Iii Schema Di Piano D'emergenza Esterna (Pee)
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1 Prefettura UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO di Catanzaro PIANO DI EMERGENZA ESTERNO DEFINITIVO (P.E.E.) Euro Nardi Service S.r.l. Deposito di Stoccaggio e Movimentazione G.P.L. Stabilimento Strada Prov.le 133 km.2 88060 Isca Sullo Ionio AI SENSI DELL’ART. 20 DEL D.LG 334/1999) 23.10.2013 2 DISTRIBUZIONE IN VERSIONE INTEGRALE Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della ROMA Protezione Civile Ministero dell’Interno - Dip. VVF, del Soccorso Pubblico e ROMA della Difesa Civile Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio – Gabinetto ROMA Ministero della Salute – Gabinetto ROMA Ministero dell’Industria – Gabinetto ROMA Presidenza Giunta Regionale – Calabria CATANZARO Presidente Amministrazione Provinciale CATANZARO Regione Calabria – Protezione Civile CATANZARO Amministrazione Provinciale – Protezione Civile CATANZARO Prefettura Reggio Calabria REGGIO CALABRIA Prefettura Cosenza COSENZA Prefettura Crotone CROTONE Prefettura Vibo Valentia VIBO VALENTIA Sindaco Comune Isca Sullo Jonio ISCA SULLO JONIO Comandante regione Militare Calabria CATANZARO Questore CATANZARO Comandante Provinciale Carabinieri CATANZARO Comandante Provinciale Guardia di Finanza CATANZARO Dirigente Sezione Polizia Stradale CATANZARO Dirigente Sezione Polizia Ferroviaria CATANZARO Direttore Regionale Dip. VVF, del Soccorso Pubblico e CATANZARO della Difesa Civile Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco CATANZARO Direttore Generale A.S.P. CATANZARO Direttore Generale ARPACAL CATANZARO Direttore Generale Policlinico Universitario CATANZARO Direttore Generale Azienda Pugliese - Ciaccio CATANZARO Responsabile Servizo 118 CATANZARO Ufficio Scolastico Regionale CATANZARO Capo Compartimento Ente nazionale Strade A.N.A.S. CATANZARO Direttore Telecom Direttore E.N.E.L. Presidente C.R.I. Capo Ufficio Produzione FF.SS. REGGIO CALABRIA Responsabile Rete Ferrovie Italiane (D.C.O. Dirigenza CATANZARO LIDO Centrale Operativa) Distribuzione Interna Copie Prefetto 1 Vice Prefetto Vicario 1 Capo di Gabinetto 1 3 - INDICE - 1. TERMINI E DEFINIZIONI Pag. 7 2. NORMATIVA E PRESUPPOSTI Pag. 10 3. SCOPO DEL PEE Pag. 11 4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLO STABILIMENTO Pag. 12 ENTITA’ DEL PERSONALE 5. REQUISITI DI ADDESTRAMENTO PER L’EMERGENZA DEL Pag. 13 PERSONALE INTERNO DICHIARATI DALLA SOCIETA’ PARTE GENERALE Pag. 13 6. AGGIORNAMENTI, ESERCITAZIONI E FORMAZIONE DEL Pag. 13 PERSONALE DEI VARI ENTI CHE INTERVENGONO NEL PIANO 7. LOCALIZZAZIONE ED IDENTIFICAZIONE DEL DEPOSITO E Pag. 14 INDIVIDUAZIONE DELLA ZONA DESCRIZIONE DEL SITO Pag. 15 8. INQUADRAMENTO TERRITORIALE - PARTE DESCRITTIVA Pag. 15 9. CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELL'AREA Pag. 16 INTERESSATA E ALTEZZA SUL LIVELLO DEL MARE. 10. DATI METEO-CLIMATICI DISPONIBILI CON PARTICOLARE Pag. 16 RIFERIMENTO AI VENTI PREVALENTI (DIREZIONE E VELOCITÀ) DATI GEOFISICI Pag. 17 11. PERTURBAZIONI GEOFISICHE, METEOMARINE E CERAUNICHE Pag. 17 12. INTERAZIONE CON ALTRI IMPIANTI Pag. 17 13. CENTRI DI SOCCORSO Pag. 17 INFORMAZIONI DESCRITTIVE SULLO STABILIMENTO SU APPOSITA CARTOGRAFIA Pag. 18 14. INFRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE Pag. 18 15. RETI TECNOLOGICHE DI SERVIZI (RETI ELETTRICHE, Pag. 18 METANODOTTI, ECC.) 16. RISCHI NATURALI DEL TERRITORIO (PRESENZA DEI RISCHI Pag. 18 NATURALI IN QUANTO POSSIBILI EVENTI INIZIATORI DI INCIDENTI RILEVANTI INFORMAZIONI SULLO STABILIMENTO Pag. 18 17. DATI SULL’AZIENDA Pag. 18 18. DATI IDENTIFICATIVI Pag. 18 19. TIPOLOGIA DELL’AZIENDA: Pag. 19 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ 4 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’IMPIANTO Pag. 20 20. CAPANNONE DI IMBOTTIGLIAMENTO Pag. 20 21. SERBATOI DI STOCCAGGIO GPL Pag. 20 22. SALA POMPE/ COMPRESSORI GPL Pag. 20 23. PUNTO DI TRAVASO GPL: Pag. 20 24. AREA SOSTA AUTOBOTTI Pag. 20 25. SERBATOIO DI RISERVA IDRICA DA 360 M.C. ALIMENTATO DA Pag. 21 POZZO CON POMPA SOMMERSA E RELATIVO LOCALE POMPE ANTINCENDIO 26. GRUPPO ELETTROGENO Pag. 21 27. COMPRESSORE ARIA E RETE DI DISTRIBUZIONE Pag. 21 28. VIABILITA’ INTERNA Pag. 21 IMPIANTI E ATTREZZATURE DI SICUREZZA Pag. 22 29. MISURE DI PREVENZIONE DI SICUREZZA ADOTTATE Pag. 22 30. MISURE ANTINCENDIO Pag. 22 31. ALLARME PER L’ATTIVAZIONE DEL PEE Pag. 23 32. INTERRUZIONE GENERALE DI ENERGIA ELETTRICA Pag. 23 33. VIE DI FUGA E USCITE DI EMERGENZA Pag. 23 34. SEGNALETICA E INFORMAZIONI ESPOSTE AL PERSONALE Pag. 23 35. DRENAGGIO ACQUE METEORICHE/ANTICENDIO Pag. 23 36. RETE FOGNARIA Pag. 23 INFORMAZIONI SULLE SOSTANZE PERICOLOSE UTILIZZATE E STOCCATE PAG. 24 37. LA QUANTITÀ MASSIMA PRESENTE NELLO STABILIMENTO DELLA Pag. 24 SOSTANZA PERICOLOSA (PRESENTE ANCHE UNA SOLA VOLTA ALL'ANNO) IN STOCCAGGI FISSI E MOBILI 38. PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE (FUNZIONALI A STABILIRNE IL Pag. 25 COMPORTAMENTO IN CASO DI FUORIUSCITA E/O COMBUSTIONE IVI COMPRESI I GAS / VAPORI CHE SI POSSONO GENERARE IN CASO DI INCENDIO) 39. I SISTEMI DI DETENZIONE E/O UTILIZZO DELLE SOSTANZE Pag. 26 PERICOLOSE 40. SISTEMI ANTINCENDIO DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE Pag. 26 . IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO . RISERVA IDRICA . SALA POMPE ANTINCENDIO . IMPIANTI FISSI DI IRRORAZIONE . RETI IDRANTI . ESTINTORI PORTATILI E CARRELLATI . IMPIANTO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE GAS . MODULO LED . PULSANTI DI EMERGENZA . SEGNALAZIONI DI ALLARME E DI EVACUAZIONE . LOGICHE DI BLOCCO 41. ATTREZZATURE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Pag. 31 5 ELEMENTI TERRITORIALI E AMBIENTALI VULNERABILI Pag. 32 42. ATTIVITA' PRODUTTIVE Pag. 32 43. EDIFICI PUBBLICI – CENTRI SENSIBILI Pag. 33 44. DATO DEMOGRAFICO E ADDETTI Pag. 33 45. STRUTTURE CIVILI ED ABITAZIONI – CONTATTI ABITAZIONI: Pag. 33 Allegata rubrica SCENARI INCIDENTALI Pag. 34 46. CAUSE INIZIATRICI DI SCENARI INCIDENTALI E PRIMA Pag. 35 ZONIZZAZIONE 47. DELIMITAZIONE DELLE ZONE A RISCHIO Pag. 36 PRIMA ZONA "ROSSA” FINO A 198 M: (soglia elevata letalità) SECONDA ZONA ARANCIONE FINO A 396 M : (soglia inizio letalità) TERZA ZONA GIALLA "DI ATTENZIONE" FINO A 500 M 48. ZONA DI SICUREZZA (ZONA BIANCA) Pag. 37 49. LIVELLI DI PROTEZIONE- VALORI DI RIFERIMENTO PER LA Pag. 37 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI; 50. DATI METEO-CLIMATICI CONSIDERATI PER L’ANALISI DEGLI Pag. 38 SCENARI INCIDENTALI PARTE GRAFICA – Allegati “A” Pag. 40 MODELLO ORGANIZZATIVO D’INTERVENTO Pag. 41 GENERALITA’ Pag. 41 L’ORGANIZZAZIONE E LE PROCEDURE PAG. 41 COMPITI E STRUTTURE OPERATIVE Pag. 41 51. LE FUNZIONI DI SUPPORTO Pag. 41 52. IL GESTORE Pag. 42 53. AUTORITA’ PREPOSTA Pag. 42 54. SALA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA (SOE) Pag. 43 55. COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO Pag. 43 56. IL SINDACO Pag. 44 57. ENEL – Zona Catanzaro Pag. 45 58. LA POLIZIA MUNICIPALE Pag. 45 59. QUESTURA DI CATANZARO - LE FORZE DI POLIZIA Pag. 45 60. ASP CATANZARO Pag. 46 61. IL SUEM – 118 TEL. 118 Pag. 46 62. L’ARPACAL – AGENZIA REGIONALE O PROVINCIALE PER LA Pag. 46 PROTEZIONE AMBIENTALE 63. REGIONE CALABRIA Pag. 47 64. PROVINCIA DI CATANZARO Pag. 47 65. ORGANIZZAZIONE DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pag. 47 66. UNITA’ DI CRISI LOCALE (UCL) Pag. 48 67. ORGANIGRAMMA DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTERVENTO Pag. 49 6 MODALITA’ OPERATIVE IN CASO DI INCIDENTE PAG. 50 68. GENERALITA’ Pag. 50 69. SEGNALAZIONE DI INCIDENTE, ATTIVAZIONE DEI LIVELLI DI ALLERTA, DEL PEE E DEGLI ASSETTI OPERATIVI D’INTERVENTO Pag. 52 70. MATRICE DELLE AZIONI IN CASO DI INCIDENTE RILEVANTE Pag. 54 SEZIONE RISERVATA ALL’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Pag. 55 71. LA DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE Pag. 55 72. L’INFORMAZIONE NELLA FASE DELL’EMERGENZA Pag. 55 L’EVACUAZIONE ASSISTITA DELLA POPOLAZIONE E DELLE MAESTRANZE Pag. 56 73. ALLARME E MESSAGGIO ALLA POPOLAZIONE Pag. 56 74. CAMPAGNA INFORMATIVA PREVENTIVA Pag. 58 75. MESSAGGIO INFORMATIVO PREVENTIVO IN EMERGENZA Pag. 58 76. ELENCO ALLEGATI Pag. 73 . MODELLO OPUSCOLO SU NORME DI COMPORTAMENTO, CONSIGLI E ISTRUZIONI PRATICHE PER I CITTADINI PAG. 59 SEZIONE CARTOGRAFICA: PAG. 40 STRUTTURE CIVILI ED ABITAZIONI – CONTATTI ABITAZIONI : PAG. 70 SCHEDA REFERENTI TELEFONICI REGIONE CALABRIA – PROTEZIONE CIVILE PAG. 71 ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PAG. 72 7 1) TERMINI E DEFINIZIONI Nella seguente Tabella sono riportati, in ordine alfabetico, i termini e le relative definizioni ed acronimi, che sono utilizzati nel presente documento, facendo altresì presente che alcuni di essi sono tratti dalle definizioni date all’articolo 3 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, dalla Norma UNI 10616 del maggio 1997 e dalle linee guida al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2005. Tabella - Termini, definizioni ed acronimi TERMINE DEFINIZIONE ACRONIMO Allarme Stato che s’instaura quando l’evento incidentale richiede, n.p. per il suo controllo nel tempo, l’ausilio dei Vigili del Fuoco e che fin dal suo insorgere, o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere - con i suoi effetti infortunistici, sanitari ed inquinanti - le aree esterne allo stabilimento. Attenzione Stato conseguente ad un evento che, seppur privo di n.p. qualsiasi ripercussione all’esterno dell’attività produttiva per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione creando, così, in essa una forma incipiente di allarmismo e preoccupazione per cui si renda necessario attivare una procedura informativa da parte dell’Amministrazione comunale. Autorità preposta Prefetto, salve eventuali diverse attribuzioni derivanti (AP) dall’attuazione dell’articolo 72 del D. Lgs. 112/98, e dalle normative per le province autonome di Trento e Bolzano e regioni a statuto speciale. Centro Organo di coordinamento che entra in funzione (CCS) coordinamento all’emergenza nella Sala Operativa della Prefettura, dei soccorsi provvede all’attuazione dei servizi di assistenza