FF nnoottiizziiee PERIODICO DI VITA CITTinoinoADINA A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Anno XXXI - N. 1 - Aprile 2018 CARI CONCITTADINI...

i sono momenti della vita in cui ognuno di noi sente di noi italiani. L'aspettativa è certamente quella che tali dati di dover dare qualcosa in più, di voler assumersi vadano sempre migliorando, ma questo non è così scontato Cnuove responsabilità non solo nei confronti di se se il livello qualitativo della nostra società non migliora e stesso o della propria famiglia, bensì dell'intera comunità. quindi l'educazione, l'istruzione, il benessere socio- E' con questa motivazione che molti si spingono a fare economico, la cultura… volontariato e possiamo dire a ragione di essere maestri in A proposito di cultura, duole sottolineare come il femmini- questo, sia come italiani che come finesi: numerosissime cidio tra tutti gli omicidi sia in controtendenza rispetto agli sono le associazioni che operano nei più svariati campi nel altri reati e sia disgraziatamente in crescita. Se riflettiamo nostro paese. Dall'assistenza al primo soccorso, dallo sport sui casi di cronaca anche recenti, poi, scopriamo che i car- alla protezione civile, dalla musica alle discipline olistiche nefici sono spessissimo fra i familiari o i congiunti più stret- contiamo su oltre cinquanta associazioni che collaborano in ti. Non si tratta di reati commessi da extracomunitari o da modo fondamentale per creare benes- persone necessariamente con un sere all'interno della comunità. Fa spe- basso livello sociale, ma da perso- cie però pensare che fra tutte le istitu- ne comuni che nella loro follia zioni che si occupano della vita dei dimostrano quanto sia importante cittadini, non figuri l'Amministrazione rimettere al centro della nostra vita Comunale che vede ahinoi sempre le relazioni e la capacità di gestire i meno persone appassionarsi alla Res rapporti umani con quelle doti di Publica. E' per questo motivo che, a empatia, di accettazione e di rispet- un anno dalle future elezioni ammini- to che spesso mancano tra noi. strative, esorto attraverso queste mie Qual è il rapporto tra la politica, righe i cittadini ad avvicinarsi l'amministrazione e il calo dei rea- all'Amministrazione del paese e a par- ti? Una politica sana e non deviata tecipare attivamente, non solo come dai media deve saper trasmettere ai meri utenti dei servizi che vengono cittadini il dato di realtà che manca offerti, ma anche come protagonisti e che ci impedisce di fare delle che siano in grado di proporsi come valutazioni corrette del mondo che forze di volontariato e di realizzare ci circonda. Non possiamo affer- iniziative sul nostro territorio. mare che il problema nella nostra C o m p r e n d o o v v i a m e n t e c o m e comunità sia l'integrazione dello l'entusiasmo dei più sia scemato negli straniero: semmai il vero problema ultimi anni nei confronti della politica è l'integrazione e il rispetto della e dell'amministrazione pubblica: mi diversità in generale. E' il prendersi associo talvolta anch'io stesso alle cri- cura anche di quelle persone che tiche che vengono mosse alla classe rimangono indietro e che non politica italiana. Tuttavia, se nutriamo hanno la forza o gli strumenti per ancora speranza che le cose possano scegliere la strada del lavoro, della realmente cambiare, dobbiamo partire fatica, dell'onestà e del coraggio. dal nostro piccolo, ovvero dagli oltre A chi avesse voglia di cimentarsi in mille Comuni che rappresentano un un compito così arduo, dico che collante indispensabile per la coesione farlo da dentro un'amministrazione sociale della nostra società. Non ci si può far vincere dal comunale può essere nel contempo difficile ed entusiasman- nichilismo che passa attraverso i media di comunicazione e te. Non c'è vocazione più grande di chi si offre di lavorare pensare che se tutto va storto, lo andrà ancor di più in futu- per gli altri e non si aspetta nulla in cambio (talvolta qual- ro. Guardiamo per esempio ad alcuni dati recentemente ema- che critica sì!). Gli antichi greci avevano diversi modi di nati dal Viminale rispetto ai reati maggiormente diffusi in tradurre la parola “amore”: tra le altre definizione, quella Italia: tali dati ci dicono come negli ultimi anni, i reati come che più si avvicina al donarsi senza aspettare, in modo gra- i furti, le rapine e persino gli omicidi siano in calo nel tuito, è “agape”. Un pochino per tutti a piccole dosi nel nostro Paese. Ciò non si verifica, per esempio, in altre caffè del mattino non guasterebbe. nazioni quali la Germania o la Francia, dalle quali spesso Il vostro Sindaco prendiamo spunto per muovere delle critiche nei confronti Giuseppe Napoli ziie nottiiz amministrazione Fino L'AMBIENTE CHIAMA, RISPONDE. a cura dell’Assessore per Ecologia e Ambiente, Roberto Fornasiero

partire dal 1° gennaio dello scorso anno, con la incentivi economici per i cittadini virtuosi. stipula di un nuovo contratto con l'azienda Econord, Nel mese di aprile verrà pertanto stabilita e comunicata con il Ail servizio di Igiene Urbana nel nostro paese ha visto dovuto preavviso una data limite: in seguito Econord l'introduzione di numerose migliorie. raccoglierà solo i rifiuti conferiti tramite l'apposito Per citare le più importanti, possiamo ricordare il ripristino contenitore dato in dotazione a tutte le utenze, oltre ai sacchi della raccolta settimanale di plastica, vetro e carta, la blu assegnati dal alle utenze che ne hanno fatto vuotatura bisettimanale dei circa 200 cestini stradali, 25 ore richiesta e rientrano nelle casistiche ammesse, ovvero famiglie settimanali di pulizia stradale meccanizzata con 15 ore di con bambini fino ai 3 anni di età o altre esigenze di salute. affiancamento da parte dell'operatore a terra, l'aumento, per Al fine di illustrare nel dettaglio lo sconto introdotto come un totale di 104 ore annue, dell'orario di apertura della incentivo alla corretta gestione della raccolta differenziata, si piattaforma ecologica, la puntuale pulizia di Piazza De Andrè riporta per intero il relativo paragrafo del REGOLAMENTO al venerdì al termine del mercato settimanale, la consegna di PER L'APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA UNICA nuove forniture per utenze e scuole. COMUNALE (IUC): Il nuovo appalto, grazie alle economie di scala ottenute tramite la convenzione con altri 5 comuni, ha consentito un A favore delle utenze domestiche che conferiscano alla raccolta ridimensionamento complessivo dei costi del servizio, che si un numero di contenitori con RFID inferiori ad un numero di è tradotto in una riduzione della tassa sui rifiuti (TARI) svuotamenti medi annui calcolati per tipologia di utenza, in mediamente del 25% per ogni utenza. ossequio al principio “chi inquina paga”, viene applicata una La principale novità introdotta riguarda la sperimentazione, riduzione sulla parte variabile della tariffa, come da tabella che iniziata nel mese di ottobre, del conferimento del secco segue: indifferenziato tramite l'utilizzo di un contenitore da 40 litri dotato di dispositivo a radio frequenza. Tale sistema permette di contare il numero annuo di conferimenti da parte di ogni singola utenza. I cittadini virtuosi, vale a dire quelli che effettueranno un ridotto numero di conferimenti dovuto a una corretta gestione della differenziata, otterranno uno sconto del 10% sulla quota variabile della TARI 2019, così come approvato dal Consiglio Comunale il 24 febbraio scorso. La sperimentazione del nuovo sistema è stata accolta in modo ottimale dalla maggioranza dei finesi, cui va il nostro più sentito ringraziamento per la collaborazione. I dati evidenziano, infatti, come la raccolta differenziata La riduzione verrà calcolata a consuntivo sulla base dei dati porta-porta sia cresciuta in modo significativo dal mese di degli svuotamenti comunicati dal gestore e verrà portata in ottobre 2017, passando da una media del 51% nel periodo diminuzione della somma dovuta a titolo di TARI per l'anno gennaio-settembre, al 58% di ottobre, fino a raggiungere il successivo. notevole traguardo del 65% in novembre e dicembre. A partire dalla TARI 2018, che mantiene invariata la riduzione del 25% per tutte le utenze rispetto a quanto pagato nel 2016, viene alzato l'incentivo per chi smaltisce la frazione umida tramite il compostaggio domestico, portando il valore dello sconto, applicato alla parte variabile della tariffa, dal precedente 10% all'attuale 20%. Le novità introdotte dall'Amministrazione, grazie alla collaborazione e al rispetto per l'ambiente dimostrato dalla maggioranza dei finesi, permetteranno di raggiungere e superare la quota del 65% nella raccolta differenziata, obiettivo che Regione Lombardia imporrà a tutti i comuni a partire dal 2020, termine oltre il quale, è bene ricordare, sono previste sanzioni per chi non si sarà adeguatamente attrezzato. Lo sforzo per migliorare la raccolta differenziata, così come la maggior tutela del territorio garantita dall'entrata nel Parco Regionale delle Groane, dimostrano come il Comune di Fino Mornasco sia in prima fila nell'impegno per la salvaguardia Grazie alla buona risposta ottenuta, l'Amministrazione ha dell'ambiente, un argomento di grandissima importanza per il deciso di concludere la fase di sperimentazione entro la prima futuro dei luoghi in cui viviamo e che richiede un’attenzione metà del 2018, al fine di poter applicare quanto prima gli costante da parte di tutti noi. 2 ziie amministrazione nottiiz Fino LE FINESI SI RACCONTANO: 8 marzo tutto l'anno a cura di Sara Minniti

omenica 11 marzo, durante i festeggiamenti per la Giornata Internazionale della donna, abbiamo Davuto il piacere di presentare il volume “Le Finesi si raccontano”, un miscellaneo di racconti, poesie, ricette, disegni e foto che narrano la storia della nostra comunità dal punto di vista delle donne di Fino Mornasco. Questo progetto è nato più di un anno fa, da un'idea di Elena Merazzi, referente della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Fino Mornasco, con lo scopo di dare voce e spa- zio alle donne mettendo in risalto il contributo da loro sem-

alcuni stralci, ma per rivivere insieme la nostra storia attra- verso le storie personali di ciascuna. Dalle immagini della Fino di una volta, tra le sue corti e i suoi negozi, si passa ai racconti delle migrazioni che hanno portato molte famiglie dal sud e dall'estero, nel nostro territorio, alle storie di eman- cipazione e forza delle nonne e bisnonne, ma anche delle madri/lavoratrici di oggi. Molto altro emerge da queste pagine che, in questi mesi di lavoro, ci hanno davvero emozionato. pre elargito alla comunità. Domenica 11 marzo poi, l'emozione è stata palpabile nella È stata per noi un'iniziativa lanciata come una sfida e la sala Ottagono gremita, quando abbiamo invitato le donne risposta ricevuta è stata entusiasta e inaspettata, pur se che hanno condiviso questo percorso con noi, abbiamo letto auspicata. sui loro volti la curiosità di conoscere come i loro scritti Abbiamo raccolto oltre 70 contributi da 57 Finesi con più di avessero contribuito alla nascita di un libro, la loro gioia nel un centinaio di fotografie e immagini che compongono un ricevere il volume dalle mani del Sindaco. volume di 125 pagine. È dovuto un ringraziamento agli uomini del Club Finese Il mondo visto da uno sguardo femminile è permeato da una Fotoamatori per il loro supporto, alle bibliotecarie che sensibilità unica, che emerge visibilmente da queste pagine, hanno raccolto e trascritto alcuni dei contributi, ai Nuovi del dove i vissuti e le emozioni si intrecciano tra loro e ricostrui- Mulino che hanno prestato le loro voci per leggere i brani, scono la storia del nostro Paese nel corso dei decenni. insieme al nostro vicesindaco Mimmo Alvaro, e al gruppo musicale Forever Flûte che ci ha allietato con i suoi flauti La presentazione del libro è stata l'occasione non solo per durante la giornata. Un ultimo grazie alla generosa cittadina omaggiare le autrici con una copia del volume e leggerne che ha offerto vasetti di primule per tutte le signore presenti e rose per ciascuno dei flau- tisti.

Il ringraziamento speciale è però rivolto alle nostre autrici che hanno reso pos- sibile tutto questo.

Il libro è disponibile in biblioteca e presto sarà con- sultabile in formato elettro- nico sul sito del Comune.

3 ziie nottiiz amministrazione Fino LA NUOVA CARTA D'IDENTITA' ELETTRONICA (C.I.E.) A cura dell’Ufficio Anagrafe

COME È FATTA LA NUOVA CARTA D'IDENTITÀ La Carta di identità elettronica (CIE) è l'evoluzione del Ø La CIE non sarà stampata e consegnata classico documento d'identità cartaceo. direttamente a sportello al momento della La CIE è documento di identificazione: consente pertanto di richiesta, ma sarà spedita entro 6 giorni comprovare in modo certo l'identità del titolare, tanto sul lavorativi dalla richiesta dall'Istituto Poligrafico territorio nazionale quanto all'estero. e Zecca dello Stato Rispetto alla classica carta d'identità cambiano i materiali e le Ø Le carte d'identità in formato cartaceo ed dimensioni: sarà in policarbonato e avrà le dimensioni di una elettronico rilasciate in precedenza restano carta di credito. valide fino alla loro data di scadenza. Ø La carta d'identità cartacea potrà essere I dati del titolare presenti sul documento sono: rilasciata immediatamente allo sportello nei casi · Comune emettitore di reale e documentata urgenza, segnalati dal · Nome e Cognome del titolare richiedente per motivi di salute, viaggio, · Luogo e data di nascita consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche. · Sesso Ø Sono altresì rilasciate in formato CIE le carte · Statura d'identità richieste da cittadini dimoranti nel · Cittadinanza Comune ma che non hanno la residenza, salvo i · Immagine della firma del titolare casi di urgenza documentati. In questo caso è · Validità per l'espatrio obbligatorio per il Comune richiedere il nulla · Fotografia osta del Comune di residenza. · Immagini di 2 impronte digitali (un dito della Ø Sono emesse in formato CIE le carte d'identità mano destra e un dito della mano sinistra), per la dei cittadini impossibilitati a recarsi lettura delle quali è necessario il rilascio personalmente presso l'Ufficio Anagrafe (“a dell'autorizzazione da parte del Ministero domicilio”). Unicamente in questo caso è dell'Interno ammessa la mancata registrazione delle · Genitori (nel caso di carta di un minore) impronte digitali. · Codice fiscale · Estremi dell'atto di nascita Al termine della procedura di richiesta al richiedente verrà rilasciato un modulo con il riepilogo dei dati contenente il · Indirizzo di residenza numero della CIE e la prima parte del PIN e PUK (la seconda · Comune di iscrizione AIRE (per i cittadini parte sarà contenuta nella lettera che verrà spedita dall'Istituto residenti all'estero) Poligrafico). Il modulo di riepilogo non costituisce un · Codice fiscale sotto forma di codice a barre sostitutivo del “documento d'identità” richiesto.

Al momento della richiesta di emissione della Carta di VALIDITÀ PER L'ESPATRIO Identità Elettronica le persone maggiorenni possono La CIE può essere rilasciata valida o non valida per l'espatrio esprimere la propria volontà a donare organi e tessuti per i cittadini italiani. Quando non è valida per l'espatrio sulla sottoscrivendo una dichiarazione che sarà inviata al Sistema carta appare apposita dicitura. Informativo Trapianti (SIT). È sempre rilasciata non valida per l'espatrio ai cittadini 4 ziie amministrazione nottiiz Fino

stranieri (comunitari e extracomunitari) maggiorenni e · CARTA DI IDENTITÀ SCADUTA O IN minorenni. SCADENZA, oppure DENUNCIA DI FURTO O Per un elenco aggiornato dei paesi in cui è possibile entrare SMARRIMENTO della precedente Carta con la carta d'identità, si consiglia di consultare il sito d'Identità resa presso le Autorità competenti, in http://www.viaggiaresicuri.it/, selezionando il paese di o r i g i n a l e , C A R T A D ' I D E N T I T À proprio interesse. DETERIORATA;; · (stranieri) PASSAPORTO O DOCUMENTO DI DURATA E RINNOVO RICONOSCIMENTO DEL PAESE ESTERO La validità della CIE è di: (COMUNITARIO E EXTRACOMUNITARIO), · 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni; rilasciato dal paese di origine, da presentare in caso · 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 di richiesta della prima carta di identità. anni; · Per cittadini extracomunitari: PASSAPORTO o · 10 anni per i maggiorenni. PERMESSO DI SOGGIORNO O CARTA DI Il rinnovo può essere richiesto 6 mesi prima della data di SOGGIORNO, in corso di validità. scadenza stessa. · (minori) MODULO DI ASSENSO per il rilascio Ø Non è previsto il rinnovo a seguito di variazione della carta valida per l'espatrio, nel caso di minore di dati riguardanti lo stato civile, la residenza o accompagnato da un solo genitore; o da chi ne la professione. esercita la responsabilità genitoriale. Se la CIE di una persona minorenne è richiesta valida per COME SI OTTIENE l'espatrio, occorre la firma per assenso di entrambi i La Carta di identità elettronica può essere richiesta da chi è genitori (in difetto, occorre l'autorizzazione del residente nel Comune di Fino Mornasco, compresi i cittadini giudice tutelare). stranieri residenti e iscritti all'Anagrafe, dal lunedì al sabato. L'operazione di emissione richiede tempi più lunghi rispetto COSTO alla forma cartacea, pertanto per evitare spiacevoli disagi e Per il rilascio della nuova CIE nel Comune di Fino Mornasco il inutili code ai cittadini, il Comune ha scelto di introdurre il cittadino verserà la somma di € 22,50 (di cui € 16,79 vanno al servizio esclusivamente previo appuntamento. Ministero). Per il rilascio del duplicato (nel caso di smarrimento, 1. Chiamare il numero 031/8838205-228 o inviare mail furto, distruzione della carta avvenuto prima dei 180 giorni dalla all'indirizzo: [email protected] oppure scadenza della medesima) il costo ammonta a € 28,00. recarsi direttamente allo sportello negli orari di apertura PER PRENOTARE UN APPUNTAMENTO. TEMPI DI CONSEGNA 2 . R E C A R S I N E L G I O R N O E N E L L ' O R A Si precisa che la CIE non verrà consegnata al momento del DELL'APPUNTAMENTO allo sportello del Servizio rinnovo in Comune, ma arriverà entro sei giorni lavorativi Anagrafe sito in piazza della Tessitura, con: con raccomandata direttamente dal Ministero al proprio · UNA FOTOTESSERA RECENTE in formato domicilio o ad altro indirizzo indicato dall'interessato; per il cartaceo (avente le caratteristiche che rispettino le ritiro può essere indicato, al momento della richiesta, un regole adottate a livello internazionale) o elettronico delegato che può essere anche l'Ufficio URP del Comune (nel (formato png o jpg, risoluzione di almeno 400dpi e caso dell 'URP sarà il dipendente incaricato una dimensione massima non superiore a 500KB) su un supporto USB; Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del · TESSERA SANITARIA/CODICE FISCALE Ministero degli Interni (Carta Nazionale dei Servizi); http://www.cartaidentita.interno.gov.it CONSIGLIO COMUNALE RAGAZZI e classi seconde dell’Istituto Com- Lprensivo hanno p r e s o p a r t e all’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, di istituire il Consiglio Comunale dei Ragazzi. È stato eletto il sindaco dei ragazzi: Pietro Mirisola della clas- se 2^E.” 5 ziie nottiiz opinioni Fino STRADE DI FINO MORNASCO E CICLISTI A cura di Gianfranco Melli

a manutenzione delle strade di Fino Mornasco non essenzialmente per i lavori di manutenzione ed è quindi un soddisfa i ciclisti sia dal punto di vista del confort sia indice della ridotta attività di tutela del nostro patrimonio Ldal ben più importante punto di vista della sicurezza: viario. sono un ciclista e scrivo con cognizione di causa, in quanto Un intervento correttamente programmato e monitorato percorro più e più volte in bicicletta le strade del mio Paese. permetterebbe di mantenere il valore del patrimonio, Le vie di cui ho documentato fotograficamente lo stato di favorendo la sicurezza degli utenti della strada; esso inoltre degrado sono: costa meno ed evita anche le spese legali a carico delle - Via Guanzasca (lato destro verso Luisago, mentre il amministrazioni lato sinistro, di competenza di Luisago è accettabile); Via L'attuale stato di alcune strade di Fino Mornasco invece è Scalabrini (compreso marciapiede dopo incrocio); Via questo: Raimondi; Via per Casnate (dopo ponticello). Sono sicuro che l'assessore risponderà che stanno pensando, appaltando, forcando…nella sostanza non hanno pensato per tempo, non hanno appaltato, non hanno forcato, NON HANNO FATTO. Il confort e la sicurezza rappresentano solo una faccia della medaglia. L'altro lato è rappresentato dall'impoverimento del patrimonio pubblico. Se non si fa manutenzione, la pavimentazione degrada fino a dover essere rifatta completamente dopo 10-15 anni, senza contare che dopo cinque-dieci anni essa può diventare pericolosa e poco confortevole. Se si interviene invece periodicamente con una manutenzione “leggera”, ripetuta periodicamente, si mantiene l'efficienza della struttura e si allunga la vita della pavimentazione, con costi decisamente ridotti. Così ad esempio una sigillatura delle eventuali fessure o discontinuità (pratica molto diffusa nella vicina Svizzera) permette di guadagnare qualche anno prima della fresatura e rifacimento del “tappetino” di usura superficiale; quest'ultimo va periodicamente rifatto, così da permettere di intervenire sulla intera struttura (“il pacchetto”) ogni 20 anni o dopo. Questo, naturalmente se la strada (sottofondo e sovrastruttura) è stata ben progettata, correttamente messa in gara e ben eseguita (con “carotature” eseguite non nei punti dove vorrebbe l'impresa!). Senza un piano di intervento programmato, si deve intervenire praticamente ogni anno per tamponare le buche, spendendo così le risorse senza risolvere il problema che si ripresenterà l'anno dopo. Il calo di consumo del conglomerato bituminoso negli ultimi anni viene evidenziato dalle statistiche: il conglomerato serve (via Scalabrini bassa, vista sottopasso ferroviario)

6 ziie replica nottiiz Fino RISPOSTA DELL’ASSESSORE a cura dell’Assessore alle Manutenzioni Roberto Fornasiero

Gentile sig. Melli, le assicuro che non è necessario essere un ciclista per notare le buche nelle strade del nostro paese. In qualità di pedone e di automobilista, ancor prima che come amministratore, ho avuto altrettanto modo di rendermi conto dei numerosi lavori necessari. In tal senso, anche le segnalazioni riportate dai cittadini, che ringrazio per la fattiva collaborazione, ne sono diretta testimonianza. Come riportato nel suo articolo, il consumo di materiale bituminoso in Italia è in diminuzione: mi auguro che non imputi questa flessione alle sole negligenze dell'Amministrazione di Fino Mornasco, che a suo dire non ha pensato, appaltato, forcato,ecc. E' sufficiente uscire dai confini del paese per rendersi conto che la situazione non varia di molto nei comuni limitrofi. La realtà italiana indica come purtroppo TUTTE le spese relative alle manutenzioni siano in calo, come drammaticamente evidenziato da alcuni tragici fatti accaduti nel terriotrio regionale. maggiore, vedendo drasticamente ridurre i trasferimenti Tale deficit è dovuto fondamentalmente alla ridotta statali nel giro di pochi anni. disponibilità economica che ha colpito tanto il settore privato Nonostante la situazione non sia certo rosea, quanto quello pubblico: in questo ambito sono proprio le l'Amministrazione di Fino Mornasco ha lavorato duramente amministrazioni locali ad aver subito il contraccolpo per mantenere adeguati gli investimenti relativi alle manutenzioni, migliorando le condizioni contrattuali e spacchettando, laddove possibile, gli appalti più complessi e quindi onerosi. Nel settore della sicurezza stradale, caro a lei quanto al sottoscritto, gli investimenti relativi al 2017 ammontano a oltre 145.000€: gli interventi spaziano dalle asfaltature alla manutenzione dei semafori, dal rifacimento della segnaletica allo spargimento sale e spazzamento neve, oltre all'intervento di rifacimento dei giunti del cavalcaferrovia di via Guanzasca (immagino che abbia notato anche questo lavoro, nelle sue frequenti gite), costato oltre 15.000€. Per quel che concerne le vie di cui parla, giova ricordare che: via Scalabrini (vedi foto del suo articolo) sarà interessata, in quel tratto, dai lavori dell'imminente cantiere per il nuovo sottopasso, pertanto non si è intervenuti in quel tratto, lo stesso discorso vale per la via Raimondi, dove verrà sostituito un lungo tratto di fognatura e di acquedotto; il lato finese di via Guanzasca, al contrario di quello di Luisago, è percorso da mezzi pesanti, pertanto il manto stradale è soggetto a usura ben maggiore. Per concludere, nella citata via per Casnate, il segna il confine comunale: la manutenzione della strada, dopo il ponticello, è in carico al comune di . Ma converrà con me che non solo di strade immacolate vive un paese e il patrimonio pubblico è stato tutelato, nel corso dello scorso anno, con interventi per oltre 80.000€ nella manutenzione dei cimiteri, 100.000€ nel verde comunale, 26.000€ nel rinnovo dei parcometri e circa 160.000€ nelle scuole del paese, sulla cui sicurezza, davvero, non si può scherzare. Le esigenze del nostro paese sono molteplici e non si riducono certamente alle sole manutenzioni stradali, da parte nostra garantiamo il massimo impegno nel lavorare al meglio per soddisfarle, con le risorse a disposizione. 7 ziie nottiiz sociale Fino RICHIEDENTI ASILO: nel progetto di accoglienza di via Scalabrini l'incontro con la comunità

a cura degli operatori della Coop Symplokè

ontinua il progetto di accoglienza di cittadini stra- - Calcio con Andratese e Portichetto nieri richiedenti asilo nella villetta di via Scalabri- - Corso di formazione sulla salute personale, con il prezioso Cni. Oltre all'accoglienza ci sono percorsi di integra- contributo dei Medici con l'Africa CUAMM. zione e collaborazione con il territorio: importante la Un progetto molto importante è quello della Ciclofficina: un sinergia tra il Comune di Fino Mornasco, che ringrazia- laboratorio di apprendimento delle tecniche di riparazione mo, la cooperativa Symploké, privati e varie associazioni o biciclette, che ha sede nei locali di via Scalabrini, dove gli volontari singoli. Dai dati raccolti dall'operatore che segue ospiti partecipano guidati da volontari. La riparazione della la struttura possiamo raccontare qui sotto la situazione e le bicicletta, per molti dei richiedenti asilo unico e principale prospettive dell'accoglienza. E non manca la promozione mezzo di trasporto, diventa occasione di crescita e di socia- della Ciclofficina e di un interessante prodotto culturale! lizzazione. La Ciclofficina è aperta dalle nove il lunedì e il giovedì mattina. Non si porta a riparare la bicicletta, si lavo- Siamo lieti di tornare su questo periodico comunale con un ra insieme per ripararla, e questo genera competenze e aggiornamento del progetto di accoglienza che ha ormai tre incontro. Siamo sempre alla ricerca di nuovi volontari! anni di vita e che è stato possibile grazie alla disponibilità e È ancora vivo a questo proposito il ricordo del momento di all'apertura di Fino Mornasco. festa dell'Open Day, il 26 maggio scorso, occasione in cui la Nella villetta di via Scalabrini sono ospiti attualmente tredi- casa ha aperto le porte alla cittadinanza con un buffet, una ci uomini provenienti dall'Africa subsahariana. Si tratta di mostra di foto e la visita alla ciclofficina. Così come cittadini provenienti dal Gambia (4), dalla Nigeria (3) e dal l'“Apericyclo”, il 28 settembre scorso, aperitivo di inaugura- Mali (3), da Burkina Faso (1), Guinea Bissau (1) e Ghana zione del murale realizzato con il progetto dell'Arteterapia. (1). E nelle prospettive future c'è l'idea di pensare a corsi di cuci- Tutte queste persone hanno affrontato, per vari motivi, un na e informatica, tutti ancora da costruire. viaggio verso l'Europa e hanno trovato sulla loro strada Chiudiamo con una iniziativa culturale particolarmente inte- l'opportunità di essere inseriti in un progetto di accoglienza ressante, che è sfociata nella pubblicazione del libro “Favole normato dalla Prefettura di per conto del Ministero in viaggio”, edito da Valigie Rosse e per il momento dispo- degli Interni e reso possibile dalla collaborazione di privati, nibile nella sede della cooperativa (per altre informazioni volontari, operatori professionali e Istituzioni locali. Sono www.symplokecoop.it). Anche alcuni degli ospiti di Fino richiedenti asilo e non sanno ancora se lo Stato accorderà Mornasco hanno partecipato ai laboratori espressivi dai loro il diritto di rimanere in Italia. quali è nato questo libro: a loro è stato chiesto di esprimere L'iter per ottenere la protezione internazionale è lungo a le favole che avevano sentito raccontare da bambini. La coo- volte anche più di due anni. Ecco perché alcuni di loro, perativa Symploké crede infatti che l'incontro passi soprat- entrati nell'accoglienza nell'estate 2015, sono ancora in atte- tutto dalla condivisione di esperienza, emozioni e vita. Nelle sa di un responso da parte della Commissione o dell'esito del “Favole in viaggio” possiamo trovare quegli elementi, comu- ricorso. Gli ultimi, invece, sono entrati nell'estate dell'anno ni a tutte le culture, che riguardano la crescita, le scelte, scorso (2017). Durante la permanenza, è compito di chi acco- l'affacciarsi sul mondo. E questo genererà sintonia invece glie cercare di offrire tutte le opportunità di integrazione e che diffidenza nei confronti dell'altro. Siamo in attesa di scambio, e ciò funziona se, e solo se, vengono attivate tutte costruire con le scuole le migliori occasioni per presentare il le opportunità possibili. libro. A Fino, in questi anni di accoglienza, sono stati proposti tra- mite Enti certificati corsi di formazione professionale per falegnameria, cucina, sala bar, conduzione muletto, addetto agricoltura, sartoria, gommista. Degli otto presenti da più tempo, quasi tutti hanno ormai completato il percorso di for- mazione e cinque hanno già fatto anche un tirocinio formati- vo. Per le cinque persone arrivate “da poco” sono aperte varie strade. Per tutti c'è stata l'opportunità, nel tempo, di partecipare a vari progetti: - Scuola di italiano presso il Cpia - Doposcuola in oratorio (verifica e approfondimento della lingua italiana) - Arteterapia (progetto artistico con una consulente, con abbellimento della stessa ciclofficina) - Arteterapia (secondo ciclo, presso il Chiostrino a Como) 8 ziie cultura - considerazioni - curiosità nottiiz Fino RICERCA SU CIVIL LAW E COMMON LAW: QUALI DIFFERENZE? A cura di Gianfranco Melli

ei diversi Paesi del mondo, esistono due grandi tano i cardini del sistema, mentre il giudice assume un ruolo sistemi giuridici: civil law e common law. Storica- marginale nel modellare il diritto vivente. Infatti, a questi è Nmente, la dicitura civil law proviene dal cosiddetto demandato l'accertamento dei fatti di causa e l'applicazione Corpus Iuris Civilis, la monumentale compilazione commis- di quanto dettato dalla norma astratta. sionata dall'imperatore Giustiniano nel VI secolo d.C. per Al contrario, il sistema di common law è generalmente privo riordinare il caotico sistema giuridico dell'Impero Romano di codificazione. Non esistendo quindi un vero e proprio d'Oriente. Con la successiva evoluzione del diritto medieva- compendio di leggi, il principio-cardine è lo stare decisis, le, la civil law si sviluppa fino ad arrivare alle grandi codifi- ossia il precedente: il giudice dovrà conformarsi alla deci- cazioni moderne, quali il Codice Austriaco del 1786, il Codi- sione adottata in una precedente sentenza nel caso in cui la ce Prussiano del 1794 e il più importante Codice Napoleoni- fattispecie in esame sia identica a quella trattata nel caso già co del 1804. deciso. È quindi evidente come il ruolo dei giudici nel deter- Lo sviluppo storico della common law si deve, invece, minare il diritto vivente sia cruciale, mentre la legge diviene all'accentramento di poteri del re in Inghilterra durante il fonte normativa di secondo grado. medioevo. L'organizzazione feudale, che aveva un ruolo pre- A parere di chi scrive, la persistente visione che i due sistemi dominante nella società, era articolata proprio attorno alla siano così diversi e incontaminati è principalmente il risulta- corte del re, la curia regis, formata da un nucleo di giudici to del persistere di vecchi pregiudizi e stereotipi, che riflet- ch'erano spesso inviati nelle province ad amministrare la giu- tono sia l'opinione comune sui diversi Paesi, sia la volontà stizia in nome del sovrano. Fu proprio quest'organizzazione di far credere che il proprio sistema sia sempre e comunque a far sì che si creasse un diritto unitario, chiamato common, il migliore. I giudici, infatti, giocano un ruolo fondamentale che trionfò definitivamente nel XVII secolo, quando il Par- tanto nei sistemi di common law quanto in quelli di civil lamento dichiarò la sussidiarietà delle altre leggi rispetto a law: basta sfogliare, ad esempio, il Codice Civile per render- esso. si conto di quanto fondamentali siano le decisioni della Cas- L'elemento distintivo della civil law è, come abbiamo antici- sazione e delle Corti di merito per riuscire a vincere una cau- pato, la presenza di codici di diritto sostanziale, che discipli- sa. Ma, soprattutto, basta pensare alla presenza di sistemi nano in astratto tutti i casi che possono esser portati davanti misti (come quello indiano) o a come giudici di diversa al giudice, cui s'affiancano quelli strumentali, che regolano estrazione riescano a cooperare efficientemente in corti gli aspetti procedurali. Poiché si basa sulla mera fonte legi- importanti come la Corte di Giustizia Europea o la Corte slativa, è chiaro che legislatore e legge codificata rappresen- Europea dei Diritti dell'Uomo.

9 ziie nottiiz storia finese Fino UN POMERIGGIO FESTIVO….D'ALTRI TEMPI l'ostaria era la seconda “gesa del paisan”

a cura di Enrico Orsenigo

l termine osteria viene dall'antico francese oste-ostesse (sec.XII), che Ideriva dal latino hospite(m), nel senso che nel locale pubblico popolare dell'oste, i bevitori erano ospiti. Al tempo dei nostri nonni l'osteria o mescita (nel senso di vodà giò - versare), era uno dei pochi luoghi d'incontro e di relazioni. L'ost (dalle nostre parti), era il padrone dell'ambiente, con l'immancabile grembiule fatto con la tela del sacco, apparteneva a quella categoria di persone, che sono pronte e capaci di fare il proprio interesse con ogni espediente. Fama immortalata dal detto “fare i conti C'era poi l'avventore privilegiato che passava qualche ora senza l'oste”. serale all'osteria, con l'autorizzazione della regiura, giocava a Nel pomeriggio della domenica, dopo aver dispensato i carte al lume della candela, per far luce al tavolo, l'abitudine precetti religiosi, l'osteria rappresentava un angolo di era quella di far pagare la tassa della candela al giocatore evasione per dimenticare la dura legge del ritmo quotidiano, perdente, quale rimborso spese all'oste. Da ciò il detto “il tramite l'aiuto generoso di qualche foietta (mezzo litro), di gioco non vale la candela”. qualche cosa che sapeva di vinacei, un vino che l'oste Non mancava il grupp di bauscia con tanti danee, che abilmente allungava con acqua per rendere, secondo la sua andavano all'osteria per vociare e cantare “Tripoli bel sol versione, meno pesante l'ubriacatura della festa. d'amore”, per poi uscire alticci ad innaffiare i muri dei vicoli. C'erano anche quei paisan, che essendo in diretto Il pomeriggio si chiudeva al suono serale della campana, collegamento con il Signur, si dispensavano dall'obbligo della all'atto di pagare, l'avventore aveva sempre spiacevoli dottrina e passavano direttamente in osteria per occupare il sorprese, perché l'oste trovava sempre il modo di includere nel tavolo migliore. conto, ciò che non si era consumato, o per la qualità del bevuto L'osteria era un luogo di apprendimento di regole personali, di e, traballando sulle gambe, si avviava verso il tetto di casa in esercizio spesso raffinato di battute esemplari, si parlava di compagnia del misericordioso Sant di ciocch (santo degli tutto: del tempo, del raccolto, degli animali, del lavoro e dei ubriachi). Giunto finalmente alla dimora, il pater doveva …..fastidi di alter. rassegnarsi al rituale supplemento di predica della rigiura, Era un ambiente chiuso, assordante, pieno di fumo, con grandi insofferente dello stato del marito. tavolacci e rustiche sedie, le botti dalle quali si spillava, erano Nel Liber Status Animaru aperto nel mese di aprile del 1633, a vista, dietro il sudicio banco dell'oste. dal Preposto Giacomo Raimondi, nel quale si annotavano i Era un ambiente di prevalenza maschile, in un tipo di società fuochi delle contrade, risulta trascritta, la presenza di una non ancora del tutto libera da certe regole: la donna per osteria, nella contrada Fabiani, gestita da Nicolina Benzona di contatti esterni di questo tipo, era esclusa, essa disponeva anni 70. soltanto della pietra lungo i torrenti dove si recava a lavare, del pozzo dove si attingeva l'acqua e del sagrato dove conveniva per le cerimonie religiose. L'unica donna presente nel locale era la miee de l'ost, solitamente prosperosa e piacente con al collo l'immancabile tirabósció (cavatappi), che aveva l'esclusivo compito di servire in tavola e controllare chi non pagava. L'osteria rappresentava anche un momento di gioco: le carte, la morra, i dadi (gioco proibito nel 1931); al vincitore spettava quale premio un “quartino” che, in aggiunta di altri già bevuti, completava una fissa regola di allegra trasgressione festiva. Si giocava con carte unte e bisunte, stropicciate e segnate. Il gioco più rumoroso era il “tresette”, con i segnali a mano che cadevano sul tavolo come mazzate per indicare il possesso di una carta o linea di gioco, salvo poi alla fin de la man, urlarsi improperi a vicenda, ma sincere erano le “madonne” che i giocatori tiravano durante le accesissime partite. 10 ziie cultura nottiiz Fino SI APRE IL SIPARIO... a cura della compagnia I Nuovi del Mulino

ccoci, è arrivato il momento di entrare in scena. Da un piccolo spazio che il sipario lascia libero, curio- Esiamo in platea … è piena! Ma intanto sale l'agitazione. Si comincia: la musica d'apertura parte sulle note di una can- zone di Raffaella Carrà e si apre il sipario. Arrivano le prime sommesse risate, certo, devono ancora capire la trama, pensiamo, e poi... E poi eccoli, arrivano gli applausi e le risate e ancora appla- usi! Questo è quello che volevamo, o meglio che speravamo… non sai mai, finché non hai davanti il pubblico, la prima sera se hai fatto la scelta giusta, se tutti i sacrifici, la stanchezza, le piccole frustrazioni, le arrabbiature, saranno ripagate. Ma il sorriso sul viso di chi ci guarda è già da solo la nostra gratificazione. Questa è solo una parte di ciò che ci spinge per 4 mesi, per 3 sere alla settimana e a volte anche di più, ad uscire di casa con il freddo ed il peso di una giornata di lavoro, e ritrovarci a teatro dove piano piano tutti insieme costruiamo storie nuove di finzione o reali. Ognuno di noi, con le proprie caratteristiche, arricchisce gli altri. Porta capacità e talenti al servizio di noi tutti per un obiettivo comune: far BENE teatro. Il teatro ha bisogno di noi, esattamente così come siamo, così come ha bisogno di nuove energie, nuove idee, nuovi talenti, insomma nuova linfa….ecco perchè le porte della nostra Compagnia sono aperte, come lo sono sempre state; per accogliere tutto questo.

Ci stiamo bene in questa compagnia… La compagnia “I NUOVI DEL MULINO” di Fino Morna- sco

11 ziie nottiiz salute Fino OBESITÀ INFANTILE a cura del Dott. Nicola Crupi

'elevata presenza di sovrappeso e obesità infantile Farete un investimento per la loro salute futura. costituisce un problema di sanità pubblica a livello Lmondiale. L'obesità rappresenta un importante fattore Tabella quantitativa per le varie fasce di età - emanate dalla ASL di Como nel 2015 di rischio di malattie croniche e, se presente in età pediatrica, si associa ad una più precoce insorgenza di patologie tipiche dell'età adulta. Tra il 1990 e il 2014, la percentuale di bambini di età inferiore ai cinque anni in sovrappeso è passata da 4,8% al 6,1%, il che significa che in numeri assoluti, da 31 a 41 milioni. Durante lo stesso periodo, nei paesi a basso o medio reddito il numero dei bambini in sovrappeso è più che raddoppiato, passando da 7,5 m i l i o n i a 1 5 , 5 m i l i o n i . I l r a p p o r t o d e l l ' O M S (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) formula una serie di raccomandazioni rivolte ai governi, per invertire la tendenza. Si tratta di promuovere l'assunzione di cibi sani e di scoraggiare lo junk food (cibo preconfezionato di scarso valore nutritivo e alto contenuto calorico, come merendine, snack confezionati, dolciumi) mediante una tassazione efficace sulle bevande zuccherate. Occorre porre dei limiti al marketing. Per quanto riguarda l'educazione e l'informazione delle persone, l'OMS afferma che la cultura della nutrizione e della salute dovrebbero far parte dell'istruzione scolastica, facendo in modo che le informazioni e le linee guida nutrizionali siano diffuse in modo semplice, comprensibile ed accessibile a tutti i gruppi sociali. Un supporto agli sforzi di alfabetizzazione in materia di nutrizione e salute potrebbe venire dall'adozione di un sistema standardizzato di etichetta nutrizionale, obbligatoria per alimenti confezionati e bevande. Un sistema di etichettatura facile da capire, come quello basato sui colori del semaforo o sulla classificazione a stelle, viene ritenuto un aiuto, seppur di per sé non sufficiente, all'educazione nutrizionale. Alle mamme vorrei dire: seguire i vostri figli affinché abbiano un'alimentazione corretta dal punto di vista nutrizionale non è solo un dovere ma, a mio parere, anche un diritto. Un vero e proprio diritto alla salute. Tuttavia è innegabile come spesso questo compito si configuri come una “battaglia continua ed estenuante” all'interno del nucleo familiare. Per i bambini più piccoli, infatti “il gusto” gioca un ruolo chiave nella scelta degli alimenti e determina la scarsa predilezione per i sapori amari (tipici delle verdure) e un'innata predilezione per i cibi dolci e salati ad alto contenuto energetico. Ne consegue una netta opposizione da parte del bambino all'assunzione di alimenti salutari, come frutta e verdura, a favore di snack dolci e salati dal valore nutrizionale scarso e questa opposizione scoraggia spesso il genitore. Se però assecondiamo questo tipo di comportamento, sarà sempre più difficile eradicare le cattive abitudini alimentari acquisite nell'infanzia, queste ultime verranno, con molta probabilità, mantenute nell'adolescenza e perfino nell'età adulta. Cosa fare allora ? Educhiamo i nostri figli alla salute sin da piccoli proponendo, ad esempio, cibi salutari quali frutta e verdura, nonostante le loro resistenze. In questo progetto di “educazione alimentare” che parte dall'educazione al gusto a partire dall'infanzia, siate anche voi protagonisti attivi e modelli di comportamento per i vostri figli. 12 ziie viaggi nottiiz Fino NAGORNO KARABAKH: RACCONTO DI UN PAESE CHE NON ESISTE a cura di Rossella Pera

ello scorso mese di settembre ho partecipato, come caso minore, confina a ovest con l'Armenia, a sud con l'Iran r a p p r e s e n t a n t e i t a l i a n a a l l a m i s s i o n e e a nord ed est con l'Azerbaijan; è quasi interamente occupa- Ndell'Internazionale socialista nel Nagorno- to dalla Repubblica dell'Artsakh, costituitasi nel 1991 con il Karabakh, un territorio internazionalmente riconosciuto nome di Repubblica del Nagorno-Karabakh. come azero, abitato per circa il 95% da armeni e autoprocla- Il Karabakh già dall'epoca pre-cristiana era abitato da popo- matosi Repubblica indipendente negli anni '90. In sostanza, lazioni di etnia armena e fu, di conseguenza, parte integrante uno stato che “non esiste”. dell'Armenia la quale, in seguito a molteplici invasioni, subì Il viaggio durato otto ore, da Yerevan a Stephanakert ha per- per lungo tempo le dominazioni straniere. All'inizio del XIX messo a me, e agli altri rappresentati, di poter godere di un secolo entrò a far parte dell'Impero russo. panorama mozzafiato lungo il Caucaso meridionale. Le prime tensioni tra gli abitanti di quest'area e gli azeri La possenza di Yerevan, in cui si scorge ancora oggi il fasto risalgono al 1918 quando, in seguito alla dissoluzione dell'ormai superata architettura sovietica, cede via via il dell'Impero russo, le neonate repubbliche sovietiche passo ad un paesaggio aspro e quasi incontaminato, memore dell'Armenia e dell'Azerbaijan iniziano a contendersi questo di una diaspora che ha portato oltre i patrii confini la mag- territorio. L'Armenia ne rivendicava il possesso sia perchè a gioranza del popolo armeno, e che oggi è testimoniata da netta maggioranza etnica armena (oltre il 90%) sia perchè una densità abitativa decisamente bassa e da un'importante l'Artsakh è geograficamente e storicamente armeno. Dal concentrazione umana nella capitale e nei centri principali. canto suo, l'Azerbaijan, puntava su motivazioni economiche Pochi i bacini d'acqua, di cui alcuni artificiali, intorno ai dal momento che le principali vie di comunicazioni del Kara- quali i locali combattono l'arsura dei mesi più torridi. bakh con l'esterno, passavano tutte per il territorio azero. L'ingresso nel Nagorno-Karabakh, è scandito da picchi e Nel gennaio del 1989 il Cremlino, nel tentativo di tampona- valli, che si dispiegano sotto i nostri occhi con un susseguir- re la crisi caucasica, decise di sospendere temporaneamente si di paesaggi diversi: steppe montuose, montagne rocciose, l'amministrazione azera del Nagorno-Karabakh, sostituen- prati subalpini e diverse foreste di querce, ma anche platani, dola con un comitato direttamente alle dipendenze di faggi e betulle. Terra antica, comprovata dall'evoluzione geo- Mosca. Questo comitato ebbe vita breve e soccombette in logica delle sue rocce che, con i loro colori dal kaki seguito alle ferme proteste azere che ebbero la meglio, all'antracite, tipici dell'orogenesi peri-mediterranea, scandi- vedendosi restituire nel giro di pochi mesi l'amministrazione della regione. Si verificarono arresti di massa e ripresero le scono il passaggio del tempo. Qua e là rari insediamenti persecuzioni contro gli armeni. urbani, piccole case arrangiate con i loro tetti rigorosamente Gli armeni dell'area, al fine di organizzare la propria difesa in ethernit spuntano dal nulla, ed è così spontaneo chiedersi costituirono, nel settembre del 1989, il Consiglio Nazionale come facciano i loro abitanti a racimolare i beni di quotidia- Armeno del Karabakh. na necessità, dal momento che all'orizzonte non si scorge un alimentari, uno spaccio, un ospedale, una far- Prima parte / continua sul prossimo numero macia. Vacche sì, è pieno di vacche che, total- mente indisturbate occupano non solo i pasco- li ma anche la modernissima autostrada. Già, strade asfaltate di recente, che nulla hanno da invidiare alle più provate strade armene, con- traddicono il lassismo di questi piccoli villag- gi semi-abbandonati. Questo è il Nagorno-Karabakh: un tentativo di emancipazione da un passato non sempre lie- to, l'affrancamento da un territorio a cui i loca- li non sentono di appartenere, la voglia di esse- re, la voglia di urlare al mondo intero “noi esi- stiamo”. L'ingresso nella capitale, Stepnhanakert lascia tutti noi sorpresi: una città moderna, ben attrezzata e pulitissima. Una città che ha dimo- strato di sapersi rialzare dopo le devastazioni del conflitto. Entriamo ora nel vivo della questione: cos'è il Nagorno-Karabakh? Il Nagorno-Karabakh è una regione del Cau- 13 ziie nottiiz sportivi finesi Fino SPORT E SPORTIVI FINESI DEL NOVECENTO/ 5 di Franco Cattaneo

IL CALCIO

IL FBC FINO Fino vanta una importante tradizione anche in campo calcistico. Nel 1920 viene fondato il FBC FINO su impulso di un industriale filantropo dell'epoca, il dottor BORDINI al quale vien anche dedicata la via adiacente la ex USAP. Il dott. Bordini diviene anche il presidente della neonata compagine. Nel frattempo, grazie anche all'opera di tanti volonterosi, viene costruito il Campo di Calcio regolamentare, con tanto di tribune, opera invidiata da tante realtà circostanti. Le prime formazioni vedono come componenti tanti atleti finesi. Nel seguito, vista la serie di successi conseguiti, il FBC FINO rappresenta un interessante polo di attrazione per altri validi calciatori della provincia. Durante la gestione dell'imprenditore Libero Bosetti, negli anni immediatamente precedenti e successivi il secondo conflitto mondiale, il FBC FINO viene rafforzato con i migliori talenti della zona. Con questa formazione raggiunge la Serie C di allora, oggi livello professionistico. Per sostenere l'impegno derivante da un campionato di Formazione mista Fino-Portichetto tale caratura, sia a livello finanziario che di strutture, il FBC FINO si fonde con la ESPERIA di Como dando origine alla compagine della ESPERIA FINO. L'esperienza ESPERIA, scusate il bisticcio, non dà luogo ai risultati auspicati ed il Campionato disputato allo Stadio Sinigaglia sotto la direzione del Mister Mario Butti/BUMA, si conclude con la retrocessione e con essa si chiude anche la storia del mitico FBC FINO. In quegli anni tanti finesi si sono prodigati a sostegno dell'impegnativa gestione della squadra. Tra questi non possiamo non citare un persona che, durante tutta la vita del sodalizio e fino alla conclusione della bella Formazione del Ventennio avventura, ha svolto un ruolo fondamentale. Parliamo di Angelo Cattaneo 'Pinotta', un contadino dal cervello fino, seppure con problemi di mobilità, per anni motore della squadra nei ruoli più svariati: segretario, cassiere, procuratore, dirigente addetto ai rapporti con federazioni, arbitri e società avversarie. Nel 1992, grazie anche all'iniziativa di qualche ex atleta di un tempo, il CALCIO FINO viene ricostituito e dopo una interessante scalata nelle categorie giovanili e dilettantistiche è tuttora attivo. Corsi e ricorsi storici, per evidenti motivi il CALCIO FINO è stato oggetto di una ulteriore fusione e sotto le insegne di FM PORTICHETTO prosegue l'attività in campo dilettantistico nell'impianto dei nostri confinanti, a livello di Promozione. 14 ziie sportivi finesi nottiiz Fino

IL G.S. JUNIOR Prima formazione storica G.S. Junior Nel 1953 per iniziativa di un gruppo di giovani dell'Oratorio G.B.Scalabrini viene costituito il Gruppo Sportivo Junior con una formazione del Settore Giovanile. Colori sociali: VERDE, simbolo di gioventù, freschezza e pulizia. Per anni la Junior ha rappresentato l'unica realtà calcistica finese, in grado comunque di riattivare il vecchio Campo Sportivo Comunale da anni in stato di degrado e di totale abbandono. Inizialmente la squadra era composta pressoché totalmente da atleti finesi che comunque, sin dal primo campionato, si sono dimostrati competitivi contro le più esperte e blasonate squadre del Capoluogo. Nel 1965 su di un terreno attiguo alle strutture Parrocchiali viene realizzato il nuovo centro sportivo dedicato alla memoria del dott. Angelo Laurenti, medico sociale di allora, perito con alcuni componenti della sua giovane famiglia in un malaugurato incidente stradale. Il Campo Laurenti, oltre che impianto sportivo rappresenta ancora oggi centro di aggregazione di eccellenza per tanti giovani del paese. Un caro ricordo ad Antonio Cusini che per anni ne è stato impareggiabile custode e manutentore con una dedizione non facilmente replicabile. Oggi il G.S.Junior è particolarmente attivo vantando la partecipazione di oltre 150 ragazzi, componenti delle formazioni iscritte ai campionati delle varie leve giovanili. E' stato per me quasi motivo di vanto essere riuscito ad organizzare sul campo Laurenti un incontro di calcio di altissimo livello tra la formazione delle VECCHIE GLORIE - INTER ed una formazione di VECCHIE GLORIE COMASCHE. Fra i milanesi era presente una serie di atleti che potevano fregiarsi della conquista di più di uno scudetto e di aver vestito in numerose occasioni la maglia azzurra. Per citarne alcuni: Annovazzi, Giacomazzi, Frignani, Fattori, Rebizzi, Savioni e l'indimenticabile centravanti neroazzurro Benito Lorenzi, più noto come 'VELENO' per le sue continue intemperanze in campo di gioco e che, nell'occasione, non si è smentito. Nella formazione comasca vedevamo il portiere Uboldi, già Pro- Patria di Busto (che se non ricordo male si è preso anche una squalifica a vita per aver venduto, con alcuni compagni di squadra, una partita a Pro-Patria già retrocessa), Boniforti ex stopper della Juve, Gatti o 'Micio' terzino del Calcio Como, Cattaneo rovellaschese ex Catania e Torino oltre ai nostri Fortunato Galli, mio zio Claudio Bianchi, Luigino Cairoli ex giovanili nerazzurre e qualche riempitivo tra i quali, molto indegnamente, il sottoscritto. Tutto era nato da un fortuito incontro appunto con Benito Lorenzi presentatosi un giorno agli sportelli della Agenzia n.15 di Corso Vittorio Emanuele della Banca Commerciale Italiana in Milano, dove lavoravo in quegli anni, al quale avevo sottoposto la richiesta di un incontro a scopo benefico a Fino Mornasco. Nel giro di pochi giorni era giunto l'assenso, il tutto a titolo gratuito. Atleti che avevano calcato i campi dei più importanti stadi nazionali ed internazionali, senza alcuna pretesa si sono adattati a spogliatoi improvvisati nei locali dell'Oratorio e ad un panino con bibita a fine partita. Penso che il Laurenti non abbia mai visto un pubblico come nella circostanza, l'incasso è andato a beneficio dell'ANFFaS. Parlo della fine degli anni sessanta, la formazione Vecchie Glorie Milan-Inter, era stata costituita da un paio d'anni pressoché da tutti quarantenni. 15 sportivi finesi

TORNEI SERALI O NOTTURNI Durante gli anni '50 e '60 il calcio è stato ampiamente rappresentato da questo tipo di incontri durante la stagione estiva. Si giocava su terreni ridotti, di norma la metà di un campo regolamentare, con squadre composte da 6 giocatori. Erano partite divertentissime che richiamavano sempre un folto pubblico: si poteva godere un po' del refrigerio serale, magari dopo afose giornate di lavoro e per le caratteristiche delle stesse, le partite finivano regolarmente con risultati tennistici. Vi partecipavano tutte formazioni di ottimo livello e non era infrequente trovare qualche calciatore attivo in squadre di Serie A e B che, all'insaputa della Società di appartenenza, si guadagnava dei buoni gettoni di presenza aggiuntivi, dando lustro alla manifestazione ed alla formazione in partita. Il Bar della Stazione del notissimo interista Luigi Cristiani non faceva mai mancare la sua presenza in queste manifestazioni; di rigore la maglia nero- azzurra, con formazioni sempre del massimo livello, di norma allestite sotto la regia di mio zio Claudio. Anche Fino, per non essere da meno, si è dotata di un proprio torneo notturno, comunque un po' particolare, autarchico: - si giocava sul campetto allora sterrato antistante l'Oratorio, - vista la ristrettezza del terreno di gioco era a 5 giocatori, - erano ammessi calciatori senza limiti di età, solo se residenti a Fino. Per anni il torneo di Fino ha accolto un numerosissimo ed appassionato pubblico. Il Bar Ristorante Nord si è aggiudicato il primo Torneo Notturno Finese. Organico di tutto rispetto: - Diego Gaffuri - Luigino Cairoli - Carletto Peduzzi - Antonio Orsenigo - Roberto Monti (Tumburus) - Carlo (Carlìn) Riva Anch'io ho avuto occasione di partecipare a più di una edizione di questi tornei e, molto modestamente, sempre con formazioni da podio.

Il Comitato di Redazione e le articoli, le lettere Direttore Responsabile: Giuseppe Napoli numero gli nire al il prossimo nno perve F notizie Coordinatore: Gianfranco Melli Per arie dovra F i v oppure ino unicazion Municipio ino om Redattori: Franco Cattaneo c Anno XXXI - N. 1 - Aprile 2018 Redazione presso Nicola Crupi Comitato di Emanuele Galimberti inviate a nasco.co.it entro Rossella Pera Autorizzazione del Tribunale di Como Marisa Reghenzani [email protected] n. 21/87 del 03.08.1987 Paolo Santinon sabato 1 Settembre 2018 www.comune.finomornasco.co.it Grafica e Stampa: Elaborazioni grafiche e fotografia: [email protected] Club Finese Fotoamatori Gerenzano (Va) www.tipografiacaregnato.com 16