Anno 16 n° 10 -EDIZIONE GRATUITA Domenica 11 novembre 2018

FORZA DEA, MANGIAMOCI L’INTER Atalanta a pranzo contro Icardi e compagni. Bergamaschi in gran forma. Colpaccio possibile 2 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Atalanta, un pranzo gustosissimo LA SFIDA Sfida ad alti livelli con l’Inter. Gasp Boys alla ricerca della quarta vittoria di fila

Atalanta in cerca di un risultato prestigioso. Non che i quattro successi, collezionati in undici giornate di campionato, siano meno importanti, anzi. Eppure una vittoria con l’Inter avrebbe il significato di aprire ai nerazzurri le porte dell’alta classifica. Come tutto il popolo atalantino sa, la squadra di Gasperini gio- ca sempre per ottenere il massimo, senza particolari fronzoli o speculazioni sul risultato. I pareggi con la Roma, oggi avanti di un solo punto, e col Milan, invece a quota 21, quarto posto in classifica, confermano che l’Atalanta non si spaventa mai di fronte alle grandi, una quasi vittoria all’Olimpico, un bel pa- reggio in rimonta a San Siro e oggi ecco un confronto di al- tissimo livello contro la seconda della classifica, l’Inter. Con Gasperini alla guida dei nostri beniamini i nerazzurri di Milano non hanno mai vinto, sconfitti ai tempi di De Boer, pari la scorsa stagione con Spalletti e per la verità l’ultimo successo interista risale al 2 febbraio 2015, 4-1 con la doppietta di Guarin e i gol di Shaqiri ePalacio e quello di Maxi Moralez ma i nerazzurri restarono in dieci per l’espulsione di Benalouane al 7’della ripresa. Erano altri tempi. Oggi l’Atalanta è reduce da tre vittorie convincenti che l’hanno riposizionata nella zona sinistra della classifica e di nuovo, a pieno titolo, in lizza per l’Europa League a tre punti dal Sassuolo. In questo momento della stagione Ga- sperini preferisce glissare sull’argomento perché punta decisa- mente ad un consolidamento dell’assetto tecnico e tattico della squadra. I risultati gli stanno dando ragione. La nuova posizione di Gomez, quasi regista dell’attacco o, se si vuole, variante of- fensiva ma a tutto campo e svelto, durante l’andamento della partita, a non concedere riferimenti alla difesa avversaria, fun- ziona e migliora di partita in partita. Oggi, comunque, la prova verità perché il Papu avrà di fronte la difesa più forte (solo 6 gol subiti) della serie A ed in mezzo dovrà fare i con Brozovic o, a scelta, Vecino o lo stesso Gagliardini. A seconda di chi Spal- letti spedirà in campo. Ovviamente non sarà solo l’unico tema tattico della partita anche se è difficile trovare punti deboli nella formazione interista che, magari, non ha un gioco scintillante, tanto meno spettacolare ma è solido, essenziale e, soprattutto, efficace. Fuori casa ha perso solo nella prima di campionato a Reggio Emilia col Sassuolo, poi quattro vittorie senza mai un pareggio. L’Inter ha una pecularietà che la sta distinguendo: lot- ta fino alla fine e spesso vince. Guardate che cosa ha combinato in Champions: in perenne difficoltà col Barcellona è riuscita a pareggiare con Icardi nei minuti finali e con un solo tiro in porta degno di questo nome. Quindi per le squadre avversarie non ci sono certezze di portare a compimento un risultato positivo. E anche l’Atalanta dovrà attrezzarsi con strumenti tattici piuttosto convincenti. E proprio per questi motivi sarà una sfida avvin- cente. Giacomo Mayer La festa atalantina dopo il successo col Parma nell’ultimo match disputato a Bergamo Foto Francesco Moro Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 L’oro atalantino a centrocampo PRIMO PIANO Marten de Roon e Remo Freuler. A loro Gasperini non rinuncia (quasi) mai

BERGAMO -Marten de Roon e Remo Freuler valgono bene un gio- co di parole. Perché loro sono l'oro. Oro puro, nonostante sfron- dino il loro gioco fino all’essenziale tanto da sembrare ottone. L’essenza del centrocampo, la parure della gioielleria di Zingonia. Nella rappresentativa dei Tulipani e in quella degli Orologiai ci giocano per merito della loro crescita esponenziale in maglia Ata- lanta. E sono considerati così funzionali alle alchimie che Gian Piero Gasperini preferisce us(ur)are l'oro anche per battagliare contro metalli molto meno nobili, facendo assaggiare il duro car- bone della gavetta ai due che non vedono l'ora di fare le scarpe ai sullodati, Luca Valzania e Matteo Pessina. Il Gasp non li leva mai di torno, anche perché loro, l'oro della mediana rigorosamente a due secondo i suoi dettami, sanno ren- dersi insostituibili. Il primo, da frangiflutti che ha imparato ad ap- poggiare l'azione, crossando a esempio per il ribaltamento della frittata bolognese del cuoco ritrovato Zapata, aiutato dalla sponda involontaria dell’apripista altrui Mbaye. E il secondo, portabor- racce umile e a ritmo costante ineguagliabile per chiunque, lo smazzatore di assist della giustizia distributiva, e pazienza se poi Ilicic e Barrow da ingrati non la mettono nemmeno a pagarli. En- trato nel matchball con una spizzata impercettibile a telecamera non rallentata, ma c’era anche lì. Come c’era sull’ottovolante di Sarajevo nell’accompagnare seppur da lontano la doppietta del Pa- pu. Non è assolutamente un caso se i loro giovani sostituti abbiano potuto conoscere il battesimo del fuoco dallo start in campionato (il brianzolo aveva iniziato da trequartista extra confine) solo al- l’Olimpico, nel pirotecnico 3-3 a inseguimento con la Roma, per- ché c’era il retour match dei playoff di Europa League a Cope- naghen di lì a tre giorni e insomma anche al Gasp andava di con- traggenio calare l’asso sgradito del turnover. Peccato che poi, con CLASSE 1991 - Marten de Roon, nazionale olandese CLASSE 1992 - Lo svizzero Remo Freuler FOTO MORO Marten impiegato da polder in corso d’opera perché il cesenate ex Pescara era andato in affanno e c’era De Rossi da tenere a bada, la corsa di Colantuono e traghettatore inconsapevole dall’epoca del Haifa, il moretto dagli occhi blu il 26 luglio contro i bosniaci, an- partita a poker del destino per i colori nerazzurri si sia risolta nella contentino da obiettivo minimo a quella attuale dei progetti in cora spossato dal Mondiale pur senza giocarne un solo nanose- beffa alla lotteria dei rigori. pompa magna. E il compagno, fino alla conversione sulla via di condo, e come detto nella tana della Lupa. Qualche numeretto per L’uomo di Zwijndrecht, ritornato nell’estate 2017 dall’esilio Damasco, pardon Grugliasco, del 2016-2017, era una mezzala fat- entrambi. De Roon intercetta 2,2 palle a partita, affonda 3,8 con- dorato e infelice del retrocesso Middlesbrough dopo essere stato ta e sputata, dal Winterthur al Lucerna passando per il Grasshop- trasti di media, effettua 0,8 disimpegni, tira in porta almeno 1 volta valorizzato da Edy Reja nel 2015-2016, recentamente ha dato il via pers. Adesso stanno lì, appaiati, con gli esterni larghi allargandosi ad allacciata di scarpe, effettua 0,9 passaggi chiave (non sfruttati alla cinquina sporca in casa del Chievo, uno dei suoi 6 centri in 98 alla bisogna loro stessi, lo smistatore-muraglia e il metronomo che dal compagno di turno, altrimenti parleremmo di assist) e passa presenze nerazzurre. Mentre Remo, che a ‘sto giro non l’ha ancora non si ferma mai. S’inseriscono e se non hanno la palla la cacciano, 61,8 volte a match (88,1% di precisione). Freuler, nelle stesse voci messa, è alla dozzina in 112 timbrate di cartellino, da arrivo in- pressando senza pietà o requie. L’elvetico di Ennenda, Canton statistiche, ha 1 - 1,8 - 0,8 - 0,5 - 1,4 - 64,1 (88,6%). Superfluo vernale dell’annata piena del furlàn facendo appena breccia nel- Glarona, a Firenze ha giostrato fra le linee, avendo Mario Pasalic, sottolineare chi dei due faccia in pratica da libero aggiunto. Un l’anonimato. San Gian Piero dalla prima cintura torinese, protet- retrocesso al suo posto, il passo troppo lento. E anche lui ha con- ultimo dettaglietto, quello relativo a cross, lanci lunghi e filtranti: il tore di Zingonia, del calcio champagne e degli adattamenti uo- tribuito a piallare le orecchie ai Mussi innescando Josip Ilicic nei più offensivo ha 0,3 - 2,2 - 0,1; l’oranje 0 - 4,3 - 0. Quanto alle mo-ruolo-schema e percorso inverso, è l’artefice primo del loro primi due dei tre manicaretti. pertiche di terreno percorse, vi basti sapere che Remo il contachi- successo. Perché Marten, nello Sparta Rotterdam e poi nell’Hee- Due gioielli che indossano il saio dell’umiltà spogliandosi della lometri lo fa fumare a ogni piè sospinto. E ora godeteveli in campo, renveen, giocava davanti alla difesa, cosa che aveva continuato a vetrina pur di risultare utili alla missione. Lo dimostrano le cifre, perché non saranno gli aridi consuntivi a descriverne la grandeur. fare, a tre o a due, anche con il Vecio di Lucinico, rimpiazzo in dall’utilizzo al resto. L’olandesone ha marcato visita soltanto ad Simone Fornoni Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Gagliardini, momento magico L’EX DI TURNO Due gol al Genoa, l’ex stellina dell’Atalanta si sta riprendendo l’Inter

BERGAMO -12 marzo 2017, 3 novembre 2018. col solo fronte domestico a disposizione per Gli estremi temporali del nuovo inizio altrove non accumulare muffa in panca. Numeri non che Roberto Gagliardini, a quasi un paio di ri- proprio risicati ma abbastanza impietosi, se voluzioni terrestri dal distacco dal cordone confrontati col 18 su 18 dal kick off nella mez- ombelicale con l'Atalanta, sta tuttora cercando za stagione con Stefano Pioli e il 23 su 30 (più all'Inter. Può sembrare curioso misurare il va- il due su due nel trofeo della coccarda con Por- lore di un mediano ringhioso come il dalmi- denone e Milan) del primo atto del nuovo corso nese sul gol (l'aveva già fatto al Cagliari la set- col tecnico di Certaldo. Nella precedente più timana precedente) alla primissima da ex, vicina dall’inizio, a fianco dello spagnolo con- quella legnata sotto la traversa nel settebello di tro Casteddu, il 29 settembre, niente sfracelli al San Siro nella sagra delle triplette di Icardi e pari delle prime due con Brozo a farla da re- Banega con Freuler a limitare i danni, e sulla gista effettivo, al cospetto di Bologna e Parma doppietta nella cinquina al Genoa un sabato fa. alla terza e alla quarta. Nell’ultima uscita, da Ancora in casa, ancora davanti a un pubblico mezzala-interno a tre col portoghese, la diffe- che fatica ad adottarlo, vedi esecrate escursioni renza che è la cifra della rinascita risiede pro- in tribuna all'Allianz Stadium nella passata prio nell’apertura delle marcature nelle due edizione della Champions League bianconera, frazioni. Al 14’, risolvendo di mancino il batti perché i promessi sposi juventini Spinazzola e e ribatti Lautaro-Mario prima del bis di Po- Caldara erano e sono amici. E l'amicizia è un litano. E al 49’, azzeccando il tap-in su tiro di legame che chi si nutre di certi valori fin da Perisic - favorito dalla sua spizzata da rimessa bambino non può recidere nemmeno per con- laterale - respinto da Radu a spianare l’alveo tratto. Eppure quella è l'esatta metà dei suoi all’esondazione nel recupero sull’onda dell’a l- palloni in porta da professionista, perciò ma- tro grande escluso dalle serate di coppa e della ledettamente importanti. Forse per convincere variabile impazzita belga. Ed eccoci qui, a se stesso di poter trovare una dimensione di commentare la sinusoide del rendimento e del- fronte a Spalletti e in mezzo a un reparto che ha la considerazione di uno dei figli di Zingonia già Brozovic, Vecino, Borja Valero e Naing- diventati plusvalenze su due gambe fuori dal golan, l'arma tattica per virare da 4-3-3 a guscio ma obbligati a tornare pulcini implumi 4-2-3-1. dopo ogni bocciatura. Suvvia, gli anni sono an- Quella saccagnata tardo-invernale, servita- cora ventiquattro: ci sarà tempo per trasfor- gli dal Tanguito tornato subito a Siviglia, nelle marsi in campione. Anche a Bergamo, del re- scomode vesti dell'ex prelevato l'11 gennaio sto, ne aveva mangiata di polvere prima di riu- prima stile fuitina dal torpedone bergamasco scire a imporsi come moloch lì in mezzo: esor- degli ottavi di finale di nella tana dio sotto Colantuono in Coppa Italia con il Sas- della Juve, non ha avuto il potere di tracciare il suolo il 4 dicembre 2013, in campionato a Ma- discrimine tra l'ex gavettaro a Cesena (a segno rassi contro il Genoa del Gasp il 15 maggio col Varese), Spezia (col Frosinone) e Vicenza 2016 (ultima giornata) quando a comandare (col Trapani) e il complemento nel vivo del era Reja e infine, da intoccabile della nouvelle gioco di una squadra da Champions che po- vague al sapore di ritorno alle ribalte continen- trebbe e dovrebbe diventare. A questo giro no, tali il 2 ottobre 2016 contro il Napoli. Una par- impossibile, perché è notoriamente fuori dalla tita in grado di riscrivere la storia della ninfetta lista consegnata all'Uefa insieme a Dalbert e del pallone. A quando quella che vergherà il Joao Mario. Inutile nascondersi dietro a un di- capitolo nuovo di zecca della carriera interista to, o trincerarsi dietro la foglia di fico dell’a b- di Roberto Gagliardini da Dalmine, figlio del bondanza nel suo ruolo: il Gaglia è una secon- prof. marchigiano e di una siciliana? da scelta, 4 su 7 da titolare dall’estate in avanti, Simone Fornoni CLASSE 1994 - Roberto Gagliardini è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Musa o Duvan? Perché non insieme? IL DUBBIO Il primo non sta brillando, il secondo pare ritrovato. Insieme potrebbero formare una coppia complementare

Musa Barrow oDuvan Zapata? nerazzurro, grazie ai due gol realizzati Classico fisico da maratoneta africano nei preliminari di Europa League. For- esile e asciutto o puntero dall’enorme se proprio il contraccolpo dell’e l i m i- prestanza fisica? Questo è il dubbio nazione dalla coppa ha in qualche mo- amletico che attanaglia le menti dei ti- do condizionato la prestazione di Du- fosi nerazzurri in questi giorni e so- van e di tutta la squadra nella fase ini- prattutto di mister Gasperini. Se guar- ziale del campionato. Ma adesso la diamo alla passata stagione, un gio- musica pare proprio cambiata. L’A t a- vane Barrow aggregato in prima squa- lanta si è ritrovata grazie alla vittoria dra, dopo gli straripanti risultati otte- esterna schiacciante sul campo del nuti nella Primavera, aveva fatto lu- ChievoVerona ed ha inanellato una strare gli occhi a tutta la Serie A. Pur- serie positiva di tre vittorie consecu- troppo nella stagione corrente il gam- tive: rispettivamente contro Parma e biano ha tradito tutte le aspettative Bologna. Con le vittorie della squadra partendo con il freno a mano tirato. È anche Duvan è tornato sulla retta via vero, la Serie A non perdona, soprat- del gol, realizzando proprio la rete de- tutto per quanto riguarda il delicatis- cisiva valsa poi i tre punti sul campo simo ruolo del centravanti. Le ciniche dei felsinei. Facciamo un passo indie- e ben preparate difese del campionato tro: Barrow o Zapata? A domande di italiano infatti lasciano ben poco spa- questo genere ci piace e siamo soliti zio agli attaccanti una volta capito il rispondere con un’alternativa fanta- loro gioco. In aggiunta potremmo dire siosa e fuori dagli schemi, quindi lan- che il giovane Barrow sta probabil- ceremo anche questa volta una provo- mente vivendo un periodo di crescita cazione: Musa o Duvan? Semplice, molto particolare che comprende ca- facciamoli giocare entrambi. Perché richi di lavoro specifici, i quali, ipo- no? In fondo unirebbero caratteristi- teticamente parlando, potrebbero aver che diverse, tanto da rendere assai im- affaticato un giocatore che punta tutto prevedibile la manovra d’attacco ne- sulla velocità di gioco. Gasperini pun- razzurra. Velocità e fisicità, unite ad ta molto sulla giovane promessa tanto una buona dose di tasso tecnico. Ma- da definirla un punto fermo della gari potrebbero essere supportati dai squadra durante il ritiro precampiona- soliti Papu e Ilicic, rispettivamente a to di Rovetta. Dall’altro lato abbiamo sinistra e a destra e magari potrebbe invece un Duvan Zapata arrivato tra agire alle loro spalle il nuovo arrivato squilli di trombe e tanto di passerella Pasalic. Insomma le variabili di questa sul tappeto rosso. L’attaccante ex Dea 2018/2019 sono molte, soprattut- Sampdoria infatti è sbarcato alla corte to per quanto riguarda il reparto avan- di mister Gasperini quest’estate grazie zato. Godiamoci il buon momento di ad un blitz in casa blucerchiata da par- Zapata e sosteniamo il ritorno dello te del presidente Percassi che l’ha sa- scattante Barrow dell’anno scorso per pientemente fatto invaghire di Berga- assistere presto ad uno spettacolo a mo e dell’Atalanta. I presupposti fa- tinte nerazzurre e, chissà, magari il cevano presagire grandi cose da parte mister a sorpresa deciderà proprio di del bomber colombiano che aveva ini- farli giocare entrambi. ziato alla grande la sua avventura in Mattia Maraglio Il gambiano Musa Barrow Il colombiano Duvan Zapata (Foto Moro) Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018

Era l’11 novembre. Inter impallinata I PRECEDENTI Nel 2012 Bonaventura e Denis (doppietta) spengono i milanesi in notturna

BERGAMO -Occhiali inforcati a Bergamo il 14 fondo e dopo altre 7 corsette cronometriche su ri- sato, pure il 4-3 nella tana altrui del 7 aprile 2013, Schelotto, invece, appartengono già all'epica. aprile, doppio castigo a mo' di mannaia dal cielo gore per fallo di Silvestre sul Frasquito. Super- con Rocchi ad aprire le danze a tiro dell'intervallo Torniamo ai nostri giorni. Ai rovesci a casa d'altri da Maurito il 19 novembre dell'anno prima, ma a flua la zampata di Palacio sulla verticale di Gar- e Jack (appoggiato da Livaja) a pareggiare nella dell’anno del Signore 2017 si è già accennato, San Siro. Per non parlare del settebello sporco del gano, così come il rosso alla meteora Facundo ripresa all'11' prima della gara tutta argentina tra giusto per non doverci pensare troppo. Al pun- 12 marzo precedente, sempre alla Scala del cal- Parra agli sgoccioli per una manata a Guarin a Ricky Alvarez (testa e mancino) dal 56' al 61' e il ticino per entrambe sotto la Maresana nella pas- cio, per i nerazzurri ricchi e potenti. Le recenti braccio teso, e Stramaccioni torna alla Pinetina panzer, che inizia dagli 11 metri (grazie all'odiato sata stagione, idem. Vinca la migliore, auguran- sfide tra Atalanta e Inter sono state tanto artico- con le pive nel sacco. croato) per completare la remuntada dal 65' al 77' doci altre bollicine. E che la fertile provincia fac- late e da suspense che soffermarsi solo sulle ul- Spettacoloso e commovente per l’ovvia dedica (asso di Jack, stavolta). Gli scazzi con rissa nel- cia con la metropoli spendacciona come Davide time tre sarebbe un delitto. Detto che da quella a Ivan Ruggeri, quando lo si vuole acchiappare l'extra time che portano all'espulsione di Cristian con Golia. scoppola, cui insieme ai re del triplete (nel sacco) dal baule dei sogni a occhi aperti del recente pas- Raimondi per reazione al volto noto, il Galgo Simone Fornoni Icardi e Banega partecipò anche l'ex Gagliardini con Freuler a infilare (sotto di cinque) il punto della bandiera, la banda del Gasp prese la rincorsa per le ribalte europee rompendo più di un quarto di secolo di digiuno, da bergamaschi è doveroso difendere il fattore campo e vivere sul filo del- l'amarcord gli scontri all'ombra della Maresana. Almeno dell'ultimo decennio, per non dover sti- racchiare la memoria a esercizio nostalgico tipo mega grissino, torinese come il mister di casa. Troppo comodo limitarsi ai ko, quando a esempio la prima da atalantino del profeta di Gru- gliasco contro la corazzata che l'aveva ripudiato al sorgere dell'autunno 2011 era servita da start della striscia di sei bottini pieni, record di (2-30 marzo 2014) eguagliato dal nuovo corso. Il 2-1 dell'assolato pomeriggio del 23 ottobre 2016 è un marchio di fabbrica gaspe- riniano. Gran gioco, difensori che si sganciano per pungere, come Andrea Masiello che in ascen- sore tramuta in oro al decimo la sponda di Kurtic sull'angolo da destra di Freuler, esterni in sboccio e mestieranti che ci provano sbucando di testa (Conti e Konko, no di Handanovic), sofferenza a denti stretti sul pari-missile da fermo di Eder (50') e sul doppio tentativo Perisic-Joao Mario (sara- cinesche di Berisha), e dulcis in fundo un Mau- ricio Pinilla prossimo ai saluti (a gennaio) che centra il matchball dal dischetto a 2 dal novan- tesimo dopo lo sgambetto di Santon alla futura plusvalenza Franck Kessie. Unico neo, Doveri che caccia per proteste Gasperini dopo l’1-1, per- ché forse il fallo di Konko sull'italobrasiliano non c'era. Dettagli, che in un match clou sono sale e pepe. Da lì al 27 novembre sarebbero caduti nella mietitrebbia anche Pescara, Genoa, Sassuolo, Roma e Bologna. E il resto sapete com'è andato. Riavvolgendo il nastro, c'è da risalire ai tempi di Gigi Delneri, quando a dispetto del calcio da Ri- bolla Gialla Brut l'Europa League era una chime- ra più che un traguardo nel campo scivoloso delle ipotesi. Salvezza tranquilla e stop dopo aver so- gnato di notte, ma grandi imprese qua e là. Sarà che un tris (a uno) rifilato a Mourinho non si scor- da mai. Il 18 gennaio 2009 dovette inchinarsi an- che Ibra, ridotto al golletto salva-blasone in mi- schia da corner al 2' di recupero, mentre in un pri- mo tempo uggioso la Dea era stata torrenziale: 18', lo schema da piazzato di Manfredini procu- rato dal Pajarito Valdes innesca la sponda per la girata mancina di Sergio Floccari by Cristiano Doni, che entro la sporca decina timbra il bis da calcio franco deviato di mano dalla stella nemica e al 33' fa doppietta incornando il traversone di Jaime il cileno. Complici le castronerie di Mou: Chivu in mediana, Burdisso versione scolapasta al posto del febbricitante Samuel, un Crespo nul- lo (poi sostituito da Adriano, incornata-assist nel finale per rendere meno amaro il gap) in appog- gio allo svedesone. Ma vuoi mettere la goduria del Cola nel Sunday Night Match dell'11 novem- bre 2012, un 3-2 sul triangolo Jack-Tanque-Ma- xi? Bonaventura sblocca al 9' svettando sul cross di Peluso, nella ripresa la punizione di Guarin im- patta ed ecco German Denis che ne estrae un paio dal cilindro, all'ora esatta sul la di Moralez dal L’AMMAZZA INTER - Denis, qui, nella splendida vittoria di San Siro del 7 aprile 2013 Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018

A Bergamo sfilano le grandi IL CALENDARIO Inter, Napoli, Lazio e Juve in rapida successione da oggi a Santo Stefano

Nella prima parte del campionato non si è di certo scherzato, ma ora si fa davvero sul serio. Non sarà forse un Everest, ma nelle prossime giornate il calendario riserverà all’Atalanta - so- prattutto tra le mura amiche - gare particolarmente insidiose, da affron- tare col piglio giusto per dare conti- nuità agli ultimi risultati positivi. I ti- fosi nerazzurri sono pronti a mettersi comodi, perché se le prossime trasfer- te sembrano alla portata, nelle pros- sime settimane a Bergamo sono attese alcune delle grandi del campionato, e servirà tutto il sostegno del popolo atalantino per portare a casa punti preziosi. A cominciare proprio da og- gi, dove non sarà facile avere la me- glio di un’Inter in grande forma e con il morale a mille dopo aver strappato un punto d’oro alla corazzata Barcel- lona. Nel lunch match Gomez e com- pagni dovranno e potranno dare dav- vero tutto, anche perchè dopo la sfida con i nerazzurri arriverà la sosta, che permetterà all’Atalanta un meritato riposo dopo le ultime, positive presta- zioni che, a prescindere da come fi- nirà la gara di oggi, hanno rimesso sulla giusta carreggiata la banda Ga- sperini. Una pausa che però rischia di essere a doppio taglio: da una parte infatti permetterà ai bergamaschi di ricaricare le pile, ma dall’altra con- sentirà all’Empoli, prossimo avversa- rio dei nerazzurri, di assimilare gli schemi di mister Iachini, nuovo tec- nico dei toscani dopo l’esonero di Andreazzoli. Bisognerà quindi ripar- tire già con la massima concentrazio- Servirà tutto il calore del pubblico atalantino (nella foto sopra in massa a Bologna) per spingere la Dea sempre più in alto. Sotto, il Papu Foto Moro ne, domenica 25 novembre, per otte- nere un risultato positivo al Castella- nere un Empoli più che mai bisogno- semplice ai nerazzurri, che lunedì 3 lecito, per ripartire nel girone di ritor- lettivo che vuole continuare a fare be- ni, dove ad attendere l’Atalanta ci sa- so di punti salvezza. Il calendario poi dicembre, in un “Monday Night”che no con il piede giusto e in una posi- ne. rà un pubblico caldo e pronto a soste- riserverà un’altra gara tutt’altro che si preannuncia caldissimo, sfideranno zione di classifica adeguata a un col- Fabio Spaterna tra le mura amiche il Napoli di An- celotti: proprio come contro l’Inter servirà una partita perfetta per fare punti contro una delle squadre più in forma del campionato, lanciatissima alla disperata rincorsa della Juventus capolista. Dopo lo scoglio parteno- peo, la squadra di Gasperini sarà poi attesa da una gara forse meno ostica, ma solo sulla carta, perchè di fronte ci sarà un’Udinese indecifrabile, capace di alternare qualche buon risultato (e altrettante prestazioni di livello) a sconfitte inattese. Una gara da tripla, quella in programma al Friuli dome- nica 9 dicembre, ma comunque sicu- ramente alla portata dei nerazzurri, che poi si concentreranno sulle due gare in programma prima di Natale: Lazio in casa (lunedì 17 dicembre, in un altro “Monday Night”) e, il sabato successivo, Genoa in trasferta (alle 15). Cerchio rosso già segnato infine sul calendario sul giorno di Santo Ste- fano, quando per la prima volta anche per la Serie A sarà “Boxing Day”,e l’Atalanta indosserà il vestito buono per fronteggiare tra le mura amiche la Juventus, con la speranza di riuscire in un’impresa che sarebbe il più bel regalo di Natale per i tifosi nerazzurri. Un filotto di gare dalle tante insidie, quindi, che potrà dire molto sulle am- bizioni dell’Atalanta in questa stagio- ne: pensare di conquistare almeno una decina di punti (o magari qual- cosa di più) nelle prossime partite è Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018

Palomino-Icardi, sfida nella sfida IL DUELLO ARGENTINO La “garra”del centrale contro il senso del gol del bomber

Il lunch match tra Atalanta zurri orobici, che fanno della prolungare affidandosi pro- italiana. Buon colpo in un re- fensivo, con una discreta ca- connazionale a sottoporgli il e Inter mette di fronte due tra Dea la nona tra le squadre da prio ad un altro argentino che, parto che ad inizio stagione pacità di gestione della sfera. test più complicato dopo quat- le squadre più "in palla" di lui più spesso punite. Sei gol, alla luce della prolungata as- partiva con la grande incogni- Proprio la sua massiccia strut- tro mesi di competizioni uffi- questo scorcio di stagione: tre però, realizzati tutti a San Siro senza di Masiello, sta trovan- ta lasciata dalla partenza di tura fisica gli costa qualcosa ciali: un esame di maturità da vittorie di fila per la banda e nessun graffio all'Atleti Az- do un' importante continuità Caldara: mancino naturale e in termini di velocità nel bre- passare a pieni voti se si vuole Gasperini, nuovamente in zurri d'Italia che, al momento, di rendimento: Josè Luis Pa- fisico da corazziere gli per- ve, "lacuna" colmata da una proseguire la rincorsa a quella piena corsa per un piazzamen- rimane uno stadio tabù per il lomino. L' ex Ludogorets si mettono di destreggiarsi sia grande esplosività e da una fa- zona là, di cui non serve nem- to europeo. Addirittura sette numero nove interista. Un di- sta confermando un difensore come marcatore che come ter- se di marcatura da primo della meno dire il nome. le affermazioni consecutive giuno che l' Atalanta spera di di prima fascia nella Serie A zo di sinistra nel pacchetto di- classe. Sarà proprio un suo Michael Di Chiaro dell'Inter di Spalletti, seconda in coabitazione con il Napoli e con buone chance di qualifi- cazione anche in Champions League. Dopo un inizio così così, la sterzata alla stagione meneghina è coincisa con l'e- splosione del suo uomo sim- bolo: Mauro Icardi. Un killer spietato. Una sorta di black mamba dell'area di rigore: 6 gol in campionato, 3 in Cham- pions, competizione nella quale è debuttante assoluto. Il puntero argentino che ha mos- so i primi passi calcistici nella cantera dal Barcellona, guarda a caso sua ultima vittima illu- stre, non ha di certo ereditato i crismi della scuola calcistica catalana, evidenziandosi spes- so e volentieri come un attac- cante poco coinvolto nella manovra di squadra. Uno di quei calciatori, tecnicamente parlando non innamorati del pallone, ma con la capacità di un cecchino ad altissima pre- cisione quando orbita vicino alla porta. Un catalizzatore, un magnete che fa quasi ve- nire il sospetto che negli ul- timi sedici metri sia proprio la sfera a cercare Iui e non il con- trario. Dentro l'area siamo di fronte ad uno dei migliori at- taccanti in circolazione. Una capacità quasi irrisoria di far apparire naturale ogni gesto tecnico in quello che è il suo habitat naturale di gioco: dal colpo di testa, passando per il destro incrociare, fino ad ar- rivare alla grandissima capa- cità di attaccare lo spazio con finte e contro movimenti, ca- paci di ammattire il diretto marcatore (per informazioni chiedere a Musacchio ea Donnarumma nel derby). A chi si domanda, Gasperini in primis, come si possa arginare un bomber di questo calibro c'è una statistica che "sorride" all' Atalanta: l' argentino na- tivo di Rosario ha realizzato 6 reti in 9 incroci con i neraz- SFIDA TUTTA ARGENTINA - Tra Mauro Icardi e Josè Luis Palomino, chiamato a “mettere la museruola”al bomber dell’Inter Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018

Toloi? Ecco il difensore-fantasista L’ANALISIPiedi raffinati e dribbling mozzafiato, quando sale il brasiliano l’Atalanta crea sempre pericoli

BERGAMO -Bellini e Orlando nel 1958, poi Giacinto Facchetti, Franz Beckenbauer, Rudi Krol negli anni Settanta, di lì a poco Gaetano Scirea e Antonio Ca- brini. Come a dire il summit dei difensori con licenza di colpire, attaccando. Probabilmente autentici an- tesignani del difendente moderno. Valore aggiunto, nel calcio d’oggidì, alla fase offensiva. Secondo i recenti dettami tattici se si vuole conquistare supe- riorità dal centrocampo in su è opportuno annoverare in squadra uno o più difensori capaci di affrontare con decisione l’uno contro uno, vincere il duello e proporre alternative convincenti nell’area di rigore avversaria. E questa è una delle innovazioni proposte negli schemi di gioco di Gasperini. Alla guida del- l’Atalanta i suoi difensori, centrali o laterali, si sono spesso trasformati in attaccanti aggiunti e non solo sulle cosiddette palle inattive (punizioni o angoli) ma anche con inserimenti continui e decisivi. Caldara, Conti ma anche gli altri, Toloi, Masiello, Palomino e, adesso, Mancini, hanno messo le loro impronte sui gol realizzati dalla squadra nerazzurra, nel campio- nato italiano e in Europa League. Un marchio di fab- brica, un sigillo indelebile copiato magari anche da altri tecnici, tipo il Milan con gli inserimenti e i gol di Romagnoli mentre la Juve è abituata ai lanci mil- limetrici di Bonucci per i suoi attaccanti, da ultimo lo splendido passaggio per lo spettacolare gol di Ro- naldo contro l’United. Torniamo all’Atalanta. Nella difesa a tre la costru- zione del gioco comincia da uno dei tre centrali, me- glio Toloi e Masiello, che sposta il pallone in avanti per innescare una parte dell’esagono. Infatti l’A t a- lanta dispone, sempre, con due mediani centrali, De Roon e Freuler, due esterni larghi e, davanti, due attaccanti in movimento. Adesso c’è la novità Gomez che agisce, in mezzo o a fianco delle varie linee che si formano a secondo del gioco. Nelle file nerazzurre c’ è un giocatore sempre in grado di ribaltare a favore la spinta offensiva: Rafael Toloi. Da sempre i difensori brasiliani hanno piedi raffinati, magari lenti ma mai ruvidi. Rafael, oltre al destro “intelligente”, aggiunge velocità, capacità di dribbling, e sveltezza nel pas- saggio o nel posizionarsi nell’area avversaria, addi- rittura, da punta centrale. Una recente conferma in Bologna-Atalanta: al 22’del secondo tempo, appena dopo il pareggio di Mancini, Toloi esce di prepo- tenza, da destra, scambia con Ilicic che lo manda in porta davanti a Skorupski, solo un intervento, a ri- schio rigore, di Helander evita il 2-1 del difensore nerazzurro. Del resto le sue uscite volanti creano con- tinuamente scompiglio e propongono assist decisivi spesso in tandem con Ilicic ma anche con Gomez. Una delle cause positive del successo nerazzurro al Dall’Ara sono i costanti inserimenti da sinistra di Mancini nella fase d’attacco che creava problemi a Krejci ma anche a Calabresi. Una superiorità nume- rica che Inzaghi non è riuscito ad arginare nemmeno con l’ingresso in campo di Orsolini dopo aver subito il gol di Zapata. Oggi c’è l’Inter ma Gasperini non rinuncerà alla sua filosofia di gioco e magari vedre- mo Perisic costretto ad inseguire Toloi. Provare per credere. Giacomo Mayer Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 17

6 maggio 2001, il lancio del motorino IL FATTO Una delle storie più incredibili del calcio italiano è accaduta durante Inter-Atalanta

"In bicicletta, tornate in bicicletta" era il coro rivolto dagli interisti ai supporters della Dea dopo il lancio del motorino dagli spalti di San Siro

Attorno a me solo grigio. È ormai tutto, ma proprio tutto, a patto di ri- tedì sera di affrontare il viaggio verso manipolo di Ultras dei nerazzurri il fatto, ma la giornata si concluse con da giorni che a Bergamo piove ed il manere anonimo. Accetto, d’altronde San Siro tutti in moto. Fu così che la sbagliati. L’intervento della polizia un nulla di fatto perché all’esterno cielo incolore scatena in me una certa è una sua scelta. Ci sediamo in un pic- mattina del 6 maggio 2001 il piazzale riuscì a sedare gli animi degli atalan- dello stadio fu impossibile avvicinare meteoropatia. All’improvviso arrivo colo tavolino all’angolo del locale ed dello stadio di Bergamo si riempì di tini e a rispedirli, anche se a fatica, i tifosi avversari. Una settimana do- nei pressi dello stadio e tutto cambia. inizia così la nostra storia. Maggio più di 500 scooter. Gli Ultras atalan- verso il settore ospiti. Nel fare ciò, tre po, in un bar della provincia di Ber- Il cielo si tinge nella mia mente di ne- 2001: l’Atalanta di Vavassori, dopo tini partirono in gruppo alla volta di scooter rimasero a secco di benzina e gamo, tre individui, racconta diverti- razzurro e, man mano che percorro il essere stata promossa dalla B grazie Milano con tanto di bandiere, fumo- furono di conseguenza abbandonati to il nostro interlocutore, si vantarono viale dell’Atleti Azzurri d’Italia, si fa ad una cavalcata trionfale, si ritrova geni e tanta, tanta voglia di godersi il nei pressi della stessa curva interista. di aver compiuto il fatto e, dopo aver sempre più spazio dentro di me il suo- ad affrontare la Serie A. Il nostro ti- magico momento dell’Atalanta. Arri- La partita finì con un secco 3-0 a fa- appurato la loro appartenenza ad un no dei canti fragorosi della Nord. Il foso definisce quell’annata la miglio- vati a Gessate i supporters atalantini vore dei padroni di casa, sussurra lo gruppo ultras interista, vennero rag- bar Stadio, chiuso ormai da inizio sta- re della storia atalantina prima che ar- vennero scortati dalle forze dell’ordi- storico tifoso che inizia leggermente giunti da un gruppo di atalantini per gione nell’incredulità totale di tutti i rivasse il guru Gasperini a Bergamo. ne, stupefatte nel vedere una simile ad incupirsi dopo le risate degli av- poter così scambiare quattro chiac- tifosi nerazzurri, non sarà per questa Come dargli torto, la Dea stazionò tra orda sopraggiungere, fino a Cascina venimenti precedenti, ed al 35’del chiere in amicizia. L’episodio del volta teatro dei miei incontri con i ti- le prime posizioni in classifica per Gobba. Avvicinandosi poi allo stadio secondo tempo successe un fatto in- motorino di San Siro rimane tutt’oggi fosi storici atalantini. Il ritrovo è fis- tutta la durata del campionato, termi- i numerosi tifosi della Dea incontre- credibile. Non si sa in quale modo tre scolpito nella storia per la sua matrice sato poco più avanti in un piccolo ba- nando poi al settimo posto finale e ranno il pullman dei giocatori dell’In- tifosi interisti fecero entrare da goliardica e impensabile. Salutiamo retto. Appena varcata la soglia trovo sfiorando la qualificazione in Europa. ter, immediatamente accerchiato e la- un’entrata laterale uno degli scooter il nostro tifoso dopo averlo ringrazia- colui che racconterà un aneddoto as- Il 6 maggio 2001 i nerazzurri devono sciato andare solo dopo averlo tenuto rimasti a secco di benzina e dopo to e, dopo aver percorso di nuovo il sai singolare in merito alla diatriba in confrontarsi con l’Inter in quel di Mi- in “ostaggio”per un buon lasso di averlo bruciato lo scagliarono prepo- viale dello stadio, torniamo nel gri- corso da anni con altri tifosi di fede lano e allora, sospinti dall’entusia- tempo. Arrivati nei pressi di San Siro tentemente giù dalla curva interista. giume quotidiano, almeno fino a que- nerazzurra, ma di sponda interista. Lo smo generale, i tifosi atalantini deci- i tifosi fecero volta verso la curva in- Nello sbigottimento più totale i tifosi sta domenica. storico tifoso decide di raccontarmi dono nella consueta riunione del mar- terista finendo per far scappare un atalantini rimasero senza parole dopo Mattia Maraglio 18 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 19 Gil, esperienza al servizio della Dea PRIMO PIANO Laureato in Chiropratica, collabora da anni (e con ottimi risultati) con l’Atalanta

Dietro alle quinte di ogni impresa sportiva c'è un gruppo di persone che lavora alacremente per mettere nelle condizioni l'atleta di raggiungere i tra- guardi e gli obbiettivi prefissati. Pro- fessionisti che agiscono lontano dalle luci della ribalta, ma il cui operato con- tribuisce al conseguimento di grandi risultati. In questo senso, possiamo di- re che l'Atalanta "ha trovato l'Ameri- ca", perchè è proprio dagli Stati Uniti, precisamente da Santa Barbara in Ca- lifornia, che arriva il Dottor Antonio Gil, chiropratico che da quasi quindici anni collabora con la società orobica. Laureatosi in Chiropratica nel 1984, un anno prima del suo arrivo in Italia, è proprio il Bel paese a dare un' impor- tante accelerata alla sua carriera. Tan- tissime le collaborazioni di rilievo a li- vello sportivo, passando dalla Foppa- pedretti tra il 1998 e il 2005 al circuito maschile ATP di Tennis. Esperienze che gli hanno permesso di ottenere moltissimi consensi e riconoscimenti, tra i quali spicca su tutti la nomina di "Chiropratico dell'anno" nel 1998, onoreficenza conferitagli dall'Asso- ciazione Italiana Chiropratici. Un' al- tra annata cruciale per Antonio Gil è però il 2005, quando il suo percorso professionale incrocia quello dell'Ata- lanta: “E' stato, all'epoca, il direttore sanitario Bruno Sgherzi a contattarmi per cercare di risolvere la situazione di Giulio Migliaccio, da parecchio tempo ai box per via di un persistente problema alla schiena - spiega il Dot- tor Gil - e fortunatamente le mie pra- tiche hanno sortito l'effetto sperato sul Il Dottor Antonio Gil si è laureato in Chiropratica nel 1984 calciatore. Un bel biglietto da visita che ha posto le basi per una sinergia dico sociale, rispondendo anche ai prio culto e io mi sento un privilegiato della quotidianità, capace di orienta- genza, ricevo i giocatori o addirittura lavorativa tra me e l'Atalanta, la quale quesiti che mi vengono posti dagli nel poter stare a contatto con questi re, in un senso o nell'altro, lo stato d'a- mogli e parenti direttamente in uno dei mi ha prontamente offerto un contrat- stessi atleti, cercando di chiarire loro grandi professionisti, per i quali la nimo di una persona. Con loro e con miei studi privati. A testimonianza di to di collaborazione a partire dalla ogni aspetto della mia attività". Un'e- gente impazzisce. Mi colpisce molto il tutto l'ambiente nerazzurro ho instau- un rapporto di stima reciproca, ormai stagione 2005-2006. Un connubio che sperienza esaltante quella in nerazzur- fatto che in Italia, il tifo per la propria rato un rapporto davvero speciale, consolidato, che ci unisce" . prosegue ormai da quindici anni, e ro: "In Italia il calcio è un vero e pro- squadra sia un qualcosa che fa parte tanto che molte volte, in caso di emer- Michael Di Chiaro che è stato formalmente esteso a tutto il 2019" .Come opera un chiropratico nel contesto di una società calcistica è presto spiegato: "Il mio lavoro è frutto di un percorso universitario della du- rata di sette anni, al quale sono seguite tantissime ore di specializzazione. Nel contesto Atalanta affianco lo staff me- dico del club, il quale ha competenze di altissimo livello ed è in grado di ri- solvere la quasi totalità degli inconve- nienti fisici dei calciatori. Io subentro quando la problematica da risolvere implica l'interessamento della colon- na vertebrale e sue eventuali disfun- zioni da correggere. Per questo moti- vo mi reco al Centro Bortolotti di Zin- gonia una volta alla settimana, ope- rando sotto la supervisione dei medici nerazzurri, con i quali ormai si è in- staurato un rapporto di grande fiducia reciproca". Fiducia da conquistare "sul campo", è il caso di dirlo, perché i pregiudizi e la non perfetta conoscen- za della professione, sono i risvolti con i quali il chiropratico è costretto a con- frontarsi: "All'inizio di questa collabo- razione ho dovuto convivere con una fisiologica diffidenza, perchè all'inter- no della squadra non tutti sapevano cosa fosse nel dettaglio la Chiropra- tica, ma attraverso i buoni risultati ot- tenuti sono riuscito a conquistare la piena approvazione di tutto lo staff atalantino e dei calciatori. Svolgo ogni trattamento alla presenza del me- 20 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Il capitano? Indossa la camicia di Giulio LA STORIA L’atalantino Panza e un regalo speciale al vicepremier Matteo Salvini, super milanista

BERGAMO -Giulio Panza è stato cre- sciuto con la madre che faceva la sarta con la Singer a pedale, nel lontano 1987 è stato tra i primi aderenti della Lega Lombarda di Bergamo. Vive a Caprino Bergamasco e attualmente è iscritto alla sezione di Almenno San Bartolomeo. Questi due aspetti della vita di Giulio Panza, che è anche mol- to altro, sono centrali per la nostra sto- ria. Giulio cresce con il pallino della sartoria, gli piacciono soprattutto le camicie, quelle su misura, quelle fatte di tessuti doc, e l’incontro con il più grande produttore di cotone per cami- cie del territorio e perché no, anche del mondo, dove si producono tessuti di altissima qualità esportati appunto in tutto il globo, lo fa innamorare an- cora di più di quello che fin da piccolo rappresenta una passione ed un punto di riferimento, grazie alla mamma, ma non solo. “Quando entro nel campio- nario di quest’azienda , mi pare di es- sere nel mio parco giochi…Le cromie e le trame dei tessuti mi affascina- no”. Accade poi, nel corso della sua vita politica, l’incontro con Matteo Salvi- ni, conosciuto quando Giulio era re- sponsabile del Comitato/Presidio che lottava affinché il Collegio Convitto di Celana non si trasformasse in un centro profughi: battaglia vinta, per- ché come dice lui: “Se ti impegni e ti batti nelle cose, alla fine i risultati li porti a casa”. Matteo gli piace subito, a pelle, per- ché non è uno non se la tira, è una per- sona normale, con il quale confrontar- ti, un uomo a cui piace stare tra la gen- te, simpatico, genuino. Lo incontra nuovamente dopo la partita di Europa League Milan –Arsenal, “era acciac- CON LA LEGA NEL CUORE - Sopra Matteo Salvini con la camicia e mentre Tiziana gli prende le misure sotto lo sguardo attento di Giulio Panza, cato dopo la sconfitta” e i due parlano tifosissimo atalantino, nella foto in basso con mister Gasperini poco di Lega ma soprattutto di calcio: Salvini milanista, Panza atalantino. prendere le misure. “Gli ho promesso altri ministri dell’Interno, e dopo un dalla strada e che li faccia divertire, al una persona importante per lui e per Giulio si accorge che Salvini, pro- di fargli ricamare le inziali rossonere, precedente incontro pubblico a Paul- di là del risultato. molti: Matteo Salvini, che condivide prio perché è una persona super nor- e da atalantino doc non è certo una lo. Dal momento della consegna ad ora con Giulio la passione per la politica e male, veste anche normalmente, com- cosa semplice”. “Era stanchissimo dopo una gior- è stato anche anche eletto nel Consi- per il calcio, e chissà, da adesso, anche pra le camicie in negozio, con tutto “Mentre prendeva le misure, Tizia- nata intensa e piena di incontri, quan- glio Direttivo del Centro di Coordina- per le camicie su misura. quello che comporta. “Voglio fare un na che è una vera artista era emozio- do però abbiamo aperto la scatola mento Atalanta Club, tanto per non ri- “Matteo Salvini il milanista…ca- regalo speciale a Salvini: una cami- nata, Matteo incuriosito che seguiva con la “sua prima camicia su misura” manere inattivo…così per dire ov- micia su misura o no…è un grande cia su misura” pensa e promette al ca- con attenzione i movimenti di lei, io gli si sono illuminati gli occhi, era fe- viamnte!!! leader , è il nostro capitano “ovvia- po della Lega, tanto che alla festa di che dire, divertito come tutti i presen- licissimo, ed ero contento anche io, Questo regalo e questa storia ci di- mente ne ho anche un altro…Andrea Pontida porta a Matteo i tessuti di co- ti”. perché è stato un regalo nato come mostrano come spesso tutte le passio- Masiello”e la prossima camicia avrà tone “del Giza”, tra i migliori al mon- Il momento della consegna, del re- semplice piacere personale. Senza as- ni siano conciliabili tra loro, Giulio tre piccole stelle….appunto quelle di do; poco dopo, ad Alzano Lombardo galo, arriva a Paderno Dugnano, a tar- solutamente secondi fini, gliel’ho re- Panza è un amante dell’alta sartoria, capitano. Comunque, caro Matteo, al termine di Atalanta-Cagliari si pre- da sera, quando Salvini è stanco mor- galata per simpatia e perché sono af- del calcio e della politica: è riuscito ad Milan- Atalanta 2-2 ahahah!!!”. senta con la camiciaia Tiziana per to dopo il summit di Vienna con gli fezionato alle cose belle, ai tessuti. unire tutte e tre le cose rendendo felice Daniele Mayer Osservo Di Maio che veste molto be- ne, con capi di alta sartoria, camice di alto livello, Salvini invece a queste cose non fa caso e allora ho pensato al un tessuto importante, il più impor- tante e quando ho scoperto che era senza camiciaia e senza camicie su misura…tutto è stato molto sempli- ce”. Matteo è contento, Giulio anche, ma sarà stato sicuramente ancora più contento quando si accorge che Sal- vini indossa la sua camicia da Barbara D’Urso: “Me ne sono accorto subito perché le mie camicie hanno un tratto distintivo, ovvero hanno il filo del bot- tone con l’asola rossa (per la cronaca il secondo a scendere, ndr). Anzi per essere preciso l’asola in tinta con la prima iniziale”. La camicia è bellissima, di cotone bianco, l’etichetta recita “La camicia sartoriale di Tiziana”, mentre il brand del tessuto è altisonante, “British”, dal tocco raffinato: un esempio unico di qualità, stile ed eleganza. Rimanendo in tema, è giusto far sapere che i più importanti stilisti, statisti, politici, at- tori, cantanti, imprenditori e perché no le Case Reali di tutto il mondo, ve- stono cotone made i Bergamo. Giulio, come detto, è molto altro: è un creativo, un organizzatore, un co- municativo, è una persona che crede molto in quello che fa, è un appassio- nato di calcio. Fino a poco tempo fa era anche un dirigente del Caprino, società che milita nel campionato di Eccellenza, dove era attivo con una sua idea di calcio: un calcio che è stru- mento sociale ed educativo, che inse- gni qualcosa ai ragazzi, che li tolga Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 21

L’Inter mette radici nell’Isola PRIMO PIANO Bonate Sotto, Filago e Suisio coinvolte nel progetto Grassroots Program

Le intenzioni sono chiare sin dal no- tito un modello di insegnamento vali- demia Isola Bergamasca di far divertire mosso dall’Inter permette ai più pronti hanno sposato in pieno il progetto”. me: mettere "radici" nell’"erba" (cal- do, e che grazie alla sua struttura con- i giovani calciatori in un contesto sano, di competere al livello più adatto per Fabio Spaterna cistica) del territorio, trasferendo com- sente di dare ai ragazzi l’opportunità di dove la competizione è solo una picco- ogni calciatore”. A distanza da pochi petenze ad altre società per favorire la competere tra annate pure e tra livelli la parte del gioco più bello del mondo: mesi dal lancio del progetto, i primi ri- crescita del movimento calcistico. Si omogenei di squadre, garantendo pre- “Il calcio deve restare prima di tutto un sultati in casa Accademia Isola Berga- chiama "Inter Grassroots Program" parazioni: “Questo modello tutela so- divertimento - precisa il Presidente masca sono più che positivi: “Far par- il progetto della società milanese che prattutto i più piccoli, perchè in questo Maffeis -. Ai nostri allenatori chiedia- tire la macchina a inizio stagione è sta- punta a un rinnovamento del concetto modo riusciamo a garantire loro un mo solo due traguardi: il divertimento to complesso, ma abbiamo trovato un di partnership e che coinvolge una tren- programma di attività che permette di e la crescita. Tutti devono puntare ov- grande aiuto non solo nel Centro For- tina di club su tutto il territorio nazio- crescere senza l’assillo della selezio- viamente a migliorare, però senza nes- mazione Inter di Sarnico, che organiz- nale. L’iniziativa prevede un costante ne”, spiega Maffeis. Un approccio, sun assillo di classifica o di campionati za una serie di incontri che garantisco- aggiornamento tecnico attraverso il quello dell’Inter Grassroots Program, da vincere. Chi si iscrive da noi ha il no una continua crescita alla nostra trasferimento delle metodologie di al- che è in linea con la volontà dell’Acca - diritto di giocare, e il programma pro- società, ma anche nei genitori, che lenamento, la formazione degli istrut- tori e lo sviluppo del calcio femminile: tutto questo seguendo i principi di cul- tura sportiva promossa dal Settore Gio- vanile dell’Inter. I giovani calciatori coinvolti nel programma sono circa 7 mila, guidati da circa 500 allenatori che stanno trovando supporto costante ne- gli 11 Centri di Formazione presenti in Italia. Nella nostra provincia da que- st’anno il programma viaggia a brac- cetto con l’ASD Accademia Isola Ber- gamasca, modello innovativo che pre- vede l’unione di società come Bonate Sotto, Filago e Suisio, e che è iscritta ai diversi campionati giovanili con 19 squadre, dai Pulcini agli Allievi. L’ini - ziativa dell’Inter, a stretto contatto con il Centro di Formazione del Settore Giovanile nerazzurro di Sarnico diretto da Bruno Casiraghi, sta garantendo un valido supporto alla crescita sporti- va e umana delle centinaia di ragazzi (i tesserati sono ben 450) che fanno parte dell’Accademia Isola Bergamasca, co- me conferma il Presidente Luigi Maf- feis:“Quella portata avanti dall’Inter è una filosofia diversa da altri club bla- sonati, e si concretizza in una serie di iniziative lodevoli come quella del Grassroots Program, che garantisce un valido aiuto alle società per offrire un prodotto migliore ai giovani spor- tivi e alle loro famiglie”. Durante l’an - no, l’Inter garantisce agli istruttori del- la società formazione sul campo, mo- nitorando i vari progressi negli inse- gnamenti. In questo modo viene garan- Luigi Maffeis, presidente dell’Accademia Isola Bergamasca: “Grazie all’Inter garantiamo un valido aiuto alle società per offrire un prodotto migliore ai giovani sportivi e alle loro famiglie” 22 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018 Calcio dilettanti, il programma IL TABELLONE Tutte le cronache e le foto dei match su Bergamo & Sport in edicola domani

SERIE D GIRONE B - Domenica alle 14.30 Cenate Sotto - Ghisalbese TERZA GIRONE A - Domenica alle 14.30 Cividatese - Falco Ambrosiana - Seregno Real Calcinatese - Cologne Sorisolese - Amatori 85 Brembate Caronnese - Villafranca (sabato alle 14.30) San Pancrazio - Juventina Covo Giovanile Trealbe - FC Curno Ciserano - Sondrio (sabato alle 14.30) Virtus Lovere - Nuova Valcavallina Monterosso - Fratelli Calvi AVB Como - Pontisola Brembate Sopra - Virtus Petosino Legnago - Mantova (sabato alle 14.30) Agnelli Olimpia - Curnasco Olginatese - Rezzato (sabato alle 14.30) PRIMA GIRONE L - Domenica alle 14.30 Amici Mozzo - Valserina Scanzorosciate - Caravaggio Riposa: Valle Imagna Villa Valle - Pro Sesto (sabato alle 20.30) Accademia Gera d'Adda - Vedano Virtus Bergamo - Darfo Boario Badalasco - Real Milano Busnago - Carugate TERZA GIRONE B - Domenica alle 14.30 La Dominante - Cologno ECCELLENZA GIRONE B - Domenica alle 14.30 Pro Lissone - Inzago Amici di Pegu - Ares Redona Football Sesto 2012 - Cinisellese Ardesio - Pedrengo Arcellasco - Codogno Valentino Mazzola - Sovicese Casnigo - Virescit Calvairate - Vimercatese Virtus Inzago - Cavenago Poliscalve Sport - Clusone Caprino - Cisanese (a Zogno) Ranica - Or. AlzaNese (alle 16.30) Mapello - Brugherio Villese - Virtus Gazzaniga NibionnOggiono - Pontelambrese SECONDA GIRONE A - Domenica alle 14.30 Offanenghese - Luisiana Sancolombano - CasateseRogoredo Antoniana - Bergamo Alta TERZA GIRONE C - Domenica alle 14.30 Zingonia Verdellino - Tritium Bonate - Zognese Brembillese - Suisio Adrarese - Endine Gaiano (si gioca a Endine, inversione di cam- Calusco - Lallio po) ECCELLENZA GIRONE C - Domenica alle 14.30 San Tomaso - Celadina Cavernago - Or. Telgate Berbenno - Locate Costa Mezzate - Cassinone AlbinoGandino - Vobarno Real Borgogna - Ponte Calcio Nuova Orio - Tavernola Bedizzolese - CazzagoBornato Roncola - Medolago Or. Zandobbio - Comonte Breno - Vertovese Real Bolgare - Bagnatica Brusaporto - San Lazzaro Riposa: San Leone Ghedi - Orsa Iseo SECONDA GIRONE B - Domenica alle 14.30 Governolese - Casazza Orceana - Virtus Garda Grumellese Calcio Leffe - Rovetta TERZA GIRONE D - Domenica alle 14.30 Sirmet Telgate - Calcio Romanese Excelsior - Aurora Seriate Malpensata Campagnola - Cene Amici Antegnate - Or. Bariano Nembrese - Leffe Exora Atletico Grignano - Levate PROMOZIONE GIRONE C - Domenica alle 14.30 Or. Albino - Gandinese 2015 Castel Rozzone - Libertas Casiratese Or. Boccaleone - Torre de Roveri Fulgor Canonica - Real Fara Rock Atletico Chiuduno - O. Villongo Tribulina Gavarno - Aurora Trescore Mario Zanconti - Misano Longuelo - Pradalunghese Villa d'Ogna - Immacolata Alzano Urgnanese - Primula Barbata San Paolo d'Argon - Forza e Costanza Riposa: Or. Pro Lurano Castrezzato - Fornovo Colognese - Lemine Almenno SECONDA GIRONE C - Domenica alle 14.30 Montorfano Rovato - Fiorente Colognola TERZA GIRONE E - Domenica alle 14.30 San Pellegrino - Gavarnese Barianese - Acov Verdello Valcalepio - Romanengo Boltiere - Uso Zanica Aurora Terno - Brembo Brignanese - Nova Montello Filago - Sabbio Comun Nuovo - Arcene Futura Madone - Sportiva San Carlo PROMOZIONE GIRONE E - Domenica alle 14.30 Grassobbio - Cividino Quintano Osio Sopra - Mariano Mozzanichese - Fontanella Pontida Briantea - Carvico Atletico San Giuliano - Rivoltana O. Brusaporto - Pro Mornico Valtrighe - Solzese Bresso - G.S. Villa United 2002 - O. Cologno Riposa: Ghiaie Bruzzano - Senna Gloria Cinisello - Acos Treviglio La Spezia - Paullese SECONDA GIRONE I - Domenica alle 14.30 Sant'Angelo Lodigiano - Tribiano Settalese - Basso Pavese Casale Cremasco - Pieranica Trevigliese - Real Melegnano Casaletto - Calcense Doverese - Team Or. Pumenengo Fara Olivana - Palazzo Pignano PRIMA GIRONE E - Domenica alle 14.30 Monte Cremasco - Issese (a Isso, inversione di campo) Ombriano Aurora - San Paolo Soncino Asperiam - Or. Stezzano Pianenghese - Excelsior ASD Azzano FG - Paladina Scannabuese - Offanengo Gorle - Mozzo Città di Dalmine - Pagazzanese La Torre - San Giovanni Bianco SECONDA GIRONE T - Domenica alle 14.30 Loreto - Almè Monvico - Or. Calvenzano Atletico Bussero - Pierino Ghezzi Ponteranica - Nuova Selvino Bellusco - Pozzuolo Atletico Trezzano - Olimpic Trezzanese Capriate - Pessano PRIMA GIRONE F - Domenica alle 14.30 C.S. Villanova - Oriens (a Brembate, inversione di campo) Colnaghese - Nino Ronco Albano - Gorlago Cornatese - Virtus Acli Trecella Atletico Sarnico - Chiari Voluntas Osio - O. Osio Sotto Mister Casi, allenatore del Caprino impegnato domani Baradello - Sarnico pomeriggio a Zogno nel derbissimo con la Cisanese Domenica 11 Novembre 2018 Bergamo&Sport 23 A Bologna arriva il tris di vittorie L’ULTIMA SFIDA Le reti di Mancini e Zapata annullano il vantaggio rossoblù di Mbaye

Bologna –Atalanta 1-2

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Calabresi, Gonzalez, Helander; Mbaye, Dzemaili (19’st Poli)), Pulgar, Svanberg (38’st De- stro), Krejci (28’st Orsolini); Pa- lacio, Santander. A disp.: 1 Da Costa, 29 Santurro, 4 De Maio, 6 Paz, 23 Danilo, 8 Nagy, 35 Dijks, 30 Okwonkwo, 91 Falci- nelli. All.: F. Inzaghi. ATALANTA (3-4-3): Berisha; To- loi, Palomino, Mancini; Hate- boer, de Roon, Freuler, Go- sens; Ilicic (37’st Pasalic), Bar- row (1’st Zapata), Gomez (cap.) (43’st Rigoni). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 13 Bettella, 19 Djim- siti, 21 Castagne, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 22 Pessina. All.: Ga- sperini. Arbitro: La Penna di Roma 1 (Prenna-Tegoni, IV Pillitteri; Var Chiffi e Mondin). RETI: 3’pt Mbaye (B), 12’st Man- cini (A), 25’st Zapata (A) Note: mezza sera coperta e fre- sca, spettatori 19.038 di cui 5.330 paganti (incasso 235.267 euro) e 13.708 abbonati (rateo 155.848 euro). Ammoniti Ilicic, Gomez e Helander per gioco scorretto. Corner 1-4, recupero 1 e 3.

BOLOGNA -Tre su tre. Così do- po Chievo e Parma anche il Bo- logna s’inchina davanti all’A- talanta che vince con la forza della volontà con i gol di Man- cini, un altro, e di Zapata che finalmente è riuscito a rompere il digiuno e inserire il suo nome nel tabellino finale. Ed è stato lui il protagonista della partita perché, entrato in campo al po- sto dell’inguardabile Barrow, ha cambiato il modo di giocare FINALMENTE DECISIVO - Zapata festeggia il gol vittoria Foto Francesco Moro nell’area rossoblù, prima toc- chetti e fraseggi inconcludenti, tona da gran portiere su rove- problemi, infatti nell’area di piede ma Palacio e Santander poi la sua forza fisica e la sua sciata di Palacio. Questa è l’A- Skorupski sono sempre almeno soffrono Palomino e Toloi an- determinazione di buttarsi su talanta, avanti così. Intanto la in sette a presidiare. Senza un che se l’attaccante paraguaiano palle puliti e sporche son state classifica si fa bella perché i pertugio nel quale infilarsi di- è un lottatore indomito. Poi c’è decisive nel cambiare l’anda- nove punti di questo inizio au- venta complicato battere il por- Mancini che si trasforma addi- mento di una partita che l’Ata- tunno portano i nerazzurri a 15 tiere dei felsinei. Se Illic è con- rittura in ala sinistra aggiunta, e lanta stava dominando ma sen- punti, realizzano uno spettaco- trollato da almeno tre avversa- il suo gol non è un caso, e la su- za creare grattacapi a Skorup- lare salto triplo e finalmente si ri, Gomez gioca lontanto e Bar- periorità numerica da quelle ski. Per ora, dopo il gol d’avvio collocano nella zona sinistra row sbaglia tutto quello che c’è parti permette spazi più larghi partita di Mbaye, l’Atalanta ha della classifica dopo il tormen- da sbagliare anche una ghiot- dall’altra parte dove, come suc- subito cercato di pareggiare ma tato avvio. E domenica all’ora tissima occasione quando, su cede spesso nel calcio d’oggi, senza idee perché Barrow sba- di pranzo arriva l’Inter. Il di- mirabile assist del Papu, invece Ilicic fa il regista nel senso che gliava tutto quello che c’era da vertimento e lo spettacolo sono di calciare a rete, cincischia e imposta, costruisce fraseggi, sbagliare e si faceva anticipare assicurati. Bologna subito in permette a Gonzales di sventa- stavolta, costruttivi e vede in o stoppare da Gonzales che po- gol, dopo due minuti, sulla si- re il pericolo. I rossoblù, ogni mezzo all’area un punto di ri- teva essere suo zio. Il giovane nistra Mancini salta Santander tanto, cercano di uscire fuori ferimento importante. Ed ecco gambiano è una bella promessa e mette in mezzo Mbaye, tutto dalle loro munitissime mura e, i due gol: sull’uno a uno Ilicic del calcio nerazzurro ma anco- solo, insacca. Da non credere seppur casualmente, sfiorano il da destra avvia Zapata che cic- ra immaturo per calcare i pal- perché la disattenzione è grave 2-0. Poi i loro lunghi lanci sono ca ma è un assist per Mancini coscenici della serie A in modo e permette così al Bologna di preda facile di Palomino che che realizza, il secondo è un stabile. Si farà, comunque. In- giocare come si aspettava, ben cerca di impostare in aiuto ai cross di De Roon che sbatte sul somma primo tempo difficol- protetto in difesa e pronto al centrocampisti. Ma il gioco of- testone di Mbaye e libera Za- toso, secondo tempo a senso contropiede ed infatti Palacio fensivo dell’Atalanta non c’èe pata per il 2-1. Comincia un’al- unico con variazioni tattiche di testa e Pulgar da fuori sfio- Skorupski trascorre l’ora del tra partita col Bologna genero- non indifferenti col Papu a si- reranno per due volte il raddop- vespero in tutta tranquillità. so ma inconcludente salvo una nistra, mentre nel primo tempo pio. L’Atalanta? Evidente e fin Tutto cambia nel secondo tem- spettacolare girata volante di ha corso spesso invano, Zapata troppo chiara la sua suprema- po. Barrow fuori, dentro Zapa- Palacio che fa gridare al gol i in mezzo a far la guerra e Ilicic zia da meta campo in avanti ma ta e comincia un’altra partita: supporter felsinei ma Berisha a destra a costruire azioni su troppi fraseggi e scambi sugli l’Atalanta attacca e il Bologna compie una paratona che, vale azioni per smantella una difesa esterni, soprattutto dalla parte non è più così sicuro in difesa e per il risultato finale, come un non più granitica come nel pri- di Ilicic, che patisce una super infatti il colombiano scombina gol. E arrivano così altri tre mo tempo. E poi Berisha che ha marcatura, che permettono ai- i difensori rossoblù. La squadra punti. salvato la vittoria con ua para- rossoblù di chiudersi senza di Inzaghi riparte col contro- Giacomo Mayer 24 Bergamo&Sport Domenica 11 Novembre 2018