Ndrangheta in Provincia Di Lecco
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Atti Parlamentari
Deputati – 113 – Senato del li.RA - DISEGNI DI \lLNTI - DOC. XXX\"1 Nell’area cutrese predominano i “Grande-Aracri”10 attivi nell’acquisizione di appalti per la realizzazione e la gestione di parchi eolici nonché nelle estorsioni ai danni di villaggi turistici del litorale ionico ai quali vengono imposti servizi e prestazioni da parte di ditte da loro controllate; la cosca ha ramificazioni in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e proiezioni in Germania. Sono già state evidenziate alcune frizioni tra la citata cosca e quella dei cirotani “Farao-Marincola”. Nell’area si registra l’operatività anche dei “Dragone”. Nel territorio di Cirò perdura l’egemonia della cosca “Farao-Marincola”, retta da Farao Silvio11 e da Marincola Cataldo (detenuto), collegati con le più importanti ‘ndrine calabresi, specie del reggino e con altri sodalizi del crotonese e della sibaritide. La compagine vanta collegamenti con organizzazioni campane e pugliesi nonché proiezioni extraregionali (in Lombardia e Umbria) ed all’estero, in particolare in Germania. Nella Valle del Neto, nei comuni di Belvedere di Spinello, Rocca di Neto e Santa Severina, opera la cosca “Pizzuto-Iona-Marrazzo”12, attiva prevalentemente nelle estorsioni e nei tentativi di infiltrarsi nei pubblici appalti, duramente colpita dall’esito dell’operazione di polizia del 18 ottobre 2016 che ha disarticolato la “locale” di Belvedere di Spinello. Si registra, altresì, l’operatività della cosca “Greco”13 a San Mauro Marchesato ed a Scandale. 10 Il 4 gennaio 2016 nella provincia di Crotone e sul territorio nazionale l’Arma dei Carabinieri ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sedici soggetti appartenenti alla cosca “Grande Aracri”, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, omicidio, ricettazione, estorsione, usura e rapina e di reati in materia di armi. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
'I Could Actually Hear the Teeth Chewing Into the Bone'
$1 Mid-Week Edition Thursday, Oct. 6, 2016 Serving our communities since 1889 — www.chronline.com Adna’s Two-Way Threat Apperson Pulls Double Duty in XC, Football / Sports 1 Language of Business Economic Development Passion for Computers Inspires Tech Creation of Jobs, Flood Mitigation Highlight Business at PC Savvy in Chehalis / Life 1 Tuesday Candidate Debate in Chehalis / Main 3 ‘I Could Actually Hear the Teeth Chewing Into the Bone’ Chehalis Man Survives Grizzly Bear Attack in Montana In this Aug. 1 ile photo, cars and trucks stream by as workers from WSDOT's emergency contractor, Guy F. Atkinson Construction, guide a 50- foot temporary steel bridge into place over the damaged Chamber Way overpass in Chehalis. Chamber Way Overpass to Be Rebuilt Next Year By The Chronicle The temporary Chamber Way bridge over Interstate 5 in Chehalis will be replaced with a permanent solution next year. On Tuesday, the Washing- ton State Department of Trans- portation announced its plans for a new overpass with con- struction to begin in 2017. The overpass was severely damaged by an oversized load in July and Pete Caster / [email protected] a tempo- Neil Rico, 29, of Chehalis, who was attacked by a grizzly bear just over a week ago while hunting in Montana, poses for a portrait in Centralia on Tuesday afternoon. rary bridge was later installed. ‘IT WILL NEVER STOP ME’: WSDOT After Attack, Neil evaluated the long-term Rico Says He Will possibilities for the overpass Continue Hunting and will move forward with a project to build a four-lane By Justyna Tomtas structure that also includes bi- [email protected] cycle and pedestrian access. -
'Ndrangheta in Germania
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN RELAZIONI INTERNAZIONALI „Ndrangheta in Germania. Un modello di espansione Tesi di: Martina Bedetti Relatore: Prof. Fernando dalla Chiesa Correlatore: Prof.ssa Mariele Merlati Anno Accademico 2011/2012 1 I Indice Introduzione ............................................................................................................... 4 Capitolo 1. La „ndrangheta in Germania: nascita, evoluzione e sviluppo ................. 9 1.1 Primi riferimenti alla „ndrangheta in Germania: dagli anni ‟40 agli anni „80 …………………………………………………………………………….9 1.2 La caduta del muro e l‟unificazione tedesca: la svolta mafiosa ............... 15 1.3 Gli anni ‟90. Le attività delle cosche calabresi: i clan di San Luca e Corigliano Calabro ............................................................................................... 17 1.4 Strage di Duisburg: la mafia in Germania da invisibile a visibile ............ 26 1.5 „Ndrangheta: una mafia moderna e arcaica .............................................. 32 1.6 L‟eredità di Duisburg ................................................................................ 35 Capitolo 2. La „ndrangheta in Germania oggi ......................................................... 39 2.1 Struttura della „ndrangheta in Germania ................................................... 41 2.2 Un‟analisi geografica delle „ndrine........................................................... 48 2.2.1 Regione del Baden- Württemberg e Stoccarda ................................. 51 2.2.2 Regione del Nord Reno- -
Brings 'Good Vibes' to Filipino Listeners P6 MDT REPORT
20,000 EXPECTED AT HUSBAND FIGHTS TO HELP US WIFE ROSENQVIST LUSOFONIA FESTIVAL HELD IN CHINA FOR SPYING RETURNS This year’s Lusofonia Phan Phan-Gillis is still awaiting Festival will take place from trial, consigned to an unknown TO TRY 3RD WIN October 21 to 23 with a fate in a highly opaque and smaller budget impenetrable legal system P5 P7 P10-11 FRI.07 Oct 2016 T. 25º/ 31º C H. 65/ 95% facebook.com/mdtimes + 11,000 MOP 7.50 2659 N.º HKD 9.50 FOUNDER & PUBLISHER Kowie Geldenhuys EDITOR-IN-CHIEF Paulo Coutinho www.macaudailytimes.com.mo “ THE TIMES THEY ARE A-CHANGIN’ ” LAWYER ALERTS China treaties may apply to Macau, HK 7 P2-3 MDT REPORT days to go NEW TDM RADIO SHOW WORLD BRIEFS ‘Tagay Pinoy FM98’ brings ‘good AP PHOTO vibes’ to Filipino listeners P6 MDT REPORT UNITED NATIONS Portugal’s Antonio Guterres, who was formally approved yesterday to be the next U.N. secretary- general, said he faces “huge challenges” and hopes to see unity and consensus during his term. Guterres was approved by acclamation. The Security Council’s recommendation now goes to the U.N.’s 193-member General Assembly, which is expected to vote on Ban Ki-moon’s successor next week. More on p14 AP PHOTO EAST TIMOR Two East Timorese journalists are going on trial in a criminal defamation case brought by the country’s prime minister that has alarmed press freedom groups. Raimundos Oki and his former boss Lourenco Vicente Martins are charged with “slanderous denunciation” and face up to three years in prison if found guilty. -
Tesi Di Laurea Mamma 'Ndrangheta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI SCIENZE UMANISTICHE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE STORICHE TESI DI LAUREA MAMMA ‘NDRANGHETA RELATORE: PROF.SSA DANIELA ADORNI CANDIDATO: ROBERTO ROSSETTI ANNO ACCADEMICO 2016/2017 1 “Studia per la vita e non per la scuola” Suora Agnese 30 giugno 1988 2 SOMMARIO INTRODUZIONE ....................................................................................................... 5 LO SCOPO DELLA TESI ....................................................................................... 5 IL MATERIALE UTILIZZATO ............................................................................. 7 INCONTRI E INTERVISTE ................................................................................... 9 1. IL PASSATO ......................................................................................................... 11 1.1 INQUADRAMENTO STORICO .................................................................... 11 1.2 MITO, NOMI E ORIGINI ............................................................................... 17 1.3 L’OTTOCENTO .............................................................................................. 22 2. IL PRESENTE E IL FUTURO .............................................................................. 36 2.1 IL NOVECENTO ............................................................................................. 36 2.2 IL DUEMILA ................................................................................................... 55 3. LA STRUTTURA ................................................................................................. -
Provincia Di Cosenza
– 113 – PROVINCIA DI COSENZA Il panorama criminale cosentino si presenta frammentato e non si rileva una figura carismatica in grado di raccogliere l’eredità dei capi da tempo detenuti. Si evidenziano taluni tentativi di rimodulazione degli equilibri nonché l’interazione delle compagini locali con gruppi operanti nelle regioni limitrofe. − Nel capoluogo e nei limitrofi comuni cosentini di Montalto Uffugo , Settimo di Montalto e Taverna sono sempre operativi i “Bruni-Abbruzzese”, denominati “Zingari”, collegati con l’omologo gruppo che esercita la propria influenza a Cassano allo Jonio, dediti prevalentemente al traffico di sostanze stupefacenti. E’ stata, inoltre, accertata l’esistenza di un patto federativo tra le cosche “Lanzino-Patitucci” e “Perna- Cicero”. Notevole è stato il contributo offerto da diversi collaboratori di giustizia che hanno consentito di far luce sugli assetti dell’intera organizzazione criminale. − Sul versante tirrenico della provincia, nella zona compresa tra Cetraro , Praia a Mare e Diamante , permane l’attivismo della cosca “Muto” e delle ‘ndrine, ad essa satelliti, dei “Serpa” a Paola , dei “Gentile” ad Amantea e dei “Chirillo” di Paterno Calabro , Rogliano , Piano Lago , presenti, questi ultimi, anche nella zona sud del capoluogo. A Paola risultano consolidati i rapporti tra i “Serpa” ed i cosentini “Bruni”. − Nell’area della costa jonica (piana di Sibari ) è stata documentata l’operatività di un cartello guidato da esponenti della cosca “Galluzzi-Acri-Morfò” di Rossano (CS), al cui interno non sono escluse nuove manovre di assestamento. − La compagine che esprime la maggiore potenzialità criminale è quella dei “Forastefano-Portoraro-Faillace” di Cassano allo Jonio , dedita in prevalenza nei settori delle estorsioni e del traffico di stupefacenti, da anni contrapposta agli “Abbruzzese”. -
Impaginato Mappatura Famiglie.Indd
‘NDRANGHETA CAMORRA E MAFIA SICILIANA IN EMILIA-ROMAGNA (2010-2015) 1 2 3 INTRODUZIONE ALLA MAPPATURA SOMMARIO: introduzione p. 3 metodologia p. 5 la struttura dell’elaborato p. 6 Introduzione Dopo essere stato un fenomeno a lungo sottovalutato da un punto di vista sociale, economico e politico, negli ultimi anni si è cominciato a parlare di penetrazione della criminalità organizzata in Emilia Romagna anche nei social e mass media. I fatti di cronaca più recente, difatti, hanno portato alla luce un sistema la cui pervasività è aumentata nel tempo, sino al punto per cui non è stato più possibile far finta di non vedere. Uno degli ultimi esempi in ordine cronologico è l’indagine denominata Aemilia. Oltre al lavoro, svolto dagli inquirenti, di ricostruzione di un trentennio di vicende criminali che hanno contrassegnato la presenza e l’espansione ’ndranghetista in Emilia-Romagna, tale indagine ha portato alla luce uno spaccato sulle dinamiche di matrice mafiosa che hanno contraddistinto la regione. Per questo motivo, ossia per comprendere i nuovi equilibri delle tre principali organizzazioni mafiose, questa ricerca si pone l’obiettivo di ricostruire le vicende di ‘ndrangheta, camorra e mafia siciliana nell’ultimo quinquennio. Lo scopo di questo lavoro è analizzare tale penetrazione e creare una piccola mappatura delle famiglie presenti nel nostro territorio. Maggiore attenzione sarà rivolta a quanto successo negli ultimi anni non tanto, e non solo, al fine di scattare una fotografia della presenza mafiosa in regione ma, soprattutto, per cogliere le linee di tendenza ed analizzare l’evoluzione passata in modo comprendere quale potrebbe essere quella futura. -
Ndrangheta, Camorra E Mafia Siciliana in Emilia-Romagna (2010-2015)
‘NDRANGHETA, CAMORRA E MAFIA SICILIANA IN EMILIA-ROMAGNA (2010-2015) Provincia di Rimini DataDIPAFEC Integration and public Awareness on Financial and Economic Crime This project is funded by European Union’s ISEC Programme Prevention and1 Fight Against Crime INTRODUZIONE ALLA MAPPATURA SOMMARIO: introduzione p. 3 metodologia p. 5 la struttura dell’elaborato p. 6 Introduzione Dopo essere stato un fenomeno a lungo sottovalutato da un punto di vista sociale, economico e politico, negli ultimi anni si è cominciato a parlare di penetrazione della criminalità organizzata in Emilia Romagna anche nei social e mass media. I fatti di cronaca più recente, difatti, hanno portato alla luce un sistema la cui pervasività è aumentata nel tempo, sino al punto per cui non è stato più possibile far finta di non vedere. Uno degli ultimi esempi in ordine cronologico è l’indagine denominata Aemilia. Oltre al lavoro, svolto dagli inquirenti, di ricostruzione di un trentennio di vicende criminali che hanno contrassegnato la presenza e l’espansione ’ndranghetista in Emilia-Romagna, tale indagine ha portato alla luce uno spaccato sulle dinamiche di matrice mafiosa che hanno contraddistinto la regione. Per questo motivo, ossia per comprendere i nuovi equilibri delle tre principali organizzazioni mafiose, questa ricerca si pone l’obiettivo di ricostruire le vicende di ‘ndrangheta, camorra e mafia siciliana nell’ultimo quinquennio. Lo scopo di questo lavoro è analizzare tale penetrazione e creare una piccola mappatura delle famiglie presenti nel nostro territorio. Maggiore attenzione sarà rivolta a quanto successo negli ultimi anni non tanto, e non solo, al fine di scattare una fotografia della presenza mafiosa in regione ma, soprattutto, per cogliere le linee di tendenza ed analizzare l’evoluzione passata in modo comprendere quale potrebbe essere quella futura. -
Quotidiano Regionale D'informazione 51° Anno
51° anno quotidiano regionale d'informazione Cronaca REGGIO CALABRIA. Lo stato di “depressione scorso anno, su consiglio del dott. Moro, Pelle ha maggiore” è stato fatale sia per il paziente, boss della inscenato un malore e con la complicità del figlio e ‘ndrangheta, sia per i medici che lo avevano in cura. della moglie ha contattato il 118 ricevendo l’aiuto di Peppe Pelle, alias “Gambazza”, 51 anni, alla fine, è un’equipe medica coordinata da Moro. Per gli stato raggiunto da un provvedimento restrittivo del investigatori, nel 2008, anche il dott. Quartucci, giudice delle indagini preliminari di Reggio Calabria che favorendo il ricovero del boss a “Villa degli oleandri” ha avuto notificato in carcere. Dietro le sbarre sono aveva diagnosticato che l’uomo soffriva di “sindrome finiti, tra gli altri, due medici compiacenti. Manette depressiva maggiore con tratti psicotici”. Sempre anche alla moglie del boss di San Luca; al figlio secondo l’accusa, “in varie occasioni, il medico venticinquenne della coppia, con l’ordinanza di cosentino aveva rilasciato a Pelle certificati attestanti la custodia cautelare che gli è stata notificata in carcere. Il simulata patologia depressiva”. Non viene escluso che provvedimento ha riguardato complessivamente sei il sanitario abbia avuto paura di non assecondare quel indagati: Giuseppe e Antonio Pelle, Marianna Barbaro “pezzo da novanta” della ‘ndrangheta locridea. (45); Guglielmo Quartucci (59) di Celico (Cosenza), Facendo riferimento al padre del boss di San Luca, il medico della clinica “Villa degli oleandri” di Mendicino; dott. Quartucci - come riportato in un’intercettazione - Francesco Moro (57) medico del 118 di Locri; e ha esclamato: “.. -
Doc. Xxiii, N. 5
CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA Doc. XXIII N. 5 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA MAFIOSA O SIMILARE (istituita con legge 27 ottobre 2006, n. 277) (composta dai deputati: Forgione, Presidente; Astore, Bono, Bordo, Burtone, Cirino Pomicino, D’Ippolito Vitale, Incostante, Lagana` Fortugno, Licandro, Lo Monte, Lumia, Vice Presidente, Mancini, Marchi, Misuraca, Angela Napoli, Pellegrino, Segretario, Picano, Rotondo, Santelli, Tagliatatela, Tassone, Vice Presidente, Villari, Vitali, Alfredo Vito; e dai senatori: Adragna, Baccini, Massimo Brutti, Buccico, Calvi, Castelli, Curto, Di Lello Finuoli, Garraffa, Gentile, Segretario, Giambrone, Iovene, Malvano, Montalbano, Mugnai, Nar- dini, Novi, Palma, Palumbo, Pellegatta, Pistorio, Procacci, Ruggeri, Villecco Calipari, Vizzini) RELAZIONE ANNUALE SULLA ’NDRANGHETA (Relatore: on. Francesco FORGIONE) Approvata dalla Commissione nella seduta del 19 febbraio 2008 Trasmessa alle Presidenze delle Camere il 20 febbraio 2008 ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera n), della legge 27 ottobre 2006, n. 277 STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO Camera dei Deputati —2— Senato della Repubblica XV LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Camera dei Deputati —3— Senato della Repubblica XV LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI PAGINA BIANCA Camera dei Deputati —5— Senato della Repubblica XV LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI INDICE CAPITOLO I Una mafia liquida .............................................................................. -
Si Tratta Di Una Scelta Coessenziale Alla Impresa Mafiosa, Quasi Una
Camera dei Deputati —33— Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Si tratta di una scelta coessenziale alla impresa mafiosa, quasi una regola, emersa in tutti indistintamente i procedimenti penali esaminati, caratterizzati da macroscopiche condotte illecite, con smaltimenti di materiale di scavo in dispregio di ogni elementare normativa in materia di rifiuti. In tal senso i provvedimenti dell’autorità giudiziaria milanese sottolineano con forza la plurioffensività degli effetti derivanti dal controllo del movimento terra, posto che l’intervento della ’ndrangheta produce, a cascata, una serie di effetti di impatto immediato anche per la collettività, con la conseguenza che la presenza della ’ndran- gheta non è solo un problema per gli imprenditori del settore, lo è per tutti. Né si può affermare che l’attività di movimento terra costituisce un fenomeno illecito a « basso costo sociale », senza dimenticare che ogni illegalità, a sua volta, è produttrice di illegalità. E così tutte le imprese dei clan e/o quelle a loro collegate depositano i rifiuti pericolosi delle demolizioni in discariche abusive o anche in terreni destinati all’agricoltura, allo scopo di eliminare i costi di smaltimento, con grandi profitti per le stesse, ma con conseguenti enormi danni ambientali. 2. 1 – Le indagini nei confronti del clan Barbaro/Papalia (operazioni « Cerberus » e « Parco Sud ») Il dottor Paolo Storari, sostituto procuratore della Dda di Milano, nel corso dell’audizione del 17 aprile 2012, ha riportato un quadro allarmante delle infiltrazioni mafiose nel territorio metropolitano di Milano e nei comuni limitrofi, quale è emerso dalle numerose inchieste promosse dalla Dda di Milano, variamente denominate (« Cerberus », « Parco Sud », « Caposaldo », « Tenacia », « Isola »), in- chieste che hanno avuto e stanno avendo un preciso riscontro nelle decisioni di merito finora emesse, con la condanna dei principali imputati.