n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE Illimity, nasce la Xiaomi schiacciasassi Sony: “Abbiamo le Super-guida DAZN1 prima banca tutta Mi9 Lite simbolo del tecnologie e cresceremo Tutto quello che digitale e solo online 04 cambiamento 16 nella telefonia” 21 c’è da sapere 24 Maxi-operazione antipirateria 700mila “pezzotti” collegati La più vasta offensiva contro la pirateria in Italia Bloccato un giro d’affari da 2 milioni di euro mensili 02 È solo l’inizio: annunciate sanzioni anche per gli utenti iPhone 11 e 11 Pro: Apple vuole 38 allargare il proprio pubblico Tra le attese novità Apple, iPhone 11, Watch 5 e Apple TV+, La scena è per iPhone 11 Pro, il primo con tripla camera. La guida completa Insieme ai nuovi smartphone arriva ancheil nuovo iOS13 a tutte le novità 07 di iOS13 Huawei Mate 30 Pro nella storia 44 Il primo con Android opensource Mate 30 Pro è già nella storia. Se le cose non Monopattini elettrici cambieranno, sarà il primo senza Google Play È caos di multe Services. Huawei ce la farà a creare il “terzo polo”? 12 nelle città IN PROVA IN QUESTO NUMERO 32 34 36 43

Sony OLED AG9 Sonos Move Fotografare le stelle Fossil Gen 5 Immagine divina Versatilità e libertà con lo smartphone Funzioni ed eleganza n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MERCATO La doppia operazione, con 25 arresti, ha visto in prima linea le procure di Roma e Napoli Incentivi e Lotta antipirateria: 700mila “pezzotti” detrazioni per chi usa pagamenti intercettati. La GdF: “Utenti nel mirino digitali: ecco il piano anti- Previste condanne e multe fino a 25mila ”€ evasione Sei nazioni coinvolte e un business illegale da oltre due milioni di euro mensili. Multe per gli utenti L’Italia è il paese

di Pasquale AGIZZA europeo con la più grande evasione a più vasta offensiva contro la pira- teria audiovisiva in Italia. Possiamo fiscale. La soluzione L definire così la doppia operazione per Confindustria? che vede protagoniste le procure di Incentivare i pagamenti Roma e Napoli, in collaborazione con le agenzie europee di investigazione digitali, con detrazioni Eurojust ed Europol. Coinvolte anco- per il pagamento con ra una volta le IPTV, quello che nella carta e commissioni per i vulgata popolare è ormai conosciuto come il “pezzotto”. prelievi di contante I numeri sono da capogiro. Le due ope- razioni, infatti, hanno coinvolto cinque di Pasquale AGIZZA altre nazioni europee oltre all’Italia, 107 miliardi di euro, cioè il 12,4% mandando in fumo un business da oltre una cifra che consentiva agli utenti di indulgente verso chi non ha operato del PIL. Sono questi i valori del- due milioni di euro al mese. La Polizia guardare tutto il palinsesto delle princi- per lucro. Ora la musica sembra cam- l’economia sommersa in Italia. di Stato parla di cinque milioni di utenti pali pay tv italiane. biare e certamente, se si passerà ai fatti, Per Confindustria la soluzione per coinvolti, un calcolo Dal punto di ci sarà molta più ritrosia da parte degli abbassare i numeri dell’evasione che tiene conto del- “L’inchiesta della procura di Napo- vista giudizia- utenti a rivolgersi a canali “non ufficiali” fiscale è solo una: aumentare di la massima “poten- li, denominata Black IPTV, ha coin- rio, l’operazio- per soddisfare la propria voglia di Pay molto i pagamenti digitali, renden- za di fuoco” della volto oltre 100 militari ed ha porta- ne Black IPTV TV. Nell’ordinanza di sequestro preven- do più conveniente l’uso della mo- piattaforma seque- to alla chiusura della piattaforma ha portato tivo di risorse web, conti correnti e carte neta elettronica rispetto al contan- strata. denominata Xtream Codes” all’arresto di di debito, a carico degli indagati, il gip te. Una strategia a doppio binario, L’inchiesta della 25 persone, di Napoli sottolinea che è stato rinve- che prevede un meccanismo di procura di Napoli, con due uo- nuto “un sofisticato sistema organizza- incentivi e disincentivi. denominata Black IPTV, ha coinvol- mini greci ritenuti gli ideatori e creatori to di frode finalizzato alla captazione e L’incentivo è legato ad un credito to oltre 100 militari ed ha portato alla dell’enorme organizzazione di imposta del 2% per i pagamen- chiusura della piattaforma denominata clandestina. La base dell’orga- “La legge prevede che sia sanzionabi- ti con carte di pagamento (sia di Xtream Codes, una delle più diffuse in nizzazione in Italia era situata a le anche il fruitore del servizio pirata debito che di credito) o bonifico Italia. Recentemente abbiamo analizza- Napoli (da qui parte l’indagine ma fino a oggi la linea degli inquirenti bancario. Il consumatore continue- to sulle nostre pagine il funzionamento della Procura), ma si registrano sembrava più indulgente verso chi non rebbe a pagare il prezzo pieno, di una centrale IPTV illegale, in occasio- collegamenti in altre nove cit- ha operato per lucro. Ora la musica ma accumulerebbe un “credito” ne del sequestro di ZSat. Xtream Codes tà italiane oltre che in Olanda, sembra cambiare” contabilizzato e comunicato dalla faceva lo stesso lavoro di Zsat, ma con Francia, Grecia, Germania e banca di appoggio della carta di numeri elevati all’ennesima potenza: al Bulgaria. pagamento, da scalare al momen- momento del collegamento risultavano In merito all’operazione il colonnello diffusione di prodotti destinati alla vT to della dichiarazione dei redditi. infatti online 700mila utenti, con la pos- della GdF Giovanni Reccia dichiara con a pagamento, con notevole danno ai Il disincentivo è da ricercarsi nel- sibilità, come detto, di servire fino a 5 decisione: “Individueremo gli utenti ita- titolari dei diritti ed evidente frustrazio- l’introduzione di una commissione, milioni di utenti. Il prezzo dell’abbona- liani, e verranno perseguiti”. Come indi- ne del libero mercato”. Riguardo alle in percentuale, sui prelievi da ATM mento illegale era di 12 euro al mese, cato dalla stessa Guardia sanzioni, gli utenti colpiti rischiano una o sportello eccedenti una certa so- di Finanza “nei confron- multa da 2.500 fino ad un massimo di glia mensile. Nella simulazione di ti dei fruitori del servizio 25mila euro. Le due operazioni sono Confindustria sarebbero esentatii è prevista la reclusione solo l’ultimo tassello di una lotta senza prelievi fino a 1500 euro al mese, da sei mesi a 3 anni e quartiere alla pirateria audiovisiva. mentre su quelli eccedenti questa la multa fino a 25.822 Oltre alla già citata operazione che ha cifra la commissione sarebbe del Euro”. La legge effetti- portato alla chiusura di ZSat, che ha 2%. I risultati? Un aumento del get- vamente prevede che portato ad un arresto ed oltre 11mila tito annuale di circa 3,4 miliardi, che sia sanzionabile anche abbonamenti illegali oscurati, c’è da andrebbe a pareggiare i minori in- il fruitore del servizio segnalare anche l’inchiesta “Free Fo- troiti derivanti dall’applicazione del pirata, ma fino a oggi otball” della Guardia di Finanza di Bre- credito di imposta per i pagamenti la linea degli inquirenti scia che ha portato alla chiusura di 114 digitali. Ma l’Italia sarebbe pronta a sembrava essere più siti illegali. digitalizzare i propri pagamenti?

 torna al sommario 2 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MERCATO In Inghilterra una norma impedisce le finte promozioni: servirebbe anche da noi Prezzi gonfiati: Copiamo da UK la legge sulle promo “fake” cara Amazon, Vietato barrare prezzi mai praticati prima questa non è

Il prezzo barrato dev’essere reale e praticato nel negozio per un tempo superiore alla promo Èuna sicuramente promozione una goccia nell’oceano e chissà quanti altri casi di questo tipo di Gianfranco GIARDINA ci sono. Ma dato che generalizzare non romozioni sempre più forti e sempre è mai giusto, andiamo per esempi. Ci più frequenti, quasi continue: il mer- è cascato l’occhio sulla pre-vendita P cato italiano dell’elettronica è av- da parte di Amazon di Sonos Move, la viato verso un avvitamento insensato, in nuova cassa Wi-fi a batteria. Prezzo cui, per poter comunicare sconti “pazzi”, i consigliato al pubblico 399 euro. Il retailer fanno riferimento a prezzi di listino prodotto arriverà il 24 settembre e altrettanto pazzi. Si tratta generalmente Amazon già la sta vendendo a 399 di prezzi “consigliati dalle case” (il listino, euro, cioè al prezzo consigliato, inteso come prezzi imposti, non può più come con qualsiasi prodotto al esistere) che vengono opportunamente capire l’antifona e iniziano a non farsi più sario che il prezzo che si va a “barrare” momento del lancio. Eppure Amazon gonfiati per poter far apparire come ec- abbagliare dal prezzi barrati. Andando sia stato effettivamente praticato in un riporta un prezzo barrato: il prezzo originale del prodotto sarebbe cezionali tagli prezzo che in realtà sono avanti così, si lede il rapporto di lealtà e passato recente (per intenderci non due di 464,27, riferimento di pura decisamente più ordinari. D’altronde - fiducia che deve instaurarsi tra cliente e mesi prima) in quel negozio e che questo fantasia. Anzi Amazon (che lo vende osserverà qualcuno - oramai per attrarre rivenditore. E il comunque sentire oramai sia accaduto per un tempo lungo rispet- direttamente) parla addirittura di l’attenzione del consumatore e spingerlo diffuso (e non sempre a ragione) è che i to alla durata della promozione; inoltre il “prezzo precedente”, ma non si all’acquisto servono tagli prezzo vistosi, retailer tradizionali di elettronica sono rivenditore deve dimostrare che in pas- capisce precedente a cosa, visto che il come le ripetute (o addirittura ripetitive) furbi e scorretti; Amazon - tanto per fare i sato sono state fatte vendite significative prodotto è stato presentato 20 giorni campagne No IVA dimostrano, arrivate nomi chiari e non girarci attorno - è invece del prodotto in questione al prezzo che fa all’IFA, appunto a 399 euro e non è recentemente anche alla deriva patologi- santificata dai suoi clienti come quella che si intende assumere come riferimento. ancora in vendita. Insomma, Amazon ca del No doppia IVA su alcune catego- risolve i problemi. Non è vera in maniera Basterebbero queste condizioni per met- fa figurare uno sconto del 14%, rie. Nel nostro settore non ci sono grandi generalizzata né l’una né l’altra cosa, ma tere fuorilegge la maggior parte dei tagli scrivendo in rosso un bel “Risparmi: margini per fare tagli dell’IVA o della dop- la forchetta si sta allargando e le perce- prezzo italiani. 65,27€”. Invece non si risparmia pia IVA in maniera indiscriminata. zioni dei clienti si stanno radicando. Per esempio, se un prodotto ha un prez- nulla. Non sappiamo se è pubblicità Dalle nostre parti è pratica comune quel- Se i retailer vogliono continuare ad avere zo “alto” per 20 giorni e poi passa a un ingannevole, di certo non è una la di riferirsi, durante queste promozioni, un ruolo devono cambiare, il che vuol dire prezzo tagliato per i sei mesi successivi, promozione. non al prezzo praticato fino al giorno tornare a promozioni e attività più “sin- non è possibile indicare il prezzo “alto” prima, ma al fantomatico prezzo di listino cere”. Il problema è però uno: o lo fanno come riferimento. In pratica il mercato ha che, sul mercato non pratica nessuno, tutti insieme o, evidentemente, non lo farà deciso, evidentemente, che il riferimento neppure nel giorno del lancio. L’ultimo nessuno. Per questo, Brexit o no, ci tocca è sceso e lo sconto non è più tale. Inoltre, esempio è la macchina del caffèDe’Lon - copiare dalla Gran Bretagna. nel caso delle catene, fa fede lo storico ghi for Illy, annunciata a 699 euro, in ven- dei prezzi praticati nello specifico nego- MAGAZINE dita il giorno del lancio al 599 sul sito Illy Il modello UK: i prezzi di zio: non basta che il prezzo che si va a e il giorno dopo in promozione sul sito di riferimento per le promo non barrare sia stato praticato in un negozio MediaWorld a 499. Praticamente un taglio possono essere “di fantasia” magari “flagship” per poterlo riportare su prezzo del 30% istantaneo. I rivenditori del Regno Unito dal 2017 tutti i volantini come prezzo barrato. Infine devono attenersi a un codice comporta- - e qui sarebbe un’ecatombe di promo in MAGAZINE Una dinamica che spinge mentale che di fatto rende sanzionabili Italia - se si comunica un prezzo tagliato Estratto dai quotidiani online ad alzare ad arte i prezzi pratiche scorrette sulla comunicazione e (per esempio, costava 200 euro, ora costa www.DDAY.it consigliati messa a punto delle promozioni. In prati- 120), non è più possibile usare il prezzo di Registrazione Tribunale di Milano n. 416 del 28 settembre 2009 Chi fa il nostro mestiere - raccontare pro- ca, per fare e comunicare una promozio- riferimento per una nuova promo meno e dotti novità - deve comunicare non solo ne, i rivenditori del Regno Unito devono conveniente (restando nel nostro esem- www.DMOVE.it le caratteristiche degli apparecchi, ma allestire una documentazione che dimo- pio, costava 200 euro, ora costa 150). Registrazione Tribunale di Milano n. 308 del’8 novembre 2017 anche il loro prezzo. Il prezzo è una parte stri che l’attività è corretta e non inganne- integrante della notizia, che può rendere vole. Dato che sarebbe oneroso realizza- Dateci le regole! direttore responsabile un prodotto di grande appeal; o demoli- re questa documentazione a ogni promo, Insomma, non sappiamo se le regole in- Gianfranco Giardina re la desiderabilità. Il giorno del lancio di i retailer si sono attrezzati con procedure glesi siano le migliori del mondo e vada- editing Maria Chiara Candiago De’Longhi for Illy ci siamo trovati di fronte che di fatto impediscono che vengano no bene così come sono anche per l’Italia. al dubbio di quale prezzo comunicare, il realizzate promo “non compliant”. Ma almeno sono delle regole: meglio del Editore Scripta Manent Servizi Editoriali srl primo, il secondo o il terzo. E questo ci Tanto per essere pratici, il rivenditore UK Far West in cui ci muoviamo noi consu- via Gallarate, 76 - 20151 Milano preoccupa: se questa spirale non doves- ora, quanto presenta un taglio prezzo (la matori italiani, sempre con la mano sulla P.I. 11967100154 se fermarsi, i prezzi consigliati rischiano di classica promo con il prezzo barrato e la pistola, allenati dalle durezze della vita da Per informazioni diventare ancora più di fantasia di quanto percentuale di sconto) deve essere pron- acquirenti e pronti a fare i furbi per evitare [email protected] non lo siano già, di fatto depotenziando to, su richiesta delle autorità, a produrre di essere fregati da chi cerca di essere Per la pubblicità qualsiasi promozione: i cittadini iniziano a diverse evidenze. Per esempio, è neces- più furbo di noi. [email protected]

 torna al sommario 3 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Illimity Bank sfida le banche tradizionali: solo online e tutta digitale e in cloud Il piano folle Debutta illimity, la banca tutta online di Huawei: vendere l’accesso Passera: “Come noi nessuno in Europa” a brevetti e Corrado Passera: “200mila clienti entro il 2023”. Conti deposito con tassi fino al 3,25% tecnologie 5G di Massimiliano DI MARCO a un’azienda na banca completamente online occidentale. Per e digitale. Nasce da qui illimity, la U banca diretta del Gruppo Illimity. poi batterla sul “Se è vero che la tecnologia permette di essere diversi, allora bisogna andare fino campo in fondo” ha detto Corrado Passera, CEO L’eventuale acquirente del Gruppo Illimity, durante la presenta- pagherebbe una tantum zione alla stampa della banca. Come già tanti servizi fintech nati in que- per avere a disposizione sti anni, l’idea è fornire un servizio agile tutta la tecnologia 5G del e veloce. In linea con le tendenze mo- colosso cinese. Huawei derne: facile da usare via app, nessun Passera: “Nessuno in giro bisogno di dover andare in un luogo per l’Europa ha tutte queste non vuole darsi la zappa fisico. E le funzioni ci sono tutte: aggre- caratteristiche” sui piedi: cerca un modo gazione di conti correnti e carte di altri “La banca diretta di illimity - ha detto per creare un rivale da istituti bancari per monitorare da dall’app Passera - è effettivamente speciale. Non battere ed essere scelta di illimity saldo e lista movimenti; grafici ne troviamo molte altre, forse nessuna, e informazioni sulle spese suddivises per in giro d’Europa con tutte queste carat- per quello che fa negozio o categoria merceologica; ri- teristiche. Nessuna le ha così insieme. È sparmio automatico con l’arrotondamen- una banca, non un singolo prodotto. Una di Sergio DONATO to all’euro successivo e promemoria sulle banca completa, che ha tutto ciò che ser- Ren Zhengfei, fondatore e AD di spese fisse, come l’affitto. Niente che altri Corrado Passera, CEO del Gruppo ve”. L’assistenza alla clientela sarà gestita Huawei Technologies, si è detto servizi bancari non propongano già. La illimity. da persone umane, che lavorano nella pronto a condividere la sua tecno- scommessa di Passera per illimity è nel sede milanese dell’azienda. Nessun call logia 5G con i potenziali acquirenti mettere insieme tutto questo: una banca center straniero, insomma. “La differenza occidentali. Ren lo ha dichiarato completa. Una ricetta che strizza l’occhio conto corrente: Plus e Smart. Il primo la fa la ricetta” ha fatto eco Carlo Panella, in un’intervista dell’Economist nel ai nativi digitali, sempre più abituati a usu- include molteplici vantaggi, come carta Chief Digital Operation Officer di illimity. corso della quale ha detto che è fruire dei servizi senza muoversi di casa, di credito senza canone e prelievo gra- illimity fa affidamento su tre data center: disposto a fornire all’acquirente, ma anche a tutti coloro che vogliono una tuiti illimitati. Anche i costi dei bonifici uno a Biella, un altro ad Amsterdam e dietro un compenso una tantum, banca snella. Obiettivo tutto da dimostra- istantanei sono azzerati per i correntisti un terzo a Dublino. Tra i diversi partner l’accesso perpetuo ai brevetti 5G re, naturalmente. Plus. Chi apre un conto illimity fino al 15 coinvolti ci sono Nexi per le carte, Fabrick esistenti di Huawei, licenze, codi- novembre avrà accesso al conto Plus per la piattaforma di open banking e Mi- ce, progetti tecnici e know-how. Carta di credito a canone zero per un anno a zero spese. Dopo i primi crosoft per il cloud. Le carte illimity sono Il compratore guadagnerebbe di per gli utenti Plus 12 mesi, per mantenere tale gratuità ba- compatibili con Apple Pay e Google Pay. conseguenza anche la possibilità illimity offrirà anche prestiti e mutui, sterà soddisfare almeno due condizioni, La banca illimity è il terzo atto del gruppo, di modificare il codice sorgente, anche se attraverso partner esterni. come l’accredito di uno stipendio o di attivo già dal 2018. Con la sua prima ini- determinando quindi un’assolu- Indipendentemente, fornirà carte (de- una pensione di almeno 750 euro, l’ad- ziativa, Spacx, il Gruppo Illimity - fondato ta indipendenza da Huawei o dal bito, credito e prepagate), conti correnti debito di una bolletta o di un abbona- da Passera - ha raccolto 600 milioni di governo cinese sulle infrastrutture e conti deposito. Con due tipologie di mento (anche Spotify o Netflix) e paga- euro in tutto il mondo. La banca illimity realizzate a seguito dell’acquisto mento di almeno 300 euro al mese con nasce dalla consapevolezza che ci sono delle tecnologie 5G. L’obiettivo di- clicca per l’ingrandimento le carte. In caso contrario, circa 15 milioni di potenziali clienti “bra- chiarato di Ren è quello di creare l’utente Plus sarà “retro- mosi” di servizi bancari digitali. Gli obiet- un rivale che potrebbe compete- cesso” al conto Smart, tivi di illimity, però, sono molto più umili: re nel settore 5G con Huawei, la che prevede diversi 200mila clienti entro il 2023. quale ovviamente manterrebbe i costi: 20 euro l’anno di Il debutto di illimity in Italia arriva a pochi contratti esistenti e continuerebbe canone per la carta di giorni di distanza dall’obbligo di adesione a vendere la propria tecnologia. credito e 2 euro per ogni alla direttiva europea PSD2 sui pagamen- Paradossalmente, plasmare un bonifico istantaneo, per ti digitali. Da qualunque parte lo si guardi, rivale servirebbe a Huawei per gio- esempio. Sui conti depo- illimity “odora” di open banking e delle carsela alla pari, in modo da riusci- sito a 5 anni sono garan- opportunità di business che offre. Ora bi- re a vendere i propri servizi perché titi tassi del 3,25%, che sognerà valutare il riscontro degli utenti. meritevoli, e non solo perché gli scendono all’1,50% per Per capire se una banca solo digitale può unici disponibili o con la macchia Alcuni dettagli dei conti correnti Plus (a sinistra) e conti deposito vincolati effettivamente sostituire una banca più di essere stati nutriti dal governo Smart (a destra) di illimity. per 12 mesi. tradizionale. cinese per scopi poco nobili.

 torna al sommario 4 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Stefano Viganò, AD di Garmin Italia, ci ha raccontato la filosofia Garmin:Gli “ orologi devono essere utili, non solo belli” Garmin: “Sullo sport, noi lanciamo tendenze” Garmin è anche leader nel segmento dell’aviazione privata, con un fatturato di 184 milioni di dollari nel secondo trimestre

di Massimiliano DI MARCO n tempo sinonimo di navigatori per auto, oggi Garmin è molto di più. Nota soprattutto per gli U smartwatch dedicati ad attività all’aria aperta, anche le più estreme, ha prodotti e soluzioni anche nell’aviazione e nella nautica. Con un obiettivo ben preciso: fare in modo che quando un utente si muove - che stia correndo, scalando una montagna oppure spostandosi con una barca - stia usando un disposi- tivo Garmin. Per capire di più su Garmin e conoscere le dinamiche delle sue strategie commerciali abbiamo intervistato Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia.

DDAY: Qual è la filosofia di prodotto dietro alle -no vità presentate a IFA 2019, cioè Venu, VivoActive 4 e VivoMove 3? esempio, lo streaming offline della musica. Oggi che Stefano Viganò: “Sono strumenti che cercano di in- tu abbia Deezer o Spotify o Amazon Music, puoi an- contrare un pubblico il più vasto possibile. Ci sono dare a correre senza nient’altro. L’orologio al polso vari target di consumatori smartwatch, dal modaiolo serve per la musica, per monitorare l’allenamento che puro fino a chi vorrebbe uno smartwatch con caratte- stai facendo e un milione di altre cose. Non abbiamo ristiche tecniche interessanti ma anche di design e in- un timore particolare. Anzi, marchi più modaioli come fine chi vuole la chicca particolare. Noi con questi tre Armani e Michael Kors non vanno a intaccare il no- prodotti siamo andati incontro a tutti e tre questi tar- stro obiettivo di consumatore. Noi abbiamo tutto un get. Stiamo diventando il riferimento di Apple. Apple mondo collegato: per esempio, ci sono l’app Garmin sempre di più sta diventando parte integrante della Connect e la bilancia. Un ecosistema di prodotti che vita di chi ama lo smartwatch anche in chiave sporti- tiene monitorato tutto quello che vuoi che sia moni- va e non lo usa soltanto per il messaggio o la risposta torato e lo tiene in un solo posto. Le soluzioni stand al telefono. Stanno implementando sempre più fun- alone e smart di quei marchi vanno bene, ma fanno il zioni che aiutano veramente il consumatore a moni- 10% di ciò che può fare chi compra un Garmin”. torare il suo stato di salute e su questo Apple ci sta seguendo molto, soprattutto sulla parte dello sport. Stefano Viganò. CEO di Garmin Italia DDAY: Soprattutto nel segmento di VivoActive si è Stiamo lanciando una tendenza. Oggi siamo il terzo standardizzata la forma e agli occhi di un consuma- brand dopo Apple e Samsung nel mercato consumer tore che non segue il mercato possono sembrare degli indossabili, ma siamo il brand sportivo numero esempio, subentrano nel mercato hardware? tutti simili. Secondo voi è questo ecosistema il valo- uno. Con Venu, VivoActive 4 e VivoMove 3 vogliamo Viganò: “No, anzi, ci fa piacere. Contribuiscono ad re aggiunto di Garmin? andare incontro ai differenti target. L’obiettivo finale è alimentare la conoscenza di ciò che è oggi un oro- Viganò: “È una delle prerogative di Garmin, per non unico: aiutare il consumatore a monitorare il suo stato logio. Che non è più un orologio per guardare l’ora, parlare dell’affidabilità. Se compri un orologio che ha di salute per tre diversi tipi di consumatore”. come il telefono non è più uno strumento per telefo- molta tecnologia, hai bisogno di un’azienda dietro nare. Oggi usi lo smartphone al 5% per telefonare. che ti supporti se succede qualcosa. Noi abbiamo un DDAY: Aziende come Puma, Diesel e Michael Kors L’orologio dieci anni fa serviva come segnatempo e customer service interno. Il contatto con il consuma- hanno recentemente annunciato dispositivi in- doveva essere il più preciso e prestigioso possibile. tore è ciò che ci garantisce la massima serietà e tra- dossabili. Temete la concorrenza delle società che Oggi è un altro centro di commando dell’attività”. sparenza di chi ci dà fiducia acquistando un prodot- sfruttando un marchio noto nell’abbigliamento, per DDAY: Tra i consumatori, però, c’è una certa riluttan- to. La nostra sfida la giochiamo qui: far capire al più za verso gli smartwatch in funzio- ampio numero di consumatori cosa significa avere un ne del fatto che abbiamo già uno Garmin al polso. Non è solo avere uno smartwatch, smartphone in tasca. Come lavo- ma è molto di più”. rate per far capire che può essere non solo un prolungamento dello DDAY: Alcuni produttori stanno sperimentando gli smartphone, ma anche un dispo- schermi flessibili sugli smartwatch. È qualcosa che sitivo indipendente? Garmin ritiene che possa essere utile o la vede Viganò: “Se ci pensi, lo smartwa- come una velleità? tch dice l’ora, ma tenendo al pol- Viganò: “Bisogna distinguere tra la tecnologia per so questo strumento io riesco ad vendere e quella utile. Comprendo che l’innovazione avere tutto sotto controllo. Dal sa- a volte includa entrambi. Noi siamo più attenti alla pere cosa succede sul telefono al pagamento. Non tocchi più nulla, Garmin Venu segue a pagina 06  né il telefono né il portafoglio. Per

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MERCATO La filosofia di Garmin segue Da pagina 05 

fruibilità del prodotto al di là di soluzioni solo per far parlare di sé. Mentre su un telefono posso compren- derlo perché ha un volume e una dimensione tale per cui ci potrebbe stare, le riflessioni [sugli schermi fles- sibili] non sono state fatte su un orologio”.

DDAY: Che tipo di innovazioni possiamo aspettarci nel segmento indossabili? Abbiamo già oggi molte funzioni: rilevamento dell’attività cardiaca e dell’os- sigeno, GPS, LTE, schermi AMOLED. Cosa potrebbe Il segmento per l’aviazione di Garmin sta crescendo parecchio: ha generato 184 milioni di dollari di essere introdotto nel giro di tre anni? fatturato nel secondo trimestre. Viganò: “La corsa è sempre più ad avere parametri legati al mondo della salute. La pressione, la glice- mia. Tanti parametri che, seppur non siano una certi- ergonomico possibile, noi tendiamo a seguire quella Per esempio i camper e la gestione delle flotte azien- ficazione medica, aiutano le persone ad avere un’in- direzione. Un orologio come il VivoActive, che sap- dali. Siamo molto attenti al segmento delle motoci- dicazione. Queste sono due potenziali novità che piamo essere uno strumento da tutti i giorni per tan- clette, le dash cam e delle back cam. Crediamo che il tutti stanno cercando di inseguire, non solo Garmin. te persone, che magari non praticano sport all’aria mercato non sia finito. È finito quello consumer da 69 Si spingerà sempre di più in quella direzione. Ci deve aperta, dev’essere per forza di un materiale leggero o 79 euro, che però non è mai stato davvero il nostro essere un’utilità oltre che avere una cosa carina e ab- e che non si senta al polso. Il segreto è dimenticare di mercato. A parte nel 2008-2009, quando venivano binabile al tuo stile e avere le notifiche. Ci deve esse- averlo al polso così che l’orologio possa monitorare venduti 1,2 milioni di navigatori all’anno. Oggi se ne re qualcosa che vada oltre. Credo che la ricerca e la la persona per 24 ore e il dispositivo possa dare il vendono 100mila. sfida di tutte le aziende vada in quella direzione”. giusto feedback”. Noi teniamo al presidio di questi segmenti di prodot- to e di tutto quello che è accessorio da mettere in DDAY: Che mercato hanno smartwatch ibridi come DDAY: Il segmento aviazione di Garmin sta crescen- macchina. Stiamo andando avanti così e stiamo in- VivoMove? Sono dispositivi di accesso al mondo do parecchio. crementando il fatturato rispetto all’anno scorso. È smartwatch? Viganò: “Siamo leader nel mondo dell’aviazione pri- diventato una parte marginale del fatturato di Garmin Viganò: “Noi abbiamo deciso di posizionarli sia nelle vata. Jet, elicotteri. Siamo fornitori dei più grandi co- Italia. Ormai è meno del 10%, mentre una volta era il orologerie sia, da poco, nell’elettronica di consumo. struttori al mondo di questo tipo di velivoli. Tutto ciò 90%. La peculiarità della nostra azienda è che ser- Non abbiamo esordito subito lì perché temevamo che riguarda l’aviazione privata è roba nostra. Non vendo mondi come la nautica, la navigazione, lo sport che potessero essere incompresi. I primi test che ab- la seguiamo direttamente dall’Italia perché è un mer- e altri mondi di nicchia siamo riusciti a ribaltare quello biamo fatto negli ultimi tre mesi ci hanno spinto a in- cato che richiede una preparazione e una struttura che era il prodotto dal quale dipendevamo maggior- sistere anche nel mondo consumer perché può avere precisa. Viene gestito dall’Inghilterra attraverso una mente a quello da cui, oggi, dipendiamo meno. quel valore aggiunto in più per chi cerca un orologio rete di distributori in Europa”. Ci stiamo anche spostando su soluzioni di infotain- normale con le lancette, ma in cui, quando lo si vuole, ment. Lavoreremo a fianco di BMW aprendo uno stabi- appare uno schermo digitale”. DDAY: Garmin è un marchio noto anche per i navi- limento apposta in Europa per poter fornire a BMW la gatori. Guardando anche i dati finanziari, è il setto- tecnologia che gli serve. L’infotainment di BMW sarà di DDAY: Per smartwatch ibridi come VivoMove, Gar- re che sta più soffrendo considerata la tendenza a Garmin. Qualche anno fa abbiamo iniziato le acquisi- min come ha lavorato? Vi siete affiancati a chi aveva usare gli smartphone come navigatori. Come state zioni per poter consolidare il business e aprire l’azien- già esperienza nell’orologeria o avete fatto di testa reagendo? da ad altri business. Abbiamo comprato un’azienda vostra? Viganò: “Ci stiamo specializzando molto per andare neozelandese, Fusion, che è leader dei sistemi Hi-Fi Viganò: “Facciamo di testa nostra anche se il merca- incontro a quello che rimane del mercato automotive. da montare sulle barche di ogni genere. Recentemen- to va ascoltato. Noi proponiamo quello che, secondo te abbiamo acquisito un’azienda che fa sistemi digitali noi, è il quadrante e il design più giusto per avere per governare e gestire la barca e oggi siamo a bordo quelle funzioni su un orologio. Riteniamo che ci sia- delle più belle barche che vengono costruite in Italia. no momenti in cui il display rettangolare o quadrato Acquisizioni strategiche affinché ogni volta che l’uten- abbia un senso e altri momenti in cui la tecnologia va te si muove Garmin ci sia. avanti e quello tondo, che è quasi a schermo pieno, Ora abbiamo acquisito Tacx, che produce strumenti di può adattarsi meglio alle funzioni che ci sono all’in- indoor cycling come rulli e cicloergometri. Il mondo del terno. Più legato alla funzionalità dell’orologio che a ciclismo si sta spostando molto verso l’indoor. Oggi ti inseguire la tendenza del momento”. siedi sul rullo connesso e in bicicletta riesci a fare gare live attraverso un iPad o una smart TV. Anche questo DDAY: Come calibrate il compromesso tra l’estetica mondo fa parte dell’ecosistema che Garmin ha crea- e le funzioni? to. Abbiamo anche implementato una funzione, che si Viganò: “La risposta è: cerchiamo un equilibrio. Fra chiama TrueUp, che mette insieme tutti gli strumenti quello può essere l’effettivo utilizzo del prodotto e le Garmin e fornisce un unico dato sullo stato di forma”. sue caratteristiche tecniche. I Fenix sono strumen- ti fatti in composito o addirittura in titanio. Anche DDAY: Qual è il fatturato di Garmin in Italia? in queste categorie di smartwatch più consumer, ci VivoActive 4S Viganò: “Quest’anno sarà poco meno di 70 milioni di sono prodotti in metallo e altri in composito. Tutto euro. In crescita in doppia cifra su base annua”. quello che può adattarsi all’utilizzo più comodo ed

 torna al sommario 6 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE iPhone 11 è la nuova base di partenza degli smartphone Apple. iPhone XR resta in gamma iPhone 11, più Ecco Apple iPhone 11. Doppia fotocamera RAM e batteria: 4 GB per tutti scocche colorate e processore più potente e carica fino al Seconda camera grandangolare, scatti Night Mode, video selfie in slo-mo e processore A13 Bionic 25% più generosa di Sergio DONATO I documenti necessari

Phone 11 ha finalmente debuttato alla vendita degli iPhone sul palco dello Steve Jobs Theater 11 in Cina hanno rivelato i di Cupertino. Le indiscrezioni ci ave- le specifiche di RAM e vano preparato soprattutto al design e capacità delle batterie alla tecnologia delle camere posteriori. Si sono rivelate esatte in parte. Soltanto che Apple di solito tiene due camere, non tre come iPhone 11 Pro, nascoste. I 4 GB sono ma raccolte comunque in una sporgenza una costante, le batterie quadrata dalla linea morbida. iPhone 11 sembra destinato a prendersi crescono rispetto ai l’eredità di iPhone XR e creare un nuovo modelli precedenti, punto di partenza per gli smartphone di anche di tanto Apple. Schermo da 6,1” Liquid Retina HD LCD (1792x828 pixel, 326ppi) con notch frontale per ospitare il sistema FaceID e di Sergio DONATO supporto a Dolby Atmos. Ci sono anche Le specifiche di batteria e RAM dei nuovi colori, tutti pastello: bianco, viola, nuovi iPhone 11 sono state messe verde, giallo, nero e rosso. Le camere in luce dai documenti presentati restano il cambiamento più grande, non all’agenzia cinese di regolamen- per il numero rispetto a Iphone X, ma per tazione TENAA, necessari per la la presenza di una camera grandangolare glio la scena grandangolare che si sta per gli animali. Anche il Night Mode sembra commercializzazione dei dispositi- da 13mm f/2.4 da 12 MP capace anche di immortalare. La seconda camera è una fare un passo avanti con l’adozione del- vi Apple in Cina. Nell’elenco sono uno zoom 2x. La nuova camera introduce 26 mm f/1.8 sempre da 12 MP. l’esposizione a forcella adattativa e la dunque apparse le specifiche par- anche la possibilità di attivare una nuova È stato introdotto anche un nuovo effetto fusione delle immagini per recuperare ticolari dei nuovi iPhone, che soli- interfaccia semitrasparente per l’app Fo- high-key mono per la modalità Ritratto, e luce nello scatto finale. Lato video, le ac- tamente Apple tiene nascoste: tocamera, che permette di osservare me- la modalità stessa ora funziona anche con quisizioni supportano il 4k/60 fps con ov- - Phone 11: batteria da 3.110 mAh e viamente possibilità di registrare in slow- 4GB di RAM mo, time lapse e con una nuova gamma - iPhone 11 Pro: batteria da 3.046 dinamica estesa per entrambe le camere. mAh e 4GB di RAM MOBILE Migliora la localizzazione e lo scambio di file con AirDrop Nuova la funzione chiamata QuickTake - iPhone 11 Pro Max: batteria da che, in modalità Foto può acquisire un 3.969 mAh e 4GB di RAM A cosa serve il chip U1 di iPhone 11? filmato tenendo premuto il pulsante rosso Tutti i nuovi smartphone Apple di scatto. Inoltre, nel corso di una regi- quindi passano a 4 GB di RAM di Pasquale AGIZZA strazione video, sarà possibile effettuare (iPhone X e XR ne hanno 3), e non nuovi iPhone 11, la versione aggiornata una transizione fluida e senza stacchi tra c’è un motivo valido per pensare di iPad e gli Apple Watch 5. Il keynote di le due fotocamere. 12 MP anche per la che possano trattarsi di specifiche I Apple non è stato sicuramente avaro di camera grandangolare frontale che può legate solo al mercato cinese. Si annunci, ma alcune novità importanti non acquisire video 4K/60 fps e guadagna nota anche l’aumento della capa- hanno trovato spazio sul palco dello Steve la possibilità di effettuare registrazioni in cità della batteria: consistente nel Jobs Theater. Parliamo, ad esempio, dell’in- slo-mo che Apple ha chiamato “slofies”, Pro e nel Pro Max. tegrazione del chip U1 nei nuovi iPhone, che ovvero “slo-mo selfies”. Nel caso di iPhone 11 c’è un incre- promette miglioramenti nel campo della lo- All’interno di iPhone 11 c’è il nuovo A13 mento della batteria rispetto all’XR calizzazione dei dispositivi e della condivisione tramite AirDrop. Il chip U1 utilizzerà Bionic, che Apple ha presentato come del 5,7%, che in parte corrisponde la tecnologia Ultra Wide-Band per fornire dati sempre più precisi sulla localizzazione l’unione del processore e della GPU più a quell’ora in più di autonomia di- dei dispositivi. I dispositivi con a bordo il chip U1 si troveranno in maniera semplice e veloci in uno smartphone. Per la prima chiarata da Apple per l’iPhone 11. naturale, e miglioreranno le prestazioni nello scambio dei file in base alla direzionalità. volta, Apple parla esplicitamente di pro- C’è invece il 14,6% di capacità in più Basterà, infatti, puntare l’iPhone verso il ricevente per vederlo in cima alla lista nel tezione IP68. C’è anche il supporto a WiFi per l’iPhone 11 Pro rispetto all’XS, menù AirDrop. L’utilizzo del chip U1 segue la stessa logica perseguita da Apple con 6 e la batteria ha un’ora di autonomia in che si dovrebbe tradurre in quattro il chip W1 e con l’H1 alla base degli auricolari wireless AirPods. La casa californiana più rispetto a iPhone XR. iPhone 11 sarà di- ore aggiuntive di autonomia, e infi- si dimostra ancora una volta molto impegnata nel fornire la migliore connessione sponibile dal 20 settembre con preordini ne il 25% in più per l’iPhone 11 Pro possibile fra i suoi dispositivi. Una conditio sine qua non per sviluppare la sua idea di da venerdì 13 alle 14:00. I prezzi: 839 euro Max nei confronti dell’XS Max, per ecosistema. Apple, come detto, non ha parlato del chip U1 durante la presentazione per il modello base da 64GB, mentre ser- dargli la possibilità di raggiungere degli iPhone di ieri. Le nuove funzionalità di condivisione, però, fanno bella mostra di viranno 889 euro per la versione 128GB e le cinque ore di autonomia dichia- sé nella pagina del sito dedicata all’iPhone 11. 1.009 euro per il modello da 256GB. rate da Apple.

 torna al sommario 7 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Ufficiale il nuovo iPhone 11 Pro: due taglie, c’è anche il Max. Il vero punto di forza secondo Apple è la tripla fotocamera Il nuovo Apple iPhone 11 Pro promette molto Video professionali, foto super e 5 ore di autonomia iPhone 11 in versione Pro è il primo con tripla camera e pensato per chi vuole spremere la sua creatività, con focus su foto e video di Roberto PEZZALI ome i MacBook, gli iMac e gli iPad anche l’iPhone arriva in versione Pro. Scelta saggia: iPhone 11, con Cil suo prezzo e la videocamera super wide, può di- ventare lo smartphone che rimette in moto la macchina delle vendite di Cupertino. iPhone XR ha venduto tantis- simo, iPhone 11 venderà di più. Ma il fiore all’occhiello della nuova gamma è l’iPhone 11 in versione Pro, il primo con tripla camera e pensa- to per chi vuole spremere la sua creatività, con focus su foto e video. Quattro finiture, c’è anche il verde, un corpo realizzato da un monoblocco in stainless steel e un trattamento aggiuntivo che rinforza vetro e scocca compongono quella che è la base del nuovo iPhone 11 Pro. Migliora anche la resistenza waterproof: si scende fino a 4 metri. Come l’iPhone XS, anche l’iPhone Pro tuali: è sempre a 6 core, due core ad alte prestazioni e 4x continuo. Apple assicura le stesse identiche presta- sarà disponibile in due diversi tagli di schermo, con quattro core ad elevata efficienza, e Apple usando una zioni per resa cromatica, esposizione e messa a fuoco la versione Max dotata di un OLED da 6.5”. L’altro è il tecnica produttiva avanzata a 7 nanometri è riuscita a tra le tre lenti: solo la diversa inquadratura permette classico 5.8”. impacchettare 8.5 miliardi di transistor nel piccolissimo di capire che camera è stata usata nonostante le lenti Le dimensioni sono le stesse dei modelli attuali, ma gli chip. siano ovviamente diverse, così come i sensori. Quello schermi OLED cambiano: Apple ha realizzato un nuo- Nel processore A13 c’è anche un nuovo controller per principale, da 12 megapixel con lente f/1.8 stabilizzato vo tipo di schermo che ha chiamato Super Retina XDR il machine learning che gestisce CPU e GPU: capisce è di nuova concezione, dovrebbe avere una messa a dotato della stessa risoluzione dei modelli attuali (2688 a seconda del tipo di operazione quale parte del SoC fuoco più veloce del sensore dell’iPhone XS e una mi- x 1242 e 2436 x 1125) ma più efficiente dal punto di far lavorare. L’efficienza, secondo Apple, è di 6 volte gliore resa sulle basse luci. Lo vedremo poi in fase di vista energetico, consuma il 15% in meno rispetto allo superiore con 1 trilione di operazione al secondo. prova. schermo di iPhone XS. I processori per smartphone sono solitamente potenti, Il tele, 54 mm, è stabilizzato e ha una lente leggermen- Tra le altre caratteristiche 1200 nits di luminosità di pic- ma non riescono a gestire questo carico in modo so- te più luminosa, f/2.0. Il super wide, obiettivo f/2.4, non co, 2 milioni a 1 di contrasto, la copertura completa del- stenuto: secondo l’ingegnere che ha guidato il team è invece stabilizzato ed è lo stesso usato sull’iPhone 11. lo spazio colore P3, l’HDR con HDR10 e Dolby Vision di sviluppo dell’A13 Bionic questo chip assicura la mi- La stabilizzazione, in questo caso, non serve. e un vetro rinforzato a protezione. Il più resistente mai glior tenuta di sempre ai carichi elevati, senza ridurre Tutte e tre le fotocamere riprendono video in 4K a 60 usato su un iPhone secondo Apple, qui i test diranno le prestazioni. Nonostante l’aumento di potenza, Apple fps e hanno funzione audio zoom: avvicinandosi al sog- se è vero. è riuscita a lavorare bene nella direzione dove si at- getto, sfruttando lo zoom, l’audio si “avvicina”. C’è l’haptic touch di iPhone XR, sparisce quindi il 3D tendevano miglioramenti: la batteria. La promessa è di Presenti la modalità notte, le nuove modalità di ritratto, Touch che ha gestito i diversi livelli di pressione dello quelle forti: 4 ore in più di autonomia su iPhone 11 Pro, un sistema Smart HDR auto più evoluto e tante altre schermo sugli iPhone di ultima generazione. 5 ore su iPhone 11 Pro Max. In dotazione per la prima ottimizzazioni: Apple predilige come sempre il punta e Altra novità, sempre in tema di “entertainment”, la pre- volta ci sarà anche un caricatore Fast Charge. scatta, e non cerca di aggiungere modalità particolari. senza di un nuovo sistema di gestione audio che Apple Ma è sulla tripla camera che Apple si gioca tutto: come In autunno arriverà una nuova tecnologia tramite ag- definisce “Spatial Sound” con supporto Dolby tmos.A sempre ha preferito non esagerare, mantenendo un giornamento: si chiama Deep Fusion e fonderà insie- Da sentire, perché si tratta sempre di una virtualizzazio- profilo più bilanciato ma ragionato. La scelta di tene- me alcuni fotogrammi scattati in fase di pre-scatto con ne, ma dovrebbe allargare la scena acustica. re tre sensori da 12 megapixel permette ad esempio altri scattati durante le foto. In pochi istanti il sistema Il processore dell’iPhone 11 Pro è il nuovo A13 Bionic, il passaggio senza stacchi da una camera all’altra, ga- di calcolo computazionale sceglierà i pixel migliori per 25% circa più potente di quello usato sui modelli at- rantendo a chi usa l’iPhone 11 Pro una sorta di zoom aumentare la nitidezza della scena. iPhone 11 Pro nasconde anche altri piccoli dettagli, come un modem LTE più veloce, il Wi-fi 6 e un nuovo coprocessore. Crediamo che ci sia anche altro, ma Ap- ple ha scelto una presentazione molto più lifestyle sen- za dilungarsi troppo nei dettagli tecnici. Spulciando le specifiche sul sito potrebbe uscire qualche sorpresa. I prezzi italiani degli iPhone 11 Pro partono da 1189 euro per la versione da 5.8” e da 1.289 euro per quello da 6.5”. il taglio minimo è il 64 GB, e chi vuole 256 GB deve spendere qualcosa in più: 1359 euro per il piccolo e 1459 euro per il grande. Il taglio massimo è quello da 512 GB: i prezzi qui sono di 1589 euro e 1689 euro. Disponibilità a partire dal 20 di settembre.

 torna al sommario 8 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Per la prima volta, lo smartphone consumer per eccellenza viene declinato su un utente, quello di chi produce i contenuti iPhone 11 Pro: può uno smartphone essere considerato professionale o è tutto marketing? iPhone 11 Pro ha diviso il pubblico, tra apprezzamenti e accese critiche. È davvero su un altro livello? Scopriamolo insieme

di Roberto PEZZALI ome Mosè ha diviso le acque, allo stesso modo l’iPhone 11 Pro ha diviso il pubblico. Apprezza- Cmenti da una parte, accese critiche dall’altra: il design, le fotocamere, il prezzo e tanti altri piccoli det- tagli non sono piaciuti a tutti. Soprattutto a quegli utenti più appassionati che, negli ultimi anni, hanno assistito alla scalata vertiginosa dei produttori cinesi interessati solo ad una cosa: spingere il più possibile per far capire quanto sono bravi a creare e innovare. Così, mentre c’è chi ha iniziato a piazzare sul retro dello smartphone ben quattro fotocamere, lo ha fatto prima Honor e più recentemente Motorola, Apple ha deciso di aggiungere il super grandangolo solo nel 2019, con diversi anni di ritardo rispetto agli altri. LG lo ha intro- dotto quattro anni fa, e 4 anni sono tanti. Una Apple persone una sola è in grado di realizzare un bel video. tesa modalità notte. La seconda fotocamera è anche lei che, se si guardano ai puri numeri, sembra aver smes- Un video, solo per il fatto che necessita di uno story- nuova: cambia il sensore da 12 megapixel, privo però di so di guardare avanti: niente sensori grandi come quel- board e di un minimo di pensiero, non si può improv- tecnologia dual pixel ma sempre stabilizzato, e cambia lo del P30 Pro, niente obiettivo zoom telescopico come visare, è cento volte più difficile da realizzare di una anche l’obiettivo: la lente ƒ/2.4 dell’iPhone XS viene so- quello dell’Oppo Reno 10x, e non c’è neppure la super foto. Spesso con gli smartphone si registrano piccole stituita da un ƒ/2.0 più luminosa. Lo chiamano “tele”, ma risoluzione promessa dai nuovi Xiaomi, 64 megapixel clip senza preoccuparsi troppo del risultato, e questo i tele partono da 85 mm: questo è un normale 50mm. o 100 megapixel. ha portato i produttori di smartphone a inserire la parte La vera aggiunta è il super grandangolo: Apple ha scel- video senza però svilupparla troppo, sarebbe stata uno to un 120° di field of view, che equivale ad un 13 mm. Con iPhone 11 Pro il video torna sforzo inutile. Questa inversione di tendenza non può Un grandangolo davvero ampio, un obiettivo che un al centro della scena che far piacere a che considera il video il re delle forme utente di mirrorless deve acquistare a parte perché Eppure, se si guarda all’insieme, Apple è andata avan- di espressione. difficilmente una fotocamera, sia compatta che a otti- ti a fare quello che ha sempre fatto: ha dato ai suoi La base fotografica non cambia: Apple continua a la- che intercambiabili, lo offre come focale di base in kit. utenti quello che chiedevano. Una fotocamera capace vorare sul sensore da 12 megapixel che negli ultimi Meglio di Apple fa solo Samsung che su S10 e Note di scattare foto perfette con un semplice click, senza anni le ha regalato diverse soddisfazioni, e se la stessa 10 arriva a 12 mm, mentre altri produttori che offrono scegliere la modalità migliore e senza far intervenire scelta viene fatta anche da Samsung e da Google un grandangoli spinti hanno angoli più ridotti, e talvolta algoritmi che possano snaturare l’immagine renden- motivo esiste. 12 megapixel sono il numero perfetto per non c’è neppure la correzione della naturale deforma- dola troppo digitale. E ha aggiunto anche maggiore uno smartphone: offrono il giusto bilanciamento tra di- zione necessaria su una lente così spinta. Dalle foto versatilità, con un obiettivo super wide che può essere mensione dei singoli pixel, dimensioni della fotografia mostrate, sembra che Apple abbia invece corretto an- sfruttato in sinergia con gli altri in modalità video. risultante e velocità di lettura, elemento questo fonda- che la deformazione, evitando un fastidioso sbilancia- Con iPhone 11 Pro il video torna al centro della scena, e mentale. Un sensore a risoluzione più elevata, come i mento. Questa camera non è ovviamente stabilizzata, questa è una scelta coraggiosa: se su 100 persone 40 famosi Sony o Samsung da 48 megapixel, comporta sul super grandangolo non serve: il sensore è sempre sono in grado di fare ottime fotografie, sempre su 100 troppi sacrifici in termini di rumore, gamma dinamica da 12 megapixel. e velocità. Il lato probabilmente più interessante di questo nuovo Si parla di sensore nuovo, ma è identico nelle dimen- iPhone è legato proprio alla gestione dei tre sensori, sioni rispetto a quello dell’iPhone XS Max: se ci fossero identici nella risoluzione, 12 megapixel ciascuno. stati pixel più grandi lo avrebbero detto. Un sensore Apple ha fatto bilanciare i sensori singolarmente alli- dove ogni pixel è capace di rilevare oltre all’immagine neando esposizione, correzione colore e focus, e poi anche i dati di messa a fuoco, usando la stessa tecno- ha allineato la resa delle tre fotocamere tramite sof- logia dual pixel delle fotocamere Canon. Utile per la tware compensando il bilanciamento del bianco e altre messa a fuoco con poca luce. Il sensore è stabilizzato, piccole differenze, tutto in tempo reale tramite proces- e adotta un obiettivo abbastanza luminoso, ƒ/1.8; qual- sore A13 Bionic. che produttore di smartphone riesce a fare di meglio, Il risultato che ha cercato di ottenere è quello che si ma scendere a ƒ/1.6 con un sensore così piccolo come può avere con una fotocamera dove cambia lo zoom o quello degli smartphone non offre vantaggi tangibili in l’obiettivo, ma non cambia affatto il sensore, è sempre termini di profondità di campo, entra solo più luce. quello. Tra le tante critiche mosse al nuovo iPhone, Apple, per gestire la profondità di campo, usa calcolo nessuno considera che i tre sensori usati insieme per- computazionale e parallasse quindi la scelta di tenere mettono un passaggio morbido e fluido, senza scatti, un f/1.8 non è così sbagliata: migliora la nitidezza di tut- da una focale all’altra come se si trattasse appunto di to il quadro e perde punti solo quando c’è poca luce. Condizione, questa, dove arriva finalmente la tanto at- segue a pagina 10 

 torna al sommario 9 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

MOBILE Nelle mani di un professionista, iPhone Apple iPhone 11 Pro 11 Pro può fare la differenza segue Da pagina 09  Non abbiamo ancora in mano i nuovi iPhone, ma una prima impressione ce la siamo fatta. L’iPhone 11 Pro si chiama così non perché è professionale, ma sem- plicemente perché nelle mani di un professionista una sola lente. La disposizione delle tre fotocamere può fare la differenza. Soprattutto in video. Apple ha attorno ad un asse centrale, e non a semaforo, po- una grossa cultura dell’immagine, e quando si tratta trebbe essere dovuta alla necessità di avvicinare i tre di video o di audio difficilmente affronta la cosa con punti centrali dei sensori favorendo così la realizza- leggerezza. La demo dell’app Filmic Pro è qualcosa zione di uno zoom digitale 4x che non sembri affatto il di incredibile a livello di potenza espressa: 3 camere risultato di tre riprese distinte. 4K a 60 fps che lavorano insieme, registrano insieme perfettamente allineate come fuoco e bilanciamento Hardware ma anche software rivisto del bianco. Qualcosa che, nelle mani giuste, permette da una fotocamera o da una videocamera pro. Prodotti con qualche piccola aggiunta una piccola produzione di livello con attrezzatura da ta- che offrono prestazioni super ma che sono difficili da Come abbiamo già scritto, eravamo curiosi di capire sca. Questo non vuol dire che l’iPhone 11 Pro può sosti- usare, e non è il caso dell’iPhone. L’utente che ne sen- se Apple avesse preso una strada alla “Google”, spin- tuire una Red o una CineAlta, ma che finalmente chi ha te il bisogno può trasformarlo in un prodotto più “pro”, gendo tutto sul calcolo computazionale, oppure aves- bisogno di una camera leggera da montare su un gim- sull’app store ci sono migliaia di app che attivano fun- se guardato ai produttori cinesi che hanno cercato di bal, da usare in condizioni particolari e con esigenze zioni uniche come la regolazione di parametri di scatto spingere sull’hardware. Si è mantenuta nel mezzo, ha particolari oggi ha a disposizione qualcosa di pensato e ripresa. Eppure, se guardiamo la cosa da un punto applicato le correzioni hardware che servivano e ha per quello. Uno smartphone che gli permette di avere di vista più ampio, l’iPhone 11 Pro resta uno dei pochi rivisto anche la parte software, con qualche piccola in uscita un file 4K a 60p miscelabile in un montaggio prodotti che possono soddisfare un professionista. Chi ma fondamentale aggiunta. insieme a quello di altre sorgenti perché per luci, frame scatta foto tutti i giorni guarda alle immagini con un oc- Tra queste la modalità notte: c’è, e per un utente è chio diverso dall’utente che senza un minimo di cultura totalmente perché si attiva solo quando serve. Fun- si esalta davanti ad una foto ipersatura. E lo stesso vale zionerà come quella dei Google Pixel, quindi una raf- per chi crea video: si guarda alla dinamica, alla natura- fica multipla di scatti che vengono poi addizionati e lezza, alla profondità della scena, tutto il resto passa allineati per evitare il mosso aumentando la cattura. in secondo piano. Un pubblico non certo ampio, ma Quanto sarà efficace lo diranno le prime prove. capace di apprezzarlo appieno. Apple ha sempre avu- Rivista anche la pipeline di sviluppo di uno scatto, ov- to due prodotti su due fasce di prezzo, e l’iPhone XS vero la lista dei filtri che vengono applicati ogni volta era il top di gamma ed era uno smartphone destinato che si preme il tasto di scatto. Era già lunghissima, ma a tutti, l’iPhone XR il prodotto entry. Anche oggi ha due si aggiungono ulteriori step che vanno a migliorare Filmic Pro / Demo prodotti, ma quello presentato come “smartphone” è l’eccellente funzione Smart HDR. stato l’iPhone 11: a 839 euro è lui il prodotto che deve Questa è un po’ la ricetta segreta di Apple, lo abbia- competere con gli altri flagship Android. E per chi vuole mo detto più volte: anche se un P30 Pro ha un sen- rate e toni, è accurato ed equilibrato. Ricordiamoci poi risparmiare ci sono i modelli più vecchi. sore migliore, riesce a fornire certe prestazioni solo che iOS 13 permette una manipolazione del video in L’iPhone 11 Pro non sostituisce l’iPhone XS: è stato di- in mano a chi davvero lo sa usare. Un po’ come una tempo reale, con color correction, crop e anche regola- pinto da Phil Schiller più come una fotocamera o una fotocamera di livello data in mano ad un principiante: zioni di alte e basse luci: nessun altro smartphone offre videocamera evoluta che un telefono, tanto che la pre- si arrenderà inevitabilmente al primo controluce forte. qualcosa di simile. senza di un modem più veloce non è stata neppure Con un iPhone difficilmente lo scatto si sbaglia, pro- Rispondendo alla domanda iniziale, l’iPhone 11 Pro può accennata. Come se il modem non fosse un aspetto prio grazie al lavoro di recupero della dinamica e alla essere definito “professionale” o è marketing? A nostro poi così fondamentale. iPhone 11 Pro è un prodotto in gestione delle luci. avviso l’iPhone 11 Pro resta un prodotto consumer ed è più che offre un display migliore e opzioni audio video Curiosi infine di provare Deep Fusion: è l’ennesima giusto così, la semplicità è il suo punto di forza. Un po’ in più ad un pubblico che può sfruttarle. Alcune che fusione di pixel che ha l’obiettivo di creare lo scatto di marketing c’è, ma è normale. Apple non ha aggiun- saranno esclusive, anche se non si capisce perché un perfetto, ma se richiede ancora parecchio sviluppo to nulla che potesse aiutare a definirlo professionale: iPhone 11 non possa avere ad esempio il Deep Fusion, non dev’essere banale. Ci torneremo quando verrà non esiste lo scatto in RAW nativo, non ci sono controlli il sensore è lo stesso e il processore anche. iPhone 11 rilasciata in autunno, per ora sono state date troppe “manuali” per la camera, non si può girare video in mo- Pro è un prodotto per pochi, un prodotto caro dove si poche informazioni e nessuna foto da valutare. dalità RAW e mancano tante cose che ci si aspettano paga un po’ anche l’attenzione a certi dettagli.

 torna al sommario 10 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Apple ha presentato l’atteso Watch Series 5. Quest’anno arriva il display always-on Il dispositivo Watch Series 5, schermo always on e bussola Apple per la Anche con schermo sempre acceso, promette la stessa longevità della precedente versione realtà aumentata di Franco AQUINI appare (ancora) a conferenza Apple ha visto anche in iOS 13 il lancio del nuovo aggiornamento Uno sviluppatore L annuale di Apple Watch, Series 5. ha trovato in un file Quest’anno le novità riguardano in parte le caratteristiche hardware, in parte quelle “leggimi” di iOS 13 software offerte dal nuovo WatchOS 6. riferimenti espliciti a un Sul fronte hardware, Apple Watch Series dispositivo Apple per la 5 monta un nuovo “always-on display” che non si spegne mai, ma diminuisce realtà aumentata e a un la luminosità quando si inclina il polso, controller dedicato per poi ripristinarla non appena si ruota tà, permette a Watch Series 5 di consu- di nuovo il polso. Una funzione che po- mare pochissimo, mantenendo la durata di Franco AQUINI trebbe preoccupare per l’autonomia ge- di batteria dichiarata. Oltre allo schermo, nerale, ma Apple ha promesso la stessa Apple ha aggiunto la bussola, con la Da tempo si vocifera di un fanto- durata di batteria della precedente ver- quale sarà possibile avere l’indicazione matico nuovo dispositivo Apple sione (18 ore) grazie all’uso di una spe- dell’orientamento non solo sulle Watch dedicato alla realtà aumentata. ciale tecnologia, capace di abbassare il Faces, ma anche in app sviluppate appo- Steve Troughton-Smith, uno svilup- refresh dello schermo dai 60 Hz fino a 1 sitamente, come quelle di navigazione o patore iOS le cui scoperte sono so- Hz. Tutto ciò, legato alla bassa luminosi- di esplorazione della volta celeste. litamente affidabili, ha scovato rife- rimenti alla possibilità di far girare le app su un dispositivo AR Stereo. TV E VIDEO Arrivano le chiamate al Il tweet dice testualmente che: ”La Arcade arriva il 19 settembre a 4,99 euro al mese numero unico di emergenza GM di iOS 13 contiene un file leggi- in tutto il mondo mi che spiega ai dipendenti come Apple Arcade: un abbonamento Apple, da sempre, considera Watch un lanciare applicazioni Stereo AR su dispositivo pensato principalmente per iPhone quando non hai accesso la salute. La serie 5, oltre all’elettrocar- agli occhiali Apple”. e 100 giochi per iOS e Mac diogramma e al riconoscimento delle Il tweet precedente invece parlava cadute, ora permette di effettuare una addirittura di un controller dedica- di Massimiliano DI MARCO chiamata automatica al numero unico di to. Il tutto sembra far riferimento apcom, , Annapurna Interactive. Sono alcuni dei nomi che ha usato emergenza in qualsiasi parte del mon- a due cose: app specificamente Apple per sponsorizzare Arcade, il servizio su abbonamento, preannunciato a do. Apple Watch Series 5 sarà disponi- pensate per un dispositivo dedica- C giugno, che includerà oltre 100 giochi da giocare su iOS, Apple TV e computer bile (ovviamente) in moltissime versioni. to alla realtà aumentata. Quando si Mac. Ora sappiamo anche il prezzo: 4,99 euro al mese e la sottoscrizione, ha specifi- Si parte da quella in alluminio riciclato fa riferimento alle app ottimizzare cato la casa di Cupertino, vale per l’intera famiglia (fino a sei persone). Quindi significa al 100%, che sarà disponibile in Space per la Stereo AR si intende proprio che tutti i dispositivi che fanno parte di un piano familiare potranno usufruirne, senza Grey, Silver e Gold. La versione in ac- questo. Ogni app infatti ha biso- dover pagare una seconda volta l’abbonamento. Apple Arcade sarà disponibile dal ciaio sarà invece disponibile nei colori gno di essere ottimizzata per es- 19 settembre e il primo mese sarà gratuito. nero, argento, rosa e quest’anno anche sere visualizzata sul campo visivo Gli sviluppatori coinvolti sono tanti e molti sono noti per il loro lavoro su console e PC. in finitura titanio. In più ci sarà una ver- dell’occhio umano, tenendo conto Non sorprende, quindi, che Apple abbia scelto alcuni dei più noti tra i videogiocatori. sione in ceramica, completamente bian- anche della visione binoculare. Per lanciare un messaggio chiaro: Apple Arcade includerà giochi dei maggiori studi ca. Oltre ai modelli standard, non man- La seconda è che esiste eviden- di sviluppo al mondo. I tre giochi mostrati durante l’evento hanno avuto tutto il sapore cheranno anche quest’anno i modelli a temente un controller dedicato a tipico dei giochi mobile: intuitivi, veloci da giocare, facili da capire e adatti a tutti. Ko- marchio Nike e Hermes, quest’ultimo un nuovo dispositivo. Quello che nami ha mostrato in Toy Town, una revisione del classico Frogger; Capcom disponibile ora in una versione Black. Il invece è ancora oscuro, è quello ha presentato Shinsekai: Into the Depths. Annapurna Interactive ha chiuso il trittico prezzo di Apple Watch Serie 5 sarà in che Apple vuole farci. Si tratterà di con il gioco musicale Sayonara Wild Hearts. Altri giochi inclusi sono Beneath a Steel vendita dal 20 di questo mese a parti- un dispositivo tipo Samsung Gear Sky, Oceanhorn 2, Sonic Racing, LEGO Brawls e The Pathless. re da 459€ per la versione da 40mm VR, quindi con la possibilità di al- Il prezzo è sicuramente il valore aggiunto di Apple Arcade: costa meno di molti giochi GPS (la versione da 44mm costa 489€), loggiare al suo interno l’iPhone? Se mobile e ne include a dozzine. È vero: tanti giochi mobile sono già gratuiti. Le versioni mentre per la versione GPS + cellular si così fosse, più che un dispositivo di incluse in Apple Arcade saranno, però, prive di pubblicità, per esempio. Ciò perché sale a 559€ per la versione da 40mm realtà aumentata, si tratterebbe in i giochi saranno inclusi nell’abbonamento di Apple nella loro versione a pagamento, e 589€ per la versione da 44mm. Inte- realtà di qualcosa per la realtà vir- ossia priva di pubblicità; escluse anche le microtransazioni. Naturalmente, capire il ressante anche il riposizionamento del tuale. Diversamente, potrebbe es- supporto degli sviluppatori e quali giochi saranno inclusi (non tutti quelli che vengono Watch Series 3, che viene ora proposto sere qualcosa di simile a Hololens pubblicati su iOS lo sono) sarà fondamentale per inquadrare Apple Arcade. Al lancio, a 239 € per la versione GPS da 38mm o addirittura a Google Glass. nel catalogo saranno presenti 100 giochi. Un’offerta ghiotta per il pubblico più occa- (269€ la versione da 42mm), mentre la Vedremo. Di certo, però, il proget- sionale, ma che a 4,99 euro al mese potrebbe stuzzicare anche quelli più restii ad versione GPS + Cellular saranno neces- to non è così distante dall’essere avvicinarsi al mondo mobile, allontanati da tante produzioni di basso livello. sari 100€ in più. presentato in pubblico.

 torna al sommario 11 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Huawei presenta ufficialmente la Mate 30 Series. Arriverà entro fine anno con la versione opensource di Android Huawei Mate 30 Pro presentato ufficialmente Batteria gigante, niente bordi e videocamera super È già nella storia, perché è il primo flagship di un grande brand che potrebbe essere lanciato senza la Google Mobile Suite

di Roberto PEZZALI uawei Mate 30 Pro è ufficiale. Ed è già nella storia, perché siamo davanti al primo flagship di H un grande brand che potrebbe essere lanciato senza la Google Mobile Suite. Usiamo il condizionale perché ancora per la famiglia Mate non è prevista una data di uscita, nel corso del 2019 ci dicono, quindi tutto potrebbe cambiare. Allo stato attuale, ovvero sui dispositivi che abbiamo vi- sto a Monaco, sul Mate 30 Pro c’è sempre Android ver- sione opensource, ma mancano il Play Store, le app di Google come Chrome, Gmail e Maps e mancano anche i servizi di Google come Assistant. Ci sono però molte delle applicazioni che le persone usano abitualmente, come Facebook e Whatsapp, perché sono scaricabili da Huawei App Gallery, il negozio applicazioni da anni presente su ogni smartphone Huawei. Negozio che ha toccato le 11.000 applicazioni, e che giorno dopo gior- no si arricchisce di app nuove, come ad esempio Sky Go, aggiunta recente. Il Mate 30 Pro sembra essere l’ennesimo esercizio di forza firmato dal brand cinese, che dopo soli 12 mesi dal Mate 20 Pro e dopo pochi mesi dal P30 Pro rivolu- ziona ancora il design per proporre qualcosa di diver- so, con un tondo centrale che racchiude le fotocamere e che è ispirato, secondo Huawei, all’obiettivo di una tphone tutto schermo. Lo schermo è in formato 18.4:9, macchina fotografica. La Mate 30 Series si compone quindi leggermente più “rettangolare” dei classici 19:9, di quattro modelli, il Porsche Design, il Mate 30 e i due ma non sappiamo e è calcolato tenendo conto del Mate 30 Pro, dove un modello avrà modem 5G. Noi ci bordo curvo. La risoluzione è di 2400 x 1176 pixel, la concentreremo sulla versione Pro. copertura colore pari al 100% dello spazio DCI-P3 e c’è un nuovo motore di gestione dei colori che assicura se- Schermo AMOLED da 6.53” HDR e notch condo Huawei una resa “cinematic”. Speriamo sia più più piccolo del Mate 20 preciso dei vecchi modelli, che come accuratezza la- Come ogni smartphone, l’elemento principale è lo sciavano un po’ a desiderare. Come tutti gli altri produt- schermo, e anche il Mate 30 Pro non fa eccezione: tori, anche Huawei ha usato un display con riduzione usa lo schermo per dare carattere ad un prodotto, lo della luce blu, il 25% in meno rispetto agli OLED usati smartphone, che ancora oggi vede nel design uno dei sul P30 Pro. Lo schermo è ovviamente HDR, e nella motivi di acquisto. parte alta c’è il notch: è più piccolo di quello del Mate Lo schermo da 6.53” del Mate 30 Pro è un AMOLED 20 Pro, ma integra un numero maggiore di sensori. C’è hanno fatto con il ToF, e che Google farà con Project che si chiude ai bordi con una curva secca, 88 gradi: un sensore per le gesture e una camera 3D, oltre ov- Soli sui Pixel 4. Huawei usa questo sensore anche per il risultato è un design apparentemente borderless, e viamente ai sensori di luminosità e di prossimità e alla rilevare la posizione della testa e gestire così la rotazio- visto di fronte sembra di trovarsi davanti ad uno smar- fotocamera frontale. La camera 3D permette lo sblocco ne automatica: il layout dello schermo si adatta sempre sicuro con il volto, ma non in base alla posizione della testa, e non a come è du- manca il pratico sblocco rato lo smartphone. con impronta digitale, dove Come sul P30 Pro la capsula auricolare non esiste: è il sensore è ottico è posi- lo schermo che emette l’audio vibrando. L’uso di uno zionato sotto lo schermo. schermo così spinto ha richiesto la rimozione dei tasti Il sensore per le gesture del volume: al loro posto si usano controlli touch inseriti invece cattura i movimen- sulla cornice. La scocca, in alluminio, è certificata IP68 ti del corpo e permette di e sarà disponibile in diverse finiture, black, silver, pur- usare le mani per scorrere ple e emerald green, quest’ultima con una lavorazione pagine o catturare scher- particolare anti impronta e meno scivolosa. mate senza toccare lo schermo. Dovrebbe fare segue a pagina 13  quello che altri produttori

 torna al sommario 12 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

MOBILE Huawei Mate 30 Pro segue Da pagina 12 

Ci saranno anche due versioni in ecopelle “vegan friendly”, forest green e orange: secondo Huawei l’as- senza di vetro sul retro le rende più resistenti alle cadute dei modelli classici. Il cuore del Mate 30 Pro e del Mate 30 è il nuovo HiSilicon Kirin 990 fatto in casa: realizzato con tecnologia 7nm+ EUV è secondo Huawei il proces- sore più evoluto al mondo. CPU octacore a tre cluster, Neural Processing Unit Da Vinci multicore e GPU a 16 core sono solo alcuni degli elementi, ma per ogni altro dettaglio consigliamo di leggere l’articolo che abbiamo sensore principale, non serviva la super sensibilità, ma Usando il sensore frontale rileva i volti delle persone dedicato al Kirin 990 a inizio settembre. fa comunque registrare un notevole valore di 51.200 iso davanti allo schermo, e se lo smartphone si accorge La versione 5G del P30 Pro avrà una struttura di anten- anche in modalità video. che qualcuno diverso dal proprietario sta sbirciando ne particolare, 21 antenne in totale con 14 antenne dedi- sul display, nasconde il testo dei messaggi e delle noti- cate al 5G: grazie alle antenne e al modem multibanda Video curato con funzionalità esclusive fiche rendendoli anonimi. Huawei assicura la compatibilità con la maggior parte Il reparto video è forse il segmento che più sorprende, delle reti mondiali 5G sub6; il millimiter wave, al momen- perché oltre all’elevata sensibilità del sensore ci sono Prezzi e disponibilità to, non è supportato. anche una serie di accorgimenti e funzionalità che non La disponibilità, come detto, non è stata annunciata e al Per migliorare l’efficienza del modem e del processore si trovano altrove. La ripresa 4K a 60 fps ovviamente momento è meglio attendere. Ci sono invece i prezzi: Huawei ha adottato anche un nuovo tipo di raffredda- c’è, ma c’è anche uno slowmotion che raggiunge i 799 euro per il Mate 30 con 8 GB di RAM e 128 GB di mento al grafene che riduce di circa 4 gradi la tempera- 7680 fps. Valore impressionante, anche se è difficile storage, 1099 euro per il Mate 30 Pro con 8 GB di RAM tura interna mantenendo le prestazioni stabili. trovare una occasione per sfruttare questa velocità. e 256 GB di storage e 1199 euro per la versione Mate Ci sono anche la ripresa in HDR e i timelapse in 4K, e 30 Pro 5G, sempre 8 GB + 256 GB di storage. Super batteria da 4500 mAh, comparto Huawei introduce per la prima volta l’effetto sfuocato foto e video rinnovato in tempo reale sui video. E’ difficile da realizzare, siamo Enorme la batteria, la più grande mai messa su un Mate: curiosi di vedere il risultato. 4500 mAh, con ricarica veloce a 40 watt via cavo e da Non manca infine la stabilizzazione, ibrida, ottenuta 27 watt wireless. Huawei ha rivisto anche il reverse wire- combinando lo stabilizzatore ottico delle lenti tele e less charge, che ora dovrebbe essere più efficiente. grandangolare con la stabilizzazione digitale. Rinnovato anche il reparto foto e video, per certi aspet- A sorpresa, Huawei ha anche mostrato due prodotti ti migliore anche di quello già eccelso del P30 Pro. Si che sfruttano CameraKit, il framework Huawei per le perde l’obiettivo tele a periscopio, non ci stava, ma si fotocamere, e permettono di integrare dispositivi di guadagna un sensore con obiettivo super wide angle terzi con l’applicazione camera di Huawei. Uno è DJO ancora più grande del già enorme sensore principale da Osmo Mobile 3, che potrà usare come app di base 40 megapixel. l’app Huawei mantenendo però tutti i controlli fisici La fotocamera principale è la stessa del P30 Pro: 40 me- sul gimbal e l’altro è una luce Led esterna della Pro- gapixel f/1.6 stabilizzata, 27 mm equivalente e con pixel Foto, anche lei controllata in remoto dall’applicazione giallo al posto del verde, accorgimento che permette di Huawei Camera. arrivare fino a 409.600 iso di sensibilità. Tra le altre caratteristiche troviamo il supporto ad una A questa si affianca un nuovo sensore con obiettivo penna esterna, con 4096 livelli di pressione: non può super grandangolare, un 18 mm equivalente con un essere definito un rivale del Note perchè il pennino è sensore da 40 megapixel ancora più grande, 1/1.54”. Su esterno, ma è comunque una opzione in più. questo sensore Huawei torna ad utilizzare il filtro bayer Interessanti anche alcune integrazioni legate alla sicu- classico, quindi RGGB, e sceglie anche un sensore in rezza, gestita dal microkernel di HarmonyOS: oltre al formato 3:2, gli altri sono 4:3. Una scelta che dovrebbe mascheramento dell’IMEI del dispositivo, allo sblocco aiutare quando si deve usare il super-wide per registrare con il volto e alla codifica end to end delle comunica- video 4K, e effettivamente 3:2 è più vicino al 16:9 del zioni con i server di Huawei, l’azienda ha inserito una 4:3. Questo sensore non raggiunge i 409600 iso del funzione per la privacy decisamente innovativa.

 torna al sommario 13 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Abbiamo messo alla prova con foto e video il nuovo Huawei Mate 30 Pro alla presentazione ufficiale a Monaco Mate 30 Pro, ecco i primi scatti e i primi video Huawei ha fatto bingo? Le nostre impressioni Arriverà a novembre, se le cose non cambieranno, con i Huawei Mobile Services che sostituiscono i Google Play Services

di Roberto PEZZALI on proveremo il Mate 30 Pro, almeno a breve: per la prima volta torniamo a casa da una con- N ferenza stampa Huawei senza un campione per i primi test. La curiosità di mettere alla prova la nuova fotocamera con doppio sensore gigante era tanta, ma ci dovremo accontentare per ora di qualche scatto fat- to a Monaco. Il Mate 30 Pro arriverà infatti verso metà novembre, forse un po’ prima, ma comunque arriverà. Huawei ha deciso di non portare la versione “liscia”, la prima che sarebbe arrivata, e di concentrarsi solo sulla versione Pro. Arriverà, se le cose non dovessero cam- biare, con Android in versione opensource e AppGal- lery, quindi con i Huawei Mobile Services che sostitui- scono i Google Play Services. Non avere Google non vuole dire solo rinunciare allo store, ma anche a tanti servizi come ad esempio Assistant e Chromecast: non ness; ci sarebbe la compatibilità con un pennino che è affatto semplice, ma non è una scelta di Huawei. viene venduto a parte, 4096 livelli di pressione, ma non Huawei, un po’ per non arrendersi a decisioni esterne e è certo una alternativa al Note che questo pennino lo un po’ per lasciare ai consumatori la scelta, venderà lo ha integrato. Inutile ripetere cose che abbiamo già det- stesso lo smartphone, ma chi lo comprerà sicuramente to, e che potete ascoltare nella video anteprima che saprà a cosa va incontro. Qualcuno, paradossalmente, abbiamo preparato e che a breve sarà online, ci con- potrebbe anche essere contento di avere uno smar- centreremo ora su quelle che sono le prime impressio- tphone senza Google a bordo. ni dopo qualche ora con il nuovo smartphone. Il prezzo? 1099 euro per 8 GB di RAM e 256 GB di storage, anche se pare più interessante la versione Schermo bellissimo da vedere, ma resta 5G che a 1199 euro offre anche un modem di nuova uno schermo curvo generazione compatibile con la maggior parte delle Lo schermo è meraviglioso, e le fotografie rendono bande mondiali sub6. Il prezzo è alto, è un prodotto l’idea: Huawei ha impostato l’interfaccia su uno spa- premium, e lo sarebbe stato anche con Google a bor- zio colore più ampio e i colori sembrano uscire dallo do: senza Google spendere più di 1000 euro per uno schermo, lo bucano. Lo smartphone si lascia prendere smartphone oggi è un vero azzardo, ma ognuno farà le davvero bene tra le mani, non solo non scivola ma la polpastrello. La decisione di dotare il Mate 30 Pro di sue considerazioni curvatura morbida ai lati aiuta nella presa. fianchi avvolgenti ha avuto un impatto anche sui tasti Lo smartphone lo abbiamo già raccontato, e nonostan- Siamo comunque davanti ad uno schermo curvo, e volume, che sono stati eliminati: un doppio tocco mo- te sul cartellino del nome ci sia scritto “Mate” se fos- inizialmente pensavamo che la presenza di una curva stra i comandi a schermo, virtuali. Se questo ha un van- se stato un altro “P” probabilmente nessuno avrebbe così accentuata rendesse lo schermo simile ad uno taggio, i comandi escono da entrambi i lati e sono ac- potuto dire nulla. Impossibile, con un settore in rapido schermo totalmente piatto. In realtà si percepisce che contentati sia i destri sia i mancini, usare questi controlli movimento come quello odierno, tenere una linea di è curvo, e qualche elemento dell’interfaccia tocca i bor- non è così pratico. Soprattutto il tasti virtuale per scat- demarcazione netta tra un dispositivo più orientato ad di: in modalità fotocamera, ma anche con la tastiera, tare con la fotocamera. Huawei ha parlato di riduzione una clientela business e uno più consumer, e questa qualche lettera finisce nella zona che si piega sotto il della luce blu e di miglioramento della calibrazione, ma linea Huawei l’ha abbattuta. Se togliamo la disponibilità i controlli sembrano esattamente gli stessi del P30 Pro: di una versione con modem 5G e la batteria da 4500 ad occhio è impossibile vedere differenze, anche sulla mAh non ci sono altre funzionalità prettamente busi- luminosità di picco. Il doppio sensore da 40 megapixel è un vero punto di forza Il sensore principale è lo stesso del P30 Pro, stesse prestazioni. Per chi non ha idea di che foto possa fare e di quali prestazioni si possono raggiungere con questo sensore, uno dei più grossi mai usati su uno smartphone, consigliamo di leggere la nostra pro- va del P30 Pro con un ricco reportage fotografico. Il sensore è da 40 megapixel in formato 4:3 come la

segue a pagina 15 

 torna al sommario 14 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

TEST mato si percepisce, in modalità video ovviamente no Huawei Mate 30 Pro, anteprima ma non è comunque possibile usare il Mate 30 Pro come una vera videocamera, cambiando l’ingrandi- segue Da pagina 14  mento mentre si registra video, il cambio di sensore si percepisce. Nelle foto 1 e 2, due fotografie a 40 megapixel fat- maggior parte dei sensori usati sugli smartphone, e te con la camera principale e quella grandangolare: per arrivare ad avere una sensibilità record usa un quest’ultima si lascia apprezzare per una buona de- filtro bayer “custom” che adotta il giallo come colore finizione ai bordi. Rispetto ad un P30 Pro che adotta al posto del verde. Diciamo questo perché il Mate 30 un sensore più piccolo il vantaggio di questo enorme Pro ha due sensori da 40 megapixel, e il secondo è sensore da 40mp si apprezza soprattutto durante dedicato ad un obiettivo grandangolare. Non sappia- le foto in notturna: usando la modalità notte cambia mo bene come definirlo, perché è un 18 mm, quindi poco perché somma più scatti, ma se si scatta in au- una via di mezzo tra il 12 mm usato da Samsung e il tomatico con una posa unica si riesce a fotografare video 28 mm classico. È un grandangolo spinto, ma non un al buio. La qualità non po’ essere eccezionale, ma gli super wide. Lente sempre Leica, ma sensore diverso altri smartphone nelle stesse condizioni restituiscono da quello usato sulla camera principale: è un CMOS una foto nera. Ecco qualche foto fatta con la super da 40 megapixel classico in formato 3:2. Passando grandangolare al buio (foto 3 e 4). Un sensore così da una lente all’altra in modalità foto il cambio di for- grande offre vantaggi anche sui video: 51.200 iso la lab

Mate 30Pro 51200 ISO Video

sensibilità dichiarata, ma non bisogna aspettarsi in modalità video la stessa resa che si ottiene con le foto. Il video al buio, anche usando il sensore super wide, è comunque molto rumoroso, soprattutto se si registra in 4K. Qui una breve clip che abbiamo regi- strato in condizioni di luminosità abbastanza precarie. Non siamo riusciti a provare lo sfuocato in video, uni- ca vera modalità che mette a dura prova il Kirin 990 con la sua NPU. Nella foto 5, un selfie. Migliore del P30 Pro, ma non in modo drastico 5 Huawei ha fatto quello che poteva fare, cercare di mi- clicca sulle immagini per l’ingrandimento gliorare un prodotto già ottimo. E non era semplice: c’è un processore più veloce, ma usandolo è difficile accorgersene, e c’è una batteria ancora più grande, 1 3 ma l’autonomia era l’ultimo dei problemi di Huawei. Lo schermo nuovo, tecnologia OLED, è più bello che pratico, ma questo vale per tutti gli schermi curvi e la curva molto accentuata del Mate 30 Pro non rappre- senta una eccezione. Le fotocamere sono migliorate, ma per avere un bel grandangolo luminoso si rinuncia allo zoom super spinto. Huawei ci aveva stupito con la modalità notte, e tutti gliel’hanno copiata, sul Mate30 Pro manca quella novità che spinge un utente a desi- derare l’upgrade ad ogni costo. Ci vorrebbe un’altra cosa altrettanto “cool” come la night mode: quando avevano presentato il Kirin 990 erano state mostrate meraviglie in ambito video, sfon- 2 4 di cambiati dinamicamente e tanto altro, ma nulla di tutto questo è presente. C’è solo la sfocatura in modalità video, e un super slow motion difficilmente sfruttabile senza la luce giu- sta e l’occasione adeguata. Bello, ma non è tanto più bello di un P30 Pro e forse questo è anche un bene per Huawei, visto che il P30 Pro può continuare a ven- derlo con tutti i servizi Google e gli aggiornamenti, il Mate 30 Pro arriverà come abbiamo scritto con An- droid liscio, senza quei servizi che per molti oggi sono indispensabili.

 torna al sommario 15 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE La famiglia di smartphone Xiaomi Mi9 accoglie un nuovo membro. Questa volta tocca al Lite, ma è Lite solo nel nome Xiaomi Mi9 Lite, anteprima. Prezzo top secret Mi9 Lite si propone come lo smartphone ideale per la “instagram generation”: camera frontale da 32 mp e tre camere sul retro

di Roberto PEZZALI iaomi ufficializza l’arrivo, a partire da ottobre, del nuovo Mi9 Lite: prezzo ancora da definire, verrà Xvenduto inizialmente sul mercato operatori, ma trattandosi del prodotto d’ingresso sarà sicuramente inferiore a quello degli altri modelli della famiglia. Uno smartphone che ricicla la scocca già vista su- gli altri Mi9, con qualche cosa in più, e ovviamen- te qualche cosa in meno. Un prodotto comunque completo, contraddistinto da quella fotocamera da 48 megapixel che per la serie Mi9 è diventata una sorta di marchio di fabbrica. Gorilla Glass 5 su fronte e retro, design piacevole, il Mi9 Lite si propone come lo smartphone ideale per la “instagram generation”, almeno secondo Xiaomi, che ne mette in risalto la camera frontale da 32 megapixel unita alle tre ca- mere sul retro, dove alla classica da 48 mp troviamo anche il sensore per la sfocatura nei ritratti e il super grandangolo. Xiaomi parla di tripla camera, noi cerchiamo di es- video sere più onesti e diciamo che le camere sono due: il sensore di profondità da 2 megapixel ha solo la forma di una fotocamera ma non scatta foto, scatta una mappa di profondità in bianco e nero. Quello che rende il Mi9 Lite uno smartphone della instagram generation sono una serie di funzioni di lab editing foto e video, come quella che permette di cambiare il cielo alle foto e quella che modifica auto- maticamente i video rendendoli più accattivanti. Xiaomi Mi9 Lite Nel primo caso è un giochino, che funziona bene se Video anteprima c’è contrasto in una foto e lo skyline è ben definito: il cielo grigio di uno scatto un po’ triste viene sosti- Lo schermo è il classico Samsung OLED con senso- Come non mancano NFC, jack audio e USB Type C tuito da uno dei cieli presenti nell’applicazione, alba, re di fingerprint ottico integrato, 6.39” FHD+: c’è il con ricarica rapida fino a 18 watt, caricatore incluso tramonto, nuvolette o cielo azzurro. Attenzione però: notch, per la fotocamera, e c’è anche la capsula auri- nella confezione. se il contorno è confuso anche il risultato sarà un colare montata a filo lungo la cornice superiore. Lo schermo dispone di Always On Display con tre po’ pasticciato. Con Photoshop si riesce a fare me- Dal menu si può gestire l’illuminazione dell’OLED in nuovi pannelli, ma per chi tiene lo smartphone cari- glio, ma pochi lo sanno usare. Per il ritocco dei video due modi: classica, quindi con rischio flicker quando cato a schermo in giù c’è una piacevole sorpresa: il Xiaomi ha inserito un sistema chiamato AI Cinema: la luminosità è bassa, o in DC Dimming, quindi agen- logo Xiaomi è retroilluminato con un Led multicolore prende una clip ripresa un po’ a caso e cerca di dare do direttamente sul voltaggio dei pixel a discapito che funziona come LED di notifica. ritmo, cambiando lo zoom quando cambia soggetto, però della fedeltà cromatica (per i più tecnici consi- All’interno troviamo Snapdragon 710, 6 GB di RAM aggiungendo dei filtri e una musica di sottofondo. gliamo il nostro articolo sul DC Dimming). Questo è e 128 GB di memoria espandibile a 256 GB, difficile Una sequenza video banale e scontata diventa così un accorgimento solitamente presente su smartpho- criticare. Disponibilità ottobre, appena si conoscerà appetibile per una storia di Facebook o Instagram. ne di fascia alta, Xiaomi, non si fa mancare nulla. il prezzo lo comunicheremo.

 torna al sommario 16 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Quando qualcuno entra in un negozio con un certo budget, acquistando Xiaomi compra il prodotto tecnicamente più completo Xiaomi schiacciasassi, vita dura per gli altri Competere a parità di prezzo è impossibile Mi9 Lite non è solo il nuovo smartphone Xiaomi. È l’emblema del cambiamento del modo di vendere gli smartphone

di Roberto PEZZALI

iaomi Mi9 Lite non è solo un nuovo smartphone del marchio cinese. E’ l’emblema di una rivoluzione Xsilenziosa che Xiaomi sta portando avanti da mesi per cambiare drasticamente il modo in cui vengono ven- duti gli smartphone. Impossibile dire, a memoria, quanti smartphone Xiaomi sono arrivati nel 2019, e non riu- sciamo nemmeno a decidere quale sia il top di gamma: mentre tutti gli altri brand continuano con le super pre- sentazioni a cadenza annuale o semestrale, per Xiaomi lo smartphone migliore della sua vasta lineup, in una determinata fascia di prezzo, è l’ultimo presentato. Il modello Xiaomi ha preso idee da un po’ tutti i mer- cati globali, dalla moda, dall’arredamento, dal mondo delle auto, e in effetti il modo in cui è stata allestita la famiglia Mi9 ricorda la modalità con cui le aziende di auto sfruttano lo stesso pianale per costruire modelli riesce a spuntare ottimi prezzi dai vari fornitori, gli vecchie logiche, esce necessariamente sconfitto. Se di costo e target differente: non è un riciclo, è una stessi che alimentano tutta la filiera produttiva e che una azienda dovesse annunciare domani uno smar- semplice ottimizzazione dei costi. Xiaomi ha messo vendono anche ai competitor. tphone con fotocamera da 100 megapixel, a Xiaomi a nudo quello che è il vero costo di produzione di Niente top di gamma, niente rotazione semestrale basterebbe un solo mese per procurarsi il pezzo e un prodotto, lo smartphone, che ormai è diventato di o annuale, niente investimenti su un singolo model- proporre un modello simile, o migliore, ad un prez- massa: tra diverse varianti di fotocamere, memorie lo perché tanto nel tempo necessario per allestire zo più basso. Cinque fotocamere? Sensore ToF? e processori ballano pochi euro, e poco importa se una campagna pubblicitaria martellante quel singolo Camera sotto lo schermo? Batteria gigante? Uguale, la fotocamera da 64 megapixel è ad oggi il modulo smartphone è già stato superato dalla versione suc- Xiaomi in questo mondo di smartphone assemblati con la più alta risoluzione in campo mobile, Xiaomi cessiva: il modello Xiaomi è questo. usando tecnologie ormai accessibili a tutti riesce a l’ha messa sul Redmi Note 8 Pro, uno smartphone di muoversi meglio di altri. fascia media. Per sopravvivere, soprattutto oggi che le vendite Perché lo ha fatto? Perché la fotocamera da 64 me- degli smartphone fanno segnare un bel meno, è gapixel costava di listino solo un paio di dollari in fondamentale essere originali, e proporre cose che più del modello da 48 megapixel, e mentre un altro gli altri non hanno. Ma quando il sistema operativo brand su quella specifica novità ci avrebbe costruito è lo stesso per tutti, con margini di manovra molto attorno una storia, facendolo poi pagare all’utente in bassi, è sempre più difficile farlo. Ecco perché per termini di prezzo, Xiaomi ha pensato che inserendo- chi produce smartphone i prossimi anni non saranno la avrebbe reso il suo smartphone ancora più appe- semplici: se tra uno smartphone da 300 euro e uno tibile senza aumentare il prezzo finale. da 900 euro, dal punto di vista dell’utilizzo, non ci si Quando diciamo che gli smartphone Xiaomi sono sono differenze, è davvero difficile chiedere di più costruiti pescando i componenti da un sacchetto non per il modello più caro. ci sbagliamo più di tanto: sfruttando tutte le combi- Anche per chi vuole differenziarsi, e essere origina- nazioni possibili si riesce a dare ad ogni persona lo le, la vita non sarà facile: una azienda che decide smartphone migliore che si può comprare ad una de- di investire milioni di euro sulla parte software deve terminata cifra. Chi entra in negozio con 200 euro, e Tutto è possibile perché la quasi totalità dell’investi- comunque fare i conti con un sistema operativo che guarda solo alle caratteristiche tecniche, troverà in mento viene fatto sulla parte produttiva, lasciando a non gli appartiene, è di Google. Un sistema opera- Xiaomi il prodotto più completo. E lo stesso vale per Google quella che è la parte software: Xiaomi con- tivo che non si può stravolgere: si può arrivare ad chi entra con 220 euro, con 240 euro, con 280 euro: segna prodotti che funzionano, magari non perfetti un certo punto con la personalizzazione, ma non un prodotto per ciascun budget migliore di quello al giorno zero ma con la promessa che, tempo due o andare oltre. che un competitor vende allo stesso prezzo. Poco tre aggiornamenti, i bug più grandi verranno sistema- Non ci stupisce quindi vedere che sempre più pro- importa se tra un modello e l’altro lo scarto è solo di ti. Grosse rivoluzioni lato applicativo non ce ne sono, duttori cercano di diversificare la loro offerta, spa- poche decine di euro, chi entra con 220 euro vuole c’è Android con qualche cosa in più. Nulla di esage- ziando dai dispositivi wearable agli smart speaker spendere 220 euro, non 249 o 269 euro. rato, ma oggi le persone sono abituate ad Android e per arrivare alla novità dl momento, le smart TV a Xiaomi ha dato un colpo al mercato smartphone pochi pretendono di più, anzi, una personalizzazione firma OnePlus, Motorola e Honor. Se Android resta perché ha fatto saltare tutti gli schemi: quelle novità spinta a tratti riesce anche a dare fastidio. la costante senza alternative, e a cambiare è solo lo tecnologiche che gli altri brand facevano pagare, an- Competere con Xiaomi oggi è praticamente impos- smartphone, Xiaomi con il suo modello di business e i che salate, lei ha deciso di darle al giusto prezzo. E sibile: chi produce smartphone pensando solo alle suoi prezzi è praticamente imbattibile. Meglio iniziare ci riesce perché, con milioni di smartphone prodotti, caratteristiche e alla scheda tecnica, seguendo le a vendere altro.

 torna al sommario 17 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE SimJacker sfutta le istruzioni SIM toolkit che una scheda SIM è costretta a eseguire Insieme ad Scoperto un terribile bug delle SIM Android 10 arriverà anche Tutti gli smartphone sono intercettabili il Play Store in modalità scura Un’azienda privata lo sfrutta da anni Anche il Play Store si Il telefono può essere spiato: gli operatori possono già applicare contromisure. Gli utenti, nessuna tinge di nero con l’arrivo di Android 10. Dopo di Sergio DONATO Gmail un’altra sezione ricercatori di Adaptive Mobile Secu- del sistema operativo di rity hanno scoperto una vulnerabilità I finora sconosciuta delle schede SIM Google viene “travolta” che potrebbe consentire ai cracker di dalla voglia di tinte compromettere i telefoni cellulari e spia- scure su mobile e re le vittime semplicemente inviando un SMS. La vulnerabilità si chiama “SimJac- desktop ker” e potrebbe essere stata sfruttata per anni. La vulnerabilità SimJacker di Riccardo DANZO risiede in un particolare software, chia- mato S@T Browser (SIMalliance Toolbox Browser) incorporato nella maggior par- te delle schede SIM utilizzate dagli ope- ratori mobili in almeno trenta Paesi. Una sta di ponte” al numero di telefono cellu- to la vulnerabilità sfrutta una tecnologia vulnerabilità che può essere sfruttata lare bersagliato legacy incorporata nelle schede SIM, le indipendentemente dal tipo di cellulare Attraverso la vulnerabilità è possibile: re- cui specifiche non sono state aggiorna- usato dalle vittime: la colpa è della SIM. cuperare l’ubicazione del dispositivo vit- te dal 2009, mettendo potenzialmente S@T Browser è infatti un microsoftware tima e delle informazioni IMEI; diffondere a rischio oltre un miliardo di persone. installato sulla maggior parte delle sche- informazioni errate inviando messaggi “Perché [SimJacker] contiene un elenco de SIM, eSIM incluse, e consente agli falsi a nome delle vittime; esecuzione di istruzioni che la carta SIM è costretta Dopo aver introdotto la moda- operatori mobili di fornire alcuni servizi di di servizi truffa a tariffa maggiorata com- a eseguire”, spiegano. lità scura in Gmail, Google ha base, come abbonamenti e servizi a va- ponendo numeri a tariffa maggiorata; Adaptive Mobile Security fa inoltre sa- iniziato a rilasciare l’opzione del lore aggiunto. Oltre alle informazioni del- spionaggio dell’ambiente circostante pere che, almeno negli ultimi due anni, “tema scuro” anche per quanto la SIM stessa che compaiono nei menu alle vittime, dando istruzioni al dispo- una specifica azienda privata che lavora riguarda il Play Store. L’aggior- degli smartphone. sitivo di chiamare il numero di telefono con i governi sta sfruttando attivamente namento sta avvenendo in modo dell’aggressore; diffondere il malware la vulnerabilità di SimJacker per condur- graduale; attualmente, solo una Con un modem GSM costringendo il browser del telefono del- re una sorveglianza mirata sugli utenti piccola parte di utenti può acce- economico i pirati possono la vittima ad aprire una pagina web dan- di telefonia mobile in diversi Paesi. dere alla nuova funzione. fare ciò che vogliono nosa; eseguire di attacchi di negazione I dati tecnici della vulnerabilità saran- Secondo alcune indiscrezioni, il S@T Browser contiene una serie di istru- del servizio disabilitando la scheda SIM, no pubblicati a ottobre, ma i ricercatori tema scuro verrà sarà disponi- zioni STK - come l’invio di brevi messag- e anche il recupero di altre informazioni hanno detto di aver osservato attacchi bile su tutti gli smartphone ag- gi, la configurazione delle chiamate, l’av- come la lingua, il tipo di hardware radio concreti a danno di dispositivi di quasi giornati ad Android 10 entro un vio del browser, la fornitura di dati locali, del telefono e anche il livello della bat- tutti i produttori, tra cui ZTE, Motorola, paio di settimane. Inoltre, come l’esecuzione a comando e l’invio di dati teria. Samsung, Google, Huawei, Apple e an- prevedibile, i dispositivi marchia- - che possono essere attivati semplice- che dispositivi IoT provvisti di schede ti Google saranno i primi a rice- mente inviando un SMS a un dispositivo, La SIM è costretta a eseguire SIM. In ogni caso, in modo previdente, vere il nuovo aggiornamento. creando un terreno fertile per la ricezio- le istruzioni i ricercatori hanno rivelato i dettagli di L’arrivo della modalità scura e ne e la germinazione di software malevo- Questi attacchi sono completamente questa vulnerabilità alla GSM Associa- sul Play Store non è di certo una li. Come se non bastasse, SimJacker può invisibili alla vittima, dicono i ricercatori tion, l’organismo che rappresenta la sorpresa. Come aveva dichiara- essere sfruttato dai cracker attraverso di Adaptive Mobile Security. “Le infor- comunità degli operatori mobili, nonché to Google qualche settimana fa, un semplice modem GSM da pochi euro mazioni sulla posizione di migliaia di alla SIM Alliance che rappresenta i prin- infatti, tutte le principali applica- con il quale è possibile inviare l’SMS “te- dispositivi sono state ottenute nel corso cipali produttori di SIM ed eSIM. zioni di sistema di Android ver- del tempo senza che gli utenti di tele- La SIM Alliance ha riconosciuto il pro- ranno aggiornate al tema scuro fonia mobile interessati ne fossero a blema e ha fornito raccomandazioni ai con l’arrivo della nuova versione conoscenza o ne avessero dato il con- produttori di SIM card per implementare del sistema operativo. Una mo- senso. Tuttavia, l’attacco di Simjacker la sicurezza dei messaggi S@T push. Gli dalità sempre più in voga. Anche può, ed è stato esteso ulteriormente operatori mobili, invece, possono già Apple l’ha introdotta con iOS 13, per eseguire altri tipi di attacchi”. mitigare questa minaccia prevedendo mentre Microsoft già da tempo Secondo i ricercatori, tutti i produttori un processo che analizzi e blocchi i offre questa opzione su Win- e i modelli di telefoni cellulari sono vul- messaggi sospetti che contengono co- dows 10 e molti suoi servizi. nerabili all’attacco SimJacker in quan- mandi S@T Browser.

 torna al sommario 18 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TV E VIDEO Tutto quello che c’è da sapere su Apple Tv+, che aprirà il suo sipario in Italia il 1° novembre a 4,99 euro al mese Apple TV+ in Italia: cosa offre, quanto costa e dove si può vedere La prima esperienza di video streaming di Apple per ora offre pochi contenuti, ma anche 4K, Dolby Vision e Dolby Atmos

di Sergio DONATO l 10 settembre Apple ha affidato a Apple TV+ il com- pito di sfidare Netflix e batterlo a colpi di cast stella- I ri ma utilizzando anche un prezzo incredibilmente basso e di immediato richiamo. Per il momento, pochi contenuti, ma anche 4K, Dolby Vision e Dolby Atmos a 4,99 euro al mese. Scopriamo tutti i dettagli della prima esperienza di video streaming di Apple che of- frirà film e serie TV originali. Quando arriva e quanto costa Apple TV+ Il 1° novembre 2019: ecco quando inizieranno le “trasmis- sioni” di Apple TV+, anche in Italia. Partiamo subito dal prezzo e da tutto ciò che gli ruota attorno. Apple TV+ co- sterà 4,99 euro al mese, con rinnovo automatico, per un accesso massimo di sei persone e con prova gratuita di 7 giorni. È possibile sottoscrivere un solo abbonamento per ciascun gruppo “In famiglia”, quindi niente account sotto lo stesso abbonamento, al di fuori di quelli del gruppo, che ne “subappaltano” altri in una sorta di cate- na molecolare. La differenza rispetto ad Apple Music è che in Apple TV+ non esiste un piano famiglia con tariffa maggiorata: per adesso, esiste un solo l’abbonamento da 4,99 euro sfruttabile dal titolare della sottoscrizione e dalle sei persone inserite nel gruppo. Abbinata alla presentazione dei nuovi dispositivi di Apple per il 2019, c’è una promozione che riguarda Apple TV+ e l’acquisto HD e Apple TV 4K e i computer Mac attraverso l’app ni nel corso della postproduzione del contenuto video. degli stessi, ma non solo. Qualsiasi iPhone, iPad, iPod, Apple TV+: a patto che si abbia per ognuno di essi la Insieme alla traccia base di 9.1 canali, Atmos può gestire iPod Touch, ma anche Apple TV 4K, Apple TV HD o Mac versione più aggiornata del sistema operativo. A questi fino a 118 oggetti per un totale di 128 elementi audio. acquistati dopo il 10 settembre 2019, anche ricondizio- si aggiungono anche Apple TV di 3a generazione con Non è però necessario avere 128 diffusori per ascoltare nati (da Apple), e in grado di far girare l’ultima versio- l’ultimo aggiornamento software 7.3.1, le smart TV Sam- l’Atmos, Dolby tuttavia prevede una configurazione base ne dei rispettivi sistemi operativi, permetterà di avere 1 sung e LG (Sony entro fine anno), i set top box con l’app di 7 diffusori per poter apprezzare al meglio la codifica, anno di Apple TV+ gratis attivabile fino a 3 mesi dopo e, non ultimi, tutti i browser in grado di raggiungere il sebbene siano già in commercio anche soundbar com- l’attivazione del dispositivo acquistato. Ciò significa che sito tv.apple.com. Apple indica soltanto Safari, Firefox e patibili che provano a simulare la verticalità sonora tipica la promozione non è legata solo all’acquisto dei dispo- Chrome, ma non c’è motivo di pensare che possano es- del Dolby Atmos con risultati accettabili. Nel caso di si- sitivi 2019 di Apple. serci limitazioni di sorta per gli altri browser. stemi senza Dolby Vision ovviamente il sistema passerà automaticamente all’HDR10, il formato HDR base, se in- Come ci si iscrive e dove si può vedere I contenuti di Apple TV+, quali sono vece l’HDR non è disponibile si passa direttamente al 4K Apple TV+ e cosa offrono SDR. Stessa cosa per l’audio multicanale. Con il lancio L’indirizzo di riferimento di Apple TV+ è tv.apple.com/it Apple dichiara che tutti i contenuti originali Apple saran- del 1° novembre, Apple TV+ proporrà in Italia, 7 serie tv e e ci si può iscrivere utilizzando la propria Apple ID, ma no disponibili in 4K HDR / Dolby Vision e che molti titoli un documentario. Sarà poi il turno di 1 film, di altre 2 serie solo dopo il lancio del servizio. Più che al dispositivo con avranno anche la codifica audio Dolby tmos.A e lo show di Oprah Winfrey, che non si sa se vedranno il quale si guarderà Apple TV+, è importante guardare Per Dolby Vision si intende una tecnologia proprietaria la luce già nel corso del mese di novembre o saranno i al sistema operativo, che Apple identifica sempre come di Dolby che permette alle immagini di avere un interval- primi a essere aggiunti a dicembre. In ogni caso, Apple l’ultima versione disponibile. Infatti, per quanto riguarda lo dinamico più ampio, ovvero poter gestire e mostrare sommerà nuovi contenuti ogni mese. l’hardware, la scelta è omnicomprensiva. Si potrà guar- una luminosità di picco più elevata rispetto alla dinamica Questi, i contenuti disponibili già dal 1° novembre: dare Apple TV+ attraverso iPhone, iPad, iPod, Apple TV standard, risolvendosi soprattutto in sfumature di luci molto vicine a quelle del mondo reale. Il Dolby Vision The Morning Show (Serie TV) supporta metadati dinamici capaci di aggiustare la lumi- Interpretata da Reese Witherspoon, Jennifer Aniston nosità scena per scena. Ovviamente, è necessario che Steve Carell, ci porta dietro le quinte di un popolare talk il dispositivo o il TV sul quale verranno riprodotti i conte- show del mattino, regno di una spietata competizione e nuti supportino il Dolby Vision per potere apprezzare le una spasmodica ricerca del potere. differenze in gamma dinamica. Il Dolby Atmos è invece una codifica audio, sempre di See (Serie TV) Dolby, basata sull’audio a oggetti. Se Dolby Digital e 600 anni nel futuro. Un virus ha quasi sterminato la razza DTS sono composti “semplicemente” da tracce audio umana e reso non vedenti i pochi sopravvissuti. L’uma- See - Official Trailer sincronizzate, il Dolby Atmos si avvale dell’uso degli og- getti per spostare e posizionare millimetricamente i suo- segue a pagina 20 

 torna al sommario 19 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TV E VIDEO Se il 4k microLED di Sony da 220” costa 900.000 dollari, chissà quanto potrà costare il 16K da 790” lungo 19 metri Sony inizia a vendere i primi TV con tecnologia microLED 900.000 dollari per un 220” 4K, installazione compresa L’attività di montaggio non è affatto semplice: per installare gli schermi servono dipendenti Sony appositamente addestrati di Sergio DONATO cesso per i Wall Luxury di Samsung. Lo schermo di Samsung da 146” destinato i è cominciato a parlare di schermi al mercato professionale con tecnologia microLED almeno cinque anni fa, microLED e risoluzione 4K oscillava at- Sma negli ultimi due anni la tecnolo- torno a un prezzo di 384.000 dollari, per gia ha fatto passi da gigante e soluzioni il Sony serve di più. business sono diventate disponibili anche Per il 220” 4K Crystal LED di Sony biso- per installazione domestiche di un certo gna considerare di avere in banca qualco- livello. E arrivano anche i primi prezzi: si sa come 877.000 dollari, nei quali però è parla di milioni di dollari. Al CEDIA 2019, compresa l’installazione a casa. Va da sé Sony ha annunciato ufficialmente la com- che il prezzo del 16K da 790” può arrivare mercializzazione degli schermi modulari anche a grandezze di milioni di dollari. “Crystal LED” basati su tecnologia micro- Sony spiega che la sua tecnologia mi- LED: un 110” 1080p, un 220” 4K, un 440” croLED, composta da LED grandi 0,003 l’aggiornamento dello schermo arriva a tecnologia è ormai avanzata fino al punto 8K e un monumentale 790” 16K, lungo 19 mm², è in grado di fornire un rapporto di 120 Hz, che gli angoli di visualizzazione da poter essere venduta per le applica- metri e alto 5 metri e mezzo. contrasto di oltre 1.000.000.000:1 e può sono vicini a 180° e che l’emissione di zioni residenziali. Il processo è talmente L’8k da 440” Sony lo aveva già mostra- raggiungere una luminosità di 1000 nits calore è notevolmente ridotta. Sony ha specializzato che solo i dipendenti Sony to nel corso del NAB di Las Vegas del per l’HDR. Inoltre, Sony per differenziarsi messo a disposizione dei clienti commer- addestrati potranno eseguire le operazio- 2018 in uno stadio prototipale che giun- da soluzioni simili ma più economiche di ciali gli schermi Crystal LED già da alcuni ni di installazione e configurazione nelle ge ora al termine, così come è già suc- provenienza cinese ha puntualizzato che anni, ma l’azienda ha dichiarato che la case dei consumatori.

TV E VIDEO Apple TV, tutto quello che c’è da sapere sma in un negozio di libri per liberare personaggi della letteratura. segue Da pagina 19  Snoopy nello Spazio (Serie TV per tutta la famiglia) Il celebre Snoopy vuole diventare un astronauta della nità deve adattarsi e trovare nuovi modi di sopravvivere. NASA. Insieme a Charlie Brown e altri personaggi dei Con Jason Momoa e Alfre Woodard. Peanuts prende il comando della stazione spaziale inter- nazionale per esplorare la luna e lo spazio. riaprono il caso di omicidio che l’ha resa un fenomeno Dickinson (Serie TV) nazionale. La vita della poetessa Emily Dickinson, interpretata da Successivamente, saranno disponibili anche i seguenti Hailee Steinfeld, in tutta la sua ribellione; che metterà a titoli. Non si sa se già nel corso del mese di novembre. Hala (Film) prossimamente nudo gli ostacoli imposti dalla società e dalla condizione Selezionato al 2019 Sundance Film Festival e al 2019 femminile dell’epoca. Servant (Serie TV) prossimamente Toronto International Film Festival, racconta la storia di Dal regista M. Night Shyamalan, un thriller psicologico una studentessa che custodisce un segreto, in bilico For All Mankind (Serie TV) che ha come protagonista una coppia di Philadelphia fra la modernità, la vita di perferia e la sua educazione Le vite degli astronauti della NASA raccontano che cosa vittima di una tragedia che ha messo in crisi il loro ma- musulmana. sarebbe successo se la corsa allo spazio non fosse mai trimonio e permesso a una forza misteriosa di entrare finita e se il programma spaziale fosse rimasto al centro nella loro casa. Oprah (Show) del sogno americano. Prossimamente. Oprah Winfrey accoglie gli autori più Truth to Be Told (Serie TV) prossimamente famosi del mondo per creare uno stimolante circolo let- La Madre degli Elefanti (Documentario) Una podcaster americana ottiene nuove prove che terario internazionale. Apple programmerà live di Oprah Seguirà Athena, la regina di un branco di elefanti, che e i suoi ospiti anche all’interno degli Apple Store. condurrà la sua famiglia in un viaggio epico attraverso la savana alla ricerca dell’acqua. Helpsters (Serie TV per tutta la famiglia) Dedicata ai bambini, la serie ha come protagonisti Cody e una squadra di mostri che amano risolvere i problemi. Lo Scrittore Fantasma - Ghostwriter (Serie TV per tutta la famiglia) Quattro ragazzi si trovano insieme a un misterioso fanta-

 torna al sommario 20 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TV E VIDEO A IFA abbiamo incontrato Takayuki Suzuki, country head di Sony Italia. Ecco le sue prime impressioni sul mercato italiano Suzuki (Sony): “Abbiamo le tecnologie che contano e cresceremo molto nella telefonia” Insediatosi solo da aprile, ha già preso le misure del mercato italiano ed è giunto il momento per un primo confronto

di Gianfranco GIARDINA

er la prima volta nella sua storia, Sony Italia ha ai propri vertici un manager giapponese. Una cosa P anomala, se si pensa che invece da sempre ave- re un top manager orientale è l’assoluta normalità nelle filialiitaliane di società giapponesi e coreane. Takayuki Suzuki, insediatosi solo da aprile, ha oramai preso le mi- sure del mercato italiano ed è giunto il momento per un primo confronto. Lo abbiamo incontrato all’IFA di Berli- no: disponibilissimo al dialogo e decisamente pronto a farsi quattro risate, Suzuki è un giapponese con una lun- ga esperienza internazionale, anche in Brasile, un paese latino proprio come l’Italia.

DDAY.it: Allora, come va il suo italiano? Takayuki Suzuki: “Ci sto ancora lavorando. Ma pro- gigante. E qui noi abbiamo grandi possibilità di espan- DDAY.it: Lei pensa che per il mercato la qualità di im- metto che ‘l’anno prossimo intervista in italiano’ (par- dere la nostra penetrazione, soprattutto nel segmento magine e suono sia sufficiente per differenziarsi a suf- lando in italiano, appunto, ndr)”. full frame, dove siamo già leader di mercato”. ficienza dalla concorrenza? Suzuki: “La qualità di immagine è abbastanza impor- DDAY.it: È in Italia solo da pochi mesi e non potrà DDAY.it: Allo stand, tra le novità, ci ha colpito la spe- tante, come anche quella del suono. Ma lo è anche il certamente essersi fatto un’idea completa. Ma quali cial edition del Walkaman che commemora i 40 anni design, dato che il TV è parte della vita e della casa sono le sue prime impressioni del mercato italiano? dal primo modello a cassetta. Ma ci dicono che per degli utenti. Ma il design dipende anche molto dai gusti Suzuki: “Alcune tendenze del mercato italiano mi sem- l’Italia ci saranno solo pochissimi pezzi: non crede della gente: a volte li incontri meglio, a volte ce la fai brano già molto chiare. Ne ho identificate almeno tre: invece che possa essere un successo? meno. Ho notato che in Italia il design è molto importan- Innanzitutto la crescita della dimensione schermo nei Suzuki: “Può essere. Per adesso il nostro obiettivo era te. E forse non a caso a Milano c’è il Salone del Mobile TV…”. che se ne parlasse…” che è un importante evento internazionale. All’ultima edizione, hanno partecipato tutti gli alti dirigenti di Sony DDAY.it: Ma si tratta di un trend europeo o solo in DDAY.it: Ma non si poteva fare una vera replica in e tutto il design team, e non solo per presidiare le aree italia? chiave moderna, con la capacità di leggere le casset- allestite da Sony ma anche per girare l’esposizione e il Suzuki: “Sì, anche in Europa va così. ma in Italia la cre- te, oltre che i file e con la connettività Bluetooth? Fuorisalone in cerca di confronto, suggerimenti e ispira- scita è più marcata. Quest’anno i TV sopra i 55” in Italia Suzuki: “Ehehehe (ride, ndr), perché no, è una buona zioni. I nostri designer amano davvero l’Italia”. stanno avendo grande successo e questa è un’ottima idea. Anche se non so se sia così facile trovare i com- notizia per noi, visto che la nostra strategia è decisa- ponenti necessari sul mercato…” DDAY.it: Le crede che in un futuro più o meno vicino mente legata al segmento alto di gamma. La seconda vedremo Sony lavorare a TV basati su pannelli di nuo- tendenza è legata ai prodotti audio e alla volontà chia- DDAY.it: Nel mercato dei TV è diventato difficilissimo va concezione, diversi da LCD e OLED? ramente espressa dal pubblico italiano di voler ascol- differenziare i TV, dato che si assomigliano un po’ tut- Suzuki: “Il team di sviluppo di prodotto a Tokyo sta va- tare musica in condizioni adeguate. In questo senso va ti. Sony, passando dalla linea AF9, che era molto con- lutando ogni possibilità, nessuna esclusa. Sony è laica, interpretato il successo delle cuffie a cancellazione del notata, alla AG9, che è molto più conformista, non ha non vuole proteggere questa o quella tecnologia, sem- rumore: le cuffie wireless a cancellazione del rumore perso un po’ di forza di differenziazione? plicemente vuole trovare quella migliore tra tutte quelle WF-1000X3 che abbiamo lanciato solo a luglio, stanno Suzuki: “Noi utilizziamo sia la tecnologia OLED che che nel futuro saranno disponibili. Giorno dopo giorno già registrando dei risultati di vendita eccellenti. Anche quella LCD e ognuna ha i suoi vantaggi. Entrambe la situazione evolve, e magari domani si riuscirà a fare il “giradischi” bluetooth (lo dice in italiano, sorridendo, queste tecnologie sono adottate da altri brand, ma noi quello che oggi sembra impossibile o molto difficile. Ci ndr) ci sta dando soddisfazioni”. abbiamo delle soluzioni che rendono i TV Sony sono aspettano anni di grandi novità…” differenti. Per la qualità di immagine, abbiamo un chip DDAY.it: La fotografia, che è il terzo pilastro di Sony, che fa la differenza, soprattutto nella riproduzione dei DDAY.it: Parliamo di audio, ora. Sony ha davvero con- sta un po’ soffrendo. Non tanto Sony quanto il mer- colori. Nel caso delle TV LCD, abbiamo sviluppato una vinto con le cuffie a cancellazione di rumore di fascia cato in generale… capacità di gestire il local dimming che non ha paragoni alta, anche se destinate a un pubblico con buon pote- Suzuki: “È vero, il segmento entry level del mercato sul mercato. Per quello che riguarda l’OLED abbiamo re di spesa. Recentemente avete lanciato il modello in è in difficoltà. Ma sono reduce dalla premiazione dei messo a punto Acoustic Surface, che è una caratteristi- ear della serie 1000X e qui in fiera quello ad archetto Sony Photography Award e devo dire che, invece, il ca solo dei TV Sony. E abbiamo implementato una solu- da collo. Lei che formato preferisce? mercato della fotografia professionale è decisamente zione che “imita” questa tecnologiaanche su alcuni TV Suzuki: “Io ho sia quelle a padiglione che quelle in-ear. forte e molto variegato. Fotogiornalismo, sport, moda, LCD. Queste tecnologie le sviluppiamo di anno in anno, Le uso entrambe a seconda delle situazioni e dell’at- cultura, storia e anche il settore dei ‘matrimonialisti’, così da migliorare la qualità di immagine e suono…” mosfera…” tutti ambiti in cui la fotografia sta facendo passi da segue a pagina 22 

 torna al sommario 21 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE HI FI E HOME CINEMA In alcune nazioni è partita una nuova offerta di streaming musicale di alta qualità da parte di Amazon Amazon Music HD, streaming audio non compresso e hi-res Spotify è scettica: “Gli utenti non sono interessati” Con 12,99 euro al mese si potranno ascoltare 50 milioni di brani in qualità CD e alcuni milioni in alta risoluzione fino a 192 KHz

tita al momento solo negli USA, in Gran di Roberto FAGGIANO Bretagna, Germania e Giappone e suc- uone nuove per chi desidera ascol- cessivamente dovrebbe arrivare anche tare musica in streaming con ele- in Italia. I costi sono abbastanza contenu- B vata qualità: Amazon ha lanciato ti, specie per chi è già iscritto ad Amazon la nuova offerta Amazon Music HD, che Prime: l’abbonamento mensile passa a prevede qualità CD non compressa (16 12,99 euro (14,99 euro per chi non ha bit- 44 KHz) per oltre 50 milioni di brani Prime). Per tutti c’è la possibilità di fruire già in archivio e qualità ancora più eleva- gratuitamente addirittura di 90 giorni di ta (fino a 24 bit - 192 KHz) per un numero prova. Resta la possibilità di scaricare i non identificato di “milioni” di brani. Ama- brani e ascoltarli successivamente. An- zon insiste nel chiamarla musica in Alta che la nuova modalità di abbonamento Definizione, in contrasto con la classica è compatibile con i dispositivi Echo per i lità audio non è mai stato un grande questa volta sia Amazon a muoversi nel dizione “risoluzione” usata normalmente comandi vocali diretti, mentre bisognerà elemento di differenziazione”. Non lo è segno della qualità audio, per molti è la per la musica con codifiche di alta quali- tenere conto dell’esigenza di avere una stato finora per le iniziative specializzate, grande novità e l’elemento che potreb- tà. In realtà Amazon non punta solo alla connessione abbastanza veloce per po- come Tidal, Qobuz o la stessa Deezer. be fare la differenza. Di certo il nuovo risoluzione, che certamente nei brani a ter ascoltare i brani, specie quelli in altis- Ma Amazon è sicura che la qualità audio servizio Amazon costa meno di Tidal e 192 KHz e 24 bit c’è, ma anche a garan- sima qualità. Spotify, per voce del Vice sia uno dei tre driver principali, insieme a ha una libreria più ampia. Aspettiamo di tire musica non compressa o compressa President Paul Vogel, si è detta scettica facilità d’uso e catalogo, che fanno la dif- poterlo ascoltare per esprimere un giu- senza perdita. La nuova proposta è par- sulla nuova offerta di Amazon: “La qua- ferenza per il consumatore. E il fatto che dizio definitivo.

TV E VIDEO ce le abbiamo in casa…” za tutta italiana di fare delle promozioni di taglio Intervista a Suzuki, Sony Italia DDAY.it: Tranne una: una batteria decisamente più po- IVA, uno sconto orizzontale su tutto il negozio? tente di quelle di oggi… Cosa deve pensare chi ha comperato un TV Sony segue Da pagina 21  Suzuki: “Ehehe, certamente, si fa molta ricerca in tal di venerdì, quando poi il giorno successivo arriva un senso e noi siamo molto interessati. Mentirei se dicessi weekend “No IVA”? che i nostri smartphone non hanno aspetti da mettere Suzuki: “Premetto che quello che sto per esprimere è il DDAY.it: Eh, così sono capaci tutti... Ma c’è una larga a punto. Ma la visione e il posizionamento sono mol- mio pensiero personale e non posso entrare nel merito parte del mercato che non può permettersi di spende- to chiari: i nostri punti di forza sono quelli che, guarda delle azioni del retail: le quote di mercato sono molto re 600 euro per una doppia 1000X… caso, più contano sugli smartphone”. importanti nel nostro settore; e spesso anche la gestio- Suzuki: “Beh, è ovvio che, man mano che passa il tem- ne del magazzino e la necessità di fatturare sono vinco- po, con l’aumento delle economie di scala e la diminu- li molto stringenti. Questo può portare a promozioni di zione dei costi dei componenti, le tecnologie dei top di questo tipo. D’altra parte noi come produttori vorremmo gamma possono scendere verso i modelli inferiori, allar- dare al consumatore una certa fiducia e soddisfazione; gando molto la platea degli utenti potenziali. Questa è e sono convinto che anche il canale abbia lo stesso la tendenza nel settore delle cuffie di Sony, con modelli obiettivo. Con promozioni di questo tipo il consumatore sempre più validi anche in gamma media”. potrebbe essere disorientato faticare a trovare il mo- mento giusto per comperare. Noi come industria stiamo DDAY.it: Parliamo un po’ degli smartphone, che sono parlando con i nostri partner retailer affinché ogni clien- recentemente stati incorporati nel business di Sony te abbia le stesse opportunità. Le grandi fluttuazioni di Electronics. Bello l’Xperia 5. Però, soprattutto tra i pro- prezzo non sono ideali né per i consumatori né per il dotti Android, la differenziazione è molto complessa. retailer, ma riflettono la volatilità di questo mercato”. Lo schermo 21:9 è molto caratteristico. Ma cosa c’è DDAY.it: Parliamo di fotografia: crediamo che la fase d’altro da fare per spiccare nel settore? uno sia finita, con il controllo del mercato delle full fra- DDAY.it: Cosa pensa della collocazione a fine novem- Suzuki: “Cos’è uno smartphone? Per cosa un modello me. Ma c’è ancora spazio per camere APS-C o il futuro bre delle promozioni del Black Friday? differisce dagli altri? La sezione fotografica, per esem- delle mirrorless sarà tutto Full Frame? Suzuki: “Dobbiamo pensare che una serie di eventi pio: e noi di Sony certamente ci siamo, con la maggior Suzuki: “Il nostro sviluppo delle APS-C non si ferma af- sta cambiando la stagionalità del nostro mercato. Pri- esperienza al mondo sui sensore.E poi l’audio: abbiamo fatto, penso che ci sia ancora spazio. Per questo abbia- ma il mese di dicembre era quello chiave per gli acqui- una grande tradizione in quest’ambito che ci portiamo mo appena lanciato due modelli (A6600 e A6100, ndr). sti natalizi. Ora il Black Friday, che esiste per tutte le dietro in fase di progettazione. E poi il gaming: e noi Come macchina per entrare in modo meno impegnati- merceologie e non solo per l’elettronica, sta facendo siamo i protagonisti di questo mondo con Playstation. vo nel mondo delle mirrorless o anche come secondo anticipare questa stagione e con essa gli acquisiti per Il cinema e i contenuti: e ci siamo ancora una volta con corpo leggero per chi usa Full Frame. Sì, c’è ancora il Natale. Quello che dobbiamo fare è pianificare per Sony Pictures e con Sony Professional e CineAlta. È con molto spazio di crescita”. tempo sulla base delle nuove stagionalità, altrimenti queste consapevolezze che abbiamo ristrutturato e ri- potrebbe non esserci la merce sugli scaffali nei periodi lanciato il business degli smartphone: tutte le soluzioni DDAY.it: Qual è il suo pensiero rispetto alla tenden- di maggior domanda”.

 torna al sommario 22 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE ENTERTAINMENT La pratica degli account condivisi si rivela uno dei motivi delle mancate disdette ai servizi di streaming Il paradosso di Netflix e compagni di streaming La condivisone degli account argina le disdette Gli abbonamenti condivisi vengono tollerati perché vengono cessati con più difficoltà: bisogna essere tutti d’accordo

di Gianfranco GIARDINA

olo qualche mese fa c’era chi si figurava risparmi incredibili decidendo di lasciare Sky (e i suoi 70-80 Seuro al mese di abbonamento, salvo promozioni e sconti) per spenderne molti meno con Netflix, che di contenuti, anche molto interessanti, era bella piena. Certo, il calcio su Netflix non c’è, ma per il resto… 10 euro al mese e passa la paura. Oggi la piega che stanno prendendo gli eventi è un po’ diversa, visto che siamo destinati ad avere non uno ma diversi abbonamenti ad altrettante piattaforme di streaming. Netflix alle prese con la sua “maturità” Netflix, dopo tanti esperimenti sull’elasticità al prezzo dei propri potenziali abbonati, ovverosia le campagne di sottoscrizione con prezzi aumentati per finta, ha au- mentato i prezzi per davvero. Ma soprattutto, gli ab- Insomma, dovessimo guardare avanti, ci sembra si stia canismo di fidelizzazione indiretta: la principale forma bonati della prima ora, dopo aver visto a raffica tutte profilando nelle abitudini delle persone un graduale di “retention” degli abbonati delle piattaforme è una le serie “must”, stanno diventando un po’ più tiepidi: passaggio dall’abbonamento monolitico a Sky, anche stortura del sistema, ovverosia la possibilità di condi- Netflix è un po’ meno Re Mida del solito, non tutti i se organizzato in pacchetti, a un puzzle di abbona- videre l’account con amici o addirittura con degli sco- contenuti sono virali e contagiano l’utenza. E poi - di- menti più piccoli a piattaforme SVOD in streaming. E nosciuti, dividendosi anche i costi. Una pratica vietata ciamocelo - Netflix non è più monopolista: inizialmen- qual è la grande differenza tra un abbonamento a Sky dalle condizioni d’uso ma evidentemente tollerata: te snobbata anche dagli abbonati “involontari”, Prime e quello a una piattaforma di streaming? Al di là di scovare i “condivisori” sarebbe un gioco da ragazzi Video è cresciuta per contenuti, anche originali, di offerte e costi, è ovviamente la possibilità di sospen- per Netflix (non servirebbe molto ad “attenzionare” qualità. Ora Prime video viene vissuta da molti come dere a cadenza mensile che Sky, che viaggia a rinnovi gli account con IP sistematicamente diversi). Qualcu- una valida alternativa super-low cost: probabilmente annuali, non consente. no pensa che le aziende sopportino questo andazzo non ha ancora preso il posto di Netflix nel cuore degli perché gli abbonamenti condivisi sono comunque utenti ma sicuramente gli ha rubato un po’ di tempo Netflix e compagni: il problema di abbonamenti in più. E invece no, o per lo meno, non degli spettatori. convincere le persone a rimanere solo: gli abbonamenti condivisi semplicemente val- abbonate gono di più perché vengono cessati con molta più La carica delle piattaforme Con così tanta volatilità, addirittura mensile, uno dei difficoltà.erché P bisogna essere tutti d’accordo: se A fianco di Netflix e Prime Video e gli altri già attivi, problemi principali delle piattaforme di streaming è uno dei condivisori si stufa di Netflix e è propenso a poi, stanno arrivando nuovi servizi in grado di fare quello di mantenere i clienti: quando Netflix ha mo- interrompere, almeno per un po’, rischia di trovare la concorrenza, o comunque intenzionati ad attingere strato crescite rallentate degli abbonamenti (ma pur resistenza dei “compari”; e comunque deve concor- allo stesso portafoglio: primo fra tutti Apple TV+, che sempre crescite) è stata punita dai mercati. La con- dare la cosa, uscire dal giro, e così via. Non è più una sta per sbarcare a prezzi dimezzati rispetto al classico danna alla crescita costringe le piattaforme a studiare decisione che può prendere da solo. Su questa base, 9,99 al mese. Ci mancherebbe: il catalogo iniziale è contromisure. Su questo Sky, che pur usa anche la gli abbonamenti condivisi sono quelli naturalmente molto limitato. Ma rischia di aggiungere un nuovo pa- leva odiosa del rinnovo annuale e delle corrispon- più duraturi e al riparo alle disdette. Certo, rendono gamento ricorrente alla lista dei nostri abbonamenti. denti finestre utile per la disdetta, è molto più avanti: meno di abbonamenti separati, ma sono un pacchetto E poi arriverà Disney con la sua piattaforma (che quin- oramai da qualche anno Sky, con il programma Extra, che, insieme ai super-entusiasti, ai “ricchi a prescin- di porterà via altri contenuti a Netflix) che probabil- offre qualche vantaggio concreto agli abbonati storici; dere” e agli smemorati, costituisce lo zoccolo duro di mente diventerà una quasi necessità per tutti coloro recentemente ha deciso di coprire i costi dell’abbona- Netflix e compagni. Fino a che non verranno trovate che hanno bambini. Infine c’è il grande capitolo dello mento a DAZN per i clienti da almeno 3 anni che ab- contromisure per mantenere i clienti sempre attivi: a sport: per una NowTV che pratica prezzi che non ag- biano i pacchetti Sport e Calcio: una mossa concreta quel punto, se mai ci si arriverà, la condivisione degli grediscono con violenza Sky (e ci mancherebbe), si di fidelizzazione. Su questo le piattaforme di SVOD account sarà arginata seriamente. intravvede un futuro in streaming più disimpegnato devono ancora lavorarci: nella democrazia di Netflix, anche su questo fronte: DAZN, ai tre match di uno vale uno, un abbonato da un mese ha pari diritti P.S. Prevengo le osservazioni: no, Spotify ha logiche e a tutta la , sta affiancando nuovi sport e nuovi di uno con anni di anzianità. Quindi, se non ci sono diverse, per questo combatte fattivamente gli abbona- contenuti - almeno per il momento - senza ritoccare il cose particolari da vedere, tanto vale interrompere menti Family condivisi. Infatti Spotify paga le case disco- prezzo; ora si è aggiunto anche InterT V, contenuto l’abbonamento, anche per un mese. grafiche per il numero di fruizioni musicali e non a forfait. che da solo su Sky costa più di tutto DAZN. Poi, novità Aumentare il numero di utenti sotto lo stesso abbona- interessanti potrebbero arrivare anche da Timvision. Perché la condivisone degli account mento, ha costi vivi differenti rispetto alle piattaforme di E anche Amazon e YouTube - non in Italia - hanno ini- è tollerata? SVOD video che hanno praticamente solo costi fissi di ziato lo streaming a pagamento di contenuti sportivi. In realtà, anche le piattaforme SVOD hanno un mec- produzione o di acquisizione dei diritti.

 torna al sommario 23 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE ENTERTAINMENT Il canale DAZN1 sulla piattaforma di Sky ora è ufficiale, ma ancora tra gli utenti ci sono molti dubbi Super-guida DAZN1: tutto quello che c’è da sapere Per rispondere a ogni domanda, abbiamo preparato una super guida con la risposta a tutti i quesiti più frequenti (e non)

di Gianfranco GIARDINA

stato ufficializzato il canale DAZN1 via satellite, distribuito sulla piattaforma Sky. Si tratta di una È sorta di “estensione” via satellite dell’offerta DAZN, che, per il resto, è interamente in streaming. Come per tutte le novità, ci sono molte domande, sul funzionamento e sulle procedure, a cui gli utenti cerca- no risposte. In questa guida cerchiamo di chiarire tutti, ma proprio tutti, i dubbi. Nel caso ce ne fossero ancora di irrisolti, il consiglio è quello di fare le proprie domande nei commenti: aggiorneremo l’articolo con le risposte. Cos’è il canale DAZN1? SI tratta del canale satellitare che DAZN ha attivato sul bouquet satellitare di Sky in modo da garantire una vi- sione dei principali contenuti di DAZN anche agli utenti che non dispongono di un collegamento a Internet suf- tellitare serve una piattaforma di accesso condizionato essere anche abbonati a DAZN tramite Sky. Se un clien- ficientemente valido. Inoltre, trasferendo una parte degli visto che il canale DAZN non è ovviamente aperto a tut- te Sky è anche abbonato a DAZN al di fuori della piatta- utenti dallo streaming puro al broadcasting via satellite, ti ma solo agli abbonati DAZN. La piattaforma di Sky è forma Sky, dovrà far transitare il proprio abbonamento si ottiene anche l’obiettivo di alleggerire il peso sui nodi quindi l’unica soluzione attualmente disponibile e diffu- tramite Sky per poter far abilitare il canale DAZN1 di rete italiani, con il risultato di minimizzare eventuali sa per distribuire dei contenuti premium via satellite. disservizi per gli utenti streaming. È necessario avere Sky Q per ricevere Non basta essere abbonati a DAZN il canale DAZN1? Che contenuti veicolerà il canale DAZN per avere accesso al canale sat? Non necessariamente, qualsiasi ricevitore satellitare di via satellite? No, perché senza una card e un ricevitore Sky HD, il ca- Sky va bene, purché sia HD, quindi va bene anche il Sul canale DAZN1 sarà visibile una selezione dei conte- nale DAZN1 non può essere decodificato. Per vedere il MySky HD e lo Sky HD. Il box evoluto Sky Q offre anche nuti di DAZN: certamente i tre match a giornata di Serie canale sat DAZN1 è necessario essere clienti Sky. il vantaggio di ospitare al proprio interno l’app di DAZN A di cui DAZN detiene i diritti; e poi due partite di Serie che dà l’accesso in streaming a tutti i contenuti sportivi B; e infine altri eventi calcistici e non. Per tutti gli altri Chi si abbona a DAZN attraverso Sky di DAZN e non solo quelli del canale DAZN1. Sono inve- contenuti, gli utenti abilitati al canale DAZN1 potranno vede solo il canale DAZN1 o anche gli altri ce esclusi dalla visione del canale DAZN1 i possesori di accedere all’offerta in streaming di DAZN senza costi contenuti? ricevitore satellitare Sky non HD. aggiuntivi. Gli abbonati a DAZN attraverso Sky sono a tutti gli effet- ti abbonati ordinari a DAZN, quindi hanno accesso alle A che numero del decoder Sky Quante ore al giorno sarà attivo app e a tutti i contenuti di DAZN in srtreaming, anche è possibile trovare il canale DAZN1? il canale DAZN1? quelli che non vanno in onda sul canale DAZN1. Il canale satellitare di DAZN entra nel bouquet Sky alla Mediamente il canale sarà attivo continuativamente per numerazione 209. Ovviamente gli abbonati di Sky che 12 ore al giorno, più o meno dalle 12 a mezzanotte, sal- Esiste un abbonamento al solo canale non hanno abilitato l’accesso a DAZN, riusciranno a vo eventi particolari che richiedano la messa in onda di DAZN1 e non al resto dell’offerta di DAZN? vedere l’intestazione del canale ma non le immagini. dirette fuori da questo orario. La programmazione sarà No, il canale DAZN1 è una sorta di estensione dell’of- In alcune rare situazioni in cui ci siano diversi match in composta da un mix di contenuti in diretta e contenuti in ferta DAZN, riservata ai clienti Sky. Ma chi si abbona a contemporanea (come nei turni di Serie A infrasettima- differita. Durante le ore senza trasmissioni verrà manda- DAZN tramite Sky ottiene un codice che da accesso nali) potrebbe essere abilitato anche il canale 212, ma ta in onda la programmazione dei giorni successivi all’intera offerta di DAZN, con un account con gli stessi sempre sotto la denominazione DAZN1. privilegio degli account abbonati a DAZN direttamente. Il canale DAZN1 è accessibile solo Quindi con pieno accesso a tutti i contenuti in streaming È possibile registrare i contenuti ai clienti Sky? di DAZN, di cui solo una piccola (seppur pregiata) parte del canale DAZN1? Sì ed il motivo è molto semplice: per la distribuzione sa- verranno programmati su DAZN1 Sì, alla stessa stregua di un canale Sky, ovverosia solo al- l’interno del ricevitori MySky HD e Sky Q. I contenuti così Da quale satellite viene trasmesso registrati potranno essere rivisti dal medesimo decoder il canale DAZN? ma non spostati su altro supporto. Si tratta di HotBird di Eutelsat, il satellite più utilizzato in Italia e da dove sono trasmessi i canali Sky. Chi riceve il Che offerta commerciale ha predisposto bouquet di Sky, può ricevere anche il canale DAZN1 Sky per l’accesso a DAZN? Sky non ha predisposto per quest’anno i ticket DAZN a Cosa serve per vedere il canale DAZN? tempo, come nella scorsa stagione, ma rivende diretta- Per vedere il canale satellitare di DAZN è necessario es- mente l’abbonamento a DAZN ai propri clienti, con po- sere abbonati a Sky nella versione satellitare dell’offerta della pay TV con l’opzione HD (Il che significa possede- segue a pagina 25  re anche un decoder satellitare Sky HD) e, ovviamente,

 torna al sommario 24 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

ENTERTAINMENT E se un cliente è già abbonato a DAZN? Il canale DAZN, per i clienti abilitati, Super-guida DAZN1 Nessun problema, basta attivare il pacchetto DAZN su sarà disponibile anche sull’app Sky Go? Sky. L’utente ottiene così via SMS un codice da attivare No, il modo per vedere il canale DAZN satellitare è solo segue Da pagina 24  sul sito di DAZN. Una volta fatta l’operazione, la fattu- attraverso il ricevitore satellitare di Sky. Per le visioni in razione dell’abbonamento a DAZN avverrà attraverso streaming, basta affidarsi direttamente alla app di DAZN Sky e DAZN sospenderà l’addebito diretto del canone. per vedere non solo i contenuti diffusi attraverso il cana- litiche differenziate a seconda della “storia” del cliente. Inoltre, così facendo, i clienti potranno usufruire delle le satellitare ma tutti i contenuti DAZN, anche quelli che I clienti che hanno attivo il pacchetto calcio, possono facilitazioni che Sky riserva ai clienti più fedeli, rispar- non sono ricompresi nella programmazione sat. Questo accedere a una promozione (attiva fino al 22 settembre) miando così sul costo di DAZN. ovviamente non esclude che i possessori di box Sky Q che prevede, in caso di attivazione del pacchetto DAZN, possano usare, ma solo quando sono a casa, l’app Sky i primi tre mesi gratuiti e quindi un costo mensile di 7,99 Un utente che ha comperato la card Go Q per la visione live del canale DAZN1 su tablet. euro, contro i 9,99 euro standard. I clienti, invece, da più prepagata per 12 mesi di DAZN e ha di tre anni e che, in questo momento, hanno i pacchetti i requisiti per avere l’abbonamento I clienti NowTV avranno accesso calcio e sport attivi vedranno i costi di DAZN totalmente pagato da Sky, può in qualche modo al canale DAZN? assorbiti da Sky e quindi, finché resteranno abbonati ai recuperare la sua spesa? No, NowTV è l’offerta Sky in streaming. Proprio come pacchetti calcio e sport, potranno fruire dell’abbonamen- Purtroppo no, la card prepagata non può esse- in streaming è l’offerta principale di DAZN. Chi vuole to a DAZN senza ulteriori esborsi. Non è necessario aver re rimborsata e può essere messa in pausa al accedere ai contenuti DAZN in streaming, deve farlo aderito al programma di fedeltà Extra, ma, contrariamen- massimo per quattro mesi. L’attività promoziona- attraverso le app di DAZN, disponibili per smartphone, te a come appare nella comunicazione di Sky, basta es- le per i clienti fidelizzati è stata decisa da Sky e tablet, smart TV, console game, set top box, Chromecast sere clienti da almeno tre anni. NOTA: Sky ha modificato non da DAZN e quindi è come se Sky regalasse e Fire TV Stick. la versione dataci in un primo momento e che era stata qualcosa che, nel caso specifico, l’utente ha già. inserita nella prima versione di questo articolo. In realtà Ovviamente conviene all’utente in ogni caso fare un Perché gli abbonati a DAZN che non non è necessario, per vedere il costo di DAZN assorbito nuovo account DAZN e attivarlo attraverso Sky, in siano clienti di Sky non possono avere da Sky, aver avuto per i tre anni precedenti il pacchetto modo tale da sbloccare anche la visione del canale accesso al canale sat? Calcio e il pacchetto Sport attivi, ma basta averli ora (e DAZN1. E magari, se ritiene, “regalare” il proprio ac- Perché non avrebbero uno strumento adeguato alla ri- continuare a tenerli per mantenere l’offerta attiva). count con l’attivazione da prepagata a un amico. cezione. Il canale sat di DAZN è criptato e il sistema di decodifica è vincolato al possesso di una card attiva di Un abbonato a Sky che non ha Sky, oltre che all’abilitazione del canale, che è condizio- il pacchetto calcio, quanto paga nata all’abbonamento a DAZN. l’abbonamento a DAZN tramite Sky? Ci si può abbonare al solo canale sat di Lo paga sempre 7,99 euro al mese, che ven- DAZN? gono addebitati in bolletta Sky, ma non ha di- No, il canale satellitare è un servizio aggiuntivo gratuito ritto ai primi tre mesi offerti da Sky. per i clienti DAZN. L’accesso al canale sat non può es- sere disgiunto dall’abbonamento standard a DAZN. Per avere i costi del pacchetto DAZN interamente assorbiti Cosa significa che il canale da Sky, quali sono i requisiti va “abilitato”? precisi? Il canale DAZN via satellite non è automaticamente atti- Bisogna innanzitutto essere clienti negli ultimi tre anni vo per tutti i clienti Sky che hanno il pacchetto calcio: per (non è necessario aver aderito al programma Extra); e Chi si abbona a DAZN attraverso Sky vederlo è necessario essere anche abbonato a DAZN poi bisogna avere i pacchetti calcio e sport attivi. Se si di- sarà soggetto al vincolo annuale, tramite Sky. Attivando l’abbonamento a DAZN attraver- sdice uno dei due pacchetti o entrambi, si perde il diritto come per l’abbonamento a Sky? so Sky (per esempio dall’area fai da te del sito Sky o dal- ad avere l’abbonamento a DAZN interamente scontato. No, il pacchetto DAZN su Sky è a rinnovo mensile e può l’app Sky Fai da te), si abilita automaticamente la propria essere disattivato in qualsiasi momento, almeno 24 pri- card Sky alla visione del canale 209 DAZN1. Fino a quando sarà attivo il canale DAZN1? ma del rinnovo mensile automatico. In caso di disattiva- Il canale DAZN1, almeno per ora, funzionerà fino al 30 zione, alla scadenza del mese di abbonamento, viene Con un abbonamento a DAZN giugno 2021, data in cui scadono i diritti sulla Serie A. sospesa la fatturazione come anche la visione dei con- su quante TV è possibile abilitare Fino a tale data, i clienti Sky che hanno il pacchetto tenuti DAZN, sia via satellite che in streaming. il canale satellitare DAZN? calcio e quello sport attivo, avranno DAZN attivato a L’abilitazione del canale DAZN via satellite è legata a un spese di Sky, quindi senza alcun esborso. Ovviamente, Il canale DAZN è disponibile anche solo abbonamento Sky. Ovviamente se l’utente Sky ha nel caso in cui DAZN si aggiudichi ancora i diritti per sul bouquet Sky destinato al digitale un sistema Sky Q a casa propria, potrà vedere il canale la Serie A, non è escluso che il canale DAZN1 prose- terrestre? DAZN su tutti i TV di casa connessi a un ricevitore Q gua la messa in onda, ma sicuramente DAZN valuterà No, almeno per il momento. Tecnicamente sarebbe una e non solo su un TV. Allo stesso modo, il canale sarà per allora se le condizioni dell’infrastruttura di Internet cosa possibile, ma il costo della banda e la limitazione disponibile su tutti i decoder abilitati per i clienti Sky Mul- permettono il ritorno alla strategia iniziale solo in strea- di frequenze disponibili su digitale terrestre, renderebbe tivision. ming. l’operazione molto costosa e difficilmente sostenibile. È possibile condividere l’account Come ci si abbona a DAZN attraverso Sky? Gli abbonati a Sky via fibra possono di DAZN per abilitare il canale Tutti i clienti Sky, a partire dal 4 settembre, possono ricevere il canale DAZN? su più abbonamenti Sky? andare sull’area Fai da te del sito di Sky e acquistare No, l’offerta è riservata agli abbonati Sky via satellite. Gli No. La condivisione dell’account DAZN è una pratica l’abbonamento a DAZN, che verrà quindi inserito nella abbonati a Sky via fibra, in ogni caso, avendo a dispo- non consentita dalle condizioni di utilizzo, seppur tolle- fattura di Sky. A fronte di questo acquisto, l’utente riceve sizione una connessione a internet a banda ultra larga, rata. Per questo motivo non è possibile abilitare il canale via SMS un codice da inserire sul sito di DAZN per attiva- non dovrebbero avere alcun problema a visualizzare i DAZN su più abbonamenti Sky utilizzando il medesimo re (o riattivare) il proprio account. contenuti di DAZN in streaming. abbonamento a DAZN.

 torna al sommario 25 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE SMARTHOME De’Longhi e Illy insieme realizzano una macchina automatica per restituire, dal caffè Illy, un espresso come al bar De’Longhi for Illy fa “il caffèmigliore di sempre” La ricerca e sviluppo di De’Longhi e Illy insieme, per tarare tutti i parametri della macchina che prepara in casa un ottimo espresso

di Gianfranco GIARDINA lly è il brand che forse più di tutti ha lavorato negli ul- timi anni per portare in Italia e nel mondo l’arte e la I cultura del caffè, con una vera e propria accademia e con una serie di regole tese a ottenere la massima quali- tà nella tazzina dell’espresso. Il celebre marchio triestino ha deciso di affidarsi a ’LonghiDe per una nuova mac- “certificata” Illy. Non si tratta - contrariamente alle mode del momento - di una macchina a cialde o capsule, ma di una più tradizionale (e anche probabilmente più soddisfacente) macchina con caffè in grani totalmente automatica. E come tale, non fa “ostaggi”: può accettare qualunque caffè, anche se ovviamente la “certificazio- ne” della massima qualità arriva con il caffè 100% arabica di Illy. Con questa macchina, che si chiama “De’Longhi dal risparmio che si ottiene rispetto all’acquisto delle for Illy” si ottiene “il caffè perfetto”, almeno così sostie- capsule; da lì in poi si inizia a risparmiare. ne con sicurezza Massimiliano Pogliani, AD di Illy : “Vo- gliamo poter controllare anche che la preparazione del Per De’Longhi, difficile fare meglio caffè sia impeccabile, per non rovinare il nostro lavoro; per avere un caffè come al bar e con questa macchina lo è. Altrimenti, se il caffè viene Ma veniamo all’apparecchio vero e proprio: secondo preparato male, magari qualcuno può pensare che sia De’Longhi la macchina è veramente il meglio che si può la nostra materia prima a non essere all’altezza”. avere sul mercato sul fronte della qualità del caffè che Quindi, nasce un’alleanza tra due eccellenze italiane, produce; è completa e super-minuaturizzata: “all’inter- entrambe del Nord-Est, che da tanti anni sono in con- no non ha un millimetro libero - ci ha detto un manager tatto ma non hanno mai dato luogo a una partnership De’Longhi -. Anche il macinacaffé è simile a quello del così stretta. Vladimiro Carminati, Country Italy Director di bar, a forma conica in acciaio, con lo stesso meccanismo sono poche e molto semplici: caricare l’acqua - va bene De’ Longhi, è stato chiaro: “Il nostro riferimento è ovvia- del bar e il sistema di infusione, con un ciclo di prein- anche quella del rubinetto e svuotare periodicamente il mente l’espresso dei migliori bar. La ricerca e sviluppo fusione pulsata è calibrato proprio sulle esigenze del contenitore dei fondi. Per il resto è la macchina che dà di De’Longhi e Illy hanno lavorato alacremente per ta- caffèIlly”. Ma perché - ci è sorta la domanda -, il caffè indicazioni su quanto fare l’operazione di decalcificazio- rare tutti i parametri della macchina per avere in casa Illy richiede una preparazione diversa dagli altri caffè? Ci ne periodica con l’acido citrico; e - infine - ogni tanto va un espresso da bar. Anzi, precisamente come al bar“, ha risponde il responsabile della qualità di Illy: “La miscela sciacquato il gruppo di infusione, facilmente removibile chiarito Carminati. di Illy è 100% arabica, composta da un blend di 9 varietà dallo sportello laterale. Così - ci assicurano - la macchina diverse di caffè ben calibrate tra loro. L’arabica ha meno resta in buona efficienza per anni. Chi vive in aree con Ottimizzata per il caffè Illy, caffeina ed è più aromatica; permette quindi di bere più l’acqua molto dura, può migliorare il funzionamento e ma funziona con tutti i caffè in grani caffè durante il giorno e più buoni, ma richiede una pres- allungare i tempi tra una decalcificazione e l’altra, inse- La nuova macchina De’Longhi for Illy può ovviamente sione più alta per la preparazione”. Insomma, serve una rendo nel contenitore dell’acqua, una capsulina decalci- funzionare con qualsiasi caffè a grani; la partnership macchina con le “spalle grandi” e questa De’Longhi for ficante standard (Brita o similari). con Illy appare però come una sorta di “certificazione” Illy è fatta apposta per lo scopo. “Ci teniamo anche alla di qualità, un po’ come THX è stato per i cinema e per temperatura del caffè - ci dicono a margine della con- Il prezzo dichiarato è da interpretare gli impianti audio. De’Longhi in conferenza stampa ha ferenza stampa-, che deve essere ben caldo, sin dalla Meglio guardare al mercato sottolineato che la macchina è calibrata al meglio sulle prima tazza estratta”. Per questo il termoblocco può rag- Veniamo al tema che, a questo punto della narrazione qualità del chicco Illy e raccomanda l’uso di questo caffè; giungere la temperatura di 97 gradi e la procedura di del prodotto, è fondamentale: il prezzo. Su questo punto ma nulla vieta di usarne di altri marchi, che non sono stati preparazione dei condotti (consiste in una circolazione c’è un po’ di confusione. Il prezzo consigliato al pubblico presentati come “nemici”. Il vero nemico, almeno sotto di acqua molto calda per preparare la temperatura della “ufficiale” della macchina De’Longhi for Illy è di 699 euro. traccia, è parso essere il sistema capsule (ovvio il riferi- macchina) è stata prolungata. Ma ci permettiamo di dire che si tratta di un’indicazione mento a Nespresso), a detta degli intervenuti, meno buo- La macchina dispone anche di un cappuccinatore non “gonfiata”, visto che già dal primo giorno sul sito Illy la no, meno ecosostenibile e certamente più caro. E que- automatico: il latte deve essere montato nel bricco per macchina è in vendita a 599 euro, che appare un livello sto malgrado De’Longhi sia uno dei più grandi produttori poi essere mescolato con il caffè. Peccato: altre macchi- di prezzo più realistico. Da qui fino a Natale, al di là del proprio di macchine Nespresso. “L’aroma che nasce dal ne De’Longhi dispongono di un dispenser con il latte (da sito Illy, la De’Longhi for Illy è in esclusiva da MediaWorld caffè Illy in grani estratto da questa nuova macchina è riporre in frigo quando non in uso) e il cappuccino viene a prezzi che, durante le promozioni, potrebbero anche perfetto - ci ha detto David Brussa, Total Quality Director preparato del tutto automaticamente. “Ma - ci dicono - in essere ancora più bassi: vale quando la pena di stare di Illy -. Ma c’è anche un altro fattore, il risparmio che si futuro uscirà, di questa macchina certificata da Illy, an- all’erta e cercare il prezzo giusto, anche sotto il livello ottiene passando al caffè in grani: un caffè costa dalla che la versione con il dispenser del latte removibile”. attuale di 599 euro. Nella confezione anche due barat- metà a un terzo di quanto costa con le capsule”. Sulla toli da 250 grammi di caffè in grani Illy (uno classico e stessa linea d’onda anche De’Longhi: un responsabile Manutenzione facile e guidata uno intenso). Inoltre, gli acquirenti della macchina hanno commerciale ci ha detto che, ipotizzando un consumo La necessità di tanta manutenzione è spesso il limite diritto a due tazzine Illy omaggio con un ordine di caffè di tre caffè al giorno (in molte case è ben più alto), in un delle macchine per il caffè automatiche. Ci assicurano sul quale è previsto uno sconto riservato del 20% (per anno il prezzo della macchina è totalmente recuperato invece che per questo apparecchio, le cose da fare ordini superiori a 40 euro).

 torna al sommario 26 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE GAMING Nintendo Switch Lite costa 219 euro, ma perde tante funzioni: non può essere collegata alla TV e non ha i Joy-Con Nintendo Switch Lite, anteprima e video Usarla è un piacere, a 219 euro è un affare Ne vale la pena? Sì. Usarla per giocare è davvero un piacere. L’abbiamo provata in anteprima: ecco le nostre impressioni

di Massimiliano DI MARCO

osta meno e perde la natura ibrida, ma Nintendo Switch Lite ha le carte in regola per essere un altro Cgrande successo commerciale. Abbiamo provato con mano il modello più compatto, che debutta il 20 set- tembre a 219 euro, per testare se effettivamente le di- mensioni minori controbilanciassero le tante mancanze di Switch Lite rispetto al modello standard. La più grande delle mancanze è curiosamente anche quella che fa perdere senso al nome: Switch Lite non fa alcuno “switch”; non può essere collegata alla TV ed è pensata esclusivamente per essere giocata in porta- tilità da una persona sola. D’altronde, il taglio di prezzo novità di Switch Lite è la croce direzionale. E possiamo video doveva essere giustificato. A voler essere antipatici, si dire: finalmente. Questa introduzione è grandemente potrebbe dire che Switch Lite nasca da una forzatura apprezzata. Abbiamo potuto provare con mano soltanto commerciale: la Switch già disponibile sul mercato è Super Mario Maker 2 (qui la nostra recensione de gioco), una console portatile tanto quanto la versione che verrà ma la croce direzionale in sostituzione dei quattro tasti lanciata dal 20 settembre. Switch Lite non cambia nulla; separati di Switch ci ha fatto un effetto molto positivo. toglie funzioni, alleggerisce il corpo (pesa 100 g in meno La sua assenza su Switch è subordinata alla volontà di lab rispetto a Switch) e abbassa il prezzo. Ed è questa la Nintendo di rendere i due Joy-Con dei “mini controller” chiave in cui deve essere letta Switch Lite: la porta d’in- usabili separatamente, ma ha automaticamente genera- gresso per coloro che non hanno una Switch e vogliono to la mancanza di una croce direzionale dedicata. Nintendo Switch Lite una console economica. Siamo convinti che nel periodo Anteprima video natalizio andrà a ruba, specialmente considerata l’uscita Switch Lite e Switch: due console, di Pokémon Spada e Scudo. stessi giochi Già oggi tantissimi utenti giocano con Switch in porta- parati e con il rilevatore di movimento a infrarossi. Ed Compatta e leggera, giocarci è un piacere tilità per la maggior parte del tempo. Switch Lite entra entrambi mancano a Switch Lite. Questo discorso può Giocare con Nintendo Switch Lite è estremamente a piedi uniti nel mercato lasciato mezzo vuoto dal 3DS: apparire scontato se si guarda al giardino della concor- piacevole. Lo schermo da 5,5” mantiene la risoluzione la console portatile di Nintendo aveva bisogno di un renza: nessuno avrebbe pensato che tra PlayStation 4 a 720p e la tecnologia LCD. Ciò significa che, di fatto, miglioramento hardware. Switch Lite subentra in quella e PlayStation 4 Slim, per esempio, ci sarebbero state lo schermo di Switch Lite è più definito rispetto al mo- stessa posizione commerciale. Con un grande vantag- differenze nel parco giochi compatibile. Nel catalogo dello standard perché la densità di pixel è superiore. gio che non va sottovalutato. Mentre 3DS e Wii/Wii U hardware Nintendo, invece, è una caratteristica inedita All’interno continua a battere un cuore Nvidia Tegra; non non condividevano lo stesso parco giochi, Switch Lite e perché storicamente le due console della generazio- possono esserci dubbi sul fatto che i giochi gireranno Switch sono di fatto due espressioni della stessa piatta- ne (DS e Wii; 3DS e Wii U) hanno sempre avuto giochi su Switch Lite esattamente come vengono eseguiti su forma. Può sembrare banale sottolinearlo, ma per tanti diversi. Switch in modalità portatile. I 100 g in meno di Switch giocatori, specialmente meno informati, non lo è: la ver- Lite si sentono tutti e la compattezza della console è un sione portatile e quella casalinga (passateci questa de- Switch Lite: costa poco e vale tanto piacevole miglioramento rispetto a Switch. Seppur an- finizione di Switch) non avranno sostanziali differenze A 219 euro (che con le varie offerte, secondo noi, scen- ch’essa sia facilmente fruibile in mobilità, i quasi 4 etti di software. Abbiamo detto “sostanziali” perché l’assenza derà presto sotto la soglia psicologica di 200 euro) di Switch (Joy-Con inclusi) sono percepibili e la differen- dei Joy-Con rende Switch Lite incompatibili con alcuni Switch Lite è molto attraente. È bilanciata, colorata e ha za con Switch Lite è immediatamente percepibile. Sotto giochi. Molto pochi in realtà. Per esempio, i minigiochi un’autonomia superiore al modello di lancio (Nintendo questo aspetto, tornare alla “vecchia” Switch appare di 1,2 Switch e Super Mario Party non possono essere parla di 4 ore di gioco con The Legend of Zelda: Brea- immediatamente come un passo indietro. Altra grande eseguiti su Switch Lite: servirebbe avere i Joy-Con se- th of the Wild contro le 3 ore del modello standard). Ottimi motivi, secondo noi, per preferirla al modello standard. Discorso diverso se confrontiamo l’autono- mia di Switch Lite con la versione di Switch con batteria maggiorata - distinguibile dalla confezione rossa: in tal caso l’autonomia di Switch supera ampiamente quella di Switch Lite, arrivando fino a 5,5 ore conBreath of the Wild e 9 ore con i titoli meno energivori. Pur con tante contraddizioni (è la versione portatile di una console che già era portatile), Switch Lite ha un preciso senso commerciale. Il prezzo è molto competitivo e la com- pattezza della console ci ha convinto.

 torna al sommario 27 Serie EC78

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DDAY_A4_EC78_TCL_IT.indd 1 03/09/19 18:36 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE GAMING eFootball PES 2020 punta tutto sul divertimento sul campo virtuale e ci riesce bene, ma manca la presentazione generale eFootball PES 2020 è divertimento allo stato puro Ma la presentazione sottotono pesa sul gameplay Poche squadre, tante senza licenza e la telecronaca di Caressa e Marchegiani spesso è semplicemente sbagliata

di Massimiliano DI MARCO

Football PES 2020 è il naturale proseguimento di un lavoro di costante miglioramento che Konami eha iniziato alcuni anni fa con la serie. L’ultima incar- nazione rappresenta la summa di ciò che un utente può cercare in un simulatore calcistico. Il gameplay diverte; la fisica del pallone, ben realizza- ta, garantisce l’adeguato realismo dell’azione offrendo ampio spazio per momenti inaspettati (la posizione del calciatore è fondamentale per la precisione di tiri e pas- saggi creando molti momenti inaspettati); la fisicità dei giocatori si fa sentire e anche quelli gestiti dall’IA cerca- no spesso il contatto. Segnare è difficile, ma la ricerca del gol non è frustrante; l’azione è ragionata, ma lascia la più importante per gli italiani: quella della Juventus, Grafica convincente, ma la telecronaca ha spazio e modo di improvvisare e di avere un “guizzo” in assoluta esclusiva), vedere nomi fittizi come “Cam- qualche problema “tecnico” tecnico di pregio. eFootball PES 2020 è un’avventura pionato spagnolo” anziché è sgradevole. Nella eFootball PES 2020 è però la sintesi perfetta del calcio sportiva pervasa di tensione agonistica. E quando il pal- stessa Lega Serie A, di cui eFootball PES 2020 ha la virtuale pensato per il divertimento. C’è tanta sostanza in lone gonfia la rete, tale tensione viene sprigionata in un licenza ufficiale, appare uno spiacevole “Brutie” al posto questa edizione di Konami che garantisce una godibilità grande impeto di gioia. un po’ come giocare a calcetto del Brescia. Elementi di contorno, certamente, ma che di primo livello. La grafica del gioco rende giustizia al ga- con gli amici. Quando arriva il responsabile del campet- spezzano la “magia” di un gameplay tra i più godibili che meplay, anche se le animazioni dei calciatori e la realiz- to a segnalare che il tempo a disposizione è finito, la il calcio virtuale abbia mai trasmesso. zazione delle esultanze avrebbero bisogno di ulteriore delusione prende il sopravvento: la voglia di continuare La quantità di squadre, poi, è nettamente inferiore rispet- lavoro. La credibilità e il realismo dell’azione, insomma, a giocare e divertirsi è ancora tanta; peccato andarsene. to a quella di FIFA 20. Certo, saranno poche le persone si scontrano con una certa rigidità grafica. Durante la eFootball PES 2020 prende quella stessa sensazione, che bramano di vestire le maglie delle squadre del cam- partita, tali dettagli non si notano: il gioco è fluido, scorre quella costante voglia di giocare per il puro spirito di pionato giapponese anziché le maggiori formazioni in- bene e si fa godere. Nei dettagli, invece, talvolta si perde competere e la inserisce benissimo in un videogioco. ternazionali. Esattamente come molti utenti non avranno per strada sebbene il lavoro effettuato su singole squa- Il triplice fischio finale dell’arbitro è sempre spiacevole, bisogno di altro di “partita veloce” per godere appieno dre (come Juventus, Barcellona e Bayern Monaco) sia di che si vinca o che si perda: il divertimento è lì, nel campo dell’esperienza di gioco di PES 2020. Come detto, però, prim’ordine. Una nota sulla telecronaca italiana, affidata da gioco virtuale. Per un’altra azione, un altro passaggio, si parla di presentazione generale; della possibilità di a Caressa e Marchegiani. Una nota stonata. È sempre un altro tentativo di fare il cross giusto; ci si diverte a esaudire il maggiore numero di esigenze videoludiche. difficile gestire questo aspetto di un videogioco di cal- giocare a calcio. In questo, nel dare rinnovato senso al Ed è un aspetto che va considerato. cio: frasi preregistrate devono riuscire a essere coerenti divertimento del calcio virtuale, PES 2020 offre un’espe- (Stiamo ancora attivamente esplorando alcune modalità con l’azione in tempo reale. Il problema in PES 2020 è rienza di primo livello: è divertente da giocare, sia da soli di gioco di eFootball PES 2020, soprattutto la Master che le frasi spesso non sono state composte a dovere. sia in compagnia. Il problema, però, è tutto il resto. League, che richiedono molto tempo. Il giudizio su que- Così un nome di un giocatore o di una squadra è stato st’ultima non può essere espletato in pochi giorni e ci registrato con un tono di voce completamente diverso eFootball PES 2020: gameplay di qualità, torneremo non appena avremo accumulato abbastanza dalla frase che segue, palesando il fatto che siano stati presentazione ancora sottotono esperienza per poter garantire una valutazione ragiona- registrati in momenti diversi. E può succedere molte vol- La presentazione generale di eFootball PES 2020 ha ta.) In tal senso, a eFootball PES 2020 manca ancora te durante una stessa partita. diverse lacune che sminuiscono la giocabilità. Nono- qualcosa. Chi cerca la quantità (tante modalità di gioco, Uno spezzettamento che, francamente, rovina l’imme- stante un lavoro positivo su specifiche licenze (tra cui tante squadre, tante licenze) fa meglio a guardare altro- desimazione. Forse poca attenzione da parte di Cares- ve, alla concorrenza. Difficile pensare, infat- sa e Marchegiani, forse poco tempo per lavorare sul- ti, che PES 2020 possa in qualche modo l’edizione italiana o forse mancanza di controllo qualità. convertire gli appassionati che da anni Resta una telecronaca che in più occasioni durante la seguono FIFA 20. I due giochi, anziché partita è sgradevole da sentire a causa di tali artifici, ma far rimbalzare gli utenti da un lato all’altro in molti casi piacevole da seguire. Il commento tecnico della barricata, polarizzano il pubblico. Chi di Marchegiani, poi, si inserisce bene in alcuni momenti apprezza FIFA difficilmente passerà a PES morti della partita per distendere la cronaca. e viceversa: sono due diverse espressioni eFootball PES 2020 è un riferimento imprescindibile per del calcio e quindi hanno differenti seguiti. il calcio virtuale. Evolve quanto già aveva ben espresso Chi cerca soltanto l’espressione più reali- PES 2019 l’anno scorso, copre alcune licenze di peso stica del calcio giocato - al di là di ciò che ci che mancavano (come la Serie A) e giocarci è davvero può essere al di fuori dello stadio virtuale divertente. E in questo senso, sembra davvero di essere - trova in PES 2020 uno degli apici della tornati ai tempi di ISS Pro: bello da giocare, anche se storia videoludica in questo genere. bisogna passare sopra a diverse lacune nei contenuti.

 torna al sommario 29 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE PC Dalle parti di Microsoft il controllo qualità sembra avere subito una battuta d’arresto I LaCie Rugged Windows 10, confusione con gli aggiornamenti SSD resistono ad acqua, cadute e Hanno creato problemi anziché risolverli schiacciamento. Gli ultimi mesi non sono stati tranquilli per Microsoft e per gli 800 milioni di utenti di Windows 10 Fino a 2 TB di Sergio DONATO LaCie Rugged SSD e SSD Pro sono pensati per chi embra che gli ultimi aggiornamenti di Windows 10 stiano causando più ha bisogno di velocità e Sproblemi di quelli che dovrebbero affidabilità. All’interno risolvere, tanto che viene da pensare che c’è una velocissima unità dalle parti di Redmond possano avere un serio problema di controllo qualità. SSD NVMe Si è cominciato con l’aggiornamento KB4512508 di inizio agosto, legato al pas- di Franco AQUINI saggio a Windows 10 1903, e di numerosi a Microsoft un altro brutto colpo alla fine mente del mese che lo ha preceduto. utenti che lamentavano altrettanti errori del mese, con i problemi riguardanti l’ag- L’aggiornamento KB4515384 si propone- con codici e semantiche incomprensi- giornamento KB4505903, che tuttavia va di risolvere anche l’occupazione pre- bili per i semplici utilizzatori del sistema era stato rilasciato già in luglio: trattandosi potente delle risorse da parte di Cortana. operativo. Poi è stato il turno dell’aggior- però di un aggiornamento facoltativo, per In pratica, l’aggiornamento aveva il com- namento KB4512941, sempre in agosto, qualche inspiegabile ragione è assurto pito di correggere un aggiornamento pre- che avrebbe dovuto correggere alcuni alle cronache degli utenti inviperiti solo cedente. Purtroppo, anche quest’ultimo problemi della Windows Sandbox, di dopo un mese. Si trattava di un aggiorna- ha creato, per pochi utenti, un problema LaCie ha annunciato due nuovi schermo nero, e di connessioni Remote mento cumulativo per Windows 10 1903 all’applicazione SearchUI.exe, impeden- SSD portatili pensati per i profes- Desktop, ma che ha portato Cortana a che avrebbe dovuto sistemare cose e do le funzioni di ricerca dal menu Start. A sionisti e per chi ha bisogno di affi- occupare anche il 40% delle attività della accordarne altre, tuttavia ha anche creato qualche utente in più è però capitato di dabilità e velocità nel trasferimento CPU e ad impegnare centinaia di MB della numerosi problemi al Bluetooth dei com- non riuscire a far funzionare correttamen- di file e documenti. Si tratta di aL - RAM, rallentando le prestazioni dei com- puter, impedendo accoppiamenti e gene- te i dispositivi USB collegati al computer. Cie Rugged SSD e Rugged SSD puter. Per (non) concludere in bellezza, il rando rumori negli speaker wireless. Ad altri non funzionano più i dispositivi di Pro. “Rugged” sta ad indicare pro- mese di agosto ha pensato di assestare Settembre sembra non essere più cle- rete, Wi-Fi e porte Ethernet. prio il rivestimento, disegnato da Neil Poulton, che rende le due me- morie adatte ad essere portate e PC Microsoft sarebbe intenzionata ad affiancare alla versione da 13,5” anche una versione da 15” utilizzate in giro, senza paura di urti e cadute. LaCie Rugged SSD è la soluzione con disco NVMe FireCu- Surface Laptop 3, arriva il 15” con processore AMD da di Seagate, dotata di crittografia Automatica Seagate Secure, che Cuore di questa nuova soluzione sarebbe, per la prima volta, la configurazione con processore AMD permette di lavorare in tranquillità con file RAW in 4K grazie alla ve- di Pasquale AGIZZA monitor rimarrà 3:2. Qualcu- locità in lettura di 950 MB/s. Il tutto urface Laptop arriverà, per la prima no si è spinto ad ipotizzare tramite interfaccia USB 3.1. L’unità volta, in versione da 15 pollici. E sarà che la versione con proces- inoltre è certificata IP 67. Spossibile configurare la macchina sore AMD possa essere ven- LaCie Rugged SSD Pro invece è la con un processore AMD. Sono queste duta anche con schermo 4K. soluzione adatta ai professionisti e le indiscrezioni che circolano sulla nuova Anche se non c’è nessuna a chi ha necessità di lavorare con linea di portatili Microsoft che sarà pre- indicazione circa quale pro- flussi video con risoluzione ancora sentata il 2 ottobre a New York insieme cessore AMD potrebbe es- più alta. Parliamo di filmati con riso- ai Surface Pro 7. L’indiscrezione nasce da sere coinvolto, la scelta non luzione fino a 8K e Super Slow-Mo- un tweet del reporter Roland Quandt di potrebbe che ricadere sulla tion. L’unità monta sempre un disco WinFuture, che già altre volte aveva pre- famiglia Ryzen Pro presentata qualche le ottime prestazioni sul fronte grafico. SSD NVMe FireCuda di Seagate, visto con successo le mosse di Microsoft. mese fa. La gamma Ryzen Pro mobile Fra i motivi alla base della decisione di stavolta con interfaccia USB 3.1 e Non viene specificato se la futura versio- è composta da tre processori, il Ryzen Microsoft, c’è sicuramente da segnalare Thunderbolt 3. In più, è certificata ne da 15” sarà prodotta esclusivamente 7 3700U (quad-core con otto thread e l’accoglienza molto tiepida del pubblico IP 67. Entrambe le unità resistono con processore AMD oppure se sarà una velocità massima di 4.0Ghz), il Ryzen per la gamma Surface Laptop. Secondo agli urti, alle cadute e allo schiac- scelta al fianco dei già usati processori 5 3500U (quad-core con otto thread e i numeri pubblicati qualche tempo fa da ciamento. LaCie Rugged SSD è Intel, come accade, per esempio, per la velocità massima di 3,7 Ghz) ed infine AdDuplex, infatti, le due generazioni di disponibile nel formato da 500 GB quantità di memoria RAM. Oltre la bomba il Ryzen 3 3300U (quad-core puro con Surface Laptop hanno avuto riscontri (a 219,99 euro), 1 TB (369,99 euro e sganciata da Roland Quandt, non ci sono velocità massima di 3,5Ghz). Oltre alle molto più bassi rispetto sia a Surface Pro 2TB (609,99 euro). La versione Pro molte altre notizie riguardo all’aggiorna- buone performance sul lato computa- sia al base di gamma Surface Go. Un an- sarà invece disponibile da metà mento della linea Surface Laptop. Quello zionale, i processori della famiglia Ry- damento che Microsoft è intenzionata a ottobre nel taglio da 1 TB (489,99 che è sicuro è che il rapporto di forma del zen Pro si sono fatti notare anche per cambiare con questa terza incarnazione. euro) e 2 TB (849,99 euro).

 torna al sommario 30 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE FOTOGRAFIA La nuova mirrorless compatta X-A7 non cresce in dimensioni ma in prestazioni La nuova Fujifilm smart camera XA-7: ottiche GoPro 8 avrà un connettore intercambiabili e mega schermo sul retro speciale per Registra a 30 fps in 4K e ha un LCD completamente articolato da 2.760.000 milioni di punti luci, microfoni e di Sergio DONATO monitor esterni ujifilm fa crescere la gamma di com- GoPro punta tutto patte mirrorless aggiungendo la X- sugli accessori. Con F A7: ha un nuovo sensore da 24,2 MP la nuova Hero 8 si con 8,5 volte più pixel di rilevamento di fase, un enorme schermo 16:9 e la regi- potranno collegare alla strazione video in 4K/30 fps. fotocamera microfoni, Il Sensore Fujifilm CMOS da 24,2 MP luci e monitor esterni resta ovviamente un APS-C, ma la scel- ta di un cablaggio in rame incrementa la lettura dei dati e riduce il rumore digitale, di Riccardo DANZO fornendo un miglioramento della qualità La X-A7 è in grado di produrre filmati 4K modalità “Scie luminose”, può essere uti- dell’immagine di circa uno stop a livelli (3840x2160) utilizzando però i pixel di una lizzata per catturare scie luminose di fari ISO elevati. Inoltre i pixel di rilevamento ripresa 6K (6032 x 3392: non c’è crop del di automobili, per esempio, controllando di fase disposti su tutto il sensore garan- sensore. Inoltre, cosa importante, l’acqui- l’effetto sul display LCD in tempo reale. Il tiscono alla X-A7 un autofocus migliore, sizione video 4K adesso può farla a 30 touch-screen cresce di dimensioni, 3,5” con i punti selezionabili di messa a fuoco fps, mentre il modello precedente si fer- con ben 2,76-mdot e diventa completa- passati dai 91 della X-A5 ai 425 della X- mava a 15 fps. La raffica di scatti è sempre mente articolato. La Fujifilm X-A7, in kit A7. Fujifilm con la X-A7 riesce a mantene- di 6 fps, ma sono state aggiunte nuove con l’obiettivo XC 15-45mm F3.5-5.6 OIS, re il fuoco anche su occhi e volti grazie funzioni come “Bright Mode”, che con- nelle versioni Silver e Dark Silver, sarà in La presentazione di GoPro Hero alle funzioni Face e Eye AF. Altra miglioria sente alla fotocamera di configurare le vendita da ottobre 2019 al prezzo sugge- 8 si avvicina e arrivano anche le importante riguarda l’acquisizione video. impostazioni ideali per produrre HDR; e la rito di 769,99 euro. prime immagini non ufficiali della fotocamera. Le foto dettagliate della nuova action cam di Go- Pro pubblicate dal sito tedesco FOTOGRAFIA Un pacchetto per i videomaker che include una Z6 e un monitor Atomos Ninja V WinFuture mostrano la novità. un nuovo connettore proprietario Nikon Filmmaker Kit è perfetto per i novelli registi per accessori. Secondo le indiscrezioni alla nuova GoPro Hero 8 si potran- Z6, Atomos Ninja V e tanti altri accessori inclusi no attaccare accessori di ogni Nel kit c’è anche un adattatore per gli obiettivi F, un telaio con maniglie e quattro batterie tipo: microfoni, luci e persino dei monitor esterni LCD. L’utilizzo di di Sergio DONATO questo nuovo standard, con ogni ikon spinge la sua mirrorless Z6 probabilità, creerà un nuovo mer- nella direzione dei videomaker cato di accessori dedicati all’ac- N professionisti presentando il Nikon tion cam: alcuni saranno venduti Filmmaker Kit che, tra gli altri dispositivi, direttamente da GoPro mentre comprende non solo il corpo macchina altri saranno prodotti da aziende della Z6 ma anche il monitor esterno esterne in licenza. dotato di recorder integrato Ninja V di Oltre al nuovo sistema di connes- Atomos. sione è è trapelato anche un nuo- Il kit si svela innanzitutto con una Nikon vo accessorio dedicato alla Hero Z6, solo corpo, a cui si accompagna il monitor Ninja V dialoga con la mirrorless agilità nel corso della ripresa. A comple- 8. Si tratta di una custodia in sili- l’adattatore FTZ che fa da ponte per gli Nikon senza incomprensioni attraverso le tare il bundle, due batterie ricaricabili EN- cone “floaty” che, oltre a proteg- obiettivi a innesto F. L’adattatore supporta relative porte HDMI. Il Ninja 5 permette EL15b di Nikon per la Z6 e due batterie da gere la fotocamera da eventuali il controllo elettronico delle lenti, così da di passare dagli 8 bit 4:2:0 interni alla Z6 5.200 mAh ricaricabili con caricabatteria, cadute, impedirà che essa affon- allargare la disponibilità di obiettivi per la a una registrazione a 10 bit 4:2:2. Inoltre, dedicate al monitor Ninja V. C’è anche un di quando viene immersa. Z6 che sta lentamente costruendo il suo entro fine anno, verrà rilasciato un ag- cavo HDMI 2.0 a spirale, e una maniglia Le caratteristiche tecniche della parco ottiche con attacco Z. È incluso an- giornamento firmware che supporterà la Magic Arm SmallRig che innesta l’Atomos nuova GoPro, tuttavia, rimarran- che il monitor esterno Ninja V di Atomos, registrazione ProRes RAW di Apple. Il kit Ninja V al telaio della fotocamera con il no simili a quelle della preceden- coprotagonista della nostra prova della comprende anche il telaio “video cage” morsetto Magic Arm. Il Nikon Filmmaker te generazione. Le dimensioni e LUT ufficiale Nikon rilasciata gratuita- per fotocamere a sgancio rapido compa- Kit sarà disponibile a partire da metà set- la batteria, infatti, non cambieran- mente a fine agosto. La Z6 supporta na- tibile Manfrotto, provvisto di un’impugna- tembre, ma Nital non ha dato indicazioni no e le modalità di registrazione tivamente l’Atomos Open Protocol, quindi tura di montaggio superiore per avere più circa il prezzo di vendita suggerito. rimaranno pressoché identiche.

 torna al sommario 31 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TEST Abbiamo provato il nuovo AG9 di Sony: l’OLED top di gamma del 2019 è tra i migliori TV che si possano comprare oggi Sony OLED AG9, immagine semplicemente divina Ma nessuna rivoluzione rispetto al passato AG9 offre il tris di assi: il pannello Acoustic Surface+, X1 Ultimate, il processore che gestisce l’elaborazione del segnale, e Android TV

di Roberto PEZZALI i legge Sony AG9, ma per molti le sigle valgono poco: ci troviamo davanti al top di gamma della S gamma OLED 2019 Sony. Un prodotto che rac- coglie una eredità pesantissima, quella di quell’AF9, che è ancora oggi uno dei migliori TV che si possano comprare. Sempre 4K, sempre pannello LG, ma la ricetta Sony per cercare di proporre al suo pubblico qualcosa di diverso passa da tre punti chiave: Acoustic Surface+, ovvero il pannello con trasduttori che emette suono vi- video brando, X1 Ultimate, il processore dei miracoli che ge- stisce l’elaborazione del segnale e infine Android TV, finalmente supportato da un processore più efficiente che rende il sistema operativo di Google per i televisori finalmente competitivo con gli altri in termini di presta- Sony AG9 zioni. Dolby Vision è ovviamente incluso, ma c’è una SIAMO ARRIVATI AL LIMITE E SONY LO DIMOSTRA 3.999,00 € feature bonus che non abbiamo potuto provar perché DIFFICILE FARE DI MEGLIO ancora non disponibile: AirPlay 2, insieme ad HomeKit di Apple, arriverà a breve tramite aggiornamento. E questo Quando lo scorso anno Sony ha annunciato il suo AF9 e la Master Series abbiamo pensato che difficilmente sarebbe stato possibile fare -me glio. Ed effettivamente AG9, che dovrebbe essere il modello successivo, non ci sembra poi così diverso da AF9. Probabilmente se prendessimo vuol dire che sarà possibile vedere i contenuti di Apple entrambi, calibrati in modo identico, e li mettessimo fianco a fianco le differenze sarebbero talmente impercettibili che sololab con un fermo TV+ in Dolby Vision 4K tramite l’applicazione dedicata e immagine e una analisi certosina riusciremmo a coglierle. AF9 si vedeva benissimo, AG9 si vede benissimo, AH9 il prossimo anno si vedrà senza la necessità di avere una Apple TV 4K. altrettanto bene, ma difficilmente ci saranno miglioramenti, anche perché non servono. Piuttosto che cambiare meglio calibrare. Se guardiamo al design Sony ha cambiato, e qualcuno La situazione dei TV OLED di fascia alta è talmente allineata che è anche difficile dire se è meglio Panasonic, LG, o Sony (abbiamo preso solo i tre modelli che sono calibratili con Calman). Non sono identici, qualche differenza c’è, ma sebbene ognuno abbia qualche piccolo punto di potrebbe non essere troppo felice: l’AG9 ha ora un desi- forza siamo sostanzialmente in una situazione di totale equilibrio. Se Panasonic, con tutte le opzioni ultra professionali di cui dispone, è oggi gn molto più versatile, pensato per essere messo su un il televisore che riesce a soddisfare l’utente più “smanettone” e LG offre il meglio per prezzo e versatilità (unico con le HDMI 2.1), Sony rappre- mobile come attaccato al muro, al contrario del modello senta una perfetta via di mezzo. Grazie al processore X1 si dimostra impeccabile con ogni tipo di segnale, ha una resa sia in SDR che in HDR precedente che era a nostro avviso molto più bello ma magnifica e, grazie ad Acoustic Surface, suona sicuramente meglio degli altri. L’unica cosa che potrebbe chiedersi un utente è se conviene prendere AG9 o un AF9, magari scontato: quest’ultimo, infatti, potrebbe essere una scelta ancora migliore. anche più limitato. Non è brutto, si riconosce che è un Una nota sul prezzo: costa quasi 4000 euro nel taglio da 65”, e anche qui vedendo i prezzi dei TV LG da 65” un utente potrebbe chiedersi se Sony, ma ha perso quell’anima caratterizzante che ren- guardando alla pura resa visiva la differenza di prezzo è giustificata dalla diversa qualità. Sicuramente no: Sony costa di più per altri motivi, deva l’AF9 unico nel panorama dei TV. Siamo di fronte come ad esempio l’audio, ma il gap tra i TV OLED di questa fascia è ridottissimo se si guarda solo all’immagine. a linee ridotte all’essenziale, con un piedistallo di pochi millimetri che lascia il TV appoggiato praticamente alla Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo base del mobile, senza la più piccola distanza. Un foglio di vetro e alluminio, perfettamente montato in verticale, 8.3 10 8 8 7 7 7 dove ai 5 mm di spessore del pannello è stata aggiunta la parte contenente alimentazione e elettronica. Molto COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Si vede benissimo Non ci sono miglioramenti qualitativi tangibili efficace il sistema di gestione dei cavi di Sony, ed essen- Il processore è il migliore al mondo Niente porte HDMI 2.1 do la base agganciata al TV, senza spazi, è anche facile Calibrato tocca la perfezione Qualità audio migliorabile nascondere del tutto i cavi in ogni tipo di installazione. Sony ha fatto un lavoro eccellente miscelando subwoo- fer, griglie di areazione, connettori e sistema per orga- subito della cosa dopo diversi giorni l’interfaccia qual- nizzare i cavi in un retro che nella sua bizzarra geometria che incertezza la mostra, soprattutto se continuiamo a sembra tutto sommato curato e ben studiato. cambiare applicazione. Android TV non è il massimo in termini di ottimizzazione, e togliere un po’ di RAM (do- Da AF9 ad AG9 qualcosa si è perso per vrebbero essere 2.5 GB al posto dei 4GB di AF9) non strada è stata una buona idea. In ogni caso rispetto ai vecchi Nonostante sia il modello successivo, ad AG9 manca Sony le prestazioni sono decisamente migliorate, e ora qualcosa rispetto ad AF9. Se guardiamo ad esempio Android TV funziona. Qualche volta fa i capricci, ma è al sistema audio con Acoustic Surface+ si passa da 3.2 raro: gli incubi del passato sembrano superati. Come canali a 2.2 canali, e anche se Sony assicura di aver è superata l’impressione di povertà che dava il vec- migliorato la resa il vecchio AF9 suonava decisamen- chio telecomando in plastica: sull’AG9 finalmente c’è te meglio, come si può leggere più sotto nel reparto una bella unità in lega metallica che sicuramente è più dedicato all’audio. Anche la parte Smart TV è stata ri- adeguata alla classe del televisore. Si poteva fare di vista togliendo un po’ di memoria RAM al processore Mediatek, e se durante l’uso pratico non ci si accorge segue a pagina 33 

 torna al sommario 32 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

TEST Audio di buon livello, Sony OLED AG9 ma ci aspettavamo di più Questo tv prevede una sezione sulla carta segue Da pagina 32  di tutto rispetto, con l’esclusiva riproduzione audio Acoustic Surface+ direttamente dallo schermo e doppio subwoofer, la potenza meglio, i tasti sono ancora minuscoli, non c’è retroillu- complessiva disponibile è di 60 watt; c’è minazione e la disposizione dei comandi richiede un perfino la possibilità di usare gli altoparlanti minimo di adattamento, ma è comunque un buon tele- interni come canale centrale, utilizzando le comando. La sezione connessioni resta identica: niente apposite prese posteriori per il segnale di porte HDMI 2.1, l’unico TV ad averle continua ad essere potenza in uscita da un sintoamplificatore LG. Come sull’AF9 tuttavia il TV gestisce almeno l’audio A/V. La riproduzione sonora è di buon livel- di ritorno a oggetti tramite connessione eARC. lo per un tv di questa categoria, anche se dal marchio brano tantissimi, ma la dinamica che riesce a sprigionare Sony ci aspettiamo sempre qualcosa in più. su un contenuto HDR è comunque impressionante. Zapping da record: il cambio canale è Mantenendo l’impostazione standard di fabbrica il suo- Sulla visione classica c’è poco da dire: con la giusta mo- velocissimo no sembra leggermente sbilanciato sugli alti, con voci dalità il TV risulta ben bilanciato anche out of the box, Le operazioni di sintonia fin troppo in evidenza. Con lo scorrere dei canali e dei sebbene dobbiamo sempre premettere che questi TV sul tv Sony vanno svolte in programmi ci rendiamo conto che il tv è molto sensibile sono destinati alla stampa quindi non escludiamo che modo separato per i canali alla qualità dell’audio in partenza dalle diverse emittenti, possano essere ben regolati e selezionati. Tra le imma- terrestri e quelli via satelli- il che in Italia non è una buona cosa. Quindi, la prima gini da un blu-ray, da satellite in HD o da un film noleg- te, con modalità piuttosto precauzione è quella di scegliere sempre canali HD giato su iTunes con Apple TV non cambia molto: il TV rapide e potendo contare con audio Dolby e la migliore modalità possibile sui Sony mette in luce un ottimo controllo del moto, una sulla predisposizione per canali in streaming. Le impostazioni del tv comprendo- definizione superba, anche quando si tratta di ricostruire la piattaforma Tivùsat. Per no le consuete modalità DSP preimpostate, che però qualche dettaglio in fase di upscaling, una riduzione del il digitale terrestre veniamo sembrano incidere poco sulla resa finale. Poi troviamo rumore che non genera artefatti e una posterizzazione colti di sorpresa quando un audio surround effetto 5.1 con livello di intervento re- sugli sfondi praticamente inesistente. Il lavoro dell’X1 una schermata ci chiede se golabile, il controllo dell’intensità vocale e un completo Ultimate sugli sfondi colpiti dalla compressione di molti vogliamo seguire l’ordina- equalizzatore multibanda, sul quale è bene lavorare per film in streaming è impeccabile. mento LCN standard oppu- trovare la migliore resa nei diversi ambienti. Alla fine si Non abbiamo trattato il capitolo “calibrazione” perché re quello di Mediaset Pre- apprezza una buona resa sui bassi, profonda e poten- ormai è risaputo: con uno strumento calibrato a dovere mium: peccato che quella te, ma rimane una certa enfasi sugli acuti e un effetto e un software adatto in pochi minuti il Sony tocca la per- piattaforma non esista più circondamento appena marcato, seppure aiutato dalle fezione. Dopo qualche misura abbiamo portato l’AG9 a e che comunque anche grandi dimensioni dello schermo. Inoltre la resa diventa livelli di DeltaE inferiori allo 0.3, praticamente un monitor quei canali fossero sempre scontrosa appena si alza il volume poco oltre il lecito, reference perfetto. Chi ne ha le possibilità deve farlo, chi compresi nella numerazio- dimostrando una resa dinamica non ottimale. non può, o non vuole, si trova comunque tra le mani un ne standard. Quindi urge TV eccellente. In ambito gaming si difende bene, rileva un aggiornamento software Si vede divinamente. Ma non meglio che è collegata una console e riduce l’input lag che toc- per dimostrare l’attenzio- di un AF9 ca i 25-30 millisecondi. L’unico appunto che si può fare, ne ai clienti italiani. A parte Provare i TV OLED e cercare di raccontare le differenza ma ormai è così con tutti gli OLED Sony, è la presenza di questo svarione comunque visive tra i vari modelli è già difficile, se poi si tratta di rac- un algoritmo che se rileva immagini fisse sullo schermo, la sintonia si svolge in tempi normali e con ottima sen- contare le differenze tra due modelli apparentemente anche un banale HUD di un videogioco, dopo un breve sibilità, molto rapido lo zapping tra i canali trovati. Per identici sotto il profilo video, lo è ancora di più. Alla fine periodo riduce la luminosità per evitare che il pannello il satellite tutto scorre liscio seguendo le impostazioni non siamo in grado di dire, dopo diversi giorni di visione, si stampi. Impossibile notarlo sui film, mentre su alcuni Tivùsat, con sintonia rapida che segue probabilmente quali possano essere le differenze con l’AF9. Abbiamo videogiochi si percepisce molto di più. Per esempio un elenco precaricato e ben aggiornato con le ultime davanti un TV che è tra i migliori al mondo, probabilmen- giocando ad Halo su Xbox, scena molto scura, vediamo variazioni. Dopo un attimo di esitazione nel riconosci- te il più versatile grazie al processore X1 Ultimate che quei due colpetti di dimming che abbassano ulterior- mento della tessera di Tivùsat, lo zapping poi prosegue come upscaling, motion compensazione e gestione del mente la luminosità. Bisogna a quel punto premere sul con velocità da record non solo tra i canali standard segnale ha solo da insegnare agli altri. telecomando e tirar fuori il menu per ripristinare il livello ma anche tra quelli in definizione Ultra HD 4K, laddove Come tutti gli altri OLED, ha un pannello che riflette iniziale. A nostro avviso non è un problema grave, se poi molti concorrenti sembrano volersi prendere una pau- poco, con un nero assoluto e una luminosità di picco serve ad aumentare la vita del pannello, ancora meglio. sa per capire cosa fare. Semplice il passaggio satellite che supera gli 850 nits in modalità gaming, 650 nits in L’AG9 è un TV eccellente, lo era anche l’AF9. Differenze? – terrestre dal tasto TV. modalità cinema dove interviene il limitatore. Non sem- Se ci sono, a nostro avviso non sono così evidenti.

 torna al sommario 33 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TEST A una settimana dalla disponibilità sul mercato, abbiamo provato Sonos Move, il primo speaker Sonos totalmente senza fili In prova Sonos Move, la versatilità fatta speaker Ma la libertà costa 399 euro. Suona meglio di One Si può spostare per la casa o anche fuori. È il primo Sonos a essere anche compatibile con Bluetooth. Formidabile l’autocalibrazione

di Gianfranco GIARDINA on abbiamo dubbi: nel futuro, nella maggioranza delle case, la musica sarà diffusa attraverso siste- N mi audio Wi-Fi multiroom. Quelli che per molti fan- no rima con Sonos, il leader di questo settore. Un leader non a caso, che basa il suo successo, tra l’altro, sulla leal- tà verso i propri utenti: infatti Sonos è tra i pochi marchi che non ha mai cambiato ecosistema nel corso della sua storia. Gli speaker lanciati dal 2005 in poi (quindi quasi 15 anni fa) possono lavorare anche con gli ultimissimi, con lo stessa app e nello stesso sistema. Anche con Sonos Move, l’ultimissimo arrivato, presentato a margi- ne dell’IFA di Berlino un paio di settimane fa e pronto a sbarcare anche in Italia il 24 di settembre, che abbiamo messo sotto torchio in questa prova. Sonos Move NON SOLO PER ESTERNI: MOVE È LO SPEAKER PERFETTO 399,00 € Cos’è Sonos Move ANCHE COME PRIMO SONOS Abbiamo già presentato le funzionalità di Sonos Move Sonos Move, prima ancora del lancio ufficiale, è già una pietra miliare: il primo Sonos completamente senza fili. Può essere che questo nel reportage dall’evento di lancio di Berlino, appro- approccio diventi nel futuro la regola per Sonos, con altri modelli “mobili” che via via sostituiscano quelli con alimentazione di rete; oppure fondimento a cui rimandiamo per avere tutti gli elementi. può essere che resti un esperimento isolato in un ecosistema che ha già dimostrato il suo valore. C’è un precedente illustre, anche se non Ma, in sintesi, Move è uno speaker Sonos a tutti gli ef- precisamente nel mondo audio, che si chiama Dyson: il primo aspirapolvere del brand a batteria veniva considerato dai più una specie di aspirabriciole più potente del solito. Oggi Dyson ha interrotto la produzione di aspirapolvere a filo e l’intera gamma è a batteria. fetti, solo che funziona (anche) a batteria. Il che, anche Sonos Move certamente costa molto, anche se offre molto. Un prezzo, 399 euro, che si può considerare anche commisurato alle prestazioni, se può sembrare consueto (sono tantissimi gli speaker che sono molto buone, ma che rischia di fare a cazzotti con la difficoltà di spiegare un prodotto di questo tipo se è solo appoggiato allo Bluetooth a batteria), è decisamente una novità, perché scaffale di un negozio e non illustrato in tutte le sue potenzialità. Resta comunque una scelta perfetta per complementare un sistema Sonos Sonos è uno speaker Wi-Fi e quindi partecipa o meglio esistente con uno speaker portatile o, meglio ancora, come primo Sonos: spostandolo di volta in volta secondo le esigenze, è come avere Sonos in tutte le stanze, per lo meno virtualmente. Certamente, anche per il prezzo praticamente doppio rispetto alla One, non è un prodotto può partecipare in maniera coordinata a un gruppo di da acquisto multiplo: un Move in casa, almeno per il momento, basta. Per le posizioni fisse, è ancora meglio andare a filo. speaker Sonos distribuiti nella casa, con i quali può suo- nare in perfetto sincrono in modalità multiroom, cosa Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo preclusa agli speaker Bluetooth; oppure funzionare contemporaneamente riproducendo contenuti diversi. Il 8.5 9 9 8 9 9 7 tutto si comanda da un’app, facile e completa da usare, che pesca contenuti dai principali sistemi di streaming, COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE ma anche dalla propria libreria musicale, dalle radio Versatilità di utilizzo Prezzo non per tutti online o dai podcast. Il grande vantaggio è che si trat- Prestazioni audio Finitura solo nera Sistema di auto calibrazione Marcata direzionalità ta di sistemi autonomi: con uno speaker Bluetooth è lo smartphone che invia la musica e che quindi continua a lavorare (scaricando la batteria) e non può allontanarsi dallo speaker; con sistemi come Sonos, lo smartphone la musica parte e i volumi sono stati regolati, lo smar- video fa solo da “telecomando”, dà gli ordini e poi è la cassa tphone è a riposo, potrebbe anche allontanarsi o essere Sonos che va a prendersi i contenuti sulla rete, internet altrove. o locale, a seconda delle richieste dell’utente. Dopo che Il vantaggio di Move rispetto agli altri diffusori Sonos è che non necessita neppure di collegamento elettrico: è il primo Sonos a perdere completamente il filo e a funzionare a batteria. Questo vuol dire che è possibile lab portarselo in giro per la casa nella stanza dove si pensa di stazionare; o anche andare fuori, sul terrazzo, in giar- dino, e portare la musica con sé. L’unico vincolo è essere Sonos Move in una zona di copertura della Wi-Fi di casa, quella alla La recensione completa quale è attestato il resto del sistema Sonos. Ma non solo: Move è anche il primo speaker Sonos ad essere compatibile con il Bluetooth, metodo di collega- speaker Bluetooth in connessione con uno smartphone. mento che per la casa americana è sempre stato una Anche se lo scenario non ci sembra del tutto credibile: specie di tabù. Ma Move rompe gli schemi, va a batteria Sonos Move costa più del doppio di uno speaker Blue- e può essere portata fuori di casa: quando è lontana dal- la Wi-Fi di casa, Move può essere utilizzata come uno segue a pagina 35 

 torna al sommario 34 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

TEST prio controllo. Per mettersi al riparo da possibili dis- Sonos Move servizi, Sonos ci ha assicurato di aver equipaggiato Move con il miglior modulo Wi-Fi presente sul mer- segue Da pagina 34  cato, capace di grande affidabilità anche sulla so- glia dell’area di copertura della rete domestica. Sul retro dell’apparecchio trovano posto solo tre tasti: tooth bello potente e sarebbe davvero sprecato se usa- uno attiva il “discovery” dello speaker nel caso non to prevalentemente come tale. parta automaticamente; l’altro commuta tra moda- lità Wi-Fi e modalità Bluetooth; l’ultimo, una novità Il progetto di Move: c’è tanta per Sonos, è il tasto di accensione/spegnimento, progettazione per fare uno speaker a che esiste solo perché questo apparecchio non va batteria “all weather” che suoni bene a corrente ma a batteria: se si vuole salvaguardarla Move si presenta come una specie di cilindro con la anche quando l’apparecchio è staccato dalla base base ovaleggiante. La forma non è circolare anche per- di ricarica, anche se non in uso, è bene spegnerlo. Altri- zione, l’utente può piazzarlo di volta in volta nel punto ché quella ovale permette la perfetta centratura dello menti Move resta in ascolto sulla Wi-Fi e poco per volta più adatto al proprio ascolto speaker sulla sua base ad anello, che funziona da punto esaurisce la batteria anche se non suona. di ricarica: il sistema è autocentrante e non c’è verso di Come funziona l’AutoTruePlay perdere un colpo. Ogni volta che si appoggia l’appa- La prova di ascolto: suona bene, meglio di Sonos Move si muove, lo dice la parola stessa. Può es- recchio sulla base, i morsetti vanno a contatto e inizia One. Ma è molto direzionale. sere appoggiato su un tavolo, su una mensola o inserito la ricarica. Nella nostra esperienza, non c’è stata una Sonos Move è uno speaker a due vie biamplificato in in un angolo o in una libreria. Si tratta di situazioni di- volta che l’appoggio non sia riuscito perfettamente, con classe D. Il tweeter è sistemato nella parte alta e rivolto verse che comportano risposte sonore diverse. Move, l’inizio della fase di ricarica. Se questo dimostra molta verso il basso, per una distribuzione che è comunque messo in un angolo di una stanza, magari in una nicchia, cura costruttiva, ancora meglio fa il telaio vero e proprio indirizzata prevalentemente verso il quadrante anterio- suonerà in un modo; messa su un tavolo al centro di una dell’apparecchio: è assolutamente “solido”, senza vibra- re. Il mid-woofer è invece indirizzato direttamente verso stanza, in modo del tutto diverso. Ma quello che conta zioni né parti in movimento, segno di accoppiamenti il fronte. Ne risulta uno speaker abbastanza direzionale, sono le orecchie degli ascoltatori: per questo Move si pressoché perfetti. Anche perché il telaio deve reggere con un campo sonoro abbastanza ovattato verso il po- autocorregge. In pratica i microfoni che vengono usati sollecitazioni meccaniche ingenti quando suona ad alti steriore. Le persone di Sonos ci hanno spiegato che è per il controllo vocale, funzionano anche per l’autocali- regimi, con i bassi che manderebbero in vibrazione qua- stato fatto apposta, per evitare, quando si è fuori casa, brazione. L’accelerometro interno all’apparecchio rileva i lunque componente lasco. In più, Sonos Move è stagno di disturbare i vicini, grazie alla possibilità di orientare il movimenti di uno spostamento della cassa; quando que- e resistente a umidità e polvere, cosa non da trascurare suono. Abbiamo fatto diversi ascolti, sia di Move da solo, sti cessano per almeno una ventina di secondi, Move per uno speaker incline ad uscire di casa: l’isolamento che in diretta comparazione con una Sonos One, appa- immagina di essere arrivato in una nuova destinazione funziona, dato che abbiamo letteralmente “affogato” recchio che sembra essere la scelta naturale se di vira temporanea e fa partire una routine di autocalibrazione. Move mentre era acceso e in funzione, senza riscontra- verso il filo. Ebbene, anche se nella nostra videorecen- In pratica il processore interno confronta il segnale che re alcun problema. sione non si sente particolarmente (colpa del microfono, lo speaker emette con quello che ritorna ai microfoni, che è ottimizzato per la voce), la Move suona sensibil- potendo così valutare il contributo delle riflessioni. Così Come è fatto e come si installa Move mente meglio di una One. Certo, è molto diverso anche il DSP interno corregge l’emissione per ammorbidire le La messa in funzione di Move è facilissima: nella con- il volume interno delle due casse. Ma c’è qualcosa in più: coloriture eccessive o le carenze in determinate bande. fezione c’è lo speaker e l’alimentatore collegato (pur- della Move convince molto di più il taglio tra i due alto- Si tratta di una sorta di evoluzione del TruePlay presen- troppo indissolubilmente) alla base-anello. L’app Sonos, parlanti, con una continuità della gamma media verso la te negli altri speaker (tranne i più vecchi) di Sonos, che quando si attiva la ricerca di un nuovo componente da bassa eccellente; nell’ascolto comparato, non possiamo però funziona con l’ausilio dell’app su smartphone e ri- configurare, autorileva che nei dintorni c’è uno speaker dire lo stesso di One, che pur suona bene, ma nel con- chiede l’esecuzione di una routine di segnali test. Con da “battezzare”. La procedura è quella d’abitudine per gli fronto A-B perde seccamente: le manca qualcosa sulle Move l’utente non deve fare nulla, neppure interrompe- speaker Sonos ed è veramente accessibile a ogni tipo di medio basse. Move, invece, suona rotondo, a patto di re la riproduzione musicale. utente. L’unica vera differenza rispetto agli altri modelli è ben posizionarla, vista la direzionalità dello speaker. So- L’abbiamo provato e all’inizio non funzionava: per forza, che Move non dispone di un ingresso di rete a cavo e si nos One, per esempio, è molto più versatile in termini avevamo spento i microfoni, che possono essere disat- affida, quindi, alla Wi-Fi domestica. Si badi, non alla Wi-Fi di ascolto, visto che la risposta è più distribuita in tutte tivati con un tap sulla superficie superiore dello speaker. nascosta che normalmente gli apparecchi Sonos creano le direzioni e quindi è meno dipendente dalla colloca- Riattivati, il sistema ha dato buona prova di sé: dopo per dialogare tra loro (con la quale non è compatibile), zione. Invece, nel caso di Move, se ci si sposta molto qualche secondo dall’appoggio, si sente chiaramente ma proprio alla Wi-Fi di casa. Insomma, nel realizzare nella stanza, la coloritura del suono rischia di cambiare l’intervento in correzione del DSP che “ripulisce” l’emis- questo prodotto, Sonos si è fidata e affidata per la prima molto: a nostro avviso, questo è veramente l’unico limite sione. Noi abbiamo addirittura infilato il Sonos Move volta alla sola Wi-Fi domestica, che è al di fuori del pro- di Move. Ma visto che è uno speaker mobile per defini- nella lavastoviglie, con un iniziale effetto di rimbombo sulle basse frequenze addirittura strabordante: dopo qualche secondo, il sistema si è corretto, asciugando le basse quanto basta e riportando il tutto in un ambito di equilibrio. Sembra incredibile a dirsi, ma con 7-8 cm di sportello aperto della lavastoviglie, la qualità di ascolto era più che decorosa. Ovviamente si tratta di una prova estrema, giusto solo per verificare in maniera evidente il funzionamento dell’Auto TruePlay, che ovviamente fun- ziona anche in situazioni più normali e non solo in can- cellazione. Per esempio, utilizzando Move in esterna, quindi senza pareti e riflessioni di contorno, lo speaker tende ad arricchire la propria presenza con bassi e medi più profondi, che altrimenti sarebbe perso nell’ampiezza virtualmente infinita dell’ambiente.

 torna al sommario 35 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TEST Non tutti gli smartphone sono adatti, occorre considerare il tempo di posa massimo che varia da modello a modello Come fotografare le stelle con lo smartphone Cosa serve per ottenere immagini incredibili Bastano un treppiedi, uno smartphone e il buio più totale per scattare, con l’aiuto di un paio di programmi, foto incredibili

di Roberto PEZZALI

e due fotografie pubblicate a fondo pagina e quella a lato non sono state scattate con una reflex, una L mirrorless o una macchina fotografica ad alta sen- sibilità per l’astrofotografia. Sono state scattate con uno smartphone. La foto delle stelle e dei corpi celesti ven- gono spesso viste come una delle fotografie più difficili in assoluto, tanto che nei mesi scorsi, durante la pre- sentazione del P30 Pro, le foto della via lattea mostrate da Richard Yu di Huawei sul palco vennero accolte da molti con il sorriso di chi è convinto che, dietro quelle foto apparentemente impossibili, ci fosse qualche truc- co. In realtà scattare foto come quelle che ha mostrato Huawei non è affatto impossibile con uno smartphone, La seconda cosa che serve è un treppiedi: non un pro- anzi, partendo proprio da quegli scatti abbiamo insegui- dotto sofisticato, è sufficiente che sia stabile perché lo to un filo sottile che ci ha portato a scoprire il mondo smartphone è leggero, ma ovviamente non deve asso- dell’astrofotografia fatta con dispositivi portatili. E ci sia- lutamente muoversi. Difficilmente basta uno scatto sin- mo resi conto che, anche con prodotti di fascia media, si golo per ottenere una foto, in quasi tutti i casi il risultato è riescono ad ottenere risultati eccellenti. dato dalla postproduzione di diversi scatti che vengono Non tutti gli smartphone però sono adatti, perché c’è fusi con software specifici. un elemento fondamentale da considerare, ovvero il Infine i due elementi che sono facoltativi per chi vuole tempo di posa massimo: un valore, espresso in secon- improvvisarsi astrofotografo, ma fondamentali per chi di, che ci dice per quanto tempo l’otturatore elettronico vuole portare a casa scatti mozzafiato: il primo è un tele- può stare aperto e catturare luce. Ci sono smartphone scopio, e ormai ci sono agganci universali per attaccare che arrivano a 30 secondi, altri che invece non posso- uno smartphone a tutti i modelli presenti sul mercato, il no oltrepassare i 10 secondi di posa. Come ottenere un secondo è un tracker che segue il movimento della volta risultato perfetto? Servono oltre allo smartphone diversi celeste, permettendo così pose più lunghe e sequenze ingredienti, alcuni facoltativi. più strutturate. Se si realizzano pochi scatti ravvicinati si può anche fare tutto senza usare un “inseguitore di Cosa serve per scattare le fotografie stelle”, ma se si scattano decine e decine di foto da fon- di notte dere è indispensabile seguire una singola stella, e farlo Sembra banale ma la prima cosa è la notte, ovvero il a mano è ovviamente impossibile. Per questo motivo buio più totale. Si devono cercare posti dove l’inquina- esistono piccoli apparecchi che si montano sul treppiedi mento luminoso è ridotto al minimo, e in Italia ce ne sono e inseguono la costellazione o il pianeta scelto, come diversi: esistono diverse mappe che mostrano i posti, ad esempio l’iOptron SkyTracker, piccolo e portatile che quasi tutti in collina o montagna, dove l’inquinamento costa circa 350 euro. luminoso è praticamente assente. Chi vuole andare a Non ultimo il software: serve un software per scattare Come abbiamo scritto per avere un buon risultato è ne- caccia di una particolare costellazione deve ovviamente e un software per elaborare gli scatti, fondendoli e alli- cessario scattare diverse fotografie in sequenza, e de- essere certo di avere visibilità in quella direzione, e in neandoli tra loro, perché, anche se non sembra, anche vono contenere informazioni. Trattandosi di uno scatto questo caso le tante applicazioni per smartphone che in 10 secondi la volta celeste si è spostata (o meglio la praticamente al buio fatto con un sensore minuscolo, usano la realtà aumentata e il giroscopio per identificare Terra è ruotata un po’). In campo Android esistono deci- non si può pretendere di ottenere con uno scatto di una determinata stella possono fare molto comodo. ne di programmi ma solo una applicazione è specifica pochi secondi gli stessi dati che raccoglie il sensore di per le stelle ed è realizzata da un appassionato vero, una full frame o di una camera dedicata ad alta sensi- si tratta di DeepSkyCamera, di Micheal Seeboerger, ed bilità. Ecco perché è meglio scegliere smartphone che è lui che ci ha anche fornito le fotografie che abbiamo permettano di scattare con un tempo di posa elevato, utilizzato in questo articolo. DeepSkyCamera ha dei almeno 30 secondi. E non tutti lo fanno: questo dato, in- piccoli accorgimenti che facilitano la cattura delle foto- sieme alla sensibilità massima del sensore in ISO, è infat- grafie in formato RAW che poi software come DeepSky- ti scritto nel firmware della fotocamere e non può essere Stacker, DSS, gratuito e semplice da utilizzare. in alcun modo modo modificato. Tra gli smartphone più adatti ci sono Huawei e Honor: P20 Pro, P30 Pro, Mate Scegliere lo smartphone giusto per le foto 20 Pro, P9, P10, P20, P30, P30 lite, Mate 9, Mate 10 e gli notturne Mentre quasi tutte le fotocamere sono adatte alla foto- segue a pagina 37  grafia astronomica non tutti gli smartphone sono idonei.

 torna al sommario 36 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

TEST Fotografare le stelle con lo smartphone vono i 30 secondi richie- sti invece per le stelle. segue Da pagina 36  Tante fotografie per uno scatto perfetto Per ottenere fotografie Honor famiglie 9, 10, 20 arrivano a 30 secondi di posa. come quelle di questa Eccellenti anche gli LG: dal G4 al G8, dal V10 al V50 an- pagina servono tanti scat- che loro arrivano a 30 secondi. Fanno addirittura meglio ti, in formato RAW, da uni- alcuni Xiaomi: Mi8, Mi9, Pocophone F1, Redmi Note 7, re poi con un software di Redmi 7 arrivano a 32 e 35 secondi di tempo di posa stacking. DeepSkyCame- massimo. Non sono adatti, invece, gli Asus e i Nokia: ar- ra facilita il lavoro perché rivano a pochi secondi, e la stessa cosa vale per i Pixel. imposta automatica- Problemi anche per I Samsung: possono scattare con un mente la messa a fuo- Matthijs Burgmeijer è un altro astrofotografo che da qualche mese sta usando il tempo di posa lungo ma solo usando l’app di Samsung co all’infinito (esistono suo Huawei P20 Pro agganciato ad un telescopio riflettore da 10” f/4.8 con star e non app di terze parti, quindi DeepSkyCamera e altri altre modalità), imposta tracking: una combinazione che gli ha permesso di scattare fotografie ancora software sono inutilizzabili. Ovviamente scattare a mano i parametri di scatto ma- più incredibili e ne proponiamo due (clicca per ingrandire). non è facile, anche perché toccando lo schermo si tra- nuali desiderati, mostra smettono vibrazioni indesiderate. la stella più luminosa Micheal Seeboerger ci ha fornito la tabella che indica nella preview, indispensabile per usare lo star Tracker e bile dai 20 ai 30 secondi. Senza lo Star Tracker sono i valori di ISO massimi e il tempo di posa massimo che salva i file in formato RAW con un nume sequenziale in preferibili tanti scatti a sensibilità un po’ più alta: dopo un raggiungono i maggiori smartphone Android. Una nota: una cartella. Consigliabile, visto il consumo di corrente di minuto le stelle si sono mosse e a piena risoluzione lo anche se alcuni smartphone non raggiungono tempi di un sensore fotografico e il numero di scatti richiesti, at- spostamento è visibile. La miglior combinazione tra ISO posa elevati, si riescono comunque a scattare fotografie taccare un powerbank. L’app è molto basilare, ma poco e tempo di posa varia da smartphone a smartphone: su di alcuni corpi celesti. Come ad esempio della luna, ov- importa; suggeriamo di impostare una sensibilità ISO da un P30 Pro, che ha un sensore grande con una sensibi- viamente usando un telescopio: in questo caso non ser- 400 a 800 ISO e scattare con un tempo di posa varia- lità elevatissima si ha più margine di manovra, ma solo diverse prove pratiche sul campo possono dire ad ogni persona qual è il Setup migliore per il suo smartphone. IL RISULTATO È MOZZAFIATO, quelle fatte con equipaggiamenti sotto alcuni esempi di fotografie DeepSkyCamera permette di scattare non solo i RAW ECCO ALCUNE FOTO migliori, soprattutto se usando uno che ci hanno inviato e che lasciano utili per lo stacking, ma anche altre tipologie di foto che Le fotografie scattate con uno star tracker sono state fatte se- capire cosa si può fare e in che servono a migliorare il risultato finale come ad esempio smartphone, risoluzione a parte, quenze lunghissime di scatto, e più condizioni. le flats, le darks e le bias. Qui si entra in un segmen- non hanno nulla da invidiare a foto ci sono spesso meglio è. Qui to un po’ più complesso dell’astrofotografia: quella più clicca sulle immagini per l’ingrandimento utile, nel caso degli smartphone, è il dark frame. Cos’è? Quando scattiamo con un sensore piccolo per un tempo L’eclissi lunare elevato, quindi 30 secondi, il sensore si scalda e in que- del 16 luglio di ste condizioni emergono i pixel danneggiati che sono quest’anno: è presenti in ogni sensore fotografico al mondo. Nessuna stata scattata con un paura: non si è rovinato lo smartphone, è normale che Honor 10 attaccato sia così: su un sensore da 12 milioni di pixel qualche cen- ad un telescopio tinaio di pixel è bruciato, e questo vale per ogni CMOS Takahashi FS 60. Non al mondo, anche quello delle fotocamere da migliaia è il frutto di scatti di euro. Solitamente è impossibile accorgersene, ma multipli: è un singolo con alte esposizioni, e al buio, questi subpixel diventa- scatto in RAW fatto a no rilevanti e appaiono come puntini rossi, verdi o blu Sempre la luna, sempre telescopio ISO 50 e ad un 1/30 o sempre neri. Il dark frame è una foto scattata ad alta Takahashi FS 60 ma stavolta lo scatto è sta- di esposizione, bana- sensibilità con il sensore coperto che rappresenta una to fatto con uno Xiaomi Redmi Note 7: 300 lissimo. Il merito sorta di mappa del rumore generato dal sensore e dei fotografie RAW scattate in raffica a ISO 100 è ovviamente del pixel bruciati, e questa foto può essere usata in fase di e 1/800 di secondo, processate usando di- telescopio. stacking per correggere tutte le altre foto scattate nelle versi software come PIPP e Autostakkert3. stesse condizioni e con lo stesso sensore. Impossibile? No, bastano il buio Lo stesso setup e un’applicazione è stato usato per Per scattare foto alla via lattea come quelle che ha mo- i crateri lunari strato Huawei basta davvero poco, il buio, un cielo sen- Copernicus e za nuvole e un treppiedi. A breve uscirà il Pixel 4, che Erathothenes integra una modalità astrofotografica: non farà altro che ma questa volta scattare diverse pose e fonderle, operazione oggi co- con un Huawei munque fattibile con i software indicati sopra. Chi vuole P20 Pro: sono “la luna” dovrà per forza di cose dotarsi di un telescopio, servite 200 foto mentre chi vuole scattare nebulose, stelle, galassie e La costellazione di Orione sempre RAW scattate a costellazioni avrà bisogno di uno star tracker, circa 400 con LG G6 e senza telescopio: 129 1/50sec di posa e euro il costo, se non vuole trovarsi davanti all’effetto foto DNG con 33 secondi di posa e ISO 400. “scie stellari”. Il risultato, con un po’ di impegno e un po’ ISO 800, un’altra ora di lavoro. di pratica, è garantito.

 torna al sommario 37 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE MOBILE La nascita di iPad OS porta su iOS un numero enorme di funzioni, forse la più grande release mai fatta da Apple La guida completa a tutte le novità di iOS13 Abbiamo usato per quasi un mese il nuovo sistema operativo degli iPhone. Ecco la guida alle più importanti funzioni

di Roberto PEZZALI l 24 di giugno, a poche settimane dalla WWDC 2019, Apple ha rilasciato IOS 13 in versione Public Beta. I Dopo qualche release destinata esclusivamente agli sviluppatori, l’azienda ha deciso di estendere come gli scorsi anni la preview anche agli utenti. Lo ha fatto per accelerare un processo di “debug” che con il crescere dei dispositivi e l’aumento delle funzioni diventa sempre più complesso e lungo. Da oltre tre settimane stiamo usando la Public Beta di iOS, e siamo stati abbastanza coraggiosi: l’abbiamo installata su un iPhone “di pro- duzione”, utilizzato realmente per le nostre esigenze personali e professionali, per renderci conto di tutti i cambiamenti, perché come sempre oltre ad una serie di funzionalità “strillate” ce ne sono molte altrettanto im- del sistema operativo, rendendolo per certi aspetti più naturale. Un tema scuro su un display OLED dovrebbe portanti che passano in sordina. immediato e più intuitivo. iOS è sempre stato apprezza- aiutare a risparmiare un po’ di batteria, ma ad oggi non Il primo consiglio che vogliamo dare, dopo questa lunga to per la sua facilità di utilizzo, e questo ovviamente non possiamo dire di aver percepito migliorie in tal senso: prova, è di non installare affatto iOS 13 Public Beta su cambia, ma con il passare del tempo l’aggiunta di tante tranne le app di sistema, l’interfaccia e il pannello impo- un iPhone che si usa abitualmente: la beta è piuttosto funzionalità lo hanno reso al tempo stesso più completo stazioni; la maggior parte delle app di terze parti ancora stabile, ma ha parecchi glitch e la quantità di processi ma anche più “da scoprire”. Buona parte delle funzio- utilizza il tema classico. di log che Apple ha aggiunto aumenta in modo consi- nalità di iOS 13, se non avessimo saputo che c’erano Servirà tempo per adeguarsi, Apple come sempre ha derevole il battery drain, riducendo l’autonomia del 30% e come si faceva a raggiungerle, non le avremmo pro- rilasciato agli sviluppatori gli strumenti necessari per circa. Molte cose potrebbero poi non funzionare come babilmente mai trovate da soli. E siamo certi che molte arrivare al lancio della nuova release del sistema opera- dovrebbero, soprattutto alcune app con crash casuali. piccole novità sono ancora da scoprire, il tempo aiuterà. tivo con le app aggiornate, e nelle ultime settimane ab- Ma è una beta, ed è anche normale che sia così. Soprat- Ricordiamo poi una cosa fondamentale: iOS 13 nasce biamo visto comparire il “dark mode” anche su alcune tutto se ci troviamo davanti a quello che è forse il più per tutti gli iPhone ma guarda soprattutto ai nuovi dispo- app che usiamo di solito. grosso rilascio di iOS dopo quell’iOS 7 che ha rivisto in- sitivi che verranno rilasciati a settembre. Quest’anno, ne Non si tratta di un cambiamento drastico: l’utente si teramente l’interfaccia utente. Se iOS 12 ha rappresen- siamo abbastanza certi, il focus sarà “fotografia”, e non abitua abbastanza facilmente anche perché nelle ore tato per Apple un grosso salto in avanti dal punto di vi- è un caso che Apple abbia rivisto su iOS 13 tutta la ge- notturne, quando si guarda lo smartphone, l’immagine sta delle prestazioni, iOS 13 rivede un po’ tutte le logiche stione delle foto e l’interfaccia di editing. Apple vuole appare più riposante e naturale. L’elemento di maggior MODALITÀ SCURA che l’iPhone torni ad essere il riferimento per lo scatto impatto sono probabilmente le mail, i messaggi, il calen- in mobilità. Sicuramente a questo iOS 13 manca an- dario e le note, dove al posto della carta leggermente cora qualcosa: parte delle funzioni verranno aggiunte ingiallita di sfondo c’è una carta color carbone. Facebo- come tutti gli anni “last minute”. Un secondo elemento ok, Instagram, le pagine web in generale restano “bian- da considerare è l’arrivo di iPad OS: molti hanno par- che” e brillanti come lo sono oggi. lato delle tantissime novità che Apple ha dedicato al nuovo sistema operativo per iPad, ma quasi tutte que- L’editor fotografico è stato interamente ste novità sono presenti anche su iOS 13. La gestione rivisto delle font, la gestione dei file, il supporto a mouse e ta- Una delle funzioni che più abbiamo apprezzato su iOS stiere esterne, la possibilità di collegare chiavette USB 13 è la nuova interfaccia dedicata alle foto. Apple ha e il download manager in Safari ci sono anche su iOS lavorato su due fronti: il lato presentazione, ovvero il 13, senza alcuna limitazione. Apple non ha frammenta- modo in cui le foto vengono esposte all’utente, e l’e- to giustamente le due release, e si è limitata a pubbli- diting, ovvero l’interfaccia che permette di ritoccare le cizzare con il lancio di iPad OS molte feature che sono foto senza l’aiuto di software esterni. La nuova visua- EDITOR FOTOGRAFICO più adatte ad un tablet. Funzionalità che, però, sono lizzazione, basata sul machine learning e elaborata presenti anche su iPhone. internamente allo smartphone (senza inviare dati all’e- Ecco una lunga panoramica delle novità di iOS 13 più sterno) probabilmente richiede ancora un po’ di tempo interessanti, ovviamente adattate al nostro mercato. per essere ottimizzata. La classificazione delle immagini in base ad una serie di parole chiave (mare, montagna, La modalità scura non è una rivoluzione spiaggia, bambini etc) funziona davvero bene, ma l’or- ma è utile di notte ganizzazione per giorno e per mese, con una serie di Una delle funzioni più attese su iOS 13, dopo l’arrivo eventi in evidenza, al momento non è ancora perfetta. su MacOS, era il dark mode, ovvero il tema a sfon- Nel nostro caso, ad esempio, il sistema riconosce come do scuro. Apple non ha tradito le attese, e al termine fotografie importanti alcuni scatti totalmente inutili fatti dell’installazione della beta all’utente viene chiesto giusto per mandare una foto a contatti su Whatsapp, ma se attivare il tema scuro di default, se disattivarlo o se attivarlo automaticamente in base ad una fascia ora- segue a pagina 39  ria. Abbiamo scelto quest’ultima opzione, forse la più

 torna al sommario 38 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE

FILE MANAGER

MOBILE video in slow motion, una sorta di color Guida completa ad iOS13 correction in tempo reale che non è cer- to banale dal punto di vista elaborativo. segue Da pagina 38  Sui video si può anche applicare la cor- rezione prospettica in real time. Apple, per chiudere il capitolo foto, ha nulla che abbia a che fare con quella che è la nostra anche esteso il Camera Connection Kit vita abituale. L’obiettivo di Apple era quello di offrire un con una serie di librerie: al posto di im- “wall” di fotografie che enfatizzassero gli eventi più im- portare le fotografie nel rullino, con iOS portanti, ma ci rendiamo conto che non è un compito 13 queste ultime possono essere impor- semplice, soprattutto se i servizi di messaggistica come tate direttamente nelle app. Un utente Whatsapp scaricano automaticamente le foto nel rullino può quindi collegare una fotocamera e ingannano l’algoritmo. Se un utente è bravo e ordina- reflex all’iPhone e usare Lightroom per to e tiene solo foto che gli interessano probabilmente sviluppare i RAW, senza doverli copiare. questo “photo wall” avrà un senso; se l’utente ha invece Al momento non ci sono applicazioni un rullino confuso, anche il wall sarà confuso. Diamo co- che supportano le nuove librerie, quindi munque tempo allo strumento. Interessante e utile, nella non abbiamo potuto sfruttare questa funzione, ci tor- ne anche se quella specifica applicazione non veniva gestione delle foto, la funzione che nasconde automati- neremo più avanti magari usando un iPad, Lightroom e aperta da settimane: un buono spunto per cambiare i camente le fotografie duplicate. una mirrorless. permessi e bloccare l’uso del GPS in background. Sem- La parte dove a nostro avviso Apple ha lavorato meglio pre in tema privacy arriva anche l’autenticazione tramite è sul fotoritocco, che oltre ad essere stato rivisto inte- Ci sono voluti anni ma ora c’è un vero Apple, il Sign in With Apple: ne abbiamo già parlato in ramente per le fotografie è stato finalmente applicato File Manager modo esauriente. anche ai video, sui quali è possibile fare un po’ di color Come abbiamo scritto all’inizio molte novità di iOS sono Una delle opzioni più interessanti, anche se non sem- correction. Come per le vecchie versioni di iOS l’editing state pensate per quello che poi sarebbe diventato plice da trovare, sono le opzioni di condivisione: ogni non è distruttivo: Apple salva tutti gli interventi fatti su iPad OS. Tra questi c’è File, l’applicazione che dovrebbe volta che si condivide una foto su Facebook, oppure ad una fotografia o su un video in un file che viaggia con la svolgere il ruolo del Finder su iPhone ma che fino ad amici, all’interno della foto sono presenti alcuni dati che foto, quindi ogni modifica fatta, sia che riguardi un crop oggi è sempre stata castrata da Apple nelle funzionalità. indicano dove è stata scattata la foto, con le coordinate sia che riguardi la saturazione o l’esposizione, può es- Ora, dopo anni, Apple è finalmente riuscita a mettere un GPS, e quando. Con iOS 13, quando si condivide una sere annullata in ogni momento tornando alla foto (o al vero file manager su iOS. foto, si può scegliere se tenere i dati di localizzazione video) originale. Ed è una cosa molto intelligente. File permette ora di creare liberamente cartelle sull’i- oppure eliminarli; volendo si può scegliere anche di Il nuovo editor permette di intervenire su tre diversi Phone dove spostare e copiare file di ogni tipo, e so- inviare un link web al posto della foto. Se dobbiamo in- aspetti (anche se non tutti avranno accesso a tutte le prattutto permette di visualizzare queste cartelle a co- viare ad un amico un video lungo, e il video è presente funzioni, differenziate a seconda dell’hardware): la re- lonna, in modo tale da avere oltre al nome del file anche sulla libreria di iCloud, al posto di consumare dati per golazione della profondità di campo sarà presente su- i classici metadati e tutte le informazioni necessarie. Tra inviare un video già caricato sul web, possiamo sempli- gli iPhone che possono scattare ritratti così come i filtri le cartelle troviamo anche una cartella download, dove cemente inviare il link. Un’altra finezza è l’invio della foto ritratto. Qui si aggiunge un nuovo filtro ritratto studio, vengono depositati tutti i file che si scaricano da Safari originale con tutti i dati di editing: come abbiamo scrit- Luce High Key b/n, e arriva finalmente la possibilità di oppure gli allegati delle mail che possono essere ge- to prima il sistema di editing foto di Apple abbina allo regolare l’intensità di tutti i filtri, non solo di quelli legati stiti come si può fare su un sistema operativo desktop. scatto un documento che presenta tutte le informazioni ai ritratti. Se per i primi la regolazione simula la regola- Tra le altre novità anche la connessione ad un server di editing, applicate poi alla foto da iOS prima di condi- zione delle luci da studio, per i filtri classici siamo davanti di rete con protocollo Samba, con accesso alle cartelle videre il file. Selezionando l’opzione “All Photos Data” ad una semplice regolazione di intensità. condivise, e il supporto ai file su SD Card, hard disk o (ancora dev’essere tradotta su questa beta) l’utente può Disponibili per tutti, i nuovi strumenti di editing delle foto: chiavette esterne. Se utilizziamo tuttavia l’adattatore da inviare tramite AirDrop ad un altro dispositivo iOS non Apple ha aumentato il numero di aspetti che si possono Lightning a USB veniamo avvisati che alcune chiavette solo la foto modificata ma anche il file con le modifiche. controllare, introducendo anche la riduzione del distur- USB sono troppo esigenti in termini di alimentazione e Si potrà così tornare alla versione originale oppure mo- bo e la vignettatura. Non solo: ogni singola regolazione non vengono lette: potrebbe essere un bug, è una beta, dificare l’editing. Questa funziona è utile soprattutto se può essere attivata o disattivata con un click per capi- oppure Apple ha pensato che questa feature potesse si deve passare una foto ritoccata dall’iPhone all’iPad re come impatta sulla fotografia. Tutte queste funzioni, essere più utile all’iPad con il suo connettore USB Type nel caso in cui la libreria fotografica non sia condivisa. inclusa la vignettatura e la riduzione del rumore, sono C più generoso in termini di alimentazione che all’iPho- applicabili anche sui video inclusi i video in 4K a 60p e i ne, al quale non è richiesta la gestione di file su hard Accessibilità, via le barriere PRIVACY disk esterni. Apple ha integrato anche il formato com- all’uso di iOS presso zip: i file possono essere zippati ed inviati via Durante la WWDC 2019 ci ha stupito lo sforzo di Apple mail; oppure decompressi in una cartella sull’iPhone nel cercare di creare una nuova piattaforma per l’uso se ricevuti in formato zip. di uno smartphone o di un tablet anche da parte di chi non ha la piena funzionalità degli arti superiori. Il menu Tanti controlli per sicurezza e privacy accessibilità di iOS si arricchisce in iOS 13 di un nume- La prima volta che viene installato iOS 13 l’utente si ro enorme di funzioni dedicate al controllo vocale delle troverà a confermare l’utilizzo del bluetooth per ogni app, e Apple ha ideato una interfaccia che si può adat- app aperta che usa i servizi di localizzazione. Que- tare a tutte le app dello store senza che gli sviluppatori sto perché Apple ha serrato ancora di più le maglie debbano necessariamente metterci mano. della privacy: ora si può controllare in modo ancora Purtroppo, quando si sviluppano app e siti, la sezione più preciso quando e come una applicazione usa i di accessibilità viene lasciata un po’ in disparte perché servizi di localizzazione e sfrutta la posizione dell’u- considerata uno spreco di risorse e tempo. Grazie al tente. In quest’ottica è capitato, mentre usavamo nor- controllo vocale e al motore di riconoscimento vocale di malmente lo smartphone, di venire avvisati che una determinata app stava accedendo alla nostra posizio- segue a pagina 40 

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SALUTE MOBILE se scriviamo ad un amico all’interno di un Guida completa ad iOS13 messaggio “Ti porto il CD domani sera” verrà proposta la creazione di un prome- segue Da pagina 39  moria.

Siri si possono usare tutte le applicazioni di uso comune Salute è stata rivista con la senza muovere un dito: con numeri, griglie e comandi gestione del ciclo mestruale registrati un utente può cercare le app, aprirle, andare e la salvaguardia dell’udito ad un collegamento, selezionare elementi da liste e da La novità più importante di Salute riguar- elenchi. da la registrazione di tutte le informazio- Anche le gesture possono essere sostituite dalle voce, ni relative al ciclo mestruale. Dopo aver e volendo si possono abbinare a comandi vocali azioni configurato il monitoraggio del ciclo si specifiche o Comandi creati con l’apposita app. possono inserire dati per l’analisi, i sin- Il sistema è abbastanza invasivo quando viene attivato, tomi e avere una previsione delle date e l’iPhone ascolta e cerca di interpretare ogni cosa che di inizio e fine delle mestruazioni per i si dice: per ovviare al problema Apple usa la camera prossimi tre cicli. Tutto corredato con una TrueDepth usata per il FaceID per capire se la persona serie di notifiche che avvisano quando POSTA sta effettivamente guardando lo schermo e vuole quindi stanno per arrivare le prossime mestrua- impartire un comando specifico. Con la voce si posso- zioni e quando si sta per entrare nel tuo no anche dettare testi e mail, sostituire frasi, correggere periodo fertile. parole e refusi. Sempre nel menu accessibilità sono stati Una funzione utile alle donne, che non aggiunte anche alcuni elementi per chi ha problemi di abbiamo potuto provare ma che ci da vista, inclusa una funzione che riduce il motion blur sulle uno spunto per una piccola critica: iOS animazioni. Ma non soffrendone non possiamo valutar- 13 è piena di funzioni nuove, ma molte di ne l’effetto. C’è anche il famoso “mouse”: è nella gestio- queste corrono il rischio di restare scono- ne tocco, e permette di usare un mouse per gestire il sciute. puntatore: anche questa è una funzione dedicata a chi La gestione del ciclo interessa potenzial- ha una disabilità e non è così utile su iPhone. mente gran parte delle donne che possie- dono un iPhone, eppure se una persona Promemoria è tutta nuova non va su Salute e non attiva il processo, Ed è intelligente neppure si rende conto che questa fun- Nei mesi scorsi Apple è stata al centro dell’attenzione zione esiste. Un po’ come il rilevamento per la gestione del suo App Store: alcuni sviluppatori dell’aritmia per Apple Watch: tanti posses- l’hanno accusata di privilegiare le sue applicazioni. Non sori di Apple Watch si stupiscono quando gli facciamo decibel classificati in due categorie: OK o Troppo alto. farà certo piacere ai creatori delle più note app di pro- vedere che, aprendo salute, possono attivare questa Teoricamente dovrebbe essere possibile visualizzare memoria il ri-design completo dell’applicazione integra- fondamentale funzione salvavita. anche i livelli audio delle cuffie, ma con le Air Pods, -al ta in iOS 13, ora in grado di rivaleggiare con le migliori Le funzionalità legate alla salute dovrebbero apparire meno per il momento, non ci siamo riusciti. sul mercato. Oltre al restyling grafico, con gli elenchi al termine dell’aggiornamento di iOS 13 in primo piano, personalizzabili che sfruttano icone e colori, Promemo- ben descritte, e Apple dovrebbe ricordare a tutti che Il client di posta è quasi un’app “desktop” ria guadagna un numero enorme di funzioni: sulla tastie- alcune funzioni devono essere attivate. Oggi, se non Apple ha rivisto molte applicazioni, da Promemoria a ra ad esempio è stata inserita una barra per aggiungere attiviamo Siri o Apple Pay, Apple lo ricorda nel menu Safari passando per Mappe, ma tra tutte l’impatto più orari e indicazioni basate sulla posizione ai promemo- delle impostazioni, con un bel pallino rosso, ma se non importante lo hanno fornito le modifiche apportate al ria, che possono essere resi dettagliati con l’aggiunta attiviamo il rilevamento aritmie o le funzioni legate alla client di posta. La posta, dopotutto, è la funzione che, di elementi multimediali. I promemoria possono essere salute, come la cartella clinica, non succede nulla. insieme alle app di messaggistica istantanea, viene usa- trascinati e raggruppati, anche se gli elenchi smart creati Il 90% degli iPhone in tasca agli utenti probabilmente ta più di tutte. automaticamente da iOS aiutano subito a identificare i non ha la cartella clinica configurata, non ha i contatti L’utente, fin dalla prima mail alla quale risponderà si vari “to do”. Per rendere Promemoria ancora più com- di emergenza associati alla funzione SOS e non avrà renderà conto della rivisitazione grafica di tutti i menu, pleta Apple si è servita del machine learning e di Siri: neppure configurata la sezione legata ad udito o ciclo, incluso un menu a tendina di opzioni per ogni singolo per le quali Apple ha anche previsto appro- messaggio. Qui, oltre ai classici “rispondi” e “cestina”, PROMEMORIA fondimenti teorici. Tanto sforzo rischia di troviamo alcune novità come ad esempio la possibilità andare sprecato. di avvisare quando arriva una risposta oppure silenziare Sempre sotto salute c’è poi un profilo l’audio per messaggi che possono far parte di un lungo rinnovato che riunisce cartella clinica, thread o di newsletter ricorrenti. consenso alla donazione degli organi e Le mail possono essere gestite senza neppure aprirle, gli account dei dati sanitari, una nuova basta una pressione prolungata. Chi usa un Mac, e ha sezione per i trend di fitness e una se- mail come client di Posta, troverà comodo aver contras- zione per l’igiene orale, che tiene trac- segnato le mail con gli stessi colori su iPhone. cia del tempo usato per lavarsi i denti e C’è anche una nuova barra di formattazione, anche che ovviamente può sfruttare i dati degli questa pensata probabilmente per l’iPad: rispondendo spazzolini smart. alle mail si accede ad una nuova barra di strumenti che L’altra novità, come abbiamo accennato facilita la creazione di allegati, l’inserimento di foto o la sopra, è legata al livello di rumore am- scansione di documenti. C’è anche una gestione della bientale: usando un Apple Watch con tipografia completa, con font, colori e stili, ed è stato rivi- Watch OS 6 si potrà avere una mappa acustica degli ambienti frequentati, con i segue a pagina 41 

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MOBILE to la tastiera (trucco che pochi conoscono): Guida completa ad iOS13 adesso basta far tap sul testo e spostare il dito sullo schermo, con la precisione del singolo segue Da pagina 40  carattere. Anche la selezione dei testi ora è molto più semplice, il dito diventa una sorta sto anche il menu di editing veloce dei documenti. Una di mouse; grazie alla selezione intelligente siti formattazione del testo di livello desktop, con possibilità web, numeri di telefono e indirizzi email ven- di scelta anche delle font installate: bello, ma forse addi- gono selezionati per intero; anche se ancora rittura troppo per un iPhone. qualche incertezza c’è. Ci sarebbero anche una serie di gesture per copiare, tagliare e Safari permette ora di scaricare i files incollare il testo, ma sono incredibilmente dif- Una freccina nella parte alta, subito di fianco alla barra ficili da attuare con l’iPhone, sono pensate per indirizzi, è il simbolo di una piccola rivoluzione: Safari ha l’iPad: meglio usare il menu contestuale. Sem- GESTIONE DEI TESTI finalmente un download manager. Si possono scaricare pre in ambito selezione si possono gestire le file da ogni sito, e i file scaricati si trovano dentro la car- liste lunghe con due dita: le mail, ad esempio, tella download: per questioni di sicurezza non vengono possono essere selezionate usando due dita scaricati file come eseguibili exe,. ma documenti, zip e insieme, e lo stesso vale per i file che possono altri tipi di file vengono scaricati senza problemi. essere spostati in gruppo all’interno dell’app Per ogni sito web ora c’è un piccolo menu dedicato che File. Anche questa funzione la vediamo molto permette di variare diverse opzioni: si può nascondere meglio su iPad che su iPhone, ma è comun- la barra, per avere più spazio per la navigazione, e si que presente e talvolta può essere utile. può anche decidere per i siti di attivare automaticamen- te la vista “Reader”, quella visualizzazione pulita e per- Le altre novità interessanti sonalizzabile offerta da Apple per facilitare la lettura. Se si guarda alle librerie presenti e a tutte Questa soluzione elimina ogni pubblicità, lasciando il le applicazioni, le novità di iOS 13 sono oltre solo testo con le foto: qualcuno potrebbe apprezzarla, duecento. Abbiamo già parlato delle features magari fatelo su altri siti e non su DDay (grazie). più importanti, ma ci sono piccole novità che Sempre nelle impostazioni legate al singolo sito l’at- riguardano il sistema operativo a 360 gradi. tenzione di Apple per la privacy permette di gestire Ecco le principali. in modo granulare i permessi di accesso a camera o BLOCCO SCOCCIATORI microfono. Safari ha tante altri piccole funzioni, come La ricarica della batteria ad esempio la segnalazione di una password debole, è ottimizzata Mappe tutte nuove, ma in Italia il ridimensionamento delle foto prima di un upload in La fase più delicata di ricarica delle batterie al litio c’è da attendere un campo (come quello dei commenti su Disqus); ma è quella che porta la batteria dal 75% circa al riem- Nei giorni scorsi ci è capitato di vedere, sulle strade ita- il download manager è senza ombra di dubbio quello pimento completo. È quella più lenta, ed è quella liane, l’auto bianca di Apple Maps con la camera a 360° che apprezziamo di più. che genera anche maggior calore. Quando si carica montata sul tetto. Apple in iOS 13 ha rivisto interamente uno smartphone la notte, soprattutto con la carica l’applicazione Mappe per inseguire il sogno di arrivare, Gestione e selezione dei testi rapida, capita che alle 4 del mattino sia già arrivato tra qualche anno, ad avere una applicazione che possa migliorata. Ma con iPad si sfrutta al 100% e successivamente viene mantenuto carico sostituire in tutto e per tutto Google Maps, ad oggi an- meglio al massimo con piccoli e brevi cicli. Apple su iOS 13 cora preferita da molti utenti anche su iPhone. Apple ha cambiato il modo di gestire i testi lunghi usa il machine learning per ridurre l’invecchiamento La novità principale è proprio Lookaround, la versione per far fronte alle esigenze degli utenti che volevano della batteria: se un utente durante la settimana si “Apple” di StreetView: secondo Apple le auto hanno sfruttare meglio l’iPad e il suo schermo grande. Tutta- sveglia abitualmente alle 7.30, la fase finale di cari- percorso oltre 4 milioni di miglia per arricchire le mappe via, come abbiamo già detto, le novità di iPad OS si ca verrà gestita solo nelle ore precedenti la sveglia. di ulteriori dettagli e foto, ma al momento questo gran sono riversate su iOS quindi anche sullo smartphone Lo abbiamo provato, e funziona. Ovviamente bisogna lavoro riguarda quasi esclusivamente gli Stati Uniti. Ba- sarà possibile scorrere lunghi testi trascinando con il considerare i contrattempi: la mattina che ci siamo al- sta cercare “Cupertino” per farsi un’idea di quello che dito la barra di scorrimento, esattamente come si fa su zati alle 5.30 per andare a prendere un Frecciarossa sarà Apple Mappe nel 2020 in Italia. MacOS. Non solo: per posizionare il cursore in un punto per Roma la carica non era al 100%. Per ora noi italiani dobbiamo accontentarci della visione preciso del testo fino ad oggi si doveva tener premu- che già si può avere con iOS 12, anche se ci sono nuo- Blocco scocciatori per le vi elementi da sfruttare, come i segnaposto. Il gap con DOWNLOAD MANAGER chiamate Google Map, almeno nel nostro Paese, resta comun- All’interno di iOS 13, Apple ha inseri- que importante: a Milano, tanto per fare un esempio, to un blocco scocciatori per le chia- alle mappe di Apple mancano ancora le indicazioni dei mate indesiderate. Dal menu impo- mezzi pubblici. stazioni un utente può scegliere se attivarlo, e l’iPhone rifiuterà le chiama- Memoji, arrivano gli stickers te provenienti dai numeri sconosciuti. Apple ha migliorato l’applicazione “messaggi”: la ricer- Negli ultimi mesi tuttavia i call center si ca all’interno dei messaggi e delle conversazioni è mi- sono fatti furbi, e hanno iniziato ad instra- gliorata e i risultati vengono categorizzati: allegati, link, dare le telefonate verso numeri reali: iOS 13 video, contatti, tutto per una ricerca più immediata. Il permette di inserire questi numeri all’inter- lato più divertente dell’app messaggi sono tuttavia gli no di una lista di contatti bloccati, per i quali Animoji, o meglio, i Memoji. Gli animoji guadagnano il sarà respinta ogni forma di comunicazione, topo, la mucca e il polipo come personaggi, ma Apple dalla chiamata classica a quella FaceTime. segue a pagina 42 

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MOBILE tutto sull’italiano ad una pronuncia “human like” serve Cambia poco, ma cambia tanto Guida completa ad iOS13 tempo. Tra le app pre-installate di iOS 13 c’è Comandi: Un utente abituato a iOS 12 non troverà iOS 13 così di- ne abbiamo parlato qui, è bellissima anche se mera- verso dalla versione precedente. L’interfaccia è stata raf- segue Da pagina 41  vigliosamente complessa. Non è un app per tutti, ma finata, ma sono i piccoli ritocchi alle singole applicazioni permette davvero di poter fare con l’iPhone operazioni a fare la differenza. Con il passare dei giorni si renderà ha capito che piuttosto che affidarsi ad animali, gli utenti che prima non si potevano fare. però conto che Apple ha fatto un grosso lavoro soprat- preferiscono creare un avatar a loro immagine e somi- Novità anche per le AirPods: Siri legge le notifiche in ar- tutto lato UX: alcune azioni che prima erano un po’ sner- glianza. rivo se lo smartphone è lontano e soprattutto si possono vanti, soprattutto nella gestione delle mail, ora risultano Dopo aver introdotto lo scorso anno i Memoji, ha ag- abbinare due AirPods allo stesso dispositivo, così si evita più semplici e immediate. iOS è sempre stato semplice giunto con iOS 13 una più ampia possibilità di persona- di tenere un auricolare ciascuno. Un po’ come il vecchio da usare, e anche la nuova versione è semplice, tutta- lizzare l’aspetto di questi ultimi. Tra acconciature, pier- sdoppiatore jack per attaccare due cuffie al walkman, ma via ci sono tante piccole cose che possono migliorare cing, trucco e piccoli dettagli ora è possibile davvero in modalità wireless. Arrivano come su iPad OS le Fonts, la produttività e la velocità di esecuzione che non sono ricreare un avatar animato dal sensore del FaceID che ovvero i caratteri di terze parti: devono essere scaricati così immediate. La nuova gestione dei testi, la selezione assomiglia al proprietario. Più che il video, interessan- dall’App Store e nel pannello impostazioni è possibile ge- multipla, la tastiera con lo swipe e la stessa selezione te solo per chi usa l’app Messaggi di Apple, abbiamo stire i caratteri installati, esattamente come su Windows o delle reti Wi-fi dal centro di controllo sono elementi che trovato divertente la generazione automatica degli sti- MacOS. iOS 13 gestisce anche i controller della PlaySta- un utente difficilmente può trovare da solo. Qualcuno ckers basati sul proprio Memoji: possono essere usati e tion 4 o dell’ (solo quello con bluetooth integra- magari, ma non tutti. Apple in fase di presentazione ha condivisi con tutte le app di messaggistica, quindi anche to) e questo risulterà utile con Apple Arcade, per il quale anche parlato di prestazioni migliorate: le applicazioni con Whatsapp o Telegram. Vengono viste come normali è già pronta una sezione dentro App Store. dovrebbero partire due volte più veloci e lo stesso Fa- foto, non come adesivi: sulle app di terze parti hanno Sul fronte audio video, dopo il Dolby Vision, arriva anco- ceID dovrebbe essere più veloce nello sblocco, ma non fondo bianco. ra il Dolby Atmos: acquistando i film dall’app Apple TV è è una cosa che siamo riusciti a percepire, anche perché possibile godere della colonna sonora in Dolby Atmos l’iPhone XS Max non dovrebbe avere certo problemi di La tastiera ha finalmente lo swipe tramite auricolari. Questa funzione potrebbe essere prestazioni. Una nota riguardo al binomio iOS e iPad OS: integrato implementata anche sulle app di terze parti, come ad Apple ha mantenuto il “core” identico per i due sistemi e Apple lo ha chiamato QuickPath, ma è la stessa funzio- esempio Netflix. Al momento però non c’è. questo vuol dire che molte funzioni di iPad OS si trovano ne che si trova da anni usando la nota tastiera di terze Tra le app rinnovate, oltre a promemoria e alla mail, c’è anche su iPhone e sono a tratti un po’ ingombranti, qua- parti Swype: basta unire con il dito, senza staccarlo dalla anche Find My: anche di questo ne abbiamo già parlato si eccessive. Il client di posta quasi “desktop” è perfetto tastiera, le lettere, e si possono digitare le frasi molto più in modo approfondito, perché per la prima volta Apple per l’iPad, troppo per l’iPhone, così come la gestione dei velocemente. È davvero comodo, e lo sanno bene colo- adotta un nuovo sistema di crowd searching implemen- testi a gesture, difficilissime sul piccolo schermo. Molte ro che lo usano da anni: si può usare insieme al sistema tato su larga scala che permette di trovare dispositivi funzioni ci sono e l’utente nemmeno se ne accorge, al- di scrittura classico, anche se dopo averlo provato diffi- anche se non sono connessi alla rete. Per i dettagli ri- tre potevano essere eliminate, a tratti sono superflue. cilmente si riesce a tornare indietro. mandiamo al nostro approfondimento. iOS 13 è alla seconda beta pubblica, e sicuramente c’è L’italiano è tra le lingue supportate fin da subito, e il mar- Piccoli cambiamenti anche al Wi-fi: c’è il supporto alla ancora tanto lavoro da fare prima di arrivare ad una gine di errore è ridotto. Ci è sembrata migliorata anche versione più sicura WPA3, ovviamente servono router versione finale: molte voci ancora non sono tradotte in la dettatura: il sistema dovrebbe riconoscere le lingue compatibili, e ora l’hotspot funziona anche in modalità italiano, e ci sono tante piccole imperfezioni da correg- automaticamente prendendo quelle installate, ma nel persistente e automatica. Lo abbiamo provato con un gere. Però iOS 13 è enorme, porta in gioco tantissime nostro caso continua a trascrivere solo l’italiano, proba- iPad: si collega automaticamente all’hotspot, e anche novità e tocca praticamente ogni aspetto, dalla velocità bilmente un bug. Il motore di riconoscimento e dettatura quando è in standby resta connesso, così l’iPad può ri- alla sicurezza, dalla privacy alla semplificazione dell’in- è più veloce che su iOS 12 e si può dettare un lungo cevere notifiche. Questa funzione può essere utile ma terfaccia per arrivare a tante nuove funzioni e tante nuo- messaggio, anche nelle AirPods, con un margine di er- deve comunque essere gestita: se l’iPad resta connes- ve app. Il dark mode, una delle feature più attese, è for- rore davvero ridotto. so la notte e aggiorna tutte le app può far fuori qual- se quella che colpisce di meno: il nuovo File aggiunge che GB di traffico in poche decine di minuti. Inoltre è una versatilità senza precedenti, il client di posta è dav- Da Comandi al Dolby Atmos, tante piccole capitato di avere l’iPad connesso sulla strada di ritorno vero ben fatto, Safari è un vero Safari, e tutte le funzioni migliorie sotto la scocca a casa dal lavoro, e questo va bene, ma poi è rimasto dedicate all’accessibilità trasformano iPad e iPhone in Siri parla leggermente meglio: sembra sempre un assi- connesso all’hotspot dell’iPhone anche quando c’era dispositivi universali capaci di togliere ogni barriera di stente digitale, ma è meno robot. Apple ha cambiato il una rete Wi-fi conosciuta, tutta notte. La connessione accesso alla tecnologia. modello machine learning, ma prima di arrivare soprat- automatica è un’ottima cosa per chi non vuole compra- MAPPE re un iPad versione Cellular e pagare FIND MY COMANDI un abbonamento dati in più, non c’è nulla da gestire, è tutto automatico. Se abbiamo aggiunto membri alla “famiglia”, anche per loro sarà possi- bile connettersi automaticamente al nostro hotspot. Chiudiamo con piccole modifiche all’interfaccia. L’indicatore del vo- lume è stato ridotto e non disturba più di tanto, e finalmente dal control center si può accedere direttamente alle reti Wi-fi e ai dispositivi bluetooth senza tutte le volte dover andare in impostazioni. Basta tenere premuto: forse non è il massimo in termini di usabilità ma una volta che si è capito il trucco risulta davvero comodo.

 torna al sommario 42 n.206 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE TEST Gen 5 è un piacere da indossare ed è molto curato. Il limite è il software: indistinguibile da qualsiasi altro smartwatch Wear OS Fossil Gen 5 in prova. Bello e con tante funzioni Ma alla fine è il solito smartwatch Wear OS La dimensione della cassa resta di 44 mm per tutti i modelli. Per ogni configurazione, il prezzo resta lo stesso: 299 euro

di Massimiliano DI MARCO utta l’esperienza di Fossil nell’orologeria. Tutta l’ine- sperienza di Fossil in campo software e sportivo. TEcco in estrema sintesi cosa rappresenta Gen 5, l’ultima generazione di smartwatch Wear OS dell’azien- da. Un risultato figlio, in particolare, della mancanza di funzioni specifiche per questo dispositivo. Le applica- zioni e le funzionalità sono infatti le stesse di qualunque altro smartwatch Wear OS, messe come un copia e in- colla. Dove Fossil Gen 5 convince pienamente, invece, è l’estetica: curato, piacevole da indossare e con tre tasti fisici dedicati, due dei quali configurabili. Gen 5 ha attirato subito l’attenzione dei curiosi. “Hai un orologio nuovo?” ci siamo sentiti spesso sentire. Suscitando poi una certa sorpresa alla risposta: “Sì, ma è uno smartwa- tch”. Uno scetticismo da parte del grande pubblico nato e maturato durante le prime generazioni dei dispositivi (anche con la voce) con Assistente Google; è inoltre Con la modalità “estesa” si arriva indossabili, spesso sgraziati e finalizzati a un’estetica resistente all’acqua fino a 30 metri di profondità e può a un giorno e mezzo “geek”: piacevano agli smanettoni, meno a chi voleva essere usato per pagare con Google Pay. Non monitora Se lo si usa solo come orologio (inibendo le funzionalità un accessorio al polso da esibire. In tal senso, Gen 5 il sonno né è prevista alcuna versione dotata di connet- smart), passano molti giorni prima di doverlo ricaricare. segna un assoluto riferimento nel settore. La personaliz- tività cellulare. Ciò significa che lo smartwatch è forte- Anche con l’opzione di schermo sempre attivo, intervie- zazione del quadrante, poi, può aggiungere un ulteriore mente dipendente dallo smartphone a cui è connesso ne un salvaschermo dove viene visualizzata soltanto elemento di classicismo o di estrosità. via Bluetooth per la ricezione delle notifiche. l’ora. Sotto la luce diretta del sole, tale salvaschermo non Lo abbiamo testato, per circa due settimane, nella Gli 8 GB di spazio di archiviazione sono più che suffi- è ben visibile, con difficoltà a leggere l’ora. In giornate di versione Julianna HR con bracciale in acciaio nero. Lo cienti per conservare molti brani da ascoltare offline. sole splendente, insomma, bisogna sempre sbloccare il stesso modello è in vendita con cinturini in acciaio in to- Wear OS è compatibile con Android (4.4 o superiore) e dispositivo anche solo per sapere che ore siano. nalità oro rosa e in pelle rosa cipria. Altre versioni (come con iOS (da 9.3 in su). Il sistema operativo poggia, na- Carlyle HR e Sloan HR) presentano combinazioni diver- turalmente, in gran parte sui servizi di Google, come Fit Fossil Gen 5 è uno smartwatch ideale se di colorazioni e materiali. La dimensione della cassa e Google Pay, che sono più che sufficienti per un’espe- per gli scettici resta di 44 mm per qualunque modello. A prescindere rienza da indossabile smart completa. Sul Play Store Il principale difetto di Fossil Gen 5, in sostanza, è la man- dalla configurazione, il prezzo resta lo stesso: 299 euro. sono presenti altre opzioni, da Runtastic e Shazam fino canza di funzioni software specifiche per questo dispo- L’eterogeneità dei cinturini (intercambiabili) è un punto a Outlook di Microsoft per le email. sitivo: distinguerlo da qualunque altro smartwatch Wear a favore del Fossil Gen 5 rispetto ad altre marche in Il processore - uno Snapdragon Wear 3100, affiancato OS è praticamente impossibile. Un lato dell’esperienza questo segmento commerciale, che si posiziona a metà da 1 GB di RAM - svolge mediamente bene le opera- che, in una fascia di mercato dove l’estetica si sta stan- strada tra fitness e moda. zioni (comunque blande su un dispositivo indossabile). dardizzando, limita l’attrattiva di Fossil Gen 5. Molti altri Ma non sempre. Specialmente quando viene richiamata smartwatch vengono veduti allo stesso prezzo (spesso Mancano funzioni specifiche: è identico una specifica funzione tramite i due tasti fisici configura- anche meno) e hanno un fattore di forma simile. Il van- a tutti gli altri Wear OS bili (quello superiore e quello inferiore; il tasto centrale taggio di Gen 5 è sicuramente l’eterogeneità dei cin- Se esteticamente a Fossil Gen 5 non può essere detto richiama il menu delle applicazioni installate), sono fre- turini; qualcosa che, per esempio, manca al Garmin Vi- niente, lato funzionalità il dispositivo poteva fare di più. quenti lievi ritardi nella presentazione del contenuto. Sia voActive 4, concorrente diretto di Gen 5. Lo smartwatch Chiariamo: non manca praticamente nulla. C’è il rileva- esso il meteo, il timer o una specifica applicazione. Fossil è un ideale primo smartwatch per i più scettici: è mento dell’attività cardiaca, la possibilità di interagire Buona l’autonomia. Anche in modalità “giornaliera”, bello da indossare e include tutte le funzioni smart che ossia la più energivora, Fossil Gen 5 supera le 22 ore ci si aspetta. Anche se nessuna è davvero “sua”. di autonomia. Il giusto, insomma, per durare un’intera giornata, ma andrà ricaricato ogni giorno.

 torna al sommario 43 n.39 / 19 23 SETTEMBRE 2019 MAGAZINE URBAN MOBILITY È entrato in vigore il decreto per la micromobilità ma al momento c’è caos Tesla spavalda Monopattini elettrici, multe e sequestri Installa un I singoli comuni devono emanare un’apposita ordinanza, altrimenti vale il codice della strada Supercharger al di Massimiliano ZOCCHI Nürburgring e l decreto per la sperimentazione del- la micromobilità elettrica è entrato in batte il record di I vigore lo scorso luglio ma, forse com- plici le vacanze estive, il boom di utilizzo Porsche sul giro di monopattini elettrici e affini è partito da Continuano i test di poche settimane, con il ritorno alle attività Tesla sul tracciato lavorative e quotidiane. Questa improvvi- sa apertura però ha generato un caos del Nürburgring e per senza precedenti al grido di “liberi tutti”. supportare le attività è In realtà, non si tratta affatto di una libe- stata anche installata ralizzazione dell’utilizzo, ma al contrario di precise regole che impongono diversi una postazione paletti, di cui uno enorme: i singoli comu- Supercharger. Nel ni devono emanare una apposita ordi- frattempo è arrivato il nanza, in caso contrario vale il normale nuovo record sul giro codice della strada. Cosa significa tutto caso di Brescia, dove un cittadino si è Italiano del Monopattino Elettrico” per ciò? In parole povere, che se il proprio visto confiscare il mezzo, con ammenda leggere diverse testimonianze. Oltre alle con tempi non ufficiali comune non partecipa alla sperimenta- proprio di 5.000 euro, per guida senza sanzioni, c’è anche la paura e la confusio- zione, i monopattini elettrici sono vietati patente, mancanza di immatricolazione ne di chi un monopattino già lo possiede di Massimiliano ZOCCHI in aree pubbliche. e assicurazione. Infatti, in assenza della o vorrebbe acquistarlo, ma teme riper- Ed è proprio questo il punto di vista che delibera, i monopattini che superano i 6 cussioni. Infine c’è chi, con aria di sfida, stanno usando diverse Forze dell’Ordi- km/h sono equiparabili ai ciclomotori, e nonostante multe da svariate centinaia ne per comminare sanzioni, sequestri e quindi dovrebbero sottostare alle stesse di euro, si dice prontissimo a riprendere confische, con multe fino a 5.000 euro. regole. I casi simili sono moltissimi, e ba- la strada col proprio monopattino. Salito alle cronache nei giorni scorsi un sta andare sulla pagina Facebook “Club Ricordiamo ancora una volta che i mono- pattini elettrici, secondo le regole del de- Continuano i test effettuati da Te- creto Ministeriale, per essere legali non sla sul tracciato del Nürburgring devono superare i 500 W di potenza, con una Model S “Plaid”, ovvero DMOVE Anche Mazda alla fine ha deciso di cedere all’elettrico avere il regolatore di velocità a 20 km/h con nuova configurazione a tre (velocità massima consentita) e 6 km/h motori, nuovo assetto e telaio spe- (velocità massima per le aree pedonali rimentale. Per rendere al meglio Finalmente una Mazda elettrica dove permesso), avere luce frontale ed nelle prove più impegnative, Tesla almeno catarifrangente posteriore e non deve assicurarsi che le batterie Si vedrà al Tokyo Motor Show avere in nessun caso un sellino. Inoltre siano cariche a sufficienza, così il guidatore deve essere maggiorenne o ha deciso di installare una doppia di M. ZOCCHI se minorenne deve essere in possesso postazione Supercharger, la rete e case giapponesi sembrano es- del patentino per ciclomotori. di ricarica fast proprietaria, pro- sere quelle che più di tutte erano Ma queste regole non sono sufficien- prio presso il circuito. Dall’aspetto L restie ad abbracciare l’elettrico, ti. Bisogna anche sapere se il proprio estetico sembrerebbe una in- eccezion fatta per Nissan, che invece comune aderisce alla sperimentazione stallazione provvisoria, ma Tesla è stata una delle primissime. In parti- con apposita ordinanza del Sindaco, ha dichiarato a electrek.co che colare Mazda, forse anche in virtù del- dove vengono indicate anche regole non è così. La piattaforma quindi le sue piccole dimensioni aziendali, aggiuntive. Come nel caso di Verona, potrebbe essere stata usata per pareva rifiutare l’idea di creare un’au- dove si è scelto di escludere le aree pe- semplificare i lavori e velocizzare to elettrica, concentrandosi piuttosto donali, sebbene il decreto lo permetta. la messa in opera. Nel frattempo, su soluzioni alternative come il motore Skyactive-X o il ritorno del rotore Wankel Bisogna inoltre fare attenzione alla se- i test continuano ed è trapelata come range extender. gnaletica apposita, installata dal comu- l’indiscrezione su tempi di giro Vista però la direzione che ha preso il mercato anche la casa di Fuchū ha deciso ne. In linea generale è bene sapere che pazzeschi, tanto da far registrare che è arrivato il momento di una vettura completamente elettrica e si appresta a non è mai permesso circolare su strade un nuovo record di circa 7 minuti presentarla nella kermesse del proprio Paese, al Tokyo Motor Show. e marciapiedi, ma solo in piste ciclabili, e 23 secondi, quasi 20 secondi La notizia non arriva del tutto inaspettata, dato che nei mesi scorsi è stata più volte ciclopedonali e aree pedonali (se am- in meno del tempo della Porsche avvistata proprio una vettura Mazda, chiaramente elettrica, in fase di test, anche se messe). L’unica deroga è per le zone a Taycan. La notizia è stata diffusa per il momento del corpo di una CX-30. 30 km/h, dove è possibile transitare sul- da alcuni addetti al tracciato che La casa invece assicura che la nuova auto a batteria sarà un modello completamen- la carreggiata. Se invece l’amministra- hanno misurato il tempo cronome- te nuovo, che andrà in produzione nel 2020. Per il momento sappiamo davvero zione comunale non ha ancora deciso tro alla mano, quindi in modo non poco sulle specifiche tecniche a parte per la batteria, che nel prototipo era da 35.5 se partecipare alla sperimentazione, di ufficiale. Sembra però che Tesla kWh, e il motore da 105 kW. Non è chiaro però se queste caratteristiche resteranno fatto tutti i veicoli elettrici sono vietati e possa avere degli slot per tentare le stesse nel modello definitivo. Appuntamento quindi a Tokyo. sanzionabili. il record in modo ufficiale.

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AUTO ELETTRICA Finalmente arriva la funzionalità video con Netflix e YouTube e altre novità Renault fa all- Software Tesla V10: Netflix, YouTube in in Cina: ecco l’elettrica da nuovi videogiochi e novità per Sentry Mode 8.000 euro La modalità sentinella avrà video salvati in cartelle separate e video datati eliminati in automatico A circa un anno dalla presentazione del di Massimiliano ZOCCHI prototipo, Renault l software V10 di Tesla è forse uno dei presenta la versione di più attesi di sempre, anche se in realtà serie di K-ZE. Il prezzo è I porta con sé migliorie più che altro se- condarie.Con il roll out agli utenti iscritti al la caratteristica chiave programma early access, abbiamo la pos- sibilità di vedere le novità in anteprima. di P. AGIZZA La nuova funzionalità è Tesla Theater, ov- vero la possibilità, ad auto parcheggiata e connessa al Wi-Fi, di accedere alla sezio- ne intrattenimento video. Oltre ai tutorial Arcade. Si tratta di un classico “run and importanti riguarda Sentry Mode, la mo- Tesla fanno il loro ingresso YouTube e gun”, appositamente convertito per Tesla. dalità sentinella, che ora avrà video salva- Netflix, così da avere un’arma in più per Il sistema di videogiochi a bordo supporta ti in cartelle separate, oltre al fatto che i passare il tempo durante le ricariche. Al il controller wireless di Xbox One, e po- vecchi video verranno automaticamente momento Tesla Theater funzionerà anche trebbe presto arrivare il supporto anche cancellati se non resta sufficiente spazio sotto copertura cellulare con il modulo in- alla versione USB. Arriva anche Caraoke, di archiviazione. Con l’aggiornamento terno alla vettura, per permettere un test un versione “car” del classico karaoke: la arriveranno inoltre migliorie al sistema di adeguato, ma quasi sicuramente poi sarà musica resterà in funzione anche ad auto visualizzazione sulla mappa stradale, con Quando Renault circa un anno fa relegato alla sola copertura Wi-Fi. L’altra in movimento, ma i testi delle canzoni sa- nuovi oggetti visualizzati, strisce stradali mostró per la prima volta il proto- new entry attesa come passatempo è un ranno mostrati solo ad auto ferma. Si pas- più precise e l’anteprima del posiziona- tipo di K-ZE, fece scalpore la co- nuovo videogioco, Cuphead, che entra a sa quindi ad altre modifiche che riguar- mento della vettura durante l’Automatic municazione del prezzo previsto, far parte della libreria di videogiochi Tesla dano il sistema dell’auto. Una delle più Lane Change. sotto i 10.000 euro. E oggi fa scal- pore la conferma di tale intento, con le versioni di produzione RETE DI RICARICA Presentate a Francoforte le nuove stazioni di ricarica super tecnologiche appena presentate, il cui prezzo partirà dall’equivalente di circa 8.000 euro. Diciamo equivalen- Ionity presenta le colonnine ultra fast da 350 kW te perché, almeno all’inizio, K-ZE sarà un crossover elettrico desti- nato al solo mercato cinese, ma Vincono anche il premio ‘IF Design Awards 2019’ con possibilità di arrivare anche Le ultra fast presentate sono alte 2,6 metri e sono dotate di una intensa luce a LED, Halo in altri Paesi. Ovviamente per questo prezzo mettono di effettuare si tratta di una vettura di fascia di Marco MIKHAIL le operazioni di rica- entry level, anche per quanto ri- onity, la joint venture nata da BMW, rica con semplicità e guarda l’autonomia. K-ZE infatti Volkswagen, Mercedes il gruppo Dai- sono impostate in 10 ha in dote una batteria da 26.8 I mler, Ford e Porsche ha annunciato le lingue per agevola- kWh, che la casa certifica suffi- nuove infrastrutture di ricarica ultra fast re la comprensione cienti per 250 km, ma nel ciclo visibili in anteprima proprio al Salone di di una moltitudine NEDC, quindi che si tradurranno Francoforte. Il gruppo ha inoltre svelato sempre più ampia di probabilmente in circa 200 km l’ingresso di Hyundai Motor Group nella persone. E da otto- reali. Per tenere bassi i costi an- joint venture, e che vedrà anche il brand bre sarà disponibile che il motore non brilla per pre- Kia protagonista dello sviluppo della mo- anche un servizio stazioni, con una potenza di 33 bilità elettrica (ne avevamo parlato qui). di customer service kW, che spingono la vettura fino A proposito delle colonnine, le ultra fast in 7 lingue h24 per rose colonnine in tutta Europa, è stato a 105 km/h di velocità massima. presentate sono alte 2,6 metri e sono rispondere a tutte le domande del caso il primo produttore a commercializzare In Europa un veicolo con queste dotate di una luce a led, Halo, la cui in- o aiutare i driver in caso di problemati- l’infrastruttura ultra fast appena svelata caratteristiche faticherebbe a tro- tensità è tale da poter illuminare l’area che con la ricarica. Le nuove stazioni sul mercato. Il network di circa 400 sta- vare spazio, ma non è raro invece di ricarica durante la notte fungendo da targate Ionity hanno vinto il premio ‘IF zioni ultra fast pianificato inizialmente da in Cina trovare auto elettriche che vero e proprio faro. Lo stato della ricari- Design Awards 2019’ per il design e la Ionity dovrebbe vedere la luce entro la puntano al prezzo, rinunciando ca è indicato proprio da questa luce che funzionalità di un servizio che permette fine del 2020. In Europa sono attive ol- alle performance poiché vengo- cambia colore a seconda se la carica è di effettuare lunghi viaggi senza più ave- tre 140 infrastrutture Ionity HPC da 350 no utilizzate prevalentemente in completa o meno. Le infrastrutture sono re l’ansia da autonomia. Tritium, partner kW di potenza e altre 50 verranno instal- ambito urbano, dove autonomia inoltre dotate di grandi schermi che per- strategico di Ionity e che vanta nume- late nei prossimi mesi. e velocità non sono un fattore.

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AUTO ELETTRICA La presentazione della ID.3 ha segnato una nuova era produttiva ma non solo Volkswagen ha Volkswagen è pronta a cambiare volto nascosto la “one more thing”. Ecco Il nuovo logo è il segno del cambiamento le prime immagini Cliente al centro, prima il digitale, trasparenza, esperienza globale, tra i punti della svolta della ID.4 di M. ZOCCHI Nascosta dietro a uno l Salone dell’auto di Francoforte, stand impenetrabile, nella sua edizione 2019, verrà certa- è in realtà apparsa in I mente ricordato a lungo, come luogo in cui per la prima volta Volkswagen ha alcune immagini forse mostrato la ID.3, auto che forse più di diffuse per errore. ogni altra segna il passaggio a una nuo- La ID.4 è la versione va era. La casa tedesca però non vuole limitarsi a un cambio di strategia solo definitiva del concept sul fronte della motorizzazione, abbrac- ID.CROZZ ciando l’elettrico, ma punta a cambiare pelle completamente. Ed in questo per- corso di cambiamento non poteva che a caso la campagna pubblicitaria della essere il logo uno dei primi indiziati a gamma ID e impregnata di figure gio- dover mutare in qualcosa di diverso. vani, alla moda, indicando anche una A Francoforte abbiamo quindi scoper- volontà di cambiare in parte la propria to il nuovo logo Volkswagen, che non clientela. Volkswagen ha sintetizzato il di M. ZOCCHI cambia nella sostanza - non potrebbe cambio di passo in pochi e essenziali essere altrimenti - ma cambia in manie- punti: cliente al centro, prima il digitale, Questa edizione del Salone di ra radicale nell’aspetto. Addio a pesanti trasparenza, esperienza globale, unità Francoforte resterà sicuramente cromature e rilievi, per un’immagine più d’intenti in tutte le filiali del mondo. Per nella storia per Volkswagen, come piatta, in due dimensioni, fatta di - questo “la nuova pelle” arriverà anche scenario in cui ha mostrato per sti di colore netti. Secondo Volkswagen, per tutti i concessionari e tutte le sedi sembra invece avere alcun dubbio. la prima volta la versione di pro- l’essenzialità del nuovo logo lo rende Volkswagen, sia per quanto riguarda Dall’inizio della campagna ID non sono duzione della ID.3, la prima elet- più flessibile, più utilizzabile, adatto alle l’aspetto esterno, ciò che i clienti vedo- cambiati i proclami, con oltre 20 modelli trica della nuova era del marchio automobili ma anche a tutti quei risvol- no dalla strada, sia per gli interni, che elettrici entro il 2025 e una produzione tedesco. Ma i più attenti avranno ti che le nuove tendenze impongono. saranno fatti di colori caldi, arredamenti di milioni di esemplari, per far diventa- notato presso lo stand un’altra Largo quindi a app, accessori marchiati, moderni con stile minimal, una sorta di re Volkswagen l’azienda più importan- vettura, nascosta dietro a vetri vestiario, e tutta quella macchina comu- architettura che copia l’anima delle nuo- te nel settore elettrico. Finora tutte le opachi e indicata come “the next nicativa che oggi deve seguire il lancio ve vetture ID. tappe annunciate sono state rispettate ID”. Abbiamo intercettato delle di un grande prodotto. A Wolfsburg non C’è qualcuno che ha ancora dubbi sulla senza indugio e nulla fa presagire che immagini diffuse in rete proprio di nascondono che il nuovo aspetto sia reale volontà di Volkswagen di cam- possa accadere diversamente in futuro. quell’auto, la quale è con discreta decisamente rivolto ai giovani, e non biare davvero, ma la storica casa non Noi, per ora, gli crediamo. sicurezza la futura ID.4, ovvero la versione di produzione derivata dal concept ID.CROZZ. Questa vettura potrebbe rivelarsi anco- AUTO ELETTRICA Il SUV verrà commercializzato nel 2022 e si ricaricherà in soli 4 minuti ra più importante della ID.3, in quanto sarà la prima della nuova famiglia ad essere venduta anche BMW al Salone svela il concept della i Hydrogen NEXT negli Stati Uniti, segnando quindi il La i NEXT ad idrogeno appare molto simile alla X5. Mistero sulle caratteristiche tecniche cambiamento anche oltreoceano, dove Volkswagen è un marchio di Marco MIKHAIL in porto. La i NEXT conosciuto e apprezzato, ma dove MW ha svelato al Salone di Fran- ad idrogeno, invece, la ID.3 non arriverà a causa dello coforte il concept della i NEXT appare molto simile scetticismo verso quel segmento. B ad idrogeno che stando ai piani alla X5. A differen- Le immagini diffuse non sono di del gruppo verrà commercializzata nel za del pari veicolo Volkswagen, ma sono autentiche 2022. Già lo scorso anno, in realtà, la a combustione è al 100%. Molto probabilmente è casa automobilistica aveva fatto trape- evidente l’assenza un teaser che non sarebbe dovuto lare l’intenzione di dar vita ad un SUV a dello scarico sul re- comparire ora, dato che la presen- celle a combustibile. tro e la presenza del tazione è attesa per la prossima Il progetto di BMW di realizzare veicoli colore blu sul corpo primavera (forse a Ginevra), fatto ad idrogeno era partito nel 2015, quan- del veicolo e sulle sta che la vettura è riconoscibilissi- do la partnership con Toyota fu pensata ruote. ma, con la stessa tecnica di camuf- per sviluppare dei prototipi di modelli BMW non ha svelato le caratteristiche sarà possibile effettuare una ricarica famento già utilizzata, con il verde più piccoli, ma poi il piano non andò più tecniche del veicolo, tranne il fatto che completa in meno di 4 minuti. a prendere il posto del rosa.

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URBAN MOBILTY Per il VTOL elettrico è giunto il momento dei primi test di volo senza pilota L’Audi A7 diventa Primo test per Volocopter, il taxi volante ibrida: con la batteria da 14.1 elettrico senza pilota. Il video del volo kWh fino a 40 18 rotori con motori elettrici e 9 pacchi batteria per una velocità massima 100 km/h km in elettrico La casa di Ingolstadt di Massimiliano ZOCCHI presenta la versione olocopter è una start up il cui obiettivo è realizzare dei taxi vo- ibrida del fortunato Vlanti simili a giganteschi droni, e coupé A7. Arriverà sul proprio come questi capaci di volare finire del 2019 ad un senza pilota in modalità remota o auto- matica. Negli anni la società è riuscita prezzo, per il mercato ad ottenere cospicui finanziamenti, tra tedesco, di 77.850 euro cui quello di Daimler da 25 milioni di dollari. di P. AGIZZA Per il VTOL elettrico è giunto quindi il momento dei primi test, proprio nei pressi del quartier generale Mercedes- realtà si tratta di distanze perfettamente Benz a Stoccarda. Come si vede nel vi- raggiungibili nel caso di voli urbani per deo, si tratta di un test molto semplice, evitare il traffico stradale. Volocopter ma con un dettaglio di non poco conto: - come molti costruttori di automobili - a bordo non c’è nessun pilota. spera ovviamente nel rapido progresso Tutto bene ovviamente in questo primo nel settore delle batterie, così da poter Il motore del coupé ibrido di Audi test, con il velivolo che ha realizzato al- Volocopter - primo test aumentare l’energia stoccata senza far vanta una potenza di 290 kW, cune semplici manovre, con decollo e crescere anche il peso. Oltre a Daimler dati dall’utilizzo combinato del atterraggio perfetti. Volocopter è soste- massima ridondanza ed evitare inciden- sono già della partita altri colossi come motore termico quattro cilindri nuto da 18 rotori con motori elettrici e ti anche in caso di avaria. L’autonomia al Geely e Intel, per un finanziamento tota- da 2 litri da 185 kW e un motore da nove pacchi batteria, così da avere la momento è ancora bassa, anche se in le di 85 milioni. elettrico da 105 kW. Per quel che riguarda la batteria, la capacità è di 14.1 kWh e garantisce un’au- tonomia di circa 40 km nel ciclo AUTO ELETTRICA Sono iniziati i lavori per approntare una nuova linea di assemblaggio WLTP. La batteria si trova sotto il bagagliaio, e non dovrebbe rubare troppo spazio ai bagagli. Tesla, quinta linea di produzione a Fremont Diciamo non dovrebbe perché Audi non ha fornito i dettagli sul- Si sta preparando la produzione della Model Y la capacità del bagagliaio con lo schienale in posizione. Gli unici La fabbrica di Fremont servirà con buona probabilità alla produzione della futura Model Y dati riguardano la capacità di carico con schienali abbassati, e di M. ZOCCHI raggiunge il valore di 1235 litri. Le n documento ufficiale depositato versioni con motore termico fan- presso gli organi competenti in no registrare una capacità, nelle U California mostra che Tesla è alle stesse condizioni, di 1390 litri. prese nella sua fabbrica di Fremont con Per quel che riguarda le pre- la costruzione di “GA5”, sigla che sta stazioni, l’Audi A7 raggiunge la ad indicare genericamente una linea velocità massima di 250 km/h, di assemblaggio. Considerando che la con accelerazione da 0 a 100 in produzione di Model 3 va a gonfie vele, 5,7 secondi. Il motore elettrico subito si è pensato che la nuova linea spinge l’auto fino ai 135 km/h, possa essere l’inizio di ciò che servirà poi interviene il motore termico. per la futura Model Y, per la quale Tesla quando era nelle mani di Toyota e GM, portata di mano. Inoltre, secondo Elon Coppia massima di 500 Nm. L’Au- ha già confermato la volontà di effet- produceva fino a 500.000 vetture al- Musk e soci, la Model Y potrebbe avere di A7 in versione ibrida arriverà tuare la produzione proprio a Fremont. l’anno, mentre ora si attesta intorno ai anche più successo della Model 3, gra- sul mercato sul finire del 2019. La scelta del resto è facilmente spie- 300.000 esemplari. Tesla vuole quindi zie alla domanda di SUV e Crossover Riguardo il prezzo, è stato co- gabile. La Model Y sarà in pratica una spingere al massimo le possibilità della che non conosce flessione. municato solo quello relativo alla versione crossover/SUV compatto del- sua fabbrica, sfruttando le economie di Tuttavia la casa californiana non deve Germania. In terra teutonica l’Au- la Model 3, condividendo molti compo- scala che si creerebbero con due mo- certo correre, difatti Model Y dovrebbe di A7 ibrida partirà da un prezzo nenti, sia della carrozzeria sia degli in- delli con tanti tratti in comune, e faci- entrare in produzione solo a fine 2020 di 77.850 euro. terni. Inoltre lo stabilimento di Fremont, litando l’assemblaggio avendo tutto a o inizio 2021.

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BICI ELETTRICA Anche nel mondo delle eBike si inizia ad azzardare l’uso delle celle al litio 2170 Il sound elettrico Olympia EX 900 Sport, 900 Wh di batteria non soddisfa? Porsche Taycan Merito delle celle al litio che usa anche Tesla per 500 euro La eBike Olympia Power Nine è dotata di una batteria con capacità record di 900 Wh offre un finto di Massimiliano ZOCCHI suono sportivo lympia cerca di abbattere i luoghi Tra la miriade di comuni sulle eBike, e lo fa con un accessori presenti Opizzico di inventiva e di coraggio, nel configuratore di che trovano la massima espressione nel- la EX 900 Sport. Si tratta di una eBike a Porsche Taycan, c’è un prima vista semplice ma che nasconde amplificatore sonoro diverse novità interessanti. Guardando per imitare un rumore la scheda tecnica il dato che salta subito all’occhio è quello relativo alla batteria, sportivo, a metà strada la Olympia Power Nine, con la capacità tra elettrico e a scoppio record di 900 Wh. Questo risultato è stato possibile grazie di M. ZOCCHI all’impiego delle celle al litio 2170, sen- design snello e filante, per nulla appesan- mm. Per il cambio troviamo uno SRAM sibilmente più grandi delle 18650 e che tito. Merito anche del motore, secondo SX Eagle, stessa marca della cassetta permettono, a parità di spazio, di otte- jolly pescato dal mazzo da Olympia, che PG1210 e della catena Eagle Trigger. I nere una maggiore densità energetica. è un OLI Sport, prodotto italiano realizza- freni invece sono affidati a Shimano con Per capirsi, sono le stesse che Tesla ha to nella motor valley, precisamente dalla i BR-MT520 Twin Piston. Le ruote sono il scelto per la sua ultima auto elettrica, la OLI eBike Systems di Cesena. Il motore classico mix di 27.5” al posteriore e 29” Model 3, con l’unica differenza che quel- ha 5 livelli di assistenza, 85 Nm di coppia all’anteriore, gommate Schwalbe Magic le di Olympia sono prodotte da LG Chem e pesa 3.5 kg. La forcella è una RockShox Mary. È possibile comunque montare una Qualche purista del marchio Por- e non da Panasonic. 35 Gold con 160 mm di escursione, men- 29” anche al posteriore grazie al sistema sche ha avuto un sussulto nel non Nonostante la tanta energia stipata, il tre l’ammortizzatore è un RockShox De- flip chip. Il prezzo di listino della Olympia sentire il classico rombo arrivare tubo obliquo che ospita la batteria ha un luxe Select+ Trunnion, il cui travel è 150 EX 900 Sport è di circa 4.300 euro. dalla nuova Taycan, grazie alla massima silenziosità del motore elettrico che emette poco più di un sibilo. Lo stesso sussulto forse BICI ELETTRICA La cinese Frey Bike si prepara al lancio della sua eMTB, con batteria da 1.344 Wh lo avranno anche i puristi dell’elet- trico nel vedere - e sentire - l’op- tional che Porsche ha pensato per Dalla Cina ecco Frey Bike EX: Bafang, RockShox amplificare l’esperienza “uditiva” al volante della sua prima auto e Magura. Si può avere una eBike top per 2.000 euro? elettrica. Nella sezione Trazione e Telaio Potenza del motore Bafang e componenti di ottimo livello. Il prezzo sarà super competitivo del configuratore online è presen- 160 Nm. La potenza te anche il Porsche Electric Sport di Massimiliano ZOCCHI può essere regola- Sound, pacchetto che aumenta rey Bike è un costruttore con sede ta dal produttore in e modifica il rumore percepito, in a Jinhua, in Cina. Diversamente da base alle norme dei uno strano mix tra sound elettrico F altre realtà, Frey cerca di avere pro- diversi mercati, per e quello tipico del motore a scop- dotti sopra la media del mercato asiatico. cui nel caso dell’Eu- pio. La nuova eBike di punta sarà il modello ropa verrebbe bloc- Un accessorio non certo economi- EX, che abbiamo conosciuto grazie a cato a 250 W. Per co, visti i 512 euro necessari in Ita- un test preliminare svolto dai ragazzi di quanto riguarda la lia, che si avvale dell’impianto au- electrek.co. La Frey EX offre escursione batteria, la Frey EX dio per quanto riguarda l’interno di 180 mm all’anteriore e 160 mm al po- ha in dote 672 Wh, dell’auto, e di un diffusore esterno steriore, tutto tenuto sotto controllo da ma con l’opzione per far percepire il rumore anche sospensioni RockShox, con forcella Lyric. della stessa capacità nell’ambiente al di fuori dell’abita- Sul collegamento dell’ammortizzatore, aggiunta con pack esterno, per un totale prezzo c’è ancora riserbo, ma dovrebbe colo. Il suono può essere attivato Frey ha anche depositato dei brevetti. impressionante di 1.344 Wh. Per quanto costare come altre eBike di Frey, ovvero o disattivato dal sistema onboard Il motore, come spesso accade per pro- riguarda invece i freni, a disco e idrau- l’equivalente di 2.000 euro prima della Porsche Communication Manager. dotti cinesi, è un Bafang, precisamente lici ovviamente, Frey ha scelto Magura. spedizione. Sarebbe un prezzo incredi- Pubblichiamo il suono (prima par- il potente M620, (qui il nostro appro- La Frey EX al momento non è ancora bilmente aggressivo per un mercato che te interno, seconda parte esterno) fondimento sui motori Bafang) che ha in vendita e dovrebbe arrivare sul sito invece va nella direzione opposta, con e lasciamo a ognuno il suo perso- potenza fino a 1.000 W e coppia di ben del produttore entro tre mesi circa. Sul costi sempre più alti. nale giudizio.

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