Rassegna del 10/09/2018

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Intervista a Paolo Damiani ... 15 09/09/18 ROMADAILYNEWS.IT 1 Auditorium Parco della Musica: gli appuntamenti fino al 16 ... 18 settembre 2018 - RomaDailyNews EVIDENZA 10-SET-2018 da pag. 11 Dir. Resp.: Luciano Fontana foglio 1 / 2 www.datastampa.it Tiratura: 0 - Diffusione: 30079 - Lettori: 200000: da enti certificatori o autocertificati Superficie: 61 %

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QUESTO MESE

News David Crosby, nuovo album dal 26 ottobre 09 settembre 2018 COME ABBONARSI di Buscadero

Il 26 ottobre uscirà, per BMG Rights Management PLAYLIST (Italy), Here If You Listen, il quarto album da solista in cinque anni di David Crosby anticipato dal primo singolo Glory da oggi nelle radio.

È una corsa inaspettata che dimostra come la sua passione musicale sia più potente che mai. Con Here If You Listen il cantautore di 77 anni continua la singolare serie creativa, offrendo uno dei suoi album più gioiosamente avventurosi in una carriera che abbraccia sei decenni propizi. L’INDICE DI BUSCADERO

In Here If You Listen, Crosby ritrova i tre musicisti con cui ha collaborato nel suo album del 2016, Lighthouse, e che hanno poi suonato con lui nell’ultimo tour: Michael League dei Snarky Puppy, Michelle Willis e . Ancor più che in Lighthouse, in Here If You Listen emerge uno sforzo altamente collaborativo, con tutti e quattro gli artisti che si scambiano le voci principali e portano il loro songwriting distinto al mix.

“Se lasciare un gruppo come Crosby, Stills & Nash era come saltare da una scogliera, trovare la FACEBOOK Lighthouse Band è stato come farsi crescere le ali a metà strada” dice Crosby. “Queste tre persone sono così sorprendentemente talentuose, che non ho letteralmente potuto resistere a PARTNER fare questo disco con loro“.

Prodotto da League e co-prodotto da Stevens, Willis e Crosby, Here If You Listen è caratterizzato da una grande suono, incentrato sulle straordinarie armonie della band. “Le canzoni stanno assumendo tutte le nostre influenze collettive, il che è un pò folle se ci pensi, come, ad esempio, ascoltare l’influenza di Björk in una canzone con i testi di David Crosby.” ha BLOG detto League.

Crosby sarà in Italia per due concerti, con il tour di Skytrails (il disco uscito nel 2017), l’11 settembre a Milano al Teatro Dal Verme e il 12 a Roma all’Auditorium Parco della musica (Sala RADIO Cecilia). Il tour di Here If You Listen partirà in autunno negli USA. Sarà un tour di cinque WEB 13 RASSEGNA WEB BUSCADERO.COM Data pubblicazione: 09/09/2018 Link al Sito Web settimane, coast to coast, prenderà il via il 2 novembre dal Neptune Theatre di Seattle, WA e terminerà l’8 dicembre al Capitol Theatre di Port Chester, NY.

David Crosby evidenza Here If You Listen Lighthouse Band nuove uscite

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Home INTERVISTE Una striscia di terra feconda Intervista a Paolo Damiani

ARCHIVIO CERCA NEL SITO 7 settembre 2018

INTERVISTE Dal 18 al 22 settembre andrà in scena all’Auditorium Parco della Musica e alla Casa Search  del Jazz di Roma la ventunesima edizione del festival “Una striscia di terra feconda”, diretto da Paolo Damiani e Armand Meignan, evento fondato sull’incontro, l’amicizia e lo scambio creativo tra jazz francese e italiano. Ne abbiamo parlato con uno dei suoi direttori artistici, Paolo Damiani.

di Luciano Vanni

Come e perché nacque questo evento?

“Una striscia di terra feconda” ha inventato ormai ventuno anni fa e per la prima volta in Europa una “forma di festival” del tutto originale, che prevede di invitare esclusivamente musicisti italiani e francesi, incentivando la creazione di formazioni con artisti dei due Paesi e valorizzando non soltanto i musicisti più conosciuti ma anche i migliori giovani talenti, grazie oltretutto alla commissione di musica inedita e alle produzioni originali, pensate per la rassegna. Molti di questi gruppi vengono poi proposti nei migliori festival francesi, diffondendo il marchio della rassegna anche oltralpe. Il successo di pubblico è crescente, lentamente si sta creando un’autentica comunità di ascolto sia a Roma che in Regione, a Palombara e a Tivoli, in una dimensione di incontro e di scambio, che migliorano la qualità della vita di ciascuno, semplicemente inventando legami e incroci tra Italia e Francia, spostando la musica più in là e aiutando al meglio gli artisti a emozionarci: toucher au cœur, per dirla alla francese come farebbe Armand Meignan, che cura il programma insieme a me e a Deborah Compagnino, la vera anima del festival. Senza dimenticare il grande Maurizio Quattrini alla comunicazione, Daniela Troilo alla grafica, Riccardo Chinni all’organizzazione e Roberto Cesta, responsabile dei trasporti. Più che fare bilanci, cerchiamo di tracciare linee verso territori inesplorati, grazie ad artisti meravigliosi che – visto il contesto volutamente sperimentale – possono rischiare con nuove narrazioni.

Aneddoti e ricordi… LE PIÙ LETTE WEB 15 RASSEGNA WEB JAZZIT.IT Data pubblicazione: 09/09/2018 Link al Sito Web

Certamente ricordo con piacere l’edizione del ventennale, nel 2017: un programma Piacenza Jazz Fest assai ricco, con l’ONJ diretta da Benoit, la residenza di Theo Ceccaldi, i progetti di Intervista a Gianni Azzali Maria Pia De Vito e Daniele Roccato, il duo Rea/Collignon e quello di Fresu con Petrella, e molto altro ancora. E poi la prima edizione, nel 1998: non sapevamo cosa sarebbe successo davvero, presentando un programma senza star americane… ma Underdog Intervista a Simone Gubbiotti il pubblico ha premiato l’idea, sin da subito. Ricordo una splendida orchestra che lavorò in residenza per tre giorni, provando composizioni originali scritte ad hoc per un organico inventato con Armand. Il festival si svolse presso i Giardini della Al Jazzit Fest con Filarmonica, e potemmo ascoltare Marc Ducret, Paolo Fresu, Nguyen-Le, Eugenio Sonia Schiavone Colombo, Yves Robert, Giancarlo Schiaffini, Stefano Battaglia, Francois Corneloup, Le interviste di Daniela Floris Claude Barthelemy e molti altri musicisti francesi e italiani. Non solo star affermate ma anche i migliori giovani, la rassegna ha sempre riservato particolare attenzione ai I suoni della piazza talenti emergenti. Negli anni questo impegno ha assunto carattere strutturale, il Intervista a Marco Santalessa festival ormai rappresenta il più significativo riferimento per i giovani musicisti nel campo degli scambi Italia/Francia relativi al jazz e alle musiche improvvisate: il ricambio generazionale viene promosso proponendo giovani artisti ancora poco noti, 28Divino Jazz spingendoli a osare, ad andare oltre quanto creato dai Maestri presenti al festival. In Intervista a Marc Reynaud tal senso, dopo l’esperienza del Premio Django d’or, è stato inventato insieme alla Siae un Premio per il miglior giovane emergente, che nel 2016 è stato assegnato al contrabbassista Gabriele Evangelista e nel 2017 al pianista Alessandro Lanzoni, che suonerà alla testa del suo gruppo nel 2018. Quest’anno il premio Siae si fa in tre, verranno infatti premiati tre fra i primi classificati al referendum nazionale Top Jazz, indetto dal mensile Musica Jazz: Federica Michisanti, Jacopo Ferrazza e Francesco Massaro. Di rilievo è anche il concorso Jazzmigration, creato nel 2002 da AJC per sostenere la nascita e la diffusione di giovani musicisti jazz: ogni anno i festival membri selezionano un gruppo ciascuno, quindi tutte le formazioni vengono ascoltate dai direttori artistici, i quali eleggono i tre migliori gruppi, promossi poi nei diversi circuiti, sia in Francia che all’estero. Purtroppo sono ancora rari i festival che osano programmare artisti sconosciuti per farli scoprire al pubblico. Jazzmigration nasce per dare nuovi spazi all’innovazione, i festival AJC si impegnano non solo a far circuitare i gruppi selezionati ma anche a produrre la loro prima registrazione discografica. Sono certo che I-Jazz e la Federazione non saranno da meno! Gli aneddoti da ricordare sarebbero davvero troppi, voglio citare invece un incubo ricorrente che in passato divenne realtà: l’autista che non si sveglia alle quattro del mattino, e il musicista francese che mi butta giù dal letto perché attende invano nella hall dell’hotel, rischiando di perdere il volo…

Parlaci dell’edizione 2018

Mi aspetto buona musica, sorprendente! Ciò che già è avvenuto a Palombara e a Tivoli, con una strepitosa Cristina Zavalloni e i geniali Courtois, Ceccaldi e Guidi, tra gli altri. A Roma avremo il leggendario Daniel Humair e un trio in prima mondiale che promette meraviglie, con Celea, Couturier e Rabbia. E un’importante residenza creata con Midj. Ma credo che ogni gruppo ci riserverà delle sorprese, che mi aspetto anche da Stefano Benni e da Urbano Barberini, splendide voci recitanti che ci condurranno altrove. Il rapporto con l’Auditorium e con la Casa del Jazz è ormai solido e rappresenta per noi motivo di orgoglio. Ci teniamo comunque a portare certe musiche in luoghi della Regione particolarmente affascinanti e ricchi di storia, laddove i suoni più innovativi acquistano valenze impreviste. Da notare anche il ruolo decisivo della Siae nel sostenere la rassegna e le sinergie con importanti istituzioni come il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e con l’Associazione Nazionale MIdJ (Musicisti Italiani di Jazz) con cui – grazie anche al contributo dell’Institut Francais e della Fondazione Nuovi Mecenati- sarà realizzata un’importante Residenza D’Artista, con quattro giovani talenti italiani selezionati tramite concorso nazionale e con il ragguardevole compositore e trombettista francese Mederic Collignon.

Tre parole per descrivere il festival

Eccole: arte, talento, condivisione.

L’arte è una qualità del linguaggio, un processo simbolico nel quale i significati non sono dati solo dal riferimento univoco alle cose di cui sono la descrizione, come avviene nella lingua parlata; arte e linguaggio – quindi anche il jazz e le musiche improvvisate – sono forme di vita, processi evolutivi, attività governate da regole mutevoli.

Il talento è l’inclinazione naturale di una persona ad esprimersi in modo eccellente in un qualunque campo delle attività umane. È un dono che peraltro tutti possiedono, anche se in misura differente. Ma va coltivato e nutrito attraverso sogni, visioni, passioni, esperienze, condivisioni, studi, che producano progetti artistici significativi. In tal senso il ruolo della scuola è decisivo, ogni studente deve poter praticare e studiare arte e musica, la scuola deve incoraggiare tutti e al tempo stesso riconoscere il talento di ognuno, in qualsiasi campo esso si possa esprimere. Il talento da solo non basta, ci vuole anche il coraggio di manifestarlo e di imporlo, a sé stessi e al mondo. WEB 16 RASSEGNA WEB JAZZIT.IT Data pubblicazione: 09/09/2018 Link al Sito Web

Condivisione è la responsabilità di aprirsi agli altri, di donarsi, di ascoltare. In tal senso, il jazz non esiste senza condivisione. Funziona come l’amore, più o meno.

In conclusione, con “Una Striscia di terra feconda” vogliamo condividere responsabilità, talento, passioni e progetti, favorendo la creazione di gruppi con musicisti dei due Paesi, per affermare la nostra fiducia nei valori culturali e sociali espressi dall’Europa, potenziando le residenze e creando ulteriori opportunità per i giovani talenti italiani e francesi.

Tags: intervista Jazzit Paolo Damiani Una striscia di terra feconda www.jazzit.it

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Auditorium Parco della Musica: gli appuntamenti fino al 16 settembre 2018 - RomaDailyNews

Il ritorno di David Crosby giovedì 13 settembre segna l’apertura della stagione dei grandi concerti internazionali all’Auditorium: due volte inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, co-fondatore dei Byrds e dei Crosby, Stills & Nash, torna in Sala Santa Cecilia per presentare il suo progetto solista. La settimana sarà inoltre costellata da tre interessanti appuntamenti con il jazz italiano: martedì 11 il quintetto strumentale Backroads Project rivisiterà in chiave moderna le sonorità jazz elettriche degli anni ’80, presentando il suo primo album di composizioni originali, Waiting Times; mercoledì 12 sarà la volta di Nico Morelli, che insieme al suo Italian Trio presenterà sonorità originali in cui l’improvvisazione del jazz americano si colora delle composizioni francesi del XX secolo; infine domenica 16 l’Orchestra Big Fat Band ripercorrerà la storia musicale dei Duke Ellington dalle origini ai famosi concerti sacri che segnarono il periodo finale della sua produzione. Venerdì 14 settembre grande appuntamento con la musica popolare de La Macina, una delle più longeve e importanti formazioni di musica popolare in Italia, che festeggia i suoi 50 anni di attività con una serata straordinaria con l’ensemble fondato e guidato da Gastone Pietrucci, il Pasolini del canto popolare italiano. Tra gli ospiti: Rossana Casale, Lucilla Galeazzi, Giovanna Marini e Sara Modigliani. La serata sarà anticipata dalla mostra antologica dei collages di Pietrucci nel Foyer Petrassi dall’11 al 16 settembre, che vedrà esposta una piccola selezione di collages dedicata alla storia dell’arte rivista attraverso il suo sguardo visionario, ardente e passionale. FONDAZIONE MUSICA PER ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA APPUNTAMENTI 9 – 16 SETTEMBRE Martedì 11 settembre Backroads Project Teatro Studio Gianni Borgna ore 21 Biglietto 15 euro Mercoledì 12 Settembre Nico Morelli Italian Trio Teatro Studio Gianni Borgna ore 21 biglietto 15 euro Giovedì 13 settembre David Crosby & Friends: tour 2018 Sala Santa Cecilia ore 21 Biglietti da 26,50 a 48 euro + d.p. Venerdì 14 settembre La Macina Sala Petrassi ore 21 Biglietto 15 euro Sabato 15 settembre Alessio Pizzotti “In vita” Teatro Studio Gianni Borgna ore 21 Biglietto 15 euro Domenica 16 settembre Sophisticated lady…music of Duke Ellington Teatro Studio Gianni Borgna ore 18 Biglietto 18 euro MOSTRE Da giovedì 13 settembre – a mercoledì 10 ottobre 2018 Alessandra Giovannoni La luce di Roma Foyer Sinopoli Inaugurazione 13 settembre alle 19.00 Sound Corner / 44 Marijke van Warmerdam Roman Dog Walk, 2008

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