MADAMA BUTTERFLY Membro Di MADAMA BUTTERFLY
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ISBN: 978-88-98389-49-0 TEATRO MASSIMO TEATRO Giacomo Puccini Giacomo Puccini MADAMA BUTTERFLY Membro di | MADAMA BUTTERFLY STAGIONE seguici su: OPERE E BALLETTI teatromassimo.it Piazza Verdi - 90138 Palermo euro 10,00 STAGIONE OPERE E BALLETTI Fondazione Teatro Massimo SOCI FONDATORI Francesco Giambrone Sovrintendente CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) Presidente Leonardo Di Franco Vicepresidente Daniele Ficola Francesco Giambrone Sovrintendente Enrico Maccarone Anna Sica COLLEGIO DEI REVISORI Maurizio Graffeo Presidente Marco Piepoli Gianpiero Tulelli MADAMA BUTTERFLY Il Teatro Massimo dedica le recite di Madama Butterfly alla memoria di Daniela Dessì. Tragedia giapponese in due atti Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica (da John L. Long e David Belasco) Musica di Giacomo Puccini Data Turno Ora Prima rappresentazione: Venerdì 16 settembre Prime 20.30 Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904 Sabato 17 settembre F 20.30 Domenica 18 settembre D 17.30 Editore proprietario: Martedì 20 settembre S1 18.30 Casa Ricordi, Milano Mercoledì 21 settembre C 18.30 Venerdì 23 settembre S2 17.30 Sabato 24 settembre B 18.30 Nuovo allestimento del Teatro Massimo Domenica 25 settembre Danza 17.30 in coproduzione con il Macerata Opera Festival INDICE 9 Argomento 13 Synopsis 17 Argument 21 Handlung 25 Ilaria Grippaudo | Introduzione all’opera 33 Libretto 34 Atto I 49 Atto II 69 Mario Morini | Fascino di Butterfly 79 Madama Butterfly nelle lettere di Puccini 89 Alexandra Jud | Tra mondi diversi Riflessioni sulla regia di Madama Butterfly di Nicola Berloffa 97 Madama Butterfly al Teatro Massimo 107 Bibliografia essenziale 109 Note biografiche ARGOMENTO Atto I F. B. Pinkerton, ufficiale della marina americana, è invaghito di Cio-Cio- San, conosciuta con il nome di Butterfly. Ora, guidato dal sensale Goro, è arrivato alla piccola casa sulla collina di Nagasaki, dove trascorrerà la luna di miele dopo il matrimonio secondo le usanze giapponesi. Goro mostra a Pinkerton la casa e gli presenta Suzuki e gli altri servitori. Poi completa i preparativi per l’arrivo della processione con la sposa, che si sente in lontananza dopo l’arrivo del console americano Sharpless. La sposa giunge con le amiche e un cerimonioso gruppo di parenti (“Quanto cielo! Quanto mar!”). Subito dopo la conclusione del contratto di matrimonio, i festeggiamenti vengono interrotti dall’arrivo dello zio Bonzo, che maledice Butterfly, furioso perché la nipote ha rinunciato alla religione dei suoi avi per sposare uno straniero. Irritato da quest’irruzione, Pinkerton ordina a tutti di andarsene dalla sua casa, e si prepara, rimasto solo con Butterfly, a godere le delizie della notte (“Viene la sera”). Atto II Già da tre anni Pinkerton è ripartito per l’America, ma Butterfly lo attende ancora. È convinta che tornerà e lo ribadisce alla devota Suzuki, rifiutando di accetterne i dubbi; anzi esalta la sua certezza della futura felicità che la attende al ritorno di Pinkerton (“Un bel dì vedremo”). Butterfly quasi si rifiuta di ascoltare Sharpless, giunto con una lettera di Pinkerton che annuncia il proprio arrivo, ma non da solo: con lui è la sua vera moglie. Butterfly racconta al console che l’avido sensale Goro MADAMA BUTTERFLY le ha proposto di risposarsi con il ricco Yamadori. E quando arriva appunto Yamadori per rinnovare la sua profferta, Butterfly gli ingiunge freddamente di andarsene. Finalmente Sharpless riesce a leggere la lettera, nonostante le interruzioni di Butterfly, che interpreta ogni frase in base ai propri desideri. Ma il console non ha il coraggio di dire tutto, sconvolto quando vede il figlio di Butterfly e Pinkerton, del quale il padre ignora la nascita. Profondamente commosso, Sharpless si impegna a usare la propria influenza su Pinkerton. Il cannone del porto annuncia l’arrivo di una nave da guerra. Butterfly corre alla terrazza per osservare la nave con il telescopio: è quella di Pinkerton! Insieme a Suzuki adorna la casa di fiori (“Scuoti quella fronda di ciliegio”) e, dopo aver indossato le vesti nuziali, si prepara ad attendere l’arrivo di Pinkerton (Coro a bocca chiusa). La notte è passata. Butterfly porta in un’altra stanza il bambino, che si è addormentato durante la lunga e inutile attesa. Pinkerton arriva con la sua moglie americana, Kate, e Sharpless, ma il rimorso lo costringe a fuggire (“Addio, fiorito asil”). Sharpless chiede a Suzuki di persuadere Butterfly a consegnare il bambino, perché cresca in America con il padre. Butterfly rientra nella stanza e vede Kate che, insieme a Suzuki, tenta di convincerla. Alla fine Butterfly si rassegna, ma impone la condizione che dovrà essere Pinkerton a prendere in consegna il bambino. Rimasta sola, prende la spada con la quale il padre aveva eseguito il suicidio rituale (“Con onor muore”), ma viene interrotta dal figlio. Dopo averlo baciato per l’ultima volta, lo allontana da sé e si ritira dietro il paravento per uccidersi. Quando arriva Pinkerton, Butterfly sta esalando l’ultimo respiro. 10 SYNOPSIS Act I F. B. Pinkerton, U.S.A. naval officier, is in love with Cio-Cio-San, who is known by the name of Butterfly. Now, guided by the obliging Goro, he approaches the little house on the hill of Nagasaki where he will spend his honeymoon after the marriage has been performed according to the Japanese custom. Goro shows Pinkerton the house and introduces him Suzuki and the other servants. He then completes the preparations for the arrival of the bridal procession which, after Sharpless — the American Consul — has arrived, can be heard in the distance. The bride approaches with her friends and a ceremonious array of relatives (“Quanto cielo! Quanto mar!”). Hardly has the marriage been registered that the festivities are interrupted by Butterfly’s uncle the bonze: he is furious that Butterfly has renounced the religion of her ancestors and married a foreigner. Angrily he curses her. Irritated by this disturbance, Pinkerton orders everybody to go, leaving him alone with Butterfly to enjoy the delights of the hour (“Viene la sera”). Act II For the past three years Pinkerton has been in America but Butterfly still waits for him. She is convinced that he will return and says so to the devoted Suzuki, refusing to be cast down by the latter’s doubts and exalting her hopes by thinking of the future happiness that will be hers on the return of Pinkerton (“Un bel dì vedremo”). She almost refuses to listen to Sharpless who has come with a letter from Pinkerton in which he announces he is coming back but not alone, with him is his real wife. To Sharpless, Butterfly recounts how MADAMA BUTTERFLY the greedy marriage broker, Goro, would like to make a match between her and the rich Yamadori. And when Yamadori arrives to renew his proposal, Butterfly coldly desires him to leave. Eventually Sharpless is able to read the letter, though Butterfly interrupts him continually. Towards the end, however, his courage fails him and he cannot finish the reading because Butterfly show him her son, born of her union with Pinkerton and of whose existence he knows nothing. Sharpless is deeply moved and promises to use his influence with Pinkerton. The sound of a cannon from the harbour annonces the arrival of a man- of-war. Butterfly runs to the terrace to look through a telescope at the ship which, with great excitement, she recognizes to be Pinkerton’s. When she is calmer Butterfly gets Suzuki to help her trim the house with flowers (“Scuoti quella fronda di ciliegio”) and, arraying herself in her bridal dress, she keeps watch for the coming of Pinkerton (Coro a bocca chiusa). The night is over. Butterfly carries the still sleeping child into the next room. Pinkerton arrives with his American wife, Kate, and Sharpless, but his remorse is so strong that he cannot bear to stay (“Addio, fiorito asil”). Sharpless asks Suzuki to persuade Butterfly to give up the child. Butterfly coming back into the room meets Kate who, together with Suzuki, tries to make her see reason. In the end Butterfly is resigned to the idea of giving up her son but she imposes a condition, that she may give him into Pinkerton’s keeping herself. Left on her own she takes up the sword with which «one dies with honour», but the unexpected appearance of her child interrupts her (“Con onor muore”). Butterfly kisses him for the last time and push him gently out into the garden, then she retires behind a screen. When Pinkerton arrives it is too late: Butterfly breathes her last. 14 ARGUMENT Acte I F. B. Pinkerton, officier naval américain, est amoureux de Cio-Cio- San, qui est connue sous le nom de Butterfly. Maintenant, guidé par l’obligeant Goro, il arrive à la petite maison sur la colline de Nagasaki où il passera sa lune de miel, après que le mariage ait été effectué conformément à la coutume japonaise. Goro montre à Pinkerton la maison et lui présente Suzuki et les autres serviteurs. Il prépare ensuite l’arrivée du cortège nuptial et accueille le consul américain Sharpless. La mariée arrive, entourée par ses amis et parents (“Quanto cielo! Quanto mar!”). À peine le contrat a été signé, les festivités sont interrompues par l’oncle de Butterfly, le bonze: il maudit Butterfly parce qu’elle a renié la religion de ses ancêtres et épousé un étranger. Irrité par cette intrusion, Pinkerton ordonne à tout le monde d’aller, le laissant seul avec Butterfly pour profiter des plaisirs de la nuit (“Viene la sera”). Acte II Depuis déjà trois années Pinkerton est en Amérique, mais Butterfly l’attend toujours. Elle est convaincue qu’il sera de retour et le dit à Suzuki, refusant d’accepter les doutes de sa servante: elle se figure son bonheur lorsque Pinkerton sera de retour (“Un bel dì vedremo” ).