Bilancio Consuntivo 2018
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bilancio consuntivo 2018 Approvato dal Comitato di Indirizzo del 29 aprile 2019 Indice Volume I 01 Organi Statutari 5 02 Comunicazione del Presidente 8 03 Relazione sulla gestione 13 Relazione Economico e Finanziaria 17 Bilancio di Missione 45 04 Proposta al Comitato di Indirizzo 109 05 Schemi di bilancio 111 06 Nota integrativa 119 07 Relazione del Collegio dei revisori 175 08 Relazione della Società di revisione 185 Volume II 09 Allegati 191 Allegato 1 193 Allegato 2 195 Allegato 3 197 Allegato 4 248 Allegato 5 257 4 Organi Statutari 01 alla data di approvazione del bilancio Consiglio di Amministrazione Presidente TOMBARI Umberto Vice Presidente CARMI Donatella Consiglieri CARRAI Marco COLONNA RIMBOTTI Maria Vittoria FOSSI Giovanni ROGANTINI PICCO Giuseppe SPERANZA Jacopo TRAINA Duccio Maria Collegio dei Revisori CORSI Francesco (Presidente) CASAGNI Stefano MORACCI Adriano GALLI Corrado (Supplente) URSO Giuseppe (Supplente) Direttore Generale GORI Gabriele 5 Comitato di Assemblea dei Indirizzo Soci BIANCHI Alberto, ACIDINI Cristina DE PIETRO Alfonso, ALOISI de LARDEREL Francesco DE RENZIS SONNINO Nicola Leone ANTINORI Albiera GIUSTINIANI Paolo ARECCHI Tito GONDI Bernardo, ASCHENGREEN PIACENTI Kirsten LASTRUCCI Gianpaolo, ASSO Paolo LUCHERINI Luigi, BALDASSERONI CORSINI Barbara MARCHI Francesco, BANCI Lucia MARINELLI Augusto, BARBOLANI DI MONTAUTO Federico NICCOLINI di Camugliano Lorenzo, BARCALI Sandro PACCOSI Luigi, BARTOLINI BALDELLI Luigi PANDOLFINI Niccolò, BARUCCI Piero PETRETTO Alessandro, BASSILICHI Marco POGGI Giacomo, BENEDETTI Aureliano PUCCI DI BARSENTO Laudomia, BINI SMAGHI Lorenzo ROGARI Sandro, BLASI Paolo SALVADORI Luigi, BOCCA Bernabò SCARAMUZZI Maria Oliva, BOMPANI Aldo SEBREGONDI Ludovica, BONECHI Giampaolo SIMONCINI Andrea, BRANDOLINI D’ ADDA Simonetta TORRICELLI Andrea, BUSI Giovanni VIVIANO Enrico BUYET Alessandra CAMPAIOLI Paolo CANGIOLI Carlo CAPPUGI Luigi CARINI Marco CARMI BARTOLOZZI Donatella CARRAI Marco CARREGA BERTOLINI Raffaele CASINI Carlo Eugenio CASONI Lorenzo CECCUTI Cosimo CECCUZZI Sergio CERRINA FERONI Ginevra CONTI Zaira CONTRI Lorenzo COPPINI Lorenzo CORSI Francesco CORSINI Duccio CORSINI Filippo D’AYALA VALVA Giuseppe DELLA GHERARDESCA Gaddo DE RENZIS SONNINO Nicola DONZELLI Gianpaolo ESCLAPON Riccardo FABRI Elisabetta FAZZINI Marcello FERRAGAMO Leonardo FOLONARI Ambrogio FOSSI Giovanni FRATINI Corrado FRESCO Paolo FRESCOBALDI Lamberto FRESCOBALDI Vittorio 6 GABBRIELLI MARZILI Elena ROSSI FERRINI Pierluigi GALEOTTI FLORI Lorenzo RUSSO Pasquale GALGANI Vasco SACCONI Marco GALLI Corrado SALVADORI Luigi GALLUZZI Paolo SAMOGGIA Franco GENTILE Giovanni SCARAMUZZI Franco GIANNOZZI Luca SCARAMUZZI Maria Oliva GINORI LISCI Lionardo SEBREGONDI Ludovica GIUSTINIANI Paolo SILIANI Pier Luigi GONDI Bernardo SISI Carlo GREGORI Guglielmina SPERANZA Jacopo GREMIGNI Michele STANCANELLI Giuseppe GROSSI Paolo STANGHELLINI Lorenzo GUICCIARDINI Ferdinando STROZZI GUICCIARDINI Girolamo GUICCIARDINI Piero Paolo TANINI Francesco GUICCIARDINI CORSI SALVIATI Luca TOGNOZZI MORENI Giuseppe LE DIVELEC Micaela TOMBARI Umberto LIVI BACCI Massimo TORRICELLI Andrea LOMBARDI Fernando TORRIGIANI MALASPINA Vieri LUCCHESI Franco TRAINA Duccio Maria LUSSU Lucio UNGAR Andrea MALENCHINI Luigi UZIELLI Luca MANETTI Giovanni VARVESI Gianfranco MANETTI Marco VERDON Timothy MANNONI Stefano VIVIANO Enrico MARCHI Francesco ZANIERI Carlo MARGANI Franco ZILERI DAL VERME Clemente MARGIOTTA BROGLIO Francesco MARINELLI Augusto MARINESI Mario MARTELLI CALVELLI Marco MARTINI BERNARDI Neri MAZZEI Jacopo MENY Yves MIARI FULCIS Francesco MOCENNI Carlo MORETTI Giorgio NALDINI Maurizio NAPOLEONE Raffaello NESI Carlo NICCOLINI Lorenzo PAGLIAI Mauro PANDOLFINI Niccolò PAOLOZZI STROZZI Beatrice PECCI. Alberto PIMPINELLI Nicola PONTELLO Ranieri PRIMICERIO Mario PUCCI di BARSENTO Laudomia PUCCIONI Cesare RICASOLI Francesco RICASOLI FIRIDOLFI Giovanni RICCERI Francesco RIMBOTTI Giovanni ROGANTINI PICCO Giuseppe ROGANTINI PICCO Luigi ROGARI Sandro ROGGI Piero ROSSELLI DEL TURCO Niccolò ROSSI FERRINI Francesco 7 Comunicazione del Presidente 02 Il 2018 è l’ultimo intero esercizio del mio mandato. In vista del rinnovo degli Organi e del passaggio di presidenza al mio successore è naturale che, in chiusura dell’ultimo bilancio, indugi in una riflessione più ampia che supera l’orizzonte annuale, abbracciando tutto il periodo del mio mandato. Cinque anni fa le ambizioni erano quelle di”… immaginare una nuova Fondazione che… sapesse trarre spunto dalla sua esperienza passata e che fosse altresì pronta a ridisegnare il proprio ruolo nel contesto in cui agisce, la propria strategia e, conseguentemente, anche il proprio modo di operare”. In altri termini, era necessario elaborare una nuova strategia ed un nuovo ruolo per la Fondazione. Anche per questo all’avvio della mia presidenza le aspettative per un forte cambiamento erano molto radicate, anche nella struttura. Il contesto, inoltre, risultava particolarmente complesso. Di fronte alla crisi economica e sociale di questi anni, il bisogno di sostegno percepito dalla nostra collettività di riferimento si è fatto sempre più forte. Anche le istituzioni pubbliche hanno dovuto contrarre le risorse stanziate. Ecco che la Fondazione si è trovata di fronte alla necessità di intensificare il dialogo con tutti gli interlocutori - pubblici e privati -, cercando di mantenere la propria autonomia nella valutazione e nella selezione delle iniziative, allo scopo di non penalizzare settori fondamentali per la comunità, quali il “welfare” ed il prezioso mondo che ruota attorno alla solidarietà. La missione della Fondazione è divenuta, allora, sempre più complessa e di ardua attuazione, perché anche le istanze nei settori prioritari di intervento, quali l’Arte, attività e beni culturali e la Ricerca scientifica e tecnologica, sono rimaste significative sia in tema di sostegno alle molte iniziative cittadine, sia in tema di domanda di fondi per il restauro e la conservazione del nostro incredibile patrimonio storico. Tutto questo ci ha indotto a mettere in campo azioni sempre più efficaci. Senza indugiare troppo nel descrivere il quadro generale nel quale abbiamo operato, vorrei richiamare l’attenzione sugli obiettivi che la Fondazione ha perseguito ed in gran parte, raggiunto in questo periodo. Ispirati dai principi e dai valori della Carta delle Fondazioni - approvata e condivisa dalle Fondazioni di origine bancarie italiane un paio di anni prima - e puntualmente riflessi nell’Accordo ACRI- MEF dell’aprile 2015, abbiamo orientato la nostra azione verso tre ambiti strategici principali: la trasparenza e l’efficienza, che hanno comportato significativi adeguamenti funzionali e organizzativi; 8 la diversificazione degli investimenti finanziari per ridurre il rischio connesso ad eventuali esposizioni rilevanti; l’evoluzione del processo dell’attività istituzionale mediante lo sviluppo della fase preliminare di analisi dei bisogni, di costruzione di progetti “di rete”, pensati e sviluppati in partenariato con attori profit e non profit, locali e non solo nonché di quella finale di rendicontazione e misurazione dei risultati. L’attività di questi ultimi anni si è imperniata intorno a queste priorità e vorrei ricordare quello che abbiamo realizzato in questo “solco”. Il processo di rinnovamento dell’organizzazione interna, basato sugli obiettivi della Trasparenza e della Responsabilità, Rendicontazione e Controllo, è stato finalizzato a rafforzare la struttura direzionale, a sviluppare le procedure, a completare l’apparato regolamentare e a potenziare anche l’attività della “comunicazione” allo scopo di perseguire meglio l’obiettivo di “dare conto” della nostra attività alla comunità degli “stakeholder” di riferimento. Con la stessa finalità si è scelto di certificare il bilancio, avvalendosi della società di revisione KPMG e di formalizzare gli assetti organizzativi interni nell’ottica di adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi della L. 231/01 e con la costituzione dell’Organismo di Vigilanza. E’ stato poi completato il set dei Regolamenti e, grazie ad un adeguamento dell’organigramma e all’approvazione di nuove deleghe per l’attribuzione di poteri di firma alla struttura apicale, sono state assegnate responsabilità di gestione di budget per le aree funzionali. Grazie all’introduzione del sistema di controllo di gestione e di autorizzazione degli impegni alla spesa è possibile ora monitorare i costi di tutte le aree della gestione. Un nuovo “approccio al lavoro” di tutta la struttura coinvolta direttamente in uno sforzo di formalizzazione e di tracciatura di tutti i processi. Le scelte condotte in questi anni hanno rinnovato e rinforzato la “macchina operativa” allo scopo di rendere la Fondazione capace di reagire prontamente alle esigenze della società civile e agli eventuali mutamenti di scenario. La cornice offerta del Protocollo ACRI-MEF aveva creato le premesse per l’avvio del processo di diversificazione dell’investimento del patrimonio finanziario, con la conseguente adozione di modelli sempre più strutturati di governance e di gestione operativa del patrimonio. La nostra Fondazione è stata tra le prime fondazioni italiane ad avviare questo percorso: nell’estate 2015, infatti, venne ceduta a Intesa Sanpaolo la partecipazione residuale di Banca CR Firenze (il 10% del capitale sociale) e poi, nel mese di agosto, fu alienato un primo blocco di 100 milioni di azioni di Intesa Sanpaolo, seguito, nel mese di dicembre da un secondo lotto di azioni di 90 milioni, regolato nel giugno dell’anno