Tutti Contro Gtt: “La Fermata Di Feletto Non Si Tocca!”
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il isveglio Settimanale popolare Canavesano ANNO XCVIII - N° 33 - Esce il GIOVEDI - 9 Agosto 2018 - € 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 33/2018 EDITORIALE Cosa offre agosto a chi rimane in Canavese CANAVESE - Feste, sagre, concer- nel paese dei nonni, ecco un agile ti, escursioni: agosto non è certamente vademecum per poter scegliere come Pronti? Via! un mese “morto”, in terra canavesana. trascorrere una serata diversa e diver- Per chi ha già terminato le ferie (o tente, o una giornata immersi nella di Cristina Terribili magari non le farà proprio), per chi natura. lascia la città e si reca in villeggiatura (pagg. 15-18) Alla faccia dell’estate e delle vacanze tranquille, serene, spensierate! Seppur meritate, la cronaca di que- sti giorni è una specie di “bollettino di guerra” da cui LA REGIONE E I SINDACI DELLA ZONA SCHIERATI CON I CITTADINI CHE PROTESTANO non ci si può sottrarre anche se ben sistemati sotto l’ombrellone. Il caldo torrido miete vittime, gli inci- denti in montagna sono numerosi ogni giorno, il terre- moto in Indonesia ha azzerato città e villaggi, gli incendi in California sono tra i peggiori della storia, i Tutti contro Gtt: “La fermata morti sulle nostre strade tra furgoncini di braccianti che si scontrano e autobotti di gas che saltano in aria allungano i bilanci delle vittime. Si potrebbe andare avanti ad elencare. Le vacanze non possono farci di Feletto non si tocca!” dimenticare questi drammi anche se la voglia è quella di svuotare un pò la testa per trovare la calma e la sere- nità necessarie a riprendere la vita lavorativa tra qual- Dopo l’annuncio che il treno avrebbe “saltato” la stazione locale che giorno o qualche settimana. C’è modo di convive- re in tempo di vacanze con questi bollettini di morte e FELETTO - Obbli- di distruzione? gato a far transitare i Qualcuno è pronto per partire, qualcuno è già tor- treni ai 50 all’ora sulla nato, per qualcuno le vacanze sono solo un sogno linea Canavesana per che non si potrà realizzare, per qualcun altro sarà problemi di sicurezza, almeno un giorno di vacanza passato in modo diver- Gtt ha trovato una solu- so dal solito. zione “semplice” per C'è chi sogna di non cucinare per una settimana, supplire ai ritardi che chi potrà finalmente fare tardi la sera per dormire la ciò avrebbe comportato mattina, chi potrà mettere alla prova questa o quella (costringendo l’azienda attrezzatura, chi invece metterà alla prova se stesso a complicate modifiche sperimentando vacanze alternative. negli orari già redatti): Ciò che manca però, a detta di tutti quelli che saltare la fermata alla ritornano o che rimangono, è il tempo: le vacanze stazione di Feletto. sono sempre troppo corte, non c’è mai abbastanza Qualcuno se n’è accor- tempo per fare tutto. to, e in paese è scoppia- C'è la possibilità di rimediare? Forse. La strategia ta la rivolta: manifesta- più corretta è di vivere pienamente e consapevolmente zioni, raccolte di firme, ogni istante che si passa in vacanza, foss’anche nella minacce di incatenarsi propria casa, foss’anche nella propria città mentre ai binari. Ieri è arrivata ancora si lavora. Aprire pienamente i vostri sensi, pro- anche la solidarietà di vare a descrivere quello che è intorno a voi, come sindaci e Regione, che facendo il gioco “Se fosse...” per mantenere nella chiedono a Gtt di indi- memoria una traccia di quanto si sta facendo. viduare una soluzione Se nel numero scorso abbiamo parlato del pellegri- diversa. Piove, il sottopasso torna ad allagarsi naggio, del cammino, come un modo per riprendere il (pag. 14) (pag. 20) contatto con quanto ci circonda, proviamo a farlo anche oggi, anche domani, in qualunque posto ci tro- viamo. Proviamo a gustare ogni singolo boccone della Una diocesi in cammino: a Oropa e con i suoi giovani verso Roma pietanza che mangiamo. E’ vero che i banchetti dei ristoranti sono sempre pieni di leccornie che invitano a riempirci i piatti fino all'orlo, ma proviamo a sceglie- re, magari quello che non conosciamo, e proviamo ad immergerci in sinfonie di gusti nuovi. Anche quando siamo di fronte ad un bel panorama, proviamo a riflet- tere su cosa ci ha emozionato, cerchiamo di cogliere i particolari dei colori, delle forme, dei movimenti del- l'ambiente circostante, proviamo a chiudere gli occhi, come a scattare una fotografia con la nostra mente, e poi riapriamoli e guardiamo ancora per vedere di nuovo, per capire se abbiamo dimenticato qualcosa. (continua a pag. 8) (pagg. 2-7, 24 e 25) La vignetta della settimana il isveglio giovedì 9 agosto 2018 2 popolare • Primo piano A PIEDI, CON I PULLMAN DALLE PARROCCHIE, IN AUTO, SABATO HANNO RAGGIUNTO E AFFOLLATO IL SANTUARIO Sotto gli occhi della Madonna di Oropa Migliaia di fedeli canavesani hanno preso parte al pellegrinaggio diocesano di Ivrea IVREA – L’annuale pellegrinaggio a Oropa della diocesi di Ivrea, que- st’anno si è tenuto il 4 agosto, sabato scorso. Una decina di pullman ha raggiunto il Santuario della Madonna Nera provenienti da diver- si paesi del Canavese, dove hanno poi fatto rientro nel tardo pomerig- gio, alla fine delle celebrazioni; mol- tissimi i pellegrini che sono saliti ad Oropa con mezzi propri. Un folto gruppo è arrivato ad Oropa a piedi dopo aver camminato tutta la notte: partiti da Andrate verso mezzanotte dopo un momen- to di preghiera, hanno raggiunto il Santuario tra le 7 e le 8, non senza aver dovuto affrontare un temporale che alle 2 del mattino li aveva infra- diciati e infreddoliti rendendo il cammino un po’ più incerto e diffi- cile. Sono stati proprio questi pelle- grini oranti nella notte ad aver colo- rato e animato per primi i prati ver- dissimi del Chiostro della Basilica Antica, mentre il sole faceva capoli- no dalla schiena curva del Monte Bo. Al sole non ancora troppo caldo hanno cercato di recuperare le forze disperse nella buia notte dopo 7 ore di marcia; si sono rifocillati, hanno steso un telo e si sono appisolati. donne, aveva la squillante voce dei ma già proiettato ad essere vescovo Sotto gli occhi della Madonna tanti bambini nuovi a questo appun- della diocesi di Biella. Gli fa conosce- per la quale non hanno risparmiato tamento, aveva il passo lento ma re i biellesi saliti al Santuario nella la fatica; anche per tutti quelli che al consolidato di tanti anziani ormai speranza di poter avvicinare il loro loro sforzo e sacrificio avevano chie- abituati a salire fin quassù. nuovo vescovo che di li a poco farà sto di intercedere per un miracolo, Il Vescovo Edoardo, che aveva l’ingresso in diocesi. una grazia, un sostegno, un segno guidato la preghiera e la mediazione Anche il vescovo Edoardo si struttura piazzata ai piedi della gra- da altri chierici che presto saranno per come e cosa fare della propria ad Andrate la sera precedente per i sente a casa ad Oropa, sotto gli dinata della Basilica Nuova (chiusa ordinati preti. Presiede il vescovo di vita, di quella di un figlio, un amico, camminanti, arriva molto prima del- occhi della Madonna che per anni per i grandi lavori di ristrutturazione Ivrea Edoardo, al suo fianco il vesco- un familiare caro... l’ora della Messa. Saluta, stringe ha visitato e pregato quando la sua che richiedono tempo e denaro), che vo eletto di Biella Roberto, il cardi- Si va ad Oropa per se e si va mani, dà una carezza, ha una parola azione pastorale si svolgeva proprio può contenerne poco meno di 500; nale Versaldi, il vescovo di Biella anche per gli altri, i tanti che per per tutti e ascolta chi gli si avvicina. in terra biellese. E don Roberto se gli altri sono ai bordi, si riparano dal Gabriele, l’emerito di Ivrea Luigi. Fa ragioni diverse non possono andarci. Si rassicura che il pellegrinaggio not- ne rallegrava: l’impatto forzatamen- sole con gli ombrellini distribuiti dai caldo sotto il sole ma anche sotto la Tante e commoventi le testimonian- turno sia andato bene, che tutti te diverso quest’anno assumeva volontari della Confraternita di tenda. La celebrazione è solenne. ze raccolte in questo senso tra giova- siano in buone condizioni; conosce contorni più smorzati, più facili da Oropa che assicurano tutti i servizi Quest’anno è la corale di Bairo, San ni e meno giovani. Alle 9 il santuario chi viene da quello o da quell’altro interpretare, dove la preoccupazione utili al buon funzionamento del Giusto e Argentera che anima la si affollava, la strada tortuosa che per paese e parrocchia. Incontra don lasciava spazio alla serenità e al sor- Santuario, a vantaggio di chi fin Messa. Lo fa con convinzione e 11 chilometri sale da Biella era per- Roberto Farinella arrivato per altre riso. Ad Oropa si riposa in questi lassù sale. Altri pellegrini stazionano devozione: aiuta i presenti a pregare corsa da pullman e auto incolonnati. strade e lo rassicura su questo primo giorni il Cardinal Giuseppe sotto gli alberi, nel boschetto alla cantando, non dà spettacolo, è lì per Il pellegrinaggio prendeva forma, incontro “speciale” con Oropa; oggi Versaldi, vicario generale emerito di destra del piazzale. Si dice che siano guidare il canto dei pellegrini e farlo aveva il volto di tanti uomini e in veste di pellegrino orante di Ivrea Vercelli e vescovo emerito di millecinquecento. L’impianto di salire meglio al cielo. Alessandria: è ad Oropa in forma amplificazione funziona bene e Il vescovo Edoardo pronuncia l’o- privata, saluta il vescovo Cerrato, anche chi è lontano ha modo di melia, prega e canta, eleva le braccia poi don Farinella di cui fu insegnan- seguire ciò che si svolge sotto la al cielo, consacra, incensa, scambia il te a Roma, i presenti.