I Volti Della Guerra
Il processo di Norimberga e il caso Eichmann La necessità di una Norimberga Necessità di punire i nazisti dopo la guerra per i loro crimini senza precedenti. Questo fu possibile grazie alle denunce dei politici esiliati, soprattutto a Londra, testimoni delle barbarie in Germania e nei paesi occupati. Accordi di St. James 1941, Gran Bretagna e altri 14 paesi tra ex colonie, alleati e paesi occupati concordano che 1 continueranno a combattere con ogni mezzo contro il nemico tedesco e italiano, 2 non ci potrà essere pace finché ci saranno popoli oppressi da loro, 3 l’unica via è la collaborazione di tutti i popoli liberi. Altro incontro a Londra nel 1942, poi 1943 accordo per l’istituzione della Commissione Internazionale per i crimini di guerra (UNWCC), composta da USA, Australia, Belgio, Cina, Canada, UK, Francia, Cecoslovacchia, Olanda, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Svezia, Polonia, Grecia, Norvegia, India, Jugoslavia. Nel 1943 si aggiunsero Cina e Unione Sovietica, che stilarono la “Dichiarazione delle atrocità”. Dichiarazione di Mosca atto fondante delTribunale di Norimberga. Si può immaginare la difficoltà nel trovare una linea comune nel giudizio dei criminali nazisti, a causa sia delle diverse esigenze delle potenze coinvolte, ma anche perché era necessario creare un precedente che non fosse tacciato di essere solo la “giustizia dei vincitori”. L’URSS, ma anche alcuni importanti rappresentanti di USA e UK, premevano per una soluzione più drastica. Il ministro delle Finanze statunitense Morgenthau, presentò un programma di completa industrializzazione della Germania, con liste di criminali da passare immediatamente per le armi. Vince posizione moderata: Murray nel 1944 scrive “Processo contro i criminali di guerra europei”, che divenne il canovaccio per la formulazione dell’accusa a Norimberga.
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