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Luigi Fabbri nacque a Fabriano, in provincia di , il 22 dicembre 1877. Del 1897 l'incontro decisivo tra Fabbri, studente in legge all'università di Macerata, e . A , dove si trasferì nel 1909, assunse la carica di segretario del locale sindacato dei metallurgici ed entrò quindi a far parte degli organi dirigen della Camera del lavoro.

Luigi Fabbri è stato maestro elementare prima a Crespellano dal 1911 al 1913 poi a Corcella dal 1915 al 1922.

Nel 1915 infa “Al master Fabbri” vinse il concorso per l'insegnamento. Prese casa vicino alle auali scuole “Marsili”, “al terzo ed ulmo piano dell’edificio principale che dava sulla Piazza”, allora il centro di Corcella. Fu incaricato della direzione effeva della scuola con il nome di caposcuola. Le funzioni comprendevano l'organizzazione e la direzione dell'educatorio, chiamato anche doposcuola, che accoglieva i ragazzi dopo le lezioni e durante le vacanze. All’educatorio fin dal 1915 il maestro Fabbri dedicò molte cure: esso funzionava anche come mensa e come scuola esva. Ebbe anche, con il passare del tempo, l'incarico dell'insegnamento serale e della formazione e della conduzione di una biblioteca per tuo il paese. La biblioteca, frequentata principalmente da operai, era ava il sabato pomeriggio ed in orario serale e si trovava in via delle Fon. Per gli acquis il Comune di Bologna assegnava una piccola somma di denaro.

“…cominciò a funzionare la biblioteca, forse solo il sabato. Si cenava più presto e poi io accompagnavo mio padre che andava ad aprire un piccolo locale in cima a una lunga scala esterna, in un caseggiato non lontano da casa nostra verso Bologna.* Ben presto la camerea, foderata di libri, si riempiva di abitan del paese, quasi tu operai che venivano a cambiare i loro libri, seguendo a volte un loro piano personale di leure, chiedendo più spesso il consiglio del maestro. Gli acquis, per cui il Comune di Bologna assegnava alla biblioteca una modesta somma, si facevano d’accordo con gli interessi, le capacità e i desideri di studio di quel piccolo pubblico.” ( da , Luigi Fabbri storia di un uomo libero, 1996, ed BS ) *in via delle Fon n. 52, in località Casalunga

Nel 1926 il maestro Fabbri non oemperò l’obbligo del giuramento di fedeltà allo Stato fascista, ciò comportò lo stesso anno la perdita del posto di lavoro e l’esilio, prima a Parigi poi in , da cui non tornò più e dove morì nel 1935.

E’ stato uno dei principali intelleuali dell’anarchismo italiano. Avo pubblicista, ha scrio numerosi libri sul pensiero anarchico, ha collaborato a diverse riviste e fondato “Il Pensiero” periodico di sociologia, arte e leeratura.

La sua personalità, formata sui banchi del liceo e sui tavolacci del carcere, si esprime con una forte, non violenta, sete di libertà e una umanità senza limi.

Luigi Fabbri concepiva l’anarchia come una pedagogia della società fondata sul rigoroso rispeo della personalità individuale. Credeva nell’importanza della cultura come faore centrale nel processo di emancipazione delle masse lavoratrici. Aveva una concezione libertaria dell’educazione, che riteneva indispensabile per la conquista dei “diri alla vita, al pane, alla libertà”.

Bibliografia:

Luigi Fabbri, Malatesta. La vita e il pensiero, Datanews, 2008

Luigi Fabbri, La controrivoluzione prevenva. Riflessioni sul fascismo, Zero in condoa, 2009

Luigi Fabbri, Nikolaj Bucharin, Anarchia e comunismo scienfico. Un teorico marxista ed un anarchico a confronto, Zero in condoa, 2009

Centro studi per la storia del lavoro e delle comunità territoriali La Biblioteca perduta di Luigi Fabbri, Bologna University Press, 2015

Luce Fabbri, Luigi Fabbri storia di un uomo libero, Biblioteca Franco Seranni, 1996

La biblioteca dell’Archiginnnasio di Bologna conserva il prezioso Fondo speciale Luigi Fabbri, documen riguardan il movimento anarchico, raccol o ulizza da Luigi Fabbri (i deagli a questo link: h2p://badigit.comune.bologna.it/fondi/fondi/77.htm)