Pianificazione Comunale Di Protezione Civile Del Comune Di Castelnuovo Di Farfa
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PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA PIANIFICAZIONE COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE DI CASTELNUOVO DI FARFA PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA MATRICE DELLE REVISIONI REVISIONI Data N° rev. Descrizione rev. 0 01/12/16 Prima emissione – approvato con Delibera di Consiglio n°33 del 01/12/2016 1 07/04/17 Revisione 1 - Approvazione integrazioni al piano di protezione civile con Delibera di Consiglio n°2 del 07/04/2017 con le quali si è provveduto a: 1) ubicare sulle mappe le aree di emergenza e attesa, gli edifici rilevanti e strategici e il COC (inserita la tabella riassuntiva dei dati vedi punto 3); 2) individuare la corretta fascia di contiguità dell’incendio di interfaccia per gli aggregati urbani; 3) Individuare la sede del COC ( Il Comune di Castelnuovo di Farfa, a seguito di autorizzazione del Comune di Fara in Sabina, ha individuato quale proprio COC quello del Comune di Fara in Sabina in qualità di Comune capofila del COI di riferimento, sito in Passo Corese Via Servilia74. La scelta è stata motivata dal fatto che ad oggi all’interno del territorio comunale non è presente alcun edificio conforme alle caratteristiche di cui alla Dir.DPC 1099/2015 allegata alla DGR415/15). PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA LISTA DI DISTRIBUZIONE N° copia Ente 1 Al Prefetto di Rieti 2 Alla Regione Lazio 3 Alla Provincia di Rieti 4 Al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco 5 Al Corpo forestale dello Stato di Rieti 6 Alla Stazione dei Carabinieri 7 Al Comando di Polizia Municipale della Valle dell’Olio 8 Alla Questura di Rieti 9 Alla A.S.L. di Rieti 10 Ai Dipendenti Comunali PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA PREMESSA Il Piano comunale di Protezione Civile è uno strumento che, partendo dall’analisi del territorio, ottimizza le risorse presenti e definisce le azioni da intraprendere in condizioni ordinarie e di emergenza. L’Obiettivo della pianificazione è raggiungere l’integrazione delle azioni intraprese degli enti preposti alla salvaguardia delle persone, dei beni e del territorio affinché tutto risulti codificato e coordinato. Il piano è redatto sulla base delle linee guida per la pianificazione comunale o intercomunale di emergenza di Protezione Civile approvate dalla Regione Lazio con DGR 636 DEL 17/06/2014 al fine di armonizzare la pianificazione comunale con il sistema regionale di protezione civile. Nella stesura del piano si è fatto anche riferimento al Metodo Augustus e alle indicazioni del manuale operativo redatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Una volta approvato il Piano, il Comune dovrà prevederne l’aggiornamento almeno una volta all’anno e la revisione completa ogni cinque anni. PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA 0.2 RIFERIMENTI NORMATIVI 0.2.1 Normativa nazionale di Protezione Civile La legge 225/92: istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile Sancisce tra le altre cose “la nascita del Servizio Nazionale della Protezione Civile”, con il compito di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e altri eventi calamitosi”. La struttura di protezione civile viene riorganizzata profondamente come un sistema coordinato di competenze al quale concorrono le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti locali, gli enti pubblici, la comunità scientifica, il volontariato, gli ordini e i collegi professionali e ogni altra istituzione anche privata. Tutto il sistema di protezione civile si basa sul principio di sussidiarietà. La prima risposta all’emergenza, qualunque sia la natura e l’estensione dell’evento, deve essere garantita a livello locale, a partire dalla struttura comunale, l’istituzione più vicina al cittadino. Il primo responsabile della protezione civile è quindi il Sindaco: in caso di emergenza assume la direzione e il coordinamento dei soccorsi e assiste la popolazione, organizzando le risorse comunali secondo piani di emergenza prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del territorio. Quando un evento non può essere fronteggiato con i mezzi a disposizione del comune, si mobilitano i livelli superiori attraverso un’azione integrata: la Provincia, la Prefettura, la Regione, lo Stato. Il decreto Bassanini e la riforma del Titolo V: “I Comuni attuano, a livello comunale, le attività di previsione e prevenzione dei rischi; predispongono i piani comunali di emergenza, adottano i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi e organizzano l'utilizzo del volontariato di protezione civile comunale”. Un’ulteriore svolta al sistema di Protezione Civile in Italia viene data con le leggi 3 agosto 1998 n. 267 e 11 dicembre 2000 n. 365 , che hanno sancito la nascita della “rete” dei Centri Funzionali, costituita dall’insieme dei Centri Funzionali Regionali, coordinati dal Centro Funzionale Centrale che svolge un’attività di indirizzo e coordinamento. I centri funzionali costituiscono il cuore del sistema di allerta nazionale poiché, attraverso un’attività di previsione, monitoraggio e PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA sorveglianza in tempo reale degli eventi e dei loro effetti sul suolo, supportano le autorità di Protezione Civile nelle decisioni e nella gestione delle fasi di emergenza. La legge 100/2012 “La legge 100/2012 ribadisce poi il ruolo del Sindaco come autorità comunale di protezione civile, precisandone i compiti nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione. Una novità importante riguarda i piani comunali di emergenza, che devono essere redatti entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, e periodicamente aggiornati”. Legge Regionale (Lazio) 11 aprile 1985 n. 37 ( Istituzione del servizio di protezione civile della Regione Lazio) Tale legge, ha creato un sistema di Protezione Civile regionale teso a garantire l’incolumità di civili, beni e ambiente. La Legge Regionale (Lazio) 26 febbraio 2014 n. 2 ( Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile) ha istituito l’Agenzia Regionale di Protezione Civile secondo la quale la Protezione Civile Regionale è intesa come un Sistema di soggetti tra loro differenti e connessi in un sistema operativo flessibile, tale da garantire le risposte più efficienti e adeguate a tutela della collettività in materia di protezione civile Le norme principali richiamate e ulteriori applicabili sono presenti allegate al piano. PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA 0.3 OBIETTIVI DEL PIANO COMUNALE Con la redazione del presente piano si vogliono raggiungere i seguenti risultati: Sviluppo e mantenimento di procedure condivise finalizzate a prevenire, ridurre, controllare, mitigare le diverse condizioni di emergenza che possono potenzialmente manifestarsi all’interno di un dato territorio. Descrivere in maniera puntuale le condizioni di rischio locale Analizzare l’esposizione del territorio comunale agli eventi calamitosi e individuare i principali scenari di rischio. Definire persone, beni, strutture e servizi che potrebbero essere coinvolti o danneggiati Descrivere in forma tecnica e analitica il modello organizzativo, le procedure operative e le risorse che verranno adottate per fronteggiare i potenziali eventi calamitosi e per garantire un rapido ritorno alla normalità per ridurre al minimo gli effetti dell'evento atteso, con particolare attenzione alla salvaguardia della vita Definire le diverse responsabilità nei vari livelli di comando e controllo per la gestione delle diverse fasi in cui l’evento atteso si manifesterà PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI CASTELNUOVO DI FARFA 0.4 PIANIFICAZIONE COMUNALE Il Piano è il documento che contiene le informazioni e le indicazioni mediante le quali tutti i soggetti chiamati a intervenire nella gestione dei potenziali eventi calamitosi agenti su un dato territorio possano operare con modalità efficaci ed efficienti. La pianificazione dell’emergenza si configura come un processo ciclico di previsione dei rischi e di preparazione alle emergenze, supportato dalla definizione di procedure operative finalizzate a garantire l’organizzazione della operatività dei soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze. La pianificazione dell’emergenza, inoltre, si relaziona alla pianificazione urbanistica e territoriale fornendole indicazioni in relazione alle condizioni di pericolosità e rischio agenti sul territorio, in tal modo garantendo da un lato l’integrazione dei criteri di sicurezza nelle scelte di pianificazione e, dall'altro, la disponibilità di risorse strutturali per la gestione delle emergenze che la stessa pianificazione territoriale deve identificare e programmare. Per far fronte alla necessita una allocazione di risorse, umane, strumentali e organizzative, che in molti casi, particolarmente nelle realtà locali più piccole, sono difficili da reperire la Regione Lazio, da sempre, ha promosso l’associazionismo tra comuni in materia di Protezione Civile, avendo istituito, con la Deliberazione n. 5180 del 19 ottobre 1999 e successive integrazioni relativa alla istituzione del Sistema Integrato di Protezione Civile Regionale, le zone unitarie di intervento di Protezione Civile e i relativi Centri Operativi Intercomunali (COI). Attualmente il Comune di Castelnuovo di Farfa fa parte del COI n° 11 (Delibera della Giunta Regionale n.569 del 29 Febbraio 2000) con i comuni di Fara in Sabina, Montopoli, Salisano,