APPROVAZIONE DEL PIANO OPERATIVO CON CONTESTUALE VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE Relazione sull'attività svolta dal responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 18 della LR 65/2014 la sottoscritta Luisa Viti, Responsabile del Servizio Edilizia e Urbanistica del Comune di , in qualità di Responsabile del Procedimento per l'approvazione del Piano Operativo con contestuale variante al Piano Strutturale, ha svolto il procedimento come sotto descritto.

Premesso che il Comune di Chiusi è dotato dei seguenti strumenti urbanistici generali:  Piano Strutturale (approvato con DCC n. 80 del 20.10.2012);  Piano Regolatore Generale (approvato con DGRT n. 5639 del 05.06.1974);  Variante al Centro Storico (approvata con DGRT n. 2607 del 26.03.1990);  Variante all’Edificato (approvata con DGRT n. 151 del 17.02.1997);  Variante di assestamento e salvaguardia (approvata con DCC n. 36 del 10.07.2001);  Variante urbanistica - Zona Poggio Gallina-Torri del Fornello (approvata con DCC n. 61 del 21.05.2003);  Variante art. 39, comma 2, LR 5/95 (approvata con DCC n. 79 del 07.11.2005).

Preso atto che il Consiglio comunale, con la deliberazione n. 18 del 12.03.2015, ha preliminarmente avviato: - il procedimento per la formazione del Piano Operativo (PO) con contestuale variante al Piano Strutturale (PS), ai sensi dell’art.17 della LR 65/2014, ad integrazione dell’avvio di cui alla deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 13.05.2014, poiché si è convenuto, su indicazione della Regione, di seguire le disposizioni dell’art. 232 della LR 65/2014 per recepire subito le innovazioni introdotte dalla legge regionale e per maggiore chiarezza del procedimento; - il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 23 della LR 10/2010.

Dato Atto che la variante al Piano Strutturale, rientra fra quelle semplificate ammesse dall’art. 232, co.2, della LR 65/2014, essendo finalizzata: - a recepire le disposizioni normative intervenute nel periodo successivo all’approvazione del Piano Strutturale, con riferimento alle disposizioni dei regolamenti regionali 53/R/2011, in materia di indagini geologiche, e 64/R/2013 in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio; - alla verifica del dimensionamento del Piano Strutturale in relazione ad alcune criticità ed opportunità emerse nel periodo post- approvazione, che hanno comportato una modesta revisione/ridistribuzione delle previsioni dimensionali riferite alle singole UTOE, che non comportano tuttavia incrementi al dimensionamento complessivo, per singola destinazione e per unità territoriale organica elementare (UTOE), e agli standard di Piano Strutturale.

Dato Atto che, per la complessità dell’impegno richiesto e della strategicità dell’obiettivo da raggiungere, il Comune ha ritenuto di avvalersi, per la progettazione, di professionalità specialistiche esterne all’ente, ha conferito specificatamente:  l'incarico professionale per svolgere le attività di pianificazione finalizzate alla predisposizione del Piano Operativo, con contestuale variante al Piano Strutturale, e le attività correlate di valutazione ambientale strategica. Incarico affidato, a seguito di espletamento di gara pubblica, con determinazione del responsabile del servizio edilizia e urbanistica n. 1047 del 17.12.2013, alla Mate s.c. (società che ha affittato la società Veneto Progetti s.c. -incaricata dal Comune di Chiusi- con sede in S. Vendemiano (TV), Via Treviso n. 18), con sede in Bologna, Via S. Felice;  l' incarico professionale per l’espletamento delle verifiche di pericolosità del territorio per gli aspetti idrogeologici, idraulici e sismici, e per definire le condizioni di fattibilità degli interventi di trasformazione previsti dagli strumenti di pianificazione, ai sensi dall’art. 104 della LR 65/2015 (ex art. 62 della LR 1/2005). Incarico affidato, con la deliberazione della Giunta comunale n. 377 del 03.12.2013, ai geologi: Stefania Mencacci (con studio geologico in Montepulciano, Via Fontelellera, n. 5), Elisa Giommarelli (con studio geologico in , Via Magenta n. 1), Andrea Massi (con studio geologico in Sarteano, Viale Etruria n. 27) e all’ing. Lorenzo Castellani, con studio in Prato, Viale Piave 20/C;

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 l’incarico per lo studio di settore sul sistema della mobilità, di supporto alla predisposizione degli strumenti di pianificazione comunali. Incarico affidato, con la deliberazione della Giunta comunale n. 199 del 05.07.2004, alla società TAGES, con sede a San Giuliano Terme (PI), Via Carducci 64/C, Loc. La Fontina;  l'incarico per lo studio di settore sulla conservazione dinamica e funzionale degli ecosistemi, di supporto alla predisposizione degli strumenti di pianificazione comunali. Incarico affidato, con la deliberazione della Giunta comunale n. 199 del 05.07.2004, all’ecologo vegetale Prof. Carlo Blasi del Centro Studi Ricerche Applicate s.r.l., con sede a Roma, Largo Maresciallo M. Diaz, 10.

Preso atto che, con la citata deliberazione consiliare n. 18 del 12.03.2015, è stato istituito il garante dell’informazione e della partecipazione, ai sensi dell’art. 37 della LR 65/2014, nella persona del dott. Leonardo Mazzini, vicesegretario e responsabile del servizio affari generali del comune di Chiusi; inoltre, quale responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 18, della LR 65/2014, è stata nominata la responsabile del servizio edilizia e urbanistica del comune di Chiusi (arch. Luisa Viti).

Precisato che la formazione delle nuove previsioni urbanistiche, quale processo di interesse collettivo, è stato portato a conoscenza della cittadinanza con le attività di informazione promosse dal garante, complessivamente descritte nel “Rapporto del garante dell’informazione e della partecipazione”, relativo alla fase precedente l’adozione del Piano Operativo e della variante al Piano Strutturale, cui si rimanda per gli aspetti di dettaglio.

Dato atto che, secondo quanto previsto dall’art.13, co. 2, del DPGR 53/R/2011 (al fine di promuovere le più opportune forme di collaborazione con l'Autorità di Bacino del Fiume Arno e l'Ufficio Tecnico del Genio Civile di Arezzo, competente al controllo delle indagini geologiche e idrologico-idrauliche di supporto agli strumenti di pianificazione da adottare) è stata attivata, da parte del Comune (con nota del 10.04.2014, prot. 4924), la procedura di consultazione tramite conferenza di servizi per l'armonizzazione dei quadri conoscitivi dei piani di riferimento per le indagini geologiche e idrologico-idrauliche, nonché per il necessario coordinamento ai fini del rilascio dei rispettivi atti di competenza; la conferenza si è tenuta il 27.04.2015 e le relative determinazioni sono contenute nel relativo verbale.

Dato atto che le indagini geologico-tecniche e idrologico-idrauliche di supporto alla variante al Piano Strutturale e al Piano Operativo, corredate degli elaborati prescritti, sono state depositate in data 07.05.2015 presso l’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Bacino Arno - Toscana Centro, sede di Arezzo, con assegnazione del numero pratica 3405 in data 08.05.2015, così come previsto dall’art. 104 della LR 65/2014 e dal Regolamento di attuazione in materia (DPGR n.53/R del 2011).

Dato atto che il parere Asl, pervenuto l'08.05.2015, prot. 6381, contiene alcune prescrizioni da recepire nella fase di approvazione.

Precisato che, nella fase precedente all’adozione, sono stati espletati gli adempimenti inerenti la fase di avvio del procedimento e la fase preliminare della valutazione ambientale strategica;

Dato atto che con la deliberazione consiliare n. 40 del 05.06.2015 il Comune ha adottato il Piano Operativo e una contestuale variante al Piano Strutturale ai sensi dell’art. 19 della LR 65/2014,

Precisato che il provvedimento adottato è stato trasmesso, conformemente all’art.20, co. 4, della LR 65/2014, con nota PEC del 10.07.2015 (prot. 10138), ai seguenti Enti: - Regione Toscana (DG Governo del Territorio; DG Presidenza; DG Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale; Settore Genio Civile di Bacino Arno Toscana Centro Sede di Arezzo) - Provincia di Siena (Servizio OO.PP. – Assetto del Territorio; Servizio Ambiente; Servizio Aree Protette). Dato atto che l’Amministrazione comunale:  in osservanza dell'art. 19, co. 2, della LR 65/2014, ha provveduto a:  depositare, presso il Servizio Edilizia e Urbanistica, il Piano Operativo e la contestuale variante al Piano Strutturale in data 15.07.2015 e per 60 giorni consecutivi;  pubblicare l’avviso di deposito dell’atto di adozione del Piano Operativo, della contestuale variante al Piano Strutturale, del Rapporto Ambientale e della valutazione di incidenza sul BURT, Parte II, n° 28 del 15 luglio 2015;  pubblicare sul sito internet del Comune:  la deliberazione di adozione del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale e di tutti gli elaborati che la costituiscono; 2

 l’avviso di deposito dell’atto di adozione;  specifico comunicato relativo ai termini e alle modalità di presentazione di eventuali osservazioni;

 in osservanza del DPR 327/2001 e della LR 30/2005, in data 15.07.2015, ha depositato presso il Servizio Edilizia e Urbanistica del Comune uno specifico avviso relativo alle aree interessate dal vincolo preordinato all’esproprio apposto con il del Piano Operativo, corredato di elaborati rappresentanti tali aree, con relativa identificazione catastale (elaborato “QC4: Quaderno dei Servizi – Aree preordinate all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001), disponibile per la consultazione per 30 giorni consecutivi, procedendo altresì a pubblicare contestualmente il relativo avviso:  all’albo pretorio on-line del Comune;  sul sito informatico del Comune (avviso corredato della documentazione catastale e cartografica);  sul sito informatico della Regione;  sul quotidiano “La Nazione” – edizione di Siena del 21.07.2015

Precisato, con riferimento al processo valutativo, descritto nella citata DCC 40/2015, che: - gli aspetti di dettaglio relativi alla Valutazione Ambientale Strategica sono contenuti nel “Rapporto Ambientale con Valutazione di Incidenza”, costituente parte integrante del Piano Operativo e dalla contestuale variante al Piano Strutturale, ai sensi dell’art. 13, co. 3, del D.Lgs. 152/2006, oltre che nella relativa Sintesi non tecnica; - con nota PEC dell’11.07.2015 (prot. 10229), è stata inviata comunicazione, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 25 della LR 10/2010, in merito all’intervenuta adozione del nuovo Piano Operativo e della variante contestuale al Piano Strutturale, ai termini di deposito degli atti e messa a disposizione degli elaborati adottati (in particolare del Rapporto Ambientale con valutazione di incidenza) e di presentazione delle osservazioni, all’autorità competente in materia di VAS, gli enti territoriali interessati, ai soggetti competenti in materia ambientale, quali: Autorità Competente (Nucleo di valutazione, nominato con deliberazione G.C. n. 173 del 28.05.2012), Regione Toscana (DG Presidenza, DG Governo del Territorio, Settore Genio civile di Bacino Arno Toscana Centro – sede di Arezzo), Regione Umbria, Provincia di Siena (Servizio OO.PP – Assetto del Territorio, Servizio Ambiente, Servizio Aree Protette), Provincia di Arezzo, Provincia di Perugia, Unione dei Comuni Valdichiana Senese, Comune di Castiglione del Lago, Comune di Cetona, Comune di Chianciano Terme, Comune di Città della Pieve, Comune di Montepulciano, Comune di Sarteano, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Autorità di Bacino del Fiume Tevere, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Soprintendenza dei Beni Storico Artistici, Soprintendenza per i Beni Ambientali ed il Paesaggio, Soprintendenza Archeologica, Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Consorzio di Bonifica della Valdichiana Romana e Val di Paglia, Arpat, Azienda Usl 7 Siena, Autorità Idrica Toscana, ATO Rifiuti Toscana Sud.

Preso atto che l’Amministrazione comunale ha inoltre promosso un incontro rivolto ai professionisti operanti nel settore dell’edilizia e dell’urbanistica, illustrativo dei contenuti tecnici del Piano Operativo, che si è tenuto il 3 agosto 2015, presso la sala consiliare del Comune.

Precisato che il processo partecipativo inerente la fase del procedimento successiva all’adozione degli strumenti urbanistici risulta complessivamente descritto nel “Rapporto dell’informazione e della partecipazione”, cui si rimanda per gli aspetti di dettaglio.

Dato atto che:  l’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Arezzo, con PEC acquisita in data 03.07.2015 (prot. 9764), ha richiesto integrazioni e chiarimenti degli elaborati depositati;  l’Autorità di Bacino del Fiume Arno:  con nota PEC, acquisita in data 06.10.2015 (prot. 15364), ha comunicato di aver accolto la richiesta di modifica della perimetrazione della pericolosità da alluvione, con riferimento alla predetta Conferenza di Servizi (ai sensi dell’art. 13 del regolamento 53/R/2011) del 27.04.2015, a seguito della quale è stata formalizzata l’osservazione al Piano Gestione Rischio Alluvioni (PGRA);  con nota PEC, acquisita in data 11.12.2015 (prot.19952), con riferimento all’osservazione formulata dall’Amministrazione comunale per l’inserimento di interventi strutturali realizzati o in corso di progettazione (PEC 10.08.2015, prot. 11852), ha comunicato di aver valutato accoglibile parte della medesima, e di aver inserito tra le misure di protezione di PGRA i principali interventi di laminazione previsti nel Piano Operativo.

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Viste le attestazioni del Segretario generale del Comune di Chiusi, circa le osservazioni pervenute, in data 16.11.2015 e in data 11.04.2016.

Preso atto delle predette attestazioni del Segretario generale da cui emerge che, dopo la fase di pubblicazione, deposito e consultazione, sono pervenute al Comune:  n. 2 osservazioni per la variante al Piano Strutturale, di cui una dell’Ufficio Tecnico (Servizio edilizia e urbanistica del 14.09.2015, prot. 13942);  n. 173 osservazioni per il Piano Operativo, di cui:  3 osservazioni da parte di enti territoriali ai sensi dell’art. 19 della LR 65/2014:  Regione Toscana: Nota prot. 13944 del 14.09.2015  Provincia de Siena: Nota prot. 13943 del 14.09.2015 e Nota prot. 14502 del 22.09.2015  Comune di Cetona: Nota prot. 7190 del 14.09.2015  n. 4 osservazioni formulate da Uffici o Organi interni dell’Amministrazione comunale di cui due dell’Ufficio tecnico (Servizio edilizia e urbanistica del 14.09.2015, prot. 13942, e Servizio LL.PP. del 05.09.2015, prot. 13151), una del Gruppo comunale di maggioranza del 14.09.2015, prot. 13945 e una della Giunta comunale del 14.09.2015, prot. 13946).

 n. 4 osservazioni relative alla Valutazione Ambientale Strategica, di cui  n. 4 pareri da parte dei soggetti competenti in materia ambientale, ai sensi del D.Lgs. 152/2006:  Autorità di bacino del fiume Tevere: Parere n. prot. 12987 del 03.09.2015  Regione Toscana: Parere n. prot. 14060 del 16.09.2015  Soprintendenza beni archeologici: Parere n. prot. 10679 del 21.07.2015  Provincia di Siena: Parere prot. n. 15623 del 10.10.2015

 n. 3 osservazioni relative all’apposizione dei vincoli preordinati all’esproprio.

Preso atto che, ai sensi dell’art. 20 della Disciplina di Piano del PIT con valenza di piano paesaggistico, poiché la variante al Piano Strutturale e il Piano Operativo in oggetto sono stati adottati il 05.06.2015, e quindi successivamente alla data di vigenza del Piano paesaggistico (dal 04.06.2015), gli stessi sono soggetti al processo di conformazione al piano paesaggistico, ovvero si conformano alla disciplina statutaria del piano, perseguendone gli obiettivi, applicandone gli indirizzi per le politiche e le relative direttive e rispettandone le prescrizioni d'uso ai sensi dell'art.145 del D. Lgs.42/2004 (Codice).

Richiamate: - l’osservazione al PIT, formulata dal Comune con nota PEC del 29.09.2014 (prot. 15117), parzialmente accolta dalla Regione, finalizzata: - alla ricognizione delle aree tutelate per legge, ai sensi dell’art. 142 del Codice; - alla individuazione delle aree di cui all’art. 143, co. 4, lettere a) e b) del Codice; - l’attivazione della procedura di aggiornamento cartografico di cui all'art. 5, co 4, dell'Allegato 8B “Disciplina dei Beni paesaggistici”, trasmessa alla Regione con nota PEC del 23.06.2015 (prot. 9227); - l'attivazione della procedura per l'individuazione delle aree di cui all'art.143, co. 4, b) del Codice, ai sensi dell'art. 22 della Disciplina del Piano paesaggistico, trasmessa alla Regione e agli organi ministeriali competenti con nota PEC del 04.02.2016 (prot. 1768)

Dato atto che, ai sensi del predetto art. 21 delle Disciplina del Piano paesaggistico, il Comune ha trasmesso la deliberazione consiliare n. 85 del 21.10.2015, di avvio del procedimento di conformazione del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale, ed ha provveduto ad inviare l’atto relativo alla Regione e alle Soprintendenze con nota PEC del 06.11.2015 (prot. 17780).

Considerato che, a seguito di alcuni incontri del Comune con la Regione Toscana (avvenuti il 12 ottobre, il 5 e il 10 novembre u.s., con i responsabili della settore pianificazione e tutela del paesaggio), si è convenuto: di effettuare il processo di conformazione al PIT (fase istruttoria), prima dell’approvazione definitiva del PO e della contestuale variante al PS, trasmettendo alla Regione, una volta conclusa la fase delle osservazioni, il provvedimento di approvazione contenente il riferimento puntuale alle osservazioni pervenute e l’espressa motivazione delle determinazioni conseguentemente adottate (art. 21, co.4, della Disciplina del Piano 4

paesaggistico); di rimandare l’acquisizione della documentazione definitiva, la definizione del processo di VAS, l’acquisizione dei pareri, le verifiche di coerenza e l’approvazione ai sensi degli artt. 18, 19 e 20 della LR 65/2015, all’esito del procedimento di conformazione al PIT, con l’atto definitivo di approvazione.

Dato atto che, con la deliberazione consiliare n. 92 del 18.11.2015, sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni al Piano Operativo e alla Valutazione Ambientale Strategica, ai fini della conformazione ai sensi dell’art. 21 della Disciplina del PIT, nonché dell’art. 31 della LR 65/2014; nella stessa viene precisato che l’acquisizione della documentazione definitiva, la definizione del processo di VAS, l’acquisizione dei pareri, le verifiche di coerenza e l’approvazione ai sensi degli artt. 18,19 e 20 della LR 65/2014 sono rinviate all’esito della fase istruttoria del procedimento di conformazione al PIT del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale con l’atto definitivo di approvazione; tale atto con la documentazione allegata è stata trasmessa alla Regione e agli organi ministeriali competenti con nota PEC del 30.11.2015 (prot. 19355), ai sensi e per gli effetti dei predetti artt. 21 della Disciplina del Piano paesaggistico e 31 della LR 65/2014.

Considerato che il procedimento di conformazione al PIT del presente Piano Operativo e della contestuale Variante al Piano Strutturale, essendo il primo intrapreso, ha risentito della fase di transizione e sperimentazione, tanto che sono stati necessari svariati incontri tecnici e riunioni, oltre alle formali conferenze paesaggistiche art. 21 PIT, con la Regione e gli organi ministeriali competenti, per affrontare problematiche di carattere formale-procedurale o legate alle verifiche di coerenza e ai contenuti del PIT, in attesa di una circolare esplicativa o di analogo provvedimento regionale. In sintesi gli incontri e le conferenze svolti tra settembre 2015 e aprile 2016 sono stati i seguenti:  riunioni e incontri tecnici: 4 e 12 settembre 2015; 5 e 10 novembre 2015; 4 e 29 gennaio 2016, 18 febbraio 2016;  conferenze paesaggistiche:  18 dicembre - 1a conferenza paesaggistica (attivata con nota PEC del 30.11.2015, prot. 19355; verbale acquisito con PEC del 21.12.2015, prot. 20561)  11 marzo - 2a conferenza paesaggistica (attivata con nota PEC del 04.03.2016, prot. 3495, verbale acquisito con PEC del 14.03.2016, prot. 3977)  18 marzo - 3a conferenza paesaggistica (verbale acquisito con nota PEC del 22.03.2016, prot. 4497)  08 aprile – 4a conferenza paesaggistica (verbale acquisito brevi manu in sede di Conferenza)

Preso atto, a conclusione della fase istruttoria, che la Conferenza paesaggistica art. 21 PIT:  in considerazione dei contenuti della contestuale variante al Piano Strutturale, non ritiene che la stessa sia assoggettabile all'adeguamento del PIT;  per ciò che concerne l'individuazione delle aree, ai sensi dell'art. 22 del PIT, valuta positivamente l'individuazione cartografica delle aree gravemente compromesse o degradate, di cui all'art. 143, co.4, lett. b), del Codice, relative a “Dolcianello” e “La Boncia” e le relative schede di rilevamento, così come modificate in sede di conferenza (allegati A e B), prescrivendo al Comune di riportarle nell'elaborato “Usi del suolo e modalità di intervento e di attuazione”, in scala 1:2000, e di approvare le relative schede di rilevamento, così come modificate in sede di Conferenza art. 21 PIT (allegati A e B).  per ciò che concerne la procedura di aggiornamento cartografico dei vincoli art. 142 del Codice, a seguito della validazione contestuale da parte del MIBACT, sarà conseguito l'aggiornamento cartografico;  ritiene l'atto in esame conformabile, a condizione che vengano recepite da parte del Consiglio comunale le ulteriori prescrizioni espresse nella 3a conferenza relative:  alla normativa sui beni paesaggistici  alle aree di trasformazione all'interno dei beni paesaggistici  alle aree di trasformazione all'esterno dei beni paesaggistici  dispone che:  successivamente all'approvazione, l'Amministrazione comunale trasmetta gli atti approvati e la relativa delibera alla Regione, al Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali per la Toscana, alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo e alla Soprintendenza Archeologia della Toscana;  chiuderà i propri lavori verificando la conformazione, al PIT e alla sua integrazione paesaggistica, del Piano Operativo di Chiusi, valutando il recepimento delle prescrizioni apportate in sede di approvazione da parte del Consiglio comunale; la Conferenza rimane in attesa del ricevimento degli atti del Piano Operativo.

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Preso altresì atto che, in relazione alla viabilità di collegamento fra e Chiusi Città, la Conferenza:  al fine del corretto bilanciamento degli interessi pubblici coinvolti, ai sensi dell'art. 23, co. 1, della Disciplina del Piano paesaggistico, prescrive che dovranno essere ridotti scavi e riporti di terreno e che quindi andrà variato il tracciato di detta strada traslandola in corrispondenza del sentiero alla base della collinetta Pozzarelli, compatibilmente con il vincolo di pericolosità geomorfologica elevata presente, fino all'innesto con Via San Bartolomeo, proseguendo quindi attorno al nucleo edificato, sino a raggiungere l'innesto della viabilità di nuova previsione;  evidenzia che l'eventuale approvazione, con contestuale nuova adozione della modifica del nuovo tracciato e finalizzata al recepimento della prescrizione di cui sopra, non sarà oggetto di ulteriore verifica ai sensi dell'art. 21 del PIT; l'eventuale conformità, qualora siano recepite in modo puntuale le prescrizioni di cui sopra, sarà acquisita direttamente con la trasmissione dell'atto approvato alla Regione Toscana e al MIBACT.

Rilevato, dal verbale della 3a Conferenza, che la Provincia di Siena mette in evidenza che il Piano Operativo ha necessità di specifiche disciplinari relative alle aree di pertinenza paesistica dei BSA, individuate dal PTC e già recepite nel PS del Comune di Chiusi; tali specifiche, necessarie a recepire le indicazioni contenute nel verbale della Commissione provinciale dei BSA del 16.03.2016, sono state introdotte nelle NTA del Piano Operativo.

Dato atto che, al fine superare le criticità e di allinearsi agli esiti delle conferenze paesaggistiche dell'11 e del 18 marzo (consultabili nei verbali relativi agli atti d'Ufficio), sono stati revisionati, adeguati e integrati gli elaborati costituenti il piano; in particolare ciò ha comportato: - l'integrazione degli elaborati descrittivi-normativi e cartografici al fine di recepire la disciplina del PIT ed in particolare in riferimento alle invarianti strutturali, alle disposizioni riferite alle aree tutelate per legge (ai sensi dell'art. 142 del Codice) e a quelle sottoposte a vincolo paesaggistico (art. 136 del Codice); - la modifica e lo stralcio di svariate previsioni (aree di trasformazione), individuate nei citati verbali delle conferenze paesaggistiche, nella “Relazioni illustrativa generale” al Piano Operativo (capitolo dedicato alle controdeduzioni e alla procedura di conformazione).

Preso atto che l’Autorità Competente in materia di VAS del Comune di Chiusi: - ha svolto, nell’ambito del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, l’attività tecnico-istruttoria dovuta ai fini della formulazione del proprio parere motivato ai sensi dell’art. 26 della LR 10/2010, valutando tutta la documentazione presentata, ed in particolare l’osservazione formulata dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere; - ha espresso in data 09.03.2016 Parere Motivato positivo sul progetto del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale ed in particolare sul Rapporto Ambientale integrato con gli approfondimenti richiesti, prescrivendo, alla luce delle osservazioni formulate dall’ AdB Tevere e del processo conformativo al PIT in corso, alcuni adempimenti finalizzati a perfezionare il processo di analisi e di valutazione ambientale dei medesimi atti; - ha inviato, con nota del 05.04.2016 (prot. 5266), tale parere al Servizio Edilizia e Urbanistica.

Visti i documenti rielaborati e integrati relativi al progetto definitivo del Piano Operativo e della variante al Piano Strutturale, consegnati (in formato cartaceo e digitale): con nota PEC del 25.09.2016 (prot. 4679) dal capogruppo ATP geol. Andrea Massi; con nota del 25.03.2016 (prot. 4701) dall’ing. Lorenzo Castellani; con nota PEC del 05.04.2016 (prot. 5230), dalla soc. Mate s.c.

Dato atto che il Piano Operativo e la contestuale variante al Piano Strutturale sono costituiti dai seguenti elaborati:

Variante al Piano Strutturale

QUADRO CONOSCITIVO: Relazione Geologica e Allegati Relazione Geologica di Variante al Piano Strutturale Allegato 1A - Dati di base e Sondaggi – aggiornamento Allegato 2A - Elenco Pozzi – aggiornamento GEOMORFOLOGIA Tavola G04 Carta Geomorfologica-intero territorio, scala 1:10.000 Tavola G04a Carta Geomorfologica-, scala1:2.000 Tavola G04b Carta Geomorfologica-, scala 1:2.000 Tavola G04c Carta Geomorfologica-, scala 1:2.000

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Tavola G04d Carta Geomorfologica-Chiusi Città, scala 1:2.000 Tavola G04e Carta Geomorfologica-Chiusi Stazione, scala 1:2.000 Tavola G04f Carta Geomorfologica-Le Biffe, scala 1:2.000 IDROGEOLOGIA Tavola G06 Carta Idrogeologica-intero territorio, scala 1: 10.000 Tavola G06a Carta Idrogeologica-Montallese, scala 1: 2.000 Tavola G06b Carta Idrogeologica-Macciano, scala 1: 2.000 Tavola G06c Carta Idrogeologica-Querce al Pino, scala 1: 2.000 Tavola G06d Carta Idrogeologica-Chiusi, Città scala 1: 2.000 Tavola G06e Carta Idrogeologica-Chiusi Stazione, scala 1: 2.000 Tavola G06f Carta Idrogeologica-Le Biffe, scala 1: 2.000 MICROZONAZIONE Relazione di Microzonazione Sismica di Livello 1 Tavola 01 Carta Geologico-Tecnica, scala 1:10.000 Tavola 02 Carta delle Indagini, scala 1:10.000 Tavola 03 Sezioni Geologiche, scala 1:10.000/1:5.000 Tavola 04 Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS), scala 1: 10.000 Tavola 05 Carta delle frequenze fondamentali, scala 1: 10.000 IDRAULICA I01-1: Relazione Idrologico-Idraulica I01-3D: Risultati Modellazione Idraulica Corsi d'Acqua - T. MONTELUNGO – Stato di Variante I03: Quadro di Sintesi degli Elementi di Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua, scala 1: 10 000 I03-2: Elementi di Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua - CHIUSI STAZIONE-LE BIFFE, scala 1: 5 000

I03-3: Elementi di Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua- CHIUSI STAZIONE, scala 1: 2.000

PROGETTO: Relazione Norme Tecniche di Attuazione Norme Tecniche di Attuazione con evidenziate le variazioni CARTE DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Tavola PG01 Carta delle aree a Pericolosità Geologica-intero territorio, scala 1: 10.000 Tavola PG01a Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Montallese, scala 1: 2.000 Tavola PG01b Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Macciano, scala 1: 2.000 Tavola PG01c Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Querce al Pino, scala 1: 2.000 Tavola PG01d Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Chiusi Città, scala 1: 2.000 Tavola PG01e Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Chiusi Stazione, scala 1: 2.000 Tavola PG01f Carta delle aree a Pericolosità Geologica-Le Biffe, scala 1: 2.000 CARTA DI PERICOLOSITÀ SISMICA Tavola PG02 Carta delle aree a Pericolosità Sismica Locale-zone significative scala 1: 10.000 CARTA DELLE AREE SENSIBILI Tavola PG03 Carta delle aree Sensibili-intero territorio scala 1: 10.000 CARTE DI PERICOLOSITÀ IDRAULICA PI01: Quadro di Sintesi della Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua ex D.P.G.R. 25/10/11 n. 53/R, scala 1: 10 000 PI01-1: Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua ex D.P.G.R. 25/10/11 n. 53/R - MONTALLESE, scala 1: 5 000 PI01-2: Pericolosità Idraulica da Corsi d'Acqua ex D.P.G.R. 25/10/11 n. 53/R - CHIUSI STAZIONE-LE BIFFE, scala 1: 5 000 PI03a: Quadro di Sintesi della Pericolosità Idraulica ex P.G.R.A. D.A.S. - scala 1: 10 000 PI03a-1: Pericolosità Idraulica ex P.G.R.A. D.A.S. - MONTALLESE, scala 1: 5 000 PI03a-2: Pericolosità Idraulica ex P.G.R.A. D.A.S.- CHIUSI STAZIONE-LE BIFFE, scala 1: 5 000 PI04: Quadro di Sintesi delle Fasce Fluviali e Rischio Idraulico ex P.A.I. A.b.T. - scala 1: 10 000 PI04-1: Fasce Fluviali e Rischio Idraulico ex P.A.I. A.b.T. - CHIUSI STAZIONE-LE BIFFE, scala 1: 5 000 PI04-2: Fasce Fluviali e Rischio Idraulico ex P.A.I. A.b.T. - BUTTERONE, scala 1: 5 000 PI05-2: Sintesi Preliminare dei Principali Interventi di Mitigazione - CHIUSI STAZIONE-LE BIFFE, scala 1: 5 000

Piano Operativo

QUADRO CONOSCITIVO: QC.1: Studio sull’accessibilità delle strutture di uso pubblico QC.2: Schede del patrimonio edilizio esistente (UTOE 2-9) QC.3: Studio sulle strade urbane e sui parcheggi pubblici

QC.4: Quaderno dei servizi–Aree preordinate all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001

PROGETTO: 1. Relazione Generale del Piano Operativo (con i contenuti dell’art.18 comma 2 della LR 65/2014)

Allegato 01 – Relazione di conformità del PO al PIT

2. Rapporto Ambientale - VAS Allegato 01 Quadro di riferimento ambientale Ambiente Aria - Scala 1:10.’000 Allegato 02 Quadro di riferimento ambientale Ambiente Acqua - Scala 1:10.000

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Allegato 03 Quadro di riferimento ambientale Ambiente Suolo e Paesaggio - Scala 1:10’000

Allegato 04 Sintesi non Tecnica

3. Valutazione di incidenza

Allegato 01 Elementi di interesse conservazionistico e azioni di Piano - Scala 1:10'000

4. Elaborato RIR Allegato 01 “Elementi vulnerabili ed inviluppo delle aree di danno” – Scala 1:10’000

Allegato 02 Scheda di Informazione (Allegato V, Sez. III, D.Lgs. 334/99 e s.m.i.)

5. Norme Tecniche di Attuazione - NTA

6. Allegati alle NTA: Allegato 01 Schede Norma dei BSA Allegato 02.1 Schede Norma centro antico Allegato 02.2 Tavola individuazione Schede Norma Centro storico Allegato 03 Progetti Norma Aree di Trasformazione Allegato 04.1 Quadro Previsionale Strategico Allegato 04.2 Quadro Previsionale Strategico : aree di trasformazione Allegato 05 Schedario topografico di base Allegato 06.1 Aree gravemente compromesse o degradate: Scheda di Rilevamento “Dolcianello” Allegato 06.2 Aree gravemente compromesse o degradate: Scheda di Rilevamento

“La Boncia”

7. Elaborati cartografici di progetto - Usi del suolo e modalità di intervento e di attuazione: Tavola 1 Territorio rurale - scala 1: 10.000 Tavola 2.1 Territorio urbanizzato: Montallese-Dolcianello - scala 1:2.000 Tavola 2.2 Territorio urbanizzato: Querce al Pino - scala 1:2.000 Tavola 2.3 Territorio urbanizzato: Chiusi Città - scala 1:2.000 Tavola 2.4 Territorio urbanizzato: Chiusi Scalo - scala 1:2.000 Tavola 2.5 Territorio urbanizzato: Le Biffe - scala 1:2.000 Tavola 3.1 Ricognizione dei vincoli D.lgs 42/2004 - scala 1:10.000 Tavola 3.2 Carta del potenziale archeologico - scala 1:10.000 Tavola 3.3 Ricognizione dei vincoli ambientali - scala 1:10.000 Tavola 3.4 Ricognizione delle fasce di rispetto e vincoli tecnologici – scala 1:10.000

Tavola 3.5 Aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra (art.7 LR 21.03.2011 n.11) – scala 1:10.000

8. Indagini geologiche 8.1 Relazione e schede di fattibilità geologica e sismica 8.2 Tavola FGS 1.1 Carta della fattibilità geologica e sismica Montallese-Dolcianello - scala 1:2.000 8.3 Tavola FGS 1.2 Carta della fattibilità geologica e sismica Querce al Pino-Macciano - scala 1:2.000 8.4 Tavola FGS 1.3 Carta della fattibilità geologica e sismica Chiusi Città – scala 1:2.000 8.5 Tavola FGS 1.4 Carta della fattibilità geologica e sismica Chiusi Scalo - scala 1:2.000

8.6 Tavola FGS 1.5 Carta della fattibilità geologica e sismica Le Biffe - scala 1:2.000

9. Indagini idrauliche 9.1 FI01 - Relazione di fattibilità idraulica 9.2 Tavola FI02-1 Carta della fattibilità idraulica Montallese-Dolcianello - scala 1:2.000 9.3 Tavola FI02-2 Carta della fattibilità idraulica Querce al Pino-Macciano - scala 1:2.000 9.4 Tavola FI02-3 Carta della fattibilità idraulica Chiusi Città – scala 1:2.000 9.5 Tavola FI02-4 Carta della fattibilità idraulica Chiusi Scalo - scala 1:2.000 9.6 Tavola FI02-5 Carta della fattibilità idraulica Le Biffe - scala 1:2.000

Dichiarazione di Sintesi (ai sensi dell’art. 27 della LR 10/2010)

Controdeduzioni alle osservazioni VAS

Controdeduzioni alle osservazioni

Controdeduzione alle osservazioni PS

Controdeduzioni alle osservazioni vincolo preordinato agli espropri

Modifica al nuovo tracciato della viabilità di collegamento Chiusi Scalo-Chiusi Città 1. Relazione di fattibilità geologica, sismica e idraulica 2. Rif. PO: Tavola 2.3 Territorio urbanizzato: Chiusi Città - scala 1:2.000

I documenti sopra elencati sono allegati, quale parte integrante e sostanziale, alla presente proposta e ad essi si rinvia integralmente per i contenuti.

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Precisato che il Piano Strutturale risulta costituito, oltre che dagli elaborati sopraelencati, dagli ulteriori elaborati, invariati rispetto alla relativa approvazione intervenuta con la citata DCC n. 80 del 20.10.2012, indicati nella relazione di variante al Piano Strutturale.

Vista la Dichiarazione di Sintesi, elaborata ai sensi dell’art. 27 della LR 10/2010, contenente la descrizione: - del processo decisionale seguito nel procedimento di Valutazione Ambientale Strategica; - delle modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano Operativo e nella contestuale variante al Piano Strutturale; - delle modalità con cui si è tenuto conto del Rapporto Ambientale, delle risultanze delle consultazioni e del parere motivato; - delle motivazioni e delle scelte effettuate nell’ambito del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica;

Precisato che, ai sensi dell’art. 28 della LR 10/2010, la decisione finale relativa alla VAS, costituita dal provvedimento di approvazione del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale, dal Parere Motivato dell’Autorità Competente e dalla Dichiarazione di Sintesi, dovrà essere pubblicata sul BURT a cura dell’Autorità Procedente, inoltre sul sito istituzionale del Comune di Chiusi, con l'indicazione della sede ove è possibile prendere visione del piano approvato e del Rapporto Ambientale comprensivo delle misure adottate in merito al monitoraggio e di tutta la documentazione istruttoria relativa.

Precisato che, effettuato il deposito (in data 07.05.2015), presso l’Ufficio Tecnico del Genio Civile, delle indagini geologico-tecniche e idrologico-idrauliche degli elaborati costituenti la variante di adeguamento del Piano Strutturale e il Piano Operativo, il Comune può procedere all’approvazione degli strumenti urbanistici solo a seguito della comunicazione da parte del Genio Civile dell’esito positivo del controllo, ai sensi dell’art 11 del DPGR 25 ottobre 2011, n. 53/R, “Regolamento di attuazione dell'articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche”, nonché dell’art. 104, co.8, della LR 65/2014.

Dato atto che, sulla base delle modifiche richieste in seguito all’esito del processo di conformazione al PIT, nonché degli approfondimenti e chiarimenti richiesti, a seguito del deposito delle indagini geologiche di supporto, si è provveduto ad inoltrare, all’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Bacino Arno - Toscana Centro, sede di Arezzo:  una versione aggiornata degli elaborati costituenti gli strumenti urbanistici da approvare, con nota del 25.03.2016 (prot. 4692) e con nota PEC del 25.03.2016 (prot. 4709), integrata con nota PEC del 05.04.2016 (prot. 5260);  il deposito delle indagini geologiche di supporto all' adozione della modifica al nuovo tracciato della viabilità di collegamento Chiusi Scalo e Chiusi Città, per rendere conforme detta previsione all'esito della conferenza paesaggistica art. 21 del PIT, con assegnazione del numero deposito 3475 in data 30.03.2016.

Rilevato che gli approfondimenti delle indagini idrologico-idrauliche effettuati hanno comportato l’aggiornamento della pericolosità idraulica ed in particolare, per l’area ex Scalo Merci, anche la riduzione delle previsioni (AT-PA-49), richiesta peraltro, nell'ambito dell'iter procedurale di conformazione, dalla Conferenza art 21 PIT (cfr. verbali delle conferenze paesaggistiche, Relazione al PS - punto 9 - e Relazione Generale del PO - punto 4.2-).

Vista la nota PEC, del 06.04.2016, (prot. 5324), con la quale l’Ufficio Tecnico del Genio Civile, sede di Arezzo, comunica, ai sensi dell’art. 9 del DPGR 25.10.2011 n. 53/R:  di escludere, dal provvedimento di approvazione del Piano, la previsione individuata con la sigla AT-ID-110, per la quale non sono stati prodotti gli approfondimenti di indagine;  l’esito positivo del controllo degli elaborati costituenti il Piano Operativo e la contestuale variante al Piano Strutturale (indagini geologico-tecniche e idrologico-idrauliche);

Ritenuto, di conseguenza, che la previsione relativa all’intervento n. AT-ID-110 deve essere integralmente stralciata dal Piano Operativo adeguando gli elaborati relativi.

Preso atto, nella Relazione Generale del Piano Operativo e nel documento di Controdeduzioni alle osservazioni, che:  con l’accoglimento delle osservazioni al Piano Operativo sono stati introdotti nuovi interventi di dimensioni contenute, non rilevanti dal punto di vista strategico per i quali non si ritiene necessario provvedere alla riadozione;

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 occorre approvare alcune rettifiche e precisazioni alle osservazioni nn. 46, 77 e 162, già controdedotte con la citata DCC n. 92/2015; tali modifiche non incidono sul processo di conformazione del Piano Operativo e della variante al Piano Strutturale al PIT in quanto introducono riduzioni o risultano già valutate nella fase istruttoria di conformazione al PIT.

Preso altresì atto che l’approvazione delle controdeduzioni, alle osservazioni relative alla variante al Piano Strutturale e all’ apposizione dei vincoli preordinati all’esproprio, è stata demandata alla presente fase di approvazione definitiva del piano, poiché da una prevalutazione delle singole richieste è emerso che queste non risultavano incidere nelle tematiche affrontate in sede di valutazione della conformità del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale al PIT, come evidenziato nelle premesse dei sopraelencati documenti: Controdeduzioni alle osservazioni PS e Controdeduzioni alle osservazioni vincolo preordinato agli espropri

Precisato che gli interventi di trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio sono stati dimensionati sulla base del Quadro Previsionale Strategico (allegato 4.1 e 4.2 alle NTA).

Rilevato che gli interventi di trasformazione sopra indicati, nonché gli eventuali vincoli preordinati alla espropriazione ad essi correlati, perdono efficacia nel caso in cui, alla scadenza del quinquennio dall’approvazione del Piano Operativo, non siano stati approvati i relativi Piani Attuativi, Progetti Unitari o Interventi Diretti ovvero, nel caso di Piani Attuativi e/o Progetti Unitari di iniziativa privata, non sia stata stipulata la relativa convenzione, o i proponenti non abbiano formato un valido atto unilaterale d’obbligo a favore dell’Amministrazione comunale;

Dato atto che le previsioni del Piano Operativo che comportano l’apposizione di vincolo preordinato all’esproprio sono rappresentate nella tavola QC.4: Quaderno dei servizi – Aree preordinate all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001 del Piano Operativo e risultano normate dalla Parte III, Capo III, delle NTA del medesimo.

Precisato che, ai sensi dell’art. 7, co. 2, della LR 30/2005 il vincolo preordinato all’esproprio, apposto con il Piano Operativo, decorre a partire dall’efficacia dell’atto, ovvero dalla data di pubblicazione sul BURT dell’avviso relativo all’approvazione dello stesso.

Precisato, con riferimento alle aree soggette al vincolo preordinato all’esproprio, già interessate da tale vincolo nel PRG, che le disposizioni contenute nell’art. 11 delle NTA del Piano Operativo consentono al soggetto privato avente titolo: - di utilizzare i beni pur in vigenza del vincolo espropriativo; - di dare attuazione alle previsioni relative alle aree ad edificazione speciale per standard, previa stipula di una specifica convenzione con il Comune che disciplini la realizzazione dell’intervento e il regime giuridico dei suoli.

Visto il disposto dell’art. 39 del DPR 327/2001, relativo all’indennità dovuta in caso di incidenza di previsioni urbanistiche su particolari aree comprese in zone edificabili che comportino reiterazione di vincoli preordinati all’esproprio.

Dato Atto che, all’art. 113 bis delle NTA del Piano Operativo, risulta individuato il criterio per la determinazione dell’indennità eventualmente dovuta ai sensi dell’art. 39 del DPR 327/2001.

Precisato, a tal fine, che il procedimento di riconoscimento del diritto di indennizzo potrà essere avviato su istanza motivata del privato.

Valutata l’impossibilità, al momento, di quantificare con esattezza l’ammontare complessivo della somma occorrente ai fini dell’eventuale indennizzo per la reiterazione dei vincoli preordinati all’esproprio.

Ritenuto che, nel Bilancio del corrente esercizio, deve essere individuata apposita voce di spesa al fine di fornire idonea copertura finanziaria per eventuali pratiche di indennizzo per la reiterazione dei vincoli preordinati all’esproprio, prima dell’approvazione del presente Piano Operativo, può essere mantenuta la analoga voce di spesa istituita con l'approvazione della sopracitata variante al PRG (art. 39, co. 2, LR 5/95 approvata con DCC n. 79 del 07.11.2005): capitolo 2905/2005, somma destinata all'indennità € 5706,02, per fornire idonea copertura finanziaria per eventuali richieste di indennizzo per la reiterazione dei vincoli preordinati i all’esproprio (art. 39 DPR 327/2001).

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Preso atto che il "perimetro del territorio urbanizzato", ai sensi dell'art. 224 della LR 65/2014, è stato definito al punto 8, Allegato1 – Perimetro del territorio urbanizzato- della “Relazione” a corredo della variante al Piano Strutturale; nella stessa tavola sono individuati gli interventi di trasformazione.

Rilevato che:  non sono previsti interventi di trasformazione che comportino impegno di suolo non edificato, al di fuori del perimetro del territorio urbanizzato, soggetti alla conferenza di copianificazione di cui all'art. 25 della LR 65/2014, con la seguente precisazione riguardante Il nuovo tracciato della viabilità di collegamento fra Chiusi Scalo e Chiusi Città;  con riferimento a detta viabilità, la cui previsione è stata confermata nel PRG con l'accordo di pianificazione siglato (ai sensi dell'art. 36, co.9, LR 5/95) il 19 gennaio 2005, al fine del corretto bilanciamento degli interessi pubblici coinvolti, ai sensi dell'art. 23, co. 1, della Disciplina del Piano paesaggistico, la Conferenza paesaggistica (art. 21 PIT) ha prescritto la modifica del tracciato sopra descritta;  non sono altresì previste nuove grandi strutture di vendita, o ad esse assimilabili, che richiedono di attivare tale procedimento.

Dato atto che l’adozione della modifica al nuovo tracciato della viabilità di collegamento Chiusi Scalo e Chiusi Città, per rendere conforme detta previsione all'esito della conferenza paesaggistica art. 21 del PIT, comporta la comunicazione del vincolo preordinato all’esproprio e la modifica dell’elaborato QC.4: Quaderno dei servizi – Aree preordinate all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001.

Precisato che, ai sensi dell’art. 8, co. 2, della LR 30/2005, al fine di consentire la partecipazione degli interessati si provvederà ad inviare le comunicazioni (con lettera raccomandata) ai proprietari delle aree interessate dalla modifica del tracciato adottata, individuate nella tavola QC.4: Quaderno dei servizi – Aree preordinate all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001 (area n. 9 e area n. 10).

Rilevato che nel nuovo strumento di pianificazione, trovano conferma le scelte strategiche fondamentali indicate dal Piano Strutturale e si caratterizzano, prevalentemente, per interventi di riconversione, consolidamento e/o riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, operando comunque nell’ottica della trasformazione e/o della rigenerazione di contesti già urbanizzati.

Dato atto che la variante al Piano Strutturale non comporta modifiche al dimensionamento complessivo, per singola destinazione e per unità territoriale organica elementare (UTOE), e non richiede gli adempimenti di cui all' art. 9, co. 6, delle Norme del Piano di Tutela delle Acque.

Visto il parere favorevole con la prescrizione che nella AT-PUC-O64 si consideri che vige il vincolo della fascia di rispetto del depuratore di Querce al Pino, espresso dall’ Az. Usl, pervenuto con nota PEC del 07.04.2016 (prot. 5366)

Visto il parere favorevole della Commissione Urbanistica espresso nella seduta del 9 aprile 2016. Preso atto che il Piano Operativo e la variante al Piano Strutturale sono corredati della verifica che dà evidenza di coerenza, ai sensi dell’art. 18, co.2, della LR 65/2014, rispettivamente nell’appendice dedicata della “Relazione Generale del Piano Operativo” e al punto 9 della “Relazione” della variante al Piano Strutturale.

Visti il “Rapporto del garante dell’informazione e della partecipazione” (ai sensi dell’art. 38 della LR 65/2014) e la “Relazione sull’attività svolta dal responsabile del procedimento" (ai sensi dell’art. 18 della LR 65/2014).

Dato atto pertanto che:  il procedimento di approvazione del Piano Operativo, con contestuale variante al Piano Strutturale, si è svolto nel rispetto delle disposizioni contenute negli articoli 17, 18, 19 e 20 della LR 65/2014, tenendo conto dei piani o programmi di settore dei soggetti istituzionali competenti di cui all’art. 8 della LR 65/2014;  che i contenuti del Piano Operativo risultano coerenti con i contenuti statutari e strategici del Piano Strutturale, così come aggiornato a seguito della variante al PS approvata contestualmente;  che i contenuti del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale risultano coerenti:  con il Piano di Indirizzo Territoriale regionale con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana approvato con DCRT 27 marzo 2015, n. 37;

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 con la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, approvato con DCP n. 124 del 14.12.2011.

Precisato che, ai sensi dell’art. 39, co. 1, lettera b), del D.Lgs. n. 33 del 14.03.2013, lo schema del provvedimento di approvazione, corredato dei suoi allegati, deve essere pubblicato sul sito web del Comune prima di portarlo all’approvazione e, a seguito dell’intervenuta approvazione del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale, si provvederà alla pubblicazione della deliberazione e dei suoi allegati al fine della acquisizione d’efficacia come previsto dallo stesso art. 39, co. 3, del menzionato decreto.

Dato atto che, ai sensi dell'art. 19 della LR 65/2014, lo strumento acquista efficacia dalla data di pubblicazione del relativo avviso di approvazione sul BURT, che dovrà intervenire decorsi almeno quindici giorni dall’approvazione stessa.

Visti i seguenti riferimenti normativi:  D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267 (Testo unico enti locali)  DPR 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico in materia di espropriazione)  D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)  D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale)  D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Decreto trasparenza)  LR 10 novembre 2014, n.65 (Norme per il governo del territorio)  LR 12 febbraio 2010, n.10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza)  LR 18 febbraio 2005, n. 30 (Disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilità)  DPGR 25 ottobre 2011, n. 53/R (Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche)  DPGR 11 novembre 2013, n. 64/R (Regolamento di attuazione dell’articolo 144 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio).

In conseguenza di quanto è stato accertato, valutato e deciso nel procedimento sopradescritto, la sottoscritta accerta e certifica:  che il procedimento di approvazione del Piano Operativo, con contestuale variante al Piano Strutturale, si è svolto nel rispetto delle disposizioni contenute negli articoli 17, 18, 19 e 20 della LR 65/2014, tenendo conto dei piani o programmi di settore dei soggetti istituzionali competenti di cui all’art. 8 della LR 65/2014;  che i contenuti del Piano Operativo risultano coerenti con i contenuti statutari e strategici del Piano Strutturale, così come aggiornato a seguito della variante al PS approvata contestualmente;  che i contenuti del Piano Operativo e della contestuale variante al Piano Strutturale risultano coerenti:  con il Piano di Indirizzo Territoriale regionale con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana, approvato con DCRT 27 marzo 2015, n. 37;  con la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, approvato con DCP n. 124 del 14.12.2011.

Attesta, infine, che il Rapporto del Garante dell’informazione e della partecipazione, datato 11 aprile 2016, predisposto ai sensi dell’art. 38 della LR 65/2014, relativo all’attività di informazione svolta, viene allegato agli atti da approvare.

Chiusi, 11 aprile 2016 La responsabile del procedimento Luisa Viti

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