gloire et d’amour cesseur. Il s’emporte, bat Desdémone et la jette à terre, la méprisant vont se dissiper, ainsi il attaque violemment Jago et lui ordonne de lui devant les ambassadeurs qui commentent abasourdis son comporte- prouver la trahison de Desdémone. Jago, menteur, raconte qu’il a en- ment. Puis il s’évanouit. Jago, après avoir poussé Rodrigue à tuer Cas- tendu Cassio parler dans son sommeil priant Desdémone de cacher sio, se moque d’Othello qui est tombé sans connaissance à ses pieds. leur amour à Othello, il ajoute aussi qu’il a vu dans les mains du jeune le mouchoir offert par le Maure à sa femme. Persuadé de la trahison de Acte IV Desdémone, Othello jure de se venger, Jago aussi le suit. La chambre de Desdémone. Ayant de tristes pressentiments, Des- démone attend inquiète Othello. Elle congédie Emilie, après lui avoir Acte III raconté l’histoire de Barbara, la servante de sa mère, qui avait été aban- La grande salle du Château. Un héraut annonce à Othello l’arri- donnée par l’homme qu’elle aimait. Elle prie la Vierge et puis s’endort. vée imminente des ambassadeurs de Venise. Jago expose à Othello Entre Othello, embrasse trois fois sa femme qui se réveille; il l’accuse son plan: il obligera Cassio à parler de son amour pour Desdémone, encore une fois. Même si menacée de mort, Desdémone crie son inno- Le Maure, caché, pourra les entendre. Puis, voyant Desdémone, il cence, mais inutilement: Othello l’étouffe avec un oreiller, sans l’écou- conseille à Othello de lui demander son mouchoir. Innocente et calme, ter. Emilie accourt aux gémissements de la femme: elle découvre le la femme intercède encore une fois pour Cassio. Othello feint une meurtre et démasque devant tous les intrigues de son mari. Son récit nouvelle douleur à la tête et veut que Desdémone bande sa tête avec le est confirmé par Cassio, qui a échappé au guet-apens tendu par Ro- mouchoir qu’il lui a offert. La femme avoue qu’elle ne l’a pas sur elle. Le drigue, et par Montano, à qui Rodrigue même l’avait avoué avant de Maure insiste: ce mouchoir à des pouvoirs mystérieux: on ne peut ni mourir. Pendant que tous vont se jeter contre Jago qui cherche à se le perdre ni l’offrir car ça pourrait procurer de graves malheurs. Des- sauver, Othello se transperce le cœur d’un coup de poignard et meurt démone croit que son mari se moque d’elle pour ne pas accorder son en donnant son dernier baiser à l’innocente Desdémone. 28 OTELLO INHALT 29

INHALT Zweiter Akt Ein Saal in der Festung. Jago tröstet Cassio. Schon bald werde er Erster Akt wieder in seinen früheren Rang zurückkehren - nur müsse er dafür Auf der Insel Zypern, vor der Festung. In einer von Gewitterstür- Desdemona als Fürsprecherin haben. Er rät ihm daher, die Frau im men gepeitschten Nacht steht eine Menschenmenge im Hafen und Garten abzupassen. Beim Weggehen schickt er ihm noch sein Credo wartet auf die Rückkehr der von Othello angeführten Schiffe aus der nach, das im Glauben an einen bösen Gott und die Niederträchtigkeit Schlacht. Othello ist der schwarze Befehlshaber der Flotte und Gou- des Menschen besteht - schließlich verschwinde nach dem Tode alles verneur der Insel im Dienste der Republik Venedig. Man sieht sein im Nichts. Als Othello eintrifft, tut Jago so, als habe er ihn nicht be- Schiff gegen die Wogen ankämpfen und alle beten für sein Heil. Als merkt. In der Betrachtung des Gartens versunken gibt er doppeldeuti- es schließlich anlegt, verkündet Othello den vollständigen Sieg über ge Anspielungen von sich, um Othello eifersüchtig zu machen. Schließ- die Türken und sogleich werden überall Freudenfeuer entzündet. lich hat auch Othello Desdemona mit Cassio sprechen sehen. Jago Nur der venezianische Edelmann Rodrigo, der eine unerfüllbare schürt die Zweifel an der Treue seiner Frau weiter, indem er Othello Liebe zu Othellos junger Ehefrau, Desdemona, hegt, sowie der Fähn- rät, doch einmal auf die Beziehungen zwischen den beiden jungen rich Jago nehmen nicht teil an dem allgemeinen Trubel. Jago hasst Leuten besser zu achten. Desdemona erscheint umringt von Frauen Othello, weil der Cassio zum Hauptmann ernannt hat und nicht ihn. und zypriotischen Kindern, die ein Loblied auf sie singen. Gerührt Daher will er sich rächen und Othello ruinieren. Zu diesem Zweck bei diesem Anblick, verscheucht Othello für kurze Zeit die Eifersucht fädelt er eine Intrige ein. Er ermutigt Rodrigo, wenn der nur tue, aus seinem Herzen. Als seine Frau sich jedoch für Cassio einsetzt, ant- was Jago ihm sagt, dann werde Desdemona bald ihm gehören. Die wortet er ihr gereizt und wendet sich, Kopfschmerzen vorschützend, Zyprioten und Soldaten feiern weiter, indem sie trinken und singen. von ihr ab. Desdemona nimmt nun das Taschentuch, das er ihr als Un- Jago lädt Cassio zum Trinken ein, denn er weiß, dass der leicht be- terpfand seiner Liebe geschenkt hatte, und will seine Schläfen damit trunken wird. Im richtigen Moment hetzt er Rodrigo auf den schon kühlen. Wütend schleudert er es jedoch zu Boden. Jagos Frau Emilia angesäuselten Cassio. Da kommt Montano herbei und schickt Cas- nimmt es auf, aber ihr Mann entreißt es ihr fast im gleichen Moment. sio auf Wache. Als der torkelnd weggeht, lacht Rodrigo ihn aus und Dieses Tuch kommt ihm schließlich gerade recht, kann er es doch gut es kommt zum Kampf. Montano wirft sich dazwischen und wird für seine Zwecke gebrauchen. Er wird es nämlich im Hause von Cas- von Cassio verletzt. Nun soll Rodrigo auf Jagos Geheiß im Hafen sio verstecken. Othello ist mittlerweile wie von Sinnen vor Eifersucht einen Aufstand anzetteln. Während dieser allgemeinen Revolte läu- und fordert von Jago Beweise für Desdemonas Untreue. Jago tut so, als ten die Glocken Sturm. Othello kommt aus der Festung heraus und habe er Cassio im Schlafe von seiner heimlichen Liebschaft mit Des- ruft alle dazu auf, die Waffen niederzulegen. Beim Anblick des ver- demona flüstern hören. Außerdem behauptet er, in Cassios Händen letzten Montano und vor allem der durch den Aufstand verstörten ein Taschentuch gesehen zu haben, das Othello doch seiner Frau ge- Desdemona lässt er seinem Zorn freien Lauf. Er degradiert Cassio schenkt hatte. Von Desdemonas Schuld nunmehr gänzlich überzeugt und beauftragt Jago damit, wieder Ruhe in die Stadt einkehren zu schwört Othello Rache. Jago stimmt triumphierend mit ein. lassen. Endlich allein, rufen Othello und Desdemona sich die ersten Momente ihrer Liebe in Erinnerung. Arm in Arm gehen sie auf die Dritter Akt: Festung zu. Der große Saal in der Festung. Ein Fähnrich verkündet Othello die kurz bevorstehende Ankunft von venezianischen Gesandten. 30 OTELLO INHALT 31

Jago unterbreitet Othello seinen Plan. Er wird Cassio in ein Ge- Vierter Akt spräch über seine Liebe zu Desdemona verwickeln, während gleich- Desdemonas Schlafgemach. Voll böser Vorahnungen wartet Des- zeitig Othello aus einem Versteck zuhört. Als Desdemona hinzu- demona auf Othello. Nun schickt sie Emilia weg, der sie zuvor die kommt, rät er Othello, sich von ihr doch das Taschentuch geben traurige Geschichte von Barbara erzählt hatte, einer Magd ihrer zu lassen. Die nichts Böses ahnende junge Frau kommt erneut auf Mutter, die von ihrem Geliebten verlassen worden war. Dann kniet Cassio zu sprechen. Wieder schützt Othello Schmerzen vor und bit- sie nieder und betet zur Jungfrau Maria. Schließlich schläft sie ein. tet Desdemona um das Taschentuch für seine Stirn. Leider hat sie Da kommt Othello und küsst seine Frau dreimal. Wieder erhebt er es natürlich nicht mehr. Der Mohr verweist nun darauf, dass dieses seine Vorwürfe. Trotz all der Drohungen beteuert sie weiterhin ihre Taschentuch geheimnisvolle Kräfte habe und ein Verlust schlimme Unschuld. Allerdings vergebens. Othello erstickt sie mit dem Kissen. Folgen nach sich ziehen könne. Die Frau glaubt an einen Scherz und Von den Klagerufen der jungen Frau aufgeschreckt, eilt Emilia her- meint, er wolle wohl nur von der Entscheidung über Cassio ablen- bei. Sie entdeckt den Mord und enthüllt allen die Intrige ihres Man- ken. Erneut bittet sie um Gnade für den degradierten Hauptmann. nes. Cassio, der zuvor Rodrigos Mordanschlag entkommen ist, be- Da bricht Othello jedoch in Wut aus, bezichtigt sie der Untreue und stätigt ihre Erzählung und auch Montano pflichtet ihm bei, der von beleidigt sie zutiefst. Ihre Unschuldsbeteuerungen sind alle ver- dem sterbenden Rodrigo diese Geschichte noch gebeichtet bekom- gebens. Schließlich zwingt er sie zum Weggehen. All seine Verbit- men hatte. Alle stürzen sich nun auf Jago, der zu entfliehen versucht. terung dringt aus ihm heraus. Jegliche Art der Verschwörung hätte Othello ersticht sich vor Desdemonas Bett und haucht im Sterben ei- überwinden können, nur nicht den unerträglichen Verlust seines nen letzten Kuss auf die Lippen seiner geliebten, unschuldigen Frau. Liebestraumes. Da kommen Jago und Cassio herbei. Der junge Cas- sio spricht mit Jago von seiner Liebe zu Bianca, allerdings so, dass Othello keine Namen sondern nur wenige Worte vernimmt und diese auch gleich auf seine Frau bezieht. Jago verleitet Cassio auch dazu, ihm das Taschentuch zu zeigen, dass er bei sich zu Hause ge- funden hat. Othello kann es gut sehen und meint somit, den siche- ren Beweis für Desdemonas Schuld zu haben. Daher will er sie töten und ernennt Jago noch schnell zum Hauptmann. Jago bietet Othel- lo an, sich selbst um Cassios Ermordung zu kümmern. Höchst er- regt liest Othello ihm jetzt die Botschaft des Dogen vor: Er soll nach Venedig zurückkehren und Cassio sein Nachfolger werden. Nun verliert er gänzlich die Kontrolle über sich, schüttelt Desdemona und schleudert sie zu Boden. In Anwesenheit der über sein Verhal- ten erschütterten Gesandten verflucht er sie und fällt schließlich in Ohnmacht. Jago versichert sich indessen der Mithilfe Rodrigos bei Cassios Ermordung und lästert über den bewusstlosen, nunmehr gefallenen Othello. 32 OTELLO 33

OTELLO IN BREVE di Claudio Toscani

Nel lungo periodo che separa (1871) da Otello (1887) Ver- di, pur lavorando alla Messa da e alla revisione di e Don Carlo, non produsse nuovi lavori per le scene del teatro d’. Il ritorno alla composizione avvenne grazie alle abili manovre dell’editore Giulio Ricordi, che non si era rassegnato all’intenzione, manifestata da Verdi dopo Aida, di ritirarsi dall’ago- ne operistico. Ricordi propiziò, innanzitutto, il riavvicinamento tra il compositore e Arrigo Boito. Questi, che negli anni Sessanta era stato tra i maggiori esponenti della Scapigliatura lombarda e aveva aspramente criticato l’arte verdiana, era passato a una ammirazio- ne incondizionata per il genio del bussetano e per i capolavori della sua maturità artistica. Verdi chiese la collaborazione di Boito alla revisione di Simon Boccanegra, e il legame tra i due si rinsaldò. Ma il vero motore del ritorno d’interesse di Verdi per il teatro d’opera fu Shakespeare. Per il grande drammaturgo inglese Verdi aveva sempre prova- to, sin dagli anni di studio milanesi, un interesse costante, che già si era manifestato nel e nel disegno, meditato a lungo, di mettere in musica un Re Lear. Un progetto di Boito per Othello ave- va attirato l’attenzione di Verdi sin dal 1880. Dopo averne discusso a lungo i particolari, Verdi si accinse alla composizione nel marzo del 1884, utilizzando il libretto che Boito nel frattempo aveva pre- parato, e terminò la partitura negli ultimi giorni del 1886. Otello fu messo in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano la sera del 5 febbraio 1887, con le scene di Carlo Ferrario e i costumi di Alfredo Edel; tra i principali interpreti figuravano Francesco Tama- gno (Otello), Victor Maurel (Jago), Romilda Pantaleoni (Desdemo- na). Alla concertazione curata dal direttore Franco Faccio, collaborò attivamente lo stesso Verdi. Otello rappresenta, nel teatro verdiano, il punto d’approdo di un

Marina Rebeka (Desdemona) e Fabio Sartori (Otello) provano Otello, Firenze 2020 percorso tutto personale, che dai tempi lontani dell’idealismo risor- (Foto: © Michele Monasta) gimentale e degli eroi romantici disegnati a tutto tondo conduce, per 34 OTELLO OTELLO IN BREVE 35 gradi, a scandagliare sempre più a fondo gli abissi dell’animo uma- l’ultimo Verdi a un orgoglioso isolamento dalla sua epoca e lo portò no, svelandone gli aspetti più riposti. La scelta cadde, con Otello, su ad affermare: “Io scrivo come mi pare, e come mi sento [...] detesto un dramma psicologico inquietante, nel quale l’azione è promossa tutte le scuole, ché tutte menano al convenzionalismo, non idolatro da passioni assolute quanto devastanti, il cui esito è la rovinosa di- nissun individuo, ma amo una bella musica, quando sia veramente struzione dei personnaggi: l’odio e il cinismo di Jago, l’innocenza di bella e sia di chi si vuole”. Desdemona, la gelosia di Otello che porta a un lento disfacimento l’eroe valoroso di mille battaglie. Per caratterizzare i personaggi e — Per gentile concessione del Teatro alla Scala di Milano restituirne gli stati d’animo cangianti e i moti psicologici profondi, Verdi dovette forgiarsi uno stile vocale nuovo e appropriato, conti- nuamente oscillante tra recitativo, arioso, aperture cantabili di una certa ampiezza: l’effusione lirica di Desdemona contrapposta al can- to declamato di Otello, le linee cromatiche che dipingono la malva- gità sottile di Jago, il cromatismo che si insinua nel canto di Otello come il veleno del dubbio che lo conduce al delirio. Così, la distanza che separa Otello dalle opere che a Verdi avevano assicurato la massima popolarità (su tutte, la “trilogia” di , e ) è palese: al di là della perfetta padronanza dei meccanismi drammatici - che emerge soprattutto nelle grandi scene di massa con azioni contrapposte - la nuova opera è lontana dalle forme tradizionali del melodrama italiano. Alcuni, proprio per OTELLO questi motivi, rimproverarono all’epoca Verdi per un presunto af- di Giuseppe Verdi fievolimento della vena melodica, altri deplorarono il prevaricante — commento orchestrale; la critica e parte del pubblico, invece reagi- Prima rappresentazione rono positivamente a Otello, poiché vi colsero, con il distacco dallo Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887 stile corrente nell’opera italiana del tempo, nuovi esiti artistici. Prima rappresentazione a Firenze Certo, Otello è opera profondamente radicata nel suo tempo, non Teatro Pagliano, 21 aprile 1888 foss’altro che per gli aspetti inquietanti, per la psicologia patologica Organico di personaggi dominati da passioni esacerbate e distruttive: motivi ottavino, 3 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, che hanno le fondamenta in una cultura e in una sensibilità, all’epo- 4 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 2 cornette, 3 tromboni, basso tuba, ca, largamente generalizzate. Anche sul piano tecnico non è difficile timpani, percussioni, arpa e archi. dimostrare come la tendenza alla continuità del discorso musicale, Strumenti sul palco: organo, cannone, 2 oboi (cornamuse), mandolini, alla saldatura dei singoli momenti in un disegno ampio che ingloba chitarre, 6 trombe e 4 tromboni. le vecchie strutture formali, accomuni Verdi ai compositori più ag- Prima rappresentazione nelle Stagioni del Teatro giornati e alle tendenze più moderne del teatro musicale coevo. Ma 3° Maggio Musicale Fiorentino 1937 Otello è anche l’esito di un percorso tutto personale, che condusse Teatro Comunale, 11, 13, 16, 19 maggio 1937 36 37

Foto delle prove di Otello, Firenze 2020 Foto: © Michele Monasta 38 OTELLO 39

OTELLO Personaggi ATTO PRIMO Treman l’onde, treman l’aure, treman [basi e culmini. Dramma lirico in quattro atti Otello, moro, generale L’esterno del castello. (Entrano dal fondo molte donne del po- di Arrigo Boito dell’Armata Veneta tenore Una taverna con pergolato. Gli spaldi polo.) Musica di Giuseppe Verdi Jago, alfiere baritono nel fondo e il mare. È sera. Lampi, tuoni, Fende l’etra un torvo e cieco - spirito di Cassio, capo di squadra tenore uragano. [vertigine, Roderigo, gentiluomo Iddio scuote il cielo bieco, - come un Veneziano tenore Scena prima [tetro vel. Lodovico, ambasciatore Jago, Roderigo, Cassio, Montano, ci- Tutto è fumo! tutto è fuoco! L’orrida della Repubblica Veneta basso priotti e soldati veneti. [caligine Montano, predecessore d’Otello Si fa incendio, poi si spegne più nel governo dell’isola di Cipro basso cipriotti [funesta, spasima Un Araldo basso Una vela! Una vela! Un vessillo! L’universo, accorre a valchi - l’aquilon Desdemona, moglie d’Otello soprano Un vessillo! [fantasima, Emilia, moglie montano I titanici oricalchi - squillan nel ciel. di Jago mezzosoprano È l’alato Leon! (con gesti di spavento e di supplicazione — cassio e rivolti verso lo spaldo) Soldati e Marinai della Repubblica Or la folgor lo svela. Dio, fulgor della bufera! Veneta cipriotti Dio, sorriso della duna! Gentildonne e Gentiluomini Uno squillo! Salva l’arca e la bandiera Veneziani tutti Della veneta fortuna! Popolani Cipriotti d’ambo i sessi Ha tuonato il cannon! Tu, che reggi gli astri e il Fato! Uomini d’arme Greci, Dalmati, cassio Tu, che imperi al mondo e al ciel! Albanesi È la nave del Duce. Fa’ che in fondo al mar placato Fanciulli dell’isola - Un Taverniere - montano Posi l’àncora fedel. Quattro servi di taverna Or s’affonda. jago Bassa ciurma. Or s’inciela... È infranto l’artimon! — cassio roderigo Scena: Una città di mare nell’isola Erge il rostro dall’onda. Il rostro piomba di Cipro. alcuni cipriotti Su quello scoglio! — Nelle nubi si cela e nel mar, cipriotti Epoca: La fine del secolo XV. E alla luce dei lampi ne appar. Aita! Aita! tutti jago a Roderigo Lampi! tuoni! gorghi! turbi tempestosi L’alvo Il libretto è pubblicato integralmente [e fulmini! Frenetico del mar sia la sua tomba! 40 OTELLO LIBRETTO 41

cipriotti roderigo Quell’azzimato capitano usurpa un tavolo dove c’è del vino: parte in pie- È salvo! È salvo! D’affogarmi... Il grado mio, il grado mio che in cento di, parte seduti. voci interne Nel fondo è un andiriveni della ciurma (Continua il passaggio della bassa ciur- jago Gittate i palischermi! che sale dalla scala della spiaggia ed en- ma nel fondo.) Roderigo, beviam! Qua la tazza, Mano alle funi! Fermi! tra nel castello portando armi e bagagli, Ben pugnate battaglie ho meritgato; Capitano. cipriotti mentre dei popolani escono da dietro la Tal fu il voler d’Otello, ed io rimango cassio Forza ai remi! Alla riva! rocca portando dei rami da ardere pres- Di sua Moresca Signoria l’alfiere! Non bevo più. voci interne so lo spaldo; alcuni soldati con fiaccole (Dalla catasta incominciano ad alzarsi jago avvicinando il boccale alla tazza All’approdo! Allo sbarco! illuminano la via percorsa da questa dei globi di fumo sempre più denso.) di Cassio cipriotti gente. Ma, come è ver che tu Rodrigo sei, Ingoia Evviva! Evviva! jago Così è pur vero che se il Moro io fossi Questo sorso. otello dalla scala della spiaggia sa- Stolto Vedermi non vorrei d’attorno un Jago. cassio ritirando il bicchiere lendo sullo spaldo con seguito di mari- È chi s’affoga per amor di donna. Se tu m’ascolti... No. nai e di soldati roderigo Il fuoco divampa. I tavernieri illumina- jago Esultate! L’orgoglio musulmano Vincer nol so. no a festa il pergolato. Guarda! Oggi impazza Sepolto è in mar, nostra e del ciel è Alcuni del popolo formano da un lato coro Tutta Cipro! È una notte di gioia, [gloria! una catasta di legna: la folla s’accalca Fuoco di gioia! - l’ilare vampa Dunque... Dopo l’armi lo vinse l’uragano. intorno turbolenta e curiosa. Fuga la notte - col suo splendor, cassio cipriotti jago Guizza, sfavilla, - crepita, avvampa Cessa. Già m’arde il cervello Evviva Otello! Vittoria! Vittoria! Su via, fa senno, aspetta Fulgido incendio - che invade il cor. Per un nappo vuotato. (Otello entra nella rocca, seguito da L’opra del tempo. A Desdemona bella, Dal raggio attratti - vaghi sembianti jago Cassio, Montano e soldati) Che nel segreto dei tuoi sogni adori, Movono intorno - mutando stuol, Sì, ancora Vittoria! Stermino! Presto in uggia verranno i foschi baci E son fanciulle - dai lieti canti Bever devi. Alle nozze d’Otello Dispersi, distrutti, Di quel selvaggio dalle gonfie labbra. E son farfalle - dall’igneo vol. E Desdemona! Sepolti nell’orrido Buon Roderigo, amico tuo sincero Arde la palma - col sicomoro, tutti Tumulto piombâr. Mi ti professo, né in più forte ambascia Canta la sposa - col suo fedel, Evviva! Avranno per requie Soccorrerti potrei. Se un fragil voto Sull’aurea fiamma, - sul lieto coro cassio alzando il bicchiere e bevendo La sferza dei flutti, Di femmina non è tropp’arduo nodo Soffia l’ardente - spiro del ciel. un poco La ridda dei turbini. Pel genio mio né per l’inferno, giuro Fuoco di gioia! - rapido brilla! Essa infiora L’abisso del mar. Che quella donna sarà tua. M’ascolta: Rapido passa, - fuoco d’amor! Questo lido. Si calma la bufera. Benché finga d’amarlo, odio quel Moro... Splende, s’oscura, - palpita, oscilla, jago sottovoce a Roderigo jago in disparte a Roderigo (Entra Cassio: poi s’unisce a un crocchio L’ultimo guizzo - lampeggia e muor. (Lo ascolta.) Roderigo, di soldati. Jago sempre in disparte a Ro- Il fuoco si spegne a poco a poco: la bu- cassio Ebben, che pensi? derigo.) fera è cessata. Jago, Roderigo, Cassio e Col vago ... E una cagion dell’ira, eccola, guarda. parecchi altri uomini d’arme intorno a Suo raggiar chiama i cori a raccolta. 42 OTELLO LIBRETTO 43

roderigo jago a Cassio, col bicchiere in mano: la Lïuto oscillo; cassio vorrebbe ripetere il primo moti- Pur modesta essa è tanto. folla gli si avvicina e lo guarda curiosa- La gioia scalpita vo, ma non si sovviene cassio mente Sul mio cammin! Del calice... Tu, Jago, Innaffia l’ugola! jago come sopra Gli orli s’imporporino!... Canterai le sue lodi! Trinca, tracanna! Chi all’esca ha morso jago a Roderigo, in disparte, mentre gli jago piano a Roderigo Prima che svampino Del ditirambo altri ridono di Cassio (Lo ascolta.) Canto e bicchier. Spavaldo e strambo (Egli è briaco fradicio. Ti scuoti. ( forte a Cassio) cassio a Jago, col bicchiere in mano Beva con me! Lo trascina a contesa; è pronto all’ira, Io non sono che un critico. Questa del pampino tutti T’offenderà… ne seguirà tumulto! cassio Verace manna Chi all’esca ha morso Pensa che puoi così del lieto Otello Ed ella Di vaghe annugola Del ditirambo Turbar la prima vigilia d’amor!) D’ogni lode è più bella. Nebbie il pensier. Spavaldo e strambo roderigo risoluto jago come sopra, a Roderigo, a parte. jago a tutti Beva con te! (Ed è ciò che mi spinge.) (Ti guarda Chi all’esca ha morso jago a Roderigo montano venendo dal Castello, si ri- Da quel Cassio. Del ditirambo Un altro sorso volge a Cassio roderigo Spavaldo e strambo E brillo egli è. Capitano, Che temi? Beva con me! roderigo a Jago V’attende la fazione ai baluardi. jago tutti Un altro sorso cassio barcollando Ei favella Chi all’esca ha morso E brillo egli è. Andiamo! Già con troppo bollor, la gagliarda Del ditirambo jago ad alta voce montano Giovinezza lo sprona; è un astuto Spavaldo e strambo Fuggan dal vivido Che vedo? Seduttor che t’ingombra il cammino. Beva con te! Nappo i codardi jago a Montano Bada... jago a Roderigo indicando Cassio Che in cor nascondono (Ogni notte in tal guisa roderigo (Un altro sorso Frodi... Cassio preludia al sonno.) Ebben? E brillo egli è.) cassio interrompendolo montano jago roderigo a Jago In fondo all’anima (Otello il sappia.) S’ei s’inebria è perduto! (Un altro sorso Ciascun mi guardi! cassio Fallo ber!) E brillo egli è.) (beve) Andiamo ai baluardi... (ai tavernieri) jago ad alta voce Non temo il ver... roderigo poi tutti Qua, ragazzi, del vino! Il mondo palpita (barcollando) Ah! Ah! Jago riempie tre bicchieri: uno per sé, Quand’io son brillo! Non temo il ver... - e bevo... cassio uno per Roderigo, uno per Cassio. I ta- Sfido l’ironico tutti ridendo Chi ride? vernieri circolano colle anfore. Nume e il destin! Ah! Ah! roderigo provocandolo cassio bevendo ancora Rido d’un ebro... Come un armonico 44 OTELLO LIBRETTO 45

cassio scagliandosi contro Roderigo jago jago (Jago esce) Bada alle tue spalle! Ciel! Già gronda Non so... qui tutti eran cortesi amici, Si soccorra Montano. Furfante! Di sangue Montano! Tenzon furibonda! Dianzi, e giocondi... ma ad un tratto, (Montano è accompagnato nel Castello) roderigo difendendosi altre donne [come Al proprio tetto Briaco ribaldo! Fuggiam! Se un pianeta maligno avesse a quelli Ritorni ognun. cassio jago Smagato il senno, sguainando l’arme (a tutti con gesto imperioso) Marrano! Tregua! S’avventano furenti... Avess’io prima Io da qui non mi parto Nessun più ti salva! tutti Stroncati i pie’ che qui m’addusser! Se pria non vedo deserti gli spaldi. montano separandoli a forza e diri- Tregua! otello La scena si vuota. Otello fa cenno agli gendosi a Cassio altre donne fuggendo Cassio, uomini colle fiaccole che lo accompa- Frenate la mano, S’uccidono! Come obliasti te stesso a tal segno?... gnavano di rientrare nel Castello. Signor, ve ne prego. uomini ai combattenti cassio cassio a Montano Pace! Grazia... perdon... parlar non so... Scena terza Ti spacco il cerebro jago agli astanti otello Otello e Desdemona Se qui t’interponi. Nessun più raffrena quell’ira pugnace! Montano... montano Si gridi l’allarme! Satana gl’invade! montano sostenuto da un soldato otello Parole d’un ebro... voci in scena e dentro Io son ferito... Già nella notte densa cassio All’armi! otello S’estingue ogni clamor. D’un ebro?! Campane a stormo. Ferito!... pel cielo Già il mio cor fremebondo Cassio sguaina la spada. Montano s’ar- tutti Già il sangue mio ribolle. Ah! l’ira volge S’ammansa in quast’amplesso e si ma anch’esso. Assalto furibondo. La fol- Soccorso! L’angelo nostro tutelare in fuga! [rinsensa. la si ritrae. (Entra Desdemona: Otello accorre ad Tuoni la guerra e s’inabissi il mondo jago a Roderigo Scena seconda essa.) Se dopo l’ira immensa (Va’ al porto, con quanta più possa Otello, Jago, Cassio, Montano, popolo, Che?... la mia dolce Desdemona Vien quest’immenso amor! Ti resta, gridando: sommossa! soldati: più tardi Desdemona [anch’essa desdemona [Sommossa! Per voi distolta da’ suoi sogni? - Cassio, Mio superbo guerrier! Quanti tormenti, Va’! spargi il tumulto, l’orror. otello seguito da genti con fiaccole Non sei più capitano. Quanti mesti sospiri e quanta speme [Le campane Abbasso le spade! Cassio lascia cadere la spada che è rac- Ci condusse ai soavi abbracciamenti! Risuonino a stormo.) (I combattenti s’arrestano. Le nubi si di- colta da Jago. Oh! Com’è dolce il mormorare insieme: (Roderigo esce correndo. Jago si rivolge radano a poco a poco.) jago porgendo la spada di Cassio a un Te ne rammenti! ai due combattenti) Olà! Che avvien? Son io fra i Saraceni? soldato Quando narravi l’esule tua vita Fratelli! l’immane O la turchesca rabbia è in voi trasfusa (Oh, mio trionfo!) E i fieri eventi e i lunghi tuoi dolor, Conflitto cessate! Da sbranarvi l’un l’altro?... Onesto Jago, otello Ed io t’udia coll’anima rapita molte donne fuggendo Per quell’amor che mi porti, parla. Jago, tu va nella città sgomenta In quei spaventi e coll’estasi in cor. Fuggiam! Con quella squadra a ricompor la pace. 46 OTELLO 47

otello Nell’ignoto avvenir del mio destino. Pingea dell’armi il fremito, la pugna desdemona E il vol gagliardo alla breccia mortal, Disperda il ciel gli affanni L’assalto, orribil edera, coll’ugna E Amor non muti col mutar degli anni. Al baluardo e il sibilante stral. otello desdemona A questa tua preghiera Poi mi guidavi ai fulgidi deserti, Amen risponda la celeste schiera. All’arse arene, al tuo materno suol; desdemona Narravi allor gli spasimi sofferti Amen risponda. E le catene e dello schiavo il duol. otello appoggiandosi ad un rialzo de- otello gli spaldi Ingentilìa di lagrime la storia Ah! La gioia m’innonda Il tuo bel viso e il labbro di sospir; Sì fieramente… che ansante mi giacio. Scendean sulle mie tenebre la gloria, Un bacio... Il paradiso e gli astri a benedir. desdemona desdemona Otello! Ed io vedea fra le tue tempie oscure otello Splender del genio l’eterea beltà. Un bacio... ancora un bacio. otello (alzandosi e mirando il cielo) E tu m’amavi per le mie sventure Già la Pleiade ardente in mar discende. Ed io t’amavo per la tua pietà. desdemona desdemona Tarda è la notte. Ed io t’amavo per le tue sventure otello E tu m’amavi per la mia pietà. Vien... Venere splende. otello S’avviano abbracciati verso il Castello. Venga la morte! e mi colga nell’estasi Di questo amplesso Il momento supremo! (Il cielo si sarà tutto rasserenato: si ve- dranno alcune stelle e sul lembo dell’o- rizzonte il riflesso ceruleo della nascen- te luna.) Tale è il gaudio dell’anima che temo,

Temo che più non mi sarà concesso Luca Salsi (Jago) prova Otello, Firenze 2020 Quest’attimo divino (Foto: © Michele Monasta) 48 OTELLO LIBRETTO 49

ATTO SECONDO Scena seconda E poi? e poi? - La Morte è il Nulla. Scena terza Jago solo È vecchia fola il Ciel. Jago e Otello Una sala terrena nel castello. Si vede passare nel giardino Desdemona Una invetriata la divide da un grande jago seguendo coll’occhio Cassio con Emilia. Jago si slancia al verone, al jago simulando di non aver visto Otello giardino. Un verone. Vanne; la tua meta già vedo. di là del quale è appostato Cassio. e fingendo di parlare fra sé Ti spinge il tuo dimone jago a Cassio Ciò mi accora… Scena prima E il tuo dimon son io, Eccola... - Cassio a te... Quest’è il otello avvicinandosi a Jago Jago al di qua del verone. Cassio al di là E me trascina il mio, nel quale io credo, [momento. Che parli? Inesorato Iddio. Ti scuoti... vien Desdemona. jago jago (allontanandosi dal verone senza più (Cassio va verso Desdemona, la saluta, Nulla... voi qui? Una vana Non ti crucciare. Se credi a me, tra poo guardare Cassio che sarà scomparso fra le s’accosta) Voce m’uscì dal labbro… Farai ritorno ai folleggianti amori gli alberi) S’è mosso; la saluta otello Di Monna Bianca, altiero capitano, Credo in un Dio crudel che m’ha creato E s’avvicina. Colui che s’allontana Coll’elsa d’oro e col balteo fregiato. Simile a sé, e che nell’ira io nomo. Or qui si tragga Otello!... aiuta, aiuta Dalla mia sposa è Cassio? cassio Dalla viltà d’un germe o d’un atòmo Sàtana il mio cimento!... E l’uno e l’altro si staccano dal verone. Non lusingarmi... Vile son nato. Già conversano insieme… ed essa jago jago Son scellerato [inclina, Cassio? No... quei si scosse Attendi a ciò ch’io dico. Perché son uomo, Sorridendo, il bel viso. Come un reo nel vedervi. Tu dêi saper che Desdemona è il Duce E sento il fango originario in me. (Si vedono ripassare nel giardino Cassio otello Del nostro Duce, sol per essa ei vive. Sì! Quest’è la mia fe’! e Desdemona) Credo che Cassio ei fosse. Pregala tu, quell’anima cortese Credo con fermo cuor, siccome crede Mi basta un lampo sol di quel sorriso jago Per te interceda e il tuo perdono è La vedovella al tempio, Per trascinare Otello alla ruina. Mio signore... [certo. Che il mal ch’io penso e che da me Andiam... otello cassio [procede, (Fa per avviarsi rapido, ma s’arresta su- Che brami? Ma come favellarle? Per mio destino adempio. bitamente) jago jago Credo che il giusto è un istrïon Ma il caso in mio favor s’adopra. Cassio, nei primi dì È suo costume [beffardo, Eccolo... al posto, all’opra. Del vostro amore, Desdemona non Girsene a meriggiar fra quelle fronde E nel viso e nel cuor, Si colloca immoto al verone, guardando [conosceva? Colla consorte mia. Quivi l’aspetta. Che tutto è in lui bugiardo: fissamente verso il giardino, dove stanno otello Or t’è aperta la via di salvazione: Lagrima, bacio, sguardo, Cassio e Desdemona. Sì. Vanne. Sacrificio ed onor. Perché fai tale inchiesta? Cassio s’allontana. E credo l’uom gioco d’iniqua sorte jago Dal germe alla culla Il mio pensiero è vago Al verme dell’avel. D’ubbie, non di malizia. Vien dopo tanta irrisïon la Morte. 50 OTELLO LIBRETTO 51

otello T’esprimi e senza ambagi. T’esca fuor Scrutate le parole di Desdemona, un Lieta la canzon, Di’ il tuo pensiero, Jago. [dalla gola [detto L’agile mandola jago Il tuo più rio pensiero colla più ria Può ricondur la fede, può affermare il Ne accompagna il suon. Vi confidaste a Cassio? [parola. [sospetto… marinai offrendo a Desdemona monili otello jago Eccola; vigilate… di corallo e perle Spesso un mio dono o un cenno S’anco teneste in mano tutta l’anima Si vede ricomparire Desdemona nel A te le porpore, Portava alla mia sposa. [mia giardino, dalla vasta apertura del fon- Le perle e gli ostri, jago Nol sapreste. do: essa è circondata da donne dell’i- Nella voragine Dassenno? otello sola, da fanciulli, da marinai cipriotti Côlti del mar. otello Ah! e albanesi, che si avanzano e le offrono Vogliam Desdemona Sì, dassenno. jago avvicinandosi molto ad Otello e fiori e rami fioriti ed altri doni. Alcuni Coi doni nostri (calmo) sottovoce s’accompagnano, cantando, sulla guzla, Come un’immagine Nol credi onesto? Temete, signor, la gelosia! altri hanno delle piccole arpe ad arma- Sacra adornar. jago imitando Otello È un’idra fosca, livida, cieca, col suo collo. fanciulli e donne Onesto? [veleno coro nel giardino Mentre all’aura vola otello Sé stessa attosca, vivida piaga le Dove guardi splendono Lieta la canzon, Che ascondi nel tuo cuore? [squarcia il seno. Raggi, avvampan cuori; L’agile mandola jago otello Dove passi scendono Ne accompagna il suon. Che ascondo in cor, signore? Miseria mia!! - No, il vano sospettar Nuvole di fiori. le donne spargendo fronde e fiori otello [nulla giova. Qui fra gigli e rose A te la florida ˝Che ascondo in cor, signore?˝ Pria del dubbio l’indagine, dopo il Come a un casto altare, Messe dai grembi Pel cielo! Tu sei l’eco dei detti miei; nel [dubbio la prova, Padri, bimbi, spose A nembi, a nembi, [chiostro Dopo la prova (Otello ha sue leggi Vengono a cantar. Spargiam al suol. Dell’anima ricetti qualche terribil [supreme), famciulli spargendo al suolo fiori di L’April circonda [mostro. Amore e gelosia vadan dispersi giglio La sposa bionda Sì, ben t’udii poc’anzi mormorar ciò [insieme! T’offriamo il giglio, D’un’etra rorida [m’accora. jago con piglio più ardito Soave stel Che vibra al Sol. Ma di che t’accoravi? Nomini Cassio e Un tale proposto spezza di mie labbra Che in man degli angeli fanciulli e marinai [allora [il suggello. Fu assunto in ciel, Mentre all’aura vola Tu corrughi la fronte. Suvvia, parla se Non parlo ancor di prova; pur, Che abbella il fulgido Lieta la canzon, [m’ami. [generoso Otello, Manto e la gonna L’agile mandola jago Vigilate; soventi le oneste e ben create Della Madonna Ne accompagna il suon. Voi sapete che v’amo. Coscienze non sospettano la frode: E il santo vel. tutti otello [vigilate. donne e marinai Dove guardi splendono Dunque senza velami Mentre all’aura vola Raggi, avvampan cuori; 52 OTELLO LIBRETTO 53

Dove passi scendono otello otello aspramente Quand’io comando. Nuvole di fiori. Chi è costui? Mi lascia! mi lascia! emilia Qui fra gigli e rose desdemona Emilia raccoglie il fazzoletto dal suolo. Il tuo nefando Come a un casto altare, Cassio. desdemona Livor m’è noto. Padri, bimbi, spose otello Se inconscia, contro te, sposo, ho jago Vengono a cantar. Era lui [peccato, Sospetto insano! desdemona Che ti parlava sotto quelle fronde? Dammi la dolce e lieta emilia Splende il cielo, danza desdemona Parola del perdono. Guardia fedel L’aura, olezza il fior. Lui stesso, e il suo dolor che in me La tua fanciulla io sono È questa mano. Gioia, amor, speranza [s’infonde Umile e mansueta; jago Cantan nel mio cor. Tant’è verace che di grazia è degno. Ma il labbro tuo sospira, Dammi quel vel! tutti Intercedo per lui, per lui ti prego. Hai l’occhio fiso al suol. (afferra violentemente il braccio di Emi- Vivi felice! Addio. Qui regna Amor. Tu gli perdona. Guardami in volto e mira lia) otello soavemente commosso otello Come favella amor. Su te l’irosa Quel canto mi conquide. Non ora. Vien, ch’io ti allieti il core, Mia man s’aggrava! No, no, s’ella m’inganna, il ciel sé stesso desdemona Ch’io ti lenisca il duol. emilia [irride! Non oppormi il tuo diniego. otello a parte Son la tua sposa, jago Gli perdona. (Forse perché gli inganni Non la tua schiava. (Beltà ed amor in dolce inno concordi! otello con asprezza D’arguto amor non tendo, jago I vostri infrangerò soavi accordi). Non ora. Forse perché discendo La schiava impura desdemona Nella valle degli anni, Tu sei di Jago. Scena quarta Perché torbida suona Forse perché ho sul viso emilia Finito il Coro, Desdemona bacia la testa La voce tua? Qual pena t’addolora? Quest’atro tenebror, Ho il cor presago d’alcuni tra i fanciulli, e alcune donne otello Ella è perduta e irriso D’una sventura. le baciano il lembo della veste, ed essa M’ardon le tempie... Io sono e il core infrango jago porge una borsa ai Marinai. Il Coro desdemona spiegando il suo fazzolet- E ruinar nel fango Né mi paventi? s’allontana: Desdemona, seguita poi da to come per fasciare la fronte di Otello Vedo il mio sogno d’or.) emilia Emilia, entra nella sala e s’avanza verso Quell’ardor molesto jago a Emilia sottovoce Uomo crudel! Otello. Svanirà, se con questo Quel vel mi porgi jago Morbido lino la mia man ti fascia. Ch’or hai raccolto. A me... desdemona a Otello otello getta il fazzoletto a terra emilia sottovoce a Jago emilia D’un uom che geme sotto il tuo Non ho d’uopo di ciò. Qual frode scorgi? Che tenti? [disdegno desdemona Ti leggo in volto. jago La preghiera ti porto. Tu sei crucciato, jago A me quel vel! Signor. T’opponi a vôto (con un colpo di mano Jago ha carpito il 54 OTELLO LIBRETTO 55

fazzoletto ad Emilia) otello otello jago (Già la mia brama Rea contro me! contro me!!! Sciagurato! mi trova Ardua impresa sarebbe; e qual certezza Conquido, ed ora jago cupo Una prova secura Sognate voi se quell’immondo fatto Su questa trama (Soffri e ruggi!) Che Desdemona è impura... Sempre vi sfuggirà?... Ma pur se guida Jago lavora!) otello Non sfuggir! non sfuggir! nulla ti giova! È la ragione al vero, una sì forte emilia Atroce!!!... atroce!!! Vo’ una secura, una visibil prova! Congettura riserbo che per poco (Vinser gli artigli jago dopo essersi portato accanto a O sulla tua testa Alla certezza vi conduce. Udite: Truci e codardi. Otello, bonariamente S’accenda e precipiti il fulmine (avvicinandosi molto a Otello e sottovo- Dio dai perigli Non pensateci più. Del mio spaventoso furor che si desta! ce) Sempre ci guardi.) otello balzando Afferra Jago alla gola e lo atterra. Era la notte, Cassio dormìa, gli stavo otello Tu?! Indietro! Fuggi! jago [accanto. Escite! Solo vo’ restar. M’hai legato alla croce! Divina grazia, difendimi! Il cielo Con interrotte voci tradìa l’intimo jago sottovoce ad Emilia che sta per Ahimè… Più orrendo d’ogni orrenda (alzandosi) [incanto. uscire [ingiuria Vi protegga. Non son più vostro alfiere. Le labbra lente, lente movea, (Ti giova Dell’ingiuria è il sospetto. Voglio che il mondo testimon mi sia [nell’abbandono Tacer. Intendi?) Nell’ore arcane della sua lussuria Che l’onestà è periglio. Del sogno ardente; e allor dicea, con Desdemona ed Emilia escono. Jago fin- (E a me furate!) m’agitava il petto Fa per andarsene. [flebil suono: ge d’uscire dalla porta del fondo, ma Forse un presagio? Ero baldo, giulivo... otello ˝Desdemona soave! Il nostro amor giuntovi, s’arresta. Nulla sapevo ancor; io non sentivo No... rimani. [s’asconda. Sul suo corpo divin che m’innamora Forse onesto tu sei. Cauti vegliamo! L’estasi del ciel tutto Scena quinta E sui labbri mendaci jago sulla soglia fingendo d’andarsene [m’innonda.˝ Otello - Jago nel fondo Gli ardenti baci Meglio varrebbe Seguia più vago l’incubo blando; con Di Cassio! Ed ora!... ed ora!... Ch’io fossi un ciurmador. [molle angoscia otello accasciato, su d’un sedile otello L’interna imago quasi baciando, ei Desdemona rea! Ora e per sempre addio, sante menorie, Per l’universo! [disse poscia: jago nel fondo, guardando di nascosto Addio, sublimi incanti del pensier! Credo leale Desdemona e credo ˝Il rio destino impreco che al Moro ti il fazzoletto, poi riponendolo con cura Addio schiere fulgenti, addio, vittorie, Che non lo sia; te credo onesto e credo [donò.˝ nel giustacuore Dardi volanti e volanti corsier! Disleale... La prova io voglio! Voglio E allora il sogno in cieco letargo si (Con questi fili tramerò la prova Addio, vessillo trïonfale e pio! La certezza!! [mutò. Del peccato d’amor. Nella dimora E dïane squillanti in sul mattin! jago ritornando verso Otello otello Di Cassio ciò s’asconda.) Clamori e canti di battaglia, addio! Signor, frenate l’ansie. Oh! Mostruosa colpa! otello Della gloria d’Otello è questo il fin. E qual certezza v’abbisogna? Avvinti jago Atroce idea! jago Vederli forse? Io non narrai jago fissando Otello Pace, signor. otello Che un sogno. (Il mio velen lavora.) Morte e dannazione! 56 OTELLO 57

otello Questa man ch’io levo e stendo! Un sogno che rivela un fatto. Otello fa per alzarsi; Jago lo trattiene jago inginocchiato e s’inginocchia anch’esso. Un sogno che può dar forma di prova jago Ad altro indizio. Non v’alzate ancor! otello Testimon è il Sol ch’io miro, che E qual? [m’irradia e innanima, jago L’ampia terra e il vasto spiro del Creato Talor vedeste [inter, In mano di Desdemona un tessuto Che ad Otello io sacro ardenti, core, Trapunto a fior e più sottil d’un velo? [braccio ed anima otello S’anco ad opere cruenti s’armi il suo È il fazzoletto ch’io le diedi, pegno [voler! Primo d’amor. jago e otello alzando le mani al cie- jago lo come chi giura Quel fazzoletto ieri Sì, pel ciel marmoreo guiro! Per le (Certo ne son) lo vidi in man di Cassio. [attorte folgori! otello Per la Morte e per l’oscuro mar Ah! mille vite gli donasse Iddio! [sterminator! Una è povera preda al furor mio! D’ira e d’impeto tremendo presto fia Jago, ho il cor di gelo. [che sfolgori Lungi da me le pïetose larve! Questa man ch’io levo e stendo! Tutto il mio vano amor esalo al cielo, Dio vendicator! Guardami, ei sparve. Nelle sue spire d’angue L’idra m’avvince! Ah! sangue! sangue! [sangue! (s’inginocchia) Sì, pel ciel marmoreo guiro! Per le [attorte folgori! Per la Morte e per l’oscuro mar [sterminator! D’ira e d’impeto tremendo presto fia

[che sfolgori Marina Rebeka durante le prove di Otello, Firenze 2020 (levando le mani al cielo) (Foto: © Michele Monasta) 58 OTELLO LIBRETTO 59

ATTO TERZO otello desdemona sciogliendo un fazzoletto otello Va’! volentieri obliato l’avrei. A te. Pel cielo! l’anima mia si desta! La gran sala del castello. Jago esce. otello Il fazzoletto… A destra, un vasto peristilio a colonne. No; il fazzoletto voglio ch’io ti donai. desdemona Questo peristilio è annesso ad una sala Scena seconda desdemona È Cassio l’amico tuo diletto. di minori proporzioni; nel fondo un ve- Otello, Desdemona Non l’ho meco. otello rone. otello Il fazzoletto!! desdemona dalla porta di sinistra, Desdemona, guai se lo perdi! Guai! desdemona Scena prima ancora presso la soglia Una possente maga ne ordìa lo stame A Cassio perdona… Otello, Jago, l’Araldo Dio ti giocondi, o sposo, dell’alma mia [arcano: otello [sovrano. Ivi è riposta l’alta malìa d’un talismano. Il fazzoletto!! araldo dal peristilio, a Otello che sarà otello andando incontro a Desdemo- Bada! smarrirlo, oppur donarlo, è ria desdemona con Jago nella sala na e prendendole la mano [sventura! Gran Dio! nella tua voce v’è un grido di La vedetta del porto ha segnalato Grazie, madonna, datemi la vostra desdemona [minaccia! La veneta galea che a Cipro adduce [eburnea mano. Il vero parli? otello Gli ambasciatori. Caldo mador ne irrora la morbida otello Alza quegli occhi! otello fa cenno all’Araldo di allonta- [beltà. Il vero parlo. desdemona narsi desdemona desdemona Atroce idea! Bene sta. Essa ancor l’orme ignora del duolo e Mi fai paura!... otello prendendola a forza sotto il L’Araldo esce. [dell’età. otello mento e per le spalle e obbligandola a otello a Jago otello Che?! l’hai perduto forse? guardarlo Continua. Eppur qui annida il dèmone gentil del desdemona Guardami in faccia! jago [mal consiglio, No... Dimmi chi sei! Qui trarrò Cassio e con astute inchieste Che il vago avorio allumina del otello desdemona Lo adescherò a ciarlar. Voi là nascosto [piccioletto artiglio. Lo cerca. La sposa fedel d’Otello. (indicando il vano del verone) Mollemente alla prece s’atteggia e al desdemona otello Scrutate i modi suoi, le sue parole, [pio fervore... Fra poco... Giura! I lazzi, i gesti. Pazïente siate desdemona Lo cercherò… Giura e ti danna... O la prova vi sfugge. Ecco Desdemona. Eppur con questa mano io v’ho donato otello desdemona Finger conviene... io vado. [il core. No, tosto! Otello fedel mi crede. (S’allontana come per escire, poi s’ar- Ma riparlar vi debbo di Cassio. desdemona otello resta e si riavvicina ad Otello per dirgli otello Tu di me ti fai gioco. Impura l’ultima parola) Ancor l’ambascia Storni così l’inchiesta di Cassio; astuzia Ti credo. Il fazzoletto... Del mio morbo m’assale; tu la fronte mi [è questa desdemona [fascia. Del tuo pensier. Iddio m’aiuti! 60 OTELLO LIBRETTO 61

otello desdemona braccio, ma senza scomporsi, Desdemo- (entra Jago) Corri alla tua condanna Tu pur piangi?!... e gemendo freni del na ad escire. Poi ritorna verso il centro La prova!... Di’ che sei casta. [cor lo schianto! della scena nel massimo grado dell’ab- jago indicando l’ingresso desdemona fissandolo E son io l’innocente cagion di tanto battimento. Cassio è là! Casta... io son... [pianto! otello otello Qual è il mio fallo? Scena terza Là? Cielo! Oh gioia! Giura e ti danna!!! otello (con raccapriccio) desdemona E il chiedi?... Il più nero delitto otello con voce soffocata Orror! Supplizî immondi! Esterrefatta fisso lo sguardo tuo Sovra il candido giglio della tua fronte Dio! Mi potevi scagliare tutti i mali jago [tremendo, [è scritto. Della miseria, della vergogna, Ti frena! Ti nascondi. In te parla una Furia, la sento e non desdemona Far de’ miei baldi trofei trionfali Conduce rapidamente Otello nel fondo a [ l’intendo. Ahimè! Una maceria, una menzogna... sinistra dove c’è il vano del verone; Jago, Mi guarda! Il volto e l’anima ti svelo; il otello E avrei portato la croce crudel appena condotto Otello al verone, corre [core infranto Che? non sei forse una vil D’angosce e d’onte verso il fondo del peristilio dove incontra Mi scruta... io prego il cielo per te con [cortigiana? Con calma fronte Cassio che esita ad entrare. [questo pianto. desdemona E rassegnato al voler del ciel. Per te con queste stille cocenti aspergo Ciel! No... no... pel battesimo della fede Ma, o pianto, o duol! m’han rapito il Scena quinta [il suol. [cristiana!... [miraggio Otello nascosto, Jago e Cassio Guarda le prime lagrime che da me otello Dov’io, giulivo, l’anima acqueto. [spreme il duol. Che? Spento è quel sol, quel sorriso, quel jago otello desdemona [raggio Vieni; l’aula è deserta. S’or ti scorge il tuo dèmone, un angelo Ah! Non son ciò che esprime Che mi fa vivo, che mi fa lieto! T’inoltra, o Capitano. [ti crede [quella parola orrenda. Tu, alfin, Clemenza, pio genio cassio E non t’afferra. Otello, mutando d’un tratto l’ira nella [immortal Questo nome d’onor suona ancor vano desdemona più terribile calma dell’ironia, prende Dal roseo viso, Per me. Vede l’Eterno la mia fede! Desdemona per mano e la conduce alla Copri il tuo viso jago otello porta d’onde entrò. Santo coll’orrida larva infernal! Fa’ cor, la tua causa è in tal mano No! La vede l’inferno. otello Che la vittoria è certa. desdemona Datemi ancor l’eburnea mano, vo’ fare Scena quarta cassio La tua giustizia impetro, [ammenda. Otello, poi Jago Io qui credea di ritrovar Desdemona. Sposo mio! Vi credea (perdonate se il mio pensiero otello nascosto otello [è fello) otello (Ei la nomò.) Ah! Desdemona! - Indietro! Quella vil cortigiana ch’è la sposa Ah! Dannazione! cassio [Indietro! Indietro! [d’Otello. Pria confessi il delitto e poscia muoia! Vorrei parlarle ancora, Otello sforza con un’inflessione del Confession! Confession! Per saper se la mia grazia è profferta. 62 OTELLO LIBRETTO 63

jago gaiamente jago otello Con mosse accorte.) L’attendi; e intanto, giacché non si Rider mi fai. Le parole non odo... (a Cassio scherzando e mettendo la [stanca cassio Lasso! e udir le vorrei! Dove son mani dietro la schiena perché Otello (conducendo Cassio accanto alla prima O amor’ fugaci! [giunto!!) possa osservare il fazzoletto) colonna del peristilio) jago cassio Bel cavaliere, nel vostro ostello Mai la tua lingua nelle fole gaie, Vagheggi il regno - d’altra beltà. Un vel trapunto... Perdono gli angeli - l’aureola e il vel. Narrami un po’ di lei che ti innamora. Colgo nel segno? jago otello avvicinandosi assai al fazzo- cassio cassio È strano! è strano! letto, dietro le spalle di Jago e nascosto Di chi? Ah! Ah! otello dalla prima colonna jago sottovoce assai jago (D’avvicinarmi Jago mi fa cenno.) (È quello! è quello! Di Bianca. Ah! Ah! Passa con cautela e si nasconde dietro le Ruina e Morte!) otello otello colonne. jago (Sorride!) (L’empio m’irride, - il suo scherno jago sottovoce (Origlia Otello.) cassio [m’uccide; Da ignota mano? otello a parte, sottovoce Baie!... Dio, frena l’ansia che in core mi sta!) (molto forte) (Tutto è spento! Amore e duol. jago cassio Baie! L’alma mia nissun più smuova.) Essa t’avvince Nel segno hai côlto. cassio jago a Cassio, indicando il fazzoletto Coi vaghi rai. Sì, lo confesso. Da senno. Quest’è una ragna cassio M’odi… (Jago gli fa cenno di parlare ancora sot- Dove il tuo cuor Rider mi fai. jago assai sottovoce tovoce) Casca, si lagna, jago Sommesso Quanto mi tarda S’impiglia e muor. Ride chi vince. Parla. T’ascolto. Saper chi sia... Troppo l’ammiri, cassio ridendo Jago conduce Cassio in posto più lonta- jago guardando rapidamente dalla Troppo lo guardi; In tai sfide, per verità, no da Otello. parte d’Otello, fra sé Bada ai deliri Vince chi ride, - Ah! Ah! cassio (Otello spia.) Vani e bugiardi. jago ridendo Jago, t’è nota (a Cassio ad alta voce) Quest’è una ragna Ah! Ah! La mia dimora… L’hai teco? Dove il tuo cuor otello dal verone Le parole si perdono. cassio estrae dal giustacuore il fazzo- Casca, si lagna, (L’empio trionfa, il suo scherno otello avvicinandosi un poco e cauta- letto di Desdemona S’impiglia e muor. [m’uccide; mente per udir le parole Guarda. cassio guardando il fazzoletto che (con disperazione) (Or gli racconta il modo, jago prendendo il fazzoletto avrà ritolto a Jago Dio, frena l’ansia che in core mi sta!) Il luogo e l’ora...) Qual meraviglia! Miracolo vago cassio cassio (a parte) Dell’aspo e dell’ago Son già di baci Da mano ignota... (Otello origlia. Che in raggi tramuta Sazio e di lai. Le parole si perdono ancora. Ei s’avvicina Le fila d’un vel; 64 OTELLO LIBRETTO 65

Più bianco, più lieve Scena sesta jago lodovico avvicinandosi a Desdemona Che fiocco di neve, Jago e Otello Mio Duce, Madonna, Che nube tessuta Grazie vi rendo. V’abbia il ciel in sua guardia. Dall’aure del ciel. otello avvicinandosi a Jago (Il tumulto è sempre più vicino. Fanfare desdemona otello nascosto dietro la colonna e Come la ucciderò? e grida) E il ciel v’ascolti. guardando di tratto in tratto il fazzolet- jago Ecco gli Ambasciatori. emilia a Desdemona, a parte to nelle mani di Cassio Vedeste ben com’egli ha riso? Li accogliete. Ma ad evitar sospetti, (Come sei mesta!) (Tradimento, la tua prova otello Desdemona si mostri a quei Messeri. desdemona ad Emilia, a parte Spaventosa mostri al Sol.) Vidi. otello (Emilia, una gran nube Otello sarà ritornato nel vano del vero- jago Sì, qui l’adduci. Turba il senno d’Otello e il mio destino.) ne. Squillo di tromba interno, poi un col- E il fazzoletto? Jago esce dalla porta di sinistra; Otel- jago a Lodovico po di cannone. otello lo s’avvia verso il fondo per ricevere gli Messer, son lieto di vedervi. jago Tutto vidi. Ambasciatori. Si sarà formato un crocchio tra Desde- Quest’è il segnale che annuncia voci dal di fuori, lontano mona, Lodovico e Jago [l’approdo Evviva! Scena settima lodovico Della trireme veneziana. Ascolta. Alla riva! Entrano Jago, Lodovico, Roderigo, l’A- Jago, (Squilli da varie parti) Allo sbarco! raldo. - Desdemona con Emilia - Digni- Quali nuove?... ma in mezzo a voi non Tutto il castel co’ suoi squilli risponde. otello tari della Repubblica Veneta - Gentiluo- [trovo Se qui non vuoi con Otello scontrarti, È condannata. mini e Dame - Soldati - Trombettieri, poi Cassio. Fuggi. Fa ch’io m’abbia un velen per questa Cassio jago cassio [notte. Con lui è crucciato Otello. Addio. voci più vicine tutti desdemona jago Evviva! Evviva il Leon di San Marco! Viva il Leon di San Marco! Credo Va’. jago Evviva! Evviva! Che in grazia tornerà. Cassio esce velocemente dal fondo. Il tosco no, val meglio soffocarla, lodovico tenendo una pergamena av- otello a Desdemona rapidamente e Là nel suo letto, là, dove ha peccato. voltolata in mano sempre in atto di leggere otello Il Doge ed il Senato Ne siete certa? Questa giustizia tua mi piace. Salutano l’eroe trionfatore desdemona jago Di Cipro. Io reco nelle vostre mani Che dite? A Cassio Il messaggio dogale. lodovico Provederà Jago. otello prendendo il messaggio e ba- Ei legge, non vi parla. otello ciando il suggello jago Jago, fin d’ora Io bacio il segno Forse Mio Capitano t’eleggo. Della Sovrana Maestà. Che in grazia tornerà. Poi lo spiega e legge. 66 OTELLO LIBRETTO 67

desdemona jago a Lodovico, alzando le spalle otello rapidamente a Jago ed accen- E l’agonia nel cor. Jago, lo spero; È quel ch’egli è. nando a Cassio Quel Sol sereno e vivido Sai se un verace affetto io porti a lodovico (Vedi? non par che esulti Che allieta il cielo e il mare [Cassio... Palesa il tuo pensiero. L’infame?) Non può asciugar le amare otello sempre in atto di leggere ma jago jago Stille del mio dolor. febbrilmente a Desdemona, sottovoce Meglio è tener su ciò la lingua muta. (No.) emilia Frenate dunque le labbra loquaci... otello ancora ad alta voce a tutti (Quell’innocente un fremito desdemona Scena ottava La ciurma e la coorte D’odio non ha né un gesto, Perdonate, signor... Cassio seguito dall’Araldo, e detti (sottovoce a Desdemona) Trattiene in petto il gemito otello avventandosi contro (Continua i tuoi singulti...) Con doloroso fren. Desdemona otello che avrà sempre fissato la por- (a tutti) La lagrima si frange Demonio, taci! ta; a Jago E le navi e il castello Muta sul volto mesto; lodovico arrestando il gesto d’Otello (Eccolo! È lui! Lascio in poter del nuovo Duce. No, chi per lei non piange Ferma! (appare Cassio) lodovico additando Desdemona che Non ha pietade in sen.) tutti Nell’animo lo scruta.) s’avvicina supplichevole roderigo Orrore! Orrore! (ad alta voce a tutti) Otello, (Per me s’oscura il mondo, lodovico Messeri! Il Doge... Per pietà la conforta o il cor le S’annuvola il destin; La mente mia non osa (a parte a Desdemona) [infrangi. L’angiol soave e biondo Pensar ch’io vidi il vero. - (ben tu fingi il pianto) otello a Lodovico e Desdemona Scompar dal mio cammin.) otello all’Araldo con accento impe- (ad alta voce a tutti) Noi salperem domani. cassio rioso Mi richiama a Venezia. (afferra Desdemona furiosamente) (L’ora è fatal! un fulmine A me Cassio! roderigo A terra!... e piangi!... Sul mio cammin l’addita. L’Araldo esce. (Infida sorte!) Desdemona cade. Otello avrà, nel suo Già di mia sorte il culmine jago ad Otello a bassa voce otello gesto terribile, gettata la pergamena al S’offre all’inerte man. (Che tenti?) E in Cipro elegge suolo, e Jago la raccoglie e legge di na- L’ebbra fortuna incalza otello a Jago sottovoce Mio successor colui che stava accanto scosto. Emilia e Lodovico sollevano pie- La fuga della vita. (Guardala mentre ei giunge.) Al mio vessillo, Cassio. tosamente Desdemona. Questa che al ciel m’innalza tutti jago fieramente e sorpreso desdemona È un’onda d’uragan.) Ah! triste sposa! (Inferno e morte!) A terra!... sì… nel livido lodovico lodovico si avvicina a Jago e gli dice otello continuando e mostrando la Fango… percossa… io giacio… (Egli la man funerea a parte pergamena Piango... m’agghiaccia il brivido Scuote anelando d’ira, Quest’è dunque l’eroe? Quest’è il La parola Ducale è nostra legge. Dell’anima che muor. Essa la faccia eterea [guerriero cassio inchinandosi ad Otello E un dì sul mio sorriso Volge piangendo al ciel. Dai sublimi ardimenti? Obbedirò. Fioria la speme e il bacio Nel contemplar quel pianto Ed or... l’angoscia in viso La carità sospira, 68 OTELLO LIBRETTO 69

E un tenero compianto otello (toccando la spada) otello Stempra del core il gel.) Ben parli. Sventura... allor qui resta Otello. Chi non si scosta è contro me rubello. dame jago roderigo lodovico fa per trascinare lontano Pietà! È l’ira inutil ciancia. Scuotiti! Lùgubre Desdemona cavalieri All’opra ergi tua mira! All’opra sola! Luce d’atro balen! Mi segui... Mistero! Io penso a Cassio. Ei le sue trame espia. jago voci di dentro dame L’infame anima ria l’Averno inghiotte. Mano alla spada! Evviva! Ansia mortale, bieca, otello A notte folta io la sua traccia vigilo, desdemona sciogliendosi da Lodovico Ne ingombra, anime assorte in lungo Chi gliela svelle? E il varco e l’ora scruto, il resto a te. e accorrendo verso Otello [orror. jago Sarò tua scolta. A caccia! a caccia! Mio sposo! cavalieri Io. [Cingiti otello terribile, a Desdemona Quell’uomo nero è sepolcrale, e cieca otello L’arco! Anima mia, Un’ombra è in lui di morte e di terror! Tu? roderigo Ti maledico! dame jago Sì! t’ho venduto onore e fe’.) tutti Vista crudel! Giurai. jago Orror! cavalieri otello (Corri al miraggio! Il fragile tuo senno Desdemona, fra Emilia e Lodovico, esce. Strazia coll’ugna l’orrido Tal sia. Ha già confuso un sogno menzogner. Tutti escono inorriditi. Petto! Figge gli sguardi immoti al suol. jago Segui l’astuto ed agile mio cenno, Poi sfida il cielo coll’atre pugna, l’ispido Tu avvrai le sue novelle questa notte.) Amante illuso, io seguo il mio pensier.) Scena nona Aspetto ergendo dai dardi alti del Sol. (ironicamente a Roderigo) roderigo Otello e Jago, soli dame (I sogni tuoi saranno in mar domani (Il dado è tratto! Impavido t’attendo, Ei la colpì! Quel viso santo, pallido, E tu sull’aspra terra! Ultima sorte, occulto il mio destin. otello Blando, si china e tace e piange e muor. roderigo a Jago Mi sprona amor, ma un avido, tremendo Fuggirmi io sol non so!... Sangue! Ah! Piangono così nel ciel lor pianto gli Ahi, triste! Astro di morte infesta il mio cammin.) [l’abbietto [angeli jago otello ergendosi e rivolto alla folla, Pensiero!... ciò m’accora! Quando perduto giace il peccator. Ahi, stolto! terribilmente (conclusivamente, delirando) jago avvicinandosi ad Otello che si Stolto! Se vuoi, tu puoi sperar; gli umani, Fuggite! Vederli insieme avvinti… il fazzoletto!... sarà accasciato su d’una sedia Orsù! cimenti afferra, e m’odi. tutti Ah! (Una parola roderigo Ciel! Sviene. otello Ascolto. otello slanciandosi contro la folla jago E che? jago Tutti fuggite Otello! (Il mio velen lavora.) jago Col primo albor salpa il vascello. Or jago a tutti voci intrene T’affretta! Rapido [Cassio Lo assale una malia Viva Otello! Slancia la tua vendetta! Il tempo vola. È il Duce. Eppur se avvien che a questi Che d’ogni senso il priva. jago ascoltando le grida [accada L’eco della vittoria... 70 OTELLO 71

voci interne Evviva, evviva! jago Porge sua lauda estrema. Osserva Otello disteso a terra tramortito. voci interne Evviva, evviva! jago Chi può vietar che questa fronte io [prema Col mio tallone? voci esterne più vicine Evviva! Evviva! Otello! Gloria Al Leon di Venezia! jago ritto e con gesto d’orrendo trionfo, indicando il corpo inerte d’Otello Ecco il Leone!...

Marina Rebeka e Fabio Sartori provano Otello, Firenze 2020 (Foto: © Michele Monasta) 72 OTELLO LIBRETTO 73

ATTO QUARTO Io questa sera ho la memoria piena Ascolta. Odo un lamento. Ave Maria... nell’ora della morte. La camera di Desdemona. Di quella cantilena: (Emilia fa quache passo) Ave! Amen! Letto, inginocchiatoio, tavolo, spec- Taci. Chi batte a quella porta?... Si alza e va a coricarsi. chio, sedie. Una lampada arde appesa ˝Piangea cantando emilia davanti all’immagine della Madonna Nell’erma landa, È il vento. Scena terza che sta al di sopra dell’inginocchiato- Piangea la mesta. desdemona Desdemona e Otello. io. Porta a destra. Lume sul tavolo. È O Salce! Salce! Salce! ˝Io per amarlo e per morir. Cantiamo! Alla prima nota comparirà Otello sulla notte. Sedea chinando sul sen la testa! Salce! Salce! Salce!.˝ soglia di una porta segreta, depone una Salce! Salce! Salce! Emilia addio. Come m’ardon le ciglia! scimitarra sul tavolo, s’arresta davanti Scena prima Cantiamo! il Salce funebre È presagio di pianto. Buona notte. alla face, titubante se spegnerla o no. Desdemona ed Emilia Sarà la mia ghirlanda˝. Ah! Emilia, Emilia addio, Emilia addio! Guarda Desdemona. Spegne la face. (ad Emilia) Emilia si volge per partire, poi ritorna e Otello, spinto da un impeto di furore, emilia Affretati; fra poco giunge Otello. Desdemona l’abbraccia. Emilia esce. s’avvicina al letto, ma là s’arresta. Ri- Era più calmo? alza le cortine, contempla lungamente desdemona ˝Scorreano i rivi fra le zolle in fior, Scena seconda Desdemona che dorme. La bacia tre vol- Mi parea. M’ingiunse Gemea quel core affranto, Desdemona sola te. All’ultimo bacio Desdemona si desta. Di coricarmi e d’attenderlo. Emilia, E dalle ciglia le sgorgava il cor Te ne prego, distendi sul mio letto L’amara onda del pianto. desdemona all’inginocchiatoio desdemona La mia candida veste nuzïale. O Salce! Salce! Salce! Ave Maria, piena di grazia, eletta ... Chi è là... (Emilia eseguisce) Cantiamo! il Salce funebre Fra le spose e le vergini sei tu; (si alza) Senti. Se pria di te morir dovessi Sarà la mia ghirlanda˝. Sia benedetto il frutto, o benedetta, Otello? Mi seppellisci con un di quei veli. Di tue materne viscere, Gesù. otello emilia ˝Scendean gli augelli a vol dai rami cupi Prega per chi adorando a te si prostra, Sì! Diceste questa sera Scacciate queste idee. Verso quel dolce canto. Prega pel peccator, per l’innocente, Le vostre preci? desdemona sedendo macchinalmente E gli occhi suoi piangean tanto, tanto, E pel debole oppresso e pel possente, desdemona davanti allo specchio Da impietosir le rupi˝. Misero anch’esso, tua pietà dimostra. Orai. Son mesta tanto. (ad Emilia, levandosi un anello dal dito) Prega per chi sotto l’oltraggio piega otello Mia madre aveva una povera ancella, Riponi quest’anello. La fronte e sotto la malvagia sorte; Se vi sovviene Innamorata e bella; (alzandosi) Per noi tu prega, Di qualche colpa commessa che attenda Era il suo nome Povera Barbara! Solea la storia Sempre e nell’ora della morte nostra, Grazia dal ciel, imploratela tosto. Barbara. Amava Con questo semplice suono finir: (Resta ancora inginocchiata ed appog- desdemona Un uom che poi l’abbandonò; cantava giando la fronte sull’inginocchiatoio Perché? Una canzone: La canzon del Salice. ˝Egli era nato per la sua gloria, ripete mentalmente l’orazione di cui otello (ad Emilia) Io per amar... ˝. non si odono che le prime e le ultime T’affretta. Uccidere non voglio Mi disciogli le chiome: (ad Emilia) parole.) L’anima tua. 74 OTELLO LIBRETTO 75

desdemona desdemona otello Che avvenne? D’uccider parli? Giuro! Muori!! emilia entrando otello otello desdemona Un gran delitto! Cassio uccise Sì. Bada allo spergiuro... Ch’io viva Rodrigo. desdemona Pensa che sei sul tuo letto di morte. Questa notte... otello Pietà di me, mio Dio! desdemona otello E Cassio? otello Non per morir. No! emilia Amen. otello desdemona Vive. desdemona Per morir tosto. Un’ora. otello E abbiate desdemona otello Cassio vive!! Pietà voi pure. Aita! No! desdemona dal letto otello Cassio non amo... ch’ei qui venga... ei desdemona Ingiustamente... uccisa ingiustamente... Pensa ai tuoi peccati. [parli. Un istante. emilia desdemona otello otello Chi geme là?... Orror! Mio peccato è l’amor. Muto è per sempre. No! desdemona otello desdemona desdemona Muoio innocente... Perciò tu muori. Cielo! Morto? Sol ch’io dica un’Ave. emilia desdemona otello otello Gran Dio!... Chi fu? E perché t’amo m’uccidi?... Morto. È tardi! desdemona otello desdemona La soffoca. Nessuno... io stessa... Al mio Ami Cassio. Son perduta!... ei tradito! desdemona Signor mi raccomanda... Muoio desdemona otello con forza Ah! [innocente... Addio... No! Sull’anima mia!! E pianger l’osi? Emilia dal di fuori bussa alla porta. Muore. otello desdemona otello contemplando il corpo inerte di otello Quel fazzoletto Otello... non uccidermi... Desdemona O mentitrice! io l’uccisi. Ch’io ti donai gli desti. otello Calma come la tomba. emilia desdemona Tu invano emilia picchia di nuovo Assassino! Non è vero! Ti difendi. Aprite! Aprite! otello otello desdemona con disperazione otello trabalzando Fu di Cassio la druda. A Jago il chiedi. Nella sua man lo vidi. Ch’io viva ancor... Chi è là? Chi batte? emilia desdemona otello emilia picchia ancora A Jago? Io rea non sono! Giù! Cadi, Signor mio... ven prego, otello otello Prostituta… Lasciate ch’io vi parli... Aprite! A Jago. Confessa! desdemona otello aprendo emilia Pietà! Emilia! Stolto!! e tu il credesti? 76 OTELLO LIBRETTO 77

otello fa per avventarsi contro Emilia jago E tu... come sei pallida! E stanca, e Negarlo ardisci!? Taci! [muta, e bella, emilia emilia Pia crëatura nata sotto maligna stella. Non ti temo. No! Costui Fredda come la casta tua vita, e in cielo otello la afferra Dalla mia man quel fazzoletto svelse [assorta. Bada! A viva forza. Desdemona! Desdemona!... Ah!... emilia si svincola e corre verso la por- cassio [morta!... morta!... morta!... ta, gridando disperatamente E nella mia dimora (estraendo furtivamente dalle vesti un Olà! Soccorso! Aiuto! Otello uccise Trovai quel vel. pugnale) Desdemona! montano entrando ed indicando Jago Ho un’arma ancor! Rodrigo morente Si ferisce. Scena quarta Mi svelò di quest’uomo l’arti nefande. cassio Otello, Emilia, Lodovico, Cassio, Jago, otello a Jago Ah! ferma! poi Montano con gente armata Ah! discolpati! lodovico, montano jago fuggendo Sciagurato! cassio, jago, lodovico vedendo No. otello Desdemona lodovico Pria d’ucciderti... sposa... ti baciai. Quai grida! Orrore! Orror! Ferma! Or morendo... nell’ombra in cui mi emilia a Jago montano [giacio... Jago, smentisci quel vile assasino. S’insegua. Un bacio... un bacio ancora... ah!... Hai tu creduto Desdemona infida? Alcuni escono inseguendo Jago. [un altro bacio... Parla! cassio, lodovico Muore. jago Afferratelo! Tal la credea. otello slanciandosi per afferrar la otello spada Quel fazzoletto E il ciel non ha più fulmini?! Che un dì le diedi, a Cassio essa donava. lodovico emilia La spada a me! O potenza divina! otello jago ad Emilia Tant’osi?... Niun mi tema Taci! Se anco armato mi vede. Ecco la fine emilia Del mio cammin... Oh! Gloria! Otello fu. No. (Lascia cadere la spada. Va presso al Tutto rivelo. letto, contemplando Desedemona.) 78 79

Da sinistra, Riccardo Della Sciucca (Cassio), Luca Salsi e Fabio Sartori provano Otello, Firenze 2020 Foto: © Michele Monasta 80 OTELLO IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO 81

IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO aspetti, non escluso quello per i reietti dalla società, ed anche una di Julian Budden disponibilità a variare le scelte drammatiche da un’opera ad un’altra. Così si spiega la ricerca continua di Verdi di argomenti fuori dall’u- “Il Gran maestro del cuore umano”: questa la definizione di Sha- suale, e la sua determinazione nel dare a ciascuna delle sue opere un kespeare data da Verdi in una lettera indirizzata a Giulio Ricordi nel ‘colorito’ peculiare, abbandonando la pratica adottata da molti suoi 18721. Una definizione non del tutto originale, essendo stata ripresa predecessori di riciclare musica precedentemente composta. dal termine ‘Herzenkündiger’, con il quale August Schlegel si riferi- Perciò non sorprende che Verdi, in tutta la sua carriera, evocasse sce al grande drammaturgo inglese nel suo Vorlesungen über drama- di tanto in tanto il Bardo di Avon come pietra di paragone della veri- tischen Kunst und Literatur (1809), un testo già noto in traduzione tà drammatica. Così il Triboulet di Victor Hugo era una “creazione in Italia, nel quale Shakespeare viene ritenuto, insieme allo spagno- degna di Shakespeare!!”6, mentre del dramma di Schiller lo Calderón, l’alfiere del nuovo Romanticismo, i cui valori si stavano diceva (anche come scusa per cambiarne la conclusione): “Nulla vi è allora diffondendo nei paesi del Nord Europa. Sebbene il termine di storico, né vi è la verità e profondità Shakesperiana (sic!)”7. Anche ‘romantico’ come definizione di una categoria estetica, per quanto se per lunghi anni l’ambizioso desiderio di Verdi fu quello di scrivere di mia conoscenza, ricorra soltanto una volta nella corrispondenza un’opera dal King Lear, la più desolata fra tutte le tragedie del poe- di Verdi, e quasi di sfuggita2, è chiaro che egli condivideva l’opinione ta, nondimeno le tre che scelse di musicare rappresentano momenti di Schlegel per quanto riguardava il Poeta. “La poesia e le belle arti fondamentali nella sua odissea creativa. antiche (cioè classiche)”, scrisse Schlegel, “non ammettono mai la Ma, come Shakespeare stesso, e a differenza del Wagner maturo, mescolanza dei generi eterogenei; lo spirito romantico per contrario Verdi scriveva per il presente, non per il futuro. Perciò, anche se le si compiace in un continuo avvicinamento delle cose più disparate, aveva profondamente stravolte, non poteva permettersi di ignorare la natura e l’arte, la poesia e la prosa, la serietà e il riso,” e via dicen- del tutto le convenzioni dell’opera italiana dei suoi tempi. Nel 1847 do3. Tutto ciò trova riscontro nel desiderio di Verdi, espresso in una quando mise mano a Macbeth, egli riuscì, adoperando generosa- lettera a Salvatore Cammarano, di mescolare ‘comico e terribile, a mente le tonalità minori, a catturare l’atmosfera arcana e notturna uso Shakespeare’4. È rilevante inoltre l’enfasi che Schlegel pone sul- del dramma, il suo carattere ‘fantasmagorico’ (per il quale c’era un la capacità di Shakespeare di ‘caratterizzare’ i personaggi, sulla sua precedente nel Robert le Diable di Meyerbeer, opera già conosciuta abilità di conferire un senso reale alle creature più improbabili della in Italia) e la “terribilità” del protagonista e della sua Lady. Non cer- sua fantasia, fino al mostruoso Caliban, che egli faceva comportare cò nemmeno di misurarsi con la poesia shakespeariana, - dopo tut- esattamente come avrebbero agito se fossero esistite per davvero. E to conosceva il dramma soltanto nella rozza traduzione in prosa di Verdi a Clarina Maffei: “Può darsi che egli, il Papà (cioè Shakespeare) Carlo Rusconi -, ma riconobbe l’importanza di certi versi chiave, che si sia trovato con qualche , ma difficilmente avrà trovato uno volle assolutamente emergessero in tutta evidenza, come, per esem- scellerato così scellerato come Jago, e mai e poi mai degli angeli come pio, “Will all great Neptune’s ocean wash this blood clean from my Cordelia, Imogene, Desdemona etc. Eppure sono tanto vere!”5. Ed è hands?” e “Life is (…) a tale told by an idiot, full of sound and fury, estremamente significativo che due dei nomi citati vengano da Othel- signifying nothing”. In tutti questi casi Verdi insisteva che Felice Va- lo, tre anni prima che Verdi fosse stato tentato di farne un’opera! resi, primo interprete di Macbeth, seguisse il poeta piuttosto che il Il poeta ed il musicista avevano infatti molto in comune, in par- musicista. (“Non cesserò mai di raccomandarti di studiare bene la ticolare uno spiccato interesse per la natura umana in tutti i suoi posizione e le parole; la musica viene da sé.”)8 82 OTELLO IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO 83

Quaranta anni dopo Macbeth, tutto era cambiato. Le forme post- sono sufficienti a far trasparire tutta la forza del sarcasmo brutale Rossiniane che avevano dominato l’opera italiana per tanto tempo del Moro: si erano dissolte, mentre i compositori cominciavano a cercare una struttura drammatica più continua ed il linguaggio di Verdi stesso, I cry you mercy then. corroborato dagli elementi che aveva assimilato oltralpe, per non I took you for that cunning whore of Venice parlare di uno studio più profondo della cultura classica italiana, That married with Othello. aveva a sua disposizione una gamma molto più vasta di espressioni musicali. Othello, poi, era un argomento molto più adatto al melo- Boito invece inserisce una parentesi, “perdonate se il mio pen- dramma che Macbeth (infatti, George Bernard Shaw lo descrisse sier è fello”, in cui l’ultima parola è stata evidentemente scelta per come un dramma scritto nello stile dell’opera italiana!). La più far rima con Otello. Mentre il linguaggio altisonante di un Piave o di stringata di tutte le tragedie shakespeariane - tanto stringata che un Cammarano è sempre comprensibile, ci vuole grande immagina- perfino l’immaginario adulterio di Cassio e Desdemona, sul quale zione per discernere nella ‘orribile edera’ della quale Otello parla nel ruota tutta la trama, difficilmente avrebbe avuto il tempo di essere duetto d’amore una metafora per le truppe che assaltano i bastioni di consumato - sarebbe sicuramente venuta in mente a Verdi molto un castello. Da questo deriva quella scuola di pensiero inaugurata dal prima se Rossini non lo avesse preceduto con una versione che, no- compianto Gabriele Baldini che ritiene Macbeth superiore ad Otello, nostante tutti i suoi difetti, era ancora in repertorio. argomentando che, nel primo Verdi, con Piave come suo amanuense Né Verdi, nel suo Otello, si dimentica del tutto del suo illustre letterario, il musicista subiva il fascino di Shakespeare in modo diret- predecessore. In entrambe le opere, infatti, Desdemona, prima to, non filtrato attraverso la mediazione della sensibilità di un intel- di ritirarsi, recita una preghiera, che non si trova in Shakespeare, lettuale iper-raffinato.9 mentre le prime irrealizzate intenzioni di Verdi circa una possibi- Una simile impostazione critica, però, non prende in sufficiente le conclusione dell’atto III con un attacco dei Turchi, che lasciano considerazione lo sviluppo della drammaturgia musicale verdia- in palcoscenico Desdemona in lacrime circondata dalle sue ancel- na. Mentre si era accontentato di insufflare in Macbeth gli elementi le, hanno una certa somiglianza con il finale dell’Atto II di Rossini: essenziali della tragedia di Shakespeare, Verdi in Otello cercò di in- in realtà si trattò soltanto di un’ipotesi momentanea, dalla quale corporare tutta la gamma della poesia shakespeariana, sia lirica che Boito riuscì a dissuaderlo. C’è, invero, il pericolo di sottovalutare il declamatoria, e per questo aveva bisogno di lavorare su una scala più contributo di Boito alla grandezza dell’opera di Verdi. Considerato grande di quella rappresentata dalla semplice traduzione dei versi un tempo una figura letteraria eminente, in seguito la sua reputa- più significativi. Lo scopo delle parentesi di Boito (e ce ne sono) è di zione è andata scemando; i suoi tentativi di liberarsi del linguaggio protrarre la frase musicale fino a quando può esplodere con la massi- tipico della librettistica romantica sembrano ora di una ricerca- ma forza. Un esempio è nella scena in cui Otello colpisce Desdemona tezza intollerabile. Mentre il “Si colmi il calice” di Lady Macbeth in pubblico: nella tragedia non è un momento particolarmente rile- è un’intimazione immediata e diretta, Jago non può far a meno di vante dell’azione; nell’opera il grande concertato che segue è l’apice dire ai presenti “Innaffia l’ugola” come se dovessero bagnare il giar- architettonico dell’intero spartito e ha bisogno di una carica dram- dino con un innaffiatoio. Così per tutto Otellol’ ci sembra di ascol- matica molto forte perché risalti pienamente. Perciò Boito espande tare la poesia di Shakespeare in una rielaborazione che ne affievoli- Shakespeare e mostra il Moro mentre legge il decreto del Doge e con- sce la potenza: nel dramma shakespeariano infatti appena tre righe temporaneamente si rivolge con espressioni feroci alla moglie: un 84 IL BARBIERE DI SIVIGLIA IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO 85

conflitto interiore per il quale si è tentati di parlare di ‘schizofrenia’ e che prorompe naturalmente in violenza fisica. Così Boito serve bene sia il poeta che il musicista, un risultato possibile solo a chi, come lui, e sebbene in misura più modesta, era a sua volta e poeta e musicista. Fin dalla prima Boito fu criticato per aver omesso l’atto vene- ziano. “So che vuol dire”, disse alla giornalista americana ed ex- cantante Blanche Roosevelt. “Si suppone, di solito, che le parole di Brabantio, ‘Look to it, Moor, she has deceived her father etc. ‘ siano una delle principali ragioni della gelosia di Otello. Io non le vedo in questa luce. Il padre di Desdemona pronuncia queste parole con evi- dente intenzione ma Otello le ripete meccanicamente: gli ritornano in mente quando si scatena la sua gelosia, come noi ricordiamo un sogno al quale non abbiamo dato grande importanza, perché è solo un sogno”10. Questo può sembrare un debole espediente per sfuggire il problema, ma riflettendoci attentamente, ci si accorge che Boito aveva ragione. In un dramma teatrale si può infatti far intuire che un trauma, anche se al momento non avvertito, ritorna con tormentosa insistenza nel subconscio di un personaggio come “il verme invisi- bile” di William Blake. L’opera, però, è fatta soprattutto di musica, e siccome la musica è il linguaggio delle emozioni, e non del pensiero, il monito di Brabantio, per avere una rilevanza drammatica, dovrebbe provocare in Otello una risposta emotiva, che la musica stessa evi- denzierebbe. Infatti quando Monterone scaglia la sua maledizione di padre su Rigoletto, il buffone reagisce immediatamente e da quel momento in poi il ricordo di quell’invettiva gli riaffiora con insisten- za alla mente. In una parola, è il punto cruciale del dramma. Se Boito e Verdi avessero deciso di dar ugual peso alle parole di Brabantio, essi si sarebbero negati la serena felicità del duetto d’amore. Boito ha colto la svolta drammatica di Otello nel momento in cui Jago avverte il Moro “beware the green-eyed monster”. “La gelosia!”, egli scrive nella prefazione alla disposizione scenica di Giulio Ricor- di. “La parola è detta. Jago ha, prima, ferito il cuore del Moro, poi ha messo il dito sulla piaga. La tortura d’Otello è incominciata. L’uomo

Foto delle prove di Otello, Firenze 2020 si muta. Era saggio e delira, era forte e si fiacca, era giusto e probo e (Foto: © Michele Monasta) delinque, era sano e lieto e geme e cade e sviene come un corpo avve- 86 OTELLO IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO 87 lenato o colto di epilessia.”11 Verdi seguì l’idea di Boito facendo del “È del palcoscenico operistico, ebbe la geniale intuizione di imperso- un’idra fosca, livida,” uno dei due motivi ricorrenti dell’opera (l’altro nare Jago senza barba. In un’epoca in cui ogni Siegfried vantava una è, naturalmente, “Un bacio”) e sviluppando da essa il preludio che barba lunga e folta, anche quando stava forgiando la spada, questa prepara l’atmosfera per l’atto seguente. era davvero una novità; e, con rarissime eccezioni, la tradizione si è Fortunatamente in un’opera ci è risparmiata la necessità di in- mantenuta fino ai giorni nostri. Nessuno che abbia visto il suo Jago dagare i motivi del comportamento di Jago: il risentimento per la dimenticherà il modo in cui le fattezze del compianto da- promozione negata (secondo l’opinione di Shaw); il sospetto che “the vano l’impressione di contrarsi man mano che egli avanzava verso le Moor between my sheets hath done my office” (come se fosse stato luci della ribalta per cantare il suo ‘Credo’. possibile!) o anche, come è stato suggerito, una passione non corri- Come per il male, così anche per il bene. Possiamo sorvolare sposta per il Moro stesso. Lo Jago di Shakespeare, descritto sempli- sull’esasperante ottusità di Desdemona, sulla sua convinzione che il cemente come ‘a villain’, non ci aiuta; i suoi soliloqui sono enigmatici contrasto fra suo marito e Cassio è soltanto un esempio della stupi- perchè, ci si immagina, egli potrebbe fornire le stesse motivazioni dità maschile: la musica che Verdi ha creato per lei ha un respiro così per le sue azioni di un ragazzino che si diverte a strappare le zampe tenero e una tale purezza spirituale che ella non perde mai la nostra ad una mosca. Una filosofia del male è una contraddizione in termini. comprensione e compassione. Verdi ha creato eroine dalla persona- La musica può dunque dipingere la malvagità con i colori più neri, lità più sfaccettata, ma mai così sublimi. sebbene col necessario ausilio di un testo: perciò, per permettere ad Se, malgrado la sua evidente grandezza, molti, oggi come ieri, Jago di rivelare l’essenza della sua natura, ciò che necessitava era trovano ancora delle difficoltà ad apprezzare Otello, bisogna ricor- proprio il ‘Credo’ inserito nell’opera. Non ha importanza infatti che dare che è un’opera stranamente isolata in relazione al momento e gli articoli di fede enunciati non abbiano in ultima analisi alcun sen- al paese dove è nata. Quelli che hanno ascoltato Marion Delorme di so: i versi sono così pieni di scure, nichilistiche metafore, che Verdi Ponchielli (1885) o Edmea di Catalani (1886) non vi avrebbero tro- definisce il ‘Credo’ come “potentissimo e shakesperiano sic!( ) in tut- vato niente che potesse prepararli al capolavoro tragico di Verdi, un to e per tutto“12 riuscendo a creare da essi una delle più terrificanti Everest senza Himalaya che lo circondano. Né possiamo trovare de- raffigurazioni del male mai immaginate. Ciò che probabilmente Ver- gli echi wagneriani in Otello, eccezion fatta per il duetto d’amore, la di non sapeva era che i versi finali “La Morte è il Nulla // È vecchia cui andatura ritmica è certamente simile a quella del duetto del terzo fola il ciel” fossero stati scritti originariamente per La Gioconda di atto di Lohengrin; ma Lohengrin non è certo l’opera propriamente Ponchielli, per essere cantati, non da Barnaba, il vero cattivo dell’o- rappresentativa del Wagner di cui tutti parlavano al momento della pera, ma da un personaggio leggermente meno spiacevole, Alvise: composizione di Otello. fortunatamente, sono stati sostituiti nella versione definitiva della Nel capolavoro verdiano non si rintraccia alcun altro influsso Gioconda del 1880. contemporaneo; sebbene lo stile sia a tratti estremamente moderno, Nella prefazione citata Boito scrisse che Jago dovrebbe appari- esso resta un personalissimo distillato dell’esperienza di una vita, re “spigliato e gioviale con Cassio, con Roderigo, ironico; con Otello distinto e irripetibile come gli ultimi Quartetti di Beethoven. Alcuni apparisce bonario, riguardoso, devotamente sommesso; con Emilia procedimenti compositivi hanno antecedenti riconoscibili in prece- brutale e minaccioso; ossequioso con Desdemona e con Lodovico.”13 denti opere verdiane: il granitico coro “Dio fulgor della bufera” co- Per rendere al meglio una tale varietà di sfumature caratteriali, Vic- stituisce un saldo coronamento formale rispetto al libero disegno di tor Maurel, primo interprete di Jago ed uno degli attori più brillanti vari motivi “di tempesta” di lavori del passato, come il terzettino “Se 88 OTELLO IL GRAN MAESTRO DEL CUORE UMANO 89 pria ch’abbia il mezzo” del Rigoletto; il violento martellare di armo- Note nie dissonanti che dipingono il terrore di Desdemona ed il suo smar- rimento (“Esterrefatta fisso, lo sguardo tuo tremendo”) ricordano 1. Lettera a Giulio Ricordi, 31.3.1872, in I Copialettere di Giuseppe Verdi a quelle dell’agonia di Leonora morente nella versione definitiva deLa cura di G. Cesari e A. Luzio, Milano, 1913, p. 276. Forza del Destino; l’unico slancio lirico che conclude la canzone del 2. Della Sonata in Fa diesis minore di Clementi: “Non so se appartenga salice (“Ah, Emilia, addio!”), risulta una variante in tonalità maggiore alla musica classica o romantica (...) ma è bella molto”. Lettera a Tito Ricordi, di quello che sigilla il “Liber scriptus” del Requiem. Ma per l’inizio 2.11.1864, in F. Abbiati, Giuseppe Verdi, Milano, 1959, II, p. 779. dell’opera, una sovrapposizione dissonante di terze, mai risolte14; per 3. A. W. Schlegel, Corso di letteratura drammatica, trad. G. Gherardini, Ge- la sequenza impressionistica di accordi che accompagnano le battu- nova, 1977, pp. 319-20. te finali del presunto sogno di Cassio narrato da Jago; per la lunga 4. Lettera a Salvatore Cammarano, 24.3.1849, in Carteggio Verdi-Cammara- transizione che porta dalla rissa del primo atto all’inizio del duetto no (1843-1852) a cura di Carlo Matteo Mossa, Parma, 2001, p.100. d’amore, per tutto ciò non vi sono precedenti nelle altre opere di 5. Lettera a Clarina Maffei, 20.11.1876, inCopialettere , cit., p. 624. Verdi. Inoltre, nuova è la capacità di sintesi, grandiosa come non mai 6. Lettera a F. M. Piave, 8.5.1850, in Abbiati, cit., II, p. 62. la concezione, senza mai scendere nella mera “spettacolarità”. In 7. Lettera a Giulio Ricordi, 19.2.1883, in Carteggio Verdi-Ricordi (1882-1885) quest’opera Verdi ha profuso tutta la sua forza di drammaturgo mu- a cura di Franca Cella e Madina Ricordi, Milano, 1994, p. 89. sicale: resta soltanto da ripetere il giudizio di Francis Toye, il primo 8. Lettera a F. Varesi, 7.1.1847, in Nuova Antologia, 271 (1932), p. 437. biografo inglese a intraprendere uno studio approfondito della vita e 9. G. Baldini, Abitare la battaglia, Milano, 1970. le opere di Verdi: “Shakespeare stesso non ha fatto, non avrebbe po- 10. Blanche Roosevelt, Verdi, Milan and Otello, London, 1887, p. 228. tuto fare, di meglio.”15 11. Musica e Spettacolo: Collana di Disposizioni Sceniche: Otello a cura di Mercedes Viale Ferraro e James Hepokoski, Parma, 1990, p. 4. 12. Lettera a Boito, 3.5.1884, in Carteggio Verdi-Boito a cura di Mario Medici e Marcello Conati, I, p. 76. 13. Musica e Spettacolo, loc. cit. 14. Stranamente, Mascagni adoprò lo stesso accordo e nella stessa tonalità all’inizio di Cavalleria Rusticana, con la differenza che egli lo costruì con gradua- lità e lo risolse in modo ortodosso! 15. Francis Toye, Giuseppe Verdi: his Life and Works, London, 1931, p. 426.

— Traduzione di Juliet Love Giraldi, rivista da Natascia Bravi e Franco Manfriani e approvata dall’Autore 90 91

Da sinistra, Marina Rebeka, Fabio Sartori e Caterina Piva (Emilia) durante le prove di Otello, Firenze 2020 Foto: © Michele Monasta 92 OTELLO NOTE DI REGIA 93

NOTE DI REGIA versità di Otello sarà interna, nel suo senso di disorientamento, nel di Valerio Binasco suo sentirsi straniero ed estraneo al mondo di cui fa comunque parte. Né la nostra scena ricorderà il gusto e lo sfarzo dei colonnati e dei In un’epoca senza tempo in cui convivono spade e lucine colora- giardini lussureggianti: l’ambiente sarà quello più vicino ai luoghi del te, anfibi e bicchieri di latta, case sventrate e giacigli sotto un cielo di nostro tempo sospeso, distopico e sventrato come quello che stiamo stelle, immaginiamo un luogo sotto assedio che attende l’arrivo del vivendo, fatto di distanze, di attese e di trepidazione. suo salvatore, il suo condottiero: Otello. La casa ne diventa fulcro e specchio: quello che dovrebbe essere Cipro, come Sarajevo ai tempi della guerra o come una città del- il luogo in cui si trova rifugio, risposta, protezione, ancora di più in la Siria ai tempi d’oggi, aspetta trepidante l’arrivo del suo eroe che questo momento storico, si trasforma qui in luogo del delitto, in cui appartiene ad un altro popolo, ma si è fatto portatore solenne di si annida la furia, la follia, la fine. una cultura e ne è diventato il legittimo erede. Eppure è un uomo Era di questi uomini e di queste donne che si desiderava raccon- che porta nel cuore un grande senso di vergogna e d’impotenza ver- tare oggi con questo Otello, nel rispetto e nell’accoglienza delle re- so quello stesso mondo che gli ha offerto il suo più grande amore: gole che ci detta il nostro presente, ma col desiderio vivo di toccare Desdemona, la donna appassionata la cui unica, grande mancanza nuove altezze, e cercare nuovi gesti per evocare quell’amore sublime è quella di non far mancare il suo amore e di desiderare senza limiti che si esprime in “un bacio, un bacio ancora”. un uomo che non ha nel sangue la cultura di suo padre, quel padre che lei ha tradito. Allora come su un’altalena, oscillando nel paradosso tra il gran- de e il piccolo, quest’opera si apre facendoci immaginare un’enorme vela all’orizzonte e si chiude facendoci vedere un piccolo pezzo di stoffa, incombente come un presagio su un’innocente. Accanto a questa oscillazione, lo sguardo, lo scrutare, il guardare e il non riconoscere, si fanno temi portanti in ciascuno degli atti di quest’opera verdiana, fatta di visioni, di immaginazioni che condu- cono alla follia, alla disperazione, alla morte. Il grande condottiero vincitore nel pubblico, si fa piccolo uomo perdente nel privato, tra le quattro mura di casa; chiudere le porte ad ogni occhio esterno su di lui, per assumere come unico giudice della sua vita il suo stesso sguardo, che si fa progressivamente più rarefatto, più folle e distor- to. Tra le mura domestiche avviene la morte di una donna, ancora una volta una donna, che paga per colpe non commesse, per mano di un uomo che è ancora un bambino nell’intimità, seppur grande nel mondo. Questa nostra messa in scena non andrà alla ricerca di verosimi- glianza con i tratti del “Moro” di altre pur fortunate edizioni: la di- 94 OTELLO 95

OTELLO NELLE STAGIONI DEL MAGGIO

3° Maggio Musicale Fiorentino 1937 Teatro Comunale, 11, 13, 16, 19 maggio 1937 — Victor De Sabata dir., Herbert Graf reg., Primo Conti sc. e cost., Andrea Morosini m. del coro — Interpreti Francesco Merli (Otello), Mariano Stabile (Jago), Gino Del Signore (Cassio), Luigi Cilla (Roderigo), Corrado Zambellí (Lodovico), Giovanni Azzímonti (Montano), Renato Cattani (Araldo), Maria Caniglia (Desdemona), Nadia Kovaceva (Emilia)

Stagione Lirica natalizia 1942-43 Teatro Comunale, 30 dicembre 1942; 1° gennaio 1943 — Mario Rossi dir., Ugo Bassi reg., Andrea Morosini m. del coro — Interpreti Aureliano Pertile, Enzo Mascherini, Vittorio Pandano, Otello Morandi, Gian Felice De Manuelli, Giovanni Azzimonti, Ettore Melani, Climene Sassoli / Onelia Fineschi, Anna Maria Canali

Stagione Lirica e Sinfonica primaverile 1943 Teatro Comunale, 16, 23, 25 maggio 1943 — Mario Rossi dir., Ugo Bassi reg., Andrea Morosini m. del coro — Interpreti Aureliano Pertile, Mariano Stabile, Vittorio Pandano, Otello Morandi, Gian Felice De Manuelli, Onelia Fineschi / Climene Sassoli / Mercedes Fortunati, Anna Maria Canali

Foto di scena di Otello, Firenze 1980 (Foto: © Archivio fotografico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) 96 OTELLO OTELLO NELLE STAGIONI DEL MAGGIO 97

18° Maggio Musicale Fiorentino 1955 66° Maggio Musicale Fiorentino 2003 Teatro Comunale,19 maggio; 11, 18, 21 giugno 1955 Teatro Comunale, 17, 19, 20, 23, 25, 26, 30 giugno; 1 luglio 2003 — — Gabriele Santini dir., Carlo Maestrini reg., Veniero Colasanti sc. e cost., Zubin Mehta / Pier Giorgio Morandi dir., Lev Dodin reg., Andrea Morosini m. del coro David Borovsky sc. e cost., Jean Kalman luci, — Michael Stronin drammaturgo, Jury Vasilkov coreogr., Interpreti Ramón Vinay (prima rappresentazione, atto I) / Jury Khamoutiansky mov. mimici., José Luis Basso m. del coro Rafael Lambert (prima rappresentazione, atto II, III, IV) / — Mario Del Monaco, Tito Gobbi, Mariano Caruso / Piero De Palma, Interpreti Vladimir Galouzine / Stephen Gould / José Cura, Valiano Natali, Giulio Neri, Giorgio Giorgetti, Mario Frosini, Carlo Guelfi / Valeri Alexeev, Raymond Very / Francesco Piccoli, Renata Tebaldi, Rina Corsi Enrico Facini, Giovan Battista Parodi, Giuseppe Altomare, Silvestro Sammaritano, Barbara Frittoli / Chiara Taigi, 31° Maggio Musicale Fiorentino 1968 Gabriella Sborgi / Cristina Piperno Teatro Comunale, 17, 19, 22 maggio 1968 — Edward Downes dir., Carlo Maestrini reg., Lorenzo Ghiglia sc. e cost., Ugo Dell’Ara coreogr., Adolfo Fanfani m. del coro — Interpreti Arturo Sergi, Sesto Bruscantini, Ermanno Lorenzi, Enzo Guagni, Franco Ventriglia, Teodoro Rovetta, Mario Frosini, Ilva Ligabue / Laura Londi, Anna Di Stasio

43° Maggio Musicale Fiorentino 1980 Teatro Comunale, 8, 11, 14, 17, 22, 25, 28 maggio 1980 — dir., Miklós Jancsó reg., Enrico Job sc. e cost., Roberto Gabbiani m. del coro., Fiorella Cappelli m. del coro voci bianche — Interpreti Carlo Cossutta, Renato Bruson, Antonio Bevacqua, Roberto Mazzetti, Giovanni Foiani, Giorgio Giorgetti, Angelo Nardinocchi, , Nicoletta Ciliento Coro di Voci Bianche Guido Monaco di Prato Orchestra a Plettro Senese 98 99

Zubin Mehta Foto: © Michele Monasta 100 OTELLO BIOGRAFIE 101

BIOGRAFIE Musicale Fiorentino, di cui attual- Staatskapelle Berlin (2014) e della Valerio Binasco mente è Direttore onorario a vita. Bayerische Staatsorchester (2006), Dal 2018 è il Direttore artistico del Zubin Mehta Fa il suo esordio in ambito lirico con che dirige in tournée a Srinagar nel Teatro Stabile di Torino. Le sue scel- Nato a Bombay nel 1936, riceve a Montreal nel 1963 e da allora Kashmir, e del te registiche si sono spesso orientate la sua prima educazione musicale collabora con i maggiori teatri d’ope- di Napoli (2016), nonché Direttore verso il teatro contemporaneo, con dal padre, Mehli Mehta, apprezzato ra e Festival del mondo, fra cui il Me- Emerito della Los Angeles Philhar- lavori da Harold Pinter, Jon Fosse, violinista e fondatore della Bombay tropolitan di New York, la Wiener- monic (2019). Nel 2008 riceve il Fausto Paravidino, Conor McPherson, Symphony Orchestra. Dopo un bre- staatsoper, il Covent Garden di Lon- “Praemium Imperiale” dalla famiglia che si sono alternati ai grandi classici ve periodo di studi propedeutici di dra, di Milano, l’Opera di Chi- imperiale giapponese; nel 2011 il suo come di Molière, Arlec- medicina, nel 1954 si reca a Vienna cago, il Maggio Musicale Fiorentino nome è inscritto sulla Walk of Fame chino servo di due padroni di Goldoni dove segue i corsi di direzione d’or- e il Festival di Salisburgo. Tra il 1998 nell’Hollywood Boulevard; nel 2012 e Amleto di Shakespeare prodotti dal chestra di Hans Swarowsky all’Aka- e il 2006 è Direttore musicale della ottiene la Croce al Merito della Re- Teatro Stabile di Torino. Nella Stagio- demie für Musik. Nel 1958 vince la Bayerische Staatsoper di Monaco. pubblica Federale tedesca, mentre ne 2019/2020, sempre per lo Stabile di Liverpool International Conducting Nell’ottobre 2006 inaugura il Palau nel 2013 il governo indiano gli confe- Torino, ha diretto e interpretato Ru- Competition ed il premio dell’Ac- de les Arts Reina Sofía di Valencia ed risce il Tagore Award for cultural har- mori fuori scena di Michael Frayn e, cademia estiva di Tanglewood; dal è Presidente del Festival del Mediter- mony. Zubin Mehta incoraggia la sco- nell’ambito della rassegna estiva Sum- 1961 è chiamato a dirigere i Wiener rani: nella città spagnola e a Firenze perta e la promozione di nuovi talenti mer Plays, ha curato la regia degli spet- e i Berliner Philarmoniker e la Israel dirige fra l’altro un memorabile Der musicali in tutto il mondo: insieme tacoli: L’intervista di Natalia Ginzburg Philharmonic, orchestre con le quali Ring des Nibelungen con la Fura del al fratello Zarin, è co-presidente del- (di cui è stato anche interprete); Una vanta oltre 50 anni di collaborazione. Baus, cui seguono altri nuovi allesti- la Mehli Mehta Music Foundation a specie di Alaska di Harold Pinter e Direttore musicale della Montreal menti del ciclo wagneriano all’Opera Bombay, grazie alla quale più di 200 Molly Sweeney di Brian Friel. Ha vinto Symphony (1961-1967) e della Los di Chicago e alla Bayerische Staatso- bambini sono educati alla musica cinque premi Ubu, tra cui quello del Angeles Philharmonic (1962-1978), per. Fra i premi e le onorificenze ri- classica occidentale; analogamente la 1999 per il personaggio di Amleto di- è nominato, nel 1977, Direttore musi- cevute da Zubin Mehta, ricordiamo: scuola di musica Buchmann-Mehta a retto da Carlo Cecchi e quello del 2004 cale della Israel Philharmonic, di cui il Nikisch-Ring lasciatogli da Karl Tel Aviv dà la possibilità di crescere a per il ruolo di Polinice in Edipo a Co- diviene, dal 1981, Direttore musicale Böhm; le cittadinanze onorarie di Fi- giovani musicisti, in stretta relazione lono diretto da Mario Martone, e due a vita: nell’ottobre 2019 ne lascia la renze e Tel Aviv e le nomine a mem- con la Israel Philharmonic, in quanto Premi dell’Associazione Nazionale guida dopo oltre 50 anni e viene no- bro onorario della Wienerstaatsoper nuovo progetto per l’insegnamento a dei Critici di Teatro. La giuria del Pre- minato Direttore Emerito. Nel 1978 e (1997), della Bayerische Staatsoper giovani Arabo-Israeliani nelle città di mio “Le Maschere del Teatro Italiano per 13 anni, il più lungo periodo nel- (2006) e della Gesellschaft der Mu- Shwaram e Nazareth con insegnanti 2018” gli ha conferito il premio per la la storia dell’orchestra, Zubin Mehta sikfreunde Wien (2007). È inoltre Di- locali e membri della Israel Philhar- migliore regia per lo spettacolo La Cu- diviene Direttore musicale della New rettore onorario dei Wiener Philhar- monic. Recentemente dirige una cina di Arnold Wesker. Nel 2016 è sta- York Philharmonic, mentre dal 1985 moniker (2001), della Filarmonica di serie di concerti alla ripresa dell’at- to nominato per il David di Donatello al 2017 assume l’incarico di Direttore Monaco di Baviera (2004), della Los tività del Teatro del Maggio dopo la come miglior attore non protagonista principale dell’Orchestra del Maggio Angeles Philharmonic (2006), della pandemia. per il film Alaska di Claudio Cupel- 102 OTELLO BIOGRAFIE 103

lini. Nel 2020 ha vinto il 47° Premio kowski di Gallione, Il bar sotto il mare Internazionale Flaiano per la regia di e Amleto di Benni, L’occhio del lupo, Rumori fuori scena.Nella sua carriera Monsieur Malaussène e La lunga notte è stato diretto da importanti registi del dottor Galvan di Pennac, Dinorah (Mario Martone, Cristina Comencini, di Meyerbeer, Un tram chiamato desi- Marco Tullio Giordana, Ferzan Özpe- derio di Previn, Il barbiere di Siviglia tek). Ha interpretato, con Michele di Rossini, Seta e Barnum di Baricco, Riondino e Isabella Ragonese, la serie Simon Boccanegra di Verdi, Il Signor prodotta da Palomar in collaborazione G di Gaber, Italiani, Italieni, Italioti di con Rai Fiction La guerra è finita, con Serra, L’invenzione della solitudine di la regia di Michele Soavi, programma- Auster); Ulrich Heising (Demokratie ta su Rai 1 nel gennaio 2020. di Brodsky, Frauen. Kieg. Lustspiel di Brasch, Le grand macabre di Ligeti, Il Guido Fiorato piccolo di Hervé, Katzelmaker di È nato a Genova, dove attualmen- Fassbinder); Michael Bogdanov (Ma- te vive e lavora. Ha lavorato come ria Stuarda di Schiller); Inge Flimm scenografo e costumista presso il (La brocca rotta di Kleist); Tonino Deutsches Schauspielhaus di Ambur- Conte (L’opera completa e Sogni di una go e presso altri teatri tedeschi. Ha in- notte di mezza estate di Shakespeare, I segnato scenotecnica presso il DAMS Persiani di Eschilo, Le baccanti di Eu- Liguria e scenografia e progettazione ripide, Donne Santi Checche Teatranti del costume presso l’Accademia Ligu- e Coribanti di Copi, Gran Ballo Excel- stica di Belle Arti di Genova, di cui ri- sior di Manzotti, Il naso di Gogol’, Il copre attualmente la carica di diretto- libro Cuore di De Amicis, Cammina re. Debutta, nel 1986, firmando scene cammina Pinocchio di Conte da Collo- e costumi per Le serve di Genet, regia di); Maurizio Scaparro (Giulietta e Ro- di Andrea Nicolini. Dagli anni ‘90, col- meo di Shakespeare); Elisabetta Cou- labora in Italia e Germania con celebri rir (Il Socrate immaginario di Paisiel- registi, fra cui Renzo Trotta (Arbeit lo, La cenerentola di Rossini, Rigoletto macht Frei e Natalia di Danilo Macrì); di Verdi, La serva padrona di Pergole- Andrea Nicolini (Se la luna ci porta si, Il trovatore di Verdi); Filippo Cri- fortuna di Campanile e Il gioco dell’a- velli (La bohème di Puccini); Gabriele more e del caso di Marivaux); Giorgio Lavia (Dopo la prova di Bergman);

Valerio Binasco Gallione (Angeli e soli da Calvino, Bar- Marco Sciaccaluga (Madre Courage e (Foto: © Luigi De Palma) biturico, Snaporaz-Fellini e Serata Bu- i suoi figli di Brecht, Il ritorno a casa 104 OTELLO BIOGRAFIE 105

di Pinter, Il gioco dei re di Viganò, Il do i costumi del Trittico pucciniano le della stagione 2018/2019 del Tea- allora, teatro e cinema sono le costan- sindaco del rione Sanità di De Filippo, con la regia di Cristina Pezzoli. Quin- tro alla Scala); Aida (Sydney Opera ti di un impegno che interpreta la luce I ragazzi irresistibili di Simon) e Va- di, per la regia di Lydya Steier, realiz- House, 2018); Don Pasquale (Teatro come pratica comune dei due linguag- lerio Binasco (La chiusa di McDona- za numerose produzioni: Les Troyens alla Scala, 2018); Adriana Lecouvreur gi espressivi. È il 1998 a segnare il suo gh). Nelle ultime stagioni stringe uno (Semperoper Dresden, 2017); Alcina (Opéra de Monte-Carlo, 2017); Tosca ingresso nel mondo della lirica come stretto rapporto con Valerio Binasco, (Staatstheater Basel, 2017); Armide (Carlo Felice di Genova, 2015; Palau light designer con Così fan Tutte diret- con il quale collabora per La cucina di (Staatstheater Mainz, 2017); Der flie- des Artes di Valencia, 2018); Il Turco to a Ferrara da Claudio Abbado. Il so- Wesker (2016, scene); Don Giovanni di gende Holländer (Teatro e Orchestra in Italia ( di dalizio con Mario Martone continua Molière e Arlecchino servitore di due di Heidelberg, 2016) e Perelà, uomo di Pesaro, 2016); Il barbiere di Siviglia con numerose produzioni, quali Lulu padroni di Goldoni (2018, scene, per fumo di Pascal Dusapin (Staatsthea- (Opera di Roma, 2016); (Car- di Berg al di il Teatro Stabile di Torino); Cardillac ter Mainz, 2015). Fra i titoli operistici lo Felice di Genova 2014); Falstaff nel 2001, Matilde di Shabran (Rossini di Hindemith (2018, scene, spetta- firmati come costumista, ricordiamo: (Municipal São Paulo, 2014); L’Italia- Opera Festival 2004 e 2012, Covent colo inaugurale del Maggio Musicale Il barbiere di Siviglia (Boston Lyric na in Algeri (Rossini Opera Festival, Garden 2009) e Falstaff al Théâtre Fiorentino); Uno sguardo dal ponte Opera, regia Rosetta Cucchi); Car- 2013); Ciro in Babilonia (Rossini Ope- des Champs-Élysées di Parigi. Segue di Miller (2020, scene). Firma inoltre dillac (Teatro del Maggio, 2018, regia ra Festival, 2012) e La fille du régiment il debutto alla Scala di Milano del 2011 scene e costumi per George Dandin di Valerio Binasco); Miseria e libertà ( di Trieste, 2010). Ha con il dittico e Cavalleria ru- Molière e Con l’amore non si scherza di (Carlo Felice di Genova, regia Rosetta lavorato anche per il cinema, firman- sticana. Del 2014, è la produzione di Marivaux (2015, regia di Massimo Me- Cucchi), (Carlo Felice do i costumi per il filmFebbre da fieno Aureliano in Palmira al Rossini Opera sciulam); La traviata di Verdi (2016, di Genova, 2017, regia Alfonso Anto- di Laura Luchetti (DAP Film e Bue- Festival di Pesaro e di Simon Boccane- Teatro Carlo Felice di Genova, regia di niozzi); (Regio di Parma, na Vista Italia Production). Insegna gra con regia di Andrea De Rosa. Sono Giorgio Gallione); Macbeth Remix di 2017, regia Alfonso Antoniozzi); Il Costume alla Accademia Nazionale del 2015, di nuovo con Martone, Mac- Sanguineti (2016, regia di Andrea Li- barbiere di Siviglia (National Greek d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a beth al Théâtre des Champs-Élysées e berovici); La rondine di Puccini (2018, Theater di Atene, 2016, regia France- Roma e ha vinto numerosi premi, tra The Bassarids al Teatro dell’Opera di Teatro Carlo Felice, regia di Giorgio sco Micheli), La donna serpente (Regio cui il Premio Abbiati 2013 per Ciro in Roma. Insieme hanno poi debuttato Gallione); Antigone di Sofocle (2019, di Torino, 2016, regia Arturo Cirillo), Babilonia e l’Opernwelt Award, nel nel 2016 all’Opéra Bastille di Parigi regia di Laura Sicignano); Il Grigio di Roberto Devereux (Carlo Felice di Ge- 2015, per Perelà, uomo di fumo e, nel con il dittico Sancta Susanna / Caval- Gaber (2019, regia di Giorgio Gallio- nova, 2016, regia Alfonso Antoniozzi); 2017, per Armide e Alcina. leria rusticana e, nel 2017, aperto la ne) e Baccanti di Euripide (2020, regia (Teatro Carlo stagione del Teatro alla Scala con An- di Laura Sicignano). Felice di Genova 2014; Royal Opera Pasquale Mari drea Chénier, seguito, ad inizio 2018, House di Muscat, 2016, regia Dario A vent’anni, nel 1979, fonda, insie- da una nuova produzione di Falstaff Gianluca Falaschi Argento) e Pagliacci (Municipal São me al regista Mario Martone, il gruppo per la Staatsoper Unter den Linden Nato a Roma, attivo sia nel teatro Paulo, 2014). Gianluca Falaschi col- “Falso Movimento”, seguito a distan- di Berlino, diretta da Daniel Baren- di prosa e d’opera e di balletto che nel labora da tempo con il regista Davide za di qualche anno dalla compagnia boim e, in ultimo, da Chovanščina nel cinema, Gianluca Falaschi debutta al Livermore in numerose produzioni, “Teatri Uniti”, muovendo così i primi 2019 ancora al Teatro alla Scala.Tra le Teatro Comunale di Modena, firman- fra cui: (sprettacolo inaugura- passi nel suo percorso di ricerca. Da produzioni recenti, Cardillac, esordio 106 OTELLO BIOGRAFIE 107

al Maggio Musicale con la regia di Va- e Don Carlo, titolo che segna, nello lerio Binasco; il dittico Die glückliche stesso anno, anche il suo debutto al Hand e Il castello del principe Barba- Regio di Parma. Nel 1999 proprio blù al Massimo di Palermo, regia di con Simon Boccanegra è per la prima Ricci Forte; Lucia di Lammermoor al volta a Berlino con Claudio Abbado, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, alla Staatsoper di Vienna con Linda con la regia di Andrea De Rosa e Ma- di Chamounix e alla Lyric Opera di dama Butterfly al San Carlo di Napoli, Chicago con I Capuleti e i Montecchi. per la regia di Ferzan Özpetek. In am- Negli anni successivi la sua carriera si bito cinematografico, tra le sue dire- consolida ulteriormente e apre pro- zioni della fotografia più importanti gressivamente il suo repertorio ai più ricordiamo Teatro di guerra di Marto- celebri ruoli tenorili di Werther, Nor- ne, Le fate ignoranti di Özpetek, L’uo- ma, Madama Butterfly, Gianni Schic- mo in più di Paolo Sorrentino, L’ora di chi, Adriana Lecouvreur, Tosca, fino religione e Buongiorno, notte di Marco ad approdare a Pagliacci, passando Bellocchio. attraverso i grandi titoli del reperto- rio donizettiano (Anna Bolena, L’elisir Fabio Sartori d’amore, La favorite, Lucia di Lam- Tenore, nato a Treviso ha studiato mermoor, Maria Stuarda), senza mai a Venezia e poi a Bologna con Leone trascurare i grandi capolavori verdia- Magiera. Nel 1996 debutta come Ro- ni (Aida, Attila, Don Carlo, Falstaff, dolfo ne La bohème di Puccini al Te- , I Lombardi alla prima atro La Fenice. I primi anni della sua Crociata, , , Lu- carriera lo vedono subito impegnato isa Miller, Macbeth, , , nei teatri d’opera più prestigiosi e gli conte di San Bonifacio, Rigoletto, Un offrono la possibilità di lavorare con ballo in maschera) a cui si aggiunge, grandi artisti: infatti, nel 1997, debut- quattro mesi orsono, il debutto ne Il ta al Teatro alla Scala interpretando trovatore e che il prossimo anno cul- Malcom in Macbeth all’inaugurazio- mineranno nel debutto in Otello a Fi- ne della Stagione e successivamente renze. Ospite dei più prestigiosi teatri Messa da Requiem di Verdi, diretto da di tradizione italiani ed internazio- Riccardo Muti. Sempre nella Stagione nali (Vienna, Londra, Berlino, Parigi, 1997/98 partecipa all’inaugurazione Barcellona, Madrid, San Pietroburgo,

Fabio Sartori della Fenice e del Comunale di Bolo- Mosca, Pechino, Tokyo), quest’anno (Foto: © Victor Santiago) gna, dove debutta Simon Boccanegra partecipa all’inaugurazione del Tea- 108 OTELLO BIOGRAFIE 109

tro alla Scala, con cui ha un sodalizio Luca Salsi artistico molto intenso. Va ricordata Baritono, apprezzato dalla criti- a tal proposito la sua partecipazione ca per “la voce bella, incisiva, piena, alle celebrazioni verdiane del 2013 tornita, potente e fresca”, Luca Salsi con Oberto, conte di San Bonifacio, è nato a San Secondo Parmense. Si è alle produzioni de I due Foscari, Si- diplomato in canto al Conservatorio mon Boccanegra, Attila, Don Carlo, “Arrigo Boito” di Parma, sotto la gui- Tosca, Aida e alle tournées della Scala da di Lucetta Bizza, perfezionandosi a Buenos Aires con Messa da Requiem con Carlo Meliciani. La sua carriera di Verdi e a Mosca, Taipei e Seoul con l’ha visto protagonista dei maggiori Simon Boccanegra. Collabora con i più palcoscenici del mondo: Metropo- grandi direttori d’orchestra, tra i quali litan di New York, Teatro alla Scala, Zubin Mehta che lo ha voluto anche Royal di Londra, Baye- in uno storico concerto a Mombay rische Staatsoper, Washington Natio- con il Maggio Musicale Fiorentino, nal Opera, Festival di Salisburgo, Los alla Scala con Aida e a Zurigo con Don Angeles Opera, Staatsoper di Berlino, Carlo; Daniel Oren che, oltre ad innu- de Barcelona, Teatro del Mag- merevoli produzioni, proprio nella gio, Opera di Roma, San Carlo di Na- Stagione 2017/18 lo ha diretto nel suo poli, Concertgebouw di Amsterdam e debutto al Covent Garden di Londra e Teatro Real di Madrid. Ha collabora- in occasione del debutto del direttore to con importanti direttori d’orche- alla Scala nella storica produzione di stra fra cui Riccardo Muti, Riccardo Aida di Franco Zeffirelli; Daniel Ba- Chailly, Valery Gergiev, James Le- renboim con grandi produzioni alla vine, Daniele Gatti, James Conlon, Scala e alla Staatsoper di Berlino e , Nicola Luisotti, Gianandrea Noseda con cui ha par- Renato Palumbo, Donato Renzetti, tecipato anche alla tournée del Regio e Alberto Zedda, di Torino al Teatro Mariinskij di San nonché con prestigiosi registi quali Pietroburgo. Ha inoltre inaugurato la Robert Carsen, Hugo De Ana, Antony Stagione 2018/19 della Scala con Atti- Minghella, Werner Herzog, Franco la diretto da Riccardo Chailly. Tra gli Zeffirelli, David McVicar e Damiano impegni recenti e futuri, segnaliamo: Michieletto. È stato protagonista di Nabucco al Teatro del Maggio, Turan- due inaugurazioni di stagione al Te-

Luca Salsi dot a Vienna e Adriana Lecouvreur an- atro alla Scala: nel 2017 con Andrea (Foto: © Marco Borrelli) cora al Maggio. Chénier e nel 2019 con Tosca, in en- 110 OTELLO BIOGRAFIE 111

trambe le occasioni accanto ad Anna con Daniela Schillaci, proseguendo Netrebko e con la direzione di Riccar- con Romano Emili e Luciano Ganci. do Chailly. Ha inoltre inaugurato il Agli studi musicali ha affiancato quel- Festival Verdi di Parma con Macbeth li umanistici conseguendo, con lode, e la stagione 2018/19 del Teatro La Fe- la Laurea in Filosofia all’Università nice, sempre nella parte di Macbeth Cattolica del Sacro Cuore di Milano, (con regia di Damiano Michieletto e dove peraltro ha fondato l’associa- direzione di Myung-Whun Chung). zione studentesca, L’Intermezzo, con Ha debuttato come Iago in Otello con l’intento di promuovere la cultura i Berliner Philharmoniker ed è stato operistica tra gli studenti dell’Ate- Macbeth con la direzione di Riccardo neo. Dopo alcune esperienze come Muti (Firenze e Ravenna), Rodrigo corista d’opera, dal 2014 intraprende nel Don Carlo al Comunale di Bologna l’attività di solista collaborando con e per l’inaugurazione della stagione il Conservatorio Luisa D’Annunzio del Teatro Real di Madrid, Don Carlo di Pescara, con il quale ha eseguito il in alla Scala, Germont ne La Te Deum di Bruckner diretto da Pa- traviata e Scarpia in Tosca all’Opéra squale Veleno. Con l’Istituzione Sin- de Paris, Nabucco e Gérard in An- fonica Abruzzese si è esibito in diversi drea Chénier alla Wiener Staatsoper, concerti interpretando tra l’altro il Simon Boccanegra al Festival di Sali- Requiem K. 626 di Mozart, la Messa sburgo (con Valery Gergiev sul podio di Gloria di Puccini e la Nona Sinfo- dei Wiener Philharmoniker), e ancora nia di Beethoven. Nel 2017 ha vinto una volta Germont ne La traviata alla il primo premio al Concorso Lirico di New York. Nel Internazionale Adriana Maliponte di febbraio 2020 ha debuttato come Al- Milano e ha ricevuto una borsa di stu- fio inCavalleria rusticana con la Chi- dio al Concorso Lirico Internazionale cago Symphony Orchestra diretta da di Treviso. Ha vinto il Riccardo Muti. primo premio al Concorso Lirico In- ternazionale Angelo Loforese di Mi- Riccardo Della Sciucca lano e gli è stata conferita una borsa Tenore, nato ad Atri, muove i di studio al Concorso Magda Olivero. primi passi nella Schola Cantorum Attualmente studia all’Accademia di Giovanni D’onofrio, Cappella musi- Alto Perfezionamento del Teatro alla

Riccardo Della Sciucca cale della Cattedrale di Atri. Ha poi Scala di Milano e ha debuttato nel (Foto: © Marco Sacchi) intrapreso lo studio del canto lirico ruolo di Nadir in Alì Babà e i quaranta 112 OTELLO BIOGRAFIE 113

ladroni di Cherubini, Progetto Acca- Armiliato, Pier Giorgio Morandi così demia 2018. Ha inoltre preso parte, come da importanti registi quali Fran- come Nemorino, a L’elisir d’amore per co Zeffirelli, Gianfranco De Bosio, An- i bambini, progetto “Grandi Spettaco- dreas Homoki, Francesca Zambello, li per Piccoli” edizione 2018 del Tea- Mario Pontiggia, Gilbert Deflo, Gigi tro alla Scala e come Rudy in Mettici Proietti, Beppe De Tommasi e Damia- il cuore, Cannavacciuolo all’Opera, no Micheletto. Tra i suoi impegni re- Opera Live Cooking al Teatro Coccia centi e futuri: Adriana Lecouvreur al di Novara. Tra i prossimi impegni, Massimo di Palermo e al San Carlo di sarà Rodolfo ne La bohème all’Hyogo Napoli; Otello al Filarmonico di Vero- Performing Arts Center in Giappone, na; (in tournée con l’Opéra di Alfredo ne La traviata al Teatro La Rouen) e Pagliacci (in tournée con l’O- Fenice di Venezia, Cassio in Otello al pera di Roma) a Muscat; Il pirata e At- Teatro Petruzzelli di Bari. tila al Teatro alla Scala; Falstaff al Te- atro Olimpico di Vicenza (e in tournée Francesco Pittari a Budapest diretto da Iván Fischer), Tenore, dopo gli studi di violino e Lakmé a Muscat; I masnadieri alla composizione, si diploma in canto al Scala e a Savonlinna; Tosca e Pagliacci Conservatorio di Salerno. Sin dal suo a Napoli; Carmen, Aida, La traviata e debutto in Macbeth di Verdi (Salerno Tosca a Verona; Il trovatore a Salerno; 2006), il suo nome appare nelle lo- Les Vêpres siciliennes a Roma; Turan- candine di prestigiosi teatri interna- dot a Roma e Verona; Aida alla Scala e zionali (Arena di Verona, Carlo Felice Tosca a Salisburgo. di Genova, San Carlo di Napoli, Massi- mo di Palermo, Israeli Opera, Festival Alessio Cacciamani Pucciniano di Torre del Lago, Royal Basso, nato a Roma nel 1987, in- Opera House di Muscat, Guangzhou traprende giovanissimo gli studi mu- Opera House e Seoul Art Center). Si sicali presso la Schola Pueri Cantores dedica preferibilmente ai ruoli di ca- della Cappella Musicale Pontificia rattere (Arlecchino, Goro, Edmondo, come componente del coro. Nel 2008 L’incredibile, Pong, Arturo) e, grazie si diploma in fagotto al Conservatorio alle sue qualità, viene scelto da cele- Licinio Refice di Frosinone e nel 2010 bri direttori d’orchestra quali Daniel consegue la Laurea in fagotto al Con- Oren, Nello Santi, Vladimir Jurowsky, servatorio di Santa Cecilia di Roma. Francesco Pittari Stefano Ranzani, Bruno Aprea, Marco Ha intrapreso lo studio del canto sot- 114 OTELLO BIOGRAFIE 115

to la guida di Teresa Rocchino e nel lo Felice di Genova; Il piccolo Marat al 2013 è stato ammesso al Mozarteum Concertgebouw di Amsterdam; Na- di Salisburgo dove si è diplomato bucco al Maggio Musicale Fiorentino; due anni dopo. Il 2014 segna il suo La bohème (Colline) al Comunale di debutto operistico come Commen- Bologna; Rigoletto al San Carlo di Na- datore in Don Giovanni al Festival di poli; Lucia di Lammermoor all’Opéra Salisburgo. Nella stagione 2015/16 de Rennes e all’Opéra di Angers e fa parte dell’Operastudio di Basilea, Nantes; Aida a Stoccolma e all’Opera dove interpreta diversi ruoli anche di Roma e Il barbiere di Siviglia (Don da protagonista sviluppando le sue Basilio) al Grand Teatre del Liceu di capacità interpretative, affermando Barcellona. la sua presenza scenica e distinguen- dosi per bellezza vocale. Nella stessa Marina Rebeka stagione debutta al Teatro dell’Opera Soprano, ha iniziato i suoi studi di Roma con Nabucco alle Terme di nella sua cittá natale, , per poi Caracalla e al proseguirli al Conservatorio di Santa Teatro dell’Opera. Nel 2017 interpre- Cecilia a Roma, dove ha conseguito ta Biterolf in Tannhäuser e Raimondo il diploma in canto. Durante gli stu- in Lucia di Lammermoor alla Fenice di di ha partecipato alla Internationale Venezia, Il segreto di Susanna al Verdi Sommer Akademie di Salisburgo e di Trieste, debutta sul palcoscenico all´Accademia rossiniana di Pesaro ed del Liceu di Barcellona ne Il viaggio a è vincitrice di numerosi concorsi lirici Reims (Don Prudenzio) ed è Sparafu- fra cui il „Neue Stimmen“ di Güter- cile in Rigoletto nei teatri del circuito sloh. Dal debutto al Festival di Sali- di Opera Lombardia. Fra gli impegni sburgo nel 2009 sotto la direzione di recenti e futuri, ricordiamo: I Capule- Riccardo Muti, è stata regolarmente ti e i Montecchi e Les Vêpres siciliennes invitata nei più importanti teatri d’o- (Procida) all’Opera di Roma con Da- pera e sale da concerto del mondo, tra niele Gatti; Rigoletto a X’ian in Cina; cui Metropolitan Opera e Carnegie Aida (Ramfis) all’Arena di Verona e Hall di New York, Teatro alla Scala, alle Terme di Caracalla con l’Opera Royal Opera House Covent Garden di di Roma; Aida e Carmen (Escamillo) Londra, Bayerische Staatsoper di Mo- all’Opera Reale di Stoccolma; Così fan naco di Baviera, Wiener Staatsoper e

Alessio Cacciamani tutte (Don Alfonso) al Verdi di Trieste Opera di Zurigo. Ha collaborato con (Foto: © Gabriele Granata) Trieste; Lucia di Lammermoor al Car- importanti direttori d´orchestra qua- 116 OTELLO 117

li Riccardo Muti, Zubin Mehta, An- come solista nella Nona di Beethoven tonio Pappano, Fabio Luisi, Yannick al Palau de la Musica di Barcellona Nézet-Séguin, Marco Armiliato, Mi- con la Mahler Chamber Orchestra. chele Mariotti, Thomas Hengelbrock, I suoi attuali e futuri impegni com- Paolo Carignani, Stéphane Denève, prendono: La traviata al Teatro alla Yves Abel, Ottavio Dantone e Alberto Scala di Milano, Thaïs all’Opéra di Zedda. Il suo vastissimo repertorio Monte-Carlo, Il trovatore (Leonora) spazia dal Barocco (Händel), al Bel- all’Opéra di Parigi, Anna Bolena in canto (Rossini, Bellini, Donizetti) e una nuova produzione ad Amsterdam Verdi fino a Čajkovskij Evgenij( One- e Pagliacci (Nedda) per l’apertura del- gin) e al repertorio francese (Masse- la stagione 2021 all’Arena di Verona. net, Gounod, Bizet). Come una delle In concerto si esibirà in recitals col più richieste interpreti del ruolo, si è pianoforte all’Opernhaus di Zurigo, esibita come Violetta ne La traviata al Capitole di Tolosa e alla Scala e, nel all’Opera di Vienna, all’Opéra di Pa- repertorio sinfonico al Rossini Opera rigi, al Metropolitan di New York, al Festival di Pesaro, al “Rudolfinum“di Teatro alla Scala, al Covent Garden Praga, ai Rosenblatt Recitals a Lon- di Londra, al Palau di Valencia, a Chi- dra, alla Scala e al Festspielhaus di cago, Tokyo, Osaka e al Teatro Real di Salisburgo. Ha in repertorio: War Madrid. Nelle ultime stagioni ha de- Requiem di Britten, Ein deutsches buttato numerosi nuovi ruoli verdia- Requiem di Brahms, e ni: con l’Orchestra della di Rossini, nu- Radio Bavarese a Monaco; Amelia (in merose arie di Mozart e la Quarta Sin- Simon Boccanegra) all’Opera di Vien- fonia di Mahler (al Maggio Fiorentino na ed in una nuova produzione al Fe- con Fabio Luisi). È stata accompagna- stival di Salisburgo e Giovanna D’Ar- ta da importanti orchestre quali: Wie- co al Konzerthaus di Dortmund. Ha ner Philharmoniker, Royal Scottish quindi interpretato i ruoli di Norma National Orchestra, Royal Liverpool al Metropolitan di New York, al Capi- Philharmonic, Orchestra Naziona- tole di Tolosa e all’Opera di Amburgo; le Lettone e Filarmonica del Teatro Thaïs al Festival di Salisburgo; Leila alla Scala. Come soprano nella Petite (ne Les pêcheurs de perles) alla Ly- Messe Solennelle ha inciso un CD con ric Opera di Chicago; Marguerite (in l’Orchestra dell’Accademia Naziona-

Faust) all’Opéra di Monte-Carlo e al le di Santa Cecilia e Antonio Pappa- Marina Rebeka Real di Madrid, mentre ha debuttato no per EMI (Warner Classic). La sua (Foto: © Tatyana Vlasova) 118 OTELLO 119

discografia comprende: CD di Arie La Ciesca in Gianni Schicchi, firma- Mozartiane per EMI (Warner Classic to da Woody Allen e diretto da Ádám 2013), Amor fatale - Arie di Rossini Fischer e Maddalena nell’altro storico per BR Klassik (2017), Spirito - Arie di allestimento di Gilbert Deflo di Rigo- Belcanto (2018), ELLE - Arie francesi letto diretto da Daniel Oren. Fra i suoi (2020) e la registrazione integrale de recenti e prossimi impegni: la parte- La traviata (2020) per Prima Classic cipazione al Gala Plácido Domingo al (2018). Teatro alla Scala, La traviata (Flora), Nabucco (Fenena) e Rigoletto (Mad- Caterina Piva dalena) al Teatro del Maggio. Mezzosoprano, si sta segnalando fra i giovani cantanti per doti voca- Lorenzo Fratini li e capacità attoriali. Ha iniziato la Nato a Prato nel 1973, è diplomato sua formazione artistica avvicinan- in composizione, composizione poli- dosi in giovane età al teatro di prosa fonica vocale, musica corale e direzio- e conseguendo, nel 2009, il diploma ne di coro, strumentazione per banda di recitazione al Teatro Carcano di e clarinetto presso i Conservatori di Milano, cui ha fatto seguito, nel 2017, Bologna, Ferrara, Firenze e Milano. quello in canto lirico al Conservatorio Frequenta corsi di direzione d’orche- Giuseppe Verdi della medesima cit- stra tenuti da Gustav Kuhn, Gianluigi tà. Dopo essersi classificata in alcuni Gelmetti e Piero Bellugi e di direzione concorsi internazionali, risulta vinci- di coro con Roberto Gabbiani, Fabio trice della categoria “Voci emergenti” Lombardo, Andrew Lawrence King della 69ma Edizione del Concorso e Diego Fasolis. Come direttore d’or- As.Li.Co., grazie al quale interpreta il chestra guida l’Orchestra Regionale ruolo di Meg in Falstaff nei maggiori Toscana, le orchestre della Radio di teatri del circuito lombardo e quin- Bucarest, del Teatro di Cluj-Napoca, di è La Ciesca in Gianni Schicchi e del Teatro Olimpico di Vicenza, del Mercédès in Carmen a Las Palmas de Teatro Verdi di Trieste e del Teatro Gran Canaria. Attualmente è allieva Comunale di Bologna. Dopo un bre- dell’Accademia del Teatro alla Scala, ve periodo al Carlo Felice di Genova, dove debutta nel gennaio 2019 come dal 2004 al 2010 è Maestro del Coro Annina nello storico allestimento di del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di

Liliana Cavani de La traviata, diretta Trieste e, dal gennaio 2011 al dicem- Caterina Piva da Myung-Whun Chung. Seguono poi bre 2012, del Teatro Comunale di (Foto: © Giacomo Miglierina) 120 OTELLO BIOGRAFIE 121

Bologna, dove dirige l’Orchestra ed Mario Rossi (nel 1937) e, nel dopo- numerose incisioni discografiche, Abbado, , Bruno il Coro nel Peer Gynt di Edvard Grieg guerra, . Capitoli radiofoniche e televisive, insigni- Bartoletti, Gianandrea Gavazzeni, e in Ein Sommernachtstraum di Felix fondamentali nella storia dell’Or- te di prestigiosi riconoscimenti fra Wolfgang Sawallisch, Georges Prêtre, Mendelssohn per Bologna Estate chestra sono la direzione stabile di i quali, nel 1990, il Grammy Award. Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa, 2011. Più volte invitato dall’Accade- Riccardo Muti (1969-’81) e quella di Nell’ottantesimo anniversario del- Semyon Bychkov, Giuseppe Sinopoli, mia di Santa Cecilia, per due estati Zubin Mehta, Direttore principale la fondazione riceve il Fiorino d’O- Lorin Maazel, Daniele Gatti. Negli è Maestro del Coro al Rossini Opera dall’85. Nel corso della sua storia l’Or- ro della Città di Firenze. Frequenti ultimi anni il Coro amplia il proprio Festival, collaborando alla produ- chestra del Maggio è guidata da alcu- le tournées internazionali guidate da repertorio alle maggiori composizio- zione del Mosè in Egitto (Premio ni fra i massimi direttori quali: Victor Zubin Mehta, per rappresentazio- ni sinfonico-corali classiche e moder- Abbiati). Lavora spesso con cele- De Sabata, Antonio Guarnieri, Gino ni operistiche e concerti in Europa, ne e partecipa a numerose tournées bri direttori d’orchestra fra i qua- Marinuzzi, Gianandrea Gavazzeni, Asia, Medio Oriente e Sud America. internazionali sia come complesso li si ricordano Zubin Mehta, Daniel Tullio Serafin, Wilhelm Furtwängler, autonomo che con l’Orchestra del Oren, Lorin Maazel, Christoph Bruno Walter, Otto Klemperer, Coro del Maggio Maggio. La disponibilità e la capacità Eschenbach, Wayne Marshall, Nello Issay Dobrowen, Jonel Perlea, Musicale Fiorentino di interpretare lavori di epoche e stili Santi, Pinchas Steinberg, Roberto Erich Kleiber, Arthur Rodzinski, Formatosi nel 1933 (anno di na- diversi in lingua originale sono carat- Abbado, Nicola Luisotti e Fabio Luisi. Dimitri Mitropoulos, Herbert von scita del Festival) sotto la guida di teristiche che hanno reso il Coro del Esegue in prima assoluta musiche Karajan, Leonard Bernstein, Thomas Andrea Morosini, si qualifica come Maggio fra le compagini più duttili e di Fabio Vacchi, Giampaolo Coral, Schippers, Claudio Abba­ ­do, Lorin uno dei più prestigiosi complessi vo- apprezzate dai direttori d’orchestra Randall Meyers, Tan Dun e Arvo Pärt. Maazel, Carlo Maria Giulini, Georges cali italiani nell’ambito sia dell’atti- e dalla critica nel panorama interna- Dal gennaio 2013 è Maestro del Coro Prêtre, Wolfgang Sawallisch, Carlos vità lirica che di quella sinfonica. A zionale, e fra i protagonisti anche di del Maggio Musicale Fiorentino. Kleiber, Georg Solti, Riccardo Chailly, Morosini subentrano Adolfo Fanfani, particolari ed importanti ricorrenze Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa, Roberto Gabbiani, Vittorio Sicuri, artistiche e civili. Nel 2003 vince con Orchestra del Maggio Daniele Gatti e Fabio Luisi, che Marco Balderi, José Luis Basso, Renée Fleming il Grammy Award per Musicale Fiorentino dall’aprile 2018 al luglio 2019 è sta- Piero Monti e, dal 2013, Lorenzo il cd Belcanto e nel 2013 celebra gli Fondata nel 1928 da Vittorio Gui to Direttore musicale dell’Orchestra. Fratini. L’attività del Coro si è svi- 80 anni della sua fondazione con una come Stabile Orchestrale Fiorentina, Attualmente Zubin Mehta è Direttore luppata anche nel settore della vo- serie di concerti diretti da Lorenzo è impegnata fin dagli esordi nell’atti- onorario a vita. Illustri compositori co calità da camera e della musica con- Fratini. vità concertistica e nelle stagioni liri- me Richard Strauss, Pietro Mascagni,­ temporanea, con importanti prime che del Teatro Comunale di Firenze Ildebrando Pizzetti, Paul Hindemith, esecuzioni di compositori del nostro Coro delle voci bianche del ed è, oggi, una delle più apprezzate Igor Stravinskij, Goffredo Petrassi, tempo quali Krzysztof Penderecki, Maggio Musicale Fiorentino dai direttori e dai pubblici di tutto Luigi Dallapiccola, Krzysztof Pende­ Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi, Istituito dall’Accademia del Mag- il mondo. Nel 1933, alla nascita del recki e Luciano Berio dirigono loro Luigi Nono e Sylvano Bussotti. gio Musicale Fiorentino al fine di Festival, prende il nome di Orchestra lavori al Maggio Musicale Fiorentino, Particolarmente significativa la col- promuovere l’educazione musicale, il del Maggio Musicale Fiorentino. A spesso in prima esecuzione. Fin dagli laborazione con grandi direttori quali Coro delle voci bianche è composto da Gui subentrano come direttori stabili anni Cinquanta l’Orchestra realizza Zubin Mehta, Riccardo Muti, Claudio 73 elementi di età compresa tra i sette 122 OTELLO 123

e i quindici anni. Orgoglio dell’Opera ORGANICO DELL’ORCHESTRA DEL MAGGIO di Firenze, il Coro raccoglie i più gio- MUSICALE FIORENTINO vani talenti sotto la direzione di Lo- renzo Fratini, maestro del Coro del Violini primi Michela Bernacchi Fagotti Banda Domenico Pierini Elisa Ragli Stefano Vicentini (I) Maggio, coadiuvato dal preparatore (violino di spalla) Claudia Marino Alejandra Rojas Chitarre musicale Sara Matteucci. Dal debutto Sergey Galaktionov Garcia (I) Gian Marco Ciampa (violino di spalla) Violoncelli Francesco Furlanich Aurora Orsini nel 2015 sotto la direzione di Zubin Gianrico Righele Patrizio Serino (I) Gianluca Saccomani (concertino) Simão Alcoforado Marco Bottet Mandolini Mehta, il Coro delle voci bianche par- Lorenzo Fuoco Barreira (I) Carlo Aonzo tecipa costantemente alle produzioni (concertino) Michele Tazzari (II) Corni Emanuele Buzi Luigi Cozzolino Elida Pali (II) Luca Benucci (I) di opere liriche e alla stagione sinfoni- Fabio Montini Beatrice Guarducci Paride Canu (I) Corno inglese Anna Noferini Renato Insinna Alberto Serpente Elisa Metus ca del Teatro: tra queste, si ricordano Laura Mariannelli Sara Nanni Alberto Simonelli le esecuzioni della Sinfonia n. 3 di Emilio Di Stefano Wiktor Jasman Stefano Mangini Trombe Nicola Grassi Costanza Persichella Michele Canori Marco Vita (I) Mahler, dell’oratorio Elias di Men- Angel Andrea Tavani Filippo Daga delssohn, dei Carmina Burana di Orff Boriana Nakeva Contrabbassi Trombe Tobia Guerri Simone Ferrari Riccardo Donati (I) Andrea Dell’Ira (I) Maria Rossi e dello Schiaccianoci di Čajkovskij. Annalisa Garzia Marco Martelli (I) Claudio Aurelio Corda Leonardo Matucci Renato Pegoraro (II) Quintavalla (I) Tra le partecipazioni del Coro alla Luisa Bellitto Fabrizio Petrucci (II) Marco Crusca Tromboni stagione principale d’opera del Teatro Michele Pierattelli Nicola Domeniconi Emanuele Antoniucci Andrea Falsini (I) Paolo Del Lungo Daniele Gasparotto Marco Vicario Richard Wheeler quelle in Hänsel und Gretel di Hum- Giorgio Galvan Simone Periccioli Violini secondi Tromboni perdinck e in Suor Angelica di Puccini. Marco Zurlo (I) Arpa Fabiano Fiorenzani (I) Segretario Oltre al consueto appuntamento per il Alessandro Alinari (I) Susanna Bertuccioli Gabriele Bastrentaz (I) organizzativo Alberto Boccacci (II) Andrea G. D’Amico Orchestra concerto di Natale, il Coro, durante la Luigi Papagni (II) Flauti Massimo Castagnino Luca Mannucci Giacomo Rafanelli Gregorio Tuninetti (I) stagione 2016/2017, è stato impegnato Orietta Bacci Alessia Sordini Trombone basso Tecnico addetto nei tre grandi concerti della colonna Rossella Pieri Gabriele Malloggi ai complessi Sergio Rizzelli Ottavino artistici sonora de Il Signore degli Anelli, nel Laura Bologna Viola Brambilla Basso tuba Cristina Taddei Cosetta Michelagnoli Mario Barsotti concerto che ha visto Fabio Luisi, per Tommaso Vannucci Oboi la prima volta quale direttore musica- Carmela Panariello Alberto Negroni (I) Timpani Corinne Curtaz Marco Salvatori (I) Fausto Cesare le designato, sul podio dell’Orchestra Anton Horváth Alessandro Potenza Bombardieri (I) e Coro del Maggio Musicale Fiorenti- Tiziana Lafuenti Gregory Lecoeur (I) Corno inglese no, ne La bohème e in Tosca di Puccini. Viole Massimiliano Salmi Percussioni Jörg Winkler (I) Lorenzo D’Attoma Ha partecipato al Concerto di Natale Lia Previtali (II) Clarinetti Marco Farruggia 2017, a Carmen nel gennaio e nel no- Herber Dézi (II) Riccardo Crocilla (I) Saverio Russo Andrea Pani Leonardo Cremonini Federica Martinelli vembre 2018, al Ciclo Mahler diretto Stefano Rizzelli Flavio Flaminio Clarinetto piccolo Si ringrazia la ditta da Fabio Luisi, a Pagliacci, ancora a Antonio Pavani Paolo Pistolesi Onerati per la storica Carmen e a Suor Angelica (2019). Naomi Yanagawa collaborazione con il Cristiana Buralli Clarinetto basso Maggio Musicale Donatella Ballo Stefano Franceschini Fiorentino. 124 OTELLO 125

ORGANICO DEL CORO DEL MAGGIO ORGANICO DEL CORO DELLE VOCI BIANCHE MUSICALE FIORENTINO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Soprani Contralti Baritoni Altro Maestro coro Vittoria Antonuzzo Evdokia Genova Viola Pecchioli Maestro preparatore Sabrina Baldini Silvia Barberi Nicolò Ayroldi Leonardo Andreotti Giovanni Bani Giulia Gordiani Giada Perri musicale Antonella Bandelli Elena Cavini Claudio Fantoni Marta Barbarossa Bicchierai Alice Piccini Sara Matteucci Tiziana Bellavista Teodolinda De Lisandro Guinis Segretario Irma Rosalia Benini Lucilla Gori Ivan Podvoiskii n.c. Giovanni Bernardo Romano organizzativo coro Sofia Rosalia Benini Anna Grisolia Costanza Maria Silvia Capra Cristiana Fogli Martinuzzi Alessandra Vestita Carolina Benvenuti Noemi Guiggi Quintavalla Gabriella Cecchi Filomena Pericoli Giovanni Mazzei Giulia Bruni Elisabetta Jolina Minou Elizabeth Chard Ramona Gabriela Antonio Menicucci Dario Caramani Innamorati Romano Giovanna Costa Peter Egidio Naccarato Leonardo Colesanti Vasilij Lanfredi Manuel Francesco Ruth Anna Crabb Nadia Pirazzini Gabriele Spina Niccolò Corbani Matteo Lantieri Saavedra Lenzi Eloisa Deriu Maria Rosaria Fumiyuki Kato Ariana Dainelli Silviastella Lazzeroni Chiara Sacco Rosa Galassetti Rossini Pierfrancesco Danti Sofia Lippi Marta Sacco Daniela Losi Amanda Ferri Bassi Cleonice De Salvador Ottavia Loffredo Olimpia Esther Barbara Marcacci Diego Barretta Cecilia Debenedettis Sofia Lupi Sassolini Monica Marzini Tenori Luciano Graziosi Ginevra Del Villano Ludovica Magni Enea Secchi Marina Mior Tiziano Barbafiera Nicola Lisanti Gaia Della Longa Giacomo Martignon Julien Camille Cristina Pagliai Fabio Bertella Roberto Miniati Greta Helene Di Bari Lorenzo Mastroianni Signori Delia Palmieri Alessandro Antonio Montesi Nicholas Di Gangi Margherita Matera Aurora Spinelli Sarina Rausa Carmignani Marco Perrella Sofia D’Onofrio Marika Mattina Lucrezia Tacchi Giulia Tamarri Massimiliano Alessandro Peruzzi Darius Döring Benedetta Moscato Giulia Taiti Elena Bazzo Esposito Marcello Vargetto Viola Flores Chiara Mottola Thalida Fogarasi Fabrizio Falli Ferruccio Finetti Livia Gallenga Costanza Mottola Chiara Chisu Saulo Garcia Diepa Giulia Galtieri Rebecca Nucara Benedetta Gaggioli Dean David Janssens Letizia Pellegrino Leonardo Melani Carlo Messeri Mezzosoprani Simone Porceddu Sabina Beani Leonardo Sgroi Mirabela Castillo Davide Siega Consuelo Cellai Andrea Antonio Katja De Sarlo Siragusa Livia Sponton Valerio Sirotti Nadia Sturlese Riccardo Sorelli Barbara Zingerle Luca Tamani Michela Mazzanti Mauro Virgini Hiroki Watanabe Davide Ciarrocchi Alfio Vacanti 126 OTELLO MAGGIO MUSICALE FIORENTINO 127

Segretario artistico Direttore dell’allestimento scenico Giovanni Verona Saverio Santoliquido

Assistente musicale e Maestro Assistente del Direttore collaboratore di sala dell’allestimento scenico Andrea Severi Gabriele Vanzini

Direttore musicale di palcoscenico Capi reparto dei laboratori Leonardo Catalanotto di scenografia e costruzioni Alessio Ariani, Daniele Leone, Maestro suggeritore Roberto Staccioli Luigi Baccianti Disegnatore Maestri collaboratori di palcoscenico Roberta Lazzeri Andrea Baggio, Andrea Boi Capo reparto macchinisti Altro Maestro del Coro Leonardo Pinzauti Leonardo Andreotti Capo reparto elettricisti Maestro collaboratore alle luci Gianni Pagliai Paolo Bellocci Capo reparto fonica Direttore di scena Silvio Brambilla Donatella Dimarco Capo reparto attrezzeria Direzione di scena Daniele Baldini Marika Petrizzelli Responsabile vestizione Creazione dei suoni campionati Gianna Poli Andrea Baggio

L’Orchestra, il Coro e il Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino Foto: © Michele Monasta A cura dell’Ufficio Stampa e Media del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino — Responsabile: Paolo Antonio Klun Responsabile redazione: Franco Manfriani Impaginazione e progetto grafico copertina: Giorgio Fratini — Traduzioni: Juliet Love Giraldi (inglese), Rosalia Orsini (francese), Helga Maria Marcks (tedesco)

© 2019 Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Fondazione Chiuso in redazione il 25 novembre 2020 — Stampato presso Varigrafica Alto Lazio Srl, Roma su carta patinata Fedrigoni Symbol Freelife Satin cert. FSC.