Qualità Lunigiana 1 STORIA NATURA ENOGASTRONOMIA

Qualità Lunigiana Edizione 2007-2008

NELLA VALLE DEI CENTO CASTELLI

C.C.I.A.A. COMUNITÀ MONTANA 2 Qualità Lunigiana

Lunigiana: Antica terra della luna, di castelli e misteriosi idoli di pietra Le valli della e dei suoi pescosi affluenti sono il cuore di quella regio- ne storica chiamata Lunigiana, domi- nio della città romana di Luni e di una tra le più antiche e potenti diocesi del- la cristianità. Facili valichi che si aprono tra le pie- ghe della barriera appenninica hanno fatto di questa terra un reticolo di stra- de percorse fin dalla lontana preisto- ria da popoli diversi, prima da pastori, poi mercanti, da eserciti e pellegrini. Il turista che scende dalla Cisa, dopo aver attraversato le strette gole del- l’appennino parmense, si immerge in un grande anfiteatro naturale che a primavera e d’estate è lussureggiante di verde e d’autunno veste i mille colo- ri di sterminati boschi. In inverno le candide vette di marmo delle Apuane si confondono con il bianco delle nevi appenniniche. In un palmo di terra la natura offre un’insospettabile varietà di paesaggi: le alte pra- terie con brughiere a mirtillo e pascoli dove vive il pregiato agnello di ; gli oliveti ed i vigneti delle colline dominate dal profilo alto e severo di cento e più castelli, di borghi murati e pievi romaniche. Nel fondovalle la Magra si snoda - sono parole di Mario Tobino - come un’anguilla d’argento che ha voglia di mare, con acque pescose e ancora balneabili. Terra dal cuore antico, terra di grandi itinerari di fede: il cammino per san Jacopo di Compostella e la , con la sua variante per il Volto Santo di Lucca, videro il passaggio, nel medioevo, di una moltitudine di pellegrini e ora, di anno in anno, tornano ad essere percorsi da un sempre maggior numero di moderni pelle- grini. In queste valli, tra le asperità dei monti, i romani lottarono a lungo prima di vincere le popolazioni liguri-apuane che avevano fatto della vallata un grande santuario a cielo aperto popolato da decine di idoli di pietra posti a guardia di strade e di pascoli: guerrieri armati fino ai denti e donne procaci, che si ammirano nel castello del Pia- gnaro di . Su questi monti, durante l’ultima guerra mondiale, le antiche mulattiere tra i boschi conobbero gli orrori della guerra e delle rappresaglie, ma anche l’eroica pagina della gente di montagna che ospitò e sfamò migliaia di sfollati. L’ospitalità in Lunigiana è sacra: la sperimentò Dante alla corte dei Malaspina, gran- de casato che ha lasciato la sua impronta nelle architetture dei castelli di una miriade di piccoli feudi che attorniavano le eleganti città di Pontremoli e . Qualità Lunigiana 3

Quella che state at- La strada del vino dei colli traversando è una ter- di Candia e di Lunigiana ra generosa nei suoi prodotti: i suoi vini GliGli storicistorici nnonon ssarebberoarebbero dd’accordo’accordo cconon qquestauesta gradevoli e profumati, definizionedefinizione cchehe cchiamahiama LLunigianaunigiana qqueluel llenzuoloenzuolo frutto di una grande didi ccollineolline cchehe ssii eestendestende ddaa AAullaulla aallalla CCisa,isa, pper-er- varietà di vitigni, era- chéché LunigianaLunigiana è sstoricamentetoricamente llaa bbenen ppiùiù aampiampia no già celebri nell’an- regioneregione sstoricatorica ddii qquellauella ggranderande e ppotenteotente ddiocesiiocesi tichità. didi LLuniuni cchehe ddallealle CCinqueinque TTerreerre aarrivavarrivava aaii ccon-on- I boschi di castagni fini della Versilia, a nord oltrepassava la Cisa, danno una farina pre- a levante sconfinava in . giata, macinata in mo- D’altra parte sono proprio i suoi vini a ignora- lini ad acqua, mentre re i moderni limiti amministrativi e a sconfinare allegramente il sottobosco abbonda tra e Toscana con la D.O.C. dei Colli di Luni che alle di funghi. produzioni delle colline liguri del sarzanese aggrega i vigneti L’olivo, che qui cresce di Fosdinovo, e . in condizioni difficili, I vini della D.O.C. del Candia dei Colli sono prodotti dà un olio che molto nei comuni di Carrara, Massa e . apprezzava il Petrar- Nella media e alta Val di Magra i vini hanno ottenuto il rico- noscimento I.G.T., mentre tutto il territorio provinciale rien- ca. tra nella I.G.T. Toscana. Nelle pagine che se- L’itinerario turistico-enologico di questa strada del vino attra- guono vi raccontere- versa una straordinaria varietà di paesaggi con scenari che mo un pò di storie di si affacciano sul mare, guardano alle vette di marmo delle questa terra, tracce Apuane, si stemperano in dolci colline. per un viaggio che ri- Le strade che si insinuano tra i vigneti sono le stesse per- chiede la disponibilità corse nel medioevo da carovane di mercanti, ma anche da a lasciarsi prendere bellicosi eserciti, da pellegrini oranti e da briganti. Risalendo la mano dagli scenari dalle colline del Candia, verso Fosdinovo, per scendere poi a di un paesaggio stori- Ceserano, San Terenzo Monti, Fivizzano, Aulla, e risalire sù, co, dagli incontri con verso Pontremoli, non può non sorprendere la lunga teoria di la gente del luogo, dai torri e castelli che rammentano quella miriade di piccoli feudi piaceri della gola di malaspiniani in cui si frammentò la Val di Magra. una cucina semplice Ogni versante ha una sua particolare ricchezza di vegetazio- e gustosa, dalla ric- ne, i coltivi talvolta cedono il passo ai vigneti, altre volte sono chezza di monumenti i vigneti a lambire antichi castagneti: persino le condizioni e musei che narrano climatiche variano frequentemente, passando da un piccolo storie millenarie. crinale ad un altro, tanto che si può parlare di una terra con Di una cosa siamo vari microclimi. certi: dovunque vi fer- Forse è anche per questo che la strada del vino riserva una merete vi accorgerete sorprendente varietà di vitigni, alcuni autoctoni, altri impor- che è sempre vero il tati, ma che si sono felicemente adattati. detto secondo il quale Pollera, albarola, lanaiolo, sangiovese, ciliegiolo, vermentino, l’anima di un popolo malvasia, durella, merlot, sono i vitigni più diffusi. si conosce scoprendo I viticoltori che hanno aderito alla Strada del Vino hanno sa- i sapori, i colori ed i puto coniugare i saperi di una tradizione antica con i più mo- profumi della sua cu- derni metodi di vinificazione ed è anche per questo che hanno cina. raggiunto risultati eccellenti. 4 Qualità Lunigiana I produttori della Strada del Vino

Le aziende vitivinicole della zona del Candia

Il Tino, via Castagnata, 29 – Massa tel. 0585/831558 Podere Scurtarola, via dell’Uva,3 - Massa tel. 0585/833662 Cesare della Tommasina, via Aurelia Ovest - Massa - tel. 0585/830513 Eva Vernazza, via dell’Uva, 12 - Massa tel. 0585/833264 Montegreco, via Forma Alta, 23 - Bonascola-Carrara tel. 0585/846658 Sabina Piastra Maria Luisa, via Candia, 70 - Massa - tel. 0585/830113 Vin.Ca, via Candia Bassa, 27 bis - Carrara - Avenza tel. 0585/834217 A.L.E.S.T.E. srl, via Provinciale, 180 - Carrara – Avenza tel. 0585/8589387 La Caloma, via Fabbrica, 5 - Capanne di Montignoso Nanni Barbero, via Fravizzola, 17- Fosdinovo - tel.0585/348110 tel. 0187/68410 Il Feudo, via Palatina, 47- Capanne di Montignoso tel. 330/277154 Le aziende vitivinicole dell’I.G.T. Val di Magra Azienda Agricola Calevro, via Romagnano - Massa - tel. 0585/830291 Fattoria di Ceserano del Conte Picedi Azienda Agricola Cima, via del Fagiano, 1 Benettini, loc. Ceserano, tel.0187/625147 tel. 0585/830835 Agricola Lunigiana S. Chiara, loc. S. Chiara- S.I.I. srl, via del Cavatore, 10/A - Carrara Gassano - tel. 0585/99359 tel.0585/54963 Fattoria Ruschi Noceti, piazza Repubblica 1, loc. Della Tommasina Renza, via dell’Uva, 5 - Massa S. Giustina - Pontremoli, tel. 0187/832466 tel. 0585/832430 Podere Benelli, loc. Oppilo-Pontremoli Giovanni Giusti, via Candia Bassa, 16 - Carrara tel. 338/9104330 tel. 0585/830336 Azienda Il Posticcio, loc. Lusuolo- Milani Elvira, via Elisa, 4 - Carrara, tel. 0585/72273 tel. 0187/494567 Il Pozzo, via del Fagiano,1- Massa, tel. 0585/830835 Podere I Cerri, via Montebarelli, Bigliolo-Aulla Castagnini Roberto, viale XX settembre - Carrara tel. 0187/420155 tel. 0585/843829 Alla strada del Vino aderiscono anche agriturismi, Le aziende vitivinicole dei Colli di Luni produttori di vino, alberghi e ristoranti. Podere Lavandaro, via Rocca, 1- Fosdinovo tel. 0187/68202 Per informazioni : tel. 338/8853067 Terenzuola, via Vercalda, 14- Fosdinovo [email protected] tel. 0187/680030 www.stradadelvino.ms.it Biologica Boriassi, via Pini, 19-Fosdinovo per informazioni su inziative ed eventi , iscriviti a : tel. 0187/629981 [email protected] Qualità Lunigiana 5

Farina di Castagne della Lunigiana D.O.P.

A scrivere che le castagne erano i due terzi del pane di Lunigiana era già stato, nel XV secolo, lo speziale bagnonese Giovanni Antonio da Faye, ma la stessa cosa si sarebbe potuta ripetere sino alla metà del secolo scorso, quando fu proprio la farina di castagna a sfamare, in tempo di guerra, migliaia di sfollati nei paesi di montagna. Nel 1388, trovia- mo le castagne protagoniste della cena della vigilia di Natale in quel di Pulica di Fosdinovo: “mangiammo infine castagne piz- zatelle per la maggior parte provenienti dalla selva di Rupignano, o raccolte altrove…” Per i Lunigianesi possedere un castagneto era indispensabile: ne era consape- vole il marchese Anton Giulio Brignole Sale quando, nella seconda metà del settecento, chiedendo al celebre cartografo Matteo Vinzoni di riorganizzare la maglia poderale del suo feudo di Groppoli, gli raccomandava di assegnare sempre a ciascun podere una porzione di castagneto. Gli inviati dei granduchi di Toscana lamentavano l’eccessivo attaccamento dei lunigianesi al castagneto: secondo loro i contadini di Lunigiana erano così pigri che anche in pianura preferivano tenere il castagneto, che richiedeva poco lavoro, piuttosto che disboscare e mettere a coltura cereali. Lo avrete capito: in queste vallate la castagna è indissolubilmente legata alla cultura, ma non solo alla cultura alimentare. In Lunigiana i bambini non “nascono sotto un cavolo”, ma li si trova nel tronco cavo di un castagno e per- sino la Madonna, in quel di Podenzana, appare su un castagno, di cui ancora si conservano i resti, murati nell’altare. Con alle spalle questa secolare storia, la coltivazione del castagneto non po- teva che selezionare con cura varietà pregiate, destinate alla produzione di farina di qualità. La farina presenta una consistenza molto fine al palato, ha un colore avorio- crema e si apprezza per il caratteristico dolce sapore, per il profumo e l’inten- so e persistente aroma, che ritroviamo anche dopo la cottura. Alla base di questa eccellente farina ci sono pregiate varietà di castagne, rino- mate per le pregevoli caratteristiche organolettiche, ma anche l’antichissima tecnica di lavorazione, che prevede l’essiccatura nei tipici gradili alimentati costantemente con esclusivo utilizzo di legna di castagno e la molitura fatta con le tradizionali macine in pietra in molini alimentati dall’acqua. Per la secolare tradizione di coltivazione del castagneto, per le antiche tec- niche di lavorazione affinate nel tempo e per la sua straordinaria qualità, la farina di castagne della Lunigiana ha ottenuto il riconoscimento europeo di prodotto “a denominazione d’origine protetta” D.O.P. “La farina di castagne D.O.P.” si presta ad una sorprendente versatilità in cucina, conservando sempre inconfondibili profumi e sapori, sia che la si utilizzi per spianare tagliatelle e lasagne, sia per impastare frittelle e casta- gnaccio, o per farne un soprendente pane. La farina di castagne della Lunigiana si trova nei migliori negozi alimentari, o direttamente presso l’Antico Mulino Rossi di Fivizzano (MS). 6 Qualità Lunigiana

Aulla: il santo ritrovato - millenario incrocio di strade e commerci

“ristai, Aulla di commerci viva, piazza Cavour il fontanone di marmo eretto nel- dove l’Aulella coniuga la Magra, l’anno dell’Unità d’Italia, un tratto delle mura di cinta con feritorie, il palazzo che appartenne ai rinata è san Caprasio nell’abside Centurione di Genova, ai Malaspina e - da ulti- mo - ai governatori del duca di . e solca ere con passo superbo…” (0.B.) Del dominio modenese resta l’unico archivio no- tarile lasciato per legge in deposito ad un comu- ne: circa duemila volumi di atti rogati nei territo- Aulla, con la sua rete di esercizi commerciali e di ri modenesi di Lunigiana dal XV al XIX secolo. servizi è ancora oggi il centro più vivace della Lu- Ma una vera insospettabile scoperta la riserva nigiana, così come lo fu più di mille anni fa quan- l’abbazia di san Caprasio, con gli scavi archeo- do Adalberto di Toscana fondò - alla confluen- logici, la monumentale tomba del santo e la sala za tra il fiume Magra e il suo affluente Aulella capitolare che ne racconta la storia con testimo- - un castello con case e magazzini per accogliere nianze di pellegrini, preziose sculture medievali, commerci e mercanti, ma anche un’abbazia per oggetti di vita quotidiana. Qui il visitatore incon- confortare i pellegrini della Via Francigena. tra il santo che fu l’ispiratore e la guida spirituale Il centro storico, quasi interamente distrutto dai del monachesimo provenzale, vede le sue reli- bombardamenti dell’ultima guerra, conserva in quie ricollocate sotto l’altar maggiore e il prezioso Qualità Lunigiana 7

Le focaccette di Aulla Ad Aulla nelle tante sagre estive si preparano straordinarie focaccette, cotte in testelli di ter- racotta surriscaldati al fuoco di legna, fatte da un impasto di farina di grano e farina di granturco. Dopo la cottura tra due testelli le focaccette sono avvicinate velocemente alla brace e, per reazione al calore, si gonfiano e sono pronte per accogliere formaggi e salumi. Le focaccette aullesi ricordano le tigelle mode- nesi e sono forse il ricordo della dominazione dei Duchi di Modena, visto che la loro area di diffusione corrisponde ai territori lunigianesi La perla della tavola: a loro soggetti. il fagiolo di Bigliolo

La perla più preziosa dell’agricoltura aullese è l’incomparabi- le fagiolo di Bigliolo, con la sua buccia sottile e la pasta tene- ra e facilmente digeribile. E’ delizioso, accompagnato all’olio d’oliva di Caprigliola, ma lo si apprezza anche in umido, con salsicce e cotechini di produzione locale. Il turista che si reca a Bigliolo nei mesi estivi, magari per un’escursione al santuario di Castagnola, può osservare i campi-giardini di fagiolo irrigati con acqua purissima che scorre a ruscello e può acquistare i fagioli freschi o confezionati presso il locale comitato di valorizzazione di un prodotto che nel settecento era già conservato con cura nelle dispense del marchese Cosimo Malaspina. reliquiario di stucco che le ha custodite: sono stati Aulla a . Proseguendo sulla statale del- ritrovati mille anni dopo il loro nascondimento, la Cisa in direzione di Sarzana si incontrano il che si rese necessario per proteggerli dalle inva- santuario della Madonna degli Angeli, ospedale e sioni degli infedeli, approdati sul lido di Luni. romitorio medievale che conserva la memoria di Alta, sul colle della Brunella, si erge la massiccia un nobile pontremolese salvato per intercessione fortezza voluta dai Centurio- della Vergine dall’assalto dei ne di Genova, forse pensata briganti che popolavano la da Giovanni delle Bande strada delle lame. L’elegante Nere che voleva fare di Aulla borgo di Caprigliola, con le la capitale di una sua signo- imponenti mura medicee e ria. Oggi la fortezza è sede la medievale torre dei vesco- del museo di Storia Naturale vi-conti di Luni, sorge sul e nel parco impiantato dagli colle da cui si controllavano inglesi si snoda un interes- la romana via Aurelia, la via sante percorso botanico. Francigena e quella per san Nei dintorni di Aulla, Palle- Jacopo di Compostela. Il ru- rone ospita in una torre del dere del ponte della Bettola, castello Malaspina uno spet- nascosto dai salici che cresco- tacolare presepe meccanico aperto tutto l’anno; no nel greto della Magra, evoca il ricordo della Bibola e Vecchietto regalano sorprendenti visio- sua costruzione, voluta da Firenze e dal vescovo ni panoramiche delle Apuane, lungo il sentiero di Luni dopo il tragico annegamento, nel XV se- della Francigena che è percorribile in sei ore da colo, di un gruppo di pellegrini diretti in Spagna. 8 Qualità Lunigiana

Museo e area archeologica di San Caprasio, patrono di pellegrini della Via Francigena

Non è un museo tradizionale, ma un percorso storico che, dopo la visita all’esterno dell’abside maggiore, risalente al sec. X, porta all’interno del- la chiesa dove sono visibili gli scavi archeologici con la monumentale tomba di san Caprasio e i re- sti di due precedenti chiese dei secoli VIII e IX. La grande sala capitolare del monastero è stata ritrovata e recuperata nel 2004 ed è sede di una raccolta museale dove sono esposti oggetti di vita quotidiana, reperti romani e medievali, monete la- sciate dai pellegrini tra il X e il XIII secolo. Un sorprendente racconto spirituale è scolpito nella pietra di artistici capitelli e sono i testimoni di ric- che committenze e della straordinaria importanza spirituale dell’abbazia, fondata nell’anno 884 da Adalberto di Toscana. All’esterno del complesso abbaziale sono in fase di recupero la torre campa- naria e l’area del chiostro, che ospiterà un giardi- no con erbe e piante della farmacopea benedettina. (tel. 0187/420148 - 0187/400221) www.sancaprasio.it – [email protected] Museo di storia naturale della Lunigiana

Nelle sale della Fortezza della Brunella, dove a lungo soggiornò la famiglia di Lina Watterfield, giornalista e scrittrice inglese che vi ospitò poeti, pittori e letterati in- glesi, tra i quali D. Lawrence con la moglie Frida, è allestito il Museo che descrive la varietà dei paesaggi di Lunigiana: dalle vette di marmo delle Apuane, alle colline, alle aree fluviali. Nel parco impiantato dagli inglesi si snoda un interessante percor- so botanico e si trova un singolare cimitero per piccoli animali domestici. La fortezza fu la prima e unica grande macchina da guerra espressamente costruita a difesa della Lunigiana dopo l’introduzione dell’artiglieria: solidi puntoni potevano respingere le cannonate, mentre una serie di caditoie consentivano di aggredire con pietre e olio bollente chi fosse riuscito ad avvicinarsi troppo sotto le sue mura. Tel. 0187-400252. Info: [email protected] - [email protected] Qualità Lunigiana 9

B&B ALBERGHI

Maggioni Roberta Emma Albergo Ristorante Pasquino Tel.: 0187/414426 - 339/1743995 Tel.: 0187/420509 V. Bettola, 9 Caprigliola P.zza Mazzini, 21 Olugboye Beatrice Ristorante e albergo con 17 posti letto e totale Tel.: 0187-414028 - 333/6244418 335/5384968 10 camere, 2 stelle; V. Nuova, 19 Caprigliola

La Favorita Demy Hotel De Micheli Tel.: 338/6814255 Tel.: 0187/408370 V. Valenza, 6/A Valenza V. Salucci, 9 Nel Borgo Ristorante albergo con 44 camere per 80 posti Tel.: 360/278540 V. Canonica, 2 Albiano Magra letto, 3 stelle;

Casa Rò, Magra Immobili srl Tel.0187/415439 - 347/2626519 Tel.: 0187/691288 V. Amola, 18 Albiano Magra Loc. Schiado Locanda Pratomedici 20 unità abitative Tel.: 0187/412005 - 347/3861973 347/1352352 per un totale di 60 posti letto V. Protomedici, 13 Bigliolo GLI AGRITURISMI La Pescigola, Tel.: 0187/420877 - 328/4452619 Byron Lunigiana Via Pescigola, 12 Aulla Tel.: 335/5384968 Casa Barani Via Nuova, 25 Caprigliola Tel.: 347/4657930 www.byronlunigiana.com V. Sprini, 7/A Aulla “La Selva” di Vannini Eugenio n.7 posti letto. Tel.: 0187/409897

Cà di Megoto “Montebello” di Benedetti Raffaella Tel.: 0187/418296 - 339/4166707 Tel.: 0187/418993 - 340/3949800 loc. Olivola Via Collina

Forni Pierina e Rosaia Raffaele Tel.: 0187/418505 V. Puccini

Al Fienile Tel.: 0187/471302 Malacosta

Valle Fiorita Valenza Tel.: 0187/471325 - 338/3420148

“Il Cerro” di Tomè Antonio Tel.: 0187/418407 V. Bardine

Agriturismo “La Casalina” Dalla mensa dell’Abate Tel.: 0585/982024 sec. XII - produzione araba Gorasco di Aulla 10 Qualità Lunigiana

GLI AGRITURISMI I RISTORANTI

“Pow Wow” di Grulli Aristide Ristorante la Locanda di Aramis Tel.: 0187/412130- 388/9770977 Tel.: 0187/409967 Cavana di Bigliolo Piazza Corbani - Aulla

“I Grotti” di Cittadini Lorenzo Osteria - Trattoria - Enoteca Napoleone Tel.:0187/409415 Tel.: 0187/415526 V. Pescigola Bettola di Caprigliola Mattellini Eva Tel.: 0187/420894 Pizzeria La Bouganville 2 Pian di Bibola Tel.: 0187/423017 Ragnaia di Aulla

I RISTORANTI Ristorante Lo Spiedo Sardo Tel.: 0187/415195 Ristorante Pizzeria Il Capannone Caprigliola di Aulla Tel.: 0187/418327 Via Turati – Pallerone Pizzeria Ristorante Pusigno Ristorante la Teresina Via Cerri, 20 – Ragnaia Tel.: 0187/418006 Via Turati, 159 – Pallerone Ristorante – Cantina Girardengo Tel.: 0187/409144 Locanda Il Castellano Via Nazionale – Aulla Tel.:0187/415547 Caprigliola Ristorante – Enoteca per Bacco Tel.: 0187/420637 Albergo Ristorante Demy Hotel Tel.: 0187/408370 Piazza Cavour – Aulla Via Salucci - Aulla Ristorante Paradiso Self-Service Break Time Tel.: 0187/417058 Via Resistenza, 59 - Aulla Via Turati – Pallerone

Albergo Ristorante Pasquino Ristorante La Fontana Tel.: 0187/420509 Tel.: 0187/415156 Piazza Mazzini, 22 Via Repubblica – Albiano Magra Ristorante La Tavernetta Ristorante – Pizzeria Gatto Matto Tel.: 0187/409985 Tel.: 329/7266986 Località Pian di Bibola Via Nazionale- Aulla Qualità Lunigiana 11

Bagnone: antica piazza mercantile

“Le forre, anime terse di pii, è vestito” lo speziale Giovanni Antonio da stornellano coi passi nei portici Faye, il grande disincantato cronista della , dal castello arroccato Lunigiana del “400, sepolto nella cappella t’involi sulla villa dei Quartieri castrense di Bagnone. e rimiri il tuo borgo ricco d’acque, Bagnone divenne allora una delle quattro che fuggono con trame d’arabeschi…” grandi piazze mercantili della Val di Magra: (0.B) il suo vivace porticato accolse venditori di primizie della campagna, mercanti del par- Pochi altri borghi di Lunigiana possono mense, macellai, sarti, calzolai, ma anche conoscere la cronaca della fondazione del- giocatori d’azzardo e usurai. la loro piazza mercantile, su un’ansa del La bella chiesa parrocchiale di san Nico- torrente Bagnone, sotto l’antico borgo ag- lò ha un prezioso organo ed una venera- grappato al castello malaspiniano. A metà ta reliquia della Santa Croce e con la sua quattrocento alle quattro antiche famiglie imponente facciata domina quella che può che lì abitavano si aggiunsero artigiani e definirsi una classica piazza italiana, con il bottegai arrivati da Vico, Fornoli, Taponec- palazzotto di giustizia, il comune, le scuo- co, Pontremoli, Pàstina, Merizzo, Panicale; le, il palazzo dei Cortesini; la vicina villa nel 1428, da Malgrate, “venne nudo, ed ora Quartieri è attorniata da un grande parco; 12 Qualità Lunigiana

mentale Anacardi Nardi, fucilato assieme ai fratelli Bandiera. Tra i tanti antichi illustri cittadini di Bagno- ne, uno ha il suo monumento nella cattedra- le di san Martino di Lucca: è Pietro da No- ceto, che il grande papa di Lunigiana Nicolò V elesse suo ascoltato segretario. Per lui i figli vollero che Matteo Cividali scolpisse l’artistico sarcofago, posto nella cappella di sinistra del duomo, con Pietro finalmente dormiente in quella pace che la piazza d’ingresso è ingentilita da un gran- cercò negli ultimi suoi anni, a Lucca, per dioso portico-monumento ai caduti in guer- sempre lontano dagli splendori della corte ra e, come il restaurato teatro costruito nel papale. ventennio ed oggi tornato a vivere, testimo- nia la straordinaria ultima stagione artistica degli scalpellini di Lunigiana. A Treschietto la torre di Giovan Gasparo Malaspina, a picco su un burrone, evoca questo malandrino marchese che collezio- nò scomuniche e condanne a morte, mentre a Jera si sente aria di vera montagna, tra castagneti ancora curati e acque pescose. A Vico e Corlaga molini ad acqua macinano ancora castagne, mentre l’archeologia ha restituito l’unica fornace postmedivale sco- perta in Lunigiana che produceva testelli e stoviglie. La rarità della squisitezza: Ma la vera sorpresa è Castiglione del Ter- ziere, sede di capitanato fiorentino, con il la cipolla di Treschietto suo castello-palazzo riportato in vita da Lo- Deliziosa, dolce, insuperabile – e rara – la cipolla ris Jacopo Bononi, medico, poeta, scrittore di Treschietto è seminata e trapiantata nelle fertili che ha raccolto le più preziose memorie del- piane dominate dai ruderi del castello Malaspi- la Lunigiana: documenti, libri antichi, pre- na. ziose prime edizioni, autografi di letterati e Viene coltivata da pazienti agricoltori con anti- che tecniche e accurata e gelosa tutela del seme: poeti. è irrigata con delicatezza e cura, concimata con Qui davvero è custodita l’eredità della seco- concime naturale e allevata in un terreno con ca- lare cultura lunigianese, della schiera innu- ratteristiche uniche che ne garantiscono genuinità merevole di poeti, scrittori, notai, letterati, e sapore altrove perduti. condottieri, abili politici, uomini di chiesa E’ un ortaggio che reca con se’ il ricordo di una che vissero presso le più celebri corti italia- tradizione antica, quella delle donne del paese che ne, che esportarono nel mondo la genialità nel giorno di mercato scendevano sotto i portici di questa terra di confine. di Bagnone dove le aspettavano, per acquistare le pianticelle da trapiantare, buongustai di tutta Alla Pieve la chiesa ricorda l’antica organiz- la Lunigiana. zazione ecclesiastica della diocesi di Luni, E altri buongustai le ricercano oggi, le apprezzano mentre da Collesino la strada conduce fino nelle sagre che le fanno conoscere, le distinguono, alle case dell’Apella, in quel di Licciana, per l’etichetta che ne garantisce la provenienza. terra d’origine del leggendario eroe risorgi- Qualità Lunigiana 13

ALBERGHI e RISTORANTI GLI AGRITURISMI

Locanda La Lina Azienda Cà del Sasso Tel.: 0187/429069 Tel.: 0187/428077 Piazza Marconi Loc. Corvarola 5 camere Cà del Vento Ristorante La Nuova Jera Tel.: 347/4774507 Tel.: 0187/428161 Loc. Orturano Jera Giunaso Trattoria Bicchierai Loc. Orturano Tel.: 0187/429077 Tel.: 0187/427019 Piazza Europa G&G Osteria Musetti loc. Cassolana Tel. 0187/429036 Tel.: 0187/427003 Loc. Pastina Fattoria del Deglio Ristorante I Fondi Tel.: 0187/4421322 Bagnone Tel.: 0187/429086 Ristorante Fornesi Tel.: 0187/429408 Loc. Vico B&B

Ruzzi Francesca Tel.: 0187/429069 Piazza Marconi Poggio delle Rondini Tel.: 0187/429420 Loc. Mochignano

Archivio - museo della memoria, Bagnone

L’archivio storico del comune di Bagnone raccoglie registri e filze di grande importan- za per lo studio della dominazione fiorenti- na nell’alta Val di Magra. Un’intensa atttività di studio, restauro e mi- crofilmatura consente oggi una facile acces- sibilità alle fonti per studiosi e amanti della storia locale. Tel.: O187-427828-427834 14 Qualità Lunigiana

Casola Lunigiana: il ritrovato pan di Lunigiana

“Rifulge Codiponte rara pieve, Lucca all’asse viario del fondovalle della lontana eco di canti campestri, Magra, al nodo viario di Aulla, con la sua potente abbazia di san Caprasio. d’immenso si corrusca la sua volta…” Le pievi di Offiano e Codiponte custodisco- no capolavori d’arte romanica: a Codiponte (O.B.) gli scavi archeologici hanno documentato una continuità di insediamenti dalla preisto- ria, alla romanità, al medioevo. Casola ha origini lontanissime e le sue valli La vicina pieve di san Lorenzo e soprattut- furono abitate sin dall’età del ferro. to l’eremo di Minucciano, oggi in territorio Nel IX secolo fu possedimento del vescovo lucchese, ma un tempo appartenenti alla di Luni e, nel 1306, dopo la pace tra il vesco- diocesi di Luni, offrono l’opportunità di in- vo ed i Malaspina siglata da Dante Alighieri, contro con echi di spiritualità medievale. appartenne alla grande casata di Val di Ma- Presso l’eremo sono state rinvenute statue- gra. Nel 1496 il popolo di Casola si affidò a stele: la chiesetta fino agli anni ‘70 era cu- Firenze e divenne importante podesteria e stodita, per antica tradizione, da un eremita centro di commerci. laico che viveva di carità. Da Casola passava la via del Volto Santo, L’eredità di Cortesi, ultimo eremita laico, è importante strada di pellegrinaggio e com- stata oggi raccolta da altri giovani eremiti mercio testimoniata anche dai resti del- che, resi invisibili dalla solitudine della clau- l’ospedale di Tea. Una grande strada, già sura, regalano tuttavia l’emozione del canto frequentata in epoca romana, che univa dei vespri che si eleva tra le mura della cap- Qualità Lunigiana 15

pella, dove troneggia l’immagine della Madonna del Soccorso. Il borgo di Casola, con la sua isolata torre che funge da campanile, conserva eleganti palaz- zotti e case che ospitarono fiorenti botteghe medievali. In uno di questi palazzi, aperto su uno scenario naturale di rara bellezza, è ospitato il mu- seo del territorio, con testimonianze preistoriche e della tradizione del canto del maggio. Museo del territorio dell’alta valle Aulella “Augusto Cesare Ambrosi”

Per visitare il museo è indispensabile prenotare presso gli uffici del comune di Casola. Nelle sale espositive è raccontata la storia della valle dell’Aulella, dalla preistoria ai giorni no- stri: dall’epoca delle statue stele, al dopoguerra, quando ancora si cantava il maggio drammatico all’ombra dei castagni. Il Museo è intitolato ad uno dei protagonisti del- la cultura lunigianese del secolo scorso: Augusto Cesare Ambrosi, discendente di un’antica fami- glia di Casola, sindaco, storico e, soprattutto, grande studioso di fama internazionale del feno- meno culturale delle Statue stele che dapprima raccolse a Casola e poi allestì nel castello del Piagnaro di Pontremoli. Tel.: 0585/90013 B&B La Marocca di Casola Il Giardino di Lidia Tel.: 0585/90234 - 90397 Via Carmine ALBERGHI e RISTORANTI

Ristorante Il Re di Macchia loc. Capoluogo Tel.:0585/90389 Dal lontano medioevo ci arriva un sorprendente pane di farina di castagna. GLI AGRITURISMI Quando, intorno al 1450, lo speziale bagnonese Giovanni Antonio da Faye scriveva che le casta- Ostello della Gioventù gne fornivano “i due terzi del pan di Lunexana” probabilmente si riferiva a questo pane dal sapo- Loc. Convento - Tel.: 0585/90075 re unico, ideale per accompagnare il celeberrimo lardo di Colonnata, ma anche formaggio pecori- Agriturismo Castagnoli no e miele d.o.p. della Lunigiana. Loc. Ugliancaldo - Tel.: 0585/ 987030 Fabio Bertolucci ha ritrovato il piacere di sfor- nare, a Casciana di Casola impagabili pagnotte Agriturismo Bacci di una ventina di centimetri di diametro, frutto Loc. Reusa - Tel.: 0585/987030 di un impasto composto dal 70% di farina di ca- stagna e dal 30% di farina di grano, amalgamate con un pò d’olio extravergine di oliva. A Casola Agriturismo Spino Fiorito è nato un comitato per la valorizzazione della Loc. Padula - Tel.: 0585/949167 marocca (tel. 0585-949122) e Fabio Bertolucci lo trovate al 340-6899209. Agriturismo Argigliano Loc. Argigliano - Tel.: 0585/90218 16 Qualità Lunigiana

Comano: la dote di Berta, moglie di Ugo di Provenza

“E tu Comano sull’aprico colle importanti strade che dal reggiano por- ti posi; la tua torre, solitaria tavano al mare: strade di commerci, di militari, di pastori con greggi che, sirena, incanta le selve, e valli...” ancora nel secolo scorso, salivano alle praterie dell’appennino. (O.B.) Comano si affaccia alla storia per la prima volta in un documento del 938, quando re Ugo di Provenza porta in Comano era chiamata la Svizzera del- dote alla moglie Berta il paese e il suo la Lunigiana per la salubrità del clima, castello; a queste terre guardarono per il verde delle sue valli, per la vici- sempre gli Estensi, che le elessero come nanza all’appennino, per la moltitudine loro punto di partenza per l’estensione di villeggianti che passavano le estati in del loro dominio in Lunigiana. L’eco confortevoli alberghi. della gran contessa Matilde, il breve Il clima c’è ancora, il verde anche: dominio di Castruccio Castracani degli persino la vecchia torre del castello è Antiminelli, poi il definitivo affermar- tornata a vivere, restaurata assieme a si dei Malaspina: sono le tappe di una parte della cinta feudale; la cucina è an- storia millenaria di queste valli, storia cora quella della tradizione, l’ospitalità civile, ma anche religiosa. anche. Della storia civile resta la memoria del- Attorno al grande invaso del Lagastrel- l’incastellamento di Groppo San Pietro lo non è difficile imbattersi in cavalli al che nel medioevo ebbe un grande ruo- pascolo e nei faggeti che lo attorniano lo strategico ed i cui ruderi purtroppo nascono pregiati funghi porcini. sono stati sciaguratamente dispersi Questa è una terra antica segnata da La diocesi di Luni ebbe in questo terri- Qualità Lunigiana 17

torio la pieve di Crespiano, più volte restaurata, con annessa una bella casa cano- nica e una importante torre campanaria, risalente al sec. XI. Al primo piano di questa torre - secondo un uso del tempo - un piccolo vano era destinato ad accogliere una cappella, di cui resta la piccola abside con la sua mo- nofora. Probabilmente proprio all’epoca della costruzione del campanile risale una impor- tante e rarissima epigrafe datata al 1079, oggi custodita in sagrestia. Documenti di questo tipo sono molto rari; la lapide in origine era all’esterno ed era destinata a ricordare ai posteri la grande impresa del restauro e forse della costruzione della torre campanaria, ma anche - orgogliosamente - il nome del suo autore: “Nell’anno dell’Incarnazione del Signore 1079, quando fu restaurata que- sta chiesa, mi fece il maestro Oto”. L’arte del lavorare la pietra sembra essere stata una prerogativa degli uomini di Comano, scalpellini, ma anche artisti: lo testimoniano il portale e gli arredi della chiesa di Comano, ma anche lo straordinario repertorio di portali, edicole votive, motivi ornamentali di Camporaghena.

ALBERGHI e RISTORANTI B&B

Albergo-Ristorante Miramonti Cà di Chiarella Via Roma, 51 - Tel.: 0187/484563 Via Croce - Tel.: 335/5254139 12 camere Cà del Fraro Albergo-Ristorante Roma Via Castello - Tel.: 0187/484146 Via Roma, 78/88 - Tel.: 0187/484216 13 camere I Chiosi Loc. Montale - Tel.: 335/5434572 Albergo Ristorante Elisa Via Roma,5 - Loc. La Costa L’Oasi Tel.: 0187/484217 - 15 camere Via Castello - Tel.: 0187/484336 Ristorante Galletti Zedda Salvatore Loc. Crespiano - Tel.: 0187/484257 Cattognano - Tel.: 339/4458284 Ristorante Federici Loc. Prota - Tel.: 0187/484610 Ristorante La Baracca La bontà del sottobosco: Passo del Lagastrello i Porcini della Lunigiana Tel.: 0187/484713 Hanno un profumo intenso, un sapore delicato e Ristorante Chalet del Lagastrello sono da secoli il vanto e la ricchezza della mon- Tel.: 0187/484706 tagna lunigianese: una scrittrice inglese ai primi del 900 scriveva che in nessuna cucina della Lu- nigiana mancava un sacchetto di funghi secchi. Ai primi dell’ottocento un cronista pontremolese GLI AGRITURISMI scriveva che i funghi secchi venivano mandati in regalo a Pisa e Firenze. Casa Turchetti Oggi la raccolta e lavorazione del fungo, così come la conservazione, sono garantiti da coope- Loc. Cattognano rative, aziende e negozi di alta specializzazione. Tel.: 0187/484502 18 Qualità Lunigiana

Filattiera: idoli di antichi liguri, fattorie romane ed echi di Bisanzio

“Fra le tue croci risplendi Sorano, secolo, nei pressi del grande vallo militare poseidonia mia illumini il cammino, bizantino, eretto dove già i romani, tra il I e il III secolo, avevano posto una grande fatto- sotto il tuo suolo cimeli di voci ria su quella strada che da Luni saliva verso la Pianura Padana. Ancora prima, in questo simili a perle di cosmo marino…” (O.B.) stesso luogo, i Liguri Apuani avevano allesti- to il loro panteon di idoli di pietra che, travolti dal cristianesimo o da culture di altre genti, A , all’ombra della più elegante e finirono per diventare solo semplici pietre da scenografica pieve della Lunigiana, i prati costruzione o lastre tombali, come testimo- custodiscono tesori d’archeologia già studiati niano la stele femminile ed il guerriero del- che aspettano solo di essere rimessi in luce ed l’età del ferro esposti all’interno della pieve. illustrati nel museo che si sta allestendo e te- Il borgo che sorge sulla collina ha il tipico im- stimonierà l’ininterrotto popolamento di que- pianto medievale, con il castello duecentesco sta piana dalla lontana preistoria, all’epoca e le case allineate sul crinale, mentre nella romana, alla presenza bizantina, alla grande parte più a sud resta, isolato, il complesso del stagione medievale, quando Filattiera fu la primo insediamento medievale, con la torre e capitale dei Malaspina che scelsero come la chiesetta castrense di san Giorgio. Proprio stemma lo spino fiorito. in questa chiesa si conserva la più straordina- La pieve di santo Stefano, recentemente re- ria epigrafe del medioevo lunigianese: ricorda staurata, sorse su un edificio di culto del VI le benemerenze di uno straordinario uomo Qualità Lunigiana 19

di chiesa, forse chiamato Leodgar, che con- intensamente coltivata. vertì la gente al cristianesimo, spezzò gli idoli Nei dintorni di Filattiera nel borgo di Ponticel- pagani, eresse chiese e dette pane e ristoro ai lo le case torri medievali rammentano tempi pellegrini della Via Francigena. difficili quando gli uomini, con i loro raccolti, E per i pellegrini sorse nel borgo un ospitale si rinchiudevano in torri abitabili che avevano dedicato a san Giacomo, che ancora reca un la porta in alto, accessibile con scale di legno bel bassorilievo in marmo del santo. che venivano ritirate in caso di pericolo. Alla porta di sopra, il 16 gennaio, vigilia di Tra Ponticello e Caprio i nobili pontremolesi sant’Antonio Abate, rivive l’antico rito del eressero eleganti ville padronali, mentre più falò purificatore: la grande catasta di legna in alto, verso l’appennino, la potente Rocca viene accesa subito dopo la benedizione. Un Sigillina e Serravalle controllavano impor- tizzone del falò viene portato nelle stalle e nei tanti vie militari e commerciali verso il par- pollai, a protezione degli animali domestici, mense. sulla cui salute vigila sant’Antonio. Sperduti tra questi monti si incontrano i ru- A poca distanza dalla pieve un antico molino deri di una importante piazzaforte militare ad acqua, ancora in funzione, ricorda tempi altomedivale: è Montecastello, forte baluardo non troppo lontani quando la grande piana del VII secolo che difendeva la valle dagli in- strappata al fiume era una fertile campagna vasori che si affacciavano d’oltreappennino.

I musei: la pieve e il molino Giuliani

Mentre nei pressi della pieve si sta allestendo il museo del territorio è proprio la pieve uno straordinario museo di se stessa, non fosse altro per la millenaria sacralità del luogo. Le murature interne ed esterne della pieve recano i segni di epo- che di splendore e di periodi di decadenza, di ricostruzioni dei primi decenni del secolo scorso, quando ospitò cappelle gen- tilizie. Le absidi mostrano con quanta sensibilità maestranze lombarde ne abbiano saputo disegnare, con semplici piccoli ciottoli di fiume, un’elegante tessitura. Altro museo vivente è il vicino molino Giuliani, ancora funzionante ad acqua, esempio tra i più significativi dell’edilizia rurale lunigianese.

Raccolta di oggetti religiosi e della civiltà contadina di Lusignana La raccolta di oggetti e attrezzi da lavoro del mondo contadino è ospitata nei locali di quel- le che furono le stalle della canonica. Dedi- cata a Mario Nadotti, la raccolta è visitabile grazie agli attivi abitanti del paese e al lavoro dei volontari di Legambiente. E’ aperta su prenotazione e in Agosto, in oc- casione della festa patronale. Tel.: 0187/422598 - 455337 20 Qualità Lunigiana

RISTORANTI Una rarità gastronomica: La Pantera Rosa, Scorcetoli la spalla cotta Tel.: 0187/458333 Non è un salume facile da trovare, ma Il Fringuello è una vera golosità dal sapore d’altri Scorcetoli Tel.: 0187/458309 tempi, prodotto prevalentemente nel- l’alta Val di Magra. E’ ricavata dalla GLI AGRITURISMI parte anteriore del maiale ed è conser- vata con il suo osso, protetta da pelle La Fola grassa o dalla vescica del maiale. Loc. Dobbiana - Tel.: 0187/855035 Fax.: 0187/855158 - www.lafola.com Dopo una stagionatura di alcuni mesi ( ma può essere conservata anche per Azienda agricola Moscatelli tre anni) si libera dalla pelle e può es- Loc. Molino Giuliani Tel.: 0187/458006 sere consumata sia fresca che cotta. Prima della cottura è bene lasciarla Mori Anna Loc. Pala di Scorcetoli una notte in acqua fredda, poi -cam- Tel.: 333/8020717 biata l’acqua - si mette sul fuoco ad acqua fredda e quando comincia a bollire la si lascia cuocere per un B&B quarto d’ora per ogni chilo di peso Il mulino de’ Briganti - Casa vacanza (alcuni suggeriscono un’ora a chilo). Caprio Rosata, speziata e leggermente sala- Tel.: 0187/631090 - 333/8020717 ta, la spalla cotta ha un sapore antico www.casadebriganti.it ed è uno straordinario salume che ha bisogno di un clima particolare: come dice l’enograstronomo Salvatore Mar- chese la spalla è un capolavoro in- trovabile dove arrivano le brezze del mare, nata com’è a metà strada tra il mare e la montagna dove si affina il prosciutto di . La spalla è ritenuta il salume più pre- giato del maiale: la si conservava per i giorni di festa del patrono, per ma- trimoni e battesimi, per la trebbiatu- ra, ma ancora più freqentemente nel passato i contadini la vendevano alla fiera di san Genesio di Filetto, il 25 agosto, e con il ricavato acquistava- no il maialino da allevare per l’anno nuovo. Qualità Lunigiana 21

Fivizzano: colta città fiorentina

“ Placida ti distendi con respiro Fivizzano è città colta: Jacopo da Fivizzano di sorgente dei colli tuoi all’arcata, stampò, primo in Italia e tra i primi nel mon- do, rarissimi incunaboli; in casa Fantoni fu che cerca le vestigia di carbonai, ideata, nel 1802, la prima macchina da scri- vere; Giovanni Fantoni, in Arcadia Labindo, d’arcieri e di bandiere Fivizzano…” (O.B.) fu poeta assai noto sul finire del XVIII se- colo; una moltitudine di notai, medici, eccle- siastici, giuristi fivizzanesi insegnarono nelle Nel vasto territorio del comune di Fivizzano, università e furono ascoltati consiglieri presso che da poco ha annesso la terra di Equi Ter- le corti italiane. Fivizzanese è Loris Jacopo me, l’uomo ha lasciato tracce sin dalla prei- Bononi, straordinario scrittore contempora- storia; poi sono arrivati i romani e la grande neo, medico e poeta. A lui si deve il recupero stagione medievale di il del palazzo Fantoni, l’allestimento del Museo Grande. Castruccio Castracani prese Fiviz- della Stampa, mentre nel suo ospitale castel- zano nel 1316, ma nel corso del XV secolo vi lo di Castiglione del Terziere fa rivivere l’ani- si insediò Firenze e questa terra di Lunigiana, ma colta e la grande stagione culturale della sede di capitanato, ne respirò leggi e saperi. Lunigiana. Carlo VIII la cinse d’assedio ed il Guicciardi- Di Fivizzano era Andreola, madre del grande ni scrisse che sotto le sue mura fu combattuta papa Nicolò V che, in sua memoria, donò il la prima grande e tragica guerra con in cam- parato - oggi al Museo del Bargello di Firenze po le artiglierie. - ricevuto dalla città di Siena in occasione del- 22 Qualità Lunigiana

l’elevazione agli altari di san Bernardino. Nel rardin, raffinata e colta castellana. 1683 il granduca Cosimo III fece dono alla Equi Terme, con le sue sorgenti sulfuree, è città della splendida fontana di piazza Me- stazione termale tutta da scoprire. Nella tec- dicea e l’altro Cosimo, nel 1540, aveva cinto chia vissero l’uomo primitivo e l’orso; nelle Fivizzano di imponenti mura. sue carsiche grotte laghetti, stalattiti e stalag- Nel convento degli Agostiniani, oggi sede di miti ricamano un magico percorso, mentre a ostello e biblioteca, si trovano importanti af- Natale nello scenario dei suoi vicoli e lungo freschi e, lì accanto, sui resti della chiesa di la strada che porta alle grotte gli abitanti fan- san Giovanni si sta allestendo uno spazio no rivivere la poesia della nascita di Gesù. museale. Vinca si aggrappa ai marmi delle Apuane e la Lo spettacolare borgo della Verrucola, col bellezza del paesaggio non fa tuttavia dimen- castello di Spinetta ticare la feroce rap- il Grande, oggi resi- presaglia tedesca di denza dello scultore cui furono vittime i Pietro Cascella, è suoi abitanti. Il suo uno tra i più affasci- pane cotto nel forno nanti borghi medie- a legna è straordi- vali. nario ed è, assieme Nel suo contado la al vino di Ceserano pieve di san Paolo di e di San Terenzo Vendaso, la pieve di Monti, al pane di Viano e la chiesa di Pognana, conservano un Po e di Signano, uno dei capisaldi del man- interessante repertorio di capitelli romanici. giar bene. Sassalbo, bianco di gessi tra cui si A Gragnola il sorprendente borgo, ricco di aprono profonde doline, si incontra, sprofon- insospettabili architetture medievali, è sorve- dato nel verde dei castagneti, lungo la strada gliato dal Castel dell’Aquila, il più spettacolare per il Cerreto, poco oltre l’Orto Botanico dei e grande castello della Lunigiana, miracolo- Frignoli e lì, nella vecchia scuola del paese, samente restaurato, rinato e reso accogliente vi aspetta la porta del Parco Nazionale del- centro di ospitalità ad opera di Gabriella Gi- l’Appennino.

Il piacere della gola: pane e antico elisir

Il pane è tra i prodotti più ri- che con la sinfonia di aromi e pro- nomati del Fivizzanese : sono fumi dell’inimitabile antico Elisir a ragione celebri i pani di di China prodotto dalla farmacia Vinca, Agnino, Po, Signano, Clementi di Fivizzano. Il liquore cotti nei forni a legna, come ha delicate sfumature, un aroma la focaccia tipica del pontre- gradevole d’altri tempi che deri- molese. vano dalla sapiente e ingegnosa Nella cottura della focaccia formula del chimico-farmacista un letto di foglie di castagno, Giuseppe Clementi che la ideò nel essiccate in estate e poi fatte 1884 e nel 1911 ottenne il massi- rinvenire prima dell’uso in acqua bollente, viene steso mo riconoscimento all’esposizione come isolante tra l’impasto e la base del forno. Le foglie agricola di Roma. conferiscono al pane un gradevole aroma di castagno. Il segreto dell’elisir è gelosamente conservato dalla fami- Il segreto di questi celebri pani di Lunigiana probabilmen- glia Clementi, che distilla la vera radice di China in un te, oltre che nella qualità delle farine, sta nell’uso di lievito modernissimo stabilimento e commercializza il liquore naturale e nell’acqua pura e leggera della montagna. nelle farmacie e nei migliori negozi. Una curiosità: tra i tanti estimatori di questo elisir “di lun- Un buon pranzo lunigianese non può concludersi altro ga vita” c’era l’indimenticato Indro Montanelli. Qualità Lunigiana 23

Uno scrigno di straordinari musei

A Fivizzano si può parlare di una vera e propria rete di musei e raccolte che guidano alla scoperta di tesori dei beni culturali e ambientali che fanno capo ad un unico Centro Servizi per il Turismo, che è a Fivizzano, in piazza Garibaldi, tel. 0585-948258-927111- [email protected] Museo della stampa Ospitato da L.J.Bononi nel palazzo Fantoni. Il settecentesco palazzo e l’attiguo giardino sono di grande interesse architettonico, mentre nelle sale si conosce la grande avventura della stampa, con il genio di Jacopo da Fivizzano, le opere del Fantoni ed una affascinante esposizione di libri rari. Parco culturale delle grotte di Equi Terme In uno degli angoli più incantevoli della Toscana rivivono le testimonianze dell’am- biente preistorico, con laboratori didattici, escursioni nel ventre della montagna di marmo, nel canyon naturale del Solco, nella Tecchia e nella Buca frequentate da orsi e cacciatori dell’epoca di Neanderthal. Su prenotazione si effettua l’interessan- te escursione Equi-Monzone. Museo del lavoro della valle del Lucido Oggetti e macchinari di archeologia industriale legati all’escavazione del marmo, assieme alle artistiche foto d’epoca di Ilario Bessi, documentano l’attività di estra- zione del marmo.

Parco botanico e foresteria dei Frignoli Il vecchio vivaio della Forestale, degradante su terrazzamenti artificiali, ospita un itinerario botanico alla scoperta delle essenze rare del- l’Appennino e delle Apuane.

Itinerario alle mura medicee L’itinerario attorno al borgo di Fivizzano guida alla scoperta della straordinaria e impegna- tiva fortificazione voluta dai Medici a difesa del loro più importante avamposto militare e amministrativo della Lunigiana. Mulino di Arlia Un antico mulino, immerso nei boschi, è stato ristrutturato e riattivato a scopi didattici ed è visitabile su prenotazione.

L’insieme dei musei e dei centri di documentazione del comune di Fivizzano si arricchirà, questa esta- te, con la presenza, nelle ex-scuole di Sassalbo, della sede del Parco Nazionale dell’Appennino. 24 Qualità Lunigiana

ALBERGHI e RISTORANTI GLI AGRITURISMI

Albergo - Ristorante Il Giardinetto Azienda Agrituristica Il Bardellino, Soliera, Tel.: 0585/92060 tel. fax- 0585-93304 Via Roma, Fivizzano - 22camere www.ilbardellino.it - [email protected]

Albergo - Ristorante Le Terme Azienda Agrituristica La Praduscella, Moncigoli, Tel.: 0585/97830 - Equi Terme tel. 0585-93271

Albergo - Ristorante Da Felice Azienda Agrituristica Il Melo,loc. San Terenzo Tel.: 0585/97916 - Equi Terme Monti tel. 0585-982239 fax 0585-422902 – www.agriturismoilmelo.com - Albergo - Ristorante Cà Giannino [email protected] Tel.: 0585/949707- Sassalbo - 12 camere Azienda Agrituristica Il Boschetto, loc. Moncigo- Albergo - Ristorante Da Remo li, tel. 0585-93057-fax 0585-93569 Tel.: 0585/97933 - Monzone Albergo - Ristorante San Paolo Podere La Piana, loc. La Piana, tel. 339-1129187 Tel.: 0585/949800 - 9 camere www.poderelapiana.it - [email protected] Ristorante - Albergo La Posta Valle degli Ulivi, loc. Valle, tel.0585-927087- fax Tel.: 0585/97937 0585-926883 - [email protected] Equi Terme - 8 camere Agricola Santa Chiara, loc. Gassano, tel. 0585- Albergo Ristorante Il Sicomoro 99359 - [email protected] Tel.: 0585/99442 Germalla, loc. Germalla-Monte dei Bianchi, tel. Cormezzano - 8 camere 334-3430011 - www.alvecchiotino.com Albergo - Ristorante Da Giannarelli Borgia Gabriele, loc. Debicò, tel. fax 0585-92562 Tel.: 0585/949666 www.gborgia.it - [email protected] Passo del Cerreto - 20 posti letto Giannarelli Lucia, via Stretta - Sassalbo, tel. 0585-949722

Resti, via G. Cesare, 56, loc. Antigo, B&B tel. 0585-984066 Folegnani Mario, via Carlo del Prete, Castello dell’Aquila, via del castello loc. Fazzano, tel. e fax 0585-97462 Gragnola, tel. e fax. 0585-99157 www.castellodellaquila.it - Le Chianine dei Tognoli, via Castel dell’Aquila-Gra- [email protected] gnola, tel.3382945665 www.lechianinedeitognoli.it Il Baffardello, loc. Verzano, tel. 348-7839605 La Casalina, via Casalina-Ceserano-Gorasco, www.bblunigiana.it - [email protected] tel.fax 0585-982024 Muller Karsten, loc. Terenzano, tel. 0585- Le Lune, via Monte Fisco, 17 tel.fax 0585- 92585 949239 Dal Pellegrino, loc. Pognana , tel. 338-1771064 www.agriturismolelune.it - Passo del Cerreto, tel. 0585-949666 [email protected] Verzanini Paola Rita, via G.Pascoli, 27, MG Ranch, Pieve san Paolo, tel.fax- 0585- 99729 tel 0585-949846-347-8792234 www.mgranch.com - [email protected] La Fattoria del Conte , loc. Ceserano, tel.0585- 982015-0187-625147 Marini, via San Giacomo, 16- loc. Terenzano- tel. 0585-927019 Peri Paolita, loc. Escaro-Agnino, tel. 0187-412080 Qualità Lunigiana 25

Fosdinovo: il guerriero ligure e la medievale cena di Natale

“O Lunigiana, mia solare patria, simo borgo con chiese ed oratori che conservano pre- dove d’antico vivono i tuoi borghi, ziose opere d’arte: tra tutte, nella chiesa di san Remi- e le colline ed i colli si aprono gio, il sepolcro in marmo di Galeotto Malaspina. a valichi vetusti e alle vette, a impeti di tem- Nei vicoli del borgo respiri aria di terra di confine, peste modellate” sospeso com’ è tra le brezze che arrivano dal mare e (O.B.) i venti della montagna. Nella piana di Fosdinovo la villa Malaspina di Cani- parola (oggi proprietà Zuccarino) ha un bel parco con Il suo castello è il più fotografato tra tutti quelli di Lu- giardino all’italiana che conduce all’ elegante loggiato nigiana, è proprietà dei marchesi Torrigiani-Malaspi- d’ingresso, mentre il grande salone di rappresentan- na ed è sempre visitabile. za, affrescato, conserva il palco per le feste. L’antico maniero del XIV secolo, a pianta quadran- Nei pressi di Fosdinovo, da Pulica, ci arrivano le più golare, con torri circolari, ha subìto ampliamenti e preziose testimonianze della vita dei guerrieri liguri- rifacimenti, anche nell’ottocento, adattandosi a tempi apuani, ma anche la più antica descrizione della cena di pace e alle mutate esigenze di suoi proprietari. del Natale. Il castello ospita concerti, manifestazioni culturali e Il guerriero dell’età del ferro, di cui è stata ritrovata la mostre d’arte. Tra le sue mura si narra della presen- tomba nei pressi di Pulica, recava con sé uno straor- za di Dante alle corti di Malaspina, ma anche di un dinario corredo funebre: un elmo di bronzo di produ- immancabile fantasma che ogni tanto comparirebbe zione etrusca con grandi corna falcate, forse bottino nelle sue stanze. di guerra sottratto ad un guerriero celtico, una spada, Il castello domina, con la sua possente mole, il bellis- una lancia ed i vasi contenenti le sue ceneri, raccolte 26 Qualità Lunigiana dopo la cremazione, secondo l’uso funebre degli an- Il Museo audiovisivo della Resi- tichi liguri. Le sue armi richiamano quelle delle statue-stele, rac- stenza delle Province di Massa- contano di scambi non sempre pacifici con il mondo Carrara e della Spezia celtico. Via della Prade, 12 – Fosdinovo tel. 0187-680014/ 764821 Nella notte della vigilia di Natale del 1388, Giovanni [email protected] Manzini da Motta (Fivizzano) scrive ad un marche- Una grande e moderna installazione multimediale fa se Malaspina di Fosdinovo: rivivere le pagine gloriose e drammatiche della Resi- “Entrammo in Pulica…fummo ospitati da un certo stenza, vissute dalle popolazioni delle due province Branchino, nativo del paese. Già tutti i bambini schia- mazzavano e i vicini, vecchi e anziani, giovani e ragaz- decorate di Medaglia d’Oro al Valor Militare. zi, si rallegravano nel preparare il fuoco. Presso il lato Attraverso fotografie, documenti d’epoca e, soprattut- destro della porta v’era un tronco d’albero d’olivo con to, emozionanti testimonianze dei protagonisti della alcune fascine di rami verdeggianti. lotta di liberazione, i visitatori possono scegliere vari E, secondo il costume degli avi, il padre di famiglia pren- percorsi didattici di approfondimento sui temi della de il tronco e gli altri intorno si danno da fare…invo- lotta partigiana e della costruzione dell’Italia democra- cano, pregano, preparano agnelli e porcelli…e poi anche tica e repubblicana. i ragazzi maschi bevono in compagnia…Non chiedono regni, non ricchezze, o beni di sorta, ma solamente agnelli B&B e porcelli…,poi ricreati dal vino visitammo i tuguri dei B&B Gli Ulivi - Loc. Carignano vicini…ci veniva servito da bere in un recipiente di le- Tel.: 0187/628515 gno scuro, ma pulito. Ci sedemmo a tavola, dove c’era un [email protected] pane enorme, il padrone lo taglia a fette e serve al ceppo che brucia la prima porzione. Dell’Amico Renzo - Via Montecchio 16 La moglie, naturalmente bruna e senza trucco, serviva Fosdinovo di Bianchi Lidia - Via Montecarboli, lasagne con noci e pan grattato e rape cotte sotto la brace. 12 - Tel.:0187/68465 - www.fosdinovo.bb.it- Infine mangiammo castagne, dolci frutte e ci sedemmo di [email protected] nuovo sulla panca di pietra per la veglia...” Il Girasole, via Gignola,3 Tel.:329/4238327 - [email protected]

I vini dei colli di Luni Le Rose di Preali Carla - Via Prato 1, Tel.: 0187/68881 Sulle colline che guardano il mare e sovrastano la vasta piana dove sorse in antico quella “splendida Pickwick House - Via Montecarboli, 11, Tel.: Civitas” che fu la città di Luni, la vite è da sempre 0187/68700 - 338/5242458 fonte di ricchezza e dispensatrice di piaceri. www.pickhouse.it - [email protected] Gli storici dell’antica Roma parlano con entusia- smo dei vini di Luni e come dar loro torto quando Podere dell’Angelo - Via Gignola,42 si pensa ai nettari di quell’ampia corona di colline Tel.: 349/1669577- 333/1281244 che dal mare delle arriva nelle terre www.poderedellangelo.it del Candia, ai piedi dei marmi delle Apuane ? [email protected] I vini della D.O.C. dei colli di Luni sono assai ver- satili: trovi ottimi rossi prodotti con vitigni di san- Rossi Ciampolini - Via Montecarboli, 31 - Tel.: giovese, lanaiolo, pollera, ciliegiolo, da abbinare a 0187/68212 minestroni, carni grigliate, formaggi semiduri. I bianchi che danno i vitigni di vermentino e treb- In Armonia - Via dei Pini, 27 - Giucano Tel.: biano sono ottimi con antipasti di mare, mesciua, 333/4769050 baccalà. [email protected] Il celeberrimo vermentino, prodotto con il 90% di La Canonica, via Borgo di Sopra, 5- Giucano, quel vitigno, si sposa divinamente con ogni tipo di tel. 0187-68366- 335-5617961 pescato. [email protected] Qualità Lunigiana 27

B&B ALBERGHI e RISTORANTI

Casa Virgilio, via Boccognano,5 Gula - Tel. Ristorante La Francesina - Via Cucco - Tel.: 0187/68927-338-3772268 0187/68922 [email protected] Ristorante La Papessa - Via Aurelia Caniparola Traverso Cinzia, via Olmo18-Posterla - Tel.: - Tel.: 0187/ 670503 0187-670985 Pizzeria La Madia - Via Malaspina loc. Caniparola A Casa di Marilù, via san Rocco, 32 - Pulica - Tel.: 0187/670402 Tel.: 0187/68218 - 338/9166914 - egy01@libero. it Pizzeria Il Genio - Via Aurelia - Caniparola - Tel.: Gioenda, via san Rocco, 35 - Pulica - Tel.: 0187/675455 0187/68545- 329-5687846 www.bedand- Ristorante Al Falco - Loc. Piana di Coppino - Tel.: breakfastgioenda.it info@bedandbreakfastgio enda.it 0187/680064 Ristorante Da Riccà - loc. Carignano - Tel.: ALBERGHI e RISTORANTI 0187/628174 Azienda Barbero - Loc. Fravizzola, Tel.: GLI AGRITURISMI 0187/68410 - 8 posti letto

Ristorante Il Cucco - Tel.: 187/68097 Agriturismo Agriluna, via Porredo, 2 loc. Belve- dere - Tel.: 0187/680050 fax-0187-680377 www. Ristorante Emili - Loc. Giucano agriluna.it [email protected] Tel.: 0187/68835

Ristorante Il Faro - Loc. Giucano, Tel.: Azienda Agrituristica Canniccio, via Pilastri 22 0187/628228 - Tel.: 0187/675212

Ristorante Il Selvatico - Caniparola, Tel.: La Maestà, loc. Giucano - Tel. 0187/68217 0187/673178 [email protected] Ristorante Da Luigi - Tendola Tel.: 0187/ 680970 Il borgo della Colomba - Via Colomba 16 - Tel.:

Ristorante Pizzeria Coco Pizza, Tel.: 0187/693248 0187/628152 - www.ilborgodellacolomba.com [email protected] Ristorante Gli Ulivi - Loc. Carignano - Tel.: 0187/628515 Cà d’Moreto - Via Canepari, 45 - Tel.: Ristorante Da Flavio - Loc. Pulica Tel.: 0187/ 0187/628016 - 338/8957538 68890 www.cadelmoreto.com

Ristorante - focacceria Da Francesco - Via Aure- Il Borghetto - Via Paghezzana 12 - lia - Caniparola Tel.: 0187/68626 www.lunigiana.net Tel.: 0187/693151 [email protected] Pizzeria Cà del Bosco - Via Prate Tel.: 0187/68237 Wilif di Gregorini Ironia - Via Canepari, 49 Ristorante La Sosta - Via Boccognano - Tel.: 0187- 628162 Tel.:0187/68979 Fravizzola, loc. Caniparola Ristorante La Pietra - Via Malaspina, Caniparola Tel.: 0187/68410 Tel.: 0187/693024

Ristorante Le Pianazze - Loc. Canepari - Tel.: Poggio Aurora - Via Boccognano, 3 0187/628141 Tel.: 0187/68732 28 Qualità Lunigiana

Licciana Nardi: terra d’eroi, castelli e antichi sapori

“Licciana, fra le cime ti ripari zo, che stregò il Monti ed il Frugoni e fu memore delle gesta di quel Nardi: rivale della Pompadour alla corte del re di Francia. rinfocolò ogni ardore di patria, A Licciana capoluogo il castello ha l’aspetto di un elegante e severo palazzo alla tua gente riportò fulgore” (O.B) a guardia del borgo allineato su un asse centrale fiancheggiato da belle case che in autunno aprono gli scantinati dove ri- Piccola culla di eroi: così è stata defini- vivono osterie, cucine, negozi di prodotti ta Licciana per il martire risorgimenta- dell’artigianato e dell’agricoltura per un le Anacarsi Nardi, fucilato con i fratelli grande fine settimana dedicato alla casta- Bandiera nel vallone di Rovito nel 1844 gna, regina dei boschi lunigianesi. e per il leggendario Alceste De Ambris, A Panicale il santuario della Madonna di sindacalista che guidò il primo sciopero Loreto, ricorda gli aviatori mentre il bel agrario di Parma. palazzo Medici, con le sue eleganti bifo- I suoi deliziosi borghi sono dominati da re, ricorda fasti lontani. castelli in gran parte ben conservati: Risalendo l’antica via di Linari, dopo Ri- quello di Monti è ancora proprietà dei pola e Varano (nella chiesa trovate un Malaspina; abitata è anche la forte roc- trittico del Puccinelli di grande bellezza), ca della Bastia, dove visse la bellissima e Tavernelle ricorda nel nome la sua fun- fascinosa Annetta Malaspina da Mulaz- zione viaria, con osterie, ricoveri, una Qualità Lunigiana 29

casa-torre, botteghe di artigiani che non duttori d’olio della vallata; nel castello ci sono più, ma hanno lasciato incise nei hanno sede il comitato per la valorizza- portali delle case le insegne dei loro me- zione della farina di castagna, un punto stieri. di informazione turistica, una foresteria Una deviazione porta in uno dei posti più che accoglie i pellegrini della Via Fran- isolati e splendidi delle propaggini appen- cigena. niniche: l’Apella dei Nardi, nella cui casa Qui, nel salone di rappresentanza, ogni sorgerà un museo loro dedicato. anno si premiano le migliori tesi di laurea Più in alto, nei pressi del passo del La- dedicate al territorio della Lunigiana Sto- gastrello, un cumulo di pietre è quel che rica e tra non molto si combinerà anche resta della grande e potente abbazia be- il matrimonio tra la cultura ed il mangiar nedettina al cui abate si rivolgevano agli bene, non appena saranno ultimati i lavo- inizi del 1300 importanti ecclesiastici, ri per l’esposizione, vendita e assaggio dei supplicandolo di prendersi cura dell’ulti- prodotti tipici della Lunigiana. mo monaco di san Caprasio, ridotto al- l’indigenza. A Pontebosio un castello e un castelletto disegnano un suggestivo paesaggio stori- co, uniti come sono da un ponte medieva- le che supera il Taverone. Sull’abitato di Monti, dedicata a santa Maria Assunta come l’antica cattedrale di Luni, vigila l’antica Pieve di Venelia, toponimo che evoca la continuità con an- tichi culti certamente non improbabili, visto che nella sottostante piana è stata trovata una statua-stele. A Terrarossa il colle del Masero nascon- L’olio extra vergine d’oliva: de in una casa rurale i resti dell’insedia- lo smeraldo della Lunigiana mento bizantino dell’antica Rubra, ri- cordata negli itinerari bizantini, mentre In Lunigiana, nei versanti esposti al sole, l’ulivo nel piano Fabrizio Malaspina eresse, tra cresce in condizioni estreme e proprio per questa XVI e XVII secolo, il suo castello con fatica della natura l’olio che se ne ricava è di ottima un’impronta gentilizia, ma senza rinun- qualità ed ha la caratteristica di esaltare, senza do- ciare ai massicci puntoni laterali, adatti minarli, i sapori delle pietanze. a resistere alle artiglierie. Nel castello si L’olio di Lunigiana è una produzione che di anno in allevò, con metodi innovativi, il baco da anno cresce e trova la vetrina ideale nel castello di seta; il suo marchese fu l’autore del ce- Terrarossa, dove gareggiano produttori accorti che lebre fortunato primo libro dedicato alle utilizzano moderni metodi di spremitura per olive delizie del cioccolato. di pregiate varietà di nome Frantoio, Leccina, Mo- Forse anche per questi motivi il castello raiolo. non poteva che rinascere col destino di Le aziende che imbottigliano olio di Lunigiana non vivace centro di promozione e innovazio- conoscono problemi di mercato: esperti assaggiato- ne delle produzioni agricole: restaurato ri e gastronomi celebrano i profumi ed il sapore di da poco sta diventando sede di importanti un olio che è insuperabile condimento di , appuntamenti che valorizzano i prodot- cipolle di Treschietto in pinzimonio e lasagne bastar- ti dell’agricoltura lunigianese, ospitando de di castagna. la rassegna Olea Lunae, dedicata ai pro- 30 Qualità Lunigiana

ALBERGHI e RISTORANTI B&B

Ristorante La Colombera, Tavernelle, tel. Green Dream, via del Borgo- Tavernelle, tel. 0187-425038 338-4245999

Ristorante Il Capriolo, loc. Tavernelle, tel. B&B Borgocaldo di Marianelli, via Panicale 3, 0187-425051 tel. 0187-475006-334-2565175 Ristorante Pizzeria Paolo e Marina, Terraros- www.borgocaldo.com - [email protected] sa, tel. 0187- 409022 Bocca del Castello, Castello Malaspina, Ristorante La Quercia, loc. Masero, Terraros- piazza Municipio, tel. 0187-475526-fax 0187- sa, tel.0187-422597 45991- [email protected]

Ristorante Venelia, loc. Monti, tel. 0187- Casa dell’Angelo, via Cuccarello, 3, tel. 0187- 472106 475002-335-5221948- fax 0187-1987026

Osteria Boccon Divino, loc. Pontebosio, tel. Casa delle Robinie di D’Anna, loc. Pontebosio, 0187-471017 44- tel. 349-6412242 La Locanda del Grillo, loc. Costamala, tel. www.casadellerobinie.it - 0187-420128 [email protected]

Ristorante Pizzeria Beatrice, loc. Monti, tel. Casa Vallini, via Montebello, 46, tel. 0187- 0187-471518 474213-fax 0187-495075 [email protected] Pizzeria La Lanterna, loc. Masero, tel. 0187- 408002 Cinthia Ann Marcellino, via Ceria 8, tel. 0187- Pizzeria Serena, loc. Monti, tel. 0187-471193 471241-335-5886660 www.marcellinoville.com - Pizzeria Le Nuvole, loc. Ponterotto [email protected]

Ristorante Pizzeria Lo Scricciolo, loc. Monti De Caro Olimpia, via Borgo 92, tel. 0187- Pizzeria Excalibur, loc. Monti 471580-fax 0187-472977 [email protected] GLI AGRITURISMI La Casa del Gatto Silvestro, loc. Cuccarello, Agriturismo Montagna Verde, loc. Apella-la tel. 0187-475066- 328-8288566-340-2378857 Torre, tel. 0187-421203 La Vecchia Loggia, loc. Pontebosio 19, tel. Azienda Castel del Piano, via Piano-Licciana , 0187-471249-320-6136611 tel. 0187-475533 www.lavecchialoggia.com - lavecchialoggia@b Azienda Agricola Il picchio verde, Monti, tel. blunigiana.it 0187-471365 Smith Wendy Joy, via Borgo 110, tel. 0187- Agriturismo Il Poderetto, loc. Pontebosio, tel. 425114 0187-471908 Bonatti Paolo, via Paesi Bassi 54-Masero, Borgo Antico, loc. Apella, tel. 0187-421203 tel.0187-421869-339-5621411 Donati Ivana, Cà Rossano, tel. 349-6438594 Fiori Mario, Pontebosio, tel.0187-471249 Capineri Iliana, loc. Campocontro , tel. 0187- 474112 Caleffi Silvio, via Borgo-Tavernelle, tel. 0187- 425111 Duranti Alberto, loc. Costamala, tel. 0187- 420431 Green House, via Tavernelle Qualità Lunigiana 31

Mulazzo: la grande saga del premio Bancarella e dell’ultimo grande navigatore italiano

“Canta l’erma severa a Mulazzo cata di sant’Apollinare, ma anche, il pri- e Giovagallo turbini e tormenti, mo maggio, per cantare di casa in casa l’antico saluto alla primavera. Poco lon- ma ti placasti allo staglio d’Apuane, tano, alto sul crinale, il santuario della Sommo, che il genio vedesti d’ Assisi…” Madonna del Monte ricorda antichi culti longobardi delle vette, legami con l’ab- (0.B.) bazia ligure di Borzone, la miracolosa apparizione della Vergine a rassicurare Non tutti lo sanno, ma è Mulazzo e un uomo del genovesato ingiustamente non Pontremoli la terra dove è nata la accusato di omicidio. grande saga dei librai del Premio Ban- Mulazzo capoluogo fu potente capita- carella: da Parana e Montereggio sono le dei Malaspina dello spino secco e al partiti i Fogola, i Maucci, i Bertoni, i grande casato è dedicato un importante Lazzarelli, i Giovannacci, i Tarantola, centro di documentazione dove si sco- oggi straordinari librai ed editori nelle pre l’avventura umana e scientifica di città di mezza Italia, ieri venditori am- Alessandro, ultimo di grandi navigatori bulanti di mercerie e pietre per affilare al servizio della Spagna, finito in car- le falci tra cui nascondevano, passando cere come Colombo, tornato a morire a di stato in stato, libri proibiti dal potere. Pontremoli nel 1810. Sulla sommità del Da Montereggio, dove strade e piazze colle l’antica torre medievale, a cui vol- ricordano i grandi dell’editoria italiana, ge lo sguardo la statua di Dante opera è partito per la Cina San Francesco Fo- di Arturo Dazzi, è legata alla memoria gola, vescovo e martire là trucidato agli dell’ospitalità data al poeta, cantata da inizi del novecento; a Montereggio tor- Carducci e da Ceccardo Roccatagliata nano i discendenti degli antichi librai per Ceccardi, e ricordata dal Centro Studi le importanti rassegne estive dedicate al Danteschi nella casa torre che “uno ste- libro che si tengono nella chiesa fortifi- lo di bifora consola”. 32 Qualità Lunigiana

Gli archi medievali di un acquedotto ta l’atelier dello scultore e pittore Loris che portava acqua corrente nel castello Nelson Ricci, mentre a Lusuolo, in posi- ricordano sorgenti di acque leggere che zione dominante sui guadi della Magra e ancora dissetano nel vicino monumenta- sulle strade medievali, il castello accoglie le lavatoio della comunità. il Museo dell’Emigrazione delle genti di Nel silenzio di un pianoro, vicino alla Toscana. In località Pieve la millenaria strada che porta a Groppoli-Gavedo, la pieve di san Martino, che pende come la chiesa cimiteriale di san Martino, recen- torre di Pisa, conserva un antichissimo temente salvata dalla rovina, sorprende fonte battesimale in macigno. per l’eleganza dei suoi capitelli in are- naria, ma conserva il mistero della sua vera origine e funzione. A Gavedo di Groppoli il più famoso car- tografo del settecento, Matteo Vinzoni, si è cimentato con l’arte dell’architettu- ra: ha progettato - su commissione dei Brignole-Sale di Genova - la chiesa dei santi Lorenzo e Donnino; ha ridisegna- to l’architettura del castello, oggi in re- stauro per opera di Loris Jacopo Bono- ni, mecenate e scrittore; ha disegnato il Le lasagne bastarde della recinto del grande palazzo marchionale Lunigiana costruito nei primi decenni del 1600 su Quando ai lunigianesi si chiede a quale progetto dell’architetto genovese Bian- chi. Narrano, le leggende dei vecchi del regione d’Italia appartengono, è facile paese, che a capodanno da quel palazzo sentirsi rispondere “siamo un po’ ba- la marchesa Brignole-Sale guardasse in stardi”, per dire che sono un popolo a fondo alla valle i suoi 18 poderi e traesse se’, “mescolato”, un po’ ligure, un po’ auspici per i raccolti della nuova stagio- ne, ma anche che potesse vedere, grazie toscano, un po’ emiliano. alla scenografica prospettiva progettata Proprio come le lasagne bastarde, supre- dal Vinzoni, il prete celebrante la messa ma delizia che mescola farine di grano e in quella chiesa in cui l’Addolorata veste castagna in percentuali che variano a se- ancora i suoi abiti. Più sotto, nella piana di Groppoli, l’oratorio di san Benedetto, conda dei tempi di conservazione e delle antica fondazione monastica dei bene- capacità di spianare della massaia. dettini di Leno, già ricordata nel 1077, Quelle prodotte artigianalmente voglio- è un rudere non privo di fascino, anche no una percentuale di farina di castagne per la recente restituzione di una sta- tua stele. Ed è proprio a Groppoli che è che non supera il 25-30%; per quelle da stata fatta la più straordinaria scoperta consumare in giornata la percentuale è archeologica di statue-stele degli ultimi al 50%. decenni: sette sculture nascoste, non si La sfoglia sottile è tagliata a quadri, cot- sa da chi e in che epoca, in una profonda ta in acqua salata e poi condita con olio buca. Castevoli e Lusuolo riservano al- tri incontri con il medioevo: il maestoso extra vergine d’oliva e parmigiano, op- castello di Castevoli, immerso in un pae- pure con un delicato sugo di porri. saggio storico di indubbio fascino, ospi- Qualità Lunigiana 33

Centro di documentazione Alessandro Malaspina

Nel palazzo di casa Malaspina, con un nuovissimo ed efficace allestimento, è rac- contata la geniale avventura di Alessandro Malaspina (1754-1810), grande navigato- re protagonista di un viaggio attorno al mondo, della scoperta di nuove terre, autore di missioni scientifiche studiate in mezzo mondo. Il centro custodisce l’archivio do- mestico dei Malaspina ed una biblioteca che raccoglie tutta la bibliografia mondiale sulle imprese di Alessandro. Tel.: 0187/439712

Museo dell’emigrazione della gente di Toscana

Nel grande castello di Lusuolo che domina il borgo medievale e la via Francigena una rassegna fotografica documenta il lavoro e la genialità toscana portata dagli emigranti in tutto il mondo. Sono raccontate storie di anonimi lavoratori, di donne e bambini, ma anche di emi- granti che han fatto fortuna nelle Americhe e in Inghilterra, dopo l’avventura degli imbarchi nei porti di Genova e Livorno. Accanto alle foto trovano posto gli oggetti dell’emigrante: i bauli, la cassetta del- l’ambulante, la bicicletta-negozio degli ambulanti venditori di biancheria in “barsa- na” (nella pianura padana) ed oggetti riportati in patria dai luoghi di lavoro. Tel.: 0187/850559 - [email protected] 34 Qualità Lunigiana

ALBERGHI e RISTORANTI GLI AGRITURISMI

Albergo Ristorante El Caracol Azienda Agrituristica Coriana Via Pineta - Mulazzo Via Coriana Tel.: 0187/439707 - 439485 Tel.: 0187/830189 8 camere Pizzeria All’isola felice Azienda Agrituristica Cà di Rossi Via Roma - Mulazzo - Tel.: 0187/439418 loc. Busatica Tel.: 0187/439936 Park Hotel La Pineta - Ristorante da Giovan- ni - Cravilla di Groppoli Azienda Agrituristica Cà del Bosco Tel.: 0187/850013 35 camere Arpiola Tel.: 0187/439610 Albergo Ristorante Gerla’ Oro Montereggio - Tel.: 0187/839316 Azienda Agrituristica Il Cargedo 12 camere Campoli Ristorante Da Abramo Tel.: 0187-450510 Ponte Teglia - Tel.: 0187/439656 Azienda Agricola Saudon Hotel - Ristorante Rustichello Crocetta - Madonna del Monte Pozzo - Madonna del Monte Tel.: 0187/439759 - 8 camere Tel.: 0187/437539

Ristorante Villa Brignole Azienda Agricola Il Posticcio Eremo di San Groppoli - Gavedo Matteo - Lusuolo Tel.: 0187/850190 Tel.: 0187/493144 - 337-258399 Ristorante Pizzeria Manhattan Arpiola - Tel.: 0187/439900 B&B Ristorante dalla Elide - Pieve di Castevoli Il Casale al Lavaggio - Via Lavaggio Tel.: 0187/850062 Groppoli - Tel.:0187/850554 - 333/4624890 Ristorante Capetta - Canossa www.casalelavaggio.it / [email protected] Tel.: 0187/850063

Pizzeria La Lucciola Terraluna, Barcola - Montereggio Ponte Magra - Tel.: 0187/850076 Tel.: 338/9291527

La Locanda del Marchese - San Benedetto Tel.: 0187/850562

Il Cantuccio - Strada Teglia - Busatica Tel.: 0187/439654

Antico Borgo di Lusuolo - Lusuolo Tel.: 0187/493174

La Torre di Dante, Mulazzo Tel.: 0187/831443

Monti di Luni - Loc. Casa di Loia Tel.: 0187/839256 Qualità Lunigiana 35

Podenzana: il regno dei panigacci

“Dalle tue sfere castello t’imponi mariani della Lunigiana, meta, il 5 agosto, di folle di pellegrini. e ti apri alla vallata dai balconi: Il santuario del Gaggio sorse dapprima come a Podenzana tua, limpida luce”. edicola eretta sul luogo dell’apparizione della Madonna ad un eretico boscaiolo che, be- (O.B.) stemmiando, stava tagliando una pianta di castagno. La conversione dell’eretico ed i prodigi che si E’ l’indiscussa capitale di quell’antico cibo verificarono attorno al castagno dell’appari- che è il panigaccio, tanto povero un tempo, zione furono all’origine della costruzione di quanto ricercato ai giorni nostri. una piccola cappella che inglobò nell’altare il Un sapiente artigiano del luogo prepara an- castagno su cui era apparsa Maria. cora i testelli di argilla che servono per la cot- La circostanza fu per secoli ritenuta una pia tura del panigaccio e sono documentati negli leggenda, ma negli anni ‘20 del secolo scorso scavi archeologici già prima dell’anno mille. il vescovo di Massa volle cercare il castagno Il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria: del miracolo: lo trovò murato all’interno nella località di Genicciola è stata rintraccia- dell’altare e subito i pellegrini presero ad ta una necropoli ligure del III-I secolo a.C. asportarne frammenti, da conservare come i cui preziosi materiali sono conservati nei preziosa reliquia. Oggi quel che resta del ca- musei di Reggio Emilia e della Spezia. stagno è saggiamente protetto con un vetro Nell’anno 884 il marchese Adalberto di To- che ne impedisce l’asportazione. scana legò alla fondazione dell’Abbazia di Nei pressi del santuario il castello Malaspi- Aulla un bosco di nome Gaggio (toponimo di na, interamente ricostruito negli anni ’60 del origine longobarda) dove sorse, in posizione secolo scorso, domina il corso della Magra panoramica, uno tra i più celebri santuari e nella cappella marchionale conserva un 36 Qualità Lunigiana

grande bassorilievo del XV secolo, commis- ALBERGHI e RISTORANTI sionato dagli uomini della comunità di Po- Albergo - Ristorante Da Gambin denzana. Loc. Barco - Tel.: 0187/410106 Nella frazione di Montedivalli, incunea- 6 camere ta in territorio ligure, è in restauro la pieve romanica di sant’Andrea che conservava Albergo - Ristorante Mirador pregevoli statue in marmo del XIV secolo, Loc. Casalina - Tel.: 0187/410064 8 camere oggi custodite e finalmente rese visibili nella chiesa della frazione. Albergo - Ristorante La Greppia Posta sulla via del pellegrinaggio per San Loc.: Montedivalli Jacopo, la pieve sorse probabilmente su una Tel.: 0187/945117 - 19 camere [email protected] precedente struttura militare e della sua fase Ristorante Dai Cento romanica conserva pregevoli capitelli e scul- Loc.: Metti - Tel.: 0187/410095 ture che raffigurano santi e uomini in eterna Ristorante Dal Neno lotta con i mostri, simboli del male. Via Montale - Tel.: 0187/410456 Ristorante Trattoria Da Mileo Montedivalli - Tel.: 0187/945096 Il Panigaccio di Podenzana Ristorante Il Fortino Via Serralta - Tel.: 0187/945235 Pizzeria Gli Elfi Ponte sulla Magra - Bagni di Podenzana Tel.: 0187/422609 Pizzeria - focacceria da Andrea Via Provinciale - Tel.: 0187/410306

B&B

Lo Chalet Via Posticcio - Tel.: 0187/409094 Il panigaccio di Podenzana è un cibo anti- Il Falco chissimo, cotto in testelli di terracotta arro- Via Maestà del Monte ventati sul fuoco di legna. Tel.: 0187/410055 L’impasto è quanto di più semplice si pos- sa pensare: acqua, farina e sale, ma solo l’esperienza di un’antica tradizione sa tro- vare quella giusta consistenza necessaria perché il panigaccio risulti ben cotto. La cottura avviene in pochi minuti, impi- lando l’uno sopra l’altro i testelli riempiti di pastella. Il modo più tradizionale di consumarli è quello di usarli come pane in cui racchiu- dere salumi e formaggi, ma è possibile mangiarli, fatti rinvenire in acqua bollente, con condimenti al pesto, al ragù, al sugo di funghi. Per chi è goloso non manca il gran finale con panigacci e nutella. Qualità Lunigiana 37

Pontremoli: elegante e aristocratica città

“Posò il tempo sul nobile capo scolpite nella pietra raccontano i primordi e lo imbiancò, ma tu torni perenne dell’arte megalitica; i guerrieri e le donne scolpiti con tratti stilizzati che incantaro- Pontremoli, di chiese dotta, d’archi. no il grande scultore Henry Moore man- Nei tuoi patii s’infiamma l’estro, aura tengono intatto il loro fascino e il mistero della loro funzione, disseminati com’erano di silenzi barocchi mi pervade…” ( 0.B.) a protezione di pascoli e strade. Nella piazzetta San Geminiano Pier delle Pontremoli è una deliziosa città, simile ad Vigne, per ordine di Federico imperatore, uno scrigno prezioso ricolmo di memorie subì l’oltraggio dell’accecamento, ma Car- artistiche e monumenti straordinari: cam- lo VIII fece ancora di peggio: incendiò per minare nei suoi vicoli lastricati d’arenaria rappresaglia la città. e attraversare i suoi ponti medievali, è un Più sotto il borgo si apre con le due piazze po’come sfogliare un grande libro di sto- che sono separate dalla cortina trecentesca ria. di Castruccio Castracani e conservano me- Ricordata per la prima volta nel 990, come moria di antiche fazioni: guelfa la piazza tappa del viaggio dell’arcivescovo Sigerico, con il duomo, ghibellina la contigua piazza Pontremoli fu libero comune, riconosciuto della Repubblica, con il palazzo del comu- da Federico Barbarossa e poi da Federico ne, il tribunale, i grandi antichi palazzi dei II. Pavesi e dei Bocconi. Nella rocca del Piagnaro le statue stele A Pontremoli Carlo III, duca di Parma, 38 Qualità Lunigiana

centellinava il rosolio dei Ceppellini e all’al- tele fanno da corona ad un bellissimo bas- bergo del Pavone incontrava segretamente sorilievo in marmo raffigurante la Vergine la sua amante; qui da più di cent’anni sviz- col Bambino, opera del grande Agostino di zeri dell’Engadina deliziano i palati con Duccio (sec. XV). straordinari capolavori di pasticceria. Il settecentesco teatro della Rosa, recen- La cattedrale, costruita nel XVII secolo su temente restaurato, è uno dei più antichi progetto di Alessandro Capra a memoria di d’Italia ed ha accanto l’imponente massic- una scampata pestilenza, conserva affre- cia fortezza di Castelnuovo e la chiesa di schi del Natali, importanti tele del Bottani, Nostra Donna, capolavoro di architettura del Subleyras, del Tempesti. L’immagine e pittura barocca. della venerata Madonna del Popolo, vestita Poco oltre Pontremoli il complesso archi- alla maniera della Madonna di Loreto, na- tettonico della Santissima Annunziata sor- sconde la figura di una Madonna in trono prende per la ricchezza delle opere d’arte con Bambino risalente al secolo XIV. del suo santuario, che fu meta di antichi I palazzi pontremolesi sono lo specchio pellegrinaggi e sorse attorno ad una mae- delle fortune mercantili della città: hanno stà dipinta eretta nel luogo di una miraco- facciate riccamente ornate, cortili con co- losa apparizione della Madonna. lonne e statue, imponenti scalinate, gran- Il borgo fu costruito accanto al santuario diosi saloni che testimoniano i fasti del per accogliere fiere, botteghe e pellegrini; barocco pontremolese, giardini affacciati la grandiosità dei due chiostri del convento sulla Magra e sul Verde. agostiniano testimoniano le grandi fortune La chiesa di san Francesco vi accoglie con che il santuario ebbe nei secoli scorsi, di l’elegante portico settecentesco del Natali cui parlano anche la straordinaria sacre- e con la colonna sulla quale si innalza la stia intagliata da frate Battaglia nel 1676, prima statua dell’Immacolata Concezione un cinquecentesco elegante tempietto, tele eretta in Italia. All’interno eleganti stucchi, del Cambiaso e del Garofalo, affreschi del un’opera di Guido Reni e altre importanti Natali.

Il testarolo: capolavoro gastronomico di modernità

Nella media val di Magra chiamano impropriamente testaroli i panigacci fatti rinvenire in acqua bollente, ma è bene che si sappia che i veri testaroli sono quelli del territorio pontremolese, preparati in grandi testi di ghisa arroventati sul fuoco. Il testarolo si prepara versando direttamente sul testo di ghisa rovente una manciata di sale grosso e poi una pastella di farina di grano,acqua e sale. Dopo aver co- perto il testo con la sua cupola di ghisa l’impasto cuoce in pochi minuti e diventa una sorta di crêpes soffice e spugnosa. Il testarolo è pronto per essere tagliato in piccole losanghe e per essere immerso in acqua salata portata al limite del bollore (il fuoco va spento appena l’acqua sobbolle). Si lascia riposare per due o tre minuti, poi si scola e si condisce con olio extravergine d’oliva, pecorino o parmigiano, oppure con un delicato pesto alla ligure. In commercio trovate testaroli sottovuoto, facilmente trasportabili e conservabili anche in freezer. Pronto in pochi minuti, il testarolo è davvero un piatto del lontano passato che sembra fatto apposta per i nostri frettolosi tempi. Qualità Lunigiana 39

Museo delle statue stele

Un viaggio nel mistero e nella storia millenaria della Lunigiana: sculture di cinquemila anni fa, in uso fino al II°secolo a.C., sono allineate in una suggestiva esposizione che ne esalta i tratti anatomici scolpiti con selci dalle popolazioni liguri di questa terra. Questa del Piagnaro è la più grande e importante raccolta europea di scul- tura megalitica e consente di apprezzare l’evoluzione che hanno subito le armi, dall’età del rame sino all’età del ferro, quando i nostri guerrieri usavano giavellotti, spade e pugnali del mondo celtico, con il quale fecero guerre e commerci. Le eleganti raffigurazioni femminili testimoniano il ruolo importante che ebbero le donne nella società ligure-apuana, donne forti e coraggiose che stupirono gli storici dell’antica Roma per la loro capacità di lavorare e combattere come uomini. Castello del Piagnaro - Tel.:0187/831439 40 Qualità Lunigiana

B&B GLI AGRITURISMI

Antica Trattoria Pinelli Casa Novelli - Loc. Vignola - Canà Via Montelungo Superiore 63 Tel.: 0187/830912 Tel.: 0187/436135 Casa del Sarto - Via Grondola, 25 Villa Emilia - Loc. Versola Tel.: 0187/433861 Tel.: 0187/836455 Podere Rottigliana - Loc. Rottigliana Zammarioni M. Teresa - Loc. Gravagna Tel.: 0187/833480 Tel.: 0187/436069 Il glicine e la lanterna - Loc. Vignola Ai Chiosi - Via Chiosi, 15 Tel.: 0187/460050 Tel. 340/5065620 - 340/2357383 Podere Benelli - Oppilo Rapanà - Loc. Succisa - Pollina Tel.: 338/9104330 Tel.: 0187/874002 ALBERGHI Francesca e Cleo - Via Piagnaro,3 Albergo Ristorante Appennino Tel.: 339/5970871 Montelungo - Tel.: 0187/436131 20 camere Locanda degli Aceri - Gravagna Tel.: 0187/436171 Albergo Ristorante Golf Hotel Via della Pineta - Tel.: 0187/831573 Podere Bramapane - Cargalla 85 camere - Fax: 0187/831591 [email protected] Tel.: 0187/836407 - 333/976631 Hotel Ristorante Napoleon Piazza Unità d’Italia Tel.: 0187/830544 GLI AGRITURISMI 30 camere [email protected] Ca’ del Lupo - Via Traverde case sparse, 11 Fax: 0187/831592 Tel.: 0187/830214

Il Paradiso - Costa san Nicolò Albergo Cà del Moro Tel.: 0187/832202 Tel.: 349/685722 25 camere Mulino la Serra - Vignola campo pratica golf Tel.: 0187/939974 - 335/7752116

Azienda Agricola Copiado Montelungo - Tel.: 347/9366939

Azienda Agricola Scorano Scorano - Tel.: 0187/830137

Costa d’Orsola - Pieve di Saliceto Tel.: 0187/833332

Prato Franco - Loc. Costa S. Nicolò Tel.: 0187/830173

Giulianotti - Via Casa Corvi Tel.: 0187/831955 Qualità Lunigiana 41

RISTORANTI RISTORANTI

Ristorante Ca’ del Moro Ristorante Quel che passa il Convento - S.S. Casa Corvi - Tel.: 0187/830588 Annunziata [email protected] Tel.: 0187/830402 Trattoria da Bussé Piazza Duomo - Tel.: 0187/831371 Ristorante Pizzeria Manuel Teglia - Tel.: 0187-439680 Ristorante Relais Caveau del Teatro Piazzetta Santa Cristina Ristorante Pizzeria San Giorgio Tel.: 0187/833328 Via Porta Parma, 66 Antica Trattoria Pelliccia Tel.:0187/831543 Via Garibaldi, 137 Tel.: 0187/830577 Pizzeria Spaghetteria Il Menhir Via IV Novembre 31 Trattoria la Filastrocca Tel.: 0187/830948 Piazza S. Francesco Tel.: 0187/460608 Pizzeria Ristorante Il Girasole Ristorante da Giorgione Via M. Giuliani, 7 Via P. Cocchi, 40 - Tel.:0187/831297 Tel.: 0187/460009 Ristorante Trattoria Maffei Ristorante La Manganella Molinello - Tel.: 0187/836620 Via Garibaldi, 20 - Tel.: 0187/830653 Antica Trattoria Pinelli Via Montelungo Superiore, 63 Trattoria Norina Tel.: 0187/836618 Via Garibaldi, 13 - Tel.: 0187/460628 42 Qualità Lunigiana

Tresana: dove un marchese malandrino coniava false monete

“Rivedo i tuoi castelli, le tue chiese, Risalendo a Villa si incontra il castello ripor- baluardi del divino e dell’infamia. tato a nuova vita da Amalia, principessa di Baviera, e dal conte Poletti Galimberti, che Di tenebre e luci un vento porta recuperarono anche gran parte delle case ab- bandonate del piccolo borgo. memoria del “Vapor di Val di Magra” ( O.B) Più in alto la gente di Villa ha restaurato un piccolo delizioso oratorio dedicato a santa E’ terra di antichi castelli, tra i quali il rudere Lucia, già antico ospedale lungo la strada per di Giovagallo che ricorda Moroello Malaspina Parana ed i Casoni, dove una lapide quattro- “vapor di Val di Magra” e Alagia Fieschi , evo- centesca ricorda la morte di un armigero. cati da Dante nella Divina Commedia. In un fresco castagneto che si adagia su un Quello di , in abbandono, ha un suo corso d’acqua sorge la bella chiesa rinasci- fascino nell’imponente torre che resiste alle in- mentale di santa Maria. Più sotto, a Tresana, giurie del tempo e degli uomini: un marchese di in acque purissime, si allevano gustose trote. questo luogo aprì una zecca nel borgo, grazie Barbarasco oggi è sede del municipio di Tre- al privilegio di batter moneta che gli concesse sana, la sua chiesa, dedicata a san Quirico, di- nel 1577 l’imperatore Massimiliano. Fu assai pendeva in antico dall’abbazia di san Caprasio abile nel falsificare monete degli stati italiani e, di Aulla e fu poi ricostruita ai margini di una quando coniò falsi del papato, Clemente VIII selva di castagni, oggi parco pubblico. lo colpì con anatemi e scomuniche. Qui, 15 di luglio, è giorno di gran festa in onore La rivolta del popolo favorì il passaggio del di san Quirico ed un tempo qui convenivano feudo ai principi Corsini di Firenze che a lun- contadini da tutta la Lunigiana per vendere go lo governarono con saggezza. fioroni, produzione allora assai diffusa e pre- Qualità Lunigiana 43

giata. A Filattiera ancora ricordano che in B&B molti si recavano a Barbarasco alla fiera di La Terrazza in Lunigiana san Quirico e rammentano l’insolita leggen- Loc. Canala di Riccò da del santo che, per penitenza, si sarebbe la- Tel.: 0187/932169 sciato divorare dalle mosche e rinnovava ogni anno un piccolo prodigio: teneva il fastidioso insetto fuori della chiesa che custodiva le sue GLI AGRITURISMI reliquie. F.lli Antoniotti - Via Giovagallo - Via Tavella Tel.: 0187/477070 I formaggi: tradizione a tavola Azienda Agrituristica Al Pozzo Tresana - Tel.: 339/7419404 Dai pastori, ma anche nei migliori ristoranti si possono trovare ottimi Il Ghiottone - Loc. Riccò Castello formaggi prodotti da Tel.: 0187/477542 pastori e allevatori, ma anche da piccoli casei- Ghiara e Pisciara - loc. Bola fici del fivizzanese e di Tel.: 0187-477741 Filattiera. La caciotta di mucca era il formaggio più diffuso: dolce e delicata, la caciotta è par- Chez le Paysan - Loc. Riccò ticolarmente adatta ad essere consumata nei Tel.: 0187/477255 panigacci e nelle focaccette, ma si sposa egre- giamente anche con il miele di Lunigiana. An- ALBERGHI e RISTORANTI ticamente le formaggette stagionate venivano riposte nelle grandi casse contenenti il grano, perché si conservassero al fresco prima di Albergo - Ristorante Da Mauro essere spolverate sulla pasta. Per l’epifania era tradizione che i bambini Barbarasco - Via Roma passassero di casa in casa ad augurare un Tel.: 0187/477464 - 477160 felice anno e chiedere in cambio una formag- 14 camere getta. Albergo - Ristorante Rolando La mela rotella Barbarasco La mela rotella è cono- Tel. 0187/477371 sciuta sin dall’antichità 6 camere e rischiava di scompa- rire prima che la Co- Albergo-Ristorante Le Querce, munità Montana della loc. Novegigola Lunigiana ne promuo- Tel.: 0187/477154 vesse la riproduzione: oggi la produzione comincia ad essere interes- Trattoria Lo Scoiattolo, sante ed i più accorti coltivatori la difendono loc. Villa di Tresana dai parassiti con la lotta biologica. La rotella è una mela rotonda, leggermente Tel.: 0187/477157 schiacciata; quando è matura assumere un bel colore giallo, con striature rosse. Trattoria Zini Il sapore è dolce, è leggermente acidula, la pol- loc. Canala di Riccò pa è consistente e bianca, il profumo intenso: Tel.: 0187/477153 è da provare nella cottura di carni di maiale e cinghiale. Ristorante Bernardi - Loc. Tassonarla Tel.: 0187/477008 44 Qualità Lunigiana

Villafranca in Lunigiana: della sua corte feudale parlarono Dante e Boccaccio

“D’ampio ti adagi nel seno di monti, Mallegni. solcata dal Bagnone che frondoso Le case del borgo hanno eleganti bifore, ricchi portali, santi scolpiti nel marmo a corre alla Magra, vetusta sirena; protezione dell’ospedale medievale o delle acceso nodo, il borgo medievale abitazioni di notai, mercanti, artigiani. a gente parca, assai operosa…” (O.B.) Nei pressi della porta, che ricorda l’appar- tenenza al Ducato di Parma dal 1848, e del ponte medievale sul torrente Bagnone Il castello di Corrado Malaspina l’Antico si incontrano il palazzotto dei Malaspina; che si trascina in pittoresco abbandono al- la chiesa di san Giovanni; i trecenteschi l’ingresso sud di Villafranca, un solitario molini che oggi ospitano il Museo Etno- campanile e il recente scavo di una tomba grafico della Civiltà Contadina della Lu- di famiglia sono quel che resta della chiesa nigiana ed il bel palazzo liberty che fu di san Nicolò e di una corte feudale colta biscottificio e casa della famiglia dell’asso e ospitale, i cui echi rivivono nelle pagi- dell’aviazione della prima guerra mondia- ne della Divina Commedia di Dante e del le Flavio Torello Baracchini. Decamerone del Boccaccio. Dopo aver visitato il vicino convento di In questo luogo di antiche memorie l’esule San Francesco, che conserva due grandi Dante è presente nel marmo che ne ri- terrecotte policrome attribuite alla scuola produce il vero volto, così come è sta- dei Della Robbia, la tappa obbligata è Filet- to ricostruito dall’antropologo Francesco to, straordinario borgo murato di impianto Qualità Lunigiana 45

bizantino, appartenuto poi ai Malaspina e agli Ariberti di Cremona. Il palazzo Ari- berti, la chiesa, il convento e ospedale dei Fatebenefratelli, la grande piazza interna delimitata da eleganti residenze, il labi- rinto dei suoi vicoli, con il borgo detto degli ebrei, compongono una suggestiva scenografia che accoglie rievocazioni me- dievali, spettacoli, botteghe e rassegne di antiquariato. Poco oltre Filetto, lasciata l’antica selva di san Genesio, appare in lontananza il castello di Malgrate, con una Torta d’erbe delle più belle torri medievali italiane e il della Lunigiana borgo che dette i natali a Silvestro Landi- In verità si dovrebbe chiamare torta d’erbi, ni, missionario che fu tra i primi seguaci perché nel dialetto locale le erbe commestibili di sant’Ignazio di Loyola, e all’umanista sono declinate al maschile. Nella campagna, Bonaventura Pistofilo. a primavera, c’è ancora chi la prepara nel- A Mocrone si visita la chiesetta romanica di san Maurizio, si possono acquistare ot- la sua più arcaica versione con una ventina timi testaroli prodotti artigianalmente; si di erbe selvatiche: borragine, ortiche, cimi di vedono la casa natale ed il monumento di rovi, primule, viole, luppolo, cimi di vitalba, Alberico Benedicenti, illustre scienziato, radicchi di campo, finocchio selvatico, ecc. farmacologo, accademico dei Lincei, an- Tutto l’anno si trova in commercio la versione tifascista; si ricorda che nella primavera del 1945 vi pernottò fugacemente, quasi prodotta con ortaggi pregiati (bietole, cipolle, prigioniero dei tedeschi, Benito Mussolini, borragine, porri, ecc.) finemente tagliati, tal- di ritorno dalla visita in Garfagnana alle volta cotti a freddo sotto sale. truppe della Monterosa. La prevalenza di un certo ortaggio (ad esem- Un’altra pagina di medioevo è scritta sulle pio il porro, nella torta rituale della vigilia di case di Virgoletta, addossate ad un piccolo rilievo su cui vigilano il castello e la bella Natale) fa sì che la torta assuma sapori e sfu- chiesa ricca di marmi e preziose reliquie mature diverse, legati alla stagionalità degli di Corpi Santi, a due passi dalla sorgente ingredienti e alla fantasia del cuoco. delle tre fontane, con acque leggere che Quando si cuoce all’uso antico, nei testi di sgorgano da mascheroni di marmo. Nei ghisa, con foglie di castagno usate in sostitu- pressi di Fornoli, sulle rive della Magra, la chiesa di santa Maria di Groppofosco e un zione dell’olio per impedire l’aderenza dell’im- casolare in desolato abbandono ricordano pasto al testo, i profumi ed il sapore delle torte il guado e l’ospedale che guidavano e acco- sono davvero difficili da descrivere. glievano i pellegrini della via Francigena. 46 Qualità Lunigiana

ALBERGHI e RISTORANTI GLI AGRITURISMI

Albergo Ristorante Manganelli Cà Sola - Loc. Mocrone Piazza san Nicolò, 5 Tel.: 0187/429892 Tel.: 0187/493062 13 camere La Valle del Sole - Loc. Fornoli Tel.: 0187/490006 Albergo Ristorante La Torre di Malgrate Piazza A. Da Faye, 3 Tel.: 0187/493047 9 camere B&B Ristorante Gavarini Via Benedicenti, 50 - Mocrone Folloni Nadia - Via Benedicenti, 48 Tel.: 0187/493115 - 495504 Mocrone - Tel.: 0187/495504 Fax: 0187/495790 - 5 camere Le Mura di Irola - Loc. Irola di Sotto Locanda All’Antico Mulino Tel.: 348/3348225 - 348/3348226 Piazza S. Giovanni, 1 Tel.: 0187/495000 La Verrucoletta - Loc. Virgoletta Tel.: 0187/64076 Ristorante Al Pozzo Loc. Selva di Filetto Il Biancospino - Loc. Filetto Tel.: 0187/495104 Tel.: 347/0340624 Ristorante Pizzeria Madonna Villa Magnolia - Via Roma Loc. Selva di Filetto Tel.: 0187/495563 Tel.: 0187/493210 Formaini Albino - Loc. Ponte Magra Ristorante Libena Tel.: 0187/493493 Via Nazionale della Cisa Da Anna - Loc. Malgrate Tel.: 0187/498041 Tel.: 0187/494417 Pizzeria Coyote Ara dei Gatti - Loc. Piano di Malgrate Via Nazionale della Cisa Tel.: 0187/493345 Tel.: 339/282621 Casa dolce casa - Via 1 Maggio Ristorante Villa Enrica Tel.: 0187/495503 Via Provinciale, 17- Mocrone Tel.: 0187/498708

GLI AGRITURISMI

I Poggi, via Poggi, 10 Tel.: 0187/493704

La Cerreta - Via Cerreta Tel.: 0187/495198

Raise Loide - Loc. Cà Madonna Filetto - Tel.: 338/5095552

Il Piaggio - Loc. Corneda - Fornoli Tel.: 0187/490030

I Saldi - Loc. Corneda Tel.: 0187/490132 Qualità Lunigiana 47

Zeri: gente fiera e verdi pascoli

“Il tuo fascino, Zeri, diva ode, del grande gioco delle ragioni politiche del che d’inverno ti nutri di diporti, tempo: il Papa si trovò costretto a stabilire equilibri di potere tra Pisa, già sede arcive- e di riposi nell’estate, vive scovile, e Genova, che ambiva ad esserlo. la temperie di fiori d’alpe in cuore…” Per assicurare tutto ciò costituì la diocesi di Brugnato, sottrasse terre e chiese alla ( O.B.) diocesi di Luni e sottopose la nuova diocesi alle dipendenze di Genova, che aveva così Zeri è un toponimo di antica origine ligu- ottenuto un territorio sufficientemente va- re, un nome collettivo che non indica un sto da giustificare la sua elevazione a sede centro, ma una vasta area in cui sorgono arcivescovile. diversi paesi, ciascuno con proprio nome: Zeri conserva intatto uno straordinario Noce, Bergugliara, Coloretta, Rossano, paesaggio rurale, dove mucche e pecore Bosco, Patigno, Formentara, ecc. pascolano ancora, dove i boschi sono an- Da sempre questa terra di confine ha rela- cora curati e sulle cime del passo dei due zioni con la Liguria e l’Emilia ed il suo ter- Santi è possibile sciare. ritorio, in antico chiamato Cerri, compare Gente fiera, quella di Zeri, abituata a vive- nell’anno 774, tra le terre donate da Carlo re del proprio pane; gente orgogliosa delle Magno al monastero di san Colombano di proprie tradizioni che seppe cacciare i fran- . cesi di Napoleone Buonaparte e nel corso L’imperatore Federico II nel 1164 assog- dell’ultima guerra fu generosa di ospitalità gettò Zeri al dominio di Pontremoli e il ai partigiani di un battaglione internazio- Papa, quando istituì la diocesi di Brugnato, nale guidato dal maggiore inglese Gordon nel XII secolo, sottrasse la chiesa di san Lett, e non si fece intimorire dagli incendi Lorenzo alla diocesi di Luni e la sottopose e dalle rappresaglie tedesche. a Brugnato. Zeri entrava così a far parte A Zeri la vacanza è verde, è il piacere di 48 Qualità Lunigiana

fuggire dal rumore delle città, è meta ideale per chi voglia scoprire il rumore del silenzio lungo la grande rete di sentieri dove si incontrano edicole votive, con santi di marmo posti a protezione e indicazione di strade e ponti. In occasione delle sagre e feste estive non è difficile imbattersi in suggestive processioni religiose con le statue dei santi patroni por- tate a spalla; lungo il corso del torrente Gordana gli spettacolari Stretti di Giaredo sono accessibili con difficoltà e solo con guide esperte. I funghi sono una grande risorsa dei boschi, ma Zeri è noto tra i gourmet di tutta Italia per il suo agnello, partorito dalla pecora zerasca, famosa anche per i suoi parti gemellari e oggi salvata dall’estinzione grazie ad un gruppo di giovani donne che la allevano, ne uti- lizzano la lana, fanno del recupero di questa razza pregiata la scommessa per mantenere i più giovani a lavorare in paese, per custodire e salvare dal degrado i pascoli. Cinzia Angiolini guida con passione un manipolo di giovani allevatrici che guardano al futuro, senza dimenticare la tradizione. Qui è ancora possibile assaggiare l’agnello cotto nei testi di ghisa, ma anche trovare ottimi formaggi. In agosto, nell’ultima settimana, il cavallo di razza bardigiano è protagonista di una gior- nata di esibizioni equestri, di scambi e contrattazioni tra allevatori dei versanti parmensi, liguri e toscani dell’appennino.

L’agnello di Zeri ALBERGHI e RISTORANTI Albergo Belvedere - Loc. Bergugliara Al salone del gusto di Torino l’agnello di Zeri è stato uno dei piatti più apprezzati ed il se- Tel.: 0187/447470 - 447133 greto della sua bontà sta nei geni di quella 25 camere pecora zerasca che è una razza a sé, ottima da carne, caratterizzata dalla particolarità Albergo - Ristorante La Catinella di avere spesso parti gemellari e dalla pro- Loc. Patigno - Tel.: 0187/447125 duzione di un latte con altissima percentua- 16 camere le di proteine. L’altro segreto sta nell’allevamento allo sta- Albergo - Ristorante Paretola di Rossano to brado nei grandi erbosi pascoli delle val- late di Zeri, pascoli incontaminati, adatti - Tel.: 0187/447135 - 8 camere anche per la raccolta del fieno che alimenta il gregge nel periodo invernale. Ristorante Pizzeria Forever - Patigno In quest’area si sono conservate interes- Tel.: 0187/447540 santi produzioni agricole tipiche, anche se in modesti quantitativi: dalle dolcissime Albergo Monali - Coloretta pere, alle mele e alle patate e, a proposito Tel.: 0187/447126 - 15 camere di quest’ultime, Zeri vanta il primato della loro introduzione tra le coltivazioni di Lu- nigiana. GLI AGRITURISMI Chi vuole andare alla ricerca di questi an- tichi sapori può mettersi in contatto con Cà du Re - Località Noce il Consorzio Valorizzazione e Tutela del- Tel.: 0187/447469 la Pecora e dell’Agnello di Zeri, tel. 0187- 449178. Casa Diva - Località Montefiore Tel.: 347/6233128 Qualità Lunigiana 49

Il Miele della Lunigiana DOP

Il Miele della Lunigiana è stato il primo miele italiano ad ottenere dall’Unione Europea il marchio DOP Denominazione di Origine Protetta. La Lunigiana, terra che non ha conosciuto uno sviluppo industriale, è caratte- rizzata da prati pascolo e da vasti incontaminati boschi che rappresentano l’ha- bitat ideale per lo sviluppo dell’apicoltura. Il territorio di produzione comprende i 14 Comuni della Comunità Montana della Lunigiana il cui paesaggio presenta una vegetazione molto varia con una particolare diffusione di boschi di acacia e di castagno, essenze vegetali molto pregiate per l’alimentazione delle api. Le due tipologie di Miele che hanno ottenuto il pregiato riconoscimento della Dop sono: Il Miele di Castagno e Il Miele di Acacia.

Il miele di castagno della Lunigiana

Viene raccolto dalla seconda metà di giugno alla prima metà di luglio: è caratte- rizzato da un colore marrone scuro ed ha un profumo molto aromatico e caratte- ristico, un gusto forte e penetrante e tuttavia non risulta particolarmente amaro per la presenza abbastanza consistente di nettare di rovo, che fiorisce contem- poraneamente al castagno. Si presenta liquido, con tendenza a cristallizzare nel tempo in maniera irregolare.

Il miele di acacia della Lunigiana

Viene raccolto nella seconda metà del mese di maggio e conserva il delicato pro- fumo dei fiori di acacia. A causa delle condizioni climatiche incerte della prima- vera, la produzione del miele di acacia può essere abbondante o nulla. Il sapore molto delicato e leggero, con sapori che richiamano la vaniglia ed il confetto, lo rendono un miele molto ricercato.

I produttori che hanno aderito alla certificazione DOP sono 63 per un totale di 5345 alveari. Alcuni produttori, raccogliendo 2815 alveari, hanno fatto la scelta per il doppio marchio di qualità aggiungendo alla DOP anche la certificazione dell’Agricoltura Biologica. La produzione certificata nel 2006 è stata di 710 q.li per il Miele di Acacia e 450 q.li per quello di Castagno.

Info: Consorzio di Tutela del Miele DOP della Lunigiana c/o Comunità Montana della Lunigiana Piazza A.De Gasperi, 17 54013 Fivizzano – MS tel.: 0585 942011 – fax: 0585 948080 50 Qualità Lunigiana

Agenzia per il Turismo Massa - Carrara

I turisti troveranno materiali pubblicitari, libri, guide turistiche e ogni utile informa- zione per un soggiorno piacevole in Lunigiana. www.aptmassacarrara.it - [email protected]

Marina di Massa Tel.: 0585 240045 - 0585 240063 Aulla Tel.: 0187 409474 Fivizzano Tel.: 0585 927111 Filattiera Tel.: 0187 457523 INFORMAZIONI TURISTICHE Autostrada A15 S. Benedetto Tel.: 0187 850607 CAI - Club Alpino Italiano Carrara Tel.: 0585 776782 Pontremoli Tel.: 0187 830714 Fivizzano Tel.: 0585 92519

COOP. NATOUR Tel.: 0187 400252 > Museo di Storia Naturale, Fortezza di Aulla > Guide didattico-naturalistiche

IL TAU Tel.: 333 4196688 Associazione Guide Turistiche LEGAMBIENTE/COOP L’OSPITALE Tel.: 0187 422598 - [email protected] > Turismo sociale eco-responsabile, naturalistico, culturale, didattico per scuole, campi estivi ragazzi. > Punto Orrientamento Visitatori del Parco Alpi Apuane > Grotte e Museo di Equi Terme

TURISMO NATURALISTICO E CULTURALE TURISMO NATURALISTICO > Orto botanico e Foresteria dei Frignoli Parco nazionale Appennino Tosco-Emilia- no - Sassalbo - Fivizzano > Antico Mulino di Arlia - Fivizzano > Foresteria Centro Educazione Ambiente - Parco Alpi Apuane - Vinca - Fivizzano

Qualità Lunigiana, edizione 2007-2008 Foto di copertina: Pasquali A cura di Riccardo Boggi Collaborazioni di Fabrizio Magnani e Alberto Ravecca I brani poetici che introducono le descrizioni dei comuni sono tratti dall’opera Cantico di Lunigiana di Oreste Burroni Grafica Studio MAX Testi di Riccardo Boggi Foto: Martorelli, Pasquali, Tollini, Archivio fotografico APT Stampa: Giugno 2007 Qualità Lunigiana 51 © STUDIO MAX 2007 - TUTTI I DIRITTI RISERVATI © STUDIO MAX 2007 -

Il viandante - Anna Kunitz C.C.I.A.A. COMUNITÀ Massa Carrara MONTANA