Atti Parlamentari — 14791 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

RESOCONTO STENOGRAFICO

199.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 16 GIUGNO 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SILVANO LABRIOLA

INDI

DEL VICEPRESIDENTE TARCISIO GITTI E DEL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO

INDICE

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Missioni 14793, 14842 ed altri; SAVINO,- LANDI; NANIA; SAVINO; SEGNI ed altri: Nuove norme per re• lezione della Camera dei deputati (60- Nomina di un Sottosegretario di Stato 102-104-535-868-869-889-960-962- (Annunzio) 14842 1600-1957-2052-2331-2397-2496- 2521-2604-2606-2608). Per lo svolgimento di interpellanze e di PRESIDENTE . . 14793, 14797, 14798, 14803, interrogazioni: 14804, 14808, 14813, 14820, 14821, 14824, PRESIDENTE 14882, 14883 14827,14828, 14831, 14833, 14836, 14839, RAPAGNÀ PIO (grappo federalista euro• 14841,14842, 14846, 14850, 14851, 14853, peo) 14882 14854,14855, 14856, 14857, 14858, 14859, 14860,14861, 14862, 14863, 14864, 14865, Proposte di legge (Seguito della discus• 14866,14867, 14868, 14869, 14870, 14871, sione del testo unificato) 14872,14873, 14874, 14875, 14876, 14877, TASSI; OCCHETTO ed altri; MAMMI; FORLANI 14878, 14879, 14880, 14881, 14882 ed altri; ALTISSIMO ed altri; ALTISSIMO BARBERA AUGUSTO ANTONIO (gruppo PDS) 14813 ed altri; PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA BASSANINI FRANCO (gruppo PDS) 14864, 14873, POPOLARE; POTÌ; TATARELLA; SAVINO; 14877 PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLA• BATTAGLIA ADOLFO (gruppo repubblica• RE; ZANONE; MATTARELLA ed altri; Bossi no) 14867, 14873

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N.B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all'Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell'Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell'Allegato B. Atti Parlamentari — 14792 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

PAG. PAG.

BENEDETTI GIANFILIPPO (gruppo rifonda• MATTARELLA SERGIO (gruppo DC), Rela• zione comunista) 14824 tore per la maggioranza . . 14842, 14855 BIANCHINI ALFREDO (gruppo repubblica• MEIILLO SAVINO (gruppo liberale) 14836, 14879 no) 14851 NANIA DOMENICO (gruppo MSI-destra na• BIANCO GERARDO (gruppo DC) 14871 zionale) 14854, 14865 BIONDI ALFREDO (gruppo liberale) .... 14882 PANNELLA MARCO (gruppo federalista eu• BOATO MARCO (gruppo dei verdi) 14856,14859, ropeo) 14831, 14857, 14863, 14871, 14876 14866, 14868, 14880 PASSIGLI STEFANO (gruppo repubblica• BODRATO GUIDO (gruppo DC) . 14865, 14877, no) 14862, 14874 14881 PECORARO SCANIO ALFONSO (gruppo dei BRUNETTI MARIO (gruppo rifondazione verdi) 14804 comunista), Relatore di minoranza 14839 PISCITELLO RINO (gruppo movimento per D,ALEMAMASSiMo(gruppoPDS) 14869, 14881 la democrazia: la Rete) 14797 DE MITA CIRIACO (gruppo DC) . 14817, 14820 RAFFAELLI MARIO (gruppo PSI) 14870 D'ONOFRIO FRANCESCO (gruppo DC) . . . 14860 SEGNIMARIOTTO (gruppo misto) 14821, 14864, Dosi FABIO (gruppo lega nord) 14803 14874 EBNERMiCHL(gruppomisto-SVP) 14853, 14859 STERPA EGIDIO (gruppo liberale) 14862 ELIA LEOPOLDO, Ministro per le riforme TASSI CARLO (gruppo MSI-destra nazio• elettorali ed istituzionali . . 14846, 14856 nale) 14860 FERRI ENRICO (gruppo PSDI) 14793 TATARELLA GIUSEPPE (gruppo MSI-destra GOTI TARCISIO (gruppo DC) 14808 nazionale), Relatore di minoranza 14856 LABRIOLA SILVANO (gruppo PSI) 14860 VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destra LA MALFA GIORGIO (gruppo repubblicano) 14858 nazionale) 14798 LANDI BRUNO (gruppo PSI) . . . 14862, 14869 VITO EUO (gruppo federalista europeo) 14859, LAVAGGI OTTAVIO (gruppo repubblicano) 14866 14873, 14879 MAGRI LUCIO (gruppo rifondazione co• ZANONE VALERIO (gruppo liberale) .... 14876 munista) 14861, 14873 MAMMI OSCAR (gruppo repubblicano) . 14828 MARONI ROBERTO (gruppo lega nord) . . 14860, Ordine del giorno della seduta di doma• 14862 ni 14883

SEDUTA PRECEDENTE N. 198 — DI MARTEDÌ 15 GIUGNO 1993 Atti Parlamentari — 14793 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

La seduta comincia alle 9. Nuove norme per l'elezione della Came• ra dei deputati (60-102-104-535-868-869- MICHL EBNER, Segretario, legge il pro• 889-960-962-1600-1957-2052-2331-2397- cesso verbale della seduta di ieri. 2496-2521-2604-2606-2608).

(È approvato). PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Tassi; Occhetto ed Missioni. altri; Mammì; Forlani ed altri; Altissimo ed altri; Altissimo ed altri; Proposta di legge di PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi iniziativa popolare; Poti; Tatarella; Savino; dell'articolo 46, comma 2, del regolamento, Proposta di legge di iniziativa popolare; Za- i deputati Artioli, Cariglia, Raffaele Costa, none; Mattarella ed altri; Bossi ed altri; Lauricella, Malvestio, Mazzuconi, Sacconi e Savino; Landi; Nania; Savino; Segni ed altri: Salvadori sono in missione a decorrere dalla Nuove norme per l'elezione della Camera seduta odierna. dei deputati. Pertanto i deputati complessivamente in Ricordo che nella seduta di ieri è prose• missione sono venti, come risulta dall'elenco guita la discussione sulle linee generali. depositato presso la Presidenza e che sarà È iscritto a parlare l'onorevole Ferri. Ne pubblicato nell'allegato A ai resoconti della ha facoltà. seduta odierna. ENRICO FERRI. Signor Presidente, venire Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa• in questa sede a dare una testimonianza — ranno pubblicate nell'allegato A ai resoconti che poi si traduce in un coinvolgimento della seduta odierna. politico al momento del voto — sulla propo• sta di legge al nostro esame assume in qualche modo un significato particolare nel• Seguito della discussione del testo unifi• l'attuale momento storico, perché su di essa cato delle proposte di legge: Tassi; Oc- si vanno caricando tante attese e tante spe• chetto ed altri; Mammì; Forlani ed altri; ranze del popolo italiano, sollecitate — stru• Altissimo ed altri; Altissimo ed altri; mentalmente, abilmente, o in buona fede — Proposta di legge di iniziativa popolare; da più parti come se, varato il provvedimen• Poti; Tatarella; Savino; Proposta di leg• to, si potessero risolvere tutti i mali e le ge di iniziativa popolare; Zanone; Mat- contraddizioni, nonché le paure e le speran• tarella ed altri; Bossi ed altri; Savino; ze della gente. Landi; Nania; Savino; Segni ed altri: Non è quindi facile prendere la parola in Atti Parlamentari — 14794 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 un dibattito di tal genere e, soprattutto, proporzionale. Crediamo veramente nel plu• individuare le formule idonee a risolvere non ralismo politico, sia pure passato al setaccio certamente tutti i problemi della società e verificato nei suoi intenti, nella sua consi• italiana e delle istituzioni, ma un nodo poli• stenza politica, nel suo modo concreto di tico fondamentale. Il modo in cui la legge contribuire alla soluzione dei problemi vitali verrà varata, gli equilibri politici, il ruolo della società civile, o invece il pluralismo è politico del Parlamento nella sua composi• soltanto un piccolo alibi per garantire co• zione, la stessa maniera di intendere alcune munque un sistema maggioritario spinto regole costituzionali (a quest'ultimo tema all'eccesso al fine di cambiare completamen• sarà senza dubbio necessario dedicare un'a• te un certo tipo di fisionomia politica? deguata riflessione), tutto ciò carica certa• Il referendum popolare, che ha indicato mente di tensione e di responsabilità il Par• una strada, non è stato in grado (proprio per lamento. la sua impostazione e per il modo in realtà È un Parlamento che ha già varato la legge emotivo con cui ha affrontato un problema per le elezioni amministrative, che hanno di rinnovamento, che è peraltro giusto risol• seguito un determinato iter ancora in corso, vere) di darci una risposta concreta sulla e che si sono caricate di dubbi interpretativi, questione concernente un rapporto tanto di alleanze affrettate, di sovrapposizioni di delicato ed importante, che fa parte della voci; credo che anche questo vada messo sul tradizione democratica di libertà e di dialet• piatto della bilancia nel momento in cui si tica. Quello attuale è un Parlamento che, riflette insieme su quali possano essere le pur nelle sue contraddizioni, con vivacità e regole più giuste. con paura, con entusiasmi anche esasperati Se la normativa in esame fosse consi• di ricerca di una volontà politica che finisca derata di transizione per un sistema con• per essere legittimante (sono considerazioni fuso, che non riesce ad affrontare una svolta che si fanno soprattutto fuori di quest'aula), tanto delicata e complessa del nostro paese, sta affrontando le leggi più importanti della il compromesso sulle regole finirebbe per Repubblica. È un altro aspetto di una pro• non sollecitare troppo l'etica della politica. fonda contraddizione tra le voci che si ma• Ma se su questa legge, invece, puntiamo nifestano, da una parte, ed un certo tipo di per attuare una svolta definitiva della Re• ruolo che il Parlamento stesso sta esercitan• pubblica italiana, del suo modo di essere do, dall'altra. e di confrontarsi con la società civile, allora Credo quindi che il nodo cui accennavo la scelta di una regola piuttosto che di debba essere sciolto attraverso riflessioni un' altra finirà certamente per acquistare che la discussione generale e quella sugli un peso estremamente rilevante. Se non emendamenti — soprattutto sui più abili e si tratta di una legge di transizione, essa maliziosi — devono portare allo scoperto. deve inquadrarsi in uno schema logico, in Ciò deve avvenire non solo mediante proie• un ragionamento, in un ordinamento giu• zioni — che possano far comodo a questo od ridico al quale ho sempre creduto necessario a quel partito — di una vecchia ottica di attribuire un filo conduttore nel quale il potere, ma soprattutto attraverso un con• cittadino si possa riconoscere. fronto serio e sereno su alcuni passaggi Se l'ordinamento giuridico è contraddit• delicati ed importanti. torio di per sé e quasi schizofrenico nell'af- Tutta la discussione già condotta (che frontare i diversi problemi, l'incertezza del deve però essere portata ad una conclusio• cittadino — anche se non avvertita consape• ne) verte — fra l'altro — sul rapporto fra volmente — è inevitabile. Non si riesce più maggioritario e proporzionale, sulle percen• a comprendere quali siano gli obiettivi reali tuali che fino ad oggi sono state contese e delle regole. tirate da una parte e dall'altra, fra il 25 per Così, nel testo in discussione il primo nodo cento (legge fotocopia di quella scaturita dal politico che bisognerebbe sciogliere con referendum per il Senato) e l'ipotesi della molta chiarezza ed onestà è quello del rap• quota di un terzo (che potrebbe rappresen• porto tra sistema maggioritario e recupero tare una formula più leggibile). Vi è poi lo Atti Parlamentari — 14795 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 scomputo proposto da Mattarella, che po• Se libertà ha da essere, come dicevo, non tremmo definire leggero e che porta a deter• la si può trovare in una lista bloccata: occor• minate conclusioni; in proposito, però, pos• re cercarla in una lista che consenta spazi di sono essere prospettate strade diverse, come libertà, in modo che questa libertà si rifletta quella di uno scomputo più pesante, con una sul cittadino che va a votare e che deve poter chiarezza di intenti presente fin dall'inizio. esprimere liberamente la propria preferen• Ecco perché la scelta dei socialdemocra• za. Ecco perché noi ci siamo attestati sull'i• tici è stata per il turno unico: affinché si potesi di doppia scheda, di doppio voto e di faccia chiarezza fino in fondo e si vada ad lista libera: ci sembra la scelta più conse• un confronto elettorale sulla base di un quenziale. Se poi dovesse cambiare l'impo• accordo preventivo chiaro fra le forze poli• stazione e ci trovassimo all'interno di un tiche, senza ingabbiare l'elettorato, come altro schema, probabilmente le nostre rifles• sta succedendo in queste settimane per i sioni sarebbero diverse; ma visto che la ballottaggi nelle elezioni amministrative nel• strada, i presupposti e la chiarezza di intenti le grandi città. La coscienza degli italiani, sono quelli che ho sintetizzato, noi vogliamo almeno in alcune di esse, è incertissima nella trarne tutte le conseguenze, in modo che il prospettiva di dare un voto: lo darà secondo sistema — questo ordinamento giuridico la logica del meno peggio e sicuramente non elettorale — possa trovare una propria ra• sulla base del confronto degli ideali politici, gion d'essere logica, convincente e traspa• dei programmi, delle verifiche. Molte di rente già al proprio interno. queste alleanze, infatti, sono improvvisate e Se lo scomputo viene prefissato, e quindi sono state caricate strada facendo; la gente vi è chiarezza anche sotto questo profilo, non ci si riconosce più. Penso a Milano, ma allora la percentuale di quota proporzionale vi sono moltissime situazioni, in Italia, nelle potrebbe essere abbattuta fino al 25 per quali la gente si sente in qualche modo cento e la quota di sbarramento potrebbe vincolata; quella libertà politica e quella addirittura essere elevata dal 4 al 5 per coscienza politica che aveva assaporato e cento. In sostanza, soltanto con chiarezza di nella quale aveva veramente riposto una idee, noi tutti — anche le piccole forze (che grande attesa ha finito per essere in qualche però hanno grandi idee di tradizione, che modo tradita, vincolata, ingabbiata. Non certamente non possono essere mortificate), credo sia questa la strada lungo la quale noi tutto l'arco costituzionale, espressione dei vogliamo incamminarci. punti di riferimento a cui la coscienza civile Insomma, se libertà ha da essere, che sia si rifa — possiamo creare uno spazio di libertà chiara, di alleanze che abbiano quello libertà. spirito e quella guida matura di consapevo• La costruzione di una società civile, la lezza, di ragionevolezza e quindi di intenti, configurazione delle istituzioni da parte di affinché tutti ci si possa riconoscere in un una società politica che non riconosca quei sistema, sia pure nella dialettica delle voci. caratteri che fanno parte dell'identità dei Certamente la scelta del turno unico, che cittadini sarebbe illusoria. Si tratterebbe di ha finito per prevalere e che auspichiamo costruire per transizione, per così dire, per prevalga in via definitiva, è la più lineare e avventura, per favorire alleanze improvvisa• la più chiara: in essa crediamo moltissimo, te, aggregazioni rafforzate, che alla fine non perché tende a non concedere spazio a si chiederebbero nemmeno quali siano i tentazioni di alleanze fondate solo sulla sete punti di riferimento. Sarebbe indice di una di potere, ai compromessi, a quel partitismo grande miopia politica varare una legge che che tutti — almeno a parole — vogliono non tenesse conto, nella storia della politica, eliminare, sconfiggere o almeno rinnovare. nelle tradizioni politiche del popolo italiano, Diversamente, avremmo potuto seguire u- dell'esigenza — o, meglio, del diritto fonda• n'altra logica fin dall'inizio; saremmo così mentale — di avere un ambito di libertà, stati più tranquilli nella nostra coscienza ed magari in collegamento con altri, per la anche nella riflessione politica che si sta semplificazione dei punti di riferimento, per conducendo. la caduta di alcune barriere ideologiche che Atti Parlamentari — 14796 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 permettono avvicinamenti sui grandi temi Parlamento che molti a gran voce affermano della politica e della vita civile. Sarebbe essere delegittimato, ma credo che proprio certamente un tradimento ulteriore del cit• l'occasione dell'esame della proposta di nuo• tadino generare confusione e soprattutto va legge elettorale debba permettere di fare creare uno spazio di potere perché in realtà chiarezza: anzitutto, non basta dichiarare a l'alibi del nuovo finirebbe per nascondere voce la legittimazione del Parlamento. Nel• una vecchia logica di potere. l'ordinamento italiano vi sono regole ben Se questa è la coerenza interna della pro• precise: la fine della legislatura deve discen• posta di legge, che ritengo debba essere dere dalla volontà dei partiti; non può dipen• recuperata attraverso una sapiente riflessio• dere dal fatto che questa è l'opinione mani• ne sugli emendamenti e sulle proposte avan• festata, anche dalla stampa. Deve scaturire, zata nella discussione, occorre tenerne con• ripeto, dalla volontà politica dei partiti che to in un mosaico complessivo, rivedendo tra sono rappresentati nel Parlamento italiano. l'altro anche la definizione delle circoscrizio• Ecco perché credo che se quest'ultimo, ni e tutto l'iter che parte dalla raccolta delle nella sua autonomia, nella sua consapevo• firme come legittimazione delle varie forze lezza politica, nella sua ragione delle cose da politiche. Si tratta di una serie di tasselli che definire, afferma, con una riflessione seria, vanno coordinati senz'altro con l'imposta• che questa legge va approvata al più presto zione globale del provvedimento. — e mi sembra che si stiano rispettando Vi è un secondo aspetto che mi preme responsabilmente i tempi stabiliti, concorda• sottolineare, richiamandomi alla logicità, ti, nei quali ci siamo tutti riconosciuti —, alla coerenza dell'ordinamento giuridico allo stesso tempo debba prevedere per la sua generale. La proposta di legge elettorale, entrata in vigore un raccordo forte, chiaro così importante, centrale in un momento di con alcune modifiche della Carta costituzio• svolta, non può rimanere isolata dal conte• nale. sto delle regole già esistenti le quali, per Questo è un aspetto fondamentale per il altro, di riflesso, proprio per l'impostazione nostro gruppo, come penso anche per altri del provvedimento in esame, devono co• gruppi che sicuramente si esprimeranno in munque essere rimesse in discussione. Pen• tal senso (anche dopo un incontro, che ha so, in primo luogo, alle norme costituzio• avuto luogo ieri, con il Presidente della nali; le abbiamo ricordate moltissime volte Camera). Siamo di fronte ad una volontà nella Commissione bicamerale e vi abbiamo che voglio rimarcare con molta chiarezza. fatto riferimento anche in questa discussio• Vorrei aggiungere un'altra riflessione. La ne sulle linee generali. Parlo, ad esempio, nuova legge elettorale dovrebbe garantire la dell'articolo 138 e dell'interpretazione del governabilità del paese; ma, come si rileva quorum da parte di un Parlamento eletto da esperienze anche vicine, spesso non è con sistema proporzionale o di un Parla• così. In Spagna non basta quasi il 39 per mento che sarà eletto con sistema diverso cento per governare il paese. Pertanto, la e che dovrà esprimere il Presidente della governabilità a che cosa va affidata? Va Repubblica e alcuni componenti il Consi• affidata, oltre che alle percentuali (che de- glio superiore della magistratura e la Corte vovono essere molto alte, ormai, per gover• costituzionale. nare un paese), anche ad una certa funzio• Vi è pertanto l'esigenza di non attuare uno nalità delle istituzioni. Quindi, questa legge strappo tanto forte da indurre disorienta• elettorale impone un bicameralismo certa• mento nei gesti conseguenti, nelle legittima• mente differenziato; infatti, se manteniamo zioni, nelle riflessioni che a catena, ormai l'attuale bicameralismo, se manteniamo le anche a livello subconscio, il cittadino, giu• stesse strutture istituzionali, la legge eletto• stamente attento all'organicità del sistema, rale che stiamo per varare finirà per essere compie. soffocata e angosciante nel suo funziona• Il discorso diventa delicato, perché imme• mento, perché non riuscirà ad ottenere quei diatamente sorgerà il sospetto che si voglia risultati che tutti si attendono con grandi in qualche modo allungare la vita di un speranze. Atti Parlamentari — 14797 — Camera dei Deputati

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E allora credo sia necessario prevedere del 18 aprile avevano reso al paese alcuni una differenziazione del bicameralismo, che dilettanti scienziati della politica e molti, è già stata trattata. Il Presidente di turno lo tanti bugiardi di professione. Dopo il 18 sa bene, perché è stato uno dei più attenti... aprile — si diceva — approveremo la legge elettorale e, a fine giugno andremo alle PRESIDENTE. Onorevole Ferri, le chiedo urne.... Fra dodici giorni finisce giugno! scusa... I più prudenti erano certi che si votasse ad ottobre; qualcuno, a causa di dichiarazio• ENRICO FERRI. Volevo solo rivolgerle un ni forse avventate, dovrebbe dimettersi ad riconoscimento... ! ottobre, come il collega Segni il quale, qual• che giorno prima del 18 aprile, lasciava PRESIDENTE. Le assicuro che sono sen• intendere che avrebbe abbandonato il Parla• sibilissimo alle sue parole, ma purtroppo il mento se la partitocrazia avesse tentato di tempo a sua disposizione è scaduto. impedire il voto ad ottobre. E che dire delle parole in libertà del collega Bossi, che ebbe ENRICO FERRI. Presidente, chiudo il mio a dichiarare: o il voto a giugno o marceremo modesto dire sollecitando i colleghi ad una a Roma? Forse voleva dire: o marciremo a riflessione: forse è il caso di operare uno Roma! È ormai chiaro che l'unico giugno stralcio del pacchetto definito dalla Commis• nel quale vi sarà qualche speranza, seppure sione bicamerale relativamente ad alcune piccola, di andare a votare è quello del 1994; norme di raccordo con la legge elettorale e quanto ad ottobre, non vi è più alcuno che di avviare un discorso, limpido, razionale, abbia l'ingenuità di credervi. In questo Par• nel quale tutti ci si possa riconoscere con lamento, s'intende, perché nel paese sono chiarezza e libertà di coscienza (Applausi purtroppo ancora tanti quelli che credono di dei deputati del gruppo del PSDI). avervi costretto con il voto referendario, senza immaginare che, andando avanti di PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• questo passo, quella attuale rischia di essere revole Piscitello. Ne ha facoltà. la legislatura più lunga della storia della Repubblica. RINO PISCITELLO. Signor Presidente, Ma, anche senza voler discutere della data colleghi, la scena di questi giorni era più che delle elezioni, è inevitabile esprimere un prevedibile, così come il pasticcio che con il giudizio negativo sul provvedimento in esa• testo di legge al nostro esame si sta determi• me; e non potrebbe essere altrimenti. Il fatto nando: affidare all'impiccato la preparazio• di averlo dovuto affidare agli stessi che ne della corda è scelta che non può non dare hanno partorito la legge sull'elezione diretta pessimi risultati. del sindaco, la quale è stata (lasciatemelo Troppi sono i colleghi di questo Parlamen• dire, visto che gli eventi lo hanno dimostra• to che certo non riescono neppure ad imita• to) un pasticcio tale che i suoi autori avreb• re l'espressione ferma del capitano che, bero meritato l'interdizione perpetua dai dopo un grave errore di manovra, decide di pubblici uffici, ha rappresentato una sciagu• affondare insieme alla sua nave. L'espressio• ra ulteriore. Alcuni esempi di forte caratte• ne che molti colleghi invece tradiscono è rizzazione partitocratica balzano immedia• piuttosto quella del «Si salvi chi può». tamente agli occhi leggendo il testo E appunto questo potrebbe essere il titolo legislativo che oggi inizieremo a votare. del testo di legge che ci accingiamo a votare: Per i partiti presenti in Parlamento non «Si salvi chi può»! Nascosti tra le pieghe sarà necessario raccogliere le firme per pre• della legge vi sono tutti i possibili escamota- sentare i propri candidati. Avevamo fatto ges per fare affondare il paese e salvare la giusto in tempo ad eliminare questa norma nomenklatura, tutti i possibili escamotages dal testo sull'elezione dei sindaci e dei con• per arrivare al voto il più tardi possibile. sigli comunali; ma ecco che essa rispunta Dovremmo raccogliere in un catalogo tutte per l'elezione del Parlamento. Una norma in le dichiarazioni che prima del referendum base alla quale si costruisce una differenza Atti Parlamentari — 14798 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 forte tra i partiti già presenti in Parlamento costruiti. È per questo che abbiamo deciso e chi volesse presentare una lista o addirit• di non presentare alcun emendamento. tura candidarsi da solo e misurarsi con le Svolgeremo, come diceva l'onorevole Novel• elezioni e l'elettorato. Non vi potranno esse• li ieri, il ruolo di sollecitatori e vigileremo re candidati indipendenti, perché a tutti è affinché non venga stravolta la volontà po• fatto obbligo di dichiarare il collegamento polare espressa nei referendum. con una lista di partito. È l'esatto contrario Si diceva che questo sistema elettorale... di quello che si prometteva prima del risul• tato referendario e prima di cominciare a PRESIDENTE. Onorevole Piscitello, deve discutere questo testo di legge. concludere perché il tempo a sua disposizio• Dulcis in fundo, i candidati della quota ne è esaurito. proporzionale vengono eletti secondo l'ordi• ne di presentazione in lista. Viene così abo• RINO PISCITELLO. Se mi concede due lita la preferenza e si consegna ai partiti il minuti, concludo. potere di eleggere la propria nomenklatura, senza esporla al rischio del consenso. Questa PRESIDENTE. Non posso, onorevole Pi- è una norma particolarmente grave, perché scitello; non sono nella condizione di allun• garantisce tutte quelle nomenklature di par• gare i tempi di nessun intervento, perché tito che non potrebbero mai essere rielette sono obbligato a far osservare i limiti di se dovessero sottoporsi concretamente al tempo, che è contingentato. Mi rammarico consenso popolare. È un meccanismo per il molto, ma non sono in grado di darle altra quale non vi è bisogno di conquistare il risposta. consenso del paese, non è necessario con• quistare il consenso degli elettori dei propri RINO PISCITELLO. Almeno mi lasci con• collegi: basta aprire la battaglia all'interno cludere, Presidente. Se mi consente di con• del proprio partito. Le battaglie dei lunghi cludere, lo faccio in un minuto. Non mi ero coltelli che per questa norma si apriranno in reso conto del tempo trascorso. tutti i partiti italiani saranno pesantissime, Altre erano le norme necessarie. In ogni perché è importante — ripeto — non avere caso, al di là di tutto, al di là di questa legge il consenso degli elettori, ma conquistare la (approvatela, com'è vostro dovere, ma fate maggioranza all'interno del proprio partito presto, per carità!), non possiamo che con• per poter avere il primo posto in quelle liste fermare la nostra battaglia, perché dopo bloccate che garantiscono l'elezione della l'approvazione del provvedimento, che avrà nomenklatura. il nostro voto contrario, faremo di tutto, con Come vedete, colleghi, le tre norme cui ho una mobilitazione nel paese ed in questo fatto riferimento non hanno una specifica Parlamento, affinché si vada al più presto attinenza con i nodi principali della legge; alle elezioni con la legge che comunque il sono per così dire norme «ciliegina», lasciate Parlamento avrà approvato (Applausi dei cadere sulla torta con assoluta indifferenza. deputati del gruppo del movimento per la E pensare che questa legge sarebbe dovuta democrazia: la Rete). servire a limitare il potere dei partiti! Questo tutti avevano detto e promesso al paese. Il PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• resto — a parte le norme partitocratiche revole Valensise. Ne ha facoltà. infilate quasi con distrazione all'interno del testo — è solo pasticcio, ed abbiamo l'im• RAFFAELE VALENSISE. Onorevole Presi• pressione ed il timore che potrà persino dente, onorevoli colleghi, signor ministro, il peggiorare. Abbiamo già dichiarato che non dibattito in corso sulla legge elettorale deve siamo appassionati alla discussione sulla essere inquadrato, come è stato fatto anche scelta tra unico turno e doppio turno, come dagli oratori di tutte le parti politiche che mi non ci appassionano altri punti di questa hanno preceduto, nella situazione politico- legge, considerato il meccanismo assoluta• istituzionale in cui si dibatte la nostra nazio• mente complicato con il quale sono stati ne. Noi vogliamo sottolineare con forza l'im- Atti Parlamentari — 14799 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 portanza del quadro in cui la proposta viene era quello della riforma istituzionale. Era esaminata, e non possiamo non riprendere necessario «affrancare» le istituzioni, che quei motivi che sono stati illustrati dai col• erano diventate vassalle della partitocrazia, leghi del mio gruppo che mi hanno prece• della degenerazione partitocratica. Era ne• duto, dal relatore di minoranza onorevole cessario ricostituire istituzioni capaci di una Tatarella, dall'onorevole Tassi, dall'onorevo• propria autonomia. Era necessario risolvere le Nania. il problema drammatico della mancanza di Dobbiamo sottolineare e riprendere quei sintonia tra rappresentati e rappresentanti. motivi che sono collegati alla crisi generale Questi erano i problemi di fondo, da noi della rappresentanza, e alla crisi di tipo sentiti e riproposti durante la campagna istituzionale che ha caratterizzato il venten• elettorale, i temi fatti propri anche da larghi nio alle nostre spalle nella fase più acuta. Il settori di questo Parlamento. Movimento sociale italiano, quando oltre L'esigenza che ho appena illustrato portò vent'anni or sono denunziava da questi ban• alla formazione della Commissione bicame• chi la degenerazione partitocratica ed il pie• rale per le riforme istituzionali, cioè di un garsi a tale degenerazione di tutte le realtà organismo speciale, la cui creazione fu deli• istituzionali, denunziava quanto in dottrina, berata dai due rami del Parlamento, che si onorevole Presidente, era stato antiveduto, è insediato con clangore di trombe e che diagnosticato, analizzato, dagli studiosi della doveva portare alla produzione di progetti, scuola dell'indimenticabile Maranini. Tutti di disegni, di proposte di riforma istituzio• ricordiamo il libro che diede a Maranini nale, sui quali e conseguentemente ai quali, giusta fama scientifica: // tiranno senza doveva aver luogo, poi, una riforma stru• volto. Noi ricordiamo le lezioni di Maranini mentale, qual è appunto quella elettorale. alla scuola di Firenze e le sue preoccupazioni Onorevole Presidente, la differenza tra la di denunziare l'occupazione partitocratica situazione che si è creata e la situazione che delle istituzioni a fronte di un diminuzione, doveva crearsi è data dal fatto che la Com• o meglio come conseguenza di una diminu• missione bicamerale per le riforme ha chiu• zione del tasso di rappresentatività delle so praticamente i battenti, non ha più voce, istituzioni parlamentari. Il sistema propor• o ha la sola voce del Presidente lotti, che zionale, infatti, manovrato dai partiti, aveva ogni tanto ricorda quello che si dovrebbe accompagnato una situazione di partitocra• fare, rispetto ad una realtà che le sfugge da zia, cioè una situazione in cui i partiti, al di tutte le parti per diffusa non volontà o fuori delle istituzioni, finivano per esercitare diffusa volontà delle forze politiche di pote• una supremazia, che, man mano, faceva re, con il PDS. La conclusione è sotto gli sentire i suoi nefasti effetti sulle istituzioni e occhi di tutti: «no» alle riforme per impossi• sulla società civile. bilità di agire di quelle forze politiche, «sì» Onorevole Presidente, la denunzia di Ma• alla legge elettorale. Quale legge elettorale? ranini, fatta propria dal Movimento sociale Una legge elettorale purché sia. italiano — ma non solo —, ha evidenziato Ma la legge elettorale è stata «caricata» da purtroppo tutte le degenerazioni che il siste• un referendum, nel quale i «sì» sono stati ma ha prodotto, non ultime quelle degene• milioni, di significati che non poteva avere. razioni di carattere, appunto, partitocratico Quei «sì», però, avevano ad oggetto il tema che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno del cambiamento. Ma il cambiamento pre• infestato le cronache, anche giudiziarie, de• supponeva e presuppone riforme di caratte• gli ultimi anni, degli ultimi mesi. re istituzionale. E le riforme di carattere Ma il problema centrale qual era? All'ini• istituzionale devono, o avrebbero dovuto zio di questa legislatura era stato affrontato. precedere, gli strumenti. È logico e naturale Non era certamente quello della legge elet• che una legge elettorale non può essere, di torale in sé. Il problema centrale, così come per sé, salvifica per le istituzioni, che — da noi lucidamente posto anche in coerenza dobbiamo dirlo — sono in pericolo, non può con le preoccupazioni del Presidente della essere di per sé creativa di maggioranze che Repubblica del tempo, l'onorevole Cossiga, non ci sono. Viceversa, a questa legge elet- Atti Parlamentari — 14800 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 torale, pur nell'autorevolezza di livello scien• imposizioni, la quale deve subire, ma non tifico di molti interlocutori, vengono attri• partecipare. buite qualità o potenzialità che non può Noi del Movimento sociale italiano che avere. siamo per una democrazia di partecipazio• Attraverso una legge elettorale uninomi• ne, per il ripristino dei fili sottili e molteplici nale maggioritaria si vuole conseguire, addi• che devono collegare i rappresentati ai rap• rittura, la governabilità. Ma si lasciano irri• presentanti, dobbiamo denunziare con forza solti i problemi principali, quelli della questa approssimazione, questo trasformi• coerenza, del collegamento e del ripristino smo che ha portato all'elaborazione alla della sintonia tra rappresentati e rappresen• Camera della legge elettorale al nostro esa• tanti in termini giuridici, in termini di diritto me, come strumento addirittura salvifico. pubblico strumentale qual è appunto quello Questo provvedimento è insufficiente, an• elettorale. Sono rimaste fuori dalla porta, zi pericoloso, lo ha spiegato molto approfon• onorevole Presidente, le grandi idee del Mo• ditamente il collega Nania, che, oltre ad vimento sociale italiano, che non sono patri• essere un appassionato giurista, è anche un monio solo nostro, ma di un'intera cultura. sensibile politico. E, guarda caso, sono idee di cui si vantano Tuttavia anch'io voglio tornare sull'argo• e di cui fruiscono comunità nazionali pre• mento muovendo da una osservazione illu• senti nel mondo e in Europa. minante di un professore di diritto, che tutti Tali comunità nazionali hanno risolto, alle apprezziamo per l'equilibrio e la preparazio• soglie del nuovo millennio, i loro problemi ne. Mi riferisco a Stefano Rodotà il quale, non con una legge elettorale, ma alla luce di recentemente, in un articolo pubblicato su un disegno ripristinatore dei princìpi della la Repubblica, ha osservato che la Costitu• rappresentanza e della partecipazione. zione alla quale si intende collegare la legge Da quanto tempo, onorevole Presidente, elettorale al nostro esame rivela in tutti i suoi noi denunziamo in quest'aula la carenza passaggi una «filigrana proporzionalistica». assoluta di sintonia rappresentativa tra la È una espressione felice, per una realtà, che realtà della comunità nazionale nella sua poi è alla portata di tutti i lettori, attenti, concretezza quotidiana e nelle sue articola• della Costituzione. zioni produttive e le istituzioni, le quali sono Allora, quando il Movimento sociale ita• vassalle della partitocrazia che ha governato liano ha insistito perché le riforme istituzio• tutte le scelte ed imposto gli orientamenti di nali precedessero la riforma elettorale, si carattere economico e sociale? La degenera• riferiva alla Costituzione scritta che voi avete zione patitocratica ha prodotto la condizio• trascurato — non voglio dire vilipeso, per ne nella quale ci troviamo. non usare parole pesanti — e certamente Non ci pare che altre forze politiche, a non applicato in tanti suoi aspetti, a comin• parole progressiste e riformatrici, abbiano ciare, per esempio, dai princìpi economici, pensato di dare una collocazione istituziona• che sono rimasti senza leggi di applicazione; le alle rappresentanze del lavoro e della ecco perché, signor Presidente, mentre par• produzione che devono essere giuridica• liamo, apprendiamo attraverso i mezzi di mente cooptate nella elaborazione delle leg• informazione lo sfascio di grandi gruppi gi e delle decisioni che riguardano tutta la finanziari che hanno dissipato enormi patri• comunità nazionale. moni. Le istituzioni non sono, a suo tempo, Il coinvolgimento delle forze produttive si intervenute, con conseguenze che pesano e è limitato allo stanco simulacro del Consiglio peseranno sull'intera comunità nazionale. nazionale dell'economia e del lavoro, ritoni• Ad essa si sono sentiti estranei, tuttavia, i ficato soltanto per la passione del suo attuale destinatari di elargizioni, di attenzioni e di presidente, il quale crede nella necessità di leggi di favore che noi abbiamo sempre un coinvolgimento della società civile, della aspramente denunziato e combattuto in Par• vera società italiana, della comunità che lamento. soffre, quella del 740, delle tasse, delle im• La Costituzione è rimasta inapplicata per poste, dei balzelli, la destinataria di tutte le anni ed oggi questa Costituzione, il cui im- Atti Parlamentari — 14801 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 pianto presuppone un sistema elettorale pro• cupazioni vi è stata negli interventi di alcuni porzionale, viene ignorata da una «leggina» colleghi della democrazia cristiana. Abbia• elettorale purché sia, che deve passare per• mo sentito, ad esempio, il professor D'Ono• ché avete addirittura ottenuto che il Gover• frio manifestare preoccupazioni analoghe no ponesse la riforma della legge elettorale alle nostre. come punto centrale del suo programma, In una situazione di crisi delle istituzioni con quanta coerenza con la centralità del e considerata la diffusione nel nostro sistema Parlamento nel nostro ordinamento lo diran• della partitocrazia, che comporta la necessi• no i costituzionalisti che si soffermeranno su tà di varare le riforme istituzionali, si abban• tali questioni. dona un sistema elettorale proporzionale Ebbene, in un testo costituzionale, dalla profondamente inquinato dai partiti, ma, filigrana proporzionale, voi inserite un siste• invece di limitare il potere dei partiti in ma elettorale maggioritario che non è in modo diretto attraverso riforme istituzionali alcun modo salvifico. Prima di varare una coerenti e favorendo l'ingresso nel sistema simile modifica, sarebbe stato opportuno rappresentativo delle forze del lavoro e della approvare una riforma istituzionale — come produzione, si sceglie un sistema elettorale ha detto il collega Nania — di tipo presiden• uninominale maggioritario con correzione ziale. Attorno a tale scelta — contenuta nella proporzionale. Tale correzione, tra l'altro, proposta Nania — si poteva formare uno viene fatta per dovere d'ufficio e viene ridot• schieramento che, attraverso il sistema sia ta ai minimi termini, anzi a livelli insufficien• pure localistico e particolaristico dei collegi ti, come è stato detto dal collega Nania. uninominali maggioritari, rispondesse ad u- Quando un personaggio, che non appar• na logica. Esso infatti avrebbe consentito in tenne certamente al nostro mondo, Luigi quel contesto il formarsi di maggioranze, Sturzo, volle avviare una battaglia di libertà, favorendo aggregazioni tra i deputati. oppose al sistema uninominale maggiorita• E adesso scoprite che runinominale mag• rio il proporzionalismo e su questo tema si gioritario non consente il formarsi delle svolse il confronto. maggioranze? Ma ciò è ridicolo perché si Onorevole Presidente, desidero ricordare sapeva da prima! che, in contrasto con Sturzo, in quest'aula i Mi sia consentito un ricordo di carattere gruppi d'opposizione al Governo Mussolini, storico. Noi non siamo adoratori del sistema nel 1923 si astennero sulla legge maggiori• proporzionale o di quello maggioritario, noi taria Acerbo, mentre avrebbero potuto boc• ci siamo sempre storicamente preoccupati ciarla. Il movimento fascista in quell'Assem• del fatto che le istituzioni fossero ispirate e blea aveva meno di quaranta seggi, mentre caratterizzate dalla più ampia libertà e che tutti gli altri deputati erano di diverso sentire istituzioni libere fossero strettamente colle• politico. La cosiddetta legge Acerbo, mag• gate alla comunità nazionale. Abbiamo sem• gioritaria, fu uno strumento elettorale che pre voluto infatti che tra le istituzioni e la diede luogo a determinate esiti, alcuni dei comunità nazionale si stabilisse quella sinto• quali imprevedibili come il ritiro sull'Aven• nia capace di risolvere la crisi di rappresen• tino di coloro che ritennero di abbandonare tanza che costituisce il problema drammati• le istituzioni per svolgere chi sa dove ed in co della nostra epoca in tutto il mondo, ma quali modi l'opposizione, con conseguenze soprattutto in Italia le cui tradizioni unitarie che, certamente alterarono i termini della superano di pochi decenni il secolo, essen• vicenda politica. dosi verificata l'unità d'Italia nel 1861. Altre Ho ricordato questo episodio, lontano nel nazioni invece vantano tradizioni unitarie tempo ma non accaduto su un altro pianeta, plurisecolari. per affermare che le riforme elettorali attua• Il gruppo del Movimento sociale italiano te in maniera tale da pregiudicare la sintonia vuole far presente questo ordine di preoccu• tra rappresentati e rappresentanti sono fo• pazioni, dalle quali scaturiscono le nostre riere di pericoli e di preoccupazioni. Oggi ci riserve sulla legge al nostro esame, soprat• troviamo di fronte ad un'enfatizzazione del tutto ai cattolici. Qualche eco di tali preoc• sistema uninominale maggioritario con i Atti Parlamentari — 14802 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 correttivi che la capacità dell'onorevole E così via via poiché l'emigrazione fu un Mattarella — gliene diamo atto — ha esco• atto di dedizione, sia pure inconsapevole, di gitato, ma che sono insufficienti. Tale siste• coloro che si allontanavano dal Mezzogior• ma viene a cadere in un quadro in cui si no, a favore dell'intera comunità nazionale. tenta — o si pensa — di tagliare le unghie Vogliamo riportare tutto questo in termini di alla degenerazione partitocratica, ma non localismo privo di coordinamento proprio si riflette sui pericoli esistenti, che sono nel momento in cui le istituzioni soffrono di quelli dell'esaltazione del localismo e del una crisi di rappresentatività? Senza vincolo municipalismo. di mandato, quale sarebbe il potere rappre• Siamo veramente favorevoli alle autono• sentativo dell'intera comunità nazionale del mie locali, ma non al localismo, né possiamo deputato eletto in sede di collegio uninomi• esserlo in un momento in cui le fortune della nale maggioritario? Contrariamente alla Co• comunità nazionale sono affidate alla sua stituzione, restringiamo il vincolo del man• unità, perché se l'Italia riesce ad essere un dato e ne costruiamo uno così strettamente soggetto unico nei confronti del mondo con• legato al territorio da essere, addirittura, temporaneo e della costruzione — o della subordinato ad esigenze locali e personali mancata costruzione — dell'Europa (in en• che non sono coordinabili — o lo sono trambi i casi il nostro paese ha bisogno di difficilmente — con la realtà nazionale. unità) è proprio in questo periodo. Non si Si scopre ora (ce ne voleva di tempo!) che può allora affidare la rappresentanza, che è il sistema uninominale maggioritario non in crisi, a scelte che hanno carattere preva• garantisce la governabilità: è la scoperta lentemente, se non esclusivamente, localisti- dell'acqua calda, di un fatto logico e natu• co e che attuano il collegamento con le rale. L'introduzione di una correzione pro• esigenze di unità al modesto ed insufficiente porzionale, poi, che dovrebbe tentare di correttivo costituzionale escogitato dall'ono• ricondurre ad unità la rappresentanza del revole Mattarella. Parlamento, è insufficiente. Basta conside• Da qui le nostre enormi riserve nei con• rare gli enormi varchi che la proposta Mat• fronti del testo legislativo in esame, che tarella lascia aperti alla modifica della Costi• avrebbe potuto essere accolto ed utilizzato tuzione. La filigrana proporzionalistica della in modo diverso se avesse contenuto — o se Costituzione avrebbe dovuto essere riforma• fosse stato preceduto — dalla riforma presi- ta, ma non lo è stata. L'articolo 138 della denzialistica, se cioè avesse reso possibile la Costituzione, di cui ha parlato l'onorevole costruzione di un punto di riferimento isti• Nania, prevede maggioranze che sarebbero tuzionale tale da compensare il localismo ed contenute nel coacervo delle forze espresse il municipalismo che affliggono l'Italia e che con il sistema uninominale. La Costituzione non c'entrano nulla con le «piccole patrie», prescrive inoltre adempimenti quali l'elezio• con i comuni. Tutti noi proveniamo da ne della Corte costituzionale e del Consiglio piccole patrie lontane che, soprattutto nel superiore della magistratura; configura, in• Mezzogiorno d'Italia, hanno avvertito con• somma, un impianto che appare in rotta di cretamente il richiamo della comunità na• collisione con determinate previsioni e con• zionale, soprattutto con l'adempimento dei seguenze del testo al nostro esame. doveri, con l'emigrazione, con gli effetti Nascono da ciò le nostre enormi riserve benefici che quest'ultima ha prodotto a fa• di ordine sostanziale e non strumentale, che vore dell'intera comunità nazionale. Riven• ci evidenziano come la proposta in esame dichiamoli questi benefici! Partirono dalle sia insoddisfacente e, soprattutto, come i piccole patrie comunali e locali, soprattutto proponenti e coloro i quali sostengono il del Mezzogiorno, coloro i quali, con il loro rimedio elettorale come rimedio per la crisi sangue, con il loro sudore e con le loro delle istituzioni siano lontani dalla realtà in rimesse, con le partite invisibili — come si cui le istituzioni hanno vissuto e vivono e diceva una volta —, hanno contribuito alla non interpretino le esigenze, le necessità e bilancia dei pagamenti, alla restaurazione le speranze del popolo italiano, al quale sarà finanziaria della comune patria italiana. opportuno rivolgersi perché le cose cambino Atti Parlamentari — 14803 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 veramente e sostanzialmente, dalle istituzio• Tornando al tema, le questioni tecniche ni alla rappresentanza, alla possibilità per la che tratterò riguardano tre punti fondamen• comunità nazionale di essere una e di poter tali: il problema dello scorporo o dello scom• costruire il proprio avvenire (Applausi dei puto, quello della ripartizione proporzionale deputati del gruppo del MSI-destra nazio• e quello delle cosiddette «liste bloccate». nale — Congratulazioni). Perché si propone lo scomputo? I casi sono due: o la quota proporzionale serve essenzialmente a redistribuire una rappre• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• sentanza a tutte le forze politiche — com• revole Dosi. Ne ha facoltà. prese le maggiori — sulla base del principio proporzionale, ed allora lo scomputo, o FABIO DOSI. Signor Presidente, colleghi scorporo, non avrebbe senso; oppure si deve deputati (quei pochi che sono presenti), il ritenere che la quota proporzionale serva a fatto che siamo così pochi a partecipare ad garantire una rappresentanza alle piccole un dibattito su una legge così fondamenta• entità politiche. A mio avviso, però, non era le... proprio questo lo spirito del quesito referen• dario. Per il Senato, infatti, lo scomputo trova di fatto una compensazione nel limita• CARLO TASSI. Tu sei il solo del tuo gruppo! to numero dei seggi disponibili. Se si intende raggiungere tale risultato, forse — proprio FABIO DOSI. Io sono il solo, tu sei in per una questione di giustizia sostanziale — piccola compagnia. sarebbe più opportuno, al limite, eliminare lo scomputo ed aumentare la quota propor• zionale, anche al 30-33 per cento. In questo DOMENICO NANIA. Ancora per poco! modo vi sarebbe più spazio per i partiti minori ed ogni voto avrebbe pari valore. È FABIO DOSI. Ancora per poco, perché opportuno riflettere sul fatto che con lo successivamente alla riforma elettorale sare• scomputo si va a ledere un principio sancito te in compagnia ancora più piccola...! dalla Costituzione: quello della parità di Come dicevo, o il dibattito appare inutile valore di ogni voto espresso dagli elettori. perché questo testo piace a tutti e tutti sono Per quanto riguarda la ripartizione pro• convinti di votarlo, oppure il testo non piace porzionale, vorrei dire che tale soluzione a nessuno, e di ciò potremo renderci conto suscita diversi dubbi. In primo luogo, un in sede di votazioni. Proprio per questo mi grosso dubbio di incostituzionalità, ai sensi limiterò a sottolineare alcune questioni tec• dell'ultimo comma dell'articolo 56 della Co• niche senza entrare nel tema della conve• stituzione. Nel nostro paese è in vigore un nienza o dell'opportunità politica di questa meccanismo basato sulla distribuzione su proposta di legge. base nazionale dei seggi. Ho letto i resoconti Parlando di questioni tecniche, desidero della seduta precedente e mi è sembrato che fin d'ora sollecitare la Presidenza a provve• pochi colleghi si siano soffermati su questo dere a far allungare l'asta di sostegno dei punto, il quale può essere sintetizzato nel microfoni, perchè non sono comodi per tutti modo seguente: il totale di voti di lista, più i deputati. o meno scomputati, consente la distribuzio• ne dei seggi proporzionalmente tra ogni lista (tutto ciò su base nazionale). Il problema MARCO BOATO. Non tutti i deputati sono nasce quando all'interno di ogni movimento così bassi! politico — in questo caso, dunque, non si tratta di premiare una lista o l'altra — si FABIO DOSI. Ve ne sono anche di altezza devono redistribuire questi seggi. Ebbene, la media — non dico altissimi — come il redistribuzione avviene in base alla cifra sottoscritto, che sono costretti a piegarsi in elettorale circoscrizionale, vale a dire sulla avanti per parlare. base del numero assoluto di voti ottenuti Atti Parlamentari — 14804 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 nelle singole circoscrizioni, cioè in propor• scaturirebbe uno sbarramento di fatto intor• zione alla popolazione delle singole circo• no al 5,5 per cento, quota non tanto lontana scrizioni. da quella prevista nel testo della Commis• Vorrei farvi un esempio banale. Pensate sione. alla situazione elettorale del PDS in Toscana Infine voglio dire qualcosa sulle liste bloc• e del PDS in Umbria, due regioni rosse: cate, anche se in realtà mi limiterò ad ag• ebbene, un 10 per cento in Toscana è più giungere poche parole a quanto è stato già forte, dal punto di vista della ripartizione detto. Si è sostenuto che attraverso le liste dei seggi, addirittura di un 30 per cento bloccate le oligarchie del partiti potrebbero in Umbria, perché la Toscana ha tre milioni tentare di salvare se stesse. Si può trattare e mezzo di abitanti e l'Umbria circa un però di un'arma a doppio taglio: gli elettori, milione. di fronte a liste che presentassero nomi che I dati a mia disposizione — il relatore per oggi sono sinonimi di gestione inetta e cor• la maggioranza, onorevole Mattarella, ha rotta della cosa pubblica, potrebbero voltare sostenuto che gli elementi a sua disposizione definitivamente le spalle a determinate forze non confermebbero questo — dimostrano politiche. Sarebbe probabilmente più demo• che avremo le circoscrizioni più popolose cratico concedere una possibilità di scelta che beneficeranno di un ulteriore aumento all'elettore attraverso un voto di preferenza, dei seggi. Nella sostanza, la Costituzione o determinando l'elezione sulla base dell'e• prevede che si realizzi una distribuzione dei lenco decrescente del non eletti nei singoli seggi in proporzione alla popolazione di ogni collegi appartenenti alla quota maggiorita• circoscrizione, ma con questa proposta di ria. Sono tutte soluzioni che l'Assemblea legge ciò non si verificherà: certe circoscri• potrà prendere in esame. zioni più popolose avranno un maggior nu• Concludendo, noi della lega nord ribadia• mero di deputati eletti rispetto ai seggi che mo la nostra posizione di sostanziale favore a loro spettano, e le regioni meno popolate a questa legge, pur con i correttivi che si avranno un numero di deputati inferiore ai riferiscono ai punti che ho ricordato. seggi loro spettanti. Mi interessava sottolineare tale problema sotto il profilo dell'incostituzionalità e sotto• PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE porlo all'Assemblea, anche perché su questo TARCISIO GITTI si innesta un altro problema: l'esasperazione della regionalizzazione del voto. Se è questo PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• che il Parlamento vuole, non ho nulla da revole Pecoraro Scanio. Ne ha facoltà. obiettare: io mi sono limitato a sottoporre la questione all'Assemblea. Potrebbero essere ALFONSO PECORARO SCANIO. Signor trovati dei correttivi; mi sembra che il colle• Presidente, onorevoli colleghi, questa legi• ga Boato intenda predisporre un emenda• slatura è cominciata all'insegna della deci• mento in questo senso. Si potrebbero sem• sione di avviare una serie di riforme istitu• plicemente distribuire tali seggi sulla base zionali. non della cifra elettorale — cioè dei voti in Non si trattava di una cosa nuova, poiché assoluto — ma della percentuale ottenuta già nella passata legislatura ed anche in nelle singole circoscrizioni. Meglio di ogni quella precedente si era discusso della neces• altra cosa sarebbe forse tornare alla distri• sità di un adeguamento del nostro sistema buzione su base circoscrizionale, come pre• istituzionale. Occorre ricordare che si è svol• vedeva inizialmente la proposta Mattarella. to un lungo dibattito relativo all'istituzione Ciò comporterebbe evidentemente uno sbar• della Commissione bicamerale; si è parlato a ramento di fatto, dato che i posti disponibili lungo della necessità di ridurre il numero dei sarebbero pochi. Poiché molte forze politi• parlamentari, di differenziare il ruolo delle che sembra premano per un aumento della Camere, dell'elezione diretta almeno del quota proporzionale, si potrebbe anche por• premier dell'esecutivo (alcuni proponevano tare quest'ultima al 30-33 per cento: ne che lo eleggesse il popolo, altri il Parlamen- Atti Parlamentari — 14805 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 to). Tutto ciò è stato progressivamente e re il campo dal finto alibi con cui si tenta di sostanzialmente abbandonato da un Parla• giustificare anche l'impossibilità di ridurre il mento che ha seguito una logica molto più numero dei deputati. emozionale che razionale. È chiaro che queste argomentazioni rap• Si giunge ora ad un dibattito che riguarda presentano una premessa rispetto all'ogget• soltanto la legge elettorale. Ciò rappresenta to della nostra discussione, che è il sistema sicuramente una limitazione. Inoltre si sta elettorale di una Camera (nel nostro caso) utilizzando un penoso gioco delle parti, nel formata da 630 deputati. È un numero senso che si propone ufficialmente di votare abnorme rispetto ad altre democrazie occi• ad ottobre, mentre dovunque si sa che dentali, assolutamente inutile ed esagerato. è escluso che si riesca a farlo. Tuttavia, Con 400 deputati — 300 eletti nei collegi anche se si parte dal presupposto che si uninominali e 100 con il sistema proporzio• possa votare ad ottobre, non si avvia alcuna nale — potremmo soddisfare ampiamente la riforma istituzionale, nonostante sia noto doppia esigenza di una rappresentanza ter• — ripeto — che magari si voterà nella ritoriale e tematica. prossima primavera. Risulta chiaro a tutti, inoltre, che la rifor• Tutto ciò è nefasto perchè dimostra una ma elettorale nei termini in cui è proposta scarsa capacità di intelligenza politica ed nei diversi testi al nostro esame non risolve istituzionale da parte di quest'Assemblea e il problema della cosiddetta governabilità, del sistema politico italiano. Soprattutto, si perché non è vero che attraverso il nuovo perde tutta una serie di occasioni. Sono sistema il cittadino potrà scegliere diretta• convinto, per esempio, che è assurdo — per mente il Governo o la coalizione. È un altro varare la modifica del sistema elettorale — elemento di riflessione che in quest'aula non non mettere mano alla riduzione del numero può essere trascurato: se non si fìngesse dei parlamentari, ben sapendo che il prossi• ipocritamente di volere le elezioni subito ben mo Parlamento non si occuperà mai di sapendo che a ottobre non avranno luogo, questa riforma. Le attuali Camere, che pure si potrebbe attivare almeno la possibilità di si trovano in condizione quasi di disperazio• alcune riforme istituzionali immediate ed ne rispetto al crollo di un sistema politico utili al paese. È penoso, invece, il gioco delle corrotto e compromesso, potrebbero deci• parti di chi fa solo finta di volere le elezioni. dere la riduzione del numero dei membri del Credo che il punto di partenza della rifor• Parlamento per arrivare non dico a 400, ma ma elettorale oggi in discussione non possa almeno a 500 deputati. Tutti sostengono — che essere il referendum del 18 aprile. La giustamente — che questa decisione avreb• gente ha votato non specificamente per un be un effetto positivo sui lavori delle Came• sistema elettorale, ma sicuramente per una re. Eppure con il trucco dei sei mesi neces• semplificazione degli schieramenti. La gen• sari per una riforma istituzionale (per cui te, già vent'anni fa, avrebbe preferito due o non si permetterà al popolo di votare nem• tre partiti rispetto al meccanismo di 15 o 20 meno in autunno) si sta evitando — e questo partiti e partitini; sappiamo che storicamen• è gravissimo — di offrire al paese una rifor• te si tratta di un sistema utile ai politicanti ma istituzionale più complessiva. ed ai politici, ma non certo alla gente, che Personalmente mi attiverò per quanto non è interessata ad avere tanti piccoli grup• possibile per un'iniziativa ed una campagna pi. È un contesto politico nel quale la demo• tese alla riduzione del numero dei parlamen• crazia cristiana fin dal 1948 ha avuto — tari. Si tratta di una richiesta diffusa nel intelligentemente, devo dire — l'abilità di paese, forte almeno quanto quella di elezioni sfruttare una rete di satelliti, di micropartiti ravvicinate. Qualora vi fosse veramente la sostanzialmente ininfluenti (salvo quando il possibilità di andare alle consultazioni elet• partito socialista è diventato arrogante e torali in autunno, forse varrebbe anche la determinante, superando il maestro). pena di rinviare una riforma del genere; ma È un quadro politico stravolto daU'utilizzo noi sappiamo benissimo che in autunno non perverso della proporzionale. In realtà, poi, ci saranno elezioni. Bisogna allora sgombra• non è vero che un sistema possa essere Atti Parlamentari — 14806 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 ritenuto positivo in eterno. In Giappone, per ta rappresentanza dei cittadini attraverso i esempio, in questi giorni è in corso un collegi uninominali. dibattito per modificare il sistema elettorale Questo è il motivo dell'opportunità della da uninominale a tendenzialmente propor• scelta. Noi deputati dobbiamo rifarci diret• zionale; ad ottobre si aprirà la discussione tamente alla volontà più profonda di quanti per introdurre un sistema composto per il hanno votato nel referendum: non si tratta 70 per cento di proporzionale e per il 30 per tanto della scelta tra il maggioritario e il cento di uninominale. proporzionale, quanto di una riappropria• zione della possibilità di scegliere uomini,

AUGUSTO ANTONIO BARBERA. È maggiori• rappresentanti di una certa parte del territo• tario plurinominale, non uninominale. rio e non sigle di partito che non si sono dimostrate di origine controllata. Non esiste una DOC: si è visto che dietro i simboli dei ALFONSO PECORARO SCANIO. Attual• partiti non vi era alcuna denominazione di mente; la proposta di riforma è di un siste• origine controllata, ma, al contrario, a volte ma, appunto, plurinominale con... vi erano i peggiori briganti.

AUGUSTO ANTONIO BARBERA. No, in Giap• pone il sistema attuale, contrariamente a quello che si dice spesso in giro, è plurino• PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE minale maggioritario. SILVANO LABRIOLA

ALFONSO PECORARO SCANIO. È plurino• ALFONSO PECORARO SCANIO. Interi ap• minale con un minimo di presenze. Ho letto parati di partiti di Governo sono oggetto di una parte degli atti del dibattito: la contesta• accuse gravissime; si arriva fino alla conni• zione essenzialmente è relativa al voto di venza con la criminalità organizzata. Ciò scambio, all'acquisto di voti nei vari collegi. dimostra che il sistema elettorale non dava È qualcosa di non molto difforme della — e non dà — garanzie di trasparenza; il vicenda italiana! cittadino che votava per un simbolo non In Giappone si sostiene che la proporzio• aveva l'assicurazione di cosa vi fosse dietro nale dia la possibilità di pulizia. Questo quel simbolo. dimostra che un sistema non può essere La scelta, quindi, per me non è tra mag• considerato positivo in assoluto, immune dai gioritario e proporzionale, ma è territoriale. rischi di corruzione. Al contrario, l'abitudi• Il sistema uninominale, ovviamente, diventa ne ad un certo metodo e la mancanza di anche maggioritario: di ogni area si sceglie controlli provocano lo stravolgimento dei il rappresentante e ciò può avvenire solo sistemi elettorali. mediante il sistema maggioritario; la mag• A mio giudizio, la scelta dei cittadini nei gioranza dei cittadini di una certa zona confronti del sistema uninominale, della decide cioè chi debba essere il proprio rap• semplificazione, deriva dalla volontà di libe• presentante. Tra l'altro, vi è affinità con le razione dai partiti, dalla loro profonda inge• nostre battaglie di verdi, di ecologisti: inten• renza in tutte le decisioni della vita pubblica diamo infatti rappresentare le esigenze del italiana, dall'utilizzo della proporzionale in territorio. modo scorretto. Questo è il dato reale. Tutto ciò significa che la Camera deve Chi vi parla è a favore del sistema mag• essere composta in gran parte da rappresen• gioritario uninominale. Si tratta di un siste• tanti diretti delle comunità locali. Si tratta, ma positivo per il paese in questo momento quindi, della prevalenza del principio terri• storico, perché rompe una serie di ingranag• toriale nella scelta dei rappresentanti delle gi, di meccanismi, di tradizioni inveterate diverse parti del paese. che hanno portato ad un uso distorto della È utile introdurre una correzione, che proporzionale a favore degli apparati dei potremmo definire tematica, non proporzio• partiti. Esso permette, inoltre, una più diret• nale: su alcuni grandi temi comuni alla Atti Parlamentari — 14807 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 collettività nazionale vi è la possibilità di la discrezionalità della composizione delle formare liste che potrebbero anche non liste in modo verticistico, come è sempre essere di partito. Taluni sistemi elettorali avvenuto. È un'eredità della paura del fasci• non prevedono alcun obbligo in materia; in smo il non aver pensato a predisporre leggi teoria, anche nel nostro non vi è l'obbligo di che regolassero la vita interna dei partiti; liste di partito: ricordo esperienze di cittadi• però, ciò ha determinato una deregulation ni che, raccogliendo il richiesto numero di sostanziale nella vita interna degli stessi, firme, hanno costituito liste elettorali non nella quale la logica del tesseramento preva• collegate direttamente ad un partito (in altri le nettamente sui meccanismi democratici. paesi è invece previsto che solo i partiti Dappertutto si segnala che, in prossimità possano concorrere direttamente alle elezio• delle elezioni, la composizione delle liste ni). elettorali è il momento più degradante, più A mio giudizio, va valorizzata la possibilità vergognoso della vita interna di qualsiasi di formare liste d'opinione, su grandi temi formazione politica; è il momento in cui non nazionali; questo è il senso del recupero prevale l'istanza democratica, bensì le for• proporzionale. Il mantenimento di qualche zature ed i Blitz verticistici. Le denunce piccolo apparato mi sembrerebbe infatti dif• sono costanti: potremmo scrivere un libro forme dalla volontà prevalente del popolo bianco sui casi eclatanti! È questo un pro• sovrano. blema che non possiamo non porci nel mo• Pertanto, la scelta di una gran parte della mento in cui predisponiamo la nuova legge rappresentanza territoriale — che non è elettorale. detto debba essere forza localistica, o che Ecco perché sono sorpreso da quanti chie• debba essere tale nell'accezione negativa dono la lista bloccata, visto che essa è pos• della parola — va a costituire la rappresen• sibile solo a patto che ci siano regole certe tanza diretta di comunità locali; queste sono e meccanismi trasparenti in tema di compo• parte sostanziale del paese, certo non in sizione delle liste elettorali. Altrimenti, si va contraddizione con l'unità nazionale. Tut- a creare una situazione infinitamente peg• t'altro! Sono parte essenziale di un'unità giore di quella che si ha con la preferenza nazionale che non può essere concepita unica, che invece non è elemento distorsivo come eliminazione delle specificità locali, le ma elemento di maggiore trasparenza, con• quali rappresentano la tradizione, la storia sentendo al cittadino di scegliere i propri del nostro paese. candidati all'interno di una lista. Quindi, esprimiamo un giudizio positivo Non mi soffermerò sulla questione del sull ' uninominale e riteniamo importante e turno unico o del doppio turno: come sin• fondamentale — in tal senso abbiamo pre• golo deputato, ognuno di noi sostiene posi• sentato alcuni emendamenti — che i candi• zioni diverse, a volte neanche tanto lontane dati possano presentarsi indipendentemente tra di loro. Chi sostiene il turno unico, come da accorpamenti di partito nei collegi unino• me, ritiene che al tempo stesso si debba minali; altrimenti, non avrebbe alcun senso prevedere l'ipotesi di un doppio turno qua• la volontà del popolo, espressa con il refe• lora i candidati raggiungano una cifra molto rendum del 18 aprile, di liberare il momento bassa; così, non credo che qui vi sia qualcu• elettorale dal tentativo costante attuato dai no che voglia farsi impiccare sull'ipotesi partiti nazionali di preconfenzionarlo all'e• obbligatoria del doppio turno. sterno. Concludo soffermandomi su un aspetto Ecco perché riteniamo fondamentale che che ritengo importante segnalare fin d'ora: le candidature siano scisse dal gruppo di sono ovviamente contrario allo scorporo, appartenenza, proprio perché sono candida• perché mi sembra che esso comporti obbli• ture di singole aree e devono rappresentare gatoriamente la necessità di ingabbiare nel quelle zone del territorio. A questo proprio meccanismo dei partiti anche i collegi uni• diventa importante, a mio avviso, studiare nominali, il che è estremamente negativo e quei meccanismi del recupero proporziona• contrario a quanto i sostenitori del «sì» le che sottraggano il più possibile ai partiti hanno affermato durante la campagna elet- Atti Parlamentari — 14808 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 torale, e cioè che finalmente i cittadini av• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• rebbero potuto scegliere gli uomini e non revole Gitti. più i partiti. Vi è un collega che continua a parlare al Questa è una delle scelte fondamentali che telefono, con un tono di voce tale da distur• la gente ha compiuto e sarebbe un profondo bare, considerato tra l'altro il deserto che vi tradimento delle esigenze emerse attraverso è in aula! il referendum obbligare i candidati nei col• Ha facoltà di parlare, onorevole Gitti. legi uninominali a dichiarare appartenenze partitiche legate alle liste proporzionali. Si TARCISIO GITTI. Signor Presidente, signor tratterebbe anche di un modo improprio per ministro, onorevoli colleghi, la disputa su obbligare il 75 per cento della rappresentan• aspetti particolari della riforma potrebbe za a collegarsi all'aspetto minoritario della impedire di cogliere un elemento molto po• rappresentanza stessa, quello tematico. sitivo del dibattito che si è sviluppato in Un aspetto sul quale si sta discutendo al Commissione ed in Assemblea. E questo Senato — e che è fondamentale anche ai fini sarebbe grave. Mi sembra, cioè, che ormai delle scelte che noi faremo — riguarda l'as• il dibattito registri una larga convergenza soluta esigenza di adottare, prima delle nuo• (effetto, in gran parte, del voto referendario ve elezioni, provvedimenti legislativi che ga• e della scelta che con il referendum è stata rantiscano trasparenza e correttezza già compiuta per il Senato) sulla necessità di neU'informazione. La libertà e l'equità del una riforma elettorale maggioritaria quale meccanismo di informazione, infatti, saran• punto di partenza di un più vasto processo no basilari nella nuova fase del modello riformatore della nostra democrazia e quale elettorale. Occorre anche un meccanismo di strumento essenziale e centrale per la rifor• tutela dal voto di scambio e dai brogli elet• ma della politica, al fine di poter affrontare torali, nonché la ridefìnizione di regole che questo passaggio di fase della vita della forniscano garanzie al riguardo (io stesso ho Repubblica con prospettive di sbocchi posi• già avanzato una proposta in tal senso nella tivi. Giunta delle elezioni). Continuiamo ad esa• Siamo in una fase in cui si intrecciano minare casi che dimostrano l'estrema pre• grandi spinte al cambiamento, grandi spe• carietà del nostro sistema di votazione, che ranze e, insieme, una crisi morale profonda è obsoleto e non dà garanzie (o le fornisce ed una difficoltà del sistema dei partiti mai in misura minima) rispetto ai brogli eletto• registrata fino ad ora. Credo sia giusto così, rali ed alla possibilità di alterare il voto perché la regola elettorale, al di fuori di una espresso dai cittadini. inammissibile lettura ideologica, rappresen• Sarebbe grave non porsi questo problema ta un fattore rilevantissimo di possibile inno• sostanziale nel momento in cui variamo la vazione del sistema politico-istituzionale, ca• nuova legge elettorale, con la quale intendia• pace di incidere più di ogni altro fattore sui mo dare più trasparenza e una maggiore tre termini del rapporto fondante della vita libertà e capacità di scelta agli elettori. Si democratica: cittadini, partiti ed istituzioni. tratta di un problema del quale da anni, nella In particolare, come già notava dieci anni Giunta delle elezioni, troviamo denunce e or sono Roberto Ruffilli — il cui apporto riscontri nei verbali elettorali, dai quali e- sensibile ed anticipatore alla cultura delle merge l'estrema facilità di alterare il voto dei istituzioni io desidero qui ricordare —, ap• cittadini. Probabilmente tale aspetto sarà pare indispensabile una riforma (non solo considerato anche nella legge per l'elezione elettorale, certo) che sappia ricondurre i del Senato; voglio peraltro segnalarlo perché partiti, se ne saranno capaci, al ruolo pecu• ritengo che, una volta varata la legge sul liare di strumenti di aggregazione e di par• nuovo sistema elettorale, sia fondamentale tecipazione, sottoponendoli a vincoli e limi• risolvere i problemi relativi ai brogli eletto• ti, col pieno riconoscimento dell'autonomia rali, ai meccanismi della propaganda eletto• specifica delle istituzioni e del ruolo deter• rale ed a quelli concernenti rinformazione e minante di arbitro ultimo, come diceva Ruf• la lotta contro il voto di scambio. filli, dei cittadini. L'obiettivo è di far valere Atti Parlamentari — 14809 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 effettivamente per ciascuno di questi termini sponsabilità, di un recupero, di un rilancio il nesso consenso-potere-responsabilità, in• pieno e concludente di una via parlamentare troducendo nella vita politica ed istituziona• delle riforme, come con questa discussione, le regole, norme e convenzioni efficaci. con queste scelte cui siamo chiamati si sta Questo processo sul decisivo terreno elet• cercando di fare. torale si è avviato con grave ritardo, e ciò è Ciò però comporta — e non sembri un causa non ultima dell'aggravarsi della crisi paradosso — il riconoscimento del ruolo della politica. Ma va ricordato che nella IX essenziale che è stato giocato dalla via refe• e nella X legislatura pure vennero avanzate rendaria e dall'iniziativa referendaria, che proposte e sollecitazioni significative che sola ha consentito di operare lo sblocco di avrebbero consentito, attraverso una corre• un'insostenibile situazione di stallo, mo• zione in senso maggioritario del sistema strando anche (e questo è un aspetto che proporzionale, di guidare con maggiore gra• non può cadere nel dimenticatoio), se il dualità, con maggiore organicità questo svi• Parlamento oggi sarà all'altezza di una rispo• luppo. sta, come possano reciprocamente giovarsi Ma non è stato possibile smuovere, allora, ed integrarsi via referendaria e via parla• una posizione di stallo e di immobilismo dei mentare, democrazia diretta e democrazia partiti che, in fondo, è una caratteristica rappresentativa, che certo sarà uno dei ter• distintiva di questa lunga fase di transizione. mini del rinnovamento della vita istituziona• Ed ha dominato, ha finito per dominare un le e della democrazia nel nostro paese. realismo senza respiro che ha portato a In realtà, però, ciò significa anche ricono• privilegiare gli interessi di parte rispetto agli scere che il superamento della democrazia obiettivi generali di sviluppo del sistema fondata sul principio proporzionalistico at• democratico ed ha recato un aggravamento traverso la nuova regola preponderante uni• della crisi di rappresentatività e di legittima• nominale e maggioritaria appare oggi la via zione che è anche tanta parte della stessa concreta, il modo concreto che consente di crisi di legalità. E, insieme, ha prodotto uno uscire positivamente dal passaggio di fase svuotamento della politica, proprio mentre così complesso e delicato che stiamo viven• più acuti sono divenuti la domanda ed il do, di avviare in altre parole il secondo bisogno di una democrazia davvero funzio• tempo della Repubblica, la nuova stagione nante, con effettiva capacità di deliberazione della vita democratica, in particolare con• e di governo, in un rapporto trasparente, di sentendo di creare le condizioni per un più controllabilità e, prima ancora, di chiara limpido e controllabile funzionamento della assunzione di responsabilità di maggioranza vita democratica, per un recupero pieno del e di opposizione davanti ai cittadini. Siamo principio di maggioranza e di responsabilità, al punto che oggi vi è il rischio grave (e per una trasparente possibilità di scelta di penso vi sia qualcosa di più di un rischio uomini e di programmi e per una conse• grave) di veder messo in discussione, con le guente più ampia e più limpida possibilità di distorsioni innegabili e le intollerabili dege- controllo. Sono i tratti caratteristici di un nerazioni del sistema partitico, il ruolo poli• modello di funzionamento di vita democra• tico stesso dei partiti e, in definitiva — tica rispetto al quale dobbiamo convergen• poiché io non vedo una democrazia dei temente operare. moderni che ne possa prescindere —, la Certo (voglio essere chiaro al riguardo, concezione stessa di una democrazia davve• anche perché ritengo che quello in corso sia ro partecipata, in confronto con una conce• un dibattito importante, che segnerà in pro• zione più ristretta, elitaria, basata su forti fondo la storia della nostra Repubblica), non semplificazioni ed incapace di resistere a si tratta di sconfessare in un processo som• forti tentazioni plebiscitarie. mario il passato né la regola elettorale che Non vi è altra via, onorevoli colleghi, per lo ha caratterizzato. La proporzionale ha uscire da questi rischi che l'immobilismo ha avuto indubitabili meriti storici. Ha consen• amplificato e dilatato oltre ogni misura, se tito che la democrazia venisse realizzata, si non quella di una piena assunzione di re• sviluppasse e si consolidasse nel nostro pae- Atti Parlamentari — 14810 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 se; ha consentito l'indispensabile flessibilità tema centrale, un tema in qualche modo in un momento di radicali contrapposizioni propedeutico all'avvio di un processo più sul piamo interno e sul piano internazionale. ampio di rinnovamento della vita istituzio• Credo anche che troppe imputazioni mosse nale e della vita politica. alla legge elettorale proporzionale dovreb• Ma ciò significa allora riconoscere ed ac• bero molto più opportunamente rivolgersi cettare la via particolare che in qualche ai limiti e ai ritardi di un'evoluzione politica modo, attraverso l'indicazione referendaria, dei partiti e delle forze politiche, che pure si è scelta per il passaggio da una democra• è presente nella prima parte della storia zia proporzionalistica ad una democrazia della Repubblica. Ritengo sia rischioso, ec• fondata sul maggioritario. cessivo e controproducente portare innanzi Avremmo potuto scegliere altre vie, se una critica puntigliosa al sistema proporzio• non fosse stato il referendum, il movimento nale. Non vi è, del resto (e credo che referendario, il protagonista di questo sbloc• nessuno possa contestarlo), una legge elet• co della situazione di immobilismo e di torale perfetta. La legge elettorale è soltan• stallo. Se avessimo dovuto decidere come to un mezzo, non è un fine. E non può realizzare il passaggio dalla regola propor• esserci spazio per una concezione ideologi• zionale a quella maggioritaria in un sistema ca della regola elettorale. Guai se ora che di multipartitismo esasperato come è quello si sta superando una certa ideologia della italiano, credo che nessuno avrebbe dubita• proporzionale, che pure ha imperato, rica• to della maggiore proficuità ed utilità del dessimo in un'altra ideologia, quella dell'u• sistema a doppio turno, quale quello attual• ninominale e del maggioritario! Creerem• mente in vigore nella vicina repubblica fran• mo miti ed illusioni che poi dovremmo cese. duramente pagare. Ma letture di questo Fatto sta che la scelta compiuta con il tipo sarebbero anche la peggiore risposta referendum è una scelta originale, peculia• alle speranze — e sono tante! — che ven• re, che fissa in mondo preponderante il gono investite oggi da tanti cittadini sulla criterio uninominale maggioritario, ma che modifica della legge elettorale. salvaguarda anche una quota di riserva pro• In questa situazione pare a me che la porzionale di seggi per la garanzia del plu• scelta migliore e più appropriata sia quella ralismo nel nostro sistema. di restare coerenti con l'indicazione referen• L'interrogativo, che è stato posto partico• daria. Non è un vincolo giuridico, come larmente nel dibattito tra turno unico e sappiamo; non è neppure una scelta di con• doppio turno, sul peso e l'influenza che la venienza (voglio ricordare che questa indi• quota di seggi da distribuire secondo un cazione è stata espressa dagli uomini più criterio proporzionale comporta (cioè come rappresentativi del movimento referendario, conciliare gli effetti naturali del sistema anche se poi abbiamo assistito ad un'oscil• maggioritario con la logica e la cultura di• lazione di posizioni; e mi riferisco esplicita• versa del sistema proporzionale), non mi mente all'onorevole Segni). Ma credo che se pare abbia trovato risposte persuasive. ci discostiamo dall'indicazione referendaria Allora credo si debba dire con obiettività, — proprio tenendo anche conto che il siste• al di fuori di polemiche che sono pretestuose ma dei partiti, questo Parlamento, questa e in parte un po' propagandistiche, che la Camera, che pure vivono una situazione di stessa disputa tra turno unico e doppio turno grande precarietà, di grande difficoltà, sono è viziata dalla mancata considerazione di chiamati nello stesso tempo a compiere la quelle che sono, nella sostanza, le indicazio• scelta riformatrice più delicata e più difficile ni, entrambe irrinunciabili, perché non mi —, se ci discostiamo dal terreno sicuro pare che si siano manifestate a questo ri• dell'indicazione referendaria ci inoltriamo in guardo praticabili ipotesi alternative. Mi ri• sabbie mobili dalle quali sarà difficile uscire. ferisco ad una indicazione preponderante Penso non sia possibile che questo Parla• per un criterio uninominale maggioritario e mento non risolva positivamente il tema ad una indicazione che non è per nulla della riforma elettorale che — ripeto — è un irrilevante — è anzi consistente, perché un Atti Parlamentari — 14811 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 quarto dei seggi è una forte riserva — per il nostro sistema democratico. E se non sap• sistema proporzionale. piamo resistere su questo terreno alla tenta• Allora, ripeto, mi pare che questo dibatti• zione della propaganda, credo che realizze• to e questa contesa, come vengono svolti remo qualcosa che non giova in alcun modo anche sulla stampa, siano in larga misura ad un corretto confronto democratico ed astratti e non facciano i conti con il termine alla necessità di ristabilire in modo persua• di riferimento che io ritengo più decisivo ed sivo un rapporto più stretto e di maggior importante, l'unico che possa davvero con• fiducia con i cittadini. sentirci di uscire positivamente nella rispo• È stato detto, e si dice ancora, che il sta che il Parlamento deve costruire alle secondo turno garantirebbe la democrazia indicazioni ed alle sollecitazioni referenda• dell'alternanza, garantirebbe la maggioran• rie. za, garantirebbe la governabilità. Se queste Come conciliare l'ipotesi di un secondo cose si dicono seriamente, bisogna osservare turno con la quota proporzionale non è, del che sono affermazioni che fanno un po' resto, un problema tecnico ma politico, cioè sorridere. come preservare gli effetti propri e la cultura L'onorevole Barbera, l'onorevole Segni e propria del maggioritario all'interno di que• l'onorevole Biondi sanno, come lo sa chiun• sto sistema bilanciato che esce dall'indica• que sostenga la tesi del secondo turno — zione referendaria. che, ripeto, avrebbe potuto essere forse la Si è anche detto che il turno unico, con• via migliore per il passaggio da una demo• tenuto nella proposta del collega Mattarella, crazia proporzionalistica ad una maggiorita• favorisce la democrazia cristiana. Posso dire ria, ma questa strada non è stata scelta per che sarebbe come se io ipotizzassi che l'ini• rispondere all'indicazione degli elettori —, ziativa referendaria assunta da Mario Segni, che non vi è alcun sistema elettorale mag• Barbera, Biondi e tanti altri in ordine alla gioritario che di per sé garantisca né il legge per il Senato è stata promossa per formarsi di una maggioranza né la governa• favorire la democrazia cristiana, la continui• bilità né l'alternanza. Anche perché la regola tà della centralità di questo partito. Quello è elettorale deve sapersi congiungere con una un sistema a turno unico. capacità della politica — capacità della po• Credo che basti ciò per dire la pretestuo• litica che non può essere surrogata da alcu• sità dell'accusa che è stata mossa, a prescin• na regola, può essere solo aiutata dalle re• dere dalla ingenerosità dell'affermazione, gole —, senza la quale non sarà possibile con riferimento alle modalità stesse di lavo• formare maggioranze, garantire la governa• ro, defatiganti, complesse e complicate, at• bilità né favorire l'alternanza. traverso le quali è passata l'elaborazione Del resto, se dovessimo esaminare le due della proposta Mattarella. proposte principali che sono state avanzate Ma non sono forse coloro che affermano per costruire in modo concreto il doppio che il secondo turno sarebbe più convenien• turno in alternativa alle indicazioni del testo te anche per la democrazia cristiana che poi Mattarella, avremmo tranquillamente la ci rimproverano di aver fatto per la demo• conferma di quanto sto dicendo. La propo• crazia cristiana la scelta del primo turno? sta del gruppo del PDS, che punta ad un Come conciliare queste cose, come rispon• ballottaggio limitato a due partiti, non è dere a Sartori che ostinatamente scrive sulla null'altro che una coda del turno unico e mi stampa che anche per noi sarebbe più favo• chiedo quali vantaggi possa recare rispetto revole il secondo turno? ad un processo di aggregazione e di costru• Ho voluto dire queste cose perché sulla zione di una maggioranza di Governo. stampa, anche nelle dichiarazioni di colleghi Mi chiedo anche quale alternativa possa autorevoli, di colleghi seri e rispettabili di rappresentare, sempre rispetto a questi o- questo Parlamento, vi è una tendenza liqui- biettivi che sono sacrosanti, validi e che datoria, una tendenza un poco propagandi• devono essere perseguiti, l'ipotesi di un dop• stica, che va contrastata perché stiamo ope• pio turno sostanzialmente aperto; perché rando scelte tra le più delicate della vita del quando si prevede una soglia di accesso del Atti Parlamentari — 14812 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

5 o del 7 per cento, calcolato non sugli aventi comportamento dei partiti e su quello degli diritto al voto ma sui votanti, ciò significa — elettori. Non si può teorizzare, onorevole si fa presto a fare i conti — che chiunque si Barbera — e mi rivolgo a chiunque l'abbia candidi nei collegi uninominali al primo sostenuto anche ieri, come l'onorevole Bat• turno passerà tranquillamente al secondo taglia e l'onorevole Passigli —, che la regola turno, perché in realtà basta superare una elettorale abbia una capacità quasi salvifica soglia del 3 o del 4 per cento. di rinnovamento e poi affermare nello stesso Mi rivolgo ai colleghi Segni e Barbera per tempo che, nonostante tale regola elettorale, sapere se veramente questo sistema favori• gli esiti elettorali saranno identici a quelli sca quella aggregazione funzionale ad un che si avevano con la proporzionale. obiettivo di governabilità, funzionale all'in• Credo allora sia necessario ritrovare un troduzione e alla creazione di una prospet• approccio più razionale, sereno ed obiettivo tiva — certamente sacrosanta ed importante ai problemi, rinunciando a quelle semplifi• — di democrazia dell'alternanza. Né credo cazioni alle quali, purtroppo, la stampa de• possa essere seguita — e l'onorevole Barbe• dica in molte occasioni grande risalto, pre• ra è molto fecondo nell'avanzare proposte scindendo da un serio lavoro di — la proposta dello spareggio di Governo del approfondimento, che è invece indispensa• 10 per cento, perché è abbastanza singolare bile. (a parte alcuni rilievi forse anche di costitu• Ritengo che la proposta Mattarella non zionalità di tale proposta, mossi ad una abbia solo e tanto il pregio della coerenza: analoga, non uguale, proposta avanzata dal sono stati criticati alcuni aspetti dello scor• gruppo della democrazia cristiana, ma po• poro e della lista separata, ma bisognerebbe stulatoli in correzione della maggioranza, vedere quali alternative vi siano. La soluzio• non in un sistema maggioritario) immagina• ne della lista separata non è stata proposta re un premio di maggioranza — chiamiamo• dall'onorevole Mattarella, ma è emersa dal lo pure incentivo — all'interno di un sistema confronto in Commissione per rispondere maggioritario ed immaginarlo solo per la all'esigenza — fatta presente da molti — di Camera e non anche per il Senato quando riuscire a preservare la logica del sistema la posizione paritaria dal punto di vista maggioritario nei collegi uninominali rispet• politico dei due organi costituzionali resta to a quella, diversa, della proporzionale. Si poi in discussione. è inteso, quindi, salvaguardare un obiettivo Ritengo convenga invece riconoscere che importante. Se vi sono possibilità diverse per la realtà è che il turno unico consente la sfida conseguire il risultato, vi è la disponibilità ad più aspra ai partiti, anche alla democrazia esaminarle. Cerchiamo, però, di cogliere la cristiana. Si tratta davvero di giocare senza ragione che sta alla base di quella soluzione rete e, se fossero rilevanti per il dibattito le come pure dello scorporo, che, oltre tutto, mie sensazioni personali, direi che sono è presente nella stessa scelta referendaria e fortemente preoccupato in quanto mi chie• che mira anche in tal caso a non precosti• do se il mio partito, come qualunque altro tuire posizioni di egemonia, o polarizzazioni partito, saprà reggere a questa forte sfida di a livello del territorio. Mi sembra che tale discontinuità rispetto alle modalità di pre• indicazione abbia una sua rilevanza positiva; senza che si sono tradizionalmente realizza• si tratta dunque di valutarla e di confrontarci te secondo la cultura della proporzionale e su di essa. Credo però che nella proposta secondo la regola della proporzionale. La Mattarella a rivestire il maggior peso sia regola elettorale del turno unico è infatti la proprio il tentativo di discostarsi il meno sfida più forte, quella che esprime il massi• possibile dalle indicazioni del referendum. mo di discontinuità. Dico fin d'ora che, a mio avviso, la per• Né credo possano considerarsi serie ed centuale del 25 per cento va mantenuta e attendibili le valutazioni in termini elettorali, non deve essere accentuata, perché già que• di tripolarismo o meno, che vengono fatte, sta riserva, nella sua attuale dimensione, come se, introducendo una nuova regola rischia di attutire in parte gli effetti naturali elettorale, non vi fosse alcun effetto sul che discendono dalla scelta di un sistema Atti Parlamentari — 14813 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 elettorale prevalentemente maggioritario. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• Vorrei, però, aggiungere che gli effetti che revole Barbera. Ne ha facoltà. scaturiranno da questa proposta, che verrà perfezionata ed approfondita, sono già for• AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Signor Pre• temente incisivi ed innovatori. Tali effetti sidente, onorevoli colleghi, signor rappre• non devono essere trascurati o dimenticati sentante del Governo dobbiamo dare atto per dare la prevalenza ai motivi di pur del lavoro compiuto innanzitutto ai Presi• legittimo dissenso suscitati dalla proposta. È denti delle Camere, che sono riusciti a coor• soprattutto sul versante del rapporto con i dinare i lavori delle due Assemblee e sul cui cittadini, chiamati ad una scelta diretta e aiuto ancora confidiamo per giungere defi• maggiormente personalizzata, che si creano nitivamente in porto; dobbiamo poi ringra• le condizioni per un forte recupero del rap• ziare il presidente della Commissione, che porto di legittimazione che oggi è molto con mano ferma ed equilibrata ha fatto sì logorato. Credo inoltre che la stessa applica• che i tempi fossero rispettati. Dobbiamo zione di questa regola possa incidere forte• inoltre ringraziare il relatore per la maggio• mente sui partiti e sui loro comportamenti, ranza, la cui saggia e serena prudenza ha rendendo quindi possibile l'avvio di processi fatto sì che la discussione si mantenesse concreti di aggregazione e di riqualificazio• entro binari utili e costruttivi. Va anche dato ne di aree, che sono la premessa perché il atto a tutte le forze politiche, a tutti i gruppi cittadino possa, attraverso il voto, identifica• di essersi resi conto della responsabilità che re una maggioranza e, in base ad essa, un in quest'ora della Repubblica grava su tutti Governo. Sono questi i processi da favorire noi, anche se non posso sottacere la mia e la proposta di cui discutiamo si muove più sorpresa per il fatto che due gruppi (quello efficacemente di altre in tale direzione. del Movimento sociale e quello di rifonda• Il mio auspicio è che il dibattito prosegua zione comunista), i quali hanno sostenuto con la consapevolezza dell'estrema impor• questo testo in Commissione, abbiano poi tanza delle scelte che siamo chiamati a presentato in Assemblea relazioni di mino• compiere. Credo che il testo in esame costi• ranza. tuisca un binario non solo equilibrato, ma Se dopo 45 anni il Parlamento torna a tale da offrire al Parlamento la possibilità di discutere di una nuova legge elettorale, se fornire una risposta elevata. Naturalmente il riusciremo a compiere i passi decisivi per dibattito, in quantQ democratico, è aperto fuoriuscire dalla proporzionale, se dandoci anche alla valutazione di soluzioni in qual• nuove regole riusciremo a condizionare for• che misura alternative o modificative, che si me e modi della politica, mi sia consentito collochino però sempre nell'ambito di un dire in questa sede che ciò va iscritto a confronto serio. merito anche di quei cittadini che con co• Mi auguro inoltre che nessuno voglia uti• raggio e dedizione personale si sono rimboc• lizzare la possibilità di ricorrere al voto cati le maniche e sono entrati direttamente segreto, che pure il regolamento della Ca• in campo (mi fa piacere che ciò sia stato mera consente sulla materia elettorale. Mi ricordato poco fa anche dal collega Gitti). sembra che oggi vi sia un'esigenza di traspa• Tutto questo è merito anche di quei cittadi• renza, tanto più accentuata dopo un referen• ni, dei molti giovani che, sfidando i rigori dum ed un diretto coinvolgimento dei citta• dell'inverno, tra il 1991 ed il 1992 si sono dini, esigenza che deve essere preservata in prodigati intorno ai tavoli per la raccolta tutte le fasi dell'esame della proposta di delle firme. legge elettorale, se vogliamo davvero pren• Ma questo testo (tale è l'interrogativo che derci a cuore l'esigenza, sempre più acuta, dobbiamo porci) ci consente di raggiungere di ricostruire un rinnovato rapporto tra par• gli obiettivi che sono alla base dell'iniziativa titi, cittadini ed istituzioni; questa istituzione referendaria? Si tratta di quattro obiettivi che pure vive una stagione certamente non che intendo ricordare: innanzitutto, contri• facile e di grande precarietà (Applausi — buire alla riforma dei partiti; in secondo Congratulazioni). luogo, far sì che i cittadini possano diretta- Atti Parlamentari — 14814 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 mente pronunciarsi nei limiti in cui ciò è mo, tradiremmo il chiaro mandato dei cit• possibile, sulle maggioranze e sui governi; tadini e dimostreremmo non che questo quindi, migliorare la selezione dei parlamen• Parlamento è incapace di rispondere alle tari; infine un quarto obiettivo, che non va domande di cambiamento, ma potremmo dimenticato, vale a dire assicurare un diritto anche ingenerare la convinzione nei cittadi• in tribuna, una presenza in Parlamento an• ni che le Camere, i partiti non sono in grado che a quelle forze politiche che non hanno di mettersi in sintonia con il paese. volontà o capacità di coalizione ed assicura• Ecco perché, da un lato, non intendo re così, attraverso una quota proporzionale, mettere da parte i dubbi che nutro sul alle forze politiche nuove ed emergenti, progetto al nostro esame e, dall'altro, cer• quello spazio che non sempre il sistema cherò di operare con spirito costruttivo. A maggioritario riesce a procurare loro. tal fine penso che vada tolto l'eccesso di Nel rispondere a queste domande credo si attenzione che si è registrato sul tema: turno debbano usare la prudenza e la cautela unico o doppio turno. Un eccesso di atten• necessarie. So infatti che occorre approvare zione su un tema importante che ha finito senza indugi una nuova legge elettorale per per mettere in ombra tanti altri problemi ridare fiducia ad un paese scosso dall'esplo• che vanno affrontati, nonché limiti e pregi sione di Tangentopoli, dalla crisi economico- del progetto in esame. sociale, dal tragico riemergere del terrori• La mia impressione è che su questo dilem• smo. So anche che bisogna evitare di andare ma — turno unico o turno doppio — si sia a nuove elezioni con le vecchie regole elet• riprodotta quell'attenzione deviante che vi è torali perché ciò significherebbe tradire le stata quando abbiamo approvato la legge attese del paese. So infine che il testo Mat• elettorale sul tema della scheda singola o tarella (come ho già affermato rivolgendogli doppia. Questo ci ha fatto mettere in secon• l'apprezzamento iniziale) cerca di tener con• do piano tanti altri problemi che a- to degli interessi di tante forze politiche, sia vremmo dovuto affrontare con la necessaria dei partiti maggiori, laddove sono in mino• attenzione. ranza, sia dei partiti minori, i quali si vedono Mi muoverò, quindi, prendendo in con• assicurata una possibilità di presenza. siderazione gli obiettivi del movimento re• Dobbiamo interrogarci, sempre con la ferendario e quelli che ci siamo posti nelle cautela e la prudenza necessarie, se questo discussioni che abbiamo avuto nelle sessio• progetto tenga conto degli interessi generali ni istituzionali di queste assemblee. Mi della democrazia e della nostra Repubblica, muoverò in tal senso cercando, nello stesso se riesca a considerare l'interesse di tante tempo, di valutare in che modo il progetto forze politiche e al tempo stesso gli interessi in esame possa essere migliorato e riforma• generali della Repubblica. Mi pongo tale to in relazione agli obiettivi da perseguire, interrogativo sapendo che questo progetto ovverosia: la riforma dei partiti, la possibi• ha tanti limiti — che metterò in luce — e lità di far emergere una maggioranza diret• che non è difficile metterlo in crisi, così tamente dal voto degli elettori, nonché di come non è stato difficile farlo per i tanti assicurare una selezione migliore dei parla• progetti che si sono succeduti nella Commis• mentari rappresentanti e il diritto di tribuna sione bicamerale per le riforme istituzionali. per le forze politiche minori che non abbia• Anche allora gli inviti alla cautela ed alla no capacità di coalizione o che siamo emer• prudenza avrebbero potuto spingere a non genti. sottolineare gli aspetti negativi di quei pro• Parto dal primo punto. Questo progetto getti. Tuttavia, allora, disponevamo di una riuscirà a contribuire alla riforma dei partiti? risorsa democratica, una rete di protezione: Vorrei sottolineare che l'iniziativa referen• i referendum. Mettere in crisi quei progetti daria non tendeva di certo a distruggere i avrebbe significato ricorrere all'appello ai partiti, ma a riformarli. Non tendeva a crea• cittadini, vale a dire mettere in funzione una re un'improbabile democrazia senza partiti, risorsa della nostra Costituzione come l'ini• bensì a rilanciare la capacità progettuale ziativa diretta dei cittadini. Se oggi fallissi• degli stessi. Atti Parlamentari — 14815 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Il doppio canale che abbiamo contribuito perché elegge una sola Camera. Difficilmen• a costruire favorirà tutto ciò o non cor• te vota per due Camere, poiché la seconda reremo il rischio — sto esprimendo dubbi rappresenta le regioni, le entità locali o è di che intendo porre ai colleghi — che ciò derivazione dinastica. Da noi già si va a favorisca il ritrarsi dei partiti nel canale votare per due assemblee politiche; in base proporzionale, lasciando invece la compe• al testo in esame andremo a dare tre voti. tizione nei collegi uninominali sgombra dal• Se si prevedesse — come mi suggerisce il la presenza dei partiti stessi per affidarla collega Gitti — un voto di preferenza espri• ai notabili e alle personalità locali? Non meremmo addirittura quattro voti. corriamo, cioè, il rischio di creare due ca• Dirò di più. Mi ha allarmato — voglio nali, quello del nuovo e quello della no• cercare almeno di frenare i colleghi dell'al• menklatura? tro ramo del Parlamento — il fatto che da Un altro interrogativo che mi pongo ri• parte dei senatori sia venuta una sorta di guarda il meccanismo dello scomputo. L'a• affermazione generale: se la Camera intro• ver previsto tale meccanismo — a mio avvi• durrà il doppio voto per la propria elezione, so inapplicabile e facilmente aggirabile — anche il Senato dovrà farlo. Ci troveremo non finirà per ritardare i processi di riforma quindi ad avere in mano quattro voti politici. dei partiti e le nuove aggregazioni, imponen• Che cosa determinerà tutto ciò? Certo, per do — com'è previsto nel testo al nostro il cosiddetto «zoccolo» duro dei partiti ciò esame — il necessario collegamento tra le comporterà un voto ripetuto quattro volte; candidature nei collegi uninominali e le liste ma gli zoccoli duri dei partiti vanno sempre del canale proporzionale? Tale meccanismo più riducendosi. Allora si verificherà una non finirà per obbligare le nuove aggrega• sorta di self service delle coalizioni, un «ca• zioni a collegarsi ad uno dei partiti del canale priccio italiano» composto da varie note. proporzionale, oppure imporrà ad esse di Tutto ciò non può non preoccupare. Qua• presentare liste anche nei canali proporzio• le effetto determinerà sulle leaderships dei nali? Tutto ciò — questo è l'interrogativo partiti? Premierà quelle decise, sicure, con che mi pongo — favorirà quei processi che indirizzo coerente, o quelle che tendono a vogliamo incentivare? Il nuovo avrà una mandare messaggi in tutte le direzioni? Si forza trainante oppure il vecchio tenterà di riuscirà ad adempiere alla promessa referen• afferrarlo? Questo è il punto. daria di un voto «pesante», che decide sulle Non dobbiamo dimenticare che esistono coalizioni e sulle maggioranze, o si introdur• esempi dell'effetto positivo di un sistema ranno elementi di frantumazione già al mo• uninominale su un sistema dei partiti fran• mento stesso in cui l'elettore esprimerà il tumato ed invecchiato. In Francia, nel suo voto, tenendo conto della crisi delle 1958, si passò progressivamente da un si• ideologie e delle appartenenze? stema in crisi di sedici partiti ad uno che ne Tutto ciò è aggravato, onorevole Mattarel• contava quattro, attraverso processi che la, dal meccanismo del cosiddetto scompu• hanno cambiato completamente i partiti to. Uno degli effetti di quest'ultimo sarà che esistenti e non hanno favorito i maggiori a un cittadino che vota per un candidato nel danno dei minori, ma hanno incentivato collegio uninominale che ha buone probabi• processi che hanno portato a partiti dal lità di riuscita perché dato come favorito, volto nuovo. Sarà possibile tutto ciò? Non sarà indotto nel proprio comportamento mi riferisco al dilemma turno unico-due elettorale a non votare, nel canale propor• turni; credo che anche il turno unico — con zionale, per lo stesso partito cui appartiene i limiti che descriverò tra poco — possa quel candidato, perché in tal modo rende• consentire tale risultato. rebbe il proprio voto meno «pesante»: invece Voglio poi pormi un altro interrogativo, che due, con la riduzione sullo scomputo che è davvero tale poiché non desidero operata nel testo al nostro esame varrebbe esprimere certezze al riguardo. In tutti i uno o uno e mezzo. La tendenza, cioè, è paesi, quando il cittadino va a votare, si quella di favorire la dissociazione del voto. trova in mano una scheda per dare un voto, Fra parentesi, questo tema introduce un Atti Parlamentari — 14816 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 dubbio sulla legittimità di uno scomputo che aspetto è stato enfatizzato. Nessun sistema fa pesare il voto in maniera diversa a secon• — e neppure quello maggioritario — garan• da che esso sia dato al candidato e alla lista tisce tutto questo. Lo stesso sistema inglese collegata al candidato, oppure a due liste a metà degli anni '70 e negli anni '20 non diverse. Questo è proprio un indizio della ha garantito l'emergere di una maggioran• incongruità del doppio voto, perché se si za. Oggi il sistema francese ha fatto preva• danno in mano al cittadino due voti, essi lere una maggioranza forte, ma nel 1988 fu devono contare entrambi; a meno che non soltanto la particolarità dei meccanismi della si segua un sistema di tipo tedesco, nel quale costituzione della quinta Repubblica a con• il voto che conta in realtà è uno solo, quello sentire che il partito socialista, che non alla lista, che determina gli equilibri propor• aveva avuto una maggioranza, potesse go• zionali. vernare come se l'avesse ottenuta. Solo l'e• La mia impressione — e l'esperienza delle lezione diretta dell'esecutivo — che ho visto legge sui comuni va in questa direzione — riproposta, per esempio, dalla Rete — po• è che proposte nate dall'idea assai nobile di trebbe garantirci sotto questo aspetto, ma salvare l'identità dei partiti finiscano per creando altri problemi, che non è qui il caso avere l'effetto opposto. Mi chiedo, per esem• di ricordare. pio, se per quanto riguarda i comuni l'aver Comunque, se nessun sistema elettorale previsto con quell'intento la coalizione di può garantire tutto ciò, vi sono sistemi che liste, anziché la lista di coalizione (cioè la tendono a perseguire la logica in questione possibilità di apparentamenti), non abbia in misura diversa. Ritengo allora che la finito in alcune zone per disintegrare l'iden• proposta oggi in esame, che prevede un solo tità dei partiti anziché favorirne la conserva• turno con il recupero proporzionale alto (poi zione. Alcuni partiti così hanno pensato dirò perché lo considero alto, anche se una bene di scindersi in più liste, proprio allo quota del 25 per cento è accettabile), lo scopo di cercare di catturare il più possibile scomputo e quel doppio o triplo voto che il voto degli elettori! A Milano, per esempio, determina gli effetti di disintegrazione ai la democrazia cristiana si è presentata divisa quali mi sono riferito in precedenza, non in tre liste: quella ufficiale, la lista federali• possa certamente consentirci di raggiungere sta, con i candidati più attenti alle ragioni questo obiettivo. dei federalismo, la lista delle donne diretta Mi rendo conto che ciò dipende dai pro• da Ornella Vanoni ... cessi politici, dal fatto che abbiamo scoperto sistemi elettorali bipolarizzanti nel momento in cui in Italia si tende invece alla tripolariz- MARIOTTO SEGNI. Quella non era una lista zazione. Vedo che il collega De Mita sorride: democristiana! evidentemente pensa all'accoglienza che hanno avuto alcune sue proposte qualche AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Non so cosa anno fa. Ma la storia procede in questa fosse. Ma se fosse stata presentata una lista direzione. di coalizione, il candidato sarebbe stato ap• Dovremmo evitare di aumentare ulterior• poggiato da una sola lista. mente la quota proporzionale. Sotto questo profilo esprimo una posizione personale: ritengo sia sbagliato aumentare la quota MARIOTTO SEGNI. Verissimo! proporzionale, che è già alta, perché il 25 per cento di 315 senatori non è lo stesso che AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Non sono, il 25 per cento di 630 deputati, se scopo della comunque, esperto dei fenomeni avvenuti a quota proporzionale deve essere quello di Milano. Potrei portare altri esempi, ma pre• assicurare diritto di tribuna alle forze politi• ferisco evitarlo, perché il tempo scorre. che che non hanno capacità o volontà di Il secondo obiettivo è quello di far sì che aggregazione. Il diritto di tribuna si assicura, i cittadini possano pronunciarsi sulle mag• su 630 deputati, nella proporzione adottata gioranze e sui governi. Intendiamoci: questo per i 315 senatori, con il 12,50 per cento. Atti Parlamentari — 14817 — Camera dei Deputati

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SERGIO MATTARELLA, Relatore per la la tecnica prevista per il Senato — ma per maggioranza. Questo è un po' arbitrario. consentire agli elettori di pronunciarsi sulle coalizioni di governo. Questa proposta altro AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Se invece lo non è che l'innestare... scopo della quota proporzionale è un altro, non quello referendario, ma quello di assi• CIRIACO DE MITA. Come dai la maggio• curare un riequilibrio della presenza dei ranza con il maggioritario!? Davvero è irra• partiti anche maggiori laddove siano mino• zionale. ranza (per intenderci, i grandi partiti nella Padania), è chiaro che allora... TARCISIO GITTI. L'ha già detto.

CIRIACO DE MITA. La spinta alla coalizio• , Relatore per la ne, per assicurare una maggioranza stabile maggioranza. Il diritto di tribuna non è di governo, esige un meccanismo elettorale soltanto il diritto di parlare: è poter interlo• diverso. Ma se introduci il sistema maggio• quire adeguatamente nel dibattito parla• ritario, la quota del 10 per cento non ti porta mentare, e non prescinde... ad ottenere la maggioranza, a meno che non ipotizzi il 60 per cento... AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Se questa logica la si porta fino in fondo, significa che AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Prendo atto l'unico sistema che dà certe garanzie è il che vi sono obiezioni. proporzionale. CIRIACO DE MITA. Non sono obiezioni SERGIO MATTARELLA, Relatore per la nostre, sono all'interno del tuo ragionamen• maggioranza. No, il diritto di tribuna è to. È la proposta che è debole. anche diritto di accesso agli strumenti par• lamentari; non dimenticarlo. AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Prendo atto che vi sono obiezioni; e poiché provengono dall'onorevole De Mita, che in questi anni AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Se è un di• ha ispirato sistemi che tendevano ad assicu• ritto di tribuna, bastano anche pochi rappre• rare quote maggioritarie, premi di maggio• sentanti per assicurarlo. Altrimenti entriamo ranza o di Governo; rifletterò ancora di più. nella logica della proporzionale, che è cosa Non ripropongo gli emendamenti, anche diversa. perché ritengo che essi potranno poi tornare alla ribalta nel dibattito politico. In questa SERGIO MATTARELLA, Relatore per la Assemblea, vista l'accoglienza che finora maggioranza. Il rapporto è lo stesso. hanno avuto le proposte, preferisco non ripresentarle. AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Proprio nel Devo peraltro dare atto che non può tentativo di ricercare un sistema che assicu• essere un argomento quello addotto dal rasse anche una maggioranza, mi ero sfor• collega Gitti, secondo il quale un tale sistema zato di elaborare una proposta che prevede• squilibrerebbe il bicameralismo perfetto, te• va l'assegnazione, in un secondo turno, di nuto conto che il Senato deve essere eletto un 10 per cento da prelevare o soltanto dalla su base regionale, come dice la Costituzione, quota maggioritaria, o in parte dalla quota e che tendenzialmente l'Assemblea naziona• maggioritaria e in parte da quella proporzio• le è la Camera dei deputati. nale, per consentire agli elettori in una se• Dicevo che non si devono riconoscere conda tornata elettorale di pronunciarsi su virtù taumaturgiche al doppio turno, anche una lista di coalizione. al doppio turno nei collegi; esso ha però Se non si vuole andare ad un secondo effetti aggreganti superiori a quelli che si turno si usi il secondo voto non per il realizzano con il turno unico, dei quali non recupero proporzionale — realizzabile con mi pare si possa dubitare. Atti Parlamentari — 14818 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Con questo non voglio dire che il turno unico costringerebbe le forze politiche mi• unico sia proposto in funzione degli interessi nori che vogliano concorrere soltanto alla della democrazia cristiana. Ne ha parlato quota proporzionale a presentarsi in tutti i Gitti obiettando ad alcuni interventi. Inten• collegi al solo scopo di avere diritto a questa do dire che vi è però la speranza da parte di quota. alcune forze politiche, da parte di alcuni E allora, sotto tale profilo, può anche parlamentari di poter usufruire di una certa essere interessante aver previsto la lista; ma convenienza nel passaggio da un sistema dobbiamo sapere che, se si vuole prevedere fortemente frantumato ad un sistema unino• la lista, bisogna eliminare tutte le bardature minale ad un turno. costruite attorno ad essa. Se devono essere So benissimo — e in occasione del refe• due canali, che siano due canali separati ed rendum abbiamo combattuto una battaglia indipendenti; al contrario, lo scorporo deter• in tal senso — che anche l'uninominale ad mina un necessario collegamento tra la can• un turno può determinare effetti aggreganti, didatura nel collegio uninominale e la lista. solo che ha però bisogno di più tempo; e in L'aver vietato le candidature indipendenti genere si è sempre detto che l'adozione del può rendere odiosa la lista, può cioè far sistema a due turni è il modo per importare riemergere il sospetto che attraverso il voto il sistema inglese, laddove un sistema non di lista i partiti si ritirino nel canale propor• può usufruire della tradizione secolare di zionale, lasciando libero il campo in cui quello inglese. E credo che in Italia avrem• dovrebbero andare a trovare la nuova ragio• mo bisogno — spero che la battaglia non sia ne di sopravvivenza, la loro capacità proget• chiusa — degli effetti positivi di un sistema tuale. aggregante come quello del doppio turno. Tutto ciò si traduce — come dicevo prima Un terzo obiettivo è quello della migliore — nel tentativo del vecchio di afferrare il selezione dei parlamentari. Il collegio unino• nuovo. minale, di per sé (ad un turno o a doppio Se invece dovesse restare la lista, mi sento turno) avvicina il cittadino, la comunità, al di difendere la lista bloccata, e voglio dirlo proprio rappresentante, con i vantaggi e gli perché il senatore Miglio ha sostenuto in svantaggi che ciò determina. Sappiamo però un'intervista su L'Indipendente che la lista che i vantaggi sono di gran lunga superiori bloccata sarebbe il frutto di una mia inizia• agli svantaggi, perché il collegio uninomina• tiva (per fortuna vi sono colleghi che posso• le rende gli eletti più responsabili di fronte no anche testimoniare che non è così). ad una comunità ben precisa, ben determi• nata, e stabilisce un equilibrio fra la neces• saria valorizzazione delle personalità e la SERGIO MATTARELLA, Relatore per la maggioranza. Do atto che non è vero! responsabilità collettiva dei soggetti politici, dei partiti portatori di progetti generali. E ciò è assicurato nel 75 per cento dei collegi. AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Mi sento di Tuttavia si pone un'altra questione, con difendere un sistema impopolare. Mi sento riferimento alla quale credo che oggi in aula di difenderlo perché (voglio ricordarlo ad verranno presentati numerosi emendamenti alcuni colleghi) non è un sistema d'oltre su cui occorre riflettere, almeno in questo cortina, come è stato detto, ma un sistema momento di maggiore serenità. Dobbiamo previsto in tutte le grandi democrazie in cui seguire il sistema previsto dall'additional vi è il voto di lista, dalla Spagna alla Germa• members system per il Senato, oppure an• nia, ad alcune democrazie scandinave. Vo• dare ad una lista separata? Ci sono vantaggi glio ricordare che nelle democrazie popola• e svantaggi nell'una e nell'altra soluzione. ri, al contrario, si è usato il voto di Il vantaggio del voto unico è quello di far preferenza, copiandolo dall'Italia (unico sì che vengano eletti dei candidati che si paese al mondo in cui vige), nel tentativo di sono misurati nel collegio; lo svantaggio — introdurre nella lista unica un minimo di che farebbe propendere per la lista separata pluralismo. e quindi per il doppio voto — è che il voto Credo che la battaglia del movimento Atti Parlamentari — 14819 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 referendario muovesse anche da una cri• ma poi hanno contestato il diritto dei partiti tica al sistema delle preferenze. Il 9 giugno stessi di proporre candidature. Si dica: che 1991 gli italiani non hanno votato per la cosa devono fare, allora, i partiti? Forse si preferenza unica, ma contro il sistema delle preferisce che non presentino le candidature preferenze, considerato come un sistema nelle elezioni politiche, ma si occupino delle che degradava la politica perché introduce• camere di commercio, delle banche o di va la battaglia politica all'interno della stessa qualcos'altro? Lo affermo sapendo di sfidare lista, una battaglia elettorale in cui non si l'impopolarità; ma vi sono momenti in cui confrontavano candidati di liste diverse, por• abbiamo la responsabilità di farlo. tatori di progetti politici, ma in cui la lotta Sul punto relativo alla quota proporziona• più accanita era tra candidati della stessa le, sulla necessità del diritto di tribuna, ho lista. È capitato a molti di noi nelle circoscri• già avuto modo di soffermarmi; ma voglio zioni di non riuscire a confrontarsi con sottolineare che la scelta effettuata con il candidati di un altro partito perché essi referendum non è stata casuale. La quota erano impegnati in un confronto con altri proporzionale non è venuta fuori perché la candidati dello stesso partito. Tutto questo tecnica del ritaglio la consentiva; avevamo degrada la lotta politica. Certo, non si può ben presenti i dubbi e le critiche al sistema affermare, come ha fatto l'onorevole Bossi maggioritario avanzati in paesi come l'In• tempo fa, che la preferenza è la madre di ghilterra e la Francia, che tendevano non a tutte le Tangentopoli. È un'espressione usa• reintrodurre la proporzionale, come qual• ta proprio dall'onorevole Bossi, il quale a- che volta si dice, ma a correggerla. Ma una desso invece ha scoperto che la preferenza è cosa è la correzione della proporzionale (mi uno strumento di libertà per i cittadini. riferisco, per esempio, alla commissione Non amo il sistema del recupero mediante presieduta da lord Black agli inizi degli anni secondo voto su lista ma, se lista deve essere, '70, di cui ha fatto parte anche lord Dahren• mi sento di difendere la lista bloccata anche dorf, o alla recente commissione Vedel), perché si tratta di un sistema attraverso il altra cosa è un sistema misto. Ho sentito quale i partiti assumono una responsabilità risuonare in quest'aula accenti che portano che li porta a qualificare al massimo la lista. a parlare indifferentemente dell'una e del• Essi infatti sanno che, se vi è un candidato l'altra espressione. In realtà, si tratta di due non gradito, esso rischia di non far votare la cose differenti: correggere e creare un siste• lista, in quanto il cittadino sarà indotto ad ma misto. assumere questo atteggiamento. Se guardia• La mia impressione è che attraverso mec• mo il problema in concreto, 158 candidati canismi quali lo scomputo, il collegamento distribuiti in 26 circoscrizioni corrispondono di liste, il divieto di candidature indipenden• ad una media di 6 deputati; ciò significa che ti, anziché un sistema per il 75 per cento un partito che ha il 20 per cento può fare inglese e per il 25 per cento proporzionale eleggere uno o due candidati. Il blocco, si tenda a riprodurre un sistema di tipo quindi, riguarderebbe il capolista o al mas• ispano-germanico, che contiene elementi simo un secondo candidato. propri del sistema tedesco, reso maggiorita• rio (mentre il sistema tedesco, come sappia• mo, è proporzionale), e del sistema spagno• SERGIO MATTARELLA, Relatore per la lo, nella misura in cui favorisce i partiti maggioranza. Una sorta di uninominale! maggiori in alcune zone. Ho voluto esprimere queste considerazio• AUGUSTO ANTONIO BARBERA. È una sorta ni — con la prudenza di cui ho parlato di uninominale in una circoscrizione, una all'inizio, sapendo quale sia la posta in gioco uninominale circoscrizionale. — non per una critica demolitrice, ma per Alcuni colleghi hanno giustificato, sulla avanzare precise proposte. Queste ultime stampa o in quest'aula, il fatto che i partiti sono essenzialmente due: eliminare lo scom• si intromettano nella conduzione delle ban• puto ed introdurre una ripetizione del turno che, nelle unità sanitarie locali e nella RAI, (sempre nell'ambito di una logica urlinomi- Atti Parlamentari — 14820 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 naie, se necessario) allorché non si raggiun• vogliamo chiamarlo doppio turno) nel caso ga una detemiinata quota. in cui il candidato non raggiunga una soglia Ripeto i motivi per cui bisogna eliminare minima di decenza democratica, che possia• 10 scomputo: perché... mo porre, per esempio, al 35 per cento. In questo caso si procederebbe ad una ripeti• zione della votazione, alla quale potrebbero PRESIDENTE. Onorevole Barbera ...! partecipare tutti i candidati che avessero superato una determinata quota: 10, 12 per AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Ho bisogno cento (si possono studiare altri sistemi anco• di recuperare l'interruzione del collega De ra). Mita che è stata particolarmente lunga, Pre• Onorevoli colleghi, se il nostro lavoro sidente...! andrà a buon fine, saremo riusciti in un'im• presa ritenuta pressoché impossibile dagli PRESIDENTE. È già calcolata, onorevole scienziati della politica: e cioè l'autoriforma Barbera. Tenga conto che lei ha avuto a da parte di un sistema politico. La propor• disposizione un tempo vastissimo. zionale ha avuto successo in questo paese, ma proprio per tale motivo va superata; essa ha consentito che nei difficili anni della SERGIO MATTARELLA, Relatore per la prima Repubblica tutti si sentissero partecipi maggioranza. È già stata scomputata...! della sua costruzione ed ha fatto sì che l'Italia passasse indenne le tensioni della AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Procedo ra• guerra fredda. Ma nel momento in cui ca• pidamente e riassumo. Dicevo, occorre eli• dono le vecchie appartenenze, nel momento minare lo scomputo innanzitutto perché si in cui è caduto il muro invisibile di Berlino, tratta di un meccanismo inapplicabile e fa• non ha più senso un sistema che fotografi le cilmente aggirabile. appartenenze rigide, separate. Nel momen• to in cui...

CIRIACO DE MITA. Non c'è lo scomputo! CARLO TASSI. Sei libero di uscire dal PDS, se è per questo! AUGUSTO ANTONIO BARBERA. In secondo luogo, perché esso diminuisce artificiosa• mente la quota maggioritaria; in terzo luo• LUIGI CASTAGNOLA. Il buon gusto non è go, perché contraddice al principio del dop• in abbondanza! pio voto (se i voti sono due, devono avere entrambi lo stesso valore). In quarto luogo, AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Tassi, hai perché induce il cittadino alla dissociazione fatto battute migliori; in genere, però, ne fai del voto e, infine, perché produce gli effetti troppe! Caro Tassi, devo cogliere l'occasio• perversi cui mi sono riferito, come l'obbligo ne... del collegamento ed il divieto di candidature indipendenti. Quanto all'altra proposta, prendo atto che PRESIDENTE. Onorevole Barbera, non 11 doppio turno non riesce ad avere la mag• raccolga le interruzioni. gioranza necessaria, ma chiedo a coloro i quali si muovono nella logica del turno AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Ma io voglio unico, a coloro i quali ritengono sia preferi• cogliere l'occasione... bile scegliere questo sistema, se non avver• tano il pericolo di candidati che possono essere eletti con una bassa percentuale di PRESIDENTE. Onorevole Barbera, parli voti. Mi domando allora — e formulo una al Presidente. Se potesse concludere il suo proposta precisa — se non sia possibile intervento, ci libererebbe dal rischio di qual• stabilire una ripetizione del voto (se non che altra interruzione dell'onorevole Tassi! Atti Parlamentari — 14821 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

MARCO PANNELLA. Si potrebbe semplice• una vera e propria riforma di grandissima mente prefigurare che il MSI uscisse da portata, quella per cui i sindaci vengono Tassi. eletti direttamente dai cittadini, riforma di cui domenica prossima vedremo concreta• CARLO TASSI. Potrebbe essere un risul• mente, in oltre mille comuni italiani, tutti gli tato, soltanto che la proposta fosse intel• effetti. ligente! Non credo sia questa la strada che si dovrebbe seguire, non è questa la strada che io avrei seguito. Avrei formulato proposte PRESIDENTE. Onorevole Barbera, la pre• diverse, ma in ogni caso voglio ribadire che go di concludere. siamo di fronte ad un cambiamento storico e che tale cambiamento storico, cioè il pas• AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Stavo dicen• saggio dal sistema proporzionale al maggio• do, Presidente — e concludo —, che nel ritario, è la conclusione di un lungo processo momento in cui è possibile superare le ap• politico. E mi sia consentito ricordare che in partenenze rigide è possibile andare ad una questo lungo processo politico il movimento democrazia in cui chi vince, vince sino in referendario e tutti coloro che ne hanno fondo e chi perde può utilizzare l'opposizio• fatto parte hanno avuto un ruolo determi• ne per far valere un progetto alternativo di nante. Governo. Certo, come ha detto prima l'onorevole Concludo, rispondendo così anche all'in• Gitti molto giustamente (e lo ha ricordato terruzione, ringraziando il gruppo del partito anche l'onorevole Barbera), ciò non signifi• democratico della sinistra, che ha consentito ca né criminalizzare il periodo passato né far di svolgere un intervento, a suo nome, anche assurgere a principio dogmatico la scelta di a chi non si è posto sulle posizioni ufficiali del un sistema politico e di una regola elettorale. gruppo stesso. È un ringraziamento che devo Ogni regola ha i suoi tempi; ogni regola è a quel partito, cui sono molto affezionato dettata per società diverse e per fasi storiche (Applausi — Congratulazioni). di quella società. Dire oggi che l'Italia ha bisogno di un grande cambiamento non PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• significa dunque condannare un passato ca• revole Segni. Ne ha facoltà. ratterizzato da un sistema diverso, che ha avuto fasi felici e grandi meriti; significa, al MARIOTTO SEGNI. Signor Presidente, ho contrario, prendere atto di un mutamento espresso in Commissione, ed anche nel di• di proporzioni e di profondità enormi che è battito pubblico, riserve e critiche al testo intervenuto nel mondo e, quindi, anche in elaborato in quella sede. Ma prima di entra• Italia, cui il nostro sistema deve rispondere re nel merito della proposta di legge in con un ampio cambiamento della forma esame, voglio ricordare e sottolineare la dello Stato e, di conseguenza, prima di tutto profondità, quali che siano poi i risultati del della legge elettorale, che ne è sostanzial• dibattito, del cambiamento di cui stiamo mente uno dei punti decisivi. discutendo. Certo, lo si può considerare Certo, di fronte a questa Camera ed a sufficiente o insufficiente, adeguato o non questo Parlamento, dopo il referendum, si adeguato, ma non dobbiamo dimenticare, pone non solamente la necessità di tradurre anche nell'eventuale asprezza della polemi• in concreto, di tradurre in norme giuridiche ca, che in ogni caso noi stiamo discutendo le indicazioni referendarie; ma si pone al• di un cambiamento storico, che siamo di tresì il problema di fare qualche cosa di più, fronte a un vero e proprio mutamento della di trovare strumenti che, se non assicurino, forma di Stato, del sistema politico. Così quanto meno spingano alla governabilità del come è avvenuto, del resto, per la legge paese. Nella fase particolarmente difficile sull'elezione diretta dei sindaci, conclusa su che attraversiamo, in cui la stessa transizio• alcuni punti in modo a mio giudizio non ne porta a fenomeni di disaggregazione piut• soddisfacente, ma conclusa comunque con tosto che di aggregazione, e in cui tutto Atti Parlamentari — 14822 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 lascia pensare che il passaggio a un nuovo meccanismo del doppio turno implica già sistema istituzionale e politico sarà lungo e una forza di aggregazione che consente la diffìcile, questo è un problema che non rappresentanza in Parlamento di forze mag• possiamo non affrontare. Ed è forse il prin• giori rispetto al turno unico. cipale problema che ci sta di fronte. Anche qui non si tratta né di guerre di È per questo che all'indomani del referen• religione, né di scelte dogmatiche. All'inter• dum, e particolarmente all'indomani delle no del movimento referendario vi sono sem• elezioni del 6 giugno, quando il fenomeno di pre state posizioni diverse sugli aspetti tec• disgregazione politica è apparso particolar• nici: chi è favorevole al turno unico e chi è mente evidente, mi sono posto la questione favorevole al turno doppio. Mi è sembrato degli strumenti più adatti a raggiungere quel che in questo momento esigenze particolari risultato. di governabilità del paese potessero indurre Certo, l'onorevole De Mita ha ragione alla scelta indicata, che però ha un suo nel dire che nessun meccanismo assicura valore solo se combinata ad una riduzione a priori la governabilità. È vero, ma noi sensibile della quota proporzionale. abbiamo storicamente alcuni esempi — Se tale tesi non venisse accolta dal Parla• ed empiricamente possiamo studiare dei mento e si tornasse, conseguentemente, al• prevedibili risultati — dai quali si ricava l'ipotesi del turno unico che (intendiamoci) che taluni sistemi possono facilitarla, an• senz'altro produce un effetto del pari aggre• che se non assicurarla. È vero che nel gante, anche se più lento, come mi pare 1988 la Francia ha avuto un Parlamento abbia ricordato prima il collega Barbera, io diviso esattamente a metà, ma è anche credo che la soluzione più logica ed idonea vero che è stato l'unico caso verificatosi sarebbe quella della cosiddetta legge fotoco• in quella repubblica. È vero che nella pia, e cioè la soluzione uscita dal referen• stessa Inghilterra, in alcune occasioni, il dum sulla legge elettorale del Senato, anzi• meccanismo classico non ha funzionato ché quella contenuta nella proposta — nel senso di dare una maggioranza elaborata in Commissione. assoluta ad un partito —, ma è altresì Ho infatti riserve e perplessità — l'ho vero che si è trattato di casi isolati, che detto in Commissione e lo ripeto in aula — non assicurano certo un risultato, ma de• sul meccanismo in sé del doppio voto, sul notano una tendenza. mettere in atto una doppia campagna elet• Nell'ambito delle scelte possibili, degli torale, sul fatto che inevitabilmente, quali strumenti realizzabili ed ipotizzabili, delle che siano gli accorgimenti tecnici adottati proposte che possono incontrare un mag• (certo ve ne sono alcuni che accentuano i gior consenso in Parlamento, assieme ad pericoli ed altri che li diminuiscono), una altri colleghi ho riproposto in questa sede doppia campagna elettorale finisce fatal• (dopo averlo esposto in Commissione), at• mente per interferire, per creare due canali traverso la presentazione, avvenuta ieri, di che inevitabilmente si collegano l'un l'altro un emendamento, il meccanismo cosiddetto con scambi e promesse di vario genere, del doppio turno, ma con una regola parti• snaturando quindi, almeno in parte, la logi• colare, diversa da quella prefigurata in altre ca del collegio uninominale, che è quella di posizioni, che so coincidere con proposte concentrare il consenso su una persona o ieri stesso avanzate da alcuni colleghi e dal nella lotta tra varie persone e di spingere ad gruppo repubblicano. un meccanismo da cui emergano regole Mi riferisco alla regola per la quale, nel- estremamente chiare (in questo caso, quella l'accedere al doppio turno, la quota propor• per cui chi prende più voti viene eletto). zionale residua si abbassa al 10 per cento, Peraltro, questo era una dei punti del refe• secondo la proposta recentemente avanzata rendum: non dimentichiamo che il collegio in Francia, e cioè ad una percentuale suffi• uninominale ha in sé una forza — ed è stato ciente (evidentemente con calcoli di scom• votato dagli italiani anche per questo, non puto) a dare una rappresentanza, una voce solamente come fattore aggregante e di go• a minoranze, tenendo però conto che il vernabilità — di strumento di selezione della Atti Parlamentari — 14823 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 classe dirigente, di scelta che comprende sia te, delusioni rispetto ad un meccanismo che una valutazione politica, sia una valutazione dovrebbe attuare una riforma, ma evidente• personale. mente non l'attua fino in fondo. Credo che Quali che siano i tentativi di divisione, le le riforme realizzate per due terzi presentino cautele che si vogliono prendere — e che poi i loro rischi ed i loro pericoli. Certo, questa non sempre sono state adottate in questa è una riforma, anche se non vorrei però, sede — è inevitabile che due campagne definirla tanto una riforma sbagliata — pur elettorali interferiscano tra loro; che vi po• contenendo essa alcuni errori —, quanto tranno essere, in un collegio, candidati che piuttosto una riforma incompleta. Ciò può saranno spinti nell'uno e nell'altro sistema, determinare alcune spinte, e probabilmente falsando la logica; che vi potranno essere le determinerà, onorevoli colleghi, verso re• scambi e promesse non solo fra liste uguali, gimi presidenzialistici. Se dalle prossime e- ma forse anche fra liste concorrenti; che, lezioni uscirà un quadro frammentato e non insomma, la logica più semplice del collegio governabile, la pressione dell'opinione pub• uninominale, che punta tutto sui candidati blica ad andare fino in fondo sarà probabil• e che ha poi una forza aggregante di trasci• mente, forse fatalmente, diretta verso l'ado• namento — lo si è visto anche nelle elezioni zione di un sistema presidenzialistico nei comunali in via di svolgimento: di fatto si vari tipi possibili. finisce per essere attratti verso i candidati Non ho mai criminalizzato una situazione più forti e questa è poi, soprattutto con il del genere. Può darsi che sia nelle cose, può tempo, una spinta forte all'aggregazione —, darsi che sia inevitabile, può darsi che a un finisce per essere frenata, e fortemente, certo punto dovremo studiare ed approvare dalla presenza di una concorrente campa• con opportune cautele una certa soluzione, gna elettorale per un quarto dei seggi da anche se ho sempre privilegiato soluzioni assegnare. parlamentari, ma vedo che proprio tra i più Io non so — certo ho avanzato sospetti e caldi sostenitori del progetto di legge vi sono può darsi anche che questi siano infondati tanti colleghi che si sono sempre battuti ed — se ciò derivi da tentativi di salvataggio, di hanno sempre paventato fortemente ipotesi utilizzazione, di salvaguardia delle posizioni presidenzialistiche. Vorrei dire allora di ri• dei partiti, peraltro legittimi — ognuno pen• flettere bene perché, nonostante le loro in• sa anche ai propri interessi di partito, pur tenzioni, questa rischia di essere una propo• essendo auspicabile e necessario uno sguar• sta che prepara un terreno tale da portare do agli interessi generali —, credo, però, che inevitabilmente verso una soluzione di quel l'onorevole Gitti abbia detto una cosa giusta genere. nell'intervento di poc'anzi: interessi e calcoli Aggiungo un'ultima osservazione — mol• di partito in questa fase sono impossibili e te ve ne sarebbero da fare, ma credo che il chi li facesse, tra l'altro, rischierebbe di tempo a mia disposizione stia per scadere, sbagliare. È così difficilmente prevedibile signor Presidente — riguardo la famosa l'esito di meccanismi che noi stessi non situazione della lista bloccata o della lista abbiamo sperimentato, è così forte la spinta con preferenza. Sul punto ho presentato un al cambiamento esistente nella società civile, emendamento per sostituire la preferenza che ogni scelta compiuta per interessi di unica alla lista bloccata (mi trovo in disac• parte non solo rischia di non essere adatta cordo con l'onorevole Barbera: anche tra alle esigenze generali, ma anche di risultare noi ogni tanto ci sono, come è logico, opi• sbagliata. nioni diverse). Meglio allora, quindi, concentrarsi solo So che il sistema delle preferenze va su• sugli oggetti generali, le prospettive, le am• perato; nessuno meglio di chi, come noi, ha bizioni di questo progetto. condotto campagne elettorali conosce gli Temo molto che, se non si arriverà ad un inconvenienti ed i guasti di quel sistema, ma sistema che in qualche modo porti ad aggre• credo che esso vada superato con il mecca• gazioni e ad una situazione di stabilità, noi nismo del collegio uninominale. Ritengo che registreremo grandi ondate di ritorno, spin• l'introduzione della lista bloccata, pur con le Atti Parlamentari — 14824 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 giustificazioni che da un punto di vista di PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• principio possono essere avanzate, in una revole Benedetti. Ne ha facoltà. situazione in cui ancora le spinte partitocra• tiche sono forti e vengono da tutti giusta• GIANFIUPPO BENEDETTI. Signor Presi• mente considerate come uno dei problemi dente, qualche minuto fa mi sono interroga• del paese, appaia agli occhi dei cittadini — to sull'opportunità o meno di rendere una e sia nella realtà dei fatti — come un potere dichiarazione, preliminare, ma ho deciso di senza controllo dato ai partiti di imposses• farlo, sia detto senza iattanza, per rispetto sarsi, comunque, di un certo numero di di me stesso e dell'Assemblea di fronte alla seggi. Anche per questo preferisco il sistema quale sto parlando. Per una ragione soprav• uscito dal referendum sulla legge elettorale venuta, ho saputo di dover intervenire sol• del Senato, perché evita il problema, con• tanto pochi minuti fa. Avanzo questo rilievo, centra tutto sul voto alle persone, quindi sul sottraendo qualche attimo al tempo assegna• collegio uninominale, e non pone pertanto tomi che so essere breve, perché sono giunto la difficile scelta tra lista bloccata e lista con ad una certa età nutrendo la convinzione preferenza. che sia necessario continuare sempre a pre• Ma se proprio si vuole seguire questa pararsi, in altre parole non vivere di rendita, strada, credo che il male minore sia, ancora mentre in questo momento non mi è stato per questa volta, quello di fermarsi al mec• possibile farlo. canismo uscito dal referendum del 9 giugno, Lei, signor Presidente, avrà conosciuto cioè la preferenza unica. meglio di me un vecchio parlamentare so• Signor Presidente, questo dibattito riveste cialista, l'onorevole Federico Comandini, il una straordinaria importanza: viviamo una quale, con quel piacere dell'ironia che gli fase storica e, come ha ricordato l'onorevole veniva anche dalla sua origine — se ben Barbera, il Parlamento si occupa per la ricordo — ravennate, parlava di «leggimen- prima volta, dopo quarant'anni, di norme to», piuttosto che di Parlamento. Intendo elettorali nazionali, dopo aver affrontato l'espressione nel suo significato migliore, quelle relative ai comuni. Mi auguro che perché il discorso improvvisato, le pause, i dalla discussione non escano riforme sba• silenzi, tutto quanto fa parte dell'arte orato• gliate, o comunque incomplete, e che le ria si addice forse a tribune diverse da grandi attese dell'Italia che guarda, dopo questa, dove il contributo delle idee è essen• aver partecipato con entusiasmo, passione ziale e preminente. e speranza ai referendum, non vadano de• Venendo al tema in discussione, premetto luse. Spero, dunque, che il dibattito istitu• che tratterò due o tre aspetti che ritengo zionale trovi un punto d'arrivo che rispon• fondamentali e che, del resto, hanno trovato da alle esigenze di chiarezza, di semplicità attenta collocazione sia negli interventi di del voto, di governabilità; altrimenti sono membri del mio gruppo dinanzi alla I Com• sicuro che noi, come tanti altri, riprendere• missione, sia nella puntualissima esposizio• mo la nostra battaglia — nulla si chiude ne del relatore di minoranza, onorevole Bru• nella politica e nella storia — e la continue• netti. remo fino ad arrivare ad un sistema istitu• La prima questione è la seguente: stiamo zionale che contemperi tutte le esigenze cominciando dal tetto, o dall'impianto di indicate e consegua gli obiettivi ricordati. base? Sollevo questo interrogativo perché è Ma la strada sarà ancora più lunga, costi stato oggetto di un dibattito che si è svolto ulteriori verranno fatti pagare al paese e, soprattutto nel corso della campagna refe• forse, si affronteranno dei rischi, mentre rendaria e che ho letto ed ho sentito ripro• l'Italia attende ormai di chiudere l'attuale porre anche in quest'aula, per esempio nel• fase di transizione e di arrivare ad un l'intervento dell'onorevole Novelli, il quale sistema nel quale al potere dei cittadini ed ha sostenuto la tesi che procedendo prima alla chiarezza delle nuove regole si sommi• alla modificazione delle regole elettorali co• no la stabilità e la capacità di Governo minceremmo, in sostanza, dal tetto. In veri• (Applausi — Congratulazioni). tà sono anch'io tentato di pensarla in questo Atti Parlamentari — 14825 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 modo; ritengo tuttavia apprezzabile quanto ritario cancellando totalmente e radicalmen• ha affermato il relatore per la maggioranza, te le vecchie norme. Abbiamo sentito ripe• onorevole Mattarella, il quale ha sottolinea• tere più volte tale considerazione durante la to T autonomia della legge elettorale e di ogni campagna referendaria; intendo qui ricor• sistema elettorale, e quindi la possibilità che darla (né voglio correre il rischio che il mio la modificazione di un impianto istituzionale discorso vada a ritroso perché deve essere e costituzionale possa avvenire proprio a invece proiettato in avanti) perché sicura• cominciare dalla riforma del sistema eletto• mente chi ha più volte svolto questa consi• rale. In verità il dibattito rischia a questo derazione lo ha fatto considerando la com• punto di essere abbastanza teorico ed inutile ponente proporzionale del nuovo sistema perché è la politica, come sempre, che si elettorale che si va delineando come un occupa di determinare gli itinerari. E la tributo da pagare all'antica sedimentazione politica se ne è occupata con la proposizione del sistema proporzionale nella storia e nella del referendum e con il risultato dello stesso cultura del nostro paese. Aggiungerei — in contraddicendo, in un certo senso — non ciò forse si coglie un elemento di divarica• intendo, tuttavia, fuggire nei ricordi per non zione tra il paese reale e il paese legale — affrontare temi scottanti —, la vecchia for• che tale sedimentazione opera molto più mazione storicistica della classe dirigente nelle forze politiche rappresentate in que• italiana che veniva dall'antifascismo, e per st'Assemblea che nel paese, il quale ha tro• la quale il cammino della storia era sempre vato modo di esprimersi con la risposta al predeterminato e sicuro. I percorsi sono quesito referendario. oggi schizofrenici, vanno a zig-zag ed anche Si tratterebbe in sostanza — affronto tale chi, come noi, ha subito una sconfitta bru• punto perché per noi, deputati del gruppo ciante nel referendum ha sentito poi la ne• di rifondazione comunista, è fondamentale cessità di fare i conti con tale sconfitta e di e decisivo — di una via di mezzo tra «l'onore riallinearsi su questo itinerario. delle armi» alla proporzionale (la quale ha Il punto che mi sembra fondamentale e svolto — lo hanno riconosciuto sia l'onore• che ha trovato, del resto, una sorta di anco• vole Barbera nella sua autorità di studioso, raggio nell'intervento in discussione genera• sia il professor Pasquino — una grandissima le di un mio compagno di partito, l'onore• funzione; con l'aggiunta, però, che tale fun• vole Fischetti, è che se cominciamo dalle zione sarebbe ormai più o meno completa• regole elettorali dobbiamo però fare molta mente esaurita nella storia e nell'avvenire attenzione a tutte le conseguenze che ne politico del nostro paese) e la previsione di potranno derivare. Vi è certo la suggestione una fase transitoria di media durata. Questo dell'ingegneria istituzionale, per cui si è è il primo e decisivo elemento del dibattito portati a disegnare prima un ordinamento perché, a nostro giudizio, la riserva — mi dà per poi considerare quale tipo di sistema fastidio utilizzare tale espressione, ma non elettorale possa essere conforme al suo mi• ne vedo altre possibili — di quota proporzio• glior funzionamento. È una suggestione (lo nale non è un qualche cosa destinato ad una dico con il più assoluto realismo) che non più o meno lenta consunzione nel tempo. credo trovi alcuna possibilità di ascolto in un Quale collegamento vi è (deve trattarsi di dibattito politico. Bisogna però anche chie• un collegamento diretto, effettivo e pregnan• dersi, immaginare, prevedere o prevenire te — quindi non mascherato da artifizi —) quali possano essere in futuro le conseguen• tra il sistema proporzionale nella sua parte ze e, tra di esse, quali possano avere un residua seppur rilevante e le procedure di rilievo particolare nella vita dell'ordinamen• cui all'articolo 138 della Costituzione? Pro• to e quali possano invece essere accettate, blemi di questo genere ve ne sono. anche se da qualcuno con rimpianto, sul Rimasi molto interessato — lo dico inci• terreno della realtà effettuale. dentalmente — da un'osservazione che fece, Signor Presidente, colleghi, in fatto di nel corso di un'altra discussione, l'attuale regole elettorali nessun paese è mai passato Presidente di turno, l'onorevole Labriola, dal sistema proporzionale a quello maggio• quando cercò di immaginare con il sistema Atti Parlamentari — 14826 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 uninominale lo scenario dell'elezione del che proprio Giorgio La Pira — se ben Presidente della Repubblica in relazione — ricordo — chiamava «la casa comune». se ricordo bene, signor Presidente; altrimen• ti, la prego di correggermi! — soprattutto SERGIO MATTARELLA, Relatore per la alla sua funzione di garante dell'unità nazio• maggioranza. Era Moro! nale. Vi sono, quindi, quei quattro o cinque GIANFIIIPPO BENEDETTI. La ringrazio, o- punti decisivi rispetto ai quali dobbiamo norevole Mattarella. Ho messo giù in cinque avviare una riflessione per comprendere se minuti qualche appunto... È la storia dei le nuove norme saranno compatibili con il «professorini»: ha ragione. Poi Gorbaciov ha dettato costituzionale, restando al di qua del ripreso quell'espressione, ampliando la cu• rischio di una violazione della Costituzione batura dell'edifìcio, per così dire, che poi è o se, invece, non debbano essere ampiamen• naufragato nei fatti, della «casa comune» te meditate, onde evitare che si determini europea. una frizione con la Carta costituzionale vi• La ringrazio comunque, onorevole Matta• gente. rella; lei non sa, in relazione alla premessa Detto questo, credo non sia inutile ricor• che ho fatto, che ora — non perché non le dare che le tante definizioni che sono state creda — mi costringerà un giorno ad una date dell'articolo 138 della Costituzione rilettura, per aver avuto sul campo una non colgano il punto fondamentale dello lezione: glielo dico in senso affettuoso, an• spessore di tale norma. Si è detto che che se i nostri non possono definirsi rapporti sarebbe una norma di origine ciellenistica di intimità. e, quindi, conseguentemente, di pratica La Pira comunque qualcosa al riguardo consociativa e — aggiungerei — di deterio• doveva pur dire: adesso non voglio fare lo re pratica consociativa. Tutti questi ele• studente... menti forse concorrono, ma nella definizio• ne manca l'elemento fondamentale; semmai i termini «norma ciellenistica» mi SERGIO MATTARELLA, Relatore per la fanno un po' venire in mente il fatto che maggioranza. Sicuramente anche La Pira all'interno di essa — mutuata dalla politica diceva qualcosa! dei comitati di liberazione nazionale — non poteva ritenersi operante la conventio ad GIANFIIIPPO BENEDETTI. Certamente è excludendum che fu ampiamente teorizza• un principio che La Pira praticava e questo ta per altri settori, quanto meno per i è importante! Comunque concludo la paren• riflessi della vita governativa del paese ri• tesi perché siamo — ma non troppo — al di spetto ad una determinata forza politica. fuori del tema. Ma forse la definizione migliore, per pa• Si è detto spesso che il legislatore costi• radosso, dell'articolo 138 e della sua grande tuente è stato lungimirante ed io ne sono pregnanza ed attuale validità — della quale ancora convinto, rifacendomi all'articolo noi di rifondazione comunista siamo ben 138. Ecco perché abbiamo presentato emen• convinti — credo sia stata data proprio da damenti dai quali risulta evidente una cosa: quella scuola dell'allora professor Miglio, per noi la necessità del mantenimento della oggi senatore della lega nord, quando fu quota proporzionale deve essere garantita e elaborata — in una iniziale e ampia rifles• tutelata in modo effettivo e concreto e non sione sulla Costituzione — la teoria dello in maniera fittizia, con un plusvalore di «sbrego». Proprio l'idea di un assalto dall'e• artifizi che poi però non rispettano assoluta• sterno all'articolo 138 — che fu accolta mente la procedura di cui all'articolo 138 o malamente dalla quasi generalità del mon• comunque possono condurre ad inferire un do politico — ci dà la misura di quale fosse, vulnus ad essa. Ogni altra ipotesi urta con sia e debba continuare ad essere la sua il rischio di incostituzionalità. concludenza nella vita politica, a garanzia H relatore per la maggioranza ha detto di quell'ordinamento — la Costituzione — una cosa molto importante, che ha evocato Atti Parlamentari — 14827 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 in me anche antichi ricordi di scuola e di In via del tutto subordinata — e senza università: in filosofia del diritto ho avuto entusiasmo — noi avanziamo una seconda maestri idealisti. La volontà di accoglimento proposizione: si accetta lo scenario del de• del quesito referendario, diventato legge del• creto-legislativo delegato, ma con una sotto• lo Stato, è quella che si esprime nell'ogget• lineatura molto importante sulla quale vo• tività della norma: se mi si consente un'e• gliamo fondare un punto di notevole spressione non troppo diplomatica, su resistenza, se così posso dire in relazione ai questo non ci piove. Del resto, anche l'inter• numeri di cui disponiamo in questa Assem• pretazione della legge discussa e promulgata blea. Quando si parla bisogna sempre avere dal Parlamento si muove in questi ambiti. Si rispetto di se stessi e degli altri: vorrei dun• dice addirittura che la norma ha una sua que aggiungere un'argomentazione rivol• specificità oggettiva, per cui possono anche gendomi soprattutto ad un maestro come il mutare nel tempo le ragioni e le finalità della ministro e professore Elia. Mi è ben presente sua formulazione, ma essa si adatta ad esse• l'obiezione che il ministro aveva sollevato re alimentata dalle innovazioni che interven• durante la seduta della Commissione di fron• gono nel campo politico, sociale, culturale e te alla richiesta di configurare una sorta di così via. parere vincolante delle Commissioni parla• A tutto ciò c'è però un limite, rappresen• mentari rispetto all'esercizio della potestà tato dalla fonte primaria, dalla Costituzione; legislativa del Governo: egli disse che era tale limite vale per l'interpretazione sia della impossibile seguire questa strada perché in volontà della norma di legge, sia di quella sostanza si sarebbe derogato con legge ordi• referendaria, sulla quale si è espresso in naria a quel principio della gerarchia delle modo diretto ed immediato quel grande fonti che per noi è sempre stato un punto legislatore che è il popolo sovrano. fondamentale della convivenza democratica Ho voluto svolgere queste considerazioni e dello stato di diritto e che permane uno anche per anticipare l'illustrazione degli e- dei pilastri del nostro sistema anche nella mendamenti miranti allo scopo che ho illu• trasformazione che gli osservatori più acuti strato. Ora, signor Presidente, raccogliendo immaginano fra stato di diritto e stato costi• il suo implicito invito a restare nei tempi tuzionale. Sentivamo però l'esigenza, signor (attraverso il suono piacevole e delicato del ministro, onorevoli colleghi, di inventare, se campanello), vorrei affrontare brevemente il così posso dire (ma con i piedi ben piantati problema dei collegi. Sarò sintetico, anche per terra) qualcosa a questo proposito. se voglio essere molto preciso: non c'è Par• Abbiamo allora proposto un emendamen• lamento al mondo che rinunci tanto tran• to che si rifa al «conforme» parere delle quillamente al suo potere di supremazia Commissioni parlamentari. Con tutta chia• sulla definizione dei collegi; credo che sia rezza sottolineo che lo abbiamo tratto te• superfluo enunciare la ragione. stualmente dalla legge 16 febbraio 1987, n. Noi immaginiamo un primo scenario, che 81, legge delega per il nuovo codice di rappresenta la via maestra. Onorevole rela• procedura penale. All'articolo 7 si disponeva tore, le vie maestre sono sempre le più che il Governo avrebbe potuto emanare lunghe, ma bisogna dire che il Parlamento disposizioni integrative e correttive del codi• ha la capacità di abbreviare i tempi quando ce di procedura penale nel rispetto dei ne avverte la necessità e l'urgenza sul piano princìpi ... politico; la via è quella dell'iniziativa legisla• tiva, di una sorta di anomala — lo capisco PRESIDENTE. Onorevole Abbatangelo, — delega che il Parlamento fa a se stesso per intanto lei non dovrebbe telefonare e co• provvedere successivamente mediante lo munque non deve farlo in modo che la sua strumento legislativo alla definizione dei col• privacy sia violata in questa misura: tutti legi. Chi attua l'iniziativa legislativa? Il Go• ascoltano la sua conversazione. verno, il singolo parlamentare, i gruppi at• traverso la sottoscrizione dei singoli MASSIMO ABBATANGELO. Ha ragione, parlamentari: lo strumento esiste. Presidente, mi scusi. Atti Parlamentari — 14828 — Camera dei Deputati

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PRESIDENTE. Prosegua pure onorevole maggioranza. Non c'è dubbio; può spo• Benedetti. stare in due collegi il risultato.

GIANFIUPPO BENEDETTI. ...nel rispetto, GIANFIUPPO BENEDETTI. Questa è una dicevo, dei princìpi e criteri direttivi fissati materia di cui il Parlamento deve essere dagli articoli 2 e 3 della legge e su conforme comunque geloso, perché riguarda la stessa parere della Commissione previsto dal suc• formazione, attraverso le regole elettorali, cessivo articolo 8. della rappresentanza politica all'interno del• Vi è, quindi, un precedente. Si è detto che le Assemblee legislative. si trattava di un precedente anomalo, che Quindi il grado primario di interesse del non sarebbe stato tale. Io non ho mai cre• Parlamento finisce per attrarre in qualche duto alla storia dei precedenti che poi non modo la materia nella sua orbita, nell'insie• sono tali. Sono dell'idea dell'ex facto: quan• me del suo potere di disposizione, anche se do vi è un precedente, arriverà sempre il mette uno zampino sulla potestà legislativa momento in cui potrà essere invocato. del Governo e quindi, per usare un'espres• Capisco che vi è un punto debole nella sione di moda qualche tempo fa, va un po' nostra esposizione e anche di questo devo al di sopra delle righe dal punto di vista dare atto. Nella logica dell'articolo 7 della dell'ordine e della gerarchia delle fonti. legge-delega per il codice di procedura pe• Sono questi gli argomenti che mi premeva nale, la previsione del decreto legislativo sottolineare e che danno ragione di alcuni delegato era ancorata ad una facoltà del nostri emendamenti; anche per guadagnare Governo e non a un suo dovere. Infatti si tempo ho voluto anticiparne l'illustrazione. afferma che il Governo della Repubblica Essi stanno molto a cuore a rifondazione "può" emanare; la sola ipotesi che questo comunista. Credo che abbiano una valenza non avvenga in sostanza diminuisce la lesio• di carattere generale e non partano da una ne che il ministro Elia ha invocato di fronte gretta considerazione degli interessi di una alla Commissione. forza che è piccola, che si è messa in testa Ma non ci interessa tanto il problema del di crescere vedremo —, ma che certo rap• potere o del dovere del Governo, quanto il presenta valori molto diffusi sull'intero ter• fatto che comunque questo è avvenuto. ritorio nazionale. D'altra parte, di fronte al tallone d'Achille Concludo e ringrazio la Presidenza e i — perché non dovrei dirlo? — rappresentato colleghi per la pazienza con la quale hanno dal «può», che però non ritengo tale da voluto ascoltarmi (Applausi dei deputati del impedire la concludenza del precedente, gruppo di rifondazione comunista — Con• milita a nostro favore (ci si conceda almeno gratulazioni). questo) anche il fatto che non si tratta di una delega in materie, ad esempio, tributaria o PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• di procedura penale, che ovviamente inte• revole Mammì. Ne ha facoltà. ressano il Parlamento come legislatore, ma di una delega per la definizione delle circo• OSCAR MAMMÌ. Signor Presidente, credo scrizioni e dei collegi. che i colleghi del mio gruppo che mi hanno preceduto mi abbiano lasciato, generosa• SERGIO MATTARELLA, Relatore per la mente, dieci minuti di tempo: non li supere• maggioranza. Dei soli collegi. rò certamente...

GIANFIUPPO BENEDETTI. Mi perdoni. O- PRESIDENTE. Immaginiamoci, onorevo• norevole Mattarella, lei giustamente mi cor• le Mammì, che cosa accadrebbe se gli inter• regge; io già vedo per alcuni collegi, quelli venti fossero regolati con la lista bloccata! che conosco, come un paesino in più sia una vittoria negata rispetto ad una assicurata. OSCAR MAMMÌ. Scomputato il resto, mi è rimasto un breve periodo di tempo, che SERGIO MATTARELLA, Relatore per la tuttavia mi consentirà di dire l'essenziale! Atti Parlamentari — 14829 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Vorrei premettere che prendo la parola kolski sulla nascita delle democrazie anglo• per esprimere un sentimento contradditto• sassoni per rendersi conto che lì la situazio• rio: con malinconica soddisfazione — se ne è tutta diversa da quella italiana o da l'aggettivo può andar d'accordo con il so• quella francese della IV Repubblica. stantivo — ho visto tanti colleghi convertiti Ma non voglio dilungarmi su questo aspet• al doppio turno. Ho avuto occasione di to. La battaglia — lo ribadisco — è perduta; scrivere in proposito tempo fa, di presentare ciò nonostante noi presenteremo i nostri una proposta di legge in materia nella pre• emendamenti. cedente legislatura, di ripresentarla in que• La democrazia cristiana — legittimamen• sta, ed ora ho visto che, nel mio partito e in te e razionalmente, dal suo punto di vista — altre forze politiche, di «doppioturnisti» — è in favore del turno unico. La lega, il MSI, brutta parola! — ne sono affiorati tanti. Ed la Rete, cioè le forze che temono l'effetto del è una soddisfazione malinconica perché or• doppio turno (che può tagliare le ali) si sono mai la battaglia per il doppio turno è perdu• schierate per il turno unico, così come an• ta. Forse non ce ne rendiamo conto. Noi che quei deputati che legittimamente riten• comunque presenteremo emendamenti di go di avere qualche possibilità da spendere bandiera, ma è una battaglia perduta... in un singolo collegio nella prossima tornata elettorale per le elezioni politiche. MARCO PANNELLA. C'è sempre il voto Pertanto, per il turno unico non prevedo segreto! ribaltamenti di impostazione sulla proposta Mattarella. OSCAR MAMMl. NO, la battaglia per il La democrazia cristiana — a mio avviso doppio turno è perduta, e tu ne sarai soddi• legittimamente — sceglie un sistema che sfatto, perché sei favorevole al turno unico! non ha in sé una scelta alternativa, per dirla Tuttavia, credo che rispetterai anche chi con Scoppola, tra destra e sinistra. È un coerentemente ha sempre difeso una solu• atteggiamento legittimo, ripeto, da parte zione diversa. della democrazia cristiana, che sa bene che Vorrei dire che non riesco ancora ad il turno unico le affida possibilità di eserci• apprezzare — e qui sta tutta la mia vecchiaia tare un ruolo, una funzione, di occupare politica: l'incapacità di capire il nuovo — chi uno spazio centrale. Da parte della demo• dice di voler cambiare, ma non dice come, crazia cristiana, pertanto, è legittimo e coe• chi si è schierato indifferentemente a favore rente con la sua storia tentare di salvaguar• del turno unico o del turno doppio, purché dare questo ruolo, questa funzione, questo si arrivasse ad un cambiamento. Ebbene, si spazio centrale. può cambiare anche in peggio, anche se Ma dirò di più. Se dovesse poi verificarsi forse al punto in cui siamo è difficile! quella che è la seconda legittima speranza Non credo, onorevole Barbera, che vi sia riposta dalla democrazia cristiana, cioè che stato un eccesso di attenzione su doppio la maggioranza relativa nel paese si tramuti turno e turno unico. Sono due cose diverse. in maggioranza assoluta in Parlamento, del• Il primo obbliga ad una scelta alternativa la situazione dell'Italia nella prossima legi• nella seconda giornata elettorale; se è un slatura non mi dispiaccio affatto. doppio turno cosiddetto secco, cioè se sol• Vorrà dire, caro collega Mattarella, che la tanto il primo ed il secondo candidato nel• storia insegnerà che la democrazia cristiana l'ordine dei voti partecipano alla seconda ci ha tutelato da Stalin e magari anche da giornata elettorale, la maggioranza relativa una svolta autoritaria alla Pinochet. Non me dei voti deve essere espressa su uno dei due. ne dispiaccio, ma non ci credo, non ritengo Il che ha anche un senso, e non vi è dubbio sicuro che ciò accadrà. che incentiva le aggregazioni. È vero che esiste una maggioranza relati• Per quanto riguarda il turno unico, non va che può tradursi in maggioranza assolu• credo si debbano fare i soliti esempi della ta; e, nell'interesse della Repubblica, anche Gran Bretagna e degli Stati Uniti, perché un laico come me (laico nell'accezione più basterebbe rifarsi a quel bel libro di Ostro- ampia del termine) può accettare questo. È Atti Parlamentari — 14830 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 dal 1948 che spero in una alternativa alla tare tedesca soltanto perché hanno raggiun• democrazia cristiana e rischio, ahimé, di to un accordo rispettivamente con i social• non vederla realizzare, nonostante confidi democratici ed i democristiani, rinunciando anche nella mia longevità! alla presentazione del candidato per il colle• gio uninominale. La verità è che, a mio SERGIO MATTARELLA, Relatore per la modestissimo giudizio, il sistema tedesco è maggioranza. La mobilità è cresciuta molto! un maggioritario travestito da proporziona• le; e lo dimostrano i dati. OSCAR MAMMÌ. SÌ, ma vi è un altro fatto, Il doppio turno lascerebbe ai partiti la onorevole Mattarella. scelta delle candidature e degli accordi (è Nel momento in cui (è accaduto a tutti i quello che è stato definito, secondo me partiti) molta della dirigenza politica è dele• ingiustamente e un pò rozzamente, il «mer• gittimata da fatti extrapolitici o che nascono cato delle vacche»), cioè lascerebbe loro un dalla politica e poi diventano extrapolitici, la ruolo. Io credo in un ruolo dei partiti tra• democrazia cristiana riuscirà a governare la sformati, soprattutto ai fini della composi• presentazione dei candidati nei singoli colle• zione delle assemblee; ma essi, oggi, non gi? Cosa accadrà in questa o in quella regio• possono consentirsi di presentare liste bloc• ne quando, nell'ambito di un collegio unino• cate, non possono consentirsi che un candi• minale, due sindaci, entrambi democristiani dato venga eletto perché fa la sua campagna e provenienti da due paesi dello stesso col• elettorale e in essa spende energie, e un altro legio, aspireranno legittimamente ad essere perché lo decide qualcuno a Roma. Questo eletti alla Camera dei deputati? Vi sarà una non lo tollera neppure l'opinione pubblica. dirigenza politica capace di scegliere fra i È perfettamente inutile, quindi, seguire tale due? strada. La questione non è se i partiti siano legittimati o meno in modo astratto: oggi, in SERGIO MATTARELLA, Relatore per la concreto, questa legittimazione non c'è. maggioranza. Io sono il relatore e la cosa Quale soluzione possiamo trovare, allora? non mi interessa! (Applausi del deputato La preferenza unica, a mio giudizio, è stata Pannello). la fonte di molti mali nelle ultime elezioni ed ha costretto ciascuno di noi ad una compe• OSCAR MAMMl. Giustissimo, ma non vi è titività eccessiva. Essa, quindi, non potrebbe dubbio che ciò può determinare una ulterio• essere una soluzione. Resta un sistema come re frammentazione, come si è verificato con quello del Senato (se non vogliamo la lista l'elezione diretta del sindaco. Quindi, l'inte• bloccata), ma resta anche un'altra ipotesi, resse della Repubblica a che nel prossimo onorevole Mattarella, che non ho avuto il Parlamento vi sia una maggioranza in grado tempo di tradurre in un emendamento. Cre• di governare potrebbe essere messo in forse do, comunque, che qualcuno avrà pensato a dal fatto che non si riesce a tradurre una farlo (sono d'accordo, naturalmente, con il maggioranza relativa (che pur sussiste, a sistema del Senato, che è oggetto di un mio giudizio) in una maggioranza assoluta. emendamento presentato dal gruppo repub• Qui si pone il problema della cosiddetta blicano, anche da me sottoscritto). lista bloccata e dello scomputo. Non credo L'ipotesi alla quale mi riferisco è la doppia — mi consenta di dirlo, onorevole Barbera candidatura nei singoli collegi. È stato così — che, per effetto dello scomputo, si voti difficile spiegarla poco fa all'onorevole Bar• per una lista diversa da quella cui appartiene bera che mi rendo conto di quanto potrà il candidato vincente. Questa ipotesi è trop• essere difficile spiegarla adesso in modo più po razionale e troppo sofisticata. L'esperien• succinto agli altri colleghi. Tale ipotesi signi• za tedesca insegna che il risultato del primo fica che si evita ai partiti minori di presen• voto si ripete al 90 per cento nel secondo; vi tare nei singoli collegi un candidato ai fini è, cioè, una attrazione tra il primo ed il dell'uninominale; ma le forze minori, così secondo voto. I verdi ed i liberali sono come quelle nuove e tradizionali, possono riusciti ad entrare nell'assemblea parlamen• presentare (anzi non possono fare altro che Atti Parlamentari — 14831 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 questo) un loro candidato ai fini della sud• col richiamare forse una verità probabile, divisione proporzionale. Ci può essere una una realtà probabile: questa legge importan• presentazione plurima nell'ambito di una tissima, che stiamo per votare, è quasi sicu• circoscrizione, perché in questo caso nulla ramente la legge di una sola volta. Può darsi lo vieta, come nulla nella legge vieta la neppure di quella. presentazione in più circoscrizioni. Ciò con• Cosa intendo dire? Quando andremo per• sentirebbe agli eventuali due candidati (quel• fezionando l'assetto costituzionale ed istitu• lo per il collegio uninominale e quello ai fini zionale (ed è obbligo di questo Parlamento della proporzionale) di battersi insieme in o di un altro, è cosa iscritta nella necessità quel collegio per raggiungere la percentuale di riforma, per la quale la riforma elettorale maggiore e quindi per conseguire o la vitto• è strumentale, e l'abbiamo sempre detto, ria sull'avversario o quella percentuale mag• per secondare uno sviluppo o un altro del• giore che con il meccanismo del Senato l'assetto costituzionale ed istituzionale del assicura l'elezione. paese) è evidente che in quel momento, a Per quanto riguarda la governabilità nella seconda degli assetti generali e delle riforme prossima legislatura, è un'esigenza che a relative al Parlamento che verranno adotta• mio giudizio questa legge non assicura. Può te, importanti o meno importanti, il proble• darsi che lo sbocco nella prossima legislatu• ma del sistema elettorale verrà in alcuni casi ra sarà rappresentato da un ripensamento addirittura automaticamente posto. Parlo di della legge (e mi auguro che ciò avvenga più quisquilie, di pinzillacchere. Si dice che per serenamente e più razionalmente) oppure essere morali ed efficienti non occorra avere dal cosiddetto presidenzialismo. Io ero con• il numero dei parlamentari della Camera dei trario all'elezione diretta del sindaco nelle comuni di Westminster, ma sia sufficiente grandi città (non nelle medie e nelle piccole) avere una Camera austera composta da 300 perché temo molto la scelta massificata sulle o 400 parlamentari. È la tesi prevalsa nella persone, in tempi tra l'altro di mezzi di Commissione bicamerale. Io anche in quella comunicazione di massa, di videocrazia; il sede (forse stupidamente ma credete meno discorso ci porterebbe lontano. Mi auguro meccanicamente di quanto non sembri) con• che questo non sia lo sbocco della prossima tinuo a ricordarmi che i colleghi parlamen• legislatura, ma non prevedo né una legisla• tari della Camera dei comuni, se fossero tura che duri cinque anni, né una legislatura presenti come noi riterremmo opportuno che sia molto governabile. Spero di sbagliar• secondo una falsa morale, sbagliata, in ordi• mi. Auguro alla proposta Mattarella di pas• ne a quel che noi dobbiamo essere, non sare, di avere l'effetto di assicurare alla avrebbero notoriamente i posti per sedersi, maggioranza relativa la maggioranza assolu• perchè sono più numerosi dei posti disponi• ta. Forse sarebbe il male minore e credo che bili. questo, da parte di imo che democratico Allora dobbiamo avere un Parlamento con cristiano non è, non possa che essere un un minor numero di parlamentari? È neces• riconoscimento al cosiddetto interesse della sario discuterne. Il Senato sarà la Camera Repubblica, come diceva l'onorevole Barbe• delle regioni o non delle regioni. Cari amici, ra. (Applausi — Commenti del relatore per pensare davvero che noi stiamo legiferando la maggioranza, Sergio Mattarella). per la legge elettorale che caratterizzerà la futura Costituzione, il futuro assetto istitu• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• zionale e costituzionale a mio avviso è del revole Palmella. Ne ha facoltà. tutto arbitrario. Non accadrà! Ma io aggiun• go — con perfidia, con malizia o con inge• MARCO PANNELLA. Signor Presidente, si• nuità — che qualche volta accade che il gnor ministro, colleghi, i miei sono poco più buon senso, il senso comune, si faccia strada che alcuni appunti, forse marginali, spero con il passare delle settimane. comunque consistenti, su un dibattito che in Abbiamo sentito da questi banchi indiriz• Commissione e nel paese più di ogni altro zare nei confronti del Governo degli impe• ha trovato spazio. Vorrei quindi cominciare rativi: «O legiferi tu, e legiferi per il doppio Atti Parlamentari — 14832 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 turno...», con quella solita venatura arro• Se noi il 20 marzo abbiamo approvato gante, impotente e quindi violenta di certi quella determinata legge, in base alla dema• giacobini di cui Rino Formica sente certo il gogia, alla fretta, alla paura, al nuovi più che fascino. Io credo però che il fascino dei ai «nuovisti», agli ingenui più che agli inno• sepolcri sia rispettabile, ma certo non è un centi, e dopo quindici giorni abbiamo dovu• fascino politico esercitabile. E comunque to avere i candidati, ebbene, è poi compren• — dicevo — noi abbiamo avuto un richia• sibile — abbiate pazienza — che il mio mo, degli ordini... Li abbiamo non dai amico Diego Novelli risulti per la gente il più nuovi padroni, ma dai nuovi vestiti da intellegibile, quello che meglio si conosce e padroni: i direttori dei giornali, gli opinio• che quindi va più votato, e Castellani, che nisti, che ci dicono: «Vota stasera! Vota sarà invece bravissimo e via dicendo, non sia domani! Bisogna fare così», con certi arti• conosciuto neppure da se stesso e comun• coli di fondo... Roba che Mario Pannunzio que dagli altri nelle sue capacità. Quando si o Vianson Ponte si rigirano nella tomba e arriva a tanto di imprudenza, di mancanza dicono: «Poveri direttori, dove siamo arri• proprio della diligenza del buon padre di vati!». Questi sono capocronisti, se non famiglia nella gestione della cosa comune, Kapò di regime, in assenza oggi dei padro• possiamo temere il peggio. Si sarebbe dovu• ni, segretari dei partiti o delle segreterie dei to votare dopo sei mesi, in via eccezionale. partiti. L'anticostituzionalissima proroga anche di Vorrei sottolineare (e mi spiace che Ma- un solo mese al di là dei termini fissati dalla riotto Segni non sia presente, perché è una legge dei consigli comunali (contro cui ho riflessione che con lui tento di fare da molti sempre combattuto) avrebbe avuto una sua anni), che in questo momento noi ci tro• motivazione imperativa, di legge e di forma. viamo semplicemente a dover constatare E senza l'attrezzarsi delle forze... Un mo• che ogni settimana che passa la situazione mento fa Valerio Zanone mi diceva: «Marco, è quella che è. Oggi è la Presidente lotti a cosa faremo da grandi?» (lui in verità ha patriare, ma mi riferisco anche a tutti co• detto «da vecchi», perché era gentile: voleva loro che operano con onestà intellettuale equipararsi a me). Ebbene, io gli ho risposto: (per carità! Mi riferisco a quell'onestà in• «Guarda, faremo come sempre. Vedremo tellettuale fatta di applicazione, perché qual è la legge elettorale e allora potremo in superficialmente, intellettualmente onesti modo serio comprendere quello che abbia• lo siamo tutti). Non è concepibile proporre mo il dovere di fare rispetto ai nostri ideali con serietà al paese e a noi stessi uno e anche rispetto al servizio dell'ordine de• scioglimento del Parlamento subito dopo mocratico che dobbiamo sempre sperare sia l'eventuale approvazione della riforma. l'attributo storico reale di una teoria di Ciò è di un'imprudenza assolutamente in• diritto o di obiettivi che siano lucidi e chia• credibile. ri». Quando i magistrati hanno ottenuto la Ebbene, a coloro che dicono: «Questo riforma del codice di procedura penale, Parlamento voti e vada», io chiedo: «Non quanto tempo hanno chiesto (e noi quanto dobbiamo attrezzare il paese ed il Parlamen• ce ne siamo dato) perché l'ordine, la giuri• to? Non dobbiamo fare le costituenti demo• sdizione, e anche ciò che sta all'esterno della cratiche, non quelle facoltative e casarecce, giurisdizione, si attrezzassero culturalmente ma quelle alle quali si può essere indotti e e strutturalmente per quella riforma! Le costretti dalla proposta nuova di assetto norme transitorie e finali, che caratterizzano elettorale del paese?». Io credo che la rispo• sempre le vere riforme, perché i tempi di sta sia obbligata, amici. attuazione sono legati alla materialità stessa Mi sono sorpreso questa mattina alle sette del compiersi dei princìpi e anche delle e un quarto (perché nella notte precedente norme perentorie che vengono individuate, alle due e mezza stavo pensando delle cose è evidente che sono finalizzate a far sì che il relative alla nostra ignobile riunione di sta• principio del conoscere per deliberare sia mane, che replicheremo alle sette di merco• reso possibile. ledì prossimo) a fare un elenco, signor Pre- Atti Parlamentari — 14833 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 siderite, di quel che in dodici mesi questo Spagna ed alcuni altri esempi devono indur• Parlamento e questa Camera in particolare ci a pensare... hanno fatto. Abbiamo fatto: è un lavoro buono o catti• Ebbene, non posso, per rispetto della tol• vo, che non mi trova per grandissima parte leranza, ritenere che vi sia onestà intellettua• consenziente, ma nel quale c'è già metà del le in chiunque non riconosca che questi possibile nuovo impianto costituzionale del• dodici mesi sono stati, in termini di costru• lo Stato. zione legislativa, di atti, di governo della Comunque, se votiamo adesso questa ri• responsabilità parlamentare, tanto produtti• forma seria, se l'approviamo nel corso del• vi quanto mai nessuno degli anni e delle l'estate, senza le manovre dilatorie di chi legislature precedenti sono stati. vuole costringere il Governo ad intervenire E ciò anche se vogliamo scomputare le per il doppio turno — poi magari i furbi leggi delega, che pure sono atti fondamen• saranno delusi! —, noi sicurissimamente tali del Parlamento e se vogliamo limitarci a non saremo in condizioni serie di dire al quel che abbiamo fatto negli ultimi due paese che tra dieci-quindici settimane si mesi, nell'ultimo mese e mezzo: dalla rifor• può andare a votare. Irresponsabilità po• ma elettorale dei comuni, alla riforma della litica, demagogia ed altro! Allora, le eu• RAI — Dio ve la perdoni, perché io ho ropee: bene! paura, in un certo contesto; ma comunque è la riforma della RAI — alla riforma del ALFREDO BIONDI. Questo occorre dirlo al sistema di concessione degli appalti, che è Presidente della Repubblica: è lui che deve rivendicazione ultradecennale, che è recu• sciogliere le Camere, non noi! pero di qualcosa che il fascismo aveva appe• na intaccato nel 1927, la grande tradizione MARCO PANNELLA. Biondi, tu mi dici, e che avevamo appreso e che aveva consentito voglio che rimanga agli atti: «Questo va la costruzione delle ferrovie dello Stato, detto al Presidente della Repubblica e non a qualcosa che era stato inventato dal capo noi». Quando avevamo un Presidente della della destra storica e non dai crispini ed Repubblica la cui scostumatezza costituzio• aveva rappresentato un esempio per tutta nale quotidiana avviliva la carica di Capo l'Europa,con la previsione di un periodo di dello Stato ed il Parlamento, tranne qualche trent'anni per il pagamento delle opere rea• volta, tu eri sostanzialmente a difendere... lizzate per conto dello Stato. Abbiamo fatto questo, mentre prima era• ALFREDO BIONDI. Però non ha sciolto le vamo andati avanti con una novellistica Camere, semmai ha sciolto se stesso: si è irresponsabile e miserevole, che ha portato dimesso! alla situazione che conosciamo e che abbia• mo deprecato. Abbiamo compiuto questo PRESIDENTE. Onorevole Pannella, vuole sforzo. L'immunità parlamentare, poi! E tornare sull'argomento? solo in trentacinque-quaranta giorni, colle• ghi! MARCO PANNELLA. Cercherò di farlo. Ma non abbiamo noi il dovere di dire a noi stessi, di pensare, di gridarlo, se del caso, ALFREDO BIONDI. Volevo solo dire che al paese, che questo Parlamento è condan• costituzionalmente le Camere sono sciolte nato ad una sovranità che non attendeva — dal Presidente della Repubblica. e perché dire che non ha meritato o che non merita? —, ad essere un Parlamento che è MARCO PANNELLA. Devo dire, allora, che in condizioni di lavorare, attraverso persino il cattivo gusto, collega Biondi... Il processo la bicamerale... Io sono stato contrario alla alle intenzioni condotto nei confronti del proposta del Capo dello Stato! Dicevo che precedente Presidente della Repubblica era un sistema non si autoriforma o per lo meno legittimo, ma il processo alle intenzioni nei non si autoriforma così radicalmente. Ma ho confronti del Capo dello Stato in carica sempre soggiunto che, certo, Franco e la evoca fretta ed insicurezze, perché in alcuni Atti Parlamentari — 14834 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 casi sono stati solo i giornali, che sono oggi casa. Se un Parlamento ha fatto questo, se nuovi partiti, a cercare disperatamente di far questo è importante e deve essere messo alla apparire come propensioni quelle che non prova, allora, continuando nel ragionamen• lo erano. to, nella prossima primavera — se ci arrive• remo, amici — non è escluso che ci trove• ALFREDO BIONDI. La cautela! remo dinanzi alla possibilità, con questo Parlamento, di votare in prima lettura in un MARCO PANNELLA. La cautela non è fatta modo o in un altro nuove ipotesi di nuovo di impazienze o dell'incalzare con somma• assetto costituzionale (incluse, a questo pun• torie o dubbi chi non ha meritato questo fino to, nuove leggi elettorali). a prova del contrario! Sogno? Io lotto anche dicendo queste cose, amici! ALFREDO BIONDI. Sono d'accordo! Entriamo brevemente nel merito della querelle tra doppioturnisti e monoturnisti. MARCO PANNELLA. Signor Presidente, il Non aggiungerò nulla a tutto quel che è stato problema è inerente al nostro dibattito ed al detto perché, quando un dibattito esige di nostro contesto, perché sto dimostrando che divenire eccessivo, vuol dire che è malposto. forse con questa legge elettorale non si Quando si contrappongono scuole e calcoli voterà, forse neppure una volta: ecco la che mutano ogni giorno ... Ricordo che il pertinenza del richiamo che voglio fare. collega Bassanini, dopo la prima lettura dei Se ad agosto, settembre, ottobre e novem• risultati elettorali della tornata amministra• bre — e ci stiamo attrezzando con gli auto• tiva, ha detto: noi, come pidiessini, potrem• convocati delle sette a questo: ad aiutare i mo anche andare tranquillamente all'elezio• Presidenti delle Camere e le forze politiche ne con il sistema ad un turno perché non a lavorare ancora meglio, ancora più inten• cambierebbe granché. samente e con ancora maggior coraggio —, Se i criteri sono questi, e sono molto riuscissimo a fare il bilancio ed a compiere spesso questi, di che cosa stiamo discuten• quello che noi stiamo progettando di fare da do? Mi limiterò a dire a Mario Segni: in sessanta giorni... Ma cosa credete? Che per primo luogo, nessuno di noi è legittimato a ordini di partito o per disposizioni i colleghi parlare a nome del movimento referendario. dei gruppi del PDS, di rifondazione comuni• Voglio sottolinearlo in modo fermo e duro. sta e del MSI sentiranno il dovere di ingan• È vero che, molto al di là del naturale riserbo nare se stessi ed i loro elettori presentandosi e della naturale eleganza di Mariotto Segni, non quali sono per ventura e per sorte, spesso, per colpa di coloro che hanno inte• magari non per merito, ma quali li hanno resse a ciò, sembra che egli rivendichi il dipinti coloro che hanno voluto buttar via in diritto di parlare a nome del movimento. questa occasione, probabilmente, anche una No, il movimento referendario — l'ha ricor• qualsiasi continuità legale, non democrati• dato Barbera — scelse questa formula — a ca, come gli «sfascisti» di la Repubblica e i partire da uno studio del professor Galeotti loro alleati a sinistra o a destra (è irrilevan• e da una mia sollecitazione di molti mesi, te)? Si tratta di uno «sfascismo» programma• quasi di un anno, nei confronti di Mariotto tico e costante che la verità giudiziaria dov• Segni — perché l'unico modo che aveva per rebbe accertare e che non riusciamo a far far celebrare un referendum del genere era accertare neppure a livello della più sempli• quello di pagare la «tassa» del 25 per cento. ce e lineare verità storica! E non vi fu dibattito all'interno del comitato: Non credo francamente che onestà intel• era il prezzo che pagavamo. Vuol dire, lettuale, saggezza e prudenza ci indurranno quindi, che nel movimento referendario si a ritenere che nella prossima primavera sono aggiunte poi altre, legittimissime, inte• dovranno essere sciolte le Camere e si dovrà ressenze. Però, il passaggio dal sistema ita• votare, proprio perché — e rovescio l'argo• liano a quello anglosassone era, in realtà, mento — se un Parlamento ha fatto certe quello che ci muoveva, pur con dubbi e cose, allora, dopo averle fatte, può andare a preferenze di altra natura, che andavano Atti Parlamentari — 14835 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 anche nella direzione del sistema francese, oratoriamente molto efficace: non possia• come potrebbero dimostrare il collega mo avere due sistemi che si guardino in Mammì e tanti altri. cagnesco. Due sistemi nei quali cerchiamo Oggi vorrei indirizzare un riconoscimento di predeterminare, diciamo così, quali siano ed un appello, come dicevo, di ufficiale gli atti coniugali dovuti, ed in quali forme, amicizia: non credo sia importante che qual• che cosa sia vietato, rischiano, a mio avviso, cuno ci dica che ci vuole bene, sono sospiri di produrre qualcosa di mostruoso, di ingo• di un attimo; il «voglio volerti bene» invece vernabile. Proporre invece al cittadino, co• importa, nella vita privata, come in quella me al chierico, una proporzionale ultrapura, politica. Mi rivolgo a questa democrazia senza nemmeno il 4 per cento di sbarramen• cristiana — non so se del 15, del 17 o del 20 to, con l'organizzazione per circoscrizioni per cento —, al suo segretario (sono lieto di (con la quale sono totalmente d'accordo) consentirmelo), al suo relatore, qual è oggi significa dare una botta ad una nostra resi• (cresciuto, ritengo, nella mia capacità di dua mancanza di chiarezza, che sempre si lettura e di conoscenza, ovvero nella sua insinua. Ma davvero ci sarebbe un progresso capacità politica e parlamentare), per pro• se evitassimo la frantumazione italiana, per porre, con volontà di maggioranza, che pos• cui al massimo quindici o venti parlamentari sono e dovrebbero probabilmente trovare su 945 sarebbero rappresentati, uno con un seguiti imprevedibili, nei quali occorre il gruppetto, uno con l'altro? Solo Federico coraggio, il rigore e la fantasia di immagina• Orlando che, guadagnandosi o volendosi re il possibile: facciamoci portatori di un dare i galloni del capo politico, sembra aver momento di semplicità, non di semplicismo, perso la lucidità del giornalista o del condi• di grande limpidità e di grande lettura; non rettore, può scrivere che andremmo verso rincorriamo l'illusione di poter, con l'una o la Dieta polacca. Discutiamo di dieci, tredi• l'altra alchimia, tutelare o tutelarci davvero ci, quindici deputati che con la proporziona• da non so cosa. le pura potrebbero eventualmente avere in• La situazione storica dello scontro politico gresso, a differenza di altri. e le vicende referendarie ci hanno portati ad Ma cosa c'è alla base? Una menzogna che, avere non un obbligo giuridico (non ho mai oltretutto, denigra anche i grandi partiti. I raccontato questa balla), ma l'opportunità guai — ma dovrei dire anche le riuscite — di un punto di riferimento che potrebbe del nostro Parlamento, in questo trentennio, essere oggettivo: mi riferisco alla «fotoco• sarebbero dovuti ai piccoli partiti. Fatto pia». Sapevamo, naturalmente, che essa era, manifestamente stupido, non corrisponden• di per sé, in qualche misura insufficiente ed te alla realtà. Tutt'al più possiamo dire che andava integrata. Bene. Da domani inizierò i piccoli partiti hanno spesso avuto una vita la lotta perché quel 25 per cento venga che potremmo zoologicamente definire del• abolito (è legittimo, ci metterò trent'anni o la specie dei parassiti (nobili anch'essi e forse non ci riuscirò mai), ma oggi, fedele al talvolta molto belli); ma, certo, nella para- punto di incontro e di maturazione del pos• statalizzazione dell'organizzazione politica sibile (come poi, in fondo, fanno anche i del nostro paese questo è quanto è accaduto, compagni ed i colleghi di rifondazione co• attraverso le leggi materiali di Tangentopoli munista o di altri gruppi in quest'aula, da o altre leggi o attribuzioni come, per esem• parte mia meno costretto ed invece più da pio, l'elezione nel CSM o altrove di certe consenziente e da creatore), affermo che persone piuttosto che altre. dobbiamo proporre, a noi ed agli altri, un'e• Lasciamo perdere dunque questa storia sperienza, a condizione che sia limpida. che suona iniqua e non confondiamo, come Nella loro estrema purezza i due sistemi comprensibilmente vuole Mariotto Segni. Io debbono oggi concorrere a formare, con il mi preoccupo che il nostro 75 per cento sia voto di ima sola volta, la realtà — se mai purissimo; lui vorrebbe avere il 100 per 100 voteremo con questa legge, signor Presiden• ed avrebbe il 100 per 100 inquinato. Noi te — del prossimo Parlamento. vogliamo che anche quel 25 per cento abbia L'argomento del relatore è suggestivo, una sua purezza; ma vogliamo rispondere Atti Parlamentari — 14836 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 soprattutto ad un'altra questione. Non sare• e segretari di partito siano legittimamente e mo noi, signor Presidente, quelli che avran• doverosamente messi al corrente di quanto no compiuto fino in fondo, come oggi co• noi stiamo facendo. L'articolo 49, vivaddio, mincio a pensare in parte possibile, il lavoro deve essere inverato, non prima tradito e poi costituente? Ma non ci avete raccontato tutti cancellato dalla Costituzione, ma attivato. che un'Assemblea costituente deve avere Affinché accada che oggi si voti rapidamente presente, se non nella quantità, almeno nella rinunciando ai garantismi un po' barocchi, qualità, la voce di tutti coloro che hanno comprensibili su questa o quell'altra questio• voce e pensiero? Via allora, collega relatore ne; niente scorpori, niente sbarramenti. Sen• e amici della maggioranza, quello sbarra• to esprimersi tra i fautori del sistema delle mento del 4 per cento! Attrezzeremmo così preferenze qualcuno che l'anno scorso, un Parlamento maggioritario ed il più mag• quando io li difendevo, non li difendeva gioritario possibile con una correzione sto• affatto. Speriamo così che dalle ore 17 scen• rica, qui sì, che ci consentirebbe di afferma• da su quest'aula davvero, ancora un volta, re certe cose, come alle europee... la buona sorte che malgrado tutto, se avre• Volevamo, infatti, un Parlamento europeo mo fino in fondo la capacità di prendere atto costituente. Non ci siamo preoccupati ed e di riflettere, credo cominci ad interessare abbiamo avuto, di fatto, il CUN, nemmeno la vita di ciascuno di noi e del Parlamento tanto il d'Hondt, che ha giocato su alcune (Applausi). situazioni ed ha avuto gli stessi effetti. Po• tremmo quindi andare verso questa armoni• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• ca configurazione della nuova legislatura. revole Melillo. Ne ha facoltà. Credo che il lavoro del collega Vito abbia dimostrato la legittimità e, in qualche misu• SAVINO MELILLO. Signor Presidente, si• ra, la capacità da parte nostra di fornire, in gnor ministro, abbiamo la consapevolezza di proporzione alle nostre forze, quel che la partecipare ad un momento importante del• maggioranza tradizionale ha fornito attra• la vita parlamentare qual è indubbiamente verso il collega Mattarella; egli ha anche quello che stiamo vivendo, in attesa di ap• illustrato ampiamente le motivazioni della provare un provvedimento fondamentale nostra posizione. per la vita della Repubblica. Un provvedi• Vi è poi la questione dei «preferenziali». mento — dicevo — fondamentale, un prov• Ero contro il gadget, quel bidone della pre• vedimento necessario, ma certamente non ferenza unica. Il paese ha fatto invece di esaustivo. Si tratta di un tassello di un quel mezzo bidone — tutti quanti lo sappia• disegno più ampio, di un tassello decisivo, mo — un'occasione straordinaria ed im• che però ha bisogno di essere accompagnato mensa di cambiamento, di riforma, di «no» da ulteriori tasselli perché sia completato il al regime, tanto più in quanto tutto questo disegno complessivo. avveniva rispetto ad un provvedimento che Il partito liberale è stato tra i primi ad andava nella direzione opposta a quella che elaborare una proposta globale di riordina• dichiarava; è così che accade nella storia. Mi mento istituzionale ed elettorale. Abbiamo schierai per il «no», ma non per l'andare al sempre ritenuto, infatti, che la riforma elet• mare. Sono anche convinto che il paese non torale, senza la riforma dei cosiddetti rami disse «sì» a quella riforma; se il mio amico alti delle istituzioni, fosse destinata ad avere , che spero di vedere spesso e un effetto limitato. I liberali hanno proposto, meglio, avesse detto: votiamo «sì», tutti sa• sia nella passata legislatura sia in quella in rebbero andati al mare. corso, un sistema semipresidenziale — co• È allora indubbio che nel nuovo contesto me viene definito dai cultori della materia — l'inserimento del sistema delle preferenze che, pur rafforzando e rendendo più stabile può provocare effetti difficilmente control• l'esecutivo attraverso l'elezione diretta del labili di inquinamento. Ed allora tanto vale, Presidente, preveda un controllo parlamen• colleghi, prendere una decisione. Spero che tare sufficientemente forte ed in linea con le nella pausa dei nostri lavori forze politiche tradizioni del costituzionalismo liberale. Atti Parlamentari — 14837 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

In materia elettorale — tanto per non convince, anche se va dato atto all'onorevo• prenderla troppo alla larga — il partito le Mattarella — la mia non è un'affermazio• liberale è da tempo sostenitore — non è ne rituale — di aver compiuto notevoli sforzi quindi un convertito dell'ultima ora — del per allargare l'area del consenso. Gli amici passaggio al sistema maggioritario e del Zanone e Sterpa, nei loro interventi, lo sistema uninominale a doppio turno, sul hanno già riconosciuto, offrendo anche gli modello dell'Assemblea nazionale francese. argomenti su cui è fondato il nostro giudizio È su tale schema che è costruita, con alcune critico. varianti, la proposta di legge liberale n. Mi limiterò, quindi, a poche osservazioni. 869, la quale era stata presentata anche Anzitutto, il sistema uninominale a turno nella passata legislatura. Questa linea è mo• unico è troppo drastico per una realtà poli• tivata dalla constatazione del buon funzio• tica come quella italiana ed è tale da poter namento — laddove è stato sperimentato tagliar fuori anche forze politiche radicate — di quel sistema. Con il secondo turno nella società. L'esempio inglese - anche se noi riteniamo che si creino lo spazio e l'Italia non è l'Inghilterra, ove fra l'altro il la possibilità per aggregazioni ed accordi sistema elettorale è nato insieme ai partiti — tra forze politiche affini, nel cui ambito è sotto gli occhi di tutti, nel senso che, pur anche le forze politiche cosiddette minori avendo il pregio di garantire stabilità all'ese• potrebbero avere un margine adeguato e, cutivo — cosa che non avverrebbe in Italia, quindi, una rappresentanza parlamentare. almeno nella prima applicazione della nuova È evidente che gli accordi per il secondo disciplina—, consegue l'obiettivo sacrifican• turno sarebbero tali da creare le condizioni do la rappresentanza parlamentare di gruppi anche per maggioranze più stabili. significativi; non a caso si discute da tempo Tale sistema avrebbe come effetto non della revisione di tale legge elettorale. secondario di favorire la presentazione di A nostro avviso, e per ragioni che già sono candidature di prestigio — come è dimostra• state evidenziate, non vale l'argomento della to dalla prima esperienza per l'elezione dei necessità di varare una «legge fotocopia» sindaci —, utili sia in sede di primo turno, rispetto a quella uscita dal referendum per sia in sede di accordi di ballottaggio nel il Senato; né vale l'osservazione che il recu• secondo turno. In un paese politicamente pero proporzionale dovrebbe servire proprio molto variegato come il nostro, anche per per evitare l'effetto inglese, in quanto, molto effetto del sistema proporzionale, oltre che probabilmente, risulterà utile soltanto a con• della storia, e con una situazione politica ed tenere il ricambio del ceto politico ed a elettorale in grande movimento, riteniamo salvare le oligarchie dei partiti, magari di che il sistema uninominale a doppio turno quelli che hanno le maggiori responsabilità possa contemperare meglio le esigenze di dell'attuale degrado. stabilità dell'esecutivo con quelle della rap• Come considerare altrimenti l'attribuzio• presentanza non solo delle forze maggiori. ne dei seggi ai partiti con il metodo propor• Esigenze che ritengo, in via subordinata, zionale senza voto di preferenza ed attraver• possano essere tutelate meglio anche dalla so liste bloccate? In sostanza, i seggi della proposta, presentata dal collega Zanone, del quota proporzionale sarebbero paradossal• doppio voto all'Einaudi o all'australiana, mente attribuiti in base all'ordine progressi• rispetto alla soluzione prospettata dalla vo di presentazione, il che significa deman• Commissione affari costituzionali. dare alle segreterie dei partiti la scelta del 25 Per questo motivo abbiamo presentato in per cento dei componenti la Camera. Co• Commissione emendamenti che si ispirano munque si motivi tale scelta, si tratterebbe al testo della nostra proposta di legge e lo dell'esatto contrario di quello che vogliono abbiamo fatto anche in Assemblea, come oggi i cittadini e produrrebbe l'effetto di peraltro ha fatto, da parte sua, l'onorevole consentire l'ingresso alla Camera di candi• Zanone, in linea con la sua proposta di dati senza una diretta e personale investitura legge. È evidente, per le ragioni esposte, che elettorale. il testo votato dalla Commissione non ci Non entro nel merito della questione dello Atti Parlamentari — 14838 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 sbarramento del 4 per cento per poter acce• ne delle garanzie costituzionali (in particola• dere all'assegnazione del 25 per cento dei re per quanto concerne le minoranze), la seggi con il metodo proporzionale, in quanto modifica dell'assetto della burocrazia ed il il partito liberale si è sempre mosso, nella ridimensionamento della presenza pubblica materia della riforma elettorale, non guar• nella gestione dei servizi e nelle attività dando ai propri interessi di parte. Non si può economiche. fare a meno di osservare, però, che la norma Sulla riforma delle istituzioni ho già e- sulla quota proporzionale e sulle liste bloc• spresso la nostra opinione, e credo che la cate sembra essere fatta su misura per qual• Commissione bicamerale potrebbe offrire al cuno. riguardo soluzioni meditate. Relativamente alle riforme costituzionali, ALFREDO BIONDI. O contro qualcuno! appare di tutta evidenza la necessità di adeguare le regole al nuovo sistema mag• SAVINO MELILLO. Abbiamo presentato e- gioritario; anzi, sarebbe forse opportuno mendamenti specifici per correggere quelli prevedere tale adeguamento nella stessa che a noi sembrano i difetti più gravi del legge in discussione o, comunque, sotto• testo approvato dalla Commissione e quindi porre a condizione sospensiva la sua entra• rinvio ad un esame senza pregiudizi e con ta in vigore. spirito costruttivo degli stessi, così come da Il cittadino, Presidente, è irritato — lo parte nostra faremo per gli emendamenti avvertiamo ogni giorno di più — per l'inef• presentati dagli altri. ficienza della pubblica amministrazione, per Intendo fare un'annotazione particolare il livello scadente dei servizi, cui corrisponde sul problema della delimitazione dei collegi una pressione fiscale e contributiva elevatis• uninominali, problema presente sia se si sima (mi sembra che di questo si sia parlato scelga il turno unico, sia il doppio turno; è proprio oggi in Commissione finanze). Non una questione che può avere un rilevante bisogna ignorare tale circostanza, poiché impatto pratico, in quanto i risultati eletto• costituisce la molla principale che induce a rali possono essere in parte condizionati chiedere a gran voce il rinnovamento della anche dal modo in cui si delimitano i collegi. politica e delle istituzioni. Deluderemmo le La procedura prevista offre garanzie circa aspettative dei cittadini qualora alla riforma l'imparzialità con cui l'operazione deve es• elettorale non si accompagnasse una radica• sere compiuta. le revisione dell'assetto della pubblica ammi• Quello che mi preoccupa è la fretta con nistrazione, delle aziende e dei servizi pub• cui si vorrebbe procedere ad operazioni che blici. Dal Governo Ciampi ci attendiamo hanno invece bisogno di equilibrio, raziona• qualcosa di più di quello che è stato fatto lità e, quindi, del tempo sufficiente per finora; riteniamo che ciò sarà possibile se si portarle a termine. libererà dal complesso di una fiducia con La nuova delimitazione delle circoscrizio• limiti dal punto di vista temporale e degli ni — sulla quale il collega Zanone si è già obiettivi. intrattenuto — è discutibile in quanto non Avviandomi alla conclusione devo dire omogenea dal punto di vista delle dimensio• che, se non verranno approvate sostanziali ni: accanto a circoscrizioni vastissime ve ne modifiche al testo della Commissione, il sono di troppo piccole. Su questo punto giudizio del gruppo liberale non potrà essere invito l'Assemblea ad una riflessione, supe• favorevole. Sia chiaro: noi non vogliamo il rando motivazioni campanilistiche e geogra• mantenimento della legge elettorale propor• fiche. zionale in vigore, ma non possiamo appro• Nel momento in cui ci accingiamo alla vare a scatola chiusa quello che ci appare riforma del sistema elettorale, a parere di un pasticcio che mescola il sistema maggio• noi liberali, va sottolineato un aspetto. Come ritario a quello proporzionale e che, soprat• ho già detto, questa riforma rappresenta tutto, attraverso la lista rigida consente di solo un tassello di un disegno più ampio che salvarsi a quella partitocrazia tanto criticata investe la riforma delle istituzioni, la revisio• dai cittadini. Atti Parlamentari — 14839 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Valuteremo nel corso del dibattito sugli per porre problemi reali, verificare e verifi• emendamenti la volontà della maggioranza, carsi in rapporto ad una ipotesi sottoposta espressasi in Commissione, di tenere in qual• alla nostra attenzione con la relazione del• che conto le ragioni del nostro dissenso e ci l'onorevole Mattarella e che in Commissione comporteremo di conseguenza al momento affari costituzionali in qualche modo ha del voto finale. ottenuto una maggioranza. Mi si consenta un'ultima osservazione per Su questa ipotesi la nostra posizione è quanto riguarda i partiti. È vero che essi stata limpida nella relazione di minoranza e hanno assunto un ruolo eccessivo rispetto a negli interventi svolti in Assemblea. Abbia• quello che a loro competeva, ma è anche mo detto che eravamo nettamente contrari vero che sono essenziali al funzionamento di all'impianto generale e ai fini ispiratori della una libera democrazia, come ha sottolineato proposta di legge, motivando il nostro netto recentemente il Presidente della Repubblica; dissenso al sistema maggioritario uninomi• i partiti devono quindi essere ricondotti nel nale. Esso stravolge i caratteri della demo• loro alveo, ma non eliminati. La loro rilegit• crazia politica nel nostro paese, viola il timazione, dopo il profondo mutamento del• principio di uguaglianza, cancella le mino• la geografìa politica derivante anche dalla ranze più radicali prefigurando una prospet• legge che sarà approvata, diverrà più agevo• tiva autoritaria, personalizza la politica a le se i partiti presenti in questo momento nel scapito dei soggetti collettivi, dando potere Parlamento si impegneranno seriamente a lobbies e a mafia. nelle prossime ore affinché sia varata una L'onorevole Segni definisce tutto ciò sta• buona legge: senza furbizie e soprattutto bilità e stamattina ha presentato qui anche senza essere animati — più o meno consa• una nuova versione della stabilità, che si pevolmente — da sensi di colpa o da intenti otterrebbe diminuendo, riducendo al lumi• gattopardeschi (Applausi dei deputati del cino la quota proporzionale per «lasciare gruppo liberale — Congratulazioni). solo una voce alle minoranze», ha detto testualmente. PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a Credo che vi sarebbero metodi ancora più parlare e pertanto dichiaro chiusa la discus• certi per ottenere questo risultato: cancella• sione sulle linee generali. re per decreto i partiti. In questo modo si Ha facoltà di replicare il relatore di mino• sarebbe, o l'onorevole Segni sarebbe molto ranza, onorevole Brunetti. più coerente con esperienze del passato, che non vivere in una realtà democratica come MARIO BRUNETTI, Relatore di minoran• la nostra. za. Signor Presidente, voglio fare una preli• Voglio partire proprio da questa conside• minare constatazione in sede di replica: razione per riconfermare la nostra opinione dopo ore di dibattito, per la verità dominato e la validità dell'impianto costituzionale de• dal disinteresse generale, emerge il continuo mocratico della Repubblica. bombardamento, volgare e stucchevole, di Il nostro giudizio è stato secco e di radi• messaggi di questo o quell'altro personaggio cale opposizione nell'ispirazione delle scelte amplificati dai mass media senza pudore, al suU'uninominale maggioritario, ma ciò non di fuori di una reale confronto in quest'As• ci ha impedito — devo dirlo — di entrare semblea. nel merito della proposta licenziata dalla Pare di assistere ad un discorso tra sordi, Commissione affari costituzionali e di ope• in una situazione in cui gli uomini si muo• rare perché fosse, dal nostro punto di vista, vono come fantasmi nel Transatlantico, i la meno disastrosa possibile rispetto al siste• loro volti appaiono ombre e si coglie più un ma istituzionale rappresentativo. senso di fine che una volontà reale di trovare In quest'ottica nella relazione di minoran• soluzioni convincenti. za ed anche negli interventi abbiamo posto Abbiamo cioè la sensazione che il dibattito il problema della soglia di proporzionale e si chiuda così come si è aperto, perché della garanzia piena della proporzionalità nessuno veramente è entrato in quest'aula per quella soglia, la questione dello scorporo Atti Parlamentari — 14840 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 totale e di una netta distinzione fra la parte Non è facile profezia la nostra quando uninominale e quella proporzionale, la ne• affermiamo che il sistema uninominale mag• cessità delle aggregazioni programmatiche e gioritario, in presenza del collasso dei parti• di alleanze politiche trasparenti, il problema ti, produrrà un Parlamento frammentato e di un più chiaro meccanismo di collegamen• più ingovernabile di prima, costringendo il to tra candidati uninominali e lista propor• Governo a trovare strade sempre più sepa• zionale, la pericolosità della delega al Gover• rate di legittimazione, come del resto sta già no per la definizione dei collegi se non accadendo e possiamo constatarlo in questi vincolata ad un passaggio parlamentare. giorni. Si creerà così una situazione nella Infine, abbiamo posto l'importanza di una quale — ed è stato già ricordato — le spinte rigorosa regolamentazione della campagna presidenzialistiche assumeranno sempre più elettorale e della trasparenza delle spese dei forme pressanti e pericolose. candidati e dei loro sostenitori, nel momento La nostra attenzione, dunque, non può in cui, fra l'altro, la televisione è diventata fermarsi all'immediato; è necessario volgere protagonista assoluta della selezione e del lo sguardo anche agli effetti che produrrà, successo dei candidati stessi (ed assumerà da qui a qualche tempo, il nuovo sistema un peso ancora più decisivo con il sistema elettorale che si prospetta. Un risultato lo uninominale maggioritario). vediamo già oggi, subito: l'alterazione pro• Questi problemi rimangono ancora inso• fonda degli equilibri costituzionali in mate• luti alla fine del nostro dibattito; su di essi, ria di controllo e di garanzie per le minoran• però, io non voglio tornare perché mi sem• ze. Studiosi e costituzionalisti più attenti bra che le posizioni iniziali siano ancora hanno rilevato proprio in questi ultimi tempi tutte aperte. Semmai, il problema nostro è — e giustamente a mio parere — che la di sfidare, anche al momento della discus• nostra Costituzione ha in sé tutta una serie sione degli emendamenti, all'assunzione di di istituti di garanzia e di controllo voluti dai responsabilità più definite, proprio per ten• costituenti, che presupponeva l'esistenza di tare di arrivare a conclusioni positive. un Parlamento eletto con il sistema propor• Un'altra osservazione è che nulla o scarsa zionale al fine di garantire la rappresentati• è stata la confutazione dei nostri ragiona• vità di tutte le forze politiche, nel quale la menti. Sono andati avanti, nel corso di maggioranza deve corrispondere alla reale questo dibattito, discorsi separati, quasi pre• forza che ha nel paese. costituiti e preconcetti; su alcuni punti, in• L'uninominale che ora si introduce fa fatti, i ragionamenti non si sono mai incro• saltare queste premesse. E quel che è più ciati e spesso sono entrati in rotta di grave è che, con i meccanismi elettorali collisione tra loro soprattutto per l'atteggia• proposti, forze anche consistenti possono mento di coloro che da mesi, mistificando e rimanere fuori dal Parlamento mentre for• martellando sul «nuovismo», nonché mani• mazioni politiche minoritarie (o che potreb• polando con il sostegno dei mass media la bero diventare tali) possono essere maggio• sacrosanta esigenza di cambiamento della ranze in Parlamento. gente, elucubrano sulle virtù salvifiche del A tutto questo non si può non aggiungere sistema uninominale maggioritario e sulla che una maggioranza così artificiosamente distruzione dei grandi partiti di massa. costruita non produrrà strumenti al di sopra Nessuno infatti ha trovato modo di obiet• delle parti. Pensiamo, per esempio, alla Cor• tare alle nostre argomentazioni che il siste• te costituzionale, al Consiglio superiore della ma uninominale maggioritario, lungi dal magistratura, al garante per l'editoria, al• garantire governabilità, produce localismo e l'autorità che vigila sulla concorrenza, al trasformismo, in una prospettiva di triparti• nuovo consiglio di amministrazione della zione del paese che cancella qualsiasi fattore RAI (è stato ricordato in questi giorni), alla di unità nazionale ed alimenta la demenzia• stessa elezione del Presidente della Repub• lità delle teorie secessioniste, costruite sulla blica e del Presidente della Camera. Nasce distruzione di ogni concezione solidaristica, dunque un interrogativo: cosa accadrà, nel sugli egoismi e sul neorazzismo. nostro paese, a tali strutture quando, con le Atti Parlamentari — 14841 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 nuove regole, si formeranno maggioranze istituzionale della Repubblica democratica e che le controlleranno in maniera totalizzan• pluralista. È un agire cieco, ripeto, se si te? È giusto, allora, vedere la riforma elet• pensa che nella storia dell'occidente la tra• torale in un contesto separato da una rifles• dizione italiana è storia di lotte sociali, con• sione complessiva sulle riforme istituzionali? tro cui ora si pone il potere delle élites, delle Sono questi gli interrogativi che rimangono. lobbies e dei poteri forti. Ma quella tradizio• Tutta la tematica indicata è rimasta fuori ne è radicata nella coscienza di questa socie• dal dibattito ed è sicuramente estranea ai tà ed entrerà in tensione con le logiche ragionamenti di coloro che quotidianamente politiche, istituzionali ed elettorali che si pontificano sul rinnovamento, arrogandosi il muovono contro di essa. titolo di rappresentanti dei sentimenti della Ecco perché la posta in gioco con questa gente per fare, in nome di essa, terra bru• legge elettorale è alta, in quanto essa ha ciata della storia democratica del nostro come obiettivo, appunto, il contenuto della paese. In questo ambito, tali soggetti con• democrazia. Nell'ambito di questa convin• fondono la partitocrazia tangentizia con la zione, il nostro atteggiamento sulla legge grande storia dei partiti organizzati di demo• elettorale in discussione è stato in Commis• crazia di massa, demonizzandone il ruolo e sione ed in Assemblea del tutto coerente. indicandoli come una sorta di impero del Posto che il referendum vi è stato e ha male, per esaltare invece il ruolo delle per• prodotto risultati che vanno rispettati, ci sone, dei boss, dei nuovi baroni, delle nuove siamo assunti il compito di tenere sempre cavallette gattopardesche, facendo così ri• più aperti gli spazi di democrazia e di rispet• sprofondare l'Italia in una storia già vissuta to delle minoranze. Qualcosa è già avvenuto a cavallo tra il 1800 e il 1900. sia in Commissione sia nel testo finale della Vorrei ricordare ai fattori del ritorno al proposta che è stato qui presentato, anche giolittismo che la delegittimazione del ceto per il nostro impegno nella definizione del• politico, la radicale decadenza dei grandi l'ipotesi oggi in esame. partiti di massa e la crisi della rappresentan• Altro deve avvenire in quest'aula. In tale za sono certamente (come è stato ricordato) ottica vanno -gli emendamenti che abbiamo da ricondursi ad una crisi etica della politica; presentato e che discuteremo a partire dal ma nessuno dovrebbe dimenticare (noi non pomeriggio di oggi. Ci auguriamo che in un vogliamo certamente farlo) che i partiti di momento così delicato prevalga la responsa• massa hanno costituito un nodo strategico bilità e siano isolate le forze eversive e dello nella storia delle classi lavoratrici, soprattut• sfascio di questo paese (Applausi dei depu• to in quella delle classi subalterne del Mez• tati del gruppo di rifondazione comunista). zogiorno, le quali hanno organizzato, con essi e attorno ad essi, le loro lotte per il riscatto. Attraverso tali partiti i contadini ed PRESIDENTE. Avverto che il relatore di i braccianti del sud hanno potuto avere minoranza, onorevole Tatarella, ha comu• rappresentanze dirette in quest'aula. nicato alla Presidenza di rinunziare alla re• Proprio perché questa storia è la storia plica. dell'Italia, la scomparsa del ruolo democra• Le repliche del relatore per la maggioran• tico dei partiti travolge le istituzioni della za e del Governo avranno luogo alla ripresa Repubblica. È stato giustamente ricordato, pomeridiana della seduta. in questi giorni, che senza la democrazia che Sospendo la seduta fino alle 16,30. si organizza attraverso i partiti politici di massa rischiamo di entrare in una sorta di guerra per bande tra poteri, e soprattutto di La seduta, sospesa alle 13,40, lacerare sempre più profondamente il rap• è ripresa alle 16,30. porto tra istituzioni e società. Questi elementi di valutazione sono ri• mossi nell'agire cieco di chi è preso dalla PRESIDENZA DEL PRESIDENTE furia di distruggere al più presto l'impianto GIORGIO NAPOLITANO. Atti Parlamentari — 14842 — Camera dei Deputati

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Missioni. Sarei stato lieto di replicare in maniera più organica a un dibattito così ampio ed appro• PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi fondito, che ha avuto punte di alto livello e, dell'articolo 46, comma 2, del regolamento, nel suo complesso, una varietà di argomenti i deputati Giorgio Carta, Dalla Chiesa, De di principio e di specificazione normativa Carolis, Fava, Fincato, Novelli, Pisicchio e che richiederebbe appunto una replica più Spini sono in missione a decorrere dal po• organica di quella che il tempo mi consente meriggio di oggi. di fare. Ritengo che questo dibattito (e credo Pertanto i deputati complessivamente in sia giusto dirlo), dal quale sono rimaste missione sono ventotto, come risulta dal• estranee, o estremamente sporadiche e mar• l'elenco depositato presso la Presidenza e ginali, battute di intolleranza o apodittiche che sarà pubblicato nell'allegato A ai re• affermazioni con le quali si sono tacciate o soconti della seduta odierna. si sarebbero potute tacciare le altrui posizio• ni di indegnità o ipocrisia abbia dimostrato come siano infondate alcune affermazioni Annunzio della nomina che pur si leggono ogni tanto su qualche di un sottosegretario di Stato. organo di informazione; affermazioni che chiunque abbia potuto assistere a questa discussione credo avrebbe il dovere di con• Comunico che il Presidente del Consiglio siderare assolutamente prive di qualsivoglia dei ministri mi ha inviato, in data 14 giugno, fondamento. la seguente lettera: Va detto, Presidente, che, con grande livello, ripeto, ma anche con molta umiltà «Onorevole Presidente, (qualcuno ha affermato questa mattina — ho l'onore di informar La che il Presi• mi sembra l'onorevole Fischetti — che nes• dente della Repubblica con proprio decreto suno può pretendere di avere la verità in in data odierna, adottato su mia proposta e tasca), si sono confrontate posizioni diverse, sentito il Consiglio dei Ministri, ha nominato mantenendosi pressoché sempre nel rispetto l'onorevole avvocato Paolo Bruno, deputato reciproco e introducendo argomenti di prin• al Parlamento, Sottosegretario di Stato alle cipio, oltre che argomenti — come ricorda• finanze. vo — di specifica definizione normativa. Tra quelli di principio ne riprendo due, Firmato: » Presidente, fra i tanti che sono stati avanzati nel dibattito. Innanzi tutto quello che stama• ni l'onorevole Barbera ha indicato, sottopo• Si riprende la discussione. nendo un interrogativo a me, come relatore, alla Commissione e alla comune riflessione PRESIDENTE. Riprendiamo la discussio• della Camera: se per caso il testo che la ne della proposta di legge in materia di Commissione ha consegnato all'aula non sia elezione della Camera dei deputati. piuttosto (era questo il concetto del collega Ha facoltà di replicare il relatore per la Barbera) una mediazione interna a questa maggioranza, onorevole Mattarella. Assemblea, più che una ricerca di strumen• tazione giuridica nell'interesse del paese. Io SERGIO MATTARELLA, Relatore per la credo si sia trattato (era questa l'intenzione maggioranza. Signor Presidente, credo che e ritengo che sia questo il risultato) della il dibattito che si è svolto in questi giorni ricerca di una formula normativa omoge• abbia dato la misura della qualità della rifles• nea, coerente e seria, nell'interesse del pae• sione di cui il Parlamento è capace. Lo dico se, nella consapevolezza, naturalmente che senza alcuna enfasi, ma con il dovere della tra gli interessi del paese rientra anche la verità, con riferimento a quanto ha costitui• realizzazione della riforma e quindi il con• to la tessitura di questo dibattito parlamen• senso di questa Assemblea. tare. Come stamani diceva il collega onorevole Atti Parlamentari — 14843 — Camera dei Deputati

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Segni, l'importanza dell'essere pervenuti discussione; e dunque non devo far perder a questo punto, l'importanza di attingere tempo all'Assemblea. positivamente il risultato di questo dibattito Vorrei, però, riprendere quanto diceva è tale da mettere in ombra non i dissensi, stamani l'onorevole Pannella, contestando Presidente, ma le aspirazioni a questo o a l'affermazione che si andrebbe verso una quel miglioramento che ciascuno in aula, Dieta polacca. Non ho capito bene in che me compreso, potrebbe avere. modo ciò sia possibile; forse perché la quota Naturalmente non sto dando per approva• proporzionale potrebbe consentire l'acces• to alcunché. L'Assemblea deve ancora ini• so, in misura certamente ridotta (si è parlato ziare un itinerario che sarà diffìcile e lungo; di un diritto di tribuna più o meno ampio), ma essere arrivati a questo punto aumenta il a diverse forze? Ma così è anche nel Parla• dovere di decidere sulla materia al nostro mento della Gran Bretagna, così è nella esame. Camera dei Comuni dove, accanto ai due Vorrei fornire un'altra risposta, Presiden• grandi partiti, vi è una quantità rilevante di te, al collega Passigli che diceva, a proposito forze presenti con diritto di tribuna. degli obiettivi della riforma, che il testo che Mi sembra impossibile ignorare l'effetto la Commissione ha rimesso all'Assemblea aggregativo che produrrebbe la riforma così non raggiunge alcuno dei due fini che ha come la Commissione l'ha proposta all'As• prioritariamente indicato: una più diretta semblea. investitura sulla base del voto popolare ed il È stato sollevato da più parti — dal collega ricambio della classe politica. Labriola e stamani dall'onorevole Brunetti Credo sia difficile sostenere che l'uno e — il problema delle garanzie costituzionali l'altro obiettivo non possano essere conse• in riferimento all'introduzione del sistema guiti dalla riforma, nel testo che la Commis• maggioritario. Naturalmente esso esula dal• sione ha rimesso all'Assemblea. l'argomento di questa discussione o, meglio, Definire in collegi uninominali il 75 per dalle norme del testo che abbiamo in esame, cento dei seggi contrasta radicalmente con sebbene resti certamente nell'ambito del l'affermazione che non vi sarebbe un au• dibattito in cui questa legge si inserisce. mento, non sensibile ma radicale, di investi• Vorrei tuttavia rilevare che il sistema indica• tura diretta. Sostenere che dal sistema pre• to non può produrre una così ampia mag• figurato e proposto all'Assemblea non derivi gioranza da raggiungere il livello dei due un ricambio di quella che più congruamente terzi, che metterebbe in pericolo alcune chiamerei dirigenza politica e parlamentare garanzie costituzionali. Il tema certamente mi sembra davvero non condivisibile. Una rimane e va affrontato in provvedimenti ed normativa di questo genere condurrà ad un in sedi che sono nella disponibilità di questa radicale ricambio della rappresentanza par• Camera. lamentare, così come è sempre avvenuto Vi è stato qualcuno, Presidente, (ancora il nella storia quando si sono adottati nuovi collega Labriola ed il collega Battaglia) che sistemi elettorali, e particolarmente quando ha sollevato — mi si consenta soltanto una il mutamento è stato tanto forte. battuta — l'obiezione che la proposta, che È quindi senza alcun intento polemico che peraltro è della Commissione (non ha pater• sottolineo che l'uno e l'altro obiettivo indi• nità individuali), sarebbe stata formulata cati dal collega Passigli sono conseguiti dal nell'interesse della democrazia cristiana, in sistema prefigurato dal testo che la Commis• quanto — si è cercato di spiegare da parte sione ha consegnato all'Assemblea. di quei colleghi — con un unico turno la DC È stato sottolineato da più parti che il testo potrebbe aggregare di più in sede locale. della riforma, così come preordinato dalla Non mi pare che l'esperienza del 6 giugno Commissione, non risolve i problemi della dia segni incoraggianti in tale direzione, maggioranza. Non tornerò su questo punto, ammesso che qualcuno vi abbia pensato. Presidente; l'ho trattato nella relazione, altri Certamente non vi ha pensato il relatore,e colleghi lo hanno approfondito esponendo le questa logica è del tutto estranea al testo al stesse valutazioni che ho svolto durante la nostro esame. Atti Parlamentari — 14844 — Camera dei Deputati

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Qualcun altro ha affermato che il testo è turno in realtà rientra nell'ambito di questa figlio degli interessi dei partiti. Taluno ha previsione. Quando affronteremo gli emen• affermato qui dentro ed altri hanno scritto damenti sulla materia dovremo ricondurli fuori di qui che il Parlamento si inventerebbe nella logica stessa del doppio turno, con una persino lo scomputo. Forse è utile ricordare, riflessione che in realtà vede, rispetto ad ancora una volta, che lo scomputo è stato un'ipotesi minimale, la ricomprensione della volutamente sottoposto dal referendum al cor• stessa nella grande ipotesi del doppio turno. po elettorale e che è stato il corpo elettorale Vorrei fare un'obiezione in positivo, signor nella sua sovranità ad approvare un quesito Presidente: dalla discussione è emerso che sia che conteneva esplicitamente lo scomputo. chi è a favore del turno unico — e lo schie• Si è anche detto che i partiti si inventereb• ramento favorevole a tale ipotesi è maggiori• bero il 25 per cento di proporzionale. Anche tario — sia chi è favorevole al doppio turno a tale riguardo va ricordato che questa ha uno stesso obiettivo: quello di favorire quota è stata sottoposta al vaglio della vo• processi aggregativi, di agevolare il formarsi lontà popolare con i referendum. di maggioranze. Credo allora che, più che su Credo, Presidente, che vi possano essere questa questione che, come qualcuno ha molti dissensi e molte insoddisfazioni su detto, per qualche aspetto può aver fuorviato questo o quel punto del testo — e possono il dibattito, sia utile vedere — e questa è la esservene anche sul testo nel suo complesso proposta che mi permetto di avanzare - in che — ma certamente non ve ne possono essere modo gli effetti aggregativi, che si prefigura• per quanto attiene al perseguimento di inte• no dall'una e dall'altra parte di questi ipote• ressi di parte o di interessi di non so bene tici schieramenti, siano prodotti dallo sche• quali partiti, considerato che vi sono alcuni ma, dalla proposta, dal testo licenziato dalla partiti che polemizzano contro altri. Commissione. Io credo che in quel testo vi In realtà, come hanno posto in evidenza i siano molti e rilevanti meccanismi aggregati• colleghi Gitti e Bodrato, tra gli altri, punto vi che possono soddisfare anche le esigenze di partenza è stato, lo ripeto, il referendum che stanno alla base delle intenzioni dei so• per quanto riguarda il lavoro della Commis• stenitori del doppio turno. sione che, proprio tenendo conto di quei Da qualche parte è stata avanzata l'ipotesi risultati, ha elaborato una proposta che po• che il doppio voto costituisca una sorta di tesse costituire un percorso di lavoro per elemento di confusione o che, addirittura- l'approdo in aula. possa, come diceva il collega Segni questa Come era prevedibile, nella discussione in mattina, condurre ad incroci non sempre Assemblea sono stati ripresi dei temi già limpidi di comportamenti elettorali. A parte affrontati in Commissione; tra questi innan• l'obiezione che ciò è ancora più facile con il zitutto il tema del doppio turno, che è stato voto unico, come ha insegnato l'esperienza riproposto con lucidità da più parti. Sono del Senato in questi decenni di svolgimento state avanzate ipotesi tra loro diverse, come delle relative campagne elettorali, credo che vedremo quando esamineremo gli emenda• il doppio voto, in quanto aumenta le possi• menti. bilità di scelta conferite all'elettorato, costi• Non intendo polemizzare, signor Presi• tuisca un elemento di estremo interesse per dente, ma vorrei dire al collega Barbera, che la crescita del rapporto tra elettorato ed ha sostenuto — come altri hanno fatto — eletti. che il doppio turno favorirebbe e consenti• Per questo vorrei ribadire che non nutrirei rebbe di realizzare con maggiore velocità i la preoccupazione che si abbia un voto in fenomeni aggregativi, che ciò è possibile più, ossia che — come dire? — la fantasia solo se si pensa di rinunziare all'ipotesi che dell'elettorato si sbizzarrisca nell'incrocio di con il turno unico si realizzino aggregazioni voti tra candidati uninominali e liste della immediate consapevoli. quota proporzionale. Ritengo infatti che Vorrei far presente inoltre al collega Bar• questa maggiore libertà costituisca un arric• bera che l'ipotesi da lui avanzata di fissare chimento del rapporto tra elettori ed istitu• una soglia minima per accedere al doppio zioni rappresentative. Atti Parlamentari — 14845 — Camera dei Deputati

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È stato anche affermato che un elemento avviso, quel processo di aggregazione che criticabile, di confusione, è costituito dallo nelle nostre intenzioni, ed in base alle nostre scomputo, meccanismo che — non voglio dichiarazioni, intendiamo tutti incentivare. ripetere quanto detto nello svolgimento della Una tale soluzione condurrebbe inoltre a relazione — è stato inizialmente ipotizzato vulnerare il principio, in questa sede affer• dal referendum ed introdotto in diverse pro• mato da più parti, del collegio uninominale, poste di legge. Non credo che esso possa secondo il quale ad ogni collegio corrispon• condurre, come qualcuno ha sostenuto, alla de un eletto. chiusura dei partiti nel recinto della quota Nel corso della discussione in Assemblea proporzionale del 25 per cento; semmai è è stata avanzata dal collega D'Onofrio una proprio questo meccanismo ad evitare, col• quarta ipotesi, poi inserita in alcuni emen• legando in qualche modo i due ambiti, che damenti, la quale riguarda la configurazione vi siano recinti privilegiati o riservati ed a anche per i candidati della parte proporzio• conferire al sistema un suo equilibrio com• nale di collegi uninominali. Si è cioè delinea• plessivo. ta la presenza coincidente negli stessi collegi Un'ulteriore considerazione sul testo della uninominali maggioritari di candidati unino• Commissione, esposta da più parti, concer• minali e proporzionali, i quali si confronte• ne un tema che ha suscitato — e che susci• rebbero nello stesso collegio con altri candi• terà nel prosieguo dei nostri lavori — rea• dati uninominali e proporzionali, per essere zioni molto vivaci, ossia la lista relativa alla poi prescelti ai fini dell'elezione in base al quota proporzionale. Ribadisco con molta rispettivo quoziente di consenso elettorale. serenità, ma anche con molta convinzione, Credo che anche tale soluzione, sovrappo• quanto ho già affermato più succintamente nendo tre campagne elettorali uninominali nella relazione. Vi sono tre ipotesi: la prima, e due campagne, nello stesso collegio, l'una che escludo decisamente, anche se è stata proporzionale e l'altra maggioritaria, por• riproposta questa mattina dall'onorevole Se• rebbe in essere un meccanismo altamente gni, è quella del voto di preferenza. Escludo sconsigliabile, che ritengo comporterebbe quell'ipotesi, signor Presidente, per due ra• assai più complicazioni e controindicazioni gioni: in primo luogo perché ritengo sia un dei vantaggi che si intendono perseguire da istituto su cui si è sedimentata un'opinione parte del proponente. negativa, che condivido, per i risvolti di Rimane la proposta contenuta nel testo causa ed effetto, collegabili al voto di prefe• della Commissione, quella della lista, sulla renza, vale a dire il corrompersi della vita quale in questi giorni si è detto e scritto politica nel nostro paese; in secondo luogo, molto. liste corte e pubbliche. La Commis• per il grave pericolo di confusione che deri• sione, unificando emendamenti proposti da verebbe dal sovrapporsi nello stesso territo• vari gruppi e da me come relatore, ha fatto rio di tre diverse campagne elettorali perso• propria una proposta di modifica in base alla nali, quelle cioè del candidato uninominale quale nella scheda nella quale si esprime il per la Camera, di un secondo candidato secondo voto per la parte proporzionale uninominale per il Senato e per il voto di dev'essere contenuta rindicazione dei nomi preferenza in relazione alla quota proporzio• dei candidati della lista, in modo che l'elet• nale della Camera dei deputati. Un intreccio tore sappia per chi vota. così complicato sarebbe certamente d'osta• Si tratta — lo ripeto — di liste brevi, colo ad un ordinato svolgimento della cam• composte da pochi nomi rispetto alle quali pagna elettorale. l'elettore sa chi verrebbe eletto laddove il La seconda soluzione è quella del cosid• voto espresso in favore di quella lista dovesse detto ripescaggio, ovvero l'utilizzo, o la pro• dare profitto. Si tratta di un elemento di clamazione, dei candidati non eletti nei col• chiarezza in più e, come ieri e questa mat• legi uninominali. Ciò renderebbe superfluo tina è stato ribadito da più parti, costituisce il doppio voto e, in realtà, spingerebbe alla una sorta di offerta di priorità preferenziale proliferazione del numero delle candidature all'elettore. L'elettore deciderà di votare per nei collegi uninominali contrastando, a mio una lista piuttosto che per un'altra a secon- Atti Parlamentari — 14846 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 da che i nomi in esse contenuti lo convinca• nella fattispecie del diminuirla nella misura no o meno. Ciò significa, in realtà, porre in massima possibile, azzerandola. essere la stessa logica adottata per i collegi Credo che in realtà si sia così manifestato uninominali. I candidati sarebbero scelti dai un incrocio e un intreccio di opinioni, di proponenti, siano essi partiti, movimenti, aspirazioni, di intendimenti che confermano gruppi elettorali organizzati per l'occasione il relatore — per quel che vale — nella o qualunque altra cosa. I proponenti sceglie• convinzione che il punto di equilibrio rag• rebbero i candidati dell'una e dell'altra par• giunto in Commissione sia positivo. te: essendovi un candidato per la parte Da più parti si sono incrociati, provenienti maggioritaria e pochi candidati per quella da diverse direzioni e con diverse corrispon• proporzionale, si verrebbe ad applicare lo denze, intenzioni ed aspirazioni al muta• stesso tipo di logica. Il medesimo è anche il mento del testo. Ritengo tuttavia che l'acco• tipo di rapporto con l'elettorato, per cui il glimento di uno qualunque di questi punti sistema appare omogeneo e non crea privi• di incrocio o di intenzioni modificative non legi nella parte proporzionale. Al contrario, consentirebbe poi di raggiungere un nuovo se vogliamo considerare quest'ultimo aspet• punto di equilibrio. Abbiamo tutti avvertito, to, l'elettore, votando per una lista, sa chi con molto senso di responsabilità, il dovere conduce in Parlamento. di condurre sollecitamente all'approvazione Vi sono altri due elementi. Il testo non la proposta di legge al nostro esame. Non esclude che i candidati per la parte propor• sto assolutamente indicando — come dire — zionale siano anche, tutti o in parte, candi• una sorta di impropria ed inammissibile dati dei collegi uninominali, bensì consente presunzione-dovere di approvare il testo che tale eventualità. Inoltre i candidati per la la Commissione ha rimesso all'Assemblea; parte proporzionale non vengono eletti in sto evidenziando il difficile lavoro svolto, base ai voti dei candidati dei collegi unino• con il concorso di tutti, in Commissione per minali, ma in base al secondo voto che è raggiungere un punto di equilibrio e la diffi• conferito specificamente sulla lista. Sem• coltà che conseguirebbe dal mutare di uno mai, subiscono gli effetti dello scomputo che di questi punti. deriva dal voto nei collegi uninominali. Que• In realtà, Presidente — se questo sarà sta ipotesi, signor Presidente, che non è l'approdo che l'Assemblea riterrà, con mo• quella contenuta nel mio testo originario, difiche più o meno rilevanti, ma in questo come ha ricordato il collega Bodrato nel suo impianto, di condividere — stiamo per dar intervento di ieri, ma è stata da più parti vita ad un sistema che non solo non è simile avanzata, è da me condivisa (avendola io, a quello esistente in altri paesi, ma è anche del resto, inserita nel testo), ed esprimo su molto diverso da quello che abbiamo fin qui di essa una personale convinzione rispetto avuto nei quarantacinque anni trascorsi. È non certo ad un sistema ottimale, quanto un sistema originale, nel quale stiamo cer• piuttosto al miglior sistema possibile nel cando di collocare in maniera coerente ed panorama che abbiamo di fronte per gli omogenea le varie sensibilità ed esigenze eletti per la parte proporzionale. emerse in questo importante dibattito (Ap• È stato infine indicato da talune parti plausi). politiche il bisogno di modificare la quota proporzionale del 25 per cento. Vi è chi ha PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il proposto di aumentarla di qualche misura, e ministro per le riforme elettorali ed istituzio• chi di diminuirla... nali, professor Elia.

MARCO PANNELLA. O di eliminarla! , Ministro per le riforme elettorali e istituzionali. Onorevole Presi• SERGIO MATTARELLA, Relatore per la dente, onorevoli deputati, nel concludere maggioranza. Dimenticavo, onorevole Pan- questa fase di discussione sulle linee generali nella: è vero. Del resto eliminarla rientra in ordine alla nuova disciplina per l'elezione Atti Parlamentari — 14847 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 dei componenti la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica. E ciò spiega pure Governo non può, in via preliminare, aste• come autorevoli parlamentari abbiano rite• nersi dal rilevare con compiacimento il tono nuto Umoristicamente di entrare nelle sab• costruttivo ed elevato dell'intera discussio• bie mobili quando ci si discosti dal quesito ne. Le argomentazioni politiche, talora viva• referendario, mentre taluni, nella pubblici• ci, che hanno sorretto le varie tesi non stica corrente, sembrano prescindere total• hanno infatti impedito un'approfondita e mente dal vincolo derivante dal voto del 18 talora raffinata analisi, che fa onore a que• aprile. st'Assemblea. Sia detto qui in modo incidentale: il tema La replica del relatore per la maggioranza, delle conseguenze derivanti dalle decisioni onorevole Mattarella, così puntuale e svolta referendarie nel tempo, e soprattutto dei in profondità, mi esonera dal fare riferimen• vincoli di contenuto, resta a tutt'oggi note• to ai singoli oratori che hanno tanto merito• volmente problematico e meriterà quindi, in riamente contribuito al dibattito. futuro, ulteriori approfondimenti sia in sede Il Governo — come risulta dalle dichiara• dottrinale che in sede di politica istituziona• zioni del Presidente Ciampi — ha legato la le. Ci si domanda innanzitutto: c'è un vero sua stessa esistenza all'approvazione di nuo• e proprio vincolo giuridico che discende ve leggi elettorali, ed in particolare di quella dalle deliberazioni referendarie, tenuto an• per la Camera dei deputati, considerando che conto di alcune formulazioni contenute caratterizzante l'obbligo di attuazione refe• in sentenze della Corte costituzionale? Io rendaria derivante dal voto popolare del 18 penso di sì, ma la questione è resa più ardua aprile. Pertanto, mai come in questo caso, nel nostro caso, perché taluni dubbi non si l'obiettivo dell'approvazione di una legge lasciano risolvere con la considerazione che che possa rientrare nel quadro di una legi• il vincolo referendario costituisce semplice• slazione coerente con la deliberazione refe• mente un limite di natura politica per la rendaria, fa aggio — per così dire — sui vari legge elettorale della Camera, derivandone contenuti e modalità della stessa, purché in realtà un vincolo convergente di risulta compatibili con la Costituzione vigente e con sia per la Camera come per il Senato, giac• quella deliberazione. Ciò non significa certo ché — in base ai princìpi del bicameralismo indifferenza verso scelte che possono realiz• paritario tuttora vigente — vi è un'eguale zare al meglio la volontà del corpo referen• partecipazione di entrambe le Camere non dario rispetto ad altre che non offrano le solo al momento costitutivo della formazio• stesse possibilità, ma comporta piena dispo• ne del Governo, ma anche nel prosieguo del nibilità del Governo rispetto a valutazioni di mantenimento del rapporto fiduciario. politica istituzionale su opzioni che rientrino Ciò distingue nettamente il bicameralismo tra quelle delle varie maggioranze suscetti• italiano da quello paritario elvetico, in cui bili di costituirsi sulle diverse parti del testo c'è parità tra le due Camere nell'elezione del legislativo. Governo, ma poi — per la diversa forma di Tale disponibilità vale, ovviamente, anche regime, che è direttoriale anziché parlamen• di fronte a quanto emergerà dal seguito della tare — non esiste la necessità di un paralle• discussione parlamentare. E ciò tanto più lismo continuo come quello che c'è nella che l'interpretazione del risultato referenda• forma di governo italiana. rio ha dato luogo a notevoli oscillazioni, con Vi è quindi la necessità, oltre che di un riflessi sul vincolo derivante da quei risultati. criterio di compatibilità con la Costituzione Si è così parlato di fotocopia e poi di scelta e con il referendum — come ha opportuna• del doppio turno, di valutazione del corret• mente ricordato il relatore -, anche di un tivo proporzionale al 25 per cento come di consenso o di un sufficiente grado di accet• altre quote notevolmente diverse, a seconda tabilità circa i temi e gli argomenti, in cui vi che si prendesse in considerazione il quan• sia la libertà e la possibilità di scelta ulteriore tum ut sic o in se stesso, oppure in relazione da parte del Parlamento, senza distinguere all'effetto maggioritario nel diverso contesto se il consenso sia di prima o di seconda compositivo della Camera dei deputati e del intenzione. Quello che più conta, in questo Atti Parlamentari — 14848 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 caso, è appunto tale grado di consenso, non gono uno, al settore uninominale, l'altro al voglio dire minimale, ma adeguato al pas• rapporto con il settore proporzionale. saggio di una legislazione tanto rilevante. Debbo qui dire che il Governo è sensibile L'essenziale è che tutti siano convinti che al problema della legittimazione degli eletti: dopo il risultato referendario non si possa la questione non si esaurisce nel raggiungi• andare a nuove elezioni senza nuove leggi mento della maggioranza assoluta al primo elettorali e che nessuno si abbandoni alla turno. In Francia, ad esempio, non basta il tentazione — per ragioni di presunto van• 50 per cento per vincere al primo turno, ma taggio partitico — di scegliere la via di un occorre anche che abbia votato il 25 per sostanziale autoscioglimento, bloccando le cento degli elettori. In Ungheria, dove esiste riforme elettorali. Non dobbiamo nascon• un sistema misto con il doppio voto, si vince derci che questa opzione, come è già stato al primo turno se vi è la partecipazione della rilevato nel dibattito, arrecherebbe danni metà degli elettori. irreparabili non solo al Parlamento nella sua Il Governo è altresì sensibile alla tensione attuale composizione, ma all'istituzione par• verso la governabilità, perchè tiene conto di lamentare nella continuità storica della vi• quanto ricorda il giurista francese che più si cenda costituzionale repubblicana. è occupato in quest'ultimo periodo dei siste• Ho accennato al vincolo referendario nel mi elettorali, Jacques Cadart: non vi sono suo contenuto essenziale; ma oltre che del sistemi elettorali perfetti, ma alcuni possono vincolo referendario, il testo tiene conto essere migliori di altri; il proporzionalismo delle vicende, sia pur tormentate, della Com• paralizza, mentre il maggioritario catalizza. missione bicamerale per le riforme istituzio• 51 spiega comunque come esistano in questo nali, la cui eredità consiste — tra l'altro — quadro notevoli propensioni anche a cercare nel doppio voto e nello scorporo parziale. In soluzioni quali il doppio turno, ritenuto più più, si sono aggiunte le posteriori vicende favorevole alle prospettive della governabili• del 6 giugno, che hanno indotto a riconside• tà. Tuttavia, si fa valere l'esigenza di inqua• rare talune propensioni verso il doppio turno drare, come ho detto, nel sistema politico con ballottaggio. italiano — assai frammentato — la soluzione Voglio cogliere l'occasione anche per ren• del doppio turno. Non vale, nel caso italia• dere omaggio all'utile lavoro — come dimo• no, il ricorso al criterio dell' id quodplerum- stra questa stessa discussione — della Com• que accidit con riferimento a ripetute prove missione bicamerale, come che suoni la elettorali nel Regno Unito o in Francia, cattiva vulgata circa i risultati inadeguati o specie, in quest'ultimo caso, ad un accesso trascurati della sua attività. mediamente aperto ai due turni. Sulla questione del turno unico o doppio Non si può affermare, infatti, che in Fran• vi è certamente la necessità di contestualiz• cia sia avvenuto quel mercanteggiamento di zare — come si dice oggi, forse con formula cui si teme fra il primo ed il secondo turno, italianamente discutibile — la questione nel perchè in quel paese esiste una struttura sistema politico del nostro paese. Certo, si politica che non trova riscontro in Italia: può osservare che le difficoltà tecniche della cioè, quella Union pour la France (mi rife• compatibilità tra i due turni e la quota risco alle ultime elezioni) che ha fatto sì che proporzionale non appaiono insuperabili, fra il gruppo giscardiano e quello di Chirac potendosi procedere — fra le possibili ipotesi il primo turno si risolvesse in una primaria, — allo spostamento del voto per la propor• in una sorta di selezione come nelle primarie zionale al secondo turno o potendosi stabi• americane per cui, pacificamente, se avesse lire un'incompatibilità assoluta fra le due ricevuto pitrVoti il candidato giscardiano era candidature (uninominale e proporzionale), questi che avrebbe partecipato al secondo evitando il congelamento della proclamazio• turno, mentre viceversa la circostanza con• ne dei candidati al primo turno o lo svuota• traria sarebbe andata a favore del candidato mento di pathos del duello nel secondo del gruppo di Chirac. turno. Né quest'ultimo assorbe il secondo Questa situazione in Italia non esiste, non voto, trattandosi di istituti diversi che atten• ha riscontro e non potrebbe essere prodotta Atti Parlamentari — 14849 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 con la rapidità con cui si è determinata in mera è assicurare la parità delle chances tra Francia, per motivi che non hanno a che i partiti che devono partecipare alla riparti• fare direttamente con il sistema elettorale, zione della quota proporzionale. ma che attengono alla vicenda politica di La quota ha tali dimensioni che non può quel paese. certo vedere esclusi i maggiori partiti dalla Vi è poi il contrasto tra la prospettiva competizione proporzionale, purché forze sincronica e quella diacronica. Nel turno significative per la tradizione o per la novità unico si garantirebbe una maggiore sempli• delle proposte possano conseguire non solo ficazione a durata, a scadenza più lontana, una voce tribunizia, ma anche una dimen• mentre in quello doppio, secondo taluni, si sione che in qualche modo corrisponda, potrebbe raggiungere in termini più brevi sia pure con minor dimensione dall'attuale, questo risultato. Tuttavia, si tratta di ele• al loro peso nel paese. Non vi è dubbio menti problematici ed aleatori. che all'interno di tale quota si assicura Un altro elemento aleatorio o, per lo quella tutela delle minoranze che rappre• meno, anch'esso assai opinabile è dato dal senta una costante nel trascorrere dalla pri• grado di innovazione rispetto alla situazione ma alla seconda fase della storia di questa partitica, che per alcuni (il primo saggio di Repubblica. Panebianco) è promosso più dall'unico tur• Un'altra dimensione è quella relativa al• no, per altri invece dal doppio turno. l'utilizzazione, in senso nazionale, della quo• Anche l'effetto centripeto che Sartori ha ta proporzionale che opera non a profitto di sostenuto come connaturato al doppio turno singole forze, ma per assicurare un Parla• è contestato da altri, che ritengono invece mento composto da partiti a carattere na• che nella situazione italiana tale effetto non zionale. si verificherebbe, ma sarebbero da temere Sul problema della lista bloccata, oltre che divaricazioni centrifughe alle ali dello schie• su quello ora ricordato, esistono riserve ramento politico, come dimostrerebbero i anche di natura costituzionale, che potran• risultati delle elezioni amministrative nelle no approfondirsi nelle discussioni e votazio• grandi città, che hanno favorito formazioni ni sui singoli articoli ed emendamenti. politiche come rifondazione comunista. Il problema del ruolo dei partiti è stato Si versa, evidentemente, in temi che ap• tuttavia messo polemicamente in evidenza, partengono a scelte di politiche istituzionali con particolare riferimento al congegno del• rilasciate all'opzione dei gruppi parlamenta• la lista bloccata e dello scorporo. A chi ha ri, dei gruppi politici, che le eserciteranno o infatti negato ogni ruolo al partito nel deter• le hanno esercitate con notevoli margini di minare talune candidature su scala naziona• opinabilità e che si prestano ad una discus• le o circoscrizionale, in omaggio al criterio sione da condurre con toni laici, laicamente dell'elezione uninominale radicata nel terri• e senza processi alle intenzioni. Mi limito a torio, è stata opposta l'esigenza di non ab• ricordare che, tra i politologi, Sartori ritiene bandonare il sistema uninominale esclusiva• che il doppio turno favorisca l'attuale partito mente al gioco delle singole candidature, di maggioranza relativa mentre abbiamo rischiando un incremento di trasformismo e udito qui molte voci muovere questo rilievo di localismo. con riferimento al turno unico. Si tratta di Chi vi parla non ha mancato di denunciare atteggiamenti e letture che investono un'im• in tempi remoti le degenerazioni derivanti possibile prevedibilità degli assetti futuri. dall'occupazione delle istituzioni ad opera Uno dei problemi di maggiore rilievo nel dei partiti; ma tra occupazione dello Stato e dibattito è stato certamente quello della azione di orientamento e di aggregazione dei disciplina della quota proporzionale. A parte cittadini ci corre un bel tratto e non sarebbe le questioni dell'articolo 56, quarto comma, interesse della democrazia trasformare le della Costituzione, spesso trascurate, circa polemiche contro la partitocrazia in una la corrispondenza tra circoscrizioni e parti polemica distruttiva anche di questo ruolo del territorio nazionale, ciò che più ha im• dei partiti, come nel secolo scorso la pole• pegnato l'attenzione dei membri della Ca• mica sul parlamentarismo divenne polemica Atti Parlamentari — 14850 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 contro il Parlamento, con gli esiti che cono• scorporo; il che porterebbe a ridurre ulte• sciamo. riormente il tasso maggioritario del sistema. Certo è che, al di là di ogni accentuazione Quanto allo scorporo, uno degli istituti che dell'una o dell'altra posizione e dei congegni ha subito maggiori rilievi, nelle intenzioni di eventualmente escogitati, il problema di in• chi lo ha proposto come riflesso del risultato dividuare qualche elemento di omogeneiz• referendario, esso non dovrebbe comporta• zazione che coadiuvi il processo di naziona• re violazioni del criterio di uguaglianza, ma lizzazione della politica si rende necessario. appare volto a ridurre le distanze tra il valore Tale elemento di nazionalizzazione serve del voto dato ad esponenti maggioritari nel• infatti anche a rafforzare il Parlamento; l'uninominale e quello utilizzato per la co• altrimenti il Governo, che si vuole istituzio• pertura della quota proporzionale. nalmente rafforzato ed autonomo dai parti• Il doppio voto, poi, dovrebbe consentire ti, diventa troppo forte fuori del Parlamento di aggregare consensi in sede uninominale, per i suoi poteri istituzionali anche nel cam• facendo sì che esponenti di partiti senza la po normativo (penso ai poteri regolamenta• forza sufficiente per concorrere alla vittoria ri) e troppo debole se dentro il Parlamento in sede uninominale contribuiscano a schie• trova solo maggioranze composte da aggre• ramenti più ampi proprio per la possibilità gazioni che siano mere somme di localismi del voto ad altro partito nell'area proporzio• o di notabilato. nale. La sorte di ima maggioranza o di un'op• Con la scelta del doppio voto, quindi, il posizione non coesa mi ricorda una frase Parlamento esprimerebbe un favor ulteriore famosa di una sentenza della Corte costitu• all'aggregazione. D'altro canto, sarebbe va• zionale in cui il giudice Andrioli, a proposito no per i partiti che abbiano la pretesa di di norme mal coordinate, parlava di gregge partecipare alla formazione dell'indirizzo senza pastore. Ecco, il rischio che noi cor• politico del paese immaginare di poter so• riamo, se non esistono elementi di collega• pravvivere soltanto nei fortini della quota mento sul piano politico e della formazione proporzionale, in quanto l'area di lotta e di politica è questa disaggregazione che sareb• competizione largamente prevalente è quel• be il contrario dei propositi aggregativi che la del maggioritario uninominale, che viene vogliamo perseguire. a caratterizzare il sistema. Una responsabilità di soggetti nazionali È stata richiamata da varie parti l'esigenza sullo schema della classe dirigente può quin• di inquadrare... di riguardarsi tra gli obiettivi di una legge elettorale, ed io ritengo responsabile rappre• PRESIDENTE. Onorevole Gitti, onorevoli sentare queste considerazioni per le deter• colleghi, vi prego di prendere posto e di minazioni definitive che il Parlamento vorrà prestare attenzione, perché questo è il senso adottare. della vostra presenza in aula! Su un altro importante aspetto — lo scor• poro dei voti necessari per eleggere il candi• LEOPOLDO EUA, Ministro per le riforme dato uninominale — si è andati dalle critiche elettorali ed istituzionali. ...la riforma elet• al congegno alla proposta di soppressione; torale in una più ampia serie di riforme anche qui si è detto che con lo scorporo, istituzionali. Non vi è dubbio che il percorso anziché favorire le minoranze, sacrificate è quello di passare dalla riforma della legge dal sistema uninominale, si andrebbe incon• elettorale a quella delle norme costituzionali tro ai partiti maggiori. In realtà, più di una sulla forma di governo. Proprio dalla prima, formazione maggiore è apparsa contraria al infatti, nascono nuove esigenze di garanzia congegno, nonostante l'affermazione che es• prese in considerazione in vari istituti. Per• so risulti, in un certo qual modo, imposto ciò il proseguimento della legge elettorale dal referendum. sarà dato da una serie di riforme costituzio• Ma da queste critiche deriva anche la nali relative al rafforzamento della posizione proposta di aumentare la quota proporzio• dell'esecutivo e soprattutto del Presidente nale come conseguenza dell'abolizione dello del Consiglio, finalmente dotato di poteri Atti Parlamentari — 14851 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 non solo di nomina e di revoca dei ministri riconoscimento) di aver fornito un contribu• (come proposta al Capo dello Stato), ma to fondamentale nella elaborazione del te• anche di intervento vincolante nei settori sto. della politica ministeriale che abbiano rilievo Credo che l'essere giunti a questa soglia per l'indirizzo di governo. di deliberazione ci consenta di passare da Senza valide condizioni di governabilità si un'epoca ideologica ad un'epoca program• ripropongono infatti pretese ipotesi presi- matica, in una democrazia che dimostra, denzialistiche. Ma sarebbe erroneo pensare contro tutti i suoi detrattori, di sapersi auto- di rimediare ad una situazione tripolare o riformare (Applausi). quadripolare ove tra i poli non si creino PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli collegamenti stabili e progressiva omoge• articoli delle proposte di legge, nel testo neizzazione (almeno tra alcuni di essi). In unificato della Commissione. realtà, la quinta Repubblica ha potuto fun• Passiamo all'esame dell'articolo 1 e del zionare non solo perché vi era un sistema complesso degli emendamenti e subemenda• elettorale diverso dal precedente e non tanto menti ad esso presentati (vedi Vallegato A). perché vi era l'elezione diretta del Capo Ha chiesto di parlare l'onorevole Bianchi• dello Stato, ma perché il generale De Gaulle ni. Prima di dargli la parola, esprimo l'au• era stato il federatore di tutte le forze di spicio che in questi interventi non si ripeta centro e di centro-destra, creando i presup• la discussione di carattere generale sulla posti politici per il funzionamento della for• legge, che si è esaurita, ma ci si concentri ma di governo semipresidenziale. nell'esame dei contenuti specifici dell'artico• Ancora si legge e si ascolta che il progetto lo 1 ed in modo particolare degli emenda• in discussione creerebbe un Minotauro, ma menti ad esso riferiti, come d'altronde pre• in realtà esso è figlio del referendum ed è vede il regolamento. anche il portato di una integrazione di inter• Ha facoltà di parlare, onorevole Bian• venti di democrazia diretta e rappresentati• chini. va. Non dobbiamo comunque dimenticare che il nuovo si avvia in un contesto di ALFREDO BIANCHINI. Presidente, onore• rivalutazione dell'etica pubblica che dovrà voli colleghi, l'articolo 1 del testo unificato continuare a giocare un suo ruolo rilevante della Commissione sulle norme per l'elezio• anche nel prosieguo delle riforme istituzio• ne della Camera dei deputati nasconde, sen• nali. za troppo riuscirvi, un inganno: il profondo Signor Presidente, onorevoli deputati, il inganno di una riforma elettorale che viene ritardo con cui si avvia il nuovo processo sbandierata come rispettosa del risultato aumenta il pregio di chi ne era stato precur• referendario, che invece insidiosamente tra• sore. Mi riferisco (cito solo due politici che disce. In grande maggioranza il popolo ita• non sono fra noi, Sturzo e Ruffilli) a chi ne liano il 18 aprile (che non è lontano nel era stato precursore fin dai tempi in cui nelle tempo, ma ne è allontanato nello spirito e varie forze politiche di maggioranza e di negli effetti da questa legge) aveva abrogato opposizione prevaleva l'atteggiamento del i connotati proporzionali del sistema eletto• hic manebimus optime. Per essere arrivati rale del Senato, indicando la strada della al punto al quale siamo giunti e dal quale ci riforma del sistema elettorale anche per la muoviamo dobbiamo un riconoscimento Camera dei deputati. sentito ai cittadini che hanno votato nei Ebbene, l'articolo 1 sottoposto al nostro referendum, ai Presidenti delle Assemblee, esame disegna un sistema che all'apparenza che hanno impostato i tempi di questa di• è maggioritario ma nella sostanza è propor• scussione, al presidente della I Commissione zionale comunque produce effetti analoghi della Camera, onorevole Ciaffi, che ha diret• al sistema proporzionale. La lettera a), com• to con fermezza ed acume i lavori che hanno ma 2, dell'articolo 1 recita: «In ogni circo• preceduto il dibattito, ed al relatore per la scrizione, il settantacinque per cento, con maggioranza, onorevole Mattarella, al quale arrotondamento allo 0,5, del totale dei seggi, tutti hanno riconosciuto (io mi unisco a tale è attribuito nell'ambito di altrettanti collegi Atti Parlamentari — 14852 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 iminominali, nei quali risulta eletto il candi• soprattutto perché non sfugge ad alcuno che dato che ha riportato il maggior numero di il numero doppio dei deputati rispetto a voti. Il venticinque per cento dei seggi è quello dei senatori rende solo apparente• attribuito in ragione proporzionale mediante mente simmetrico il sistema della Camera a riparto tra liste concorrenti a norma degli quello del Senato. Il sistema delineato, inve• articoli 77, 83 e 84». ce, approda politicamente a conseguenze Aggiunge la lettera c) dello stesso artico• ben diverse, quelle appunto di consegnare ai lo 1 che «Ogni elettore dispone di due voti partiti, su lista bloccata, ben 160 seggi. Non da esprimere su due schede, il primo per a caso avevamo presentato in Commissione, l'elezione del candidato nel collegio unino• e li abbiamo riproposti in Assemblea, emen• minale, il secondo per la scelta della lista ai damenti volti ad abbassare la quota propor• fini dell'attribuzione dei seggi in ragione zionale sino al 10 per cento, rispetto al 25 proporzionale». per cento proposto in questa sede nel pro• Ebbene, in concreto, secondo il meccani• getto della Commissione. smo delineato dall'articolo 1, i 630 deputati Si era dunque detto che il maggioritario della Camera saranno suddivisi in due grup• doveva servire a far determinare dai cit• pi: un gruppo di 470 deputati, pari al 75 per tadini gli schieramenti di governo, mentre cento, da eleggersi in altrettanti collegi uni• questo sistema deviato, quello del progetto nominali con il sistema maggioritario, ed un della Commissione, deviato in senso pro• gruppo di 160 deputati, appunto il 25 per porzionale e partitocratico, affida non già cento, da eleggersi in liste bloccate con seggi ai cittadini ma alle segreterie dei partiti attribuiti con criterio proporzionale. la composizione e la sorte dei governi. Pa• Perché dico che l'articolo in esame tradi• radossalmente (paradossalmente rispetto al• sce lo spirito dell'esito referendario? Lo tra• l'esito referendario), il sistema maggiorita• disce perché con i 160 seggi che vengono rio viene qui paralizzato e reso impotente sottratti ai collegi uninominali non è ipotiz• poiché gli si impedisce di produrre il suo zabile che una coalizione di fatto possa mai effetto naturale essenziale, quello di garan• raggiungere l'obiettivo della maggioranza in tire la governabilità e l'alternanza nella de• Parlamento, neppure se acquisisse più della mocrazia compiuta. metà dei seggi (470) attribuibili nei collegi Ma non si era identificato nel frazionismo secondo il sistema maggioritario. dei partiti e nella prevaricazione partitica, In questa prospettiva svanisce l'obiettivo appunto, il male non troppo oscuro della di una maggioranza eletta direttamente dai nostra democrazia? Ebbene, questo male cittadini, nel confronto diretto con i candi• non viene curato da tale ingannevole e de• dati dei singoli collegi. bole riforma, che nell'articolo 1 introduce il Ma non si era detto che con il maggiori• virus del proporzionalismo occulto o co• tario potevano finalmente scegliere i cittadi• munque degli effetti analoghi al proporzio• ni? Che essi potevano determinare l'alter• nalismo. Questa ingannevole riforma impe• nanza in una democrazia finalmente disce infatti all'elettore di costruire la sua compiuta? Lo si era detto, ma qui invece si maggioranza; la maggioranza di Governo consegnano 160 seggi, che sono determi• viene invece costruita a posteriori nei rap• nanti, in liste bloccate nelle mani delle se• porti interpartitici, in cui sono determinanti greterie dei partiti. Né si dica che il rapporto proprio i risultati della lista bloccata. tra 75 e 25 rispetta, o meglio si adegua al E qui si rinviene il secondo paradosso sistema del Senato (lo ha ripetuto anche rispetto agli ultimi referendum. Non sono nella replica poc'anzi l'onorevole Mattarel- forse i candidati dei collegi uninominali la). Non è vero! È vero solo apparentemente quelli che concorreranno più di ogni altro a che oggi c'è la stessa proporzione nel siste• determinare le quote riservate al comparto ma elettorale del Senato e in quello della proporzionale? Ma qual è la sorte di questi Camera. Non lo si può dire, perché innanzi• candidati? Tutti costoro, ad eccezione dei tutto non è necessaria una totale identifica• vincitori dei collegi, dovranno farsi da parte zione dei due sistemi; ma non lo si deve dire per lasciar posto ai candidati delle liste bloc- Atti Parlamentari — 14853 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 cate. Designati da chi? Non occorre molta sistema maggioritario e l'altro il proporzio• fantasia per sapere da chi, rispuntando i nale. Conseguentemente il comma 1 dell'ar• volti dei vecchi eterni partiti e forse anche ticolo 2 dovrebbe poi riferirsi chiaramente volti vecchi. Si è già detto del resto da più alla ripartizione proporzionale. parti, anche nella discussione generale, che Se l'attuale formulazione diventasse leg• le liste bloccate sono una sorta di quota ge, un'interpretazione negativa potrebbe romana. La lista bloccata in realtà è una portare la conseguenza che un candidato vergogna! È una vergogna e un sintomo di vincitore di un collegio, non raggiungendo disprezzo addirittura rispetto alla volontà la lista alla quale si è aggregato il quorum espressa nel referendum del 1991 che ha del 4 per cento in sede nazionale, non venga sancito quanto meno il principio della pre• eletto. Nella fattispecie, la rappresentanza ferenza unica. È una vergogna rispetto alla della popolazione di lingua tedesca in Tren• posizione dei candidati dei singoli collegi, tino-Alto Adige non sarebbe presente alla condannati al ruolo di gregari e portatori Camera dei deputati. d'acqua a favore delle quote romane. Ciò, onorevoli colleghi, sarebbe impensa• Ebbene, ci auguriamo che la Camera vo• bile, inaccettabile e credo non sia questo glia rispettare l'esito e lo spirito del referen• l'orientamento della Commissione affari co• dum e soprattutto la volontà dei cittadini. stituzionali, del Comitato dei nove, del rela• Dovrà dunque valutare e accogliere quegli tore per la maggioranza e del ministro. Per emendamenti (tra cui molti presentati dal tali ragioni confidiamo in un chiarimento da nostro gruppo) volti a riportare la proposta parte del relatore e del Parlamento e nella di riforma del sistema elettorale nella giusta modifica dell'articolo in discussione. e dovuta ottica dei princìpi affermati nel In questa sede il nostro partito, la Sudti- voto referendario (Applausi dei deputati del roler Volkspartei, vorrebbe apprezzare lo gruppo repubblicano — Congratulazioni). sforzo compiuto dal relatore, onorevole Mattarella, in queste ultime settimane per PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• approntare il testo della riforma elettorale norevole Ebner. Ne ha facoltà. per l'elezione della Camera dei deputati. I cittadini di questo Stato hanno urgente MICHL EBNER. Signor Presidente, onore• bisogno di nuove regole e prima vengono voli colleghi, l'articolo 1 del testo unificato meglio è. Molto spesso però la fretta è anche desta in noi notevoli perplessità per quanto cattiva consigliera ed è per questo che sareb• riguarda innanzitutto il comma 3 del nuovo be stato necessario un approfondimento articolo 1 del testo unico delle leggi sull'ele• maggiore, anche se dopo il referendum il zione della Camera dei deputati. La dizione deterioramento politico, istituzionale e mo• «con arrotondamento allo 0,5, del totale dei rale non ha lasciato molti spazi. seggi» non è chiara e può essere interpretata Sarebbe sbagliato intendere l'attuale lavo• sia su scala nazionale che su scala circoscri• ro parlamentare solo come momento per zionale. Chiediamo pertanto al relatore di creare i presupposti per una nuova tornata chiarire questo punto. elettorale da svolgersi quest'anno. Ancora più importante ci sembra rilevare Come avevo detto, sia sul comma 3 del• che il comma 3 dell'articolo 1 è connesso al l'articolo 1 sia sul comma 1 dell'articolo 2, comma 1 dell'articolo 2, che si riferisce al chiediamo che il relatore per la maggioranza collegamento dei collegi uninominali con le fornisca im'interpretazione in sede di e- liste presentate. spressione dei pareri, in modo che ci sia Non è chiaro se un candidato in un colle• possibile valutare quale posizione assumere. gio uninominale risulti eletto anche nel caso in cui non sia abbinato a liste nazionali che PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, avver• concorrono alla ripartizione del 25 per cento to che, dovendosi procedere nel prosieguo secondo il sistema proporzionale. Sarebbe della seduta a votazioni qualificate, che av• pertanto necessario dividere il comma 3 in ranno luogo mediante procedimento elettro• due commi diversi, uno che riguarda il nico, decorre da questo momento il termine Atti Parlamentari — 14854 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 di preavviso previsto dal comma 5 dell'arti• ampio possibile i partiti minori, ma perché colo 49 del regolamento, che scadrà dunque riteniamo necessario che almeno in una alle 18. delle due Camere la rappresentanza propor• Ha chiesto di parlare l'onorevole Nania. zionale non sia inferiore ad un terzo. Ne ha facoltà. A sostegno della nostra tesi vorrei far presente che il consentire che almeno un DOMENICO NANIA. Signor Presidente, o- terzo degli eletti venga scelto con il metodo norevoli colleghi, l'articolo 1 è uno dei più proporzionale significa assicurare il funzio• qualificanti di questo testo di legge. Ad esso, namento di alcuni meccanismi di garanzia che prevede il turno unico, abbiamo presen• contenuti nella Costituzione repubblicana, tato una serie di emendamenti volti al con• che diversamente potrebbero essere messi in seguimento di alcuni obiettivi. discussione. Non dobbiamo infatti dimenti• Tra le proposte di modifica più significa• care l'articolo 138 della Costituzione né tive da noi avanzate, che dal nostro punto dobbiamo dimenticare che i cittadini posso• di vista cercano di qualificare il disposto no richiedere il referendum sospensivo-con- dell'articolo, vi è quella che prevede il rico• fermativo su un progetto di modifica della noscimento dell'esercizio del diritto di voto Costituzione solo se tale legge non viene agli italiani all'estero. Ritengo questo aspet• approvata in seconda lettura dalle Camere to del problema particolarmente importante con una maggioranza ai due terzi dei com• e significativo. Il riconoscimento della pos• ponenti di ciascun ramo del Parlamento. sibilità di esercitare il diritto di voto rappre• Ebbene, prima ci trovavamo in un sistema senta uno degli elementi più qualificanti che costituzionale-consociativo, che ancora ri• deve essere contenuto nel testo di legge al mane in piedi, nel quale era in vigore una nostro esame. Non si può rinviare alle calen• legge elettorale proporzionale. Oggi, appro• de greche la possibilità di esercitare un vando una legge elettorale maggioritaria, si diritto che deve essere a tutti i costi garantito può verificare il paradosso che una forza ai nostri connazionali. politica con il 25, con il 30 o con il 35 per Se per caso dovesse prevalere la tesi di cento dei voti potrebbe riuscire ad ottenere non riconoscere l'esercizio di voto agli ita• un numero di seggi pari o superiore ai due liani all'estero, di fatto tendenzialmente li terzi. Ciò consentirebbe a quella forza poli• escluderemmo dall'esercizio di tale diritto tica di approvare un domani ima riforma per circa 6 anni, in quanto non potrebbero costituzionale senza consentire, in virtù del votare non solo nella prossima tornata elet• meccanismo previsto dall'articolo 138 della torale — che potrà aver luogo a novembre, Costituzione, ai cittadini di intervenire in a dicembre o nella prossima primavera — qualche modo nel processo di revisione co• ma neppure nei successivi cinque anni. stituzionale. Quindi per 6 anni risulterebbe vanificata, Noi abbiamo il dovere di scongiurare tale nonostante tutti gli impegni presi e le pro• pericolo in almeno uno dei due rami del messe fatte, la possibilità per questi conna• Parlamento. Per questo insistiamo con forza zionali di esercitare tale diritto. perché venga innalzata la soglia della quota Riteniamo si possa trovare un largo con• proporzionale almeno ad un terzo. In base senso in aula su tale punto in modo da all'esito che avranno le votazioni degli e- chiudere definitivamente una pagina non mendamenti ci regoleremo per quanto attie• certo edificante della storia della nostra Re• ne al voto da esprimere sull'articolo 1 nel pubblica. suo complesso (Applausi dei deputati del Per quanto attiene alle altre questioni, noi gruppo del MSI-destra nazionale). siamo stati fin dall'inizio sostenitori del tur• no unico e abbiamo più volte spiegato le ragioni della nostra posizione. Riteniamo PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di vada innalzata la quota proporzionale, non parlare sull'articolo 1 e sul complesso degli perché vogliamo a tutti i costi che vengano emendamenti e subemendamenti ad esso rappresentati alla Camera nel modo più presentati, prego il relatore per la maggio- Atti Parlamentari — 14855 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 ranza, onorevole Mattarella, di esprimere su Onorevole Correnti, per cortesia! Onore• di essi il parere della Commissione. vole Occhetto! Onorevole Bassanini! Per fa• vore, seguite, o almeno consentite agli altri SERGIO MATTARELLA, Relatore per la di farlo! maggioranza. Esprimo parere contrario su• gli emendamenti Nania 1.17, Palmella 1.18 SERGIO MATTARELLA, Relatore per la e 1.19, Labriola 1.1 Adolfo Battaglia 1.20, maggioranza. Come dicevo, l'onorevole Eb• sul subemendamento Maroni 0.1.30.1, sugli ner aveva espresso una preoccupazione cir• emendamenti Segni 1.30, Sterpa 1.22, Boa• ca il rapporto tra collegio uninominale (e to 1.2 e 1.6, D'Alema 1.13, Boato 1.8, sul risultati relativi) e circoscrizioni proporzio• subemendamento Maroni 0.1.23.1, sull'e• nali (e relativi risultati) che è stato risolto mendamento Battaglia 1.23, sui subemen• con un emendamento della Commissione. damenti Maroni 0.1.14.1, 0.1.14.2 e Tale preoccupazione è pertanto ormai supe• 0.1.14.3, sugli emendamenti D'Alema 1.14, rata. Zanone 1.21, Borri 1.16. Esprimo parere contrario sull'emenda• Mi riservo di esprimere il parere sugli mento Sterpa 1.42, sugli identici emenda• emendamenti Segni 1.25, Nania 1.26, Boato menti Oliverio 1.43 e Lucarelli 1.44, nonché Tab. 1, Tab. 2, Tab. 3 e D'Onofrio Tab. 4, sugli emendamenti Zanone 1.45 e Segni di cui propongo l'accantonamento, per po• 1.46. ter esaminare tutti gli emendamenti alla Esprimo parere favorevole sull'emenda• tabella, ed eventuali altri, alla fine. Ciò per• mento Palmella 1.47. Per la verità, in mate• ché stiamo valutando sia alcuni aspetti tec• ria ve n'è un altro della Commissione, l'e• nici sollevati dall'onorevole Boato durante il mendamento 1.52, che ritiro poiché ha lo dibattito in Commissione, sia altre questioni stesso significato e prevede le stesse conse• riguardanti l'equilibrio tra le circoscrizioni. guenze di quello dell'onorevole Palmella. Esprimo parere contrario sugli identici Esprimo parere contrario sugli emenda• emendamenti Segni 1.27 e Rigo 1.28, Maro• menti Boato 1.9, D'Onofrio 1.48 ed 1.49, ni 1.29, sui subemendamenti Maroni Segni 1.50 e Borgóglio 1.11. 0.1.15.1, 0.1.15.2 e 0.1.15.3, sull'emenda• Mi riservo di esprimere il parere sugli mento Tortorella 1.15, sul subemendamento emendamenti Tremaglia 1.10 e Tiscar 1.12, Maroni 0.1.31.1, sugli emendamenti Passigli dei quali propongo l'accantonamento. En• 1.31, Nania 1.32, Brunetti 1.33, sugli iden• trambi trattano un problema specifico, con• tici emendamenti Boato 1.4 e Nania 1.34, cernente il voto degli italiani all'estero. Poi• sugli identici emendamenti Boato 1.5, Nania ché questo si traduce in nuove circoscrizioni 1.35, Rigo 1.36, Lucio Magri 1.37, sugli e, quindi, in una modifica della tabella, emendamenti D'Onofrio 1.38, Segni 1.39 e credo sia opportuno esaminarlo assieme agli D'Onofrio 1.40. altri emendamenti ad essa riferita. Invito i presentatori al ritiro dell'emenda• Vi sono poi gli emendamenti predisposti mento Ebner 1.41 — altrimenti il parere è dalla Commissione. L'emendamento 1.54 contrario — considerato che l'esigenza da dovrebbe portare in realtà il nome dell'ono• esso rappresentata potrebbe essere positiva• revole Boato, perché tale testo era da lui mente risolta in base ai criteri di cui all'ar• stato presentato nel corso dei lavori della ticolo 6 e con la conseguente modifica alla Commissione. Poiché non era stato accolto tabella. a causa di un mio errore, ora ne raccoman• Approfitto dell'occasione per rassicurare do l'approvazione. inoltre l'onorevole Ebner, il quale aveva Per quanto riguarda l'emendamento Tab. espresso una preoccupazione circa l'esigen• 5 della Commissione ne propongo l'accan• za... tonamento; anche se si limita a individuare le sedi degli uffici circoscrizionali, infatti, è PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi pre• bene che esso venga accantonato come gli go di prendere posto e di interrompere le altri concernenti la tabella A. conversazioni ad alta voce. Raccomando l'approvazione dell'emen- Atti Parlamentari — 14856 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 damento 1.55 della Commissione. Desidero vata nel momento in cui si passerà alla spiegare ai colleghi che la soppressione del• votazione di quegli emendamenti. l'inciso «con arrotondamento allo 0,5» viene Prego il rappresentante del Governo di operata poiché esso sarà più congruamente esprimere il parere sugli emendamenti e sui ricollocato all'articolo 6 in modo che si abbia subemendamenti presentati all'articolo 1. un'unica norma (laddove al momento ve ne erano due) ed affinché il testo sia più lineare LEOPOLDO ELIA, Ministro per le riforme e comprensibile. Gli effetti rimangono tutta• elettorali ed istituzionali. Onorevole Presi• via gli stessi. dente, il Governo, in coerenza con quanto L'emendamento 1.53 della Commissione già dichiarato in sede di Commissione affari è quello che va incontro alle preoccupazioni costituzionali, si rimette all'Assemblea su espresse dall'onorevole Ebner. Raccomando tutti gli emendamenti e i subemendamenti la sua approvazione, come quella dell'emen• presentati all'articolo 1. damento 1.51, sempre della Commissio• ne.... PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, comu• nico che il gruppo... PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, non è Onorevoli colleghi, per cortesia! Stiamo possibile continuare così! Dovremo altri• anche decidendo le modalità di votazione. menti sospendere la seduta. Un po' di attenzione! Onorevole Maiolo, onorevole Palmella, Comunico che il gruppo federalista euro• per cortesia volete contribuire a creare un peo — tramite l'onorevole Elio Vito — e il minimo di ordine? Onorevole Buffoni, per gruppo dei verdi — tramite l'onorevole Giu• cortesia, si sieda. llari — hanno chiesto la votazione nominale Prosegua pure onorevole Mattarella. su tutti gli emendamenti e subemendamenti presentati all'articolo 1.

SERGIO MATTARELLA, Relatore per la maggioranza. Esprimo infine parere contra• MARCO BOATO. Chiedo di parlare sull'or• rio sul subemendamento Sterpa 0.1.47.1. dine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. GIUSEPPE TATARELLA, Relatore di mino• ranza. Chiedo di parlare. MARCO BOATO. Presidente, stiamo proce• dendo con molta celerità e stiamo offrendo PRESIDENTE. A che titolo, onorevole anche noi il nostro contributo, tanto che non Tatarella? siamo intervenuti nella discussione sull'arti• colo 1. GIUSEPPE TATARELLA, Relatore di mino• Intendiamo però sottolineare che manca• ranza. Per annunziare che rinunzio ad espri• no i fascicoli degli emendamenti e alcuni mere il parere sugli emendamenti presenta• emendamenti addirittura non sono stati ti, riservandomi di intervenire per stampati. È opportuno che i colleghi abbia• dichiarazione di voto. no la possibilità di sapere su che cosa si vota, Colgo l'occasione per dichiararmi contra• trattandosi di una materia di fondamentale rio alla proposta del relatore per la maggio• importanza! (Applausi). ranza di accantonare gli emendamenti Tre- maglia 1.10 e Tiscar 1.12, relativi al PRESIDENTE. Onorevole Boato, come lei cosiddetto e reale problema del voto degli sa, sono state già distribuite alcune decine italiani all'estero, in ordine al quale prean• di copie degli emendamenti stampati. In nuncio che interverremo quando verrà esa• ogni caso, non dubito che tutti i deputati minato dall'Assemblea. presenti dedicheranno la massima attenzio• ne agli emendamenti, nonostante la disat• PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Tata• tenzione dimostrata durante l'espressione rella. Affronteremo la questione da lei solle• del parere del relatore per la maggioranza. Atti Parlamentari — 14857 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Quindi, in attesa che siano distribuiti i Passiamo alla votazione dell'emendamen• fascicoli degli emendamenti, di qui a poco to Palmella 1.18. completamente disponibili, sospendo la se• Ha chiesto di parlare per dichiarazione di duta, che riprenderà con immediate votazio• voto l'onorevole Palmella. Ne ha facoltà. ni, alle 18,15. MARCO PANNELLA. Signor Presidente, si• gnori colleghi, signori del Governo, come è La seduta, sospesa alle 18, noto c'è stata una lunga battaglia, che oggi è ripresa alle 18,15. si traduce nella moralità di compromessi e nella moralità certa e doverosa di accordi sul PRESIDENTE. Passiamo alla votazione possibile e su «un» possibile che abbiamo dell'emendamento Nania 1.17. concepito, non su quello che continuiamo a Onorevole Nania, le faccio presente che il consumare. suo emendamento viene ammesso al voto Resta però il fatto che in questa occasione per quanto, dal punto di vista formale, esso coloro fra di noi che forse da decenni, rappresenti un progetto alternativo e sosti• oppure a causa degli eventi degli ultimi tutivo, che non interessa solo l'articolo 1 giorni e settimane, ritengono legittimo il della proposta di legge in esame. ricorso politico, metodologico e di prassi ad un metodo di modelli attraverso approssi• DOMENICO NANIA. Chiedo di parlare per mazioni successive per compiere le proprie dichiarazione di voto. scelte si trovano oggi nell'opportunità di esprimere subito la propria posizione, che PRESIDENTE. Onorevole Nania, poiché potrebbe essere riassunta così: noi votere• lei è già intervenuto nella discussione sull'ar• mo, pur con gli emendamenti che riterremo ticolo 1, ai sensi del comma 7 dell'articolo 85 necessari, a favore della relazione e della del regolamento, non posso consentirle di proposta che ci sono state sottoposte, ma vi intervenire per dichiarazione di voto sugli annunciamo che sin d'ora ci muoveremo nel emendamenti da lei presentati. Potrà inter• paese perché il Parlamento e le istituzioni venire a tale titolo un altro collega del suo italiane siano caratterizzati dal sistema an• gruppo, se lo crede. Poiché nessuno chiede glosassone, nella sua integrità, senza la cor• di parlare per dichiarazione di voto, passia• rezione del 25 per cento. mo ai voti. Abbiamo quindi proposto questo emenda• mento in via di principio. Ho visto che il Indico la votazione nominale, mediante collega Segni, sempre in via di principio, ha procedimento elettronico, sull'emendamen• proposto questa mattina una quota del 10 to Nania 1.17, non accettato dalla Commis• per cento. H problema qui non è di andare sione e sul quale il Governo si rimette all'As• sul mercato e di vendere un pezzo di stoffa semblea. più o meno lungo; per quello che ci riguarda quello che ci apprestiamo a dare è un voto (Segue la votazione). manifestamente di bandiera e di principio, a futura memoria. Dichiaro chiusa la votazione. Pertanto non sprecherò una parola di più. Mi auguro solo che coloro che vogliono Comunico il risultato della votazione: esprimere per il futuro, in quanto singoli, la Presenti 487 convinzione che il sistema anglosassone sec• Votanti 484 co (senza il 25 per cento) sia il punto di Astenuti 3 arrivo che noi dobbiamo raggiungere possa• Maggioranza 243 no dirlo in questo momento attraverso il loro Hanno votato sì 30 voto. Sappiamo e sapete che non esiste Hanno votato no 454 alcun rischio, di alcuna natura, che questa scelta si inserisca in realtà nel concreto (La Camera respinge). compromesso e nei «paletti» di compromes- Atti Parlamentari — 14858 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 so che ci siamo dati. Per una volta mi norevole Palmella l'avrebbe fatto), aderiamo sembra che un voto di principio e di bandie• alla proposta contenuta in questo emenda• ra onori e non distragga la nostra Assem• mento e quindi voteremo a favore. blea. Perciò invito i colleghi che hanno quell'obiettivo, quel sistema e quel modulo PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dinanzi ad sé a esprimerlo con libertà in dichiarazione di voto l'onorevole La Malfa. questo voto, pronunciandosi a favore del Ne ha facoltà. nostro emendamento (Applausi dei deputati del gruppo federalista europeo.) GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, mi rendo conto che la proposta dell'onore• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per vole Palmella pone soltanto una questione di dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne principio «a futura memoria», come egli ha ha facoltà. detto. Ritengo che il sistema che con molta MARCO BOATO. Signor Presidente, come solerzia il collega Mattarella ha messo a il collega Palmella ha ricordato poco fa, punto (con un lavoro di cui occorre dargli questo emendamento interamente sostituti• atto) darà luogo tuttavia ad un risultato vo dell'articolo 1 propone il modello unino• estremamente ambiguo nel suo significato minale secco all'inglese per tutti i 630 depu• politico e nell'esito che è destinato ad avere tati, ai quali corrisponderebbero quindi nella società italiana. altrettanti collegi uninominali. Oggi siamo nella condizione di dover a- Debbo dare atto al collega Palmella di una dottare urgentemente un sistema elettorale assoluta coerenza, perché è da oltre un e probabilmente ne vareremo uno del gene• decennio che propone legittimamente que• re di quello che l'onorevole Mattarella ha sta posizione. Essa tuttavia a noi non sembra disegnato. Tuttavia, credo che questo farà accettabile. Nello stesso Regno Unito si di• sorgere nel prossimo Parlamento molti pro• scute da anni sulla necessità di correggere e blemi di governabilità. A mio avviso, vi è la superare gli effetti in parte distorcenti del necessità di definire meglio i metodi di scelta modello uninominale secco ivi adottato. Il del Governo; una riforma elettorale senza nostro Servizio studi ha avuto la cortesia di una riforma del sistema di definizione e tradurci il rapporto del gruppo di lavoro del scelta dell'esecutivo e del suo capo è monca, labour party che proprio di questa tematica incompleta. parla; della stessa questione si era interessa• Un altro problema nascerà dal sistema ta anche la Commissione di cui faceva parte misto maggioritario-proporzionale che si va a suo tempo Ralf Dahrendorf. delineando. Dichiaro pertanto voto favore• Questo è il motivo per cui, pur dando atto vole sull'emendamento Palmella 1.18: infat• al collega Palmella di essere totalmente coe• ti, fra il sistema misto disegnato dall'onore• rente con se stesso, noi voteremo contro vole Mattarella e quello più puro, a doppio questo emendamento. o a unico turno, vigente in Inghilterra e negli Stati Uniti, ritengo sia migliore il secondo. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Per i motivi esposti ribadisco dunque il mio dichiarazione di voto l'onorevole Maroni. voto favorevole sull'emendamento Pannella Ne ha facoltà. 1.18 (Applausi dei deputati del gruppo re• pubblicano). ROBERTO MARONI. Signor Presidente, la posizione della lega nord sulla proposta di SALVATORE GRILLO. Chiedo di parlare per introduzione del sistema uninominale cosid• dichiarazione di voto. detto secco all'inglese è nota da tempo: noi siamo favorevoli ad una soluzione di questo PRESIDENTE. Onorevole Grillo , non po• genere. trei darle la parola se non in dissenso dal suo Pertanto, pur non avendo presentato e- gruppo, poiché è già intervenuto l'onorevole mendamenti in tal senso (sapendo che l'o• La Malfa. Atti Parlamentari — 14859 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di identico a quello ottenuto per il Senato con voto l'onorevole Ebner. Ne ha facoltà. la vittoria del referendum. Abbiamo dunque predisposto un emenda• MICHL EBNER. La nostra parte politica mento interamente sostitutivo dell'articolo 1 considera l'emendamento in esame, sostitu• della proposta Mattarella; tale emendamen• tivo dell'articolo 1, molto chiaro, preciso e to ricalca la cosiddetta legge fotocopia. limpido per quanto riguarda il sistema di Per correttezza e lealtà dobbiamo dire ai elezione di questo ramo del Parlamento. colleghi che si tratta di una «fotocopia» resa Credo che la soluzione migliore sarebbe effettiva per il sistema di elezione della Ca• un sistema uninominale diretto in ognuno mera dei deputati: il recupero della quota dei 630 collegi relativi alla Camera dei depu• proporzionale avviene infatti, su base regio• tati, come per altro ha già detto l'onorevole nale e non nazionale. In realtà, si raggiun• Caveri, deputato della Valle d'Aosta. gono più gli effetti di una distribuzione dei Per questa ragione voteremo a favore resti fra le principali liste che concorrono nei dell'emendamento Pannella 1.18. collegi uninominali che non quelli di una vera e propria quota proporzionale per le liste che non concorrono all'elezione dei PRESIDENTE. Passiamo ai voti. deputati nei collegi uninominali, come av• verrebbe con il sistema proposto dall'onore• Indico la votazione nominale, mediante vole Mattarella. procedimento elettronico, sull'emendamen• Anche per l'emendamento Pannella 1.19, to Pannella 1.18, non accettato dalla Com• come per il precedente Pannella 1.18, si missione e sul quale il Governo si rimette tratta di una posizione di principio assunta all'Assemblea. dal nostro gruppo, sottoscritta da numerosi deputati, che ha contribuito a portare al (Segue la votazione). rapido compimento, in Commissione, dell'e• same della proposta di legge che oggi stiamo Dichiaro chiusa la votazione. votando, la quale prevede un unico turno elettorale. Comunico il risultato della votazione: Per questa ragione, abbiamo inteso ripro• Presenti 510 porre l'emendamento, non solo simbolica• Votanti 487 mente, al voto dell'Assemblea. Astenuti 23 Maggioranza 244 PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Hanno votato sì 104 dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne Hanno votato no 383 ha facoltà.

(La Camera respinge). MARCO BOATO. Signor Presidente, inter• vengo per annunciare l'astensione del grup• po dei verdi dal voto sull'emendamento Passiamo alla votazione dell'emendamen• Pannella 1.19. Il collega Vito ne ha esposto to Pannella 1.19. con molta correttezza i contenuti: siamo di Ha chiesto di parlare per dichiarazione di fronte alla cosiddetta legge-fotocopia. voto l'onorevole Vito. Ne ha facoltà. Anche alcuni deputati del nostro gruppo avevano originariamente sottoscritto la pro• Elio VITO. Presidente, colleghi, anche posta secondo la quale, qualora la Camera l'emendamento in esame rispecchia una po• non fosse stata in grado di affrontare auto• sizione politica annunciata dal nostro grup• nomamente e tempestivamente la riforma po e fatta propria da numerosi deputati elettorale, si sarebbe ricorsi all'ipotesi della subito dopo il referendum: si vuole adottare legge-fotocopia. Tuttavia, poiché mi pare immediatamente, per l'elezione della Came• che la Camera abbia dimostrato di saper ra dei deputati, un sistema non analogo, ma affrontare in tempi rapidi una proposta au- Atti Parlamentari — 14860 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 tonoma in materia di riforma elettorale, ci fica la lettera b) dell'articolo 77 del testo sembra corretta l'astensione dal voto. unico delle leggi per l'elezione della Camera. Pertanto, il voto del gruppo della lega nord PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per sarà contrario. dichiarazione di voto l'onorevole Tassi. Ne ha facoltà. PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'enjendamen- CARLO TASSI. Signor Presidente, ho chie• to Pannella 1.19, non accettato dalla Com• sto la parola per dire che non credo che le missione e sul quale il Governo si rimette riforme si possano fare per fotocopia, nean• all'Assemblea. che in un sistema bicamerale di tipo perfet• to, se non altro per la differenza numerica, (Segue la votazione).. in rapporto di uno a due, dei rappresentanti eletti alle Camere. Pertanto, il gruppo del MSI-destra nazio• Dichiaro chiusa la votazione. nale voterà contro l'emendamento Pannel• la 1.19. Comunico il risultato della votazione: Presenti 511 FRANCESCO D'ONOFRIO. Chiedo di parla• Votanti 467 re per ottenere una precisazione. Astenuti 44 Maggioranza 234 PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Hanno votato sì 63 Hanno votato no 404

FRANCESCO D'ONOFRIO. Signor Presiden• (La Camera respinge). te, vorrei sapere quali effetti preclusivi ri• spetto ad emendamenti successivi possa a- vere la reiezione dell'emendamento Passiamo alla votazione dell'emendamen• Pannella 1.19, interamente sostitutivo del• to Labriola 1.1. l'articolo 1. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Labriola. Ne ha facoltà. PRESIDENTE. Nessun effetto preclusivo dei successivi emendamenti, onorevole D'O• SILVANO LABRIOLA. Signor Presidente, nofrio. ho ascoltato, com'era necessario fare e con Ha chiesto di parlare per dichiarazione di piacere, data la lealtà di comportamento, la voto l'onorevole Maroni. Ne ha facoltà. replica del relatore. Devo dire che l'onore• vole Mattarella non ha potuto che confer• ROBERTO MARONI. Signor Presidente, l'e• mare senza ulteriori argomenti la sua pro• mendamento proposto dal collega Pannella pensione per il sistema a turno unico. Egli contiene in sé previsioni certamente positive non ha portato alcun argomento contro le ed accettabili, quali principalmente la rein• ragioni per le quali, nella discussione sulle troduzione, nel testo Mattarella, della possi• linee generali, abbiamo sostenuto il diverso bilità di candidature cosiddette indipenden• sistema che con questo emendamento — ma ti, che noi condividiamo. ve ne saranno anche altri — si propone alla Tuttavia, l'emendamento in questione Camera di introdurre mediante la nuova contiene anche un punto che per noi è legge elettorale. assolutamente inaccettabile: mi riferisco al Abbiamo sgombrato il campo da equivoci principio dello scorporo. — che, per la verità, ancora persistono, e Nella valutazione degli aspetti positivi e sarebbe utile invece liberarsene — sul pre• negativi, prevalgono certamente i secondi teso argomento, a sostegno del doppio tur• contenuti soprattutto nella parte che modi• no, relativo alla formazione della maggio- Atti Parlamentari — 14861 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 ranza, per una maggiore stabilità dei gover• lo si declini, fa emergere un vincente, ni. Né questo sistema né altri permettono di collegio per collegio. Che ciò poi si compon• raggiungere un tale scopo. Ma un dato è ga in una maggioranza nazionale dipende o sicuramente sul tavolo, davanti a noi: il da processi politici di aggregazione o, se si sistema del doppio turno favorisce le aggre• vuole imporla, dall'elezione diretta del Go• gazioni politiche e, quindi, rappresenta un verno, come ha detto poco fa l'onorevole La saggio elemento di passaggio dal modello Malfa. Ciò non toglie che la scelta tra uno o politico in cui finora la Repubblica ha agito due turni sia importante; ma essa va valuta• al nuovo modello politico che, nell'intento ta nel merito e in base a ragioni specifiche. del presentatore — lo voglio ribadire per Sappiamo che di due turni possono esser- motivare il voto favorevole —, dovrà co• vene molti: qui stiamo discutendo del dop• struirsi utilmente sulla base di schieramenti pio turno cosiddetto alla francese, il quale alternativi. ha meriti e difetti. Il merito è di evitare È vero che, in astratto, anche il turno l'elezione con maggioranze relative risicate unico può ottenere il risultato indicato, ma e di imporre invece al candidato di verificare nelle condizioni date della nostra società successivamente il consenso ulteriore che politica appare molto più idoneo a perse• riesce a raccogliere. Ciò serve, quanto me• guirlo il congegno del doppio turno. no, ad evitare la monocultura regionale delle È questo il motivo per il quale abbiamo egemonie politiche. Va detto che tale merito ripresentato in Assemblea l'emendamento risulterebbe attenuato, in Italia, dalla corre• Labriola 1.1, che la Commissione non ha zione proporzionale; ma, comunque, resta ritenuto di accogliere, e chiediamo su di esso tale. un'assunzione di responsabilità. Il difetto fondamentale di questo sistema è che con il doppio turno le intese non sono PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per chiare fin dall'inizio del processo elettorale. dichiarazione di voto l'onorevole Magri. Ne E tale difetto si accentua in presenza della ha facoltà. correzione proporzionale, perché ciascuno Lucio MAGRI. Le chiedo, signor Presiden• ha interesse a non fare intese al primo turno, te, un minuto di tolleranza perché intendo forse anche a tacere le proprie intenzioni, prendere posizione non solo sull'emenda• per fare il pieno del voto di appartenenza e mento Labriola 1.1, ma anche su una serie per addivenire poi, al secondo turno, ad di emendamenti successivi, che riguardano accordi, con le mani libere e caso per caso. la questione forse più discussa, qui dentro e In questa bilancia di argomenti, tra cui fuori di qui, di tutta la legge elettorale: il ciascuno può scegliere (ma senza sicurezze, turno unico o il doppio turno. lo riconosco), si inseriscono però le concrete Propongo subito, per così dire, un'opera• condizioni della situazione italiana attuale. zione di igiene mentale, e cioè che per Con una soglia bassa di accesso del 5 per risparmiare tempo e guadagnare in serenità cento, come viene proposto nell'emenda• proviamo tutti a misurare i toni della propa• mento Labriola 1.1, il secondo turno finireb• ganda e a non agitare davanti all'opinione be, in concreto, per essere uguale al primo, pubblica drappi colorati. Occorre dire, allo• con la differenza, in peggio, che le intese ra, che la questione del turno unico o doppio avverrebbero, in questo caso, secondo con• non c'entra nulla con l'esigenza di fare venienze locali. Al contrario, stabilendo una emergere dal voto, con un pronunciamento soglia alta di accesso, nell'attuale situazione diretto dell'elettorato, una maggioranza di italiana non avremmo alcun bisogno di inte• governo. Questo è un problema reale, dram• se, perché al ballottaggio andrebbero, quasi maticamente reale, e lo sappiamo tutti; stu• ovunque, solo due candidati (si tratterebbe, pisce soltanto che lo scoprano ora coloro di fatto, di un ballottaggio secco) e ciascuno che ci avevano garantito che l'uninominale di essi potrebbe contare, senza coalizzarsi, maggioritario lo avrebbe risolto alla radice. sul voto obbligato dell'area a lui affine, Così non era e così non è. andando alla ricerca dell'elettorato oscillan• L'uninominale maggioritario, comunque te o avverso. Atti Parlamentari — 14862 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Questo, del resto, sta accadendo nel caso . Dichiaro voto favorevole delle elezioni amministrative: le alleanze si sull'emendamento Labriola 1.1 che propone sono fatte — dove si sono create — al primo il doppio turno, in coerenza con la nostra turno; tra il primo ed il secondo turno quasi stessa proposta, anche se tale emendamen• ovunque, in tutti gli schieramenti, non sono to, come altri successivi, non prefigura esat• intervenuti successivi accordi espliciti. tamente la soluzione ipotizzata dai liberali. Vorrei infine esprimere una considerazio• Comunque per coerenza e perché questa, a ne. In Francia il sistema cosiddetto del dési- nostro avviso, è una battaglia decisiva, rite• stement è stato reso possibile anzitutto per niamo che senza fare retorica, senza demo• l'esistenza di una tradizione, lunga ed in- nizzare alcuno, questo Parlamento debba troiettata nell'elettorato, di grandi aree po• decidere se vuole introdurre un sistema ad litiche, la gauche e la droite, e perché in un solo turno o a due turni. Al contrario di ciascuna di tali aree partiti in fondo egual• quanto ha testé affermato l'onorevole Ma• mente forti, che prevalevano in questo o in gri, io ritengo invece — e ne sono profonda• quel collegio, permettevano una sorta di mente convinto — che proprio il doppio désistement automatico: restava in lizza chi turno possa costringere alle aggregazioni e arrivava primo. portare ad una certa chiarezza di posizioni. Attualmente invece in Italia, mancando Voterò quindi a favore dell'emendamento entrambe queste premesse di fatto, sarebbe Labriola 1.1 e — lo dichiaro sin d'ora — necessario un accordo di ferro e nazionale dell'emendamento Adolfo Battaglia 1.20; tra i vari gruppi delle diverse aree, che preannuncio che mi asterrò, invece, dal voto nessuna forza politica, nessun gruppo diri• sull'emendamento Segni 1.30, che pure pro• gente avrebbe oggi l'autorità per far concre• pone il doppio turno, perché non sono del tamente rispettare. parere che a questo debbano essere ammes• In conclusione, senza fare grandi crociate, si i due candidati che abbiano riportato il ma guardando in concreto al risultato di maggior numero di voti validi. A mio avviso, questo tipo di schema applicato, contempo• l'esperienza che abbiamo fatto e stiamo raneamente, con la proporzionale e nelle facendo in sede amministrativa dovrebbe condizioni attuali, noi avremmo l'esatto servirci da lezione per imparare che due contrario di un processo di aggregazione, candidati non costringono ad aggregazioni. l'esplosione di un trasformismo locale e di convergenze eclettiche; il contrario, dun• PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole que, di una risposta all'esigenza di governa• Sterpa e gli altri colleghi che «assorbono» bilità. anche dichiarazioni di voto su emendamenti Per questo il nostro voto sarà contrario successivi. sull'emendamento in esame e sui successivi Ha chiesto di parlare per dichiarazione di (Applausi dei deputati del gruppo di rifon• voto l'onorevole Maroni. Ne ha facoltà. dazione comunista e dei deputati Pannello e Napoli). ROBERTO MARONI. Presidente, dichiaro il voto contrario del gruppo della lega nord PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per sull'emendamento Labriola 1.1 e sui succes• dichiarazione di voto l'onorevole Landi. Ne sivi emendamenti che propongono il doppio ha facoltà. turno, per le motivazioni così esauriente• mente illustrate in precedenza dal collega BRUNO LANDI. Dichiaro il nostro voto Magri. favorevole sull'emendamento Labriola 1.1, coerentemente con la posizione assunta in PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Commissione. dichiarazione di voto l'onorevole Passigli. Ne ha facoltà. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sterpa. Ne STEFANO PASSIGLI. Signor Presidente, o- ha facoltà. norevoli colleghi, svolgerò una brevissima Atti Parlamentari — 14863 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 dichiarazione di voto riguardante anche e- 1.30, e che quindi concordiamo con questa mendamenti successivi, così come hanno previsione, che rappresenterebbe un vero e fatto alcuni dei colleghi che mi hanno pre• proprio riequilibrio proporzionale del siste• ceduto. ma maggioritario. Non quindi una quota Desidero cogliere l'occasione per rispon• proporzionale tout court, ma una quota dere ad affermazioni dell'onorevole Magri proporzionale di riequilibrio, in analogia a relative ai vantaggi e agli svantaggi del dop• quanto consolidati sistemi maggioritari a pio turno. Credo non ci si debba nascondere doppio turno, come quello francese, stanno che il sistema maggioritario comporta sem• orientandosi a fare (basterà qui citare il pre, sia esso ad un turno o a doppio turno, rapporto Vedel). processi di coalizione, di alleanza, di aggre• In concreto, quindi, mi asterrò dalla vota• gazione. La grande e fondamentale differen• zione sull'emendamento Labriola 1.1, e vo• za è che nei sistemi a turno unico il processo terò ovviamente a favore degli emendamenti di aggregazione è deciso prima del momento Adolfo Battaglia 1.20 e Segni 1.30. elettorale dai proponenti le liste, cioè dalle «nomenklature» di partito. Questo almeno è PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per ciò che succederebbe, oggi come oggi, in dichiarazione di voto l'onorevole Palmella. Italia. In un consolidato sistema maggiorita• Ne ha facoltà. rio a turno unico, evidentemente, pesano molto gli stessi candidati uscenti e pesano MARCO PANNELLA. IO comprendo già il quindi molto le constituencies, ma in prima dramma che si annuncia, per me, relativa• applicazione sono sicuramente le «nomen• mente alla definizione di una soglia del 5 o klature» di partito a determinare i processi del 7 per cento: confesso che stavo chieden• di aggregazione e di coalizione. do consiglio al collega Vito. Comunque, qui Viceversa, in un sistema a doppio turno parliamo del 5 per cento, collega Labriola, questi stessi processi e queste stesse allean• e, pare, colleghi socialisti. ze, che sono — ripeto — parte fondamentale Dunque, noi dovremmo andare ad un di qualsiasi sistema maggioritario e che non doppio turno qualora il candidato locale vanno demonizzate, vengono decisi a valle superi il 5 per cento. Beh, abbiate pazienza, del voto elettorale e, quindi, sotto il control• se voi guardate anche la dislocazione della lo e dopo la verifica del voto popolare. maggioranza dei partiti minimi, vedrete che Credo che questa sia la fondamentale non v'è partito minimo che non disporrà di ragione che porta alcuni noi in quest'aula — un certo numero di regioni e di circoscrizio• me compreso — a preferire il doppio turno. ni nelle quali non avrà la convinzione moti• Evidentemente, l'onorevole Magri ha ragio• vata di superare il 5 per cento. Aggiungiamo ne e hanno ragione tutti coloro che sottoli• che avremo nuovi tipi di candidati. E maga• neano che nel caso italiano la soglia di ri, per poter affrontare questa prova, saran• accesso al secondo turno, qualora appunto no tentati, se noi non introdurremo alcuni adottassimo un sistema a doppio turno, non emendamenti, di presentare anche la lista può essere lasciata bassa. E qui concordo proporzionale. pienamente con l'osservazione (che mi spin• Dunque, amici, qui si propone una certa gerà ad astenermi dal voto sull'emendamen• riforma... Mi chiedo (non so se ho ben to 1.1 proposto dall'onorevole Labriola) se• capito; poi ci sono anche coloro che si condo la quale una soglia del 5 per cento è, astengono) se la riforma sia dunque una nel nostro contesto, troppo bassa; noi abbia• ripetizione sostanziale, nel secondo turno, mo invece proposto il 7 per cento. del primo, cui si aggiunge poi il sistema Colgo l'occasione per dire che abbiamo proporzionale e il voto di lista, il tradizionale anche proposto un sistema di ripartizione voto di partito. Io non capisco, e quando tra quota maggioritaria e quota proporzio• non capisco mi astengo dal sostenere quello nale rispettivamente del 90 e del 10 per che, appunto, non comprendo. Lo ritengo cento, analogamente a quanto chiesto dal• francamente poco comprensibile. Ciò vale l'onorevole Segni con il suo emendamento anche per la soglia del 7 per cento. Voterò Atti Parlamentari — 14864 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 quindi con convinzione contro questa che Per questo, pur essendo nettamente favo• non è una controriforma (non ne ha la revoli ai sistemi a doppio turno, ci asterremo dignità), ma una non-riforma e un pastroc• dal voto sull'emendamento Labriola 1.1. chio.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Segni. Ne dichiarazione di voto l'onorevole Bassanini. ha facoltà. Ne ha facoltà.

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente, il MARIOTTO SEGNI. Signor Presidente, ho gruppo del PDS, come è noto e come abbia• già illustrato questa mattina in aula nel corso mo sostenuto in questi giorni nella discus• della discussione sulle linee generali i motivi sione sulle linee generali nonché nella cam• che mi hanno indotto a presentare alcuni pagna per il referendum, è decisamente emendamenti che propongono sistemi a favorevole ad un sistema uninominale a doppio turno con alcune particolari caratte• doppio turno. ristiche. Li voglio ricapitolare brevemente Riteniamo anzi questa la questione fonda• perché i voti che stiamo per esprimere sono mentale, il punto nodale della riforma. Pen• importanti. siamo che un sistema a doppio turno, nelle La motivazione fondamentale è quella del• presenti condizioni del sistema politico ita• la preoccupazione della governabilità. È ve• liano, sia l'unico in grado di favorire la scelta ro, come ha detto l'onorevole Magri, che di maggioranze di governo, l'aggregazione nessun meccanismo di collegio uninominale di posizioni politiche su schieramenti com• di per sé assicura la governabilità. È vero prensibili, su limpide alternative politico- che tale garanzia può essere data solo da programmatiche, e quello che consente agli altri sistemi oppure da una revisione costi• elettori di porsi il tema politico della forma• tuzionale che porti direttamente all'elezione zione di una maggioranza e di un Governo del capo del Governo (e si tratta di un nel momento nel quale, tra il primo ed il problema che esiste oggettivamente sul tap• secondo turno, sono chiamati ad esprimersi peto). in termini di voto utile, di voto decisivo. Ma è vero anche che, pur in assenza di Riteniamo che l'uninominale ad un turno, garanzie, di sicurezze assolute, esistono sempre nelle presenti condizioni del sistema strumenti che spingono ad aggregarsi ed politico italiano, comporti il rischio di una esistono strumenti che spingono meno ad disgregazione del paese per aree geo-po• aggregarsi. Io credo che qualunque forma litiche, con pericoli anche per l'unità na• di collegio uninominale maggioritario sia zionale. comunque un fatto straordinario di supera• Per questo abbiamo presentato nostre ipo• mento del sistema proporzionale che tende tesi di sistema a doppio turno e voteremo a fatalmente a creare aggregazioni nuove e favore di diverse proposte presentate da quindi a favorire condizioni di stabilità. Ma colleghi di altri gruppi, come sarà motivato fra i due sistemi credo che nell'attuale situa• successivamente. zione italiana quello a doppio turno produca Su questo emendamento ci asterremo, una maggiore spinta in tal senso, anche se perché riteniamo che l'accesso al secondo so benissimo che non esistono oggi le con• turno di qualunque candidato ottenga al dizioni che in Francia hanno reso immedia• primo turno una quantità di voti così bassa, tamente possibile la formazione di due schie• come il 5 per cento dei votanti, comporti il ramenti e se penso che, quando questi eventi rischio che pervengano al secondo turno accadranno, avverranno probabilmente in addirittura 10 o 15 candidati. Si tratterebbe modo molto diverso da quel che abbiamo di un primo turno senza alcun effetto di visto verificarsi in altri paesi. La storia non orientamento e di selezione, che aggrava le si ripete in modo uguale dappertutto; è preoccupazioni di mercanteggiamento e di sempre diversa! (Commenti dei deputati del accordi confusi tra primo e secondo turno. gruppo di rifondazione comunista). Atti Parlamentari — 14865 — Camera dei Deputati

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Quindi, nell'ambito delle varie possibilità svolgendo a Londra ed a Parigi per correg• credo che questo sia lo strumento più effi• gere con una quota di proporzionale quei cace. Ho presentato un emendamento che sistemi maggioritari. ha una sua particolare valenza: oltre a pre• È chiaro quindi che, muovendoci in que• vedere il doppio turno, abbassa la quota sta direzione e cercando di costruire una proporzionale da destinare a chi non sia risposta diversa da quelle che ci vengono in risultato vincitore al 10 per cento. È il qualche modo sottoposte con queste vota• meccanismo cui ha fatto riferimento pochi zioni, non possiamo sostenere le indicazioni minuti fa l'onorevole Passigli, ed è il mecca• contenute in questi emendamenti. nismo con il quale sembra trovare adesso un Vorrei aggiungere che l'esperienza dei punto di equilibrio il sistema francese. due grandi paesi cui mi sono riferito, di Voglio ricordare che con il doppio turno queste due grandi democrazie, si regge sulla già tutta una serie di forze politiche, di partecipazione dei partiti alla vita democra• spinte e di movimenti hanno la possibilità di tica. Lo dico perché mi sembrano un po' aggregarsi e di essere rappresentati. Il 10 per curiose le motivazioni, che ho ascoltato an• cento deve servire solo per le minoranze, per che oggi pomeriggio in quest'aula, che pre• dare loro una voce, non per consentire a sentano la riforma in senso maggioritario questo o a quel partito un riequilibrio. E con come una sorta di guerra di liberazione dal un meccanismo di doppio turno una quota regime dei partiti. Non è così dove vi sono del 25 per cento è fatalmente una mina alla grandi democrazie. Non credo debba essere governabilità. così nel nostro paese. Credo questo sia, nell'ambito degli stru• Vi è certamente l'esigenza di una riforma menti che abbiamo, quello che più spinge profonda del modo di essere dei partiti. Ed ad arrivare in tempi, che ci auguriamo i più è indubbio che le modifiche al sistema elet• rapidi possibili, a condizioni di stabilità e di torale che noi stiamo definendo spingeranno aggregazione; e credo sia importante consi• in tale direzione, ma diverso sarebbe l'esito derare che, nell'ambito di tale impostazione, istituzionale di queste riforme se esse com• minore è la quota di proporzionale, più si va portassero la cancellazione del ruolo che verso condizioni di effettiva stabilità e di nelle grandi democrazie, come è stato ricor• effettiva scelta del Governo da parte del dato nel corso della discussione sulle linee cittadino. generali, è assegnato ai partiti ed è confer• mato dalla nostra Costituzione. La scelta, che poi compiremo, di collegare PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per la quota proporzionale ad un sistema piut• dichiarazione di voto l'onorevole Bodrato. tosto che all'altro, dipende dalla concreta Ne ha facoltà. possibilità di rendere trasparente, visibile ed efficace questo raccordo che ci sembra in• GUIDO BODRATO. Signor Presidente, noi duca a favorire una logica piuttosto che abbiamo votato contro l'emendamento Pan- un'altra. Su tale problema, però, torneremo nella 1.18 e voteremo contro l'emendamen• in seguito, perché sono stati presentati e- to Labriola 1.1 sostanzialmente per le stesse mendamenti che consentiranno di riprende• ragioni, anche se ci vengono proposti due re ed approfondire questo aspetto del dibat• modelli elettorali profondamente diversi. tito. In questa sede e sulla scorta del lungo dibattito che si è svolto in questi mesi, PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per partendo dall'esito del referendum, si tratta dichiarazione di voto l'onorevole Nania. Ne non già di scegliere tra il modello ad un solo ha facoltà. turno che è applicato nel Regno Unito o quello a due turni che sperimenta la Repub• blica francese, ma di avviare una esperienza DOMENICO NANIA. Voteremo contro l'e• originale e diversa che, potremmo dire, na• mendamento Labriola 1.1 perché, pur con• sce anche dalle discussioni che si stanno tenendo aspetti interessanti, sostanzialmen- Atti Parlamentari — 14866 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 te riduce la quota proporzionale a circa sione e sul quale il Governo si rimette all'As• settanta parlamentari, determinando di fat• semblea. to una cancellazione della rappresentanza. (Segue la votazione). PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Dichiaro chiusa la votazione. dichiarazione di voto, in dissenso dal pro• prio gruppo, l'onorevole Lavaggi, che ha a disposizione due minuti. Ne ha facoltà. Comunico il risultato della votazione: Presenti 504 Votanti 405 OTTAVIO lAlAGGI. Mi ero per la verità Astenuti 99 iscritto a parlare sul successivo emendamen• Maggioranza 203 to, ma poiché le discussioni si sono accor• Hanno votato sì 42 pate, intervengo subito in dissenso, anche Hanno votato no 363 per far risparmiare tempo. Ho già avuto occasione di spiegare nel (La Camera respinge). corso della discussione sulle linee generali le ragioni che hanno spinto me e vari altri colleghi del gruppo repubblicano a confer• Passiamo alla votazione dell'emendamen• mare la nostra preferenza per il turno secco, to Adolfo Battaglia 1.20. espresse del resto meglio di me, su un Prendo atto che gli onorevoli Passigli, precedente emendamento, dagli onorevole Bianchini, Pellicano, Modigliani e Paggini Palmella e La Malfa . Ho anche sottoscritto hanno ritirato la propria firma dall'emenda• la proposta di legge presentata dall'onorevo• mento in questione. le Segni, che era monoturnista e, a differen• za dell'onorevole Segni (del quale, per altro, MARCO BOATO. Chiedo di parlare sull'or• rispetto l'opinione) rimango fermo su que• dine delle votazioni. sto punto (Applausi dei deputati dei gruppi di rifondazione comunista e federalista eu• PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ropeo). Se però, contro i nostri auspici, dovesse MARCO BOATO. La proposta che avanzo è passare il doppio turno, diventerebbe allora quella di porre congiuntamente in votazione essenziale elevare la quota maggioritaria l'emendamento Battaglia 1.20 ed il mio e- almeno al 90 per cento. Ho presentato un mendamento 1.2, in quanto identici nella emendamento che va in questa direzione e parte in cui si discostano dal testo Mattarel- che non pregiudica la questione del turno la. Si potrebbe pertanto esaminarli congiun• secco o del doppio turno. tamente e procedere ad un'unica votazione. Preannuncio che voterò contro (non so se insieme alla minoranza o alla maggioranza PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, dob• del gruppo repubblicano) l'emendamento biamo ora affrontare una serie di emenda• Battaglia 1.20 perché doppioturnista, con menti che tendono ad introdurre il doppio correzione del 25 per cento e soglia bassa, turno. Tali emendamenti si differenziano tra che nel primo turno fotograferebbe le sparse loro per le condizioni di eleggibilità al primo spoglie dei partiti italiani. Non credo sia turno (alcuni sostengono che sia indispensa• stato questo il desiderio dell'83 per cento bile la maggioranza assoluta dei voti, mentre degli elettori italiani che hanno votato «sì» altri ritengono necessario il 40 o il 35 per nel referendum del 18 aprile (Applausi). cento) e per le condizioni di accesso al secondo turno (occorre cioè aver riportato il PRESIDENTE. Passiamo ai voti. 10, il 7, il 12 per cento dei voti o così via). Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamen• MARCO BOATO. I due emendamenti cui to Labriola 1.1, non accettato dalla Commis• mi riferivo prevedono le stesse condizioni. Atti Parlamentari — 14867 — Camera dei Deputati

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PRESIDENTE. È molto difficile seguire senta politicamente il tentativo di un'alter• un criterio, dato che tutti e due gli aspetti nativa al sistema della Commissione definito sono presenti in ogni emendamento. Ab• (in omaggio alla capacità del relatore per la biamo quindi stabilito di porre innanzitutto maggioranza) come il sistema Mattarella, in votazione tutti gli emendamenti che pre• vale a dire quello del monoturno con una vedono che occorra la maggioranza assoluta quota proporzionale del 25 per cento. dei voti per l'elezione al primo turno, per Tale emendamento rappresenta un'alter• passare poi a quelli che prevedono che nativa nel senso che si propone di eliminare occorra ü 40 o il 35 per cento. Per quel i due mali fondamentali del sistema Matta• che riguarda le soglie di accesso abbiamo rella, ossia la grande difficoltà di costituire fatto del nostro meglio per seguire un certo una maggioranza nel nuovo Parlamento o, ordine. addirittura, l'ingovernabilità che potrebbe L'onorevole Boato ha proposto di proce• nascere dal sistema del monoturno con u- dere ad un'unica votazione per il suo emen• n'alta soglia proporzionale. Il sistema Mat• damento 1.2 e per una parte dell'emenda• tarella non risolve invece il problema della mento Adolfo Battaglia 1.20, il che significa rappresentatività democratica degli eletti, chiedere una votazione per divisione su que• consentendo l'elezione anche con il 20, 21 st'ultimo emendamento. o 25 per cento dei voti. È quindi il tentativo di evitare i guai del sistema che ci viene MARCO BOATO. In realtà, l'ultima parte proposto e di assolvere all'esigenza di una dell'emendamento Adolfo Battaglia 1.20 ri• solida governabilità affidata al doppio turno; produce il testo base ed è stata inserita per vale a dire alla costituzione di maggioranze maggiore concretezza. La questione che sot• alternative, fissandosi la soglia di accesso al topongo all'attenzione dell'Assemblea è pro• secondo turno al 10 per cento che, per prio quella da lei appena riassunta, signor accompagnare processi politici, viene abbas• Presidente. sata in occasione della prima elezione al 7 per cento, e dandosi spazio all'esigenza di PRESIDENTE. La proposta sulla quale una rappresentanza politica delle forze mi• l'onorevole Battaglia si dovrà pronunciare è noritarie, le quali sono compresse dalla lo• dunque quella di porre in votazione l'emen• gica del sistema maggioritario. damento Adolfo Battaglia 1.20, ad eccezione In un certo senso, il mio emendamento delle lettere b) e c), assieme all'emendamen• 1.20 è quello risolutivo sul problema del to Boato 1.2. doppio turno, perché rappresenta il minimo Passiamo dunque alla votazione. comune denominatore tra tutti coloro che Ha chiesto di parlare per dichiarazione di in questo Parlamento ritengono il doppio voto l'onorevole Battaglia. Ne ha facoltà. turno complessivamente preferibile al siste• ADOLFO BATTAGLIA. Sono d'accordo con ma del monoturno definito dall'onorevole il collega Boato dal punto di vista procedu• Mattarella. È il tentativo di produrre il mi• rale. Desidero far presente, signor Presiden• nimo comune denominatore! te, che come indirettamente il collega Boato Poiché sono certo che tale emendamento ha ricordato, questo emendamento fu pre• verrà respinto da tutti coloro che sono favo• sentato in Commissione a firma di rappre• revoli al sistema definito dalla Commissione, sentanti di un vasto arco di forze politiche. mi auguro che possa venir votato da tutti L'emendamento era infatti sottoscritto dagli coloro che sono a favore, in linea generale, onorevoli Sterpa, Segni, Boato, Giuliari, al sistema del doppio turno, tenendo presen• Bassanini, Barbera, Raffaelli, Labriola, Pas• te la necessità di un compromesso valido e sigli e da chi vi parla. Esso non fu posto in politicamente vitale su aspetti specifici del votazione in sede di Commissione per ragio• sistema del doppio turno. Dico «mi auguro» ni che non sono ancora riuscito chiaramente perché i processi politici sono complicati nel a spiegarmi, onorevoli colleghi, pur essendo nostro paese e in questo momento in parti• intervenuta una certa corrispondenza sul• colare. La vita è varia, signor Presidente e l'argomento. È l'emendamento che rappre• colleghi, e si sa che si può cambiare opinione Atti Parlamentari — 14868 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 abbastanza rapidamente, anche da ieri ad democrazia cristiana (o gran parte di essa: oggi! Così come alcuni colleghi — ripeto — nessuno di noi è monolitico!), la lega nord, voteranno contro il mio emendamento 1.20, il MSI-destra nazionale e rifondazione co• mi auguro che altri colleghi, favorevoli al munista come base fondamentale; tuttavia, doppio turno, voteranno a favore di que• all'interno di essa, sussistono posizioni tra st'ultimo che rappresenta — come ho già loro molto differenziate. E differenziata è detto — il minimo comune denominatore. anche la posizione del gruppo federalista Lo dimostrano le stesse firme che furono europeo e — laddove arrivi a questo punto apposte all'emendamento presentato in — quella del gruppo socialista. Ricordo che Commissione e che — ripeto — non fu tale gruppo sia in Commissione sia in Assem• votato. blea — mi riferisco alla dichiarazione testé resa dal collega Landi — ha tenuto una PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per posizione di apertura rispetto all'ipotesi di dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne doppio turno. ha facoltà. Vorrei dire con chiarezza quale sia la caratteristica di questa proposta, perché su MARCO BOATO. Signor Presidente, colle• di essa mi pare si trovi l'accordo di una ghi, credo che con questa discussione stia• aggregazione molto ampia di forze politiche mo per assumere, quale che sia la decisione (che va dai repubblicani, una parte di essi, che verrà presa e nel pieno rispetto della ai liberali, una parte di essi, ai verdi una sovranità dell'Assemblea, una decisione sto• parte di essi, ai socialisti, una parte di essi, rica per il nostro paese. Dopo quarantacin• al PDS non so se in tutto o in parte). Non so que anni, infatti, in questo istante e con le se tale aggregazione sarà maggioritaria, ma votazioni successive, noi decideremo — non qualche problema politico, per una maggio• ancora in modo definitivo, perché il provve• ranza composta dalla DC, dal MSI-destra dimento dovrà poi essere esaminato dal nazionale, dalla lega nord e da rifondazione Senato, ma stiamo per dare, diciamo così, comunista, dovrà pur porlo, visto che stia• la dirittura fondamentale — quale sarà il mo discutendo le regole del gioco fondamen• tipo di sistema politico ed elettorale che tali della nostra democrazia. vogliamo per il nostro paese. Questa proposta ipotizza che il doppio Non credo che su alcuna proposta di turno avvenga con la vittoria del candidato sistema elettorale si riuscirà mai — ed è del collegio uninominale già al primo turno ovvio che sia così — a raggiungere l'unani• qualora egli ottenga la maggioranza assoluta mità. Ed è anche giusto che nel dibattito che dei voti;e con un passaggio al secondo turno, stiamo svolgendo vi sia un tono pacato, a regime, per chi supera la soglia del 10 per riflessivo e non da guerra di religioni tra i cento e, in prima applicazione, per chi rag• sostenitori dell'ipotesi del turno unico e giunga la soglia del 7 per cento. quelli dell'ipotesi del doppio turno. Siccome non vorrei che si facesse della È inoltre importante ricordare, a coloro demagogia, ricordo a tutti i colleghi che che hanno avanzato obiezioni alla proposta quando in Francia fu introdotto per la prima del doppio turno dicendo che sono state volta il sistema del doppio turno esistevano proposte varianti diverse (ed è vero che vi quindici o sedici formazioni politiche diver• sono state: onestà vuole che sia riconosciu• se, cioè più o meno tante quante (forse to!), che sulla proposta del turno unico — qualcuna in più) ne esistono in Italia. come il collega Mattarella sa — vi sono In secondo luogo, quando il doppio turno addirittura due relatori di minoranza: il fu introdotto in Francia, la soglia di accesso gruppo di rifondazione comunista e il grup• al secondo turno era del 5 per cento degli po del Movimento sociale italiano hanno aventi diritto al voto, che corrisponde grosso infatti presentato in quest'aula due relazioni modo al 7-8 per cento dei voti validi, cioè di minoranza. Vi è quindi addirittura una esattamente alla proposta che abbiamo a- contrapposizione frontale tra i sostenitori vanzato in questa sede e che il collega del turno unico, che ha — certo! — la Battaglia ha sintetizzato. Atti Parlamentari — 14869 — Camera dei Deputati

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Se non passerà il doppio turno, il turno tazione localistica e che, soprattutto nel unico non sarà la fine del mondo: voglio ballottaggio, favorisce un confronto più po• essere laico, sereno e pacato in questa di• litico e nazionale intorno al tema del gover• scussione. Ma in un sistema composito e no del paese fra aree e schieramenti distinti complesso come quello italiano, dobbiamo dal punto di vista programmatico, politico tener presente che, se vogliamo agevolare il ed ideale. processo di formazione di coalizioni ampie, Dico sinceramente che non abbiamo com• di trasformazione dei vecchi partiti che sia• preso le ragioni per le quali soprattutto una no in grado di rinnovarsi e di superamento grande forza democratica come la democra• di quelli che non ne sono capaci, il doppio zia cristiana abbia voluto chiudersi nella turno è quello che meglio può agevolare il difesa ad oltranza del sistema a turno unico. raggiungimento di questi obiettivi. Del resto, Forse si è trattato di un calcolo di convenien• il collega Gitti — che pure non è d'accordo za di partito, che diversi ritengono sbagliato — riconosceva la verità di tale affermazione. (fra essi, ancora questa mattina, il professor Ciò potrebbe avvenire in modo non trau• Sartori) anche come calcolo. matico. Non possiamo illuderci che con un Un sistema a doppio turno indubbiamente colpo di bacchetta magica il nostro sistema premia assai di più la capacità di conquistare politico possa semplificarsi da un giorno l'elettorato di opinione, che diventa decisivo all'altro. Dobbiamo costruire regole eletto• nella sfida per vincere e per il Governo e rali che permettano di incentivare la forma• premia di meno la fedeltà di un elettorato di zione di potenziali alleanze di governo alter• appartenenza sia ideologica, sia clientelare. native, anche se è vero che nessun sistema Esso è, a partire dalla realtà frammentata elettorale la garantisce; ecco il motivo per il della politica italiana, un sistema che aiuta quale raccomando l'approvazione di questo processualmente a costruire schieramenti emendamento. per governare. Ecco perché abbiamo soste• nuto questa battaglia e continueremo a so• stenerla anche con riferimento ad altri e- PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per mendamenti (mi riservo di intervenire su dichiarazione di voto l'onorevole D'Alema. uno di essi, che a mio parere ha un certo Ne ha facoltà. valore). Riteniamo che quella maggioranza che si MASSIMO D'ALEMA. Voteremo a favore di è formata, spuria, di diversi interessi di questo emendamento, anche se — e lo ab• partito intorno alla difesa del turno unico biamo detto nei giorni scorsi — la soglia del (Interruzione del deputato Lucio Magri) ... 7 per cento per l'accesso al secondo turno Se dicessi che è una maggioranza politica non è quella preferibile. Come risulta dall'e• organica ti offenderei, quindi nel dire «spu• mendamento che abbiamo presentato, noi ria» ti faccio un complimento. Questa mag• siamo favorevoli ad una soglia più elevata e gioranza, nella quale si somma la tutela di che meglio corrisponda ad un'esigenza di diversi interessi di partito, a mio giudizio aggregazione delle forze in campo. non darà al paese una buona legge elettora• Sottolineiamo tuttavia che attorno a que• le. Quindi il mio intervento rappresenta an• sto emendamento si è sin qui registrata la che un invito a continuare a riflettere, e non più ampia convergenza tra i sostenitori del soltanto votare sulla base di posizioni pre• doppio turno; e non vogliamo sottrarci ad concette (Applausi dei deputati del gruppo un voto che assume un grande valore di del PDS). principio, al di là dei numeri e delle soglie. Non riprendo le ragioni di fondo — delle PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per quali tra l'altro si discute da molto tempo — dichiarazione di voto l'onorevole Landi. Ne che ci fanno preferire un sistema a doppio ha facoltà. turno, che meglio consente un processo di aggregazione delle forze, che sottrae in par• BRUNO LANDI. Signor Presidente, onore• te la logica deU'uninominale alla frammen• voli colleghi, intervengo per preannunciare Atti Parlamentari — 14870 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 il voto contrario del gruppo socialista, o che già in Commissione abbiamo potuto della maggioranza del gruppo socialista. verificare. Nella puntuale ricostruzione che il Presi• dente Napolitano ha svolto circa gli emen• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per damenti promossi dai sostenitori del doppio dichiarazione di voto, in dissenso dal pro• turno al testo elaborato dal relatore, onore• prio gruppo, l'onorevole Raffaelli, che ha a vole Mattarella, vi è tutto il dramma della sua disposizione due minuti. Ne ha facoltà. filosofia doppioturnista. Inoltre, vi è implici• ta la ragione per la quale non è stato possi• MARIO RAFFAELLI. Annuncio il dissenso bile realizzare una sintesi efficace di questa dal gruppo su quelli in esame e su tutti gli proposta nel corso dei lavori della Commis• altri emendamenti che riguardano il doppio sione. turno, per le ragioni che non ho il tempo di Il collega Bassanini, che siede accanto a indicare ma che altri colleghi hanno illustra• me, ricorderà che una delle ragioni per le to, pronunciandosi a favore del sistema pro• quali non è si è riusciti a raggiungere quella spettato. sintesi è stato proprio il fatto che il gruppo In particolare, come è stato ricordato, vi del partito democratico della sinistra ha era stata la convergenza non solo mia e del proposto una sua soluzione in questa mate• collega Labriola, cofirmatario di un emen• ria, in particolare in rapporto alla soglia di damento, ma anche di fatto del gruppo sbarramento. socialista, che nella propria assemblea aveva Ora, noi non possiamo considerare i di• aderito a questa impostazione. battiti in Commissione come antefatti privi Francamente... di significato: essi sono parte fondamentale del processo costitutivo della volontà del PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi pre• Parlamento. Dobbiamo dunque saper co• go di prestare attenzione. gliere il rischio derivante dal fatto che deci• Prosegua pure, onorevole Raffaelli. sioni tardive, prese all'ultimo minuto, fini• scano per assumere più il sapore di una pur MARIO RAFFAELLI. Francamente trovo intelligente manovra parlamentare piuttosto inaccettabile che la posizione venga modifi• che il significato di una lungimirante costru• cata con la banale osservazione che si ha una zione politica. Ciò che non abbiamo potuto convergenza riconfermata all'ultimo mo• fare significativamente ed intelligentemente mento, quasi che si potessero aggiungere ieri, è molto difficile poterlo fare oggi, visto voti solo quando si è ininfluenti e viceversa anche che nel corso della discussione abbia• non si avesse l'obbligo di essere presenti mo registrato significative divergenze sul proprio quando si è autori di convergenze tema della proporzionale fra gli stessi soste• significative e vincenti. nitori del doppio turno (non sta a me ricor• A me interessa sottolineare semplicemen• dare le posizioni assunte dall'onorevole Se• te una questione che riguarda le soglie, gni e dall'onorevole Lavaggi). anche per controbattere alcuni argomenti — Da ultimo, quanto alle capacità di coali• a mio avviso assolutamente ridicoli — spes• zione del doppio turno, ne abbiamo un so ripetuti. Non a caso il sistema a doppio significativo esempio nelle elezioni comunali turno prevede ima gamma di soluzioni tec• che ci sono di fronte: la maggior parte di niche che, come è noto, vanno dal ballottag• coloro che hanno concorso alla carica di gio al passaggio consentito a tutti coloro che sindaco hanno dovuto registrare l'impossi• si sono presentati al primo turno. Evidente• bilità di significative aggregazioni nel secon• mente viene attribuito al primo turno un do turno, in ragione di una discrasia tuttora significato di elezioni primarie; i candidati esistente fra maturazione dei processi politi• non passano al secondo turno così come ci e soluzioni elettorali ed istituzionali. sono partiti, ma avendo ottenuto ciascuno Queste sono le ragioni che mi spingono ad un certo consenso elettorale, che costituisce indicare il voto contrario come effetto spe• la caratura in base alla quale si è giudicati e culare leale di una situazione parlamentare si possono stringere le alleanze politiche. Atti Parlamentari — 14871 — Camera dei Deputati

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Le soglie che via via, dal 5 per cento, sono Abbiamo un bilancio tale, colleghi, degli state innalzate in Francia, hanno avuto sem• ultimi tredici mesi che sento di poter dire sin plicemente lo scopo di accompagnare il pro• da adesso che quando lo esporremo al paese cesso di aggregazione, la tendenza bipolare con puntualità, chiunque abbia onestà intel• che il sistema a doppio turno in ogni caso lettuale non potrà non riconoscere che dal mantiene in sé. Anziché perdere tempo in 1950 ad oggi non si sono mai avuti dodici• polemiche sul 5, il 7 o l'8 per cento, dichiaro tredici mesi di produzione qualitativa e il voto a favore di tutti i relativi emendamen• quantitativa come gli ultimi trascorsi. ti, in particolare di quello di cui ci stiamo In queste condizioni dico semplicemente occupando, su cui si era registrata una che per me vi è un problema politico, oltre significativa convergenza (Applausi dei de• a tutte le questioni che conoscete, perché, putati dei gruppi del PDS e dei verdi). quasi fossi arteriosclerotico, le ripeto da dieci anni. Su questa storia del doppio turno e del turno unico oggi è in gioco — e lo dico PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per con fierezza — un problema di immagine di dichiarazione di voto l'onorevole Palmella. chi con arroganza ha detto che i governi Ne ha facoltà. devono cadere se non si impegnano per il doppio turno, di chi ha fatto di questo MARCO PANNELLA. Signor Presidente, problema un discrimine, di chi costante• colleghi, rappresentanti del Governo non mente vuole le elezioni subito, dopo dieci o vorrei che questa mia dichiarazione di voto venti giorni! venisse presa come una provocazione; non Nel paese vi è chi ha voluto inchiodarci a lo è. È un ragionamento e una determina• questa immagine: il doppio turno passerà; zione. noi siamo forti, noi siamo i puri, noi non Prima osservazione, che svolgeremo "nel siamo come quegli altri. Gli altri sono ridotti corso di queste lunghe ore, se non disturbo a marmellata! E la ricerca del turno unico è troppo i colleghi che sono occupati a con• in realtà non più legittima. versare tra loro... Se la si legge bene, in Ebbene, voglio anche l'immagine della questa proposta si dice, in una sorta di vittoria di coloro che hanno avuto la chia• norma transitoria e finale: il 7 per cento per rezza e l'onestà intellettuale rispetto a loro ima volta, il 10 per dopo; e ci si avvicina a stessi di scegliere, in termini anche di scon• un'altra questione. tro di immagine nel paese, il turno unico e Vorrei dire molto chiaramente ai colleghi non il doppio turno (Applausi). che è l'ora di reagire a una situazione psico• logica di liquidazione di questo nostro Par• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per lamento, che rischia di rovesciarsi anche al dichiarazione di voto l'onorevole Bianco. Ne nostro interno. ha facoltà. Prima questione: è probabile, probabilis• simo che questa legge che stiamo per votare GERARDO BIANCO. Signor Presidente, cre• serva una sola volta; è impossibile che serva do che noi daremo una risposta concreta due volte. Quando avremo completato l'as• alla funzionalità e all'efficacia di questo Par• setto delle riforme istituzionali è evidentissi• lamento se approveremo nei tempi previsti mo che dovremo adeguare nel complesso la legge elettorale. Non ne so profetizzare la queste leggi (se avremo 300 deputati, come fortuna, ma credo che, nell'impostazione volete; una Camera delle regioni). Qui stia• datale dall'onorevole Mattarella, si tratti di mo decidendo per subito, ma soprattutto una buona legge, che può servire ad espri• dichiaro di contare, amici, che non servirà mere la volontà sovrana del popolo italiano. nemmeno una volta. Questa legge può ser• Noi ci siamo atteggiati in questa prepara• vire una volta se noi meriteremo o se il zione della proposta di legge prestando e- linciaggio del quale siamo oggetto porterà a strema attenzione alle posizioni che sono votare, come ritengo per oggi assolutamente state espresse dai vari gruppi, senza furbe• arbitrario, entro la prossima primavera. rie, senza cercare convenienze, onorevole Atti Parlamentari — 14872 — Camera dei Deputati

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D'Alema, ma tentando invece di dare al caratterizza allo stesso livello. In tal modo si paese una buona legge. mantengono vivi i motivi di ordine ideale e Mi si consenta di dire che questo provve• politico che noi, come forze politiche, dob• dimento ha una sua ispirazione di fondo che biamo alimentare. deve essere messa in chiaro e che è un In questo modo (lo dico ai colleghi del tentativo di spingere verso le aggregazioni e PDS, che spesso in quest'aula hanno difeso quindi di cambiare progressivamente la cul• i partiti e auspicato il superamento della tura del paese, procedendo verso forme di partitocrazia) si difendono i partiti e si liqui• intese che appunto il turno unico consente. da la partitocrazia; si ottiene cioè tale risul• Allo stesso tempo, vi è una grande preoccu• tato mantenendo per quanto è possibile l'i• pazione che tiene conto del quadro politico e dentità delle varie forze politiche. sociale del paese e che si è manifestata anche Ecco perché voteremo contro l'emenda• nelle recenti elezioni per i sindaci. Un qua• mento Adolfo Battaglia 1.20 e ci batteremo dro, cioè, come dicono i politologi, ancora per mantenere, per quanto sarà possibile polarizzato, un quadro che ha nella realtà (speriamo con il consenso della maggioran• politica e sociale del paese delle posizioni za dell'Assemblea), l'impianto della propo• storiche da lungo tempo espresse e che non sta di legge presentata dall'onorevole Matta• possiamo — se vogliamo predisporre una rella (Applausi dei deputati del gruppo della legge democratica — contrastare o cercare DC). di emarginare. Ecco perché la difesa che è stata fatta — PRESIDENTE. Avverto che procederemo e che porta come conseguenza logica al ora alla votazione degli emendamenti Adolfo mantenimento del turno unico — della quo• Battaglia 1.20, ad eccezione delle lettere b) ta di proporzionale consente che insieme e c), e Boato 1.2., sostanzialmente identici. alle aggregazioni ci sia l'espressione di que• Passiamo ai voti. ste forze politiche, che è bene siano presenti Indico la votazione nominale, mediante in Parlamento per portare il contributo della procedimento elettronico, sugli emenda• loro cultura e della loro tradizione. menti Adolfo Battaglia 1.20, ad eccezione Abbiamo quindi guardato al paese, onore• delle lettere b) e c), e Boato 1.2, sostanzial• voli colleghi, e abbiamo cercato di fare una mente identici, non accettati dalla Commis• buona legge. Con la scelta operata si è sione e sui quali il Governo si rimette all'As• tentato di mirare ad una rappresentanza che semblea. potesse portare il paese a successive fasi. Ecco perché difendiamo questo testo; ecco (Segue la votazione). perché riteniamo che la proposta dell'im• pianto della legge presentata da Mattarella Dichiaro chiusa la votazione. sia un punto di riferimento che non può essere sconvolto. Comunico il risultato della votazione: Vorrei fare un ultima considerazione. Il collega D'Alema ha rilevato il rischio che il Presenti 523 dibattito diventi localistico, mentre il doppio Votanti 517 turno consentirebbe un dibattito più vasto. Astenuti 6 Mi permetto di dire che se questo rischio c'è Maggioranza 259 con le elezioni, esso non verrebbe assoluta• Hanno votato sì 134 mente evitato con il dibattito che si svolge Hanno votato no 383 attorno al doppio turno; si aggraverebbe infatti il mantenimento di componenti loca- (La Camera respinge). listiche, cioè il discorso puramente legato alle situazioni locali. Mantenendo invece la La lettera b) dell'emendamento Adolfo quota proporzionale e il voto dato ad un Battaglia 1.20 non sarà posta in votazione partito il dibattito può rimanere a livello perché assorbita, in quanto riproduce un nazionale ed anche la rappresentanza si testo normativo vigente. Procederemo inve- Atti Parlamentari — 14873 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 ce alla votazione della lettera c) di tale Comunico il risultato della votazione: emendamento (e così avverrà per gli altri, Presenti 500 successivi emendamenti che riguardano la Votanti 495 lettera c), a partire dall'emendamento Ster• Astenuti 5 pa 1.42.) Maggioranza 248 Hanno votato sì 78 ADOLFO BATTAGLIA. Ritiro la lettera c) Hanno votato no 417 dal mio emendamento 1.20, Presidente. (La Camera respinge). PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Bat• taglia. Passiamo alla votazione dell'emendamen• Passiamo pertanto alla votazione del su• to Segni 1.30. bemendamento Maroni 0.1.30.1. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di FRANCO BASSANINI. Chiedo di parlare voto l'onorevole Vito. Ne ha facoltà. sulle modalità della votazione.

Elio VITO. Signor Presidente, colleghi, PRESIDENTE. Ne ha facoltà. dichiaro il voto favorevole del gruppo fede• ralista europeo su tale subemendamento. FRANCO BASSANINI. Presidente, come a- L'emendamento Segni 1.30 prevede ima vevo già preannunziato per iscritto, chiedo diversa distribuzione della quota proporzio• la votazione per parti separate dell'emenda• nale e di quella maggioritaria (il 90 per cento mento Segni 1.30, nel senso di votare dap• dei seggi in quota maggioritaria uninomina• prima i capoversi 1 e 2 della lettera a) che le, il 10 per cento in quota proporzionale), esprimono la scelta di principio per il doppio ma propone che nella quota uninominale i turno, sui quali, in coerenza con le posizioni candidati vengano eletti attraverso il doppio che abbiamo sempre assunto, dichiaro il turno. Il subemendamento presentato dal voto favorevole dei deputati del gruppo del gruppo della lega nord lascia intatta la distri• PDS, e successivamente la restante parte. buzione del 90 per cento e del 10 per cento dei seggi, ma prevede che i deputati nei PRESIDENTE. Onorevole Bassanini, non collegi uninominali siano eletti con un unico sono convinto della sostenibilità di questa turno. richiesta perché siamo in presenza di una Il nostro gruppo voterà a favore di tale serie di emendamenti che rappresentano subemendamento e ci auguriamo che anche sistemi di doppio turno, con tutte le artico• l'onorevole Segni e gli altri deputati referen• lazioni necessarie. Una semplice votazione dari che hanno firmato la proposta-fotoco• che assumesse carattere di principio sul pia accettino un testo che appare profonda• doppio turno, oltretutto, ove vi fosse un voto mente migliorativo dell'emendamento Segni contrario, precluderebbe tutti gli emenda• 1.30 in una parte a nostro avviso essenziale, menti successivi che si riferiscono al princi• quella relativa all'unico turno (Applausi dei pio o al sistema del doppio turno (Applausi). deputati del gruppo federalista europeo). Pertanto non procederemo alla votazione per parti separate sull'emendamento Segni PRESIDENTE. Passiamo ai voti. 1.30, ma lo porremo in votazione nella sua Indico la votazione nominale, mediante interezza. procedimento elettronico, sul subemenda• Ha chiesto di parlare per dichiarazione di mento Maroni 0.1.30.1, non accettato dalla voto l'onorevole Magri. Ne ha facoltà. Commissione e sul quale il Governo si rimet• te all'Assemblea. Lucio MAGRI. Sono abbastanza esterre• fatto, signor Presidente, perché noi abbiamo (Segue la votazione). condotto — voi lo sapete — un'accesa cam• pagna elettorale per i «no» nel referendum. Dichiaro chiusa la votazione. Sulla base del risultato di quella consultazio- Atti Parlamentari — 14874 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 ne, abbiamo rinunciato ad ogni atteggia• PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, fate mento ostruzionistico ed abbiamo parteci• parlare il collega Passigli! pato — credo con qualche utilità — alla definizione del testo di questa legge, per il STEFANO PASSIGLI. Quindi ella vende semplice fatto che ritenevamo che il risulta• merce fasulla, onorevole Magri, a questo to del referendum fosse vincolante per tutti. Parlamento; merce fasulla! Non lo dico io; Ma, allora, coloro che hanno promosso e lo dice la Corte costituzionale. Lei sa benis• votato il referendum devono considerare simo, onorevole Magri... (Proteste di depu• che esso vale in tutte le sue parti (Vivi tati dei gruppi della DC, di rifondazione applausi dei deputati dei gruppi di rifonda• comunista e del MSI-destra nazionale). Cari zione comunista, della DC e del MSI-destra colleghi, io posso stare qui a lungo, se lo nazionale e di deputati dei gruppi della lega ritenete, prima di parlare, ma intendo espri• nord e dei verdi). Non c'è un optional! Non mere la mia opinione. c'è l'uninominale maggioritario che allora, poiché vi va bene, è il risultato del refer- MARIO BRUNETTI, Relatore di minoran• ndum, mentre il 25 per cento della propor• za. Avete sostenuto il contrario! zionale invece è un optional a disposizione dell'onorevole Segni! No, anche quel 25 per cento è espressione della volontà degli italia• PRESIDENTE. Onorevole Brunetti, faccia ni e su questo ci dobbiamo pronunciare (Vivi parlare l'onorevole Passigli. applausi dei deputati dei gruppi di rifonda• zione comunista, della DC e del MSI-destra STEFANO PASSIGLI. Cari colleghi, voi sa• nazionale e di deputati dei gruppi del PSI, pete benissimo che il quesito referendario è della lega nord, e dei verdi). Vi è una stampa stato formulato in quei termini perché esi• di regime che su questo tema è disposta stevano vincoli tecnici. Sempre durante la giorno dopo giorno, nel modo più spregiu• campagna referendaria è stato sottolineato, dicato, sostenendo una tesi ed il suo contra• dai più responsabili — ovviamente — dei rio il giorno dopo, ad intossicare un'opinio• referendari, e dai più responsabili, onorevo• ne pubblica pronta a farsi intossicare (Vivi le Magri, degli oppositori della linea referen• applausi dei deputati dei gruppi di rifonda• daria, dei fautori del «no», che quella era zione comunista, della DC e del MSI-destra solo un'indicazione a favore del maggiorita• nazionale e di deputati dei gruppi del PSI, rio e contro il sistema proporzionale! (Pro• della lega nord, e dei verdi). teste dei deputati del gruppo di rifondazio• ne comunista). Tornare oggi a dire che PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per questo non è vero contraddice non quanto dichiarazione di voto l'onorevole Passigli. è stato autorevolmente affermato da espo• Ne ha facoltà. nenti politici, ma quanto è stato affermato dalla Corte costituzionale. Ripeto: lei vende STEFANO PASSIGLI. Presidente, sono a merce avariata! (Applausi). mia volta esterrefatto perché l'onorevole Magri, poche decine di minuti fa, ha annun• ciato che non voleva usare questa sede come PRESIDENTE. Prego i colleghi di ristabi• una tribuna e che invece voleva convincerci lire quel clima di attenzione e anche di con la forza dei propri ragionamenti. Ebbe• pacatezza che finora c'è stato per tutti. ne, onorevole Magri, lei sa benissimo (per• Ciascuno può prendere la parola per dichia• ché, se non lo sa, dovrebbe documentarsi) razioni di voto e controbattere le afferma• che la Corte costituzionale ha espresso mol• zioni dell'oratore che lo ha preceduto. to chiaramente il concetto secondo il quale Ha chiesto di parlare per dichiarazione di questo Parlamento è libero di approvare voto l'onorevole Segni. Ne ha facoltà. qualsiasi legge elettorale ritenga opportuno introdurre, dovendo solo rispettare il vinco• MARIOTTO SEGNI. Presidente, io non par• lo del sistema maggioritario (Vivi commen• lo per illustrare il mio emendamento (Com• ti). menti)... Atti Parlamentari — 14875 — Camera dei Deputati

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PRESIDENTE. Chi è che interrompe ma in generale, avrebbe avuto il senso di in questa maniera? Onorevoli colleghi, vi affermazione di alcuni princìpi. E i princìpi prego! in questione erano: il passaggio dal sistema Continui pure, onorevole Segni. maggioritario al sistema proporzionale (Commenti)... MARIOTTO SEGNI. L'onorevole Magri ha posto un problema che non riguarda me ROBERTO CICCIOMESSERE. E infatti...! personalmente, ma il Parlamento e il paese (Commenti), ed è un problema serio. Esso MARIOTTO SEGNI. ... scusate, volevo dire concerne la fedeltà (se così si può dire) ai il passaggio dal sistema proprozionale al princìpi referendari di quello che stiamo sistema maggioritario; il collegio uninomi• facendo. È un problema oggettivo, perché nale, che era un punto fondamentale della su un punto posto dal referendum si è richiesta referendaria; una quota proporzio• pronunziato oltre l'80 per cento degli italia• nale che non avrebbe potuto comunque ni, e nessuno di noi, sia che abbia votato essere superiore al 25 per cento, perché «sì», sia che abbia votato «no», può a cuor questo era il significato del referendum e leggero non porsi il problema di rimanere perché una quota diversa non poteva risul• fedele a quell'indicazione. Naturalmente, il tare in alcun modo dalla consultazione in problema si pone in primo luogo a chi il quanto, proprio per il meccanismo abroga• referendum ha promosso e sostenuto, ma tivo, vi sono limiti tecnici insuperabili. esso riguarda tutti, perché tutti siamo tenuti Dentro tali limiti e tali confini vi sono a rispettare una manifestazione che è venuta sempre state opzioni diverse durante la cam• dal popolo sovrano. pagna referendaria. E mai noi ci siamo Onorevole Magri, due sono le ipotesi. O si sognati di dire che quello del 25 per cento ritiene che nella sua stretta formulazione era un limite al di sotto del quale la quota tecnica il risultato referendario debba essere proporzionale non sarebbe potuta andare. immediatamente trasferito anche alla legge Abbiamo sempre detto che non avrebbe elettorale per la Camera, perché questa sa• potuto essere superiore, perché questo av• rebbe la volontà referendaria (Commenti), e rebbe significato un sistema non maggiori• allora anche la legge proposta dal relatore tario. dovrebbe essere considerata una violazione L'onorevole Pannella e l'onorevole Vito del referendum, perché il meccanismo risul• hanno presentato un emendamento diretto tante dalla consultazione era un altro; op• ad eliminare completamente la quota pro• pure si ritiene, invece, che oggetto del refe• porzionale. Io non sono stato d'accordo su rendum fossero alcuni punti politici fonda• quella proposta, ma non mi sogno affatto di mentali sui quali si è chiesto il giudizio dei dire che quella era una tesi in contrasto con cittadini e sui quali questi si sono espressi e il referendum; quella era una delle tesi al• ai quali, credo, abbiamo tutti il dovere poli• l'interno del movimento referendario. tico e morale di attenerci. Quindi, onorevoli colleghi, o ci atteniamo Questi punti sono stati esposti dal Comi• ad una legge fotocopia identica a quella tato referendario. Certo, il referendum ha emersa dal referendum o, altrimenti, fedeltà poi motivazioni diverse, ma se c'è una cosa al referendum significa non tradire quelli che può aiutarci ad andare alle radici ed a che sono i princìpi fondamentali e rispettare far capire anche il senso di quel voto è la volontà del popolo sovrano, che si traduce proprio il significato che il comitato promo• in un sistema maggioritario con una quota tore, durante la campagna referendaria, ha correttiva proporzionale non superiore al 25 dato a quella consultazione. E il significato per cento con collegi uninominali. che esso ha attribuito alla richiesta di refe• Credo che, al di fuori di questo, compi• rendum era che quest'ultimo avrebbe voluto remmo un atto di tradimento della volontà dire, per il Senato, quella certa legge (per il del popolo; penso, tuttavia, che entro tali Senato, certo: lo abbiamo sempre detto!), limiti vi sia libertà di esprimere opinioni su mentre per la Camera, e quindi per il siste• un sistema che deve, sì, accogliere le indica- Atti Parlamentari — 14876 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 zioni del popolo, ma che deve essere anche italiano fino al 1919 (già allora con larghis• adattato alle esigenze di governabilità ed alla sime polemiche sulla congruità del sistema). necessità di dare al paese un nuovo sistema Credo che il doppio turno con ballottaggio politico (Applausi). tra i due candidati più votati presenti obiet• tivamente aspetti migliorativi sia rispetto al sistema ad un turno, perché consente con la CARLO TASSI. Il referendum è ancora a- seconda votazione la formazione di maggio• brogativo? ranze più consistenti a sostegno del candi• dato eletto, sia rispetto al secondo turno aperto, perché riduce di molto le trattative, PRESIDENTE. Onorevole Tassi, se vuole i negoziati ed i mercanteggiamenti che rap• chiedere la parola, è libero di farlo, ma non presentano il difetto principale del doppio faccia domande inopportune! turno a bassa soglia di accesso. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di Per queste ragioni voterò dunque a favore voto l'onorevole Zanone. Ne ha facoltà. dell'emendamento Segni 1.30.

VALERIO ZANONE. Signor Presidente, la PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per valutazione che desidero esprimere sull'e• dichiarazione di voto l'onorevole Palmella. mendamento Segni 1.30 non concerne la Ne ha facoltà. ripartizione percentuale fra sistema maggio• ritario e sistema proporzionale che l'onore• MARCO PANNELLA. Non vi è alcun pro• vole Segni propone di ridurre a vantaggio blema, signor Presidente, signori del Gover• del primo. Non la concerne perché mi per• no, colleghi, su un aspetto: nessuno di noi metto di pensare che la quota del 25 per e, devo dire, nessuno di noi all'interno del cento di proporzionale che nella legge elet• movimento referendario (sono in questo to• torale per il Senato, dunque in un sistema talmente d'accordo con il collega Segni) ha diverso da quello di elezione della Camera, mai preteso che giuridicamente fosse preclu• consegue all'esito del referendum non sia da sa alla sovranità di questa Camera qualun• considerarsi sacra. Esso è soltanto, come que scelta di riforma. tutti sappiamo, il risultato occasionale del Questo sul piano giuridico e sul piano mancato adeguamento, per quarantacinque formale. Sul piano politico la cosa è altra, anni, del numero dei collegi al numero dei ed è sul piano politico che noi ci muoviamo. seggi del Senato della Repubblica. Come già feci — credo con qualche fortu• Sicché, mentre ci apprestiamo a dare una na, vista poi la correzione che ci venne al nuova legge elettorale alla Camera in un momento della presentazione del Governo regime parlamentare che si orienta alla dif• da parte del Presidente del Consiglio Ciampi ferenziazione tra i due rami del Parlamento, qui e al Senato —, ricordo che le caratteri• non credo affatto che la legge elettorale per stiche (lo dico amichevolmente al mio amico la Camera debba in alcun modo essere nu• Segni), i connotati politici, non dico giuridi• mericamente simmetrica, sotto questo a- ci, dell'esito referendario sarebbero: sistema spetto, a quella del Senato. maggioritario uninominale e quota propor• La ragione della valutazione che qui inten• zionale del 25 per cento. do esprimere in ordine all'emendamento Scusate: ma con quale operazione di chi• Segni 1.30 è altra e riguarda il merito prin• rurgia estetica eliminate l'altra caratteristica cipale dell'emendamento stesso, cioè la par• quella, del turno unico, che è poi la sola alla ticolare forma di elezione a doppio turno quale siamo arrivati dopo che per anni ci che l'onorevole Segni propone con il ballot• siamo divisi? Nel 1987 la lega parlamentare taggio tra i due candidati più votati nella per l'uninominale secco, che ci univa tutti, prima tornata, che poi non è altro che fu spaccata perché Mariotto Segni, legitti• l'antico sistema con cui furono eletti il Par• mamente, alla vigilia delle elezioni di quel• lamento subalpino nel 1848 e poi, salvo un l'anno, seguì una nuova ragione, anziché intermezzo di fine secolo, il Parlamento quella associativa. Atti Parlamentari — 14877 — Camera dei Deputati

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Sulla questione del turno unico o del Mattarella, tenendo conto di molte sollecita• doppio turno abbiamo sempre discusso e, zioni (che poi qualche volta gli vengono dunque, tutto si può immaginare, tranne imputate da coloro che quelle correzioni che l'elettorato proprio su questo aspetto hanno chiesto), è proprio perché si è ritenu• non fosse estremamente attento; noi po• to che un sistema bicamerale debba essere liticamente, e per il Senato l'83 per cento in qualche modo caratterizzato dalle diverse del paese, ci si è espressi per una quota esigenze di rappresentanza delle due Came• proporzionale del 25 per cento e per un re. Se però facciamo riferimento al referen• meccanismo uninominale, maggioritario, ad dum, è chiaro che quest'ultimo indica una un turno. soluzione maggioritaria, ad un turno, con il Allora qui vi sono grandi tradizioni, c'è il 25 per cento dei voti assegnati in termini tradimento della Costituzione, che è cosa proporzionali e con lo scorporo. Tutto ciò sulla quale mi auguro che un giorno la che si discosta da tale indicazione opera magistratura associata, il PDS e voi tutti legittimamente, ma non può pretendere di chiederete formalmente scusa. Siamo nel• avere a suo vantaggio una sorta di ricono• l'anniversario della morte — o dell'assassi• scimento di fedeltà in ordine al quesito nio — di Enzo Tortora; già al referendum referendario (Applausi dei deputati del sulla responsabilità civile dei magistrati (che gruppo della DC). vincemmo a mani basse all'80 per cento), Vorrei aggiungere che, da questo punto di grazie ad interpretazioni come quelle che vista, tra gli emendamenti che stiamo votan• adesso si cerca di far passare, seguì quella do, quello che più si allontana dalle indica• incostituzionale e vergognosa legge Vassalli zioni referendarie — lo ripeto, del tutto che, credo, oggi il 90 per cento del Parla• legittimamente — è proprio quello in esame. mento non dico si vergogni, ma si penta di Si allontana perché riduce sensibilmente aver votato. la quota proporzionale e perché fa riferi• Quindi, voterò contro la proposta di dop• mento a due turni. Dobbiamo quindi rico• pio turno implicita nell'emendamento Se• noscere che non si può pretendere di co• gni, ma vorrei ribadire che in termini politi• struire su tale emendamento — come i ci, non di legittimità formale, è difficile — e media fanno accusando tutti gli altri di forse un po' violento — negare che l'83 per «papocchio» — ima proposta politica parti• cento dell'elettorato abbia operato una scel• colarmente trasparente e corretta. ta che includeva, come connotato del siste• Aggiungo, onorevoli colleghi, che, para• ma, anche il turno unico (Applausi). dossalmente prevedendo un secondo turno con ballottaggio e la riduzione della quota PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per proporzionale al 10 per cento, ciò che diffe• dichiarazione di voto l'onorevole Bodrato. renzia questa proposta dal voto a turno Ne ha facoltà. unico secco è davvero poca cosa. Se faccia• mo tali riflessioni ci rendiamo conto che GUIDO BODRATO. Signor Presidente, mi forse la proposta del relatore per la maggio• scuso con i colleghi che hanno seguito il ranza, merita maggiore attenzione di quella dibattito sulle linee generali se riproporrò che emerge da queste posizioni polemiche sinteticamente alcune considerazioni svolte (Applausi dei deputati del gruppo della DC allora in modo più ampio. e di deputati del gruppo di rifondazione Vorrei ricordare che la democrazia cristia• comunista). na ha considerato anche l'ipotesi di risolvere PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per il problema della legge elettorale per la dichiarazione di voto l'onorevole Bassanini Camera dei deputati con le modalità che il Ne ha facoltà. referendum ha indicato in modo vincolante per il Senato, seguendo la strada cosiddetta FRANCO BASSANINI. Gli argomenti porta• della fotocopia. Se poi si è deciso di proce• ti nel dibattito possono suscitare l'esigenza dere in un'altra direzione per la quale ha di una risposta. Il collega Bodrato ha appena seriamente lavorato il relatore, onorevole affermato che vi è poca differenza tra un Atti Parlamentari — 14878 — Camera dei Deputati

31 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 sistema a turno unico ed il sistema a doppio ciente ed idonea a garantire il pluralismo turno con ballottaggio tra i primi due pro• della società italiana e della nostra realtà posto da questo emendamento. Credo, inve• politica nelle assemblee rappresentative. ce, che la differenza sia molto rilevante e che Questo emendamento riduce drasticamente si veda molto chiaramente, se consideriamo la quota proporzionale e ciò rischia di met• che in un sistema con ballottaggio tra i primi tere molti di noi in contraddizione con quan• due il vincitore deve comunque ottenere il to hanno sostenuto, con piena serenità ed in voto favorevole della maggioranza dei vo• piena coerenza, nel corso della campagna tanti, mentre in un sistema a turno unico, referendaria. soprattutto in un sistema politico molto Noi siamo quindi favorevoli al meccani• frammentato qual è il nostro, l'eletto può smo del doppio turno con ballottaggio, che anche avere soltanto il voto di una ristretta viene proposto dall'emendamento Segni minoranza degli elettori del collegio. Come 1.30 e che anche noi abbiamo sostenuto; tutti sappiamo questo non avviene in Inghil• riteniamo, però — almeno la gran maggio• terra, ma accade in molti altri paesi che ranza di noi — che una drastica riduzione adottano il sistema uninominale a turno dal 25 al 10 per cento della quota propor• unico (ad esempio, l'India). Non succede in zionale possa essere intesa, da molti dei Inghilterra perché il sistema uninominale a cittadini ai quali abbiamo chiesto un voto il turno unico è nato prima (Vivi commenti di 18 aprile a favore del quesito referendario, deputati della DC— Interruzione del depu• come un cambiamento di posizione, come tato Bodrato)... un cambiamento di linea e e un'attenuazio• ne delle ragioni che allora abbiamo convin• PRESIDENTE. Onorevole Bodrato, ha ap• tamente sostenuto. pena terminato di parlare, lasci ora parlare Per questo motivo, esprimeremo un voto gli altri! di astensione sull'emendamento Segni 1.30.

FRANCO BASSANINI... mentre accade in PRESIDENTE. Passiamo ai voti. molti paesi che adottano lo stesso sistema e Indico la votazione nominale, mediante che lo hanno tuttavia introdotto in tempi più procedimento elettronico, sull'emendamen• recenti, con il rischio di avere un parlamento to Segni 1.30, non accettato dalla Commis• delegittimato perché i suoi eletti, a differen• sione e sul quale il Governo si rimette all'As• za di quanto accade in Inghilterra, non semblea. rappresentano la maggioranza degli elettori. Lei sa, infatti, onorevole Bodrato, che in (Segue la votazione). Inghilterra gli attuali membri della Camera dei comuni sono stati eletti nella loro grande Dichiaro chiusa la votazione. maggioranza con il voto della maggioranza assoluta degli elettori. Comunico il risultato della votazione: Rispetto a tale emendamento avevamo chiesto un voto per divisione. Il Presidente, Presenti 504 per ragioni che comprendiamo, ha negato Votanti 409 tale possibilità. Avremmo voluto esprimere Astenuti 95 un voto favorevole alla scelta per il doppio Maggioranza 205 turno ed un voto di astensione sull'ultima Hanno votato sì 32 parte. La grande maggioranza di noi ha Hanno votato no 377 infatti condotto la campagna referendaria sostenendo il quesito referendario ed affer• (La Camera respinge). mando che esso non era incompatibile — come giuridicamente non è — con un impe• Passiamo alla votazione dell'emendamen• gno per il sistema maggioritario a doppio to Sterpa 1.22. turno e che la quota proporzionale del 25 Ha chiesto di parlare per dichiarazione di per cento prevista dal referendum era suffi• voto l'onorevole Melillo. Ne ha facoltà. Atti Parlamentari — 14879 — Camera dei Deputati

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Onorevoli colleghi, le votazioni si susse• rale, la nostra proposta — che oggi ha il guiranno ancora per qualche tempo. Vi in• valore di una testimonianza — tornerà a viterei pertanto a trattenervi in aula. galla ed a mio avviso rappresenterà un'indi• cazione importante, perché congeniale alla SAVINO MELILLO. Le proposte presentate realtà economica, sociale e civile del nostro sono state valutate col metro della vicinanza paese (Applausi dei deputati del gruppo o della distanza dal responso referendario. liberale). Ebbene, se questo è il metodo da seguire, la proposta che vi presentiamo con l'emenda• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per mento Sterpa 1.22 è la più distante dal dichiarazione di voto l'onorevole Vito. Ne responso referendario. Ciò nonostante, rite• ha facoltà. niamo di non violare lo spirito del risultato referendario per il quale, tra l'altro, abbia• ELIO VITO. Dichiaro il voto contrario dei mo dato anche il nostro modesto contributo. deputati del gruppo federalista europeo sul• Il referendum non riguarda la Camera e l'emendamento Sterpa 1.22. peraltro, essendo abrogativo, non impegna Faccio rilevare ai colleghi, oltre che ai il Senato ad una soluzione pedissequa. Esso presentatori, che il richiamo da esso operato indica una tendenza, dà un'indicazione che al sistema francese è quanto meno impro• il legislatore deve seguire per rispettare quel prio, poiché il punto b) di questo emenda• responso, ma anche per individuare una mento sostitutivo, pur prevedendo una so• soluzione meditata e completa che certa• glia di accesso al secondo turno pari al 12,5 mente non poteva venire dall'istanza refe• per cento, stabilisce la possibilità di parteci• rendaria. pare al secondo turno per candidati che L'emendamento Sterpa 1.22 contiene il raggiungano tale soglia insieme tra loro, cioè cuore della proposta che il gruppo liberale anche per dodici candidati all'I per cento... ha presentato in questa e nella precedente Si tratta quindi di una situazione del tutto legislatura, vale a dire un sistema maggiori• diversa da quella francese. A nostro giudizio tario uninominale a due turni e senza recu• è l'ipotesi peggiore di doppio turno fra quel• pero proporzionale. le presentate, mentre si vorrebbe farla appa• L'onorevole Palmella ci ha invitati questa rire come la più severa. Essa apre infatti il mattina a guardare all'Inghilterra. Ebbene, mercato per la partecipazione al secondo noi, nel formulare tale proposta, siamo ri• turno, e non solo per l'elezione; per questo masti nell'Europa continentale: abbiamo siamo fortemente contrari all'emendamento guardato alla Francia e ci siamo ispirati al Sterpa 1.22 (Applausi dei deputati del grup• modello che in questo paese è stato speri• po federalista europeo). mentato con soddisfazione. Vorrei ricordare che il sistema francese a PRESIDENTE. Passiamo ai voti. due turni non ha prodotto la riduzione dra• Indico la votazione nominale, mediante stica dei partiti, che viene invece prodotta procedimento elettronico, sull'emendamen• dal sistema a turno unico inglese. Il sistema to Sterpa 1.22, non accettato dalla Commis• maggioritario uninominale a doppio turno, sione e sul quale il Governo si rimette all'As• alla francese, ha consentito la persistenza semblea. del pluralismo e la presenza nel Parlamento francese di forze di media consistenza, pro• (Segue la votazione). fondamente radicate dal punto di vista poli• tico e sociale. Dichiaro chiusa la votazione. Non ci illudiamo che la nostra proposta possa trovare accoglimento questa sera. Es• Comunico il risultato della votazione: sa però rimane agli atti e sono certo che quando la confusione ed il clamore saranno Presenti 433 cessati ed il Parlamento dovrà tornare a Votanti 432 riflettere nei prossimi anni sulla legge eletto• Astenuti 1 Atti Parlamentari — 14880 — Camera dei Deputati

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Maggioranza 217 Comunico il risultato della votazione: Hanno votato sì 20 Presenti 448 Hanno votato no 412 Votanti 446 (La Camera respinge). Astenuti 2 Maggioranza 224 Passiamo alla votazione dell'emendamen• Hanno votato sì 137 to Boato 1.6. Hanno votato no 309 (La Camera respinge). MARCO BOATO. Lo ritiro, signor Presi• dente. Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamen• PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Boa• to Adolfo Battaglia 1.23, non accettato dalla to. Commissione e sul quale il Governo si rimet• Indico la votazione nominale, mediante te all'Assemblea. procedimento elettronico, sull'emendamen• to D'Alema 1.13, non accettato dalla Com• (Segue la votazione). missione e sul quale il Governo si rimette all'Assemblea. Dichiaro chiusa la votazione.

(Segue la votazione). Comunico il risultato della votazione: Presenti 453 Dichiaro chiusa la votazione. Votanti 450 Astenuti 3 Comunico il risultato della votazione: Maggioranza 226 Hanno votato sì 28 Presenti 448 Hanno votato no 422 Votanti 438 Astenuti 10 (La Camera respinge). Maggioranza 220 Hanno votato sì 98 Indico la votazione nominale, mediante Hanno votato no 340 procedimento elettronico, sul subemenda• mento Maroni 0.1.14.1, non accettato dalla (La Camera respinge). maggioranza della Commissione e sul quale il Governo si rimette all'Assemblea. Passiamo alla votazione dell'emendamen• to Boato 1.8. (Segue la votazione).

MARCO BOATO. Lo ritiro, signor Presi• Dichiaro chiusa la votazione. dente. Comunico il risultato della votazione: PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Boa• Presenti 454 to. Votanti 449 Indico la votazione nominale, mediante Astenuti 5 procedimento elettronico, sul subemenda• Maggioranza 225 mento Maroni 0.1.23.1, non accettato dalla Hanno votato sì 134 Commissione e sul quale il Governo si rimet• Hanno votato no 315 te all'Assemblea. (La Camera respinge). (Segue la votazione). Indico la votazione nominale, mediante Dichiaro chiusa la votazione. procedimento elettronico, sul subemenda- Atti Parlamentari — 14881 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 mento Maroni 0.1.14.2, non accettato dalla ne all'aggregazione utile al funzionamento Commissione e sul quale il Governo si rimet• del sistema elettorale. te all'Assemblea. Vorrei che non funzionasse contro l'e• mendamento in esame la coalizione a difesa, (Segue la votazione). comunque, del principio del turno unico e che fosse possibile riflettere con serenità sul Dichiaro chiusa la votazione. valore democratico e di sollecitazione all'ag• gregazione che ha la proposta (Applausi dei Comunico il risultato della votazione: deputati del gruppo del PDS). Presenti 454 PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Votanti 449 dichiarazione di voto l'onorevole Bodrato. Astenuti 5 Ne ha facoltà. Maggioranza 225 Hanno votato sì 48 GUIDO BODRATO. Onorevoli colleghi, Hanno votato no 401 parto da una considerazione che ho già svolto ma che è necessario ripetere. (La Camera respinge). Ci muoviamo per realizzare un sistema elettorale che si differenzia in modo sensibile Dichiaro così precluso il subemendamen• dai metodi maggioritari che conosciamo, to Maroni 0.1.14.3. anche da quello francese. Personalmente, se Passiamo alla votazione dell'emendamen• dovessi scegliere tra il sistema francese così to D'Alema 1.14. com'è, non con gli adattamenti che si pro• Ha chiesto di parlare per dichiarazione di pongono in questo dibattito, e quello inglese voto l'onorevole D'Alema. Ne ha facoltà. così com'è, probabilmente avrei qualche dubbio. Forse sceglierei infine il doppio tur• MASSIMO D'ALEMA. Signor Presidente, no «aperto»; ma non stiamo discutendo di colleghi, vorrei molto brevemente sottoli• questo. neare il significato ed il valore di questo A me pare che le osservazioni che si emendamento, che non ripropone un siste• possono avanzare in terrnini critici sull'e• ma elettorale imperniato sul doppio turno, mendamento D'Alema 1.14 siano sostanzial• ma introduce il concetto di un secondo mente due: la prima riguarda la soglia del turno eventuale, allorquando il candidato 35 per cento indicata come il livello oltre il che risulta vincente al primo turno non quale si ottiene la legittimazione ad entrare raggiunga la quota del 35 per cento dei voti. in Parlamento. Credo che l'esperienza che Noi eravamo anche disponibili — ma nella abbiamo fatto e quella che stiamo facendo rapidità del succedersi delle votazioni non per l'elezione dei sindaci con due turni, ci ho fatto in tempo a motivare le ragioni del dicano in modo sufficientemente chiaro che nostro voto favorevole sul subemendamento indicando soglie di sbarramento o turni da Maroni 0.1.14.1 — ad abbassare questa superare non si mettono in moto soltanto percentuale al 30 per cento dei voti. comportamenti virtuosi, non si spingono, Vorrei che si riflettesse su questo punto, cioè, soltanto i partiti a coalizzarsi per vin• perché la norma ha il significato di solleci• cere; si mettono in moto anche comporta• tare le aggregazioni ed ha il valore di dissua• menti di altra natura, negativi, frenanti. In sione dall'aspettativa di poter eleggere un questo caso vi sarebbe una spinta non già ad deputato con una percentuale anche bassa aggregarsi,ma a farsi pagare il voto prima o molto bassa di voti. Inoltre, questa propo• della sua espressione, oppure a negarlo per sta di modifica assume anche il valore di impedire il successo dei candidati. salvaguardia di un livello decoroso di legit• È chiaro che avanzando questa osserva• timazione democratica degli eletti. Essa non zione implicitamente rispondo anche, per la tende ad introdurre il doppio turno come terza volta, alla questione da lei posta, ono• sistema, ma rappresenta un elemento di revole Bassanini, dell'India e del Canada. garanzia, di salvaguardia ed una sollecitazio• Pensavo di non doverlo ancora fare: l'ho Atti Parlamentari — 14882 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 fatto in Commissione e nella discussione possibili, che possono evitare frammentazio• sulle linee generali. Lo ripeto: condivido la ni. Queste potrebbero consentire una capa• radice della sua polemica sul fatto che un cità rappresentativa del tutto avulsa o forte• sistema elettorale trapiantato da una società mente avulsa da quello che deve essere il in un'altra dia esiti diversi. Ma aggiungo che criterio della più ampia sovranità e titolarità in India e in Canada anche il metodo eletto• nell'esercizio del mandato. rale a due turni darebbe esiti di frantuma• Il mio voto positivo vuole anche ricambia• zione politica, perché quelle realtà sono re la disattenzione con la quale il gruppo del frantumate nella loro struttura etnica, lin• PDS ha valutato gli emendamenti proposti guistica, politica e geografica. poco fa dal collega Melillo; il che significa Non mi ripeta, quindi, onorevole Bassani- che in politica, se non c'è riconoscenza, ci ni, per l'ennesima volta, in un'altra sede, deve essere almeno riconoscimento. un'osservazione sulla quale concordo ma che non risponde alle obiezioni che io le ho PRESIDENTE. Passiamo ai voti. mosso. Indico la votazione nominale, mediante Aggiungo che la seconda ragione per la procedimento elettronico, sull'emendamen• quale non possiamo concordare con l'emen• to D'Alema 1.14, non accettato dalla Com• damento D'Alema 1.14 riguarda il modo di missione e sul quale il Governo si rimette legare due turni con la quota riservata alla all'Assemblea. rappresentanza proporzionale. Attendiamo da mesi una risposta a questa domanda; non (Segue la votazione). c'è, data, neppure nell'emendamento in e- same. Se debbo riferirmi alle osservazioni Dichiaro chiusa la votazione. avanzate nel corso della discussione sulle linee generali, in effetti i sostenitori dei due turni non sono in grado di elaborare una Comunico il risultato della votazione: risposta convincente a questa obiezione. Presenti 475 Siccome riteniamo che la rappresentanza Votanti 471 proporzionale al 25 per cento sia essenziale Astenuti 4 proprio per evitare, onorevole Bassanini, Maggioranza 236 quella polarizzazione geografica che tende• Hanno votato sì 120 rebbe a rendere ingovernabile l'Assemblea Hanno votato no 351 nazionale e a rendere le realtà locali vittime della cosiddetta dittatura delle maggioranze, (La Camera respinge). fino a quando non vi sarà questa risposta chiara noi non potremo concordare con Il seguito del dibattito è rinviato alla sedu• emendamenti che finiscono per dare un ta di domani. risultato diverso da quello che promettono. (Applausi dei deputati del gruppo della DC). Per lo svolgimento di interpellanze PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per e di interrogazioni. dichiarazione di voto l'onorevole Biondi. Ne ha facoltà. Pio RAPAGNÀ. Chiedo di parlare.

ALFREDO BIONDI. Signor Presidente, e- PRESIDENTE. Ne ha facoltà. sprimo il mio voto favorevole sull'emenda• mento D'Alema 1.14. Mi convince l'argo• Pio RAPAGNÀ. Signor Presidente, richia• mentazione che il collega D'Alema ha mo la Presidenza a tenere fede agli impegni portato in ordine alla necessità di una ade• che assume ogni volta che noi deputati guata rappresentatività sotto il profilo della sollecitiamo la risposta del Governo a nostre realizzazione in essa di quelle aggregazioni interrogazioni. Atti Parlamentari — 14883 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Sono sette volte che sollecito il Governo a vuto dal Governo risposta in aula su altre rispondermi in aula sul problema dramma• interrogazioni da lei presentate: quindi, non tico della casa. Ogni volta mi si dice che il è totalmente abbandonato dal Governo, o- Governo verrà interessato; dopo di che mi norevole Rapagnà! si suggerisce ancora di presentare, nei con• fronti di problemi specifici, delle interroga• zioni. Pio RAPAGNÀ. Su questo argomento sì! Ho già detto, signor Presidente, che non voglio più essere preso in giro; non ritengo infatti che la funzione di un deputato consi• Ordine del giorno sta nel presentare continuamente interroga• della seduta di domani. zioni che non ricevono alcuna risposta o che non vengono esaminate. Ho chiesto al Governo di venire in que• PRESIDENTE. Comunico l'ordine del st'aula a rispondere sul problema dramma• giorno della seduta di domani. tico della casa, sugli sfratti, sugli inquilini che vengono cacciati dalle case di proprietà Giovedì 17 giugno 1993, alle 9,30: privata o pubblica, sul patrimonio edilizio abitativo degli istituti autonomi case popo• 1. — Seguito della discussione della pro• lari e dei comuni, sulla qualità di vita nei posta di legge: quartieri e sul degrado enorme nel quale si sviluppano sofferenze, miseria e abbandono. Chiedo al Governo, signor Presidente, di TASSI; OCCHETTO ed altri; MAMMI; FORLANI venire in quest'aula a discutere insieme ai ed altri; ALTISSIMO ed altri; ALTISSIMO ed altri; deputati sul problema della casa nel nostro PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE; paese. Questo è un dovere del Parlamento, POTI; TATARELLA; SAVINO; PROPOSTA DI LEGGE perché siamo di fronte ad ima emergenza DI INIZIATIVA POPOLARE; ZANONE; MATTARELLA che sta causando il suicidio di persone an• ed altri; Bossi ed altri; SAVINO; LANDI; NANIA; ziane, drammi familiari, disperazione e la• SAVINO; SEGNI ed altri — Nuove norme per crime; fenomeni che non possiamo ignorare l'elezione della Camera dei deputati (60 - mentre discutiamo la riforma elettorale. 102 - 104 - 535 - 868 - 869 - 889 - 960 - 962 Ho già chiesto, ripeto, che si svolga un - 1600 - 1957 - 2052 - 2331 - 2397 - 2496 - dibattito in Assemblea e invito il ministro 2521 - 2604 - 2606 - 2608). competente sulla politica della casa a discu• tere in quest'aula, anche solo con me, sui — Relatori: Mattarella, per la maggio• problemi che ho richiamato alla sua atten• ranza; Brunetti e Tatarella, di minoranza, zione, signor Presidente. (Relazione orale).

PRESIDENTE. Onorevole Rapagnà, lei ha 2. — Deliberazione ai sensi dell1 articolo motivo per criticare la mancanza di una 9<5-bis, comma 3, del regolamento sul dise• risposta alle sue interrogazioni da parte del gno di legge: Governo, il quale è stato per altro sollecitato più volte in tal senso; non ha però motivo di muovere rimostranze nei confronti della S. 1180. — Conversione in legge, con Presidenza, che ha promosso le sollecitazio• modificazioni, del decreto-legge 23 aprile ni da lei richieste. 1993, n. 118, recante disposizioni urgenti Anche in questa occasione le assicuro che per la soppressione del Ministero delle par• il Governo sarà sollecitato per iscritto e che tecipazioni statali e per il riordino di IRI, le sarà fornita una copia del sollecito, affin• ENI, ENEL, IMI, BNL e INA (Approvato dal ché possa avere documentazione dell'impe• Senato) (2774). gno e dell'attenzione della Presidenza. So peraltro che anche di recente ha rice• — Relatore: Landi. Atti Parlamentari — 14884 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

3. — Discussione delle domande di auto• Nei confronti del deputato Zavettieri per rizzazione a procedere: il reato di cui all'articolo 648 del codice penale (ricettazione) (doc. IV, n. 131).

Nei confronti del deputato Gottardo per — Relatore: Correnti. concorso — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale — nel reato di cui agli articoli Nei confronti del deputato Fini per il reato 323, capoverso, e 61, numero 2, dello stesso di cui all'articolo 595, secondo e terzo com• codice (abuso d'ufficio, aggravato); per con• ma (diffamazione col mezzo della stampa, * corso — ai sensi dell'articolo 110 del codice aggravata) (doc. IV, n. 170). penale — nel reato di cui all'articolo 314 dello stesso codice (peculato); per concorso — Relatore: Galante. — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale — nel reato di cui all'articolo 319 dello Nei confronti del deputato Fini per il reato stesso codice (corruzione per un atto con• di cui all'articolo 81, capoverso, 595, terzo trario ai doveri d'ufficio); per il reato di cui comma, del codice penale, 13 della legge 8 all'articolo 319 del codice penale (corruzio• febbraio 1948, n. 47 e 30 della legge 6 agosto ne per un atto contrario ai doveri d'ufficio); 1990, n. 223 (diffamazione col mezzo della nei confronti del deputato Antonio Testa per stampa, aggravata) (doc. IV, n. 174). concorso — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale — nel reato di cui all'articolo — Relatore: Galante. 319 dello stesso codice (corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio) (doc. IV, Nei confronti del deputato Miceli per il n. 96). reato di cui all'articolo 81, capoverso, 323, secondo comma, del codice penale (abuso Nei confronti del deputato Antonio Testa, d'ufficio continuato); per concorso — ai per effettuare perquisizione locale con rife• sensi dell'articolo 110 del codice penale — rimento alla domanda di autorizzazione a nel reato di cui all'articolo 323, secondo procedere di cui al doc. IV, n. 96 (doc. IV, comma, del codice penale (abuso d'ufficio) n. 96-bis). (doc. TV, n. 183).

— Relatore: Finocchiaro Fidelbo. — Relatore: Correnti.

Nei confronti del deputato Tabacci per il Nei confronti del deputato Gottardo per reato di cui agli articoli 81, capoverso, del concorso — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale e 7, ultimo comma, della legge codice penale — nel reato di cui all'articolo 2 maggio 1974, n. 195 e 4, comma 1, della 319 dello stesso codice (corruzione per un legge 18 novembre 1981, n. 659 (violazione atto contrario ai doveri d'ufficio) (doc. IV, delle norme in materia di contributo dello n. 97). Stato al finanziamento dei partiti politici, continuata); per concorso — ai sensi dell'ar• — Relatore: Finocchiaro Fidelbo. ticolo 110 del codice penale — nel reato di cui agli articoli 81 dello stesso codice, 4, Nei confronti del deputato Gottardo per il terzo e sesto comma, della legge 18 novem• reato di cui agli articoli 7, secondo e terzo bre 1981, n. 659 (violazione delle norme in comma, della legge 2 maggio 1974, n. 195, materia di contributo dello Stato al finanzia• e 4, primo comma, della legge 18 novembre mento dei partiti politici, continuata); per il 1981, n. 659 (violazione delle norme sul reato di cui all'articolo 480 del codice penale contributo dello Stato al finanziamento dei (falsità ideologica commessa dal pubblico partiti politici) (doc. IV, n. 169). ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative) (doc. IV, n. 185). — Relatore: Finocchiaro Fidelbo. (Autorizzazione a procedere in giudizio, Atti Parlamentari — 14885 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993 a disporre misure cautelari personali e 317-bis dello stesso codice (concussione plu• perquisizioni personali e domiciliari). riaggravata) (doc. IV, n. 201-ter). (Autorizzazione a procedere in giudizio, — Relatore: Correnti. a compiere atti di perquisizione e ad ese• guire misure cautelari personali). Nei confronti del deputato Tabacci per il — Relatore: Del Basso De Caro. reato di cui agli articoli 7, ultimo comma, delle legge 2 maggio 1974, n. 195, e 4, primo comma, della legge 18 novembre 1981, Nei confronti del deputato Tabacci per il n. 659 (violazione delle norme in materia di reato di cui agli articoli 7 della legge 2 contributo dello Stato al finanziamento dei maggio 1974, n. 195, e 4 della legge 18 partiti politici); per il reato di cui agli articoli novembre 1981, n. 659 (violazione delle 7, ultimo comma, della legge 2 maggio norme in materia di contributo dello Stato 1974, n. 195, e 4, primo comma, della legge al finanziamento dei partiti politici); per 18 novembre 1981, n. 659 (violazione delle concorso — ai sensi dell'articolo 110 del norme in materia di contributo dello Stato codice penale — per il reato di cui agli al finanziamento dei partiti politici); per il articoli 61, numero 2), dello stesso codice e reato di cui agli articoli 7, ultimo comma, 4, comma 1, lettera d), del decreto-legge 10 della legge 2 maggio 1974, n. 195, e 4, primo luglio 1982, n. 429, convertito, con modifi• comma, della legge 13 novembre 1981, cazioni, nella legge 7 agosto 1982, n. 516, n. 659 (violazione delle norme in materia di come sostituito dall'articolo 6 del decreto- contributo dello Stato al finanziamento dei legge 16 marzo 1991, n. 83, convertito, con partiti politici); per il reato di cui agli articoli modificazioni, dalla legge 15 maggio 1991, 7, ultimo comma, della legge 2 maggio n. 154 (violazione delle norme per la repres• 1974, n. 195, e 4, primo comma, della legge sione dell'evasione in materia di imposte sui 18 novembre 1981, n. 659 (violazione delle redditi e sul valore aggiunto) (doc. IV, n. norme in materia di contributo dello Stato 212). al finanziamento dei partiti politici); per il — Relatore: Correnti. reato di cui agli articoli 7, ultimo comma, della legge 2 maggio 1974, n. 195, e 4, primo Nei confronti del deputato Altissimo per il comma, della legge 18 novembre 1981, reato di cui all'articolo 7, terzo comma, n. 659 (violazione delle norme in materia di della legge 2 maggio 1974, n. 195 (violazione contributo dello Stato al finanziamento dei delle norme in materia di contributo dello partiti politici); per il reato di cui agli articoli Stato al finanziamento dei partiti politici); 7, ultimo comma, della legge 2 maggio nei confronti del deputato Sterpa per il reato 1974, n. 195, e 4, primo comma, della legge di cui all'articolo 7, terzo comma, della 18 novembre 1981, n. 659 (violazione delle legge 2 maggio 1974, n. 195 (violazione delle norme in materia di contributo dello Stato norme in materia di contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici); per il al finanziamento dei partiti politici); nei reato di cui agli articoli 7, ultimo comma, confronti del deputato Del Pennino per il della legge 2 maggio 1974, n. 195, e 4, primo reato di cui all'articolo 7, terzo comma, comma, della legge 18 novembre 1981, della legge 2 maggio 1974, n. 195 (violazione n. 659 (violazione delle norme in materia di delle norme in materia di contributo dello contributo dello Stato al finanziamento dei Stato al finanziamento dei partiti politici); partiti politici) (doc. IV, n. 185-bis). nei confronti del deputato Pellicano per il reato di cui all'articolo 7, terzo comma, — Relatore: Correnti. della legge 2 maggio 1974, n. 195 (violazione delle norme in materia di contributo dello Nei confronti del deputato Di Giuseppe Stato al finanziamento dei partiti politici) per concorso — ai sensi dell'articolo 110 del (doc. IV, n. 332). codice penale — nel reato di cui agli articoli 61, numero 7), 112, numero 1), 317 e — Relatore: Correnti. Atti Parlamentari — 14886 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

Nei confronti del deputato Piero Mario La seduta termina alle 20,35. Angelini per il reato di cui all'articolo 323 del codice penale (abuso d'ufficio); per i reati di cui agli articoli 476 e 479 del codice IL CONSIGLIERE CAPO penale (falsità materiale commessa dal pub• DEL SERVIZIO STENOGRAFIA blico ufficiale in atti pubblici e falsità ideo• DOTT. VINCENZO ARISTA logica commessa dal pubblico ufficiale in L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE atti pubblici) (doc. IV, n. 351). DOTT. MARIO CORSO (Autorizzazione a procedere in giudizio e ad effettuare perquisizioni) . Licenziato per la composizione e la stampa — Relatore: Cicciomessere. dal Servizio Stenografia alle 22,35. Atti Parlamentari — 14887 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

F = voto favorevole (in votazione palese) C = voto contrario (in votazione palese) V = partecipazione al voto (in votazione segreta) A = astensione M = deputato in missione P = Presidente di turno Le votazioni annullate e quelle in cui è mancato il numero legale sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 34 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione. PAGINA BIANCA Atti Parlamentari — 14889— Camera dei Deputati

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ni ELENCO N. 1 (DA PAG. 14890 A PAG. 14905) • ••

Votazione Risultato C\ fi fi V «P 1* f\ U \9 \a Ct 1 i U Esito Num. Tipo Ast. Pav. Contr Magg.

1 Nom. pdl 60 - em. 1.17 3 30 454 243 Resp.

2 Nom. em. 1.18 23 104 383 244 Resp.

3 Nom. em. 1.19 44 63 404 234 Resp.

4 Nom. em. 1.1 99 42 363 203 Resp.

5 Nom. em. 1.20 escluse lettere b) e c) ed em. 1.2 6 134 383 259 Resp.

6 Nom. subem. 0.1.30.1 5 78 417 248 Resp.

7 Nom. em. 1.30 95 32 377 205 Resp.

8 Nom. em. 1.22 1 20 412 217 Resp.

9 Nom. em. 1.13 10 98 340 220 Resp.

10 Nom. subem. 0.1.23.1 2 137 309 224 Resp.

11 Nom. em. 1.23 3 28 422 226 Resp.

12 Nom. subem. 0.1.14.1 5 134 315 225 Resp.

13 Nom. subem. 0.1.14.2 5 48 401 225 Resp.

14 Nom. em. 1.14 4 120 351 236 Resp. * * * Atti Parlamentari — 14890 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 l i Nominativi • 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

ABATEROSSO ERNESTO C c c A F c A c F F c F c F

ABBATANGELO MASSIMO c c c C c c c c c c c

ABBATE FABRIZIO C A c c C c C c c c c c c c

ABBRUZZBSB SALVATORE C c F F c c C c c c c c c C

ACCIARO GIANCARLO F F c c F C c c F c F F C

AGOSTINACCHIO PAOLO F C C c c c c c c c c c c

AGROSTI MICHELANGELO C c C c c c C c c c c c c c

AIMONE PRIMA STEFANO C F c c c F C c c F c F F c

ALAXMO GINO C C c c c c c c c c c c c c

ALBERINI GUIDO C c c F c c c c c c c c

ALBERTINI GIUSEPPE C c c C c c c c c c c c c

ALBERTIMI RENATO C c c C c c c c c c c c

ALESSI ALBERTO C c c c c c c c c c c

ALIVERTI GIANFRANCO C C c c c c c c c c c c c c

ALOISE GIUSEPPE C c c F c c c c c c c c c c

ALTERIO GIOVANNI C F F C c c c c c c c c c c

ALVETI GIUSEPPE C c c A F c A F F c F c F

ANDO' SALVO c C c c

ANEDDA GIANFRANCO F c c C c c c c c c c c c C

ANGELINI GIORDANO C c c A F c A c F F c F c F

ANGELINI PIERO MARIO C c c C C c C c c C c C c C

ANGIUS GAVINO c c c A F c A F c F c F

ANIASI ALDO C c c F F c C

ANTOCI GIOVANNI FRANCESCO C c c C C c C c c c c c c c

APUZZO STEFANO c c

ARMELLIN LINO c c C C c c c c c c c c c

ARRIGHINI GIULIO c F c C C F c c c F c F F c

ARTIOLI ROSSELLA M M M M M M M M M M M M M M

ASQUIHI ROBERTO F c c C F c c c F F c

ASTONE GIUSEPPE c c c c c c c c c c c c c c

ASTORI GIANFRANCO C c c c c c c c c c c c C c

AZZOLIMA ANGELO C c c c c c c c c c c c C c

AZZOLINI LUCIANO c c c c c c c c c c c c c

BARBINI PAOLO c c c F c c c c c c c c c c

BACCARINI ROMANO c c c c c c c

BACCIARDI GIOVANNI c c c c c c c c c c c

BALOCCHI ENZO c c c c c c c c c c c c c

BALOCCHI MAURIZIO c F c c c F c c c F c F F c V I

Atti Parlamentari —14891 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

RAMPO PAOLO C F C F F

BARBALACE FRANCESCO C C c F c c C c C C C C C C

BARBERA AUGUSTO ANTONIO c C F A F

BARCONE ANTONIO C C c A F c A F F c F C F

BARUFFI LUIGI c C C c C C C C c C C C

BARZANTI NEDO c c c c c c C C c C C c C C

BASSANINI FRANCO c c A F c A c F F c F C F

SASSOLINO ANTONIO c c A F A c F F c F c F

BATTAGLIA ADOLFO C c A F F A C F

BATTAGLIA AUGUSTO c c C A F c A c p F C F c

BATTISTUZZI PAOLO M M M M M M M M M M M M M M

BEEBE TARANTELLI CAROLE c C c A F c A F F C F C F

BENEDETTI GIANFILIPPO C C c C C c C C C C c C c C

BERGONZI PIERGIORGIO c c c C C c C C C C c C C C

BERNI STEFANO c A F C C c c c C c c C C C

BERSELLI FILIPPO F c c c c c c c c c C C -

BERTEZZOLO PAOLO c C c c c c c c c c c C C c

BERTOLI DANILO C A A c c F c c c c c c C C

BERTOTTI ELISABETTA c F C c c F c c c F c F F c

BIAFORA PASQUALINO C C C c c c c c C C c C C C

BIANCHINI ALFREDO c F C c F A c C C A

BIANCO ENZO F

BIANCO GERARDO c C C c c C c C C C c C c C

BIASCI MARIO C C c c C c C C C c C c C

BIASDTTI ANDRIANO c C C c c c c c c c c C C C

BICOCCHI GIUSEPPE c c c c A c F c A c F C c F

BINETTI VINCENZO c c c c c c c c C c c C c c

BIONDI ALFREDO F c F c c F F

BURI COTTI GUERRIERI ANNA MARIA c c A F c A c F F C F c F

BISAGNO TOMMASO c c c c C c C c c C C C C C

BOATO MARCO c c A c F c c C F F F C c F

BODRATO GUIDO c c C c C c c c C C C C C C

BOGHETTA UGO c c C c c c c C C C C c C

BOGI GIORGIO c C c F F c F F

BOI GIOVANNI c c C c C c c c c C C C C

BOLOGNESI MARIDA c c c c C c c c C c C C C C

BORATO MAURO c F c c c F c c C

BONINO EMMA c F F c c F c Atti Parlamentari — 14892 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

BONOMO GIOVANNI C F A c F F F c A F F c F F

BONSIGNORE VITO c C c c c c C C C c c

BORDON KILLER C F F c F F

BORGHEZIO MARIO c F c C c c c F C F F C

BORGIA FRANCESCO C F F C

BORGOGLIO FELICE c F F F C F C c C c c C

BORRI ANDREA c A A c C F F C

BORSANO GIAN MAURO c F F

BOTTA GIUSEPPE C c C c c c C

BOTTINI STEFANO c C C C c c C

BRAMBILLA GIORGIO C F C C c F C c c F C F F C

BREDA ROBERTA c C c F c c C c c C C c c C

BRUNETTI MARIO c C c C c c C c c C C c c C

BRUNI FRANCESCO c C c C c c C c c C C c c C

BRUNO PAOLO c F A C c c C

BUFFONI ANDREA c c c c c C c c C C c c C

BUONTEMPO TEODORO c C c c C c c C C c c C

BUTTI ALESSIO F c c C c c C c c C C c c C

CACCAVARI ROCCO FRANCESCO c C c A F c A c p F C F c F

CACCIA PAOLO PIETRO M M M M M M M M M M M M M M

CAPAR KT, 1,1 FRANCESCO c c A F c F F c F C A c C

CALDBROLI ROBERTO c F c C c F C c c F C F F c

CALDORO STEFANO M M M M M M M M M M M M M M

CALINI CANAVESI EMILIA C c c c c C c C C c c C

CALZOLAIO VALERIO c c c A F c C c F F c F c F

CAMO ERANO ANDRIOLLO MAURA c c c A F c A c F F c F c F

CAMPATELLI VASSILI c c c A F c F F F F c F c F

CANCIAN ANTONIO C c c C c c C c c C c c c C

CANGEMI LUCA ANTONIO C c c C c c C c C C c c c C

CAP RIA NICOLA c c C C c c c C

CAPRILI MILZIADE c C c C c c C c C C c c c C

CARADONNA GIULIO F c c C C c

CARCARINO ANTONIO c c c C c c C c C C c c c C

CARDINALE SALVATORE c C C C c C C c C C c c c C

CARELLI RODOLFO C c c C c c C c C C c c c C

CARIGLIA ANTONIO c F A C c c C C C C c c c C

CARLI LUCA C C c C C c C c C C C C c C

CAROLI GIUSEPPE C c c C C C C c C C c C c C Atti Parlamentari — 14893 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

CARTA CLEMENTE C c C C C c c C c c c c c C

CARTA GIORGIO M M M M c F C C c c C

CASELLI COSIMO C c C C C c c C c c c c c c

CASINI CARLO C C c c c c c c c c c

CASINI PIER FERDINANDO C C c c c C c c c c c c

CASTAGNETTI GUGLIELMO C c A C F c F c A F F c F F

CASTAGHETTI PIERLUIGI C c C C c c c C

CASTAGNOLA LUIGI c C A F c A c F F c F C F

CASTELLANETA SERGIO F C C c p c c c F c F C

CASTELLOTTI DUCCIO C c C C c c c c C c C c

CASULA EMIDIO C c c c c c C c C C

CAVERI LUCIANO C F A C c F c C c c C c c c

CECERE TIBERIO C c C C c c c c c c C c c c

CELIAI MARCO F C C C c C c c c c c c c C

CELLINI GIULIANO C C C F c c c c c c c C C

CEROTTI GIUSEPPE C c C C c c c •

CERVETTI GIOVANNI C c C A F c A c F F c F c F

CES ETTI FABRIZIO C c C A F c A c F F c F c F

CHIAVENTI MASSIMO c c C A F c A F F c C C F

CIABARRI VINCENZO c c C A p c A c F F c F C F

CIAFFI ADRIANO c c c C c

CIAMPAGLIA ANTONIO C c F C c c c

CICCIOMESSERE ROBERTO c F F C c F c c c c c C A C

CILIBERTI FRANCO c c c C c c c c c c c c C C >

CIMMINO TANCREDI c c c C n c c c c c c C C c

CIQNI GRAZIANO c c c A F c A F

CIRINO POMICINO PAOLO c C c c c C c c C c C

COLAIANNI NICOLA c c c A V c A c F F c F c F

COLONI SERGIO C c C c c c c C C c C c C

COLUCCI FRANCESCO c F F c c c c c C c C c C

COLUCCI GAETANO F C C c c c c c C c C c c

COHINO DOMENICO c F C C c F c c c F c F F c

CONCA GIORGIO c F C C c p c C c F c F F c

CONTE CARMELO C C C c c c c c c

CONTI GIULIO C C c c c c c

CQRRAO CALOGERO c C c c c c C c c c c c c

CORRENTI GIOVANNI c C C A F c A C F F c F c F

CORSI HUBERT C C C c c c C c c c c c c C Atti Parlamentari — 14894 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

I ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

CORTESE MICHELE C A F c C c c c c C c c c

COSTA RAFFAELE M M M M M M M M M M M M M M

COSTANTINI LUCIANO C c c A F c A c F F C F c F

CRESCO ANGELO GAETANO C c A F C c c c c c c

CRIPPA FEDERICO c c c c c c C c c c c

CRUCIANELLI FAMIANO c c c c C c c c c C c c c c

CULICCHIA VINC KN ZINO c c c c C c c c c C c c c c

CURCI FRANCESCO c c c F F

CURSI CESARE c c c c C c c c c C c c c c

D'ACQUISTO MARIO c F F c C c c

D'AXMMO FLORINDO c c c c C c c c c c c c c

DAL CASTELLO MARIO c c c c c c c c c C c c c

D'ALEMA MASSIMO c c c A F c A c F F c F c F

D'ALIA SALVATORE c c c C C c c c c c c c c

DALLA CHIESA NANDO M M M M M M M M M M M M M M

DALLA CHIESA CURTI MARIA S. c c c A F c A c F F c F c F

DALLA VIA ALESSANDRO F F A F F c A F c c c c c F

D'AMATO CARLO c F F C C F c c c c c c c c

D'ANDREA GIAMPAOLO C c c c c c c c c c

D ' ANDREAHATTEO PIERO c F F C C c c c c c c c c c

D'AQUINO SAVERIO M M M M M M M M M M M M M M

DB BENETTI LINO c c A C C c c

DE CAROLIS STELIO M M M M M M M M M M M M M M

DEL BASSO DE CARO UMBERTO c F F C c c c c c c c c c

DEL BUE MAURO c c c F F c A c A A F c c

DELFINO TERESIO c c c C c c c c c c c c c c

DELL'UNTO PARIS c F F F F F F c c c c c

DEL MESE PAOLO c A A C C c C c c c c c c c

DEL PENNINO ANTONIO c F F C C F C c c c c F

DE LUCA STEFANO M M M M M M M M M M M M M M

DE MICHELIS GIANNI C c c c c

DE MITA CIRIACO c c c c C c C c c c c c c c

DEMITRY GIUSEPPE C c A c c c C c c c c c c c

DB PAOLI PAOLO M M M M M M M M M M M M M M

DB SIMONE ANDREA CARMINE c c c A F c A c F F c F c F

DIANA LINO c c c c C c C c c c c c

DI DONATO GIULIO c c c C C c C c

DI GIUSEPPE COSIHO DAMIANO F. c c C c c C c c C c c c c Atti Parlamentari — 14895 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 • i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

DIGLIO PASQUALE C c F F c c c c F

DI LAURA FRATTURA FERNANDO C c c c c C c c c c c G c C

DI MAURO GIOVANNI ROBERTO c c c c c c c c c c C

DI PIETRO GIOVANNI C c c F c A F c F c F

DI PRISCO ELISABETTA C c c A F C A c F F c c F

D'ONOFRIO FRANCESCO C F C c c c c c c c c c c C

DORIGO MARTINO C c C c c C c c c c c c c C

DOSI FABIO C F C c c F c c c F c F F C

EBNER MICHL F A c c F A c c c c F c c

ELSNER GIOVANNI C F F c c F c C C

EVANGELISTI FABIO c c A A C A c F F c F c F

FACCHIANO FERDINANDO c A c c C c c c c c c C C

FARAGUTI LUCIANO c c C c c C c c

F ARASSIMO GIPO C F C c c c c c F F c

FARIGU RAFFAELE c c F c C c c c c c c C c

FAVA GIOVANNI CLAUDIO M M M M M M M M M M M M M M

FELISSARI LINO OSVALDO c c C A F C A c F F c F c F

FERRARI FRANCO c c c c c C c c c C c C C c

FERRARI MARTE c c c F F C F F F F c F F F

FERRARI WILMO c c c c C c c c c C C c

FERRI ENRICO c

FILIPPINI ROSA c A c c c C c c C c C C c

FINCATO LAURA M M M M M M M M M M M M M M

FINI GIANFRANCO F c c c c C c c c

FINOCCHIARO FIDELBO ANNA MARIA c c c A F C A c F F c C F

FIORI PUBLIO c c c c c c c

FLKGO ENZO c F c c c F c c C F c F F C

POLENA PIETRO c c A p c A c F F c F C F

FQRLANI ARNALDO c c c c c c C C C c C c C

FORLEO FRANCESCO c c c A F c A c F F c F c F

PORMENTI FRANCESCO c F c c c F C c C F c F F C

FORMICA RINO c A c F C c A C c C c c

FORMIGONI ROBERTO C C c c c c c c C C c C c c

FORTUNATO GIUSEPPE c A c c C c c c c c c c c c

FOSCHI FRANCO M M M M M M M M M M M M M M

POTI LUIGI c F F c C c c c c c c c c c

PRACANZANI CARLO c C c c C c c c c c

PRAGASSI RICCARDO c F c c C F c c c F c F F c Atti Parlamentari — 14896— Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

I ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 I i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

FRASSON MARIO C c c c c c c c c C c c c

FREDDA ANGELO C c c A F c A c F F C F c F

FRONTINI CLAUDIO C F c c c F c C c F C F F c

FRON2A CREPAZ LUCIA C c c c C c c C c c C c c c

GALANTE SEVERINO c c c c c C c c c C c c c

GALASSO ALFREDO M M M M M M M M M M M M M M

GALASSO GIUSEPPE c F F c F F F C c c F c c c

GALBIATI DOMENICO c c c c C C c C c c C c c c

GALLI GIANCARLO c c c C C c c c c C c c c

GAMBALE GIUSEPPE c c c c C c c c c

GARAVAGLIA MARIAPIA c c C c c c

GARAVINI ANDREA SERGIO c c c c c C c c C c c c

GARESIO BEPPE c c C c c c

GARGANI GIUSEPPE c c C c

GASPARI REMO c c c c

GASPAROTTO ISAIA c c c A F c A C F F C F c F

GASPARRI MAURIZIO F c c C C c c c C c c

GELPI LUCIANO c c A C C c c C c c C C c c

GHEZZI GIORGIO c c c A F c A C F c F

GIANNOTTI VASCO c c c A F A C F F C F c F

GIOVANARDI CARLO AMEDEO c c c C C c c C c C C C c c

GITTI TARCISIO c c C C c c c c C c c c c

GIULLARI FRANCESCO c c A c C A c C c c A c c A

GIUNTELLA LAURA c c C c c c c c c c C c c

GNUTTI VITO c F c c c F c c c F C F F c

GORACCI ORFEO c c c c c C c C c C c C c c

GOTTARDO SETTIMO M M M M M M M M M M M M M M

GRASSI ALDA c F c c c F c c c F c F F c

GRASSI ENNIO c c A F c A C F F C F c F

GRASSO TANO c c c A F c A C F F C F c F

GRILLI RENATO c c c A F c F

GRILLO LUIGI c c c C c c c c C C c c c

GRILLO SALVATORE c F F c c

GRIPPO UGO c c c c c c c C c C C C c c

GUALCO GIACOMO c c c c c c c c c C c C c c

GUERRA MAURO c c c c c c c c c C c C c c

GUIDI GALILEO c c c A F c A c F F c F c F

IANNUZZI FRANCESCO PAOLO c c c C c c c c Atti Parlamentari — 14897 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

IMPEGNO BERARDINO C c A F

IMPOSIMATO FERDINANDO c

INGRAO CHIARA c c c A F c c c F F c F

INNOCENTI RENZO c c c A F c A C F F C c c F

INTINI UGO c c c c c c c

IQDICB ANTONIO c c c c c c c C c c C c c c

IOSSA FELICE c F F c c F c c c C C c c c

IOTTI LEONILDE c A F c A c F F C F c F

JANNELLI EUGENIO c c c A F C A C F F c F c F

LABRIOLA SILVANO c c c F F c c C

LA GLORIA ANTONIO c c c c c c c c c c c c C

LA MALFA GIORGIO c F c

LAMORTE PASQUALE c c c c c F c C c C C c c C

LANDI BRUNO c c c F c c c c c C C c c C

LA PENNA GIROLAMO c c c c c C C C c c c c C C

LARI ZZA ROCCO c c c A F C A C F F c F c F

LA ROSSA ANGELO c A c c c C C c C c c c C C

LA ROSSA IGNAZIO c c c C c c C c c c c

LATRONICO FEDE c F c c C F c c C F c F F C

LATTANZIO VITO c c c C C C c c C C c c C C

LAORICELLA ANGELO M M c F

LAVAGGI OTTAVIO c F F C C F A c c F c c F C

LAZZATI MARCELLO c F c C C p c c C p c F F C

LECCESE VITO c c A C C C c

LEGGISI PINO C C C c C c C c c c

LEGA SILVIO c c F C C C c c

LBNOCI CLAUDIO c c C C C c c c c c c C C

LEONE GIUSEPPE c c c C C C c C

LEONI ORSENIGO LUCA c F c C C F c c c F c F F c

LETTIERI MARIO c C A F C A F C F C F

LIA ANTONIO c C F C C C c c c c

LOIERO AGAZIO c C F C C F c c c c C c c c

LOMBARDO ANTONINO c C c C C c c c C C c c c

LONGO FRANCO c c C c F C c c F F C F c F

LO PORTO GUIDO c c c C C c c c c c

LORENZETTI PASQUALE MARIA RITA c c A F C A c F F C F c F

LUCARELLI LUIGI c c c F F c c

LUCCHESI GIUSEPPE c c c A C C C c c c c C C c Atti Parlamentari — 14898 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 l i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

LOSETTI RENZO С С С С С С с С С с С С С с

MACCHERONI GIACOMO С С С С с с с с с с с с С с

MACERAIINI GIULIO F с с С с с с с с с с с

MADAUDO DINO С А А С с с с с

MAGISTRONI SILVIO F

MAGNABOSCO ANTONIO С F с С с F с с с F с F F с

MAGRI ANTONIO С F с С с F

MAGHI LUCIO С с С с с с с С с с С с

MAIOLO TIZIANA С С с с С с С с с С с

МАША RUDI с С с С с С с с с С с С С с

MALVBSTIO PIERGIOVANNI с С с С с С с с с С с С С с

MAMMI1 OSCAR с А F F F F F F F F F F

MANCA ENRICO с С с F F А F F F F С С F

MANCINA CLAUDIA с С с А F С F F F С F С

MANCINI GIANMARCO с F с С с F F С С F С F F С

MANCINI VINCENZO с С с С с С с с С С С С С с

MANFREDI MANFREDO с С с С С с с С с с С

MANISCO LUCIO с С с С с С с С С с С С с

MANN INO CALOGERO с С с С с С с с С С с С С с

MANTI LEONE с С с С с С с с С с с С С с

MANTOVANI RAMON с с с С с С С с с с с с С с

MANTOVANI SILVIO с С А F С F F F с F С F

MARCUCCI ANDREA F F А F F с С F А

MARBNCO FRANCESCO F С С С С с С с С С с С С С

MARGIOTTA SALVATORE с с С С С С

MARGUTTI FERDINANDO С С с С С С с с С С С с С

MARТАNETTI AGOSTINO С С С F С С С с с С С С С С

MARINI FRANCO с С С С с с с С С С с

MARINO LUIGI с С С с С с С с с с С с с

MARQNI ROBERTO с F С с С F с с с F с F F с

MARRI GERMANO с С С А F с А с F F с F С F

MARTINAT UGO F с С с С с с с с с с с с с

MARTUCCI ALFONSO F F F F F с с F С С F с С

MARZO BIAGIO С С С с С с с С С с с С с

MAS INI NADIA А F с С F F F с F

MASSARI RENATO С F F с С с с С С С с с с с

MASTELLA MARIO CLEMENTE С С с с с С С с С с с

MASTRANTUQNO RAFFAELE С С с С Atti Parlamentari — 14899 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 l • Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

MASTRANZO PIETRO C c F A c F A C c C C c c c

MATTARSELA SERGIO c c c c c C C C c c C c c c

MATTEJÀ BRUNO c F c c c F C C c F c F F c

MATTEOLI ALTERO F c c c c C C C c C c C c c

MATTIOLI GIANNI FRANCESCO c c c c c C C

MATULLI GIUSEPPE M M M M M M M M M M M M M M

MAZZETTO MARIELLA c F c c c F C C c F c F F c

MAZZOLA ANGELO c F F c c F A C c C c C c c

MAZZUCONI DANIELA c c c c c C C c c C c C C c

MELELBO SALVATORE c c c c c C C C c C c C C c

MELILLA GIANNI c c c A F C A C F C c F C F

MELILLO SAVINO c c A F F C A F c C F C C F

MENGOLI PAOLO c c C c c C C C c C c C C C

MENSQRIO CARMINE c F F c c C C C c c c C C C

MENSUBATI ELIO c c C c c C c c c C C C

MEO ZILIO GIOVANNI c F C c c F C C c F c F F C

METRI CORRADO c F C c c F C C c F c F F c

MICELI ANTONIO c C c c C C c c c c C C c

MICHELI FILIPPO c c C c c C C C c C c C C c

NICHELINI ALBERTO c c C c c F c

MICHIELON MAURO c F C c c F C C c F c F F c

MISASI RICCARDO c C C c c C C C c C c C C c

MITA PIETRO c C C c c C C C c C c C C c

MODIGLIANI ENRICO c F A c F C F C F C C F

MOIOLI VIGANO' MARIOLINA c C c c C C C c C c C C c

MOMBELLI LUIGI c C c A A C c

MONELLO PAOLO c C c A F C A C F F c F c

MONGLELLO GIOVANNI c c F C C c C c C c

MONTECCHI ELENA c c c A F C A c F F c F c F

MORGANDO GIANFRANCO c c C c c C C c C C c C c c

MORI GABRIELE c c C c C c c C c C c C

MUNDO ANTONIO c c c c c C C c c c c C c C

MUSSI FABIO c c c A F C A c F F c F c F

MUSSOLINI ALESSANDRA F c c c c C C c C c C c C

MUZIO ANGELO c c c c C C C c c C c c c C

MANIA DOMENICO F c c C C C c C c c c C

NAPOLI VITO c c c c C C C c C C c c c C

NARDONB CARMINE c c c A F C A c F F c F c F Atti Parlamentari — 14900 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

I ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 l i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 A

NENCINI RICCARDO C c c A

NKNNA D'ANTONIO ANNA C c c C c C C C C c c c c C

NICOLINI RENATO c c c F C A F C

NICOLOSI RINO C C c C c c C

NONNE GIOVANNI c c C C C c

NOVELLI DIEGO M M M M M M M M M M M M M M *

NOCARA FRANCESCO c F A c C C c c c C c c c

NUCCI MAURO ANNA MARIA c c c C c c C c c c c c c c

NUCCIO GASPARE A c C C C c C c c c c c c

OCCHETTO ACHILLE c C c A F c F

OCCHIPINTI GIANFRANCO C A A c C c C c c C c c c c

OLIVERIO GERARDO MARIO C C c A F c A c F F C F c F

OLIVO ROSARIO C C c c c c c c c C C c c c

ONGARO GIOVANNI F c C C F C c c F C F F C

ORO LANA BENITO C F F C C F A

OSTTNKTiTiI GABRIELE C F c c c F C c c F C F F

PACIULLO GIOVANNI c C c c C c c C c C C c c C

PADOVAN FABIO c F c c c F c c c F C F F C

PAGANELLI ETTORE c C c c C c c c c C c c c C

PAGANO SANTINO c C F C c c C c c C c c c C

PAGGINI ROBERTO c A A A F c F

PAISSAN MAURO c C C c C c C c C C c c c C

PALADINI MAURIZIO c C C C C c C c C c c c c

PALERMO CARLO c c c c

PANNELLA MARCO c F F c C C c c C A c

PAPPALARDO ANTONIO F A

PARIGI GASTONE F C C C c C c C C c c c c

PARLATO ANTONIO C C C c C c C c c c c

PASETTO NICOLA F c c c C c C

PASSIGLI STEFANO c c A A F c F F A C F c c F

PATARINO CARMINE F c c c C c c c C c c c c

PATRIA RENZO c F c C c C

PATUELLI ANTONIO M F A F F c F F c C c c c F

PECORARO SCANIO ALFONSO c A F C C A C

PELLICANI GIOVANNI c c C A F c A C F F c F c F

PELLICANO' GEROLAMO c A A F c F F A C F c c F

PERABONI CORRADO ARTURO c F C C C F C c A F c F F

PERANI MARIO c C C C c c c C C C c c C C Atti Parlamentari — 14901 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 l i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

PERINEI FABIO C F F

PETRINI PIERLUIGI C F C C C F C C c F c F F C

PBTROCELLI EDILIO C c C C F c A C F F c F C F

PETRUCCIOLI CLAUDIO C c C A F C A C F F c F C F

PIERONI MAURIZIO F c c C C

PHiLITTERI PAOLO C F F c c C c C C C c C C C

PINZA ROBERTO C C C c c c C C c

PIOLI CLAUDIO C A A C C c c c C F c C C c

PIREDDA MATTEO C C C c C c c c C C c C C c

PIRO FRANCO F c c c C C C c C c c

PISCITELLO RINO A c C c c c C C C C c C c c

PISICCHIO GIUSEPPE C c C c C C

PIVETTI IRENE C F C C c F C c c F c F F c

POGGIOLINI DANILO C F F c c c F F F C F C c F

POLI BORTONE ADRIANA F c C c c c C C C C c

POLIDORO GIOVANNI C C F c c c C c C C c C C c

POLIZIO FRANCESCO C c C c c C C c C C c C C c

POLLASTRINI MODIANO BARBARA C C C A F c A c F F c F C F

POLLI MAURO C F C C C F C c C F c F c

POLLICHINO SALVATORE C c C C C

POTI' DAMIANO C c C C c c C c C C c c

PRANDLNI GIOVANNI C c C c c c c C C c C C C

PRATESI FULCO C c C c c C c c c F c C F

PREVOSTO NET,LINO C c C A F C A c F F c F C F

PRINCIPE SANDRO C c C C c c C c C C c C C C

PROVERA FIORELLO c F c C c F c c C F c F F C

PUJIA CARMELO c C F c c c c c C C c C C c

QUATTROCCHI ANTONIO c C c F F c c c F C c C F

RAFFAELEI MARIO c c C F F c F

RANDAZZO BRUNO c c c c c c c C C c C C C

RAPAGNA' PIO A C c C C c C A C

RATTO REMO c F A c F c A C F A C F

BAVAGLIA GIANNI c F A F c F F F c F C F F

RAVAGLIOLI MARCO c c C c C c c c C c c C C C

REBBCCHI ALDO c c C A F c A c F F c F C F

RECCHIA VINCENZO c C A F c A c F F C F C F

REICHLLN ALFREDO c C c A F C F

REINA GIUSEPPE c A F C C C C c C C C C C C Atti Parlamentari — 14902 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

RENZULLI ALDO GABRIELE C F F c C C c C c

RICCIUTI ROMEO C c F c C C r»

RIGGIO VITO C c c C c c c c

RIGO MARIO c A A c A C c c c F c c c c

RTNAI.DI ALFONSINA c c A F c c F F c F c F

RTMAT.DI LUIGI c c c c C c c c c C c c c c

RXVERA GIOVANNI c F F c C F F c c C c c C c

RIZZI AUGUSTO c F A A F c F F F C F c C F

RODOTÀ' STEFANO c c C A F c c

ROGNONI VIRGINIO c C F C C c c c F c c c

ROJCH ANGELINO c c C c C c c c c C c c c c

ROMANO DOMENICO c c F C C c c c c C c c c c

ROMEO PAOLO c c A C C c c c c C c c c c

ROMITA PIER LUIGI c F F C c c c c C c c c c

RONCHI EDOARDO c C C C c c

RONZAMI GIANNI WILMER c c C A F c A c F F c F c F

ROSINE GIACOMO c c C C C c c c c C C C c c

ROSITANI GUGLIELMO F c c C c c c c C C C c c

ROSSI LUIGI c F C C C F c c c C F F c

ROSSI ORESTE c F C C C F c c

ROTIROTI RAFFAELE c c F C c c c C

RUSSO RAFFAELE c c c C C c c c c c C C c

RUSSO SPENA GIOVANNI c c c C C c c c c C c C c c

RUTELLI FRANCESCO F c c c F F A C C F

SACCONI MAURIZIO c c c F C c c c c c c

SALERNO GABRIELE c c C c c C c C c F

SALVADORI MASSIMO c c C A V c A c F F c F C F

SAMESS NICOLAMARIA c c C C C c c c C C c C c C

SANGALLI CARLO c c c C C F c C C c C c c

SANGIORGIO MARIA LUISA c c C A F c A c F F c F c F

SANGUINETI MAURO c c c F F c c c F C c C c F

SANNA ANNA c c c F c A c F F c c F

SANTQNASTASO GIUSEPPE c c c C c c C C c c c C

SANTORO ITALICO c F F c C c c c c c C

SANTUZ GIORGIO c c c c c c c c c C A F c C

SAN ZA ANGELO MARIA c c c c C F c c c C C F c c

SAPIENZA ORAZIO c A A c c A c c c C C c c c

SARBTTA GIUSEPPE c c c A A c c c C c F c c Atti Parlamentari — 14903 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

SARRITZD GIANNI C c c c C c c c c c c c c

SARTORI MARCO FABIO c F c c C F c c c F c F F c

SARTORI MARIA ANTONIETTA F C A c F F c F C F

SARTORIS RICCARDO c F c c C C c c c c c C C C

SAVINO NICOLA A A A

SAVIO GASTONE c c c c C C c c C c c C C C

SBARBATI CARLETTI LUCIANA A c F C c

SBARDELLA VITTORIO c c c c C C c c C c c C c C

SCALIA MASSIMO c c c c C c c

SCARFAGNA ROMANO F F F F C c F C c F C c F

SCARLATO GUGLIELMO c c F c C A A A A c c C A

SCAVONE ANTONIO C c c c C C c c C c c C c C

SCOTTI VINCENZO F F c C C c c C c c C c C

SEGNI MARIOTTO C c F F F F F F F c C c c

SENESE SALVATORE C c c A F C A c F F c F c F

SERAFINI ANNA MARIA C A F C A c F F c F c F

SERRA GIANNA c c c A F C A C F F c F F

SERRA GIUSEPPE c c c C C C c C C C c C c c

SERVELLO FRANCESCO F c c c C C c C C c c C c C

SESTERO GIANOTTI MARIA GRAZIA c c c c C C c C C c c C c C

SGARBI VITTORIO F C

SIGNORILE CLAUDIO c F C C c C C c c C c C

SILVESTRI GIULIANO c c c c C C c C C c c C c C

SQDDU PIETRO C c c c C C c C C c c C c C

SOLARGLI BRUNO C c A F C A c F F c F c F

SOLLAZZO ANGELINO C c c F A C c c C c c C c C

SORICE VINCENZO C c c c C C c c C c c C C

SQRIERO GIUSEPPE c c A F C A c F F c F c F

SOSPIRI NINO c c c C C c

SPERANZA FRANCESCO C c c c C C c C c c C c C

SPINI VALDO c c F F c F F F F

STANISCLA ANGELO c c c A F c A c F F c F c F

STERPA EGIDIO F c c F F c A F C c F C c C

STORNELLO SALVATORE c c c c C c c

STRADA RENATO e c c F F c F c F F c F c F

SUSI DOMENICO c c c c C c C

TABACCI BRUNO c c c c C c C c C c c C c C

TANCREDI ANTONIO c c c c C c c c c c c C c C Atti Parlamentari — 14904 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

• ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 I • Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

TARABINI EUGENIO C F F c c F c F c C F c c c

TARADASH MARCO c F F C c F C c c c C c A c

TASSI CARLO F C c C c C c c c c C c C c

TASSONE MARIO c C c C C C c c c c c c C c

TATARELLA GIUSEPPE C C c c C c c c c c c C c

TATTARLNI FLAVIO c C C A F C A c F F c F C F

TEALDI GIOVANNA MARIA c C c c C C C C c c C c c c

TEMPESTINI FRANCESCO C C A F F C C C c F F C

TERZI SILVESTRO C F c C C F c c

TESTA ANTONIO C A F C C C A C c c C c c c

TESTA ENRICO C C c A F C A C F F c F c F

THALER AUSSERHOFER HELGA C F A c C F A c c c C F C c

TIRABOSCHI ANGELO C F A C C c

TISCAR RAFFAELE C C c c C c c c

TOGNOLI CARLO C C c C C c c c c c c c c

TORCHIO GIUSEPPE C C c C C C A c c c C c c

TORTQRELLA ALDO C C c A F C c F F c F c F

TRABACCHINI QUARTO M M M M M M M M M M M M M M

TRANTLNO VINCENZO F C

TRAPPOLI FRANCO C A c c C c c c c c c

TREMAGLIA MIRKO F C c C c c c c C c c

TRIPODI GIROLAMO C C c C C C c c c c C c c c

TRUPIA ABATE- LALLA C C c A F c c F F C F c F

TUFFI PAOLO c

TORCI LANFRANCO C C c A F C A c F F c F C F

TURCO LIVIA C C C A F c F F F

TORRONI SAURO A C C c c C c C c c F

ORSO SALVATORE C C C C c c C c C c c c

VAIRO GAETANO C C c C C C c c c C c c C c

VALENSISB RAFFAELE F C c c C C c c C c c c C c

VANNONI MAURO C c c A F C A c F F c F C F

VARRIALE SALVATORE C c c c C c c c c c c c C c

VELTRONI VALTER C c c A F c A c F F F C F

VENDOLA NICHI C c c c c C c c c C c c C c

VIGNERI ADRIANA C c c A F c F F c F C F

VI SANI DAVIDE C c c A F c A c F F c F C F

VISCARDI MICHELE C c c c c c c c F C c c c c

VITI VINCENZO C c c c c c c c c c c C c c Atti Parlamentari — 14905 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

l1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 14 • i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4

VITO ELIO C F F C c F c C C c c C A C

VOZZA SALVATORE c C C A F c A C F F c F C F

WTDMANN JOHANN GEORG c F A C C F A C C C c F F C

ZAMBON BROMO c C A C C c C

ZAMPIERI AMEDEO c C C c C c C C C C c C C C •

ZANFERRARI AMBROSO GABRIELLA c C C c C c C C c C c C C c

ZANONE VALERIO c C c A F F F c C F C F A

ZARRO GIOVANNI c C c c C c C c C C C C C

ZAVETTIERI SAVERIO c A F c C c C C c A C A C C

ZOPPI PIETRO c C F c c C C C c c C C C C * * * Atti Parlamentari —14906— Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 GIUGNO 1993

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STA 11-216