Nomi E Cognomi

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Nomi E Cognomi presenta Nomi e Cognomi una produzione PRESSBOOK Il film è stato realizzato con il contributo di: Sponsor Cast tecnico Cast artistico Assessorato al Mediterraneo, affissioni eventi allestimenti Cultura e Tursimo Produttore - Corrado Azzollini Enrico Lo Verso nel ruolo di Domenico Riva Regia - Sebastiano Rizzo Maria Grazia Cucinotta nel ruolo di Anna Riva Sceneggiatura - Camilla Cuparo Marco Rossetti nel ruolo di Lorenzo D.O.P. - Simone Zampagni Antonio Stornaiolo nel ruolo di Gaetano Giglio UNA PRODUZIONE DISTRIBUITO DA MEDIA PARTNER Scenografia - Alfonso Rastelli Totò Onnis nel ruolo di Nino La Greca Costumi - Consuelo Tarantino Mingo De Pasquale nel ruolo di Commissario Martini Montaggio - Annalisa Forgione Barbara Tabita nel ruolo di Carla Martini Musiche - Valentino Corvino Brano “Nomi e Cognomi”, scritto e con la partecipazione di interpretato da Peppe Giuffrida, Dino Abbrescia - Cesare Ricci arrangiamento di Valentino Corvino Ninni Bruschetta - Mario de Libertis Sebastiano Rizzo Regista Sebastiano Rizzo è regista ed attore. Recentemente presente nel cast della fiction Mediaset “Le mani dentro la città” di Alessandro Angelini (prodotta dalla Taodue film), dove ha recitato accanto a Marco Rossetti, Simona Cavallari, Giuseppe Zeno ed anche Ninni Bruschetta. Dopo aver studiato acting coaching con Bernard Hiller, poi con Francesca Viscardi e infine presso il Centro sperimentale di Cinecittà in Roma, la carriera di Rizzo inizia proprio come attore ma di teatro, dove esordisce nel 1999 con “Fonopoli: parole in movimento” di L. De Feo. Nel 2011 il suo esordio alla regia con “Il paradiso può aspettare”, primo spettacolo teatrale per non udenti (in scena tra il 2011 e il 2012 al Teatro Manzoni di Milano, al Brancaccio di Roma e allo Stabile di Genova). La sua collaborazione Il film Sinossi con Draka Production inizia nel 2012, con la regia del cortometraggio Dedicato a tutti i giornalisti e ai cronisti che hanno esercitato la loro Domenico Riva è uno stimato giornalista che da Milano “La Ricotta e il Caffè” (2012) con Luca Ward e Barbara Tabita, per professione con coerenza e amore incrollabili, senza scendere a rientra, con la sua famiglia, nella sua terra d’origine: il quale riceve il Premio “Miglior regia” nell’ambito del Festival compromessi. un piccolo paese del Sud Italia. Direttore della più del Cinema di Tropea 2013 (il corto è stato anche presentato al “Nomi e Cognomi” è un lungometraggio incentrato sul rispetto importante testata giornalistica del luogo, attiva un Note di Regia Taormina Film Fest 2013). Dirige anche altri lavori per la Draka: inflessibile dell’etica professionale, vissuto come inevitabile e felice progressivo risveglio della coscienza civile del paese, “Può facilmente rimanere più impressa, in cuore ed intenzioni, una persona il videoclip di Peppe Giuffrida “Passa la banda” (2012) (brano esigenza di vita. Un film destinato prima di tutto ai giovani: attraverso che negli anni ha tacitamente accettato un pericoloso conosciuta per brevi e intensi istanti, piuttosto che chi conosci da una vita... di punta de “La Ricotta e il caffè”, dedicato a Giuseppe Fava); il la vicenda di un giornalista coraggioso ed appassionato e del suo status quo: loschi traffici travestiti di legalità. Tutto si Domenico Riva è la persona che ti passa accanto e lascia il segno; è un uomo docu-film “Il Regno dei Santi Pietro e Paolo” (2013), i documentari combattivo gruppo di lavoro, racconta l’importanza della condivisione gioca attorno ai fatti di una discarica abusiva oggetto di semplice ma intenso, che morde la vita nell’unico modo che conosce: facendo “Bonsai, natura a misura d’uomo” e “Tra spiritualità e tradizione” e della collaborazione; il senso di credere in un obiettivo, con tenacia mire illecite; Riva e i suoi ragazzi faranno il loro lavoro: bene il proprio lavoro. Al punto che il lavoro diviene il centro della sua vita, lo (2013); il videoclip di Roberta Giallo “Una volta che non sarà ed entusiasmo. “Un giornalista racconta la verità, racconta i fatti. E i fatti raccontare i fatti. Perché la verità non ha a che fare con mai” (2013). Nel frattempo continua a recitare. Le opere maggiori hanno dei nomi, sempre”, dice Domenico Riva. Lo dice rispondendo ad specchio della sua anima e della sua coscienza. Domenico lotta, insiste, cade interpretate a teatro sono: “Gli Orfani” di G. Lelo, nell’ambito de “Le un giovane cronista che lavora con lui e che si domanda il senso di fare l’essere eroi ma con il seguire i principi e il metodo cui e sente tutto il peso delle paure e dei dubbi; è un uomo, non un eroe; che fa i inchieste e ricerche giornalistiche spinte quasi al limite delle indagini la propria professione fa capo; una scelta che è quasi conti con la propria famiglia e con il proprio dovere di marito e di padre, fino Verghiane”, importante rassegna teatrale catanese; il “Benignus in giudiziarie. Il giornalista non fa giustizia, fa cronaca e la cronaca è una necessità. In un susseguirsi di successi e insuccessi, a deludere le sue donne; è un mentore che non è geloso del proprio sapere e dolentes” (2005) di L. Cognatti, “Il paradiso può aspettare” (2006) più che un riduttivo racconto dei fatti, è ricerca, approfondimento, vittorie e sconfitte, Riva porterà avanti il suo impegno del proprio ardore ma lo dona generoso perché se ne sparga il seme in una di M. La Rana, “Ora d’aria” (2008) “Romeo e Giulietta” (2009) riflessione attenta, intuizione, sviluppo di ipotesi per andare al di là arrivando a fondare un giornale tutto suo, per “sentirsi terra tanto arida e avvelenata. È un amico, Riva, che in un whisky e in un di N. Anselmo, “Il mercante di Venezia” (2009) di F. Tatulli. Tra il dei fatti e svelarne i retroscena e le ragioni profonde. Fare “Nomi e libero e senza padroni”, anche a costo dei pesanti confronto sincero e pulito, ritrova il senso semplice e ovvio di una lotta che non 2000 e il 2013 partecipa come attore in molteplici fiction e serie Cognomi” rappresenta uno stile di vita e lavoro; un imperativo morale sacrifici che finiranno per cambiare il corso degli eventi si nutre di principi impalpabili ma di vita, vera, cruda e comunque bellissima”. televisive di successo tra cui: “Distretto di Polizia”, “Don Matteo”, che è valore guida al pensare e al fare, alla fede in alcuni principi e al e della sua vita. “Incantesimo”, “Uno bianca”, “Ultimo III”, “Ris 5 e 7”, “Squadra rifiuto imprescindibile di altri. Sebastiano Rizzo Antimafia 2”, “Capri 3”. Drammaturga e regista teatrale, sceneggiatrice, cantautrice, pittrice e pianista.Tra gli spettacoli di cui è autrice e regista, ricordiamo: “La Valigia”- cabaret macabro in 12 quadri, con cast internazionale. Sempre nel 2000 inizia uno studio pittorico/teatrale sui sette Peccati Capitali. Sono già andati Con una lunga esperienza di operatore di camera, spesa in scena, sempre da lei diretti: “Ti Abbraccio nel Buio” (Ira), tra cinema e televisione, Zampagni raggiunge il grande con Luigi Iacuzio. “La grande cena” (Gola), con Ettore Bassi, Luigi successo con “Cesare deve morire” (Orso d’oro a Berlino Iacuzio e Katia Greco e “Uccidete le madri” (Superbia), testo nel 2012) di Paolo e Vittorio Taviani, per il quale riceve la che viene scelto dal Maestro Flavio Emilio Scogna per musicare candidatura al David di Donatello e al Ciak d’Oro, come - in occasione della prima esecuzione assoluta commissionata “Miglior direttore della fotografia”. Nel 2014 torna a dall’Autunno Musicale 2009 (Caserta) - “Un Destino Segnato” lavorare con i fratelli Taviani per “Meraviglioso Boccaccio”. ,melologo per voce recitante ed ensemble strumentale di F. Nel 2012 è direttore della fotografia in “Melina con È. Scogna, eseguita dall’Ensemble degli Illuminati. “Uccidete rabbia e con sapere” di Demetrio Casile, con Antonio e le madri” debutta a Roma a novembre del 2012 e ha subito Pupi Avati. Negli anni lavora a numerose produzioni: “La grande consenso di pubblico e stampa. Lo spettacolo è Scorta” (1993) e “Vite strozzate” (1996) di Ricky Tognazzi; attualmente in tournée in tutta Italia e lo sarà per tutta la stagione “Cosa c’entra l’amore” (1997) di Marco Speroni; “La cena” 2013/14. Come sceneggiatrice scrive, per Draka Production, (1998) di Ettore Scola; “Tu ridi” (1998) dei fratelli Taviani; il corto “La Ricotta e il Caffè”, sulla vita del drammaturgo, “Mare largo” (1998) di Ferdinando Vicentini Orgnani; “Il giornalista e pittore Pippo Fava e, successivamente, scrive cielo cade” (2000) di Andrea e Antonio Fazzi, con Isabella soggetto e sceneggiatura del film “Nomi e Cognomi”. Come Rossellini; “Concorrenza sleale” (2001) di Ettore Scola, con cantautrice, con il brano “Delara”, vince il Premio della Critica Diego Abbatantuono e Sergio Castellitto. Torna a lavorare al Premio Mia Martini, nuove proposte per l’Europa 2011 e il con i fratelli Taviani nei film per Tv “Re-surrezione” (2001) Premio Valentina Giovagnini 2012. Con il brano “Ave Maria” con Stefania Rocca; “Luisa Santafelice” (2004) con Laetitia vince il Premio della Critica al Premio Mia Martini, nuove Casta e nel film per il cinema “ La masseria delle allodole” proposte per l’Europa 2012. Nel 2013 il suo brano “Il profeta Simone Zampagni (2007), con Paz Vega e Alessandro Preziosi. Tra il 2011 e il Camilla Cuparo nella scatola nera” cantato dalle Souths Singers, gruppo di sua 2012 gira diversi episodi della serie TV “Distretto di Polizia” creazione, vince il Premio Miglior Testo al prestigioso Botticino DOP e la prima stagione de “Il tredicesimo Apostolo”. Sceneggiatrice Music Festival. Attrice, modella, produttrice cinematografica, “Los Angeles-Cannes solo andata” (1998) Attore siciliano, molto apprezzato d’anarchia” (2004) di Vito Zagarrio, Maria Grazia Cucinotta è una personalità di Guy Greville-Morris, “007 - The world is dal pubblico e dalla critica nazionali film drammatico ambientato in Sicilia nel panorama cinematografico nazionale not enough” (1999) di Michael Apted, “Just ed internazionali, tra i pochi attori durante il fascismo.
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