Elenco Delle Specie Di Ragni (Arachnida, Araneae) Note Per La
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REV. VALDÔTAINE HIST. NAT. - 66: 45-88 (2012) 45 Elenco delle specie di ragni (Arachnida, Araneae) note per la Valle d’Aosta ghigo rossi Via Bartolomeo Gastaldi, 1 I-11100 Aosta FiLippo Bosio Via Parigi, 12 I-11100 Aosta Rossi G., Bosio F., 2012. Checklist of spiders (Arachnids, Araneae) of Aosta Valley (Italy). Rev. Valdôtaine Hist. Nat., 66: 45-88, 2012. Here is presented a new checklist of spiders of Aosta Valley (Italy). According to the research, 342 species, distributed in 34 families and 160 genera, are known for this region. We report 25 species never noted before for the area, with original data, including Cheiracanthium punctorium (Villers 1789) - that can inflict a painful bite - and Zelotes mundus (Kulczyn´ski 1897), previously unpublished in Italy. It is also confirmed the report of the species Zora silvestris Kulczyn´ski 1897, found in the Mont Avic Natural Park, as new for Italy. Key words: Araneae, Aosta Valley, Zelotes mundus. INTRODUZIONE Per contribuire a incrementare le conoscenze sulla fauna della Valle d’Aosta, e in particolare sull’ordine Araneae, col presente lavoro si intendono pubblicare informazioni acquisite dagli autori nel corso degli anni passati e ancora inedite, che pur non essendo state raccolte nell’ambito di specifiche ricerche, rivestono particolare interesse in quanto utili, assieme ai lavori pubblicati dopo l’ultima checklist redatta da Isaia (2005) e alla luce della revisione critica della bibliografia precedente, a presentare un nuovo elenco aggiornato delle specie presenti nella regione. Sono inoltre fornite precisazioni in merito alla prima segnalazione di Zora silvestris in territorio italiano e vengono presentati dettagli circa il ritrovamento nella regione valdostana di Cheiracanthium punctorium e Zelotes mundus. FONTI-MATERIALI-METODI L’analisi dei dati bibliografici più datati, in particolare quelli di Pavesi (1873) e Calloni (1889), pone alcuni problemi interpretativi in ordine alla precisa localizzazione geografica delle segnalazioni. Le generiche diciture “Monte Rosa” o “passo di S. Teodulo”, utilizzate ad esempio dal Pavesi, non consentono di appurare se effettivamente i dati riportati sono relativi alla Valle d’Aosta. Altrettanto dicasi per il lavoro del Calloni che elenca le specie raggruppandole secondo “distretti faunistici” di particolare ampiezza (ad esempio “Gran Paradiso-Sassière-Ruitor” o “Gran San Bernardo-Combin-Cervino-Rosa”) tali da non consentire l’individuazione precisa delle località di presenza. Le specie così descritte sono state incluse nella lista solo se in seguito ritrovate anche da altri Autori e riportate con riferimenti univoci, altrimenti non sono state considerate. 46 GHIGO ROSSI, FILIPPO BOSIO Calloni specifica inoltre a pagina 9: Deploro« di non aver fermato dimora d’almeno un mese su qualche nodo alpino», il che rende esplicito, assieme al resto dell’introduzione del suo scritto, che (tutte?) le sue segnalazioni inerenti la Valle d’Aosta sono ottenute sulla base di dati riferiti da altri o dalla esigua bibliografia esistente all’epoca, in pratica solo a opera del grande naturalista francese Eugène Simon. Pavesi (1873) segnala molte specie allora inedite per la Valle d’Aosta, in piccola parte frutto di catture originali, più spesso ottenute dall’esame di esemplari raccolti da Carlo Alzona (Torino 1881- Genova 1961; in seguito Collezione Alzona) o Giacomo Doria (La Spezia, 1840 – Borzoli, 1913; in seguito Collezione Doria), conservate nell’allora Museo civico di Storia naturale di Genova oggi intitolato al suo fondatore e primo direttore Doria, che non sono state riesaminate in occasione di questo lavoro. Ai dati bibliografici sono state aggiunte tutte le nuove specie provenienti dalle col- lezioni personali degli autori, frutto di catture o osservazioni occasionali avvenute nel corso degli anni dal 1992 al 2011. Per tali specie inedite per la Valle d’Aosta, gli esemplari sono stati analizzati al binoculare con la tecnica dell’immobilizzazione temporanea tra due vetrini, uno dei quali con con cavità centrale, che consente di non uccidere i soggetti ma di liberarli dopo l’esame; solo nel caso di specie molto piccole o che necessitavano di ulteriori approfondimenti, gli esemplari sono stati uccisi e conservati in alcol 70%; queste specie sono riportate nella tabella 1 con l’asterisco dopo il nome. In data 18 maggio 2012 è stata inoltre effettuata una visita presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, per tentare di esaminare gli esemplari derivanti dalle raccolte effettuate da De Angelis e Fantoni (2007-2008) nel Parco Naturale del Mont Avic, ma purtroppo non è stato possibile individuarli tra i materiali ivi conservati; allo stato attuale la collezione deve ritenersi dispersa (fide pro- fessoressa Enrica Capelli). Sulla base della ricerca bibliografica è stata affrontata la definizione di Zora silvestris, scoperta in Val d’Aosta, come inedita per la Fauna italiana (Kulczyn´ski, 1887; De Angelis e Fantoni, 2007-2008). In occasione di un convegno sulla biodiversità tenutosi ad Aosta il 22 maggio 2012 a cura del Museo regionale di Scienze Naturali della Valle d’Aosta, Mauro Paschetta, Da- vide Giuliano e Marco Isaia hanno presentato un poster con i risultati preliminari di uno studio in corso nella Riserva Naturale Les Iles; le specie segnalate, tra cui alcune inedite, non sono state considerate nella redazione della presente lista in quanto non ancora og- getto di pubblicazione definitiva. Parimenti non è stato qui accettato il criterio di inserire automaticamente nella lista le specie che alcuni Autori riferiscono come ubiquitarie, a meno che siano state effettivamente trovate. La nomenclatura utilizzata è quella adottata da Platnick (2012). RISULTATI Si riporta di seguito l’elenco delle specie di Araneae note ad oggi per la Valle d’Aosta (Tab. 1); per ognuna vengono riportati anche i riferimenti relativi alla prima pubblicazione per la Valle d’Aosta e a quelle che successivamente l’hanno riferita, in modo che sia possibile ricostruirne sinotticamente la conoscenza storica. Per le specie inedite vengono riportate le informazioni sulla data, il luogo e la quota del ritrovamento. ELENCO DELLE SPECIE DI RAGNI (ARACHNIDA, ARANEAE) NOTE PER LA VALLE D’AOSTA 47 Tab. 1 - Lista delle specie di ragni trovati in Valle d’Aosta ad oggi (in ordine alfabetico). In quarta colonna (SPECIE CITATA ANCHE DA) sono riportati tra parentesi gli Autori di segnalazioni non incluse nei confini geografici e amministrativi della Valle d’Aosta in senso stretto; il punto interrogativo segnala incertezze attuali relative all’in- formazione originale, anche di tipo nomenclaturale. Le specie segnalate da Negro et al. (2009) sono state trovate in ambiente subalpino, nei boschi di conifere attraversati dalle piste da sci dei comuni di Torgnon e/o Gressoney- Saint-Jean, tra 1500 e 2000 m. Le specie segnalate da Gobbi et al. (2010) sono state rinvenute sul ghiacciaio del Miage a Courmayeur. Le specie segnalate da Negro et al. (2010) sono state trovate per la prima volta in ambiente subalpino e nivale, nel corso di ricerche su ambienti attraversati dallee piste da sci nei comuni di Torgnon, Gressoney- Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, tra 1500 e 2900 m. Le quote si intendono s.l.m. PRIMA SPECIE NOTE (tra virgolette sono FAMIGLIA SPECIE PUBBLICAZIONE CITATA riportate le citazioni testuali (Platnick, 2012) per la Val d’Aosta ANCHE DA originali) Achaearanea lunata tHERIDIIDAE (Clerck, 1757) Isaia, 2005 Specie montana. Calloni segnala la specie nel “di- (Calloni, stretto faunistico” Gran ARANEIDAE Aculepeira carbonaria di Caporiacco, 1928 1889)?; Isaia, San Bernardo-Combin, (L. Koch, 1869) 2000; Isaia, mentre di Caporiacco ri- 2005 porta un maschio e una femmina “sulle falde” del monte Roletta. Specie montana. Calloni la indica presente in tutti (Calloni, 1889); i “distretti faunistici” cui (Pavesi, 1904); si riferisce; Pavesi, citando di Caporiacco, un certo signor Kerim, la Aculepeira ceropegia 1928; Roedl, segnala per “Théodule”, ARANEIDAE (Walckenaer, 1802) di Caporiacco, 1922 1963; Isaia, riferendosi al colle tra la 2000; Isaia, Valtournenche e la Svizzera, 2005; Gobbi et ma senza specificarne il ver- al., 2010 sante; di Caporiacco riporta “Un maschio all’accamp. di Orvieilles, agosto”. Isaia, 2000; Primo esemplare per la re- Isaia, 2005; gione trovato da Tongiorgi Aelurillus v-insignitus nei dintorni di Aosta, 720 SALTICIDAE (Clerck, 1757) Fontana et al., 1996 Negro et al., m, nel mese di agosto del 2009; Ruffo et. 1936, poi dallo stesso in al., 2005 Val d’Ayas a 1950 m. Agalenatea redii ARANEIDAE (Scopoli, 1773) Isaia, 2005 LIOCRANIDAE Agroeca cuprea Negro ., 2009 Negro et al., Menge, 1873 et al 2010 Agroeca proxima 17/9/2003, Quart, La Tour, (O. P.-Cambridge, de Angelis e LIOCRANIDAE Fantoni, 2007-2008 prateria arida esposta a sud, 1871) 1350 m. Agyneta conigera LINYPHIIDAE (O. P.-Cambridge, Negro et al., 2009 1871) AGELENIDAE Allagelena gracilens Rossi e Arnò, 1995 Isaia, 2005 (C.L. Koch, 1841) Isaia, 2005; Lugetti e Tongiorgi, de Angelis e La specie è stata scoperta a LYCOSIDAE Alopecosa accentuata Fantoni, 2007- (Latreille, 1817) 1969 Ollomont e la Thuile. 2008; Negro et al., 2009 48 GHIGO ROSSI, FILIPPO BOSIO PRIMA SPECIE NOTE (tra virgolette sono FAMIGLIA SPECIE PUBBLICAZIONE CITATA riportate le citazioni testuali (Platnick, 2012) per la Val d’Aosta ANCHE DA originali) Isaia, 2005; Specie montana che Lugetti Alopecosa aculeata Lugetti e Tongiorgi, LYCOSIDAE (Clerck, 1757) Negro et al., e Tongiorgi scoprirono a La 1969 2009 Thuile. Specie montana. Pavesi cita un esemplare della Colle- Pavesi, 1873 ?; zione Doria per segnalare la Pavesi, 1904; specie (allora sinonimo di Alopecosa cuneata Lugetti e Tongiorgi, Tarentula cuneata) a “1600 LYCOSIDAE (Clerck, 1757) Isaia, 2005; 1969 Negro , m a Gressoney-St. Jean” ma et al. rimane nomen dubium assi- 2009 milabile a tre specie attuali, ossia Alopecosa cuneata, A. pulverulenta e A. trabalis. di Caporiacco scrive “Un Lugetti e maschio e una femmina LYCOSIDAE Alopecosa fabrilis di Caporiacco, 1928 Tongiorgi, a Boccanera, settembre”. (Clerck, 1757) 1969; Isaia, Specie montana ritrovata 2005 poi anche da Lugetti e Ton- giorgi a Pila, a 1700 m.