n. 87 2020 Foto Fidal Grana/Fidal Foto

Arena nuova Bentornata Vecchie Antonella Si rivede polemiche la Balena Bianca (tesserato per le Fiamme Gialle, società laziale), fratello di Giacomo, presidente della suddetta società commer- ciale! Che, come tutte le aziende, nel suo DNA non può che avere un fine: il lucro (riportiamo dalla Treccani: guadagnare denaro […]. Non ha sempre il valore spregiativo […]; talvolta è usato col senso più ogget- tivo di ottenere un vantaggio economico. Oppure: ac- Scoppia l’Affaire Arena quistare, conseguire un bene o un vantaggio spirituale. Ma non pare questo il caso…). Appena resa nota la tabella di suddivi- sione delle diverse ore per l’usufrutto la rivolta è scoppiata. ABC Progetto Az- zurri, Bracco Atle- tica, Cus Milano Pro Patria, Atletica Me- neghina, Nuova Astro Atletica e Riccardi Milano 1946 sono partite all’attacco, L’Arena, intitolata a Gianni Brera, appena chiedendo un incon- inaugurata dopo una tro con i diversi sog- lunga ristrutturazione. getti, in primis con la Fidal: Chiediamo alle Federazioni re- zione. Il Comune, infatti, ha stanziato gionali e provin- Appena inaugurata, la vecchia una cifra che si aggira attorno ai 2,7 ciali un intervento Arena di Milano è balzata agli onori milioni di euro. Non tutti per la sola preciso e deciso, delle cronache per una polemica ri- pista naturalmente. Che è, d’oro? Almeno! Ecco il testo della lettera che le società senza compromissioni di sorta, volto a chiarire la Che cosa sarà mai accaduto di tanto grave? Semplice: propria opinione nel merito. Risposte? Assordante si- guardo l’assegnazione del suo usu- l’impianto napoleonico, il più vecchio d’Italia, primato di milanesi hanno inviato alla Fidal lenzio! Solo un breve accenno da parte del presidente frutto da parte delle società, le quali longevità indiscusso, per diciassette ore settimanali è Provinciale, Fidal Regionale e, Alfio Giomi a Repubblica-Milano, dove afferma che “Ab- stato dato in concessione ad una società privata, la per conoscenza, a quella Nazionale. biamo dato l’ok a questo accordo proprio perché l’im- contestano alcuni spazi lasciati ad Academy, una SrL, lasciando di stucco le storiche società pianto in quelle ore non è stato una SrL, la Sport Academy. Vertenza milanesi che da sempre calcavano piste e pedane con dato in esclusiva a Sprint Acca- spinosa, chi la spunterà? atleti giovani e vecchi (Scusate, anziani, è più politica- demy (non pare proprio così Ndr), mente corretto...) e allestendo i “classici” corsi di avvia- ma può essere utilizzato da tutti Trekkenfild mento per i giovanissimi. Qualcuno si chiederà “che gli atleti di alto livello, ad esempio saranno mai 17 ore settimanali, perché tanta cagnara? chi è stato chiamato in nazionale inque anni, un lustro. Da tanto mancava all’af- Una tempesta in un bicchier d’acqua!”. Non proprio. Pro- negli ultimi due anni. In più fetto degli sportivi, in special modo quelli ap- viamo a riassumere. nell’ultima mezz’ora gli atleti passionati di atletica, l’Arena Civica, intitolata a a) Dallo scorso autunno la suddetta SrL si è messa in Fidal possono unirsi e fare riscal- Gianni Brera, a Milano. A metà ottobre, final- contatto con il Comune (“Lavorando dietro le quinte” damento (Riscaldamento? Alla fine mente, ha riaperto i battenti e, come accade denuncia il prof Stefano Auletta, presidente dell’Atletica dell’allenamento?), avendo quindi (quasi) sempre dalle nostre parti, inteso come Meneghina) per poter usufruire dell’Arena e, mormorano più tempo a disposizione per gli Cstivale, immancabili sono scoppiate le polemiche. Furi- le solite voci di corridoio, cercando anche di stanziarsi nei allenamenti”. bonde, all’ultimo sangue. A suon di lettere (Cartacee ed locali che attualmente occupa il Comitato provinciale. Sta b) Giacomo Tortu afferma che Filippo elettroniche, visti i tempi moderni in cui viviamo. Alla fac- di fatto che il suo scopo è stato raggiunto con l’assegna- e i 50 o 60 atleti di interesse interna- cia del “tutto bloccato”, “tutti a casa”. Vi ricorda qual- zione delle famigerate 17 ore, in momenti della giornata zionale porteranno gran lustro all’im- cosa?) che viaggiano fra presidenti di società, sedi che vanno dalle 12,00 alle 15,00 (sino alle 16,00 il martedì pianto “Arricchendo Milano”. Ma federali (provinciale, regionale e nazionale) uffici comu- e giovedì). Come userà tutto questo tempo la Sprint Aca- davvero l’atletica italiana ha così tanti nali, giornali. L’oggetto del contendere? Gli orari in cui si demy, visto che conta solo quattro tesserati? Elementare, atleti di interesse internazionale? può usufruire dell’impianto, fresco fresco di ristruttura- Watson: far allenare in splendida solitudine Tutti stanziati a Milano e dintorni? Vi ricordate la Balena Bianca? dere, certo, ma in vista di quanto gabili, specie nel dopo lockdown, la Fidal si è mossa accadrà il 31 gennaio, (finalmente molto bene, cogliendo tra l’altro anche qualche risultato si sa la data delle elezioni), non si tecnico di valore e organizzando un degno può non collegare la Dc con la si- del nome di . E qui entra in gioco Antonio tuazione del Partito dell’Atletica. Il La Torre, uomo abilissimo e capace sia dietro una scri- P.d.A. (Partito dell’Atletica) se- vania che in un campo con piste e pedane, negli ultimi condo chi scrive, dovrebbe essere due anni si è mosso come si sperava. E i precedenti sei una sorta di persone appassionate presidente? Ad esempio? La questione tecnica con Ma- della nostra disciplina, composta gnani, poi Locatelli e Baldini, abbastanza traumatica, da atleti, ex atleti, tecnici, diri- presidente mi permetta, visti tempi, con l’impossibilità genti, persone che amino la corsa, i di gestire conferenze stampa con persone (giornalisti) lanci e i salti e che abbia un solo presenti perché non si è rivolto allo stesso Antonio La scopo: “Lavorare affinché lo sport Torre per farsi indicare i metodi dei “webinar” in uso regina delle Olimpiadi possa avere durante il confinamento. In altre parole si prendeva una il posto che le spetta nella storia”. piattaforma come “Zoom” oppure “Star Leaf”, usata Facile a dirsi e scriverne, difficile, dagli amici della federugby, chiamare un numero mag- forse impossibile, la sua realizza- giore di giornalisti per porle qualche domanda. Ad Ancora un’immagine zione. Il P.d.A. ha ora a disposi- esempio non si è mai saputo il suo pensiero sul caso dell’Arena recentemente inaugurata. zione un giorno, la domenica 31 Schwazer che ancora ammorba l’ambiente. Oppure il gennaio, per scrivere un’altra pa- suo delfino è Vincenzo Parrinello? Si parla di Roma gina importante della sua lunga 2024, ma Torino-Venaria 2021 ci sarà, o tornerà in Tutti disponibili nelle medesime ore? Tutti felici di alle- vita. Da quanto si sa in data 20/25 ottobre o giù di lì, gioco Dublino. Lei ha terminato la conferenza narsi in un clima come quello meneghino e con un’alta, se Conferenza stampa di fine mandato per Alfio sono tre i contendenti al trono di re Alfio, tre nomi che con tre soli giornalisti con le non altissima, percentuale di inquinamento? Tutti biso- Giomi, con soli tre giornalisti invitati. Per il “vec- sono ormai sulla bocca di tutti e che tutti conoscono, se seguenti parole: “Siamo ric- gnosi di un centro di alto livello come l’Arena dove esiste chio” presidente la Federazione chiude in bellezza, qualcuno si fosse distratto li cito in ordine alfabetico: chi di qualità di talento e di una sola palestrina e neppure tanto attrezzata? Tutti rag- Roberto Fabbricini, , Vincenzo Parrinello. qualità di persone sul territo- gianti di perdere ore alla ricerca di un parcheggio perché dimenticando, però, alcune spinose problematiche. Pensavate fosse finita? No, ne arriverà, pare un altro, rio, stiamo svoltando”. Io aspetterei attorno all’Arena è praticamente impossibile trovare spazi un’altra cordata, manco fossimo alle correnti politiche i Giochi di per essere sicuri. liberi? E Formia che ci sta a fare? Già, quello è “solo” un Walter Brambilla della “balena bianca” di democristiana memoria. Poiché Nel frattempo stanno iniziando i Paese, come afferma perentorio il signor Giacomo. non si conosce, né il nome di chi li guiderà, né i membri Tour dei candidati alla presi- c) Sino a ieri Filippo Tortu si allenava sulla pista di i ricordate com’era chiamata la DC, sì la Demo- dell’iniziativa, se non l’uomo che tira le fila che risponde denza in svariate sedi. Ve- Giussano, a una decina di minuti da casa. Ha le chiavi crazia Cristiana? Ve lo rammento io: “La balena al nome di , si attende con costanza, dremo di seguirne dell’impianto (Lo abbiamo visto personalmente al- bianca”. Balena, poiché grossa, come numero di pazienza e fiducia. In qualsiasi modo, quattro possibilità qualcuna. l’opera, come riportato sul n. 55 di Trekkenfild, gennaio V voti che conquistava alle elezioni. Bianca, per un sarebbero veramente tante. Meglio certo di certe fede- 2018) e può accedervi quando e come desidera, allenan- motivo evidente, non doveva confondersi con il colore razioni che vanno a elezioni, o sono andate, con un dosi in splendida solitudine. Grazie anche alla sua pre- rosso dei comunisti. La Dc aveva molte anime, spesso in solo candidato tra l’altro non sono poche. senza l’amministrazione ha messo mani al portafoglio disaccordo tra di loro. Si ricordano gli infuocati Con- Poiché abbiamo atteso fino troppo, visto per ammodernare la pista che, ci è stato confermato, gressi Nazionali, dove si ergevano sugli scranni per pro- che originariamente avrebbero do- sarà pienamente operativa entro gennaio. Dunque, per- clamare le loro verità personaggi notissimi che hanno vuto svolgersi il 29 novem- ché mai sobbarcarsi un’ora di viaggio nel traffico metro- fatto la storia del nostro paese. Al suo interno la DC bre, due mesi in più di politano per andare ad allenarsi a Milano? Potrebbe aveva talmente tante sfaccettature da diventare vere e attesa si sopportano. Nel usare i mezzi pubblici: già e il rischio di contrarre il proprie correnti. I nomi più importanti: i dorotei, i moro- frattempo si viene a sa- virus? Non proprio un’idea azzeccata! Meglio l’auto, me- tei, i fanfaniani, la sinistra di base, il preambolo, i demi- pere che re Alfio guiderà glio l’Arena per esercitarsi da solo… tiani, sono i primi nomi di correnti che mi sono venuti l’organizzazione degli Europei d) I primi “contraccolpi” si son già visti. Nelle ore incrimi- alla mente, all’epoca c’era una gran baillamme di persone del 2024 dopo i Giochi di Parigi. In- nate diversi giovanissimi sono stati relegati fuori dal- che hanno gestito per quaranta anni l’Italia. stancabile, accentratore, procrastina- l’arena, nel parco pubblico, mentre al suo interno Sì, ma noi dell’atletica cosa abbiamo a che vedere con la tore, l’inventore dello stop and go, Alfio Giomi sgambettava l’incantevole e solitario Pippo. vecchia Dc, caduta sotto il peso degli anni e dopo il ’92 ha tenuto una conferenza stampa di quasi fine mandato La faccenda si complica, l’affare s’ingrossa... con l’avvento di ”mani pulite”? Nulla abbiamo a che ve- nella quale, enunciando meriti degli ultimi tempi. Inne- Da sinistra. La famiglia Crippa quasi al completo: Mekdies, Yeman, papà Roberto, Elsabet e Kelemu. Massimo Pegoretti versione cuoco, si festeggia con birra e carne alla brace.

È qui la festa fine giornata si cercava un albergo e si ripartiva la mattina dopo». Sette Io capitano? No, meglio Tamberi giorni in totale libertà. «Qualcuno consapevole. Metti che il celebrato ha provato a portare le scarpe da al- Non se lo aspettava. Come noi non pensavamo a una festa così simpatica. In- Dopo una stagione straordinaria, seppur monca dei grandi eventi, il odierno si chiami Yeman Crippa e lenamento ma non sono state usate. tervista di rito al nostro grande campione che pochi giorni dopo avrebbe com- talento trentino Yeman Crippa è stato festeggiato da tanti amici, che ad organizzare il tutto sia il suo Mai. Vacanza totale». piuto 24 anni. Cos’ha detto, qualcuno potrebbe averla già letto su altre testate, compagni di allenamenti e dalla sua famiglia. A organizzare il tutto ancor giovane tecnico Massimo Pe- A domanda se pensa di riuscire a noi la condensiamo in poche battute: Massimo Pegoretti, il tecnico che lo ha guidato a questi traguardi. goretti che, per l’occasione, ab- raggiungere “loro” risponde consa- Tre momenti della tua stagione: «Due bellissimi: il record italiano sui biamo scoperto essere anche ottimo pevole che «Non penso, troppo forti. 5.000 a Ostrava (13’02”26) strappato ad Antibo dopo 30 anni, e il personale anfitrione. Metti che il ragazzo si Ma non mi demoralizzo. Avvicinarli, sui 1.500 (3’35”26) a Rovereto, uno che ho cancellato: il fallito assalto ai 5.000 Daniele Perboni sorprenda un poco alla vista di vec- quello posso farlo, sono in grado di di Montecarlo (14/8)». chi e nuovi amici. Metti che alla farlo. Lavoro per questo. Prossimi Hai seguito le ultime grandi sfide come la maratona di Londra e il ’invito è di quelli che ti mettono Metti di scoprire che sei fra i soli tre festa ci trovi anche il padre Roberto obiettivi? Olimpiadi. Non mi monto nuovo primato mondiale dei 10 mila? «Londra no. Kipchoge? È tornato l’acquolina in bocca. Unica condi- giornalisti invitati. Uno è con te, l’al- e tre fratelli. Logica vuole che la la testa. Sarebbe bello un piazza- umano. Perde pure lui. La sfida dei 10 mila l’ho vista a Trapani, ero convinto L zione: il festeggiato deve essere tro è già arrivato. Bella forza, vive da sorpresa sia grande. Ma il ragazzo è mento fra i primi cinque, sei. Pec- che Cheptegei ce l’avrebbe fatta». all’oscuro di tutto. «Altrimenti che queste parti. Metti che appena sceso pacato anche nella vita. Saluta tutti cato per la cancellazione degli Che cosa ne pensi del raggio luminoso che ha accompagnato lo sforzo sorpresa sarebbe?». Così ci mettiamo dall’auto ti trovi immerso in un’atmo- in allegria e non si lascia andare a Europei, in pista a Parigi e quelli di dell’ugandese a Valencia? «Per vincere occorre avere gambe e cuore, lui ha in viaggio, un mattino nella prima de- sfera tranquilla, rilassata, senza ec- gesti che ti aspetteresti da uno della cross a Dublino. Due medaglie penso queste qualità». cade di ottobre alla volta di Trento. Il cessi, anche se l’ambientazione non è sua età. Birra in mano, passa in ras- proprio che sarei riuscito a portarle Quest’anno nonostante il confinamento hai realizzato risultati ina- tempo volge al bello: sole, caldo, proprio ciò che immaginavi: il piccolo segna i presenti salutandoli uno ad a casa. Nel cross puntavo all’oro». spettati, pensi di essere il leader della nazionale italiana? «No, però so gente allegra, una quarantina in at- cortile di una azienda artigiana; qual- uno. Bella atmosfera. L’abbiamo già Papà Roberto, occhi umidi e colmi di avere molte responsabilità». tesa, birra e carne alla brace. Metti che gazebo per ripararti dal sole, pan- detto? Non importa, lo ripetiamo. Si di soddisfazione, per quel figlio che Lo scorso anno sei stato il capitano nel cross europeo, se ti offris- che ti aspetti di arrivare in una sorta che e tavoli di legno, tre griglie semi mangia pollo, maiale e manzo alla si sta facendo conoscere. «L’ho sero quest’opportunità per la nazionale come ti comporteresti? «Non di Eden, dove è “tutto bello” fra verde professionali già in funzione e spilla- brace, il tutto accompagnato da una sempre seguito, sin dalle prime penso avvenga. La fascia spetta a chi ha più carisma di me. Gimbo Tamberi è e animali in libertà. L’ambiente esorta tore che pompa in abbondanza. Il eccellente birra non filtrata. Alla gare. Mi sto già organizzando per la persona ideale. Conosce tutti, ci sprona, ha una parola d’incoraggiamento questi pensieri: montagne e boschi a tutto perfettamente in linea con la fine spazio anche per interviste al Tokyo. Già ero pronto per que- prima delle gare. Nel cross ho accettato, ma lì la famiglia è più ristretta». portata di mano. Metti che appena scenografia. ragazzo. Con pazienza, tanta pa- st’anno. Continuo a ripetermi, da Non ci fosse stata l’epidemia, nel 2020 quali erano i tuoi programmi? esci dal casello autostradale e per- Ne conosci poche di quelle persone, zienza, si sottopone al consueto ce- credente peccatore, che sono fortu- «Olimpiadi, Europei nei 10 mila con ambizioni dorate e l’Eurocrossdi Dublino corri la via che ti hanno indicato ti quasi tutti con un bicchiere di birra in rimoniale, consapevole che ormai è nato. Dio mi ha dato tanto». (a dicembre) che avrei voluto vincere: hanno annullato anche quello». trovi immerso nella più classica delle mano, ma ti basta riempire anche tu entrato nel ruolo e, dunque, deve È ora di andare, ma veniamo bloccati Parliamo di Tokyo 2021. Il sogno quale potrebbe essere? «Finale dei 5 zone artigianali. Uguale a mille altre un boccale e già fai parte del gruppo. sottostare alla procedura. Seppur da un tiramisù a cui non puoi dire di e 10 mila, nei primi 5 o 6 sarebbe già un ottimo risultato». di altre mille città. Metti che a un Metti che il festeggiato è un ragazzo noiosa. Scopriamo così che è re- no. «Fatto con le mie mani», pontifica Lo scorso anno iniziò la sua preparazione a novembre in Kenya. Que- certo punto ti perdi e solo grazie ad di 24 anni che nell’anno maledetto duce da un tour che ha toccato Fi- Pegoretti. Se gli è riuscito bene come st’anno? «Non penso ci sia permesso. Magari vado in Sicilia è più caldo che in alcune giuste telefonate trovi la via di del virus abbia portato a casa risul- renze, Roma, Napoli, costiera prepara i programmi di allenamento Trentino, però non si lavora in quota». casa. Quella della grigliata e della tati eccezionali. «Sì, ma loro sono amalfitana e, infine, un volo in Sici- per il suo pupillo andiamo sul sicuro. Già fissati i primi appuntamenti agonistici? «No, a gennaio Campaccio, festa. ancora lontani», afferma pacato e lia. «Dormivamo dove capitava. A E così è... Cinque Mulini… Vedremo». W. B. A sinistra sul tenario della prima vittoria olimpica presa sui giornali. traguardo di Modena, dove, nei 10 km, Annuario Fidal 2020 di un italiano con Ugo Frigerio ai Il tesoro di Rio ripercorre le tappe di oltre al titolo tricolore si è impadronita anche della migliore prestazione italiana Alla fine di agosto, in coincidenza Giochi del 1920. Grande è la quan- quell'avventura e dell'intera annata, (41:28). Foto Fidal Grana/Fidal. con i campionati italiani di Padova, tità di cifre, dai risultati alle gradua- iniziata fra polemiche e problemi. Sotto Ileana Salvador. la Fidal ha provveduto a stampare torie senza dimenticare un Nel libro si rivivono, giorno dopo l’Annuario 2020. Il volume, realiz- importante e aggiornato capitolo giorno, le tensioni, le emozioni e le zato come ogni anno da Carlo Santi, sulle manifestazioni internazionali speranze di quel fantastico gruppo, conta 1700 pagine, metà delle quali con risultati e comportamento degli staff tecnico e giocatori, che riusci- (840 per l’esattezza) su carta, il atleti italiani. rono a conquistare il titolo, dando resto invece è contenuto nel sup- Per la Fidal, però, il suo Annuario inizio a quella che poi si è rivelata porto magnetico che racchiude l’in- non esiste. una leggenda del nostro sport. Par- tero Annuario, non è mai stato tita dopo partita, pubblicizzato sul sito federale, al retroscena, cu- contrario di altre notizie spesso lon- Il tesoro di Rio riosità, aneddoti, tane dalla stessa Federazione e della Il tesoro di Rio racconta per fissare un rivista Atletica, puntualmente inse- la storia del primo oro evento che si rita ad ogni uscita. Quindi, ufficial- Mondiale della Nazio- concluse a Rio mente nessuno sa della nale di pallavolo e di de Janeiro il 28 quell'anno ottobre 1990, ma straordinario il ebbe poi grande 1990. Cosa risonanza in Ita- c'entra con lia, trasforman- l'atletica? In dosi in una realtà c'entra e pagina storica per vari motivi. della pallavolo e Intanto lo ha dello sport az- scritto Leandro zurro. Il record di Antonella scatena la protesta De Sanctis, che Il libro racconta per il Corriere come furono odena, 18 ottobre, Festa dell’Endurance, dunque “sviste” siano volute. Fa male, certo che fa male, so- dello Sport ha seguito poste le basi di quel ciclo vincente, anche della marcia. Antonella Palmisano, impe- prattutto quando, si pensa ai sacrifici fatti, ai risultati principalmente proprio dal segretario federale Briani ai tec- Mgnata nei 10 chilometri su strada, vince a suon di ottenuti in maniera pulita. Mai un augurio di buon atletica e pallavolo e che nici Skiba, Pittera e Prandi. E poi miglior prestazione italiana (41:28). Si festeggia e sul sito compleanno da parte della Fidal, mai una citazione quell'anno, pochi mesi ascolta, trent'anni dopo, pensieri, ri- Fidal appare la notizia, dove si evidenzia che la marcia- quando si parla della storia della marcia femminile”. prima, aveva vissuto anche cordi e riflessioni dei dodici azzurri e trice pugliese ha migliorato il precedente di Rossella Gior- Con un ulteriore comunicato la Fidal è corsa ai ripari i Campionati Europei di degli altri protagonisti di quella Na- dano (41:38, Naumburg 1997). Passano poche ore e FB precisando che “Come riportato dall’Annuario già realizzazione del libro e, di conse- atletica, a Spalato, che avevano re- zionale. La storia dell'oro spartiac- rilancia il “grido” di protesta di Ileana Salvador che riven- nella sua edizione 1995, il crono realizzato dalla guenza, non può neppure essere ac- galato all'Italia ben dodici medaglie, que del nostro volley, ma non solo: dica a gran voce il 41:30 da lei centrato nel 1993 a Li- Salvador (e con lei da tutte le altre partecipanti) quistato dagli appassionati. cinque delle quali d'oro (Bordin, tra le righe briciole di vita collaterale vorno, quindi migliore del crono ottenuto dalla Giordano. fu considerato come ottenuto su distanza dubbia, e Va notato che l’Annuario 2020 era Panetta, la Sidoti, due Antibo), di chi visse accanto alla squadra quei Ecco lo sfogo dell’ex marciatrice veneta, che ora vive e la- di conseguenza non riconosciuto come miglior pronto a metà di maggio ma lungag- come è ricordato nel capitolo degli giorni brasiliani e una cavalcata tra i vora stabilmente in Svezia: “Ho letto un comunicato prestazione italiana. Il tempo appare di conse- gini burocratiche ne hanno impedito eventi sportivi del 1990. fatti di quell'anno e ciò che fecero della Fidal in cui si annuncia il record sui 10 km guenza, con asterisco e nota esplicativa, in tutte le la stampa rinviandola a fine estate. E l'impresa dell'Italia di Velasco ap- poi gli eredi di Julio Velasco sulla strada della bravissima Antonella Palmisano che successive edizioni delle liste di tutti i tempi, sia Il volume contiene, come sempre, passionò anche i campioni dell'atle- panchina della Nazionale. avrebbe battuto non il mio tempo di 41.30 realizzato a nazionali che mondiali. L’anomalia, per andare una ricca sintesi con articoli sull’at- tica: Antibo, Panetta e Bordin fecero Il tesoro di Rio, di Leandro De Livorno nel 1993 ma quello invece, con un tempo su- ancora più a fondo alla vicenda, sta nel fatto che il tività del 2019, dai ranking italiano e il tifo davanti alla tv e poi furono Sanctis. Absolutely Free libri/Edi- periore di 41.38 di . È vergognoso: crono sia riportato, senza asterischi, nella lista mondiale alla celebrazione del cen- chiamati a commentare quell'im- zioni Slam. 15 euro, 297 pagine. non è la prima volta che mi vedo spazzati via sulla all-time di . Ma questa è decisa- carta tempi e record per compiacenza o incompe- mente un’altra storia [...]. Tornando al crono della tenza di qualcuno. Sono convinta che se potessero Salvador, va detto che la vicenda va ovviamente “asfaltare” le mie mie dieci medaglie individuali +5 inquadrata nel contesto dell’epoca, ovvero di una di squadra, i miei innumerevoli record, la marea di normativa sulla misurazione dei percorsi ancora titoli italiani e le presenze in nazionale e quant'altro, tutta da costruire [...]. Ma soprattutto, va letto per lo farebbero volentieri. Sono sempre stata una per- quello che è: una mera curiosità statistica, che sona umile, non ho mai sbandierato i miei risultati nulla toglie al valore di una leggenda della specia- ma ora, poiché tante, comincio a pensare che certe lità come Ileana Salvador”. STORIA

zione della Bohème o della Traviata si commuove. In L’atletica è rimasta nel suo cuore come il primo amore, fondo il guascone, con un passato goliardico, spirito can- ne parla con enfasi e a volte rispetto, segue con inte- zonatorio, sempre pronto allo scherzo e alle bisbocce con resse tutti gli avvenimenti trasmessi in Tv, li commenta Incontro ravvicinato gli amici, dimostra di possedere sensibilità d’animo, al- con gli amici al bar e con nostalgia ci racconta gli meno così appare ai miei occhi. Del suo passato da atleta esordi. L’ora di ginnastica nel cortile della scuola, nelle non conserva nulla, magliette, scarpe, premi e altro, do- corse era più veloce dei compagni delle classi superiori. con nati al Museo dello Sport di San Siro. Fu così che il professore lo invitò a partecipare ai Cam- pionati Studenteschi all’Arena Civica di Milano; era il Emozioni e ricordi. Ecco le sensazioni che 1957, salto in lungo 6,62. Fu subito notato da osserva- tori della Pirelli che gli parlarono e lo convinsero a pra- l’estensore di queste righe ha provato du- ticare seriamente i campi di atletica. rante la lunga chiacchierata con l’ex pri- Da sempre curioso e spregiudicato, accettò l’invito. Una matista europeo dei 200 metri, grande decisione che lo porterà a partecipare a tre Olimpiadi, la prima, Roma, come riserva nella staffetta 4X100, finali- avversario e amico di . sta a Tokio sui 200 e nella 4x100 e finalista a Città del Messico nella 4x100 e nella 4x400. Luigi Pericoli I ricordi si alternano nella sua mente e racconta come l’atletica di quei tempi fosse molto diversa. Si correva per i sono trasferito da qualche anno in quel di Lentate la gioia di farlo, ci si allenava tre o quattro volte a setti- sul Seveso, provincia di Monza Brianza. Un ritorno mana, lo stesso Livio Berruti si allenava pochissimo. Tra M alle origini giovanili, quando fuggivo dalla città per l’altro si presentava sempre in ritardo sul campo, quasi a rifugiarmi dai nonni materni. Lentate sul Seveso è un pic- voler svettare sui giovani compagni d’allenamento. I risul- colo paese. Qui sono nati Ottavio Bugatti, calciatore degli tati erano frutto di caratteristiche genetiche e talento in- anni ‘60 che ha militato in squadre quali Spal, Napoli e nato. «Non seguivo tabelle particolari – ricorda Sergio – Inter, con qualche presenza in nazionale. Dory Ghezzi, andavo in campo, breve riscaldamento, qualche scatto. Si- cantante e moglie del mitico Fabrizio De André ma anche stemavo i blocchi per provare le partenze e poi tornavo di un grande dell’atletica italiana come Sergio Ottolina, ve- all’osteria di famiglia, in viale locista. Due Olimpiadi: Tokio 1964 e Città del Messico Zara a Milano, in seguito eno- 1968. Non solo, nel 1964 a Saarbrücken, con il tempo di teca perché ritenni fosse più

20”4, realizzò il primato europeo sui 200 metri piani, mi- Quattro amici una sola pas- raffinato chiamarla così». Di gliorando il 20”5 ottenuto da Livio Berruti nella vitto- sione, le moto di grossa ci- quegli anni ricorda le conse- lindrata. Da sinistra Eddy riosa finale delle Olimpiadi romane. Campione italiano Ottoz, bronzo sui 110 osta- gne delle cassette di vino ai dei 100 (1963 e 1964) come pure nei 200 (1964 e 1965), coli ai Giochi di Città del privati, tutti maledettamente Messico 1968; , oro ha spaziato sino ai 400, miglior prestazione 46”2 grazie con la 4x100 alle Universiadi ai piani alti, potenziamento si al quale fu inserito, oltre che nella staffetta olimpica del ’67. Un guaio muscolare potrebbe definire oggi. lo costrinse a rinunciare in 4x100, anche nella 4x400 ai Giochi in Messico. extremis ai Giochi del 1968; Grande amante dell’avventura Massimo Laverda, la moto Un giorno passando per un caffè al bar della frazione di fatta uomo. Rilancia nel ‘68 il e dei viaggi. In occasione delle Camnago, a un tavolo vidi seduto un signore ormai non marchio puntando sulla spiagge, su uno scaf- Negli anni che lo videro protagonista la rivalità Olimpiadi in Messico si portò grossa cilindrata; Sergio Ot- più giovane la cui faccia mi era nota. Chiesta conferma tolina. Ottoz, Giani e Otto- fale in cucina una con Berruti face parlare molto i giornali del- la moto, una Laverda. Finito a un amico, la risposta fu: «Proprio tu non lo cono- lina, dopo le Olimpiadi serie di vecchi maci- l’epoca, un gossip si potrebbe definire oggi, l’impegno sportivo, dal Mes- partirono in moto da Città del sci?». Era Sergio Ottolina. Messico diretti a New York. I nini da caffè, in un an- dove lo spirito allegro di Sergio andò a scon- sico arrivò in California per poi Da diverso tempo speravo d’incontrarlo, così mi presen- primi due per la via più golo la foto ingiallita trarsi con quello timido e chiuso di Livio, a attraversare la Louisiana, la breve, mentre Ottolina dal Sergio Ottolina oggi. tai e con sfacciataggine chiesi di poterlo intervistare. Lo Messico arrivò in California che ritraeva la fami- ogni raduno della nazionale gli scherzi nei suoi Florida e costeggiando l’Atlan- per poi attraversare la Loui- trovai subito cordiale e affabile, in fondo ero per lui uno siana, la Florida e costeg- glia sul balconcino confronti erano all’ordine del giorno. Il più cla- tico giungere, dopo un mese, a sconosciuto e avrebbe potuto rifiutare, invece… giando l’Atlantico giungere, esterno al termine dei moroso la consegna di finte partecipazioni di New York. In un romanzo d’al- dopo un mese, a New York. Mi ha ricevuto qualche giorno dopo. La sua casa, una vil- lavori di costruzione. nozze con falso nome della sposa o la vernice nera sulle tri tempi sarebbe stato un avventuriero o un esploratore, letta anni trenta o giù di lì, ben arredata, ricca di piccole Questa era la casa dei nonni, lui nacque proprio qui il 23 scarpe bianche del completo da corsa. Più avanti negli un giramondo con il piacere della scoperta, come i tre anni collezioni e inserita in un grande giardino con alberi ad novembre 1942 alle ore 14.00. Afferma di frequentare anni Berruti dichiarò quanto fossero uno sprone per lui trascorsi in Sudafrica. L’offerta parte da Marcello Fiasco- alto fusto, mi ha dato una sensazione accogliente. Alle spesso mercatini dell’usato e ogni tanto trova qualcosa che riservava la vendetta sul campo di gara. Di quegli anni naro, allora divenuto primatista mondiale sugli 800, che lo pareti fanno bella mostra diversi quadri. Ho notato en- d’interessante da portare a casa. Ha la passione per la oggi ne ridono, sono sempre stati comunque buoni amici, va a trovare in ospedale. Sergio era stato vittima di un inci- trando alcune foto che lo ritraevano su bianchissime musica jazz ma ama anche la lirica: a ogni rappresenta- il passato è solo un piacevole e indelebile ricordo. dente in moto: quattro vertebre e un calcagno rotto che gli farà perdere la Paolo era dipendente comunale. Di cosa si occupasse in Olimpiadi, vide tutta l’atletica e la marcia in particolare. convocazione realtà non lo ricordo. Diceva di essere stato un marcia- A questo punto entra in campo, o meglio in strada, per Monaco ’72 tore: “Ho marciato con Pavesi, Frigerio e Altimani”, l’Associazione ASAI (Archivio Storico dell’Atletica Ita- (Staffetta Mio nonno: ogni tanto lo diceva, non che raccontasse molto, ma liana) di cui sono socio. Leggendo un pezzo sulla mar- 4x400). Mar- qualche volta tornava sull’argomento. Comprava sem- cia degli anni subito dopo la prima guerra mondiale, a cello lo convince pre “La Gazzetta dello Sport”, ho imparato a leggere la firma Alberto Zanetti Lorenzetti, mi sono ricordato im- a trasferirsi in io e la marcia “rosea” in casa della coppia Paolo e Clorinda Pozzi, provvisamente tutto quello che ho raccontato. Chiedo Sudafrica, gli dove ci andavo spesso, mi sedevo nella loro unica informazioni ad Alberto. Questi, nel giro di poche ore, trova un lavoro, grande stanza che faceva da cucina, sala e camera da mi fa sapere che Paolo Pozzi era un signor marciatore i permessi, la Walter Brambilla letto, sfogliavo il giornale, leggevo le gesta del . e qualche giorno dopo la stampa dell’epoca dove si casa, insomma Sono sempre stato ben accettato dai coniugi Pozzi, tan- vede il marciatore milanese con il numero 77. I primi tutto quello che ilano. Anni Cinquanta. Stabile in centro storico. t’è che chiamavo “nonno” il signor Paolo, ero un bam- risultati del “nonnino” compaiono nel 1916, con ottimi serve per po- Zona Porta Genova. Piazza Duomo a 15 minuti bino che non aveva mai avuto la possibilità di piazzamenti in gare contro i milanesi, a partire da Cas- terci andare. Là M di cammino. Lì vivevo con i miei genitori e mia conoscerne neppure uno di nonni. Un bel giorno con il sani. Nel 1917 vince la Coppa Malvezzi e il Giro di Mi- nasce la sua nonna, secondo piano di una casa di ringhiera, d’in- “nonno” e mio padre seguimmo la celeberrima “Cento lano. Paolo Pozzi ha sì gareggiato con Altimani, unica figlia. «È verno e d’estate si giocava su ballatoi bui, non c’era Chilometri” di marcia che penso organizzasse La Gaz- Frigerio e Pavesi, come diceva: quarto nel Campionato matta come il permesso andare in cortile. Io abitavo al secondo zetta dello Sport. Si disputava su un circuito da ripe- italiano della maratona di marcia e nella 100 km del padre» dice piano, su un corridoio lungo, dove alloggiavano almeno Ottolina ai tempi d’oro... tere, almeno così nei meandri della mia memoria, più e 1919, nono nella 100 km del 1922. Un ottimo atleta! parlando di lei, una decina di famiglie, un crogiuolo di persone, di dia- più volte. Vidi marciare, seduto sulla canna della bici- Difficile stabilire la sua data di nascita, secondo Al- si commuove letti, dai pseudo lombardi, al meneghino stretto, dal si- cletta di mio papà Mario, Dordoni, Pamich (?), Serchi- berto dovrebbe aver visto la luce tra il 1895 e il 1900. facendo trasparire tanto amore nei suoi confronti. ciliano, al veneto. Lo stivale era in gran parte nic, Bomba, Thompson. Rimasi affascinato e “nonno” Dopo le Olimpiadi cambiai casa e non li vidi più, né Gli chiedo delle foto viste entrando, appese alle pareti. Mi rappresentato. Al primo piano, stesso numero di per- Paolo giorni dopo mi mostrò anche come fosse ancora “nonno” Paolo né la signora Clorinda, per qualche parla delle Maldive, di tre anni passati come animatore di sone, ci abitava una coppia che a me pareva anzianis- bravo nel tacco e punta. Passa qualche anno e ai Giochi anno. Li ritrovai fuori dalla Chiesa un giorno freddo di contatto in un villaggio turistico. Ci andò dopo aver ven- sima (notare il superlativo assoluto), lui di nome faceva di Roma, la moglie mi raccontò che suo marito era let- gennaio, il giorno del mio matrimonio. Marciava ancora duto la rivendita di moto Honda, era un periodo magro e Paolo, lei Clorinda, di cognome Pozzi. Come mio padre, teralmente estasiato davanti alla Tv che trasmetteva le forte mio “nonno”. gli affari non erano più quelli di un tempo. Faccio accenno a un ricordo nel mondo del bob a quattro. «Tutti matti» mi dice «ubriachi la sera prima e poi la mat- Paolo Pozzi è al tina seguente un minuto di paura tra due muri di ghiac- centro della cio». Tutto inizio a metà degli anni ’70, a qualcuno venne fotografia con il n. 77. La in mente di chiedere ad alcuni velocisti chi fosse disposto manifestazione era a provare. Il pensiero era quello legato alle loro doti, il Campionato italiano della scatto e potenza, elementi necessari nella spinta iniziale Maratona di marcia (una del bob. Fu l’unico ad accettare. Lo spinse la curiosità e quarantina di km) partecipò alle qualifiche olimpiche, sarebbero stati scelti i disputato a Roma il 20 settembre primi due equipaggi. Loro arrivarono terzi, così sfumò l’oc- 1920. Vinse il casione di un'altra Olimpiade. triestino Umek (pettorale n. 105) Prima di lasciarci mi sento in dovere di chiedergli chi è battendo Pavesi (n. 79). Appunto o chi sia stato, a sua detta, il miglior velocista italiano dello storico Marco (al di fuori dell’indiscusso Pietro Mennea). Senza esita- Martini: "Silla Del Sole fugge dopo il zioni sul gradino più alto mette l’avversario e amico 15.o km, e dopo Livio Berruti, perché a suo avviso poteva essere para- un tentativo di Pozzi a Castel gonato a una gazzella, fluido e mai contratto.«Era Giubileo, al 17.o km Umek e Pavesi troppo bello vederlo correre». si involano verso Azzardo il nome di Filippo Tortu, il labbro s’incrina in la vittoria". una smorfia di sufficienza. A suo avviso sul lanciato va forte ma è troppo chiuso nelle anche. Manca di fluidità, insomma non gli piace. Ormai in campagna elettorale per il rinnovo delle cariche federali, chiedo cosa pensa dell’operato di Alfio Giomi, presidente attuale della federazione. Mi guarda con un sorriso e con sarcasmo risponde: «Chi è?»