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Youth La Giovinezza

Youth La Giovinezza

numero32015

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

You th La giovinezza di Paolo Sorrentino

30 anni di Vivilcinema Racconti italiani I documentari al cinema Estate d’autore Prime visioni al cinema

ANNO XV - NUOVA SERIE - N.3 - MAGGIO-GIUGNO 2015 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.3 MAGGIO-GIUGNO 2015 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO XV - NUOVA Vota il Film d’Essai dell’Anno

Speciale Cannes

interviste Fariborz Kamkari Tutti i film Domenico Dinoia Matteo Garrone Gianluca Tavarelli Roberto Minervini

32015 numero

Federazione Italiana Cinema d’Essai dalla FICE - edito ematografica zione cin n.3/2015 orma rale d’inf Bimest editoriale Cover story 26 Youth - La giovinezza You th di Paolo Sorrentino Lunga vita al cinema d’essai o La giovinezzarrentin 30 anni di Vivilcinema aolo So di P Racconti italiani (Marco Spagnoli) I documentari al cinema Estate d’autore Prime visioni al cinema In copertina: Michael Caine o 30 anni fa nasceva la rivista che state sfogliando: d’Essaid’Essai dell’Anndell’Anno VotaVota il Film Speciale Cannes

ANNO XV - NUOVA SERIE - N.3 - MAGGIO-GIUGNO 2015 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA ROMA DI FILIALE - 70% POSTALE ABBONAMENTO SPED. - 3,00 Euro - 2015 MAGGIO-GIUGNO - N.3 - SERIE NUOVA - XV ANNO e Harvey Keitel te rvis Tutti i filmne inte eo Garro Matt rvini rz Kamkari o Mine Faribo oia Robert nico Din Dome elli a Tavar Gianluc molto è cambiato nel mercato italiano, i film d’autore hanno una diffusione più ampia ma occorre rafforzare Speciale Cannes 2015 il legame col pubblico 12 Il festival (Mario Mazzetti) Interviste e ritratti 8 Roberto Minervini (Maurizio Di Rienzo) ••• È un momento di grande attività tra progetti in corso e in fase di lancio. Del 14 Hou Hsiao-Hsien, Jia Zhang-ke, promo di 30” che ricorda al pubblico cos’è la Fice e quali sono i suoi obiettivi, dei Kore-eda Hirokazu (Giovanni Ottone) Cortometraggi che passione, della rassegna Racconti italiani. I documentari al cinema (la cui 15 Cate Blanchett (Federico Pontiggia) brochure è nelle pagine centrali di questo numero), dei film d’autore dell’estate che la Fice 16 Jacques Audiard (Federico Pontiggia) 17 Justin Kurzel (Cristiana Paternò) ha deciso di “adottare”, delle attività al fianco della Cicae (a Venezia, il 5 settembre, celebra i 18 Gus van Sant (Cristiana Paternò) 60 anni) e altro ancora parla il presidente Mimmo Dinoia nell’intervista a pagina 36. È inoltre 19 Miguel Gomes (Giovanni Ottone) appena approdato nelle nostre sale il corto Il Pianeta che ci ospita, che Ermanno Olmi ha 20 Woody Allen (Cristiana Paternò) voluto regalarci in contemporanea con la presentazione all’Expo di Milano, un filo diretto 21 John Lasseter e Pete Docter (M. Mazzetti) con un Maestro di vita, oltre che di cinema, che ci onora. 22 Joachim Trier (Mario Mazzetti) Quello delle celebrazioni è un capitolo che coinvolge anche questa rivista: era l’ottobre del 24 Matteo Garrone (Barbara Corsi) 1985, infatti, quando Claudio Zanchi, fondatore della Fice e artefice del glorioso circuito 25 Cannes Classics (Umberto Ferrari) Atelier di Firenze, diede vita al bimestrale del cinema d’essai, distribuito gratuitamente nelle sale associate. In copertina c’era Akira Kurosawa, il cui Ran usciva tra i consensi unanimi della Interviste critica; nello stesso numero, le schede critiche evidenziavano l’esordio dei Coen di fianco a un 6 Fariborz Kamkari (Federico Pontiggia) maturo Malle, a Godard e Tavernier, a Festa di laurea di Pupi Avati, a fenomeni come 40 Gianluca Tavarelli (Franco Montini) Fandango di Kevin Reynolds, beniamini delle sale d’essai come Iosseliani, Ivory, Mikhalkov; talenti italiani tutti da scoprire come Peter Del Monte, film che nel tempo sono diventati cult Speciale come il Mishima di Schrader. Se direttore per il primo anno è stato Franco Bruno dell’Agis, 36 I 30 anni di Vivilcinema Zanchi già firmava l’editoriale, dove scriveva: “ci sembra ormai maturo il momento di (Marta Proietti e Monica Zanchi) coordinare in uno sforzo unitario le decine di pubblicazioni che le nostre sale sono andate creando in questi ultimi anni, spesso con il contributo determinante di regioni ed enti locali”. Rubriche E ancora: “l’obiettivo è prevalentemente quello dell’informazione, puntuale e tempestiva e 4 Notizie - David di Donatello 2014 non a carattere pubblicitario, su quanto di meglio offre in questo momento lo spettacolo 56 Detour (Umberto Ferrari) cinematografico”. Una fotografia ancora nitida ed efficace degli stimoli che la Fice intende 57 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) dare al mercato, della vivacità delle proposte che il settore d’essai è capace di esprimere, seppure profondamente trasformato in 30 anni: non c’è più il gusto della scoperta che 58 Docuclub (Maurizio Di Rienzo) caratterizzava distributori ed esercenti indipendenti, paladini della qualità come tratto 60 Cult dvd (Gabriele Spila) distintivo. Oggi anche nel cinema d’essai ci sono “film di punta” e sale di ogni tipologia che 61 Cinema di carta (Chiara Barbo) ne hanno compreso le potenzialità commerciali. In più, si consuma cinema su ogni supporto, 62 Colonna sonora (Mario Mazzetti) la concorrenza nell’impiego del tempo libero è immensa e “fare la differenza” è sempre più Schede critiche complesso. Ancora, il pubblico non è sufficientemente “educato” all’immagine, alla qualità, 50 DIAMANTE NERO complici una televisione imperante, l’indifferenza (almeno sinora) del mondo della scuola, 47 È ARRIVATA MIA FIGLIA! che non ha consentito un compiuto ricambio generazionale. Lo sforzo degli enti locali, come 46 EISENSTEIN IN MESSICO del governo centrale, è discontinuo e deve fare i conti da un lato con una pigrizia culturale 51 IL FASCINO INDISCRETO DELL’AMORE dalla quale discendono incentivi mai troppo diversificati a delimitare perimetro e priorità 50 FURY 44 GIOVANI SI DIVENTA dell’attività delle sale d’essai (qui, forse, uno sforzo di autocritica andrebbe fatto anche 52 GOING CLEAR: SCIENTOLOGY E LA PRIGIONE all’interno della categoria), dall’altro con i tagli alla spesa (sarebbe meglio parlare di DELLA FEDE “investimenti”) e conseguente drastico calo delle risorse disponibili. 51 IO, ARLECCHINO 43 LOUISIANA Eppure, come dimostra la mattinata organizzata il 28 maggio alla Casa del Cinema di Roma, 52 NESSUNO SIAMO PERFETTI primo appuntamento delle celebrazioni che proseguiranno a Venezia e poi a Mantova agli 51 NOI SIAMO FRANCESCO Incontri del Cinema d’Essai, la Fice c’è, Vivilcinema pure e 48 PITZA E DATTERI 42 IL RACCONTO DEI RACCONTI l’auspicio è che i lettori continuino a seguirci, a trovare 52 LA REGOLA DEL GIOCO stimolante l’offerta di cinema d’essai, ad apprezzare autori 46 LE REGOLE DEL CAOS affermati e talenti in erba del cinema italiano, europeo (la 47 RUTH & ALEX “diversità culturale” da promuovere e diffondere) e 44 THE SALVATION 48 UNA STORIA SBAGLIATA internazionale, perché il cinema di qualità non ha confini e, a 49 TENERAMENTE FOLLE 120 anni dalla nascita, non perde un briciolo di vitalità. 49 THE TRIBE 48 LA VITA OSCENA A tutti i lettori, ai nostri collaboratori e al grafico Geppy Sferra, 43 VULCANO un sentito ringraziamento per l’affetto e il sostegno. 42 YOUTH - LA GIOVINEZZA MARIO MAZZETTI da pagina 12 a 24 TUTTI I FILM DI CANNES direttore Vivilcinema

VIVILCINEMA Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico Barone, Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - oppure con Bimestrale d’informazione Barbara Corsi, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Mazzetti, Franco Montini, Giovanni bonifico bancario, codice IBAN: IT88X0103003268000001225605 indicando Ottone, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Marta Proietti, Giovanni nome del destinatario e indirizzo completo. cinematografica Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila, Monica Zanchi, Davide Zanza ...Segreteria per Per la pubblicità: Cristina Maneschi, tel. 06.88473272, fondato da Claudio Zanchi l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: Geppy Sferra ...Editore per conto della [email protected] ...Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 n°3/2015 nuova serie Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - (già Trib Firenze n. 3642 del 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Maggio/Giugno 2015 Pubblicazione Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731, fax 06/440.42.55 ...Impagin. e stampa: Inprinting srl, Via Dalbono 35, Roma Chiuso in redazione il 22/05/2015 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti ...Abbonamento annuo: 15 euro sul c/c postale n. 61358016 intestato a Inprinting srl presso lo stabilimento “Arti Grafiche Boccia Spa”

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••• FILM D’ESSAI ••• MARCO BELLOCCHIO PREMIATO A LOCARNO La commissione ministeriale per i Il regista di Vincere e Bella addormentata riceverà il Pardo d’onore al 68° Locarno Film Festival (5-15 film d’essai (di cui fanno parte agosto). Il suo debutto I pugni in tasca vinse la Vela d’argento a Locarno 1965, e 50 anni dopo il film Graziella Bildesheim, Massimo verrà ripresentato in Piazza Grande in versione restaurata, con masterclass dell’autore. L’autore è sul set Causo, Gianni Celata, Giuseppe a Torino per la riduzione cinematografica del best seller di Massimo Gramellini Fai bei sogni, con Citrigno, Lino Damiani, Max , Bérénice Béjo e Fabrizio Gifuni, mentre ha pronto L’ultimo vampiro, girato a Galimberti, Simona Nobile, Boris Bobbio con Filippo Timi e Alba Rohrwacher. Sollazzo) ha assegnato ad aprile la qualifica ai film: Black or white, ••• CUARON TORNA A VENEZIA Cobain: montage of heck, L’altra Già presente al Lido con Y tu mama tambien, con I figli degli uomini e con Gravity, film d’apertura della Heimat, Fino a qui tutto bene, I Mostra 2013, il regista messicano Alfonso Cuarón sarà presidente della giuria che assegnerà il Leone bambini sanno, Il gesto delle mani, d’oro della 72^ Mostra di Venezia (2–12 settembre). Per la regia e il montaggio di Gravity, Cuarón ha Io sono Mateusz, La trattativa, vinto due dei sette Oscar assegnati al film. Lettere di uno sconosciuto, L’ultimo lupo, Figlio di nessuno, Qui, Samba, ••• BERLINALE E OSCAR, LE DATE FUTURE Rese note le date delle edizioni 2016 della Berlinale, la cui 66^ edizione si svolgerà dall’11 al 21 Senza Lucio, Short skin, Smokings, febbraio, e degli Oscar: la Academy hollywoodiana annuncerà le candidature il 14 gennaio e assegnerà i Suite francese, Third person, White premi il 28 febbraio (nel 2017 sarà il 26 febbraio, nel 2018 il 4 marzo). God, Wild e ai corti Fice 2015. Attribuite anche le attestazioni di “eccellenza” ad alcuni film già ••• I VINCITORI DEL SOLINAS qualificati d’essai, tra cui: Annunciati i vincitori del Premio Franco Solinas 2014: migliore sceneggiatura Il ragazzino con i denti Citizenfour, Cloro, La storia della da squalo di Valerio Cilio e Gianluca Leoncini (in premio 12mila euro), anche miglior soggetto ex aequo principessa splendente, Maraviglioso con Nikita Bloom di Angela Giammatteo (5mila euro), a sua volta vincitrice anche della Borsa di studio Boccaccio, Mia madre, National Claudia Sbarigia del valore di mille euro. Gallery, The fighters, Una nuova amica, Vergine giurata. ••• NASTRI D’ARGENTO: I CORTI Il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici (Sngci) ha assegnato i Nastri d’Argento ai cortometraggi. Per ••• IL REGALO la fiction ha vinto Sonderkommando di Nicola Ragone, tra i treni blindati e l’esperienza del lager; in DI OLMI cinquina anche A ciambra di Jonas Carpignano, Child K di Roberto De Feo e Vito Palumbo, Lievito In concomitanza madre di Fulvio Risuleo, L’impresa di Davide Labanti. Per l’animazione, bis di Simone Massi (aveva vinto con la proiezione anche la scorsa edizione) con L’attesa del maggio, nella sestina che vedeva anche Aubade di Marco all’Expo 2015 di Carraro, Facing off di Maria Di Razza, Imperium vacui di Massimo Ottoni e Linda Kelvink, La valigia di Milano, il Pier Paolo Paganelli e The age of rust di Francesco Aber e Alessandro Mattei. cortometraggio Il Pianeta che ci ••• PREMIO “DIAMANTI AL CINEMA” A VENEZIA ospita di Riprende la collaborazione tra il Premio Kinéo e le sale cinematografiche Anec per dare voce agli Ermanno Olmi è affezionati del grande schermo: il pubblico potrà esprimere le proprie preferenze sul cinema italiano in queste dell’anno sul sito www.kineo.info dal 20 giugno al 31 luglio, seguendo le indicazioni riportate sulle settimane visibile locandine esposte nelle sale aderenti. In palio i braccialetti d’argento personalizzati con una frase del film anche, su espressa volontà preferito e un weekend per due alla Mostra di Venezia. dell’autore, in oltre 80 sale d’essai italiane. Il film è frutto di tre anni di ••• FESTIVAL E RASSEGNE riprese percorrendo l’Italia dal Camaiore Film Festival dal 10 al 14 giugno per corti indipendenti e sperimentali, con un omaggio a Monte Bianco all’Isola di Gian Maria Volonté …Il Fantafestival di Roma è giunto alla 35^ edizione: dal 22 al 29 giugno, tra il Lampedusa, dura 11’ ed è stato Barberini e la Sala Trevi, ospiterà anteprime (tra cui il remake di Poltergeist e l’italiano Index zero), girato in pellicola 35mm e retrospettive, concorso e incontri …Pesaro Doc Fest “Hai visto mai?” dal 3 al 5 luglio, direttore Luca finalizzato in digitale 4K. Zingaretti: 12 documentari in concorso …VII Ortigia Film Festival dal 9 al 16 luglio dedicato al giovane cinema italiano (opere prime e seconde, documentari sociali, corti), iscrizioni fino al 30 maggio ••• RETROSPETTIVA OZU …Marzamemi ospita dal 20 al 26 luglio il XV Cinema di Frontiera, festival internazionale dedicato a AL CINEMA lunghi, doc e corti max 20’, scad. 10 giugno …Detour, festival del cinema di viaggio a Padova dal 14 al Da Tucker Film la possibilità di 18 ottobre per lunghi di finzione e documentari, iscrizioni entro il 27 giugno. assaporare sei capolavori del maestro giapponese Yasujiro Ozu, ••• SI GIRA IN EUROPA diretti dalla fine degli anni ’40 Le confessioni è il nuovo film di Roberto Andò, che dopo Una vita tranquilla ritrova Toni Servillo all’inizio degli anni ‘60: nelle sale affiancato da Daniel Auteuil, Roman Polanski, Connie Nielsen, …Edoardo Fice, da fine maggio in poi, si Winspeare porta sullo schermo Eva dorme, romanzo di Francesca Melandri, protagonista una 16enne potranno riscoprire le versioni mandata a lavorare in un grande albergo di Merano …Dopo Più buio di mezzanotte, Sebastiano Riso restaurate e digitalizzate di Tarda prepara Una famiglia, riprese a Roma in autunno ...Ivan Cotroneo (La kryptonite nella borsa) gira Un bacio, storia di adolescenti tra prima volta, bullismo e omofobia …Peter Marcias dirige Francesca Neri ne primavera (1949), Viaggio a Tokyo La nostra quarantena, storia d’una docente universitaria e dello studente inviato a documentare la (1953, che una giuria di 350 registi storia (vera) dei marinai marocchini bloccati nel porto di Cagliari …Kim Rossi Stuart dirige Jasmine Trinca, ha eletto “il più bel film della storia Cristiana Capotondi e Camilla Diana ne Il centro del mondo …Alex de la Iglesia gira la commedia acida del cinema”), Fiori d’equinozio Mi gran noche: è il titolo di una canzone di Raphael (come il precedente Balada triste de trompeta), (1958), Buon giorno (1959), Tardo anche protagonista …Pascal Bonitzer riunisce Jean-Pierre Bacri, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, Agathe autunno (1960), Il gusto del sake Bonitzer in Tout de suite maintenant …Angelina Jolie regista e protagonista di By the sea al fianco (1962). Venerato da Wenders e da del marito Brad Pitt, di Mélanie Laurent e Melvil Poupaud, storia di una coppia in crisi che approda negli tanti critici e cinefili, già oggetto di anni ’70 sulla costa francese …La bosniaca Aida Begic (Buon anno Sarajevo) dirige A ballad, storia una ricca retrospettiva su RaiTre, il d’amore post-apocalittica …Teresa Villaverde gira Colo, sugli effetti della crisi economica su una famiglia cinema di Ozu (1903-1963) sarà di portoghese …Fantascienza con riprese in Italia, Polonia e Utah per il nuovo Lech Majewski, Valley of the nuovo accessibile al pubblico Gods …Romain Duris ritrova Pascal Chaumeuil (Il truffacuori) in Un petit boulot, accanto a Michel Blanc italiano come non lo avete mai e Laetitia Casta, dove il lavoretto è quello di sicario per un operaio senza lavoro …Nuovo progetto per visto prima. Peter Greenaway: Walking to Paris è un biopic sullo scultore Constantin Brancusi …Les naufrages di

4 VIVILCINEMA maggiogiugno15 David di Donatellospeciale

David Charhon è girato a Parigi e in Thailandia e interpretato da Daniel Auteuil e Laurent Stocker, storia di un banchiere truffaldino in fuga …Emma Thompson, Brendan Gleeson, Daniel Bruhl in Alone in Berlin, dal romanzo di Hans Fallada su una coppia attiva nella resistenza antinazista …Emmanuel Bourdieu gira Louis- Ferdinand Céline, le monstrueux géant su un episodio dell’esilio danese dello scrittore, impersonato da Denis Lavant …Alan Rickman e Olivia Cooke nel giallo gotico The Limehouse Golem, ambientato nel 1880 e diretto da Juan Carlos Medina …Des nouvelles de la planète Mars è il nuovo film di Dominik Moll su un divorziato soffocato dalla IL GIOVANE FAVOLOSO MIA MADRE routine, con François Damiens (La famiglia Bélier) …Lone Scherfig dirige Gemma Arterton e Bill Nighy in Their finest hour and a half, commedia romantica ambientata a Londra durante la guerra …Guillaume Canet nell’opera Di bene in meglio prima di Marie Madinier Le secret des banquises, storia di un team di ricercatori sulle proteine dei pinguini …Il Cinquine che esprimono i film più stimolanti nuovo progetto di Mike Leigh è Peterloo, film storico sulla violenza perpetrata dalla cavalleria nel 1819 a Manchester dell’anno per l’edizione n. 59 del premio: in primo sulla folla che chiedeva riforme politiche. piano Costanzo, Martone, Moretti, Munzi, Olmi ••• SI GIRA NEL MONDO It’s only the end of the world è la nuova regia del , che saranno assegnati a Roma il 12 giugno, canadese Xavier Dolan (Mommy), dalla pièce di Jean-Luc ••• In attesa dei premi dalle cinquine dei David di Donatello, giunti alla 59^ edizione, emerge il meglio Lagarce, con Marion Cotillard, Léa Seydoux, Vincent Cassel, Nathalie Baye …La storia vera del matrimonio d’un della produzione nazionale degli ultimi 12 mesi, con una spiccata vocazione arrampicatore sociale con una ricca e attempata vedova nel autoriale. Il film con il maggior numero di candidature, ben 16, è Anime nere di debutto da regista di Christoph Waltz, The worst Francesco Munzi, al quale abbiamo dedicato la copertina del numero veneziano lo marriage in Georgetown, che lo vedrà anche scorso settembre. Se la vedrà – motivo di vanto per il direttore della Mostra, protagonista …Emma Stone sarà la tennista Billie Jean Alberto Barbera – con gli altri due titoli in concorso al Lido, Il giovane favoloso King nel film di Jonathan Dayton e Valerie Faris The battle di Mario Martone (grande successo di pubblico) e Hungry hearts di Saverio of the sexes, al fianco di Steve Carell …Michael Costanzo. In cinquina anche l’ultimo, toccante film di Nanni Moretti, Mia madre, Winterbottom prepara Russ & Roger go beyond, ovvero e Torneranno i prati di Ermanno Olmi, che affronta con tocchi poetici la vita di Russ Meyer & Roger Ebert, regista e sceneggiatore del cult trincea nella Grande Guerra. Non sono entrati nelle cinquine di film e regia porno soft Beyond the valley of the dolls. Nel cast Will Nessuno si salva da solo di Castellitto, Latin lover della Comencini Ferrell …Dopo la biografia di Bukowski, James Franco (candidatura postuma per Virna Lisi), Il ragazzo invisibile di Salvatores (che ha apparirà nella commedia Why him?, diretto da John comunque portato a casa 10 candidature), opere rivolte a un pubblico più vasto e Hamburg …Ready player one, romanzo su un mondo forse per questo penalizzate dai circa 1500 giurati. Un’annata caratterizzata da un virtuale di Ernest Cline, sarà portato sullo schermo da gruppo di opere di buona fattura, narrativamente convincenti e con una maggiore Steven Spielberg. Il regista, di cui uscirà in ottobre il apertura ai generi (ma anche a visioni personali, fuori dagli schemi, di autori dramma sulla guerra fredda Bridge of spies con Tom ispirati), contrapposto a un cinema indipendente, low budget, spesso ai margini Hanks e a luglio 2016 la riduzione del GGG di Roald Dahl, del circuito distributivo. Da segnalare che Le meraviglie, a Cannes 2014, è progetta inoltre It’s what I do: a photographer’s life of candidato solo per la produzione di Carlo Cresto-Dina mentre sono assenti (a love and war, con Jennifer Lawrence nei panni della differenza del passato) le commedie per il grande pubblico, che ormai anche al reporter di guerra Lindsey Addario …Dopo Sicario, Denis botteghino stentano a fare cifre significative. Fanno giustamente eccezione una Villeneuve prepara il sequel di Blade Runner, con Harrison Ford nuovamente nei panni di Rick Deckard decenni dopo commedia sagace come Noi e la Giulia di Edoardo Leo e un esordio che tenta di le vicende del film di Ridley Scott, affiancato da Ryan differenziarsi dai canoni prevalenti, Se Dio vuole di Edoardo Falcone. Tra gli Gosling …Julianne Moore nei panni di una biografa incline esordi, Vergine giurata di Laura Bispuri e Cloro di Laura Sanfelice sono portatori al falso in Can you ever forgive me di Nicole Holofcener di un cinema rigoroso, ellittico, mentre N-capace di Eleonora Danco è un oggetto …Il libro di William P. Young The shack diventa un film di filmico che sfugge a ogni definizione - in cinquina anche Banana di Andrea Jublin. Stuart Hazeldine, con Octavia Spencer nei panni di Dio Sul fronte interpreti, se spicca Margherita Buy che strappa l’applauso in Mia …Dopo Timbuktu, Abderrahmane Sissako prepara Leo the madre (per il quale sono candidati come non protagonisti anche Moretti e Giulia African, storia del diplomatico esploratore del XV secolo Lazzarini), non è da meno la coppia che si confronta nel film di Castellitto, Jasmine Hasan al-Wazzan, ai tempi dell’Inquisizione spagnola Trinca e , o la Rohrwacher in Hungry hearts e naturalmente …James Mangold dirige Rosamund Pike, Christian Bale e Elio Germano che fissa su schermo un’immagine di Leopardi molto moderna. Marco Peter Dinklage in The deep blue good-by, sceneggiatura Giallini è finalmente protagonista in Se Dio vuole; dal film di Leo emergono Carlo di Dennis Lehane …John Woo prepara l’action thriller Buccirosso, , Anna Foglietta, per Il nome del figlio Alessandro Manhunt, su un pubblico ministero ingiustamente Gassman, Micaela Ramazzotti e ; da segnalare anche Fabrizio accusato di crimini infamanti …Rooney Mara, Nicole Ferracane e Barbora Bobulova per Anime nere, Valeria Golino poliziotta materna Kidman e Dev Patel in Lion, storia di un ragazzo separato in Salvatores. È bello vedere tra i film stranieri Il sale della terra e, al fianco di dalla madre a 5 anni, diretta da Garth Davis con riprese in Iñarritu, Eastwood e Linklater ben figura Mommy di Xavier Dolan. Tra i film India e Australia …Tom Ford (A single man) prepara il europei, gli outsider Alabama Monroe e Locke, la coproduzione Storie thriller Nocturnal animals, descritto come “una storia pazzesche, i britannici La teoria del tutto e Pride. I documentari esprimono nella storia”, con Amy Adams e Jake Gyllenhaal …Shia nomi consolidati e ritratti popolari: Belluscone – Una storia siciliana di Franco LaBeouf nel nuovo film della britannica Andrea Arnold, Maresco, Enrico Lucherini – Ne ho fatte di tutti i colori di Marco Spagnoli, Io American honey, su un teenager in fuga …Geoffrey Rush sarà il pittore Alberto Giacometti in Final portrait, diretto sto con la sposa di Augugliaro-Del Grande-Al Nassiry, Quando c’era Berlinguer da Stanley Tucci …Dramma giudiziario ai tempi di Walter Veltroni, Sul vulcano di Gianfranco Pannone. Racconti robusti e articolati dell’apartheid, Shepherd and butchers è interpretato da nella cinquina dei corti, dove la giuria dedicata ha premiato Thriller di Giuseppe Steve Coogan e diretto da Oliver Schmitz ...David Hare Marco Albano (bell’accostamento tra zombi e operai dell’Illva di Taranto) e torna a occuparsi di Olocausto: Denial, con Hillary Swank e candidato Due piedi sinistri di Isabella Salvetti, L’errore di Brando De Sica, La Tom Wilkinson, è la storia del negazionista David Irving. valigia di Pier Paolo Paganelli, Sinuaria di Roberto Carta – ne riparleremo. (M.M.)

VIVILCINEMA maggiogiugno15 5 intervistaFariborz Kamkari

L’Imam e il mondo L’Islam moderato e i pregiudizi diffusi nella commedia “Pitza e datteri”, girata a Venezia dal regista curdo con Giuseppe Battiston e Ester Elisha

••• La pacifica comunità musulmana all’ironia e autoironia. estremamente bella rende più credibile la di Venezia viene sfrattata dalla moschea da Lo facevi già nei Fiori di Kirkuk. trasformazione del protagonista, Saladino: una parrucchiera, che la trasforma in un Sì, era sempre la mia storia personale, ma da c’è un grande contrasto con il deserto salone di bellezza. In soccorso arriva un allora le cose sono peggiorate. L’intervento afgano, un uomo chiuso verso gli altri giovane imam afgano, ma non sarà dell’Occidente in Iraq e non solo ha cambiato uomini che inizia a vedere il mondo. È semplice… Con Giuseppe Battiston, Mehdi la situazione, poi la mutata direzione politica successo anche a me: arrivavo dal deserto, Mesakr, Ester Elisha è la commedia Pitza e internazionale ha comportato un abbandono dalla montagna e nel primo incontro con datteri, diretta da Fariborz Kamkari. totale, soprattutto da parte degli Usa: la Venezia l’acqua mi ha colpito tanto. Fariborz, perché Pitza e datteri? situazione è andata fuori controllo, è Bepi, il veneziano convertito all’Islam Come tutti i miei film (questo è il quarto), peggiorato tutto, eppure io non ho un punto interpretato da Giuseppe Battiston, è rappresenta il mio mondo e il mio modo di di vista negativo; il momento è drammatico, un personaggio centrale. essere. Ho scoperto il cinema negli anni ’70, difficile ma penso che come frutto avremo Certo, anche per non essere accusato di quando ero un bambino di guerra, grazie ai un’apertura, una rinascita del mondo essere ingiusto con i fondamentalisti: per me film italiani: Rossellini, De Sica e Germi; li islamico dal sangue versato. il terrorista islamico non ha problemi con la vedevo prima che la censura li smontasse e Quello portato avanti da Daesh (Isis) è religione, piuttosto la manipola in chiave rimontasse a piacere, in lingua originale, soprattutto un conflitto interno economica e politica, ma come posso senza capire una parola ma sentendo tutta la all’Islam: sei d’accordo? raccontarlo? Tramite questo Bepi, un loro straordinaria forza espressiva. Divorzio Certo, non è l’Islam contro l’Occidente ma un italiano, racconto l’integralismo e il all’italiana è un modello per Pitza e conflitto iniziato più di 100 anni fa tra l’Islam terrorismo islamico: come chi si fa esplodere datteri; del resto, con quello e tanti altri e il mondo moderno, il rapporto tra la fede e in un bazar non ha problemi religiosi, Bepi è grandi film italiani scoprii che tramite il la modernità. In questo film l’imam Saladino contro il sistema, le banche e utilizza la cinema avrei potuto raccontare il mondo in arriva in Occidente e scoprirà che può essere religione quale scusa. cui vivo. insieme fedele e moderno: tutte queste Dunque, quale jihad? Chi è Fariborz Kamkari? scosse sanguinose ci insegnano che nel Come Bepi, i giovani che partono per il jihad Un curdo nato in Iran ed emigrato in Europa, mondo moderno dobbiamo trovare un cercano un’appartenenza: lui viene rifiutato che molto spesso vive in Italia e sente la nuovo equilibrio. In Pitza e datteri ho dalla società veneziana, trova un gruppo necessità di dar voce a persone come me di voluto adattare questo tema in modo ironico, nella fratellanza islamica e protesta contro il cultura islamica, riconosciuti come immigrati per ribadire come non ci sia un contrasto tra sistema. Per me è un ottimo esempio di dove islamici. Si ha spesso un’immagine distorta, religione e modernità. Del resto, Daesh vuole viene l’odio, la voglia di andare contro tutti poco realistica di quelli come me, eppure ritornare all’Islam di mille anni fa ma utilizza e tutto. Battiston è stato coinvolto sin siamo la maggioranza: voglio dare voce, le ultime tecnologie, da twitter all’iphone: dall’inizio, senza di lui non sarei riuscito a voglio invitare tutti non è un paradosso? Per questo sono raccontare bene questo personaggio così a un punto di assolutamente convinto che su questo tema centrale. vista diverso, non si possa fare un film drammatico: serve Un segnale per i media occidentali? ironia, serve commedia perché è comico L’Islam moderato non fa notizia, questo film vedere un jihadista che usa lo smartphone rappresenta questa grande maggioranza per veicolare un’idea preistorica. mal rappresentata e i pregiudizi diffusi: è Perché il film è ambientato a una commedia che con autoironia crea Venezia? simpatia, perché anche a noi piace sorridere, Venezia è la città ideale per un prendere ed essere presi in giro. È incontro tra Occidente e Oriente: un’occasione di conoscenza, per chi vorrà surreale, fantasiosa e coglierla: Pitza e datteri è un piatto che storicamente da sempre una oggi non esiste, ma nutro la speranza che porta per l’Oriente. E poi è la possa esserci presto. Kiefer Sutherland Giuseppe Battiston città edell’amore, Riz Ahmed così • FEDERICO PONTIGGIA

6 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Sandro Parenzo presenta

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IN COLLABORAZIONE CON ruthealex.libero.it Cannes 2015 intervistaRoberto Minervini

FILMOGRAFIA - The passage (2011), Low tide (2012), Stop the pounding heart (2013), Louisiana (2015)

Una rabbiosa deriva Con “Louisiana” l’autore marchigiano, al quarto documentario, continua ad applicare criteri da finzione allo sguardo partecipe su comunità appartate. Un’esperienza coinvolgente e stilisticamente pregevole

••• No documento, no fiction: titolo mentre canta e produce rock; là capitolo (che partecipa al festival di l’indipendente Roberto Minervini prepara conosce una ragazza americana con cui Rotterdam) di una trilogia del via e realizza cine-reportage esplorativi, vola a New York, dove trova un lavoro via arrivata a Venezia (Low tide) e integrati ed empatici con luoghi, persone da consulente finanziario e il tempo – Cannes (Stop the pounding heart, e storie. “Il mio occhio è fotografico”, perché no – di girare videoclip, David di Donatello 2014 per il miglior spiega l’autore, “permeato da ritmi da cortometraggi, preparare progetti documentario). Nuova tappa-deviazione film di finzione e da contenuti propri del fotografici. Questo fino al fatidico 11 del viaggio è ora Louisiana (The other cinema del reale. Uso una lunga settembre 2001: come tanti dopo la side): Minervini è di nuovo invitato a preparazione conoscitiva, attrezzature tragedia delle Twin Towers, Minervini Cannes, sezione Un certain regard, con tecniche ridotte – una cinepresa, un perde il lavoro ma con l’indennizzo quest’opera in qualche modo legata alla monitor, troupe al massimo di sei persone s’iscrive al Master in Media Studies della precedente. – e non invasive, ciak lunghi fino a 20 New School University, grazie al quale “Sono arrivato in Louisiana attraverso minuti, illuminazione naturale, sonoro approfondisce la teoria di film e Todd Trichell, il padre del protagonista di organico che ascolti i protagonisti e i documentari, ottiene il dottorato in Stop the pounding heart: Todd scappò luoghi senza interferire. Per Louisiana, Storia del cinema all’Università da quel disastrato Stato del sud per film che non vuole provocare ma far autonoma di Madrid, accetta però una approdare nel ricco e fertile Texas. Ho riflettere su cosa esista ‘dietro le cattedra nelle Filippine per insegnare sentito la necessità di scoprire il luogo da immagini’, mi sono ulteriormente de- regia e scrittura di Documentari. Siamo dove è partito e vi ho incontrato un autorializzato, costruendo sequenze già a quattro vite in una… Anzi cinque: mondo da esplorare, quindi l’inizio di un insieme ad alcuni dei personaggi. Senza nel 2007 deve tornare negli Usa per la nuovo racconto. Infatti i protagonisti di sintonia e fiducia reciproca non si poteva malattia della suocera, s’insedia a Louisiana sono soprattutto la sorella di entrare in una simile bolla americana Houston e ancora una volta si Todd e il suo compagno. Mi hanno tirato, reazionaria, detta ‘cintura della Bibbia’, reinventa. Con la moglie fonda e non soltanto loro, dentro la loro vita per condividere la vita di quella dolente un’impresa di edilizia ecosostenibile, comunicando la voglia di essere ascoltati comunità di bianchi in rabbiosa deriva, facendosi conoscere da e visti. Mi dicevano: noi siamo in un limbo gente povera e abbandonata e quindi artisti e dalla comunità emarginato ma non vogliamo rimanerci. antigovernativa, con frange miliziane di locale di contadini, La voglia di urlare la loro presenza è protezionistica anarchia, in piena cowboy, motociclisti. venuta fuori in modo genuino e guerriglia di sopravvivenza antiliberista. È datato 2009 il suo trascinante davanti al mezzo filmico: tutti Più che mai questo film è sostenuto da primo, vero passo i personaggi sono emersi per la voglia di scelte etiche in quanto estetiche (e verso il cinema del essere ascoltati, ognuno con il viceversa), frutto non di sensazionalismo reale: Minervini invita proprio modo di essere. Durante le ma della necessità del momento. Ed è in Texas l’amico e riprese con la troupe abbiamo anche legato alla mia formazione con regista filippino Diego condiviso situazioni intime e David Turnley, fotografo vincitore del Romero per realizzare dichiarato i nostri intenti. Senza premio Pulitzer per gli anni spesi a Gaza e un film su persone del questa trasparenza a tutto con Nelson Mandela”. luogo, The passage. campo, verità e umanità dei Minervini, chi è costui? 45 anni, Che è appunto il personaggi non sarebbero marchigiano di Fermo, vita già “plurima”, passaggio a questa emerse. Passo ulteriormente pronta per essere inquadrata in un sua (definitiva?) decisivo è stato mostrare loro i documentario. Altrui, ovviamente... vita di regista, e miei precedenti film, per un Biografia rivelatrice: famiglia operaia ma anche il patto di rispetto, coinvolta nel teatro locale, studia primo consapevolezza, integrità”. informatica, lavoricchia e si laurea in • MAURIZIO DI RIENZO Economia, va a Madrid per applicare il suo

8 VIVILCINEMA maggiogiugno15 FEDERAZIONE ITALIANA CINEMA D’ESSAI

istituto luce cinecittà augura alla fice un magnifico 30°anniversario

speciale Cannes

DHEEPAN, Palma d’oro Non è una giuria per l’Italia Un’edizione di buona qualità, pur senza capolavori. Francia prevalente in concorso e nel Palmarès, ottima accoglienza ma nessun premio per la produzione italiana

••• Chiude i battenti Cannes 2015 con il delle grandi cinematografie”, parola concorso (non tutte indispensabili), più le suo popolo di professionisti del cinema, stampa dell’infaticabile direttore Thierry Frémaux, che ha innumerevoli coproduzioni che servono da mondiale, cinefili e folla festante per la aggiunto: “con un sistema di produzione molto lasciapassare al festival, per un bottino kermesse che, con la selezione e il Marché du meno efficace di quello francese, è straordinaria consistente: Palma d’oro e i premi agli attori; Film, irrobustisce le visioni cinematografiche la presenza di tanti italiani” (a Moretti, Garrone e il cinema Usa alla ricerca del ricambio (“gli planetarie. Ingrid Bergman sul manifesto, il Sorrentino si aggiungano Roberto Minervini al americani presenti quest’anno erano già a tempo mite, il Grand Théatre Lumière che si è Certain Regard e Jonas Carpignano con Cannes vent’anni fa”, ha ammesso rifatto il look e tre italiani blasonati in concorso Mediterranea alla Semaine de la Critique; Frémeaux). E poi un Certain Regard ricco di a raccogliere ampi apprezzamenti ma nessun menzione speciale per l’Italian Pavilion del opere prime e nuovi talenti, la Quinzaine premio dalla giuria presieduta dai fratelli Coen: Majestic, luogo d’incontro suggestivo e des Réalisateurs che ritorna ai fasti di un “Italia, Messico e Corea confermano di essere accogliente); ben cinque produzioni francesi in tempo con autori affermati come Garrel

Le minirecensioni dal festival di Cannes sono a cura di: Domenico Barone (DB), Mario Mazzetti (MM), Giovanni Ottone (GO), Anna Maria Pasetti (AMP), Cristiana Paternò (CP)

concorso THE LOBSTER di Yorgos Lanthimos Ancora distopia per il regista greco, che non CHRONIC bissa però gli esiti esaltanti di Kynodonthas e di Michael Franco Alps: qui il focus è sulla condizione di single, Dal regista messicano, che vinse non tollerata in Città: o rimani accoppiato o nel 2012 il Certain Regard con vieni trasformato in animale e liberato nella foresta. Ma c’è chi resiste… Girato in inglese, Después de Lucìa, arriva un l’imbolsito Colin Farrell e Rachel Weisz protagonisti, non trasforma le premesse/promesse. dramma intimo profondamente Premio della giuria. (FP) legato al personaggio principale, incarnato da uno straordinario LA LOI DU MARCHÈ Tim Roth. L’attore si cala nei di Stéphane Brizé panni di un infermiere a domicilio che si prende cura Come un pugile alle corde in un mondo dove le leggi del mercato dei malati terminali. Li assiste con attenzione ed sono più forti di tutto, Vincent Lindon (Palma per il miglior attore) empatia ma naturalmente ha un segreto, che è protagonista assoluto e unico professionista nel cast: è un gradualmente il film aiuta a rivelare. Peccato per il operaio cinquantenne che ha perso il lavoro dopo 25 anni di finale moralista. Premio alla sceneggiatura. (AMP) onorato servizio, buon padre di famiglia che ce la sta mettendo

12 VIVILCINEMA maggiogiugno15 2015 Cannes 2015schede MIA MADRE di Nanni Moretti Ha messo tutti d’accordo il nuovo, toccante film di Moretti, amatissimo a Cannes al di là dei premi. Una Buy al suo meglio; le ansie, i problemi, i capricci sul set descritti con sagacia e accelerazioni comiche che vanno a segno (ottimo Turturro sopra le righe); lo sgretolarsi della figura materna tocca corde universali, fino a uno dei più bei finali degli ultimi anni. Le composizioni di Arvo Part danno il ritmo giusto a un’opera esemplare per compattezza e rigore. (MM) MON ROI di Maïwenn Dopo l’impegnato Polisse, la regista torna ad atmosfere a lei più congeniali. Lei (Emmanuelle Bercot, premiata ex aequo) è un’avvocatessa single con qualche insicurezza sentimentale, lui (Vincent Cassel) gestisce un ristorante, è bello, ricco e brillante.

Rooney Mara premiata per CAROL Il punto di vista è della donna, che si è rotta un ginocchio ed è impegnata in una dolorosa riabilitazione, metafora del percorso di guarigione da una dipendenza relazionale, storia quasi archetipica di come rovinarsi la vita con un narciso. Il film ha una sua verità e si lascia vedere fino alla fine come un giocattolo perverso. (CP) SICARIO di Denis Villeneuve Il regista canadese è un abilissimo creatore di suspence, e dopo La donna che canta (già commistione di generi, lasciava tuttavia presagire una carriera meno mainstream), dopo le tinte fosche di Prisoners e l’inedito Enemy si ripresenta con un thriller sulla lotta senza esclusione di colpi al cartello della droga messicano. La chiave è il personaggio misterioso (Benicio Del Toro) che aiuta l’addetto Cia (Josh Brolin) e, ultima ruota del carro, l’agente Fbi (Emily Blunt) che indaga su misteriose sparizioni per ritrovarsi invischiata in una vicenda più grande di lei: i fini non sono sempre nobili, i mezzi lasciamo perdere… Tante scene magistralmente costruite, dalle riprese dall’alto con musica per organo di Johan Johannsson al tunnel della speranza al quale ci si avvicina in una sequenza di grande fascino, che alterna la camera che riprende

THE ASSASSIN praticamente al buio ed il visore notturno. Sempre in bilico tra autorialità e genere, Villeneuve sembra propendere per quest’ultimo. (MM)

padre, Desplechin, van Dormael, Leon de Aranoa, Takeshi. Un’edizione SON OF SAUL (Saul fia) con tante donne registe, con meno “soliti noti” e diverse new entry in di Laszlo Nemes concorso, molte delle quali ben note al festival: Villeneuve, Nicloux, Unico esordiente in gara e Grand Prix, Kurzel, Trier; Franco e Lanthimos premiati. Non è mancato il cinema l’ungherese Nemes racconta di un uomo spettacolare, dalla Pixar che ha steso tutti al Piccolo principe animato, e prigioniero in un lager nazista alla disperata neanche i documentari di prima scelta. A sentire gli umori festivalieri, tra ricerca del figlio, che sa essere deceduto ma il ritmi stressanti, un occhio alle istituzioni che illustrano le politiche cui cadavere vuole onorare di degna sepoltura secondo il rituale europee (con molta preoccupazione per le posizioni liberiste della ebraico. Lo cerca ovunque, anche pagando sotto banco compagni di Commissione Ue) e alle celebrazioni varie, non si è gridato al capolavoro prigionia. Teso e sorprendente film, costruito sul nervoso primo piano ma c’è stato di che riempirsi gli occhi e la mente per i prossimi mesi di del protagonista da cui tutto parte e tutto arriva, punto di vista cinema d’Autore. stabile di una cinepresa invece assai mobile. (AMP) • MARIO MAZZETTI IL RACCONTO DEI RACCONTI di Matteo Garrone ...Recensione a pag. 42 tutta per rimettersi in sella. Dopo un percorso di false speranze, accetta un lavoro come sorvegliante in un ipermercato, rischiando di perdere la dignità. VALLEY OF LOVE Troupe minima, low budget, un progetto che deve molto ai Dardenne. (CP) di Guillaume Nicloux Due attori famosi, Gérard e Isabelle come gli MARGUERITE ET JULIEN interpreti Depardieu & Huppert, vengono di Valérie Donzelli convocati nella Valle della Morte dal figlio, Dopo il successo internazionale dell’emozionante La morto suicida qualche mese prima. Il giovane guerra è dichiarata e il passo falso di Main dans la ha lasciato ai genitori, che l’hanno sempre main, l’autrice e il suo cosceneggiatore, protagonista trascurato, una lettera ciascuno. Dovranno ed ex compagno Jérémy Elkaïmm affrontano un trascorrere in quella depressione desertica una settimana in cui tema tutt’altro che agevole, l’amore incestuoso tra i fratelli del titolo, tratto scontrarsi, capirsi, piangere, ritrovarsi, morire di paura, mettere alla da una storia vera e sceneggiato da Jean Gruault nel 1973 per Truffaut. prova la propria fede nell’assurdo. Nicloux tenta la carta del fantasy Girando nella vera dimora dei Tourlaville, la Donzelli si concede un’apertura dell’intimo ma il film non esisterebbe senza i protagonisti, pop, divagazioni barocche e anacronismi che spezzano la ricostruzione specialmente un monumentale Depardieu. (CP) seicentesca, tuttavia si prende sul serio descrivendo un amour fou finito in tragedia, omaggiando l’autore di Adele H. e Le due inglesi e mostrando YOUTH – LA GIOVINEZZA una coerenza di fondo, pur suscitando reazioni opposte a Cannes. (MM) di Paolo Sorrentino ...Recensione a pag. 42

VIVILCINEMA maggiogiugno15 13 schedeCannes 2015 L’Asia in concorso fuori concorso

LA TETE HAUTE di Emmanuelle Bercot Il paragone con Mommy, che qui vinse il Premio della giuria l’anno scorso, è particolarmente penalizzante per il film MOUNTAINS MAY DEPART UMIMACHI DIARY THE ASSASSIN francese che ha aperto quest’edizione del festival. Il tema del ragazzo disadattato viene riproposto nella sua versione soft, mettendo l’accento sull’inadeguatezza della madre e sulla perseveranza dei servizi sociali, in particolare una Melodrammi orientali giudice ferma ma affettuosa (Catherine Deneuve) e un educatore con un passato da ragazzo traviato (Benoît Ottima presenza asiatica in concorso: le opere di Magimel). Ma il giovane Rod Paradot, con le sue Jia Zhang-ke, Kore-eda Hirokazu e Hou Hsiao-Hsien esplosioni di rabbia, è una rivelazione. (CP) analizzano con stili e toni diversi i legami di famiglia AFTERTHOUGHT (Hayored Lema’hala) di Elad Keidan ••• In concorso, tre fra i più eminenti autori del cinema asiatico ne confermano Voci, suoni e colori di vitalità e qualità narrative ed estetiche. Le loro opere configurano eccellenti Israele in una commedia melodrammi, più profondi e moderni di molti film occidentali, anche laddove la “verticale”, paradossale valenza è occultata nelle pieghe del cinema di genere. I film mostrano un comune filo e sarcastica tra passato e rosso, seppure nella diversità delle tradizioni culturali: l’importanza dei legami familiari moderne contraddizioni, e della lealtà. citazioni copernicane e omaggi alle pellicole di Mountains may depart di Jia Zhang-Ke (che ha sempre ammesso l’influenza di Hou Suleiman; è un percorso in salita e discesa come i mille Hsiao-Hsien) è per noi il miglior film del concorso e rappresenta, dopo i scalini di Haifa dove si incontrano il professore e l’ex precedenti Unknown pleasure, The world e Still life, un’ulteriore prova della sua allievo, chi va al lavoro come sempre e chi cerca nella capacità di evidenziare gli squilibri determinati in Cina dal vertiginoso sviluppo fuga la salvezza dal servizio militare, per mettere a economico e dalla globalizzazione. Come nel precedente Il tocco del peccato, lo stile fuoco un paese che resta sospeso tra modernità e è improntato al realismo stilizzato ma in questo caso senza violenza fisica. Con una tradizione, rimozioni e contraffazioni. (DB) squisita costruzione drammatica, la storia è divisa in tre parti e inizia nel 1999 a Fenyang (città natale di Jia), nello Shanxi. Una ventenne corteggiata da due amici, il AMNESIA proprietario d’una stazione di servizio e un operaio, sposa il primo che diventa un ricco di Barbet Schroeder capitalista. Nel 2014 il figlio della coppia, ormai divorziata, viene affidato al padre a Storia isolana e autobiografica di Hong Kong. Nel 2025 padre e figlio, emigrati in Australia, si separano perché il 18enne amicizia, piccoli segreti e complicità tra vuole tornare in Cina e incontrare la madre. Il film è realizzato in formato due anime ferite dalla storia e dal peso quadrangolare (1:1,33) eccetto per l’ultima parte, collocata in un ipotetico futuro e dei ricordi. Scritta e strutturata come parlata largamente in inglese, dove passa al panoramico. La messa in scena è un maieutico confronto teatrale, sulle emozionante e la fotografia del fedele Yu Lik-wai fantastica. orme de La morte e la fanciulla, il film di Schroeder Umimachi diary (Our little sister) di Kore-eda Hirokazu configura un dramma (a Cannes con More nel 1969 e Barfly nel 1987), girato familiare intimista che ripropone temi e atmosfere dei precedenti film, il a Ibiza, privilegia tensioni e distanze psicologiche dei magnifico Still walking, I wish e Father and son. Tre sorelle ormai adulte vivono personaggi, in un cinema classico e lineare tra insieme nella casa di famiglia, nella cittadina costiera di Kamakura. Un giorno ricevono riconciliazioni e sentimenti. (DB) la notizia che il padre, sparito da anni e risposatosi, è morto. Con riluttanza si recano al funerale e incontrano la sorellastra di 14 anni. Le tre donne provano istintiva simpatia AMY per l’adolescente, riservata e sensibile, e l’accolgono in casa. Il film descrive, con di Asif Kapadia delicatezza mai retorica, il complesso processo di avvicinamento, la progressiva Straordinario documentario scoperta dell’altro e la manifestazione di sentimenti repressi. Kore-eda riecheggia i sulla Winehouse, che ha ritmi e la narrazione del maestro Yasujiro Ozu e non è mai convenzionale. dominato la scena musicale dal The assassin di Hou Hsiao-Hsien, premiato per la regia, ispirato a un romanzo 2003 al 2010: donna fragile, cavalleresco ambientato nella Cina nel IX secolo a.C. all’epoca della decadenza della sfruttata cinicamente dal padre dinastia Tang, è apparentemente un curatissimo film wuxia, ovvero d’avventura e arti e dall’ex marito, una vita marziali. La nobile Nie Yinniang torna in famiglia dopo anni di esilio, durante i quali è marcata da disordini alimentari, depressione e una entrata in una setta di giustizieri guidata da una suora buddista. La sua missione grave dipendenza da alcool e droghe, fino alla tragica segreta è assassinare il governatore ribelle, che in passato aveva amato. Il film è morte nel luglio 2011. Il regista angloindiano (Senna) meraviglioso per costumi, messa in scena prevalentemente notturna, fotografia e assembla magistralmente un’enorme mole di materiale recitazione. I combattimenti volanti sono in fondo marginali, in quanto prevalgono la di repertorio, interviste ad amici e parenti di Amy: ne dialettica psicologica e l’intrigo politico. risulta un’opera molto viva e venata di malinconia. (GO) • GIOVANNI OTTONE LA GLACE ET LE CIEL di Luc Jacquet UNE HISTOIRE DE FOU Il film di chiusura di Cannes 2015 è il documentario del regista de La di Robert Guédiguian marcia dei pinguini e La volpe e Il regista torna alle radici etniche e parla del genocidio la bambina sul climatologo Claude armeno. Nel prologo, in bianco e nero, assistiamo Lorius, che nel 1957 ha iniziato a all’assassinio del dignitario turco Talat Pasha nella Berlino del studiare i ghiacci dell’Antartide, 1921. Negli anni ’80, a Parigi, il giovane Aram fa saltare in scoprendo che ogni bolla d’aria aria l’ambasciatore turco. Sua madre (Ariane Ascaride) stringe racchiusa nel ghiaccio polare rappresenta l’atmosfera un rapporto con la vittima innocente dell’attentato, uno dell’epoca, risalendo con le sue perforazioni fino a studente rimasto invalido per l’esplosione. Un film 400mila anni di storia. Tra scienza e avventura, un convenzionale e televisivo ma necessario nel centenario delle testimone ancor oggi dei rischi ai quali esponiamo il stragi in cui persero la vita un milione e mezzo di armeni. pianeta. (MM) Chissà se il governo turco riconoscerà mai il genocidio. (CP)

14 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Cate Blanchett Cannes 2015schede ASPHALTE (MACADAM STORIES) di Samuel Benchétrit Il 42enne regista francese mette in scena, da una sua sceneggiatura, tre incontri in una città qualunque, sei personaggi e il caso, rappresentato da un ascensore in panne: un uomo costretto all’immobilità e un’infermiera di notte, un adolescente solitario e un’attrice in disarmo, un astronauta piovuto dal cielo e una remissiva signora. Tra quotidiano e paradossale, un cast di prim’ordine che annovera Isabelle Huppert e Valeria Bruni Tedeschi, Gustave Kervern e Michael Pitt, tra mestiere e naiveté. (MM) MAD MAX: FURY ROAD di George Miller Gli amori impossibili Western post-apocalittico, metallico e disperato, ecologico e femminista, è una Dopo “Lontano dal paradiso”, Todd Haynes con “Carol” rilettura disincantata della figura dell’eroe adatta la storia di un amore lesbico nella New York solitario che contamina i suoni distorti dell’hard rock con l’estetica del fumetto. degli anni ’50. Rooney Mara migliore attrice Con uno spettacolo profetico e allucinante, dal montaggio strepitoso, sul futuro dell’umanità e sul controllo del potere, Miller ridisegna il cinema dei grandi spazi, delle fragilità interiori, ••• Nel 2013 La vita di Adele di Abdel Kechiche conquistò la Palma delle speranze perdute privilegiando la potenza e l’istinto del UN POISON VIOLENT d’Oro, anzi una palma per tre, il regista e le sue attrici Adèle Exarchopoulos fattore umano. (DB) e Léa Seydoux. Quest’anno è Carol, un altro dramma su una relazione lesbica diretto da Todd Haynes e interpretato da Cate Blanchett e Rooney THE MAN & LE MANS Mara. Tratto dal romanzo Il prezzo del sale di Patricia Highsmith, di Gabriel Clarke inquadra l’affaire tra una donna sposata e madre di una bambina e John McKenna (Blanchett) e una commessa (Mara) nella New York di inizio anni ’50: La vita sportiva e spericolata di Steve l’accoglienza della critica al festival francese è stata superlativa, e ci McQueen nelle vesti di pilota nella 24 mancherebbe. Se il film è poeticamente, e ideologicamente, il controcanto ore di Le Mans, ricostruita con materiali inediti e interviste in un di Lontano dal paradiso, Haynes conferma occhio, tocco e tatto, i reparti documentario emozionante e nostalgico sui limiti da superare tra ossessioni e disciplina, senza eroismi o redenzioni. È un percorso sono fantastici – menzione speciale alla costumista Sandy Powell che, ne veloce, tra insicurezze e delusioni, nei tempi andati di un’epoca siamo certi, porterà a casa il quarto Oscar della sua strepitosa carriera. E, di folli e intrepidi sognatori perduti. (DB) con altrettanta sicurezza, possiamo dire che altre statuette pioveranno: regia, perché no pure il film e poi loro due, queste magnifiche due, la OKA migliore attrice oggi al mondo che è Cate Blanchett, capace di recitare ed di Souleymane Cissé emozionare con la mera schiena mentre fa l’amore con Rooney Mara, che Il regista del Mali, classe 1940, ci ha sostituito Mia Wasikowska. Occhio davvero a Miss Mara perché non conduce in una casa di Bamako, la sfigura, anzi tiene testa, corpo, cuore e scena a Cate. Se ancora non casa di un artista, che racchiude i bastasse a fare di Carol un caso, ci si è messa Cate davanti al microfono: ha ricordi e la storia di famiglia. Una rettificato le dichiarazioni attribuitele da Variety, secondo cui avrebbe casa dalla quale nel 2008 le sue affermato di “aver avuto relazioni sessuali con molte donne”; “non ho mai sorelle sono state sfrattate avuto una relazione sessuale con una donna”, ha replicato l’attrice, sposata illegalmente. Una casa che riflette lo stato di un popolo travolto con quattro figli, lamentando come la sua risposta alla pubblicazione dalla guerra civile e dall’oscurantismo. È quando l’ingiustizia americana sia stata tagliata ad hoc per montare un caso. Non paga, l’attrice prevale che un artista prende la parola – e la cinepresa – per ha puntato il dito contro l’invasione inutile della privacy: “nel 2015 il punto gridare al mondo il proprio impegno a favore della verità. (MM) dovrebbe essere: chi se ne frega? Chiamatemi all’antica, ma io penso che il PANAMA mio lavoro di attore non sia presentare un universo microscopico, piccolo, di Pavle Vuckovic noioso, bensì costruire una connessione con le esperienze di un altro personaggio. La mia vita privata non è d’interesse per nessun altro, o forse Storia d’amore tra follia e possesso amoroso, l’opera prima del regista sì, ma di certo io non ho alcun interesse a spargere ai quattro venti i miei serbo mette in scena desideri e pensieri e le mie opinioni”. E sulla sessualità del suo personaggio, con immaginazione, superficialità e perfetta coerenza la Blanchett sottolinea di aver apprezzato il riserbo di conflitti. L’amore per una donna Carol: “La sessualità è una cosa privata. Spesso oggi succede che se sei enigmatica e l’ansia di scoprirne la omosessuale ne devi parlare prima del tuo lavoro: viviamo in tempi molto vita interiore portano il protagonista a indagare sulle sue attività reazionari, e pensare altrimenti è da folli”. nei social, con risultanti sorprendenti: uno sguardo intimo e • FEDERICO PONTIGGIA lucido sul narcisistico potere della vanità, costruito come un giallo dei sentimenti con crudo realismo tra bugie e piccole verità. (DB)

LOVE LE PETIT PRINCE di Gaspar Noé di Mark Osborne Il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry Il solito, fottuto e strafottente Noé: una rivive in animazione, con un adattamento coppia, un triangolo e tanta promiscuità, un piazzato qui e ora ma filologicamente filmmaker americano ritardato a Parigi e la rispettoso del Piccolo Principe e del suo sua musa ignava, soprattutto un profluvio di comandamento: “l’essenziale è invisibile nudi, peni eiaculanti e tanta, tanta tristezza agli occhi”. Metteteci nella versione originale le sapide voci di coatta a ripetere un sesso senza quid. Non Mackenzie Foy, nei panni della piccola il cui avvenire è bastasse, come nel precedente Enter the programmato dalla madre (Rachel McAdams), Jeff Bridges void ritorna la soggettiva di una vagina durante l’amplesso: quel che (l’aviatore), disegni convincenti ed empatia per tutti e capirete vediamo è l’unico attributo possibile per il film. Bah. (FP) come non si debba mancare alla corte del principino. (FP)

VIVILCINEMA maggiogiugno15 15 schedeCannes 2015 Jacques Audiard O PISEU (Office) di Hong Won-chan Thriller coreano notturno e spietato, sanguinoso e destabilizzante sull’idea punitiva e riequilibrante della vendetta, strutturato come uno specchio delle contraddizioni sul lavoro intrecciando egoismi e ambizioni deluse che scatenano reazioni colleriche. Moderno e incalzante nel ritmare il poliziesco con le redenzioni emotive del melodramma, ricco di citazioni, è una riflessione sui meccanismi competitivi nella dimensione alienante della confusione ideologica e familiare. (DB) A TALE OF LOVE AND DARKNESS di Natalie Portman Il contenuto, solo il contenuto. Quello del romanzo di Amos Oz, che la Portman al debutto alla regia riesce a Una tigre a Parigi non ledere, ma nemmeno a esaltare Una tigre a Parigi cinematograficamente: ce la mette tutta, evitando i cliché e il folklore, ricreando con cura la “Dheepan”, Palma d’oro e il migliore dei francesi in Gerusalemmme tra la fine della guerra e lo Stato di concorso, racconta con forza l’arrivo nella banlieu Israele, utilizzando l’ebraico e una poetica non parigina di un tamil e il tentativo di adattarsi all’ambiente manichea, ma difetta di intensità drammaturgica e guerra civile, corpi da ardere, vite da conservare. Un’ex Tigre colpi di scena. (FP) ••• Sri Lanka, Tamil (Antonythasan Jesuthasan, non fatelo arrabbiare…) e una famiglia da mettere in scena assecondando i passaporti dei cari estinti: una donna (Kalieaswari un certain regard Srinivasan, radiosa) e una bambina di 9 anni (Claudine Vinasithamby) per formarsi una famiglia e provare a fuggire in Europa, in Francia. Raggiungono una banlieu dove cercano riparo, e speranza: sono, possono essere una vera famiglia o AN piuttosto devono rassegnarsi all’ineluttabilità della non integrazione? Domanda di Naomi Kawase gettata sullo schermo, e nelle nostre indifferenti coscienze, da Jacques Audiard, Opera sottovoce dell’eccellente che torna in concorso a Cannes tre anni dopo Un sapore di ruggine e ossa con cineasta giapponese, in un film, Dheepan, che poeticamente, esteticamente e non solo sembra il medio un’annata in cui il protagonismo proporzionale tra quello e il precedente, il suo capolavoro Il profeta. Anche qui femminile è stato vezzeggiato un altro carcere, un’altra prigionia culturale e identitaria, con il formato famiglia dalla selezione. L’autrice, celebre per spettro e la promessa occidentale per chimera: etnografia e astrazione, love per la poetica che collega la contemplazione della story e gangsta, con l’exemplum di Rambo per catalizzare la (sogno o realtà?) natura a un’accesa spiritualità, ci racconta qui la storia salvezza. There will be blood, perché anche i cingalesi nel loro piccolo si incazzano: edificante di un’anziana signora che conosce la ricetta del resto, una Tigre è per sempre, anche se la guerra, o almeno la sua guerra, è segreta per preparare i dorayaki, dolci ripieni, e cerca di convincere un pasticcere recalcitrante a prenderla in finita. Non un capolavoro, per carità, ma il migliore dei film francesi in concorso, in cucina con sé. (CP) un’annata tanto munifica (ben cinque su diciannove i titoli per la Palma) quanto infertile per i Galli: se non altro, qui c’è attaccamento spettatoriale ai personaggi, ALIAS MARIA resa empatica e riflessione sulla condizione migrante qui e ora. “Niente di di José Luis Rugeles Gracia politico”, ha premesso Audiard, “piuttosto è stato interessante far entrare il Oltre alla prostituzione minorile conflitto Tamil, che è un conflitto atroce, dentro una storia. Ebbene, questo è stato messicana di Las elegidas, un il solo gesto politico del film”. Legittimo, viceversa, concentrarsi sulle ascendenze altro schiaffo dall’America cinematografiche, che sono persino illustri: “l’idea iniziale era quella di fare un Latina: il destino no future di remake di Cane di paglia di Sam Peckinpah, ma insieme pensavo a una storia soldati bambine e donne nelle Farc colombiane, ripreso d’amore. Il resto è venuto dopo, sebbene di certo non pensassi a un documentario guerrilla-style senza temere il primato dell’osceno e la su una guerra civile né tanto meno a un documentario sulle banlieu”. Per quanto morte in camera. L’organizzazione militare impera, la concerne il protagonista, Antonythasan Jesuthasan, è stato arruolato a 16 anni pietà meno: neorealismo a mano armata con qualche dalle Tigri Tamil, che volevano farne un ragazzo soldato: fuggito dopo alcuni anni, caduta, qualche aporia ma tanta forza: istinto di cine- ha raggiunto la Francia nel 1993 e ha ottenuto l’asilo politico. Tra gli innumerevoli sopravvivenza? (FP) lavori svolti, il prevalente, e gratificante, è lo scrittore: ovvio, scrive sul suo Paese, sulla sua esperienza. CEMETERY OF SPLENDOUR • FEDERICO PONTIGGIA di Apichatpong Weerasethakul Un ospedale nella foresta diventa scenario dello stranissimo sonno comatoso che improvvisamente COMOARA (The treasure) colpisce alcuni soldati. È una donna, volontaria nella di Corneliu Porumboiu struttura, a scoprire che sotto l’ospedale giaceva un Simpatico e sarcastico divertissement su due conoscenti che cimitero di antichi regnanti tailandesi. Attraverso trovano in giardino una cassetta che potrebbe essere piena d’oro. Una commedia sulle difficoltà economiche che prende un’architettura narrativa che utilizza il a modello, in chiave di favola, Le notti della luna piena di realismo magico che lo caratterizza, la Rohmer. Tra Robin Hood e i romanzi di Stevenson, con un Palma d’oro di Cannes 2010 offre un tocco naif, prende in giro con lunghi piani sequenza gli echi lavoro di grande intensità, del comunismo, la tragedia dell’avere, con un tono inspiegabilmente collocato nel Certain essenziale sul valore della morale e sulla silenziosa Regard anziché in concorso. (AMP) complicità umana. (DB)

16 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Justin Kurzel Cannes 2015

può avere da dirci l’australiano Justin Kurzel, scenografo con pochi film da regista al suo attivo, attraverso la sconvolgente tragedia dell’ambizione sfrenata e dell’accecata brama di potere? Date queste premesse, il Macbeth di Kurzel se la cava onorevolmente, soprattutto per due motivi: le straordinarie location e la scelta della coppia Michael Fassbender-Marion Cotillard, un duo attoriale che indubbiamente catalizza l’attenzione dello spettatore con la sua aura (tra gli attori vanno citati anche il Banquo di Paddy Considine e il Macduff di Sean Harris). Si diceva delle location. Il regista accolto in concorso costruisce un film girato essenzialmente in esterni, le Highlands scozzesi: paesaggi brulli, a picco su un mare perennemente in tempesta e battuti dal freddo, dalla pioggia, dal vento, elementi che fanno da coro greco alla brutalità delle emozioni. La prima scena è il funerale di un bambino, unico figlio di Lady Macbeth, un personaggio a cui Marion Cotillard dà una qualità nuova, più dolente e umana rispetto alla tradizione. Immediatamente dopo esplode la battaglia, che viene descritta in modo grafico ed eccessivo, con largo uso di ralenti e fermo Il seme della follia immagine. È subito evidente che lo stile, come 300 ha insegnato, è autocompiaciuto. Del resto il muscolare Fassbender è il Rilettura del “Macbeth” dopo Welles, Polanski generale vittorioso, promosso sul campo a un più alto rango, e Kurosawa: immersa nella natura scozzese prima tappa della sua scalata al potere. Il terreno del suo spirito, reso fertile dal sangue del nemico, è pronto ad accogliere il seme con due interpreti carismatici come della follia, che sarà gettato dalla profezia delle tre streghe, Michael Fassbender e Marion Cotillard all’apparenza tre povere contadine che vaticinano l’ascesa al trono a lui e il regno alla progenie di Banquo. Ma la malapianta non arriverebbe a maturazione se non fosse irrigata dalle lusinghe e dagli incitamenti di Lady Macbeth, che mescola un ••• Il problema si pone ogni volta che un regista vuole rifare cristianesimo medievale – la vediamo spesso in preghiera o Shakespeare. Cosa dire di nuovo? Come rendere freschi e capaci di circondata da croci – a idee superstiziose e squilibrate. Sindrome parlare alla contemporaneità testi così sublimi ma così tante volte postbellica e amore distorto attualizzano dunque la vicenda, messi in scena? E ciò è ancor più vero per “the Scottish play”, che dal tanto nota da non richiedere spiegazioni. Anzi, le parole sono 1913 ha avuto 48 versioni cinematografiche, alcune delle quali spesso biascicate e prevale un marcato accento scozzese. Meglio affidate a maestri tanto assoluti da mettere chiunque altro in lasciarsi andare al flusso delle immagini e delle emozioni. soggezione: Orson Welles, Roman Polanski, Akira Kurosawa… Cosa • CRISTIANA PATERNÒ

LUCKY RED AUGURA A

E AI SUOI LETTORI UN MAGNIFICO ANNIVERSARIO!

WWW.LUCKYRED.IT schedeCannes 2015 Gus van Sant

MARYLAND di Alice Winocour Non è così scontato come sembrerebbe: c’è qualcosa di ambiguo nella liaison tra il bodyguard Matthias Schoenaerts, appena tornato dall’Afghanistan con stress post traumatico, e la ricca e bella signora Diane Kruger che deve proteggere. Schoenaerts, si sa, è bravo di occhio e stazza, la Winocour gli cuce addosso un thriller psicologico giocando tra realtà e spettri, senza esagerare. Stiloso ed eterodosso per il genere. (FP) LAS ELIGIDAS di David Pablos La foresta dei suicidi Messico oggi: un novello La foresta dei suicidi Ulysses, il Negro, corteggia ragazzine “The sea of trees”, del regista già Palma d’oro con scopo avviamento alla “Elephant”, è ambientato ai piedi del Monte Fuji: un puzzle prostituzione; pure lui è una vittima, perché dei sentimenti che ha deluso il festival padre e fratellone conducono il business criminale. Che fare? Ovvio, innamorarsi della ••• Affascinato da un luogo, l’immensa e magica foresta di Aokigahara, Gus van malcapitata Sofia… Dirige il regista de La vida Sant ci ha costruito attorno un film in cui, nonostante le evidenti buone intenzioni, despues (Orizzonti 2013), produce Diego Luna, purtroppo si stenta a riconoscere la mano dell’autore che nel 2003 vinse la Palma d’oro cosceneggia il Pablo Peirano di Pablo Larrain: con Elephant, oppure la ricerca estrema di Gerry, che ha in comune con questo il nulla per cui spellarsi le mani ma ci sono occhio e perdersi nella natura al suo stato selvaggio. Di fronte all’accoglienza poco felice della dolore, perché gli amplessi sono bestiali (e critica a Cannes, il regista ha commentato: “sono sempre cauto se mostrare i miei film in prezzolati) e loro, le baby-prostitute, mute. (FP) un luogo esplosivo come questo: quando ho saputo dei booo ho pensato: ok, è UN ETAJ MAI JOS successo …” Matthew McConaughey, l’attore di Buyers Club, è Arthur Brennan, (One floor below) uno studioso di fisica dall’aspetto qualsiasi che all’inizio del film vediamo partire per il di Radu Muntean Giappone. Si sta recando proprio ad Aokigahara, anche nota come “la foresta dei suicidi”, un bosco che sorge ai piedi del Monte Fuji dove i giapponesi, ma anche molti Un litigio origliato, e l’indomani quella donna viene trovata morta: occidentali, vanno a togliersi la vita. Ma quando sta per ingoiare un dose massiccia di che fare, tacere o palesare il sospetto? barbiturici scorge una presenza nella selva oscura: è un uomo d’affari giapponese Una buona domanda: Muntean non sbatte i piuttosto malconcio (Ken Watanabe), che vuole farla finita dopo essere stato declassato coperchi ma fa le pentole, ovvero costruisce con a impiegato semplice. All’inizio pensa di cavarsela con poco e tornare ai suoi progetti la camera addosso al suo protagonista una terminali, ma le cose si complicano e i due uomini si ritrovano, zoppicanti e feriti, a tensione senza salti, costante e infida. Usa perdersi nel bosco, senza cellulare e in abiti del tutto inadatti alle intemperie e al l’understatement ma qualcosa bolle: si chiama freddo. Cadute rovinose, alluvioni improvvise e altri guai, come in un survival movie, li interrogativo, e imperativo, morale. Altro che spingono a ritrovare l’istinto di sopravvivenza, mentre Brennan pian piano ripensa alla Woody Allen… Scuola romena, con lode. (FP) vicenda che l’ha portato fin lì attraverso corposi flashback che ricostruiscono il rapporto burrascoso con la moglie (Naomi Watts), fino al momento in cui alla donna viene THE FOURTH DIRECTION diagnosticato un male incurabile. Lo sceneggiatore Christopher Sparling (Buried) si è di Gurvinder Singh ispirato a questi luoghi magici e, secondo la tradizione locale, popolati di spiriti e Neorealismo indiano che presenze per costruire una storia consolatoria giocata su due piani temporali, che il fotografa, con l’occhio rigoroso regista definisce un vero e proprio puzzle in cui, sulla falsariga dei precedenti del cronista, il rigido potere Scoprendo Forrester e L’amore che resta, lascia briglia sciolta alla sua vena della burocrazia, i radicati contrasti e disagi etnici, il sentimentale e confeziona un film più adatto al grande pubblico che ai palati di un linguaggio della violenza di gruppi militari, la festival. Proprio questo ha scatenato la reazione dei giornalisti, secondo l’autore: “quale convivenza silenziosa con crimini ed esecuzioni miglior film per arrabbiarsi di uno che consideri troppo svenevole? Forse dipende anche private. Sigh, intelligente e acuto, è narratore di dall’attuale sovraesposizione di McConaughey… Ad ogni modo, Thierry Frémaux mi ha tragedie private e invisibili e registrando invitato prima di averlo visto e poi l’ha spostato dal Certain Regard al concorso, corruzioni e vendette nella perfezione estetica alimentando le aspettative”. E purtroppo non l’ha neppure girato nell’autentica foresta della natura. (DB) di Aokigahara – vero cuore pulsante della storia – ma nel più casalingo Massachusetts. • CRISTIANA PATERNÒ HRUTAR di Grimur Hakonarson Islanda, il tempo eterno, le stagioni cicliche, due fratelli coltelli che non JE SUIS UN SOLDAT si parlano da anni e si incontrano di Laurent Larivière solo per stabilire di chi è il miglior Si fa presto a gettare uno sguardo sulla crisi, ma se il montone. Eppure l’unione, la loro, film è ancora più in crisi della crisi? L’affascinante Louise deve fare la forza, perché quelle Bourgoin è Sandrine, 30 anni, costretta a tornare al nido bestie gliele vogliono portar via… materno perché non lavora e non è in grado di Opera seconda che strizza mantenersi: accetterà di mettersi alle dipendenze dello l’occhio all’arthouse festivaliero ma senza la zio nel business dei cani. Tra indicazioni contraddittorie, radicalità poetico-stilistica: un primo piano, per colpi di scena risibili e troppi registri, dal mélo al thriller, quanto evocativo, non ha mai slavato nessuno. dall’animalista alla formazione, qualcosa si perde: la Miglior film della sezione per la giuria presieduta pazienza, per esempio. (FP) da Isabella Rossellini. (FP)

18 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Miguel Gomes Cannes 2015schede LAMB di Yared Zeleke Primo film etiope selezionato dal festival, l’esordio di Zeleke, apprendistato a New York con Todd Solondz, non è sacrificale malgrado l’agnello. Rediat vive con padre e pecora nocciolata in villaggio: la madre è morta da poco, il futuro incerto… Freschezza, etnologia e fiaba con piani lunghi estetici, storytelling compatto e la formazione che dal romanzo trova la poesia: fossimo a Venezia lo diremmo, leone per agnello? (FP) LOUISIANA – THE OTHER SIDE Storie in tempo di crisi di Roberto Minervini ...Recensione a pag. 43 “As mil e uma noites” è una collezione di favole MADONNA di Shin Su-won contemporanee sul popolo portoghese Due donne in fuga dal presente, un’infermiera e una prostituta incinta e in coma, in cerca di ••• As mil e uma noites (Arabian nights) è un film affascinante e equilibrio tra umiliazioni e ricatti, fotografate con crudele realismo dalla regista sudcoreana inclassificabile, della durata di oltre sei ore, articolato in tre capitoli. nella fatica e nella fragilità, con uno stile e Costruito con un riferimento libero al classico della letteratura antica Le una costruzione a incastro che ricerca la perfezione di ogni mille e una notte, mescola finzione e documentario proponendo in chiave inquadratura. È quasi un giallo dell’anima, tra trapianti illegali ed realistica, poetica e tragicomica, con incursioni surrealiUN POISON e deliranti,VIOLENT alcune eredità mancate, alla ricerca della dignità perduta. (DB) storie ispirate a fatti reali avvenuti in Portogallo tra l’agosto 2013 e il luglio 2014, reperite dalla giornalista Maria José Oliveira. Un periodo marcato dalle MASAAN misure di austerità economica instaurate dal governo senza ottica di di Neeraj Ghaywan giustizia sociale, con il conseguente impoverimento di tutta la popolazione, come ricorda la didascalia che apre il film. Pur nascendo da una precisa Sensi di colpa laceranti, emozioni contrastanti in un paese schiacciato dal peso delle tradizioni, in bilico tra volontà di testimonianza, non è un pamphlet di denuncia, ponendosi passato e futuro. Un’opera prima d’impegno sociale tra piuttosto in relazione con molti rivoli della cultura popolare del paese. La cronaca e documento; una storia d’amore violato dal prima parte, O inquieto, si apre con spezzoni documentaristici molto seri: la linguaggio della forza, dai codici indecifrabili del lotta dei 600 lavoratori licenziati nei cantieri navali di Viana do Castelo, la gruppo, dalla corruzione delle forze di polizia; un battaglia degli apicoltori contro l’invasione di vespe asiatiche, la frustrazione romanzo etico sulla forza della passione. Grande successo al festival per di Gomes stesso di fronte all’impresa apparentemente impossibile di la produzione indiana, con capitali francesi. (DB) realizzare il film. Poi Sheherazade introduce tre storie: l’assurdo resoconto di un meeting dell’Unione Europea, il processo a un gallo che in piena notte NAHID disturba gli abitanti di un villaggio, l’intervista di un sindacalista ad alcuni di Ida Panahandeh disoccupati in occasione del bagno rituale di Capodanno. La seconda parte, Un esordio interessante che mette a nudo i O desolado, propone altre storie: la fuga di un vecchio nodi della condizione familiare in Iran. Nahid, magrissimo attraverso un territorio selvaggio, inseguito dalla polizia ma trentenne divorziata e istruita, è in difficoltà aiutato dalla gente dopo aver ammazzato alcune donne; alcuni casi economiche. Per timore di perdere la custodia paradossali che si svolgono in un’aula di tribunale; un bisticcio tra vari del figlio accetta un “matrimonio proprietari di alloggi in una casa popolare. Il terzo capitolo, O encantado, temporaneo” con l’uomo che ama. L’ex marito, tossicodipendente vede Sheherazade fuggire dal palazzo del Re, incontrare suo padre il Gran spalleggiato dalla famiglia, le renderà la vita impossibile. La Vizir e raccontargli prima se stessa e poi la storia di uomini “stregati” che si protagonista sembra vittima più della propria incapacità di decidere dedicano con passione a insegnare il canto agli uccelli nei quartieri più che del maschilismo dominante. (GO) degradati di Lisbona. Nel cinema di Gomes l’affabulazione e lo sguardo limpidamente antinaturalistico sono elementi fondamentali. Le sue storie si THE SHAMELESS (Mu-roe-han) sviluppano all’insegna dell’imprevedibilità: i personaggi entrano in un gioco di Oh Seung-uk di eventi inatteso, obliquo o deviante, tra vissuto presente e memorie del Un thriller sporco, duro e convincente. E anche un passato, anche se spesso sono preda di amnesie, falsi ricordi ed estraneità a melodramma dominato dalle passioni. Un tenente se stessi. Le provocazioni non sono mai strumentali e fanno pensare al di polizia vuole arrestare un noto omicida. Sa che cinema dello scomparso, indimenticabile Joao César Monteiro, quantunque l’assassino entrerà in contatto con la sua amante, senza la spiccata vena malinconica del connazionale. Al tempo stesso i temi oppressa dai debiti: spacciandosi per un compagno di cella, il della rivolta e della rottura delle convenzioni, con continue torsioni dei poliziotto conquista la fiducia della donna, finché tra i due nasce protagonisti oltre la logica, sono al centro di tutto il cinema di Gomes, l’amore. Il film ripropone con originalità i canoni del genere, con un memore anche di François Truffaut e Henri Langlois, come il bellissimo Tabu epilogo potente intriso di romanticismo beffardo. (GO) (2012) che configura un dramma esistenziale con una visione molto originale del colonialismo portoghese in Africa. TAKLUB • GIOVANNI OTTONE di Brillante Mendoza Un film eccezionale, a metà strada tra il cinéma vérité, il documentario sociale e il melodramma. JOURNEY TO THE SHORE (Kishibe no tabi) Una storia che sintetizza, con straordinaria di Kiyoshi Kurosawa lucidità, la tragedia di milioni di filippini un anno Viaggio nella memoria degli anni perduti in una dopo il passaggio del supertifone Haiyan in una commedia quasi romantica sul marito di città costiera. Si sopravvive in una terra devastata, un’insegnante di piano, che torna dall’Aldilà per un girone dantesco esposto a piogge torrenziali e inondazioni. Bebeth accudirla, che ripropone i temi cari all’autore di gestisce una baracca ristorante, cerca i suoi bambini dispersi e aiuta chi Tokyo sonata ma raccontati con leggerezza e vive nella tendopoli. Larry trasporta la croce nelle processioni giornaliere malinconia, in un film minimalista sulla serenità e Erwin tira avanti dopo aver perso molti parenti in un incendio. Dopo ritrovata, sulla comprensione inevitabile e razionale film di enorme rilevanza drammatica come Foster child, Lola e Thy del distacco, sulla forza rassicurante dei ricordi che womb, Mendoza (erede di Lino Brocka) realizza un’opera in presa rimuovono rimorsi e debolezze. (DB) diretta: secca, genuina, umanissima e visivamente (GO)

VIVILCINEMA maggiogiugno15 19 schedeCannes 2015 Woody Allen ZVIZDAN di Dalibor Matanic Un amore proibito attraverso i confini appena prima che scoppi la guerra nei Balcani, nel 1991, fino al 2011: il dramma del regista croato è un romanzo tragico di formazione sull’angoscia della sopravvivenza, sulla follia punitiva della guerra, sulla passione, sui condizionamenti etnici delle relazioni. Una cronaca nuda e spietata della cancellazione della gioventù, della convivenza silenziosa con il dolore; una storia che con intelligenza incrocia l’appartenenza alle radici, la Delitto senza castigo vendetta sommaria con uno stile maturo che ricalca la potenza emotiva dei film di denuncia. (DB) Il regista newyorkese torna ai temi di “Crimini e misfatti” e “Match point” con “Irrational man”, che quinzaine des réalisateurs si avvale dell’interpretazione di Joaquin Phoenix, L’OMBRE DES FEMMES affiancato dalla ritrovata Emma Stone di Philippe Garrel Se lo sono chiesti tutti: perché ••• Il delitto come antidoto al male di vivere è l’ultima trovata alla Quinzaine, seppur film dell’inossidabile Woody Allen, che torna ai temi del capolavoro Crimini e d’apertura, e non in concorso? Il misfatti e del più recente Match point con questa commedia filosofica che veterano Garrel mette in scena non decolla né sul versante brillante né su quello del giallo morale, pur un film sull’amore e d’amore, mantenendo un equilibrio non disprezzabile tra i due. Un professore di etica seguendo due poveri dal cuore grande che vivono di depresso e tenebroso, ma proprio per questo adorato dal genere femminile documentari fatti col nulla e piccoli lavoretti. Non che siano nonostante gli addominali non proprio tonici (Joaquin Phoenix), ritrova fedeli ma si amano: non è tanto, è tutto. E vai di triangolo e ispirazione e gioia di vivere nel momento in cui nella sua mente piuttosto quadrato: sono le geometrie variabili dell’amore, pardon del contorta si fa strada l’idea di un omicidio a fin di bene, che avrebbe intrigato il cinema amour fou di Garrel. Soprattutto, stavolta si merita tutti Dostoevskij di Delitto e castigo (l’altra fonte di ispirazione è la molto gli applausi del mondo. (FP) saccheggiata dal cinema Patricia Highsmith). Non avendo connessione alcuna con la vittima (un giudice non integerrimo che ha tolto i figli a una povera DOPE donna, misfatto ascoltato per caso mentre è seduto in un diner), si sente al di Rick Famuyiwa sicuro e anzi corroborato dall’aver concepito quel piano amorale. Tanto che Scoppiettante commedia studentesca, con un nella sua vita, fino ad allora appesa alla bottiglia e senza scopo, rinasce il plot che comprende crimine e droga, già desiderio sessuale che si esprime in una doppia relazione: con la coetanea Rita apprezzata al Sundance. Malcolm, Richards, una collega insoddisfatta del suo matrimonio e assai disponibile afroamericano del quartiere “caldo” di (Parker Posey), e con la giovane allieva Jill (Emma Stone), la ragazza più dotata Inglewood, a L.A., studia sodo per andare e carina del college, affascinata dalle sue teorie nichiliste trovandole assai all’università e insieme agli amici è perseguito dai bulli. Una sera romantiche. Dopo molto flirtare, finisce inevitabilmente a letto anche con Jill. i tre si trovano coinvolti in uno scontro armato, che dà il via a Ma saranno proprio le due donne, in qualche modo coalizzate anche se una rocambolesca serie di avventure. Film leggero pieno di inconsapevolmente, a scardinare il teorema del bel professore anche perché il modelle, artisti rap e attori televisivi, ha un buon ritmo e diavolo, come si sa, fa le pentole ma non i coperchi... Non manca, qua e là, contiene efficaci trovate comiche. (GO) qualche zampata che ci riporta agli anni d’oro del geniale regista newyorchese, abbondano gli aforismi esistenzialisti e le citazioni colte, da Immanuel Kant a ALLENDE, MI ABUELO ALLENDE Camus, che hanno il piacevole e rilassante effetto di un bignami filosofico ad di Marcia Tambutti uso del pubblico colto: insomma il livello è sicuramente ben più alto rispetto ad Allende altri film recenti, più deludenti e francamente inverosimili, in particolare Magic Dopo i magnifici documentari in the moonlight. Ma Irrational man risulta nel complesso prevedibile e i politici di Patricio Guzman su personaggi sono più stereotipati che sorprendenti. Però agli appassionati di Allende, un’opera intima, non Woody piacerà lo stesso. allegorica né reticente: la regista, • CRISTIANA PATERNÒ nipote del presidente cileno, vince la ritrosia della madre e degli altri parenti per raccontare EL ABRAZO DE LA SERPIENTE il privato di Allende, vittima del golpe militare nel 1973. Tra di Ciro Guerra super8 e foto di famiglia, emozionanti sono soprattutto le Dramma epico ricco di suggestioni estetiche e culturali, conversazioni con la moglie del presidente e il ricordo di Beatriz, racconta dell’incontro tra un indigeno e i bianchi. la figlia e segretaria particolare, suicida a Cuba nel 1977. Un Lo sciamano Karamakate vive isolato nella foresta quadro a tutto tondo, onesto e spesso toccante, di un uomo che dell’Amazzonia colombiana. Raggiunto da un etnologo mise sempre la politica al primo posto ma senza trascurare la tedesco ammalato, accetta di aiutarlo e in canoa va alla famiglia – anche se visse molti amori paralleli. (GO) ricerca di una pianta medicinale. 40 anni dopo si compie un nuovo viaggio iniziatico THE COWBOYS nella foresta, tra misteri e orrori. Il film mescola le due storie, affascinando seppure con svolte deliranti che perdono credibilità. Prix Art Cinema della sezione. (GO) di Thomas Bidégain Country western virile e antico sulla figura FATIMA rassicurante del padre e dell’ordine familiare, di Philippe Faucon ispirato a Sentieri selvaggi di John Ford e Ritratto ricco di sfumature di una famiglia di origini Hardcore di Paul Schrader, è la storia della maghrebine a Lione: la madre separata non parla bene il scomparsa di una figlia 16enne, che il genitore francese e si sente incapace di comunicare con le figlie decide di trovare con ogni mezzo in un viaggio di adolescenti. Con stile introspettivo, Faucon analizza le contrapposizione tra culture e tradizioni. Classico e solenne distanze nei confini affettivi e riempie spazi vuoti e tempi nell’idea universale del ritorno a casa, divertente nella sua sospesi tra generazioni, riuscendo a riprodurre elementi dimensione picaresca, il film, diretto dallo sceneggiatore abituale culturali e liti familiari rasserenate dalle letture e dal di Jacques Audiard, intreccia generi e storie nella celebrazione desiderio di ascoltare. (DB) dell’avventura popolare. Cameo di John C. Reilly. (DB)

20 VIVILCINEMA maggiogiugno15 John Lasseter e Pete Docter Cannes 2015schede

MUCH LOVED di Nabil Ayouch Notti selvagge, confessioni e pettegolezzi di un gruppo di prostitute marocchine che vivono la professione senza rimorsi e sensi di colpa, bensì con allegria e leggerezza, raccontata nella semplice e ordinaria quotidianità. Dalla sceneggiatura circolare, che contrappone la povertà dei quartieri periferici e la plastica e finta agiatezza, un apologo vitale e seducente sul desiderio di libertà e solidarietà. (DB) Cosa avrai in mente? MUSTANG di Deniz Gamze Erguven La Pixar torna ai suoi livelli più alti con “Inside out”, La difficoltà di essere donna e adolescente nella Turchia viaggio esilarante nella testa di una ragazzina attuale, sempre più conservatrice e sessuofoba. ••• “La Pixar riserva molta attenzione ai personaggi femminili, così come Cinque sorelle adolescenti, alle diverse etnie”, parola di John Lasseter, il fondatore della Pixar. “Anche orfane dall’infanzia, sono sotto nell’industria dell’animazione le cose sono cambiate rispetto ai miei inizi, quando la custodia della nonna in una cittadina sul Mar Nero. Nonostante le vacanze estive, erano pochissime le donne con cui potevi lavorare”. Mentre la casa, ormai inizia una segregazione forzata in casa con abbigliamento assorbita dalla Disney, lavora a Moana, una principessaUN POISON VIOLENT polinesiana le cui vicende castigato, privazione di telefono e pc, educazione alle arti conosceremo l’anno prossimo (“è molto spettacolare, riflette la nostra passione domestiche femminili. Il film segue la logica francese del per leggende e fiabe da tutto il mondo, anche fuori dalla Vecchia Europa”), cinéma grand publique, lontana dall’attuale cinema turco Cannes si è inchinata di fronte a Inside out, presentato fuori concorso per la d’autore basato sulla faticosa ricerca d’identità. regia di Pete Docter, già coregista di Up e prima ancora di Monster & Co. Un Prix Europa Cinémas della Quinzaine. (GO) film sorprendente, ambientato nella mente di una ragazza di 11 anni, Riley, i cui punti di riferimento sono sottoposti a uno scossone quando la famiglia si PEACE TO US IN OUR trasferisce da una placida e innevata cittadina del Minnesota a San Francisco: DREAMS problemi e disagi, nuova scuola, l’amato hockey ormai remoto e soprattutto di Sharunan Bartas emozioni e sentimenti del tutto nuovi. Cinema rarefatto e simbolico sul Già, le emozioni: le vere protagoniste del film sono Gioia, Tristezza, Paura, dolore compresso dentro una Rabbia e Disgusto, personalizzate con colori diversi nella testa di Riley (e non natura luminosa mai indifferente, è solo). I genietti della Pixar ci spiegano – con esempi che neanche a Superquark il diario delle conseguenze di una avrebbero immaginato – come funzionano la memoria a breve e quella di lungo separazione coniugale tra fucili periodo, cosa sono le esperienze che formano la personalità e i ricordi primari, rubati, piccoli riti di iniziazione amorosa, lunghe passeggiate in come agisce il subconscio e finanche perché ci restano incollate nella mente le bicicletta per dimenticare. Nel suo canzoncine più banali… Ma non è un documentario, è una storia effervescente, ricalcare Tarkovski, Bartas resta divertente (la cena in famiglia dopo le giornate più tetre vissute da Riley è da esistenzialista ed elegiaco narratore di spazi vuoti e silenzi applauso) tenuta a bada con grande maestria. Come già in Up, il nucleo del film sospesi, alla ricerca di equilibrio e dell’armonia delle cose. (DB) è un viaggio alla ricerca di un nuovo equilibrio, compiuto da Gioia e Tristezza mentre le altre emozioni prendono il sopravvento. Alla base della sceneggiatura A PERFECT DAY ci sono le esperienze del regista con la figlia Elie: “mentre cresceva”, ricorda Pete di Fernando Leon Docter, “notavo come stesse diventando meno vivace e più riservata, tanto che de Aranoa ho pensato cosa stesse succedendo nella sua testa”. Quanto all’approccio Just a perfect day, quello scientifico, Lasseter conferma: “abbiamo fatto un sacco di ricerche per acquisire i del regista spagnolo che dettagli giusti”. Piero Angela confermerà? debutta in lingua inglese • MARIO MAZZETTI portando star del calibro di Benicio Del Toro e Tim Robbins nei Balcani, non meglio specificati, a metà anni ’90: GREEN ROOM dovrebbero fare un lavoro pulito, levare via un cadavere dal di Jérémy Saulnier pozzo, ma la corda si rompe… Commedia amara e Non tutti i film vengono col buco, non perché non metaforica, un tot sconclusionata ma benintenzionata, che divertano, ma perché originalità e coraggio risiedono prende da Mash (gli piacerebbe…) e prova a mettersi a altrove: lo sceneggiatore e regista si era fatto apprezzare proprio agio. (FP) a Cannes 2013 con Blue ruin, mentre quest’opera terza, che ha per protagonisti musicisti punkettoni contro SONGS MY BROTHERS TAUGHT ME suprematisti bianchi, è manichea, “generica” e horror-caciarona. Scoprirete che di Chloé Zhao c’entrano Madonna e Prince, ma in realtà qui manca un Julian Temple… (FP) Opera prima ben costruita, ambientata nella riserva Lakota di Pine Ridge, che la regista di origini cinesi ha frequentato per THE HERE AFTER narrare la storia di un ragazzo che sogna di lasciare la di Magnus von Horn comunità senza prospettive e trasferirsi a Los Angeles, assieme Il regista svedese, residente a Varsavia dove alla fidanzata prossima al college. Il padre assente ha seminato ha studiato cinema, esordisce nel lungo mogli e figli, la madre è sbandata e inaffidabile, la sorellina è affidando il ruolo del ragazzo che esce dal molto attaccata al protagonista: dal riformatorio, a confronto con il rifiuto della quadro d’insieme emerge senza sua comunità, alla popstar Ulrik Munther. retorica il dramma d’un popolo ridotto Regia controllata e per sottrazione, con il all’alcolismo e ai piccoli espedienti, tra lento emergere della colpa del protagonista e un confronto improvviso ben più duro rodei e tatuaggi. Con uno stile ora degli attacchi dei compagni di scuola. Stile alla Haneke, fotografia di Lukasz Zal (Ida) ellittico ora lirico, un’esordiente già per un esordio interessante. (MM) matura. (MM)

VIVILCINEMA maggiogiugno15 21 schedeCannes 2015 Joachim Trier

LE TOUT NOUVEAU TESTAMENT di Jaco Van Dormael Commedia folle ed amara, visionaria e provocatoria, punitiva e surrealista su un Dio arrogante ed eternamente geloso (Benoît Poelvoorde), residente in un’anonima quanto Nostra madre piovosa Bruxelles dove maltratta moglie (Yolande Moreau) e figlia, che decide di L’autore norvegese con “Louder than bombs” affronta un pubblicare su Internet la data della morte di dramma familiare tra lutto, ostilità latenti e sensi di colpa. tutti. Il nuovo film del regista belga (nel cast anche la Deneuve) è il trionfo del cinema Isabelle Huppert, Gabriel Byrne, Jessie Eisenberg protagonisti geometrico ed estetico che gli è congeniale, costruito combinando l’immaginario cromatico di Scarpette rosse, Alice nel paese delle ••• È una variazione sul tema dell’elaborazione del lutto, con molteplici punti di meraviglie e l’umorismo goliardico di Dogma vista dello stesso evento familiare, l’opera terza del norvegese Joachim Trier, rivelatosi alle di Kevin Smith. Dopo l’incompreso Mister platee festivaliere con Oslo, August 31st (rigorosa e convincente descrizione della giornata Nobody, riflessione sulla cancellazione cruciale di un giovane tossicomane). Il lutto da elaborare, i segreti da rivelare, i punti oscuri da dell’identità, riposta la follia autodistruttiva ed ingenua di Toto le héros, van Dormael coniuga chiarire riguardano la madre e moglie Isabelle Reed, fotografa di guerra di fama mondiale, la ricerca della libertà e della tolleranza con morta a pochi chilometri da casa dopo l’ennesimo viaggio in Siria. Tra anni dopo, in occasione l’esercizio ribelle del libero arbitrio. (DB) di una mostra celebrativa, il collega reporter annuncia al vedovo che scriverà un articolo per il New York Times, in cui ha intenzione di rivelare al mondo il suicidio della donna, di cui è TROIS SOUVENIRS all’oscuro il secondogenito, ora quindicenne ombroso, ostile al padre, con una vita di DE MA JEUNESSE relazione ai minimi termini. Il primogenito, ancorché sotto i 30, è già professore universitario di Arnaud Desplechin ed è appena diventato padre. Anche il vedovo ha i suoi lati oscuri e memorie ambivalenti Tre età della vita della vita di coppia. Tre esistenze (quattro, scopriremo a un certo punto) legate nel ricordo raccontate con linguaggio alla vita della fotografa, quattro dolori diversi ma tutti riconducibili alla lontananza fisica ed letterario e metaforico emotiva in vita, alla perdita brutale e definitiva con cui fare i conti. Rispetto al film per mostrare la difficile precedente, la trama è piuttosto complessa e strutturata: ricorre talvolta alla terza persona costruzione di un’identità della ricostruzione letteraria, a un flusso di coscienza che s’intreccia con veri e propri tra ripensamenti, rimorsi e incertezze. Ripensando al tema del doppio, il regista de I flashback, alla materia onirica mostrata e poi elaborata dagli stessi personaggi. “Mi sono re e le regine omaggia il cinema di Truffaut, riaccostato al mio esordio Reprise per l’intreccio delle storie, le scene concettuali e le filtrato da romantica sensibilità e stile maturo sequenze di montaggio”, sintetizza Trier, “laddove Oslo, August 31st è stato scritto e in una variazione intellettuale delle difficoltà di realizzato piuttosto in fretta. Qui era essenziale considerare i diversi punti di vista, il loro comprendersi e amarsi. Definito dal direttore rapportarsi alla figura della madre”. Una materia non sempre tenuta perfettamente a bada, della Quinzaine, Edouard Waintrop, “il suo film nonostante molti momenti liricamente intensi e l’apprezzato talento visivo. Certo, Gabriel più bello e commovente”, quella di Desplechin Byrne non ha il carisma che il ruolo richiederebbe mentre Jesse Eisenberg (passato da questo è un’indagine sulla fragilità delle suggestioni film al set di Batman vs. Superman) è efficace nel ruolo del primogenito che a sua volta, da emotive e sentimentali, catturate con persona apparentemente quadrata, rivela punti oscuri, da figlio che deve essersi sentito discrezione minimalista, focalizzando occasioni abbandonato e che mostra di ripercorrere le orme materne. La Huppert, straniera negli Usa, perdute in bilico tra passato e presente, nostalgia e melanconia esistenziale. Il film torna a recitare in inglese (un film su tutti: I cancelli del cielo di Cimino) e apporta al ruolo rivisita l’infanzia di Paul Dedalus, personaggio l’intensità richiesta. “Gli attori sul set americano sono stati magnifici”, prosegue Trier, “ma principale del precedente Comment je me avendo studiato cinema in Inghilterra e lavorato in Francia penso che ovunque si affrontino suis disputé… (ma vie sexuelle), del 1996, gli stessi problemi per riprodurre le sfumature della realtà. Fare un film negli Usa sembrava un poi ripreso in Racconto di Natale (2008), di passaggio obbligato (sono cresciuto col cinema americano, adoro i drammi di Woody Allen): nuovo interpretato da Mathieu Amalric. (DB) mi avevano presentato progetti di ogni tipo ma ho preferito scrivere col mio collaboratore Eskil Vogt direttamente in inglese; ho passato molto tempo a New York e credo di aver YAKUZA raccontato dei temi universali”. APOCALYPSE • MARIO MAZZETTI di Takashi Miike Un thriller con ampie dosi horror e una tumultuosa deriva semaine de la critique splatter. Il gregario di un boss della Yakuza, LES ANARCHISTES che in realtà è un di Elie Wajeman vampiro, viene morso dal capo prima della sua Parigi 1899: il poliziotto Jean Albertini, cresciuto in disintegrazione acquistandone vizi e poteri. orfanatrofio, viene infiltrato in un gruppo di anarchici. Jean si Tutto il film ha le sembianze di un fumetto lega alla giovane Judith e la passione diventa forte: tradisce i indiavolato tra scontri all’arma bianca, sangue e compagni che si fidano di lui ma nutre sensi di colpa. corpi lacerati. Un trionfo di humour grottesco e Elegante film d’epoca che vorrebbe mostrare l’essenza della surreale, peccato per l’eccessiva maniera e causa rivoluzionaria ma indulge negli stereotipi. Tahar Rahim ripetitività. (GO) e Adèle Exarchopoulos recitano con impegno. (GO)

22 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Cannes 2015schede

COIN LOCKER GIRL KRISHA di Han Jun-hee di Trey Edward Shults Nella Chinatown di Incheon una spietata Ritratto sagace d’una famiglia capoclan (la star coreana Kim Hye-soo) e la allargata della classe media figlia adottiva (Kim Ko-eun) allevata per i lavori americana. La 60enne Krisha, sporchi che le si rivolta contro: una relazione passato libertario e problemi di madre-figlia in un contesto di torbida brutalità, dipendenza da alcool e coca, è accentuato da luci sature e neon. Un esordio invitata a trascorrere il Thanksgiving in famiglia. A poco a poco, gli baciato in patria da grande successo. (MM) antichi fantasmi ricompaiono nella sua mente e tutto va storto tra DÉGRADÉ rimpianti e recriminazioni. Girato in nove giorni nella casa dei di Arab e Tarzan Nasser genitori, è un dramma da camera con toni da commedia che ha Nella striscia di Gaza il negozio di assimilato la lezione di Altman, Cassavetes e Polanski con soluzioni Christine riunisce un gruppo creative e raffinate, coadiuvato da un cast di ottimi attori. (GO) variegato di donne palestinesi. All’improvviso in strada è MEDITERRANEA l’inferno: è iniziato l’attacco di Jonas Carpignano israeliano del 2014. Tutto il film si svolge in un huis clos ed è costruito sui Esordio sulla condizione degli immigrati senza permesso di dialoghi vivaci tra le brave attrici, tra cui spicca Hiam Abbass. Uno scenario di soggiorno nell’Italia meridionale. Il ventenne Ayiva ha lasciato la vita reale in condizioni molto difficili, ma la svolta drammatica è gestita con sorella e la figlia in Burkina Faso. Dopo un viaggio pieno di insidie troppa concitazione. (GO) attraverso Algeria e Libia, insieme all’amico Abas si imbarca con LES DEUX AMIS altri clandestini su un gommone. Salvato dalla guardia costiera italiana, giunge a Rosarno, dove lavora alla raccolta delle arance. di Louis Garrel La tensione con i giovani locali cresce: un giorno due africani Libero e divertito adattamento de Les vengono uccisi e i due amici partecipano attivamente a una rivolta. caprices de Marianne di Alfred De Musset, Carpignano, di origini africane e nazionalità americana e sulle disavventure di due giovani innamorati della stessa donna (la italiana, mostra un splendida Golshifteh Farahani), animato iniziale approccio da una regia classica e vitale, è capace di documentaristico, per poi catturare risate ed emozioni assimilando tempi e sofferenze della Nouvelle palesare qualche difficoltà Vague. L’esordio dell’attore e figlio d’arte è imperniato sulla ricerca della nella gestione della spensieratezza, sull’immanenza del tempo e dei sentimenti, influenzato da precipitazione drammatica una scrittura teatrale che cattura l’inafferrabilità femminile e le inattese degli eventi. I protagonisti complicazioni delle strategie amorose. (DB) sono credibili. (GO) schedeCannes 2015 Matteo Garrone

FILMOGRAFIA - Terra di mezzo (1996), Ospiti (1998), Oreste Pipolo, fotografo di matrimoni (doc., 1998), Estate romana (2000), L'imbalsamatore (2002), Primo amore (2004), Gomorra (2008), Reality (2012), Il racconto dei racconti (2015)

NI LE CIEL NI LA TERRE di Clément Cogitore Noir metafisico e misterioso su un gruppo di soldati scomparsi durante una ricognizione in Afghanistan, segnato da elementi allucinati e mistici. Un racconto sul tempo sospeso, sul confronto quotidiano nell’attesa del pericolo e della morte. Il regista prova a combinare i meccanismi del poliziesco con i colori narrativi del film di guerra in un racconto ambizioso sulla perdita dell’innocenza. (DB) Il senso delle favole PAULINA di Santiago Mitre Dopo la buona accoglienza al festival e in patria, Eccellente ritratto femminile e lucida il regista di “Gomorra” commenta come si è avvicinato disanima dei rapporti di classe in Argentina. a “Il racconto dei racconti” di Basile L’avvocato Paulina si dedica a un progetto che Matteo Garrone riuscirà davvero a fare una serie di inclusione sociale ai confini col Paraguay. Una ••• C’è da scommettere notte viene violentata: il responsabile è un televisiva da Il racconto dei racconti di Giambattista Basile, a cui ha pensato fin dall’inizio operaio ma nel branco ci sono anche alcuni suoi della scrittura del suo film. Il successo di pubblico, che nel primo weekend di studenti. Mitre (El estudiante) riadatta un film programmazione è stato rilevante (897.000 euro di incasso, secondo solo a Mad Max con di Daniel Tinayre del 1960, straordinaria storia di la migliore media per sala) potrebbe porre le premesse di un’eventuale filiazione formazione politica ed esistenziale, dramma televisiva, così come è stato per Gomorra, e Garrone ha già lanciato segnali ai produttori. articolato che evita demagogia e manipolazione. Qualsiasi sarà l’esito della questione, Il racconto dei racconti segna una novità Un film emozionante, che fa pensare. Un film importante nel cinema italiano, perché nasce con le caratteristiche di un grande progetto emozionante, vincitore del Grand Prix della internazionale e crossmediale, cioè capace di generare prodotti su altri media. “Questo è sezione. (GO) un film di genere di puro intrattenimento. La mia massima soddisfazione è che il pubblico SLEEPING GIANT si possa divertire, emozionare e non annoiarsi”, ha dichiarato Garrone e ha aggiunto di di Andrew Cividino puntare al successo in sala, un obiettivo che un autore italiano consacrato dai festival fino a poco tempo fa non avrebbe mai esplicitato per non sembrare “volgare” – e anche Le difficoltà produttive hanno fatto oscillare a questa è una novità. lungo il regista tra il corto Il regista, che è anche produttore con la sua Archimede, ha insomma dato vita a e il lungometraggio, un’operazione da industria americana nel senso più alto del termine, cercando di finendo per realizzarli in coniugare intrattenimento e cultura anche a costo di forzare la sua inclinazione a lavorare sequenza. Segreti e bugie con piccole troupe, in stile documentaristico (“pensavo di divertirmi e invece la emergono nell’estate placida di tre ragazzi sulle lavorazione è stata dura”, ha ammesso). rive dell’Ontario. Un’opera prima dall’andamento La stampa straniera, specie quella anglosassone, se n’è accorta e ha lodato il film, libero, con il massimo rendimento dai giovani misurando la distanza con le trasposizioni di favole che furoreggiano attualmente a protagonisti come dall’utilizzo delle location Hollywood: “in un periodo in cui si producono sequel, prequel e reboot di favole, quando naturali. Oltre alla fedeltà alle dinamiche capita al pubblico di trovarsi di fronte a storie di re e principesse di cui non si conosce il comportamentali e di linguaggio degli adolescenti, l’esordiente regista ne sottolinea finale? Questo è il brivido che ci fa provare Garrone con il suo film sontuosamente guizzi umorali e una cattiveria di fondo. (MM) realizzato” (così Variety). Il racconto dei racconti è l’affronto finale a tutto il cinema zuccheroso e a tutte le riletture “dark” della Disney degli ultimi anni: spiega cosa siano le LA TIERRA favole vere, non ripulite al fine di non offendere nessuno. Garrone risponde così Y LA SOMBRA all’osservazione: “ma perché una volta le storie erano violentissime e meschine e oggi di Cesar Augusto invece i film sono fatti per non disturbare?”. Viene da commentare: “ma perché non Acevedo l’avete girato prima?” Il ritratto drammatico, realista • BARBARA CORSI e poetico d’una famiglia di campesinos colombiani. Alfonso ritorna dopo anni alla sua casupola per aiutare il figlio che soffre di enfisema: ritrova la moglie che non gli perdona l’abbandono, la nuora LA VIE EN GRAND che lavora alla raccolta della canna da zucchero e il di Mathieu Vadepied nipotino. Polvere e una pioggia di cenere delle Adama, 14 anni, vive con la madre in una piccola casa canne bruciate penetrano i corpi giorno e notte. degradata della banlieu parigina. Studente promettente Un esordio maturo e convincente sull’illusione del e sereno, si ritrova inaspettatamente a rimettere in progresso e sul sentimento di appartenenza alla discussione la propria vita, legandosi a persone poco terra: ritmo lento, intensi primi piani e piani raccomandabili. Film di chiusura della Semaine, debutto sequenza e un cast di straordinari non attori. del direttore della fotografia di Quasi amici, i cui registi Caméra d'or al miglior esordio del festival. (GO) coproducono. (MM)

24 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Cannes Classics

100 anni con Orson Welles ad occhi chiusi “Rocco e i suoi fratelli” restaurato, i cineritratti di Ingrid Bergman, Gérard Depardieu, Sidney Lumet, Steve McQueen. Ospite d’onore Costa-Gavras Finalmente in uscita il film sulla Spagna amata da ••• Ormai negli ultimi anni, fin dalla scelta del manifesto, è evidente l’importanza che il festival attribuisce alla memoria della Settima Arte. Così, se il 2014 aveva come simbolo il volto di Marcello Mastroianni, il 2015 ha visto campeggiare Ingrid Bergman, anche per John Lennon celebrarne il centenario della nascita; la sezione ha proposto inoltre dalla natia Svezia il cineritratto Ingrid Bergman, in her own words “Essere onesti può non farti avere molti di Stig Björkman. amici, ma ti farà avere quelli giusti” Nel 1915 nasceva anche un altro gigante del cinema, Orson Welles, che Cannes ha ricordato con la pietra miliare Quarto potere, con La signora di Shanghai (regista e attore in entrambi), Il terzo uomo, sua magistrale interpretazione sotto la regia di Carol Reed, e i due nuovi documentari Orson Welles, Autopsie d’une légende di Elisabeth Kapnist e This is Orson Welles di Clara e Julia Kuperberg. Un omaggio è stato tributato al portoghese Manoel de Oliveira, scomparso recentemente alla veneranda età di 106 anni, proponendo Visita ou memórias e confissões (1982), mostrato solamente alla Cinemateca Portuguesa. Ormai sempre più storici e saggisti decidono di realizzare i loro studi non con la scrittura ma con documentari che permettano di citare direttamente le immagini; quelli presentati comprendevano i profili Depardieu grandeur nature di Richard Melloul, By Sidney Lumet di Nancy Buirski, Steve McQueen: The man & Le Mans di Gabriel Clarke e John McKenna. Hitchcock/Truffaut di Kent Jones, attraverso testimonianze e analisi del più famoso libro-intervista, ha proposto teorie e prassi del fare cinema. Con tali eventi in cartellone, Cannes Classics sta crescendo sempre di più, ma i restauri continuano a formarne l’ossatura. Una parte consistente di lavori è stata realizzata dal laboratorio L’immagine ritrovata della Cineteca di Bologna, a partire da un capolavoro italiano come Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti, per “Parla con lei” proseguire con commissioni dall’estero, ormai sempre più in tandem con Javier Cámara con la Film Foundation di Martin Scorsese. Questi i titoli che hanno preso nuova vita nel capoluogo emiliano: La noire de… (1966), film e le musiche originali di Pat Metheny d’esordio del senegalese Ousmane Sembène, A touch of Zen del cinese King Hu (1973), Insiang del filippino Lino Brocka (1976), oltre ŒŒŒŒŒ a una selezione di brevi film dei Lumière trasferiti in 4k per celebrare i 120 anni del Cinématographe in collaborazione con la francese Eclair. Anteprima a Riccione Ciné 2015 Padrino d’eccezione è stato Costa-Gavras, che ha presenziato a una proiezione speciale del suo Z – L’orgia del potere (1968). distribuzione EXIT med!a * www.exitmedia.org • UMBERTO FERRARI Cover storyPaolo Sorrentino

FILMOGRAFIA - L'uomo in più (2001), Le conseguen- ze dell'amore (2004), L'amico di famiglia (2006), Il divo (2008), This must be the place (2011), La grande bellezza (2013), Youth - La giovinezza (2015)

Madalina Ghenea Uno sguardo al futuro Libertà e creatività, ma anche fuga dalla noia: “Youth – La giovinezza” esprime l’importanza di questi concetti, alla maniera del regista premio Oscar. Senza trascurare Maradona…

••• “Youth non è un film sulla L’importante è non montarsi mai la testa”. è quello dell’ispirazione, che lei definisce perdita della giovinezza o su quello che si Qual è il legame tra lei e i protagonisti di come una bugia… aveva prima di un dato momento della vita. Youth? Non ho mai creduto al mito dell’ispirazione È semmai una riflessione su quello che aspetta Senza dubbio l’ironia, che proviene da intesa come “folgorazione”, ovvero come i protagonisti, su ciò che avviene “dopo”. Napoli, la città dove sono nato. Michael Caine una camminata per strada durante la quale È basato sul confronto di ciascuno con il futuro mi ha detto che napoletani e inglesi sono uno viene toccato da una grande idea. Penso a seconda del proprio carattere”. Paolo uniti dallo stesso senso dell’umorismo e credo che si possa avere un’illuminazione Sorrentino affronta con serenità il tema che abbia ragione. Inoltre i personaggi momentanea, ma sono anche convinto che le principale che guida la storia del suo ultimo interpretati da Michael Caine e Harvey Keitel grandi idee nascano solo dopo un processo di film. “La giovinezza per me significa hanno modi differenti di guardare alla vita e fermentazione, concluso dopo un lungo esattamente quello che vuol dire per i all’esistenza: il primo, il compositore, è un lavoro creativo. personaggi del mio film: libertà. Frequentare uomo distaccato, mentre l’altro è uno che Che cos’è la creatività a questo punto la libertà significa restare in contatto con la mette tutto se stesso nel cinema, la sua della sua carriera? propria giovinezza anche se si hanno 80 anni, passione. Se gli appassionati possono restare Ciò che è sempre stato: un modo come i personaggi interpretati da Michael vittima delle proprie passioni, chi invece meraviglioso per sfuggire alla noia della Caine e Harvey Keitel”. riesce a staccarsene, mettendo una certa realtà. Qualcuno dice che è anche un modo Terzo dei titoli italiani in concorso al festival di distanza, a un certo punto può subirne per scampare alla morte, ma io non ci ho mai Cannes, Youth ha indubbiamente improvvisamente il fascino e restarne creduto. La morte arriverà comunque impressionato la critica internazionale, con risucchiato per sempre. inesorabile, la battaglia è persa in partenza. una vera e propria ovazione da parte della In quale dei due si riconosce? Invece i nemici sono la noia e il presente, che stampa straniera nei confronti di quello che Purtroppo nel regista interpretato da Harvey possono essere sconfitti dalla creatività. oggi è uno degli autori italiani più conosciuti e Keitel, sebbene abbia reso il protagonista Come già Le conseguenze dell’amore, il amati nel mondo. Dopo l’Oscar per La grande della storia il compositore, perché mi film è ambientato in un “non luogo”, bellezza, Sorrentino ha saputo individuare piacerebbe poter essere come lui e affrontare ovvero un albergo: cosa l’affascina di un una nuova storia e guardare al suo futuro da una distanza diversa la mia vita e il mio cinema ambientato in questi spazi? esattamente come fanno i suoi protagonisti. lavoro. Credo che ci siano location in cui mi sento a “Vincere quel premio così importante mi ha Perché il film è in inglese? mio agio come regista e altre che non penso obbligato a restare me stesso e a non deviare Quando ho pensato al personaggio di Keitel di saper filmare. Gli alberghi, invece, sono dei dalla strada che ho sempre percorso: restare come a un regista hollywoodiano mi è luoghi che mi sento capace di raccontare. A con i piedi per terra è sempre stata una mia sembrato evidente che anche il compositore me piacciono molto i posti dove la gente va a priorità nell’affrontare i progetti e lo è ancor dovesse parlare inglese. In questo senso la guardare gli altri, perché così anch’io posso di più oggi. Sarebbe un errore pensare che cosa che mi interessava di più dei dialoghi tra fare il mio lavoro. Gli hotel sono ambienti del qualcosa di sostanziale sia cambiato: certo per i protagonisti è che restituissero a me e allo genere, dove si concretizza l’idea di Iosif me è più facile fare cinema, ma la pressione, la spettatore una certa musicalità. Brodsky che io condivido: “noi siamo ciò che passione e il rigore restano quelli di sempre. Youth affronta molti temi: uno di questi vediamo”.

26 VIVILCINEMA maggiogiugno15 Michael Caine e Paul Dano

In questo senso, sotto il profilo visivo, il alle conferenze stampa o durante le per il nostro cinema del futuro che dobbiamo suo cinema segue una costante interviste, quando me lo chiedono. È ovvio provare a percorrere. evoluzione… che nessun regista italiano possa prescindere Tornando al film: nell’ultima intervista Sinceramente non ne sono convinto: penso di dalla lezione e dalla cultura di Federico per Vivilcinema legata a La grande avere toccato il mio apice con Il divo e poi di Fellini, ma detto questo non voglio cascare bellezza lei aveva parlato della essere andato costantemente peggiorando. nel gioco dei paragoni, perché il rischio alla possibilità di esplorare l’universo Forse, come dice il personaggio di Jane Fonda fine è quello di crederci davvero mentre si femminile. Cosa che ancora una volta a quello di Harvey Keitel, quello che faccio tratta, ovviamente, solo di un gioco che non è accaduta… sotto il profilo delle immagini ha iniziato a coinvolge il sottoscritto e quello che è uno Credo di essere ancora troppo giovane per seguire una sorta di parabola discendente. dei registi più amati della storia del Cinema, fare un film su una o più donne. Per me il In Youth troviamo un alter ego di non solo italiano. mondo femminile resta un mistero, e credo Maradona: farebbe un film su di lui? Parliamo del successo del cinema che lo sarà ancora a lungo prima di Perché no, mi piacerebbe molto. Diego italiano a Cannes? poterlo raccontare in Armando Maradona è per me la più grande Un successo annunciato: il cinema italiano, una mia storia. espressione artistica della modernità. Ho nei infatti, dimostra da alcuni • MARCO SPAGNOLI suoi confronti una forma di gratitudine e di anni una certa devozione, visto che la mia ambizione è quella continuità di fare nel mio campo, il cinema, almeno un testimoniata dai centesimo di quello che lui è riuscito a fare sul premi, dalle campo. partecipazioni ai Perché inserire Maradona anche in questo festival e dalle film? vendite internazionali: Perché il tema del film è il domani, il futuro. credo che abbiamo Che risposte può dare un uomo che nel rimediato ad alcuni passato ha raggiunto tutto quello che era errori del passato e possibile fare per un atleta, per un artista abbiamo finalmente come lui? Il mio Maradona è un uomo che si capito che il pone una domanda più lacerante rispetto agli “particolare” non altri, visto il suo passato così glorioso e può rimanere più distante. tale, ma deve La stampa straniera, e non solo, continua a essere paragonarla a Fellini, in questo caso a 8½. coniugato con Harvey Keitel È un paragone che mi onora ma che mi lascia l’universale. sempre interdetto, al punto che un giorno Questa è la dovrò scrivermi una risposta sensata da offrire strada

VIVILCINEMA maggiogiugno15 27 XV edizione del c onc orso lanc iato dalla FICE su Vivilcinema e sul sito www.fice.it

vi consente di votare il film d’essai ed il film d’essai italiano che avete amato di più

Come ogni anno, il sondaggio riservato al pubblico delle sale FICE invita a votare e a premiare gli autori dei film più amati

COME SI VOTA I PR EMI SUL SITO INTERNET Tra tutti i votanti saranno sorteggiati i vincitori di DUE TESSERE AGIS-ANEC 2016 per il Seguite le istruzioni LIBERO INGRESSO IN TUTTI I CINEMA D’ITALIA (associati all’ANEC) e di DIECI ABBONAMENTI PER UN ANNO ALLA RIVISTA VIVILCINEMA contenute nel sito www.fice.it LA CONSEGNA DEI PREMI PER E-MAIL I premi FICE saranno consegnati ai registi dei film più votati nel corso della Inviate i dati riportati XV EDIZIONE degli INCONTRI DEL CINEMA D’ESSAI, che si svolgeranno a nella scheda all’indirizzo: MANTOVA dal 5 all’8 ottobre 2015: quattro giorni di convegni, incontri, anteprime e [email protected] trailer con i principali operatori del cinema d’essai.

ATTENZIONE: la votazione dovrà pervenire entro e non oltre il 18 settembre 2015 Questi i principali film d’essai dell’anno

(elenco non esaustivo – nella scheda possono essere indicati anche film non riportati di seguito):

FILM ITALIANI inclusi documentari FILM ESTERI inclusi documentari

Ameluk (M. Mancini) …L’amministratore (V. Marra) …L’amore non Adieu au language (J.L. Godard) …L’altra Heimat – Cronaca di un sogno (E. Reitz) …Ameri- perdona (S. Consiglio) …Animali nella grande guerra (F. Quilici) can sniper (C. Eastwood) …L’amore bugiardo (D. Fincher) …Bekas (K Kader) …Big eyes (T. Bur- …Anime nere (F. Munzi) …Arance e martello (D. Bianchi) …I bam- ton) …Big hero 6 (D. Hall, C. Williams) …Birdman (A. G. Iñarritu) …Black coal, thin ice (Y. Diao) bini sanno (W. Veltroni) …Banana (A. Jublin) …Belluscone – Una …Black or white (M. Binder) …Blue ruin (J. Saulnier) …Boyhood (R. Linklater) …Calvario (J.M. storia siciliana (F. Maresco) …Biagio (P. Scimeca) …La buca (D. McDonagh) …Cattedrali della cultura (Aa. Vv.) …Chi è senza colpa (M. Roskam) …Citizenfour Ciprì) …Buoni a nulla (G. Di Gregorio) …Cloro (L. Sanfelice) …Come (L. Poitras) …Class enemy (R. Bicek)…Cobain: montage of heck (B. Morgen) …Cold in July (J, il peso dell’acqua (A. Segre) …Dancing with Maria (I. Gergolet) Mickle) …Corri ragazzo corri (P. Danquart) …Diamante nero (C. Sciamma) …Difret (Z. B. Meha- …Educazione affettiva (F. Bondi, C. Bicocchi) …Fango e gloria (L. ri) …Diplomacy (V. Schlondorff) …Due giorni, una notte (J.P. & L. Dardenne) …Le due vie del Tiberi) …Fino a qui tutto bene (R. Johnson) …La foresta di ghiac- destino (J. Teplitzky) …È arrivata mia figlia (A. Muylaert) …Eisenstein in Messico (P. Greena- cio (C. Noce) …Le frise ignoranti (A. De Leo, P. Loprieno) …Fuori dal way) …El estudiante (B. Girault) …La famiglia Belier (E. Lartigau) …Il fascino indiscreto del- coro (S. Misuraca) …Il giovane favoloso (M. Martone) …Ho ucciso l’amore (S. Liberski) …The fighters (T. Cailley) …Figlio di nessuno (V. Rsumovic) …Forza mag- Napoleone (G. Farina) …Hungry hearts (S. Costanzo) …Io, Arlecchi- giore (R. Ostlund) …Foxcatcher (B. Miller) …Frances-Ha (G. Gerwig) …Frank (L. Abrahamson) no (G. Pasotti) …Io sto con la sposa (A. Agugliaro, G. Del Grande, K.S. …French connection (C. Jimenez) …Il fuoco della vendetta (S. Cooper) …Un gatto a Parigi Al Nassiry) …Italo (A. Scarso) ...Last summer (L. Guerra Seragnoli) (J.L. Felicioli, A. Gagnol) …Gemma Bovery (A. Fontaine) …Giovani si diventa (N. Baumbach) …Latin lover (C. Comencini) …Le leggi del desiderio (S. Muccino) …Going clear: Scientology e la prigione della fede (A. Gibney) …Goltzius & the Pelican Com- …Lei disse sì (M. Pecchioli) …Leoni (P. Parolin) …Let’s go (A. De Lil- pany (P. Greenaway) …The iceman (A. Vromen) …The imitation game (M. Tyldum) …L’imma- lo) …Louisiana (R. Minervini) …Maraviglioso Boccaccio (P. & V. gine mancante (R. Panh) …Interstellar (C. Nolan) …Into the woods (R. Marshall) …Io sono Taviani) …Meno male è lunedì (F. Vendemmiati) …Una meraviglio- Mateusz (M. Pieprzyca) …Is the man who is tall happy? (M. Gondry) ...Jimi: all is by my side sa stagione fallimentare (M. Bucci) …Mi chiamo Maya (T. Agnese) (J. Ridley) …Jimmy’s hall (K. Loach) …Joe (D.G. Green) …La storia della principessa splen- …Mia madre (N. Moretti) …Mi chiamo Maya (T. Agnese) …N-capa- dente (I. Takahata) …Lettere di uno sconosciuto (Z. Yimou) …Leviathan (A. Zuyagin) …Life ce (E. Danco) …Nessuno si salva da solo (S. Castellitto) …Neve (S. itself (S. James) …The look of silence (J. Oppenheimer) …Magic in the moonlight (W. Allen) Incerti) …Noi e la Giulia (E. Leo) …Noi siamo Francesco (G. Zampa- …Mateo (M. Gambon) …Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires (G. Taretto) …Melbourne gni) …Il nome del figlio (F. Archibugi) …La nostra terra (S. Manfre- (N. Javidi) …Mommy (X. Dolan) …Mud (J. Nichols) …My old lady (I. Horovitz) …National Gal- donia) …I nostri ragazzi (I. De Matteo) …Ogni maledetto Natale (G. lery (F. Wiseman) …Una nuova amica (F. Ozon) …Il padre (F. Akin) …Party girl (M. Amachouke- Ciarrapico, M. Torre, L. Vendruscolo) …Onde road (M. I. Falsetta) li, C. Burger, S. Theis) …Pasolini (A. Ferrara) …Pazza idea (G. Koutras) …Pelo malo (M. Rondon) …Patria (F. Farina) …La pazza della porta accanto (A. De Lillo) …Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (R. Andersson) …Piccole crepe, gros- …Perez (E. De Angelis) …Perfidia (B. Angius) …Piccoli così (A. si guai (P. Salvadori) …Pride (M. Warchus) …Una promessa (P. Leconte) …La ragazza del dipin- Marotta) …Pitza e datteri (F. Kamkari) …Qualcosa di noi (W. Labate) to (A. Asante) …Le regole del caos (A. Rickman) …Il regno d’inverno (N. B. Ceylan) …La rego- …Qui (D. Gaglianone) …Il racconto dei racconti (M. Garrone) …Un la del gioco (M. Cuesta) …Ritorno a L’Avana (L. Cantet) …The rover (D. Michod) …Ruth & Alex ragazzo d’oro (P. Avati) …Il ragazzo invisibile (G. Salvatores) …The (R. Loncraine) …Il sale della terra (W. Wenders, F. Ribeiro Salgado) …The salvation (K. Levring) repairman (P. Mitton) …Road 47 (V. Ferraz) …Romeo & Juliet (C. Car- …Samba (O. Nakache, E. Toledano) …Lo sciacallo (D. Gilroy) …#Scrivimiancora (C. Ditter) lei) …La sapienza (E. Green) …La scelta (M. Placido) …Se chiudo gli …The search (M. Hazanavicius) …Second chance (S. Bier) …Il segreto del suo volto (C. Pet- occhi non sono più qui (V. Moroni) …Se Dio vuole (E. Falcone) …Il zold) …Selma (A. DuVernay) …Si alza il vento (H. Miyazaki) …Sils Maria (O. Assayas) …Squo- segreto (Cyop & Kaf) …Senza Lucio (M. Sesti) …Senza nessuna pie- la di Babele (J. Bertuccelli) …Still Alice (R. Glatzer, W. Westmoreland) …Storie pazzesche (D. tà (M. Alhaique) …Short skin (M. Chiarini) …Smokings (M. Fornase- Szifron) …Lo straordinario viaggio di T. S. Spivet (J.P. Jeunet) …Le streghe son tornate (A. de ro) …Strip life – Gaza in a day (Aa. Vv) …Sul vulcano (G. Pannone) la Iglesia) …St. Vincent (T. Melfi) …Suite francese (S. Dibb) …Teneramente folle (M. Forbes) …Take five (G. Lombardi) …Tempo instabile con probabili schiari- …La teoria del tutto (J. Marsh) …Third person (P. Haggis) …Timbuktu (A. Sissako) …I toni del- te (M. Pontecorvo) …La terra dei santi (F. Muraca) …Torneranno i l’amore (I. Sachs) …Trash (D. Boyle) …Tre cuori (B. Jacquot) …The tribe (M. Slaboshpjtskij) prati (E. Olmi) …La trattativa (S. Guzzanti) …Tre tocchi (M. Risi) …Tsili (A. Gitai) …Turner (M. Leigh) …Tutto può cambiare (J. Carney) …L’ultimo lupo …Triangle (C. Quatriglio) …Vergine giurata (L. Bispuri) …Vinodentro (J.J. Annaud) …Unbroken (A. Jolie) …Under the skin (J. Glazer) …Violette (M. Provost) …Viviane (F. Vicentini Orgnani) …La vita oscena (R. De Maria) …Youth - La gio- (R. & S. Elkabetz) ...Vizio di forma (P.T. Anderson) …Vulcano (J. Bustamante) …Whiplash (D. Cha- vinezza (P. Sorrentino) …La zuppa del demonio (D. Ferrario) zelle) …White God – Sinfonia per Hagen (K. Mundruczo) …Wild (J.M. Vallée)

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Creating Extraordinary Federazione Italiana Cinema d’Essai

Racconti italianii documentari al cinema ANIMALI NELLA GRANDE GUERRA Folco Quilici UNA BELLA GIORNATA. LUOGHI E MITI DI “FERITO A MORTE” Maurizio Fiume e Giuseppe Grispello DANCING WITH MARIA Ivan Gergolet EDUCAZIONE AFFETTIVA Federico Bondi e Clemente Bicocchi IL GESTO DELLE MANI Francesco Clerici GESÙ È MORTO PER I PECCATI DEGLI ALTRI Maria Arena IO STO CON LA SPOSA Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry LET’S GO Antonietta De Lillo N-CAPACE Eleonora Danco 9x10 NOVANTA Autori Vari LA SCUOLA D’ESTATE. LUCA RONCONI A SANTA CRISTINA Jacopo Quadri IL SEGRETO Cyop & Kaf IL SEGRETO DI OTELLO Francesco Ranieri Martinotti SUL VULCANO Gianfranco Pannone TRIANGLE Costanza Quatriglio

da giugno a dicembre 2015 nelle sale FICE

Direzione Generale per il Cinema EDUCAZIONEdi Federico Bondi AFFETTIVAe Clemente Bicocchi Direzione Generale per il Cinema Produzione: Ardaco. Distribuzione: Ardaco - Lo Scrittoio (50’) Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuola: emozioni e paura del futuro scorrono nella vita della classe della Scuola Pestalozzi di Firenze. Il documentario racconta in maniera intima e naturale alcuni momenti della classe in gita scolastica, metafora del delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza che i bambini affrontano insieme ai loro due maestri Matteo e Paolo. Lezioni di Racconti italiani educazione affettiva per imparare a rapportarsi con i documentari al cinema l’altro e gli sguardi dei protagonisti rivelano e da giugno a dicembre nelle Sale Fice rievocano allo spettatore le paure, le gioie e i desideri dell’inevitabile passaggio all’età adulta. ANIMALIdi Folco Quilici NELLA GRANDE GUERRA IOdi Antonio STO CONAugugliaro, LA SPOSAGabriele Del Grande Produzione: Red Film in collaborazione con Cinecittà Luce. e Khaled Soliman Al Nassiry Distribuzione: Cinecittà Luce (76’) Produzione: Gina Films, Doclab, Produzioni dal Basso. Racconto anticonvenzionale della Prima Distribuzione: Cineama (98’) Guerra Mondiale attraverso lettere, diari e Un poeta palestinese siriano e un giornalista fotografie scattate dai soldati e raccolte nel italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e libro di Lucio Fabi sulla convivenza tra uomini siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla e animali: un esercito di muli, buoi, cani, cavalli, maiali, piccioni utilizzati per lo guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro spostamento di reparti, per le comunicazioni viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare e il sostentamento delle truppe. di essere arrestati come contrabbandieri però, Una coabitazione forzata, episodi di vita decidono di mettere in scena un finto matrimonio vissuta dentro e fuori la trincea, tra momenti di coinvolgendo un’amica palestinese che si serenità e tenerezza sullo sfondo di uno dei più travestirà da sposa, e una decina di amici italiani tragici periodi della storia contemporanea. e siriani che si travestiranno da invitati.

UNA BELLA GIORNATA. LUOGHI E MITI IL GESTO DELLE MANI DI “FERITO A MORTE” di Francesco Clerici di Maurizio Fiume e Giuseppe Grispello Produzione: Fonderia Artistica Battaglia. Distribuzione: Lab 80 (77’) Produzione: Eskimo in collaborazione con Entertainement Company (52’) Esperti artigiani alla Fonderia Artistica Battaglia di Il documentario è un'esplorazione dei luoghi e Milano, nel processo di creazione di una scultura della temperie culturale, caratteristiche essenziali di Velasco Vitali dalla cera al bronzo. La tradizione della vicenda artistica dello scrittore Raffaele La della fusione a cera persa risale al VI secolo a.C. e Capria e del suo romanzo Ferito a morte, ancora oggi per creare una scultura in bronzo si considerato dalla critica uno dei capolavori della devono seguire gli stessi passaggi usati per letteratura contemporanea. Il protagonista si realizzare i bronzi di Riace. Giacomo Manzù diceva materializza in una serie di istantanee all’interno che la scultura è «un gesto delle mani, un gesto delle quali tempi e spazi lontani si sovrappongono d’amore», mentre per l’accademico Lerry Shiner e si confondono con passato, presente, ricordi, dell’Università dell’Illinois «l’Arte, coinvolgendo desideri, futuro. Sui luoghi e i miti di Ferito a morte tante mani e tante teste, è sempre stata una si soffermano Raffaele La Capria, l’autore del questione di collaborazione». romanzo, e Silvio Perrella, suo esegeta. DANCINGdi Ivan Gergolet WITH MARIA GESÙdi Maria È ArenaMORTO PER I PECCATI DEGLI ALTRI Produzione: Transmedia, Imaginada Films, Staragara. Produzione: Invisibile Film. Distribuzione: Berta Film (90’) Distribuzione: Exit Media (75’) Le trans che si prostituiscono nel quartiere Maria Fux è un’anziana danzatrice argentina. San Berillo di Catania, un pugno di strette vie in Nel suo studio nel centro di Buenos Aires accoglie danzatori di qualsiasi condizione rovina lasciate al degrado per 50 anni e oggi più sociale ma anche uomini e donne con limitazioni che mai contese da interessi economici fisiche e mentali, formando gruppi di danza pressanti. Invitati dal politico di turno a integrati. Dopo aver sperimentato e trasmesso immaginare un futuro diverso, le trans rimettono agli altri per tutta una vita il suo metodo basato in gioco desideri e paure frequentando un corso sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi per badanti. Come novelle Samaritane, le con la musica, Maria Fux ha preso in consegna buttane di San Berillo si raccontano tra le vie un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa. del quartiere, rivendicano i loro diritti, All’età di 90 anni, Maria combatte l’ultima presentano l'intimità delle loro famiglie e della battaglia contro i limiti del proprio corpo. loro solitudine in attesa dei clienti. LET’S GO IL SEGRETO di Antonietta De Lillo di Cyop & Kaf Produzione: Marechiaro Film con Rai Cinema (55’) Produzione: Quore Spinato, Parallelo 41, Napoli Monitor. La storia di Luca Musella, fotografo, operatore, Distribuzione: Lab 80 (89’) scrittore, oggi esodato professionalmente ed Ogni pomeriggio, divisi in piccoli gruppi, i ragazzi emotivamente. Il protagonista ripercorre la della banda di Checco Lecco partono dai Quartieri propria vita in un testo-lettera, viaggio reale e Spagnoli diretti nei quartieri eleganti, dove reperire ideale da Napoli, sua città natale, a Milano, il gli abeti dismessi dopo le feste natalizie che luogo della sua nuova esistenza. Musella, accumulano in uno spazio abbandonato, dove insieme alle persone che popolano il suo nuovo sorgeva un palazzo danneggiato dal terremoto del mondo, diventa portavoce di una condizione 1980. Quello del cippo di Sant’Antonio, a metà MARIPOSA CINEMATOGRAFICA presentapresenta Let’sets GoG universale, specchio del nostro Paese nell’era gennaio, è un rito ancora celebrato. L’attesa del di ANTONIETTAANTONIETTA DE LILLO della crisi ma soprattutto emblema di una giorno del falò si consuma in frenetiche ricerche e sensibilità letteraria in grado di leggere al di là poi nelle schermaglie per difendere il proprio MISERIAMISERIA lala ppoverta’overta’ rurubaba llaa spsperanzaeranza llaa ddignita’igi nita’ LADRALADRAe i ddirittiiritti MARIPOSA CINEMACINEMATOGRAFICATOGRAFICA marechiaromarechiarofilm in collaborazionecollaborazione con del reale per suggerire possibili antidoti. tesoro. Ma proprio l’ultimo giorno un ostacolo imprevisto rischia di mandare tutto a monte. N-CAPACE di Eleonora Danco IL SEGRETO DI OTELLO Produzione: Bi.Bi. Film con Rai Cinema (80’) di Francesco Ranieri Martinotti Produzione: Andrea Sisti Productions (62’) La protagonista, Anima in pena, ha un conflitto con

l’anziano padre e i luoghi dell’infanzia. E della sua A pochi passi da Piazza di Spagna, nel cortile di adolescenza. In questo viaggio sperimentale tra un palazzo romano, si trova un'antica trattoria Terracina e Roma, nello struggimento che sovrasta dove dall’immediato dopoguerra in poi si ritrovava le sue sensazioni, si ferma a parlare con gli anziani un gruppo di giovani registi e sceneggiatori quali e gli adolescenti. È attratta dalle loro facce, voci, Scola, Monicelli, Fellini, Pasolini, Maselli, volti, fa domande su famiglia, scuola, religione, Pontecorvo, Antonioni, Visconti, Scarpelli, sesso, morte. L’Anima in pena è l’unico Benvenuti, De Bernardi, Solinas, Age. Il ristorante personaggio di mezza età che vaga tra queste due di Otello e Nora sarebbe presto diventato il loro

eleonora danco generazioni, che hanno in comune il vuoto, la ufficio e punto d'incontro, come raccontano i

sospensione. Il letto su cui spesso giace è una tanti registi, musicisti, attori anche internazionali

trappola ma anche una possibilità. Una salvezza. intervistati a 100 anni dalla nascita di Otello. 9x10di M. Bonfanti, NOVANTA S. Fgaier, C. Giovannesi, A. Marazzi, P. Marcello, SULdi Gianfranco VULCANO Pannone G. Piperno, C. Quatriglio, P. L. Randi, A. Rohrwacher, R. Sejko Produzione: Blue Film, Rai Cinema con Cinecittà Luce, Soul Movie. Distribuzione: Cinecittà Luce (80’) Produzione e Distribuzione: Cinecittà Luce (94’) Tre vite ai piedi del Vesuvio, un luogo ricco di miti, Nove registi emergenti, nove temi capaci di storia ed evocazioni letterarie. Se il proverbiale sciogliersi e di assumere un significato dai primi fatalismo partenopeo derivasse proprio dalla anni ’20 agli anni ’70 del Novecento, quando i presenza del vulcano? Com’è stato possibile, tra cinegiornali e i documentari sintetizzavano e case abusive e discariche d’ogni genere, diffondevano il modificarsi della società italiana. produrre tanta bruttezza in così tanta bellezza? Nove questioni legate alla vita e alle scelte di tutti Tra storie di vite vissute, preziosi materiali i giorni, ai valori e alle consuetudini della società. d’archivio ed evocazioni letterarie che vanno da Il 90° compleanno del Luce rende evidente che il Giordano Bruno al Marchese De Sade, da suo prezioso Archivio Storico non comprende Giacomo Leopardi a Curzio Malaparte, il film soltanto Mussolini, le guerre e, in generale, i prova a dare un senso a una "terra pazza" che messaggi ufficiali del potere. rappresenta tutti noi.

LA SCUOLA D’ESTATE. LUCA RONCONI TRIANGLE A SANTA CRISTINA di Costanza Quatriglio di Jacopo Quadri Produzione: Factory Film, Doclab con Rai Cinema, Cinecittà Luce. Distribuzione: Cinecittà Luce (63’) Produzione: Ubulibri, Okta Film, Rai Cinema. Distribuzione: Cinecittà Luce (87’) Barletta, 2011: a cento anni dall’incendio della Luca Ronconi, scomparso lo scorso febbraio, Triangle, avvenuto a New York nel 1911, le aveva scelto l’Umbria per creare uno spazio dove operaie tessili muoiono sotto le macerie di una accogliere giovani interpreti e attivare un libero palazzina fatiscente. Estratta viva da quelle cortocircuito teatrale, svincolato da macerie, Mariella assume su di sé tutto il peso condizionamenti e scadenze produttive. del mondo. Con lei viviamo il ritorno alla A Santa Cristina, in una vecchia stalla condizione preindustriale e la necessità di un ristrutturata, scopriamo il maestro in veste nuovo inizio, ma anche l’irriducibile orgoglio di di “vecchio bambino”: nel gioco dei caratteri chi sa che far bene il proprio lavoro è il gesto e nello scavo delle voci, alla ricerca delle pieghe più compiuto di ogni essere umano. segrete dei personaggi, in un affascinante scandaglio dei testi. Racconti italianii documentari al cinema

Dopo l’interesse suscitato lo scorso anno da “L’Italia si racconta”, realizzato insieme a Cinecittà Luce, la Federazione Italiana dei Cinema d’Essai ha selezionato 15 documentari che potranno essere programmati da tutte le sale associate sia in normale programmazione che in rassegne o eventi, da giugno a dicembre 2015.

I film sono riuniti sotto il titolo “RACCONTI ITALIANI – I documentari al cinema” e offrono uno spaccato variegato dell’Italia e di chi oggi la abita o la attraversa: dai bambini di una scuola elementare prossimi ad abbandonare l’infanzia ai ragazzi di strada i cui traffici, all’apparenza loschi, sottendono un richiamo alla tradizione; dalle operaie che rischiano la vita in una palazzina fatiscente alle attività svolte ai piedi del vulcano, fino a uno sguardo molto personale sulla terza età, o su migranti in cerca di una nuova patria. Non mancano i ritratti, d’artista o gente comune, e un prezioso lavoro collettivo d’elaborazione delle immagini custodite dall’Archivio Storico del Luce.

15 documentari in larga parte presentati ai festival di Venezia, Torino, Berlino, destinatari di premi prestigiosi e di attenzione critica, che testimoniano come da anni i documentaristi italiani riescano ad analizzare, filtrare, elaborare, talora reinventare, restituire la realtà attraverso stili e approcci i più disparati, accomunati da capacità introspettiva e talento visivo.

Se i nostri registi di finzione stanno beneficiando di attenzione e premi sulla ribalta internazionale, è giusto che il “cinema del reale” non sia da meno, non solo ai festival ma anche in sala, come percorso culturale abituale, che dia il giusto riconoscimento a creazioni dalle mille declinazioni, capaci di regalare empatia, emozioni, a volte anche suspence e qualche risata, di trattare di cinema, letteratura, arte mediante approcci originali.

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30 ANNI DI ATTIVITÀ

E GLI AUGURANO

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Domenico Dinoia Avanti tutta! Il presidente Fice sottolinea l’amore per il cinema di qualità che anima questa testata e annuncia le numerose iniziative in cantiere: corti, documentari, sostegno ai film dell’estate e al corso di formazione Cicae

••• “Siamo felici di festeggiare i sostiene il cinema italiano e i giovani Venezia. Sono invece arrivati alla trent’anni di Vivilcinema, rivista unica nel autori”. quindicesima edizione gli Incontri del suo genere perché arriva direttamente allo Ma Vivilcinema è anche la testata attraverso Cinema d’Essai, il principale appuntamento spettatore, gratuitamente, nelle sale d’essai”. la quale la Fice promuove i numerosi professionale del cinema di qualità, dove Così afferma Domenico Dinoia, presidente progetti che realizza per il cinema di qualità. vengono presentati i film in uscita nei mesi della Fice, la Federazione italiana dei cinema “Due sono le iniziative”, spiega Dinoia, successivi, che si svolgeranno per il settimo d’essai, che riunisce circa 400 sale in tutta “dedicate ai cortometraggi e ai anno a Mantova dal 5 all’8 ottobre. Italia. “E’ una rivista”, continua Dinoia, “che documentari: Cortometraggi che Tante iniziative per una Federazione che propone interviste e recensioni sulle opere di passione, arrivata alla sedicesima edizione, punta a riaffermare il ruolo delle sale d’essai, autori italiani, europei e di cinematografie che ci consente di far circuitare opere di veri e propri presidi del cinema di qualità. meno conosciute, con un occhio di riguardo giovani autori nelle sale, e la prima edizione “Pensiamo che, come accade per i film, agli esordienti, ai festival e a tutto ciò che si di Racconti Italiani – I documentari al anche le sale dovrebbero essere riconosciute muove intorno al cinema di qualità. cinema, attraverso cui proporremo 15 “d’interesse culturale”. Occorrerebbe Riscontriamo un sempre maggiore interesse documentari che saranno proiettati, da peraltro rivedere i meccanismi di sostegno del pubblico nei confronti della rivista: in giugno a dicembre, nelle sale Fice che legati a una configurazione del mercato pochissimi giorni va esaurita. Viene diffusa in aderiranno. Le sale d’essai hanno sempre ormai superata: non è più possibile 50mila copie ma il nostro obiettivo è quello avuto una particolare attenzione verso il considerare soltanto i film programmati ma di arrivare a 100mila. L’auspicio”, continua cinema del reale e abbiamo ritenuto di andrebbe valutato l’insieme delle attività Dinoia, “è che ci sia una sempre maggiore sostenere questa naturale inclinazione con svolte che, grazie al digitale, si è molto attenzione anche da parte dei distributori: la rassegna”. ampliato con l’offerta anche di concerti, Vivilcinema è uno strumento importante per Ma la Fice porta avanti anche iniziative opere, balletti e spettacoli teatrali”. Proprio la promozione perché rivolto a un pubblico dedicate a chi si occupa o vorrà occuparsi in per riaffermare la specificità dei cinema già interessato al cinema, che desidera futuro di sale d’essai. La Federazione è d’essai quest’anno la Fice ha realizzato uno informarsi su cosa uscirà in sala, quindi più infatti partner del corso di formazione spot, programmato nelle strutture associate, efficace rispetto a testate più generaliste. per esercenti della Cicae, Confederazione che mette in risalto il ruolo delle sale e della Altro auspicio è che il Mibact, che negli anni internazionale dei cinema d’essai (della loro programmazione. ha limitato sempre più il finanziamento a quale Dinoia è vicepresidente), organizzato Tra gli altri obiettivi della Federazione, iniziative di carattere editoriale, torni invece per il dodicesimo anno a San Servolo, lavorare sulla formazione e il rinnovamento a puntare l’attenzione su una testata che nell’ambito della Mostra del Cinema di del pubblico e il raggiungimento di una

36 VIVILCINEMA maggiogiugno15 ompie 30anni speciale Memorie tra numero32015

Federazione Italiana Cinema d’Essai edito dalla FICE - ematografica ormazione cin Bimestrale d’inf pubblico e privato Redattrice sin dal principio nella redazione fiorentina, Monica Zanchi ripercorre il sogno realizzato del padre

Claudio e Monica Zanchi Claudio, fondatore della Fice

You th La giovinezza ••• Vivilcinema compie trent’anni. Un lungo arco di tempo durante di Paolo Sorrentino 30 anni di Vivilcinema il quale la vita di questa rivista si è intrecciata strettamente con la mia. Non si Racconti italiani I documentari al cinema Estate d’autore tratta dunque di una normale esperienza professionale ma di qualcosa di molto Prime visioni al cinema più importante, un vero legame affettivo. Proprio per questa ragione il mio

Vota il Film d’Essai dell’Anno ricordo diventerà inevitabilmente assai “privato”, e mi scuso fin dall’inizio se potrà ANNO XV - NUOVA SERIE - N.3 - MAGGIO-GIUGNO 2015 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA ROMA DI FILIALE - 70% POSTALE ABBONAMENTO SPED. - 3,00 Euro - 2015 MAGGIO-GIUGNO - N.3 - SERIE NUOVA - XV ANNO Speciale Cannes apparire autoreferenziale e personalistico, ma non posso fare diversamente. interviste Tutti i film Fariborz Kamkari Matteo Garrone Voglio partire da questi ultimi mesi, quando per una serie di combinazioni, forse Domenico Dinoia Roberto Minervini Gianluca Tavarelli non del tutto casuali, mi sono trovata a riprendere in mano i numeri di Vivilcinema e a rivedere tutto il percorso fatto dalla Fice e dalla sua rivista. L’occasione è arrivata dalla tesi di laurea di mia figlia, sull’esperienza del cinema Alfieri e trent’anni di cinema d’essai a Firenze. L’indagine ha riguardato dunque quel momento storico particolare, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni’80, politica distributiva che garantisca un’offerta durante il quale, con la nascita quasi contemporanea dell’Alfieri a Firenze e adeguata anche in estate. “La carenza di film nei dell’Anteo a Milano, si è aperta la strada al circuito d’essai e successivamente alla mesi estivi colpisce in particolar modo il cinema FICE e alla sua rivista. Quest’arco di trent’anni è stato perciò preso, durante la ricerca, come riferimento indicativo di un periodo storico, senza calcolare invece di qualità che, a differenza di quello che per Vivilcinema si tratta di un vero e proprio compleanno, 1985-2015, che è commerciale, non può contare sull’uscita dei giusto ricordare. blockbuster americani. L’auspicio”, prosegue Rileggere i vecchi e i nuovi numeri del giornale, dal primo fino a quelli di oggi, Dinoia, “è che anche le case di distribuzione ripercorrendo il clima, il fermento, gli entusiasmi e anche le difficoltà di tutti questi indipendenti si svincolino da logiche di mercato anni è stata una grande emozione. In primo luogo perché ho assistito alla che penalizzano in particolare proprio i piccoli creazione di uno speciale “ponte”, che ha unito il lavoro di mia figlia film, stritolati dalle numerose uscite tra ottobre e all’intuizione, forse un po’ visionaria, di mio padre e poi perché ho avuto marzo”. Per favorire l’offerta nel periodo estivo, l’occasione, rileggendo i contenuti della rivista, di ricordare le esperienze fatte la Fice sta lavorando, insieme ad alcune case di insieme ai tanti collaboratori che hanno contribuito alla storia di Vivilcinema. distribuzione, alla seconda edizione dell’iniziativa Non ho potuto fare a meno di pensare a quando, ancora studentessa, mi sono Estate d’autore – Prime visioni al cinema. affacciata per la prima volta, un po’ perplessa, in quello scantinato umido e “Abbiamo individuato alcuni film da promuovere confusionario per dare una mano alla redazione, trovando un gruppo di critici e e programmare, da fine maggio a fine luglio, giornalisti pieni di idee e di amore per il cinema. Ho ricordato l’epoca pioneristica, nelle sale aderenti”. quando ancora il giornale veniva composto a mano, durante estenuanti sedute in Per il presidente della Fice il nodo cruciale per il tipografia, che terminavano immancabilmente con la cena in trattoria. futuro del settore è l’emergenza legata alla Non sono mancati negli anni naturalmente i momenti di crisi, le difficoltà, le chiusura di sale. “Servirebbe”, dice, “un grande ristrutturazioni, come il breve e incerto periodo passato con un diverso editore, progetto speciale, dotato di un fondo specifico, quel Ponte alle Grazie che ci valse però una “nobile” cena dalla Marchesa Bona che metta insieme Stato, Regioni e Comuni anche Frescobaldi, proprietaria della casa editrice. Ho ritrovato tra le pagine la nota con la collaborazione dei privati, per la riapertura passione di mio padre per l’analisi dei dati statistici - presenze, biglietti venduti, o l’adeguamento delle sale. Negli ultimi dieci film usciti, andamento film italiani - che producevano valanghe di tabelle e, a volte, lunghe discussioni in redazione. anni in Italia abbiamo assistito alla Finalmente poi l’arrivo delle grandi “innovazioni tecnologiche” resero possibile concentrazione degli schermi in poche strutture, impaginare il giornale in poco tempo, seduti davanti al computer del nostro con un totale di 721 cinema in meno e un grafico. Riprendendo in mano i numeri del giornale è proprio la grafica, con il aumento complessivo solo in termini di schermi. segno inconfondibile di Mario Lovergine, il primo elemento caratterizzante che Hanno chiuso quindi tantissime piccole strutture salta all’occhio. Quando poi ci si sofferma sui contenuti ci si accorge di quanto sia nei centri cittadini portando ad una perdita di sempre stata una rivista diversa dalle altre, impegnata a fornire uno sguardo pubblico, in particolare per il cinema italiano e approfondito e mai banale sul cinema e un’informazione attenta e puntuale su d’autore. Dobbiamo impedire non soltanto che tutto ciò che avveniva nel mondo d’essai. altre sale chiudano, ma favorire anche le Non ho potuto infine fare a meno di pensare al momento triste della frattura: ho riaperture, in particolare nelle piccole città. rivissuto le giornate difficili del giugno 1999, l’ictus che aveva colpito mio padre lo Diversi rappresentanti delle istituzioni e stesso giorno in cui era nata la mia seconda figlia, costretta in rianimazione; dell’industria”, conclude Dinoia, “hanno piuttosto confusa, mi ritrovai nello studio del nostro grafico a realizzare quello che dichiarato pubblicamente che la chiusura delle sarebbe stato l’ultimo numero del giornale creato nella redazione fiorentina. Dal sale rappresenta un’emergenza. Se siamo tutti 2000, come sappiamo, Vivilcinema ha iniziato la sua nuova vita ma leggendo oggi i d’accordo, come sembra, dobbiamo lavorare suoi articoli posso dire che sono felice che la forza, le qualità e soprattutto lo affinché il superamento di questa emergenza spirito che aveva all’inizio siano rimasti immutati nel tempo e sono sicura che diventi la priorità”. davanti a sé la nostra rivista ha ancora una lunga strada. • MARTA PROIETTI MONICA ZANCHI

VIVILCINEMA maggiogiugno15 37 di Jayro Bustamante con Maria Mercedes Coroy, Maria Telon Guatemala/Francia 2015 drammatico, 90’ distr. Parthénos

dall’11/6/2015

Sandro Parenzo presenta

di Kristian Levring con Mads Mikkelsen, di Céline Sciamma Eva Green, Eric Cantona con Karidja Touré, Assa Sylla Danimarca 2014, western, 90’ Francia 2014, distr. Academy 2 drammatico, 112’ dall’ 11/6/2015 distr. Teodora dal 18/6/2015

MorganFreemanMMororgganFranFreeememmanan DianeKeatonDDianeKeaianeKeaatatonon Ruuth&AlA exex l’amorl amor’aamore cercerceerrcaca casacasa daldaall 25 giugiugnogno al cinema

di Richard Loncraine con Morgan Freeman, Diane Keaton, Cynthia Nixon di Alex Gibney Usa 2015, commedia, 92’ Usa 2015, documentario, 119’ distr. Videa distr. Lucky Red dal 25/6/2015 dal 25/6/2015 Si ringraziano:

La Federazione Italiana dei Cinema d’Essai

dal 28/5/2015 dal 25/6/2015

dal 18/6/2015 dal 4/6/2015 dall’11/6/2015 dall’11/6/2015

dall’11/6/2015 dal 18/6/2015

dal 25/6/2015 dal 25/6/2015

è lieta di sostenere il cinema di qualità anche d’estate

Direzione Generale per il Cinema

di Roman Polanski di Fariborz Kamkari con Jon Finch, Francesca Annis con Giuseppe Battiston, Maud Buquet, Mehdi Meskar Gran Bretagna/Usa 1971 Italia 2015, commedia, 92’ drammatico, 140’ distr. Bolero distr. Cineteca di Bologna dal 28/5/2015 Versione restaurata dal 25/6/2015

NGHI ZKA VALERIA BILELLO LAVINIA LO GIORGIO PASOTTI ROBERTO HERLIT VINO con la partecipazione di LUNETTA SA TENERAMENTE FOLLE di Maya Forbes di Matteo Bini con Mark Ruffalo, Zoe Saldana e Giorgio Pasotti di Peter Greenaway Usa 2015, drammatico, 90’ con , con Elmer Back, Luis Alberti

presentano Nicola Salvi, Elisabetta Sola e Rai Cinema asotti, Lunetta Savino Olanda/Messico/ distr. Good Films Io, Arlecchino Giorgio P GIORGIO PASOTTI 90’ MATTEO BINI e Finlandia/Belgio 2015 YR½PQHM Italia 2014, drammatico, dal 18 LE RADICI E LE ALI: UN PADRE E UN FIGLIO distr. Microcinema drammatico, 105’ /6/2015 distr. Teodora dal 4/6/2015

A SCENOGRAFIA Y PER WARNER CHAPPELL FOTOGRAFIA CHARLIE GOODGER MONTAGGIO MICHELE CHIAPP MASSIMO MOLEA E LA PARTECIPAZIONE DI LUNETTA SAVINO MUSICHE ORIGINALI MATTHEW KELL LAVINIA LONGHI, GIANNI FERRERI, EUGENIO DE’ GIORGI, MATTEO BINI E GIORGIO PASOTTI HANNO SOSTENUTO IL PROGETTO PROVINCIA CON GIORGIO PASOTTI, ROBERTO HERLITZKA, VALERIA BILELLO, CALDERA E MATTEO BINI PRODOTTO DA NICOLA SALVI ED ELISABETTA SOLA REGIA ZATORE GENERALE GIANNI MARIANI MARCO DAMINELLI SCRITTO DA MAURICE EDUCATIVI DI BERGAMO, FRANCA BERTAGNOLLICOS TUMI VERONICA MOLTENI SUONO NIKOLA MEDIC ORGANIZ BIGIO, BONALDI GROUP, LATTERIA SOCIALE DI BRANZI FTB, CARBOTTI, FONDAZIONE ISTITUTI MONTANA VALLE BREMBANA, AGRITURISMO FERDY, BALDASSARRE AGNELLI SPA, PENTOLE AGNELLI, SPA, ZANI VIAGGI. DI BERGAMO, COMUNE DI ALZANO LOMBARDO, COMUNE DI BERGAMO, COMUNITA’ SERIO INTERNATIONAL AIRPORT, SAN PELLEGRINO NESTLE’, SONZOGNI F.LLI M. M., UCIMU COSTRUZIONI, MOSCATO DI SCANZO PAGNONCELLI FOLCIERI, S.A.C.B.O. IL CARAVAGGIO ORIO AL FONDAZIONE DELLA COMUNITA’ BERGAMASCA, LOSMA SPA, MAGNATI COSTRUZIONI, MILESI dall’11/6/2015 intervistaGianluca Tavarelli

FILMOGRAFIA - Portami via (1994), Un amore (1999), Qui non è il paradiso (2000), Liberi (2003), Non prendere impe- gni stasera (2006), Una storia sbagliata (2014)

Isabella Ragonese L’esperienza del viaggio “Una storia sbagliata”, con Isabella Ragonese e Francesco Scianna, narra del ritorno alla vita di una volontaria in Iraq, intrecciando il privato e il sociale, il passato e il presente

••• Racconta molte cose Una storia globalizzazione sappiamo ben poco di sentimento, di cui cadono vittima molti sbagliata: una grande vicenda amorosa, culture diverse dalla nostra e pensiamo di uomini reduci da esperienze di guerra, è un l’elaborazione di un lutto e la riconciliazione capire cose che spesso non corrispondono fenomeno reale e molto diffuso. La guerra ti con la vita; un viaggio insieme fisico e alla realtà. L’esperienza del viaggio serve a mangia dentro, ti logora. Come ricorda con psicologico, un confronto tra mondi che Stefania per comprendere le ragioni una battuta uno dei personaggi del mio film, appaiono sempre più ostili. “Il film”, spiega il dell’altro, ma anche per conoscere meglio se quando torni scopri che la tua vita non è più regista Gianluca Maria Tavarelli, “nasce da stessa. Sono convinto che più ci si allontana la stessa. un’esperienza personale: qualche anno fa, dalla propria realtà quotidiana, più si Una storia sbagliata si basa su una aggregato a una missione umanitaria, sono mettono a fuoco i propri problemi. struttura che interseca passato e stato in Iraq con un’associazione specializzata Come ha scelto Isabella Ragonese per il presente: come mai? in interventi su bambini con labbro leporino. ruolo di Stefania? Innanzi tutto per la semplicissima ragione Ho conosciuto medici, volontari e militari: Ho pensato a lei fin da subito, perché oltre che, insieme agli altri sceneggiatori Leonardo tanti eroi comuni che cercano di portare un ad essere un’ottima attrice, piena di Fasoli e Angelo Carbone, abbiamo ritenuto po’ di umanità in paesi devastati dalla sfumature e di sensibilità, Isabella incarna la che una sottotrama misteriosa, che si svela guerra. Insomma ho vissuto esattamente ciò tipica donna del sud senza cadere nello progressivamente, avrebbe reso meno che accade alla mia protagonista Stefania. stereotipo. Volevo che la mia protagonista interessante una narrazione lineare. Ma c’è Una storia sbagliata è un film che volevo fosse meridionale perché certi colori, certi anche una seconda ragione: Stefania vive in realizzare assolutamente, per il quale ho sapori sono gli stessi in tutti i paesi del un continuo passaggio fra il presente e il lottato con tutte le mie forze, girando con mondo e per questo il percorso di passato, dal quale non riesce a liberarsi. Da una piccola troupe, un budget ridotto ma riconoscimento nell’altro di Stefania risulta qui la scelta di una narrazione più sostenuto da inesauribile passione”. credibile. Del resto, la realtà di Gela da cui frammentaria, dove pure il passato è per così Nel film Stefania approda in Iraq Stefania proviene, con un ambiente dire sempre presente: non è mai proposto mostrando un atteggiamento ostile nei inquinato, bambini che a causa dei veleni come un flashback. confronti della popolazione locale. diffusi nell’aria nascono con malformazioni, Dov’è stato girato il film? Non volevo raccontare un’eroina altruista e non è molto diversa da ciò che La lavorazione era inizialmente prevista in generosa sul modello di certi santini incontra nel suo viaggio. Alla Iraq ma alla vigilia delle riprese, in seguito a televisivi, ma una donna vera. Segnata fine della storia, Stefania scopre un attentato, la situazione si è nuovamente da un dolore, all’inizio Stefania può di sentirsi a casa anche in Iraq. aggravata e così abbiamo dovuto rinunciare, risultare perfino antipatica: è piena di Roberto, interpretato da trasferendo la lavorazione in una sperduta pregiudizi, rabbia, risentimento. Francesco Scianna, rimanda zona al confine fra Algeria e Tunisia. La parte Costruisce attorno a sé un invece al protagonista di italiana è stata invece girata a Gela. muro che pian piano si American sniper: è un Perché il titolo Una storia sbagliata? sgretola, che alla fine la militare che in missione Ovviamente lo abbiamo mutuato porta a riconoscersi prova un gran desiderio di dall’omonima canzone di Fabrizio De Andrè, nell’altro. tornare a casa ma, una scritta per Pasolini. Ci sembrava un titolo Stefania incarna volta tornato, prova appropriato perché Stefania, come ognuno il sentimento un’irresistibile attrazione di noi, si porta fatalmente dietro le comune del verso ciò che ha conseguenze di una storia sbagliata. Inoltre mondo abbandonato. la canzone di De Andrè racconta una storia occidentale nei Confesso che non ho ancora privata che assume valenze sociali e confronti visto American sniper ma politiche, esattamente come nelle ambizioni dell’Islam: la cosa non mi sorprende, del mio film. nonostante la Francesco Scianna perché questo contrastante • FRANCO MONTINI

40 VIVILCINEMA maggiogiugno15 FESTIVAL DI CANNES SELEZIONE UFFICIALE

ZENTROPA ENTERTAINMENTS33 PRESENTA “THE SALVATION” UN FILM DI KRISTIAN LEVRING CON MADS MIKKELSEN EVA GREEN ERIC CANTONA MIKAEL PERSBRANDT DOUGLAS HENSHALL MICHAEL RAYMOND-JAMES CON JEFFREY DEAN MORGAN E JONATHAN PRYCE REGIA KRISTIAN LEVRING SCENEGGIATURA ANDERS THOMAS JENSEN & KRISTIAN LEVRING DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA JENS SCHLOSSER DFF EFFETTI VISIVI THOMAS BUSK MONTAGGIO PERNILLE BECH CHRISTENSEN SUONO AL SIRKETT MUSICA KASPER WINDING SCENOGRAFIA JØRGEN MUNK COSTUMI DIANA CILLIERS MAKE UP ANN ELISABETH BARTELS CASTING AVY KAUFMAN & JOYCE NETTLES DIRETTORE DI PRODUZIONE KRISTINA KORNUM PRODOTTO DA KAREN BENTZON PRODUTTORI ESECUTIVI PETER AALBÆK JENSEN & PETER GARDE PRODUTTORE SISSE GRAUM JØRGENSEN THE SALVATION IS A DANISH/UK/SOUTH AFRICAN CO-PRODUCTION. PRODUCED BY ZENTROPA ENTERTAINMENTS33 APS. IN CO-PRODUCTION WITH FORWARD FILMS, SPIER FILMS. WITH SUPPORT FROM F.I.L.M.S, THE DANISH FILM INSTITUTE, DR, NORDISK FILM & TV FOND, FILM I VÄST, THE DEPARTMENT OF TRADE AND INDUSTRY, SOUTH AFRICA AND THE MEDIA PROGRAMME OF THE EUROPEAN UNION. NORDIC DISTRIBUTION IN CO-OPERATION WITH NORDISK FILM DISTRIBUTION. INTERNATIONAL SALES BY TRUSTNORDISK. © 2014 ZENTROPA ENTERTAINMENTS33 APS, DENMARK, BLACK CREEK FILMS LIMITED, UNITED KINGDOM & SPIER PRODUCTIONS (PTY) LIMITED, SOUTH AFRICA.

DALL’11 GIUGNO AL CINEMA schede critiche YOUTH - LA GIOVINEZZA

di Paolo Sorrentino sulla necessità del contatto fisico Sceneggiatura: Paolo Sorrentino …Fotografia: Luca che sostituisce le parole, il film Bigazzi …Montaggio: Cristiano Travaglioli …Interpre- scorrerebbe come un balletto ti: Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul semiserio sulle diverse prospettive Dano, Jane Fonda …Produzione: Indigo Film, Bis del mondo date dall’età e sulla Film, Pathé, C-Films, Number 9 Films …Distribuzio- memoria dei padri e dei figli. Ma la ne: Medusa … Italia/Francia/Svizzera/Gran Breta- gna 2015 …colore 118’ svolta drammaturgica del finale, provocata dall’arrivo del ciclone ••• “LA MUSICA è la sola cosa che Jane Fonda, carica il film di un peso capisco”, ammette Fred, il eccessivo per le sue fragili gambe, compositore in pensione de La svelando un segreto che resta giovinezza interpretato da appeso a mezz’aria come un colpo Michael Caine, e non si può fare a di teatro. Sembra quasi che meno di pensare che la frase possa Sorrentino, come già in This must adattarsi benissimo a Paolo be the place ma anche ne La Sorrentino. Sembra che il regista, grande bellezza, si senta in sempre più “surfista” sulla quelli che appartengono (ancora riconoscono per l’interpretazione dovere, last minute, di fornire una superficie delle sue scintillanti per poco, vista l’età) ai due di un supereroe (Paul Dano), e un giustificazione ai comportamenti immagini, si faccia guidare protagonisti, un famoso musicista e ex calciatore obeso e asmatico, dei suoi personaggi, dopo che li ha completamente dalla musica nel direttore d’orchestra che ha deciso fantasma sfatto di Diego lasciati fluttuare nel vuoto mettere in scena ancora una volta i di non dirigere mai più, neanche Armando Maradona. Si trovano smerigliato di una bella piscina. suoi caratteri preferiti: uomini per la regina Elisabetta in persona, tutti in un elegante resort sulla Che cos’è, la tardiva resipiscenza apatici che si sentono finiti, artisti e un regista, Mick, che sta montagna svizzera, lo stesso de d’un autore sempre più in cerca di una rinascita, donne ultimando la sceneggiatura di La montagna incantata di smaterializzato e postmoderno fatte d’aria, inconsapevolmente quello che dovrebbe essere il film Thomas Mann, dove, (vedi il tatuaggio del faccione di belle. Just your mouth, just your definitivo della sua carriera (Harvey osservandosi l’un l’altro, passano Marx sulla schiena del calciatore) face, just your voice, recita una Keitel). I due sono anche parenti da un massaggio a un bagno che si sente in dovere di omaggiare delle canzoni della colonna sonora perché la figlia dell’uno (Rachel termale, da un check up al conto i grandi padri, dall’onnipresente scritta da David Lang per Weisz) ha sposato il figlio dell’altro, delle urine giornaliere. A meno Fellini a Rosi (nella dedica finale) Sorrentino, che è anche una specie che inopinatamente da un giorno di non prendere sul serio le come se non si sentisse all’altezza? di guida alla visione di un film che all’altro la abbandona per una considerazioni sull’importanza Se è così, dovrebbe avere accanto i si esaurisce nella sua apparenza, popstar. Poi c’è un giovane attore delle emozioni, che sono “tutto cinque (giovani) sceneggiatori di nelle facce, nelle voci, nei corpi che che vorrebbe essere ricordato per i quello che abbiamo”, sulla forza Mick: sono rimasti disoccupati. lo popolano. Due di questi sono suoi ruoli impegnati e invece tutti del desiderio che ci mantiene vivi e BARBARA CORSI IL RACCONTO DEI RACCONTI

di Matteo Garrone ma non appaga del tutto la storia Titolo originale: The tale of tales …Sceneggiatura: della regina (Salma Hayek) Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massi- disposta a ogni sacrificio per le mo Gaudioso da Lo cunto de li cunti di Giambattista gioie della maternità, possessiva e Basile …Fotografia: Peter Suschitzky …Montaggio: gelosa. Come ogni fiaba che si Marco Spoletini …Musiche: Alexandre Desplat …Interpreti: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby rispetti, perfidia e malizia, terrore e Jones, John C. Reilly, Bebe Cave, Shirley Henderson, repulsione costituiscono parte Hayley Carmichael, Stacy Martin, Alba Rohrwacher integrante dello svolgimento. …Produzione: Archimede, Le Pacte con Rai Cinema, Garrone, che ha incontrato per la Recorded Picture Company …Distribuzione: 01 …Ita- prima volta le platee internazionali lia/Francia 2015 …colore 128’ con una fiaba modernissima come ••• ITALO CALVINO descrisse il L’imbalsamatore, si muove a Pentamerone di Basile, pubblicato proprio agio in terre incantate, tra postumo a partire dal 1634, come mura antiche di corti sospese nel “il sogno d’un deforme tempo, utilizzando e trasfigurando Shakespeare partenopeo, Grand Prix. Dopo l’iperrealismo di marita la figlia all’orco: è l’episodio location mozzafiato del nostro ossessionato da un fascino Gomorra e i sogni a occhi aperti che accompagna il film alla sua paese (Castel del Monte, le gole dell’orrido per cui non ci sono orchi del pescivendolo di Reality, il conclusione, il più moderno dell’Alcantara, il bosco del Sasseto) né streghe che bastino, da un gusto regista romano si affida al gusto (soprattutto per chi ha letto i saggi con un gusto dell’immagine che dell’immagine in cui il sublime si barocco, all’incontro tra sovrani e di Bettelheim sull’interpretazione trae nutrimento, come tanti mischia col volgare e il sozzo”. 50 straccioni dell’universo basiliano delle fiabe), parabola maestri del Cinema prima di lui, “sfumature di fiabe” riprese nei per una sontuosa coproduzione sull’apprendistato alla vita di una dall’arte figurativa: dai Capricci di secoli dai Grimm e da Andersen, e europea, girata in inglese con futura regina che ha per Goya alla pittura fiamminga ai proprio da Basile è tratta La gatta interpreti di ogni provenienza (e protagonisti Toby Jones e una preraffaelliti (nelle figure femminili Cenerentola trionfalmente messa in accento, nella versione originale), sorprendente Bebe Cave, astro in come nei paesaggi silvani). Le sue scena da Roberto De Simone con arricchita da uno straordinario ascesa del cinema britannico. donne inquiete, le creature Peppe Barra, che a sua volta in talento visivo che lascia spesso a Diverte e inorridisce la storia del immaginifiche e mostruose che concerto suscita sfrenate risate con bocca aperta. Tre episodi diversi per dissoluto monarca interpretato da attraversano la scena, i capricci e i la storia delle vecchie sorelle che sviluppo e compiutezza, che si Vincent Cassel, invaghito d’una legami spezzati costituiscono una incantano il principe grazie alla intrecciano in un montaggio virginea popolana, ignaro che alla materia narrativa viva e pulsante, voce melodiosa di una delle due: si sapiente, con una famiglia di voce corrisponda una scaltra arricchita dalle musiche ora tratta di uno dei tre racconti che circensi a fare da traît d’union, anziana che ricorrerà, assieme alla rapsodiche ora sinistre di popolano il nuovo film di Garrone, lambendo le tre corti e finendo sorella, a ogni mezzo per trarre Alexandre Desplat. che fa ritorno a Cannes forte di due invischiata nella vicenda del re che vantaggio dalla situazione; incanta MARIO MAZZETTI

42 VIVILCINEMA maggiogiugno15 schede critiche LOUISIANA

fumoso, osservano le ragazze di Roberto Minervini impegnate in ridicole contorsioni Titolo originale: The other side …Sceneggiatura: erotiche o i paramilitari che, per Roberto Minervini, Denise Ping Lee …Fotografia: Die- sfogare la propria frustrazione, go Romero …Montaggio: Marie-Hélène Dozo …Pro- duzione: Agat Films, Okta Film con Rai Cinema, Arte distruggono la carcassa di un’auto France Cinéma …Italia/Francia 2015 …colore 92’ nella quale hanno inserito un manichino con il volto del ••• UN VIAGGIO nel cuore più presidente Obama. È proprio povero e desolato della Louisiana, Obama, in quanto simbolo del dove vive una comunità che potere, il principale bersaglio delle sembra aver perso ogni speranza di invettive dei vari personaggi, tutti riscatto e che consuma i propri bianchi poveri e arrabbiati. giorni, segnati da rabbia e Lo stile di Louisiana è semplice e frustrazione, nella schiavitù della disadorno, decisamente droga o nel sogno impossibile di documentaristico: per cogliere una rivoluzione armata. È l’altra l’essenza della realtà, Minervini si faccia dell’America, sconosciuta ai è dovuto tenere il più possibile in più, dove la parola “futuro” non Sono due volti di un’America un lunga frequentazione del disparte e lavorare con una esiste e dove regnano tristezza, ugualmente orrenda, che Roberto regista con i protagonisti, che troupe ridotta al minimo, malinconia, squallore. Dopo un Minervini filma e racconta con fidandosi di Minervini hanno servendosi di una tecnologia incipit misterioso, che coglie un assoluta freddezza, senza accettato di mostrarsi davanti alla leggera, senza che ciò gruppo armato in una foresta, esprimere alcun giudizio. La cinepresa con estrema sincerità, compromettesse il risultato l’attenzione si concentra dapprima cinepresa segue i personaggi da quasi dimenticandosi della sua artistico, oggettivamente su Mark e Lisa, drogati allo sbando vicino, anche nelle situazioni più presenza. Persone che avevano notevole. È curioso e significativo che, pur amandosi, non riescono a intime, sgradevoli, provocatorie. evidentemente un desiderio di che a mostrare la realtà di questa dare una senso alla propria La cosa più straordinaria di esprimersi e raccontarsi che profonda provincia americana sia esistenza, successivamente su una Louisiana è che tutto ciò che superava ogni pudore, come se il l’occhio di un cineasta straniero; specie di gruppo paramilitare, ex racconta è assolutamente reale: il film potesse rappresentare l’unica d’altra parte Minervini aveva già combattenti delle forze speciali film è di fatto un documentario, occasione per ricordare la propria dimostrato con i precedenti The ancora in guerra con il mondo che ma dotato di una tale forza che i esistenza di comunità dimenticata passage, Low tide, Stop the trascorrono le proprie giornate protagonisti si trasformano in da tutti. Ecco perché Minervini ha pouding heart, la trilogia del maneggiando armi e partecipando personaggi e la documentazione potuto filmare anche l’estremo Texas, di sapere indagare a fondo ad esercitazioni per “preparasi al acquista la potenza di una fiction. squallore di un gruppo di uomini nelle più intime zone d’ombra. peggio”. Tutto ciò è stato possibile grazie a inebetiti dall’alcol che, in un locale FRANCO MONTINI VULCANO di Jayro Bustamante un’opera d’esordio matura, non Titolo originale: Ixcanul …Sceneggiatura: Jayro didascalica né sensazionalista. La Bustamante …Fotografia: Luis Armando Arteaga credibilità di luoghi, costumi e …Montaggio: Cesar Diaz …Musiche: Pascual Reyes situazioni deriva dalla sua …Interpreti: Maria Mercedes Coroy, Maria frequentazione fin dall’infanzia Telon, Manuel Manuel Antun, Justo Lorenzo, Marvin Coroy …Produzione: La Casa de Producción Guate- dell’area e della gente mala, Tu Vas Voir …Distribuzione: Parthénos …Guate- rappresentate. Il film evita mala/Francia 2015 …colore 90’ largamente gli stereotipi e la tentazione esotica di enfatizzare ••• PREMIATO alla recente le maestose location tropicali, Berlinale, Vulcano, opera prima adottando un registro scritta e diretta dal guatemalteco minimalista semplice ed efficace. Jayro Bustamante, offre il Il ritmo è lento ma emozionante, convincente ritratto di una ad eccezione dell’epilogo un po’ comunità indigena Maya frettoloso. L’estetica Kaqchiquel, e al tempo stesso è un cinematografica è molto ricca, racconto di formazione con nella scelta dei dettagli e delicati risvolti psicologici. La nell’alternanza di piani sequenza, protagonista, Maria, ha 17 anni e riprese panoramiche, intensi piani vive con la madre Juana e il padre spagnolo e frequenta la città. Un nella protezione delle divinità fissi e primi piani ravvicinati. La Manuel in un villaggio isolato sulle uomo pratico che, all’occorrenza, animiste e fanno offerte al fotografia di Luis Armando pendici di un vulcano, in dimostra di poter aiutare Manuel vulcano ma la giovane sarà Arteaga sfrutta incisivamente la Guatemala. Parlano solo il dialetto quando si presenta un problema obbligata a partorire, in contrapposizione tra i colori vivaci e sono poveri: vivono in una burocratico con un paio di condizioni di rischio, in un o cupi del paesaggio e le tonalità casupola modesta, allevano un funzionari del governo. Ma la ospedale in città. di luci e ombre. Il cast, formato paio di maiali, coltivano un ragazza lo sente distante e diverso Vulcano propone, con spiccata durante un lungo lavoro di piccolissimo appezzamento di e una notte, per sottrarsi, seduce sensibilità e un realismo mai confronto tra il regista e la fagioli e lavorano in una Pepe, un giovane bracciante, banale, un crocevia di scelte e di comunità indigena, garantisce piantagione di caffè. I genitori le sperando che la conduca negli sentimenti, tra antichi rituali e una recitazione autentica e, combinano un matrimonio con Stati Uniti. Invece lui parte senza abitudini ancestrali, difficile nell’insieme, appropriata e priva Ignacio, il soprintendente della di lei, lasciandola con un grave quotidianità e scontro con gli di manierismi, soprattutto proprietà agricola, un trentenne problema da risolvere: è incinta. inganni della civiltà urbana. durante le fasi più drammatiche. che parla pure un poco di Maria e sua madre confidano Jayro Bustamente realizza GIOVANNI OTTONE

VIVILCINEMA maggiogiugno15 43 schede critiche GIOVANI SI DIVENTA

di Noah Baumbach pensano e che si aspettavano, con Titolo originale: While we’re young ...Sceneggiatura: un’etica che in questo mondo è Noah Baumbach ...Fotografia: Sam Levy …Montag- diventata naive. E qui il film gio: Jennifer Lame …Interpreti: Ben Stiller, Naomi rallenta, si fa più pensoso e Watts, Adam Driver, Amanda Seyfried, Charles Gro- afferma la sua tesi: non c’è din …Produzione: Scott Rudin Productions …Distri- buzione: Eagle …Usa 2014 …colore 97’ possibilità di interazione tra la nostra generazione e quella più ••• NOAH BAUMBACH riprende giovane. Nonostante molta dove aveva lasciato con invidia per chi ha vent’anni Greenberg: ancora uno spietato adesso (ma non è sempre stato confronto generazionale, ancora così, come ricordano le parole di Ben Stiller, ancora l’ironia Ibsen in apertura del film?) e un caustica e tagliente propria di senso di inadeguatezza e Baumbach, che dimostra di fallimento che è l’essenza stessa essere un eccellente di Josh (in chiave comica e tragica sceneggiatore prima ancora che insieme), la verità è che noi e uno dei più interessanti registi Baumbach stiamo dalla nostra americani della sua generazione. parte, e nel film si ride molto, ma Josh ha 44 anni, è da dieci che spesso a denti stretti. Raffinato lavora allo stesso documentario osservatore dei comportamenti e sul “potere in America” senza uscire con una telecamerina in Josh e Cornelia nel mondo di delle relazioni sociali, attento ai venirne a capo. Sua moglie mano per aspettarsi senza alcuno Jamie e Darby dando luogo così a dettagli, bravo a scegliere come Cornelia lo aiuta a produrre i sforzo risultati e successo. I due situazioni e dialoghi comici, protagonista una coppia che suoi film, e anche quelli del non hanno figli, e questo crea intelligenti, sarcastici, spietati. funziona alla perfezione, il padre, noto documentarista della loro non pochi problemi con la Partendo dalla commiserazione regista newyorkese mette sul generazione di Wiseman. Josh ha coppia di amici storici che invece per la coppia più matura che, per tavolo la “generazione X” ma lavorato, ha seguito le regole, ha ne ha. Josh e Cornelia conoscono assaporare libertà e creatività che soprattutto se stesso. Una piccola approfondito, preso posizione un giorno una coppia di ventenni credeva perdute, se ne va in giro nota finale: l’amico storico di per non arrivare dove invece (Amanda Seyfried e Adam Driver, con improbabili cappelli in testa, Josh, neopadre ultra sarebbe voluto arrivare, che conferma di essere l’attore si cimenta nell’hip hop e si quarantenne, è interpretato da schiacciato dalla generazione emergente più interessante della sottopone ad assurdi rituali di Adam Horovitz, meglio precedente che ha avuto scena newyorkese), lontani anni purificazione, la trasforma pian conosciuto come Ad-Rock (Beastie opportunità e riconoscimento, e luce da loro, e l’amore/odio è piano in uno sguardo affettuoso Boys). da quella successiva a cui basta inevitabile. Baumbach catapulta per quei suoi coetanei, quello che CHIARA BARBO THE SALVATION

di Kristian Levring con l’arrivo del treno alla stazione Sceneggiatura: Anders Thomas Jensen, Kristian e termina con l’eroe che si Levring …Fotografia: Jens Schlosser …Montaggio: allontana all’orizzonte anche se, ai Pernille Bech Christensen …Musiche: Kasper Win- film di Sergio Leone, Levring ding …Interpreti: Mads Mikkelsen, Eva Green, Eric sovrappone nella costruzione Cantona, Mikael Persbrandt, Douglas Henshall, Jef- frey Dean Morgan, Jonathan Pryce …Produzione: narrativa il De Palma di The Forward Film, Spier Film, Nordisk Film …Distribuzio- untouchables, ad esempio nella ne: Academy 2 …Danimarca 2014 …colore 90’ sequenza della fuga in treno di Madelaine; gli stilemi del genere ••• È STATO presentato fuori ci sono tutti ma sono racchiusi in concorso a Cannes 2014 questo una narrazione asciutta, senza inaspettato western danese, fronzoli, con colori carichi e ambientato nei paesaggi aspri scenografie da fumetto post- dell’America del 1871 dopo la moderno (più Sam Raimi che John sanguinosa guerra tra danesi e Ford), facendo economia di austro-prussiani del 1864, di cui è dialoghi e un utilizzo generoso reduce il protagonista Jon (Mads degli effetti speciali. Levring vira Mikkelsen). Sette anni dopo la sua più classica delle storie di vendetta all’uomo tra paesaggi estremi, verso il revenge movie stilizzato fuga in America in compagnia del e giustizia sommaria, consumata catture e fughe. In ballo c’è in un percorso homo homini fratello, lo raggiungono in fretta e scatenando l’ira del anche qualcosa di più solido: lupus nato dalla penna caustica di l’incantevole moglie con il figlio fratello del bandito, che tiene l’oro nero, la compravendita di Anders Thomas Jensen che non aveva mai conosciuto. La sotto scacco il vicino villaggio: terreni, la convergenza di (cosceneggiatore abituale di felicità è una questione di attimi: sangue chiama sangue, i tutori interessi loschi, ma è un Susanne Bier, regista dei perfidi durante il viaggio in diligenza (una dell’ordine – sindaco e sceriffo – si dettaglio aggiunto a una trama Le mele di Adamo e The green stagecoach, tanto per ammiccare a piegano alla ritorsione molto semplice. Personaggio butchers). Col suo volto Ombre rosse), i compagni di annunciata, ed eseguita, in femminile di rilievo è la vedova immobile e ombroso, Mikkelsen viaggio, ostili e ubriachi (due ex assenza del responsabile della del bandito, Madelaine, convince anche stavolta, capace galeotti, scopriremo), molestano la morte del fratello. Quando i sfregiata e senza lingua (Eva com’è di uscire vincitore da sfide donna e scatenano la reazione sospetti cadono su Jon, che nel Green), mentre tra gli scagnozzi interpretative le più disparate, perdente di Jon: gettato fuori frattempo ha venduto al sindaco e della banda compare l’ex che si tratti de Il sospetto di dalla carrozza, dovrà arrendersi “cassamortaro” Keane (Jonathan calciatore Eric Cantona, ormai Vinterberg o di Valhalla rising all’evidenza delle sevizie mortali ai Pryce) la propria terra, pronto a attore consumato. di Winding Refn. danni dei familiari. Inizia così la lasciare la zona, inizia una caccia Il film inizia come da tradizione MARIO MAZZETTI

44 VIVILCINEMA maggiogiugno15     UNA MERAAVVVIGLIA! UNA GIOIA PER GLI OCCHI PIENO DI GRAZIA E HUMOR COMMOVENTE E SEDUCENTE THE HOLLHOLLYWOODLYYWOOD REPORTER RREPORTER CINEVUE MOVIE CITY NEWS USA TODAYTODAAYY

ReginaReggina Casé È AARRRIIVIVVAAATTTAA FIGLIA un film di PREMIO DEL PUBBLICO

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ALLE ATTRICI A 4 TA in associazione con in coproduzione con presentano in un film di con direttore della fotografia e montaggio edt. musiche e casting costumi e ILLUSTRAZIONE: LORENZO MONET makeup e production mixer sound designers e mixer assistente alla regia e supervisore alla post produzione coordinatore internationale direttore di produzione business affairs e coordinatore esecutivo produttore esecutivo e produttore associato prodotto da e scritto e diretto CONCEPT & DESIGN: schede critiche EISENSTEIN IN MESSICO

di Peter Greenaway il film di una buona dose di Titolo originale: Eisenstein in Guanajuato …Sceneg- “comicità” con battute sagaci e giatura: Peter Greenaway …Fotografia: Rainer van scene esilaranti che non disturbano Brummelen …Montaggio: Elmer Leupen …Interpre- né distraggono dalla serissima ti: Elmer Bäck, Luis Alberti, Maya Zapata, Rasmus complessità dell’operazione. Slätis, Jakob Oehrman …Produzione: Submarine, Fu Superficiale sarebbe infatti Works, Paloma Negra Films …Distribuzione: Teodora …Olanda/Messico/Finlandia/Belgio 2015 …colore 105’ limitarsi a relegare la figura del cineasta russo a ••• PETER Greenaway e Sergej persona/personaggio “rammollito” Eisenstein: due folli geni a dagli usi e costumi messicani: se è confronto. O meglio, il primo a vero che Eisenstein in tal contesto celebrare il secondo, giacché “la si dedicò più a se stesso e alla grande arte è sempre propaganda scoperta del “piacere”, ciò è da della grande vita”, Greenaway intendersi come necessario e dixit. In effetti questa appare come fisiologico “intervallo” atto ad la migliore e più sintetica allargare e raffinare la propria giustificazione della propaganda weltansschauung, altrimenti effettuata dal cinema sovietico (e Guanajuato dove, anche grazie famoso “montaggio delle sigillata negli schematismi sovietici. per ovvio effetto da Eisenstein), ad alla guida locale Palomino attrazioni” allargato a “cinema E in questo Greenaway non solo è innalzarla a trionfo della vita Cañedo, scoprì diversi aspetti del delle attrazioni”. In aiuto chiarissimo, ma ci vuole stessa. Paese, del senso dell’arte ma all’estrema creatività multimediale espressamente comunicare che L’amore del regista/architetto soprattutto di se stesso e della di Greenaway arriva l’uso sapiente allora, ma soprattutto oggi, fare inglese per l’immenso collega russo propria sessualità. delle nuove tecnologie: la cinema implica “uscire” da se ha radici adolescenziali e La narrazione dei “fatti” messicani contaminazione linguistica tra stessi, guardare ed esperire d’immediata osmosi, tanto da realmente accaduti ad Eisenstein a tempi e spazi, movimento e fissità, concretamente il mondo per dedicargli oggi un film, tra suoi Guanajuato costituisce un pretesto sonorizzazione e grafia è totale rielaborarlo all’interno della migliori degli ultimi anni. per Greenaway per imbastire nel mostrare un film/opera che propria sensibilità. Eisenstein in Messico, presentato un’opera non solo sul grande certamente lo stesso Sergej Complessivamente, dunque, con successo alla Berlinale 2015, regista sovietico, ma su tutto il Eisenstein avrebbe apprezzato, e Eisenstein in Messico è un racconta gli ultimi dieci giorni del dispositivo cinematografico, e che forse avrebbe addirittura progetto filmico ed esistenzialista viaggio che il cineasta compì in naturalmente su se stesso come “fatto proprio” se avesse disposto di certo valore artistico, da cercare Messico nel 1931 per girare un film, artista e come uomo. Già dalle dei medesimi mezzi. Mutuando e gustare nelle sale quando era al vertice della carriera. prime, memorabili sequenze il film dalla propria e indiscussa vena cinematografiche. Ad ospitarlo fu la cittadina di si prospetta in piena aderenza al ironica, il regista inglese ammanta ANNA MARIA PASETTI LE REGOLE DEL CAOS

nei piani razionali di Le Nôtre. A strati d’indumenti (parrucca poco a poco il maestro si lascia inclusa) sono al loro posto, il viso sedurre dai modi semplici e onesti, del Re s’immobilizza per un attimo dalla passione e la tenacia di in una smorfia manierata. Il film è Sabine, e tra i due scocca l’amore. così: affettato, irrigidito in una Il cast di attori è di alto livello: nel struttura narrativa convenzionale ruolo di Sabine c’è Kate Winslet e senza slanci creativi. Perfino nella Le Nôtre è interpretato da parte che riguarda la costruzione Matthias Schoenaerts, l’attore della sala da ballo all’aperto, la fiammingo diventato noto al storia si limita a offrire poche pubblico europeo prima con informazioni di base, perdendo Bullhead (candidato all’Oscar) e l’occasione di farci viaggiare nel poi con Un sapore di ruggine e mondo dei giardini e del ossa, in cui recitava al fianco di paesaggismo. Senza colpi di Marion Cotillard. Alan Rickman scena e senza emozioni, scorre e (una carriera ricca di titoli scivola via. residenza di corte, ottemperando internazionali, da Ragione e di Alan Rickman SILVIA ANGRISANI all’esigenza di perfezione del Re. sentimento alla saga di Harry Titolo originale: A little chaos …Sceneggiatura: Ali- Potter), oltre a curare la regia del son Deegan, Alan Rickman, Jeremy Brock …Fotogra- Sabine de Barra, che lavora come fia: Ellen Kuras …Montaggio: Nicolas Gaster …Inter- paesaggista nelle campagne film interpreta il Re Sole; Stanley preti: Kate Winslet, Matthias Schoenaerts, Alan Rick- francesi, viene assunta a dispetto Tucci (Big Night”, Julie & Julia) il man, Stanley Tucci, Helen Mccrory, Steven Waddin- di candidati più convenzionali per fratello Philippe. Eppure il cast non gton, Jennifer Ehle …Produzione: BBC Film, The far parte dell’équipe di Le Nôtre, basta a risollevare il film, che pur Bureau, Lionsgate …Distribuzione: Eagle Pictures …Gran Bretagna 2015 …colore 112’ che le affida la realizzazione della nello splendore della luce e dei sala da ballo all’aperto del futuro colori del paesaggio sembra ••• LE REGOLE del caos mette in giardino. rivestito da una spessa patina scena la corte del Re Luigi XIV a un La scelta di Sabine sfida la di polvere. La scena iniziale momento preciso del suo regno, concezione del paesaggio usata è esemplare e detta il tono: quando il Re Sole prende la fino a quel momento per è mattina e il Re Sole si decisione di spostare tutta la sua Versailles, ispirata ai principi di sveglia. I figli accorrono ad grande famiglia a Versailles. Siamo ordine e simmetria. Il contributo di assistere al rituale della nel 1682 e l’architetto André Le Sabine è nell’idea di introdurre un vestizione, occasione per il Nôtre ha la responsabilità di po’ di caos, come recita il titolo Re di elargire pillole di ampliare i giardini della nuova originale del film (A little chaos) eloquenza. Quando tutti gli

46 VIVILCINEMA maggiogiugno15 schede critiche RUTH & ALEX

spostarsi a Manhattan, in un in maniera fin troppo evidente, e edificio con tanto di ascensore non basta la cagnolina malata a che, vista l’età che avanza, male riportare il racconto all’intimità non fa. È un’occasione per Alex degli affetti e della coppia, per ricordare i momenti felici di risultando anzi questo un elemento vita insieme alla moglie, mentre il artificioso. suo sguardo di artista (che un Morgan Freeman offre ancora una tempo aveva scelto Brooklyn per il volta una bella prova d’attore semplice fatto di non avere un mentre Diane Keaton, soldo) ormai non si riconosce in un naturalmente brava, rimane quartiere che non gli appartiene sempre troppo ben vestita e più. Ruth invece è proiettata con pettinata da registi e costumisti in tenacia verso un nuovo capitolo evidente perpetua ammirazione. della loro vita: casa nuova, Ruth & Alex è un film che lascia quartiere nuovo, cinque piani in una specie di dolce amarezza, e in meno da fare ogni giorno. questo è senz’altro riuscito, Spunto e racconto hanno il gusto tuttavia Loncraine e lo della riflessione sul tempo che sceneggiatore Charlie Peters solito delicatessen all’angolo e passa e riescono a trasmettere vogliono raccontare molto, di Richard Loncraine spettacolari vedute del ponte di quel velo di nostalgia che i probabilmente troppo: vita di Titolo originale: 5 flights up ...Sceneggiatura: Charlie protagonisti attraversano nei coppia, il tempo che passa e quello Peters dal romanzo Heroic measures di Jill Ciment Williamsburg. ...Fotografia: Jonathan Freeman …Montaggio: Dopo Wimbledon (e molta tv di pochi, frenetici giorni narrati dal che resta, la città, il mercato Andrew Marcus …Interpreti: Diane Keaton, Morgan qualità), Loncraine sceglie ancora film, incarnando una pacata immobiliare, la fobia del terrorismo Freeman, Cynthia Nixon …Produzione: Lascaux una volta la commedia romantica, saggezza in contrasto con il e i media. E finiscono con il Films, Latitude Productions, Revelations Entertain- questa volta in chiave nostalgica dinamismo nervoso e rimanere in superficie, ment …Distribuzione: Videa …Usa 2015 …colore 92’ per raccontare la New York che scoppiettante dell’agente raccontandoci una coppia non più cambia, o meglio che è già immobiliare (la Cynthia Nixon di giovane, ben interpretata da due ••• IL REGISTA inglese Richard irrimediabilmente cambiata. Ruth e Sex and the City) e della sfilata di grandi attori, di cui in verità Loncraine con la commedia Ruth & Alex sono una coppia che si avvia improbabili potenziali acquirenti. avremmo voluto sapere un po’ di Alex racconta la terza età e il verso la vecchiaia e decide di D’altra parte, nel raccontare l’oggi più, al di là dello studio d’artista mercato immobiliare in una New cambiare casa, dopo quarant’anni attraverso incessanti notizie d’altri tempi, lo scontro York squisitamente nello stesso appartamento al televisive sulla caccia a un generazionale e qualche bel cinematografica: le strade di quinto piano di un fascinoso presunto terrorista per le strade di ricordo. Brooklyn affollate di hipster, il palazzo di Brooklyn. Vogliono New York, la tesi del film è esposta CHIARA BARBO È ARRIVATA MIA FIGLIA!

di Anna Muylaert respinto. Val è costernata, soffre Titolo originale: Que horas ela volta? …Sceneggiatu- e capisce che Dona Barbara è ra: Anna Muylaert …Fotografia: Barbara Alvarez sull’orlo di una crisi di nervi… …Montaggio: Karen Harley ...Musiche: Fabio Trum- È arrivata mia figlia! è un film mer, Victor Araujo …Interpreti: Regina Casé, Camila Mardila, Karine Teles, Lourenço Mutarelli, Michel riuscito, con un ritmo narrativo Joelsas …Produzione: Gullane, África Filmes perfettamente congegnato. È …Distribuzione: Bim …Brasile 2015 …colore 111’ rivolto al grande pubblico perché adatta intelligentemente motivi ••• È ARRIVATA mia figlia!, presenti nelle telenovelas quarto film della brasiliana Anna brasiliane, ma è anche un’opera Muylaert, premiato sia al Sundance con una chiara impronta che alla Berlinale di quest’anno, è autoriale. In effetti propone, pur una commedia drammatica ricca in versione sottilmente di sfaccettature. Ambientato a parodistica, una genuina São Paulo, propone il confronto rappresentazione, ricca di dettagli tra una domestica cinquantenne autentici, dei rapporti sociali tra a tempo pieno, proveniente dal ”servi” e “padroni”, retaggio povero Nordeste, e la famiglia secolare tuttora presente nella dell’alta borghesia, con ricco società brasiliana. Peccato che il patrimonio ereditato, dove presta accudito fin dalla primissima Jessica, che si dimostra intelligente, finale sia troppo artificiosamente servizio. Val lavora da 13 anni infanzia. Un giorno Val riceve la matura ed estroversa, mette in crisi politically correct, volendo nella splendida villa del Dr. Carlos notizia che sua figlia Jessica, i costumi, i “tranquilli rituali” e le ricondurre la storia in una e di Dona Barbara: ogni giorno pure diciassettenne e che non relazioni ipocrite della casa. E pone fantasiosa prospettiva di presa di rassetta, lava, stira, cucina e serve vede da dieci anni, verrà a São sua madre di fronte alle coscienza progressista. Anna a tavola con il massimo scrupolo. Paulo per svolgere l’esame di contraddizioni insite nel suo status. Muylaert dimostra un senso Ha interiorizzato, con apparente ammissione alla facoltà di Jessica si comporta dell’umorismo peculiare, bonomia, automatismi di Architettura. È felice ma disinvoltamente ignorando le vagamente surreale, e una comportamento e l’obbedienza a timorosa e preoccupata. Essendo barriere di classe: accetta l’offerta capacità di critica sociale priva di ben note regole sociali, ma una persona di fiducia, i suoi di Carlos che la invita a sistemarsi impronte moraliste. E sfrutta al mantiene anche una relazione datori di lavoro acconsentono nella camera degli ospiti, gioca con meglio l’eccezionale qualità affettiva nei confronti di Fabinho, che la giovane si sistemi Fabinho e i suoi amici nella piscina interpretativa di Regina Casé, che l’unico figlio dei padroni, un temporaneamente con la madre e mangia cibi riservati alla famiglia. primeggia in un cast di attori diciassettenne ben educato ma nella stanzetta nell’area di Studiosa e responsabile, supera eccellenti. viziato e immaturo, che ha servizio della villa. Ma l’arrivo di l’esame mentre Fabinho viene GIOVANNI OTTONE

VIVILCINEMA maggiogiugno15 47 schede critiche LA VITA OSCENA

e nell’autodistruzione. Per il giovane Andrea il desiderio di morire è talmente forte da indurlo a cercare la fine in un vortice di droga e sesso estremo, intervallato solo, nei rari momenti di lucidità, dalla lettura dell’amato poeta Georg Trakl. A salvarlo saranno proprio la letteratura e il ricordo della madre (Isabella Ferrari), solare hippie felice di vivere anche con una parrucca viola in testa, a sfidare il cancro che la sta portando via. “L’osceno”, secondo Aldo Nove, è di Renato De Maria proprio questo cancro e in generale ciò che la realtà ci riserva di terribile e irrappresentabile, e che sta al di Sceneggiatura: Renato De Maria, Aldo Nove dal libro omonimo di Aldo Nove …Fotografia: Daniele Ciprì …Montaggio: Letizia Caudullo, Jacopo là e prima delle pratiche autodistruttive definite Quadri …Interpreti: Clément Métayer, Isabella Ferrari, Roberto De France- oscene dal senso comune. UNA STORIA sco, Andrea Renzi …Produzione: Film Vision, Lebowski, Monochrome Con una materia così incandescente, la scelta stilistica …Distribuzione: Film Vision …Italia 2013 …colore 85’ di De Maria è coerentemente antirealistica, onirica e SBAGLIATA psichedelica, ben espressa dalla fotografia iperrealista ••• QUANDO è stato presentato a Venezia nella di Daniele Ciprì e dalla fissità del volto di Clement sezione Orizzonti, in molti hanno definito La vita Métayer (già protagonista di Qualcosa nell’aria di di Gianluca Tavarelli oscena di Renato De Maria un “oggetto anomalo” Olivier Assayas), che non parla mai ma esprime Sceneggiatura: Angelo Carbone, Leonardo Fasoli, Gianluca Maria nel panorama del cinema italiano. Sempre, quando un’irrequieta disperazione col suo corpo nervoso e le Tavarelli …Fotografia: Marco Pieroni …Montaggio: Alessandro il cinema nazionale esce dagli schemi classici della (reali) evoluzioni sullo skateboard. Forse il difetto del Heffler …Musiche: Pietro Leveratto …Interpreti: Isabella Ragonese, Francesco Scianna, Mehdi Dehbi …Produzione: Palomar …Distri- commedia o del film drammatico, provoca film, come altre volte nel cinema di De Maria, è di buzione: Palomar …Italia 2015 …colore 114’ sconcerto e quasi irritazione, rivelando non portare le premesse fino alle estreme indirettamente l’abitudine a un tipo di prodotto dai conseguenze, affidando la descrizione dei sentimenti confini ben delimitati. Renato De Maria prova a alla voce off fino al punto di finire soggiogato dalla ••• È UNA STORIA di coraggio e rompere questi confini, aggiungendo un altro potenza della parola, laddove l’immagine non riesce determinazione quella raccontata da tassello a una personale ricerca di estetica a essere sufficientemente “oscena”. Il senso della Gianluca Tavarelli, con Isabella Ragonese cinematografica dove musica, arti visuali e fumetto trasposizione cinematografica rischia allora di in grado di mostrare il lato oscuro e sono riferimenti fondamentali, come già in Paz. limitarsi all’illustrazione pop di un testo poetico, addolorato di una donna fuori dal Qui è il libro autobiografico di Aldo Nove a ispirare nonostante momenti di indubbio fascino, soprattutto comune, costretta dalla sua normalità a una sceneggiatura che, più che narrare, vuol nella sintesi fra immagini e colonna sonora e nel diventare un’altra. Un film insolito per il riprodurre l’andamento della poesia, aprendo ritratto di una Milano allucinata e cocainomane, cinema italiano, che racconta la guerra in squarci sull’interiorità del protagonista e sulla sua condivisa da molti negli anni Ottanta. Resta intatto Iraq vista non solo dai protagonisti sul vicenda esistenziale, con un continuo andirivieni nel invece il nucleo caldo del film, il rapporto di reciproca campo di battaglia, ma anche attraverso tempo. La storia è quella vera dello scrittore, tenerezza fra il ragazzo perduto e sua madre, voce di gli occhi di bambini e donne ammutoliti segnata dalla tragica perdita dei genitori in età vita sempre presente, luce in fondo al tunnel. dinanzi al dolore. adolescenziale e dal seguente inabissarsi nel dolore BARBARA CORSI Una storia sbagliata, a dispetto del titolo mutuato da De André, è invece una vicenda “giusta”, il viaggio di una donna coraggiosa alla scoperta delle ragioni che PITZA E DATTERI hanno trasformato per sempre la sua vita, di un dialogo interrotto che solo nell’ultima magnifica scena sarà chiarito di Fariborz Kamkari allo spettatore. Un racconto intimo che Sceneggiatura: Fariborz Kamkari, Antonio Leotti …Fotografia: Gogò Bian- chi …Montaggio: Mirco Garrone …Musiche: Orchestra di Piazza Vittorio avrebbe forse avuto bisogno di meno …Interpreti: Mehdi Meskar, Giuseppe Battiston, Hassan Shapi, Maud parole e di una maggiore sottrazione, per Buquet, Giovanni Martorana, Esther Elisha, Alessandro Bressanello …Pro- comunicare l’inspiegabile allo spettatore duzione: Far Out Films, Adriana Chiesa Enterprises, Acek, Rai Cinema soltanto nel farsi cinema, tramite le …Distribuzione: Bolero Film …Italia 2014 …colore 92’ emozioni sincere di una giovane ••• ESISTE UNA ricetta per diventare più leggeri e dottoressa siciliana che, mentre combatte spirituali: “volare con gli occhi, camminare con la la sua guerra personale in un ospedale di mente, ma soprattutto parlare con il cuore”. della comunità Karim e dal curdo Ala intraprenderà Gela per salvare i bambini dalle malattie Sfidando i dogmi, sovvertendo le regole che questo viaggio tra le infinite contraddizioni che connesse alla raffinazione del petrolio, innalzano palizzate attorno a noi creando, giorno regolano i rapporti umani. vede allontanare progressivamente il suo dopo giorno, confini, barriere, ostacoli Pitza e datteri ha il merito di affrontare un uomo, un militare di stanza in Iraq che all’integrazione, al vivere comune, all’incontro con argomento così spinoso, come quello lotta per difendere il petrolio altrui, l’altro. Che poi altro non è, perché siamo tutti dell’integrazione, con semplicità e leggerezza. ammalandosi di quella che è un’evidente uguali… L’Imam Saladino arriva in Italia coperto da una Sindrome da disordine post traumatico. Fariborz Kamkari, quattro anni dopo l’interessante benda: la sua cecità si chiama pregiudizio nei Lungi dall’essere una versione light di I fiori di Kirkuk, costruisce con questo film una confronti dell’Occidente. Cosa succede però quando American sniper, il film insegue un divertente e leggera commedia che ha lo scopo di l’occhio si apre alla bellezza e diversità? Saladino racconto misterioso che, pur ricordando la eliminare queste infinite separazioni. Lo fa inizia così ad ammirare e a poco a poco impara: cronaca militare dell’ultimo decennio, va utilizzando innanzitutto, in maniera intelligente, la dapprima cercando soluzioni troppo drastiche, oltre, attraverso la storia di una donna che città di Venezia, porta tra Occidente e Oriente, applicando i precetti della propria religione in non si arrende e che, prima di luogo immerso nell’acqua dove si perde e si ritrova maniera rigida e assurda. Poi, non appena entra in ricominciare, vuole guardare in fondo un gruppo di personaggi alla ricerca di una contatto più stretto con Bepi, un italiano che ha all’abisso. Un film incentrato sul talento “moschea perduta”. perso la fiducia verso il prossimo, inizia a capire della Ragonese, dalla narrazione fin troppo La comunità mussulmana di Venezia, dopo essere quanto questi dogmi possano essere ostacolo nel esplicita, in cui attraverso un atto estremo stata sfrattata dalla bellissima parrucchiera Zara che cammino verso l’altro, la vita, l’amicizia e di civiltà e gentilezza Oriente e Occidente, ha trasformato l’edificio di culto in un salone di soprattutto l’amore. I protagonisti del film, alla pari bellezza, tenta di trovare un luogo alternativo. vincitori e vinti, giusto e sbagliato possono di nobili cavalieri erranti, solcano i vicoli veneziani Chiama dal lontano Afghanistan un giovane e guardarsi come in uno specchio, per capire con ritmo incalzante: corrono, s’inseguono, cercano inesperto imam, Saladino, che diventa per loro una di nascondersi, navigano i canali della laguna su un ciò che è accaduto e riflettere su quello che guida spirituale. Saladino, aiutato da Bepi (un battello o una chiatta. Il loro è un viaggio che alla potrebbe essere stato. veneziano convertitosi all’Islam e interpretato da fine li arricchirà, ognuno a suo modo. MARCO SPAGNOLI un energico Giuseppe Battiston), dal presidente DAVIDE ZANZA

48 VIVILCINEMA maggiogiugno15 schede critiche TENERAMENTE FOLLE

di Maya Forbes Anche per questo, forse, il film è pervaso da un sentimento di Titolo originale: Infinitely polar bear …Sceneggiatu- ra: Maya Forbes …Fotografia: Bobby Bukowski nostalgia che riguarda, oltre che …Montaggio: Michael R. Miller …Interpreti: Mark un tenero e difficile padre e una Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley madre forte e razionale Aufderheide …Produzione: Paper Street Films, Park (sorridenti nella bella foto dei Pictures …Distribuzione: Good Films … Usa 2014 titoli di coda), un’epoca in cui …colore 90’ trasformare la famiglia o avere ••• NON POTEVA esserci interprete pari diritti alla carriera sembrava più azzeccato di Mark Ruffalo per essere a portata di mano. impersonare un uomo Nostalgia vintage sono accentuati mentalmente disturbato, a volte dall’inserimento di finti filmini irresponsabile ma infinitamente super8 e dalla colonna sonora tenero. L’attore americano, che d’epoca, ma le trappole del riesce a sembrare vulnerabile ed sentimentalismo sono sempre empatico anche quando gonfia i evitate dalla sceneggiatura molto muscoli per trasformarsi nel verde psichiatrica dall’esito positivo e personaggio di Cam è il cuore sorvegliata, che dosa bene ironia, Hulk, qui veste i panni di Cam, un poco dopo Maggie vede accolta la pulsante e altalenante del film, coinvolgimento e sincerità. Maya uomo affetto da disturbo bipolare sua domanda per frequentare un capace di suscitare simpatia e Forbes, al debutto come regista, è - o “polar bear” (orso polare), corso alla Columbia University di vergogna quasi nello stesso una sceneggiatrice di successo secondo l’infantile storpiatura New York, che le potrebbe momento. Oltre alla malattia (Mostri contro alieni, Diario di delle sue figlie. La malattia gli procurare un buon lavoro. Contro mentale e all’imprevedibilità una schiappa) che esce vincitrice impedisce di svolgere un lavoro ogni pregiudizio lascia allora le delle reazioni che suscita, dalla sfida insidiosa di regolare e mina seriamente il bambine a Cam, con un atto di emergono altri temi importanti, rappresentare la propria menage familiare, nonostante il fiducia e d’amore che riserva però come l’emancipazione femminile drammatica storia, per di più con grande amore con la moglie parecchie incognite. Inizia così una nel lavoro (siamo nel 1978), qui la produzione del marito e la Maggie (Zoe Saldana). strampalata convivenza che fra alti paradossalmente facilitata da figlia, la bravissima Imogene All’ennesima crisi, Maggie decide e bassi, litigi e riappacificazioni, una situazione di “anormalità”. Wolodarsky, che interpreta se di separarsi da lui, non insegnerà alle bambine a essere Guardati da parenti e vicini di stessa da bambina. Sia lodato, sopportandone più le stramberie e più tolleranti e autonome e salverà casa come doppiamente folli, quindi, il solido cinema americano il suo vivere sempre in bolletta, pur il padre dalla deriva nella follia. questi genitori appaiono in che sa far ridere, commuovere, venendo da una ricca famiglia Ispirato al vero padre della regista, realtà molto avanti nella libera ricordare, e offre modelli maschili bostoniana. Cam affronta un discendente della dinastia redistribuzione dei ruoli familiari “alla” Mark Ruffalo. periodo di riabilitazione editoriale dei Forbes, il anche a quarant’anni di distanza. BARBARA CORSI THE TRIBE di Myroslav Slaboshpytskiy spettatori e smorzando anche i Titolo originale: Plemya …Sceneggiatura: Myroslav pochi rumori d’ambiente, l’autore Slaboshpytskiy …Fotografia: Valentyn Vasyanovych spinge lo spettatore a porre tutta …Montaggio: Valentyn Vasyanovych …Interpreti: l’attenzione nello sguardo, così Grigoriy Fesenko, Yana Novikova, Rosa Babiy, Ale- come i ragazzi del collegio devono xander Dsiadevich …Produzione: Garmata Film Pro- duction …Distribuzione: Officine Ubu …Ucraina 2014 guardare i gesti degli altri e le cose …colore 130’ intorno a loro per adeguare il comportamento alla realtà. ••• L’INIZIO di The tribe è una Usando frequenti inquadrature cerimonia in pieno stile sovietico. fisse, l’autore ci costringe a All’inizio dell’anno scolastico la guardare anche quando non direttrice dell’istituto, prosperosa vorremmo, come nella scena di signora con pettinatura anni ‘50, intollerabile crudezza tiene un discorso nel grande dell’aborto, caricando il nostro cortile dell’edificio alla presenza di sguardo di intrinseca allievi di tutte le età e dei loro responsabilità, sulla scia di Andrej genitori (quelli che ce l’hanno). Tarkovskij e Elem Klimov Solo che il discorso è espresso nel Sergej, l’ultimo arrivato, si inserisce conseguenze, in una storia (L’infanzia di Ivan e Va’ e vedi). linguaggio dei segni e il luogo è subito nell’organizzazione ma, visivamente potentissima, Che il film sia stato progettato un collegio per sordomuti quando la sua attrazione per una completamente “parlata” nel sulla base di una conoscenza nell’Ucraina di oggi, dove le ragazza del gruppo lo spinge a linguaggio dei segni, senza diretta delle istituzioni per sordi, macerie politiche e morali dell’ex infrangere la legge della tribù, si sottotitoli né voce fuori campo né oltre che sui personali ricordi impero gravano sulle spalle delle innesca una spirale di spietata musica, interpretata da scolastici del regista, e sia stato giovani generazioni. I ragazzi che violenza. giovanissimi attori non girato proprio quando lo abitano sono fra gli ultimi e i Il film, vincitore della Settimana professionisti realmente cominciavano gli scontri di piazza più sfortunati, perché il doppio della Critica a Cannes 2014 e di sordomuti, molti dei quali ragazzi a Kiev, non può essere casuale. handicap impedisce loro molti altri premi, nasce da un di strada. Slaboshpytskiy dice di Questi ragazzi che si aggirano per i (materialmente e precedente cortometraggio di aver voluto rendere omaggio al corridoi del collegio con famelica metaforicamente) di salvarsi la vita Slaboshpytskiy, Deafness, per cinema muto e all’espressività del vitalità, ripresi in magnifici piani gridando aiuto. All’interno del realizzare il quale era entrato in corpo, che rende i dialoghi sequenza coreografici come insetti collegio vige una gerarchia di clan contatto con diverse comunità di comprensibili a tutti, con un brulicanti, non sono figli del free che organizza e regola traffici persone sordomute del suo paese. approccio lontano anni luce dal cinema, ma di un’epoca che ha criminali, furti e prostituzione, con Con The tribe le premesse del corto manierismo dei recenti film muti. tolto loro il diritto alla felicità. la connivenza di alcuni superiori. sono portate alle estreme Disabilitando il nostro udito di BARBARA CORSI

VIVILCINEMA maggiogiugno15 49 schede critiche DIAMANTE NERO

consumistica, tratteggiando la di Céline Sciamma rabbia e l’incoscienza con la Titolo originale: Bande de filles …Sceneggiatura: sensibilità e il pudore dei Céline Sciamma …Fotografia: Crystel Fournier …Montaggio: Julien Lacheray …Musiche: Para One sentimenti di Jacques Audiard e di …Interpreti: Karidja Tourè, Assa Sylla, Lindsay Kara- Olivier Assayas. Sin dal debutto moh …Produzione: Hold Up Films, Lilies Films Naissance des pieuvres, la …Distribuzione:Teodora …Francia 2014 …colore 112’ regista, affascinata e conquistata dalle forme e dalle architetture ••• VITALE, energico e sfrontato spigolose, sceglie stilisticamente ritratto della selfie generation, di alternare primi piani fissi ad Diamante nero mette a nudo accelerazioni elettriche, desideri e inquietudini soffermandosi su mutamenti e adolescenziali, paure e complicità. vibrazioni con una scrittura La ritmata, realistica e convincente appassionata e ambiziosa. commedia ha inaugurato lo scorso Narratrice ispirata e credibile della anno la Quinzaine des réalisateurs quotidianità esistenziale, l’autrice a Cannes, fotografando la forza lascia da parte i toni moralistici e espressiva ed estetica dei corpi in di denuncia, preferendo dettagli movimento, l’isolamento e e circostanze, abbracci e risate, l’unicità dell’età di passaggio con indecifrabile, dinamica e La Sciamma predilige sguardi e registrando la semplicità un linguaggio moderno e di impaziente. personalità in divenire sincretica dei codici di strada nel difficile percorso della Mariem, sedici anni, vive in casa conservando mistero e ambiguità, comportamento. Diamante nero costruzione dell’identità, con la con la madre, due sorelle piccole scegliendo sempre la crudezza, è una favola urbana sulle bande famiglia a fare da sfondo e il violento fratello maggiore; l’indeterminatezza di adolescenziali tenera e sincera, indifferente. È un cinema istintivo lotta a modo suo contro i divieti un’ambientazione periferica, che diventa un’opera personale e e primordiale visivamente imposti dalla scuola e dal tallonando sconfitte e minimalista mascherata da raffinatissimo, costruito sui quartiere fino all’impatto con tre insoddisfazioni, tradimenti e racconto corale. È un viaggio contrasti e i contatti fisici, che ragazze scaltre e spregiudicate bugie, piccoli crimini e vendette di camaleontico come già Tomboy: riesce ad aggiornare inquietudini, che modifica ogni equilibrio. un mondo chiuso. Diamante nero ogni inquadratura è studiata con incertezze e ribellioni dei Entrata nel gruppo, la giovane rappresenta un doloroso percorso lucida intelligenza in un film personaggi di Truffaut, mettendo comincia a trasformare parole e di crescita centrato sul fresco sulla forza di attrazione, da parte malinconia e rimorsi nel atteggiamenti per accostarsi alle riconoscimento di scelte e doveri, sulla conquista del potere tentativo di riprodurre idiomi e compagne e trovare in sé la forza sulla dipendenza dagli oggetti, psicologico. stili d’una gioventù errante e dell’indipendenza. sull’illusoria rassicurazione DOMENICO BARONE FURY

spazi di un carro armato, protagonisti, sulla scia di avanzando lentamente tra fango Lebanon di Samuel Maoz ma e colpi di granata nella pianura anche della relazione tra Danzel tedesca alla volta di Berlino. Don Washington e Ethan Hawke in e tre dei suoi uomini hanno Training days, film scritto da combattuto insieme tante Ayer in cui il rapporto, battaglie, visto le peggiori indissolubile e mortale, che si atrocità che la guerra e l’uomo crea tra due poliziotti è possono rivelare e tra loro c’è un analizzato in maniera sottile e legame indissolubile. Trini precisa in una tensione crescente. “Gordo” Garcia (interpretato da Come loro, anche Don e Norman Michael Peña, che ha già lavorato sono diversi per età, etica e con Ayer) rappresenta la diversità formazione, e anche in Fury è etnica americana, Grady “Coon- questo il fulcro narrativo del film, Ass” Travis (Jon Bernthal) è una sebbene sovrastato dal fragore testa calda con incomprensibile della guerra e dalle potenti scene accento del sud, mentre Shia d’azione. primo fra tutti Salvate il LaBeouf interpreta Boyd “Bible” Ayer dirige un film tutto dettagli di David Ayer soldato Ryan per la Swan, un animo religioso che cita e particolari: facce, mani, ferite, Titolo originale: Fury ...Sceneggiatura: David Ayer la Bibbia e un attimo dopo …Fotografia: Roman Vasyanov …Montaggio: Jay rappresentazione iperrealistica cingolati, pozzanghere, sangue, Cassidy, Dody Dorn …Musiche: Steven Price …Inter- dell’umanità in guerra, la fatica e imbraccia la mitragliatrice contro resti di corpi massacrati, preti: Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Micha- la violenza del conflitto, ma i tedeschi. L’ultimo arrivato nella impugnature di pistola, caricatori el Peña, Jon Bernthal …Produzione: Columbia Pictu- anche Bastardi senza gloria per squadra è Norman, un ragazzino di granata, in una claustrofobia res, Grisbi Productions, Crave Films, Huayi Brother il “business of Nazi killing”, lo mandato lì per errore, un di uomini e dettagli in mezzo a Media …Distribuzione: Lucky Red …Usa 2014 dattilografo che non ha mai …colore 135’ sporco e magnifico lavoro di una guerra sporca e rumorosa ammazzare i Nazisti che aveva tenuto in mano un fucile, ama che porta all’abbruttimento ••• DOPO Tolleranza zero e Aldo Raine e che ha adesso anche Hemingway e il pianoforte e ha dell’essere umano, sebbene con Sabotage, David Ayer dirige un Don “Wardaddy” Collier – non a una coscienza immacolata. Il suo una sottesa retorica, non classico film di guerra, che ricorda caso, Brad Pitt in entrambi i film. è il classico percorso di necessaria. Fury procede a passo certi film degli anni Cinquanta e Don Collier guida l’equipaggio di formazione, sotto la guida di tank sotto un cielo plumbeo Sessanta, solidi, fisici e maschili, uno Sherman nell’aprile del 1945: brutale ma in qualche modo ben fotografato da Roman pur con evidenti tracce di film più una squadra di cinque uomini paterna di Don. L’aspetto più Vasyanov, verso un destino recenti che hanno plasmato che vivono fianco a fianco, interessante del film è infatti ineluttabile. l’immaginario del cinema bellico, giorno e notte, nei limitatissimi proprio quello delle relazioni tra i CHIARA BARBO

50 VIVILCINEMA maggiogiugno15 schede critiche IL FASCINO INDISCRETO DELL’ AMORE

“Tutto quello che si ama diventa fiction”, scrive Nothomb e fra i suoi amori – oltre a se stessa, protagonista di tutta la sua opera letteraria – ci sono sicuramente il Giappone, dove ha vissuto molto tempo, e un ragazzo di nome Rinri che racchiude in sé tutto il mistero e il fascino di una NOI SIAMO cultura che noi occidentali non capiremo mai fino il fondo. La giovane Amélie (Pauline Étienne) gli da lezioni di francese, ma lui le insegna qualcosa FRANCESCO di più importante guidandola alla scoperta di un paese che ha mitizzato, senza saperne veramente di Guendalina Zampagni rispettare l’alterità e anche le asprezze. L’amore è di Stefan Liberski Sceneggiatura: Guendalina Zampagni, Aurelio Grimaldi …Foto- vissuto in modo completamente diverso dai due, grafia: Giulio Pietromarchi …Montaggio: Andrea Facchini Titolo originale: Tokyo fiancée …Sceneggiatura: Stefan Liberski dal tanto che risulta comico lo stupore di Rinri di …Interpreti: Elena Sofia Ricci, Mauro Racanati, Gabriele Grani- romanzo Né di Eva né di Adamo di Amélie Nothomb …Fotografia: Hicha- fronte alla convenzione occidentale del to, Paolo Sassanelli, Mariolina De Fano, Cristiana Vaccaro …Pro- me Alaouie …Montaggio: Frédérique Broos …Interpreti: Pauline Étienne, duzione: Arancia Cinema con Moka Factory …Distribuzione: Taichi Inoue, Julie Le Bréton …Produzione: Versus Production …Distribu- fidanzamento, chiesto da Amélie solo per Microcinema …Italia 2015 …colore 90’ zione: Fil Rouge Media … Belgio/Francia/Canada 2014 …colore 100’ prendere tempo nel rispondere alla proposta di matrimonio. L’esplorazione del bellissimo ••• IL RISCHIO di cadere nel cliché e ancora ••• CHI RICORDA il pezzo degli Alphaville Big in paesaggio giapponese, compiuta in gran parte peggio nel pietismo, quando si decide di Japan (1983) non faticherà a riconoscerlo anche con Rinri, va di pari passo alla scoperta, per la fare un film che tratta il tema della nella versione lenta e acustica cantata da Ane ragazza, di dubbi e paure prima sconosciute, in disabilità, è sempre forte. Una materia Brun nel finale di Tokyo fiancée (titolo che in un percorso di maturazione non tanto delicata, trattata con un’attenzione italiano diventa il confondibilissimo Il fascino approfondito quanto piuttosto raccontato dalla addirittura esagerata da alcuni, da altri indiscreto dell’amore), tratto dal romanzo Né voce off e illustrato con brevi scene da teatro affrontata in modo diretto, senza censure e di Eva né di Adamo di Amélie Nothomb. La kabuki. Alla fine nel film irrompe la tragedia di filtri. Un altro approccio lo dimostra canzone degli Alphaville rivisitata suona come il Fukushima, con una variante drammatica rispetto Guendalina Zampagni, regista fiorentina giusto commento di una storia di crescita al libro che introduce interessanti notazioni con alle spalle numerosi documentari e personale dal sapore nostalgico, di forma sull’etica giapponese e aiuta Amélie a rompere un’opera prima, Quell’estate, uscita nelle accattivante e medio spessore, come del resto la finalmente gli indugi, ora che è diventata grande sale due anni fa: con piglio ironico e letteratura della Nothomb: un pop rivestito di in Giappone. Big in Japan. spensierata leggerezza, ci racconta le seriosità acustica. BARBARA CORSI emozioni di Francesco, il suo viaggio alla scoperta dell’amore fisico e della conseguente felicità. Educato ed estroverso, studente appassionato di IO, ARLECCHINO filosofia, Francesco ha poco più di vent’anni e passa le giornate insieme al suo amico del cuore Stefano. Il sole della Puglia riscalda il di Matteo Bini e Giorgio Pasotti suo mondo, popolato da pensieri positivi Sceneggiatura: Matteo Bini, Maurice Caldera …Fotografia: Charlie Good- come dovrebbe essere per qualsiasi altro ger …Montaggio: Michele Chiappa …Musiche: Matt J. Kelly …Interpreti: Giorgio Pasotti, Eugenio De’ Giorgi, Roberto Herliztka, Gianni Ferreri, ragazzo di vent’anni. Ma Francesco non è Lunetta Savino, Valeria Bilello …Produzione: Officina della Comunicazione come gli altri: è nato senza braccia. Una …Distribuzione: Microcinema …Italia 2014 …colore 85’ disabilità che lo costringe ogni giorno a confrontarsi coi limiti imposti dalla sua ••• ORIGINALE e coraggiosa la scelta di Giorgio condizione, ma che non gli impedisce di Pasotti, che esordisce alla regia caricandosi sulle nutrire un’irresistibile voglia di vivere, spalle il peso di una delle grandi maschere della soprattutto di provare i sentimenti naturali Commedia dell’Arte italiana, quella di di ogni adolescente. Cresciuto da una Arlecchino, alla cui vita e leggenda mai, prima madre possessiva (Elena Sofia Ricci) e da un d’oggi, era stato dedicato un lungometraggio padre con cui mantiene buoni rapporti così ampio. Presentato all’ultimo festival di (Paolo Sassanelli), il giovane si innamora di Roma nella nuova sezione Wired Next Cinema e schiette e sincere (i componenti della Sofia, compagna di corso all’università, che diretto insieme a Matteo Bini, anch’egli compagnia, che lo accolgono come un vero sembra ricambiare. Anzi è lei, timida e esordiente, Io, Arlecchino è la storia di un fratello), tutte animate da una passione per una introversa, a provare per prima ad riscatto personale, quello del conduttore forma d’arte, quella del teatro in maschera, avvicinarsi al ragazzo. Ma come superare televisivo Paolo Milesi (interpretato dallo stesso tanto nobile quanto dimenticata. In gli ostacoli, le paure e le insicurezze Giorgio Pasotti), che viene raggiunto a Roma da quest’impresa ritroverà, sia pure in extremis, causate dalla disabilità? Certo non basterà un’inaspettata telefonata che gli comunica che l’affetto di un padre, rifuggendo al tempo stesso la madre, e il suo goffo tentativo di suo padre Giovanni (un bravissimo Roberto dal mondo patinato e spietato della televisione. assumere una finta massaggiatrice che Herlitzka), ex attore di teatro e fra i maggiori Anzi, in un impeto di orgoglio Paolo sfrutterà a possa far scoprire al figlio l’amore fisico. Ad interpreti di Arlecchino, si trova in ospedale. proprio vantaggio il potere concessogli dal aiutare il protagonista saranno piuttosto le L’anziano è svenuto nel bel mezzo delle prove piccolo schermo per un finale sorprendente. amicizie più sincere, come quella di di uno spettacolo organizzato dalla compagnia Pasotti, che con Arlecchino condivide l’origine Stefano. Francesco riuscirà a far fronte alla teatrale del suo paese e da lui stesso allestito. bergamasca, ha il merito di puntare su una storia situazione nel modo migliore, soprattutto a Arrivato al capezzale, Paolo scopre che in realtà fuori dagli schemi, assecondandola con una comprendere, malgrado la menomazione, il malore del padre è ben più grave di quanto regia accorta e mai sopra le righe. Di particolare di non essere diverso dagli altri sul piano immaginasse. Addolorato, decide di portare a qualità l’interpretazione degli attori al completo. emotivo e degli affetti. Scritto dalla regista termine e nel modo migliore lo spettacolo In definitiva una scommessa certamente insieme ad Aurelio Grimaldi, Noi siamo forzatamente interrotto, tanto da pagare un rischiosa, soprattutto per un esordio, che si fa Francesco è stato presentato al festival di impresario locale per riservare il miglior teatro perdonare anche qualche piccola e inevitabile Annecy Cinéma Italien, vincendo il Premio della città. Paolo comincia a integrarsi in quel imperfezione. del pubblico. mondo a lui sconosciuto, fatto di persone GABRIELE SPILA GABRIELE SPILA

VIVILCINEMA maggiogiugno15 51 schede critiche GOING CLEAR: SCIENTOLOGY E LA PRIGIONE DELLA FEDE

di Alex Gibney Titolo originale: Going Clear: Scientology and the prison of belief ...Sceneggiatura: Alex Gibney …Fotografia: Samuel Painter …Mon- taggio: Andy Grieve …Produzione: HBO Documentary Films, Jigsaw LA REGOLA Productions …Distribuzione: Lucky Red …Usa 2015 …colore 119’ ••• SENZA VOLER semplificare, la tesi di Scientology dice più o meno così: attraverso DEL GIOCO vari livelli, ciascuno dei quali ha un costo (in termini economici), si raggiunge la clearness, di Michael Cuesta scopo finale della vita di ognuno. Going Titolo originale: Kill the messenger ...Sceneggiatura: Peter Landesman clear, solido documentario d’inchiesta di Alex condizioni in certi casi di schiavitù in cui SHAME AND GLASSES …Fotografia: Sean Bobbitt …Montaggio: Brian A. Kates …Interpreti: Jere- Gibney, c’illumina appunto sulla dottrina vengono tenuti adepti e parenti, fino alla my Renner, Rosemary De Witt, Paz Vega, Oliver Platt, Michael Sheen, Mary della Chiesa di Scientology. Partendo dal libro scelta finale di allontanarsi, anche a caro Elizabeth Winstead, Andy Garcia, Ray Liotta …Produzione: Bluegrass Films, di Lawrence Wright del 2013, Gibney indaga prezzo. Come fa la stessa Scientology, grande The Combine …Distribuzione: Bim …Usa 2014 …colore 112’ quello che è stato uno dei fenomeni sociali, spazio viene dato dal documentario alle ••• SEBBENE Tutti gli uomini del presidente psicologici e religiosi più controversi in oltre celebrità, John Travolta e Tom Cruise in testa. riecheggi ne La regola del gioco come nella 60 anni. Going clear ripercorre la storia di Mentre il primo, nelle parole degli intervistati, memoria dello spettatore, i tempi sono cambiati e Scientology a partire da Dianetics, libro scritto ha avuto un lungo e non lineare percorso, il regista Michael Cuesta opta per uno sguardo più da L. Ron Hubbard nel 1950, in cui ci sono i Cruise è ritratto come il paladino di Scientology intimo e claustrofobico, in un film che è sì un film fondamenti di quella che doveva essere una del 2000: ad ascoltare le sue parole e guardarlo di giornalismo investigativo che rivela una pesante sorta di nuova e rivoluzionaria religione etica in certe apparizioni pubbliche, il dubbio sul suo ombra sul governo Reagan, ma è soprattutto un basata su parametri psicologici e credenze equilibrio emotivo viene per forza… Come film sull’ineluttabile interconnessione tra media e soprannaturali, tra psicoanalisi e fantascienza. indicato nei titoli di coda, i due e altri attori si potere, il cui protagonista (Jeremy Renner) è un Il documentario si compone di materiali di sono rifiutati di rispondere alle domande di giornalista di provincia destinato al fallimento. repertorio, filmati promozionali di Gibney. Il documentario va a fondo in quei Indagando su un traffico di droga, Gary Webb del Scientology e interviste ad alcuni tra i tanti fenomeni psicologici e sociali che hanno San Jose Mercury News scopre che la dilagante che negli anni si sono allontanati dalla portato Scientology a diventare un impero serie di decessi per crack nei quartieri-ghetto di Los dottrina di Hubbard: registi noti come Paul anche economico; indaga la personalità e le Angeles South è legata a un traffico di droga Haggis, attori come Jason Beghe, dirigenti e mosse di Hubbard, guru capitalista e strenuo favorito dalla Cia, in cambio di armi per supportare portavoce e alcuni tra i primi fedeli di comunicatore, imbroglione e grande evasore i Contras in Nicaragua. Il governo quindi sa o Scientology, nata dalle spoglie di Dianetics. fiscale, che ha cominciato scrivendo di guarda dall’altra parte, mentre si serve proprio di Ciascuno racconta la sua storia personale: fantascienza per poi integrarla alla sua Danilo Blandon, potentissimo trafficante di droga e dalla fascinazione per Hubbard all’entusiasmo dottrina; una dottrina sempre più grottesca ricercato numero uno dalla Dea. Webb porta a per la nuova religione (chiamata così solo da che ha diffuso nel mondo facendo leva su termine la sua inchiesta, scrive una serie di articoli un certo punto in poi, per evidenti ragioni qualcosa di semplice e potente: la fede, che ha dal titolo Dark alliance, il suo piccolo giornale è fiscali) con la conseguente buona sorte per chi il suo risvolto nella creduloneria, una vera orgoglioso di lui e viene nominato giornalista la praticava, ai metodi usati per arruolare prigione per gli scientologists. Bella la colonna dell’anno. Il New York Times e il Washington Post a nuovi adepti e attuare intensivi lavaggi del sonora di Will Bates. questo punto si arrabbiano: com’è possibile che cervello fino alle minacce, agli abusi, a CHIARA BARBO una storia così grossa sia sfuggita ai più importanti quotidiani americani e a scriverla sia stato uno sconosciuto reporter di un altrettanto sconosciuto NESSUNO SIAMO PERFETTI giornale? Dunque non è solo la Cia a cominciare una guerra sottile e spietata a Webb, indagando nel suo passato e minando la sua famiglia, ma sono col mitico editore Sergio Bonelli per la proprio i giornali di punta a dargli addosso, leggenda Dylan Dog, le visionarie strisce dei facendone l’oggetto delle loro storie da prima Mister No, Zagor, Ken Parker, Roy Mann: pagina, in cui mettono in dubbio fonti, fatti e la nessuno come Giancarlo Soldi ha acuta sua stessa credibilità. Il potere della politica e dei passione, conoscenza vis-à-vis, stoffa da media – spesso a braccetto – vince sempre: questa è filmmaker non banale per ben tornare nel la tesi del film, mentre la domanda fondamentale tempo, nei tempi di Tiziano e rianimarne (con fatta a Webb, e quindi al pubblico, da uno dei sua apertura, più saggia che complice) personaggi chiave dell’inchiesta è se bisogna l’icona/persona Sclavi. Interviste meno e più scrivere la verità a tutti i costi. recenti, esclusive perché intime: confessioni di La regola del gioco è diviso in due: una prima saliscendi psicologici fra incubi, gorghi e parte investigativa sincopata e un po’ frettolosa, silenzi, fra infanzia, madre e moglie; parole di una seconda più intima e dilatata, in cui di Giancarlo Soldi protagonista e storia precipitano pian piano in una Sceneggiatura: Giancarlo Soldi …Fotografia: Luca Bigazzi …Mon- chi ha intravisto il mondo dell’artista spirale che li trascina verso l’annientamento privato taggio: Silvia Di Domenico …Musiche: Ezio Bosso …Produzione: dell’oltre Po pavese. Soldi, dunque: nel 1992 e pubblico. Richard Cuesta, dopo gli esordi da Bizef …Distribuzione: Lo Scrittoio …Italia 2014 …colore 71’ realizzò Nero da un romanzo di Sclavi, un filmmaker indipendente, diventa regista di diversi surreale thriller con, nientemeno, Hugo Pratt episodi della serie tv Homeland, di cui in questo ••• 62 ANNI Sclavi. Essere Tiziano: un peso. eterodosso commissario. Soldi regista, quindi, film si avvertono i chiaroscuri e il racconto nervoso. Non solo quello dell’artista, magnificamente sa articolare drammaturgicamente Jeremy Renner controlla bene il film, senza mai imperfetto nel suo lavorare di l’invisibilità della persona Sclavi, sa evitare sovrastare la storia ma restando forse troppo in conscio/inconscio creativo – fantasmatico, sbandate cadenzando musiche e animazioni, bilico sul suo personaggio. scuro, ironico, rivelatore; anche il peso di parallele al fulcro narrativo del suo Come confermano cartelli e materiale di scegliere come propria vita l’appartarsi, documentario. Il fumetto tout court anima repertorio, si tratta di una storia vera che ha avuto ignoto a chi da decenni lo stima e adora, da Nessuno siamo perfetti ma non lo inonda: conseguenze politiche importanti. Ma ormai erano lettore di fumetti e non solo. Sclavi autore di evocative sorprese e intense sincerità gli anni dello stage di Monica Lewinsky alla Casa romanzi e canzoni, di storie mystery & horror raccontano, per quanto si possa, l’invisibilità Bianca e il pubblico gradiva ben altre storie: anche quanto di libri per bambini – toh! del talento. Forse non perfetto ma questo è il potere dei media. Un essere insondabile dopo il successo (Lucio universalmente e umanamente alieno. CHIARA BARBO Battisti, Salinger, Greta Garbo…), il rapporto MAURIZIO DI RIENZO

52 VIVILCINEMA maggiogiugno15 16ª edizione i Corti della

A PASSO D’UOMO ••• Una storia contemporanea ispirata a eventi realmente di Giovanni Aloi accaduti. Fiore, ex operaio Ilva, ha perso il lavoro e si trova Sceneggiatura: Nicolò Galbiati …Fotografia: Andrea Barone …Montag- costretto a vivere nella sua auto. Schiacciato dalle necessità gio: Giovanni Aloi …Musiche: Futuro …Interpreti: Alessandro Castiglioni, economiche, l’uomo non riesce a mantenere il figlio e si Davide Delpino, Leonardo Rebaudengo …Produzione: theSPONKstudios …Italia 2013 …colore 14’ trova davanti a un vicolo cieco. …Miglior corto e Premio Giuria dei Giovani a Corto Dorico; miglior corto Una vita ai margini, uno stile serrato, l’assenza di prospettive Bibbiena Film Festival; candidato al David di Donatello; miglior attore Cor- che vanifica anche il più estremo dei gesti. Amaro, asciutto, tocinema Pistoia; Menzione speciale a Visioni Italiane; Premio speciale del- efficace. la giuria Bonsai Film Festival; San Sebastian Human Rights, New Films/New Directors, MedFilm, festival di Capalbio, Brest

CHI HA PAURA DELLE TARTARUGHE ••• Un uomo riceve da un bizzarro sconosciuto una di Edo Tagliavini racchetta da tennis senza corde: in realtà è una Sceneggiatura: Edo Tagliavini, Daniele Rutigliano, Marco Benevento …Foto- lente magica attraverso la quale si scopre la vera grafia: Marina Kissopoulos …Montaggio: Edo Tagliavini …Musiche: Sara identità delle persone. Un divertimento unico, che Ardizzoni, Nicola Sobieski, Starkiller Sound …Interpreti: Paolo Ricci, France- sco Malcom, Francesca Sanapo, Marta Petrucci, Alessandro Valori …Italia riserva anche sgradite sorprese… 2013 …colore 5’ Una fantasia contagiosa nel corto che ha partecipato con meri- …48 Hours Film Project: premio miglior utilizzo oggetto di scena; Versi di to al festival lanciato in rete che comporta tempi rapidissimi Luce di Modica; Corti da Sogno di Ravenna; Italian Contemporary Film Festi- per realizzare corti da tutto il mondo. Originale e spiritoso. val Toronto

COME UN CASTELLO ••• È il racconto a più voci di viale Giorgio Morandi, alla di Flavia Montini periferia est di Roma, otto grandi edifici disposti a Fotografia: Luca Dammicco …Montaggio: Lorenzo Campera …Musiche: rettangolo. Alcuni residenti del quartiere raccontano Angelo Maria Farro …Italia 2014 …colore 13’ episodi di violenza e criminalità, di abbandono e …Menzione speciale “Ricomincio da Cinque” Roma Capitale; Docucity – degrado ma anche di pomeriggi passati a giocare nel Documentare la Città; Premio Anello Debole Capodarco grande cortile, di amicizie strette all’ombra dei palazzoni, di solidarietà e di aiuto reciproco. Uno spaccato di vita in un contesto urbano periferico, un agglomerato con un’umanità tutta da scoprire.

NON SONO NESSUNO ••• Ispirato a fatti realmente accaduti. In una Napoli di Francesco Segré notturna e disperata, il turno in ambulanza di tre Sceneggiatura: Federico Gnesini …Fotografia: Carmen Bianca Tofeni paramedici si consuma senza sorprese: sangue e …Montaggio: Alberto Rigno …Musiche: Lorenzo Tomio …Interpreti: Nicola sofferenza sono sempre degli altri. Finché una chiamata Nocella, Fabio De Caro, Antonio Buonanno …Produzione: Centro Sperimen- imprevista non li espone al pericolo in prima persona. tale di Cinematografia Production, Rai Cinema …Italia 2013 …colore 15’ …Candidato al David di Donatello; Migliore fiction italiana all’International L’autore palesa un gran senso del cinema, un ritmo crescente Sardinia Film Festival; miglior corto Molise Cinema; migliore fiction Interna- con accuratezza di dialoghi e un sapiente utilizzo delle musiche. tional School Film Festival Montevideo; miglior corto Festival do Cine Italia- Da menzionare l’agguato in soggettiva e il montaggio incrocia- no Madrid; selezionato al Tau FF Israele, Festival del corto Tangeri, New Ita- lian & Art Festival Korea to nel finale ricco di suspence.

THE PARKER ••• Durante una tranquilla serata in giro per la di Francesco Ebbasta città, un automobilista si scontra con un acerrimo Sceneggiatura e Montaggio: Francesco Ebbasta …Fotografia: Matteo nemico: il parcheggiatore abusivo! Il nostro eroe Bruno …Effetti speciali: Alfredo Felco …Musiche: Danjlo …Interpreti: farà di tutto per evitarlo… Simone Ruzzo, Francesca Romana Bergamo, Marco Mario De Notaris …Produzione: The Jackal ...Italia 2013 …colore 12’ Un omaggio agli action movies dagli anni ’80 a oggi, con inseguimenti urbani e acrobazie nel quartiere Santa Lucia di Napoli e tanti colpi di scena. PER QUALCHE CENTIMETRO IN PIÙ ••• Sicilia, 1861: Reginella, misteriosa brigantessa, si di Giovanni La Pàrola accinge a compiere vendetta contro il suo nemico, Sceneggiatura: Giovanni La Pàrola …Fotografia: Marco Bassano un cattivissimo cacciatore di taglie, assieme alla …Musiche: Francesco Cerasi …Interpreti: Sabrina Impacciatore …Produ- fedele cagna Rosabella. Reginella si arma di tutto zione: Dugong con FilmGood, Lotus …Italia 2014 …colore 2’30” …Italian Contemporary Film Festival Toronto, Piazze di Cinema Cesena punto, scegliendo un insolito equipaggiamento… Revenge western con gag, un corto brevissimo con una gar- bata prova d’attrice.

SHAME AND GLASSES ••• Una storia semplice, un imbarazzo che ognuno di di Alessandro Riconda noi ha provato almeno una volta nella vita. Una Sceneggiatura: Alessandro Riconda …Fotografia: Dario Corno …Montag- narrazione per sole immagini che privilegia le gio: Federica Bagagiolo …Interpreti: Mirko Talon, Jennifer Corbelletti, Alina La emozioni. Costa …Produzione:Tecnofilm, Artwelve …Distribuzione: KurzFilm Agentur …Italia 2013 …colore 7’ Senza dialoghi, solido e professionale, eccelle nella non faci- …Gran Premio della Giuria e miglior attore bambino San Diego Kids Internatio- le arte di dirigere ragazzini, descrivendo un patema d’animo nal Film Festival; miglior film, premio del pubblico, miglior soggetto, miglior con sensibilità. montaggio One Voice Film Festival (GB); miglior film di un giovane regista Auburn International FF; miglior corto internazionale Festival de Cine de Pam- plona; premio giovani giurati I 400 Corti; selezionato al Toronto Kids FF, Chicago International Children’s Festival, Uppsala FF, Warsaw FF, Giffoni FF

Direzione Generale per il Cinema rubricheDetour a cura di UMBERTO FERRARI

citare le ripercussioni che le sue opere hanno 1960), il melodramma (Lolita, 1962), il avuto sulla società e l’opinione pubblica. E fantapolitico (Il dottor Stranamore neppure si può prescindere dalla vita privata ovvero: come ho imparato a non e da quell’alone di mistero che si celavano preoccuparmi e ad amare la bomba, oltre i cancelli della villa inglese dove si era 1964). Da quest’ultimo comincia a firmare ritirato nel più stretto isolamento. Per opere sempre più complesse e, pur partendo cercare di capire il vero Kubrick, allora, si può da precisi canoni narrativi, li stravolge dando provare a fare come fece Orson Welles con il origine a strutture complesse e stratificate, suo personaggio più ambiguo e affascinante ricche di simbolismi e notazioni filosofiche – il Charles Foster Kane di Quarto potere – e come 2001: Odissea nello spazio (1968), andare alla ricerca dei simboli nascosti nella opera seminale della “fantascienza adulta” sua infanzia. Al posto dello slittino Rosebud, che inoltre segna una svolta nel campo degli PROGETTO KEATON troviamo così due altri oggetti: una macchina effetti speciali – unico Oscar vinto a Cineteca di Bologna fotografica e una scacchiera. La macchina dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, della ••• “A sei mesi caddi dalle scale e scoppiai in fotografica è quella che il padre gli regalò a relatività di tale premio. D’altra parte, anche lacrime. Houdini, che era lì vicino, mi prese e tredici anni e che lo porterà nel giro di un Kubrick non amava Hollywood e, dopo aver disse: ‘Che fenomeno!’ (in inglese: what a lustro a collaborare con la rivista Look, prima cominciato a girare i suoi film in Inghilterra, buster!). Il babbo decise in quel momento che di passare all’immagine in movimento con vi si stabilì definitivamente. Persino l’utilizzo mi avrebbe chiamato così”. Sono parole di cortometraggi, documentari e poi, nel 1953, che faceva della musica, spesso attinta dal Buster Keaton, nato nel 1895 praticamente sulle con un lungometraggio a soggetto. Di repertorio sinfonico, era sorprendente, in tavole dei teatri di Vaudeville, da genitori questo suo primo lavoro (Fear and desire – quanto messa a contrasto con la tipologia entrambi artisti, e sin da piccolo gettato in Paura e desiderio) non ebbe mai molta d’immagini (Arancia meccanica, 1971). Gli palcoscenico, alle prese con un pubblico che stima, tanto da volerlo addirittura far sparire ultimi tre film – Barry Lyndon (1975), non perdonava. Keaton diventò presto al per sempre. Per fortuna così non è stato, e Shining (1980), Eyes wide shut (uscito cinema la faccia di pietra, il comico triste che dopo la sua morte è tornato a circolare, postumo nel 1999) – quasi come dei preziosi oggi tanti conoscono ma di cui pochi hanno facendosi apprezzare nonostante la brevità manufatti, li ha centellinati in un quarto di visto i film. “Rivale” di Chaplin, che lo volle poi (poco più di 60’), per avere già al suo interno secolo, rendendo sempre più un evento in Luci della ribalta, canto del cigno di una caratteristiche fondamentali del suo cinema l’uscita di un suo nuovo lavoro. comicità ormai estinta, è rimasto a lungo futuro come la cura per i dettagli visivi, i Il cinema Massimo gli dedica la schiacciato dal paragone con quel genio primi piani, le angolazioni di ripresa e programmazione di giugno. poetico del vagabondo, ma l’attenzione per psicologie dei personaggi e sorprendentemente ha acquistato con gli anni problematiche del soggetto, che qui LA GRANDE GUERRA (e grazie alla tv) un seguito sempre maggiore, riguardano un gruppo di soldati in una tanto che oggi, a quasi cinquant’anni dalla guerra non meglio identificata, e tutte le NEL CINEMA Cineteca del Friuli morte avvenuta nel 1966, si può parlare a implicazioni e ripercussioni che tale ragione di un antagonismo tra fan keatoniani situazione comporta sull’animo umano ••• Fra le tante mostre allestite in occasione e chapliniani, quasi come fra tifosi sportivi. (ritornerà sull’argomento con Orizzonti di di un triste anniversario come i cento anni Sembra che ne abbia tenuto conto anche gloria, 1957, e Full Metal Jacket, 1987). Da della Prima Guerra Mondiale si distingue l’archivio emiliano, che dopo aver concluso nel notare che Kubrick non solo l’ha diretto e questa, organizzata dalla Cineteca di 2014 un pluriennale “Progetto Chaplin” con prodotto, grazie all’investimento di beni Gemona, in collaborazione con istituzioni ed cui ha restaurato, ripresentato e distribuito familiari, ma anche fotografato e montato. enti locali di Venzone, in provincia di Udine. Il corti e lungometraggi, da quest’anno ha La scacchiera, secondo oggetto simbolo, l’ha piccolo comune friulano per un decennio, fra intrapreso la nuova avventura di un non meno accompagnato a lungo, in quanto abilissimo il 1957 e il 1967, ospitò troupe italiane e ambizioso “Progetto Keaton”. giocatore di scacchi, disciplina che la dice hollywoodiane che vi girarono opere come Il laboratorio “L’immagine ritrovata” si è già lunga sulle capacità di logica e strategia Addio alle armi (1957) di Charles Vidor, La messo al lavoro per restaurare la sua opera, in anche in campo cinematografico, dove grande guerra (1959) di Mario Monicelli e collaborazione con Cohen Film Collection, diventò leggendario per la meticolosità della La ragazza e il generale (1967) di Pasquale partendo dal cortometraggio a due rulli One pianificazione che poteva durare anni, così Festa Campanile. week (1920), conosciuto in Italia anche come come le riprese. Ma da cineasta completo La mostra, allestita dal 6 giugno al 23 La casa smontabile di Saltarello, e dal vigilava pure sugli aspetti distributivi e di agosto nel palazzo Orgnani Martina, mediometraggio Sherlock Jr. (da noi La palla edizione: è noto, ad esempio, il suo comprende fotografie, manifesti e n° 13 o Calma, signori miei!). interessamento per la fase del doppiaggio. Il locandine provenienti in particolare dal Un’iniziativa meritoria e necessaria, fatto sorprendente, poi, era la sua fondo Gianni Da Campo ed è curata da che si rivelerà senz’altro una capacità di Carlo Gaberscek, storico del cinema e cavalcata movimentata e a rotta di conciliare grande esperto di location western e collo nelle sue tante pellicole dal l’aspetto non solo. carattere acrobatico, che lo artistico e rendono ancora oggi godibilissimo sperimentale con anche per i più giovani e i meno quello narrativo e avvezzi al cinema muto. spettacolare; fin dalle sue prime prove, infatti, si è STANLEY KUBRICK sempre mosso Museo del Cinema, Torino all’interno dei ••• Dovendo ripensare al geniale Stanley generi: il noir (Il Kubrick (1928-1999) per analizzarne seppur bacio dell’assassino, 1955, e Rapina a sommariamente il profilo, è impossibile non mano armata, 1956), lo storico (Spartacus,

Prossime uscite: 2 settembre - 5 ottobre www.fice.it

56 VIVILCINEMA maggiogiugno15 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

DON CHISCIOTTE

QUARTO POTERE LA PERSONALITÀ DEL GIGANTE Cent’anni fa nasceva e trent’anni fa moriva Orson Welles, attore dall’inconfondibile potenza espressiva, autore che per primo rivendicò la responsabilità artistica della creazione

••• Nel 1942, dopo la clamorosa voce narrante e di doppiatore per un film riscritto la storia del teatro, come La guerra rottura del contratto fra la RKO Pictures e il girato muto, in bianco e nero, improvvisato dei mondi quella della radio e Quarto giovane regista-attore che l’anno prima con di volta in volta nonostante le oltre mille potere quella del cinema. La poetica e la Citizen Kane aveva rivoluzionato pagine di sceneggiatura, segnato anche violenza dei testi scespiriani (“tutta lacrime, Hollywood e il modo stesso di concepire dalla morte del protagonista Francisco sangue, birra e sudore”, come amava dire) l’autorialità di un film, la casa produttrice Reiguera prima della fine (almeno si attaglia perfettamente alla recitazione rilanciò il proprio programma con uno temporanea) delle riprese mai concluse. sanguigna di Welles, alla sua immagine slogan che intendeva essere rassicurante sia Eppure era il “suo” progetto principe, la massiccia che inonda la scena, alle sue per i finanziatori degli Studios che per gli sfida più importante per ribadire la profonde vibrazioni vocali: non c’è forse spettatori americani: showmanship instead paternità certa di un’opera contro le insidie personaggio delle sue innumerevoli of Genius, abbiamo bisogno di gente di e le lusinghe dei mercanti. Una maledizione interpretazioni che non porti addosso il spettacolo, non di geni. Ed esplicitamente il ispanica, forse, come lo è tuttora per Terry solido carico drammaturgico del bardo Genius, senz’ombra di dubbio, era lui, il Gilliam che dall’anno 2000, perso nella inglese, anche quando la storia raccontata ragazzone del Wisconsin, George Orson Mancha, si affanna per concludere la sua sembra lontanissima dalle sue tragedie. Welles (1915-1985). A cent’anni dalla avventura donchisciottesca senza Charles Foster Kane, il magnate della nascita, a trenta dalla morte, la presenza demordere. stampa travolto dall’ebbrezza monocratica; bulimica di quel “genio” è ancora Non potendo disegnare in pochi tratti la il misterioso ex nazista Franz Kindler (Lo ingombrante nella nostra memoria per personalità di un gigante, dovremo limitarci straniero) perduto dalla passione per gli tutto quello che di grandioso è riuscito a ad accennare a una delle sue doti primarie, orologi; il marinaio Michael O’Hara, irretito realizzare ma anche per quella moltitudine che restano scolpite nell’immaginario del dalla perfida dark lady Hayworth nel di progetti iniziati, interrotti, ripresi, secolo scorso e che ancora prepotentemente labirinto di specchi di un luna park (La sognati, smembrati, abortiti che hanno ritornano: la grandiosità scespiriana delle signora di Shanghai); l’inafferrabile Harry cercato di vedere la luce anche dopo la sua sue interpretazioni sulla scena e sullo Lime in fuga nelle fogne di Vienna (Il terzo scomparsa, quasi sempre deludendo. Uno schermo, per cui sarà impossibile anche in uomo); il tenebroso, imponente finanziere per tutti: la magnifica ossessione di una vita, futuro concepire un Macbeth, un Otello, un Arkadin dal passato pieno di macchie il Don Chisciotte, pensato alla metà degli Falstaff che non siano Orson. La leggenda inconfessabili (Rapporto confidenziale); anni Cinquanta come trasposizione delle biografica racconta che ancora bimbetto, per non dire del subdolo, obeso, disonesto, figure immortali di Cervantes nella Spagna aiutandosi con un teatrino di marionette, infernale ispettore Quinlan. franchista, iniziato nel 1957 e poi mettesse già in scena Shakespeare & Co. e a Una galleria di personaggi che racchiudono rimbalzato ostinatamente nei decenni nove anni sapesse a memoria tutte le parti in un’unità indivisibile la potenza espressiva successivi come work in progress senza fine, del Re Lear, ma è la cronaca a registrare i dell’attore e la visione profonda e itinerante tra Spagna, Messico, Italia come primi successi teatrali alla Todd School di totalizzante del regista, che aspira a la professione e l’esistenza del suo autore, Woodstock, a Chicago, a Dublino, a Londra, concentrare su di sé tutta la responsabilità randagio e onnivoro sempre alla ricerca di per poi esplodere a Broadway poco più che artistica della creazione. Quella politique fondi e di spazi di libertà creativa. Solo la ventenne con una sconvolgente des auteurs che sarebbe stata lanciata in consapevolezza della propria corporatura, rappresentazione del Macbeth (1936), Francia nella seconda metà degli anni ’50, credo, impediva a Welles di calarsi ambientato ad Haiti in chiave voodoo e con per Orson Welles era una necessità istintiva nell’armatura del cavaliere dalla triste una compagnia all black reclutata per le fin dagli esordi, un’utopia da inseguire ad figura, ma la battaglia ideale era la stessa, strade di Harlem. Welles in fiore non si pone ogni costo, anche quando si sarebbe contro i mulini a vento, i palloni gonfiati del alcun limite, l’irruenza è la sua virtù e già scontrata duramente con la politica degli potere, il predominio del denaro, la l’anno dopo, al Mercury Theatre di New Studios. Un genio non poteva essere un volgarità senza morale del mondo York da poco inaugurato, si lancia in una mediocre uomo di spettacolo manovrato contemporaneo, la caduta dei valori riduzione del Giulio Cesare, in abiti moderni dall’alto… dell’umanità. Si dovette accontentare della e ambientato nella Roma fascista, che ha

VIVILCINEMA maggiogiugno15 57 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO

Silenced di James Spione, su quest’epoca post 11/9 di torture ritorsive made in Usa, l’intervista con animazione di Michel Gondry a Noam Chomsky, Is the man who is tall happy? Significativi i premi Celebration lives a grandi narratori: il nume americano Frederick Wiseman, Leone alla carriera a Venezia 2014; il giovane danese Michael Madsen che, interpretando la realtà di pensiero e scienza, sa costruirla in cinema (fra i suoi film, Into eternity e il fanta docu The visit su cosa penserebbero di noi gli alieni se ci “visitassero”); Matteo Garrone, nato pittore e fotografo realistico con gli autoprodotti Terra di mezzo, CITIZENFOUR Ospiti, Estate romana; Mario Carbone, decano occhio calabrese su stagioni inquiete non solo del Sud Italia. E in questo solco celebrativo, gli omaggi al produttore danese Signe Sorensen (notevole il suo recete dittico sull’orrore indonesiano The act of killing e The look of CITIZENFOUR silence), all’appena scomparso americano Albert Maysles (da rivedere lo scioccante Gimme shelter del 1970), al cileno Patricio Guzmàn che scandaglia indomito i non spenti tormenti politici del suo Paese, ad RITRATTI E RIFLESSIONI Antonietta De Lillo con sei ritratti di cui tre sul cinema (Tonino Guerra, Lucio Fulci, Angelo Novi), ai duri quanto poetici incontri nel Sud degli Il “Biografilm festival” di Bologna esprime il States vissuti da Roberto Minervini nel celebrato Stop the pounding heart e nell’appena visto a Cannes Louisiana. In concorso 10 film, fra meglio del cinema documentario da tutto il cui l’ultimo Guzmàn El botòn de nàcar, Orso d’argento a Berlino 2015; Dal ritorno di Giovanni Cioni sulla vita angosciosa di Silvano Luppi, mondo tra concorso, premi e omaggi prigioniero addetto ai forni crematori di Mathausen; A syrian love story dello scozzese Sean McAllister, The troblemaker di Roberto Salinas. Nella sezione Contemporary lives 10 storie su abusi di potere ••• La centralità di Bologna, città dalla Cineteca “restaurante”, (spesso omofobo) in diversi paesi (tra cui Torri, checche e tortellini di incrocio di pellicole ritrovate e di visioni di vite filmate: in dieci anni, Andrea Adriatico, sui 35 anni della sede bolognese del movimento LGBT). cinema del reale e realtà di cinema hanno fatto e reso il Biografilm E poi Biografilm Europa e Biografilm Italia (tra le dieci opere: festival (11^ edizione dal 5 al 15 giugno, direttore Andrea Romeo) A proposito di Franco di Gaetano di Lorenzo sul regista Franco laboratorio in eclettica espansione. A riprova, la sua tag line celebrativa Indovina; Napolislam di Ernesto Pagano, Sbagliate di Daria Menozzi ed 2015, congrua e ambiziosa: “vite connesse dalla fine della privacy al Elisabetta Pandimiglio, su donne per scelta no-children; Uomini proibiti sapere collettivo”, riflessione in piena era web onnivora e straricca di di Angelica Fiore sul dilemma sacerdozio-celibato). E le novità Biografilm fonti d’immagini sulle innumerevoli libertà di condivisione social di vite, Music e Arte, storie per lo più made in Italy fra cui Lucia la Cetra del con privacy a rischio di abuso e manipolazione da iper sorveglianti quartetto di Mietta Albertini e Jannacci, lo stradone col bagliore di Governi/Big brothers. Fra i sette film di questa cornice: il docu premio Ranuccio Sodi, omaggio alla Milano anni ‘70 filtrata dalla discreta Oscar Citizenfour del premio Pulitzer Laura Poitras, sul caso Snowden; genialità del medico cantante attore che portava le scarpe da tennis.

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• 22 2015 -25 g n Internaciona iu io ions l B g t nc arc n n ve a, el o e n llon Sp on 2 v o e ag a C rc n 0 n e a a (C 1 o tr B C 5 C n IB e ) C

Convention ufficiale dell’Union International de Cinémas/ International Union of Cinemas

CINEEUROPE.NET rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA

IL RIBELLE LA VITA DI O-HARU DONNA LA STORIA DELLA DELL’ANATOLIA GALANTE (Saikaku ichidai onna) PRINCIPESSA SPLENDENTE (Kaguya-hime no monogatari) (America America) di Kenji Mizoguchi Giappone 1952 …b/n 137’ di Isao Takahata di Elia Kazan Audio: Italiano, Giapponese ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 1.33:1 – 4/3 Giappone 2013 …colore 132’ Usa 1963 …b/n 168’ ...Extra: galleria fotografica, poster ...Etichetta: Emc Audio: Italiano, Giapponese ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 1.85:1 – 16/9 Audio: Inglese mono, Italiano mono ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 1.78:1 ...Extra: trailer, spot ...Etichetta: Lucky Red – 16/9 ...Extra: introduzione video al film, galleria fotografica, poster ••• Giappone, XVII secolo. Un’anziana ...Etichetta: A&R prostituta, O-Haru, si aggira di notte per le strade ••• Ispirato a uno dei più popolari racconti ••• Elia Kazan, autore di un cinema potente e a cercare clienti ma senza fortuna. Allo scoppio di giapponesi (Taketori monogotari, Il racconto di problematico, ha sempre affrontato i temi più un temporale cerca riparo sotto le volte di un un tagliabambù), La storia della principessa centrali e ostici della società americana, spesso antico tempio e, alla luce di un fuoco attorno al splendente narra le vicende di Kaguya, con accenti autobiografici. Con Il ribelle quale si scaldano altri poveretti, resta estasiata di minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata dell’Anatolia raccontò per interposta persona (il fronte alla bellezza e al mistero delle in una canna di bambù da un vecchio tagliatore. personaggio di un giovane greco) le sue difficoltà innumerevoli statue conservate in quel luogo. Accolta e cresciuta come una figlia dal giovanili vissute in Turchia, in quanto Una di queste le ricorda le sembianze di un suo tagliabambù e sua moglie, la piccola cresce a appartenente a una minoranza etnica, e il suo antico e unico amore e la costringe a tornare vista d’occhio, affascinando tutti quelli che drammatico arrivo negli Stati Uniti. Nell’Anatolia molto indietro nel tempo, a ripercorrere gli entrano in contatto con lei, e si integra del 1896 per il giovane Stavros, schiacciato dalle infausti avvenimenti che hanno caratterizzato la perfettamente nella vita dei campi e nelle persecuzioni e da continui incidenti con la polizia, sua vita. Si apre così, con uno dei flashback più abitudini del villaggio, imparando i ritmi di l’America è il luogo del sogno, della libertà, di vertiginosi e poetici della storia del cinema, uno questa nuova vita e cominciando ad amarli. Il ogni possibile e positivo sviluppo di vita. Per il dei film più noti e significativi di un maestro tagliatore di bambù comprende fin dall’inizio raggiungimento di tale obiettivo è disposto ad autentico come Kenji Mizoguchi. Al centro della che la Principessa ha origini soprannaturali e affrontare qualsiasi rischio e umiliazione, ma sarà vicenda l’amore, nel 1658, della giovane O-Haru molto presto capisce che il Cielo vuole un destino dura lo stesso. Inviato a Costantinopoli dal padre per il servo Katsunosuke, diverso per questa sua figlia, da non consumarsi con l’impegno di lavorare presso un parente, una relazione clandestina negli angusti confini del villaggio ma tra gli sfarzi Stavros si mette presto nei guai ma ha la che viene scoperta della capitale. Decide quindi di acquistare con possibilità di dare una svolta alla propria vita, portando la donna l’oro una sontuosa residenza in città e comincia a grazie all’incontro con la signora Kebabian, all’esilio forzato. Per un preparare per Principessa quello che lui ritiene moglie di un ricco commerciante armeno. Fra i caso che all’inizio sembra un futuro di felicità. È l’autunno ed ecco che due nasce una forte attrazione e la donna offre fortunato, O-Haru viene Principessa, ormai assunte le sembianze di al giovane il biglietto del viaggio desiderato, e prescelta dal potente un’adolescente, deve lasciare con rimpianto la anche se stessa. Sulla nave Stravos divide il suo signore Matsudaira come sua vecchia casa, il villaggio e tutti i suoi amici tempo fra la signora Kebabian e Hohannes, un madre del suo futuro per recarsi con i genitori nella sua nuova giovane povero afflitto da una grave forma di erede, ma niente di più. residenza. Il suo nuovo nome sarà “Principessa tisi. Quando il mercante scopre l’infedeltà Partorito il bambino, infatti, splendente” e, circondata da servitori ed ancelle, della moglie fa ritirare il passaporto a Stravos la donna viene cacciata dalla è costretta a imparare i comportamenti formali e ma Hohannes, sempre più malato, si sacrifica casa senza la possibilità di aggraziati che una giovane nobile deve lasciandogli il suo. Stravos ne assume l’identità e crescere il figlio, finché un giorno, già anziana, mantenere in società. La sua fama di fanciulla sbarca così in America, sotto falsa identità e al viene riconvocata alla corte di Matsudaira; inizia leggiadra si diffonde rapidamente, tanto da prezzo di un’evidente ingiustizia. Da molti così a nutrire la speranza di poter riabbracciare il suscitare l’interesse di importanti dignitari di considerato parte di una tetralogia sulla “perdita figlio, ma questa possibilità non le sarà concessa. corte e perfino dell’imperatore, ma nessuno, degli affetti privati” (comprendente anche La Tratto dal romanzo La vita di una mondana, La malgrado ogni sforzo, riesce a conquistare il suo Valle dell’Eden, Splendore nell’erba e Il vita di O-Haru – Donna galante è uno sguardo cuore. Maestro indiscusso del più autentico e compromesso), Il ribelle dell’Anatolia nasce senza misericordia sulla dura e cruda realtà del profondo spirito giapponese, oltre che socio di da un romanzo dello stesso Kazan. Un film quindi rigido mondo feudale giapponese del 17° secolo, Hayao Miyazaki e cofondatore con lui dello intimo e ispirato, di notevole impatto per una veemente denuncia della condizione studio Ghibli, Isao Takahata torna al cinema a ambientazione e forza narrativa, in cui l’autore femminile nella società patriarcale, una quattordici anni di distanza dal suo My trova la sua vena migliore caricando di epicità (ad commossa apologia dell’animo femminile. Un neighbors the Yamadas, in cui raccontava le esempio la bellissima sequenza dell’arrivo della film complesso e poetico, sorretto da una vicende di una famiglia borghese di Tokyo alle nave a Ellis Island) una vicenda individuale e struttura drammaturgica rigorosa che non lascia prese con le gioie e i dispiaceri della vita. La insieme collettiva, che riguarda le generazioni di quasi respiro. O-Haru è la donna tipica del storia della principessa splendente è un emigranti di ogni tempo e luogo. Il film è cinema di Mizoguchi: rassegnata a vivere di apprezzabile affresco di una società, quella costruito su capitoli di differente ritmo visivo e rinunce, oggetto di desiderio, si trasforma a poco giapponese, insieme affascinante e conturbante. musicale ed è caratterizzato da bruschi passaggi a poco in un personaggio tragico e inquietante. Il Senza ricorrere alla computer graphic, lavorando espressivi, quasi a introdurre e sottolineare le cineasta, considerato dalla critica come uno dei a mano su ogni singola tavola, il cineasta varie fasi temporali della vicenda narrata. più influenti registi giapponesi, insieme ad Akira immerge lo spettatore in un mondo lontano, con Particolarmente burrascosa la storia produttiva Kurosawa e Yasujiro Ozu, ricostruisce con l’eleganza tipica del suo tratto, aggiungendo un del film: per l’asprezza del tema e soprattutto per eleganza l’ambiente e i costumi d’un tempo capitolo importante a un cinema poco la sua vena rivendicativa, tutti i produttori lontano e accompagna la vicenda della conosciuto in Occidente ma amato da tutti i interpellati si tennero lontani dal progetto e solo protagonista con lunghi piani sequenza, tipici del conoscitori dell’animazione. Ben otto anni di dopo molta fatica il film fu finanziato dalla suo cinema. Di particolare sapienza stilistica ed lavorazione hanno determinato un risultato di Warner Bros ma non ottenne alcun successo di espressiva la lunga sequenza (che vale da sola assoluta qualità e una nomination agli ultimi pubblico. Fu invece largamente apprezzato dalla l’intero film) in cui O-Haru, inseguita dai servi che Oscar. Il dvd propone il critica (in particolare dai Cahiers du Cinéma, la la braccano, cerca di vedere e farsi vedere dal film nella versione prestigiosa rivista francese) e ottenne quattro figlio che, incurante di lei, passa trionfante nei cinematografica nomination all’Oscar (da cui il premio per la viali del giardino della sua casa. Il film vinse il doppiata. Privo di scenografia). Il dvd presenta la versione restaurata Leone d’argento a Venezia nel 1952, ebbe un difetti sia nel comparto del film, ottima sia nel comparto video, sempre clamoroso successo di pubblico e di critica e video che nella pista pulito, che in quello audio, in cui sono disponibili contribuì fortemente alla scoperta in Occidente sonora, presenta negli la traccia originale e quella doppiata. Negli extra del cinema giapponese classico, che divenne nel extra la conferenza sono presenti l’introduzione al film di Elia Kazan, giro di pochi anni una vera moda. Buona stampa di fine in cui il regista sottolinea la vena autobiografica l’edizione dvd, grazie al restauro effettuato sul lavorazione e alcuni spot del titolo, una ricca galleria fotografica e master originale, che enfatizza il bel bianco e televisivi trasmessi per il numerosi poster d’epoca. nero del film. Gli extra includono una galleria lancio del film nelle sale fotografica e alcuni poster. cinematografiche.

60 VIVILCINEMA maggiogiugno15 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche

VOGLIO VEDERE bravura è in ragione inversa alla loro IL TEATRO DI IL SANGUE riconoscibilità”. SHAKESPEARE E IL La violenza nel cinema Il doppiaggio in Italia ha una storia DOPPIAGGIO controversa (tra il pubblico generalista di Gerardo Di Cola, èDICOLA contemporaneo che vuole godersi lo spettacolo senza editrice di Leonardo Gandini, dover leggere i sottotitoli e quello Mimesis Edizioni purista, per cui un attore che recita con la •••“Un puzzle, una sciarada, un rompicapo, un dedalo, una ••• Leonardo Gandini voce di un altro è inconcepibile, perché matrioska, una scatola cinese. Il affronta qui un tema quanto significa stravolgere il film) e gloriosa (in monumentale studio di mai complesso e attuale, Italia possiamo vantare i migliori Gerardo Di Cola sul doppiaggio delle opere di controverso e affascinante, doppiatori al mondo, pur essendosi il Shakespeare si presa a queste definizioni se non altro che da sempre viene dibattuto nell’ambito livello abbassato, per una serie di ragioni, perché danno un’idea immediata del complesso, delle arti visive e diviene ancora più urgente e negli ultimi vent’anni). Il doppiaggio nel articolato, stratificato, sofisticato percorso di ricerca”, importante quando si parla di cinema. In cinema di Hollywood raccoglie e racconta scrive Alberto Castellano nella sua introduzione a un’ampia introduzione, e attraverso i tre quello che è un patrimonio fondamentale quest’opera monumentale, strutturata come una capitoli-categorie fondamentali per il discorso della nostra storia cinematografica, e lo fa piéce in cinque atti, con prologo ed epilogo, in cui Di cinematografico di Sguardo, Forma e Morale, in maniera eccellente: minuzioso, preciso, Cola analizza le trasposizioni cinematografiche del l’autore comincia con illustrare quella che è la affascinante, il libro di Giraldi, Lancia e teatro scespiriano attraverso la chiave del doppiaggio. storia della rappresentazione pubblica della Melelli ripercorre film, volti e voci Il doppiaggio è qui inteso come un lavoro artistico violenza, sia questa in piazza, intesa in senso attraverso generi, interviste, curiosità. “fatto di dizioni perfette e qualità recitative spettacolare (fino agli albori del XX secolo), sia Titolo per titolo, nome per nome, con importanti, analizzato attraverso la voce di decine di questa nascosta e invisibile in età “moderna”; il l’ausilio di fotografie e immagini a attori-doppiatori”. Il teatro di Shakespeare e il Novecento vede infatti nascere e richiamare alla memoria film noti e altri doppiaggio è un lavoro che spazia dalla letteratura crescere un nesso quanto mai dimenticati, scopriamo alla storia del cinema passando per la linguistica, con significativo “fra invisibilità della un mondo ancora un ampia sezione dedicata alla didattica. Un percorso violenza da una parte e onnivisibilità vastamente che si compone di una quarantina di quadri sinottici della sua rappresentazione dall’altra”. inesplorato, in un attraverso i quali Di Cola – grazie a un lavoro di La violenza viene mediata e prezioso volume che è ricerca durato cinque anni – cataloga con rigore rappresentata dalle immagini, fisse e in al tempo stesso scientifico il lavoro e l’arte del doppiaggio nelle 37 movimento, è soggetto della un’interessante lettura opere del Bardo, esaminando opere, registi, attori e rappresentazione e oggetto del e uno strumento di doppiatori, e aggiungendo così un tassello desiderio al tempo stesso, e nel ricerca fondamentale. La importante, specialistico e poco indagato, a cinema più che mai entrano in ballo le postfazione al libro è di quell’ambito di studi che è “Shakespeare al cinema”. questioni delle intenzioni dell’autore Claudio G. Fava. e della percezione del pubblico. Nel cinema BRUNO MATTEI contemporaneo psicologia e L'ultimo artigiano morale, filosofia e   pedagogia se la giocano con di Gordiano Lupi e Ivo Gazzarrini, stile, innovazione ed Edizioni Il Foglio espressività artistica, in un    ••• Si segnala il libro di Gordiano dibattito acceso e complesso Lupi e Ivo Gazzarrini dedicato a che occupa le pagine della    Bruno Mattei, scomparso qualche critica cinematografica e anno fa, l’ultimo artigiano del cinema della sociologia, delle aule di genere in Italia. “Un sopravvissuto, scolastiche e (a volte) della un regista che è andato oltre alla crisi politica. Un punto è certo: del cinema di genere”, continuando a oggi occorre “trovare una girare, scrivere e produrre i suoi film a strada capace di trascendere modo suo: horror, film d’azione, sia le vecchie convenzioni Il bimestrale del erotici, zombie movies e peplum, che le nuove barbarie della cinema d’essai cannibalici, di imitazione, film che, se violenza sul web”. 50.000 copie vogliamo, sono stati spesso non solo a ribuite in tutte le sale d’essai dist e per abbonamento bassissimo budget ma anche di scarsa IL DOPPIAGGIO qualità ma che hanno rappresentato NEL CINEMA una nicchia, in termini di produzione e di pubblico, che ha avuto una certa DI HOLLYWOOD continuità, tra sale di terza visione di Massimo Giraldi, prima e home video e downloading Enrico Lancia, Fabio poi. Dal primo Mattei ai progetti di Melelli, Bulzoni Editore film mai girati, Lupi e Gazzarrini ••• Come nota Paolo ripercorrono il lavoro del regista Mereghetti nella sua romano, le sue prefazione al libro, “il collaborazioni doppiaggio non gode di abbonati a con Fulci e buonissima stampa”, almeno Fragasso, a partire dal feroce attacco, notando, con nel 1940, sulle pagine della rammarico da rivista Cinema di fan competenti e appassionati, Michelangelo Antonioni, che Abbonamento annuo: 15 euro - sul c/c postale n. 61358016 intestato ben presto però dovette come il nome di dichiararsi sconfitto, a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma. Oppure Mattei non incoraggiando anzi i con bonifico bancario, codice IBAN: IT88X0103003268000001225605 compaia mai in doppiatori ad eccellere nel indicando nome del destinatario e indirizzo completo nessun dizionario loro lavoro, in cui “la loro del cinema.

VIVILCINEMA maggiogiugno15 61 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Orchestra di Piazza Vittorio d’autore di Tommy Lee Jones, presentato a PITZA E DATTERI LES REVENANTS Cannes 2014 e non ancora uscito in Italia. Il (SUGAR) (VITAL-ROCK ACTION) tema ricorrente si alterna a momenti più intimisti e sperimentali, con deviazioni verso ••• Abbiamo ancora negli occhi – e ••• Il disco è uscito un paio la rumoristica e un effetto d’insieme di nelle orecchie – la loro brillante d’anni fa ma la serie cult grande presa. partecipazione alla rilettura della francese (tra gli Carmen di Martone-Moscato, con Iaia Forte, sceneggiatori Emmanuel Carrère) è appena Più professionale invece lo score realizzato ed ecco un nuovo progetto dell’OPV per il film andata in onda su La Effe: atmosfere cupe e per l’action thriller con Sean Penn e Jasmine di Kamkari ambientato nella comunità trattenute, pianoforte che guida chitarra e Trinca, senza grandi guizzi ma al servizio islamica veneziana. Inizio folgorante con percussioni, elettronica e violoncello in della trama, con ampio ricorso all’elettronica Quando mi baci, ospite Ginevra Di Marco, strumentali di grande presa e suspence: la che oscilla tra ambient e accelerazioni ritmi greci ma l’impronta del Celentano anni serie affronta con atmosfere alla Twin Peaks il vorticose, come la brillante Penmanship. ’70. Con Elvis siamo già nel miglior intreccio di ritorno ai propri cari di persone di ogni età ritmo rockabilly, organo alla Tom Waits e voce decedute da anni. La band scozzese, già Mark Isham araba, poi arrivano archi e fisarmonica, tango artefice della colonna sonora del THE LONGEST RIDE e blues maghrebino: un alternarsi vorticoso di documentario Zidane, si affida a reiterazioni (MILAN) suoni e strumenti del Mediterraneo, con varianti che creano un effetto ipnotico. ••• Il film tratto dal amalgamati con grazia dall’ensemble Gran finale con l’unico brano cantato, la cover romanzo di Nicholas capitanato da Mario Tronco. Menzione di Washington Phillips What are they doing in Sparks (La risposta è nelle speciale per la voce sensuale di Awa Ly. Heaven today?, e la più ritmata Wizard motor. stelle) si avvale delle composizioni in Thomas Newman chiaroscuro del collaudato compositore Marco Beltrami newyorkese, oltre cento colonne sonore THE SECOND BEST THE HOMESMAN all’attivo ad affiancare una carriera di EXOTIC MARIGOLD HOTEL (VARESE) trombettista e svariate collaborazioni con (SONY CLASSICAL) musicisti d’ogni estrazione. Al posto d’una ••• Con la breve introduzione THE GUNMAN melensa partitura orchestrale, come il genere siamo già in medias res: sonorità (SILVA SCREEN) avrebbe potuto richiedere, Isham predilige indiane per una volta non come sottofondo ••• Poche note al piano, tonalità tenui, melodie tracciate dalla esotico, ma parte integrante della partitura una melodia soave e chitarra o dal pianoforte solista, con dell’esperto Newman, dalle sonorità melanconica poi ripresa da accompagnamento d’archi ridotto al minimo: inconfondibili tra percussioni, sitar e strumenti archi e orchestra e quanto basta per creare un’atmosfera della tradizione musicale indigena, arricchite da l’atmosfera è assicurata. Il romantica che fa da degno canzoni di Shreya Ghoshal e altri cantanti compositore di origini accompagnamento alla vicenda. Una delle artefici di un pop colorato e trascinante. Se l’età italiane, noto per Scream, prove più convincenti del compositore dai degli interpreti del film è rigorosamente over World war Z, Hurt locker, realizza una tempi di Crash. 60, la colonna sonora non ha età né confini. partitura più delicata del solito per il western Formato export Italiani DOC

Mellow Mood Bad Love Experience 2 THE WORLD (LA TEMPESTA) BELIEVE NOTHING (INNER ANIMAL) ••• Si scrive Pordenone ma si legge ••• Tecnicamente è un ep, sei brani e una durata contenuta, eppure la Giamaica: i gemelli Jacob e L.O. Garzia, nuova prova della formazione livornese è uno scrigno di sonorità senza alla quarta prova, consegnano un spazio e senza tempo, musicalmente più raffinata delle prove precedenti, album reggae dalle venature pop, trascinante e una spugna di influenze sonore le più disparate: ballate elettriche con pennellate di fiati su maturo anche grazie alla produzione di Paolo un tappeto elettronico e la vocalità sicura di Valerio Casini. L’esperienza accumulata e Baldini, il cui recente Dub Files dimostra che la l’ingresso in organico del produttore e sound engineer Ivano Antonio Rossi non roots music made in Italy è di facile esportazione. impediscono ai BLE di esibire freschezza e grazia a profusione, suscitando un piacevole Un ascolto godibile, arricchito da talenti dell’isola senso di appagamento. caraibica, tra cui Jah9 nella dolce Wipe away, Tanya Stephens in Extra love. Valentina Dorme LA ESTINZIONE NATURALE DI TUTTE LE COSE Lorenzo Feliciati (LAVORARESTANCA) KOI (RARENOISE) ••• Ivano A. Rossi, appena citato, ha coprodotto e mixato anche la nuova ••• Abbandonatevi al jazz progressive fatica della band veneta: testi di letteraria precisione, 12 microstorie dai sapienti innesti ambient del bassista- spigolose che tratteggiano stati d’animo, perdite, lacerazioni, sesso e morte (violenta) con compositore-produttore. Il progetto lo un’impeccabile costruzione sonora, un rock raffinato da Teatro degli Orrori ma deprivato vede egregiamente affiancato da Steve Jansen alla della rabbia. Testi e musiche di Mario Pigozzo Favero (voce, chitarra, piano), coadiuvato batteria (con Mick Karn gloriosa sezione ritmica dei qua e là dal chitarrista Paolo Carraro. I 6’ dell’iniziale A colpi d’ascia, con crescendo Japan, sotto la guida del fratello David Sylvian, in chitarristico alla Television, tracciano il percorso di un album dal fascino urticante. seguito eccelso turnista), da Alessandro Gwis alle Enrico Farnedi tastiere, da una concitata e pulsante sezione fiati. È (BRUTTURE MODERNE) un concept album sulla carpa asiatica come AUGURI ALBERTA metafora di forza ed eleganza, soprattutto è una ••• È un onesto e immaginifico cantautorato quello del cesenate Farnedi, felice combinazione di talento e virtuosismo in polistrumentista dalle molteplici e solari influenze sonore (Melo esibisce forma di suite. Numerosi i richiami e le influenze una ritmica africana con un riuscito innesto di violino), testi impressionisti, jazz prog rock (tra i musicisti, Pat Mastelotto dei surreali, naif; toni che sanno essere raffinati e immediati a un tempo, composizioni di ogni King Crimson), quel che conta è la mirabile e colore (e stagione), melodie semplici e una piacevolezza d’insieme in un’opera seconda trascinante sintesi. matura e convincente.

62 VIVILCINEMA maggiogiugno15 BASILICATA LOMBARDIA PUGLIA TRENTINO ALTO ADIGE Matera: Kennedy Milano: Anteo, Apollo, Arcobaleno, Ducale, Bari: Nuovo Splendor, Quattro Palme Trento: Astra Mexico, Palestrina Bisceglie: Nuovo Bolzano: Filmclub CAMPANIA Bergamo: Alba, Capitol Castellana Grotte: Milleluci Bressanone: Stella Napoli: America Hall, Filangieri, La Perla, Brescia: Eden Gravina in Puglia: Sidion UMBRIA Vittoria Brugherio: S. Giuseppe Manfredonia: S.Michele Castiglione del Lago: Cesare Caporali Capriolo: Gemini Oria: Foligno: Politeama Clarici EMILIA ROMAGNA Carugate: Don Bosco Orta Nova: Cicolella Bologna: Nosadella, Odeon, Rialto Studio, Castiglione delle Stiviere: Supercinema Polignano: Vignola VENETO Cesano Maderno: Excelsior Putignano: Sala Margherita, Saletta Fellini Roma Venezia: Giorgione Ca’ de Fabbri: Nuovo Mandrioli Cologno Monzese: Cineteatro di via Volta San Pietro Vermotico: Massimo Asiago: Lux Carpi: Arena San Rocco Costa Volpino: Iride San Severo: Cicolella Bassano del Grappa: Metropolis, Martinovich Cavriago: Novecento Cremona: Arena Giardino, Filo, Spazio Taranto: Bellarmino Belluno: Italia, La Petite Lumière Cesena: Eliseo, San Biagio Cinema Po Castelfranco Veneto: Hesperia Faenza: Sarti Lodi: SARDEGNA Cavarzere: Verdi Ferrara: Apollo Cinepark, Sala Boldini Lonato: King Cagliari: Alkestis, Greenwich, Spazio Cerea: Mignon Forlì: Saffi Mantova: Ariston Odissea Conegliano Veneto: Meliès Imola: Don Fiorentini Mezzago: Bloom Isola della Scala: Capitan Bovo Medolla: Facchini Monza: Teodolinda SICILIA Montagnana: Bellini Modena: Filmstudio 7B Morbegno: Iris Palermo: Aurora Montebelluna: Italia Oderzo: Cristallo Parma: Astra, D’Azeglio Opera: Eduardo Misterbianco: Trinacria Padova: Esperia, MultiAstra, Multisala MPX, Piacenza: Nuovo Jolly Saronno: Silvio Pellico Ragusa: Lumière Lux, Porto Astra Porretta Terme: Kursaal S. Donato Milanese: Troisi Sciacca: Campidoglio Piove di Sacco: Marconi Puianello: Eden Seregno: Roma Robegano: Oratorio Sesto S. Giovanni: Rondinella TOSCANA Ravenna: Jolly Rosà: Montegrappa Reggio Emilia: Jolly, Olimpia, Rosebud Sermide: Capitol Firenze: Alfieri, Fiamma, Il Portico, Principe, Rovigo: Cinergia Rimini: Tiberio Temù: Alpi Stensen San Giorgio delle Pertiche: Giardino Soliera: Italia Treviglio: Ariston Abbadia San Salvatore: Amiata San Martino Buon Albergo: Peroni Varese: Filmstudio 90, Impero Barga: Roma Schio: Don Bosco FRIULI VENEZIA GIULIA Bucine: Filarmonica Ambra Treviso: Corso, Esedra Gemona: Sociale MARCHE Castelfiorentino: Mario Monicelli Verona: Fiume, Nuovo S. Michele, Gorizia: Kinemax Cupra Marittima: Margherita Castiglioncello: Castiglioncello Pindemonte Pordenone: Cinemazero Fano: Politeama Cecina: Tirreno Vicenza: Odeon, Patronato Leone XIII, Roma, Trieste: Ariston Fermo: Sala degli Artisti Chiusi: Clev Araceli Udine: Visionario Matelica: Famiglia Figline Valdarno: Nuovo Cinema Vittorio Veneto: Verdi Filottrano: Torquis Follonica: Astra LAZIO Pesaro: Sala ricreativa cattolica Loreto, Livorno: Gran Guardia, Quattro Mori Roma: Alcazar, Intrastevere, Quattro Solaris Lucca: Centrale Fontane, Tibur Senigallia: Gabbiano Massa e Cozzile: Olimpia Gaeta: Ariston Urbania: Lux Montecatini: Imperiale Latina: Oxer Urbino: Nuova Luce Montelupo Fiorentino: Mignon Terracina: Rio Orbetello: Supercinema Trevignano Romano: Palma PIEMONTE Pietrasanta: Comunale Torino: Massimo Pisa: Arsenale, Odeon LIGURIA Alba: Cine4 Piombino: Metropolitan Genova: Ariston, Don Bosco, San Siro Asti: Lumiere, Nuovo Splendor Pistoia: Roma Bordighera: Olimpia Barge: Comunale Poggibonsi: Garibaldi, Italia, Chiavari: Mignon Bra: Vittoria Politeama La Spezia: Filmstudio P. Germi Candelo: Verdi Prato: Terminale Lerici: Astoria Cuorgné: Margherita Sesto Fiorentino: MultiGrotta Levanto: Sport Dogliani: Multilanghe Siena: Nuovo Pendola Rossiglione: Sala Municipale Novara: Araldo, Sacro Cuore Tavarnelle Val di Pesa: Olimpia Sanremo: Centrale Tabarin Tortona: Stardust Viareggio: Centrale Savona: Nuovo Film Studio T

DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA