Fondazione Cassa Di Risparmio Di Verona Vicenza Belluno E Ancona Relazione E Bilancio Dell'esercizio 2017
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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VERONA VICENZA BELLUNO E ANCONA RELAZIONE E BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2017 Consiglio di Amministrazione 21 marzo 2018 Consiglio Generale 20 aprile 2018 1 La Fondazione in sintesi PATRIMONIO NETTO CONTABILE AL 31.12.2017 1.812 MILIONI DI EURO ATTIVO FINANZIARIO AI PREZZI DI MERCATO AL 31.12.2017 1.818 MILIONI DI EURO IMPORTO EROGAZIONI DELIBERATE 50,8 MILIONI DI EURO NUMERO DEGLI INTERVENTI DELIBERATI NELL’ESERCIZIO 455 2 SOMMARIO LA FONDAZIONE IN SINTESI ............................................................................................................................. 2 ORGANI STATUTARI E SOCIETÀ DI REVISIONE AL 31/12/2017 ............................................................................. 4 ORGANIGRAMMA ............................................................................................................................................. 5 RELAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA ............................................................................................................ 6 BILANCIO DI MISSIONE ................................................................................................................................. 16 ALTRE INFORMAZIONI ................................................................................................................................... 75 PROPOSTA AL CONSIGLIO GENERALE .............................................................................................................. 77 SCHEMI DI BILANCIO..................................................................................................................................... 78 STATO PATRIMONIALE ................................................................................................................................... 79 CONTI D’ORDINE ........................................................................................................................................... 81 CONTO ECONOMICO ...................................................................................................................................... 82 NOTA INTEGRATIVA ....................................................................................................................................... 84 PREMESSA .................................................................................................................................................... 85 PARTE A - CRITERI DI VALUTAZIONE ............................................................................................................... 86 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE - ATTIVO ..................................................................... 92 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE - PASSIVO ................................................................. 104 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ....................................................................................... 113 RENDICONTO FINANZIARIO .......................................................................................................................... 119 ALLEGATI AL BILANCIO ................................................................................................................................ 120 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO ........................................................................................................ 121 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO ........................................................................................................... 123 INFORMAZIONI INTEGRATIVE DEFINITE IN AMBITO ACRI ................................................................................ 124 LEGENDA DELLE VOCI TIPICHE DI BILANCIO .................................................................................................. 125 INDICATORI GESTIONALI ............................................................................................................................. 127 *** RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ......................................................................................................... 129 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.P.A. ...................................................................................... 135 3 ORGANI STATUTARI E SOCIETÀ DI REVISIONE AL 31/12/2017 CONSIGLIO GENERALE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Presidente Alessandro Mazzucco Alessandro Mazzucco Consiglieri Vice Presidente Vicario Sandro Caffi Giovanni Sala Michele De Boni Wilmo Carlo Ferrari Vice Presidente Lisa Ferrarini Dario Semenzato Marino Folin Massimo Galli Righi Consiglieri Sergio Genovesi Giampaolo Giampaoli Domenico Girelli Giovanni Maccagnani Stefano Giuseppe Gomiero Silvano Pedrollo Roberto Granzotto Giovanna Perdonà Rosabianca Guglielmi Renzo Poloni Carlo Guidolin Cesare Lasen Sebastiano Maurizio Messina COLLEGIO SINDACALE Giorgio Morini Carlo Alberto Murari Presidente Giovanni Pizzolo Umberto Bagnara Giovanni Pontara Vincenzo Riboni Sindaci Paolo Richelli Andrea Campanardi Angelo Tanzarella Paolo Farinon Fausto Taras Benedetto Tonato DIRETTORE GENERALE Carlo Vinco Giacomo Marino Paolo Zoppi SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A. 4 ORGANIGRAMMA 5 RELAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA Il quadro macroeconomico All’inizio del 2017 una certa instabilità politica, in parte ereditata dagli eventi dell’anno precedente come il referendum relativo alla “Brexit” (ufficializzato il 28 marzo 2017 con l’attivazione dell’articolo 50), e la vittoria di Trump nelle elezioni presidenziali americane, in parte legata all’attesa di altri importanti risultati elettorali nel corso dell’anno, (elezioni presidenziali francesi e federali tedesche), unita all’ormai avviato processo di “Tapering” della FED e a possibili ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte di quest’ultima, facevano temere mercati finanziari volatili e risultati insoddisfacenti. In realtà tale scenario negativo non si è verificato. Nel corso del primo trimestre del 2017 i mercati sono stati alimentati dalle aspettative sulla promessa politica reflazionistica del neoeletto Presidente Trump. Nel secondo semestre un’ulteriore spinta è stata data dalla vittoria nel secondo turno delle elezioni presidenziali francesi del leader moderato ed europeista Emmanuel Macron sulla candidata di estrema destra Marine Le Pen. In questo contesto, il 14 giugno, il rialzo di 25 centesimi a 1,25% del tasso di interesse di riferimento da parte della banca centrale americana, comunque già scontato dal mercato, non ha avuto conseguenze negative. Le elezioni federali tedesche del 14 settembre si sono concluse con l’ottenimento della maggioranza relativa da parte del partito di Angela Merkel. Infine, anche l’annuncio del 26 ottobre da parte del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, della riduzione degli acquisti di titoli da 60 a 30 miliardi di euro al mese a partire da gennaio 2018, non è stato interpretato in maniera negativa dagli operatori finanziari, in quanto accompagnato anche da dichiarazioni relative alla mantenuta flessibilità sulla data di scadenza e a tassi di interesse ancora bassi per lungo tempo. Anche in Giappone la politica monetaria è rimasta espansiva per tutta la durata del 2017. L’anno si è concluso con un ulteriore rialzo dei tassi di interesse americani di 25 centesimi a 1,50%, anch’esso ampiamente scontato dai mercati, e con la firma della riforma fiscale americana da parte di Donald Trump. A tali eventi comunque non negativi per le attività pro-cicliche, si sono accompagnati dati macroeconomici molto positivi negli Stati Uniti e in decisa ripresa in Europa. La stima per il 2017 della crescita reale del Prodotto Interno Lordo è del 2,2% negli Stati Uniti contro l’1,5% del 2016 e del 2,1% in Area Euro rispetto all’1,8% sempre del 2016; il tasso di crescita dell’economia è tornato vicino ai livelli di dieci anni fa anche in Italia, con un 1,5%, ben superiore allo 0,9% del 2016. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, a fine anno negli Stati Uniti è sceso al 4,1%, tornando ai minimi del 2000 e in Europa è sceso sotto la soglia del 10% (8,7% circa); anche in Italia è sceso all’11% rispetto al 12% del 2016, rimanendo però ancora lontano dai livelli pre-crisi dei mercati periferici. Infine i prezzi al consumo sono cresciuti al 2,1% in America e all’1,5% in Area Euro, contro lo 0,2% del 2016; tali dati giustificano il processo di tapering e rialzo dei tassi di interesse intrapreso dalla FED nel corso dell’anno e potrebbero avvicinare anche la BCE ad un percorso simile nel corso del 2018, anche se il target del 2% di inflazione della Banca Centrale Europea non è ancora stato raggiunto. TASSO DI CRESCITA DEL PRODOTTO INTERNO LORDO Variazione anno su anno Paese 2016 2017* Italia 0,9 1,5 Germania 1,9 2,0 Area Euro 1,8 2,1 Stati Uniti 1,5 2,2 Fonte: Fondo Monetario Internazionale; * Stime a ottobre 2017 6 I MERCATI FINANZIARI Il 2017 è stato un buon anno per gli investitori con rendimenti positivi per buona parte delle asset class, in particolare cicliche, supportate dallo scenario macroeconomico in miglioramento appena descritto e da politiche monetarie comunque ancora per buona parte accomodanti. In questo contesto i mercati azionari hanno chiuso l’anno con una performance del +16% mentre i titoli governativi hanno realizzato in media ritorni prossimi allo 0%. L’indice delle materie prime, dopo una discesa caratterizzata da alta volatilità nei primi sei mesi, nella seconda parte dell’anno ha recuperato tutto il terreno perduto chiudendo a +1%, trainato sia dalle componenti cicliche