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Comune di Forlì Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì organizza l’esposizione NOVECENTO NOVECENTO ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE

Forlì, Musei San Domenico Informazioni e prenotazioni mostra Audioguida piazza Guido da Montefeltro tel. 199 75 75 15 Singola € 5,00 2 febbraio - 16 giugno 2013 Riservato gruppi e scuole Doppia € 8,00 tel. 02 43 35 35 20 - [email protected] www.mostranovecento.it Radioguide Noleggio per gruppo € 30,00 Comitato scientifico Alberghi e ospitalità (l’uso delle radioguide – microfono per la guida presieduto da tel. 0543 37 80 75 - cell. 389 58 24 286 e auricolari per i visitatori – è obbligatorio anche Antonio Paolucci [email protected] per i gruppi con guida propria) www.romagnafulltime.it Mostra a cura di Ufficio stampa Fernando Mazzocca Orario di visita Studio Esseci di Sergio Campagnolo, Padova con da martedì a venerdì: 9.30-19.00; Stefano Grandesso sabato, domenica, Servizi di accoglienza Maria Paola Maino giorni festivi: 9.30-20.00; Civita Servizi Ulisse Tramonti lunedì chiuso; 4 febbraio e 1 aprile Anna Villari apertura straordinaria. Sorveglianza La biglietteria chiude un’ora prima. Tre Civette Soc. Coop. Progetto di allestimento a cura di Studio Lucchi e Biserni, Forlì Modalità di visita Sistema di biglietteria Wilmotte et Associés, Parigi La visita è regolamentata da un sistema TicketOne di fasce orarie, con ingressi programmati. La mostra è realizzata in collaborazione con La prenotazione è obbligatoria Catalogo e bookshop Musei Vaticani, Città del Vaticano. per gruppi e scuole ed è consigliata SilvanaEditoriale Soprintendenza Speciale per il Patrimonio per singoli. Il biglietto della mostra Storico, Artistico ed Etnoantropologico consente la visita alla Pinacoteca Civica. Come arrivare a Forlì e per il Polo Museale della Città di Firenze. in auto: autostrada A14 da Bologna Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Biglietti e da Rimini, uscita Forlì; Storico Artistico ed Etnoantropologico strada statale n. 9 (via Emilia) e per il Polo Museale della Città di Roma. INTERO € 10,00 in treno: principali collegamenti Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici con il nord e sud Italia attraverso le linee ed Etnoantropologici per le province di Bologna, RIDOTTO € 8,00 Milano-Bologna-Ancona , Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. (per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e Milano-Bologna-Firenze-Roma Soprintendenza per i Beni Architettonici, e maggiori di 65 anni, titolari di apposite www.trenitalia.com Paesaggistici, Storici, Artistici convenzioni, studenti universitari e residenti in aereo: aeroporto Luigi Ridolfi ed Etnoantropologici di Arezzo. nella provincia di Forlì-Cesena) di Forlì, via Seganti, 103 Soprintendenza Speciale per il Patrimonio tel. 0543 47 49 90 / 47 49 21 Storico, Artistico ed Etnoantropologico SPECIALE € 4,00 www.forliairport.com e per il Polo Museale della Città di Venezia (per scolaresche - scuole primarie secondarie) e dei Comuni della gronda lagunare. Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. GRATUITO Galleria d’Arte Moderna, Milano. (per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore Museo del Novecento, Milano. per ogni gruppo, diversamente abili EVENTI COLLEGATI ALLA MOSTRA Civico Museo Revoltella, Trieste. con accompagnatore, due accompagnatori Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide Faenza Cinecittà Luce S.p.A., Roma. turistiche con tesserino) conferenze e concerti aperitivo dedicati Pinacoteca di Brera, Milano. ai protagonisti del Ventennio, Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”, Prenotazioni con visite guidate ogni domenica mattina Gardone Riviera – Brescia. Individuale € 1,00 (prenotazione obbligatoria) Scuole (per studente) € 0,50 MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche Con il patrocinio di viale Baccarini 19 Presidenza del Consiglio dei Ministri Visite guidate Per il calendario eventi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Gruppi € 85,00 www.micfaenza.org Regione Emilia Romagna Scuole € 55,00 tel. 0546 69 73 11 Provincia di Forlì-Cesena Visite in lingua € 110,00 [email protected] Università degli Studi di Bologna – (le tariffe per gruppi e visite in lingua sono Alma Mater Studiorum comprensive del servizio di radioguide in mostra) Predappio Ufficio Scolastico Regionale Sono previsti itinerari turistici per i gruppi Per il calendario eventi: per l’Emilia Romagna che volessero effettuare, oltre alla visita www.comune.predappio.fc.it Rappresentanza in Italia della mostra, un percorso guidato nella città tel. 0543 92 17 00 della Commissione Europea e nel territorio. [email protected] I.P. FORLÌ MUSEI SAN DOMENICO

Forlì-Cesena

media partners 2 FEBBRAIO – 16 GIUGNO 2013 NOVECENTO FOLDER PICCOLO:VOLTA 18-10-2012 9:46 Pagina 2 ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE

Nel primo dopoguerra, da cui prende avvio la mostra per sacrazione della pittura murale intesa come arte nazional- inoltrarsi fino all’epilogo tragico del secondo conflitto popolare volta a far rivivere una tradizione illustre); la ras- mondiale e del fatidico 1943, la cultura italiana, attraverso segna dell’ E42 di Roma. La pittura murale e la scultura i suoi migliori esponenti, si sentì investita della missione di monumentale, che furono con l’architettura l’espressione creare nuove espressioni artistiche per il Novecento, più significativa e riuscita di quel periodo, vengono indaga- secolo che non si era in realtà ancora rivelato. Il più lucido te all’interno degli edifici pubblici, come i palazzi di giusti- interprete di questa missione fu il letterato Massimo zia, delle poste, delle università. La considerazione delle Bontempelli, che nel 1926 dando vita alla rivista “900” più impegnative realizzazioni urbanistiche e architettoni- dichiarava: “Il Novecento ci ha messo molto a spuntare. che ci consente di capire quanto è stato realizzato anche L’Ottocento non poté finire che nel 1914. Il Novecento non a Forlì e in altri centri della Romagna. comincia che un poco dopo la guerra”. La mostra presenta i grandi temi affrontati nel Ventennio La nuova esposizione ai Musei San Domenico intende rie- dagli artisti che hanno aderito alle direttive del regime, vocare un clima che ha visto non solo architetti, pittori e partecipando ai concorsi e aggiudicandosi le commissioni scultori, ma anche designer, grafici, pubblicitari, ebanisti, pubbliche, e da coloro che hanno attraversato quel clima orafi, creatori di moda cimentarsi in un grande progetto alla ricerca di un nuovo rapporto tra le esigenze della con- comune che rispondeva, attraverso una profonda revisio- temporaneità e la tradizione, tra l’arte e il pubblico. La pre- ne del ruolo dell’artista, alle istanze del cosiddetto “ritor- senza di dipinti, sculture, cartoni per affreschi, opere di no all’ordine”. Il rappel à l’ordre, manifestatosi già durante grafica, cartelloni murali, mobili, oggetti d’arredo, gioielli, gli anni della guerra, scaturiva dalla crisi delle avanguardie abiti, intende offrire una visione a tutto tondo del rappor- storiche, in particolare il Cubismo e il Futurismo, conside- to tra le arti e le espressioni del costume e rate l’ultima espressione di un processo di dissolvimento della vita, confrontando artisti e materiali dell’ideale classico che era iniziato con il Romanticismo e diversi. L’obiettivo comune era, infatti, si era accentuato con l’Impressionismo e i movimenti quello di ridefinire ogni aspetto della ficò il grande ritorno al Quattrocento italiano visto come come il Divisionismo e il Simbolismo che lo avevano segui- realtà e della vita, passando dal mito fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei. Giotto, to. Nasceva non come semplice ritorno al passato, ma allo spirito critico e organizzativo di , il classico a una mitologia tutta contem- Masaccio, Mantegna, Piero della Francesca per quel loro come ripresa dei soli canoni ritenuti adatti alla realizzazio- sostegno da parte del regime che era alla ricerca della poranea. Il compito dell’artista, così lo realismo preciso, avvolto in una atmosfera di stupore luci- ne di un pensiero e di una volontà artistica. “Una solida definizione di un’arte di Stato. sintetizza Bontempelli, diviene quello di do, appaiono particolarmente vicini. Guardare al geometria di oggetti, una nuova classicità di forme”, per “inventare miti, favole, storie, che poi si Quattrocento o all’antichità non significava recidere i Carlo Carrà, mentre De Chirico concludeva il suo scritto La mostra rievoca le principali occasioni in cui gli artisti si allontanino da lui fino a perdere ogni legami con l’arte contemporanea europea, certo non con programmatico sul ritorno della figura umana esclamando: prestarono a celebrare l’ideologia e i miti proposti dal legame con la sua persona, e in tal modo quegli artisti che, come Picasso e Derain, a partire dal “Pictor classicus sum”. Fascismo, basti pensare all’architettura pubblica, alla pit- diventino patrimonio comune degli secondo decennio del Novecento avevano già fatto lo tura murale e alla scultura monumentale. Verranno docu- uomini e quasi cose della natura”. stesso percorso, passando dalla scomposizione e dal- Il modello di una ritrovata armonia tra tradizione e moder- mentate la I (1926) e la II (1929) Mostra del Novecento l’astrazione cubista alla ricomposizione della figura e a nità, sostenuto da questi artisti – tra cui ebbero un rilievo Italiano; la grande Mostra della Rivoluzione Fascista, alle- Attraverso i maggiori protagonisti una nuova classicità in cui venivano presi a modello l’anti- maggiore Felice Casorati, Achille Funi, , Carlo stita a Roma nel 1932-1933 in occasione del decennale della (pittori come Severini, Casorati, Carrà, co e la tradizione italiana. Carrà, Adolfo Wildt e Arturo Martini – avrà, anche grazie marcia su Roma; la V Triennale di Milano (che vide la con- De Chirico, Balla, Depero, Oppi, Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Dudre- Non solo i dipinti, le sculture o l’architettura, ma anche le ville, Dottori, Funi, Sironi, Campigli, opere di grafica e i manifesti diventarono parte integran- Conti, Guidi, Ferrazzi, Prampolini, Sbisà, te dell’immagine della città moderna. Il Novecento passò Soffici, Maccari, Rosai, Guttuso, e scul- dall’arte alta agli oggetti della vita quotidiana, dove si tori come Martini, Andreotti, Biancini, respirava la stessa atmosfera di ritorno alla misura classi- Baroni, Thayaht, Messina, Manzù, Ram- ca, anche nella manipolazione di materiali preziosi. Lo belli) risalterà la varietà delle esperien- testimoniano gli splendidi mobili e gli altri oggetti di arre- ze tra Metafisica, Realismo Magico e le do disegnati da Piacentini, Cambellotti, Pagano, Mon- grandi mitologie del Novecento. talcini, Muzio, Gio Ponti e i gioielli realizzati da Alfredo Ravasco. Mai come nel Novecento anche le vicende della Questo superamento della pittura moda si intrecciarono e si identificarono con quelle della da cavalletto per recuperare il rap- cultura e della politica, originando, tra il sogno parigino e porto tra la pittura e l’architettura signi- l’autarchia, la prospettiva della grande moda italiana.

nelle alette: , La giovane sposa, 1923. in alto: Enrico Prampolini, Dinamica dell’azione (Miti dell’azione, in alto: Felice Casorati, Conversazione platonica, 1925 Padova, Musei Civici © Ubaldo Oppi, by SIAE 2012. Mussolini a cavallo), 1939. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Collezione privata. © Felice Casorati, by SIAE 2012. in copertina: Gino Severini, Maternità, particolare, 1916. Cagnaccio di San Pietro, Donna allo specchio, 1927. Renato Guttuso, Fuga dall’Etna, 1940. Roma, Galleria Nazionale Pittore dell’Italia Centrale (già attribuito a Piero della Francesca), Manifattura italiana, Abito da sera, 1943 circa. Gerardo Dottori, Aurora sul golfo, 1935. Carlo Carrà, Madre e figlio, 1934. Macerata, Fondazione Cortona, Museo dell’Accademia Etrusca Verona, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona. d’Arte Moderna © Renato Guttuso, by SIAE 2012. Città ideale, 1480/1490? Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. Achille Funi, La terra, 1921. Collezione privata. Firenze, Galleria del Costume di Palazzo Pitti. Perugia, Consiglio Regionale dell’Umbria. Cassa di Risparmio di Macerata © Carlo Carrà, by SIAE 2012. © Gino Severini, by SIAE 2012.