Grotta Sant'angelo – Torrente Salinello

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Grotta Sant'angelo – Torrente Salinello DENOMINAZIONE ITINERARIO Traversata Bassa delle Gole del Salinello Ripe di Civitella – Grotta Sant’Angelo – Torrente Salinello – Torri di San Francesco – Fosso del Lago – Sella di Castel Manfrino – Macchia da Sole Regione: Abruzzo Area Protetta: Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Gruppo Montuoso: Monti Gemelli Sentiero n°: 412 TA – 411 TA RIFERIMENTO CARTOGRAFICO Tavolette I.G.M. (Scala 1:25000) F 133 III NE Civitella del Tronto – F 133 III SE Campli Altre Carte “I Monti Gemelli, Montagna dei Fiori e Montagna di Campli – Carta dei Sentieri – Scala 1:25.000” – Club Alpino Italiano Sezione di Ascoli Piceno, S.EL.CA., Firenze 1995 “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – Carta Turistico-Escursionistica – Monti della Laga – Scala 1:50.000” – Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, S.EL.CA., Firenze 2004 “Carta Topografica Regionale – Quadrante 133 III – Scala 1: 25.000” - Regione Abruzzo, L’Aquila 1986. DIFFICOLTÀ ESCURSIONISTICA E (Escursionistica) CARATTERISTICHE DEL PERCORSO Tipologia: Strada – Carrareccia – Mulattiera – Sentiero – Tracce di Sentiero Ambiente: Boschi – Praterie – Ghiaioni Morfologia: Fondovalle – Mezza Costa Strada e carrareccia a mezza costa, mulattiera e sentiero a mezza costa nel bosco, sentiero e tracce di sentiero di fondovalle, sentiero e mulattiera a mezza costa nel bosco e su ghiaioni, mulattiera a mezza costa su praterie. ACQUA SUL PERCORSO Scarsa Fontana di Ripe di Civitella m. 611 Fontana perenne sul percorso Fontanile m. 612 Fontana perenne sul percorso Fontana del Piazzale Attrezzato m. 587 1 TRAVERSATA BASSA delle GOLE del SALINELLO Fontana perenne sul percorso Fontana di Macchia da Sole m. 910 Fontana perenne sul percorso ORIENTAMENTO Senza problemi SEGNALETICA Adeguata Tipo di Segnavia: Bandierine di vernice Colore: Rosso-Bianco-Rosso PERCORRENZA Periodo Consigliato: Maggio - Luglio e Settembre - Novembre Sviluppo: m. 6.493 Quota Massima: Sella di Castel Manfrino m. 940 Tempi di Percorrenza: Andata 02.45 - Ritorno 02.30 Dislivelli (Salita - Discesa - Totale): Sal. m. 459 - Disc. m. 160 - Tot. m. 619 PERCORSO Tempi Quota Dislivelli Distanz Percorrenz Località (m.) (m.) a (m.) a (hh.mm) Ripe di Civitella 611 + - 0 0.05 Fontanile 612 1 0 300 0.05 0.05 Piazzale Attrezzato 587 0 25 462 0.05 0.05 Termine Strada Sterrata 550 0 37 337 0.05 0.05 Grotta Sant'Angelo 580 30 0 127 0.05 0.05 Bivio per il Colle San Lorenzo (Sentiero 411a)585 5 0 201 0.05 0.05 Torrente Salinello 555 0 30 81 0.05 0.15 Gole del Salinello (1° Guado) 590 35 0 704 0.15 0.30 Vroga della Caccia 620 30 0 909 0.30 0.10 Torri di San Francesco 720 100 0 369 0.15 0.05 Bivio per Ripe di Civitella (Sentiero 411 TA) 777 57 0 164 0.10 0.15 Balzo del Gionocchio di San Francesco 816 39 0 592 0.15 0.15 Fosso del Lago 847 50 19 644 0.15 0.10 Sella di Castel Manfrino (Sentieri 411c-413) 940 93 0 467 0.15 0.15 Bivio per il Mulino Sbraccia (Sentiero 426) 891 0 49 729 0.15 0.05 Macchia da Sole 910 19 0 407 0.05 Totali 459 -160 6.493 2.45 2.30 2 TRAVERSATA BASSA delle GOLE del SALINELLO ACCESSIBILITÀ Mountain Bike – Equiturismo 411 TA ACCESSO In auto: Autostrada A14 Adriatica, uscita di Teramo – Giulianova; Autostrada A24 Roma – L’Aquila – Teramo, uscita di Teramo. Da Teramo, per Ripe di Civitella e Macchia da Sole, lungo la S.S. 81 in direzione di Ascoli Piceno fino al bivio con la S.P. 53 per S. Giacomo, che si segue fino a Ripe di Civitella, o fino al bivio con la S.P. 52 per Leofara, che si segue fino a Macchia da Sole In treno: Linea Adriatica, stazione di Giulianova; da qui coincidenze per Teramo, sia in treno che con autolinee T.U.A.. Da Teramo, collegamento con autolinee T.U.A. per Ripe di Civitella e con autolinee Fracassa per Macchia da Sole. DESCRIZIONE DEL PERCORSO Escursione alla portata di tutti, tra le più affascinanti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’ambiente è caratterizzato da una sintesi straordinaria tra storia, cultura e natura, difficilmente rinvenibile altrove. Da Ripe di Civitella, con una comoda strada sterrata raggiungiamo la Grotta Sant’Angelo, cenobio benedettino e sito di interesse archeologico utilizzato fin dal Neolitico. Si scende quindi in prossimità del greto del Torrente Salinello, poco oltre la bellissima e caratteristica cascata de “Lu Cacchema”, la cui base è raggiungibile con una breve deviazione. Si prosegue costeggiando il corso del Salinello e raggiungendo l’ingresso delle gole in cui le pareti rocciose lasciano appena lo spazio per il fiume e per una stretta fascia di bosco dove corre il sentiero. Sulla parete in alto a destra è visibile la Grotta di Santa Maria Scalena, raggiungibile solo attraverso un itinerario complesso e molto esposto. Raggiunto il primo guado, se la quantità d’acqua presente nel torrente consente di proseguire con tranquillità, con un percorso estremamente suggestivo, si effettueranno una serie di guadi fino al punto più emozionante delle gole, dove le pareti rocciose distano pochissimi metri. Il percorso, tornato ora più agevole, attraversa ancora il Salinello e raggiunge il vallone della Vroga della Caccia, che scende da destra con abbondanti detriti di falda. Abbandonato il fondo delle gole, si sale ripidamente fino alle caratteristiche Torri di San Francesco, da dove, una breve deviazione conduce alla Grotta di San Francesco alle Scalelle. Proseguendo la salita, si raggiunge la mulattiera che traversa in quota le gole che, con leggeri saliscendi, alternando macchie di lecci e ginepri a ghiaioni assolati, conduce al Balzo del Ginocchio di San Francesco, ed al Fosso del Lago. Attraversato il fosso con un ponticello, con una breve salita, si é alla Sella di Castel Manfrino, da dove, una deviazione permette di raggiungere i ruderi del castello, eretto nel XIII. Riprendendo il cammino, una comoda mulattiera in leggera discesa permette di raggiungere l’abitato di Macchia da Sole, l’antica Macchia de’ Monaci, posta nel mezzo di in un incantevole scenario paesaggistico. 3 TRAVERSATA BASSA delle GOLE del SALINELLO DESCRIZIONE PUNTUALE ANDATA Ripe di Civitella m. 611 – Grotta Sant’Angelo m. 580 – Torrente Salinello m. 555 – Torri di San Francesco m. 720 – Fosso del Lago m. 847 – Sella di Castel Manfrino m. 940 – Macchia da Sole m. 910 Da Ripe di Civitella (m. 611) si segue la strada sterrata a fianco della chiesa tra campi coltivati e filari di cipressi; si oltrepassa un fontanile (m. 612; 5’) e, subito dopo, il piazzale attrezzato con aree pic-nic dove termina l’accesso alle autovetture (m. 587; 5’, 10’ in totale). Trascurando il sentiero che sale sulla destra, si prosegue in discesa lungo la sterrata, seguendola fino al suo termine, ai piedi del ripido versante roccioso della Montagna dei Fiori (m. 550; 5’, 15’). Si procede costeggiando la parete rocciosa, lungo un sentiero attrezzato a strapiombo sul fiume, sfiorando la Grotta Salomone (m. 570), piccolo anfratto di interesse prevalentemente archeologico, e raggiungendo la Grotta Sant’Angelo, cenobio benedettino e sito di interesse archeologico utilizzato fin dal Neolitico (m. 580, 5’, 20’). Oltrepassato l’eremo, il versante torna temporaneamente ad addolcirsi ed il sentiero attraversa campi in gran parte abbandonati, dove si sta gradualmente ricostituendo una vegetazione naturale. Arrivati sull’orlo di un canalone, in corrispondenza del bivio con il sentiero che sale ad incrociare la mulattiera che traversa in quota le gole (m. 585; 5’, 25’), occorre imboccare un ripido sentierino che conduce in prossimità del greto del Torrente Salinello, poco oltre una bellissima e caratteristica cascata tra una stretta fenditura nella roccia. Conosciuta come “Lu Cacchema”, la cascata, costituita da due salti per 35 metri di dislivello complessivo, rappresenta il termine delle gole verso valle; poco prima di raggiungere l’alveo, a quota m. 560, con una breve deviazione, é possibile scendere alla base della cascata (m. 510; 10’ a. e r.). Si prosegue attraversando il letto di un fosso affluente del torrente (m. 555; 5’, 30’) e, costeggiando il corso del Salinello, si raggiunge, l’ingresso delle gole in cui le pareti rocciose lasciano appena lo spazio per il fiume e per una stretta fascia di bosco dove corre il sentiero. Sulla parete in alto a destra è visibile una delle due aperture della Grotta di Santa Maria Scalena, eremo benedettino in uso fino al XVIII secolo decisamente meglio conservato della Grotta Sant’Angelo, ma raggiungibile solo attraverso un itinerario complesso e molto esposto. Proseguendo, attraverso un percorso estremamente suggestivo, si raggiunge il primo guado (m. 590, verso sinistra; 15’, 45’): se l’acqua del torrente ne impedisce l’attraversamento, la prosecuzione dell’escursione è consigliata solo ad Escursionisti Esperti (EE) in quanto, per poter proseguire sulla stessa sponda, occorre superare alcune roccette pericolose e molto scivolose soprattutto se bagnate (i due itinerari, in ogni caso, si ricongiungono più avanti); ad ogni modo, anche se si supera questo primo ostacolo, bisogna tenere presente che i guadi successivi si fanno sempre più complessi. Se al contrario la quantità dell’acqua presente nel torrente consente di proseguire con tranquillità, seguendo il tracciato segnalato, si effettuerà un secondo guado (m. 595, verso destra) e poi un terzo (m. 600, verso sinistra). Raggiunto il punto più stretto e suggestivo delle Gole del Salinello, dove le pareti distano non più di cinque metri raggiungendo su entrambi i lati un’altezza di circa 200 metri, è necessario effettuare una nuova serie di guadi (m. 605, a destra, a sinistra e nuovamente a destra), l’ultimo dei quali è il più profondo che si incontra.
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