RASSEGNA STAMPA 12 Gennaio 2021 DATA: 12-01-2021

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RASSEGNA STAMPA 12 Gennaio 2021 DATA: 12-01-2021 RASSEGNA STAMPA 12 gennaio 2021 DATA: 12-01-2021 PAG.: 16 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1 DATA: 12-01-2021 PAG.: 5 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1 DATA: 12-01-2021 PAG.: 5 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1 RASSEGNA WEB 12 gennaio 2021 DATA: 11-01-2021 https://www.centumcellae.it/comprensorio/tarquinia-saline-compromesse-dalla-mareggiate-il-comune-chiede-aiuto-alla-regione/ Tarquinia. Saline compromesse dalla mareggiate, il Comune chiede aiuto alla Regione 11 Gennaio 2021 14 TARQUINIA – Il Nucleo Carabinieri Biodiversità, della Riserva Naturale “Saline di Tarquinia“, ha segnalato la grave situazione che si sta verificando presso le Saline di Tarquinia dove, a causa delle violente mareggiate degli ultimi giorni ed in particolare di quella del 28 dicembre 2020, si sta compromettendo la sussistenza della duna a protezione delle vasche. La difesa delle vasche delle Saline è ormai affidato ad un lembo di duna della larghezza di circa un metro, alle spalle della quale la vegetazione retrodunale, quasi assente, oltre al terreno in discesa, potrebbero favorire l’ingresso dell’acqua del mare nelle vasche della Riserva Naturale delle Saline. Tale situazione rischia di danneggiare l’intero habitat, oggetto di tutela da parte dell’unione europea. La condizione della costa, dopo le violente mareggiate dei giorni scorsi, appare inoltre altrettanto compromessa anche nel tratto che precede l’area descritta nella nota dei Reparto Biodiversità di Roma. In particolare nel tratto di costa che va dal Porticciolo alla prima chiusa delle Saline, che include anche la fascia di arenile davanti alla ex Base Cale. Per i sopracitati motivi, il Comune ha richiesto con una lettera indirizzata alla Direzione regionale del Lazio, di intervenire nella realizzazione di opere di difesa della costa, al fine di salvaguardare un habitat di importanza comunitaria, come quello delle Saline, di assicurare la conservazione di un tratto di costa, che rischia di essere completamente sommerso dalle acque del mare ed infine per scongiurare rischi per la pubblica incolumità. Si richiede inoltre un sopralluogo urgente degli uffici dell’Area Genio Civile competente per territorio, per la redazione, di una perizia, contenente lo stato dell’urgenza o somma urgenza, le cause che lo hanno provocato ed i lavori per rimuoverlo, comprensiva della relativa stima di spesa. Ciò, al fine di dare corso alla procedura amministrativa per la realizzazione in urgenza da parte di codesta Area dei lavori necessari, sulla base della documentazione che verrà trasmessa dal Genio Civile. “La salvaguardia delle Saline è un obiettivo che non abbiamo mai smesso di perseguire, chiaramente con i mezzi e i modi che sono a noi competenti in questo momento in cui non abbiamo ancora la titolarità del sito. Abbiamo lavorato fin dal primo giorno in sinergia con il Demanio e il corpo dei Carabinieri Forestale intraprendendo una strada che auspico porterà all’obiettivo finale di restituire alla Città di Tarquinia uno dei luoghi più belli e significativi di territorio”, dichiara il Sindaco Alessandro Giulivi. La lettera è stata trasmessa anche al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, e all’Assessorato lavori pubblici tutela del territorio della Regione, e all’Agenzia del Demanio Direzione Regionale Lazio. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1 DATA: 11-01-2021 https://www.civonline.it/2021/01/11/riglietti-fdi-presentato-un-ordine-del-giorno-per-impegnare-lamministrazione-comunale- dire-no-alle-scorie-nucleari-tarquinia/ Pubblicato il 11 Gennaio 2021 ALLE 18:59 Riglietti (Fdi): presentato un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione comunale a dire no alle scorie nucleari a Tarquinia TARQUINIA – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alberto Riglietti di Tarquinia ha presentato al presidente del consiglio comunale Federica Guiducci un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione comunale a dire no alle scorie nucleari a Tarquinia. “Premesso – che in data 05/01/2021 è stata pubblicata da Sogin – si legge nel documento – la società dello Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo e del ministero dell’Ambiente, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi); che con questo passo si va verso il deposito dei rifiuti radioattivi nei siti dell’elenco allegato alla Carta;- che sono sette le Regioni potenzialmente idonee, e nello specifico: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia;- che In Italia esistono ancora quattro centrali nucleari: quella di Trino Vercellese, in Piemonte, quella di Caorso, in provincia di Piacenza, quella di Latina, in Lazio, e quella di Garigliano, in Campania, ferme dal 1987, quando con un referendum fu deciso di chiuderle, ma ancora oggi in ognuna di esse lavora personale per analizzare, catalogare e preparare per il trasporto nei centri di lavorazione o smaltimento qualsiasi cosa ci sia nelle centrali, compresi i rifiuti nucleari prodotti prima della chiusura. Considerato che il ministero dell’Ambiente ha stimato che in totale nelle aree selezionate dovranno essere depositati circa 78 mila metri cubi di rifiuti provenienti dalle centrali nucleari; che nella lista sono incluse 67 località che sono state considerate potenzialmente idonee, distribuite tra Lazio, Toscana, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Basilicata e Puglia;che per quanto riguarda la nostra provincia sono ben 8 i comuni che corrispondono ai 25 criteri stabiliti cinque anni fa e riportati nella Cnapi (Carta delle aree potenzialmente idonee) e cioè Ischia di Castro, Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano. Ogni comune può essere interessato da più di un’area; che le aree per lo stoccaggio sono suddivise in verde considerate ottime, verde chiaro considerate buone, di colore celeste o gialle per le zone meno indicate e che tra le zone della Tuscia questa sarebbe la mappatura: Ischia di Castro, Canino-Cellere-Ischia di Castro, Montalto di Castro 1, Montalto di Castro 2, Canino 1 e 2, Tessennano-Tuscania, Arlena di Castro-Piansano-Tuscania, Piansano-Tuscania, Tuscania, Canino-Montalto di Castro 1 e 2, Arlena di Castro-Tessennano-Tuscania, Arlena di Castro-Tuscania 1 e 2, Tarquinia-Tuscania, Soriano nel Cimino, Soriano nel Cimino-Vasanello-Vignanello, Gallese-Vignanello, Corchiano-Vignanello, Corchiano-Gallese, Corchiano. Atteso che, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente, la Società gestione impianti nucleari (Sogin) ha pubblicato sul sito depositonazionale.it la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI), il progetto preliminare e tutti i documenti necessari alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico;-che il deposito nazionale e il parco tecnologico avrà un enorme impatto anche strutturale coinvolgendo un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al parco, con una struttura a matrioska. All’interno di 90 costruzioni in calcestruzzo armato, chiamate celle, verranno collocati dei grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che a loro volta racchiuderanno i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati. In totale circa 78 mila metri cubi di rifiuti radioattivi;- che l’impianto riceverà rifiuti per 40 anni. Dopo, li custodirà fino a che non saranno più radioattivi, per 300 anni;ritenuto che a quanto si apprende ora si procederà ora alla fase di consultazione dei documenti per la durata di due mesi, all’esito della quale si terrà, nell’arco dei 4 mesi successivi, il seminario nazionale. In base alle osservazioni e alla discussione in un seminario nazionale; che Sogin dovrà poi aggiornare la Cnapi, che verrà nuovamente sottoposta ai pareri del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’ente di controllo Isin, del ministero dell’Ambiente e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; che in base a questi pareri, il ministero dello Sviluppo Economico convaliderà la versione definitiva della Carta Nazionale delle Aree Idonee; che dovrà esserci una procedura fortemente partecipata, condotta coinvolgendo gli amministratori e i cittadini tutti, e questo rappresenterà l’occasione per contestare l’inserimento dei Comuni della Tuscia nella CNAPI;in considerazione del fatto che il nostro territorio è fortemente caratterizzato da produzioni agricole di particolare qualità e tipicità e da luoghi di indiscutibile interesse archeologico e storico, contrastare la Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1 DATA: 11-01-2021 https://www.civonline.it/2021/01/11/riglietti-fdi-presentato-un-ordine-del-giorno-per-impegnare-lamministrazione-comunale- dire-no-alle-scorie-nucleari-tarquinia/ possibilità di veder realizzato il sito onde evitare gravissimi danni all’intero territorio e alla sua economia Delibera di dichiarare denuclearizzato il proprio territorio e di imporvi l’assoluto divieto, allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari; la totale contrarietà all’individuazione della provincia di Viterbo come sede di siti per i rifiuti radioattivi (di qualunque attività);- di dare mandato al Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi per chiedere al Presidente Zingaretti e al Consiglio regionale tutto una forte presa di posizione contro qualsiasi tentativo di stoccaggio di scorie e l’installazione di siti per
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